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di ciervu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Climb - Prologo ***
Capitolo 2: *** -Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** -Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** -Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** The Climb - Prologo ***





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I can almost see it
That dream I am dreaming
But there’s a voice inside my head saying
“You’ll never reach it”

Every step I’m taking
Every move I make feels
Lost with no direction
My faith is shaking

But I gotta keep trying
Gotta keep my head held high

 

 

Lo posso quasi vedere
Il sogno che sto sognando
Ma c’è una voce nella mia testa che dice
“non lo raggiungerai mai”

Ogni passo che faccio,
Ogni mossa sembra
Persa senza direzione
La mia fede si perde

Ma io devo continuare a provare
Devo tenere la testa sempre in alto

 

The Climb- Miley Cyrus

 

 

 

 

 

-The Climb-

 {Prologo

 

 

 

California, San Diego.

Balboa Theatre.

 

 

 

Era il ventitré febbraio quel giorno.

Impossibile dimenticarlo.

Era stato tutto così dannatamente brusco, che la mia testa ormai era come se fosse stata presa e staccata completamente dal resto del mio corpo.

Troppe emozioni, decisamente troppe emozioni.

Scossi la testa, come ad eliminare almeno uno di quei tanti stupidi ed inutili punti di domanda che mi affollavano la testa.

Sapevo che era inutile illudermi, lo sapevo benissimo. Ma era più  forte di me, non riuscivo a non cercare quella piccola e vana possibilità di far in modo di essere notata da Lui.

 

Sospirai, passando una mano tra i miei lunghi capelli castani.

Mi ero cacciata in un grandissimo casino. Un enorme casino.

Beh, più che casino, mi ero cacciata in un ricorrente sogno.

Errore. In un ricorrente incubo.

 

 

 

Non sono mai stata quel genere di ragazza dannatamente perfetta, bella e con ottimi voti a scuola.

Anzi, oserei dire di essere una di quelle persone che nessuno vorrebbe avere accanto.

Certo. Interiormente.

Lo dico sempre. L’esteriorità inganna.

No, non è vero. Non lo dico mai.

Ma facciamo finta di sì.

Ecco, per esempio uno dei miei tanti difetti è quello di essere una grande bugiarda.

 

La gente, quando mi vede per strada o mi incrocia nei corridoi di scuola, mi saluta sempre,rivolgendomi sempre calorosi sorrisi.

Pensano io sia una ricchissima figlia di un grande produttore musicale. Si fanno ingannare dalla mia borsa Gucci, che poi tanto Gucci non è.

O semplicemente si accontentano delle mie parole quando dico loro che mio papà mi ha fatto conoscere Eminem o Katy Perry.

La gente a volte è così superficialmente stupida.

Ma la verità è un’altra.

La verità è che io non sono quella che sembro.

Non sono quel genere di ragazza che ama divertirsi con ragazzi o svaghi “poco sani” come sembra. Affatto.

Non sopporto la gente che si perde nello svago della droga, del sesso o cose del genere.

Faccio finta che questi “hobby” mi piacciono solo per avere qualche posto nel mondo. Per essere utile alla società. Per non sentirmi un verme, una schifezza, ecco.


La mia vita non è  la perfezione che sembra, la gente non se ne è accorta perché si limita semplicemente alle apparenze. Non gliene importa nulla di sapere cosa faccio tornata da scuola, non gliene importa nulla di sapere se davvero i miei vestiti sono originali e non di seconda mano, e soprattutto, tutti si accontentano si sapere che quei lividi che a volte mi  ricoprono il corpo sono stati fatti da me, andando in bicicletta o cadendo giù dalle scale.

 

Ma la verità è  un’altra.

 

Sono quel genere di persona che scarica musica illegalmente, non restituisce in tempo i libri in biblioteca, porta vestiti di seconda mano, vive in un appartamentino sporco, piccolo ed umido, ha un fratello che la mantiene ed un padre alcolizzato che la picchia quando trova il frigo vuoto.

Ecco, queste sono  le cose essenziali da sapere su di me.

 

Mia madre è morta. Di lei mi ha lasciato solo il suo aspetto fisico.

Ho ereditato i suoi stessi capelli.

I capelli di mia madre erano dello stesso colore dei miei, un castano dai riflessi caldi, quasi come il giorno in cui morì.

Aveva sempre i  capelli corti, la malattia non le lasciava mai tempo di farglieli crescere. Amava i capelli lunghi, e non potendoli avere, non me li faceva mai tagliare.

Questo mi rimane di lei, i capelli. Non gli ho ancora tagliati da quando è morta. E’un modo per sentirla più vicina. Per sentire calore qui, nel cuore.

 

 

Mi asciugai velocemente una lacrima salata che stava scivolando sulla mia guancia.

E chiusi di scatto gli occhi, come a fermare la cascata di amare gocce che voleva essere lasciata libera di scendere.

Sospirai e lentamente aprii gli occhi.

 

Quello che mi si parò davanti era ancora incredibile per me.

Ero al Balboa Theatre. Uno dei più famosi teatri d’epoca di San Diego.

Non riuscivo ancora a capacitarmi di quello che mi stava succedendo.

Tutto grazie a mio fratello Evan…

 

 

 

Due settimane prima:

 

Track. Track.

-Sono a casa!-

Evan!

Corsi ad accoglierlo.

Mi ci scontrai addosso cadendo rovinosamente per terra. Provocando a mio fratello un attacco di risate che poi contagiarono anche me.

Mi aiutò ad alzarmi e mi sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, in un gesto molto intimo, che mi dava la sensazione di essere veramente a casa.

Ci sedemmo a tavola, l’odore di pomodoro invadeva la stanza, mi guardò negli occhi, stringendomi una mano.

-Meg, ho comprato il tuo regalo di compleanno, ho lavorato qualche giorno in più a teatro e, mi hanno regalato due biglietti per il concerto di Justin- lo disse tutto ad un fiato, sorridendo fiero di sé.

Non seppi cosa dire. Non seppi cosa fare. Ero così scombussolata.

-N…No…Evan…Riportali indietro, fatti dare un po’  di soldi  in cambio, comprati quella giacca che ti piaceva tanto e che non hai potuto comprare perché costava troppo- Il sorriso di Evan si spense.

E con aria solenne aggiunse: -Non è vero Megan, so che ci tieni a quel ragazzo e poi, ti meriti qualcosa di speciale, qualcosa che ti faccia sentire normale. Una ragazza come le altre della tua età.-

Oh.

Sorrisi e una lacrima mi scese giù, arrivando fino al piatto pieno di crepe appoggiato sul tavolo.

Mi alzai e mi avvicinai a mio fratello. Lo abbracciai. E le sua grandi braccia mi avvolsero come un grande mantello, per proteggermi da tutte quelle cattive cose che si aggiravano intorno a me.

Piansi. Piansi e piansi.

-Oh, grazie Evan. Ti voglio così bene che per te farei di tutto-

Come risposta lui mi strinse ancora più forte a sé promettendomi che non mi avrebbe mai abbandonata.

 

 

Intravidi una  testa bionda davanti al palco, era mio fratello.

Feci un cenno con la mano ma lui non sembrò notarmi quindi mi spaparanzai sulla poltrona pronta ad analizzare quello che stava per succedere.

Presto avrei visto Justin.

Justin Drew Bieber. Il  ragazzo che con la sua musica mi faceva sentire a casa. Mi faceva sentire una normalissima ragazza, con le sue passioni e i suoi pregi.

L’unico ragazzo al mondo in grado di farmi emozionare a tal punto da farmi scoppiare il cuore.

L’unico ragazzo che mi teneva compagnia quando reclamavo qualcuno che mi potesse capire o semplicemente, starmi accanto quando mi sentivo sola.

Ovviamente l’ha fatto indirettamente ma per me è stato molto importante.

E questo mi ha fatta crescere, mi ha fatto capire cos’è il bene e soprattutto, qual è il mio sogno.

Lui.

 

 

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Capitolo 2
*** -Capitolo 1 ***


loloolo

 

Appearances

 

Capitolo 1

 

 

I was thinkin about her, thinkin about me.
Thinkin about us, what we gonna be?
Open my eyes, yeah; it was only just a dream.
So I travel back, down that road.
Who she come back? No one knows.
I realize, yeah, it was only just a dream.

When I be ridin man I swear I see her face at every turn.
Tryin to get my usher over, I can let it burn.
And I just hope she notice she the only one I yearn for.
Oh I miss her when will I learn?

 

 

 

Just a Dream {Nelly

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le luci si spensero di colpo.

Clik.

 

La tensione era alle stelle, l'adrenalina scorreva veloce nelle mie vene, sentivo i battiti del mio cuore rimbombare nella mia testa, il  respiro era accellerato e veloce, la testa mi girava, nel giro di pochi minuti, o forse secondi, l'avrei visto.

Avrei visto lui, Justin.

Avrei visto il suo splendido volto, i suoi splendidi capelli, il suo splendido atteggiamento...

 

Stavo provando decisamente troppe emozioni, ero così...felice.

Già, felice.

Per la prima volta dopo anni, dopo la morte di mia madre, mi sentivo così umana, così normale.

Era da tempo che non provavo quella voglia di continuare a vivere, a lottare per qualcosa. Anche se inutilmente.

Mi ricordo che mia madre un giorno mi disse di inseguire i miei sogni, qualunque fossero, mi aveva ripetuto un miliardo di volte di non perdere mai la speranza e di non lasciarmi intimorire dagli ostacoli che intralceranno la mia strada...

Io le credevo, avevo buoni progetti, poi..., morì.

E da lì tutte le mie speranze, i miei sogni, i miei desideri scomparvero come le case con una fitta nebbia.

 

 

Dopo la morte di mia madre mi chiusi in me stessa, creaii una mia dimensione, un posto tutto mio, pieno di felicità e sorrisi rubati.

Lo nascosi dentro il mio cuore, le bugie e le lacrime mi aiutarono a tenerlo ben nascosto.

Per me era un bene, anche se sapevo che il mio luogo "magico"  era solamente finzione, con l'unico scopo di illudermi e di tenermi lontana dalla realtà. Io mi accontentavo, non mi interessavo degli effetti negativi che si sarebbero riversati negli anni avanti, mi bastava avere quelle meravigliose illusioni, seppur futili, di una vita felice, assieme ad una mamma dolce e disponibile, un padre gentile e sorridente e un fratello con gli occhi felici.

 

La mia bolla di felicità durò ben poco, passarono due anni dalla morte di mia madre che, con l'avanzare del tempo, mio padre tornava a casa sempre più ubriaco.

All'inizio pensavo fosse un bene che si ubriacasse, ero una bambina ancora, lo vedevo sempre con la barba sfatta, le mascelle arrossate e felice.

Era felice, almeno lui. Era divertente vederlo ubriaco, era sempre lì a ridere e cantare a squarciagola canzoni passate...

Io e Evan ci mettavamo sempre a spiarlo, era divertente, fino a quando...

 

-Ehi! Stai bene?- Una voce un po' preoccupata raggiunse il mio orecchio sinistro.

Non feci in tempo a capire il perchè di quella domanda che mi accorsi di essermi messa a piangere, lacrime gelide e calde allo stesso tempo scendevano feroci giù dalle mie gote.

Con le dita ne sfiorai una, era morbida e bagnata.

Poi mi ricordai della voce che avevo sentito, lentamente mossi il viso da su a giù, formulando un sì silenzioso.

Girai la testa verso chi aveva parlato, non si vedeva molto bene, le luci ormai erano spente, e solo le stelle del soffitto illuminavano la grande stanza.

Se gli occhi non mi ingannavano quello a parlare era stato un ragazzo che probabilmente si era seduto dopo che le luci si erano spente, altrimenti l'avrei visto.

 

-S...Sì grazie- Farfugliai timidamente.

 

Clak. Clak.

 

Venni distratta da alcuni rumori.

 

Le luci sul palco si accesero mentre due signori stavano posizionando una sedia e un microfono sopra il palco.

 

Il mio cuore accelerò i battiti.

 

Ci siamo.

 

Tra poco l'avrei visto.

 

-Sei sicura di star bene? Non sembrerebbe guardandoti in faccia.-

 

Scocciata prestai attenzione all'individuo a me vicino.

Questa volta riuscii a capire qualcosa di più della sua semplice sagoma.

Era un ragazzo sui sedici anni, capelli castani e lisci ed un ciuffo che gli cadeva sugli occhi scuri.

Aveva una faccia preoccupata e questo lo rendeva dannatamente carino.

Poi mi resi conto di non avergli dato ancora una risposta...

 

-Ehm...Sì sto bene- Sorrisi timidamente, spostandomi un ciuffo di capelli che mi era caduto sugli occhi, -Grazie-.

 

Sorrise dolcemente per poi girarsi e mettersi a parlare con qualcuno vicino a lui.

Che maleducato.

Infastidita ritornai ad osservare il palco.

I tecnici ormai erano spariti, al loro posto c'era uno sgabello e un microfono.

 

Mi persi nei miei pensieri, quando...

 

-...E poi booomm!!- Scocciata posi le mie attenzioni verso il ragazzo di prima, che stava avendo una sonora conversazione con il suo vicino di posto.

Stava ridendo. Ed era tremendamente bello. Aveva un maglia bianca che metteva in risalto i suoi splendidi capelli ed una collana a forma di...cuore?

Probabilmente sarà stato un regalo della sua ragazza...

 

 

-Prova, prova.- Mi voltai di scatto verso il palco, un signore in giacca e cravatta stava cercando di avere un po' di attenzioni dal pubblico, quando sembrò avercene iniziò...

 

-Buona sera signori e signore! Sono Paul Evans in diretta dal Balboa Theatre, oggi è la notte della BBC. Ovvero la notte delle aste. Vi spiego il programma della serata: Ci saranno vari cantanti e, chi offrirà di più, tra voi del pubblico,  avrà l'onore di avere uno di loro a vostra disposizione per un giorno intero!-

Paul prese fiato e sorrise sornione verso la grande platea.

-I cantanti che si sono offerti di farsi comprare da voi per beneficenza, perchè vi ricordo che TUTTO -Enfatizzò sulla parola "tutto"- Il ricavato andrà alle popolazioni del Terzo Mondo, sono: Taylor  Swift, Selena Gomez, Cody Simpson, Lady Gaga, Usher e, per finire, Justin Bieber-.

 

Fece una pausa d'effetto, per poi continuare: -Bene, penso si possa iniziare allora!... Sono Paul Evans, qui al Balboa Theatre, la BBC NIGHT è appena iniziata! Buona serata!- Dopo aver detto questo scomparve dietro il grande tendone dietro di lui, accompagnato da miliardi di applausi.

 

 

Ci fu un silenzio assordante che durò poco più di due minuti poi, ecco, si sentirono le leggere note di una canzone, la musica si faceva sempre più alta e corposa, solo allora riuscii a capire che canzone era, Love Story. A confermare il mio sospetto fu lei, Taylor Swift. Era bellissima, i suoi capelli biondi erano raccolti in una treccia disordinata, indossava un vestito di velluto verde muschio che le faceva risaltare la pelle candida e il fisico magro e slanciato. Era davvero splendida. Iniziò a cantare, la sua voce era limpida e bella. Guardai la sua faccia mentre cantava. Vedevo nei suoi occhi la determinazione di voler fare il meglio possibile, vedevo la voglia di fare qualcosa di incisivo, di costruttivo nei cuori della gente. Vedevo quello che avrei voluto vedere in me...

 

Quando finii, fu il turno di Selena Gomez,  anche lei, come la sua collega, era splendida. Aveva un vestito bianco che faceva risaltare la sua pelle ambrata e il suo volto latino.

Mi sentivo così sciatta ed inutile davanti a loro, così perfette.

Io cosa avevo in più di loro? Niente.

Avevo solo la bellezza. Nessun talento. Nessun pregio. Solo apparenza.

 

 

Il tempo passò velocemente, dopo Selena Gomez fu il turno di Cody Simpson, Usher e Lady Gaga  e, dopo di lei ci fu una breve pausa. Accesero le luci.

 

La tensione era altissima, il cuore mi stava per esplodere. Troppe emozioni mi stavano invadendo e scombussolando il cervello, ed il cuore.

 

 

-Ehi, non piangere- Era lui, il ragazzo carino di poco prima.

 

Tirai su con il naso e mi spostai frustata una ciocca di capelli dagli occhi.

-Non sto piangendo- dissi decisa.

-Uh,uh. Certo.-  Disse ridendo.

Lo fulminai con lo sguardo e questo fece arrestare le sue risate.

-Dai- Sorrise incoraggiante -Qual'è il problema?-

-...Justin-

-Ahia. Bieber scommetto...Ma cos'ha di speciale questo ragazzo? A me sembra come tutti gli altri ragazzi della Terra, un adolescente con pregi e difetti-.

-Normale? Lui? Ma non farmi ridere!- Dissi sarcastica.

-Ti assicuro che è normale. E vuoi sapere un segreto?- Mi guardò dritto negli occhi e questo mi fece annuire stupidamente -Dorme con un peluche a forma di cammello- Rise. La sua risata era splendida.

-Certo e dimmi, come fai a saperlo?-

Sembrò pensarci su,- L'ho visto-

Questo mi fece ridere a crepapelle.

-Okay,okay. Mi arrendo. Justin Drew Bieber è un ragazzo normale con pregi e difetti-.

Mi sorrise, di nuovo. Mi piaceva quando sorrideva.

-Piacere di conoscerti ragazzo buffo, sono Megan.-  Gli tesi un mano che lui strinse prontamente.

-Piacere di conoscerti, ragazza dal sorriso splendido- Arrossii di colpo. Mi dicevano spesso che avevo un sorriso carino, ma sentirselo dire da lui era piuttosto imbarazzante..-Sono Chaz-

Chaz. Che nome familiare...

 

Le luci si spensero gradualmente e questo mi fece distogliere l'attenzione da Chaz al palco.

-Ci siamo- Sussurrai.

 

 

Il silenzio e l'attesa invasero la stanza.

 

E poi, ecco, sentivo delle note. Erano belle forti e rimbombavano nella grande sala, ma di lui, nemmeno l'ombra.

 

 

-There's gonna be one less lonely girl 
One less lonely girl 
There's gonna be one less lonely girl 
One less lonely girl 

How many I told you's 
And start overs and shoulders 
Have you cried on before 
How many promises be honest girl 
How many tears you let hit the floor 
How many bags you'd packed 
Just to take'em back, tell me that 
How many either or's 
But no more, 
If you let me inside of your world 
There'll be one less lonely girl....-

 

 

 

Sentivo la sua voce ma non riuscivo a vederlo.

Ero così disperatamente in ansia che iniziai a piangere, di nuovo.

Delle ragazze dietro di me urlarono dalla gioia, ma le proteste di alcune persone le fece tacere.

Sentivo la sua voce, la canzone andava avanti e con lei la sua voce. La voce di Justin.

Poi lo vidi.

Era in un angolo della stanza, non nel palco. Stava avanzando verso di me.

Era così splendido che i miei occhi stavano incominciando a pizzicare da quanto stavo cercando di fermare le lacrime.

Fece un passo, poi un altro, si stava avvicinando sempre di più, mi era davanti.

Stavo cercando il suo sguardo quando lui  sorrise e fece un altro passo, superandomi.

Sentii dietro di me una ragazza urlare e poi la vidi passarmi accanto, mano nella mano con Justin, diretta al palco.

Si sedette sullo sgabello, felice ed emozionata, guardava dietro di me sorridente, probabilmente facendo vedere alla sua amica quanto fortuna era stata.

Ed io intanto stavo morendo.

Il mondo mi stava crollando addosso. Mi ero così illusa che Justin avesse scelto me, proprio me, che ora mi sentivo sciogliere.

Ero così arrabbiata con me stessa che ormai non prestavo più caso a quello che mi stava succedendo intorno che non mi resi conto che una mano si era appoggiata alla mia spalla.

Tremavo così forte che non mi resi conto che qualcuno mi stava chiamando.

Sentivo freddo dappertutto, mi sentivo così stupida e ridicola ad aver pensato di avere qualche possibilità con Justin...

Chi ero io? Nessuno. Io non ero nessuno.

Solo una ragazza normalissima, senza sostanza.

Nessuna felicità aveva avuto spazio nel mio cuore, solo pochi momenti di beatitudine aveva invaso la mia vita.

 

 

La tristezza ormai faceva parte della mia esistenza.  Le favole non esistevano, me ne rendevo conto solo adesso. Il "vissero felici e contenti" era stato inventato solo per fare addormentare i bambini quando non aveva alcuna intenzione di dormire.

Freddo, freddo e illusioni. Ecco come mi sentivo o cosa sentivo.

 

Ed era strano pensare di avere qualche possibilità con qualcosa di impossibile.

Perchè, che stupida che ero stata, la felicità non è per tutti. Almeno non per me.

 

Stavo piangendo. Piangendo silenziosamente. Volevo urlare il mio dolore al mondo. Ma questa volta mi limitai a sorridere alla persona in ansia per me alla mia sinistra ed ad alzarmi.

Mi alzai lentamente dalla poltrona, tutta la gente nella grande sala mi guardava incuriosita, ma non mi importava. Non ero così masochista da rimanere in una stanza dove il mio sogno stava per disintegrarsi sempre di più. Feci lentamente due passi per poi mettermi a correre sempre più veloce, non volevo avere più niente a che fare con la Sua voce.

Non volevo più avere niente a che fare con Justin Drew Bieber.

 

Uscii dal teatro e mi ritrovai in un San Diego addormentato.

Senza una meta precisa incominciai a correre, più lontano possibile da lui.

Senza fiato mi fermai, mi trovavo in una stradina isolata dal resto della civiltà.

Il paesaggio lo componevano case diroccate e alberelli sgualciti.

Mi sedetti su un marciapiede. La strada era deserta, d’ altronde era quasi mezzanotte.

 

Mi strinsi le gambe vicino al corpo, come alla ricerca di protezione.

L'aria gelida di novembre mi stava spettinando i capelli. Ma non me ne importava.

Non mi importava di niente in quel momento. Volevo solo rimanere sola. Sola dagli altri e da me stessa.

 

Appoggiai la testa sulle braccia ed incominciai a piangere.

Piangere ormai era diventata un'abitudine.

 

-Ehi...Perchè sei scappata così?- Alzai di scatto la testa e mi ritrovai un Chaz preoccupato davanti agli occhi.

-Chaz?- Sussurrai ancora scossa e tremante. Che ci faceva lui qui?

-Già...Mi hai spaventato sai? Ho pensato al peggio- Mi sorrise dolcemente. -Sembrerò pazzo ma ormai mi sento molto vicino a te-. Rise per la mia faccia perplessa.

-Dai, racconta allo zio Chaz perchè sei corsa via- Mi strizzò l'occhio e mi si sedette vicino.

-Ecco, veramente... preferirei di no...- Sussurrai. Mi guardò negli occhi e mi sorrise. -Okay-.

Ci fu un momento imbarazzante dove nessuno dei due seppe cosa dire.

 

Poi scoppiò a ridere.

-Dovevi vedere la faccia di Bieber quando sei corsa via-.

-...- Il mio silenzio lo prese come un incoraggiamento ad andare avanti.

-Ha fatto una faccia del tipo "perchè è...-

-Veramente non mi interessa- lo interruppi io.

-Ah, davvero?- Fece una faccia perplessa, -Prima sembrava ti importasse di Justin, e anche molto-.

-Sì infatti, ma adesso non sono in vena di parlare di lui...-

-Capisco...- Disse sussurrando.

Mi guardò negli occhi. -Quindi non ti interessa più di tanto Bieber? Adesso intendo...-

La domanda che mi fece sembrava molto importante per lui, mi guardava con aspettativa, come se la risposta che gli avrei dovuto dare avrebbe influenzato quello che sarebbe successo dopo.

-Ecco...no...- Lo dissi guardando la casa davanti a noi, parlando piano, come se fosse una cosa segreta, da custodire avidamente.

Poi lo guardai negli occhi, stava sorridendo. Sembrava stranamente felice.

-Uh. Okay-. Aggiunse prima di mettersi ad osservare un gatto che in quel momento stava attraversando la strada.

 

 

Bip. Bip.Bip.

 

 

-Scusa un attimo- Lo guardai con curiosità mentre cercava qualcosa nella tasca dei pantaloni, quando la trovò, la portò all'orecchio e rispose:

-Ciao Kenny-

-No, no,...sì...la so la strada, non ti preoccupare La sua aria era concentrata e assorta nelle parole che dovevano essere quelle di "Kenny". -Perfetto, adesso arrivo, sì,...Ciao-. Chiuse il telefono e con aria desolata mi disse -Devo andare-.

Annuii.

-Okay, ciao- Lo salutai muovendo la mano.

-Tu non vieni?-

-No preferisco aspettare qui mio fratello-

-Uh. Hai un fratello?-

-Già, sai lui è uno dei produttori dello spettacolo, ha organizzato lui la serata- Mentii.

-Wow. Beh allora... ciao!- Disse sorridendomi e stringendomi la mano che gli avevo offerto.

Fece qualche passo per poi girarsi e tornare indietro da me.

-Possiamo scambiarci i numeri di telefono?- Si passò una mano tra i capelli imbarazzato.

Gli sorrisi, -Certo- Prese il suo telefono e io gli dettai il mio numero.

-Beh allora è stato un piacere conoscerti Megan-.

-E' stato un piacere conoscerti anche per me... Chaz-.

Ci sorridemmo a vicenda e poi lui se ne andò dalla parte da cui era venuto.

 

 

Forse avevi ragione mamma.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio Autrice:

 

 

Salve gente!

Sono V a n n y.

Mi ha fatto molto piacere vedere che questa storia ha avuto successo tra di voi, lettrici del settore di Justin Bieber.

Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, ho fatto molta fatica a scriverlo vi avverto.

Ho provato a far sentire la malinconia che Megan prova nell'aver creduto nei suoi sogni, illudendosi un altra volta, spero di esserci riuscita.

Comunque vi avverto che questa storia sarà diversa dalle altre, quindi preparatevi a molti colpi di scena.

Vi auguro buon Natale e Buone feste.

 

Alla prossima.


V a n n y

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


 

 

Appearances

Capitolo 2 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

You, with your switching sides
And your wildfire lies and your humiliation
You have pointed out my flaws again
As if I don’t already see them
I walk with my head down
Trying to block you out ‘cause I’ll never impress you
I just wanna feel okay again

 

 

Tu con i tuoi cambi di opinione
E le tue bugie e la tua umiliazione
Hai sottolineato i miei difetti di nuovo
Come se io già non li vedessi
Io cammino con la testa bassa
Cercando di bloccarti perche non ti impressionerò mai
Voglio
solo stare bene di nuovo

 

 

 

Mean Taylor Swift

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Megan muoviti! Sono già le otto!- Mio fratello irruppe nella stanza con la grazia di un elefante.

-Cinque minuti- Borbottai per poi mettere la testa sotto il cuscino. –Megan- Mi ammonì.

-Eddai!- Mugugnai.

-Non costringermi a farti il solletico-

-Oh..Non lo faresti- Dissi ormai sveglia.

-Ah, davvero?- Non mi diede il tempo di rispondere che si buttò sul mio letto e incominciò a farmi il solletico.

-Ahahahah..N..No..No- Mi stavo soffocando dal ridere –Dai Evan..Ahahahah…Okay mi alzo!-  Gli urlai dietro.

-Brava bambina- Mi prese in giro accarezzandomi la testa e come risposta ricevette un pugno nella spalla.

-Ti aspetto in cucina, ti ho preparato una sorpresa-. Mi strizzò l’occhio e uscì dalla stanza chiudendo la porta.

 

Sospirai e mi alzai dal letto.

Mi misi la leggera vestaglia di flanella che era sopra la scrivania e sospirai.

Un altro giorno.

Un altro giorno normalissimo.

Aprii la finestra e la fredda aria di gennaio mi investii.

Andai in bagno per vestirmi e lavarmi.

Quando finii corsi in camera a chiudere la finestra per poi andare in cucina.

 

 

 

-Ehi Evan e la sorpresa?- Chiesi confusa quando mio fratello mi servì latte e cerali, come le solite mattine.

-Bruciata- Rise ed io mi unii a lui. –Capita solo a te!- Dissi sorridendo.

-Dai Meg muoviti, altrimenti arriviamo a scuola in ritardo-.  

-Mi scusi signor fratello- Imitai la voce di un soldato.

Rise e andò a prendersi la giacca.

Quando tornò ero già sull’uscio della porta.

-Ma Meg non avrai freddo così?- Con il mento indico la mia gonna corta.

-No, almeno non credo-

-Sei sempre la solita esibizionista!- Mi accusò sorridendo, come risposta gli feci la linguaccia e lo presi per mano, portandolo al  garage.

-Devo passare anche a prendere Kim- Disse timoroso della mia reazione.

Sbuffai. –Ma dai Evan! Quella è una troia! La da a  tutti!- Dissi con ovvietà.

-A me non sembra, e poi è molto gentile con te-

-Sì certo. Convinto te.- Brontolai per poi incrociare le braccia e sedermi al posto del passeggero.

-Assolutamente- Disse con un sorriso per poi ingranare la marcia e partire.

La macchina ogni tanto aveva dei scossoni, colpa della strada bucata e dell’auto mal ridotta.

 

Ci fermammo davanti alla casa di Kim, a quanto pare la nuova ragazza di Evan.

La sua casa era davvero bella, altro che la nostra, aveva due piani ed era fatta tutta in legno.

Avete presente la casa di Barbie in montagna? Beh ecco…Ci siamo quasi.

Evan suonò il clacson e una ragazza dai capelli biondi quasi bianchi sbucò dalla porta.

Aveva una gonna azzurra che stava da pugni con il suo cappotto rosso ciliegia.

-Bleah- Borbottai. Evan rise avendo capito a cosa mi riferivo.

 

Kim spalancò la porta della macchina, si sedette e dopo aver chiuso la portiera, salutò Evan con la sua vocina stridula.

-Ehi Evan!-

-Ciao Kim- Salutò adorante Evan.

-Ciao Megan!-

-Ciao Kim- Dissi seccata.

La ragazza evidentemente non riuscì a capire che non ero in vena di parlarle perché continuò –Oh Meg tesoro! Hai una gonna meravigliosa! Ti sta da Dio! Vorrei avere io le tue gambe!- Rise grugnendo.

-Grazie Kim- La ringraziai con la vitalità di un bradipo in letargo.

-Eh..ehm- Evan tossì per attirare l’attenzione della bionda, e  questo gli fece guadagnare un bel po’ di benedizioni da parte mia.

Sospirai e mi misi ad osservare il paesaggio che fluttuava davanti ai miei occhi.

Era passato più  di un mese.

Più di un fottuto mese da quel concerto.

E lui non mi aveva ancora chiamata.

Ci speravo così tanto.

Forse non gli piacevo, forse gli avevo solo fatto pena.

Qualcuno mi scosse. –Pianeta Terra chiama Meg. Meg ci sei?- Chiese mio fratello divertito. Annuii ancora mezza scombussolata a causa di tutte quelle emozioni che mi erano venute fuori pensando a lui.

Pensando a Chaz.

 

 

 

Le lezioni passarono lente come al solito.

Avevo avuto due ore di storia dell’arte, ovviamente non ero stata attenta, mi ero messa ad osservare fuori dalla finestra il modo in cui gli alberi lottavano contro il vento.

Era interessante osservare.

Sin da piccola osservavo quello che mi capitava attorno. Era un modo per vedere con chi avevo a che fare.

Poi, avevo avuto un’ora di matematica, due di inglese e per finire un’altra di biologia.

Abbiamo parlato dei vari gruppi sanguigni.

Sono quasi svenuta, ma per il resto è andata tutto okay.

 

Dopo le lezioni, mio fratello accompagnò Kim a casa e mi lasciò la macchina.

-Non ci sono per cena. I genitori di Kim tornano tardi quindi le faccio compagnia. Se hai bisogno chiamami, ma sono sicuro che te la saprai cavare- Traduzione: Faccio sesso con Kim quindi anche se la casa si incendia non chiamarmi, arrangiati.

 

Arrivata a casa, mi misi una felpa larga e un paio di pantaloncini corti.

Mi preparai il pranzo e iniziai a mangiare in silenzio. Con lo sguardo perso nel vuoto.

Mi capitava spesso di rimanere a casa da sola. Mio fratello se ne usciva spesso con discorsi del genere.

A me andava bene. Mi piaceva stare da sola.

Come tutti gli altri giorni in cui ero a casa da sola mi preparai un the e mi misi sul divano a guardare la televisione.

 

Mi stavo quasi per addormentare quando il mio cellulare prese a squillare.

 

Seccata, risposi:

-Pronto?-

-Ehm..Sei Megan?-  E questo chi era?

-Sì e tu?- Chiesi diffidente.

-Ehm..Io sono Christian-

-Ti conosco?-

-Beh..Tecnicamente no..Ma se guardi su Yout…Ahi-  Sentii qualcuno bisbigliare qualcosa di sottofondo.

-No..Tu non mi conosci.- Ammise lo sconosciuto.

-E allora tu conosci me?-

-Ecco..Veramente no.-

-Ma allora come fai ad avere il mio numero?- Non ci stavo più capendo niente.

-Ehm.. –Una voce parlò a Christian- Si..Infatti..Altrimenti Chaz mi uccide-.

FERMI TUTTI.

Aveva detto CHAZ?

-Chaz?- Chiesi stupita.

-Sì..è un nostro amico. Sai…Lui aveva il tuo numero… solo che l’aveva perso per colpa nostra ed era andato in paranoia…- Non riuscì a continuare che sentii una voce diversa dalle altre due che avevo sentito prima.

Era familiare.

-Scusate ragazzi ma io non ci sto capendo nulla-

Ci fu silenzio totale poi sentii una specie di “falla venire qui”.

-Senti..Megan..Se vuoi chiarimenti potresti venire all’Hotel Bilboa?-

-Mmmmh...-Ero diffidente.

-Così ti spieghiamo questa cosa di Chaz.-

-Non saprei.- Ammisi.

-Aspetta..-Sentii di sottofondo altre voci- Eccomi..Se vieni ci sarà anche Chaz.-

-Okay..Però Christian, giusto?-

-Sì, Christian Bead…Ahia! Ryan smettila! Così mi uccidi!- Sentii delle risate di sottofondo.

-Beh Christian oltre a te e Chaz chi ci sarà?-

- Non saprei, adesso chiedo,  ragazzi chi vuole venire con me a conoscere la futura ragazza di Chaz?- Mi sentii bruciare le guance. Era imbarazzante.  Quel ragazzino mi faceva innervosire ma allo stesso tempo mi stava simpatico per la sua vivacità e schiettezza.

-Ehi..Meg ci sei?-

-Si-

-Ecco, ci sarò io, Chaz, Ryan e forse Jus..Ahia! Ma smettila Ryan! Guarda che ti infilo questa penna dentro l’orecchio se non la smetti!- Sentii vagamente quello che stava dicendo e poi di nuovo tutti a ridere.

-Ehm..Ragazzi? Allora che devo fare?-

-Oh…Scusa Meg. Comunque ti aspettiamo qui all’hotel tra un’ora okay? Chiedi di…Ehm…Se ci provi Ryan ti ammazzo!...Bravo ragazzo.-Rise- Cazzo, scusa Meg! Beh ti aspetto qui, io sarò quello con la maglietta rossa-

-Okay allora…- Non mi lasciarono finire che Christian mi interruppe.

-Ehi Meg! Ma è vero che sei una figa spaventosa?-  Sentii altre risate.

-Ciao Christian, a dopo- E chiusi ridendo.

 

Per la prima volta dopo tanto mi sentii felice.

Ero contenta.

Tra poco avrei visto il mio amico.

Avrei visto Chaz.

Il mio Chaz.

 

Accesi lo stereo e mi misi a cantare:

-You make me

Feel like
I’m living a Teenage Dream
The way you turn me on
I can’t sleep
Let’s runaway
And don’t ever look back
Don’t ever look back..-

 

 

 

 

 

 

Scelsi con cura cosa mettermi.

Optai per una vestito bianco, in lana, nonostante il freddo, per fare risaltare l’abbronzatura e il mio fisico perfetto.

Poi misi la giacca e delle All Star bianche, ormai consumate.

Afferrai le chiavi e chiusi la porta per  poi correre in macchina e partire per l’Hotel.

L’Hotel era abbastanza vicino alla mia scuola elementare, quindi sapevo benissimo arrivarci.

Ero agitatissima.

Poi eccolo. L’Hotel era uno dei più rinomati di tutto San Diego,  maestoso e imponente.

Parcheggiai la mia macchinetta sgangherata dietro dei bidoni e scesi dalla macchina.

 

Quando entrai nell’Hotel non c’era anima viva.

Le cose erano due: O mi avevano preso per il culo, o avevo capito male l’indirizzo.

 

Poi vidi qualcosa di rosso attirare la mia attenzione, era un ragazzo di spalle, abbastanza basso, con i capelli un po’ lunghi ma non troppo, simile ai capelli di Chaz.

-Ehm…-  Dissi per attirare la sua attenzione.

Il presunto Christian si girò di scatto e la sua faccia divenne da neutra, meravigliata.

-Lo sapevo che eri una figa!- Disse fiero di se stesso.

-Come scusa?- Ero perplessa.

-Io. Sapevo. Che. Tu. Eri. Figa. – Scandì bene le parole.

-L’avevo capito- La mia faccia era irritata e seccata. –Intendevo, forse hai sbagliato persona-

-No, tu sei Megan| Ne sono sicuro!-

-No mi dispiace sono Sophia-  Sorrisi desolata.

-Davvero?- Sembrò sconcertato.

-No.- E scoppiai a ridere.

-Così offendi il mio orgoglio! Non vale!-

-Ahahah..Scusa! Era più forte di me-

Quando mi calmai gli offrii la mano che lui poi strinse. –Piacere, Megan- 

-Piacere Christian-.

Si girò e incominciò a camminare, poi si girò e mi disse –Vieni?-

Annuii e lo seguii.

Entrammo in un ascensore e lui premette il tasto dodici.

-Dai raccontami cos’è sta storia di Chaz- Lo incalzai.

-Oh si ecco-  Il suo viso si imporporò.

-Hai presente quando vi siete conosciuti?-  Annuii- Ecco..Lui era così felice…E noi, io e Ryan..Gli abbiamo preso il telefono e gliel’abbiamo nascosto- Lo guardai scettica, come a dire, “e allora?”.

-Beh…Dopo ci siamo scordati dove l’avevamo messo e lui così non ha potuto chiamarti-  Poi con  il gomito, con fare amicante,  mi toccò  la spalla –Sapessi com’è andato in paranoia.-

-Mi dispiace- Dissi.

Mi sorrise e alzò le spalle, poi l’ascensore si aprì e lui mi prese per mano,  come se fosse una cosa naturale, conducendomi davanti ad una stanza.

Bussò e dopo pochi istanti la faccia di un ragazzo sbucò dalla porta.

-Megan, lui è Ryan!- 

Lo salutai con un cenno della mano.

-Ciao Megan!- Mi sorrise trentadue denti facendomi entrare nella stanza.

Era enorme.  Bianca ed enorme.

-Chaz?- Domandò Christian.

-Adesso arriva ma forse con lui c’è..-

Christian non lo fece continuare che mi prese per mano e mi invitò a sedermi.

-Vuoi qualcosa da bere Meg?- Mi chiese Chris.

Scossi la testa e gli sorrisi.

Intanto Ryan mi si sedette vicino.

Lo guardai meglio, aveva qualcosa di vagamente familiare.

-Sai Ryan…Hai qualcosa di familiare…-

Sbiancò e Christian scoppiò a ridere.

-Che c’è di strano?- Chiesi perplessa.

-Ahah..Dio Meg! Mi fai morire! E’ ovvio che l’hai visto già da  qualche parte, lui è il migliore ami…Ahiaaaaaa!-

Ryan gli aveva tirato una bottiglia sulla testa facendomi morire dal ridere.

Quando stavo per domandargli cosa intendessi dire bussarono alla porta.

Christian andò ad aprire e poi lo vidi.

Chaz.

 

Gli corsi incontro ed andai ad abbracciarlo.

-Chaz!- Sarà  sembrato strano ma ormai lui era diventato mio amico.

Mi abbracciò anche lui, felice.

-Ehi Meg, sei bella come sempre- Risi imbarazzata.- Anche tu-

-Ehm..Ragazzi, noi vi lasciamo soli, se avete bisogno di noi siamo in sala giochi.- Disse Ryan trascinando Christian per la maglietta fuori dalla porta.

Mi sedetti sul letto, di spalle alla porta, mentre Chaz si sedette nella poltrona davanti a me.

 

-Beh…Mi hanno raccontato com’è andata..-

-Si…Mio Dio…Volevo ucciderli-

Risi e gli sorrisi.

-Non ti preoccupare, l’importante adesso è che ci siamo trovati-

-Per la prima volta stimo quell’idiota di Chris-

-E’ simpaticissimo!-

-Già…Ma a volte è davvero un’idiota-

Risi, di nuovo.

-Te la passi bene qui allora- Dissi osservandomi in  giro.

-Già…E’ merito di un amico, mi trascina dovunque vada-

-E non è un buon segno scommetto-

Annuì triste.

-Devi partire?-

-Per adesso no,  probabilmente potrò stare qui un altro po’, forse un o due mesi, sai, questo mio amico ha da fare molte cose in questa città-.

Ero triste. Io, io gli volevo bene.

Mi aveva colpito.

Mi aveva cercata e rassicurata quando avevo bisogno di qualcuno con cui parlare. Gli dovevo molto.

-Ehm Meg-

-Si?-

-Ma…- Si passò una mano tra i capelli, imbarazzato- Il tuo ragazzo non è geloso se stai con me?-

Risi triste.

-Non ti preoccupare. Non sto con nessuno-

-Come?- Chiese sbalordito. –Ma sei splendida!-

-Già..Peccato che non esista solo la bellezza…-

-Meg…Io ti conosco da poco ma ormai mi sembra di conoscerti da un secolo-

-Anche io Chaz la penso così-

Mi sorrise e mi prese le mani, per poi guardarmi negli occhi.

-Meg..Io..Io credo di essermi innamorato di t…- Non riuscii a finire che fuori dalla porta si sentirono delle urla, probabilmente di Christian, e poi una voce diversa da quella di Ryan, una voce familiare. Molto familiare.

-Oh no.- Sussurrò Chaz prendendosi la testa tra le mani.

-Che c’è?-

-Christian e Jus..- La porta si stava aprendo e questo fece zittire e impallidire Chaz.

Mi stavo preoccupando.

-Ma insomma ragazzi! E’ camera mia! Non potete impedirmi di entrare!- La voce dello sconosciuto.

La porta si stava aprendo. Poi…

-Megan.- Mi chiamò Chaz.

Mi girai verso di lui e le mie labbra accolsero le sue.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio V a n n y:

Vengo in pace D: e chiedo umilmente perdono v.v per il mio mostruoso ritardo nell'aggiornare xD

Ma grazie ragazze *-*

Io vi adoro

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

E sì v.v il ragazzo che stava  aprendo la porta era…….

Ehhhhhh v.v dovreste averlo capito! :)

 

Grazie

 

 

 

 Sofyjbthebest

Segnala violazione

 02/01/11, ore 16:07 - Capitolo 2: -Capitolo 1

*-* Che dolceeeeee

Ma mi fa piacere che questa sia una delle tue storie preferite!!

Premetto che anche io AMO Chaz

 

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto ♥

Aspetto un tuo parere

 

P.S.

Mi piace taaanto la tua storia “Overboard” ♥

 biebsale97

Segnala violazione

 28/12/10, ore 19:38 - Capitolo 2: -Capitolo 1

Ma grazieeeee *-*

Spero che questo capitolo ti piaccia:)

Ci vediamo al prossimo capitolo :) Ci conto!

 oh toxicsmile

Segnala violazione

 25/12/10, ore 20:11 - Capitolo 2: -Capitolo 1

*-*

Caraaaaaaa!

Sono felicissimaaaa!

C’è tu sei uno dei miei idoli!!


Sì u.u

Anche io amo Chaz.

Infatti ho deciso che lui sarà il mio  futuro marito :D (Lasciatemi sognare u.u)

Oddio D:

Comunque anche io avevo scritto una storia con una mia amica su Justin, poi però abbiamo litigato ._. e abbiamo lasciato perdere tutto D:

 

 

Non so cosa dire!

Sono troppo felice *-*

Spero che questo capitolo sia alla tua altezza

 

P.S.

Ti decidi ad aggiornare la tue splendide storie!!!

Uffaaaaaa Io le voglio leggereeeee D:

♥ Alla prossima

V a n n y

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


appearances 3

 

Appearances

Capitolo 3

 

 

 

 

 

 

The 7 things I hate about you
The 7 things I hate about you
You’re vain, your games, you’re insecure
You love me, you like her
You make me laugh, you make me cry
I don’t know which side to buy
Your friends they’re jerks
And when you act like them, just know it hurts
I wanna be with the one I know
And the 7th thing I hate the most that you do
You make me love you

le sette cose che odio di te
le sette cose che odio di te
tu sei vano, i tuoi giochi
tu sei insicuro
tu mi ami, a te piace lei
mi fai ridere
mi fai piangere
non so quale lato parte per comprare
i tuoi amici, sono cretini
quando ti comporti come loro
basta sapere che fa male
voglio essere con l’unico che conosco
e la settima cosa che fai che maggiormente odio
e che tu fai in modo che io ti ami

 

 

7 things- Miley Cyrus

 

 

 

 

 

 

Justin

 

 

-Dove è finito Chaz?- Domandai ad un Christian divertito.

-E’…è andato a fare la spesa- 

Lo guardai scettico, poi mi rivolsi a Ryan –Davvero. Dov’è Chaz.? Gli devo chiedere qual è la password per il PC- .

Ryan scosse la testa –Non so dove sia-.

Christian rise –No davvero. Mi ha detto che andava a farsi un giretto-.

Sbuffai. –Christian, smettila di  prendermi per il culo! Secondo te Chaz con questa pioggia andrebbe a farsi un giretto? Se fosse te me lo aspetterei, idiota quanto sei, ma sai, di Chaz ho una considerazione più alta-. Dissi fulminandolo con gli occhi.

“Din.”

Le porte dell’ascensore si aprirono ed io mi diressi verso la mia camera.

-Qualcuno si è dimenticato di prendere la pillola del buon umore sta mattina-  Sussurrò una voce.

-Christian. Ti ho sentito-. Gli ringhiai contro.

-Come non detto- Disse con la sua vocina da ragazzina spaventata.

Sospirai, -Ragazzi io mi vado a riposare-

-NO!- Mi urlarono in coro Christian e Ryan.

-Perché?- Domandai stupito per il loro atteggiamento di poco prima.

-Ehm…C’è…- Iniziò  Ryan.

-C’è la signora delle pulizie-  Concluse Christian .

La mia faccia era di uno scetticismo puro.

-Ragazzi. Ma che cazzo! Sono stanco. Ho avuto una giornata di merda , okay? Non peggiorate le cose-.

Poi risi.

-E Rosalinda vieni domani a pulire, non oggi-.

 

                                                            

Stavo per avvicinarmi  alla camera quando Christian mi corse dietro, urlando.

-Christian! La smetti? Se devi dare sfogo ai tuoi ormoni ubriachi non farlo in mia presenza.  Scocci sai?-

Intanto Ryan mi raggiunse.

-Justin, davvero, non entrare- Marcò bene sul “davvero”.

-Ma insomma ragazzi! E’camera mia! Non potete impedirmi di entrare!- Urlai esterrefatto.

Girai la  maniglia della porta e lentamente l’aprii.

Quello che mi si parò davanti era una cosa davvero insolita.

C’era una ragazza di spalle che stava..baciando? Un ragazzo.

Ehi.

-Ma quello è Chaz- Sussurrai ancora meravigliato.

Non feci in tempo a vedere niente altro perché Christian mi si buttò addosso, facendomi cadere.

-Io gli prendo le braccia e tu i piedi- Ordinò a Ryan.

Poi non ricordo più niente. Devo aver sbattuto la testa o cose del genere.

 

 

 

Megan

 

 

Mi stava baciando?

Era una sensazione piacevole, bella.

Mi sentivo…amata.

Era bello sentire le sue labbra calde sulle mie, era  bello sentire il suo sapore, il sapore di Chaz, sulla bocca; sapeva di…menta e neve.

Mi ricordava la neve il suo bacio. Era delicato e dolce.

Non so per quanto ci baciammo, secondi, minuti, ore?

Sta fatto che quando si separammo, ci guardammo dritti negli occhi.

Vedevo una bontà  e  dolcezza immaginabile. 

Vedevo quello che avrei sempre soluto aver accanto.

Vedevo il mio…futuro.

 

-E questo cosa significa?- Sussurrai ancora stordita dal bacio che avevo ricevuto poco prima.

-Potrebbe significare niente…Ma anche tutto…Dipende da te- Aggiunse sorridendomi triste.

-Non…Non capisco-

-Cosa hai provato quando ci siamo baciati?-

-Io…-Mi passai l’indice sulle labbra- Io…ho provato tanto…- Mi fermai e  lo guardai.

Era splendido.

I suoi occhi erano così buoni…

La sua bocca era così bella…

Il suo viso era così…perfetto…

-Io ho provato amore-  Dissi decisa, guardandolo dritto negli occhi.

Mi sorrise.

-Allora abbiamo la soluzione alla tua domanda…Io voglio stare con te-

Il suo sguardo si posò dietro di me.

-Cosa ne pensi?-   Mi chiese ritornando a fissarmi.

-Ci sto-

E lui come risposta mi attirò a se per baciarmi. Di nuovo. E di nuovo.

 

So che può sembrare strano.

Ma io lo amavo.

Nonostante ci fossimo conosciuti poco tempo fa, e che ci fossimo visti solo due volte, a me bastava quello. Sapere che lui per me c’era. E ci sarebbe stato sempre.

 

 

Justin

 

-Voi mi dovete delle spiegazioni- Aggiunsi incrociando le braccia sul  petto, arrabbiato.

-Sì…Beh, ecco…-  Trafissi Christian con lo sguardo.

-Quello era Chaz con la sua nuova ragazza-  Aggiunse Ryan sorridendomi.

-L’avevo capito. Ma  non capisco il motivo per cui voi mi abbiate praticamente ucciso per non farmi vedere da quella tizia!- Ringhiai contro ai mie amici.

-Non guardare noi! E’ colpa di Chaz! Era lui che non voleva che lei ti vedesse! Prenditela con lui!- Si difese Christian.

-Senti Justin…-Sospirò Ryan sedendosi nella sedia di fianco alla mia –Chaz mi ha detto che non voleva che Megan ti vedesse perché aveva paura che lei lo amasse,  o meglio,  facesse finta di amarlo, per stare vicino a te o cose del genere-.

-E’ una mia fan?- Domandai.

-Beh tecnicamente..-  Fulminai Christian con lo sguardo. –Se fossi in te starei zitto. Hai già fatto la tua cazzata giornaliera e non è il  caso che tu ne faccia un’altra- . Consigliai a Christian.

-Chaz mi ha detto che le è passata la fissa per te, ma che è meglio non correre rischi-.

Sospirai coprendomi il viso con  le mani.

-Okay…Per questa volta vi perdono…Ma se lo fate un’altra volta giuro, giuro, che voi non ne uscirete vivi-.

-Posso parlare adesso?-  Domandò un Chris timoroso, io e Ryan ci guardammo a vicenda, per poi buttarci sopra di lui e fargli il  solletico.

 

 

 

 

 

Megan

 

 

 

-Senti Megan…Domani ci sarebbe una festa,  ti andrebbe di venirci con me?- Mi chiese Chaz stringendomi la mano e guardandomi dritto negli occhi.

Come risposta gli sorrisi per poi annuire.

-Fantastico!- Gli occhi di Chaz brillarono.

Gli sorrisi non sapendo cos altro fare.

 

Biz.Biz.

 

Il mio telefono.

Mi scusai con Chaz e lo estrassi dalla borsa.

 

Evan:

 

Vieni a casa, papà è incazzato nero.

 

 

 

Chiusi di scatto il telefono.

-Chaz io devo andare-

-Oh…Si certo. Giusto.- Si alzò anche lui, impacciato, e mi accompagnò alla porta.

Mi girai per salutarlo.

-Grazie Chaz. Grazie davvero-

Rise felice passandosi una mano tra i folti capelli.

-Ci vediamo domani sera allora, alle nove ti passo a prendere a casa tua okay?-

-Ecco…Veramente preferirei di no…Forse è meglio se ci troviamo qui-

-Okay, non preoccuparti- Mi sorrise rassicurante, scollando le spalle,

-Beh…Allora vado-

Mi avvicinai al suo viso per poi appoggiare le mie labbra sulle sue.

-Ci vediamo Chaz- Gli sorrisi e uscii dalla stanza, lasciandolo di stucco  per la mia intraprendenza.

 

 

 

 

 

Justin 

 

 

-Ehi Justin!- Mi  voltai.

 

Selena.

 

-Ehi Sel!- Esclamai andando incontro alla bruna.

-Come va piccolo?- Mi abbracciò sorridendo.

La guardai male, odiavo quando la  gente mi dava del nano.

Rise.

-Scusa Biebz, sai com’è, l’abitudine.-  Mi strizzò l’occhio.

-Ma come siamo simpatiche oggi – La guardai male per poi sedermi su una poltrona della mia camera.

-Ehi Justin, che è successo? Ti vedo diverso dal solito-  Si sedette sopra al letto e mi sorrise.

Era splendida quando sorrideva.

-Preferisco non parlarne - Conclusi.

-Oh tesoro, mi dispiace, se hai bisogno di un parere io ci sono.-  Disse abbracciandomi.

-Grazie Sel, se non ci fossi tu non saprei cosa fare-

-Figurati- Mi sorrise sincera e io come risposta le diedi un bacio sulle labbra.

 

Io e Selena stavamo insieme da quasi due settimane e i paparazzi non ne erano ancora venuti a conoscenza, fortunatamente.

Per Selena era meglio mantenere tutto segreto per non spezzare il cuore alle mie fan, ma per me erano tutte stronzate.

Se annunciassi al mondo di stare con lei perderei le mie Belieber.

Se le perdessi non potrei vincere i Grammy o gli  Awards, non potrei permettermi quello che posso comprarmi adesso e,  non potrei più essere quello che mi  considera adesso la gente: Un ragazzo che ha insegnato il “Never Say Never”.

 

-Ehi amore- Selena mi accarezzò una guancia, ridestandomi dai miei stupidi pensieri.

-Scusa piccola- Sospirai –Oggi e’ stata una giornata abbastanza impegnativa, adesso vorrei riposarmi-. Le sorrisi dolcemente.

Ricambiò il sorriso e mi diede un bacio sulla testa, per poi uscire dalla stanza e lasciarmi da solo con le mie  riflessioni.

 

Mi buttai sul letto e mi passai una mano sul viso.

Che vita di merda.

 

 

 

Megan

 

 

 

-Papà si è addormentato quindi non fare casino- Evan mi aprì la porta rubandomi le chiavi di casa per poi appoggiarle su una mensola vicino a lui.

-SI non ti preoccupare- Dissi togliendomi l a giacca e mettendola su un attaccapanni.

-Vatti a cambiare e aiutami a preparare la cena-

-Si capo- Sussurrai ridendo.

 

Entrai in camera e sospirai.

La camera era sempre uguale a come l’avevo lasciata prima, pareti bianche, tende arancioni, il mio piccolo letto attaccato alla parete, un discreto armadio, una scrivania con un computer sgangherato  e un comodino.

Mi avvicinai a quest’ultimo e osservai la foto che vi era appoggiata su di esso.

Un triste sorriso raggiunse le mie labbra.

 

“Mamma mi manchi”

 

Toc. Toc.

 

-Posso entrare?- Appoggiai velocemente la foto sul comodino e mi girai scocciata verso mio fratello.

-Sì entra-

-Allora…Cosa hai fatto oggi?-

Alzai un sopracciglio scettica.

-Niente-

-Bello-

-Già-

-…-

-Insomma Evan che cavolo vuoi?-

-Niente… E’ solo che… Ti sento sempre più distante- Ammise abbassando gli occhi.

Qualcosa dentro di me fece sciogliere la mia maschera di freddezza.

-Oh Evan!- Sussurrai buttandomi tra le sue braccia, che mi avvolsero avidamente.

-Mi dispiace- Sussurrai.

-Dai su, andiamo a mangiare, ho preparato la pasta al pomodoro che ti piace tanto-. Mi sorrise per poi scompigliarmi i capelli,

-Okay, ti raggiungo subito-

Quando stava per uscire pronunciai quelle tre paroline magiche che ti  fanno sentire importante, quelle tre paroline che ti fanno capire che per te ci sarà sempre qualcuno, quelle tre paroline che ti fanno capire che non sei solo.

-Ti voglio bene-

Si fermò, ancora di spalle.

-Anche io Meg-

Ed uscii dalla stanza.

 

 

-Buoni questi spaghetti- Aggiunsi sorridendo a mio fratello.

-I miei  spaghetti sono sempre buoni!- Replicò Evan.

-Spero di non  aver ferito il tuo orgoglio Bro- Sorrisi.

-Nah, ci vuole ben altro per offendermi-


Tacemmo tutti e due, nella piccola cucina risuonavano solo i rumori delle  forchette che si scontravano con i piatti.

Bevvi l’acqua che avevo nel bicchiere e richiamai l’attenzione di Evan.

-Senti, domani sera sono stata invitata ad una festa, a  te andrebbe bene di rimanere da solo con papà?-

-Ehi, non ti preoccupare, so badare a me stesso.- Sorrise. –E dimmi, chi ti avrebbe invitato?-

-Sei sempre il solito Ev- Risi. –Mi ha invitato il  mio  ragazzo-.

Lui quasi si soffocò con l’acqua che aveva in bocca.

Alzai un sopracciglio scettica, -Stai bene?-

-Si, sì, certo.-  Rise. - La mia piccola sorellina ha il ragazzo, che carina!- Lo fulminai con lo sguardo.

-Stronzo- Sibilai.

-Ahah cara!- Lo guardai truce per poi scoppiare a ridere con lui.

-Idiota!-

-Scema!-

-La tua scema, vero?-

-Assolutamente- Gli sorrisi e lo abbracciai.

 

 

 

**

 

 

 

Ero in corridoi quando una ragazza vagamente familiare mi raggiunse.

-Ehi Megan!-

-Ciao Alicia- Sorrisi alla bionda ossigenata che mi stava vicino.

-Allora? Novità?-

-Non proprio. Anzi a dire il vero no-.

Mi guardò sospetta.

-Tutto okay? Ti vedo diversa dal solito-.

-Ehm…Sì, tutto okay, grazie-. Le sorrisi.

- Megan O’Connel che sorride? Presto qualcuno mi dia un pizzicotto, non può essere!- Scherzò lei.

-Eheh già- Abbassai lo sguardo sul pavimento.

-Oh, andiamo Meg, che c’è?-

-E’ solo che…Sta sera ho una festa e non ho la più pallida idea di cosa mettermi-.

Spalancò gli occhi.

-Ma come è possibile? Non dovresti avere quintali di vestiti?-

-Ehm…Appunto, è che quelli che ho adesso  mi hanno…Stancato…Sì ecco, mi hanno stancato-.

-Beh se vuoi possiamo andare a fare shopping oggi. Hanno aperto un nuovo centro commerciale vicino al…-

-Non posso- La interruppi.

-Come non  puoi?-

-Sì ecco…Mio padre mi ha tolto tutte le mie...dieci…carte di credito perché dice che sto spandendo…troppo-.

Come ero brava a mentire.

-Oh tesoro! Non sai come mi dispiace! Facciamo così-. Prese le mie mani e mi guardò negli occhi. –Questo pomeriggio vieni a casa mia, ti presto io qualcosa, in memoria dei vecchi tempi.  Anzi… -Sorrise entusiasta della sua idea.  –Vieni da me appena finita scuola, ci facciamo un sacco di maschere di bellezza e guardiamo film sdolcinati come fanno vedere nei Telefilm che danno in TV-.

La guardai inorridita, avevo un mostro come amica.

-Allora Meg?-

Sembrava così felice che non ebbi il coraggio di dirle di no.

Sospirai.

-Okay, ci vediamo dopo-. Detto questo entrai in classe.

 

 

 

**

 

-Questo vestito ti sta da Dio-

Mi parai davanti allo specchio e sorrisi alla ragazza che mi stava di fronte, era bella, molto bella.

-Si credo che mi metterò questo-

-Perfetto!- Alicia saltò per tutta la stanza battendo le mani come una foca allo zoo.

-Ehm…Io tra poco dovrei andare, la festa inizia alle nove e devo essere in albergo alle otto.-

-Oh si allora aspetta che ti sistemi un po’ i capelli e il trucco-.

Cercai di obbiettare ma fu tutto inutile. Mi fulminò con lo sguardo e mi fece sedere su una sedia in bagno.

-Preferisci l’argento o l’oro?-

-L’argento-.

-Perfetto, userò l’oro-.

-Ma veramente io…-

-Shh!-

-Scusa!- Mi faceva paura.

-Chiudi gli occhi!- Mi ordinò, ero troppo spaventata per obiettare quindi ubbidii.

Sentivo il fiato di Alicia sul viso.

Dopo un po’ mi fece aprire gli occhi.

-Fatto, passiamo ai capelli-.

-Io veramente dovrei…-

-MEGAN!- 

-Scusa, ma fa presto, ti prego!-

-Hai mai sentito dire il detto “Per essere belle bisogna soffrire”?-

“Si ma avrei preferito non  provarlo sulla mia stessa pelle” Pensai.

-Ehm…Si-.

-Bene, allora taci e subisci-.

Sospirai e mi rassegnai.

Speravo che Alicia facesse un buon lavoro, non volevo provare dolore per niente.

-Ho quasi finito tesoro!- Cinguettò felice ed io la mandai mentalmente in “quel” posto.

-Fatto! Guardai che bella che sei!-

Mi posizionò davanti allo specchio ed io trattenni il fiato.

-Wow- Sussurrai.

-Eh lo so. Sono una grande!-. Mi sorrise ed  io per ringraziarla mi girai e l’abbracciai.

 

 

**

 

Ero davanti all’hotel Bilboa e stavo letteralmente morendo di freddo.

-Avevamo detto che alle otto e mezza ci saremmo dovuti trovare qui davanti, dove cavolo sei Chaz?- Borbottai.

-Non pensavo parlassi da sola-

Mi girai di scatto.

Chaz.

-E’ uno dei mie lati più nascosti-. Ci scherzai sopra.

Rise. Era sempre più bello.  

-Sei splendida Meg-.

Arrossii e abbassai la testa, guardandomi i piedi.

-Anche tu- Sussurrai.

Mi si avvicinò e mi prese dolcemente per le braccia, avvicinandomi a lui.

-Ehi Meg, fammi vedere i tuoi occhi-.

Alzai la testa timorosa e lo guardai dritto nei  suoi, sorridendogli, poi lui mi baciò ed io persi la cognizione di tutto quello che stava succedendo attorno a noi.

-Mi sono mancati i tuoi baci-. Sussurrò lui.

Mi morsi il labbro.

Mi stavo decisamente sciogliendo.

-Su andiamo- Mi  prese per  mano e mi accompagnò nella sua macchina.

Davanti ai  miei occhi si parò  una bellissima Ranger Rover rossa.

-Bella- Sussurrai.

-Eh già-.  Rise.

Mi aprii la  portiera galantemente ed io mi sedetti al posto del  passeggero.

Dopo  essere partiti ci  fu un  silenzio imbarazzante…

-Allora… chi mi devi far conoscere dopo?- 

-Ah giusto. Ti volevo presentare questo mio amico-.

-Sembra una persona molto importante per te-.

-Lo è infatti- Mi sorrise e strinse la mia mano.

Accese la radio ed ecco che la canzone di Nelly, Just a Dream, prese vita.

Tutti e due non parlammo, volevamo goderci quel momento.

Lui guidava e guardava dritto davanti a se, mentre io guardavo fuori dal finestrino la notte che invadeva il cielo.

 

 

 

 

Lui era solo un sogno.

 

Che cosa stupida, stavo pensando a Lui, quando avevo accanto la persona più perfetta del mondo.

Guardai Chaz e mi accorsi che anche lui mi stava fissando.

-Che c’è?- Gli chiesi.

-Sei strana, sei diversa dal solito-.

-Sono solo stanca-. Gli sorrisi mentendo spudoratamente.

A dire il  vero non sapevo nemmeno io cosa avevo.

Sentivo malinconia.

Malinconia dei miei sogni,  ormai scomparsi,

 

-Siamo quasi arrivati- Mi avvertì.

-Perfetto-. Risi tesa cosa che a lui non sfuggi, -Nervosa?- . Annuii. –Non ti preoccupare, ti starò vicino io-.

Gli sorrisi.

 

 

 

 

Justin

 

 

 

 

-Congratulazioni Justin! Due premi su due. A cosa devi  tutto questo successo?-

Stavo facendo interviste su interviste, in teoria questa festa sarebbe dovuta essere in mio onore, per riposarmi e stare con  gli amici, ma  evidentemente mi  sbagliavo…

 

Feci uno dei miei sorrisi  più  finti.

-Tutto questo lo devo alle mie Belieber. Loro credono sempre in me e sanno che io cercherò  di non  deluderle mai-.

Ripeto sempre le solite cose. In ogni intervista che faccio mi pongono sempre le solite domande, a quanto pare certa gente non ha  un briciolo di fantasia.

 

-Cosa ne pensi di Selena Gomez?-

Appunto.

-Selena è una persona squisita e le voglio molto bene. E’ come un’amica per me. Quando ho bisogno di una mano, lei c’è sempre. Ed io ci sono sempre per lei. Tutto qui-.

Mentii.

-Arriverà la fidanzata prima o poi?-

-Per adesso non ne sento il  bisogno, mi devo concentrare sulla musica e fare tutto quello che posso per migliorare la mia carriera musicale. Ma…Se un giorno dovessi fidanzarmi penso che non informerò la stampa. Non voglio confondere la mia vita musicale con quella privata-.

Sorrisi all’intervistatore per poi stringergli la mano ed andarmene.

Mi diressi verso Jasmine e Selena che stavano parlando insieme, vicino al  banco delle bibite.

 

-Ehi Jas! Ehi Sel- Sorrisi alle due ragazze.

-Ciao Biebz-  Mi salutò Jasmine sorridendomi.

-Ciao Amore-. Sussurrò Sel abbracciandomi dolcemente.

-Beh io vado. Ci si becca dopo Sel- Disse Jas per poi andarsene.

-Allora? Come è andata l’intervista?- Mi chiese Selena.

-Come al solito. Solite domande, solite risposte-. Le sorrisi.

Avevo voglia di baciarla, ma con la stampa nei dintorni era decisamente meglio evitare.

-Ti hanno chiesto di Noi?- Mi chiese.

Annuii.

-Che hai detto?-

-Solito, sei una grande amica, cose del genere…-  Scrollai le spalle.

-Uh Uh-. Selena rise.

Aggrottai le sopracciglia.

-Cosa c’è?-

-Chaz e una ragazza ore dodici-.

 

Mi voltai e quello che vidi mi lasciò a bocca aperta.

Chaz teneva la mano ad una bellissima ragazza.

Era diversa dalle altre.

Trasmetteva sicurezza e timidezza allo stesso tempo.

Aveva un vestito di un marrone chiaro con riflessi dorati, le scarpe erano col tacco, raffinate e regali e i capelli erano una cascata fluente di riflessi cioccolato e miele.

Stavano vendendo verso di noi.

Lei osservava il grande giardino, spaesata, e lui, Chaz, sorrideva a tutta la gente che lo guardava, come se fosse il ragazzo più felice della Terra,

Beh anche io lo sarei se lei fosse mia.

Ehi Justin! Cazzo pensi?

Tu stai  con Selena! La ami!

Giusto.

Io la Amo.

 

Megan

 

-Eccolo- Mi sussurrò Chaz su un orecchio.

Guardai nella direzione in cui guardava lui e sbiancai.

No, no, no. Non poteva essere davvero lui.

 

Justin.

 

 

-Ehi Biebz!-

Ci avvicinammo a lui ed una ragazza.

Distolsi difficilmente lo sguardo dagli occhi di Justin per guardare la persona a lui accanto.

Era Selena Gomez.

Mi sentivo uno schifo di fronte a lei.

Era così slanciata, graziosa e aveva quell’espressione maestosa, che mi faceva impallidire dalla vergogna,  per  non l’essere alla sua altezza.

-Ehi Chaz!- Sorrise al mio ragazzo per poi dargli una pacca sulla spalla.

-Lei è Megan, la ragazza di cui ti parlavo tanto-.

Justin mi guardò negli occhi e  mi porse la mano.

-Piacere Megan, io sono Justin-

Osservai quella mano.

La mano che mi aveva illuso.

La mano  che mi aveva fatto credere che i  miei sogni, dopo tanto,  si potessero realizzare.

La mano che mi aveva fatto morire dentro.

 

La guardai con odio.

Un odio profondo.

-So chi sei- Dissi fredda. –E per me no, non è un piacere conoscerti-.

Chaz sbiancò, Selena spalancò la bocca e Justin, beh lui mi guardò negli occhi, immobile.

 

 

 

 

Justin

 

-E di grazia, ne posso sapere il motivo?-  Le chiesi scettico.

Dopo lo stupore era arrivato come un uragano la rabbia.

Chi si credeva di essere?

Chi cazzo si credeva di essere?

Non poteva giudicarmi, le non sapeva NIENTE di me.

Il suo occhi, pieni di un odio a me sconosciuto, mi trafissero.

-Vorrei dirtelo, ma ho una dignità da mantenere, e non mi voglio abbassare a certi livelli-.

Scandì bene le parole, poi guardò Chaz.

-Possiamo andare? –

Chaz si ridestò dai suo pensieri ed annuì.

Le avvolse un braccio attorno alla vita e mi voltò le spalle.

Prima però di andarsene, Megan tolse dai suo occhi quella maschera di odio, lasciandomi vedere, anche se per un secondo, tutta quella tristezza che l’affliggeva,

 

E anche se per un motivo a  me sconosciuto, provavo dolore.

Nonostante la rabbia che mi aveva fatto provare, provavo malinconia e dolore.

Quella tristezza la conoscevo, la tristezza dell’essere incompreso o sottovalutato.

La sua disperazione era impressa in me e non voleva  più andarsene.

 

E adesso sapevo cosa fare…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

 

 

S C U S A T E

Vi prego non uccidetemi!

Ahahah :)

Seriamente, se non ho postato è stata colpa dei mie genitori, mi tolgono il PC tutte le volete che prendo un voto-schifo xD

Quindi PARDON <3

 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

L’ultima parte sarà  la trama del prossimo capitolo quindi leggetela bene!

 

Ragazze quando recensite rispondete a questa domanda:

Cosa chiedereste a Justin se vi capitasse di conoscerlo?

 

 

 

*** Risposta recensioni***

 

Skysper

 

Ma Graziee!!

Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento e che sia stato abbastanza divertente!

Aspetto un altro tuo parere!

Un bacio! J

 

Biebsale97

Eh sì u.u

Era Justin!

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Alla prossima! J

 

 

Bettinellina

 

Ma grazie!

Mi fai arrossire *-*

Anche io amo Christian <3 e tutti gli altri amici di Justin :D

Spero ti sia piaciuto questo capitoloJ

Aspetto un tuo parere con ansia <3

 

 

Belieber_

 

Grazie!!!

Mi piace quando la gente ride!

Io vivo per ridere.

Qualcuno ha detto  che ridere allunga la vita, infatti ha ragione,  io sono immortale per questo! :D

Ahah no daiJ

A parte gli scherzi, mi fa davvero piacere che questa storia ti piacciaJ

Alla prossima <3

 

 

Nicole_Alice

 

Il tuo commento mi  ha reso felicissima *-*

Ti spiego  u.u

Chaz è il classico ragazzo dolce e premuroso.

Chris è il babbeo di turno.

Ryan è il saggio della situazione.

Justin… Lo scoprirai leggendo:) Diciamo che lui è quello dal carattere più difficile^^

 

Ci vediamo al prossimo capitolo, aspetto un tuo commento <3

 

Oh toxicsmile

 

Ed ora è il tuo turno!

Preparati!

Muahahahahah :D

 

Beh Christian è un genio.

Un po’ incompreso, ma è un genio u.u xD

Siii *-* Chaz per me è un tenerone nella realtà xD

E Megan oltre all’essere tonta soffre anche di complessi di inferiorità D: XD

Poi u.u

FAI BENE AD AVERE PAURA.

Perché FORSE Meg si  distrarrà da Chaz per Justin. Ma FORSE.

E non preoccuparti, le ho riferito che distrarsi da Chaz per un coglione (senza offesa u.u) non ne vale la pena!

E si u,u Anche secondo me tra Justin e Chaz è meglio Chaz J

 

P.S.

 Se non recensisco la tua SPLENDIDA storia è perché con il cellulare posso solo leggere e non recensire D:

Quindi sappi che io leggo sempre i tuoi capitolo u.u Anche se non recensisco.

I miei non mi fanno usare il PC da una vita , svelato il  mistero -___-“

P.P.S. (XD)

Voglio il continuo della tua storia. Ora che Clear ha letto la lettera come fa a rimettere le cose apposto? D:

 

Baci J

 

ItsDomi

 

Caraaaaaa :D

Ma grazie!!

Sei gentilissima <3

Non penso di scrivere molto bene, perché faccio molta fatica ad esprimermi a parole, ma, ehi! Grazie :D

Sono FELICISSIMA che la mia storia ti piaccia *-* (Anche a me piace la tua u.u :) )

Spero in un  altro commento :D

 

Lolly97

 

Eccomi qui :D

Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo :)

Spero ti piaccia :D
E scusa ancora per il ritardo ma dovevo studiare tantissimo D:

Alla prossima!

Baci :D

 

 

Ehi Ragazze IO VI  ADORO!!

Siete le migliori lettrici che una scrittrice in erba come me possa mai avere <3


Fatevi sentire e alla prossima :D

 

Vi voglio bene <3

 

V a n n y

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

 

 

 

 

 

 

 

 

Maybe I was stupid for telling you goodbye
Maybe I was wrong for tryin’ to pick a fight
I know that I’ve got issues
But you’re pretty messed up too
Anyway, I found out I’m nothing without you
Cuz we belong together now
Forever united here somehow
You got a piece of me
And honestly
My life would suck without you

 

Forse sono stata stupida per averti detto addio
Forse ho sbagliato ad attaccare briga
So di aver avuto dei problemi
Ma sei abbastanza incasinato anche tu
Comunque, ho scoperto che non sono niente senza di te

Perché noi ci apparteniamo ora
Per sempre uniti qui in qualche modo
Hai preso un pezzo di me
Ed onestamente
La mia vita senza te farebbe schifo.

Kelly Clarkson – My life would suck without you

 

 

 

 

 

 

 

 

Megan

 

 

Non sapevo cosa mi fosse preso.

Forse ero stata troppo esagerata. Si probabilmente, sì.

Ma ormai avevo sprecato la mia ultima opportunità.

D'altronde cosa avrei potuto fare?

Stringergli la mano, sorridere e fingere che andasse tutto bene?

No, mi dispiace, ormai ho cambiato mentalità.

Non voglio più soffrire. Voglio essere sincera.

La sua faccio ormai era impressa nella mia mente.

Era arrabbiato con me.

Leggevo nei suoi occhi un odio così profondo da farmi accapponare la pelle.

Era tutto così facile prima di sapere della sua esistenza.

Era tutto così dannatamente più facile quando non sapevo chi fosse Justin Drew Bieber.

Ma ormai, ormai…Era finita.

 

Se ti dicessi che mi manchi, cosa faresti?

Se ti dicessi che mi dispiace, cosa penseresti?
Se ti dicessi che ti amassi, mi sorrideresti ancora?

 

-Meg vieni qui-.

Chaz mi avvolse tra le sue calde braccia. Appoggiai la testa tra l’incavo del suo collo e la sua spalla sinistra.

Singhiozzai forte. 

Cercando di far uscire tutta la frustrazione, l’odio per Lui, per me stessa.

Piangevo. Il trucco lo sentivo colorare con le mie lacrime.

Lacrime nere.

Nere come la tristezza, il dolore…Nere come l’odio.

Odio. Odio. Odio.

Mi odiavo.

Perché avevo agito così?

Lui non mi aveva fatto niente. Niente.

Justin quella volta, al concerto, non sapeva di avermi illuso con quella stupida mano, non sapeva che per lui avevo passato notti insonni.

Lui non lo sapeva. E neanche io sapeva niente di lui.

-Megan…scusa- Sussurrò Chaz.

E questo mi fece stare ancora più male.

Lui non si meritava tutto questo.

Chaz…perdonami

Fu quello che pensai quando sciolsi il suo abbraccio e uscii velocemente dalla macchina.

 

 

 

Pioveva.

Mi fermai in mezzo al marciapiede e alzai il viso al cielo.

Era notte fonda ormai, delle piccole gocce si appoggiarono al mio viso, mescolandosi con  le lacrime di poco prima.

Sapevo che stavo aspettando qualcosa che non sarebbe arrivato mai. Perché mi ero illusa così tanto?

Perché avrei dovuto lottare per dei sentimenti che non sarebbero mai stati ricambiati?

Perché avrei dovuto legare il mio cuore ad una persona che non aveva niente da offrirmi, se alla fine avrei sofferto ancora di più?

Perché avrei dovuto rischiare così tanto quando sapevo che sarebbe stato tutto inutile?

 

Ero ancora lì sotto la pioggia, a piangere come un’idiota.

Chaz mi stava cercando ma a me non interessava, ormai ero sotto casa e lui sapeva che non mi sarei persa nel mio quartiere.

 

Non volevo piangere per una persona che non mi meritava, ma niente da fare, le lacrime continuavano a scendere, senza fermarsi.

Mi sentivo un mostro.

Quante volte avevo preteso a me stessa di dimenticarlo, ma non c’ero mai riuscita… Ormai avevo capito:

Era impossibile dimenticarlo.

 

Una volta era tutto più  facile, Non potevo smettere di sognare, non potevo perchè avevo bisogno dei sogni come dell'ossigeno...Avevo  bisogno di continuare a sognare per alzarmi ogni mattina e convincermi che sarebbe andato tutto bene, avevo  bisogno dei sogni perchè alle volte sognare è l'unica cosa che resta, l'unica alternativa. Ero drogata di sogni e non ne potevo farne a meno.

 

 

Entrai in casa stando attenta a non fare rumore ed entrai in camera mia chiudendo la porta.

 Mi buttai sul letto e di nuovo le lacrime iniziarono a scendere.

Dovevo fare una cosa. Dovevo prendere posizione.

 

Presi il telefono e digitai il suo numero.

 

“Thu..Thu..Thu”

Oh andiamo Chaz, rispondi!

 

Poi ecco:

-Pronto?-

-Scusa- Lo dissi velocemente e di getto.

-Scusami tu Meg… Non pensavo che succedesse quello che…Beh quello che è successo-.

Sospirai e mi stropicciai gli occhi con le mani.

 

Costruire un sogno costava tanta fatica, lo sapevo, ma la fatica più grande sarebbe stata demolirlo, ed io, sinceramente, ero stanca di sprecare le mie forze per niente.

 

 

 

 

-Ho bisogno di un favore- Aggiunsi.

-Dimmi tutto-. Disse lui disponibile e allegro.

Sorrisi. Grazie Chaz, sei un tesoro.

Questa volta ce l’avrei fatta. Avrei fatto chiarezza nella mia mente e, nel mio…cuore.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 

 

Se avessi αvuto gli occhi αperti, αvresti cαpito che ero pαzzα di te.

Per te αvrei fαtto quαlsiαsi cosα. Mα tu questo non l'hα mαi cαpito.

Ma ti perdono.

Non è colpa tua. E il mio fottuto orgoglio quello che mi ha fregato.

 

Ero arrivata.

Mi trovavo in una piccola radura.

Camminai, spostando le erbacce che ostacolavano il mio percorso.

Erano le otto di mattina, la sera precedente avevo chiamato Chaz e gli avevo chiesto dove avrei trovato Lui oggi.

Mi aveva detto che si trovava qui, in un radura in culo al mondo, mi aveva consigliato di non andarci, Lui veniva spesso qui per pensare e star da solo, quindi non voleva nessuno che gli ronzasse attorno, ma io me ne ero fregata.

La Sua mente era malata. Quasi quanto la mia.

Sorrisi e sospirai.

Feci qualche altro passo, incerta, poi mi fermai, di nuovo.

La mia sicurezza prese a vacillare.

Cosa cavolo stavo facendo?
E soprattutto, perché lo stavo facendo?
Mi guardai in torno, piante e alberi verdi, ecco cosa vedevo.

Si sentiva che erano i primi di marzo.

L’aria era fredda ma il sole splendeva luminoso nel cielo.

Chiusi gli occhi e lasciai che i suoi raggi mi riscaldassero il viso, come delle carezze.

 

Sai mamma, avevi proprio ragione, devo continuare a sognare e mai arrendermi. 

Non ha senso vivere se non si sa puntare in alto.

 

Ripresi a camminare, fiduciosa di me stessa come non mai, andai sempre dritta, come mi aveva detto Chaz.

Poi lo vidi.

 

Era di spalle, lanciava dei sassi nel laghetto di fronte a me, e quindi a noi.

 

Feci qualche passo e mi fermai dietro di lui. Se avessi allungato una mano l’avrei toccato facilmente.

 

-Tutti sbagliamo, tutti.- Sussurrai. Lui sussultò e si girò  velocemente verso di me. Gli sorrisi ed andai avanti…

-Tutti ne siamo consapevoli. Tutti poi ce ne pentiamo. Sbagliare è umano. Pentirsi è relativo allo sbaglio commesso, però...Esserne consapevoli ? Quella è la parte peggiore.- Sospirai - Mi dispiace Justin, ti chiedo scusa- 

Si alzò e mi abbracciò di slancio.

Ma che…?

-Non pensavo pensassi questo di me, mi dispiace se ti ho ferita in qualche modo-. Eravamo ancora abbracciati, avevo il mento appoggiato sulla sua spalle e le sue mani mi cingevano la schiena, protettive.

Sorrisi nonostante non riuscivo ancora a capire il perché di tutta quella confidenza.

-Non è questo- Sciolse l’abbraccio e mi guardò  negli occhi.

-E solo che…E’ una storia lunga-

-Mi piacciono le storie lunghe, e poi di tempo ne ho-. Sorrise e mi fece segno di sedersi vicino a lui.

-Ti ricordi quando hai fatto l’asta di beneficienza al Balboa Theatre?- Lui annuii confuso.

-Ecco, hai presente quando hai portato sul palco la tua One Less Lonely Girl?-

-Sì…-

-Le hai dato la mano, davanti di lei c’ero io, credevo la volessi dare a me, poi quando ti ho visto salire sul palco con lei mi sono sentita morire, mi ero illusa-. Un sorriso amaro prese forma sulle mie labbra.

Justin era immobile e silenzioso.

-Capisco, e…-

Lo guardai con insistenza.

-Mi dispiace-.

Risi amara.

-Justin non è colpa tua, nemmeno sapevi che ero innamorata di te!-. Poi mi bloccai di colpo, l’avevo detto.

-Eri…Eri innamorata di me?-

-Sì-.

Rise stanco.

-Megan. Come fai ad amare una persona quando nemmeno la conosci?-.

Stetti in silenzio e distolsi lo sguardo da lui.

-Come immaginavo…-. Sentivo che stava sorridendo, poi non ce la feci più e  scoppiai.

-Come cazzo fai a sopportare tutto questo?-. Il suo sorriso ebbe un lampo di incertezza.

-Questo cosa?-.

-Oh andiamo Bieber! Non fingere con me! So che il tuo sorriso è finto, so che quello che parla nelle interviste non sei tu, e so anche che non sei quel ragazzo che fai finta di essere-.

Rimase spiazzato.

E poi fu lui a distogliere lo sguardo da me.

-Tu non sai niente di me!-.

-Lo so! Aiutami a conoscerti! Aiutami a capirti!- Gli urlai queste parole in faccia.

-Perché dovrei?-

Iniziai a piangere per la frustrazione.

-Perché…Perché…Io voglio conoscerti! Non c’è un motivo. Sento il  bisogno, quasi fisico, di doverti conoscere!-.

-Megan sai che piangere non serve a niente?- Era scettico e distaccato.

-Lo so cazzo! Non lo faccio apposta-. Lo guardi infuriata.

Justin si alzò dal masso dove era seduto.

-E adesso dove vai?- Gli chiesi infuriata.

-A pisciare, vuoi venire anche tu?- Mi chiese sarcastico.

-Fa presto- Aggiunsi.

Mi fulminò con  lo sguardo per poi dileguarsi nella radura.

 

-Secondo me questo soffre di personalità multipla- Aggiunsi.

-Prima fa tutto il carino e poi si incazza con  niente- Sospirai. –Ragazzi-

-Parli anche da sola? Non pensavo fossi così tanto fuori di melone- Un Bieber divertito mi si pose davanti.

-Senti da che pulpito viene la predica- Aggiunsi seccata.

Mi porse una mano, la quale la guardai inorridita.

-Ancora con sta storia del concerto?- Disse scocciato.

-Ahah no. L’hai lavata vero? Non vorrei prendermi qualche malattia degenerativa-. Aggiunsi secca.

Guardò la sua mano e poi me, per poi ridere.

-A dire il vero no, non l’ho lavata-.

Mi si inginocchiò davanti, anche lui tra l’erba verde e i fiori profumati.

Avvicinò la sua mano al mio viso, la guardai inorridita.

-Oh,  non oserai mica…- Lo fulminai con gli occhi.

-Scommetti?- Sorrise furbo.

-Dai Justin, per favore, parliamone- Deglutii.

-Adesso vediamo chi soffre di personalità multipla-  Disse per poi buttarsi sopra di me e farmi il solletico.

Lo picchiai, gli diedi dei pugni e delle pacche, ma niente. Lui continuava.

Ed io urlavo.

-Ahah…Justin! Il ahah..Il solletico..noo!-.

-Oh sì invece!-

-Mi ahaha…mi vendico dopo!-

-Che paura!- Disse lui sarcastico per poi scoppiare a ridere.

Era sopra di me. Le sue gambe intrappolavano le mie, e le sue mani toccavano abili la mia pancia, facendomi morire dal ridere.

Con le braccia cercai di fargli il solletico ma niente, non sembrava nemmeno accorgersene.

Così gli diedi un  pugno. Un bel pugno sulla mascella.

-Tieni stronzo!- Urlai ridendo.

Intanto lui si era accasciato per terra, massaggiandosi la guancia.

-Stronza! Mi hai fatto male!- Ululò.

- Te la sei cercata!- Continui a ridere, tendedomi con le mani la pancia, mi facevano male gli addominali da quanto stavo ridendo.

Si stese supino, chiuse gli occhi e incominciò a canticchiare, come se niente fosse, evidentemente quella di prima era tutta una sceneggiata.

Lo guardai stupita.

“Noooooo non soffre di personalità multipla”.

-Ehi!- Gli diedi una pacca sul braccio.

-Mmh?- Teneva ancora gli occhi chiusi.

-Sai una cosa? Quasi quasi ti faccio compagnia!-. Esclamai sorridendo.

In quel momento ero davvero felice.

Mi distesi sull’erba di fianco a Bieber.

Girai la testa verso di lui per poi accorgermi che anche lui mi stava fissando.

Aveva la bocca dischiusa e il sole illuminava i suoi occhi, rendendoli oro puro.

-Sai che sei molto bella?- Mi chiese.

Arrossii e poi guardai il cielo.

-Sai Bieber, la bellezza non è tutto. Senza la gentilezza, la simpatia, l’ottimismo, la voglia di vivere, non si va avanti. Forse non hai capito che non sono come le altre con cui di solito hai a che fare…-

-Lo so- Lo guardai meravigliata. Si era tirato su con i gomiti.

Mi stava guardando dritto negli occhi, sorridendomi.

-Tu sei Megan-. Continuò -Tu non giudichi un libro dalla copertina, tu prima lo leggi e poi dici se ne è valsa la pena. Tu affronti le tue paure e tutto ciò che cerca di distrarti dal tuo obbiettivo. Sei testarda e guerrigliera.

Quando qualcosa va male, piangi e  ti butti giù,ma alla fine ti dici  “Sì, ce la posso fare” e fai vedere a tutti chi sei! Questa sei tu!- Mi sorrise dolcemente.

Ero rimasta spiazzata, a bocca aperta.

-Lo sai che sembri un pesce? Hai gli occhi spalancati alla massima potenza!- La  buttò sul ridere.

Sorrisi e poi mi gettai su di lui, buttandolo per terra.

-Idiota!- Ridemmo tutti e due.

-Come fai a sapere tutte queste cose su di me? Mi conosci solo da due ore!-

-Semplice,  tu sei come me-.

Avevo la testa appoggiata sul suo torace e lui mi accarezzava i  capelli.

Sorrisi e guardai ancora il cielo.

Il sole splendeva sopra di noi, ci guardava allegro e felice.

Gli feci l’occhiolino e risi.

-Perché ridi?- Mi chiese dolce.

-Perché non mi sarei mai aspettata che sarebbe andata a finire così-

-Così come?-

-Non pensavo che avrei fatto realmente la pace con te, e tantomeno non mi sarei mai immaginata di volerti bene-

-Perché mi  vuoi bene?- Smise di accarezzarmi i capelli.

-Non lo so…-. Mi sedetti a gambe incrociate vicino a lui e lo guardai. –Tipo adesso, guardandoti, mi viene da sorridere. E stavo pensando…Che se ti portassero via da me, non potrei più farlo, ed  io penso di aver sofferto anche già troppo, almeno per adesso vorrei essere almeno un po’…felice-.

-In che senso hai sofferto troppo?- Si sedette anche lui e con un braccio mi strinse a se.

Gli sorrisi. –Adesso non mi va di parlarne, scusa-.

-Non ti preoccupare, sappi che se hai bisogno di qualcuno con cui sfogarti io ci sono-.

-Grazie Justin-

Rise, di nuovo.

-Senti, prima non sono andato a pisciare, sono andato a fare una chiamata, e dato che mi hanno dato il consenso,  ti va di  venire con me a fare un giro per LA?-

Spalancai la bocca.

-Los Angeles? Scherzi?- Chiesi incredula.

-Giuro!- Rise.- Allora? Sei dei nostri?-

-Nostri?-

-Si verrà me stesso ed io-

Lo guardai spaventata.

-Tu non stai bene- Aggiunsi.

-Probabile, è colpa di quel demente di Christian che mi ha contagiato!-.

Risi. –E’ un tipetto forte!-

-Fidati- Mi confidò serio. –Ti fa sclerale dopo un po’-

-Vedo!  Basta guardarti!- Risi alzandomi in piedi.

-Ma sentila!- Mi prese per i fianchi e  mi caricò sulle spalle.

-Che fai?! Mettimi giù! So camminare nel caso non te ne fossi accorto!-

-Taci Meg! Goditi il momento!-

-Certo, andare in giro a testa in giù è una favola!- Dissi sarcastica.

-Bene! Allora non lamentarti!- Evidentemente no, non aveva capito il sarcasmo.

-Basta, io mi rassegno- Dissi ridendo e quasi mi soffocai con la mia stessa saliva.

Rise.

-LA stiamo arrivando!- Urlò come un deficiente incamminandosi nel sentiero che presto ci avrebbe portato alla strada.

 

 

 

 

 

E’ inutile starsene lì a piangere, è andata così, non come ti aspettavi, ma devi accettare la situazione..  La vita va avanti anche se ti senti morire e vedi di rialzarti alla svelta prima che il tempo passi e con lui una nuova occasione di felicità..”

 

 

 

La posta di V  a n  n y:

 

Scusate il ritardo e la lunghezza del capitolo, di solito ne faccio di più lunghi D:

 

 

Rispondo alle recensioni e dico grazie in anticipo a tutte quelle splendide persone che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite ♥♥♥♥

 

 

 

Peace and Love

 

 SPONGEBOBgirl

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Rispondi

 29/01/11, ore 22:26 - Capitolo 4: Capitolo 3

Grazie caraaa!!

Mi ha fatto davvero piacere ricevere una tua recensioneJ

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Alla prossima e grazie! ♥♥♥

 LooneyMalfoy

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Rispondi

 29/01/11, ore 01:14 - Capitolo 4: Capitolo 3

Sto arrossendo u.u xD

Grazie!

C’è davvero, sei stata gentilissima!

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Alla prossima e un bacio ♥♥♥

 oh toxicsmile

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Rispondi

 23/01/11, ore 21:45 - Capitolo 4: Capitolo 3

 

Ormai per me tu sei diventata un mito quindi mi sento onorata di ricevere le tue recensioni :D
In questo capitolo Christian non è comparso, quindi chiedo umilmente perdono XD

Posso farti una domanda?

Come mai odiavi Justin? XD

Alla prossima, aspetto con ansia un tuo commento  ♥♥♥

 Kikka_Beliber

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Rispondi

 23/01/11, ore 19:02 - Capitolo 4: Capitolo 3

Ciao Bella!

Mi fa piacere che la mia storia ti piaccia!

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e ti dico subito che “my life with you” non l’aggiornerò  più. Se  guardi nell’ultimo capitolo ho messo la pagina in cui potrai trovare la storia al completo (Dovrebbero essere 76 capitoli).

 

Un bacio e grazie ancora

 

♥♥♥

 Nicole_Alice

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Rispondi

 23/01/11, ore 18:00 - Capitolo 4: Capitolo 3

Caraaaaa *-*

Grazie per la recensione, mi hai reso felicissima :D
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Fammi  sapere u.u che voglio un tuo parere :D

Baci

♥♥♥

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Wake up to the blue sky
grab your shades and lets go for a ride
breakfast by the ocean
we'll do lunch at Sunset and Vine

everyday's a dream in California
every night the stars come out to play
wish that i could always feel this way

there's something about the sunshine baby
i'm seein you in a whole new light
out of this world for the first time baby
oh its alright



 

Svegliarsi con il cielo azzurro
Prendi i tuoi occhiali da sole
E andiamo a fare un giro
Prima colazione sull'oceano
Pranzeremo al Sunset & Vine

Ogni giorno la California è un sogno
Ogni notte le stelle vengono fuori a giocare
Desiderio che ho sempre potuto sentire in questo modo

C'è qualcosa riguardo la luce del sole, piccola
Ti sto vedendo sotto una nuova luce
Fuori da questo mondo per la prima volta, piccola
Oh, è tutto ok

 

 

Something about the Sunshine di Sterling Knight e Anna Margaret

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Che splendidi occhiali! Provateli!-

Justin aveva già preso in mano un paio di occhiali viola con enormi strass luminosi, convinto pure che gli avrei permesso di infilarmeli. Povero illuso.

 –No-.

-Dai! Sono viola!- Lo disse come se fosse stata una cosa determinante.

-Ah giusto, sono viola!- Sorrisi entusiasta. –Allora no-.

-Come no?-

-Justin, sinceramente, mi fanno schifo, non insistere!-

-Mi ritengo offeso-.

Risi.  –Chiedo scusa Mr. Bieber, non intendevo ferire i suoi sentimenti-.

-Mi è venuta fame-.

Lo guardai interrogativa.

-Di già?-

-Sì- Disse con aria saccente.

 E così poco dopo ci ritrovammo a mangiare hot dog colanti di ketchup camminando per le strade di Los Angeles sotto il sole di mezzogiorno.

-Voglio comprarti un costume da bagno-.

Lo guardai  scettica, le uscite alla Bieber signori e signore!

-Non sto scherzando, vieni!- Mi prese la mano e mi trascinò dentro un negozietto.

-Biebz, sogna.-

-Davvero, voglio proprio vederti con il costumino nuovo…-

-Fai schifo. Quasi quasi preferisco tornare agli occhiali, non avrai mai la soddisfazione di vedermi accondiscendere a  una richiesta del genere.-

-Stai attenta che ti canto una canzone se non mi permetti di comprare quel costume.- Indicò col pollice un costume nero dietro di lui.

-Bah, fai pure- mi girai, convinta che non l’avrebbe fatto sul serio…

-Baby, baby, baby, ooooh…-.

-Santissimi numi, Drew! Okay, okay!- Gli tappai la bocca con una mano.

-Fantastico!- Rise entusiasta.

-Lo sai che se fossimo da soli ti strangolerei?-

-Allora ringrazio la gente che ci circonda-

-Idiota-

-Lo so-

Risi e lui si unì a me.

-Su, provatelo!-

Sbuffai per poi entrare nel camerino con quell’orrendo costume nero.

 

 

 

 

 

 



 

Tutto quello che accadde nel pomeriggio mi è quasi offuscato, ricordo solo un sacco di risate, il suo luminoso sorriso, e…

 

 

 

- Non posso credere che tu abbia speso 20 $ per questa carcassa di costume. Non riesco a crederci. Non ci riesco!- Non avevo il coraggio di sbirciare dentro la busta.

Avevo promesso di farmi comprare un costume nuovo, soltanto se anche lui ne avesse preso uno, scelto da me, ovviamente.

Mi ero impegnata a trovare quello più ridicolo, terribile, ripugnante in tutto il negozio, e lui che fa? Se lo compra, un costume, viola a pois gialli, con la faccia di topolino sul dietro, se lo compra senza far storie, pur di vedermi col mio nuovo bikini.

Ma ora non lo indossavo, e camminavo con una certa leggerezza, lungo una spiaggia semideserta.

Avevamo deciso di fare una passeggiata per la semideserta spiaggia di Malibù.

 

-Io dico che non è male- rispose lui, sorridente. –Lo potrei indossare, se tu facessi lo stesso-

-Magari dopo- dissi, e arrossii un po’, non avevo alcuna intenzione di metterlo in pieno marzo.

Improvvisamente, notai un gruppo di ragazzine poco più piccole di me, vicino alla spiaggia, che guardavano Justin, indicandolo.

-Ehm, Justin… credo che…-

-Ignorale- disse lui semplicemente, serio e con gli occhi puntati verso di me.

-Sono le fan della più piccola fascia d’età. Non si avvicineranno, e al massimo penseranno di essersi sbagliate-

Sembrava avere una certa esperienza.

Chiusi gli occhi e sospirai silenziosamente, certo che aveva esperienza in campo, con mezzo mondo che gli correva dietro…

-Sei gelosa?- quando mi voltai, un lampo fulmineo parve accendersi negli occhi prima dolci del ragazzo.

Non riuscii a rispondere, anche se avrei voluto semplicemente dire di no, come era vero (più o meno), l’ombra che si era celata nei suoi occhi mi aveva totalmente spiazzata.

Passammo qualche secondo così, fermi sulla spiaggia.

Poi Justin si girò dall’altra parte e ricominciò, senza che gli avessi dato risposta.

-Non sei la prima- sembrò ghignare per un attimo.

-Come?- chiesi.

-Chaz- rispose semplicemente.
Io, che ero rimasta ancora al discorso sulla gelosia, non capii che cavolo c’entrasse adesso Chaz.

Anzi, a dirla tutta, era la prima volta in quella giornata che ripensavo a lui.

Quella frazione di secondo prima che Justin riprendesse, la passai sentendomi in colpa.

-Chaz, sai. Una ragazza, me la vuole nascondere. Hanno tutte le stesse caratteristiche. Beccate durante un mio concerto… assolutamente non famose… ovviamente carine… -

Cos’era?
Una provocazione?

Cercai qualcosa, una frase, per difendermi, per ribattergli e tenergli testa, ma non mi venne in mente assolutamente niente, così rimasi immobile, lasciando che il mio accompagnatore mi superasse.

Quello fece  due passi, forse tre.
Si fermò e guardò il mare intensamente, quasi me ne fossi andata.

Poi si voltò verso di me, e sorrise caldamente.

Dopo quella parentesi di ghiaccio, mi sembravano mesi che non lo vedevo sorridere.

-Allora, andiamo?-

-Che?- sbottai, inorridita.

-In acqua! Dove se no? Per me sarà un po’ fredda…-

-Fredda? Cosa te lo fa pensare?- ripetei sarcasticamente.

-Oh, beh, che siamo in marzo e soprattutto che tanta gente non… ehi, eri sarcastica?-

-Oooh, sarcastica io, nooo quando mai?-

-Oh perfetto! Pensavo mi stessi prendendo in giro!- rise lui.

-Promemoria: mai usare il sarcasmo quando parlo con te. Ti rende ancora più stupido-

-Beh, immagino comunque che ci sia solo un modo per scoprire se l’acqua è fredda- disse, pensieroso.

-Ovvero?- chiesi indifferente, alzando un sopracciglio.

-Entrandoci, no?-

Ebbi pochi istanti.
Dopo qualche sussurrato: -No… Justin… non lo farai… non oserai…- dovetti iniziare a correre, -Tanto ti prendo!- Mi urlò dietro.

Corsì più velocemente possibile, ma lui era sempre più vicino…

-Presa!- MI afferrò le spalle facendomi girare verso di lui.

Lottai con lui, nel tentativo di liberarmi dalle sue mani, ma niente, non mollava la presa, così con i piedi cercai di fargli lo sgambetto, ce la feci, certo, l’unico problema fu che mi cadde addosso.

Lottammo come dei bambini, rotolandoci fra la sabbia.

Ridemmo così tanto che la gente che passava si fermava ad osservarci, ma a noi non importava nulla…

C’eravamo solo io e lui. E nessun altro.

Dopo un po’, stremati, ci fermammo e ci buttammo a pancia all’aria ad osservare il cielo pieno di stelle.

Sentivo il suo braccio toccare il mio da quanto eravamo vicini, sentivo il suo respiro regolare e sentivo le onde del mare scagliarsi contro la sabbia.

-Justin- sussurrai, lui girò la testa verso di me, curioso, -secondo te cos’è l’amore?-

Sembrò preso alla sprovvista perché sussultò.

-Non ne ho idea- Sussurrò dopo un po' anche lui, tirandosi su con il gomito.

Lo imitai, così ci trovammo uno di fronte all’altro.

Sorrideva.

-Allora perché parli così bene dell’amore nelle tue canzoni se non sai cosa significa amare?-

Sembrò pensarci su e per un attimo tolse quella maschera di falsità che ogni giorno era appoggiata al suo viso.

-Quello che parla nelle mie canzoni è Justin Drew Bieber. E’ un ragazzo costruito, e’ un burattino costretto a fare tutto quello che la gente si aspetta da lui, fa solo cose che potrebbero arrichirlo o dargli altra fama. Per lui l’amore sono parole dolci, baci e niente di più, ma; il ragazzo che vedi qui, adesso con te- Sospirò passandosi una mano sul viso. –E’ semplicemente Justin, solo Justin. Lui non sa cos’è l’amore. Lui non sa cos’è il voler bene una persona. Lui non ha la più pallida idea di cosa significhi amare…-

Era una circostanza strana, lo vedevo davanti a me, sincero più che mai, senza alcuna maschera a coprirlo, si era esposto e abbandonato a me senza alcuna esitazione, avevo voglio di dirgli che anche io non avevo alcuna idea di cosa si provasse a voler bene ad una persona, volevo mostrargli che non era solo, volevo fargli capire che per me era solo Justin e,… volevo baciarlo.

 

Lui era ancora nella stessa posizione di prima, ora semplicemente guardava dietro di me, con uno sguardo vuoto e distante.

Mi avvicinai esitante al suo viso, volevo sentire la morbidezza di quelle labbra, volevo fargli capire che io non lo averi mai lasciato in balia di gente falsa, che se voleva io ci sarei stata per lui per qualsiasi motivo, ero quasi arrivata alle sue labbra e lui ancora non si era accorto delle mie intenzioni, poi…

 

Chaz.

 

Nella mia testa comparse il suo volto sorridente...

Cosa diavolo stavo facendo?

Non potevo fargli questo!

Io amavo Chaz, nonostante ancora non ero sicura del valore dell’amore, amavo lui, non dovevo lasciarmi ammaliare da Justin, io e lui potevamo al massimo essere amici, tutto qui.

Semplici amici...

Mi protassi velocemente e mi distesi, sospirando.

Guardai il cielo e chiusi gli occhi.

Justin si alzò nel frattempo, ignaro della mia lotta personale con il mio istinto e la mia coscienza, andando in riva al mare.

Sapevo di aver sbagliato ma sapevo anche che c’era qualcosa di molto forte che mi legava a lui, a il vero Justin,  non potevo prendermi in giro.

 

Così vicini eppure così lontani..

Dio quant' è adatta questa frase.. Ti ho qui, a due passi da me, ti vorrei stringere, farti provare l'amore, quello vero, che solo una pazza come me può farti provare.. Sì, perchè sono pazza.. e innamorata.. e non ho capito un cazzo dalla vita, non ho capito che ci saranno dei momenti duri che mi faranno credere che tutto stia per finire..

Sono innamorata e pazza..

Gli innamorati sono pazzi, pazzi dell'altra persona e pazzi dell'AMORE…

 

Questa frase l’avevo trovata nella scatola dei cioccolatini l’anno scorso, e per chissà quale motivo, ora mi era venuta in mente.

Sospirai pesantemente, e mi alzai, scrollandomi i vestiti, per fare uscire i granellini di sabbia che si erano appoggiati ai miei vestiti...

Justin era ancora lì, a riva, osservava il cielo davanti a lui.

Gli andai vicino, e appoggia la testa sulla sua spalla.

A quel contatto sembrò rilassarsi dopo un fremito, -Grazie Meg- Sussurrò.

Gli sorrisi e senza farmi vedere, asciugai una  lacrima che fugacemente era riuscita a scendere sulla mia guancia.

 

Ho dovuto dire addio molte più volte di quante avrei voluto, ma chiunque può dire addio.

E non importa quante volte lo facciamo, anche se è per un ottima causa, fa comunque male. E sebbene non dimenticheremo mai ciò che abbiamo lasciato, dobbiamo comunque andare avanti…

 

Ora dovevo solamente scegliere cos’era meglio per me.

Dovevo scegliere tra quel sentimento che mi dava sicurezza e quel sentimento che mi mandava in tilt, ma che ancora non capivo cosa fosse.

 

Dovevo scegliere… Chaz o Justin.

 

 

 

 

 

La posta di Vanny (che ora è diventata Dacey)

Lo so, lo so u.u

Il capitolo è corto, ma ultimamente non ho ispirazione ç_ç

Quindi,… PERDONATEMI!

Il capitolo mi ha aiutato a scriverlo una mia  amica, spero vi sia piaciuto:)

 

 

 

Chissà chi sceglierà Meg ( AHAHAHHAHAH IO  LO SO! :D No, non è vero D: )

 

Chi sarà il vincitore secondo voi? :D

 

 

Risposta recensioni:

 

 

 xmaybelove [Nuovo recensore]

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Rispondi

 31/01/11, ore 19:33 - Capitolo 5: Capitolo 4

 

 Cambiato nome vedo! :)

 

Spero che questo capitolo ti  sia piaciuto!

Ed anche qui Christian non  è comparso y.y Scusa XD

Ci vediamo alla prossima

 

Baciii <3

 LooneyMalfoy [Nuovo recensore]

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Rispondi

 31/01/11, ore 00:09 - Capitolo 5: Capitolo 4

 

Ma grazieeeeeeeee :D
Sei gentilissima!
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto u.u

Alla prossima!

Bacii

 Nicole_Alice [Recensore Junior]

Segnala violazione
Rispondi

 30/01/11, ore 23:09 - Capitolo 5: Capitolo 4

 

Ciao BELLA!

Si u.u Chaz ormai nel capitolo 4 e nel 5 non è comparso ma ti  prometto che nel 6 comparirà J
Fammi sapere se ti è piaciuto anche questo capitolo
J
Bacii

 Cleer [Nuovo recensore]

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Rispondi

 30/01/11, ore 23:01 - Capitolo 5: Capitolo 4

 

D:

 

Mamma mia!
Mi hai fatto felicissima!

Come prima cosa sono molto lusingata, sono una tua fan, come sai, quindi per me è un onore ricevere una recensione del genere!
Spero anche che questo capitolo ti sia piaciuto!

Ho fatto molta fatica a scriverlo, ormai sono SENZA ispirazione!

Baci E grazie ancora

Dacey

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Capitolo 7
*** -Capitolo 6 ***


6

 

Appearances

 

-La decisione-

 

 

{Someone’s watching Over Me- Hilary Duff}

 

 

 

Non sono perfetta.

Ma la cosa buffa è che tutti si aspettano da me qualcosa.

Tutti si aspettano che io faccia la scelta giusta, pensano che io sia così intelligente da capire cos'è la cosa fatta apposta per me, poveri illusi.

La verità è che nemmeno io so cosa voglio veramente.

Mi piacerebbe essere una ragazza normale.

Mi piacerebbe avere un'amica del cuore con cui parlare, magari chiedere consigli o semplicemente volerle bene...

Mi piacerebbe avere una famiglia solida, reale. Con un padre affettuoso e sempre presente, un fratello meno distaccato e una madre a cui parlare...

Mi piacerebbe avere un ragazzo su cui potrei sempre contare, qualcuno con cui condividere me stessa...

Ma questi sono solo sogni.

La verità è che la mia vita è un disastro.

 

 

 

 

 

-Ti sei divertita oggi?- Mi chiese.

-Sì grazie, Justin-. Gli sorrisi, entrando in macchina.

Stettimo in silenzio per più di metà viaggio, solo la musica invadeva l'abitacolo.

Chiuse la radio.

-Perchè l'hai spenta?- Chiesi turbata.

-Preferisco il silenzio-.

-Okay..-Sussurrai.

Incominciai ad osservare fuori dal finestrino la notte stellata.

La strada era deserta,i lampioni emettevano luci fioche e il respiro di Justin era pesante e intenso.

-Meg...Credo...Credo di essermi innamorato di te-.

Feci finta di niente e continuai ad osservare la notte. -Non dire stupidaggini, l'hai detto tu, che non ci si può innamorare di una persona che non si conosce-.

Stette in silenzio.-Evidentemente mi sbagliavo-. Aggiunse sussurrando.

Risi triste.-Dai Justin, sii realista, abbiamo passato solo una giornata inisieme, come fai a provare dei sentimenti così forti,come l'amore, per me?-

-Non lo so-. Lo guardai, stava sorridendo. -Ma evidentemente un modo c'è-.

Scossi la testa. -Domani sono sicura che ti pentirai di avermi detto queste cose-. Aggiunsi.

-Per Selena?- Chiese titubante.

-E adesso cosa centra lei?-

-E' la mia ragazza.-

Spalancai gli occhi.

-Dici di amarmi ma sei fidanzato con la Gomez?- Chiesi scettica.

-Beh tu non sei da meno-.

-Io? E adesso cos'ho fatto?-

Ormai eravamo arrivati davanti all'albergo Balboa.

-Prima. In spiaggia. Ho visto che stavi quasi per baciarmi...- Disse senza malizia.

-Evidentemente ti sei sbagliato- Alzai un sopracciglio, mentendo.

-Dai Meg. Sii sincera-.

Sospirai.

-Hai frainteso, Justin. Per te non provo niente.-

-Bugiarda-.

Lo guardai negli occhi. -Justin, sono seria, per te non provo nulla. E non ho cercato di baciarti-.

-Ma...Io credevo...Noi- Iniziò lui.

-Ma niente Justin, non esiste nessun "noi" okay? Tornate alla tua vita da super star, dimenticati di me, dimenticati di questa stupida giornata, okay?-

Stavo farneticano, non volevo che si dimenticasse di me, non volevo che che si dimenticasse della giornata meravigliosa appena trascorsa assieme...Ma allora perchè mi comportavo così? Perchè gli stavo mentendo quando lui mi stava offrendo tutto ciò che desideravo da una vita?

-Ti credevo diversa...-

-Tu. Non. Mi. Conosci.- Sibilai.

Stette in silenzio per poi guardarmi male. -Credevo di sapere chi fossi, pensavo di aver capito il genere di persona che eri...Evidentemente mi sbagliavo-.

-Sì, ti sei sbagliato, tu non sai un cazzo di me-.

-Hai ragione. Scusa. Ti accontento. Mi dimenticherò di questa giornata splendida. Mi dimenticherò di te. Mi dimenticherò dei sentimenti che provo per una ragazzina egocentrica e infantile!.-.

-Fantastico!-.

-Già!-

-Bene-.

-Bene-.

-Fanculo Justin. Fanculo!- Scoppiai a piangere uscendo dalla macchina e sbattendo la portiera alle mie spalle.

Subito venni accecata da centinaia di flash, mi portai le mani al viso, coprendolo, per nascondere le mie lacrime, e corsi dentro l'hotel, facendomi largo tra tutta quella  folla.

Ho dovuto dire addio molte più volte di quante avrei voluto, ma chiunque può dire addio.

E non importa quante volte lo facciamo, anche se è per un ottima causa, fa comunque male. E sebbene non dimenticheremo mai ciò che abbiamo lasciato, dobbiamo comunque andare avanti…”

 

 

 

 

{Carter Burell- Bella's Lullaby}

 

 

Guardai fuori dalla finestra, triste.

La pioggia scendeva, lenta e monotona.

Sospirai chiudendo gli occhi.

 

Non sarebbe dovuto succedere...

 

 

Adoravo quando mi sorrideva...

 

 

Ero affascinata dai suoi occhi così dolci..

 

 

La sua bocca era così perfetta...

 

 

Lui...Lui era così perfetto.

 

 

 

 

Frasi senza senso, ma accomunate da un'unica parola, mi ronzavano in testa; quella parola sapevo cos'era, solamente avevo il terrore di pronunciarla...

 

 

Lei era Amore.

 

 

 

Scossi la testa frustata.

Non potevo essermi innamorata di lui.

Era una cosa inammissibile provare un tale sentimento per lui, per Justin.

Eppure io lo sentivo partecipe di me.

 

Mi aveva conquistato il suo splendido sorriso, e soprattutto, il suo modo di parlarmi.

 

"Ti credevo diversa"

 

Iniziai a piangere.

 

Ma...

Io non potevo stare con lui.

Non potevamo stare insieme.

 

Insomma... Lui era la super star che aveva fatto impazzire migliaia di ragazzine, lui era colui che aveva vinto premi su premi importantissimi, lui era...il migliore amico del mio ragazzo, ed era la persona che mi aveva promesso di dimenticarmi.

 

Ormai avevo quasi dimenticato Chaz, per colpa di quel dannato Bieber.

Lui che per me c'era sempre stato.

Lui che per me aveva rinunciato ad un'importante amicizia come la sua e quella di Justin.

Lui che aveva detto di amarmi.

 

Mi infilai una mano tra i capelli, triste.

Cosa avrei dovuto fare?

 

"Tok Tok"

 

-Avanti- Dissi.

-Ehi -

-Ehi Cris- Lo salutai.

-Ho chiamato tuo fratello e gli ho spiegato questa cosa dei paparazzi, ha detto che va bene, ma si è assicurato che tu torni sana e salva per le dieci di mattina domani-.

Annuii.

La mia macchina era fuori l'Hotel in cui mi trovavo adesso, non potevo tornare a casa perchè i paparazzi e delle fan possedute circondavano il Balboa, quindi avrei passato una nottata in una camera prenotata personalmente da Justin Bieber in persona.

-Sta bene Meg?- Mi chiese lui preoccupato, avvicinandosi alla sedia in cui ero seduta.

Sospirai per poi guardarlo.

Era uguale al solito.

Sembrava un dodicenne, apparecchio ai denti e capelli spettinati.

-A dire il vero no- Ammisi abbassando lo sguardo.

-Capisco...- Sussurrò lui.

Il silenzio regnò nella stanza fino a quando lui mi chiese dolcemente:

-Centrano Chaz e Justin, vero?-

Lo guardai meravigliata. -Già...-

Sorrise, sedendosi sopra il letto, davanti a me.

-Ti va di raccontarmi cos'è successo?-

Ero titubante -Ecco...-

-Vorrei aiutarti- Aggiunse lui.

-Grazie Chris- Gli sorrisi, sincera. E poi iniziai.

Gli raccontai di come avevo conosciuto Justin, cosa provavo quando ascoltavo le sue canzoni o lo vedevo in qualche rivista, gli raccontai di come mi aveva salvata Chaz dalla solitudine, del nostro primo bacio, dell'incontro con Justin e Selena, di quanto fossero fantastici assieme, gli raccontai della bellissima giornata che avevo trascorso con lui, e poi, piangendo, ammisi che ero innamorata di tutti e due. Tra le lacrime gli confessai di come mi ero comportata male con Justin e della promessa chiesta di dimenticarmi.

Christian era stato silenzioso tutto il tempo, a volte annuiva serio, altre, mi guardava negli occhi, era davvero interessato alla mia storia.

Mi porse un fazzoletto che accettai volentieri.

-Sai Meg, ti sei cacciata proprio in un bel pasticcio-.

Annuii triste.

-Ma ora devi scegliere, sei ancora in tempo per chiedere scusa a Justin o a riallacciare il rapporto con Chaz-. Continuò lui.

Sospirai scuotendo la testa.

-Lo so, ma è difficile-.

-Dipende, l'amore è una cosa sensazionale. La si può provare solo una volta nella vita-

Sorrisi, come se non lo sapessi...

 

Bussarono alla porta.

-Ehi Chris! Ryan ti cerca, oh...ciao Megan!-

-Ciao Jasmine-. Salutai la bruna, educata.

-Sì arrivo- Christian si alzò dalla sedia per poi uscire dalla stanza, e guardarmi -Fa la cosa giusta, Meg. Guardati dentro. Io non so chi sia il ragazzo giusto per te, solo tu puoi saperlo. Ma fammi un favore, non prenderti in giro quando lo troverai, non ignorarlo-. E detto questo usciì dalla stanza chiudendo rumorosamente la porta alle sue spalle.

 

Rimasi a fissare il vuoto per chissà quanti minuti...

Aveva ragione. Chris aveva dannatamente ragione.

Nessuno poteva sapere chi era il ragazzo giusto per me, eccetto io.

 

 

 

 

 

 

{Goodbye- Miley Cyrus}

 

 

 

 

Aprii la porta, di forza, e mi scaraventai in corridoio.

 

Dovevo trovarlo, ma dove sarebbe potuto essere?

 

Camminai spaesata per il lungo corridio, poi da una stanza uscì Ryan, corsi da lui, speranzosa.

-Ehi Ryan!-.

-Ciao Meg!-.

-Che numero è la stanza di Chaz?-.

-120 credo-.

-Okay grazie-. Lo superai, correndo e quasi lo travolsi.

 

"116", "117", "118", "119", "120".

 

Bussai, con il cuore in gola, più forte possibile.

-Arrivo, arrivo-. Sentii borbottare.

Incominciai a piangere.

La porta si aprì, lasciandomi vedere un bellissimo ragazzo dai capelli bruni.

Chaz.

-Ehi Meg!-. Mi salutò stupito.

Mi fiondai sul suo petto e incominciai a piangere.

Mi avvolse tra le sue braccia, -Capisco...- Sussurrò triste.

Mi staccai da lui, asciugandomi gli occhi come una bambina.

-Mi dispiace, tu ti meriti di meglio.-.

-Grazie Megan-. Mi sorrise, sincero.-Grazie per avermi fatto entrare nel tuo mondo-.

Mi morsi un labbro, per non scoppiare a piangere, di nuovo...

-Non ti meriti questo, Chaz. Sei una persona fantastica, mi dispiace, mi dispiace...-. Abbassai gli occhi, guardando le mie scarpe consumate.

-Megan. Sei stata sincera. E per questo ti ringrazio. L'amore è una cosa irrazionale, e quando ti colpisce non puoi sottrarti al suo volere-. Appoggiò le mani sopra le mie spalle ed io alzai il viso, guardandolo. -Tu ami Justin. L'ho capito all'asta. I tuoi occhi brillavano quando l'hai visto-.

Sorrisi, triste.

-Grazie Chaz-.

-Sì, sì, certo-. Mi sorrise, felice. -Ora vai, non sprecare questa opportunità-.

Lo guardai, dubitante.

-Megan, l'unica persona che ti impedisce di essere realmente felice, sei semplicemente tu. Vai! Trovalo.-.

Lo abbracciai.

-Grazie Chaz.-.

-Di niente. Meg.-.

Annuii e mi voltai.

Dovevo trovare la stanza 205.

E questa volta ce l'avrei fatta.

 

 

 

 

“Così vicini eppure così lontani..”

 

Dio quant' era adatta quella frase.. Ti avevo avuto qui, a due passi da me, ti avrei voluto stringere, farti provare l'amore, quello vero, che solo una pazza come me poteva  farti provare... Sì, perchè ero pazza… e innamorata…E  non avevo capito un cazzo dalla vita, non avevo capito che ci sarebbero stati dei momenti duri che mi avrebbero fatto credere che tutto stesse per finire…

 

Ero innamorata e pazza…

 

Ma d’altronde, gli innamorati, quelli veri, sono pazzi, pazzi dell'altra persona e pazzi dell'Amore…

 

 

 

Dacey's notes:

 

Ragazze D:
SCUSATE.

 

Questa storia l'ho dovuta accorciare.

Ho tagliato molti pezzi e soprattutto il prossimo capitolo finirà.

 

Quindi sì v.v

Questo è il penultimo capitolo D:

 

Spazio Justin Bieber:

 

Cosa ne pensate del nuovo taglio di capelli di Justin?

A me non piace nemmeno un po'. Mi ricorda un gorilla conciato così.(?)

E poi, è così cambiato...

I capelli ormai erano l'unica cosa che mi facevano ricordare il lui di un anno fa.

Mi ricordo che quest'estate era così carino e dolce con tutti...

Ora è tutto costruito e montato D:

E poi, sta storia di Selena Gomez.

Ormai tutti hanno capito che quei due stanno insieme, perchè si ostinano a non parlarne?

Bah ._.

Ah, e poi, chi di voi andrà al concerto?

 

 

Vi voglio bene Amorine Mie <3

 

 

Passiamo alle recensioni:

 

If_you_Belive: Ma grazie çç.

Sei stata molto gentile!

Spero ti sia piaciuto questo capitolo :3

Un bacio. D.

 

 

OneInamillion:

 

Oddio Santissimooo D:

MA GRAZIEEE!
C'E' sei GENTILISSIMA!

Magari fossi alla pari di Stephanie Meyer :') {Scrittrice Troppo brava e Degna della Mia Stima v.v}

E...Oddio... Non so cosa dire x)

Sei troppo meravigliosamente gentile :3

Per le idee ti ringrazio, però devo confessarti che adesso non ne ho più, infatti il prossimo capitolo sarà l'ultimo:)

Dopo mi concentrerò tutta sull'altra storia, {Where goes the love? I don't know}.

E poi...Rullo di tamburi... In un'altra storia, sempre su Justin. Ma è ancora tutto Top-Secret. :')

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto :3

Sarei FELICISSIMA di avere ancora tue notizie :3

Grazie ancora, Dacey. <3

 

Clary14:

 

Eh :3

Chaz o Justin?

Penso che in questo capitolo ti sia venuta una vaga idea di chi abbia scelto, Meg x)

Per il resto, ti ringrazio.

Mi fa piacere che la mia storia ti sia piaciuta :3

Al prossimo capitolo.

Un abbraccio :)

 

Nicole_Alice:

 

Salve, salvino :D
Eh già D:

Megan sta bene sia con Chaz che con Justin :3 Che pasticcio x)

Cooooomunque... Penso abbia scelto Justin ._. Ma non ne sono del tutto sicura...

D: Lo scopriremo nel prossimo capitolo. L'ultimo della storia ._.

Grazie per i complimenti :D
Sei stata molto gentile ^w^

Aspetto tue notizie :3

Dacey

 

Cleer:

 

Non so da che parte incominciare D:

C'è...Sei stata troppo gentile.

Mi fa davvero piacere che una ragazza come me, assolutamente normale, sia riuscita a sollevare il morale a te, grande Scrittrice ("S" maiuscola perchè sei importante :3).

Non credo di essere "così" brava. Mi piace scrivere, tutto qui.

E, una cosa che preferisco,mi piace vedere la gente felice.

Adoro vedere le persone sorridere,magari grazie a me, mi fa sentire incredibilmente potente. (Farsi domande sulla mia sanità mentale ._.)

Grazie per il consiglio che mi hai dato, è servito v.v

Mi ha fatto capire chi scegliere tra i due.

Quindi i pensieri di Megan, che hai trovato nella storia, sono in parte i miei.

Okay. v.v

Basta annoiarti.

Spero che tu recensisca anche questo capitolo :')

So che non è uno dei migliori, ma... Boh. ._. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi x)

Ti voglio bene (Sì v.v Mi sono affezionata a te).

Un bacio.

Dacey.Lo.

 

Lady Goga:

 

Dovresti ringraziarmi invece!
Una dura come te non deve far capire che le piace Justin Bieber, altrimenti perderebbe la sua fama da bulla! :'D

E tu non lo vuoi, vero?!

No, okay, seriamente...

Hai iniziato tu con le puzzette! D:

Io ti ho seguito a ruota :')

No ._. Parlo civilmente...

Anche io ero curiosa di vedere da che parte mi sarei schierata ._.

Ho avuto il periodo di "Anti-Bieber-Nuovo" e quindi ero propensa alla coppia JustinxChaz. Ehm... Volevo dire MeganxChaz..

Poi ci ho ripensato...allora è venuta fuori l'idea di Justin(Quello di una volta)xMegan. :D

Ho un cervello super intelligente, ne'?

Ti voglio bene caccola ibernata! <3

 

 

xmaybelove:

 

Mi sembra di aver capito che tu sia per la coppia ChazxMegan ._.

Mi dispiace deluderti ma... D:

Ma io sono per Justin, quello di una volta però.

Adesso è diventato un COGLIONE PATENTATO.

Pensa al successo, alla fama, alle ragazze da baciare, a Selena Gomez (Non mi sta antipatica, ma almeno ammettere di stare con lei, no eh? D:), e soprattutto le canzoni vuote che sta facendo...

Comunqueeee...Spero che questo capitolo ti sia piaciuto :3

Fammi sapere.

Un abbraccio.

Dacey.L.

 

 

 

 

Ragazze, vi voglio bene, seriamente.

Mi fa piacere che la mia storia vi piaccia :3

Ci vediamo al prossimo capitolo, quello finale.

 

 

Dacey. Lo.

 

 

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Capitolo 8
*** -Capitolo 7 ***


!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN"> the end.

 

 

Appearances

-You're my One Less Lonely Girl-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mio viaggio.

La mia crescita.

Il mio destino.

La mia storia.

Il mio cammino.

 

 

La mia scalata.

 

 

C'era un ragazzo, un pazzo ragazzo, che una volta diceva "Never Say Never", mai dire mai.

Un tempo dubitavo avesse ragione, ma adesso...Mi sono resa conto che effettivamente non  ha tutti i torti...

Tutto può succedere. Nulla è impossibile.

I sogni.

Quel qualcosa che ti fanno sorridere e andare avanti, forse non sono del tutto inutili.

E' da tanto che mi chiedevo quale fosse il mio sogno, ma adesso, adesso ho capito.

Che cosa?

Ho capito qual è il mio desiderio più grande. E sono sicura che lo realizzerò.

 

 

Come un asseto che cerca dell'acqua...

Come un bambino che ha fatto un brutto sogno...

Come un ragazzo che ha perso la giusta strada...

Come un uragano che spazza mezza città...

 

Camminai con il cuore in gola lungo lo stretto corridoio.

Era tutto buio, fuori diluvia.

Non dovevo perdere tempo, lo dovevo trovare, dovevo essere felice.

 

Vidi la porta, mi fermai.

...

"L'unica persona che ti impedisce di essere completamente felice, sei semplicemente tu...".

Mi feci coraggio e sospirai.

Ce la potevo fare.

Avanzai e bussai lentamente sul duro legno.

Il silenzio regnava nel grande corridoio.

Nessuno rispondeva.

Forse mi ero sbagliata, magari non c'era.

Una lacrima mi scese, fredda, sul volto rovente.

Mi appoggiai alla porta, e guardai davanti a me.

Non sapevo cosa pensare...

 

 

Chiusi gli occhi e mi allontanai dalla porta, avevo bisogno d'aria.

Mi diressi verso le scale, scendendole, tristemente.

Attraversai la hall ed uscii dall'Hotel.

Una folata di vento mi travolse, sollevando i miei capelli nell'aria gelida.

Serrai gli occhi e continuai a camminare lungo la strada.

Camminavo e camminavo, tendendo sempre la testa bassa, ad osservare i miei piedi muoversi incerti lungo il marciapiede.

Non c'era nessuno per strada, forse due o tre barboni, a parte loro, regnava la pioggia nelle strade di San Diego.

 

Non avevo una meta precisa, ma non so come mai, finii davanti al Balboa Theatre.

Ero ferma in mezzo alla strada, fissavo la grande insegna gialla illuminata di "Entrata", così, anche se un po' incerta, entrai.

 

All'inizio sentivo solo un ronzio probabilmente dovuto a qualche tubatura, ma poi ecco, delle note di un pianoforte, un po' ovattate, si infiltrarono nell'ingresso.

Curiosa dal fatto di scoprire chi fosse quel pazzo che alle undici di notte suonasse in un teatro, mi avvicinai alla stanza delle stelle.

Scostai un po' le tende, e con l'occhio cercai il pianoforte.

Sotto il finto cielo stellato c'era un lucido pianoforte bianco, e l'artefice di quella straziante canzone c'era un ragazzo.

Era di spalle, ma mi sembrava familiare...

Quando la melodia finì, chiesi:

-Justin?-

Il ragazzo si voltò di scatto, spaventato.

-Megan? Che ci fai qui?-

Mi morsi il labbro, incerta, avvicinandomi a lui.

-Una passeggiata..-

Rise. -Con questo bel sole?-

Arricciai il naso. -Così non mi rendi le cose facili...-

-In che senso?- Mi chiese lui, confuso.

-Justin...- Sospirai passandomi una mano tra i capelli, dopo un attimo d'esitazione.-Ti ricordi cosa mi hai detto oggi in spiaggia riguardo l'amore?-

Lui annuì.

-Bene...Ecco...Se vuoi ti posso dire cosa significa amare qualcuno...-.

Stette in silenzio mentre mi guardava intensamente negli occhi.

-L'amore- Continuai. -E' ossessione, passione, qualcuno senza cui non vivi. L'amore è il cuore che batte quando non lo vedi... Quando lo pensi, quando è li accanto e i tuoi occhi si perdono nei suoi... L'amore è molto più di quello che può sembrare. Non c'è definizione, esiste e basta. E quando chiunque si chiederà cos'è l'amore. Che si guardi dentro, li troverà la risposta-. Chiusi gli occhi. -Io l'ho fatto, il mio amore sei tu, Justin-.

Accarezzai il pianoforte, triste.

Justin era teso ed immobile.

Si alzò dalla sedia su cui era seduto e mi si mise davanti.

Mi fermai e lo guardai, timida.

-Io e Selena ci siamo lasciati-. Disse secco.

Cosa dovevo dire? Fantastico? Meraviglioso? Mi dispiace?

-Oh...- Sussurrai, incapace di dire altro.

Stette in silenzio.

-Andiamo Justin! Ti sto offrendo il mio cuore da prendere a calci! Di qualcosa!- Sbottai.

Rise. -Sei sempre la solita, Meg-.

Mi prese una mano, accarezzandola, silenzioso.

-Adoro il modo in cui ti mordicchi le labbra-. Mi confessò.

-Amo quando il vento ti scompiglia i capelli-. Disse.

-Mi piace da matti quando sorridi.-. Rise.

-Megan, anche io ti amo-.

 

Come un assetato che beve della fresca acqua dopo tanto tempo.

Come un bimbo che viene abbracciato dalla sua dolce mamma dopo un brutto sogno.

Come un ragazzo che trova la retta via.

Come l'arcobaleno dopo una tempesta.

 

 

Ci guardammo negli occhi.

Il silenzio regnava nella grande stanza.

Lui avvicinò il suo viso al mio, non arretrai, anzi, chiusi gli occhi e intrecciai le mie mani sul suo collo, avvicinandolo a me.

Le nostre fronti si appoggiarono le une sulle altre.

Aprii gli occhi, e guardai i suoi.

Sorrisi e lui fece lo stesso.

 

Mi fidai e mi misi in gioco.

 

Le nostre bocche si sfiorarono, leggere.

Delicate scosse mi invadevano di piacere.

Poi, ecco, le nostre labbra si unirono, e questa volta seriamente.

Mi prese per i fianchi avvicinandomi di più a lui.

Un fuoco lento invase i miei sensi, per poi crescere sempre di più...

Le nostre lingue giocavano e si scontravano tra di loro, gentili.

Dopo un po' l'aria si fece troppo densa per essere respirata, così mi staccai lentamente.

Mi guardò negli occhi, curioso.

Gli sorrisi,e lui fece altrettanto.

-Ti amo Justin-.

-Ti amo Megan-.

E riunimmo le nostre bocche, sotto il cielo stellato, dove una volta, tutto era iniziato.

 

 

 

 

Sai mamma,

avevi ragione, di nuovo.

A tutto c'è una fine, non si possono lasciare le cose incomplete.

A proposito, grazie per essermi stata sempre accanto.

Ti voglio bene, e te ne vorrò sempre.

Megan.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-The End-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dacey's notes:

 

 

Ragazze!

Rullo di tamburi :DD
E' finita. :D
Seriamente, siete state troppo gentili con me!

Veniamo a noi v.v

 

Come prima cosa ringrazio Voi, bellissime ragazze, che avete recensito la mia storia *-*

Troppo gentili, troppo, troppo.

E poi, un applauso anche a tutte le ragazze che hanno aggiunto questa storia tra le preferite e le seguite :D

Ah...

Da non dimenticarsi le ragazze che hanno letto la mia storia, anche se non commentandola. Splendori, vi voglio bene!! :)

 

D:

Questo capitolo è stato corto, ma come vi avevo detto, ho perso l'ispirazione e quindi argomenti su cui continuare.

Ma mie bellissime donzelle, non temete.

Dacey ha in progetto altre storie sempre in questo settore, per vostra sfortuna (?).

Ahah :D

No dai, ._.

Seriamente, forse ci sarà un continuo di Appareances, non saprei D:

Vedrò cosa fare... v.v

 

Volevo parlarvi di questo progetto nuovo +_+

 

Alluraaaaa:

Lo farò con una mia amichetta, Lady Goga (Vedi???? Ti sto nominando sacco di pulci -.-").

Ma è ancora tutto Top Secret x)

 

Mmmhhh...

Ah già :D
La canzone che ho usato per scrivere questo capitolo è stata: The Calling Wherever You Will Go di Non So chi xD

 

E comunque D:

Mi mancherà questa storia e le vistre opinioni su Chaz o il genio del male Chris ):

Ma vediamo il lato positivo! Forse ci sarà Appearances 2 ! :DD

Quindi Girls,

DON'T WORRY, BE HAPPY :D

 

Ahaha x)

 

No, ok ._.

 

IT'S RECENSIONI TIME :D

 

 

 

Summerr:

Ma che bel nome che hai! *-*

Ahah x)

Scusa!

Comunque spero che questo finale sia stato di tuo gradimento :D

CI vediamo alla prossima storia :)

 

Giulietta_The_Best:

Ma ciao cara!

Grazie per gli auguri :3

Te li faccio anche io v.v

Anche se un po in ritardo x) {Dettagli v.v}

Dispiace anche a me che questo sia la fine, mi mancheranno tutti i vostri commenti :'(

Ma v.v

Penso che ci sarà il Sequel. :D

Grazie ancora per i tuoi commenti!

Baci :3

 

xmaybelove:

 

Bwaaaaaaaa *-*

Si ._.

Lo ammetto.
Chaz. E'. Mio.

Lo amo T.T

Ahaahahah XD

No dai :)

Semplicemente vedevo Megan meglio con Justin che con Chaz (E si, un po' lo volevo solo per me v.v).

Cooooomunque la Fic è finita. Ma ho deciso che ci sarà la continuazione :3

Purtoppo dovrai sorbirmi ancora per un bel po' D:

E poi... Ti voglio bene :3

Grazie per tutti i commenti che hai fatto e per tutti i sorrisi che mi hai dato :D

Alla prossima, perchè ci sarà. :D

Un abbraccio
Dacey.

 

Cleer:

 

Giuro che svengo v.v

Lo faccio eh?!

 

C'è...*Balbetta per tre ore*...Sei fantastica! *o*

Grazie, grazie, grazie e grazie.

Mi hai fatta sentire una Vip :3

Mi fa piacere che qualcuno pensi che io scriva bene D:

Perchè la mia professoressa d'Italiano non ne è molto convinta, mi odia D:

Dettagli v.v

Ahahah x)

Beh... Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Sarebbe davvero FANTASTICO avere la tua approvazione per un continuo della storia!

Si, sai...Pensavo di fare Appearances 2, non adesso, magari tra qualche mese, ma...Che ne dici?

 

Uh...Un'utlima cosuccia :3

Io vorrei provare a scrivere una storia con te?

Si può fare?

:)

 

Ti voglio bene :3

 

P.S.

I tuoi capelli hanno un colore meraviglioso *o*

 

 

 

Oneinamillion:

 

Ma caraaaaaa *-*

Che gentile!
Scusa se ci metto molto ad aggiornare, ma non ho mai tempo di scrivere! E poi ho delle cacche rosa come genitori, quindi risolto il mistero dei miei rari aggiornamenti v.v

Uhmmm :DD
Anche io sono per la coppia Jegan o Mustin xD

Penso si sia visto, no?

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Ma non temere, farò il 2 di questa serie :D

 

Baciii :3

 

 

Kikka_Belieber

 

 

Ehi ciao!

 

Grazie per i compliementi!
Non penso di avere un grande talento ._.

Semplicemente mi piace scrivere ^^

Ma... :D

Grazie :DDD

Anche tu sei molto brava a scrivere v.v :)

 

Davvero? Tribuna gold?

Io sono Platea Gold. :)

Quindi... :D
Magari possiamo incontrarci! *-*

Se ce la facciamo visto tutta la gente che ci sarà D:
Ammetto anche di aver paura. Alcune Belieber spaventano D:

Ahah xD

Vabbe dai :)

Alla prossima :3

 

Itsbetta_26:

 

Ehi cara!

Come prima cosa io ti adoro!

:) Sei gentilissima!
Ma senti...per il concerto...io ho avuto un colpo di culo e ci posso andare, ma tu non perdere la speranza ok? :)
Secondo me si innamorerà così tanto dell'Italia che farà un sacco di tappe più avanti :)
Quindi non demordere, e continua a credereci :3 Intesi?

 

Ti voglio bene polpetta :D

 

Baci *-*

 

 

Nicole_Alice:

 

Weilà tesoro :D

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto :DD

Vado anche io al concerto :D

Che bello! :3

 

Beh...Ci vediamo, alla prossima!

Baci

Dacey <3

 

P.S.

Vi voglio bene!

E vi ringrazio per il vostro affetto :3

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