La lettera scarlatta

di Vampiretta333
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Introduzione ***
Capitolo 2: *** 1. Ultimo primo giorno di scuola ***
Capitolo 3: *** 2. Una gita al lago ***
Capitolo 4: *** 3. Niente di meglio per cominciare... ***
Capitolo 5: *** 4. Pensieri e sogni... ***
Capitolo 6: *** 5. Sentimenti sbagliati ***
Capitolo 7: *** 6. Sola ***
Capitolo 8: *** 7. Cosa succederà domani? ***
Capitolo 9: *** 8. Otto anni dopo ***
Capitolo 10: *** 9. Rivedersi ***
Capitolo 11: *** 10. Solo io e te ***



Capitolo 1
*** 1. Introduzione ***


STORIA INCOMPLETA “Il ''IL mondo dei maghi non è così libero come sembra. Assomiglia molto alle colonie puritane in un certo senso. Se sei nata babbana hai bisogno di qualcuno che curi in tuoi interressi. Qualcuno di cui poterti fidare, perché non hai una famiglia.
Se perdi il tuo promesso sposo o tuo marito in guerra o a causa di una malattia, devi mostrare il lutto per dieci anni prima di ripensare al matrimonio. Se ciò non accade, ti marchieranno a vita, non si scorderanno facilmente di te. Camminerai per strada e ti indicheranno, bisbiglieranno al tuo passaggio, perché sei il simbolo del peccato.”
Un quasi-marito quasi-morto, un amore da nascondere perché non puro e non giusto, una persona da proteggere perché non abbia la tua stessa sorte, un’altra da educare affinché non viva nell’angoscia… Tutto questo, una donna lo sopporta per amore di due persone. Sui suoi vestiti nessun segno del suo peccato. Ma nella mente di tutti ella è marchiata a vita con la lettera scarlatta.

(ispirato all’omonimo libro e al film)

Spero di aver stuzzicato la vostra curiosità. Fatemi sapere se vale la pena continuare ^^

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Capitolo 2
*** 1. Ultimo primo giorno di scuola ***


1

A Hogwarts era appena iniziato l’anno. La giornata si presentava calda e soleggiata, difficile per quei luoghi dove la pioggia costituiva una costante nelle giornate.

Guardai fuori dalla finestra della mia camera, pronta ad iniziare il mio ultimo primo giorno di scuola.

Dopo la fine della guerra contro Voldemort, avevo intenzione di sposare Ron Weasley, che consideravo come un fratello, ma che la mia protettrice, Minerva McGrannit, aveva deciso essere il partito più adatto. Quel programma però era saltato nel preciso momento in cui il ministro della magia aveva provveduto al riconoscimento di tutti i corpi dei morti della battaglia finale. Un corpo carbonizzato era stato ritrovato vicino alle mura ed era stato identificato come Ronald Weasley. Al suo fianco una bacchetta che Harry io avremmo riconosciuto tra mille.

Così ero tornata a scuola, al contrario di Harry che aveva preferito seguire la carriera da Auror. Ormai avevo superato il dolore per la morte del mio promesso sposo e fino a quel momento non mi era costato granché rispettare il divieto frequentare altri ragazzi prima di dieci anni. Quelle cose non mi avevano mai interessata molto. Volevo solo riprendere la scuola e terminare l’ultimo anno, per poi avviare una carriera da Medimaga o da Auror nel Ministero.

La sala grande era affollata come sempre. Non c’erano molti i ragazzi della mia età che dopo la guerra avevano deciso di tornare a scuola. Le sorelle Patil, Lavanda Brown, Dean Thomas… A Corvonero e a Tassorosso non c’era praticamente nessuno. Il tavolo con più studenti ‘fuori corso’ era senz’altro quello dei Serpeverde. Ovviamente le famiglie di un certo livello non potevano permettere che i loro figli non terminassero la scuola. Tra questi c’era Draco Malfoy.

<< Hermione, ti sta fissando anche oggi. >>

La sera prima, durante il banchetto di inizio anno, Ginny mi aveva fatto quasi pesare quello sguardo. Ero abituata agli sguardi. Dalla morte di Ron tutti non facevano altro che guardarmi e compatirmi. Ma quello sguardo non sembrava uno sguardo che conteneva pena. Sembrava più che altro uno sguardo di sfida. Scocciata, presi la mia borsa e mi avviai verso l’aula di pozioni. La preside aveva deciso che gli studenti fuori corso avrebbero seguito le lezioni separatamente dai normali studenti del settimo anno. Pochi minuti dopo, quando i miei compagni arrivarono, scoprii di essere l’unica Grifondoro del gruppo.

Una donna dall’aria cordiale entrò subito dopo l’ultima serpe. Era alta e magra e i capelli bianchi come le neve erano elegantemente raccolti in una coda di cavallo. Portava degli sgargianti occhiali rossi, cha mal si abbinavano al suo vestito viola.

<< Buongiorno ragazzi! Sono la vostra nuova insegnante di pozioni e sostituisco il professor Lumacorno, che ha nuovamente deciso di andare in pensione. Mi chiamo Delia Tanner e mi aspetto che tutti voi vi impegniate al massimo. Ora io sono solita far lavorare gli studenti in coppie, perciò ognuno di voi si scelga un compagno e sia ben inteso che le coppie saranno le stessa fino alla fine dell’anno. >>

Alzai la mano.

<< Si signorina… >>

<< Granger, professoressa. Sono l’unica Grifondoro. Starò da sola? >>

<< Assolutamente no Granger. Farai coppia con… con… >> Cominciò a guardare la massa di serpi, inorridite all’idea di essere costretti a lavorare con una mezzosangue.

<< Quel ragazzo con i capelli biondi. Il tuo nome? >>

<< Malfoy. Draco Malfoy professoressa. >>

<< Bene bene. Potete avviarvi a quel tavolo infondo all’aula. >>

Ovviamente non ero per nulla contenta di quella scelta, ma dovetti accettarla per cui mi accomodai al mio posto e Malfoy mi seguì.

<< Bene ragazzi cominciamo con qualcosa di facile. Andate a pagina 13 del vostro libro e preparatemi la pozione che vi trovate. La coppia che preparerà la migliore guadagnerà dieci punti per la sua casa. Nel caso di coppia mista>> aggiunse guardando noi <>

La pozione non era difficile. Io cominciai a sminuzzare una radice, Malfoy invece cercava di spremere il succo da una specie di dattero.

<< Senti Granger, so che tra noi non corre buon sangue e so anche che in passato non ho fatto altro che insultarti e perseguitarti, ma credo che tutti e due vogliamo passare questo corso con il massimo dei voti, perciò sarebbe meglio mettere da parte il passato e ricominciare. Sei d’accordo? >>

Non potevo credere di aver sentito uscire quelle parole dalla bocca di Draco Lucius Malfoy, ma non aveva poi tutti i torto.

<< D’accordo Mafoy, ma non pensare che diventeremo amici. >>

<< Mai pensato e mai voluto Granger. >>

Ricominciammo a lavorare. Due ore dopo intascammo i dieci punti a testa.

Mentre uscivo dalla classe diretta alla lezione successiva, Malfoy mi salutò con un CIAO GRANGER, ma io non risposi.

Avevo la sensazione di aver stretto un patto con il diavolo. Quello sarebbe stato un lungo anno.

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Capitolo 3
*** 2. Una gita al lago ***


Anche per una come me, studentessa modello, con la media dell’ECCEZIONALE, le ore buche erano il momento più piacevole della giornata. Faceva caldo, molto, troppo caldo per essere settembre. L’unico sollievo era la tiepida ombra di un albero nella foresta che circondava la scuola.

Ero seduta con la schiena rivolte verso una pietra e aspettavo l’inizio della lezione di Cura delle creature magiche.

Leggevo un libro babbano, LA LETTERA SCARLATTA. Mi ricordavo di averne visto il film in una delle felici estati passate con i miei genitori e non potevo certo resistere a leggere il libro. Era molto simile alla mia storia, solo che io non ero incinta e non portavo un segno di vergogna sul petto.

Lì vicino c’era un laghetto, che si trovava sotto ad una piccola cascata. Forse potevo concedermi un bagno in attesa dell’inizio della lezione… Lasciai tutti i miei vestiti sulla pietra, intimo escluso, e mi avviai alla volta del laghetto, distante una decina di metri. Arrivai in un punto che mi permetteva di osservare la cascata dall’alto. Era magnifica. L’acqua luccicava e piccole goccioline d’acqua schizzavano sul mio volto. Stavo per scendere ancora, in modo da potermi tuffare, ma notai qualcuno che evidentemente aveva avuto la mia stessa idea. Una testa bionda uscì di scatto dall’acqua.

<< Questa è vita! >>

Non potei non riconoscere quella voce. Malfoy. Era proprio lui. Nuotava aggraziato nell’acqua, beandosi di quel fresco piacere che inconsapevolmente mi aveva negato. Disegnava piccoli cerchi con le braccia e con le gambe… Raccoglieva le mani e si gettava dell’acqua in faccia… Sembrava un elfo o qualcosa di simile.

Poi quello spettacolo finì. Si avvicinò ad un masso, dove erano poggiati i suoi vestiti, e uscì dall’acqua. Non avevo mai visto un ragazzo senza vestiti, avevo visto una volta Ron senza maglia.

Rimasi semplicemente incantata da quella visione. Le spalle erano larghe e muscolose e ad ogni minimo movimento mettevano in evidenza muscoli di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. Stessa cosa potevo dire delle gambe. Il sedere… Quello non seppi definirlo. Immaginai che alcune ragazze lo avrebbero definito sodo. Si infilò dei boxer grigio chiaro e si voltò nella mia direzione, forse per controllare che non ci fosse nessuno. Questo era uno spettacolo ancora migliore. Il fisico era simile a quello di una statua greca, molto diverso da quello di Ron. Malfoy aveva un fisico scolpito ma non era grosso. Era giusto. Mi sentii avvampare quando posai lo sguardo sui suoi boxer. Caddi a terra e cosciente di aver fatto un po’ di rumore, restai ferma pregando che lui non si fosse accorto di nulla. Dopo qualche minuto mi alzai e vidi che guardava l’orologio. Forse anche lui aveva una lezione.

La lezione! Me ne ero completamente dimenticata! Cercai di muovermi in maniera silenziosa ma veloce e quando arrivai alla pietra con i miei vestiti, cercai di vestirmi il più velocemente che potevo e guardai anch’io l’orologio. Sarei senza dubbio arrivata in ritardo. Stava alle mie gambe decidere con quanti minuti.

Cominciai a correre ripromettendomi che se mi fosse capitato un’altra volta di trovare il laghetto occupato, sarei andata via all’istante.

 

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE =)

 

Non so se sono stata veloce o lenta a postare, avrei voluto sicuramente farlo prima. Ora rispondo alle recensioni che mi avete lasciato nell’introduzione. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e spero che lo recensirete e che continuerete a seguire questa storia J

barbarak = Ti ringrazio per le belle parole. Sul finale non ti posso dire nulla, semplicemente perché non ho ancora deciso se questa storia finirà come il libro o come il film. Spero comunque che continuerai a seguirla.

 

_araia = Ti ringrazio per aver recensito e rispondo subito alla tua domanda. Io ho visto il film più volte, sto finendo di leggere il libro. Nonostante non l’abbia ancora finito, so come finisce perché ho letto la trama su vari siti. Se vuoi seguire meglio la storia ma non puoi leggere il libro e non puoi vedere il film, ti consiglio di leggere qualche trama.

 

gio_dy = Ti ringrazio per aver recensito e ti rispondo nello stesso modo in cui ho risposto a barbarak: non so ancora come sarà il finale, credo che lo deciderò strada facendo. Spero che continuerai a seguirmi.

 

Grazie a tutti

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Capitolo 4
*** 3. Niente di meglio per cominciare... ***


Hermione

Cominciai a correre, tutta presa dal non arrivare in ritardo alla lezione. I libri pesavano troppo perciò la mia velocità non era delle migliori e le mie gambe stavano decisamente gridando PIETA’!

Pensavo ancora a ciò che avevo visto alla cascata.

Quello era Draco Malfoy. Oh, stupida, certo che lo era, ma non sembrava affatto lui. Guardarlo così, guardarlo mentre rideva, mentre giocava con l’acqua, guardarlo mentre si rilassava e nuotava senza pensieri, aveva in un colpo spazzato via tutto ciò che pensavo di lui. Forse Malfoy non era così cattivo, forse era stato costretto a fare tutte quelle cose, forse non voleva… Diamine che cosa mi stava succedendo? Stavo pensando a Draco Malfoy? Quando mai mi ero permessa anche solo lontanamente di pensarlo?

Questi dannati pensieri mi fecero cadere a terra, letteralmente. Inciampai in una radice e la mia borsa con tutti i miei libri e la mia bacchetta volò ad un metro di distanza. Provai ad alzarmi ma non ci riuscì. Capii voltandomi che il mio maledetto piede si era incastrato in quella maledetta radice e che se non avessi fatto qualcosa al più presto, avrei perso quella maledetta lezione.

 

Draco

Cominciai a camminare tranquillo. Infondo la lezione che mi aspettava non era poi così importante. Mi ci voleva quel bagno. Mi ci voleva un momento di relax. Da quando i miei erano finiti in carcere tutti mi guardavano con uno sguardo misto di compassione e disprezzo. Compassione perché ora ero solo al mondo (oh povero me) e disprezzo perché per gli altri altro non potevo essere che quello che erano i miei genitori. Ma avevo deciso di tornare, avevo deciso di continuare gli studi. Volevo riscattarmi e dimostrare agli altri che ero migliore. Che ero IL migliore. Sarei diventato una persona che tutti avrebbero rispettato ed ammirato.

<< Dannatissima radice! >>

Una voce squillante mi fece bloccare e voltare la testa a qualche metro da me. Stesa per terra c’era la piccola mezzosangue che tentava di liberarsi il piede da qualcosa. Bene, niente di meglio per cominciare. Mi avvicinai a lei.

<< Buongiorno… >>

Mi guardò intensamente e arrossì.

<< Posso esserti d’aiuto? >>

<< Non certo da laggiù… >>

In effetti ero ad qualche metro di distanza. Mi avvicinai ancora.

<< Che è successo? >>

<< Ho il piede incastrato in questa radice e la mia bacchetta è volata laggiù con la mia borsa. Non che lanceresti un incantesimo per me? >>

<< Non c’è bisogno di nessun incantesimo… >>

Mi guardò interrogativa.

<< Lasciami provare… >>

Cominciai a spostare le radici dal suo piede.

<< Spero tanto che tu ci riesca. Sono in ritardo per una lezione. >>

<< Ecco fatto… Ma come hai fatto a impigliarti così tanto? >>

<< Non lo so… Stavo correndo, non me ne sono accorta… Tu che ci facevi qui intorno piuttosto? >>

<< C’è un posto dove mi piace fare il ba… dove mi piace pensare. >>

Non mi sembrava il caso di dire tutto alla Granger.

<< Ti va se ti accompagno a lezione? >>

Non ho mai saputo da dove diamine venne fuori quella domanda. Lei sembrò piuttosto sorpresa. Ma alla fine annui.

<< Che lezione hai? >>

<< Erbologia. >>

<< Perfetto, io ho la stessa lezione. >>

Percorremmo il tragitto in silenzio, senza dire una parola. Una volta arrivati alle serre ci dividemmo e lei andò con quelli della sua casa.

Hermione

Non riuscivo a seguire la lezione. Ogni parola che usciva dalla bocca della sprite era insignificante… Ascoltavo solo le parole di Draco, che rivolgeva domande piuttosto pertinenti. Dio mio, la sua voce era stupenda… Mi imposi di farla finita con quella fissa di Draco Malfoy. Probabilmente era dovuta solo a quello che avevo visto al lago. Il suo sorriso... I suoi capelli... La sua pelle... Il suo corpo... I suoi muscoli... Il suo sedere... Il suo...

Angolino dell'autrice

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e spero che coninuerete a seguirmi.

La parte del dialogo scritta in corsivo, è tratta da uno dei dialoghi di un film, LA LETTERA SCARLATTA ovviamente.

Ringrazio le 3 persone che mi preferiscono, le 2 che mi ricordano e le 8 che mi seguono.

E rispondo all'unica recensione... Cara barbarak, credo che la visione di Draco che esce dall'acqua abbia allietato la giornata a molte XD

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Capitolo 5
*** 4. Pensieri e sogni... ***


Hermione

 

<< Le tue domande erano molto pertinenti >> Che mai significava quella frase poi!

Malfoy sorrise.

<< Stavo solo attento Granger. Voglio essere migliore. >>

Si voltò e cominciò a camminare lungo il corridoio.

Due ragazze del terzo anno cominciarono a fissare insistentemente il suo sedere.

<< Che dici posso chiedere a mio padre un matrimonio combinato con Malfoy? >>

L’altra si mise a ridere.

Se già da piccole erano così, potevo solo immaginare cosa sarebbero diventate da grandi… Anche se le leggi erano molto severe dopo la fine della guerra.

Luna passò di li…

<< Forse non ci crederai, ma io so leggere nel cuore degli uomini… >>

<< E cosa leggi nel mio? >>

<< Sei una ragazza molto bella Hermione… Che l’uomo tremi nel conquistare la tua mano di fanciulla… Ma guai a te se il tuo sangue si infiamma di passione per il suo cuore… >>

A quelle parole scappai via, non sapendo nemmeno perché.

 

Draco

Passarono mesi. Continuai a fissarla, ad osservarla… Era bellissima. Non sapevo come avevo fatto a non notarlo fino a quel momento.I suoi boccoli castani erano incantevoli, i suoi occhi erano meravigliosi… Il suo sorriso era la cosa più bella che avessi mai visto… Ed era intelligente, spiritosa…

In quel momento mi dissi: BASTA DRACO! Non potevo continuare… Dovevo studiare e lavorare sodo e poi non serviva visto che non avrei mai potuto averla…

 

Hermione

Quell’idea era a dir poco stupida. Era nel parco, seduto sull’erba, nonostante fosse gennaio inoltrato.

<<Buongiorno Malfoy. >>

<< Buongiorno Granger. >>

<< Sapendo quanto ti piace la materia, ti ho portato un libro di pozioni che mi ha passato la McGrannit. >>

<< E’ molto gentile da parte tua… Prego siediti vicino a me. >>

Mi accomodai accanto a lui.

<< Allora… Che ci fai in giro? >>

<< Ero venuta solo per portarti il libro… Ho sentito dalla preside che Piton ha in mente un compito a sorpresa di pozioni su una delle pozioni di questo libro e ho saputo che ti stai impegnando molto quest’anno, così ho pensato… >>

<>

Effettivamente non dissi altro. Rimanemmo un’ora su quel prato senza dire una parola. Osservai ogni minimo particolare del suo volto e lo imparai a memoria. Lo ricordai per i per i giorni e le settimane seguenti. Lo sognai ogni notte svegliandomi sudata e con il cuore a mille.

Angolino dell'autrice

Mi dispiace aver aggiornato così tardi, ma è stato e continua ad essere un periodo nero per tutto.

Spero che continuerete a seguirmi e che recensirete magari =)

Ringrazio le 4 persone che mi hanno messo tra i preferiti, le 4 che mi hanno messo tra le storie da ricordare e le 11 che mi seguono.

E rispondo alla fedele BARBARAK che continua a recensire... Draco a fatto colpo eccome credo che ormai si sia capito... Entrambi hanno fatto colpo direi...

I dialoghi in grassetto sono tratti / ispirati al film LA LETTERA SCARLATTA. Alla prossima!

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Capitolo 6
*** 5. Sentimenti sbagliati ***


Hermione

Tagliare quelle radici era più difficile del previsto. Ma era un compito di pozioni, dovevo farlo per forza. Ero nella foresta da un po' ormai, forse sarei dovuta tornare al castello… Ma qualcuno mi chiamò spaventandomi.

<< Granger… >>

<< Oh Malfoy… Mi hai spaventata… >>

<< Scusami, mi dispiace… Non era mia intenzione… >>

<< No, è una bella sorpresa invece… Almeno avrò un po' di compagnia… Anche tu qui per il compito? >>

<< Si in effetti si… questo è il posto migliore per procurarsi quella pianta…>>

Cominciò a tagliare le radici con un seghetto, come facevo io.

<< … E poi ti ho riportato il libro. >>

<< Ma non puoi averlo letto in quattro giorni! >>

<< Fidati, l’ho letto due volte… Ti ringrazio. >>

<< Di nulla… >>

Lasciò il libro per terra si alzò e fece per andare via, ma poi tornò indietro.

<< Hermione… Ehm, Granger… Ti vorrei parlare… Vorrei dirti una cosa…>>

Lo guardai incuriosita.

<< All’inizio dell’anno era chiaro ciò che volevo e dovevo fare: studiare per poter essere migliore. Per avere un posto importante nel ministero, per risanare la reputazione della mia famiglia… Ma ora metterei a repentaglio tutto, la mia anima, la mia vita, la mia missione il mio cuore… Solo per passare qualche minuto con te… >>

Quella volta lo guardai sorpresa, shockata e… felice… incredibilmente felice.

<< Che dio mi perdoni Hermione… Ma io ti amo… >>

<< Che dio mi perdoni, anch’io ti amo… >>

Mi guardò emozionato…

<< Questa strada non è quella giusta, per nessuno dei due… Lo sai vero? >>

Mi carezzò il volto con una mano.

<< Certo che lo so… Ma ho desiderato tanto questo momento e pur vergognandomene ho pregato per averlo… Esistevo davvero prima di incontrarti? >>

Prese il mio volto tra le mani e mi baciò la fronte.

<< Cosa faremo ora che conosciamo la verità sui nostri sentimeti. >>

<< Non lo so… >>

<< Dovremmo smetterla di provarli, sono sbagliati, è sbagliato… Ma ti prego Dì tu qualcosa per porre fine a questo… Perché io non he ho la forza. >>

Lo guardi negli occhi…

<< Allora abbiamo un serio problema… Neanch’io… >>

Mi baciò. Mi baciò con una forza, con un sentimento, che nei piccoli baci rubati a Ron non avevo mai sentito… LA sua lingua esplorava avida la mia bocca come se non ne avesse mai abbastanza… e neanche io ne avevo abbastanza. Cademmo a terra, ridemmo e continuammo a baciarci… Avrei voluto rimanere per sempre lì, libera da compiti, da obblighi e da leggi… In quel momento avrei voluto solo continuare a baciare Draco… Che sapeva di menta e di erba appena tagliata.

Angolino dell'autrice

Scusate il ritardo :) vado un po di fretta per cui cercherò di essere breve. Chi ha visto il film sa che fin qui la storia conincide abbastanza come si può notare dalla presenza delle battute in corsivo, tratte appunto dal film. Da qui in poi non so cosa succederà, come si evolverà la storia. Ne ho una vaga idea, ma non lo so. Spero che continuerete a seguirmi e spero che qualcuno lasci una recensione.

VAMPIRETTA333

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Capitolo 7
*** 6. Sola ***


HERMIONE

 

<< … Se siete qui oggi significa che siete maghi eccezionali! >>

Tutti i cappelli volarono in aria.

Era il 27 giugno. La fine dell’anno, la festa degli studenti da MAGO. La Mc Granitt aveva tenuto un discorso durante il ballo. Io ero lì come tutti i miei compagni, con il cappello nero in testa e con un bel vestito. Ma ero sola.

Aspettavo con ansia l’inizio del ballo e della confusione. La maggior parte degli studenti erano in coppia: tutti matrimoni che si sarebbero svolti a breve, combinati o no. Io ero sola.

Erano appena le 9. Mi sedetti al tavolo dei grifondoro, ma rimasi sola, gli altri erano tutti a ballare. Guardai Ginny volteggiare sulla pista insieme ad Harry, venuto a scuola apposta per accompagnarla a quel ballo. Lui aveva un completo nero, con cravatta in tinta e una camicia bordò, lo stesso colore del vestito di Ginny. La data delle loro nozze era fissata per il 24 luglio. Sarei andata a qual matrimonio da sola.

Sola come ero quella sera e come lo sarei stata per altri nove anni. 

Avevo un bel vestito, il corpetto era di seta nera così come la lunga gonna che arrivava fino a terra. Ovviamente essendo una donna sola, portavo un giacchettino sopra le spalle, non sia mai che fossero viste da qualcuno. I miei capelli erano raccolti dietro la testa, se non per qualche ciocca che ricadeva morbida sulle spalle. 

Mi voltai verso un angolo della sala grande, dove sapevo avrei trovato Draco.

Era poggiato ad una parete, in un angolo buio. Aveva un completo uguale a quello di Harry, solo che era bianco come la cravatta e la camicia era nera. Mi stava guardando da lontano, come aveva fatto negli ultimi mesi e come avevo fatto anch’io. 
Ogni volta che ci incontravamo di nascosto e dovevamo lasciarci, per entrambi era un dolore enorme. Io rimanevo a piangere per delle ore in camera mia, sapendo che non poteva nemmeno mandarmi un gufo, perché qualcuno avrebbe potuto notare il via vai di lettere dalla mia camera. L’unica che sapeva era Ginny. L’unico momento in cui potevamo comunicare era durante le ore di pozioni di ci mettevamo d’accordo per degli incontri regolari durante la settimana. A volte però non riuscivamo a resistere e ad un gesto programmato ci incontravamo nel bosco, dove ci eravamo baciati la prima volta.

Lo stavo guardando e stavo per scoppiare a piangere.

Ad un tratto quel gesto. 

La sua mano salì fino ad arrivo al suo orecchio. 

Il dito salì dal lobo e fece il giro completo. Poi lui sparì. 

Mi alzai con tutta la compostezza di cui ero capace, uscii in giardino e cominciai a correre.

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Scusate se aggiorno così tardi e se non rispondo alle recensioni. Nei prossimi giorni posterò ancora giuro. Grazie a tutti

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Capitolo 8
*** 7. Cosa succederà domani? ***


Hermione

 

Quando arrivai nel bosco lui non c’era.

Eppure il posto era quello, non mi ero sbagliata… semplicemente lui non c’era.

Mi sedetti per terra, poggiai la mia schiena su una pietra, e cominciai a piangere.

Un fiume di lacrime.

<< Non lo pensare mai più… >>

Alzai di scatto lo sguardo.

<< Avevi promesso che non avresti mai usato la legilimanzia contro di me. >>

<< Ti trovo a piangere, penso di avere il diritto di sapere perché. >>

Draco mi porse un fazzoletto, si sedette affianco a me e mi abbracciò.

<< Pensavo che avessi cambiato idea, che non mi volessi vedere… >>

<< Non dire mai più una cosa del genere intesi? Mai… >>

Mi baciò. E mi invase quel tremolio che mi aveva invaso negli ultimi mesi ogni volta che lo baciavo. Nel cielo splendeva la luna e le stelle brillavano ad intermittenza. E brillavano solo per noi…

Si allentò la cravatta, poi staccò la sua bocca dalla mia, così da potersela sfilare.

Io mi tolsi il maglioncino e lo gettai via e lui fece lo stesso con la sua giacca.

Mi fece stendere per terra e continuò a baciarmi. Avvertivo il leggero sapore dell’alcol, che mischiato al suo solito sapore era a dir poco inebriante…

Cominciai a slacciargli la camicia, in modo da poter toccare il suo torace scolpito.

Lui fece scendere la zip del mio vestito e me lo abbassò fino alla gonna, rivelando un semplice reggiseno nero. Mentre continuava a baciarmi, la sua mano risalì dal bacino, disegnò piccoli cerchi attorno al mio ombelico e salì fino a toccare il mio piccolo seno ancora coperto dall’intimo.

<< No Draco… >>

Mi guardò con aria da cane bastonato.

<< Non… non vuoi? >>

<< Draco altroché se lo voglio, ma non ora, non adesso… Non… >>

<< Va bene va bene… Non voglio obbligati a fare qualcosa che non vuoi… >>

Mi accoccolai contro il suo petto, mentre lui cominciò a carezzarmi i riccioli sfuggiti alla mia acconciatura.

<< Cosa succederà domani? >>

<< Sai cosa succederà Draco… Saliremo su quel treno. Torneremo a Londra. Tu continuerai a lavorare nel ministero e a studiare. E io andrò alla scuola per diventare medimaga… >>

<< Cosa succederà a NOI Granger! >>

Lo guardai in volto e notai che anche lui, come me, cercava disperatamente di non piangere.

<< Non ci vedremo per un po' di tempo…>>

<< Per quanto tempo Granger? >>

<< Per il tempo che sarà necessario… >>

Mi baciò con foga.

<< Non voglio perderti… >>

Fu lui ad accoccolarsi sul mio petto e a dare il via al pianto di entrambi.

<< Neanch’io Malfoy… Neanch’io… >>

Angolino dell'autrice =)

Vi avevo promesso che non mi sarei fatta attendere per questo capitolo e ho mantenuto la mia promessa :)

Ringrazio barbarak e ashar che hanno lasciato una recensione nel capitolo 5.

E ora i ringraziamenti vanno a:

i 10 pazzi che preferiscono la mia storia

i 5 pazzi che la ricordano

e i 22 pazzi che la seguono!!!

Grazie a tutti e spero che lascerete una recensione e che farete un pò di pubblicità. Al prossimo capitolo!

VAMPIRETTA :[

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Capitolo 9
*** 8. Otto anni dopo ***


OTTO ANNI DOPO

 

 

Hermione

 

La mia sveglia cominciò a suonare insistentemente. Afferrai la bacchetta e tentai di spegnerla, ma esplose, come succedeva quasi tutte le mattine.

Mi alzai dal letto e mi stiracchiai. Aprii le tende della finestra per poter guardare fuori. Sembrava una giornata serena, ottima per il primo giorno di lavoro. La nuova infermiera di Hogwarts. Madama Chips era andata in pensione l’anno prima e quell’estate avevo dovuto affrontare una serie di prove che mi avevano concesso di sostituirla.

Fui colta dall’improvvisa voglia di fare una passeggiata così mi preparai e uscii dalla camera, diretta verso i giardini del castello prima e verso il lago nel bosco poi.

Quando raggiunsi il lago non potei trattenere un sorriso.

Mentre mi spogliavo, non potei non pensare a quel giorno di tanti anni prima, quando l’avevo visto nuotare in quello stesso posto.

L’acqua era fredda, ma non ne avvertii la reale temperatura, immersa com’ero nel caldo ricordo di lui.

Dopo la scuola era entrato nel ministero. Aveva avuto una rapida ascesa, arrivando a far parte della ristretta cerchia del ministro. Era il suo assistente personale o qualcosa del genere. Tutti conoscevano il suo passato, ma nessuno aveva dubbi sul suo presente. Era il mago perfetto, incorruttibile, generoso e altruista, come dimostravano le generose donazioni all’associazione “OPMM: Orfani Per Mano dei Mangiamorte”.

Avevo seguito tutta la sua carriera, sapevo tutto ciò che gli era successo.

E non lo vedevo da otto anni. Non lo baciavo da quella notte nel bosco e non lo vedevo dal giorno seguente, quando eravamo scesi dall’espresso di Hogwarts, sul binario 9 e ¾ .

Mi immersi completamente nell’acqua, con la sua immagine fissa nella mente…

“Non lo vedo e non lo sento da otto anni… ma lo amo come se questi otto anni non fossero mai passati…”

 

 

Draco

 

Erano esattamente otto anni che non salivo sul quel treno e sinceramente, allora non pensavo ci sarei mai più salito. Pensavo che se in futuro avessi voluto tornare a Hogwarts mi sarei smaterializzato a Hogsmeade, per poi proseguire a piedi.

Invece mi trovavo su quel treno che stava per lasciare me a scuola e che poi sarebbe ritornato indietro per arrivare alla stazione alle 11, in tempo per prelevare i futuri studenti.

Mi aveva piacevolmente sorpreso la lettera del giorno prima, consegnatami direttamente dalle mani del ministro. L’avevo letta tutta ad un fiato e avevo guardato negli occhi colui che oramai consideravo il mio più caro amico.

…Signor ministro… Io non… Non credo di essere la persona più adatta a questo incarico… Sono ancora molto giovane…

…Sciocchezze Malfoy, sciocchezze... Sei più che qualificato per quel posto. Hanno chiesto un mio consiglio e quando ho proposto te non hanno obbiettato. Perciò ora vai a casa e prepara la valigia. Il treno parte stanotte…

Avevo ricevuto un incarico di importanza massima dal ministro in persona. Avevo ricevuto l’INCARICO per eccellenza, avevo raggiunto tutti gli obbiettivi che mi ero prefissato, eppure…

Continuavo a pensare a lei. Da otto anni. Da quell’ultima notte del bosco, da quell’ultimo bacio, da quell’ultimo abbraccio, da quell’ultimo sguardo alla stazione… Non avevo fatto altro che pensare a lei e pensavo a lei anche in quel momento. Il suo viso, i suoi capelli, il suo profumo, il suo sorriso… Tormentavano i miei sogni da otto anni.

Mi ero informato costantemente, dove andasse e cosa facesse. Era andata alla scuola per diventare medimaga e si era diplomata con il massimo dei voti. Aveva lavorato per un paio di anni al San Mungo. Durante l’estate aveva sostenuto una serie di esami per un incarico particolare. Quale fosse non ero riuscito a scoprirlo. 

Era qualche giorno che non ricevevo sue notizie ma avevo cercato di non sembrare troppo preoccupato: alla fine del periodo di lutto mancava un anno circa e non volevo correre il rischio di vederla additata come una donnaccia.

Scesi dal treno e percorrendo il marciapiede della stazione, pensai: “Non la vedo e non la sento da otto anni… ma la amo come se questi otto anni non fossero mai passati…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice =)

 

Sono passati otto anni, ma i nostri protagonisti non sono cambiati poi molto. Fatemi sapere cosa ne pensate. J

Ringrazio le 10 persone che hanno inserito questa storia tra le preferite.

Ringrazio le 6 persone che l’anno inserita tra le storie da ricordare.

E ringrazio ovviamente anche le 28 persone che la seguono.

Grazie, grazie di cuore a tutti.

Ora rispondo alle recensioni.

 

Barbarak: lo so, lo so che vorreste vederli felici e contenti e con un futuro roseo, saltellanti per i prati mano nella mano… prima o poi avranno un momento di felicità te lo prometto ;)

 

Ashar: il finale… che tu ci creda o no non ho ancora deciso come andrà a finire. Comunque rispondo alla tua domanda: i miei personaggi preferiti sono ovviamente Draco e Herm, mi piace molto Harry. Non mi sta simpatico Ron.

 

Mirya: ti ringrazio di cuore per i tuoi complimenti. Sappi che quando ho la tua recensione ho cominciato a urlare, tu sei decisamente una delle mie autrici preferite, per me è un onore che tu legga la mia storia… I capitoli lunghi… Leggendo le tue fan fiction mi sono accorta che ti piacciono parecchio. Io purtroppo ho questo difetto: non riesco a dilungarmi molto. Scrivo tutto quello che ho in testa, senza pensare a ciò che ho scritto prima e spesso quando vado a rileggere mi accorgo di non aver raggiunto una lunghezza decente… Ma è più forte di me, non riesco a mettere mano più di tanto a ciò che ho già scritto. Spero di riuscire a migliorare questo aspetto della fan fiction.

 

Al prossimo capitolo!

 

VAMPIRETTA 333 :[

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Capitolo 10
*** 9. Rivedersi ***


Hermione

 

 

<< Ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare… Ho studiato. Ho passato gli esami, so tutto… Sono perfettamente in grado di andare alla riunione… >>

Ripetevo quella frase da più di un’ora ormai. Ero davanti allo specchio. Indossavo un vestito bordeaux con un grembiule bianco da sopra. I miei capelli erano raccolti in una severa crocchia, ma qualche ciuffo era riuscito comunque ad uscire. Al collo, nascosta dal collo alto del vestito c’era una catenina d’oro, con un ciondolo a forma di cuore ricoperto di brillanti. Me l’aveva regalata Draco. Me l’aveva donata l’ultima volta che ci eravamo visti e l’avevo sempre indossata, ovviamente cercando di nasconderla. Mi aveva aiutata in quegli anni, era il mio portafortuna: era stata con me in tutte le occasioni importanti della mia vita ed era con me anche in quel momento.

Presi un bel respiro, mi voltai, uscii dalla mia camera e mi avviai verso la sala professori dove si sarebbe tenuta la riunione. Era stata convocata dal vicepreside, Neville Paciock, in modo che tutti gli insegnanti nuovi si conoscessero prima dell’arrivo degli studenti, previsto per quella sera. Neville mi aveva spiegato che l’anno prima molti professori erano andati in pensione e così era cambiata la maggior parte del corpo insegnate.

Arrivata alla sala, bussai alla porta.

<< Avanti. >> disse forte e chiara la voce del mio amico.

Entrai e trovai il lungo tavolo circondato da quelli che sarebbero stati i miei nuovi colleghi. Neville si alzò in piedi e mi venne incontro abbracciamdomi.

<< Ah Hermione… O forse dovrei dire Madama Granger! Stavamo cominciando a preoccuparci sai… Non sei una persona che arriva in ritardo di solito. >>

<< Infatti di solito no… Mi dispiace professore.>>

<< Suvvia Herm siamo andati a scuola insieme occorre davvero che mi chiami professore? Qui siamo tutti alla pari, l’unico più sopra di noi è il preside che a quanto pare ancora non arriva… Manca solo lui ormai… >>

<< Bè potremmo comunque cominciare! >> disse una donna dai folti capelli rossi.

Gli altri annuirono.

<< Già forse sarebbe il caso… Hermione prendi posto lì per favore…>>

Presi posto dove indicatomi. Alcuni professori si alzarono dal tavolo e si posizionarono di fianco a Neville, che stava in piedi a capotavola.

<< Bene! Colleghi… Benvenuti a Hogwarts! Io e i miei quattro colleghi qui siamo gli unici membri del corpo insegnante rimasti dopo la fine dell’ultimo anno scolastico. Passiamo alle presentazioni.

Io sono Neville Paciock, erbologia. >>

Cominciò a indicare le persone alla sua destra.

Una donna alta, con i capelli neri lunghi fino alla vita. Gli occhi gialli coperti da un paio di occhiali rossi e una veste di uno spiccante arancione.

<< La professoressa Dolnon, Trasfigurazione. >>

Indicò un uomo robusto. Alto più di due metri, con una lunga barba nera.

<< Lui è Rubeus Hagrid Junior, cura delle creature magiche. >>

Poi passò ad una donna minuta, con i capelli a caschetto biondi e gli occhi blu, stesso colore della sua veste.

<< La professoressa Niberl, pozioni. E infine… >>

Non fece in tempo a finire la frase che la porta si spalancò.

Apparve un uomo alto, vestito completamente di nero. Spalle larghe, ma fisico asciutto. I capelli così biondi da sembrare bianchi… Quando lo guardai in faccia, a stento mi trattenni dallo svenire.

<< Ah bene! Cominciavo a preoccuparmi… >>

<< Scusate per il ritardo >> disse il nuovo arrivato.

Il suo sguardo fece il giro della stanza e infine si fermò su di me. Non era cambiato moltissimo dall’ultima volta che l’avevo visto, aveva semplicemente un po' di barba ed era più alto. Cominciò a respirare velocemente. Forse anche lui era emozionato all’idea di rivedermi…

<< Signori e Signore >> disse Neville << Vorrei presentarvi il nostro nuovo preside… Il signor Draco Malfoy! >>

 

 

 

Draco

 

 

Non ascoltai una parola di quella riunione. La fissai per tutto il tempo, cercando di non darlo a vedere. Era bellissima. Molto più bella di come la ricordavo. Aveva tentato di tenere a bada i suoi capelli, ma qualche ciocca le ricadeva libera lungo il viso.

Cercava di non guadarmi, i nostri sguardi si incrociarono poche volte.

Alla fine si alzò e disse: << Scusate ma io vi devo lasciare. C’è un po’ di disordine in infermeria e mi piacerebbe rimettere a posto prima che arrivino gli studenti…>>

<< Non ti preoccupare Hermione >> le disse Paciock << tanto la riunione è finita… Colleghi, signor preside, a stasera. >>  Tutti cominciarono ad uscire dalla sala, compresa lei. Mi guardò appena prima di uscire e io ebbi giusto il tempo di compiere IL gesto. Il giro del lobo con un dito. Lei mi vide e andò via. Io aspettai qualche minuto, mi alzai dalla sedia e cominciai a camminare, sperando che non si fosse dimenticata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLINO DELL’AUTRICE

 

Scusate la mia lunga assenza, ma la scrittura della mia storia originale mi porta via tanto tempo…

Spero che continuerete e seguirmi e prometto che aggiornerò a breve (stavolta veramente).

 

Rispondo a barbarak che ha recensito l’ultimo capitolo: “Cara, come vedi non sono riusciti a stare lontani neanche un momento! Non stressi affatto quando dici che li vorresti vedere insieme felici e contenti, ma ne dovrà passare di acqua sotto i ponti.”

 

Ringrazio _Zafry_ per aver recensito il primo capitolo: spero che questa storia ti piaccia.

 

Alla prossima!

 

VAMPIRETTA 333

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Capitolo 11
*** 10. Solo io e te ***


Draco

 

 

 

 

Appena mi fu possibile cominciai a correre verso la foresta, pregando che nessuno avesse deciso quel giorno di farsi una passeggiata. La mia veste svolazzava e mi rendeva difficile fare alcuni movimenti, così l’abbandonai in mezzo agli alberi e rimasi con la camicia e i pantaloni.

Mentre correvo non facevo altro che pensare a lei. La amavo e avrei continuato sempre ad amarla. In questi otto anni l’avevo osservata da lontano, di nascosto… Ora avrei potuto vederla tutti i giorni, avrei potuto vedere il suo sorriso, avrei potuto sentirla ridere… Non avrei potuto averla però almeno per un altro anno. Ma infondo avevo aspettato così tanto, cosa sarebbe stato un altro anno in confronto agli anni trascorsi e con la certezza, se lei lo avesse voluto di una vita insieme?

Quando arrivai al nostro posto fui stupido di trovare tutto esattamente come ricordavo: uno spiazzo circondato dagli alberi, alcune foglie verdi a terra e la pietra dove spesso avevamo poggiato la nostra schiena. Con incise in un angolo le lettere DH. Mi avvicinai e le sfiorai con le dita.

<< Si vedono ancora… >>

La sua voce mi riportò alla realtà. Mi voltai e la vidi, più bella che mai. Non aveva più il grembiule bianco e i suoi capelli erano completamente liberi. Aveva le guance rosse e il fiatone. Non resistetti e la baciai. La baciai con foga, dolcezza, passione, castità, lussuria… più di tutto con amore.

<< Sei qui… >> disse sfiorandomi una guancia con la mano. << Sei davvero qui? >>

<< Si sono qui e non andrò da nessuna parte stavolta… >>

La baciai ancora e ancora e ancora…

Dimenticammo tutto ciò che c’era intorno a noi, tutto… Il vento, il sole che tramontava, le foglie sul terreno, gli alberi…

Dimenticammo chi eravamo. I nostri obblighi. La legge. Il lutto.

Tutto sparì all’istante. C’eravamo solo noi due.

Mi staccai da lei e agitai la bacchetta. Tutti i pezzi di legno che si trovavano lì intorno si unirono fino a formare una piccola casetta. Le porsi la mia mano e la invitai ad entrare. Esitò un momento ben sapendo che se fossimo entrati, nessuno dei due sarebbe uscito uguale a come era entrato. Prese la mia mano ed entrammo in quella piccola casetta, giusto qualche metro quadrato. Chiudemmo la porta e accendemmo un fuoco sul pavimento di terra con i pochi rami che erano avanzati.

Seduti sull’umido, riprendemmo a baciarci. Era una necessità, quasi al pari di respirare, sicuramente più del mangiare. Lei si stese e io mi stesi  sopra lei. Le sbottonai il vestito e alzai la gonna mentre lei provvedeva ai miei vestiti. Mormorò un incantesimo.

Quando fu il momento la guardai negli occhi, sapendo che non avremmo dovuto, infondo mancava così poco e che se fosse successo ora non saremmo potuti tornare indietro. Conoscendo la sensazione dei nostri corpi uniti in uno, sarebbe stato più difficile restare lontani. Lei in tutta risposta mi baciò, ed era un bacio che significava “Non importa ciò che sarà, non importa quello che c’è al di fuori di queste mura: siamo solo io e te”.

Quella notte fu la più bella della mia vita. ma fu proprio quella notte che incominciò davvero la nostra storia.

 

 

 

 

Mio angolino =)

 

Ringrazio  tutte le persone che leggono questa fan ficion. Soprattutto quelle che mi lanciano maledizioni perchè non aggiorno regolarmente.

Mi dispiace non poter rispondere alla recensioni, ma vado un tantino di fretta, ho trovato giusto il tempo di postare.

Alla prossima!

Vampiretta333

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