Gleaming of Love

di lafatablu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte prima ***
Capitolo 2: *** Parte seconda ***
Capitolo 3: *** Parte terza ***
Capitolo 4: *** Parte quarta ***
Capitolo 5: *** Parte quinta ***
Capitolo 6: *** Parte sesta ***
Capitolo 7: *** Parte settima ***
Capitolo 8: *** Parte ottava ***
Capitolo 9: *** Parte nona ***
Capitolo 10: *** Parte decima ***
Capitolo 11: *** Parte undicesima ***
Capitolo 12: *** Parte dodicesima ***
Capitolo 13: *** Parte tredicesima ***
Capitolo 14: *** Parte quattordicesima ***
Capitolo 15: *** Parte quindicesima ***
Capitolo 16: *** Parte sedicesima ***
Capitolo 17: *** Parte diciassettesima ***
Capitolo 18: *** Parte diciottesima ***
Capitolo 19: *** Parte diciannovesima ***
Capitolo 20: *** Parte ventesima ***
Capitolo 21: *** Parte ventunesima ***
Capitolo 22: *** Parte ventiduesima ***
Capitolo 23: *** Parte ventitreesima ***
Capitolo 24: *** Parte ventiquattresima ***



Capitolo 1
*** Parte prima ***


 

Titolo:              Gleaming of Love

Pairing:            Angel & Buffy

Rating:             Per tutti

Genres:            Dramma

Timeline:         8° stagione di Buffy

Spoilers:          Forti spoiler per la sesta stagione di Angel e l’ottava di Buffy

Disclaimer:      I personaggi descritti appartengono a Joss Whedon, David Greenwalt, alla Mutant Enemy, alla WB e alla 20th Century Fox, alla IDW e alla DH. L’autore scrive senza fini di lucro e per puro piacere personale. Non si intende infrangere alcun copyright.

Summary:        Morte e tradimento. Ancora una volta l’amore di Angel e Buffy è messo a dura prova e questa potrebbe essere la loro ultima occasione. Qualcuno li aiuterà e sarà ancora amore ...e il perdono arriverà e con esso risplenderà la magia che è dentro ciascuno di noi… la magia di anime che si amano.

Attenzione: contiene forti spoiler per l'ottava Di Buffy e la sesta di Angel.

 

Questa breve ff è dedicata interamente a Melmon. Musa ispiratrice e giovane donna innamorata dell’amore

~ Grazie ~

Il perdono è un atto dettato dalla compassione, Buffy.
Non si concede in base al merito, ma perché se ne ha bisogno.

Giles in I Only Have Eyes for You

Buffy the Vampire Slayer (stagione 2 – episodio 19)

 

 

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Gleaming of Love

 

Parte uno

 

A volte la notte porta l’oblio. A volte il silenzio porta la pace. A volte la solitudine porta sollievo. Per lui la notte è sorella e madre ed è amante e figlia. Da tanto, troppo tempo.

La notte, il silenzio, la solitudine sono ciò che lui è. Profonda oscurità.

Questa notte però è diversa. Forse è per la neve che scende più fitta di ieri, o forse è perché lui è riuscito a trovarlo, anche in quella sperduta baita di montagna nella vecchia Irlanda. Lui riesce sempre a sconvolgere la sua vita, lui riesce sempre a sorprenderlo e lui è così simile a lei. Lei, che credeva di aver dimenticato e che invece ricompare prepotentemente nei suoi sogni, nelle sue ossa, nella sua pelle. Nella sua anima. Non può fuggire da questo amore.

Stanotte lui non vuole lasciarlo dormire, stanotte i suoi pensieri diventano voce e per una volta ama tutto questo. Ama condividerlo con lui e ama lui che ascolta in religioso silenzio.

Lui stringe fra le mani la tazza di cioccolata calda fumante che Angel gli ha preparato e lo guarda a disagio. Vorrebbe dirgli che no… non importa, non deve parlare per forza con lui. Vorrebbe dirgli che è li solo perché era preoccupato, perché è quasi tre anni che non lo vede e che… beh gli è mancato un po’. No, no… gli è mancato tanto. Ma non dice nulla, perché ama ascoltarlo, non vuole silenzio stanotte. È quasi ipnotizzato dal suono della sua voce e si sente in pace con il mondo. O forse è solo il tepore del caminetto acceso o della cioccolata calda. Non gli importa di saperlo. Angel gli ha dato una coperta e lui ci si avvolge dentro. Sta lì, seduto per terra accanto al fuoco e ascolta la sua voce. Sembra una fiaba, ma sa che ciò che dice Angel è tutto reale e duecentocinquanta anni di vita non sono facili da raccontare, ma è così bello starlo a sentire. Bello e terribile. Se solo smettesse di raccontare l’orrore, non sarebbe meglio? Ma non vuole interromperlo, non ancora. Sa che Angel ha bisogno di tutto questo. Ha bisogno di dirsi che lui è un mostro e che non merita nulla se non le fiamme eterne della dannazione. Adesso la voce di Angel diventa dolce, è quasi un sussurro, e lui lo ringrazia silenziosamente. Lo fa soffrire così tanto, quando vede che si tortura in quel modo. Lo fa sentire impotente e inutile e odia sentirsi così piccolo davanti ad Angel.

Vorrebbe interromperlo ogni tanto, fare domande, chiedere, approfondire. È sempre stato così curioso. È giovane ed è giusto che sia così, ma ascolta in silenzio. La magia di questa notte potrebbe cessare in un batter di ciglia e questo lui non lo vuole. Allora ascolta in silenzio e pende dalle sue labbra. Sa che gli sta dicendo qualcosa che non ha mai detto a nessuno e questo lo fa sentire importante. Angel si fida di lui. Si fida così tanto da confidargli i suoi sogni più nascosti e lo ama anche per questo. Lo ama comunque. Proprio come quella strana ragazza con cui ha parlato giorni fa. Perché? A lei aveva chiesto il perché e lei aveva risposto con un sorriso dolce e malinconico “Perché lo amo”. E lui, dopo aver sentito un brivido strano lungo la schiena, aveva capito. Questo vampiro… no quest’uomo, bastardo e maledetto, riesce sempre a farsi amare alla fine. Oh lui lo sa bene. L’ha odiato per così tanto tempo, solo per scoprire che invece era sempre stato amore. Amore forte e prepotente, amore che l’ha salvato dalla disperazione e dalla pazzia.

 

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Capitolo 2
*** Parte seconda ***


 

Parte due

 

Angel gli si siede accanto. Osserva un punto indefinito davanti a lui. Forse ha dimenticato di non essere più solo? Lo sguardo è fisso, quasi vuoto e parla di un grifone e del crepuscolo e di un bagliore e dice che poteva anche volare. Poteva volare con lei. Lui poteva volare? Wowww questo si che è forte. Lui ha già visto Angel volare in groppa ad un drago ma questo è davvero grande. Gli sfiora leggermente il braccio con le dita sottili, vuole incitarlo a continuare.

Eravamo invincibili e potevamo volare. Ci siamo amati fino a sfinirci

Lui cerca i suoi occhi e per un attimo riesce a vederne la luminosità …e la voce di Angel adesso e miele dolcissimo.

L’ho amata così tanto, non ho mai amato nessun altra come ho amato lei… ed è da così tanto tempo che volevo dirtelo …volevo pronunciare il suo nome davanti a te.

Buffy

Strano nome e strana ragazza pensa lui, ma sta zitto e ride in silenzio dentro sé. Maledetto, e testardo uom…piro. Ok, non so come definirti Angel, ma sicuramente testardo comunque.  Oh… eh… anche un ottimo cuoco, questa cioccolata è da sballo.

Talvolta mi chiedo, se lei sia mai stata veramente reale o se invece non sia stata solo il frutto dei mie sogni più reconditi. La materializzazione dei miei desideri più intimi… non so se è stata reale, ma l’ho amata tanto. –

Uhm, adesso comincia a farneticare e questo mi mette sempre i brividi, e lui vorrebbe abbracciarlo forte, ma è così difficile. Ci riuscirà mai?

Angel gli chiede se ha freddo e lui dice di no con un movimento della testa. Accidenti, si accorge sempre di tutto, difficile mentire davanti a lui. Lo ama anche per questo.

All’inizio pensavo fosse il destino, l’ho pensato per tanto tempo e credevo che non ci fosse modo di sfuggirgli. Lo sai vero? non si sfugge al proprio destino, è una cosa che  ti ho detto tante volte e ci credevo sul serio. L’ho pensato per tanto tempo. Quasi fino ad ora, ma adesso parlando con te, raccontandoti di lei, ho capito che non è così. Io… lei… perché… perché è lei

Ok, si è farneticazione pura e semplice e si tortura all’infinito sempre con gli stessi identici pensieri da… beh da sempre. Ma quando crescerai papà? Uomo… vampiro… maledetto e testardo… uhm sono solo dettagli… lui è il mio papà ed è questo che conta. E lo amo per questo. Lo amo per come è, per quello che è e non mi importa nulla di quello che è accaduto.

Papà?

Ho cambiato il tuo destino, vero Connor? l’ho fatto, ti ho dato una nuova vita, ti ho salvato

Vuole essere rassicurato da me. Certo che mi ha salvato, l’ho detto un milione di volte, ma ancora ha bisogno di sentirselo dire.

Si papà, mi hai salvato, l’hai fatto un milione di volte, e hai salvato molte vite, ma ora devi salvare te stesso. Credo che sia arrivato il momento di capire, che l’isolamento dal mondo non è più un opzione possibile. Ho bisogno di te. Abbiamo bisogno di te.

Abbiamo? chi? tu e chi altri?

Buonissima la cioccolata, ne è rimasta ancora?

Abbiamo bisogno di te? Connor mi stai nascondendo qualcosa? perché sei qui?

Ecco ora è in over drive, tutti i sensi in allerta, e adesso? E bravo Connor, lui pensa. Ora vorrebbe dirgli che LEI è venuta a trovarlo giorni fa e che insieme hanno deciso di cercarlo e che lei sta a pochi chilometri da questa baita isolata, laggiù, nella vecchia Galway. Ma non sa come dirglielo. Angel, suo padre, a volte perde la pazienza ed è come un bambino spaventato. Ci vuole tempo prima che capisca. Lui è lì per questo. Deve prenderlo per mano e condurlo lentamente verso la verità, ma non può farlo in modo brusco, suo padre e così imprevedibile. Allora gli racconta una bugia …e a volte una bugia può salvarti.

Io e Mel

Mel?

Si! Mel, Melmon la mia ragazza

Melmon?

AHAHAHA, vedessi che faccia hai fatto adesso, ahahaha… Ok papà, non è proprio il suo nome. È il suo nickname, sai lei scrive racconti e li mette sul web con questo…

Nickname?

La smetti di ripetere quello che dico? Si nickname! Sai internet? le chat virtuali? i motori di ricerca? la rete? i siti porn… cioè i siti culturali? insomma il web

Adesso Angel è divertito, e ride con lui.

Connor, so cosa è internet

Connor riesce sempre a sorprenderlo. Ha una ragazza e suo figlio è un ragazzo normale, e come tutti i ragazzi della sua età è affascinato dalle moderne tecnologie, il web come lo chiama lui. Angel si commuove di fronte alla normalità di suo figlio. Solo pochi anni fa era una ragazzo disperato, cresciuto in una dimensione infernale con uno psicopatico che lo aveva portato via da lui. Solo pochi anni fa voleva porre fine alla sua vita in quel maledetto centro commerciale. Adesso è qui davanti a lui, al sicuro e al caldo e vuole altra cioccolata. Lo ama immensamente.

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Capitolo 3
*** Parte terza ***


 

Parte terza

 

Come si chiama la tua ragazza?

Alice! I suoi genitori sono italiani ma lei è nata a Los Angeles più o meno quando sarei dovuto nascere io… voglio dire se avessi realmente vissuto i miei ventiquattro anni in questa dimensione. Io la chiamo Melmon perché è il nome con cui ho iniziato ad amarla…

Melmon eh?

Angel sorride e a Connor gli si scoglie il cuore. Forse non tutto è perduto.

Ha notato che in questa stanza, un monolocale di pochi metri quadrati, oltre al letto e una vecchia scrivania, c’è solo una sedia. Connor sa che suo padre non ha ricevuto molte visite ultimamente. Rabbrividisce all’idea di lui, sepolto vivo in quest’angolo sperduto d’Irlanda. Solo una sedia e tanti, tantissimi libri. Questa terra è anche la sua terra, lui è irlandese per metà e Darla… beh non sa di dove fosse sua madre, e non vuole saperlo. E Buffy? sarà di Los Angeles anche lei come Alice? Da quando ha visto Buffy per la prima volta, non è più riuscito a non pensare a lei. I suoi occhi, troppo vecchi per una ragazza di trent’anni anni. Troppo dolore e solitudine da portare sulle spalle. Troppo amore da poterlo contenere dentro sé per sempre. Per questo è venuta a cercarlo. Voleva sapere di Angel. Amore che chiede di essere vissuto.

Amore

Cosa?

Melmon. Significa amore in Quenya

In Quenya? Ma cosa? Connor?

Melmon, è una parola elfica e significa amore in Quenya, che è appunto una lingua elfica

Connor, non esistono gli elfi o le fate o il piccolo popolo…

Lo so! E’ pura fantasia. Ma a me piace Tolkien e tutte le sue storie fantasy. La Terra di Mezzo e gli orchi e gli elfi e gli hobbit, creature straordinarie. Mi piace la descrizione accurata dei luoghi. A volte mi chiedo se Tolkien non sia stato anche a Quortoth, perché mentre leggo riesce a trasportami di nuovo lì …e a Quortoth no, non c’erano gli hobbit e gli elfi  

Angel fa un passo verso lui, protettivo come mamma orsa e gli accarezza delicatamente una guancia. No, suo figlio non dovrebbe avere questi ricordi, suo figlio avrebbe dovuto avere un infanzia felice accanto a lui. Ma tutto ciò che lui tocca si trasforma sempre in cenere. Ha fallito con tutte le persone che ha amato e più le ha amate più ha fallito. Doyle, Cordelia, Wesley, Fred …e Connor …e Buffy. Con lei è stata una catastrofe di proporzioni apocalittiche… letteralmente. Giles… suo padre! Ha ucciso il padre della donna che amava. Per questo si è isolato dal resto dell’umanità. Il mondo degli umani non gli appartiene. Lui è un demone e questo non cambierà mai. Si era illuso di fare grandi cose, e ha fallito. Ha creduto agli oracoli, alle profezie, alle forze dell’essere e ogni volta ha fallito miseramente. Si sono presi gioco di lui e c’è cascato come l’ultimo degli sciocchi. E tutta quella storia della Shanshu? Una gigantesca bugia per tenerlo legato a loro. Per questo ora ha scelto una vita da eremita, è l’unica vita possibile per lui… fino alla morte. No neppure quella arriverà tanto presto. Lui vivrà in eterno. Beh, almeno fino al giorno in cui deciderà di andare incontro all’alba. Ma per ora, non merita di vivere con gli uomini e come gli uomini. Lui non può rischiare ancora e domani mattina accompagnerà Connor all’aeroporto più vicino e lo rispedirà a Los Angeles con il primo volo. Angel non lo vuole qui, è troppo pericoloso. Stare accanto a lui è terribilmente mortale. Lui è una minaccia per il mondo e riesce sempre a fare del male a chi ama.

Adesso il suo sguardo è di nuovo perso nel vuoto… perso nei meandri oscuri della sua mente e Connor ha paura di averlo ferito.

Papà? Sto bene, è tutto ok. Ora posso parlare di Quortoth senza star male, sono cresciuto sai? e comunque sono felice di ricordare tutto… dico davvero – e la sua voce trema un po’.

Domani mattina torni a casa Connor, qui non puoi stare!

Duro, secco e inflessibile, quasi crudele e Connor ha voglia di piangere, ma mai e poi mai lo farebbe davanti a lui. Non ora e non qui. L’ha promesso a Buffy e se Angel è testardo, Connor lo è ancora di più. Buon sangue non mente… tale padre e tale figlio.

Si alza di scatto e lo fronteggia, sfidandolo con i pugni serrati e il viso trasfigurato in un ghigno feroce. Angelus non sarebbe riuscito ad essere più terrificante di così.

NO!

Duro, secco e inflessibile, quasi crudele e Angel ha voglia di piangere, ma mai e poi mai lo farebbe davanti a lui. Non ora e non qui. L’ha promesso a se stesso. Non accadrà mai più. L’unico modo che ancora gli rimane per dimostrare loro quanto li ama, è stare lontano il più possibile. Lui non conosce nessun altra via d’uscita e Connor sferra i suoi colpi micidiali e fanno malissimo …e quasi ferito a morte adesso.

Tu rovini sempre tutto! Ti odio quando fai così. Ma chi ti credi di essere? Il Padre eterno forse? Devi finirla una volta per tutte con questa mania di decidere per gli altri senza sentire cosa hanno da dire. Tu devi finirla con questa stronzata dell’espiazione e della redenzione. Sei patetico. Ma ti sei visto? Non sei più nulla, sei solo l’ombra di te stesso e sei sempre il solito maledetto egoista. La fuori ci sono persone che hanno bisogno di te. Io ho bisogno di te  

Con…nor

NO. Io non vado via. Hai capito? Io non vado via da qui, finché non mi dici per quale cavolo di motivo ti sei isolato, e intendo dire il motivo vero …e non raccontarmi ancora la storiella che sei un mostro e che non meriti di stare con gli esseri umani, perché sono stanco di sentirtelo dire. Tu non sei un mostro. Tu sei mio padre, Angel. Mio padre. Mi hai sentito? Sei mio padre

Connor… figliolo… ascoltami… adesso calmati, non fare così… mi spaventi quando fai così… anche se non sono lì con te, non vuol dire che non…

Che non ti prendi cura di me? è questo che pensi? Che io abbia bisogno di te e delle tue cure? Io so cavarmela benissimo anche da solo, non ho bisogno di quel genere di cose. Ho ventiquattro anni, ricordi? Lo so benissimo che sei tu a mandare quei soldi ogni mese e che paghi tutte le spese dell’ Hyperion e so che ti senti con Gunn per chiedere di me, perché sei troppo vigliacco e preferisci nasconderti anziché affrontare tutto questo. Smettila di trattarmi come un bambino da proteggere. L’unica cosa che voglio da te, tu non sei capace di darmela. Io voglio te nella mia vita, non voglio la tua ombra che mi spia senza farsi vedere. Io ti voglio vicino. Buffy ti vuole vicino, adesso più che mai, ha bisogno di te …e non dirmi che ti dispiace, perché siamo stanchi di sentirtelo dire. Sono settimane che non ti fai sentire da lei. Non sa più cosa pensare …e crede che tu stia per fare una altre delle tue sciocchezze. Si vede che ti conosce bene, perché ha ragione… tu stai pensando di lasciarci per sempre… pensi che non l’ abbia capito? Ma questa volta andrà in modo diverso, papà! 

Buffy e Connor riescono sempre a metterlo in ginocchio. Riescono sempre a penetrare la corazza di ostinazione in cui, ogni volta, si barrica per non annegare nel pozzo nero dell’angoscia. Ogni volta, lo salvano. Sempre. Le sue gambe cedono e il pianto arriva liberatorio. Afferra suo figlio e lo trascina in un abbraccio disperato …e chiede perdono.

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Capitolo 4
*** Parte quarta ***


 

Parte quarta

 

Non sanno quanto tempo è passato. Non vogliono rompere l’abbraccio in cui si stringono stretti e Angel sa che questa notte dirà addio alla solitudine. Connor ha inferto dei colpi mortali alla sua secolare testardaggine e come sempre, ha vinto.

Ripetilo ancora. Dall’inizio e con calma. Non sono arrabbiato, Connor. Voglio solo capire meglio e comunque avrei dovuto comprendere da subito che…

Davvero potevate volare?

Connor!

E ora avete perso i vostri poteri? Cioè tu non puoi più stare alla luce del sole, giusto? e la tua anima? ora puoi ancora perderla o no? non ho capito bene questa cosa che non c’è più magia nel mondo …ma non è una cosa brutta, no? Voglio dire …guarda noi due, senza magia noi non saremmo mai stati separati giusto? la magia ha riportato in dietro Holtz che…

Senza magia tu non saresti nato, Connor. Senza magia non avrei potuto aiutarti. Senza magia… ahhh ascolta ora è tardi e…

Si, giusto. Ma sarebbe poi un gran male, se io non fossi mai nato? il mondo avrebbe continuato a girare anche senza me, non pensi? No, sono convinto che Buffy ha fatto la cosa giusta …e dimmi, la tua anima? la maledizione c’è ancora? cioè quella cosa della perfetta felicità, voglio dire …ora non puoi perderla mai più, giusto?

Connor!

E’ comodo quel letto? Perché qua per terra si gela

Connor!

Dimmi della maledizione

Connor! Ti ho fatto una domanda prima…

Anche io

No. L’anima è ancorata per sempre. Era la magia a farla volar via e ora senza magia…

Vedi? Buffy alla fine ha fatto la cosa giusta …ci voleva tanto?

Ci voleva tanto? Smettila di riderci su. Tu non hai idea di quello che è accaduto, del costo elevato che abbiamo dovuto pagare. Molte persone sono morte e molte per mano mia, Connor. Ho ucciso Rupert Giles, un uomo buono, che non meritava di morire in quel modo. Io l’ho ucciso, Connor. Io, tuo padre. Sei ancora così fiero di essere mio figlio? Beh non dovresti sai?

Gli ultimi disperati colpi di coda del demone ferito a morte. Connor lo sa e non è spaventato dalle parole di suo padre. Poco prima, con la voce rotta dal pianto, ha promesso che sarebbe tornato a casa con lui. La torre d’avorio si è frantumata per sempre …e ora può scendere a valle. Uomo fra gli uomini. Magia o no… la Shanshu alla fine si è avverata. Suo padre è umano …e piange. I demoni non piangono, non amano, non sentono nulla. Angel ama. Intensamente ...e quando lui lo abbraccia, a Connor, per un solo brevissimo istante, aggrappato alle ali di suo padre, pare di volare davvero. La morte di Giles l’ha devastato nel corpo e nell’anima e farà male per sempre. Buffy gli ha raccontato tutto e lei adesso è più sola che mai. Sarà difficile vivere con quel dolore dentro, ma senza Angel non può e non vuole più stare. Anche lei gli ha parlato di destino e predestinazione e di altre cose che non è sicuro di aver capito affondo …ma quando parlava di Angel, insieme al dolore, ha visto la speranza.

…Scusa, non volevo riderci su …non era questa la mia intenzione

Prima ti ho chiesto di ripetermi tutto da capo …Buffy è venuta a cercarti …e poi?

Connor sa che ora non può aiutare oltre suo padre. Sa di aver fatto tutto quanto era in suo potere. Adesso è il momento di Buffy… è il loro momento …ed è Buffy che possiede l’altra parte del suo cuore. Connor ha finito le munizioni. Ma quando arriva Buffy? Accidenti, dovrebbe essere già qui. Forse è meglio andare da lei… forse ha avuto un contrattempo …e Connor adesso è nervoso. Angel gli sta leggendo dentro, quello sguardo indagatore lo mette a disagio.

Andiamo via da qui, papà

Perché non vuoi rispondermi? Sento che non mi stai dicendo tutto…

Dalla finestra una luce accecante li travolge per un attimo. I fari di un auto… il rumore del motore che si arresta… suono di passi nervosi…

Ti ho risposto invece… andiamo via da qua adesso, oppure…

La porta si apre violentemente. No, non è stato il vento …e una nuvola di neve, bionda come il grano,  irrompe con grazia nella stanza.

Oppure no. Possiamo restare qui. Perché lasciare una così confortevole tana? Non sei d’accordo anche tu, Angel?

Buffy?

Connor sorride al sorriso di lei. Afferra le chiavi dell’auto che gli ha lanciato, e quello sguardo furbo e malizioso sul suo viso è tutto un programma ...e per un istante pensa di conoscerla da sempre. Lei ammicca ancora un attimo a questo ragazzo che quasi non conosce, ma l’intesa fra loro due è densa e palpabile. Connor saluta il padre con un lieve gesto della mano e quasi prova pena per lui …e lo sguardo furioso negli occhi di Angel, sono un chiaro segnale che è meglio che lui vada ora.

Sbarrate le porte, è in arrivo l’uragano Buffy.

 

 

Note:

♥ Angel non è umano, è ancora un vampiro. La magia è sparita per sempre dal mondo e la Shanshu non può più realizzarsi. Mi rendo conto che scritta come l’ho scritta io, sembrava il contrario, ma non è così. Connor si riferisce alla capacità di Angel di amare e di soffrire (Ama - Piange), caratteristiche tipicamente umane e quelli sono i suoi pensieri su suo padre. Ne riconosce l’umanità (per quanto sia ancora un vampiro) e molte delle cose che ha detto sono realmente accadute nella sesta stagione di Angel. Connor ama suo padre e glielo dice un infinità di volte ed è cambiato moltissimo come persona. E’ cresciuto e non è più un adolescente arrabbiato con il mondo. Lui sente Angel come il suo unico vero padre e lo sente umano.

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Capitolo 5
*** Parte quinta ***


 

Parte quinta

 

Accarezza il suo viso delicatamente, le bacia i capelli e la guarda dormire. Hanno fatto l’amore per ore, hanno urlato e pianto, poi hanno ascoltato soprattutto i silenzi. Non esattamente in quest’ordine, ma fra loro le cose vanno sempre così. Affonda il viso fra i suoi capelli e stringendola più forte a sé, la respira …e benedice un qualche dio sconosciuto per avergli fatto incontrare questa donna. La sua salvezza. La sua Shanshu. Ed è sempre stato tutto lì, proprio sotto il suo naso, a portata di mano, ma lui, cieco,  non riusciva  a vederlo. Se solo non fosse andato via da Sunnydale …forse. C’è stato un tempo, in cui aveva anche iniziato a pensare di poter meritare la felicità con lei, ma credeva di non poterla avere a causa della maledizione. Poi, tutto si è sciolto come neve al sole. La maledizione è andata via per sempre. Dissolta, così come si è dissolto il bagliore che lo aveva reso schiavo. Ed è stato allora che ha cominciato a credere, che ora che poteva finalmente essere felice, non meritasse di esserlo. Mai più. Non dopo quello che aveva fatto… non dopo la morte di Rupert Giles. Un nuovo ostacolo al loro amore… una nuova maledizione, una barriera invisibile che gli avrebbe divisi per sempre. La colpa. Il disprezzo degli amici di lei e il disprezzo di suo figlio. Come poteva pensare di essere felice con Buffy, con il corpo ancora caldo di suo padre morto li per terra? Il collo spezzato. No, non da Angelus. Lui, Angel. Il vampiro con l’anima. Subito dopo quei terribili eventi, avevano deciso di stare un po’ lontani. Si sentivano tutti i giorni però, preoccupati l’uno dell’altro. Come sempre.

Come stai?

E tu?

Non faccio che pensare a…

Passerà anche questo, Angel…

Mi manchi, mi sento come se…

Anche tu mi manchi e so come ti senti…

Dawn sta bene?

Si, lei e Xander… lo sai no? domani pensavo di venire un po’ lì da te per quella faccenda…

Si, sto facendo progressi con la ricerca. Tutto porta ad un luogo, in Romania …e devo ancora trovare Connor… l’ Hyperion è deserto, sembra che non ci passi più nessuno da anni

Connor, già! …e finalmente potrò conoscerlo. Dawn vuole sapere se è carino

Dawn? Ma non hai appena detto che lei e Xander…

Si si …credo sia solo curiosità, a volte è come se fosse ancora una bambina e poi devo dirti di Spike…

Spike???

Si… è tornato e mi sta dando una mano con Willow, domani ti spiego meglio

Bene, allora a domani

Angel?

Si?

Mi sta solo dando una mano. Lo sai, abbiamo già parlato di questo

Si, lo so. Non mi piace che ti ronzi ancora intorno però …e ho visto come ti guardava sai?

Angel? Accidenti ma certe cose non cambiamo proprio mai eh?  

No …e solo che a volte, ho paura di... ok, d’accordo, forse esagero, ma io lo conosco bene…

Willow ha bisogno di aiuto e lui ha una specie di connessione con lei, non so bene perché

Ci sto lavorando su. Willow è importante adesso e ho scoperto che tutto porta in Romania…

Bene, a domani allora …e non dimenticare Connor …e

…e? 

…e ti amo

Anche io

Poi quel sogno terrificante e il sorriso raccapricciante di Jenny Calendar che gli sussurrava “Che tu sia maledetto in eterno, Angel …e il risveglio carico d’angoscia …e la corsa in auto …e la fuga.  Lontano dall’umanità… lontano da tutti. No, non per ritrovarsi. Per perdersi nell’oblio. Il mondo doveva dimenticarsi di lui. Non c’era modo di sfuggire al destino e Jenny lo malediva ancora e ancora …ogni notte. Maledetto per sempre. In quella baita isolata, cercava solo silenzio e pace e lui amava la sua solitudine. Gli effetti del bagliore crepuscolare non erano svaniti del tutto. Troppo a lungo era stato sotto l’influenza di Twilight. Sentiva ancora dentro sé la sua potenza demoniaca e quasi rimpiangeva il caro vecchio Angelus, perché Twilight era infinitamente più forte e più malvagio di lui. Questo era un altro valido motivo per stare lontano da tutti… lontano da Buffy, a cui pensava ogni singolo minuto di ogni singola ora di ogni singolo giorno vissuto in quella landa sperduta d’ Irlanda. Sapeva di darle ancora dolore, ma lui non poteva più rischiare di ferirla di nuovo. Troppe volte era accaduto e quel sogno aveva tutta l’aria di essere profetico. Lei avrebbe pianto e urlato per un po’, e poi dopo avrebbe capito e forse, finalmente, l’avrebbe odiato per sempre. Lui chiedeva solo di essere dimenticato. Ma Buffy non gioca mai secondo le regole …ed ora eccola qui, ancora una volta fra le sue braccia. Miele dolcissimo e balsamo per la sua anima ferita.

Ha urlato tutto il suo amore con una tale forza che…

Non è mai stato il bagliore che ci ha fatti ritrovare, Angel… o se lo è stato, allora lo è stato da sempre… ho visto brillare costantemente un aura intorno a te. Sempre, fin dal nostro primo incontro e so che anche per te è così. È sempre stato così. Quando tu sei presente, la tua luce offusca tutto il resto e il mondo intorno a me sparisce e tutto ciò che riesco a vedere sei tu.

Ha urlato tutto il suo amore con una tale intensità che…

Allora non mi stavi ascoltando quando ti ho detto che tu, non solo sei l’unico grande amore della mia vita, ma sei anche l’unico uomo con cui voglio vivere la mia vita. Voglio vivere la mia vita con te, Angel. Mi hai dato la perfezione e per me hai rinunciato a quel nostro paradiso. Lo so quanto ti è costato farlo in quel momento, perché so quanto è costato a me. Non potevamo stare lì, visto l’apocalisse che abbiamo scatenato. Ma per quanto tu, lì nel paradiso di Twilight, fossi confuso  e disorientato …e strafatto da tutto quel bagliore, mi hai seguita comunque. Ancora una volta, hai dimostrato una forza non comune. Io riesco a vederla la tua forza.

…che lui ancora una volta è crollato sotto il peso di questo amore grande. Chiudendo lentamente gli occhi, ha sentito ancora una volta l’essenza di Buffy dentro sé. Loro si appartengono …e ora non sa più dove finisce lui e dove comincia lei. Un solo corpo e una sola anima. Riapre gli occhi  e arriva il suo sorriso. Luminoso come sempre ed è accecante. No, non è il bagliore profano. Lo splendore dei suoi occhi, è ciò che lei è. Lei è Buffy ...ed è bellissima…

Ancora una volta sei stato forte come la roccia. Vincitore e ancora Campione.

Bella più del sole, che scioglie gli eterni ghiacciai della disperazione e della colpa ...e la ama immensamente. Lui la ama più di ogni altra cosa al mondo. Vuole toccarla adesso.

Buffy

…e ancora il suo sorriso

Sei sopravvissuto all’inferno e al paradiso, Angel. Nessun altro ci sarebbe riuscito. Siamo entrambi sopravvissuti a tutto questo. Ricordi? neanche la morte può separarci… neanche la morte di Giles, ed è inutile ora che ti dica che quello non eri tu, perché lo sai benissimo chi o che cosa ha ucciso Giles. Quello non eri tu.

E la sua voce ora è appena un sussurro…

Non posso non amarti, Angel. Amare te, è ciò che io sono, e non posso essere niente altro che ciò che sono. Per questo ti ho detto che quello è stato il giorno più bello della mia vita. Bagliore o no, io ti amo e questo non cambierà mai.

Ti amo anche io e non credo riuscirò mai a dirti quanto

Resta con me, Angel

Seduti per terra accanto al caminetto acceso. Lei appoggia il capo e la schiena al petto di lui che le cinge la vita, avvolgendola con le sue braccia. Questa notte non deve finire mai. Lui appoggia il mento alla spalla di lei e gli sussurra dolci parole in gaelico antico. Poi solo il silenzio, rotto dai loro sospiri… e si amano con dolcezza infinita. Non hanno fretta. Non c’è più l’ansia di desideri inespressi tenuti a freno dall’astinenza forzata. Non hanno nessuna meta da raggiungere, niente da dimostrare a nessuno. Vogliono solo amarsi. Loro hanno sempre e solo voluto questo. Solo amarsi.

Angel la guarda dormire ancora con una nuova certezza nel cuore. La certezza assoluta che niente e nessuno al mondo potrà più separarli. Questa era l’ultima prova da superare e loro hanno vinto. Il loro amore ha vinto …e la morte di Giles, forse non è stata del tutto inutile.

La bacia ancora sulle labbra e finalmente il sonno arriva …e con esso, un sogno.

 

 

Note:

♥ La storia della Romania e di Spike che si unisce a loro è reale (almeno così sembra da spoiler che circolano su internet). Non so perché sono in Romania tutti e tre (verrà raccontato nella nona stagione di Buffy o di Angel), ma sono sicura che ciò che ha in mente Whedon non è ciò che ho in mente io e vaiii con le ff allora (e la Romania a me fa venire in mente la maledizione e Jenny Calendar)

♥ Adesso manca solo un breve epilogo e poi la storia...per ora, finisce qui

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Capitolo 6
*** Parte sesta ***


Parte sesta

 

La luce blu del computer portatile illumina la stanza dell’ hotel in cui alloggiano Connor e Alice. Non dormono. Connor osserva dalla finestra ed è incantato dalle luci della Galway notturna. Potrebbe stare qua ancora un po’ con Alice. Non ha voglia di tornare a Los Angeles e poi adesso che suo padre tornerà a casa, forse potranno finalmente prendersi qualche giorno di vacanza. Alice ha preso contatti via mail con Xander, Dawn e Spike e gli ha informati degli ultimi eventi. Pare che alla fine, tutto sia finito per il meglio e Spike le ha scritto di stare un po’ più vicino a Connor e lo ha fatto con la sua solita assurda ironia.

Il cucciolo lì, occhi blu… il figlio del miracolo… povero ragazzo,  sarà stremato dopo tutto questo. Come biasimarlo, con quel padre che si ritrova. Capitan mascella è il signore dei pallosi, ed è dannatamente stupido. Povero, povero Connor. Lo zio Spike è in arrivo, diglielo. Lo salverò io dalla noia mortale di sua stupidità “Angel il vampiro con il gel”. Ciao a tutti e due …e visto che siete in Europa fatte un salto anche a Londra, salutate The Queen da parte mia”.

Alice non ha potuto fare a meno di ridere e ha risposto subito. “Buffone, finiscila” seguito da una infinità di faccine sorridenti. Clicca su “invia” e pensa che forse Spike ha ragione. Si volta verso Connor. Sembra fragile e indifeso e lei non vuole vedere più il ragazzo che ama, sprofondare nella tristezza e chiudersi nella fortezza del silenzio. Lo abbraccia.

A cosa pensi?

A quei due lassù

Stanno bene dai, è tutto ok. Spike ti saluta, verrà presto a Los Angeles 

Spike… quasi ammazzava anche lui. Hanno combinato un bel casino quei due insieme

Angel e Buffy?

Si. Mio padre ha lanciato Spike contro il sole e quasi bruciava se Buffy non li avesse separati in tempo. Certo non era proprio papà in quel momento ma lui e Spike hanno questo rapporto strano, non ho capito ancora se si odiano davvero o se invece fingono

No, non si odiano. Hanno combattuto insieme contro la W&H e questo unisce molto

Uhm, non lo so se è proprio così …e che altro ha detto Spike?

Niente. Ti saluta

Meglio non scendere nei particolari. Connor è affezionato a Spike ma non sopporta quando chiama suo padre con tutti quei sopranomi strani. Connor, come Angel, a volte prende tutto un po’ troppo sul serio o forse non comprende l’ironia. Alice lo sa questo, conosce bene Connor.

Xander che ha detto? sai che io non lo conosco? Non l’ho mai incontrato prima

Ha chiesto di Buffy, e sono tutti molto preoccupati per la loro amica. Willow.

Pensavo di stare qui in Irlanda per un po’, ma forse non è il momento giusto. Willow l’ho incontrata una volta e ora sapere che non può camminare mi rattrista molto. Era una strega potentissima e ora sta su una sedia a rotelle. Capisco perché papà si sentiva in quel modo  

Xander dice che guarirà, non sono preoccupati per questo. Hanno paura per la sua salute mentale, e soprattutto hanno paura del suo odio. Sanno che può essere molto vendicativa quando perde qualcosa a cui tiene e con la magia andata per sempre, lei ha perso tutto. In passato ha avuto una dipendenza forte e ha quasi distrutto il mondo per il dolore di aver per perso la persona che amava

Meglio tornare a casa allora, tanto l’ Irlanda non va da nessuna parte, possiamo sempre tornarci in seguito

Invece no, possiamo restare qualche giorno ancora. Mi sembra una bellissima idea

Connor la guarda sorridere. Lei è così piena di vita ed è bellissima con i suoi lunghi capelli ondulati e gli occhi verdissimi. Con lei ha capito il vero significato della parola Amore. Lo ha amato da subito, anche dopo che gli ha confessato chi e che cosa fosse lui. Un mezzo demone con dei poteri speciali, figlio di due demoni, nato non dall’amore, ma da una notte di perfetta disperazione. E lui disperato lo è stato per lungo tempo. Anche quando con Angel le cose andavano meglio, anche quando ha capito che lui aveva un posto nel mondo, la disperazione rimaneva sempre nel profondo della sua anima e lo tormentava come un ossessione da cui non riusciva a liberarsi. Poi ha incontrato Alice e l’ha amata alla follia da subito. Quando stava con lei, tutto diventava chiaro. Lei lo ha liberato dalla disperazione della sua unicità. Si sentiva disperatamente unico e solo e lei ha compreso. Alice non è una ragazza comune, non unica certo, ma non comune. Lei è assolutamente speciale e ha dentro sé una forza immensa, con i suoi NO urlati al mondo e quella sua ribellione alle regole scritte da pomposi e incravattati sconosciuti. Possiede una saggezza antica e istintiva. Si fida ciecamente di ciò che gli suggerisce il cuore. E il suo cuore ha iniziato ha battere più forte da quando ha incontrato Connor. Ha saputo da subito che era lui e che lo voleva disperatamente. Lo aspettava da una vita intera. Connor e Alice due ragazzi speciali. Due unicità uniti dalla forza dell’amore.

E quasi l’alba. Ancora abbracciati davanti alla finestra, le loro bocche si cercano ancora.  

  Solo qualche giorno però. Ok, va bene. Restiamo

…e Alice ha un enorme potere su Connor. Riesce sempre a spezzare l’innata cortina di diffidenza che a volte lo acceca e riesce ha mostrargli che le cose possono essere viste anche con occhi diversi. Come quella volta quando, dopo aver fatto l’amore, parlando del loro futuro insieme, lui si preoccupava che i loro figli avrebbero avuto un nonno più giovane del padre. Alice aveva riso per ore per questa sua assurda preoccupazione, e lo aveva rassicurato dicendogli che i loro figli erano fortunati ad avere un nonno immortale che si sarebbe preso cura di loro anche dopo che la morte dei genitori. “Non trovi che sia rassicurante tutto questo? ci pensi? I nostri figli avranno qualcuno accanto che li amerà, anche quando noi non ci saremo più” e Connor dopo un po’ aveva convenuto che forse lei aveva ragione, comprendendo che in effetti, avere un padre immortale, poteva avere anche dei vantaggi. “Beh, messa così come la metti tu, la questione cambia completamente. Miei figli avranno un padre con i capelli bianchi e un nonno giovanissimo …OK” e avevano riso insieme alle loro stesse battute.

Possiamo spostarci a Dublino, se proprio non vuoi stare con tuo padre o possiamo visitare le famose scogliere, dicono che sono incantante, lo sai? Ho scritto anche un racconto ambientato sulle rupi di  Moher e c’è anche una torre da cui si possono vedere le isole Aran e tutta la baia di Galway  

Meglio stare qui, voglio conoscere meglio Galway. Sai che lui è nato qui? Alle scogliere possiamo andarci comunque, sono vicinissime. Non è un problema se ci sono anche papà e Buffy, ma credo che adesso, abbiano bisogno di stare un po’ da soli

Già! Non è un bel momento per loro.

Mel, lo sai che qui in Irlanda le rupi vengono chiamate Aillte an Mhothair?

Si lo so, e in gaelico significa "scogliere della rovina". Mette i brividi. Va bene restiamo qua

Capisci bene che per loro, adesso, è meglio se stanno lontani da tutto ciò che ha a che fare con la rovina

Pensi davvero che potrebbero…?

NO. Non lo penso, non se stanno insieme. Ma prevenire e meglio che curare, no?

Giusto

Il sole sta sorgendo e ha smesso di nevicare. Sono stanco ma non riuscirei a dormire adesso. Ti andrebbe di fare due passi? Possiamo fare colazione fuori. Guarda il tizio la fuori sta aprendo il pub proprio ora

Perché sei ancora preoccupato Connor? è tutto a posto adesso. Avevamo paura di non trovare Angel, invece grazie alle chiamate del cellulare di Gunn abbiamo rintracciato la provenienza. Buffy ha capito subito che doveva essere in posto isolato dal mondo e chiedendo un po’ in giro non è stato difficile capire dove fosse. L’hai raggiunto alla baita. Hai parlato con lui per delle ore. Poi è arrivata Buffy. Abbiamo anche contatto sua sorella e i suoi amici per rassicurarli. E’ andato tutto secondo i piani, no?

Si, si. E’ che parlare con lui mi sfinisce sempre, non so… è come se… è sempre una lotta e alla fine sono esausto e stavolta ci sono andato giù duro. Non pensavo neppure la metà delle cose che gli ho detto. Credo di aver esagerato e di averlo ferito. Non sono tranquillo finché non li vedo scendere da lassù

Connor si volta di scatto e prima che la porta si apra …un odore familiare. LUI è qui!

Si che le pensavi. Ma va bene così, Connor

Papà? Sei qui. Ciao Buffy. State bene? È successo qualcosa?

Stiamo bene

Il sorriso di Buffy è più che rassicurante e a giudicare da come lei e suo padre si tengono per mano quel “stiamo bene” deve essere certamente sincero. Connor guarda Angel dritto negli occhi, cercando altre conferme e ciò che vede lo sorprende e lo commuove fino alle lacrime. Percepisce tutta la sacralità di questo momento. Unico e irripetibile. Gli occhi di suo padre sono luminosi. Occhi che brillano per la commozione. Carichi di emozione …e Connor vede ciò che in lui non aveva mai visto prima. Mai. Suo padre è felice. Ne ha la certezza assoluta adesso. Deve dire qualcosa, deve assolutamente dire qualcosa o l’emozione rischia di travolgerlo. Guarda Alice quasi chiedendo aiuto, anche lei sembra emozionata, però. Ingoia lacrime e emozione e…

Lei è Alice, papà

Angel! Piacere di conosc… ma tu sei… tu sei una…

Alice! Finalmente conosco il padre di Connor.  Si, io sono una… ma di quelle progressiste

................. 

So che avevo detto che avrei chiuso con un epilogo, ma... devo ancora dire qualcosa...quindi ho aggiunto qualche capitolo

 

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Capitolo 7
*** Parte settima ***


Parte settima

 

Silenzio carico di… Connor non sa bene di cosa e come spesso accade quando è in difficoltà, vorrebbe correre e correre. Prende Alice per mano e quasi la trascina a forza fuori dalla stanza.

Stavamo andando a fare colazione, volete qualcosa dal bar?

Buffy guarda Angel che ha ancora la bocca spalancata per lo stupore e non riesce a trattenere una risata. Aveva quasi dimenticato che Angel poteva sentire… Ma nessuno stupore su questo. Buffy non ha mai pensato ad Angel come un vampiro. Lei ha sempre percepito solo la sua umanità.

Si Connor. Grazie. Un cappuccino con molta schiuma e un croissant caldo alla marmellata. Ho sentito dire che qua li fanno davvero buonissimi

Oh no Buffy, stai confondendo l’Irlanda con l’Italia. Io lo so, i miei genitori sono italiani ed è lì che fanno degli ottimi caffè e cappuccini e un sacco di altre cose, tutte buonissime.

Uh... Oh… in Italia …giusto. Va bene non è che c’è tutta sta differenza. Sempre Europa è

Alice e Buffy ridono e Connor pensa che Buffy gli piace tanto. Gli piace davvero un sacco.

Angel sposta lo sguardo da Connor a Buffy ad Alice e mentre li guarda allibito, pensa di essere un  extraterrestre …e comunque come fa Buffy a confondere la sua Irlanda con l’Italia?

Connor, credo che… credo che io e te dobbiamo parlare

Si papà, ma prima devo fare colazione. Ti porto su un caffè, ok?

Angel rimane a guardare ancora per un attimo la porta chiusa poi si volta verso Buffy e non sa se ridere o essere arrabbiato.

Tu lo sapevi?

Cosa? Che Alice è una cacciatrice? Si lo sapevo …e che cacciatrice. Unica nel suo genere

E cosa aspettavi a dirmelo? La ragazza di mio figlio è una cacciatrice. Buffy ti rendi conto…

Di cosa? Angel, lo sai bene che essere una cacciatrice non è una cosa che si sceglie

Non intendevo questo. Buffy, lei è una cacciatrice e io sono un vampiro

Si, ma è progressista. Hai sentito, no?

Mi stai prendendo in giro?

Si

Ok, cosa vuol dire che è progressista? lo sapevo che Connor si cacciava nei guai. Sta con una cacciatrice. Il figlio di due vampiri innamorato di una cacciatrice. Tutto questo sa di déjà vu. E perché è unica nel suo genere? Buffy, mi dici cosa significa?

Alice ha rifiutato la chiamata. Non era mai successo prima. È la prima cacciatrice che ha scelto di non essere la prescelta. È una bella tosta, sai? Ha detto un NO forte e chiaro, quando Andrew l’ha contata. Per questo la conosco. Non conoscevo personalmente tutte le potenziali, ma Alice ho voluto incontrarla, anche perché Andrew era letteralmente sconvolto dal suo No.

Buffy ride divertita al ricordo della sera in cui Andrew, disperato, la chiamò da Los Angeles dicendole che c’era in giro una cacciatrice ribelle.

Quindi non è proprio una cacciatrice?

Oh si che lo è. Quando con la magia della falce, ho condiviso il potere con le potenziali, il mio potere, la mia forza… anzi no… il nostro potere, la nostra forza… perché anche Faith ha condiviso tutto questo con le altre. Il nostro potere lo abbiamo trasmesso a tutte loro. Quando si riceve la chiamata, non c’è modo di non essere una cacciatrice. Puoi decidere di non usare il potere e continuare la tua solita vita, come ha fatto Alice, ma sei comunque una cacciatrice. Puoi decidere che non lascerai ciò che hai per seguire la missione, ma il potere che è in te non svanisce. Alice era determinata a non unirsi alle altre, molto determinata…

Cosa le hai detto quando l’hai incontrata?

Esattamente quello che ho detto a te adesso, e anche ciò che mi disse Kendra tanti anni fa, dopo avermi aiutato a salvare te da Spike e Drusilla. Essere una cacciatrice non è un lavoro, è una missione. Essere una cacciatrice è quello che sei e lo sarai fino alla morte. –

E lei ha comunque detto no? mi chiedo quale motivo aveva per…

Lei mi ha risposto che aveva già la sua grande missione e che non l’avrebbe abbandonata per nulla al mondo. Mi disse che sentiva che quella era la cosa giusta da fare e che comunque quella era la sua scelta. Era lei che sceglieva per quale missione vivere e per quale morire. È una ragazza che segue il suo istinto e ascolta il suo cuore. Te l’ho detto che è bella tosta.

Hai cercato di convincerla a seguirti?

No. Assolutamente no. Io non sono come quelli del Consiglio. So bene quello che hanno fatto a me e a Faith. Ci siamo salutate. Lei mi ha abbracciato e io le ho augurato buona fortuna.

Le hai regalato la libertà

Beh lei era già libera e aveva già scelto, ma si, forse lo resa libera da qualche fastidioso e inutile senso di colpa. Anche lei è stata generosa con me, mi ha regalato il ricordo di qualcosa che avevo dimenticato da tempo. Mi ha ricordato che non si può non ascoltare il proprio cuore. Non si può vivere senza amore

Buffy

È stato da quel momento in poi che ho ricominciato a pensare che nella mia vita mancava qualcosa di così importante che… che valeva più di qualsiasi missione

Alice aveva già una sua missione quindi. Ha detto qualcosa circa la sua….

Non ha detto altro. Ora credo di sapere a chi si riferisse e che nome avesse la sua missione

Connor

…e perché ora sente un groppo in gola? Connor è una continua sorpresa per lui. Buffy gli accarezza il viso. Sente la sua emozione. Aveva quasi dimenticato quanto intenso potesse essere vivere accanto ad Angel… Lo stringe forte a sé. Non vuole perderlo, mai più.

 

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Capitolo 8
*** Parte ottava ***


Parte ottava

 

Pensavo al sogno di stanotte, Buffy e come sembra collegarsi con la storia di Alice. Ha scelto di vivere la sua vita con mio figlio, infischiandosene del destino. Giles, ci ha detto proprio questo. Dobbiamo credere solo in noi stessi  

Si, vero. Lei ha scelto Connor …e credo che fosse davvero la scelta più giusta da fare

Se lei non avesse… se avesse deciso di seguirti… sarebbe stata fra quelle che…

Si, sarebbe morta. Sarebbe stata nel gruppo delle 206 Slayers morte nell’agguato

Dio mio, Buffy …è terribile…io, sono stato io a…

Angel se tu avessi saputo non …e comunque lei non era lì. L’amore per Connor l’ha salvata

È stato solo un caso Buffy. Le mie responsabilità sono enormi. Io ho dato ordine di eseguire l’attacco. Sono morte per mano mia… 206 slayers, erano poco più che bambine

È la guerra Angel, ed in guerra questo è ciò che accade. La gente muore.

Una guerra che io ho appoggiato, anche se credevo di fare la cosa giusta

Siamo stati ingannati, Angel. E poi tutto quel bagliore ha offuscato notevolmente le nostre capacità decisionali. Twilight ci ha manipolato nel corpo e nella mente, per ottenere ciò che voleva, cioè distruggere il mondo. Ha usato il nostro amore per perseguire nel suo intento di annientare la razza umana. Ci ha usato per creare un nuovo universo e c’era quasi riuscito …lo so che abbiamo fatto uno sbaglio enorme e porteremo sempre questa colpa dentro noi. Ma per fortuna, alla fine ho capito cosa fare. L’ho capito anche grazie a Giles, e ho distrutto la fonte di tutta questa follia, “Il seme delle meraviglie”. Vedi? se non avessi incontrato Alice prima di tutto questo, forse avrei dovuto ucciderti di nuovo …ma non ho potuto più farlo, non dopo tutto quello che è accaduto fra noi e non credo che tutto questo sia casuale.

No, non lo è. Nel nostro mondo, nulla avviene mai per caso. Credo che Alice abbia incontrato Connor poco prima che scoprisse di essere una cacciatrice e questo è successo subito dopo che io sono andato via da Los Angeles. Fra me e Connor c’era un accordo. Ho voluto, a malincuore, lasciarlo libero di vivere da solo la sua vita, così come lui aveva chiesto. Ho voluto assecondare questo suo bisogno, almeno per un po’. Era importante per lui riuscire a fare le cose, senza il mio aiuto. Era una specie di prova di forza con se stesso, credo. Ho riunito tutto il gruppo, poco prima della mia partenza e ho annunciato che da quel momento in poi, Connor sarebbe stato il nuovo capo della Angel Investigations. Lui ci teneva che fossi io a dirlo agli altri. Ma non pensavo certo di stare via cosi a lungo. Santo cielo, sono stato lontano dalla sua vita per tre anni. Sentivo Gunn di tanto in tanto, ma non volevo interferire con la vita di Connor, non volevo che pensasse che non mi fidavo di lui. Ma avevo bisogno di sapere che stava bene. –

Beh diciamo che qualcosa ti ha trattenuto …possiamo dire contro la tua volontà?

Non lo so se possiamo dirlo. Ero consapevole di quello che facevo e io ho scelto di farlo

Si hai scelto, ma con l’inganno. Ti hanno mostrato il futuro e hai visto un mondo in rovina. Hai visto la distruzione del genere umano e hai capito che qualcosa nel passato era andato storto. Hai pensato che tu, nel passato, avessi fallito nella tua missione che è sempre stata quella di salvare il mondo. Hai visto la razza umana ormai estinta da secoli. “Le Forze dell’essere” ti hanno contato, dicendoti che tu potevi fermare tutto questo. Ora sappiamo che non erano le vere “forze dell’essere”, era “Twilight” mascherato da esse. Ma tu questo non potevi saperlo e tu, in tutti questi anni, hai sempre avuto un collegamento con loro. Non avevi nessun motivo per dubitare. Poi ti hanno dato dei nuovi poteri. L’invincibilità, la super forza, il poter camminare alla luce del sole, la capacità di volare e tutto il resto e ti hanno detto che potevi salvare il mondo e cambiare quel futuro. Ti hanno anche detto che questi nuovi poteri era mille volte più importanti della Shanshu e che questa era la tua vera ricompensa. Poi hai incontrato Whistler che ti ha detto che per salvare il mondo dovevi risvegliare in me lo stesso tuo potere e che l’unico modo per farlo era quello di essere “contro di me”. Se fossimo stati insieme, se avessimo lottato fianco a fianco, avremmo perso. Ancora una volta, hai dovuto scegliere. O salvare il mondo o stare con me. Questo è ciò che ti ha detto e tu gli hai creduto. Insomma è normale che tu gli abbia creduto. Whistler, in fondo è il tuo mentore. Grazie a lui, noi abbiamo potuto incontrarci, è ovvio che tu abbia preso sul serio le sue parole.

Si. L’incontro con Whistler è stato decisivo per me. È stato lì che ho scelto definitivamente di diventare “Twilight”. Ho indossato quella stupida maschera e ho fatto tutto quello che ho fatto, per portare te, verso l’acquisizione di questi nuovi poteri. Quindi anche tu, alla fine, avevi la mia stessa forza, la mia stessa invincibilità …e potevamo volare. Insieme.

Beh quella è la parte più… come dire… wow Angel. Abbiamo volato alto eh? doppio wow

Buffy

  Lo so, lo so. Ma lasciami dire almeno questo. E’ stato… come dire… wow-wow-wow

Si.  Triplo wow. E’ stato incredibile… oddio Buffy…è stato davvero…

Cosmico! …ok, scusa. Continua, non volevo interromperti

Angel la guarda divertito e con occhi pieni di adorazione e accidenti adesso ha una voglia matta di baciarla, ma Connor e Alice potrebbero entrare da un momento all’altro e lui non ama condividere la sua intimità con nessuno, men che meno con suo figlio e comunque non vuole metterlo a disagio. Buffy si accorge che lui sta pensando a chissà cosa e…

Angel? è tutto ok, stavo solo cercando di stemperare la tensione…

Si lo so. Ma tu hai preso una camera tua qua? Possiamo andare li? questa è la camere di…

Oookkk, parlare del sesso cosmico triplo wow ti ha… turbato? Beh, anche a me, sai?

Lui ride alle sue battute e adora assolutamente quel suo modo di arricciare il naso quando ride

Noooo, non è questo. No davvero, non vorrei che entrasse qualcuno e…

OK! Ho capito. Si, ho preso una camera tutta “per noi”, ma ora non mi sembra carino andare via, e ho davvero fame. Dopo colazione, li lasciamo soli e… ok, continua. Davvero, ti ascolto  

Sicura che hai ancora voglia di sentire, ciò di cui abbiamo già parlato un milione di volte?

Si. Dobbiamo parlarne e riparlarne all’infinito. Molte tessere del puzzle ancora mi sfuggono

Bene. Dopo l’incontro con Whistler, ho riunito sotto il mio commando tutti i tuoi nemici, diventando il loro leader, sperando così di riuscire a contenere i danni. E tu di nemici ne avevi parecchi. I governi di tutto il mondo consideravano te e il tuo esercito di slayers come delle terroriste e ti davano la caccia.

Riley

Si, lui lavorava per il governo  e poi per me

e per me… perché lui era… Angel lui era…

 Un infiltrato che faceva il doppio gioco. L’ho sempre saputo che lavorava per te

Davvero? Hai sempre saputo che Riley…?

Buffy, andiamo… mi credi uno stupido? Riley è… okkk lasciamo perdere

E’ un bravo ragazzo, Angel

Sicuramente, ma non brilla certo per l’ “iniziativa”, se capisci cosa intendo

Adesso è Buffy che ride di gusto e vedere Angel che è ancora geloso di Riley è uno spasso.

Che c’è da ridere, andiamo… come hai fatto a stare con uno così, non riuscirò mai a capirlo

Beh, certo che è stata una bella rimpatriata di ex… prima Riley, poi Spike… Ok continua

SPIKE!!

 Buffy ormai è lanciatissima e vedere Angel che si agita in quel modo non ha prezzo.

Smettila di ridere, Buffy …e Spike è davvero insopportabile, dio a volte è così…  fastidioso

Rido perché sei buffissimo con questa tua gelosia. Loro sono gli ex, Angel. Non tu, continua

Ok. Stavo dicendo che i governi di tutto il mondo ti davano la caccia. In seguito hanno creato un movimento anti-slayers che condannava il vostro operato e inneggiava alla libertà dei poveri vampiri oppressi dalle slayers.

Capeggiati da Harmony. L’ho sempre detto che era un oca quella lì

Esatto, Harmony. Quindi hai dovuto nasconderti e ti sei isolata dal mondo ed è lì che ti ho trovato. Il quell’antico castello in Scozia. Altri tuoi nemici si sono aggiunti alla causa di “Twilight” sotto il mio commando, non solo Harmony ma anche Amy e Warren. Erano tutti sotto la mia leadership. Perché ho fatto questo? Perché dovevi concentrarti solo verso un unico bigbad. Twilight, che in realtà ero io. Non hai idea ti quanto mi sia costato farlo… fingere di essere tuo nemico...ma dovevo essere credibile, se tu avessi capito che ero io, non avresti…  

Se tu non avessi fatto cosi, sarebbero morte molte più persone, Angel. Le 206 slayers sarebbero diventate 2000 e molti altri ancora sarebbero morti

Lo so, ma questa non è che una magra consolazione. Soprattutto perché era un inganno.

Tutti noi abbiamo le nostre colpe in questa maledettissima storia. Nessuno escluso.

Ma è a me che spetta l’onore e l’onere di aver messo in moto tutta questa follia

No, Angel. Questa cosa di Twilight… questa profezia, sono stata io ad attivarla. Quando ho condiviso il potere con le potenziali, ho messo in moto tutta una serie di eventi che hanno portato al risveglio di Twilight. Credevo di cambiare il mondo, invece ho alterato l’ordine cosmico. Per ogni generazione c’è una sola prescelta, così è sempre stato e così doveva essere …e invece ho quasi distrutto il mondo.

Dovevi sconfiggere “The First”, Buffy e non potevi sapere nulla di ciò che accadeva dopo

L’equilibrio universale è stato alterato prima da Willow, quando mi ha riportato in vita

Già! Strappandoti dal paradiso. Ed è successo ancora, quando abbiamo abbandonato quel nostro paradiso. Hai lasciato tutto perché hai visto che la tua famiglia era in pericolo

Non… Angel. Non potevamo stare lì. Non potevamo ignorare quello che stava accadendo

Ah lo so bene. Ma ero ancora convinto che quello fosse l’unico modo per salvare il mondo

Quello non era il mondo. Quello era il nostro mondo, Angel. Bellissimo si, stupendo, ma…

Mi hai salvato ancora una volta. Io sarei rimasto lì per sempre. Prigioniero di un mondo…

…di un mondo creato con l’inganno.

Lo volevo con tutte le mie forze, Buffy. Tutto ciò che avevo sempre sognato, era lì… 

Angel… eri come… drogato. Eri totalmente immerso in quel bagliore e hai avuto la forza di seguirmi comunque. Lo vedevo sai? lo vedevo che stavi sragionando, che non eri te stesso. Io lo so come sei, so cosa c’è dentro il tuo cuore. Io ti conosco meglio di chiunque altro. Per questo ho fatto la prima mossa. Qualunque cosa io avessi detto in quel momento, tu non mi avresti ascoltato …e allora ho fatto per andarmene, sperando che tu mi seguissi ed è quello che hai fatto. Angel, non immagini cosa ho provato in quel momento …ero felice che tu fossi tornato in te. In quel momento ti ho amato, più di quanto non ti avessi mai amato. Quando mi ha preso per mano, saltando dentro il portale, abbandonando così quel nostro universo, ho sentito una forza immensa e una gioia incontenibile. È stato davvero il giorno più bello della mia vita. Tu eri tornato da me, nonostante tutto, alla fine hai scelto di tornare da me…

La forza dell’amore, Buffy. Null’altro che questo. E’ una forza che smuove montagne

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Capitolo 9
*** Parte nona ***


Parte nona

 

Dita lunghe e sottili accarezzano delicatamente il suo viso, proprio agli angoli delle sue labbra e giù fino al mento.

Cosa?

Zucchero

Alice non usa mai la borsetta, trova che sia scomoda. Preferisce il pratico marsupio legato in vita. Dentro c’è un po’ di tutto, oltre all’ovvio e per lei l’ovvio è anche un paletto di legno ben affilato. Prende la piccola trousse makeup e controlla con lo specchietto i danni della recente abbuffata.

Non riesco a non sporcarmi quando  mangio questi cosi. Perché si ostinano a mettere tutto questo zucchero a velo sui croissant? Dici che dovrei chiamarlo papà?

Connor quasi salta giù dalla sedia e ancora un po’ le sputa a dosso l’aranciata. Tossisce con forza, sgranando il blu intenso dei suoi occhi.

Cosaaaa? Noooo, almeno non credo, insomma… Oddio no, non pensavo fosse così difficile

Posso dargli del “tu”? oppure devo chiamarlo “Signor Angel”? o “Signor papà di Connor?”

Tua madre io la chiamo “Signora” e non riesco a darle del tu, ma con lui… forse “Angel” va meglio. “Solo Angel”. Lui ti direbbe così. Il “signor papà di Connor” è uno piuttosto complicato e non so mai cosa pensa realmente  

Tranne oggi, vero? Quando è arrivato hai capito che tutto era andato come doveva andare. Ho visto il vostro scambio di sguardi. Conoscere profondamente una persona non è un fatto di testa. È puro istinto. Io ho visto una coppia che si teneva per mano. Sembravano sereni, ma tu hai visto molto di più.

I suoi occhi erano luminosi. Non l’avevo mai visto così. Si, io e lui non parliamo mai molto, ma riusciamo a comunicare ad un livello più profondo e gli sguardi sono le parole del nostro linguaggio. Il fatto è però, che a volte, ho proprio bisogno delle parole e lui in questo è molto avaro. Quando parla, le rare volte che si apre con me, mi dice delle cose che… ogni volta hanno il potere di… accidenti è stressante, ma allo stesso tempo è… sento che quello che dice è vero …e poi ci metto dei giorni per metabolizzare tutto. Ma alla fine riesco a capire

Istinto vampirico? Gli hai detto del fatto del sangue?

  Vampirico? Si, qualcosa del genere. Del “fatto del sangue” non voglio dirgli nulla

Dovresti invece. Chi meglio di lui può sapere cosa ti sta succedendo? Oppure potresti parlarne con Buffy

Buffy no. Mel, lei è quasi una sconosciuta per me. Solo una settimana fa non sapevo nulla di lei. Non è il momento giusto per creare nuovi problemi ...e questa è una cosa un po’ intima

Spike?

Si, a Spike potrei dire qualcosa, ma se poi lo va a dire a papà? Comunque non è una cosa così grave, giusto?

Che da un po’ di tempo ti senti attratto dal sangue? Non credo sia grave, ma è una cosa che prima non sentivi, quindi è meglio indagare un po’

Non mi sento attratto dal sangue …ma non lo sento più… non ne sono disgustato ecco …mi sento come… lo trovo inebriante… si è la parola giusta. Mi inebria, ma non è attrazione e NON desidero cibarmi di sangue… precisiamo bene

Certo che no, mica sei un vampiro. Lo sentirei se tu lo fossi. Sono una cacciatrice

Progressista

Dio, tuo padre ha fatto una faccia, l’hai visto?

E perché pensi che mi sia fiondato fuori dalla camera? Certo che l’ho visto.

Volevo rassicurarlo. Volevo dirgli che nonostante sia una cacciatrice non impaletto i vampiri-suoceri, e futuri nonni dei mie futuri figli

Mi sa che tutto quello che hai ottenuto è stato un lungo e tormentoso rimuginare 

Non credo. Non è solo, c’è Buffy con lui. A Gunn potevi dirlo però, questa cosa del sangue

No. Non credo avrebbe capito. Io e Gunn non è che andiamo d’accordissimo, anzi tutt’altro. Però è un ottimo combattente e sono contento che sia rimasto con noi. Credo che non riesca ad accettarmi come nuovo capo della Angel Investigations, ma fra me  e papà c’era un accordo e io e lui, insieme, abbiamo deciso che ero cresciuto abbastanza per assumermi questa responsabilità. Quindi è partito per un po’, lasciandomi campo libero e Gunn, non so… ma a volte sembra quasi geloso di questa cosa. Fra me e lui le cose non andranno mai più  a posto… temo. Nonostante più e più volte gli abbia chiesto di dimenticare il passato.

Ti riferisci ai fatti della grande Apocalisse di Los Angeles? o c’è dell’altro?

Soprattutto a quei fatti, ma fra me e lui le cose non andavano bene già da prima.

  Gunn a volte è fastidioso. La sento anche io la sua ostilità, ma alla fine collabora sempre

Solo dopo avermi ricordato per l’ ennesima volta, che Angel ”avrebbe fatto diversamente“

E tu abbocchi sempre all’amo. Ti arrabbi subito e lo fronteggi …e stringi i pugni …e ci stai male per giorni …e poi rimugini. E’ un circolo vizioso, Con. Devi darci un taglio!  

Dovrei stare zitto? Non faccio che ricordargli che io sono il figlio di Angel ma NON sono lui.

Però non sarebbe una cattiva idea se tu riuscissi a controllare la rabbia. È importante, Con. –

Lo so. Sento che mi domina a volte. Anche con papà lassù alla baita. Dio, volevo colpirlo

Gli hai già detto che hai venduto l’Hyperion?

Cristo no… non lo sa ancora. Questa è la volta che mi uccide sul serio. Sono un uomo morto

No che non lo farà, quando gli spiegherai il motivo e poi faceva parte del vostro accordo no? lui è andato via per lasciarti i tuoi spazi, per creare qualcosa di tuo, al di fuori della sua ala protettiva. Mi sa che ti stava troppo con il fiato sul collo. Te la stai cavando alla grande, anche con Gunn e la signorina Weathermill e mister Mr. Polymephus e pure con Kate. Sei ok, capo!

Il fiato sul collo? Beh tecnicamente lui non respira, ma hai reso l’idea. Io e lui non siamo mai stati molto insieme e quando lo siamo stati, io non ero proprio un esempio di figlio amorevole. Ma nonostante tutto, non ha mai smesso di amarmi e di credere in me. Mi ha perdonato cose che… Lui non ha ancora capito che è questo che lo rende speciale. Lui riesce ad amare in questo modo così totale …è disarmante. Mi spiazza sempre questo suo modo di fare, ed è questo che lo rende unico, anche se lui si ostina a non volerlo vedere

Aiutalo allora. Aiutalo a vedere quello che tu invece vedi così chiaramente

Come? ti ho detto che mio padre è come un complicatissimo puzzle, difficile da comporre

Dicendogli quello che hai detto a me? voi maschi siete sempre avari quando si tratta di…

È vero! E in oltre credo che in questo momento abbia bisogno anche di sentirsi dire che…

Che gli vuoi bene …e che sei fiero di essere suo figlio

Si lo sono! se lo è guadagnato sai? per lui nulla è mai stato semplice. Ha dovuto lottare per tutto, anche per avere l’amore di suo figlio. È stato così anche per me. Tutto quello che ho, tutto quello che ho costruito, ho dovuto guadagnarmelo con non poca fatica

È così un po’ per tutti, Con. C’è sempre però qualcuno che lotta più di altri, come te e me o Angel e Buffy. Mi piace quello che hai detto prima, soprattutto la parte del “costruire”. Connor il distruttore è morto per sempre.

Smettila di scherzare, parlavo sul serio, Mel

Anche io. Dici che possiamo salire adesso? Buffy ormai avrà chiarito a sufficienza

Come lo sai? come sai che Buffy…

Siamo connesse in qualche modo, anche se, da quando la magia è andata, la sento meno…

Ma continui a sentirla… dovresti parlarne con lei. In questi giorni tutto ciò che fuoriesce dalla norma, dobbiamo segnalarlo. L’ha detto Buffy a Los Angeles  e credo che abbia ragione

Lo farò. Adesso credo che stia morendo di fame. Tu prendi il cappuccino e il caffè per Angel e io questi…

Mellllll ??? Ma quanti sono?

Dodici. Nove croissant. Tre a testa e tre bignè alla nutella, uno ciascuno

Siamo sotto assedio? Hai fatto scorta per l’imminente carestia in arrivo?

No, ma quel “credo che dobbiamo parlare” di “papà”, mi dice che sarà una lunga mattinata

Aspetta allora, credo che per lui il caffè non sarà sufficiente. Passiamo dal macellaio

Il sangue

Beh lo sai, lui è un vamp…

No. Il sangue, devi parlargli di questa cosa del sangue. Sono un po’ preoccupata, Con

Non è il momento giusto

Lo è. Del sangue …e dell’ Hyperion. Vuoi che lo scopra da solo? o magari da Gunn?

– Cristo noooo… Okkk, andiamoooo. Eh si, sarà davvero una lunga mattinata ...temo!

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Capitolo 10
*** Parte decima ***


Parte decima

 

Avete deciso di stare un po’ qui. Bene. Noi ripartiamo domani, dobbiamo fare delle cose urgenti. Peccato però, perché avrei potuto mostrarvi dei luoghi di Galway che non sono indicate nelle guide turistiche

Suo padre ha la chiacchiera facile stamattina. Questa è una vera sorpresa. È davvero cambiato così tanto?

Sembrano una vera famiglia. Sembra che siano stati insieme da sempre. L’abbraccio di suo padre è stato bello e intenso, come lo è ogni volta e quando lo bacia sulla fronte, lo ringrazia in silenzio, stringendolo un po’ più forte …e accidenti a lui, lo ha stupito ancora. Angel ha abbracciato Alice con una tale naturalezza che per un attimo stenta a riconoscerlo …e le ha detto “benvenuta” …e lei “bentornato”. Buffy è commossa. Grandi occhi verdi che hanno pianto troppo. Non vuole vederla piangere, non può non sentire la sua malinconia. Spinto dall’istinto, corre verso lei e l’abbraccia forte. Protettivo, come lo sarebbe stato con una madre. Buffy gli ha detto “grazie” e “ti voglio bene” e lui, anche se ancora non sa perché, ha detto “anche io”. Sente Angel che si schiarisce la gola con un piccolo colpo di tosse. È un suono quasi impercettibile all’orecchio umano, ma Connor non ha un udito umano. Un regalo di Angel e Darla. Lo sente muoversi nervosamente dietro le sue spalle. Suo padre a volte è come un libro aperto per lui. Se si voltasse adesso, sa già cosa vedrebbe. Non si volta. Il pudore e il rispetto per le emozioni di suo padre gli impediscono di farlo. Anche questo è amore …e sa che Angel lo sa. Ma prima che parta, vuole dirglielo anche con le parole. Deve. Adesso è importante farlo e lo farà. Buffy annuisce. Perché? Ha forse letto i suoi pensieri?

Stasera però siete ancora qui, potremo fare il tour nell’antica Galway, mi incuriosisce molto

Alice, come sempre è diretta, schietta e solare. Connor concorda, la prende per mano e annuisce guardando suo padre.

Con una guida locale, d’annata. Tour dell’antica città con il suo più antico abitante

Angel, seduto sul bracciolo del divano, si stringe alla vita di Buffy che gli si è seduta in grembo e poggiando il mento sulla sua spalla ride alle buffonate di suo figlio. Sente che il suo cuore potrebbe esplodere dalla gioia. Ha sognato e desiderato questo momento da sempre. Buffy, Connor, e adesso anche Alice. Una famiglia. La sua. Il cuore batte sempre più forte.

Thump-thump.  Thump-thump.

Lui non ha un cuore, ma lo sente comunque. È quello di Buffy quello che sente, e ora batte vorticosamente ...e Buffy è il suo cuore.

Va bene. C’è un posto che voglio mostrarvi. Vestiti comodi e… 

sussurrando all’orecchio di Buffy

– …niente tacchi alti

La guarda. Occhi negli occhi ed ora vuole lasciare la stanza. Deve baciarla. Adesso. Subito.

Ho bisogno solo di qualche oretta di sonno – La solleva dalle sue ginocchia e la prende per mano – Solo qualche ora – sorride Buffy, ma già sono fuori. Lui sente l’odore della sua eccitazione pulsante …e lei, potrebbe morirci in quegli occhi color cioccolato.

La loro camera è proprio li accanto. Ma sembra lontanissima.

Prima di entrare lui l’ha già baciata più e più volte, lei sente la sua erezione premerle sulla coscia. “potrebbero...” Le mordicchia il collo! “…sentirci” Le sue mani sui seni! “…o vederci” Le mani sulle cosce!  “la… chiave… Bu…ffy”. Lo bacia sul collo.  “si, se riesco…”  Accarezza i suoi capelli. “…a prenn…derla…” Accarezza il suo petto “dovrebbeee essere…” Lo bacia sugli occhi “…proprio qui”. Le lingue si inseguono in una danza antica quanto il mondo. Dentro. Adesso. I pochi indumenti rimasti, volano via ansimando. Un solo respiro. Un solo cuore. Anime. Estasi.

Angel e Buffy. Oltre il bagliore.

~~~ ~~~ ~~~

Ma c’era un qualche sonnifero nel caffè? Non capisco questo improvviso bisogno di dormire

Direi piuttosto un eccitante, non mi è sembrato un colpo di sonno quello

Eccitante? Cioè? Ah!

Non posso crederci. Sei arrossito

Alice!

E quando mi chiami Alice vuol dire che…

Che devi finirla

Che ho toccato un nervo scoperto. Si, al corso di psicologia, un prof avevo detto qualcosa…

Mel

Circa la sessualità dei genitori. Aveva detto che i figli pensano che i genitori siano asessuati

Si, mi mette a disagio, Ok. Sei contenta adesso? Ma non per quello che dice il tuo prof.

Alice adesso è serissima e si dà mille volte della stupida, per non aver capito subito la vera natura del suo disagio. Le viene da piangere ogni volta che pensa al passato di Connor e a quello che ha dovuto subire. Lo hanno usato nei peggiori dei modi. Tutti. Usato e poi buttato via come fosse spazzatura maleodorante. Lei è convintissima che si sia trattato di abuso vero e proprio, ma quello è un argomento quasi tabù per loro. Connor non ne parla quasi mai. Quando lo fa, ogni volta racconta la storia minuziosamente. Descrive scene e particolari. Parla di combattimenti, portali, demoni. Holtz. Cordelia. Possessione demoniaca e quella maledetta cosa ripugnante che si faceva chiamare Jasmine. Ma nei suoi racconti, mai e poi mai traspare un emozione. Come se lui non l’avesse vissuto realmente. Come se lui fosse stato solo uno spettatore passivo. I ricordi ci sono tutti, ma Connor li ha come “ripuliti”, separandoli dalle emozioni dolorose che essi potrebbero rievocare. Istinto di sopravvivenza. Anestesia emotiva. Ma tenere dentro tutto quel dolore, tenerlo bloccato lì, non è la soluzione giusta. I suoi scoppi di ira, nascono proprio da questo. Tutta quella rabbia, ha origine da lì. Alice ne è convintissima ...e lei lo sa bene, conosce il dolore e la solitudine dell’abbandono. Suo padre andò via, che lei era poco più che una bambina, lasciando lei e sua madre sole. È un dolore che non finisce mai. Nonostante ciò ad Alice, suo padre è mancato moltissimo e non ha smesso di volergli bene. Lei però, è stata molto più fortunata di Connor. Ha sempre avuto l’amore di sua madre. Una donna forte e determinata a non soccombere ai tiri mancini della vita. Sua madre è sempre stata una presenza costante nella sua vita e da lei ha tratto molta della sua forza interiore. Connor invece non aveva nessuno. Mai. È sempre stato solo. Ha vissuto tutta la sua infanzia in un inferno. Letteralmente. Perché nel loro mondo “inferno” non è solo un concetto astratto. Nel loro mondo inferno vuol dire Inferno. Con tanto di nomi e portali d’ingresso. Quortoth, il più oscuro dei mondi oscuri. Connor la chiamava casa e chiamava “Padre” il suo aguzzino.

Lo abbraccia.

Mi dispiace, mi dispiace tanto

È tutto ok

Ma si stringe più forte a lei. Il rosso terrificante del cielo di Quortoth si dissolse per lasciare posto al verde intenso dei suoi occhi. La sua salvezza. La rassicura, non vuole vedere la preoccupazione nel suo cuore. – Va tutto bene, adesso – e mentre la bacia, fa un po’ il buffone per farla ridere – Come fa quella canzone che canti sempre? – Alice sorride …e sa cosa sta facendo Connor. Lo asseconda per rassicurarlo a sua volta.

Quale? Ho portato il “nostro” lettore mp3.  Dai, canticchiala un po’, così ti dico il titolo

E’ italiana e la mi pronuncia non è… lo sai, e poi mi sa che sono un po’ stonato

Niente scuse, avanti che aspetti. Tanto non c’è Lorne nei paraggi che ti legge l’anima

Asp… è di quel tizio che ha la esse strana

Con

Ok, ok. Però prometti di non ridere

Croce sul cuore – Ridono. Canticchia sulle sue labbra. Vicinissimi …e lei è così dolce che… Si, Quortoth non è neppure più un ricordo, adesso.

Il tuo respiro che mi calma se ci appoggio il cuore

Ahhh si, Jovanotti – Ma Connor ora è preso davvero dalle parole della canzone e continua…

Siamo stati sulla luna a mezzogiorno
Andata solo andata senza mai un ritorno
E abbiamo fatto piani per un nuovo mondo

…e lei lo segue. Scegliendo non ha caso la strofa giusta. Il loro amore è davvero come musica.

Ci siamo attraversati fino nel profondo
Ma c'è ancora qualcosa che non so di te
Al centro del tuo cuore, che c’è?

Ancora le loro bocche unite …e ancora. Insieme

So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore
è come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai

Uhm, la tua pronuncia sta migliorando. Ti amo

Amo la tua terra, il tuo italiano, la tua musica. Amo tutto di te. Ti amo

 

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Capitolo 11
*** Parte undicesima ***


Parte undicesima

 

Fa pianissimo mentre si veste. Non vuole svegliarlo. Angel è crollato. Aveva davvero bisogno di dormire. Metabolismo da vampiro. La luce del giorno lo indebolisce un po’ e la notte scorsa non hanno dormito un granché. Ha fatto una doccia veloce e ora un buon caffè sarebbe l’ideale. Lo guarda dormire ancora per un attimo, mentre lo copre meglio. Accarezza la linea del suo sopraciglio tracciandolo delicatamente con le dita. Lui è suo ora e per una volta, tutto è come avrebbe dovuto essere da sempre. Stamattina, su alla baita, è stata la prima volta che si è svegliata con lui accanto. La loro prima alba insieme. Un nuovo inizio. Prima di uscire, lo bacia silenziosamente sulle labbra. Lui apre gli occhi ma non si muove, vuole godersi questo momento. –Ti ho svegliato – Lei è bellissima, illuminata dalla luce del giorno o forse è lui che la vede così luminosa. Non ha importanza adesso. Lo bacia ancora. – Non mi hai svegliato, sto ancora sognando – Le sposta una ciocca dal viso e l’accarezza con dolcezza infinita. – Devo chiamare San Francisco. Non sento Dawn e Xander da ieri. Tu puoi dormire ancora un po’ – Annuisce stancamente, quasi con indolenza. È bellissimo prendersi le sue coccole ed è da così tanto tempo che non si concedeva la passività del torpore di carezze piene d’amore. Forse l’ultima volta, fu proprio qui a Galway, quando sua madre, passava a salutarlo per assicurarsi che dormisse e che non avesse bisogno di qualcosa. – Non dire ancora niente a nessuno. Finché non siamo sicurissimi che dietro a quest’ultima cosa che ci è successa stanotte, non ci sia qualcosa di demoniaco, è meglio andarci cauti. Puoi dire che stiamo qua in Irlanda, ma non dire dove stiamo andando e soprattutto non parlare di Giles e del sogno, Non ancora. – Lei annuisce e si chiede come abbia fatto a vivere lontana da Angel per così tanto tempo. La loro è un intesa perfetta. Da ogni punto di vista. Fisica, psichica e spirituale. Guerrieri e amanti, due esseri assolutamente complementari. – Uhm Uhm…  pensavo di dirlo ad Alice però, ci serve un appoggio esterno – Lui annuisce concordando con lei. Se Buffy pensa che sia giusto farlo, avrà le sue buone ragioni – e Connor? – Buffy sorride, le piace quest’ Angel-Padre e quel giovane ragazzo è così disarmante con quella sua innocenza ancora intatta, nonostante il suo terribile passato. L’ha visto combattere con Alice a Los Angeles. Quei due insieme, sono una forza della natura. – Si certo, anche a lui. Angel, tuo figlio è un ragazzo in gamba e credo che… – Angel è al settimo cielo. Orgoglio di padre – …che sa mantenere un segreto? Puoi giurarci! Non parlerebbe neppure sotto tortura – e lei ride. Si, le piace molto Angel-Padre  Ok, vado. È ancora presto per te, puoi dormire ancora un po’ – Un bacio veloce a fior di labbra, ed è già quasi fuori – Buffy? – Sbircia di nuovo dentro la stanza – Si? – Dio, quel sorriso di Angel le fa venir voglia di tornare indietro. È consapevole di quanto sia bello quando sorride in quel modo? – Niente tacchi alti per stasera – Lei ride. Bello. Sexy. Dolcissimo. Micidiale – dormi adesso

In corridoio si ferma un attimo prima di bussare nella camera di Alice e Connor.

Cantano? Chi canta? …e soprattutto, che cosa? Che lingua è? Sarà mica demoniaca? – La scena che le si presenta davanti agli occhi, la fa sorridere e un po’ la commuove. Pensa a Dawn per un momento. Le manca, ma questa per lei, è casa ora. Connor sdraiato sul divano, con una matita rossa, traccia dei punti su una cartina della contea di Galway e ogni tanto da dei colpetti sulla spalla di Alice per attirare la sua attenzione e per mostrarle l’itinerario del loro tour. Lei, seduta per terra accanto a lui a gambe incrociate, sta scrivendo qualcosa su… delle cartoline? Ascolta musica in cuffia “era lei che canticchiava allora” e annuisce dei si a Connor, ogni volta che lui le chiede se va bene. Nessuno sospetterebbe mai, che questi due ragazzi sono in realtà degli abili e forti guerrieri che lottano contro il male. Anche lei ed Angel erano null’altro che questo? Erano solo due ragazzi innamorati, che lottavano contro le tenebre, puniti dal destino per essersi amati alla follia? Lei aveva solo sedici anni allora e non ricorda più la sua adolescenza, perché sa che non è mai esistita. Era LA prescelta e sa che se in quei primi anni, non avesse avuto accanto Angel, sarebbe morta mille volte. Vorrebbe che lui fosse qui adesso. Sta perdendo istanti di normalità di suo figlio, o forse no, forse è meglio che non veda. Anche lui, in questi ultimi giorni si commuove spesso e fatica ad ingoiare dolore e lacrime. No, l’ immagine davanti ai suoi occhi è tutta per lei. È un regalo per Buffy …e la sua vita ricomincia da qui. Chiude gli occhi e in un istante è alla Magione davanti al caminetto acceso. Angel la stringe forte a sé e legge delle poesie per lei. Scrisse “Always” nel libro che le regalò per i suoi diciotto anni… un istante ancora e rivede la nebbia che la separò da lui, ma la scena cambia all’improvviso. Angel non si volta per andare via… la nebbia si dirada e le corre incontro “Sono tornato, amore mio. Per sempre” …e lei pensa che è Perfetto.

Connor è il primo ad accorgersi che lei è lì. Salta giù dal divano, scuotendo la spalla di Alice per farla alzare e le toglie la cuffia dalle orecchie. – Buffy – le va incontro …e perché adesso sente di nuovo che deve proteggerla? – Stai bene? – lei sorride un po’ divertita. Comincia a vedere delle somiglianze che prima le erano sfuggite e non sono somiglianze corporee. Connor non ha quasi nulla del fisico di Angel, ma l’anima? beh quella sembra luminosa e pulita. Candore e oscurità, come suo padre. – Sto bene, Connor. Davvero. C’è ancora del caffè? – Perché Buffy lo guarda così? è a disagio quando qualcuno tenta di leggergli l’anima. – Papà? – A Buffy non è sfuggito il rossore improvviso delle sue guance – Sta riposando – Candore, innocenza, oscurità, …e timidezza, proprio come Angel.

Alice accorre in suo aiuto. Conosce bene il linguaggio corporeo di Connor e adesso grida Help me lontano un miglio.

Credo sia freddo ormai. Il caffè. Ma possiamo andare a prenderlo fuori

Si certo. Posso usare il tuo PC ? dovrei sentire mia sorella. Hai la web camera con te?

Si. Basta collegarla e siamo in rete …e poi avrei bisogno di parlare con te per…

Per la connessione. Lo so, Alice e non stai parlando di connessione internet, vero?

No, infatti. Il fatto è che Xander ci ha spiegato che da quando la magia non c’è più, tu hai perso la connessione con le altre slayers, mentre io… sento…  la sento ancora. Non ho detto nulla a Xander, ma è una cosa che non riesco a spiegarmi… e pensavo che tu…

Hai fatto bene a tacere con Xander. Non chiedermi perché, adesso sarebbe troppo lungo da spiegare. Sappi solo che per il momento loro non capirebbero. Io e Angel dobbiamo verificare alcune cose prima di parlarne con gli altri. Abbiamo deciso che solo voi sarete informati di ciò che sta accadendo. Se le cose si mettessero male e intendo davvero male …qualcuno deve sapere la verità.

– Guai in arrivo – Connor non nasconde la sua preoccupazione – Buffy, potete contare su noi

Lo so, piccolo. – Piccolo? Ok, va bene tutto, ma piccolo NO! Connor protesta fra sé e sé, ma tiene tutto dentro, sperando almeno di non essere arrossito. Ma il calore che sente salire su per le gote, dicono il contrario …e comunque “Piccolo” no, non ama sentirselo dire.

Se fra me è Alice c’è ancora una connessione, significa che non tutta la magia è andata, Connor. Perché solo con lei? Non lo so davvero, ma è ciò che io e Angel intendiamo scoprire

Avete già un piano? – Buffy è piacevolmente stupita dalla prontezza con cui Connor risponde alle emergenze e sul controllo delle sue emozioni. Un professionista nato. Ricorda a sé stessa che lui ha gestito, per tre anni, la Angel Investigations, da solo. È un leader. Lo capisce dal suo portamento e dalla sua serietà …e non ama sentirsi chiamare “piccolo”. Non lo dimenticherà

Si. Domani partiamo per l’Inghilterra e poi, se sarà necessario andremo in Romania

Cosa sperate di trovare in Inghilterra? – Adesso è Alice a stupirla. Ha capito che cercano qualcosa ed è verissimo. Cercano risposte. Cercano la verità su quanto è accaduto.

Qualcuno sapeva Alice, e hanno taciuto. Qualcuno che poteva evitare l’avverarsi della profezia. Twilight poteva essere fermato e c’era chi aveva il potere di farlo, ma non l’ ha fatto

La voce trema un po’ e la sua rabbia entra in circolo. Connor e Alice la sentono dentro. Sono con lei. Sono con Angel.  Buffy, come leggesse i loro pensieri, li incita ad esprimere a voce alta

Dite anche a me quello che state pensando. Regola numero uno. Fidatevi del vostro istinto

In perfetta modalità slayer. Buffy l’ammazzavampiri. Fino alla morte. Per anni ha guidato un esercito di giovani slayers. Il suo esercito, e la chiamavano “mamma”. Ora è stata destituita. Alice la sente dentro, è come una lama sottile che le trapassa il cuore e fa malissimo, ma non piange. Le slayers non piangono. Loro sono Forza …e sente Kendra e Faith e le altre che l’hanno preceduta. Alice l’ammazzavampiri, guarda Connor e cerca i suoi occhi. La sua Forza. Dopo con lui, piangerà ...con lui potrà farlo. Prende fiato adesso, e dà voce ai suoi pensieri.

Qualcuno sapeva come hai detto… e mi chiedevo appunto chi potesse essere. Mi è venuta in mente una risposta… ma forse sto correndo troppo

Regola numero uno. Fidati del tuo istinto. L’ hai già fatto prima, Alice. Ricordi? hai scelto di non essere una slayer, e hai scelto seguendo il tuo istinto e visto poi, cosa è diventata la tua vita, direi che hai fatto la scelta giusta. Chi pensi possa aver fatto tutto questo?

Il Consiglio degli Osservatori. Non so se è istinto o altro, ho solo collegato con l’Inghilterra

Si proprio loro. Il Nuovo Consiglio degli Osservatori. Giles sapeva qualcosa circa la profezia, e anche lui ha taciuto con me. Ma ne ignorava molte altre. Qualcuno ha manipolato i dati, occultandone volutamente alcune parti. Giles però sapeva che io e Angel eravamo i predestinati indicati dalla profezia e sapeva che saremmo ascesi allo stato di “Dei”. Ma con me non ne ha mai parlato. Mi ha nascosto questa cosa per un infinità di tempo. Lui è stato in Europa nell’ultimo periodo. Italia, Germania, Inghilterra e credo anche qui in Irlanda. Mentre noi stavamo nascoste in Scozia, perché i governi ci davano la caccia come se fossimo delle terroriste, lui girava in lungo e in largo per l’Europa. Cercava un arma che potesse uccidere un “Dio”. Per fermare Twilight, lui progettava di uccidere me e Angel.

Ora la sua voce è rotta dal pianto ingoiato a forza e il dolore fluisce libero.

Hanno usato il nostro amore. Hanno profanato e sporcato l’unica cosa vera della mia vita.

…e Connor adesso comprende perché suo padre avesse scelto l’oblio. Hanno violentato un grande amore. Hanno insudiciato due anime pure. Buffy e Angel non meritavano anche questo dolore ...e giura a se stesso, che non permetterà mai più che questo accada ancora. Mai più!

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Capitolo 12
*** Parte dodicesima ***


Parte dodicesima

 

Ora la sua voce è rotta dal pianto ingoiato a forza e il dolore fluisce libero.

Hanno usato il nostro amore. Hanno profanato e sporcato l’unica cosa vera della mia vita.

Ma non ci sono riusciti Buffy. Siete qui e siete ancora vivi …e insieme! Grazie a Dio

Abbiamo pagato un prezzo troppo alto, Connor …e c’è chi ha pagato con la vita …Giles

Ma come è possibile che il Consiglio abbia…?

Non hanno agito da soli, avevano l’appoggio di qualcuno esterno al Consiglio

– Per manipolare una profezia credo sia necessario l’aiuto di qualcuno potente –

– Il Consiglio voleva colpire me e qualcun altro aveva dei conti in sospeso con tuo padre –

La Wolfram&Hart – Connor stringe i pugni. Quel nome gli fa paura.

Si. Tuo padre pensa che i Soci Anziani siano coinvolti, ma non ne siamo certi al 100%

Ci sono sempre loro dietro. Ogni volta. Non immagini quello che hanno fatto a papà e a me

Lo so, Connor. Ma pagheranno. Pagheranno tutti. Nessuno escluso. Dobbiamo solo scoprire quanto siano coinvolti in tutto questo. Ecco perché non vogliamo parlarne ancora con gli altri. Dobbiamo essere sicuri che… Ok, c’è un'altra cosa che dovete sapere. io e Angel, su alla baita, abbiamo fatto un sogno …e questo non è normale

Non ti seguo adesso. Buffy, sognare è una cosa normale …almeno credo

– Sognare è normale, certo. Fare lo stesso sogno però? Questo è un po’ meno normale. Abbiamo sognato la stessa identica scena. Senza magia, i sogni mistici non dovrebbero più esistere. Io e Angel abbiamo sognato Giles che ha detto  ad entrambi le stesse cose. Ci ha indicato dove cercare le risposte. Per questo andiamo in Inghilterra. La nostra preoccupazione adesso, è che non siamo sicuri della natura reale di questo sogno. Potrebbe essere di natura demoniaca e NON vogliamo essere manipolati di nuovo da nessun schifosissimo demone –

– Allora, forse è meglio se noi due torniamo a Los Angeles. Se c’è anche la W&H coinvolta…

NO! State qui. Ci serve una copertura. Come ho detto, non vogliamo coinvolgere gli altri. È meglio che tutti credano che siamo qua con voi …e inoltre penso, che vi siate meritate una vacanza – Il sorriso di Buffy adesso è furbo e malizioso. Alice concorda con lei e non le sfugge la strizzatina d’occhio che Buffy le ha lanciato. Connor invece …dio quanto è testardo.

Con tutto ciò che sta accadendo, forse non è il momento per una vacanza

Buffy rotea gli occhi in su. Accidenti però, la testardaggine è genetica? Angel due la vendetta.

Proprio per questo è il momento, Connor. Io ho sempre dribblato fra apocalissi e serate al bronze con gli amici, o serate al ballo della scuola, proprio perché sapevo che potevo morire in ogni momento. Dovevo godermi frammenti di normalità rubati al dovere, e alla missione. Chiedi a tuo padre, quante volte abbiamo fatto questo io e lui. Sai una cosa? è proprio questo che mi ha salvata. Ho cercato di avere una vita normale. Avevo degli amici, una famiglia. Avevo tuo padre accanto. Non ero sola. Le altre slayers lo erano ...e sono morte. Tutte.

Alice ascolta con attenzione e adesso sa perché le altre la chiamavano “mamma”. Vorrebbe abbracciarla e ci sono tante cose che vuole sapere e che deve ancora dirle, prima che parta. Domande che le scoppiano dentro. Perché ha sognato Faith l’altra notte? Lei non la conosce neppure. Guarda Connor che sconfitto scuote la testa e dentro sé ride. Il suo linguaggio del corpo le sta dicendo “ok, Buffy. Hai vinto. Non ho capito bene perché, ma faremo come dici tu”

Per la vosta copertua…pensavo…–

Si?

Prima stavamo mandando delle cartoline a Los Angeles e pensavo che potreste firmarle anche voi. Tu e Angel. Qualcosa tipo “hey ci siamo anche noi… kiss kiss dall’Irlanda” – Divertito stupore e Connor si rilassa un po’. Se ora non fosse così preoccupato avrebbe riso con lei.

Kiss Kiss dall’Irlanda? Immagino la faccia di Angel, non lo scriverà mai. Neppure se lo uccido. Metaforicamente parlando, si intende – Uhm, pure Buffy non è avara d’ironia. Deve essere una cosa da slayers pensa Connor, ma lui è davvero molto preoccupato per lei. Per loro.

Però non trovo giusto che ti abbiano destituita. È una cosa… non lo trovo giusto, ecco

No, in realtà è un sollievo e le slayer sono in buone mani con Faith

Faith? – Si, Alice decisamente deve parlare con Buffy e dirle che l’ha sognata.

Ma prima sembravi triste, eri…

Lo ero, Connor e lo sono ancora. Sono stata la loro leader per tanto tempo, ma le ho tradite. Ho tradito me stessa e fra noi non vi è più alcuna connessione. Non le sento più. Non mi aspetto che capiscano. Non ancora. L’unica connessione slayer rimasta è fra me e Faith …e Alice. Anche se non sappiano ancora perché

Conosco Faith. Ci aiutò a catturare… Angelus. Lei e papà sono amici

Lo sono, Connor. Sono ancora amici. Lo siamo, anche io e Faith abbiamo un legame

Ma allora perché ha preso il tuo posto? Ora è lei la leader giusto?

Ok, un'altra cosa ancora. Lei è con noi, Connor. Mi sta solo sostituendo per un po’. Abbiamo deciso che era più semplice fare così e in oltre in questo modo, ho campo libero per fare ciò di cui abbiamo parlato. Al momento per me, è anche un sollievo non dovermi occupare delle altre slayers. Devo molto a Faith. Io e Angel le dobbiamo moltissimo. Se non fosse stato per lei, a quest’ora tuo padre sarebbe cenere. L’ha salvato dall’ira di Willow, l’ha difeso contro Xander che voleva ucciderlo. Io ero letteralmente a pezzi e non vedevo e sentivo più nulla. –

Connor non riesce a stare fermo. Corre da lei e le stringe le mani, accompagnandola verso il divano. Alice le si siede accanto e l’abbraccia cingendole le spalle. Connor si inginocchia davanti a lei e ancora le tiene stretto le mani. Vorrebbe fare di più per aiutarla, ma cosa può fare se non consolarla e dirle che non è sola?

Va tutto bene, Buffy. Adesso è tutto finito

Mi hanno detto che per giorni non reagivo a nessuno stimolo, piangevo e basta, anche se non ricordo quasi nulla. Faith ha visto che ero fuori gioco e ha protetto Angel da tutti, nascondendolo per giorni. Tutti, nessuno escluso, lo cercavano per ucciderlo. Vigliacchi. Lui era totalmente indifeso e non stava meglio di me. Quando Faith ha visto che non riuscivo a riprendermi e dietro le forti insistenze di Angel, mi ha fatto alzare a forza e mi ha portato da lui e solo così siamo riusciti a stare un po’ meglio… almeno un po’. Quindi Faith sta dalla nostra parte ragazzi. È informata di tutte le nostre mosse e sa perché stiamo andando in Inghilterra

L’ho sognata la notte scorsa, forse è questo il motivo

Uhm! Quindi ricapitolando. Sogni mistici, il mio e quello di Angel, …e questo di Alice. La connessione slayer ancora attiva, ma solo fra… sei con noi Alice?

Si!

…fra tre slayers

Eventi magici che non dovrebbero esserci e invece ci sono – Connor è molto preoccupato

Si, Connor. Per questo dovete segnalare tutto ciò che fuoriesce dalla norma. Sia in senso generale che nel particolare. Dovete prestare attenzione, soprattutto agli eventi “strani” della vostra vita. Eventi nuovi che prima non c’erano. Quando tornate a Los Angeles, monitorate tutte le attività paranormali e riferite a noi due o registrate tutto e poi, vediamo insieme, al nostro ritorno, cosa fare. Non potete contare su nessun altro se non su me e Angel …e Faith.

Connor è nervosissimo. Mani in tasca e testa bassa, mentre il suo corpo oscilla da una gamba all’altra in cerca di equilibrio. Le ultime parole di Buffy gli arrivano dritte al cervello e gridano forte nella sua testa, stordendolo. È un urlo che non può ignorare.

E soprattutto… niente segreti fra noi. Il tacere, il non dirsi cosa stava accadendo, ci ha portato, tutti quanti, verso questa catastrofe. Niente più segreti. Regola numero due. Mai ripetere lo stesso errore. Connor? va tutto bene?

Alice vuole aiutarlo, odia vederlo in difficoltà, ma è lui che deve decidere. Non tradirà Connor e il loro segreto con lei è al sicuro. Spera tanto che lui capisca che ora “l’io” deve sfumarsi verso “il noi”.  Quasi lo implora con gli occhi. La faccenda del sangue non è una cosuccia da niente e checché ne dica Connor, lui ne è attratto. Sa che lui è spaventato, ma tacere, adesso non è la soluzione giusta. Insieme hanno fatto delle ricerche e sono approdati a …nulla. Erano soli però. Ora invece Angel e Buffy sono qui e se ci sono degli esperti “in cose strane” beh, quelli sono proprio loro. Lo sa, accidenti! lo sa benissimo che questo lo terrorizza, che questo è il suo peggior incubo che si materializza …la paura di trasformarsi in vampiro. Holtz, il maledetto. L’uomo nero. L’orco cattivo che l’ha rapito, glielo ha detto un infinita di volta, sin da quando era bambino. “Steven. Figliolo. Tu sei il figlio bastardo di due demoni.. Dio ti ha dato a me, perché potessi salvarti dal maligno che è dentro te” …e lui gli credeva e forse gli crede ancora. Connor, il suo Connor non ha proprio nulla di demoniaco. È lui che deve decidere però. Lei non può aiutarlo adesso. Può solo amarlo e lo amerebbe comunque, anche se fosse… No! lui non è un vampiro. Lui è Connor. Un ragazzo normale. Il suo ragazzo. Il ragazzo che ama.

Si, va tutto bene – ma la voce quasi non viene fuori e non la guarda negli occhi.

Sei sicuro?

Si

È assolutamente un NO, ma Buffy non insiste. Per ora.

Bene! Ho davvero bisogno di quel caffè adesso, e vista l’ora potremmo anche mangiare qualcosa insieme, che ne dite? Dopo, anche con Angel, sentiremo Dawn e gli altri.

Si, va bene. Voi cominciate ad andare, io vi raggiungo dopo. Dovrei... devo… sentire papà per una cosa. Niente di importante, ma … insomma… io e lui dobbiamo parlare …credo!

Alice ringrazia tutti gli angeli del cielo …e Buffy.

Oh sono certa che non sia nulla di importante, Connor – Buffy gli sorride e lui sa che lei sa!

Bene Alice, ti va ancora quel caffè? Anche io e te dobbiamo “parlare”. Allora, quale è la tua storia?

La mia storia? hai un paio d'ore libere?

No, ma ho molta fame

Connor le guarda allontanarsi...ma sarà il caso di svegliare Angel? forse è meglio lasciarlo dormire ancora un po’. Per un attimo sente la voce di Alice dentro il cuore. "Non fare il furbo, Connor. "Papà" sarà felice di ascoltarti. Avanti fifone, va da lui e sveglialo"

Alice non è solo una slayers, è pure una strega. Adorabile certo, ma a volte è proprio una strega. "Ok, Mel"

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Capitolo 13
*** Parte tredicesima ***


 

Parte tredicesima

 

Papà?

Ci ha messo un po’ prima di decidersi ad entrare. Ha bussato piano poi un po’ più forte, ma nessuna risposta. È tornato indietro, se dorme perché disturbarlo? Ora che è di nuovo nella sua stanza, ha sentito un urgente bisogno di zuccheri, e ha divorato i tre bignè alla nutella uno dietro l’altro. Decide che ora è pronto ed è di nuovo davanti alla porta di suo padre. Bussa ancora, ma lo accoglie il silenzio. Prima ancora ha fatto una doccia. Si è preso del tempo. Ha ripetuto mentalmente le parole da usare cercando quelle giuste. “Ho venduto l’Hyperion, ahhh forse mi sto anche vampirizzando” No, così non va bene. Troppo diretto “Ho questa cosa con il sangue, ma vedrai che non è nulla. Ah! sai che ho anche venduto l’Hyperion?” Prima prima ancora ha messaggiato con Alice per un po’. Per un bel po’ a voler essere sinceri.

* Vuoi che venga su? J Ä

 * No, meglio di no Ä

 * Sto solo lì, giuro che non interferisco Ä

* Meglio di no. Non è un bello spettacolo quando si arrabbia L Ä

* Con, la stai facendo più difficile di quello che è J Ä

* No, no davvero. A volte diventa tutto grrrrr. Credimi, non è uno spettacolo che vorresti vedere. Ä

* Ok, sto salendo Ä

* No dai, stai con Buffy, dico davvero Ä

* Allora deciditi ad uscire da quella benedetta stanza Ä

* Ok. Vado. Adesso stacco il cell e vado.  Sono già fuoriÄ

* Fifone. Ti amo Ä

* Strega. Idem Ä

Papà?

 

La penombra e il silenzio sono accecanti e rumorosi. No, è suo padre che è luminoso ed è il cuore di Connor che batte forte. Si avvicina al letto e per un attimo lo vede vecchio. È stanco. Lo vede nei lineamenti del suo viso. È una stanchezza antica. Non ha più paura adesso, ma davvero non vuole svegliarlo. Gli sistema meglio le coperte e ora vede un bambino. Un vecchio bambino stanco. Suo padre! Riavvolge i suoi passi. Tornerà dopo. La mano già sulla maniglia.

Connor

Si volta e lo vede sorridere. No, Connor non ha più paura. Quasi corre verso lui. “Ciao”. Angel si tira su, mettendosi a sedere sul letto e gli fa spazio. “Ciao”. Suo figlio è confuso. Fragile. Suo figlio ha bisogno di lui. “Perché sei scalzo?” Si guarda i piedi e ride “Non volevo svegliarti”. Gli fa cenno di sedersi e si sposta ancora un pochino più in là. Non vuole invadere il suo spazio. “Su vieni. Lì prendi freddo”. Non troppo almeno. “Hai fame? ti scaldo un po’ di sang… di zero positivo?” Suo figlio si agita troppo e non è sereno. Perché chiama il sangue zero positivo? “No, grazie. Sto bene così. Non vuoi sederti un po’ qui con me?”. Suo figlio è preoccupato per qualcosa che ha a che fare con il sangue. L’ha capito dal battito del suo cuore. Batteva più forte quando ha pronunciato quella parola. “Si. Papà, devo… ci sono delle cose che devo dirti”. Sangue. Suo figlio, sangue del suo sangue. Angel ha paura adesso. “Allora? Come vanno le cose alla Connor Investigations?” Con lui bisogna andarci cauti. Meglio fare dei giri larghi, tanto che fretta c’è? Fuori è ancora pieno giorno. Suo figlio ride e si sistema meglio sul letto. Il battito del suo cuore rallenta. È più tranquillo adesso.

Abbastanza bene. Lo sai chi è stato il mio primo cliente? No, giuro che era l’ultima cosa che mi aspettavo di vedere, davvero. Avevo voglia di chiamarti subito, ma sai come è… mica potevo dirti che ero già super incasinato dal primo giorno. Poi Gunn avrebbe rotto con le sue battute sceme …e comunque cercava te. Il cliente, non Gunn

Gli sistema i capelli, spostandoglieli dietro le orecchie. Vuole vedere i suoi occhi. I capelli di Connor hanno sempre qualche centimetro di troppo. Seduto di fronte a lui con le gambe incrociate, giocherella con i suoi piedi, massaggiandoseli. Nel lettone con papà. Ha calze bianche. Connor non lo sa, ma sta riattivando i suoi punti chakra. Massaggio ai piedi e posizione del loto. Il contatto con la terra. Stabilità ed equilibrio. Quante cose potrebbe ancora insegnare a suo figlio. Lo farà. Calze bianche e occhi blu. Angel non riesce a spiegarsi il perché, ma non vede Darla nel cielo di suo figlio. Il pensiero vola verso Buffy. Ogni volta. Forse è perché sono le uniche due persone, che ama più di ogni altra cosa al mondo. Forse. Buffy e Connor. L’unico vero grande amore della sua vita …e la sua, è una vita antica.

Quando li tagli questi capelli? Comunque potevi chiamarmi. Avevi il mio numero, quello “nostro”. L’ho dato solo a te, per le emergenze.

Non è stato necessario. Cercava te. È entrato tutto pomposo e si dava un sacco di arie. Io sono stato gentilissimo, come mi ha detto tu. Con i clienti disponibilità e “ascolto”. Ma questo non aveva bisogno d’aiuto. Un riccone del tipo, “ho i soldi e posso comprare il mondo”. Dio li odio i tipi così, con quel vestito da manichino “summer collection”. Mi ha dato il suo biglietto da visita e mi ha detto di dartelo quando tornavi. Indovina chi era? Non ci arriverai mai

Angel sa benissimo chi era quel cliente, perché l’ha incontrato subito dopo. Ma non lo dice a Connor. Lui muore dalla voglia di stupirlo  e vuole sentirsi dire che è stato bravo.

Certo Connor, massima disponibilità, gentilezza e pazienza infinita. Chi era il cliente?

LORO!! La Wolfram&Hart …e noi che pensavano di averli spazzati via per sempre.

Davvero?! Si ho saputo del loro ritorno. La sede che era magicamente scomparsa da Los Angeles, è altrettanto magicamente, ricomparsa dal nulla.

Dopo quel giorno non sono più venuti e non ci hanno neppure creato problemi. Le cose poi scorrevano abbastanza bene. Insomma la nostra solita routine. Demoni, vampiri. Il solito

Sei stato bravissimo, Connor. So che hai lavorato duro e le strade di Los Angeles sono un po’ più sicure con te e tutta la squadra in azione. Sono fiero di te. Sei stato davvero molto bravo

Uhm Uhm

Uhm Uhm? tutto qui? – Ride. con gli altri tutto ok? dai dimmi. Hai fatto delle modifiche?  

Qualche modifica, si. Papà, tu non c’eri e mi serviva… va bene forse sono stato un po’ precipitoso e ho fatto delle modifiche un po’ troppo drastiche ma in quel momento mi sembrava la cosa giusta, e mi servivano i soldi …ok forse ho fatto una cazzata, ma era a fin di bene, dopo tutto …e comunque tu avevi detto che avevo campo libero su tutto e che…

Ehi? va tutto bene, Connor. Respira adesso. Con calma e lentamente. Sai che a me puoi dire tutto. Non devi aver paura di dirmi le cose. Non devi aver paura di me. Respira… bravo così

Non ho paura di te. Il fatto è che solo dopo mi sono reso conto che a te poteva dispiacerti ed è una cosa che non avevo considerato ...e mi dispiace di non averci pensato prima. Gunn era decisamente in disaccordo con me. Non ha fatto altro che ripetermi “vedrai che quando Angel lo saprà, non sarà felice di questa cosa”. Dio, era solo fastidioso e critica quello che faccio tutto il tempo, non gli va mai bene nulla. Non fa che dirmi “quando c’era Angel le cose andavano in modo diverso”. Papà, Gunn è insopportabile a volte

Ah beh, certo i contestatori a volte sono fastidiosi – Angel ricorda a sé stesso, quando era proprio Connor che criticava ogni sua azione, e quanto soffrisse per non avere l’approvazione di suo figlio. Gli faceva davvero male sentire le sue parole cariche di un astio così profondo. All’epoca Connor era convinto che suo padre fosse la fonte di tutti i suoi problemi e gli piaceva pensare che lui fosse il suo più acerrimo nemico. Ora però non è il momento di rinvangare il passato. Quando Connor sarà più calmo, gli farà notare quanto lui e Gunn siano simili in certi atteggiamenti. Perché è questo che fanno i padri. Mostrano il mondo con occhi carichi di  saggezza, che nasce dall’aver vissuto più a lungo dei propri figli …e nel caso di Angel, molto, molto più a lungo. Connor sa cosa lo infastidisce nel comportamento di Gunn. Nel profondo lo sa. Rivede se stesso in lui, e questo non gli piace, perché gli ricorda ciò che vorrebbe dimenticare. Ma suo figlio deve pur crescere e lui lo aiuterà a vedere meglio ciò che lui, infondo conosce già. Non ora però, ora non è sereno e odia vederlo così. Ora ha bisogno sentirsi al caldo. Ha bisogno di essere rassicurato …e di coccole. Forse anche di dormire. È stanco.

Ok, ti racconto come è andata, ma tu prometti di non arrabbiarti?

Non mi arrabbio, promesso. Connor, non mi arrabbio mai con te ...quasi mai

Avevo bisogno di soldi e…

Li mandavo tutti i mesi… mandavo un assegno a…

Lo so. Ma “voglio provare a cavarmela da solo e Ok Connor ti lascio campo libero” non prevedeva il tuo aiuto esterno. Non pensi che il tuo assegno fosse un po’ contro il nostro accordo? Se tu eri “presente” anche se non c’eri, tanto valeva che ci fossi realmente, no? Quindi non ho usato i tuoi soldi …scusa eh? ma così sarebbe stato troppo facile, non trovi?

Giusto! quindi avevi bisogno di soldi e…? – Connor. Stoico. Suo figlio.

Hai promesso di non arrabbiarti, non dimenticarlo

Certo

Ho venduto l’Hyperion

Hai cosa? Connor?

Avevi promesso però

Non sono mica arrabbiato… vedi? non lo sono affatto. Sono solo sorpreso. L’Hyperion era...

…era troppo costoso. Non potevo sostenere tutte le spese. Mantenerlo mi sarebbe costato una fortuna. La nuova squadra… ok, a parte Mr. Polymephus, nella nuova squadra siamo tutti umani, papà. Con bisogni umani, come mangiare o con spese d’affitto di una casa in cui vivere. Dovevo garantire loro uno stipendio, l’assicurazione sanitaria e tutto il resto e lo sai che i nostri clienti non sempre pagano i nostri interventi …mi dispiace di averti deluso …ancora

Angel adesso è senza parole, vorrebbe dirgli mille cose. Vorrebbe urlargli che è fiero di lui, che ha fatto la cosa giusta. Vorrebbe dirgli che è cresciuto, che è maturato e che lo ama tantissimo …ma la voce non viene fuori e allora lo abbraccia e se lo stringe forte al petto, perché non vuole che lui lo veda piangere. Questo ragazzo, questo giovane uomo è suo figlio e il suo cuore di padre si gonfia d’orgoglio. Poi come folgorato da una improvvisa illuminazione percepisce che c’è dell’altro, che Connor ha bisogno di fare esplodere tutte le paure e le ansie accumulate in questi anni in cui ha dovuto lasciarlo solo. Interrompe l’abbraccio e non gli importa se suo figlio vede le sue lacrime. Anche questo è un regalo per lui. Si può piangere e continuare ad essere eroi. “Hai fatto la cosa giusta, figliolo. Sono… così contento per… per tutto. Per quello che hai fatto, per come lo hai detto …e non sono affatto deluso, non pensarlo neppure per un minuto. Si chiama istinto di sopravvivenza, sai? e tu sei stato… davvero Connor, non ho parole per dirti quanto questo mi renda felice. Ma c’è dell’altro ancora, non è vero? Questa era solo la parte logica, quella dettata dalla ragione e le tue ragioni erano tutte validissime, ma...”  

Gli scompiglia i capelli e suo il largo sorriso è un invito a continuare. “ma ora devi dirmi il vero motivo che ti ha spinto a…” Connor annuisce e la magia fra lui e suo padre fluisce ancora, come la notte scorsa su alla baita. La voce di Angel lo cattura ancora ed è così felice che lui sia tornato. Certe cose può dirle solo a lui e non deve usare tante parole. Vorrebbe che Alice fosse lì adesso, comprenderebbe così, cosa intende quando le dice che parlare con suo padre lo sfinisce sempre. Perché Angel non si accontenta della superficie, lo spinge sempre oltre. È una sfida a superare i limiti di sé stesso e Connor adora le sfide. Sa, che se dovesse cadere, se dovesse perdere l’equilibrio, suo padre, all’ultimo minuto, accorrerebbe in suo aiuto afferrandolo per le mani e lo cullerebbe fra le sue grandi braccia. Suo padre è un eroe. Il suo eroe e lo salva. Sempre. ”Ho conservato tutte le tue cose” Angel si alza e nel cucinino mette su l’acqua per il the. Meglio non essere insistenti ”Davvero? Grazie”. Connor lo segue e sul tavolino mette due tazze che traballano un po’. No, sono le sue mani che tremano. Si siede e giocherella nervosamente con il cucchiaino. “L’Hyperion mi mette paura.” Angel annuisce e sente che il suo cuore non è morto, perché adesso è come stretto in una dolorosa morsa d’acciaio. “Quando c’eri tu, riuscivo a convivere con la paura. Tu eri il collante che teneva insieme tutti i pezzi delle mie vite” Angel versa il the con mano ferma, ma dentro è un ribollire di forti emozioni. Siede accanto a lui e con un cenno della testa chiede quanto lo vuole dolce. ”Due zollette… asp… prendo il latte.” Angel aspetta. È da quando tornò dal Quortoth che aspetta. “Ma quando sei andato via, quel posto mi era insopportabile. Non potevo più stare lì. Non potevo neppure spiegare agli altri, perché non riuscivo a spiegarlo a me stesso. Giù in cantina… c’era ancora la… gabbia dove… ti abbiamo rinchiuso come un animale” Angel chiude gli occhi come a trattenere dentro dolore e rabbia ...e Connor oramai segue liberamente il flusso continuo delle sue paure. È inarrestabile. “Gunn, per fare spazio su, ha spostato degli scatoloni in cantina, mettendoli proprio dentro la gabbia. Erano scatoloni strapieni di giocatoli e indumenti da neonato. Alcuni gli avevo già visti, quando Cordelia preparava il necessario per la nascita di “nostro figlio”. Solo in quel momento ho realizzato che erano oggetti che appartenevano a me. Alla mia vera infanzia. Vedere il mio passato chiuso in gabbia …con Angelus… non potevo più... È stato allora che ho capito che stavo morendo per la millesima volta e che ancora mi portavano lontano da te. Non riuscivo a sopportarlo. Ti ho cercato. Eri appena andato via da una settimana e già sentivo di aver fallito. Di nuovo. Non hai risposto però e forse è stato meglio così, perché per me, in quel momento, sarebbe stata una resa totale” Guarda suo padre nell’oscurità di quegli occhi che ha imparato ad amare. Se lo abbracciasse adesso, forse non sentirebbe così freddo. E l’abbraccio arriva, caldo, rassicurante, protettivo. Eroi. Anche quando piangono. “Non credo che Gunn l’abbia fatto a posta, almeno non consapevolmente, ma era una continua lotta interna che mi portava via molte energie …e ancora non conoscevo Alice. Mi sentivo male a stare là dentro e allora scappavo via, ogni volta che ne avevo l’occasione. Con loro non ho mai mostrato debolezza, non potevo permettermelo. Ho capito meglio i tuoi silenzi e il tuo chiuderti nella tua stanza quando ne avevi abbastanza, perché è quello che ho fatto anche io. Ti sentivo sai? sentivo quanto io e te siamo legati da un filo invisibile che ci unisce anche se siamo lontani. È stato, allo stesso tempo, bello e terribile.” Lo stringe più forte e gli bacia la fronte liberandoli gli occhi dai capelli. Connor si prende tutte le coccole. Non gli importa di ricordare a se stesso che adesso è grande. Se ora lo chiamasse “piccolo” l’orco cattivo non farebbe più così tanta paura. ”Certo che no, piccolo. Certo che non l’ha fatto a posta.” Connor sorride, suo padre gli legge il cuore e questa non è una novità, ma lo sorprende comunque. Ogni volta. Annuisce. ”Si credo anche io che sia così, ma capisci che non potevo parlarne con lui? Anche perché, lì dentro quella gabbia, non è stato molto carino con me, ricordandomi che un tempo l’avevo chiuso là, insieme a Wesley, Fred e Lorne. Lo so che ho fatto delle cose terribili, ma è stato tanto tempo fa.” Sorride al padre. ”Sto parlando come te adesso, lo vedi? ti somiglio davvero. Anche tu mi ha detto tante volte che in passato eri diverso, ma allora non riuscivo a crederti. Non potevo. Non volevo”. È stanco. Angel vede che gli occhi sono cerchiati di blu scuro e sicuramente non dorme da parecchio. ”Ora però le cose sono cambiate, Connor. Io lo sapevo che era solo questione di tempo e che poi avresti capito. Non stare a preoccuparti per Gunn adesso. Anche lui ha fatto cose nel suo passato, di cui non può andarne fiero. La grande Apocalisse di Los Angeles, ci ha cambiati tutti quanti. Per te è stato un cambiamento in positivo e sei maturato, mente Gunn …beh credo che lui debba lavorarci ancora un po’ su …dagli tempo. Perché non riposi un po’ adesso? Manca ancora molto al tramonto. Hai fame? chiediamo ad Alice e Buffy di portare su qualc…”

Scuote deciso la testa ”No. Devo dirti ancora delle cose e devo farlo prima che tu parta”.  Inutile insistere con Connor. Stoico, determinato …e ostinato. Suo figlio. ”Si, credo che ci somigliamo io e te. Sarà una cosa genetica, un tratto ereditario. Sei tu il mio padre biologico …anche se la biologia, non credo che centri molto con la mia nascita. Sono tuo figlio. Davvero”

L’ultima volta che suo figlio gli ha detto questo, è stato tanti anni fa. Era domenica in quel centro commerciale e suo figlio voleva morire. È un ricordo doloroso e urla nella sua testa fragorosamente …e fa male da morire.

S “Io non ho provato niente. Io non posso provare niente. Credo di essere davvero tuo figlio, perché sono morto anche io” S

È un dolore insopportabile. Lacrime e sangue ...e il loro passato torna a tormentarli. Sempre.

SSS  “È una bugia. È sempre una bugia …e una bugia non può salvarti“ SSS

lacrime…

Io ti voglio bene, Connor!

…e sangue!

Lo so, papà! Anche io.

 

………… ………… ………… …………

Questo capitolo (lunghissimo) è tutto su Angel e Connor …e ancora non ho finito, perché devo dire ancora qualcosa. Il fatto è, che quando scrivo di Angel e di suo figlio, la mano vola leggera sui tasti e non riesco a fermarmi. Il loro è un rapporto intenso e difficile, e mi commuove quasi quanto mi commuovono Angel e Buffy e quel loro amore immenso e disperato. Quasi però…perché Angel e Buffy, beh loro sono insuperabili.

Alcuni chiarimenti:

In questa storia, lo ripeto, si fa riferimento a Connor, tenendo conto della sua evoluzione che per lo più è visibile nella sesta serie (a fumetti) di Angel. Per tanto non posso dichiarare nelle note iniziali, che vi sia una descrizione OOC del personaggio (come richiesto da taluni, che comunque ringrazio per aver letto i primi capitoli). Ad ogni modo, Connor era già cambiato moltissimo anche nella stessa serie televisiva. Consiglio la visione di tre episodi in cui è visibile il cambiamento. “Home” (4x22 – ATS). “Origin” (5x18 – ATS) e  “Non Fade Away” (5x22 – ATS). Sul fatto poi, che Connor sia attratto da donne più grandi di lui (e che per questo la storia da me raccontata, descriverebbe un caratare OOC), penso che nella vita si possa cambiare e che nulla è mai scolpito nella pietra. Questa è comunque una fan fiction, cioè una storia scritta da un fan appunto. Alice è una giovane donna, coetanea di Connor ed è un personaggio nuovo. Creato da me e Melmon, perché ci piace che la ragazza di Connor sia così …se poi Connor, proprio non vi va giù come personaggio, io non posso esservi d’aiuto. Il web è immenso …e si può anche cambiare pagina, scegliendo un'altra storia, con un semplice clic del mouse.

Critiche e consigli sono sempre ben accetti, se fossero anche costruttivi non sarebbe una cattiva idea. Grazie.

Felice 2011 a tutti.

………… ………… ………… …………

Alcune immagini del fumetto:

L’accordo fra Angel e Connor.

 

Nel primo pannello (Now) vediamo le riflessioni di Angel e la sua tristezza (Sul tetto dell' Hyperion). Pensa di aver perso Connor. Di nuovo!
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Nel secondo pannello (Earlier) vediamo Angel (con Illyria) che salva Connor dalla delle demonesse (parlerò in seguito di loro)
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Nei pannelli successivi… non ho parole, adoro queste tavole mecry8ol.gif

...Right now, I want to stand here with my son, just a little bit longer.

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Il primo cliente di Connor (con il tizio vestito da manichino “summer collection” J)

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l'ultima esclamazione stupita di Connor è dovuta al fatto che la W&H, dopo i fatti di NFA, era letteralmente scomparsa da L.A....sparita...svanita nel nulla e ora ricompare misteriosamente...
 

Qui sotto altre scene

 

Connor che vende l’ Hyperion e Il conflitto con Gunn

Quella “palla” che parla sul bancone è Mr. Polymephus J

 

Angel parte per una vacanza01.   Angel parte per una vacanza02.

Subito dopo verrà trasportato nel futuro (dalla W&H) e diventerà “Twilight” L

 

La nuova “Angel Investigations”.

La tipa con i capelli rossi è la signorina Laura Weathermill. Manca Kate (la poliziotta bionda delle prime stagioni di Angel) ma c’è anche lei nella nuova squadra di Connor. Il tizio citato nei vari pannelli (sia da Angel che da gli altri) chiamato James è un loro nuovo grande nemico, ma in questo momento della mia storia, la sua presenza non è necessaria. Parlerò però anche di lui in seguito.

 

kiss kiss a tutti

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Capitolo 14
*** Parte quattordicesima ***


 

Parte quattordicesima

 

Sarà il cielo plumbeo d’Irlanda a rendere unico questo momento, ma Alice ora sente la circolarità dell’energia che scorre fra lei e la donna che le sta seduta di fronte. Buffy è quasi una sconosciuta, ma sente di conoscerla da sempre. Sente lo scambio del flusso dei loro pensieri. È concentricamente circolare. Il cerchio non ha inizio né fine, né direzione né orientamento. Tutto ciò che è eterno è legato ad esso. Sole e Luna. Da sempre si inseguono e unendosi, insieme, creano l’infinito. Sta bene con lei e le sembra di parlare con la sua più cara amica. Sua madre. “ha smesso di nevicare”. Alice, da bambina amava disegnare dei cerchi sui vetri appannati della sua stanza. Inverni di solitudine, in attesa che mamma tornasse dal lavoro. “Non credo che qui la neve duri molto, il clima è temperato.” Buffy sembra distratta nel risponderle. Alice in questo momento, ha come la sensazione di una percezione sfocata. Ascolta Buffy, ma rivede se stessa bambina e la sua visione è come appannata dalla brina, proprio come i vetri della sua infanzia. I cerchi le davano un senso di pace e fantasticava di mondi lontanissimi e principi azzurri che venivano a salvarla. Osservando le sue dita che tracciavano l’infinito, sentiva la magia rassicurante delle carezze di sua madre e questo la rasserenava. Buffy, traccia dei piccoli segni concentrici con lo zucchero, che accidentalmente, ha versato sul tavolo. “Vero! Ho pensato fosse strano che nevicasse con una tale abbondanza. Siamo sull’oceano qua” Buffy ride e le dice che la neve è una sua vecchia amica. Le racconta di quella volta che il loro amore, suo e di Angel, impedì il sorgere del sole. “Abbiamo fermato l’alba.” Non esclude, che anche questa neve, siano stati proprio loro a crearla. Alice ascolta affascinata osservando i movimenti delle dita di lei e sente sua madre. Le manca un po’. “Mamma… le altre slayers la chiamavano mamma.” Forse è davvero il cielo d’Irlanda che crea strane suggestioni, ma la sente profondamente connessa a sé, al suo vero IO. Buffy le ha parlato della prima cacciatrice che incontrò nel deserto e degli uomini ombra, i primi osservatori. Le ha parlato di Giles e di quanto lui le volesse bene. Ha raccontato la solitudine di Kendra e dell’affetto che la lega a Faith. Ha parlato di come tutto è connesso e di come ogni singolo evento concorre a creare un cerchio perfetto. “Ciò che parte da un’origine ritorna all’origine, è questa la vera magia dell’universo.” Angel, presentissimo in ogni singola parola, anche quando non parla di lui. Le ha anche detto che questa non è una lezione da slayer a slayer, queste cose alle altre non le avrebbe dette mai. Alice scopre così di essere l’ultima cacciatrice chiamata alla missione ed il cerchio si chiude ancora. Buffy, “The Chosen One” e Alice, l’ultima delle slayer. Nessuna altra verrà più chiamata. Loro, sono insieme il principio e la fine. Alpha e Omega. Hanno tanto in comune. Buffy riscopre la sua solitudine di bambina attraverso i racconti di Alice e ricorda quanto anche lei sia stata segnata dall’assenza di suo padre ...e ancora il pensiero corre a Giles e al sogno della notte prima. Alice parla di come la sua vita sia cambiata per sempre, nello stesso istante in cui incontrò Connor. “mi ha salvata.” I suoi occhi si accendono di emozioni dolcissime e Buffy, ha la conferma assoluta che l’incontro con il figlio dell’uomo che ama, abbia salvato l’ultima slayer, non solo dalla solitudine ma dalla morte stessa. Slayers. Amate da due esseri unici e irripetibili. È tutto connesso. “L’aspettavo da una vita intera” dice Alice. Il principe azzurro dei suoi sogni di bambina, esiste davvero.

 

Perché adesso sente dolore? Forte, improvviso, lacerante. Da dove proviene? da lei, forse? o da Buffy? Si morde le labbra. Connor. Agitandosi nella sedia, fa per alzarsi, e guarda Buffy quasi a voler chiedere il permesso. Anche lei ha sentito la stessa sua angoscia? È certa di si, a giudicare dal suo pallore e dal respiro affannoso. Buffy sembra riprendersi subito però e afferrandole il polso, la invita a stare seduta.

 

È l’anima quella che senti. Sono una specie di esperta ...su Alice, fai un largo respiro…

Sta passando, è stato così forte, così reale. Ho sentito come una morsa…

…allo stomaco. Lo so! Crampi.

Si proprio allo stomaco. Il plesso solare. Crampi che si irradiavano concentricamente …quasi non riuscivo a…

È la manifestazione fisica dell’anima. Questo è ciò che accade quando si è connessi.

Connor ha bisogno di me …credo sia meglio salire. Lui è… sembra forte e incrollabile, ma non è così… a volte è così fragile

Concentrati sul tuo respiro Alice, sincronizzalo con i battiti del cuore …e ascolta. Ascolta il tuo cuore. Angel mi insegnò questo tanti anni fa. Ascolta il tuo cuore …e tutto diventerà chiaro

Lo sento si, sento il cuor… è il suo… sento il suo cuore. Ha paura… è spaventato, ma non vorrebbe che io lo vedessi così, non ora, non ancora ...e non è solo. Lui è l’unico che può aiutarlo adesso. Angel

Sono entrambi spaventati, ma ora non possiamo aiutarli. Credo che Angel…sappia cosa sta succedendo e a giudicare dal senso d’angoscia che sento arrivare da lui…non è una cosa di poco conto. Ma ora penso che la nostra presenza creerebbe solo disagio ad entrambi

Dio è incredibile, quello che è successo prima …quasi non riuscivo a… respirare

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Respira Connor… avanti piccolo… mi senti? Connor… respira… respira… ti prego

Seduto sul bordo della vasca, tiene suo figlio saldamente in grembo. Il panico nei suoi occhi e nella sua voce. Lo scuote con forza tentando disperatamente di rianimarlo e lo chiama urlando il suo nome. Apre velocemente il rubinetto, fa scorrere l’acqua e raccogliendone un po’ con le mani la versa sul viso di Connor. Sono movimenti freneticamente concitati. Interrompe un attimo solo per tastare il suo polso che appare debole ma regolare poi riprende a tamponare fronte e tempie con l’acqua fredda. “Avanti svegliati… coraggio Connor“. Come avesse sentito la sua disperata richiesta, lui fa dei piccoli movimenti con la testa e lentamente riapre gli occhi “bravo si… così… respira, respira su, così“ Solo un attimo di calma e Angel pensa che il peggio sia passato, ma Connor riprende a respirare affannosamente e con fatica, proprio come prima che perdesse i sensi e di nuovo il petto scosso da singhiozzi strozzati. Aggrappandosi alla camicia del padre, nasconde il viso sul suo petto. È spaventato a morte e ha paura che lui lo lasci solo. Continua a piangere disperatamente. Angel lo culla fra le sue braccia e ha il terrore che vada ancora via, lontano da lui. “Shhh, va tutto bene campione… va tutto bene. Smetti di piangere ora. Vedrai che sistemiamo tutto… non c’è nulla che non si possa risolvere, e lo faremo anche questa volta. Insieme.“ Gli solleva la testa, tenerla così china non aiuta la respirazione e intanto continua a bagnarli la fronte con l’acqua gelida. Gli sposta ancora di più i capelli all’indietro che ormai sono fradici, liberandogli tempie e viso. Il pallore di suo figlio lo spaventa e i suoi occhi spalancati dal terrore è una cosa che non avrebbe voluto vedere mai più. Connor lo guarda adesso, non riesce a staccare gli occhi da lui. Ha bisogno di quel contatto visivo. Ha bisogno di sentire la sua voce e il suo odore è così rassicurante. Lo riconoscerebbe fra mille. Ora respira meglio e il pianto diventa silenzioso, ma non per questo meno doloroso. “Mi hai fatto prendere un bello spavento sai?“ La voce di suo padre sa di farinata al miele …e di latte caldo …e di biscotti …e di amore infinito. Antiche memorie che credeva sepolte, riemergono prepotentemente. Sente un carillon in lontananza e ancora la voce di suo padre che gli canta una ninnananna …e questa non è una bugia. È a casa finalmente. Smette di piangere. “Hai freddo, stai tremando. Te la senti di andare di là? questa felpa è fradicia, credo sia meglio toglierla“ Si aggrappa con forza a lui, se va via, lui ora morirebbe. “Va bene…va bene, restiamo ancora un po’ qua... tranquillo… shhh…tranquillo“. Non capisce il senso delle sue parole, ma seguendone il suono si lascia cullare da esse e il respiro diventa circolare. Parole di dolcissimo e rassicurante latte caldo, come fossero lunghe e lentissime onde di un mare calmissimo. Suo padre è la zattera a cui si aggrappa e lui il naufrago che finalmente può tornare a riva e riposare. Angel lo copre con un asciugamano. Lo sistema meglio, tenendolo ancora in grembo e lo stringe più forte. Anche lui non ha nessuna fretta di lasciarlo andare. Tenere in braccio suo figlio, nonostante la paura degli ultimi minuti, gli dà una gioia immensa. “Puoi dormire un po’ se vuoi …io sono sempre qui, non ti lascio solo. Non pensarlo neppure per un istante“ Gli tiene le mani. Sente che adesso il suo corpo è più caldo e gli parla ancora e ancora e ancora. Il suono del carillon adesso è più vicino e si confonde con il miele delle parole di suo padre. Chiude gli occhi, la luce lo infastidisce e sbiascica qualcosa, muovendo piano le labbra “penso che sarebbe stato bello crescere con te“ Suo padre lo ha amato da subito, prima ancora che lui nascesse. L’ha sempre saputo, in fondo al suo cuore, l’ha sempre saputo. “Ti voglio bene, papà. Volevo dirtelo prima che tu parta“ Connor riesce sempre a sorprenderlo e le sue parole lo commuovono nel profondo. “Non sto andando da nessuna parte, piccolo. Pensi che possa partire lasciandoti solo in un momento come questo? Non se ne parla nemmeno… adesso dormi un po’, non preoccuparti di nulla…“ Continua a parlare con lui a lungo e gli racconta di una volta che pure lui, da bambino, aveva perso i sensi proprio perché il pianto gli impediva di respirare “vuoi sapere perché piangevo?“ Guarda un punto indefinito davanti a sé, inseguendo ricordi lontanissimi “piangevo perché non riuscivo a sellare un cavallo e avevo paura che mio padre si arrabbiasse. Era un puledrino, nerissimo e molto determinato a non lasciarsi domare. Era il mio. Sai chi me lo regalò?“ Gli copre meglio le spalle “Fu un regalo di mio nonno per i miei dieci anni. Penso che ti sarebbe piaciuto. Mio nonno intendo ...beh anche il puledro, ti sarebbe piaciuto sicuramente anche lui.“ Aveva completamente dimenticato suo nonno e ora pensare a lui lo fa sentire a casa. È grato a Connor anche per questo. “Era un uomo straordinario, sai? e mi ha salvato tante volte dall’ira di mio padre, che poi era suo figlio“ Il respiro di Connor è lento e regolare ed è rassicurante sentire il battito del suo cuore che riecheggia sul suo petto. Continua a parlare, anche perché non vuole pensare a ciò che suo figlio gli ha detto poc’anzi. Scaccia quel pensiero, relegandolo sullo sfondo della sua mente. Ora è importante rassicurare suo figlio. Non vuole più sentirgli dire che pensa di essere diventato un vampiro. “cosa stavo dicendo? ah si…comunque, quel giorno non riuscivo a sellarlo. Pensavo di non riuscire a combinare mai nulla di buono …beh questo è ciò che mio padre mi ripeteva continuamente. Quel giorno ho pianto così tanto da perdere i sensi. Mi cercavano da ore e quando mi hanno trovato…“ Abbandonandosi a quei ricordi, quasi ride, pensando alle parole di suo nonno. “sai chi mi ha trovato?“ Suo nonno, quel giorno, gli disse che aveva il diavolo in corpo e Angel ora ride, pensando che mai parole furono più vere e profetiche di quelle. “Connor? ti sto annoiando, vero? Ok… scusami. Figliolo?...“ Silenzio improvviso, e Angel non riesce a smettere di guardare suo figlio. Si è addormentato fra le sue braccia …e si può piangere di commozione infinita, pur continuando ad essere eroi.

Alzandosi lentamente, lo mette a letto e lo copre fin sopra la testa. Suo figlio non deve sentire freddo. Lo guarda a lungo, lo guarda bene come a voler imprimere nella sua memoria il suo viso. Lorne gli disse proprio questo tanti anni fa. Connor, allora, aveva solo poche ore di vita. “Lui è profondamente legato a te. Guardalo, questa è più di una missione, fratello. Guardalo Angel, guardalo bene” Sedendosi sulla sedia, proprio lì accanto al letto, non riesce a staccare gli occhi da lui. Questo ragazzo è un miracolo vivente. Il figlio del miracolo. No, questo ragazzo è suo figlio e non permetterà a nessuno di fargli del male. A nessuno! Vorrebbe che Buffy fosse qui adesso, vorrebbe condividere con lei tutto questo. Una famiglia. È ciò che ha sempre desiderato e ogni volta che era vicino alla metà, qualcosa o qualcuno, ha distrutto e sporcato il suo sogno. Questa volta non succederà, non di nuovo. Questa volta, le cose andranno in modo diverso. Adesso c’è Buffy con lui. Non è più solo. Chiude gli occhi un istante. È così stanco. Gli riapre subito però. Un formicolio familiare. Famiglia. Le sorride. “Buffy”

 

In piedi, sulla porta semi aperta, la sua figura, allungata dalla penombra, si staglia altissima. Sembra una dea. È bellissima. Dietro di lei, il viso preoccupato di Alice. Nei suoi occhi, tante domande. “Cosa è successo?” quasi vola verso il letto, solo per fermarsi di colpo. Lui dorme e non vuole svegliarlo. “va tutto bene, Alice. Credo che fosse molto stanco. Aveva bisogno di dormire” La voce del padre di Connor è appena sussurrata. Rassicurante e paterno, anche con lei. Gli sorride annuendo. “Grazie”. Pudore e rispetto per l’altrui intimità e Angel è già fuori dalla stanza, tenendo Buffy per mano. “Lasciamolo dormire.” Lei annuisce, ma sente la tensione carica d’ansia che emana la sua anima. Lui stringe la sua mano troppo forte e sente che ha paura. Perché non li lasciano in pace una buona volta? Perché per loro deve sempre essere tutto così difficile? Il suo cuore si infiamma di rabbia. Nessuno deve fare del male alle persone che ama. Nessuno.

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Capitolo 15
*** Parte quindicesima ***


 

Parte quindicesima

 

 

Testa china e schiena curva, come se dovesse reggere tutto il peso del mondo sulle sue spalle. Seduto sul divano, muove nervosamente le mani, ora sfregandole sulle ginocchia, ora giungendole quasi a voler pregare. Solleva lo sguardo verso Buffy e poi ancora sulle sue mani sfregandole ancora e spostando di nuovo, alternativamente, lo sguardo dalle mani a Buffy. Mascelle contratte. Lei passeggia nervosamente su è giù per la stanza, massaggiandosi le braccia che tiene incrociate sul petto, cercando una qualche forma di calore che scacci l’ansia. Odia sentirsi così impotente e odia non riuscire a capire cosa sta accadendo.

– Angel, questo potrebbe essere qualcosa che… –

– No, questo non potrebbe affatto essere qualcosa che… so cosa stai pensando, Buffy …ma non è così, NON può essere così. Discorso chiuso, ok? Questo è solo un altro evento magico che… Buffy, qualcuno vuole mandarmi un messaggio e sta usando Connor per colpire me. Non sarebbe certo la prima volta che accade –

– Va bene, d’accordo! Escludi che sia un evento legato alla sua natura di… insomma, sai cosa voglio dire. Lui è comunque il figlio di due vampiri. Ma va bene così, ok. Se tu escludi questo al cento per cento, e dici che le cose non sono collegate… ok! Io sono con te.  Ma allora si può sapere cosa accidenti sta succedendo a Connor? –

– Non lo so! Sai bene che il vampirismo non è una cosa che si trasmette per via genetica, o meglio, non nel senso classico del termine. Quindi non so cosa sta succedendo, so solo che mio figlio era spaventato a morte e chiunque sia stato a fare questa cosa, pagherà! –

– Lui come l’ha presa? –

 

– Male, molto male. È tutta la vita che pensa che in lui ci sia qualcosa di sbagliato. Non fa che chiedersi da dove provengano i suoi poteri. La sua super forza, super udito, super velocità, capacità di guarigione veloce e tutto il resto. È da quando è nato, che c’è sempre qualcuno che gli dice che il figlio di due demoni, non può che essere un demone a sua volta. Come pensi che l’abbia presa? Inoltre prima con me… ha ricordato qualcosa che… per questo penso che qualcuno stia giocando con la sua mente. Qualcuno che fa leva sulle sue paure più profonde –

 

– E sulle tue –

 

– Si, anche sulle mie …è in assoluto, la cosa che mi terrorizza di più. È il mio peggior incubo. La paura di perdere il controllo, la paura di fare del male alle persone che amo… la paura di… trasformarle in vampiro. I primi anni a Sunnydale con te, nei momenti in cui stavamo insieme, era… era… una paura costante… sempre presente… non so più quante volte ho avuti incubi del genere e con Connor non è poi tanto diverso. –

 

– Cosa ha ricordato? –

 

Si alza di scatto e voltandole le spalle va verso la finestra. Poggiando la fronte sul vetro, serra nervosamente le mascelle. Ancora a capo chino, ancora sconfitto. Lei non sopporta di vederlo così e sente tutta la sua angoscia. Avvicinandosi, gli accarezza le spalle con piccoli movimenti circolari e lo costringe a voltarsi. Ciò che vede la spaventa. Occhi nerissimi, freddi. L’oscurità. Non sono gli occhi di Angelus, ma ha comunque un fremito. Dura solo un attimo però e Buffy sa che il confine  fra lui e le tenebre non è più così netto. Lo è mai stato? Non dopo “Twilight” comunque. Lui si ritrae, quasi intuendo i pensieri di lei. Prova vergogna di sé stesso e voltandosi di scatto, colpisce con rabbia la parete di fronte sferrando un pugno violentissimo. Questo non lo fa sentire meglio però. Chiude gli occhi. A Buffy deve dirlo. Per non impazzire.

 

– Non è solo attratto dall’odore… lui ha… lo ha sentito gustoso… ha assaggiato il sangue ed è una cosa che non ricordava. Aveva rimosso questo dalla sua coscienza. Sono state le mie domande insistenti a sbloccare il ricordo… forse non avrei dovuto essere così brusco. Quando ho capito cos’era successo, ho cominciato a controllarlo ovunque, sul collo, sulle braccia… cercavo i segni del morso… ho avuto paura che fosse… è stata una cosa istintiva… paura di… –

 

Angel

 

Lui si è arrabbiato, dicendomi che avrebbe ricordato benissimo se un vampiro lo avesse morso. Ha iniziato ad urlare, con discorsi assurdi e deliranti sul fatto che in lui c’è il male, che è un demone e che  la sua vera natura ora sta venendo fuori …e ha cominciato a sudare e…

 

– Non è stato morso quindi? – Buffy tenta di essere il più razionale possibile, ma dentro un  turbinio di emozioni si agitano in lei.

 

No. Non ha alcun segno visibile. Ma questa cosa è iniziata già da un po’, quindi se è stato morso, i segni potrebbero essere scomparsi …e mi sono arrabbiato con lui per avermelo nascosto …avrebbe dovuto dirmelo subito. Inizialmente ha detto solo che non provava più disgusto sentendo l’odore del sangue

 

– Tutto questo non ha senso… Angel… –

 

– È stata quella parola che mi ha messo in allarme –

 

– Quale? –

 

– Disgusto. Parlava dell’olfatto, cosa centrava il gusto? Non usiamo mai a caso le parole. Gli ho fatto ripetere tutto da capo, almeno tre volte e lui ogni volta ha raccontato quasi senza emozione, quasi in modo impersonale, terminando sempre con le stesse parola “l’odore del sangue mi inebria. Non sento disgusto, ma non sono attratto da esso …è solo che non provo più disgusto”

 

– È meglio sentire anche la versione di Alice, Angel. Probabilmente lei ha una visione più obiettiva dei fatti e può riferirci particolari che sono sfuggiti a Connor. –

 

– Connor sa esattamente cosa è successo. Adesso ha sicuramente un quadro più completo della situazione …ma si certo, sentiamo anche Alice, ovviamente. –

 

– Come ha fatto a ricordare? Cosa è successo esattamente? –

 

– Io… ho voluto verificare di persona… più che altro per escludere, non per confermare …e invece i miei sospetti sono stati confermati… Ho aspettato che si calmasse un po’ e gli ho chiesto se se la sentiva di fare una prova. Ha acconsentito. L’ho lasciato solo per un attimo, sono venuto qui e ho preso il sangue che lui ha comprato dal macellaio …per me.

 

– Cosa volevi fare? –

 

– Volevo vedere la sua reazione al sangue… volevo verificare di persona. So esattamente cosa prova un vampiro davanti al sangue… –

 

– Angel lui non è un vampiro… tutta questa storia è semplicemente assurda –

 

– Certo che non lo è, ma questa è una cosa nuova e… Quando sono tornato… accidenti sono stato via solo pochi secondi… l’ho trovato accovacciato per terra. Si teneva le gambe stringendole al petto, completamente ripiegato su se stesso …e i suoi occhi erano… terrorizzati. Mi sono chinato verso lui …e credo che non riuscisse a vedermi, aveva uno sguardo allucinato e respirava a fatica. Poi sembrava che stesse meglio ma così non era. Ha visto il sangue e con una calma che mi ha spaventato più delle urla, ha detto una cosa che… dio Buffy, è stato terribile. Intanto mi ha chiamato “Angel” non papà… ”Angel”. Erano anni che non mi chiamava più per nome e quando lo faceva, fra me e lui le cose non andavano bene. Poi, con una voce calma, quasi surreale, ha detto  quelle parole che… che mai avrei voluto sentire… non da lui  “Non funziona così, Angel. Lo sai bene che non funziona così. Quello è solo un surrogato, quello non è sangue vero. Vuoi fare il furbo con me, Angel?”

 

– Sangue umano… intendeva dire questo. Dio mio! –

 

– Si –

 

– E poi? –

 

– L’ho sollevato da terra e… lo scuotevo per farlo uscire da questo stato allucinatorio, ed lì che ha iniziato a singhiozzare, ma non era un pianto normale. Erano singhiozzi convulsi ...era completamente in preda al panico. Continuavo a tenerlo per le spalle …e a scuoterlo... –

 

Angel si siede di nuovo, come fosse troppo stanco per sorreggere il suo stesso peso …e rivive, con gli occhi della mente, tutta l’angoscia di quella terribile scena.

 

“Hai assaggiato il sangue non è vero? Hai bevuto sangue umano e ti è piaciuto. Avanti Connor, devi dirmi la verità. Come posso aiutarti se non so cosa è successo realmente?“

 

– Sono stato troppo brusco. Dio non dimenticherò mai i suoi occhi pieni di terrore. Non riusciva a parlare e respirava con difficoltà –

 

Buffy con le lacrime agli occhi, non riesce a trovare le parole che possano esprimere quello che sente in questo momento. Chi può essere tanto perverso, da aver fatto questo a Connor? questo ragazzo, quasi uno sconosciuto per lei, ma che sente già di amare, come se fosse suo figlio. Pensa ad Alice e sa che anche lei dovrà affrontare momenti difficili. Unite da un destino simile. Per un attimo rivede se stessa, quando per salvare Angel dalla morte, lo nutrì con il suo stesso sangue. È sempre tutto sul sangue. Ogni volta! Il sangue di una cacciatrice è potente …e pensa che anche questa volta potrebbe essere… NO! allontana subito questo pensiero. Connor non è un vampiro. Alice non dovrà soffrire quello che ha sofferto lei. Non lo permetterà

 

– Però alla fine ha ricordato …e questo è un bene, Angel. Credo che ora si sentirà meglio. –

 

Angel annuisce con stanchezza e rivede ancora davanti agli occhi il terrore di suo figlio

 

“no, non è vero papà, io non ho bevuto… non l’ho fatto… lasciami in pace per favore“

“non posso Connor, non posso. Credi che mi piaccia vederti così spaventato? fai uno sforzo…“

“per favore smettila, perché non vuoi credermi“

“era sangue umano vero? avanti Connor… che sapore aveva? dolce? salato? era caldo vero?“

“smettila per favore, smettila“

“cosa hai sentito mentre bevevi? euforia? eri euforico, vero? è inebriante, il sangue umano…“

“no… no… no… no... non ricordo, non ricordo nulla… ti prego papà smettila, per favore“

“invece si che ricordi …avanti Connor, non mentire con me. Il sangue umano dà alla testa, non è vero? caldo, denso, ricco, pastoso …e inebriante e ti sentivi forte e potente …e ne volevi ancora e hai pensato di non essere mai stato bene in vita tua come in quel momento, vero?“

“si, si, si… l’ho bevuto sono proprio tuo figlio, dopo tutto… ho bevuto sangue umano… si, si…“

 

Angel ora chiude gli occhi e ricaccia dentro le lacrime. Il ricordo di come ha dovuto forzare suo figlio fa troppo male. Certo, l’ha fatto per il suo bene, ma è così stanco di dover essere sempre lui quello che deve sporcarsi le mani per “il bene superiore”. Ora Connor sa cosa sente un vampiro davanti al sangue umano. Suo figlio sa cosa sente suo padre e questo lo fa sentire vulnerabile. Angel non ha mai amato mettersi a nudo. Ha sempre tenuto il suo demone ben nascosto dentro sé.  È così stanco di tutto questo. “Perdonami Connor”

 

Buffy lo abbraccia. – hai sentito quello che ho detto prima? ora starà meglio – lui annuisce.

 

– si, ho sentito, ma sono stanco di dover sempre recitare la parte del cattivo. Non potevo lasciar perdere… ho dovuto forzare perché ricordasse… comunque subito dopo è corso in bagno. Ha vomitato e un attimo dopo è crollato… dio, quei singhiozzi violentissimi… era straziante vederlo così vulnerabile. Credo proprio che gli mancasse l’aria e che l’ossigeno non arrivasse al cervello, per ciò è svenuto… Ad ogni modo, dobbiamo avvertire Alice…

 

Ora è Alice a sorprenderli, quando la sua voce giunge da dietro le loro spalle.

Ha sentito tutto.

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Capitolo 16
*** Parte sedicesima ***


 

Parte sedicesima

 

Si muove lentamente. Deve scrollarsi di dosso questo peso. È faticoso, ma ha bisogno di cambiare posizione. Sente caldo e sta sudando. Porta fuori un braccio. Così va meglio. Apre gli occhi lentamente e con altrettanta lentezza gli richiude un istante dopo. Ha troppo sonno. Una piccolissima parte di sé, quella sveglia, capisce perché aveva difficoltà a muoversi e perché sentiva caldo. Sorride. Suo padre l’ha sepolto sotto chilometri di pesanti coperte, coprendolo fin sopra la testa. Il solito esagerato. Sorride. Ha troppo sonno adesso per ridere. Sente la voce di Alice che arriva dall’altra stanza. È così dolce la sua Melmon. Il suono della sua voce si allontana sempre più e lui sprofonda nell’oblio rassicurante della penombra. Ha troppo sonno.

Nell’altra stanza, Alice parla sottovoce per non svegliare Connor. Sembra tranquilla ma non lo è affatto. È un po’ risentita con Angel, ma passa subito. Capisce cosa ha fatto e perché l’ha fatto. Angel intuendo i suoi pensieri, le va incontro e… e non riesce ad andare oltre… si ferma, incapace di continuare …e ora non sa che fare. Cosa potrebbe dire che già non sia stato detto?   

Ero qui da un po’, si. Non è necessario dire altro. Ho sentito tutto.

– Alice… non… non potevo fare altrimenti …non c’era altro modo… –

– si posso capirlo questo, ma ora vorrei sapere cosa sta succedendo?

 

Buffy interviene quasi a proteggere Angel e vuole anche tranquillizzare Alice

 

– Non lo sappiamo ancora, Alice. C’è altro che puoi dire oltre a ciò che ha ricordato Connor? qualunque cosa. I tempi ad esempio. Quando è cominciata questa cosa?

 

– Non da molto, circa tre o quattro mesi fa –

 

Angel e Buffy si scambiano uno sguardo d’intesa. Lo stesso pensiero. Sono passati quattro mesi da quando, nel cratere delle rovine di Sunnydale, Buffy ha distrutto il seme delle meraviglie. Sentono, insieme, risuonare le parole che Giles ha detto loro in sogno. È tutto connesso, ragazzi. Non dimenticatelo. Cercate i testi “dimenticati” e saprete. Angel chiede ancora qualcosa ad Alice. Qualcosa che lui deve sapere… che ha bisogno di sapere. 

 

quanto è presente questa cosa? voglio dire… quanto Connor è attratto dal… –

 

non è presente per niente. È successo solo tre volte, quattro al massimo. Sempre e solo davanti alla vista reale del sangue. Se il sangue non è presente, Connor sta benissimo. Non è che va a cercarlo o ne sente la mancanza o cose del genere. Se il sangue non c’è, lui non ci pensa proprio… ma con il nostro lavoro, capita di dover soccorrere qualcuno che è ferito…  

 

Angel è decisamente molto più sollevato. Quindi, per ora, è sufficiente che suo figlio eviti il sangue, anche se sa benissimo che non può essere una soluzione duratura. Ma è già qualcosa.

Chiede ancora delle altre cose ad Alice. Deve far tacere quel pensiero persistente, che ogni tanto riemerge alla sua coscienza e che lo disturba da un po’. Ma spera tanto di sbagliarsi.

 

– Hai notato altre cose strane? Qualunque cosa. –

 

– Incubi. Da quando è cominciata questa cosa del sangue, spesso ha degli incubi terrificanti. Per questo cerca di dormire il meno possibile e poi c’è anche questa specie di agitazione psicomotoria come se fosse sempre iper eccitato per qual cosa. Ma io credo che dipenda dal fatto che dorme poco. Ho notato che si dilunga di più con le ronde notturne. Prima stavamo fuori massimo fino alle due, tre del mattino. Ultimamente cerca di allungare i tempi il più possibile. Gunn e gli altri rientrano e noi ci tratteniamo anche fino all’alba qualche volta

A Buffy non sfugge l’improvvisa rigidità della muscolatura di lui. Angel è molto preoccupato e a giudicare dalle domande che rivolge ad Alice, ha in mente qualcosa di specifico. Buffy ne è certa, sono domande mirate e precise. Ha sicuramente in mente qualcosa ed è spaventato.

Dorme poco quindi …e rientrate all’alba. Sta mangiando? Voglio dire…mangia a sufficienza?

 

– Rientriamo all’alba non perché Connor ha paura della luce del sole. Spero sia chiaro questo, ma è meglio precisare. Rientriamo all’alba perché demoni e vampiri è difficile incontrarli quando sorge il sole. Per noi non c’è molto da fare durante le ore diurne. –

 

Angel ridacchia nervosamente. Si, crede di conoscere abbastanza bene le abitudini dei vampiri.

 

  Certo! Lo so, Alice. Conosco bene sia Los Angeles che i demoni. Mangia a sufficienza? –

 

– Non ha cambiato abitudini alimentari, se è questo che vuoi sapere. Mangia e sottolineo mangia, come ha sempre fatto. Anche se è magrissimo, mette dentro di tutto. Accidenti, se io mangiassi così peserei tre volte tanto, lui brucia subito. Lo invidio un po’ per questa cosa... –

Angel sorride e guarda Buffy ...e per un istante rivede la sedicenne di cui si è innamorato. Buffy lo sente… sente come la sta guardando e adesso vuole stargli più vicino. Non sono soli però. Si avvicina e gli sistema il colletto della camicia – era storto – e intanto ne approfitta e intreccia le mani con le sue. Breve scambio di sguardi ed entrambi si perdono nel loro mondo. Angel sembra riacquistare nuova forza. Buffy è consapevole dell’effetto che ha su di lui?

Rivolge ancora la sua attenzione verso Alice  e prova tenerezza per come lei parla di suo figlio.

– Oh si lo so bene. Sai che quando era piccolissimo mangiava tantissimo? Wesley non faceva che ripetermi che lo viziavo troppo e che non seguivo le indicazioni del pediatra ma lui… era… –

Alice ride. Ha visto delle foto di Connor piccolo con Wesley e Fred – ...era sempre affamato –

 

Angel vorrebbe fermarsi ora, ma deve sapere ancora delle cose. Si odia un po’ per questo.

 

Cosa intendi per agitazione psicomotoria? Scusami se insisto così ma sto cercando di capire

 

Alice sorride ripensando alle parole di Connor. È davvero stressante parlare con suo padre.

 

– Intendo dire che cerca sempre qualcosa da fare. Che non sta mai fermo. Che non si rilassa mai, che a volte gira a vuoto e non riesce a concludere nulla. –

È Angel che sorride adesso. Questa ragazza è davvero in gamba ed è un bel peperino. Proprio la ragazza giusta per Connor. Sorride anche per la sua descrizione. Gli pare di vedere Connor che va avanti e indietro nervosamente. Forse Alice non lo sa, ma Connor è fatto proprio così.

– Va bene, ma questo può essere normale, Alice. Non dobbiamo sempre scomodare il sopranaturale per spiegare certe cose. Connor… insomma lo fa a volte, questo agitarsi avanti e indietro è una cosa che fa ogni tanto. –

Invece Alice lo sa benissimo come è fatto Connor e pensa che “papà” sia stato via per troppo tempo, perché se ci fosse stato, almeno in quest’ultimo anno, saprebbe che Connor è cambiato davvero tanto. Gli sorride comunque e concorda con lui, sul fatto che Connor ha… come dire… un temperamento “forte e rivolto all’azione”. In altre parole non è un filosofo intellettuale. Quella è lei, l’intellettuale è lei. Connor è un guerriero. Anche lei lo è. Una guerriera, intellettuale e progressista ...e romantica. Beh anche Connor lo è. Ok… adesso sta perdendo un po’ il filo del discorso. Loro due sono due romantici guerrieri e anche Buffy e Angel lo sono. Sorride ancora ..e accidenti, Connor ha davvero ragione. Parlare con “papà”  è stressantissimo. 

– Volevo dire che lo fa spesso, più spesso del solito e questo girare a vuoto non è da lui. È un nervosismo non naturale. Non è sereno e dorme pochissimo. Tranne alla baita. Stamattina quando siamo andati a far colazione, mi ha detto che lì era sereno e che non si sentiva così da tempo. Ha detto una cosa che mi ha messo un po’ in allarme…

Angel ascolta con attenzione ed è serissimo adesso.

– Cosa? –

– Testuali parole. Sono stato bene lassù, non mi sentivo così da tempo. Mi sentivo completo.–

Alice poi spiega che ha sentito una sensazione di pericolo dopo le parole di Connor e per questo motivo ha insistito tanto perché lui parlasse subito di questa faccenda del sangue. Buffy le ricorda che deve sempre fidarsi del suo istinto e che ha fatto benissimo ad insistere.

– Sensi da slayer, Alice. La percezione del pericolo immediato fa parte del nostro potere, specie quando ad essere in pericolo, sono le persone che amiamo. Ora però dobbiamo capire perché hai percepito pericolo. Le parole di Connor non sembrano avere nulla di minaccioso. Anzi, parlava proprio di una sensazione di benessere, ma il tuo istinto ti dice di no… –

Angel sembra lontano mille miglia da lì e pare non ascoltarle più. Cerca di rimettere ordine ai suoi pensieri anche rispetto alle nuove informazioni che gli ha dato Alice. Le parole di suo figlio dovrebbero renderlo felice e una parte di lui gioisce per avergli ridato la serenità, ma lì c’è una frase di troppo e il senso di pericolo che ha sentito Alice lo inquieta moltissimo. “Mi sono sentito completo” …e il fantasma di Drusilla torna a tormentarlo. Scaccia via quel pensiero e non si accorge di parlare a voce alta. “No. Non può essere. Non c’erano segni di morso…“

Alice adesso sembra perdere la pazienza e ha quasi uno scatto d’ira.

Non è stato morso da nessun vampiro. Come potrebbe qualcuno avvicinarsi cosi tanto a lui da poterlo fare? Stiamo insieme da quasi tre anni e dei segni di morsi non mi sarebbero sfuggiti. Il raccontare le cose senza emozioni, in modo impersonale, lo fa sempre quando parla del suo passato. Non è una cosa che fa spesso, non vuole certo nascondermi una parte di sé e sa che non scapperò per questo. Nasconde le sue emozioni quando parla di Quortoth, di Holtz... Per me è collegato ad esso, una cosa del genere ti lascia una ferita enorme dentro. Per l’amore del cielo, chiamava casa una dimensione demoniaca e chiamava padre il suo boia!

Angel annuisce. Sa bene a cosa si riferisce Alice ed è contento di scoprire che suo figlio, almeno con lei, è riuscito ad aprirsi un po’ e a parlarle di Quortoth. Con lui non lo ha mai fatto. 

Alice attraversa la stanza e recupera una delle felpe di Connor dalla borsa.

l’attrazione al sangue è una cosa recente, nessuno a parte voi lo sa. Abbiamo tentato di fare ricerche per conto nostro senza alcun risultato. Ho prelevato anche del sangue per analizzarlo ma i risultati non sono ancori arrivati e poi non ho molto con cui paragonarli. So di certo una cosa però. Connor non è un vampiro, non è un demone, lo sentirei. Non so perché, ma lui è più simile a me che a un demone. E’ più un cacciatore che un vampiro vero e proprio. Grazie per essere stato al suo fianco poco fa e grazie per restare con noi, io non ho intenzione di lasciarlo. Ora vado da lui, non voglio lasciarlo troppo tempo da solo, ci vediamo al tramonto per l’escursione. Connor ha bisogno di normalità, o almeno della normalità che possiamo avere nel nostro mondo.

Angel e Buffy la guadano uscire senza poter aggiungere una sola parola. Non sa spiegarsi il perché, ma Angel si sente comunque sollevato dalle parole di Alice e pensa che suo figlio è davvero un ragazzo fortunato. Certo che Connor non è un vampiro. Lui non l’ha mai pensato, ma doveva verificare che non ci fossero morsi. Doveva farlo assolutamente. Buffy sente che la sua tensione si sta allentando e non indaga oltre. Per ora. Ma vuole sapere perché Angel era così preoccupato prima. Ma non adesso …e Alice ha ragione. Stasera si esce tutti assieme.

– Però, che caratterino eh? l’avevo detto che è speciale – a Buffy, Alice piace davvero molto.

– Ma mi ha ringraziato, vero? Non era arrabbiata con me? –

– Noooo Angel,  tu sei davvero impossibile, lo sai? ora dimmi… ti è sembrata arrabbiata? –

– No, no, affatto …certo che no …ma era molto… decisa, ecco era molto decisa e determinata –

È preoccupata, Angel e  ha dovuto tenere dentro questa preoccupazione da sola –

– Si, vero! Erano soli tutti e due. Hai sentito? Hanno fatto ricerche per conto loro senza parlarne con gli altri …e credo anche che abbiano fatto bene a prendersi del tempo. –

Buffy concorda con lui e ci sono molte cose che vorrebbe chiedergli, ma ora è meglio lasciare che le tensioni si allentino un po’. Conosce Angel troppo bene per non capire che ha qualcosa in mente e riuscirà a farsi dire che cosa ha esattamente in mente. Oh si che ci riuscirà.

Mentre raggiunge Connor, Alice sente che le cose andranno bene, sente che lei deve stare al suo fianco e proprio come loro, anche Angel e Buffy hanno bisogno dei loro spazi. Non le è certo sfuggito il loro scambio di sguardi e come si tenevano per mano.

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questo capitolo è stato scritto in stretta collaborazione con Melmon (la vera Melmon)

che ringrazio con affetto....kiss kiss :)

vi invito a leggere le sue storie qui

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Capitolo 17
*** Parte diciassettesima ***


 

Parte diciassettesima

 

Buffy e Angel tentano di rimettere insieme tutte le informazioni in loro possesso, ma con scarsi risultati. Entrambi sono convinti che “questa cosa del sangue” così come hanno ormai deciso di chiamarla, sia in qualche modo collegata con la profezia “Twilight”. Sono anche convinti, che in ciò che Giles ha detto loro in sogno, vi sia la soluzione che risolverà questi misteriosi eventi.

“Ciò che parte da un’origine ritorna all’origine, è questa la vera magia dell’universo. L’amore”

Buffy e Angel non sono ancora sicuri se possono o no fidarsi di questo sogno, ma entrambi concordano, che il loro istinto li spinge a credere che quello fosse proprio Giles e che le sue indicazioni siano un ultimo e prezioso regalo per loro. Buffy è convinta che Giles avesse scoperto qualcosa di molto importante e che abbia trovato un modo per comunicare con loro. L’unico che gli è possibile ormai. Il sogno appunto. I sogni profetici non dovrebbero più esistere, perché erano veicolati dalla magia e questo spiega la loro riluttanza a credere ciecamente a quanto hanno sognato. Non scartano quindi l’ipotesi che il sogno possa essere di natura demoniaca. La prudenza non è mai troppa e non vogliono più essere usati dalle forze del male, come fossero dei burattini. In Inghilterra, come ha indicato Giles, potrebbero trovare le risposte che cercano. Buffy, anche per alleggerire la tensione, fa le sue solite battute ironiche sulla natura criptica del sogno e ottiene l’effetto sperato, perché Angel sembra un po’ più tranquillo adesso. “Penso che fosse proprio Giles, sai? solo lui potrebbe dire cose così criptiche. Beh no aspetta, il re assoluto  dei messaggi criptici sei tu, ma pure Giles non scherza eh …e comunque a volte parli proprio come lui. Sarà per il fatto che entrambi siete europei?” Angel finge di fare l’offeso ma il suo cuore è leggero “io non sono criptico, sei tu quella a cui devo sempre spiegare tutto, se leggessi qualche libro in più, magari e dico magari… capiresti subito“ è così bello ridere insieme ed è una cosa così rara per loro ”stai dicendo che sono ignorante?” Lui accarezza il suo viso. Dio, è bellissima. “sto dicendo che ti amo”. Buffy ha un fremito al cuore, non si abituerà mai ai ti amo di Angel “…e sto dicendo anche che sei scarsa in storia …e in geografia” La faccia divertita di Buffy è assolutamente adorabile. La stringe forte a sé. “…geografia?” La bacia con intensa dolcezza. Solo Angel riesce a regalarle questa intensità. “…si certo! geografia… mi dici come fai a scambiare l’Irlanda con il resto dell’Europa? non confondiamo il diavolo con l’acqua santa, per favore” Buffy pensa che “questo” Angel sia quello dei loro primi momenti insieme, l’Angel dei sui sedici anni. Il suo Angel. ”ahhh ecco… quindi è una cosa più patriottica che geografica, signor sono-irlandese-non-europeo” Ridono insieme. Si questo è il suo Angel, ed è tornato. Angel torna sempre da Buffy. Sempre.

Ripensa ancora al sogno e alle parole di Giles.

“Ciò che parte da un’origine ritorna all’origine, è questa la vera magia dell’universo. L’amore”

Ripensa alle sue origini e alla magia del loro primo incontro.

Quando ancora vivevano l’innocenza spensierata del loro amore. Quando ancora non sapevano della maledizione, non sapevano di Angelus, non sapevano che avrebbero vissuto lontani per così tanto tempo. Ma anche allora, nell’incoscienza della sua adolescenza, sapeva in modo totale e assoluto che nel suo futuro Angel ci sarebbe stato. Guarda l’intensità dell’oscurità degli occhi di lui. Sa che intuisce i suoi pensieri e non vuole vedere quel velo di tristezza che minaccia da sempre il loro amore. Loro spensierati non lo sono mai stati. Mai a lungo, mai in modo duraturo …e ora riprende a scherzare sul sogno e su Giles. Via malinconia. Lasciaci soli.

– No sul serio, Angel. Il messaggio di Giles è abbastanza criptico –

– Si, lo è. Penso che intendesse qualcosa di specifico con quel “cercate i testi dimenticati”

– Ha citato la vecchia sede del Consiglio degli Osservatori. Vuole che andiamo in Inghilterra –

Angel di nuovo pensieroso e cupo. Lo conosce troppo bene per non vedere che è a disagio.

– Buffy, penso sia meglio rimandare la partenza, non me la sento di lasciarli soli adesso –

Ma Buffy non permetterà che tristezza e malinconia lo allontanino da lei. Non stasera.

– Certo, possiamo rimandare di qualche giorno. Assicuriamoci che Connor stia meglio –

– Solo qualche giorno, Buffy. So quanto è importante per te, e lo è anche per me, ma… –

– Angel, neppure io partirei tranquilla. Le persone che amiamo, loro sono più importanti… –

– Voglio assicurarmi che sia di nuovo in grado di gestire questa cosa… solo qualche giorno 

– Quindi niente romantica normale serata d’addio per una ragazza normale e il suo ragazzo? –

Angel ride. Ride davvero e il cuore di Buffy ha un sussulto. Lo ama immensamente anche per questo. È davvero così raro sentire la sua risata e questi sono momenti preziosi per loro.

– Normale, eh? – Angel ricorda bene la sera in cui lei, per la prima volta, gli parlò di normalità.

– D’accordo, una ragazza normale con il suo fidanzato. Un affascinante e tenebrosa creatura della notte –

La stringe a sé e la bacia con passione. Ogni volta è come se fosse la prima volta. Passione che solo lei sa accendere in modo così totale. La ama immensamente. Parole d’amore sussurrate a fior di labbra e Buffy si chiede come abbia fatto a sopravvivere così a lungo senza lui.

– Si, assolutamente si. Serata normale con fidanzato vampiro irlandese e famiglia a carico –

Ridono ancora. La normalità non è di casa con loro. Finalmente Angel ha capito. Senza Buffy accanto, non può sopravvivere a lungo. Hanno provato a stare lontani, ci hanno provato duramente ma le loro vite erano diventate inferni d’angoscia senza fine. Angel ha finalmente capito che l’unica normalità possibile è questo loro amore. Lo bacia ancora, sa che la tempesta sta per arrivare. Un'altra, una delle tante, ma supereranno anche questa. Insieme. Ora vuole godersi questa notte irlandese. Vuole passeggiare con lui sotto il cielo di Galway, mano nella mano. Solo ieri pensava di averlo perso ancora una volta e invece sono qui, uniti per sempre da un amore di cui non riesce a vederne i confini. L’immenso non ha confini. Il sapore dei suoi baci accende ancora la passione e ora farebbe l’amore con lui, proprio lì, sul nudo pavimento. “pensavo che dopo sarebbe carino se finissimo la serata su alla baita. È così confortevole e…” Angel si perde fra le sue labbra. Catturato dal suono della sua voce, dal suo sapore, dall’odore dolcissimo della sua eccitazione. La bacia ancora, sfiorandole delicatamente un seno, incapace di dire altro. Perdendosi nel verde intenso dei suoi occhi, la prende ancora una volta come sua sposa e rinnova con devozione l’antica promessa “Si” 

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Alice osserva i lineamenti del suo amore, in quel letto che sembra troppo grande per lui. Si commuove. Quanto sembra dolce, indifeso e normale il suo amore. Studia ogni dettaglio del suo volto e non nota differenza dal giorno precedente, tutto è uguale, almeno nel suo cuore.

Il dolore che ha provato poco prima al bar, non è niente se pensa alla possibilità di perderlo. La presenza di Buffy e il dolore non gli aveva permesso di pensarci, ma ora ha un po’ paura.

La paura di perderlo è un dolore troppo grande, Connor non la lascerà mai, il loro amore è grande. Così simile a quello di Buffy e Angel. Gli amori sono sempre grandi amori. Tutti. Il loro, come quello di Angel e Buffy, sopporterà tutto. Anche la morte. Anche la loro diversa natura …amori grandi, unici, speciali ...semplicemente amori.

Non c’è la fa più adesso, non ama sentirsi male, non ama sentire il suo cuore rimpicciolirsi nel suo petto, l’ha provato tante volte in passato, quando suo padre se ne andò e Connor gli ha giurato che mai l’avrebbe fatta sentire cosi e lei gli crede.

Con un movimento rapido, toglie le scarpe e la felpa, accatasta tutto sul pavimento, non gli è mai importato dell’ordine. Con in mano la felpa di Connor si avvicina al letto dove si china a baciargli le labbra con dolcezza. Lentamente Connor inizia a rispondere ai suoi baci.

– Da bravo, lascia che ti cambi la felpa, questa è tutta bagnata e non voglio sentire freddo mentre dormo tra le tue braccia. –

Connor ancora addormentato, almeno in apparenza, sente che lei si muove con agilità accanto a lui. Non vuole svegliarsi ancora. Docilmente lascia che lei lo spogli. Sta forse sognando? Alice lascia cadere la felpa bagnata al lato del letto e con abili e lenti movimenti gli infila quella asciutta. Si accoccola vicino a lui e gli poggia la testa sul cuore.

– Ti amo –

– Anch’io Mel –

Le ore scorrono veloci quando si è accanto a chi si ama. Loro due ancora addormentati, abbracciati l’uno all’altro. Connor la cerca nel sonno …e lei è lì “non andare via”. Alice intreccia le mani con le sue. Connor è la sua forza e non vuole perderlo “sono qui, non ti lascio solo”. 

Il tramonto quasi sopraggiunge quando Connor si sveglia. Sta già meglio, è comunque un po’ più riposato di prima. Il dolore e le angosce per ciò che è avvenuto, sono ancora tutti lì ma cerca di lasciar andare, non vuole trattenerli. Accarezza i capelli di Alice e inizia a parlare, ne ha bisogno. Sa che è sveglia, l’ha vista sorridere tra una carezza e l’altra.

– gli ho detto della vendita dell’Hyperion ed hai avuto ragione tu, non si è arrabbiato. Anzi, tutt’altro …mi ha detto che è fiero di me …e si è…  era commosso. L’argomento sangue è stato più difficile d’affrontare… abbiamo discusso animatamente… ho addirittura perso i sensi… –

– Connor va tutto bene, ho sentito tuo padre raccontare a Buffy ciò che è accaduto fra voi. Ero entrata a prendere la felpa per te, ed era cosi concentrato su di te che non si è accorto della mia presenza. Non devi preoccuparti sai? Hai delle persone super speciali che penseranno a te, il resto non conta. Sai cosa conta sul serio? –

– Cosa? –

– Noi e la nostra connessione. –

Alice si alza e si mette a cavalcioni su Connor, ha un sorriso che contagia, un sorriso che riesce  a penetrare la cortina delle sue paure. Quel sorriso così speciale, riesce a far credere a Connor che tutto andrà bene ...e lui le crede. La guarda e ha voglia di poggiare le labbra sul sorriso di lei. Le loro bocche si sfiorano dolcemente poi il bacio diventa più intenso ...se solo non fossero in quel letto adesso… – la nostra connessione? –

– Al bar, per un attimo ho sentito la tua anima, il tuo cuore e il tuo dolore. Se non fosse stato per Buffy che stava proprio lì di fronte a me, sarei corsa da te, ero già quasi in piedi. Lei invece mi ha aiutato a capire. Prima calmando la mia ansia improvvisa e poi spiegandomi cosa stava succedendo. È stato come uno scambio circolare fra lei e Angel, fra me e te, fra me e lei. Non so bene da dove sia partito… sai, come un cerchio che non ha ne un inizio ne una fine. È stata una cosa molto intensa. Lei percepiva Angel e mi ha fatto capire che se arrivavo qui, avrei rovinato qualcosa, un bel momento padre e figlio, perché anche se è andata un po’ male il tuo papà era li per te e ti ha aiutato. –

– Non è andata male. È iniziato con il sangue, con il sapore del sangue più precisamente, ma alla fine …non ricordo ancora molto bene, ma quello che so, è che alla fine, il sangue è diventato latte …e c’era anche del miele. – Ride. – Davvero hai sentito la mia anima? –

– Si –

Alice intreccia le dita con quelle di Connor e le stringe forte, ha i capelli spettinati, tutti rivolti su un lato, gli occhi verdi irradiano tranquillità e a Connor viene spontaneo chiedersi cosa quest’angelo possa trovare in lui. La bacia ancora.

– Loro dove sono adesso? –

– Nell’altra stanza, credo che stiano studiando un piano alternativo. Non vogliono più partire. Angel vuole restare al tuo fianco, e anche Buffy …e anche io. Non voglio lasciarti solo. –

– Lo so, Mel. Lo so –

Connor ride felice al pensiero che suo padre è di nuovo al suo fianco a salvargli la vita.

…e non è l’unico ad essere felice.

Angel, pensando che Connor ancora dormisse, e ricordando che prima era scalzo, va da lui per portargli le scarpe ma la scena che si presenta davanti ai suoi occhi non gli permette di andare oltre. Dalla porta semi aperta, osserva suo figlio ridere, qualcosa dentro di sé gli impedisce di allontanarsi. Al diavolo il pudore. Non riesce a staccare gli occhi da loro. Connor è felice. Non l’ aveva mai visto così ed è anche contento di scoprire qualcosa di più su Alice e su come Connor appare diverso quando lei gli sta accanto. Connor lo sorprende ancora …e ora sa che sarà sempre così. È questa la vera magia dell’universo. Lo stupore che proviamo davanti all’amore.

– Io e te siamo speciali, Connor. Uniti cosi tanto da sentire le nostre anime, anche se siamo lontani. Siamo connessi profondamente ed è inutile dirti quando questa cosa mi piace –

Ridono.

– Sai chi altro al mondo ha una connessione simile? Buffy e Angel. Tuo padre e la tua futura matrigna, anche se questo termine è troppo strega per la mia futura suocera! –

Altre risate giungono all’orecchio del vampiro.

– Io e te abbiamo un amore forte come il loro, potremmo affrontare tutto l’orrore del mondo e resterebbe immutato. Se fosse possibile, vorrei solo una piccola insignificante differenza… –

– Non lasciarmi sulle spine proprio ora… –

– Io da te voglio una miriade di figli, sai loro non possono averne, cosi noi dovremmo riempirli di nipoti… –

È quando Connor con un movimento fluido, fa scendere Alice da sopra di lui e la fa sdraiare al suo fianco, che Angel si allontana e ritorna da Buffy. La gioia nei suoi occhi e nella sua anima. Ma appena tornato in camera, non ha neanche il tempo di sedersi che sente la porta della camera accanto sbattere ed Alice e Connor ridere nel corridoio. Qualcuno bussa alla loro porta, che si apre un po’ più tardi rispetto a quando hanno dato il permesso ad entrare. Angel sa che quel ritardo è dovuto ad un ultimo bacio che Alice ha rubato a suo figlio. Vede gli occhi di Connor temere per un attimo i suoi, è solo un attimo, e tutto passo in fretta. La tensione va via velocemente quando la mano di Alice stringe forte quella di Connor, quando Buffy sfiora quasi casualmente il suo braccio e quando sente la voce un po’ incerta di suo figlio pronunciare una parola che riesce sempre a fargli tremare l’anima …papà

– Allora papà quando si parte per la gita turistica? –

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questo capitolo è stato scritto in stretta collaborazione con Melmon (la vera Melmon)

che ringrazio con affetto....kiss kiss :)

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Capitolo 18
*** Parte diciottesima ***


 

Parte diciottesima

 

Quella parola che riesce sempre a fargli tremare l’anima …papà

Angel non risponde, lo squadra dalla testa ai piedi, come volesse fargli una radiografia. Deve assicurarsi che lui stia bene sul serio. Si guardano con attenzione, scambiandosi un mondo di parole. Angel gli chiede perdono e gli dice che non deve avere paura. Connor lo ringrazia, per tutto, ma soprattutto per come lo ama. Sguardi intensi, come se si studiassero a vicenda. Loro non sono mai stati bravi a comunicare con le parole. Sono solo brevi istanti ma nei loro occhi c’è comprensione accettazione e fiducia totale dell’uno verso l’altro. Angel annuisce e gli sorride. Suo figlio sembra stare bene per ora. Sa che il suo cucciolo è forte come una roccia.

È Buffy che interrompe i silenzi. Raggiunge Connor e abbracciandolo gli dice sottovoce qualcosa all’orecchio, sperando che Angel non senta. Lui, dopo aver spalancato con stupore quelle sue iridi blu, la guarda divertito e ride fino alle lacrime davverooo? – Buffy arricciando il naso e dandogli un leggero scappellotto sulla nuca ride a sua volta – puoi giurarci – Alice, lì accanto, ha sentito tutto, …e divertita a sua volta, fa il finto broncio imitando la bambina che ancora vive in lei – non è vero, daiiii… non sono così strega… ma dici davvero? – e ridono alle spalle di un ignaro Angel che finge di non aver sentito, ma che ora ride, seppur con imbarazzo, sapendo che Buffy, ancora una volta ha fatto centro. È davvero l’unica che lo conosce bene.  Alice non osa sfidare oltre la pazienza di Angel e ricorda a Buffy che prima aveva bisogno della webcam. Accendendo il portatile, inizia ad armeggiare con mouse, tastiera e cavi vari. Buffy la segue, ancora ridacchiano insieme come fossero vecchie amiche che si conoscono da una vita. Connor, ancora con quel sorriso da furbetto stampato sul viso, le guarda divertito e pensa che ”se non son matte, non le vogliamo” e intanto si avvicina ad Angel, vuole rassicurarlo ancora.

– Hai rischiato grosso sai? Alice sa essere molto strega a volte – ride ancora

– Ho visto. Ha un bel caratterino. Beh, anche Buffy non scherza, sai? – annuisce ridacchiando.

– Già! Slayers –

 

Angel si fa un pochino più serio adesso.

 

Come ti senti?

Meglio, molto meglio. Avevo davvero bisogno di dormire

Ho detto a Buffy e Alice cosa è successo, spero non ti dispiaccia

No, no, affatto. Alice mi ha detto che avete parlato, è tutto ok

– Ero un po’ riluttante a farlo, ma è meglio che fra noi non ci siano segreti –

È tutto ok, papà. L’avrei fatto io, grazie per avermi risparmiato anche quest’ altro… disagio

 

Meglio cambiare discorso adesso, Angel non vuole metterlo in imbarazzo. Meglio parlare d’altro

 

– Sai che l’Hyperion è ancora sfitto? I nuovi proprietari non lo usano, ero lì i primi giorni… –

– Sul serio? Strano però che sia disabitato. Hai proprio dormito lì? –

– Si, dopo aver lasciato Buffy, sono stato lì qualche giorno –

– Pensi di riacquistarlo? –

– Non so ancora cosa vogliamo fare, potrebbe essere utile avere più spazio –

– Giusto, ora c’è Buffy. Dovete decidere insieme –

– Ci sei anche tu …e Alice –

– Uhm Uhm –

– Ah, quasi dimenticavo. Ci tratteniamo ancora qualche giorno qua, non partiamo domani –

Non è necessario. Credo che il peggio sia passato. Sto bene o comunque meglio di prima

– Solo qualche giorno. So che non sei solo, c’è Alice accanto a te, ma devo essere certo che… –

È importante il vostro viaggio. Ci sentiremo tutti i giorni, se questo ti fa stare più tranquillo

Si, il viaggio è molto importante, ma non casca il mondo se rimandiamo di qualche giorno

– Papà, o non ci sei o ci sei troppo, la via di mezzo mai eh? Io e Mel… – Ride – hai capito no? –

– No, non ho capito… tu e …Alice cosa? –

– Non ci capiterà tanto presto di tornare qui e questa vacanza... insomma da soli sarebbe… –

– Ohhh, Uh… si, certo… giusto. Non ci pensavo, volete stare… soli. Giusto… scusami… 

 

Connor lo prende in giro per il suo imbarazzo e riesce a farlo ridere di nuovo. Lo rassicura ancora, dicendogli che se avesse bisogno di lui, questa volta, non esiterebbe a chiamarlo subito. Non sta affatto sottovalutando l’importanza del suo problema, ma al momento sa di essere in grado di gestirlo. Gli ricorda che adesso che sanno cosa è realmente successo, Alice interverrebbe subito, accorrendo in suo aiuto. Gli ricorda anche che lei è una cacciatrice e che sa cavarsela bene in situazioni di pericolo. “Se dovessi essere nei guai, ti avvertirebbe subito”. Angel sembra convincersi che lui sta davvero meglio e ad ogni modo in Inghilterra potrebbero trovare anche la soluzione a questo ultimo inspiegabile mistero. Annuisce “Uhm Uhm. Va bene”

– Papà? –

– Si? –

– Ma… a loro… hai detto… proprio tutto tutto? –

– Solo il necessario –

– Grazie –

– Le cose nostre, sono solo cose nostre, Connor –

– Perché… insomma, non mi va che si sappia che… –

– Cosa? –

– Che alla mia età, insomma non so se ti sei accorto, ma mi hai preso in braccio e non è un… –

– No, non mi sono accorto… davvero ti ho preso in braccio? –

– Papààààà daiiii… – ridono entrambi divertiti e molto più sereni.

– E quella cosa del dividere per dieci? Vale ancora, sai? –

– Lo ricordi ancora? – Connor è piacevolmente sorpreso

– Certo che lo ricordo –

– Come era? aspè… tu hai 250 anni io 24, dividendo per dieci, tu diventi un venticinquenne… –

– E tu un bambino… posso prenderti ancora in braccio quindi, e non serve che altri sappiano –

 

Sa che suo padre ha sofferto moltissimo, per essersi perso tutta la sua infanzia.

Questo gioco sull’età è un loro piccolo segreto, che li unisce più di quanto non immaginasse. Lo capisce ora.

 

– Come si chiamava il cavallo che ti ha regalato tuo nonno e che non voleva farsi domare? –  

– Allora mi sentivi, non dormivi – Ridono – Ti sentivo, ma avevo troppo sonno per rispondere –

 

Si voltano di scatto. Insieme. Una voce alle loro spalle ha catturato la loro attenzione.

“dannato ventunesimo secolo, dannata tecnologia… e questo coso qui, dannatamente stupido. Dawn, questo mouse non funziona dannazione, comunque vi vedo. Ciao Buffy, tutto bene lì, amore? Ah, ma vedo che c’è anche la piccola Alice, e il principino dove l’hai nascosto?”

La risata di Alice è tutto un programma e saltella sulla sedia chiamando Connor a gran voce

“Spikeeeeee, dai Connor viene a salutarlo, oddiooo ma guardalo, sta litigando con il mouse”

Connor ride fino alle lacrime. Non sente Spike da parecchio ed è felice di vederlo. Angel un po’ meno. Molto, molto meno e se non la smette di chiamare la sua Buffy “amore” potrebbe anche decidere di spaccare il monitor, ma si avvicina comunque, sedendosi accanto a Buffy che spostandosi per fargli spazio, intreccia le mani con le sue, poggiandole sulla gamba di lui.

“Hey Spike, tutto bene lì? ti vediamo e ti sentiamo benissimo”. Connor non riesce a non ridere

“beh cosa è questa novità, junior? Da quando sono solo Spike? zio Spike, please. Ti sento forte e chiaro “occhiblu”, vedo che stai bene... oh ma non mi dire, c’è anche capitan mascella”

Dawn e Xander stanno in piedi, proprio dietro alle spalle di Spike, e anche loro sembrano al quanto divertiti. Sicuramente sono felici di rivedere Buffy e di sapere che lei sta bene. Dawn agita le mani salutando tutti “ciaoooo… tu devi essere il figlio di Angel… che carino. Spike aveva ragione, l’aveva detto che eri molto carino. Ciaooo Angel”. Connor è un po’ ha disagio e Buffy si scusa con lui “mia sorella… a volte è proprio… non farci caso, lei è… mia  sorella” Connor annuisce e sente Alice che si agita accanto a lui “sono Connor, si. Solo Connor” e Alice che parte in quarta adesso, “si, solo Connor. Spike ti avrà pure detto che è anche molto fidanzato, vero?” adesso è Xander che interviene per sedare l’irruenza di Dawn “ciao Alice, si Spike ci ha fatto un breve riassuntino, tranquilla sappiamo…” Viene interrotto dalla nuova arrivata, “ma la smettete con tutto sto casino? Ahhh, siamo a camere riunite a quanto pare. Ciao B. …vedo che c’è pure il piccolo teppistello. Ciao junior. Angel!” saluta Angel con un gesto della mano, felice di vedere che sta bene, era molto preoccupata per lui. Alice scambia uno sguardo d’intesa con Buffy chiedendo conferma, ma conosce già la risposta ”Faith. È lei, vero?” Buffy annuisce. Angel nota che Connor è un po’ seccato dal sentirsi chiamare ancora teppistello e con una scrollata di spalle, gli fa capire che Faith sta solo scherzando. “Ciao Faith! Xander! ehi, Dawn… tutto bene piccola? Willow?” parlano ancora un po’, ora ridendo e scherzando, ora seri e un po’ più tristi. Rassicurando, ascoltando e ancora rassicurando. Quando la connessione cade, sono tutti molto più tranquilli. Angel e Spike si sono anche scambiati un “ciao”.

Buffy ora è molto più serena, anche se sa che le tensioni fra lei e la sua famiglia, sono ancora molto forti e ci vorrà ancora del tempo, prima che possano superare questo e gettarsi tutto alle spalle. Se mai ci riusciranno. Vedere che Willow non era lì con loro, l’ha rattristata moltissimo e sentire da Spike, che non vuole parlare con nessuno è stata come una pugnalata al cuore. Willow è la sua migliore amica da sempre, ma ora loro sembrano lontanissime, come se non si fossero mai volute bene. Il fatto che accetti almeno la presenza di Spike, l’ha tranquillizzata un po’, e ha suggerito di contattare anche Oz, sperando che la sua presenza possa aiutarla. Avrebbe voluto essere lì vicino a lei. Anche se non parla, anche se va via quando lei è presente nella stanza. Willow ha scelto l’odio e il risentimento e ora Buffy non può che accettare la sua decisione. Per ora. È grata ad Angel e Spike per aver messo da parte, almeno stasera, le loro divergenze. Sa che l’hanno fatto per lei. Loro sanno che adesso, lei ha bisogno di tutta la serenità possibile, gli ha ringraziati per questo. È anche contenta che Faith e Alice si siano “viste”, sente che è importante che sia accaduto. Il suo sogno adesso? Vedere la sua famiglia riunita, senza contrasti, gelosie, complotti meschini. Senza pugnalate alle spalle. Giles l’aiuterà

“Bene! Allora, siamo pronti? Doccia veloce e si va a mangiare qualcosa?”

Alice concorda con Buffy e dal borsone prende velocemente gli accappatoi per lei e Connor. Angel, seguendo Buffy in camera, prima di uscire ricorda a tutti di non pensare a niente di elegante. “Vestiti e scarpe comode, ragazzi. Connor, sei ancora scalzo, ma non senti freddo?“ Buffy lo spinge a forza fuori roteando gli occhi spazientita e ad Alice e Connor, dal corridoio, giungono le loro risa “guarda che vale anche per te, sai? niente tacchi alti.” La bacia “Angel, ho affrontato mille apocalissi con i tacchi alti” La bacia ancora e ancora ”lo so, doccia insieme?”

 

Al ristorante, Angel sorprende tutti con la sua allegria e critica la cucina moderna dicendo che ai suoi tempi, nella sua Galway si mangiavano ben altre cose. Alice parla della cucina italiana e Connor loda sua madre per tutte le cose buonissime che cucina solo per lui. Buffy ride per l’occhiataccia inorridita di Angel, quando dice che lei preferisce hamburger, patatine e ketchup e quando il cameriere la guarda con disgusto e a denti stretti dice “americani”. Hanno parlato ancora della possibilità di spostare la data della loro partenza. Connor ha insistito che invece è meglio che partano. Angel, dopo avergli chiesto almeno un miliardo di volte “sei sicuro?” e dopo gli altrettanti miliardi “si” di Connor, si convince che forse è meglio partire. Alice porta fuori dal suo marsupio delle cartoline di Galway e Buffy non crede ai suoi occhi, quando riesce a convincere Angel a scrivere “kiss kiss dall’Irlanda”. Hanno brindato a questa serata speciale, unica e irripetibile e ora vogliono sapere cosa ha in mente Angel e dove ha intenzione di portarli. Lui ride dicendo che non parlerà neppure sotto tortura e che terrà tutti quanti sulle spine fino alla fine. Dovrà essere assolutamente una sorpresa. E lo sarà.

All’uscita dal ristorante vogliono fare una passeggiata fino al molo, dove Angel ha lasciato la sua auto. Non hanno fretta, è ancora presto per il tour che lui ha in mente. La strada che conduce al porto è illuminata da file interminabili di bancarelle che vendono souvenir di ogni genere. Artisti di strada invadono la notte di Galway, con danze festose e antiche melodie irlandesi. Gli occhi di Angel brillano un po’ adesso. Non avrebbe mai pensato, che un giorno, potesse sentirsi ancora così vivo, nella città che vide nascita e morte dell’uomo che è stato. Mai e poi, ha pensato di poter essere ancora così felice in questo luogo così sconosciuto ma così familiare, con la sua donna accanto, la sua compagna, la sua sposa che adesso si stringe più forte a lui, perché lei lo sente, lo sente dentro, sente la sua bellissima anima e gli dice sfiorandogli le labbra “non hai idea di quanto ti amo Angel” e lui se la stringe forte al petto per paura che vada via, incapace di parlare e risponde al suo bacio con le lacrime agli occhi. Ma è immensa gioia. Si allontanano un po’ allentando l’abbraccio, sanno di non essere soli. Ma sempre vicinissimi, mani ancora strettamente intrecciate. La risata di Connor che urla “nooooo” li fa voltare. Mai e poi mai Angel avrebbe pensato, di poter tornare qua, con suo figlio. In questo luogo tanto amato e tanto odiato. La sua terra. Il suo unico figlio. Un figlio vivo. Uomo. Vede Alice che tenta di forzare la riluttanza di Connor e prendendolo per mano, corre con lui a ballare quella strana danza antica. Angel sente nel suo cuore, la voce di sua madre, di suo padre, di suo nonno. Le aveva dimenticate da tanto, troppo tempo …e sente la dolce Kathy, la sorellina che tanto ha amato “mi sei mancato Liam, ti stavo aspettando” e Buffy gli stringe le mani un po’ più forte, accarezzandogli il viso. Lo sente che per lui, questa non è una comune passeggiata. Continuano a camminare lentamente, senza fretta alcuna, mano nella mano, occhi negli occhi. Indicando Connor e Alice, Buffy gli dice “Lasciamoli divertire, sono così giovani” Lui annuisce guardando distrattamente le vetrine illuminate a giorno. Sembra che tutta Galway sia in festa per il suo ritorno. Sorride. Buffy si ferma un attimo “Angel?” Lui sembra distante adesso, ma sa che lei sta per dirgli qualcosa che gli farà tremare l’anima. “uhm?” e non si sbagliava. “Pensavo al molo, a quella sera di tanti anni fa, alla nostra promessa. È difficile non pensarci, è li che stiamo andando vero? al molo …e qui, ovunque ti volti, in ogni vetrina c’è un anello, come… come il nostro” Angel sembra ancora un po’ distante e risponde quasi con indolenza, ma la sua anima sta urlando. “L’anello è un po’ il simbolo dell’Irlanda, specie qui a Galway. È qui che nasce la leggenda del claddagh, proprio laggiù. Vedi quelle luci la infondo? Lì sulla baia? è l’antico villaggio di pescatori, dove è stato forgiato il primo anello. Il villaggio si chiama Claddagh appunto”. Buffy annuisce, osservando le luci che Angel le ha indicato e lui continua a parlare “qui lo trovi un po’ ovunque. Vedi? anche le bancarelle ne sono strapiene” Buffy ride notando non solo le bancarelle, ma sollevando gli occhi, gli fa notate che stanno proprio sotto all’insegna di un negozio che riproduce un gigantesco claddagh, proprio lì sopra le loro teste. Ridono labbra contro labbra …e Angel adesso le sussurra dolcemente “Si Buffy, è proprio lì che stiamo andando. Sul molo!” …e a nessuno dei due importa più di non essere soli. Si baciano ancora, con tenerezza infinita, proprio lì, sotto il claddagh che illumina le loro anime “amicizia, lealtà e il cuore… beh lo sai”

A quanto pare qualcuno altro è stato catturato dalla magia dell’anello.

Alice e Connor gironzolano distrattamente fra una bancarella e l’altra, mano nella mano. Vogliono lasciare un po’ soli quei due laggiù che si baciano come se il mondo intorno a loro non esistesse. Si sono divertiti ballando per strada e Alice si è anche fatta fare uno ritratto da uno studente svedese, che per pagarsi gli studi, dipinge i volti dei passanti. Connor le dice che lui sa fare di meglio con il carboncino “ma ok, per dieci euro non puoi pretendere di più”. Frugano con non curanza fra i vari souvenir esposti e Connor chiede quanto costa questo strano ma familiare anello. L’ha visto altre volte pendere dalla catenina che suo padre porta al collo. A dire il vero, suo padre ne ha due. Uno al collo, ed è quello che porta sempre con sé e un altro lo teneva in una scatolina, ben nascosto nel fondo di un cassetto della sua stanza all’ Hyperion. Lo teneva appunto, perché lui è quasi sicuro che durante il trasloco, quella piccola scatola non gli è passata fra le mani. Spera solo che non fosse importante. Il venditore ambulante richiama la sua attenzione dicendogli che può fargli un grosso sconto “ragazzo, ti sembrano tanti quindici euro per un claddagh d’argento?” e lo porta alla bocca morsicandolo per mostrare la consistenza del metallo. Lui lo guarda un po’ schifato e Alice si diverte a prenderlo in giro. Connor prende in mano un altro anello che gli sembra più carino e chiede il prezzo, mentre il venditore glielo strappa dalle mani. Connor interviene allarmato “non lo morsichi per favore”. Il venditore lo squadra dalla testa ai piedi e sibila con ostilità “americano”. Connor pensa che da questo tipo non comprerà proprio un bel niente. È troppo antipatico, ma gli risponde comunque “si sbaglia sa?, irlandese e pure d’origini antiche” prende Alice per mano e quasi scappano solo per fermarsi a pochi metri, nella bancarella seguente. Solleva un claddagh e sta per mostrarlo ad Alice quando una mano lo blocca e dolcemente ma con fermezza, spinge la sua verso giù, facendogli poggiare l’anello sul banco. Lo sguardo un po’ infastidito di Connor nasconde una domanda “che fai?”. La risposta arriva subito quando incontra gli occhi scuri di suo padre. Angel, con un veloce movimento della testa e degli occhi, gli fa segno di no e gli sorride. Lui si rilassa subito, suo padre ha qualcosa in mente e gli sta chiedendo di fidarsi di lui …e lui si fida. Alice è affascinato dal loro modo di comunicare e sente di voler bene ad Angel, è come un moto improvviso, ma sente profondo affetto per lui …e concorda con Connor, “papa” è davvero speciale. Angel parla a Connor ma rivolge lo sguardo ad Alice “deve essere un anello speciale, questi sono oggetti da mercatino, dozzinali.” Invitandoli a seguirlo, mette un braccio sulle spalle di Connor e sottovoce gli dice qualcosa all’orecchio “Un irlandese non compra mai il claddagh. Gli viene regalato quando nasce, da chi lo ama“. Lui non risponde, ma sente che suo padre sta per donargli, ancora una volta, qualcosa di molto prezioso. Prende Alice per mano e raggiunge Buffy, adesso non vuole abbandonarsi all’emozione. Non ancora. Angel si ferma per un momento ed certissimo di sentire la voce di sua sorella Kathy “ti voglio bene, fratellone”.

Raggiungendo Buffy, vede suo figlio ridere quando lei fa una di quelle sue facce strane che Connor sta imparando ad amare “ma che voleva da voi il tizio di prima?” Connor spalanca gli occhi, contento che anche lei l’abbia notato ”nooooo, ma l’hai visto? l’ha morsicato, che schifo”  e Alice non riesce a trattenersi, adora vederlo ridere “si però voleva farci lo sconto”

Angel cammina spedito davanti a loro, dirigendosi verso il molo …e ancora sente Kathy

“grazie Liam”

 

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Capitolo 19
*** Parte diciannovesima ***


Parte diciannovesima

 

Angel cammina spedito davanti a loro, dirigendosi verso il molo. Quando lui ha in mente un “piano”, nessuno può fermarlo. Voltandosi per incitarli ad andare più veloci, il pensiero va a James e Elizabeth, due vampiri che per un po’ sono stati suoi compagni di viaggio nei tempi in cui è stato Angelus. Anche allora in quattro, con la sempre presente Darla, passeggiavano nella notte, seminando morte ovunque si fermassero. Ricorda le loro scorribande a Marsiglia nel 1767, quando James con il suo amore per la bella Elizabeth, ricordava ad Angelus che lui era incapace di sentire amore. La memoria corre veloce. Altri tempi, altri secoli, altri luoghi altri ricordi e altra coppia di vampiri che con Angelus e Darla componevano il terrificante quartetto. Spike e Drusilla. Londra 1880, e in tutto lo York shire diventarono tristemente famosi per la loro crudeltà. Cambiano secoli e luoghi, ma lo scenario è sempre lo stesso. Ovunque sempre lo stesso terrificante odore. L’odore della morte e l’odore della paura delle sue vittime. Tutti i suoi ricordi ne sono impregnati. Cina 1900, durante la sanguinosa rivolta dei Boxer. Aveva già un anima allora, ma era tornato da Darla, perché era disperato e cercava ancora una direzione. Chi doveva salvarlo non era ancora nato. Buffy, la sua Buffy nasceva solo ottanta anni dopo. Dovette vivere altri cento anni di solitudine prima di incontrare l’unico vero grande amore della sua vita. Da quel momento non è stato mai più solo. Anche quando erano lontani. Adesso vuole sentirla vicina. Ha ancora paura che tutto sia un sogno, ha paura che lei possa svanire.

Si ferma ad aspettarli. Allunga la mano verso Buffy e lei la stringe forte afferrandola subito. “Stai bene?” lui stringe forte la sua mano. Ha bisogno di lei, ora più che mai. “Sto bene, ora”

Raggiungono l’auto giù al molo, godendosi ancora lo spettacolo della baia illuminata dalle luci dei moderni lampioni a neon e Angel pensa che quasi nulla sembra cambiato. Avverte tutti che faranno un breve tratto in macchina ma che poi dovranno proseguire a piedi. Alice nota le scarpe che indossa Buffy, sta per dire qualcosa ma si trattiene, pensando che non è affar suo.

Durante il tragitto in auto sono tutti stranamente silenziosi. Alice poggia la testa sulle spalle di Connor e lui le tiene le mani fra le sue. Angel e Buffy, scambiandosi intensi sguardi, parlano quel loro linguaggio antico fatto di frasi non dette, che solo loro riescono a comprendere. Nel loro mondo non c’è spazio per nessun altro. Il loro paradiso è come una fortezza inespugnabile, impenetrabile alla magia, al dolore, al tempo, al male, al destino avverso che gli ha divisi. Nel loro universo non può entrare nessuno. Solo i loro “ti amo” e i loro “per sempre”. Lei gli sfiora la mano di tanto in tanto e lui risponde con sguardi pieni di adorazione.

mezz’ora di guida silenziosa e Angel annuncia che stanno per arrivare e rivolgendosi a Connor

“Che fate là dietro?” La voce di suo figlio pare infastidita “Papà?” Dallo specchietto retrovisore vede la sua espressione cupa che sembra chiedergli “ma ti sembrano domande da fare?” Rendendosi conto dell’equivoco, cerca di riparare subito con evidente imbarazzo. “Oh, non intendevo dire ciò che stai pensando, volevo sapere se dormivate, perché stiamo per arrivare” Buffy si volta verso loro e ridendo chiede “che fate là dietro? perché sono abbastanza sicura che non dormivate”. Rispondono con una risata e Connor pensa che Buffy può dirgli qualunque cosa senza che lui si senta offeso. Percepisce ancora quella strana e piacevole sensazione di familiarità che ha sentito fin dalla prima volta che l’ha vista a Los Angeles. Sono trascorsi solo pochi giorni da allora, e Connor sente che la sua vita è cambiata per sempre. Di nuovo. Nonostante tutto, sente serenità, un senso di pace profonda e di completezza. Finalmente.

Angel arresta il motore scendendo per primo dall’auto, guardandosi attorno. Si è fermato su una vasta radura che termina a strapiombo proprio davanti all’oceano. Si volta a cercare Buffy e lei è subito lì accanto a lui. I suoi occhi stanno chiedendo “stammi vicina, non lasciarmi solo” e lei, appoggiando il capo al suo braccio, risponde “sono qui, sono sempre stata qui”. Buffy sa benissimo che li sta conducendo nei luoghi del suo passato e sa che per lui sarà sicuramente doloroso. È tentata di dirgli che non è necessario farlo, che non deve per forza soffrire ancora per ciò che lui è stato, ma pensa che forse Angel ha bisogno anche di questo. Ancora una volta si affida alla saggezza di lui e al suo istinto di donna innamorata. Anche questo è un dono di Angel. Sta per regalarle frammenti della sua vita e sa che questo è un dono prezioso. Non sa spiegarsi perché, ma proprio in questo preciso momento, gli tornano in mente le parole di Giles “cercate fra i testi dimenticati”. Guarda Angel e vede che anche lui ha il suo stesso pensiero. Poi lui abbassa lo sguardo, rivolto proprio ai piedi di lei e con quel suo adorabile sorriso storto, assolutamente suo, il sorriso di Angel, quello che lei ama così tanto, lui gli sussurra dolcemente “Il sentiero è davvero scosceso, tesoro. Cambiale, adesso”. Chinandosi sul suo viso, le accarezza il mento con un delicato movimento del pollice e infine, chinandosi un po’ di più, la bacia con una tale dolcezza che Buffy deve aggrapparsi più stretta a lui per non cadere e riesce solo a dire “Va bene”. Gli sfila le chiavi dalla mano. Dirigendosi verso l’auto, apre il cofano, e frugando nel suo borsone, estrae un paio di scarpe basse. Le indossa, riponendo le altre. Rivolgendosi a Connor e Alice che la guardano divertiti, dice loro “Bene, siamo pronti. Ora possiamo andare” Osservano i suoi movimenti ed entrambi pensano che hanno imparato una cosa nuova su Buffy. Ora sanno che lei fa sempre le cose a modo suo. “Si andiamo” è Angel ha rispondere “attenti a dove mettete i piedi, il terreno è scivoloso”. Incamminandosi lungo una stretta stradina, seguono Angel che guida il gruppo. Sono costretti a camminare in fila indiana perché il sentiero è davvero molto stretto e la discesa è molto ripida. Angel tiene Buffy per mano che sta proprio dietro lui e alle sue spalle Connor, che sorregge Alice perché ha rischiato di scivolare almeno due volte “attenta Mel”. Buffy, voltandosi verso Connor, gli sorride arricciando il naso “Mel?” Alice ride e sentendo il disagio del suo amore, accorre in suo aiuto “oh, lunga storia” e Connor arrossisce sotto gli sguardi furbetti e indagatori di Buffy. Angel procede in silenzio e guarda avanti, già intravede la spiaggia. Una lunga distesa di sabbia bianchissima, che ora pare brillare ed è resa ancora più bella dalla luna che illumina questa notte unica e irripetibile. Il pensiero torna veloce alla sua infanzia “Grazie Kathy”. Si blocca di botto, costringendo anche gli altri a fermarsi. Il sentiero si interrompe qui. Con un agile salto, supera con facilità il piccolo strapiombo e voltandosi invita Buffy a fare altrettanto. Allarga le braccia e lei si lascia afferrare, abbandonandosi fra le sue braccia. Lui la prende saldamente per la vita e facendo scivolare il corpo di lei sul suo, delicatamente la posa sulla sabbia, rubandole un bacio veloce a fior di labbra. Guarda verso Connor pensando che possa avere bisogno di aiuto, ma lui e Alice sono già scesi. Il loro sguardo stupito scalda il cuore di Angel. Connor guardandosi intorno gli dice “È bellissimo. Non credevo esistessero posti come questi”. Non gli è sfuggito lo sguardo di suo padre che ora annuisce, ma lui deve chiedere ancora qualcosa. Voltandosi, intravede in lontananza un piccolo complesso di case, proprio là, oltre gli arbusti bassi che incorniciano la spiaggia. Sembrano al quanto mal conce a dire il vero. Guardando meglio, ora appaiono come delle antiche rovine abbandonate dal tempo. “Quelle case laggiù?” chiede, indicandole con la mano. Buffy e Alice si voltano a guardare in quella direzione. “Galway” risponde semplicemente Angel e tutti, all’unisono, pensano “la sua Galway”. La conferma non tarda ad arrivare “La Galway antica” Buffy ora vicinissima gli sfiora la mano. Angel sorride e continua “o meglio, ciò che resta della parte vecchia, adesso è un sito archeologico, protetto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità” e Buffy ha un tuffo al cuore notando come la voce del suo Angel si è leggermente inclinata quando ha pronunciato la parola “umanità”. Connor e Alice osservano in silenzio e sono totalmente affascinati da questo luogo, che pare così simile a quelli descritti da Melmon in alcune delle sue storie fantasy. Luoghi incantanti, da fiaba. Angel e Buffy invece pensano che è proprio da quelle antiche rovine che è cominciato tutto l’orrore.

 

{L’irruenza del giovane Liam, e i dolorosi dissidi col padre. Le fughe da casa a cercare amore e calore da donne di malaffare. A cercare conforto nel vino, in bettole di infimo ordine. L’incontro con Darla, in quel sudicio vicolo. La morte di Liam e la nascita del Flagello d’Europa. Angelus!}

Tutto è partito da qui.  

…e in cuor suo, Buffy sa che ha sempre desiderato poter vedere questi luoghi accanto a lui

Lei poggia il viso sul suo petto e piange in silenzio e lui la culla fra le sue braccia.

“So cosa stai pensando. Non essere triste, amore mio. Oggi, dopo tutto questo tempo, riesco a dare un significato più grande a tutto. Credo di sapere perché le cose siano andate così.”

“Perché?”

“Noi due dovevamo incontrarci. In un modo o nell’altro dovevamo amarci. Se Darla non avesse fatto di me un vampiro, nessuno di noi due avrebbe potuto sapere dell’esistenza dell’altro.”

“Angel, è bellissimo quello che stai dicendo. Terribile e doloroso, ma bellissimo”

“Non avrei potuto amarti, Buffy” cerca di scherzare, per scacciare la malinconia dal cuore di lei.

“Devo stare lontano da vicoli bui e dalle bionde. Mi sono sempre fatali, in un modo o nell’altro”

Ridono ricordando il loro primo incontro. La prende per mano e dirigendosi con decisione su un punto preciso della spiaggia, si volta e fa cenno a Connor e Alice di seguirli. Buffy si volta solo un attimo, e rivolgendosi di nuovo ad Angel, “anche Connor non esisterebbe se…” Lui annuisce “Si. Connor doveva nascere…” è Buffy che conclude per lui “…in un modo o nell’altro”

La sabbia finissima fa da tappeto ai loro passi ed è Connor il primo a capire dove sta dirigendosi suo padre. Lo vede fermarsi, per un attimo indeciso sul dove andare, e non è stupito quando lui solleva lo sguardo verso il cielo, sa che sta cercando di orientarsi con le stelle. È una cosa che lui ha imparato a fare da piccolissimo. Fu Daniel Holtz ad insegnarglielo, ma quello era un altro cielo e le stelle non brillavano così. Quortoth non aveva nulla di luminoso e non c’erano spiagge bianchissime. L’immensità dell’oceano gli era sconosciuta. Angel, come se intuisse i suoi pensieri, lo coinvolge in ciò che sta per fare, per distoglierlo dai brutti ricordi. Gli dà una leggera gomitata su un fianco, “ehi campione, dammi una mano a spostare questi arbusti, hai qualcosa con te? va bene anche un coltello” Connor ha sempre delle armi con sé e non è certo l’unico. Angel sa che anche Buffy nasconde qualcosa nella sua borsa e pure Alice, a giudicare dalla grandezza del marsupio che tiene legato in vita, deve avere almeno qualche oggetto appuntito a portata di mano. Lo stesso Angel nasconde alcuni paletti di legno ben celati sotto le maniche del cappotto e altre armi legate alle caviglie. Ma in questo momento, ha bisogno dell’aiuto di Connor. Lo vuole assolutamente accanto a sé. Lui solleva la felpa e dalla cinta dei jeans estrae un pugnale, quel pugnale. Angel gli sorride compiaciuto. È stato lui a regalarlo a suo figlio, proprio poco prima che partisse ed contento di vedere che lui lo porta sempre con sé. Con alcuni colpi decisi, mentre Angel si sposta per farlo passare, Connor sradica le fitte erbacce selvatiche, liberando il passaggio di quello che sembra l’ingresso di… “Una grotta?” Angel annuisce a suo figlio e ora cerca gli occhi di Buffy. Lei vede la sua emozione e tenta di smorzarla, “o una caverna forse, sa di caccia al tesoro” e Alice, anche lei intuendo che questo è un momento delicato, interviene e dà forza alle parole di Buffy “si, tipo isola dei pirati, non mi stupirebbe di veder spuntare il fantasma del feroce Barbanera”. La risata di Connor e Angel è un invito a continuare a cui Buffy e Alice non possono resistere. “Jack Sparrow sarebbe molto meglio, Alice”. Angel, ignorando chi sia “Jack Sparrow? Chi è?” Alice risponde subito divertita, bruciando Buffy sul tempo e avvicinandosi a Connor per aiutarlo, “come chi è? Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo” Angel le guarda come se stessero parlando una lingua sconosciuta. Buffy, con una adorabile smorfia, finge indignazione “Johnny Depp. Non è possibile non conoscerlo. È contro ogni legge, sia divina che umana”. Lui abbozza un sorriso sconfitto, a volte si sente davvero fuori dal tempo.

L’ingresso della grotta è ormai libero e Connor riponendo il pugnale nella cintura, aspetta un cenno da suo padre che non tarda ad arrivare. “Conosci bene questo posto. Sei stato qui altre volte, vero?” Angel gli sorride ”Si, sono stato qui molte altre volte …era il mio rifugio, il nostro rifugio” Connor cerca di entrare in sintonia con lo stato d’animo di suo padre, sa che lui non dice mai nulla a caso e non vuole deluderlo, non vuole rischiare di ferirlo con parole inopportune e sceglie il silenzio. Ma muore assolutamente dalla voglia di sapere cosa intendeva dire con il nostro rifugio. Suo e di chi altri? Angel lo spinge delicatamente dentro e fa cenno ad Alice di entrare. Aspetta che Buffy sia vicina a lui e mano nella mano seguono i due davanti a loro. A giudicare da come sono state fortificate le pareti, Angel pensa che la grotta, sia diventata davvero un rifugio anche per altri irlandesi. Un rifugio antiatomico nella seconda guerra mondiale, ma questo lui non poteva saperlo. L’ultima volta che è stato qui fu, nell’ ormai lontanissimo, 1753 e fu proprio poche ore prima che lui morisse. Quella volta, proprio in questo luogo, sua sorella, la sua dolcissima Kathy, riuscì a strappargli una promessa, che lui non poté mantenere. I morti non possono mantenere promesse. Per questo è qui adesso. Per onorare l’antica e ultima disperata richiesta, di chi sapeva che la morte era ormai alle porte.

Connor si volta di tanto in tanto, aspettando che suo padre dica qualcosa. Con piccoli e rassicuranti cenni della mano, Angel lo invita a proseguire, finché non arrivano ad un punto in cui la grotta si snoda in vari percorsi, mostrando almeno due possibili direzioni. Ecco cosa rende insicuro Connor. L’angoscia di fronte alle scelte. La percezione di essere sempre davanti ad un bivio e di scegliere la strada sbagliata, “dove adesso? destra o sinistra?” la sua voce trema un po’ e Alice si sente morire dentro. Soffre per lui e con lui …e gli stringe le mani. La voce di suo padre arriva da dietro, calda e rassicurante come sempre. Lui lo salva ancora. Lo salva sempre. “Non prestare attenzione ai bivi, Connor. Sono solo deviazioni che, in modo o nell’altro, portano comunque sempre alla nostra metà originaria. Il bivio ci fa solo perdere del tempo prezioso, e il suo è spesso un cammino infido e molto tortuoso. Guarda sempre avanti e procedi sicuro. Stiamo per arrivare” Angel e Buffy, mano nella mano si scambiano sguardi d’intesa, ricordando le parole di prima. La voce di Connor giunge proprio quando stanno per baciarsi, rapiti come sempre dalla magia del loro amore. “è bellissimo, papà… questo posto è… da sogno…” La grotta si affaccia ora su una sala molto più ampia e proprio al centro di essa vi è un laghetto d’acqua dolce. Alle pareti e sul soffitto stalagmiti e stalattiti concorrono a creare un insieme assolutamente straordinario, unico e suggestivo. Quasi surreale. Tacciono. Solo il silenzio può accogliere la meraviglia della natura.

È Angel che, con le sue parole, interrompe la contemplazione del bello, ma con parole che arrivano dritte al cuore di Buffy, che non riesce a trattenere le lacrime.

“È una grotta carsica ed è quasi identica a come la ricordavo io. Quasi nulla è cambiato. Adesso so che duecentocinquanta anni non sono poi così tanti. Ci vuole molto più tempo, perché l’acqua, con il suo lento ma costante lavorio, riesca ad intaccare e a rimodellare la dura roccia. Ma alla fine riesce nel suo intento. Goccia dopo goccia, con infinita pazienza riesce a scalfire la nuda pietra, trasformandola in qualcosa di nuovo. Per sempre.”

Lui accarezzandole il viso, asciuga le sue lacrime. È un gesto delicato, un semplice tocco, ma le sta dicendo che la ama immensamente. La sta ringraziando per amarlo come lo ama e le sta dicendo, che lei ha trasformato la sua vita, che ora, grazie a lei, è degna di essere vissuta.

“Ti amo, Buffy”

“Ti amo, Angel”

La prende per mano e rivolgendosi a Connor e ad Alice li invita ancora una volta a seguirlo.

 

 
 

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Capitolo 20
*** Parte ventesima ***


 

Parte ventesima

 

Dirigendosi proprio al centro della sala, si siede, con Buffy accanto, su un grosso masso rotondo, proprio lì davanti al piccolo laghetto. Sembra stanco adesso. Connor, pur non sapendo bene perché, imita i suoi gesti e prendendo Alice per mano, si siedono proprio ai piedi del masso, di fronte ad Angel e Buffy. Suo padre, reclinando le spalle all’indietro, allunga un braccio oltre al masso, tastando con le mani la sua superficie come se cercasse qualcosa, come se cercasse un punto preciso …ed è proprio così, perché ora pare che abbia trovato davvero ciò che sapeva essere proprio lì. Connor lo guarda con attenzione e gli occhi di Angel ora sembrano quelli di un bambino felice. È la seconda volta, che oggi pensa a suo padre come ad un bambino. Muore dalla voglia di sapere cosa diavolo stia facendo. Pare che stia tastando il masso alla cieca e si chiede per quale motivo non si alzi e non si sposti. Non sarebbe tutto più semplice? vede che ora sta armeggiando con qualcosa e sta facendo leva su un qualche oggetto. Connor è decisamente un ottimo osservatore e accidenti ora gli friggono i piedi, perché vorrebbe alzarsi e correre là dietro per capire cosa sta toccando suo padre, ma rimane seduto. Alice, che poggia la testa sulle sue spalle, gli fa capire che può essere bella anche l’attesa e lo invita a godersi questo momento di pace assoluta. La saggezza della sua Melmon non smetterà mai di stupirlo, diooo, ma lei lo sa quanto la ama?  Lei lo sa, perché proprio ora lo bacia …e al diavolo il pudore!

Il sorriso di suo padre è uno spasso, sembra davvero un bambino felice. Angel in effetti pare aver trovato ciò che cercava. Un punto preciso, una leggera cavità sulla liscia superficie del masso, che solo chi sa può vederla anche con il solo tocco delle dita, a chiunque altro sarebbe assolutamente sfuggita. Si sposta un po’ di lato adesso, portando un braccio sulle spalle di Buffy, e avvicinandola ancora di più a sé, fa spazio al centro del masso in cui sono seduti. Con l’altra mano, spinge con forza dentro la cavità alle sue spalle e davanti a loro si dischiude, a cerchio, una piccola apertura proprio al centro del masso. Tutti, eccetto Angel, si alzano di scatto per vedere meglio. Buffy chinandosi in avanti tenta di sbirciare dentro la piccola botola che si è appena aperta e Connor corre verso il retro del masso per capire cosa ne abbia fatto scattare l’apertura. Angel ride sapendo di averli stupiti “ah, lo sapevo che funzionava ancora, lo sapevo”. Rivolgendosi a Connor che sta alle sue spalle gli dice “è un piccolo capolavoro di ingegneria meccanica, vedi? basta fare leva su questo perno e al centro del masso si apre una cavità. Utilissimo per nasconderci qualcosa” Ride ancora e prova e riprova due o tre volte, facendo chiudere e riaprire la botola ogni volta che spinge in quel preciso punto del masso, svelando così a suo figlio il piccolo mistero. Connor,  vuole provare anche lui e Angel lo lascia giocare divertendosi ad arruffargli i capelli. “Nel medio evo non era insolito imbattersi in simili marchingegni. Anche le casa, per lo più le abitazioni dei nobili, erano piene di stanze segrete a cui si poteva accedere proprio usando sistemi simili a questo”.

Buffy e Alice hanno già notato che la cavità non è vuota. Al suo interno si intravede qualcosa

“noi l’avevamo detto, sembra davvero una caccia al tesoro”

…e ora sono curiosissime di sapere di cosa si tratti, sapendo che le sorprese non sono finite.

Angel sembra non sentirle, perso nei suoi ricordi

{Venivo qua da ragazzo, spesso da solo. Scoprii questa grotta quasi per caso, cercavo riparo dalla pioggia. Era un pomeriggio estivo, non una nuvola, ma poi cominciò a piovere. Stavo sulla spiaggia, in compagnia dei miei fogli bianchi e dei mie amati carboncini. Avevo litigato, ancora una volta con mio padre, lui odiava il fatto che il suo unico figlio maschio, fosse un sognatore e che amasse dipingere. All’epoca erano soprattutto le donne che facevano cose simili. Così, come sempre del resto, ogni volta che litigavo con lui, mi nascondevo qua e mi rifugiavo nella fortezza della solitudine. Quel pomeriggio, all’improvviso, il sole andò via e cominciò a piovere a dirotto, e fu così che trovai questa piccola insenatura. Da quella volta, venni spesso qui, i primi tempi da solo. Quando mia sorella divenne un po’ più grande, la portai qua una volta. Volevo mostrarle il laghetto e questa bellissima sala, da allora questo divenne il nostro rifugio segreto. Per anni siamo venuti qua. Scappavamo qui tutte le volte che nostro padre diventava minaccioso e violento. Spesso anche con la complicità del nonno, che copriva le nostre fughe, perché credo disapprovasse i metodi autoritari di suo figlio.}

Nessuno di loro osa interromperlo, tutti affascinati e catturati dal suo racconto ...e Connor ora sa chi era la persona con cui suo padre condivideva questa meraviglia della natura.

{Kathy. Mia sorella si chiamava Kathy. Quando è morta era… era… poco più che una bambina. Aveva solo sedici anni, ed è morta uccisa da… da un animale, una bestia assettata di sangue, che lei aveva scambiato per un angelo…} Non riesce a continuare, è difficile parlare quando il groppo in gola minaccia di trasformarsi in pianto.

No!! Buffy non c’è la fa a vederlo così, non riesce a sopportare che lui si tormenti ancora in questo modo. “Angel, ti prego. Basta adesso” Lei sa bene che quell’animale era Angelus. Sa che lui uccise tutta la sua famiglia. Prima la sorellina, poi sua madre e infine suo padre. Poi l’intero villaggio, poi altri villaggi e altri ancora e ancora e ancora, finché gli zingari non lo maledirono cento cinquant’anni dopo.  “questo fa parte del passato, Angel… non…”

…ma lui non ha ancora finito e Buffy si arrende sapendo che lui ha anche bisogno di questo.

Anche Connor sa esattamente a cosa si riferisce suo padre. Conosce molto bene le famigerate imprese di Angelus. Holtz non faceva che ripetergliele ogni giorno, come una litania …e intanto nutriva il suo odio. Ma sentirle dalla voce di Angel, fa molto più male. Vede il suo dolore, lo sente dentro. Non riesce a trattenere le lacrime che ora scivolano silenziose lungo gli zigomi.

{L’ultima volta che siamo stati qui insieme, è stato solo poche ore prima della mia morte. Lei sentiva uno strano presagio, credo che fosse un po’ spaventata. I giorni precedenti, a Galway vi erano state delle morti misteriose e tutti parlavano della presenza di spiriti maligni che si erano impossessati del villaggio. Ovviamente io non credevo alle dicerie e ricordo che la presi in giro perché dava ascolto alle credenze superstiziose di un branco di ignoranti. “Liam, ho visto il morso sul collo e anche il suo pallore. Sono certa che è stato un vampiro”. Lei giurava e spergiurava che Eistir, la sua migliore amica, morta il giorno prima, era stata uccisa dal morso di un vampiro. Tentavo di rassicurarla dicendole che i vampiri non esistevano, cercavo di farla ridere, promettendole che non appena arrivati a casa, le avrei regalato una ghirlanda d’aglio}

– davvero? papà, lei aveva capito cosa stava succedendo …e tu non le hai creduto, se solo… –

– se solo l’avessi ascoltata? pensi che mi sarei salvato? vuoi dire questo? – gli sorride – si –

 Angel ripensa all’adorabile testardaggine di sua sorella, così simile a lui …e a Connor

– Kathleen… – Connor lo interrompe – Kathleen? – Lui annuisce – era il suo nome…per intero –

– Kathy, solo io la chiamavo così, lei… era molto ostinata e testarda a volte. Non hai idea di quanto tu le somigli – Ride – Era difficile crederle, Connor. Sto parlando dell’Irlanda. Più precisamente dell’Irlanda del diciottesimo secolo. Qui le leggende sono di casa, molti miti che popolano le fiabe moderne sono nate proprio qui, create dalla fantasia della mia gente –

– Perché sei voluto tornare qui, papà. Perché oggi e perché con noi? Voglio dire, potevi tornare qui in ogni momento e… –

– Tempo al tempo, Connor. Capisco la tua curiosità e la tua impazienza. Sono tornato solo oggi, perché solo oggi ho ricordato. Quando vi ho detto che avrei voluto mostrarvi dei luoghi di Galway non indicati nelle guide turistiche, mi riferivo alla spiaggia, solo a quella. Avevo completamente dimenticato questa grotta. È stato all’uscita dal ristorante che ho…  sentito di nuovo le loro voci dentro me… le voci delle persone che avevo tanto amato quando ero ancora in vita. Ho sentito soprattutto lei, Kathy …e improvvisamente ho ricordato. A dire il vero tutto è cominciato con te, proprio stamattina, quando… quando sei stato male. In quel momento, dopo tanto tempo, ho ricordato mio nonno e come la sua presenza sia stata molto importante per me. Credo che nulla sia casuale, sento che questo è come un percorso e che devo percorrerlo con voi. Non chiedermi perché, non so rispendere, ma so che questo viaggio ci accomuna in modo o nell’altro ...è solo una sensazione ma sento che è giusto così –

– Non volevo metterti fretta, papà –

– La parte importante del viaggio non è l’arrivare, Connor. La parte importante è il viaggio stesso. Ciò che conta davvero, è quello che fai per arrivare alla metà. Le azioni che compi, quelle sono importanti. Ogni nostra scelta, ogni nostra azione, anche la più piccola, influisce sul mondo intorno a noi, modificandolo per sempre. Non dimenticarlo –

Connor ripercorre mentalmente gli eventi del suo recentissimo passato. Il suo viaggio è cominciato pochi giorni fa, a Los Angeles, davanti agli occhi tristi di una sconosciuta. Buffy. Lui e Alice hanno deciso di seguirla e lei l’ ha condotto da suo padre. La corsa in aeroporto, l’arrivo a Dublino, il pullman preso al volo per Galway. Ricorda la paura irrazionale al pensiero che suo padre fosse in pericolo. Ricorda la magia che scorreva libera fra loro, lassù alla baita e come abbia amato quel momento davanti al camino acceso. Ricorda il senso assoluto di pace e di totale completezza che ha sperimentato per la prima volta in vita sua. Mai si era sentito così fino ad allora. Ricorda l’abbraccio di suo padre e l’amore che ha visto nei suoi occhi. Ripensa alla decisone di trattenersi qui, per qualche giorno ancora, con Alice. Ripercorre mentalmente qui terribili e bellissimi momenti in cui suo padre l’ha cullato fra le sue braccia, per scacciare la paura. Ricorda la dolcezza di Alice e di come lei gli abbia detto che può sentire la sua anima. Ricorda il suono lontano di un carillon …e il sapore di latte e miele …e il tepore di calde e soffici coperte, avvolgenti e protettive come l’abbraccio di Alice addormentata sul suo cuore. Rivede loro quattro al ristorante e al senso di calore e di “famiglia” …e alle risate con Alice mentre ballavano per strada …e l’anello claddagh. Ricorda le parole di Buffy  niente segreti fra noi

– Non lo dimenticherò, papà. Strana questa cosa dei ricordi. Anche io ho avuto una specie di… recupero della memoria. Credo sia accaduto nello stesso momento in cui hai parlato di tuo nonno. Penso di aver ricordato qualcosa dei miei primissimi giorni di vita, niente di importante, solo …colori, suoni, odori, sapori …e anche un senso di calore, ma erano vividissimi –

  Memorie sensoriali – interviene Alice – stai parlando di vista, udito, olfatto, gusto …e tatto –

Angel e Buffy sembrano come folgorati dallo stesso ricordo. Il sogno di Giles.

{{cercate i testi dimenticati}}

Insieme. Nello stesso istante, come un lampo velocissimo, arrivano alla stessa identica conclusione “i testi dimenticati… i nostri ricordi” e insieme lo stesso pensiero

“…grazie Giles”

“Pensate che intendesse dire questo?”

e ancora insieme,

“Assolutamente si, Alice”

Buffy spiega però che oltre a questa intuizione improvvisa, non hanno capito molto altro. “Ma per il momento è tutto ...e c’è sicuramente qualcosa che ancora non sappiamo” Guarda Angel per chiedere conferma e lui annuisce, “si, per il momento è tutto”. Connor però è incuriosito da ciò che ha detto Alice “Come lo sai? questa cosa della memoria sensoriale, come fai ad esserne così sicura?” Lei, per un attimo sembra estraniarsi dal mondo, assorta nei suoi pensieri e corruga la fronte in quel suo modo tipico che Connor ama tanto “l’hai buttata lì così eh? avanti Melm …Alice, ti conosco mascherina” Lei fa il finto broncio divertita dalle buffonate di lui e pensa che Connor ha detto una grande verità. Lui la conosce davvero bene ed è vero che spesso si fa prendere dalla sua impulsività, ma è anche vero che il suo istinto gli suggerisce sempre la cosa più giusta da dire o da fare e lei si fida del suo istinto. D'altronde, anche Buffy in questi giorni l’ha detto molte volte. “Lezione numero uno, fidati sempre del tuo istinto”. Risponde a Connor fingendo di essere offesa “no affatto, non l’ho buttata lì così, mio caro, è stato più come un pensare a voce alta, ecco …e tu hai la memoria corta a quanto pare” Connor le sposta delicatamente una ciocca di capelli dagli occhi e ride rispondendole a tono “ho la memoria corta? ma se ho appena detto che ho ricordatocosedelmiolontanissimopassato…” Lei adesso ha una voglia matta di baciarlo “hai dimenticato che posso sentire la tua anima? noi siamo profondamente connessi” Lui è serissimo adesso e attirandola a sé, inclina la testa di lato e la bacia con dolcezza, poi con più intensità “ti sbagli invece, non l’ho affatto dimenticato”

Angel, per la seconda volta oggi, non può non vedere come Connor appare diverso quando sta con Alice. Vede che è sereno, vede che non è solo e disperato. Non più. È felice della felicità di suo figlio e proprio come stamattina, lo commuove ancora …e ancora il pensiero va a sua sorella. Lei non ha potuto conoscere tutto questo. Non si è mai potuta innamorare, non ha potuto conoscere la dolcezza dell’amore …e ricorda come lei sentisse la sua morte imminente. Osservando la felicità di suo figlio ripensa alle parole di sua sorella e alla sua ultima richiesta.

“Dimmi che lo farai. Promettilo Liam”

“Smettila di dire queste sciocchezze”

“Per favore Liam, giura che non dimenticherai”

“Se ti fa star meglio sentirtelo dire, va bene. Lo farò”

“Promettilo Liam”

“Promesso Kathy. Non dimenticherò”

 

Solleva gli occhi verso Buffy e lei si siede di nuovo sul masso, proprio di fronte a lui. A dividerli, solo la piccola apertura circolare, ma basta che allunghino una mano e sono ancora vicinissimi. “Angel? stai bene?” gli occhi di lui sono ancora una volta umidi e riesce solo ad annuire con un lieve movimento del capo. Poi lentamente, come avesse paura di fare qualcosa di sbagliato, allunga una mano dentro l’apertura ed estrae un oggetto. Ha un attimo di esitazione  …e ora pensa che è come se stesse violando qualcosa di sacro, ma fu proprio la sua dolce Kathy a chiedergli di fare questo. “Un cofanetto di legno”. La voce di Buffy è appena sussurrata, ma Connor e Alice sentono e si voltano a guardarli, catturati ancora dalla magia del luogo, dalla magia di quanto stanno vivendo. Tutti sanno benissimo a chi sia appartenuto quell’oggetto. “Un portagioie” precisa Angel, mentre lo poggia sulle sue ginocchia, ripulendolo delicatamente dalla patina del tempo, come se fosse un oggetto di inestimabile valore. Per lui lo è sicuramente, ne accarezza la superficie soffermandosi sulle scanalature dell’intarsio …e ricorda

{Kathy sapeva di dover morire. Lei… mi diceva sempre tutto. Tutto quello che le passava per la mente doveva dirmelo, era più forte di lei. Credo mi vedesse come una specie di eroe e si fidava ciecamente, sapendo che io non avrei mai tradito i suoi piccoli segreti. Mi confidava tutto. Conoscevo ogni cosa che la riguardava, sapevo tutto delle sue amiche, o se qualche giovane la guardava con più insistenza degli altri… Ogni sera prima di dormire, passava da me “a chiacchierare un pochino” …si, diceva proprio così. Non immaginate quante ore di sonno è riuscita a rubarmi quella piccola peste…}

Solo il silenzio accoglie le parole di Angel.

 
 

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Capitolo 21
*** Parte ventunesima ***


 

Parte ventunesima

 

{Kathy sapeva di dover morire… }

Il silenzio accoglie le parole di Angel, sono tutti troppo commossi per poter dire qualcosa. Tutti tranne Connor, che non riesci a star fermo. Alzandosi prende Alice per mano, e con lei, si siede accanto al padre sul masso. Ha bisogno di sentirlo vicino. Può vedere meglio anche gli occhi di Buffy adesso e non gli sfugge la sua emozione. “Avevi una sorella che ti voleva bene, papà. Questo è bellissimo.” Angel si sposta per far spazio e portando la mano sul retro del masso chiude l’apertura circolare. Adesso non è più necessario tenerla aperta. Sorride a suo figlio. “Si Connor, è vero. Ora mi rendo contro di quanto la vita sia stata generosa con me”

{Fra me e mia sorella, nonostante lei avesse dieci anni di meno, c’era un bella intesa. Anche io confidavo a lei i miei pensieri e vi assicuro che spesso era molto più matura di me. Il nostro era un legame forte …e credo di aver sempre saputo che lei fosse anche un po’ sensitiva. Ma a quei tempi chi aveva “il dono della vista” non era certo ben voluto. Le “sensitive” erano chiamate “streghe” allora, e si pensava che avessero un legame con il diavolo. Quell’ultima sera …proprio qui, seduti su questo strano sedile, tutto ad un tratto si è intristita …e ha …mi ha chiesto… ha portato fuori dalle gonne il suo portagioie e…}

Angel interrompe il racconto sentendo la risatina sommessa di Buffy e ride anche lui adesso “Si, si, avresti dovuto vederla… sotto le gonne nascondeva di tutto, ma proprio di tutto …era davvero una piccola peste …e nostra madre aveva un bel da fare con lei, sempre a ripeterle che a volte si comportava come un maschiaccio… ma anche mia madre era una rivoluzionaria a modo suo e alla fine lasciava che lei fosse libera... si fidava, era molto matura per la sua età” 

Anche Connor sorride con tenerezza a questa giovane zia che non conoscerà mai. La sua descrizione non lo sorprende affatto …e pensa che “questa cosa di essere un po’ ribelli e insofferenti alle regole” deve essere una tara di famiglia. Ora vuole sapere cosa è successo alla piccola Kathy nelle sue ultime ora di vita  “...e poi? cosa ti ha detto?”

{mi ha detto che qualcosa di lei doveva sopravviverle. Ha parlato della sua morte con una tale naturalezza che mi ha fatto infuriare. Ricordo che le ho urlato contro perché… perché sentivo che aveva ragione …e le sue parole mi spaventarono più di quanto non volessi. Sfilò il suo anello claddagh dal dito e anche l’altro, quello che portava al collo e lo mise dentro il portagioie insieme ad altri oggetti. Chiuse con cura la serratura dando a me la chiave e poi lo nascose lì dentro. Mi disse che a lei il claddagh non sarebbe più servito, che lei non avrebbe vissuto così a lungo da… da poter conoscere l’amore. Mi infuria così tanto con lei che… gli dissi di smetterla con questi discorsi stupidi e le ricordai che c’era quel giovane che le stava dietro da un po’ e che sembrava davvero innamorato e che… ricordo che la sua risposta ebbe il potere di farmi sorridere, anche in un momento come quello “chi? Nioclás? ma per favore Liam, quello è stupido come una capra, e puzza anche come una capra …e tu sei più stupido di lui, se pensi che gli permetta di avvicinarsi a me …e finiscila di scegliermi possibili mariti, so farlo da me”}

Le risate di Connor, Alice e Buffy interrompono ancora i suoi ricordi “si, aveva la ribellione in corpo …era, lei era libera. Se dovessi definirla con una parola, questa è quella giusta. Libera” Buffy ridacchia dicendogli “beh aveva ragione, se è vero che sceglievi i suoi fidanzati” Angel, un po’ a disagio, tenta di giustificarsi “erano altri tempi, Buffy”   “lo so, scherzavo”

{prima di riporre i due claddagh nel portagioie, lei mi fece promettere una cosa …e io non potei fare altro che assecondare la sua richiesta. Chiuse i due anelli dentro un panno di lino, scrisse qualcosa su un foglietto e poi legò il tutto con un nastrino di raso bianco. “Li affido a te, Liam” Promisi che non avrei dimenticato e mi consegnò la chiave. Io dimenticai invece.}

“Non tu, papà. Fu Liam a fare quella promessa e Liam morì subito dopo, come avrebbe potuto ricordare…”        “Lo so, Connor. Lo so”

{Appesi la chiave a questa catenina che porto ancora a dosso e l’accompagnai a casa. Prima però volle passare al cimitero, per salutare il nonno. Lui se ne era andato solo qualche settimana prima e ora posso dire col senno del poi, che lo ringrazio per… per essersene andato prima che io… Non appena arrivati a casa mia madre ci disse che eravamo in ritardo per la cena e che nostro padre era in collera. Non era una novità, ero abituato alle sue sfuriate. Quella sera la litigata fu più violenta del solito e io persi completamente la ragione. Mi insultò con parole terribili, dicendomi che stavo contaminando anche Kathy con il mio comportamento sconsiderato. Disse proprio così. “Finirai col contaminare anche tua sorella”. Andai di corsa nella mia stanza e arraffai velocemente qualche abito, deciso ad andar via. Non potevo più sopportare oltre …e se fossi rimasto avrei finito col colpirlo. Pensavo alla promessa fatta a mia sorella e prima di uscire per sempre dalla casa di mio padre, le dissi di non piangere. Lei era l’unica che piangesse per me e credo che sapesse, che non mi avrebbe più rivisto. La rassicurai dicendole che sarei tornato …e tornai, ma non ero più io. Il resto è storia ormai e credo che la conosciate bene. Uscii da casa mia e quella stessa notte incontrai Darla… dimenticai la promessa, dimenticai molte cose… dimenticai la mia umanità e tutto ciò che avevo amato mi divenne insopportabile. Quando si diventa vampiri le priorità cambiano in modo assoluto, ma anche Angelus, e non capirò mai il perché, continuò a portare al collo quella piccola chiave. Forse, nella sua immensa follia, qualche piccolissima goccia di umanità deve essere sopravvissuta o forse no, ma non distrusse mai questa chiave, ne mai tentò di liberarsene}

Angel sembra esausto ora. Per lui è sempre stato difficile parlare, e per essere un tipo ombroso e taciturno, questa notte ha parlato davvero tanto. Sa che questa è una cosa che doveva fare, l’ha giurato a sua sorella molto tempo fa e ora può finalmente mantenere la sua promessa. Perché ora finalmente ha ricordato ed è come se Liam e Kathy rinascessero ancora. Sente che quello che sta per fare gli manderà l’anima in frantumi, ma allo stesso tempo laverà almeno in parte, tutto l’orrore che questi ricordi hanno rievocato. Accarezza ancora la superficie del portagioie e poi tenta di sganciare la catenina che porta al collo, ma è così difficile, soprattutto perché le sue mani tremano in modo disperatamente vistoso. Buffy accorre in suo aiuto “Lascia… faccio io! …il claddagh, anche quello ha continuato ad usarlo. Angelus… sto parlando di lui. Non si è liberato di questa chiave e ha anche continuato a portare l’anel…”

Si blocca di colpo, incapace di continuare. Ciò che ha davanti agli occhi la lascia senza fiato.

“A n g e l”

Proprio poche ora prima hanno parlato dei loro anelli …e del molo …e di quella meravigliosa e maledetta prima e unica notte in cui si sono giurati amore eterno …e ora eccoli qua i due claddagh, quelli che lei credeva perduti per sempre …e invece no, gli anelli sono stati riuniti, Angel li ha custodi per tutto questo tempo, proprio lì sul suo cuore …lui non ha mai smesso di amarla, mai …e ora non vuole fermare il pianto, perché lei aveva paura di questo, aveva  paura che lui avesse dimenticato. Aveva l’irrazionale paura che lui fosse tornato solo per quella stramaledettissima profezia e che le sue parole d’amore fossero dettate solo da quello stramaledettissimo bagliore …e non è così invece. Non riesce a staccare gli occhi dalla catenina, da cui, insieme alla piccola chiave, pendono due claddagh. I loro. Quelli della loro notte sul molo. Adesso è assalita dal dubbio …e se non fossero gli stessi? se Angel gli avesse ricomprati? …magari proprio oggi …magari in qualche bancarella …magari da quello stupido grassone. Solleva lo sguardo agli occhi di lui che semplicemente annuisce …e Buffy capisce. Si, è assolutamente un si. Sono gli stessi anelli di allora. È così felice adesso. La paura si è dissolta ancora una volta. Non si dicono nulla …non ora …non qui …non sono soli adesso. Accidenti, voleva aiutare Angel, ma le sue mani tremano proprio come le sue. Riescono comunque a liberare la piccola chiave dalla catena. Ora è libera. Kathy è libera di amare ora, per sempre.

Angel, con un gesto deciso apre il portagioie e velocemente estrae il sacchetto di lino. Richiude subito e consegnandolo a Buffy le dice “tienilo tu, è tuo adesso” lei annuisce in silenzio. Quello è tutto per lei, solo per lei. Sa che è così. Lo sa e basta! Nell’altra mano stringe gli anelli e ora si volta verso Connor e Alice. “Liam non ha potuto mantenere la sua promessa, ma io posso adesso. È anche grazie a te se ho potuto ricordare e credo che mia sorella abbia sempre saputo che un giorno sarebbe accaduto tutto questo.” Angel libera il sacchetto, sciogliendo i nodi del nastrino di raso che un tempo era bianchissimo e prendendo gli anelli in mano cerca le parole giuste da dire a suo figlio. Alice nota che qualcosa è caduto per terra e si china a raccoglierlo. È un foglietto ingiallito dal tempo, lo stringe fra le mani, non osa leggere ciò che vi è scritto, ora è attentissima a ciò che Angel sta dicendo a Connor. “Sai cosa mi ha chiesto mia sorella? la nostra promessa era…” Si ferma perché quel maledetto nodo in gola non lo fa continuare. Anche Connor non sa cosa dire adesso e aspetta che lui riesca a vincere la sua emozione. “ricordi cosa ti ho detto prima sul claddagh?” Connor annuisce. Ricorda bene le sue parole, da quando le ha sentite non fanno che risuonargli dentro “si, lo ricordo”

“Un irlandese non compra mai il claddagh. Gli viene regalato quando nasce, da chi lo ama“.

Angel apre la mano di suo figlio e sul palmo vi fa scivolare dentro i due anelli. La richiude subito a pugno, poggiandovi sopra la sua e la stringe forte come volesse ancora proteggere i claddagh. “Kathy voleva questo, voleva che regalassi i suoi anelli a qualcuno che potesse portarli al dito” Adesso guarda Alice “…e che potesse condividerli con la persona che ama”

Connor guarda Alice, poi suo padre …e di nuovo Alice …e ancora suo padre. È confuso, è frastornato, è emozionato, è felice, è preoccupato …e sente i claddagh che quasi bruciano nella sua mano. Alice, incapace anche lei di dire qualcosa, gli stringe semplicemente l’altra mano. Connor si riprende da questo marasma di emozioni che si agitano dentro lui …e

“Perché a me?” guarda Buffy cercando approvazione nei suoi occhi, per lui è importante che lei sia d’accordo e lei lo rassicura, approvando sicuramente. Lo vede nei suoi occhi e in quel piccolo cenno del capo. “perché non a Buffy, papà? mi sembra più giusto che sia lei a…” si ferma di colpo notando solo ora che al collo di suo padre, dalla catenina pendono due claddagh e ora capisce. Alla fine suo padre ha trovato anche l’altro, quello che lui credeva di aver dimenticato all’Hyperion. Angel sa che lui ha già trovato la risposta alla sua domanda e ridendo gli dice ”…e menomale che avevi conservato tutte le mie cose, eh? …si Connor, l’ho trovato la notte che ho dormito all’Hyperion, proprio dove l’avevo lasciato, stai tranquillo, va tutto bene. Questi sono i tuoi. Credo che Kathy sarebbe felice di sapere che sei tu la persona che…” con la voce carica di emozione, ricordando le parole di sua sorella le recita, come fosse una preghiera

{“Promettimi che quando tornerai qui, cercherai questi anelli. Dimmi che lo farai. Voglio che un giorno, questi due pezzi di metallo, possano unire due persone che si amano. Voglio che i miei claddagh appartengano a qualcuno che potrà usarli. Qualcuno che potrà far vivere, attraverso il suo amore, l’amore che io non conoscerò mai. Sarebbe come se anche io avessi amato. È importante per me avere questa certezza. Lo sento Liam, sento che è così. Sento che in un modo o nell’altro io potrò ancora vivere attraverso l’amore di uno sconosciuto che porterà il mio claddagh. Prometti che non dimenticherai. Puoi darli a chi vuoi, l’unica cosa che voglio è che questi anelli non siano dimenticati”}

Connor abbracciando suo padre riesce solo a dire “Grazie Kathy, non saranno dimenticati”

Angel è sereno, si sente leggero ora, nonostante l’emozione e la stanchezza.

“questi che porto al collo, me li regalò mia madre” cerca gli occhi di Buffy adesso e li trova. Dio è bellissima nella sua emozione e vedere tutta quella dolcezza nel suo sguardo, gli da una felicità immensa. “Avevo detto che anche mia madre, a modo suo era una rivoluzionaria, ricordi? di solito il claddagh viene donato solo alle figlie femmine. Passa da madre in figlia per generazioni. Lei però regalò a me i suoi, nonostante fossi maschio. Quelli di Kathy li comprò apposta per lei, subito dopo la sua nascita. Quelli nostri, il mio e quello di Buffy, sono antichissimi. Mia madre gli ha avuti da sua madre… che gli ha avuti da sua madre… e così via”

Connor annuisce “ma perché due anelli? Uno al dito e l’altro…”

“I claddagh vanno sempre regalati in coppia. Si, uno al dito e uno al collo, finché non trovi la persona giusta a cui donare l’altro …e posizionandolo in un modo anzi che in un altro….”

Connor è attentissimo “Si?” Ma Angel decide che non gli dirà altro… guarda Alice con complicità

“ma non state sempre li a smanettare su internet tu e Alice? Cercatelo, cercate claddagh ring”

Alice è assolutamente d’accordo, sa cosa ha appena fatto Angel e lo ringrazia per questo, vuole che siano loro due insieme a scoprire la leggenda sul claddagh, anche se lei qualcosa già la sa. Solo adesso si rende conto di avere ancora in mano il foglietto che ha raccolto prima e lo consegna ad Angel “credo che sia tuo, è caduto prima dal sacchetto degli anelli”. Lo apre con impaziente emozione, curioso di sapere cosa scrisse sua sorella in quella terribile sera di duecentocinquanta anni fa. Il sorriso gli muore sulle labbra, per lasciare posto all’incredulità. Scuote la testa un paio di volte non riuscendo a credere a ciò che lui stesso sta leggendo e con voce bassissima dice “ma non è possibile …come ha fatto a sapere che…” Buffy si preoccupa un po’, “Angel che succede?” sorride mostrandole la scritta “piccola peste, sapeva... lei sapeva...” rivolgendosi a Connor e Alice “credo che sia vostro” e restituisce il foglietto ad Alice.

…e insieme a Connor leggono a voce alta.  

a Conchúr e Ailis

con infinito amore

Kathleen

 

“che cosa significa?”

“a Connor e Alice… quelli sono i vostri nomi in gaelico, lei sapeva e non mi ha detto nulla, voleva che… che lo capissi da solo, voleva che… non posso crederci, piccola pestifera Kathy”

Connor e Alice non riescono a dire che una sola parola “grazie”.

Angel non risponde, vuole lasciarli soli adesso, sa che hanno tanto da dirsi.

Buffy si avvicina al laghetto, vuole toccare l’acqua, Angel la segue. Chinandosi, lei accarezza lievemente la superficie del lago e sollevando lo sguardo verso Angel che sta lì in piedi, pare accorgersi solo adesso di quanto lui sia alto. Gli sorride “è gelida”. Lui si china accanto a lei, osservando le increspature dell’acqua prodotte dal movimento della sua mano, piccole onde concentriche che si allontanano per poi riavvicinarsi e pensa a quante volte Kathy ha fatto questo, dicendo ogni volta sempre le stesse parole con lo stesso identico stupore “è gelida”.

Stanno lì in silenzio a godersi la pace di questo paradiso, il portagioie ora riposa sulle ginocchia di lei, non l’ha lasciato neppure per un secondo da quando è diventato suo. “Angel?” – “Uhm?” “pensavo alla magia… non è andata via, è ancora qui, il mondo ne è impregnato, ma avevamo dimenticato la magia che si nasconde nelle piccole cose, nei luoghi, nell’amore che sentiamo per gli altri, nei nostri ricordi” Lui annuisce “i testi dimenticati… le nostre memorie antiche dimenticate per sempre, è lì che ci sta conducendo Giles” Anche lei annuisce “credo di si, vedi la magia di questo luogo, non nasce dal rimescolare erbe maleodoranti per creare strane pozioni …e nella preveggenza di Kathy non c’è nulla di magico, la scienza da tempo studia questi fenomeni e…”

Angel concorda assolutamente con lei

“basta ora, sei stanca”

“un po’ si …e tu?”

“un po’ si …anche io”

Guardando alle sue spalle, osserva Connor e Alice che… beh non vuole vedere oltre. Sfilandosi il cappotto, lo poggia per terra e sedendosi trascina Buffy con sé che ora siede sulle sue gambe e appoggia il capo sulla sua spalla. Occhi negli occhi, labbra sulle labbra …e silenzio!

 

“come stai adesso?”

“sto bene”

“stanotte…”

“si?”

“vuoi sempre venire alla baita con me?”

sempre

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Capitolo 22
*** Parte ventiduesima ***


 

Parte ventiduesima

 

Lasciano quel luogo incantato ripercorrendo il camino a ritroso tutti un po’ più sereni, e un po’ più ricchi di quando vi sono entrati. È Connor che guida il gruppo. Si ferma un attimo davanti al bivio di prima, ora fa meno paura. Alle sue spalle Alice, poi Buffy e infine Angel che ogni tanto si volta ancora verso il piccolo laghetto sapendo che non tornerà mai più qui. Il luoghi, alla fine non sono importanti, ciò che è importante sono le memorie legate ad essi. Sono proprio i nostri ricordi che fanno di noi ciò che siamo e sa che oggi ha recuperato una parte importante della sua vita, che porterà sempre con sé. Richiudono l’apertura lasciandola esattamente come l’hanno trovata. Connor sistema gli arbusti sradicati, ripiantandoli in profondità nella sabbia. Nessuno deve sapere che esiste questo posto. Kathy deve riposare in pace. Non sa perché fa questo, Angel non l’ha chiesto. Lo fa è basta, sente che è giusto così. Si volta verso le rovine dell’antica Galway, e chiede a suo padre di accompagnarli. Il suo no lo sorprende e non riesce a comprenderlo. “Sono solo rovine, Connor non credo ci sia nulla di interessante da vedere. Solo rovine di un passato che non esiste più”. Annuisce. Non riesce a nascondere la sua delusione, ma capisce che per suo padre è doloroso dover ripercorrere quelle strade.

Raggiungendo l’auto Angel si rivolge ancora a lui “puoi sempre visitarle nei prossimi giorni, puoi chiedere ad una guida turistica di accompagnarti”. Annuendo, Connor guarda fuori dal finestrino “uhm uhm”. È deluso e Angel lo sente, ma davvero per lui sarebbe troppo stasera. Si sente in colpa per questo e sa bene che Connor avrebbe voluto lui come guida, ma ora è certo di non riuscire a reggere oltre. voltandosi a guardarlo, “puoi… potete, tu e Alice, potete fare delle foto e… anche dei disegni …e poi a Los Angeles le rivediamo insieme e… ” Connor ora ha voglia di ridere. Possibile che suo padre debba incasinarsi sempre così? tutti sti giri di parole per dire che gli dispiace, nooooo è solo stressante. Cambierà mai? “ho capito papà, va tutto bene, davvero!” gli sorride “dico davvero” Angel pare non esserne tanto convinto e stringe nervosamente le mani sul volante. Buffy sembra persa nei suoi pensieri. Il piccolo prezioso portagioie posato sulle sue ginocchia. Lo osserva con attenzione, sfiorandolo di tanto in tanto con le dita. Guarda Angel e solo ora si accorge che è a disagio “cosa?” – “cosa, cosa?” Si volta verso Connor e Alice cercando risposte. Il loro sorriso è divertente e rassicurante “potete anche registrare ciò che dice la guida e poi a Los Angeles, “papà” potrà dirvi che questo tipo è troppo giovane e ignorante …e comefaafarelaguidasenonsaproprionulladistoria?” Ridere insieme è così liberatorio a volte. Lei lo salva sempre, guardandola sorride  un “grazie!”

La sua attenzione ora viene catturata da qualcosa che prima non aveva notato. Sbirciando meglio dal finestrino dalla parte di Buffy, in una stradina secondaria che costeggia quella che stanno percorrendo, intravede un’alta recinzione fatta di semplici mattoni a secco. I fari dell’auto illuminano ora un cancello in ferro battuto che interrompe la continuità del muretto di pietra e guardando meglio gli sembra di vedere un parco al suo interno. Ha qualcosa di vagamente familiare …e perché sente inquietudine? L’unico modo per scoprirlo è avvicinarsi per vedere meglio. Con una brusca e improvvisa sterzata, imbocca la stradina scoprendo che non è asfaltata. Perché non è stupito? “Ok. volevamo un escursione nel passato? Eccoci accontentati” pensa fra sé. Ignora le domande degli altri, solo per rispondere un attimo dopo, quando capisce cosa si cela dietro a quel cancello. “Galway. L’antico cimitero di Galway”.

“Papà non credo sia il caso …è un bivio anche questo e non è… ricordi? avevi detto che…”

“Si lo è, ma…” e indica qualcosa alle spalle di Connor che voltandosi vede Buffy. Pare turbata, “…ma vedi là? La strada maestra è ancora ben visibile” e Connor non riesce a capire a cosa si riferisca esattamente suo padre, perché in effetti oltre le spalle di Buffy, sono ben visibili le luci della strada principale, ma è quasi certo che non intendesse indicargli quelle. Buffy non solo è turbata ma è anche un po’ spaventata. “Angel… noi siamo già stati qua”. Angel scuote la testa per dire no. Lui è sicuramente già stato qui, ma mai con Buffy, poi anche lui sembra ricordare “è vero, il sogno… quel sogno… di tanti anni fa …e quel… pianto… come abbiamo fatto a dimenticarlo” Buffy si avvicina velocemente e mettendogli le dita sulle labbra, gli fa capire che è meglio che non vada oltre. Per ora è meglio tacere. Lui annuisce e rivolgendosi ai ragazzi tenta di scherzare, ma l’emozione è evidente. “Volete vedere questa meraviglia del passato? Dal punto di vista storico è interessantissimo”. Anche Buffy, per rafforzare l’atteggiamento di Angel, tenta di scherzare, ma sia lei che Angel sono pessimi attori e Connor e Alice hanno capito benissimo che c’è qualcosa che non va. “Non saprei, papà. Va bene qualunque cosa voi decidiate. Se pensi che possa essere…” Angel lo ringrazia “Si, penso che possa essere interessante …e d'altronde ora siamo qua, no? e se siamo qua, vuol dire che dobbiamo esserci, cioè… deve esserci una qualche ragione se… siamo qua”. E’ a disagio, Connor lo capisce benissimo. “Ok… va bene, direi di entrare allora.” Avvicinandosi al cancello, Angel dà una leggera spinta e nota che stranamente non è protetto da lucchetti o altre chiusure di alcun genere. Connor si avvicina chiedendo sottovoce “cosa succede, papà?” Non gli risponde “che dicevate prima? di quale sogno parlavi?” gli risponde con un'altra domanda “hai capito cos’è questo posto?” – “si” – “puoi tornare in macchina se vuoi, ma… io e Buffy dobbiamo entrare” Ancora una volta la voce di suo padre cattura le sue paure, dissolvendole e ora Angel sembra quasi indifeso e detesta vederlo così “ma tu vuoi che venga con te?” – “Si” Non è necessario dire altro. Suo padre ha bisogno di lui. È felice per questo, e non vuole lasciarlo solo proprio adesso.

Incamminandosi all’interno dell’antico cimitero, tutti e quattro procedono con passo lento, fianco a fianco. Connor e Alice guardandosi intorno con circospezione, impugnano dei paletti. È pur sempre un cimitero. Meglio essere prudenti, non si sa mai. Buffy e Angel invece si dirigono sicuri verso un punto preciso, come se sapessero già dove andare. Puntano decisamente verso una collinetta. La parte più antica, pensa Connor, a giudicare dallo stato delle lapidi. Nota che alcune sono divelte dal terreno perché robuste radici di alberi secolari, le hanno invase quasi completamente, spostandole dalla loro sede. Angel e Buffy sembrano a loro agio, come fosse normale per loro passeggiare fra le tombe. Connor pensa che in effetti, anche per lui e Alice non è insolito gironzolare la notte per cimiteri. Sorride. Guardando Buffy che tiene la mano di suo padre, non può non notare con quanta grazia e fluidità di gesti riesce a muoversi e sa che certamente, anche per loro, non deve essere la prima volta. Sicuramente anche in passato, magari proprio tenendosi per mano, passeggiavano sicuri fra le lapidi quasi fosse il loro elemento naturale. Prendendo Alice per mano, sorride ancora. I paletti non servono stanotte “mettilo via, Mel”. Alice annuendo, gli stringe la mano e gli dice qualcosa all’orecchio che… diooo è bellissima quando fa così… sottovoce, gli risponde subito “non vedo l’ora di essere in albergo a…” – “a…?” Il lampo malizioso negli occhi di lei è così sensuale che… che…

blocca il flusso dei suoi pensieri adesso, di colpo. Angel e Buffy si sono fermati in cima alla collina e sembrano… non riesce a decifrare le loro emozioni. Suo padre si volta a cercarlo, pare che stia aspettando lui. Lo raggiungono subito e… ora si, ora vede la loro emozione. Davanti a loro tre lapidi. Connor non riesce a star fermo, deve assolutamente leggere i nomi e chinandosi sposta le piante rampicanti che ne coprono la vista.

Arthur O.. 1698-1753

O.. e qualcos’altro. Il cognome è praticamente illeggibile. Angel, chinandosi accanto a lui, con un filo di voce appena udibile, gli dice semplicemente “mio padre”. Rimane lì immobile, a fissare la lapide per alcuni minuti che a Connor appaiono eterni. Non sa davvero cosa dire e sceglie il silenzio. Angel poi, spostandosi verso l’altra lapide, liberandola dall’edera che la ricopre quasi completamente, ancora con voce bassa, legge.

Madailín Leahy 1708-1753

…e Connor sa già chi è… “tua madre” – “si”. Anche qui si sofferma alcuni minuti, ma si volta verso Buffy che adesso è accanto a loro, fra Angel e Connor. Alice preferisce stare un po’ più indietro. Connor non è d’accordo. Senza voltarsi le tende una mano, ed ora quattro silenzi danno l’ultimo saluto alla madre di Liam e Kathy. “Era una donna forte” la voce di Angel non nasconde l’emozione, non vuole più tenerla dentro. L’ha fatto per troppo tempo. Non aveva mai parlato di lei, con nessuno. Solo con Buffy, una volta. Fu quando lei scopri chi e cosa lui fosse realmente. Un vampiro maledetto. Solo poche ore prima si erano scambiati il loro primo bacio …e lui, solo pochi instanti dopo, uccise Darla, l’altra madre… “lei era così diversa dalle altri madri che… aveva modi gentili ed era dolcissima, ma emanava una forza non comune, era… era mia madre e credo di averla amata davvero tanto”. Buffy estrae qualcosa dalla borsa. L’aveva presa dal ristornante per ricordare questa serata speciale. Una rosa rossa. Poggiandola delicatamente sulla tomba, riesce solo a sussurrare “grazie Madailín”. Tira su col naso, non vuole piangere ancora e guardando di nuovo verso la lapide del padre, nota le date “avevano dieci anni di differenza”. Angel annuisce “penso che… credo che si siano anche amati,  a modo loro…” Buffy gli sorride “sono certa di si”. Connor e Alice intanto, anche per lasciarli un po’ soli, si sono già avvicinati alla lapide lì accanto. Sanno assolutamente chi è la persona che riposa la sotto. È Alice che libera la tomba dalla fitta edera.

Kathleen O’C.. 1737-1753

né Alice né Connor, riescono a trattenere l’emozione. Connor ha bisogno di parlare con lei …vuole dirle un milione di parole …vuole dirle che è felice di essere qui e di averla conosciuta ed è felice per il suo dono …vuole dirle che lei potrà amare adesso e che la ragazza che gli sta qua accanto è la donna con cui condividerà i suoi anelli …vuole anche dirle che lui è il figlio di Liam, il suo angelo e che… ma non riesce ad esprime a parole i suoi pensieri, e dice solo “ciao”. Angel, con il sorriso sulle labbra, guarda suo figlio con tenerezza. È cambiato, grazie a Dio è cresciuto ed è sano e forte. È vivo! Sa che la piccola Kathy lo avrebbe amato tantissimo e che si sarebbero piaciuti a vicenda. Con Buffy, anche lui si avvicina. Sedendosi sulla nuda terra, accarezza la lapide e fa scivolare le dita fra le lettere che compongono il suo nome, “hai visto?” la sua voce è serena, “alla fine sono tornato e non sono solo, Kathy! non lo sarò mai più” continua a sfiorare la lapide ripulendola completamente, come se accarezzasse la sua fronte per liberarla dai capelli. Ora è completamente libera.

Kathleen O’Connor.

Un coro di “O’ Connor?” accoglie Angel che è più stupito di loro. Sembra riprendersi subito però …e un ondata di ricordi lo invade, recuperando ancora una volta, preziosi frammenti del suo passato …e ancora una volta grazie a Kathy. “Si! O’Connor era il nome della mia famiglia”. Buffy ricorda che una volta, Angel si era dato questo cognome per acquistare uno specchio e una cassettiera. Doveva essere l’inizio della loro vita insieme e invece segnò proprio un dei loro addii, uno dei tanti. Forse lui inconsciamente ricordava il suo cognome e pensa che Angel O’Connor le piace molto. Connor non può non notare che… “quindi io sarei Connor O’Connor …beh poteva andarmi peggio, ma pure meglio …insomma Connor O’Connor non passa certo inosservato” Alice e Buffy ridono e gli dicono che invece è molto carino e Alice dice anche che è molto più bello di quello attuale. Connor ha infatti conservato il cognome della sua famiglia adottiva …o meglio, della sua falsa famiglia, quella che la W&H ha fabbricato per lui. Loro erano Laurence e Colleen Reilly e per la legge americana, lui è ancora Connor Reilly. Ha mantenuto questo nome solo per questioni strettamente pratiche, ma Alice ha ragione, questa cosa l’ha sempre disturbato un po’. Rivolgendosi ad Angel scherza con lui “lo sapevi vero? quando hai scelto il mio nome, sapevi…” ma Angel non è più accanto a loro. Si è postato su un punto più alto della collina e sta fermo immobile davanti ad un'altra lapide, anzi due se si considera anche quella che sta un po’ più su e che pare isolata rispetto alla prima ...e Buffy ha un tuffo al cuore. Angel non ha bisogno di chiamare Connor perché gli è già accanto e dopo aver ripulito anche questa lapide, legge per lui.

Connor O’Connor 1670-1753

...beh questa era una cosa che non si aspettava e ora sa che suo padre non scelse a caso il suo nome “mi hai chiamato come lui, come… tuo nonno” Angel annuisce  “…mi hai dato il suo nome, papà”  continua a ripetere Connor e ora sa anche con assoluta certezza che presto Connor Reilly morirà per sempre. Lui è un O’Connor. Lui vuole essere un O’Connor.

“Grazie papà” …è troppo commosso per dire altro …e ora ha davvero voglia di piangere.

Angel non dice nulla. Aspetta che Buffy sia ancora accanto a lui. Potrebbe non riuscire ad andare oltre, non se lei non gli sta vicino …e lei è lì. Lei c’è sempre, anche quando era lontana, anche quando pensava di averla persa per sempre, lei è stata sempre con lui. Si tengono per mano e non si sa bene chi sorregge chi.

L’ultima lapide …la più lontana …la più isolata …la più dimenticata …la più temuta …la più odiata ...la più amata. È solo una lapide! È solo una tomba! È solo terra! È Vuota!

Liam O’Connor 1727-1753

...e per Buffy è dura pensare che lui sia stato là dentro. Un'altra cosa che la unisce ad Angel. sono stati entrambi sepolti ed entrambi hanno dovuto scavare con le mani per poter vivere ancora. Non avrebbero voluto questo, non hanno scelto loro di tornare fra i vivi.

“Ti amo Liam”.

Chinandosi, bacia la lapide

“ti avrei amato comunque, oltre lo spazio e il tempo …io ti avrei amato sempre e per sempre”

si abbracciano e sfiorandogli le labbra ripete ancora “ti amo Angel O’Connor” lui le sorride e ricordano il loro sogno di tanti anni fa. Sanno che tutto questo non sta accadendo per caso. Ricordano la visione di Darla che aiutò Angelus ad uscire da lì e ricordano il pianto disperato di un bambino. Si voltano di scatto. Shock negli occhi …qualcuno piange. Proprio alle loro spalle, proprio come nel loro sogno e proprio come allora lo stesso pensiero. Allora credettero di aver sentito il pianto del loro bambino perduto per sempre. Corrono verso quel pianto ora

“Connor?” - “Figliolo?”

Lui sta inginocchiato davanti alla lapide di Kathy e piange tutta la sua rabbia. Alice lo stringe forte e gli dice che andrà tutto bene ma pare spaventata.

“…maledetta, è tutta colpa sua …tutto questo è solo opera sua …maledetta. Ti odio Darla!”

Angel si sente morire …e Buffy, quasi strappandolo dall’abbraccio di Alice, se lo stringe forte al cuore e lo culla come fosse un bambino, come fosse davvero suo figlio. Gli prende il viso fra le mani “no piccolo, non è colpa di nessuno, è solo andata così” lui scuote la testa con forza. Perché tutti si ostinano sempre a non dargli ascolto? o forse è lui che si ostina a non capire?  “no… se lei non avesse…” – “nessuno di noi sarebbe qui adesso” finisce Buffy per lui “…e tu sei riuscito a salvarla, lo sai questo? con la tua nascita, hai messo fine a tutto questo orrore”. Connor continua a dire no …e no …e no ma Buffy non si arrende. “Darla ha trovato pace ora …e so che ti ha amato tanto. Sei l’unico che lei abbia amato nella sua lunghissima vita, ti pare una cosa di poco conto?” …e ancora un no “forse lei mi avrà amato, forse! non io però …io non posso amarla e ora meno che mai” Le fa male vederlo così “avete condiviso la stessa anima, Connor. Non c’è niente al mondo che unisca più di questo” - “io non l’ho ricordo, non ricordo di averla sentita vicina, mai!” – “eri troppo piccolo per ricordare, ma lei ti ha amato, lo so che è vero!” Connor sembra calmarsi un pochino, ma scuote ancora la testa. Buffy cercando aiuto, si volta verso Angel. È stupita di vedere il suo sorriso. Avrebbe giurato di trovare timore, confusione, dolore e tutte quelle emozioni negative che tormentano la sua anima quando si sente perso, invece sorride. Certo, i suoi occhi sono lucidi, ma sorride come se… come se sapesse qualcosa che lei ancora non riesce a vedere. Si volta verso Alice adesso. Anche lei inginocchiata per terra, proprio accanto a Connor, sembra che la guardi in quello strano modo, molto simile al sorriso di Angel. “non c’è nulla che non si possa fare, piccolo e non immagini quanto possa essere liberatorio il perdono …adesso è meglio andare, siamo tutti un po’ stanchi” lui annuisce e riesce comunque a contenere le emozioni. Rabbia, è sempre quella che lo mette in ginocchio “…e scusami per prima” – “per cosa?” - “per averti chiamato piccolo” - “ah, quello… no… no… va bene, tanto non l’avevo neppure sentito” - “sono sicura che è così”. Ridono. Questo ragazzo gli fa una tenerezza immensa, nonostante tutto riesce ancora ad arrossire, nonostante tutto conserva ancora un po’ di innocenza e di candore. Gli vuole bene!

Angel non ha tolto gli occhi di dosso dalla scena, non riesce a smettere di guardarli. Sposta lo sguardo da lei a Connor e poi di nuovo a lei ...e ancora sorride. Buffy non decifra bene la sua espressione ma gli pare di vedere un sorriso di serena incredulità. Lasciano quel luogo in silenzio, dopo aver dato, ognuno nell’intimità dei propri cuori, un ultimo e personale saluto alle loro antiche radici. Angel e Connor sanno ora di avere recuperato un prezioso ricordo delle origini di famiglia. Questo luogo, sarà per sempre, un simbolo del loro legame con il passato.

Raggiungendo l’auto, Alice sottovoce dice qualcosa a Connor “cosa dicevi prima? che non vedevi l’ora di essere in albergo a… a fare cosa?” di nuovo quel lampo malizioso nei suoi occhi e Connor, un po’ perché ha paura che gli altri sentano, un po’ perché si diverte a far finta di non aver capito le dice “a dormire, ovvio” La faccia di lei è assolutamente adorabile “oppure …a smanettare su internet” aggiunge Connor …e lei ride “ovvio” e ricordando a cosa alluda Connor, sa che sicuramente lui vuole sapere tutto sul claddagh …e si, faranno anche quello, ovviamente... “smanettare …ma che termine è?” ed è lui che ride adesso “sarà gaelico?”

Di fronte all’auto, con le portiere già aperte, Angel li sta aspettando. Braccia incrociate sul petto e uno sguardo strano, ma non può essere quello che sembra …e il fatto è però, che sembra proprio arrabbiato. No, ora che guarda meglio, Connor capisce e ride ancora. Angel infatti, per quanto abbia tentato, non è riuscito a nascondere una risatina sotto la finta faccia minacciosa “gaelico eh?” – “dai papà, smanettare è una cosa che non si può sentire”. Angel tenta di fare il serio ma con scarsi risultati. Fa spazio davanti a loro spostandosi per farli entrare in auto e sorride apertamente ad Alice per rassicurarla. Anche Buffy non riesce a trattenere una risata “beh ragazzi, sarà pure gaelico …ma antico” Per Alice è come un invito a nozze e tenta di imitare Buffy “regola numero tre: ricorda che “papà” ha un udito molto buono” ancora a ridere insieme e Angel ora voltandosi verso Connor e Alice risponde alle loro battute “ragazzi sapete che vi dico? mi sa che voi due siete stati un po’ troppo con Spike ultimamente”

Angel è felice di sentire la risata di suo figlio. Prima era preoccupato per le parole dure che ha rivolto verso Darla e di come ancora lo faccia soffrire il ricordo di una madre che non ha mai conosciuto. Angel sa bene che Darla non avrebbe potuto amarlo dopo la sua nascita, ma finché sentiva la sua anima, l’ha amato più di ogni altra cosa al mondo, anche se Connor si ostina a negarlo. Prima non è intervenuto per aiutarlo, perché ha visto con quanto naturalezza e immediatezza Buffy e Connor sono riusciti a comunicare ad un livello profondo. Lui si è calmato subito e lei sapeva esattamente cosa dire e cosa fare, come se l’avesse già fatto altre mille volte. È corsa da lui seguendo solo il suo istinto, non lasciandosi scoraggiare dai no di Connor che ha accettato le sue parole e il suo abbraccio come se fosse la cosa più naturale del mondo. Adesso ricorda anche i loro sguardi d’intesa su alla baita e tanti altri piccoli momenti, in cui per entrambi, era assolutamente presente un senso di familiarità reciproca.

...e Angel adesso vorrebbe tanto, che il pensiero che si sta facendo strada dentro lui, trovasse delle conferme reali.

Sarebbe davvero bellissimo se…

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Questo capitolo, per alcuni potrebbe risultare un po’ noioso e probabilmente lo è …ma visto che siamo a Galway, volevo assolutamente rivedere la tomba di Liam e inoltre ho inserito alcuni collegamenti all’altra storia Tra la vita e il sonno, la luce e il buio che presto aggiornerò.

Probabilmente da questo e anche da altri capitoli nasceranno una serie di Missing Moments che per motivi di fluidità della storia non ho potuto raccontare. Alcuni saranno descritti da me e alcuni da Melmon.

…se poi Connor e Alice vi sono piaciuti, presto leggerete ancora di loro. Melmon e lafatablu stanno infatti progettando la nascita di una serie interamente dedicata a loro. Un crossover fra autori insomma, e questo ci piace molto. Non so voi, ma noi ci stiamo divertendo tantissimo.

Kiss Kiss a tutte

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Capitolo 23
*** Parte ventitreesima ***


Parte ventitreesima

 

Davanti alla hall dell’albergo le ultime raccomandazioni prima di salutarsi. È una cosa che non vorrebbero fare. Nessuno di loro ha voglia di dirsi addio, non dopo quanto hanno condiviso e sia Alice che Connor, in realtà sono un po’ preoccupati. Sicuramente molto più di quanto non lascino trapelare dal loro comportamento esteriore. Entrambi ricordano le parole che Buffy ha detto solo poche ore fa, e pensano che probabilmente aveva in mente qualcosa di specifico. “Se le cose si mettessero male e intendo davvero male …qualcuno deve sapere la verità.”

Buffy ha abbracciato Alice e Connor, ricordando ancora una volta il loro precedente accordo “Per tutti gli altri siamo ancora qua con voi, ok ragazzi? Non staremo via molto, …e godetevi questa breve vacanza, perché dopo avremmo bisogno di tutta la squadra al completo”. Buffy, approfittando del fatto che ora Connor parla con Angel, dice qualcosa ad Alice e a giudicare con quanta attenzione lei ascolta, deve essere qualcosa di molto importante. Alice è commossa e annuendo dice “Faith lo sa? sa che ho il suo numero personale e che ho accesso ai vostri files?” Buffy annuisce “lo sa, lo sa e… hai sentito prima in webcam? ti ha chiamato sorella” Alice ride ricordando il saluto di Faith. Buffy ora è un po’ più seria e le ricorda che devono chiamarli subito se Connor dovesse… “se dovesse peggiorare, questa cosa del sangue, chiama subito ti prego, se serve chiedi aiuto anche a Spike e a Faith in attesa del nostro arrivo”. Si abbracciano ancora, poi si riavvicinano ad Angel e Connor ...e come si fa a non ridere davanti a quei due?

– Sei sicuro? –

– Se lo chiedi un'altra volta giuro che… si e si e si… sicuro, sicurissimo, strasicuro, arcisicuro –

– Connor –

– Vuoi che ti faccia un disegnino? –

– Connor –

 

Gli ha dato una carta di credito “su, non fare lo sciocco adesso …è internazionale” Già… come se questo spiegasse tutto, “va bene, papà”. Ha dovuto accettarla, perché è difficile convincerlo che con lui ha abbastanza soldi e che deve stare tranquillo anche per “quella cosa del sangue” In realtà, non vorrebbe che lui partisse, sente una strana inquietudine, ma non direbbe mai a lui che ha un po’ paura, ora. Non dopo le parole di Buffy, che continuano a martellargli in testa da stamattina. In quel momento ha sentito tutto il dolore di lei, che è diventato anche il suo. Hanno usato il nostro amore. Hanno profanato e sporcato l’unica cosa vera della mia vita”

Questo viaggio è troppo importante per rimandarlo a chissà quando. Devono assolutamente partire. Spera solo che non vadano a cacciarsi nei guai un'altra volta. Angel e Buffy, pare abbiamo in comune anche questa cosa di dover fare gli eroi sempre e comunque, sacrificando se stessi per un bene più alto. Sarà pure nobile e puro …e tutte quelle cose poetiche che si dicono sull’eroismo, e sicuramente una parte di lui ama tutto questo …ma adesso Connor, non sopporterebbe di perderli. Non di nuovo. Non ora. Non dopo Galway. Mai più …a dire il vero.

“Allora, Connor O’Connor, sei pronto per la vacanza premio?” Buffy lo abbraccia, lo abbraccia davvero. Non è una cosa tipo “si fa così quando ci si saluta”. È proprio un abbraccio vero, tipo “ti voglio bene, piccolo” poi gli dice qualcosa all’orecchio che lo fa ridere di nuovo, proprio come stamattina, “certo che si” - “oh …e non è neppure morsicato dal quel vecchio grassone”.

Angel saluta Alice con una stretta di mano e un largo sorriso. Un larghissimo sorriso …un largo e paterno sorriso, “okkk, è in imbarazzo e non sa cosa dire” ridacchia Connor fra sé e pensa, che l’abbraccio di stamattina fra suo padre e Alice, è da considerarsi un evento assolutamente straordinario …e invece no, accidenti a lui, lo stupisce di nuovo e lo commuove pure. Sa quanto sia difficile per lui mostrare le sue emozioni, e a giudicare dal suo disagio sa che deve essergli costato un po’ abbracciare Alice adesso ...e lo commuove anche sentire le parole della sua Mel “mi prenderò cura di lui, «papà»” Angel schiarisce la voce con un leggero colpo di tosse, deve nascondere l'emozione che rischia di travolgerlo, e dice solo “grazie”

Poi va sicuro verso Connor, “vieni qua campione” e lo stringe con forza a sé, portando una mano dietro la nuca di suo figlio, quasi a scongiurare un suo possibile rifiuto. Connor non viene neppure sfiorato da una simile idea, è solo felice di sentirsi ancora al sicuro fra le braccia di suo padre, “papà, prometti che in Inghilterra non farete nulla di stupido” - “ah, è bello sapere cosa pensa mio figlio di…” - “papà, per favore”. Staccandosi dal suo abbraccio, lo guarda con una tale intensità che sconvolge Angel …e si volta un istante verso Buffy, solo per tornare subito dopo agli occhi di suo figlio “promesso”. Gli stampa un bacio in fronte “promesso, stai tranquillo …e per quella cosa che ti ho detto prima…” – “si?” – “la chiave è dentro la lampada ad olio, quella nel patio, quella…” - “che non accendiamo mai, ok!” Angel corruga la fronte e scuote leggermente la testa, chiedendosi come lui possa conoscere questo piccolo particolare “si, quella! ma tu come fai a sapere che…” - “che la lampada è li solo per ornamento? non lo so, sicuramente devi avermelo detto tu, ma non ricordo quando” Angel annuisce “sicuramente”

Qualche saluto ancora e Buffy e Angel salgono in auto per dirigersi verso la baita, aspettando ancora un attimo, solo per vederli sparire dentro la hall. Angel pensa che certamente è stato lui ha dire a Connor della lampada, ma è assolutamente certo di non averlo fatto né la notte scorsa né in qualunque altro momento di questo lunghissimo giorno trascorso insieme. Stringe saldamente il volante fra le mani e senza guardarla, cerca le parole giuste da dire. Non vuole metterla in allarme inutilmente “…dobbiamo annotare tutto, Buffy... non hai anche tu la  sensazione che…” - “continuamente” – “continuamente? ma non sai cosa stavo per…” - “stavi per dire, che hai la sensazione di avere sotto gli occhi una qualche verità, ma allo stesso tempo non riesci a vederla” - “si è così” - “la senti, la intuisci a fior di pelle, ma ti sfugge il senso generale dell’insieme” Angel annuisce “si, ed è così frustrante” e Buffy conferma ancora “sento continuamente questa sensazione” - “dobbiamo focalizzare l’attenzione sui particolari e annotare tutto, scrivere nero su bianco e poi vedere e rivedere il tutto…” – “tipo diario di bordo? ok, anche Giles usava questo sistema, teneva un diario su tutto…” – “anche Wesley lo faceva, aveva aperto un file su tutti noi… su me, Connor, Darla, Cordelia oltre che sulla W&H ovviamente” – “penso che la loro formazione come Osservatori sia stata simile” – “già”

Buffy guarda il portagioie poggiato sul cruscotto. Non vede l’ora di aprirlo, anche se ha un po’ di timore a farlo. Non vuole che Angel sia costretto, ancora una volta, a dover rivedere qualcosa del suo passato. Non stasera comunque. È assolutamente sereno adesso e per nulla al mondo vuole vederlo di nuovo triste e malinconico.

Il silenzio è con loro adesso, ma è così dolce ascoltare la notte, quando non si è più soli. Angel attento alla guida e Buffy, raggomitolandosi sul sedile, si sistema su un fianco, completamente rivolta verso lui …vuole vederlo meglio. Lui, sfiorandole una guancia quasi distrattamente, le sposta i capelli liberando i suoi occhi …vuole vederla meglio. Le accarezza il viso “sei stanca?” – “un pochino” ma precisa subito dopo “mi riprendo in fretta però …e penso che la stanchezza potrebbe anche passare in un batter d’occhio, se…” Il luccichio nei suoi occhi e il sorriso malizioso, non lasciano molto spazio all’immaginazione. Angel sa molto bene cosa celi quel “se…” e ride mentre le sfiora un ginocchio “se…?” – “beh, per cominciare, un bel bagno caldo potrebbe addirittura svegliarmi del tutto e…” sollevandosi un po’, si avvicina di più a lui accarezzandogli il collo con un piccolo movimento circolare dell’indice “e… poi magari… accendendo il caminetto, potremmo…” - “potremmo?”

lei ride  “vuoi che ti faccia un disegnino?” 

Lui ride con lei e i suoi occhi si illuminano.

Si, ride davvero pensa Buffy e questo le da una gioia immensa

 

“ma l’hai sentito? mi fa morire quando fa lo spiritoso in quel modo, no davvero è cambiato tantissimo” Buffy si emoziona nel vedere la dolcezza di Angel e come si illuminano i suoi occhi quando parla di Connor. “Si, ho visto, si diverte a prenderti un po’ in giro, è come una specie di sfida per lui” - “dici?” - “si, come se volesse testare i limiti della tua pazienza, per metterti alla prova” Angel annuisce in silenzio e Buffy continua “vuole vedere sin dove può arrivare, sin dove può spingersi con te” – “l’ha detto lui? avete parlato anche di cose del genere in questi giorni?” - “no, no, assolutamente” Angel preferisce far cadere l’argomento, per ora, ma sicuramente annoterà anche questa sensazione.

Perché Buffy parla di Connor come se lo conoscesse da una vita?

Si, decisamente si. Angel pensa che deve annotare tutto ...e pure Buffy pensa che sia una buona idea “anche ai ragazzi ho detto di prendere nota delle cose strane, spero lo ricordino”

Stanno in silenzio per un po’, poi Angel decide di battere il ferro finché è caldo …e fingendo  indifferenza, tamburellando distrattamente le dita sul volante, casualmente chiedeAllora?” - “Si?” - “Cosa ne pensi di Connor?” – “uhm, bella conversazione casuale” ridacchia lei e attende un po’ prima di rispondere, come se stesse scegliendo le parole giuste …ma poi prevale la spontaneità dell’immediatezza, “è dolce, è piccolo, è tuo figlio, Angel …e gli voglio bene” sollevandosi leggermente sul sedile, si siede con la schiena ritta, come se questo l’aiutasse a ricordare meglio. Prendendo il portagioie lo poggia ancora una volta sulle ginocchia, guardando fuori dal finestrino, ricorda gli eventi degli ultimi giorni …e per un attimo pensa che siano accaduti tante vite fa.

{Quando sono arrivata a Los Angeles, ero… ero sicura che fosse accaduto qualcosa di grave. Dovevamo vederci quel giorno, come concordato, ma l’Hyperion era vuoto. Ho capito da subito che qualcosa non andava. Non eri lì, non rispondevi al cellulare e nell’albergo non c’era nulla che mi dicesse dove poterti rintracciare. Ho chiamato subito Spike, per avere informazioni su dove poter trovare Connor. Mi ha dato l’indirizzo della nuova sede della “Angel Investigation” e non appena sono entrata, ho capito subito che non eri neppure lì. Ho chiesto solo “Angel?” senza neppure salutare. Ho solo incontrato gli occhi di Connor per un istante …e ho saputo subito che era lui. Mi ha guardato con una tale intensità che… per un momento ho sentito la sua paura e ho capito che potevo fidarmi totalmente di lui. Ero… ero davvero spaventata. Avevo paura che… Avevamo paura che… perché con Connor è stato come se… Angel, lui ha capito tutto da subito. Anche prima che parlassi, lui sapeva che eri in pericolo}

Cosa è successo a mio padre?

Buffy sorride al ricordo “sono state le prime parole che ho sentito da tuo figlio”

{..poi è arrivata Alice e la percezione di pericolo si è amplificata a dismisura. Sentivo anche lei, proprio come Connor sentiva me. Ho percepito chiaramente come un cerchio di energia che scorreva fra noi. Si, era proprio un energia concentrica, senza inizio ne fine. In una frazione di secondo, ho ricordato chi fosse Alice e le circostanze in cui l’avevo incontrata la prima volta.}

“Una cacciatrice davvero speciale. Angel, Alice ha qualcosa in sé che… non so come spiegare questa cosa. So solo che morirei per proteggerla. Morirei per proteggere Connor. Se accadesse qualcosa a loro due, io…”

“Non accadrà nulla a loro due” ma Angel sa che lo sta dicendo più a se stesso che a Buffy.

{Il giorno dopo eravamo tutti e tre sull’aereo per Dublino …e poi il bus fin qua a Galway …e la corsa per paura di non arrivare in tempo. Abbiamo avuto modo di parlare, di conoscerci un po’. Con Connor è stato tutto così facile da subito …e per tutto il viaggio, costantemente una sensazione di déjà vu. Io e lui sapevamo assolutamente come muoverci a Dublino e dove trovare il bus per Galway, ma né io né lui siamo mai stati qua prima d’ora …e la baita? sono bastate poche domande in giro, e abbiamo capito che non potevi essere che lì …e poi tantissime altre piccole cose che mi davano un senso continuo di familiarità}

“tipo cosa?” Angel vuole saperne di più

“ad esempio io sapevo che lui detesta i pomodori, lo so, sembra una cosa insignificante, ma in aeroporto ho preso dei panini e ho scartato proprio quelli, perché sapevo che non gli sarebbero piaciuti e so anche che lui ha notato tutto questo …e c’è un'altra cosa che so con assoluta certezza, anche se può sembrare scontato”

“che cosa?”

“ti ama Angel, ti ama tantissimo”

“lo so, Buffy! Lo so!”

Angel lo sa, certo che lo sa, ma sentirselo dire è sempre un emozione forte, soprattutto se è Buffy a ricordarglielo. Sorride invitandola a continuare

{abbiamo quindi deciso di raggiungerti alla baita, dovevamo venire tutti e tre, ma sono stata trattenuta da una chiamata di Faith. Erano tutti lì a casa sua. Xander e Dawn avevano scoperto, grazie a Gunn, che ero qua, ed erano piuttosto furiosi. Spike ha cercato di coprirmi, ma lo sai come è, anche lui non è ben accetto nel gruppo… pensa che non lo fanno neppure entrare a casa loro… quindi ero come presa tra due fuochi… tranquillizzare Xander e Dawn e cercare te, ma ormai avevo rinunciato e stavo per chiudere il telefono, perché la mia priorità eri tu in quel momento. Poi le cose si sono complicate a dismisura perché è arrivata anche Willow ...e quindi ho chiesto a Connor di andare avanti, io l’avrei raggiunto dopo. Forse è stato meglio così, avete parlato ed era una cosa di cui avevate bisogno entrambi. Lui doveva solo prendere tempo ed evitare che tu… ok, lasciamo perdere, ora non è più importante. È arrivata Willow …e mio dio, a volte la sua voce mi fa paura, è… è così vuota. Cercando di non sentire le minacce urlate da Willow, ho tentato di spiegare che per me era importante essere qui, che non potevo semplicemente far finta di niente …ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Per me è importante ciò che pensano loro, sono la mia famiglia e solo dio sa quanto io li ami …ma tu non sei meno importante di loro… vorrei solo che lo capissero una volta per tutte. In questi ultimi giorni, sento molto più vicini Connor e Alice, loro… mi hanno seguito e basta, senza troppe domande, senza bisogno di… Connor mi ha chiesto solo una cosa a Los Angeles, prima di partire… e per me è stato così facile e naturale rispondergli che…}

Angel ascolta con la morte nel cuore. Come ha potuto, ancora una volta, essere così cieco. “Connor era preoccupato e… ” La voce viene fuori a stento “cosa ti ha chiesto a Los Angeles?”

{mi ha chiesto “perché?” solo questo! La domanda completa però era un'altra. Lui voleva sapere perché facevo tutto questo, perché lasciare tutto per correre qua? Perché mi davo tanto da fare per ritrovarti, dopo tutto quello che era appena successo fra noi. Ma non ha detto altro. Ha chiesto solo “perché”. I suoi occhi erano increduli davanti alla mia risposta. Io lo so!}

Buffy lo guarda e ride “ti somiglia molto sai? domande concise e precise, ma taglienti come una lama affilata, che vanno subito alla sostanza delle cose. Quel ragazzo non è certo un gran chiacchierone, ma sa il fatto suo. Chissà da chi ha preso?” eccolo che sorride di nuovo …e Buffy pensa che d’ora in poi, userà spesso “l’argomento Connor” perché è così facile farlo sorridere quando gli parla di lui …e quel ragazzo la sta aiutando ancora una volta. Angel pare in attesa di qualcosa, “allora?” - “allora cosa?” – “cosa hai risposto al perché di…” – “perché lo amo” Angel non nasconde il suo stupore e Buffy conferma ancora “Gli ho detto solo questo. Perché lo amo” “hai detto… questo… a lui?” – “Si! ho detto proprio questo e lui ha capito, ne sono certissima. La mia risposta, per lui, è stata più che esaustiva. Io lo so!”

Angel sembra perso nei suoi pensieri, ma Buffy sa che è piacevolmente colpito dallo scoprire una cosa nuova su suo figlio. Viene interrotto dalla voce di lei “Angel, ora sono io che voglio sapere… Perché sei scappato via così all’improvviso? senza dire nulla? senza una spiegazione? E intendo il motivo vero” – “Anche Connor ha fatto la stessa domanda” – “Perché?” – “Paura” Vorrebbe continuare a chiedere ma non vuole forzarlo, è lui che invece sorridendole, continua. “Connor era spaventato quando è arrivato. Credo che avesse paura di non riuscire a… a comunicare con me, è successo tante di quelle volte in passato …e invece non appena l’ho visto, ho smesso di avere paura. Si, Buffy. Il vero motivo per cui sono andato via, è proprio questo. Paura. Pura e semplice paura. Ha preso il sopravvento su tutto. Dopo aver parlato con te al telefono, volevo vedere Connor, ricordi che abbiamo parlato anche di questo?” – “Si” – “Contavo di farlo la mattina dopo. L’Hyperion deserto non mi piaceva affatto, credo che la paura stesse già lavorando dentro. Sono salito in camera, trovandola quasi vuota. A parte i mobili, non c’era più nulla di mio. Niente, né abiti né libri… nulla di nulla. Sentivo una sensazione d’angoscia crescente e quell’odore… di vecchio, di abbandono, di vuoto. Ho controllato ovunque, ogni armadio, ogni cassetto. L’ansia ormai era elevatissima. Finché, fortunatamente, in un cassetto ho trovato alcune carte, credo fossero di Fred o forse Wesley …e sotto, ben nascosta c’era una scatolina” – “L’anello?” – “Si, il tuo claddagh. L’ansia è diminuita notevolmente. Ho preso questo come fosse un segno. Tu arrivavi la mattina dopo e… pensavo di…” le sorride “volevo ridarti l’anello, era tuo dopo tutto” – Buffy non vuole interromperlo. Gli sorride. Mille emozioni le scoppiano dentro. “Credo di essermi addormentato con questi pensieri. Tu, il claddagh …e rintracciare Connor …e poi quel sogno con la Calendar dove mi malediceva per l’eternità …ma abbiamo già parlato del sogno” Lei annuisce “Non avrei dovuto lasciarti solo. Era ancora troppo presto, Angel. Ma pare che mai nessuno mi ascolti, quando dico queste cose. Solo pochi giorni prima, eri in stato catatonico. Non parlavi, non riuscivi neppure a nutrirti da solo …ma Faith mi ha assicurato che…” – “Era importante che Faith tornasse qua, Buffy. Non potevamo stare in Europa ancora a lungo. Quanto tempo sono stato fuori gioco? Io non ricordo nulla di quei giorni” – “quasi tre mesi, Angel. Mi sono sembrati secoli, non riuscivi a venirne fuori e io non potevo guardarti ridotto in quel modo” – “Va tutto bene, Buffy e anche tu non stavi poi tanto meglio di me. Ad ogni modo, quando sono riuscito a stare di nuovo in piedi, sono bastati pochi giorni per riprendermi completamente. Lo sai no? guarisco in fretta e quando poi sei venuta a Londra …beh, solo sentire il suono della tua voce, è stato mille volte più… molto più potente di qualunque altra medicina” – “ciò non toglie però, che fosse ancora troppo presto per stare a Los Angeles, completamente da solo, per questo ho insistito che tu cercassi Connor” – “Non ero solo, Buffy. Ci sentivamo tutti i giorni al telefono, ero solo molto stanco e avevo bisogno di dormire più del solito, volevo prendermi un po’ di tempo prima di rivedere mio figlio …e poi buttarmi di nuovo sul lavoro mi faceva sentire meglio. Ricordi? stavamo cercando di seguire la pista della Romania” – “Si, ma seguiamo le indicazioni di Giles adesso, sento che è la cosa giusta da fare” – “Assolutamente si” – “Angel, quel sogno con la Calendar, credo che non sia null’altro che un sogno” – “Si, lo credo anche io. Erano solo le mie paure che… non riesco ancora a capire come mi sia lasciato prendere così tanto dalla paura. Non sono certo un tipo impressionabile” – “La paura è irrazionale, Angel e tu eri comunque ancora molto debole. Lo sei ancora, credi che non veda il tremore delle tue mani o quel bisogno improvviso di pianto? Lo vedo perché…” – “perché è lo stesso che io vedo in te” Lei ride e gli accarezza il viso “beh, siamo proprio messi bene allora” Si avvicina di più a lui, che ora distogliere l’attenzione dalla guida per incontrare le sue labbra “vedi? è automatico”

Le risate sommesse, si affievoliscono per lasciare posto al silenzio. Stanno bene anche con quello. Stanno bene comunque. Stanno bene quando sono insieme. Ovunque, ma insieme. Lei si accoccola di nuovo sul sedile e lui si volta a guardarla di tanto in tanto. È bellissima!

“Stiamo per arrivare” - “di già? la ricordavo più lontana” – “pochi minuti e siamo…” – “…a casa” Non è sicuro cosa intenda esattamente per casa, ma ancora sente che lei percepisce qualcosa che sta proprio lì, sotto la soglia della sua coscienza, e non riesce a vederla chiaramente “come lo sai? come sai che è…” – “nostra e non in affitto?” – “hai sentito mentre lo dicevo a Connor prima?” - “no, non ho sentito, so che è nostra, non ho idea di come faccio a saperlo …è come se lo avessi sempre saputo” lo guarda perplessa “cosa ci sta succedendo, Angel?” – “non lo so”

Svoltando ancora lungo l’impervia stradina di montagna, subito dopo una curva, finalmente si intravede il tetto spiovente della vecchia baita.

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Capitolo 24
*** Parte ventiquattresima ***


Parte ventiquattresima

 

Svoltando ancora lungo l’impervia stradina di montagna, subito dopo una curva si intravede il tetto spiovente della vecchia baita. Pochi minuti ancora e imboccano il vialetto d’accesso, parcheggiando proprio di fronte al piccolo patio. Lei scende per prima e sorprende Angel, quando raggiungendo il patio, sale sulla vecchia panca in legno e in punta di piedi, si allunga con il tutto il corpo in avanti per prendere la chiave dalla lampada che pende dal soffitto “dovresti farla sistemare, è molto bella, peccato che non funzioni”. Lui la guarda come se improvvisamente le fossero spuntate due teste “parlo della lampada” Angel annuisce, aveva capito che parlava della lampada, quello che non riesce a capire è come lei faccia a sapere che è guasta e che la chiave è lì.

Prima di entrare, prende le buste della spesa dall’auto e nel patio raccoglie alcuni ciocchi di legno, per sistemarli subito dopo dentro il camino. Non parlano, ma il silenzio è dolce. Buffy gli prende le buste dalle mani e svuotandole sistema il contenuto nel piccolo cucinino, non prima di aver fatto volare alla rinfusa, scarpe, borsa e cappotto, come se le pesasse avere addosso degli inutili ingombri. La legna comincia ad ardere con un dolce crepitio e il caminetto illumina la stanza, tingendola di rosso. Angel osserva ancora un po’ il fuoco, e togliendosi il cappotto, va deciso verso il bagno e Buffy sorride quando sente il rumore dell’acqua che scorre dentro la vasca. Sistema delle fette d’ananas su un piatto e addentandone un piccolo pezzo va verso il camino poggiando sulla mensola il dono di Kathy e giù in basso, un boccale di sangue, proprio accanto al fuoco. Tornando verso l’angolo cottura, prende un altro piatto, e vi sistema con cura un po’ di frutta secca e altri frutti di stagione, creando una piccola montagnetta con datteri e marron glacè e dolcetti vari. Sono gesti semplici e familiari, come se quella fosse la loro casa da sempre, come se avessero fatto tutto questo un infinità di volte, e ad un osservatore esterno, potrebbero anche sembrare gesti abituali di una semplice coppia che rientra a casa dopo una giornata di lavoro. Buffy si guarda intorno per un attimo e sente di amare questo luogo. Si muove al suo interno come se ne conoscesse tutti i segreti. Prima in cucina, sapeva dove trovare piatti e posate ad occhi chiusi e non riesce a spiegarsi il perché. Guarda ancora attorno a sé e all’improvviso sa, che molti degli oggetti che la circondano, è stata proprio lei ad acquistarli e a sistemarli in quel modo. Comprese le pesanti tende di velluto. Osserva ancora!

La baita è piccolissima, praticamente un monolocale, suddiviso in due ambienti principali, da dei semplici divisori in legno, che fungono anche da libreria o da porta oggetti. La zona giorno, con angolo cottura e il soggiorno …e giusto un po’ più in là, oltre il divisorio in legno, c’è un grande letto e una ampia finestra con pesanti tende di velluto verde chiaro. Nella zona giorno, dietro al camino, vi è una scala in legno che porta ad una zona soppalcata e Buffy, ora sa che li, un tempo, vi era un piccolo studiolo e un altro letto per gli ospiti. Ricorda benissimo quella piccola mansarda e ricorda di averci passato molte ore a rileggere le bozze delle storie che scriveva Angel e che poi lui inviava al suo editore di Los Angeles. Ora, il pensiero va prepotentemente a Connor. Lui dormiva nello studio di suo padre. Lo ricorda benissimo. La mansarda era anche la camera di Connor. Buffy sa che tutto questo è impossibile, Lei conosce Connor solo da qualche giorno, come può avere simili ricordi? ...e non capisce neppure, quando possa essere accaduto, che Angel scrivesse romanzi Noir e che li pubblicasse. Eppure, Angel O’Connor, ad un certo punto della sua vita, è stato anche uno scrittore affermato e lei, Buffy Anne Summers era sua moglie. Ora la domanda non è più solo “quando?” ma anche “dove?” In quale piano di esistenza è accaduto questo? In quale Tempo e Spazio? e perché né lei, né Angel, né Connor, ricordano niente? Lo stato attuale della baita è un po’ diverso da come ricordava lei. Ora è quasi spoglia e pare che manchino mobili e oggetti che invece prima erano presenti. Non solo annoterà tutto questo, ma deve parlare il prima possibile con Angel.

Ma non adesso. Conosce troppo bene Angel, e sa che quando entra in “modalità detective” non si dà pace finché non ha capito cosa succede. È tardi ora …e sono stanchi …e ha altri progetti.

Poggiandosi contro lo stipite della porta del bagno, osserva lui, che seduto sul bordo della vasca, armeggia con flaconi di bagnoschiuma ed essenze varie. Ha rimboccato le maniche della camicia rosa e sorride pensando che è la prima volta, che Angel indossa colori così chiari …e con quei jeans sta veramente da dio. Lui non si volta, ma sa che è lì, allunga una mano verso lei e con l’altra continua a versare oli e ed essenze profumate nell’acqua. Sedendosi sulle sue ginocchia, poggia la testa sulla spalla di lui, che le cinge la vita per tenerla più saldamente vicina a sé. Le bacia la fronte. Non parlano. Non con le parole.

Con gesti lenti e delicati, le sfila i vestiti e prendendola per mano la invita ad entrare nella vasca. Lei sospira sentendo come il suo corpo si rilassa, accarezzato dal tepore dell’acqua calda. Chiude gli occhi …e sorride …e aspetta. Sente il fruscio dei suoi abiti che cadono sul pavimento e il movimento dell’acqua, che ora accoglie anche il corpo di lui. Non apre gli occhi e pensa che se questo è un sogno, non vuole svegliarsi tanto presto. Le spalle, ora poggiano contro il petto di Angel …e la testa proprio lì, incastrata perfettamente nell'incavo del suo collo, che sembra fatto a posta per accoglierla. Lui, intrecciando una mano con la sua, la poggia mollemente sul ventre di lei e con l’altra, accarezza quasi con indolenza un seno. Sono movimenti lentissimi, che appaiono quasi distanti dall’erotismo, ma Buffy sente tutta la sensualità che emana dalle sue sapienti carezze. Le bacia le spalle e poi i capelli, continuando ad accarezzare i seni e il ventre. Buffy, con gli occhi ancora chiusi, sente di amarlo più della stessa sua vita. “Angel?” – “Uhm?” – “Non hai idea da quanto tempo desideravo questo”

A volte basta una sola parola per far scattare i ricordi.

{Tempo. Non ne abbiamo né tanto né poco}

Non è stato questo che gli Oracoli gli avevano detto una volta? Sembra tante vite fa.

 

{Non dimenticherò …Non dimenticherò …Non dimenticherò}

 …piangevano insieme un altro addio, allora. Avevano ancora solo un minuto di vita insieme …e poi lei dimenticò.

 

Ora, scosta la testa un po’ indietro e incontra la bocca di lui. Sa di muschio e forse tabacco …e di altro. Sicuramente anche di altro. Unendo le loro labbra, insieme, danno addio ai loro addii. Per sempre. Sollevando un po’ la schiena, si siede meglio e le lava i capelli, massaggiandola delicatamente con i polpastrelli, si ferma un attimo e le bacia spalle e collo e poi una guancia.

La sua bambina.

{Il tempo non era qualcosa che Angel aveva mai speso molto bene. Difficile farlo quando si deve vivere in eterno. Il demone in lui, aveva visto la distesa infinita di esistenza, disposta davanti a lui, come una sorta di promettente strada di mattoni dorati. Ogni passo non l’ha mai portato da nessuna parte, se non al passo successivo, dimenticando però quello precedente. Il demone non crede in null’altro, che non vada al di là di qualche fugace promessa di una pancia piena di sangue. Quella sete martellante, giustificò secoli di orrori}

Fa scivolare l’acqua sui suoi capelli, reclinandole il capo all’indietro, eliminando delicatamente ogni traccia di shampoo. Fili di soffice seta dorata sotto le sue dita. Buffy! Shanshu!

{Quel tempo eterno finì. Darla divenne solo un terribile incubo. Non l’unico però. Il tempo lo cambiò. Il tempo …e una maledizione …e un secolo di vita a nascondersi come un topo. A vivere con i topi, in realtà. Poi anche quel tempo cessò. Per sempre, ancora una volta per sempre ...e niente fu come prima. Mai più}

Non può attendere oltre. Con una sapiente e agile mossa la fa voltare ...ventre contro ventre, ora. Prendendole il viso fra le mani, la bacia disperatamente. Un infinità di volte, un infinità di piccoli delicati baci. La bacia, quasi con pudore, sulla fronte, gli occhi, le guance, le labbra …e ancora le labbra. Con venerazione, con devozione ...e indugia ancora sulle labbra. Fonte di acqua limpida e fresca che lava la sua anima. Buffy! Shanshu!

{Tutto cambiò all’improvviso. Aveva visto la luce e la luce era una ragazza.}

 

E il tempo si fermò. Per sempre.

– Ti amo – Piange sulla sua bocca. La fronte poggiata a quella di lei. – Ti amo così tanto –

– Anche io – con le labbra, asciuga le sue lacrime – Non hai idea di quanto ti amo –

 

I baci divengono più esigenti e profondi e la passione assopita esplode in un caleidoscopio di multicolori emozioni …e il tempo si ferma ancora una volta, davanti alla luminosità che traspare dagli occhi di lei. Nessun bagliore profano. Nessuna profezia. Solo quello che è sempre stato. Amore! …ed è ancora Shanshu! Si amano avvolti dal tepore dell’acqua che lava i loro cuori feriti. Hanno sconfitto il destino. Hanno sconfitto il tempo. Mai più divisi. Mai più soli. Si scelgono ancora …e ancora rinnovano l’antica promessa!

La solleva delicatamente dall’acqua. Entrambi avvolti da un grande telo bianco, ora. La prende in braccio e si accoccolano sui cuscini, davanti al tepore del caminetto acceso. “Hai fame?” chiede lui. “Un pochino”. Canticchia uno strano motivetto, mentre si dirige in cucina per tornare subito dopo con i piatti della frutta e una bottiglia di vino rosso …e Buffy non ricorda di averlo mai sentito cantare prima d’ora. Ride. “Se stai per dire che sono stonato…” Lei ride ancora. “No, Angel …è solo che è la prima volta che… no, non sei stonato” adesso è lui che ride “Lo sono invece, Lorne era terrorizzato quando cantavo per farmi leggere l’anima” – “beh, mettiamola così allora, con me non sarà necessario, posso leggerti l’anima senza che tu sia costretto a stonare …a cantare, volevo dire …cantare” Ride, infilandole un pezzo d’ananas in bocca, addentandone uno anche lui. Occhi negli occhi. Di nuovo. Labbra sulle labbra …ancora! Angel solleva un braccio e prende il portagioie dalla mensola …e dalla catenina che porta al collo, sfila la chiave …e non solo quella! “Angel”. Lui lo sa che lei muore dalla voglia di sapere cosa contiene il cofanetto e anche lui è curioso. “Puoi aprirlo, se vuoi”.

Lei non risponde.

“Ma prima, vorrei che…” si schiarisce la gola con un piccolo colpo di tosse, per bloccare l’emozione

“…Ma prima, vorrei che… che tu riprendessi questo. È tuo, Buffy. È sempre stato tuo …e lo sarà per sempre. Anche se vivessi altri mille anni, anche se tu lo perdessi altre mille volte. Io lo ritroverò e lo conserverò per te, riconsegnandotelo ogni volta. Sempre e solo a te.”

Due claddagh brillano nella sua mano.

I loro anelli …quelli di quella notte sul molo e proprio come allora, Buffy piange. Non perché stanno per dirsi addio, ma perché sa che il tempo degli addii è finito. Due Claddagh e una capanna! Loro sono questo adesso! Hanno sofferto tanto per arrivare fin qui. Hanno pagato a caro prezzo, per la sola e unica colpa di essersi amati alla follia. Hanno dilaniato le loro anime e fatto sanguinare i loro cuori, fino quasi ad annientarsi nel dolore rabbioso degli addii. Quel tempo è finito, però. Ora, è arrivato il loro tempo. Finalmente!

…e proprio come allora

“Angel è bellissimo”

“Ti prego mettilo”

“Non voglio lasciarti”

“Nemmeno io”

 

Buffy infila l’anello, poi prendendo la mano di Angel, con le lacrime agli occhi, la bacia. Esattamente come la prima volta e come allora si baciano ancora, come se il mondo intorno a loro non esistesse. Quella notte, sul molo di Sunnydale, furono attaccati dai sicari di Spike e Drusilla e si rifugiarono nell’appartamento di lui. Fu la loro fine. Lei si svegliò da sola, mentre Angel, agonizzante urlava il suo nome alla pioggia. La maledizione che li aveva uniti, adesso creava un baratro fra loro dividendoli, trascinandoli dentro una dolorosa scia di sangue.

“Non ho mai smesso di amarti, neppure dopo quella notte, quando… quando cambiasti” – “Lo so, e anche Angelus sapeva, per questo faceva leva sulle tue debolezze, eri così vulnerabile, e lui… e lui si nutriva di questo” – “Angel? c’è una cosa che… vorrei chiederti da tanto tempo… non ne ho mai avuto il coraggio prima, ma… ok, lo so che è stupido dopo tutti questi anni, ma è una cosa che…” – “ riguarda Angelus?” – “Si! lui mi ha detto delle cose che… ” – “Buffy, nulla di ciò che ha detto lui…” Si ferma un attimo, riflettendo sulle sue ultime parole, poi riprende “Nulla di ciò che ho detto io, quando non avevo un anima, ha valore. Qualunque cosa io abbia detto o fatto non…” Buffy si pente di aver parlato di questo e sta per dire che non ha più importanza adesso, ma Angel intuendo la sua inquietudine la incita a continuare “deve essere una cosa importante per te, se l’hai tenuta dentro tutti questi anni, qualcosa che ti ha ferita…” – “Angelus ha detto qualcosa sulla mia…” – “Io, Buffy. Io ti ho detto qualcosa sulla tua…?” lei annuisce, intuendo cosa intende Angel, eppur non essendo d’accordo, al momento non contraddice il suo pensiero “hai detto che la nostra prima volta non è stata poi sta gran cosa …e che avevo molto da imparare sugli uomini …e che… Non riesce a continuare perché Angel la sta abbracciando così forte, che quasi non riesce a respirare e la bacia con una passione tale, che lei si sente davvero stupida, per aver permesso a questo pensiero, di avvelenarle l’anima per così tanto tempo. Ancora abbracciata a lui ridacchia nervosamente sul suo collo “d’accordo, ho capito Angel, ma questo pensiero è rimasto sempre lì sotto la superficie. Lo so che è una cosa stupida ed irrazionale, ma…” – “È stata la notte più bella della mia vita, Buffy. Cancella il ricordo di quelle parole. Volevano solo ferirti, e più ti ferivano meno erano vere. Quando non si ha l’anima, tutto ciò che ricorda il calore dell’amore, diventa odioso e insopportabile, almeno nel mio caso. Ciò che ho provato, quella notte accanto a te, non si può descrive a parole, Buffy” – “ Lo so” – “ciò che ho vissuto con te quella notte, ha avuto il potere di spezzare la maledizione. Hai idea di quanto rara possa essere la perfetta felicità? Vera, pura e assoluta felicità. Questo ho sentito quella notte, ma ancora sono molto lontano da riuscire a spiegare, perché non conosco parole che possano rendere giustizia, di cosa ha significato per me” – “lo so che Angelus…” – “Buffy…” – “so cosa vuoi dire, ma possiamo continuare a chiamarlo Angelus per favore? perché tu non avresti mai detto quello che ha detto lui” – “Buffy… lui era… io ero ossessionato da te, nonostante tutto, tu continuavi ad essere al centro dei miei pensieri e più ti sentivo dentro e più volevo uccidere il ricordo di te e di quella notte che è stata assolutamente unica e speciale …e lo è stata per me, per lui e per Liam. Non ho mai provato nulla, che si avvicinasse neppure lontanamente, a ciò che è stato quella notte con te. Con nessun altra donna. Mai, né da umano né da demone con  e senza l’anima e tu lo sai che è così, lo so che lo sai, ma…” – “…ma mi piace sentirmelo dire, si è vero, mi piace sentirmelo dire all’infinito” – “spero proprio di si” Angel ride “perché ho intenzione di dirtelo molto spesso” – “Angel?” – “Si?” – “dove Angelus adesso?” – “È sempre lì. Sa che non ha più alcuna possibilità di riemergere, ma ciò nonostante ci prova ancora e si dibatte con furia cieca …ma alla fine si arrende …e tace, almeno per un po’. Lo sento ancora, Buffy. È ancora dentro me” Lei comprende il senso delle parole di Angel, sa che sono vere e giura a se stessa che farà di tutto per liberarlo dal peso ingombrante di Angelus o forse è meglio, una volta per tutte, chiamarlo con il suo vero nome? Angelus non esiste, Angelus non è che il lato oscuro di Angel. Angelus ed Angel sono la stessa persona ...e lei lo ama immensamente. Ama tutto ciò che lui è. Ama la sua forza, perché nonostante tutta quella oscurità, alla fine lui si affida alla sua anima ed è l’anima quella che ha il soppravvento. Sempre. È fin troppo facile “brillare”, quando si è graziati dalla luce. Ma quanti riuscirebbero a contrastare le tenebre e riuscire comunque a risplendere? “Amo anche lui, Angel. Davanti alla sua tomba, ho detto a Liam di amarlo e ora lo dico anche ad Angelus. Io ti amo Angel O’Connor. Totalmente. In modo assoluto.”

Lei si perde fra le sue braccia ancora una volta. La passione accende i suoi sensi e guida i suoi movimenti. Il suo corpo si muove in perfetta sintonia con quello di Angel, che ora è già dentro di lei, lasciandosi circondare dalla stretta del suo calore, si perde di nuovo nell’oblio dei suoi fianchi impazziti. Tutti i pensieri del mondo reale muoiono, nell’attimo unico e irripetibile dell’estasi e si abbandona su i suoi seni …e ancora li bacia con amore e devozione quasi a volerla ringraziare per amarlo come lo ama.

Rimangono lì a lungo. Immobili. Abbracciati strettissimi, stanchi, sudati e appagati …per ora. La sente tremare adesso. La copre con il telo bianco, baciandola a fior di labbra, dice “aspetta” Buffy non si muove, sta così bene ora, perché spezzare l’incanto? Angel le porge un suo vecchio maglione, lei lo guarda pigramente e lui sorride “ho capito, lo farò io per te” Lui ha già messo su i suoi jeans e la camicia rosa …e scostando il telo dal corpo di Buffy pensa che rivestirsi non sia stata poi una così saggia idea. Sollevandola fra le sue braccia, le infila il maglione e Buffy pare sparirvi dentro, tanto le sta grande. Sistema meglio i cuscini e sdraiandosi più vicino al camino, la trascina con sé a riposare sul suo petto. Insieme, ancora abbracciati, stanno in silenzio, godendosi l’indolente pigrizia dell’appagamento. 

Silenzio. A volte il silenzio porta la pace.

Adesso è pronta. Adesso non vuole più trattenere la curiosità. Lui annuisce quando lei gli mostra la piccola chiave …e aspetta. I tesori di Kathy, dopo due secoli e mezzo di buio, vedono di nuovo la luce. Una spilla a forma di cammeo con sopra, in rilievo, il viso di una donna. Un fermaglio per capelli in avorio, sormontato da una farfalla in argento. Cinque pietruzze bianche e rotondeggianti, levigate come l’alabastro. Conchiglie di varie grandezze e colori, una è bianchissima. Buffy sorride e guardandolo negli occhi, sottovoce gli chiede “ti è familiare tutto questo?” lui scuote la testa, sembra deluso “no, non ricordo di averli mai visti prima …è passato troppo tempo ormai …e molte cose della mia vita da umano mi sfuggono, i particolari tendono sfocarsi e non…” – “sono piccoli oggetti, forse non li ha mai usati davanti a te, ma per lei dovevano avere un significato speciale, se ha voluto conservarli” Angel prende la spilla e con il pollice ne traccia i contorni “questa è lei” – “ricordi il suo viso?” – “lo ricordo benissimo, il viso, la voce, il suo profumo …la voce soprattutto, la ricordo molto bene …e la sua risata” – “quando hai capito che aveva le visioni?” – “no, no, aspetta… lei non aveva le visioni, almeno non come Drusilla o Cordelia …lei “sentiva” le persone, era una specie di sensitiva proprio perché aveva la capacità di entrare dentro le cose, non si fermava alla superficie e non credo che questa cosa fosse di matura mistica, era una dote tutta sua. Se oggi fosse viva, penso che avrebbe potuto essere una brava psicologa o qualcosa del genere. L’unica cosa “strana” erano i suoi sogni. Probabilmente erano sogni premonitori, ora lo so, ma allora scartavo a priori tutto ciò che non conoscevo. Lei disegnava spesso al suo risveglio. Voleva assolutamente che io vedessi ciò che sognava” – “ricordi qualcosa dei suoi disegni?” – “quasi nulla” accarezza ancora la spilla “abiti… disegnava molti abiti, era una cosa che faceva spesso, molti dei suoi vestiti erano sue creazioni, e anche gioielli” – “uhm, psicologa e stilista” Ridono “si, aveva un senso estetico molto sviluppato …e volti, disegnava un infinità di volti. I disegni al risveglio erano per lo più schizzi appena abbozzati, ma era velocissima nel crearli, aveva paura di dimenticarli”

Buffy, senza sapere perché, prende il portagioie e capovolgendolo, rovescia il suo contenuto sul tappeto. Non sa perché lo fa, lei stessa ne è stupita ma ora nota che il fondo del portagioie è fuori uscito dalla sua sede “c’è qualcosa qua sotto”  Angel sembra agitato adesso “un doppio fondo. Si, sarebbe proprio da lei, avanti piccola peste, aiutami a ricordare” Buffy lo guarda con evidente ansia, aspettando che lui dica qualcosa “aprilo, Buffy!”

Solleva il fondo tirando la linguetta di raso che vi è incollata sopra e con facilità scopre che il portagioie nascondeva qualcosa altro al suo interno. Angel non nasconde la sua impazienza “che cosa è?” - “delle carte, fogli arrotolati. Angel…” Lui sorride ora e spostando gli oggetti che Buffy ha fatto cadere sul tappeto, avvicinandosi di più a lei, la fa sedere sulle sue gambe facendo aderire la schiena contro il suo petto. Le cinge la vita abbracciandola stretta e poggiando il mento sulla sua spalle, la bacia delicatamente sul collo. Lei ha un brivido …e no, non è per il freddo. “Credo di sapere cosa è”. Voltandosi a guardarlo incontra le sue labbra, che ora vicinissime, si sfiorano “aprili, Buffy!”

Slegando il nastrino che li tiene uniti, lei srotola lentamente i fogli ingialliti dal tempo e inizia a sfogliarli uno per uno. “I sogni di Kathy. Avevi ragione, Angel. Sono schizzi appena abbozzati, fatti in fretta e furia, ma sono abbastanza chiari. Riconosci questi luoghi? guarda, qua c’è una casa …e in quest’altro c’è…” si ferma di colpo, incapace di continuare “si conosco bene quella casa, era la nostra …e in quell’altro c’è… Darla e… ci sono io che...” – “NO! basta mettiamoli via, per favore Angel” – “Buffy, non credo che lei volesse questo. Lei voleva che io ricordassi, continua a sfogliare. Per favore” Lei continua con riluttanza. Inutile insistere, sa che Angel lo farebbe comunque e magari quando è solo e non vuole che questo accada. Fa scorrere fogli su fogli, e proprio come ha detto Angel, molti disegni riproducono abiti di ogni genere e gioielli fantasiosi. In alcuni sono visibili degli angeli con grandissime ali spiegate e in altri si vedono chiaramente delle farfalle sempre con le ali aperte. Vi sono molti volti. Donne, vecchi, bambini, mentre alcuni riproducono scene di eventi che certamente lei ha sognato.

Si ferma davanti al ritratto di una donna e sente che il suo cuore, per un solo istante, ha smesso di battere. È spaventata, preoccupata, felice, stupita, confusa… “A n g e l”.

Lui vive le stesse identiche emozioni di Buffy e non sa, se è lei ha trasmettergliele o invece il contrario. Difficile dirlo. Accade spesso, che quando sono insieme, fatichi a riconoscere i confini del proprio io. A volte non sa dove finisca lui e dove cominci lei.  Ma non ha alcuna importanza, preferisce il “Noi” alla solitudine dell’ “Io”.

Non riesce a credere di vedere proprio quello che sta vedendo, “ma come è possibile questo? non può essere… forse… forse è solo una banale somiglianza, forse…” – “una banale coincidenza, forse…” – “Ok, una molto banale e precisa somiglianza. Molto, molto precisa” – “ma davvero ho il naso così a patata?”

Buffy ridacchia nervosamente, per mascherare il fatto, che è scioccata nel vedere che Kathy, duecentocinquanta anni fa, dipinse il suo viso fin nei minimi particolari …e ogni dubbio, su chi sia la persona del ritratto, viene scacciato via velocemente, quando Buffy legge il nome scritto nell’angolo inferiore del foglio “Buffy Anne Summers

Angel prende il foglio tra le mani, non riesce a staccare gli occhi da quel viso e le mani tremano vistosamente. “Angel? cosa hai? stai tremando” – “questa è la mia grafia, il tuo nome l’ho scritto io …e anche il disegno è mio. Riconosco benissimo il mio tratto, Kathy aveva uno stile tutto suo, diverso dal mio. Io ho ritratto il tuo volto, Buffy …è solo che non ricordo di averlo fatto, ed è ancora più assurdo di…” – “forse mentre lei ti raccontava il suo sogno, tu disegnavi, seguendo le sue indicazioni, potrebbe essere così?” – “potrebbe! ma non ricordo assolutamente nulla” – “ tu mi conoscevi già da prima che io nascessi…” – “…e ti amavo, già”

Buffy continua a sfogliare e ora sorride mostrando ad Angel un altro disegno “beh, Kathy sapeva il fatto suo, guarda qui, accidenti sono proprio loro due” I volti di Connor e Alice sorridenti e sotto, accanto ad una scritta, vi sono due claddagh. Anche Angel sorride “le stesse parole che ha scritto nel biglietto che ho dato ad Alice, vedi? la sua calligrafia è diversa dalla mia, questo l’ha scritto lei” – “quindi lei aveva sognato loro due. Angel, questo è bellissimo” – “Si. Lo è, ma non credo sapesse chi fossero realmente” Buffy annuisce pensando che ciò che dice Angel potrebbe essere vero …oppure no “…e se invece avesse saputo? Perché escluderlo?” – “se avesse saputo mi avrebbe detto subito..” – “magari l’ha fatto ma tu non ricordi”

Continuano a far scorrere i vari disegni, ormai curiosissimi, “guarda questa scena, non ti pare familiare? guardala nel suo insieme, sembrano eventi scollegati fra loro, ma nel loro insieme, stanno raccontando un intera esistenza” Angel osserva il foglio che gli porge Buffy e concorda assolutamente con lei. Nel disegno sono visibili vari oggetti e luoghi …e volti. Due giovani donne, morte con il collo spezzato. Una vecchia seduta davanti ad un fuoco che pare pregare. Un uomo vestito di cenci. Una giovanissima donna totalmente avvolta dentro un alone di luce. Una croce. Due claddagh. Due mani, distintamente separate fra loro, una maschile e l’altra femminile, che sorreggono una sfera di vetro. Una spada. Un uomo in catene.

“Aveva sognato tutto questo, mio dio, è incredibile”

Angel sembra estraniarsi un attimo e poi pare ricordare qualcosa. Sente la voce di Kathy, risuonargli dentro, proprio come è successo poche era prima giù al molo. “Lei non capiva il senso di questi sogni, non completamente almeno” Per questo li disegnava, per non dimenticarli. Questo le dava molta angoscia «so che accadrà, so dove accadrà e anche quando, ma non posso fare nulla per evitarlo, perché queste persone non sono ancora nate e io non vivrò così a lungo da poterle avvertire per tempo, non potrò aiutarle, ma deve esserci un senso in tutto questo, forse sarai tu a farlo per me Liam» Ecco.. lei si chiedeva che senso avesse, conoscere eventi futuri, se non poteva alterarne il corso …e io mi limitavo, come sempre, a rassicurarla, dicendole che quelli erano solo sogni, bizzarri e fantasiosi certo, ma comunque solo sogni” – “penso che avesse ragione sai? se lei aveva già visto tutto, perché non abbiamo trovato i suoi disegni prima? Questa scena è chiarissima, Angel. Le due giovani sono… una è la zingara che ha ucciso Angelus e l’altra è…” – “l’altra zingara che io ho… Jenny Calendar” – “La vecchia davanti al fuoco?” - “la zingara che mi ha maledetto”

Smettono di parlare perché il resto della scena è chiarissimo e ad entrambi pare di sfogliare un vecchio album di famiglia con le loro fotografie ingiallite dal tempo. L’album dei ricordi. “Kathy aveva ragione, Angel. Perché non abbiamo avuto modo di vedere tutto questo, prima che accadesse?” – “non avremmo capito forse, ora è tutto chiaro perché abbiamo già vissuto questo, ma se avessimo visto prima, sarebbe stato davvero tutto così leggibile?”

Vi sono molti fogli simili a questo. Alcune scene non riescono a comprenderle e sicuramente cercheranno di capirne il significato nei giorni seguenti. Altri disegni invece sono molto familiari dove sono visibili scene e oggetti che sia Buffy che Angel riconoscono come appartenenti alle loro vite. Persino la morte di Giles è stata ritratta nei minimi raccapriccianti particolari.

…e loro non sanno più cosa pensare e hanno un po’ paura adesso.

Angel invitandola ad alzarsi, la prende per mano

“è tardi, dobbiamo alzarci presto domattina, è meglio dormire un pochino”

{Era già tutto deciso da sempre? Era già tutto scritto nel destino e loro non potevano fare nulla per evitarlo?}

In quel letto così grande, si sente piccola. Non ama sentirsi fragile e indifesa, e se ora lui non l’abbracciasse così stretta, potrebbe morire. “Angel, fra noi funzionerà vero?”“sicuramente” La culla fra le sue braccia “hai freddo?” lei cerca le sue labbra “non proprio”. Il suo sorriso illumina quell’angolo buio del suo cuore, che cominciava a sentire di nuovo la paura. La bacia con passione e il desiderio di lei si infiamma ancora una volta.

{Se tutto è già stato scritto, allora chi sono loro? solo dei burattini che obbediscono ai comandi di chi muove i fili?}

Si amano ancora …e ancora …e ancora! Stanotte, il loro amore non vuole lasciarli dormire.

{…e chi è che muove i fili? Il destino? …e cosa è il destino?}

Stanotte, il destino è un letto bianco e soffice come la neve.

Stanotte è solo amore.

Il loro destino.

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