Il Quaderno della Verità...

di Antiva
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La stanza delle necessità... ***
Capitolo 2: *** Curiosità... ***
Capitolo 3: *** Confidenze ***
Capitolo 4: *** Scoperte e Pentimenti... ***
Capitolo 5: *** Verità... ***
Capitolo 6: *** Sguardi... ***
Capitolo 7: *** Occhi indiscreti... ***
Capitolo 8: *** Lacrime... ***
Capitolo 9: *** Cambiamenti... ***
Capitolo 10: *** Promesse... ***
Capitolo 11: *** La Lettera... ***
Capitolo 12: *** Il Biglietto... ***
Capitolo 13: *** L'incontro e i dubbi... ***
Capitolo 14: *** Passato e Futuro... [Cap. Cambiato] ***
Capitolo 15: *** La botola... ***
Capitolo 16: *** Ricominciare... ***



Capitolo 1
*** La stanza delle necessità... ***


Draco e Hermione

Il Quaderno della verità…

Cap.1   La stanza delle necessità…

 

 

[Hermione POV]

Non era quello che ho sempre voluto? Perché mi sono tirata indietro? Avevo davvero detto no a Ron?

Il mio cuore batteva a mille… Mi sentivo come se avessi appena fatto il più grande errore di sempre. Avevo l’ansia addossoe il respiro affannato… Non riuscivo nemmeno a pensare, avevo bisogno di fermarmi… fermarmi e… pensare, semplicemente pensare.

Una grande porta mi si materealizza davanti… La stanza delle necessità! Certo che dovevo essere proprio disperata… La stanza è grande al centro c’è un letto a baldacchino con delle coperte rosse e sottili tende dorate, non ci sono libri ma posso comunque sentire l’odore di antiche pergamene,… Inspiro e l’ansia comincia già a scomparire. Mi avvicino al letto e mi siedo qundo vado per stendermi sento qualcosa di duro mi giro e vedo che c’è un piccolo libro rigido con una copertina rossa con dei bellissimi ornamenti dorati che si intrecciavano come edera su un albero… Lo apro aspettandomi chissà quale parola di saggezza e… Vuoto?! Come vuoto?!

Lo squoto… Deve servire pure a qualcosa se sta qui! Dalle pagine cade una piuma… E l’inchiostro? Provo a vedere se la punta è asciutta sulla carta del libro, la pagina resta macchiata di un rosso acceso ben visibile nella pagina ma viene subito assorbito… Riprovo…

 

Ciao

Bhè non è nulla di speciale ma rimane un bel libro… Non c’è nulla di male se me lo tengo, vero? Magari prendo anche la penna… Potrei usarlo come diario, no? Mi aiuterebbe a schiarirmi le idee su ciò che ho fatto.

Esco dalla stanza e torno in camera…

 

 

[Draco POV]

 

Ma perché Piton ci riempe sempre di compiti?! Il brutto è che i suoi devo farli o lo dirà a mio padre…

-Siamo depressi?-

-Oh, ciao Blaise…-

-Che entusiasmo!- Lo fulmino con lo sguardo…non ero in vena di battutine... -Anche gli sguardi truci? Quanti compiti ti ha dato?-

-Tutti gli arretrati…-

-Fatteli fare da qualcun altro…-

-E’ quello che avevo pensato di fare, ma Piton deve avere qualche informatore perché l’ultima volta ho fatto così e ora mi ha dato tutti gli arretrati di quest’anno, se lo faccio di nuovo secondo me mi da anche i compiti dell’anno scorso…-

-Ok, non è una buona idea… hmmmmm… - va avanti così per un po’ e poi di colpo mi urla...

-Trovato!-

Non lo faccio nemmeno finire -Per Merlino!... Che spavento mi hai fatto prendere…-

-Se vai nella stanza delle necessità magari…-

-Questo è uno dei pochi momenti che sono contento di averti come migliore amico… Grazie!-

-Mi hai detto che sono il tuo migliore amico? Oh! Come sei dolce! Vai mio BFF…-

-Lo so che vuoi che ti risponda TVB ma non lo farò…-

Prendo il mio quaderno e faccio le scale di fretta questo non è certo il posto adatto per andare nella stanza delle necessità… Vado su per le scale e poi dall’entrata del castello cerco qualche corridoio sgombro di gente… Poi una porta si materializza davanti a me, mi guardo attorno, poi entro.

C’è un letto rosso a baldacchino… Strano non è proprio ciò che vorrei… Dev’essere rimasto da chi c’era prima. Mi guardo intorno ma ci sono  solo io.

Alla mia destra si materializza una scrivania di legno scuro,con una pila di libri che sembrano essere gli argomenti dei compiti, ci appoggio il quaderno sopra che si apre lentamente poi un cassetto si apre e ne esce una penna magica che comincia a scrivere da sé…

Mi avvicino al letto che appena tocco cambia colore: le tende diventano di uno scintillante argento e le coperte verdi… Di quel verde che ho sempre adorato… abbastanza scuro ma non troppo… Come uno smeraldo.

Mi stendo di lato… A volte penso di non capire più cosa desidero… Una volta, da piccolo, mi sembrava sempre di avvicinarmi di più alla mia vita ideale. Poi con gli anni ho capito che non avevo una vera “vita ideale”. E che non l’avrei mai avuta perché più mi avvicinavo a quel concetto più capivo di non volerlo.

Quant’ero ingenuo! Be’ ora sono anche peggio perché anche se so di non volere quel tipo di vita continuo a inseguirla. Quanto ho dovuto sacrificare per qualcosa che non desidero? E quanto dovrò sacrificare ancora?

Ho già dovuto rinunciare a lei perché mio padre e mia madre disapprovavano… “Devo farmi odiare da lei” avevo pensato… “Se lei mi odia mi starà lontana e così non deluderò mai più mio padre”… Quando a casa ho detto a mio padre che la mezzosangue non mi avrebbe più infastidito lui mi ha detto che è così che si comporta un Malfoy e che era così che doveva essere... Quando l’ha detto però il suo sguardo è rimasto di ghiaccio. Anche se sapevo che non avrei dovuto aspettarmi di più sono rimasto comunque deluso, speravo che dopo averle rinunciato lui fosse orgoglioso. La mamma però mi ha detto che non dovevo preoccuparmi e che anche se non mi sembra mio papà mi adora e parla sempre di me. Da piccolo ci avevo creduto, ora però so che era solo un modo per non farmi star male… Mia madre è sempre stata molto premurosa…

Stavo per addormentarmi ma quando infilo la mano sotto il cuscino tocco qualcosa di rigido, prendo uno spavento. Vuoi vedere che è un trucchetto di Piton? Dovevo saperlo: Mai ascoltare Blaise!

Sfilo l’oggetto con cautela e lentamente, chiudendo gli occhi avendo paura ne uscisse qualche arcana magia di stordimento o un veleno… Quando lo sfilo comincio a tastarlo… Fino a capire che era un libro, apro un occhio. Era un libro verde con delle decorazioni argentate che ricordavano l’intrecciarsi dei rami spogli di un freddo inverno. Nessuna magia arcana o veleno, finalmente riapro anche l’altro occhio e comincio a sfogliare il libro. Nulla di strano, un semplice quaderno, poi torno alla prima pagina in cerca di qualche scritta… Mi saltò subito all’occhio una scritta rossa…

Ciao

… Dovrei rispondere?...Lo faccio o non lo faccio?... E se poi è Piton? Oddio sono sicuro che è Piton… Tra le mani mi si era materializzata una piuma. Cos’è un incitamento a scrivere? … Be’ credo di dover rispondere… E poi non è la grafia di Piton. Proviamo… la penna ha scritto in verde. Un verde un po’ più chiaro delle coperte su cui ero steso.

 

Ciao, chi sei?

 

 

 

Angoletto dell’autrice:

Ciao a tutti!!! E’ un pezzo che non faccio FF… In verità ne avevo cominciata una ma c’ero rimasta male perché non è stata recensita quindi non l’ho finita..i n più ho dovuto resettare il PC con il capitolo che mi ero poi rimessa a scrivere e quindi non avevo più la voglia di scrivere tutto da capo… O___O

Quest’idea non sono nemmeno sicura di come mi sia venuta xD… Ero ispirata a fare FF Dramione ma non doveva essere così ò.ò… Magari la prossima la faccio come avevo immaginato questa…si vedrà xD

Perfavore recensite J… non mi faccio problemi se è negativa però non ditemi “fa schifo” xD… nel senso ditemi dove sbaglio perché so molto bene di aver bisogno di consigli… in più senza contare la momentaneamente incompiuta di cui parlavo prima è solo la mia seconda FF…

PS: Le grafie che ho scelto si riescono a leggere? O non si capisce niente?xD per sapere… non è che sia molto pratica… xD

 

Giada

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Capitolo 2
*** Curiosità... ***


Cap.2       Curiosità…

 

[Hermione POV]

 

Avevo il respiro affannato… Ho corso come una matta per evitare di incontrare Ron finchè andavo verso la mia camera, non me la sento proprio di parlarci… Non riuscirei nemmeno a guardarlo negli occhi… Chissà quanto tempo ci aveva messo per farsi coraggio e io… io l’ho rifiutato. Mi sembra proprio di stare sbagliando, mi sembra quasi di essere stata insensibile…anzi da come sono corsa via anche senza il quasi… Devo calmarmi. Schiarirmi le idee… capire… Guardo il quaderno che stringevo in mano sempre più forte e apro la porta della camera e mi tuffo sul letto.

Magari mettere le cose su carta mi schiarirà le idee. Infondo ho detto che lo userò come un diario, no? E che diario sia…

Quando lo apro dalla sorpresa quasi mi cade di mano…

-Ma che cosa? Come? Perché? Quando è successo? Io questa cosa non l’ho mica scritta! Ma cos’è è posseduto? Oddio!- faccio un respiro profondo…

- No, è impossibile. Devo stare tranquilla… Dovrei aver letto qualcosa a riguardo… Questo è un quaderno gemello.-

- Aspetta! Ma perché nella stanza delle necessità?Io ho desiderato solo qualcosa per schiarirmi le idee… Non parlare con qualcuno. Forse è l’altra persona che desiderava parlarmi? O forse è lei che aiutera me a schiarirmi e idee? –

La mia mano trema… Forse era semplicemente l’emozione? Mi sento come se stessi infrangendo le regole… Da la stessa adrenalina.

Che gli scrivo?… Non voglio fidarmi… Chissà chi è… Be’ sicuramente è maleducato prima ti presenti e solo poi si chiede il nome dell’altro.

Ciao, chi sei?

Non lo sai che prima ci si presenta?

Nessuna risposta… Aspetto un po’… Poi finalmente vedo che l’inchiostro verde comincia a bagnare la carta…

Sei Piton vero?

Piton?Ahahah… Mi ha davvero scambiata per Piton?

Ahah…No, che non sono Piton!

Ma che c’entra Piton?

Niente …Allora si può sapere chi sei?

Perché dovrei dirti chi sono? Chi sei tu al massimo!

Ho aspettato qualche minuto… non rispondeva più… Però l’opportunità di provare una corrispondenza con questo quaderno magico non mi capiterà certo due volte!

E poi se non mi vuole dire chi è lo scoprirò da sola.

Ok, ok… Senti facciamo così… Evitiamo l’argomento identità per ora… Però che ne dici di dirmi almeno se sei un ragazzo o una ragazza… Solo per sapere come rivolgermi a te.

Ragazzo

Mi sentii un tantino emozionata… in effetti non avevo molti amici maschi… Be’ escudendo Harry e Ron… e Neville… Anche se però non ci metterei più la mano sul fuoco per Ron. Ma fermai i miei pensieri vedendo che aveva scritto dell’altro.

Tu?

Sono una ragazza.

Anche tu hai trovato il quaderno nella stanza delle necessità?

Sì. Perché anche tu l’hai trovato lì? Quando?

Una ventina di minuti fa credo…Il tuo quaderno è rosso?

No, verde con dei disegnini argentati… Dovrebbe essere rosso?

No, non fa molta differenza… Questi sono due quaderni gemelli.

E che cosa sono?

In pratica ciò che scrivo qui arriva lì e viceversa

A forza di stare con Ron ho imparato a spiegare le cose in modo abbastanza pratico…

E che ci faceva nella stanza delle necessità?

Me lo chiedevo anch'io. Forse avresti voluto parlarmi di qualcosa… Oppure ero io che volevo parlarti di qualcosa... Non lo so, ma se stava lì dovevamo desiderarlo in qualche modo. E’ che oggi non è stata proprio la giornata che avrei voluto fosse, quindi forse desideravo parlarne con qualcuno per schiarirmi le idee…

Perchè?

Diciamo solo che pensavo di volere qualcosa ma alla fine ho capito di non volerla… E ora rischio di perdere un’amicizia importante…

In che senso?

Nulla… lascia perdere. Devo andare, parleremo più tardi.

Quando ho capito di stare per piangere e ho visto una lacrima cadere sulla pagina ho chiuso il libro di colpo… Stavo perdendo Ron e se perdo Ron perderò anche Harry… Io a loro tengo troppo! Cosa farò domani? Come mi comporterò con loro? Perché devo per forza perderli?

 

[Draco POV]

Devo andare, parleremo più tardi.

E mi liquida così? Un sacco di ragazze farebbero a gara per una cosa simile con me… Sorrisi… Poi ci ripensai e il ghignetto sparì… Tranne una.

Stavo per chiudere il quaderno quando il mio pollice che ancora teneva il quaderno si inumidì… Come ha fatto a bagnarsi? Portai il pollice alla bocca… Salato… Lacrime? Ma stava piangendo?

Chiusi il libro di colpo… Questa storia è strana… Troppo strana. Ma voglio sapere chi è: questa faccenda ormai mi ha preso.

Mi girai verso la piuma che stava ancora lavorando a i miei compiti… Ci volle qualche ora prima che finisse poi tornai in camera ancora un po’ scosso da quello strano quaderno in cui mi ero trovato a scrivere… Allora è una ragazza… Però non sembra il tipo da serpeverde… Così perfettina… Sorrisi malinconico… Ricorda tanto la Granger…

 

 

 

Angoletto dell’autrice:

Ciao a tutti!!! …Recensioniiiii *-*… devo dire che pensavo proprio di non averne xD

Be’ però mi avete fatto contenta :D.. okok.. benebene… Dato che ho notato che ora c’è il tasto rispondi (…è un pezzo che non torno su efp effettivamente…) vi rispondo direttamente da lì…

Comunque grazie anche a chi l’ha messa tra i preferiti, i seguiti J

 

Spero tanto che recensiate buoni o cattivi commenti che siano… J che sorriso ebete che ha questa faccina direte voi… bhè è lo stesso che ho io dopo le recensioni xD

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Capitolo 3
*** Confidenze ***


Cap.3

Confidenze

 

[Hermione POV]

Ho cercato di non piangere ma quando mi sono svegliata ho sentito il cuscino umido.. Nel sonno avevo sognato quello che era successo con Ron, quando mi sono svegliata ho avuto un gran sollievo ero convinta di aver sognato tutto… poi però ho sentito il libro tra le mani… Devo aver dormito con il quaderno. Quanto ci sto male… E oggi li incontro. Che ore sono? Apro il cassetto alla mia destra dentro c’era un normalissimo orologio babbano… Le cinque e mezza? Così presto?

Fissai il quaderno…  Avevo voglia di parlare un po’… Ma alle cinque?

Be’ la stanza delle necessità mi aveva dato questo quaderno per che volevo chiarirmi le idee… E se è questa persona ad averlo trovato dovrà pur significare qualcosa! Qualsiasi cosa! Presi la piuma e cominciai a scrivere… Ma più scrivevo più mi accorgevo di essere più confusa di quanto già non pensassi di essere.

 

[Draco POV]

In pratica ho passato tutta la mia serata -ma farei meglio a dire notte: il cielo è scuro e pioveva pure- a pensare a chi potesse essere… Questa cosa non mi era proprio passata di mente… Non avevo proprio chiuso occhio così avevo pensato di andare al lago… Il quaderno me l’ero portato via senza nemmeno rendermene conto: Quando mi ero seduto in riva al lago me l’ero trovato in mano.

 Non potevo fare a meno di pensare che potesse essere Hermione… Quando leggevo il quaderno mi sembrava di sentire la sua voce. Comunque quante possibilità c’erano che potesse essere lei?... In verità l’unico motivo per cui continuavo a scriverle era che speravo fosse lei, se fossi sicuro del contrario avrei già buttato questo quaderno. Dio! Quanto mi sento stupido! E anche se fosse lei? Che potrei fare? Non potrei comunque dirle che sono io, no? Se almeno sapessi chi è mi metterei il cuore in pace.. o forse starei ancora peggio per la delusione…

Però sarebbe certamente meglio che non fosse lei, non voglio caderci di nuovo… Non mi farò trascinare di nuovo dentro… Io sono un Malfoy… Innamorarsi non è ciò che fa un Malfoy… Non è ciò che faccio io. Anni fa sono riuscito a staccarmi da lei solo perché era l’inizio… Ma quando ti piace una persona più passa il tempo più sprofondi in… Non so nemmeno cosa… Ma a giudicare dalla sofferenza che a me ha provocato… Potrei chiamarlo solo baratro.

Guardai il quaderno e rilessi tutti i messaggi per l’ennesima volta, la voce che mi veniva alla mente era sempre la sua, ma basta con le cazzate so bene che non può essere lei: mi sto illudendo davvero troppo. Quando stavo arrivando alla fine dei messaggi capii di essere stupido e che continuare a rileggerli non mi avrebbe aiutato, ed ero deciso a buttare quel maledetto quaderno. Però vidi l’inchiostro rosso bagnare di nuovo le sottili ma ruvide pagine. Stavo per rimettermi a leggere… Ma ci ripensai subito, non mi sarei fatto trascinare di nuovo dentro, non ero nemmeno sicuro fosse lei e già mi riducevo così? Mi alzai di scatto da terra e lanciai con odio il quaderno, lo guardai volare finchè non toccò un leggerissimo strato di ghiaccio che spezzò subito, alcuni schizzi mi bagnarono il viso, poi sprofondò nell’acqua gelida.

Non posso certo permettermi di caderci… non ancora… non posso farlo di nuovo.

 

[Hermione POV]

 

Senti… scusa per ieri… Ma proprio non mi andava di parlarne… Ma ho pensato che se questo quaderno l’hai trovato tu deve significare qualcosa! O veramente finirò per non capirci più nulla.Quindi… Be’ spero solo non ti dia fastidio il fatto che io non faccia nomi…  

Io sono

Poi mi fermo… faccio una pausa e taglio.

Io sono ero innam

Ancora un’altra pausa e un altro taglio.

Io sono ero innam

Stavolta taglio tutta la frase e riscrivo... Solo ora mi accorgo che sono davvero terribilmente confusa.

Io ero convinta di essere innamorata di un mio amico… Il mio migliore amico, per precisione, assieme a un altro ragazzo e a entrambi voglio molto bene.

Sapevo bene che quello che amavo(o credevo di amare) ricambiava. Ma non è un tipo molto coraggioso: sapevo ci sarebbe voluto tempo perché si decidesse a fare la fatidica mossa, ma potevo aspettare. Quindi passavamo, tutti e tre, molto tempo insieme, anche se come amici, e sono sicura che lui avesse capito che mi piaceva (insomma dai, vabbe’ che è tonto…) infatti anche se non lo facevo apposta gli venivo vicino, gli toccavo la mano,… Però il massimo che lui sapeva fare erano odiosissime scenate di gelosia e ovviamente poteva farle solo lui a me.

Si cominciava chiaramente a notare che mi stavo arrabbiando perché il segno era sempre più spinto e calcato…

Se lui ci provava con un’altra invece che problema  c’è?? Solo io non posso andare al ballo con chi voglio… mentre lui… lui può chiederlo a tutte le altre prima, giusto?? Ma scusa… lo so. Sto ancora divagando.

Comunque… ieri, finalmente, si è deciso a dirmi che gli piaccio… O meglio non me l’ha esattamente detto, probabilmente, spronato dai suoi fratelli che lo incitavano con segni tipo “vai vai!”  prima di mangiare mi ha portato fuori dalla sala in un angolo… Io ormai avevo capito che voleva fare(e ne ho avuto tutto il tempo: ci avrà messo una trentina di secondi per prepararsi mentalmente) voleva baciarmi quando si è avvicinato ho sussurrato “No , scusa…” e sono corsa via… l’ho sussurrato così piano che non sono nemmeno sicura mi abbia sentito…

Lo so che probabilmente non t’interessa ma tutti i miei amici sono anche amici suoi e quindi non so nemmeno con chi parlarne. E poi se hai trovato tu questo quaderno,come dicevo prima, sono sicura che debba significare qualcosa.

Poi mi fermo e aggiungo…

Comunque grazie anche se hai solo letto, non sentirti obbligato a rispondere, pensandoci meglio non vedo cosa te ne possa fregare di una di cui non sai neanche il nome. Quindi spero mi perdonerai lo stupido sfogo.

… Raccontata così sembra davvero una cosa insulsa… Ma mi provoca già tanta di quella preoccupazione.

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Capitolo 4
*** Scoperte e Pentimenti... ***


Cap.4

Scoperte e Pentimenti…

 

[Draco POV]

Il mio viso era ancora solcato dalle gocce di acqua gelida del lago e si mischiavano a quelle cadute con la pioggia…

Non posso certo permettermi di caderci… non ancora… non posso farlo di nuovo.

 

Non posso permettermi di cadere in quello stupido baratro… Non voglio sprofondare di più, o quando la vedrò con quel Weasley… Semplicemente non voglio stare più male di quanto io non sia stato in passato. Ormai so che più penso di starmi avvicinando a lei più si sprofonda… Non so se fosse lei a scrivermi, ma ogni volta che leggevo quelle scritte pensavo a lei ed è proprio ciò che io non devo fare, più io le penso più il pensiero che tanto non potrò averla… brucia.

Basta sprofondareSono stanco… Stanco di sentirmi bruciare…

 

Le mie mani tremavano, senza quel quaderno mi sentivo spoglio è come quando la chiamai mezzosangue la prima volta… Però più forte… Non era dolore… E’ come quando sai che stai facendo la cosa sbagliata… Ma la fai… La fai lo stesso, anche se non è nemmeno quello che vuoi.

Mi sembrava di aver scritto Fine due volte… Anche se tanto non finisce mai, non importa cosa vuoi… Non ha mai importanza. Anche se continuavo ad amarla ero obbligato a dire Basta, per la famiglia, per la reputazione, perché non si è corrisposti,… Ancora una volta. Non posso sapere se fosse davvero lei a scrivere, ma in ogni caso avevo detto basta: un basta alle sole sensazioni che mi portava pensare che fosse lei a scrivermi dalla sua stanza… Che fossero fondate su una verità o meno non faceva alcuna differenza.

Ora anche le mie gambe tremavano, probabilmente per aver capito così tante cose in così poco tempo… E averle messe assieme come uno specchio distrutto… Fatto di tanti piccoli pezzi taglienti come lame… Una più affilata dell’altra…

Mi accasciai seguendo con la schiena un albero alle mie spalle… Continuavo a guardare in cui il libro era sprofondato con occhi spenti, la mia testa era leggermente inclinata come se vedessi con i miei stessi occhi qualcosa ma mi rifiutassi di capirla…

Quando il libro aveva spezzato il ghiaccio avevo inciso per l’ennesima volta la parola fine.

 

Quando si fece un po’ più tardi… Credo fossero quasi le sette ma non potevo esserne sicuro… Mi strascicai fino alla camera i miei pantaloni erano pieni di fango, la mia divisa completamente bagnata, i miei capelli continuavano a far cadere gocce sul mio viso,… Ma me ne accorsi solo quando mi guardai allo specchio della mia stanza.

Le gocce cadevano come se dovessero scandire i secondi. Andai in bagno e mi misi apposto per la scuola, ci misi un bel po’ di tempo, presi il libro dei compiti con tutti gli arretrati che mi aveva dato Piton e la borsa con alcune cose per le lezioni.

Poi mi avviai, almeno avevo fatto presto,… Ignorai i saluti dai miei “amici” se così si possono chiamare… E presi il solito posto… Quando arrivò Hermione capii di aver fatto una vera cazzata. I posti erano sempre gli stessi che avevo preso anni fa… E quel posto l’avevo preso per poter stare con i miei compagni ma poterla vedere anche da lontano… Avrei dovuto prenderne un altro di posto ma ormai era troppo tardi, quelli tra i serpe verde erano stati tutti occupati perché tutti volevano essere seduti vicino “Al principe delle Serpi”,… Averla più vicino rendeva tutto più difficile.

Portai subito i compiti a Piton, che era rimasto anche abbastanza sorpreso, poi mi ha guardato come per dire “scoprirò il tuo nuovo trucchetto…” e mi ha mandato al posto.

Le ore passarono lente… Io pensavo solo a guardare fisso il titolo del paragrafo che stavamo leggendo, non dovevo alzare lo sguardo: se l’avessi fatto avrei sicuramente cercato di guardarla. Ma io non sarei sprofondato di nuovo. Quando le ore finirono però, ho dovuto, non ho resistito, l’ho guardata e rimasi veramente sorpreso… Dov’erano Potter e Weasley? Li cercai con lo sguardo si erano allontanati per il pranzo ma non hanno aspettato Hermione. Potter tirava per un braccio Ron, che aveva guardato malissimo Hermione,… Ma come cazzo si permetteva? Lei è l’unica ragazza che lui riuscirà mai ad avere e la tratta così? Dio! Quant’è stupido… E’ fastidioso –terribilmente fastidioso, anzi- lui anche se non ha una famiglia che disapprova, ha un buon rapporto con lei, la sua reputazione non potrebbe peggiorare, ed è perfino ricambiato,… La tratta così? E poi, mamma mia, quanto m’infastidiva quando ci provava con le altre e lei che ci rimaneva pure male… Ma basta! Basta pensarci!… Però ormai li stavo già seguendo… In fondo dovevo andare a mangiare anchio, quindi non li sto tecnicamente seguendo…

 

Il mio posto da di spalle a quello che normalmente è di Hermione. Mi girai leggermente: Hermione stava per andare al suo posto ma quando vide Ron si è fermata di colpo e si è spostata diversi posti più indietro… Anche la sorella di Weasley l’ha guardata male… Io pensavo fossero migliori amiche, poi si è accorta che la guardavo interrogativo, mi sarei aspettato di venire fulminato dal suo sguardo, ma sembrava terribilmente insicura… Semplicemente ebbe un piccolo sussulto e si girò verso il piatto di colpo. Appena ho visto che si era accorta di me sono tornato a fissare il piatto.

Non ci capivo niente. Blaise mi era seduto accanto…

-Blaise perché la mezzosangue non sta cl trio degli sfigati?-

-Stamattina non mi hai nemmeno salutato, e la prima cosa che mi dici è su Potter? E poi che occhiaie, ma che sei in depressione?- Io mi giro verso Tiger, che si trova alla mia sinistra, non voglio sprecare fiato se non me lo dice lui lo chiede a qualcun altro: Oggi voglia di sprecare parole non ce l’ho.

-Va bene, va bene; te lo dico. Ma sei sicuro di non saperlo? Davvero?- Io faccio cenno di no.

-Be’ tu già sai che a Weasley piace la secchiona del trio, gliel’ha confessato… Quando ha cercato di baciarla lei è corsa via!- Lui e il resto del tavolo si misero a ridere. Io rimasi pietrificato. Come corsa via? L’ha rifiutato?

Diciamo solo che pensavo di volere qualcosa ma alla fine ho capito di non volerla… E ora rischio di perdere un’amicizia importante…

Le parole del quaderno gli tornarono in mente come un flash-back, all’inzio pensava di non voler stare con Weasley e ora lui non è più suo amico… Lasciai lì il mio pranzo e corsi come un matto verso il lago…

Affannato ma sopratutto terribilmente infreddolito, mi accorsi di aver lasciato la borsa con la bacchetta nella sala da pranzo, niente aiuto magico quindi… così arrotolai le estremità del pantaloni fin sopra il ginocchio e poi le maniche con il maglione e la camicia fino a superare il gomito. Quando trovai il punto più fragile del ghiaccio, dove avevo lanciato il quaderno, cominciai a cerare:

Un brivido freddo e pungente mi attraversò ed era come se mi avesse svegliato. Ma non avevo messo la parola fine? Sprofonderò di più così… Mi faccio male da solo… Ma le mie mani continuavano a cercare… Tanto anche se so che è lei? Che differenza fa? Non sta con Weasley, va bene, ma alla fine cosa è cambiato? Lei continuerà ad odiarmi con o senza fidanzato. Il passato non può venire cancellato.

Nemmeno la parola fine può essere cancellata. Si può solo continuare a scrivere: non cancellare.

L’unica soluzione è scrivere la parola Inizio dopo la Fine. E ricominciare a scrivere. Probabilmente per lei non sarebbe cambiato niente… Ma se quel libro era suo doveva pur significare qualcosa…

E poi se ho le gambe e le braccia ghiacciate perché mi sono immerso in un lago… in pieno inverno… per ritrovare uno stupido libro…

Be’ tanto peggio di così non credo possa andare…

Poi scattai in piedi tirando fuori le braccia dall’acqua -Trovato!!!-

Il libro!!! Finalmente!!! Un secondo di più e avrei davvero tirato fuori due pezzi di ghiaccio al posto delle braccia… Magari se glielo faccio vedere capirà che ero io… Forse mi vorrà parlare… Magari la convincerò a dimenticare gli anni passati…

-Che cosa hai trovato per urlare così?- Mi giro e vedo Hermione… Ma da quanto era lì?

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Capitolo 5
*** Verità... ***


Cap.5

Verità…

 

[Draco POV]

Ero pietrificato… o congelato?… il quaderno zuppo mi stava per cadere dalle mani.

-Che cosa hai trovato per urlare così?- Lei, Hermione. Da quanto era lì a guardarmi?

-I-io… Be’ q-questo…è… è il…- Non se fosse per il freddo o per la sorpresa… Ma la mia voce tremava e io balbettavo. L’ultima persona che mi aspettavo di vedere in quel momento.

Lei piega la testa e mi guarda come se fossi davvero un idiota. Mi squadra… Poi sgrana gli occhi vedendo cos’avevo tra le mani.

-Il quaderno… A chi l’hai rubato, eh?!- Si avvicina e poi me lo strappa dalle mani…

-Mi vuoi rispondere? A chi?- Lo guarda bene, lo sfoglia, le pagine sono zuppe e l’inchiostro continua a colare… -Allora?-

-Non l’ho rubato. Quello è mio.- L’ho praticamente sussurrato,mi sentivo veramente stupido… Io ho continuato pensare a lei quando lo leggevo, ma ovviamente io ero il suo ultimo pensiero.  -So tutti i messaggi! Ti saprò dire tutto!-

-Bugiardo! Non può essere tuo! Come potevo desiderare di parlare con… te?- Le parole risuonarono tra il disprezzo e l’incredulità.

Non potevo sopportare una cosa simile, tutto quel disprezzo… Quanto mi odiava? – Be’ magari non eri tu a voler parlare con me!! Non credi? Per quanto ne sai potevo benissimo essere io! –

Fa una pausa poi parla, la voce era più bassa -L’hai desiderato tu?-

Avevo parlato troppo –Non… Non ho detto questo…- le parole si affievolivano.

-Perché lo volevi?-

-Ma non ti puoi fare un po’ di affari tuoi mezzosangue?!-

-Ma sono affari miei!-

-Perché non ti preoccupi di tornare con Ron invece che sprecarti a parlare con me?- Cerco di uscire dall’acqua, ma era ghiacciata, quando esco tremavo tantissimo e per tenermi in piedi mi sono dovuto appoggiare a tutti i tronchi che incontravo per la strada.

La sento sbuffare –Ma dove vuoi andare ridotto così?-

-Non ti riguarda.- Sento i suoi passi aumentare quando è vicina mi tira a terra per il mantello e mi fa sedere.

-Non essere stupido, non ti reggi neanche in piedi-

-Non è vero, riesco a camminare- Faccio per alzarmi ma le gambe non mi reggono e torno giù.

Lei mi guarda come per dire “te l’avevo detto,no?”

-Ce l’hai la bacchetta?-

-No è ancora in sala da pranzo con la borsa.-

-Perché non l’hai presa?-

-Ero di fretta.-

-Perché?- io in risposta guardo il quaderno.

-Ora, dimmi, a chi l’hai preso?-

-Ti ho detto che non l’ho preso a nessuno! Era nella stanza delle necessità!-

Lei non mi ascolta prende la sua bacchetta e accende il fuoco e poi sussurra qualche magia per asciugarmi i vestiti.

-Mettiamo che fosse tuo. Perché era nel lago? E non mi dire che ti è scivolato… -

-L’ho buttato.-

-Perché?-

-Basta farmi domande.-

-Rispondi.-

-Non lo so nemmeno io, ok?-

-Ma allora perché hai fatto tutto questo per riprenderlo?-

Perché avevo capito che era l’unico mezzo con cui avrei potuto parlarti, sarebbe stata la risposta. Ma sono stato zitto e ho guardato dall’altra parte.

-Ok, basta con le domande.-

Solo ora mi accorsi che si era portata via una parte della cena. La teneva ancora nel piatto che duplicò e mi allungò, senza dire una parola, probabilmente l’ho impietosita.

Finito di mangiare lei appoggiò le mani a terra per alzarsi.

-Che è successo con Lenticchia?- mi uscì tutto d’un fiato… Ma pur di non farla andar via…

-Lo so che non t’interessa.-

-Se te lo sto chiedendo…- Lei mi guarda e poi si risiede

-Va bene, tanto non ho sonno.- Lei si sedette di nuovo e mi raccontò quello che le era successo. All’inizio si sentiva che era distaccata, poi però cominciò a parlarmi più apertamente… Io non potevo far altro che annuire, non sapevo che rispondere, lei però non se ne è curata molto e ha continuato a parlarmi… Mi raccontò delle insicurezze, del ballo che c’era stato qualche anno prima, di Harry, di Ron,… soprattutto di Ron. Quando finì di parlarmi di lui venne fuori la sua vita da babbana, con sua madre, suo padre,… Non so se fosse perché erano babbani, ma sentire anche solo parlare della sua famiglia mi faceva capire quanto la mia fosse… diversa

Cercammo anche di “rianimare” il mio quaderno e farlo tornare dalla terra dei morti. Ma le cose non andarono tanto bene… Così mi ha detto che lo avrebbe preso per farci qualche ricerca e magari avrebbe trovato qualche modo per metterlo a posto… o creare il legame con un altro quaderno, possibilmente non inzuppato e distrutto come questo.

Avevamo parlato tutta la notte, e si avvicinava l’alba. Lei si alzò di scatto e io la tiro per la manica –Dove vai?-

-Torno su! Non è chiaro?-

-Oh, già.- Mi ero completamente dimenticato di tutto il resto parlandole –Cos’hai intenzione di fare domani?-

-In che senso?-

-Con Weasley e Potter.-

-Quello che ho fatto ieri.-

-Rifugiarti in un bosco per evitarli?-

-Be’ sì! Dov’è il problema?- Ero già certo che se l’avessi lasciata sola sarebbe stata di nuovo male, si vedeva che ancora non si era ripresa.

Sbuffo. -Io non ho voglia di mangiare con gli altri del gruppo oggi; magari, se mi viene voglia, potrei anche voler mangiare qui… è un bel posto.- Mi guardo in giro, in verità l’ho fatto solo perché non volevo vedere che faccia aveva fatto.

Io mi alzo mentre lei invece si accuccia per raccogliere la sua roba, anche sei i capelli le coprivano il viso sono riuscito a vedere che stava sorridendo… Un piccolo sorriso, niente di più, ma se penso che poco tempo prima aveva pianto scrivendomi sul libro…  Doveva sentirsi proprio sola…

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Capitolo 6
*** Sguardi... ***


Cap.6

Sguardi…

 

[Hermione POV]

Sentivo gli occhi di Ron trapassarmi, non importa quanti posti più in là mi fossi seduta. Alzo lo sguardo e prendo un colpo, perché Malfoy mi guardava? La voce era davvero arrivata fino a lui?

Torno a fissare il piatto, ma sapevo che mi stavano ancora guardando tutti, con la coda dell’occhio vedo Draco parlare con Blaise poi si alza e corre via, avevo preso uno spavento pensavo sarebbe venuto a prendermi in giro.

Tutti si girarono a guardare Draco che correva via, io ne approfittai ho preso il piatto e sono uscita di corsa verso il lago, in verità all’inizio volevo andare verso la torre di astronomia ma magari c’era già qualcun altro… E poi non mi rilassava certo come guardare il lago.

 

Quando arrivo al lago vedo qualcuno… Malfoy?! ma che?… Che sta facendo?

Stavo per girare i tacchi, ma invece mi avvicino… Lo so che è stupido, ma voglio sapere che fa nel lago d’inverno!

Si starà certamente ghiacciando… Ma perché non esce? Mi appoggio col fianco ad un albero vicino alla riva e lo guardo.

Aveva la fronte corrugata e sgocciolante e continuava a prendere schizzi sugli occhi, sembrava tutto concentrato. Visto da così Draco non sembrava così cattivo… Sorrisi un pochino… faceva proprio ridere messo così. Forse cercava qualcosa… be’ doveva essere importante se si era gettato nel lago nero ghiacciato per trovarla.

Poi si alza di scatto e urla –Trovato!!!-

 E io che ormai mi ero persa a guardarlo prendo un colpo -Che cosa hai trovato per urlare così?- Fa una pausa e poi parla.

-I-io… Be’ q-questo…è… è il…-  Oh-oh! Draco che balbetta davanti a me! Quante volte avrei voluto succedesse una cosa simile! Avrei riso ma mantenni un espressione seria. Lo squadro… era proprio zuppo ed anche tutto spettinato! Sembrava quasi piccolo e indifeso mentre balbettava… Io cerco di capire cos’aveva tra le mani…  oh! un quaderno… Tutto questo per un quaderno? Lo guardo meglio… era tutto bagnato ma era verde e con ancora dei chiari disegnini argentati.

Verde, disegnini argentati… -Il quaderno… - 

Era il quaderno gemello!

-A chi l’hai rubato, eh?!- Glielo strappo di mano, non può essere! Lui non risponde.

-Allora?!-

-Non l’ho rubato. Quello è mio.- Sussurra, lo diceva come se si stesse scusando. Poi come per confermare la sua teoria, prendendo un po’ più sicurezza mi dice:

-So tutti i messaggi! Ti saprò dire tutto!-

-Bugiardo! Non può essere tuo! Come potevo desiderare di parlare con… te?- Non avrei voluto essere così cattiva ma quel “te” mi era uscito con vero disprezzo… La sicurezza nel suo viso sparì, per un solo attimo mi sembrò… ferito?... Non lo so non ho avuto nemmeno il tempo di capire: quasi subito, qualsiasi cosa fosse, venne sostituita dalla rabbia.

– Be’ magari non eri tu a voler parlare con me!! Non credi? Per quanto ne sai potevo benissimo essere io! – Lui? Come?

-Perché lo volevi?- Ero rimasta talmente basita che la mia voce si era abbassata moltissimo.

-Ma non ti puoi fare un po’ di affari tuoi mezzosangue?!-

-Ma sono affari miei-

-Perché non ti preoccupi di tornare con Ron invece che sprecarti a parlare con me?- Lui che anche se si era avvicinato era ancora metà del polpaccio in acqua cercò di uscire, ma tremava davvero tanto e si appoggiava atutti gli alberi che incontrava.

-Ma dove vuoi andare ridotto così?-

-Non ti riguardo- io allora lo raggiungo e tirandolo per il mantello, anch’esso bagnato a terra. Gli ho fatto qualche domanda ma non sembrava particolarmente disposto a rispondere. Poi ho acceso un fuoco e ho cercato di asciugarlo con qualche magia, ormai aveva l’influenza assicurata. Mi faceva un po’ pena vederlo così. Mi ricordai del cibo che avevo appoggiato a terra e lo duplicai, poi gliene passai, di malavoglia, un piatto, non avrei certo mangiato davanti a lui così. Durante la cena non parlai. Quando ebbi finito feci per andare ma lui mi ha fermata e… be’ devo dire che mi aspettavo qualcosa tipo “Che rimanga tra noi, mezzosangue.” O “Tieni la bocca chiusa” e invece mi chiese di Ron.

 

All’inizio non volevo parlarne, non con lui. Ma avevo talmente tanta rabbia repressa che feci fatica a trattenere le parole; lui annuiva solo ma, da Malfoy, era molto più di quanto mi aspettassi.

Finii col parlargli un po’ di tutto… Anche cose che a Harry e Ron non avevo mai accennato, è solo che parlare della mia vita a loro era come paragonarla, e parlare dei propri sciocchi problemi con uno che è nel mirino di Voldemort ti fa sentire davvero una persona stupida, mentre Ron non sarebbe riuscito a capire e probabilmente nemmeno gli interessava.

Quando si avvicinò l’alba feci per andarmene ma lui mi fermò, credo fosse.. preoccupato?

Non lo so, non vorrei dire cose azzardate; ma ha perfino finito col dirmi che domani avrebbe pranzato con me, si è girato mentre l’ha detto secondo me perché si aspettava una qualche faccia schifata. Rimasi sorpresa… Piacevolmente sorpresa a dire il vero, avevo bisogno di qualcuno con cui parlare e ormai non mi curavo fosse il più odioso dei serpeverde. Ero ridotta proprio male.

 

Durante le lezioni mi promisi e ripromisi di non guardare Ron e, stranamente, non l’ho fatto; così, appunto, non ho guardato Ron… Ho guardato Draco. Quando realizzavo che lo stavo guardando volgevo il mio sguardo da un’altra parte, tanto dopo avrei comunque pensato alla sera prima e l’avrei guardato di nuovo. Sono andata avanti così per tutta la prima ora, il che mi ha fatto anche sentire in colpa perché non mi piace distrarmi durante le lezioni.

Qualche volta mi è capitato di guardarlo quando lui stava facendo lo stesso, così mi mettevo automaticamente a fissare un interessantissimo punto indistinto sopra la sua testa e lui faceva lo stesso. E’ solo che pensavo alla sera prima, ecco tutto…

Sospiro e mi concentro su come trasferire il legame del libro gemello a qualche altro libro, ma sono sicura che il suo sguardo mi stava ancora trapassando la nuca. Oh! Basta pensarci adesso!

Il mio nuovo mantra ora è “Non girarti! Non guardare!” che mi ripetevo all’infinito.

Ci fu data un’ora libera perché il prof lumacorno era a un seminario… Io ne approfittai per andare in biblioteca e cercare qualche volume sui i libri gemelli.

Cercai, cercai e cercai. Alla fine nel terzo grosso libro che avevo guardato trovai il modo per instaurare un nuovo legame con un nuovo quaderno, dato che quello che Draco aveva lanciato era zuppo e dall'inchiostro colante così almeno avrei potuto dargliene uno nuovo...

In pratica tutto stava nelle penne, o le piume, anzi per meglio dire nell’inchiostro. Nulla di complicato in qualche oretta usata bene ce l’avrei fatta. Poi venne l’ora di pranzo, Draco non era nemmeno in sala probabilmente era già al lago, così presi un piatto e corsi via cercando di non dare nell’occhio.

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Capitolo 7
*** Occhi indiscreti... ***


Cap.7

Occhi indiscreti…

 

[Draco POV]

Avevo un gran malditesta e mi sentivo un po’ debole… non so il motivo, forse il freddo preso ieri, ma comunque continuavo non riuscivo a smettere di pensare che mi stesse guardando, giuro che potevo sentire il suo sguardo. Maddai, su! Non esageriamo! Quante volte pensavo lo facesse, mi giravo e lei guardava Ron. Che faccio la guardo? Su dai… E poi se sta guardando Ron non sei accorgerà nemmeno che mi sono girato…

Oh! Gesù! Ma mi sta guardando? Davvero, davvero, guardando? Io allora comincio a guardare in alto e dopo un po’ torno a fissare il quaderno. Com’è che mi guardava? Forse si stava solo girando verso un’altra parte e ha visto che mi sono girato, non vorrei dovermi fare strane idee…

Poi Blaise mi passa un biglietto.

Draco dov’eri ieri sera?

Ma saranno affari miei,no?

Ora me lo dici!

No

No… Vuoi davvero giocare a questo gioco?

Dimmelo! Avrei giurato che fossi a letto con qualcuna delle serpe verde. Ma mi hanno detto di no.

Senti facciamo così te lo racconterò a pranzo ma tu prima fai una cosa per me, e in segreto.

Che?

Devi scoprire tutto quello che puoi su Potter e Weasley… Soprattutto di Weasley. Che hanno intenzione di fare, se gli pace ancora Hermione, se vuole riprovarci, che cosa pensano su ciò che è successo,…

E perché?

Tu fallo e ti racconterò.

Come vuoi…

 

Devo assolutamente sapere cosa vogliono fare Lenticchia e Sfregiato. Ora che mi è un po’ più vicina giuro che non me la porteranno via.

Finite le lezioni nemmeno passo per la sala da pranzo. Non voglio sorbirmi Blaise! E poi scommettiamo che se arrivo in ritardo lei si arrabbia?

Ed essendo lei a portarmi il cibo… Non voglio rischiare che mi avveleni. Cerco l’albero dove ci siamo seduti ieri, appena mi siedo sento i suoi passi e lei mi raggiunge. Ha il fiatone e tutti i capelli sugli occhi.

-Com’è che sei già qui?-

-Pensavi che sarei arrivato in ritardo, eh?-

-Mpf…- Si siede senza parlare, e come ieri duplica e mangia. Quando abbiamo finito però mi parla.

-Ma ti sei ammalato? E’ che mi sembri un po’ debole, eri così pallido stamattina.-

-Com’è che ti preoccupi per me, mezzosangue?- E alzo le sopracciglia con lo sguardo da maniaco.

-No, idiota. Pura curiosità- e aggiunge –Rispondi. Com’è che sei così pallido oggi? Più pallido del solito, dico…-

-Pallido?- Mi tocco il viso. –Stamattina stavo un po’ male…-

-Forse è per il freddo che hai preso ieri sera.-

-Probabilmente hai ragione.- Sembrava compiaciuta che l’avessi detto. In effetti il Serpeverde per eccellenza che da ragione a Miss Grifondoro… Non è cosa da poco.

-Ah! Mi stavo dimenticando! Ho trovato qualcosa per trasferire il legame…-

-Oh. Cosa?-

-Be’ non ho il tempo di spiegarti ma in un’ora forse due dovrei farcela. Ma dovresti darmi la penna o la piuma che si trova assieme al libro.-

-Ci incontriamo dopo allora, perché ora non ce l’ho con me.-

-Come vuoi. Quando?-

-E’ uguale…- Poi mi venne in mente che Blaise si sarebbe incazzato perché non ci sono stato a pranzo… Già sento la sua lunga, lunga, lunga ramanzina… -Meglio che facciamo tra un’ora…- poi mi correggo  e aggiungo –No, un’ora e mezza…-

-Ok- dice un po’ scettica.

–Propongo la libreria a quell’ora non c’è nessuno…- Sapevo bene che aveva scelto quel posto solo perché Ron non ci sarebbe mai andato, lei non voleva ancora incontrarlo.

-Bene. A dopo Granger.-

-Sì.- Poi prendemmo due strade diversi io feci un giro più veloce per entrare nei dormitori serpe verde mentre lei, probabilmente, si avviava già in libreria per studiare meglio il rituale.

 

-Avevi detto che mi avresti raccontato!!! E invece mi hai imbrogliato e non sei venuto!-

-Non stai un po’ esagerando?- -mi ha ripetuto questa frase una cinquantina di volte da circa un’ora scarsa a questa parte, cioè quando l’avevo incontrato seduto su una sedia in stanza ad aspettarmi con un terribile sguardo omicida.

-Dai! Non vuoi sentire la storia o no?- Lui fa un respiro profondo e poi mi fa –Mi dovrai spiegare tutto. Non voglio altre simpatiche sorpresine tipo “Oh! Già non te l’ho detto…”-

Io, controvoglia, gli raccontai del quaderno… E quindi anche della Granger…

-Che dirà tuo padre?-

-Non voglio pensarci. Per ora mi basta che non lo venga a sapere.-

-Ora però capisco perché mi hai chiesto di Potter e Weasley…-

-Hai scoperto qualcosa?-

-Da quel che mi hanno detto Lenticchia piagnucolava e Sfregiato lo consolava… Ah! E Weasley è convinto che lei si vedesse già con qualcun altro, ma ovviamente non è vero…-

-Ma vuole ancora stare con la Granger?-

-Credo di sì. Ma non penso avrebbe il coraggio di chiederglielo di nuovo e poi ora a me sembra proprio che lui la detesti… Ma magari vuole starci ancora! Non lo so! Non sono mica uno psicologo io! Se ci tenevi potevi spiarli tu.-

-Ti ho detto che ero impegnato! Comunque sarò già in ritardo!- Apro il cassetto della mia scrivania e prendo la piuma, sarà meglio che mi sbrighi o arriverò a chissà che ora.

Attraverso alcune sale aprendo le porte con passo veloce. Poi la vedo china sulla scrivania, non si gira ma sa che sono io.

-Alla buon’ora-

-Non ho fatto tanto in ritardo, Granger! Tieni.- Appoggio la piuma sul tavolo.

-Ci metterò due ore, credo.- Poi entrambi ci giriamo di colpo, un rumore. Sembrava il tonfo di alcuni libri.

-Vado a vedere- le dico io. Sento i passi… Una… No, due persone. Sentivo i passi ma non riuscivo a vederli, dov’erano? Sento che si stavano dirigendo verso destra… No! La c’era la porta se fossero usciti non li avrei più raggiunti, allora, correndo, arrivo verso la porta che si aprì e poi si chiuse di nuovo, ma non c’era nessuno a forzarla.

Hermione mi aveva raggiunto –Il mantello dell’invisibilità- sussurrò.

-Potter e Weasley- Aggiunsi io…

 

 

 

Angoletto dell’autrice:

Lo so che normalmente aggiorno giorno per giorno… Ma non sono riuscita a finire il capitolo in compenso ho fatto sempre cose dramione xD Mi sono messa a disegnarli xD

Scusate anche perché il capitolo è un po’ più corto degli altri… ^^”

Ah! E sono contenta che con lo scorso capitolo abbia chiarito alcune cose mettendo il POV di Hermione… Il brutto di quando si usano i punti di vista è che non si riesce mai a dire tutto xD

 

Spero che recensirete!!!!!!:)

Ringrazio anche tutti quelli che hanno messo finora la storia tra le preferite,seguite, etc… xD

 

 

Ciao ciao!!!!!:)

Al prossimo!

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Capitolo 8
*** Lacrime... ***


Cap.8

Lacrime…

 

[Hermione POV]

Io e Draco avevamo convenuto che fosse meglio fare comunque il rituale dei quaderni mentre lui mi faceva da palo sulla porta della biblioteca, quindi io ero seduta da sola dall’altra parte della sala.

Quei quaderni avrebbero reso più facili le cose. Ma io avevo il presentimento che avrebbero peggiorato tutto. Dopo che Ron e Harry ci avevano visti mi sentivo sempre più vulnerabile, debole,…

Mi sento stupida a pensarlo, ma sono contenta di aver trovato Malfoy al lago. Ma per quanto sarebbe rimasto assieme a me? Quello è il tipo che ci tiene alla reputazione e io non gli giovo di certo, io sono e sarò sempre la sporca e lurida mezzosangue che ero prima lui invece è il purosangue per eccellenza, anche se ci siamo parlati e incontrati qualche volta per mangiare non dovrei farmi troppe illusioni a riguardo. Non so se reggerei il colpo di perdere ancora tutti, non ora che avevo assaporato la sensazione della compagnia dopo la solitudine.

Ma sto nuotando nelle apparenze. Il Draco che ho incontrato per anni non può essere scomparso con uno schiocco di dita. Molto probabilmente sono io che l’ho messo su un piedistallo perché è l’unico che mi ha parlato negli ultimi tempi; devo evitare di affezionarmi troppo a lui, o alla fine sarò solo io quella che ci starà male per aver perso anche l’ultima persona a cui mi era sembrato di essermi avvicinata.

Mentre facevo questo viaggio mentale trascrivevo, copiando dal grosso volume che avevo preso, diversi simboli magici che avrebbero dovuto creare il legame tra i quaderni. Il quaderno che Draco aveva scelto era molto bello, verde molto scuro, quasi nero,con alcuni disegni argentati talmente complicati che li avrei potuti scambiare per i ricami di un tappeto persiano.

In quel quaderno c’erano proprio tutti i colori che avevo imparato ad odiare nel corso degli anni nella scuola e normalmente non amavo le esagerazioni… Ma avevo già messo in conto che avrebbe finito per portarmi un quaderno così e quindi non ne fui poi così particolarmente sorpresa. Ma ad ogni modo non l’abbiamo usato. Quel quaderno dava troppo nell’occhio: e dopo che Harry e Ron ci avevano visti ci voleva davvero molta prudenza, non erano assolutamente permessi rischi inutili. Draco all’inizio c’era rimasto un po’ male che non avevamo usato quel quaderno, ma probabilmente si era preparato al fatto che non l’avrei voluto e se ne era portato con sé un altro:

Questo era completamente nero ma sui bordi c’era un serpente bianco con gli occhi rossi che li percorreva e che alla fine del percorso si mangiava la coda. Anche questo mi pareva troppo appariscente ma non volevo cominciare una discussione con lui e poi non ne avevo altri con me a portata di mano.

Alla fine del rituale provai a scrivere…

Ciao

La parola si trasferì quasi subito al quaderno nero che avevo accanto.

-Dracoooo!!! Vieni! Funziona!- L’avevo chiamato Draco ad alta voce? Forse non era nemmeno la prima volta, ma era certamente la prima di cui mi rendevo conto. Mi sentii arrossire un pochino. Poi mi ripresi. Non devi dargli confidenza, ricordi? O finirai per essere tu l’unica che ci starà male!

Quando mi raggiunge lo sento dirmi –Bene.- era distaccato, doveva essere preoccupato per quello che era successo poco fa.

-Sei preoccupato?- poi aggiungo… -Ora che Ron e Harry ci hanno visto qui… a parlare…-

-Non serve a molto parlarne, ormai è fatta: loro ci hanno visti… Ma se vuoi davvero saperlo: Sì, lo sono. Molto, a dirla tutta-

-Ah… - Lui si gira e si avvia verso la porta.

Io allora sussurro –Scusa, è stata tutta colpa mia.-

Lui si ferma di colpo, non ho idea di come abbia fatto a sentirmi, e mi risponde –No, non è vero. Se non l’avessi voluto anchio non saremmo qui, ora.- Il suo tono era stato fermo, e devo dire che mi diede una sensazione di sicurezza.

Lui torna indietro, quando è ad un passo da me si china, finchè, anche se io ero ancora seduta, i suoi occhi non furono alla stessa altezza dei miei.

-Sapevo cosa stavo facendo. Ci siamo dentro tutti e due allo sesso modo. Hai capito?- Vedendolo così i suoi occhi non erano più solo grigi come li avevo sempre visti. Ma avevano delle bellissime sfumature di un azzurro pallido, quell’azzurrino mi ricordava il ghiaccio sottile sul lago dove ci eravamo incontrati. Non so per quanto tempo fissai quegli occhi, mi ero completamente persa; quando mi resi conto che non avevo ancora risposto annuii soltanto.

Lui stesso sembro stranito di essersi avvicinato fisicamente a me così tanto, e appena io ho annuito lui si è ritratto di colpo. Forse anche lui si era perso come me mentre ci guardavamo.

Lui si schiarisce la voce, credo proprio che quello che aveva fatto lui poco fa avesse lasciato lui basito quanto me. -Be’ ci incontreremo di nuovo stasera?-

-S-Se vuoi, certo…- Dissi con un filo di voce.

-Bene, allora. Comunque ora che abbiamo il quaderno faremmo meglio a usare quello per metterci d’accordo…-

-Già. Allora dopo scrivimi.-

Lui annuisce. –Ciao, Granger.- Con passo veloce… e azzarderei dire anche nervoso, si allontana.

Per un’oretta rimasi in libreria a rileggere alcuni vecchi libri, in verità non ero particolarmente interessata, non in quel momento: Infatti ogni dieci secondi spostavo lo sguardo sul quaderno aperto sulla mia destra, aspettando  che si mostrasse un po’ di quell’inchiostro verde. Chiusi il libro che avevo tra le mani. Per leggere in questo modo piuttosto faccio a meno.

Non potevo fare a meno di pensare ad Harry e Ron. Chissà cosa pensano… Ora non sono solo colei che ha tradito i suoi migliori amici… Ora che ho stretto.. amicizia? Si può chiamare così?... Con Malfoy sarò ritenuta anche la traditrice di tutta la casa Grifondoro, senza dubbio… Quando ci penso ci sto male…

Mi distraggo da quei pensieri solo quando vedo che sul mio quaderno stava apparendo l’inchiostro verde. Quell’inchiostro verde. E devo dire che mi fece sentire di colpo meglio.

Granger, mi sei sembrata davvero preoccupata prima. Ora però non farti una di quelle tue stupide catene di pensieri che tanto sono inutili, va bene?

Sembrava mi avesse letto nel pensiero. Erano pochi giorni che avevamo cominciato a parlarci “per davvero” e già riusciva a capirmi così... Notevole!

Lo so hai ragione… Ma quando ripenso a Ron… e a tutto il resto…

Granger...  Hermione, non sono bravo con queste cose. Non so bene come si fa a consolare le persone, nessuno me l’ha insegnato a dire il vero… Ma devi stare tranquilla. Te l’ho detto, no? Ci siamo dentro in due.

Grazie…

 

Dopo quel “Grazie” abbiamo parlato di tutt’altro. Credo che l’abbia fatto apposta a farmi passare su diversi argomenti per farmi dimenticare le angosce. Siamo rimasti d’accordo per cenare ancora al lago ma avremmo dovuto fare più attenzione. Avrei volentieri continuato a parlare ma lui aveva l’allenamento per il Quidditch con la sua squadra.

All’ora di cena era chiaro che alcuni Grifondoro sapevano. Ma non tutti. Conoscendo Harry vorrà avere prove concrete, o nessun serpeverde gli crederebbe. Stavolta aspetto un po’ di più in modo che tutti avessero già cominciato a mangiare e parlare per andare al lago.

Al lago aspettai. Dieci, venti, trenta minuti,… Dov’era? Perché non era qui? Draco?

Passò un’ora…

Ci siamo dentro insieme mi avevi detto, ricordi? Perché allora mi lasci sola?

Passarono due ore… Cominciò perfino a nevicare…

Avevo provato a scrivere sul quaderno ma non avevo avuto nessuna risposta… Dove sei? Perché non sei qui? Non mi puoi abbandonare dopo avermi detto quelle cose. Tu mi hai guardato negli occhi dicendomi quelle cose… Mentivi?

Non potevo trattenerle… Le lacrime scesero calde. Potevo sentirle una ad una cadere sulla mia pelle fredda.

Alla fine l’unica che avrebbe sofferto sarei stata io… Lo sapevo… Me lo ero detto, ma non era servito a niente… Non pensavo di essermici affezionata così tanto…  Fino a che punto mi ero affezionata a lui?Le lacrime scendevano sempre più veloci, erano sempre di più,… Forse mi ero innamorata di lui? E’ per questo che ci sto così male?

Ora lui è tutto ciò che mi è rimasto… E’ tutto ciò che ho… Non può abbandonarmi così…

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Capitolo 9
*** Cambiamenti... ***


Cap.9

Cambiamenti…

 

[Draco POV]

Appena mi chiusi le porte della biblioteca alle spalle mi appoggiai con la schiena al muro subito di fianco.

Quegli occhi mi avevano catturato. Mi erano sempre piaciuti quei suoi occhi, come mi era sempre piaciuta lei, ma non ero mai riuscito a vederli così da vicino: ne ero rimasto più che affascinato. Quegli occhi castani sembravano essere cosparsi di miele e ne rimasi catturato, avrei potuto giurare di essermici immerso, non so per quanto tempo li avevo fissati, mi ero staccato da loro solo quando l’ho vista annuire ed ero tornato alla realtà.

Forse sbagliavo ad avvicinarmi così a lei. Probabilmente, presto, i suoi amici la avrebbero perdonata. E io sarei rimasto solo uno stupido ricordo di quei loro “giorni di lite” su cui rideranno sopra. Ma io… Io non credevo che sarei mai riuscito a riderci sopra. Sentivo che sarebbero stati alcuni dei miei ricordi più importanti… E già mi mancavano.

Lei di me si sarebbe scordata, ma gli amici per lei sono e saranno sempre al primo posto. Negli anni passati a osservarla da lontano era impossibile non notarlo. Io però non credo che avrei mai saputo mai scordarla, sapevo che era impossibile: per anni lei mi ha odiato e io sono riuscito a restarne innamorato comunque, anche se ho cercato di dimenticarla praticamente da poco dopo che l'avevo incontrata. Come potevo riuscirci ora a togliermela dalla testa? Ora che le avevo parlato? Ora che avevo potuto sentire il suo profumo così vicino?

Speravo solo che Weasley e Potter non me l’avrebbero portata via…

Per anni lei è sempre stata il mio desiderio…

Ora lei è tutto ciò che ho…

 

Potter non mi avrebbe portato via anche lei… Non mi aveva già tolto abbastanza? La lista di ciò che era riuscito a portarmi via era lunga… Era sempre stato come quando stai per afferrare qualcosa ma quando cominci già a immaginartela tra le mani ti viene strappata…

 

Mi incamminai, non avevo una meta precisa e alla partita di Quidditch mancava ancora un’ora buona forse di più, avevo già programmato che avrei potuto passarla con lei, ma dopo che Weasley e Potter ci avevano visti non mi sembrava proprio il caso, quindi me la presi comoda e passeggiai un po’ per il giardino della scuola…

Se io mi sentivo così a pensare a Weasley e Potter chissà lei… Guardai il quaderno che avevo tra le mani… Sono sicuro che starà rimuginando sullo Sfregiato e su Lenticchia. Magari finiva per starci male. Mi sedetti sulle radici di un albero e cominciai a scrivere.

Granger, mi sei sembrata davvero preoccupata prima. Ora però non farti una di quelle tue stupide catene di pensieri che tanto sono inutili, va bene?

Lo so hai ragione… Ma quando ripenso a Ron… e a tutto il resto…

Granger... 

Mi corressi. Anche lei prima mi aveva chiamato per nome! Voglio farlo anchio… Sono stufo di chiamarla Granger.

E poi chiamare per cognome non credo sia il modo migliore per consolare le persone… E poi… ok, lo ammetto… Mi piaceva chiamarla per nome.

Hermione, non sono bravo con queste cose. Non so bene come si fa a consolare le persone, nessuno me l’ha insegnato a dire il vero… Ma devi stare tranquilla. Te l’ho detto, no? Ci siamo dentro in due.

Grazie…

Poi cercai solo di cambiare argomento. Sapevo che quando pensava ai suoi due amici soffriva. Ed è l’ultima cosa che voglio…

Sentivo un forte malditesta… Era da stamattina che stavo così male, mi sentivo anche abbastanza accaldato. Probabilmente stavo ancora male per il freddo preso al lago. Ma giuro che ne è valsa la pena…

Poi di colpo mi ricordai del Quidditch, che maledii per avere quello stupido orario serale che prima di parlarle, però, mi era sempre andato bene... Ma almeno mi avrebbe permesso di arrivare in tempo per cenare con lei

Durante l’allenamento di Quidditch all’inizio mi era sembrato andasse tutto più o meno bene. Poi il malditesta è diventato un’emicrania, e sentivo che stavo per svenire, vedevo doppio e avevo la nausea. Dopo un’ora dell’allenamento non resistetti più e caddi dalla scopa. Poi tutto era completamente buio.

 

Poi appena aprii gli occhi passai dal buoi al bianco. Ero…? Dove? In infermeria?… Sì, credo.

Be’ finchè il bianco non è quello del paradiso va tutto bene, immagino. Madama Chips mi arrivò davanti.

-Cos’ho?-

-Non sai nemmeno perché sei qui, signorino? Sei caduto dalla scopa, poi sei svenuto.-

-Oh, sì… già…-

-Avevi qualche osso spostato, e piccole fratture che ho potuto curare in poco tempo… Comunque sei stato fortunato, grazie al cielo non volavi troppo in alto.- Mi guardai in cerca delle ferite. Ma non potevo vederle dato che ero tutto una fasciatura, il mio viso era praticamente l’unica parte libera. La guardai interrogativo. Non aveva detto che mi aveva curato tutto in poco tempo?

-Ragazzo, quelle fasciature te le ho dovute mettere perché eri pieno di taglietti sanguinanti: quando sei caduto sull’erba alcuni tagli si sono sporcati ed altri infettati molto. Quindi dovrai aspettare che gli impiastri che ho spalmato disinfettino e puliscano le ferite poi ti darò qualcosa per farle rimarginare in fretta. Ma non ci vorrà tanto.-

-Oh…- Poi di colpo ricordai… Hermione! Dovevo incontrala! –Da quanto sono qui?-

-Un’ora.- Poi guardò un orologio a pendolo alle sue spalle –No, due.-

Io alla prima risposta mi stavo già alzando dal letto per andare da Hermione. So che probabilmente se ne era già andata ma volevo provare comunque a cercarla al lago.

-Fermo non te ne puoi andare! Hai l’influenza.-

-Non ho tempo per stare qui.- Mi chiusi la porta alle spalle e cominciai a correre. I miei vestiti erano sporchi di terra e fango e lasciavo impronte su tutto il pavimento. Quando sono uscito un’ondata di freddo mi ha assalito, nevicava, ma non ho smesso di correre pur di raggiungerla.

Quando la vidi era appoggiata al tronco di un albero, aveva le gambe strette al petto che reggevano il quaderno e il viso tra le mani. Potevo vederla singhiozzare. Probabilmente lei non mi aveva sentito: il vento copriva i suoni delle foglie sotto le mie scarpe. Non ce la facevo a vederla così. Io non volevo soffrisse. Avrei potuto giurare che sarei stato io quello che ci sarebbe rimasto male alla fine. Invece è lei che, ora, è raggomitolata davanti al lago, con il vento e la neve, a piangere.

Non posso vederla così. Soprattutto non per colpa mia, non voglio che soffra. Non posso sopportarlo.

Ho mosso qualche passo verso di lei fino a sedermici accanto e ad appoggiarmi al suo stesso tronco. Lei ha alzato il viso e mi ha visto, avevo pensato che avrebbe fatto una faccia felice ma invece si strinse il labbro cercando di non piangere più, ma le lacrime invece sono aumentate di colpo. Giuro, non ce l’ho fatta è l’ho stretta così forte che i lividi sulle braccia mi hanno fatto perfino male. Lei non rispose alla mia stretta.

-Ti giuro mi dispiace, ma, per favore, non devi piangere. – Quando glielo dissi alzo le braccia anche lei per riuscire a stringermi, ma sapevo che le sue lacrime non avevano smesso di cadere.

-Perché te ne sei andato?- Disse con una voce flebile…

-Ero in infermeria. All’allenamento sono svenuto, appena mi sono svegliato sono venuto qui.-

-Mi hai lasciata sola.-

-Lo so. - Strinsi di più.

-Mi hai fatto stare male.-

-Lo so. - Strinsi più forte.

-Non farlo mai più o sarò ancora sola.- Suonava un po' come un ordine. A voce più bassa ancora aggiunse, sprofondandomi nella spalla - Tu sei tutto ciò che mi resta.-

-Mai più. – Allentai la mia stretta e la liberai dall’abbraccio. Volevo poterla guardare. Gli occhi erano arrossati ma continuavo a guardarli affascinato. I miei occhi di ghiaccio erano attratti immensamente da quegli occhi così dolci. Com’è possibile? Mi chiedo io. Avrei tanto voluto sapere se anche i suoi lo erano per i miei. Avrei voluto poterle leggere la mente. Sapere tutto di lei, sapere se provava lo stesso.

Dopo aver pianto la sua pelle era bianca ma le guance e la punta del naso erano arrossati per il freddo… Poi feci tutto quasi senza rendermene conto e mi avvicinai alle sue labbra. Volevo sapere cosa provava, volevo mi fosse vicina, più vicina,volevo baciarla. A un centimetro di distanza però mi fermai. Se non lo voleva? Se avrei peggiorato tutto? Se mi avesse rifiutato?… Tutti i miei dubbi affiorarono in un solo colpo. Inspirai il suo profumo e mi feci coraggio ma quando stavo per continuare sentii già le sue labbra sulle mie. Mi aveva baciato? Mi aveva baciato lei? Rimasi con gli occhi sbarrati poi però mi rilassai… L’avevo sognato tante di quelle volte, quando mi svegliavo però era tutto finito: Stavolta non sarebbe andata così. Le cose erano cambiate.

 

 

 

 

 

 

Angoletto dell’autrice:

Ciao! Finalmente li ho fatti baciare *-*… *me contenta* J

Che ne pensate? Avrei dovuto aspettare? Ho reso bene la situazione? Vi piaciuto? ç___ç… Ditemiiiiii!!!!!xD

Cmq non è ancora finita… Ci sono ancora Harry e Ron a scassare +___+

Recensiteeee e ditemi il vostro parere!!!!:D

 

Ciao, grazie a tutti per aver letto!!!!!!!!!

E ringrazio anche chi ha messo tra preferiti, seguiti,etc… J

 

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Capitolo 10
*** Promesse... ***


Cap.10

Promesse…

 

[Hermione POV]

Ci eravamo appena baciati… E devo dire che non me ne capacitavo proprio… Lo guardai ma subito mi sentii arrossire e guardai in basso, aveva una mano appoggiata a terra… E scendeva qualcosa… Ma che cos’è? Un benda?

-Una benda? Ma che hai fatto? Stai bene? Che è successo?-

-Hermione, te l’ho già detto un minuto fa: Sono svenuto.- Era chiaramente compiaciuto che mi stessi preoccupando.

-Si ma io pensavo… che so… che avevi visto un ippogrifo ed eri svenuto per lo spavento!-

-Cosa? No! Ero sulla scopa, sono svenuto e sono caduto.-

-Ma stai bene? Com’è successo? Perché sei svenuto? Sei malato?- Sembrava chiaramente più compiaciuto a ogni mia domanda.

-Sai che per cercare il quaderno sono andato nel lago, no? Poi dev’essermi venuta l’influenza per il freddo che avevo preso, con lo sforzo per il Quidditch sono svenuto-

-Ma adesso stai bene? Fratture? Storte? Ferite?-

-Si, sto bene. Avevo piccole fratture ma la Chips mi ha messo apposto … Poi di ferite ha detto che ero pieno in tutto il corpo e che si sono infettate, per questo le fasciature… Non le toglierò fra molto, comunque.-

-Almeno il tuo viso non si è tagliato- Dev’essere per quello che non mi ero accorta delle fasciature: sul viso non ne ha, e da seduti non l’ho visto per tutto il resto del corpo.

Come mi ero preoccupata! Vedere quelle fasciature mi ha fatto venire il panico; gli passai la mano sul viso…

Non avevo resistito a sentirlo con le mie stesse mani: dopo tutta quell’agitazione sapere che stava bene era un grande sollievo. Lo so che dopo che ci eravamo baciati non avrei più dovuto aspettarmelo, ma quando gli ho visto alzare la sua mano pensavo avrebbe scostato la mia; invece ha appoggiato l’aveva solo appoggiata sopra tenendola attaccata al suo viso… Credo non volesse che la staccassi.

Ogni volta che vedevo Draco mi ricordava una statua di marmo e non potevo fare a meno di chiedermi come fosse la sua pelle. Ora che toccavo il suo viso lo sapevo, era fredda proprio come il ghiaccio, ma anche liscia e morbida.

-Cosa faremo adesso?- Sussurrò.

-In che senso?-

-Con Potter, con Weasley… Con me…- Il suo sguardo era malinconico e sofferente, poi continuò a parlare.

–So che gli amici per te sono al primo posto… L’ho sempre saputo… - Sono sicura di aver visto i suoi occhi inumidirsi appena.

–E se ci sono io… Non potrai più avere loro, no?… Quindi, per favore… Dimmi subito cosa farai… - La sua voce tremava, anche se lui cercava di tenerla ferma… Poi ha rivolto la testa verso il basso, credo che non volesse farsi vedere così insicuro.

-Draco… Io non credo di essere più in grado di rinunciare a te, adesso… - Sospiro malinconica. –Non lo so… Forse… Io… Io credo di amarti, Draco.- Lui alzò lo sguardo da terra e mi guardò.

Poi dopo qualche secondo si è ripreso e mi ha baciata di scatto.

 

Non sapevo se sarebbe mai riuscito a dire di  amarmi con le parole… Ma sentivo che quello è stato il suo modo per dirmi “anchio”…

Quando ci siamo staccati lui sorrideva come un matto. –Be’ ma allora cosa farai con loro?-

-Oh, be’… Credo niente. Se mi “perdoneranno” ne sarò felice, ma sia chiaro che io non supplicherò per alcun perdono, ma sarà meglio accettino anche te. Tu invece?-

-Come io?-

-Draco, so quanto ci tieni alla reputazione… e… ecco… vorrei sapere che farai ora?-

-Be’ tu lo sai che mio padre, anzi, tutta la mia famiglia mi sarà contro, vero?...  Ma… - si guardò in giro cercando le parole. –Ma non credo che valga la pena sacrificare tutto…- Quando lo disse mi guardò

-…Per una famiglia del genere… Se lo accetteranno, ma ho forti dubbi, bene; se no mi spiace, ma credo me ne farò una ragione.-

Sospirò, e con una voce più dolce ma decisa mi disse -Hermione, forse nemmeno mi crederai, ma sei tu quel “tutto” e non ti sacrificherò per nulla a questo mondo.-

Non ho potuto fare a meno di sorridere a quelle parole –Lo sai, vero, che io la prenderò come una promessa?-

Lui arrossì un pochino, si rese conto solo in quel momento di ciò che mi aveva detto, credo. –G-guarda che anche tu mi hai detto che non rinuncerai a me! Siamo pari! Tu l’hai anche detto per prima, non dimenticarlo!-

Quanto mi divertiva prenderlo alla sprovvista!: mi sembrava di essere tornata al lago la prima volta in cui ci eravamo “veramente parlati”. No, anzi, in cui io gli avevo parlato e lui annuiva.

Mi sparì il sorriso, io non sapevo praticamente nulla di lui…

-Draco… Io ti ho raccontato tutto… Tu però non mi hai mai raccontato niente di te.-

-Non farti certi problemi: non ne vale la pena. Non c’è nulla da raccontare - Lui cominciò ad alzarsi, se ne va?

-Non te ne puoi andare!- Lo tenni fermo per il mantello.

-E’ tardi e ho sonno.-

-Bugiardo! Non è vero!-

-Hermione… La mia storia non è come la tua… Non è piacevole da vivere, da sentire e da raccontare…-

-Draco, io, ora, non sono una persona come le altre per te. Non lo sono più.-

-Ma… Tu non capisci! Ora che le cose sono così non voglio rovinare tutto! Se le sentirai non mi vedrai più come adesso!-

-Non è vero.-

-Sì, invece! Non voglio che quando mi pensi tu mi veda come una persona così!-

-Draco, non lo farò. Ce l’abbiamo tutti un passato, a me interessa come sei adesso nei miei confronti, invece che come eri prima con gli altri.-

-Hermione…- Io che tenevo ancora in mano il mantello lo tirai leggermente. Lui si lasciò scivolare sul tronco dell’albero. –Va bene. Ma devi promettermi che dopo non mi odierai. Non voglio che dopo cambi tutto.-

-Promesso.-

Poi, dopo un lungo respiro, cominciò a parlare… Prima di tutto mi raccontò della famiglia, di come lo avevano educato, ciò che gli dicevano,… Lui era chiaramente più affezionato alla madre che al padre, che lo trattava spesso con freddezza. Andando avanti mi spiegò anche il perché mi aveva chiamata “mezzosangue”, io lì rimasi basita, lui non voleva farlo, è stato suo padre a chiederglielo, io a Draco ero piaciuta praticamente da subito… Avevo sempre pensato mi odiasse! E invece gli piacevo, lui si vergognava a dirmelo così, balbettava un poco…

Superato il momento d’imbarazzo mi parlò degli anni dopo… Quando gli facevano fare i primi lavoretti come mangiamorte. Si potevano chiaramente vedere i sensi di colpa nei suoi occhi, lui non voleva essere ciò che gli avevano imposto di essere, si sentiva colpevole; ma non poteva fare altro oppure lui e la sua famiglia sarebbe finita nei guai.

Quando mi raccontò dei mangiamorte faceva fatica a guardarmi negli occhi. Temeva quella storia più di chiunque altro. Quando finì lo abbracciai e lui mi sussurrò…

-Mi dispiace… Se solo avessi avuto una scelta…-

-Non c’era.- Gli risposi io.

-Su è tardi andiamo- gli dico io guardando il cielo –Per colpa tua ormai non dormo più-

-Guarda che nemmeno io dormo mai. Finiamo sempre qui a parlare… Sembra di essere a un pigiama party. Me lo vuoi mettere lo smalto?- Risi, in effetti non credevo proprio fosse il tipo da queste cose, non doveva essere proprio abituato.

Presi il quaderno e mi alzai. Poi mi venne in mente una cosa –Draco… Ma il tuo quaderno?-

-Nello spogliatoio serpeverde… L’ho lasciato là prima dell’allenamento.-

-Draco andiamo a riprenderlo subito! Dopo ciò che è successo Harry r Ron non mi sento sicura…-

-Va bene.- si alzò anche lui e cominciammo a incamminarci. –Però non esageriamo col pessimismo… Credi davvero che l’abbiano preso?-

- Ecco… Sono solo preoccupata! Non voglio problemi.-

- Neanchio. Comunque, prima o poi qualcuno lo verrà a sapere, lo sai no? –

-Sì… Draco… Di come vuoi fare con la famiglia mi hai risposto… Ma la tua reputazione? Che penseranno tutti… di te e me? Di noi due così…-

-Hermione, io non pensavo l’avrei mai detto ma della loro opinione me ne frego. Se lo vengono a sapere me ne farò una ragione. Anzi, sai che ti dico? Forse per certi verdi sarebbe anche meglio. Te l’ho già detto, no? Non sacrificherò tutto questo per nulla al mondo- Me lo disse con uno sguardo così deciso che ero sicura di essere arrossita. Ad alcuni sarebbe sembrato freddo, ma a me no; io potevo vedere oltre e lui lo sapeva.

Quando arrivammo in spogliatoio cercai di non mostrarmi preoccupata, ma lui si accorse della mia ansia comunque.

-Stai tranquilla. Sono sicuro che è ancora qui.- Lui aprì la sua borsa con i colori della loro squadra… All’inizio sembrava cercare tranquillo, poi cercò con più foga e mi guardò.

-Hermione, qui non c’è.-

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Capitolo 11
*** La Lettera... ***


Cap.11

La Lettera…

 

[Draco POV]

Stavamo andando a cercare il libro. Si preoccupa sempre troppo. Mentre passeggiavamo ripassai con la mente tutto ciò che era successo: Non avrei voluto doverlo dimenticare mai.

Raccontare la mia storia ad Hermione era stato davvero difficile, ma quando ho visto che mi capiva, che non mi aveva guardato con disprezzo, sono stato davvero felice. Sembrava banale dirlo, ma mi ero tolto un grande peso. Sapevo che prima o poi me l’avrebbe chiesto, ma speravo succedesse il più in là possibile; lo so, lo so, ma, in fondo, fare la figura del codardo è sempre stato un po’ il mio forte…

Non potevo fare a meno di essere felice. In quel momento pensavo fosse la prima volta che lo ero, intendo felice davvero. Sono stato contento e soddisfatto tante volte nella vita ero sicuro fosse quella la felicità. Ma quando la comparavo a quel giorno non potevo fare a meno di pensare fosse la prima.

Credo fosse normale. Hermione si era preoccupata un sacco per me e le fasciature…

Ma soprattutto ha scelto me!... Hermione Granger, ha scelto me, Draco Malfoy, al posto degli amici! E mi aveva perfino detto di… amarmi? Non ci volevo credere: ne quando l’ho sentito la prima volta uscire dalle sue labbra, ne in quel momento che ci ripensavo. Certo la sua frase era stata piena di “credo” e “forse” ma potevo giurare che il mio cervello avesse sentito solo “Ti amo” con qualche colpo di tosse attorno…

Quando, tempo prima, pensavo a lei, sapevo che qualsiasi cosa che (per miracolo) sarebbe potuta succedere sarebbe finita subito, se mai fosse cominciata, ovviamente. Era anche una delle “scuse” che accampavo qualche anno prima per non pensarle troppo la sera e riuscire a dormire. E’ solo che dimenticare una persona che hai sempre intorno è quasi impossibile, e a giudicare da quanto lei mi piacesse, molto probabilmente, anche senza il quasi…

E ora, be’, potevo andare a letto la sera senza accampare scuse per non pensarle. Ora era mio diritto pensarle, e anche mattina e pomeriggio, se lo desideravo. Lei era mia. Mia e solo mia, se me la sfioravano o guardavano troppo avevo finalmente un motivo valido per prenderli a pugni: Me la rovinano. Mi girai verso di lei, che si era appena girata a guardarmi e arrossì appena. Se l’avessi guardata prima mi sarebbe arrivato un pugno sul naso, era o non era un gran miglioramento?

 

Mia. La mia Hermione. La mia Mezzosangue... Solo mia.

Suonavano terribilmente bene…

 

Quando entrammo nello spogliatoio serpeverde lei era molto nervosa, sia per il simpatico ambiente verde ed argento, ma soprattutto era l’ansia per libro a renderla così preoccupata. Era chiaro che non volerlo dare a vedere, ma era altrettanto chiaro che lo era.

-Stai tranquilla. Sono sicuro che è ancora qui.- Non sembrava averle fatto tutto questo effetto le mie parole, ma un po’ la tranquillizzarono. Non mi resta che trovarlo in fretta, sperando che  così si metta il cuore in pace.

Cercai, mi passarono tra le mani un po’ tutte le cose nella grande borsa. Quando cominciai a sentirle per, due ed alcune tre volte, mi preoccupai: cercai con più foga. Ero sicuro fosse lì! Doveva esserci!

Ma quelle che mi salivano alle mani erano sempre le stesse cose…

-Hermione,- la guardai –Qui non c’è.-

Lei rimase ferma immobile un attimo. Aveva ragione. –C-come non c’è? Hai detto che è qui: cerca bene.-

Io apro il più possibile la cerniera e ci guardo dentro.

-No, non c’è.-

-Tu le cose non le sai proprio cercare.- Lei fece qualche passo avanti a mo’ di recluta dell’esercito. Lei si avvicinò e prese tra le braccia la borsa.

-Hermione, ti ho detto che non c’è. Proviamo a cercare meglio da qualche altra parte…-

-No.- E mi fulminò con sguardo omicidia –Io. Ho. Detto. Che. C’è.- Fa una pausa –E’ sicuramente qui. E tu non ti muovi finchè non ho finito.-

-S-s-sì- Ora mi spaventava. Grazie al cielo in quella borsa non c’era un fucile…

Cercò per minimo cinque minuti. Quando sembrava aver finito sbuffò.

-P-perché non cerchiamo da un’altra parte, Hermione?- Dissi con il tono più gentile che tra lo spavento e la paura di una morte seduta stante riuscivo a trovare.

Altro sguardo omicida. Sapeva essere molto esplicita con le risposte più mute.

Una volta distolto lo sguardo, completo di raggi distruttori, da me lo rinviò alla mia borsa che rovesciò di scatto.

-No! Ci ho messo un sacco per…-

Lei mi guardò tipo “Non avrai mica qualcosa incontrario, vero?”

Ma non era - tanto per cambiare - uno sguardo di gentile interesse nei confronti della tua opinione, no: Era qualcosa tipo quando un ladro ti svuota la cassaforte e, mentre se ne va dalla finestra, ti punta una pistola e solo allora ti volge quel delizioso sguardo…

 

-Nono…- Faccio cenno di negazione -fai fai… Sono sicuro che è lì…-

Ovviamente non trovò nulla, apparte una chiave che doveva essere del mio armadietto. Si alzò di scatto e mi disse –Qual’è il tuo?-

-Destra- si avvicinò a un armadietto –Più a destra-

-No, scusa, intendevo la mia destra…-

-Adesso in basso-

-No, non quello lì… Prima.-

-Non nel senso prima verso la porta, prima nel senso ver-… - Si girò di scatto. Quello sguardo lasciava intendere più di quanto una lettera di minacce di morte avesse mai fatto. Avrei visto di nuovo sorgere il sole? Ora non ne ero più tanto sicuro.

Presi la copia della chiave che, per mia fortuna, avevo lasciato in tasca e aprii l’armadietto.

Pregai di trovarci il libro ma ci trovai solo un biglietto. Il foglio era solo appena ingiallito ma l’inchiostro era nero e chiaramente leggibile, lasciava intendere che chi l’avesse scritto provasse davvero molta rabbia perché era talmente calcato che alla fine di “Per la Serpe” c’era perfino un piccolo buco.

Lo presi e mi accorsi che, sotto, ce ne erano anche altri due di biglietti, anzi uno non era un biglietto: era più una lettera, con su scritto “Per Hermione” nel biglietto c’era invece solo il cognome. Lei aveva la mano che tremava ma li afferrò.

Quando guardò da vicino la lettera sussultò –Ron…- disse. Aveva riconosciuto subito la sua grafia.

Io la guardai per chiederle il permesso di leggerla con lei, lei annuì impercettibilmente e si lasciò scivolare sugli armadietti, io scesi a terra con lei.

Lei aprì le sua mani tremavano. Questa lettera risaliva al giorno prima che lei lo rifiutasse.

[Hermione POV]

Cara Herm,

Sai Harry mi ha detto che un metodo che si usa spesso, anche tra i babbani, è quello di scrivere una lettera per dire ciò che si pensa e poi non darla… Io non sono molto convinto. Ma finchè aiuta a farmi coraggio per chiederti di stare insieme… Magari dopo un po’ che lo saremo la leggeremo insieme e ci rideremo sopra. Però non chiamare Harry, gli ho fatto promettere di non leggerla… Ma secondo me lo farà! Sembrava anche troppo curioso!

Lo so… Sto divagando non era questo il motivo della lettera. I miei fratelli dicono che dovrei fare qualcosa di romantico e che tu non ti possa dimenticare… Ma io mi vergogno! Non posso chiamarti fuori e baciarti! Ma non voglio nemmeno che mi rifiuti! Scrivere lettere così è davvero difficile… Be’ speriamo bene… Perché mi sento stupido e per ora non ho ancora concluso niente. Basta per ora… A me sembra proprio che questo metodo non funzioni per niente.

Ma tanto dovrò chiedertelo domani prima che mi passi quel poco di “coraggio” che ho, quindi sapremo presto se ha funzionato o meno…

 

Ron

Ogni parola la faceva star male. Era facile immaginarsi Ron che pensava a che scrivere… Che si vergognava e che arrossiva ai consigli dei fratelli… Che faceva le prove allo specchio per capire che dirmi…

Ron era sempre stato così dolce… Ma io… Io non lo amavo… Non lui… Se solo questo fosse bastato a non farlo soffrire avrei preferito non si fosse mai dovuto innamorare di me!

Le lacrime stavano già scendendo dal’inizio della lettera ma ora cominciai a singhiozzare e mi appoggiai alla spalla di Draco.

Tenevo a lui! Era una delle cose più preziose che avevo! Mi sarei sacrificata cento, no! Più di mille volte per lui!

Il solo sapere che soffriva mi faceva stare male.

Ma non era questione di anni, del tempo passato insieme, delle avversità affrontate, … Il nostro non era amore… E non sarebbe mai riuscito a esserlo…

 

 

 

Angoletto dell’autrice:

Scusate per il ritardo ma c’è la scuola e quindi con molta probabilità ora farò più fatica ad aggiornare!!!!TT_____TT… Ho scritto questo capitolo tutto di un colpo(un colpo molto lungo però perché ci ho messo più di tre ore O___O).

Normalmente riesco almeno a completarne ¼ o anche metà prima del giorno dopo(per precisione all’inizio della FF mi tenevo anche un capitolo più avanti per essere sicura…ò___ò… però non è durato tanto quel periodo effettivamente °-°).

Uuuuuuh be’ ora posto e me ne vado a dormire… Perché sono le 23:57… Domani non andrò a scuola, grazie alle preghiere a mia mamma e forse anche qualche aiuto divino… perchè c’era da fare una ricerca per ginnastica

Tutti: Ma che ricerca vuoi che ti faccia fare una prof di ginnastica? Per una cretinata tutti questi problemi?

Io: Voi non vi rendete conto di che mostro assatanato è quella maledetta prof!!!!(Poi a me in particolare “predilige” particolarmente -.-“… ha una tale simpatia per me quella vecchia mummia…) E poi intanto non potevi prendere robe da internet!! Ma cercare su un sacco di giornali sullo sport e dai libri (si perché io vado a comprarmi un libro sul doping e cazzatine varie per farla contenta, ovviamente!… fidati o____o)

Tutti: Sì… Vabbe’ ma vi avrà spiegato un po’ in classe…

Io: No!!! Eppure ci ha detto di dire anche quello che ci ha detto in classe… Ma come facciamo se non ci ha mai detto niente??? Ok, basta così…O finirò per parlare troppo.. No, avete ragione voi l'ho già fatto xD

 

PS: Se cercate di maledire qualcuno cercatela! Dicono abbia le conoscenze giuste. La trovate all’inferno dantesco in fondo a destra… Sì! Esatto! Vicino a Lucifero! Non spaventatevi se lei ha due corna e un forcone… E’ tutto normale…

 

Ok, ora basta con i miei sfoghi… Sono le 00:09 e non ho ancora postato… uffffff… TT___TT

 

 

Giada

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Capitolo 12
*** Il Biglietto... ***


Cap.12

Il Biglietto…

 

[Draco POV]

Hermione dopo aver letto quella maledetta lettera non smetteva di piangere sulla mia spalla eppure cercava di leggerla di nuovo, ma io gliela tolsi dalle mani. Non ce la facevo proprio a vederla così, già aveva pianto la sera prima…

-Hermione, basta. O finirai le lacrime.-

-Se prima si sentiva così chissà ora! Povero Ron! Io non voglio soffra…-

-E io non voglio che sia tu a soffrire! Lo capisci o no?-

-Ma…-

-Scommetto che questo è uno degli stupidi giochetti di Potter, perché vuole farti venire i sensi di colpa. Non devi starlo a sentire.-

-Ma la lettera è comunque vera!- Lei intanto si allungava cercando di riprendere la lettera dalle mie mani.

-Vedi? Stai facendo il suo gioco! –

-Tu non puoi capire!-

-Sì, che posso!-

-No, non è vero… Tu non sei mai stato nella stessa situazione…- Poi lei respirò lentamente e si asciugò le ultime lacrime dal viso, poi mi porse la busta e io ci infilai la lettera. –Su. Vediamo gli altri due biglietti.-

-Per cosa? Perché così tu possa stare male di nuovo e piangere ancora?-

-Draco… - Mi chiamò per incitarmi a darle i biglietti, ma io rimasi fermo. –Prometto che non piango, ma devo sapere.- Di malavoglia glieli passai.

-Ricorda che hai promesso. Non farti prendere troppo da certi stupidi giochetti di Potter.-

Lei aprì il piccolo foglietto con il suo nome, che era chiuso in quattro parti e cominciò a leggere, io invece aprii il mio, che in pratica erano una sfilza di insulti ce n’erano di poche parole e altri che riempivano un quarto di foglio... Come? Niente letterine amorose per i miei sensi di colpa? Si sono proprio sprecati… Lessi i nomi, dato che quasi ogni insulto era pure firmato… Pansy? Tiger? Goyle? Anche i serpeverde sapevano? Lo girai, infondo c’era scritto:

16,30 Al tuo dormitorio stupida serpe… Vieni se hai coraggio!

Controllai, senza che Hermione mi vedesse, la grafia della lettera. Uguale.

Certo, dietro un foglio lo sapevi anche fare lo spaccone, eh, Lenticchia? Tanto meglio se ti avrei dovuto incontrare, avremmo messo in chiaro le cose così almeno l’avresti smessa di farla stare male. Stupida donnola.

Non credevo però di poterlo dire a Hermione, o avrebbe voluto venire con me. Lo dovevo fare da solo, per lei, o la situazione con Potter e Weasley sarebbe peggiorata. Avrei cercato di convincerli a smetterla di trattarla così, con questi giochetti, e di tornare suoi amici. Certo, avrei fatto fatica a sopportarli: ma era ciò che l’avrebbe resa felice, quindi avrei cercato di fare del mio meglio.

 

[Hermione POV]

C’erano le firme di molti dei grifondoro, più qualche serpeverde, ed era pieno di insulti: i più leggeri, fra quelli dei grifondoro, si limitavano a darmi della traditrice. Ma in fondo al foglio, uno più lungo degli altri attirò la mia attenzione, sapevo di chi era quella grafia.

 

Hermione ti rendi conto o no di chi hai perso? Magari sei ancora in tempo! Ovviamente dovrai lasciare stare i serpeverde. Ma non credo che ti verrà tanto difficile perchè ovviamente so che in verità odi quel furetto e che è stato solo un momento di debolezza per aver perso Ron.

Ma le cose si possono ancora sistemare. Vieni al nostro dormitorio alle 16.40 e ne parleremo io e te. Vedrai che metteremo apposto le cose.

Harry

Mi portai una mano alla bocca. Devo andare e incontrarlo, ma non posso dirlo a Draco o vorrà venire con me… Non posso permetterglielo...

Andrò da sola e chiarirò tutto. Se poi saranno ancora miei amici, bene; se no mi spiace ma se ne faranno una ragione.

Era la stessa cosa che aveva detto Draco qualche ora fa. Sorrisi, non credo riuscirò mai a rinunciare a lui… Mi girai a guardarlo e notai che stava allungando il collo per vedere cosa c’era scritto nel mio biglietto. Non deve scoprirlo.

-Ehi! Cosa fai?- Portai il biglietto in alto con le mani.

-Voglio sapere che ti hanno scritto quei bastardi!-

-Lo sai, no? “Sono solo stupide tecniche per i sensi di colpa di Potter”.-

-Non ci starai male, vero?-

-Nono. Te l’ho promesso. Ora andiamo che c’è lezione.- poi aggiunsi -A pranzo che faremo?-

-In che senso?-

-Be’ a giudicare dal mio insulto/biglietto anche i serpeverde sanno. Mangeremo in sala o al lago?-

-Stai dicendo che vuoi mangiare là? Con tutti?-

-No è che… Ecco… Volevo solo sapere…- Guardai in basso.

-Tu cosa vorresti fare? Sarebbe un problema per te?-

-E’ solo che se lo sanno già… Che può succedere di peggio? Non fa differenza se mangiamo là o da soli.- Sospirai e continuai.

–Draco… Io mi sento una codarda a mangiare nascosta. Soprattutto ora che tanto tutti sanno.- Poi lo guardai e un po’ ridendo gli dissi –Comunque, scusa, sono io che devo essere ancora scossa per la lettera! E ovvio che per te è più difficile! Scusami! E’ l’effetto dell’ insulto/biglietto! Ahah!-

-Hermione… - Lui indirizzando gli occhi al cielo, sospirò, e disse –Infondo al lago fa troppo freddo in questa stagione… Sarà meglio tornare a mangiare dentro. Guarda, data la mia bontà ti concedo il posto alla destra del principe delle serpi.-

-Oh! Ma che onore!-

-Sai chi è Blaise?-

-Zabini? Il tuo amico? Sì certo, ci stavi sempre.-

-Ah! Lui sa già, più o meno, di noi. Spero solo che non abbiano detto su anche a lui per essere amico “di quello che se la fa con la mezzosangue”…- Doveva essere una delle citazioni dal biglietto/insulto.

Aveva lo sguardo irritato, doveva essere molto amico di Blaise se era l’unico di cui a lui importava. Be’ in effetti loro due stavano sempre insieme, mentre degli altri non è che a Draco ne fosse mai importato granchè.

-Be’ meglio se sa già! Ora però andiamo, così almeno avrò qualche ora per dormire prima delle lezioni! Io ho sonno…-

-Sì, hai ragione andiamo. In questi giorni non abbiamo praticamente dormito.-

 

La mattina dopo sentii la sveglia e aprii il cassetto per guardare l’orologio e vedere l’ora. Ma era già ora di andare? Per piacere nooo… Avrò dormito sei o sette ore in due giorni!

Le lezioni passarono lente, tutti guardavano me e Draco malissimo e poi si giravano a parlarne col vicino di banco. Ormai, non solo i Serpeverde e i Grifondoro, tutta la scuola sapeva. Sia io che Draco eravamo mezzi addormentati e stavamo per svenire sul banco ma rimaneva impossibile non sentirsi trafitti da quegli sguardi. Dopo pranzo dovrò anche incontrare Harry… Avevo paura di quell’incontro.

E poi probabilmente pensa che io voglia rimettermi con Ron, ma ho intenzione di chiarire e nient’altro. Mi spiaceva non poterlo dire a Draco ma era una cosa che dovevo fare da sola. Durante le lezioni Draco e Blaise si passavano dei bigliettini, probabilmente, Draco lo stava aggiornando sulle ultime cose dopo il suo infortunio.

 

A pranzo tutti ci fissavano, non era per niente una bella sensazione. Blaise però è stato carino con me, per tirare su sia me che Draco cercava di farci ridere un po’.

E’ stato strano fare amicizia con un serpeverde. Ma, tenendo conto che ero anche insieme al “principe delle serpi” avrei dovuto smetterla di giudicare prima di conoscere davvero le persone.

Dopo pranzo siamo andati sulla torre di astronomia e abbiamo parlato un po’ del più e del meno. Ora però era tardi dovevo andare a incontrare Harry.

-Dove vai?- Mi dice Draco.

-Eh? Oh… V-vado a studiare! Che altro sennò? Per merito tuo ho trascurato fin troppe materie.-

-Ok, allora… Ci vedremo più tardi-

-Ciao!- Dopo averli salutati vado via.

 

[Draco POV]

-Blaise, sono io l’unico a cui è sembrata un tantino insicura su dove andava?-

-No, concordo… Be’ prima che mi mandassero via dal dormitorio Grifondoro, cioè dove si erano incontrati la loro e la nostra casa, parlavano di convincere Hermione a tornare dalla loro e scoprire qualcosa su di te per mezzo di lei. Anche i Grifondoro a volte hanno le loro idee subdole…-

-Quindi è per questo che la rivogliono?-

-Già… L’avrebbero dovuta incontrare… E avrebbero incontrato anche te, poi però si sono accorti di me e mi hanno mandato via, quindi non so dirti altro.-

-Oh! Già dovevo incontrarli! E’ ora, devo andare! –

E andai. Se solo avessi saputo dov’era andata Hermione l’avrei accompagnata al suo incontro, non mi fido di quei bastardi e quindi il mio sarebbe finito in secondo piano, non l’avrei mandata certo da sola. Ma perché non me ne aveva parlato? Be’nemmeno io l’avevo fatto effettivamente…

Be’ tanto vale che provo ad andare al mio dormitorio, cioè dove mi hanno indicato nel biglietto; magari anche lei è diretta lì...

Anche se avrebbe deciso di tornare loro amica, mi fidavo di lei, ed ero sicuro che non avrebbe parlato di me e della mia vita, io mi ero aperto a lei e sapevo di non aver sbagliato.

Però dovevo ammettere che il pensiero che lei non sarebbe stata più solo mia, mi faceva già star male… Mi dispiaceva non poterle più bastare solo io, ma se era ciò che desiderava andava bene anche per me…

Entrai nel dormitorio serpeverde… Non si sentiva nessun rumore, pensai fosse vuoto. Poi però percorsi il corridoio e andai verso il nostro salottino. Non potei fare a meno di notare un’odiosissima testa rossa.

 

[Hermione POV]

Una volta arrivata nel dormitorio Grifondoro incontrai Harry. Avrei giurato di incontrare o Ron o entrambi, ma a quanto pare non era andata così.

 

 

Angoletto dell’autrice:

Scusatemi tanto il ritardo! In questi giorni ormai credo che ci metterò di più ad aggiornare… ^^””

Scusatemi tutti!!!TT____TT… troppe verifiche…aaaah! Odio la scuola!=___=

Spero almeno che il capitolo vi piaccia!Perfavore recensite e scusatemi ancora per il ritardo!!!!

 

 

Grazie a tutti!!:)

Ciao!

 

 

PS: Lo so, mi scusa per chi l’ha letto all’inizio!!!! Era pieno di errori!! Ma scrivevo velocissima per cercare di postarlo il prima possibile e non ho auto nemmeno il tempo di correggerlo!!!! Mi spiace!!! Mi scuso con tutti!! Forse è rimasto qualche altro errore… spero di no!!

 

Giada

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Capitolo 13
*** L'incontro e i dubbi... ***


Cap. 13

L’incontro e i dubbi:

 

[Draco POV]

 

Accesi la luce e lui si girò nel divanetto, essendo di spalle non mi aveva visto.

-Lenticchia, volevi vedermi?-

-S-sì-

-Balbetti Weasley?-

-N-non è v-ve…- Ma ascoltandosi capisce che avevo ragione e così fece un bel respiro per calmarsi.

-Hai paura? Non sei abituato a stare senza Potter?- Dico buttandomi su una delle poltrone con aria noncurante.

-Non ho paura!-

-Si, guarda, non ho dubbi… Scommetto che stai tremando per l’adrenalina, eh?-

-Basta prendermi in giro!- Oh-oh, lo stavo facendo arrabbiare?

-Su, Weasley, perché non mi dici il motivo per cui mi hai chiesto di venire, non che io non lo sappia, ma avrai pur qualcosa da dirmi a riguardo.-

-Hermione…-

-Fino a lì c’ero, non è che hai qualcosa in più da dirmi?-

-Lei ama me.- Lo so che sarei dovuto andare lì cercando di mettermi d’accordo, ma sentir dire certe cose mi faceva irritare.

-Scommetto che la tua risposta sarà diversa dalla sua, sai?- Da comodamente seduto la mia posizione si irrigidì, mi stavo arrabbiando.

-Lei ama me!- Mi ripetè, quasi urlando.

-Cazzate!-

-No! Io so che è vero! Tu ti sei illuso, sei solo stato fortunato che in quel periodo fosse confusa per causa mia, altrimenti ora per te proverebbe solo odio! E tu lo sai!-

Non sapevo cosa rispondere… Questo perché sapevo che aveva ragione… Sapevo che era così: l’avevo sempre saputo, ma ingenuamente non volevo crederci…

-…Non è vero… - biascicai… Era tutto ciò che ora sapevo dire.

Weasley era rimasto sorpreso che non avessi risposto subito, ma quando lui cominciò a capire che quello era il mio momento di debolezza ne approfittò.

-Bugiardo! Lo sai anche tu che è così! Lei ti odiava! Non crederai davvero che un sentimento forte come l’odio possa venire spazzato via come polvere! Che cosa pensavi? Quanto credi che durerà la sua sottospecie di simpatia per te? Ora lei sta già parlando con Harry, e lui la convincerà a tornare con me! Il suo amore era sempre rimasto, anche quando stava con te, mezza settimana non può competere con più di cinque anni! Soprattutto tenendo conto che ti odiava...-

Ogni sua frase, ogni sua parola, mi facevano star male… Tutto perchè sapevo che non si sbagliava, era questo a farmi più male: diceva il vero.

Lei mi odiava, ma io mi sono ostinato a pensare che tre giorni bastassero per farle cambiare idea; lei era innamorata di Ron, ma ho cercato di pensare che si fosse solo “sbagliata” per più di cinque anni; io l’ho pesa in un momento di confusione e solitudine così ha deciso di darmi una possibilità,…

Ho sempre saputo come stavano le cose, ma ho voluto mettere i dubbi da parte anche se mi si paravano davanti.

Mi coprii il viso con la mano, i miei dubbi mi avevano assalito tutti insieme in un solo grande colpo, per mezzo di Weasley che soddisfatto chiuse finalmente la bocca per poi riaprirla appena io tolsi la mano e lo guardai.

-Ora vedrai che Hermione dopo aver parlato con Harry tornerà da me. Tu, però, sarai davvero solo perché nemmeno i tuoi tirapiedi ti corrono più dietro, e nemmeno la tua stupida famiglia vorrà consolarti… Così oltre ad avere di nuovo la nostra amica avremo anche distrutto il “principe delle serpi”… E Harry ha anche detto che forse se abbiamo come testimone Hermione riusciremo anche a incriminare, sia te che la tua famiglia, per aver lavorato per Voldemort. – Vedendomi così Weasley aveva preso anche troppo coraggio, le sue parole si erano fatte taglienti e probabilmente, anzi chiaramente, erano le stesse cose che gli diceva Harry quando gli parlava del loro infallibile piano..

-Lei mi ama… Lo so… Me l’ha detto…- Sussurrai, ma mi ricordai che non aveva detto “ti amo”: la sua frase era stata piena di “credo” e insicurezza.

Era la prova che non era per Ron che lei era confusa, con Ron era sempre stata chiara riguardo i suoi sentimenti, si vedeva da tanti anni. Se non l’aveva baciato era per paura.

Ero io quello per cui provava confusione, perché mi ero messo in mezzo tra lei e Weasley. Non era amore il suo nei miei confronti… Però lo era il mio, e questo mi faceva solo stare peggio.

-Non fare la vittima innamorata! Sei talmente freddo e falso che non sei nemmeno più in grado di amare qualcuno! – Disse, ma proprio mentre si stava alzando dal divanetto lo alzai del tutto prendendolo per il colletto.

-Senti Lenticchia: Lei non mi ama? Potresti avere ragione. Ma se c’è una cosa che non puoi sapere è quanto la amo io, quindi taci.- E lo lasciai facendolo cadere a terra. Per lo sforzo lei mie ferite bruciarono molto, infatti avevo ancora le fasciature, ma quel dolore fisico non era paragonabile a come mi sentivo ora.

Mi avvicinai alla porta per andarmene, se non mi amava avrei cercato di conquistarla,  ma non potevo permettere che mi odiasse ancora, quindi non potevo nemmeno lasciare che parlasse con Potter.

-No, non te ne andrai!- Disse Ron alle mie spalle alzandosi, dolorante, da terra, ma non mi girai nemmeno e andai avanti.

Poi lo sentii urlare –Tiger, Goyle. Vuole andarsene!- Sentii dei passi pesanti, erano dei miei due scagnozzi, anzi, ex-scagnozzi a quanto sembrava.

Erano grossi ma lenti e stupidi: in una situazione normale forse ce l’avrei fatta, ma ora non potevo batterli, non con quelle ferite. Corsi verso la porta, e cercai di aprirla ma l’avevano chiusa dall’esterno, anche se continuai ad insistere rimase chiusa.

-Cazzo!-

Mi guardai in giro. Non c’erano altre porte, eccetto quella dei dormitori, ma sarei andato solo incontro a Tiger e Goyle; che a quel punto erano entrati nel salottino.

Ron era ancora leggermente dolorante, tutto deboluccio e pelle ossa com'era non è che ne fossi stato sorpreso, e cercava ancora di alzarsi da terra e quando anche lui li vide entrare mi indicò e disse solo –Voleva andarsene.- sembrava una specie di comando perché a quel punto mi vennero in contro.

Io cercai di muovere il braccio per tirargli almeno un pugno e guadagnare tempo, ma appena mi mossi la pelle del mio braccio si tirò e le mie ferite bruciarono, poco dopo mi arrivò un pugno sullo stomaco che mi fece piegare in due e un altro colpo alla nuca che mi fece cadere a terra, poi mi sentii trasportare, ma non si fermarono dopo molto. Dove mi portavano?

 

Angoletto dell’autrice:

Voglio assolutamente scusarmi di due cose…

 

1)Gli errori dello scorso capitolo… e per fortuna che mi hanno avvertita! Perché altrimenti me ne sarei accorta ancora più tardi e avrai lasciata la mia FF così per un sacco di tempo… Comunque non fatevi problemi a dirmi dei miei errori, non solo morfologici, ma anche sulla storia in generale… Perché io so di non essere molto brava! Anzi… Direi che faccio abbastanza schifo in fatto di Fan Fiction V.V

2)Il ritardo con gli aggiornamenti… Ogni volta il ritardo aumenta!T.T… Però tenete conto che stavolta c’erano anche le vacanze natalizie di mezzo (il che comporta che ci fosse anche la mia nuova xbox 360 assieme al gioco di “Mass Effect II”*w* ) che hanno reso difficile mettermi a scrivere… e poi finalmente è arrivato il mio periodo di letargo!!! :

Posso dormire fino a mezzogiorno e andare a letto alle 2 !!!!  *__*… Quindi la mia giornata, ora, si divide in mattino(o quel che ne rimane dopo che ho dormito…)fino alle quattro a giocare all’xbox; poi tra pomeriggio e notte gioco a “Dragon Age” su PC.. *w*… E’ il mio videogioco preferito… ma sto divagando… In pratica è dura trovare dei buchi nelle mie impegnatissime e importantissime giornate per aprire word  XD

 

Comunque ho voluto aggiornare anche perché dal 31 al 2 non ci sarò proprio… Sono a Milano con una mia amica! J.. Quindi aggiorno ora o i sensi di colpa mi perseguiteranno… u.u Già adesso mentre giocavo a Mass Effect, continuavo a pensare alla FF xD

 

 

Ciao e scusatemi ancora!!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Se ci sono errori ditemi!:)

 

Ciao! Recensitese volete, e grazie di aver letto! ^___^

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Capitolo 14
*** Passato e Futuro... [Cap. Cambiato] ***


ATTENZIONE:

Di questo capitolo ne ho riscritto metà, e ora l’ho ripostato Veramente, non mi era piaciuto, o meglio all’inizio ho pensato di averlo scritto bene e in un buon modo. Ma ho fatto fare a Harry qualcosa che non avrebbe mai fatto Anche se fosse stato spinto dai serpeverde,,, quindi ho cambiato le cose! Scusatemi tanto i cambiamenti Ma era un capitolo che finiva davvero nell’idiozia (perfino più degli altri xD) =____=”

 

 

Cap.14

Passato e futuro.:

 

 

 

[Hermione POV]

Harry era lì, che mi aspettava, sorrise vedendomi e devo dire che questo mi tranquillizzò.

-Ciao…- Gli dissi, avrei voluto dire di più ma avevamo tempo per parlare, intanto mi sedetti vicino a lui sul divanetto rosso, davanti a un tavolino in vetro con le gambe in legno. Mi guardai in giro –Dov’è Ron?-

-Ron? Più tardi lo vedrai, doveva fare una cosa… Prima ho pensato di parlarti un po’.-

-Aveva da fare? Dai, Harry, lo conosco. Aveva paura di parlarmi, vero?-

-Diciamo pure così.. Ahah-

-Cosa volevi dirmi?-

-Sono sicuro che lo saprai già…-

-Sì, ma fidati non credo che tu sappia cosa ne penso… Sono cambiate molte cose. Credo proprio che finirò per sorprenderti!-

-L’avevo capito, in particolare quando ti ho vista con Malfoy, sì. – Mi passò un bicchiere vicino a lui, di cui non mi ero nemmeno accorta, già pieno; all’inizio pensai fosse acqua, ma quando ne sentii meglio l’odore dolce mi ricordai che era una delle bevande che Ron mi aveva fatto assaggiare quando sono stata da lui due estati fa, poi lo fece slittare sul tavolo e me lo posò davanti. La situazione era troppo complicata per rilassarmi così, sapevo che quello sarebbe stato il mio segno di “Dai! Torniamo ai vecchi tempi”, quindi non lo bevvi.

Quando si accorse che non l’avevo bevuto corrugò la fronte leggermente guardandolo poi si girò di nuovo verso di me e sorrise. Perché Harry mi sembrava così strano? Doveva essere la mia immaginazione, forse era solo strano non avergli parlato più per così tanto. O almeno per i nostri standard meno di una settimana era davvero un’eternità. Poi parlò e io mi distrassì da quella sensazione che avevo sentito.

-Tu sai che Draco… Tu sai come è fatto, no?-

-Dove vuoi arrivare, Harry?- Ma, invece, lo sapevo benissimo…

-Te lo ricordi… Lui ti ha dato della “lurida Mezzosangue”,  si è sempre messo contro di noi, ci ha fatto di tutto,… Entrambi sappiamo com’è fatto veramente.-

-Harry è qui che ti sbagli, ed è dove mi sbagliavo anchio… Però Harry, tu non c’eri, tu non puoi sapere, fidati non sai com’è davvero…-

-Hermione, guarda che sei tu quella che non lo sa!- Si stava arrabbiando, sentivo che quasi mi urlava –Che ti ha detto per illuderti fino a questo punto? Hermione, ricordi? Ricordi tutto ciò che ti ha detto? Come ti trattava?-

-Sì, ma il punto è ciò che è con me ora!-

-Hermione sei intelligente, come fai a non essertene accorta subito! Ti ha ingannata!-

-No, è una bugia!-

-Hermione, devi solo pensarci. Sarebbe capace di fare qualsiasi cosa per sabotarci, per dividerci. –

-No!- Non volevo più ascoltarlo, avevo quasi l’impulso di tapparmi le orecchie, qualsiasi cosa pur di non sentirlo più.

-Hermione! Non dirmi che non ci hai mai pensato!-

-Ma…-

-Non ti è parso strano che di colpo lui s’interessasse alla “Lurida Mezzosangue”?-

-Lui… mi ha chiamata così per colpa… colpa del padre…- Tutte le mie sicurezze sembravano solo inutili giustificazioni.

-Sì, certo… E poi che altre menzogne ti ha detto?-

-Harry perché fai così con me? Non ti ho mai visto così…- Lui scatta in piedi per la rabbia.

-Perché tu te ne sei andata! Hai preferito un mangia morte a noi! Noi: i tuoi amici, hai perfino rifiutato Ron! Non siamo noi quelli strani, sei tu.- Mi guardava deciso e arrabbiato. Era convinto di ciò che diceva. Poi si sedette di nuovo –Hermione, scusa. Non è che così che volevo parlarti. Su bevi un po’! Quella bevanda rilasserà tutti e due.-

Lo guardai strano. Prima mi urla contro e poi mi offre da bere?

-Sto bene così.- Risposi distaccata, e anche stranita. Cos’aveva da insistere tanto con questa stupida bevanda, adesso? Forse sperava che mi ricordasse i momenti con Ron…

Sembrò seccato dal mio rifiuto, ma ricominciò a parlarmi. –Hermione, puoi tornare indietro. Lo puoi ancora fare! Ron sarebbe felice di perdonarti… Lui, no entrambi, ti riaccoglieremmo a braccia aperte. Lo sai.-

Non sapevo bene cosa rispondere –Ma…- Guardai in basso.

-Cosa? Che problema potrebbe mai esserci in tutto questo?- Io alzai lo sguardo, e lui mi guardò negli occhi e mi disse –Scherzi, vero? Non può essere Draco il problema.-

-Harry tu non sai…-

-Cosa non saprei?-

-Com’è stato con me…-

-Io so che ti diceva che eri una “lurida mezzosangue”, ti prendeva in giro, ti odiava,…-

-Ma lui mi am-…- Biascicai. Ma smisi di parlare perché erano le parole più stupide a cui potevo credere in quel momento. Ed erano probabilmente false, lui non mi ha mai detto “ti amo”, mi ha solo baciata. Ma cosa poteva essere un bacio per uno come lui?

-Vedi che anche tu sai com’è davvero?- Alla frase Harry aggiunse un sospiro, doveva essere un sospiro malinconico, ma lo conoscevo abbastanza bene per scavare nel suo comportamento e sentire che eccheggiava come un “finalmente è fatta”; avrei voluto indagarci più a fondo ma era Draco a occupare i miei pensieri.

Appoggiai i gomiti sulle gambe e mi misi le mani a coprirmi gli occhi.

Sono un’illusa. Come ho potuto pensare che un bacio per lui potesse significare amore? Lui è un Malfoy. Un Serpeverde. Ci ha sempre ostacolati. Non c’è motivo per non pensare che tutto questo fosse calcolato… Il lago, il quaderno, il bacio,… Tutte quelle frasi erano premeditati. Probabilmente, anzi senza dubbio, le sue confidenze erano anche false e montate per impietosirmi e incitarmi a parlare di tutto ciò che sapevo sui piani di Harry.

A me però sembrava così vero. Probabilmente ero accecata dalla solitudine e non sono riuscita ad accorgermene. Cominciai a singhiozzare, cercavo di essere silenziosa; poi però scoppiai: gli occhi bruciarono e anche se li tenevo serrati, perché non volevo versare nemmeno una lacrima per lui, le lacrime scesero e mi bagnarono tutte le mani e il viso.

Poi mi girai e mi misi a piangere sulla spalla di Harry che mi accarezzava i capelli e mi diceva… -Non piangere, non piangere per lui- Sussurrando. Ma ci misi un po’ a calmarmi, quando lo feci però tremavo ancora e avevo ancora, a tratti, dei singhiozzi.

Magari bere un po’ di quella bevanda mi tranquillizzerà. Avvicinai la mano al bicchiere, e poi il bicchiere alla bocca, il vetro mi stava per sfiorare le labbra, Harry sembrava impaziente che bevessi. Ma poi parlò e io mi fermai per ascoltarlo.

 

-Parlerò con Ron, sono sicuro che ora che hai chiuso con Malfoy ti vorrà di nuovo con lui. – Non guardò me mentre lo disse, guardò il bicchiere. Fissava il liquido trasparente, vicino alle mie labbra, che ancora ondeggiava. Non distolse, lo sguardo ma corrugò la fronte… Preoccupato, nervoso.

-Hermione, non bere.- Mi fermò per il polso.

-Cosa c’è? Prima eri lì che insistevi…-

-Hermione… mi dispiace, ma i serpeverde non si fidavano, volevano che tu dicessi tutta la verità su Malfoy. Io gli ho detto che ti avrei fatto parlare anche senza questi metodi ma… Non mi hanno ascoltato.-

-Cosa ci hanno messo?-

-Veritaserum…-

-Ma tu all’inizio volevi che lo bevessi!-

-Lo so… Ma non pensavo che stessi davvero così male per Malfoy! Io di te mi fido, Hermione! E se tu credi che Malfoy meriti una possibilità, forse hai ragione...-

Ero arrabbiata, ma sentire quelle parole, mi rendeva talmente felice: erano le parole che quando sono entrata speravo di sentirmi dire da lui…

Poi Harry continuò –Hermione mi dispiace di essermi fatto convincere. Ma il veritaserum è il massimo che sono riuscito a ottenere per te… I serpeverde volevano convincerti a parlare in modo ben peggiore. Io e Ron ci abbiamo messo una notte intera per convincerli a limitarsi al veritaserum... – Respirò e mi guardò negli occhi, sincero.

-E con Draco? Cosa gli faranno?-

-In caso che tu non sapessi nulla hanno voluto prendere anche Draco… Ron li ha convinti a farlo parlare con lui prima e poi avrebbe dovuto chiamare Tiger e Goyle appena ce ne sarebbe stato bisogno. Ma probabilmente ormai staranno già venendo a controllare che con te sia andato tutto come previsto. –

-Ok, Harry, capisco. Ma ora voglio risposte. A cosa vi servivano le informazioni che sapevo?-

-Se lui ti aveva raccontato qualcosa su Voldemort avremmo potuto incriminarlo. Se non l’aveva fatto, avremmo usato direttamente lui, sarebbe stato più difficile farlo parlare, ma era fattibile. I serpeverde ci assicurarono di riuscire a farlo cedere.-

-Chi comandava in questo piano?-

-All’inizio non l’abbiamo capito. Ma dopo un po’ è stato chiaro che era Pansy che si occupava di tutto. Mentre, da parte dei Grifondoro, ci occupavamo io e Ron di tutto, e cercavamo di mediare con gli accordi. Pansy ci ha detto che avevamo lo stesso obbiettivo, loro prendere un traditore, noi prendere un nemico. Sono stati loro a chiederci, per primi, di formare questa momentanea “alleanza”.-

Io annuii. –E ora Draco dov’è?-

-Dovrebbe essere nel suo dormitorio, probabilmente Ron ha già finito di parlaci. I serpeverde non hanno parlato molto di cosa volevano farne, ma lasciavano intendere che sarebbero stati Tiger e Goyle a occuparsene più tardi; e non penso volessero solo parlarci.-

Annuii di nuovo. –Cosa facciamo ora?-

Lui guardò l’orologio. -Tiger e Goyle, staranno per arrivare. Se non vedono che ho usato il veritaserum… -

-Si occuperanno di me come hanno fatto con Draco…-

-Già.-

-Bene, allora mi farò prendere.-

-Scherzi, forse?-

-No, affatto. Magari mi porteranno da lui.-

-No, Hermione. Non ti permetterò di farlo. E poi chi ti dice che ti porteranno nello stesso posto di Draco?- Effettivamente aveva ragione, magari nemmeno mi portavano lì! Avevo una sola possibilità e non potevo sprecarla.

-Hai ragione. Harry prendi il mantello dell’invisibilità.-

-Cosa vuoi fare?-

-Li chiudiamo qui dentro.-

-Sei impazzita?-

-E’ semplice e sicuro: ci mettiamo fuori dalla porta con il mantello dell’invisibilità, mettiamo qualche dolcetto per farli entrare sul tavolo, mentre mangiano gli togliamo le bacchette e poi li chiudiamo dentro. Fine del piano.-

-Ok, va bene… Ron tiene della cioccolata, se prendiamo anche quella di Neville basterà… Credo…- Harry attraversa la stanza e va nelle camere da le letto, quando torna teneva tra le braccia tanta di quella cioccolata da non riuscire nemmeno a tenerla tutta. Assieme teneva anche il mantello dell’invisibilità.

Mi guardò e disse –Dopo che lo hai rifiutato, Ron sembra avere aggiunto della cioccolata al nascondiglio sotto il materasso…- Harry rise, e mi contagiò… Mi era mancata tanto la sua risata.

Appoggiò il cioccolato sul tavolo, poi entrambi sentimmo dei passi pesanti. Uscimmo dalla stanza avvolti dal mantello dell’invisibilità e ci si sistemammo in corridoio.

Li vidi arrivare, ma loro non videro noi e ci  superarono.

Poi Goyle parlò con aria, davvero, idiota. –Guarda! Hai visto? Quanta cioccolata…-

-Dev’essere di Weasley… Agli incontri continuava a mangiarne!-

-Non ce ne ha voluta dare nemmeno un po’! Prendiamocela adesso!- Quant’erano stupidi… E poi avevano quella fastidiosa aria tonta.

-E la Granger?- Guardarono il cioccolato con occhi tristi. –Pansy si arrabbierà con noi se non ce ne occupiamo…- I due si guardarono, con aria sconsolata. Poi però Tiger aggiunse un “Ma…”

-Ma se noi ne prendiamo solo due barrete… Diciamo tre barrette…- Lui continuava a fissare la cioccolata e intanto cominciava a prendere posto sul dinvanetto lentamente…

-Ma con quattro avremmo più energia!- Disse l’altro che cominciava a sedersi.

-Hai ragione Goyle. Quattro. Poi basta.- Tiger aggiunse dell’altro ma le parole vennero soffocate dalla cioccolata… E sicuramente non si limitarono a quattro barrette…

Io e Harry estraemmo la mano con la bacchetta dal mantello poi abbiamo, lentamente, cominciato a sfilare le bacchette che sporgevano dai loro pantaloni. Loro non si accorserò di nulla. Chiusi la porta di colpo e la nostra stanza si separò dalla loro con un forte tonfo. Poi la sigillai il più in fretta che potevo.

 

Ero così felice che Harry avesse accettato Draco, l’aveva fatto per me. Le vecchie amicizie, quelle vere, sane, durature, non si spezzano così facilmente. Harry era il mio passato, e Draco il mio futuro. Ormai non credevo avrebbero potuto coesistere ma, forse, mi sbagliavo. Infondo Passato e Futuro sono due facce della stessa medaglia… Puoi provare a dimenticare, a metterne da parte uno dei due, ma non si possono dividere… Sono sempre la stessa cosa… Anche se possono essere sempre in conflitto.

 

 

 

Ora però dovevo raggiungere Draco… Non ci riuscivo ancora a credere… Grifondoro e Serpeverde avevano davvero organizzato tutto questo contro Draco...

Ma il mio Draco non l’avrebbero toccato, non l’avrei permesso.

Io so che mi ama, gliel’ho letto negli occhi.

 

 

 

 

 

 Angoletto dell’autrice:

Nella mia prima versione harry aveva cercato di farglielo bere e Hermione l’ha capito, così non lo aveva bevuto… Ora l’ho cambiato, Harry non farebbe mai così… scusatemi…

 

 

Ma Tornando a noi:

E con Harry è finita così…J Ma c’è ancora la parte di Draco e ron da finire U____U

 

Vi è piaciuto? spero di sì… xD

 

Be’ il capodanno l’ho passato a milano con la mia migliore amica *-*.. mi sono divertita un sacco! Anche se quando sono tornata ero distrutta… xD

L’ha ho mangiato molto di più che a natale a casa mia! O___O… be’ in effetti al nostro natale non mangio quasi niente… Poi a Milano (Dio! Quant’è bella milano!) abbiamo visto i fuochi e in macchina mentre ascoltavamo RTl … Sapete che fanno sempre le chiamate in radio? Ce ne era una con uno che fa(dopo qualche complimento alla radio e gli auguri)”siete bravissimi! W radio DeeJay!” ahahahah!!xD

 

Che dire? Spero tanto che recensiate… J

Be’ dai vi saluto spero che anche voi abbiate fatto delle belle vacanze… E buon anno a tutti gente!!!!!!!!:D

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Capitolo 15
*** La botola... ***


ATTENZIONE:

Se quando avete letto il capitolo 14 si chiamava “L’incontro e le incertezze [P.2]”, dovete sapere che ne ho cambiato, radicalmente, circa la metà… Quindi, dato che cambiano tante cose, vorrei che lo rileggeste, se potete. Grazie!

 

Cap.15

La botola:

 

[Draco POV]

Sono un po’ stordito dai colpi ricevuti… Il colpo alla nuca mi lascerà un bel livido. Sentivo di essere in un posto umido… Era buio, talmente buio che aprire e chiudere gli occhi non faceva praticamente alcuna differenza. Avrei usato la bacchetta per fare luce, ma la dovevo aver lasciata alla torre di astronomia quando avevamo parlato a Blaise. Devo smetterla di lasciarla in giro.

Ero seduto con le gambe distese, mi avevano praticamente buttato dentro a questa stanza, e io non avevo ancora capito dove mi avevano portato. Mentre mi avevano preso il colpo mi aveva lasciato stordito ma riuscivo ancora a capire più o meno ciò che succedeva, e non avevano dovuto camminare troppo.

Tiger e Goyle, dicevano che era già quasi ora di andare a prendere Hermione, o almeno così mi è parso di capire. Cosa vogliono farle? Vorrei andarmene, sapere dove e come sta…

Cercai di rimettere insieme i pezzi. Il libro, il lago, Hermione, con il suo nome mi lascio scivolare un sospiro,… il nostro bacio,… Ripensare a quei ricordi mi faceva sorridere… Anche se ero rinchiuso chissà dove, lei era il mio primo pensiero. Dio! Quanto la amavo! Mi ricordai della discussione con Weasley… Perché lei no? Perché non mi amava? Io avrei fatto tutto per lei, ero pronto a rinunciare alla mia famiglia, agli amici, a tutto… Ero pronto a dire addio alla mia vecchia vita, senza alcun rimorso, pensiero; volevo solo poter ricominciare con lei, senza più voltarmi verso il passato, pensavo fosse possibile… Mi sbagliavo. Se lei non mi amava… Nulla di ciò che volevo era più possibile…

Lo so che so essere cattivo e antipatico, non sono mai stato una persona di buon animo… Ma se a lei non piacevo sarei stato disposto a cambiare! Avrei cambiato tutto di me se era ciò che lei voleva! Tutto ciò che desideravo era starle vicino! Avrei lasciato tutto solo per averla accanto… Volevo solo sentire ancora il suo respiro, vedere il suo sorriso, avvolgermi nel suo profumo,… Quando mi stava vicino era capace di farmi venire i brividi, di farmi fare cose che non pensavo avrei fatto per nessuna,… Io so di essere cattivo, ma quando stavo con lei mi piaceva pensare di non esserlo poi così tanto,… Mi faceva credere che anche per una persona senza speranze come me potesse esserci una via per tornare indietro, e anche se non c’era, vicino a lei, sentivo di pormela costruire.

Lei era capace di farmi emozionare,anche quando erano anni che non sentivo più niente… Ed io ero convinto di non riuscire più a sentire niente, solo quando la vedevo mi arrivava quella piccola scossa che negli anni non si era mai affievolita, al contrario di tutte le altre mie emozioni… Lentamente, come un sole che tramonta… Se ne va lento ma non puoi fermarlo… O almeno era così che andavano le cose…Ma questo era Prima… Prima che sentissi quel profumo accanto, il suo respiro, la sua voce,… Prima che lei mi parlasse… Mi parlasse davvero… Standole vicino mi sembrava di essere importante… Mi sentivo parte di qualcosa… Sentivo di aspettare solo il pranzo per poterla andare a cercare al lago. Mi piaceva, avrei voluto solo che non finisse… Non finisse mai. Volevo poterla vedere ogni giorno così volevo solo poterla vedere guardarmi con quegli occhi -quei meravigliosi occhi- così belli e senza giudizio, vedere che mi aspettava… Che aspettava me, per parlarmi, per vedermi.

Hermione, il mio più grande desiderio da anni, mi era finalmente stato concesso, ma appena avevo cominciato a non poterne fare più a meno mi è stato strappato dalle mani. E io soffrivo.

Ma credo fosse giusto, le persone come me non hanno mai ciò che vogliono, semplicemente non lo meritano. Credo che sia la mia punizione… Il prezzo da pagare… Per quello che sono, per ciò che ho fatto…

Quando avevo rinunciato a lei la prima volta ci sono stato male, ma ora credo che alla fine era stata la scelta che mi avrebbe fatto soffrire di meno. Ma la seconda volta non ho rinunciato a lei, non ho dato retta alla testa, quando avrei invece dovuto farlo. Quei tre giorni sono quelli per cui probabilmente soffrirò di più per il resto della vita… Ma sono stati i più belli…

Forse avrei rinunciarle di nuovo… Forse avrei dovuto ascoltare la testa… Ma, sicuramente, avrei vissuto in eterno nel rimorso…

Io però vorrei tanto che non finisca… Voglio vedere ancora quegli occhi… I tuoi dolci occhi, gli unici che hanno saputo non giudicarmi anche se ho posto loro il mio passato davanti… Perché non posso tenerli con me per sempre? Io li voglio vicino. Li voglio ogni giorno, per tutta la vita. Se non mi sono accanto sento che mi mancano. Ho bisogno di loro vicino. Ho bisogno di te vicino… Ma tu non ci sei. Non ci sei più accanto a me, ma se non mi ami, non sono nemmeno più sicuro che tornerai al mo fianco.

Hermione, davvero tu non mi ami?

Gli occhi pizzicavano. Mi accorsi solo ora di stare piangendo… Non so da quanto.

 

 

Percorsi tutti i ricordi che avevo di Hermione, e mi fece solo scendere più lacrime e stare più male perché pensavo solo a quanto non avrei mai potuto avere. Mi lasciai scivolare di lato seguendo il muro, non avevo nemmeno più la forza per rimanere fermo, pensai di cadere, ma sbattei contro qualcosa. Non era il muro. Lo toccai. Era di legno, era scheggiato, e l’umidità che c’era in quella stanza l’aveva ulteriormente rovinato.

Feci uno sforzo e mi alzai per cercare di capire meglio dov’ero. In verità se pensavo che Hermione non mi amava non avevo neanche più il desiderio di uscire, credo che anche se sarei rimasto lì a marcire e non me ne sarebbe importato. Ma la amavo, e se Tiger e Goyle le avessero fatto qualcosa non sarei mai riuscito a perdonarmelo. Forse io non sarei mai riuscito ad averla e farmi amare da lei, forse si sarebbe messa con Weasley. Ma almeno così uno di noi due sarebbe stato felice, e preferivo fosse lei.

 

Mi appoggiai al muro e cominciai a tastarlo per capire quanto grande era la stanza seguendone il perimetro. Quando tornai a toccare quella cosa di legno, constatai che era una specie di armadietto e che non c’era altro nella stanza, e non ci sarebbe mai riuscito a stare altro perché era davvero piccola. Saranno stati un metro e mezzo per due, probabilmente anche meno, e l’armadietto la faceva sembrare ancora più piccola.

Tiger e Goyle non dovevano avermi portato lontano quindi eravamo ancora in territorio serpeverde, o nelle sue vicinanze.

Cercai la maniglia e aprii l’armadietto, dentro c’era una specie di tubo fine e rigido… No, non un tubo… Lo toccai fin alla punta e aveva un gancio. Assomigliava a uno di quelli per prendere gli abiti più in alto negli armadi. Ma era una forma più ad amo.

Poi di colpo mi venne in mente una cosa e capii dov’ero. Io e Blaise, per spaventare i bambini del primo anno li chiudevamo qui e gli lasciavamo il bastone. Ma essendo del primo avevano solo undici anni, e non arrivavano alla botola sul soffitto. Io e Blaise intanto li spiavamo e guardavamo i loro inutili tentativi di scalare il muro umido e scivoloso. La  luce ma si accendeva dall’esterno, quindi per trovare la botola sul soffitto sono dovuto andare con il bastone a tentoni finchè non trovavo il piccolo aggancio.

Quando lo tirai, anche se ci volle più di un tentativo perché era vecchio e arrugginito, aprii la botola di legno. Ma la scaletta non scese, si era inceppata. Provai e riprovai, ma niente. E più tempo aspettavo più probabilità c’erano che Tiger e Goyle fossero arrivati da Hermione. Così mi attaccai saldamente al bastone e tirai in alto cercando di aggrappar mici senza scivolare, le ferite bruciavano per il grande sforzo, ma alla fine, con un ultima spinta più grande, riuscii ad aggrapparmi al bordo del soffitto e mi issai per entrare nella stanzetta. Il pezzo che faceva da coperchio alla botola intanto cadde a terra staccandosi, un momento di più aggrappato e sarei caduto e non sarei più riuscito ad andarmene.

Dovetti gattonare perché il soffitto era davvero molto basso, continuavo a sbattere contro un sacco di cose, sembrava una specie di deposito. Poi, finalmente, ho sentito accarezzarmi un nastro, lo tirai per curiosità e si accesero un sacco di candele che illuminavano la strada. Notai che era pieno di scatoloni oltre che cose sparse in giro. Notai anche una scopa, vecchia, era dello stesso modello di quella di mio padre, la prima che ha avuto ma era la più veloce di quegli anni. Mi ci avvicinai e notai anche sulla scopa c’era proprio scritto, anzi inciso sul legno, Lucius Malfoy. Guardai nello scatolone e cercai con foga. Era tutta roba di mio padre. Mi guardai in giro e non solo quella nello scatolone ma dappertutto. Erano tutte cose di mio padre. Pozioni, gli esiti delle verifiche, vestiti, sciarpe, cose del Quidditch, foto, libri, anche la sua divisa,… Fra tutte le cose quella che attirò di più la mia attenzione era una specie di libretto, mi attirò perché la copertina nera non era troppo vecchia come il resto dei libri, ma soprattutto fu il fatto che aveva un lucchetto. Lo tenni in una mano e continuai a trascinarmi con le altre.

Ricominciai a gattonare con il libro.

Crick.

Gattonai ancora.

Criick

Gattonai ancora, dal pavimento cominciavo a sentire scricchiolii sempre più preoccupanti.

Criiick

 Abbozzai un segno della croce(Quando rischio di farmi male mi sento sempre stranamente più vicino alla religione...), poi continuai a camminare.

Criiiiiick

-Qualunque dio sia disponibile al momento… Ti imploro… fammi arrivare in fretta alla fine di questo sottospecie di tunnel della morte. Ah! E possibilmente senza che io mi faccia del male. In cambio giuro che diventerò tuo discepolo e spargerò il tuo culto ovunque! Se nel tuo culto fossero aggiunti dei balli tribali sexy con ragazze mezze svestite te ne sarei ancora più grato… Grazie!-

Finito con il mio momento di preghiera e le fantasie su Hermione vestita da danzatrice del ventre che mi offriva dell’uva, ripresi a gattonare.

Criiiiiiiiiiiick

Cazzo! Lo sapevo che le preghiere non funzionano mai! Dopo tanti altri simpatici “crick”… Arrivai all’uscita che era un’altra botola. Mi ci fermai davanti.

-Ahaan! Ingenuotta di una divinità! Ci sei cascata!-

 

Allungai la mano per aprire la botola… Criiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiick… Crack…

-Oh no…- Mi allungai di più. Dovevo fare in fretta.

Crack, crack,…

 

Sentivo che una trave dopo l’altra cedeva, poi cedette tutto. Io per fortuna precipitai, tra pezzi di legno e schegge, sul divanetto del salottino con il libro di mio padre sotto la schiena.

 

 

Angoletto dell’autrice:

PERFAVORE potreste leggere?

VORREI IL VOSTRO PARERE SU UNA COSA DELLA FF:

 

Ciao! Allora... Vi devo dire una cosa... Non so più bene cosa fare,,, O meglio: ho due idee,,,

la prima chiuderebbe abbastanza in fretta la storia(credo che avrei circa un altro massimo due capitoli) oppure usare il quaderno di Lucius per andare avanti

Però… (sì, c’è un però… xD)usando il quaderno di Lucius potrei fare che questa FF sia più lunga (non credo di tanto però), e fare la parte che ho in mente per poi lasciare una piccola parte in cui accenno al futuro di Draco ed Hermione dopo quello che è successo…

 

Riguardo alla prima opzione devo dire che però se la finissi… potrei anche fare delle altre FF (Magari non proprio subito dopo che ho completato questa)  Perché mentre pensando al quaderno di Lucius mi sono venute in mente possibili idee per nuove FF…

 

Però io ormai il quaderno l’ho fatto saltar fuori xD… E in pratica devo decidere quanto girarci intorno… Io sarei un po’ più per la prima opzione, dato che ho voglia di cominciare nuove FF… Ma sono davvero incerta!

Forse non dovrei nemmeno chiedervelo, ma siete voi i lettori, io non ho mai creduto di essere molto brava, so di aver bisogno di consigli e tempo per scrivere cose decenti,… E dato che siete “neutri” potete darmi dei pareri, e magari dei consigli, che mi aiutino. Quindi vi chiedo di dirmi cosa, secondo voi, dovrei fare… Grazie! Che mi rispondiate oppure che abbiate solo letto la mia FF… A me fa sempre, davvero, tanto, tanto, piacere!(Comunque anche se non avete recensito i capitoli prima vorrei comunque saperlo il vostro parere, sopratutto su questa cosa! Quindi ditemi cosa ne pensate anche se questa sarebbe la prima volta che recensite il capitolo, sempre se avete voglia di rispondere, ovvio!^^)  ^___^

 

 

Ciao!

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Capitolo 16
*** Ricominciare... ***


Cap.16

Ricominciare…:

 

[Draco POV]

Mi sfilai il quaderno di mio padre da sotto la schiena. Ero finito nel salottino, di nuovo, ma immagino che la porta sia ancora chiusa… Che faccio?

Sentii di passi di qualcuno che correva, pensai fossero ancora Tiger e Goyle. Ma non erano loro, erano più leggeri e di una sola persona.

-T-Tu!... Dovresti essere chiuso dentro!-

Era Weasley con gli occhi arrossati che, tra i balbettii spaventati e i singhiozzi, era uscito dalle stanze da letto(avrebbe potuto almeno avere la decenza di tornare al suo dormitorio, invece che imbrattare i nostri cuscini di lacrime). Continuava ad agitare la bacchetta spaventato.

Vide le schegge, i pezzi di legno e alcune robe di mio padre, in giro per la stanza, tonto com’è non gli venne subito in mente che, data la posizione, erano caduti dal soffitto, e continuò a guardare da tutte le parti, probabilmente in cerca di un falegname assassino con una motosega in mano; poi, finalmente, guardò in su e si accorse che effettivamente mancava un pezzo di soffitto.

-C-come…- Balbettò.

Io non gli badai e mi alzai dal divanetto, pulendomi da tutte quelle schegge sul vestito, felice di non dover più gattonare. –Dammi la chiave Weasley.-

-No!- Voleva fare il duro?

-Ripeto. Dammi la chiave. Ho fretta.-

-Fretta per cosa? Per andare da Hermione? Lei ora sta già parlando con Harry, anzi probabilmente avranno già finito… Cosa vuoi ancora da lei?-

-Sono affari miei e di Hermione.-

-No, io voglio bene a Hermione, e non le permetterò di stare con te! Tu non la ami, io, invece, sì!-

-Ma cosa vuoi saperne, tu, di chi amo o non amo, Weasley?-

-Tu non potresti mai amare nessuno e, per questo, nessuno ti amerà mai!- Era la stessa cosa che pensavo io… Ma, questo, prima di incontrare Hermione.

Non posso sapere se lei mi ama. Ma l’unica cosa di cui sono sicuro, e che io amo lei.

Non risposi subito, poi però mi ripresi e parlai. –Sbagli, Weasley.-

-Perché non me lo dimostri? Dimostrami che la ami…- Stavo per ribattere, ma poi ho deciso di sentire cos’aveva da dire. Poi sentii uno strano rumore, assomigliava allo scricchiolio di un vecchio cancello, ma non me ne curai. Pensai fosse la mia immaginazione.

Lui ricominciò a parlare e si avvicinò alla finestra, io lo seguii, non troppo però io ero disarmato e lui con una bacchetta in mano così ho preferito una distanza di sicurezza; rimasi, quindi, nella traiettoria della porta che dava sul corridoio, quello per entrare nel dormitorio.

Prese una bottiglietta e un bicchierino che riempì del contenuto della bottiglia.

-Cos’è?- Gli chiesi io, scettico.

-Veritaserum. Dimostrami che la ami davvero come dici, poi sarà Hermione a decidere.-

Fissai il liquido nel bicchierino…

 

 

 

[Hermione POV]

 

-I Serpeverde ci hanno detto che c’è un passaggio più veloce per entrare nel loro dormitorio, me l’hanno spiegato  in caso qualcosa andasse storto.-

-E qual è?-

-Ti ci porto io, non preoccuparti.-

Camminammo un altro poco, scendendo per i piani, a un certo punto Harry mi fermò e mi fece entrare con lui in un angusto corridoio, senza luci, stavo per farlo io ma lui sussurrò “Lumus” e illuminò il corridoio. Alla fine del lungo corridoio, trovammo un unico quadro.

Rappresentava una donna, bionda, con capelli lunghi e fluenti, era pallida e distesa a terra con le lacrime agli occhi. Il suo vestito era bianco. Una vipera di un verde luccicante con gli occhi rossi le mordeva il polso.

All’inizio mi sembrò un quadro babbano. Un lugubre quadro babbano. Era un po’ che non vedevo quadri “normali”. Poi lo guardai meglio, avvicinandomi alla tela, e mi accorsi che le lacrime della donna continuavano a scendere, poi la vipera si staccò dal polso e da infondo al quadro, si avvicinò per poi sibilarmi contro. Mi spaventai e feci un passo indietro. Harry intanto esaminava la cornice dorata.

-Trovato qualcosa?- Gli chiesi.

-Hmmm… Ora sì.- Sfregò il punto che stava guardando e la tela sparì, lasciando al suo posto un vicolo buio, Harry ci saltò dentro poi aiuto me a entrare, che un po’ impacciata ce la feci. Poi dietro di noi riapparve la tela.

Sentivo che Draco era vicino, e mi misi a correre. Harry mi seguiva.

-Cosa fai?-

-Vengo con te, no? Ti aspettavi che ti facessi da guida turistica, e poi ti lasciassi sola?-

-Ron si arrabbierà anche con te!- Lui fa spallucce. Io sospirai, tanto non mi avrebbe ascoltata. Io intanto sentii un tonfo, e uno scroscio di cose cadere. Non so cosa fosse successo, sperai non fosse cominciato una specie di scontro, qualsiasi cosa fosse, però, era meglio sbrigarsi.

Cominciammo a vedere la luce dell’uscita. Allora Harry spense la luce della bacchetta, ma non la rinfilò in tasca, poteva esserci qualche serpeverde di guardia. Io tirai fuori la mia.

Abbiamo percorso il corridoio, che si rivelò essere quello con le stanze da letto e i bagni, con il mantello dell’invisibilità, per sicurezza. Comunque, non c’erano serpeverde. Sentii la voce di Draco in lontananza e aumentai il passo, pregando stesse bene. Sentii anche la voce di Ron. Ma non riuscivo ancora a capire cosa dicevano.

Mi si parò davanti una porta. Con la mente dissi un incantesimo per aprirla. La serratura scatto all’interno del grossa porta, ma non si sentì poi così forte come temevo. Poi spinsi appena la porta per poter vedere la scena. Ma lo scricchiolio si sentì, o almeno Draco l’aveva sentito di sicuro perché sussultò ma non si girò e rimase di spalle.

Mi accorsi che non c’erano serpeverde nemmeno nella stanza, allora mi preparai per togliere il mantello dell’invisibilità e correre da Draco, ma Harry mi fermò stringendomi il polso e mi sussurrò:

-Prima cerchiamo almeno di capire che succede…- Stavo per ribattere, ma nella stanza c’erano schegge ovunque e non si era ancora capito cosa era successo.

Poi Draco parlò -Cos’è?- Gli chiese, con aria scettica e diffidente.

-Veritaserum. Dimostrami che la ami davvero come dici, poi sarà Hermione a decidere.-

Ero furiosa, mi liberai dalla stretta di Harry, buttai indietro il mantello, e spinsi così forte la porta che sbatté contro il muro con un forte tonfo.

 

 

[Draco POV]

 

Mi stavo già portando il bicchierino alla bocca, quando la porta dietro di me sbatté contro il muro, mi girai di colpo, con il cuore in gola per lo spavento. E vidi Hermione. Con Potter a seguito ancora pietrificato dallo spavento, che da dietro la soglia la guardava con gli occhi sgranati, ma mai quanto i miei.

Io, Weasley e Potter eravamo immobili, il massimo che sono riuscito a fare era deglutire.

Lei inarcò un sopracciglio –Niente da dire?!- fece una pausa, poi aggiunse -Si può sapere perché stai volutamente bevendo Veritaserum, perché voi due siete qui a chiacchierare e perché c’è un buco nel soffitto, di grazia?-

Sentirmelo dire così, mi ricordò un po’ tutto e tornai in me.

Appoggiai il bicchierino sul tavolino al centro del salottino, e mi avvicinai a lei, la presi per un braccio e la trascinai verso le stanze serpeverde, nella mia, superando Harry, quello che volevo dirle era già difficile anche se non c’erano quei due a guardarci.

–Ho parlato con Weasley, e ho capito che forse non mi ami.- Lei cercò di parlare ma io l’ho interrotta e ho continuato.

-E lo capisco. Io so di non essere mai stato il tuo tipo. Lo so da sempre.- Mi venne da ridere ironicamente ma sentivo gli occhi già pizzicare. Le portai le mani a cingerle le spalle.

-Ma non puoi lasciarmi solo… Posso cambiare. Giuro, posso farlo… con te, posso.- Lei si è portata una mano alla bocca, aveva gli occhi umidi, ma non so se fosse felice o solo dispiaciuta per me.

–La mia famiglia posso lasciarmela alle spalle, il mio passato, tutto,… Io vorrei solo poter ricominciare con te.- Sentivo che stavano per scendere le lacrime, non volevo mi vedesse piangere, così volsi lo sguardo in basso. –Ma promettimi che rimarrai… Se non mi ami, dammi comunque una possibilità, giuro che riuscirò a farti innamorare di me.-

A quel punto scoppiai, non volevo mostrarmi debole, ma non ce la facevo e anche la mia voce si faceva tremante e spezzata. L’unico motivo per cui mi tenevo ancora in piedi era perché non volevo lasciare le sue spalle. Avevo paura… Paura che se avessi mollato la presa se ne sarebbe andata per sempre.

-Non tornare da Ron. Sono anni che ti guardo da lontano… Ora però non ce la farei più… Non dopo tutto ciò che c’è stato… Vederti con un altro mi ucciderebbe…- Singhiozzai.

-Non lasciarmi solo…-

Poi ci fu solo silenzio, spezzato ogni tanto da i miei leggeri singhiozzi, io tenevo lo sguardo basso, avevo paura di vedere la sua espressione. Poi, alla fine, glielo dissi:

-Io ti… ti amo, Hermione…-

Lei non mi rispose. Questo mi fece solo pensare che era il momento degli addii… Allentai la presa dalle sue spalle e le mie mani cominciarono a scivolarle lentamente sulle braccia. Mi sentivo a pezzi… Weasley aveva ragione: Non mi amava.

Quando le mie mani stavano per staccarsi, lei mi abbracciò e poi mi baciò, prima sulla bocca, poi per tutto il viso… Tra un bacio e l’altro sussurrava parole dolci: mi disse “ti amo” un centinaio di volte… Io la stringevo, la abbracciavo,… E la baciavo…

Era lei tutto ciò che ho sempre desiderato… L’amavo.

“Ti amo”… Gli ho ripetuto ancora e ancora… E ogni volta sembrava fosse più felice, e a me bastava quello.

 

 

 

 

 

 

Alla fine lo lessi quel libro, il libro di mio padre… Era sulla sua vita, non scriveva tutti giorni, ma c’erano tutte le cose più importanti fino al giorno prima che gli mettessero il marchio… Era il suo diario.

Mio padre all’inizio non voleva diventare un mangiamorte. Però, desiderava anche il potere, quel marchio glielo avrebbe dato, Voldemort poteva darglielo… aveva scritto.

 

Poi scrissi una lettera per i miei genitori, la mia ultima lettera per loro… Riguardo al Diario pensai di lasciarlo di nuovo nascosto a Hoghwarts poi però decisi di rispedirglielo con la lettera, in fondo era lì che doveva stare e non volevo tenerlo io, mi ricordava troppo i momenti da mangiamorte... Ed io volevo poter ricominciare… Ricominciare con l’unica donna che sarebbe stata in grado di farmi cambiare vita: Hermione…

 

Prima di spedirla rilessi la lettera:

 

Cari padre e madre,

Non tornerò a casa questo Natale. Nemmeno  per  il  prossimo, o il prossimo ancora. Immagino che tu, papà, come sempre, sappia già cosa è successo. Non diventerò mai come te, non sarò più un mangiamorte, Hermione mi ha convinto a dirlo ai professori, mi aiuteranno. Perciò non credo sarai libero per molto. Questo, per te, è il mio ultimo messaggio, se ci rivedremo sarà solo per decidere la tua condanna ad Azkaban.

Mamma… Voglio che tu sappia che ti voglio bene. So che sei l’unica cosa che mi mancherà del mio logoro passato, so anche che saprai accettare Hermione, è bella, dolce, intelligente,... Io la amo. E lei sarebbe più che ansiosa di conoscerti. Il Natale lo passerò a casa sua, sarà il mio primo Natale babbano, se volessi venire a trovarci saresti davvero la benvenuta.

 

Con affetto, Draco.

 

 


Fine…

 

 

 

 

Angoletto dell’autrice:

Fine… Alla fine ho optato per questo… La FF è finita!^___^… Se fossi andata avanti, ci ho pensato, e non avrei più saputo dove andare a parare… Magari avrei perfino lasciato incompleta la Fic e preferisco aver scelto di chiuderla che rischiare di non finirla più… xD

In pratica ho scelto una via di mezzo… Perché ho, ovviamente(dato che ormai l’avevo già tirato fuori), detto qualcosa del libro di Lucius… Però l’ho chiusa qui. Mi è piaciuta l’idea di chiudere con una lettera. Spero anche a voi!

 

Alla fine ho anche aggiunto un po’ di Lucius/Narcissa…  Ho pensato di scrivere anche una One-Shot su quella pagina di diario… Anche perché così potreste vederla tutti, non mi sembrava il caso di metterla in questa… Infondo è una Dramione non una Lucius/Narcissa (Mi sono resa conto solo ora che la questa coppia, effettivamente, mi piace… non tantissimo, ma abbastanza! O.o).

 

Ma torniamo a questa FF… xD

La fine come è stata? Fine banale????? Troppo presto? Ditemi, o sommi!*inchino*… xD

Non dico solo del finale della lettera… Ma anche, anzi soprattutto, quello che è successo tra Draco ed Hermione… Perché nella mia scorsa(che era anche la mia prima FF)il mio finale non mi è sembrato granché, questo vi è piaciuto?

Spero tanto di sì…

 

PS: Mi sono divertita molto a scrivere questa FF… Secondo voi dovrei fare quella One-Shot su Lucius, sarebbe un’idea carina? Perché per scriverla l’ho già scritta… Però Lucius è OOC, perché se Narcissa ha imparato ad amarlo, prima di diventare un mangiamorte, secondo me, non era proprio un pezzo di ghiaccio(Insomma… Non può mica essere sempre stato un calippo!!! O__O), io credo fosse un po’ come Draco, e che solo con Narcissa riuscisse a essere diverso. ß---- In pratica come ho già detto sarà OOC v.v

La posto o non la posto questa One-Shot? Sì, la posto… xD C’è anche una particina Dramione alla fine u.u… La one-shot rimane collegata a questa qui, quindi mi è sembrato giusto… La posto assieme a questo capitolo quindi la trovate nella mia pagina già adesso!... Spero che la vogliate leggere… E che non faccia troppo schifo o_o

 

Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito in questo mia nuova e demenziale cretinata… Ma soprattutto chi ha recensito! E anche chi ha messo la storia tra preferite, seguite, o da ricordare…

Un grande GRAZIE è davvero d’obbligo, sono stata felice di ogni vostra recensione! :)

Saluti gente! Spero di vedervi presto leggere anche un’altra mia FF!

 

                                   Giada  

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