Quando meno te lo aspetti

di Kahlan Amnell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentandosi ***
Capitolo 2: *** L'università ***



Capitolo 1
*** Presentandosi ***


Sono sempre stata, fino ai 12-13 anni, una ragazzina con poco, pochissimo equilibrio e tanta scoordinazione, poi iniziai a frequentare dei corsi di arti marziali, precisamente Tae Kwon Do. Me ne innamorai immediatamente, dopo le primissime lezioni, ma la cosa migliore, dopo questa, è che la mia scoordinazione cronica e il mio elevatissimo squilibrio erano completamente scomparsi poiché senza queste due importantissime cose, era pressoché impossibile poter praticare quello sport. Allenandomi tre volte alla settimana ero riuscita ad accumulare le lezioni necessarie per poter sostenere il mio primo esame, la cosa che più temevo però, era ciò che pensava il mio maestro, infatti, solo se mi avesse ritenuta pronta avrei dato l’esame, ed è quello che penso tutt’ora. Il maestro mi disse che ero più che pronta e pure molto portata per questa arte marziale, quindi dovevo stare più che tranquilla.
Dato il primo esame, il maestro che mi fece da esaminatore mi tolse anche qualche lezione per dare l’esame successivo…ne ero veramente felice! Continuai a dare esami lampo e così in poco tempo diventai cintura nera. Eh si, in tre anni ero diventata cintura nera! Ormai sono passati circa cinque mesi dall’ultimo esame che ho dato, ora sono cintura nera 3° Dan e ne vado molto fiera.
Comunque, meglio presentarsi… mi chiami Elizabeth Gibbs, ho 19 anni, tra poco 20, da timida e impacciata che ero prima di iniziare Tae Kwon Do, sono diventata una ragazza pazza che tiene all’aspetto esteriore, anche se non lo considero tutto. Andando avanti…sono mora con gli occhi verdi. Sono di altezza non troppo alta ma nemmeno bassa, avete presente l’altezza di una ragazza normale? Ecco, così! Per finire, sono abbastanza magra, grazie al continuo allenamento che faccio ogni settimana. Tra meno di mezz’ora salirò sulla mia amata 125 per l’allenamento di oggi.
 Non vedo l’ora di avere l’età giusta per poter guidare una bella Yamaha R1 o una bella ducati superbike 1198 SP, anche se mi basterebbe anche una Kawasaki ninja….i soldi li ho tra il lavoro e l’eredità dei miei…ah si….giusto, i miei genitori sono morti due anni fa in un incidente stradale, un pazzo si era messo alla guida ubriaco e aveva travolto la loro macchina. Erano morti tutti sul colpo. Dopo l’incidente c’è stato un gran casino pure per me e per mia sorella. Quest’ultima ha quattro anni. Poco dopo la morte dei miei ho compiuto 18 anni, quindi potevo prendermi cura di mia sorella, di conseguenza abbiamo superato anche questo problema ed ora mi occupo d lei. Certo, pensare che quando vado via, porto anche mia sorella e sentire la gente che ci vede, sussurrare ‘guarda, così giovane e già madre’, è straziante per un verso, ma mi rende felice dall’altro perché vuol dire che mi sto comportando bene con lei.
È già passata mezz’ora, quindi prendo il borsone, il casco, la giacca e naturalmente le chiavi. Fortunatamente oggi Courtney è da un’amichetta, Jenny, figlia di amici dei miei, che spesso e volentieri mi aiutano, e me la riporteranno a casa poco dopo il mio rientro altrimenti avrei dovuto prendere la baby-sitter anche oggi. È vero che la mattina, fino alle 3 del pomeriggio circa, è all’asilo, ma il pomeriggio ci sono io riesco a fare infatti, le mie 3-4 ore nel ristorante che avevano i miei.
In poco tempo arrivo in palestra. Entro nello spogliatoio per mettermi il dobok e iniziare il riscaldamento.
Quando entra il maestro al solito ci inchiniamo in segno di rispetto, poi dice di continuare il riscaldamento mentre mi chiede delle cose.
                Finito l’allenamento tornai velocemente a casa per aspettare il ritorno di mia sorella. Nemmeno 5 minuti dopo il mio ritorno arriva, infatti, Courtney  tutta felice. Quando aprii la porta mia sorella mi si fiondò addosso.
-mamiiiiiii – si, mi considera la sua seconda madre, intanto sorrisi verso Yianna, la madre di Jenny, che mi risposte allo stesso modo.
Ci salutammo ed io la ringraziai tantissimo. Quando se ne andò mi sedetti sul divano con Courtney.
-bellissima! Ti sei divertita da Jenny? – le chiesi curiosa
- certo! Abbiamo guardato due cartoni e io ho sempre cantato!
-  che cartoni erano? – se mi diceva così, voleva dire che avevano visto due cartoni della disney e amando io    
quei cartoni, le ho trasmesso questa mia passione.
  • Heccules e Mulan!
  • I tuoi preferiti sono! Di la verità…li hai scelti tu!
  • No! Abbiamo alzato la manina! Io volevo vedere anche Tazzan!
  • Ma quanti cartoni volevi vedere!? Volevi restare anche la notte?
  • Noooo io voglio stare con te! – quanto è bellina la mia cucciola, l’adoro quando fa così! – cosa hai fatto tu? – mi chiede con una curiosità degna di una bambina.
  • Ho avuto gli allenamenti e il maestro mi ha detto che dal prossimo mese, cioè…tra poco più di una settimana, cambieremo palestra, visto che siamo diventati tantissimi, inoltre mi ha chiesto di aiutarlo negli allenamenti.
  • La mia sorellona è bravissima!!! – insieme scoppiamo a ridere. Dopo un po’ accendiamo la TV e mettiamo il DVD di Tarzan.





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primo capitolo finito...corto ma spero sia piaciuto.
per sapere di che moto parla Litz:
ducati superbike 1198 SP: 
yamaha R1: 
kawasaki ninja: 


qual'è il vostro sport preferito? vi piacciono i cartoni della Disney?

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Capitolo 2
*** L'università ***


Questa mattina inizio l’università, eh si, sarò ancor più impagnata…mamma mia! Sono le 7, tra 45 minuti Courtney deve essere all’asilo, quindi andrò a svegliarla immediatamente altrimenti arriveremo in ritardo.
Entro piano in camera e mi avvicino a lei.
  • Courtney… Courtney, è ora di alzarsi…devi fare colazione che tra non molto dobbiamo andare all’asilo.
  • Dai mami, per piacere lasciami dormire…
  • Courntney… - improvvisamente si mette a sedere togliendosi la coperta di dosso e dicendo
  • E va bene!
Mi misi a ridere, non aveva mai fatto una cosa del genere. Mi alzai dicendole di andare in bagno che dopo le avrei messo i vestiti. In poco tempo facemmo tutto, anche colazione, ora siamo in macchina e ci stiamo dirigendo all’asilo.
                Sono appena arrivata all’università ed ho tra le mani tutti i fogli informativi. Tra 5 minuti inizia la prima lezione, quindi mi sto dirigendo a fare la lezione del professor McGregor.
Ho chiesto, per fare prima, dovrei esserci ormai…a destra…si! L’aula è questa. Perfetto!
 
 
17 anni e nessuna idea di che fare dopo la scuola. Di tutte le facoltà che ci sono non me ne piace nessuna in modo particolare. Forse per il fatto che sono troppe. Ieri sera ne parlavo anche con i miei genitori mentre cercavano di calmare la piccola Courtney.
 Quella bambina è un portento, non capisco come faccia ma si sveglia la mattina presto e riesce a stare sveglia tutto il giorno ed addormentarsi tardi, a volte anche troppo, ricordo che una volta è riuscita a fare le due di notte e mia madre si addormentava in piedi, tanto che ad un certo punto mio padre si alzato perché doveva andare in bagno e si è trovato mia madre e Courtney che giocavano, con quest’ultima nel pieno delle forze mentre mia madre che si teneva gli occhi aperti con gli stecchini…le ha dovuto dare il cambio ed è riuscito ad andare a dormire circa un’ora dopo.
I miei mi hanno detto che l’unica cosa che mi deve aiutare per la scelta dell’università. Niente, mi sa che dovrò aspettare il prossimo anno per decidere veramente.
 
                Sono stata molto altro tempo senza la minima idea di che scegliere ma un giorno…
 
Era sera, i miei non c’erano e mia sorella neppure, non sapevo che fare, leggere no, avevo finito un libro quel pomeriggio. Accesi la TV alla ricerca di qualcosa di decente da poter vedere. Dopo un buon quarto d’ora trovai un film che doveva iniziare di li a poco. Aspettai sperando che fosse qualcosa di carino.
Il titolo era ‘La rivincita delle bionde’, si prospettava un film simpatico.
Non avrei mai pesato che una delle scelte più importanti della mia vita si sarebbe basata su di un film! Alla fine del film decisi cosa avrei fatto all’università: sarei andata ad Harvard e avrei studiato legge! Era una delle cose che mi piaceva di meno a quanto pare era l’ultima da dover escludere.
                Strano eh? Si, lo pensavo anche io ma… ora sono qui, a lezione, la mia prima lezione. Perché questo flashback?  Semplice! Il professore ha iniziato con la stessa citazione con cui iniziò la prima lezione di Elle, la protagonista del film che ha deciso la mia vita, ‘ la legge è qualcosa senza la passione….devo riguardare che non ricordo’ una frase di Aristotele, e come disse Elle alla fine dei suoi tre anni, per quanto Aristotele fu una figura di spessore, non posso essere d’accordo con questa sua affermazione. Per ogni cosa che si fa ci vuole della passione!
                È ormai ora della seconda ora di lezione, per cui mi avvio nell’aula giusta. Pian piano si riempie e mi ritrovo seduta vicino ad una ragazza mora abbastanza alta, con un fisico ben messo
  • Ciao, io sono Ashley mi fece un sorriso
  • Ciao – rispondo – io mi chiamo Elizabeth, ma puoi chiamarmi Litz
  • Ok! Fai qui mensa? Dimmi di si! Dai così ti presento delle persone e poi… - oddio è una macchinetta!
  • Ash…calma…dimmi, te e i tuoi amici avete lezione nel pomeriggio?
  • No, nessuno
  • Perfetto, allora andiamo a mangiare decentemente! Quanti siete?
  • Mmm…vediamo – iniziamo ad abbassare la voce e cercare di prendere appunti visto che il professore ha iniziato a parlare – io, i miei due fratelli, il mio ragazzo, sua sorella e mia cugina…quindi siamo sei
  • Perfetto! Dai, avvisali, non pagheremo niente e mangeremo sicuramente meglio…l’importante è che abbiate il trasporto
  • Sisi, non c’è problema
Finimmo la lezione tra appunti e chiacchiere. Non so il perché, ma quella ragazza mi ispirava fiducia.
                Tra poco arriveranno i ragazzi qui. Li sto aspettando nel parcheggio, poi mi seguiranno e andremo nel mio ristorante.
Bene, mi hanno fatto aspettare veramente poco…sono tutti qui davanti a me…
  • Allora Litz! Questo è Axten – disse indicando un ragazzo alto,  moro con degli occhi color ghiaccio magnifici, fisico atletico, bellissimo – è mio fratello – prosegue – poi c’è Sarah, mia cugina – una ragazza bionda con degli occhi neri, profondissimi, bassina ma ben proporzionata – vediamo…lui è Tyler, l’altro mio fratello, sono gemelli anche se Ty è castano…poi c’è Jackson, il mio ragazzo, e sua sorella, Kate – sono entrambi con occhi chiari, un bel fisico entrambi…mamma mia, ma questi qui sono tutti perfetti?!?!
  • Piacere…ah…chiamatemi Litz, il mio nome è troppo lungo – sorrisi per poi continuare – adesso potete seguirmi con la macchina…si va a mangiare.
In un quarto d’ora o poco più arriviamo al mio ristorante, parcheggiamo tutti quanti poi ci avviamo all’entrata.
  • Qui si mangia da Dio! Ci siamo venuti più volte…poi non si paga nemmeno molto – disse Axten
Entriamo.
Vedo Mark, mi avvicino a lui e gli chiedo
  • Ricevuto il messaggio?
  • Certo Litz, vi ho messo nel posto meno incasinato, va bene?
  • Certo Mark, è perfetto, grazie – mi faccio seguire dai ragazzi al nostro tavolo. Li faccio accomodare poi, scusandomi, mi allontano.
  • Mark, senti non è che chiedi a Yianna di portarmi a casa Courtney?
  • Certo, che domande capo!
  • Cretino – dico ridendo – dammi il block, vado a prendere le ordinazioni.
Munita di penna e block vado al tavolo
  • Allora signori, avete deciso cosa ordinare? - I ragazzi mi guardano straniti ed io mi metto a ridere – sono la proprietaria da quando i miei sono morti….avete deciso?
  • Sisi – mi disse subito Ashley  ed io scrivo le varie ordinazioni.
Durante il pranzo ci conosciamo tutti meglio. Ho scoperto che siamo quasi tutti della stessa età, Ash e Kate hanno la mia età mentre Jackson ne ha 20 e gli altri 21…una piccola scaletta.
Li ho convinti a venire da me per passare il pomeriggio, quindi  ora siamo qui e guardando l’ora capisco che tra poco arriverà Courtney
Dlin dlon.
Infatti nemmeno finisco che è già arrivata. Mi alzo ed apro la porta dietro la quale c’è Yianna
  • Grazie mille Yianna e scusami ancora per il disturbo
  • Stai tranquilla, lo sai che puoi chiedere tranquillamente – le sorrisi
  • Dov’è lo scricciolo? Non l’hai portata? – chiesi scherzando e ridendo insieme ad Yianna. Quest’ultima si sposta e il mio piccolo cucciolo salta fuori facendo ‘buh!’ .  Io faccio finta di spaventarmi e le mi salta addosso urlando come al solito
  • Ciao mamiiiiiiii
  • Ciao piccola
Tutto questo sotto lo sguardo sbalordito dei ragazzi. Salutiamo Yianna e Jenny e chiudiamo la porta.
  • Ragazzi, lei è Courtney, piccola – dico abbassandomi – loro sono dei miei amici – non l’avessi mai detto! Si è catapultata addosso a loro riempiendoli di domande come ‘ quando avete incontrato la mia mamma’ ecc. mi avvicino alla mia piccola e cero di calmarla
  • Ragazzi, scusatela, quando inizia non si ferma più, è una macchinetta! Comunque, finendo le presentazioni…questo scricciolo è la mia sorellina
  • Ma sorellona io preferisco chiamarti mamma!
  • Lo so Courtney ma dovrò pur dire che non sei mia figlia no?!
  • Uffi…
Le sorrisi e mi girai verso i sei di fronte a me
  • Ho compiuto 18 anni poco dopo la morte dei nostri genitori quindi ho avuto la possibilità di non allontanarla da me…sono riuscita a tenerla, specie grazie al lavoro che avevo, visto che il ristorante dei miei era passato a me alla loro morte…
I ragazzi che fino a quel momento erano stati in silenzio mi sorrisero poi qualcuno, mentre avevo lo sguardo basso, disse
  • Tranquilla, poi anche se fosse stata tua figlia naturale non avremmo potuto dire niente…non avremmo mai potuto – alzai lo sguardo e vidi che Axten, il proprietario della voce, mi sorrise.
Ricambiai.
 
                Nuovo giorno, e altre attività, ma soprattutto nuova settimana. Questa sera allenamenti e sarò il giorno in cui diventerò in modo effettivo la ‘vice’ del maestro.
Il pomeriggio passa velocemente ridendo, giocando e scherzando con Courtney. La baby-sitter è arrivata prima e di questo posso esserne solo felice.
                In poco tempo arrivo ed entro in palestra pronta per il riscaldamento.
  • Ragazzi oggi il maestro arriva più tardi, farò io la prima parte dell’allenamento. Forza, iniziamo a fare un po’ di stretching.
  • Aspetta Litz! C’è un ragazzo che voleva parlare con il maestro, vai tu, intanto noi ci riscaldiamo. – mi dice Matthew
  • Va bene, ma riscaldatevi bene che facciamo i combattimenti oggi – un urlo di esaltazione
Esco e mi ritrovo che non avrei mai pensato di vedere!
  • Axten! Sei tu che devi parlare con il maestro?
  • Litz! Ciao. Sisi, sono io, non volevo fermarmi, adoro questo sport, quindi…eccomi qui!
  • Dimmi, il maestro arriverà più tardi…potrei dire di essere la ‘vice’…
  • Ma che Dan sei?
  • 3°…da 5 mesi credo…
  • Senti, non è che mi daresti qualche informazione?
  • Certo! Allora…sono tre lezioni alla settimana e sono solo 50$ al mese. Gli orari sono quelli di oggi, di 1, 1h e 30 a lezione. Ci sono tre lezioni di prova…
  • Posso provare da oggi?
  • Certo, che domande! Corri dai che ci stiamo riscaldando!
  • Un lampo! – mi misi a ridere ed entrai in palestra.
  • Ragazzi avete fatto la sbarra? – un coro di voci mi rispondono negativamente quindi ci dirigiamo tutti alla sbarra. Poco dopo anche Axten entra.
  • Scorrete! – è rossa avanzata, di livello più alto degli altri quindi è subito dopo di me.
Dopo non molto ci mettiamo uno di fronte all’altro iniziando l’allenamento.  Passati circa tre quarti d’ora  arriva il maestro che continua la lezione già iniziata.
Alla fine finiamo la lezione e come sempre non faccio la doccia per poter tornare a casa il prima possibile
  • Ehi Litz!
  • Axten
  • Da quanto pratichi Tae Kwon Do?
  • Ormai è il sesto anno
Parlammo entrambi della nostra passione per questo sport fino ad arrivare alle macchine. Ci salutiamo andando ognuno per la nostra strada.



ù.ù vi lascio due immagini di combattimenti di Tae Kwon Do...





purtroppo i capitoli sono corti e non credo nemmeno ne verranno tanti...boh, la storia si sta creando da sola, non so nemmeno che dire io...

voi ragassuole che studi fate/vorreste fare una volta arrivati all'università?


prossimo capitolo lunedì...

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