Vivere in un sogno

di ValyDS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UN NUOVO INCONTRO ***
Capitolo 2: *** SORPRESA ***
Capitolo 3: *** MERAVIGLIOSO ***
Capitolo 4: *** SOGNO ***
Capitolo 5: *** VERITA' ***
Capitolo 6: *** SERATA ***
Capitolo 7: *** PRIMO BACIO ***
Capitolo 8: *** A TUTTI I COSTI ***
Capitolo 9: *** PROBLEMI ***
Capitolo 10: *** LIETO FINE ***
Capitolo 11: *** AMERICA ***
Capitolo 12: *** ULTIMI GIORNI ***
Capitolo 13: *** SALUTI ***
Capitolo 14: *** UNO STRANO SOGNO ***
Capitolo 15: *** SOS PROBLEMI ***
Capitolo 16: *** UN PROBLEMA SEGUE L'ALTRO ***
Capitolo 17: *** TROPPA CONFUSIONE ***
Capitolo 18: *** VERITÀ O BUGIA? ***
Capitolo 19: *** TI AMO ***
Capitolo 20: *** PRIMA VOLTA ***
Capitolo 21: *** LIETO FINE (Taylor) ***
Capitolo 22: *** UN OSPITE INDESIDERATO ***
Capitolo 23: *** TANTA PAURA ***
Capitolo 24: *** LETTERA ***
Capitolo 25: *** TUTTO HA UN INIZIO E TUTTO HA UNA FINE (Taylor) ***



Capitolo 1
*** UN NUOVO INCONTRO ***


Era il 2007, io e la mia famiglia ci eravamo appena trasferiti a Leuca, una delle più belle cittadine della Puglia : Mare stupendo, feste sulle spiagge e locali da urlo…insomma, un posto perfetto per una vita movimentata. Era luglio inoltrato e dentro la mia piccola stanzetta color lillà il caldo era vivo come in un forno. Esasperata da quelle temperature, decisi di fare un giro al parco della città, almeno mi sarei rinfrescata all’ombra dei grandi cedri che contornavano il tappeto di erba e fiori. Misi i primi pantaloncini bianchi che trovai, un toppino leggero e presi il telefono. Non sapevo quando sarei tornata, faceva troppo caldo per pensarci. Scesi di corsa le scale, salutai mia madre con un bacio e corsi alla porta prima che mia sorella mi implorasse di portarla con me. Non ero cattiva, è solo che non la volevo tra i piedi… volevo rilassarmi non impazzire. Aspettai cinque minuti prima che passasse l’autobus, quando arrivò mi ci fiondai su come una freccia e scivolai lungo i sedili di pelle consumata del veicolo. Aspettare mi faceva diventare ancora più ansiosa. Arrivai al parco e guardandomi intorno fui subito travolta da un’ ondata di allegria. Una signora stava giocando con il suo paffuto cagnolino, una famigliola felice gustava dolci intenta in un picnic, un padre molto premuroso spiegava al figlio che andare in piedi sull’ altalena è molto pericoloso, un mucchio di ragazzine urlanti era attratto da chissà che cosa, un ragazzo molto atletico, e molto molto sudato, correva verso la grande fontana. Continuai a camminare assorta nei miei pensieri e godendomi a pieno quella dolce brezza sul viso e proprio nel momento in cui stavo per tirare un lungo respiro per godermi l’aria… una ragazza urlò come una matta in preda al panico. Mi voltai di scatto con il fiato a metà per controllare che non fosse successo nulla e poi… poi lo vidi. Era alto, bruno, con gli occhi scuri e le labbra carnose, la pelle abbronzata e lo sguardo intenso… profondo… magnetico e perfetto. Non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi, non riuscivo a respirare, non riuscivo a muovermi. Riuscivo solo a rimanere incantata da lui… e lui stava proprio fissando me. Pochi istanti dopo il suo volto si aprì in un sorriso smagliante che mi fece strizzare gli occhi e perdere definitivamente il respiro. Strizzai gli occhi incredula ancora una volta e gli riaprii piano ma lui era già stato sommerso dai due bestioni che lo avevano accompagnato, nonostante la sua stazza facesse credere che non ne avesse affatto bisogno. Rimasi lì, incredula a fissare il vuoto e poi una vocina si fece largo nella mia testa per farsi sentire … “Al cinema…” disse, e poi ripeté “Vai al cinema…” . Decisi di ascoltare il consiglio e corsi a casa ad avvisare i miei e soprattutto a prendere i soldi. C’ era solo un modo per rivederlo e dato che ‘sperare di rincontrarlo dal vivo’ era inutile, decisi di ascoltare il consiglio della vocina sconosciuta. Si… lui era un attore.

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Capitolo 2
*** SORPRESA ***


Arrivai al cinema una mezzoretta dopo, superando come un’ avventuriera la folla che aspettava il bus e precipitandomi per le scalette della cittadina usate come ‘scorciatoia’ per evitare la lunga discesa. Arrivai al cinema senza fiato, ma ci arrivai prima che iniziasse l’ultimo spettacolo. La mia mente entrò in confusione prima ancora di girare all’ultima curva e intravedere il cinema e poi…- Merda!- Esclamai appena vidi la fila interminabile di gente che sostava davanti al cinema…ma dovevano andarci proprio tutti oggi?!? Ke nervi! e adesso? La vocina sconosciuta si fece risentire “Devi vedere quel film…” disse ed io come una stupida gli chiesi pure come fare… c’è una fila interminabile. E lei mi rispose “Il retro, entra dal retro” Giusto! il retro… mi misi a correre per girare attorno al palazzo e finire al lato di dietro, intravidi la porta e corsi ancora più forte come se volesse allontanarsi e fu in quel momento che vidi la porta aprirsi di scatto e incontrare il mio viso prima che il mio corpo rispondesse all’impulso di fermarmi… caddi a terra. Ero sul punto di iniziare a gridare contro quello stupido, quando il cosiddetto “stupido” spuntò da dietro la porta…era di nuovo lui. Rimasi con la bocca aperta e trattenni il respiro, lui si precipitò su di me e mise la mano sulla mia bocca con uno sguardo sorpreso e poi disse veloce –Se non gridi ti porto a fare un giro in macchina ok?- non riuscii a rispondere subito. Ero incantata dalla melodia profonda e dolce che produceva la sua voce ogni volta che parlava, poi riflettei… un giro, in macchina, con lui… cioè con… con LUI!! Panico! Non riuscivo ad emettere una singola sillaba… Si! volevo urlare si si si… ma dalla mia bocca non uscì alcun suono allora mi limitai a ritrovare la forza per muovermi quel poco che serviva per fare SI con la testa. Non appena lo feci, ripresi il controllo del mio corpo e un formicolio mi invase dalla testa ai piedi, lui era ancora lì, vicino a me e sorrideva… il suo sorriso fece vagare la mia mente per qualche secondo e poi mi risvegliai da quel film mentale. Lui sorrise ancora e mi aiutò ad alzarmi. Istintivamente controllai di non essermi fatta male, appena abbassai lo sguardo mi girò forte la testa, me la toccai e premetti forte e come al mio solito persi l’equilibrio. Lui mi prese dalle spalle prima che potessi ricadere, mi guardò preoccupato e poi fissandomi negli occhi mi disse – Ti sei fatta molto… male? Davvero mi dispiace tanto, io... io non volevo farti male e non ti ho …- lo interruppi prima che potesse continuare con quelle stupidaggini. Non mi ero fatta male, ero abituata a queste botte, il capogiro era dovuto soprattutto alla sua presenza più che alla porta in faccia – no…no! non dirlo neanche, davvero non è … niente, è solo che mi gira un po’ la testa… tutto qui!- abbassai lo sguardo e mi toccai di nuovo la fronte, ero diventata rossa, lo sapevo senza bisogno di guardarmi allo specchio. Molto lentamente prese la mano dalla mia fronte ,con l’altra alzò piano il mio mento per guardarmi negli occhi e inclinò piano la testa- Sei sicura? Ti vedo stordita!- mi chiese. E certo che sono stordita, guarda chi mi ritrovo di fronte!! –No no, è solo l’impressione- risposi con un po’ di sarcasmo e lui sorrise. Che sorriso meraviglioso, che denti perfetti, che bocca… -Comunque io sono Taylor Lautn…- ma non lo feci finire. –So chi sei- e poi divenni rossa… sei un figo della madonna.- Bene allora. Puoi chiamarmi Tay, e tu come ti chiami?- Voleva sapere come mi chiamavo? io…io sono ntinaval, no cioè lentivana, no…volevo dire…- Io mi chiamo Valentina- risposi dopo qualche secondo e sorrisi imbarazzata. -Valentina?- ripeté. Feci si con la testa incuriosita, lui sorrise e disse- Ma che bel Nome!- Ma..ma non poteva fare così..uffa così mi faceva impazzire, non è giusto! -Grazie- risposi e sorrisi. Poi iniziò a camminare si girò e mi guardò confuso- bè, non vieni?- mi rispose. Venire…dove?- Dove scusa?- gli risposi. Mi indicò una Porsche 911 turbo, strabuzzai gli occhi, lui mi sorrise e mi disse- Ti avevo promesso un giro in macchina- e mi fulminò con il suo sorriso smagliante.-Cosa? no no, non c’è bisogno tranquillo - e sorrisi.

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Capitolo 3
*** MERAVIGLIOSO ***


“Ma sei scema?? certo che ne hai bisogno! SALI SUBITO SU QUELLA MACCHINAAA”mi disse la vocina nella mia testa. Stava diventando fastidiosa. Certo volevo andarci a tutti i costi ma non volevo creargli disturbo. – No. Mi dispiace ma una promessa è una promessa- si avvicino piano, mi prese la mano e mi guardò negli occhi – Ed io rispetto sempre le mie promesse- mi disse in un sussurro. Continuai a fissarlo imbambolata. Non riuscivo a muovermi, come al solito, ero preda dei suoi occhi meravigliosi. Si avvicinò ancora, i nostri visi erano a meno di 5 cm di distanza, mi sollevò il mento e mi disse- Andiamo?- 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 respira Vale, RESPIRA!!! “Ma sei ancora qui?? QUANDO TI MUOVIIII?? ”Strillo la fastidiosa vocina. Lo guardai ancora prima di rispondere, deglutii. -Certo, come vuoi- sorrisi imbarazzata- Bene, andiamo- Si allontanò da me trionfante…Ma perché era così felice?!? Mi faceva venire i nervi ma non riuscivo ad essere arrabbiata con lui, non ci sarei mai riuscita. Vide che ero pensierosa (e soprattutto lenta), mi mise dolcemente una mano alla vita e mi tirò piano sorridendomi. Lo stava facendo ancora!!! Voleva forse farmi prendere fuocooo?!?!?!? Mi feci trascinare da lui e salii su quella meravigliosa macchina. Ancora una volta il mio cervello formulò domande a cui non sapevo rispondere… Perché era così gentile con me? Gli piacevo o era semplice cortesia? pensai alle due opzioni..io..piacere a lui…no! era impossibile, assurdo…sarebbe stato un sogno e purtroppo io non avevo mai vissuto in un sogno. Sicuramente era per cortesia..mi aveva sbattuto la porta in faccia e sentendosi in colpa mi aveva offerto un giro con la sua macchina..Ma allora perché nel parco mi aveva sorriso? Forse era stata la mia impressione..o lo aveva fatto davvero? Queste domande occuparono la mia mente per tutto il tragitto quando lui mi riportò alla realtà. –Eccoci siamo arrivati- mi disse e solo allora mi resi conto che ci eravamo fermati. Alzai gli occhi e rimasi scioccata. Mi aveva portata al mare! –Wow!- fu l’unica cosa che riuscii a dire…Essendo estate alle 8 non era ancora notte, ma il cielo era dipinto di un arancione caldo, il sole ormai pigro stava tramontando e lasciava nel cielo una miriade di sfumature gialle. Rimasi a fissare quel meraviglioso tramonto per alcuni secondi e poi mi accorsi che lui mi stava guardando. Guardai in giù piena di vergogna e notai l’ombra di un sorriso sulle sue labbra.-Ti va di scendere?- mi chiese. Alzai lo sguardo e lo guardai ancora più imbarazzata. Non riuscendo a parlare feci cenno di si con la testa e tornai a fissare il vuoto. Lui scesa dalla macchina e io feci lo stesso, chiuse delicatamente la portiera e dolcemente mi prese la mano. Il sangue inondò il mio viso e lo colorò di un rosso acceso, per fortuna non si girò ma notai che si mordeva il labbro inferiore nervosamente…Non riuscivo a vedere altro che non fosse Taylor, ero incantata da lui e dalla sua dolcezza, dal suo viso da angelo e dalla sua corporatura perfetta. Sulla spiaggia non c’era nessuno, Tay continuava a sorridere e sinceramente questo mi confondeva ancora di più, ma non riuscivo a pensare ad altro. Adesso, esisteva solo lui. Camminammo verso il mare ancora mano nella mano, poi lui si fermò e iniziò a togliersi le scarpe sorridendo. Lo guardai incuriosita e dissi – Scusa cosa stai facendo?- mi guardò con il suo sorriso smagliante che mi faceva perdere la Testa…- Vado a Fare un bagno- Mi disse trionfante- tu vieni Vale?- Andare a fare un bagno..Con lui. Oddio non riuscivo a respirare ero presa dal Panico. Quando mi ripresi da quello schok momentaneo - Ma come..Vestiti?- risposi - Certo, che c’è di male. Dai vieni con me!- Ripensai alla sua proposta..No! era meglio di no..- No grazie, preferisco rimanere qui- e sorrisi. Mi guardò un po’ triste- Sei davvero sicura?- Oddio non riuscivo a vederlo così, ma non potevo andare, avrei perso il controllo e questo non era positivo. Feci si con il capo e lo sentii sospirare.”mi dispiace” pensai, ma lui si era già tuffato. Lo guardai Divertita, sembrava un bambino, poi lo vidi uscire dall’acqua lentamente e con sguardo malizioso. Ma cosa voleva fare adesso??

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Capitolo 4
*** SOGNO ***


Continuò a venire verso di me, io continuavo a sorridere imbarazzata. Solo in quell’ istante mi accorsi che aveva una maglietta bianca, si era tolto la giacca e l’aveva lasciata in macchina. l’idea del bagno iniziò a piacermi… Era tutto bagnato e la maglietta appiccicata al suo corpo come se non volesse mai lasciarlo, lasciava intravedere i suoi magnifici pettorali. Continuò a camminare verso di me con aria minacciosa, io ero seduta sulla sabbia. Quando mi fu vicino mi sorrise e mi prese in braccio. Oddioooo mi aveva presa in braccioooo…Pa pa paaanicooo. Non riuscivo più a capire niente, non riuscivo a muovermi, non riuscivo a parlare, poi la vocina mi salvò dall’immobilità “Apri gli occhi” mi disse “Ti sta portando in acqua”…In Acqua, come mi sta portando in acqua? Mi resi conto che quella vocina aveva ragione…Taylor mi stava portando nel mare, mi strinsi forte a lui per non cadere e iniziai a gridare ridendo- No n ti prego non farloo!- Lui rideva con gusto, poi si fermò dove l’acqua arrivava a poco più di un metro mi guardò e mi disse- Trattieni il respiro Piccola- e sorrise. Piccola??? mi aveva chiamata..pi..piccola?? Nonostante la sorpresa trattenni il respiro, lui sorrise e mi lasciò cadere. Quando mi rialzai lui rideva ancora di gusto…Lo schizzai e mi guardò facendo finta di essere serio- Coomeee oosiii??- risi ancora più forte, lui mi spinse in acqua ma prima che potessi cadere mi aggrappai al suo collo e venne giù con me. Quando ci rialzammo eravamo vicinissimi. – Tu sei proprio pazzo!- gli sussurrai. Non rispose. Mise le sue calde mani sulle mie guance, non riuscivo a muovermi ero incantata da lui. Si avviciò piano, i nostri nasi si toccavano. Sapevo cosa stava per succedere, lui stava per Baciarmi…Mi sentivo al settimo cielo. Le nostre labbra stavano per sfiorarsi quando…quando ripresi il controllo di me. Abbassai i viso per evitare di baciarlo, lui aprì gli occhi e corrugò la fronte preso dalla tristezza. Poggiai una mano sul suo cuore e dissi ancora con gli occhi chiusi- Mi dispiace-. Lui sospirò e giurai di aver visto qualcosa brillare sulle sue guance, ma forse era solo l'acqua salmastra che sgocciolava dai suoi meravigliosi capelli. Prese la mano che gli avevo poggiato sul petto e la lasciò cadere, poi iniziò ad andare verso la spiaggia. Lo seguii silenziosa. Lo avevo ferito! Oddio mi sentivo tremendamente in colpa, avrei dovuto baciarlo, avrei voluto baciarlo, ma non potevo, non...Uscimmo dall' acqua e lui continuò a ignorarmi. Dovevo fare qualcosa, così lo afferrai per la mano e gli dissi- Ti prego aspetta! Non andartene- Si girò verso di me e si avvicinò piano prendendomi le mani- Perchè...- Mi disse- Perchè non hai voluto...- si interruppe. -Baciarti?- continuai io. Fece si con il capo. -Non posso- gli risposi. Mi guardò confuso e spaventato, mi lasciò le mani e inclinò la testa ad un lato per guardarmi negli occhi. A quale conclusione era arrivato? e soprattutto...Perchè aveva cercato di baciarmi? -Tu sei..sei fidanzata?- mi guardò negli occhi. Spalancai i miei- Cosa? No no, non è per questo e poi...non sono fidanzata- Abbassai lo sguardo imbarazzata.-Allora cosa?? Non ti piaccio forse?- era triste, era uguale al Jacob del film, identico.-Ma...ma che stai dicendo?? Certo che mi piaci..e anche un casino aggiungerei!!- chiusi gli occhi rossa dalla vergogna e gli riaprii piano. Lo vidi sorridere e sospirare di sollievo. Prese le mie mani con una mano e con l'altra mi alzò il viso costringendomi a guardarlo negli occhi...-Allora perchè? Perchè non vuoi che io ti baci?- Mi chiese triste..Adesso basta, non riuscivo a vederlo così, dovevo dirgli la verità, era la cosa giusta da fare...-Perchè...

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Capitolo 5
*** VERITA' ***


-Andiamo Tay cerca di capirmi- gli strinsi le mani..- Tu sei un ragazzo fantastico, non fraintendermi, milioni di ragazze vorrebbero essere al mio posto in questo momento ma…- Mi bloccai un secondo per guardarlo. Fissava la sabbia in attesa che io continuassi… addolcii il tono della mia voce- ma ho paura!- ammisi infine. Lui alzò il viso e mi guardò curioso- Di cosa hai paura?- mi chiese non riuscendo a capire la mia risposta. – Ho paura di innamorarmi di te…- o meglio che tu ti innamori di me! –Tu sei un attore, io sono una ragazza normale…- Corrugò le sue sopracciglia, aveva un’aria arrabbiata- Tu un giorno o l’altro dovrai tornare a casa tua e se mi innamoro di te non riuscirò a sopportare la distanza, soprattutto sapendoti con chissà chi a recitare chissà cosa. Soffrirei troppo Tay, e soffriresti anche tu- Terminai il mio ‘monologo’ in attesa di una risposta…- Certo…è ovvio. Perché io non sono una ragazzo normale VERO??? cosa sono forse un alienooo?- Stava urlando e mi stava facendo davvero paura. Mi prese la mano e la mise sul suo cuore- Anche io ne ho uno, e batte come il tuo. Solo perché IO SONO FAMOSO- pronunciò l’ultima parola con ribrezzo, come fosse una bestemmia- NON SIGNIFICA CHE NON ABBIA UN CUORE!- Abbassai la sguardo, avevo gli occhi lucidi e una lacrima sfuggì ai miei occhi- Non sarei mai dovuta venire- Gli dissi senza guardarlo e sfilando la mano da dentro la sua.- Devo andare!- gli dissi. Notai a mala pena il suo sguardo, riuscii solo a capire che era triste. Mi voltai per andare a prendere l’autobus, le lacrime non si fermavano più, ma non stavo scappando da lui, trascinavo il mio corpo stanco. Poi lo sentii sospirare e sussurrare- Ti prego non andare via- mi disse, ma non mi fermai, continuavo a camminare lenta. Corse verso di me e mi abbracciò da dietro- SCUSA SCUSA SCUSA! Ti prego non lasciarmi- Le mie lacrime scorrevano e scorrevano senza fermarsi, mi rigirai tra le sue braccia e mi alzò il viso per asciugarmi la lacrime, ma non lo guardai negli occhi, non riuscivo a sopportare il suo sguardo, adesso. – Non avrei dovuto arrabbiarmi con te..Ma odio tutto questo. Perché se sono un attore non posso avere una vita normale. io…- mi strinse forte al suo petto- io ci tengo davvero a te e non voglio perderti!- mi stringeva forte come se volesse farmi trapassare il suo corpo, facendomi essere così parte di lui, come lui lo era di me… Adesso non sapevo più di cosa piangevo. Un po’ di tristezza perché lo avevo ferito, un po’ di gioia perché mi aveva detto quelle cose. Lui continuava a tenermi stretta a se ed era una sensazione meravigliosa, tra le sue braccia mi sentivo protetta, mi sentivo al sicuro e le mie paure scivolarono via da me in un attimo. Dopo qualche minuto mi ero calmata, lui continuava a cullarmi come se fossi una bambina. Sorrisi e lo sentii sospirare di sollievo. Mi allontanai per vederlo in viso e guardandomi negli occhi mi disse- Sappi però che io non mia arrendo tanto facilmente- sorrisi ancora di più. Non volevo che si arrendesse e non lo avrebbe fatto. Iniziai a tremare dal freddo, i miei vestiti erano ancora bagnati e la sera aveva portato con se un venticello leggero. –Hai freddo?- mi chiese, feci si con la testa, mi strinse di nuovo a se e mi disse- Andiamo in macchina ok?- Ci avviammo verso la macchina, prima di salire mi mise la sua giacca sulle spalle, per ringraziarlo gli diedi un bacio sulla guancia. Lo vidi arrossire. Sorrisi, non sapevo di fargli questo effetto…era dolcissimo. Mi riaccompagnò a casa e, a malincuore, scesi. Lui scese con me e mi accompagnò alla porta di casa. Mi tolsi la giacca dalle spalle e gli sorrisi dandola indietro, ma non la prese. Non riuscivo a capire dove volesse arrivare. Si avvicinò a me, le mie spalle erano contro la porta, poi mi sussurrò all’orecchio- Me la ridai stasera piccola, ti passo a prendere alle 8- sentivo il suo respiro caldo sul mio corpo, mi provocò un brivido di piacere. Mi diede un dolce bacio sulla guancia e se ne andò senza guardarmi…- Wow- fu l’unica cosa che riuscii a dire…

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Capitolo 6
*** SERATA ***


Entrai in casa e mi stesi sul letto ripensando a quella strana e perfetta giornata, il sole baciava dolcemente la terra mentre io pensavo ad un altro tipo di bacio, ripensavo al suo respiro caldo sul mio collo, alle sue mani dietro la mia spalla, alla sua presenza. Non riuscivo a pensare ad altro che a lui. Non sapevo cosa fare, non sapevo che dire. No avrei resistito ancora per molto, il desiderio che avevo di lui mi faceva perdere l’autocontrollo. Erano passati circa dieci minuti, così decisi di alzarmi e di sbrigarmi se non volevo fare tardi…mi feci una bella doccia calda e ritornai nella mia stanza in accappatoio, come arrivai davanti l’armadio, l’effetto rilassante della doccia svanì insieme alle goccioline che scendevano dal mio corpo. In quel momento riuscii a capire perfettamente come si fosse sentita Bella Swan la prima notte di nozze, ma al contrario io non dovevo ….aaah ma che pensieri mi venivano!!! Scossi la testa per cacciar via quelle immagini e mi preparai ad affrontare il mio ennesimo problema “ Cosa mi metto?” Erano le 9.30, Tay era puntualissimo e anche io lo ero. Quando aveva suonato alla porta di casa mi era venuto il batti cuore solo all'idea che potesse essere ancora più bello. A mia sorpresa quando mi vide strabuzzo gli occhi, divenni rossa come un pomodoro e gli diedi un dolce bacio sulla guancia. Ancora una volta arrossì, ma non riuscivo a capirlo, non mi ero messa nulla di esagerato...Un paio di jeans e una camicetta rossa con qualche accessorio.. Avrei tanto voluto avere il potere di Edward per sapere cosa pensasse. Dopo avergli dato il bacio tirò da dietro la schiena una rosa rossa con i petali ancora chiusi. Rimasi senza fiato, non per la rosa, che tra l'altro era meravigliosa, ma per la sua dolcezza.- Ti piace?- mi chiese...-e me lo domandi...è bellissima- gli risposi, era davvero stupendo. Me la porse e ne odorai il soave profumo, poi lui si avvicino e mi bacio sulla guancia per poi dirmi- Sei molto più bella tu, fidati piccola- imbarazzata abbassai lo sguardo, adoravo da morire quel nomignolo, mi faceva sentire sua. Mi prese la mano, mi portò fuori dalla porta e si mise dietro di me- Cosa stai facendo?- gli chiesi. -Non muoverti, è una sorpresa- rimasi ferma e lui mi bendò gli occhi- Che fai ora, rubi le scene dei film per caso?- rise insieme a me e mi disse all'orecchio- Se questo è un film... è il mio preferito! Vuoi sapere perchè?- Feci si con la testa, ero impietrita. Mi abbacciò da dietro e mi tirò ancora più vicino a se, avevo gli occhi bendati. Mi strinse e mi sussurrò all'orecchio- Perchè tu sei la protagonista!- Mi baciò dolcemente sul collo. Un brividò trapassò il mio corpo, dai piedi fino alla testa e un nodo mi si strinse nello stomaco...Mi prese la mano - Andiamo piccola?-mi ripresi da quel momento che mi aveva fatto perdere la testa...-Certo- riuscii a dire in un sussurro,lo sentii ridere e sorrisi anche io. Mi fece salire in macchina e partimmo... chissà dove mi stava portando...c'era davvero bisogno di bendarmi- Dove stiamo andando?- gli chiesi dopo un pò- è una sorpresa- mi rispose...- ma ti dico che è il posto più bello di tutta la città...sono sicurissimo che ti piacerà piccola mia- mi piaceva tanto il tono di voce che usava, era dolce e romantico. Qualunque altro ragazzo non lo avrebbe fatto, ma lui era il ragazzo perfetto e lo faceva, solo per me. - Eccoci!- mi disse.-Siamo arrivati!- Mi fece scendere, mi fece camminare per qualche metro e mi tolse, molto lentamente la benda. Aprii gli occhi e rimasi a bocca aperta...

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Capitolo 7
*** PRIMO BACIO ***


-Ti piace?- mi chiese. ma non gli risposi, non ci riuscivo. Ero incantata da quel posto...Davanti a me c'era un meraviglioso laghetto con tante lucciole che danzavano come in una spirale, il grande prato era verde e perfetto, i fiori degli alberi da pesca rendevano l'aria dolce e frizzantina, le luci soffuse da giardino rendevano l'atmosfera sensuale e perfetta. Vicino al laghetto vidi una tovaglia rossa adagiata sul prato e su di essa disparsi una miriade di petali di rosa bianchi...Taylor si mise davanti a me e mi accarezzò la guancia- Allora piccola? Ti piace?- lo guardai negli occhi, i suoi bellissimi occhi- Piacermi? di più....Questo posto è meraviglioso, davvero è...è STUPENDO- Si avvicinò a me con gli occhi che gli brillavano, eravamo vicinissimi, ma ancora una volta mi diede solo una bacio sulla guancia, on che fosse niente, ma io volevo un bacio vero, non ce la facevo più..mi sentì sospirare e si allontanò da me per guardarmi- Che c'è?- mi chiese..Oddio e ora cosa dovevo rispondergli?? Non potevo dirgli che volevo baciarlo a tutti i costi. Abbassi lo sguardo imbarazzata-niente- risposi. Mi alzò il mento e mi disse- Vuoi che ti baci?- oh oh e ora che gli rispondevo, non potevo dirgli di si...che situazione imbarazzante- Ma che domande mi fai? Dai andiamo- dissi trascinandolo verso il laghetto, ma mi bloccò..-Non hai risposto alla mia domanda- mi fece notare con un sorriso. Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia per poi sussurrargli all'orecchio, come faceva lui,- è una sorpresa- mi allontanai e camminai davanti a lui che continuava a seguirmi, lo sentii sospirare ma non parlò. Quando arrivammo in riva al laghetto mi fermò e mi tirò a se dai fianchi. misi le mani sul suo petto e le feci salire piano fino al suo collo, mi guardava negli occhi e guardavo lui..questa volta non l'avrei respinto. Poggiò la sua fronte contro la mia e chiusi gli occhi...questa volta mi avrebbe baciato sul serio e io avrei ricambiato, lo volevo con tutta me stessa. Lo sentii respirare piano, anche lui aveva atteso per tanto tempo quel bellissimo bacio. Si avvicinava lento e insicuro, aveva paura che lo respingessi ma non l'avrei fatto... sentii il suo respiro caldo sulla bocca, aveva una sapore dolce e delizioso che mi tentava ancora di più...Le nostre labbra si sfioravano appena, riuscivo a percepirne la morbidezza e la leggerezza, ma il tanto atteso bacio non ci fu... Il suo telefono squillò esattamente un secondo prima e rovinò l'atmosfera. Lo sentii sospirare e allontanarsi da me arrabbiato, poi prese il telefono e guardò il numero..-È il regista!- mi disse in un ringhio, era davvero furioso...- rispondi pure, non preoccuparti- risposi con un velo di tristezza. Sentivo un nodo in gola, il cuore battermi forte quasi volesse uscire dal posto in cui si trovava e raggiungere colui che riusciva a tenerlo in vita. Gli sorrisi e mi allontanai raggiungendo la tovaglia rossa. Rispose al telefono arrabbiato. Sentii qualcuno gridare dall'altro capo, poi lo vidi calmarsi e rattristarsi nello stesso istante. Chiuse il telefono, lo guardavo terrorizzata ma lui non guardava me, aveva gli occhi chiusi. Buttò lontano il telefono e lo sentii infrangersi contro un albero, si avvicinò a me e mi abbracciò forte, era preoccupato, e anche io lo ero. Quando si allontanò mi sorrise, ma non riuscii a ricambiarlo, quel sorriso era finto.- Cosa è successo?- gli chiesi- Niente, sta tranquilla piccola- mi rispose mordendosi il labbro e disegnando con il dito dei piccoli cerchietti sul mio braccio.-Tay non mentirmi ti prego! Se non fosse stato niente non avresti rotto il telefono in quel modo...Dimmi la verità!- non rispose. Chiuse gli occhi e mi tirò a se dalla vita. Questa volta non si avvicinò lentamente. Mi ritrovai spiazzata e solo dopo qualche secondo mi resi conto delle sue labbra sulle mie. Nonostante si fosse avvicinato bruscamente, le sue labbra adagiavano dolcemente sulle mie che si modellarono facendoci diventare un unica cosa...le mie mani, adesso sicure più che mai, raggiunsero la sua nuca e lo tirarono ancora più vicino a me. Lentamente aprì la bocca e riuscii a sentire il suo respiro frizzantino sulla punta della lingua che si intrecciò alla sua come fossero state create esclusivamente per questo. Sentivo ogni sua emozione trapelare nel mio corpo e così mi ritrovai a baciare il ragazzo più dolce e bello della terra. Dopo pochi minuti si allontanò da me per riprendere fiato e mi accarezzo una guancia.- Apri gli occhi piccola- mi disse. Già, avevo ancora gli occhi chiusi. Sorrisi e feci cenno di no con la testa..-Perchè no?- disse ridendo.-Ho paura che sia solo un sogno, un meraviglioso sogno- gli rivelai. Mi bacio di nuovo dolcemente e mi strinse forte...sentivo il suo cuore battere alo stesso ritmo del mio, che correva veloce come un cavallo.-Ti amo- mi disse...sorrisi e lentamente aprii gli occhi. Lo guardai senza sciogliere l'abbraccio- Ti amo anch'io- gli dissi in fine. In quel momento niente e nessuno avrebbe potuto rovinare la magia

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Capitolo 8
*** A TUTTI I COSTI ***


Rimanemmo così, abbracciati ed emozionati per circa 5 minuti. Mi allontanai dal suo petto 3 o 4 volte per guardarlo negli occhi, lui mi sorrideva e mi baciava. Poi mi prese le mani e mi diede un bacio sulla fronde, sospirò e mi portò vicino la tovaglia rossa per stenderci e guardare le stelle...-La vedi quella stella?- mi disse indicandomi un punto del cielo, alzai gli occhi- Quale? ce ne sono tantissime- dissi ridendo. mi tirò più vicino a se- Quella lì...la più luminosa, la più bella...- Feci cenno di si con la testa capendo a quale si riferiva- Quella sarà la nostra stella...quando saremo lontani guarderemo quella stella e ci ricorderemo l'uno dell'altra...-mi disse con gli occhi chiusi...non capivo cosa stava dicendo, il senso di quelle parole... Aprì gli occhi e mi guardò intensamente- Piccola mia mi prometti una cosa? Promettimi che non mi lascerai mai e che sarai sempre e solo mia...me lo prometti?- lo guardai confusa ma gli dissi con un sorriso- Io sarò sempre e solo tua...Te lo prometto!- mi strinse forte e sentii il suo cuore battere forte...Perchè mi aveva detto quelle cose??? Era talmente ovvio che non lo avrei mai lasciato! "La telefonata, sciocca!" mi disse la solita vocina misteriosa....-La telefonata?- ripetei ad alta voce senza accorgermene...quale telefonata?? sentii Tay irrigidirsi e stringermi forte, poi ricordai. Pochi secondi prima che lui mi baciasse, il regista lo aveva telefonato e lui si era rattristato...Collegai le varie informazioni e le mie lacrime iniziarono a fuoriuscire senza controllo, il respiro mi si blocco all'istante e dalla mia bocca uscì un NO sforzato...-Ti prego...ti prego no...- Gli dissi singhiozzando! Mi strinse forte e sospirò- No non piangere ti prego piccola mia, ti prego- mi disse cullandomi...ma non ci riuscivo. Al solo pensare che lui sarebbe andato via stavo male...io non ero niente senza di lui..non poteva lasciarmi....-No no no..ti prego non andartene..ti prego- le mie lacrime continuavano a scorrere senza sosta, sapevo che vedermi piangere gli faceva male, io volevo calmarmi ma non ci riuscivo. Continuò a cullarmi per alcuni minuti, poi iniziai a calmarmi- Quanto?- gli chiesi con un filo di voce...- Dovrò stare via un paio di mesi per finire di girare il mio film- mi disse tutto d'un fiato..- Dovrò partire fra due settimane!- Cercai di trattenermi...strinsi la sua maglia nei miei pugni stropicciandola tutta...Lui sarebbe partito e sarebbe stato via per più di 2 mesi...era questa la mia paura iniziale ed ora si stava avverando tutto...Ma non dovevo scappare..i problemi vanno affrontati ed io avrei fatto tutto il possibile per stare con lui..sempre e per sempre...Questo divenne il mio obbiettivo. Non parlai per tutta la serata del mio piano, lui non me lo avrebbe mai permesso e dovevo agire di nascosto anche se odiavo mentirgli! -Come stai?- mi chiese dopo una mezzora...chiusi gli occhi e mi strinsi al suo petto....-Bene- dissi sforzandomi..ma era impossibile credere a quella menzogna. -Hai fame? Ti va di mangiare qualcosa?- nonostante non avessi fame gli risposi di si, ci alzammo e tornammo in città. Ci fermammo ad un bar e mangiammo un rustico. Notai la confusione che c'era in quel bar e ne approfittai quando Tay mi lasciò sola per andare in bagno. Mi avvicinai al bancone e chiamai il proprietario che si avvicinò a me. Con il tono più gentile che potei gli chiesi- Mi scusi signor..- mi interruppi non sapendo il nome di quell'uomo..-Chiamami Bruno- mi disse con un sorriso..- Bene..veda signor Bruno io sto cercando disperatamente un lavoro..è da tanto che cerco e sono proprio triste perchè non sono ancora riuscita a trovare nulla. Mi serve solo per 2 settimane e posso venire anche tutta la giornata. Lei può offrirmi un lavoro?- Chiesi facendo gli occhi dolci all'uomo grosso e calvo dietro al bancone. Bruno ci pensò per un po e poi mi disse- Certo signorina, ma l' avviso sarà dura!- -Non si preoccupi...quando posso iniziare?- gli chiesi...-Venga qui domani mattina alle 8 e provvederò a darle la divisa e a spiegarle quello che deve fare...- mi rispose. -Grazie, grazie mille. Ci vediamo domani mattina allora- dissi con un sorriso e uscii fuori. Quando Tay uscì dal bagno gli dissi di volerlo aspettare fuori mentre pagava, per non rischiare che Bruno mi dicesse qualche altro particolare di fronte a lui! Ormai avevo deciso...Sarei andata con lui in America..a tutti i costi!

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Capitolo 9
*** PROBLEMI ***


Mi riaccompagnò presto a casa...gli dissi che stavo male e che dovevo riflettere un pò...Ci rimase malissimo! Cercò di non farsene accorgere ma vidi il suo sguardo perso quando gli dissi quelle cose. Mi venne un nodo in gola a vederlo stare così male...mi fiondai tra le sue braccia e mi abbracciò forte...-Ti prego non starci male..io sto bene! Sul serio...devo solo riflettere..tutto qui- gli dissi sorridendo. Girò il viso dal lato opposto per non guardarmi...gli misi una mano sulla guancia e lo girai verso di me confusa. Dai suoi occhi una lacrima scese piano, mi sentii mancare l'aria...-Vuoi lasciarmi?- mi disse secco rimasi impietrita e non riuscii a rispondere...Chiuse gli occhi ed un'altra lacrima cadde dal suo viso..iniziai a balbettare confusa- Co..co..cosa stai dicendo?IO..io- sospirai e gli alzai il viso per farmi guardare negli occhi..dovevo fargli capire che dicevo la verità- io non ti lascerei mai...come ti viene in mente una simile assurdità? Anche volendo, e non lo voglio, non potrei mai vivere senza di te- abbassai lo sguardo e feci scivolare la mia mano dal suo viso...-E allora di cos'è che devi riflettere?- mi chiese veloce...sospirai..dovevo pensare bene al mio piano e capire cosa dovevo fare di preciso, ma non potevo dirgli la verità...-Devo pensare a come sopportare la tua lontananza...Mi mancherai tantissimo Amore mio- mi guardò sorpreso per come lo avevo chiamato e sorrise piano...Mi abbracciò ancora e mi disse dolcemente- Io sarò sempre con te...nel tuo cuore piccola mia.- Sorrisi. Sì, era davvero la scelta giusta, non stavo sbagliando...Tay non era uno sbaglio! Mi diede un bacio sulla fronte e mi disse- Buonanotte piccola mia...Ti amo- lo baciai per alcuni secondi sulle labbra e poi gli dissi guardandolo negli occhi- Ti amo anch' io...Buonanotte- mi sorrise e scesi dalla macchina a malincuore. Non lo avrei visto per 2 intere settimane..dovevo lavorare per pagarmi il volo e l'albergo così lo avrei reso davvero felice. La prima settimana passo veloce ma ero distrutta. Lavoravo dalle 8 alle 13.30 e dalle 15 alle 3 di notte...non vedevo Tay quasi mai e le scuse stavano esaurendo..non sapevo più cosa inventare..un giorno venne perfino a casa mia per vedermi ma non c'ero..Mamma che sapeva che ero uscita con delle amiche gli riferì ciò che le avevo detto e immaginai ciò che potesse pensare..Ci mancava solo una settimana per stare insieme prima del suo viaggio ed io non c'ero mai. Bruno era un mostro, mi trattava come una servetta incapace e mi sgridava continuamente, lo odiavo, ma almeno mi pagava bene. In una sola settimana raccolsi più di 500 euro più le mance che i vecchietti e alcuni ragazzi mi lasciavano perchè ero dolce e carina. U n giorno Bruno mi urlò che ad un tavolo c'era un cliente molto importante e che dovevo essere gentilissima con lui e i suoi amici. Mi diressi verso il tavolo distratta e quando alzai lo sguardo vidi che era Tay. Aveva in mano il cellulare e stava guardando una mia foto. Abbassai il viso cercando di coprirlo il più possibile con la visiera del cappellino. Per mia fortuna lui non mi guardò, continuava a fissare quella foto anche mentre mi diceva cosa dovevo portargli. Dopo averlo servito tornai dentro di corsa e sospirai di sollievo..non mi aveva riconosciuta. Bruno mi urlò contro che ero un incapace e mi mise a servire a bancone. Stavo per servire un cliente quando vidi Tay davanti a me, con gli occhi fissi nei miei. Ne io ne lui riuscimmo a respirare. Dalla sorpresa mi scivolò il bicchiere dalle meni, cadde in terra e si ruppe in mille pezzi. Bruno si girò di scatto verso di me- Stupida ragazzina ma hai visto cosa hai combinato...sei solo una stupida..Raccogli subito quei vetri o te li faccio mangiare mi hai sentito?- mi piegai a terra per pulire e mi tagliai con un pezzo. Come emisi quel minimo ahi, Tay venne dietro il bancone e mi fece alzare da terra. Guardò in cagnesco Bruno e con aria seria e minacciosa gli disse...- Ma non si vergogna...ha fatto sgobbare per un intera settimana questa ragazza e non se ne è importato nulla di lei...Si ricordi che è una persona non un oggetto!- e mi portò fuori di li. Tutti i clienti sentendo le parole di Tay si alzarono e andarono via. Non dissi neanche una parola, non ne avevo il coraggio. Quando arrivammo a casa camminai svelta verso il bagno, dovevo disinfettare il taglio, ma lui mi blocco tirandomi da dietro- Aspetta- mi disse. MI sciolse il fiocco del grembiule e mi fece girare per togliermi il cappellino che poi buttò a terra in un angolo. Lo guardai negli occhi- Mi disp..- non mi fece finire, mi mise un dito sulle labbra e fece no con la testa. -Andiamo, stai sanguinando- disse portandomi in bagno e aiutandomi. Poi mi portò sul letto e mi fece stendere, si mise affianco a me e mi abbracciò forte...-Ora dormi piccola mia..ne hai bisogno- mi diede un bacio sulla fronte e mi raggomitolai nelle sue braccia..il mio piano era fallito..e adesso?

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Capitolo 10
*** LIETO FINE ***


Quella mattina mi svegliai presto, mi ero abituata all'orario del lavoro...aprii piano gli occhi sperando che lui stesse ancora dormendo ma quando lo feci, lui non c'era. Al suo posto c'era una lettera scritta da lui con una rosa vicino. Non era arrabbiato con me, gli piacevo troppo perché potesse esserlo. Lessi la lettera... "Buongiorno principessa...Spero che tu non legga questa lettera perchè vorrei che tu ti svegliassi tra le mie braccia ma sei stai leggendo queste parole vuol dire che sono ancora fuori...Sta tranquilla piccola mia, sono solo andato a casa mia per farmi una doccia e cambiarmi ma i tuoi erano già tornati e ho deciso di rimanere a casa...Ti prego puoi farmi due soli favori..? Non andare mai più in quel bar, per nessuna ragione al mondo e ... chiamami. Mi manchi tanto! Sai bene di cosa dobbiamo parlare vero? ma sta tranquilla non sono arrabbiato con te, non potrei mai esserlo. Ci vediamo presto. Ti amo....TUO Tay" sorrisi. Era così dolce...presi il telefono e lo chiamai. Mi rispose dopo 2 squilli.- Pronto? Piccola mia sei tu?- - si sono io- -Buongiorno...hai letto la lettera?- -si, certo- -Posso venire adesso?- - Certo che puoi venire...- - però rilassati piccola. voglio solo sapere la verità...ok?- -si... ti aspetto- - vengo subito!- Chiusi il telefono. Si era subito accorto che ero fredda con lui, ero nervosa...cosa gli avrei raccontato? riflettei sulle varie possibilità, ma mi ero scocciata di tutte quelle bugie...Non gli avrei più mentito. Dopo pochi minuti lo sentii salire le scale, sicuramente lo aveva fatto entrare mia madre. Mi sedetti sul letto a gambe incrociate e abbassai lo sguardo. Quando entrò, camminò piano verso di me e si sedette anche lui sul letto, mi stava fissando, ma io non riuscivo a fissare lui. Mise un braccio dietro le mie spalle e mi strinse forte stendendoci sul letto. Mi raggomitolai vicino a lui che continuava ad abbracciarmi e a cullarmi. -Sai che mi devi dire una cosa...vero?- mi chiese dopo un pò. Feci cenno di si con la testa....-Valentina perché lavoravi in quel bar?... perché non mi hai detto niente?- feci un respiro profondo e chiusi gli occhi - Lavoravo in quel bar per raccogliere un pò di soldi e non ti ho detto niente perché conoscendone il motivo, avevo paura che non me lo avresti permesso-...sapevo quale domanda cresceva spontanea da quella risposta, infatti poco dopo lui mi alzò il viso per guardarmi- Piccola mia, ti va di dirmi qual'è il motivo?- - io non voglio lasciarti...io...io voglio venire con te in America- gli risposi e mi sentii subito meglio dopo avergli detto la verità. Vidi i suoi occhi illuminarsi, mi sorrise e mi abbracciò forte a se- Dici davvero piccola?- mi chiese- Dico davvero...non posso starti lontana, in questa settimana sono stata molto male senza di te- gli confessai. Si avvicinò piano a me...e da una settimana che desideravo quel bacio, mi accarezzò i capelli e continuò a baciarmi- Piccola mia vuoi sapere una cosa? Sono il ragazzo più felice del mondo...Volevo portarti con me, ma è da poco che ci conosciamo ed avevo paura che tu potessi rifiutare perchè era presto per stare da soli...aspetta..ma perchè stavi raccogliendo soldi?- mi chiese. Gli risposi ovviamente- Per venire con te! Dovevo pagarmi l'aereo e anche l'albergo...poi lì mi sarei trovata un lavoro per due mesi...- mi guardò sorridendo. -No, tu te lo scordi l'albergo! sarai mia ospite...verrai a vivere a casa mia- lo guardai spaventata- Ma ma...ma i tuoi genitori? e tua sorella?..Tay io no voglio...non voglio essere un disturbo!- non potevo vivere con la sua famiglia...sorrise- Sta tranquilla piccola mia... i miei genitori e Makena sono partiti 2 settimane fa per un giro del mondo di circa un anno...non credo che torneranno così presto... e per quanto riguarda l'aereo ed il lavoro non devi preoccuparti di nulla...ti ricordo che sono un attore! Sai quanti soldi guadagno?- mi disse ridendo...sospirai di sollievo e mi buttai (letteralmente) su di lui per baciarlo...quando mi staccai dalle sue labbra mi disse, ancora con gli occhi chiusi- Penso che dovremmo parlare più spesso io e te..non credi?- sorrisi- ma che divertente che sei- rise con me....Si era tutto risolto per il meglio...rimaneva solo un problema...tra 4 giorni sarei partita per l'america ed i miei non sapevano nulla...cosa gli avrei detto? mi avrebbero fatto spiccare il volo con il ragazzo che più amavo sulla terra...Non m'importava...volendo e non volendo io avrei seguito Tay ovunque....questo era poco ma sicuro.

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Capitolo 11
*** AMERICA ***


La giornata passò tranquilla. A pranzo rimase a casa mia e la sera non sapendo cosa fare rimanemmo sul mio letto a baciarci, lui era dolcissimo, mi accarezzava, mi guardava negli occhi, sorrideva e mi baciava, ci fu solo un piccolo intoppo...Erano circa le sette e mezza, Tay mi aveva appena detto una delle sue frasi romantiche da far perdere il fiato, avevamo parlato su come sarebbe stato vivere in America e del film che stava per girare, poi mi disse- Piccola mia devo dirti una cosa!- rimasi in silenzio in attesa che proseguisse...- Il regista vuole che passi qualche giorno con le attrici che dovranno interpretare Renesmee e vogliono che io scelga quella con cui vado più d'accordo e che più mi piace... Dice che durante il film devo guardarla come se fossi davvero innamorato di lei...e ha detto anche che devo...devo...- avevo un nodo nello stomaco, stringevo la mia maglietta nei pugni e cercavo di non rimanerci male...- devo baciarla...- disse in un sussurro. La mia rabbia si espanse, chiusi gli occhi cercando di trattenere le lacrime. Ci riuscii, ma lui si accorse che stavo male- Piccola mia, lo so, lo so, ma non starci male, io amo solo te, io vedo solo te....ho baciato tante ragazze durante i film, un bacio con un attrice per me è un bacio inesistente, devi credermi...io ti amo- aveva detto veloce in preda al panico. Feci cenno di si con la testa, sentivo che se avessi aperto bocca le mie lacrime avrebbero cominciato a scendere senza sosta... Lui si avvicinò a me dispiaciuto e mi baciò. Non fu come gli altri baci, fu intenso e passionale, non mi aveva mai baciato così...mise le mani sui miei fianchi e mi tirò bruscamente, mi fece un po male. Poggiai le mani sul suo petto cercando di dimenticare ciò che mi aveva detto, ma ero tesa e capì che non ci ero riuscita...con una mano raggiunse il mio viso e lo accarezzo dolcemente, scese fino al collo e infine ai bottoni della camicetta, iniziò a sbottonarne qualcuno e mi baciò sul collo. Sapevo con quale modo voleva farmi dimenticare quelle cose, ma non era ne il luogo ne il momento giusto, apparte il fatto che io non mi sentivo pronta. Bloccai la sua mano che era già a metà camicetta e pronunciai diversi no, ma non mi credette, sentiva nella mia voce il desiderio che cresceva sempre di più e il piacere che stavo provando. Scansò la mia mano e mi baciò sulla bocca, stavo per lasciarmi andare quando mi ricordai che giù c'erano i miei genitori. Presi le sue mani e le portai sui fianchi per poi allacciare di nuovo i bottoni... accarezzai il suo viso e mi allontanai sorridendo. Abbassò lo sguardo e notò che la camicetta era abbottonata. Mi guardò confuso e mi baciò portando le sue calde mani di nuovo sui bottoni della camicetta. Mi allontanai da lui cercando di resistergli e spostai le sue mani- Tay aspetta...noi non possiamo- gli dissi severa, mi guardò confuso e triste, gli poggiai una mano sul viso e gli dissi- Non c'è bisogno che tu mi dimostra così che mi ami, lo so già...e sta tranquillo, io cercherò di farmene una ragione, è il tuo lavoro- mi guardò ancora più triste- Perchè no? tu non mi vuoi in quel modo?- disse evidenziando l'ultima parola- Cosa? ma certo che ti desidero ma non adesso Tay, ci sono i miei genitori di sotto...sai quale sarebbe la loro reazione se ci scoprissero a..a- non avevo il coraggio di dirlo ma si tranquillizzò sentendo il motivo. In realtà il motivo era solo una scusa..io non mi sentivo pronta, era ancora troppo presto per me. Quante volte guardando le sue foto avevo usato quei termini volgari, ma trovarselo davanti è tutta un'altra storia. Lui mi aveva creduto per fortuna! Gli avevo chiesto di rimanere a dormire da me ma aveva detto che doveva tornare a casa...Verso le 11 e mezza stavo per addormentarmi, mi diede un bacio e mi disse che mi sarebbe venuto a prendere il giorno dopo. Mi addormentai dopo pochi minuti ripensando a quella giornata... La mattina dopo mi svegliò mi madre...- Tesoro svegliati- mi disse sorridendo. Quando apri gli occhi una luce mi colpiva dritta in viso, aveva aperto i balconi. - Bambina mia, c'è Taylor di sotto che ti aspetta- come sentii il suo nome spalancai gli occhi e mi sedetti sul letto...-Fallo salire mamma...- gli risposi mezza addormentata. Mi sorrise, non capivo perchè faceva così- Oh bambina mia...- strizzai gli occhi incredula vedendo una lacrima scendere dai suoi occhi -Mamma! che succede?- gli chiesi spaventata. Mi abbracciò forte e mi diede un bacio sulla guancia...-Ieri sera Taylor è rimasto un pò giù a parlare con noi. Ci ha spiegato tutto...Il lavoro, l'america e il vostro amore- La guardai allarmata immaginandomi ciò che era successo la sera prima- Mi mancherai tanto..Mi sembra ieri il giorno in cui sei nata! - mi accarezzò una guancia. Mi avrebbero permesso di andare con Tay. L'abbracciai forte - Mamma...grazie grazie- mi staccai da lei con un sorriso- e papà cos'ha detto?- gli chiesi...- Bè all'inizio era arrabbiato ma poi io e Taylor lo abbiamo convinto. Quel ragazzo ti ama davvero e sono tanto contenta per te- la guardai con gli occhi che si illuminarono...- Adesso dov'è?- sapeva a chi mi riferivo...- è giù con papà...ti sta aspettando. Fa presto, non vorrai farlo aspettare- Mi sorrise e mi diede un buffetto sulla spalla. - Grazie mamma, ti voglio bene- le sorrisi. - Te ne voglio tanto anche io- mi abbracciò e iniziò a piangere.- Ehi, guarda che mancano ancora tre giorni- le dissi per tranquillizzarla -Si si, lo so, ma non riesco ad accettare l'idea che la mia bambina sia già cresciuta..ooh ma non parliamo di questo..ora vestiti- mi diede un bacio sulla fronte e uscì dalla mia stanza. Rimasi seduta sul letto a fissare il vuoto. Mi avevano dato il permesso di andare con lui...finalmente potevo spiccare il volo.

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Capitolo 12
*** ULTIMI GIORNI ***


Mi alzai mi vestii in fretta... Quando lo vidi seduto sul divanetto a ridere delle battute di mio padre, quei due andavano davvero d'accordo, sorrisi dei miei pensieri. Come al solito, Tay strabuzzo gli occhi nel vedermi. Quando scesi erano tutti sotto la scala. Quella scena mi ricordava tanto quella in cui Bella scende dalle scale per andare al ballo,anche io ero vestita di blu, ma al posto di Edward ora c'era Jacob...il mio Tay. Mio padre diede un buffetto sulla sua spalla e mise la mano dietro le spalle della mamma. Scesi più in fretta e abbracciai forte i miei - grazie...grazie- sussurrai... Mi avvicinai a Tay che mi abbracciò, ma non mi diede un bacio...si vergognava. Sorrisi ai miei e mio padre rivolse a Tay un "Mi raccomando" con tanto di sguardo severo. Lo guardai di sotecchi e mi sorrise...si era aggiustato tutto...finalmente potevo stare con il ragazzo che amavo e i miei non avevano niente in contrario...finalmente, dopo 16 anni mi sentivo felice. Tay ebbe il sorriso per tutta la giornata. Per la prima volta andai a casa sua...era stupenda e gigantesca...sembrava una reggia, c'era anche una piscina...Lui desiderava tanto vedermi in costume e infatti mi aveva comprato un bikini nero e oro davvero bellissimo. Nonostante l'imbarazzo decisi di metterlo. Ero davvero super sexy e decisi di provocarlo. Uscii dal bagno con un pareo nero che lasciava vedere tutto.Camminai verso di lui come una modella e mi lasciai cadere piano il pareo. Rimase immobile a fissarmi con gli occhi e la bocca spalancati mentre procedevo verso di lui.Lo presi per le mani e lo feci alzare, mi baciò con talmente tanta passione che quasi mi faceva svenire... Mi misi a prendere il sole e Taylor si buttò in acqua, lo vidi nuotare ricordando la prima volta che ci eravamo conosciuti...Sembrava passato chissà quanto tempo ed invece erano solo un paio di settimane. Quando uscì dall'acqua era tutto contento, mi fece alzare e mi baciò, poi mi prese in braccio e mi portò al bordo dove l'acqua era alta tre o quattro metri, mi misi ad urlare- No no, aspetta, per favore non so nuotare, ti prego non lasciarmi...- avevo urlato aggrappandomi a lui. Mi guardò dispiaciuto...-Davvero? mi..mi dispiace piccola non lo sapevo- Mi mise giù e mi allontanai spaventata dal bordo. Si avvicinò a me e mi abracciò piano- Ti va se ti insegno a nuotare- mi sporsi da dietro le sue spalle e guardai la piscina facendo cenno di no tutta spaventata, si mise di fronte a me e mi guardò negli occhi - Fidati di me, non ti farei mai del male- sospirai e feci di si con la testa, ma alla fine non concluse niente...avevo troppa paura e rimasi abbracciata a lui per tutto il tempo, in acqua. Mangiai a casa sua, era davvero un ottimo cuoco! Cucinò qualcosa di messicano, non ricordo bene il nome...Tacos se non sbaglio, erano davvero piccanti, ma a lui piacevano molto. Mancava così poco, ancora un paio di giorni e il giorno dopo saremmo stati ancora insieme...voleva portarmi a fareshopping. Lo immaginai che si provava dell'intimo in un negozio Calvin klein e divenni rossa all'idea..mmmmh Il giorno dopo uscimmo tardi di casa, mi comprò tanti di quegli abiti da fare invidia perfino Alice Cullen, gli avevo detto di non esagerare ma quando si trattava di me lui non aveva limiti. Passammo tutto il pomeriggio per negozi ed a cena mangiammo in un ristorante cinese. Quella sera decisi di rimanere a dormire da lui, purtroppo stanca com'ero mi addormentai presto. Ormai sognavo tutte le notti "Quella cosa" e l'idea iniziava a piacermi, ero sicura che ci avrebbe riprovato, lui non si arrendeva tanto facilmente...

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Capitolo 13
*** SALUTI ***


Sentii qualcosa di caldo e morbido sulle mie labbra, e qualcosa di altrettanto caldo muoversi sul mio corpo, mi spaventai, non riuscivo a capire dov'ero... Aprii gli occhi e mi risvegliai dal sogno..era Tay che mi stava baciando, gli misi le braccia intorno al collo e mi avvinghiai stretta a lui. Si allontanò da me ancora con gli occhi chiusi e quando li riaprii era mortificato- scusa scusa piccola, non volevo svegliarti, è solo che ero qui a guardarti dormire e non ho resistito, mi dis...- Lo zittii con un bacio e sorrisi. Mi accarezzò la guancia e mi diede un bacio sulla fronte...-Buongiorno mia principessa- mi disse...-eh che bel buongiorno direi...- sussurrai stringendomi a lui. Rise, e mi strinse - Lo sai che giorno è oggi?- mi chiese- si, è il giorno più bello della mia vita- risposi sicura...- Ma no sciocchina..- disse accarezzandomi- oggi si parte per l'america...- e mi sorrise. Lo guardai contenta- Oggi? Davvero? è..è già il giorno della partenza?- dissi estasiata abbracciandolo forte..-Che bello, che bello, che beeelloooo- squittii esultante. Rise ancora e mi baciò dolcemente, mi fece calmare facendomi dimenticare tutto. Sorrisi e mi mordicchiai il labbro ancora con gli occhi chiusi. Mi accarezzò il viso e mi disse- Io e te, e nessun altro piccola mia...finalmente solo Noi- e mi sorrise. Divenni rossa per tutta quella dolcezza e gli sorrisi imbarazzata.- È meglio se inizia a preparare la valigia...la mia è già pronta, non vorrai perdere l'aereo- mi disse ridendo. Mi alzai e lo baciai dolcemente per poi iniziare a preparare la mia valigia. Lui steso sul letto mi guardava divertito e mi accarezzava la gamba quando gli passavo vicino. Dopo circa una mezzora avevo finito, ed iniziai a lavarmi...scivolai e caddi a terra, davanti la doccia. Senti Tay alzarsi e prendere a pugni la porta che era chiusa a chiave- Valentina? Valentina aprimi per favore!- gli risposi con un "ahi"..- Valentina c***o aprimi!- Era davvero preoccupato, mi avvicinai a gattoni alla porta e girai la chiave. La spalancò e rimase a fissarmi spaventato mentre ero a terra, poi si precipitò su di me- Che è successo? stai bene?- mi toccai la testa e lui mi prese in braccio per portarmi sul letto.- Si sto bene non mi sono fatta nulla, tranquillo- ma appena mi poggiò sul letto, una fortissima fitta di dolore mi colpì sul fianco e mi fece urlare...-Che hai?- mi gridò Tay- niente, non è niente- dissi toccandomi il punto che mi faceva male. Mi alzò piano la maglietta e sfiorò con le dita la macchia violacea...- Non muoverti!- mi disse e corse fuori dalla porta. Tornò con una fazzoletto di stoffa con dentro qualcosa, si avvicinò a me e lo poggiò sul livido alternandolo alle sue mani calde, era ghiaccio. Dopo pochi minuti il dolore passò, ma lui era ancora in ginocchio affianco al letto che mi sfiorava appena, gli presi le mani e mi alzai dal letto. Si alzò anche lui allarmato, gli accarezzai la guancia e gli sorrisi- Tranquillo, sto bene ora...Grazie a te amore mio- sospirò di sollievo e mi baciò dolcemente. Mi abbracciò cercando di non farmi male e mi cullò teneramente. In 20 minuti eravamo entrambi pronti, andammo alla macchina e ci avviammo verso casa dei miei per andarli a salutare. Chiesi a Tay di non dirgli niente dell' incidente di quella mattina. Mio padre rimase sul divano mentre mia madre continuava a piangere e ad abbracciarmi...poi abbracciò anche Tay che la consolò dicendole che erano i benvenuti in America, io intanto mi avvicinai a mio padre e lo abbracciai forte. Era tutto rosso e aveva gli occhi lucidi -Mi mancherai tanto papà, ti voglio bene- mi strinse forte, io e lui eravamo molto uniti e mi faceva tanta tenerezza- Te ne voglio tanto anche io bambina mia- mi disse in un sussurro e si asciugò una lacrima. Salutò anche Tay e con il suo tono burbero ma tanto tanto dolce ci rivolse un "Non vorrete mica perdere l'aereo, forza su andate" salutai i miei dalla macchina e gli mandai tanti baci volanti, chiusi il finestrino e mi accucciolai vicino a lui. Ci volevano 2 ore per arrivare in aereoporto... gli diedi un bacio sul collo e gli sussurrai -Io e te, e nessun altro amore mio- e gli sorrisi. Mi strinse forte e mi baciò teneramente...- finalmente solo Noi- proseguì e mi abbracciò mentre la lunga macchina nera ci accompagnava verso la felicità.

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Capitolo 14
*** UNO STRANO SOGNO ***


Quando mi risvegliai ero in una grande stanza bianca ed azzurro chiaro. Mi spaventai ma quando mi girai intorno vidi il mio cucciolo preferito che dormiva come un angioletto...com' era dolce, mi incantai, era così tenero quando dormiva... Proprio in quel momento spostò il braccio su di me facendomi ricadere nel letto...mi avvinghiai stretta a lui e mi riaddormentai dimenticandomi del fatto che non sapevo dov'ero...ma non mi importava, l'importante è che lui era lì vicino a me... -Ehi Vale...é da tanto che non ci vediamo, vieni qui, abbracciami- mi disse Marco, una mia vecchia cotta, quando lo vidi dopo un paio di anni. -ciao Marco- dissi abbracciandolo forte... Mi schiocco un bacio sulla guancia e mi disse che gli ero mancata tantissimo. Divenni rossa lui mi sorrise...mi era sempre piaciuto il suo sorriso, mi faceva rabbrividire. Mi prese la mano -vieni con me,devo...devo dirti una cosa- mi disse portandomi in una stradina buia, mi sbattè contro il muro e mi baciò intensamente ed il bello é che io ricambiai. Mi risvegliai spaventata e con il cuore in gola per quel sogno o incubo...non sapevo neanche come chiamarlo. Diedi un dolce bacio a Tay e mi alzai cercando di non svegliarlo, afferrai al volo il telefono e chiamai la mia migliore amica, Michela. Da quando mi ero trasferita non ci eravamo più sentite...Ma anche prima non ci sentivamo spesso, io e lei non eravamo dello stesso paese, ma non avevamo altre amiche, ci sentivamo pesci fuor d'acqua, noi eravamo quelle diverse, non le solite putt***lle di strada, ma le semplici. Mi precipitai sulla verandina e la chiamai, era contenta di sentire di nuovo la mia voce. Le feci un breve riassunto delle novità e le raccontai del sogno, brutto o bello che sia, le dissi che ero confusa, molto confusa. Mi disse che avrebbe parlato con Rosa, un' altra mia amica, alla quale avevo presentato Marco di persona. Mi disse che mi avrebbe richiamata e mi tranquillizzai. Ritornai in camera...Tay si era svegliato. Lo guardai sorpresa e mi calmai all' istante... Mi guardò sospettoso e mi disse fissando il cellulare -con chi stavi parlando?- mi spaventai della sua serietà e cercai di riprendere il controllo- Ah buongiorno non si usa da queste parti?- dissi arrabbiata. Mi prese per il braccio e mi tirò sul letto su di lui- Scusa mi dispiace, ma lo sai che sono geloso della mia piccola- gli sorrisi...- No no, scusami tu. Sono un pò nervosa per un sogno che ho fatto stanotte- dissi e me ne pentii subito - Che sogno?- cercai di trovare una scusa plausibile- Bè in realtà non lo ricordo, so solo che mi sono svegliata ed ero molto spaventata- in parte era vero...odiavo mentirgli. - Ok..ma era solo un brutto sogno, ora calmati- mi disse abbracciandomi. Era questo il problema, non sapevo se era un brutto o un bel sogno...ero proprio in confusione.-Allora? me lo dici chi era a telefono?- mi disse Tay insicuro. -Un' amica- risposi fredda e scocciata. Adoravo i ragazzi gelosi, ma quando esageravano mi facevano innervosire...voleva dire che non si fidavano e mi dava fastidio che dubitavano di me. Mi alzai dal letto per andare a lavarmi ma mi ritrovai spiazzata...Dov'era il bagno? Mi ricordai che non mi trovavo a casa mia e guardai Tay confusa- Ehm...Amore puoi dirmi dov'è il bagno?- mi guardò con il sorriso sulle labbra..-Buongiorno piccola mia..non mi dirai che ti sei accorta solo ora che non siamo a casa tua- disse ridendo. Incrociai le braccia e gli dissi sbuffando- Si, me ne ero accorta grazie!- mi prese per la mano e mi tirò su di lui -Sei davvero nervosetta stamattina- mi disse serio e mi baciò, sentivo il suo corpo fremere sotto il mio, la sua passione ed il suo desiderio crescere sempre di più, l'eccitazione che provava nel baciarmi. Le sue mani si muovevano agitate sulle mie spalle. Continuò a baciarmi per alcuni minuti molto, ma molto, intensamente fino a farmi perdere del tutto il controllo. Si staccò dalle mie labbra e mi baciò sul collo. Sentivo anche il mio desiderio crescere sempre più, desiderio di lui...desiderio di noi. Infilai le mie mani fredde, rispetto al suo corpo, sotto la sua maglietta per accarezzare quei pettorali scolpiti che mi facevano impazzire. Rabbrividì per il contatto. Ad un certo punto mi ritrovai al contrario...ora era lui ad essere su di me senza maglia, continuava a baciarmi, mise le sue mani sotto la mia maglietta e iniziò a tirarla su lentamente, ma continuavo a sentire quel nodo nello stomaco che mi diceva NO NO...FERMATI! E adesso?

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Capitolo 15
*** SOS PROBLEMI ***


Afferrai piano la maglietta e trattenni la sua mano sempre più insistente, chiusi fortemente gli occhi e mi allontanai dalle sue labbra- Tay, Tay aspetta...ti..ti prego aspetta- si allontanò da me...-Che succede?- aprii piano gli occhi -Mi dispiace...io non ce la faccio- dissi singhiozzando e abbassando lo sguardo. Si rigirò nel letto fino a trovarsi a pancia in su, si passò una mano nei capelli e sussurrò piano- e due!- capivo benissimo quelle parole...era la seconda volta che lo respingevo. Abbracciai forte il cuscino ed iniziai a piangere, lo sentii sospirare e riprendermi tra le sue braccia- No no, piccola mia non volevo dire questo...Ti prego non piangere, non ho pensato alle mie parole e..è solo che- Mi prese le mani dolcemente- è solo che io ti desidero davvero troppo e ci sono...rimasto un pò male- Strinsi forte i pugni e lui mi sussurrò dolcemente all'orecchio- Mi dispiace-. Non ce la facevo più, mi faceva male vederlo così- No no, non devi scusarti..hai...hai ragione tu..io..io devo- sospirai e mi avvicinai a lui, lo baciai e lo tirai dal collo nella posizione in cui ci trovavamo pochi minuti prima, iniziai ad alzare la mia maglia ma le sue mani lo impedirono e riportarono le mie sul suo collo. E rieccolo quel nodo allo stomaco...non voleva andare via. Continuò a baciarmi e dopo pochi minuti decisi di riprovare, feci scendere le mie mani fino ai pantaloni e slacciai la cintura e il bottone, ma le sue mani ancora una volta mi bloccarono- Basta smettila piccola mia...basta- mi sussurrò dolce all'orecchio. Si allontanò leggermente da me- Io non voglio costringerti, io voglio che anche tu voglia fare..fare...- divenne rosso, non voleva essere sgarbato o volgare...- Ma non hai capito...anche io ti desidero a quel punto, ma ogni volta che succede qualcosa mi sento un nodo nello stomaco e non riesco ad andare avanti...vorrei essere pronta..pronta per te- Dissi accucciolandomi tra le sue braccia...-Ma è diverso piccola mia, io sono un ragazzo e sono anche più grande, non preoccuparti io saprò aspettare...ok?- Mi strinsi al suo petto e feci cenno di si- però mi prometti una cosa?- mi disse poco dopo...-Cosa?- chiesi. -Promettimi che se...se io ci riprovo e tu...tu non te la ..senti ancora..me lo dirai! Io non voglio costringerti a fare niente e tu non devi pensare a me..ok? Mi fai questa promessa?- Lo guardai negli occhi e lo baciai dolcemente- Lo prometto- sussurrai infine. Mi cullo tra le sue braccia e poi riprese a baciarmi...sentivo che non mi baciava più come prima, aveva un fermo e non voleva superarlo per non farmi star male. Ci alzammo dal letto una mezzora dopo, e nonostante le sue parole fui triste per tutta la giornata. Tay mi fece visitare la sua casa...se pensavo che quella di prima era una reggia allora adesso dovevo trovare un aggettivo più imponente...mi disse che quella in cui avevamo dormito era la sua stanza, mi fece vedere le altre stanze e poi mi portò di fuori. C'era un grande prato verde e non una, ma ben due piscine..per non parlare della vasca idromassaggio. Dopo essere stata tutta la giornata a casa sua, mi portò a mangiare in un ristorante messicano, era fissato con il messicano,finimmo di mangiare tardi. Poi disse che voleva portarmi in un posto magnifico,e fenomenale. Ci mettemmo in macchina ed entrammo in autostrada, mi coprì gli occhi e rimasi così per circa un ora...qualche volta mentre era fermo nel traffico sentivo le sue labbra sulle mie, mi faceva spaventare...veniva così..all'improvviso, poi io che non vedevo niente! Mi fece scendere e mi sbendò, la prima cosa che vidi era la gigantesca scritta di Hollywood, ero proprio su quel monte. Mi abbracciò da dietro- Sei pronta per la sorpresa?- feci cenno di si con la testa e lui mi girò molto lentamente...davanti a me ora la gigantesca città, un panorama mozzafiato, un emozione incredibile...-Ti piace- Mi sussurrò all'orecchio. Era ancora abbracciato a me ma non riuscivo a parlare...in quel momento era tutto così magico. Mi girai piano verso di lui che mi sorrise- Da morire- risposi e lo baciai. Quando si fecero le due, Tay decise di riportarmi a casa, mi chiese se volevo dormire in un albergo ma risposi che avrei resistito un altra oretta. Arrivammo a casa e ci mettemmo a dormire quando mi spaventai nel sonno, il telefono stava squillando, sicuramente erano i miei genitori che si erano dimenticati del fuso orario... presi il telefono ed uscii sul balcone. Risposi- mamma?papà? siete voi?- chiesi sicura...chi altro se no? -Pronto? pronto Valentina...sono Marco!- .....

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Capitolo 16
*** UN PROBLEMA SEGUE L'ALTRO ***


-Ma...Ma...Marco? Sei davvero tu?- chiesi titubante. Incrociai le dita "dimmi che non sei tu, ti pregooo dimmi che non sei tu" Sperai-Si sono io...ehm senti volevo chiederti...hai impegni per stasera? è da tanto che non ci vediamo e ci tenevo a dirti una cosa molto ma molto importante...allora?- Oh cavolo...ma perchè i miei sogni si devono sempre avverare in ritardo...Quante volte avevo sperato in una telefonata del genere, quante volte avevo sognato le sue labbra sulle mia...perchè doveva avverarsi tutto adesso che ero davvero felice? Perchè doveva esserci per forza qualcuno o qualcosa che cercava di dividere me e Tay?-Ehm...Marco mi dispiace ma io mi sono trasferita...- gli dissi....Ci pensò su un secondo-Ah si? e dove?- mi chiese infine -In America..- risposi..Lo sentii che dava un pugno o un calcio a qualcosa poi si calmò- Cavoli..è..è lontana...davvero vuoi farmi venire fino a li?- risi, Marco era davvero scemo quando se ne veniva con quelle battutine..-Guarda che non sto scherzando...- mi disse serio. Il bello di Marco è che quando voleva qualcosa, la doveva avere a tutti i costi...ma in quel momento odiavo questa cosa..- Ehm in realtà io vivo con Taylor...e -mi interruppe...-Non m'interessa della tua Amica, io voglio te- e chiuse il telefono. Aveva scambiato Taylor per una ragazza...risi immaginandomelo femmina, ma tornai subito seria...Ha detto che sarebbe venuto qui..in America e che mi voleva...Oh Merda! Perchè ho risposto....Uffaaaaa, iniziai a gridare come una pazza, Tay si svegliò e fece capolino dal balcone -Amore perchè urli?- mi chiese preoccupato...mi girai di scatto spaventa, cavoli lo avevo svegliato-Niente non riesco a dormire...il caldo- risposi. Si avvicinò a me e mi abbracciò- E fai tutto questo baccano per il caldo?- mi disse sorridendomi-Si lo so..sono una stupida. Scusa se ti ho svegliato...non volevo!- mi cullò dolcemente-Non importa...vieni andiamo a dormire- feci cenno di si con la testa e lo seguii. Come al solito Tay mi fece dimenticare tutto, mi baciò, mi cullò e mi strinse tra le sue braccia...riuscii a riaddormentarmi. La mattina dopo fui svegliata da un dolce profumo di brioche e cappuccino...aprii gli occhi e vidi Tay sorridente con in mano un vassoio con dentro Brioche e Cappuccino...risi. -Ma che hai fatto Amore?- fece la faccia da cucciolo e parlò con la voce da bambino-Bè io...io ero dispiaciuto perchè stanotte non hai dormito molto e allora ti ho fatto una sorpresa- risi ancora e lui rise con me...Gli buttai le braccia attorno al collo e lo baciai- Grazie Amore...- Gli dissi e lo tirai sul letto. Continuava a baciarmi intensamente e poi si allontanò capendo che non avrebbe resistito se avesse continuato...era strano però..era come se Marco avesse rafforzato ancora di più il legame che avevo con Tay...adesso quel nodo allo stomaco iniziava a non farsi più sentire...ma decisi di non dirgli niente...magari era una mia impressione. Quel pomeriggio Tay mi disse che voleva passare sul set per spiegargli tutto, compreso per parlare agli altri di me, così non sapendo che fare decisi di chiamare la mia amica...Parlammo ancora del sogno, della chiamata e di tutto il resto...le raccontai più nei dettagli ciò che era successo con Tay e parlammo un po' di lei...poi decisi di andare un po' su Facebook e ci trovai una marea di messaggi da parte di Marco" Mi manchi, ma dove sei?, ti prego rispondimi, ho tanta voglia di risentire la tua voce,ecc" Tutti messaggi che sembravano scritti alla propria fidanzata...Cavolo! Marco lo reputavo ancora un bel ragazzo, ma adesso non lo vedevo più..cioè adesso vedevo solo Tay e nessun altro...Chiusi Facebook stanca di tutti quei commenti e girovagai nel web in cerca di news...Poi lessi un articolo... "Scelta l'attrice che interpreterà Renesmee Carlie Cullen nel Best Seller di Twilight: Breaking Dawn....Bella Thorn Il regista Bill Condon dice:Spero che tra Taylor e Bella ci sia chimica...magari il nostro Tay finirà anche per innamorarsene, è davvero bellissima e sarebbe strano se Tay non cascasse ai suoi piedi. Bella Thorn dice: Sono contenta che mi abbiano scelto per il ruolo di Nessie, mi affascina molto quella bambina.Bè che dire di Taylor..è un attore fenomenale e sexy, spero di diventare sua amica, o forse anche qualcosa di più...chi vorrebbe essere al fianco del Mister muscolo del momento...io sicuramente." Mi sentii come se il mondo mi cadesse addosso...quella ragazza, nonostante più piccola di me era davvero stupenda..e se Tay, come diceva il regista, se ne innamori?....

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Capitolo 17
*** TROPPA CONFUSIONE ***


Sentivo le lacrime scendere e un nodo stringersi in gola e crescere sempre di più, rimasi lì, come una cretina ad immaginarmi Tay che stringeva tra le sue braccia quella ragazzina...non era giusto! Perchè agli altri non succedevano mai queste cose? Perchè nessuna ragazza leggeva su di un sito che altre persone sperassero che il SUO ragazzo fosse di qualcun' altro?...Conoscevo la risposta..Tay era una attore, ed io dovevo imparare ad accettare tutto di lui...i baci sul set, le ragazze urlanti, e le attrici che lo desideravano...NO NO NOO! Dovevo calmarmi...Tay non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere..Tay mi amava e io dovevo avere fiducia in lui..in noi. Presi il telefono e rilessi il messaggio che mi aveva scritto quando non sapeva ancora niente del mio lavoro.."E' la nostra canzone,sono le mie parole a te...ascoltale bene sarà il tempo a sussurrarle a te...non so quando...ma il tempo non ha importanza...io sarò sempre qui ad aspettarti senza stancarmi mai" accompagnate dalla canzone di Jovanotti che si intitola: È per te... e poi registrata alla fine della canzone la sua voce.."è tutto per te amore mio..mi mancherai"...Risentii quella dolce canzone che mi riportava a lui..mi bastava ascoltarla e la mia mente partiva indietro con i ricordi, la prima volta che lo vidi, il nostro incontro, i suoi tentativi di conquistarmi nonostante lo amassi già da impazzire, il nostro primo bacio..la sua dolcezza, la sua armonia, il suo essere romantico. Sì, Taylor mi amava e non dovevo dubitare di lui...Poco dopo lo sentii parcheggiare la macchina, mi asciugai di corsa le lacrime e corsi a letto, mi misi sotto le coperte e feci finta di dormire...Entrò silenzioso e venne in camera, andò in bagno e si sciacquò il viso, poi si fermò davanti allo specchio -Coglione!- si disse allo specchio..mi spaventai, non aveva mai usato quelle parole- Sei solo un coglione, Tay..solo uno stupido- diede un pugnò alla porta e vidi con gli occhi socchiusi che si era fatto male, sanguinava...volevo correre da lui e aiutarlo, ma non potevo...dovevo capire cosa stesse succedendo. Prese un fazzoletto e se lo attorcigliò alla mano poi si poggiò alla porta e mi fissò, per poi sospirare. Si avvicinò piano e si stese accanto a me, mi scostò i capelli che mi coprivano il viso e mi accarezzò sorridendo -La mia piccola...quanto sei dolce- sussurrò piano, per fortuna era buio altrimenti avrebbe notato il mio rossore.. Mi baciò dolcemente sulle labbra e, con tutta la mia forza di volontà, rimasi immobile. Poi infilò un braccio sotto di me, uno sopra e mi tirò dolcemente a se. Feci finta di muovermi nel sonno e lo sentii sussurrarmi- No no, dormi piccola mia..sshhh, sono io, dormi- Mi accucciolai tra le sue braccia e poco dopo si addormentò, ma avevo uno strano presentimento. Perchè si era detto quelle cose e si era fatto male da solo? La mattina dopo si svegliò prima di me e poco dopo mi svegliai anche io. Aveva un'aria stanca e triste, gli presi la mano prima che potesse andare in bagno e lo tirai verso di me, misi le mie mani sul suo viso e mi alzai sulla punta dei piedi per guardarlo negli occhi- Amore che hai? Perchè sei così freddo e frettoloso stamattina? e poi che hai fatto alla mano?- mi guardò triste e poi sbuffò- Mi sono fatto male sul set...e oggi devo ritornarci! Devo parlare con il regista dell'attrice che interpreterà Nessie- disse scocciato. I miei occhi si persero sentendo parlare di Bella Thorn ma poi mi ripresi e gli chiesi- Davvero? Hanno scelto chi sarà? e chi è?- chiesi facendo finta di essere curiosa...Mi rispose freddo- Non la conosci..ora scusa ma è tardi- abbassò lo sguardo e ad un tratto mi sentii distrutta, non capivo perchè Tay, il MIO Tay, facesse così. Tornai sul letto e guardai le lenzuola giocherellandoci sovrappensiero, lo sentii dire piano -Mi dispiace- prima di entrare in bagno e chiudersi la porta alla spalle...Perchè mi diceva "Mi dispiace"... perchè mi aveva mentito..forse. O forse no? Aveva fatto qualcosa che era meglio non sapere? NO..io dovevo sapere. Se ne andò presto di casa e come varcò la porta corsi al computer e rimisi la pagina della sera prima..ed eccolo lì, quello che volevo sapere, quello che volevo non fosse vero, quello che mi fece mancare la terra sotto i piedi, che mi fece seccare la gola, che non riuscivo a sopportare... "Ed ecco a voi la foto scoop di ieri sera... Il noto attore Taylor Lautner e la sua giovanissima fiamma Bella Thorn fotografati dai paparazzi mentre si baciavano dolcemente... Bella Thorn dice: Ebbene sì...ho baciato Taylor e mi è piaciuto tantissimo."

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Capitolo 18
*** VERITÀ O BUGIA? ***


Rimasi lì, a fissare quella foto per alcuni minuti e più la fissavo, più ci vedevo qualcosa di strano...ma non capivo cosa. Aaah al diavolo, mi ero fidata di lui e lui mi stava tradendo, ora si spiegava anche ciò che era successo ieri sera, ma per sua fortuna io di scenate non ne facevo, non ne avevo mai fatte e mai le farò...non servivano a niente e se Tay ormai non mi amava più, allora non c'era più motivo di rimanere in quella casa, la sua casa. Mi vestii in fretta e la guardai per l'ultima volta, lasciai il computer acceso, con la foto che si vedeva benissimo, almeno avrebbe capito perchè me ne andavo..., me ne andavo..., bé non sapevo dove sarei andata, ma sicuramente in un posto che mi ricordava lui perchè dovevo soffrire, avevo creduto che lui fosse la scelta giusta, la MIA scelta giusta e mi ero sbagliata. Scesi di casa, presi un Taxi e andai a Santa Monica...la spiaggia più vicina a Beverly Hills. Arrivai una ventina di minuti dopo, era brutto tempo e quindi non c'era nessuno, mi sedetti sulla sabbia e guardai il mare, la sua immagine mi compariva davanti...lui che andava verso l'acqua, lui che si tuffava, lui che veniva verso di me con sguardo malizioso, lui che mi buttava in acqua e lui che cercava di baciarmi...Quelle immagini erano come mille lamette che scendevano lente sul mio cuore e lo facevano sanguinare e star male ancora di più. Iniziai a piangere, non riuscivo a resistere e come se non bastasse iniziò a piovere. Ero fradicia e dato che sapevo cosa mi avrebbe fatto più male, decisi di andare a farmi un bagno... Mi alzai pigra da terra e mi incamminai verso l'acqua- Valentina!- rimasi immobile, con i piedi già in acqua...sapevo di chi era quella voce ma non volevo più vedere il suo viso, il suo bellissimo viso. Dicevano che quando una persona ti tradiva e ti faceva tanto, troppo male, questo portava ad odiarla, ma era impossibile per me solo pensare di odiarlo, io lo amavo e nonostante ciò che mi aveva fatto avrei continuato ad amarlo. Lo sentii avvicinarsi a me, chiusi gli occhi e le lacrime continuarono a scendere ancora più che mai. Mi toccò una spalla per farmi girare e lo risposi con un ringhio- Non toccarmi- gli dissi e subito fece cadere la sua mano... continuai a camminare verso il mare e lui mi afferrò la mano, la strattonai di scatto e mi girai veloce -Ti ho detto che non devi toccarmi- gli urlai contro. Quando vidi il suo viso anche in lacrime, il mondo mi cadde addosso...non riuscivo a guardarlo negli occhi...indietreggiai piano, andando sempre verso il mare-Dove vai?- mi chiese, senza guardarlo negli occhi gli risposi- A fare un bagno- mi guardò spaventato- Ma..Ma sta piovendo, potresti...- ma non lo feci finire, è vero potevo farmi davvero male- Si, lo so..magari potrei anche morire. Almeno così tu e la tua nuova ragazze potrete vivere tranquilli- gli dissi e mi voltai, iniziò a girarmi la testa- Non è come sembra!- si difese lui. Si certo, era facile dire "non è come sembra", lo dicevano tutti, era l'unica scusa plausibile che usavano i ragazzi quando facevano qualcosa di male. Sbuffai e ripresi a camminare, ormai l'acqua era arrivata alla vita, mi trovavo vicino ad una scoglio . Ad un certo punto, lo sentii abbracciarmi da dietro. Mi girai verso di lui- Lasciami- sussurrai. Ma non lo fece e mi strinse ancora di più a se, mi fece indietreggiare e mi ritrovai con le spalle poggiate allo scoglio - No, no io non ti lascerò mai, mai mi hai sentito- mi disse singhiozzando. Il mio viso era contro il suo petto, i miei pungi stretti continuavano a colpirlo fino a che la forza non cessò e divennero dei leggeri colpetti...- Lasciami, lasciami...ti prego- Gli dissi in lacrime, ma in realtà non volevo che mi lasciasse, era come se il mio cuore mi diceva di rimanere accanto a lui, mentre la mia mente mi diceva di andare via. Il cuore e la mente...i due eterni rivali. Riuscii a calmarmi e mentre ero stretta a lui gli dissi calma- Lasciami andare... tornerò dai miei genitori e per te non esisterò più, infondo dovevo aspettarmelo che sarebbe successo. Non è stata colpa tua, la colpa è stata solo mia. Perchè ho creduto alle tue parole, ai tuoi baci, alle tue carezze e non dovevo. Avevo dato retta al cuore che mi diceva di restare con te e non alla mente che mi diceva di andarmene. Ancora una volta mi stanno facendo impazzire...il mio cuore non vuole staccarsi da te mentre la mia mente dice di andare, di andare via e dimenticare tutto, anche se so che sarà impossibile. Già una volta ho commesso l'errore di credere al mio cuore...questa volta fammi ascoltare la mia mente- Conclusi in lacrime. Mi guardò negli occhi per tutto il tempo e mi strinse forte a se- Sei sicura?- mi chiese anche lui in lacrime. Ci pensai su un attimo, no, non ero sicura ma nonostante i miei pensieri feci cenno di si con la testa. Sospirò. - Posso dirti almeno una cosa?- lo guardai incuriosita e feci cenno di si con la testa. Si avvicinò piano a me e mi baciò, fu un bacio molto dolce, ma riuscivo a sentire qualcosa...qualcosa di strano. Ogni volta che mi baciava i suoi sentimenti si mostravano a me e questa volta...questa volta gli unici sentimenti che riuscivo a vedere erano la tristezza e la sincerità...non c'era la menzogna, il senso di colpa o il rancore..no! c'era solo la sincerità. Si allontanò da me ancora con gli occhi chiusi- Ti amo- mi disse...

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Capitolo 19
*** TI AMO ***


Abbassai il viso e le lacrime ricominciarono a scendere...Ti amo anch'io, volevo urlare, ti amo da impazzire, ti amo perchè sei tutto ciò che ho...senza di te io non ho più niente! Ma non dissi una parola...-Tu non capisci vero?- si allontanò da me lasciandomi appiccicata allo scoglio, diede un pugno sulla superficie dell'acqua e si passo la mano tra i capelli- Tu non capisci niente!- mi urlò contro. Si riavvicinò a me, che ero ancora lì, spaventata più che mai, e mi riabbracciò forte- Tu per me sei tutto...questo non riesci a capirlo vero? Tu 6 l'aria, la mia stessa vita...io ero un cieco che voleva vedere la luce del sole, un uomo con la gola arsa in cerca di acqua...da quanto ti ho incontrata per me sei diventata l'aria...il sole...l'acqua. Tutto ciò che è indispensabile per la vita...quello che provo per te è come il mare che stai fissando in questo momento...si sà dove inizia ma non si conosce la fine...e troppo immenso per permettere alla vista di arrivare così lontano!- Sospirai, e lui chiuse gli occhi - Ti amo- ripeté...-Ti amo anch'io- risposi in un sussurrò. Mi alzò il mento per guardarmi negli occhi..- Allora perchè vai via?- non gli risposi..-E tu perchè hai baciato un'altra?- rimase lì a fissarmi...-Io non ho baciato nessun altra- mi rispose sicuro. Lo guardai confusa- E allora la...la..- m' interruppe -La foto?- feci cenno di si con la testa e abbassai lo sguardo- Posso spiegarti com'è successo?- lo guardai in attesa che proseguisse - Ero arrivato al set e appena entrato il regista mi si è messo davanti e mi ha detto "Tay questa è Bella Thorn, la ragazza che interpreterà Nessie", io gli ho detto che già la conoscevo perchè avevo già lavorato con lei... Dopo circa dieci minuti Bella viene vicino a me e mi porta fuori dallo studio perchè deve chiedermi un enorme favore...Usciamo fuori e mi chiede se mi andava di uscire con lei. Io gli rispondo che sono fidanzato e lei ci rimane male, poi vede un paparazzo, gli fa segno e mi bacia. Il paparazzo intanto ne approfitta e ci scatta la foto. Io la scanso via e la rimprovero e poi me ne torno dentro, evidentemente lei deve essere rimasta fuori a parlare con il paparazzo. Quando rientra mi dice " E dopo questa non credo che la tua ragazza vorrà rimanere con te". Io esco fuori e parlo con il paparazzo, ma lui non mi dà retta e io gli do un pugno in faccia- Abbassai lo sguardo e mi avvicinai piano a lui, mi strinsi forte al suo petto -Mi dispiace...avrei dovuto..- mi interruppe - no! non avresti mai potuto immaginare ciò che era successo...- mi scese una lacrima- Ma io non mi sono fidata di te...- mi alzò il viso e mi baciò dolcemente- Si che ti sei fidata di me...altrimenti non mi avresti neanche ascoltato- mi fece notare. Gli buttai le braccia al collo e lo abbracciai forte -Promettimi che non mi farei mai più una cosa del genere. Mi hai fatto davvero preoccupare. Giuro che se non ti avessi trovato, o se ti fosse successo qualcosa io mi sarei ucciso!- lo bloccai -Smettila di dire queste cose. Io sono qui- mi accarezzò il viso e gli si illuminarono gli occhi -Rimarrai con me?- mi chiese titubante. Lo abbracciai forte -Sempre- gli sussurrai all'orecchio. Mi baciò ancora una volta, un bacio talmente bello da fare invidia a quelli dei film. Uscimmo dall'acqua e tornammo a casa, durante il viaggio gli chiesi come aveva fatto a trovarmi, mi disse che non lo sapeva, che aveva seguito il suo cuore e che lo aveva portato a me. Era talmente forte il legame che ci univa? Tornati a casa la prima cosa che notai è che il computer era in mille pezzi, mi girai verso di lui sbalordita e indicai il computer - Sì...ehm sono stato io. Quando sono tornato e ho visto quella foto non mi sono più controllato- mi aveva risposto infilando la mano tra i suoi capelli. Mi misi a ridere...-Te ne comprerò uno nuovo, ma solo se mi prometti che non crederai ad una sola parola di quello che sta scritto..ok?- sorrisi e feci cenno di si con la testa. Mi venne vicino e mi tirò a se con una mano, mentre con l'altra mi accarezzava i capelli. Continuò a squadrarmi e poi mi guardò negli occhi- Mi sei mancata piccola mia- mi disse e mi baciò. Lo tirai verso di me e cademmo insieme sul letto. Ero sopra di lui e continuavo a baciarlo senza smettere mai...lo sentivo ormai ero pronta. Ma non accadde niente. Si stacco da me e mi guardò meravigliato...-Wow- disse infine. Risi come una matta...-Senti..se torno un secondo dal regista al mio ritorno ti fai trovare qui?- mi disse con un sorriso.-Certo- risposi. Se ne andò e dopo un po' mi addormentai. Al mio risveglio sul cuscino c'era una sua lettera: "Buonasera piccola mia...ascolta io sono al mare e ho una sorpresa per te...Chiama un Taxi e fatti accompagnare a questo indirizzo. Ti aspetto con ansia. Ti Amo...TUO Tay" con sotto un indirizzo. Sorrisi. Accanto alla lettera c'era una rosa rossa. Mi alzai e mi vestii in fretta, e dato che era al mare pensai di mettermi il costume...Presi il Taxi e diedi all'autista l'indirizzo. Mi accompagnò al mare e si fermò di fronte ad una gigantesca casa bianca con tante vetrate e tante lucine che si intravedevano dai vetri. Scesi dalla macchina e andai verso la casa. Nella serratura c'erano ancora le chiavi, appena entrai mi colpì un'odore di rose e vidi che in una stanza c'era accesa una lampada, o forse una candela...si erano candele, ne sentivo ilo profumo. Mi avvicinai alla stanza dalla quale veniva tutta quella luce e....

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Capitolo 20
*** PRIMA VOLTA ***


E davanti a me una grande camera bianca, con le tende di seta rosso, tante candele accese e al centro un grande letto con le lenzuola di raso sempre rosse, e sul pavimento tanti petali soffici e profumati... L'atmosfera che si era creata in quella stanza era magica e tremendamente romantica, talmente romantica che non sentii neanche Tay venire verso di me fin quando non mi abbracciò da dietro ed iniziò a baciarmi sul collo. Chiusi gli occhi, mi girai piano e notai che anche lui aveva gli occhi chiusi... Respiravamo affannosamente, lui mi baciò e fece scendere dolcemente le mani sui bottoni della vestina che mi ero messa, sbottonò i primi due bottoni e mise le mani sui miei fianchi, si allontanò dalle mie labbra e poggiò la sua fronte sulla mia. Respirava piano in attesa di una mia risposta, perché era quello che voleva, ma non volevo parlare, anche perché non sapevo cosa dire. Feci salire le mie mani fino al suo collo e slacciai ad uno ad uno i bottoni della sua camicia, riprese a baciarmi. Mi prese le mani, che stavano slacciando la sua cintura, e le mise dietro al suo collo. Continuò a slacciare i miei bottoni e mi sfilò lentamente la vestina di dosso. Smise di baciarmi e mi guardò, divenne rosso e poi rise. Divenni rossa anche io e lo abbracciai -Perché hai messo il costume?- mi chiese ancora ridendo. Feci gli occhi da cucciolo e gli risposi -Bé hai detto che eri al mare- mi sorrise... -Ok...ehm...- sospirò - sai che ti amo?- mi chiese in un sospiro. Feci cenno di sì con la testa e ripresi a baciarlo... Mi spinse verso il letto e spost ò il lenzuolo, sapeva che mi vergognavo a farmi vedere nuda da lui e per me era già difficile così! Ancora baciandomi, mi fece stendere sul letto e si mise su di me cercando di non fare peso, continuò a baciarmi sul collo e sciolse piano i lacci del mio costume, non so come o quando, ma mi accorsi che era nudo. La mia mente andò in confusione...slacciò prima i lacci legati dietro la spalla, poi quelli da dietro al collo, ma non tolse ancora il pezzo di sopra...scese con le mani fino alla mia pancia e poi sempre più giù, per poi iniziare a darmi dei dolci baci, iniziai a ridere e rise con me, alzò il viso e mi chiese perché ridevo...-Mi stai facendo il solletico- dissi sghignazzando -Ah si? e questo allora?- disse facendomi una pernacchia...sentivo vibrare le sue labbra calde e morbide sul mio ventre, quel formicolio così leggero che mi fece esplodere in una fragorosa risata, ma che allo stesso tempo mi fece provare un piacere indescrivibile. Continuò ad accarezzarmi la pancia fino ad arrivare al cordino del mio costume, per poi scioglierlo con sguardo malizioso e risalire verso il mio viso per baciarmi, mentre le sue caldi mani continuavano a sfilare ciò che rimaneva del mio costume fino a farci rimanere entrambi completamente nudi....si allontanò da me e mi guardò negli occhi -hai paura?- mi chiese con il respiro affannoso, feci cenno di sì con la testa. Era vero, avevo tanta paura...-ti fidi di me?- mi chiese ancora. Lo guardai fisso negli occhi - con tutta me stessa- gli risposi sincera. Riprese a baciarmi ma poi si bloccò sul mio collo e mi sussurrò -promettimi che se ti faccio male...tu...tu- presi il suo viso tra le mie mani e guardandolo negli occhi gli dissi- sta tranqillo ok? Io sto benissimo...- mi sorrise e riprese a baciarmi per poi continuare in quella che fu la notte più bella di tutta la mia vita, e solo grazie a lui...il mio principe azzurro.

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Capitolo 21
*** LIETO FINE (Taylor) ***


Quella notte fu la notte più bella di tutta la mia vita...La mia piccola, la mia Valentina si era fidata di me ciecamente fino a regalarmi perfino se stessa. Sentivo il suo respiro fresco sul mio corpo, le sue gelide e delcate mani stringermi più forte mentre il mio corpo più caldo rispetto al suo si muoveva lento...sentivo il mio piacere ed il mio desiderio essere eco del suo, per poi infine sfociare in carezze e leggeri baci fino ad addormentarci l'uno abbracciato all'altra... Quella mattina mi svegliai per primo, come al solito, le piaceva molto dormire...risi. Rimasi lì ad accarezzarla e a guardarla mentre dormivo, riusciva ad incantarmi per quanto era bella, eppure si vergognava molto...aveva sempre paura del giudizio degli altri. Con la punta delle dita ripassai piano il profilo del suo corpo fino a perdermi nei miei pensieri e ricordare la notte passata. Rabbrividì e la vidi sorridere, le facevo il solletico, si strinse a me e le diedi un bacio sulla fronte. -Tay- disse dolcemente dopo un po'....mi allontanai leggermente pensando che l'avessi svegliata, ma non l'avevo fatto...mi stava sognando e aveva sussurrato il mio nome seguito da un tenero sorriso. Erano quattro notti che dormivamo insieme e quattro notti di fila che pronunciava il mio nome, ma ogni volta mi faceva sussultare..Le diedi un leggero bacio e mi alzai dal letto. Ero ancora nudo ed era meglio se mi vestivo, non volevo che si svegliasse spaventata...Risi ancora immaginandomi la sua espressione, poi tirai fuori dall'armadio una camicetta da notte di raso rosso che le avevo comprato...Si sarebbe vergognata a morte sapendo che avevamo dormito entrambi nudi...La infilai piano, cercando di non svegliarla,e la riposai di nuovo sul letto. Rimasi a fissarla ancora qualche secondo e poi andai in cucina per preparargli una colazione abbondante..io avevo una fame da lupo, chissà lei. Scoppiai in una fragorosa risata riconsiderando le parole che avevo usato prima..."Da lupo"...stavo davvero impazzendo. Dopo poco la sentii alzarsi dal letto e comparire da dietro la porta della camera con le braccia in aria...si stava stiracchiando. Wow era davvero sexy con quella camicetta, le stava davvero bene il rosso. Alzò lo sguardo e le se illuminarono gli occhi quando mi vide, mi sorrise e divenne rossa. Ricambiai il sorriso e iniziò a venire verso di me che ero seduto alla sedia del tavolo. Mi diede un dolce bacio e mi passò davanti per andare a sedersi alla sedia al lato opposto della mia...ma non riuscivo a starle così lontano, così la presi per una mano e la feci sedere in braccio a me, la baciai teneramente e le accarezzai la pancia -Lo sai che ti sta bene il rosso?- le sussurrai. Divenne rossa e prese la mia mano, si avvicinò e mi diede un bacio leggero sul collo -Grazie- mi sussurrò all'orecchio...La guardai negli occhi -E di cosa?- chiesi...mi diede un' altro bacio, più vivo dei precedenti e le mie mani di risposta lasciarono le sue per andare a posarsi sui suoi fianchi e tirarla ancora più vicino a me. Era vicinissima, ma sembrava ancora troppo lontana...Si staccò da me e mi accarezzò una guancia- Di tutto- mi disse..e nei suoi occhi vidi riflessi i miei, i suoi occhi scuri e profondi. Le accarezzai i capelli e le diedi anche io un bacio sul collo..-Adesso mangia- Le dissi -Ti ricordo che siamo a due passi dal mare...e solo per la cronaca..questa è casa nostra, mia e tua.- Mi sorrise e mi abbracciò forte -Hai comprato una casa per noi?- squittì esultante...-Per te comprerei perfino la luna se la volessi- mi sorrise ancora -Tutto ciò che voglio è davanti ai miei occhi- mi disse sincera e riprese a mangiare. Quel pomeriggio andammo sulla spiaggia a rilassarci un po', ma l'unica cosa che feci fu baciare la mia piccola...non era colpa mia, era lei che mi provocava, ma in fondo ne ero contento...finalmente si fidava del tutto di me, come io mi fidavo ciecamente di lei. Ero seduto in riva all'acqua che bagnava a mala pena i miei piedi e lei mi venne vicino -Voglio imparare a nuotare- mi disse con un sorriso. Mi incantai e fissai il suo corpo...Dio come stava bene in Bikini -Adesso?- le chiesi ridendo. Si mise a cavalcioni su di me e si sposto i capelli dietro l'orecchio, mi baciò sul collo e mi sussurrò- Forse più tardi..adesso ho altro da fare-. Sorrise e si avvicinò piano a me, mi baciò e la tirai verso di me finché non cademmo entrambi sulla sabbia, ma continuammo a baciarci. Si staccò da me cinque minuti dopo, o meglio, io mi staccai da lei cinque minuti dopo...mi guardò e rise, si sporcò il dito nella sabbia e mi toccò il naso ridendo ancora- penso che sia ora di andare a fare un bagno- mi disse...-Come vuole Mademoiselle- dissi facendo finta di servirla e la tirai su. Mi sorrise e mano a mano entrammo nelle acque dell'immenso mare...

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Capitolo 22
*** UN OSPITE INDESIDERATO ***


-Dai Amore svegliati...presto vieni, devo presentarti la mia ragazza..- urlò Tay che era sulla porta d'entrata; Mi sedetti sul letto stordita e confusa..Come la sua ragazza? Mi alzai di scatto e corsi verso la porta dimenticandomi che ero in biancheria intima, arrivai sulla soglia e mi fermai di scatto. Tay era fuori, lo sentivo ridere e mandare baci volanti...cercai di deglutire il groppo che avevo in gola e mi affacciai lentamente alla porta...Tay era seduto a terra e giocherellava con una cagnetta color nocciola, minuscola e paffuta, con il nasino all'insù e gli occhi furbetti. La cagnolina fece capolino dalle mani di Tay che le stava per dare un bacino e si divincolò guardandomi. Un grande sorriso affiorò sulle mie labbra e Tay si girò tutto contento alzandosi da terra...Strabuzzò un po' gli occhi vedendomi in biancheria ma non ci feci caso...ero incantata dalla cagnetta minuscola nelle sue mani, sembrava che mi stesse sorridendo. -Questa è la mia ragazza Roxie, trattala bene- le disse nell'orecchio guardandomi teneramente. Roxie le diede ascolto e poi si voltò verso di me mostrando la lingua...allungai la mano per accarezzarla ed iniziò a leccarmi tutta...Risi come una pazza, mi faceva il solletico. Tay mi cinse la vita e mi diede un semplice bacetto sul collo- Visto? Le stai simpatica...- gli sorrisi e lo baciai. Roxie, ancora nelle sue mani, si allungo verso di noi e ci lecco il mento da sotto..Scoppiammo entrambi in una fragorosa risata, Tay poggiò Roxie a terra, che iniziò a saltellare per tutto il giardino, e riprese a baciarmi dolcemente. -Ti conviene entrare dentro se non vuoi che spari tutte le persone che passano qui davanti- mi sussurrò dopo qualche minuto vedendo un passante spalancare gli occhi e continuare a fissarmi. Feci cenno di si con la testa e andai verso dentro, mi tiro con il braccio e mi diede un altro bacio e poi mi lasciò la mano rimasta intrecciata alla sua finché poteva. Dopo qualche minuto tornò dentro e mi disse che avrebbe portato Roxie dal veterinario..era da tanto che non ci andava e voleva farla controllare..Mi disse che era stata con i suoi genitori, ma che quest'ultimi lo avevano chiamato dicendo che Roxie sentiva la sua mancanza. Dopo circa mezzora ero pronta, mi sedetti un po' sul divanetto ed aspettai che Tay arrivasse, ma successe qualcosa di strano...Tutte le persiane si chiusero di scatto ed il buio inondò la grande casa, troppo vuota senza il mio amore. Sentii dei forti colpi alla porta e mi spaventai a morte...iniziai a respirare piano in preda al panico ed una luce si intravide dall'ingresso seguita dal rumore di passi pesanti..mi strinsi nelle ginocchia ed attesi che l'uomo misterioso si facesse vedere...poi sbucò dal piccolo corridoio e si affacciò alla porta. Era un uomo sulla trentina, capelli corti e scuri come la pece, occhi grandi e spaventosi con un grosso livido violaceo che copriva l'occhio destro, vestiti sporchi e consumati ed una grande fotocamera appesa al collo...Bloccai il respiro in attesa che parlasse...non so perché ma mi ricordava tanto Laurent. -Ciao ragazzina- disse con un tono che non mi piacque affatto...non gli risposi -Ma come siamo maleducate! non si saluta?- lo guardai furiosa e spaventata - Chi sei?- Si avvicinò piano a me e mi accarezzò il viso con le mani grezze e sporche, lo spinsi via ma mi tirò su per le mani e mi strinse il collo da dietro come volesse soffocarmi...-shh ragazzina..calmati. Tutto a tempo debito! Io sono il paparazzo che ha scattato la foto al tuo ragazzo ed a Bella Thorne...ti piace come mi ha ridotto l' occhio eh? Ti piace vero?- mi urlò stringendomi ancora di più. Non mi mossi e non gli risposi -Cosa vuoi da me?- sussurrai ormai senz'aria...Quando sentì la mia voce smorzata allentò un po' la presa. Avvicinò le sue labbra al mio collo e mi diede un bacio...un senso di nausea e vomito, di disgusto e repulsione, nacque nel mio stomaco...-Voglio il tuo corpo ragazzina...e se non vuoi che il tuo ragazzo passi i guai dovrai darmelo- mi rispose malizioso. Mi si strinse un nodo al cuore solo al pensiero, ma per Tay avrei fatto qualunque cosa, anche la più orribile....Strizzai gli occhi schifata e presi un lungo respiro, mentre quello schifoso continuava a baciarmi e a toccarmi...

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Capitolo 23
*** TANTA PAURA ***


Stringevo i pugni con una forza impressionante, mi facevo male da sola....-Non ti azzardare a toccarla- disse qualcuno che era entrato furioso come un toro e parlava sputando ogni parola con voce irritata alle stelle. non aprii gli occhi, non volevo guardarlo in viso, sapevo di chi era quella voce, l'avrei riconosciuta tra mille...Guardai di sbieco lo schifoso e lo vidi alzare il viso per guardare Tay di traverso...sorrise beffardo e mi strinse ancora di più la gola -Altrimenti?- lo provocò. -Altrimenti non rispondo più delle mie azioni..e ti assicuro che questa volta non te la caverai con un occhio nero- gli rispose Tay sicuro. Lo guardai con il fiato che già mi mancava e portando le mani sul braccio dell uomo che continuava a stringer, cercavo di liberarmi...Tay mi lanciò un occhiata disperata e guardò di nuovo il paparazzo..- Vuoi che la liberi vero? ecco- disse stringendomi forte e poi lanciandomi a terra...Caddi in ginocchio ed iniziai a tossire cercando di riprendermi, Tay si avvicinò a me e mi prese tra le sue braccia...Lo schifoso iniziò a ridere di gusto! -E adesso cosa pensi di fare..uccidermi forse?- disse con aria di sfida...-Ma non ti vergogni..mi fai schifo, non sei degno di essere chiamato neanche uomo...mi fai vomitare, stavi per violentare una ragazze di neanche 18 anni. Te ne rendi conto vile schifoso?- Disse Tay avvicinandosi a lui...Lo schifoso guardò a terra e si buttò in ginocchio...-Entrate ragazzi- disse Tay soddisfatto e serissimo...5 poliziotti entrarono e misero le manette a quell'uomo..mi avvicinai lenta a lui-Mi fai letteralmente schifo- gli dissi..mi guardò implorante- Ti prego ho una figlia ed un bambino appena nato...- Lo guardai senza compassione-Allora lo faccio volentieri...non credo che quei bambini vogliano crescere con un padre così orribile- Abbassò lo sguardo non reggendo il mio...Tay venne da dietro e mi abbraccio forte aspettando che gli altri uscissero di casa. - Come hai fatto?- gli sussurrai guardandolo negli occhi..-Pochi giorni fa ho sentito un tonfo fuori dalla finestra, mi sono affacciato ed ho visto a terra un grande ramo, caduto dall'albero di fronte...solo un uomo poteva pesare tanto quanto bastava a farlo rompere...ho fatto installare una telecamera pensando che venissero i ladri- mi disse giocherellando arrabbiato con i miei capelli...gli presi il viso tra le mani- Ehy, calmati...lo sai che mi hai salvato mio eroe- gli dissi con un sorriso... Mi guardò furioso -Valentina non scherzare sono ancora arrabbiato- mi disse lasciandomi i capelli e sedendosi sul letto con la testa fra le mani...Non dissi più niente, rimasi lì ferma....mi prese la mano e mi fece sedere sulle sue ginocchia -Ti ha toccata?- mi chiese con ribrezzo...Iniziai a giocherellare con le sue mani- Ma scusa non hai visto?- gli chiesi ancora spaventata...-Non ne ho avuto la forza...non penso che sarei rimasto fermo sapendo cosa ti ha fatto, ma così non serviva a niente...se lo uccidevo ci finivo io in galere non lui!- mi strinsi al suo petto e feci cenno di si con la testa...Lo sentii irrigidirsi ed iniziai a disegnare dei piccoli cerchietti sul suo braccio. -e..ti..ti ha baciata?- mi chiese spaventata -Si, ma solo sul collo non sulla bocca- gli dissi chiudendo gli occhi ed aspettandomi la sua reazione...con una mano spostò i capelli dal collo ed iniziò ad accarezzarlo con la punta delle dita, mentre con l'altre sprigionava tutta la sua forza stringendola in pugno...Accarezzai leggermente la mano chiusa a pugno ripassando il profilo delle vene visibili per lo sforzo...si allentò lentamente e la aprì piano. Intrecciai le mie dita alle sue e mi strinsi ancora di più a lui - Calmati ok?- dissi con voce smorzata...non mi ero accorta che piangevo! si rilasso all'istante e mi diede un bacio sulla fronte, mi circondò con le sue enormi braccia -Certo piccola...Ma tranquilla...è tutto finito..tutto finito ok?- mi disse sereno cullandomi...Ci stendemmo entrambi sul letto ed iniziò ad accarezzarmi dolcemente ed a baciarmi. La notte passo lenta e pigra..Ne io ne Tay riuscimmo a dormire...rimanemmo così tutta la notte, tra baci e carezze. La mattina qualcuno bussò alla porta...-Deve essere il veterinario venuto a portarmi Roxie...torno subito- mi disse Tay alzandosi dal letto....Tornò con una busta in mano e con un aria mista tra dolore e rabbia- Dov'è Roxie? Cos'è quella lettera?- chiesi confusa...-Era il postino alla porta, ha portato una lettera indirizzata a te da parte del carcere...Te la manda quel vigliacco schifoso- ....

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Capitolo 24
*** LETTERA ***


Presi la lettera con le mani tremolanti per la paura...quello schifoso mi avrebbe ancora spaventata? Tay continuava a guardarmi con quell'espressione che mi faceva tremare...Aprii piano la busta ingiallita e dentro una piccola lettera in bella calligrafia, in inchiostro antico "So cosa stai pensando...Cosa vuole questo schifoso bastardo ancora da me? Ebbene sappi che non ti farò più del male, mai più. Ho riflettuto molto sulle tue parole e su quello che hai fatto. Sai, sono davvero stupito da quanto tu tenga a quel ragazzo, tanto quanto basta a fare di tutto per lui, di non importartene degli altri ed io ti ammiro molto sai? Ma questo non penso ti interessi molto... Come ti ho già detto, ho riflettuto sulle tue parole, ed hai ragione, forse anche di più...mi faccio schifo da solo e vorrei che i miei figli avessero avuto un padre migliore di me...non sono degno di essere chiamato uomo, sono un lurido, solo un lurido schifoso...Volevo solo dirti una cosa prima del motivo per la quale ti ho scritto...anche se so che le parole non servono a nulla..MI DISPIACE..Mi dispiace di non essere l'uomo che desideravo diventare da piccolo..Volevo essere un eroe, ed invece sono un criminale. Mi dispiace per quello che è successo e detto questo, da ora in poi potrai fare sogni tranquilli..perchè mi tolgo la vita. Non sono degno di vivere...Addio e Grazie di tutto..." Le lacrime iniziarono a rigare il mio viso, scendevano ininterrotte e senza preavviso..Tay mi tolse la lettera di mano e la lesse velocemente...-Sta tranquilla piccola mia...è tutto finito ok? tutto finito...- mi disse sedendosi accanto a me e circondandomi protettivo con le sue braccia, iniziò a cullarmi, come faceva sempre se voleva calmarmi...Ma non era tutto risolto, non era tutto finito..io avevo tolto la vita ad un uomo...io lo avevo portato a quella decisione...io ero...ero..-Sono un mostro- dissi singhiozzando tra le sue braccia. Mi guardò spaventato -Cosa?..No, no piccola mia...tu non sei affatto un Mostro- disse Sputando l'ultima parola come non volesse uscire...-Non è colpa tua, non lo sarà mai...La colpa, se si può chiamare così, è solo mia!- disse abbassando il viso, preda dello sconforto...Lo guardai con gli occhi ancora ricolmi di lacrime - Non dire idiozie- dissi facendo no con la testa. Alzò piano il viso per guardarmi e mi asciugò una lacrima con un leggero sorriso -Si invece...se non avessi dato il pugno a quel paparazzo, lui non si sarebbe "vendicato"... è colpa mia, tutta colpa mia- Lo guardai sbigottita per quelle parole e feci cenno di no...Come poteva credere a quelle parole? la colpa era solo mia, se non lo avessi mai incontrato..se non lo avessi conosciuto, se non lo avessi seguito in America...Quel bacio per lui sarebbe stato insignificante, non se la sarebbe presa più di tanto, non gli sarebbe importato che qualcuna vedesse quella foto...Ma quel qualcuna ero io, ed inoltre avevo complicato ulteriormente le cose...dicendo a quel paparazzo, quelle orribili parole. Stupida...ecco cosa ero, solo una Stupida...-Ti sbagli invece- dissi alzandomi dal letto e prendendo la borsa -Dove vai?- mi chiese spaventato....lo guardai per alcuni secondi...-A prendere Roxie e a fare una passeggiata- Mi guardò spaventato e si alzò rapido dal letto per prendermi dalle spalle -No, io non ti lascio andare da sola- cercai di fermarlo -Ma Tay..- mi bloccò ancora -No...niente Ma Tay...io non ti lascio da sola dopo quello che è successo, ti faresti del male solo perchè pensi che sia colpa tua e io non te lo permetterò...Sappi che se succede qualcosa a te...a catena succederà anche a me, mi hai sentito? io non voglio perderti- disse abbracciandomi forte...poggiai la testa sulla sua spalla e lo abbraccia anche io -Devi fidarti di me...voglio solo...solo riflettere ok? Sta tranquillo- dissi cercando di rimanere calma...sapevo che gli facevo male facendo così, era molto protettivo verso di me e non sapevo cosa fare...Sentivo il bisogno di stare da sola, dovevo riflettere..ma lui aveva paura che mi succedesse qualcosa e quindi sarebbe stato continuamente in ansia...Gli posai le dita sulle labbra e le accarezzai piano -Sta tranquillo...tornerò da te il prima possibile- gli dissi accarezzandogli una guancia. -promettimelo...promettimi che tornerai da me!- Mi disse guardandomi triste e prendendomi la mano -Te lo prometto...tornerò presto- gli risposi. Mi baciò il dorso della mano e fece cenno di si con la testa, più per auto convincersi che per rispondermi, mi baciò dolcemente.-Mi mancherai- mi disse quando ero sull'uscio della porta. Lo guardai appena, aveva gli occhi fissi a terra e si reggeva con una mano al muro, guardai le onde che si infrangevano a riva...-Mi mancherai anche tu...tantissimo- dissi ed iniziai a camminare sola tra i miei pensieri...

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Capitolo 25
*** TUTTO HA UN INIZIO E TUTTO HA UNA FINE (Taylor) ***


La vidi uscire di casa a piccoli passi, raggiungere le onde e proseguire verso la riva..non si voltò a guardarmi ma sapeva che la stavo osservando..AAh Diamine, dovevo stare calmo...mi aveva promesso che sarebbe tornata da me e dovevo crederci..mi fidavo di lei. Mi buttai sul letto con la testa tra le mani e notai la lettera ancora poggiata sulle coperte...La rilessi fermandomi ad ogni parola, immedesimandomi in lei..Quelle parole iniziarono a martellare la mia testa ed a farmi sentire in colpa...Capivo come si stava sentendo, dovevo farla riprendere...dovevo farla stare bene. Mi rimisi seduto, potevo portarla ad un ristorante...noo! troppo banale....E se? DRIIN Qualcuno suonò al campanello...mi diressi piano verso la porta e vidi una ragazza che non sapevo neanche come fosse entrata...Era bionda e abbastanza alta con la pelle olivastra e i lineamenti già visti...mi soffermai di più sul suo viso cercando di capire hi era..aveva le labbra che formavano un piccolo cuore, il naso un pò all'insù e gli occhi addolorati, ma allo stesso tempo assassini..le lacrime iniziarono a cadere dal suo volto come mi vide...Mosse qualcosa che aveva nella mano e notai che era un coltellino..indietreggiai di rimando...chi era quella ragazza? Venne piano verso di me, stava singhiozzando -Chi sei?- chiesi titubante...non riuscivo a capire...-ha adesso non mi riconosci nemmeno...Bene te lo dico io chi sono.. il tuo incubo peggiore- rimasi sbigottito mentre la ragazza iniziava a girarmi intorno...-Cosa vuoi da me?- le urlai contro...ma non la scalfii più di tanto...-Da te nulla..o meglio, è da te che avrò ciò che voglio! Sono la figlia di Michel...non lo conosci vero?? perchè è MORTO- mi urlò contro la ragazza...rimasi immobile- Mio padre era il paparazzo che la tua ragazza ha ucciso e...- la interruppi..ora capivo ogni cosa-La mia ragazza non ha ucciso nessuno..ed ora esci da casa mia se non vuoi che chiami la polizia!- mi guardò con un sorriso beffardo che mi fece salire i nervi alle stella- hahahaha divertente...non riuscirai a provare a nessuno che sono stata qui..so a cosa stai pensando: Le telecamere!..ma ti sbagli, ho tolto la corrente prima di entrare..quindi bye bye telecamere- mi disse avvicinandosi e prendendo la mia maglia tra le fredde dita -Io voglio far soffrire la tua ragazza..e dato che tu sei la cosa più preziosa che ha..Bè..dovrai lasciarla- mi disse...e mi spezzo il cuore. Lasciare Valentina?? Ma stava scherzando? -Io non lascerò la mia..- mi interruppe-Taci..non ho finito! Hai tempo fino a stasera...se domani lei sarà ancora qui...- fece segno di tagliarsi la gola con il coltello e si procurò un piccolo taglietto..una goccia uscì lenta -Andrò in galera con il sorriso- mi volto le spalle e conficco il coltello nel tavolo, la goccia scese piano fino ad incontrare la superficie scura del legno -Questo servirà a ricordarti il nostro patto..e bada... non scherzo!- detto questo proseguì verso la porta e scomparì tra gli alberi..-No- dissi in un sussurro...-NOO- gridai come un matto..iniziai a piangere..Perchè? perchè doveva essere sempre i pericolo? Perchè non potevamo vivere tranquilli? -PERCHÈ?- Dopo circa mezzora Valentina era a casa...la tristezza le era passata ed aveva sul volto dipinto un bellissimo sorriso, che io avrei dovuto cancellare..-Amore sono tornata- squittì appena entrò..cercai di asciugare le lacrime prima che entrasse e rimasi in silenzio..quando mi vide il suo viso cambiò espressione..divenne gelido e spaventato- No- rantolò piano ed indietreggiò..-Che..che succede Tay?- mi chiese spaventata...Mi alzai piano dal letto e la presi per i fianchi..l'abbracciai forte...-Mi dispiace- le dissi in un sussurro..non riuscivo a dirgli quelle orribili parole ma sapevo che unendo i gesti alle parole avrebbe capito..e capì. Si allontanò piano da me facendo cenno di si con la testa, la guardai mentre arrivava a chissà quale conclusione..La vidi correre in bagno e chiudersi dentro a chiave. Dio, volevo sfasciare tutto..una lacrima scese piano dal mio viso mentre battevo con i pugni stretti contro la porta..Uscì qualche minuto dopo con le lacrime al viso e con una borsa colma di robe, ci infilò dentro alcuni dei suoi vestiti e la foto che avevamo messo sul comodino e si avvicinò alla porta..stava per uscire quando la sentii parlare -Spero che tu sia felice...ma promettimi una cosa. Promettimi che non mi dimenticherai!- mi disse con il viso rivolto verso la porta- Lascia almeno che ti spieghi il perchè!- fece cenno di no con la testa e si voltò a guardarmi...Poggiò una mano al mio petto, dove batteva il cuore -No..no ti prego non voglio saperlo..- mi sorrise piano senza guardarmi negli occhi..un'altra lacrima scivolò via- Mi mancherai- mi disse e si voltò piano..No non ci riuscivo, non potevo stare fermo..poggiai una mano allo stipite della porta e la girai per una spalla per poi baciarla... sentivo le nostre lacrime unirsi e cadere giù fino ai nostri piedi....Si allontanò da me con il respiro smorzato, non aprii gli occhi..sentii sbattere la porta e l'aria riempire i miei polmoni...Aprii piano gli occhi e lei non c'era più...-Ti amo- sussurrai convinto che potesse ancora sentirmi...FINE

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