Una sposa per il presidente di Ariadiluce (/viewuser.php?uid=101908)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Nuove e vecchie facce in ufficio ***
Capitolo 3: *** Il Presidente vagabondo/impostore/granlavoratorenotturno ***
Capitolo 4: *** Fuori!! ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Una sposa per il presidente
Una
Sposa per il Presidente
Bulma
si destò molto allegra quella mattina.
Saltellò
in cucina e si mise ai fornelli, pronta a preparare una colazione
speciale per la sua famigliola.
"Cos'è
tutta quest'euforia, donna?" brontolò Vegeta stropicciandosi
gli occhi, mentre strisciava verso la sua poltroncina a capotavola con
indosso solo dei pantaloncini a righe e le ciabatte pelose.
"Buongiorno
amore! E tanti auguri" Bulma corse ad appendersi al suo collo e gli
stampò un sonoro bacio. Vegeta, colto di sorpresa,
arrossì vistosamente e si liberò "Eh?! Non
è il mio compleanno!!"
"Ma oggi
è San Valentino, il giorno degli innamorati!" Bulma sapeva
che lui non l'avrebbe mai esplicitamente ammesso, ma entrambi sapevano
che anche loro avevano da festeggiare. Vegeta, imbarazzato, si sedette
e coprì il rossore con il giornale. "Stupide feste terrestri"
"Buongiorno
vecchi!" la giovane Bra sopraggiunse allegra e diede un bacio ad
entrambi i genitori. "E auguri!"
"Anche a te
tesoro! Hai qualcuno con cui festeggiare oggi?" domandò la
madre, premurosa.
"Uhm... veramente
volevo festeggiare con papà, ma pare che sia già
impegnato" disse lei divertita, provocando le risa della donna e un
brusco movimenti furtivo dell'uomo in questione che tentava di
nascondersi ulteriormente dietro il giornale.
"Comunque,
stasera vado a cena fuori con Ethan!" annunciò lei allegra,
agguantando un cornetto appena sfornato.
Bulma non fece in
tempo ad esultare per lei che Vegeta scattò in piedi,
lanciando il giornale per aria "E chi sarebbe questo sfigato?? Che non
si azzardi ad alzare il cofano che se vuole vedere il motore giuro che
gli prendo la marmitta e gliela ritorco su sè stessa..!!"
"Calmati tesoro"
si affrettò a tranquillizzarlo la donna, "Sono sicura che
Bra sappia scegliere molto bene i suoi ragazzi!"
"Esattamente,
mamma" concordò lei fieramente, "E tu, papà, devi
anche accettare che non puoi essere l'unico uomo della mia vita!"
Vegeta
acchiappò il giornale e si ricoprì, comodamente
svaccato sulla poltroncina, mugugnando un "umpf" mentre afferrava una
brioche e se la portava con sè nel nascondiglio.
Il giovanotto di
casa fece finalmente il proprio ingresso in cucina. "Buongiorno
famiglia" borbottò mentre si faceva la cravatta.
"Sempre in
ritardo! Sei il solito" sghignazzò Bra, sorseggiando uno
schiumante cappuccino.
"Non sono in
ritardo. E' che sono oberato di impegni e sono un po' stanco" si
giustificò lui, prendendo al volo due brioche.
"Secondo me
lavori troppo. La tua ragazza non dice niente?" domandò
Bulma contrariata.
Trunks
tossicchiò. Bra rispose per lui: "Non ce l'ha, una ragazza"
"Ma come, caro?"
la donna andò ad aiutarlo con la cravatta con cui il ragazzo
si stava ingarbugliando le mani, "Hai quasi trent'anni e ancora non hai
una ragazza?"
"Sono affari
miei" brontolò lui, con una brioche in bocca. "Dovresti
cominciare a pensare al tuo futuro, tesoro. Non sarai mai pienamente
appagato se ti concentri solo sulla carriera e trascuri
l'affettività."
Trunks non capiva
dove la madre volesse andare a parare - anzi, per capirlo lo capiva, ma
gli faceva comodo fingere di non arrivarci.
"Non capisco cosa
tu intenda" disse lui tentando di sfuggire, ma la presa della madre fu
più forte.
"Che dovresti
sposarti, caro"
Bra
scoppiò a ridere come una forsennata. Vegeta
sputò tutto il caffè per scoppiare a ridere
appresso alla figlia. Trunks si strozzò con la brioche.
"Ma mamma, non ho
tempo per queste cose!"
"Non approvo la
tua totale dedizione per il lavoro, tesoro" ribattè la
donna, decisa a far valere il suo potere. "Anch'io ero molto presa dal
lavoro, ma ciò non mi ha impedito di vivere un'avventurosa
adolescenza e di trovare l'amore! E l'amore è molto
importante per un giovanotto!"
"Ora non ho
tempo! Sono in ritardo" Trunks tentò per la seconda volta di
sfuggire, ma Bulma lo afferrò per la cravatta e il ragazzo
quasi non si strozzò di nuovo.
"Ora ti sistemo
io. Conosco diverse persone con figlie della tua età. Ti
aiuta la tua mamma, a trovare la fidanzata!"
Bra stava
incontrollabilmente piangendo dal ridere. Vegeta era meno esplicito, ma
anche lui si stava parecchio divertendo.
Trunks aveva
appena incontrato il nemico più pericoloso che avesse mai
sfidato.
"Nooo ti prego
mammaaa!"
"Ormai ho deciso!
Domani inviterò a cena un'amica con una bella figliola.
Voglio vedere se non ti sistemo io!"
Suonava molto
come una minaccia, più che come una promessa. Trunks
balbettò qualcosa di incomprensibile, prima di scappare
fuori di casa - prima che alla madre venissero in mente altre strambe
idee per rovinargli la vita.
"Perfetto... dopo
tutto il lavoro che ho, mi manca pure lo stress in casa mia".
NdA: Trunks
è molto cinico riguardo la propria sfera sentimentale.
Riuscirà la premurosa mamma a fargli cambiare idea? :)
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Capitolo 2 *** Nuove e vecchie facce in ufficio ***
Una sposa per il presidente
Una
Sposa per il Presidente
Trunks
si presentò al lavoro in leggero ritardo, quel che bastava
per radunare una folla urlante di impiegati e segretari davanti alla
sua porta.
Sbiancò non appena lo avvistarono. I loro occhietti malefici
con quelle tonnellate di pratiche e problematiche da sbrigare lo
scrutavano, pronti ad andare all'attacco. Le uscite erano bloccate, le
entrate sorvegliate, non aveva altra via di fuga se non infilarsi
dietro il primo angolo ed entrare nella prima porta.
Così fece, mentre la baraonda si avventava verso il luogo in
cui era stato appena avvistato. Trunks attese, ansioso, che la manica
di gente si dileguasse per il corridoio alla sua ricerca. Nessuno
avrebbe sospettato che si trovasse in...
Si guardò intorno. Piastrelle bianche, lavandini con
specchio a un muro, cabine all'altro, dispenser per il sapone e per le
salviette...
Oh Santo Dende!! Era un bagno femminile!!
E una serratura si stava azionando... una cabina stava per aprirsi...
Oh Dende Benedetto!! Non poteva farsi trovare lì,
cos'avrebbero pensato di lui??
In preda al panico schizzò dentro una cabina e chiuse a
chiave, con una tale grazia che la donna appena uscita si
spaventò.
Sentì i suoi tacchi avvicinarsi al nascondiglio. "Scusa?
Stai bene?"
Trunks si sentiva più spaventato di quando aveva affrontato
Majin Boo. Si mise le mani tra i capelli, tentando di simulare una voce
femminile "Sì sì sto bene!"
La donna rimaneva lì, fuori dalla sua cabina. "Sei sicura?
Non mi sembra affatto... Dai vieni fuori, se stai male avrai bisogno di
aria"
Trunks non sapeva assolutamente che fare. Cominciò a girarsi
e rigirarsi per il piccolo spazio, alla ricerca di una via di fuga. Poi
gli venne un'idea, tanto stupida quanto efficace.
Prese il rotolo di carta igienica e lo lasciò rotolare sotto
la porta. "Oh scusa, me lo puoi raccogliere?" domandò con la
sua pessima voce femminile.
Non appena sentì i tacchi che si allontanavano, prese il
volo sgusciando da sopra e atterrando rapidamente alla porta d'ingresso.
Ma la donna lo vide prima che potesse mettere mano alla maniglia
"Scusi? E lei cosa ci fa qui?"
Gli si rizzarono i capelli in testa. Si voltò lentamente,
sperando che la donna non riconoscesse in lui il capo della compagnia.
Effettivamente non era uno dei suoi collaboratori, doveva lavorare ai
piani più bassi, perchè non l'aveva mai vista
prima d'ora.
La donna era alquanto indispettita. "Questo è il bagno delle
signore!"
"Ehm... lo so, ma vede... Una mia amica sta male, e così non
ho resistito a venire a vedere come sta..."
"Ah ho capito" disse lei premurosa, "Guardi è dietro questa
porta, ma non vuole saperne di uscire..."
"Oh non si preoccupi! Ieri sera ha mangiato chili peperoni e cipolle...
può immaginarsi gli effetti che le ha provocato"
spiegò lui in modo molto drammatico.
La donna arricciò il naso. "Capisco"
"Perciò meglio lasciarla stare, sarà molto
impegnata! Venga, lasciamola sola" Trunks andò a spingerla
gentilmente fuori, mentre lei tentava di opporre resistenza "Ma almeno
le chieda come sta! E' un po' che non parla e..."
"Sono sicuro che starà meglio dopo che l'avremo lasciata
sola! Venga venga fuori" Trunks riuscì nel suo intento e i
due uscirono.
Ora che si sentiva più tranquillo potè guardarla
meglio. Era una donna abbastanza giovane, non più ragazza ma
ancora col fascino della fanciulla. Vestiva in modo formale, una
camicia a body dentro una gonna a tubo fin sopra il ginocchio e una
giacca aperta dello stesso modello della gonna. Aveva i capelli lisci a
caschetto fino alle spalle, castano scuro, e una frangetta lunga che
incorniciava un paio di occhi color muschio grandi e magnetici.
"Bene, ehm, io tornerei al lavoro..." borbottò Trunks mentre
si guardava intorno, appurandosi di aver seminato i diabolici
collaboratori.
"Ma non era qui per stare vicino alla sua amica?" Trunks
maledì l'acume femminile e tentò di arrampicarsi
"Già, ma ho molto da fare e ora che ho appurato che
è ancora viva posso tornare al lavoro..."
"Scusi se glielo chiedo... ma lei cosa fa? L'ho già vista da
qualche parte"
Ma quante cose voleva sapere?!.. accidenti doveva inventarsi
qualcosa... Allora, non l'aveva mai vista prima, quindi non era dei
piani alti... sarà degli intermedi se era arrivata fin
lì... quindi se diceva di essere di quelli bassi si sarebbe
salvato...
"Lavoro alla reception" spiegò lui convinto, annuendo. "Ah
sì? Non l'ho mai vista prima"
Il Presidente sudò freddo. "Ecco, è
perchè sono nuovo..."
"E' molto strano sa? Io lavoro nel ramo delle assunzioni del personale
e non l'ho mai vista prima..."
"Si vede che mi hanno assunto prima che assumessero lei!
Arrivederciiii" e stavolta scappò senza
possibilità di ribattere.
La ragazza pensò che non si erano nemmeno presentati. Che
maleducata! Avrebbe dovuto rimediare... Lo avrebbe contattato
dall'ufficio, qualcuno l'avrà pur conosciuto.
Trunks entrò nel suo comodo rifugio e si chiuse a chiave.
Sulla scrivania c'erano ancora le scartoffie e le pratiche arretrate
dei giorni - o mesi? - precedenti. "Uff, mettiamoci al lavoro"
"Signor Presidente?" una voce cinguettante risuonò dietro la
porta.
Trunks la riconobbe, era Clio, la sua segretaria personale. Una persona
innocua, dal punto di vista professionale.
Aprì la porta. La ragazza sembrava sempre più
alta, in realtà sperimentava altezze di tacchi sempre
più vertiginose.
Si sedette sul lato della scrivania, come suo solito, accavallando le
gambe in modo suadente. Trunks si accomodò sulla poltrona e
l'ascoltò, almeno finchè non notò un
particolare che lo distraé irrimediabilmente.
La minigonna della ragazza si era alzata sulla coscia e mostrava in
modo chiaro l'orlo di pizzo delle autoreggenti. Dai movimenti di Clio
sembrava che stesse tentando di tirarsela sempre più su.
Trunks deglutì. Quella donna era sempre stata un po'
sfacciata, ma fino a questo punto non si era mai spinta.
"Presidente? Si è deconcentrato?" domandò, come
se lei non lo sapesse.
Il poveretto si areò il collo allargando la cravatta. "Chi
io? No assolutamente, la stavo ascoltando"
Clio posò l'agenda e si allungò verso di lui. Il
cuore di Trunks mancò un battito.
Gli mise una mano sulla fronte "Controlliamo se sta male!"
La vista da lì era ancora peggiore - anzi, migliore. La
scollatura della camicia non lasciava ampio spazio all'immaginazione, e
i capelli ricci, lunghi e biondi ricadevano sul davanti.
"Uhm... sembra un po' accaldato" proferì, senza smuoversi.
Trunks non riusciva a staccare gli occhi dalla scollatura.
"Vuole che faccia qualcosa per lei, signore?.." Il suo tono era mutato,
era ancora più suadente di prima, e respirando gonfiava il
seno e lo sporgeva ancora di più.
Sapeva bene cos'avrebbe voluto, ma non poteva certo prenderla
così, magari lei lo provocava inconsapevolmente e non poteva
fare lo scandalo del presidente che salta addosso alla segretaria.
D'altronde gli sarebbe schizzata pure una bella denuncia.
"N-no, vada pure" disse. Clio si alzò dal tavolo sporgendo
il fondoschiena e accennando alla fantasia qualcosa di ben meno casto.
"Se ha bisogno... mi chiami subito. Sono pronta a fare qualsiasi cosa
per lei, signor Presidente" ammiccò, poi richiuse la porta.
Trunks ricominciò a respirare normalmente. Notò
con poco stupore la reazione che il suo corpo aveva avuto e
tentò di rilassarsi per placarla.
"Accidenti... forse ha ragione la mamma..."
NdA: Ops :D! Come se
le avessero chiamate, le donne cominciano a piovere e Trunks si ritrova
spiazzato... E ancora siamo all'inizio xD
Lady Saiyan:
tin! Sì lo so sono un vulcano! Una ne penso e mille ne
faccio :D (e mezza ne porto a compimento -.-) Avrei scommesso che ti
sarebbe piaciuto Veggino tutto imbarazzato xD Trunks non ha la ragazza
perchè mi attengo alla GT, anche se concordo sul fatto che
nella vita reale sarebbe stato praticamente impossibile xD la battuta
dei motori l'ha fatta il mioh ragazzoh e quindi ho diritto di copyright
anche se era riferita a te U.U xDDD
Black_Engel_89:
mi imbarazzi °/////°!! Sono tanto contenta dei tuoi
complimenti *O* ci troviamo d'accordo sai, Trunks è anche il
mio personaggio preferito (sono stata pazzamente innamorata di lui da
quando avevo 11 anni a.... beh tuttora °.°) Spero che
continuerai a seguirmi anche se ho aggiornato con così tanto
ritardo ._.'' Non lo faccio più giuro :3 Ti ringrazio dei
tuoi complimenti, fammi sapere se ti piace la svolta che sta prendendo
^^
Giulz87: anche
io non impazzisco per i figli dei Saiyan, ma essendo che Trunks
è il mio personaggio preferito (è il lato umano
di Vegeta xD) non potevo non scriverci :3 spero di non averti delusa
con il proseguo! Trunks ha capito che la mamma aveva ragione, solo che
lei parlava di mettere su famiglia, lui... in questo momento, non
pensava esattamente a quello xD ma probabilmente l'avvento di altre
donne gli sconvolgeranno ancor di più la vita :3 spero di
ritrovarti in questo capitolo! ^^
MauMau:
colleguzzaaa *w* ora che mi ci fai pensare, effettivamente potrei
inserire anche Pan... non ci avevo proprio pensato, ma sarebbe molto
azzeccata qui!! Buono buono *.* Bulma mamma invadente ce la vedo molto
anch'io, vedremo ora cosa si inventerà per maritare il
figliolo xDDD la battuta sul cofano e la marmitta l'ha detta il mio
ragazzo alla sua sorellina, me la sono segnata perchè
effettivamente è geniale xDDD Alla prossima ;)
Deby92: uh
un'altra fan di Trunks *-* riuniamoci e conquisteremo il mondo
muahmuah. Comunque, Trunks non avrà vita facile non solo
perchè la madre vuole maritarlo, ma anche perchè,
detto fatto, una baraonda di donne busseranno alla sua porta.
Avrà solo l'imbarazzo della scelta!! O solo l'imbarazzo e
basta, conoscendolo? Vedremo ;)
BeNnY: sono
contenta che ti incuriosisca, spero di continuare così :3
nei prossimi capitoli vedremo cosa si inventerà Bulma per il
suo amato primogenito... ci sarà da ridere xDDD a presto ;)
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Capitolo 3 *** Il Presidente vagabondo/impostore/granlavoratorenotturno ***
Una sposa per il presidente
Una
Sposa per il Presidente
Quella
sera Trunks arrivò a casa stremato dal lavoro e dalle strane
esperienze che si ripetevano come se qualcuno gliele avesse mandate.
Si levò la giacca e la buttò all'ingresso, si
slacciò la cravatta in modo grossolato e si
sbottonò i primi bottoni della camicia. Si
arruffò i capelli e, trascinandosi sui piedi,
entrò in cucina.
"Ciao mamm..."
Un'intera tavolata di gente lo stava guardando.
Trunks si pietrificò. C'era la sua famiglia più
altri tre sconosciuti. E tutti lo fissavano con gli stessi sbalorditi
occhi a palla.
La prima a prender parola fu Bulma.
"Tesoro, ti presento la mia formalissima collega, il suo elegantissimo
marito e la loro educatissima figlia!"
Vegeta, che era il meno sbalordito, non riuscì a trattenere
una fragorosa e volgare risata. Bra lo seguì subito dopo ed
entrambi si sganasciarono dal ridere.
Trunks cambiò colore una quindicina di volte, poi
scappò in camera sua senza spiccicar parola.
"Accidenti che figuraccia... Ma c'è qualcuno che mi vuole
male lassù??" si domandò mentre tentava di
ritirarsi a lucido.
Si pettinò, indossò una camicia pulita,
rinforcò la cravatta, prese un bel respiro e si
apprestò a riscendere.
La madre e la sua collega stavano parlando di cose noiose, e lui fece -
per la seconda volta - ingresso in cucina.
Stavolta gli sguardi erano meno inquietanti. "Ma bene! Vi presento il
mio bellissimo figlio, Trunks!"
Trunks strinse la mano a chi gli veniva presentato: "Lei è
Jessica Clockworks, un'importante ricercatrice in ambito biomedico, lui
è suo marito Tom, e lei è Jodi, facoltosa
neolaureata e aspirante professoressa universitaria"
Era ancora talmente annebbiato dalla figuraccia che non
guardò in faccia nessuno. Cioè, li
guardò tutti, per educazione, ma scordò le loro
facce dopo pochi secondi.
Si sedette e si mise a fissare un punto indefinito del vuoto, tentando
di non incrociare lo sguardo di alcun invitato. Bra, dall'altra parte
del tavolo, gli sghignazzava contro.
"Raccontaci della tua istruzione Jodi! Che università hai
frequentato?"
Trunks si voltò per guardare la diretta interessata con aria
assente. La ragazza arrossì un po', sorrise e
cominciò a parlare.
Non ascoltò quello che stava dicendo, era rimasto
improvvisamente abbagliato dalla delicatezza del suo viso.
Aveva i capelli liscissimi e lunghi, color cenere chiaro, con un ciuffo
che le copriva metà fronte; gli occhi grigi, leggermente a
mandorla, con ciglia folte che davano un'espressione da cerbiatto; il
naso a punta e la bocca sottile la facevano assomigliare ad un'attrice
francese.
Parlava con estrema grazia, si vedeva che fosse timida, raffinata e
diplomatica.
"Il fratellone si è innamoratooo..." cantilenò
Bra sottovoce, dandogli un calcio sotto al tavolo.
Trunks si svegliò dalla trance e la guardò in
cagnesco "Ma che vuoi tu??", "Stai sbavando fratellone"
Il giovane si strofinò ingenuamente il viso, imbarazzato.
La cena trascorse in un continuo vantarsi ed esaltare le doti dei
propri figli. Alla fine, Bulma insistè perchè i
due si scambiassero i numeri.
Trunks e Jodi, che per la prima volta si erano guardati negli occhi,
arrossirono entrambi, chi più chi meno vistosamente, infine
eseguirono.
Non appena gli ospiti si furono congedati e la porta d'ingresso chiusa,
Bulma aggredì letteralmente il figlio.
"TI SEMBRA IL CASO DI TORNARE A CASA COME UN VAGABONDO?? SEI UN
PRESIDENTE SANTISSIMO CIELO!!!"
Dopo una bella sfuriata di cui Trunks ascoltò solo le prime
due frasi, cominciò la parte veramente seccante del discorso.
"Allora? Ti piace Jodi? E' una ragazza bellissima, facoltosa, molto
intelligente, che farà carriera... non è perfetta
figliolo?"
"A quando il matrimonio?" pigolò Bra saltellando in camera
sua. Trunks portò le mani avanti "E va bene, è
una ragazza bella e intelligente, credo che la richiamerò,
contenta??"
Lasciò la madre a zampettare allegra per il salotto e
andò in camera sua. Anche se l'aveva mostrato come un
sacrificio, era bel felice di conoscere una ragazza così.
Non l'avrebbe mai ammesso, ma per una volta sua madre ne aveva fatta
una giusta.
Ci stava mettendo tutta la mattina ad alzare la cornetta.
"La chiamo adesso? No è troppo presto... aspetta ancora
qualche second-"
"Signor Presidente?" Clio si affacciò alla porta,
interrompendo quell'indecisione perpetua, "C'è la
responsabile del reparto interinali"
Ah, ecco tornare alla realtà a sbrigare faccende e ascoltare
lamentele. Che lavoro ingrato.
Nascose il cellulare in tasca e tossicchiò. "La faccia
entrare"
Non appena entrò un fulmine tagliò il cielo
sereno. "TU??" disseno all'unisono, puntandosi il dito contro.
"La tizia del bagno!", "Il tipo della reception!"
Seguì un attimo di silenzio assoluto. Poi lei
urlò "AIUTOOO!!! UN IMPOSTORE HA RUBATO IL POSTO DEL
PRESIDENTE!!!!"
Trunks scattò in piedi e andò a zittirla, mentre
Clio sbucava dalla porta "Ha detto qualcosa?"
"Nono, nulla, torna pure di là Clio grazie"
La porta si richiuse e la donna quasi non si stava mettendo a piangere.
"Cosa vuoi da me? Non ho niente, prendo una miseria e spendo tutto in
scemenze, non ho una lira dietro! Ti prego lasciami andareeee"
"Penso sia il momento di dirsi la verità" sbottò
Trunks, aggiustandosi la cravatta, "Io non sono un novellino della
reception, io sono il presidente della Capsule Corporation"
Altro silenzio. Stavolta, la ragazza scoppiò a ridere.
L'altro arrossì "Ma che accidentaccio ti prende?? Io sono
davvero il presidente!!" tirò fuori il cartellino
identificativo con foto e qualificazione.
La ragazza smise di ridere e rimase a bocca aperta. "Ma allora
è vero??"
"Certo che è vero!! Ti sembro uno sguattero io?" si
pavoneggiò.
"E perchè mi hai mentito l'altro giorno, e perchè
ti trovavi nel bagno delle donne?"
Altro imbarazzo. Trunks dovè svuotare il sacco, anche se lei
non ci avrebbe creduto.
Ma lei, dopo aver visto un presidente come quello, avrebbe creduto a
qualsiasi cosa - per delicatezza, questo pensiero lo tenne per
sè.
"Accidenti. Mi spiace di averle urlato contro, signor Presidente" si
scusò lei con un piccolo inchino.
"Non si preoccupi" Trunks andò a riaccomodarsi nella sua
importante poltroncina.
"Io comunque sono Miriel e credo che dopo tutto ciò che
è successo dovremmo darci del tu"
Il Presidente annuì "Hai ragione, Miriel. Io sono Trunks
Brief"
"Sì, lo so" ridacchiò l'altra. "Però
ero venuta a sottoporti una questione professionale"
"Dimmi pure" il ragazzo inforcò gli occhiali e le
prestò la massima attenzione.
"E la questione è... prenderesti un caffè con me
più tardi?"
Trunks doveva ancora terminare le ultime pratiche, prima di lasciare
l'ufficio, ed era già buio fuori.
La penna scivolava nervosa sulla carta, lasciando più
inchiostro del necessario. Qualcuno doveva avergliela per forza
mandata, non c'era dubbio.
Si stava pentendo ogni attimo di più di aver rifiutato
l'invito di Miriel. Perchè aveva detto di no, tutto d'un
botto?
Anzi, meglio: aveva detto "magari un'altra volta". La ragazza c'era
rimasta talmente male che aveva persino ripreso a dargli del lei.
Che cretino... le uniche cose che gli erano passate per la mente erano
"lavorare" e "Jodi". E ad entrambe poteva ovviare con una motivazione
semplicissima, ma nonostante questo ha preferito tirarsi indietro. Che
cretino!!
Ormai non c'era più nessuno nel palazzo. Aveva quasi finito,
quando qualcuno bussò alla porta.
Chi poteva essere? Il custode, forse? "Avanti"
"Ancora al lavoro, signor Presidente? Non si ferma proprio mai" era
Clio, che entrava con la suadenza con cui un'attrice entrerebbe sul
palcoscenico.
La prima cosa che gli cadde all'occhio fu il contorno di pizzo nero del
reggiseno che si vedeva benissimo sotto la camicetta. Prima non si
vedeva, teneva la giacca - forse la teneva apposta perchè
non si vedesse? Non poteva cambiare reggiseno, o continuare a tenerla?
Forse gli altri erano a lavare e ora aveva caldo...
E ora cominciava ad averne anche lui.
"Già... quando il dovere chiama non puoi non rispondergli"
rispose dopo aver deglutito.
"Lei è davvero formidabile... non so come riesca a star
dietro a tutta l'azienda" raggiunse la finestra, sul lato sinistro
della scrivania, e scrutò fuori con aria sognante.
"In effetti è un po' stressante" aveva quasi finito, dai
solo l'ultimo sforzo!, perchè non riusciva più a
concentrarsi?
Clio abbandonò la finestra e gli si avvicinò. "E'
stressato, signor Presidente? Sono molto dispiaciuta"
Con un leggero movimento fece roteare la poltrona a rotelle di Trunks
verso di lei, in modo da averlo davanti.
"Posso fare qualcosa per lei?"
Allungò un ginocchio e lo posò sul lembo di
poltrona in mezzo alle gambe del presidente ed inclinò la
schiena in avanti.
Trunks si sentì improvvisamente accaldato e, forse - e dico
forse - intuì quali erano le vere intenzioni della sua
seducente segretaria.
Deglutì di nuovo, stavolta più forte, ammirando
la coscia della donna che lasciava lentamente scivolare su l'orlo della
gonna.
Gliel'accarezzò - fu un riflesso incondizionato - dapprima
con una mano nella parte esterna, poi con due mani, poi
azzardò nella parte interna, e si stupì ben poco
notando che lei non reagiva.
"Forse qualcosa può fare..."
Una parte nascosta dell'innocente Trunks che conosciamo venne fuori
d'un colpo, come se fosse ubriaco. Si alzò in piedi e la
fece arretrare fino alla scrivania. La baciò con impeto, e,
mentre lei era indaffarata a levargli la camicia, lui le
sollevò la gonna e la mise a sedere sulla scrivania.
NdA: Gli "affari"
si complicano per il nostro presidente...eheh :D
BeNnY: sono
contenta che ti faccia ridere *-* nuuu macchè, dici che Clio
è sfacciata?... ma è una così brava e
pudica ragazza xDxD la battuta "Forse ha ragione la mamma" aveva una
doppia valenza, e credo che lui intendesse la seconda xD Bulma
è stata brava, ha trovato una bella ragazza per suo
figlio... e lui ha tentato di rimanerle "fedele" fin da subito,
almeno... sentimentalmente xD povero Trunks, in che situazioni lo
metto!! xD
MauMau:
collegaaa ^O^ la ragazza del bagno era ovvio che si sarebbe rifatta
viva, e dopo tutta questa fatica, Trunks la manda via... bravo bravo
U.U sìsì Pan entrerà in gioco, ormai
sono convinta u.u devo solo aspettare il momento propizio MUAHMUAH!! A
proposito di Clio... piaciuto il capitolo?? XD ed ecco la prima ragazza
che è riuscita a "conquistarlo"... che audacia, tanta stima
yeah. Ad avere un presidente così probabilmente lo farei
anch'io xD ecco altro slice of life, non so te ma io mi sono scassata a
immaginarmi Vegeta e Bra che si scompisciano alla figuraccia di
Trunks... ma povero patatooo :D vieni vieni, ti consoliamo noiiii xD
Deby92: ARGH
hai scoperto la mia vera identità!! No scherzo, certo
chiamami pure Cami xD l'entrata nel bagno delle donne è
stato, come dire?, il calcio nel sedete che ha scapicollato Trunks nel
feroce mondo delle donne xD ora se n'è aggiunta un'altra,
come la metterà il nostro bel presidente? :3
winry8827: nu
dai, non è stato sbadato a entrare nel bagno delle donne,
è stato solo... sfortunato xD sono contenta che ti sia
piaciuto, spero di averti fatta ridere anche ora (io ce l'ho messa
tutta, se ho deluso tutti non è colpa miahhh ma è
dell'esame che devo fare domani!! T_T) Spero comunque che ti sia
piaciuto xD
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Capitolo 4 *** Fuori!! ***
Una sposa per il presidente
Una
Sposa per il Presidente
Dopo
la bella sbandata della sera prima, Trunks si svegliò con un
groppo in gola.
Dovette rotolarsi nel letto per una buona mezz'ora prima di capire
qualcuno dei motivi di quel groppo.
Un giorno aveva sentito da qualche vecchio saggio - o probabilmente in
un cartone animato - che, quando corpo e mente si scontravano, lo
facevano a livello della gola e questa subiva diversi turbamenti.
Meditò su quali scontri potessero esserci tra mente e corpo
e alla mente gli vennero immediatamente due nomi.
Jodi e Clio.
La sera prima aveva fatto scontrare mente e corpo, perchè,
mentre la sua mente era occupata da una persona, il suo corpo ardeva
per un'altra.
Pensò che non gli era mai successa una cosa simile, e
pensò che probabilmente si stava preoccupando troppo e
invano. In fondo Jodi ancora non la conosceva, non aveva nessuna
pretesa nei suoi confronti come lei non ne aveva nei suoi, ma in
qualche modo si sentiva influenzato da quelle della madre che
sembravano crearne altre infondate. Si sentiva in dovere verso Jodi, ma
contemporaneamente non avrebbe potuto fare a meno di possedere Clio
sulla sua scrivania.
Ma perchè Bulma doveva essere così influente? La
mamma è sempre la mamma, ma non poteva farsi condizionare la
vita - almeno, più di tanto - da lei. Jodi era una bella e
brava ragazza, ma come lei ce n'erano parecchie, e non voleva dire che
fosse quella giusta solo perchè era approvata da Bulma.
Forse l'unico modo per darsi pace era rivedere Jodi, perchè,
se con Clio aveva "concluso" l'atto, con Jodi ancora non aveva fatto
nulla - non in senso fisico, essendo lei il turbamento mentale, ma
proprio in senso mentale.
Mentre recuperava il numero di cellulare di Jodi, pensò da
chi accidenti avesse preso questa mania di farsi tali pippe mentali.
"Pronto? Ciao Jodi, sono Trunks, quello dell'altra sera...
sì, il presidente che si è presentato in modo
piuttosto pittoresco... sono contento che ti ricordi di me!.. Ascolta,
hanno aperto un nuovo ristorante nel centro, ti andrebbe di provarlo
insieme?.. Perfetto, passo a prenderti alle 8! Ciao..."
La ragazza aveva risposto a monosillabi, ma sarà stata colpa
della sua timidezza. Trunks sospirò, allegro di aver fatto
la cosa giusta.
"Trunks ma sei qui??? Dovevi essere al lavoro due ore fa!!!" Bulma
stava entrando nella sua stanza con la biancheria stirata e si
spaventò nel vederlo ancora rotolare tra le coperte.
"COOOSAAA???"
Onde evitare l'orda di gente mattutina davanti al suo ufficio,
decuplicata a causa del suo ritardo, entrò dalla finestra e
finse di essere lì da mattina presto. Convocò la
segretaria con l'interfono e Clio si presentò alla sua porta.
"Presidente? Da quanto è arrivato? Sono ore che tento di
contattarla"
"Sono qui da stamattina presto per sbrigare delle pratiche, ma
purtroppo mi sono appisolato... ora riprendo! Prego, faccia entrare i
consulenti"
Clio gli si avvicinò. "Stia tranquillo, signor Presidente,
la capisco... anche per me è stata dura alzarmi stamattina,
soprattutto dopo una notte così..." ammiccò,
facendogli l'occhiolino, e uscì.
Trunks arrossì un po', poi si apprestò a ricevere
la marmaglia di gente piena di problemi che invadeva il suo ufficio.
Tutto procedette tranquillo, finchè non gli si
presentò un tizio a porgergli un problema che non gli
suonava nuovo e che riguardava il reparto interinali. Mentre l'uomo
parlava, lui meditò su cosa gli ricordasse quella situazione.
Lo interruppe bruscamente - tanto lui poteva farlo - e disse: "Non
poteva venire il responsabile?"
L'uomo si zittì, ignorando il fatto che il Presidente
l'avesse totalmente ignorato. Dopo qualche secondo di titubanza rispose
"La signorina Miriel mi ha incaricato di occuparmene"
Miriel??... La ragazza del bagno...
Che c'è, lo stava evitando??
La cosa turbò parecchio il Presidente, che si
voltò sgarbatamente "Beh le dica di smetterla di scaldare la
sedia e di fare il suo lavoro. E' lei la responsabile e deve risolvere
lei queste questioni. Arrivederci"
L'uomo se ne andò a testa bassa con la coda tra le gambe -
anche se la coda non ce l'aveva. Trunks si sentì leggermente
in colpa, ma non era riuscito a trattenere quello sfogo d'irritazione.
Preferì sorvolarne le cause.
Quella sera uscì un'ora prima per prepararsi adeguatamente
all'appuntamento. A Clio la spacciò come una cena di
famiglia, per qualche motivo gli pareva più accomodante non
renderla partecipe della sua - neonata - vita privata.
Si infilò un abito elegante, gracca e pantaloni neri,
camicia bianco candido e cravatta rosso amaranto. Si guardò
allo specchio e pensò che il rosso amaranto facesse a pugni
col colore dei suoi capelli, così ne prese una violetta.
Continuò a studiarsi allo specchio, tra il bearsi della sua
bellezza e la febbrile ricerca di qualcosa che non andasse.
Andò in giardino e rubò un fiorellino, dello
stesso colore della cravatta, e lo mise nel taschino della giacca.
"Wow che schianto" pensò tra sè e sè,
gonfiando il petto con aria spavaldica. Prese il suo Naserati MC12 blu
notte opaco e sfrecciò verso casa della ragazza. Arrivato
sotto - in due minuti, con una macchina del genere è
già troppo - gli venne il panico: avrebbe dovuto suonare al
citofono o farle lo squillo sul cellulare?
Mentre si scrogiolava in questo atroce dubbio, la portiera si
aprì.
"Bella macchina" disse ammirata Jodi, guardandosi intorno. Trunks ci
mise qualche secondo a concepire cos'era successo.
"C-ciao Jodi" salutò, sudando freddo per il brutale sbalzo
di situazione. "Sei molto puntuale! Di solito i ragazzi si fanno
attendere"
Il presidente finalmente riuscì a voltarsi per guardarla.
Rimase a bocca aperta: i capelli liscissimi erano diventati boccoli
perfetti, il viso era adornato da due orecchini brillanti e un
ciondolo, con un filo di trucco naturale, e indossava un abito verde
acqua chiaro che si stringeva sotto il seno e scendeva leggermente a
palloncino fino a sopra il ginocchio.
"No io so...", "E ci credo, con questa macchina!.."
ridacchiò lei, poi si guardarono negli occhi. Entrambi
arrossirono.
"Non ti ho ancora salutato" disse lei e gli si avvicinò per
dargli due baci sulla guancia. Trunks praticamente rimase immobile.
"Andiamo?" suggerì lei, divertita dalla strana espressione
del ragazzo. "O-ok"
Arrivarono al ristorante, un elegante luogo di lusso addobbato con
tende rosse e lampadari dondolanti, e si accomodarono in un tavolo
singolo con tovaglia rossa e candele al centro.
"Parlami un po' di te" disse Trunks spezzando il silenzio. Jodi sorrise
"Beh, sono nata in una fredda notte di fine gennaio, quella notte
c'erano meno cinque gradi e i dottori mi partorirono con i guanti..."
"Ehm, magari qualcosa di più recente" puntualizzò
il ragazzo, tra il divertito e l'imbarazzato. "Ah ok. Beh ho studiato
tecnologia biomedica e ora sono una ricercatrice"
Si fermò. Trunks questo lo sapeva già, avrebbe
voluto sapere dell'altro ma, dato che l'aveva già ripresa
una volta, non gli sembrava il caso di farlo di nuovo. Si
scervellò per trovare un'altra domanda, "E dimmi, quali sono
i tuoi hobby?"
"Uhm, mi piace molto leggere". Trunks annuì allegro "Anche a
me! Allora ti piacerà molto la letteratura classica?"
"Cosa? Quella roba antiquata dal linguaggio astruso? No no, leggo solo
libri moderni!" affermò la ragazza, convinta, "A quel tempo
diventava classico qualsiasi cosa scrivessero, solo perchè
c'era un'alfabetizzazione pressoché nulla"
Trunks storse il naso. "Beh, ma i poeti che c'erano nell'Ottocento e
nel Novecento sono veramente geniali..."
"Tsk, e cosa vuoi che ci voglia a scrivere una poesia" disse lei
sbarazzina, agitando una mano per aria, "Quattro parole messe in croce
e già un branco di letterati si mette a fare grandi
interpretazioni di condizioni esistenziali celestiali"
Il Presidente era abbastanza interdetto da questa teoria. "Non mi dirai
che Leopardi, Pascoli o Ungaretti scrivessero cose a caso..."
"A caso no, però sicuramente non era niente di eccezionale.
E' l'interpretazione che li rende grandi scrittori. Ma ti
dirò una cosa" si avvicinò a lui con aria
furtiva, "La vera letteratura è quella moderna. In
particolare Twilight"
Trunks venne colto da un feroce colpo di tosse. L'altra si
spaventò e gli porse un bicchiere d'acqua, ma lui si
calmò da solo. "T-Twilight?"
"Certo! E' il fior fiore della letteratura di ogni tempo"
Ok, ormai si era capito che questa ragazza aveva una
mentalità un po' strana. Sarebbe stata una bella sfida farle
cambiare idea.
"Posso farti un paragone?" domandò il giovane, "Elizabeth
Bennet, la protagonista di Jane Austen in "Orgoglio e Pregiudizio",
è una donna ironica, razionale e intelligente, che grazie
alla sua forza morale riesce a farsi stimare da uomini e donne, ma
dotata comunque di sensibilità e femminilità,
tale da farne apprezzare le sfumature caratteriali, figurandola come la
donna ideale, ribelle, furba ma sempre donna. Bella Swan, protagonista
di Stephenie Meyer, è una ragazza disturbata e incoscente
che non sa vivere senza la presenza di un uomo"
"La vera donna è quella che non vive senza un uomo"
ribattè prontamente la ragazza, come se questo paragone
gliel'avessero fatto milioni di volte. "Quella tipa che hai citato tu
era ribelle perchè a quel tempo le donne non potevano
nemmeno alzarsi la gonna. Bella è ribelle perchè
riesce a conquistare un figo pazzesco"
Trunks fece una smorfia di totale disappunto. Beh, magari aveva le idee
un po' confuse sulla letteratura, magari i suoi punti forti erano altri.
"Oltre a leggere, cosa ti piace fare?". Jodi ci pensò un
po', "Beh sicuramente guardare "Uomini e Donne" o "il Grande Fratello".
Le trovo trasmissioni ad alto livello culturale, capaci di mostrare la
vera vita di fronte agli spettatori oberati dagli impegni quotidiani".
Il presidente non riuscì a soffocare un colpo di tosse.
"Qualcosa non va? Vuoi bere un bicchiere d'acqua?"
"No no t-tranquilla" tentò di riprendersi lui. Era allibito,
non aveva mai visto tanta superficialità - per non dire
altro - in una persona sola. Si era lasciato abbagliare dalla sua
apparenza... In ogni caso voleva porgerle ancora una domanda.
"Posso farti una domanda un po' azzardata?" domandò
mellifluo, e l'altra annuì allegra, "Qual'è il
tuo tipo di uomo?"
Jodi mostrò un sorriso a trentadue denti, "Oh beh, il mio
uomo ideale è quello forte, possessivo, geloso, stronzo, che
mi tratti male nella vita ma bene sotto le lenzuola, e poi..."
"Mi permetti? Devo andare un attimo in bagno" disse Trunks
già in piedi. La ragazza, interrotta, non gli rispose
nemmeno che lui già scomparve.
"Questa è completamente fuori" pensò, mentre
scavalcava la finestra del bagno e prendeva il volo nella notte, il
più lontano possibile da quel manichino senza cervello.
NdA: Ahah, fuori
una :D oh beh, dopo averla mollata così non
penserà di essersela completamente scrollata di dosso? Ps:
il "Naserati" rappresenta ovviamente un'altra marca, il cui nome non
viene detto per non violare il copyright (o semplicemente
perchè mi diverte un sacco questo nome xD)
winry8827:
sono contenta che ti faccia così ridere ^^ questo capitolo
fa più piangere che ridere, e il peggio è che
gente così ne esiste davvero troppa, sigh... Comunque xD ora
che dalla testa di Trunks ne è uscita una, forse le altre
assumeranno importanza? O ne compariranno ancora? XD
BeNnY: beh beh
Trunks è pur sempre un uomo fatto di carne... in una
situazione del genere, è brutto a dirsi, ma pochi uomini
avrebbero opposto resistenza Y.Y uhm sei dell'idea che Miriel sia la
prescelta? Dici che con Trunks sta bene una donna formale? :3 Pan, mi
spiace per te, entrerà in scena sicuramente, in fondo
è un personaggio originale che farà la sua parte,
non so fino a che punto ;)
MauMau: uhuhuh
sì in effetti ci stava, Vegeta e Bra testa a testa, ma tu
guarda sti due se possono permettersi di scompisciarsi davanti a ospiti
XD Jodi non ti piace? Beh sai cosa ti dico?? Neanche a Trunks XDDD hai
l'occhio lungo, collega u.u Miriel è ancora in gioco, magari
Trunks accetterà quel caffè dopo quanto
successo!! Immaginavo ti sarebbe piaciuta la scena con Clio, e il bello
è che lei non potrà mai uscire di scena, essendo
la segretaria personale, muahmuah!! :3
Deby92: uhm
"passare da una donna all'altra" è brutto, diciamo che sono
le donne che se lo passano violentemente XD e direi che Miriel sta
guadagnando colpi, ora che la dolce Jodi è uscita di scena!
^^
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