Riuscirai a capirmi?..Difficile, non ci riesco nemmeno io.

di Darthangel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 ciao eccomi con una mia fanfiction ù.ù onestamente è la prima volta che pubblico qualcosa, siate clementi T.T xD comunque ritornado alla storia spero vi piaccia :) i commenti sono graditi, buoni o cattivi u.u
 
                                                                               
                                                                   L'incontro



Mi girai e rigirai per riuscire a prendere sonno, ma era tutto inutile. Era come se Morpheo mi stesse rifiutando! “scema” mi dissi, pensando a questa cosa così sciocca. In realtà il motivo era ben diverso da questo. Lei…non riesco a levarmela dalla mia testa bacata che ho, si è presa possesso, involontariamente, della mia mente…di certo non è mica colpa sua se è bella, dolce, solare, con un fisico che fa mozzar il fiato solo a pensarci, e non solo! Ti provoca dei brividi lungo la schiena, che sono una bellezza!

La prima volta che l’ho vista è stato ad un raduno di metallari e alternativi, serata pazzesca direi, e a dirla tutta mi ero divertita davvero tanto. Ero vestita con pantaloni neri, maglietta a maniche corte dei Nightwish, precisamente dark passion play, e stivali neri, tipo gotici; con 1marea di braccialetti di vario genere sui polsi, e infine collana con 1bel drago. Ad un tratto mentre io e Marco, un mio amico gay, troppo folle ma dolce e simpatico con me, cominciammo a far con la testa su e giù come due metallari al ritmo dei Van Canto che aveva appena messo il dj, ridemmo come pazzi, fermandoci perché ci faceva male la testa, continuando a ridere, il mio sguardo andò su di un angelo, almeno così la definii io. Mi ero persa in quella bellezza e non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, mi aveva rapita..

Menomale che c’era il mio caro amico, se no sarei rimasta lì a fissarla come un ebete.
<< HEI ANY, SVEGLIATI! OHHH >>  mi gridò lui per farsi sentire per il volume troppo alto della musica,  passandomi una mano davanti ai miei occhi, distogliendomi da quella bellissima creatura.
<< Eh? Che c’è? >> chiesi io come risvegliandomi, da quel bel sogno che poi era la realtà
<< Ma cosa stavi guardando?? O dovrei dire, CHI stavi guardando…? Eh eh? >> disse lui malizioso
<< che? Cosa? Oh niente! Che cosa vai pensando? >>
<< Vedi che ti conosco u.u e qui tu hai trovato qualcuno che ti ha letteralmente mozzato il fiato u.u su su chi è? Dimmi dimmi sono proprio curioso di sapere chi è u.u >>
Sospirai rassegnata,<< ok allora… >> la cercai con lo sguardo, la vidi uscire fuori a prendere un po’ d’aria, supposi io, presi per mano quel pazzo di Marco e seguendo la meravigliosa creatura, uscimmo fuori, la indicai con lo sguardo, lui si girò e rimase a bocca aperta
<< Caspita! Buona fortuna se riuscirai a conquistarla! OoO >>
<< Mi sembra un po’ difficile! Guardami, a confronto sono un brutto moscerino.. >>
<< Ma va va! Tu vedi di provarci u.u tutto è possibile nella vita cara mia u.u >> mugugnai qualcosa e poi andai a sedermi in un gradino li vicino, per avere un po’ di riposo dalla musica troppo assordante, “vabè che è bella, ma troppo, si porta il cervello o.o abbassate un po’ no??” pensai nella mia mente.
Dopo 2minuti  il mio cervello era andato in standby, solo un motivetto mi girava e rigirava nella testa, costringendomi a canticchiarlo a bassa voce.
<< My love is on the line, my love is on the line, my love is on the line…I’m sick and tired…your love isn’t fair..didn’t listen…I’m on air.. >> le parole non le sapevo bene, qundi inventato un pò xD e chi non lo fa? Continuando a canticchiarlo, il mio sguardo era rivolto al cielo.

Era con qualche nuvola qua e là, ognuna con una fantasia di forma diversa, ma ugualmente belle, una rappresentava un cane che dopo pochi minuti di distolse formando una cosa strana senza una forma precisa. Ad un tratto qualcuno si era seduto accanto a me, alzando anche lui/lei lo sguardo verso il cielo,
<< Com’è bella la notte..l’ho sempre preferita al giorno, è più mistica ed è come se la luna ti abbracciasse con la propria luce.. >> era una voce femminile,
<< Hai proprio ragione.. >> mi girai a guardare la mia interlocutrice e rimasi con gli occhi sbarrati e la bocca aperta…era lei! 
Lei si girò a guardarmi e vedendo la mia faccia, molto probabilmente buffa, scoppiò a ridere
<< ahahah…forse è meglio se chiudi la bocca, prima che i moscerini entrino dentro al tunnel…ahahaha >> vedendo che ancora non avevo intenzione di chiuderla, mise delicatamente due dita sotto il mio mento e alzò, chiudendomi la bocca, ma rimanendo ancora con gli occhi sbarrati, finchè non cominciai a sentire un po’ di bruciore, allora decisi che era meglio riprendermi.
Imbarazzata, non sapevo proprio che parola spiccicare per rompere quell’imbarazzante silenzio che era piombato tra di noi. Fu lei a romperlo.
<< Allora, prima canticchiavi sick and tired di Anastacia vero? ^^ >>
<< ehm….s..si >> risposi imbarazzata
<< molto bella direi ?…io mi chiamo Ambra, piacere di conoscerti >> mi disse sorridendomi e porgendomi la mano, io ancora imbarazzata gliela strinsi, e risposi di chiamarmi Anastasia
<< Uuuu come la cantante appunto ^^ >>
<< Già…lei mi piace sin da quando ero piccolina.. >>
<< ehm come mai sei fuori? >> continuai io
<< volevo riposarmi la testa >> disse sorridendo, << e tu? >>
<< idem… >> dentro avevano appena messo una canzone dei nightwish, “dead to the world” adoravo quella canzone, mi venne come d’istinto di cantarla, sempre a bassa voce, ma a quanto pare lei mi sentì lo stesso, perché si girò a guardarmi e ascoltarmi
<< tell me now what I do…little boys and specials choi is dead to the world… >>
<< vuoi…entrare a ballare? >> domandò imbarazzata sorridendomi
<< Cos…oh…ehm…s..si >> risposi io ancora più imbarazzata di prima
Ritornammo dentro, e ancora con la canzone dei nightwish, si avvicinò a me e cominciò a muoversi, io non sapevo cosa fare onestamente, ero rapita dai suoi movimenti e poi io mica sapevo ballare! Girai con lo sguardo intorno per cercare Marco, che appena incrociammo lo sguardo, sbarrò gli occhi e sorrise incitandomi a muovermi, io gli feci segno che non sapevo cosa fare e lui mi fece vedere cosa fare, copiai le sue mosse e poi sentendomi più sicura, continuai io, girandomi a guardarla, lei mi guardò e sorrise, appena finì ci fermammo, ma ecco che inizia un’altra dei nightwish, “end of all hope” io cominciai a cantarla e a muovermi più sciolta, e lei mi venne incontro, continuò così per gran parte della serata, finchè stanche ci sedemmo sul divano lì vicino.
Cominciammo a ridere, poi le chiesi se volesse qualcosa da bere, annuì e andai a prenderle un bicchiere d’acqua come mi aveva chiesto, tornata glielo porsi e lei prese il bicchiere, distolsi lo sguardo dalla sua scollatura, anche se non era così evidente, e mi soffermai a guardarla, aveva capelli abbastanza lunghi ricci, scuri, che le arrivavano un po’sotto le spalle, labbra un po’ carnose ma bellissime, corporatura normale, poteva essere alta super giù sull’1,60, mentre io ero più alta di lei di qualche centimetro, appena finì di bere, riaprì gli occhi, che erano rimasti chiusi per assaporare il fresco dell’acqua percorrerle dentro.
<< Ti va di farmi compagnia in bagno? Mi devo sciacquare un po’.. >>
<< C..certo.. >> mi prese per mano ed entrammo in bagno, piuttosto pulito a quanto pare. Prese un fazzoletto e lo bagnò con l’acqua fresca, mi disse se la aiutavo a tener alti i capelli, acconsentii.
Lo passò dietro al collo, chiudendo gli occhi, “a chi gli è venuto in mente di mettere questo specchio??? t.t” poi davanti e sulla scollatura… “Marco aiutami tuuuuu t.t” quando finì lasciai i capelli che le ricaddero sulle spalle.
<< devi sciacquarti pure tu? >>
<< …No.. >>tornammo indietro e ci sedemmo di nuovo sul divano, poi le dissi di scusarmi che dovevo andare a cercare un mio amico, Marco, annuì e mi alzai e andai a cercarlo.
Appena lo trovai, lo presi dal braccio e lo portai da un’altra parte per parlare.
<< Allora?? u.u come è andata? >>
Gli raccontai tutto, lui rideva sempre di più
<< Non c’è niente da ridere! Ci mancava poco che svenivo!... >>
<< Mamma mia quanto la fai drammatica! O.o e poi scusa, non era proprio quello che volevi? U.u eh eh? >> disse lui sghignazzando, io arrossì, perché era in parte vero.
<< e se poi mi illudo che c’è qualcosa? Che faccio? Le dico: sai mi era sembrato che ti piacevo, invece chissà, mi aveva cercato solo per essere amiche… >>
<< -.- ma vaaaaa! Da come me l’hai descritto, io dico che le piaci u.u hihihi >>
<< hmm…se lo dici tu.. >> dopo ritornai da lei, si era presa un altro bicchiere di acqua a quanto pare.
<< Scusa per l’attesa. Ancora sete eh?  >> dissi sorridendo
<< Si ^^ eeee abbiamo ballato così tanto  che mi sono disidratata xD >> disse sorridendomi, guardai l’orologio.
<< tra 5minuti devo andare… >>
<< beh, allora passiamo questo tempo a ballare un’altra canzone >> mi propose sorridendomi, io annuì e la seguii sulla pista.
“ma noooooooo o.o proprio questa di Cascada dovevano mettere???? -.- Ora muoio t.t” pensai mentre iniziò la canzone, lei si avvicinò e mettendomi le braccia appoggiate sopra le spalle, cominciò a muoversi, io ad un tratto non sentii più il mio corpo, che la seguì, misi le mani sui suoi fianchi e cominciai a guardarla negli occhi e lo stesso fece lei.
<< amiche? >> mi domandò sorridendo. “lo sapevo…” pensai, poi annuì, sorridendo.
Un sorriso forzato.
Quando lei appoggiò la sua testa sulla mia spalla, tornai seria e triste.

La canzone finì e io dovevo tornare a casa, mi scusai e le dissi che dovevo cercare il mio amico, lei annuì e io andai da Marco.
<< Scemo dobbiamo andare, che è tardi >> dissi scherzando per lo scemo, lui annuì sorridendo e ci preparammo, prendemmo le cose e andammo all’uscita, quando mi sentì afferrare il braccio.
<< Any aspetta, non ho il tuo numero >>
<< Ah, già.. >> le diedi il numero, la guardai un attimo e poi la salutai sorridendo.
<< Allora? u.u >>
<< Allora niente… >> gli raccontai cosa mi aveva detto e lui appoggiò un braccio attorno alla mia spalla stringendomi a lui, continuando a camminare.
E ora sono qui, nella mia stanza, sotto le coperte del mio letto a pensare a lei.
Ad un tratto vidi il cellulare accendersi e illuminare la stanza, lo presi..un messaggio, lo aprì, era suo
“grazie per la bella serata, mi sono divertita tanto ?”  
 Appena letto, lo riposai sul comodino e mi addormentai.

Driiiiiiinnnnn
“Maledettissima sveglia!” pensai, appena la spensi rimasi per 2secondi li, distesa, a ricordare i momenti di quella sera. Era già lunedì…
<< Odio il lunedì -.-‘ >>… mi alzai e come al solito mi preparai per andare a scuola.
Scesi in cucina, presi qualcosa da sgranocchiare, salutai tutti i presenti e andai a prendere l’autobus.
“amo il mio mp3” pensai prendendolo e accendendolo. Dopo 3canzoni dovetti scendere alla fermata , facendo un piccolo pezzo di strada arrivai alla mia scuola, “di pazzi” pensai.
<< Amoreeeeeeeeeeee >>
<< Ciao Marco =.= >>
<< Che hai piccola? >> domandò lui preoccupato
<< Sonno..amarezza..noia..e sonno =.= >>
<< Hahaha, dai su, che ora con la Carlo, ci svegliamo XD ahahah >>
<< O.O ma se con quella, dopo 2minuti già sono nel mondo dei sogni?! =.= >>
<< Ma era ironico infatti -.-‘ >>
Detto questo, mi prese sotto braccio e ci dirigemmo in classe, dopo aver salutato non so quanti amici di scuola.
Le due ore di storia e italiano passarono lentamente, e come già detto prima dormivo che era 1piacere, chiesi alla prof. Sanfilippo, di filosofia, di poter andare alle macchinette per prendermi un bel caffè, acconsentì e andai.
Arrivata, c’erano parecchi miei amici di scuola. Li salutai con un cenno della testa e selezionai la bevanda.
“finalmente mi sveglio” pensai assaporando il gusto dolce-amaro del caffè caldo
<< Ciao piccola ^^>>
Mi girai.
<< Ciao Marco.. >>
<< Tutto bene piccola mia? >>
<< Marco ho ancora sonno =.= infatti mi sono appena presa il caffè, ma deve fare ancora effetto =.= >>
<< Ti do una cozzata? Così ti svegli XD >>
<< Ci manca solo questo -.- Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii T.T che faccio? >>
<< Per cosa? o.O…ahh per lei? >> annuii, mi abbracciò e mi disse
<< Chiedile di uscire u.u per un’uscita tra amiche, ovviamente solo voi due. Per esempio a guardare un film u.u consiglierei “horror” e sai perché u.U hihihi..adesso vai, se no la prof  fa storie :)>> detto questo mi diede un bacio sulla guancia e mi lasciò li a pensare a quella proposta, “allettante” pensai.
Tornata in classe non trovai la prof, a quanto pare sarà stata chiamata, boh..
Mi sedetti al mio banco, e uscii il cellulare dalla tasca dei pantaloni.
“ciao Ambra, come stai? Ti va di uscire con me sabato? Magari a vedere un film XD ? quando saremo davanti al cinema decideremo quale ok? un bacio” mandato. “chissà se accetta o ha impegni”
Dopo un paio di minuti di controllo inutile per l’arrivo di messaggi, ne arrivò uno. Lo aprii.
“ciao Anyyyyyyyy ^-^ per me va bene ? che ne dici se il film è horror? Hihihi cmq tutto bene :) grazie e tu?”
“non ci credo, mi ha detto lei per il film horror o.o XD” pensai e poi risposi al messaggio.

I giorni passarono stranamente i fretta e arrivò sabato.
Problema. Non sapevo minimamente cosa mettermi!
Dopo qualche minuto a guardare fisso l’armadio, scelsi per una maglietta degli evanescence a maniche corte, con Amy lee che canta e la scritta “the open door” in stile gotico, e collana col drago; poi pantaloni rigorosamente neri, all stars nere, con scritte blu scuro, molto carine, I capelli scompigliati, essendo corti, li lasciai così, molto sbreaks XD, trucco non molto eccessivo, phard e dopo aver lavato bene i denti, ero praticamente pronta. Ero così agitata che sembravo una ragazzina la suo primo appuntamento! “ma non è un appuntamento però! o.o”
Ci saremmo incontrate al centro e poi dopo una passeggiata, saremmo andate al cinema.

Arrivata al centro, l’aspettai. Arrivò 5minuti dopo.
<> le sorrisi.
Dopo qualche ora, andammo al cinema.
Pagai il biglietto sia per lei (anche se lei non voleva, alla fine si rassegnò) che per me.
“posti al centro e un po’ in alto, buono!” pensai.
Arrivate dentro, c’era pochissima gente, “strano o.O”, ci sedemmo ai rispettivi posti e aspettammo che iniziasse il film.
<< Chissà com’è vero? ^-^ >>
<< Già :).. >>
Iniziò.

Il film era bello, ad un tratto però spuntò una faccia all’improvviso, io me l’aspettavo come al solito, ma mi sentii afferrare forte il braccio e una testolina riccioluta poggiarsi contro di esso. A quanto pare le ha fatto paura XD solo che io cominciai ad arrossire, allora appoggiai la guancia destra sul dorso della mia mano, per non farmi vedere da lei, con la coda dell’occhio la vidi rimettersi a sedere bene, sorrisi.
Un’altra scena, però questa volta afferrò la mia mano di colpo, infatti sobbalzai, mi girai a guardarla e lei imbarazzata ritirò la mano, io mi schiarii la voce, camuffando il mio imbarazzo e arrossamento incessante delle gote.

Di colpo un’altra figura spuntò all’improvviso, “ma che è fatto apposta???? O.o” questa volta però lei si buttò completamente addosso a me, poggiando il suo viso sul mio petto. Io ero così ---> o////o, lei alzò la testa, e i nostri sguardi imbarazzati si incrociarono.
Io non resistii più e fu un colpo, le diedi un piccolo bacio sulle labbra. La vidi subito chiudere gli occhi, come se volesse rispondere al bacio, e poi sbarrarli, come stupita dal mio “o dal suo gesto?”, si rimise seduta composta, continuando a guardare il film.
Io non sapevo cosa dire, e la dura prova sarebbe stata dopo quando saremmo dovute uscire dal cinema e guardarci negli occhi.

Ci furono altre parti dove apparrirono volti o altre figure all’improvviso, e lei aveva la tentazione di afferrare di nuovo la mia mano, ma poi si ricordava del momento precedente e la ritirava.

Pensieri di Ambra –

“ok ora impazzisco!..che faccio? Perché l’ha fatto? Perché ho chiuso d’istinto gli occhi, come a voler ricambiare??? Haaaaaaaaaaaa, impazzisco!”
“però a me nonostante tutto è piaciuto che abbia preso questa iniziativa no? Era questo che volevo! In effetti quando le ho detto che volevo essere sua amica, era perché volevo starle accanto, perché mi piace! no?..NO! Ma cosa vado a pensare???...e se ora la bacio io?...E se poi era solo per sbaglio? …Vabbè basta, ci provo, la bacio!”

Mi sentii osservata, allora mi girai e vidi lei fissarmi, completamente rossa, mi prese la mano, la strinse sulla sua e si avvicinò piano a me, baciandomi sulle labbra...un bellissimo bacio, così delicato da farmi venire i brividi lungo la schiena. Per un attimo rimasi ad occi aperti ma poi li chiusi e schiusi le labbra, rispondendo al dolce bacio.


Ecco il primo di questa specie di obbrobbrio XD scusate in anticipo per eventuali errori t.t spero che commentiate con qualche suggerimento se volete :) é sempre ben gradito ^^

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2 Ecomi di nuovo con un altro capitolo ù.ù spero vi piaccia :) vi dico solo che questo capitolo lo sto inserendo per descrivere dove si svolge la storia, in quale città quindi. E beh quello che ho scritto sono in parte anche pensieri miei :) Beh adesso non mi prolungo xD godetevi la storia :) e mi scuso in anticipo per eventuali errori :) buona lettura :)



                                                                                         Piccoli pensieri, o...seghe mentali?!


Il tempo sembrava essersi fermato. Appena risposi, lei ci ripensò e si staccò, impedendomi di assaporare quel dolce bacio. Mi guardò, "sbaglio o è agitata??" pensai,
<< Non avrei dovuto...Insomma non è giusto..No?? Dopotutto siamo amiche...>> Mi colpì, come...come un pugno in piena faccia. Rimasi a bocca aperta, poi guardai in basso, triste e cominciai a riflettere. " allora perchè caspita ha risposto se crede questo??!!" Assunsi un' aria alquanto irritata.
<< Allora perchè hai risposto!? >> dando voce ai miei pensieri
<< ...Comunque, sono stata io a sbagliare..Lo sapevo..Mi ero illusa di qualcosa che in realtà non accadrà mai...Io me ne vado. Se vuoi continuare a guardarti il film allora rimani, ma io non voglio rimanere ancora qui..Mi farei solo del male.. >> continuai io. Poi sotto il suo sguardo dispiaciuto, cominciai a raccogliere le mie cose e mi alzai.
Lei non sapeva come reagire, stava per seguirmi e prendermi la mano, ma si fermò. Io uscii da lì irritata, triste e malinconica. "Lo sapevo..Non dovevo ascoltare Marco".
Tornai a casa con l'autobus, ormai erano le 21:30 e non sapevo che fare. In tv c'erano solo le solite fesserie, allora decisi di prendere il mio fidato mp3 e isolarmi da tutto e da tutti, tanto avevo già cenato fuori quindi non c'era nessun problema.
Mi misi sul letto e chiusi gli occhi, ascoltando, tante e tante volte, la dolce melodia di "Memories" dei Within temptation; adoravo quella canzone, ha una melodia che ti scioglie ogni volta come se fosse la prima, insieme alla voce così dolce e sensuale di Sharon Den Adel che t avvolge.
 
Con quella dolcezza  mi addormentai, e la sognai.
Sognai Ambra.
Lei.
Il suo sorriso.
I suoi capelli.
Il suo sguardo timido.
....I suoi occhi.
Ma sognai anche, che mi diceva che aveva sbagliato e voleva che andassi via. Soffrii per questo, e mi svegliai di colpo. "Perchè....Perchè mi devo innamorare delle persone meno appropriate?? Mi illudo ogni volta..E poi finisce sempre così. Devo dimenticarla. Dimenticare tutto di lei".

Guardai la sveglia. Le 5:30 del mattino, ormai non avevo più sonno.
Decisi si alzarmi ed andarmi a preparare, ebbi il tempo di farmi una bella doccia rilassante, per far sciogliere i nervi.
Uscita mi vestii, guardandomi allo specchio del grande armadio, notai che ero un pò sciupata.
Apparte questo, sempre la solita: corporatura normale,taglia di seno la seconda abbondante, occhi castano chiaro, capelli sempre castani, ma più scuri.
Personalmente mi reputo una bella ragazza, tranne per quei momenti che mi vedo come se fossi peggio di un moscerino. Guardai gli occhi, avevo un piccolo accenno di occhiaie, ma lasciai perdere. Dopo aver asciugato i capelli, accesi la tv nella mia stanza e mangiando qualcosa, guardavo cosa ci fosse d'interessante. Guardai qualche cartone di solito molto divertente, ma poi spensi.
Non mi andava di ridere..

Non mi ero preoccupata nemmeno di guardare il cellulare, per eventuali messaggi.
Presi il cellulare dal comodino e notai che c'erano almeno cinque messaggi non letti. Uno di Marco e gli altri di Ambra. Aprì quello di Marco per primo. Mi chiedeva come fosse andata la serata ieri. "Pfff, una meraviglia" pensai malinconica. Gli risposi raccontandogli tutto e inviai il messaggio. Lessi gli altri quattro, diceva di scusarsi per la sua reazione, perchè prima aveva voluto baciarmi e poi ci aveva ripensato; mi ha scritto anche se magari un giorno, dopo l ascuola, potevamo vederci per chiarire, e l'ultimo mi chiedeva se ci fossi.
Risposi che poteva fare quel che voleva, e che non m'interessava.
L'orgoglio..che brutta bestia.
Lo so, lo so, era troppo presto per potermi innamorare, ma fu come..come si dice.."un colpo di fulmine a ciel sereno". Dopo comunque, decisi di uscire, ormai i mei si erano svegliati e vedendomi gi vestita, mi domandarono dove stessi andando, gli risposi che stavo uscendo a fare una passeggiata per sgranchirmi un pò; acconsentirono.
Presi il necessario ed uscii.

Il lungomare di Ognina.
Catania..La mia città.
A dire il vero è una bella città, e non lo dico solo perchè è la mia città natale, ma perchè è vero. Apparte qualche gente indesiderata. è sottovalutata purtroppo. Però, con i suoi centri storici e la pietra lavica, ha un certo fascino sia di giorno che di sera. Sole e luna che sbattono sui palazzi, come ad incorniciarli. Catania bedda, setti voti sistrutta e setti voti riscostruita. Ognuno ha la propria città nel cuore, e io ho lei.

Comunque, ritornando alle seghe mentali di prima, adesso sono qui, che passeggio lungo la spiaggia del lungomare.
Il vento mi accarrezza il volto e le mie narici si imprimono dell'odoro della salsedine del mare.
Guardo il mare.
Mosso. Ma un mosso lieve, quasi malinconico.
Proprio come me..
Ora vi starete sicuramente dicendo: "Ma quanti complessi si fa questa?!"
Che ci volete fare, sono fatta così.



Ok, non picchiatemi a sangue T.T scusate gli eventuali errori. Spero vi piaccia >.< Ok, si, questa si fa troppi complessi xD scusate xD cooooomunque, accetto ogni commento :) a presto.


Posto riservato ai commenti:

*piccola peste* - Ok, non ci sono tante discussioni tra i personaggi, però ho seguito il tuo consiglio ^-^ XD spero t                             piaccia anche questo capitolo :) a presto ^-^ 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 Eccomiiiiiiiiiiiiiiii *-* scusate il madornale ritardo ma ho avuto abbastanza da fare .-. comunque vi lascio alle seghe mentali di queste due XD a presto :)


                                                                                                           
                                                                                                                      Coincidenze?



 
Lo so, ho fatto una cavolata, forse non avrei dovuto baciarla se non ero proprio sicura. Come ha detto lei l'ho solo illusa, non era mia intenzione..Davvero..Non so perchè l'ho fatto..O forse si? È un mistero anche per me..Devo fare qualcosa per farmi perdonare. Però in effetti, pensandoci bene è presto per..Insomma..Innamorarsi, no?

Dopotutto ci conosciamo da solo una settimana!! Ed è anche esagerata la sua reazione..Comunque, meglio uscire da casa, invece di stare qui a scerverlarmi.
Dato che abito vicino al mare decisi di andare in spiaggia. Presi l'occorrente ed uscii.


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Hmm ho voglia di fare un bel bagno, con questo caldo ci vorrebbe proprio e poi mi servirebbe anche per far passar via tutti questi pensieri!
Ci pensai due minuti e mi misi a cercare dentro la borsa ed eccolo, un bel costumino blu scuro semplice a due pezzi; andai nel bagno di un bar vicino e mi cambiai. Poi tornai e piano, con passi lenti mi avvicinai all'acqua. Ma un suono molto familiare proveniente dalla mia borsa, mi fermò.
La canzone dei Lacuna Coil, Spellbound, mi chiamava incessante.
Mi avviacinai e presi il cellulare dalla borsa, risposi.

<< Pronto? >> feci io
<< Hei Any, sono Fede, Che combini? >> fece la mia migliore amica tutta frizzante dall'altra parte del cellulare.
<< Ciao Fede! Oh niente di che, mi stavo per buttare a mare. Ti vuoi unire a me? >> risposi io ironica
<< Non ci tengo cara! Preferisco rimanere qui nel mio lettino con l'aria condizionata al massimo >> rispose ridendo
<< Evvai con l'inquinamento atmosferico!! Comunque, peccato ci saremmo sicuramente divertite ahahah >>
<< Come no, cririci* >> rispose lei ridenso
<< Eeee non ti sai divertire >> dissi sorridendo
<< Non è vero! >> rispose lei con aria falsamente offesa
<< Vabbè bella, hai bisogno di qualcosa? >> domandai
<< No, no. Avevo voglia di sentire cosa faceva la mia migliore amica. Hihihi, vai buttati, a presto >> rispose lei sorridendo.

E con un ultimo "ciao", chiuse.
Guardai che ora fossero sul cellulare, le 10 in punto.


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Hmmm, che faccio? Vabbè intanto dato che è presto, sono solo le 9 e mezza, mi faccio una piccola passeggiata.
Passò mezzora guardando alcuni negozi, allora decisi di andare in spiaggia.
Mi piace sedermi sulla sabbia e stare a guardare le onde del mare e il suo odore frizzantino e salato, arrivar fino alle mie narici.
Andai prima in un bar e mi cambiai in bagno, poi cominciai a camminar verso la spiaggia. Ormai si erano fatte le 10:15, arrivata, notai che vi era già una tovaglia e una borsa, mi guardai intorno e il mio sguardo andò su una figura in acqua. Posai le mie cose un pò più distanti da quelle dell'altra e mi avviai.

Camminando piano, quella figura diventava sempre più nitida. "sembra una ragazza" pensai, notando il suo corpo mentre nuotava, ma non ero sucura di ciò. Il contatto con l'acqua fredda mi ridestò dai miei pensieri; avanzai piano fino ad avere il volume dell'acqua all'altezza del seno. Il costume, a due pezzi nero, attraeva il calore dei raggi del sole, riscaldandomi. Osservai la ragazza:

Capelli corti appiattiti dall'acqua, erano di un castano scuro, il collo liscio e bagnato ti dava una voglia indescrivibile di baciarlo, le braccia lasciate quasi fuori dall'acqua, si contraevano insieme alle spalle impostate, nel tentativo di rimanere a galla.
D'un tratto la figura si girò a guardarsi intorno fino ad inscontrare il mio sguardo.



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Nuotai.
Tutti i pensieri scivolavano via insieme alle lievi onde del mare.
Mi sentivo più leggera..
C'era solo una cosa. Mi sentivo abbastanza osservata e questo mi infastidiva non poco.
Mi guardai intorno ma non c'era nessuno. Mi girai dietro di me e vidi la mia osservatrice.
Lei.

I nostri sguardi s'incontrarono. Si stava avvicinando piano, nuotando lentamente. Ormai solo un metro di distanza ci separava.
La guardo così intensamente e seria che lei abbassa lo sguardo imbarazzata.

<< N-non credevo di trovarti q-qui >> dice lei balbettando un pò.
Agrrotto le sopracciglia.
<< Perchè, credevi che stessi a casa a deprimermi nel mio letto, ma soprattutto con questo caldo?! Non credo propio.. >> faccio io, lei rimane stizzita dalla mia risposta, abbassa lo sguardo sull'acqua, come per riflettere su ciò che deve dirmi. Sospira. Ed inizia.
<< Senti, mi dispiace per come mi sono comportata, ho sbagliato, lo so. Col mio gesto ti ho solo illusa, e mi dispiace, ma tu la stai facendo davvero drammatica la cosa! Ci conosciamo da solo una settimana e già provi qualcosa??.. >>
Continuo incessantemente a guardarla, sempre seria e aggiungerei irritata dalla sua risposta.
<< Non è mica colpa mia, se tu e i tuoi capelli ed il loro dannato profumo mi hanno invaso il cervello! Non è mica colpa mia se mi perdo sempre nei tuoi occhi! Non è mica colpa mia se..Se provo qualcosa per te.. >> dissi malinconica abbassando lo sguardo sulla mia mano sotto l'acqua cristallina.


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Ok..allora è vero..
Si è davvero presa una cotta per me. Ed ora che caspita dovrei fare?? Le potrei dire di darmi del tempo e per adesso rimanere amiche, per conoscerci meglio almeno. E se poi accetta? E se poi ci rimane male?? Uff che faccio?...Va bene, glielo dico.

Mi schiarii la voce e iniziai.
Eh si, ci è rimasta male, ma poi sospirò e disse:

<< Ok..Aspetterò per te. Almeno ti posso stare accante, soffrirò un pò ma resisterò. Quando sarai pronta me lo dirai. >> Sul suo volto vi era un sorriso triste e malinconico, poi continuò
<< Ora, forse è meglio uscire da qui, è da tanto che siamo in acqua >> annuii, lei uscì per prima.
Vid il suo corpo grondante di acqua un pò sciupato, ma ogni gocciolina che scendeva lenta, mi faceva rimanere senza fiato. Il suo corpo era snello e la sua pelle liscia e bagnata, la rendeva affascinante..No! Non è vero! Sto pensando che è affascinante la sua pelle??
"Si e ti piace"
No!
"Ti dico di si! In realtà ti piacerebbe provarci, ma sei troppo orgogliosa per rendertene conto!"
No non è vero! Sta zitta voce rompiballe nella mia testa!
"O forse hai solo paura di quello che potrebbe pensare la gente, dico bene?"
Scossi la testa per scacciar via questi pensieri e uscii dall'acqua.

Arrivata alla mia tovaglia, sentivo il suo sguardo sul mio corpo e mi sentii piuttosto agitata ed imbarazzata; presi comunque la tovaglia e l'avvolsi al mio corpo così da riscaldarmi e asciugarmi allo stesso tempo. Lei invece si distese, piede sinistro poggiato sulla tovaglia e l'altro disteso, idem per le braccia, una a coprire gli occhi e l'altra lasciata distesa sulla tovaglia.
Rimasi ad osservarla un attimo.

Ok, forse è meglio guardare qualcos'altro. Perchè? Perchè mi stava..Ehm..
"Piacendo?"
No! Assolutamente! Mi stava solo..
"Ah già, hai ragione, ti stava solo eccitando. È normale dopotutto."
NO! Ma ti fai gli affaracci tuoi tu?? Ooooh! Finalmente, dicevo che mi stava solo..Uff..Ok mi stava piacendo...Forse anche eccitando..Forse però..


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Scommetto Che mi sta guardando di sottecchi, infatti mi sento il suo sguardo addosso! Mah...non la capisco.
Comunque, lasciai che il suono delle onde del mare e i raggi del sole mi cullassero. Mi addormentai.

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Posai il mio sguardo di nuovo su di lei, vidi le sue labbra schiudersi e andare a ritmo del suo lento respiro.
Che dolce si è addormentata. Vorrei cullarla tra le mie braccia, accarezzare i suoi capelli corti, la sua guancia...Ok, sto impazzendo!
Ripensai alla frase che rimbombava nella mia testa...
Forse è vero.
Forse ho solo paura di quello che potrebbe pensare la gente al riguardo. Però..
Ripensandoci e tralasciando questo..
Lei mi piace davvero.
Però non ho intenzione di dirglielo ora. Glielo dirò quando sarò pronta!

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E ti pareva, la sto sognado! Ci mancava solo questo.
Meglio svegliarmi.
Sicuramente se ne sarà già andata lasciandomi qui.
Aprii gli occhi lentamente, per non avere un impatto troppo brusco con i raggi del sole, girai lo sguardo verso lei.
È ancora qui e mi sta fissando. Lei se ne accorge e guarda altrove.

Mi metto a sedere, la guardo, poi cerco la crema per il sole dentro la borsa; la prendo e comincio a spalmarla sulle gambe. Noto con piacere, con la coda dell'occhio, che sta guardando ogni singolo movimento della mia mano e, ingoia addirittura la propria saliva, sicuramente in segno di imbarazzo. Sorrido un pò.

Le chiedo se può passarmi il resto della crema sulla mia schiena. Annuisce, completamente rossa in viso. Mi metto distesa a pancia in giù, poggiando le braccia a mò di cuscino, la sentii inghiottire nuovamente. Iniziò a spruzzare la crema sulla mano e appoggiare lentamente la mano sulla mia schiena, dandoni una sensazione di benessere e di piacere per il suo dolce tocco. Appena finì ritornò al suo posto sempre rossa in viso.


-----------

Sono rimasta perplessa dalla sua richiesta, dapprima non sapevo assolutamente come reagire, il solo pensiero di toccare la sua pelle...Mmmm, ok svengo!

Ad un tratto il suono dirompente di una chitarra elettrica rompe quell'imbarazzante silenzio.

Lei si mette a sedere e prende il suo cellulare dalla borsa.
<< pronto?.. >> momento di pausa e poi riprende
<< va bene..No. Ah ok , allora a più tardi..Ah aspetta un attimo!.. >> si gira verso di me
<< Ambra, vorresti uscire con me e dei miei amici, che poi sarebbero quattro precisi, per mangiare qualcosa e fare una piccola passeggiata? Stasera intendo. >>

Ok si potrebbe fdare, almeno non saremo sole e non cadrà qualche silenzio imbarazzante come questo! Poi aggiunge.
<< Ah dimenticavo, se vuoi puoi portare qualche amica o amico come preferisci >> dice sorridendomi. Ed ecco che mi perdo in quel sorriso. E ti pareva! Uff..
<< ok, per me va bene, magari ti mando un messaggio appena chiedo alla mia migliore amica >> rispondo io con un sorriso dolce.
Lei rimane per un attimo a fissarmi con aria sognante, poi si ridesta dai suoi pensieri e acconsente, ricambiando il sorriso.

Parlando del più e del meno su cosa ci piace fare, passano almeno 20 minuti.
Abbiamo qualche cosa in comune, per le altre cose siamo un pò diverse.
<< Beh, ora dovrei andare. è stato bello.. >> dice lei alzandosi e sistemando le proprie cose al loro posto.
Annuisco.
<< Anche io dovrei andare, ma resto altri 2 minuti, è stato bello rivederti >> "già" penso.

Mi alzo e ci avviciniamo vistosamente imbarazzate.
<< Beh, ciao allora.. >> dice sorridendo timida mentre tentenna nel porgermi la mano.
<< Si, allora ciao.. >> dico anche io timida afferrando la mano e stringendola piano. Poi non sapendo che fare, grattandosi la testa con la mano libera, lascia delicatamente la mia , completamente rossa in viso. Si gira e con un ultimo ciao e un saluto con la mano, se ne va, lasciandomi lì, a guardare la sua schiena e ahimè anche il suo bel fondoschiena. Su questo diventando completamente rossa in viso, peggio di un pomodoro maturo, mi risiedo sul mio asciugamano osservando il mare e mi immergo nei miei pensieri.






*cririci. Per chi non lo capisse significa "credici" in siciliano ù.ù hehehe

Comunque, ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia su preferiti, seguite e chi ne ha più ne metta XD Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :) già sto finedo di scrivere il 4° capitolo e presto lo pubblicherò. Sto scrivendo anche un'altra storia ù.ù hehehe anche se non so che titolo mettere a quest'ultima .-. sono una frana T^T

Beh, al prossimo capitolo ;) ^-^
Ovviamente i commenti sono ben graditi ù.ù

A presto, Darthangel



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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Bene, bene ù.ù rieccomi u.u mamma mia ho la schiena distrutta o.o mi servirebbe un massaggio =w= hihihi

Allora, eccovi il quarto capitolo di questa specie di coso informe xD spero vi piaccia.

 

Buona lettura ù_ù

 

 

 

                                                       Incontro inaspettato






Bene.

Sono fottuta!

Scusate il linguaggio poco consono, ma come caspita farò a rimanere calma stasera con lei accanto?! Vabbè che non saremo sole, e per questo ringrazio il cielo!

Però la sua vicinanza m'imbarazza troppo, sembro una scema ogni volta!

Poi mi ha anche detto di aspettare così da capire cosa prova, però...

Uff, vorrei baciarla, accarezzare la sua pelle...

 
Comunque, arrivata a casa mi misi a cercare qualche telefilm, magari divertente e pieno di tendenze lesbo. Dopo aver letto vari forum e vari nomi e aver visto qualche episodio, di cui con c'entrava nulla con quello che invece stavo cercando io, mi giunge agli occhi un titolo abbastanza interessante, che mi incuriosisce molto: "The l word".

Avevo fatto centro, eh si.

Già dai primi episodi, vi erano parti alquanto spinte. Hehehe, però erano divertenti, si si. Poi quella ragazza, Shane, tzè, se la fa con tutte!

Marina è la mia preferita, è affascinante e diretta!

Niente, mi fa sangue. Ci prova spudoratamente con quell'altra, che poi mi fa incavolare troppo! Se fossi stata in lei ci avrei provato di brutto!

 

Porc..! Già sono le sette! Meglio che mi prepari.

Allora, doccia, camicia bianca, jeans neri, converse e matita nera per gli occhi con qualche sfumatura per far risaltare meglio il loro colore e infine, capelli sempre arruffati ma che mi stanno bene lasciati così.

Bene, bene, pronta.

Già si sono fatte le otto, ovviamente Ambra mi aveva avvertito che sarebbe venuta insieme alla sua migliore amica e che sarebbero venute a prendermi loro.

Chissà come sarà vestita…Neanche il tempo, che questo pensiero viene fermato dalla voce di mia madre che mi dice di andare a rispondere al citofono.

Rispondo, è lei.

Ultimo sguardo allo specchio, cellulare, mp4 e via.

Saluto tutti, apro la porta e scendo le scale.

Appena arrivata al portone del mio palazzo, lo apro.

Mi ritrovo davanti una splendida ragazza: Capelli ricci lasciati sciolti, le incorniciavano il viso, agli occhi una leggera traccia di matita per far risaltare quegli splendidi occhi verdi. Indossava un vestitino lungo fino alle ginocchia, verde scuro e ballerine ai piedi.

Era semplicemente stupenda!

Rimasi lì davanti a lei come uno stoccafisso a fissarla, anzi ad ammirarla; finchè la sua amica non mi riportò alla realtà con un " allora piccioncine andiamo?" facendo poi un sorrisetto...O era un ghigno?? Boh.

Comunque, ritornando a noi, entrammo in macchina, entrambe sedute dietro e la sua migliore amica, che constatai si chiamasse Claudia, seduta accanto alla madre.

Non riuscivo a non guardare le sue gambe...Mamma mia.

Quindi optai per guardare fuori dal finestrino.

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 Oh my god.. finalmente dopo ore a scegliere cosa mettere, come se poi fosse un appuntamento..."ma non lo è!". Optai per un semplice vestitino arancione carino carino.

Alle 6e30 arrivò Claudia che, vedendomi con quel vestito addosso per poco non le venne un colpo!

<< Esagerata, non è poi così brutto! >>

<< No sai, fa solamente...vabbè, aspetta che ne prendo uno migliore... >> trafficando nel mio armadio e dicendo qualcosa come: "Ma tu guarda che cosa si va a mettere! Meno male che sono venuta in tempo! Ah se non ci fossi io" trovò qualcosa.

<< Eccolo qui, vedi questo è buono! Non quella schifezza arancione!... >>

Ok, forse era decisamente meglio quello che ha preso lei...Comunque, indossai il vestito e nel frattempo le raccontai tutta la storia, dal principio fino a stamattina. Era rimasta ad ascoltare, facendo qualche volta una domanda, rimanendo a bocca aperta a fissarmi incuriosita dal seguito. Alla fine se ne uscì con un semplice "Guarda non so che dirti.."

 

All'orario partimmo per andare a prendere Anastasia. Scesi dall'auto, suonai al cognome "Scalia", mi rispose lei e le dissi di uscire. Aspettai qualche minuto e la figura che si parò davanti ai miei occhi mi lasciò a bocca aperta a sbavare!

 
Capelli arruffati che fanno venir voglia di mettere le dita lì in mezzo e accarezzarli; occhi con una leggera traccia di matita nera sfumata.

Al collo una collana con un drago, una camicia aderente bianca a maniche lunghe, tranne per ora che sono ripiegate fino al gomito, bracciali e orologio e 2-3 anelli alle dita, 2 nella destra ed 1 nell'altra. Infine dei jeans neri e converse.

 
Credo di stare sbavando, speriamo non se ne accorga...dire che è affascinante è poco! Anche lei è rimasta a fissarmi a bocca aperta.

Hihihi, è così buffa.

All'improvviso sento la voce di claudia e dopo aver risposto con un "ok, ok arriviamo", ci avviamo in macchina. Lei per un pochino mi guarda, anche se ho lo sguardo altrove lo sento. Osservo i suoi lineamenti…sono dolci, i suoi occhi pensierosi scrutano il cielo, le sue labbra formano un mezzo sorriso.

Sembrano morbide…Ok, mi sa che mi è venuta voglia di baciarle, o almeno toccarle…anzi sfiorarle delicatamente con un dito.

Ancora non voglio dirglielo che ho preso una decisione, non so, voglio tenerla, come dire…sulle spine.

Dopo dieci minuti arriviamo a destinazione e la madre di Claudia ci fa scendere, per poi domandare a che ora dovrebbe venire a prenderci e infine salutando se ne va.

Ed eccoci in Via Etnea, con tutte le sue luci e i suoi negozi. E ovviamente non potevano mancare i bimbi scemi che si sentono tutto ammiscatu cu nenti! Comunque, l’incontro era davanti il bar Savia, ed ogni volta c’è sempre un bordello lì!

Ci incontriamo con i suoi amici ed iniziamo a passeggiare.

Vi è un ragazza alta quanto me, mora, capelli lisci, occhi azzurri e magra, mi pare si chiami Chiara, molto carina comunque. Poi un’altra, credo si chiami Federica, corporatura simile a quella di Any, occhi castani e capelli ricci neri, molto ma molto simpatica. Uh, ma guarda un po’, ci sono anche due gemelli, uno dei due credo si chiami Giacomo, mentre l’altro Stefano, entrambi carini e simpatici, anche se da come sono vestiti sembrano avere gusti diversi tra loro. Infine un altro ragazzo, più timido degli altri e credo proprio che si sia innamorato di Claudia, perché non fa altro che fissarla di sottecchi e guardare male quelli che sbattono involontariamente contro il suo braccio. Mi avvicino ad Anastasia e glielo faccio notare e lei sorridendo mi dice di dirglielo a Claudia.  Glielo dico e lei diventa tutta rossa.

<< Davvero?? >> mi dice in un sussurro, io annuisco sorridendo. Si avvicina a lui e gli sorride timida e anche lui fa lo stesso. Poi mi metto accanto ad Any e sorridendole faccio:

<< Non sono carini? >> lei sorride e annuisce

<< Si chiama Massimo giusto? >> continuo io

<< Si.. >> risponde lei sorridendo, io la guardo di sottecchi ricambiando il sorriso. Com’è dolce. Con quest’atmosfera mi ritorna in mente la melodia di una canzone dei Negramaro, “Un passo indietro”, se dovessero metterla ora, penso ci starebbe perfetta. Ovviamente non mi riferisco alle parole, ma solo alla melodia!

Una mano mi sfiora il braccio, è la sua. Mi ridesto dai miei pensieri e mi accorgo che gli altri sono più avanti di noi e si sono fermati in un negozio. Ci avviciniamo ma rimaniamo fuori a fissarci e a sorriderci. Forse nemmeno io riuscirò a continuare con questo passo…Desidero baciarla…Anche solo tenerle la mano e carezzarla.

I nostri amici escono e continuiamo a camminare, dirigendoci verso il Liotro, il nostro caro vecchio elefantino.

<< Che carino >> dico a Claudia e lei ride, poi si calma e prendendomi da parte mi dice.

<< Senti un po’, ma quanto ancora devi far soffrire quella poveretta?? Si vede che vorrebbe abbracciarti e baciarti! >> guardo Any. Sta parlando con Federica, sembra triste…No, anzi malinconica. Mi giro verso Claudia.

<< Beh, ancora un pochino, voglio vedere come si comporta >> e lei risponde con un mugugno.

Arrivati, ci avviciniamo alla fontana e subito l’odore di pesce ci raggiunge. Ovviamente perché questa mattina c’è stata la pescheria. Comunque, mi avvicino alla ringhiera e mi ci appoggio osservando lo scorrere dell’acqua. Ad un tratto mi si mette accanto Any.

<< Che bella serata, vero? >> dice, appoggiandosi anche lei e guardando il cielo notturno. C’è qualche nuvoletta qua e là, sembra quella sera…

<< Già. Si sta bene anche come temperatura >> rispondo io calma. Mi sorride e io mi perdo in quegli occhi, come al solito.

Nella mente mi passa l’immagine di noi due che ci baciamo. Un bacio dolce…Muovo la testa come per mandar via quel pensiero e sorrido di rimando.

In effetti questa serata sta andando così, tra un sorriso e l’altro. Dopo un po’, tra chiacchere e risate, ci dirigiamo in pizzeria. È un piccolo locale rustico, sedie e tavoli sia fuori che dentro, in legno, di un mogano scuro. Optammo per la prima.

Ci sedemmo, l’unico posto libero era vicino ad Anastasia. Sembravamo tante coppiette.

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Molta gente passa e spassa, chi di fretta e chi con calma, guardando di tanto in tanto i vari negozi.

Che casino che c’è ogni volta in questa via. Ad un tratto si avvicina Ambra, facendomi notare che Massimo si è preso una bella cotta per Claudia. Le dico di farglielo presente a quest’ultima e continuiamo a camminare. Dopo qualche minuto arriviamo in Piazza Dumo, dove c’è l’elefantino; mi avvicino a Federica e le faccio scherzando:

<< Non è un figone quell’elefantino? >> lei ride ed annuisce. Poi mi prende in disparte e mi fa con aria dolce ma triste

<< Come è finita con Ambra, Any? Ti sta facendo soffrire questo aspettare che si decida >> guardo a terra malinconica

<< Lo so Fede, ma…Ho promesso che aspetterò…Per lei. >>

<< Ho capito, ma si deve decidere! E in fretta anche. Non voglio continuare a vederti così triste e malinconica ogni qualvolta tu la guardi! >> annuisco. Con la coda dell’occhio la vedo, si sta per appoggiare sulla ringhiera della fontana. Decido di avvicinarmi e di fare lo stesso.

<< Che bella serata vero? >> dico io guardando il cielo. S’intravedono 2-3 stelle qua e là.

<< Già…e poi si sta bene anche di temperatura >> io mi giro e la osservo un attimo.

Com’è bella…

La luce della luna fa splendere ancora di più i suoi meravigliosi occhi, incantandomi. Le sorrido e annuisco.

Un boccolo ribelle si impiglia sulla sua bocca. Ho una voglia matta di baciarla. Ma devo aspettare…Non le tolgo nemmeno quel boccolo, dato che poi non resisterei più.

 

Comunque, poi ci dirigiamo in pizzeria e ci sediamo fuori. Ambra si mette vicino a me e io le sorrido.

Mi guardo intorno, gente che ride, gente che litiga. Bambini che fanno i capricci e mamme che cercano di farli stare buoni.

Ad un certo punto arriva una ragazza sui 20 anni con in mano i menù.

La osservo, è molto carina!

Occhi scuri, capelli neri lisci con un ciuffo, labbra carnose, magra e bassina.

Noto con la coda dell’occhio che Ambra guarda la ragazza, che nel frattempo mi porge un’occhiata maliziosa, rivolgendo poi a quest’ultima un’occhiataccia.

 
Ma guarda un po’, la ragazza è gelosa!

<< Come mai quella faccia? >> le chiedo ad un tratto. Lei si guarda intorno imbarazzata.

<< Quale faccia?? Questa è la mia solita faccia che faccio! >>

Sorrido maliziosa e mi avvicino al suo orecchio e con voce sensuale e calda dico:

<< Sei sicura? >> lei chiude gli occhi.

Uh uh, sembra resistere per l’eccitazione.

<< Ehm…S-si…Si! >> ghigno.

<< Hmm a me non sembra, cos’è sei gelosa? >> le dico sempre con lo stesso tono. A quanto pare non sa cosa dire, perché mi guarda accigliata muovendo la bocca senza però far uscire alcun suono. Sorrido maliziosa.

<< Beh, allora non ti dispiacerà se ci provo con quella bella ragazza laggiù. >>  mi avvicino di più al suo orecchio.

<< O ti da fastidio? >> ghigno nuovamente.

<< Fai c-come vuoi…Ma t-tu però, avevi detto che vuoi aspettare la mia decisione >> balbettò lei con un espressione triste e bassa. Io la guardai, mi si sciolse il cuore, posai la mia mano sulla sua e piano l’accarezzai.

<< Dai su, scherzavo. >> dissi io con un sorriso dolce sulle labbra. Lei parve rilassarsi dalla mia risposta, poi mi guardò negli occhi e mi sorrise imbarazzata. Mangiammo una pizza ciascuno e poi appena finito ci dirigemmo in Piazza Teatro Massimo, per poi sederci sulle scalinate. Come al solito ridendo e commentando gli strani abbigliamenti della gente, passarono i minuti e ad un certo punto, dato che Ambra mi stava accanto, la vidi irrigidirsi un po’ e poi poggiarsi, anzi accucciarsi contro il mio petto. Il mio cuore iniziò a battere più velocemente e speravo che non lo sentisse, ma era inevitabile.

Mi sentivo a disagio, non sapendo come reagire.

Diedi un’occhiata a Federica e lei capendo il mio stato in quella situazione, mi intimò di stare più calma.

Ma come potevo?! Ero troppo agitata! Voi come vi sentireste??

Provai a fare un respiro profondo per rilassare i muscoli i muscoli troppo tesi. Un po’ ci riuscii, ma ancora non del tutto.

Mi farà morire un giorno!

--------------

Ma tu guarda, mi fa venire pure la gelosia!...Comunque, ora ci dirigiamo in Piazza Teatro e ci sediamo sulle scale. C’è poca gente. Strano.

Parliamo e scherziamo, ad un certo punto sento un brivido di freddo lungo la schiena e mi irrigidisco. Senza pensarci un attimo, in cerca di calore, mi accuccio contro il petto di Anastasia. Diventa tesa peggio di una corda di violino, sento il suo cuore battere forte, sorrido. Pian piano riesce a calmarsi , rilassandosi un pochino.

Ad un certo punto mi arriva una voce, all’inizio confusa, ma poi via via più chiara all’orecchio. Uno voce che riconoscerei fra tante.

Quella voce odiosa e stridula di Noemi…Ex compagna di classe ed ex migliore amica. Del cavolo aggiungerei! Sì, perché si è sempre approfittata di me e io come una scema l’ho sempre perdonata! Ma lei se ne fregava, perché continuava imperterrita a comportarsi da schifo. Un giorno cominciò a trattarmi male e addirittura ad offendermi in malo modo, senza però spiegarmi il perché.

Non mi girai e non le risposi nemmeno, ma lei continuava ad insultarmi e a chiamarmi.

Stavo veramente per uscire di senno, ma Any mi precedette e in modo pacato ma freddo le disse:

<< Perché tu vieni qui ad insultarla senza motivo? Non vedi che non ti risponde nemmeno? Sprechi il tuo tempo. Utilizzalo per fare qualcosa di sensato per la tua insulsa esistenza… >> rimasi a guardarla a bocca aperta, osservando anche la reazione dell’altra che s’inalberò dicendole:

<< Ma come ti permetti, tu? Se non sai  il motivo di questa discussione, sta zitta e non ti intromettere! >> finì lei con un sorrisetto.

<< Beh, di sicuro non so il motivo, ma se insulti lei insulti anche me, cara! Ti consiglio di non attaccar briga con me, non sono così calma come si vede. Può confermartelo la mia amica qui >> disse Anastasia tranquillamente, indicando la sua migliore amica che annuì, detto questo quel sorrisetto le morì sulle labbra. Batté  i piedi per terra e poi girò sui tacchi e se ne andò, senza prima però darmi un ultima occhiata di odio.

Sentii Anastasia rilassarsi e sospirare. La guardai e le sorrisi dolcemente, arrossendo sulle gote.

 
<< Come mai quella scattiata* ce l’ha con te? >> mi chiede lei, io feci spallucce.

<< Carusi, chi facemu? >> domandò Giacomo, io sorrisi

<< Perché non andiamo a farci un bel bagnetto? >> fa il suo gemello tutto gasato.

<< Ma chi sii, ‘mpazzutu? È lontano! >> intervenì Massimo. Claudia si mise a ridere.

<< Beh, potremmo prendere l’autobus, che ne dite? >> disse poi Any, io annuii e dissi che magari potevamo restare in intimo e farci il bagno. Alla fine acconsentirono e ci dirigemmo alla fermata degli autobus.

Dopo aver preso i biglietti, salimmo e dopo un pochino arrivammo in Piazza Europa. Scendemmo e a piedi andammo in un lido gestito dallo zio di Massimo. Ci fece entrare e finalmente arrivammo alla spiaggia, togliendoci nel frattempo le scarpe e le calze, corremmo fino alla riva.

Ci spogliammo tutti e restammo in intimo, tutti tranne Anastasia, che faceva tutto lentamente e io rimasi lì come uno stoccafisso nel guardarla mentre solo in mutandine si sbottonava la camicia.

Penso di stare sbavando!

La osservai, le mutandine erano semplici, bianche. Mentre si toglieva la camicia, vidi il reggiseno anch’esso bianco, con ai lati delle parti in pizzo del medesimo colore. Sentii un leggero calore al basso ventre…Meno male che Claudia mi ridestò da quell’immagine celestiale e alquanto…Ehm, provocante.

Le raccontai ciò che mi provocò vederla in quello stato e lei ridacchiando mi trascinò in acqua. Era tiepida dopotutto.

Vidi Any affiancarmi e poi sorridermi imbarazzata, a quanto pare era successo anche a lei perché le venne la pelle d’oca.

                                   


                                           ^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^

*scattiata - pazza

Glielo dirà quella figlia persa a quella poveretta? Io proprio non so come resiste o.o personalmente se fossi in lei la bacerei senza pensarci XD e poi che caspita vuole quell'altra?? mah, ma vabbè. Mistero ù.ù

Bene bene. Ecco qui il quarto capitolo ù.ù finalmente -.- coooomunque, come al solito sono ben accetti tutti i commenti, buoni e cattivi che siano ù.ù quindi ditemi che ne pensate di stu cosu streusu ù.ù XD (traduzione: di questo coso strano XD XD ) va bene la smetto XD 

Al prossimo capitolo XD ^-^

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Eccomi, ehm mi scuso e mi metto anche in ginocchio, scusate davvero L’enoooorme ritardo, ma sto scrivendo anche un’altra storia e questa non ho avuto modo di continuarla ^//^’’

Comunque, forse, qui avremo una svolta ù.U chissà. Non vi anticipo niente ù.ù su su, buona lettura dolci donzelle :D                                                              

 

 

 

                                                                                            I love your perfume

 

Da quella sera erano passati almeno due giorni. Ormai mancava poco al termine della scuola, un mese stentato.

Quella mattina ero abbastanza felice. Ricordo ancora i momenti passati quella sera. Dopo quel bagno ci siamo guardate negli occhi e ho avuto la solita ed incredibile scossa lungo la schiena. Vederla solo in intimo mi fece venire troppi brividi, soprattutto, quando avvicinandomi, la vidi accanto alla sua migliore amica e il mio sguardo cadde sul suo fondoschiena.

Oddio, ancora quando ci penso il mio cervello va a farsi benedire nei più oscuri meandri!

Comunque, ritornando a noi. Continuai a prepararmi finché, pronta, uscii.

Quel giorno mi ero vestita semplicemente con dei jeans neri (come al solito), con una maglietta a maniche corte nera, con una chitarra stilizzata davanti e dietro la scritta “Vendi l’anima al blues”, ed infine le solite vecchie  converse.

Arrivata a scuola pensai subito che era da un bel po’ di tempo che non vedevo Marco. Subito questo pensiero venne interrotto dal suddetto interessato, che mi abbracciò.

<< Cara! Da quanto tempo! Dov’eri finita?? >> fa lui

<< Dov’eri finito tu, invece! >> dico io guardandolo storto. Lui fa la faccia di quello offeso e con il labbro tremolante e mi risponde dispiaciuto.

<< Scusa piccola. Ho avuto da fare…sai com’è con quel cretino di mio padre…Ho avuto ancora discussioni, inutili aggiungerei. >> La mia espressione si addolcisce e gli do un bacio sulla guancia.

<< Dai tranquillo, ma come è finita allora? Alla fine si è arreso? >>

<< Guarda non… >> non riesce a finire la frase che già è suonata la campana ed è meglio entrare. Lui sbuffa e con un “ti racconto più tardi” e un bacio sulla guancia, mi saluta.

Non capisco proprio perché suo padre si comporti così! Ė Assurdo! Solo perché a lui piacciono i ragazzi. Mah.

La mattinata passò lenta senza eventi particolari. Tutto noioso come sempre.

Verso le 12:20, ad un certo punto mi arriva un messaggio. Prendo il mio caro cellulare che poveretto è sopravvissuto a cadute da altezze inimmaginabili, e leggo sul display la scritta: “Nuovo messaggio da Ambra” e lo apro.

- Anastasia ti devo parlare…Ė importante…Molto direi. Vediamoci più tardi verso le 17:30 in spiaggia.-

Appena lessi il messaggio mi venne un tuffo al cuore. Tante domande cominciarono a frullarmi nella testa.

“Forse, mi darà la fatidica risposta!” pensai agitandomi. Ormai mancavano pochi minuti al suono della campana, e il mio cuore fremeva dalla voglia di incontrarla per scoprire il motivo del suo messaggio.

Ed ecco la marmaglia di gente uscire dalla scuola, li seguii finchè non mi diressi verso la strada che conduce alla fermata, ma una voce mi fermò.

<< Anastasia, aspetta! >> Marco mi chiamò avvicinandosi a me.

<< Come mai così di fretta? >> mi chiese lui malizioso.

<< Sempre con quella faccia tu, eh?? >> dissi io guardandolo storto. Lui annuì con un sorriso a trentadue denti.

<< Comunque, così, ho da fare. >> dissi vaga. Lui mi guardò intensamente per cercare di trapelare qualcosa, ma io lo guardai indifferente.

<< Ok, comunque continuiamo il discorso domani allora. Vai a sbrigare i tuoi doveri, a domani stronzetta. >> continuò lui scherzando. Io sorrisi e gli risposi un “ti voglio bene anche io! Ciao” agitando la testa e sorridendo.

Due minuti dopo ripresi la mia strada per tornare a casa. Arrivata, come al solito la trovai vuota. Purtroppo i miei lavorano fino a tardi e quasi ogni volta sono sola a casa a cucinarmi da sola.

Posai lo zaino nella mia stanza.

La mia mente vagava sull’immagine di Ambra: sul suo viso, sul suo sorriso e sulla sua risata.

Ero in ansia…Troppa, per i miei gusti. Il tempo passava lento. Dopo aver mangiato qualcosina, mi misi a studiare per il giorno dopo. Ogni tre minuti guardavo l’orario e sembrava che il tempo si fosse fermato, dato che le lancette erano ferme nello stesso punto. Oppure, si era rotta la sveglia!? 

Sento le ginocchia tremare, non riesco a stare ferma!

Optai per fare una bella doccia, magari fredda! Chiusi il libro velocemente, mentre mi alzai mi tolsi le scarpe e le calze, e per poco non caddi. Presi il cellulare e il telefono portatile di casa e li portai in bagno.

Mi spogliai ed entrai velocemente dentro la doccia, posizionai la maniglia dell’acqua verso quella tiepida e aprii. L’acqua iniziò a scendere veloce sul mio corpo, rilassandomi. Alcuni pensieri arrivarono prontamente a farmi visita. L’immagine di me e lei che, sotto la doccia, ci baciamo, completamente nude, si presentò beffarda. Agitai la testa, scrollando quei pensieri e portai la maniglia dell’acqua verso quella fredda, così da mandar via i bollenti spiriti.

Dieci minuti dopo ero già vestita e profumata, guardai l’ora e mi resi conto che erano già le 17:10.

Velocemente presi tutti gli oggetti che mi servivano e uscii.

Il passo era abbastanza veloce. Beh, dopotutto ero in ansia! E almeno il camminare veloce mi calmava un po’.

Arrivata al punto d’incontro, mi sedetti sulla sabbia. Il sole era ancora alto e i raggi che filtravano attraverso le nuvole mi accarezzavano il viso. Chiusi gli occhi e assaporai quel lieve calore.

<< Sei bellissima, lo sai? E i raggi del sole incorniciano il tuo viso meraviglioso. >> mi girai di colpo imbarazzata, completamente rossa in viso.

<< Ambra…N-non me l’avevi mai detto.. >> dissi io alzandomi. Lei sorrise girandosi poi a guardare il mare.

<< Sai, ho riflettuto molto…su tutto quello che è successo…sul mio comportamento >> qui fece una piccola pausa, in cui io mi tormentavo l’orlo della maglietta, e la guardavo trepidante. Dopo un tempo che parve infinito, si girò a guardarmi, avvicinandosi di qualche passo. I capelli ondulati erano lucenti grazie ai raggi del sole, i miei occhi persi nei suoi. Il mio cuore faceva una corsa mozzafiato contro il tempo. Migliaia di farfalle nel mio stomaco facevano a gara anche loro. Ormai l’orlo della maglietta non ne poteva veramente più. Avevo realmente paura di una sua risposta negativa, ma…se sarebbe successo non avrei avuto alcun modo di poterla conquistare. Pregavo in una risposta affermativa, la voglia di scoprire l’eventuale e definitiva risposta, mi metteva a disagio ed era alquanto forte.

Inghiottii il vuoto e l’agitazione.

Ti prego non farmi soffrire ancora…

<< Alla fine ho preso una decisione…>> continuò lei sempre guardandomi negli occhi.

<< Io… >> continuò lei. Ad un tratto la interruppi.

<< Senti...Ambra…Se la tua risposta è “no”, e quindi non vuoi fare niente, io cercherò di…almeno di dimenticarti…Anche se, i tuoi occhi, così belli…così, che, appena li guardo mi ci perdo e non ne esco più, nemmeno nei miei sogni. E il tuo profumo… >> chiusi gli occhi e aspirai profondamente il suo profumo. << di lavanda…così meraviglioso. La tua pelle, così candida e dolce…così morbida ed invitante…Sarà difficile, ma ci prov… >> stavo finendo di dire “proverò”, quando mi ritrovai il suo dolce e delicato dito indice sulle mie labbra, per zittirmi. Era a pochi centimetri da me e dalle mie labbra, il suo profumo mi annebbiava il cervello.

<< Shhh…Non parlar più mia dea. Lascia che la tua musa continui. Amore mio, sono stata una sciocca a comportarmi in quel modo. Non avrei dovuto, ma…avevo paura. Avevo paura del giudizio della gente. Avevo paura di questo sentimento, avevo paura perché per me è una cosa completamente nuova. Ma ora ho capito, le mie paure sono diminuite rispetto a prima e so come devo reagire adesso. >> detto questo prese delicatamente il mio viso fra le mani e congiunse le nostre labbra dolcemente.

Non ci posso credere…Mi sta baciando…La fatidica risposta è “sì”! Il mio cuore batte velocemente, così veloce e forte che vorrebbe uscire dal petto.

Lei mi sta baciando ed io sto qui con gli occhi aperti a non fare niente! Sono forse pazza??

No…Sono solo innamorata persa. Il problema è che devo rispondere al bacio, se no potrebbe ripensarci!

Chiusi gli occhi e aprii lentamente le labbra per rispondere al bellissimo bacio che mi stava dando.

Sentii la sua lingua leccare un labbro e poi toccare delicatamente la mia, provocandomi una scarica di brividi lungo tutta la schiena. Questa danza continuò per un tempo a me indefinito. Ero al settimo cielo, ma l’ossigeno stava ormai scarseggiando, quindi ci staccammo e ci guardammo negli occhi, poggiando la fronte l’una contro l’altra.

Lei si morse un labbro imbarazzata, io la guardai piena d’amore, donandole un dolce sorriso.

<< Vorrei che questo momento non finisse mai. >> disse lei.

<< Lo stesso vale per me. >> mi prese le mie mani fra le sue e le portò al petto.

<< Non ho mai provato queste sensazioni. Giuro, sono stupende! Scusami ancora se ti ho trattato in quel modo stupido… Purtroppo a volte non riesco a capirmi nemmeno io, pensa tu. >> io sorrisi dolcemente.

<< Tranquilla amore mio. L’importante è che ora siamo qui, insieme. >>

<< Già.. >> si avvicinò nuovamente e mi baciò e io prontamente risposi al bacio.

 

Successivamente passeggiammo lungo il Lungomare, mano nella mano, fregandocene degli sguardi della gente e ammirando il mare.

Guardai l’orologio, ormai era tempo di ritornare a casa. La riaccompagnai a casa e sull’uscio del portone mi abbracciò forte. Io ricambiai e mi inebriai del profumo dei suoi capelli.

<< Purtroppo devo andare… >> dissi io.

<< Lo so… >> mi guardò negli occhi, poi si girò a guardare se ci fosse qualcuno e se ci fosse qualcuno anche dietro di me, poi, vedendo che non c’era nessuno, mi baciò dolcemente.

 

Ora sono a casa e ripenso a lei, ai suoi occhi e alle sue labbra, al suo profumo, ai suoi capelli. A tutto.

Mi giro verso la libreria e cerco qualche libro da leggere. Ancora è presto per cenare, quindi, ne approfitto.

“La passione di Artemisia” l’artista Artemisia Gentileschi. Ne ha passate tante questa poveretta. Eh già.

Comunque, ritornando a noi. Mi immergo nella lettura, quando ad un tratto il cellulare vibra nella tasca dei miei jeans e io ovviamente salto in aria! Comunque, apro il messaggio senza leggere il nome e comincio a leggere.

- Bene, cosa posso scrivere?...È da quando sono salita a casa e mi sono messa sul letto che ti penso...avevo preso il cellulare fra le mani perché volevo scriverti qualcosa, ma solo adesso mi viene in mente cosa scrivere. Sei davvero dolce, hai aspettato tutto questo tempo per avere una risposta da me. Ora che vorresti fare? Anzi la domanda me la dovrei fare io, che vorrei fare..? Ci ho riflettuto, se tu vuoi…forse non dovrei chiedertelo qui, forse è meglio di presenza… -

- Anche io ti penso, da quanto ti ho lasciata sull’uscio della porta, la mia mente va a quel momento in spiaggia…a quel bacio, al tuo profumo…cosa devi chiedermi amore mio? –

La risposta non tarda ad arrivare.

-Io..beh, una cosa…te la chiedo domani, basta, ho deciso. – alzai un sopracciglio e con un “ok” e una faccina sorridente, mandai il messaggio e continuai a leggere.

 

 

 

 

Bene bene, cosa dovrà chiedere la nostra cara Ambra ad Anastasia?? Ahhh, proprio non lo so u.U

Finalmente si sono scambiate il bacio tanto desiderato e quella poveretta di Anastasia ha ricevuto la fatidica risposta *w* che dolci che sono u.u comunque, spero che  vi sia piaciuto questo chappy :D

Scusate ancora il ritardo T^T spero di essermi fatta perdonare con questo :D XD

Mi raccomando :D commentate J ringrazio anche solo quelli che leggono senza commentare, e ovviamente anche quelle ragazzuole che hanno inserito la mia storia nei preferiti & co. :D

Sia chiaro, è sempre un coso streuso XD ahahaha

Spazio commenti:

littlewhitedevil beh :D, si il primo capitolo è venuto un po’ così, come viene prima XD meno male che ho tolto le faccine XD nemmeno a me piaceva. Comunque, qui finalmente si baciano *-* che dolci vero? XD bah, a volte anche io non so che scrivere, quindi non ti preoccupare ;D

Grazie per il commento :D

Al prossimo capitolo ^-^

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

Bene :D eccomi con il sesto capitoletto di questo coso xD beh, abbiamo avuto l'emozionante svolta, vi è piaciuta? Beh allora vi piacerà anche questo, di sicuro ;D buona lettura                                                                           

                                                                                                     Uh, che spavento!

 

 

L’indomani ero più felice di un bambino dentro un negozio di caramelle!

Sprizzavo gioia da tutti i pori! Avevo un sorriso stampato in faccia e non mi preoccupavo minimamente se la gente mi guardava storto o dubbiosa.

Arrivata davanti al cancello della scuola Marco si avvicina sconcertato per la mia espressione.

<< Ehm, tutto ok? Come mai così contenta?? >> domandò lui divertito.

<< Uuuhm niente di che, caro. Sono solo felice >> dico io con un sorriso a 32 denti.

<< Hmm, io dico che qui c’è lo zampino di Ambra, vero? Dai che ho indovinato! >> io sbuffo divertita.

<< Ok, ok. Mi hai scoperto. Ehm…mi ha baciata. E questa volta è sicura di quello che ha fatto. Sono troppo felice, Marco! >> lui sorride.

<< Hai addirittura i cuoricini al posto degli occhi. >> disse lui ridendo.

<< Allora? Parlando di altro, cosa è successo con tuo padre? >> domandai curiosa.

<< E che è successo?! Al solito, si è portato la testa. Mi irrita così tanto! Non ne posso davvero più! >> disse lui abbastanza irritato. Io non avevo ancora detto ai miei della situazione. Dopotutto li vedevo di rado.

<< Ma cosa ti ha detto? E tua madre? >>

<< Quella poveretta anche se dice qualcosa non viene ascoltata da mio padre e  questo mi fa incavolare ancora di più! A volte mi viene voglia di prenderlo a sberle di quanto parla supecchiu*! >> io lo guardai triste, poi mi avvicinai e l’abbracciai.

<< Lo sai che io ci sono per te! Se hai bisogno, anche solo per sfogarti, chiamami! >> lui annuì ricambiando l’abbraccio.

 

La mattinata continuò con i vari compiti e le varie interrogazioni. Tutto come al solito. A parte un piccolo pensiero che mi assillava:

Cosa dovrà dirmi il mio amore???

Non ne avevo la più pallida idea, solo un groppo alla gola e un ansia mi attanagliava lo stomaco. I minuti come al solito passavano lenti. Allora decisi di mandare un messaggio alla mia amata.

- Ambra, sono ansiosa di sapere cosa vuoi dirmi. L’agitazione non mi lascia stare. – invio.

La risposta arriva dopo qualche minuto.

- Anastasia, so che è difficile resistere, ma oggi ti dirò quello che dovevo scriverti nel messaggio di ieri. Ti prego sta tranquilla! Non c’è bisogno che ti agiti. -

Tirai un sospiro. Chissà..

Ad un tratto mi arrivò un altro messaggio, sempre di Ambra.

- Mia Dea, verresti, uscita da scuola, a casa mia? Così ti parlo di questa cosa..

Io alzo un sopracciglio e la mia mente comincia a farsi i soliti flash mentali. Ovviamente su quello che potrebbe accadere se fossimo sole a casa sua, con un letto o un qualcosa su cui pogg…ok, basta. Meglio rispondere.

- Ehm, ok mia Musa, ma ti avverto, non so se riuscirò a trattenermi dal non baciarti  :D – e con quell’ultima faccina, invio il messaggio.

- Beh, credo che anche io non riuscirò a trattenermi :) Allora  a dopo Any.

 

Finalmente l’attesa campanella suona, e anche questa mattinata infernale passa.

Mi avvio all’uscita tranquillamente…Ok, non sono tranquilla. Non sono PER NIENTE tranquilla!

Quasi corro verso la fermata. Prendo l’autobus e aspetto, ascoltando un po’ di musica con il mio fidato mp4. Sono vestita leggera oggi, poiché fa davvero caldo! Dopotutto siamo ormai a giugno.

Mi sistemo bene la camicetta da “falegname” e guardo fuori dal finestrino. Sembro davvero un falegname! Però una bella falegname donna. Oggi prima di uscire mi sono addirittura truccata. Non che sapessi di dover andare a casa della mia amata.

Bene, sono appena scesa dall’autobus e adesso mancano almeno cinque minuti di strada per arrivare a casa di Ambra. La mia testa sta addirittura facendo il conto alla rovescia. Cerco di respirare lentamente per calmare i bollenti spiriti.

Maledettissimo caldo! E ci si mettono pure gli insetti! Che schifo!

Ne approfitto per entrare in un bar, per sciacquarmi la faccia. Mi avvio al bagno e finalmente a contatto con l’acqua mi sento rinata.

Esco dal bar e continuo a camminare. Ed ecco il palazzo dove sta lei. Mi avvicino e suono il citofono.

Dopo due minuti mi risponde sua madre .

<< Si? >>

<< Ehm, salve signora, sono un’amica di Ambra… >> la voce di quest’ultima però mi interrompe.

<< Si, si. Mamma, apri. >> e con questo il portone si apre.

Entro e mi dirigo al terzo piano come mi aveva detto sua madre prima di aprire. Vedo La porta di casa sua aprire e sua madre uscire.

<< …Ok, a stasera…Oh, ciao. >> Mi dice quest’ultima quando mi vede. Io rispondo con un “salve” e un sorriso. Appena sua madre è fuori dalla nostra vista, guardo Ambra e sorrido. Com’è bella, ha una canottiera bianca con un sole e dei jeans blu e delle pantofole. Mi guarda anche lei e mi sorride. Si sposta per farmi entrare, incitandomi con un “prego, entra pure”, io mi avvicino ed entro.

Appena faccio due passi dentro, sento la porta chiudersi e poi Ambra che mi tira verso di lei. Ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza , e i nostri occhi passano dalle labbra agli occhi e viceversa.

<< Mi sei mancata. >> dice lei in un sussurro prima di baciarmi dolcemente poggiando delicatamente le sue labbra sulle mie, per poi imprimere una leggera pressione. Ancora sorpresa, mi lascio andare e rispondo. Piano faccio passare la lingua sulle sue labbra e lecco il labbro superiore. Lei mi lascia passare e le nostre lingue si incontrano. A differenza di ieri, adesso la situazione si fa più calda, il bacio si fa più ardente, più passionale.

Le sue mani corrono ai mie capelli e si intrecciano con essi, facendo nel frattempo forza, avvicinandomi di più a lei. Era stupendo. Stavo provando delle sensazioni bellissime! Il mio cuore andava a mille se non di più! Le mie mani percorsero la sua schiena dolcemente, le mie dita quasi bruciavano al tocco con il suo corpo. Ecco, c’è sempre il problema dell’aria, quindi ci staccammo a malincuore.

Respiravamo a fatica per la troppa eccitazione, ma andammo comunque insieme, mano nella mano in cucina.

<< Fa come se fossi a casa tua amore mio. >> disse lei sorridendo. Io ricambiai il sorriso e annuii.

Andai al frigorifero e presi una bottiglia d’acqua fresca. Quello che mi ci vuole ora! Ancora ero abbastanza agitata per prima e per quello che mi dirà.

<< Ehm, cosa dovevi dirmi mia musa? >> dissi io tentennando. Mentre lei stava mettendo nei piatti quello che aveva preparato sua madre.  Ci dirigemmo a tavola e poggiammo i piatti. Iniziammo a mangiare, ma ancora lei non parlava. Starà pensando a quello che dovrà dire.

Mentre mangiavo le daco qualche occhiata e la vedevo alquanto pensierosa.

Appena finimmo lei mi guardò e iniziò lentamente.

<< Sai che ieri ti ho detto quelle cose, giusto?... >> il mio cuore perse un battito. Non vorrà… inghiottii il vuoto e annuii.

<< Ecco…Ehm…Non so, forse sarà ancora presto, ma…n-n-noi d-d-due ora s-stiamo i-insieme?? >> io feci un sospiro di sollievo e poi alzandomi mi avvicinai a lei guardandola negli occhi. Mi misi in ginocchio per essere alla sua stessa altezza, guardandola dolcemente.

<< T-Tu vuoi? >> dissi io prendendo le sue mani fra le mie. Lei guadò a terra e poi dopo diversi minuti incrociò i suoi occhi con i miei. Diventò improvvisamente rossa.

<< Ehm, s-s-si… Si! >> disse poi con più convinzione sorridendomi dolcemente, e io feci altrettanto, mi sporsi e unii nuovamente le mie labbra con le sue, ma stavolta era un bacio lento e dolce, ma con un pizzico di passione.

Il resto della giornata lo passammo abbracciate sul divano a guardare la TV e a scambiarci teneri baci, finché lei si mise sopra di me baciandomi con più passione. Io risposi logicamente al bacio e la mia eccitazione stava, però, aumentando sempre più. Scommetto anche a lei.

 

 

*supecchiu = troppo 

Ok, l'ho lasciato qui ù.ù hehehe cosa succederà? Riuscirà Any, a trattenersi? La risposta, nella prossima puntata ù.ù Spero vi sia piaciuto ^-^

Passiamo ai commenti belli belli :D


*littlewhitedevil -  Non rompi mai :D traquilla ù.ù anzi faccio io i salti di gioia se trovo un commento *^* Comunque, eh si, la svolta finalemente c'è stata, e direi bella dorte, soprattutto quest'ultima ù.ù chissà che succederà xD non ti preoccupare se nn hai nient'altro da dire ^-^ :D beh siccome nemmeno io ce l'ho, a presto xD

Al prossimo capitolo ^-^

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


capitolo 7

Salve, ecco un nuovo capitolo, si avrà un’altra svolta. Beh, buona lettura e, scusate il ritardo.

 

 

                                                                                                           Amore e passione

 

 

Lei continuava a baciarmi e a baciarmi provocandomi dei brividi lungo la schiena e al basso ventre, sentii un leggero calore aumentare via via che la situazione si faceva più ardente. Il caldo si faceva sentire, ma non avevo assolutamente intenzione di fermare questo momento così…eccitante. Ecco, questa è la parola giusta!

Ormai il mio corpo reagiva da solo, le mie mani percorsero la sua schiena, fino ad arrivare al sedere, sodo…Mmmm, era assolutamente stupendo!

Nel frattempo lei scese a baciarmi il collo, provocandomi altri brividi. I respiri si facevano sempre più affannati e veloci.

Lei iniziò a passarmi una mano da sotto la camicia, salendo e lasciando scoperta, cominciò a baciarmi sulla pancia. Io inarcai la schiena e mi morsi il labbro chiudendo gli occhi e con la mano libera posata sulla schiena afferrai la sua maglietta fino ad alzarla un po’.

Tutte quelle sensazioni erano stupende. Assolutamente stupende!

Ma tutte le belle cose poi finiscono, purtroppo.

Infatti il citofono suonò e noi saltammo in aria, cadendo addirittura a terra. La mia amata cominciò ad imprecare, finchè arrivando al citofono rispose e aprì il portone.

<< È tornata mia madre >> disse lei. Sembrava alquanto irritata, beh anche io un po’ lo ero, ma poi la guardai divertita, e velocemente mi sistemai.

Sua madre suonò alla porta e la mia dolce musa le aprì. Ci salutò e Ambra velocemente mi prese per il polso e mi portò nella sua stanza. Entrai e mi guardai intorno, una porta-finestra faceva trasparire i raggi del sole che illuminavano la stanza. C’era una scrivania con sopra qualche libro e un pc, qualche foto di cantanti come Jimi hendrix (e per questo l’amai ancora di più), qualche poster di manga qua e là e un comodino vicino al letto con una sveglia e una lampada.

Ambra chiuse la porta e si mise a sedere sulla sedia della scrivania, guardando nel frattempo le foto.

Io intanto mi sedetti su un angolo del letto e la fissai, anzi la ammirai, questo è di sicuro il termine migliore. Ammirai i suoi capelli raccolti in una coda che cadevano delicatamente sulle sue dolci spalle, ammirai le sue forme, così delicate e sensuali, le sue gambe e il suo sedere che fino a cinque minuti fa tenevo in mano massaggiandolo. Immaginando nuovamente la situazione di prima cominciai a sentire caldo e a diventare rossa.

Lei se ne accorse e sorridendo mi domandò: << Come mai sei diventata rossa? >>

<< …. >> non riuscivo a parlare, ero troppo imbarazzata. Lei cambiò sguardo, era più malizioso e languido.

Io inghiottii il vuoto.

<< Ambra sto uscendo di nuovo, non so quando torno. Ciao. >> disse sua madre a voce alta per farsi sentire dall’altra stanza.

<< Ok mamma, ciao. >> rispose lei con lo stesso tono. Appena la porta di casa si chiuse, Ambra si alzò e lentamente si avvicinò a me, levandosi la maglietta, la mia faccio cambiò di colore, dal bianco al rosso di un pomodoro maturo, il colletto della camicia mi stava sembrando troppo stretto e stavo leggermente sudando.

Il suo reggiseno bianco fasciava perfettamente quel seno morbido. Oddio, stavo per morire di crepacuore!

Pian piano si avvicinò, fino a sedersi a cavalcioni sulle mie gambe. Incontro ravvicinato del quarto tipo con il suo seno! Era stupendo. Sembravo una pervertita da come lo guardavo, ma voi come vi comportereste al mio posto??

Iniziò a passarmi le mani nei capelli e a bacarmi il collo, mentre io la reggevo per non farla cadere. Le mie mani scottavano a contatto con la sua pelle nuda. Come prima mi mordevo il labbro per trattenermi, poi ad un tratto non ce la feci più, mi alzai portando in braccio la mia amata e adagiandola sul letto, delicatamente, iniziai io a baciarle il collo e la sentii fremere.

Le mie mani percorsero il suo ventre e nel frattempo che la baciavo sulle labbra, le mi metteva le mani tra i capelli.

A quanto pare era un vizio, però un vizio che mi piace, perché mi rilassa alquanto e mi fa anche eccitare.

Dal suo ventre, la mia mano arrivò fino al suo seno. Stupendo!  È assolutamente stupendo! L’ho già detto, ma è così, che ci posso fare??

Sto impazzendo! Sto assolutamente impazzendo! Di questo passo a-ar-arriveremo f-fino a quel p-punto. O DIO SANTISSIMO!!

 

Mi fermai un attimo e rimasi a guardare ogni suo particolare, dai capelli ricci, al suo sorriso che mi stava donando in questo momento. Alle sue labbra, così carnose e…e morbide. Mmmm… e poi fino ai suoi occhi, quegli occhi che mi hanno incantato sin dall’inizio. Quegli occhi così dolci…e quel verde stupendo che amo..

Ti amo”

 Vorrei dirglielo…perché è vero, la amo. La amo da impazzire! Ogni suo particolare. Ogni suo pregio. Ogni suo difetto. Però…si.

Per ora è meglio non dirlo. Meglio fare le cose con calma. Beh, con calma..certo come no.

Lei porta una sua mano sulla mia guancia e la accarezza e io mi perdo in quest’attimo mentre chiudo gli occhi.

Il mio cuore sta esplodendo. Davvero! Batte così forte che ho quasi paura che esploda.

La guardo negli occhi e poi la bacio dolcemente.

Piano le sbottono i jeans e glieli tolgo, poi sempre lentamente le levo anche il reggiseno e comincio a baciarle il seno e con una mano le tolgo anche le mutandine con l’orsacchiotto. Guardo queste ultime, ormai nella mia mano e guardo la proprietaria che diventa tutta rossa, io le sorrido e la bacio, gettando da qualche parte il suddetto indumento. Lei nel frattempo mi aveva tolto la camicia da falegname e  i jeans e anche il resto.

La sento fremere al mio tocco sulla sua coscia. Piano salgo, la guardo negli occhi come a chiederle il permesso e lei annuisce guardandomi dolcemente. La bacio piano sulla guancia, e nel frattempo la mia mano sale fino ad arrivare alla sua intimità ed entro, facendo tutto molto dolcemente. Lei trattiene per un attimo il respiro come a reprimere un gridolino e successivamente aumentando di velocità non riesce a trattenere i sospiri e  gli ansimi. Lei fa lo stesso con me e percorre la mia gamba fino ad arrivare lì, per poi entrare piano. Diventa addirittura rossa per l’imbarazzo nell’aver fatto ciò e nel fare quei versi così sconci che, a me personalmente, mi incitano a continuare.

Dopo un po’ arriviamo al culmine e stanche ci stendiamo sul letto e ci abbracciamo. Il contatto col suo corpo nudo mi fa venire i brividi. Per tutto il tempo il mio cuore non cessava di battere velocemente.

<< È stato stupendo >> dice lei guardandomi negli occhi. Io sorrisi.

<< Lo è stato anche per me >> le spostai un capello ribelle che era andato sul suo bellissimo volto e lo portai dietro l’orecchio.

<< Ci rivestiamo? Prima che torna tua madre e ci trova così >> dico io ridacchiando, lei sorride maliziosa e fa un cenno negativo con la testa.

<< Perch… >> non ebbi nemmeno il tempo di finire la domanda che, mi ritrovai lei sopra che mi baciava. Io ridevo mentre la baciavo e ad un certo punto la presi in braccio, e invertii le posizioni.

<< Cara mia, ora ci rivestiamo prima che a tua madre viene un infarto. Su su, se no ti prendo a sculacciate! >> dissi io maliziosa e divertita allo stesso tempo. Lei ridacchia come al solito e poi annuisce.

<< Allora, cerca le tue mutandine con l’orsacchiotto che io cerco le mie >> dico io ridendo mentre cerco le mie.

Dopo mezz’ora riuscimmo a vestirci ed andammo in cucina per mangiare qualcosa, e dopo un po’ la salutai e tornai a casa.

 

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Bene bene, hanno fatto il fatidico passo :D che carine. Mi scuso se non è scritta bene >.<

Questo capitolo finisce  un po’ all’aria vero? XD beh, ditemi che ne pensate :)

Al prossimo capitolo :D

 

Spazio ai commenti adesso ù.ù

 

littlewhitedevil - bene bene :D hehehe comunque a quanto pare avevi ragione, cara ù.ù non hanno resistito affatto :D spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo :) al prossimo capitolo.

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