Alle porte del cuore

di Ale1989
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Primo giorno ***
Capitolo 3: *** Emmett ***
Capitolo 4: *** Shopping ***
Capitolo 5: *** Il passato e nuovo inizio ***
Capitolo 6: *** Due amici di cui fidarsi ***
Capitolo 7: *** Festa ***
Capitolo 8: *** Il mio compleanno ***
Capitolo 9: *** Chiarirsi ***
Capitolo 10: *** Fidanzarsi ***
Capitolo 11: *** La verità... o quasi! ***
Capitolo 12: *** Gelosia fraterna ***
Capitolo 13: *** Confessione ad Alice ***
Capitolo 14: *** Appuntamento? ***
Capitolo 15: *** Mamma e papà ***
Capitolo 16: *** Voglio stare con te ***
Capitolo 17: *** Insieme ***
Capitolo 18: *** Discoteca e risveglio ***
Capitolo 19: *** Insieme a casa Cullen ***
Capitolo 20: *** Ingresso in società ***
Capitolo 21: *** Vigilia di Natale ***
Capitolo 22: *** Regalo di Natale ***
Capitolo 23: *** New York ***
Capitolo 24: *** Nuovo anno ***
Capitolo 25: *** Ritorno alla vita reale ***
Capitolo 26: *** Il passato ritorna ***
Capitolo 27: *** Il Nulla ***
Capitolo 28: *** Rabbia ***
Capitolo 29: *** Sfogo ***
Capitolo 30: *** Piccola gita ***
Capitolo 31: *** Notte in tenda ***
Capitolo 32: *** San Valentino, I parte ***
Capitolo 33: *** San Valentino, II parte ***
Capitolo 34: *** Confidarsi ***
Capitolo 35: *** Tregua ***
Capitolo 36: *** Senso di colpa... ***
Capitolo 37: *** San Francisco ***
Capitolo 38: *** Origliare... ***
Capitolo 39: *** Way back into love ***
Capitolo 40: *** Ultime lacrime ***
Capitolo 41: *** L'inizio della rinascita ***
Capitolo 42: *** Addii ***
Capitolo 43: *** Ritrovarsi ***
Capitolo 44: *** Amarsi ***
Capitolo 45: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Note dell'autore: Salve ragazzi, rieccomi qui a postare la mia storia corretta dalla mia beta _Milli_che ringrazio infinitamente!!! Questa è la mia prima storia quindi sono un pò spaventata....

Prologo

"Lei sorella con un cognome diverso. Lei quell'amica unica. Lei tutto."

Questa frase è ancora nella mia mente, non riesco più a rimuoverla… pensare a ciò che avevo mi fa male, immensamente male; ma forse prima di raccontarvi la mia storia dovrei presentarmi.

Sono Isabella Swan, ho 17 anni e frequento l’ultimo anno di liceo a Forks: una piccola cittadina della stato di Washington in cui vivo con i miei genitori – Charlie e Renèe- e mio fratello Emmett.

Da quando è successo quel disastro quella frase rimbomba continuamente nella mia testa, colei che ritenevo la mia migliore amica aveva invaso il mio vecchio diario di scritte simili, e ora avrei voluto che sparissero per sempre dalla mia vista.

Io non ho sempre vissuto qui, infatti mi sono appena trasferita da Phoenix insieme alla mia famiglia; mio padre ha ottenuto una promozione e con essa anche il trasferimento in questa piccola città, qui adesso ricopre il ruolo di sceriffo, incarico che lo riempie di orgoglio.

Ma tornando a me… a Phoenix avevo quella che potevo definire una vita perfetta: a scuola avevo una media eccezionale, ero circondata da amici fantastici insieme ai quali ero cresciuta.

E poi c’erano loro: le mie migliori amiche, Valerie e Dana.

Con loro avevo condiviso tutto, gioie e dolori, eravamo sempre insieme, dov’era una c’erano le altre.

La nostra era una di quelle amicizie secolari, da far invidia, ma soprattutto era un’amicizia vera, o almeno era questo quello che credevo…

"Bella!" La voce di mia madre mi risveglia dai miei pensieri.

”Bells scendi subito giù, è tardi!” Guardo la sveglia sul comodino e mi accorgo che la campanella sarebbe suonata da lì a un quarto d’ora.

Scendo in fretta le scale, do un veloce bacio a mia madre e corro fuori, irritata dall’incessante rumore del clacson, che mio fratello continua a far suonare.

Oggi è il primo giorno nella nuova scuola, ma non sono nervosa, non mi importa cosa penserà la gente di me, oramai non mi importa più.

"Su scricciolo, veloce che facciamo tardi."

"Arrivo!" E così inizia la mia nuova vita…

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Capitolo 2
*** Primo giorno ***


Note dell'autore: Ehilà ragazzi ecco qui il primo vero capitolo della mia storia,rivisionato e corretto dalla mia beta che ringrazio di cuore... Per quanto rigurada il capitolo che dire? Qui Bella inizia la scuola e la sua nuova vita a Forks... Dopo il capitolo i ringraziamenti e le risposte alla recensioni..  Capitolo betato da _Milli_Buona lettura =)

 

    Primo giorno

 

Forks High School, la nostra nuova scuola…   

 Ho finalmente la possibilità di ricominciare da capo.

Emmett è molto emozionato e impaziente di cominciare questa nuova avventura; ringrazio Dio per avermi permesso di averlo al mio fianco, è la mia ancora di salvezza: c’era sempre lui a consolarmi o a difendermi quando qualcuno mi infastidiva, non potrei desiderare un fratello migliore. 

"Su scricciolo siamo arrivati. Scendiamo e affrontiamo questa massa di ragazzi!" Emm tenta di incoraggiarmi con un sorriso.

A Phoenix era uno dei ragazzi più corteggiati dell’intera scuola: il suo fisico possente, gli occhi azzurri e i capelli corvini sono in grado di far cadere ai suoi piedi qualsiasi ragazza.  

La sua stazza può intimorire, ma basta guardarlo negli occhi per capire che non sarebbe capace di far male a una mosca.

Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso l’edificio dove è situata la segreteria, questa scuola è molto più piccola rispetto a quella che frequentavamo a Phoenix, ma è divisa in diversi stabili e di sicuro, con la mia sbadataggine, rischierò di perdermi.

Una volta entrati dentro ci troviamo davanti una signora di mezz’età, molto in carne e con i capelli ricci tendenti al rosso, che gentilmente ci consegna alcuni documenti che avremmo dovuto presentare ai prof e riconsegnare in segreteria, ci tende anche una cartina della scuola e ci saluta con un cenno della mano e un sorriso.

Emmett è un anno più grande di me, ma purtroppo, a causa della sua testa da zuccone ha perso un anno. Purtroppo abbiamo orari diversi quindi ci dividiamo per poi vederci a mensa.

Preso il mio orario noto che la prima lezione è letteratura inglese, meno male che è la mia materia preferita, almeno posso iniziare positivamente la giornata!

Il problema adesso è trovare l’aula.

Mentre sono intenta a girovagare senza meta per l’edificio, cercando un punto di riferimento all’interno della cartina, una ragazza dai corti capelli neri attira la mia attenzione.

"Ehi ciao! Tu devi essere la ragazza nuova giusto? Piacere io sono Alice Cullen, posso aiutarti? Che lezione hai?"Oh mio dio! Questa ragazza è una macchinetta, non sta zitta un attimo.

Come faccio a schivarla? Non ho minimamente voglia di fare amicizia, nè con lei, nè con chiunque altro.

Però ha uno sguardo così allegro, non mi va di essere scortese, quindi mi presento gentilmente, tendendole la mano.

" Ciao, sì sono la ragazza nuova! Mi chiamo Isabella, ma chiamami Bella. Adesso ho letteratura inglese." Cerco di essere cortese.  

"Ah bene anch’io! Vieni ti faccio strada."

Per tutto il tragitto non parliamo più.

In classe la prof mi presenta a tutti i compagni, e io tentando di ignorare i mille sguardi curiosi che mi seguono, vado a sedermi accanto ad Alice.

Finita la lezione ci separiamo, non avevamo altre lezioni in comune per quella mattina.

Il resto della mattinata prosegue in maniera abbastanza tranquilla durante la quale conosco altri miei compagni molti dei quali non ricordo nemmeno.

Giunge l’ora di pranzo e io mi dirigo in sala mensa, e intravedo Emmett aspettarmi ad un tavolo poco lontano dall’entrata.

"Ehi Bells, allora com’è andata? Conosciuto qualcuno di interessante?"Mi chiede con un sorriso allegro.

"Tutto bene, niente di particolare, le solite presentazioni di cortesia, tu?"

"Io alla grande, ho fatto amicizia con un sacco di ragazzi!"

Emmett prende due vassoi, riempendoli di cibo e mentre cerchiamo un tavolo libero vedo Alice in fondo alla sala che si sbraccia per attirare la mia attenzione, appena mi accorgo di lei mi fa segno di avvicinarmi insieme a mio fratello.

Arrivati davanti al suo tavolo vedo che con lei ci sono altre persone: una ragazza bellissima con lunghi capelli biondi e occhi azzurro oceano e, sebbene fosse seduta si poteva notare il suo fisico assolutamente perfetto, da far invidia anche alle modelle. Vi sono anche altri due ragazzi uno biondino con gli occhi chari, poco più basso di Emmett e l’altro… l’altro è sconvolgente: i capelli color del rame spettinati, gli occhi di un verde intenso, simile allo smeraldo… è difficile decidere chi sia più bello fra lui e la ragazza bionda.

"Ehi ciao Bella, venite sedetevi qui con noi! Loro sono Rosalie, Jasper e Edward.."Alice fa le presentazioni, mantenendo la sua aria allegra.                    Ci spiega che Jasper e Rosalie sono gemelli e che frequentano lo stesso anno, come lei ed Edward, Jasper invece è il suo ragazzo.

"Ehilà ciao a tutti! Io sono Emmett, piacere."Mio fratello con la sua solita estroversia si presenta con spontaneità.

Io mi limito ad un semplice sorriso, mentre loro si presentano a turno, sfoggiando dei magnifici sorrisi.

Una volta seduti mio fratello inizia subito a familiarizzare con i ragazzi, parlando di sport e scuola.

"Allora Bella, da dove venite?"mi chiede Rose con un sorriso molto dolce.

"Phoenix." Le rispondo addentando una mela. La pausa pranzo trascorre tranquilla, chiacchiero con le ragazze e il tempo passa in fretta.

Il suono della campanella ci avverte che la pausa è finita, ci salutiamo e ognuno di noi si dirige verso la sua ultima lezione.

Io vado verso l’aula di biologia e, cercando di non attirare l’attenzione mi sistemo nell’ultimo banco.

Vicino a me si siede Edward, il fratello di Alice che a pranzo mi ha stregato con la sua bellezza.

"Ciao." sussulto nel sentire la sua voce.

"Ciao." Rispondo atona.

Non so che altro dire; una volta non ero così, ero una persona solare, allegra… che attaccava bottone con chiunque, ma oramai quella parte di me è morta. L’ unica persona con cui riesco ad essere davvero me stessa è mio fratello, ho problemi a fidarmi delle persone.     

Per questo preferisco rimanere rinchiusa nel mio mondo; per tutta la lezione sento il suo sguardo addosso e questo non mi aiuta di certo a concentrarmi, i suoi occhi mi mettono a disagio, è come se riuscisse a leggermi dentro.                                                                                                                       Al suono della campanella scappo via, non voglio confrontarmi con quello sguardo, non voglio che conosca quella parte nascosta di me, quella me che non sarò mai più.

 

 

Allora che ne pensate? Vorrei ringraziare le 7 persone che hanno messo la mia storia tra le seguite e tutti quelli che l'hanno letta. Ora le rensioni, anzi la recensione...

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 05/03/10, ore 15:41 - Capitolo 1: Prologo

Grazie mille dei compliment.

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto,fammi sapere che ne pensi.

bacio                                                          

 

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Capitolo 3
*** Emmett ***


Ehi ragazze, ecco un nuovo capitolo... Scusate se vi ho fatto aspettare tanto ma ci sono stati dei problemi...

Allora in questo capitolo è messo in risalto il rapporto tra Bella e Emmett...

Comunque grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia tra le seguite e chi ha commentato, in fondo troverete le risposte.

Buona lettura!!

Capitolo betato da _Milli_!

 

Tornata a casa mi rinchiudo subito nella mia camera, il mio rifugio, mi butto sul letto a pancia in giù e inizio a pensare a tutto quello che è successo a ciò che mi ha portato a diventare a ciò che sono adesso. Oggi avrei tanto voluto interagire di più con gli altri, conoscerli e farmi conoscere ma è più forte di me, c’è qualcosa che mi blocca,che mi porta ad innalzare un muro protettivo appena qualcuno tenta di avvicinarsi un po’ di più…  Questo mi fa star male, vorrei vivere spensierata come una ragazza della mia età dovrebbe fare ma non so più farlo… E senza rendermene conto calde lacrime rigano il mio viso, ma subito le caccio via, non voglio essere debole e soprattutto non voglio che gli altri mi vedano cosi, infatti cerco subito di ricompormi quando sento qualcuno avvicinarsi alla mia stanza..                                                                      

"Posso entrare piccola?”                                                                                                                  

"Si certo Emm entra pure, volevi qualcosa?" Dico cercando di sorridere forzatamente, e lui che mi conosce troppo bene se ne accorge subito  " Tutto bene? " Chiede sorridendomi.                           

"Si certo,tranquillo. dimmi tutto!!"                                                                                                

"Stavo pensando se ti andava di uscire un po’ io e te? che dici? cosi facciamo quattro chiacchiere  su questa nuova scuola eh??" Mi chiede Emm con un bel sorriso stampato sul viso. Non ho voglia di uscire ma voglio far intristire Emm quindi accetto.                                               

"Ok va bene ci sto dai… dammi mezz’ora e sono pronta." Emm esce dalla stanza e io vado a farmi una bella doccia rilassante cercando di tranquillizzarmi un po’. Dopo essermi lavata accuratamente mi asciugo e inizio a vestirmi e opto per un paio di leggins pensanti,vista le temperature di Forks, e una maglia lunga verde abbinando cintura nera e stivaletti bassi comodi. Mi asciugo i capelli raccogliendoli in una coda alta e metto un velo di trucco per rendermi presentabile, no che sia una brutta ragazza ma un po’ di trucco non guasta. Una volta pronta scendo giù e trovo Emm seduto sul divano a guardare la tv.                                                          

"Eccomi sono pronta andiamo??" 

"Si certo,mamma io e Bells usciamo!!a dopo…"                                                                                                                                               

Arriviamo  dopo circa mezz’ora in un pub carino vicino Port Angels, non è molto grande ma accogliente, con la luce un pò soffusa e buona musica che fa da sottofondo. Ci accomodiamo ad un tavolo e ordiamo degli hamburger. Durante la nostra cena Emm mi racconta di come è andata la sua giornata e che trova molto simpatici Ed e Jazz, gli hanno proposto di entrar a far parte della squadra di basket e lui ha vivamente accettato, dato che nella vecchia scuola era uno dei migliori. Poi confida di essere rimasto folgorato da Rosalie… è cosi buffo sembra un bambino che descrive il suo cartone animato preferito. Da circa dieci minuti non fa altro che elogiare  ogni cosa di lei nonostante la conosca da meno di 24 ore… cosa molto strana dato che lui non ha mai prestato molta attenzione alle ragazze, no che non ne abbia mi avuta una anzi ne ha avute anche troppe ma a nessuna prestava tanta attenzione, penso ci sarà da divertirsi se già è a questo livello. Cosi mentre lui parla lo guardando sorridendo, un sorriso sincero che solo lui riesce a farmi fare. Penso che senza lui adesso non sarei qui, lui è tutto per me, più di un fratello, è la mia essenza… è stato l’unico a starmi sempre vicino a non giudicarmi e a volermi bene nonostante tutto, si butterebbe nel fuoco per e lo ha dimostrato e io farei lo stesso per lui...                                                                                                                                       

"E tu scricciolo? che mi racconti? su di al tuo fratellino preferito se hai già rimorchiato qualcuno… anzi no non voglio saperlo… anzi non devi rimorchiare nessuno… sarò io a rimorchiare per te…si si!!"  Il mio fratellone è tremendamente geloso e ora ancor di più. Adesso si è convinto che dovrà essere lui a scegliere il mio prossimo ragazzo… assurdo!!                                                  

"Emm non ho rimorchiato nessuno,e sarò io a scegliere il MIO ragazzo no tu,e poi ora non è il momento.."                                                                                                                                       

"Bella basta, la devi smettere, devi andare avanti, non puoi continuare cosi, Bella devi vivere… devi rifarti una vita, dei nuovi amici, delle nuove amiche e anche se mi costa dirlo devi trovarti un ragazzo o per lo meno cercare di andare avanti… non puoi permettere che ciò che è successo ti rovini ancora la vita. Non ce la faccio più a vedere la mia sorellina sempre triste, sola… non lo capisci? cosi fai solo male a te stessa e a noi che ti volgiamo bene, non pensi a me, a mamma e a papà??noi soffriamo a vederti cosi, ti prego Bella reagisci!!"                                                       

Sono letteralmente senza parole non mi aspettavo un discorso cosi da parte sua, sia perche lui è strano che faccia discorsi seri cosi lunghi sia perche non mi aveva mai detto niente del genere. So che ha ragione e mi dispiace per tutto il male che gli sto facendo ma non sono cosi forte come voglio far credere e ancora ho bisogno di tempo. Nonostante siano passati dei mesi. "Emm mi dispiace davvero per tutto, ma credimi io ce la metto tutta, te lo giuro ma non ce la faccio proprio, non accusarmi ti prego e stammi vicino."  Mi avvicino a lui abbracciandolo.          

"Ci sarò sempre per te Bells!!! "                                                                                                  

Sciolto l’abbraccio torniamo a sederci e continuiamo a chiacchierare ancore un po’ sul nostro primo giorno di scuola.                                                                                                                                                                                                             "Allora che ne pensi dei Cullen e degli Hale?" Sono rispettivamente i cognomi di Alice e del suo gemello e di Rosalie e il suo gemello…                                                                                     

"Non sò, Alice sembrava una brava ragazza sembra molto solare e credo che ci sarei andata molto d’accordo. La tua Rosalie- dico sorridendo - sembra molto dolce… si direi simpatiche entrambe… dei ragazzi non so sinceramente non ci ho parlato molto ma sembrano ok!! " Evito volutamente dirgli l’ammirazione se cosi si può verso Edward, uno perche è geloso e voglio evitare qualche sua scenata e due perche questa “ammirazione” non si significa niente per me.                             

"Si hai ragione la mia Rosalie è dolcissima *.* (faccia di Emm)… i ragazzi sono proprio forti, si ci andrò d’accordo me lo sento e anche la nanetta è simpatica, un po' svitata ma è ok!!." Scoppio subito a ridere, mio fratello è proprio forte, porta allegria dovunque. Cosi dopo aver pagato il conto torniamo a casa e mi metto subito a letto per riposare per la nuova giornata da dover affrontare sperando sia arrivata una svolta positiva nella mia vita… ma ancora non sapevo quanto mi sbagliavo…

 

Allora?? ditemi cosa ne pensate...

Volevo informarvi che sto scrivendo un altra storia, passate a dare un' occhiata!!

Risposte alle recensioni:

 _BellinA_ [Contatta] Segnala violazione
 
 12/03/10, ore 11:44 - Capitolo 2: Primo giorno

ciao, spero che qst capitolo ti piaccia e scusa il ritardo... come hai visto ho letto e commentato la tua storia ;)

a presto

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 
 07/03/10, ore 22:44 - Capitolo 2: Primo giorno

ciao cara

spero che qst capitolo ti sia piaciuto anche se manca il tuo angelo custode ;)...

Grazie mille dei complimenti, spero di essermela cavata anche da sola. dimmi cosa ne pensi!!

a presto. bacio

 cussolettapink [Contatta] Segnala violazione
 
 07/03/10, ore 21:38 - Capitolo 2: Primo giorno

ciaoooo...

allora grazie di tutti i bei complimenti che mi hai fatto anche nelle vecchie recnsioni, sono contentissima che apprezzi la storia e il mio modo di scrivere.

promettero che cercherò di postare il prima possibile, tu continua a segurimi mi raccomando..,

baciii

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Capitolo 4
*** Shopping ***


Eccomi di nuovo qui... allora inizio ringraziando tutti quelli che leggono la mia storia, chi l'ha aggiunta tra le preferite e le seguite.. grazie mille, sono davvero contenta...e grazie soprattutto chi ha commentato =)

Per quanto riguarda il capitolo non ho nulla da dirvi quindi vi lascio alla lettura e mi raccomando commentate se vi và :)... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =)

 

Drin drin drin…

Ma che diavolo… chi era con questo orrendo suono a disturbare il mio prezioso sonno...

Drin drin drin drin...

Maledetta sveglia, con la testa sotto il cuscino cerco con la mano di spegnere quel maledetto aggeggio inventato da chi non aveva di meglio da fare. Ormai il mio sonno era stato irrimediabilmente disturbato quindi tanto valeva alzarsi e affrontare la nuova giornata. Entro nel bagno e faccio una doccia veloce, mi lavo i denti e mi preparo in fretta optando per un jeans semplice stretto e un maglioncino blu e le mie insostituibili converse bianche.

Scendo di sotto per fare colazione.

«Buon giorno famiglia » dico entrando in cucina. Oggi mi sento di buon umore; in cucina trovo mamma intenta a preparare le frittelle. Mi risponde dolcemente con il sorriso più dolce di cui dispone, mentre Emm è seduto al tavolo che si sta divorando tutto ciò che è gli è vicino rispondendomi con un mugugno incomprensibile. Mangio anch’io qualche frittella.

«Su Bells andiamo, ti aspetto in macchina» mi dice Emm

«Ok arrivo. Ciao mamma ci vediamo più tardi.»

Dopo dieci minuti siamo già davanti scuola e mi preparo psicologicamente per affrontare tutto.

«Ciao Emm ci vediamo più tardi» gli dico salutandolo con un  bacio sulla guancia.

«Ok scricciolo mi raccomando!»

Le lezioni passano in maniera abbastanza tranquilla e notò con piacere che in questa scuola sono indietro col programma rispetto alla mia vecchia scuola, quindi non ho nessuno problema a seguire, fortunatamente. Il suono della campanella segna il termine delle lezioni della mattina e cosi mi dirigo verso la mensa dove c’è Emm ad aspettarmi. Ci salutiamo e come ieri, il mio fratellone riempie due vassoi con più cose possibili. A volte mi chiedo cm faccia ad avere quel fisico nonostante mangi in una maniera impressionante.

Emm mi comunica che come ieri da oggi in poi avremmo condiviso il tavolo con i Cullen e con gli Hale, la notizia mi lascia al quanto indifferente e quindi rispondo semplicemente con un cenno affermativo del capo.

Appena seduti, salutiamo tutti e dopo qualche chiacchiera Alice attira la nostra attenzione.

«Allora ragazzi vi comunico che in vista della festa che darò a casa mia per festeggiare l’inizio dell’anno scolastico, che si terra questo sabato… oggi andremo tutti insieme a fare… shoppingggggg!! non siete contenti??» A sentire queste parole vedo le facce dei ragazzi sbiancare terrorizzati, io invece sono felice all’idea di fare shopping, mi è sempre piaciuto…

«No Alice ti prego! Non puoi costringerci a fare ciò!» dice Ed cercando di persuadere la sorella, cosa come vedo alquanto inutile.

«Su via ragazzi non fate quelle facce e tu, Ed, sta zitto e non lamentarti e ora tutti in aula e ci vediamo alle 15 fuori scuola per metterci d’accordo. A dopo.»

Alice sembrava proprio un generale, era bravissima a dare ordini. Detto ciò ognuno si dirigge verso la propria aula.

Sono le 15 e proprio come aveva detto Alice siamo fuori scuola per organizzare questo pomeriggio di shopping.

«Allora non abbiamo tempo da perdere quindi andremo direttamente al centro commerciale senza passare da casa e li vi dirò i vostri compiti. Ora sù tutti in macchina! Ah Ed e Rose andranno in macchina con Emmett e Bella mentre io e il mio Jazz verremo con la mia porche… su su forza andiamo.»

Noi da bravi soldatini abbiamo assimilato ciò che ci ha detto Alice e partiamo verso Seattle. Durante il viaggio per smorzare il silenzio mettiamo un po’ di musica come sottofondo.

«Bella da domani iniziano le selezioni delle cheerleader ti va di partecipare? Certo sarebbe una selezione formale se vuoi sei già dentro.»  A sentire le parole di Rosalie m’irrigidisco subito e non so cosa rispondere, Emmett vedendo il mio disagio interviene

«Eh no! Il mio scricciolo deve chiedere a me se può vero?» Emmett cerca nei miei occhi una qualche risposta per capire cosa voglio fare ma non so che fare. Questo discorso mi ricorda la mia vecchia vita e mi fa paura non voglio affrontarlo. Non ora.

«Grazie Rose, ma non so devo pensarci » dico cercando di sorridere e noto che Edward mi guarda in modo strano come se volesse studiarmi. Per tutto il viaggio non ha detto una parole mentre Emmett continuava a fare battute cercando di parlare un po’ con tutti.

  

Arrivati al centro commerciale Alice ci dà i nostri compiti.

«Allora ora ci dividiamo in gruppi… Emmett e Rosalie si occuperanno dei giochi da fare durante la festa e del catering. Bella e Edward invece si occuperanno della musica e io e Jazz ci occuperemo delle decorazioni… bene quindi ora sono le 16 ci vediamo tra due ore davanti all’ingresso principale del centro commerciale. Buon lavoro!!» Trilla Alice tutto contenta, questa ragazza è una vera forza della natura… Così ci dividiamo come aveva detto la mora e posso giurare che mio fratello gongoli di felicità…

«Allora Bella come ti trovi a Forks?» mi domanda gentilmente Ed per cercare di rompere il ghiaccio.

«Non male anche se non amo molto questo clima, io adoro il sole e il mare»

«Beh città meno sbagliata per te non poteva esserci»

«Eh già.» Dopo aver scambiato queste poche battute non parliamo per un po’. Arriviamo  davanti un negozio di cd musicali che sembrava molto fornito

«Allora che musica preferisci?»  Questa volta sono io a prendere la parola

«Mah non so, direi di prendere un po’ per ogni genere»

«Si sono d’accordo»… così prendiamo un po’ di musica commerciale, un po’ anni 90 la mia preferita, qualcosa di house e di lento per soddisfare un po’ i gusti di tutti. In meno di mezz’ora avevamo svolto il nostro compito.

«Allora abbiamo ancora molto tempo libero, vieni ti offro un frappè ti va?»

«Si grazie.» Oltre ad essere bello questo ragazzo è davvero gentile..

«Per me un frappè alla nutella per te Bella?»

«Per me uno al pistacchio grazie.»

Ci sediamo al tavolino del bar.

«Allora ce l’hai un ragazzo?»

«No» rispondo freddamente, non mi va che mi faccia queste domande. Noto che il tono della mia risposta un fredda e brusca l’ha fatto stare un po’ male, altrettanto non si può dire riguardo al fatto che io sia single. So che la mia reazione può sembrare esagerata, non mi ha chiesto nulla di male, ma non voglio affrontare certi discorsi…

Parliamo un altro po’ e lui mi racconta alcuni di aneddoti sui suoi amici e su come fin da quando erano piccoli fossero stati inseparabili. Il tempo con lui sembra volare. È davvero simpatico e saremmo potuti diventare buoni amici. Ma adesso non voglio. Non è giusto, non lo merito, non devono andare così le cose. Lui ha cercato di farmi parlare un po’ di me senza ottenere risultati. Non potevo permettermi di aprirmi con qualcuno e soprattutto affezionarmi o che qualcuno si affezionasse a me… Non mi sentivo degna di provare e ricevere affetto.

Insieme ci dirigemmo verso l’ingresso…

«Ehi Ed. Ed tesoro» sentiamo gridare qualcuno alle nostre spalle.

Ed si girò quasi innervosito da quella voce che proveniva da una ragazza davvero bella, alta magra mora con occhi azzurri.

«Ed tesoro che ci fai qui? Mi sei mancato tanto» dice buttandosi al collo del ragazzo.

«Ehm Tanya ciao, sono qui insieme agli altri»

«E chi è questa qui?» Dice con non poca acidità.

«Ah si lei è Bella, Bella lei è Tanya»

«Ciao piacere» dico nel modo più gentile possibile.

«Piacere, io sono la fidanzata di Ed.» Risponde con orgoglio mentre Ed è alquanto imbarazzato dalla situazione. Io non rimango per niente sorpresa. È  normale che un ragazzo come lui abbia qualcuno e poi lei è davvero bella, magari non era miss gentilezza ma per ora non ho altri difetti da affibbiarle . Ammetto che sono una bella coppia. 

«Dove stavate andando di bello?»

«Stavamo per raggiungere gli altri, vieni andiamo.» Le dice Ed prendendola per mano.

Siamo tutti li davanti l’ingresso pronti per tornare a casa quando davanti a me si presenta il mio peggior incubo…

 

   Tanya

 

 

Ecco le risposte alle vostre recensioni:

 cussolettapink [Contatta] Segnala violazione
 
 18/03/10, ore 22:10 - Capitolo 3: Emmett

Ehi ciao, come vedi sto cercando di recuperare... da quest capitolo in poi diciamo che la vita di Bella prenderà una svolta diversa ;)

grazie mille per i complimenti... baciiii

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 
 18/03/10, ore 22:07 - Capitolo 3: Emmett

Ciao carissimaaa...

sono emozionata per tutti i complimenti e mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto cosi tanto... Emmett e Bella hanno un rapporto molto particolare e mi sembrava giusto metterlo in risalto, i seguito si capirà il motivo del loro affiatamento...

dimmi che ne pensi andìche di qst...

a presto un bacio grande =)

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Capitolo 5
*** Il passato e nuovo inizio ***


Salve ragazze, ecco un nuovo capitolo... Ho notato che la storia è letta da molti e ringrazio che l'ha inserite tra le preferite e le seguite, ma pochi di voi hanno commentato come mai? non vi piace? fatemi sapere cosi grazie a voi potrò migliorare. Rispondo alla più che graditissima recensione a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura=)

 

Il mio peggiore incubo è davanti a me, solo pochi metri ci dividono. Il solo vederlo lì mi mette paura. Inizio a tremare, mi manca l’aria, il cuore mi batte forte. Non riesco a mantenere un minimo di lucidità… sto per avere l’ennesima crisi di panico. Capisco ben poco. Tutti mi guardano allarmati non capendo cosa mi sta succedendo. Emmett che conosce fin troppo bene il motivo ed è abituato a queste mie crisi mi stringe forte in un abbraccio invitandomi a seguire il suo respiro. Petto contro petto… dopo interminabili minuti che mi sembrano ore, riesco a riprendere fiato… Emmett mi tiene stretta a sè circondandomi la vita.

«Che ci fai tu qui?» Sputa fuori Emm con tutta la rabbia che ha in corpo.

«Oh guarda un po’ chi si rivede. Ciao Bellina come va?»

«Sparisci immediatamente prima che ti spacchi di nuovo la faccia!! Non ti sono bastate quelle dell’ultima volta?» Emmett è fuori di sé poche volte l’ho visto cosi, e in quelle volte c’entrava sempre lui… Lui  senza abbandonare il suo sorrisetto perfido si avvicina sempre di più a me… Emmett a quel punto non ci vide più. Mi lancia tra le braccia di Edward che si accorge subito della mia poca capacità di restare in piedi, e mi sostiene  dai fianchi. Emmett si scaglia contro di lui… Non so come ma in qualche modo Jaspaer riesce a trattenerlo e a evitare casini.

«Amico non so chi tu sia o cosa tu abbia fatto ma ti consiglio di sparire dalla nostra vista» dice Jasper con la solita calma che lo caratterizza ma non per questo poco minaccioso. Non so per quale motivo ma lui decide di accettare il consiglio di Jasper non prima di dirmi:

«Ci si rivede Bells.»

Emmett poco dopo tornò in sé e viene ad abbracciarmi per infondermi un po’ di tranquillità. Lentamente inizio a non percepire più il peso del mio corpo, le orecchie mi fischiano e poi il buio…

 

Mi risveglio nella mia stanza e fuori è già buio. Sono un po’ frastornata  e cerco di capire cos’è successo, e tutto mi torna velocemente in mente. Sulla sedia a dondolo di fronte al mio letto c’è Emmett che notando che sono sveglia si avvicina e gli faccio segno di sedersi accanto a me sul letto.

Non dice nulla, si limita ad abbracciarmi e a tenermi stretta per tutta la notte. Rivedere lui  ha riaperto in me vecchie ferite, non ancora rimarginate.  Io non so sono ancora pronta ad affrontare tutto ma so che ha ragione Emmett a dire che devo reagire. Ricominciare a vivere. E con questa nuova consapevolezza mi lascio cullare da mio fratello addormentandomi poco dopo.

 

«Su Bells sveglia che è tardi!»

«Ancora altri cinque minuti Emm ti prego!!»

Ma ogni mia speranza è vana perche dopo qualche secondo mi ritrovo senza coperte e con Emmett sopra di me. Decido che è arrivato il momento di alzarsi… Mi dirigo in bagno per una bella doccia fresca per riuscire a svegliarmi meglio e in quel momento mi rendo conto che oggi avrei dovuto affrontare gli altri. Mi avrebbero chiesto spiegazioni? Che avrei potuto dirgli? La verità? No, decisamente, ancora non ho un rapporto cosi intenso da potermi aprire con loro, non mi fido ancora e non so cosa potranno pensare. E io non sono pronta per parlarne.

 

Dopo venti minuti sono davanti scuola e li fuori ad aspettarci ci sono gli altri. Appena ci vedono ci sorridono e fanno segno di avvicinarci. Con il cuore in gola li raggiungiamo…

«Ehilà ragazzi come và?» Esordisce Alice, con il suo solito entusiasmo…

«Allora Bells che hai deciso? Parteciperai alle selezioni delle cheerleader?» Mi domanda Rose, e apprezzo molto il suo gesto,  perche in qualche modo sta cercando un argomento di cui parlare. Questa sua proposta è per me ciò che mi serve per ricominciare a vivere…

«Si Rose, credo proprio che parteciperò.»

«Perfetto . Ci vediamo in palestra alla fine delle lezioni!» Esclama Rose tutta contenta.

«Su ragazzi stanno per iniziare le lezioni, ci vediamo dopo a mensa.» Sentenzia Jasper…

Per tutta la nostra breve chiacchierata mattutina Ed non dice una parola e continua a guardarmi con… affetto potrei dire. Forse è dispiaciuto per ciò che è successo ieri e non sa come comportarsi con me.

Le lezioni della mattina sono state al quanto tranquille e le passo tutte da sola. Questo è un bene, così ho avuto modo di pensare a tutta la situazione. L’incontro di ieri, oltre ad essere stato destabilizzante, è riuscito a farmi capire che è arrivato il momento di riprendere il mano la mia vita. Ciò che mi è successo sarà sempre parte di me ma non può più condizionarmi la vita. Quello che è successo mi ha cambiata, sono diventata più diffidente è vero, ma forse questo mi aiuterà a capire meglio chi ho di fronte…

 

Durante la pausa pranzo Rose mi spiega  più o meno cosa avrei dovuto fare per queste selezione e che sarebbero stata lei a decidere chi far entrare nella squadra e chi no e che quindi non ci sarebbero stati problemi…

L’ultima lezione della giornata è biologia e l’avrei condivisa con Edward, questo un po’ mi agita perche non so cosa dirà o farà.

Arrivati in aula prendo posto accanto a lui. Non riusciamo neanche a dirci un misero Ciao perché arriva subito il professore…

“Allora ragazzi oggi vedremo un video su come si riproducono le rane.” Annuncia il professore e tutta la classe esulta, perche questo vuol dire niente test o interrogazioni…

«Allora come stai?» Mi domanda cauto Ed.

«Bene grazie, e scusa per ieri» non so perché ho avuto la necessità di scusarmi con lui, forse perché si è dovuto in qualche modo “ occupare “ di me mentre Emm cercava di spaccare la faccia a lui.

«Non hai niente da farti perdonare, anzi quando ti serve sono qui.» Mi dice con affetto…

Forse inizio  a rendermi conto un po’ alla volta che in lui ho trovato un amico di cui potermi fidare. Non sapendo come rispondere alla sua offerta mi limito a sorridere ed annuire imbarazzata.

 

Ora siamo in palestra e Rose ci sta mostrando una piccola coreografia che noi dobbiamo eseguire. La coreografia è abbastanza semplice e in fatti non ho problemi ad effettuarla…

«Bene ragazze ora mostratemi cose avete preparato!»

Così una alla volta eseguiamo i nostri pezzi, io non ho preparato niente in realtà, così eseguo un pezzo che faceva parte della coreografia della mia vecchia squadra di cheerleader…

«Brave ragazze!  Allora le ragazze che hanno passato la selezione sono: Jessica… –  non mi importa chi saranno state le mie compagna voglio solo fare parte della squadra, ne ho bisogno per ricominciare – e Bella!! Per le altre mi dispiace!  Potrete ripresentarvi l’anno prossimo.» Annuncia Rose che subito si avvicina.

«Complimenti Bella, non sapevo fossi cosi brava!!»

«Eh si in effetti nella vecchia scuola ero co-capitano delle cheerleader.» Ammetto.

«Bene, perfetto cosi mi aiuterai con le nuove coreografie.»

“Grazie, mi farebbe piacere… a domani!”

Cosi mi allontano dalla palestra e raggiungo Emmett che mi aspetta in macchina…

«Allora scricciolo? Come è andata?»

«Bene, mi hanno presa!!»

«Grandeeee»

 

Allora cosa ne pensate?

Prima di rispondere alla recensione volevo invitarvi a leggere l'altra mia ff:

La forza dell'amore

 

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 22/03/10, ore 13:59 - Capitolo 4: Shopping

Ciao carissima :)

Tanya dà un impressione negativa ma credo che ti ricrederai su di lei ;)

Grazie per i mille complimenti spero che anche qst capitolo ti piaccia un bacione =)

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Capitolo 6
*** Due amici di cui fidarsi ***


Salve ragazze, buon pomeriggio :)

allora da questo capitolo in poi inizierà la vera storia, spero vi piaccia... Grazie a che ha aggiunto la storia tra i preferiti,le seguite e quelle da ricordare ma soprattutto a chi commenta... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =)

 

Sono dentro la squadra delle cheerleader, e posso iniziare la mia nuova vita.

 Biiiip biii biiip

Bella preparati che tra dieci minuti sono a casa tua e usciamo!! A tra poco!

Alice

Bene, chissà che ha in mente quel folletto. Inizio a prepararmi, indossando un paio di jeans neri e una maglia con le maniche a tre quarti beige con stampe nere abbinando le mie adorate converse. In meno di dieci minuti sono pronta.

Mentre scendo le scale sento bussare alla porta.

“Vado io, è per me!” Avviso mia madre… aprendo la porta mi trovo davanti sorridente la mia nuova amica

“Ehi noto con piacere che sei già pronta, su forza andiamo!!”

“Ok! Mamma esco con Alice. A dopo.”

 

Siamo in macchina da dieci minuti e siamo dirette al centro commerciale di Port Angeles…

“Su Bella scendiamo, oggi niente shopping”. Dichiara Alice. La  cosa che mi lascia al quanto perplessa, anche se non la conosco ancora bene so che lei è una maniaca dello shopping,  per questo la sua affermazione mi stupisce. Lei capendo il mio stupore mi tranquillizza  “Non che non ne abbia voglia, ma questo centro commerciale non mi soddisfa tanto, per questo ti ho portato qui per passare un pomeriggio tra amiche senza distrazioni.”  Non me lo aspettavo da Alice ma apprezzo il suo gesto.

Guardandomi in giro noto che Alice ha effettivamente ragione, questo centro commerciale non è molto fornito… dopo una breve passeggiata durante la quale ci raccontiamo come sono andate le nostre giornate ci sediamo su una panchina dopo aver preso due caffè… lo ammetto: sono caffeina dipendente!!

“Come mai la festa di inizio anno si terrà a casa tua? - Domando incuriosita, -  e non nella palestra della scuola o in qualche sala presa in affitto per l’occasione?”

“Beh vedi, la nostra palestra non è molto grande ed essendo io la presidentessa del comitato studentesco ho deciso di farla a casa mia. Sai è molto grande e poi avevo già in mente come preparare il tutto già da tempo!!” Non sapevo fosse la presidentessa del comitato, ma non mi stupisce, è una ragazza esuberante che sa farsi rispettare, la sua personalità è perfetta per ricoprire quel ruolo.

Con lei mi sento a mio agio, e la prima impressione che ho avuto su di lei è assolutamente corretta…

“Non vorrei essere indiscreta Bella, ma sai volevo dirti che mi dispiace per ciò che è successo ieri!”  È imbarazzata mentre me lo dice, teme magari una mia reazione, ma noto nel suo sguardo che è davvero dispiaciuta…

“Tranquilla, Alice, davvero, anzi dispiace a me per avervi fatto assistere…”

“No! Bella non dire sciocchezze, tu non centri proprio nulla, non è mica colpa tua! Non so cosa ti sia successo ma se hai bisogno di qualcuno con cui parlare io ci sono” dice tutto  guardandomi fisso negli occhi come per dimostrarmi la sua sincerità…

“Grazie Alice – le sue parole mi spingono in qualche modo a darle una spiegazione,  no che senta il dovere di farlo, ma voglio farlo.. – vedi Alice a Phoenix..”

“No Bella, non devi dirmi niente, non ti ho portato qui per curiosare sul tuo passato, solo per conoscerti un po’ e per farti sapere che se vuoi qui hai una nuova amica!”

Le sue parole mi toccano nel profondo e senza pensarci l’abbraccio di slancio, notando con piacere che lei prontamente ricambia…

Si, la vita sta tornando a sorridermi!!

Per tutto il pomeriggio abbiamo continuato a passeggiare, lei mi ha raccontato del suo estremo amore verso Jasper e io ho provato a raccontarle qualcosa di me…

Questo pomeriggio con Alice è stato davvero utile, sono riuscita ad aprirmi un po’ con lei, è una ragazza davvero speciale sono sicura che diventeremo grandi amiche…

 

Il giorno dopo saremmo dovute andare a Seattle per acquistare i vestiti per la festa che si sarebbe svolta nel weekend. Per questo ora mi trovo in macchina con Alice e Rosalie.

“Bella ricorda che dobbiamo prendere le misure per la tua nuova divisa” dice Rosalie

“Oh si certo, possiamo farlo quando vuoi…”

Siamo in giro per negozi da circa due ore e dopo averne girati decine abbiamo finalmente trovato i vestiti adatti per noi. Io ne ho scelto uno chiaro, color carne senza spalline, lungo fino a metà coscia, molto semplice. Alice ha scelto un vestito verde scuro, anche questo semplice ma molto bello a cui ha abbinato accessori coloro oro, Rosalie, invece, ha scelto un vestito bianco con fantasie nere, un po’ più lungo rispetto ai nostri, con una vistosa scollatura…

Ora possiamo finalmente tornare a casa, anche se amo lo shopping, i miei piedi sono davvero distrutti, non ce la faccio proprio più…

 

 

“Bene ragazzi, ora vi dividerò in coppie per il compito che vi assegnerò!” Cosi il professor Banner di biologia ha iniziato la sua lezione, io come sempre sono seduta vicino ad Edward. Il professore ci assegna una ricerca sulla riproduzione molecolare ed io sono in coppia con il mio compagno di banco, essendo noi 2 i migliori studenti del corso.

“Allora come faremo per la ricerca?” Mi domanda Ed.

“Non  so dimmi tu come preferisci fare!” Spero mi dica di vederci a casa sua, perché da me sarebbe impossibile. Vista la gelosia di Emmett, non ci avrebbe lasciato un minuto da soli, anche se la cosa un po’ mi spaventa, ma studiare con mio fratello alle calcagna è davvero impossibile…

“Se per te non c’è problema potremmo fare da me. Che ne dici?” Si meno male, ogni tanto la mia buona stella si fa viva…

“Ok perfetto, a che ora ci vediamo?”

“Facciamo per le 16 se per te va bene! Dammi un foglio cosi ti scrivo il mio indirizzo e come arrivarci…”

 

Ora mi ritrovo davanti a casa Cullen, anzi per essere precisi davanti a villa Cullen. Aveva proprio ragione Alice, la loro casa è enorme e dall’esterno è magnifica, non oso immaginare come sarà all’interno… Ha un giardino enorme con il prato all’inglese, un viale che portava all’ingresso della villa con ai lati dei lampioni ad altezza d’uomo a destra c'era un enorme piscina. Sul lato sinistro c’è un gazebo con un tavolo e alcune sedie in ferro battuto e una  magnifica amaca. Sembra proprio una di quelle ville delle favole. I muri dell’esterno sono tutti bianchi, ma non il classico bianco senza tonalità, è, come dire, un bianco “vivo”. Dopo essermi ripresa da questa vista mi faccio coraggio e busso alla porta.

“ Ehi Bella, come mai qui? Non sapevo che ci saremmo dovute vedere?” Alice come al solito inizia il suo monologo dalle mille domande…

“Ali, mi dispiace deluderti ma non sono qui per te, ma per tuo fratello!!” I suoi occhi alle mie parole si illuminano “ ah bene, perfetto, vieni entra, mio fratello è nella sua stanza di sopra, è l’ultima sulla destra” è entusiasta nel darmi queste informazioni, e io inizio a capirla sempre meno…

Detto ciò mi fa largo per entrare. La villa all’interno è ancora più bella. Le grandi vetrate che fanno da parete rendono l’ambiante molto luminoso. L’ingresso della casa da direttamente sul soggiorno, dove le pareti sono anche qui bianche come i mobili. Ci sono due grandi divani in pelle e uno da le spalle alla vetrata. Alla destra delle scale  per accedere ai due paini superiori, c’è  l’altra divano posto di fronte alla libreria a muro dove c’è un televisore a schermo piatto. Questo salone è immenso. Alla mia sinistra c’è   una porta a vetri di quelle scorrevoli che credo porti alla cucina…

“Primo o secondo piano?” Domando sempre più meravigliata…

“Secondo!!”

Arrivo al secondo piano della Villa. Ci sono solo due porte, e l’ultima è quella della stanza di Edward.

Qui davanti alla sua porta sono un po’ timorosa, è passato molto tempo dall’ultima volta che sono rimasta sola con un ragazzo e di certo non era per niente un bel ricordo, ma decido di farmi coraggio. Lui con me è sempre stato gentile e poi di sotto c’è Alice, quindi non può accadere niente di grave, cosi busso.

“Edward? Posso entrare? Sono Bella!”

“Oh si certo, entra pure”

“Allora come va?”

“Tutto bene, allora da dove iniziamo? Come ci organizziamo?”

“Allora io qui ho preso un po’ tutto quello che può esserci utile”

“Perfetto allora , dividiamoci il materiale e evidenziamo tutto ciò che può esserci utile e poi insieme uniamo tutto ok?”

“Perfetto, per oggi potremmo solo evidenziare, per rielaborare il tutto possiamo fare un'altra volta..”

“ok allora iniziamo…”

Cosi iniziamo il nostro pomeriggio di studio. La sua stanza è davvero grande, come tutto il resto qui… una parete è totalmente occupata da una grande vetrata che da su una veranda, dove c’è un tavolino con alcune sedie, si affaccia sul lato del giardino dove c’è il gazebo; nell’altra parete c’è una scrivania immensa, dove appunto stiamo studiando e su di essa c’è un pc di ultima generazione e tanti altri oggetti, i classici oggetti che si possono trovare sul tavolo di uno studente. Al centro della stanza c’è il letto ad una piazza e mezza, con accanto un comodino dove c’è una bajour, un i-pod e un porta fotografie, con una foto che ritrae lui e Tanya abbracciati e felici.  Nella stanza ci sono tre porte, una sicuramente è quella della cabina armadio vicino la scrivania, e altre due vicino la porta d’ingresso, una delle due penso portino al bagno, che deduco sia personale, mentre l’altra non ho idea di cosa cela.

È  passata più di un’ora che siamo chini sui libri a sottolineare…

“Credo che per oggi potremmo anche fermarci? Che ne dici?” Interviene Edward.

“Credo sia un’ottima idea”

“Ti va qualcosa da mangiare, da bere??”

“No grazie, sei molto gentile ma sto bene cosi davvero”

“Allora Bella, pronta per la festa di domani?”

“ Si, tua sorella è molto nervosa e sta contagiando anche me. Comunque avete una casa magnifica, complimenti!”

“Oh grazie,  tutto merito di mia madre, sai lei è un arredatrice d’interni”

“Capisco”

Scende un silenzio un po’ imbarazzante, e cosi inizio a guardarmi un po’ intorno per cercare un’ appiglio per una conversazione…

“È  da molto che state insieme?” gli domando indicando con il capo la foto sua e di Tanya.

“Ehm…da un po’ diciamo, un paio di mesi”

“E come vi siete conosciuti?”

“La sua famiglia e la mia sono amici di vecchia data, lei è sempre stata attratta da me, e cosi qualche mese fa ho deciso di provarci” mi racconta molto tranquillamente.

“Siete felici” la mia è un’affermazione, più che una domanda vedendo quella foto.

“Si, diciamo di si, sto bene con lei” lo dice un po’ in imbarazzo, passandosi una mano tra i capelli.

“E tu? Cosa mi racconti?” mi domanda cauto, forse aveva paura di pormi qualche domanda personale vista la nostra ultima conversazione e quello che è successo subito dopo.

“Niente, che vuoi che ti dica?”

“Non so, parlami un po’ di te, di come sei” Di fronte a questa sua domanda, non so cosa rispondere. Gli  parlo della vecchia o della nuova Bella? Con lui sentivo a pelle di poter essere sincera quindi opto per la verità.

“Vedi Ed, io sono…cioè ero – prendo un lungo respiro prima di continuare – una ragazza molto simile ad Alice, - a queste mie parole mi guardò in maniera interrogativa - per questo credo che andiamo così d’accordo, però vedi, nella mia vecchia città successe qualcosa che a che farà con quel ragazzo che abbiamo incontrato l’altro pomeriggio – mi fa male parlarne, però sento che solo con lui posso farlo. Certo lo conoscevo da poco, ma a pelle so di non sbagliare a riporre la mia fiducia in lui. Lui sentendo ciò s’incupisce subito – e questo…”

“No Bella non devi, cioè se no te la senti non dirmi niente” mi interrompe.

“No tranquillo, voglio farlo, - prendo di nuovo un profondo respiro – quello che è successo, come ti dicevo, mi ha cambiato, io mi sono ritrovata sola e se non fosse stato per Emmett, non so se l’avrei superato, ma comunque ora ce lo fatta, ma come hai notato non sono più la ragazza di allora. Mi sono chiusa in me stessa, fortunatamente ho capito che non devo più farmi condizionare da ciò che è stato e quindi sto provando a ricominciare” Non ho mai parlato con nessuno cosi apertamente, con nessuno che fosse all’oscuro di ciò che è successo, e anche se non mi sono aperta totalmente mi sento più leggera…

Edward per tutto il tempo mi ha ascoltato, guardandomi con dolcezza…” Mi dispace Bella” dice accarezzandomi una guancia. Questo contatto con la sua pelle cosi calda mi da i brividi, brividi di piacere, di amore oserei dire… Mi beo di questo piccolo contatto con lui chiudendo gli occhi.

“Ehi ragazzi! Avete finito? Che combinateee??... ops, scusate non volevo!” Alice entra come una furia nella stanza… io cerco di riprendere un po’ di lucidità.

“No Alice tranquilla, stavamo solo parlando” cerco di spiegarle…

“Oh bene, capisco – dice quasi dispiaciuta – comunque sono venuta per chiederti se volevi rimanere a cena da noi. Ti va?”

“Grazie mille per l’invito Ali, ma credo che Emmett ormai stia già venendo a prendermi”

“Ok, dai sarà per la prossima volta, ora vieni giù con me cosi ti presento mi madre” dice prendendomi per la mano e tirandomi giù per le scale. Edward mi guarda come per dire È fatta cosi .

“Piacere cara, io sono Esme la loro madre” si presenta dolcemente. Questa donna è davvero bella, come del resto i suoi figli. Ha i capelli color caramello, che le scendono morbidi fino alle spalle, e gli occhi verdi simili a quelli di Ed.

“Piacere mio, signora Cullen, io sono Bella.”

“Bella ti prego dammi del tu e chiamami Esme, non sono così vecchia, - dice sorridendo- Sai ho sentito parlare molto di te, devi essere una ragazza speciale, per aver già conquistato i miei figli”

“Grazie Esme” le dico completamente rossa in viso. Nello stesso momento si sente un clacson da fuori.

“Questo deve essere mio fratello. Arrivederci Esme e ciao Alice ci vediamo domani” e prima di uscire bacio entrambe per salutarle…

Ora ho due amici di cui potermi fidare!!!

 

  http://blog.panorama.it/foto/files/2009/11/twilight-new-moon04.jpgquesto è il vestito di Bella.
http://www.facebook.com/pages/-Twilight-Inside-/137593077086?v=photos&sb=12#!/photo.php?pid=3376616&id=47295529909 questo è di Alice
http://www.facebook.com/photo.php?pid=2780603&id=137593077086 questo è di Rosalie...

Allora che ne pensate? dai lasciate un commentino anche per criticarmi accetto tutto..cmq come sempre vi consiglio l'altra mia storia:La forza dell'amore

 

Ora la risposta alle graditissime recensioni

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 26/03/10, ore 14:12 - Capitolo 5: Il passato e nuovo inizio

Ciao bellaaaa, grazie mille per i complimenti... qui il tuo angioletto non c'è, ma nel resto della storia avrà la sua importanza =)

hai ragione lui tra tutti è qll piu enigmatico ma è qst che lo rende interessante...

per quanto riguarda Bella e emmett il loro rapporto sarà sempre più forte e a volte anche troppo..

un bacione

 cussolettapink [Contatta] Segnala violazione
 26/03/10, ore 13:43 - Capitolo 5: Il passato e nuovo inizio

ehi eccoti finalmente il nuovo capitolo.. so che ti ho fatto aspettare ma spero ne sia valsa la pena...

un bacio

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Capitolo 7
*** Festa ***


Ehilà ragazze!!! Eccomi qui... allora diciamo che in questo capitolo non accade nulla di particolare e quindi potrei definirlo

 

di passaggio... Raga ma vi piace la storia?? anche se leggete in molti, sono poche quelle che di voi commentano, ditemi

 

che ne pensate anche per cdirmi che non vi piace... Cmq ringrazio che ha aggiunto la storia tra i preferiti, le seguite e

 

quelle da ricorda e soprattutto chi commenta, le risposte le trovate a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

 

Comunque Buona Pasqua a tutte voi... Un bacio enorme

 

Buona lettura =)

 

Finalmente è arrivato il giorno della festa, infondo per me è come un ingresso in società. Fin’ora a scuola sono rimasta un po’ nell’ombra, non ho fatto nessun’ amicizia al di fuori del mio gruppo. Si, faccio parte delle cheerleader ma ancora non sono iniziati gli allenamenti quindi ancora non le conosco. Mancano due ore all’inizio della festa, quindi decido che è arrivato il momento di andarmi a preparare. Mi dirigo in bagno per fare una bella doccia, dove perdo più tempo del dovuto, ma stare sotto il getto dell’acqua mi piace e il più delle volte mi aiuta a pensare. In meno di una settimana, mi sono fatta degli amici, e in particolare due di cui inizio a fidarmi… Sono davvero cambiata cosi tanto? Mi ero ripromessa di essere più diffidente, ma ancora una volta la vera me ha preso il soppravvento. Ma come faccio? Dovrei fare dei passi indietro e allontanarli, ma perche? Perche far pagare a loro colpe che non hanno? Ho paura, paura di riceve un’altra fregatura ma qualcuno dice che senza rischiare non si vive davvero. La devo smettere con questi pensieri, se sono riuscita a fidarmi proprio di loro ci sarà un motivo. La fiducia che ripongo in loro non è assoluta, mi fido si, ma sto sempre in guardia e pronta a ricevere la pugnalata perché so che prima o poi arriverà. L’acqua della doccia è diventata fredda, questo vuol dire che sto qui da troppo tempo… Uscita dal bagno mi vesto indossando solamente l’intimo. Inizio così ad asciugare i capelli lasciandoli mossi per poi poterli acconciare. Indosso il vestito ed acconcio un po’ i capelli, tirando su solamente qualche ciocca poi mi trucco leggeremente e sono pronta ad uscire. Manca solo un quarto d’ora all’inizio della festa quindi mi precipito giù dalle scale dove trovo Emmett ad aspettarmi. È vestito splendidamente, pantalone grigio scuro, magliettina bianca a maniche corte e gilet nero.

“Wow, sei uno schianto piccola”

“Grazie Emm, anche tu stai bene”

Ora siamo davanti l’ingresso del giardino della villa, il vialetto è circondato da candele, tutto è magnificamente illuminato da lumini come il viale e tutto il bordo della piscina. Il gazebo sotto il quale sono posizionati due tavoli uno per il buffet e l’altro su cui sono posti gli alcolici sono illuminati da lucine natalizie.

Fortunatamente è una bella serata e quindi fuori si sta abbastanza bene.

Appena entrati ci accoglie Alice facendoci i complimenti e ci invita ad entrare in casa…

Vicino il bordo piscina intravedo subito Ed e Tanya. Lui è bellissimo, pantaloni neri che fasciano le gambe muscolose, camicia nera a giacca grigia, un vero dio. E Tanya è una dea, è bellissima nel suo vestito azzurro, corto, senza spalline, con un fiocco sotto il seno sinistro. Davvero una bella coppia. In quei giorni il mio rapporto con Ed si era intensificato molto, ci eravamo visti di nuovo per concludere la ricerca e avevamo parlato molto, lo consideravo davvero un amico.

“Guarda Rose, è magnifica” mi fa notare Emmett con occhi sognanti. Lui non ha fatto nessun progresso con Rose, la sua personalità un po’ rude non è molto gradita da Rose, ma sono sicura che il mio fratellone saprà farsi apprezzare.

“Ehi Bella” mi saluta Ed.

“Ehi ragazzi come va? È un piacere rivederti Tanya” Tanya non frequenta la nostra stessa scuola, perche abita a Seattle e per questo sono poche le occasioni che hanno per stare insieme, riescono  a vedersi solo nel weekend.

“Ciao Bella, è un piacere anche per me”. Questa volta è molto più gentile, forse ha capito che non sono una minaccia per il suo rapporto con Ed.

Durante la festa Ali mi ha fatto correre di qua e di là per presentarmi più gente possibile. Mi presenta le cheerleader: Jessica, Lauren, Angela e Monica. Tra tutte le uniche simpatiche sono Angela e Monica, due ragazze molto semplice e simpatiche, mentre le altre due sono al quanto altezzose. Angela sta con Ben, un ragazzo molto carino e gentile, invece Monica sta con Eric, che non ho conosciuto perche non è potuto venire alla festa.

Dopo il giro di presentazioni Alice mi porta in pista a ballare, e lì vedo per la prima volta nella serata Jasper, e devo dire che anche  lui sta davvero bene, pantalone nero, camicia bianca con le maniche raccolte fino al gomito e gilet nero, lui e Alice sono davvero un bella coppia. In pista noto Emmett ballare con Rosalie, forse il mio fratellino ha fatto colpo, infatti si gira e mi fa  l’occhiolino.

Io amo ballare quindi inizio subito a muovermi assieme ad Alice. Dopo un ora sono ancora sulla pista, mi sto divertendo molto con Alice e Jasper, ridiamo e scherziamo come matti, ci divertiamo facendo movimenti assurdi e prendendoci in giro. Jasper si allontana per andare a prendere da bere e io e Alice iniziamo a ballare in maniera sensuale tra di noi, ciò attira molti ragazzi e uno in particolare si avvicina da dietro prendendomi per fianchi e assecondando i miei movimenti. Appena sento le sue mani sul mio corpo mi irrigidisco subito e cerco di allontanarlo ma non ci riesco, per fortuna arriva subito Jasper che vedendo la situazione corre in mio aiuto.

“Mike levale le mani di dosso” gli intima Jazz.

“Ehi amico, stavo solo ballando, vero piccola?” mi domanda.

“Si ma lei non voleva ballare con te, quindi ora levati di mezzo” Cosi quel ragazzo, Mike, si allontana.

“Grazie Jazz, davvero”

“Nah, figurati, Mike fa sempre cosi, ma non è un cattivo ragazzo” mi spiega  Jasper.

“Si lo so, è solo che non mi andava di ballarci”cerco di giustificarmi.

“Tranquilla Bella, ora  continuiamo a divertirci”. La serata dopo questo episodio trascorre in maniera abbastanza tranquilla e mi diverto moltissimo. Per fortuna Emmett non si è accorto di nulla, essendo molto protettivo di sicuro avrebbe fatto una scenata.

Sono stanca di ballare cosi vado a sedermi su una panchina dove mi raggiunge Edward.

“Ehi, ti stai divertendo?”mi chiede.

“Si tu? Dove hai lasciato la tua dolce metà?”

“Sta ballando con Rosalie e le altre”

“Ah”

“Prima ho visto ciò che è successo con Mike, tutto bene?”

“Si grazie, non era nulla di che tranquillo, solo che non mi andava di ballare con nessuno”

“Capisco, vado a prendere da bere, vuoi qualcosa?”

“Una vodka alla pesca, grazie”

Torna dopo pochi minuti con la mia vodka e continuiamo a parlare ancora un po’…

 

Il mattino dopo è domenica e finalmente posso dormire per tutto il tempo che voglio. Mi alzo verso le undici e dopo aver fatto colazione mi dedico alla mia camera, sistemo e pulisco tutto. Non mi va che gli altri tocchino  le mie cose, quindi mi occupo personalmente alla pulizia della mia camera. Dopo aver pulito tutto mi accorgo che è già ora di pranzo. Scendo giù e mangio insieme a mamma e a Emmett, papà come sempre è in centrale. Nel pomeriggio mi dedico ai miei doveri da studentessa e faccio tutti i compiti e anticipo anche quelli per i giorni successivi in modo da avere più tempo libero. Emmett mi avvisa che nel pomeriggio non ci sarà perché ha un appuntamento.

Dopo i compiti mi metto un po’ a leggere il mio libro preferito, Cime Tempestose.

Durante il pomeriggio parlo un po’ al telefono con Alice, commentando la serata precedente, così passo più di un’ora al telefono con lei. Con Alice è facile parlare di tutto e il tempo vola.

Saltai la cena perchè non avevo molta fame.

“Ehi Bella? Posso?”

“Si Emm entra pure… allora quest’appuntamento?”

“Oh Bella non immagini nemmeno, oggi puoi dire addio al tuo fratellone scapolo” dice tutto sorridente.

“Emm non capisco, cosa vuoi dire?”

“Bella… io e Rosalie ci siamo messi insieme”

“Wow Emm è una cosa fantastica” dico abbracciandolo.

“Si lo so, sono al settimo cielo Bells, sono davvero felice.”

Così passo tutta la serata a parlare con Emm che mi racconta del suo appuntamento con Rose. Sono andati a fare un giro a La Push, in spiaggia e proprio lì mio fratellone si è dichiarato, dicendole che era rimasto colpito da lei dalla prima volta che l’aveva vista in mensa, e che non faceva altro che pensare a lei. Rose invece gli confessò che sebbene anche lei fosse rimasta colpita da mio fratello, che era indubbiamente un bellissimo ragazzo, era un po’ restia nei suoi confronti non conoscendolo ed essendo lui molto spesso poco delicato. Ma alla festa l’aveva rivalutato scoprendo un ragazzo simpaticissimo, ed ora si era rivelato dolce e romantico, e questi lati contrastanti del suo carattere l’avevano convinta a provarci. E cosi avevano suggellato il loro fidanzamento con un romantico bacio al tramonto.

Dopo il racconto di Emm mi metto subito a letto, è decisamente tardi e domani ci sarà scuola e quindi ho bisogno di una buona quantità di ore di sonno.

Sono veramente felice per Rose e mio fratello, soprattutto per lui si merita davvero un po’ di felicità, e Rose sembra davvero la persona giusta, in grado di amarlo come lui merita.                                                                                                                                                                                                                                                                         E con questi pensieri cado tra le braccia di Morfeo…

 

 

 

 

Allora che ne pensate?? qui sotto trovate i link di come sono vestiti i ragazzi , i vestiti delle ragazze sono quelli del capitolo precedente... http://1.bp.blogspot.com/_OoQ70nNwyyA/SqUKNXPw7mI/AAAAAAAAAh8/HzXQP2R-g0E/s400/kristen-stewart-robert-pattinson.jpg Edward http://static.entertainmentwise.com/gallery/spl60707_070.jpg Jasper                                                                                                                http://www.twilightitalia.com/home/wp-content/uploads/2009/07/kellan-lutz-789-1.jpg  Emmett                                                          

 

Come sempre vi consiglio di leggere l'altra mia fan fiction : La forza dell'amore 

 

E ora le risposte alle vostre splendide recensioni che mi rendono felicissima...

 

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 
 02/04/10, ore 13:48 - Capitolo 6: Due amici di cui fidarsi

Ciao carissima :), allora anche se in ritardo AUGURIIIIIIII =)

allora come vedi qui il tuo angioletto ha il suo ruolo di rilievo ;) e più avanti ti stupirai, lo farò diventare una colonna portante della storia ;)

cmq grazie mille per i complimenti...

un bacione

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 
 31/03/10, ore 19:37 - Capitolo 6: Due amici di cui fidarsi

Ehi ciao... allora per la storia tra Ed e tanya posso dirti che stanno insieme, no per sesso o altro ma perche si vogliono bene, se finirà tra loro lo scoprirai solo continuando a seguirmi ;)

Eh si Bella inizia a fidarsi di loro ma ha lo stesso molta paura di essere delusa...

cmq ti ringrazio per i complimenti, un bacio

 cussolettapink [Contatta] Segnala violazione
 
 31/03/10, ore 15:44 - Capitolo 6: Due amici di cui fidarsi

Ciao piccola ( magari sarai più grande di me ma m ispiri tenerezza XD) allora sono contenta che il capitolo che hai tanto atteso ti sia piaciuto...

per Ed e Tanya nemmeno io impazzisco ma mi serviva fidanzato Ed purtroppo...

Emmett geloso anche a me fa impazzire e vedrai qll k combinerà in futuro hihihihi

un bacione

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Capitolo 8
*** Il mio compleanno ***


 

 

 

Buona sera ragazze =) Come va? Cmq mi limito a ringraziare tutti quelli che mi seguono e apprezzano la mia storia =), mi rendete davvero felice... Scusate ma sono di fretta... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura = )

 

 

 

 È passata una settimana dalla festa. Oggi è il tredici settembre e compio diciassette anni, eh già oggi è il mio compleanno. Dovrei esserne felice, dovrei festeggiare, lo so. Ma non mi và, in questa settimana sono successe tante cose.

Emmett e Rosalie stanno insieme ufficialmente.

Sono iniziate le prove con le cheerleader cosi ho avuto modo di conoscerle meglio, e non mi sbagliavo su di loro, hanno confermato  la mia prima impressione su di loro. Ho avuto modo di conoscere Erik, il ragazzo di Monica, sembra un tipo per bene, si occupa del giornalino della scuola.

Cosa più importante, in questa settimana il mio rapporto con Ed e Ali si è intensificato visto che passo molto tempo con loro tanto da aver conosciuto anche il padre dei gemelli: il dottor Carlisle. È un uomo bellissimo, affascinante, simile ad Alice, hanno gli stessi occhi e lo stesso colore dei capelli. Sono sempre più convinta che siano parenti di Venere o Afrodite, o di qualunque altro dio, sono tutti stupendi e come se non bastasse sono persone dolci, disponibili, simpatiche… sono perfette, forse anche troppo… dov’è l’inganno? Perche sono sicura ci sia.

Passo tutti i pomeriggi o con Alice a fare shopping o con Edward a chiacchierare o ascoltarlo suonare. Si lui suona il piano. L’altra porta della sua stanza, quello che non sapevo dove portava, beh nascondeva una stanza, per la precisione la sala degli hobby di Ed. Al suo interno, nel centro esatto della stanza c’è un pianoforte a coda, nero lucidissimo. Lungo la parete c’è una grande libreria piena di libri di ogni genere e cd musicali ed un divano comodissimo in pelle nera.

Ed oltre suonare e ascoltare musica, ama leggere come me. Questa cosa ci ha unito ancora di più, perché passavamo molto tempo a parlare di libri scambiandoci opinioni.

Ogni qualvolta che stavo con loro, Ed e Alice, mi divertivo sempre, loro erano la mia cura.

Biip biip biip

Allungo la mano verso il cellulare e leggo il messaggio che mi è appena arrivato.

“Oggi alle 16 sono da te. Shopping!”

Alice, un altro pomeriggio di shopping, ma quanti vestiti aveva? In una settimana avevamo fatto shopping già tre volte, e ogni volta tornavamo a casa con minimo dieci borse piene dei suoi acquisti. Mi consolo pensando che nessuno sa del mio compleanno e quindi sarà un normale pomeriggio di acquisti tra amiche. Forse potrebbe sembrare strano ma non voglio né una festa, né regali, né tutto ciò che riguarda i compleanni.

“Ehi sorellinaaa auguri!”

“Ehi Emmett grazie”

“Auguri piccola”

“Grazie”… Beh  il peggio è passato, i miei genitori e mio fratello mi hanno fatto gli auguri, quindi non può accadere nient’altro che riguardi il mio compleanno.

C’è un motivo se non voglio festeggiarlo. Ogni anno la sera prima del grande giorno io e le mie migliori amiche facevamo un pigiama party a casa mia, per aspettare la mezzanotte insieme. Allo scoccare del nuovo giorno, dopo gli auguri, insieme aprivamo una vecchia scatola, che conteneva le nostre foto, i nostri ricordi, la nostra infanzia, la nostra adolescenza… le nostre vite. Ognuna aveva la sua scatola, questa ci rappresentava, ogni scatola era personalizzata con scritte, disegni e cose varie. All’interno c’erano i nostri diari segreti e, soprattutto, un quaderno su cui, ogni anno, il giorno del proprio compleanno ognuna scriveva i propri desideri, ciò che avrebbe voluto fare entro l’anno, così al compleanno successivo leggevamo ciò che era stato scritto e vedevamo se si era avverato.

Dopo andavamo a dormire, tutte e  tre in un lettino singolo, stavamo strette ma eravamo felici e unite. La mattina papà ci svegliava portandoci la colazione in  camera, con un fiore per ognuna di noi. Restavamo tutta la mattina a letto insieme. Dopo pranzo stavamo insieme per prepararci per la mia festa. Ogni anno organizzavo una festa nel cortile di casa mia. Cosi passavamo ore intere a prepararci. Alla festa ci divertivamo sempre tantissimo.

Il momento peggiore per me era dover spegnere le candeline e aprire i regali. Non che fossi timida ma avere tutti gli sguardi puntati addosso per capire quale potesse essere il desidero che esprimevo o se il loro regalo fosse stato azzeccato mi imbarazzava. Le mie amiche non sbagliavano mai un colpo, sempre il regalo perfetto, sempre ciò che desideravo.

Tutti questi ricordi fanno male. Ora sono sola nel mio letto, questa ho dormita sola nel mio letto che non mi è mai sembrato cosi grande e vuoto. Niente colazione, niente festa, niente regali, niente candeline. Niente. Ecco il mio diciassettesimo compleanno. Nessun buon proposito per l’anno che verrà, niente di niente. Oggi la solitudine dentro me si fa sentire ancora di più. So che dire di essere sola è sbagliato. Ma è cosi. Si, c’è Emmett, ci sono Alice e Edward e tutti gli altri. Ma non sono loro. Con loro parlavo di tutto, erano la mia metà. Non riesco ad aprirmi fino in fondo con i miei nuovi amici. Si può rivivere un’amicizia tanto intensa? Non lo so, ma ne ho tanto bisogno. Mi sono sempre ritenuta una ragazza forte , indipendente, che riesce a farcela da sola. Ma non sapevo quanto sbagliavo. In questo periodo mi sono resa conto che da sola non vado da nessuna parte. Ho bisogno di un amico, un amico vero, con cui possa aprirmi completamente senza il timore del suo giudizio.

Ora basta con questi pensieri devo pranzare e prepararmi per passare il pomeriggio con Alice. Oggi Edward non è in città perche questo weekend spetta a lui andare da Tanya.

 

Ore 16:00 Alice puntuale come un orologio svizzero suona alla porta di casa mia.

“È  Alice mamma, io vado, a più tardi”

“Ehi Bella, dì a tua madre che ceni da me sta sera, sai Ed non c’è e non mi va di stare sola a cena, i miei hanno una cena di lavoro”

“Ok va bene… Mamma sta sera non aspettarmi per cena!”

 

Stiamo girando come sempre da circa due ore.

“Basta Ali, non ce la faccio più, e poi perche devo comprarmi un vestito elegante, per la festa d’inverno c’è tempo.”

“No Bella, non abbiamo tempo, i vestiti migliori si trovano adesso. Ora taci e prova questo vestito.”

Sono le 20 e siamo a casa di Alice, abbiamo cenato da sole. Ora vuole giocare alla stilista facendomi indossare il vestito che abbiamo comprato oggi. È un vestito rosso, senza spalline, fasciato fino in vita dove iniziava una gonna a balze, sul cui lato destro della gonna vi era una spilla argentata e per richiamarla ci avevo abbinato dei sandali dello stesso colore. Alice invece aveva comprato un vestitino corto senza maniche bicolre: il petto, fasciato, è nero, mentre la gonna è un po’ a palloncino grigia. La pazza di Alice mi aveva anche truccato e acconciato i capelli, ora lei è chiusa nel bagno di Ed da più di un ‘ora, chissà che diavolo sta combinando e perche non ha usato il suo bagno.

“Bellaaa, sono giù scendi”

Eccola di nuovo… “Si arrivo”

Scendo le scale di villa Cullen e quando sono nell’ultimo salino mi accorgo che è tutto buio, mentre cerco l’interruttore della luce, la luce si apre all’improvviso con un “Sorpresa” urlato subito dopo. Si Alice mi ha organizzato una festa e ci sono proprio tutti. Rosalie con un vestitino azzurro fantastico, tutti i ragazzi, Ed, Emm e Jazz indossano un vestito scuro e sono elegantissimi, manca Tanya come mai? Che Alice non l’abbia invitata? Probabile non vanno molto d’accordo. Ci sono anche le cheerleader e qualche altro ragazzo della scuola. Ci sono i miei genitori e i genitori di Ali.

Questa festa mi ha sorpreso davvero, considerando che loro non sapevano neanche che oggi compievo gli anni. Sicuro sarà stato Emmett, ma non riesco ad avercela con lui o con Ali per tutto ciò, in fondo hanno solo voluto fare qualcosa di carino per me e ci sono riusciti. Il salone della villa non è particolarmente addobbato, hanno semplicemente spostato i divani ai lati della sala per fare più largo, e c’è solo qualche festone qua e là.

A turno uno alla volta si avvicinano per farmi gli auguri. Quando è il turno di Ed quasi mi si gela il sangue nelle vene, il suo sguardo è cosi duro ed è cosi freddo e distante. Si avvicina dicendomi semplicemente “Auguri”. Non è mai stato cosi distaccato con me perchè?

Ora è il turno di Alice che mi abbraccia “Auguri amica mia”

“Grazie Ali, per tutto e scusa se non ti ho detto niente, ma vedi questo giorno mi ricorda ciò che avevo”

“Tranquilla Bells, Emm mi ha spiegato che passi questo giorno  in un modo particolare e che non volevi festeggiare e non sono arrabbiata con te per non avermi detto del tuo compleanno. Comunque che te ne pare? Piaciuta la sorpresa?”

“Oh si Alice, grazie davvero, è tutto bellissimo” Così ci abbracciamo di nuovo.

“Alice, come mai non c’è Tanya?”

“Non lo so, io ho detto a Ed di invitarla ma non è venuta e non mi importa il motivo, sai che non andiamo d’accordo. Ma ora basta parlare e divertiamoci!” trilla tutta contenta…

Dopo aver salutato tutti e ringraziato i Cullen per la festa mi avvicino a Ed…

“Ehi ciao”

“Ciao” risponde atono.

“Tutto bene? Come mai Tanya non è venuta, Alice mi ha detto di averla invitata”

“Abbiamo discusso ora scusami ma ho sete” detto ciò si allontana da me… perchè? In cosa ho sbagliato?

“Ehi scricciolo piaciuta la sorpresa? Non ti arrabbiare, so some la pensi ma non mi sembrava giusto non festeggiare una data così importante.” Emm mi risveglia dai miei pensieri.

“Tranquillo Emmett, va tutto bene, e la sorpresa mi è piaciuta… scusami un attimo.” Cosi mi allontano da lui.

“Edward scusa posso parlarti un attimo”

“Che vuoi?” mi risponde, la sua freddezza fa male…

“Usciamo fuori”

“Ok”

Siamo sotto il gazebo da un paio di minuti e lui non mi guarda nemmeno in faccia.

“Si può sapere che ti prende Ed? è tutta la sera che mi ignori, non mi rivolgi la parola e se lo fai sei di ghiaccio. Si può sapere che ti ho fatto?”

“Che mi hai fatto? Mi hai rovinato la vita in sole due settimane. Due settimane che ti conosco e mi hai scombussolato la vita. Che vuoi da me eh? Dimmelo, fai tanto l’amica e poi non so nemmeno che è il tuo compleanno, che amica sei?”…  Già che amica sono? Me lo sono sempre chiesta…

“Si ho sbagliato a non dirti del mio compleanno ma non credo che questa mia omissione ti abbia rovinato la vita. Non ti ho fatto niente. Niente.” Il mio tono è molto più alto adesso e cerco d trattenere le lacrima. Perchè non mi dice come stanno le cose? Perchè?

“Tu non sai niente Bella, niente. Apri gli occhi una buona volta. E ora entriamo. Discorso chiuso!” Si volta e se ne và lasciandomi qui sola. Io non so niente, che dovrei sapere? Che dovrei vedere? Perche non mi dice come stanno le cose? Perche? Doveva essere un giorno felice per me. Ho iniziato la mia giornata sola nel mio letto e la concludo sola su questa sedia… forse è questa la pugnalata da cui dovevo guardarmi? Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo…

 

 

Allora ragzze cosa ne pensate? io spero d aver reso bene l'idea del perche Bella non ha detto la data del suo compleanno, per qualunque dubbio chiedete pure.

Angolino pubblicità: La forza dell'amore 

Ora le vostre risposte:

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 06/04/10, ore 13:28 - Capitolo 7: Festa

Ciao mia carissima, io te lo avevo detto che Jasper avrebbe avuto i suoi momenti e non sai ancora cm sarà utile ;)

 ti piace questo? fammi sapere mi raccomando.

un bacione e grazie mille per i complimenti

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 03/04/10, ore 17:14 - Capitolo 7: Festa

Ehi ciao cara, allora per sapere cosa è successo a Bella dovrai aspettare qualche capitolo, ma qui già si inizia a sapere qualcoa del suo passato.

spero apprrezzerei, per tutte le domande che hai chiedi pure, un bacione

 cussolettapink [Contatta] Segnala violazione
 03/04/10, ore 15:27 - Capitolo 7: Festa

ehi ciao bella. scsa per l'attesa ma lo studio nn mi lascia molto tempo libero, tranquilla che la gelosia di Emm si vedrà:)

cmq che ne pensi di qst capitolo?

p.s. ti ho aggiunto su msn..

un bacione

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Capitolo 9
*** Chiarirsi ***


Buon pomeriggio ragazze =)

Prima di lasciarvi al capitolo volevo ringraziare tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare e anche ilettori silenzioni, ma soprattutto che recensisce perche mi rende davvero felice e invito anche voi altre a farlo...dopo il capitolo troavte le risposte... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura=)

 

 

 

 

È passato più di un mese dal giorno del mio compleanno. Da quella sera non ho più avuto nessun rapporto con Edward, a scuola la nostra conversazione si limita a un semplice “ ciao “, niente di più. Ho smesso di frequentare casa Cullen, anche se la mia amicizia con Alice si è solidificata, ma evito di andare a casa sua, per paura d’incontrarlo. Lui mi evita. Io evito lui. Ad esser sincera nell’ultimo periodo ha cercato più volte di parlarmi, ma io mi sono sempre rifiutata. Ho paura di scoprire di essere io la causa della fine della nostra breve ma intensa amicizia. Io sia chiaro credo, di non aver fatto nulla di male, ma ho paura di averlo ferito inconsapevolmente. Quando ho raccontato ciò che è successo ad Alice, lei è rimasta stupita, non riesce a dare una spiegazione al comportamento di suo fratello. Più volte ha cercato di convincermi a parlargli, a dargli l’opportunità di spiegarsi, ma non ce la faccio, e se è di nuovo colpa mia? Perchè rovino sempre tutto? È vero non gli ho detto del mio compleanno ma questo è sufficiente a mandare all’aria tutto? So bene che la nostra non era ancora un’amicizia abbastanza forte e che ogni minima cosa poteva rovinarla, questa mia omissione l’ha rovinata? Non riesco a darmi una risposta a tutte queste domande. Emmett ha notato che il rapporto mio e di Ed è cambiato, non mi ha chiesto mai niente, mi ha solo ripetuto più volte di non aver paura ad affrontarlo, magari lui sa perche Ed sia arrabbiato con me, infondo anche loro hanno legato molto, anzi sono diventati migliori amici. In questo mese tutti e sei ci siamo uniti sempre più… sono stanca di questi pensieri, infondo non è successo nulla di cosi grave giusto? Io tango alla sua amicizia quindi se voglio recuperare il nostro rapporto devo affrontarlo. Si ho deciso, gli parlerò, anzi vado adesso.

 

Eccomi di fronte a casa sua, prendo un grande respiro per infondermi un po’ di coraggio e busso.

“Ciao, come mai qui? Alice non è in casa.” È lui…

“Ciao, si lo so, sono venuta per parlare con te.” Mi guarda cercando di capire che intenzioni ho. Si sposta e mi permette di entrare.

Ora siamo seduti nel divano del soggiorno, anzi io sono sul divano mentre lui è sulla poltrona, che ha posizionato di fronte a me.

“Allora di cosa volevi parlarmi?” è calmo mentre mi parla, meglio cosi, ho sempre odiato le urla, m’intimoriscono.

“Ed mi dispiace, in questi giorni ti ho sempre rifiutato ma avevo paura di un confronto con te” sono sincera.

“Bella, ascoltami, io so di aver esagerato quella sera e mi dispiace, ma ero nervoso perche avevo litigato con Tanya e poi mi ha dato fastidio non sapere che fosse il giorno del tuo compleanno” è tranquillo mentre mi spiega il motivo del suo atteggiamento. “Bella vedi quello che più odio è la mancanza di sincerità, e tu con me non sei stata sincera, perchè non mi hai detto nulla? Se non volevi festeggiare, se non volevi gli auguri non te li avrei fatti, avrei rispettato la tua volontà. Noi eravamo amici, io mi ero aperto con te e tu non mi hai detto niente. Non ti chiedo di dirmi il motivo per il quale i tuoi occhi sono spenti, non chiedo ciò, ma sapere la tua data di nascita penso sia lecito tra amici” Ha ragione ho sbagliato a non dirgli nulla.

“Ed, hai ragione scusami, ho sbagliato. Ma vedi io ho sempre passato il giorno del mio compleanno in un determinato modo, con determinate persone, e questo non è stato possibile questa volta e mi fa male. Passare il mio compleanno sola mi ricorda ciò che è successo Phoenix e fa ancora male. Ignorare il mio compleanno mi sembrava un modo per non ricordare.” Lui mi si è avvicinato sedendosi accanto a me. “Può sembrare infantile, lo so, ma mi sembrava l’unico modo per stare meno male e sentirmi meno sola.” Mi ritrovo stretta tra le sue braccia. Questo contatto con lui sembra guarire ogni mia ferita. Tra le sue braccia mi sento sicura, protetta da ogni cosa, è come se qui il mio dolore non può colpirmi. Appena si allontana mi sento di nuovo soffocare dal dolore.

“Bella mi dispiace tanto, ma credimi per me la sincerità è fondamentale un rapporto che sia di amicizia o di amore. Più volte sono stato ingannato anch’io da amici o vecchi amori, quindi ogni bugia anche la più insignificante mi fa male. Promettimi che d’ora in poi mi dirai sempre tutto!”

“Te lo prometto Ed e per mantenere la promessa devo raccontarti ciò che mi è successo, ma non oggi.”

“Va bene Bells, hai tutto il tempo che vuoi, non è mia intenzione metterti fretta.”

“Lo so Ed ma voglio, sento il bisogno di aprirmi con qualcuno e quel qualcuno sei tu.” E cosi sono di nuovo tra le sua braccia. Sono contenta di aver chiarito con lui. Ora sto bene e poi non è andata cosi male come credevo. Lui è diverso, mi ascolta e non mi giudica.

 

“Ma Tanya? Non l’ho vista in giro, tutto bene?” ora parliamo normalmente cercando di recuperare il tempo perso.

“Ehm vedi Bells - è in imbarazzo e si passa una mano tra i capelli – io e Tanya ci siamo lasciati.”

“Oh mio dio, mi dispiace Ed, mi dispiace non esserti stata vicina, come stai ora? Se ti va di parlarne sono qui. Ma perche è finita?” oh mio dio Alice mi sta influenzando, o forse sto tornando ad essere me stessa?...

“Calma Bells, è tutto ok, sto bene ora, all’inizio ci sono rimasto un po’ male ma niente di tragico. È per questo se quella sera ti ho aggredito perche ci eravamo appena lasciati ed ero nervoso.”

“Oh mi dispiace cosi tanto, ma se non sono indiscreta come mai è finita?”

Ora è ancora più in imbarazzo, perchè?

“Ehm… vedi Tanya era gelosa di… di te.” Cosa? Perche?

“Perchè? Noi siamo solo amici!”

“Si lo so – dice quasi come se stesse ammettendo una terribile verità -  ma lei crede che tra noi ci sia qualcosa di più ed era gelosa soprattutto dell’intenso rapporto che avevamo costruito in due settimane.”

“Mi dispiace Ed, è colpa mia, avrei dovuto capire che la nostra amicizia potesse crearti problemi.”

“Non dire idiozie Bella, se è finita vuol dire che non era così importante.”

“Ok, va bene.”

“Mi sei mancata Bella” E di nuovo sono tra le su braccia. Di nuova qui nel mio personale paradiso…

 Qualcuno si schiarisce la voce e io e Ed ci giriamo per vedere chi sia.

“Sperò di non aver interrotto niente di importante, se è cosi vado subito via, no problem.”

“No Alice, tranquilla non hai interrotto niente.”

“Ma quindi vuoi due avete risolto? – io Ed annuiamo – Uh che bello il mio fratellino e la mia sorellina sono di nuovo amici. Che bello.” Trilla tutta contenta saltellando e battendo le mani, come una bambina piccola… Un attimo. Come mi ha chiamato? Sorellina? No. Non deve. So che mi vuole bene come una sorella perchè anche per me è cosi, ma non voglio che mi chiami cosi. Troppi ricordi. Troppo dolore.

“Ehi, terra chiama Bella, ehi ci sei?” Alice mi passa una mano davanti.

“Ehm si scusate, ero sovrappensiero.”

“Allora? Resti qui a cena?” mi chiede Ed.

“Ehm si grazie ma dovrei avvisare Emm per dirgli di venirmi a prendere più tardi.”

“No Bella, tranquilla ti accompagnerà Eddy a casa, vero?” dice Alice sempre più felice.

 

Ora sono nella stanza di Alice. La cena è stata abbastanza tranquilla, è trascorsa tra risate e chiacchiere. Sono proprio una bella famiglia. Avete presenti le famiglie delle pubblicità? Beh loro sono così.

Ora che guardo la stanza di Alice, ne rimango assolutamente sorpresa. È magnifica. Le pareti sono color glicine e sia le tende che il piumone riprendono questo colore. Il letto è al centro della stanza ed è rotondo, fantastico. Ora mi sta mostrando la sua cabina armadio, e a occhio croce credo sia grande almeno quanto la sua stanza. È enorme. Nella stanza c’è una scrivania enorme, piena di portafotografie con foto che ritraggono lei da sola, lei e Jasper, lei e Ed, lei e Rose e anche una con noi due. Nella parete c’è un poster con una foto sua e di Jazz al tramonto. C’è anche una cassettiera con cinque cassetti  che contengono solamente la biancheria intima. Su di esse vi è un lettore cd, e accanto al letto c’è il comodino, con abatjour e sveglia sopra.

“Allora che te ne pare?” mi domanda.

“Alice, è fantastica la tua camera. Davvero.”

“Oh grazie, ho scelto personalmente ogni piccolo particolare, allora sorellina visto che  non era cosi tragico parlare con Ed.”

“Già, avevi ragione, è stato semplicissimo. Ha capito subito.”

“Lo immaginavo. Vedi Ed tiene molto alla sincerità. Puoi fargli qualunque cosa ma non mentirgli, ma non credevo che anche in questo caso si sarebbe turbato così tanto. Sono stata una stupida, se lo avessi capito prima vi avrei spinto subito a chiarire.”

“Alice tu non centri proprio nulla, tranquilla… Senti Ali ti posso chiedere un favore? Ma promettimi che non ci rimani male.” Ora mi sta guardando con un punto interrogativo sul viso.

“Si certo, chiedimi quello che vuoi.”

“Vedi io ti voglio bene davvero, come una sorella e lo so che vale lo stesso per te, ma vedi tu oggi mi hai chiamato sorellina, è una cosa bellissima lo so, ma quel soprannome vedi non mi piace, me ne puoi trovare un altro?” le chiedo sorridendo.

“Certo nessun problema, ma non capisco il motivo.”

“Vedi io a Phoenix avevo due migliori amiche e tra di noi ci chiamavamo sorellina, ma loro si sono rivelate tutt’altro che amiche capisci? E quel soprannome mi ricorda loro. Ti conosco da poco, ma so che tu non mi tradirai come loro e mi fido di te ma quel soprannome riapre vecchie ferite dolorose.”

“Bella mi dispiace se avessi immaginato non avrei mai…”

“Lo so, lo so Alice tranquilla.”

E ci abbracciamo, un abbraccia tra due sorelle, due amiche. Le voglio un gran bene. “Per me sei e sarai sempre come una sorella, voglio solo che tu lo sappia” mi sussurra. “Anche tu sei una sorella per me.” Mi sono aperta un po’ con lei e il mio sesto senso mi dice che ho fatto bene. Tutte le regole che mi ero imposta, di non fidarmi più e cose simili, sono state trasgredite, ma va bene così, perchè sono di nuovo felice. Se anche sta volta andrà male so che soffrirò molto di più, ma ora sono felice ed è questo ciò che conta. Privarsi della felicità per paura di soffrire è come privarsi di vivere per paura di morire, e io voglio vivere.

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Allora? soddisfatte?spero proprio di si e spero che sia chiaro sia la reazione di Edward, sia la reazione che Bella ha avuto con Alice, per ogni dubbio non esitate a chiedere...

Angolo pubblicità:

La forza dell'amore

2012

 

E ora ecco le vostre rispostine:

 

 

 ELLAPIC [Contatta] Segnala violazione
 
 12/04/10, ore 18:16 - Capitolo 8: Il mio compleanno

Ehi ciao, sono molto felice di ricevere una tua recensione.. e si hai ragione lui dovrebbe speigarsi ma credo che in questo capitolo sia chiaro il motivo della sua reazione...

spero di aver soddisfatto a pieno la tua cuirosità e sarei felice se continuassi a dirmi la tua :)

un bacio

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 
 09/04/10, ore 22:37 - Capitolo 8: Il mio compleanno

Ciao bellaaaa, allora ti ringrazio davvero per i complimenti e per segurimi in tutte le mie storie, gazie davvero...per qnt riguarda la mia one-shot prenderò in esame il tuo consiglio d un secondo capitolo e sono felice che ti abbia toccato, e cmq io non credo che ci sarà la fine di tutto tranquilla ;)

cmq tornando a qst storia, come vedi avevi ragione c'era un motivo dietro l'atteggiamento di Edward, ma ora hanno chiarito :)

cmq mi fa piacere che apprezzi il mio modo di scrivere.. grazie mille..

un bacione carissima =)

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 
 09/04/10, ore 22:32 - Capitolo 8: Il mio compleanno

ehi quante domande:) come vedi ho risposto a ogni tua domanda soddisfatta?? e stai certa che d'ora in poi non si chiuderà più a riccio anzi...

cmq sono contanta che continui a seguirmi e a dirmi sempre  la tua..

un bacione

 

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Capitolo 10
*** Fidanzarsi ***


 Buona sera ragazze!! Come va? allora ho notato che le recensioni, che non sono mai state numerosissime, sono diminuite notevolmente, come mai? non vi piace più la storia? la trovate noiosa? fatemi sapere il motivo di questo calo cosi almenno provedderò o a modificare qualcosa o ad interrompere la storia... cmq grazie a chi l'ha inserite tra le preferote, le seguite, quelle da ricordare e chi legge solamente, e a chi commenta che troverà la risposta a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

Buona Lettura =)

 

 

 

Dopo aver parlato con Alice, mi sento meglio, sono pronta di nuovo ad affrontare la mia vita. Con Edward il rapporto si fa sempre più intenso. Passiamo la maggior parte del nostro tempo insieme, a chiacchierare, scherzare… Sto benissimo con loro. Nel frattempo anche la relazione di Emmet e Rosalie è cresciuta tanto, sono davvero una bella coppia, sono tanto carini e dolci insieme. Anche se è passato poco più di un mese hanno deciso di rendere le cose ufficiali subito. Vogliono far conoscere i rispettivi genitori. Per questo ora siamo tutti al centro commerciale per comprare dei vestiti adatti all’occasione. Niente di particolare, ma ogni scusa è buona per fare shopping.

“Bella sta sera alle 20  ricorda che ci sono gli allenamenti.”

“Ok Rose, ma perche così tardi?”

“Prima la palestra era impegnata dai ragazzi della squadra, e ora io avevo da fare, quindi li ho spostati a questa sera. Per le altre non c’erano problemi.”

“Per me va bene, passi tu a prendermi?”

“Si certo… tieni prova questo ti dovrebbe andare bene.”

Così tra una chiacchiera e l’altra passiamo il pomeriggio. Non abbiamo comprato nulla di particolare, solo qualche capo di abbigliamento, ma niente di che.

Ora sto aspettando Rose per andare agli allenamenti… Eccola, il suono del clacson mi annuncia del suo arrivo. Esco di fretta da casa precipitandomi in macchina.

“Allora Bells, pronta?”

“Si grazie, dai andiamo.”

“Ok, senti per il ritorno mi dispiace ma io non ci sono. Sai devo fermarmi in palestra per sistemare alcune cose, dato che domani ci sarà la partita.”

“Ok, tranquilla. Nessun problema. Mi farò dare un passeggio dalle ragazze o al limite chiamo Emm.”

 

“Su giro a destra. Passo in avanti. Bacino. Salto. E no, Jess non ci siamo, raddrizza quelle gambe.”

“Rose, basta ti prego sono due ora che proviamo senza neanche una pausa. Non ce la faccio più.” Si la menta Jessica.

“Rose, Jessica ha ragione. Abbiamo provato tante volte questa coreografia. Funziona lo sai e sai che ce la caviamo bene quindi per oggi potremmo anche finire di provare.” Cerco di convincere Rose. È da quando siamo arrivate che proviamo e riproviamo. Siamo stanchissime, e sbagliamo sempre di più. Continuare cosi è inutile…

“Ok ragazze, va bene. Andate pure. Domani mattina alle undici ci rivediamo per provare un ultima volta.”

Finalmente ci lascia libere. Rose è molto esigente, sia con se stessa che con gli altri. In ogni cosa che fa ci mette il massimo dell’impegno. Domani sarà una semplice partita di campionato ma lei vuole dare il massimo. È fatta cosi. Io l’adoro, ha cambiato il mio fratellone. Finalmente ha messo la testa posto ed è felice. Proprio per questo mamma e papà vogliono conoscerla, per rendersi conto che non sia tutto frutto dell’immaginazione di mio fratello, per accettarsi che quest’angelo, come la chiamano loro (perche per sopportare Emm deve per forza esserlo), sia reale.

Sono appena uscita dagli spogliatoi. Come sempre mi sono persa nel mare dei miei pensieri, e quando esco mi accorgo che sono tutte andate via. Bene. Perfetto. Mi tocca chiamare Emm. Nel frattempo esco fuori dalla palestra e mi siedo sui gradini aspettando l’arrivo di mio fratello.

Sento una macchina avvicinarsi e rallentare, è buio e non riesco a vedere chi sia.

“Ehi Bells? Sei tu?”

“Ma tu che ci fai qui?” dico avvicinandomi all’auto…

“Stavo parlando con tuo fratello quando lo hai chiamato e mi sono proposto di venire io. Ti dispiace?”

“No Edward. Mi fa piacere. Mi dispiace solo di averti disturbato.”

“Se mi sono proposto volontariamente vuol dire che non è un disturbo per me, anzi tutt’altro.”

“Ok, allora grazie.”

“Allora com’è andata? Rose sta volta vi ha risparmiate?” Cosi tra una chiacchiera e l’altra arriviamo a casa mia. Con lui il silenzio non so nemmeno cosa sia. Riusciamo sempre a parlare di ogni cosa. Credo di poterlo definire il mio migliore amico. Fino a qualche mese fa non credevo di poter costruire un rapporto cosi con un ragazzo. Ho sempre amato le amicizie tra uomo e donna, ma la vita mi aveva fatto ricredere anche su questo…

“Grazie Ed per il passaggio” gli dico salutandolo

“Figurati Bells, è stato un piacere” e mi bacia una guancia…

 

Finalmente  posso tornarmene casa, sono distrutta. Dalle undici di sta mattina sono rinchiusa in questa palestra, prima per le prove e poi per la partita. Rose ci ha permesso solo la pausa pranzo.

La nostra squadra ha vinto. Emmett e Edward sono stati i migliori in campo, hanno segnato più punti di tutti. Sono così orgogliosa di loro, amano giocare a basket. Ora dobbiamo correre a casa perche dobbiamo prepararci per la cena con i genitori di Rose.

Sono appena arrivata a casa e vado subito a farmi una doccia rilassante, ne ho proprio bisogno.

Finita la doccia inizio a sistemare i capelli, lisciandoli con la piastra e inizio a truccarmi. Indosso jeans grigio e una camicetta a top nera, con scarpe alte dello stesso colore dei jeans e un gilet dello stesso colore…

 

“Ehi salve ragazzi. Benvenuti. Prego accomodatevi.” È Jasper ad accoglierci.

Così entriamo e ci accodiamo nel salone. La loro casa è davvero carina. È grande e luminosa. È arredata in modo particolare, infatti è tutto ispirato al mondo orientale. Davvero carina. Appena accomodati ci presentiamo con i genitori di Rose, che sono delle persone dolcissime. A cena ci sarà anche Alice, essendo la ragazza di Jazz.

Mi dispiace che Ed non ci sia, non è bello saperlo a casa solo senza qualcuno con cui uscire. No che non abbia altri amici, ma preferisci uscire solo con noi.

“Rose finalmente abbiamo l’onore di conoscerti, cara” dice mia madre.

“Il piacere è tutto mio signori Swan.”

“Sai, pensavamo che mio figlio ti avesse immaginata. Ci vuole molto per sopportarlo e se lo fai devi essere davvero una persona speciale.”

“Grazie signora, ma anche suo figlio è speciale, un po’ bambinone ma ha mille qualità.”

“Lo so cara ma Emm  non mostra spesso queste su qualità, e comunque chiamami pure Renèe.”

La cena passa in maniera tranquilla tra chiacchiere e risate. Fortunatamente mio fratello si è comportato bene, ha evitato le sue solite battutine e sembra proprio che si sia divorato il galateo. Che buffo, non sono abituata a vederlo cosi composto. Questo dimostra quanto tenga a Rose. Sa che lei tiene molto a ciò che pensano i suoi genitori, e lui ha fatto di tutto per piacergli.

“Complimenti signora, la cena era squisita” si complimenta mio fratello. Che ruffiano…

“Grazie caro, ma ti prego dammi del tu, sono giovane sai?” dice sorridendo la madre dei gemelli.

“Ehi ragazzi che ne dite di lasciare i vecchi qui a parlare e di andare a fare un giro?” propone Jazz.

“Ok per me va bene, avvertiamo anche Ed?” propongo, già sapendo che accetteranno.

“Si naturalmente. Su forza andiamo allora!” dice Alice

“Ehi scricciolo come mai tutto quest’interesse per Eddy? Mi devo preoccupare? Non è che mi nascondi qualcosa, è così? C’è qualcosa con lui? State insieme?”

“Emm frena. Non c’è niente tra me e Ed stai tranquillo. Siamo solo amici, e se anche fosse non avresti di che preoccuparti. E comunque l’ho voluto invitare perche non voglio fare da palo a voi 4. Poi con lui mi diverto tantissimo. Ok? Ora respira e andiamo dai.” Mio fratello avevo iniziato le sue assurde paranoie. E poi Ed è un suo amico non dovrebbe esserne felice? Va beh non è un problema che mi riguarda tanto siamo solo amici.

Siamo davanti la discoteca e stiamo aspettando che arrivi Ed…

“Ehi ragazzi eccomi. Allora com’è andata?” eccolo è arrivato. È sempre più bello. Qualsiasi cosa indossi gli sta divinamente. Siamo solo amici lo so ma non posso negare la sua indubbia bellezza.

“Ehi fratello. Alla grande.” Risponde Emm salutandolo. Così ci avviamo verso l’ingresso. Fortunatamente i ragazzi conoscono il buttafuori cosi non dobbiamo fare la fila per entrare.

Il locale non è grande ma è carino. E la musica non è niente male.

“Ragazzi io vado a prendere qualcosa da bere, volete qualcosa?” chiedo prima di allontanarmi. Tutto mi dicono di no, così mi avvio verso il bar, quando sento qualcuno trattenermi per un braccio…

“Ehi Bells, aspettami vengo con te” è Edward e un sorriso spontaneo spunta sulle mie labbra.

“Allora una vodka alla pesca e un mojito.” È Ed ha ordinare i drink. Non mi ha nemmeno chiesto cosa prendevo. Come fa a sapere che amo la vodka alla pesca? Solo al mio compleanno avevamo bevuto insieme, possibile che se lo sia ricordato? È passato più di un mese…

Una volta presi i drink ci dirigiamo verso la pista. Raggiungiamo gli altri e iniziamo a ballare. Ci divertiamo tantissimo ballando tra di noi e facendo gli stupidi. Ora sto ballando con Ed “strusciandomi” su di lui e noto che è un po’ in imbarazzo. Mi prende dai fianchi e asseconda i miei movimenti, muovendo il suo bacino a tempo con il mio.

“Sei bellissima questa sera” mi dice all’improvviso. Questo suo complimento mi fa arrossire. Non sono mai stata particolarmente timida, ma lui mi fa questo strano effetto. Non sapendo cosa rispondere gli sorrido e continuiamo a ballare…

___________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Allora? piaciuto? so che non succede niente di particolare ma era per stemperare un pò gli animi... mi

 raccomando ditemi cosa pensate e cosa ne devo fare della storia...

 

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2012

 

Ora ecco la risposta alla recensione:

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 
 15/04/10, ore 00:45 - Capitolo 9: Chiarirsi

Ehi ciao Cara, allora prima di tutto ti ringrazio per la recensione e invito anche te a dirmi se c'è qualcosa che non va nella storia.. ogni consiglio è ben accetto...

cmq per quanto riguarda Tanya, mi dispiace ma  non c'è nulla di sospetto, è veramente cosi. Tanya non è la solita ragazza egoista e superficiale che troviamo sempre ma qui è una ragazza innamorata davvero di Edward e notando che  sta nascendo qualcosa tra di loro preferisci farsi da parte per prima per non soffrire in futuro...

Come vedi qst è un capitolo di passaggio, dal prossimo inizierranno ad esserci tutte le risposte alle domade che ti sei fatta suòl passato di Bella...

cmq grazie mille, un bacione...

 

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Capitolo 11
*** La verità... o quasi! ***


Salve ragazze, come avete notato oggi ho aggiornato entrambe le mie storie perche non so se varò tempo in questi giorni, causa lo studio...

comunque ringrazio chi continua a seguirmi e chi ha aggiunto la storia tra le preferite,le seguite e quelle da ricordare, soprattutto chi comment perche mi da la voglia di andare avanti, troverete le risposte a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura=)

 

 

 

 

 

 

Lunedì… L’inizio di una nuova settimana. Come ogni mattina il mio fratellone mi butta giù dal letto non molto delicatamente. Mentre mi preparo per la scuola ho come una strana sensazione, come se oggi dovesse accadere qualcosa di brutto. Mah…

 

Le lezioni sono trascorse fin’ora in modo tranquillo, forse anche troppo. Nessun test, nessuna interrogazione. Nulla. Calma totale. Ma la strana sensazione è diventata sempre più forte.

****

Finché il mio cellulare non squilla indicandomi che è arrivato un messaggio, mi affretto ad aprirlo e leggendolo rimango di sasso.

“Bells non mi sono dimenticato di te. A presto. James.”

Come può un semplice messaggio rimandarti indietro all’inferno? Basta così poco per far crollare la serenità che ho costruito? E poi cos’altro vuole da me? Non si è già preso tutto? Non è abbastanza ciò che fatto? Evidentemente no… James mi ha distrutto, è il mio peggiore incubo, il ragazzo del centro commerciale. È passato così tanto tempo da allora, credevo che mi avesse dimenticato. Perchè fissarsi con me? Mi ha già rovinato la vita, ora non può lasciarmi in pace mentre cerco di rimettere assieme i pezzi ed andare avanti? Ora che le ferite iniziano a rimarginarsi - sono finalmente riuscita a dire il suo nome - lui torna all’attacco, perché?

“Bella che succede? Ti senti bene?” Edward… cosa gli dico? Non gli rispondo e lo abbraccio. Cerco tra le sue braccia la serenità che solo lui sa darmi. Appena mi stringe a se non riesco a trattenere le lacrime. Scoppio in un pianto disperato. Non dice niente. Si limita a tenermi stretta.Mi prende in braccio e non mi oppongo lasciandomi portare da lui senza domandarmi dove stiamo andando. Ci ritroviamo sul suo letto, abbracciati e finalmente smetto di piangere troppo stanca per continuare. Lui non mi chiede nulla, veglia su di me senza cercare risposte aspettando che sia io a decidere di aprirmi. Apprezzo questo suo silenzio, ma ho deciso di parlare, di liberarmi di questo peso che mi opprime, ne ho bisogno.

 

“Edward” lo chiamo.

“Si? Dimmi piccola.”

“Io… io devo parlarti, devo spiegarti.”

“Shhhh, non dire nulla.”  ha avvicinato il suo viso al mio. Siamo così vicini che mi perdo nel verde dei suoi occhi, sento il suo respiro su di me. Non so perchè ma il cuore inizia a battere forte, ho bisogno di lui, senza pensarci azzero le distanze tra noi e faccio unire lenostre labbra. questo gesto l'ha evidentemente sorpreso ma presto rispnde al bacio. È un bacio casto, dolce, una carezza che manifesta il mio bisogno d’amore.

“Scusami Bella, non so ccosa mi sia preso…”

“Shh Ed, sono stata io. È colpa mia.”

“Tranquilla non te ne faccio una colpa. Bella, so che non è il momento giusto per dirtelo, ma tu mi piaci. Mi piaci da sempre. Dalla prima volta che ti ho visto.” Sono senza parole. Gli piaccio. Non mi sembra vero. Io non ho mai pensato a lui sotto questo punto di vista. Indubbiamente mi piace ma l'ho sempre visto come amico. Come ragazzo mi piace? Non lo so.

“Edward… io non so che dire. Tu mi piaci ma come amico. Io non ho mai pensato a te diversamente.” Mentre lo dico vedo la sua espressione cambiare. Sul suo volto leggo la sofferenza, mi dispiace, non volevo che stesse male. Perchè sembra tutto andare male come mesi e mesi fa?

“Tranquilla, non pretendo niente da te. Il nostro rapporto non cambierà.”

“Edward, io ho bisogno di sapere la verità. Promettimi che sarai sincero.” Ora siamo seduti sul letto uno di fronte all’altro.

“Te lo prometto.”

“Hai detto che ti piaccio da quando mi hai visto, è per questo che ti sei avvicinato a me? Se fossi stata brutta mi saresti stato amico? Dimmi la verità. Dimmi che non è per il mio aspetto fisico che mi sei amico. Ti prego Ed dimmelo.” Il mio tono si è alzato di alcune ottave e ora è incrinato dal pianto. “Ed per favore dimmi che mi avresti voluto bene anche se fossi stata la ragazza più brutta che tu abbia mai visto. Ti prego Ed…” Mi sta abbracciando. E io sono di nuovo in lacrime. Io ho bisogno che lui mi dia una risposta così mi allontano.

“Allora? Rispondimi.”

“Bella calmati. Certo che ti avrei voluto bene lo stesso.”

“Davvero?” chiedo con una nuova speranza…

“Certo. Io ti voglio bene indipendentemente dalla tua bellezza. Anzi se non fossi stata cosi bella ti sarei stato amico ancora di più. Sarei stato amico tuo senza il desiderio che tu fossi mia. Senza la voglia di averti sempre tra le mie braccia. Senza la voglia di uccidere tutti quelli che ti guardano.” Le sue parole mi stupiscono.

“Ti ricordi il giorno del tuo compleanno cosa ti ho detto alla festa?”

“Si come potrei dimenticare. Mi avevi detto che ti avevo rovinato la vita.”

“Si è stato così, già allora mi piacevi. Non facevo altro che pensarti. Bella io non ti avrei mai confessato i miei sentimenti senza un qualche segnale da parte tua. Ti sarei stato sempre amico senza pretendere nulla. Ti voglio bene e te ne vorrò sempre.”

Questo era quello che avevo bisogno di sentirmi dire. Così lo abbraccio e restiamo abbracciati per vari minuti…

“Come va?” Mi domanda dolcemente accarezzandomi una guancia. Io l’ho rifiutato, soffre per questo, lo vedo, ma nonostante tutto e qui ad asciugare le mie lacrime. È davvero un amico vero. Per questo sento ancora di più l’esigenza di aprirmi con lui…

“Sto meglio grazie, ma io ho bisogno di parlarti. Voglio spiegarti il motivo per cui vedi i miei occhi spenti.”

“Ok ma solo se te la senti…”

“Si – prendo un lungo respiro – a Phoenix avevo due amiche. Le mie migliori amiche. Ci volevamo bene come sorelle, infatti ci chiamavamo sempre sorellina. Era raro che usassimo i nostri nomi. Con loro ho condiviso tutto: infanzia, adolescenza, gioie e dolori. Erano tutto per me. Arrivate alle superiori siamo subito entrate a far parte delle cheerleader, amavamo ballare. Il primo anno ho avuto la mia prima storia d’amore. Si chiamava Mark, era dolcissimo, siamo stati un paio di mesi insieme ma lui si è dovuto trasferire perche l'aveva contattato un'importante squadra di football. Così abbiamo rotto restando buoni amici.” Mentre racconto di Mark noto in lui una strana espressione. Gelosia? Probabile… “Io ero una ragazza molto solare, espansiva, facevo subito amicizia con tutti, un vulcano di energia come Alice. Il mio più grande difetto era l’essere bella e corteggiata da molti.”

“Non capisco perchè questo sia un difetto.” Mi interrompe…

“È un difetto perchè i ragazzi si avvicinavano a me solo per il mio aspetto fisico. Io avevo molti amici maschi, andavamo d’accordo, scherzavamo, ridavamo, ci confrontavamo. Uscivamo a volte insieme, ci scambiavamo messaggi ma nulla di più. Con loro non c’è mai stato niente anche perchè ero ancora legata a Mark. Io li credevo veri amici. Ma un giorno a scuola è arrivato un ragazzo… James.” A nominarlo inizio a tremare e lui se ne accorge.

“È  il ragazzo del centro commerciale?” mi domanda tenendomi per mano.

“Si, lui. Come avrai visto è un bel ragazzo. Io sono stata subito attratta da lui e così abbiamo iniziato a frequentarci e ad uscire insieme insieme. Nel farlo ho un po’ trascurato i miei amici che non la presero molto bene e iniziarono a spargere cattive voci su di me. Io, come potrai immaginare, ero ignara di tutto ciò. Dopo vari mesi James... provò diciamo ad avere un rapporto più intimo con me...- inizio a titubare nel mio racconto- ma ho sempre rifiutato perchè ancora non mi sentivo pronta. James prese male il rifiuto e per farmi un dispetto si andò a vantare con tutti di esser riuscito dove gli altri avevano fallito. Così si iniziò a parlare male di me. Ho scoperto che le mie amiche mi avevano sempre criticato e parlato male alle spalle. I miei amici volevano la mia amicizia solo per poter entrare nel mio letto. Tutti credevano fossi una ragazza facile. Cosi mi sono ritrovata sola. Emmett quando ha saputo tutto ha picchiato James.” Non gli ho detto tutta la verità. Ho omesso una parte fondamentale, la più importante, ma non ho il coraggio di dirglielo. Mentre raccontavo mi stringeva la mano. Notando la sua gelosia e la sua rabbia e mi è mancato il coraggio…

“Se fossi stato in Emmett lo avrei ucciso” mi dice con l’odio negli occhi. “Ora capisco tutto, capisco i tuoi strani atteggiamenti. Vieni qui piccola.” E mi abbraccia.

“C’è un'altra cosa, oggi sono esplosa in quel modo perchè mi è arrivato questo…” Dico mostrandogli il messaggio. Mentre lo legge stringe forte il cellulare. Mi abbraccia e mi dice “Ora ci sono io qui, non ti farà più del male.”

Finalmente mi sono aperta con lui, mi sento più leggera. Lui sa e ora mi capisce. Non sono stata completamente sincera, lo so, So che si arrabbierà se scoprisse ma mi manca il coraggio per dirgli tutta la verità…

 

“Ti senti meglio?” mi domanda.

“Si grazie, per tutto.”

“Dai vieni andiamo a prenderci un gelato, ti và?”

“Si grazie, ho una gran fame. Oggi non ti ho fatto pranzare scusa…”

“Tranquilla, andiamo a rifarci dai.”

Stiamo andando a Port Angels, per un gelato e una passeggiata.

“Ed come hai fatto a portarmi a casa tua? Non avremo problemi con le lezioni?”

“No tranquilla, siamo passati in segreteria mi sono fatto fare il permesso per entrambi.” Non mi ero accorta di nulla.

“Oh mio dio Edward!!!”

“Che succede?” mi chiede allarmato sentendo il mio tono di voce al quanto alto.

“Emmett.”

“Emmett cosa?” mi chiede non capendo.

“Emmett starà andando fuori di testa non trovandomi. Devo chiamarlo, subito!”

“Bella tranquilla. Ho mandato un messaggio sia a lui che ad Alice.”

“Cosa gli hai detto?” Domando agitata.

“Tranquilla, gli ho solo detto che stavi poco bene e  che ti portavo da me.”

“Grazie. Che ne dici di vedere che fanno e raggiungerli?”

“Ottima idea! Forza andiamo.”

 

 

 

 

Ragazze ci siete? cosa ne pensate? come avete visto Bella si è aperta un pò con Edward ma non gli ha detto tutta la verità...

 

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Recensioni:

 kandy_angel [Contatta] Segnala violazione
 21/04/10, ore 18:32 - Capitolo 10: Fidanzarsi

Grazie mille, mi fà paicere che ti piace la mia storia... spero mi seguirari ancora

un bacio

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 19/04/10, ore 23:11 - Capitolo 10: Fidanzarsi

Ciao bella, sono felice che continui sempre a seguirmi...

cmq si è un Ed/Bella... come hai visto qui Bella si apre un pò, spero di essere riuscita a essere coinvolgente e far capire il perche della chiusura di Bella, cmq chiedi pure qualunque cosa...

beh ti dico che ancora ne succederanno delle belle ;)

continua a segurimi un bacione

 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
 19/04/10, ore 19:30 - Capitolo 10: Fidanzarsi

Ciao cara, allora qui si è scoperto un pò del suo passato, ma per sapere proprio tutto devi attendere un altro pò, solo qualche capitolo...

sono sontente che la storia e il capitolo ti piacciano...

continua a segurimi...

un bacione

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Capitolo 12
*** Gelosia fraterna ***


Salve ragazze, come vedete per farmi perdonare il mio immenso ritardo ho aggiornato entrambe le mie storie, davvero scusatemi tanto, ma lo studio mi toglie moltissimo tempo...

Comunque come sempre ringrazio chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare e chi mi ha agginuto tra gli autori preferiti, ne sono davvero onorata. GRazie di cuore a chi ha commnetato, che troverà le risposte a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

“Scricciolo come ti senti? Tutto bene?” Mi domanda Emm. Abbiamo raggiunto i ragazzi al parco e siamo andati tutti insieme in un bar. Da quando siamo arrivati mio fratello non fa altro che tempestarmi di domande. Gli ho ripetuto più volte che va tutto bene ma non si fida. Mi conosce troppo bene, anche se mi sono sfogata con Ed quel messaggio mi ha turbato molto. Forse dovrei parlarne con Emmett…

“Si Emm te lo già ripetuto mille volte sto bene. Ho avuto solo un mancamento. È tutto ok, davvero.” Cerco di tranquillizzare mio fratello.

“Dai amore, lasciala in pace. Sta bene non lo vedi. Edward era con lei e quindi puoi stare tranquillo.” Gli dice Rose.

“Appunto perchè era sola con lui mi preoccupo… Eddy se le hai fatto qualcosa io… io…”

“Emmett ora basta ok? Sto bene. Lascia in pace Ed, lui mi ha solo aiutato dovresti ringraziarlo invece di minacciarlo.”

“Si hai ragione Bells… Scusami Eddy non volevo,grazie per averla aiutata.”

“Figurati amico. Ti capisco.”

Finalmente mio fratello si è calmato. Il pomeriggio è passato tranquillo. Ora stiamo tornando ognuno a casa propria. Io sono in macchina con Emm e Rose. Mio fratello accompagna prima me e poi la sua ragazza. Appena arrivata a casa salgo subito in camera e non scendo nemmeno per cena. Sto in camera ad aspettare mio fratello, so che appena tornerà si catapulterà qui a farmi il terzo grado.

“Bells posso entrare?” Eccolo come previsto…

“Si vieni Emm.” Entra e si siede sul mio letto.

“Bella dimmi cosa è successo! Non dirmi che è stato un capogiro o altre sciocchezze simili. Voglio la verità!” lo sapevo… ora mi tocca dirgli tutto succederà in casino lo so…

“Hai ragione Emm ti ho mentito.” Così inizio a raccontargli tutto senza tralascisre nulla, nemmeno ciò che è successo con Ed. Lui è il mio fratellone e sa tutto di me.

“Coooosa??” ecco si è arrabiato…

“Emm sta calmo ok? Io anche sto morendo di paura ma vedrai che è tutto un bluff, vuole solo spaventarmi. Non mi accadrà nulla.”

“No Bells, no.”

“No cosa?”

“No sono arrabbiato per James. Cioè lo sono. Ma io non ti lascerò un attimo sola da oggi in poi quindi è tutto risolto. Non ti si avvicinerà.”

“Ehm ok, ma allora perchè sei cosi arrabbiato?” Domando curiosa. Io mio fratello non lo capisco proprio…

“E me lo chiedi? Quel bastardo non doveva permettersi. Coma ha osato sfiorarti. Come? Io lo uccido.” Ok, sono ancora più confusa.

“Emm di chi stai parlando?”

“Di chi? E me lo chiedi pure? Di Edward, Bella. Come si è permesso? Come ha osato?” Ora sta urlando. Oh cavolo non ho tenuto in considerazione la gelosia di mio fratello. Ora si che sono nei guai, sicuramente farà un casino e non mi permetterà più di stargli vicino.

“Emm calmati ok? Sono stata io ad avvicinarmi non lui…” cerco di risolvere la situazione.

“Peggio, ancora peggio. Lui ha approfittato di te mentre eri vulnerabile.” Afferma convinto.

“Emmett non dire idiozie. Lui mi ha solo aiutato e mi è stato vicino. Si, gli piaccio, è vero ma è comunque mio amico.”

“Bella ma…”

“No niente ma. Siamo amici. Con lui sto bene, so che sei geloso ma credimi non ha fatto nulla di male.”

“Ok Bells, ma non gli permetterò più di avvicinarsi a te.”

“No Emmett ti prego. Non togliermi la sua presenza! Lui qui è il mio migliore amico, ti prego, ho bisogno della sua amicizia.” Sono in lacrime ormai, io ho bisogno di Ed…

“Ok scricciolo ma se osa metterti di nuovo le mani addosso lo spezzo ok?”

“Ok” dico abbracciandolo.

Meno male che ha capito. L’amicizia di Ed è diventata fondamentale per me. Ora che lui sa tutto è l’unico con cui posso essere me stessa. Il fatto che gli piaccio mi imbarazza un po’, ho paura di illuderlo, di fargli capire cose sbagliate. Lui è bellissimo, è un ragazzo perfetto lo so ma ho paura di avere una relazione con qualcuno, per questo non ho mai pensato a lui da un punto di vista diverso. Questa sua dichiarazione mi sta spingendo a riconsiderare le mie paure. Mi pongo mille domande su di lui, su come sarebbe starci insieme. Infondo so di conoscere già le risposte ma forse ho paura ad ammetterlo perfino a me stessa…

****

 

“Buongiorno Bella.” Esclama Alice appena entro a scuola insieme con mio fratello che continua a guardare Edward.

“Buongiorno a tutti.” Salutiamo tutti sorridendo.

“Ehi Bella oggi dopo la partita ti va di uscire?” mi domanda Ed. Oh cavolo. E adesso? Guardo Emmett che sta fulminando Ed con lo sguardo. E ora cosa gli rispondo?...

“Ma si certo. È una magnifica idea. Dopo la partita per festeggiare usciremo tutti insieme. Ottima idea amico.” Ecco Emm ha risposto al posto mio. Io faccio finta di sorridere per sembrare naturale.

“Oh si ragazzi. È un’idea fantastica. Dai andiamo.” Alice ha accettato subito questa fantastica idea.

****

 

Le lezioni sono passate tranquille. La pausa pranzo un po’ meno. Mio fratello si è seduto tra me e Ed evitando ogni minimo contatto tra di noi. È davvero snervante, non lo sopporto più! Capisco che sia geloso ma non mi piace i suo comportaento, sa che tengo all'amicizia di Edward ma mi sta impedendo di viverla serenamente! Appena saremo soli mi sentirà il mio caro fratellino.

****

La partita è finita, è andato tutto bene sia per la squadra che ha vinto che per noi cheerleader tanto che abbiamo ricevuto i complimenti di Rose

 

“Ragazzi allora che si fa?” Domanda Jasper per informarsi sui programmi di questa sera.

“Che ne dite di una belle pizza?” propongo.

“Dico che è un’ottima idea Bells.” Risponde Ed sorridendomi e beccandosi l’ennesima occhiataccia di Emmett.

“Ok allora ragazzi ci vediamo più tardi.” Dice Rose.

Così ci dividiamo per andare a casa, ora che siamo soli mio fratello mi sentirà!

“Emmett basta! Mi hai stancato ok? Ti rendi conto di quello che hai fatto? Ti ho detto che siamo amici finiscila.” Lo rimprovero.

“Bella so che forse ho esagerato…”

“Forse??” lo interrompo.

“Si ok lo ammetto, ho esagerato e mi dispiace. Ma non capisci che mi preoccupo per te? Ho paura che ti faccia del male.”

“Emmett così soffro di più! Credimi, lui non mi farà del male. Stai tranquillo.” Cerco di rassicurarlo.

“Ok Bella. Io ho solo paura che ti faccia del male come James.”

“No Emmett non lo farà. Non è cosi lui.”

“Ok scricciolo, scusami, farò il bravo te lo prometto.” Dice sorridendomi. Io ricambio io il mio sorriso, felice che mio fratello ha finalmente capito.

Scesi dalla macchina ed entrati a casa ci dirigiamo ognuno in camera propria per prepararci per la serata.

Dopo un’ora sono pronta e scendo sotto dove trovo Emm già pronto.

“Allora andiamo?” domando.

“Si certo.”

Arriviamo in pizzeria dove ci sono già tutti. Entriamo e prendiamo posto. Anche ora come oggi a mensa sono capitata lontana da Ed, ma sta volta non è colpa di mio fratello.

La cena trascorre tranquilla tra risate e scherzi. Mi diverto tantissimo quando sono con tutti loro.

Finito di mangiare decidiamo di fare tutti insieme una passeggiata e dopo pochi minuti le coppie iniziano a camminare un po' separate dagli altri cosi, inevitabilmente, io e Ed rimaniamo soli.

“Coma va?” mi domanda

“Tutto bene. Ora sto decisamente meglio.”

“Si è fatto più vivo?” mi chiede con odio nello sguardo.

“No fortunatamente.”

“Sai mi sei mancata oggi.” Mi stupisce questa sua dichiarazione.

“Mancata? Non capisco. Io oggi c’ero a scuola.” Rispondo non capendo cosa vuole dire.

“Si lo so bene che c’eri ma non eri con me per questo mi sei mancata.” Che carino che è…

“Si beh anche a me oggi è mancato non poter stare con te davvero.” Dico sorridendo.

Continuiamo a chiacchierare un altro po’ di argomenti futili. Lui non si è evidentemente accorto della gelosia di Emmett. Il mio fratellone questa sera è stato di parola: si è comportato gentilmente con Edward e mi ha lasciata libera.

La dichiarazione di Ed mi ha sconvolto perchè mi sono resa conto che anche a me è mancato tanto. Mi è mancato non poter parlare con lui, poter stare con lui. Mi è mancato, ma per quale motivo? Infondo ci sono stai altri giorni in cui non abbiamo passato molto tempo insieme. Cos’è cambiato? Forse quel baciato rubato a fatto nascere qualcosa in me…

 

 

Allora cosa ne pensate di questo capitolo? mi raccomando ditemi la vostra e quindi commentateeee :)

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La forza dell'amore

Amiche per sempre

2012

 

Recensioni:

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 24/04/10, ore 17:16 - Capitolo 11: La verità... o quasi!

ehi ciao, allora come vedi questo capitolo dicamo che devia un pò il discorso su passato di Bella, ma ti annuncio che ritornerà nel prssimi capitolo.. e volevo dirti che bella, non dice tutta la verità per paura e nel prossimo capitolo scoprirai il perche, e comunque hai ragione bisogna tenere sotto controllo James...

cmq scusa la domanda ma come ti chiami?

dimmi che ne pensi mi raccomando, un bacione =)

 cussolettapink [Contatta] Segnala violazione
 24/04/10, ore 15:34 - Capitolo 11: La verità... o quasi!

ehi ciao bella, per la verità devi aspettare solo il prossimo capitolo tranquilla

e si Eddy finalmente si è aperto, ora tocca Bella, ma per lei ce ne vuole ancora, ma ogni cosa ha il suo tempo, tu continua a segurimi...

un bacione

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Capitolo 13
*** Confessione ad Alice ***


Ragazze rieccomi qui, oggi mi sono presa una piccola pausa dallo studio per aggironare le mie storie, e mi scuso per il

 

ritardo ma so che tutte voi mi capirete, perche questo tra scuola e università è un periodo critico per tutte...

 

comiunque volevo ringraziare chi ha inserito la mia storia tra le preferite, le segiute e quelle da ricordare e vorrei invitarvi

 

a dire la vostra...comunque soprattutto a chi commenta, mvi rispondo a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

 

 

Buona Lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Bella ti va di venire da me oggi?” è sabato pomeriggio e sto parlando al telefono con Alice.
“Certo che vengo. Ti va bene dopo pranzo?”
“Si benissimo. Allora a dopo.”

                                                                  ****

Siamo in camera di Alice e stiamo parlando un po’ delle ultime novità della sua storia con Jasper.
“Bella, noi siamo amiche e sai che con me puoi parlare di tutto vero?”
“Certo che lo so, ma non capisco perchè me lo stai domando.”
“Bells non sono stupida.  Giovedì quando sei sparita con Edward so che il capogiro era tutta una scusa”
“Alice io…”
“Bella vedi… Edward mi ha detto del bacio che c’è stato. Lui non voleva davvero ma ho insistito io affinché mi raccontasse  davvero cosa è successo” cerca di giustificare il fratello.
“Alice, tranquilla, non importa che te l’abbia detto lui perche tanto lo avrei fatto io.”
“Ma lui mi detto anche ciò che gli hai detto dopo.”
“Cosa?”
“Si, insomma riguardo al bacio e a cosa provi per lui. Non ti piace proprio?” Per un attimo ho temuto che Edward le avesse raccontato tutto, ma sono stata una stupida a pensarlo. Lui non l’avrebbe mai fatto, mi rispetta e rispetta la mia privacy.
“No non è questo Alice, è un po’ complicato.”
“E allora spiegarmi. Abbiamo molto tempo” Dice sorridendo.
“Vedi io quando vi ho conosciuto inizialmente ero restia a fare amicizia con voi, no che mi foste antipatici o cose del genere, ma aveva paura di legarmi a qualcuno. Capisci?”
“Si certo, per ciò che ti è successo a Phoenix giusto?”
“Esatto, ma non ce l’ho fatta, cosi grazie anche ad Emmett ho iniziato a frequentarvi ed ora sono davvero legata a tutti voi e vi voglio molto bene, in particolare a te e ad Edward. Voi qui siete i miei migliori amici.”
“E io sono felicissima di ciò e credimi non ti pentirai di esserti fidata di noi.”
“Ne sono sicura Ali, ma vedi come ero restia fare amicizia, lo ero e ancora lo sono a legarmi con qualcuno in maniera più profonda, ecco perchè ho impostato da subito il mio rapporto con tuo fratello sull’amicizia e non mi sono mai concessa di pensare a lui sotto un altro punto di vista.”
“Questo sempre per colpa di ciò che ti è successo?”
“Si, il motivo è sempre quello. Però Ali dopo quel bacio, è come se qualcosa è cambiato per me. È come se ciò che ho represso dentro di me stesse uscendo fuori. Tuo fratello è un bellissimo ragazzo e l’ho sempre saputo, ma ora inizio a guardarlo diversamente.” Avevo proprio bisogno di Alice, con lei posso parlare di tutto ed è l’unica che può aiutarmi.
“Bella, sono davvero felice di questo. Se tu e mio fratello un giorno starete insieme io ne sarei davvero felice, però prima devi affrontare i tuoi fantasmi.”
“Io Alice, l’ho fatto; cioè ho provato ad aprirmi con tuo fratello, a raccontargli ciò che mi è successo ma…”
“Ma cosa?” Mi incita a continuare.
“Ma non sono riuscita a dirgli tutta la verità. Mentre gli parlavo notavo che soffriva per me e così non me la sono sentita di dirgli tutto.”
“Bella scusami se te lo domando, ma cosa è successo? Non voglio essere indiscreta…”
“È giusto che tu sappia Alice, sei la mia migliore amica e solo a te posso davvero dire tutto. Però prima promettimi una cosa.”
“Tutto ciò che vuoi.”
“Quello che sto per dirti lo sai solo tu ed Emmett e nessun’altro dovrà saperlo.”
“Certo, puoi contare su di me.” Così inizio a raccontarle ciò che mi è successo e ciò che ho detto ad Edward. La parte più difficile arriva ora. Dirle tutta la verità.
“Io… mi sono limitata  a raccontare a tuo fratello che James ha provato ad avere un rapporto più intimo con me e che io mi sono rifiutata perchè non ero pronta, e questo è vero. Ma ciò che Ed non sa che James ci è riuscito.”
“Che vuoi dire Bella? Non capisco?”
“Durante il ballo d'inverno James mi ha chiesto di accompagnarlo nel privè della sala da ballo  e io come una stupida l’ho seguito. Qui ha iniziato ad avvicinarsi, a baciarmi, poi ha provato a toccarmi, ad alzarmi il vestito. Io non volevo davvero. Ho cercato di allontanarlo, ma lui era più forte di me. Mi ha bloccato le braccia e le gambe con il suo corpo. Ho cercato di urlare ma la musica era alta e nessuno poteva sentirmi, lui mi baciava, mi toccava, mi spogliava, e non volevo. Io non volevo. È riuscito a spostarmi le mutande e ad abbassarsi i pantaloni e lui… lui…” Non riesco a continuare. Fa male ricordare.
“Oh mio Dio Bella lui ha approfittato di te?” Mi chiede Alice con le lacrime agli occhi, anche lei sta soffrendo per ciò che mi è successo.
“S-si.. è stato orrendo. Volevo morire. Mi ha lasciato lì, sola. In quel momento è come se una parte di me fosse morta.”
“E dopo cos’è successo?”
“Io mi sentivo sporca, umiliata. Non riuscivo a parlarne con nessuno. Mi sentivo colpevole, avevo paura di qualsiasi contatto fisico. Io non l’ho raccontato a nessuno. Avevo paura ma lui è andato a vantarsi con tutti di esser riuscito dove gli altri avevano fallito. Così al ritorno delle vacanze di Natale quello che era successo era di dominio pubblico. Emmett è venuto a saperlo per caso e prese a botte James, lo voleva uccidere ma sono riusciti a trattenerlo. Ciò che mi dato il colpo finale è stato il comportamento di quelle persone che ritenevo amiche. Ho scoperto che i miei amici mi erano amici solo per portarmi a letto e  le mie amiche mi consideravano troppo facile. Tutti pensavano che fossi stata io a provocarlo, che io fossi consenziente, che lo volevo e avevo inventato la storia della violenza solo perche lui dopo mi aveva lasciato.”
“Che schifo. Mi dispiace tanto Bella, io non sapevo. Non avrei mai immaginato…” Alice mi abbraccia e nel suo abbraccio trovo tutto l’affetto di un’amica vera. Quell’affetto che mi è mancato in quel periodo.
“Bella, lui è il ragazzo del centro commerciale? Ma perche è libero? Non l’hanno arrestato?”
“No, io ai miei genitori non ho detto nulla, perchè me ne vergognavo. I miei sanno semplicemente che mi ha trattato e male e che ho litigato con le mie amiche.”
“Ma perchè non l’hai denunciato?”
“Perchè mi  si sentivo colpevole e non avevo la forza di  affrontare di nuovo la cosa soprattutto davanti ad estranei... se mi avessero ritenuto anche loro colpevole? Se anche loro l’avessero pensata come le mie amiche?”
“Bella ma ti stai ascoltando? Ti rendi conto di ciò che dici? Tu eri e sei la vittima. Non hai nessuna colpa. L’unico colpevole è quel bastardo.”
“Lo so, ora lo so ma vedi quelle cattive voci mi avevano plagiata, mi ero convinta di aver meritato tutto per essere troppo aperta con gli altri. Cosi avevo deciso di chiudermi in me stessa. Non mi ritenevo degna di ricevere affetto. Ho passato un periodo davvero brutto. Non uscivo più di casa, stavo sempre sola e mi vergognava andare in giro e soprattutto a scuola. Riuscire a finire l’anno è stato un miracolo. Avevo paura di ogni tipo di contatto fisico soprattutto quello proveniente da un uomo, avevo perfino paura a farmi toccare da Emmett, ti rendi conto da mio fratello? James non mi ha rubato solo la verginità, lui mi ha portato via tutto, la fiducia in me stessa e soprattutto negli altri.”
“Ed Emmett? Che ha fatto dopo? Perchè non ti ha convinto lui?”
“Perchè ha visto come tutto ciò mi aveva ridotta. Lui voleva il mio bene e se per stare bene dovevamo chiudere la faccenda lui era disposto a farlo. Per fortuna mio padre ha ricevuto la promozione qui a Forks, così ho avuto davvero la possibilità di chiudere con quella storia.”
“Tesoro , mi dispiace davvero. Ma perche non l’hai detto ad Edward?”
“Perchè come ti ho spiegato prima non volevo che soffrisse e poi avevo paura che lui mi giudicasse come tutti gli altri. So bene che non lo farebbe mai, ma ho troppo paura. Ti prego Alice, non dirgli nulla.”
“Certo te l’ho prometto, non gli dirò nulla.”
“Grazie Alice.”
“Bella io non lo farò perchè è giusto che sia tu a farlo e non voglio tradirti ma devi capire che è giusto che lui lo sappia, non può restarne all’oscuro. Lo capisci?”
“Si, si. Certo che lo capisco. Ma tu ora lo racconterai a Jasper?”
“Solo se tu me ne darai il permesso. Jasper è il mio ragazzo ma tu sei la mia migliore amica e non ti tradirei nemmeno con lui.”
“E cosa dirà? Mi giudicherà?” chiedo titubante.
“No Bella. Sai cosa farà? Si pentirà di aver trattenuto Emmett al centro commerciale.”
“Tu credi che Rose lo sappia? Lei fa finta di niente ma io penso che mio fratello gliene abbia parlato.”
“E tu non vuoi che lei lo sappia?”
“Non lo so, anche lei è una mia amica ma per me è difficile parlarne e ho paura che scoprendo la verità mi abbandonino.”
“Ma come vedi io ti sono comunque vicina e Rose anche, sempre se sa.”
“Sono sollevata nel sapere che lei sappia la verità, così mio fratello ha qualcuno che gli stia vicino. Quando io soffrivo e morivo dentro avevo sempre lui. Ma per lui chi c‘era? Anche mio fratello ma non aveva nessuno accanto per confortarlo, ora almeno ci sarà lei.”
“Non devi preoccuparti di questo. Secondo me non si è mai sentito solo. Ti è stato vicino perchè ti ama incondizionatamente e si vede.”
“Grazie. Grazie Alice. Parlare con te mi ha aiutato tantissimo. Mi sono sfogata e tolta mille dubbi.”
“Di niente piccola.- e ci abbracciamo- Ma ora  spiegami per bene Edward cosa sa di questo James?” mi domanda, dimostrando tutto il suo disgusto nel pronunciare il suo nome.
“Lui sa che ha James ha cercato un rapporto più intimo e che l’ho rifiutato. Sa che ha preso male il rifiuto e per farmi un dispetto si è vantato con tutti di esser riuscito dove gli altri avevano fallito.”
“Ok, va bene, vieni qui ora.” E apre le braccia invitandomi ad abbracciarla. Stiamo parecchi minuti stratte l’una l’altra, senza dire una parola. Piangiamo solamente, io per tutto il male subito, per la solitudine provato e lei… beh lei piange perchè mi vuole bene. Quando due persone si vogliono bene è così: se soffre una soffre anche l’altra, se si è felici lo si è entrambe.
“Ti voglio bene sorellina.” Si, lei è davvero come una sorella, e non ho problemi a dirglielo, non più.
“Anch’io te ne voglio tanto sorellina.”

Ragazze cosa ne pensate? questo è un capitolo particolare a cui tengo molto, quindi vi prego siate sincere, se c'è

 qualcosa che non va ditemelo e provvederò a modificarlo, mi raccoando mi fido di voi...

 

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La forza dell'amore

Amiche per sempre

2012

 

 

Recensioni:

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 
 03/05/10, ore 23:13 - Capitolo 12: Gelosia fraterna

ti ho sopreso? ti aspettavi che questo fosse il capitolo rivelatore??? cmq hai ragione James bisogna tenerlo sotto controllo ed Emmett troverà un alleato in ciò ;)

cmq che ne pensi di qst capitolo? si sincera mi raccomando, un bacione

 Mary_Whitlock [Contatta] Segnala violazione
 
 03/05/10, ore 20:41 - Capitolo 12: Gelosia fraterna
 ciao bella che piacere risentirti, tranquiila puoi commentare quando puoi =).. sono felice che tu abbia letto quelli precedenti e ti siano piaciuti, spero non rimarrai ddelusa da qst che per me è molto importante e aspetto con ansia il verdetto, un bacione
 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
 
 03/05/10, ore 20:21 - Capitolo 12: Gelosia fraterna

ehi ciao, quante domande,allora alla prima ho risposto con questo capitolo, per il resto ti toccherà aspettare e continuare a seguirmi e se ti fa piacere anche commentare, ne sarei felice...

sono contennta di vedere che apprezzi la mia storia, spero che qst cap nn deludi anche te..un bacione

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Capitolo 14
*** Appuntamento? ***


Salve ragazzeeeeeee  =) Lo so che sn molto in ritardo e vi chiedo scusa ma credetemi è stato un periodo difficilissimo....ho dovuto dare 4 esami all'università e purtroppo non ho avuto tempo da decare alle mie storie, prometto che cercherò di recuperare... Cmq tornando a noi ringrazio come sempre chi continua a segurimi e a inserire la mia storia tra le preferite, le seguite e quellle da ricordare e sopratuttochi commentata...Ora vi lascio al capitolo, ci vediamo a fine capitolo ;)... Capitolo betato da _Milli_

 

Buona lettura =)

 

 

Da quando, una settimana fa, ho raccontato la verità ad Alice sento che la nostra amicizia si è rafforzata. Dopo essermi liberata da quell’enorme peso ho parlato con mio fratello che, dopo aver saputo che mi ero sfogato con la mia amica, ha raccontato tutto a Rose. Con lei ho un rapporto diverso da quello con Alice, la vedo quasi come una mamma che cerca sempre si starmi vicino assicurandosi che io sia felice e stia bene. Mi fa piacere questo suo interesse particolare nei miei confronti perchè non è motivato dalla pietà ma dall’affetto che prova per me. Dal primo giorno in questa scuola lei mi è stata vicino e protetto in qualche modo da tutti, ricordo che mi descriveva ogni compagno indicando pregi e difetti ma, soprattutto, consigliandomi su come comportarmi con loro. È stata una vera e propria guida. Nonostante tutto non ho il coraggio di affrontare direttamente il discorso con lei, quando ci siamo viste dopo che Emmett le ha detto tutto mi ha semplicemente abbracciato e detto che mi voleva bene. Rispetta il mio silenzio e attende che sia io a fare il primo passo. Io l’adoro sempre più.
Ancora non so se Jasper sa. Se Alice gliene parlasse non so se mi darebbe fastidio. Lui è un ragazzo intelligente e credo che capirebbe, con questo non voglio dire che Edward sia uno stupido che mi giudicherebbe male, la verità è che temo più di chiunque altro il suo giudizio. Credo che sia normale avere paura di affrontare ciò che mi è successo nonostante loro siano amici fidati.
Alice mi fatto capire che non ho alcuna colpa e, anche se ancora provo vergogna per ciò che mi è successo, mi sono in qualche modo sbloccata. Indubbiamente ne soffro ancora, la notte spesso ho gli incubi e quando qualche ragazzo mi si avvicina o mi tocca, innocentemente, senza il mio permesso ho paura. Di solito per superare le paure bisogna affrontarle ma sinceramente non credo di farcela, perchè vorrebbe dire affrontare James ma ho ancora paura di lui. Il solo nominarlo o pensarlo mi fa tremare e mi riporta indietro nel tempo.

                                                                                                          ****
Il suono del campanello di casa mi risveglia dai miei pensieri. Corro ad aprire la porta.
“Ehi Edward, che ci fai qui? Entra.” Edward è davanti la mia porta ed è bellissimo come sempre. Ha dei jeans scuri che fasciano i muscoli delle gambe e una semplice maglia nera, scarpe da tennis nere e occhiali da sole. Semplice ma perfetto.
“Ciao Bella, sono qui per tuo fratello dovevamo andare in centro per un giro.” Mio fratello? Ma lui è uscito mezz’ora fa con Rose. C’è qualcosa che non quadra…
“Sei sicuro che avevate appuntamento a quest’ora?” domando.
“Si certo, perchè? Qualcosa non va?” domanda tranquillamente.
“Ehm, mi sa che ti ha dato buca.” Dico tenendo a stento una risata. Mio fratello è sempre il solito sbadato.
“Come? Perchè dov’è?”
“È uscito da una mezz’oretta con Rose e non credo che torni presto.”
“Ah bene, prima fa di tutto per vederci e poi mi bidona. Hai una fratello da oscar.” Afferma sorridendo.
“Mi dispiace se ti ha abbandonato. Ma ti puoi accontentare di me.” Propongo in imbarazzo, non gli ho chiesto di uscire vero? O forse si? L’idea di avere un appuntamento con lui non mi dispiacerebbe…
“Devo dire allora a tuo fratello di darmi più spesso buca se la ricompensa sei tu.” Scherza.
“Che stupido. Comunque posso offrirti qualcosa?” domando da buona padrona di casa.
“No grazie, dai usciamo che ti offro io qualcosa di buono”
“Ok, vado a sistemarmi. Due minuti e sono da te.” Salgo di corsa in camera mia e cerco qualcosa di decente da mettere dato che addosso ho la tuta. Opto per un paio di jeans semplici, una maglia bianca con stampe rosse, converse rosse e borsa. Sono abbastanza semplice ma credo che vada bene, perchè è solo una semplice passeggiata tra amici, vero? O un appuntamento informale? Che confusione…
Dopo averlo raggiunto di sotto, siamo usciti da casa e con la sua Volvo abbiamo raggiunto il centro di Forks.

                                                                                                          ****
“Allora che prendi?” domanda quando raggiungiamo il bancone del migliore bar di Forks, ninete di eclatante visto che oltre a questo ci sono solo altri due locali.
“Ti va bene il frappé? Se non sbaglio era al pistacchio giusto?” sono meravigliata, lo ricorda ancora…
“Si esatto. Ma come fai a ricordarlo? È passato tanto tempo da quel giorno.”
“Diciamo che ho una buona memoria.” Sorride sghembo.
“Io non ricordo invece il tuo, sai di quel giorno cerco di dimenticare il più possibile.” Affermo triste al ricordo di ciò che è successo.
“Scusa non volevo…”
“No tranquillo, dai ordiniamo.” Dico cercando di sviare il discorso. Non voglio rovinarmi il pomeriggio con lui.
Dopo aver ordinato abbiamo consumato i nostri frappé parlando un po‘ di tutto.
“Senti Bella, mi faresti un favore.?”
“Certo. Spara pure.”
“Natale ormai è alle porte e io non so proprio fare i regali, sono davvero una frana, mi aiuteresti tu?” domanda addolcendo lo sguardo per convincermi, ma non sa che è superfluo. Non c’è bisogno di questi mezzucci per convincermi, perchè io amo passare del tempo con lui e ogni occasione è buona.
“Certo, nessun problema. Possiamo fare due liste, una con i regali che farai tu e una con quelli che farò io. Che dici?” sarebbe stato carino fare i regali davvero insieme ma non credo sia il caso.
“Dico che è un’ottima idea.” Afferma tutto sorridente. Dopo esser usciti dal bar, abbiamo fatto una piccola passeggiata e cercato di farci venire qualche idea per i regali. Siamo già a fine novembre quindi è proprio il caso di iniziare a pensarci seriamente.
“A mia sorella potrei comprare un bel libro.”
“Un libro?” domando alzando un sopraciglio. “Non credo che tua sorella sia un tipo da libri.”
“Si lo so bene, ma è per essere originali. Se le regalo vestiti o accessori è scontato. Non credi?”
“Si su questo hai ragione. Che libro vuoi prenderle?”
“Non so, pensavo qualcosa che parlava di moda o cose simili.”
“Bravo. Visto che non sei un disastro, devi solo concentrarti un po’.”
“Dubito della mia bravura. Credo che il merito sia della tua vicinanza.” Dice tranquillo. Questa sua affermazione mi ha spiazzato ma mi lusinga.
“Eh si lo so. So bene di fare un certo effetto.” Dico scherzando. Così tra battute chiacchiere mi riaccompagna a casa.
“Sono stata davvero bene Edward con te, mi sono divertita tanto.” Dico prima di scendere dall’auto.
“Anch’io sono stato bene. Buona serata Bella.” Dice salutandomi con un bacio sulla guancia che mi fa sentire le farfalle nello stomaco.
“Buona serata anche a te.” Dico scendendo dalla macchina. Appena scendo e chiudo lo sportello, sento il finestrino abbassarsi ma non ci faccio caso...
È Edward a chiamarmi così mi volto e mi avvicino all’auto.
“Dimmi.”
“Senti, so che non dovrei ma posso considerare questo un appuntamento?” Mentre parla si passa una mano fra i capelli in evidente imbarazzo.
“Si.” Rispondo semplicemente. Non saprei che altro dire.
“Ok allora a domani.” Mi saluta facendomi l’occhiolino e mettendo a moto.
Wow, così questo è stato davvero il nostro primo appuntamento. Niente di romantico o esuberante ma ne sono comunque felice.
Quindi noi due ora ci frequentiamo ufficialmente? Questo vuol dire che un giorno diventeremo una coppia giusto? La cosa un po’ mi intimorisce, ho avuto solo una storia importante che non è finita bene e ne ho sofferto moltissimo, la mia seconda storia, se così la si può definire, mi ha praticamente distrutto l’anima. Spero che con lui sia tutto diverso, non voglio soffrire, voglio essere felice davvero.
Finalmente dopo quasi un anno sono riuscita a lasciarmi andare, e sono felice che sia successo con lui. So che uscire insieme non è niente di che, ma per me vuol dire davvero tanto.

                                                                                                       ****
“Ehi sorellina, dove te ne sei andata per tutto il pomeriggio?”
“Beh ho riparato ad un tuo danno.”
“Danno? Perchè? Cosa ho combinato?”
“Hai dato buca ad Edward.”
“Noooo! Oddio avevo dimenticato di avere un appuntamento con lui. Ci è rimasto male?”
“No tranquillo, ci ho pensato io.”
“A fare cosa? E che vuol dire che tu hai riparato?”
“Beh ci sono uscita io con lui.”
“E che avete fatto?”
“Nulla fratellino, ma grazie alla tua sbadataggine, da oggi io e lui credo che inizieremo ad uscire insieme più spesso.”
“Sai che novità. Uscite spesso insieme.”
“Ed è qui che ti sbagli mio caro! Da oggi usciamo ufficialmente insieme.” Dico calcando la parola ufficialmente e prima che mio fratello inizi il suo interrogatorio e mi faccia qualche predica, corro in camera mia.
Ma ogni mia speranza è vana, dato che dopo nemmeno due minuti mi raggiunge entrando nella mia stanza.
“Ora tu signorina mi racconti tutto. E quando dico tutto intendo proprio tutto.” Così inizio a raccontargli quello che è successo per almeno tre volte poi, finalmente, mi lascia libera.
“Sono felice sorellina davvero. Eddy è un bravo ragazzo e sono convinto che ti renderà felice.”
“Lo credo anch’io, o più che altro lo spero.”
“Tranquilla piccola, andrà bene e sono orgoglioso di te. Finalmente rivedo la mia adorata sorellina.” Così ci abbracciamo e dopo finalmente mi lascia solo. Prima di mettermi a letto chiamo Alice, come sempre. È una nostra abitudine soprattutto quando non ci vediamo per tutto il giorno. Anche lei come Emmett ha voluto sentire tutta la storia per diverse volte ma a differenza di Emmett è stato difficile trattenere il suo entusiasmo e ha già iniziato a fantasticare su matrimoni di gruppo e cose varie. Una vera pazza ma è la mia pazza preferita.
Prima di lasciarmi andare tra le braccia di Morfeo ripenso a ciò che è successo e mi addormento con un sorriso stampato sul volto.

 

 

Allora cosa ne pensate? vi è piaciuto? mi raccomando lascite il vostro commento che per me è fondamentale =)...

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Amiche per sempre

2012

 

 

Recensioni:

 kandy_angel [Contatta] Segnala violazione
 
 12/05/10, ore 18:03 - Capitolo 13: Confessione ad Alice
grazie mille =)
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 
 12/05/10, ore 15:56 - Capitolo 13: Confessione ad Alice

ehi cioa Giò, scusa se ti ho fatto attendere tanto...

cmq anch'io credo che un'amica sia fondamentale per superare determinate cose...ti comunico che ne dovranno ancora succeddere delle belle ;)...

un bacio e grazie per esserci sempre ;)

 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
 
 12/05/10, ore 15:24 - Capitolo 13: Confessione ad Alice

Ciao, grazie mille...

dire tutto ad Edward cm hai detto tu era troppo scontato e se io mi fossi  trovata nella situazione di Bella hai fatto la stessa cosa, e sto cercando per qst di immedesimarmi per rendere il tutto più realistico...

un bacione e continua a dirmi la tua...scusami anche tu per il ritardo =)

 cussolettapink [Contatta] Segnala violazione
 
 12/05/10, ore 15:06 - Capitolo 13: Confessione ad Alice

cio bella, chiedo scusa anche a te per il ritardo...

qll che è successo a Bella è una cosa orrenda ma che purtoppo capita a molte ragazze, e lei adesso sta cercand di superarlo grazie soprattutto a Alice ed Emmett...

un bacio e continua a seguirmi ;)

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Capitolo 15
*** Mamma e papà ***


Ciaoooooooo ragazze, lo so anche sta volta ho fatto ritardo, ma vi prometto che da oggi in poi sarò puntualissima con gli aggiornamenti...

Comunque ringrazio chi segue la mia storia, chi la inserisce tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare, chi mi ha inserito tra gli autori preferiti e soprattutto a chi ommenta... ci vediamo a fine capitolo... grazie anche ai lettori silenziosi... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

“Emmett basta! Mi hai stancato! Lasciami vivere!” urlo contro mio fratello.
“Bella tu non capisci, io lo faccio per il tuo bene.”
“Il mio bene? Tu mi tratti come una prigioniera!”
“Ragazzi cosa sono queste urla?” mio padre entra in cucina, visibilmente preoccupato, sentendo me e mio fratello litigare cosi furiosamente.
“Nulla papà. Tua figlia è un incosciente e non vuole capire.”
“Cosa dovrei capire? Che mi vuoi sorvegliare 24 ore su 24. Questo dovrei capire? Ah no scusami se sto con Edward o Jasper sono quasi libera. Tu sei pazzo.”
“Smettetela di urlare tutti e due e ditemi cosa sta succedendo.” Interviene mio padre.
“Te lo spiego io papà. Emmett non mi lascia vivere.” Dico.
“Emmett spiegami perche non lasci vivere tua sorella?”
“Papà non puoi capire. Tu non sai.” Giuro che adesso lo uccido, come gli salta in mente di dire una cosa del genere. Tu non sai?? Ora si che succederà un casino.
“Cosa non so? Cosa mi state nascondendo?” ecco ora si è arrabbiato lo sapevo.
“Nulla, tranquillo. Emmett mi assilla con la sua gelosia.” Cerco di rimediare in qualche modo.
“E perchè lo farebbe? Che motivo ha?”
“Sei geloso di Edward?” ecco ora si aggiunge anche la mamma. Tutta la famiglia al completo. Con Edward stiamo uscendo insieme da qualche settimana e i miei genitori ne sono a conoscenza ed approvano. Non lo conoscono ancora, almeno non ufficialmente, ma sanno che è un bravo ragazzo  e mi vuole bene.
“Ma che dici ma‘, Ed non centra nulla. Non sarei mai geloso di lui, è uno dei miei migliori amici” risponde Emmett.
“E allora c’è qualche altro ragazzo?” domanda innocentemente mia madre.
“Si è così.” Afferma Emmett. Perchè fa cosi? Che gli è preso?
“E chi sarebbe?”
“James.” Io odio mio fratello in questo momento. Perchè deve farmi questo? Perchè?
“Ma non era qual ragazzo con cui uscivi a Phoenix?”
“Si è lui.” Sempre Emmett. Io non riesco più a dire una parola, non mi piace la piega che sta prendendo il discorso.
“E quale sarebbe il problema? Ragazzi ditemi come stanno le cose. Voi due mi state nascondendo qualcosa e adesso esigo la sapere la verità.” Lo sapevo che mio padre avrebbe capito qualcosa. Già a Phoenix dopo l’accaduto faceva mille domande e avevo paura sospettasse qualcosa, ora immagino che i suoi dubbi si siano accentuati. Mio fratello mi guarda come per dirmi “glielo devi dire oppure lo faccio io” Ma perchè? Non mi ha fatto mai pressioni, perchè proprio adesso? Quando avevamo deciso, anzi avevo, deciso di tenere i miei all’oscuro di tutto dopo i primi tentennamenti aveva accettato la mia decisione.
“Papà, mamma sedetevi perchè Bella deve raccontarvi una cosa.”
“Emmett perchè? Perchè mi stai facendo questo? Avevi promesso…” dico scoppiando piangere.
“Perché ti voglio bene e voglio proteggerti ma tu non lo capisci quindi adesso si fa a modo mio. Ora racconta.”
“Io…io non ce la faccio…ti odio. Io ti odi Emmett” gli urlo in faccio. Voglio fargli del male, come lui lo sta facendo a me.
“Bene. La metti cosi? Ok sarò io a raccontare loro la verità.” Io non ho la forza di oppormi. Vorrei correre via per non ascoltare, per non vedere la reazione dei miei…e per non ricordare. Ma le mia gambe non rispondono, sono come inchiodata a questo maledetto pavimento così mi metto a terra. Con la schiena contro il mobile e mi abbraccio le gambe per contenere il dolore. I miei genitori sono rimasti in silenzio osservandoci sempre più preoccupati.
“Voi non sapete tutta la verità. Ricordate quando lei ha litigato con le sue amiche e si è lasciata con James perché l’aveva trattata male? Beh non sapete quali sono i veri motivi. Le sue amiche la credevano una poco di buono solo perchè era socievole con tutti e i suoi amici le erano amici solo per potersela portare a letto…e… quel porco di James…lui ha…maledizione ha approfittato di lei contro la sua volontà.” Mentre lui parla non riesco a guardare i miei genitori. Sto li ferma come un automa a piangere. Dal tono di voce di Emmett ho notato il suo disgusto e il suo dolore nel dire cosa mi hanno fatto. Sentire la cruda verità cosi fa ancora più male, perchè mi rendo conto dello schifo che ho subito, della falsità che mi circondava. All’improvviso mi sento abbracciare e mi accorgo che è la mia mamma. Non mi dice nulla, mi stringe forte e piange con me. Papà invece inizia ad urlare e ad inveire contro James. Emmett è seduto che mi guarda e si tiene la testa fra le mani. Non so quanto tempo passa  e ciò che succede dopo. So solo che mi ritrovo nel soggiorno di casa mia, seduta nel divano tra mamma e papà che mi stringono mentre Emmett spiega loro il perché li abbiamo tenuti all’oscuro di tutto.
“Quel bastardo deve marcire in galera… piccola mia.” E mi abbraccia il mio papà. Fa cosi da un po’, prima inveisce contro lui e poi mi abbraccia e consola. Mamma ancora non dice nulla. Mi tiene solo stretta a sé, ma io ho bisogno di sentire la sua voce.
“Mamma” dico con la voce roca per il pianto.
“Si tesoro. Cosa c’è?” mi domanda dolcemente.
“Io… io voglio, devo chiedervi scusa se non vi ho detto nulla. Mi sentivo cosi sporca e avevo tanta paura. È colpa mia se Emmett non vi ha detto nulla.”
“Tesoro non devi scusarti. Certo se avessimo saputo le cose sarebbero andate diversamente e ora lui non ti darebbe fastidio ma ora ci penso io a farlo rinchiudere in galera e buttare la chiave.” Mi dice il mio papà, mentre mamma mi bacia la fronte e mi rassicura:
“Piccola stai tranquilla non hai nulla da farti perdonare”
“Emm figliolo io non capisco però perchè hai fatto quella scenata prima.”
“Perchè papà io appena ho saputo cosa era successo volevo ucciderlo e l’ho picchiato ma poi mi hanno fermato. Ma lui non si è dato per vinto. I primi giorni che eravamo qui l’abbiamo rivisto al centro commerciale  e poi dopo qualche settimana ha mandato un messaggio a Bella dicendole che non si era dimenticato di lei e che si sarebbero rivisti presto…poi cinque giorni fa le è arrivato un altro messaggio che diceva più o meno la stessa cosa.”
Si, è vero, l’altro giorno mentre eravamo insieme agli altri mi è arrivato un messaggio di James. Dopo il terrore iniziale è iniziata la guerra con Emmett per proteggermi non vuole più lasciarmi sola nemmeno un attimo. Io apprezzo il suo gesto perchè pure io muoio dalla paura ma lui mi seguiva anche in bagno. Dovunque. Non mi lasciava respirare. In ogni mia mossa dovevo essere controllata e se lui non poteva lo dovevano fare Jasper o Edward. Avere Edward sempre intorno non era minimamente un problema anche perchè ci ero abituata dato che passavamo la maggior parte del tempo insieme.
“Capisco dobbiamo valutare la situazione ora. Tu a sorella non può di certo correre rischi inutili.”
“Si caro sono d’accordo con te. Però cerchiamo di non opprimerla troppo. Lei è la prima a offrire di questa situazione e noi dobbiamo cercare di fargliela pesare il meno possibile.”
“Mamma, lei deve stare sempre con qualcuno, non può permettersi di stare mai da sola. Lo capisci?”
“Emmett lo capisco bene , nessuno vuole che quel viscido le si avvicini, ma le staremo vicino senza farle pesare la nostra presenza ok?”
“Ora andate tutti a dormire, soprattutto tu Bella” cosi il mio papà si avvicina e mi prende in braccio per portarmi in camera mia. Mentre saliamo in camera mia non diciamo una parola. Solo dopo avermi messo sul mio letto e coperta mi sussurra “Tranquilla amore ora c’è il tuo papà qui a proteggerti.”
“Ti voglio bene papà”. Esce dalla mia stanza e mi lascia sola. Sento che appena arriva di sotto ricominciano a parlare ma non riesco a capire bene cosa dicono.
Io penso a mio fratello e a ciò che ha fatto. Il suo atteggiamento mi ha ferito molto e così non ho fatto che far soffrire anche i miei…
Prendo il cellulare il mano e mando un messaggio.
Ehi Eddy domani mi porti tu a scuola? Ho bisogno di vederti. Notte Bell. Un bacio.
Mio fratello per proteggermi al meglio mi aveva obbligato anche a farmi accompagnare con lui dovunque, perfino a scuola. Nei vari appuntamenti con Edward, era sempre mio fratello ad accompagnarmi e a venirmi a prendere.
Mentre attendo una risposta di Edward mi addormento…
Mi sveglio di soprassalto a causa di uno dei miei soliti incubi, ma sta volta non riesco a ricordare ciò che ho sognato.
Mi accorgo che fortunatamente è già mattina, così mi alzo e mi preparo per andare a scuola. Se ripenso a ieri sera sto ancora male e soffro per il tradimento di mio fratello, quindi cerco di tenere la testa impegnata.
Appena pronta, scendo di sotto per fare la colazione e trovo mia madre intenta a fare le frittelle. Mi sono dimenticata di accendere il cellulare e quindi non so nemmeno se e cosa Edward ha risposto.
Saluto mia madre “Buongiorno mamma”
“Buongiorno piccola, dormito bene?” mi domanda premurosamente.
“Diciamo di si.” Rispondo mentre inizio a mangiare.
“Bella, tesoro. Io ecco volevo parlarti, cioè volevo dirti che d’ora in poi per qualunque cosa sappi che potrai contare su me e papà. E ti prego non tenerti per te tutto ciò che provi. Noi ci siamo sempre e ti vogliamo bene.”
“Grazie mamma, anch’io vi voglio bene” dico abbracciandola.
“E Bella, perdona tuo fratello, lui ti vuole solo un gran bene. E tutto ciò che ha fatto lo ha fato solo per proteggerti.”
“Lo so mamma, ma lui sta esagerando credimi.”
Sento arrivare una macchina nel vialetto di casa e dalla finestra vedo che è Edward.
“Mamma ora vado è venuto Edward. Dì ad Emmett che ci vediamo a scuola.”
“Ok piccola e mi raccomando stai attenta.”
Così scappo di sopra a recuperare zaino, cellulare e giubbotto per poter uscire di casa. Una volta fuori vedo Edward appoggiato alla portiera della sua auto che mi sorride e allarga le braccia invitandomi ad abbracciarlo e così faccio.
Una volta tra le sue braccia sento di stare finalmente bene e di essere felice.
“Buon giorno piccola”
“Buon giorno Edward” Si adesso si che è davvero un buon giorno.

 

 

 

Allora? cosa ne dite?? mi raccomando fatemi sapere...

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Recensioni:

 carilon [Contatta] Segnala violazione
 28/05/10, ore 15:33 - Capitolo 14: Appuntamento?

Ehi ciao, mi fa tantisimo piacere che a mia storia t sia piaciuta cosi tanto da condurti a leggerla tuta d'un fiato...

spero di vederti anche in questo e nei prossimi capitoli, che ne pens di qst?

cmq per gli aggiornamenti da oggi in poi saranno più veloci...un bacio

 kandy_angel [Contatta] Segnala violazione
 28/05/10, ore 15:31 - Capitolo 14: Appuntamento?
Grazie mille un bacio
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 28/05/10, ore 13:06 - Capitolo 14: Appuntamento?

Ciao bella, allora che ne pensi di qst? ammetto che non era previsto, diciamo che si è scritto da solo qst capitolo...

aspetto il tuo parere un bacione

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Capitolo 16
*** Voglio stare con te ***


Buona sera mie adorate!!! come và??? questa volta sono stata più veloce :)

cmq non mi dilungo molto e ringrazio come sempre tutti, chi aggiunge la storia tra le preferite, le seguite, quelle da ricordare, chi mi ha aggiunto come autore preferito, chi commenta ( vi adoro) e tutti i lettori silenziosi... Capitolo betato da _Milli_

ci vediamo a fine capitolo..Un bacio

Buona lettura  =) 

 

 

 

 

 

 

Una volta fuori vedo Edward appoggiato alla portiera della sua auto che mi sorride, allarga le braccia invitandomi ad abbracciarlo e cosi faccio.
Una volta tra le sue braccia sento di stare finalmente bene e di essere felice.
“Buon giorno piccola”
“Buon giorno Edward” Si adesso si che è davvero un buon giorno.
Saliamo in macchina e Edward subito mi domanda:
“Come mai sta mattina ho riavuto l’onore di poterti accompagnare a scuola?”
“Beh perchè ho litigato con Emmett, ero stanca del suo atteggiamento. E poi soprattutto perché voglio vivere la mia vita normalmente, ora ne fai parte anche tu e voglio vivere tranquillamente il nostro rapporto.” Rispondo serenamente. È ciò che penso ed è giusto che lui lo sappia.
“Beh mi sorprende molto la tua risposta ma ne sono immensamente felice. Cos’è successo con Emmett?”
“Abbiamo litigato. Ero esausta della sua possessività e mentre ci urlavamo contro ci hanno sentito mamma e papà e una volta che sono venuti a conoscenza di tutto hanno appoggiato Emmett.”
“Bella, io capisco la tua voglia di essere libera, ma Emmett vuole il tuo bene ed anche io.”
“Si ma lui mi opprime, tu no.”
“Ognuno lo fa a modo suo, non puoi fargliene una colpa. Ora scendiamo che si fa tardi.” Non mi sono nemmeno resa conto che siamo arrivati davanti scuola. Scendiamo e andiamo a salutare gli altri.
“Ehi Bella tesoro , buon giorno” mi saluto Alice abbracciandomi e poco dopo fa la stessa cosa Rosalie.
“Come mai non mi hai chiamato ieri sera?  E non hai risposto neanche alle mie chiamate?”
“Scusami Ali, ma non ho avuto tempo.” Ma con lo sguardo le faccio capire che c’è altro sotto, così lei cambia argomento.
“Ma Emmett? Perchè non sei con  lui?” domanda Rose.
“Credo stai arrivando. Oggi sono voluto andare io a prendere Bella.” Interviene Edward.
“Ah eccolo lì.” lo indica Jasper.
“Ciao ragazzi. Buon giorno amore.” Saluta mio fratello.
“Potevi almeno avvisare che saresti venuta con lui.” Dice in maniera fredda rivolgendosi a me.
“Non credo di doverti dare spiegazioni di ciò che faccio.”
“Bella…”
“Ok basta ragazzi, entriamo che è suonata la campanella. Ci vediamo tutti a mensa.” Cosi Jasper salva la situazione.
Io mi dirigo dentro l’edificio insieme ad Alice dato che abbiamo le prime due ore in comune.
Durante queste due ore le racconto la verità di tutto ciò che è successo ieri sera.
“Bella, mi dispiace tanto. Ma cerca di capire Emmett, lo fa per il tuo bene.”
“Si, si lo so. E lo ringrazio, ma il problema è che lui era ed è esagerato e poi dire in quel modo tutto ai miei è stato un colpo basso.”
“Certo forse avrebbe dovuto parlartene prima di raccontare tutto, ma comunque credo sia un bene  che i tuoi siano al corrente di tutta la verità.”
“Si infondo lo credo anch’io. Ma rimane il fatto che lui è opprimente. Anche Edward mi sta vicino ma non mi soffoca.”
“Bella, ti ricordo che mio fratello non sa tutta la verità altrimenti credo  che non ti farebbe nemmeno respirare senza il suo controllo. Anzi mi chiedo quando hai intenzione di dirgli tutto. Più tempo passa, peggio sarà.”
“Lo so, Alice, ma ora non è il momento giusto.”
“E quando sarà il momento giusto?”
“Il momento giusto per cosa?” dice una voce alle nostre spalle, dato che ci troviamo nel corridoio. Una voce che riconoscerei tra mille.
“Nulla fratellone, discorsi tra donne.” Risponde Alice.
“Su Edward andiamo che trigonometria ci aspetta.” Intervengo io per sviare completamente il discorso.
“Si andiamo, ciao sorellina. Ci vediamo dopo.”
Così insieme ad Edward mi dirigo verso l’aula. Una volta iniziata la lezione Edward mi domanda. “Hai da fare oggi, dopo scuola?”
“No, perché?”
“Ti va se usciamo?”
“Si certo.” Rispondo con molto entusiasmo.
“Ok allora ti passo a prendere verso le 4 e 30”. Per il resto della lezione non parliamo più. Poi ci dividiamo dovendo andare in aule diverse.

                                                           ****
“Ehi ragazzi domani sera vi va se andiamo tutti insieme in discoteca?” propone Rosalie mentre siamo tutti insieme a mensa.
“Si per me va bene.” Risponde Alice e tutti noi acconsentiamo.
“Quindi io propongo una bella sezione di shopping per oggi pomeriggio, che ne dite ragazze?” chiede come sempre Alice, per lei ogni scusa è buona.
“Mi dispiace ragazze, ma io oggi ho da fare. Non ci sono. Possiamo fare domani se per voi non ci sono problemi.”
“Si ok, per noi non c’è nessuna problema.”
“E cosa dovresti fare?” mi domanda mio fratello.
“Vivere.” Rispondo in maniera acida alzandomi e dirigendomi verso l’aula per le lezioni pomeridiane. Tutti rimango in silenzio e mio fratello stringe i pugni per contenersi ed evitare di fare una scenata. So di essere stata dura con lui, ma ancora non l’ho perdonato del tutto.
Una volta finite le lezioni Edward mi riaccompagna a casa.
“Allora ci vediamo tra poco.”
“Ok a dopo.”
Così entro in casa e salgo in camera mia. I miei non ci sono e credo che Emmett sia nella sua stanza. Una volta in camera mi cambio e mi preparo per uscire con Edward. Ho proprio tanta voglia di uscire, con che lui sto bene e riesco a non pensare a tutti i miei problemi,  mi ci vuole proprio un pomeriggio per staccare la spina. Io e lui non stiamo ancora ufficialmente insieme, ci stiamo frequentando e la nostra complicità cresce sempre di più come l‘affetto che proviamo l’uno verso l’altro. Non se sia amore o meno ma quel che è certo e che vorrei passare tanto tempo con lui e vorrei fosse solo mio. Si, sono molto gelosa, e non ho problemi ad ammetterlo anche se non lo faccio notare dato che per adesso non posso avere alcuna pretesa su di lui.
Una volta pronta metto in borsa la lista dei regali che abbiamo deciso per Natale, non so quali siano i suoi piani per il pomeriggio ma potrebbe essere un’idea.
Il suono del clacson mi annuncia il suo arrivo così scendo giù e prima di uscire lascio un bigliettino per avvisare i miei. Prima di chiuder la porta d’ingresso mi sento afferrare per il polso. Mi volto e mio fratello mi guarda in maniera dolce dicendomi “Sta attenta” subito dopo molla la presa e rientra dentro casa. Io credevo che avrebbe fatto una scenata ed invece si è limitato ad una semplice raccomandazione.
Raggiungo Edward in macchina e lo saluto con un bacio sulla guancia che mi da mille brividi.
“Allora qual è il programma?” domando mentre lui mette a moto.
“Veramente non c’è nessun programma. Avevo semplicemente voglia di stare con te. Possiamo fare ciò che vuoi.” La sua affermazione mi riempie  di gioia.
“Anch’io avevo voglia di stare con te e vederti.” Affermo. “Comunque io ho portato la lista se vuoi possiamo iniziare  con gli acquisti. Che ne dici?”
“Ottima idea. Allora andiamo a Seattle.” Così ci dirigiamo vero il grande centro commerciale della città. Durante il tragitto parliamo un po’ della giornata e argomenti vai. Dopo un po’ iniziamo a cantare le varie  canzoni che passano alla radio.
Per tutto il tragitto lui ha intrecciato le nostre mani sul cambio. Questo piccolo contatto mi da tanta sicurezza.
Arrivati al centro commerciale ci dirigiamo al suo interno.
“Su prendiamo questa lista ed iniziamo con gli acquisti.” Esordisce Edward.
“Ok, allora iniziamo prima con le donne che sono più complicate… vediamo un po’… allora per Alice il libro da parte tua e i profumo di Chanel io.”
“Ecco, lì c’è la libreria.”
Così iniziamo i nostri acquisti natalizi. Ci impieghiamo più di due ore, e alla fine usciamo dal centro commerciale stanchi ma soddisfatti per gli acquisti fatti.
Per Rosalie lui ha comprato una borsa, e io un paio di scarpe da abbinare.
Per mia madre io ho comprato un kit da cucito, vista la sua passione.
Edward per sua madre ha comprato invece un kit da giardinaggio.
Per Jasper lui ha acquistato una giacca di pelle e guanti coordinati per la moto e io gli ho preso il caso abbinato. A mio fratello ho comprato invece un pallone da basket autografato da suo giocatore preferito Edward, invece,  gli ha comprato la PSP. A mio padre ho preso un completo per andare a pesca e per Carlisle Edward ha comprato un orologio.
Nonostante tutti questi acquisti ci siamo divertiti molto. Abbiamo passato gran parte del tempo a ridere. Sono stata davvero bene.
“Ah finalmente abbiamo finito.”
“Già sono propria stanca.”
“Senti Bella, che ne dici se ci fermiamo a mangiare qualcosa fuori, tanto arriveremo lo stesso tardi a casa.
“Per me va bene. Mando un messaggio a casa per avvisare.”
“Ok allora ti porto in una pizzeria buonissima.”
Dopo aver mandato un sms a mia madre per avvisarla e rassicurarla, ci siamo diretti verso la pizzeria. Io adoro la pizza.
Appena arriviamo ci accomodiamo subito e ordiniamo. Io una primavera e lui capricciosa.
Durante la cena parliamo un po’.
“Oggi quel capello ti stava davvero bene.”
“Ah si, e vogliamo parlare degli occhiali che hai provato tu?”
Ci prendiamo in giro su ciò che abbiamo provato oggi mentre facevamo compere dato che provavamo qualunque cosa, anche le più ridicole.
“Va beh dai sorvoliamo su questo argomento. Queste pizze sono buonissime.”
“Te lo avevo detto che era la migliore.”
Una volta pagato il conto, che non ha voluto a tutti i costi che dividessimo, usciamo e prima di tornare in macchina facciamo una piccola passeggiata.
“Edward, grazie per oggi. Sono stata davvero bene con te.”
“Mi fa piacere. Io sto sempre bene quando sono con te.”
Nel frattempo siamo arrivati vicino ad una panchina e ci sediamo. Lui si gira verso di me e mi tiene le mani tra le sue.
“Bella, tu lo sai che mi piaci molto e rispetto i tuoi tempi. Non voglio metterti fretta, ma sappi che io voglio stare davvero con te. Voglio che tu sia mia e di nessun altro. Voglio essere il tuo ragazzo.”
Sono senza parole “Io…”
“No aspetta, non devi darmi una  risposta ora, non è un ultimatum. Volevo solo che sapessi ciò che provo per te.”
“Anch’io voglio stare con te” l’ho detti davvero ad alta voce?!
“Cosa? Cioè tu vuoi stare con me davvero? Essere la mia ragazza?” i suoi occhi mostrano tutta la gioia e allo stesso tempo l’incredulità che prova.
“Si. Voglio essere la tua ragazza.” Affermo. Lui non mi da nemmeno il tempo di finire a frase che si avventa sulle mie labbra e io prontamente ricambio il bacio. Nonostante l’impetuosità del gesto è un bacio dolce, carico di tenerezza, affetto. Mi accarezza gentilmente con la lingua le labbra che io dischiudo lasciandogli il permesso di entrare. Le nostre lingue giocano, si rincorrono e si accarezzano. È il nostro primo vero bacio. Ci allontaniamo e facciamo combaciarle nostre fronti. Ci sorridiamo e mi accarezza una guancia.
“Ti voglio più che bene.” Mi confessa
“Anch’io.”
Restiamo sulla panchina ancora un po’ abbracciati a scambiarci qualche bacio.
“Credo sia ora di rientrare altrimenti Emmett chiamerà la FBI” scherza Edward.
“Hai ragione. Andiamo.”
Così ci dirigiamo in macchina abbracciati, una volta dentro unisce le nostre mani sul cambio e stiamo così per tutto il viaggio. Ogni tanto ci guardiamo e ci sorridiamo felici.
Quando arriviamo a casa mia sono triste di dovermi separare da lui.
“Allora buona notte.”
“Buona notte Bells.” Si avvicina e ci scambiamo un altro dolce bacio. Mentre sto per scendere mi arriva un messaggio.
“È Alice.”
“Non dirle di noi.”
“Perchè non cuoi che lo sappia? Te ne sei già pentito? Ti vergogni di me?” do voce ai miei pensieri.
“Non dire stupidaggini.” Mi dice guardandomi dolcemente. “Voglio semplicemente che dare la notizia insieme e a tutti. Possiamo farlo domani sera se per te non c’è problema.”
“Ah se è per questo allora va bene.”
Ci scambiamo un altro bacio e io scendo dalla macchina dirigendomi verso casa mia. Edward aspetto che io sia entrata per andare via.
La casa è in silenzio quindi credo siano tutti a letto, anche se dubito che mio fratello stia davvero dormendo.
Dopo essermi preparata per la notte mando un messaggio ad Alice.
“Tesoro scusa se non ti ho chiamato ma sono tornata da poco a casa. Sono uscita con tuo fratello! Domani ti racconto tutto. Notte baci.”
Senza aspettare la sua risposta mi metto a letto e pochi minuti dopo sono già nel mondo dei sogni finalmente felice.

 

 

Allora??? ve l'aspettavate??? cosa mi dite??? sono curiosissima di sapere la vostra...

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Recensioni:

 _BellinA_ [Contatta] Segnala violazione
 
 15/06/10, ore 14:36 - Capitolo 15: Mamma e papà
Ehi ciaooooo, allora ti dico solo che edward un giorno lo saprà...
 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 
 15/06/10, ore 11:14 - Capitolo 15: Mamma e papà

Ciaoooo, allora concordo con te, bella è molto forte e lo ha dimostrato.. e si Emmett per lei è fondamentale, perche è anche grazie a lui se lei è riuscita a superare tutto e continua a farlo a modo suo, anche se Bella adesso non apprezza molto...

per Edward si lui è proprio un cavaliere, prova dei sentimenti sinceri e non si lascia abbattere al primo ostacolo...

spero t sia piaciuto qst cap

un bacione

 carilon [Contatta] Segnala violazione
 14/06/10, ore 17:59 - Capitolo 15: Mamma e papà

Ciao cara, qst volta ho cercato di non tardare :) e sono felice che tu sia cmq sempre pronta ad aspettare la mia storia...

mi disp se non sono stata chiara ma credo che qst cap abbia risposto alle tue domande, cmq t spiego: Ed e Bella fino ad adesso si grequentavano e basta, Edward sa solo che james ha provato ad aver qualcosa di più, non sa k è stata violentata!!

Cmq spero tu abbia apprezzato qst capitolo..un bacione 

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 14/06/10, ore 16:19 - Capitolo 15: Mamma e papà

Ciao carissima,

si si emmy pooh ha fatto proprio bene, ma qst la nostrabellina non lo capisce fino in fondo... Bella purtroppo non riesce a capire che è leila vitima d tutto ciò,ma si reputa la responsabile ma ora inizia davvero a capire cm stnno le cose...

beh James non vuole nulla di preciso, ma s spiegherà più avanti perche è ritornato all'attacco...

dimmi che ne pensi d qst, spero ti piaccia

un bacione

 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 14/06/10, ore 15:15 - Capitolo 15: Mamma e papà

ciao bella,

allora si James rompe ancora le scatole e lo farà per un bel pò purtroppo..

No eddy non sa tutta la verità ancora, ci vuole ancora un pochino..

si Emmett cerca di proteggere Bella, ma nn si rende conto del modo in cui lo fà, ma vuole solo molto bene alla sua sorelina, infondo s dice che il fine giustifica i mezzi no??

di qst cap che mi dici? piaciuto?

un bacione

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Capitolo 17
*** Insieme ***


 

Buona sere tesore mie...sono stat brava sta volta l'attesa non è stata luna e poi vi ho datto un cap di 7 pagine, non è poco no? scusate gli eventuali errori...

cmq non vi faccio attendere oltre.Ringrazio che ha messo la storia tra le preferite, le seguite e quele da ricordare, e chi ha inserito me tra gli autori preferiti... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =).. ci ved dopo il cap

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi sveglio stranamente senza l’aiuto della mia tanto odiata sveglia....
Prendo il mio beauty e vado in bagno a fare una bella doccia per svegliarmi del tutto. Dopo essermi lavata accuratamente esco dalla doccia, indosso l’intimo ed inizio ad asciugarmi i capelli.
Mi vesto optando per qualcosa di comodo vista l’intesa giornata che mi aspetta insieme alle due pazze delle mie amiche. Scelgo un paio di jeans stretti a vita bassa, un maglioncino color sabbia e degli stivaletti bassi dello stesso colore. Una volta pronta scendo giù a fare colazione.
“Buon giorno mamma” saluto mia madre dandole un bacio sulla guancia, mi accorgo della presenza di mio fratello, e diversamente dal solito mi limito a un semplice “Buongiorno”. Lui per tutta risposta mugugna qualcosa di incomprensibile mentre continua a mangiare.
“Buon giorno tesoro. Allora a che ora sei tornata ieri? Non ti ho sentito.” Mi saluta mia madre, mentre io prendo la mia tazza e inizio a fare colazione.
“Non molto tardi. Saranno state le undici e qualcosa”
“Ti sei divertita con Edward?”
“Si molto. Comunque non so se te l’ha detto – dico indicando con la testa mio fratello – ma sta sera abbiamo deciso di andare tutti insieme in discoteca, perciò le ragazze hanno organizzato una giornata di shopping.”
“Non ne sapevo nulla comunque va bene.” Finito di fare colazione ritorno in camera per finire di prepararmi: mi lavo i denti e mi trucco leggermente.
Appena sento suonare alla porta prendo giacca e borsa e mi dirigo di sotto.
Mia madre ha già fatto entrare le mie amiche che saluto calorosamente.
“Mamma noi andiamo, ci vediamo dopo.”
“Ah signora Swan non aspetti Bella per pranzo credo che torneremo nel pomeriggio” interviene Alice.
“Ok ragazze. State attente mi raccomando e buon divertimento.” Così ci dirigiamo verso il centro commerciale di Seattle.
Dopo un’ora di viaggio in macchina siamo arrivate destinazione. Per tutto il tragitto abbiamo cantato e scherzato. Mi stupisce che Alice non mi abbia chiesto ancora niente riguardo ieri sera.
“Direi di iniziare da questo negozio.” Così Alice ha dato via alla nostra caccia al vestito. Dopo ben due ora abbiamo solo comprato il visto di Rosalie. È viola, corto, a fascia, molto semplice. La parte del seno è ricoperta da una stoffa lucida. Le sta divinamente, si sposa perfettamente col suo colorito.
“Ragazze andiamo a mangiare. Sto morendo di fame.” Esordisco.
“Si hai ragione andiamo al bar a prendere qualcosa.” Concorda con me Rose.
Per tutta la mattina mi son scambiata solo qualche breve messaggio con Edward per non farmi scoprire subito dalle mie amiche. Mi manca non poterlo sentire come voglio, e muoio dalla voglia di poter condividere questo “segreto” con queste due pazze.
“Buon giorno signorine cosa volete ordinare?” ci chiede un cameriere appena ci accomodiamo al tavolino del bar.
“Per me un panino con lattuga e formaggio” chiede Alice.
“Per me uno con pomodoro e mozzarella.” Ordino io
“Anche per me, e tre coche” dice Rose, prendendo da bere anche per noi. Il cameriere per tutto il tempo non ha fatto altro che guardarci e ammiccare un po’ a tutte, ma nessuna di noi l’ha minimamente considerato.
“Allora, Bella, cos’hai fatto ieri sera con mio fratello? Lui sta mattina non mi ha detto nulla.” Ecco, mi sembrava strano che ancora Alice non mi avesse chiesto nulla.
“Ma niente di che, siamo andati a fare un po’ di compere per Natale e visto che si era fatto tardi abbiamo mangiato fuori.” E ci siamo messi insieme. Avrei voluto aggiungere, ma avevamo deciso di dirlo insieme a tutti.
“Sicura che non c’è altro?” ora pure Rose si metteva ad indagare.
“Ma si certo, che altro ci dovrebbe essere? Non avrei motivi di nascondervi nulla, siete o no le mie migliori amiche?” dico prendendo loro le mani. So che sto mentendo e non mi piace ma è una di quelle bugie dette a fin di bene no?
“Ok diciamo che facciamo finta di crederti.” Risponde Alice.
Nel frattempo sono arrivate le nostre ordinazioni e iniziamo a mangiare.
“Bella hai fatto pace con Emmett?” mi domanda Rose.
“No, a dire la verità non ci parliamo nemmeno.”
“Bella cerca di capirlo, lui l’ha fatto per il tuo bene. Vuole solo proteggerti e sta  male per questa situazione che c’è tra voi.”
“Anch’io ci sto male, non abbiamo mai litigato noi due.” Dio se ci sto male. Mi manca il mio fratellone. Ieri sera sarei voluta andare da lui e dirgli di me ed Edward, ad Emmett non sarei riuscita a non dirlo. Ma non l’ho potuto fare.
“E allora perchè non gli parli?” mi chiede Alice.
“Perchè lui non doveva spifferare tutto così ai miei, mi sono sentita tradita.”
“Bella, anche se non ce lo siamo mai dette chiaramente, tu sai che io so tutto eppure non gli hai mai fatto mai una colpa per avermelo detto.”
“È diverso, io volevo che tu lo sapessi. Ora apprezzo che anche i miei sappiano la verità ma voleva che prima ne parlasse con me con calma.”
“So che ha sbagliato i modi, ma alla fine ha fato la cosa più giusta. Non credi?”
“Forse hai ragione Rose.”
“Quindi lo perdoni vero?” mi chiede Alice.
“Infondo forse non ce l’ho mai avuta con lui. A parte per il fatto che non mi lascia vivere. Rose quante volte ti ha chiamato da sta mattina?”
“Ehm più o meno dieci.”
“E ogni volta ti chiedeva di me, se ero con te, se era successo qualcosa giusto?” annuisce “Lo vedi? È opprimente.”
“Ti prometto che cercherò di farlo ragionare, ma ti prego torna ad essere la sua Bellina. Non posso vederlo così triste”
“Ok, te lo prometto.”
“Beh ora bando alle ciance e andiamo a terminare i nostri acquisti.” Interviene Alice.
 
                                                                        ****
“Ehi Bella prova questi” mi dice Alice. Mi giro per vedere cos’ha in mano e rimango senza parole. Ha praticamente mezzo negozio in mano. Sono talmente tanti vistiti che la coprono tutta.
“Alice, non riuscirò mai a provarli tutti!”
“Invece di parlare inizia a provare. Su su veloce.” Dice spingendomi dentro il camerino.
Sono già al decimo vestito. Fortuna che Alice ha già trovato il suo. È un vestitino verde, lungo fino a metà coscia, a monospalla. È molto semplice ha solo un fiocco di traverso sotto il seno ma le stava davvero bene.
“Bella? Ci sei?” mi chiama Rose.
“Si dimmi.”
“Tieni prova questo” dice passandomi un vestito. “Dovrebbe starti bene”
Così provo il vestito di Rose… e mi sta davvero bene. È nero a maniche lunghe, arriva fino a metà coscia, sul davanti non è per niente scollato ma dietro ha una profonda scollatura, sul davanti è decorato con dei fiori di stoffa un po’ lucidi. Esco dal camerino per farmi vedere dalle mie amiche.
“Allora come sto?”
“Ti sta divinamente!” mi risponde Alice, mentre Rose annuisce.
Così mi rivesto e vado alla cassa a pagare. Una volta finito decidiamo di tornare a casa visto che sono già le 17 e dobbiamo prepararci.
Dopo un’ora siamo davanti a casa mia.
“Allora Bella ci vediamo alle 20 e 30 da me ok?” mi domanda Alice.
“Ok allora a dopo ragazze. Ciao.” Le saluto e mi dirigo dentro casa.
Entro in casa e i miei genitori non ci sono.
Vado in camera di Emmett per avvisarlo dell’orario.
Davanti la sua porta busso.
“Avanti”
“Emm” faccio entrare solo la mia testa nella sua stanza, come se  avessi paura di lui. Appena si accorge che sono io si mette seduto per bene sul letto. Forse credo che gli voglia parlare, ma ora non è il momento. È tardi e dobbiamo prepararci.
“Volevo avvisarti che alle 20 e 30 dobbiamo essere a casa di Ali.”
“Ah ok.” Risponde quasi deluso, chiudo la porta e vado in camera mia.
Faccio una doccia veloce, senza lavare i capelli visto che li ho lavati questa mattina. Indosso l’intimo ed inizio a sistemarmi i capelli. Decido di raccoglierli tutti, tranne qualche ciuffetto che scappa ribelle, in modo da far notare la scollatura nella schiena. Indosso il vestito e mi trucco di nero ma non molto eccessivamente. Infilo le mie decolté nere aperte davanti con tacco dodici e sono pronta.
Sono le 20 e sono pronta. Per arrivare a casa Cullen ci vogliono solo pochi minuti, quindi sono in anticipo. Preparo la borsetta e scendo giù ad aspettare Emmett. Lo trovo seduto in salotto ad aspettarmi. Indossa jeans scoloriti ad arte e una camicia blu e scarpe dello stesso colore.
“Io sono pronta.” Dico facendogli notare la mia presenza.
“Ehm ok… io anche… stai davvero bene.”
“Anche tu grazie.”
“Se vuoi possiamo andare.”
“No, prima voglio parlarti.” Così mi siedo accanto a lui.
“Io… Emm perchè lo hai fatto? Perché prima non me ne hai parlato? Avevamo deciso insieme di non dire nulla.”
“No Bella, tu avevi deciso. Io so di aver sbagliato a dire loro tutto senza il tuo permesso, ma voglio solo proteggerti. E tu sai che se anche loro sanno tutto è più facile.”
“Si certo che lo so. Io devo anche ringraziarti, se non fosse stato per te non avrei mai avuto il coraggio di confessare tutto e questo fa male. Fa male sapere di non di essere ancora in grado di affrontare tutto e tutti sola.”
“Ma io che ci sono a fare sorellina?” il suo tono si è addolcito, come il mio d’altronde. Perchè non l’ho mai odiato e on ce l’ho mai avuta davvero con lui.
“Tu ci sei per me, lo so, ma io devo crescere. Dovevo essere io a farlo no tu.”
“Lo so e scusami per questo.”
“Io ti ho già perdonato.” Dico abbracciandolo.
“Emm, mi prometti una cosa?” dico ancora stretta tra le sue braccia.
“Tutto ciò che vuoi piccola.”
“Abbi fiducia in me e non opprimermi ti prego.”
Mi allontana e mi guarda negli occhi
“Io di te mi fido, mettitelo in testa. Ho troppa paura che ti faccia ancora del male ma cercherò di trattenermi. Promesso.”
“Ok ora andiamo che si è fatto tardi.”
Siamo in macchina e ci stiamo dirigendo a casa Cullen.
“Ah Emm questa sera farò un annuncio importante tu sta tranquillo ok?”
“Bella, mi devo preoccupare?” mi guarda insospettito
“No, sii solo felice per me.”
Appena arriviamo incontriamo fuori i due gemelli Hale, anche loro sono appena arrivati. Insieme ci dirigiamo dentro.
Bussiamo e viene ad aprirci Alice che dopo essersi buttata sopra il suo Jazz ci fa accomodare.
Appena entriamo il mio sguardo si posa subito su di lui, Edward. Vorrei andargli vicino e salutarlo, è bellissimo. Indossa dei jeans strappati e una camicia nera abbinata alle scarpe. Appena mi vede rimane per qualche secondo fisso a guardarmi. Mi avvicino e lo saluto con un casto bacio
sulla guancia, prontamente mi stringe un fianco, come per trattenermi a lui e mi sussurra all’orecchio: “Sei bellissima” imbarazzata ricambio il complimento. Subito dopo si avvicinano gli atri per salutarlo e usciamo fuori per andare in pizzeria prendendo due macchine: sulla Bmw di Rose salgono lei, mio fratello, Alice e Jazz, mentre io e Ed, fortunatamente andiamo con la sua Volvo.
Appena saliti in macchina incrociamo le nostre mani  sul cambio e lui si avvicina per salutarmi come si deve, adoro il sapore delle sue labbra.
“Allora cosa avete combinato la mattina? Ti ho già detto che sei bellissima?”
“Credo di si. Che vuoi che si faccia con tua sorella? Shopping!”
“Giusto. Divertita?”
“Si tanto. Sai ho chiarito con Emmett.”
“Sono felice Bells, davvero, perchè così lo sei finalmente anche tu.”
“Già ora ho tutto ciò che sempre desiderato. Mio fratello accanto, amici veri e soprattutto un ragazzo speciale, che mi vuole bene e rispetta al mio fianco.” Avrei voluto dire che mi ama, ma non volevo esagerare. Non so se è  giusto parlare già di amore..
Edward mi bacia felice. Il bacio che avrei voluto prolungare molto di più viene interrotto da lui, che deve guidare e non può permettersi di distrarsi così…
Arrivati in pizzeria il cameriere ci fa accomodare e torna dopo un  po’ a prendere la nostra ordinazione.
Mentre aspettiamole pizze Edward mi chiama “Bella, credo sia arrivato il momento. Lo dici tu?” mi chiede sotto voce e io annuisco.
“Ehm ragazzi dobbiamo dirvi una cosa” annuncia Edward, e subito mi stringe la mano. Tutti ci guardano incuriositi.
“Ecco vedete…” intervengo io “ Io e Edward… si noi… insomma stiamo insieme.” Ecco lo detto. Dopo due secondi le ragazze mi saltano al collo congratulandosi e fanno lo stesso con Edward. Subito dopo fa lo stesso ma in maniera più contenuta anche Jazz. Mio fratello non ha detto nulla…
“Emmett?” lo chiamo.
“Io sono contento per voi davvero. Ma sentimi bene Ed – dice puntando un dito contro Edward – falla soffrire e ti spezzo le ossa.” Ecco ora fa davvero paura.
“Tranquillo Emm, non è nelle mie intenzioni, te lo garantisco.” Mio fratello tranquillizzato dalle parole di Ed, si congratula prima con lui e poi viene ad abbracciarmi “Sono felice per te sorellina” “Anch’io lo sono.”
Subito dopo arrivano le pizze ed iniziamo a magiare.
“BELLA!!!!” urla Alice, facendoci venire un colpo a tutti.
“Che succede?” chiedo un po’ preoccupata dal suo urlo, mentre tutti la guardano confusi.
“Tu…tu oggi ci hai mentito. Non si fa cara sorellina e ci hai anche incantato con le belle parole.” Tutti tirano un sospiro di sollievo, compresa me e scoppiamo a ridere.
“Folletto mi avevi fatto prendere un infarto” esclama mio fratello, guadagnandosi un occhiata truce da Ali.
“Alice volevamo dirvelo a tutti insieme.” Risponde al mio posto  Edward.
“Ok, ti perdono, anzi vi perdono solo perchè sono troppo felice.”
Così, tra una chiacchiera e l’altra, continuiamo la nostra cena…

 

 

 

 

 

 Vestito Bella   http://www.facebook.com/photo.php?pid=4003048&id=177407587644#!/photo.php?pid=4437784&id=177407587644&fbid=409816582644

Vestito Rose   http://i23.ebayimg.com/07/i/001/4f/43/1171_10.J

Vestito Alice   http://magazine.zankyou.com/es/wp-content/uploads/2009/07/Pronovias-C%C3%B3ctel-2010-Jorba.JPG

 

 

Allora che ve ne pare? doveva esserci anche la parte della discoteca ma ho prefertito tagliare il capitolo, in modo da deciare anche al fine serata la giusta importanza...

P. S avete visto Eclipse???io si fantastico, anche se avrei voltuto picchiare jacob e a volte anche Bella..quando c'era Edward avevo gli occhi a cuoricino...e charlie è stao unico...

Vi invito a leggere anche le altre mie storie :)

Recensioni:


 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 
 25/06/10, ore 22:33 - Capitolo 16: Voglio stare con te
non voglio allarmarti ma fai bene a preoccuparti...ma tranquilla che forse ancora per qualche capitolo andrà tutto bene ;)...un bacio
 carilon [Contatta] Segnala violazione
 
 25/06/10, ore 19:45 - Capitolo 16: Voglio stare con te
felicissima d sapere che adori la mia storia=) spero di nn deluderti in futuro..se hai qualche dubbio chiedi pure...un bacio
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 
 25/06/10, ore 19:43 - Capitolo 16: Voglio stare con te
ciao Giò, allora tu hai perfetamente raione, lei deve dire tutto ma non neha il coraggio...e la si può un pò capire....e si ne succederanno ancora delle belle..grazie per esserci sempre..un bacio enorme
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 
 25/06/10, ore 18:56 - Capitolo 16: Voglio stare con te

ciao bella,

come hai visto i fratelli hanno fatto pace :)

per Ed e Bella, ti dico che sei stata molto intuitiva...nn dico altro...

un bacione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** Discoteca e risveglio ***


Salve ragazze come va?scusate il ritardo ma con qst caldo è davvero difficile stare davanti al pc a scrivere...il cap doveva esser amolto più lungo ma ho deciso di tagliarlo per poterlo postare prima e non farvi aspettare più... ci vediamo giù per i ringraziamentei e le recensioni... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =)

 


 

 

 

 

Finita la cena ci dirigiamo tutti insieme in discoteca dove facciamo poca fila grazie alle amicizie dei ragazzi.
Il locale è sempre lo stesso ed è sempre molto carino, ogni sabato sera organizzano serate particolari con temi diversi. Credo sia una delle più grandi attrazioni qui visto anche tutta la gente che ci viene.
Appena entrati notiamo alcuni nostri compagni di scuola che salutiamo da lontano. Chissà cosa diranno appena capiranno che io ed Edward stiamo insieme. Angela di sicuro  ne gioirà, dubito che Jessica e della sua comare faranno altrettanto.
Iniziamo subito a ballare mentre i ragazzi vanno a prendere da bere anche per noi.
“Bella sono davvero felice per voi. Davvero non immagini quanto.” Commenta Rosalie.
“Si anch’io lo sono, con Edward sto davvero bene, mi rende felice.”
“Ragazze ma ci pensate siamo tutte cognate adesso. Che bello!!” trilla Alice.
E facendoci prendere dalla sua euforia ci abbracciamo completamente felici.
“Come mai tutto quest’entusiasmo?” il vocione di mio fratello ci fa dividere.
“Beh stavamo festeggiando la nuova coppia.” dice Rose
“Giusto piccola, allora sarebbe giusto brindare per loro no?” propone Jazz.
E dopo il brindisi continuiamo a ballare tutti insieme. Edward per tutto il tempo non ha fatto altro che tenermi stretta a lui abbracciandomi il fianco. Quasi come se volesse far vedere a tutti che sono solo sua. Questo suo gesto mi riempie di felicità. Mi sento così….così felice. Non credo di esserlo mai stata davvero. Ogni sua carezza, ogni suo sguardo mi fa sentire le farfalle nello stomaco. Che sia amore? Forse. Il nostro non è stato di certo un colpo di fulmine almeno da parte mia, ma il nostro sentimento cresce lentamente e diventa sempre più forte.
La musica cambia e nella sala si diffondono le note di un lento così Edward mi stringe a sé tenendomi per i fianchi, mentre io passo le braccia intorno al suo collo e gioco con i suoi capelli che tanto amo.  Non diciamo nulla. Io mi appoggio semplicemente al suo petto facendomi cullare da lui e dalle note della canzone. Mi sento così speciale tra le sue braccia. Merito davvero un ragazzo perfetto come lui?
“Come va?” la sua voce mi ridesta dai miei pensieri.
“Adesso che sto con te benissimo.” Mi allungo sulle punte per poterlo baciare. Adoro le sue labbra, non ne posso fare a meno. Lui risponde subito stringendomi ancora di più. Il bacio inizia lento e dolce per poi diventare sempre più passionale.
Qualcuno accanto a noi si schiarisce la voce facendoci dividere. Chi mai poteva essere se non mio fratello?
“Che c’è Emm?” chiedo annoiata per questa sua interruzione.
“Nulla, volevo solo che lui ti lasciasse respirare. Non sei brava a stare in apnea.” E sorride.
“La mia riserva d’aria era più che sufficiente. Quindi va via ora.” Dico molto carinamente.
“Scusalo.” Dico tornando tra le sua braccia
“Non ti preoccupare, all’inizio ero pure io cosi con Alice e Jasper, ma poi col tempo ci ho fatto l’abitudine.”
“Davvero eri così geloso?” non mi sembra proprio un tipo come Emmett.
“Moltissimo, è pur sempre la mia sorellina.”
Continuiamo a ballare per tutta la serata. Ogni tanto ci andiamo a sedere con gli altri. Restiamo in discoteca fino alle tre e poi decidiamo di tornare a casa, siamo tutti molto stanchi.
“Domani che si fa?” domanda Alice ancora nel pieno delle sue energie. Ma come fa?
“Amore, ora siamo tutti stanchi e vogliamo solo dormire, domani decideremo.” le risponde amorevole come sempre Jasper.
“Ok, ok andiamo. Ci penserò io.”
Per comodità io tornerò a casa con Emmet mentre gli altri andranno tutti insieme. Così io ed Emm andiamo a salutare le nostre metà.
“Allora buona notte.”
“Buona notte amore mio.” Amore  mio…è così bello sentire queste parole dalle sue labbra. Un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra e senza pensarci mi avvicino le nostre labbra per mostrargli tutta la felicità che riesce a donarmi con tre semplici parole.
Dopo il bacio della buona notte salutiamo gli altri e andiamo via.
“E così, brutta birbante, stai con Ed e non mi hai detto nulla.” Siamo in camera mia e come sempre prima di andare a dormire Emm passa per fare due chiacchiere.
“Beh era una sorpresa.”
“La più bella sorpresa è vederti di nuovo felice. Anzi, finalmente felice.”
“Già lo sono davvero per la prima volta.”
“Ok ma ora andiamo a dormire. Chissà quel folletto pazzo cosa organizzerà per domani e ci conviene essere belli carichi”
“Hai ragione, notte fratellone.”
“Notte piccola.”

                                                              ****
“Bella! Bells! Sorellina dai svegliati!” perchè Emmett deve sempre rompere? È domenica e voglio dormire…
“Mmm...ancora cinque minuti, ti prego!” mi lagno come una bambina.
“Ok come vuoi, io vado a passare tutto il giorno dai Cullen, ci vediamo!” dai Cullen? Da Edward???
“Eccomi sono sveglissima!”
“Lo sapevo che Cullen era la parola magica per farti svegliare.” Ghigna trionfante.
“Stavi scherzando?” sono un po’ delusa avrei tanto voluto passare tutto il giorno con lui.
“No è la verità. Ha chiamato Alice e ci ha invitato tutti da lei dato che i suoi saranno fuori.”
“Fantastico! Cinque minuti e sono pronta!”
“Come mai tutto quest’entusiasmo?”
“Ovvio no? Per Edward! Ora vai che mi preparo” dopo aver dato un bacio a mio fratello mi fiondo in bagno cercando di preparami il prima possibile. Non vedo l’ora di poterlo rivedere. È passata solo una notte ma già mi manca. Sono così abituata a vederlo sempre che solo qualche ora lontana da lui mi sembra un eternità, è come se mi mancasse l’aria.
Perfetto dieci minuti e sono già pronta, un vero record, ho deciso di indossare dei jeans stretti a via bassa molto comodi e un maglioncino beige con le mie adorate converse. Semplice ma carina.
“Su Emmett veloce. Io sono pronta!” urlo fuori dalla sua camera.
“Ecco sono pronto andiamo!” urla uscendo dalla camera e ci avviamo in auto verso casa Cullen.
“Emm ma mamma e papà?”
“Sono usciti visto che noi non ci saremo hanno deciso di stare fuori.”
Finalmente siamo arrivati impaziente scendo dalla macchina e vado a bussare.
“Ehi Bella, che bello siete arrivati! Entrate dai” ad accoglierci c’è Alice.
“Ciao Ali, come mai quest’invito?”
“Così, per stare tutti insieme.” Nel frattempo è arrivato mio fratello che saluta a sua volta Alice.
“Su ora venite di là che ci sono anche gli altri” così entriamo in cucina dove ci sono già Rose e Jasper, manca Ed. Dov’è?  Mi guardo intorno ma nessuna sua traccia.
“Bellina chi cerchi?” mi domanda Alice.
“Chi vuoi che stia cercando se non il suo Edduccio.” Ghigna mio fratello.
Rose, mia salvatrice, li rimprovera subito
“Siete due cretini. Tesoro, Ed è in camera… ah no eccolo che è arrivato.” E mi indica la direzione da cui proviene Edward. Mi volto e appena incontro il suo sguardo subito un sorriso mi affiora sulle labbra e lo stesso accade a  lui. Senza pensarci su mi avvicino a lui e ci scambiamo un dolce bacio a fior di labbra.
“Buongiorno piccola.”
“Buongiorno a te amore”
“Ecco ora che ci siamo tutti possiamo iniziare la nostra giornata. Dai mettiamoci tutti qui intorno al tavolo.” Alice inizia come sempre a organizzare il tutto. Chissà che idee bizzarre le verranno in mente. Io ed Eddy rimanendo abbracciati ci avviciniamo al tavolo e lui mi fa sedere sulle sue gambe.
“Allora visto che orami sono le undici e quindi la mattina ormai è bruciata direi di dedicarci al cibo. Ogni coppia cucinerà qualcosa. Io e Jazz il primo. Rose ed Emmett il secondo e  voi due il dolce” termina indicandoci.
“E dopo pranzo che si fa?” le domanda Jazz.
“Beh prima voi ragazzi starete qui di sotto a giocare o fare qualsiasi altra cosa che vi diverta mentre noi ragazze andremmo di sopra a stare un po’ insieme e fare tutte quelle che si fanno tra ragazze. Dopo ci vediamo giù e faremo qualche gioco. Ora al lavoro su, forza!” Beh, avrei preferito passare tutto il tempo con Edward ma non mi posso lamentare.
Iniziamo tutti a fare il nostro lavoro mentre Edward prende il libro delle ricette della madre per trovare qualche dolce buono da fare…

 

 

 

Allora cosa ne pensate? so che non succede nulla di che ma è un capitolo di passaggiocome lo sarà il prossimo, spero comunque che sia stato di vostro gradimento! ringrazio chi ha inserito la storia tra le seguite, le preferite, quelle da ricordare e chi ha inserito me tra gli autori preferiti...grazie tantissimo a k commenta!!!

comunque vi vorrei consigliare di leggere anche le altre mia storie...

Recensioni:

 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 
 05/07/10, ore 21:12 - Capitolo 17: Insieme
Ciaooo...allora la caratteristica di Alice a far prendere infarti con le sue urla diciamo che l'ha ereditata da me hihihihi...cmq spero che qst cap ti sia piaciuto!!un bacione
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 05/07/10, ore 21:07 - Capitolo 17: Insieme

ciao Gio, e si finalmente lo sanno tutti  come vedi da qst cap sono tutti molto felici per loro. allora per ora avranno un po di treua per almeno credo altri due o tre capitoli poi ritrneta il "movimento"...Ed la verità prima o poi la saprà ;)...

un bacione e dimmi che ne pensi =)

 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 05/07/10, ore 20:42 - Capitolo 17: Insieme

ciao cara, allora si ora tutti sanno tutto... beh Emmett è un normale fratello geloso, diciamo che ora ci gioca anche un po su...

hai perfetamente ragione Bella dovrebbe dire tutto ad ed, ma come hai detto tu non è facile parlare di certe cose e lei adesso è troppo felice per pensarcie non vuole rovinare il momento, poi aggiungi anche tutti i complessi che si fa sul suo passato..quindi diamogli del tempo...

spero che qst cap t sia piaciuto...

un bacione

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Capitolo 19
*** Insieme a casa Cullen ***


Eccomi ragazze!! Buon pomeriggio!!! come avete visto sono stata più veloce qst volta e credo che d'ora in poi riusciro a postare quasi due volte a settimana avendo molto ispirazione anche se il tempo è poco qundi nonprometto nulla di certo :)

Ringrazio chilegga la mia storia, chi la inserisce tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare e  chi ha inserito me tra gli autori preferiti... un grazie particolare per chi commenta :)... Capitolo betato da _Milli_

 

Buona lettura=)

 

 

 

 

Un campo di battaglia, ecco cos’è diventata la cucina di Esme dopo un’ora che siamo ai “fornelli”.
Io ed Edward avremmo dovuto fare una torta di mele, semplice no? No, per niente! Dopo che ho accennato qualche dubbio sulle sue doti culinarie è iniziata una vera e proprio battaglia. Ci siamo tirati addosso farina, impasto e tutto ciò che ci capitava tra le mani. Durante la battaglia sono stati accidentalmente colpiti anche Rose e Jasper così hanno preso parte anche loro al gioco. Donne contro uomini! Una battaglia all’ultimo ingrediente… Ma il grande errore non è stato iniziare la battaglia, ma lasciare Alice ed Emmet ai fornelli. Mio fratello ha praticamente bruciato tutto, ed Alice presa dall’euforia di voler partecipare anche lei alla lotta ha confuso il sale con lo zucchero, un vero disastro!
Ecco perchè ora siamo qui a mangiare cibo cinese. Anche se le nostre pietanze erano pessime ci siamo divertiti moltissimo. Ovviamente abbiamo vinto noi la battaglia, tutto merito di Rose che è riuscita ad abbindolare mio fratello con qualche sorriso in modo da distrarlo e consegnarci la vittoria.

                                                            ****
Abbiamo pulito tutto…che faticaccia.
“Allora ragazzi, noi andiamo di sopra ci vediamo dopo ok?”
Senza ricevere alcuna risposta siamo salite in camera di Alice, i ragazzi erano troppo impegnati a giocare alla play station per accorgersi di noi, uomini!
Arrivate nella stanza ci  mettiamo tutte sul letto di Ali.
“Allora che si fa?” domanda Rose.
“Iniziamo con manicure, pedicure e qualche maschera facciale, tutto questo mentre ci confidiamo un po’. È un sacco che non parliamo tutte insieme.”
“Hai ragione Alice io direi di iniziare con pedicure.” Propongo. Così iniziamo il nostro pomeriggio tra ragazze. Dopo aver tolto lo smalto dalle unghie dei piedi, le limiamo e ne mettiamo uno nuovo. Non è una vera e propria pedicure, ma ci si avvicina un po’. Poi passiamo alle mani e qui il lavoro è un po’ più lungo.
“Allora Bella dicci, un po’” inizia Alice.
“Che dovrei dirvi?”
“Non so, qualcosa di te ed Edward.”
“Non c’è nulla da dire ragazze. Stiamo insieme tutto qui.”
“Tutto qui? Eh no cara mia, ora tu ci racconto per bene come sono andate le cose tra te e mio fratello.”
“Ok, ok. Allora come sapete stavamo già uscendo da un paio di settimane. Con lui mi trovavo bene, ero me stessa e riusciva a parlare di ogni cosa, dopo che Emmett ha detto tutto ai miei, avevo bisogno di qualcuno accanto, qualcuno che mi amasse, che mi facesse sentire l sicuro, e ho capito che quel qualcuno era Edward. Il pomeriggio siamo uscite e alla fine gli ho detto di voler stare con lui. Ed ora eccoci qui.” Alice per tutto il tempo mi sembrava un cartone animato, mi guardava con gli occhi a cuoricino, mentre Rose mi ascoltava attentamente annuendo.
“Lo ami?” mi chiede quest’ultima, la sua domanda mi spiazza e non so cosa rispondere. Lo amo?
“Non lo so. Non so cosa provo.”
“Ti batte il cuore quando lo vedi?” annuisco.
“Vorresti stare sempre con lui?” annuisco di nuovo.
“Lo pensi d continuo?” annuisco.
“Visto, lo ami.” Afferma Alice… lo amo? Si forse è proprio cosi. Per la pria volta credo di essermi innamorata davvero.
“Ragazze avete pienamente ragione, lo amo!”
E dopo un urlo di approvazione ci ritroviamo tutte e tre sul letto di Alice abbracciate.
“Sapete questa è la prima volta che mi innamoro davvero. Con Mark credevo fosse amore, ma ora mi rendo conto che era semplice infatuazione.”
“Mark? Chi è?” chiede Rosalie, già lei non sa tutto.
“Mark è stato il mio primo fidanzato, credevo di amarlo, ma mi rendo conto che non era amore. Con Edward è diverso, lo penso sempre, mi manca da morire anche se non lo vedo per un’ora, vorrei stare sempre tra le sue braccia. Solo quando sto con lui sto davvero bene. Sapete, a volte ho qualche crisi di panico dopo ciò che è successo e in quei momenti vorrei solo avere Edward vicino. Lui è la mia cura.H o bisogno di sentirlo sempre vicino.”
“Eh si, amica mia, sei proprio innamorata cotta.” Afferma Rose.
“Sapete, anche per me ed Emmett è così. È il mio scimmione, lo adoro, non potrei mai vivere senza di lui, e mi chiedo come abbia fatto fin’ora…ragazze devo confessarvi una cosa…io ed Emm abbiamo fatto l’amore.”
“Coooooosa??” urliamo in coro io ed Alice.
“Shh non gridate, siete pazze?!”
“Ma quando? Come? Dove?”
“Bella, respira, è successo qualche sera fa. È stato perfetto, non era la prima volta per nessuno dei due, ma è stata la prima volta in cui abbiamo fatto l’amore. Mi sono sentita così amata tra le sue braccia.”
“Rose è magnifico, non ne sapevo nulla” sono così contenta per loro due.
“Credevo che Emmett ti raccontasse tutto.”
“Già ma dopo che ho saputo che non era più vergine sulla sua vita sessuale non ho voluto sapere nulla di specifico.”
“Rose, amica mia, sono così felice per te.”
“E tu Alice? Non ci dici nulla?”
“Che dovrei dirvi ragazze. Sapete tutte del mio amore per Jasper. Stiamo insieme da una vita e ogni giorno lo amo sempre di più. Lui è stato il mio primo fidanzato e lo stesso è stato per lui. Abbiamo scoperto insieme le gioie e i dolori dell’amore.” Invidio Alice, quanto vorrei che fosse lo stesso anche per me…
“Ehm ragazze, dovrei farvi una domanda.” Ecco, ora si che sono in imbarazzo, ma solo loro possono rispondermi. Non me la sento di chiederlo ad Edward, sia per la vergogna sia per la paura che lui mi ponga la stessa domanda.
“Si, di pure.”
“Ecco…io…io volevo sapere se…Edward..se…si insomma se lui ha già… beh avete capito no?”
“Vuoi sapere se mio fratello ha già avuto rapporti?” annuisco senza rispondere.
“Bella, Edward è stato un paio di mesi con Tanya quindi è normale che lui…” non faccio finire di parlare Rose.
“Quindi ha già avuto rapporti?”
“Si, lei è stata la prima, credo.”
“Ah” questa è la mia risposta, è normale che lui abbia avuto rapporti con altre, no?
“Sei gelosa?” mi domanda Alice.
“Mi da fastidio pensarlo tra le bracca di un’altra. Mi fa quasi male sapere che lui sia stato così in intima con qualcuna che non sono io. Ma è passato e non posso essere gelosa del passato. Devo solo assimilare ed accettare la notizia.”
“Bella perchè non hai fatto la domanda direttamente a mio fratello?”
“Beh sia per vergogna, sia per paura che lui la faccia a me. Cosa gli dovrei rispondere?”
“Bella – interviene Rosalie – Edward ha diritto di sapere, non credi? Lo sappiamo tutti tranne lui che è quello che ha più diritto di tutti noi a sapere la verità.”
“Lo so Rose, ma è difficile. Non è facile raccontare tutto. Ho paura, paura della sua reazione, ed inoltre mi vergogno…mi vergogno per ciò che è successo.”
“Bella, abbiamo già detto che non è colpa tua ricordi?”
“Si Alice, ma se lui la pensasse come quelli di Phoenix?”
“Mio fratello è un ragazzo intelligente e maturo non potrebbe mai pensare una cosa del genere e in tal caso lo ucciderei con le mie stesse mani!”
“Bella, devi dirglielo prima che sia troppo tardi.”
“Ha ragione Rose, Bella. Ricordi come si era arrabbiato perche non avevi detto nulla del tuo compleanno? Sai quanto per lui sia importante la verità.”
“Lo so, lo so bene.”
“Tesoro, come vedi Alice l’ha saputo e ti è rimasta vicina e ti vuole ancora più bene, lo stesso vale per e mio fratello, per Edward sarà la stessa cosa. All’inizio sarà furioso ma non con te, ma con chi ti ha fatto tutto ciò”
“Ma non voglio che si arrabbi.”
“Pensa a cosa dirà quando saprà che lo sapevamo tutto e lui no.”
“Io solo con Alice sono riuscita ad aprirmi, anche con te Rose lo avrei fatto ma solo perchè siete mie amiche. Per Jasper ha fatto tutto Alice, aveva il mio consenso ma io non sarei mai riuscita a dirgli tutto. Non posso e non voglio incaricare qualcuno di voi per dirglielo e poi ho paura troppa paura. Lui è tutto ora per me.” Sono con le lacrime agli occhi.
“Ok piccola, per ora pensa a dirgli cosa provi per lui e poi affronterai questo discorso ok?” mi abbraccia Rose e subito dopo si unisce anche Alice.
“Su ora su col morale e facciamo una bella maschera. O volete fare anche la ceretta?”
“No no grazie, le torture rimandiamole ad un altro giorno” scherza Rose.
Così iniziamo a preparare le maschera e nel frattempo parliamo di cose più futili e divertenti.
Una volta fatta e la passiamo sul viso ed aspettiamo un‘ora come è scritto.
Alice, che stava per andare di sotto per prendere qualcosa da sgranocchiare, aprendo la porta si trova davanti mio fratello.
“Aaaaaaaaaaaaaah” urla lui spaventato, probabilmente, da Alice con la faccia verde per la maschera. Subito dopo segue un altro urlo di Alice, probabilmente spaventata dall’urlo di lui.
Io e Rose siamo piegate in due dalle risate, mentre i ragazzi salgono su spaventati dalle urla, ma appena si rendono conto della situazione scoppiano a ridere anche loro.
Alice si riprende ed inizia ad urlare contro mio fratello: “Ma sei tutto scemo? Mi ha fatto paura! Che urli?”
“Io? Tu mi ha spaventato, mi sono trovato davanti una nana tutta verde. Un folletto vero e proprio e i folletti portano male mia cara.”
“Grrr… io ti uccido!” Così iniziano a rincorrersi.
Edward e Jasper si avvicinano a me e Rose. Edward mi abbraccia da dietro facendomi appoggiare la schiena contro il suo petto.
“Anche voi siete proprio bellissime con questa poltiglia in viso.” Scherza Jasper.
“Grazie, modestamente. Quei due sono proprio pazzi. Finirà male.” Interviene Rose
“Spero per Emmett che mia sorella non lo raggiunga, sa essere molto vendicativa quando vuole.”
“Eh si è proprio una pazza la mia piccola.”
“Credo sia meglio che andiamo di sotto a fermarli.” Dico prendendo Edward per mano dirigendomi verso le scale. In cucina li troviamo a rincorrersi intorno al tavolo mentre continuano ad attaccarsi verbalmente. Jasper si avvicina ad Alice per calmarla. “Su, tesoro, calmati, Emm non voleva offenderti, solo non si aspettavi di vederti verde in viso.”
“Mi ha dato della nana malefica e del folletto!”
“Emm, amore, dai, chiedi scusa ad Alice.” Cerca di mediare Rose, avvicinandosi a mio fratello. Io e Edward rimaniamo in disparte a gustarci la scenetta.
“No, lei mi ha detto che sono uno scimmione senza cervello.” Sembrano proprio due bambini. Decido di intromettermi.
“Smettetela di fare i bambini. Dai stringetevi la mano e basta ora.”
“Ok mamma” mi rispondono in coro e si avvicinano per darsi la mano ma alla fina si abbracciano.
“Ti voglio bene folletto”
“Anch’io scimmione.”
Dopo aver fatto la pace noi ragazze andiamo a toglierci la maschera, mentre in ragazzi sistemano il soggiorno e prendono qualcosa da mangiare mentre guardiamo un film. Decidiamo di vedere “10 cose che odio di te”.
Ogni ragazza si accoccola tra e braccia del suo amato, per tutta la durata del film Edward mi accarezza i capelli depositandovi ogni tanto piccoli baci  mentre io traccio linee immaginarie sul suo braccio.

Finito il film decidiamo che è ora di tornare a casa…

 

 

Recensioni:

 vittoriaKf [Contatta] Segnala violazione
 23/07/10, ore 11:18 - Capitolo 18: Discoteca e risveglio
ciao, grazie infinite per tutti i complimenti ne sono onorata...beh per sapere altro non ti resta che seguirmi...un bacione e continua a dire la tua, m fa molto piacre :)
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 22/07/10, ore 16:57 - Capitolo 18: Discoteca e risveglio
e sta vota ti sono piaciuti ali ed emmett??? a me diverte un saco scrivere di loro due..hihihihii...un bacioneee
 consu89 [Contatta] Segnala violazione
 22/07/10, ore 14:33 - Capitolo 18: Discoteca e risveglio
grazie mille per i complimenti...beh per quello dovrei aspettare ancora un pò..tu continua a seguirmi e a darmi la tua opinione..un bacio
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 22/07/10, ore 14:30 - Capitolo 18: Discoteca e risveglio

come hai visto non hanno proprio rischiato la vita..ma la cucina è un arte che non gli appartiene :)

per ciò che riguarda bella e il suo segreto penso che il discorso fatto da lei cn le ragzza risponda alle tue domande...Rosalie lo sa perche è stato emmett, e cmq è grande amica di bella, per Jasper hai ragione tu non avrebbe senso,ma è stata alice a dire tutto e poi m serve per la storia,, bella che ha un pò capito d essere la vittima non ha nulla incontriario che i suoi amici intimi lo sappiano...edward è tutto un altro discorso più complicato peche lei lo ama e ha troppa paura di un suo giudizio...spero d essere stata chiara...altrimenti esponi pure tutti i tuoi dubbi

un bacione

 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 22/07/10, ore 13:07 - Capitolo 18: Discoteca e risveglio
certo che puoi unirti hihihihihi...alora he te ne pare? un bacio

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Capitolo 20
*** Ingresso in società ***


Buon giorno mia care...sta volta sono stata velocissima :)

Vi comunico che massimo entro fine settembre la storia avrà fine...più o meno mancano altri venti capitoli, ma non ne sono sicura...

Comunque  grazie a chi ha inserito la storia tra le seguite,le preferite, quelle da riocardare, chi ha inserito me tra gli autori preferiti...Un grazie enorme a chi commenta...Vi adoro..Ci vediamo a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura=)

 

 

 

 

 

 

 

Lunedì. Questo vuol dire solo una cosa: scuola. Mi sveglio presto per prepararmi al supplizio. Non  odio andare a scuola preferisco i periodi di vacanza, l’unica nota positiva è poter stare con Edward. Spinta da questo desiderio mi preparo in maniera abbastanza veloce ma accurata, dopo essermi vestita preparo il borsone dato che oggi dopo scuola ci saranno gli allenamenti delle cheers.
“Ehi, Bellina, sei pronta? Io scendo a fare colazione.”
“Si, Emm, sto scendendo.”

 ****
“Ehi, mamma, oggi torno dopo. Ho gli allenamenti, mi faccio dare un passeggio da Alice.” Avviso mia madre, ultimamente anche lei è molto apprensiva.
“No, scricciolo, se vuoi ti riporto io o Edward.”
“Emm, non c’è ne bisogno davvero.” Cerco di rimanere calma. Ancora mi innervosisce quando vuole fare la mamma chioccia.Caspita pure io ho paura ma cerco di non pensarci e di vivere.
“Ah, ok, come vuoi. Per noi non era un problema visto che anche noi dopo abbiamo gli allenamenti.”
“Davvero? Beh allora mi riporta Ed a casa.” Dico tutta contenta di poter stare ancora di più in sua compagnia.
“Lo sapevo che avresti cambiato idea, ora andiamo.” Salutiamo mamma e andiamo fuori. A scuola mi accompagna mio fratello, è più comodo ma sarebbe più piacevole se ci fosse Edward. Ok, basta! Sono ossessionata da lui…non è normale o forse si? Boh…
“Ehi, scricciolo, ritorna nel nostro mondo che siamo arrivati.” Non me ne ero nemmeno accorta, mi volto per aprire lo sportello del’auto ma questo si apre da solo, alzo lo sguardo e lui, il mio sole, è qui davanti a me a sorridermi. Mi porge una mano:
“Buon giorno amore mio.”
“Buon giorno.” Afferro la sua mano e prontamente mi stringe a sè. Ci allontaniamo giusto un po’ affinché le nostre fronti non si sfiorano e piano piano avviciniamo le nostre labbra. Appena si toccano sento mille emozioni esplodermi dentro. Il bacio è dolce, è un lieve accarezzarsi di labbra…
Ci allontaniamo e mano nella mano raggiungiamo gli altri.
“Ragazzi mi sa che oggi sarete il pettegolezzo più succulento, vi stanno guardando tutti.” Esordisce Jasper, dopo i vari saluti. Spinta dalle sue parole mi guardo intorno e noto quanto le sue parole siano vere. Già immagino tutte le occhiate che riceverò. Odio stare al centro dell’attenzione.
“Ignorali.” La voce di Edward mi riporta alla realtà.
“Già, credo proprio che dovrò farlo se non voglio passare tutto il giorno con un passamontagna.” Tutti ridono.
“Bella, vieni, andiamo a lezione.” Così insieme ad Alice mi dirigo in aula. Per fortuna la prima lezione ce l’abbiamo in comune. Affrontare tutto da sola dalla prima ora non è salutare. Come immaginavo mentre camminiamo tutti mi guardano e commentano con l’amico di fianco, se mi volto distolgono lo sguardo.
La prima lezione purtroppo finisce troppo fretta, seguono due ore di storia, per fortuna ci sarà Angela con me, entro in aula e prendo posto vicino a lei.
“Ehi, Bella, buongiorno.”
“Buongiorno a te Angy” la saluto con un bacetto sulla guancia.
“Ho saputo di te ed Edward. Sono davvero felicissima per voi!” Sorride e mi abbraccia sinceramente felice per me. Non c’è curiosità, invidia o altro nel suo sguardo ma semplicemente gioia nei miei confronti e questo mi spinge ad aprirmi un po’.
“Non sai quanto lo sia io.”
“Posso immaginarlo – sorride – sai Edward era uno dei ragazzi più ambiti della scuola. Oltre ad essere bello, è anche gentile, intelligente e ben educato, molte lo definiscono il principe azzurro.”
“Davvero? Non sapevo nulla, cioè immaginavo fosse molto corteggiato, ma no così tanto.”
“Sì, ma lui non ha mai dato retta a nessuna poi si è messo con Tanya e così molte si sono rassegnate. Beh ora che ci sei tu non si sarà più battaglia per nessuna.” E ridiamo insieme.
“Sperò tu abbia ragione, lui è così perfetto ed io invece sono così semplice.”
“Se lui ti ha scelto devi essere speciale ma questo lo sapevo già.” Quant’è dolce Angela dovrei approfondire di più l’amicizia con lei.
“Grazie, sei un tesoro.”
“Sono solo sincera, da oggi sarai una delle ragazze più invidiate.” E dopo un ultimo sorriso torniamo a seguire la lezione, notando gli sguardi minacciosi del prof.
Il resto della mattinata è piuttosto tranquillo l’ultima ora prima della pausa pranzo sono rimasta sola, cioè senza nessun mio amico. Mi sono dovuta sedere con Mike che non faceva altro che guardarmi quasi come fossi un’aliena ma fortunatamente non mi ha rivolto parola.
Fuori dell’aula ad aspettarmi c’è Edward mi avvicino a lui e noto che è un po’ teso.
“Ehi, Ed, che c’è?” Lui mi abbraccia e ci allontaniamo dall’aula.
“Nulla, Newton non ti stacca gli occhi di dosso.” È geloso?
“Geloso?” Chiedo divertita
“Sì, non ho dimenticato come si è avvicinato a te quella sera a casa mia durante la festa.”
“Che memoria – lo prendo in giro – comunque stai tranquillo. Sicuramente mi guardava spinto dalla curiosità dell’ultima news.” Dico indicando noi due abbracciati.
A mensa prendiamo i vassoi e dopo aver preso da mangiare raggiungiamo gli altri. Ci sediamo e parliamo di come sono andate le nostre giornate. Anche durante il pranzo sento gli occhi di tutti puntati addosso.
Finito di mangiare ci diamo appuntamento in palestra visto che tutti avremo gli allenamenti poi io e Edward ci dirigiamo insieme a biologia.
Qui gli sguardi e le parole dette di nascosto sono aumentati a dismisura.
“Giuro che li uccido. Ma cos’hanno da dire? Eh? Almeno lo dicessero in faccia.”
“Bella, stai calma, lasciali perdere. Sono solo dei pettegoli.” Meno male che c’è Edward a calmarmi altrimenti sarei esplosa.

Finalmente anche l’ultima ora finisce e io e Edward ci dirigiamo insieme verso gli spogliatoi.
“Ci vediamo tra poco.” E con un tenero bacio si allontana.
Fuori dalla porta sento dei bisbigli ma appena entro tutto tace. Questo vuol dire solo una cosa: parlavano di me. Angela e Monica mi salutano e continuano a prepararsi.
“Ehi, Bella, e così ce l’hai fatta.” Di chi può essere questa voce odiosa se non di Jessica?
“A fare cosa scusa?”
“Ad accalappiarti Edward. Complimenti che tattica hai usato?” Ora basta…
“Sicuramente una migliore della tua no?”
“Senti tu ma come ti permetti? Eh? Sei solo una sempliciotta e quando lui se ne accorgerà ti pianterà.”
“Io una sempliciotta? Beh se l’alternativa è essere un’oca senza cervello, preferisco essere sempliciotta.”
“Io un oca?” Mi sembra di vedere del fumo che le esce dalle orecchie.
“Sì, tu. Tu e le tue amichette siete solo invidiose. Io e Edward stiamo insieme chiaro? Sono una sempliciotta ok? Lui è perfetto ma è scelto me quindi fatevi qualche domanda. E ora basta, mi devo preparare.”
“Senti…”
“Ora basta Jessica! Non voglio tensioni tra le cheers. Quindi questa discussione si chiude qui. E se continui sarò obbligata a scegliere e sai che la scelta non saresti tu.” Rose mette a tacere Jessica. È appena entrata nello spogliatoio ma credo abbia capito per cosa discutevamo. Jessica si zittisce subito mentre io sorrido a Rose e le mimo un grazie.

Siamo in palestra e ci stiamo allenando da più di venti minuti. Edward è davanti a me ed è bellissimo in divisa, una visione. Purtroppo noto anche gli sguardi di apprezzamento da parte delle mia compagne e la cosa mi infastidisce molto.
Dopo un’ora abbiamo finito tutti di allenarci così ci dirigiamo negli spogliatoi per farci la doccia.
Sotto la doccia sento gli apprezzamenti di Jessica e Lauren su Edward. Sono sicura che lo facciano apposta perché sanno che io le sto ascoltando. Finita la doccia mi vesto e d esco fuori e ad aspettarmi c’è Edward che subito mi stringe fra le sua braccia. Dietro di me ci sono Jessica e Lauren che guardano la scena.
“Oggi eri la più bella, non avevi occhi che per te, facevo fatica perfino a concentrarmi.” Io sorrido e lo bacio. Le mie compagne se ne vanno indignate per ciò che hanno visto, io le salute con il sorriso più diabolico che ho. Uno a zero per Bella.

****
“Bella, senti volevo chiederti se a Natale e il giorno della vigilia volete passarlo a casa nostra. Ci sarà anche la famiglia di Rose e Jasper. Io ci terrei molto e poi sarebbe un occasione per far conoscere tutti che ne dici?”
“Io dico che è perfetto. Ne parlo con i miei e ti do una risposta certa.”
“Ok allora a domani.”
“A domani.” Mi avvicino a lui e le nostre labbra sono di nuovo unite. La sua lingua chiede il permesso di entrare ed io l’accolgo subito. Ricordandomi di essere sotto casa mia, mi allontano dopo un po’ e scendo dall’auto dopo un ultimo bacio a stampo.
“Mamma, papà? Ci siete?” Urlo appena entrata.
“Sì siamo in cucina.” Li raggiungo.
“Vi dovrei chiedere una cosa.”
“Dì pure” mi dice mamma
“Prima volevo informarvi che io e Edward ci frequentiamo ufficialmente, cioè noi stiamo insieme.” Sono molto imbarazzata. Mamma mi viene ad abbracciare subito.
“Sono felice piccola”
“Grazie” mio padre si limita a sorridere. Beh non potevo pretendere che saltasse di gioia.
“Comunque Edward mi ha chiesto di chiedervi se il giorno della vigilia e a Natale volevamo pranzare tutti da lui, ci sarà anche la famiglia di Rose, così potrete conoscere i genitori di Edward”
“A me farebbe molto piacere cara.” Sorride mia madre.
“Papà?” Domando.
“Anche per me va bene. Così potrò conoscere meglio questo Edward.”
Corro ad abbracciarlo.
“Grazie papà ma ti prego non mettermi in imbarazzo.” Dopo le risate generali corro in camera mia per chiamare Edward e dargli la bella notizia…

 

 

 

Allora cosa ne dite? che ve ne pare dell'ingresso in società della nuova coppietta???

Mi raccomando commentate...

Recensioni:

 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 26/07/10, ore 23:19 - Capitolo 19: Insieme a casa Cullen
Vedra che Edward tra non molto saprà tutto..nn preoccuparti ;)
un bacione
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 26/07/10, ore 21:43 - Capitolo 19: Insieme a casa Cullen

Bravissima, hai centro in pieno il pensiero di Bella, hai capito tutto...riprendersi da una violenza non è mai facile e ci vuole del tempo, anche se bella ora sembra una ragazza normale dentro porta anchele ferite,non sanguinano più ma ci sono....

però per ora avranno tutti un pò di pace..infondo si avvicina il natale...

un bacione

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 26/07/10, ore 18:29 - Capitolo 19: Insieme a casa Cullen

eh si Giò hai proprio ragione, quei due sono una forza della natura...per ora possiamo stare tranquilli, arriva il natale e saranno tutti buoni, ma i problemi sn dietro l'angolo...soprattutto per Ed w bella..

un bacione

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Capitolo 21
*** Vigilia di Natale ***


Buon pomeriggio ragazze!!! Ecco qui un altro capitolo...qui la nostra coppietta farà un bel passo avanti, almeno secondo me...Comunque ho deciso di postera ogni 4 giorni, se riusciro ad avere al meno 5 recensioni per capitolo, non ho un ricatto o altro, percheio continuerò comunque la storia ma se avrò più recensioni lo farà più n fretta, sarò più motivata...se le recensioni saranno mano 5 postero una volta a settima...Io ci metto tutta me stessa, e il massimo dell'impegno per la storia per questo vorrei capire se per voi vale a pena o no che la continui e l'unico modo per farlo sono le recensioni...

Comunque grazie mille a chi commenta davvero grazie di cuore, a chi inserisce la mia storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare, e a chi legge e basta...Ci vediamo a fine capitolo... Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura

 

 

 

 

 

 

 

È la vigilia di Natale e, come stabilito, la passeremo tutti a casa Cullen. Mi alzo e inizio a prepararmi, indosso una tuta, molto sportiva lo so, ma visto che dobbiamo addobbare la casa credo sia un abbigliamento più che adatto. Preparo una busta dove mettere il cambio per la serata e sono pronta.
Alice viene a prendermi verso le dieci e mentre aspetto il suo arrivo sistemo tutti i regali che ho comprato per portarli con me e metterli sotto l‘albero. Perfetto ci sono tutti ma, un attimo, ne manca uno! Oh mio Dio manca quello di Edward. Ma come ho fatto? Come ho potuto dimenticarmene? E ora che faccio?
In questi giorni sono sempre stata in sua compagnia e me ne sono dimenticata. Non posso presentarmi lì con un regalo per tutti tranne che per lui, la persona più importante.
Il clacson dell’auto di Alice ferma lo scorrere dei miei pensieri, è la mia unica speranza, solo lei può aiutarmi. Corro in macchina e appena seduta inizio a spiegare alla mia amica il mio dramma
“Alice, mi devi aiutare, ho bisogno di te.”
“Bella, mi fai preoccupare, cos’è successo?” Sembra spaventata.
“Ho dimenticato di comprare un regalo ad Edward, come faccio ora?”
“Ah pensavo peggio. Tranquilla dimmi cosa gli vuoi comprare e andiamo. Purtroppo non abbiamo tempo per fare shopping come si deve.”
“Non so, portami in una gioielleria poi lì vedrò.”
“Ok andiamo dai.”
 
****
“Alice ma questa è la gioielleria più costosa di Forks!”
“Si, lo so, ma tranquilla sono amici.”
“Ok.” Un po’ titubante entro dentro la gioielleria e prima di chiedere aiuto al commesso con Alice ci guardiamo un po’ intorno. Ed eccolo, il mio regalo
“Ehi, Alice, che te ne pare di questo bracciale.” È un bracciale molto semplice, è una semplice catena con una medaglietta, in oro bianco.
“Beh semplice ma carino.”
“Si ma io avevo pensato di fargli incedere qualcosa sulla medaglietta se era possibile.”
“Non so, vieni, chiediamo.”
Alice parla col commesso e fortunatamente ci assicura che per oggi pomeriggio sarà pronto. Che fortuna!
Finalmente possiamo dirigerci a casa di Alice per iniziare gli addobbi.
Appena arriviamo salutiamo sua madre che si occupa della cena e iniziamo subito con l’addobbare l’albero. Edward purtroppo non è in casa perché è dovuto andare a fare ultime spese ma, in compenso, dopo un’ora ci raggiunge Rose e il lavoro così procede più velocemente.
Dopo ben tre ore abbiamo finito di addobbare l’albero. Ci abbiamo impiegato così tanto perché l’albero era davvero enorme, abbiamo dovuto usare la scala, e mettere ogni minimo addobbo con il benestare di Alice e, ovviamente, le chiacchiere e le risate non si sono risparmiate.
“Ragazze, venite a mangiare qualcosa!” Esme ci chiama in cucina, e noi stanche e affamate la raggiungiamo con molto entusiasmo. A tavola siamo solo noi donne visto che Edward no è ancora tornato e Carlisle starà tutto il giorno in ospedale per avere la serata libera.
“Mamma, sono a casa.”Edward è finalmente è tornato.
“Tesoro, siamo in cucina.” Appena mette piede nella stanza il suo sguardo si posa su di me e sorride io non resisto e vado subito da lui per salutarlo dandogli un bacio mentre mi stringe tra le sue braccia, sfortunatamente il bel momento viene interrotto da Alice:
“Ragazzi, basta con queste smancerie! Mangiate ora che dopo abbiamo da lavorare.” Edward le scompiglia i capelli mentre io le faccio la linguaccia, ci accomodiamo e finiamo tranquillamente il pranzo.
“Cosa bisogna fare adesso?” Domanda Rose
“Per prima cosa chiamiamo i due sfaticati che mancano all’appello così ci aiutano.
Mentre aspettiamo l’arrivo degli altri iniziamo a tirare fuori tutti gli scatoloni e , appena arrivano, Alice ci mette subito a lavorare, lavoro molto complicato visto che mio fratello non smetteva di mangiare i pop corn che ci servivano per fare le ghirlande. Rose continuava a rimproverarlo, una scenetta davvero comica. Alice e Jasper litigavano su come apparecchiare la tavola trovandosi in disaccordo sulla posizione di ogni cosa. Io ed Edward ci siamo dedicati al salone insieme a Emmett e Rose, tutti e quattro insieme siamo un disastro. Gli uomini sbagliano, io e Rose li rimproveriamo e loro ci rincorrono e ci fanno il solletico. Ma alla fine, nonostante tutto, ci siamo divertiti e abbiamo fatto un ottimo lavoro.
 
Sono le sei così decidiamo di iniziare a prepararci. Mentre i ragazzi salgono di sopra, noi ragazze scappiamo in gioielleria per prendere il regalo di Edward.
Arrivate a casa andiamo subito a prepararci.
Io indosso un vestitino bianco tutto lavorato che arriva sopra il ginocchio, ha una manica lunga mentre l’altra non c’è. Alice, invece, indossa un abitino semplice rosso, le arriva a metà coscia e finisce leggermente a palloncino. Rosalie indossa un abito a tubino blu fino al ginocchio e ai lati ha due fasce nere.
Una volta pronte scendiamo giù dove ci sono già i ragazzi ad aspettarci. Tutti hanno il vestito elegante, nero con camicia bianca e cravatta nera, sono impeccabili, davvero bellissimi. Edward mi si avvicina e mi prende la mano.
“Sei davvero stupenda.”
“Grazie, tu sei bellissimo.”
Ci accomodiamo nel salone per aspettare l’arrivo degli altri invitati e nel frattempo a noi si uniscono a noi anche Carlise ed Esme. I primi ad arrivare sono i genitori di Rosalie e Jasper ci salutano e posano i loro i regali sotto il grande albero.
Mancano solo i miei genitori, sono davvero in ansia. Ho paura di ciò che farà o dirà mio padre, temo che spaventi Edward.
Suona il campanello, prendo un bel respiro e sorrido. I miei genitori entrano ed Esme li accoglie subito calorosamente. Salutano tutti ma quando arrivano da Edward intervengo io. È giusto presentarlo ufficialmente come mio ragazzo, tecnicamente lo conosco già, è venuto più volte a casa mia, ma  conoscono come semplice amico.
“Papà, mamma lui è Edward. Lo conoscete già come nostro amico ma ora ve lo presenti come mio ragazzo.” Fa uno strano effetto dirlo ad alta voce. Mia madre lo saluta subito.
“Ciao Edward, sono felice di riconoscerti.” Dice scherzando e tutti ridono. Edward risponde alla sua stretta di mano e le sorride per poi darle un bacetto sulla guancia.
“Lo stesso vale per me signora Swan.”
“Ma come? Prima mi chiamavi Reneè ed ora siamo ritornati alle formalità adesso che sei mio genero! Dammi del tu.” Edward ride imbarazzato
“D’accordo Reneè”
Mio padre gli stringe la mano e basta, non dice nulla, strano. Edward ricambia e mi guarda per chiedere spiegazioni del suo mutismo io rispondo con una scrollata di spalle.
Ci accomodiamo a tavola e gli adulti ci fanno i complimenti per gli addobbi. Appena iniziamo a mangiare tutti i complimenti sono rivolti alla meravigliosa cucina di Esme. È una cuoca davvero eccezionale.
“Ehm, ehm” mio padre si schiarisce la voce. Cattivo segno. Tutti ci voltiamo ad osservarlo.
“Allora, Edward, che intenzioni hai?” Ma che domande fa? Non siamo nell’Ottocento. Mio fratello e Jasper vedendo Edward imbarazzato trattengono a stento le risate, gli altri come me guardiamo mio padre ed Edward in silenzio.
“In che senso, Charlie?”
“Beh, con mia figlia intendo.”
“Io, voglio molto bene a Bella e tengo davvero a lei. Per ora l’unica mia intenzione è stare al suo fianco e renderla felice.” Le sue parole mi commuovono.
“Spero che tu non la farai soffrire altrimenti, con tutto il rispetto Carl ed Esme, ma ti renderò la vita impossibile.”
Edward deglutisce a vuoto.
“Non ti preoccupare, non è nelle mie intenzioni. Se le farò del male sarò il primo a farmene da solo.”
“Ne sono lieto. Ora possiamo continuare a cenare.” Un bel sospiro di sollievo, stringo la mano di Edward per ringraziarlo delle bella parole. Vorrei faro più esplicitamente ma non è il caso qui davanti a tutti. Finiamo la cena tra chicchere e dopo aver sparecchiato andiamo in salone a raggiungere gli uomini. Gli adulti tornano in sala da pranzo per chiacchierare e conoscersi meglio, mentre noi rimaniamo in salotto. Io mi stringo tra le braccia di Edward. Ora ci siamo solo io e lui.
“Grazie per le belle parole amore.” Dico.
“Non devi ringraziarmi di nulla, ho semplicemente detto ciò che penso. Non potrei farti mai del male – mi prende il viso tra le mani – tu sei troppo importante per me Bella.”
“Io Edward credo, anzi sono sicura, di essermi innamorata di te.” Dico tutto d’un fiato, lui rimane sconvolto. Di certo non se lo aspettava.
“Come scusa?”
“Si, hai capito, io ti amo.” Rimane senza parole e continua a guardarmi negli occhi. Forse lui ancora non mi ama e sta cercan… Mi ha baciato, un bacio rude ma dolce allo stesso tempo. Si allontana un po’ ma le nostre fronti rimangono vicine, come le sue mani rimangono ancorate al mio viso.
“Ti amo anch’io” dichiara. Descrivere la gioia che provo adesso è impossibile, i nostri visi si avvicinano ancora di più e le nostre labbra si sfiorano. Ci diamo piccoli bacetti a stampo finché le mie mani non si spostano sui suoi capelli e lo avvicino di più a me, il bacio diventa più intenso e lui percorre con la lingua il contorno delle mie labbra mordicchiandomi quello inferiore. Istintivamente dischiudo le mie per dargli libero acceso le nostre lingue si incontrano ed un tripudio di emozioni scoppiano in me. Il bacio si fa sempre più intenso, finchè ansanti non ci allontaniamo.
“Ti amo” mi ripete ed io dopo un piccolo bacio a stampo a stampo rispondo allo stesso modo.
Questo nostro momento di intimità e di romanticismo viene interrotto da Rosalie, stranamente.
“Ragazzi, venite su facciamo qualche gioco di società per aspettare la mezzanotte.” Raggiungiamo gli altri sul tappeto e iniziamo a giocare a “Indovina chi” inutile dire tutti gli imbrogli fatti da Emmett. Vista l’ora non riusciamo a finire nemmeno una partita perché i rintocchi dell’orologio ci avvisano dello scoccare della mezzanotte. All’ultimo rintocco tutti ci alziamo e iniziamo farci gli auguri, e nel frattempo ci raggiungono anche gli adulti.
“Ok, di nuovo buon Natale a tutti! Ora apriamo i regali.” Esclama Emmett. Una alla volta iniziamo a donare i nostri regali. Do il mio a tutti e lascio di proposito Edward per ultimo.
Ora tocca a me e a Edward aprire ciò che ci siamo regalati. Inizia Edward  e scarta il regalo appena lo vede rimane sorpreso ma visibilmente compiaciuto e legge ad alta voce ciò che ci ho fatto incidere. “The miracle of love, together forever.”
“È Bellissimo amore. Ora apri il tuo.” Emozionata scarto il pacchetto che mi porge. È…è magnifica. È un collana bellissima, con un ciondolo  a forma di cuore.
“È bellissima”
“Per dimostrarti che il mio cuore ormai è tuo.” Mi sussurra. D’istinto lo abbraccio e lui mi stringe forte a sé e mi aiuta a indossare la collana e subito dopo lui indossa il bracciale.
“Ok, ok ora si è fatto tardi, Bella, Emm andiamo dai.” Ci richiama papà.
“Charlie, possono rimane qui a dormire? Ti prego!!!” piagnucola Alice.
“Io non so se creano disturbo.” A rispondere è mamma.
“No, tranquilli Bella e Rose dormono con me e i ragazzi con Edward, possiamo?” Dopo qualche minuto tutti danno il consenso e andiamo ad abbracciarli per ringraziarli.
“Ok, buonanotte allora. Dai ragazze andiamo, a domani.” E così Alice ci trascina di sopra…

 

 

 http://m2.paperblog.com/i/4/48581/il-red-carpet-della-premiere-di-eclipse-a-los-L-1.jpeg Bella

http://twilightbookaddicts.files.wordpress.com/2009/05/ashley-greene.jpg Alice

http://images.eonline.com/eol_images/Entire_Site/20090515/293.reed.nikki.lc.051509.jpg Rosalie

http://www.twilightsaga.eu/wp-content/uploads/2009/12/RobertPattinsonPR.jpg Edward

http://images.eonline.com/eol_images/Entire_Site/20091201/293.ab.Lutz.Kellan.120109.jpg Emmett

http://4.bp.blogspot.com/_ZZ-CqtHjAnk/SwL6-9bQlUI/AAAAAAABpkQ/eJ1XFQLjgME/s1600/Jackson+Rathbone.jpg Jasper

 

 

Allora cos ne dite? il passo avanti è il dichiararsi il loro amore...Mi raccomando commentate!!!

Recensioni:

 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 
 03/08/10, ore 16:42 - Capitolo 20: Ingresso in società

come hai visto charlie è stato abbastanza buono, un padre nella norma diciamo...

beh hanno preso bene la notizia, perche già conoscono edward e sanno che è un bravo ragazzo e loro già sapevano che si frequentavano...

cmq qll due sono solo una piccolaparentesi tranquilla anche se più avanti rifaranno la loro riapparizione purtroppo...

cmq che pensi di qst??un bacio

 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 03/08/10, ore 16:39 - Capitolo 20: Ingresso in società

e si qll due sn insopportabili ma tranquilla che per ora non faranno nulla, non piacciono neanche a me e quindi non le rendero protagoniste...:)

che ne pensi di questo???un bacio

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Capitolo 22
*** Regalo di Natale ***


Buon pomeriggio ragazze come va? Passato ben il ferragosto? Da me c'era il sole e quindi è stato tutto perfetto...Qui da me ci è appena stata un piccola scossa di terremoto...che paura!!!

Comunque come sempre ringrazio chi hainserito la storia tra i preferiti, le seguite e quelleda ricordare, un grazie immenso a chi commenta...

LEGGETE: qualcuno mi può spiegare come si fanno i link??? io ci prova ma nonci riesco e cme teneteconto che utilizzio il programmamesso a disposizione dall amministrazione. NON uso NVU..Grazie mille :)... Capitolo betato da _Milli_

Buona Lettura =)... ci vediamo a fine capitolo

 

 

 

 

 

 

 

Siamo in camera di Alice, ci siamo messe comode per la notte e adesso raggiungiamo i ragazzi nella camera di Edward. Le ragazze avrebbero dovuto dormire con i rispetti fidanzati ma io non mi sentivo ancora pronta, mi piacerebbe molto dormire con Edward ma ancora non so se è arrivato il momento. I ragazzi non sanno niente di queste loro intenzioni, per non far rimanere male Edward. In camera loro non rimaniamo molto visto che siamo tutti molto stanchi, giusto il tempo di una chiacchierata. .

Sono le dieci del mattino ed Alice è più di mezz’ora che cerca di svegliarci tutti. Come fa ad avere così tanta energia? Non c’è un bottone per spegnerla? È un uragano. Gira in tutte le camera urlando “È Natale, sveglia!” Non la sopporto più, l’unica cosa per farla smettere è alzarsi, e così faccio.
“Alice, ti prego basta!”
“Ma gli altri non sono svegli ancora.” Si lamenta.
“Tranquilla, si sveglieranno, ora andiamo a fare colazione.” Acconsente e scendiamo giù. Dopo aver salutato Esme iniziamo a mangiucchiare qualcosa.
“Io ancora mi sento piena da ieri sera!”
“Cara, cerca di fare spazio nel tuo pancino perché anche per oggi c’è tanto da mangiare.” Mi informa Esme. Ha ragione, per il pranzo di oggi hanno deciso che ogni famiglia avrebbe preparato.
“Non ti preoccupare Esme nel mio stomaco c’è ancora molto spazio.” Il vocione di mio fratello ci fa voltare verso di lui. Si avvicina ci saluta tutte e si accomoda anche lui per fare colazione, poco dopo ci raggiungono anche gli altri. Non ho mai visto Edward appena sveglio, ma, anche così, è bellissimo: un dio greco. Edward si siede come sempre vicino a me.
“Tranquilla piccola quello che non ti va puoi darlo.” E sorride sghembo.
Dopo aver fatto colazione andiamo tutti in camera per sistemarci per il pranzo. All’una siamo tutti pronti e scendiamo in salotto dove già sono arrivati tutti, dopo i normali saluti ci accomodiamo a tavolo e iniziamo a mangiare.
“Ragazzi, posso avere la vostra attenzione?” Interviene Carlisle. Tutti ci voltiamo verso di lui pronti ad ascoltarlo.
“Farò da portavoce per tutti i genitori - spiega- . Ecco noi per Natale non vi abbiamo regalato nulla come avete visto ieri. Questo perché purtroppo non sapevamo davvero cosa voi poteste desiderare. Ieri sera ne abbiamo parlato tutti insieme e abbiamo trovato il regalo adatto per tutti voi.” A questo punto inevitabilmente la nostra attenzione aumenta.
“Noi vi abbiamo regalato un piccolo viaggio a New York per capodanno.”
“Davvero? Grazie mille!” Rispondo io per prima, gli altri sono rimasti a bocca aperta, ma lentamente iniziano a riprendersi e a rispondere. Siamo tutti molto felici e sorpresi.
“Sì ragazzi, è tutto vero. Purtroppo l’abbiamo deciso ieri e quindi non abbiamo potuto prenotare niente quindi siete liberi di organizzarlo voi stessi. Dovrete solo portarci la fattura, ma, vi prego, non prosciugateci i conti.” Risponde papà ridendo e facendo ridere tutti.Dopo questa strepitosa notizia continuiamo a pranzare tutti più felici.
“Ragazzi, andiamo di sopra così decidiamo tutto per il viaggio.” Consiglia Edward, tutti annuiamo e saliamo in camera di Alice, visto che è la più grande. Mentre noi entriamo in camera i ragazzi vanno in camera di Edward per prendere anche il suo computer portatile e qualche cuscino per poterci sedere tutti a terra.
“Bella, tesoro, devi decidere che fare. Vuoi dormire o no con mio fratello? Ieri non è stato un problema mentire, ma per tutta la vacanza come faremo?” Mi domanda Alice.
“Non lo so ragazze.”
“Purtroppo devi capirlo ora non abbiamo molto tempo. A me piacerebbe molto dormire con Emmett, ma posso rinunciare se non te la senti.” Interviene Rose
“Vale lo stesso per me” continua Alice
“Grazie ragazze, ma non mi va di far sacrificare tutti voi. Io credo che ce la farò. Insomma io lo amo d impazzire, e lo stesso sarà per lui. Dormire insieme sarà bello no?”
“Fantastico. Io amo dormire tra le braccia di Jazz mi fa sentire così sicura. È una sensazione meravigliosa dormire con chi ami.” Io e Rosalie ci limitiamo ad annuire perché nessuna delle due ha mai provato questa esperienza. Dormire con Edward è un grosso passo in avanti. Sono insicura ma voglio farlo. Non voglio privarmi di questa esperienza ed inoltre voglio godermi al massimo questa vacanza perchè al ritorno voglio raccontare tutto ad Edward.
“Ehi Bella addormentata sei tra noi?” Jazz mi sventola la mano davanti agli occhi.
“ Si scusate stavo solo pensando.”
“Tutto bene amore?” Mi domanda premuroso Ed.
“Sì, tranquillo, pensavo solo a come sarà bella questa vacanza.” Lo rassicuro, ci mettiamo tutti comodi ed iniziamo le ricerche. Scegliamo l’hotel e ci informiamo sugli eventi che ci saranno a NY e come e dove passare la sera del 31. Per prenotare tutto ci affidiamo ad un agenzia di viaggio per maggior sicurezza. In agenzia ci andremo domani noi ragazze ma oggi decidiamo ogni dettaglio. Abbiamo scelto l’hotel “Crowne Plaza” che si trova a Times Square (
http://www.singleparenttravel.net/wp-content/uploads/2008/09/nycxmas.jpg) e abbiamo deciso anche il ristorante dove cenare il 31 dicembre il “Le Cirque Restaurant” (http://www.thehagueonline.com/userfiles/image/Le%20Cirque.jpg)
Decisi questi particolari torniamo giù dagli altri e restiamo tutti uniti davanti al camino a chiacchierare e a fantasticare sul viaggio. Io sono tra le braccia di Edward, la mia schiena aderisce al suo petto e con le braccia mi cinge i fianchi, sono nel mio personale paradiso…

****
È mattino e mi tocca svegliarmi presto. Tra un’ora passano a prendermi le mie amiche per andare in agenzia e prenotare il tutto e poi andremo a pranzare a casa di Rosalie e Jazz. Saranno i ragazzi ad occuparsi del pranzo… speriamo bene. Mi vesto comoda ed aspetto Alice che arriva puntuale come sempre. La saluto e ci dirigiamo subito in agenzia.
L’addetta ci mostra i vari pacchetti disponibili, ma noi abbiamo già deciso tutto quindi non ci lasciamo influenzare.
“No grazie, ma noi avremmo già scelto l’hotel. Ecco, è questo.” E Alice le mostra il foglio stampato ieri.
“Inoltre il 31 di dicembre vorremo cenare qui.” Continua Rose, mostrando il foglio del ristorante.
“Fatemi controllare un attimo la disponibilità. Siete sei giusto?” Noi annuiamo.
“E quante camere vi servono?”
“Tre: una a nome Swan, uno a nome Hale, e una a nome Cullen.” Rispondo decisa. Meglio dare tutti i cognomi così se i genitori chiedono il motivo diremo che, non essendoci camera triple libere, ne abbiamo scelta una per ogni coppia di fratelli. Geniale no? Le mia amiche hanno capito tutto al volo perchè sorridono soddisfatte.
“Sì, le camere ci sono. Per il ristorante prenoto un tavolo unico?” Annuiamo di nuovo.
“Per l’aereo avete preferenze?”

A rispondere è Rosalie “Preferiremmo partire il 28 e tornare a casa giorno 3” abbiamo deciso queste date in modo da avere il tempo di preparare le valigie e fare shopping e poi per prepararci al ritorno a scuola. Visto che giorno 6 ci sarà il ballo d’inverno.
“Perfetto. Partirete girono 28 da Seattle alle dieci del mattino e da New York poi partirete alle undici sempre di mattina, va bene?”
“Perfetto” La signorina ci stampo i fogli delle varie prenotazioni e quelli dei pagamenti. Lasciamo un anticipo e poi verranno i nostri genitori a saldare il tutto nel pomeriggio.
Finito tutto andiamo a casa di Rose dove ci attendono i ragazzi. Spieghiamo loro tutto ciò che abbiamo deciso e quando spiego loro la questione delle camere, come dormiremo e cosa diremo invece ai genitori, i ragazzi ne sono entusiasti. Edward si avvicina
“Quindi io e te dormiremo insieme?” Dice cingendomi i fianchi.
“Sì, non ti va?” Domando titubante
“Non mi va? Sono felicissimo!” E ci baciamo.
Per pranzo non hanno cucinato nulla, come immaginavamo ma perlomeno hanno ordinato il pranzo in un ristorante cinese e quindi aspettiamo che ce lo consegnino.
“Bella, ti posso parlare?” Mio fratello mi chiama in disparte.
“Sì, certo.”
“Tu sei sicura di voler dormire con lui? Te la senti insomma?”
“Non so se me la sento davvero, ma è ciò che voglio.”
“Sicura? Se quando sei lì non sei più sicura non farti problemi a tirati indietro.”
“Grazie fratellone ma sta tranquillo.” Mi abbraccia e poi raggiungiamo gli altri.

Dopo pranzo andiamo a Seattle per fare shopping per New York, arrivati al centro commerciale iniziamo ad entrare e comprare in ogni negozio. Compriamo di tutto sia per noi ragazze che per i ragazzi. Pantaloni, maglie, camicie, gonne, top e scarpe e i vestiti da mettere per la serata dell’ultimo dell’anno con gli accessori e le scarpe da abbinare. Per ultimo entriamo in un negozio di intimo e tutti qui, come negli altri negozi, facciamo rifornimento. È  imbarazzante entrare in un negozio del genere con  Alice che più di una volta ha chiesto il parere di un commesso. Oltre l’intimo compriamo anche i costumi, visto che in albergo c’è la piscina al coperto. Prima di abbandonare il centro commerciale ci fermiamo al bar a mangiare qualcosa e poi finalmente ritorniamo a casa. I ragazzi sono stanchissimi, non hanno mai fatto tante compere tutte insieme. All’inizio erano eccitati  ma dopo il quarto negozio erano già stanchi e alla fine non hanno voluto provare più niente lasciando a noi il compito di scegliere tutto.
Arriviamo a casa e dopo aver preso ognuno le proprie buste (più di venti) ci siamo salutati per vederci l’indomani a per fare le valigie.
 
****
“Ehi, Bellina, sveglia. Sono arrivati gli altri”
“Emm, lasciami dormire altri cinque minuti.”
“Bella, sono già le undici e se non scendi subito verrà Alice a svegliarti!” A queste parole scatto subito in piedi.
“Eccomi, scendo subito. Vado a vestirmi.”
Dopo essermi vestita scendo giù dove ci sono gli altri, saluto tutti e abbraccio il mio amore.
“Questi sono per te.” Mi porge un pacchetto caldo.
“Cos’è?” 
“Cornetti caldi” è proprio perfetto. Lo ringrazio con un bacio e mi accingo a mordere il mio cornetto.
“Quando avete finito di far i piccioncini. Possiamo iniziare” come sempre è Alice a rompere.
“Iniziare a fare cosa? Comunque volete un po’ di cornetto?”
“No, grazie. Dobbiamo far le valigie. I ragazzi aiutano Emmett e noi aiuteremo te. Poi fare lo stesso a casa mia e alla fine a casa di Rose.”
Così iniziamo a fare la valigie, pronti per partire domani…

 

 

 

Piaciuto questo regalo??? ai ragazzi molto =) Mi raccomando ditemi cosa ne pensate e se aulcuno sà quanto tempo si impieaga in aereoda New York a Seattle, io non sono riuscita a trovarlo...Comunque ora le ...

Recensioni:

 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 07/08/10, ore 16:08 - Capitolo 21: Vigilia di Natale
ehi ciao, nessun disturbo, è solo un piacere rispondere alla domande e senti libera di farne quate ne vuoi, sopratuttoper chiarire i tuoi dubbi. Comunque no. Edward non sa che bella è stata violentat, lui sa solo che James ci ha provat con lei...Un bacio e continua a chiedere tutto ciò che vuoi!!!
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 07/08/10, ore 15:55 - Capitolo 21: Vigilia di Natale
E si sono proprio dolci quei....beh da questo viaggio aspettati tutto e niente ;)...ti assiucro che Jessica scoparirà non sarà più nemmeno menzionata, per Lauren non faccio promesse....cmq un bacio a presto!!!
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 07/08/10, ore 15:10 - Capitolo 21: Vigilia di Natale

Sono sincera mi ero proprio dimenticata che Bella non aveva fatto un regalo ad Edward e ho cercato di rimediare, non mi sembrava giusto farlo comparire dal nulla no?

BehCharlie come vedi qui la prende alla grande, accetta pienamnete la lo storia...

e si quando va tutto bene è cosi bello, ma nella realtà non può mai ilare tutto lisco e dato he cerca di essere realista anhe nelle mie storie, nemmeno qui andrà tutto sempre liscio...

Un bacione!

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Capitolo 23
*** New York ***


Buona sera ragazze, allora come va??siete tornate tutte dalle vacanze?? Volevo avvisarvi che ho una nuova beta _Mili_ che sta provvedendo a correggere tutti capitoli già pubblicati e la ringrazio di vero cuore, è gentilissima!!! Comunque grazie a tutte le lettrici che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare e soprattutto a chi commenta...

Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

“Emmett ti muovi? È tardi!”.                                                                                                                                   Sono le sette del mattino e tra dieci minuti dobbiamo vederci tutti a casa Cullen per poi andare all’aeroporto di Seattle. Ci accompagneranno i nostri genitori ma se mio fratello non si muove perderemo l’aereo. Per l’emozione mi sono svegliata alle cinque ed ero già piena di energie. Sono davvero felicissima, euforica come non mi capitava da tempo! Finalmente mio fratello ci degna della sua presenza e dopo aver finito di caricare le valigie partiamo verso la nostra prima meta. Sono già tutti qui, aspettavano solo noi.

Alle nove in punto arriviamo in aeroporto, scarichiamo le valigie ed entriamo. Dopo aver salutato tutti ci informiamo dove fare il check in. Alice e Rosalie sono euforiche almeno quanto me mentre i ragazzi sono ancora assonnati e non credo si rendano pienamente conto di quello che sta succedendo accanto a loro! Ci sediamo e i ragazzi nell’attesa vanno a prendere qualcosa da mangiare.

Appena viene chiamato il nostro volo, sbrighiamo tutte le pratiche necessarie e ci dirigiamo verso l’aereo. Ad attenderci al’ingresso c’è una hostess che ci accompagna ai nostri posti, questi sono posizionati in gruppi di tre e, per non separare una coppia, decidiamo di dividerci in ragazzi e ragazze. Mi dispiace non poter stare vicino ad Edward, ma passerò con lui i prossimi cinque giorni quindi non mi lamento. Dopo circa mezz’ora l’aereo viene messo in moto, seguono le solite raccomandazioni ed istruzioni fornite dalle assistenti di volo ed infine l’augurio di buon viaggio. Il volo durerà un bel po’ e, tutte emozionate, chiacchieriamo su cosa poter fare a New York. Piano piano le chiacchiere diminuiscono e lentamente ci facciamo tutti vincere dal sonno.

“Invitiamo i signori viaggiatori di allacciare le cinture di sicurezza. L’aereo si sta preparando all’atterraggio. Grazie per l’attenzione.” La voce dell’hostess mi risveglia e mi accorgo che siamo finalmente arrivati. Abbiamo dormito quasi quattro ore! Lentamente sveglio anche gli altri che sono ancora nel mondo dei sogni.

“Ragazzi fermiamo un taxi e velocemente anche! Vi prego, sono stanchissimo.”                                                           “Emmett di cosa ti lamenti? Hai dormito per tutto il viaggio!”                                                                                          “Ma viaggiare, anche se dormendo, stanca.”                                                                                                               “Ok basta. Ecco qui i taxi andiamo su.” Fortunatamente siamo riusciti a beccare due taxi vicini. Nel primo saliamo io Alice ed Emmett e nell’altro i rimanenti del gruppo.

 

                                                                                  ****

“Quest’hotel è davvero bellissimo!” Esclamo estasiata alla vista del palazzo. “Entriamo dai.” Ci invita Alice. Alla reception diamo i nostri dati e ci vengono consegnatele le schede magnetiche che aprono le camere. Emozionata prendo quella della stanza che condividerò con Edward e, mano nella mano, ci dirigiamo verso l’ascensore per raggiungere il piano giusto. Arrivati davanti alla porta che abbiamo aperto lentamente e rimaniamo ad osservare ed ammirare la stanza. È bellissima. I colori che predominano sono il beige e il blu. Appena entrati c’è un piccolo salone con due divani uno di fronte all’altro ed, in mezzo, un tavolino. Da questo salone passiamo alla camera da letto. Al centro vi è il letto matrimoniale con accanto i comodini, di fronte una specchiera con cassettiera. Alla destra del letto c’è la finestra e li vicino una poltroncina mentre alla sinistra c’è l’armadio.

Dal salone si accede anche al bagno anch’esso bellissimo, in marmo nero con venature bianche, una meraviglia. Dopo aver ispezionato tutte le stanze portiamo le valigie in camera da letto.                                                                                                                                                             “Questa stanza è perfetta!” Esclama Edward abbracciandomi.                                                                                       “Si, hai ragione, la nostra stanza.” E mi avvicino per baciarlo ma appena sfioro le sue labbra veniamo interrotti da Alice.           “Ahhh fantastico. Abbiamo le camere tutte uguali. E voi due queste cose lasciatevele per il dopo cena!” Esclama ridacchiando. “Alice non si usa bussare?” Risponde Edward infastidito.                                                                                               “La porta era aperta. E comunque preparatevi che andiamo a cenare giù, su veloci! A dopo.” E detto questo si allontana velocemente com’è arrivata.                                                                                                                               “Dovremmo ricordarci di chiudere la porta.” dico sorridendo.                                                                                         “Hai proprio ragione ma ora ci conviene prepararci. Via tu a fare la doccia ed io intanto sistemo un po’ la mia valigia.” Accetto il consiglio di Edward dopo aver preso l’occorrente per la doccia e avergli stampato un dolce bacio, mi chiudo in bagno.

Mentre si lava Edward, ancora in accappatoio, inizio a sistemare un po’ i vestiti  e mi vesto per la serata. Non indosso nulla di troppo elegante, una semplice longuette e una camicetta con le decolté. Tutto perfettamente abbinato. Edward esce dal bagno già vestito. Anche lui è molto semplice, jeans scuri e camicia, come sempre è straordinariamente perfetto.

“Stai benissimo” mi sussurra abbracciandomi da dietro. Io non rispondo, mi godo l’abbraccio e il suo fiato caldo che mi accarezza il collo. Qualcuno che bussa alla porta interrompe il nostro abbraccio. Chi poteva essere? Alice!

“Allora siete ponti? Bhe si lo siete, andiamo forza tutti giù!” ma questa ragazza non è normale. Mi chiedo proprio come faccia Jasper a sopportarla. Senza nemmeno ribattere prendo la borsetta e la seguiamo di sotto. Il ristorante è molto elegante, fine è la parola esatta. Il cameriere ci accompagna al nostro tavolo e dopo poco torna a prendere le nostre ordinazioni. La cena è buonissima. È tutto perfetto. Il pasto trascorre, come sempre, tra una risata e l’altra. Finito di mangiare guardiamo l’orologio ci accorgiamo che sono già le undici quindi decidiamo di andare a dormire visto che siamo tutti molto stanchi.

Il fatto che tra poco mi troverò da sola con Edward e dovrò trascorrerci tutta la notte mi mette un po’ d’ansia ma cerco di mascherarla e di sembrare tranquilla. Davanti alla porta della nostra stanza tutti mi guardano interrogativi cercando di capire se sono sicura di quello che sto per fare e, sorridendo, cerco di tranquillizzarli. Ci diamo la buona notte e Jasper mi sorprende sussurrandomi all’orecchio: “Stai tranquilla Edward ti rispetta e non ti farebbe mai nulla senza che tu non sai d‘accordo, in ogni caso noi siamo qui se hai bisogno.” Sono spiazzata, Jasper non mi aveva mia fatto capire di sapere con nessuno sguardo o parola, mai. E adesso, ora che forse è il momento in cui ho bisogno di sapere che lui c’è, me lo dimostra. È come se capisse come mi sento. Io rispondo con un semplice “grazie”, semplice ma veramente sentito. Così ci salutano e ognuno si dirige verso la propria stanza. Appena siamo dentro, l’ansia torna ad assalirmi. Cosa dovrei fare? Cosa dovrei dire?

“Vai tu per prima in bagno?” Edward mi salva dall’imbarazzo rompendo il ghiaccio.                                                             “No, vai tu per  primo. Io finisco di sistemare le mie cose.” Voglio rimandare un po’ il momento del dovermi mettere a letto. Così mentre lui va a cambiarsi per la notte inizio a sistemare. Per prima cosa sistemo il letto e poi tutti i miei vestiti. Mettere in ordine è una cosa che mi aiuta molto quando sono nervosa, mi permette di non pensare. Il rumore della porta che si apre mi avverte che Edward ha finito e ora tocca a me.  Entra in camera da letto e rimango senza parole. È divino. Indossa un paio di pantaloncini e una canotta. Mi fermo più del dovuto ad ammirarlo e lui se ne accorge e si schiarisce la voce. Imbarazzata come non mai prendo e mie cose e corro in bagno. Mi chiudo la porta alle spalle e mi siedo a terra. Ok iniziamo proprio male. Devo rimanere calma ed essere naturale. Come ci si comporta in una situazione del genere? Avrei tanto voluto far più domande ad Alice in proposito.

“Bella stai bene?” la voce preoccupata di Edward mi avverte che forse è un po’ troppo tempo che sono chiusa in bagno. “Si, ho finito, arrivo.” Mi cambio velocemente ed indosso il mio pigiamino, composto di pantaloncini e canottiera. Niente di troppo sexy nè di troppo casto, una giusta via di mezzo. Esco dal bagno e quando arrivo sulla porta della camera da letto, lui è già sdraiato in completo relax. Faccio un po’ di rumore nell’avvicinarmi per avvisarlo della mia presenza. Mi guarda e anche lui si sofferma ad ammirarmi, ma lo fa in breve tempo senza mettermi in imbarazzo. Mi avvicino, scosto le coperte mi sdraio accanto a lui. Edward si avvicina a me girandosi su di un fianco per guardarmi negli occhi.                                                                           “Stanca?” mi domanda accarezzandomi i capelli.                                                                                                         “Molto, tu?” rispondo godendomi le sue carezze. Pensavo ci fosse più imbarazzo invece è tutto così tremendamente dolce e anche rilassante.                                                                                                                                            “Anche.” Si mette supino ed appoggia la testa nella testiera del letto. “Bella.” Mi chiama ed io alzo gli occhi per prestargli attenzione.                                                                                                                                                           ”Ti va di dormire con me, abbracciata a me?” la sua domanda mi stupisce. Non pensavo che mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere. È una cosa che mi stupisce in modo positivo. Questo dimostra la sua dolcezza, il rispetto che ha per me. Basta questa domanda a farmi rilassare e sciogliere del tutto con lui. Senza rispondere mi avvicino a lui, appoggio la testa sul suo petto e lo abbraccio.                                                                                                                                                       “Grazie” sussurro. Lui per tutta risposta mi bacia nei capelli e mi stringe a sé. Tenendomi stretta si sistema meglio.      ”Buonanotte piccola.”                                                                                                                                        “Buona notte amore mio”

Dormire tra le sua braccia è stato meraviglioso, aveva ragione Alice. Per tutta la notte, seppur inconsciamente ho percepito la sua presenza, il suo colore. Ci siamo risvegliata nella stessa posizione in cui ci siamo addormentati. Forse entrambi avevamo paura di muoverci troppo nel sonno. Ma il risveglio, beh è una altra storia. Dopo una notte così dolce, il risveglio non poteva che essere tragico.

“E adesso basta! Alzatevi da questo letto.” Ecco Alice, da circa dieci minuti cerca di farci alzare. Questa pazza si è fatta dare la scheda magnetica di riserva per venirci a svegliare. Almeno si è premurata di portarci la colazione.

Mangiamo tranquillamente e questo la irrita, io e Edward siamo seduti al centro del letto con il vassoio davanti. Assaggiamo un po’ di tutto, facendo vari commenti. Alice invece si è messa di fronte a noi e continua a fissarci. Davvero irritante.

“Ok, basta. Vado a prepararmi.” dico esasperata da quella situazione, saluto Edward con un bacio e vado a vestirmi. Metto abiti comodi visto che oggi andremmo a visitare NY e questo vuol dire che cammineremo molto. Fortunatamente siamo riusciti a convincere Alice a rimandare a domani lo shopping quindi oggi ci limiteremo a visitare alcuni dei posti più famosi della città.

Una volta che tutti siamo finalmente pronti iniziamo il nostro tour. Per prima cosa visitiamo il Metropolitan Museum Of Art, il più grande museo di New York. È immenso per questo impieghiamo quasi l’intera mattinata per vederlo tutto. Successivamente facciamo una breve passeggiata a Cetral Park che, bhe, è bellissimo anche questo. È l’ideale di parco che ciascuno ha, è pieno di gente che fa pic-nic, jogging, passeggia, legge un libro, porta a spasso il cane, c’è tutta New York. Mangiamo qualcosa al volo e andiamo a visitare L’Empire State Building, fortunatamente è bel tempo così possiamo salire fin su in cima e goderci il panorama. Si riesce a vedere quasi tutta la città.

Finita la visita prendiamo un taxi per andare a visitare la Liberty Island e di conseguenza la Statua delle Liberta.  Inutile dire che anche qui era tutto magnifico! Abbiamo dovuto affrontare una fila chilometrica per riuscire a salire sulla statua ma ne è valsa davvero la pena.

Ci sarebbero molti altri posti da visitare ma in un solo giorno non potevamo fare altro. Per la cena decidiamo di rimanere e fuori e mangiare al River Cafè sotto al ponte di Brooklyn. Tutta la città illuminata è uno spettacolo mozzafiato, è meravigliosa, forse un po’ caotica ma quale città non lo sarebbe se paragonata a Forks?

La giornata è stata un po’ stancante ma bellissima. Ci siamo divertiti molto e fatto tantissime foto. Terminata la cena prendiamo un taxi per tornare in hotel e, come la sera prima, mi addormento tra le braccia di Edward. Questa volta non c’è bisogno che me lo chieda perchè sono io stessa a buttarmi tra le sue braccia.

                                                                             *****

Questa mattina ci siamo svegliati senza l’aiuto di Alice, il che è stato molto più romantico. Oggi scendiamo tutti giù per fare colazione. Adoro davvero questa vacanza. Oltre a passare molto tempo con i miei amici e conoscerli sempre di più, sono assieme ad Edward, e lo amo ancora di più se è possibile. Pur stando sempre insieme riusciamo ad avere i nostri spazi. È molto geloso, e l’ho notato dalle occhiatacce che mandavo a chi ieri si fermava un po’ di più ad osservarmi, ma nonostante questo mi lascia la mia libertà. Sono riuscita a legare anche con Jasper e ho scoperto anche in lui una persona davvero simpatica. Quando siamo tutti insieme non facciamo altro che ridere e scherzare.

Oggi, come promesso, ci dedichiamo allo shopping. Inutile dire che Alice è al settimo cielo. Facciamo le nostre compere a Manhattan approfittando dell’occasione per visitarla un po‘. Abbiamo passato la mattinata divisi tra ragazzi e ragazze trovandolo un modo più efficace per fare acquisti. Carichi di borse ed esausti a metà pomeriggio decidiamo di tornare in hotel.

“Ragazzi ho avuto un idea” esordisce Jasper. “Visto che siamo stanchi e vorremo rilassarci che ne dite di andare tutti in piscina a farci un bel bagno?”                                                                                                                                               “Jasper sei un genio. Ecco perchè ti amo!” Risponde Alice. Tutti accettiamo con entusiasmo l’idea. Tornati in camera ci cambiamo e ci dirigiamo nella piscina coperta dell’hotel. È davvero carina, sportiva e molto grande. Quando arriviamo e ci togliamo gli accappatoi rimango nuovamente abbagliata dalla bellezza di Edward ma il mio momento di contemplazione viene interrotto da Emmett che si tuffa schizzando acqua ovunque e inizia a bagnarci tutti, così lo imitiamo entrando in piscina. All’inizio scherziamo, facciamo i tuffi, ci schizziamo e giochiamo tutti insieme poi ogni coppia si apparta in un angolo di piscina…

 

 

Piaciuto?? Che ve ne sembra di questo inizio vacanza?? Commentate mi raccomando...

Recensioni:

 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 18/08/10, ore 17:51 - Capitolo 22: Regalo di Natale

ciao...allora come vedi qui Bella risolve il suo problema del dormire con eddy...beh certo hai ragione prima glielo dice meglio, ma bella è testona e nn vuole proprio parlare :)

allora che ne pensi??un bacio

 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 17/08/10, ore 12:51 - Capitolo 22: Regalo di Natale
Ciao, grazie mille per i complimenti =) certo che continuo a postare...spero tu continuerai a segurimi e a dirmi la tua..un bacio :)
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 16/08/10, ore 16:57 - Capitolo 22: Regalo di Natale
ciao Gio:) diciamo che il viaggio darà qualche frutto tranquilla ;)..spero ti piaccia un bacione

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Capitolo 24
*** Nuovo anno ***


Buona sera ragzze come va? Tutto bene? Allora eccovi un altro capitolo con le ultime avventure a NY..
Ringrazio coloro che hanno inserito queste storie tra le seguite e le preferite. Ringrazio di vero cuore anche _Milli_ che ha betato il capitolo e che pazientemente sta corregendo anche tutti quelli già pubblicati ed è sempre grazie a lei sa avete il capitolo sta sera...Buona lettura

 

 

 

Senza che ce ne rendessimo conto ogni coppia si è appartata.

 

Sono con le spalle appoggiate a bordo piscina, Edward è di fronte a me e mi tiene stretta. C’è molta elettricità tra di noi ed ora è ancora più palpabile. Le nostre fronti si toccano, non diciamo nulla così io mi perdo nell’osservarlo, le goccioline d’acqua gli ricadono sul viso e rendono i suoi capelli più scuri. Tutto questo rende molto più sensuale l’atmosfera, ci avviciniamo lentamente e le nostre labbra si sfiorano, si accarezzano, si allontano per poi rincontrarsi. Il desiderio, la voglia di assaggiare di nuovo il suo sapore cresce, fremo per un contatto più profondo con le sue labbra. A quanto pare lui la pensa come me perchè si avvicina e lentamente ci abbandoniamo ad una vero bacio. Quando le nostre lingue si intrecciano, lui mi stringe ancora più forte a sé ed io gli circondo il collo passando le mani tra i suoi morbidi capelli. Ma non basta, vogliamo entrambi più contatto. D’istinto allargo le gambe e le allaccio dietro la sua schiena. Posso sentire la voglia e il desiderio che ha di me. Mi desidera come io desidero lui. Mentre le sue mani accarezzano i miei fianchi bisognosi di ossigeno ci allontaniamo, appena l’arai fresca penetra nei mie polmoni, è come se mi risvegliassi. Mi rendo conto di ciò che sto facendo e a cosa sto andando incontro così mi fermo subito. Anche se vorrei essere davvero sua, completamente sua, non posso, non così, non nella menzogna. Conscia di questo mi allontano da lui.

 

“Edward… è meglio che io vada, ci vediamo a cena.” Cerco di allontanarmi ancora da lui, ma naturalmente non me lo permette trattenendomi per un braccio. “Bella che succede? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Io pensavo che anche tu volessi. Io non avevo intenzione di fare nulla di…” non lo lascio continuare perchè non ha sbagliato proprio nulla, anzi è stato anche troppo perfetto.

 

“Edward tu non hai fatto niente, sei stato perfetto. Sono io a non essere pronta. Perdonami se ti ho fatto capire altro.” Concludo abbassando il capo, con un dito mi alza il viso e mi fissa negli occhi. “Ehi, guardami. Non c’è niente di cui tu ti debba scusare. Io rispetto la tua volontà e hai il diritto di dirmi no in ogni momento. Sono io a dovermi scusare se sono stato troppo avventato. Forse è prematuro…”

 

“Ehi basta scusarci a vicenda ok?” non sopporto il suo sguardo mortificato. È solo colpa mia, sono io la bugiarda. Se solo avessi avuto il coraggio ora potremmo goderci il nostro momento. Per rassicurarlo ulteriormente mi avvicino e lo bacio. Questa volta il bacio è molto più dolce ma veniamo distratti dal rumore della porta che si apre. Ci voltiamo e ciò che vediamo ci stupisce. Una serie di camerieri che portano la cena. Ma cosa succede?

 

“Ah ragazzi ho dimenticato di dirvelo ma prima ho pensato di farci portare la cena. Carina come idea, no?” È Rosalie a spiegarci la presenza dei camerieri, molto romantica come idea! Usciamo dalla piscina, indossiamo gli accappatoi e ci sediamo al tavolo che il personale ha portato. Prima di accomodarci Edward mi stringe fra le sue braccia, non diciamo nulla, ci godiamo solo il momento. La cena è come sempre tranquilla al termine della quale, stremati torniamo in camera troppo stanchi per uscire.

 

****

 

 

Stesa sul letto do le spalle alla porta della camera mentre aspetto che Edward esca dalla doccia. Non mi accorgo della sua presenza finchè non sento il materasso abbassarsi e il suo petto aderire alla mia schiena sorrido mentre il suo braccio mi cinge i fianchi ed intreccio la mia mano con la sua. Restiamo in questa posizione finchè non ci addormentiamo. Riesco a malapena a percepire il suo sussurro “Buna notte amore mio”, non rispondo ma stringo forte la sua mano.

 

****

 

Solo le 10.30 del 31 dicembre e siamo “rinchiusi” in un centro benessere, inutile dire che il tutto è stato pianificato da Alice. Secondo le sue pazze idee dobbiamo attendere l’arrivo del nuovo anno in splendida forma, per questo motivo ha prenotato per i ragazzi massaggi, sauna e bagno turco e, per chi volesse, ceretta e per noi ragazze ha progettato una seduta completa con l’estetista, sauna, massaggio e bagno turco. È un po’ folle ma le siamo tutti grati perché ci stiamo rilassando molto, o meglio, tutti si stanno rilassando tranne io! Al momento solo alle prese con la ceretta e per distrarmi dal dolore penso a ciò che è successo con Edward. Ieri sera avrei volto approfondire con lui il mio rapporto ma non ce la faccio, se fosse successo tempo fa attribuirei la colpa alla mia paura del contatto fisico ma ora credo di averla superata. Lui mi tocca, mi accarezza con rispetto, dolcezza quasi con devozione, quello che mi impedisce a lasciarmi andare è la mia coscienza. Come posso fare l’amore con lui se gli ho mentito? Non abbiamo mai parlato delle nostre esperienze fisiche passate ma lui nel nostro periodo di amicizia aveva fatto capire di avere una certa intimità con Tanya e poi ho avuto la conferma dalle ragazze, ma io? Io no. Non ho mai accennato nulla e dal mio racconto sul mio passato avrà certamente capito che sono ancora vergine. Sicuramente si sarà sentito in colpa ieri perché è convinto che per me sarebbe la prima volta e abbia bisogno di più tempo. Ma non è così. Per me, per il mio cuore sarebbe davvero la prima volta, la prima volta in cui farò l’amore, ma fisicamente no. Sicuramente se ne sarebbe accorto e io come potevo aprirmi con lui in un momento del genere, avrebbe frainteso e reagito male ma, soprattutto, come avrei fatto a donarmi completamente a lui se ancora non gli ho detto tutta la verità sul mio passato? Devo dirgli tutto, lo so. E devo trovare il momento giusto al più presto. Per fortuna questa mattina il risveglio è stato dei migliori e non abbiamo più toccato l’argomento, lui per delicatezza ed io per vigliaccheria. Appena svegli mi ha coccolato e fatto sentire davvero amata per la prima volta, abbiamo fatto colazione da soli in camera ed è stato sempre più dolce, finchè non siamo stati rapiti da Alice…

 

****

 

“Ehi Bella mi stai ascoltando?” mi richiama la mora mentre ci stiamo godendo la sauna.

 

“Dimmi Ali.” “Questa sera dopo i fuochi d’artificio ho pensato che potremmo andare in una discoteca a te va? Infondo ancora non siamo usciti a scatenarci!” “Hai ragione. Per me va benissimo.” Da quando siamo qui la sera siamo andati subito a letto, non che la cosa mi sia mai dispiaciuta, ma siamo ragazzi e dobbiamo anche divertirci. Mentre finiamo di fare la sauna e il bagno turco parlo con po’ con le mie amiche. Ci confidiamo sulle nostre notti, loro le hanno passate amandosi con i proprio fidanzati ed anche io solo in modo più platonico. Ho raccontato cosa è successo ieri, i miei dubbi, le mie angosce e mi hanno capita. Entrambe sono d’accordo con me sul fatto che ho fatto bene a fermarmi e che devo dirgli tutto al più presto.

 

****

 

La nostra giornata al centro benessere è finita, non abbiamo mai incontrato i ragazzi, nemmeno per pranzo. Mi chiedo come farò una volta tornati alla vita reale. Ora sto ventiquattro ore su ventiquattro con lui e se non lo vedo per un po’ mi sento come se fossi divisa a metà, come se mancasse la parte più importante di me, a Forks dovrò stare molto più lontana da lui e so già che sarà doloroso. Siamo tornati in albergo e dopo aver fatto tutti una bella doccia abbiamo cacciato Jasper dalla camera e ci siamo chiuse dentro per prepararci assieme. Questa sera ceneremo al ristornate Le Cirque e poi andremo a Time Square a veder i fuochi.

 

Dopo ore di preparazione siamo tutti pronti. Io e Edward siamo i primi ad esser pronti, io indosso un vestitino nero lucido mono spalla che arriva a metà coscia e la gonna finisce leggermente a palloncino, ho lasciato i capelli sciolti e li ho lisciati, mentre lui indossa un vestito semplice ma elegante. Jasper indossa un vestito grigio con camicia nera e cravatta coordinata all’abito.Rosalie un vestitino color salmone anch’esso mono spalla che arriva un po’ sopra al ginocchio. Emmett un vestito elegante tutto blu, Alice un vestitino, grigio con decorazioni fatte in paillette, arriva a metà coscia ed è molto carino .

 

 

Prendiamo un taxi e raggiungiamo il ristorante. Entrando rimango senza fiato, il locale è bellissimo e molto elegante, l’arredamento bianco acquisisce una sfumatura crema grazie alla luce soffusa donando, in questo modo, un’atmosfera è molto raccolta e rilassante alla stanza. Il cameriere ci fa accomodare al nostro tavolo informandoci che questa sera il menù sarà per tutti rigorosamente a base di pesce. Finito di mangiare lasciamo il ristorante e raggiungiamo Time Sqaure per assistere allo spettacolo di mezzanotte. Arrivati a destinazione ci uniamo alla folla e aspettiamo il conto alla rovescia. Edward mi abbraccia da dietro per sussurrarmi all’orecchio: “Ti ho già detto quanto sei splendida?” Io ridacchio “Giusto qualche volta, ma se vuoi fai pure.” Anche lui ride e il suo respiro mi solletica il collo facendomi provare mille brividi. Ai rintocchi di mezzanotte la palla di cristallo Waterford scende su Time Square e subito dopo iniziano i fuochi d’artificio, è una visione incredibile.

 

“Buon anno piccola.” “Buon anno amore mio” e iniziamo il nuovo anno, nel modo più bello possibile: baciandoci.

 

Dopo l’euforia del momento, lo scambio degli auguri e dopo mille tentativi riusciamo a prendere un taxi che ci porta in discoteca. La fila per entrare è lunghissima ma dopo un po’ siamo dentro. La pista è piena di gente e dopo aver ordinato da bere iniziamo a ballare. Balliamo solo tra noi. Un po’ divisi a coppie un po’ noi ragazze insieme, ma sempre circondate dai nostri ragazzi che non ci perdono di vista nemmeno un istante.

 

Alle cinque del mattino torniamo in hotel e ognuno va nella propria stanza. Ci facciamo una bella doccia e poi finalmente a letto. Stranamente non ho sonno così mi rifugio tra le braccia di Edward ed iniziamo a parlare di tutto e di niente. Di ogni cosa che ci passasse per la testa.

 

“Sai cosa si dice di capodanno?” mi domanda. “No, credo di no.” Non capisco cosa vuol dire.”Si dice che ciò che si fa durante i il capodanno, si farà per tutto l’anno” non sapevo di questo detto. “Ed io voglio passare questo giorno con te, perche è ciò che voglio fare per tutto il nuovo anno”. “È esattamente ciò che voglio io.” “Un proposito più che ammirevole no?” scherzo. “Decisamente.” Non riesco a rispondere perchè lui si appropria delle mie labbra.

 

; Ti amo come non ho mai amato in vita mia.” Mi sussurra a pochi centimetri della labbra. “Anch’io ti amo. Con te ho scoperto cos’è davvero l’amore.” “Sei tutta la mia vita Bella.” “Io Non so più vivere senza te.” Di nuovo le nostre labbra sono unite. E tra un bacio e l’altro cadiamo tra le braccia di Morfeo…“

 

La mattina mi sveglio presto, voglio fare qualcosa di carino per Edward. Mi alzo allontanandomi dal suo corpo. Indosso una comoda tuta e chiamo il servizio in camera per farmi portare la colazione dicendo di bussare quando arrivano così non corro il rischio che si svegli. Appena il cameriere mi porta la colazione inizio a preparare le fette biscottate sia con la nutella che con burro e marmellata usandole un po‘ tutte non sapendo ancora bene le sue preferenze. Una volta finito il tutto prendo il vassoio e mi dirigo in camera. Lo poggio ai piedi del letto dove io mi sdraio di nuovo vicino a lui e inizio a riempirgli il viso di baci e carezze. Si muove piano piano segno che si sta per svegliare infatti sorride.

 

“Buon giorno” gli sussurro tra un bacio e l’altro. “Mmm il miglior buongiorno della mia vita.” E sorride.”Sveglia pigrone dai. È già mezzogiorno.” Lo incito. “No, non mi va, vieni qui.” Mi tira a sé abbracciandomi. Mi ritrovo sotto di lui ci guardiamo e lui scende a baciarmi. All’inizio è uno semplice sfiorare le labbra, ma subito dopo approfondiamo il bacio. È un bacio coinvolgente, pieno di desiderio. Dopo secondi interminabili ci stacchiamo entrambi senza fiato. Le nostre fronti rimangono vicine. Sento la sua eccitazione contro il mio bacino ma cerco di ignorarla. “Ti ho preparato la colazione” e con la mano gli indico il vassoio. Lui si gira e poi torna a sorridermi “Sei proprio da sposare.” Scherza. Ci alziamo e io avvicino il vassoio mettendolo tra di noi seduti al centro del letto. “Non sapevo cosa preferivi e quindi ho fatto portato un po’ di tutto.” “Grazie, è tutto perfetto.” Riusciamo a finire tranquillamente la colazione prima che qualcuno bussi alla porta. “Vado ad aprire io.” Si offre volontario e mentre lui va a vedere chi è io riporto nel salottino il vassoio raggiungendo, così, Edward e l’ospite. “Buon girono Jazz” dico entrando. “Ehi Bella, dormito bene?” “Si voi? E la tua dolce metà? Come mai non è qui a rompere?” e ridiamo tutti. “Si sta preparando. Io ero pronto e sono venuto a chiedervi che vi fa di fare oggi” Edward fa una finta espressione di stupore “Come mia sorella ci ha lasciato questa grande responsabilità?” io e Jazz ridiamo. “No, lei ha già organizzato tutto. Pensava di fare un pic nick a Central Park.” “E perchè allora tu ci chiedi cosa vogliamo fare?” domando non capendo più nulla. “Perchè in questi giorni siamo stati sempre tutti insieme. A me fa piacere ma non so se sia lo stesso per voi, pensavo che magari voi volete stare un po’ soli.” Io e Edward ci guardiamo e lui risponde anche per me “Per noi va benissimo stare con voi. È una bell’idea fare un pic nick tutti insieme.” “Ok allora vi aspetto di sotto.” E se ne và. Edward si avvicina e mi prende dai fianchi “Per te va bene?” “Si, anche a me fa piacere stare tutti insieme. Poi per stare soli abbiamo la sera e quando saremo a Forks…” “E tutta la vita” continua lui la frase. Io sono senza parole quindi mi limito ad abbraccialo. Iniziamo subito prepararci, mentre lui si fa la doccia io mi vesto mettendo qualcosa di comodo e sono pronta. Dopo quindici minuti anche Edward è pronto e insieme scendiamo nella Hall dove ad attenderci ci sono gli altri. Dopo i saluti prendiamo un taxi per raggiungere il parco. Nel frattempo Alice ci informa che si è fatta preparare dall’hotel il pranzo a sacco per tutti. Arrivati a destinazione, cerchiamo un posto dove metterci e ci sistemiamo. Passiamo il tempo a chiacchierare, giocare, scherzare e anche a mangiare. Ci stiamo divertendo molto, amo passare il mio tempo con Edward, ma mi piace stare anche con i miei amici. Non voglio essere una di quelle coppie che si rinchiudono nella loro bolla e addio mondo. Ci deve esse un giusto equilibrio. Finito il pic nick facciamo una passeggiata, nella quale ogni coppia si allontana un po’. Io e Edward parliamo di tutto continuando a conoscerci meglio. Torniamo in hotel giusto il tempo di cambiarci per andare a mangiare fuori. Ceniamo al ristornate cinese visto che lo adoriamo tutti. Il nostro tavolo alla fine del pasto era un campo di battaglia. Ci siamo ostinati a mangiare tutto con le bacchette ma nessuno di noi ne è capace e abbiamo combinato un casino. Finita la cena andiamo in un pub vicino dove trascorriamo alcune ore prima di tornare in albergo dove mi addormento tra le braccia di Edward. .

 

****

 

Durante il nostro ultimo giorno a NY non facciamo nulla di particolare. In tarda mattina, quando siamo tutti svegli, ci aiutiamo a vicenda per sistemare le valigie stando attenti a non dimenticare nulla lasciamo fuori solo le cose necessarie per il ritorno. Pranziamo in hotel e il pomeriggio usciamo per fare un ultimo giro in città e visitare alcuni luoghi di NY consigliati nella guida che abbiamo comprato. La sera ceniamo in hotel e andiamo presto a dormire. La mattina alle otto siamo tutti pronti a lasciare all’hotel e a risvegliarci dal magico sogno che ha rappresentato questa vacanza Ore 11:00 decollo. Destinazione Forks: ritorno alla realtà.

 

Piaciuto?? Ora si ritorna alla vita reale e vi anticipo che sarà dura…Commentate mi raccomando...

Recensioni:

LadySile [Contatta] Segnala violazione
18/08/10, ore 17:51 - Capitolo 22: Regalo di Natale

ciao cara...allora Alice per ora mi serve viva quindi non posso permettere che me la uccudano xd, si hai ragione Edward è meraviglioso, non so se esistesse nella realtà ma non bisogna perdere la speranza ;)…qui hai avuto la tua risp per ciò che riguarda i de piccioncini ti è piaciuto?…se Edward si fa domande ono avrai risp tra qualche cap…Un bacione

Austen95 [Contatta] Segnala violazione
17/08/10, ore 12:51 - Capitolo 22: Regalo di Natale
Ciao, grazie mille per i complimenti =) e grazie anche da parte di _Milli_ l’hai resa davvero felice,…cmq Emmett rimane sempre Emmett…un bacio
giova71 [Contatta] Segnala violazione
16/08/10, ore 16:57 - Capitolo 22: Regalo di Natale
ciao Gio:) hai perfettamente ragione su tutto, e presto anche bella lo capirà…un bacio
bellad93 [Contatta] Segnala violazione
07/08/10, ore 16:08 - Capitolo 21: Vigilia di Natale
ehi ciao grazie per I complimenti…cmq no manca pochissimo..un bacio

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Capitolo 25
*** Ritorno alla vita reale ***


Buon pomeriggio mie care, mi scuso per il ritardo, avrei dovuto postare prima tra giovedi e venrdi ma il brutto tempo ha  danneggiaa la linea telefonica ed addio Interne..maora eccomi qui... questo è solo un capitolo di passaggio, dal prossimo entreremo nel vivo della storia ;)...

Ringrazio chi ha inserito la storia tra le seguite, le preferite e quelle da seguire e chi ha inserito me tra gli autori preferiti...

Capitolo betato dalla fantastica _Milli_

Buona lettura=)

 

 

 

 

 

 

Strano, si è veramente strano addormentarmi e soprattutto svegliarmi senza Edward. Mi ero davvero abitua alla sua presenza, al suo corpo e al suo calore durante la notte. Ma questa è la vita di tutti i giorni e quindi devo riabituarmi alla sua assenza in particolari momenti della giornata. Forse, per la prima volta in vita mia, non vedo l’ora che ricominci la scuola. Non che la vacanza a New York abbia risvegliato in me un amore così profondo per lo studio ma tornare sui libri mi permetterà di stare più a contatto con il mio ragazzo. Mi volto verso la sveglia che troneggia sul comodino a fianco del letto: le nove del mattino. Mi alzo spinta dalla fame, ieri sera per la troppa stanchezza non ho cenato e ora il mio stomaco brontola. Prima di scendere vado in bagno a sistemarmi e lavarmi. In cucina trovo mia madre.
“Buon giorno mamma” la saluto
“Ehi, ben svegliata! Tuo fratello ancora dorme, vieni manga qualcosa.” Faccio come mi dice e inizio a mangiare.
“Allora cosa mi racconti di questa vacanza?” mi domanda curiosa.
“È stata perfetta mamma. Sono stata benissimo ogni giorno. Con i ragazzi vado più che d’accordo li adoro tutti.”
“Sono felice per te, e Edward?”
“Anche lui è stato perfetto mamma, sono davvero innamorata.” Confesso imbarazzata, con lei mi sono sempre confidata su tutto.
“Beh avete dormito insieme no?” la guardo facendo finta di non capire.
“Bells, potete prendere in giro papà ma non me. So benissimo che ognuno ha dormito con il proprio fidanzato.” Colpita e affondata, abbasso lo sguardo.
“Bella tranquilla. Per me non c’è problema, se a te sta bene. Ad essere sincera da Emmett me l’aspettavo, ma su di te avevo qualche dubbio sai, dopo quello che è successo.” Ora è lei ad essere in imbarazzo.
“Mamma non è stato facile per me. Avevo un po’ di timore, poi ho capito che lui è diverso, mi ama e mi rispetta, me lo ha dimostrato. La prima sera mi ha anche chiesto il permesso per dormire abbracciati.” A mia madre si illuminano gli occhi.
“Non sai come mi sono sentita amata in quel momento.”
“Bella, sono così felice per te. Ma voi non avete…” ho capito cosa vuole sapere e la blocco:
“No mamma, abbiamo solo dormito.” Il discorso si fa troppo imbarazzante e distolgo lo sguardo versandomi del succo di frutta, fortunatamente arriva anche mio fratello distogliendo completamente l‘attenzione di mia madre dal discorso. Dopo la colazione salgo in camera per finire di sistemare tutto e dare una bella ripulita mentre mi scambio qualche messaggio con edward che già mi manca da impazzire.
Dopo pranzo mi chiama Alice avvisandomi che domani è in programma una sessione si shopping per il ballo d’inverno, così rimango a casa tutto il pomeriggio per fare i compiti che ci hanno assegnato per le vacanze. Per fortuna mio fratello ha studiato con me e rendendo il pomeriggio meno noioso.
Dopo cena salgo in camera per chiamare il mio ragazzo che dopo tre squilli risponde.
“Amore”
“Ehi ciao” ci salutiamo.
“Che fai piccola?”
“Ho finito ora di cenare tu?”
“Anche, mi sei mancata tantissimo oggi, vorrei averti qui con me.”
“E io vorrei essere proprio lì…domani vieni con noi, vero?” domando nella speranza di poter passare del tempo con lui.
“Certo anche perché Alice mi ha praticamente costretto ma sarei venuto ugualmente.” Ho un idea, forse un po’ azzardata.
“Mi chiedevo se ti andrebbe di vederci un po’ prima. Per esempio potresti mangiare da me domani.” Propongo titubante, non ha mai pranzato a casa mia in via ufficiale e non voglio metterlo in imbarazzo.
“Per me va benissimo.”
“Ok allora, a domani. Buona notte. Ti amo.”
“Notte, ti amo.” Dopo aver parlato al telefono con lui mi scambio qualche messaggio con le mie amiche così ci mettiamo d’accordo per domani e ci raccontiamo le ultime novità e poi subito a letto.

Mi sveglio di buon’umore e non è difficile capire il motivo. Scendo giù in pigiama per avvisare mamma del pranzo.
“Buon giorno mamma” la saluto con un bacio.
“Ehi, buon giorno, come mai così di buon’umore?” Lei mi capisce subito e ancora mi domando come sia riuscita a mentirgli su James per tutto il tempo.
“Vedi, questo pomeriggio andremo tutti a fare shopping per la festa d’inverno di domani, ed io ho invitato Edward qui per il pranzo, è un problema?”
“Davvero? No, nessun problema! Ora corro a fare la spesa, ci vediamo dopo” mi dice correndo verso la posta.
“Ah Bella, metti un po’ in ordine.” E va via. Dovevo immaginare che si sarebbe agitata in questo modo. Felice torno su per mandare ad Ed il messaggio del buon giorno e ci mettiamo d’accordo per vederci alle dodici. Torno di sotto a fare colazione con mio fratello, non mi preoccupo di informarlo perché so che Rose gli avrà già detto tutto.
“E quindi oggi il mio cognatino pranza qui?” Ecco, appunto. Quei due si dicono sempre tutto ma la cosa non mi disturba. Sono entrambi miei migliori amici quindi saprebbero tutto in ogni caso.
“Si l‘ho invitato per il pranzo e tra due ore sarà qui. Quindi ora mi dai una mano a mettere a posto ok?” mi rivolgo a lui puntandogli un dito contro. Lui annuisce, finiamo di fare la colazione e insieme diamo una sistemata al salotto e alla cucina. Mio fratello non è per nulla un uomo di casa ma questa volta è stato utile. Dopo un‘ora abbiamo rassettato tutto, mamma è tornata dalla spesa ed io vado a prepararmi. Opto per  una tenuta semplice: jeans, un maglioncino rosso e converse dello stesso colore.
“Mamma hai bisogno di una mano?” chiedo entrando in cucina.
“No tesoro, ho fatto quasi tutto.” Non avendo altro da fare mi siedo nel divano e inizio a fare un po’ di zapping e dopo qualche minuto mi raggiunge mio fratello che prende il comando, come sempre. Alle dodici in punto suonano alla porta.
“Deve essere Edward!” Penso, forse ad alta voce visto che mio fratello si gira verso di me e mi sorride. Mi alzo e vado ad aprire.  Davanti la porta c’è , naturalmente, lui. Indossa un paio di pantaloni color cachi e un maglione nero.
“Puntualissimo.” Dico. Lui si avvicina e mi da un casto bacio sulle labbra
“Non vedevo l’ora di vederti.” Dice sulle mie labbra, mio fratello si fa subito avanti e si salutano. Poco dopo arriva anche mamma.
“Ciao Edward, accomodati.” Lo saluta.
“Buon giorno Renèe, ho portato il dolce.” Dice porgendo un pacchetto a mia madre.
“Grazie caro, ma non dovevi, davvero, sei uno di famiglia ormai! Non sentirti un invitato qualunque.” Edward sorride imbarazzato e mia madre ritorna in cucina noi invece prendiamo posto sul divano, io veramente mi siedo sulle gambe di Edward ma questi sono dettagli.
“Ehi amico finalmente sei qui! Non sai che lagna questo scricciolo senza di te!” Commenta mio fratello.
“Beh, vuol dire ce le sono mancato no?” continuano a parlare come se non ci fossi.
“Eh si e anche parecchio. Se voi te la puoi portare a casa.”
“Per me non c‘è problema, possiamo andare anche ora!”
“Ok perfetto, però quando papà è in casa ti conviene riportarla qui. Sai, è pur sempre la sua bambina!” Parlano di me come se fossi un pacco postale.
“Ehi, scusate, io sono qui e non sono una bombola!” Mi lamento fintamente offesa. Edward si gira verso di me sorridendomi
“Perchè non vorresti stare sempre con me?”
“Certo che lo vorrei.” Affermo più che convinta.
“E quando c’è papà non puoi stare sempre con lui altrimenti si ingelosirebbe troppo giusto?” interviene Emmett, io annuisco.
“Ecco perchè non ti abbiamo interpellato, sei d’accordo su tutto. Avremmo solo sprecato fiato!” dice scoppiando a ridere ed io, offesa, gli lancio un cuscino in faccia.
“Eh no piccola, così non và.” E dopo uno sguardo d’intesa con Edward, mi trovo stretta tra le braccia del mio fidanzato, non che la cosa mi dispiaccia, con mio fratello che mi fa il solletico, e questa è una vera tortura.
“Emm… basta… ti prego…” riesco a dire tra una risata e l’altra.
“Ragazzi è pronto a tavola!” Meno male che c’è la mia mamma a salvarmi. Ci sediamo e la mamma inizia a distribuire le varie pietanze, come al solito ha esagerato non ha minimamente il senso della misura. Durante il pranzo raccontiamo a mia madre qualche altro aneddoto sul viaggio, parliamo della scuola e poi di una cosa a cui non avevo mai pensato…
“Edward tu con il college che intenzioni hai?” domanda mia madre curiosa, con Edward abbiamo sempre parlato di tutto ma mai di college. Io so che vorrebbe fare medicina io invece giornalismo. Ma non abbiamo mai parlato di quale college vorremo frequentare.
“Credo proprio che seguirò le orme di mio padre e diventerò medico. In particolare pediatra o chirurgo pediatrico.” Risponde.
“È una cosa davvero bella il zuccone di mio figlio non ha ancora deciso. E quale college sceglierai?” ecco la domanda che temo di più. Se è un college lontano da quello in cui andrò io??
“Beh io vorrei andare alla Johns Hopkins University è la miglior scuola di medicina oppure ad Harvard, manderò la domanda per entrambe.” Se non sbaglio la prima si trova nel Mryland a Baltimora, mentre la seconda a Cambridge,  beh non molto lontane dalla mia.
“Sei molto ambizioso. È un bene” commenta mia madre
“Beh Bella desidera andare alla Columbia per fare giornalismo.” Aggiunge
“Fortunatamente non sono molto lontane.” Intervengo con un mezzo sorriso. È vero, non sono lontane, ma nemmeno vicinissime.
“Davvero? Non lo sapevo.” Interviene Edward.
“Beh non ne avevamo mai parlato.” Mi giustifico.
“E dopo dove vorresti svolgere la tua attività?” domanda ancora mia madre. “Mi piacerebbe poter lavorare al Children's Hospital a Boston, ma anche l’ospedale di Seattle è uno dei migliori.” Forse è precoce pensarci ma dovrei fare qualche ricerca sulle miglior testate giornalistiche che si trovano a Boston e a Seattle. Ma forse sto viaggiando troppo. Meglio rimanere ancorata al presente.
“Devo dire che sei un ottimo partito.” Dice mia madre facendo l‘occhiolino.
“Ora mangiamo il dolce.” Interviene mio fratello. Così chiudiamo il discorso sul futuro, un discorso certamente da riaffrontare. Finiamo e mentre Edward e io fratello vanno in salone io aiuto mamma a sistemare la cucina. Appena finisco mi arriva un messaggio di Alice in cui mi avvisa che ci aspettano a casa sua. Chiamo i ragazzi, saluto mamma e partiamo verso casa di Alice.

Una volta arrivati ci dirigiamo verso Seattle. Prendiamo due macchine, quella di mio fratello dove saliamo io, lui, Edward e Rose, mentre Alice e Jazz vengono con la macchina di lui. Io sto seduta dietro con Rosalie e per tutto il viaggio chiacchierammo tutti insieme di cose futili o cantiamo le canzoni che passano alla radio. Vorrei parlare con Edward del college, ma adesso è proprio impossibile. È impossibile farlo anche al centro commerciale visto che Alice non da a nessuno un attimo di tregua. Dopo tre ore di shopping abbiamo finalmente acquistato tutto. Abito, scarpe e noi anche la borsa e qualche accessorio. I ragazzi hanno comprato tutti un pantalone elegante, una camicia abbinata e una giaccia. I completi sono molto simili e variano solo nel colore: blu per Edward, grigio per Emmett e nero per Jazz. Noi invece optiamo tutte per dei vestiti corti: il mio è bluette lungo fino a metà coscia, la parte superiore mi fascia l’addome mentre la gonna cade un po’ più larga. Sul fianco destro c’è un fiore, e anche l’orlo della gonna è fatto da fiori. Quello di Alice è rosa della stessa lunghezza del mio, il seno è fasciato da stoffa fatta a costine e sul lato destro sotto al seno c’è un piccolo fiore, mentre la gonna è particolare, come intrecciata. Rosalie ha scelto un vestito rosso, aderente con la scollatura decorata da perline rosse, lo stesso decoro si trovo anche sul fianco destro. La gonna finisce come se fosse tagliata a metà. Abbiamo comprato anche un copri spalle fatto di pelliccia, naturalmente sintetica. Visto le temperature di Forks è indispensabile. Finito di fare gli acquisti siamo subito ripartiti verso casa e mi è stato ancora impossibile parlare con Edward. I nostri college non sono lontani lo so bene, ma nemmeno nella stessa città e vederci potrebbe essere un problema. Io sono disposta a fare qualsiasi sacrificio per stare con lui ma lui sarà altrettanto disposto a farlo? Ne dobbiamo parlare al più presto. Dopo questo ballo dobbiamo fare molte chiacchierate noi due. Deve sapere la verità…
Arrivati in città lasciamo prima Rose e poi Edward. Con le ragazze ci mettiamo d’accordo per vederci domani dopo pranzo e prepararci insieme. L’appuntamento è a casa di Rosalie…

 

 

 

Allora cosa ne dite???Commentate mi raccomnado...

Recensioni:

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 31/08/10, ore 16:08 - Capitolo 24: Nuovo anno
ti dico solo che qualcosa l'hai indovinata....nn so come andrà finire ma vedremo come si evolverà la cosa...un bacione
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 31/08/10, ore 12:15 - Capitolo 24: Nuovo anno

echi cara, e si sono fantastici insieme...

bella è una stupida che come ho detto pagherà per il suo silenzio, beh per la reazione che avrà Ed non dico nulla, ma penso che sarà più che comprensibile...e ormai manca poco...

un bacione

 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 31/08/10, ore 11:42 - Capitolo 24: Nuovo anno

Grazie!!! e grazie anche da parte di _Milli_

e si forks non la sopportano perche non potranno viversi cosi intensamente...cmq tranqui il segreto uscirà uori prima di quanto immagini :)

un bacione

 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 31/08/10, ore 10:52 - Capitolo 24: Nuovo anno
Grazie mille =)

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Capitolo 26
*** Il passato ritorna ***


Salve ragazze, alora ecco a voi il capitolo che tanto aspettavate...non dico altro

Ringrazio che ha inserito la storia ra le seguite, le preferite  e quelle da ricordare, e chi ha inserito me tra gli autori prefertiti..Ci vediamo a finecapitolo!

Capitolo betato dalla fantastica _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

Il ballo d’inverno, inevitabilmente il mio pensiero torna ad un anno fa: il giorno in cui sono morta, si perché quel giorno una parte di me è morta.

                                                           ****
L’anno scorso il preside ci aveva concesso tutta la settimana di vacanza, il ballo sarebbe durato fino a tardi e sicuramente il giorno successivo la scuola sarebbe stata deserta, per questa regione aveva deciso di rimandare l’inizio delle lezioni. In quei giorni di vacanza erano iniziati i pettegolezzi che hanno contribuito a rovinarmi la vita, una parte di me era morta il 6 gennaio invece, il 12 gennaio, con il ritorno tra i banchi quando tutti mi hanno abbandonata ed umiliata era stato come dire pubblicamente addio alla Bella Swan che tutti conoscevano.
Così ero finita e non avrei mai immaginato di poter tornare a sorridere. Invece, il primo settembre, contrariamente a qualunque aspettativa, è cominciata la mia rinascita culminata quando, a novembre, mi sono messa con Edward. È poco tempo che stiamo insieme ma abbastanza per essere innamorata follemente di lui. Probabilmente ho iniziato a provare qualcosa per lui il primo giorno che l’ho visto ma non avevo il coraggio di ammetterlo negarlo perfino con me stessa. Quando mi sono fidata di lui l’affetto che provavo si è trasformato in amore grazie a quel primo bacio ma anche allora ero troppo impaurita per accettare i miei sentimenti. Ringrazio Dio per avermi ridato la vista e Edward per avermi ridato la vita.
Mi sto perdo nei miei pensieri nella vasca da bagno di Rosalie. Non è facile partecipare a questo ballo perché ogni cosa mi riporta indietro nel tempo, le mie amiche hanno da subito capito il mio turbamento e cercano di parlare poco della festa, non basta a tranquillizzarmi ma apprezzo il gesto. Edward ha intuito il mio stato d’animo ma non può comprendere appieno e la colpa è solo mia.                                                       “Bella, hai fatto?” Mi domanda Alice sulla porta.
“Si, esco subito". Loro si sono già lavate e mentre io sono in bagno si sono messe delle creme per il corpo e il viso. Esco e le raggiungo. Rosalie si sta lisciando i capelli.
“Sei riuscita rilassarti un po’?” Mi chiede sorridendo dolcemente.
“Ci ho provato ma non posso tenere a freno i pensieri, vagano per conto loro". Affermo tristemente. “Vedrai che il ricordo di questo ballo, che sarà sicuramente perfetto visto che l‘ho organizzato io, rimpiazzerà il ricordo di quello dell‘anno scorso". Cerca di rincuorarmi Alice.
“Lo spero tanto, voglio godermi la serata ed essere felice. Per me ma soprattutto per tuo fratello". Confido loro.
“Oggi mi sento ancora più sporca perché vorrei trovare conforto in lui ma non posso visto che gli ho sempre tenuta nascosta la verità. Se ora sto così è soprattutto colpa mia, non ce la faccio ad andare avanti così. Devo dirgli tutto!” Dico iniziando a spalmarmi la crema per il corpo.
“Ora?” interviene Rosalie.
“No, certo che no. Ma domani lo farò, devo farlo. Se lo facessi ora gli rovinerei la serata, perché so che si arrabbierebbe per aver aspettato così tanto a confessargli cosa mi è successo".
“No, sono sicura che il suo primo pensiero saresti tu". Continua Rosalie.
“Lo so, ma poi arriva un po’ di delusione per avergli mentito quando gli ho raccontato la mia storia - Alice cerca di fermarmi, ma la blocco - Aspetta, è giusto che lui sia deluso, non gliene potrò fare una colpa. Per questo aspetto fino a domani".
“Sono felice che finalmente ti aprirai con lui". Mi confessa Alice e poi si avvicina ad abbracciarmi, subito dopo si unisce anche Rosalie. Finiamo di prepararci e scendiamo al piano di sotto dove troviamo i ragazzi, davanti a noi, splendidi come sempre. Edward appena mi vede sorride e si avvicina e, quando mi è davanti, prende la mia mano, fa un leggero inchino seguito dal bacia mano
“Sei splendida". Sorrido
“Anche tu sei bellissimo". Insieme usciamo. Per questa sera ogni coppia ha la sua macchina così, separatamente ci dirigiamo al ballo. Il breve tragitto verso scuola trascorre tranquillamente mentre io e il mio ragazzo battibecchiamo: Ed dice che sono bellissima e che si ritiene immensamente fortunato ad avermi, io lo smentisco. Arrivati vicino, cerchiamo parcheggio ed entriamo in palestra dove si svolgerà la festa perfettamente organizzata da Alice, per merito suo la piccola palestra è diventata un luogo da favola, sembra una vera pista da ballo. Entrati salutiamo da lontano alcuni compagni mentre ci avviciniamo agli altri che sono già arrivati, poco dopo Angela e Monica, con i rispettivi compagni, ci raggiungono e parliamo un po’ delle vacanze.
“Noi siamo stati a New York per capodanno, una figata". Commenta Alice.
“Davvero? Vi sarete divertiti da matti. Qui invece è sempre la solita via". Risponde Angela.
“Anzi a dire il vero c’è una novità". Monica cattura così la nostra attenzione.
“E quale?” domanda subito Rosalie che va matta per il gossip. La ragazza si avvicina un po’ e abbassa il tono di voce:
“Lauern ha nuovo fidanzato".
“Beh, sai la novità, Edward andiamo a prendere da bere". Interviene mio fratello trascinandosi via il mio ragazzo.
“Ma la notizia è che è uno nuovo, un certo James…” Ogni volta che sento quel nome sono scossa dai brividi e una bruttissima sensazione mi assale, non può essere lui!
“Sono qui?” domanda a denti stretti Jasper.
“Si, sono qui da qualche parte. Comunque noi andiamo a ballare, a più tardi". Il mio sguardo è terrorizzato, le mie amiche mi stringono la mano mentre Jazz mi passa un braccio intorno al fianco. Se non ci fosse lui probabilmente cadrei. Il mio cervello è scollegato non riesco a pensare a nulla. Ho solo paura, tanta paura.
“Cos’è successo? E tu perché abbracci mia sorella?” Emmett e Edward ci hanno raggiunto e d’istinto mi butto tra le loro braccia cercando di abbracciare entrambi, ho bisogno di tutti e due.
“Che cazzo è successo?” sbotta mio fratello, mentre mi stringono come possono.
“Jazz parla maledizione!” Dice Edward.
“Ragazzi, restate calmi, alla festa c’è James".  Entrambi mi stringono ancora di più.
“Dov’è?” sibila mio fratello a denti stretti.
“Non lo sappiamo, è il nuovo ragazzo di Lauren". Gli spiega Rose avvicinandosi a lui per calmarlo. “Io lo cerco e gli spacco la faccia". Continua mio fratello. Ora ad abbracciarmi è solo Edward che continua a stringermi e dirmi di stare tranquilla.
“Emmet, non fare stupidaggini, calmati!”
“Rose, come mi puoi chiedere una cosa del genere?”
“Ragazzi, per ora non si è visto, possiamo stare tranquilli. Forse non sa nemmeno che Bella è qui! Ora balliamo un po’, non ci pensiamo ma stiamo tutti vicini, okay?” Cerca di calmare la situazione Alice. Non so come, ma tutti hanno accettato la sua proposta, immagino che Rosalie stia facendo l’impossibile per tenere mio fratello. Io mi sento quasi un vegetale, qui tra le braccia di Edward, mi muovo senza capire nulla di ciò che succede intorno, sono nel mio guscio e mi sento sicura. Da piccola, quando avevo paura di qualcosa, mi nascondevo tra le braccia di papà convinta che lì sarei stata al sicuro e protetta da ogni cosa. Anche quando ho scoperto cosa fosse la morte e sognavo che questa mi inseguiva mi nascondevo da papà e riuscivo a vincerla. Ed ora è così che mi sento tra le sue braccia che sono il mio personale scudo. Ma ho paura di alzare gli occhi e trovarmi James davanti, così mi stringo al petto di Edward. So che lui mi proteggerà ma non può nulla contro i miei ricordi…non so per quanto tempo balliamo ma all’improvviso veniamo interrotti:
“Guarda un po’! I miei vecchi amici!” È  lui, la sua voce… alzo gli occhi ed è davanti a me, davanti a noi da solo. Mi stringo ad Edward mentre lui si mette quasi completamente davanti a me e lo stesso fa mio fratello.
“Sparisci verme”. Sputa fuori Emmet.
“Questa volta io non lo trattengo ma lo aiuto”. Interviene Jasper. Edward non parla, mi stringe solamente.
“Ehi, calma, non voglio fare nulla! Bella, non ti fai salutare?” Io tremo.
“Va via prima che ti spacchi la faccia". Questa volta Edward non si trattiene e mio fratello fa per scagliarsi su James  ma Rose lo blocca.
“So che me ne pentirò ma credo sia meglio parlarne tutti fuori”.
“Io non ho paura”. Risponde uscendo fuori mentre gli altri lo seguono. Io mi aggrappo ad Edward
“Ti prego, rimaniamo qui, non andiamo fuori”. Lo supplico in lacrime.
“Bella non ti farà nulla, ci sarò io”. Mi tranquillizza.
“Ma io ho tanta paura, Ed, ti prego…”
“Bella, ascolta - dice prendendomi il viso tra le mani – non ti farà nulla, te lo prometto, noi usciamo e chiudiamo questa storia per sempre, okay?” Così mi lascio portare fuori da lui.
Sono tutti schierati, James da una parte, Jasper ed Emmett di fronte a lui ed Alice e Rosalie dietro di loro. Io e Edward li raggiungiamo.
“I miei complimenti Bella sei sempre stupenda”. Cerco di ignorarle sue parole.
“Senti si può sapere che diamine vuoi?” chiede Edward.
“Io? Nulla… ah, quasi dimenticavo, Bella, oggi facciamo un anno che io e te…”
“Chiudi quella bocca prima che ti spacchi la faccia!” Urla mio fratello.
“Ehi, calma, ho solo detto la verità, non te lo sei dimenticato vero?” Edward mi allontana e si scaglia su James tirandogli un pugno, al quale James risponde.
“Come potrebbe dimenticare un bastardo come te che ha cercato di abusare di lei? Eh? Come?!” urla tirandogli un calcio. Jasper mi abbraccia mentre io urlo a Edward di smetterla. Mio fratello cerca di intervenire metre James si rialza.
“Eh no, amico, ti sbagli”. Dice James, Edward si ferma
“Che cazzo stai dicendo?”
“Ma come, non lo sai che lei è mia?” Domanda con falsa ironia James.
“Tua? Bella sta con me!” Dice Edward.
“Uh davvero? Ma io sono stato il primo a portarsela a letto…”
“Noooooo” urlo lasciandomi cadere a terra. Jasper cerca di tenermi su mentre le mie amiche mi si avvicinano. Edward guarda James, me e poi Emmett.
“Tu stai mentendo, lurido bastardo!” E lo colpisce di  nuovo. James si pulisce il sangue che gli esce dalle labbra.
“Davvero? E allora domandaglielo, ora, davanti a me, chiedilo ad Emmett!” Lo sfida James.
“Edward, lo sai che sta mentendo e ora tu sparisci!” Interviene mio fratello.
“Bella, - mi chiama James - dì al tuo fidanzatino se sei ancora vergine, dai, diglielo!” Io abbasso la testa e mi rifugio tra le braccia delle ragazze. Mio fratello si scaglia contro James ed iniziano a fare a botte, nessuno dei due si risparmia tirando furiosamente pugni e calci all’altro, Edward rimane fermo mentre Jasper cerca di allontanare mio fratello.
“Senti, ora tu sparisci o ti giuro che ti uccido con le mie mani". Lo minaccia Jasper.
“Okay, me ne vado, ho capito. Pensavo che Bella volesse una ripassata". Emmett lo colpisce di nuovo.
“Okay, me ne vado, addio".
“Aspetta!” Lo ferma Jasper
“Perché? Perché l’hai perseguitata?” gli domanda.
“Volevo divertirmi ancora”. Dichiara e a questo punto sia Jasper che Emmett iniziano a picchiarlo. “Lascia in pace mia sorella o giuro che ti farò pentire di essere nato!”
“Okay ma ora lasciatemi, non mi importa nulla di lei era solo un passatempo ed ora il gioco non vale la candela". E corre via mentre io mi accascio a terra. Tutti mi si avvicinano, tutti, ma non Edward. Mi volto verso di lui e lo guardo in viso, cercando il suo sguardo ma nei suoi occhi vedo il nulla… lui mi guarda e va via senza dire niente. Io lo chiamo, urlo il suo nome, ma lui corre, scappa, via da me, disgustato dalla persona che sono.
“Bella, piccola, calmati". Mi prende in braccio mio fratello e mi accorgo che ha il labbro spaccato e l’occhio destro un po’ gonfio.
“Emm, l’ho perso, è andato via". Mi appoggia su una panchina.
“Tesoro, mio fratello è sconvolto, non se lo aspettava ma quando saprà tutto tornerà da te, ora si sente tradito". Non ascolto le loro parole perché non mi importa di essere consolata e confortata da loro. Voglio solo Edward. Perché ho aspettato così tanto? Perché non gli detto tutto quando potevo? Penserà che sono una bugiarda e ha ragione, è tutto come un anno fa. Io alla fine del ballo d’inverno che piango e mi dispero, io morta di nuovo. Quest’anno c’è qualcosa di diverso, non sono sola, ci sono i miei fratelli con me. Quest’anno James non ha ucciso una parte di me, si è limitato a rovinarmi di nuovo la vita, quest’anno Bella Swan è stata uccisa dallo sguardo di Edward Cullen, è bastato vedere il nulla, il vuoto nei suoi occhi per sentirmi morire. Lui rappresenta il mio tutto e senza di lui sono niente. Alice mi ha detto “vedrai questa festa sostituirà il ricordo dell’altra”. Ha ragione, è vero, questa è mille volte peggio.

                                                                   ****
Non so come ma sono nella mia camera, sola, prendo il cellulare e  provo a chiamare Edward ma il numero risulta irraggiungibile quindi chiamo a casa sua. Lo so che è tardi ma non posso aspettare, mi risponde Alice.
“Ali, c’è Edward?”
“Mi dispiace  non è tornato a casa…” riattacco. Dove sei, amore mio? Non fuggire via da me…

 

 

 

 

Allora che ne dite? mi raccomando commentate! commentate! commentate!

Recensioni:

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 06/09/10, ore 16:00 - Capitolo 25: Ritorno alla vita reale
ed ecco qui il capitolo che aspettavi!!! sorpresa? come te lo immaginavi?Un bacione
 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 06/09/10, ore 15:28 - Capitolo 25: Ritorno alla vita reale
Grazie!!!!Ecco il capitolo atteso, non so se sarai ancora contenta...la questione del colege sarà affrontata in futuro..
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 06/09/10, ore 15:28 - Capitolo 25: Ritorno alla vita reale

Hai perfettamente ragione, uno così è difficile da trovare...

qui abbia il segreto svelato, su ciò che sarà di loro lo scoprrai nel prossimo cap ma qui già forse puoi intuire qualcosa!!!

un bacione

 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 06/09/10, ore 14:43 - Capitolo 25: Ritorno alla vita reale

ehi ciao, come Vedi qui il segreto viene sveato, per la sua reazione devi aspettare il  prossimo e il college sarà un problema che affronteranno in futuro

un bacio

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Capitolo 27
*** Il Nulla ***


Buon pomeriggio ragazze, come va? avete ricominciato la scuola? Com'è stato il rientro?

Comunque ho deciso di postare ogni 4 giorni, se riesco...e volevo ringraziare tutte voi per lo scorso capitolo, mi ha fatto davvero piacere che vi sia piaciuto, e spero che anche qst sia d vostro gradimento...

Ringrazio chi ha inserito la storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare, e chi ha inserito me tra gli autori preferiti...Grazie mille a chi commenta...

capitolo betato dalla meravigliosa _Milli_

Buona lettura =) ci vediamoa fine capitolo...

 

 

 

 

 

È lunedì e la mia vita dovrebbe riprendere a scorrere ma penso che, come l’anno scorso, oggi finirà definitivamente. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo. Il mio unico appiglio alla realtà e indice dello scorrere del tempo è il guarire delle ferite di Emmett, ferite che ci sono state inferte lo stesso giorno e dalla stessa persona, o quasi. Fisiche le sue, morali le mie. La differenza? Le sue guariscono, le mie no. Il tempo è l’unico rimedio, è così che si dice giusto? Per tutti è così. Ma non per me, mi basterebbe uno squillo, un messaggio per guarire. Invece il nulla caratterizza le mie giornate, non sono voluta andare a scuola fino ad oggi ma ora devo ricominciare. Sono uscita dalla mia stanza solo per sbocconcellare qualcosa e per andare in bagno. Passo le giornate davanti la finestra con la speranza di vederlo arrivare, tengo il cellulare e il computer sempre accessi aspettando un suo segnale. Ma niente. Non ho più sue notizie da quella sera. Gli ho lasciato decine di messaggi sia scritti che in segreteria ma non da segni di voler rispondere. Chiamo  a casa sua ogni due ore ma ottengo sempre lo stesso risultato. Ogni giorno domando ad Emmett se l’ha viso a scuola o agli allenamenti, la risposta non cambia mai. Chiedo ad Alice di lui ma anche lei, come tutti, lo vede solo a scuola. Li ignora e non parla con nessuno. A casa non c’è mai. Esce la mattina presto e torna tardi la sera, è diventato un fantasma. Se solo mi desse una possibilità, se solo mi ascoltasse… Emmett mi sta sempre e più vicino, passa ore e ore con me, mi fa parlare, sfogare, mi racconta ciò che succede a scuola e nel mondo in genere. I miei hanno saputo ciò che è accaduto e hanno fatto un casino. Non so che provvedimenti abbiano intenzione di prendere o cosa abbiano detto di preciso ma non mi importa. A me interessa solo rivedere Edward. Rose, Alice e Jasper vengono ogni pomeriggio qui e mi aiutano molto. Ma la mia unica ancora di salvezza ora è  Emmett, lo voglio sempre vicino perché solo con lui accanto riesco a star quasi bene. Per questo ha fatto in modo che la maggior parte delle nostre lezioni coincidessero… tutti cercano di starmi vicino, io li ringrazio, ma non è necessario. Infondo sono stata io a volere questo, dovrebbero stare accanto ad Edward. Lui è quello ferito e tradito, non io che sono solo una stupida bugiarda, sto qui a piangermi addosso per una cosa che mi sono andata a cercare. Perché  non ho parlato prima? Perché  ho preferito tacere? Lui sarebbe stato con me adesso e l’altra sera mi avrebbe difeso… Potrà mai perdonarmi? No, non lo farà mai. Io lo conosco, lui odia le bugie ed io sono una bugiarda, di conseguenza odia anche me. Ma io non posso stare ferma a guardare, devo reagire, per questo ho deciso di andare a scuola oggi con la speranza di vederlo e magari parlargli. Abbiamo due lezioni in comune: biologia e letteratura, me lo ha detto Emmett, quindi troverò di sicuro l’occasione per stare con lui e chiarire. So bene che non sarà facile, dopo che avrà saputo la verità ci vorrà del tempo prima che mi perdoni e ricominci a fidarsi di me, ma io posso aspettare. Con la speranza di un incontro con lui mi alzo dal letto ed inizio a preparami. Appena sono pronta scendo in cucina e, come da alcuni giorni a questa parte, non faccio colazione, saluto mamma ed insieme ad Emmett mi dirigo verso la macchina. Anche mia madre mi è stata vicina, mi ha dato parole di conforto che purtroppo sono servite a ben poco. Persa nei miei pensieri mi accorgo che siamo arrivati solo quando mio fratello mi riscuote. Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso gli altri. Per fortuna il resto della scuola non sa nulla di ciò che è successo, la versione ufficiale è che ho avuto l’influenza. Adesso si domanderanno il motivo della freddezza di Edward ma non mi importa di ciò che possono pensare. Appena arriviamo davanti agli altri Alice e Rose mi abbracciano mentre Jazz si limita ad un sorriso e ad un “Bentornata”. Dopo i saluti pongo loro una domanda per me fondamentale: “Edward è qui? È venuto oggi?”. I loro volti diventano subito cupi e a rispondere è Rosalie
“Non lo sappiamo, non lo abbiamo ancora visto". Già, come fanno a saperlo? È un fantasma. Il suono della campanella ci invita ad entrare ed io insieme a mio fratello mi dirigo in aula. Fortunatamente tutte le lezioni mattutine sono in sua compagnia. Tutti mi hanno chiesto della mia salute e con il sorriso più falso che posseggo ho fatto creder loro di essermi ripresa alla grande. Purtroppo, però, di Edward nemmeno l’ombra. Finite le prime lezioni andiamo in mensa. Come sempre mi siedo al tavolo con i miei amici. Emmett si premura di riempirmi il vassoio con il cibo ma io mi limito a dare qualche morso ad una mela. Continuo a guadarmi intorno nella speranza di vederlo.
“Lui non viene a mensa". Mi comunica Alice.
 “Cosa?” Le chiedo.
“Mio fratello passa la pausa pranzo fuori, non sta qui con noi". Mi spiega meglio.
“Ma l’avete visto oggi?” domando rivolgendomi a tutti.
“Si, avevamo una lezione in comune". Risponde Rose. Alle sue parole il cuore inizia a battermi forte. Lui c’è. È stato così vicino a me e tra poco lo vedrò.
“Bella, tutto bene?” Mi domanda preoccupato mio fratello.
“Si, si. Stavo pensando che tra poco lo vedrò. Cosa farà? Mi eviterà? Muoio dalla voglia di vederlo ma, allo stesso tempo, ho paura".
“Ehi, tranquilla. Non farti prendere dal panico mi raccomando. Se non sbaglio siete seduti vicini, no?” Dice Jazz ed io mi limito ad annuire.
“Quindi di sicuro potrai parlargli, devi solo stare calma”. Continua lui. Ha ragione devo mantenere la calma Emmett non sarà con me quindi devo farcela da sola.
Suona la campanella ed io, senza salutare nessuno, scappo in aula. Voglio, devo, vederlo. Arrivo in classe di corsa ed entro trovandola vuota, solo un posto è occupato: Edward. È seduto al nostro banco e guarda fuori, non si è accorto della mia presenza. Il cuore batte così forte che ho paura lo senta. Tremo e fremo dalla voglia di un contatto con lui, lentamente mi avvicino al nostro banco mentre le farfalle fanno le capriole nel mio stomaco. Più mi avvicino più mi rendo conto di quanto sia sempre più bello. Arrivata davanti al banco sposto la sedia e lui sentendo il rumore si volta. Mi guarda negli occhi e mi sembra quasi di svenire. I suoi occhi sono come quelli della scorsa sera: vuoti e colmi di delusione, non c’è sorpresa nel vedermi, nessuna emozione. Si volta di nuovo dall’altra parte. Mi siedo e sistemo le mie cose. Devo parlargli
“Edward…” provo a chiamarlo ma lui rimane immobile.
“Stai zitta". Sibila a denti stretti continuando a guardare fuori. La sua freddezza mi uccide, provo a dire qualcosa ma l’ingresso dei miei compagni mi blocca. L’aula si riempie ed entra il professore.
“Professore, mi scusi, potrei cambiare posto?” Chiede Edward, non vuole stare vicino a me, gli faccio così tanto schifo?
“Per quale motivo signor Cullen? Non mi sembra ci siano problemi tra lei e la signorina Swan". Risponde il professore.
“Ce ne sono eccome, non me la sento di lavorare con lei e in caso di lavori di gruppo non voglio rischiare di rovinarmi la media". È freddo, glaciale gli occhi mi si riempiono di lacrime. Il professore annuisce ed Edward cambia posto. Vicino a me viene a sedersi Angela, la dolce Angela mi accarezza i capelli e non dice nulla mentre tutta la classe inizia a bisbigliare. Il professore inizia a spiegare ma deve fermarsi più volte per richiamare il silenzio. 
“Ma insomma, ragazzi, che avete da parlare così tanto?” Sbotta arrabbiato il professore.
Edward si alza “Lo so io, so di cosa parlate, io e lei ci siamo lasciati, ok? Quindi ora basta non avete più di che spettegolare, volete sapere il motivo?” Io tremo alle sue parole, è davvero finita. Il motivo? Quale motivo? Dirà a verità per vendicarsi?
“Ve lo dico io il motivo: lei non è chi credevo che fosse. E ora il discorso è chiuso". E si risiede, la classe è in silenzio e il professore dopo qualche secondo riprende a spiegare. Lei, non ha nemmeno pronunciato il mio nome. La lezione finisce anche fin troppo lentamente, ho cercato di trattenere le lacrime, mentre Angela mi stringeva la mano. Insieme a lei mi dirigo alla lezione successiva che fortunatamente condividiamo. Io non parlo e lei rispetta il mio silenzio.
Finite le lezioni ci dirigiamo fuori nel cortile dove non riesco più a trattenermi e mi lascio andare ad un pianto liberatorio tra le braccia della mia amica. Dopo qualche minuto Emmett arrivato insieme agli altri, mi stringe fra le sue braccia, mentre Angela racconta loro cosa è successo.
“Emm portami via". Dico tra un singhiozzo e l’altro e dopo aver salutato e ringraziato Angela andiamo tutti via.
                                                                                      
                                                                         *****
Mi risveglio nella mia stanza e guardandomi attorno e noto Alice seduta ai piedi del letto.
“Ben svegliata”. Mi saluta.
“Ehi, ciao, gli altri?” Domando
“Sono giù, ho chiesto loro di lasciarci soli perché voglio parlarti". Afferma.
“Ok". Mi limito a risponderle.
“Bella, ti prego fa qualcosa, io non ce la faccio più!” Esclama.
“Ali, non capisco che vuoi dire". Mormoro confusa, non riuscendo a seguire il filo del discorso.
“Non capisci? Come fai a non capire? Devi uscire da questa stanza e reagire". Urla esasperata.
“Io non so più cosa fare, tu stai  qui a piangerti addosso mentre mio fratello è fuori da qualche parte, da solo a morire dentro".
“Io… Io… Alice non so cosa dire". Non mi aspettavo una simile reazione.
“È facile per te chiudere il discorso così vero? Bella, ascoltami, tu sei come una sorella per me e ti voglio un bene dell’anima, credimi, e mi dispiace molto vederti soffrire così, ma tu hai tutti noi che ti stiamo vicino e poi, scusa la franchezza, ma avresti potuto evitare tutto ciò". Ha ragione, è solo colpa mia. Non la interrompo, voglio che mi dica tutto quello che pensa e mentre si sfoga passeggia per la stanza trattenendo a stento le lacrime.
“Ma lui è mio fratello, mio gemello, è come se fosse parte di me e mi sento morire a vederlo così: solo, tradito e abbandonato da tutti. Vorrei andare da lui stringerlo, dirgli che ci sono per lui ma non posso, non posso". Mormora, alla fine, dando libero corse alle lacrime e sedendosi sul letto. Io, mi avvicino e la stringo tra le mie braccia.
“Bella, ti prego va da lui, digli tutta la verità. Io rivoglio mio fratello. Se vado io, lui vorrà spiegazioni che solo tu puoi dargli. Ti prego, Bella, farlo per me e per lui". Singhiozza tra le mie braccia, ha ragione su ogni cosa. Devo reagire, devo fare qualcosa. Edward ora è solo, ed è soltanto colpa mia. Capisco come Alice voglia stargli vicino, ma allo stesso tempo non può. Lui le farebbe domande a cui io deve rispondere, le lancerebbe accuse da cui non potrà difendersi, tutto per colpa mia.
Dopo qualche minuti Alice si calma.
“Scusa se sono stata dura ma avevo bisogno di dirti ciò che pensavo".
“Ehi, tu hai fatto benissimo, e le tue parole mi hanno aperto gli occhi. Lo affronterò te lo prometto. Te lo devo ma, soprattutto, lo devo a lui". Le confesso. Mio fratello entra in camera avvisandoci che la cena è pronta, così ci alziamo, andiamo in bagno per sciacquarci il viso e raggiungiamo gli altri.
“Jasper?” Domando notando la sua assenza entrando in cucina dove oltre la mia famiglia c’è anche Rose.
“Lui è andato a cercarlo". Mi spiega Rose. So bene a chi si riferisce, e sarò eternamente grata a Jasper per aver cercato di stargli accanto, è così è bravo a capire le persone ed è l’unico che può stargli vicino adesso. Non rispondo a Rose e mi siedo a tavola insieme agli altri. Mia madre serve la cena, ma io non tocco cibo, un rumore mi fa voltare vero Alice e noto che ha sbattuto un pugno sul tavolo, tutti la guardiamo interrogativi.
“Bella, basta, devi mangiare! A che serve questo sciopero della fame? Eh? A nulla, credi che risolvi qualcosa non mangiando?” Mi urla.
“Alice, io…” provo a dire qualcosa ma lei mi interrompe.
“Alice niente! Diamine, Bella, devi mangiare, non lo risolvi il problema così, anzi lo peggiori perché diventi più debole. Quindi, ti prego, mangia qualcosa, non voglio vederti soffrire ancora". Mentre parla si calma e alla fine si rimette seduta.
“Grazie Ali” Le dico sorridendo, so che il suo rimprovero e fatto a fin di bene…
La cena trascorre tranquilla e dopo tutti vanno via. Io torno in camera e ripenso alle parole della mia migliore amica…

 

 

 

Allora cosa ne pensate? vi faccio una piccola anticipazione, il prossimo sarà un Pov Edward...Mi raccomando commentate!commentate e commentate! =)

Recensioni:

 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 11/09/10, ore 17:20 - Capitolo 26: Il passato ritorna


Ehi cara, come vedi hopostato presto...per adesso ti lascio James, fai ciò che ne vuoi di lui, non sarà più un prbolema...

allora che ne pensi??Un bacione

 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 11/09/10, ore 17:15 - Capitolo 26: Il passato ritorna
Ehi qnt rabbia, ma haiperfettamente ragione, è davvero un gran bastardo, ma avrà ciò che merita..cosa ne dici di qst? un bacio
 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 11/09/10, ore 16:38 - Capitolo 26: Il passato ritorna

grazie mille a te per i complimenti, sono davvero onorata e mi fa piacere che ti sia commessa significa che ti o trasmesso capitolo...ecco a te la reazione di Bella, e il prossimo sarà quella di Edward...per i chiarimenti sn sempre a disposizione..

un bacione

 baby2080 [Contatta] Segnala violazione
 11/09/10, ore 16:18 - Capitolo 26: Il passato ritorna

ciao,, sono felice di avere una commentatrice nuova e spero continuerai a commentare..

allora per James, lui fisicamente non ci sarà più, ma verrà nominato in futuro, anche lui avrà ciò che merita...

per qnt riguarda Edward qui puoi vedere un pò qua è il suo somportamento, ma nel prossimo sarà più chiaro

un bacione

 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 11/09/10, ore 15:59 - Capitolo 26: Il passato ritorna

ma cm fai a riusire a indovinare quasi tutto???vedi il futuor o legi nel pensiero eh?

per edward nel prossimo capitolo avrai tutte le risposte,

si bella ha le sue ragioni ma a edward non bastano, poverino immagina cm stà..povero ucciolo...

un bacione

 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 11/09/10, ore 15:53 - Capitolo 26: Il passato ritorna

ciao bella, allora ecco qui le prime reazioni...e si james ha avuto la sua vendetta, ma avrà anche lui ciò che si merita non puo uscirne indenne..

per Edward nel prossimo vedrai cosà farà...ila perdona? beh perdonare non è difficile anquando ami, il rpoblema è superare e tornare cm prima..ma non dico altro ho già detto troppo

un bacione

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Capitolo 28
*** Rabbia ***


Salve ragazze, purtroppo vado di fretta quini ringrazio davvero tutte voi per il sostegno...

questo è il primo pov Edward ditemi cosa ne pensata...

capitolo betato da _Milli_

Ci vediamo a fine capitolo..Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

EDWARD POV

Corro, corro più veloce che posso, voglio scappare, fuggire da tutti. Corro da solo perche è così che mi sento: solo. Questa corsa disperata è l’unico modo per sfogarmi. Poco fa l’ho vista piangere nel parcheggio della scuola e questo mio bisogno di velocità è aumentato. Nella mia testa vorticano mille domande ma non c’è nessuna risposta, solo confusione, un’enorme confusione…
“Edward” mi sembra qualcuno mi stia chiamando, impossibile!
“Edward!” Questa volta sento urlare il mio nome e mi fermo accorgendomi subito di conoscere quella voce….
“Jasper.” Dico voltandomi verso di lui che mi raggiunge subito dopo sedendosi su una panchina.
“Diamine, amico, ma quanto corri? È da un po’ che ti sto dietro.” Dice riprendendo fiato.
“Che ci fai qui?” Sono distaccato e freddo.
“Perché non ti siedi anche tu?”
“Jasper, dimmi che vuoi e facciamola finita.” Lo aggredisco.
“Ehi, amico, calma.” Amico? Ma quale amico?
“Amico eh? Ora sono tuo amico vero?”
“Tu sei sempre mio amico Ed.”
“Si, certo, così tanto amico che non hai pensato due volte a prendere parte alla farsa, vero? Tu mi hai ingannato come tutti gli altri!” Lo accuso.
“Edward, so che sei deluso da tutti ed arrabbiato ma fermati un attimo e cerca di capire.”
“Capire? Cosa dovrei capire, eh?”
“Calmati un attimo, siamo migliori amici da sempre e sai che non ti prenderei mai in giro, per nessun motivo. Fin’ora sono rimasto in disparte per darti tempo necessario a sbollire un po’ la rabbia perché ti conosco e so come sei fatto. Ora credo sia arrivato il momento di fare due chiacchiere. Quindi siediti, per favore.” Come sempre Jasper sa usare le parole giuste e sa comprendermi alla perfezione, quasi soggiogato da lui mi calmo e lo affianco sulla panchina.
“Jazz, io non so più che pensare, che fare, avevo una vita quasi perfetta fino a poco tempo fa: una famiglia che mi ama, la mia gemellina che mi adora, tu, il mio migliore amico, amici di cui fidarmi, ottimi voti a scuola e bravo nello sport e avevo una ragazza a cui volevo davvero bene. Cosa potevo desiderare di più dalla vita? Nulla! Io avevo tutto” Inizio a sfogarmi.
“Perché parli al passato? Tu hai ancora tutto questo.”
“No, la mia vita è cambiata la prima volta che ho visto Bella. Era semplicemente meravigliosa, così piccola e fragile, ha risvegliato in me emozioni mai provate prima tra cui il desiderio incondizionato di proteggerla e tenerla tra le braccia. Ti ricordi com’ero geloso nel vedere quell’energumeno vicino a lei e la sensazione di sollievo quando mia sorella li ha chiamati ‘i fratelli Swan’ ”. Racconto
“Certo che lo ricordo, ma dimmi dove vuoi arrivare”
“Da quel giorno la mia vita è cambiata, lei, il suo essere schiva e riservata che ha fatto aumentare in me la voglia di conoscerla meglio ma c’era Tanya ed ero bloccato. Sai quanto le ho voluto bene, sapevo che soffriva, che c’era qualcosa che la tormentava ma non capivo cosa. Quando abbiamo visto quel James ho capito che era lui la causa di tutto.”
“E hai ragione è lui ad aver rovinato la sua vita e ora sta rovinando anche la tua quindi apri gli occhi.” Sembra quasi un avvertimento.
“Perché? Cosa le ha fatto? L’ha lasciata dopo esser andato a letto con lei? Perché non è stata sincera con me?” Esigo spiegazioni.
“Non sono io che devo rispondere a queste tue domande ma non lasciarti influenzare dalle apparenze.”
“Quali apparenze? La verità è chiara: mi ha preso in giro dall’inizio. Un giorno si è per fino confidata con me, mi ha raccontato cos’era successo con le sue amiche. Quel giorno ho visto  il dolore nei sui occhi, la sofferenza. Ma non capisco perché si vergogni di essere andato a letto con lui. È per questo che in passato l’hanno accusata di essere una facile?”
“Più o meno, ma non è questa la verità.”
“E qual è? Cazzo, ho bisogno della verità, lo capisci?” Urlo contro il mio amico.
“Lo comprendo ma non devi chiedere a me la verità.”
“Non voglio parlarle, ho fato di tutto per lei: aveva bisogno di un amico e lo sono diventato, ho messo da parte ciò che provavo per starle vicino come desiderava. Cazzo, Jasper, io la amo, la amo dal nostro primo bacio che lei ha considerato un errore. Ti rendi conto? E poi quando era pronta per avere un fidanzato, lo sono stato per lei. È stato il periodo più bello della mia vita, quando a Natale mi ha detto ti amo ho creduto di morire per la troppo felicità. Il viaggio a New York poi era tutto così perfetto. Sai che le ho pure chiesto il permesso per poterla abbracciare mentre dormiva? Stupido vero? Ma sapevo che per qualche strano motivo era restia ad avere contatti fisici e ho pensato che non fosse mai stata in intimità con un ragazzo e l’ho capita ma cos‘è servito? A nulla!”
“Non è vero. Tu l’amavi, anzi l’ami, e la rispetti. È una cosa normale.”
“Io non ho dubbi su ciò che provo per lei, ma lei che prova per me? Cosa sono io per lei? Nulla, ecco cosa  sono, non mi aveva ritenuto così amico da dirmi del suo compleanno, figuriamoci da dirmi la verità sul suo passato.”
“Non dire sciocchezze, cerca di capirla, lei si vergognava, aveva paura che tu pensassi male di lei.” Prova a difenderla.
“Cazzate! Tutte cazzate! È stata solo una presa in giro, tutta una presa in giro.” Do un pugno ad un albero vicino ferendomi la mano.
“Perché tutti sapevate ed io no? Perché? Troppo stupido per capire? O troppo insignificante per sapere la verità?” E do un altro pugno.
“Nulla di tutto ciò. Per una ragazza è più facile aprirsi con un’amica, è stata Alice a dirlo a me. Ed Emmett lo ha detto a Rose.”
“Ed io? Non avevo il diritto di sapere la verità? Cazzo mi definiva il suo migliore amico e poi suo fidanzato. Chi cavolo ero e sono io per lei? Eh?” ed un altro pugno sull’albero.
“Per lei sei così importante che ha paura di un tuo giudizio.”
“Mi crede uno stupido che non può capire la verità.” L’albero è diventato il mio sacco.
“È  questo che vuoi? Fare a pugni per sfogarti?” Mi chiede Jasper visto che per qualche minuto non ho detto niente, ho solo sfogato la mia rabbia sull’albero. Non rispondo, continuo a sfogarmi finché non riesco a muovere più le mani troppo indolenzite. Jasper è rimasto seduto ad aspettare che la mia ira si placasse.
“Se sto fermo penso e pensare mi fa male.” Gli confido, lui mi mette una mano sulla spalla. “Edward, ascoltami, tu devi parlare con lei, solo lei può chiarire i tuoi dubbi. Io ti posso dire solo che ti stai sbagliando, non chiedermi altro perché non spetta a me il compito di dirti tutto.” Detto questo mi da una pacca sulla spalla e si allontana, lasciandomi di nuovo solo, ma questa volta ho la consapevolezza che lui c’è. Non so perché, ma soprattutto non è da me, ma alcune lacrime fuggono dal mio controllo, lacrime di rabbia, ma sopra ogni cosa lacrime di delusione, deluso dall’unica donna che io abbia mai amato. Parlare con Jasper mi ha fatto bene, sono riuscito in qualche modo a sfogarmi anche se con poche parole mi ha riempito di dubbi. Avevo ricostruito una mia verità ma lui l’ha smontata ed ora ho bisogno di sapere cosa mi ha tenuto nascosto. Sono giorni che non guardo più nessuno in faccia ed è arrivato il momento di farlo. Dovrei andare subito da lei, sarebbe logico, ma non ho ancora voglia di vederla, sono ancora troppo arrabbiato per un confronto e potrei dire o fare qualcosa di cui mi pentirei a vita. Si è fatto già tardi, il sole è calato ormai da qualche ora ma non ho voglia di tornare a casa, passeggio ancora un po’ cercando di rimettere un po’ insieme i miei pensieri e di calmarmi. Domani voglio riprendere la mia vita: avere un confronto con lei e riallacciare i rapporti con gli altri. Mentre passeggio rivivo ciò che è stato, ogni emozione passata e mi rendo conto di quanto io la ami ed è per questo che la delusione e a sofferenza sono così grandi.
Decido di tornare a casa, dev’essere già molto tardi e di sicuro staranno tutti dormendo. Arrivato faccio attenzione a non far rumore per non svegliarli e mi dirigo in camera. Apro la porta e il buio mi avvolge, mi avvicino al comodino ed apro l’ abatjour…
“Che ci fai tu qui?” È in piedi davanti la grande finestra ed ora si siede sul letto…
“Edward…”

 

 

 

 

Allora cosa ne pensate? siate sincere, commentate! commentate e commentate!

Recensioni:

 erika1975 [Contatta] Segnala violazione
 16/09/10, ore 20:13 - Capitolo 27: Il Nulla
è vero Edward è stato duro, ma cerca di capirlo povero si è sentitopreso in giro e tradio...spero che qst cap t chiarisca le idee su cm s sente Ed, per Bella..beh adesso la smettere di piangersi adosso..Un bacio
 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 15/09/10, ore 18:22 - Capitolo 27: Il Nulla
eh si eddino è davvero arrabbiato, ma inizia a sfogarsi...per james, fai ciò che vuoi, anzi se mi sugerisci che fine fargli fare mi aiuti tanto...che te ne pare? un bacione
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 15/09/10, ore 16:18 - Capitolo 27: Il Nulla

carissimi, cosa pensi di qst pov? è realista? tranquilla  il chiarimento ci sarà nel prossimo cap, ma aspettati ancora tante cose..

un bacione

 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 15/09/10, ore 16:09 - Capitolo 27: Il Nulla
te lo assicuro, il chiarmento arriva tra poco...di qst che dici? un bacione
 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 15/09/10, ore 15:44 - Capitolo 27: Il Nulla

felicissima di arrivarti così tanto...cm vedi il chiarimento nn c'è qui, ma nel prossimo ci sarà...

cosa ne pensi???un bacione

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Capitolo 29
*** Sfogo ***


Buon girono Tesori!!! come state?? Eccovi a voi un altro capitolo, come avevo promesso ogni 4 giorni posterò...

Ringrazio chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite, e quelle da ricordare e hi ha aggiunto me tra gli autori preferiti..Un grazie speciale a chi commenta *.*

Capitolo betato dalla fantastica _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

“Edward…” pronuncio il suo nome con un filo di voce.
“Perché sei qui?” Domanda atono.
“Perché dobbiamo parlare.”
“Parlare di cosa? Di come ti sei presa gioco di me?” È cattivo.
“Non ho mai fatto niente del genere, so che ora ti senti preso in giro ma ti prego: dammi la possibilità di spiegarti e poi sparirò dalla tua vita se è questo che vuoi.”
“Dimmi, ti ascolto.” Non trovo nessuna emozione nella voce, con un po’ più di coraggio mi metto comoda sul letto e cerco di dire qualcosa.
“Non so da dove iniziare, è difficile.” Provo a fargli capire. 
“Dimmi tutto dal principio.” Ribatte serafico.
“Ok… allora ti ricordi quello che ti ho detto, qui in camera tua sulla mia vita a Phoenix?” Annuisce ed io continuo, mentre parlo provo guardarlo negli occhi torturandomi le mani tanta è l’ansia.
“Ecco quel giorno non sono stata del tutto sincera con te.” Ecco arriva il momento difficile, come glielo dico?
“So che mi hai mentito, ma perché?” Domanda sedendosi sul letto sul lato opposto al mio.
“All’inizio non mi sentivo pronta, non avevo il coraggio, ero terrorizzata all’idea di aprirmi tanto con qualcuno ma soprattutto avevo paura di un tuo giudizio ed è stata questo ad impedirmi di confessarti tutto fino ad oggi.” Cerco di fargli capire il motivo del mio silenzio.
“Paura di un mio giudizio? E di quello degli altri no? Sii sincera almeno ora e dimmi che per te ero - e sono - così poco importante da non meritare di conoscere la verità.” Quasi urla.
“No, Edward, ti sbagli, tu sei la persona più importante della mia vita ed è per questo che avevo paura. Dubita di me, dubita di tutto, ma non del fatto che ti amo.” Lo supplico.
“Allora dimmi la verità.” Dice come se fosse quasi una preghiera.
“Un anno fa, al ballo d’inverno andai con James.” Prendo fiato e cerco di dire tutto insieme perché ho paura che se mi fermassi non andrei più avanti.
“Lo frequentavo da un po’, era bello e molto affascinante, ci sapeva fare. Quella sera era tutto perfetto, lui era un vero principe.” Mentre racconto inevitabilmente i miei occhi si riempiono di lacrime che lentamente mi bagnano il viso.
“Stavamo ballando e lui mi ha invitata a seguirlo nel privè ed io come una sciocca l’ho fatto, ma cosa c’era di male? Nulla.” I suoi occhi sono puntati addosso a me e il suo sguardo è come se bruciasse. “Nel privè, ci siamo seduti in un divanetto e abbiamo parlato. Dopo qualche minuto abbiamo iniziato a baciarci, baci profondi ma non ci siamo spinti oltre. Lui ha iniziato ad accarezzarmi e a farmi capire di volere di più. Io non volevo, per me sarebbe stata la prima volta e non mi sentivo pronta, non era lui quello giusto. Così ho cercato di allontanarlo, di andare via, ma lui aveva bevuto e solo in quel momento mi resi conto che era ubriaco.” Alzo il capo per guardarlo negli occhi, voglio capire che pensa, che prova. Sembra quasi stia trattenendo il fiato e mantenendo il contatto visivo continuo a parlare.
“Ma lui era più forte di me, mi teneva stretta. Io ho urlato tanto, con tutta la mia voce, ma la musica alta ha impedito di far sentire il mio urlo, ho cercato di colpirlo ma lui mi ha bloccata sotto di sé.” I ricordi fanno sempre più male ed il mio pianto silenzio si è trasformato in un pianto quasi disperato e i singhiozzi scuotono il mio petto, Edward forse capendo ciò che è successo o semplicemente per darmi forza mia ha stretto le mani tra le sue, non dice nulla e il suo silenzio mi costringe a continuare.
“Io non volevo ma lui ha iniziato a toccarmi, a colpirmi per stare ferma, mi ha strappato di dosso l’intimo e mi ha…” Non riesco a dirlo…
“Cosa?” Un urlo quasi disumano di Edward mi scuote .
“Che cazzo ha fatto? Dimmi che non è vero, dimmi che non ti ha violentato, dimmelo!” Urla prendendomi per le spalle. Io piango più forte abbassando il capo. Edward mi molla iniziando a prendere a calci tutto ciò che gli viene a tiro e a lanciare oggetti in aria. Io cerco invano di calmarlo ma lui non mi ascolta, continua la sua opera di distruzione inveendo contro James. Non so bene quanto tempo passa ma dopo un po’ sembra più calmo e si rimette seduto sul letto. Avvicinandomi a lui e noto le sue mani sanguinare così esco dalla stanza e vado a prendere qualcosa per le ferite. Ritorno in camera e lo trovo nella stessa identica posizione, mi inginocchio davanti a lui e prendo le sue mani tra le mie.
“Che fai?” Domanda cercando di ritirare le mani ma non glielo permetto e, dopo avergli disinfettato le ferite, le fascio restiamo in silenzio finché lui non parla.
“Cos’è successo dopo?” Sibila a denti stretti stringendo le mani.
“Mi ha lasciato li sola, umiliata e ferita. Una parte di me è morta quella sera, il resto lo sai.” Finisco la mia operazione e mi siedo vicino a lui e rimaniamo in silenzio per qualche minuto.
“Credevi che non ti avrei creduto? Che mi sarei comportato come i tuoi vecchi amici? Hai così poca considerazione di me?” Domanda quasi accusandomi.
“Si, ma  solo perché avevo troppa paura del tuo giudizio, in poco tempo eri diventato troppo importante per me e la paura di perderti era enorme.” Gli confido.
“Così mi perdi lo stesso.” Una pugnalata dritta al cuore.
“Se solo avessi saputo, lo avrei ucciso a botte, te lo giuro, lo odio più di ogni altra cosa non immagini nemmeno quanta voglia abbia adesso di andare a cercarlo.” Si sfoga, io ascolto senza dire nulla.
“Non doveva nemmeno sfiorarti, cazzo! Ora capisco tutto, ora tutto è chiaro, come ho fatto a non capire? Come? Forse mi fidavo troppo, è questo il problema.” Si rivolge di nuovo a me:
“Io non posso più fidarmi di te.” Lo guardo quasi implorandolo di non lasciarmi. Lui mi prende il volto tra le mani e tremo al contatto con il suo corpo.
“Lo ucciderei per il male che ti ha fatto, credimi, e scusa se la rabbia mi logora dentro e non mi permette di consolarti. Ti amo Bella, più della mia vita, ti ho amata forse dalla prima volta che ti ho visto. Vorrei poter tornare indietro ad un anno fa e cambiare le cose, ma non posso.” Le sue parole mi rincuorano e un debole sorrise spunta sul mio viso.
“Ma…” il sorriso svanisce. “Ma non basta, non basta amarti. Io ti ho dato me stesso, tu non hai ricambiato, non ti sei fidata di me, del mio amore, avevi le tue ragioni ma ora non posso comprenderle. Mi hai deluso nascondendomi tutto, io mi sento tradito e non posso più fidarmi. Quante altre cose non so? Quanto altro mi nasconderai?” Molla il mio viso ed io ricomincio a piangere, non può finire così.
“Non ti mentirò più te lo giuro.” Dico disperata cercando di trattenerlo per il braccio, con la paura che vada via di nuovo.
“Io ti amo, dammi un’altra possibilità.” Lui mi allontana.
“No, è inutile, mi hai ferito e fa ancora troppo male, ho bisogno di tempo. Possiamo essere amici, so che hai sofferto e non ti lascio sola, ma non possiamo stare insieme, non mi fido più. La nostra storia è stata caratterizzata da menzogne ed io non posso rischiare che succeda di nuovo, mi dispiace.” Io mi accascio sul letto e mi raggomitolo su me stessa cercando di contenere il dolore.
“Vado a prenderti da un bicchier d’acqua” Ed esce dalla camera e dalla mia vita…

****
Le palpebre mi pesano e ho un forte mal di testa, devo essermi addormentata in camera di…Edward! Oh mio Dio! Lui dov’è? Mi guardo intorno ma non lo vedo…è ancora notte fuori, sarà tardissimo e se a casa mia si sono  accorti della mia assenza saranno preoccupatissimi. Scendo dal letto e sul comodino noto il bicchiere d’acqua che deve avermi portato Edward… non posso stare qui, non ne ho nessun diritto quindi esco dalla stanza per tornare a casa mia. Scendo le scale lentamente facendo attenzione ma nel salone vado a sbattere contro qualcosa: “Ahi…” cero di trattenere l’urlo di dolore portandomi una mano sulla bocca, non voglio svegliare nessuno. All’improvviso si accende la luce e mi appare davanti Edward.
“Bella? Ti sei fatta male?” Domanda sbadigliando e cercando di tornare lucido.
“Non è niente tranquillo, scusa se mi sono addormentata, ora vado via.” E mi avvicino alla porta, fa troppo male stare nella stessa stanza con lui.
“Sono le quattro del mattino dove credi di andare da sola?” Mi domanda.
“A casa saranno tutti preoccupati e poi ho la macchina.”
“Ho chiamato tu fratello e gli ho detto che eri qui e che ti sei addormentata, torna a dormire ora.”
“Non credo sia corretto che io resti qui, non c’è motivo.”
“ Sei la migliore amica di Alice ed hai il diritto di stare qui.” Già, è solo questo che sono ormai.
“In più è notte fonda e non sono così pazzo da lasciarti guidare e uscire da sola.”
“Che ti importa eh? Non mi vuoi più quindi non ti riguarda più quello che faccio.” Urlo e forse ho esagerato.
“Bene, è così che la metti allora va via!” Dice aprendo la porta di casa e urlando.
“Ti credevo più matura ed invece sei solo una stupida bambina. Chi credi di essere eh? Vieni qui, mi menti, mi nascondi che sei stata violentata cazzo! Ti rendi conto ciò che mi hai nascosto? Pretendi che ti abbracci e ti dica che va tutto bene che ti amo e siamo per sempre felici? È questo ciò che vuoi?” Mi urla in faccia.
“Non sei l’unica a soffrire. Prova, per un attimo, a pensare a come mi sia sentito io! Capisco il tuo dolore e lo rispetto e con calma ti ho detto come stanno le cose tra noi ora e tu fai i capricci? Ora rispetta il mio dolore tu! Mi hai rovinato la vita!” Urla e sbatte la porta di casa sua. Io ho ascoltato le sue parole, è ferito e vuole ferire me. Posso capirlo? Sì! Posso perdonarlo? Sì! Io ho affrontato il mio dolore e superato, lui ancora no. Dopo il suo sfogo rimane in silenzio e si getta sul divano.
“Cosa sta succedendo? Bella, che ci fai qui?” Alice arriva in salone.
“Scusa, ti ho svegliata.” È Edward a parlare.
“Non importa, va tutto bene?”
“Si, stavo andando via.” Provo a dire.
“Non se ne parla, è tardi, dormi qui, okay? Vieni in camera mia.” E si volta verso le scale, vorrei seguirla ma voglio parlare con Edward.
“Okay, tu sistema il letto, ti raggiungo.” Lei capisce e non dice nulla dirigendosi verso la sua camera. Rimaniamo soli:
“Edward, io…” provo a dire.
“Non dire nulla, forse ho esagerato, ma non cambia la situazione.” Mi interrompe.
“Va bene, io voglio solo farti sapere che ti amo e che spero un giorno mi perdonerai.” Detto questo lo lascio solo raggiungendo Alice in camera sua.
Appena entro mi butto sul letto tra le sue braccia e piango. Quante lacrime ho versato? Quante ancora ne devo versare? Lei non mi domanda nulla, mi stringe a se.
“Non mi vuole più Alice! Non mi perdonerà mai.” Dico tra le lacrime.
“Tesoro, non fare così. Cerca di capirlo, fa male per lui. Si sente preso in giro e in più gli sarà crollato in modo addosso quando ha saputo tutto, deve metabolizzare la cosa. Vedrai che ti perdonerà.”
“Non si fida più.”
“È legittimo ora, ma dagli tempo.” Tra le sue braccia, con le sue parole di conforto mi addormento mentre le lacrime non abbandonano mai il mio viso…


EDWARD POV
Violentata! L’ha violentata! Non ci credo, non può aver fatto una cosa del genere, il solo pensarci fa troppo male. Quel bastardo ha violato la mia Bella! Vorrei ucciderlo…questi sono i pensieri che predominano in me ma c’è anche la delusione, l’amarezza di scoprire che lei aveva paura del mio giudizio, non si fidava abbastanza, mi ha mentito per tutto questo tempo ed io ora come posso fidarmi di lei? Non posso. È vero l’amo più di ogni cosa ma non riesco a stare con lei, in camera avrei voluto stringerla, confortarla ma il dolore era troppo grande. Prendo il bicchiere d’acqua e lo porto su in camera, entro e mi accorgo che dorme resterei qui a guardarla anche se mi si chiudono gli occhi dalla stanchezza. È bellissima, così piccola e fragile ma anche così letale. Ha sconvolto la mia vita, mi ha fatto conoscere la vera felicità e adesso il buio più oscuro. Appoggio il bicchiere sul comodino e torno giù. Avviso suo fratello e mi stendo sul divano, non so quando ma mi addormento. Vengo svegliato da un rumore strano e mi rendo conto che è lei. La invito a restare ma litighiamo di nuovo. La ferisco volontariamente come lei ha ferito me. Vorrei starle vicino ma non posso, è difficile anche da amico devo allontanarmi, esserle indifferente. Mia sorella cerca di portarla con sè ma lei vuole parlare, non c’è nulla da dire. Non può far parte della mia vita, non adesso. Le ho dato tutto me stesso e lei come mi ha ripagato? È questo che porta l’amore? È cosi che si viene ricambiati? Beh allora non voglio più amare.

 

 

 

 

 

 

Allora cosa ne pensate? questo è il tanto atteso confornto che aspettavate, vi soddisfa?? vi annuncio che non sarà l'ultimo tra i due...Mi raccomando commenate! commentate e commentate! =)

Recensioni:

 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 
 20/09/10, ore 17:20 - Capitolo 28: Rabbia

ahahahahah davvero sadica tu!!! penso che gli farò fare una fine più tranquilla diciamo, qui come vedi Edward ascolta Bellae trae le sue conclusioni. Esagerato? a tela sentenza

un bacione

 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 20/09/10, ore 15:56 - Capitolo 28: Rabbia
Grazie =), qui c'è il confronto, è stato un pò duro, ma si può perdonare no? un bacione
 Noemina90 [Contatta] Segnala violazione
 19/09/10, ore 23:07 - Capitolo 28: Rabbia

Ciao cara e benventua!

si Jasper è davvero un grande, era l'unico che poteva affronare Edward, Edward è ferito adesso e lo si capisce dal suo sfogo, povero piccolo...sono felice che ti sia piaciuto il capitolo

di qst che ne pensi?

un bacione

 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 19/09/10, ore 22:39 - Capitolo 28: Rabbia
Grazie mille, allora cosa ne pensi? un bacione
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 19/09/10, ore 22:32 - Capitolo 28: Rabbia

Hai vinto la scommessa era proprio Bella e finalmente si sono parlati, certo non è stata una chiacchierata pacifica ma ci voleva no?

che ne pensi di  qst lorom discussione?

un bacione

 
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 19/09/10, ore 21:59 - Capitolo 28: Rabbia

ciao carissima

allora rispondo prima alla precedente recensione, Edward in classe ha esagerato è vero, ma lui era ferito e molto arrabbiato  con lei, e non sopportava averla vicino, e ha voluto ferirla davanti a tutti proprio come quella sera è stato ferito lui...

veniamo a qst recensione, allora Edward non sapendo la verita e ascoltando le parole di James, si è ricostruito uuna propria verità sbagliata, lui crede che Bella è andata a letto con James e lui l'abbia lasciata subito dopo e lei si è inventata la storia dela quasi violenza, lui praticamente la pensa come i suoi vecchi compagni, sono stata chiara? se ha dubbi sono qui...

cmq lui ora sa la verità è qst è la sua reazione. che ne dici

un bacione



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Capitolo 30
*** Piccola gita ***


Buona sera mie adorate! Innanzitutto vi ringarzio per il successo che ha avuto lo scroso capitolo, non me lo aspettavo! Grazie mille...

Ringrazo chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite e quele da ricordare, e chi ha inserito me tra gi autori preferiti...Un grazie speciale a chi commenta...

Capitolo betato dalla strepitosa _Milli_

Buona lettura=)

 

 

 

 

È  passato un mese dalla notte che ha cambiato la mia vita. È stata l’ultima volta che ho versato lacrime stretta tra le braccia della mia amica, ho capito che continuare a piangere non sarebbe servito a nulla: Edward non si fida di me e certamente le lacrime non l‘avrebbero convinto. Avevo deciso di agire, fare qualcosa per riconquistarlo, sarebbe stato quasi facile se lui non avesse iniziato ad evitarmi nonostante abbia ripreso i rapporti con tutti. Hanno chiarito e li ha perdonati, ora ride, scherza , parla con loro ma non mi ha riservato lo stesso trattamento, il nostro rapporto si limita a dei semplici saluti o ad informazione per le lezioni che condividiamo, insomma siamo diventati dei semplici compagni di scuola. Nelle nostre uscite di gruppo ha iniziato ad invitare altre persone, il motivo? Semplice: non vuole correre il rischio di  ritrovarsi solo con me, così al nostro gruppo si sono aggiungi Jacob e Sam, due ragazzi della riserva indiana di La Push, li ha conosciuto per caso e sono diventati subito amici. Ma loro non sono l’unica aggiunta al gruppo, Edward porta con sé anche qualche sua amica, se così si può definire, visti loro comportamenti. Lui la bacia, la accarezza, gli sussurra parole all’orecchio, il tutto è disgustoso e fa tremendamente male. Una sera, dopo una delle famose uscite di gruppo, sono rimasta a dormire da Alice e ho scoperto che se le porta a casa, ogni volta…

INIZIO FLASHBACK
“Alice, dormi?” Domando  a voce bassa.
“No, che c’è?” Dice girandosi verso di me.
“Ho sete, vado giù a bere, ok?”
“Vengo con te.” Insieme scendiamo giù a prendiamo da bere e qualcosa da sgranocchiare nell’attesa che ritorni il sonno, mentre torniamo in camera sentiamo dei versi strani:
“… Mmm…Oh si!..”
“Alice cos’era?”
“Ehm, nulla vieni andiamo in camera.”
“…Si continua…Oh Dio…”
“Alice?” Non è ciò che penso.
“Bella, entra e ti spiego.” La seguo in camera sperando che mi dia una spiegazione diversa da quella che sta già occupando la mia mente.
“Bella, scusami davvero. Io pensavo che questa volta visto che c’eri tu in casa avrebbe evitato.”
“Vuoi dire che lo fa ogni sera?” Domando incredula.
“Ogni volta che usciamo in gruppo. Dio, Bella, perdonami, credimi io non…”
“Ali, non è colpa tua.” Non riesco a parlare, mi manca l’aria, ma non devo piangere, non più.
“È un bastardo, lui sapeva, sa che ci sono io qui, eppure…”
“Credo che lo abbia fatto di proposito, voleva farti sapere che ti ha dimenticata, almeno questo è ciò che crede.”
“Io non ho più dubbi ormai.” Affermo sconfitta, lottando contro le lacrime e cercando di evitare che i piccoli frammenti del mio cuore si polverizzino del tutto.
“Non dire stupidaggini, se ti avesse davvero dimenticato non ti eviterebbe, non avrebbe paura di stare con te, pensaci.”
FINE FLASHBACK

Ogni volta è una diversa, una che non conosce nessuno, nessuna è mai di Forks. Perché fa così? Vuole dimenticarmi? Vuole ferirmi? Non lo capisco più.
Come al solito mi perdo tra i miei pensieri e non mi accorgo che si è fatto tardi. Oggi, essendo sabato, abbiamo deciso di fare una piccola gita tutti insieme, naturalmente saremo in nove, avremmo desiderato fare un’escursione nel bosco, ma siamo a febbraio e fa troppo freddo, così abbiamo scelto di andare nella riserva, sulla spiaggia. Tra poco Alice passerà a prendermi, noi ragazze andremo prima per preparare il pranzo a casa di Leah una ragazza della riserva che abbiamo conosciuto qualche giorno fa…

                                                                 ****
“Che dite basta tutta quest’insalata?” Domanda Alice dopo aver tagliato almeno cinque lattughe.
“Preparane ancora un po’, sai che quando ci sono i ragazzi qualunque quantità di cibo non è esagerata!” Dice Rosalie ridendo.
Per il pranzo abbiamo deciso di preparare della pasta fredda, insalata e poi arrostiremo la carne, semplice ma nutriente. Quando finiamo di preparare il tutto raggiungiamo i ragazzi che hanno già preparato il barbecue per la carne e sistemato alcuni tronchi che faranno da sedie. Mentre li raggiungiamo mi accorgo che non saremo in nove ma in dieci, Edward ha portato un altra sua amichetta, un'altra che farà l’amore con lui, un'altra a cui dedicherà le sue attenzione, un’altra che non sono io. I miei occhi si fanno lucidi e, come ogni volta, lotto contro me stesse per mostrare a tutti che va tutto bene anche se credo sia inutile…
Victoria, piacere.”
. Si presenta la nuova conquista, nulla da ridere, è perfetta, capelli rossi ricci, occhi celesti e fisico da modella, potrebbe competere con Rosalie, io, beh io non reggo minimamente il confronto.
“Ragazze scusatemi, se avessi saputo vi avrei aiutato a cucinare. Ditemi che posso fare?” Perfetto doveva essere anche gentile questa? Di solito erano oche stupide che non prestavano la minima  attenzione a nessuno, fuorché loro stesse ed Edward, odiarle era facile.
“Grazie, puoi aiutarci a distribuire i piatti, sedetevi tutti.” Risponde Leah.
“Con piacere.” Iniziamo a distribuire il primo con il suo aiuto. Mentre mangio parla con noi, ride, scherza. Non riesco ad odiarla, e poi perché dovrei? Non è di certo colpa sua se piace ad Edward, lei o un’altra sarebbe stato uguale. Nel frattempo stanno arrostendo la carne e noi ragazze ci mettiamo vicine per  chiacchiere e lei si unisci a noi, ci facciamo conoscere e lei ci racconta un po’ di sé. È davvero straordinaria, è una ragazza semplice, gentile, educata, ha davvero molte doti e, in circostanze diverse, sarebbe potuta essere mia amica. Più volte Edward si è avvicinato per reclamare la sua attenzione, ma lei lo ha gentilmente allontanato, rimandando gli amoreggiamenti a più tardi.
Finito il pranzo lasciamo il fuoco acceso per riscaldarci. Leah, che ha da sempre una cotta per Sam e lo invia a fare una passeggiata, io sono convinta che lui ricambi e spero che finiscano insieme. Edward si allontana con Victoria, andando su un tronco lontano da noi, ma ben visibili. E le altre due coppie dopo qualche chiacchiera si allontanano. Rimango sola con Jacob, non mi dispiace rimanere con lui, è un bravo ragazzo ed è molto simpatico anche se a volte si dà troppe arie. Mi sta dicendo qualcosa ma non lo ascolto, guardo loro, i baci, le coccole, fa male  e solo quando le lacrime spingono per uscire distolgo lo sguardo. Lo so, sono masochista.
“Jake, ti va di fare una passeggiata?” Propongo.
“Con piacere, andiamo my lady.” E mi porge il braccio che accetto volentieri.
Iniziamo a passeggiare lungo la spiaggia, non sono mai rimasta sola con lui, non c’era mai stata occasione perchè io ero sempre troppo impegnata a farmi del male guardando Edward, diavolo, vorrei andare lì e urlargli tutto il male che mi fa, ma temo di allontanarlo maggiormente, almeno ora posso vederlo tutti i giorni e mi saluta…
“Ehi, tutto bene?” Mi chiede Jacob
“Si, scusa, mi ero persa tra i miei pensieri.” Rispondo sorridendo tristemente.
“Già, me ne ero accorto, so a cosa stai pensando, o meglio, a chi.” Dice indicando Edward con la testa. Io non rispondo, non saprei che dire.
“Ti piace vero?” Domanda quasi sicuro della veridicità delle sue parole.
“È complicato da spiegare, ma la risposta è si.” Come faccio a spiegargli tutto?
“Potrei capire.”
“Meglio di no. Allora come mai non ti ho mai viso a Forks?” Cerco di cambiare discorso.
“Noi preferiamo rimanere dalle nostre parte, qui abbiamo tutto, perché venire in mezzo a voi visi pallidi?” Scherza ed io mi unisco alla sua risata.
“Non fa un piega, ma non avete mai voglia di novità?”
“Certo che si, ma di solito andiamo a Port Angeles sai, è molto più ricca di novità rispetto a Forks.”
“Non posso darti torto, come vi siete conosciuti?” domando indicando Edward.
“A Port Angeles, eravamo in un locale e abbiamo iniziato a parlare scoprendo di abitare vicini e così ci siamo scambiati numero e quant’altro così abbiamo preso ad uscire insieme. La ricerca della novità ci accomuna.” Già, lui cerca nuove ragazze da portarsi a letto.
“Capisco, sai non c’ero mai stata qui, è davvero bello come posto, se ci fosse un po’ più di sole sarebbe fantastico.” Cambio di nuovo argomento.
“Probabilmente ma a noi piace così, è la nostra terra e l’apprezziamo per ciò che è.”
“Bel discorso.” Lo prendo bonariamente in giro e lui ride.
“Ma dimmi un po’ chi è Jacob Black?” Voglio conoscerlo meglio.
“È un ragazzo indiano, orgoglioso di esserlo. Sono all’ultimo anno anche se dovrei essere già al college, sono stato rimandato, sai: gli amici, le distrazioni. Comunque sono bello e sono il numero uno.” E ride, io mi unisco a lui, so che scherza ma da quel poco che ho visto, credo lo pensi davvero.
“E anche modesto aggiungerei.”
“Già, è un'altra delle mie infinite qualità. E invece chi è Bella?” Già chi è Bella? Se lo chiedi al tuo amico ti risponderebbe una grandissima bugiarda, ma meglio evitare.
“Una semplice ragazza. Sono di Phoenix e mi sono trasferita qui per motivi di lavoro di mio padre, sono regolarmente all’ultimo anno e… basta una semplice ragazza di diciotto anni, solare e piana di vita.” È una cazzata lo so, ma infondo questo era ciò che ero, è meglio evitare di spiegare come sono adesso.
“Beh saremmo perfetti come coppia, non credi? Il cattivo ragazzo con la prima della classe.” E mi passa un braccio attorno le spalle.
“Troppo coppia da film credo.” E cerco di svincolarmi dal suo abbraccio, ci riesco ma mi prende per mano. Mi imbarazza questo gesto, troppa intimità. Non so perché ma mi volto verso Edward, e lui ci sta guardando, io abbasso lo sguardo alle nostre mani unite e lo fa anche lui, mi guarda quasi con disprezzo, si volta ed iniziare a baciare la sua Victoria. Come scottata mollo la mano di Jacob.
“Sarà meglio tornare dagli altri.” Dico.
“Sì, hai ragione, si strafacendo tardi.” Inizio a camminare più veloce rispetto a lui, devo allontanarmi.
“Ehi, Bella, aspetta.” Mi chiama ed io mi fermo voltandomi verso di lui.
“Stavo scherzando prima, non volevo esagerare. So di apparire uno che si crede un Dio in terra, ma non è così, io so le mie qualità, so quanto valgo e lo faccio semplicemente notare, ma sono più che consapevole di quali siano i miei limiti, so di averne.”
“Perché mi stai dicendo questo?” Dò voce ai miei pensieri.
“Perché mi piaci davvero e voglio farmi conoscere  per ciò che sono realmente.”
“Jacob, io… io non posso. Sei un bellissimo ragazzo, non posso negarlo, ma non posso, mi dispiace.”
Sono sincera, io amo Edward con tutta me stessa e non potrei amara qualcun altro, non ora almeno.
“Lo so, ho capito che tra te e Edward c’è o c’è stato qualcosa, non sono stupido. Ma guardalo, lui è lì con quella ed io sono con te.”
“Potrebbe essere anche con dieci ragazze adesso ma non mi importa, per me esiste solo lui.”
“Ok, lo accetto, ma non vuol dire che non proverò a farti cambiar idea.”
“Se hai tempo da perdere…” e riprendo a camminare tornando dagli altri.

“Ragazzi, ravviviamo questo fuoco, inizia a fare davvero freddo.” Sono le otto di sera e dopo aver cenato, ci siamo riuniti tutti intorno al fuoco, ma fa davvero freddo. Io mi stringo per cercare di riscaldarmi, quanto vorrei fossero le sue braccia a farlo… delle braccia mi avvolgono…
“Jake, che fai?” Domando infastidita allontanandolo, ma lui non molla.
“Ho visto che hai freddo e voglio riscaldarti.”
“C’è il fuoco per questo, non ho bisogno di te.”
“Insisto.” E mi abbraccia più forte, mentre io cerco di levarmelo di dosso.
“Jake…”
“Lasciala stare.” … la sua voce, la voce di Edward. È  di fronte a noi e ha seguito tutta la scena, il suo tone di voce alto ha attirato attenzione di tutti.
“Sto solo cercando di riscaldarla.” Si giustifica.
“Ha rifiutato e non ha bisogno di te, c’è il fuoco e poi tieni c’è una coperta.” E me la porge. Perché ha reagito così? Geloso? Gli interesso ancora?
“Io la riscalderei meglio.” E mi stringe.
“Toglile le mani di dosso. Adesso.” Dice autoritario.
“Perché a te che importa?” Già  che gli importa? Sono proprio curiosa della sua risposta e, infondo, spero dica ciò che aspetto da un mese…
“Nulla, ma se non vuole non forzarla.” Nulla, non gli importa nulla. Bene se è così…
“Jake, abbracciami, la coperta la cedo a qualcun’altro.” E mi stringe a sé. Mentre Edward mi guarda furioso. Sei arrabbiato? Non ti importa nulla e quindi… stretta tra le braccia di Jacob mi sembra di soffocare, ma devo farlo per… per cosa? Per dargli la prova che posso avere un altro? O per fargli capire che a me ci tiene? Sono una stupida, lo devo allontanare, Edward deve riacquistare la fiducia in me, non pensare che mi butto tra le braccia del primo che incontro. Così mi allontano da Jacob.
“Non hai più freddo?” Mi domanda.
“Sto bene ora, e poi c’è il fuoco.”
Trascorrono un paio di ore tra scherzi e risate…
“Ragazzi che dite di restare a dormi qui? Tutti insieme.” Propone euforica Alice.
“Io non posso, anche se mi piacerebbe, ma domani devo partire quindi vado a casa.” Risponde Victoria. Anche se è simpatica sono felicissima che vada via, questo vuol dire che lui andrà in bianco… Victoria saluta tutti e va via…
“Quindi che si fa?” Domanda Leah.
“Io ci sto, ma dobbiamo mettere le tende ed i sacchi a pelo.” Risponde Emmett.
“Per le tende non c’è problema io ne ho  quattro dovrebbero bastare.” Interviene Sam.
“E i sacchi a pelo?” Chiedo.
“Io dovrei averne qualcuno, anche tu Jake, vero?” Dice Leah.
“Si, io ne ho due matrimoniali.” Risponde Jake
“Io ne ho qualcuno singolo, andiamo a prenderli e poi vediamo come sistemarci.” I Ragazzi della riserva vanno a prendere ciò che serve lasciando soli noi sei, come i vecchi tempi.
“Allora quattro tende, in una Alice e Jasper, nell’altra Rose ed io, mentre nelle altre due Bella e Leah, nell’ultima i rimanenti.” Esordisce Emmett.
“Io credo che Leah voglia dormire con Sam.”  Osserva Rosalie.
“Ok allora Sam prende il posto di Bella, e tu sorellina dormirai con me e Rosalie.
“Certo magari dormo in mezzo, no?”
“Sarebbe un’idea.”
“Ma sei scemo? Non se ne parla. Con voi non dormo.”
“Voi dormire con Jacob e Edward?” Domanda Alice mentre viene fulminata con lo sguardo da me Ed ed Emmett. Mio fratello perché è geloso, io perché sarei in imbarazzo e preferirei che Jacob non ci fosse, ad Edward, beh lui non so perché…
“Ehi, non guardatemi così, e poi loro hanno già dormito insieme.” Si difende Alice indicando me ed Edward.
“Loro si, ma senza Jacob.” Fa notare mio fratello.
“Infatti.” Bisbiglia tra i denti Edward. Io non ho tempo di ribattere perché arrivano i ragazzi con tutto ciò che serve. Iniziano a montare le tende e prima di sistemare i sacchi a pelo Sam domanda come ci sistemiamo. A rispondere è Jasper:
“Beh io ed Alice insieme e prendiamo un matrimoniale, lo stesso per Emmett e Rose, poi i tre singoli potete prenderli voi tre, e l’altro matrimoniale Edward e Bella.”
“Coooosa?” Chiediamo in sincrono io e Edward.
“È l’unica soluzione. Ora tutti a dormire.”
“Ma…” Provo a dire.
“Niente ma, non ci sono obbiezioni.” Interviene Alice.
“Alice voi non…” cerca di dire Edward.
“Preferite che a voi si unisca Jacob?” Chiede Rosalie.
“Ok, andiamo.” Risponde Edward prendendo il nostro sacco a pelo ed entrando nella tenda. Con il cuore in gola, lo seguo… Sarà una notte lunga…


 

CONSIDERAZIONE: Volevo solo precisare alcune cos, non so se lo avete mai passato ma essere ingannati da chi ami è atroce. Ci si sente umiliati, traditi e feriti. Fa tremendamente male. Non si è lucidi, si vede tutto stort e si ha dubbi su ogni particolare e la fiducia crolla in un secondo. E senza fiducia non c'è storia. Ognuno reagise a mdo proprio, e Edward h il suo mdo che è discutibile, ma il dolore che prova è logornate e ha quasi la necessità di ferire Bella per essere pari.. Spero lo comprendiate un po'...

 

Allora cosa mi dite? Lo so che volete ucidere Edward ma  lasiatemelo vivo e per sfogarvi commentate. commentate e commentate, mi raccomando!

Recensioni:

 honeymoon [Contatta] Segnala violazione
 24/09/10, ore 18:19 - Capitolo 29: Sfogo
ehi ciao, sono felice che tu abbia trovato il tempo e tti ringrazio per i compliementi. Allora Edward è davvero molto ferito, qui sbaglia ancora di più,, ma come ho detto è poco lucido, non ragiona e sfoga così la sua rbbia. Sono felice che la mia storia ti abbia preso così tanto! Un bacione
 erika1975 [Contatta] Segnala violazione
 24/09/10, ore 14:55 - Capitolo 29: Sfogo
ehi ciao, brava hai capito benissimo, abbracciarla sarebbe stato facile epiù bello, ma non sarebbe reale... lui ha reagito tanto male come vedi in qst capitolo, ma è davvero ferito e non è lucido.Un bacione
 Noemina90 [Contatta] Segnala violazione
 23/09/10, ore 21:48 - Capitolo 29: Sfogo
cia bella, sono felice che tu abiacapito Edward, i lo comprendo perfettamente e non sapevo se fosse capito anche da altri...anche Bella non ha vissuto una situazione facile, hanno sbagliato entrambi e pagheranno i loro errori..Un bacione
 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
 23/09/10, ore 17:05 - Capitolo 29: Sfogo
ciao cara, eddino non è pignolo, è ferito e vede tutto storto...ma non me lo uccidere mi raccomando perche mi serve vivo fino alla fine altrimenti addio lieto fine=) Un bacione
 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 23/09/10, ore 15:14 - Capitolo 29: Sfogo
capirli non è facile, leei è ferita e reagisci attaccandolo, e li non riesce a capirla, troppo preso dal suo dolore...Un bacio
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 23/09/10, ore 13:12 - Capitolo 29: Sfogo
Hai ragione Edward ha esagerato, e qui lo fà ancor d più, ma è ferito e non è lucido, il suo dolore è davvero potente! per istinto reagisce ferendo Bela, occhio per occhio, dente per dente, è sbagliato lo so... Lui cerca di capire Bella, ma non ci riesce ala perfezione, perche cm ho detto non è lucido.
 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 23/09/10, ore 12:47 - Capitolo 29: Sfogo
Ciao Bella, felice di averti commossa, qst cap è meno commovente ma spero ti piaccia lo stesso. un bacione
 Eva17 [Contatta] Segnala violazione
 23/09/10, ore 12:44 - Capitolo 29: Sfogo
Ehi ciao, benvenuta! il comportamente di Edward è discutibile e imagino che qui ti bbia delusao ancor di più. Ma vedi quando la persona che ti ama ti mente è davvero brutto, ti sent ferito, tradito e non sei lucido. Stai male e pensi al tuo dolore. Edward sbaglia e apagherà per qst...Un bacio 
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 23/09/10, ore 12:14 - Capitolo 29: Sfogo
ciao cara, siBella ha fatto bene a dirgli finalmente tutto, ed Edward ha reagito, forse bene o forse male...Come vedi lei non cade in depressione, e per i l perdono di lui ci vuole un pochino. ne succderannoa ancora tante...

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Capitolo 31
*** Notte in tenda ***


Salve ragazze. Allora come avrete notato ho lasciato il capitolo così com'era, non so chi di voi apprezzerà la mia scelta ma spero comunque che l'accettiate e che continuerete a seguire la mia storia. Voglio ringraziare tutte voi che avete commenate il mio avviso, e ho risposto ad ognuna di voi a fine capitolo, dove troverete le risposte anche alle recensioni del precedente capitolo. Spero che questocapitolo vi piaccia.

Ringrazio chi ha inserito la mia storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare, e chi ha inserito me tra gli autori prferiti. Un grazie spciale a chi commenta.

Capitolo betatodalla fantastica _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

 

Okay Bella, tranquilla, avete già dormito insieme, fai un bel respiro e rilassati.
“Bella, che aspetti? Non ti sdrai?” Ecco manca solo che faccia la figura della bella addormentata.
“Si, eccomi.” Mi sdraio vicino a lui, siamo entrambi molto rigidi, sembriamo due pezzi di legno. Non credo ci sia mai stato tanto imbarazzo tra di noi.
“Stai comodo?” Chiedo per uscire da questo silenzio pesante.
“Si, tu? Hai freddo?”
“No, sto bene, tu?” Sono fredda con lui.
“Non più.” Sussurra quasi.
“Come? Che vuol dire?”
“Lascia stare.” E si gira dall’altra parte dandomi le spalle. Devo dire qualcosa, è l’unica occasione che ho per parlare con lui.
“Cos’è  ti da fastidio dormire con me? Se vuoi posso andare da Leah.” Non sopporto questa sua freddezza, dovrei essere io a non voler stare con lui qui.
“Non è un problema, lo sai, è già successo.” E ritorna nella posizione di prima incrociando le braccia sotto la testa, sembra in completo relax, ma so che non è così.
“Già…”
“È strano.” Afferma.
“Lo so, lo è anche per me, vorrei tornare a New York, era così semplice.” Ammetto.
“Io no, perché ero circondato da menzogne.”
“Edward, non dire così, non era facile per me.”
“Si, si lo so, mi hanno riempito tutti la testa di quanto fosse difficile, sai posso capire la difficoltà nell’aprirti con me, ma non capisco il resto.”
“Che vuoi dire?”
“Come facevi a dirmi ti amo sapendo che mi mentivi, come? Per me sei stato il primo vero amore e la più grande fregatura. Posso capirti ma non perdonarti, ora vivo meglio.”
“Così come? Cambiando ragazza ogni sera? Sai, puoi baciare tutte le ragazze che vuoi, rimorchiare tutte quelle che conosci, portarti a letto chiunque ma prima alla fine penserai sempre a quella che ami veramente, o dici di amare.”
“Che vorresti dire?”
“Quello che ho detto.” Mi metto di lato guardandolo negli occhi.
“Tu hai decantato e decanti amore per me, lo dimostri così? Sbattendoti una ragazza nuova ogni sera? Mi fai schifo.” E mi volto dall’altra parte.
“Io non posso più fidarmi di te. Quando ti guardo vedo solo una marea di bugie, quante altre cose mi terrai nascoste per paura di un mio giudizio?”
“Perché non provi a capire tu me? Io sono stata abbandonata da tutti, avevo paura di perdere anche te. Lo sai bene che te lo avrei detto, avrei aspettato dopo il ballo. Cazzo, Edward, ti stai comportando come i miei ex compagni. Cerca di capire, come dovrei stare io ora che ti vedo ogni volta con una diversa, io sono stata malissimo, mentre tu ogni volta ti portavi a letto una nuova. Dovrei odiarti per questo.”
“Fallo, adiamo, ma ti sbagli, loro non ti credevano, io ti credo, io non ti ho abbandonato, sei stata tu a costringermi. Io ti comprendo davvero, posso capire come tu sia stata e come è difficile aprirsi con le persone, capisco che magari temevi il mio giudizio più di tutti, ma perché non ci hai provato? Perché hai aspettato così tanto? Ti ho dimostrato più volte che ti potevi fidare, che per te ci sarei stato. E le altre non contano nulla, erano uno sfogo, un modo per ferirti.”
“Ma ti senti? Tu mi vuoi ferire, non ti riconosco più! Lo so che ho sbagliato e mi dispiace, credimi, e vorrei rimediare ma non per una persona così, ma per l’Edward che ho conosciuto tempo fa.”
“È difficile, non mi fido più.” Ribatte.
“Edward, smettila con questa storia. Non ti fidi più, lo posso capire benissimo, ma lo vedi cosa stai facendo? Cosa dici?”
“Faccio e dico ciò voglio.”
“Okay, allora continua a farlo, ma io sono stancata. Ho vissuto tutta la nostra storia nel senso di colpa, per non averti detto la verità. Sono stata malissimo mentre tu ti consolavi con quelle.”
 “Non puoi capire, non sai come ci si sente. Quella sera  mi è crollato il mondo addosso.”
 “Non c’è più speranza per noi!” Affermo convinta.
“Sto bene così.” Un’ultima grande fitta al cuore mi avvisa che è stato polverizzato definitivamente, perché è vero: non c’è speranza per noi, ma sapere che lui sta bene fa male.
“Perché hai allontanato Jacob? Perché hai guardato male Alice quando ha proposto di far dormire Jacob qui? Perché?” Vorrei tanto urlare.
“Perché? Perché, diamine, non voglio ti tocchi.” Dice portandosi le mani tra i capelli.
“Perché? Tu non mi vuoi più.” Le lacrime hanno ormai libero corso.
“Perché tu sei mia okay? Perché non voglio che nessuno tu guardi o ti sfiori. Sei mia.”
“Non sono più tu…” Non termino la frase perché lui mi ha bloccato con le sue labbra. Mi bacia, è un bacio disperato, mi stringe con forza il viso e con forza entra la sua lingua nella mia bocca, io non mi oppongo, lo lascio fare, mi aggrappo a lui…
“Che fai?” domando appena lui si allontana tenendomi ancora il viso tra le sue mani.
“Ti amo maledettamente, sono geloso marcio, vorrei viverti ma non posso. Viverti fa più male che perderti.” Mi lascia andare.
Perché mi fa questo? Prima mi ama, ma non vuole stare con me, poi mi bacia, mi ama e mi lascia di nuovo. Non può farmi questo, non può trattarmi così. Mi sento così vuota, così sola. Tremo perché  ho freddo, tremo perché ho paura, tremo perché mi sento morire.
“Tremi? Vuoi una coperta?” Ora si preoccupa.
“Sto…sto bene.” Cerco  di dire.
“Sicura?”
“Si.” Non preoccuparti, sono solo morta.
“Bella, mi dispiace.” Scherza vero?
“Ti dispiace e di cosa?” E mi volto verso di  lui mostrandogli il mio volto pieno di lacrime.
“Per prima, io non avrei dovuto baciarti.”
“Ti dispiace per il bacio? Strano perché è l’unica cosa positiva da quasi un mese.”
“Non era giusto. Io voglio che le cose siano chiare tra noi.”
“Chiarissime. È finita. Ora ho sonno.” Mi rigiro dall’altra parte chiudendo il discorso, non voglio proprio girare il dito nella piaga. Mi lascio trasportare nell’incoscienza del sonno, ma prima di perdere coscienza sento un sussurro.
“Perdonami, amore mio, buona notte, ti amo” e una carezza nei capelli. Non so se sia sogno o la realtà…

                                                             ****
Sto così comoda qui, apro gli occhi e mi accorgo di essere abbracciata ad Edward. Sono qui in quello che era il mio paradiso e finalmente dopo tanto tempo sto bene, mi sento completa. Ma un attimo e tutto torna chiaro, torna chiaro il suo tradimento, il male che ho provato e non posso, non posso stare qui. Lentamente mi allontano da lui. Ora che siamo di nuovo lontani ritorna il senso di vuoto. Sono incompleta senza di lui, mi manca  una parte di me, forse è la più importante. Ma devo allontanarmi, non posso stare qui. Esco e vado a preparare a colazione.

                                                           ****

EDWARD POV
L’ho baciata. Cazzo! È stato più forte di me, non ho saputo resistere. Almeno sono riuscito a dirle come stanno le cose, ma fa male. Quando era con Jacob volevo prenderlo a pugni, urlargli che era mia, che nessuno può toccarla, ma non potevo. Sono uno stupido innamorato, mi sono lasciato sfuggire troppo, spero non abbia sentito…per addormentarmi mi metto ad ascoltare l’ipod..ed una canzone parla di noi…
Cinque giorni che ti ho perso
quanto freddo in questa vita
ma tu
non mi hai cercato più

Già, fa freddo senza te, la mia vita è spoglia e tu in questo mese eri assente…
troppa gente che mi chiede
scava dentro la ferita
e in me
non cicatrizzi mai

Ogni maledetto giorno c’è chi chiede di te, più ti allontano dai miei pensieri e tu ritorni sempre più potente. Vorrei urlare a tutti che è finita per far smettere le chiacchiere e le stupide domande…
faccio male anche a un amico
che ogni sera è qui
gli ho giurato di ascoltarlo
ma tradisco lui e me
Tutte le sere con Jasper e tuo fratello passate a cercare di farmi rinsavire, ma è tutto inutile, prometto e non mantengo mai..
perché quando tu sei ferito non sai mai
oh mai
se conviene più guarire
o affondare giù
per sempre
Guarisco o affondo? È questo che mi domando, ma più di ogni cosa il dilemma è viverti soffrendo o non viverti soffrendo comunque, cosa fa più male?
amore mio come farò a rassegnarmi a vivere
e proprio io che ti amo ti sto implorando
aiutami a distruggerti

Devo distruggere il tuo ricordo se voglio vivere, ti amo ma devo farlo…
cinque giorni che ti ho perso
mille lacrime cadute
ed io
inchiodato a te

mi divori l’anima, fa tutto male, le tue lacrime sono mille chiodi piantati nel mio cuore..
tutto e ancora più di tutto
per cercare di scappare
ho provato a disprezzarti
a tradirti a farmi male

Sono state con altre, le ho portate da te, ho fatto finta di desiderarle davanti a te, e quella notte sapevo che c’eri e ho desiderato che tu ascoltasi, che tu sapessi, sono un bastardo, mi odi per ciò che faccio e per ciò che ti dico. Odiamo è ciò che merito.
perché quando tu stai annegando non sai mai
oh mai
se conviene farsi forza
o lasciarsi andare giù
nel mare
amore mio come farò a rassegnarmi a vivere
e proprio io che ti amo ti sto implorando
aiutami a distruggerti
se un giorno tornerò nei tuoi pensieri
mi dici tu chi ti perdonerà
di esserti dimenticata ieri
quando bastava stringersi di più
parlare un po'
Già bastava esser sincera…
e proprio io che ti amo ti sto implorando
aiutami a distruggerti.

Sono tutti già alzati, anche Bella lo è, accanto a me c’è il vuoto, come dentro me. Esco fuori e tutti stanno facendo colazione, qualcuno ha provveduto ad acquistarla. Bella parla con mia sorella e Rose, chissà se avrà già raccontato tutto? Jasper ed Emmet mi chiedono con lo sguardo come è andata io mi limito a sembrare indifferente, come se non fosse successo nulla. Ma infondo cos’è successo? Semplice non so resistergli…
Dopo la colazione smontiamo tutto e torniamo a casa…

 

 

 

 

Allora cosa ne dite? Spero che questo vi sia piciuto di più, del precedente, fatemelo sapere commentando, mi raccomando. Commentate e commentate! =)

Recensioni:

Nik81: ciao, allora ti ho già risposto in privato, non so se hai ricevuto l’email, ma ti rispondo di nuovo qui. Allora per prima come vedi non ho modificato il capitolo. Immagino non sarai d’accordo ma spero che rispetti la mia scelta e che per questo non smetta di seguire la mia storia. Io accetto le tue scuse, non ho problema al riguardo e poi tu hai espresso semplicemente la tua opinione. Per quanto riguarda Edward, può non sembrare coerente, ma quando soffri davvero, il dolore ti cambia, e questo te lo garantisco personalmente, a volte si diventa persone completamente diverse l’ho visto con i miei occhi, ma questo non significa che non si ritorni sulla vecchia strada. Bela non è vittima sacrificale, assolutamente, non cadrà ne in depressione ne altro, e comunque cercherò di non far cadere la storia nel banale. Per quanto riguarda la questione dei sacchi a pelo non è campata in aria ma era necessaria per il loro confronto. Una precisazione, tu hai scritto di aver letto capitolo in cui si parlava di cene ma vi era solo una semplice descrizione di vestiti, beh se è capitato è semplicemente perché durante queste cene non succedeva nulla di importante e ho evitato di trascrivere discordi futili, riassumendo in poche parole la cena. Mi sembra di aver risposto a tutto. Comunque io sono lieta di ricevere tue recensioni, anzi apprezzo quando quello che scrivi viene analizzato, e mi fa piacere che l mia storia ti piaccia. baci

LadySile: ciao cara, il capitolo è rimasto tale, allora su Edward ha perfettamente ragione il suo comportamento è deplorevole. Sbaglia di grosso, lo sanno tutto e lo capirà anche lui. Come hai detto tu il dolore ti può far cambiare molto. Lui non capisce Bella, e sta sbagliando tantissimo ti assicuro che non incolperà Bella, ne atro, ma subirà il pagamento per i suoi errori. Bella ha sofferto tantissima ma si riscatterà. Perdonare un tradimento non è facile per nessuno, io non lo perdonerai, ma noi non siamo Bella. Un bacio

Austen95: fai bene a voler uccidere Jacob, perché farà tanti guai. Purtroppo Edward è così e  con quelle ci è andato a letto, non si può più cambiare. Sono di altre città perché non vuole avere nessun tipo di legame con loro. Un bacione

Giova71: ciao cara. Allora il tradimento nemmeno io lo perdono, ma Bella è diverso e si dovrà tener conto anche di cosa e se farà qualcosa Edward per farsi perdonare. Lui si sta comportando malissimo e presto lo capirà anche lui. lui ora è stravolto e non è gran che lucido, e capirà anche le ragioni di Bella. Ti assicurò che lei reagirà. Un bacione

Bellad93: mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto, così com’è e che tu abbia accettato la mia scelta. Un bacio

Erika1975: fai bene ad odiare Jacob, e col tempo sono sicura lo odierai ancor di più. La fiducia è tutto per me in un rapporto, e la mancanza di essa li terrà lontani per molto tempo. Edward si comporta malissimo, non ha giustificazione e nemmeno lui se darà in futuro. si sarebbe dovuto comportare come hai detto tu, ma lui è umano, e da tale sbaglia e si fa trasportare troppo da sentimenti sbagliati come l’ira, ma capirà il suo errore e cercherà di riparare. Il congiungimento ci sarà come hai detto tu solo a livello di amicizia, perché Edward vorrà riparare e ce la metterà tutta. Sono lieta di sapere che continuerai a leggere la mia storia. Ecco a te la notte in tenda, spero non ti deluda. Un bacio

Melucchia: grazie dei complimenti, sono lieta che t piace. Hai ragione la situa è ingiusta per Bella, la fanno soffrire tutti, in primis Edward, ma lui si riscatterà. Allontanarla? Sarebbe un’idea, ma forse è meglio che gli faccia tirare il collo restando a Forks, che dici? Un bacio

Lau8910: ciao, grazie per il consiglio, lo apprezzo molto. Si Edward sbaglia, e il suo comportamento è difficile da accettare ma la sofferenza cambia le persone, spero continuerai a seguire la storia. Un bacio.

Micol_cullen1997: come vedi ho lasciato il capitolo come lo volevi tu. Un bacio

00Stella00: ciao, allora il capitolo come hai visto è rimasto così com’era. Sono felice di sapere che a te è piaciuto molto, mi fa davvero piacere. E grazie per i complimenti. Spero continuerai a seguirmi. Un bacione

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Capitolo 32
*** San Valentino, I parte ***


Buon pomeriggio ragazze, ecco a voi un nuovo capitolo. Volevo avvisarvi che per qst mi sono ispirata ad una puntata di One tree Hill,molte di voi forse la riconosceranno...

razie a chi ha inserito la storia tra le seguite, le preferite e quella da ricordare, echi ha inserito me tra gli autori preferiti. Un grazie speciale a tutte voi che commentate...

Capitolo betato dalla meravigliosa_Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

14 Febbraio.
San Valentino.
La festa degli innamorati.
Questa mattina mi sono svegliata di cattivo umore seppur immersa in una bolla d’amore: mio padre ha portato la colazione e letto a mia madre con una sorpresa e a me dei fiori con i miei cioccolatini preferiti. Emmett stava uscendo per andare dalla sua fidanzata ma prima mi ha regalato un orsacchiotto con scritto ti voglio bene (
http://www.fizzymoon.it/_img_ecomcont_sez/285-1-grande-3-orsetto-ti-voglio-bene.jpg). È tutto così deprimente. A peggiorare la situazione oggi a scuola sarò da sola perché i miei amici saranno fuori tutto il giorno a festeggiare. Per questa ragione devo andare a scuola a piedi, mi incammino infreddolita per le strade di Forks sperando che questa giornata finisca presto.
Arrivata a scuola entro subito per sottrarmi dal freddo ma, soprattutto, perché non voglio sentirmi ancor più sola. Lui di sicuro starà con qualcuno oggi, non voglio saperlo.Dalla nostra gita al mare è passata una settima e da allora nulla è cambiato, i miei amici hanno saputo ciò che è successo e mi dicono di sperare ancora in un noi, vista la sua dichiarazione, ma come faccio? Mi ha detto chiaramente che non riesce a stare con me e adesso nemmeno io riuscirei a stare con lui. Jazz ed mio fratello gli hanno parlato ma ha ripetuto loro ciò che ha detto a me. Vorrei poter tornare indietro, vorrei fargli capire che può fidarsi di me, ma mi domando se davvero ne valga la pena, chi è il vero Edward? Quello dei primi mesi o il ragazzo di ora che mi fa volontariamente del male? Oggi dovrei essere su di giri, essere impegnata ad organizzare qualcosa di carino per lui, ed invece sono qui a maledirlo… Qualcuno si è seduto vicino a me… il suo profumo, lo conosco, oh Dio, è Edward. Oggi alla prima ora ho letteratura e lui è il mio compagno di banco. Questa è l’unica lezione in cui condividiamo il banco dopo tutto quello che è successo. Se lui è qui vuol dire che non ha nessuno per oggi. No, non vuol dire nulla, può benissimo avere un appuntamento per questa sera o forse per tutta la notte…
“Ragazzi scusate se vi disturbo.” Entrambi alziamo lo sguardo verso il nostro compagno Nick. Quando è certo che lo stiamo ascoltando inizia a parlare.
“Sapete che oggi è San Valentino e, se voi non avete programmi, potreste venire alla festa che abbiamo organizzato.”
“Ma noi non stiamo insieme.” Lo interrompo subito, ma dico, non lo sa?
“Si, lo so, ma veramente io…”
“E non abbiamo nessuno.” Risponde Edward… un attimo ha detto “abbiamo”  quindi parla anche di me, perche è così sicuro che sia single?
“Ragazzi mi fate parlare?” Nick alza leggermente la voce e noi annuiamo.
“Volevo dirvi che abbiamo organizzato una festa per noi single. Dato che tutti gli innamorati oggi festeggiano e noi saremo a casa a deprimerci, abbiamo pensato di organizzare qualcosa di alternativo. Ci state?”
“Beh io non saprei.” Non avrei neanche il passaggio e poi non ho molta voglia.
“Per me va bene. Dove e a che ora?” Lui ci va!
“Ci vediamo qui davanti scuola alle 21, la festa sarà a casa mia. E, Bella, fammi sapere se sarai dei nostri.”
“Ehm okay, se trovo un passaggio vengo.”
“Te lo do io il passaggio.” Lui  mi ha offerto un passaggio?
“Come scusa?” Domando quasi incredula.
“Posso portarti io se vuoi.”
“No troverò qualcuno, grazie.”
L’ingresso del professore ci distrae.
“Ragazzi, allora come sapete oggi è la festa degli innamorati. E diversamente da ciò che vi aspettate non leggeremo e non analizzeremo nulla sull’amore, ma cercheremo di conoscerci a fondo. Per amarsi bisogna conoscersi, per questo passerete le prime due ora a conoscervi.  Le coppie saranno scelte a sorte, sorteggiando i vostri partner, mentre le domande da farvi ve le fornirò io e saranno uguali per tutti, dovrete fare attenzione e a fine lezione mi direte cosa avrete imparato sul vostro compagno. Ora sorteggiamo i nomi.”
Perfetto cosa più stupida non poteva esserci, chissà chi mi capiterà… iniziano le estrazioni ed ora tocca ad Edward… estrae. È meravigliato, rimane in silenzio e poi:
“Isabella Swan.” Devo fare l’esercizio con lui ma non credo sia una buona idea.
“Okay ragazzi, ora potete andare in qualunque posto della scuola a fare ciò che vi ho detto, qui ci sono le domande. A dopo.” Il professore lascia l’aula e noi rimaniamo soli. Ogni coppia si dilegua.
“Dove vuoi andare?” Mi domanda gentilmente ma ho la mente offuscata e non riesco a pensare, l’unica cosa che so è che questa situazione è troppo assurda.
“Non lo so, un posto vale l’altro.”
“Okay allora seguimi, ma prima prendiamo i giubotti.” Faccio come dice e lo seguo in silenzio. Dopo qualche passo capisco dove vuole portarmi: la terrazza della scuola.
Arriviamo e si va a sedere su una panchina di cemento, mentre io mi affaccio, stando attenta.
“Perché qui?” Chiedo curiosa di sapere perche tra tanti posti ha scelto proprio questo.
“È il posto che preferisco. Non ci viene mai nessuno. È un buon posto per stare per i fatti propri e poi qui in alto, al di sopra tutti, potendo osservare chiunque mi sembra di poter capire com’è il mondo. Vengo qui quando ho qualche dubbio o devo schiarirmi le idee.” È stato sincero, non mi aspettavo si aprisse così tanto con me, ma non mi illudo infondo fa parte del compito, mi domando solo se al posto mio ci fosse stato qualcun’altro se l’avrebbe portato qui, se sarebbe stato così sincero…
“ Hai ragione, è un bel posto.”
“Bene, ci conviene iniziare. Allora vediamo qual è la prima domanda: condividere una cosa personale.”
“Inizio io, beh non c’è nulla che tu non sappia di me, ma devo trovare qualcosa. Vediamo…” ci penso un po’, mentre lui mi guarda curioso.
“Mi mancano loro, le mie ex migliori amiche, quelle di ora sono fantastiche, ma loro nonostante tutto mi mancano. Vorrei solo capire perché, conoscere il motivo per cui mi hanno abbandonato, sono sempre nei miei pensieri.” Non lo avevo mai detto  a nessuno, qualche lacrime mi scappa, ma la ignoro.
“Ora tocca a te.”
“Da piccolo, avevo dieci anni e a scuola avevo una fidanzatina, era carina e ci giocavo insieme ogni pomeriggio. All’epoca mi dichiaravo innamorato di lei, e lei faceva lo stesso, mi aveva giurato che ero il suo preferito e che voleva bene solo a me, ma qualche giorno dopo ho sentito dire che diceva le stesse cose ad un mio compagno. Ci rimasi malissimo e piansi molto. Da allora sono diventato diffidente verso tutti, ma i miei genitori mi fecero capire che dovevo dare fiducia alle persone e così mettevo subito in chiaro con tutti che non dovevano mentirmi mai. Un anno dopo, alle medie, un mio amico mi mentì di nuovo mi disse che saremmo stati amici per sempre, poi iniziò a stare male, papà mi diceva che sarebbe stato bene, ma un mese dopo morì, non stette bene come aveva detto papà e non fummo amici per sempre come diceva lui, mi avevano mentito. Da allora odio le bugie.” Non mi aveva mai spiegato nei dettagli perché odiavo così tanto le bugie, questi eventi lo devono aver segnato.
“Non sapevo mi dispiace.”
“Non importa, li ho odiati ma poi ho capito che lui era stato sincero, perché sarà sempre mio amico, e papà l’ho fatto per il mio bene.” Io invece l’ho fatto per vigliaccheria…
“Dai leggo io, vediamo… dare un parere su una celebrità o un personaggio famoso. Tocca a te.” Lo incito. Pensavo sarebbe stato  più difficile parlare con lui, invece è come sempre naturale.
“Celebrità no, non avrei niente da dire, meglio un personaggio. Romeo, si lui. È quello che più detesto.”
“Perché lo odi? È un eroe romantico, in cosa ho sbagliato?” Sono curiosa di conoscere la risposta.
“È uno stupido. Ama Giulietta e invece distare con lei perde tempo a combattere con il cugino e a scappare, perché non scappa con lei? L’ha abbandonata e l’ha persa. Io non avrei fatto così.”
“E cosa avresti fatto? Ah no, la so già la risposta. Tu l’avresti tradita e ti saresti consolato con chi potevi avere facilmente.” Lo accuso.
“Bella, non stiamo parlando di noi. Io ho sbagliato e lo so.”
“Continuiamo a parlare d Romeo.” Lo interrompo, non mi sembra sia il caso di discutere della nostra relazione fallita.
“Io non mi sarei fatto distrarre da una stupida faida, avrei rapito il mio amore e avrei vissuto la mia vita lontano da tutti quei stupidi pregiudizi.”
“Ma la grandiosità del loro amore sta proprio in questo, nel combattere insieme, sanno che hanno poche possibilità ma non rinunciano e lottano.”
“E alla fine muoiono entrambi, bella storia no?”
“Edward,  non è mai facile amarsi. È vero che avrebbero potuto scappare  e vivere felici, ma loro hanno scelto un’altra strada e questo fa onore al loro amore. Molti lottano per ciò che amano.”
“Si e a cosa li ha portati? Comunque non sono potuti rimane insieme .”
“È qui che ti sbagli, loro si ameranno in eterno, dopo la morte sono insieme, felici. Shakespeare, tramite loro, ha dato un grande messaggio d’amore secondo me: bisogna amare e lottare per questo, non importa se alla fine si soffre o meno, ma non bisogna mai smettere di farlo, o almeno provarci.”
“E se poi soffri di più?”
“Troppi se, nella vita bisogna rischiare per non aver rimpianti un domani.” Lo guardo negli occhi, lui mi guarda, e spero che abbia colto il messaggio, lui avrebbe dovuto lottare con me, invece di scopare le altre.
“Okay, leggiamo l’altra… parlare di qualcosa che ti preoccupa o che ti spaventa” interrompe il nostro gioco di sguardi.
“Beh, certamente il futuro, mi preoccupa e spaventa allo stesso tempo. So cosa voglio diventare, ma non so se ci riuscirò, chi ci sarà al mia fianco…mi spaventa non avere certezze.” La mia unica certezza era lui.
“Io non ho paura del futuro, perché posso costruirmelo io a mio piacimento. L’unica cosa che mi spaventa è la morte. Non la conosco, non so com’è, ed ho paura. Mi domando cosa proverò nell’istante in cui tutto avrà fine, che sarà della mia anima. È vero che veglierò su chi resta? Questo mi fa paura.” Non lo sapevo, non sapevo tanto di lui, non credevo fosse così profondo.
“Okay, la prossima è: come ti vedi tra dieci anni?
“Questa è facile, lo so da sempre come sarò a trent’anni. Sarò un medico, stimato e apprezzato, mi auguro, avrò salvato la vita a molti bambini. Avrò una famiglia, una moglie bellissima e dei bambini vivaci.” Afferma convinto.
“Come fai ad essere così sicuro?”
“Perché diventare  medico è il mio sogno, lotto per questo da anni. Per quanto riguarda la famiglia me lo auguro e lotterò anche per quello.”
“Io mi vedo solo come affermata giornalista, non mi vedo né mamma, né moglie, né zitella, né fidanzata, semplicemente sorella. Le certezze nella mia vita durano poco e le uniche che ho sono il mio futuro lavoro e mio fratello.”
“Dai manca l’ultima, vediamo… confessa un tuo segreto.”
Un segreto, qualcosa che lui non sa…
“Non ho più segreti con te, ma c’è una cosa che vorrei dirti. Edward, io ti ho amato davvero e anche se fa male continuo a farlo, vorrei dirti di lottare ancora per noi, come Romeo, o almeno avrei voluto che tu lo facessi in passato. Ma ora non lo voglio più. Non dopo tutto ciò che è successo, dubito che esista o possa esistere un noi.”
“Sai, è buffo, questo gioco fatto a dicembre sarebbe stato diverso, avrebbe avuto risposte diverse vero? O mi avresti mentito anche se il momento giusto era a portata di mano?”
“Ma mi ha ascoltato? Ha sentito che ti ho detto? Non ti ho nascosto la verità perche avevo piacere a farlo.” Mi siedo vicino a lui e con coraggio prendo le sue mani.
“Io avrei voluto dirti la verità quel pomeriggio, ma non ci riuscivo, avevo un blocco. Solo con Alice solo riuscita ad aprimi, ogni giorno o cercato di dirti tutto, ma avevo paura. Non avevo motivi per nasconderti la verità, capisci? Non volevo prenderti in giro.”
“Perchè non lo hai fatto? Ti avrei protetto io, saresti stata ancora più al sicuro, perché non ti sei fidata di me? Cosa c’è che non va in me? Perché anche ora continuate a mentirmi e non dirmi la verità, non sono più un bambino.”
“Lo so, e mi pento ogni giorno, perché ti ho perso, io non ti mentirei più. Ma ormai non è questo il problema Edward ora sono io a non aver più fiducia in te.”
“Quindi è finita davvero.” Afferma
“Non c’è altra soluzione.”
“Possiamo rimanere amici.”
“Edward, è impossibile, lo sai, come facciamo ad essere amici?”
“Lo siamo stati e stavamo bene, forse il nostro destino è quello di essere amici.” Continua ad affermare, a me sembra tutto così strano.”
“Proviamo.” Affermo poco convinta.
“Ma comunque devi ancora dirmi un tuo segreto.”
“Un mio segreto? In questo periodo non ti ho dimentica, in ogni ragazza rivedevo te.”
 Le sue parole mi ricordano la sua vita attuale e mi rattristo.
Mi alza il viso che involontariamente avevo abbassato.
“So cosa stai pensando. Sono stato un vero bastardo per quello che ti ho fatto e non capisco nemmeno io come abbia potuto farti una cosa del genere, non è da me! Ti giuro che ho chiuso,
 ho un a storia d’amore da ricostruire o sbaglio?” Ho sentito bene?
“Una storia d’amore? Lo definisci amore?” Lo accuso quasi.
“Lo è stato e per me, per quanto abbia faticato a capirlo prima, lo è ancora. Non credevo che sarei riuscito a perdonarti ma ora capisco che quello che provo per te è un sentimento molto forte e ancora vivo. Non sono un don Giovanni, non lo sono mai stato, quello che ho fatto non melo perdonerò mai. Ma voglio rimediare ai miei sbagli.”
“Non è facile, lo hai detto anche tu, senza fiducia è difficile.”
“Lo so, ma non mi arrendo.” Suona la campanella e lui si allontana. Io sorpresa dalla nostra chiacchierata rimango ferma ancora qualche minuto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Allora ragazze cosa ne pensate di questo ennesimo confronto tra i due...la giornata non è ancora finita eacadrà di tutto. mi raccomando commentate, comentate e commentate!=)

Recensioni:

bellad93: Grazie mille, sono così elice che la storia ti arrivi così tanto, è vero quest due si fanno del male a vicenda ma la smetteranno e capiranno qual è la cosa giusta da fare. un bacio

giova71: Edward è un pò confuso e lo è anche Bella, ma tra qualche capitolo tutto tornerà chiaro...Jacob? be lui è un caso a parte e farà solo danni credimi..Un bacio

nik81:ciao, allora Edward non è cattivo,  almeno non è cattiveria la sua, stanne certa. si ti ho detto che reagirà e sarà così lei è ferita e non può peronarlo da un momento al'altro come se nulla fosse. ti prometto ch tornerà a sorridere e riprenderà in mano la sua vita indipendentemente da Edward ma devi aver pasienza ed aspettare qualche capitolo, percè adesso Bella è confusa. Se io perdonerei Edward? beh partendo da fatto che io odio i tradimenti e non credo riusciri mai a perdonarne uno, ma devo farti una rifessione, loro non stavano insieme e tecnicamente il tradimento non c'è, perchè lui era libero di fare ciò che volevo, ma il fatto graveè che lui l'abbia abbandonata e non le sia stato vicino anche da semplice amico, e lei lo capirà, capirà che il problema è l'abbandono e non il tradimento, anchese qst porta a peggiorare un pò il tutto. e comuenque essendo una persoa che da poco fiducia in genere io non perdonerei forse nemmeno Bella, ma io non sono loro, altrimenti la storia sarebbe già conclusa qualche capitolo fà. spero continuerai a seguirmi. un bacio

erika1975:ciao cara, eh si Edward la fa lungo però ti dico che ha ragionloro adesso non possono stare insieme hanno troppi problemi da risolvere per adesso. Jacob purtroppo starà in mezzo per un latro po' el sua presenza non sarà salutare.. ritorneranno insieme? beh io adoro i lieo fiene... un bacio

LadySile: ehi quanta rabbia, ma conocrdo con te in parte. allora edwad non vuole per niente riscattare il suo orgoglio ferito, credimi. lui come ho gia detto si comporta che è uno schifo, ma presto lo apirà anche lui e se ne pentirà. Bella, lei lo ama, ma non riuscirà a perdonarlo subito, e i vorrà deltempo finche pernda una decisione netta, perchè con tutti questi eventi anche lei è molto confusa. che si innamori di un'altro? non lo so..per ora non è in programma...un bacio

Austen95: no, mi dispiace che ti da sui nervi, ma purtroppo serve che le cose vadano così,infondao anchela realtà non è sempre tutta rose e fiori no?

fabiiiiiii: grazie mille per i complimenti!! per Bella dispiace a tutti,purtroppo per ora Edward ècosima cambierà, un bacio

cucci cullen:  grazie  a te per tutti i complimenti, non so s li merito davvero tutto, ma sono elice he ti piaccia così tanto. tranquilla non ti abbandonerò ma continuerò a postare e ascrivere la storia, speroc he tu mi seguirai. un bacio

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Capitolo 33
*** San Valentino, II parte ***


Buon giorno ragazze... come va?

ecco qui a voi la fine di questo travagliato San Valentino...secondo me rimarrete sorprese, ma spero vi piaccia...

Ringrazio chi ha inserito la storia tra le seguite, quelle da ricordare e chi ha inserito me tra gli autori preferiti. Un grazie speciale voi che commentate...

Capitolo betato dalla strordinaria _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

Finite le lezioni, torno a casa e ancora non mi sembra vero. Edward vuole recuperare ogni cosa. Vorrei chiamare Alice e Rose per raccontare loro tutto per un loro consiglio ma mi trattengo perché non voglio intromettermi nella loro giornata romantica. Mi domando cosa gli abbia fatto cambiare idea, una settimana fa sembrava così sicuro di sé, forse l’esserci aperti così è servito a qualcosa, ma qualunque sia il motivo la strada è ancora lunga.
“Mamma, sono a casa.” Annuncio appena entro.
“Ehi, Bella, come è andata a scuola?”
“Tutto bene mamma.”
“Senti tesoro, io e papà questa sera andiamo a cena fuori è un problema per te restare sola? Ti cucino qualcosa prima di andare via.” Com’è premurosa!
“No mamma, stai tranquilla, per la cena mangerò un panino e poi questa sera anch’io esco.”
“Come esci anche tu? Cioè oggi, proprio oggi?” Mi domanda stupita.
“Sì, ma nessun appuntamento galante, purtroppo. Alcuni ragazzi hanno organizzato una festa anti- San Valentino per noi single e ho deciso di andarci.”
“Ah meno male, mi dispiaceva lasciarti sola, e con chi vai? Ti serve un passaggio?”
“Ci vado con Edward.”
“Con Edward?” Urla quasi per la sorpresa.
“Sì, si è proposto lui per darmi un passaggio.”
“Bella, sono così felice per te.” Dica abbracciandomi.
“Grazie mamma, ora vado a farmi una doccia, a dopo.”
Dopo scuola, ho cercato qualcuno per un passaggio, ma Edward ha insistito e alla fine ho ceduto. Mia madre è felice per me, ma non sa tutta la verità. Salgo in camera mia e sistemo le cose della scuola, dovrei fare la relazione ma la farò domani.
Per prima cosa mi faccio una bella doccia, ne ho proprio bisogno.
Una volta fatta la doccia, indosso l’intimo e inizio ad asciugare i capelli lisciandoli, e alla fine appunto due ciocche dietro le orecchie, per dar più luce al viso. Scelgo i vestiti da indossare, un paio di short bianchi, un top blu con lo scollo decorata da pailette argento, e scarpe abbinate, scelgo anche un paio di orecchini e un bracciale.
Nel frattempo i miei mi avvisano che stanno uscendo.
Mi vesto (
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23007999) e inizio a truccarmi, un trucco leggero ma luminoso. Una volta pronta mi guardo allo specchio e sono soddisfatta del risultato.
A minuti Edward dovrebbe essere qui ed io sono più che nervosa, non faccio che aggiustarmi trucco e capelli, devo stare calma e soprattutto ferma.
Il suo del campanello fa aumentare i battiti del mio cuore: è lui. Apro la pronta e lo trovo più bello che mai: jeans, camicia verde scuro e scarpe abbinate, una visione. Lui si sofferma a guardarmi, sentire il suo sguardo addosso mi provoca molto piacere.
“Ehi, vuoi entrare?” Dico nonostante la mia bocca sia asciuttissima.
“No, meglio andare e comunque sei bellissima.” Io arrossisco
“Grazie, anche tu sei molto bello.” Prendo il cappotto e la borsa, chiudo la porta e lo seguo in macchina. Nel tragitto fino scuola nessuno dei due dice nulla. Quando arriviamo scendiamo dalla vettura e salutiamo i nostri compagni.
“Ehi, bellezza.” Mi giro e mi ritrovo davanti quel viscido di Mike, non l’ho mai sopportato.
“Newton.” Lo saluto e mi volto per continuare a parlare con alcune mie compagne. Nick, una volta arrivati tutti, ci dice di seguirlo così da mostrarci la strada. Di nuovo da sola con Edward.
“Hai già fato colpo.” Dice.
“Cosa? Ma di che stai parlando?”
“Parlo di molti nostri compagni che non facevano che guardarti e fare apprezzamenti, Mike in primis.”
“Sono solo degli stupidi arrapati.” Dico indifferente, a me non interessano lo sguardo e gli apprezzamenti  degli altri.
“Sarà, ma comunque mi raccomando: stai attenta.” Ha paura che mi succeda qualcosa? In effetti ogni festa per me equivale ad una catastrofe.
“Non ti preoccupare non sono più così ingenua e ho imparato a difendermi da sola.”
“Ok, ma comunque ci sono io okay? Per qualunque cosa…”
“Edward, stai tranquillo.” È così dolce vorrei riempirlo di baci, ma per prima cosa siamo amici e, in secondo luogo, non è il caso, che amarezza. Nel frattempo siamo arrivai a casa di Nick, devo dire che è carina, non sarà grande come quella dei Cullen, ma non è male, per una festicciola va bene. Appena entriamo ci mostra il bagno e vieta l’accesso al piano superiore, di sicuro non vuole che qualcuno profani il letto dei suoi o il suo. Dopo qualche minuto inizia la musica ed io mi butto a centro pista con alcune mie compagne. Non perdo mai di vista Edward che è circondato da delle oche, quanto vorrei strozzarle. Dimostrare la mia gelosia fa parte dell’essere amici? Non lo so, però devo stare tranquilla lui ha detto che non avrà più amiche ed io devo fidarmi, ma non riesco. Dopo aver ballato un po’, vado a prendermi qualcosa da bere. Quando mi volto per tornare  in pista mi trovo davanti Mike.
“Ehi, Bella, ti va di ballare un po’?” È ubriaco, puzza di alcool.
“No, sto già ballando con le mie amiche.” Cerco di superarlo.
“Ma con me sarà più divertente. Lo sai che sei proprio bella questa sera?” Ed inizia a toccarmi i capelli.
“Grazie ma ora devo andare.” Lo supero ma lui mi trattiene da il fianco.
“No, tu stai con me.”
“Lei non sta con te.” Edward…
“Che sta succedendo?”
“Nulla, tranquillo.” Cerco di calmarlo.
“Mike voleva ballare ma a me non va.”
“Fa la preziosa.” Risponde Mike.
“Uno: toglile le mani di dosso, e due: non ti avvicinare più a lei.” Edward mi prende per mano e mi porta fuori.
“Tutto bene?” Mi domanda quando siamo soli.
“Si, grazie, non ti preoccupare, aveva solo bevuto molto.”
“Lo so ma ti puntava da tempo.”
“Comunque torna a goderti la festa.” Non voglio si senta obbligato a stare con me.
“Preferisco restare con te, non mi sento tranquillo.”
“Ed, non è successo nulla, vai.” Cerco di convincerlo. Le sue attenzioni mi fanno piacere ma non voglio che si preoccupi solo per pietà o per il rimorso per  non avermi difesa in passato.
“Io…” lo interrompo.
“Edward, vai, sto bene. Non ho bisogno del cane da guardia.”
“Ma non capisci? Tutta la sera ti ho tenuta d’occhio, non ho fatto altro che guardarti. Non riesco a starti lontano, lo capisci? E sapere che per colpa di quel deficiente ti possa accadere qualcosa non mi fa stare tranquillo.”
“Hai ragione: non capisco. Una settimana fa hai fatto il geloso, mi ha baciato hai detto che mi ami e poi che non vuoi stare con me. Oggi invece fai di tutto per avere una possibilità. Che vuoi, Edward? Che vuoi da me? Per un mese non ho fatto altro che cercare di attirare la tua attenzione per dimostrarti che ti potevi fidare, allontanavo chiunque, mentre tu ti scopavi sempre una diversa. Oggi sono stata più che sincera e anche prima, con Mike, volevo chiudere il discorso ignorando l’accaduto ma non l’ho fatto perché volevo essere sincera anche se poteva finire con una rissa. L’ho fatto per te, non so che fare. È tutto confuso. Io ho sbagliato lo so, e mi maledico ogni giorno per averti mentito, ma l’ho fatto e non posso tornare indietro. Non era facile per me dirti a verità, la paura di perderti era troppa, te lo avrei detto dopo il ballo, ma gli eventi mi hanno preceduto. Scusa se non ho trovato il coraggio prima, scusa se ti amo così tanto da vergognarmi di ciò che ho subito.” Le lacrime mi bagnano le guance, lui cerca di accarezzarmi, ma lo allontano.
“Non voglio carezze, non voglio pietà o rimorso da parte tua. Voglio amore, ma non basta, ci vuole anche fiducia che ora manca. Io non so che fare Edward, sono stanca di soffrire, tu ti sei portato a letto decine di ragazze mentre ero io lì, zitta a subire. Non lo merito, non merito tutto questo. Ho deciso di non rincorrerti più. Ti amo e lo farò per molto tempo, se mi vuoi sai dove trovarmi, spero solo che non sia tardi.” Mi volto e lo lasciò lì chiedendomi dove abbia trovato la forza per dire tutto.
“Bella, dove vai?” Urla.
“Me ne vado.”
“Aspetta come fai? Non hai la macchina.” Già che stupida rallento dandogli modo di raggiungermi.
“Chiamo un taxi.”
“Non dire stupidaggini, ti porto io.”
“No, non voglio il tuo aiuto.”
“Bella…”
“Bella cosa? Basta Edward. Sai ciò che penso, lasciami in pace. Chiarisciti le idee. Sono stanca dei punti interrogativi della mia vita. Voglio solo certezze, torna quando sarai certo di quello che vuoi o non tornare affatto.”
Mi allontano di nuovo e davanti a me si ferma una moto.
“Bella.”
“Jacob, che ci fai qui?”
“Stavo tornando a casa. Ehi, Ed, amico.” Edward ricambi il saluto e si avvicina.
“Jake, mi puoi accompagnare a casa? Per favore.”
“Ok, sali.” Edward mi guarda, ricambio il suo sguardo, mentre dico a Jake di partire. Da gas e ci allontaniamo lasciando li Edward solo.
Quando arriviamo a casa mia lo ringrazio e lo saluto velocemente non ho voglio di fare chiacchiere.
Mi rintano nella mia stanza. Ho paura, paura di essere stata troppo diretta, di pretendere troppo. Paura di perderlo per sempre, ma vivere così fa male. Sono di nuovo sola, ma non c’è più la bolla d’amore in cui ero immersa questa mattina, solo una bolla di solitudine.

 

 

 

 

 

 

 

Allora questa Bella ha fatto bene a comportarsi così? e Edward? Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate e commentate! commentate e commentate, please!=)

Recensioni:

LadySile: Ciao cara, allora Edward diventerà molto geloso vedrai, e Bella lo farà ingelosire anche senza volerlo... le tue perplessita sul fidarsi di Edward sono le stesseche haBella, e per questo è molto restia, ma non dimentiare che lei lo ama ancora,questo è fondamentale...Edward si è aperto con Bella e le ha detto cosa pensa davvvero e ccosa ha pensato, non so se sia giusto o meno ma l'importante è che lui abbia aperto il suo cuore no? di questo che pensi? Un bacio

fabiiiiiiiiiiii: ehi ciao, allora per ilritornodella coppia unita mi dispiace madovrai aspetare un pochino, ora non è facile per loro... come vedi sto aggiornando ogni 4 giorni come avevo promesso, spero ti vada bene come velocità..Un bacio

giova71: ciao bella, allora come ho detto a LadySile anche Bella ha le stesse perlplessita e lei non gli perdona proprio i fatto che lui l'abbia abbandonata, enon il tradimento fisico in se...lui dice di voler cambiare...e veremo se sta volta lo farà davvero...lui comunque prova di sicuro a riscattarsi..Un bacio

bellad93: e si ci voleva proprio un dialogo pacifico tra i due altrimenti finiva a botte =), ma come vedile liti continuano, ma ancora per poco...felice che ti sia piaciutoil capitolo. Un bacio

Austen95: e si Edward ce la metterà davvero tutta, srà difficile per lui, ma l'importante è provarci e poi non dimentichiamo che lui ondamentalmente è un ragazzo dolce...Un bacio

Wilderose: allora innanzitutto ti comunico che sono stata felicissima di leggere un tuo commento! ti ringrazio per i colimenti, mi fanno davvero piacere, anche se dovrei essere io a farli a te, dato che seguo la ua storia e mipiace molto..Comunque parlando della mia, per prima cosa sono contenta che tu abbia capito Edward, perchè l'hai davvero capit in pieno. Lui è giovane, è la prima volta che conosce il vero amore e da tutto se stesso e viene ripagato con un saco di bugie e quindi di è sentito  tradito nel profondo. La sua reaione è discutibile, ma si puo accettare, credo. il suo cambiamento repentino è dovuto al fatto, che lui comunque hasempre continuata  pensarla e a modo sua amarala, e averla vista li, tra le braccia di Jacob, gli ha fato capire che probabilmente continuando in quel modo l'avrebbe persa, e non ha resistito più. ha buttato giù la maschera che si era creato. Pala di pelo, farà guai, mahe porteranno a cosa buone, infondo si dice che non tutti i mali vengono per nuocere no? e poi Bella, beh lei è così nei confronti di Edward perchè il suo atteggiamneto l'ha fatta soffrire e molto.Ciò che più le fa male, non è tanto il tradimento fisico, ma il fatto che lui l'abbia abbandonata così. lei avrebbe voluto he le fosse rimasto vicino anche come amico. Sa benissimo di aver sbagliato ma anche lei è stata ferita, e quindi adesso la situazione è critica da entrambe le parti, ma lentamentele cose si aggiusteranno. Spero continuerai a seguirmi. Un bacio

kandy_angel: Ciao,grazie mille. E si Bella non se la passa bene ma anche Edward poveracccio ha sofferto, si è comportato male ma ora recupererà. Un bacio

 

 

 

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Capitolo 34
*** Confidarsi ***


Buon pomeriggio ragazze...Scusate ma vado di frettissima! Ringrazio davvero tutte voi..

Ci vediamo a fine capitolo con le recensioni...

Capitolo betato dalla straordinaria _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

“Shh, scricciolo, calmati.”
“Sono una stupida Emmett, una cretina. Come ho potuto dirgli quelle cose? Non posso pretendere nulla da lui, ho sbagliato e merito tutto il male.” Mi sfogo con mio fratello, questa mattina è venuto in camera mia per raccontarmi della sua giornata romantica ma mi ha trovato in uno stato pietoso, ed eccoci qui, dopo avergli raccontato tutto.
“Bella, non dire stupidaggini. Tu hai sbagliato ed è normale che lui soffra e che non riesca a perdonarti subito, ma questo non vuol dire che può farti del male gratuitamente. Gli hai detto solo ciò che pensi, ma non vuol dire che è tutto perso. Tu vivi la tua vita e fagli  capire cosa si perde, non farti dare per scontata altrimenti la situazione non cambierà mai.”
“Io mi sono sentita compatita, non voglio la sua pietà. È come se ieri lui si sia sentito in dovere di proteggermi, vorrei solo che mi amasse.”
“Lui ti ama, ma ora avete entrambi bisogno di tempo. Lui deve accettare la cosa, superarla e fidarsi di te nuovamente, e tu devi riuscire a  tornare ad essere serena per affrontare al meglio la situazione.”
“Ma come faccio ad esser serena?”
“Devi esserlo perché lui ti ama e tornerà  da te, se non lo farà significa che non era quello giusto. Ma devi essere forte.”
“Va bene, sarà dura ma ci proverò, te lo prometto. Ma ora raccontami tu di ieri.”

La sera prima
POV EDWARD
Sono un coglione, non dovevo farla andare via con lui dovevo fermarla, la dovevo riaccompagnare io. Ho paura che le succeda qualcosa. È vero, voglio proteggerla, forse troppo, ma ho paura che le succeda di nuovo qualcosa di brutto. Ha ragione lei: mi sento in colpa e voglio proteggerla come non ho fatto in passato. Non è pietà o rimorso, so che è amore, ma non è un amore facile. È difficile, troppo. Ho sbagliato, l’ho fatta soffrire volontariamente, e non dovevo ora non posso tornare da lei.
Rientro per prendere le mie cose e andar via, mentre recupero la giacca mi accorgo che Bella ha lasciato qui la sciarpa e la borsa che predo e porto con me. Sto per andare via quando la voce di Mike mi ferma.
“Ehi, amico, dove l’hai nascosta?”
“Newton sparisci.”
“Ok, divertiti tu con lei.” Bastardo, mi giro e gli do un pugno. Tutti si voltano a guardarci, Mike è steso a terra con un labbro spaccato ed io sono in piedi davanti a lui. Lo lascio lì e vado via, salgo in macchina e parto sgommando, non vado a casa, voglio assicurarmi che lei stia bene. Arrivo  sotto casa sua, la luce della sua camera è accesa e la moto di Jacob non c’è. È sola in casa. Cosa starà facendo? Avrà paura? Mi starà maledicendo? Aspetto in macchina, nascosto dagli alberi, finché non vedo rientrare i suoi genitori e suo fratello, lei è al sicuro ed io posso tornare a casa.
Appena arrivo trovo mia sorella che sta salendo in camera, mi sente entrare e si volta.
“Ehi, fratellino, dove sei stato?”
“Ad una festa.” Rispondo atono.
“E con chi delle tue amiche?” mi domanda acida, so che odia questo mio comportamento e mi dispiace averla delusa.
“Con Bella.” Le dico la verità perché so che mi tempesterà di domanda ed io ho bisogno di sfogarmi.
“Come con Bella? Dove siete andati? Che avete fatto? Avete chiarito? Lei dov’è? Dove l’hai portata?” Nel frattempo ci sediamo nel divano sarà, una lunga chiacchierata.
“Alice, calmati, una domanda alla volta. Alcuni compagni hanno organizzato una festa anti- San Valentino per noi single ed io ho accettato, lei non aveva un passeggio e mi è sembrato carino offrirmi di accompagnarla.”
“Ma è fantastico, o no?” Cambia tono vedendo il mio sguardo triste.
“No, il prof. di letteratura ci ha fatto fare un gioco per conoscerci tutti meglio, ci ha diviso in gruppi ed io ero con Bella, alle domande abbiamo risposto entrambi con assoluta sincerità. Ho rivisto la mia Bella, da un suo discorso ho capito che mi sarei pentito a mettere fine alla nostra storia senza darci una possibilità e così l’ho quasi pregata ma lei mi odia e fa bene.”
“Hai fatto benissimo, ve la meritate un’altra possibilità vi amate tanto.
“Lo so, ma io ho sbagliato e l’ho delusa.” Ammetto.
“Cosa hai combinato? Cos’è successo?” Inizia a preoccuparsi.
“Prima di tutto ho tradito la sua fiducia con quelle ragazze e poi questa sera era bellissima, tutti la guardavano, non immagini come mi sentivo, ero così geloso e possessivo per questo da lontano la guardavo, la controllavo. Poi Newton ha iniziato a infastidirla.” Mi fermo, per controllare la rabbia che sta tornando a galla.
“Cos’è successo?” Mia sorella è sempre più preoccupata.
“Sono intervenuto io, l’ho portata fuori e le ho detto che la controllavo e che non mi sentivo sicuro se lei non era vicino a me e per questo non rientravo. Lei deve aver pensato che la mia fosse pietà o rimorso per il passato. Mi ha accusato per il male che le ho fatto in questo mese, si è scusata per le bugie e ha ribadito il motivo per cui non è stata sincera. Poi ha detto di amarmi ma  di essere stanca di soffrire e che non farà nulla, devo essere io ora a fare qualcosa, lei sarà lì ad aspettarmi, forse.”
“E poi?”
“Voleva andare via ma era a piedi, ho provato a fermarla, ma è passato da lì Jacob e l’ha portata via lui. Io sono rientrato ho preso le mie cose e le sue, Mike mi ha fermato, ha alluso a noi in modo non carino così gli ho dato un pugno e sono andato a casa di Bella e ho aspettato lì fin che non  sono tornati tutti.”
“Dio, che guaio.”
“Ali, ti rendi conto? Lei da a me un ultimatum, lei che mi ha mentito? Deve essere lei a venire da me non il contrario.”
“Edward, che cazzo stai dicendo? Ma ti senti? Lei è stato qui ogni giorno, ha fatto di tutto per te ma tu l’hai ignorata pensando solo a portarti a letto quattro galline. Ora pretendi che ti venga ancora dietro? Ha sbagliato lei ma lo hai fatto anche tu.”
“Lo so, ma io volevo riprovarci e lei mi ha trattato così.”
“Si è sentita compatita, Edward, lei ha sofferto in passato, e tu ora ti comporti come una guardia del corpo, non vuole questo.”
“Lo so, ma è vero mi sento in colpa per tutto.”
“Non può essere il tuo senso di colpa a tenerti legato a lei che vuole solo il tuo amore.” Mi spiega mia sorella.
“Io la amo ma come posso tornare indietro dopo ciò che ho fatto. Non mi perdonerà ed io non sono pronto a far tornare le cose come prima.”
“E allora datevi tempo, ma tu non puoi più comportarti come hai fatto fin’ora se davvero tieni a lei.”
“Torneremo insieme?” Le domando sperando che mi sappia rispondere.
“Questo non lo so, però è certo che vi amate, sta a voi riuscire a perdonarvi, solo allora capirete qual è il vostro destino.”
“Spero sia un lieto fine.” Le do un bacio e mi dirigo di sopra.
“Edward, queste sono di Bella?” Mi indica la sua sciarpa e la sua borsa, io annuisco
“Se vuoi domani gliele portiamo insieme.” Propone
“Non so se è il caso.” Rispondo titubante.
“Edward non vi potete evitare, è arrivato il momento di riprendere la solita vita, quindi vi comporterete normalmente e imparerete ad affrontare l’imbarazzo.”
“Hai ragione, sorellina, andiamo a dormire ora.” Così insieme andiamo in camera.
Solo nel mio letto ripenso un po’ a tutto. Io amo Bella, ma è vero che il senso di colpa è troppo forte, devo imparare a superarlo, devo imparare a fidarmi di lei e riuscire a farmi perdonare perché, beh, io già l’ho perdonata.
Aspettami amore mio.

 

 

 

 

Ditemi come sempre cosa ne pensate, mi racomnado commentate, commentate e commentate! =)

Recensioni:

 erika1975 [Contatta] Segnala violazione
 
 11/10/10, ore 14:33 - Capitolo 33: San Valentino, II parte
allora come vedi bella qui unpò si pente, lei ha reagito d'istinto, e come possiamo capire edward, credo che una piccola fuga le sia concessa no? ma tranquilla che torneranno ad affrontarsi..grazie..un bacio =)
 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 
 11/10/10, ore 13:29 - Capitolo 33: San Valentino, II parte
tranquilla ora gli meto un traduttore così forse inizieranno a capirsi ;)
 bellad93 [Contatta] Segnala violazione
 
 09/10/10, ore 20:20 - Capitolo 33: San Valentino, II parte
Grazie=)
 fabiiiiiiiii [Contatta] Segnala violazione
 09/10/10, ore 20:00 - Capitolo 33: San Valentino, II parte
grazieeeee...tranquilla si chiarisce presto le idee!!!!un bacio
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
 09/10/10, ore 17:31 - Capitolo 33: San Valentino, II parte

lora, bella finalmente ha reagito a dovere, e tutti siamo felici di ciò..

per Edward forse mi sn spiegata male, lui alla festa non se ne andato con nessuna, non ha fatto nulla di male lui. si divertiva cn i suoi compagni in maniera tranquilla, mi scuso se ho fatto capire altro..

un bacio

 _BellinA_ [Contatta] Segnala violazione
 09/10/10, ore 16:35 - Capitolo 33: San Valentino, II parte
ehi ciao, sno felicissima che la storia ti piaccia tanto, mi fa davvero piacere...sei una lettrice silenziosa ma se hai voglia di parlare fai pure, per me èun piacere, grazie ancora, baci
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
 09/10/10, ore 15:57 - Capitolo 33: San Valentino, II parte
e si bella finalmente ha reagito davvero, ora sta tutto inmano ad Edward...speriamo bene ;) un bacio
 angy97 [Contatta] Segnala violazione
 09/10/10, ore 15:10 - Capitolo 33: San Valentino, II parte
ciao, grazie mille, e si finalmente Bella ha preso coraggio e ha detto ciò che pensa..Edward farà presto chiarezza, un bacio

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Capitolo 35
*** Tregua ***


Buona sera ragazze, ecc a voi questo nuovo capitolo, dove la situazione finalmente si stabilizzerà.

Grazie a chi ha inserito la storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare, chi ha inserito me tra gli autori preferiti, e chi commenta...

Capitolo betato dalla fantastica _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

Sotto la doccia riesco finalmente a rilassarmi mentre ripenso a ieri sera e alle parole di mio fratello, so che ha ragione, devo riprendere in mano la mia vita e riuscire a stare bene. Sono caduta tante volte e altrettante mi sono rialzata, devo farlo anche adesso.
Mi sto asciugando i capelli quando sento mia madre che mi chiama dal piano terra: “Bella, scendi giù per favore.”
Obbedisco e trovo davanti e me Alice ed Edward, appena i nostri sguardi si incontrano il mio cuore inizia a battere forte, lo stomaco sembra si stia contorcendo, come fa l’emozione ad essere così dirompente nonostante tutto quello che è successo?
“Ehi, Bella, buon giorno.” Mi saluta la mia amica prima che io mi avvicini ad abbracciarla.
“Ciao Bella.”
“Ciao Edward.” Rispondo semplicemente. Sono in imbarazzo e non dovrei visto che mi sono riproposta di rimanere calma e ad essere lucida quindi prendo un bel respiro e cerco di comportarmi normalmente.
“Dai, non rimanete in piedi, sedetevi.” Dico mentre li faccio accomodare.
“Noi siamo venuti a riportarti le tue cose, li avevi dimenticate ieri.” Spiega Alice.
“Grazie, che sbadata!” Ringrazio mentre abbasso il capo al ricordo della serata.
“Allora, come è andata ieri?” Domando ad Alice per cambiare argomento.
“Oh Bella, è stato tutto perfetto. Così romantico, ti piace? Me lo ha regalato ieri.” Dice mostrandomi un braccialetto.
“È magnifico, davvero.”
“Lo so, mi ha organizzato una giornata fantastica nella loro casa al mare, ti devo raccontare ogni particolare!” Sorrido immaginando che si stia trattenendo per non scatenare la gelosia di suo fratello con qualche particolare.
“Ora però io devo andare, avevo detto a Rose che sarei passata da lei. Edward tu rimani qui, tanto devi uscire con Emmett no? Noi, Bella, ci vediamo più tardi: questa sera si esce.” Detto questo esce senza dar tempo a nessuno di rispondere. Ed ora sono sola con lui…dai, Bella, fatti coraggio e sii te stessa.
“Credo che mio fratello si stia preparando.” Dico non trovando nulla di migliore per rompere il silenzio.
“Già, sai sembra un dejà-vu, la nostra prima uscita.” Commenta.
“Hai ragione, non ci avevo pensato. Comunque grazie per aver recuperato le mie cose ieri.”
“Mi dispiace.” Sussurra quasi.
“Per cosa?”
“Per tutto, per ieri sera. Hai ragione tu, mi sono comportato da cane da guardia. Ci ho pensato, Bella, ed è vero: c’è tanto senso di colpa da parte mia e non è giusto, non deve essere questo a tenerci uniti, giusto?”
“È quello che ho cercato di spiegarti ieri, credo che dovremmo allentare un po’ la cosa. Si, insomma,  prenderci i nostri tempi, i nostri spazi.” Cerco di fargli capire.
“Hai ragione, devo riuscire a superare il senso di colpa e fidarmi perché ti ho perdonato, ho capito le tue motivazioni ora tu devi perdonarmi per lo stie di vita che ho adottato ultimamente.”
“Sì, Edward, anch’io ho bisogno di tempo, perdonarti non è facile, fa troppo male, se ricapiterà voglio viver la nostra storia in maniera serena senza più problemi e congetture, ho bisogno di tempo per essere pronta.”
“Possiamo prenderci il tempo che vogliamo, poi sarà il tempo, o forse il destino, a decidere che ne sarà di noi.”
“Giusto, quindi amici senza pretese?” Gli porgo la mano.
“Amici” e mi stringe la mano. È vero siamo solo semplici amici ora, o quasi, ma non possiamo negare la forte attrazione fisica che c’è tra di noi.
“Sai non pensavo che saremmo riusciti a parlare e a spiegarci così pacificamente e chiaramente.”
“È vero ma ieri sera ho parlato con Alice e lei mi ha fatto capire.
“Anch’io con Emmett.”
“È strano come quei due pazzi a volte facciano cose così positive.”
“Concordo.”
“Ehi, amico.” Il vocione di mio fratello ci fa girare verso di lui.
“Ehi, finalmente, pronto?” Domanda Edward.
“Sì, possiamo andare, tutto bene voi due?” E mi guarda cercando una risposta.
“Sì, ho fatto come hai detto.” Rispondo sorridendo.
“E quindi?”
“Siamo amici ora, non semplici amici, ma amici senza pretese.”
“E che significa?” Ci osserva interrogativi.
“Nulla, noi lo sappiamo.”
“Mah, dai andiamo. A dopo scricciolo.” Li saluto e torno in camera mia.
Finalmente mi sento leggera. Aver parlato con lui civilmente mi ha fatto bene, siamo ancora distanti, e la strada sarà lunghissima, ma col tempo si vedrà.

****
“Ragazze sono così contenta per voi, e anche un po’ invidiosa, avrei voluto vivere anch’io una giornata così!” Le mie amiche sono venute dopo pranzo a casa mia e mi hanno raccontato quello che hanno fatto ieri.
“Tranquilla, hai tempo per rifarti. Mio fratello sa essere romantico e sono sicura che un altr’anno saprà farsi perdonare.”
“Alice, non ne sarei sicura. Te l’ho già spiegato: io e tuo fratello siamo amici e non è detto che un domani staremo insieme.” Oltre a raccontarmi la loro giornata, io ho spiegato  loro come sono andate le cose con Edward.
“Bella, io davvero non ti capisco. Tu lo ami davvero, come fai a pensare e a parlare di un vostro futuro separati o ad accettare questa pseudo amicizia?” Interviene Rose.
“Io devo farlo, non voglio illudermi o vivere male questa ‘pseudo amicizia’ come la chiami tu. Non possiamo dire: okay, torniamo insieme. Non sarebbe vero, ci sono tante cose che dobbiamo accettare e superare, farlo stando insieme  o con l’aspettativa di tornare insieme ci farebbe male. Così è più facile, siamo più liberi. Sappiamo di amarci ma ci serve del tempo, forse sarà il tempo stesso a dirci che il tempo per il nostro amore è finito, non lo so, ma deve essere così, a noi sta bene.” Cerco di farle capire.
“Ma così correte il rischio che qualcuno vi allontani o che vi innamoriate di qualcun altro.”
“Rose, lo so che ci sono dei rischi ma dobbiamo correrli. Se ci innamoriamo di qualcun altro vuol dire che non era amore. Lui deve superare il senso di colpa che prova e io riuscire a perdonare il suo comportamento. Capite che rimetterci assieme adesso sarebbe peggio? Ci faremo solo del male.”
“Hai ragione sorellina, non ti facevo così matura.” Scherza Alice.
“Ehi, il merito è anche tuo e di mio fratello.”
“Va bene, mi arrendo, ho capito, e forse è vero: è meglio così.” Finalmente anche Rose ha capito.
“Ragazze ora che si fa? Che ne dite di un’uscita tra donne?” Propongo.
“Io ci sto.”
“Per me va bene.”

****

Io e Rose siamo pronte e ora siamo nel salone di casa Cullen ad aspettare Alice. Abbiamo deciso di andare a mangiare al Mc Donald’s e poi in qualche disco-pub di Port Angeles a ballare.
“Ehi, ragazze, come mai qui?” La sua voce mi fa saltare il cuore in gola, devo abituarmi a lui e alla sua presenza se non voglio morire d’infarto.
“Ehi, Ed, aspettiamo Alice.” Lo informa Rose.
“Beh, allora buona fortuna. Ma come mai siete così preparate? Dovete uscire?” Nel porre la domanda guarda me.
“Sì, un’uscita tra sole donne.” Rispondo io.
“Davvero? Allora io chiamo quei due scansafatiche e organizziamo anche noi qualcosa.”
“Eccomi, ragazze, sono pronta! Possiamo andare.” Annuncia Ali scendendo le scale.
“Okay allora noi andiamo. Ciao Ed e, mi raccomando fate, i bravi!” Lo saluta Rose.
“Tranquilla, te lo controllo io lo scimmione.” E le da un bacio sulla guancia.
“Ciao fratellone.”
“Ciao piccola.” Si salutano i due fratelli.
“Ciao Ed, divertitevi.” Lo saluto.
“Ciao Bella.” Nessun bacio sulla guancia, mentre chiudo la porta mi sento trattenere. È Edward che mi tiene per un polso.
“Mi raccomando fate attenzione, in caso chiama.” È  dolce.
“Stai tranquillo, andrà bene.” La sua preoccupazione mi lusinga ma ho paura che sia senso di colpa, mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia.
“Imparerò a fidarmi e a non sentirmi in colpa, ma non potrò mai smettere di preoccuparmi quando non mi sei vicina.” Mi sussurra.
“Edward…”
“Voglio solo che non pensi sempre che sia tutto senso di colpa.” Ricambia il bacio e mi lascia libera di andare.
Raggiungo in macchina le mie amiche e partiamo. Durante il viaggio, dopo il mio racconto del breve dialogo, accendiamo la musica e cantiamo.
Arrivate a Port Angeles, ci avviamo al Mc Donald’s e mangiamo. Sazie ci dirigiamo nel pub più vicino per trascorrere il resto della serata. Appena entriamo prendiamo qualcosa da bere e ci lanciamo in pista. Era un po’ di tempo che non passavamo del tempo tra di noi, devo dire che ci voleva proprio una serata così. Verso mezza notte, stanche, torniamo a casa.
Quando riaccompagniamo Alice a casa notiamo che, nel piazzale antistante l’ingresso, c’è la macchina di mio fratello così entriamo tutte dentro.e troviamo tre bellissimi ragazzi addormentati sui divani con la tv accesa, patatine e pop-corn dappertutto e qualche scatola di pizza vuota. Sembrano tre bambini. Io mi avvicino per svegliare mio fratello e la stessa cosa fanno le mie amiche. 
“Ehi, ragazze, che ci fate qui?” Domanda Jasper.
“Abbiamo visto la macchina di Emmett e siamo entrate, vi siete divertiti?” Domando.
“Ah sì, tantissimo, ma con voi è meglio.” Risponde Emmett abbracciando Rose, mentre Alice si siede sulle gambe di Jasper, io prendo posto vicino Edward che non sembra pienamente sveglio.
“E voi che avete fatto?” Domanda quest’ultimo sbadigliando.
“Ci siamo divertiti moltissimo, Mc e poi pub a ballare.” Risponde Alice.
“Immagino. Tutto bene?” Domanda mio fratello.
“Sì, amore, tranquillo, a parte la decina di ragazzi che ci ha ballato intorno per tutta la sera e che volevano darci un passaggio non è successo nulla.” Risponde Rose.
“Cosa?” Urla mio fratello, mentre Edward improvvisamente sembra più sveglio e Jasper stringe ancor di più Alice.
“Niente.” Dico guardando un po’ male Rose, poteva evitare no?
“Solo qualche ragazzo, ma nulla di che, tranquillo.” Dico rassicurandolo.
“Sicura?” Edward mi guarda negli occhi.
“Sicurissima. Davvero, non hanno nè insisto nè sono stati troppo invadenti.” Rispondo tranquilla spiegando loro come sono andate le cose.
“È tutto vero.” Conferma Alice.
“Okay, comunque credo sia ora di andare, che dite?” Propone Jasper. E così ognuno torna a casa propria.

 

 

 

 

 

 

Allora cosa ne dite di questa tregua? siete d'accordo? mi raccomando commentate, commentate e commentate!!=)

Recensioni:

giova71: ciao  cara, come vedi Ed e Bella hanno messo in pratica i consigli dei fratelli, hano fatto bene? ne accadranno ancora un pò...Un bacio

Austen95: come vedi qui finalmente fanno pace, vedremoquanto durerà ;) un bacio

fabiiiiiiiiiii: grazie mille per tutti i complimenti, sei un tesoro...un bacione

angy97: e si Edward l'ha perdonata, per lei ci vorrà ancora unpò di tempo...grazie mille, un bacio

LadySile:  Edward con Alice si è sfogato e quando ha attaccato Bella non lo pensava davvero, infatti Alice lo ha fatto ragionare e lui ha capito che deve esser lui a far qualcosa e lo si capirà nei prossimi capitoli...Bella non farà nulla adesso comeè giusto che sia...un bacio

nik81: ehi ciao, allora ti ringrazio per il complimento, e mi dispiace però che la storia adesso non ti attiri più. ci sono stati degli spiacevoli eventi è vero manulla è irrecuperabile. io ho visto persone perdonare cose peggiori, perche lei non può perdonargli ciò? e poi non lo farà dal'oggi al domani e Edward farà di tutto per farsi perdonare, questo lo potrai vedere continuando a leggere la storia e magar ti ricrederai... fai tu! la storia è nata in me così e qindi cos' deve andare..baci

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Capitolo 36
*** Senso di colpa... ***


Buon pomeriggio ragazze, ecco un latro capitolo pronto per voi...Ci sarà un piccolo salto temporale...spero che apprezziate...Ringrazio tutte voi che aete inserito la storia tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare, e  chi ha inserito me tra gli autori preferiti. Un grazie immanso a chi commneta...

Capitolo betato dalla adorabila _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

EDWARD POV

Senso di colpa, detto anche rimorso, ecco cosa provo. Spesso questo sentimento deriva da una delusione che rechiamo alle persone che vogliamo bene. Gli altri si aspettano da noi delle cose che non facciamo o che facciamo in maniera diversa da come avrebbero voluto. Mi chiedo se sia giusto definire così ciò che provo: io ho deluso Bella? Si aspettava qualcosa di diverso da me? O forse sono io ad aver deluso me stesso? Sono io che mi aspettavo un comportamento diverso da lei? Sono io a pretendere troppo da me stesso? Ma infondo: cosa voglio? Tornare indietro nel tempo e cancellare ciò che ha dovuto subire? Impossibile, devo imparare ad accettarlo e basta, non posso fare molto per cambiare il suo passato, posso fare qualcosa per renderle il presente e il futuro migliori. Quella sera, con James, avrei volto essere io a difenderla come si deve invece di rimanere immobile e scappare. È giusto sentirsi in colpa per qualcosa che non si può cambiare? Per qualcosa che è dipeso dagli altri? È stata lei a non voler la mia protezione, è stata lei ha tenermi all’oscuro di tutto. Ora voglio riscattarmi, farle capire che ora ci sono, che voglio e che posso proteggerla come merita. Non so se in questa decisione abbia influito il senso di colpa, ma sicuramente l’amore che provo per lei è stato fondamentale, nonostante tutto, continuo ad amarla. In queste settimane ci siamo comportati da amici, o quasi, abbiamo ritrovato il rapporto di una volta, abbiamo ripreso a far coppia durante le lezioni che condividiamo e abbiamo studiato assieme. Nelle uscite di gruppo io non ho più portato nessuna, certo l’imbarazzo è stata una presenza costante soprattutto i primi giorni quando entrambi non sapevamo se ogni minimo gesto fosse troppo poco o troppo, ma alla fine abbiamo superato l’imbarazzato. Sicuramente non siamo stati semplici amici perché l’attrazione fisica che c’è tra noi è palpabile, è inutile negare tutte le occhiatacce che ho rivolto ad ogni ragazzo che la guardava più del lecito, ad ogni sorriso o parola di troppo, soprattutto a Jacob. Ultimamente si sono aggiunti al nostro gruppo anche Jake e Sam che ora a coppia fissa con Leah. Ritenevo Jacob un amico di cui fidarsi, ma ormai non riesco a tollerarlo, il motivo? Beh, gli piace Bella, me lo ha confessato lui stesso. Avrei voluto spaccargli la faccia, ma come un coglione sono rimasto zitto e sono andato dagli atri. Cosa potevo dirgli? Cosa devo o posso pretendere? Nulla.
Inoltre ho riflettuto molto, in queste settimane, e ho capito che non posso sentirmi in colpa. All’inizio ho superato quello che è successo incolpando lei di tutto, forse, oggettivamente, è davvero colpa sua è stata lei ad aver mentito. Ma non posso, e non voglio, fargliene una colpa. Le cose sono andate così, forse io avrei dovuto cercare di farla fidare di più di me, forse lei avrebbe avuto avere più in fiducia in me, non lo so, ma so per certo che ciò che davvero manca nel nostro rapporto ora è la fiducia. Io ho superato il mio senso di colpa, ho aiutato Bella a tornare serena ed è come si mi fossi riscattato. Senso di colpa o meno, le sarei stato vicino lo stesso, perché non trovo più la forza per star lontano da lei.
Quando non è con me mi manca in maniera incredibile, vorrei sapere sempre dov’è, cosa fa, ma soprattutto con chi è. Sono incredibilmente geloso, quasi possessivo. La vorrei solo per me, ma anche questa volta non posso pretendere nulla.
Vorrei poter far schioccare le dita e risolvere i problemi tra di noi, vorrei poter raggiungerla, e finalmente baciarla per poi dirle: “ora sei mia”. Ma non posso. Il problema della fiducia è un ostacolo troppo grande da risolvere in così poco tempo. Io l’ho perdonata, ma non riesco a fidarmi, non ci riesco proprio, è anche questa mancanza a fami essere così gelso, perché temo che in mia assenza le succedano cose che io non verrei a sapere. La mancanza di fiducia è un problema che ha anche lei, non si fida di me dopo quello che ho fatto nel periodo in cui la ignoravo, teme che ogni volta che tra noi ci sia un problema io vado a “distrarmi”. L’ho capito dalle sue battute, ogni volta che per gioco litighiamo o che litigo con gli altri lei se ne esce con la solita battuta. “Dai lasciamo in pace Eddy, che poi deve trovare con chi consolarsi.” Oppure “Okay, tregua così non avrai bisogno di consolazioni.” Ho provato più volte di cercare di parlarle ma quando entriamo in argomenti delicati lei svia il discorso, non è ancora pronta. Ma adesso ho capito che ha ragione lei, in amore vale la pena lottare sempre e comunque. Non so cosa sarà di noi, ma io avrò vinto comunque, perché ho amato e sono stato amato e la sto vivendo. Purtroppo non posso più rimanere qui nel mio letto a poltrire e a pensare perché la mia sorellina adorata mi sta urlando da circa cinque minuti di scendere. So benissimo qual’è il motivo: vacanze di primavera. Oggi è il primo di marzo, e come ogni anno, mia sorella vuole che dal vent’uno fino al vent’otto  noi andiamo in vacanza, e una sorta di tradizione di famiglia. I nostri genitori fin da quando eravamo piccoli, nella prima settimana di primavera, ci portavano fuori città in qualche posto dove poter godere del vero clima primaverile, visto che qui è praticamente impossibile. Da alcuni anni, però, abbiamo deciso di fare questo viaggio da soli, insieme a Rosalie e Jasper nella nostra casa al mare. Ogni anno mia sorella dal primo giorno di marzo inizia ad assillarci con i preparativi, ma poi preparare cosa? Ogni anno è sempre uguale.  Per la gioia dei miei poveri timpani mi alzo e la raggiungo di sotto, così la smetterà di urlare.
“Finalmente, quale onore! Ma si può sapere che diavolo stavi combinando? È due ora che ti chiamo? Stavo per venir a prenderti con la forza! Sei in ritardo tra cinque minuti saranno qui tutti e tu non ti sei degnato di scendere e venire ad aiutarmi.” Wow, che accoglienza.
“Ali, ma respiri ogni tanto? E poi che aiuto volevi? Non hai fatto nulla.” Dico guardandomi intorno.
“Taci, non puoi capire. Ah, che amarezza. Oh, eccoli, sono arrivati.” E va ad aprire la porta. Ha inviato tutti qui per organizzare il viaggio. I primi ad entrare sono Jazz, Emmett e Rosalie che vengono a salutarmi e si siedono vicino a me sul divano. Io sono impaziente di vedere lei, ma non entra. Entrano Sam e Leah, come sempre insieme, sono così innamorati da far invidia. Nei loro occhi si legge chiaramente l’amore che provano l’uno verso l’altra, si accomodano nella poltrona davanti al divano, manca solo lei. Anzi manca anche Jacob, non saranno… ed invece si, li vedo entrare insieme, mentre ridono e scherzano e lui le cinge le spalle con un braccio, lei non si sottrae ma continua a ridere. Perché mi sembra che si sia aperta una voragine sotto e dentro di me.  Lui non deve, non può toccarla. Perché glielo permette? Mi ha già dimenticato? Doveva tornare serena per divertirsi con lui? È così che vuole riconquistare la mia fiducia?
“Allora, ragazzi, come da un paio d’anni ormai, ce ne andremo una settimana a San Francisco, nella nostra casa al mare che ne dite?” Mia sorella ha fatto sedere tutti ed ha iniziato a parlare, loro sono seduti vicini, stringo i pugni per trattenere la rabbia, Rose se ne accorge e mi accarezza la mano.
“Calmati.” Mi sussurra. Lei mi conosce bene, sa che sono nervoso, cerco di seguire il suo  consiglio e di rilassarmi.
“Perfetto, ci divertiremo tantissimo.” È Jacob a parlare. Ma perché deve venire anche lui?
“Bene allora dobbiamo organizzarci per le stanze. Io e Jazz staremo nella camera di mamma e papà, Rosalie ed Emmett possono prendere la mia camera, e Sam e Leah prendono una delle camere degli ospiti, okay?” I diretti interessati anniuscono.
“Io sto nella mia.” Comunico.
“Si certo, e voi due - dice voltandosi verso Bella e Jacob – voi prenderete l’altra camera degli ospiti.” Cosa? È impazzita? Quei due devono dormire insieme?
“Ali, credo che sia meglio far dormire Bella da sola e Jake con Edward.” Propone Rose, non voglio dormire con quello, ma preferisco questa soluzione.
“Per me non c’è nessun problema a dormire con Bella.” Ma guarda un po’, lo detesto. Lei rimane zitta, abbasso il capo senza dire nulla. Quindi non le importa con chi dorme?
“Ragazzi.” Mia madre fa il suo ingresso nel salone, e tutti i miei amici la salutano.
“Mamma ci stiamo organizzando per il viaggio di primavera.” La informa mia sorella.
“Lo avevo intuito, è di questo che volevo parlarvi.”
“Ti ascoltiamo, dici pure.” La esorto a continuare.
“È una situazione delicata, ero al telefono con Sophie e parlando delle vacanze primaverili, abbiamo deciso di andare da loro a trovarli, ehm ecco, pensavamo che sua figlia, Tanya, potrebbe unirsi a voi.” Tanya? In vacanza con noi? Dio che situazione…
“So, che può essere un po’ imbarazzante ma non ci sembrava giusto lasciarla a casa, infondo siete ancora amici no?” Mia madre è in imbarazzo, sa tutta la situazione come sta e so che le costa chiederci questo. Ma cosa cambia? Se posso sopportare Jacob, perché non lei? Infondo lei non mi ha mia fatto nulla, anzi…
“Non c’è problema mamma, più tardi le mando un’e mail e la informo su tutto.” Tutti gli occhi puntati su di me.

 BELLA POV

 


 Sono in macchina con mio fratello, dobbiamo andare da Alice per discutere di un viaggio che faremo la prima settimana di primavera, una tradizione della famiglia Cullen, sarà divertente. Sono passate due settimane da quando con Edward abbiamo definito il nostro rapporto e le cose vanno decisamente meglio. Ho smesso di  soffrire per James e posso  quasi affermare di aver superato la cosa. Edward mi è stato d’aiuto, abbiamo passato molto tempo insieme, comportandoci da buoni amici e questo mi ha fatto aver più fiducia in lui ma non è più come prima, la ferita fa ancora male. Credo che le cose stiano tornando come prima. Edward mi piace e continuo ad amarlo come sempre, lo stare sempre a contatto non fa che aumentare l’intensità dei miei sentimenti ma temo che questo con il tempo porti a modificare i suo di sentimenti, ho paura che per lui io diventi solo un’amica. Ho notato che è cambiato con me, non è più teso ma è rilassato sembra che anche lui abbiamo superato uno dei tanti ostacoli che ci dividono. Io cerco di seguire il consiglio di mio fratello e di vivere semplicemente senza troppe paranoie.
“Ehi, Bells, siamo arrivati.” Mi informa mio fratello. Scendiamo dall’auto e fuori vediamo il resto del gruppo, così ci fermiamo a salutarci Jacob mi affianca.
“Ehi, splendore, come va?” Mi saluta
“Ciao Jake, tutto bene.” Nel frattempo gli altri hanno suonato alla porta ed entrano. Io sto un po’ indietro con Jacob che continua  a farmi ridere. In queste settimane anche con Jacob è cambiato qualcosa, lui mi fa star bene, mi fa ridere. Sto bene con lui è solo amicizia quella che c’è tra di noi, lo sappiamo entrambi, ma lui non perde occasione per dimostrarmi che gli piaccio e che con lui starei bene. Ed onestamente non sbaglia, lui è un bel ragazzo, è simpatico, sa essere dolce e molto protettivo, insieme riusciamo a parlare di tutto. Potrebbe essere una bella amicizia se non ci fosse l’ attrazione fisica. Sì, perché a volte ci troviamo in situazioni di completo imbarazzo. Io dovrei allontanarmi da lui, porre le giuste distanze ma non ci riesco, per questo mi sto cacciando in un bel guaio, mio fratello me lo ripete all’infinito. Io amo Edward, lo so, ma Jacob mi fa stare bene. Mentre entriamo a casa Cullen lui mi cinge le spalle, dovrebbe infastidirmi? Forse, ma adesso mi fa stare bene. Noto subito lo sguardo di Edward mutare, so che è geloso di lui, e dovrei allontanarlo, se voglio che Edward si fidi nuovamente di me ma non voglio allontanarlo.
Appena ci accomodiamo Alice inizia a parlare e a disporre le camere. Io dovrei dormire con Jacob o dormire da sola? Non dico nulla, perché? Perché non dico che sono d’accordo con Rose? Cosa mi sta succedendo? Forse voglio semplicemente che Edward urli di no, che Edward mi pretenda per sé.
Esme interrompe la nostra discussione e ci comunica che Tanya dovrà venire in vacanza con noi…
“Non c’è problema mamma, più tardi le mando un’e mail e la informo  su tutto.” Non posso credere che Edward abbia detto una cosa del genere. Lui vuole la sua ex con noi in vacanza? Non può, non deve volerla. Ma cosa pretendo? Io faccio la gelosa? Io che fino a qualche secondo fa facevo la cretina con Jacob? Io che  faccio i paragoni tra chi dei due è meglio? Ma chi voglio prendere in giro, io voglio solo Edward. È lui che io amo, che desiderio, è lui che voglio accanto per il resto della mia vita. Jacob…lui è un amico, un grande amico, ma se vedo lui con un’altra non provo nulla, se Edward nomina un’altra mi sento morire. Stavo per prendere un abbaglio le attenzioni, i complimenti di Jacob mi lusingano, è vero, ma Edward con un solo sguardo mi fa sentire la persona più importante della terra. Il mio attaccamento a Jacob dipende dal fatto che lui adesso mi dà ciò che vorrei da Edward, ma lui non è Edward.
“Edward, ma sei impazzito? Perche hai accettato?” Urla Alice facendomi risvegliare dai miei pensieri, non mi sono neanche accorta che Esme ci ha lasciato di nuovo soli.
“Perché? Cosa ho fatto di sbagliato?” Domanda quasi innocentemente.
“E me lo chiedi pure? Lei non ha motivo di venire con noi, sai che non siamo andate mai d’accordo prima veniva per te, ma ora non ha nessun motivo per esserci.” Ribatte Alice.
“Viene anche ora per me, e poi, scusa, tutti dormirete con qualcuno perché io dovrei dormire solo? E poi mi farebbe piacere rivederla.”
“No.” Urlo quasi e tutti si voltano verso di me.
“Cosa no?” Mi domanda Edward guardandomi negli occhi.
“Non potete dormire insieme, voi due stavate insieme.”
“Ah si, e dovrebbe dormire sul divano.?” Domanda sarcasticamente.
“Può dormire con Jacob.” Rispondo
“E tu?”
“Io con te.” Dico avendo quasi paura della sua reazione.
“Pensavo preferissi dormire con Jacob.” Dice tagliente.
“No, ti sbagli.” Forse il suo sguardo si è illuminato, o forse lo sto immaginando.
“Okay, risolto allora, voi due insieme e Jacob con Tanya, vi metteremo due letti separati.” Interviene Alice, rivolgendosi poi a Jacob. Al pensiero di dormire di nuovo con lui, mi tremano le gambe.
“Ora ragazzi mancano venti giorni solamente quindi dobbiamo organizzarci. Allora per la casa chiamerò io qualcuno che si occupiamo delle pulizie e che ci rifornisca di viveri. Noi dobbiamo dedicarci allo shopping e al viaggio. Quindi domani andremo in agenzia e poi ci mettiamo d’accordo per le diverse sessioni d shopping.” Spiega Alice.
“Alice, quante volte vuoi andare a fare shopping?” Domanda spaventato Sam.
“Beh, un paio, ogni volta sarà dedicata a cose diverse, non vi preoccupate.” Povere carte di credito.
Smettiamo di parlare dl viaggio e Edward sale in camera sua mentre noi rimaniamo giù a chiacchierare. Sarà andato a mandarle l’e-mail? Non riesco a trattenermi e lo raggiungo.
La porta della sua camera è chiusa, busso ma entro senza aspettare il suo permesso.
“Edward.”
“Sei tu, vuoi qualcosa?”
“Che fai?” Infondo è questo che voglio, sapere perché è salito.
“Sto mandando l’e-mail a Tanya.”
“Oh.” Mi limito a dire, aveva così tanta fretta. Lui continua a scrivere mentre io mi siedo sul suo letto.
“Bella, che c’è?” Mi domanda voltandosi verso di me.
“Nulla, non pensavo avessi così fretta di scriverle.”
“Che stai dicendo? Quale fretta? Non mi andava di stare giù.”
“Perché?”
“Ero stanco.” Risponde tranquillo.
“Di cosa?”
“Di vedere come ci stai mentre Jacob ci prova con te.” Cosa? Allora è davvero geloso.
“E quindi ha preferito iniziare a provarci con Tanya?” Lo accuso
“Non dire cazzate. Non voglio provarci con lei, ho accettato perché…” si interrompe.
“Continua.” Lo incinto, voglio sapere la verità.
“Perché sì, lei non mi ha mai fato nulla di male e non mi sembrava giusto lasciarla sola.”
“E non hai pensato a me? Non ti sembra una mancanza di rispetto nei miei confronti invitare lei.”
“E a te non sembra di mancarmi di rispetto flirtando con Jacob?” Urla.
“Io con Jacob non faccio nulla, lo vuoi capire che mi importa solo di te. Con lui siamo amici, è vero ci prova con me, ma non ci sarà mai nulla.” Confesso.
“E allora perché ci stai? Perche non lo allontani? È così che vuoi recuperare la fiducia?”
“Perché  mi da ciò che tu  mi stai negando e non venire a parlare con me di fiducia, Ed, perché tu la mia l’hai persa da molto…”
“Bella…” non lo lascio continuare.
“Io come faccio a fidarmi di te se hai invitato lei? Come? Farai sempre così? Ogni volta che qualcosa non va ti butterai tra le braccia di un'altra? È per questo che sto lottando?”
“No, hai ragione, non è stato appropriato, ma non ragionavo okay? E poi vedila come una prova, questa vacanza ci servirà per fidarci davvero l’uno dell’altra.”
“Edward, non ce la faccio più io. È tutto così confuso.” Gli confido, lui mi si avvicina e mi abbraccia, sono in paradiso purtroppo.
“Stai tranquilla.”
“Come fai a dirlo?”
“Perché, Bella, io voglio te e riuscirò a far tornare tutto come prima.”
“Ma ci facciamo del male a vicenda non fidandoci.”
“Ragazzi scusate.” Rosalie entra interrompendoci.
“Noi abbiamo ordinato le pizze venite giù.” Senza aggiungere altro la seguiamo. Perché è così complicato? Perché non è più facile riacquisire la fiducia perduta? Perché fa così male non fidarsi? Perché fa male quando non lo vedo? Perché quando non è con me penso che sia da un’altra, io voglio fidarmi. Devo fidarmi, ma come?
La serata trascorre tranquilla ad eccezioni delle occhiate di Edward verso Jacob. Io ho cercato di mantenere le distanze da quest’ultimo, ho paura di far danni.

 

 

 

 

Ecco qui il capitolo, allora cosa dite...che acadrà in questa vacanza?? e queste camere come le vedete? ditemelo commenatndo. ommentate, commentate! please! =)

Recensioni:

LadySile: ciao cara, come vedi Bella uno spasimante c la ià ;). e come te anche a lei vengono i dubbi che Edward ricada nello stesso sbaglio come hai letto in qst capitolo, e forse ha apena rifatto lo stesso errore..maqst volta è colpa mia perchè mi serviva Tanya, e ho fatto fare a lui la parte del bastardo che la invta..quindi prenditela con me =).. Farli tornare sbito insieme èè scontato e falso visto qll che è successo. Spero apprezzi..un bacio

giova71:e si hanno scelto proprio bene...Edward ce la metterà dvvero tuta..promesso. non me lo uccidere perchè ha invitato anya perchè lo costretto io, mi serviva la sua presenza ;)..un bacio

Ali96: ciao e benvenuta. Mi fa paicere che apprezzi la mia storia.Purtroppo qst due vogliono risolvere prima le cose e poi rimettersi insiem sono due testoni :)... Tu che ne dici della presenza di Tanya? Ho costretto io Ed a invitarla.... Un bacio

angy97: no non è una palla Bella, povera ha solo paura di soffrire di nuovo, dai comprendiamola un p...e poi ora con Tanya in giro ha ancor più paura, ed è colpa mia , l'ho voluta io in mezzo :) un bacio

erika 1975: ehi ciao, allora ti assicuro che il ferro si manterrà sempre calda..la tira troppo per le lunghe dici? non credo, ha bisogno di tempo per fidars, manon ci metterà di certo un eternità, e forse Tanya adesso velocizzerà lacosa che dici? ripeto per la presnza di qst'ultima prenditela con me...nemmeno Ed la voleva, l'ho costretto io a invitarla ;) un bacio

fabiiiiiiii: e si il nostro Ed è proprio perfetto, o no? vedremo come si comporterà..lo idco anche a te Tanya lo voluta io, non lui ;) un bacio

 

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Capitolo 37
*** San Francisco ***


Buona sera ragazze, allora come va? qui oggi c'è un tempo orrendo...Comunque questo è uno dei capitoli che racconterà della loro vacanza..vedremo cosa accadrà...

Ringrazi tutte voi che avete inserito la mia storia tra le seguite, le preferite, quelle ricordate e ci ha inserito me tra gli autori preferiti. Un grazie speciale a chi commenta...

Capitolo betato dallameravigliosa _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

Sono ufficialmente morta, non ce la faccio più, odio Alice! Ci ha fatto girare mille negozi, ci ha costretto a comprare di tutto e di più, sono sfinita. Fortunatamente oggi è stato l’ultimo giorno di shopping. Io, amante di shopping, adesso lo odio, non voglio entrare più in un negozio per almeno un mese. Abbiamo finito tutte le compere per il viaggio acquistando l’intimo. Ogni volta dovevamo comperare cose diverse, un giorno i vestiti per la mattina, uno per le uscite pomeridiane, una volta per i vestiti eleganti da sera, un’altra per quelli da sera per la disco, un volta per i costumi e prendi sole poi per comprare tutte le creme e vari prodotti per il corpo, oggi finalmente l’intimo. Fortuna che i negozi d’intimo che abbiamo scelto erano separati: uno sole donne e l’altro soli uomini, altrimenti quel folletto pazzo avrebbe voluto sentire i diversi parere. I ragazzi sono stati liberi di scegliere il loro intimo, a noi non è toccata la stessa fortuna. E bisogna aggiungere anche la giornata dedicata alla preparazione estetica al viaggio. Ho avuto tanto tempo da passare con Edward, dopo quella discussione in camera sua, ho cercato di fidarmi un po’ di più, di non pensare sempre al peggio e di dargli la fiducia che merita ma la paura c’è, quindi ogni tentativo è quasi vano. Non so se per lui è cambiato qualcosa o meno, ma io ho cercato di fargli capire che non deve temere, che è lui quello che voglio. Jacob non mi ha aiutata molto viste le sue continue avances ma ho cercato di tenerlo il più lontano possibile e credo che ormai abbia capito che tra noi ci sarà solo amicizia, infatti da una settimana si  sta comportando perfettamente. Mancano due gironi al viaggio e sono sempre più emozionata ma anche impaurita perché ci sarà Tanya. La sua presenza mi mette in agitazione? Se ci riprova con Edward? Lui potrebbe starci, infondo l’ha detto anche lui che lei non lo ha mia fatto soffrire, nonostante la distanza stavano bene insieme, io invece…beh, meglio lasciar perdere i confronti altrimenti ne esco nettamente sconfitta. Lui l’ha chiamata al telefono davanti a me per gli ultimi dettagli sul viaggio, e mentre parlavano lui era rilassato, rideva, stava bene…fortunatamente lei non viaggerà con noi, ma ci vedremo direttamente nella casa, lei parte oggi e sta due giorni da un’amica. Sperò che vada tutto bene.

21 MARZO 2010
Sembra di essere tornata in dietro nel tempo a quando stavamo partendo per New York, ma allora era tutto diverso. Questa volta non abbiamo fatto nessun ritardo e siamo arrivati in aeroporto tutti insieme con il pulmino di un amico di Sam che ci ha accompagnati. Durante il viaggio Edward si è seduto vicino a me ma non abbiamo detto quasi nulla. Ora ci stiamo imbracando per andare a San Francisco, tra poche ora rivedremo anche Tanya, al pensiero sto male, chissà cosa farà. Sull’aereo questa volta Edward siede vicino a me.
“Emozionata per la vacanza?” Rompe il ghiaccio.
“Sì, anche se quest’anno ho fatto molte più vacanze rispetto al passato.” Ed è vero, di solito non partivamo mai, solo qualche volte d’estate.
“Noi invece spesso, soprattutto a San Francisco, passiamo buona parte dell’estate ogni anno e ogni inizio primavera.” Mi spiega.
“Quindi avrete molte amici qui?” Domando curiosa di conoscere un’altra fetta della sua vita.
“Qualcuno ma nulla di che, di solito, ogni anno, arriva sempre gente nuova. L’unica amica che abbiamo è la ragazza che Tanya è andata a trovare.” È possibile che ci sia sempre lei di mezzo?
“Anche Tanya viene con voi qui ogni anno?”
“È capitato,  siamo molto amici del la sua famiglia quindi è normale.” Già, lei fa parte della sua vita più di quanto io abbia immaginato.
“E come mai Alice non la sopporta?” Domando curiosa, anzi, in realtà, spero mi dia un altro motivo per odiarla.
“Niente di che, piccole sciocchezze, roba di bambine.” Evita quasi il discorso.
“Dimmi, dai, sono curiosa.” Lo incito a continuare.
“Alice è sempre stata molto legata a me, da bambini lo era ancor di più e quando Tanya veniva a trovarci spesso giocavo con lei scatenando la gelosia di Alice, si sentiva esclusa. Poi un giorno Tanya le ha detto che lei era la mia principessa e Alice ha iniziato a tirarle i capelli. Da allora si sono sempre litigate la mia attenzione.” Grande Alce, le farò una statua.
“E da allora non vanno più d’accordo?”
“Crescendo hanno capito che il bene che provavo per loro era diverso e quindi sono entrate in una sorta di tregua ma non hanno mai avuto molta simpatia l’una per l’altra.” Continua a raccontare.
“E quando voi vi siete frequentati?” Domando mentre sento la mia gelosia  aumentare sempre più.
“Mia  sorella ha fatto un casino e ce l’ha avuta con me per tutta la durata della nostra storia.” Dice quasi divertito.
“Alice è una grande.” Perché mi guarda così? L’ho detto ad alta voce?
“Che c’è?” domando mentre continua a guardarmi.
“Nulla.” Dice sorridendo.
“Io ascolto un po’ di musica ti và?” Domando prima di estraniarmi nel mondo della musica.
“No grazie.”
Metto le cuffiette e mi abbandono al mondo della musica.
Dopo un paio d’ore finalmente arriviamo. Prendiamo i taxi e ci facciamo portare alla villa. Arriviamo che è già buio e non possiamo nemmeno ammirare la bellissima spiaggia. Mi volto per guardare la villa,
ed è magnifica, perfetta. Sembra una di quelle ville da film con i  protagonisti super ricchi. Si nota anche una piscina magnifica, la casa è bianca, su due piani e l’esterno è molto elegante. Dopo lo stupore e la meraviglia di noi che la visitiamo per la prima volta e tutti i complimenti entriamo direttamente nel soggiorno che è arredato in maniera molto moderna, è tutto bianco con due divani uno di fronte l’altro e una parete attrezzata dove vi è il televisore e un infinita di libri e dvd. Qui in salone lasciamo le valigie e Alice ci invita a seguirla in cucina , anche questa è magnifica e modera, ma il colore che domina è il rosso.

 Ci sono tutti i comfort e è una piccola isola dove c’è il piano cattura e uno spazio che può essere usato come tavolo. Purtroppo su uno di questi sgabelli c’è un brutta, bruttissima sorpresa: Tanya.
“Ehi, ragazzi, finalmente siete arrivati.” Esulta quasi venendoci incontro.
“Ciao, come sei entrata?” Le risponde più che freddamente Alice.
“Quando sono arrivata  i domestici stavano andando via e così ho deciso di entrare per aspettarvi. Ciao Edward.” Lo saluta abbracciandolo, lui non ricambia l’abbraccio e rimane rigido. Quanto la vorrei strozzare, ma ora mi domando, lei cosa sa di noi?
“Tanya, loro sono dei nostri nuovi amici.” Risponde Edward e le presenta i ragazzi di La Push, lei poi saluta tutti lasciando me per ultima.
“Ciao Bella, come va?” Domanda gentile.
“Bene grazie, tu come stai?” Cerco di essere gentile anch’io.
“Bene, allora come va tra voi due?” Domanda riferendosi a me e a Edward, noi ci guardiamo imbarazzati e non sappiamo cosa rispondere, ma quel cretino di Jacob ci precede.
“Come vuoi che vada? Sono due perfetti amici.” Risponde tranquillo. Tanya cambia espressione, prima è sorpresa e poi le spunta un sorriso da far invidia alla pubblicità del denitrifico.
“Ah, capisco, beh che spreco allora.” Ribatte.
“Scusa, non capisco cosa vuoi dire.” Le rispondo non capendo davvero il suo discorso.
“Beh io come una cretina te l’ho lasciato e tu te lo sei fatta scappare, ma si può sempre rimediare.” E fa l’occhio a Edward. Ma guarda tu questa, sono pronta per ribattere quando mi sento trattenere da Leah che mi sussurra di lasciar perdere. Leah sa tutta la mia storia, è una ragazza dolcissima che mi ha conosciuto nel periodo nero, così con l’aiuto delle due mie migliori amiche sono riuscita a dirle tutto, ma i ragazzi di La Push non sanno nulla. Adesso vorrei prendere Tanya a schiaffi ma mi siedo al tavolo e cerco di pensare ad altro, meno male che non dorme con Edward altrimenti sarei impazzita sul serio. Ci spostiamo di nuovo nel salone dove ci accomodiamo tutti. Io sono tra Leah e Rose, sono le uniche che riescono a calmarmi, se mi fossi seduta vicino ad Alice credo che ci saremmo accordate per attaccarla insieme e non mi sembra il caso visto che la vacanza è appena iniziata. La gallina invece si siede sul bracciolo del divano vicino a Edward. Mentre noi parliamo un po’, aspettando le pizze che abbiamo ordinato mentre venivamo qui, la gallina cerca qualche contatto con Edward. Prima prova ad accarezzargli il braccio, ma lui lo ha spostato e poi prova ad accarezzargli i capelli ma li si alza dicendo che va ad aprire visto che hanno appena suonato alla porta. Sono finalmente arrivate le pizze. Andiamo in cucina per mangiare  e durante la cena spieghiamo a Tanya come saremo divisi nelle stanze.
“Perché devo dormire con lui? Non lo conosco. Non posso dormire con Edward?” Si lamenta, io la fulmino con lo sguardo ma purtroppo lei non se ne accorge.
“Anche Bella è una sua ex, perché lei può ed io no?” Continua a lamentarsi.
“Senti tu, ringrazia tanto solo per il fatto che sei qui, e ora o dormi con Jacob o dormi sul divano scegli.” È Alice a risponderle a dovere.
“Nanetta, non ti scaldare tanto, se sono qui è perche Edward mi ha voluto.” Ribatte, e ha ragione.
“Tu, brutta gallina.” Inizia Alice alzandosi e puntagli un dito contro. “Come ti permetti eh? Prova un’altra volta ad offendermi e ti faccio dimenticar chi sei.”
“Aly, basta.” Edward la blocca. “Tanya non devi più offendere nessuno altrimenti la tua presenza non sarà più gradita. È vero ti ho invitato io ma esclusivamente per gentilezza non farti strane idee.” Conclude Edward. Tanya non risponde, mentre Alice torna a sedersi.
“Ragazzi, che ne dite se andiamo a vedere le camere e a sistemarci, siamo tutti molto stanchi dopo il viaggio.” Propone Rose con molta calma. Tutti accettiamo e recuperata le nostre valigie ci dirigiamo vero le camere.
“Allora le camere degli ospiti e il loro bagno, sono qui, al piano terra, saranno di Sam e Leah e Jacob e Tanya.” Ci spiega Alice mentre i mostra le stanze e il bagno che hanno in comune.
“Questa è la vostra camera.” Dice rivolgendosi a Sam e Leah
. È molto bella, luminosa e davvero confortevole, anche se molto semplice.
“Questo è il bagno
 che avrete in comune.” Continua Alice, accedendo al bagno direttamente dalla stanza, visto che il bagno rende comunicanti le due camere. È molto carino bianco e beige, fornito sia di doccia che di vasca.
“Invece questa è la vostra camera, i letti ora sono uniti ma si posso dividere tranquillamente.”  Questa volta si rivolge agli altri due. Anche la loro camera è davvero carina
. 
 Le due coppie lasciano nelle proprie stanze le valigie, e salgono con noi di sopra per vedere il resto delle camere.

 

 

 

Saliamo le scale e ci fermiamo nella prima porta a destra, e Ali ci spiega che è la camera dei loro genitori, che verrà questa volta usata da lei e Jasper. Questa camera è davvero raffinata, arredata con gusto particolare, mi piace molto sembra quasi sia in stile etnico. Accanto alla loro camera c’è il bagno personale, elegantissimo con il pavimento parquet. Anche il bagno che divideremo noi quattro è uguale a quello, ma con tonalità diverse infatti il nostro è più scuro. Dalla loro stanza passiamo a quella di Rose e mio fratello, che solitamente è la stanza di Alice,  devo dire che si nota subito  visto che una parete viola nasconde un armadio davvero enorme. Infine ci mostra la camera che Edward condividerà con me.
 È molto semplice, proprio nello stile di Edward. Fa una certa emozione sapere di dover dormire con lui, qui, proprio nel suo letto. Fin’ora abbiamo sempre dormito in letti “estranei”.
“Io adoro questa stanza.” La voce stridula di Tanya mi risveglia dal mio ammirare la stanza.
“È davvero bellissima.” Concordo con lei.
“Sì e poi è speciale per noi, vero Ed?” Che cosa significa? Perche Edward la guarda male e si è irrigidito?
“Non è il momento.” Le risponde duro.
“Come no? Tua sorella ci ha deliziato con i suoi racconti su ogni camera perché non possiamo raccontare noi una storia su questa.” Continua imperterrita, che storia vuole raccontare? Edward è sempre più teso, e Alice non mi toglie gli occhi di dosso. È così brutta questa storia?
“Quale storia?” Sam fa la domanda che avrei voluto fare io.
“Semplice, qui io e Edward ci siamo amati per la prima volta.” Non è vero, lo ha detto di proposito. Non può essere vero, non qui, non ne letto dove io devo dormire.
“Tanya, devi tenere quella boccaccia chiusa, ok?” Le intima Edward voltandosi verso di me.
“Bella…” cerca di dire qualcosa ma gli faccio segno con la mano di tacere.
“Sono stanca, potete andare via?” Caccio tutti da lì, non voglio nessuno. Rimaniamo solo noi due, lui prende le nostre valigie portandole dentro e chiudendo la porta.
“Bella, ascolta...” Inizia a dire avvicinandosi a me che nel frattempo mi sono seduta sulla sedia e lui si inginocchia davanti a me.
“Mi dispiace, avrei voluto dirtelo io, non volevo lo sapessi così, credimi. Questo letto per me è un comunissimo letto, non conta nulla ormai, credimi.”
“Come faccio a dormire in questo letto. Tu qui hai vissuto la tua prima volta. Qui hai amato per la prima volta una donna. Perché non me lo hai detto tu? Sarei stata preparata.” Dico con apparente calma.
“Perché avevo paura che ti rifiutassi di dormire con me, io all’inizio per questo non ho insistito perché non era giusto proporlo senza che tu sapessi tutto. Ma quando tu hai detto di voler dormire con me, io ho avuto paura che ti tirassi indietro.”
“Ma come faccio a dormire li ora? In quelle lenzuola voi… Dio Edward, voi li vi siete amati. Questa notte il mio pensiero sarà lì. Voi qui ad amarmi ed io in un divanetto di una discoteca a morire.” Dico piangendo. Lui mi prende il viso tra le mani.
“No, Bella, non pensarci. Non era vero amore, lo sai, vuoi che cambiamo letto? Stanza? dimmi tu, qualunque cosa pur di farti stare meglio.”
“No, non fare nulla.” Dico alzandomi.
“Dove vai?”
“A fare una doccia, ne ho bisogno.” Così prendo l’occorrente e mi chiudo in bagno. Mi spoglio velocemente ed entro nella doccia. Come sempre l’acqua mi aiuta a pensare. Edward ha detto che non devo pensarci, mi devo sforzare, non è facile dormire lì. Non ce l’ho con Edward perché me l’ha nascosto, lo capisco, e poi io ho fatto la stessa cosa con lui. Ma ora devo cercare di forzarmi per non pensare. Lui non la amava, per lui non conta nulla, e non posso evitare ogni posto dove sono stato insieme. Io non riesco ad entrare nemmeno nella sua stanza al pensiero di tutte quelle che ha portato, come faccio a dormire qui? Finita la doccia, mi asciugo il corpo e indosso il mio pigiama, che consiste in pantaloncini e canottiera, asciugo un po’ i capelli, prendo un bel respiro e torno in camera. Quello che vedo mi lascia senza parole.
“Edward…” si volta verso di me e sorride grattandosi la nuca.
“Ecco io...”
“Che hai fatto?” non lo lascio continuare.
“L’ho fatto per te, non è comodo come il letto, ma può andare no?” Colpita dal suo gesto lo abbraccio.
“Grazie Edward.”
“Di niente piccola.”
“Però domani sera dormiamo sul letto ok?” Gli domando sorridendo.
“Tutto ciò che vuoi.” Così insieme ci sdraiamo nel letto che Edward ha costruito. Ha sposato il suo di lato, a terra ha sistemato dei grandi cuscini e le lenzuola. Ha costruito un letto per noi, per me. Mi sdraio accanto a lui.
“Buona notte Edward.” Dico dandogli un bacio sulla guancia che lui ricambia.
“Notte Bella.” E così guardandoci negli occhi cado tra le braccia di Morfeo.

 

 

 

 

 

 

Allora cosa mi dirte di questa prima giornata di vacanze??Mi raccomando commentate, commentate e commentate!=)

Recensioni:

angy97: sono felice che ti sia piaciuto il capitolo, spero tanto che ti piaccia anche questo un bacione

fabiiiiiiiii: ma chi sa se accadrà qualcosa, per saperl devi continuare a seguire...un bacione

giova71: ciao Giò, allora che Bella deve stare lontana da Jacob è sicuro, e non i preoccupare che li terrò lontani...vedremo a cosa porterà questa vacanza..un bacione

LadySile: quello che mi passa per la testa? un mistero anche per me =). Come hai detto tu Tanya qui ha avuto sempre un ruolo marginale, e lo stesso saà qst volta, la sua presenza si limiterà a questa vacanza e poi diciamo che uscirà di scena. Il fatto che Ed abbia la sua emailnon significa davvero nulla, il fatto che la tenga ancora non vuo dire che la debba usare. Edward ha dei dubbi su Bella per le menzogne che le gli ha detto, ha paura che possa mentirgli di nuovo, anche se per motiviplausibili, ma la paura di esser preso di nuovo in giro c'è. Per ora on ha fatto nula per recperare la sua fiducia è vero, ma come vedi da qst capitolo fa un picolo gesto per lei, che secondo me è davvero dolce e dimostra il suo voler cambiare. e non farà nulla di eclatante, ma saranno tanti piccoli gesti a far si che lui riconquisti la sua fiducia. lUi sa che le ha fatto del male e lo capisce e ne è pentito davvero mi dispaice se non sono riuscita a trasmettere questo o a spiegarlo per bene, ma lui non è un mostro, ha capito ed è pentito. Bella si dovrebbe innamorare di un altro? beh lo crede impossibile visto che lei nonostante tutto lo ama ancora...Lui saprà amral come lei merita...Un bacio

erika1975: ehi ciao e si con l'arrivo di Tanya si scombussoleranno un pò le cose. Bella non si è ribellata qnd l'hanno accoppiata a Edward perche sperava che lo facesse Edward, voleva una sua reazione, diciamo che l'ha un pò provocao e lui a risposto invitando Tanya. Beh si lei sbaglia ad avvicinarsi troppo a Jacob visto che vuole tornare con Edward, speriamo che lo capisce che la carta della gelosia è pessima. un bacio

Austen95: ehi ciao, come vedi qui forse c'è finalmente un vero riavvicinamento...un bacio

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Capitolo 38
*** Origliare... ***


Buon pomeriggio mie care, allora come va? Qui per voi c'è un altro capitolo, dove racconta parte di una nuova e alquanto movimentata giornata di vacanza..non stanno un attimo tranquilli ;)

Grazie a tutte coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite, quelle da ricordare, e ch hainserito me tra gli autori preferiti. Un grazie speciale a chi commenta..

Capitolo betata dalla starordinaria _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

22 MARZO 2010
“Mmm.” Cerco di girarmi nel letto ma è come se fossi trattenuta da qualcosa. Apro gli occhi e mi rendo conto che sono le braccia di Edward che mi tiene stretta a sé, ora capisco perché trovavo il cuscino così comodo fino a qualche secondo fa: è il suo petto a farmi da cuscino. Siamo così stretti, alzo il viso per ammirarlo mentre dorme ed è bellissimo. Cerco di nuovo di liberarmi ma lui stringe di più la presa ed inizia a muoversi, segno che sta per svegliarsi, ed infatti apre gli occhi. All’inizio mi guarda con dolcezza, come se fosse normale che mi trovassi li, sul suo petto, tra le sue braccia.
“Scusa, non volevo svegliarti.”
“Nessun problema, comunque buon giorno.” Dice sorridendomi. Poi si accorge che mi sta stringendo davvero tanto ed allenta la presa.
“Scusa, ti stavo trattenendo.” È in imbarazzo come lo sono anch’io. Non è normale ora svegliarsi così, anche se è tremendamente perfetto.
“Io vado a prepararmi per la colazione.” Dico alzandomi dal nostro letto provvisorio, cambiando così argomento. Appena mi allontano, noto lui che mi guarda sorridendomi quasi felice.
Prendo l’occorrente e vado in bagno, dopo un paio di minuti esco pronta.
“Io ho finito, se vuoi puoi andare tu. Intanto vado di sotto.” Gli comunico.
“Va bene, a tra poco.” E quando mi passa di fianco mi da un piccolo bacio sulla guancia che quasi mi manda in auto combustione. Mentre mi riprendo, mi dirigo giù in cucina dove trovo un’indaffarata Rosalie.
“Ehi, tesoro, buon giorno.” Mi saluta appena si accorge della mia presenza.
“Buon giorno Rose, che combini?” La saluto con un bacetto.
“Stavo preparando la colazione.” Così inizio ad aiutarla pure io, nel mentre parliamo un po’, e dopo qualche chiacchiera inevitabilmente il discorso ricade su Tanya.
“Ti giuro che io non la sopporto proprio.” Ammetto.
“Non credo che adesso stia simpatica a qualcuno visto come si è comportata ieri. All’inizio io ci andavo d’accordo sai?”
“Davvero? E come facevi?” Le domando incuriosita.
“Perché infondo è una brava ragazza, l’unico suo difetto è la sua ossessione per Edward, sinceramente Edward non mi è mai interessato quindi siamo andate d’accordo, ma non l’avevo mai vista così acida.” Mi racconta la mia amica.
“Non riesco a spiegarmi perché si sia fatta da parte quando ha capito che Edward era interessato a me, insomma se è davvero così ossessionata da lui non avrebbe dovuto mollare no?”
“Certo, ma vedi Bella, Tanya è una ragazza molto orgogliosa e crede in se stessa, tranne quando si tratta di lui, ma prima di te nessuno aveva mai minato la loro storia, poi sei arrivata tu e lei ha capito che saresti stata un problema e quindi ha anticipato ciò che Edward avrebbe fatto dopo qualche tempo. L’ha fatto per far in modo che lei uscisse a testa alta dalla loro storia, non so se mi sono spiegata.” Conclude Rose e nel frattempo abbiamo finito di preparare la colazione, ora dobbiamo apparecchiare.
“Sei stata cristallina.” E ridiamo insieme. “E quindi lei ora crede che io sia di nuovo fuori gioco o cerca di mandarmi definitivamente via per riprendersi Edward, che arpia.” Commento.
“Stai tranquilla, non ce la farà. Infondo dopo tutto quello che è successo tra voi due ancora vi amate, credi che qualche sua cattiveria possa cambiare questo?” Mi domanda come se la risposta fosse ovvia.
“Non cambierà quello che proviamo ma ci allontanerà di più. Io faccio fatica a fidarmi, lo sai, lui si sta comportando benissimo, è tornato ad essere il ragazzo di cui mi sono innamorata, ma la presenza di Tanya rende tutto più difficile.” Le confido.
“Bella, non ti preoccupare.” Mi dice , vorrei rispondere e parlare ancora con lei, ma veniamo interrotti dall’ingresso degli altri in cucina e chiudiamo il discorso. Adoro parlare con Rose, la vedo ormai come una sorella maggiore, nonostante abbiamo la stessa età. Ma è così saggia, che sembra molto più grande, mio fratello è davvero fortunato.
Insieme agli altri ci accomodiamo e iniziamo a fare colazione. Per fortuna Tanya si è seduta lontano da Edward e non ha detto nulla di odioso, è stata pacifica.
“Ragazzi che ne dite se andiamo un po’ in spiaggia.” Propone Leah, grande amante del mare.
“Io ci sto.” Affermo e piano piano tutti danno il loro consenso.
“E io direi di organizzare anche una partita a beach volley.” Propone Jacob, accettiamo tutti la sua idea e così andiamo disopra a cambiarci.  I ragazzi vanno per primi mentre noi ragazze mettiamo in ordine la cucina, esclusa Tanya che ha detto di dover andarsi a preparare subito per essere perfetta. Ma perfetta per cosa? Dobbiamo giocare, non si deve essere perfetti ma comodi, mah.
Dopo un’ora siamo tutti pronti e lo è anche Tanya e ci dirigiamo in spiaggia che è a due passi dalla villa.
. Naturalmente la spiaggia è fantastica, sembra di essere davanti ad una cartolina. Una volta arrivati, notiamo un po’ distante un campo di pallavolo e, visto che nelle vicinanze non c’è nessuno, ce ne appropriamo.
“Facciamo le squadre. I capitani siamo io ed Emmett.” Inizia come sempre il folletto. Essendo in dieci, le squadre saranno composte da cinque giocatori ciascuno. Dopo qualche minuto le squadre sono fatte.
Quella di Alice è composta da lei, me, Jasper,Jacob e Sam. Invece mio fratello ha scelto: Rose, Edward, Leah, e poi per forze maggiori gli è toccato avere Tanya in squadra con lui. Averla nella nostra squadra non sarebbe stato salutare per lei.
La partita inizia e dopo due ore, tanta fatica, tanta sabbia dispersa per tutto il corpo, ma soprattutto, dopo tante risate, abbiamo vinto.
“Hurrà, siamo i migliori.” Esclamiamo dopo aver segnato il punto della vittoria.
“E per punizione voi perdenti vi occuperete del pranzo, mentre noi andremo a rinfrescarci.” Proclama Alice e insieme sorridiamo beffarde. Provano a lamentarsi ma ogni loro protesta è vana, così appena arrivati a casa mentre loro iniziano ad occuparsi del pranzo, noi andiamo a farci una bella doccia.
Finita la doccia, scendo giù, dove trovo Edward intento ad apparecchiare e Tanya che gli gira intorno. Gli sussurra qualcosa ma non riesco a sentire, così mi avvicino senza farmi notare.
“Tanya allontanati, mi innervosisci.” La esorta Edward.
“Una volta non ti davo così fastidio.” Le dice accarezzandogli il petto.
Lui le prende il polso e l’allontana.
“Una volta, hai detto bene, le cose sono cambiate adesso.” Lui è duro.
“Ah, insomma, Ed, non fare il prezioso, lo so che hai cambiato stile di vita.” Insinua lei, mentre io rimango di sasso, lui la guarda sconvolto.
“Che stai dicendo?” Domanda lui.
“Ieri sera ho fatto due chiacchiere con Jacob e mi ha raccontato delle tue attività. In questa settimana puoi approfittare di me se vuoi.” Le dice avvicinandosi. Io mi sento morire, tutta la sofferenza ritorna a galla.
“Ma che cazzo stai dicendo, eh? Non ti permettere più ad avvicinarti ok? Quello che ho fatto è stato un imperdonabile errore, non ero in me. Sto pagando per questo e di certo tu non mi ci farai ricadere, come te non lo farà più nessuna.” Le urla lui. Io rimango lì ad ascoltare.
“Hai ripreso a fare il bravo ragazzo? Non è divertente.” Continua  lei avvicinandosi sempre più.
“Non hai capito, non ti devi avvicinare. Io ho chiuso con quella vita! Mi faccio schifo per quello che ho fatto.” Urla di nuovo. Sembra davvero pentito, sento dei rumori, così corro a nascondermi, non è carino farsi beccare a spiare. È Jacob e sta entrando in cucina.
“Che succede?” Domanda lui.
“Proprio te aspettavo, bastardo.” Gli urla contro Edward.
“Ehi, calma amico, che ho fatto?” Domando Jacob ignaro di tutto. Nel frattempo vedo scendere anche Alice e la blocco farandole segno di fare piano e di venire vicino a me.
“Che succede?” Mi domanda piano.
“Tanya ci sta provando con tuo fratello, ma lui l’ha cacciata e a quanto pare stanotte Jacob ha fatto il chiacchierone. Ora fa silenzio.” Le dico e torniamo ad osservare la scena.
“Che hai fatto? Hai raccontato i miei cazzi a lei! Che diritto hai eh?” Dice Edward veramente arrabbiato.
“Io ho solo risposto alla sue domande, non è colpa mia se tu hai fatto quello che hai fatto.” Risponde Jacob, restando apparentemente calmo.
“È la mia vita, se voleva  veniva a chiedere a me.” Gli risponde Ed.
“Ti scaldi perché ti vergogni per lo schifo che hai fatto? Per aver fatto soffrire Bella? Lo sai che fai schifo, ma tranquillo Bella la consolo io, tu sfogati con Tanya.” Non riesco nemmeno a pensare a ciò che ha detto che Edward gli da un pugno in viso.
“Le devi stare lontano.” Gli urla. Io non capisco perché Jake gli abbia detto questo. Edward mi ha fatto molto male, ma non lo riguarda, perché è così meschino? Io lo credevo un amico. Le urla hanno attirato l’attenzione di Sam che nota la nostra presenza così usciamo allo scoperto.
“Ragazzi che state facendo?” Domanda Sam vedendo Jacob che si tampona il labbro. Io e Alice siamo in silenzio, mentre Tanya sta seduta sullo sgabello a guardare la scena.
“Domandalo al tuo caro amico.” Sputa Jacob. Edward però alza le mani come a dire lascia perdere e sta per andare  fuori quando Tanya lo blocca.
“Ed, aspettami”
“Che vuoi ancora?” Le domanda duro.
“Vengo con te, così sei hai bisogno di sfogarti…” e lascia la frase in sospeso. Nel frattempo in cucina sono arrivati tutti gli altri, che guardano la scena curiosi non sapendo cos’è successo.
“Adesso basta!” Urla Edward. “Io non ti voglio nè per sfogarmi nè per altro. E smettila con questa storia, mantieni le distanze altrimenti sei libera di tornartene a casa. Non ne posso più. Ho sbagliato, lo so, sono stato un pezzo di merda, forse Bella non mi perdonerà mai per quello che ho fatto ma sto cercando di recuperare. Quindi statemi alla larga, non ricadrò più nello stesso errore.” Detto questo lascia la stanza. Non aveva mai detto tutto così apertamente e mi ha sorpresa in positivo. Nel frattempo tutti s’informano di ciò che è successo e Tanya racconta loro tutto e stranamente è sincera, non ha modificato nulla, forse si è resa conto che sarebbe inutile.
“Jacob, devi imparare a tenere la bocca chiusa.” Lo rimprovera Sam.
“E tu impara a tenere le gambe chiuse.” Alice si rivolge a Tanya.
“Ragazzi finite di preparare io vado a chiamarlo.” Interviene Jasper. Vorrei fermarlo e dirli che vado io perché voglio parlare con lui, ma so anche che è troppo arrabbiato adesso quindi lascio perdere. Aiuto gli altri ad ultimare le cose e il tutto viene fatto quasi in religioso silenzio. Dopo pochi minuti Jazz e Edward entrano, lui è ancora teso, lo si nota subito. Ci sediamo a tavola e mio fratello con qualche battuta cerca di smorzare la tensione e ci riesce perché tutti prendono a parlare e ridere come sempre, tranne lui.
“Ragazzi che dite se oggi pomeriggi andiamo a fare un po’ di shopping.” Propone come al solito Alice.
“Amore, non puoi stressarci anche qui, siamo in vacanza, dobbiamo rilassarci.” Le risponde Jasper.
“E cosa c’è di più rilassante dello shopping? Dai solo qualche negozietto, possiamo andare in quelli che si trovano lunga la passeggiata al mare che dite, eh?” Continua lei.
“Dai, sembra carina come idea.” La appoggio e tutti lentamente cedono.
Questa volta sono i ragazzi ad occuparsi della cucina mentre noi ci andiamo a preparare. Mi rinchiudo in camera e mentre scelgo cosa indossare ripenso a quello che ho sentito. Edward sembra così pentito ed io so che infondo lo è. Oggi mi ha dimostrato in parte che non cadrebbe più nello steso errore, ma posso davvero fidarmi. Insomma non ci ha pensato due volte ad andare con altre. Non stavamo insieme, quindi poteva fare ciò che voleva, ma non era giusto, non dopo quello che abbiamo condiviso e soprattutto non era giusto dopo che è venuto a conoscenza di tutta la verità. Ho bisogno di parlare con lui, devo capire una volta per tutte. Una volta aver scelto i vestiti mi vesto e scendo di sotto dove ci sono alcuni già pronti, Edward non c’è. Così domando di lui a Jasper che mi informa che era sul retro e che stava salendo per cambiarsi. Nel frattempo chiacchieriamo tutti un po’ evitando di parlare di stamattina. Tanya si comporta in maniera indifferente come se non fosse successo nulla, Jacob fa altrettanto, si nota solo dell’astio nel suo sguardo se c’è Edward o se viene nominato. Dopo un paio di minuti Edward fa la sua comparsa nel salone così ci decidiamo ad uscire. Il posto dove andremo è vicinissimo quindi usciamo a piedi. Una volta arrivati lungo la passeggiata al mare iniziamo ad entrare nei vari negozi, alcuni sono di souvenir dedicati ai turisti. Io acquisto strane calamite, visto che ne ho una collezione molto vasta. Mentre passeggiamo noi ragazze camminiamo tutte unite, mentre Tanya e Jacob camminano per fatti loro. Avrei preferito non venissero affatto in questa vacanza. In meno di ventiquattro’ore l’hanno resa un inferno. Naturalmente entriamo anche nei negozi di abbigliamento e di accessori dove Alice da libero sfogo al portafoglio.
“Ragazzi, io sono davvero esausta, vi aspetto qui.” Dico loro sedendomi un di una panchina mentre loro stanno entrando nell‘ennesimo negozietto.
Loro entrano senza esitazione tranne Edward, che si siede vicino a me.
“Anche tu stanco?” Gli domando.
“Già.” Risponde solamente. All’improvviso si alza e si dirige verso la spiaggia, io istintivamente lo seguo, e mi accorgo che siamo al tramonto
. È uno spettacolo bellissimo. Arriviamo in silenzio quasi vicino alla riva.
“Edward.” Lo chiamo per attirare la sua attenzione. Lui si volta verso di me, ma non dice nulla. Rimaniamo in silenzio per un po’.

 

 

 

 

 

 

Allora cosa dite?? Tanya e Jacob ne hanno combinata un'altra e adesso? Cosa si diranno questi due?? ditemi cosa ne pensate e commentate, commentate e commentate!=)

Recensioni:

LadySile: Ehi ciao, alora per prima cosa adoro le tue lunghissime recensioni perhèsono spunto di riflessione per me, e poi mi fà paicere che analizzi cosi la mia storia..Comunque tornando alla storia: Edward è vero doveva essere sincero con lei, ma come hai detto tu stessa, tu non saresti riuscita a stare in quella stanza, e lui aveva proprio paura di qst, che lei si tirasse indietro e dormisse con jacob, è stato un pò egoista, ma si può giustificare no? Il suo gesto è carino, ha fatto qualcosa per il benesere di Bella, e qst lei lo apprezza molto. i piccoli gest a volti sono molti più incisivi dei grandi gesti. Se luifacesse un gesto eclatante, sarebbe magnifico e tutto il resto ma poi? Non bastano le carinerie o i bei getsi per risolvere i problemi, ma qnche sqst sn importanti. lui farà piccoli gesti perchè lecose esagerate, personalmente non mi piacciono, le trovo troppo costruite. Ma non saranno qst a risolvere tutto, sarà il tempo e il loro amore a farlo. Riconquistare la fiducia di qualcuno credo sia unadelle cose più difficili da fare, e solo le dimostrazioni giorno dopo giorno possono far che ciò avvenga. Lui l'ama e vuole solo riconquistarla, su ciò puoi star tranuilla che è cosi, altrimenti nonfarebbe null per lui... Edward è un ragazzo normale, di diciotto anni. Ha sbagliato, sbaglia e sbaglierà come è giusto che sia. Scappaare dai problemi non è belo, ma essendo lui un semplice ragazzo lo si può capire. In questa storia non è il ragazzo perfetto che sa affrontare tutto e tutti. è un ragzzo con tutte le suedebolezze. Per quanto riguarda Bella, dipende, come dici tu, da Edward pechè lo ama ancora. un vero amore non smette di esister nonostante la sofferenza, lei non può vedere nessun'altro adesso, ha occhi solo per lui, giusto o sbaliao che sia... Di qst capitolo che mi dici? un bacione

angy97:credo che adesso tu voglia ucciderla ancor di più =)..Edward è dolce è vero, sta facendo del suo meglio..Un bacione

fabiiiiiii:Grazie milla =), e di qst capitolo cosa ne pensi? un bacione

giova71:e avevi ragione, Tanya non ha finito..speriamo che qst sia l'ultima volta...jacob non sa tenere la sua boccaccia chiusa...Un bacione

Austen95:E si ora inizia il riscatto da parte di Edward, speriamo bene..un bacione

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Capitolo 39
*** Way back into love ***


Buon pomeriggio ragazze, come va? qui c'è un tempo pessimo e quindi la connessione non è ottimale, e per questo vado di fretta...

Grazie a tutte voi che avete aggiunto la storia tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare, chiha inserito me tra gli autori preferiti, e un grazie immenso a chi commenta...

Capitolo betato dalla splendida _Milli_

Buona lettura=)

 

 

 

 

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=vTwoKRLvyg4&feature=fvsr
Ive been living with a shadow over head                                                                          
Ive been sleepin with a cloud above my bed
Ive been lonely for so long
Trapped in the past, I just cant seem to move on

I've been hiding all my hopes and dreams away
Just incase I ever need them again someday
Ive been setting aside time,to clear a little space in the cornners of my mind


All I want to do is find a way back into love
I cant make it through without a way back into love
ohh

“Mi dispiace.” Dice dopo qualche minuto sedendosi sula sabbia ed io lo imito.
“Per cosa?” Penso di sapere a cosa si riferisce, ma questa volta voglio parlarne chiaramente.
“Per lo schifo che ho fatto, non merito nemmeno la tua amicizia. Avevi ragione tu, mi sono comportato come quelli che ti hanno voltato le spalle.” Mentre parla si gira a guardarmi ed io sostengo il suo sguardo, provo a interromperlo ma mi fa segno di tacere.
“Quando mi hai detto tutto, non sai come mi sono sentito, una verità troppo grande troppo dolorosa. La prima cosa che ho pensato è stato di volerlo uccidere, poi c’eri tu li  a piangere a soffrire per quello che ti ha fatto. Avrei tanto voluto stringerti, starti vicino, aiutarti. Ma c’era qualcosa che me lo impediva, perché nello stesso tempo mi sono sentito tradito e ferito. Ti vedevo come una bugiarda, e ti ho allontanata. Sono stato male, molto male, una parte di me voleva correre da te per consolarti, mentre l’altra ti odiava per le bugie e, almeno all’inizio, ha vinto quest’ultima. Aveva perso fiducia in te e su ciò che provavi. Non mi fidavo più di noi, non ero più io. Mi sentivo perso senza te, avevo bisogno della tua presenza ma non mi rendevo conto che solo tu potevi farmi tornare me stesso. Ti vedevo e stavo male, malissimo.  Dovevo sfogarmi in qualche modo e per qualche sera ho bevuto, poi prima di una delle nostre solite uscite di gruppo ho incontrato una ragazza, lei ci ha provato e ci sono stato. L’ho portata con me perché volevo dimostrarti nemmeno io so cosa. Ogni volta cambiavo ragazza, ero quasi sempre ubriaco e in quelle ragazze cercavo quel calore e quell’amore che solo tu sai e puoi darmi.“ Lo ascolto guardandolo negli occhi e vedo la sua sincerità, dopo tanto tempo mi ha riaperto totalmente il suo cuore.
“Edward…” provo a interromperlo di nuovo.
“No, aspetta. Quando siamo andati a la Push e ti  visto con Jacob, ho capito. Ho  capito ch non potevo continuare così, che ti avrei perso. Non mi importavo se restavo solo, ma dovevo chiudere con quella vita e l’ho fatto. Dopo quella sera non ho sfiorato più nessuna, ho provato ad avvinarmi a te ed è difficile, ti ho fatto troppo male. Prima c’era il senso di colpa che, ti giuro, ho superato inoltre quando abbiamo ricominciato ad essere amici ho capito il significato della tua bugia e ti ho perdonata, ho ancora paura che tu mi menta, è vero, ma ora mi fido di te.”
“Edward, ora ascoltami tu. Io mi sono sentita abbandonata da te, ma questo me lo aspettavo un po’, perché era quello che più temevo ma mai avrei pensato che tu arrivassi a tanto, sono arrivata ad odiarti e quando ti ho sentito quella notte volevo morire. Tu eri così strano, prima dicevi una cosa, poi un’altra, non capivo più nulla. Ma, nonostante l’odio e tutto il male, ti ho dato una possibilità perché tu non eri più quell’Edward che ho conosciuto, quello di cui mi sono innamorata. Ma perdonare tutto non è facile e tu puoi capirmi. So che sei stato sincero e so che non faresti lo stesso errore ma ho paura, paura di soffrire di nuovo. Io ho sentito tutta la discussione con Tanya, ero in salone mentre litigavate e so tutto. Io ti credo davvero ma tu sai che la paura di soffrire a volte non ci permette di essere troppo felice. Tu con il tempo hai capito di poterti fidare di me, hai capito il perché ho fatto tutto. Io ora non riesco ad accettare quello che hai fatto, forse tra un po‘ ma io ho bisogno di tempo per combattere le mie paure, ho bisogno di tempo per riinnamorarmi del mio Edward.” Lui mi ha ascoltata e suoi occhi si fanno lucidi mentre mi prende il visto tra le mani.
“Io non mi perdonerò mai per ciò che fatto ma i giuro sulla cosa che più caro che ti farò ricredere. Io ti amo e farò di tutto per te.” Mi dice a due centimetri dal su viso, nei suoi occhi vedo la sincerità e il suo amore per me. Questo mi da la speranza di credere in un “noi“. Ma non bastano più delle semplici parole, bisogna dimostrarlo con i fatti.
“Dimostramelo.” Gli dico guardandolo negli occhi. Perché è quello che voglio davvero, voglio che mi dimostri chi è, se mi ama e se davvero lui è il ragazzo che ho conosciuto mesi fa.
“Lo farò.” Mi dice convinto, spostando lo sguardo e noto gli altri lungo la strada.
“Sarà meglio andare.” Così ci alziamo, camminiamo vicini, le nostre mani si sfiorano…


I've been watching but the stars refuse to shine
Ive been searching but I just dont see the signs
I know that its out there
Theres got to be something for my soul somewhere

I've been looking for someone to shed some light
Not just somebody to get me through the night
I could use some direction, and I'm open to your suggestions

All I want to do is find a way back into love
I cant make it through without a way back into love
and If I open my heart again
I guess Im hopin you'll be there for me in the end

There are moments when I dont know if its real
or if anybody feels the way I feel
I need inspiration, not just another negotiation

All I want to do is find a way back into love
I cant make it through without a way back into love
and If I open my heart to you
Im hopin you'll show me what to do
and if you help me to start again
you know that I'll be there for u in the end.

Quando  abbiamo raggiunto gli altri, ho notato l’assenza di Tanya e Jacob, ma non ho chiesto loro nulla. Ora so dove sono andati e per fare cosa, appena abbiamo aperto la porta di casa li abbiamo trovati sul divano in atteggiamenti molto intimi. Non sapevamo davvero che fare, ma loro hanno semplicemente chiesto scusa e si sono rifugiati in camera, noi siamo scoppiati in un grossa risata, da non crederci! Beh se si tengono impegnati così di sicuro la vacanza sarà più tranquilla e non posso che esserne che felice. Con Edward non abbiamo toccato l’argomento e abbiamo parlato tranquillamente, ora siamo in cucina a preparare la cena, ci aiuta anche Tanya, che adesso è molto più rilassata ed è quasi facile da tollerare, anche se lei si limita ad aver una qualche tipo di conversazione solo con Rose e Leah, io e Alice siamo molte contente per questo: meno rapporti abbiamo meglio è. Poco fa hanno suonato alla porta, Edward si è precipitato ad aprire, è tornato dopo mezz’ora, davvero strano. Mi sono fatta mille domande e mille congetture come al solito ma cerco di rimanere tranquilla. Appena è tutto pronto ci accomodiamo a tavola per mangiare e dopo le mille chiacchiere di Alice sullo shopping di oggi ci organizziamo per domani.
“I direi, di fare una bella gita al Golden Gate Park
, che dite?” propone Tanya e stranamente la sua idea mi piace.
“Sì, io ci voglio andare, so che ci sono anche dei bisonti.” Commenta mio fratello.
“Sì è bellissimo, almeno così dicono. A me sembra un’ottima idea.” Mi aggiungo alla discussione.
“Allora è deciso, domani andremo al parco.” Conclude Leah il discorso.
“Perfetto, faremo un bellissimo pic nic, poi potremmo affittare un pedalò, per attraversare il lago, oppure dei pattini per passeggiare.” Alice come al solito parte in quarta.
“Alice, respira! Quando saremo li vedremo che fare no?” Sam tenta di frenare Alice e ci riesce.
Dopo avere finito la cena, mettiamo tutto in ordine e ci spostiamo nel salone. Emmett e Sam si sfidano alla play ed iniziano a giocare, Jasper gioca a scacchi con Jacob ed Edward torna di sopra in camera mi domando cosa stia combinando. Noi ragazze cerchiamo di organizzarci per preparare il pranzo di domani  e Alice ci informa di tutte le attrattive del parco. Dopo la prima partita a scacchi di Jasper e Jake, quest’ultimo e Tanya, ci informano che vogliono provare a stare insieme.
“Spero siate felici insieme.” Mi limito a dire io. In realtà spero solo che non si intromettano più tra me ed Edward, che è ancora chiuso in camera. La nuova coppietta si rinchiude in camera mentre io stanca e troppo curiosa di spere che fina abbia fatto Edward salgo di sopra. Apro la porta della nostra camera e lo trovo intento a mettere a posto il letto che aveva costruito ieri.
“Ehi che fai?” Domando entrando. Lui sussulta spaventato, non mi aveva sentito entrare.
“Mi hai fatto prendere un colpo, comunque metto in ordine.” Mi dice mostrandomi la camera perfettamente ordinata, e il letto ha le lenzuola cambiate, strano.
“Lo vedo, ma perché tanta fretta? Ti avrei aiutato io, potevi stare con noi giù.”
“No, volevo che quando entrassi trovassi tutto pronto.”
“Ma potevo aiutarti.” Insisto e lui si avvicina e mi prende dalla mano.
“Vieni, siediti qui.” Mi porta fino al letto e ci sediamo.
“Oggi mentre eravamo in giro, sono entrato in un negozio che vende mobili. Questa sera, quando hanno suonato alla porta, era un loro facchino.” Mi spiega.
“Ok, ma non vedo alcun nuovo mobile.” Dico guardandomi in giro.
“Non lo vedi perchè ci sei seduta sopra.” Dice sorridendo, io sono sorpresa.
“Hai comparto un letto nuovo?” Domando.
“Ho fatto cambiare il materasso e ho messo via tutte le lenzuola che avevo comprandone di nuove.”
“Perchè? Edward, non era necessario.”
“Sì che lo era. Tu vuoi fatti e questo è uno. Non è nulla di che però mi sembrava carino. Cioè io volevo farlo per te. Ma se..” è in imbarazzo. Io di slancio lo abbraccio.
“Grazie Edward, grazie davvero.” Apprezzo molto il suo gesto, è davvero carino e premuroso da parte sua. E il fato che lo abbia fatto prima della nostra chiacchierata mi rende ancor più felice, perché significa che l’ha fatto davvero col cuore e non perché si sentiva obbligato in qualche modo.
“Te lo detto che farei di tutto per te. Ho anche chiamato mia madre per farle fare la stessa cosa con il mio letto.” Cambiare letto non è granché ma per me significa che ha avvero chiuso con quella vita. E me lo dimostra così, li ha cambiati anche per me, per rispetto nei miei confronti.
“Grazie.” Dico stringendolo ancor di più. Dopo qualche secondo sciogliamo l’abbracciamo.
“Che dici lo proviamo?” Mi domanda  battendo la mano sul letto. In che senso lo proviamo?
“Come scusa?” Domando.
“Oh, non volevo intendere nulla di che, dicevo di provare se è comodo dormendoci.” Dice in imbarazzo. Io scoppio a ridere e poco dopo si unisce anche lui alla mia risata. È così bello ridere con lui.
 A turno ci andiamo a cambiare per dormire e poi ci mettiamo a letto.
“È davvero comodo.” Dico dopo essermi sdraiata.
“Molto meglio di quello di prima, questo è perfetto.” Dice guardandomi negli occhi, ci mettiamo comodi e dopo qualche minuto mi addormento.
Forse sto ritrovan
do anch’io la mia strada verso l’amore.

 

 

 

 

 

 

Allora cosa mi dite di qst capitolo? vi è piaciuta questa chiacchierata tra i due???Mi raccomando commentate, commentate e commentate!!!

Recensioni:

LadySile:Ciao cara, come vedi ho cercto di sistemare qusti due disturbatori, almeno sfogano la loro frustazione in un mdo più innoquo...Allora felicissiam che tu ti stai ricredendo su Edward, come vedi da qui lui si assume tutte le sue colpe e cerca di rimediare, e di dimostare a Bella ciò che prova davvero lei. Lui sa di aver sbagliato e non fa assolutamente la vittima, ma quando ti rinfacciano i toui sbagli, per cui ancora ne paghi le sofferenze, è frustante, e poi glieli rinfaccia Jacob che non centra proprio nulla. Se lo fa bella, lui sta zitto e incassa, come è giusto che sia. Bella, invece, come hai detto tu sta provando a fidarsi di nuovo di Edward, ma ci vuole andare piano per paura di soffrire ancora e poi come hai detto tu c'è sempre la vocina in testa che ti mette in allarme..le cosa andranno con calma...Un bacione

angy97: se vuoi puoi ucciderli, tanto a me non servono più =9, ma adesso faranno i bravi, prmesso!! un bacione  e grazie

fabiiiiiiiiiii: grazieeeeeeeeee!!! sono due monellacci, ma adesso saranno impeganti a fare altro e non disturberanno più..Un bacione

giova71: cara, jacob e Tanya non daranno più fastidio, quindi non c'è bisogno che ti sporchi le mani a picchiarli =),, Bella apprezza ogni gesto di Edward, sta tranquilla..un bacione

Austen95: e come vedi si sono consolati proprio come hai detto tu...Un bacio

 

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Capitolo 40
*** Ultime lacrime ***


Ragazze, buon pomeriggio!! Ecco un altro capitolo, e con questoo si conclude la loro vacanza a San Francisco...succederranno un pò di cose...

Grazie a tutte voi che avete inserito la mia storia tra le seguite, le preferite, quelle da ricordare e chi ha inserito me tra gli autori preferiti. Un garzie speciale a chi commenta!

Capitolo betato dalla meravigliosa _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

 

Edward è davanti a me con un’altra, sopra un'altra. Mi vede e mi sorride, è un sorriso cattivo.
“Ecco cosa succede se fai la cattiva.” Dice perfido, ed inizia a baciare l’altra mezza nuda sotto di lui.
No!!!!!!!!!

 
Mi sveglio agitata e tutta sudata. Era solo un sogno, un terribile sogno, un incubo. Continuo a muovermi nel letto non riesco a stare ferma, non riesco neanche a guardarlo qui accanto a me perché mi ritornerebbe davanti a gli occhi la scena del sogno. Perché proprio ora? Ora che stavo provano a dargli veramente una possibilità. Provo a chiudere gli occhi ma è ancora paggio quindi continuo a rigirarmi nel letto ma purtroppo lui si sveglia.
“Bella, che hai? Stai male?” Mi domanda accendo la luce sul comodino.
“Non riesco a dormire.” Dico cercando di stare ferma e a guardarlo senza immaginare altro ma è estremamente difficile.
“Hai fatto un brutto sogno?” Ha indovinato.
“Si.” Rispondo.
“Era un sogno Bella, non ti preoccupare. Ci sono qui io.” Credo io abbia sognato il lupo cattivo? Quanto si sbaglia, non sa che il lupo cattivo è lui.
“È questo il problema.” Mi lascio sfuggire, senza pentirmene.
“Che vuoi dire?” Mi domando girandosi di lato, sorreggendosi la testa con il braccio mentre con la mano libera cerca un contatto con me  che  evito. Mi metto seduta appoggiando la schiena alla spalliera del letto mentre lui si mette di fronte a me.
“Io non ce la faccio, fin’ora è stato facile averti vicino perché vedevo lontana, quasi impossibile, la prospettiva che potesse esistere di nuovo un noi, ma ora…ora che devo ho deciso di darti una possibilità, adesso ho capito che è impossibile. Non ce la faccio.” Gli confesso.
“Bella, che stai dicendo?” Mi domanda come se avesse paura, passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
“Da quando ho chiuso gli occhi non faccio che rifare lo stesso sogno. Tu con un’altra  per punirmi di qualche mio sbaglio, non ce la posso fare.” E mi alzo dal letto.
“Aspetta! dove vai?” Mi dice raggiungendomi.
“Vado di sotto. Non riesco a stare qui.” Dico dirigendomi verso la porta.
“Bella, non andare. Ti prego, ce la possiamo fare.” Mi supplica quasi avvicinandosi.
“No, Edward. Io non ce la faccio. Quello che più fa male è il tuo abbandono, non mi importa chi ti sei portato a letto o quante, a me importa che tu mi abbia abbandonato. Non ci sei stato come amico, non riuscivi a stare con me per le bugie, lo capisco. Vuoi scoparti altre? Bene non stiamo insieme e lo puoi fare, ma dopo aver saputo la verità e dopo aver detto di amarmi non puoi abbandonarmi. Lo capisci che non si parla solo del tuo tradimento fisico? Quello avrei potuto perdonarlo, ma l’abbandono, come posso perdonare l‘abbandono? Come?” Gli dico tutto, per la prima volta.
“Io…mi dispiace, Bella.”
“Lo so che ti dispiace, ti prego, lasciami andare.” Dico allontanandomi da lui, ma ancora una volta non me lo permette. Mi trattiene a se facendomi appoggiare al muro e prendendomi il viso tra le mani.
“No, non ti lascio andare Bella. Non posso e non voglio Bella. Dio, mi maledico per tutto, vorrei poter cancellare tutto, ma non è possibile. So che ti può fare schifo stare con me, ma ti prego dammi una possibilità, l’ultima. In questi giorni provaci e poi prendi la tua decisione, ti prego non andare via.” Per la prima volta vedo i suoi occhi lucidi. Mi guarda così intensamente che sembra voglia entrarmi dentro, nei suoi occhi vedo il terrore, la paura che io vada via. E dentro me inizia una lotta difficile. Che fare? E poi capisco che posso dargli davvero una possibilità do la possibilità a me stessa di riuscire a superare anche questo. Annuisco leggermente e nei sui occhi, sul suo viso vedo la felicità, una felicità immensa. Allenta la presa sul mio viso e mi prende per mano portandomi nel letto dove ci sdraiamo di nuovo.
“Di qualcosa.” Mi supplica quasi.
“Okay, ci provo, ma non sarà facile, io non ti posso garantire nulla.” Gli confesso.
“Lo so, non pretendo nulla, voglio solo poterti avere qui, al mio fianco, tu dammi una possibilità ed io ti prometto che ad ogni gesto starò attento. So che hai paura ma davvero non voglio fare a meno di te! Tu sei sempre al centro dei miei pensieri e, anche se è assurdo, lo sei sempre stata.” Mi dice guardandomi negli occhi.
“Okay, va bene, ma non mi deludere di nuovo.” Rispondo. Lui sorride e si avvicina a lasciarmi un bacio sulla fronte.

23 MARZO 2010
Il resto della notte sono riuscita a dormire più tranquilla e serena. Ci siamo alzati tutti presto per prepararci per la nostra giornata all’aperto, preparato il pranzo a sacco  abbiamo raggiunto il parco, è davvero magnifico ed enorme. Abbiamo potuto vedere il parco dei fiori, i due laghi, le cascate e, per la gioia di Emmett, abbiamo visto anche il recinto dei bisonti. Lungo le rive del parco ci siamo fermati per consumare il nostro pranzo e abbiamo colto l‘occasione per fare tantissime foto e ci siamo divertiti molto anche affittando i pattinati per girare il parco. Non sono mancate come sempre le risate, i giochi e gli scherzi. Sono stata benissimo Edward è si è comportato… non so come definirlo ma mi è piaciuto. Mi ha fatto stare bene, mi ha fatto ridere. Dopo molto tempo sono stata davvero bene con lui e anche Tanya e Jacob mi sono apparsi migliori, c’è ancora un po’ di attrito tra di noi, ma non lo diamo a vedere. Siamo tornati a casa nel tardo pomeriggio davvero esausti.  Dopo esserci cambiati abbiamo ordinato la cena al ristornate cinese per farcela portare a casa e abbiamo cenato. Dopo cena stanchi per uscire, Alice ha tirato fuori vecchi giochi di società, alcuni un po’ infantili ma è stato comunque divertente, sono stata benissimo e so che il merito è soprattutto di Edward.

24 marzo 2010
Abbiamo dormito tutti fino a tardi, eravamo davvero esausti. Oggi è una bellissima giornata e si sta davvero bene per questo abbiamo deciso di inaugurare la splendida piscina della villa. Abbiamo indossato i nostri nuovi costumi ed io ho indossato degli short di jeans e un top. Edward appena mi ha visto è rimasto davvero sorpreso e mi ha sorriso. Appena noi ragazze abbiamo messo piede in giardino i ragazzi ci hanno preso di peso e buttato in acqua ma noi ci siamo vendicate schizzandoli tutti, cosi è nata una lotta all’ultima schizzo. Edward non mi ha mollata un secondo, ero il suo bersaglio preferito, ha continuato ad affogarmi schizzarmi di continuo, e quando ero convinta di riuscire a scappare lui mi riacciuffava sempre. La sua presenza costante al mio fianco mi ha fatto tremendamente piacere, perché non è stato nemmeno per un secondo asfissiante e per questo sono riuscita a ridere e scherzare con tutti, lo stesso ha fatto lui. Quando capitava che schizzava Tanya, anche per sbaglio, notavo il suo sguardo cercare me, per caprire se mi desse fastidio o qualcosa del genere, ma ero completamente serena. Abbiamo pranzato facendo una bella grigliata in giardino. Nel pomeriggio invece abbiamo goduto dei caldi raggi del sole mentre i ragazzi si sfidavano ad ogni sport possibile e immaginabile.
Ora ci stiamo preparando per andare fuori e goderci la vita notturna di San Francisco. Io indosso un abitino blu, morbido, che fascia le mie gambe.
“Bella, sei stupenda.” Commenta Edward appena mi vede.
“Anche tu stai benissimo.” Dico notando il suo abbigliamento: jeans scuri, che gli fasciano le gambe muscolose e camicia con maniche arrotolate fino al gomito. Usciamo dalla camera e nel corridoio vediamo Alice e Jazz, anche loro sono vestiti benissimo. Alice ha un vestitino grigio, aderente davvero carino e particolare. Mentre jazz indossa dei jeans blu scuri e camicia. In salone ci sono tutti gli altri. Rose indossa un vestitini bianco, fino a metà coscia e la parte del seno è decorate con pailette nere e un fiocco, mio fratello, al suo fianco, ha dei pantaloni bianchi e una camicia nera, anche lui ha le maniche arrotolate. Tanya  e Jacob sono seduti nel divano, lei con un vestito molto carino fucsia, un po’ appariscente ma le sta bene mentre lui indossa dei pantaloni marroni con una camicia abbinata. Sam e Leah appaiano della cucina, lei indossa un vestito blu scuro che si lega al colo, e lui dei jeans con camicia. Essendo tutti pronti usciamo fuori a prendere i taxi chiamati da Sam. Ci facciamo portare in discoteca dopo circa quindici minuti arriviamo a destinazione. La discoteca è davvero grande e carina e dopo aver fato un po’ di fila riusciamo ad entrare. Al’interno è molto semplice, c‘è una grande pista dove si può ballare, lo spazio riservato al dj e vicino ad esso dei cubi e, sparse un po’ ovunque, ci sono delle pedane rialzate, sempre per ballare, vicino alla porta d’ingresso invece vi è il banco del bar e nei vari angoli del locale ci sono dei divanetti. Appena entriamo lasciamo le nostre borse nel guardaroba messo a disposizione dal locale e ci buttiamo subito in pista a ballare. La musica è davvero bella e molto varia, non ci si stanca mai. Ci  divertiamo tantissimo ballando tutti insieme. Dopo un’ora di ballo continuo e la pista sempre più affollata io non resisto  più.
“Alice vado un po’ a sedermi, non ce la faccio.” Mi avvicino alla mia amica e le urlo le mie intenzioni e lei annuisce. Edward quando vede che mi allontano mi domanda con lo sguardo dove vado e io gli indico i divanetti vicino  a noi. Purtroppo quando mi avvicino ad essi noto che sono tutti occupati, così decido di uscire fuori a prendere ria. Esco dall’uscita laterale della discoteca, posta per le continue entrate e uscite dalla discoteca che posso essere fatte grazie al timbro che ci hanno fato sul dorso della mano. L’uscita principale è utilizzata invece solo per l’entrata in discoteca. Esco e finalmente posso respirare liberamente, sul marciapiede d fronte c’è una panchina così mi decido a sedermi li per riposare un po’ i miei piedi distrutti dai tacchi. Ad un tratto si siede un ragazzo vicino a me, appena mi volto a guardarlo noto subito che è ubriaco e mi alzo ma appena mi muovo lui prende un polso.

POV EDWARD
Bella è andata a sedersi un po’ perché sarà stanca sicuramente dei tacchi. La cerco dentro la discoteca con lo sguardo ma non la vedo. Decido di fare un giro tra i vari divanetti ma nulla. Che sia andata al bagno? Probabile, mi avvio verso il bagno delle donne ma niente, non c’è nemmeno qui. Inizio a preoccuparmi. Può solo essere uscita fuori. Così esco anch’io, ma non la vedo, quando sto per rientrare sento un pianto forte e delle urla. Mi si gela il sangue nelle vene e la paura aumenta alle stesse, le urla vengono dal vicolo accanto la discoteca, di corsa mi precipito nella direzione di esso e quello che vedo mi paralizza. Bella addossata ad un muro che urla e si dimena, mentre un ragazzo cerca di tenerla ferma. Le sue viscide mani cercano di toccarla, di avere sempre di più. Dopo un attimo di paralisi li raggiungo e caccio via il ragazzo da lei. Lui rimane sorpreso e quando gli tiro un pugno cade a terra, mi avvicino a lui e gli tiro in calcio in pancia, sono pronto ad attaccarlo di nuovo ma un singhiozzo forte mi blocca, mi giro verso Bella e la vedo piccola, indifesa a terra che piange terrorizzata. Lascio perdere il bastardo e mi avvicino a lei. La prendo in braccio e lei si aggrappa subito a me mentre mi allontano da lì.
“Shhh, tranquilla, ci sono io.” Le dico accarezzandole i capelli, mi siedo in una panchina vicino la discoteca stringendola a me.

POV BELLA
Edward mi stringe tra le braccia e mi sento protetta come non mai.
“Edward.” Lo chiamo cercando di placare il pianto e rimanendo seduta sulle sue gambe lo guardo.
“Come stai? Ti ha fatto male?” Mi domanda guardandomi e cercando qualche ferita.
“Non sono ferita fisicamente sto bene. Edward ho paura.” Gli confido.
“Non devi piccola, ci sono qui io.” Mi dice stringendomi a sé, io appoggio il viso sul suo petto.
“Perché a me? Perché Edward? Cosa c’è in me di sbagliato?” Mi lamento e lui mi prende il viso tra le mani.
“Nulla Bella, tu non sei sbagliata, sono gli altri a fare schifo. Tu sei così perfetta, sei una delle poche persone pure che conosco. Tu meriti il meglio, non è colpa tua, hai capito?” Mi dice guardandomi fisso.
“E allora spiegami perché sempre a me?” Gli domanda disperata.
“Non lo so, non so perché tu. Ma  non è tua la colpa, mi devi credere.”
“Stringimi forte.” Esaudisce la mia richiesta. Voglio rimane qua tra le sue braccia, solo così mi sento al sicuro. Non so quanto tempo passa ma rimaniamo così, stretti, lui mi accarezza e mi rassicura, ed io lo lascio fare perché è ciò che voglio.
“Bella, dobbiamo entrare, si preoccuperanno.” Mi dice dolcemente baciandomi i capelli.
“Okay.” Mi alzo e rimango vicino a lui. Prima di entrare in discoteca, mi stringo a lui prendendogli la mano, lui mi sorride.
“Tranquilla, ci sono io.” Mi sussurra.
Appena entriamo ci guardiamo intorno, per cercare gli altri, appena li individuiamo ci avviciniamo, mentre camminiamo per sbaglio un ragazzo i tocca un fianco, io spaventata salto e mi aggrappo con forza al braccio di Edward. Lui sorpreso si volta, e nei miei occhi vede il terrore.
“Bella, che succede?” Mi domanda allarmato.
“Io, Edward ho paura. Non riesco a stare qui.” Gli dico.
“Okay, vieni andiamo via, poi chiamo tuo fratello.” Usciamo dal locale e fortunatamente troviamo subito un taxi, saliamo e ci facciamo portare a casa. Edward prova a chiamare mio fratello che non risponde così gli lascia un messaggio dicendo che eravamo stanchi e abbiamo preferito tornare prima. Appena arriviamo a casa, io vado subito a cambiarmi in bagno, mentre lui rimane in camera e si cambia.
Quando torno in camera lo trovo steso sul letto.
“Vieni qui.” Mi dice battendo una mano sul letto vicino a lui. Io mi avvicino e mi metto sdraiata accanto a lui.
“Bella, a tuo fratello per ora ho mentito ma sai che non possiamo continuare a farlo.”
“Certo che lo so, anch’io ho iniziato ad odiare le bugie.” Lui sorride.
“Domani mattina gli raccontiamo tutto va bene?” Mi domanda.
“Va bene, Edward mi stringi?” Gli  chiedo. Lui mi stringe subito tra le sue braccia.
“Ho così paura.” Gli confido per l’ennesima volta.
“Te l’ho detto, non devi, vieni qui…ci sono io adesso.” Mi stringe ancora di più e tra le sua braccia, cullata dalle sue carezze e dai suoi teneri baci mi addormento.

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25 MARZO 2010
Questa notte sono riuscita a dormire stranamente tranquilla, forse sapere che Edward era vicino a me mi ha aiutata visto che con lui vicino mi sento protetta.
Ci siamo svegliati tutti molto tardi stamattina, sicuramente i ragazzi saranno rientrati questa mattina presto,  non li ho neanche sentiti.
Appena sveglia, mi sono fatta una doccia e sono scesa giù in cucina, dove ho trovato Alice che ha iniziato a farmi mille domande su ieri sera ma ho preferito non rispondere declinando dicendole che appena sveglia non riuscivo a connettere bene. Le dirò la verità, come la dirò a tutti, ma preferisco parlarne una volta sola, ecco perché aspetto che si sveglino anche gli altri. Mi turba il fatto che ci siano presenti proprio tutti, ma è inevitabile. Aiuto la mia amica a finire di preparare la colazione che oggi sostituirà il nostro pranzo visto l’ora. Lentamente tutti ci raggiungono.
“Dormito bene?” Anche Edward è arrivato in cucina.
“Sì grazie.” Il mio è un grazie sincero.
“Sei pronta?” Mi domanda sottovoce, io mi limito a annuire. Dopo aver fatto colazione mi avvicino a mio fratello, mentre Edward si mette di fronte a me appoggiato al mobile del cucina.
“Emm, io devo dirti anzi, dirvi, una cosa.” Dico pendendo le sue mani.
“Che succede?” Mi domanda scrutandomi in viso.
“Noi ieri non siamo andati via per la stanchezza ma perché è successa una cosa.” Dico fingendomi tranquilla, lui guarda truce Edward.
“Che ha fatto?” Mi domanda duro. Mio fratello ha sempre apprezzato Edward tanto da diventare molto amici, ma da quando Edward si è comportato male diciamo che spesso battibeccano.
“Lui niente. Io, come ho detto ad Alice, ero stanca, volevo sedermi ma i divani erano occupati così ho deciso di uscire fuori a prendere aria fresca.” Tutti i ragazzi si fanno più attenti e mi guardano. Rose si avvicina ad Emmett mettendogli una mano sulla spalla.
“Ho visto una panchina vicino e mi ci sono seduta, dopo qualche secondo si è avvicinato un ragazzo era ubriaco. Io stavo per allontanarmi ma lui mi ha preso per un polso e mi ha portato in un vicolo vicino.” Mi fermo per prendere un respiro, mio fratello mi stringe le mani fino a farmi male ma non dice nulla. Noto Jasper che si avvicina ad Edward, mentre Alice si avvicina a me.
“Ho provato a liberarmi ma lui era più forte, volevo urlare ma mi ha tappato la bocca, ha iniziato a toccarmi.” Inizio a piangere al ricordo. “ Quando finalmente mi ha lasciato la bocca ho urlato. Edward che era uscito a trovarmi mi ha sentito e mi ha salvato. Io avevo paura e stare in discoteca con tutti vicini che ti  toccano, non ce l’ho fatta.” Piango ancora più forte mentre mio fratello mi prende in braccio stringendomi forte. Mi stringe a se ed io mi lascio andare, piango più che posso, perché so che lui c’è. Lui sa che ho bisogno di questo, che non voglio nient’altro, ora ho solo bisogno di lui. Con me in braccio ci spostiamo tutti nel salone, io non mi allontano da mio fratello, non posso, non ne ho la forza né, tantomeno, la volontà. Edward mi ha salvato, è vero, ieri mi ha fatto sentire protetta, ma mio fratello è la mia ancora, perché non ho dimenticato ciò che c’è stato tra me e Edward, ciò che lui ha fatto. Smetto di piangere e mi siedo vicino a mio fratello che mi abbraccia, Alice si siede accanto a me abbracciandomi e Rose sta vicino ad Emmett. Edward si mette di fronte a me, nessuno dice nulla. Loro sanno quanto per me sia difficile, ma non tutti sanno.
“Chi era?” Mio fratello interrompe il silenzio rivolgendosi ad Edward.
“Io non lo conosco, mai visto.” Risponde.
Rimaniamo così per un po’, poi lentamente cercano tutti di cambiare discorso, di distrarmi e li ringrazio per questo. Per  tutto il pomeriggio mio fratello mi rimane vicino, non mi lascia un secondo sola. Restiamo a casa e ognuno si mette a fare ciò che più gradisce, non abbiamo voglia di uscire. Io mi metto  a leggere un po’.
***
I giorni successivi sono stanti un po’ duri, io come era già successo avevo paura di ogni contatto, di stare in mezzo a troppa gente, ma grazie a tutti loro sono riuscita a recuperare un po’ e a riprendermi. Ma nonostante questo ci siamo divertiti molto. Siamo stati di nuovo al mare, l’ultima sera abbiamo organizzato un bellissimo falò e ci siamo messi ad osservare le stelle.
Edward mi è stato molto vicino e questo mi ha fatto pensare molto. Questa vacanza mi ha fatto capire molto, posso dargli una possibilità, posso provare a perdonarlo, ma non subito non ora. Ora voglio stare così. Adesso sto bene e mi sta bene così, lui avrà tutto il tempo per recuperare agli errori fatti.
Adesso siamo sull’aereo di ritorno a casa e credo sia giusto che Edward sappia della mia decisone.
“Edward.” Lo chiamo, siamo seduti vicini come all’andata, si volta verso di me.
“Io ho pensato a quello che ci siamo detti e ho preso una decisone...ecco, secondo me noi…”

 

 

 

 

Allora che dite? Non uccideemi, so che a Bella ne sto facendo passare di tutti i colori, ma vi assiuro che dal prossimo capitolo inizierà il suo perido felice. Vi annunco che molto probabilmente con il apitolo 45 mettero laparola fine a questa storia. Ora mi raccomando commentate, commentate e commentate! =)

Recensioni:

Austen95: si Bella ha fatto un passo a vanti, ma siamo sicura ch l'ha fatto verso Ed?? Non odiarmi...Un bacione

fabiiiiiiiii: ehi cara, non so se qst ti piaceràallo stesso modo, mi auguro di si...un bacione

LadySile:Come vedi nulla è scontata,è cambiato molto dallo scorso capitolo, Blla aveva preso una decsone,ma siamo sicuri ce adesso sarà la stessa? O forse è arrivato il momento di riscatto che tu aspettavi?? Non odiarmi per quello he le ho fatto subire, ma serviva, dal prossimo promett che avrà la su rivincita..Un bacione

erika1975: ciao cara, allora per prima cosa jacob e Taya si intrattengono a vicenda unicament per il pruo piacere di farlo, non hanno un seondo fine. Edawrd ha dimostrato qualcosa a Bella,maa lei on basta questo, lei deve riuscire a stare bene con se stessa, e in questo edward non può eseremolto d'aiuto..un bacione

nik81: ehi ciao, sono sorpresa di trovare di nuovo una tua recensione, è una sorpresa positiva. Allora per prima cosa ti ringrazio per avermi definito una scrittrice, non so se lo merito, e sono felicie che tu apprezzi molto la mia storia analizzandolacosì dettagliatamente. Mi fa molto piacere e apprezzo le tue recensioni ne bene e nel male. Sono  felicissima di averti fatto cambiare idea, al mio Edward serviva solo un pò di tempo. hai perfettamente ragione Bellaha sofferto tantissimo e merita anche lei il suo riscatto e di vivere lavita in maniera serene e lo farà, credo che dalle ultime righe del capitolo si comprende qual è la sua scelta.  Lei rinascerà da sola. Anche in questo capitolo ha sofferto tantissimo, forse troppo e ancora una volta si è aggrapata agli altri per uscirne, ma ome ho già dtto sarà l'ultima volta. Con questo capitolo si chiude il periodo nero di Bella Swan. Spero apprezzerai e che continuerai a leggere la mia storia.. Un bacione

giova71: si Edward sta facendo del suo meglio, ma per raccoglierne i frtti ci vora ancora moooolto tempo..un bacione 

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Capitolo 41
*** L'inizio della rinascita ***


Buon pomeriggio ragazze, allora come va? Ecco pronto per voi un nuovo capitolo, dove come promesso inizierà la "rivincita" di Bella, spero gradiate...

Grazie a tutte coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite, e quelle da ricordare. Grazie a chi ha inserito me tra gli autori preferiti, e un grazie speciale a chi commenta...

Capitolo betato dalla meravigliosa _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

“Ho pensato molto a ciò che ci siamo detti e secondo me noi… cioè io… ecco vedi, Edward, so che tu hai capito di aver sbagliato, so che non rifaresti lo stesso errore. Io ti amo e vorrei stare con te, ma non posso.”
“Perché?”
“Perché, ho sofferto tanto, troppo nella mia vita e adesso è arrivato il momento di prendermi cura di me stessa.  Sono stata male in passato e grazie al mio fratellone ne sono uscita e poi sei arrivato tu. Ora è arrivato il momento di farcela da sola. Voglio del tempo per me, per rinascere davvero e voglio farlo da sola.”
“Quindi è davvero finita?” Mi domanda spaventato.
“io non metterei un punto alla nostra storia ma dei punti di sospensione, non so dirti se torneremo insieme o meno, so solo che quello di cui ho bisogno adesso è stare sola con me stessa. Forse tra un anno, un mese o magari anche domani avrò bisogno di te, questo ora non lo so. Quando avrò trovato il mio equilibrio e se quello che provo per te non sarà cambiato tornerò.”
“Vorrei implorarti per farti cambiare idea, ma non lo faccio. Io ti amo e voglio che tu sia felice, se è così che puoi esserlo, mi sta bene. Sappi che ti aspetterò.”
“Grazie Ed.” Apprezzo il suo lasciarmi libera. Prendere questa decisione non è stato facile, ma è la scelta più giusta da adesso voglio pensare a me, a stare bene e devo farcela da sola…
Dopo un paio d’ore finalmente atterriamo all’aeroporto viene a prenderci l’amico di Sam con il furgoncino e ci riporta a casa. Una volta arrivati è pomeriggio inoltrato quindi dopo aver salutato i miei, vado in camera a disfare la valigia e farmi una bella doccia. Appena finito tutto scendo giù per la cena, mangiamo tutti insieme ed io e mio fratello raccontiamo ai miei genitori. Mentre parliamo i miei sono strani come se dovessero dirci qualcosa…
“Ragazzi, noi dobbiamo dirvi una cosa, riguarda soprattutto te, Bella.” Mio padre conferma i mie dubbi.
“Okay, che succede? Mi devo preoccupare?” Domando alternano lo sguardo sui miei genitori.
“È una cosa bella in parte ma non so come tu la possa prendere.”
“Mamma  mi stai mettendo paura che è successo?” D’istinto stringo la mano di mio fratello.
“Ecco, l’altro giorno ho sentito per telefono una mia amica di Phoenix mi ha detto che James, ecco, lui ha fatto quello che ha fatto a te ad un’altra ragazza. Ma lei l’ha denunciato, hanno scoperto che non era la prima volta e adesso è in carcere, ci resterà per molto tempo.” Mia madre dice tutto con calma. Io riesco ad assimilare tutto dopo qualche secondo ma rimango comunque ferma.
“Bella?” Mi scuote leggermente mio fratello. 
“Stai bene? Piccola di qualcosa.” Mio padre mi si avvicina.
“Sì, credo, non so se essere felice. Sono contenta che lui paghi per tutto, ma mi dispiace che altre ragazze hanno subito tutto quello che ho affrontato io” Dico sincera.
“Dispiace anche a noi, ma l’importante è che lui paghi.” Mi dice mia madre mentre tutti si avvicinano ad abbracciarmi.
“È finita.” Dico tra le loro braccia.
“Sì, adesso è finita.” Mi dice mio fratello guardandomi negli occhi.
Per il resto della cena i miei parlano di altro, mentre la mia mente ritorna sempre là. Finalmente mi sento leggera, posso ricominciare a vivere.

Mi sono svegliata presto, porta per ricominciare la mia vita. Dopo una doccia veloce mi vesto per andare a scuola. Mio fratello finalmente sorride, rivedo nei suoi occhi quella luce che aveva perduto, quella luce che adesso anch’io ho recuperato.
I nostri amici hanno notato la nostre felicità e cosi abbiamo raccontato loro cosa è successo, tutti mi hanno abbracciati felici per me. Con  Edward non c’è stato imbarazzo, è tornato tutto come prima.
Le lezioni si sono svolte come di consueto e finita la scuola sono tornata a casa, ho fatto i miei compiti e aiutato la mamma per la cena. La mia vita adesso è uguale a quella di  una normale adolescente.
E da tale dovrò prepararmi per spedire le tanto temute domande per il college ma questo lo farò domani insieme agli altri.

Questa mattina mi sveglio di buon’umore, come potrebbe essere altrimenti? Mi dirigo subito in bagno per prepararmi per la nuova giornata. Una  volta pronta scendo giù, dove trovo tutti seduti a fare colazione, cosa molto strana visto che solitamente mio padre esce molto presto la mattina o rientra tardi.
“Ehi, buongiorno a tutti.” Li saluto prendendo poto a tavola.
“Buongiorno tesoro.” Mi saluta la mamma, mentre i due uomini fanno solo un gesto troppo impegnati a mangiare.
“Mamma, oggi  dopo scuola andremo direttamente dai Cullen.” Informo mia madre.
“Sì, vero dobbiamo iniziare a compilare le domande per i college.” Continua mio fratello.
“Già, è arrivato il momento, non mi sembra vero, tra qualche mese andrete via.” Mia madre si fa triste.
“Cara, non pensiamoci ancora e godiamoceli finché resteranno qui.” La rincuora mio padre.
“Bella, andiamo è tardi.” Mio fratello richiama l’attenzione.
 Così lo seguo fuori e saliamo in macchina per andare a scuola.
“Bella, ma con Edward in che rapporti siete adesso?”
“Emm, poi ne parliamo è una lunga storia.” Dico indicandogli il cancella della scuola, scendiamo dall’auto e raggiungiamo gli altri.
“Buongiorno.” Li saluta mio fratello e dopo i getta su Rose.
“Ciao.” Li saluto io. Alice si avvicina baciandomi una guancia, mentre Jasper ricambia il mio saluto, Edward mi guarda e mi sorride, sorriso che io ricambio.
“Per oggi è deciso quindi, tutti da noi, per le famose domande.” Commenta Alice.
“Certo, all’uscita veniamo tutti da voi, come programmato, ora entriamo.” Le risponde Rosalie.
Ognuno di noi si dirige nella propria aula. Purtroppo oggi non condivido nessuna lezione con nessuno dei miei amici, e come previsto le lezioni della mattina si sono susseguite nella noia più totale. Finalmente è arrivata la pausa pranzo e mi dirigo in mensa. Appena entro vo già tutti i miei amici al nostro solito tavolo, quindi mi affretto a prendere un vassoio e a riempirlo. Dopo aver preso il pranzo li raggiungo e mi siedo vicino ad Edward, l’unico posto libero. Appena mi siedo tutti mi salutano.
“Allora come vi è andata oggi?” Domando in generale.
“Una noia mortale, sono stato sempre solo, purtroppo.” È Edward a rispondere per primo.
 “Per me un spasso sono stato quasi sempre con la mia Rosellina.”
“Emmett, chiamami di nuovo così e ti uccido.” Lo rimprovera Rose, poverina, mio fratello ogni giorno la chiama con un nomignolo diverso e sono sempre uno peggio dell’altro. Tutti scoppiamo a ridere per il resto del pranzo scherziamo e ci diamo appuntamento a fine lezione.
“Okay, allora a dopo.” Saluta Edward.
“A dopo.” Lo saluto sorridendogli.
Anche le lezioni pomeridiane sono state abbastanza fiacche. Ma finalmente la nostra giornata scolastica è finita.
Come d’accordo ci ritroviamo tutti fuori scuola.
“Allora possiamo andare.” Esordisce Jasper una volta che siamo tutti riuniti.
“Sì ci siamo tutti, andiamo. Come ci organizziamo per le macchine?”
“Perché che problema c’è?” Domando curiosa.
“Questa mattina noi quattro siamo venuti con una sola macchina.” Mi spiega Edward.
“Rose può andare con Emmett e Bella con noi.” Continua lui, guardandomi.
“Per me  va benissimo, so che Rose vuole stare con mio fratello e non voglio far certo il terzo incomodo anche se per poco tempo.” Dico sorridendo. Così saliamo in macchina e Edward si siede dietro con me. Alice come sempre inizia a parlar ma non la seguo e in poco tempo arriviamo a destinazione.
Appena entriamo a casa Cullen, Alice ci porta subito in camera sua. Facendoci accomodare a terra sul suo grande tappeto.
“Qui avremo la nostra privacy” ci spiega. “Per fare le domande ce n’è davvero bisogno. Io qui ho sei moduli per ogni università degli Stati Uniti, non sapevo bene le vostre  preferenze quindi mi sono preparata.” Continua il suo discorso mentre ci distribuisce le varie domande.
“Allora iniziamo?” Domanda Rose.
“Io direi prima di vedere dove vorremo andare per renderci conto almeno dove saremo sparsi.” Risponde mio fratello.
“ Io, non ho una preferenza ma voglio fare informatica, sceglierò qualche università vicino la tua o la tua se ha un buon corso.” Continua mio fratello rivolgendosi a Rose.
“Che dolce amore mio che sei.” E gli stampa un bel bacio. “Io sono sempre voluta andare alla Brown, e studiare psicologia.” Dice Rose.
“Quindi è li che farete domanda?” Domando.
“Sì certo, sarà la nostra prima scelta, vero?” Mi risponde Rose e mio fratello annuisce.
“Quindi ci divideremo! io andrò, o almeno spero, alla Columbia a New York, per fare giornalismo.” Mi lamento perché non mi sembra vero che dovrò vivere lontano dal mio fratellino ma, allo stesso tempo, so che è meglio così: sarà un’occasione per farcela da sola.
“Lo so piccola, mi sono informato bene su quanto dista ogni college, dalla Brown dovrebbero essere 4 o 5 ore.” Risponde sorridendomi, infondo non è molto lontano.
“Ma Bella, avrai me molto vicino. Io anche studierò a New York al Pratt Institute of Design.” Trilla euforica Alice. “Ci pensi? Potremmo vivere insieme, vedrai sarà fantastico.”
“Sì, sarà fantastico, ma non voglio fare da terzo incomodo tra te e Jasper.”
“Tranquilla Bella, non sarà così. Io purtroppo sarò a due ore di distanza da voi. Dovrei, anzi vorrei, entrare a Yale per studiare legge.”
“Così vi dividerete?” Domando stupita.
“Purtroppo, ma dobbiamo farlo se vogliamo raggiungere i nostri sogni, e poi due ore sono davvero poche, potremo vederci tutti i weekend e ci sentiremo spessissimo vero?” Domanda Alice a Jasper facendogli gli occhini da cucciolo.
“Certo piccola.” La rassicura.
“Ma un attimo, perché non ce lo avete detto che avreste studiato nella grande mela? Avremmo potuto visitare i vostri college quando siamo stati lì!” Interviene Rose.
“Beh, io veramente non volevo. Cioè voglio entrarci da matricola e non da visitatrice.” Spiego.
“Io per lo stesso motivo e un po’ di scaramanzia. Fino ad oggi solo Jasper sapeva quale scuola di moda avevo scelto.” Anche Alice da la sua motivazione.
“E tu, Edward, dove andrai?” Gli domanda mio fratello.
“Farò domanda ad Harvard per studiare medicina e poi pediatria.” Risponde tranquillo.
“Quindi hai scelto.” Commento io ricordandomi che tempo fa era indeciso tra due college.
“Sì, Harvard mi da l’occasione di fare tirocinio e lavorare all’ospedale pediatrico di Boston che è uno dei migliori, se vorrò ritornare qui, potrò lavorare a Seattle con un curriculum così sostanzioso.”
“Saremo lontani anche noi.” Puntualizza Alice.
“Solo quattro ore.” Risponde Edward e tutti lo guardiamo stupiti.
“Come lo sai?” Domanda mio fratello.
“Ecco, io mi sono informato, cioè quando stavamo insieme mi ero informato sulle distanze tra i due ipotetici college suoi e il mio.” Spiega quasi in imbarazzo. Non sapevo di questa cosa, carino come gesto, lo apprezzo.
“Che memoria.” Commenta Jasper.
“Su iniziamo queste domande.” Interviene Rose.
Iniziamo a compilare le varie domande. Ognuno di noi inizia dal college che ha sempre desiderato. Non è così facile compilarle si devono trovare le parole giuste per presentarsi e fare in modo che scelgono proprio te. Per questo ci mettiamo molto per compilare la prima domanda, quasi un’ora ciascuno. Poi proseguiamo con più velocità anche se ogni domanda ci ruba almeno mezz’ora. Tra le università private decido di mandarle in quelle dei miei amici e poi in qualcuna pubblica. Gli altri non so che alternative hanno scelto. Quando finiamo sono già le otto e mezza di sera.
“Si è fatto davvero tardi, avete finito?” Domanda Alice.
“Sì, un attimo.” Risponde Edward e dopo qualche secondo smette anche lui di scrivere.
“Che ne dite di una pizza?” Propone Alice. Tutti accettiamo finalmente usciamo da quella stanza. Io mi attardo di qualche secondo in modo da essere l’ultima prima di uscire, quando passiamo davanti la camera di Edward la curiosità è troppa e apro leggermente la porta, notando che ha davvero fatto come mi aveva detto. Ha fatto cambiare il suo letto, ma non solo il materasso come pensavo ma tutto il letto. Richiudo la porta velocemente e seguo gli altri. Non so spiegarmi il motivo per cui ho voluto controllare se lo aveva davvero cambiato, la curiosità era davvero troppa. In salone incontriamo Esme e Carlisle che salutiamo e poi ordiniamo le pizze, loro ci comunicano che hanno già cenato e non ci hanno disturbato perché Alice li aveva avvisati che avremmo finito tardi.
Appena arrivano le pizze iniziamo a mangiare. Durante la cena ci mettiamo d’accordo per spedire tutti insieme domani pomeriggio le domande che abbiamo compilato, Alice continua a fantasticare sulla nostra futura vita nella grande mela. Vuole già iniziare a vedere gli appartamenti, assurda. Anche mio fratello e Rose iniziano a pensare ad una convivenza, mentre Edward e Jasper, gli unici che saranno soli, parlano di altro.
“Ehi, un attimo ragazze.” Interviene Rose. “Abbiamo un problema, domani c’è l’allenamento delle cheers, quindi le domande le spediamo dopo l’allenamento.”
“È vero , avevo dimenticato, vabbhè rimandiamo di qualche ora.”
“Anche noi abbiamo gli allenamenti, l’avevo dimenticato.” Dice Edward e così i ragazzi iniziano a parlare dell’allenamento e altro che riguarda il basket. Dopo un po’ di chiacchiere decidiamo di tornare a casa.
“A domani.” Saluto Alice e Rose con un bacio. Loro due poi si avvicinano ai loro boys per salutarli come si vede.
“Buona notte.” Dico rivolgendo ad Edward.
“Notte Bella.” Lui si avvicina ad accarezzarmi una guancia, ma appena mi sfiora mi allontano, gli sorrido e mi avvicino alla macchina aspettando mio fratello lui rimane sulla porta e mi guarda, dopo qualche secondo mio fratello mi raggiunge e torniamo a casa. Non so perché mi sono allontanata forse ho paura che se mi avvicino toppo a lui posso ritornare troppo in fretta sui miei passi, ma so che sarebbe una scelta condizionata dalle emozioni, non sarebbe quella giusta.

 

 

 

 

 

Allora cosa mi dite? Soddisfatte... è stat svelata la decisione di Bella, anche se era pittosto paese, e della reazione di d che mi dite? Commentate, commentate e commentate mi racomando! =)

Recensioni:

nik81:caio cara come vedi ho aggiornata presto. Felce che il cap ti sia piaciuto. Allora Bella come vedi in aereo è stata benedetta, ed è iniziato il suo momento fortunato. lei comehai detto ha deciso di stare sola, le dispiace per Ed ene soffre ma sa che qst è la scelta giusta. Lui sembra che da ragazzo maturo ha accettato bene la cosa... Vedremo cosa accadrà..Un bacione

giova71: ciao, allora Ed ha preso bene la decisione di Bella,perchè vuole il meglio per lei. Adessolei sta avendo la sua rivincita, vedremo cos'altro ci aspetta...un bacione

Austen95:Non mi toccare Bella =), poverina lo fatta soffrire anche troppo. Edward soffrirà? forse giusto un pò, ma nulla in confronto a ciò che ha passato lei... Un bacio

bellad93: grazie mille un bacio

fabiiiiiiii: grazieeeeeeeeee un bacione

LadySile: ciao carissima,  allora come hai potuto vedere Bella decide di rimanere da sola, proprio per le stesse ragioni che haii detto tu. Tornare con lui sarebbe troppo prematuro e non è ciò di cui lei adesso ha bisogno. Inizia però da qst capitolo la sua rinascita che durerà un bel pò, Edward si è comportato da ragazzo maturo rispettando la sua scelta...Un bacione

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Capitolo 42
*** Addii ***


Buona sera mie care, alora come va? ecco a voi un altro capitolo...ci avviciniamo sempre più alla fine, mancano solo 3 capitoli...

Ringrazio chi di voihainserito la storia tra le preferte, le seguite e quelle da ricordare, chi ha inserito me tra gli autori preferiti, e soprattutto chi commenta..

Capitolo betato dalla fantastica _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

Finalmente abbiamo finito di allenarci. Sono davvero esausta non ce la facevo più. Rose ci ha fatto faticare molto ma i risultati sono stati più che soddisfacenti, mi faccio una bella doccia negli spogliatoi della scuola e poi andremo ad inviare le domande per i college, Dio che agitazione! È cosi forte la paura di fallire, di vedere i propri sogni svanire. Io ce l’ho sempre messa tutta, ho sempre dato il massimo per far si che si realizzassero, ho mantenuto la media sempre alta e partecipato a più attività extrascolastiche possibili. Nella domanda sono stata sincera, ho cercato di farmi conoscere e di dar loro una valido motivo per accettarmi. Se non va bene alla Columbia spero in Yale, sarebbe fantastico…
Finita la doccia mi preparo ed esco fuori dalla palestra della scuola, mi siedo su una panchina ad aspettare gli altri e dopo qualche minuto vedo Edward e Emmett avvicinarsi a me.
Mio fratello si siede vicino a me e mentre aspettiamo gli altri, nel frattempo parliamo degli allenamenti e cose varie. Dopo un paio di minuti ci raggiungono anche gli altri.
“Pronti? Possiamo andare?” domanda mio fratello.
“Prontissimi, andiamo dai. L’ufficio postale è qui vicino, ci facciamo una passeggiata.” Risponde Jasper e noi iniziamo a dirigerci verso l’ufficio. Mentre camminiamo noi ragazze stiamo davanti tutte insieme mentre i ragazzi stanno dietro. Siamo tutti molto tesi perché è un passo davvero importante. Quando arriviamo davanti all’ufficio postale uno alla volta iniziamo imbucare le nostre buste.
“Ecco fatto, ora dobbiamo solo aspettare.” Commenta Rosalie che è stata l’ultima ad imbucare le buste.
Dopo esserci salutati e dati appuntamento per domani mattina a scuola facciamo ritorno a casa.

3 MESI DOPO
Domani è il giorno del diploma, non riesco a credere di aver raggiunto questo  traguardo. Ricordo il primo giorno di liceo, quando  vedevo gli studenti dell’ultimo anno, li guardavo quasi con ammirazione perché erano ad un passo dal diventare adulti. Pensavo che quel momento per me non sarebbe arrivato mai ed invece eccomi qui in camera mia a provare il completo per domani.
Per la prima volta in vita mia sono orgogliosa di me stessa per essermi ormai diplomata nei tempi previsti e credo con il massimo dei voti. Non so ancora in che college andrò ma qualunque sia l’esito andrà  bene comunque perché mi impegnerò al massimo per ottenere solo il massimo.
Motivo di orgoglio è la forza che ho scoperto di avere. In questi tre mesi sono rinata da sola, i miei amici e mio fratello mi sono rimasti sempre vicini, ma non sono stata più dipendente da loro. Ogni problema l’ho affrontato da sola con le mie forze. Edward è rimasto li ad aspettarmi e ad offrirmi il suo aiuto in caso ne avessi avuto bisogno.
Ho riscoperto il vero valore dell’amicizia e mi sono divertita tantissimo, è stato uno dei periodi più felici e spensierati della mia vita. Il motto era uguale a quello del cartone animato “Il re leone”: Hacuna matata, senza pensieri, mi ripetevo ciò come un mantra. Il mio obiettivo è, ed era, stare bene indipendentemente dagli altri o da ciò che potevano pensare.
Potrei tornare da Edward, lo amo ancora? Decisamente si, non ho mai smesso, ma ho imparato a rinchiudere l’amore per lui in un angolo piuttosto grande del mio cuore. Perché non torno da lui? Quanto potremmo stare insieme, due mesi e poi? Con il college che ne sarà di noi? Io ho bisogno di vivere l’amore, di averlo sempre con me, iniziare adesso per separarci subito dopo non è ciò che voglio. So che non vivrei  la nostra storia come merita di essere vissuta, aspetterò la fine del college. Corro un rischio enorme, ma i grandi amori non finiscono mai, e se il nostro amore è davvero grande sopravvivrà. Se non sarà così sarà stato il mio primo grande amore e basta. Forse mi pentirò di questa mia scelta, ma so che è giusto così. Troppe cose ho ancora da affrontare, troppe domande a cui dare una risposta.  Non obbligherò lui ad aspettarmi, gli parlerò perché è giusto che sappia di aver il diritto di vivere libero.
 

POV EDWARD
Siamo tutti seduti in modo ordinato, tutti tremendamente emozionati, in attesa che il preside dica il nostro nome. Una nostra compagna ha appena finito di fare il solito discorso. Siamo al giorno del diploma, il giorno in cui tutto finisce, ma tutto allo stesso tempo inizia. Finisce il liceo, finisce la vita da stupidi ragazzini, ma inizia una nuova vita. Il college, il vivere da soli, l’essere più responsabili. Ma alcune cose fortunatamente continueranno. Continuerà la grande amicizia che mi lega a tutti i miei amici e continuerà anche il grande amore che provo per Bella. In questi mesi non è stato facile vederla e non poterla avere, ma ho rispettato la sua volontà. Le sono stata vicino, lei ha sempre potuto contare su di me. Giorno dopo girono l’ho vista rinascere e diventare una ragazza, una donna, straordinaria con tanta voglia di vivere e godersi la vita. Non ho smesso di amarla e aspetto che sia pronta per me, per noi. Quest’attesa non mi pesa, perché non potrei stare con nessun’altra che non sia lei. Ma ho paura, paura del college e delle conseguenze che porterà, ho paura di perderla per sempre.
Perso nei miei ricordi quasi non mi accorgo che tocca a me. Emozionato mi alzo e mi avvicino al grande palco per ritirare il mio diploma. Appena il preside me lo consegna scatta automaticamente la foto. La consegna procede per un’ altra mezz’ora e quando tocca a Bella sono anch’io emozionato per lei.
Finalmente finisce la cerimonia ei nostri genitori si congratulano con noi.
“Sono fiero di tutti voi.” Esordisce mio padre, mentre siamo tutti riuniti al ristornate. Abbiamo prenotato un tavolo tutti insieme per il pranzo in un ristorantino di Forks. Festeggeremo così, con le nostre famiglie, mentre stasera festeggeremo insieme ai nostri compagni nella villa al mare di Rose e Jasper che si trova in una spiaggia vicino La Push.
“È arrivato il grande momento, siete pronti?” ci domanda la madre di Bella. Il grande momento al quale si riferisce è l’apertura delle tanto temute buste. In questo periodo ci sono arrivate le varie risposte dai college, ma abbiamo deciso di aprirle tutti insieme oggi, finalmente sapremo cosa sarà di noi.
Iniziamo ad aprire le buste iniziando da quelle dei college pubblici e poi quelle dei college privati, lasciando per ultima quella del nostro college prediletto. Veniamo accettati in alcuni di essi, ma essendo stati indicanti nella domanda come seconda scelta dobbiamo confermare entro la fine del mese la nostra decisione. Ora è arrivato il momento più atteso e temuto.
Le prime ad aprire le buste sono le ragazze. La prima è mia sorella.
“Okay, apro.” Dice tutta sorridente. Compie ogni gesto con estrema lentezza rendendo tutto molto più suggestivo. Finalmente apre la busta e dopo aver letto l’esisto inizia a saltellare ed urlare felice: ce l’ha fatta. Tutti contenti ci congratuliamo con lei. Lo stesso fa Rosalie subito dopo, anche lei ce l’ha fatta. Ora tocca a Bella. Le tremano le mani e lo stesso vale per me, sono cosi teso. Lentamente anche lei legge il contenuto della busta e sul suo viso nasce uno splendido sorriso. Lei ride felice e tutti le sono addosso per congratularsi con lei.
Ora tocca a noi uomini. Emmett il più irruente apre la busta per primo, a differenza delle ragazze fa tutto molto velocemente. Appena legge l’esisto esclama: “Fai le valigie, piccola, che partiamo insieme!” è stato ammesso. I suoi genitori sono increduli, Emmett ha stupito tutti mettendosi a studiare seriamente e impegnandosi moltissimo con lo sport ed è riuscito ad avere delle ottime raccomandazioni. Sono davvero felice per lui, ha reso tutti orgogliosi di lui ed ora starà quattro anni con Rose e vivranno insieme, lo invidio un po’. Io sono il secondo ad aprire la busta. Anch’io faccio tutto in modo veloce. Leggo e…mi hanno accettato. Sorrido.
“Ce l’ho fatta!” urlo quasi. Tutti si congratulano con me e  quando tocca a mio padre mi da una pacca sulle spalle proclamandosi orgoglioso di me e questo mi rende pienamente felice. Manca solo Jasper. Appena tutti ci calmiamo prende la sua busta e la apre, legge e ce l’ha fatta anche lui. E anche per lui arriva il momento di gioia e delle congratulazioni.
Dopo questo momento davvero felice per tutti lasciamo il ristorante. I genitori tornano subito a casa mentre noi ci fermiamo un po’ fuori dal ristorante.
“Ragazzi sono così felice per tutti noi.” Esclama Bella.
“Non immagini sorellina quanto lo sono io. Ci pensi, Rose? Vivremo insieme!” I due fortunati si guardano negli occhi più felici che mai.
“Ragazzi io direi di tornare a casa e prendere le ultime cose per questa sera e di vederci tra poco alla villa che dite?” Propongo.
“Ha ragione Edward, io e Emmett andiamo subito alla villa cosi iniziamo a sistemare un po’.” Risponde Rose.
“Sì e noi passiamo a prendere i cambi per stasera e vi raggiungiamo.” Aggiunge Bella.
“Okay allora a dopo.” Conclude Jasper.
Io e Bella saliamo a bordo della mia Volvo e ci dirigiamo verso casa sua. Per tutto il tragitto Bella rimane in silenzio e guarda fuori dal finestrino, io non dico niente e accendo la radio. Voglio lasciarla ai suoi pensieri.
Arriviamo a casa sua e una volta dentro lei sale in camera sua per prendere il suo cambio e poi quello per Emmett. Io rimango giù a parlare un po’ con suo padre che si congratula di nuovo. Dopo qualche minuto Bella scende giù.
“Io sono pronta, possiamo andare.” Dopo aver salutato i suoi ci dirigiamo verso casa mia. Anche sta volta in macchina lei rimane in silenzio, strano. Solitamente ha sempre qualcosa da dire. Ogni tanto mi guarda e sembra voglia dirmi qualcosa ma poi cambia idea. Quando mi decido a chiederle se va tutto bene, mi accorgo che siamo arrivati e decido di rimandare il discorso.
Entriamo a casa mia e dopo aver salutato i miei io mi dirigo verso la mia camera e Bella mi segue.
“Edward.” Mi chiama Bella appena entro nella mia stanza. Io mi volto verso di lei prestandole tutta la mia attenzione.
“Io volevo parlarti.”
“Certo dimmi pure, io intanto preparo la borsa.”
“No, meglio che ne parliamo con calma.”
“Okay, va bene, ti ascolto.” Poso i vestiti che avevo in mano e mi metto seduto accano a lei sul letto.
“Tre mesi fa ti ho detto che avevo bisogno di tempo, che volevo del tempo per me, per stare bene con me stessa. Dovevo tornare ad essere felice e dovevo farlo da sola. Tu hai rispettato la mia scelta e ci sei stato sempre per me. Adesso io credo di star bene con me stessa.”
“Sono felice che tu abbia raggiunto ciò che volevi, davvero.” M’intrometto nel suo discorso, perché voglio che sappia che sono davvero felice  per lei.
“Tu mi avevi detto che mi avresti aspettato e so che lo hai fatto. L’ho apprezzato tanto, è stata l’ennesima dimostrazione del tuo amore.  Ma ora devo chiederti di non farlo più. Il mio percorso è ancora lungo ed in salita.”
“Che stai dicendo?” Non posso credere a ciò che mi ha detto. “C’è un altro? Non mi ami più?”
“No, non c’è nessuno ed io continuo ad amarti. Ma non posso chiederti di sacrificarti per me. Nonostante io ti ami, credimi ti amo davvero tanto, non posso stare con te. Tra due mesi ci divideremo e non potrei farcela. Io ho bisogno di vivere l’amore, di viverlo nella quotidianità. Il tempo da dedicare a noi sarebbe troppo poco. Se le cose fossero andate differentemente tra noi, non avrei problemi ad affrontare la lontananza, ma così non ce la farei. Starei male e lo stesso sarebbe per te. Chiederti di rimandare il tutto a dopo il college sarebbe egoistico da parte mia. Quindi Edward vivi la tua vita serenamente senza la mia ombra. ”
“Bella, non puoi chiedermi questo, non puoi.” È assurdo.
“Mi costa chiedertelo ma è giusto così. Noi, per stare insieme, dobbiamo costruire il nostro rapporto dalle basi.”
“Le basi ci sono perche noi ci amiamo.” Cerco di farla ragionare.
“Non basta, non sempre basta l’amore. Dopo ciò abbiamo passato, condiviso, abbiamo bisogno di iniziare tutto da capo e non ne avremo il modo. Io adesso non voglio un rapporto a distanza. Mi dispiace Edward.”
“Dovrei dimenticarti? Scomparire dalla tua vita? È questo che mi stai dicendo?” Domando incredulo.
“Non devi scomparire dalla mia vita, non lo voglio, potremmo sentirci e ogni tanto vederci, ma da semplici buoni amici, nulla di più.”
“Io non credo di farcela, non posso.”
“Volevo solo che sapessi questo, sta a te scegliere adesso. Ora ti lascio preparare il borsone.” E scende giù.
È tutto così assurdo, non posso crederci. Non mi aspettavo che tornasse da me, anche se l’ho sperato, ma chiedermi di dimenticarla, non posso.

POV BELLA
Esco dalla sua stanza e lo aspetto giù nel salone. È stato difficile dirgli tutto, non credevo di farcela. Ma so che è la scelta giusta ma la paura sia davvero tutto finito è grande. Sono io a volerlo, lo so, ma come potrei fare diversamente? Io credo di essere serena e stare con lui adesso significherebbe sconvolgere il mio equilibrio, per cosa poi? Per meno di due mesi di pura felicità e di quattro anni di agonia. Non voglio questo. Io so che non lo dimenticherò mai e in cuor mio spero sia lo stesso anche per lui.

 

 

 

 

So che non tutte apprezzerete la scelta di Bella, ma cercate di capirla. Lei ha passato un anno, anzi due anni davvero difficili, e ha sofferto molto, e di certo tre mesi non sono molti per riuscire a "rinascere". Ci vuole tempo. Per qunto rgiuarda Edward lei lo ama, che sia chiaro, ma non è il loro momento questo e lei con grande maturità l'ha capito.Mi raccomando ditemi cosapenaste. Commentate, commentate e commentate! =)

Recensioni:

nik81: ehi ciao, finalmente ti "vedo" soddisfatta del capitolo, ne sono felice! Allora diciamo che adesso inia la rinascita di Bella, ma purroppo la storia è quasi giunta al termine. Quellao che accadrà al college non posso dirtelo, come non posso dire se da "grandi" staranno insieme. Adesso Bella ha fatto la sua scelta con maturità, secondo me. Spero che apprezzerai. Un bacio

giova71: ciao cara, si James ha fattola fine che meritava, dovevo chiudere questo capitolo, prima di far riscattare Bella. In qst capitolo Bella prende un'altra decisione importante. chissà a cosa porterà..Un bacio

LadySile: sono felice che ti sia piacendo come svolgela storia, spero che qst scelta di Bella, non ti deluda. Si i collge son tutti, diciamo mediamnete lontani. e l'ho fatto di propositoper dare alorola scelta di poter coninuare a frequentarsi, ma vedremo cosa faranno. Un bacio

erika1975: ti rispondo ad entrambe le recensioni, per quella del cap 40, allora si Bella è proprio Miss sfiga, ma per fortuna c'è Ed che la salva. Come vedi adesso inizia a riscattarsi. Passiamo all'ultima recnsione, del cap precedente, credo che tu sia rimasta male leggendo qst capitolo. Lei lo ama, su qst non ci sono dubbi, manon sempre l'amore basta in un rapporto. Lei non sta facendo pagare nulla a Edward, sta solamnete cercando di ricminciare a vivere serena e vuole farlo sola. Bella, non fa una piega quando sa che lui va a Boston, è percè sapeva che quella poteva essere una sua scelta, avevano già parlato precedentemente di ciò. Un bacio 

fabiiiiiii: Grazieeeeeeeeeee, non te lo dico se staranno insime :P

FunnyPink:ehi ciao, concordo cn te sui college, li è tutta un'altra vita. o frequento l'università e credimi è uno schifo. Baci

Austen95: ciao, credo che nemmeno qst ti piaccia, mi disp tanto ma purtroppo le cose dveono andare cosi. Un bacio

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Capitolo 43
*** Ritrovarsi ***


Buon giorno raazze, scusate il piccolissimo ritardo, avrei dovuto postare ieri ma non ho avuto un attimo di tempo... Ci avviciniamo sempre più alla fine. ui rivediamo cosa ne è stato di loro dopo il college.

Ringrazio chi ha inserito me tra gli autori preferiti, chi ha inserito la storia tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare. Un grazie speciale a chi commmenta.

Capitolo betato da _Milli_

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

4 ANNI DOPO

 
È come se la vita mi fosse sfuggita di mano. Mi ritrovo qui, con la mia laurea in giornalismo in mano, e mi sembra solo ieri di aver messo piede per la prima volata in questo college ed invece sono passati quattro anni. Quante cose sono successe, persone incontrate, amate, odiate. Sono cambiate molte cose mentre altre sono rimaste le stesse e credo non cambieranno mai.
Per prima cosa con l’inizio della mia vita da universitaria è iniziata anche la mia convivenza con quel folletto pazzo. I nostri genitori volevano aiutarci per acquistare un appartamento, ma noi abbiamo rifiutato così abbiamo preso in affitto un appartamento che si trova al cento tra i nostri due college. Dopo quattro anni dire che siamo come sorelle è davvero riduttivo, viviamo quasi in simbiosi. Quattro anni davvero intensi per entrambe. Per mantenerci ci siamo trovate dei lavoretti io in una biblioteca e lei come commessa. Adesso lei lavora per una grande casa di moda nella quale aveva fatto lo stage per il college e subito hanno notato le sue grandi doti e cosi l’hanno assunta. Anch’io ho avuto la sua stessa fortuna ed ora lavoro per la stessa rivista in cui ho fatto il tirocinio.
Siamo rimaste sempre unite, pronte a sorreggerci nei momenti più bui e a gioire insieme per le cose belle.
Ricordo ancora le sue piccole crisi per la lontananza da Jasper. Il primo anno è stata una vera tortura per entrambi, poi hanno imparto a gestire la cosa. Jasper è riuscito a laurearsi con un semestre di anticipo e si è subito trasferito qui a New York. Io adesso vivo da sola mentre i due innamorati hanno acquisto un splendido appartamento, il loro nido d’amore.
Nonostante la presenza di Alice, mio fratello mi è mancato moltissimo, così come mi è mancata Rose. Per loro le cose sono state più semplici. Hanno subito acquistato un appartamento a Providence e  da allora convivono amandosi sempre di più. Anche Edward ha terminato il college, adesso è un dottore, ma sta studiando ancora per la specializzazione in chirurgia pediatrica,e nel frattempo lavora all’ospedale di Boston, proprio come desiderava.
Appena iniziato il college ci sentivamo tutti molto spesso, anche io e Edward, quasi tutti i giorni e ci incontravamo ogni weekend. Ma poi le cose sono cambiate: il lavoro, gi studi, gli impegni ci hanno fatto allontanare, sono diminuite le chiamate, gli incontri settimanali sono diventati mensili, per poi ridursi alle sole feste. Questo ha portato solo ed esclusivamente all’allontanamento tra me e Edward.
Ho iniziato ad uscire con i miei colleghi ad avere un nuovo gruppo. Con alcuni miei colleghi c’è stato qualcosa di più, ma mai nulla di concreto. Dopo qualche uscita c’era sempre qualcosa che non andava, con il tempo ho capito quale fosse il problema: non erano Edward. Nonostante fossero dei bellissimi ragazzi con cui mi trovavo bene non erano lui. Ho provato a dimenticarlo, ma tutto inutile, ho continuato ad amarlo, e lo amo ancora. Lui non sa nulla di tutto ciò, le uniche a saperlo sono le mie migliori amiche da sempre. Non so se lui mi abbia dimenticata o meno, so solo che non ha avuto nessuna storia seria.
È un anno che non lo vedo, ci siamo sentiti solo con qualche messaggino per scambiarci gli auguri. Mi manca e questa sera finalmente lo rivedrò. Al solo pensiero mi sembra di tornare indietro con il tempo, il cuore mi batte forte e ho le farfalle allo stomaco. Oltre la grande emozione c’è la grande paura che si presenti con qualcun’altra.
Sono stata l’ultima a laurearmi per questo questa sera festeggeremo tutti insieme. Questa mattina erano tutti presenti tranne lui, era di turno all’ospedale . È sempre stato così in quest’ ultimo anno, se c’era lui mancavo io per un motivo o un altro e viceversa. Questa sera ci saremo entrambi. Con i miei genitori ho festeggiato a pranzo, proprio come al diploma. Quello stesso giorno ho lasciato andare Edward e oggi invece? Che sarà di noi?
Finisco di preparami per la cena e lascio il mio appartamento. È luglio e fa abbastanza caldo per questo ho indossato un tubino corto rosso fascia, e ci ho abbinato dei sandali abbastanza alti. Il ristorante non è molto distante da casa mia, così ho deciso di raggiungerlo a piedi, camminare mi aiuta ad allentare la tensione che passo dopo passo aumenta sempre più.
Arrivo davanti al ristorante, prendo un grosso respiro ed entro. Raggiungo la sala indicatami dal camerieri e li vedo, lo vedo. Girato di schiena intento a ridere e scherzare con mio fratello. Indossa dei pantaloni bianchi e una camicia nera con le amiche arrotolate. È solo, non c’è nessuno con lui. Dentro me cresce l’emozione, non so chi si accorge di me chiamandomi, lui si gira e finalmente dopo un anno posso guardarlo di nuovo.

POV EDWARD
Sono al ristorante che mia sorella ha prenotato per festeggiare le nostre lauree. Ci siamo tutti, manca solo lei, Bella. È un anno che non la vedo, che non sento la sua voce, solo qualche misero messaggio di circostanza. Questa mattina si è laureata e non sono potuto essere presente, colpa del mio lavoro all’ospedale. Lavoro all’ospedale di Boston in attesa di riuscire a specializzarmi in chirurgia pediatrica e poter finalmente lavoro come dottore a tutti gli effetti. Essendo uno specializzando sono costretto a turni massacranti e non è facile cambiare in turno come per questa mattina.
Sono passati quattro anni dall’ultima volta che siamo stati insieme da soli, da allora solo uscite di gruppo sempre più rare, come le chiamate tra me e lei. Ci siamo allontanati irrimediabilmente, forse aveva ragione lei a dire che non saremmo potuti stare insieme così lontani, hanno rischiato persino mia sorella e Jasper, nonostante ora abbiamo una storia più solida che mai. Non credo di averla dimenticata mai, la amo come allora. Non dico che in questi anni sia rimasto chiuso in camera a studiare e basta, ho avuto qualche esperienza ma niente di serio. Massimo tre uscite con tre o quattro ragazze. Poi ho capito che era inutile provarci se ancora amavo lei, anzi, amo, lei.
Sto qui a parlare con Emmett mentre la voglia di vederla aumenta sempre più.
“Bella.” Sento esclamare Rose. È arrivata, è qui. Con il cuore in gola mi volto a guardarla. Appena la vedo, più bella che mai non posso fare a meno di sorriderle, è stupenda in quel suo abito rosso, una dea.
Anche lei sorride e mi illudo sia per me, fa qualche passo verso di noi, quando un ragazzo spuntato dietro di lei la affianca. Io vedo la scena come a rallentatore, mentre sento il mio cuore esplodere. Lui le cinge la vita, lei lo guarda prima sorpresa e poi felice, lo abbraccia e dopo essersi salutati lei lo prende per mano e si avvicinano a noi. Io voglio sprofondare: mi ha dimenticato. Non mi ama più, questa è l’unica cosa che riesco a pensare adesso.

POV BELLA
Appena mi vede sorride e non posso fare a meno di farlo anch’io. Muovo qualche passo di loro, quando mi sento cingere la vita, mi volto stupita e non ci posso credere. D’istinto lo abraccio.
Nate è qui. È un mio collega, uno con cui sono uscita, l’unico con cui ho avuto un bellissimo rapporto di amicizia e anche quando abbiamo provato a frequentarci sono stata benissimo con lui, avevo creduto che mi facesse dimenticare Edward. Lui è un anno più grande di me, ha finito l’anno scorso il college e si era trasferito in California.
“Che ci fai qui?” gli domando ancora stretta nel suo abbraccio.
“Sono qui per il tuo grande giorno ma ho fatto tardi, stavo venendo da te, ma ti ho vista fuori e sono entrato. Ti dispiace?” mi domanda mettendo fine al nostro abbraccio.
“Per nulla.” Dico baciandogli una guancia. “Stavamo per festeggiare le nostre lauree, vieni.” Lo prendo per mano e lo porto con me.
“Bella, finalmente sei qui.” Alice è la prima  ad avvicinarsi.
“Scusate il ritardo ragazzi.” Mi scuso con tutti. Alice saluta Nate, lei già lo conosce.
“Ragazzi lui è Nate, Nate lui è mio fratello Emmett, lei Rose mia amica e cognata e lui è Edward. Jasper lo conosci già vero?” faccio le presentazioni.
“Sì, ci siamo conosciuti un anno fa.”Risponde Jasper che si avvicina a salutare entrambi.
“Ehi, piccola, fatti abbracciare.” Mio fratello mi saluta e subito dopo fa lo stesso Rose. Ci siamo già visti a pranzo,ma dobbiamo recuperare.
“Edward” dico rivolgendomi a lui, è freddo distaccato, non capisco.
“Bella,quanto tempo.” Si avvicina mi da un bacio sulla guancia e poi si presenta a Nate, che ho fatto? Perché fa così?
“Su sediamoci.” Interviene Alice. Iniziamo a prendere posto: Edward si mette a capotavola, alla sua sinistra Alice, accanto a lei Jasper, mentre alla destra di Edward si siede mio fratello e poi Rose, io sono dall’altro capo del tavolo e Nate si siede tra me e Jasper.  Da questo posto ho la visuale completa di Edward e noto che lui non guarda mai verso di me, parla, scherza con tutti ma non con me. A volta lo vedo guardare Nate, tra il curioso e l’arrabbiato. In ogni discorso cerca di attaccare lui o me, punzecchiandomi con varie battute.
“Ragazzi ci pensate abbiamo finito tutti.” Esclama Rose.
“Parlate per voi, io non ho finito nulla ancora.” Le risponde Edward.
“Ehi, ma voi che farete adesso? Resterete a Providence?” Domando.
“Non abbiamo ancora deciso, né io e né Emmett abbiamo trovato un buon lavoro lì. E sinceramente non ci abbiamo nemmeno provato.”
“Come mai? È una bella città, non vi trovate bene?” Domanda loro Nate.
“Ci sei stato?” gli domanda mio fratello.
“Oh sì, ho vissuto li qualche mese durante gli anni del liceo. Mio padre è  pilota d’aeri e quindi molto spesso ci siamo dovuti trasferire.”
“E da qui quando ve ne andrete?” gli domanda Edward quasi arrabbiato.
“Io non vivo più con i miei, e comunque io adesso abito in California, a Los Angeles.”
“California eh… noi abbiamo una villa a San Francisco, possiamo prestarvela se volete.” Sputa acido Edward, io non capisco.
“Allora come mai non avete cercato nulla lì?” Interviene Alice riportando l’attenzione su mio fratello e la bionda mentre Edward continua a guardare Nate.
“Siamo stati quattro anni lontani e ora volevamo stare di nuovo vicino a voi, approfitteremo di questa vacanza qui per cercare qualche lavoro.” Risponde mio Fratello.
“Finalmente di nuovo tutti insieme.” Esclamo felice.
“Sì sarete tutti e sei insieme, che bello.” Commenta acido Edward. Mi guarda male, sbatte la mano sul tavolo ed esce fuori. Tutti lo guardiamo sconvolti, dopo un attimo di esitazione mi alzo anch’io e lo seguo fuori. Lo trovo davanti la porta del ristorante che fa avanti e dietro passandosi una mano tra i capelli.
“Edward, che succede?” gli domando avvicinandomi. Appena sente la mia voce si volta verso di me guardandomi stupito.
“Perché sei qui? Rientra dentro.” Anche questa volta è duro con me.
“Si può saper che ti prende? Cosa ti ho fatto?” gli domando cercando di rimanere calma.
“Non hai fatto nulla, sono stato io a sbagliare.”
“Di cosa stai parlando?” non capisco cosa vuole dire.
“Niente Bella, rientra dentro.” Ribatte di nuovo cercando di ammorbidire il tono di voce.
“No, Edward, non vado da nessuna parte se prima non mi dici cosa ti ho fatto.” Voglio sapere la verità.
“Tu non mi hai fatto nulla, sono io. Io ad essermi illuso, ad aver creduto in qualcosa che non ci sarà mai più.” Alza la voce, ma di cosa sta parlando?
“Di cosa parli?”
“Di niente, ciao Bella.” Detto questo si gira e si allontana, no, non può farlo.
“Edward, no! Aspetta!” Urlo, lui si ferma e si volta verso di me ed io lo raggiungo.
“Non andare via.” Dico in un sussurro.
“Perché? Perché dovrei rimanere? Che senso ha?” Dice più tranquillo ma triste.
“Che dici?”
“Dico, che io non centro più nulla, avete riformato il gruppo voi sei, e tu… tu ti sei rifatta una vita ormai. Non c’è posto per me.”
“Che stupidaggini dici, Ed? Tu fai parte del nostro gruppo, siamo sempre noi sei. Io ho una vita come ce l’avete tutti voi.”
“E il tuo amico?” Di chi parla?...ah già Nate.
“Nate? Nate è un amico, che c’entra lui con tutto questo?”
“Un tuo amico? È solo questo e allora perché è qui con noi questa sera?”
“Era venuto per la mia laurea ma è arrivato tardi, mi aveva visto entrare ed è entrato per salutarmi e l’ho invitato a rimanere.” Gli spiego tranquillamente e lui ritorna a sorridere.
“Quindi non state insieme?” mi domanda io scuoto il capo e lui mi abbraccia stringendomi forte a lui. Dio che sensazione, mi sento di nuovo a casa qui con lui.
“Ed, mi pieghi cosa ti è preso?” Gli dico appena si allontana.
“Ma come, non lo capisci? Cristo, Bella io ti amo, non ti ho mai dimenticata ciò ho provato, ho provato davvero ma non ci riesco. Bella io ti amo e voglio stare con te.” I nostri visi si avvicinano, lui mi prende il viso tra le mani e il mio cuore batte furioso.
“Anch’io ti amo Edward.  Non c’è nessun altro con cui voglio stare che non sia tu.” Subito le sue labbra sono sulle mie. È un bacio forte, intenso, che diventa sempre più dolce, come due affamati ci nutriamo l’uno dell’altro. È solo un accarezzarsi di labbra che si fa più intenso, finché anche le nostre lingue non si incontrano di nuovo e un turbinio di emozioni esplode in me. Mi aggrappo a lui che mi stringe forte a se. Ansanti ci allontaniamo e sorridiamo felici per riabbracciarci di nuovo, lo prendo per mano e lo porto via. Non mi interessa del futuro, del domani, voglio solo viverlo adesso.
In silenzio ed innamorati ci dirigiamo verso casa mia.

 

 

 

 

 

Allora cosa pensate? come avete visto ho racchiuso gl anni del college in semplici ricordi, spero che siate soddisfatte. E di questo incontro che mi dite? Mi raccomando comentate, commentate e commentate! =)

Recensioni:

fabiiiiiiiiiii: come vedi non lio ho fatti lasciare, gli ho fatto prendere un pausa un pò lunga diciamo. Credo che qst cap ti piaccia :) Un bacione

nik81: ciao,allora per prima cosa rispondo alla tua domanda, qnd vedo un tuo commento non so maicosa aspettarm, se una critica ( che apprezzo) o un comlimeno, ma sono cmq felice di vederlo. Sono lieta che ti sia piaciutalamia decisione di farli separare. Non ci sono capitoli specifici sulla loro vita da univeristari, ma come vedi solo qualche ricordo, e entrambi in qst 4 anni sono cresciuti e maturati e atto le esperienzetipichedi un ragazz della loro età. Qst è un ragalo anticpato per il tuo compleanno, ma credo che ne riceverai un altro =). Cmq grazie peri complimenti. Un bacio

LadySile: ciao cara, sono felice ch tu abbia compreso a pieno Bella, vivere una storia in quel modo sarebbe stata una tortura. hai ragione tu, lei gli sta dando la possibilità di vivere libero, senza di lei, e nel prossimo capirai ancora meglio perchè lei abbia deciso ciò. Spero che qst ti piaccia, Un bacione

giova71: ciao Giò, mi fa piacre che nahe tu abbia apito, entrambi avevano bisogno di aturare e forse qst era l'unico modo per farlo, ma come vedi adesso che sono maturi stanno finalmente decidendo che sarà di loro. Un bacio

erika1975: ehi ciao, allora Bella aspetto la fine del liceo per comunicargli la sua decisone, perchè l'ha presa proprio in quei giorni. Quando ha realizzato che si sarebbero divisi, ha penasatoa cosa sarebe stato di loro, e ha preso la decione secondo lei più giusta. Forse come dici ha pnsato più a s stessa, ma credo che ne abbia il diritto no? Lei ama Edward, e proprio per qst lo lascia andare, infodno si dice se ami una persona lasciala andare, se orna vuol dire che ti ama davvero, no? Lei non lolascia solo per qs, ma lo lascia perchè sa che non riuscirebbe a sostenere una relazione a distanza e sa che ancora ha troppe cose da affronatare, e qst lo spiega nel prossimo capitolo. Sa benissimo che corre il rischio che lu la dimentichi, ma vuole correrlo. Se lui, avrà, come ha aviìuto, altre donne  lei non si lamenterà, perchè è stata lei a volerlo, e come vedi anche lei ha prvato a stare con altri. Sero che qst capitolo t piaccia, e sono sicura che con il prossimo capirai meglio Bella. Mi fa piacere che ti piaccia il mio modo di scrivere. Un bacio

Austen95: Bella, non è assolutamente come dici tu! è una ragzza che ha sofferto e che ora vuole tornare a vivere serena, ne ha tutto il diritto, come ha il diritto di scegòiere il modo con cui farlo. Mi dipaice che on ti piace.

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Capitolo 44
*** Amarsi ***


Buon giorno mia care, eccoci qui con il PENULTIMO capitolo della soria, il prossima sarà l'epilogo e lo pubblicherò massimo domenica. Spero rimaniate soddisfatte.

Grazie a chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare, e chi ha inserito me tra gli autori preferiti. Un gazie speciale a chi commneta.

Capitolo betato dalla meravigliosa _Milli_

P.S non so se avete notato ma ho cambiato nickname, ora è Ale1989

Buona Lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo conduco fino a casa mia, in silenzio, tenendoci per mano. Nessuno dice nulla forse per paura di rovinare il momento, o semplicemente perché non c’è niente da dire, va bene così. Appena entriamo nel mio appartamento l’ansia mi assale, lui forse se ne accorge e cerca di aprire un qualche discorso.
“Carino, hai cambiato un po’ di cose.” Esordisce guardandosi intorno, è più di un anno che non viene qui.
“Beh, da quando tua sorella è andata via ho cercato di personalizzarlo un po’, ti piace?” Gli spiego.
“Davvero carino, ti rispecchia molto.”
“Grazie, viene siediti.” Gli dico, rendendomi conto che siamo rimasti  in mezzo al piccolo salone in piedi. Ci sediamo sul divano ed io prendo posto vicino a lui che mi stringe a se.
“Mi sei mancata terribilmente.” Mi confessa.
“Anche tu, è stata dura non vederti e sentirti per un anno.”
“È stata dura non averti per quattro anni.” Non mi ha mai detto una cosa del genere. Io ho pensato a me stessa, al mio benessere, ma mai a come potesse vivere lui  questo distaccato, forse credevo che mi avesse dimenticato.
“Edward io…” Provo a parlare ma lui mi interrompe.
“Non devi dire nulla. Ho sofferto quando ti ho lasciata andare, ho sofferto in questi anni e questa sera averti visto con quello è stato il colpo di grazia, ma va bene così. Se tutto ciò ha fatto in modo che tu fossi serena, mi sta bene. In questo periodo sono maturato molto e anche tu. Ora siamo adulti e forse siamo finalmente pronti per amarci.”  Non dico nulla, non saprei cosa rispondere, spero che lui abbia ragione. Mi avvicino e questa volta sono io a prendere il suo viso tra le mani, subito le nostre labbra si scontrano. Il bacio si fa più intenso,le nostre lingue si accarezzano, si sfiorano, si rincorrono. Lui mi stringe e mi avvicina a se, io d’istinto gli salgo in braccio intrappolando con le mie gambe i suoi fianchi. Posso sentire la sua voglia, il suo desiderio di me tale e quale è il mio per lui. Ora ho la conferma che voglio amarlo come non ho mai fatto, come non ho mai amato nessuno. Mi allontano con fatica da lui, scendo dal divano e lo prendo per mano e lo conduco in camera da letto. Lui segue ogni mio gesto, mi scruta con amore e desiderio. Varcata la porta della camera lui mi stringe a se intrappolandomi tra le sue braccia, ci perdiamo nuovamente nelle emozioni che un semplice bacio scatena in noi. Stretta tra le sue braccia mi avvicino al letto, cercando di fare attenzione mi distendo portandolo con me. Inizio ad accarezzargli la schiena e le spalle. Anche lui mi carezza partendo dal ventre. Ogni sua carezza è sinonimo di dolcezza, amore, devozione. Quando la sua mano arriva a sfiorare il mio reggiseno si blocca e si allontana da me, per guardarmi negli occhi.
“Bella, tu sei sicura?  Se non vuoi fermami.” Mi dice teneramente accompagnando le sue parole con teneri baci su tutto il mio viso.
“Voglio amarti.” Rispondo semplicemente cercano le sue labbra. Ricomincia le carezze e lentamente entrambi ci spogliamo rimanendo in intimo.
“Sei bellissima.” Mi sussurra ad un orecchio dopo avermi ammirata. Sotto il suo sguardo mi sono sentita cosi volubile e fragile, ma le sue braccia intorno al mio corpo mi hanno fatto sentire al sicuro.
“Tu di più.” Rispondo, ed è la verità, è meraviglioso, perfetto. Tra una carezza e l’altra ci liberiamo anche dell’intimo. Le sue mani sul mio corpo sembrano petali di rosa tanta è la sua delicatezza ma sono capaci di lasciarmi scie di fuoco. Sotto il suo tocco mi sento bruciare, bruciare di desiderio e amore per lui.
Le carezze sono sempre più intime, più intense, io, da inesperta, mi lascio guidare dall’istinto e dalle sue reazioni, dal suo sguardo so di star facendo la cosa giusta. Lui continua a sussurrami parole dolci, mentre la mia ansia cresce insieme al mio desiderio. Quando si ferma e mi guarda capisco che è arrivato il momento, io mi limito a sorridergli. Lui si china su di me e mi sussurra
“Ti amo.” E succede, lentamente diventiamo una cosa sola, un unico corpo. Sono sua, solo sua. Iniziamo ad amarci nel modo più antico del mondo, finché felici e appagati non ci dividiamo. Edward copre i nostri copri con il lenzuolo ed io mi accoccolo sul suo petto. Lui mi accarezza i capelli lasciandoci dei teneri baci, mentre io faccio lo stesso sul suo petto.
“Ti amo.” Mi dichiara.
“Ti amo anch’io, sono tua.” Dico. Lui imi alza il viso in modo che i nostri occhi si incontrino.
“Solo mia, per sempre mia.” Ripete baciandomi.
Continuiamo ad amarci per tutta la notte.

Caldi raggi di sole mi ridestano dal mio sonno e subito una strana, ma una meravigliosa sensazione di felicità mi investe in pieno. Appena apro gli occhi ho davanti a me il motivo: Edward. Mi ritornano in mente le immagini di ieri sera e non posso fare a meno di sorridere. Lui ancora dorme, non voglio svegliarlo ma non riesco a trattenermi ed inizio ad accarezzargli il viso. È così bello, non mi sembra vero.  Non riesco a credere che stiamo insieme finalmente e finalmente siamo felici, senza più ombre. Mi sembra ancora  più strano se penso a ciò che abbiamo fatto ieri sera, la mia prima volta. Sì, per me è così. Sarà questa notte, la notte magica che ricorderò per sempre. Il passato non posso cancellarlo, ma l’ho allontanato da me per sempre.
“A che pensi?” Si è svegliato.
“A noi e a quanto sono felice.” Dico baciandolo castamente. “E comunque buon giorno.”
“Buon giorno amore mio.” Che sensazione sentire di nuovo queste parole pronunciate da lui.
“Dormito bene?” Gli domando.
“Mai dormito meglio in tutta la mia vita.” Mi abbraccia stringendomi a sé.
“ È stato magico questa notte.” Gli confido un po’ in imbarazzo e mi rifugio sul suo petto.
“Lo è stato anche per me. È come se fosse stata la mia prima volta, per me lo è stata. La prima volta in cu ho amato me stesso e la mia donna. Tu sei il mio primo grande amore. Sei tutto.” Mi dice facendomi alzare il viso e guardandomi negli occhi.
“Lo stesso vale per me, io sono solo tua.” Ribadisco.
“Idem” e di nuovo le nostre labbra si incontrano, vorrei continuare e approfondire di più, ma il suono del mio cellulare ci distrae.
“Chi diavolo è?” Domanda Edward infastidito da questa interruzione. Ancor prima di prendere il cellulare guardo la sveglia.
“Vista l’ora può essere solo una persona.” Dico, sono le otto del mattino, per me è l’alba.
“Alice.” Diciamo insieme e sorridiamo. Afferro il telefono e rispondo. Edward si mette vicino a me, per sentire anche lui.
“Ali.” Dico.
“Dimmi che sei con lui e non ti faccio nulla.” Sempre la solita.
“Sì, sono con Edward.”  Dall’altro capo del telefono sentiamo un urlo di apprezzamento seguito da un applauso e noi ci guardiamo straniti.
“Alice, che succede?” le domando incuriosita.
“Succede che questa matta ci hai fatto svegliare tutti presto per chiamarti e avere la conferma dei nostri dubbi.”
“Rose?” dico riconoscendo la voce della bionda.
“Sì, tesoro sono io, ci siamo tutti e sei in viva voce.” Mi informa la mia amica. Io e Edward non possiamo fare altro che sorridere.
“Sorellina, dì a Eddino che dobbiamo fare due chiacchiere.” Il vocione di mio fratello è inconfondibile.
“Ti sento benissimo Emm e non chiamarmi così.” Risponde Edward, anch’io ho attivato il vivavoce.
“Comunque vi perdono lo spavento che mi avete fatto prendere ieri sera se oggi pranziamo tutti insieme.” Interviene Alice.
“Okay, folletto, ci vediamo alle 13 al solito posto?” Le domando riferendomi al nostro ristorante preferito.
“Okay a più tardi.” E chiudiamo la telefonata.
“Che pazzi.” Commenta Edward sedendosi comodo sul letto.
“La vera pazza è tua sorella.”
“Già, mia sorella nonché tua cognata.” Rimbecca lui, io sorrido.
“Sì, sembra strano vederla così.”
“Sì è strano, ma è giusto.” Mi corregge.
“Ed, io credo che noi dovremmo parlare, non credi?” mi dispiace interrompere il bel momento.
“Lo so, questa notte è stata un sogno ma ora dobbiamo ritornare alla realtà. Che ne dici di farci una doccia, colazione fuori e passeggiata?” Propone.
“Dico che è perfetto. Se vuoi posso darti qualcosa di pulito da mettere, ci deve essere qualche cambio di Jasper ancora. Tua sorella non è ancora riuscita a portare tutte le loro cose via da qui.”
Iniziamo a prepararci per affrontare la realtà.
Dopo un’ora siamo entrambi pronti. Usciamo di casa mano nella mano e andiamo in un bar vicino casa mia. All’inizio parliamo di cose futili e gli spiego per bene la questione di Nate, parliamo degli studi e del college appena terminato. Dopo la colazione ci dirigiamo a Central Park e qui ci sediamo sulla riva del laghetto, consci del fatto che è arrivato del momento per parlare davvero.
“Cosa hai fatto?” Mi domanda Edward.
“In che senso?” gli domando non capendo il senso della sua domanda.
“Cosa hai fatto davvero in questi anni? So che hai frequentato e finito il college, ora lavori, hai conosciuto nuovi amici e, purtroppo, hai avuto alcune esperienze più intime diciamo, ma davvero che hai fatto? Cosa è cambiato dalla Bella di quattro anni fa?”
“Tutto e niente. Sono sempre io ma più matura. In questo periodo ho affrontato le mie paure, tutte. Riesco a relazionarmi con gli altri, a creare rapporti di amicizia, ho imparato a riconoscere le persone e a dare fiducia a chi la merita. Sono cresciuta. Ma la cosa più importante è che sono serena, ho lavorato per questo e ora so di esserlo davvero. Ho vissuto, fatto tante esperienze, ho visto il mondo, le opportunità che può offrirmi ed io ora posso scegliere senza remore. E la mia scelta l’ho fatta ieri sera.” Lui ha ascoltato il mio discorso e mi guarda incuriosito.
“Sono sempre stata sicura dei miei sentimenti per te, ma dopo ciò che era successo temevo di scegliere te solo perché era giusto così, come se qualcuno avesse deciso per me e non volevo questo. Ho voluto allontanarmi per capire perchè sceglievo te, se eri quello giusto e se potevo trovare di meglio. Ora ho la risposta. Io ho scelto te, perché sei l’unico che abbia mai amato, l’unico capace di farmi sentire in paradiso con  solo un sorriso e l’unico che con una parola può farmi provare l’inferno. Sei tu, tu sei tutto per me Edward. Sei essenziale.” Sono sincera e gli apro il mio cuore.
“E tu, Edward Cullen, che hai fatto?” Ora tocca a lui.
“Decisamente meno cose dite. Io non ho avuto bisogno di cercare nessuna risposta, ho sempre saputo che tu eri quella giusta nonostante tutto. Ti ho lasciato i tuoi tempi, il tuo spazio. Come mi avevi chiesto ho provato a ricominciare senza te, ma era inutile e ho smesso di farlo. Mi sono impegnato per finire il prima possibile per tornare da te, sperando che non fosse troppo tardi. Come te sono cresciuto e maturato, sono un uomo diverso. Più riflessivo, con la testa sulle spalle, ho imparato a non scappare davanti ai problemi ma ad affrontarli. E ora sono qui per affrontare insieme a te ciò che sarà.” Anch’io ho ascoltato in silenzio il suo discorso e appena finisce di parlare lo abbraccio.
“Cosa succederà adesso?” Domando.
“Ciò che tu vorrai.”
“Tu hai una vita a Boston ed io qui a New York, come faremo? Non voglio viverti a distanza, sai che non potrei farlo.”
“Neanche io. Non so come faremo, ma ti prometto che troveremo una soluzione. Godiamoci questa settimana.”
 “Settimana?” Gli domanda stupita. “Io credevo che tu ripartissi oggi.”
“Era così infatti, ma mentre tu eri sotto la doccia, ho chiamato l’ospedale chiedendo una settimana di ferie, e dopo varie insistenze e visti tutti gli straordinari fatti hanno acconsentito.” Mi butto su lui abbracciandolo e ripetendo “Grazie, ti amo.”
Dopo qualche minuto ci alziamo e ci avviamo a raggiungere il ristorante ora siamo più sereni, ora che abbiamo parlato è tutto più facile. So che ci saranno nuovi problemi e altri ostacoli da superare ma adesso voglio godermi questa settimana, voglio godermi Edward.
Arriviamo al ristorante ma ancora non è arrivato nessuno e quindi prendiamo noi un tavolo per sei e dopo qualche minuto arrivano.
“Ehilà.” Ci saluto allegramente mio fratello. Alice entra battendo le mani ed euforica ci salta letteralmente di sopra, non potevamo aspettarci altro. Gli altri in maniera più moderata ci dimostrano la loro gioia nel vederci insieme di nuovo, l’unica un po’ fredda è Rose, strano, dovrò parlarci.
“Allora, Ed, quanto rimarrai?” Domanda mio fratello mentre aspettiamo di essere serviti.
“Una settimana, è il massimo che sono riuscito  ad ottenere.”
“E poi?” gli domanda Rose.
“Poi non lo so, troveremo una soluzione.” Rispondo io per lui.
Per tutto il pranzo non facciamo che parlare e scherzare come ai vecchi tempi e cerchiamo di organizzare qualcosa da fare tutti insieme anche se visti i vari impegni è difficile.
“Ah, Bella, dimenticavo di dirti che Nate ti saluta.” Dice Alice.
“Oddio, mi sono dimenticata di lui. C’è rimasto male?” domando alla mia amica.
“Decisamente, voleva venire a cercati, era davvero preoccupato,. Fortunatamente sono riuscita a calmarlo, ma ti conviene chiamarlo per dirgli che va tutto bene.” È vero, ieri sono scappata, ero certa che loro avessero capito, ma avevo completamente dimenticato che ci fosse anche Nate.
“Hai ragione, adesso lo chiamo.” Prendo il cellulare nella borsetta e noto Edward teso che mi osserva.
Dopo il primo squillo risponde.
“Bella, stai bene? Cos’è successo?” risponde evidentemente preoccupato.
“Ehi, Nate, stai tranquillo va tutto bene. Mi dispiace per ieri sera, di essere andata via in quel modo.”
“Non importa, ma è tutto okay?” mi domanda di nuovo.
“Sì, sì tutto apposto tranquillo.”
“Okay, avrei voluto salutarti, io questa sera riparto.” Mi informa.
“Ah, anche a me avrebbe fatto piacere.” Dico.
“Allora potremmo vederci nel tardo  pomeriggio per un caffè e un saluto.” Propone.
“Okay va bene, ci vediamo, nel bar sotto casa mia.” E richiudo la chiamata. Avrei voluto passare tutto il tempo con Edward, ma glielo devo, è venuto qui solo per me e non posso negargli un ultimo saluto.
“Avete un appuntamento?” Mi domanda Edward appena chiudo la chiamata, molto infastidito.
“Sì, sta sera riparte e ci vediamo per salutarci.” Lui non risponde.
“Ed, che c’è?” gli domando visto il suo mutismo.
“Andiamo fuori.” Lo seguo fuori dal ristorante.
“Che succede? Perché siamo usciti?” gli domando.
“Non mi andava di parlare davanti a tutti. C’è che sono geloso, geloso marcio.” Dichiara stringendo i pugni.
“Ed, Nate è un amico, nulla di più. Ci vedremo, prenderemo un caffè e poi arrivederci, tutto qui. Non devi temere io voglio te.” Lo rassicuro.
“Io mi fido di te, è di lui che non mi fido. Se è venuto fin qui per te vuol dire che non ti ha dimenticata, che forse lui ti ama.” Suppone.
“Non so se hai ragione, ma ti garantisco che non provo nulla e oggi se ci sarà l’occasione metterò le cose in chiaro con lui.” Lui mi abbraccia e ci baciamo. Qualcuno che si schiarisce la voce ci interrompe.
“Scusate ragazzi, ma vorrei parlare con Bella.” dice Rose.
“Okay, io rientro.” Edward ci lascia sole.
“Ehi, Rose, che succede? Ti ho vista piuttosto fredda oggi.” Le dico.
“È proprio per questo ti devo parlare. Io ti considero una sorella lo sai, ti voglio molto bene.”
“Rose, lo so e lo stesso vale per me, ma perché mi dici tutto questo?”
“Ho paura per te, che tu possa soffrire di nuovo per lui. Dopo questa settimana che farete?”
“Non lo so Rose, se ci penso ho paura anch’io, ma voglio godermi questi giorni con lui e poi trovare una soluzione.”
“Io sono felice per voi, davvero, ma voglio che tu stia attenta. “
“Grazie Rose.” Mi abbraccia e mi dona quell’affetto che una sorella maggiore sa dare.
Rientriamo dentro e proseguiamo il nostro pranzo.

Finito il pranzo decidiamo di andare a  casa di Alice e Jasper, dove ora vivono anche mio fratello e Rose e stiamo  tutti insieme. I ragazzi si perdono in partita alla play mentre noi ci perdiamo in mille chiacchiere. Verso le sei li saluto per dirigermi al mio appuntamento Edward insiste per accompagnarmi.
Una volta arrivati al bar, lo convinco ad aspettarmi su a casa.
L’incontro con Nate va più che bene. Lui apre vecchi discorsi ma metto subito in chiaro di come stanno le cose adesso. Rientro a casa e trovare Edward ad aspettarmi è magnifico.
Appena mi vede mi viene incontro e vuole raccontato tutto per dettaglio e non evita di dirmi “te l’avevo detto”. 
Restiamo a casa tutta la sera ad amarci e saziarci l’uno dell’altro.

 

 

 

 

 

Allora mie care, cosa dite? v è piaciuto? C'è poco da agiungere, credo sia tutto chiaro. Mi raccomando commentate, commentate e commentate! =)

Recensioni:

LadySile: Come vedi presumi bene, stanno insieme adesso, ma come hai detto tu devono affrontare il problema della lontananza, e troveranno una soluzione che vada bene ad entrmbi. Qui Bella speiga bene le sue ragioni, e anche Ed le spiega osa ha dovuto affrontare. La gelosia di Ed, credo sia leggittima, lui avrebbe accettato una nuova vita di Bella, ma il vedere Nate, l ha sorpreso e si è sentito attaccato da lui, per qst era uscito fuori per calamarsi. Un bacio

Nik81: ciao, allora Auguri per domani!!!!! E si c'è proprio gusto a terminare il capitolo in suspance. hai ragione tu erano troppo "piccoli" per affrnatare tutto, forse ora da persone mature sarà più facile, visto che entrmbi sono cresciuti molto e hanno affronatato i propri problemi. un bacio

giova71: ciao cara, e si finalmente stanno insieme, cos'altro accadrà? beh basta aspettare il prossimo cap.un bacio

Austen95: sn felice che ora ti piaccia, ma purtroppo cmnella realtà anche qui ci sono momenti difficili da superare. fare cap tutti rose e fiori sarrebbe scrivere storie di fantasia e non rali. Un bacio

paride:ciao, piacere! alora come vedi non li ho fatti ne litigare, n laciare, meritano un pò di pace no? Mi fa piaacere che ti sia piaciuto o sviluppo della storia, grazie mille, un bacio

fabiiiiiiiii: grazieeeeeeeee 

 

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Capitolo 45
*** EPILOGO ***


Buona sera ragazze, eccoci qui all'EPILOGO della storia, non mi sembra vero che sia arrivato questo momento. Vi lascio subito al capitolo, ci vediamo dopo per i ringraziamenti.

Capitolo betato da _Milli_  che ringrazio di vero cuore per la sue gentilezza e disponibilità, sei un tesoro!!

Buona lettura =)

 

 

 

 

 

 

 

SEI ANNI DOPO
Guido lungo la strada tranquilla, tra meno di due minuti farò finalmente ritorno a casa. Sono esausta dopo una giornata di lavoro così intensa, fortunatamente oggi ce l’ho fatta ad uscire in orario. Finalmente arrivata a casa, parcheggio l’auto nel vialetto. Scendo dalla macchina, faccio il giro apro lo sportello posteriore, prendo la mia borsa e stando attenta prendo in braccia l’amore della mia vita, che dorme tranquilla. E sì, sono mamma adesso.
“Sono a casa.” Annuncio la mia presenza entrando. Un piccolo uragano mi travolge attaccandosi alle mie gambe.
“Mammina!” Urla tendendo le braccia verso di me per farsi prendere in braccio.
“Tesoro mio, ciao!” Cerco di abbassarmi alla sua altezza per baciarlo e lui si attacca subito al mio collo.
“Rob, aspetta un attimo, prima poso la tua sorellina a letto e poi ti prendo.” Ma mio marito? Che fine ha fatto? Dai rumori che sento dovrebbe essere in cucina mi chiedo cosa stia combinando.
Salgo al piano superiore e metto nella culla la mia piccolina. Prima di lasciare la camera prendo il walkie talkie per sentire sempre la piccola Kiki. Scendo giù e il piccolo mi si lancia di nuovo addosso. Lo prendo con me e non posso fare a meno di riempirlo di baci mentre lui ride divertito.
“Dov’è papà?” gli domando.
“Papà sta preparando il dolce.” Il dolce?
“Allora andiamo a controllare  prima che bruci tutto.” Così con mio figlio in braccio raggiungo la cucina.
“Devo chiamare i vigili del fuoco?” Domando entrando in cucina, lui si volta e mi sorride. Nonostante tutto il tempo passato non posso fare a meno di ammirarlo e di sentire le farfalle nello stomaco quando mi sorride.
“Mi domandavo quando saresti venuta a salutarmi.” Mi avvicino per salutarlo, ma il nostro bacio viene interrotto dal piccolo Rob.
“Mamma è mia.” Dice allontanando Edward da me. Mio figlio è tremendamente geloso, tutto suo padre.
“Questo è da vedere.” Gli risponde sorridendo e dandogli un buffetto sul nasino.
“Perché stai cucinando un altro dolce? Non ce ne sono abbastanza?” dico indicando i vari dolci già pronti.
“Lo penso anch’io. Ma questa peste ha insistito perché preparassimo il tuo dolce preferito. Pistacchio e cioccolato”
“Davvero amore? Ma sei un tesoro tu.” Dico rivolgendomi a mio figlio.
“Diciamo che più che altro lui è la mente ed io il braccio, visto che ho fatto tutto io. Però assaggia non sono sicuro.” Mi fa assaggiare un po’ d’impasto.
“Mmm buonissimo. Come hai fatto?” Mi stupisco di questa sua dote culinaria, visto che prima di ora ha solo fatto disastri i cucina.
“Ho seguito alla lettera la tua ricetta e mi sono impegnato molto.”
“Bravissimo, Rob vai a giocare io finisco di preparare tutto.”
“No, io ti aiuto.”
“Okay allora vieni con me.” Mentre Edward finisce il dolce io e il mio piccolino iniziare a sistemare tutto. Oggi è il nostro quarto anniversario di matrimonio, e abbiamo deciso di festeggiare tutti insieme. Tra poco infatti arriveranno anche tutti gli altri. Mentre sistemo non posso fare a meno di pensare a come tutto questo sia iniziato, prima al liceo e poi alla fine del college. Io e Edward avevamo passato una settimana indimenticabile, un’anteprima di una luna di miele. Poi lui è dovuto ritornare a Boston. Per i primi mesi abbiamo fatto mille sacrifici ma era troppo dura, entrambi soffrivamo così lui è riuscito a spostare la sede del suo tirocinio all’ospedale di New York, dove ancora oggi lavora. Io invece ho continuato a lavorare per  un giornale settimanale e sono riuscita ad avere un posto di rilievo con un ufficio tutto mio e questo mi permette di avere orari più elastici.
Nel frattempo abbiamo finito di sistemare tutto e il suono del campanello ci avvisa dell’arrivo degli invitati.
Vado ad aprire la porta e una ciurma di persona invade il mio salotto.
“Ciao Bella.”
“Ciao piccola.” Tutti mi salutano e io ricambio per poi salutare i piccoli di casa. Sì, non sono sta l’unica ad avere prole, anche se la mia per ora è la più numerosa. Mio fratello e Rose hanno una bambina bellissima, Lilian di quattro anni. È la fotocopia di mio fratello, ma ha tutto il carattere di Rose. Alice e Jasper invece hanno un maschietto Lucas, di tre anni come il mio. Beh, lui è uguale a mio cognata in tutto e per tutto, povero Jasper. 
“Ziaaaaa.” Urlano le due pesti salutandomi. Io ricambio il loro abbraccio. Mio figlio saluta tutti e ci accomodiamo. Nel  frattempo ci raggiunge anche Edward.
“La piccola dov’è?” domanda mio fratello.
“Di sopra, sta dormendo. Tu Alice come stai?” Domando a mia cognata.
“Sempre più grossa, ma sto bene.” È incinta di sette mesi, e tra poco anche lei darà alla luce una bambina.
Dopo le solite chiacchiere, ci accomodiamo a tavola per cenare. Fortunatamente abitiamo tutti molto vicini quindi ci vediamo molto spesso, praticamente quasi tutti i giorni. Gli unici distanti sono i nonni che vivono nella tranquilla Forks, dove torniamo ogni anno per le vacanze di Natale, mentre le estati le passiamo a San Francisco. Siamo una grande famigli allargata. Dopo qualche minuto alla cena si unisce anche la mia piccola, che protesta per  avere la sua parte. Kiki, o meglio Kristen, ha solo nove mesi, ma è già una bambina molto sveglia e intelligente. Da qualche settimana ha iniziato a gattonare e ha creato un linguaggio tutto suo e fa monologhi molto divertenti. Rob le vuole molto bene, non ha sofferto minimanetela gelosia verso la sua sorellina, anzi, delle volte creca di parlarle e a volte passano molto tempo a fare finte di parlare, la piccola si diverte perchè il fratellino le fa le face buffe, mentre lui si sente grande e le fa da mentore. Posiziono la piccola  nel seggiolone e le do la pappa.
“Famiglia, un attimo di attenzione.” Prende parola mio fratello. Tutti ci voltiamo verso di lui.
“Io , Rose e Lilian volevamo annunciarvi che tra qualche mese dovrete aggiungere un altro posto a tavola. Aspettiamo un altro figlio.” Annuncia felice. Si alza in coro di approvazione e tutti facciamo loro le congratulazioni.
Dopo cena ci spostiamo di nuovo nel salone.
“Che ne dite di rivivere il magico giorno?” Propone mia madre.
“Ben detto suocera.” Risponde Edward mentre fa partire il dvd del nostro matrimonio. Siamo tutti seduti sui divani, io vicino ad Edward, lui tiene Kiki mentre io tengo Rob.
Il filmato inizia con un video fatto prima del matrimonio, dove abbiamo ricreato il momento della proposta. Era un giorno di pioggia. Io e Edward avevamo litigato ed eravamo per strada ad urlarci contro mentre la pioggia ci bagnava tutti. Lui mi baciò all’improvviso zittendomi.
“Diamine, Bella.” Aveva esclamato dopo il bacio. Io ero pronta per ribattere ma lui mi poso le dite sulle labbra.
“Stai zitta un attimo. Non dovrei farlo ora, non così. Avevo preparato tutto e molto più romantico, ma so che il momento è questo. Ne abbiamo passate tante insieme, ci siamo amati, odiati e poi di nuovo amati. Dalla prima volta che ti ho visto mi sei entrata dentro e credo di averti amato da quel momento. Amo tutto di te, la tua schiettezza, quando ti mordi il labbro perché sei nervosa, quando non fai altro che parlare delle cose che ti entusiasmano. Amo il tuo sorrido, il tuo profumo, la tua voce. Amo il tuo essere solare. Ti amo anche quando mi rimproveri, quando ti arrabbi per  le sciocchezze, quando fai la gelosa. Io Bella, vorrei passare il resto della mia vita a scoprire altre mille cose che amerò di te. Quindi, Isabella Marie Swan vuoi diventare mia moglie?” A quel punto lui si inginocchiò davanti a me ed io tra le lacrime non potei rispondere altro che si.  Il filmato continua con il backstage del matrimonio dove si nota l’ansia di entrambi. Poi finalmente  arriva il momento della mia entrata in chiesa. Quel girono ero così emozionata e felice. Non segui una parola di ciò che disse il prete, ero occupata a guardare Edward e a pensare quanto lo amassi.
Le immagini proseguono con il ricevimento e con la nostra partenza per il viaggio di nozze. Abbiamo fatto un tour bellissimo per l’Europa.
Alla fine del filmato io sono come sempre emozionata e mi stringo di più a mio marito. I bambini si sono tutti addormentati, così i nostri ospiti si congedano.
Io e Edward mettiamo i bambini a letto. E poi andiamo nella nostra camera, dopo esserci cambiati ci corichiamo ed io mi  stringo accanto a lui.
“Sono felice.” Mi sussurra.
“Lo sono anch’io, ed il merito è vostro.”
“Ti amo” diciamo in sincrono. Una promessa suggellata da un bacio e ci amiamo con la stessa dolcezza e intensità della nostra prima volta.
Finalmente insieme, finalmente felice di vivere il nostro angolo di paradiso.

FINE

 

 

  Kiki

 Rob

 

 Lilian

 

Lucas ma con i capeli neri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci qui, allora per prima cosa vi invito a lasciare un piccolo commento, al quale risponderò con il nuovo metodo messo a disposizione dall'amministrazione, se qualcuno non  sa come funziona che me lo dica nel commento che risponderò in maniera privata.

Ora passiamo ai ringraziamenti. Ringrazio tutti voi lettori che mi avete seguita e supportata, in particolar modo chi mi ha dato il  suo sostegno aggiungendo la mia storia tra le seguite, preferite, o ricodate. Ringrazio di cuore che mi ha reputata un' autrice brava, da inserirmi tra i preferiti.

Un GRAZIE SPECIALE, a chi ha commentato la storia, perchè mi ha incoraggiatonei momenti di crisi, mi ha aiutato a crescere e a migliorarm. Grazie davvero è anche merito vostro se questa stori è arrivata fin qui.

Ora la isposta alle RECENSIONI:

bellad93: sono felice che ti sia piaciuto, e spero che qst finale ti soddisfi. Grazie mille per ogni commento. Un bacione

paride: ciao, è stato un piacere conoscerti, anche se per poco visto che qst è l'ultimo cap. Sono felice chela mia storia ti sia paicuta, e grazie per tutti i complimenti. Se ti va di continuare a seguirmi, come "scrittrice" dovrai aspettare un pò, perchè per adesso mi limiterò a essere una semplice letrice, ma ritornerò. un bacione

giova71: ciha azzeccato, matrimonio e anche figli. Soddisfatta del finale? Beh meriti un grazie particolare per avermi seguite sempre, dal primo capitolo e per avermi sostenuta. Grazie davvero. Un bacione

LadySile: come vedi ho trovatao una soluzione al problema della distanza, Edward si è trasferito. Ma ti preciso che non ha rinunciato al suo sogno, perchè mi sono informata e a NY c'è un ottimo ospedale per bambini, quindi si è comunque realizzato cm desiderava. Grazie a cneh a te per avermi seguita sempre. Le tue attente recensioni mi hanno aiutata a migliorare, ho apprezzato ogni singola parola da te scritta. Grazie davvero un bacione

Valentina79: Grazie mille per i complimenti, mi fa piacere che tu sia soddisftta della toria e dei personaggi. Grazie un bacione

fabiiiiiiiiiiiiiii: grazieeeeeeeee, come sempre mi fai i compliemnti e non posso fare altro che ringraziarti. Un bacione

annina_thebest: quante belle parole, beh grazie ne sono onorata. Un bacione

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