La nostra storia

di kagome0090
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io & Te ***
Capitolo 2: *** Decisioni ***
Capitolo 3: *** Notte ***



Capitolo 1
*** Io & Te ***


La pioggia cadeva incessantemente da giorni, segno evidente che l’autunno era ormai arrivato

Questa ff era nata con un idea diversa, ma poi le mie dita si sono ribellate ed è uscita questa "cosa" qui! Leggete e Commentate! Un grosso SMAK!

 

LA NOSTRA STORIA

 

 

La pioggia cadeva incessantemente da giorni, segno evidente che l’autunno era ormai arrivato. Nel cortile del tempio c’erano solo foglie giallastre, trasportate stancamente dalla fredda aria mattutina. Tutto taceva, niente sembrava voler disturbare quella gelida atmosfera che ormai da giorni regnava incontrastata al tempio Higurashi.

Una ragazza, assonnata e dolorante, si alzò sbadigliando sonoramente dal suo letto, arrivando fino alla finestra e aprendola. L’unica cosa che vedeva era grigio: grigi erano gli alberi, grigia era l’acqua, grigio era tutto, grigia era lei.

Con gli occhi socchiusi la ragazza cominciò a scrutare il paesaggio, un brivido percorse la sua schiena coperta solo da un pigiama leggero: faceva freddo. Si abbandonò nuovamente su quel letto disfatto, cercando conforto nel cuscino. Tutto inutile.

Si girò su un fianco, portando lo sguardo allo specchio poco più avanti, il quale rifletteva la sua immagine opaca. Lei, Kagome Higurashi, giovane donna di vent’anni, scrittrice di successo, aveva una vita apparentemente perfetta, una vita che odiava.

La porta si aprì silenziosa, attirando la sua attenzione. Un uomo, anch’esso ventenne, sorrideva amorevolmente a quella donna, la sua fidanzata.

-Buongiorno amore…- disse lui avvicinandosi sorridente al letto

-Ciao Hojo…- He si, Kagome, quella ragazzina sedicenne ingenua e spontanea, aveva finalmente accettato le avance di Hojo, fidanzandosi con lui.

-Tua mamma è andata a fare la spesa con Souta e il nonno…siamo qui, da soli…- disse maliziosamente lui, cominciando a baciarla sul collo.

-Scusa Hojo,- disse lei alzandosi di scatto. -ma ho una consegna importante fra una settimana. Se non finisco in tempo il mio editore mi ammazza.-

-Va bene…- rispose un po’ sconsolato il ragazzo

Kagome si fece una doccia veloce e si vestì. Avevi i capelli lunghi, sempre neri, con quei riflessi violacei che scintillavano al sole; era alta e slanciata, più matura in viso rispetto a quando…a quando aveva abbandonato l’epoca Sengoku.

Si asciugò la chioma corvina con il phon e poi si sedette ad una spaziosa scrivania, davanti ad un computer portatile e cominciò a scrivere, pigiando velocemente i tasti di quella tastiera, raccontando ciò che aveva di più caro nel cuore: le sue avventure.

Ormai mancava poco alla fine di quel libro. Precedentemente ne aveva scritti altri due, sempre su quello stesso tema. Praticamente era una sola "collana", composta da tre volumi.

 

 

"Arrivammo ad un fitto bosco, davanti ad una fresca cascata. Dovevamo accamparci per la notte. Accendemmo un fuoco ed io tirai fuori dal mio zaino il sacco a pelo. Inuyasha non ne aveva bisogno, dormiva sempre sul ramo più alto di un qualsiasi albero, vegliando su di me. Ormai il sole era calato, lasciando posto alla sua rivale luna e alle sue sorelle stelle. Io le guardavo rapita: nel mio mondo non si vedevano così bene.

Pensavo a Sango, Miroku, Shippo e Kirara, catturati da Naraku e portati chissà dove. Avevo una gran paura per loro. Era per questo motivo che eravamo partiti: per cercarli. Improvvisamente sentii un rumore accanto a me. Era Inuyasha, che si era seduto poco distante, vicino al fuoco. Com’era bello con la luce fioca ma calda delle fiamme che gli accarezzava il volto. Sembrava un sogno irraggiungibile dagli occhi d’ambra. Già, un sogno…quante volte ho avuto paura di svegliarmi a casa mia, temevo che fosse stato tutto solo un bellissimo sogno. Ma lui era lì, accanto a me e mi guardava, mi osservava piangere in silenzio. Infastidito da quelle mie silenti lacrime mi abbracciò forte, facendo sì che il mio cuore cominciasse a battere veloce, impazzito d’amore per lui. Mi alzò dolcemente il viso, chiedendomi il motivo del mio pianto. No, non potevo ancora dirglielo, non ne avevo il coraggio.

Mi guardò confuso, incapace di comprendermi a pieno, ma mi sorrise come mai aveva fatto prima. Lentamente avvicinò il suo viso al mio. Io chiusi gli occhi, sperando che ciò che stavo vivendo fosse la realtà. Ebbene si, lo era, lo confermava il suo bacio, dolce e forte, come era lui. Mi amava, me lo disse. Cadde dal cielo una stella, ma il mio desiderio era già stato esaudito. Passammo la notte insieme, facendo l’amore, entrambi per la prima volta. Non dimenticherò mai le sensazioni che provai in quel momento…e che non avrei mai più provato. Dormimmo insieme, stretti l’uno all’altro. Ormai io ero una parte di lui e lui una parte di me…lo è ancora oggi.

Ma la mattina giunse in fretta e Naraku ci attendeva."

 

 

Kagome smise di scrivere. Una lacrima solitaria bagnò il suo volto. Nella sua mente si fecero strada i ricordi di quella notte, di quando lui le aveva detto di amarla. Riprese il controllo delle sue emozioni, ormai sapeva farlo molto bene. Continuò quindi a scrivere.

 

 

"Arrivammo al di là di quel bosco, ai piedi di un’alta montagna rocciosa. Là, meschino e orribile come sempre, c’era Naraku. Altri demoni si fecero strada innanzi a noi. Inuyasha sfoderò Tessaiga ed io presi il mio arco e le mie frecce.

Cominciammo una battaglia dura contro tutti quegli youkai, noi due soltanto. Sangue come quella volta non l’avevo visto mai: era tanto, troppo. Poco dopo arrivarono degli umani che ci aiutarono e anche il fratello di Inuyasha, Sesshomaru. Lui, che era sempre stato schivo e indifferente a tutto, ora era lì, a combattere con noi, per quella causa che ora era anche la sua: vendetta. Rin, l’unica che lui avesse mai amato, gli era stata portata via. No, non era morta, ma era stata catturata e nascosta e chissà cos’altro. Naraku, quella serpe immonda ci guardava divertito, sorridendo beffardamente. Se ne stava lì, dritto, con le braccia al petto, dall’alto della sua perfidia. Accanto a lui Kikyou, ormai resa schiava dal suo stesso odio. Inuyasha la guardò, ma non riconobbe in lei la ragazza di un tempo. Per lei ora non provava che disprezzo e pietà, perché il rancore l’aveva consumata, annebbiando quella poca purezza della quale ormai non vi era più traccia. Passarono minuti, ore, ed i morti furono tanti. Inuyasha ormai era stremato, ma non abbastanza per non dare l’ultimo colpo a Naraku, uccidendolo. Dal suo corpo fuoriuscirono molte anime, quelle di coloro che aveva assorbito, facendole diventare parte di lui. Davanti a noi comparvero Sango, Miroku, il piccolo Shippo e Kirara. Sembravano sconvolti. Chissà che guai avevano passato. In quel momento non ebbi il coraggio di chiederglielo.

Guardai ai miei piedi: ovunque morti e sangue. Alzai il viso, ancora sotto shok. Inuyasha mi prese la mano e me la strinse con forza. Mi guardò per qualche istante. Non avevo mai visto quella tristezza nei suoi occhi, mai. Avevamo vinto, Naraku era stato definitivamente sconfitto; ma a quale prezzo?

Tornammo al villaggio, silenziosamente. Alla soglia di una vecchia capanna c’era Kaede ad aspettarci. Mi guardò e annuì: era ora. Ci fece entrare tutti in quella sua piccola ma accogliente dimora e cominciò a spiegarci la situazione. Ricordo ancora con precisione ogni parola: ‘Ormai l’ombra di Naraku ha smesso di oscurarci, possiamo utilizzare la sfera, finalmente completa.’ Tutti rimasero stupiti da quell’affermazione: infatti mancava ancora un ultimo pezzo per concretizzare l’ultimazione della sfera. Kaede aprì un piccolo scrigno utilizzando il suo potere spirituale. Da esso estrasse un piccolo pezzo di vetro rosa, l’ultimo frammento. Tutti rimasero stupiti, nessuno immaginava che proprio Kaede avesse l’ultimo pezzo della sfera dei quattro spiriti. Tutti, ma non io. Io lo sapevo. Congiunse il pezzo mancante alla sfera ed essa prese a brillare di luce propria. Si avvicinò lentamente a me e mi porse quella piccola pallina rosata, sorridendomi amorevolmente. Infine continuò a parlare con voce stanca e triste: ‘Ora che la sfera è completa, dobbiamo decidere che uso farne.’ Esclamò guardando Inuyasha. Lui abbassò prontamente lo sguardo. ‘Una volta che la sfera verrà utilizzata,’ continuò l’anziana sacerdotessa ‘Kagome farà ritorno al suo presente e non potrà più attraversare il pozzo…’. Inuysha mi guardò spaventato, non l’avevo mai visto nemmeno con quello sguardo di puro terrore. Gli occhi gli si fecero lucidi e si avvicinò lentamente me. Io lo guardai a mia volta, piangendo lacrime di tristezza profonda. Lui mi baciò. Improvvisamente però pensai al mio desiderio più grande: vederlo felice. Mi staccai e gli sorrisi, lui capì all’istante. Prima che potesse reagire o dire qualsiasi cosa io chiusi gli occhi ed espressi il mio desiderio: ‘Desidero che Inuyasha sia felice ed esaudisca il suo più grande desiderio’.

Poco dopo mi ritrovai i piedi del Goshinboku, triste e terribilmente sola, ma felice per aver fatto la felicità dell’uomo che amo."

 

 

Kagome chiuse gli occhi, cacciando indietro le lacrime che cercavano di uscire copiose. Rilesse l’ultima riga del testo e si accorse di una cosa: aveva usato il verbo amare al presente…

 

 

 

 

Finitaaaaa!!! Allora…io avrei in mente una piccola continuazione…però vorrei sapere che ne pensate…è il caso di continuarla e di metterci il lieto fine o è più bella così????? Cmq recensite numerosi!!! Ringrazio inoltre tutti quelli che leggono e commentano le mie ff!! Vi voglio bene!!! KISS

By Kagome0090 =^-^=

 

 

ATTENZIONE: nei commenti ditemi anche se volete che questa ff continui oppure no! Thanks!!!

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Capitolo 2
*** Decisioni ***


Una ragazza passeggiava sola per le strade di Tokyo, pensando alla sua vita che le scorreva davanti senza un vero senso, senza che lei ne fosse partecipe

Ciao a tutti!!! Ho deciso di continuare la ff soprattutto grazie al vostro incoraggiamento: grazie! Ma adesso passo a rispondere alle vostre rece:

Elychan: giusto! Se proprio la continuazione farà schifo, faremo finta di niente! Speriamo solo di non dover ricorrere a qst metodo! Cmq grazie per la recensione! Un bacio! J

White: sono molto contenta che la ff ti piaccia! Grazie mille! Kiss J

Bea: che bello!!! Ti piaceeee!!! Sono contentissima!! Baciotti J

Starli: Innanzitutto grazie mille! Allora…Hojo non morirà (poi la vita è piena di sorprese!), Gli altri dove sono? Hehe…bella domanda! Forse troverai risposte nel prossimo chappy…li rivedra? Forse…ma per ora no…hihi! Un bacio! J

Koko90: davvero ti sono venute le lacrime agli occhi? Ti giuro che sono stata contentissima di sentirtelo dire! E’ bello poter trasmettere qualcosa ai lettori! Sono davvero contentaaaaaaaaa! Grazie! Tv1kdb J

Jessychan91: davvero la trovi stupenda??? Grazie…sono contenta che ti piaccia! Ce la metterò tutta per renderla sempre più bella! KISSETE! J

Bi_chan: la tua storia è molto bella e ti assicuro che merita tantissime rece! Comunque ti ringrazio e ti consiglio di seguire Inuyasha, perché è davvero una bellissima storia…l’unica cosa è che quell’idiota di Inu è un po’ addormentato e ci mette un’eternità prima di capire le cose…poi c’è la morta di kikyou che…beh, lasciamo perdere! Grazie ancora! Un bacio J

Kagomechan87: anch’io vado matta per le storie a lieto fine! Ma ogni tanto mi rimbambisco e riesco a scrivere cose davvero tristi…ma credo che qui il finale allegro ci possa anche stare…hihi! Grazie tante per avermi messo nei preferiti…ancora non ci credo!!! Mi vengono le lacrime agli okki!!! TVTTTTTTTTTTB!!!! Smak! J

Ringrazio anche tutti quelli che leggono a mia ff anke senza recensire, sperando che un giorno lo facciano…e ora via al chappy!!!!!

 

 

LA NOSTRA STORIA

 

 

 

 

 

-Decisioni-

 

 

Una ragazza passeggiava sola per le strade di Tokyo, pensando alla sua vita che le scorreva davanti senza un vero senso, senza che lei ne fosse partecipe. Si, lei era spettatrice della sua stessa vita! Patetico! Era quello che si ritrovava a pensare da ormai troppo tempo. Da quando quella voglia di vivere si era spenta? Era così difficile andare avanti…preferiva starsene legata i ricordi, sognando il passato ed evitando il presente, quel presente del quale non le importava niente. E’ vero, nell’epoca Sengoku aveva rischiato la vita tante volte, ma perlomeno si sentiva viva, voleva andare avanti. Sentiva la voglia di sognare, di combattere, di ridere. Perché ora non più?

Un suono ripetuto e acuto interruppe i suoi pensieri: il cellulare stava squillando. Kagome lesse il nome sul display: Hazumi

Rispose con voce stanca e annoiata, maledicendo quell’editore tanto insistente…

-Pronto?-

-Signorina Higurashi buongiorno!-

-Buongiorno…-

-La chiamo per chiederle conferma riguardo al suo viaggio…-

-Le ho detto che non le avrei dato risposta se non fra una settimana!- disse arrabbiata mettendosi una mano in tasca

-Lo so, ma hanno anticipato la partenza…le chiedo scusa, ma non ho potuto fare niente. Serve comunque una sua risposta adesso!-

Kagome fece una piccola smorfia e si appoggiò ad un palo sbuffando e chiudendo gli occhi. Improvvisamente sentì qualcosa dentro la sua tasca, un oggetto dalla forma strana. Lo tirò fuori dalla tasca ed aprì gli occhi curiosa: era il ciondolo.

Kagome aprì il piccolissimo oggetto a forma di cuore e subito nell’aria si sparse una dolce melodia. Prese il biglietto che era stato accuratamente conservato all’interno del ciondolo e lo lesse velocemente:

Nel tempo e nello spazio noi staremo sempre insieme. Ti amo! Inuyasha.

La ragazza sorrise malinconicamente. Lui sapeva che se ne sarebbe andata e, mentre le stava dando l’ultimo bacio d’addio, le aveva infilato quel ciondolo in tasca. Che stupida che era stata! Inuyasha, per quanto potesse fare l’indifferente, sapeva sempre quando Kagome mentiva o quando era triste, arrabbiata o felice.

Intanto l’editore, dall’altro capo del telefono, continuava a chiamare Kagome insistentemente. Lei, come risvegliandosi improvvisamente, rispose balbettando…

-Hem…ecco…io…io…-

-Allora? Partirà si o no?-

Kagome guardò ancora una volta il ciondolo, lo richiuse e sospirò.

-Va bene: partirò!-

-Perfetto! Allora l’aspetto domani sera alla stazione…ok?-

-Ma già domani?-

-Beh, le avevo detto che la partenza era stata anticipata!-

-Si, va bene…ora devo andare…a domani!- non diede nemmeno il tempo al suo editore di risponderle che chiuse subito la chiamata.

Si, domani partirò!

 

FINEEE! Si, lo so, il chappy è un po’ corto…ma in questo periodo non ho proprio tempo…poi non ho più l’ispirazione di prima. Credo che più tardi andrò a cercarla…chissà dove si è cacciata quella maledetta!!! Oh Kami-sama comincio pure a parlare come Inu!!! Cmq spero che COMMENTIATE questo breve chappy, anche se mi rendo conto che è veramente breve! Comunque ho già un’idea per il terzo e vi dirò: più corti sono, più vi lascio sulle spine e questo un pokino mi piace…hihihihi! Baciotti

ANTICIPAZIONI: Kagome ha deciso di partire…come la prenderà Hojo? Cosa l’aspetterà una volta partita? La sua destinazione? Tutto nel prossimo chappy! A presto!

By Kagome0090

=^-^=

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Capitolo 3
*** Notte ***


la nostra storia chappyIII

Hi! How are you??? Scusate, ma sto studiando inglese mentre scrivo il nuovo chappy!!! Cmq passo ai ringraziamenti:

phoenix89: hihi! Sn veramente perfidaaaa!!! Grazie per la rece! Baci J

Lorimhar: grazie!!! Ebbene si, Kagome ha realizzato il desiderio di inuyasha………ma se dico altro potrei farvi capire determinate coseeeeee… baci J

Koko90: tesorooooo!! Quante recensioooniiii!!! Grazie 1000!!! Sono contenta che la mia fic ti stia trasmettendo qualcosa!! Nn morire d’ansia, altrimenti cm farai a recensire il prox chappy?? Hihi! X me difenderti è stato un piacere e nn tanto per la critica che ti hanno fatto, tanto per il modo in cui ti sn stati fatti notare alcuni errori. Credo che le cose debbano essere dette cn un certo tatto e quella recensione era decisamente offensiva. Il fatto che dicano che una recesione se offensiva è costruttiva (perdonate la rima), credo sia una grande caxxata! Prendi x esempio la recensione ke ha fatto laurie a Destiny, l’altra mia fic: lei mi ha fatto notare diverse cose, ma senza mancarmi di rispetto e offendermi in prima persona. Lei ha semplicemente fatto delle osservazioni, delle quali poi io ho fatto tesoro. Ma come si fa a fare tesoro di veri e propri insulti??? Certo, io inizialmente ci sono rimasta male; ma IO ho deciso di pubblicare una storia? IO devo quindi accettare sia i complimenti, sia le critiche! Cmq nn voglio certo aprire un altro dibattito su questa storia, xk credo che se ne sia discusso già fin troppo! Ognuno ha i suoi modi ed è in parte giusto che li manifesti, cercando comunque di rispettare l’altra persona e di non nuocere a nessuno. Detto questo ti saluto e ti mando un bacio! TVTTTTTTTTTTTTB!!! J

Elychan: grazie! Ogni tanto anche Inu deve essere un po’ romantico! Hihi! Baci J

jessychan91: grazie anche a te! Sono veramente felice che trovi la mia ff bellissima!! Smak J

Makino: grazie tesorooo! Ho voluto continuare questa storia soprattutto xk odio vedere Inu e Kaggy lontani…e poi mi diverto molto a scriverla. Poi, nn so se si nota, ma sto cercando di farla molto triste…ormai sn quasi riuscita a trovare un modo per conciliare impegni e storia, qnd dovrei metterci meno tempo x aggiornare!!! Baci J

 

 

 

Bene, spero di nn aver dimenticato nessuno! Grazie anche a quelli che leggono anche senza commentare! Ed ora….via al chappynoooooooooo…

 

 

LA NOSTRA STORIA

-NOTTE-

 

 

 

 La notte: buia, triste, allegra, bella, magica, romantica…cos’è veramente? Quando si è soli al mondo, quando la propria vita è solo un’ombra scura, allora la notte diventa paura, paura di chiudere gli occhi e di vagare per i sogni che più sono celati nel nostro cuore. Perché aver paura di sognare? I sogni dopotutto sono i film più belli del cuore, sono le mamme che ci cullano la notte. Però sono anche fragili. Basta nulla per romperli come se fossero fiocchi di cristallo. E allora diventano incubi senza fine, tormenti che annebbiano l’anima, che rubano grida e battiti del cuore. Ma infondo gli incubi sono solo finzione. Anche i sogni dunque lo sono? Si, i sogni nn sono reali, sono nostri desideri, nostri pensieri; e quando ti svegli sei sempre te stesso, senza alcun cambiamento. Solo, con un sogno in più nel cuore.

Kagome si sentiva così: intimorita dal solo sbattere le palpebre, perché temeva che, così facendo, avrebbe rivisto quegli occhi ambrati che l’avevano rapita sin dal primo momento nel quale si erano specchiati nei suoi, vanitosi più che mai; aggressivi e dolci nel contempo, ma solo con lei; rassicuranti e decisi; a volte persino imbarazzati; ma erano pur sempre gli occhi del suo amato, del suo Inuyasha.

Ed in quel momento, nel quale la luna era solo un ricordo della sera precedente, Kagome ricordò l’hanyou durante le notti come quella, durante il novilunio. Sorrise ricordando la prima volta che lo aveva visto in sembianze umane. Gli occhi ambrati, diventati neri come quelle notti senza luna, brillavano di una luce pari a quella emanata dalle stelle, unici bagliori in quella notte scura, uniche testimoni di quei momenti. I capelli argentati diventavano neri anch’essi, dando ad Inuyasha un aspetto affascinante e misterioso. Quella notte il mezzo-demone rimase gravemente ferito e, dopo aver appoggiato la testa sulle gambe di lei, le aveva confessato di trovare buono il suo "odore"…quelle parole, sussurrate in modo sofferente a causa del dolore, avevano fatto si che il cuore della ragazza cominciasse a battere all’impazzata. Lui, che le aveva sempre ripetuto che il suo odore era sgradevole, ora rivelava il contrario! Kagome ricordava perfettamente la felicità che aveva provato in quel momento. Da quanto nn provava più quella gioia? Kagome si rigirò nel letto, nel tentativo di prendere sonno, ma sembrava che nulla potesse mettere fine ai suoi pensieri dolorosi, che le stavano lentamente divorando il cuore. Improvvisamente un trillo acuto sembrò ridestarla, finalmente, da quel tormento. Era un messaggio appena arrivato sul cellulare. Kagome fece un profondo respiro e lesse il contenuto dell’sms con un’espressione indecifrabile.

Ciao, amore mio. Mi dispiace molto di essermi arrabbiato. So che è il tuo lavoro, ma il pensiero che dovrò stare tanto tempo lontano da te mi fa sentire solo e triste. Comunque non ti fermerò. Ti aspetterò sempre, perché TI AMO. Hojo…

Kagome spense il cellulare, ricordando la litigata fatta qualche ora prima con il suo fidanzato. Poi cominciò a pensare alle litigate fatte con Inuyasha: erano completamente diverse…

Si lasciò cullare dai quei dolci ricordi e si addormentò, sorridendo.

 

FINITOOOOO!!! Anche questo chappy è cortino, ma posterò presto l’altro, quindi non vi preoccupate!!!!! Come al solito vi invito a COMMENTARE!!! Sono accettate anche le critiche, anche se spero di non riceverne!!! Baciotti!

ANTICIPAZIONI: Il momento della partenza si avvicina…come avrete notato, mi sono dilungata molto sui pensieri di kagome e sulla mancanza che sente per Inu…chissà perché…hihi!!! A presto! Kiss!!!

Kagome0090 =^-^=

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