Come neve al sole

di Lalla Aya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un primo giorno movimentato ***
Capitolo 2: *** Una nuova strana matricola ***
Capitolo 3: *** Pensare sempre prima di rispondere ***
Capitolo 4: *** Il mio adorato fratellino ***
Capitolo 5: *** Una partita entusiasmante. Una rivalità nascente ***
Capitolo 6: *** Guai all'orizzonte ***



Capitolo 1
*** Un primo giorno movimentato ***



Come neve al sole

 

Un primo giorno movimentato

In un piccolo campo di terra battuta con un canestro malandato in un giardinetto di un quartire di piccole villette, si stava svolgendo una strana scena.
Due ragazzi si esercitavano a tirare a canestro, ognuno con la propria palla arancione tra le mani, senza rivolgersi la parola tiravano a turno senza intralciarsi.

-Ehi tu, si arriva a dieci? Usiamo la mia che è più nuova.- un'esile voce risuonò nell'aria mattutina di quella stupenda giornata di marzo. Uno dei due ragazzi aveva deciso di sfidare l'altro.
Senza rispondere l'altro ragazzo posò la sua palla, si aggiustò le stringhe come se stesse entrando in campo per una partita dell'NBA, squadrò il suo avversario da cima a fondo con uno sguardo gelido e si mise in posizione.

Cavoli questo qua fa sul serio, alle sei del mattino io sono ancora tra le braccia di Morfeo, mi sa che mi spezzerà le ossa.

Più basso di qualche centimetro e decisamente molto più esile la sfida si preannunciava alquanto impari.
I due cominciarono a giocare. Si tenevano testa i due ragazzi, nessuno cedeva di un passo. Canestro, stoppata, finta il duello era accesissimo, poi risuonò una sveglia.
-Porca mierda! Sono le 7 e 30, senti bello dobbiamo interrompere la sfida devo correre a casa! Oggi è il mio primo giorno di scuola.
Il ragazzo più esile con quei pantaloni larghi, la maglia lunga e larga che gli arrivava al ginocchio e una bandana in testa sembrava proprio uno di quei bulli da strada, prese la sua palla si fermò e aggiunse tirando un po'il fiato:
-Domani, stessa ora finirai di stracciarmi!
Poi si tolse la bandana dalla quale spuntò una lunga treccia castana, il suo avversario, che non aveva ancora proferito verbo, rimase esterefatto.

Cosa! Quello lì è una ragazza! Merda mi ha tenuto testa, cavolo ma da dove spunta?!!

***

-Cavolo, cavolo! in ritardo il primo giorno di scuola! Ma come diavolo si allaccia questo stupido fiocco rosso! Sembro un pacco regalo!

Una ragazza bruna dai lunghi capeli mossi stava correndo a più non posso verso la sua classe! La campanella era appena suonata, gli studenti erano ormai tutti nelle classi e i professori stavano già salutando quando nella classe 1L fece il suo ingresso una scatenata ragazzina!

-Scusi prof. Lo so il mio primo giorno e in ritardo! Ma sa, ho il senso dell'orientamento di un mollusco e sono ancora intontita dal fuso orario, ma non si preoccupi domani mi riprendo e prometto di non fare più ritardi e di mettermi la divisa a dovere!

In effetti l'abbigliamento della nuova studentessa tradiva la sua frettolosa preparazione: aveva un calzino bianco tirato su e uno avvolto alla caviglia, la gonna allacciata davanti e non dietro, un angolo della camicia bianca che usciva, un'asola del fiocco della camicia disfato, per non parlare poi del sudore che le imperlava la fronte.
-Signorina prenda posto in fretta e non disturbi oltre i suoi compagni! E voi basta risatine sciocche!

-Bene- si disse Lory- che bell'entrata ho fatto! Sicuramente avrò fatto la figura della pazza furiosa!

La lezione era appena cominciata e il professore stava scrivendo alla lavagna un lungo papiro quando si udì una voce.

-Scusi prof, non ho capito cosa ha scritto nella seconda riga!

Nell'aula risuonò un ohh e il professore si girò rosso dalla rabbia urlando
-Chi è stato ad interrompere la lezione?
-Io prof! Lory si alzò in piedì e continuò- Sa non mi ricordo più cosa significa quel simbolo, sono un po' arruginita! non è che mi potrebbe spiegare il senso di quello che ha scritto?

Evidentemente Lory non sapeva che in quella scuola l'etichetta era molto severa, per gli ultimi tre anni lei aveva studiato negli Stati Uniti ed era normale che facesse domande al professore! Ma allo Shohoku i professori spiegano ed eventualmente alla fine si pongono domande e solo, se il professore lo ritiene importante!

-Signorina Anderson l'aspetto dopo le lezioni del mattino in sala professori!

-Ma mi scusi! mentre stava per ribattere, una sua compagna le tirò il braccio sussurrandole
-Non ti conviene farlo arrabbiare ancora, qui non si devono fare domande durante la lezione!
-Cosa!! - urlò Lory
-Shh -insistette la compagna- siediti, calmati!
-Va bene, bene ho capito- sussurrò Lory mentre si risedeva- ma io non ci capisco un tubo!
-Non preoccuparti, ti aiuterò io se vuoi, adesso seguiamo la lezione o ci sgriderà!
Adesso capisco perchè i miei genitori hanno scelto questa scuola!-Pensò Lory- E' un carcere! Meno male che c'è un campo di basket e pare, una buona squadra.

Finalmente le lezioni del mattino erano finite e mentre gli alunni tiravano fuori il loro pranzo Lory sconvolta

ecco che cosa era quel pacchettino che la tata mi aveva preparato! Il pranzo! Ma in che razza di scuola sono finita...non si possono permettere una mensa? Eh poi, tanto per concludere in bellezza la mattina, mi tocca andare al patibolo!

Alzandosi dal banco Lory si diresse versola porta e in un angolo appisolato su un banco c'era un ragazzo che aveva già visto, un volto amico finalmente.
-Uhm, scusa, ma tu sei quel ragazzo! Cavoli che figata siamo nella stessa classe! Lory scrollò dal suo torpore il ragazzo bruno che dormiva con la testa appoggiata sul banco. I compagni ammutoliti bisbigliavano:
-Prepariamoci, ora la mangia!
-Allora ti è piaciuta la mia performance questa mattina? Ti ricordi di me? Scusa, prima però che finisca direttamente dal preside senza passare dal via, non è che mi mostreresti dov'è la sala professori?
Con un fiume di parole Lory aveva travolto il ragazzo assonnato che la guardava con estrema indifferenza.
-Allora? - disse Lory prendendo il ragazzo dalla camicia- mi accompagni in sala prof. o devo chiedere aiuto a qualcun'altro?
-Ah scusa- continuò Lory- non mi sono ancora presentata, ma dalla mia entrata di sta' mattina avrai capito il mio nome, ma io non so ancora il tuo- le strinse la mano con forza e decisione- piacere io sono Lory e tu ?
Il ragazzo senza rispondere si alzò e andò verso l'uscita, Lory lo guardò con aria interrogativa, ma lo seguì.

Certo che questo qua è loquace! Cavoli che fo? Lo seguo?! Ma sì lo avrò svegliato ed è di cattivo umore, mi starà portando in sala prof. spero?

Il ragazzo, molto sorpreso, la guardava pensando che come ragazza era molto strana: vivace, sorridente, con una luce negli occhi che riscaldava il cuore, con indifferenza però uscì dalla classe, si diresse nel corridoio verso la sala professori con la ragazza al suo fianco.
Un poco più bassa del giovanotto attirò subito l'attenzione di tutti. Alta circa 1, 85 non passava certo inosservata e poi dietro ad uno dei ragazzi più popolari della scuola!
Mentre percorrevano il lungo corridoio:
-Ma io non ho il pranzo, cavoli che faccio - esclamò Lory- credevo che ci fosse una mensa e il pacchettino che mi aveva preparato la tata, sai? Be' credevo fosse la merenda e non mi sembrava il caso di apparire come la bimba dell'asilo con la merendina in mano, così invece ho fatto la figura della scema! Molto meglio no?
Il suo compagno la squadrò con aria interrogativa, poi con un cenno della mano le mostrò la sala prof.

-Dan dan dann,dan da dan da dan da dan- Lory canticchiava la Marcia funebre prima di bussare
-Mi tocca!
Bussò, poi entrò! La sicurezza che aveva mostrato fino a quel momento vacillò, era entrata nella tana dei lupi! Gli sguardi erano tutti puntati su di lei, fece un garande respiro, poi senza aspettare che il prof le rivolgesse la parola lo travolse con un fiume di parole
-La prego prof, mi perdoni! non dica nulla ai miei parents, mi uccidono se sanno che il primo giorno di scuola sono già stata ripresa da un prof!
Lei non sa, ma mi hanno iscritto in questo carce...scusi scuola, proprio perchè ho un caratterino...be' come definirlo? Difficile? E poi deve avere pazienza, l'educazione ricevuta negli States è "lievemente" diversa!!! Ma la prego mi perdoni non lo farò più! sarò un modello di rettitudine se lei avrà la pazienza di sopportare le mie uscite bizzare, il mio parlare a ruota libera senza pensare, insomma come sto facendo adesso...forse avrei fatto meglio a tacere ed aspettare che lei parlasse...

Si guardò intorno e vide tutti professori che la guardavano allibiti per l'impudenza che aveva commesso! Parlare prima che il professore le desse il permesso?! solo una giovane professoressa sembrò comprensiva e le si avvicinò dicendo.
-Professor Sango, la perdoni anche per questo, la ragazza non è più abituata al suo paese e sono certa che si impegnerà per migliorare il suo carattere, in fondo abbiamo avuto sedici anni anche noi? Non si ricorda?
Dalla faccia scura sembra proprio di no! -pensò Lory- mi sa che questo qui è passato dal bagnare il letto ad essere professore senza compiere sedici anni!
-Sarò comprensivo professoressa Mori, ma solo per poco, lei ha letto il curriculum di questa ragazza?
-No perchè?
-Prima elementare, ha fatto ingoiare due denti ad un suo compagno!
-Ma prof guardi che c'è un errore!
-Zitta non mi interrompa! Seconda elementare, incendiato un cestino della carta nell'aula di arte, sfondato il vetro della presidenza per tre volte con un pallone da basket! Terza elementare più volte ripresa per zuffa con i compagni più grandi, furto di merendine dal distributore automatico e rivendita clandestina delle stesse! Quarta elementare distruzione delle scenografie durante la recita scolastica e picchiato numerose compagne sul palco! Quinta elementare espulsa dalla scuola per sobillazione alla rivolta! Per fortuna le scuole medie le ha fatte negli Stati Uniti! Bene, spero che il suo curriculum non aumenti con altri atti simili a questi, mi auguro che la maturità le abbia fatto acquisire il senso del dovere, ci penserò io a scolarizzarla a dovere! É un peccato che la sua condotta pesi così sul suo eccellente rendimento!

-Oddio- pensò Lory- cosa indende dire per scolarizzarmi? Mi sembra un metodo Hitleriano? Già mi vedo con la divisa a righe mentre tutti mi guardano, e poi, sono tutte sciocchezze quelle che ha letto i fatti non erano proprio così! Non mi hanno mai dato il tempo di spiegarmi! così tutti i prof sanno delle mie marachelle e partiranno prevenuti nei miei confronti!Wow proprio una bella giornata!

Uno strano rumore risuonò nell'aula silenziosa un certo blu blum blum, Lory diventò rossa, era il suo stomaco che reclamava cibo! Intervenne subito la professoressa Mori:
-La lasci andare professor Sango è ora di pranzo! Penso che abbia capito!
-Sì sì', la prego, ho capito! Mi scolarizzerò come un sold...uhm uno studente modello! Ma se non mangio qualcosa divento irrequieta e poi faccio arrabbiare lei e i suoi emeriti colleghi, ascolti la prof Mori mi sembra carina e intelligente...cioè non è che con questo volessi dire che lei e gli altri...
-Sì, sì ho capito vada prima che affondi nelle sabbie mobili con il suo discorso, ma si ricordi! E per prima cosa, non chiami più prof noi professori!
-Ah grazie prof...fessore! Buon appetito a tutti e buon pisolino post prandiale! No ma che dico buona lezione a tutti!
E uscì di corsa sbattendo la porta e ridendo per la sua battuta, tuttavia smarrita, stanca, affamata, cominciò a girovagare senza meta nella scuola invece di tornare in classe, poi notò un'aula: "sala d'arte".
E' di questo club che mi parlava mia madre…sicuramente mi avrà già iscritto: "Lory non ti mando nella scuola di tuo fratello perché nello Shohoku c'è un'ottimo insegnante, mio ex compagno, che insegna pittura! E poi non c'è una squadra di basket!" Eh appunto sai che figata! Olè non c'è una squadra! E ora sono triste, non conosco nessuno e quel ragazzo? Chissà dove è finito certo che…
No, non voleva ammetterlo, ma quel ragazzo dall'aria misteriosa, che giocava come un Dio a basket, l'aveva stregata, le aveva tenuto testa, a lei, che aveva fatto esperienza nei campi da basket di strada negli Stati Uniti; a lei che aveva un fratello grande promessa giovanile, era la prima volta che qualcuno la batteva. Senza accorgersi Lory salì le scale e si ritrovò in terrazza.
Si sedette in un angolo e cominciò a guardare le nuvole che correvano veloci nel cielo azzurro di marzo. Poi rattristata e affamata notò un ragazzo raggomitolato su un fianco che dormiva beatamente, era il suo scontroso e alquanto singolare compagno.
Mentre era assorta nei suoi pensieri e attanagliata dai morsi della fame a Lory capitò di assistere ad una scena incredibile. Il suo bel compagno, profondamente addormentato, venne improvvisamente disturbato da alcuni brutti ceffi.

-Ehi tu pezzente, alzati di qui e vattene.
Uno del gruppo svegliò così il ragazzo, che ronfava della grassa, assestandogli anche un bel calcione nella schiena.
Ancora con gli occhi assonnati il ragazzo si alzò. Una luce gelida si irradiava dalle sue pupille blu notte, nel tono di voce un'indifferenza che non tradiva la minima emozione. L'esser circondato da tre brutti ceffi del terzo anno non lo scalfiva. Lory lo guardava incuriosita.
-Chi mi ha mollato quel calcio?- domandò il ragazzo con la sua voce profonda. Poi senza attendere la risposta sferro come dire un calcio di " ma chissene frega adesso li faccio fuori".
Il capo della cricca lo insultò:
-Chi cavolo sei scemo?
Ma il giovanotto con calma zen:
-Sono Kaede Rukawa! Non perdono chi mi disturba durante il sonno! - tuonò il ragazzo e in quattro e quattr'otto si disfò degli incauti teppisti.

Ah, ma allora è dotato del dono della parola! -Pensò Lory- Adesso so il suo nome, Kaede Rukawa! Cavoli allora prima in classe ho rischiato di brutto, brutto. Interessante questa nuova scuola.

Continua....

 

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Capitolo 2
*** Una nuova strana matricola ***


Una nuova strana matricola

-Diamo il benvenuto ai nuovi iscritti, mettetevi in riga e presentatevi-tuonò nella palestra la voce autorevole del capitano Takenori Akagi.

Le matricole in profonda soggezione e con deferenza si disposero in fila. Uno spaccone burlone con i capelli rossi attirò subito l'attenzione di tutti e si schierò accanto a Rukawa lanciandogli un'occhiata di profondo odio.
Le matricole si presentarono ad una ad una.
Interessante quest'anno ci sono tre ragazzi molto alti, meno male, il campionato sarà nostro! Pensava dentro di sé Kogure il vice capitano.
Un ragazzo ombroso e scuro in volto si presentò:
-Kaede Rukawa, alto 1 87 per 75 kg, alle medie non avevo una posizione determinata- fece con voce stentorea
-Kaede dimmi quali sono i tuoi hobbies? -chiese il capitano
-Uhm- il ragazzo scavò nella mente poi concluse- dormire.

A quella risposta il ragazzo dai capelli rossi cominciò a far battute idiote che Akagi interruppe con autorevolezza:
-Il prossimo.
-Hanamichi Skuragi alto 1 88 per 83 kili.

Dopo le presentazioni l'allenamento cominciò, gli esercizi di routine furono molti e stancanti, la voglia di riscatto, di vincere e di avere infine una squadra di buone qualità fecero sì che il capitano spingesse da subito sulla parte atletica. Dopo il riscaldamento Akagi organizzò una partita di allenamento. La sfida era apertissima e la classe di Rukawa venne fuori fin dai primi minuti della partita. Sul campo da gioco gli occhi blu notte di Rukawa, che guardavano tutto e tutti con indifferenza, si illuminavano di una luce intensa.

In un angolo Hanamichi Sakuragi era impegnato ad imparare i fondamentali quando…un altro ragazzo fece il suo ingresso in palestra con un abbigliamento alquanto singolare: pantaloni lunghi larghi dal cavallo basso, maglietta extra extra large e bandana. Più che un giocatore sembrava un bullo di strada. Uno di quei giocatori di basket dei quartieri malfamati tutto rap e basket, ci mancava che parlasse in rima e mostrasse un tatuaggio sulla spalla e il quadro era completo. Il lineamenti del volto tuttavia erano gentili e delicati cosa che stonava ancora di più con il suo abbigliamento.

-Yo ragazzi come butta?- la sua voce risuonò nella palestra, tutti si fermarono a guardarlo.
-Ehi tu, grande e grosso con il fischietto, fammi entrare, è arrivata la matricola che salverà la squadra e la porterà ai nazionali.
Il pensiero di tutti "fu oddio un altro Hanamichi Sakuragi!"

-Vai begl'occhi- rivolto a Rukawa- passami la palla!

Begl'occhi a me, ma gli è dato di volta il cervello a quella? Che cavolo ci fa in squadra.

E siccome il nuovo venuto non ottenne nulla da Kaede gli si mise davanti e tra i due cominciò una sfida. Tutti rimasero a guardare.

-Ehi Rukawa, dormi?-sbottò Hanamichi- c'è qualcuno che ti sta facendo piangere? Vuoi la mamma?
-Yo compagno dici bene, questo qui me lo mangio! Poi se vuoi te lo lascio- fece lo sconosciuto senza batter ciglio. 
Rukawa con la sua consueta freddezza sentenziò:

-Due, deficienti.

Rukawa palleggiava davanti al nuovo venuto. I due si studiavano poi, Rukawa cambiò all'improvviso ritmo del palleggio finta a destra, si girò sulla sinistra pronto per scartare l'avversario, ma il nuovo venuto gli sussurrò
-Ehi, bello, questa mattina mi hai fregato, ma ora.
Gli prese la palla, scattò sulla destra e corse verso il canestro dove tirò con estrema precisione. Canestro!
Poi si avvicinò a Rukawa sussurrandogli nell'orecchio:
-Con questo siamo pari, domattina ti aspetto!- poi rivolto al ragazzo con il fischietto- Allora bello in che ruolo mi metti in squadra.
Hanamichi andò incontro al nuovo venuto:
-Ehi, dammi il cinque compare, hai stracciato quella mezza tacca- e con una boccaccia aggiunse- vai dalla mamma!
-Sì- rispose il nuovo venuto ad Hanamichi offrendogli la mano- give me five- poi rivolto al ragazzo che faceva le veci dell'arbitro- ehi scimmione col fischietto dimmi dov'è il capo, è arrivato il nuovo mito dello Shohoku.
Akagi stava fumando.
-Sono io il capitano! Tuonò Akagi dall'alto dei suoi 2 metri, poi assestò un pugno in testa ad Hanamichi- vai ad allenarti e tu- assestando un altro cazzotto- rispetto per il tuo capitano, perché in ritardo? Dieci giri di campo e guai, voglio rispetto! Come ti chiami?
Il nuovo venuto con la testa dolorante, voleva sprofondare…come? Lui il capitano? Cioè aveva veramente dato dello scimmione al capitano? Ok che voleva sembrare spaccone e irriverente, ma aveva un tantino esagerato!
-Allora il tuo nome e quanto sei alto?
-Akita Sero e sono 1 85
Che cavolo di nome? Mi è venuto?

Nessuno si era accorto che il nuovo venuto era una ragazza, con l'abbigliamento e mostrando grande impertinenza e sicurezza non vi erano dubbi, il nuovo elemento era forte. 
Rukawa dal canto suo era ben lungi dal fare la spia. Quella ragazza lo aveva sfidato, gli aveva tenuto testa, un giocatore è sempre un giocatore e se è bravo, stimolava ancor più la sua voglia di migliorarsi.
Lory cominciò i suoi giri di corsa sono salva per il momento, nessuno si è accorto del mio travestimento, ma sarà dura far parte di due club, mia mamma non deve saper nulla.

La ragazza aveva ritrovato il suo sorriso. La mattinata a scuola era dimenticata, ora si divertiva, si sentiva felice: lo stridio delle scarpe da basket sul parqué lucido, l'odore dei palloni nei cesti, il rumore dei palleggi, gli scatti, i lanci e il dolce rumore dei canestri scossi dai tiri dei giocatori: ora era nel suo elemento.

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Capitolo 3
*** Pensare sempre prima di rispondere ***


Alcune settimane erano passate da quel primo giorno turbolento in cui Lory era entrata nello Shohoku. Aveva stretto una forte amicizia con Sakuragi, con il quale si divertiva a tampinare Rukawa. Non mancava istante in cui non si accendesse qualche scaramuccia fra i tre. Nessuno si era ancora accorto che Akita Sero della 1 L era una ragazza. 
Tutte le mattine, Rukawa e Lory facevano qualche tiro nel campetto vicino a casa, evidentemente abitavano nello stesso quartiere. Il rapporto tra i due era alquanto strano. Lory, in modalità giocatrice di basket al mattino e compagna di classe, sommergeva con le sue chiacchiere il tenebroso ragazzo che la ascoltava con distacco e rassegnazione. In squadra invece sopportava le frecciatine sue e le uscite infelici di Hanamichi rispondendo con due o tre risposte alternate:
-Deficienti, cretini, idioti, andate a curarvi in clinica. 
Queste erano le uniche frasi che fino ad allora erano uscite dalla bocca del ragazzo.

Una mattina però nel cortile della scuola:

-Pista, pista, fateci passare, via!!!
Una bicicletta entrò a tutta velocità nel cortile della scuola Shohoku, alla guida un ragazzo con gli occhi assonnati, dietro, in piedi sui pedalini, una ragazza con i capelli castani sciolti al vento una scarpa da basket slacciata e una scarpa da scuola, la gonna e sotto i pantaloni, un borsone da sport e la cartella.
La strana coppia, Kaede Rukawa e Lory Anderson, fece il suo ingresso.

-Pista pista, ehi begl'occhi- rivolgendosi al suo compagno- sai dov'è un bagno? Devo finire di vestirmi. Colpa tua se arrivo così!
Ebbene sì ormai era rassegnato, "Begl'occhi" non se lo voleva proprio togliere dal suo vocabolario la ragazzina. 
Con la sua solita flemma e imperturbabilità Rukawa fece un cenno con la mano, poi si piegò per legare la bici.
Lory sfrecciò veloce nel bagno e finì di aggiustarsi. Colpa di Rukawa se arrivo in ritardo, "il campo è occupato dallo stupido con i capelli rossi, andiamo più in là ce ne è un altro!" Sì certo, e poi lui, non ha mica la madre killer che se mi mandano dal preside minaccia di chiudermi in convento!

La scena non era passata inosservata e tutti cominciavano a vociferare sui due ragazzi, le ragazze soprattutto non gradivano che Lory ronzasse troppo intorno al ragazzo più bello della scuola, il nutrito fan club dell'atleta non poteva e non doveva permetterlo. Se solo avessero saputo che un certo Akita Sero era una certa Lory Anderson…

Quello stesso giorno nel corridoio della scuola durante la pausa pranzo.

-Ehi tu giraffa- una ragazza del "fan club Rukawa" redarguì Lory -piantala di ronzare intorno a Kaede Rukawa.
Lory che camminava affianco al ragazzo guardò con indifferenza quella che l'aveva insultata. Poi osservò l'espressione del volto di Rukawa che non tradiva la minima emozione, poi rispose:

-Mezza tacca che vuoi?
-Come osi insultarmi- rispose isterica la ragazza.
-Guarda marchi mal con me, sei tu che hai cominciato ad insultarmi dandomi della giraffa! La tua è forse tutta invidia?
-No carina, non ti invidio per nulla. Sembri sproporzionata, magra e alta e con il fascino di un grissino.
-Sei invidiosa allora del fatto che mi faccio Rukawa?

A quelle parole l'imperturbabile ragazzo trasalì, cosa cavolo dice? Pensò il ragazzo.

-No perché sai, una figo come questo io non me lo lascio mica scappare, sai? Tu al massimo sei buona solo a fargli un pompino, in effetti con la ciabatta che ti ritrovi puoi solo fare questo.

Rukawa a quelle parole divenne rosso come un pomodoro, non poteva aver capito male, aveva detto veramente quella parola? Una ragazza così bella, gentile, carina allegra, che se ne era uscita con un insulto da strada, da scaricatore di porto. Farmi un p…, ma è impazzita? Questa è veramente fuori.

Poi Lory si voltò verso il ragazzo per vedere la sua reazione e sbotto:

-Mamma mia che ridere, sei tutto rosso, un mito, l'imperturbabile Rukawa…sì, sono un Dio l'ho fatto arrossire- poi rivolta alla ragazza disse- dai scusa stavo scherzando, avevo voglia di far sciogliere questo metro e 87 di ragazzo…mamma che ridere!

La risposta del ragazzo fu un buffetto sulla testa, anche se avrebbe voluto strozzarla. Al buffetto Lory rispose con un candido sorriso, lo sguardo dei due si incrociò e per un impercettibile istante si creò una dolce complicità, la corazza dell'imperturbabile Rukawa era stata scalfita, Lory aveva letto un'estrema dolcezza nei suoi profondi occhi blu notte.

Il capitano del fan club però non aveva certo voglia di scherzare. Lory l'aveva insultata, davanti a tutti, ma la sua vendetta stava già per compiersi.

-Signorina Anderson nel mio ufficio.
Lory si girò e dietro di lei il professor Sango! 
Porca miseria sono spacciata.

Tutto dipendeva da cosa aveva sentito, se aveva ascoltato solo l'ultima frase e l'insulto era nei pasticci. Mesta la studentessa seguì il prof. mentre
Rukawa, che faticava a riprendersi dopo le parole alquanto temerarie della sua compagna, la seguì con lo sguardo. Impotente, il ragazzo riprese la sua maschera di indifferenza e, proseguendo nel corridoio dalla parte opposta di quella da cui si era allontanata la povera Lory, urtò contrò il gruppo delle sue supporter, che in quel momento avrebbe voluto insultare.

-Signorina Anderson, le sembra il caso di usare quel tipo di gergo volgare? Forse dovrei chiamare sua madre?
-Signore le posso spiegare tutto io...
-Meglio che taccia, ma allora non ha ancora imparato a stare al suo posto? Vorrei inoltre sapere perché si è iscritta nel club di pittura e poi ci è andata solo raramente. Anche questo deve spiegarmi.

Si guardi per questo le devo proprio confessare che sto giocando a basket nella squadra maschile dello Shohoku… sì sì aspetta e spera ciccio che io ti dica cosa faccio!

-Signorina aspetto una risposta.
-Guardi signore, non è molto stimolante per me disegnare busti di gesso di statue che francamente ho visto e già disegnato l'anno scorso in Europa durante il mio vaggio studi. Trovo molti più stimoli nello scoprire il mondo! Ecco il prof Shimizu sarà anche un amico di mia madre ma...-Lory si morse la lingua è un bavoso e viscido che non sopporto! Forso è meglio che me lo tenga per me questo apprezzamento!

-Ma cosa?
-No, nulla.
-Allora da oggi lei andrà a fare le sue lezioni di disegno e poi "prof", mi sembrava di averla già ripresa sul termine?
-Sì, ma protesto vivamente!
-Cosa?
-Sì, questo è un ricatto bello e buono!!!
-Un ricatto? Ma come osa-tuonò il professore- lei sta sfiorando l'impudenza e rischia vivamente di finire dal preside.
Sì grazie tanto ce l'ha lei il coltello dalla parte del manico, uhm come vorrei dirgliene quattro!
-Scusi sono desolata! Faccio come vuole lei.
-Bene così mi piace, ora vada a chiedere scusa alla signorina Homori.
-Sì certo...nei tuoi sogni più fervidi, ora vado e gli stampo il mio pugno sul naso ecco cosa faccio! Ora chi lo dice al capitano..."sai gorillone Akagi, non posso più venire agli allenamenti come gli altri devo disegnare statue di gesso"...per colpa di un gruppo di galline frustrate che sbava per Rukawa! Che rabbia, mannaggia alla mia boccaccia!

Lory si era diretta verso l'aula di disegno, per la prima volta da quando era entrata nella squadra non avrebbe fatto gli allenamenti! Proprio quando mancava poco alla sfida amichevole con il Ryonan.
Poco prima di entrare però fu fermata da Rukawa che le posò una mano sulla spalla e con un semi sorriso le disse:
-Ti copro io con Akagi, vedi di venire più tardi, gli allenamenti senza il compagno rap… be' non c'è gusto!!
La ragazza si stupì e con un dolce sorriso passo la sua mano tra i capelli del ragazzo spostandogleli dietro l'orecchio.
-Grazie compagno, sono certa che senza di me ci sarà il caro Hanamichi a tenerti su di morale.
Poi si voltò, sopspirò come se stesse entrando nella fossa dei leoni, Rukawa rimase qualche lungo istante interdetto dal gesto della ragazza, poi si ricompose e si avviò in palestra.

La lezione di disegno era stata lunga e barbosa, Lory con davanti il mezzo busto della Venere, cominciò lo schizzo di una Venere formato moderno. Non era attenta e per nulla impegnata. Dalla finestra dell'aula si vedeva la palestra di basket e ogni tanto si sentivano dei rumori e la fantasia di Lory era in un certo campo da basket giocando con un certo ragazzo.
Alla fine della lezione corse come una disperata si vestì con il suo solito look e entrò in palestra

-Piantatela mentecatti urlò il gorilla!!!
Poi Akagi ricevette il cesto dei palloni in testa.
-Disgraziati, fuori dal campo! 
Lory si era persa una lezione memorabile, Rukawa era stato obbligato a mostrare ad Hanamici il tiro in corsa con il terzo tempo e presto era nata tra loro una zuffa culminata con la scena a cui aveva appena assistito.
-Ah ecco Sero, ben tornato.
-Ah grazie, ah chissà che scusa avrà inventato Rukawa. Però non posso continuare a mentire.
-Capitano, ci sarebbe un problema.
-Sì è vero, fai dieci giri del campo e svegliati, non stare lì impalato, mencano 5 giorni all'amichevole.
-Veramente- poi si tolse la bandana che portava da sempre per nascondere i suoi capelli.

A tutti i presenti con la palla in mano caddero i palloni che rotolarono con un rumore quasi sincrono, dopo di che era calato il silenzio in palestra, Akagi stentava a crederlo, il loro playmaker era una ragazza.
L'unico ovviamente non sorpreso fu Rukawa che dal suo angolo ossservò la reazione dei compagni.

-Capitano, mi dispiace avervi ingannato, ma non volevo, mia madre ha fatto in modo di trovare una scuola dove non ci fosse una squadra di basket femminile perché devo diventare una pittrice famosa e qui c'è il famoso professore Shimizu, ma io non volevo ingannarvi e poi, ho fatto una ricerca! il regolamento sia della squadra, sia del campionato, non precisa che non ci possono essere ragazze in squadra. Il regolamento dice solo che devono essere studenti di un liceo, non precisa il sesso degli studenti e non vieta squadre miste.
La ragazza aveva sommerso tutti con un fiume di parole, ma tutti erano ancora ammutoliti. L'allenatore si avvicinò alla ragazza e al capitano e disse:
-La ragazza ci ha dimostrato di essere un ottimo giocatore, capace di tenere testa a molti di voi, il regolamento in effetti non dice nulla, io direi che il nostro playmaker può riprendere il suo posto.

Akagi era stupito, una ragazza alta 1 85 con quella classe? Spesso ci era andato giù duro e non si era accorto di nulla, ora?

-Be' è vero ci ha dimostrato tanta classe, ma non so…
-Cosa?-intervenne Hanamichi- gorillone hai paura che la ragazzina ti faccia fare brutta figura?

-No, -e gli mollò il solito pugno in testa- non vorrei che degli animali come te, possano prendersi gioco di noi?

-E da quando ti interessa il parere degli altri? -intervenne Rukawa dal suo angolo.
Tutti si voltavarono a guardarlo sbalorditi, non sembrava sorpreso il ragazzo e poi non interveniva mai quando c'era qualcosa da discutere, come se la squadra non gli interessasse, l'unica cosa era giocare a basket e invece si sbagliavano. Le sorprese allora non erano finite.

-Cosa, gorilla- sbottò Lory- hai paura degli altri? Solo questo ti preoccupa, il giudizio di alcuni scemi? Le partite si giocano sui campi di basket, non con le parole. Ho dimostrato di essere bravina no? Perché non farmi continuare? Hai paura di essere battuto da una ragazzina?
La ragazza lo guardava negli occhi con aria di sfida, lei, più bassa di 15 centimetri almeno, non avrebbe ceduto. Akagi sosteneva il suo sguardo poi le appioppò il classico pugno in testa, già collaudato con Hanamichi, la prese per il collo, le sgrullò i capelli e con un sorriso la spinse in campo:
-Ok, ragazzina dieci giri di corsa, 40 scatti e poi entra in campo, muoviti non vogliamo pappamolli. Ah Akita Sero, dicci il tuo nome!
-Lory Anderson
-Che cavolo di nome è?
-Lunga storia gorilla, mia madre è americana e mi ha obbligato a cambiare nome. Ora vado.

Passando davanti a Rukawa, Lory gli sorrise e gli fece l'occhiolino, il ragazzo imperturbabile ricominciò a palleggiare nel suo angolo.

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Capitolo 4
*** Il mio adorato fratellino ***


Il mio adorato fratellino

 

L'ultimo week end del mese era giunto e Lory lo avrebbe finalmente passato con il padre, sua moglie e suo fratello. Dopo che erano venuti all'aeroporto per salutarla non si erano più visti: la scuola, gli allenamenti, ogni sera si sentivano per telefono, ma sua madre era intransigente:

"L'ultimo week end del mese e basta! Non voglio che ricominci ad essere un maschiaccio!"

-Fratellone come butta?
-"Scheggia"! Vieni qui!

I due fratelli si abbracciarono a lungo poi:

-Uno contro uno, chi perde apparecchia la tavola?
-Sì, fratellone, preparati alla sconfitta.
-Ah, "mezza tacca" ti spiezzo!
-Vedremo! Ciao mamma Yuki! Papi dov'è?
-Ciao stellina, tuo padre sta sistemando la tua cameretta! Sali, posa le borse.
-Grazie! Ho dei regali per tutti.
-Uhm, e per me che c'è?
-Accuccia giù le zampe, comincia a riscaldarti in giardino che arrivo e ti straccio.
-No, scommetto che hai qualcosa anche per me, dai, dai, dai!
-Piantala, bambinone di un metro e 87!
-88 carina!
-95 con i capelli!
-Ah,ah!

I due ragazzi erano molto uniti, era da tanto che aspettavano quel momento, la gioia era tornata sui loro volti, dopo tre anni di separazione, sembrava che il tempo ripartisse da dove si erano lasciati.
Il papà aveva separato in parte la grande cameretta che occupavano i due bimbi, ora ognuno aveva il proprio spazio.

-Papi che bella la mia cameretta! Grazie! Meno male che non l'hai ammobiliata stile confettone rosa Barbie! Se no, ti avrei disconosciuto! Mi basta già la camera fiorita rosa e panna a casa di mamma! Modello blaaa, ma sono finita in una caramella gigante?
-I mobili li ha scelti Yuki, la carta da parati il tuo fratellone, io ho scelto alcuni quadri e ho fatto le cornici con le nostre foto delle scorse vacanze insieme per l'Europa. Quello della vostra infanzia mi ha aiutato il tuo brother a farlo.
-Ah che cari, sai ho una super sorpresa per lui guarda!
-Cavoli, morirà appena gliela dai!
-Ho dei regali per te e mamma Yuki, eccoli. Ma ora vado giù abbiamo una sfida!
-La solita?
-Sì, uno contro uno, per chi apparecchia!
-Vai "Scheggia"!

I due ragazzi cominciarono la sfida a basket:
-Sorellina ti do' 10 punti di vantaggio se vuoi?
-Aspetta a dirlo, piangerai!
-Vedremo!
-Guarda, prendi questa di palla.
E gli lanciò un bellissimo e lucente pallone da basket
-Cosa? Cosa vedono i miei occhi? Ma…-balbettando- quest…quest
-Sì è la sua firma!
-Co.. co... cosa? E Co com…
-Come l'ho avuta? Un ex di mamma, un tale bavoso e palloso, ma alquanto utile giornalista mi ha portato spesso a vedere l'NBA!
-Ah, sì mi ricordo Wilson, ma disgrazia, mica mi avevi detto che ti eri fatta firmare il pallone da LUI il mitico, il solo, Jordan!!!
I 10 punti di vantaggio li hai solo per questo!
-Ok li accetto, ma sappi che rimpiangerai questa tua scelta.
-Vedremo.

I due ragazzi cominciarono.

-Oh, "Scheggia" sei migliorata!
-Grazie!
-E questo dove l'hai imparato?
-Uhm, una persona speciale! Vai canestro!
-Porca miseria, adesso faccio sul serio, ragazzina.
-Sì, sì, di' la verità ti stai pentendo di avermi dato il vantaggio?!
-Già, non mi ricordavo che fossi così forte! Chi è questa persona?
-Dai concentrati! Beccati questoo. E con abile mossa e uno stupendo salto, ecco la palla che si insacca, canestro!.
-Aspetta, aspetta, "mezza tacca", ora mi impegno!

I due ragazzi giocarono fino allo sfinimento. Ormai la signora Yuki aveva già apparecchiato! I due coniugi osservavano i loro figli finalmente felici:

-Sarebbe bello averla sempre qui- disse la signora Yuki.
-E' vero, guardali. Purtropp Jackie si oppone, lo sai, comunque vedremo, sarebbe già un passo ottenere almeno tutti i week end o due fine settimana al mese!
-Sarebbe un sogno.

La cena trascorse in piena armonia, Lory aveva tante cose da raccontare sulla sua esperienza americana, su come aveva avuto l'autografo, amava fare i dispetti a suo fratello e farsi invidiare. Lo punzecchiava di continuo coma faceva con una certa persona a scuola. Dopo la cena i due fratelli si ritrovarono in camera a chiacchierare.

-Senti "Scheggia", parlami un po' della tua scuola…chi è che ti insegna quei trucchetti? Devi dirmi per caso qualcosa?

I due fratelli erano molto uniti da ragazzini si dicevano tutto, questa loro grande armonia e complicità aveva fatto ingelosire i genitori che si sentivano quasi tagliati fuori.

-Ma, niente di che…
-Uhm, non ti avevo mai vista così…certo è vero è dalla scorsa estate che non facciamo una sfida uno contro uno, ma come dire…
-Be' sì sono migliorata? Vero fratellino?
-Caspita, se lo avessi saputo non ti avrei certo dato dieci punti di vantaggio! Sei diventata anche più alta! Raccontami su dai- e la colpì sulla spalla- dai sputa il rospo.
-Ma è un mio compagno di classe…carino sai, ci troviamo tutti i giorni dietro casa, c'è un piccolo campo di basket in un giardinetto.
-Mi sa che mi sta sulle palle!
-Chi?
-Questo ragazzo!…Sì, vedo una luce nei tuoi occhi…
-Ma piantala! Guardi ancora Beautiful?
-Uhm sarà, descrivilo dai?
-Ma è un ragazzo.
-Oh, ma dai? Ha due gambe e due braccia?
-Cretino, cosa vuoi sapere? Ha due occhi blu notte, due braccia forti e muscolose, sai mi piace quando va a canestro, esiste solo lui e la palla, sembra che voli e la luce che si può vedere quando ha fatto un tiro…uhm, stupendo.
-Sì, sì, direi che mi sta sulle palle!
-Ma dai, sei geloso?
-Sì credo di sì! Tu sei la mia "Scheggia"! - e la abbracciò con dolcezza.
-Piantala sentimentalone e io cosa dovrei dire di quella Junko?
-Chi?
-Ma sì quella ragazza con cui uscivi, piantala, non dirmi che te ne sei già dimenticato?
-Uhm…
-Non ci posso credere! Sei un disgraziato! Fare soffrire così una ragazza!
-Uhm, è che le ragazze…be' non mi interessano molto…
-Detto così, fa un po' brutto.
-Cretina, è che non le capisco molto, mi parlano di trucco, borsette, vestiti, insomma vedono l'idolo della squadra, non il ragazzo che c'è fuori.
-Uhm, e tu ne approfitti?
-Dai piantala, non è vero? Poi la prese e cominciarono a lottare, farsi il solletico.

-Dai guardiamo il video delle vacanze dell'anno scorso!
-Sì, introduci il nastro, io vado a prendere i pop corn!
I due ragazzi guardarono la cassetta sdraiati sul letto nella cameretta del ragazzo, poi si addormentarono.

-Guarda, i due gemellini si sono addormentati.
-Sì, sembrano finalmente felici!
-Già, la coppia si è finalmente ricongiunta, è stato crudele dividerli.
-Già, ma lo sai come la pensava Jackie. Lo sai Lory ha già avuto due richiami a scuola!
-Già due?
-Sì il primo giorno di scuola e poi ha organizzato delle scommesse.
-Scommesse?
-Sì, nella pausa pranzo andava nel campo di basket nel cortile della scuola e organizzava delle partitelle a soldi. Faceva finta di perdere la prima sfida, poi raddoppiava la posta e stracciava le sue vittime. Ragazzi di altri licei per lo più, ignari di chi avevano di fronte. Tra l'altro ha coinvolto un suo compagno di classe. 
-Cavoli, la solita peste!
-Appunto, averla divisa dal fratello non la resa più femminile, ma Jackie questo non lo vuole capire! Il fatto che poi debba seguire il corso di pittura obbligata dalla madre, la rende ancora più irrequieta, secondo me.
-Certo non c'è dubbio, lo fa apposta, ha sempre avuto l'argento vivo addosso, me la ricordo quando trascinava suo fratello in situazioni comiche! Era proprio questo il bello dei due gemellini.
-Già, ora guardali! Sono insieme come una volta!

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Capitolo 5
*** Una partita entusiasmante. Una rivalità nascente ***


Una partita entusiasmante. Una rivalità nascente.

 

-Bene ragazzi è ora di andare, il liceo Ryonan ci aspetta.
-Sììì- urlarono in coro i ragazzi.

Quando arrivarono nella fossa dei leoni la squadra dello Shohoku era carica! La partita amichevole era finalmente arrivata. 
Nella palestra ad attenderli vi erano già tutti gli atleti del Ryonan o quasi. I capitani si salutarono. I loro occhi facevano scintille, tra i due vi era un'antica rivalità.

-Ehi, Hanamichi- Lory diede una gomitata di intesa al ragazzo- non ti sembra il grande scontro tra primati?
-Caspita quel gorillone è ancora più alto di Akagi, abbiamo dimenticato le banane a casa.
-Guarda che vi ho sentito voi due laggiù! Piantatela!
-Meglio filare c'è aria di cazzotto in arrivo Hanamichi! -Disse Lory prendendo il ragazzo per il collo e sgattaiolando via come due che l'hanno combinata bella.
-Due deficienti-sussurrò nel suo angolo Rukawa.

Le squadre cominciarono a riscaldarsi.
Intorno al campo e sulle tribune rialzate i ragazzi erano venuti a sostenere la loro squadra. Il club di basket del Ryonan infatti godeva di un'ottima reputazione, era una delle squadre più forti della prefettura.

Sugli spalti per lo Shohoku solo il gruppo di squinteriati amici di Hanamichi, la sorella di Akagi, le sue amiche e un gruppo di tifose alquanto particolari. Era un trio di ragazze pon pon venute a tifare per lui, il tenebroso Rukawa. Non si era mai visto un gruppo di tifose del genere. 
Quando si fece vivo il loro beniamino, ormai pronto per entrare in campo, si levò, dagli spalti un grido stridulo come provenire da un pollaio in subbuglio, un coro che scandiva:

-Rukawa, Rukawa

Il ragazzo non fece il minimo caso alle sue tifose mentre Lory si voltò, le guardò e una certa rabbia cominciò a ribollirle nel sangue…per una di quelle ragazze aveva rischiato di perder il posto in squadra, poi si avvicinò al suo compagno gli mollò una pacca sul sedere dicendo:

-Allora begl'occhi hai visto le belle pollastrelle urlanti lassù?

Il ragazzo proseguì verso il campo facendo finta di nulla, certo che questa si prende certe libertà, prima o poi mi farà morire!

La scena era stata seguita attentamente dalle ragazze pon pon che cominciarono ad urlare:

-Ma che cosa ci fa quella in campo!
-Come osa tastare il culetto d'oro di Rukawa- poi ad alta voce proprio rivolta a Lory- -Ehi tu giraffa che ci fai lì?

Lory senza la minima esitazione e senza pudore sfoderò un non proprio elegante "dito" e tornò a palpare il sedere di Rukawa urlando:

-Vi piacerebbe farlo anche voi!

Ma di tutta risposta ricevette un cazzotto da Akagi:

-Piantala! E concentrati, non mi basta avere un pazzo dai capelli rossi! Mi tocca una ragazza sboccata pure!
-Scusa gorillone! Vado a riscaldarmi!

Intanto nell'altra metà campo si stava svolgendo un'altra scena…

-Ma dov'è quel demente di Sendo?- tuonò l'allenatore- Insommaaaaaaa dov'è?! Urlò come un forsennato mentre gli pulsava la vena sulla fronte.

In effetti la stella tanto attesa non aveva ancora fatto il suo ingresso in campo, i ragazzi avevano già indossato le maglie, ma della stella del Ryonan nessuna traccia.
I palloni ormai volavano da ogni parte del campo, i ragazzi stavano facendo gli esercizi di riscaldamento quando improvvisamente si aprì la porta della palestra, l'attenzione di tutti si rivolse verso quella porta.

-Eccomi, scusate per il ritardo- un ragazzo alto con i capelli dritti in testa e un leggero affanno fece il suo ingresso- la sveglia…non l'ho sentita.

-Disgraziato! Preparati. Urlò l'allenatore del Ryonan, Taoka con la giugulare pulsante.

-Sì, scusi coach-sussurrò il ragazzo, sfoderò i suoi occhi languidi ormai collaudati con i quali sapeva addolcire la furia del suo coach, poi si diresse verso la panchina, dove la matricola Ikohichi gli tese la sua maglia: il bellissimo numero 7.

Il ragazzo se la infilò, il capitano Uozumi gli si avvicinò:
-Allora sei pronto?
-Sì, sono venuto di corsa e sono pronto! Esclamò con poca convinzione nella voce, la sua unica curiosità, ora, era vedere una certa matricola all'opera. Si girò quindi verso i suoi avversari e cominciò a guardarsi intorno finché nel gruppo non scorse una persona conosciuta e gridò:

-Ehi sorellina, che ci fai qui? Fai la manager della squadra?

Tutti si voltarono verso i due ragazzi.

-Cosa?- si lasciò scappare Hanamichi-sei la sorella di quel porcospino?
-Sì, siamo gemelli.
-Vuoi scherzare?
-No, i nostri genitori hanno divorziato e ci hanno separati, mia madre mi ha fatto cambiare nome e quando sono tornata mi hanno inserito in una classe inferiore rispetto la mia età!
-Ma dai? Sei più grande di me, quindi?
-Esatto Hana!

Tutti erano sorpresi, Lory e Akira Sendo gemelli e poi…
-Ehi fratellino bada a come parli ora vedrai in azione il numero 7 dello Shohoku! Guarda e ammira!
-Allora non fai la manager!
-E ti sembra la tenuta della manager? E poi il mio talento sarebbe sprecato!

Ma se per Sendo non c'era molto da stupirsi che la sua sorellina fosse entrata nella squadra, i suoi compagni non poterono fare a meno di esclamare:

-Ehi Akagi, nella tua squadra fai giocare una donna?- disse Ikegami

Gli atleti del Ryonan scoppiarono in una fragorosa risata!

-Dopo la batosta dell'anno scorso, siete proprio alle cozze se fate giocare una mocciosetta!-Aggiunse Koshino

-Aspetta a dirlo-intervenne Sendo- è mia sorella!

-Sì amico-urlò Lory alquanto alterata verso i due ragazzi che si erano presi gioco di lei- ti aspetto in campo bello per farti piangere!

-Sì- aggiunse Hanamichi-li faremo tornare dalla mamma con le pive nel sacco, bella!- e porse a Lory la mano per scambiarsi un bel 5 che risuonò nella palestra, mentre da un angolo, in disparte, il solito commento laconico di Rukawa:

-Ma si può? due dementi in campo!

L'allenatore del Ryonan era senza parole, il signor Anzai era impazzito Ah se vuole far giocare una ragazzina…lo faccia, ci sarà da ridere.

Le formazioni scesero in campo, ma i due sbruffoni Lory e Hanamichi erano in panchina.
La tensione cominciava a salire, Sendo si mise in posizione, tutti gli altri intorno a Uozumi e Akagi, un ragazzo dagli occhi blu notte, che non aveva perso la sua freddezza lo guardò con aria di sfida.

Ah deve essere lui il ragazzo di cui mi parlava la mia sorellina! Mi sta sulle palle, sì decisamente, sarà bello confrontarmi con lui…uhm occhi blu notte…ti spiezzo in due!

La partita si fece accesa fin dalle prime battute, tra Uozumi e Akagi si preannunciava la sfida tra giganti o come urlava Hanamichi dalla panchina "la sfida tra gorilla e re delle scimmie!"
Mentre una nuova accesa rivalità stava per nascere tra Sendo e Rukawa.

Nel primo confronto a due, Uozumi ebbe la meglio, la palla infatti se la accapparò il Ryonan. Sendo si ritrovò con la palla in mano esattamente di fronte a Rukawa, senza esitazione e guardando il suo avversario diritto negli occhi, il giocatore passò velocemente la palla ad un compagno che fece il primo tiro a canestro.
2 a zero per il Ryonan.
La palla ora era dello Shohoku. Facilmente i ragazzi si portarono sotto canestro, con un rapido passaggio Akagi passò la palla a Kogure, il ragazzo provò il tiro, ma a fermarlo ci pensò Uozumi, Rukawa però riprese palla, provò il tiro.

- Vai begl'occhi, facce sogna!- Urlò Lory.

Ma fu a sua volta fermato, anche il terzo tentativo del gorilla fallì contro il muro difensivo.

-Guarda bene ragazza mia come costruiscono il gioco i giocatori del Ryonan!- sussurrò Anzai a Lory che fremeva in panchina. 
-Sì coach, se Sakuragi la smettesse di urlare e agitarsi come un folle. Piantala scemunito, mi copri la visuale!
-Taci ragazzina, è ora di far entrare l'arma segreta!
-Deficiente - giunse il commento dal campo dall'imperturbabile Rukawa- chiudi quella fogna!

La palla era tornata al Ryonan che era pronto per un veloce contrattacco. Sendo prese la sfera:

-Andiamo! Urlò ai compagni
-Al diavolo- aggiunse Rukawa.

L'azione fu velocissima Rukawa questa volta non voleva certo farsi sorprendere! 
Ma l'esperienza di Akira Sendo era superiore… Saltò come pronto per lanciare a canestro, Rukawa non fu da meno, balzò per contrastare il tiro, il suo avversario però fu più furbo e senza batter ciglio lanciò dietro di sé il pallone sicuro che ci fosse un suo compagno. Lo schema era collaudato e sicuro; il passaggio fu splendido, Koshino raccolse la palla e la infilò nel cesto.

Il Ryonan era scatenato, il fantasista Sendo era sublime, un vero fuoriclasse.

Lory dalla panchina lo osservava fiera, ma allo stesso tempo le stava salendo una sana voglia di competere con lui. Aveva voglia di scendere in campo e finalmente mostrare gli schemi con Rukawa. Anche se la mattina al campo i due ragazzi si allenavano uno contro l'altro, Lory aveva osservato il gioco del ragazzo, sapeva leggere perfettamente negli occhi del suo compagno. Sapeva i suoi tiri migliori, i suoi difetti, sapeva come valorizzarlo al meglio e Anzai questo lo aveva capito. Aveva intuito che Rukawa era un giocatore egoista, che dava il meglio se stimolato da abili avversari, e aveva intuito che quella ragazzina era entrata in sintonia con lui, il tenebroso Kaede Rukawa. 
Con Hanamichi sottocanestro a controllare i rimbalzi, se quella testa di legno aveva capito qualcosa, e Lory come perno per costruire il gioco la musica sarebbe cambiata. Forse Hanamichi era un azzardo, in fondo era da poco in squadra, ma la ragazza, sì sarebbe stata essenziale.
Per ora era presto. I ragazzi dovevano prender fiducia, il festival del grande Sendo era solo agli inizi. Tuttavia la musica ad un certo punto cambiò. 
Dopo l'ennesimo passaggio fulmineo di Sendo che aveva ingannato Rukawa fingendo un passaggio laterale al compagno che era andato sicuro a canestro, il bel tenebroso dagli occhi blu non aveva più voglia di far segnare gli avversari. 
Quando Koshino lanciò la palla al volo per cercare Sendo, Rukawa lo precedette e gli rubò la palla:

-Allora, andiamo- fece Rukawa a Sendo per imitarlo dopo averlo squadrato con odio per una impercettibile frazione di secondo.

E come aveva fatto il suo avversario lo ripagò con la sua stessa moneta. Con una corsa veloce in contropiede, scartò due avversari, solo davanti al canestro saltò per tentare il tiro, Sendo lo precedette tentando di fermarlo, ma Rukawa senza batter ciglio lanciò la palla dietro di sé, il capitano Akagi, pronto raccolse la sfera arancione per un memorabile Gorilla Dunk…uhm, Slam Dunk.
La tensione era sciolta, lo Shohoku cominciava a riacquistare fiducia.

 

Dagli spalti le ragazze pon pon o come le chiamava Lory "le galline pon pon" sfoderavano slogan e inni al loro beniamino che stava dando mostra della sua perfetta tecnica. Un coro all'unisono scandiva:

-Rukawa sei un campione e pure un gran figone!

Lory dalla panchina fremeva, ora che i compagni avevano preso il ritmo voleva entrare in squadra e galvanizzarli ancora di più, per ora si limitava a urlare, come dire mettendosi a livello delle ragazze pon pon:

-Rukawa sei un grande, mettine dentro tante! 

Ma questo suo piccolo slogan non piacque alle ragazze pon pon che cominciarono a urlare:

-Rukawa sei il nostro bel maschione, fate largo al bel campione! Taci tu ciabatta che sembri solo matta!
-Tacete voi galline che siete solo delle cretine.
In questo duello verbale ci si mise anche Hanamichi che cominciò a fare il matto con l'alleantore Taoka, intervenne quindi Akagi che rifilò la solita dose di cazzotti sia a Lory che al ragazzo.


Alla fine del primo tempo le squadre si trovavano 42 a 50 per il Ryonan.
Lory scalpitava, ora sarebbe entrata in campo, ora cominciava la partita, estremamente silenziosa si stava concentrando.

Il secondo tempo cominciava, la formazione del Ryonan rimase la stessa, nello Shohoku al posto di Yasuda numero 6 entrò Lory, come suo fratello indossava il numero 7.

Cavoli mi batte forte il cuore, spero di non fare troppe cavolate, devo impegnarmi al massimo, devo dimostrare che il Gorilla e l'allenatore non si sbagliano, io sono un ottimo playmaker. (lettori appassionati di basket perdonatemi! Non è che ne sappia molto di questo sport! Per cui, sorry se sparo cavolate! NdA)

La partita entrò nel vivo. I ragazzi del Ryonan escluso Sendo erano scettici e sottovalutarono la ragazza. Ma dopo le due prime fulminanti azioni, fu chiaro a tutti che la gemella di Sendo era chiaramente brava.
Sapeva intuire le mosse dell'avversario perché aveva osservato gli schemi dalla panchina e conosceva i suo compagni. Aveva voglia di mostrare a suo fratello quanto Rukawa fosse forte. Kogure mise in gioco la palla passandola proprio alla ragazza che cominciò a palleggiare lentamente verso la metà campo aspettando che i compagni si avviassero verso il canestro:

-Coraggio Shohoku facciamo vedere a questi sbruffoni come si gioca!
-Sìììììì! -urlarono tutti, mentre dalla panchina del Ryonan si levò un coro:
- Ryonan Ryonan, vi spezzerà le gambine! Ryonan Ryonan a casa le bambine!

Cosa a casa le bambine! Adesso vediamo!

Improvvisamente cambiò ritmo si scartò velocemente dalla marcatura di Koshino, si avvicinò a Rukawa, marcato stretto da Sendo. Fece quindi finta di passare la palla al suo compagno allungando le braccia verso di lui, Sendo a sua volta allungò il braccio per frapporsi tra Rukawa e la palla tentando di rubare la sfara alla sorella, che la ritrasse verso di sè, il finto passaggio era riuscito: Rukawa ora libero dalla marcatura di Sendo, si portò velocemente sotto canestro. Lory saltò come per passare la palla al compagno, davanti a lei saltò Sendo per impedire il passaggio, ma Lory che aveva calcolato la mossa, lanciò verso terra la sfera che, rimbalzando sotto le gambe dell'avversario, giunse perfettamente al numero 11 Rukawa che in scioltezza insaccò nel canestro.

Il capitano Akagi sfoderò un sorriso smagliante, avrebbe voluto gridare a chi a casa le bambine? Prese la matricola Lory per il collo e le grattò la testa scompigliandole i capelli che teneva raccolti in una lunga treccia.
Lei tra le braccia del capitano passò davanti alla panchina del Ryonan sfoderando una loquace linguaccia.
Poi divincolandosi dalla presa del capitano si avvicinò a Rukawa e con il tono canzonatorio e una voce in falsetto disse:

-Rukawa bel figone beccati questo schiaffone- e gli mollò una pacca sul sedere guardando dalla parte delle ragazze pon pon e notando la loro rabbia sul volto.
Mentre il ragazzo lievemente rosso commentava:
-Una demente!

Sendo dal canto suo sorrise ironicamente...ora era pronto per dimostrare tutta la sua bravura.
Le azioni si susseguivano veloci e incalzanti da entrambe le parti, i fuoriclasse del Ryonan, Uozumi e Sendo da una parte e Rukawa, Akagi e Lory dall'altra. 
Sugli spalti tutti incoraggiavano le squadre, più che ad una amichevole stavano assistendo ad una gara di campionato tanta la tensione in campo.
Intanto per la panchina dello Shohoku si prospettava un cambio, in un angolo finalmente si stava scaldando l'arma segreta dello Shohoku il pazzo e imprevedibile Hanamichi.

Con una strabiliante rapidità, uno strepitoso cambio di ritmo del palleggio Sendo, galvanizzato, sorprese la marcatura di Rukawa e segnò l'ennesimo punto. 46 a 54!
Tuttavia un piccolo imprevisto turbò lo Shohoku, in uno scontro aereo tra Akagi e Uozumi quest'ultimo aveva commesso fallo e con il braccio aveva ferito alla testa il suo avversario. Una sostituzione era d'obbligo.
Stava entrando la mina vagante, il rosso, il numero 10 Hanamichi Sakuragi.
Il suo debutto era cominciato.

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Capitolo 6
*** Guai all'orizzonte ***


Guai all'orizzonte

I due fratelli stavano tornando a casa, stanchi, assonnati. Ad un certo punto Lory inciampò, Akira la sorresse:
- Dai ti porto la borsa oggi hai giocato magnificamente, sono fiero della mia "Scheggia".
- Cattivo, potevi farci vincere! Il povero Hanamichi aveva segnato il suo primo, memorabile e unico punto…cattivo! Comunque tieni, portami la borsa!
- Avete giocato bene! Ma non potevo farvi vincere se no il signor Taoka ci avrebbe squartato! 
- Ha carattere Rukawa, vero?
- Chi?
- Piantala, lo so benissimo che fai finta di niente, ma ti è piaciuto un sacco misurarti con lui!
- Chi il numero 11? Ma che scorbutico!
- Solo perché non ha voluto strigerti la mano?
- Sorellina, come fa a piacerti uno così?
- A me? Piacere? No, ma che dici?
- E quelle guance rosse?
- Non sono diventata rossa! Piantala! Gioca bene tutto qui!
-"Mi piace come gioca…è bravo".- facendo la voce in falsetto per canzonare la sorella - Ma sarà? A me sembra che tu sia partita…cotta!

I due ragazzi scherzarono per tutto il tragitto verso casa, ripensando alle azioni che li avevano visti protagonisti in campo. Si ricordavano ogni istante e si davano dei consigli.

- Sai quando è entrato Sakuragi, temevo che la partita fosse ad una svolta, lo credevo un ottimo giocatore come si vantava di essere…invece è solo alle prime armi però ha stoffa da vendere.
- Eh, sì fratellone fra un po' dovrai guardarti anche da lui.
- Mi ha fatto morire dal ridere appena entrato era tesissimo!
- Sì, si muoveva in modo robotico, e quando ha commesso passi, lì stavo per esplodere in faccia a ridere se non fosse stato perché perdavamo il possesso di palla!
- Sì mi ha fatto morire dal ridere…be' e subito dopo che per fermare Uozumi l'ha completamente spaiccicato! Non sapevo se esser preoccupato per il capitano o sganasciarmi dalle risate! E il tuo tesoruccio?
- Piantala, Rukawa e Hanamichi si odiano sai?
- Avevo intuito! Ma come mai?
- Sai, Aruko Akagi, la sorella del capitano è una delle fan, cotte per Rukawa.
- Ah, è una del gruppo allora!
- Smettila! Non è mica una delle "galline pon pon"
- Ah, sì le ragazze pon pon fighissime!!! I loro slogan poi mi hanno fatto quasi perder la concentrazione, sorellina il giorno in cui le mie compagne di liceo dovessero formare un gruppo di fan del genere ti autorizzo a sopprimermi!
- Va bene, ti prendo in parola! Comunque dicevo: ad Hanamichi piace Aruko, ma Aruko stravedede per Kaede per cui Sakuragi odia Rukawa! Sai, insieme a Sakuragi ci divertiamo un mondo a tampinare il tenebroso e scontroso Ruki.
- Sì, sì ho notato, ma oltre alle due parole. Deficiente, cretino, sa dire qualcos'altro?
- Sì, comunque quando gli ha mollato il calcione nel sedere per far sì che Hanamichi si riprendesse ho temuto la rissa!
Ma dopo è andata meglio dai, ogni tanto Sakuragi ha intercettato i rimbalzi tenendo testa al vostro "gorilla"
- Non chiamare così Uozumi, il mio capitano.
- Gne gne - Lory fece il verso al fratello, questa volta fece lei la voce in falsetto- no prendere in giro il mio capitano "Re delle scimmie".
- Dai se ti sentisse…comunque è vero ha tenuto testa al nostro capitano, ma si vede benissimo che non ha mai giocato a basket! Non ha acquisito ancora alcuni automatismi…le finte…è troppo facile scartarlo!
- Zitto, fratellino sei tu che sei forte…neanche la maracatura doppia di Hanamichi e Rukawa ti poteva fermare oggi!
- Sì, quando Rukawa mi ha ingannato su quel passaggio e mi avete messo alle costole i due ragazzi lì non ce l'ho più fatta…mi sono messo in modalità robocop!!! Avevo una voglia di divertirmi, ero veramente felice!
- Lo so lo so, quando poi Kaede ha avuto il crampo…ce la siamo vista brutta.
- Sì, oh povero il mio amore- Sendo giunse le mani e continuò con la voce contraffatta per deridere sua sorella-povero il mio tesoro!
- Scemo, non ho detto così!
- Ma lo stavi pensando.
- Niente affatto! Comunque è stata una partita dura!
- Sì, sai mi è piaciuto quel tuo tiro da tre punti! Mi hai spiazzato, con la finta hai scartato Koshino, poi sei entrata in area, hai fatto finta di lanciare a Kogure, Ikegami ti si è fatto sotto tu sei uscita dall'area, finta e poi tiro a canestro! La faccia del mio allenatore, stavo per sbellicarmi, hai fatto il mio schema preferito! Bastarda! Il mio coach domani mi ricoprirà di insulti! Già lo sento. " Demente, che vai ad insegnare a tua sorella! Che fai ti fai battere dalla tua controparte femminile?"
- Ma questo non me lo hai insegnato, in noi è genetico!
- Lo so, ma vallo tu a spiegare al coach che io non ti ho insegnato nulla e che, anzi, tu mi hai dato qualche dritta l'anno scorso durante le vacanze!
- Buon sangue non mente! Siamo proprio gemelli!
- Certo quando è tornato Akagi, la musica è cambiata! Sì, sì è proprio stata una bella partita.
- Eh, già. - sospirò Lory.

Quando arrivarono in prossimità della casa videro, sulla soglia del loro cancello, una grossa berlina.
- Porca miseria è la mamma, se mi vede così sono fritta!
- Cavolo! Speriamo che la mamma e il papà abbiano retto il gioco!

I due ragazzi erano in apprensione, assolutamente mamma Anderson non voleva che Lory si trasformasse in un maschiaccio e giocasse a basket, come fare, entrambe erano in tuta e indossavano scarpe da basket, avevano il borsone della scuola, insomma le cose si mettevano male.
- Ho un'idea- esclamò Lory.
Quatti quatti sgattaiolarono sul retro della casa, Lory prese la borsa e la lanciò in giardino, poi si mise delle normali scarpe da ginnastica che aveva nella sacca. I due tornarono sui loro passi e entrarono in casa.

- Ah ti stavo aspettando, figliola! Dove eravate finiti?
- Ciao mami, urlarono in coro i due ragazzi e corsero ad abbracciarla.
- Come sei vestita Lory? Non ti sarai mica messa a giocare a basket? Di nuovo, con tuo fratello. Siete tutte e due sudati e provati.
- No rispose - mamma Yuki che teneva il gioco- sono andati a fare una passeggiata.
- Perché ti sei messa quella orribile tuta?
- Non voleva sporcare i bei vestiti che le compri-aggiunse il padre.
- Come mai sei qui? Così presto mami?
- Avevo voglia di portare i miei due bimbi fuori a cena, andate a cambiarvi, vi aspetto.

Per fortuna il pericolo era scampato, ma:

- Cavoli sono a pezzi!
- Sì è vero, io sono stanchissima! Mi addormenterò sicuramente sul piatto.
- Chissà perché ci porta al ristorante? Mica ci vorrà far conoscere una sua nuova fiamma spero?
- Oh, m-i-o-Dio, nooo! Non un altro vecchio barboso!

La serata al ristorante fu un inferno, i due ragazzi erano stanchissimi e avevano mangiato pochissimo, avevano sbadigliato talmente tanto che la madre si era spesso arrabbiata. 
Inoltre, come avevano temuto i due, la madre li aveva portati fuori per presentarli al suo nuovo compagno.
La madre poi aveva proposto ad Akira di andare a vivere in America con lei, Lory e il suo nuovo compagno che, essendo un professore di una Università prestigiosa, poteva farlo entrare nella squadra di basket senza problemi.

Al ragazzo per un istante erano brillati gli occhi, lui Akira Sendo giocare negli USA?

- No, grazie - aveva risposto - per ora non sono pronto voglio rimanere qui, fare il campionato scolastico e l'anno prossimo, poi, sarò il capitano…per cui no, per ora voglio rimanere qui.

Lory era triste invece, cominciava a temere di dover tornare negli Stati Uniti, lasciare i suoi compagni, la squadra, ma soprattutto lui, Kaede Rukawa. Un nodo alla gola le impedì di mangiare il suo dolce preferito, il solo pensiero di non poter più giocare con lui, sentire il suo affanno mentre giocavano, il suo sguardo quando andava a canestro, le sue spalli forti circondarla durante i loro faccia a faccia mattutini. L'odore della sua pelle, il sudore che gli imperlava il viso, no certo questa volta non sarebbe mai potuta partire, questa volta aveva un altro motivo in più per restare. Doveva solo fare la brava, non farsi scoprire e tutto sarebbe andato per il meglio. 
Basta che chieda ad Akagi se posso arrivare dopo agli allenamenti, fare più presenza nel club di pittura e forse la mamma non scoprirà nulla.

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