Rating rosso per scene
violente.
Dedico questo cap
alla mia beta MaryAc_Cullen,
ringraziandola per la sua enorme pazienza e incoraggiandola a non mollare mai.
Cap 3
Uno schiaffo. Uno schiaffo sul viso, uno schiaffo alla
mia anima. La mia anima deturpata dagli orrendi delitti commessi. Dannatamente
pesante come tutta la mia vita. Rosalie mi guardava furiosa con la mano ancora
alzata.
“Sei uno stupido Edward!! Uno stupido e ridicolo
bamboccio!!! Hai mandato tutto a puttane per le tue paranoie!!” Mi guardava con
gli occhi carichi di odio.
“Rose stai esagerando.” Jasper tentava invano di prendere
le mie difese.
“Tu stai zitto!! Lo abbiamo accettato come un fratello
dopo la morte dei suoi genitori. Lo abbiamo addestrato ed è diventato uno dei
migliori serial killer del paese e lui che fa??? Manda a monte un omicidio! Per
cosa? Le ricordava sua nonna!! Cioè… grrrr!!! Sua
nonna capisci Jazz, SUA NONNA CAZZO!!” sbatté i pugni sulla scrivania. “Sei un
emerito cretino. Dovresti ringraziarci per quello che abbiamo fatto per te!
Maledizione!” I suoi occhi erano furenti. “Forse dovevamo lasciarti moribondo
accanto a quegli stupidi dei tuoi genitori!! Dei deboli che non sono riusciti a
sostenere questa vita! Vuoi fare la loro fine??” Non riuscì più a sentire e
capire niente. Con un balzo fui davanti a lei, impossessato da una rabbia
crescente. Le puntai il dito contro, occhi con occhi, rabbia con rabbia, dolore
contro cattiveria.
“Se dirai ancora altro sui miei genitori, puoi già
considerarti morta!” tuonai con una voce gelida e pungente. In un baleno, caddi
a terra. Rosalie era riuscita ad atterrarmi in un minuto e in un sol colpo. Si
avvicinò al mio viso stringendo tra le dita la mia bocca.
“Tu sei avvertito. Sbaglia di nuovo e non avrò pietà,
stupido bamboccio viziato!” mi liberò e stava per andarsene, quando torno sui
suoi passi.
“Cullen cambia aria. Domani
partirai per Forks. Devi uccidere una ragazzina di 17
anni. Cosa da niente.”
“Diciassette anni?Perché?”
“Sì, c’è qualche altra cosa che non sappiamo? Non vuoi
ucciderla perché ti sembra uguale a tua zia o cosa??” di nuovo quegli occhi
freddi e incostanti. Si avvicinò alla porta “La ucciderai non voglio
questioni!” e sbatté la porta con una tale violenza da far cadere un quadro
appeso.
“L’hai fatta grossa Eddy.” Jasper sembrava dispiaciuto ma
anche lui come me conosceva Rosalie e sapeva che non si poteva scherzare con
lei.
Ora mi trovavo qui, in questo buco
di paese, a spiare una ragazzina dall’apparenza imbranata ma che sembrava un
diavoletto. Non mi aspettavo quel bacio. Mi aveva lasciato spiazzato. Non avevo
ancora trovato una strategia per ucciderla ma mi sembrava alquanto ardua
l’impresa. Era sempre insieme con qualcuno e in casa, suo padre era sempre
attento e vigile. Non potevo fare nessun passo falso altrimenti mi avrebbero
scoperto. Certo, l’iscrizione a scuola non era stata un’idea geniale, usare il
mio vero nome ancora meno geniale. Dovevo interpretare la parte di un ragazzino
di 17 anni mentre io ne avevo 25, gran bell’idea! Cominciavo a sospettare delle
vere capacità di Rosalie. Ma in qualche
modo dovevo arrivare a Bella. Mi trovavo sempre a osservarla in questo
boschetto nelle vicinanze di casa sua, ma non avevo fatto nessun miglioramento.
Forse aveva ragione Rose, forse ero un’incapace come i miei genitori che non
avevano sopportato più questa vita e si erano sparati un colpo di pistola in
bocca. E tanti saluti ai suonatori!! Questa vita mi stava distruggendo. Non
riuscivo più a capire, dove stava il bene e dove stava il male. C’erano troppo
passi che mi dividevano dal bene e una linea sottile che si rafforzava sempre
di più, giorno dopo giorno. Cercai Bella con il mirino del fucile preparato
verso casa Swan ma non riuscivo mai a trovarla
davanti alla finestra. Immaginava che io fossi fuori? Non credo. Perché mai
doveva sospettare una cosa del genere? Sentì un rumore. Mi allontanai dal
fucile e mi acquattai dietro un albero. Una ragazza.
“Ehi! So che sei là… vieni fuori!
Me la offri una sigaretta?” ma come diavolo mi aveva visto?? In questa città
sarebbe stato difficile passare inosservato. Nessuno si faceva i fatti suoi!!
“Ciao.” Mi sembrava di conoscerla.
“Tu chi sei?”
“Mi chiamo Tanya
e frequentiamo gli stessi corsi.” Capito! Quella deficiente che mi mangiava con
gli occhi!
“No, non mi ricordo” feci il vago,
doveva assolutamente andarsene.
“Ok… ma me la dai allora una
sigaretta?” di malavoglia gliene offrì una.
“Come mai stai qui?”
“Mi piace l’aria fresca.”
“No dicevo a Forks.”
Bella domanda, cazzo ora cosa gli avrei risposto?
“Avevo bisogno di cambiare aria”
“Sei di New York?” troppe domande.
“Senti non mi va di fare
conversazione.”
“Ehi ehi…
come siamo suscettibili!! Era solo per fare amicizia!” amicizia?? Tsh!! Se sapessi chi sono io, staresti lontana mille
miglia!
“D’accordo ma ti consiglio di
andare via. Potresti incontrare gente cattiva”
“Gente cattiva?? Qui
a Forks?? Ah ah ah!! Cocco, non siamo a New York, qui il massimo che possa
succedere è vedere un orso sbranare un alce!” o un serial killer uccidere
un’innocente ragazza.
“Allora stai attenta o l’orso
potrebbe sbranarti.”
“Se quell’orso sei tu mi farei
sbranare volentieri.” Oh oh oh!
Cominciavo a capire, dove volesse andare a parare!
“Tanya
vattene!” le ringhiai contro ma lei per tutta risposta si avvicinò con fare
sicuro e sensuale.
“Perché altrimenti che mi farai?
Mi sculaccerai?” insolente! Si leccava il dito con fare provocatorio. Una
bambina davvero insolente! Mi sfidava?? Se ne sarebbe pentita! Le presi le mani
girandole dietro la schiena e la sbattei contro l’albero. Percorsi con le mani
i suoi fianchi risalendo fino al seno palpandolo. Non c’era che dire, era ben
messa.
“Volevi questo?” continuai a
spremere quel ben di dio leccandole il collo. “Apri le gambe.” Non se lo fece
ripetere. La penetrai violentemente da
dietro. Ogni mia spinta la faceva gemere di un piacere che la inebriava.
Spingevo forte, veloce, la mordevo sul collo, le palpavo i capezzoli in modo
selvaggio. Doveva capire con chi aveva a che fare. Ma invece che aver paura, la
attraevo di più. Come una calamita, sembrava volerne ancora. Non conosceva
nemmeno il mio nome e godeva come una puttana in calore. Il mio orgasmo salì
impetuoso insieme con quello della ragazza. Girò il viso stanca ma soddisfatta.
Fu allora che accadde quello che dovevo evitare e per il quale dovevo stare
attento. Il fucile. Aveva visto il fucile puntato verso casa Swan. Girò lentamente lo sguardo che si posò sui miei
occhi. Atterrita, terrorizzata, traumatizzata. Si dice che a tutte le persone
uccise, rimangano negli occhi il volto del loro assassino. Quegli occhi mi
avrebbero perseguitato per sempre. Occhi innocenti che mi scrutavano l’anima.
Anima persa nei meandri del buio assurdo e portatore di morte. Un attimo.
Bastava un attimo per spezzare una vita. Bastava un semplice click o una
pugnalata e quegli occhi si riempivano di rosso. Rosso vivo, rosso sangue. Non
fece nemmeno in tempo a gridare aiuto
che le piantai un pugnale in piena pancia. Risalì lentamente con la lama mentre
i suoi occhi, che ormai stavano abbandonando la vita, mi scrutavano come per
chiedermi perché. Non sarei mai riuscito a risponderle. Ci saranno sempre delle
domande a cui non potremmo mai dare una risposta.
“Mi dispiace…” le sussurrai
“vedrai finirà subito.” Era morta. Tra le mie braccia. Gli occhi aperti mi
scrutavano dall’abisso della morte. Indugiai un attimo. La fissai. Le emozioni
erano tante. Era innocente, bella. Era morta solo per aver visto troppo. La
vita, a volte, poteva essere dura per molti di noi. Con lei, lo era stata di
più. Morire per una scopata. L’assurdo della situazione. Godimento e morte.
Probabilmente camminavano di pari passo. Forse era arrivata la sua ora. Chissà.
Ma ora mi dovevo sbarazzare del corpo per non dare troppo nell’occhio. La
caricai sulla schiena, cercando di non farmi vedere e di non sporcarmi. La
chiusi nel cofano, presi tutto e m’incamminai verso la statale che portava a La Push. Avevo
bisogno di una bella doccia. Mi ci voleva proprio. Accidenti! Un posto di
blocco! Maledizione! Questa non ci voleva proprio. Due omicidi in mezz’ora!
Avrei battuto persino Jasper! E la sfortuna bussava sempre due volte! Il padre
di Bella! Il poliziotto mi fermò sul ciglio della strada.
“Salve.” Ok ci vuole molta calma,
calma, calma e sangue freddo.
“Documenti per favore.” Mi disse
in tono grave, avevo già pronta la pistola. Lesse attentamente.
“Sei il nuovo arrivato. Come mai
in giro a quest’ora?”
“Non avevo sonno. Di solito a New
York, uscivo spesso la notte.” Avevo degli omicidi da fare.
“Uhm… ok… per questa volta puoi
andare.” stavo già avviando il motore quando… ”Ehi… hai lasciato qualcosa fuori
dal cofano, ti conviene inserirla bene.” Porca miseria!!! Non poteva essere!!
No, maledizione!! Scesi lentamente dalla macchina, aprì il cofano e con
nonchalance rimisi il pezzo di stoffa del vestito di quella sciacquetta
all’interno approfittando del fatto che capo Swan
controllasse le gomme.
“Ok… puoi andare stavolta” mi
guardava in modo strano “Ah… ti terrò d’occhio Cullen...”
Perfetto!! Davvero perfetto!!! Salì in macchina, ingranai la prima e quando mi
resi conto di non esser visto più da nessuno, sfrecciai come il vento verso la
scogliera di La Push. Dovevo disfarmi del corpo
immediatamente prima che potesse accadere niente di grave. Gettai il corpo
della tipa giù e il mare la prese con sé come se facesse già parte del mondo
marino. Chissà cosa nascondevano quelle acque. Quali torbidi omicidi e orrori.
Mi ridestai dal mio sproloquio mentale e ritornai nella casetta appena
affittata. Dopo una bella doccia, avrei fatto un bel sonno. Sperando che quegli
occhi non ritornassero a farmi compagnia nella notte buia e oscura di Forks.
Ovviamente mi dovevo aspettare che
in una cittadina così piccola, la voce di una sparizione sarebbe presto
circolata. I ragazzi erano tutti in fermento, non si faceva altro che parlare
di Tanya. Non era rientrata a casa e nessuno sapeva,
dove fosse. Speravo che il mare avesse portato via il corpo.
“Ciao” Bella Swan,
la mia prossima vittima, stava innanzi a me con un sorriso stupendo sul volto
dolce e candido.
“Ciao.”
“Hai sentito cosa è successo?”
“Che cosa è successo?” facevo il
finto tonto ma in realtà ero molto nervoso. Speravo che Bella non se ne
accorgesse.
“Ne parla tutta la scuola. E’
scomparsa Tanya. Tanya
Denali.”
“Mi dispiace.” Già, mi dispiaceva
davvero.
“Ti dispiace per cosa? Non conosci
Tanya! E’ una troia. Sparisce per giorni interi!” Ah!
“Quindi perché tutta la scuola è
in subbuglio?”
“Perché non ha lasciato niente di
scritto come fa sempre.” Maledizione!! Dovevo provvedere. Per non destare
sospetti.
“Vedrai che sarà in giro.”
“Già! So che hai conosciuto mio
padre… tipo rompiscatole…” vero!
“Sì ma non mi sembra
rompiscatole.”
“Questo lo dici tu perché non ci
vivi insieme! Tu? I tuoi genitori dove sono? Sei solo a Forks?”
Ovviamente iniziava la parte di attore radicato in me da anni. Almeno in parte.
“Sì, sono solo. I miei genitori
sono morti.”
“Oh… mi… mi dispiace… non lo
sapevo.”
“Fa niente.”
“Senti, stasera c’è una festa. Ti
va di venire?”
“Il tuo ragazzo lo sa?”
“Hai paura di qualche pugno in
faccia?” sicuramente!!
“Figurati e solo che non voglio
creare scompiglio, tutto qui.”
“Non stiamo più insieme. Quindi
non ti preoccupare. Allora ci vieni?”
“D’accordo.”
“Allora
passami a prendere per le otto. Ciaoooo!!” e si
allontanò correndo con un sorriso stampato in faccia. Forse non avevo bisogno
della mia arma da seduttore. Bella si stava buttando tra le mie braccia. Pensai
all’ironia della sorte. Bella stava invitando il suo carnefice a una festa.
Forse sarebbe stata l’ultima festa per lei.
Rieccomi! Grazie a tutte, preferite, seguite e ricordate!
Grazie per le recensioni a:
giova71: lo
scopriremo in seguito perchè deve ucciderla..ih ih
ih..grazie Tesoro!
MaryAc_Cullen: te lo
dedico con piacere il cap, sperando che tu non voglia
imitare Edward nell’omicidio..ih ih ih! Grazie
tesoro!
harrytat: Tesoro,
non so se ti piacerebbe avere Edward killer alle costole..o si?? ;) grazie!
ubRiaKinA: ci sarà
una sorpresa perchè Bella non è molto innocente come
vuole far credere…di più non so!! Ih ih ih!! Grazie!
coldrina: Eddy sa
chi vuole uccidere Bella..ma non me lo vuole dire!!Segreto professionale! Ih ih ih!! Grazie!
vanderbit: ti è
piaciuto il cap?? Jake è
già fuori..di testa!! Grazie!
MissFify: spero
che questo cap ti sia piaciuto! Grazie!
cinzia818: spero di
aver risposto almeno in parte alle tue domande…nei prox
caps si capirà meglio la situazione..grazie!
hopelove: Tesoro,
ho l’impressione che il caro Eddyno ci affascinerebbe
anche in mutande leopardate e borchie! Ma mai quanto Robert Pazzon!
Un bacione!! Grazie!
Lalayasha: ho
risposto almeno in parte alle tue domande?? Baci e grazie per tutte le
recensioni alle mie storie!
Serena Van Der Woodsen :
che bello! Ci sei anche tu!! Ti adoro tesoro! Grazie!!
consu: Bella ne
sa una più del diavolo…altro che innocente…grazie!