Il nono clandestino di Grii (/viewuser.php?uid=97882)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6! ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 - Capitolo Finale ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
pf
1.
Che
Antonella fosse una ragazza poco paziente lo sapevano tutti, ma da
come ne parlavano gli altri ragazzi, quella volta aveva superato il
limite dei limiti.
Era
uscita dalla stanza correndo in quello scatto di rabbia aveva perso
tutta la sua grazia, inciampando sui suoi pantaloni larghi da
principessa orientale. Poi, una volta essersi cambiata, corse a casa
e si chiuse in camera sbattendo tutto ciò che le capitava
sotto
mano.
-Stupidi
loro, stupida la gara e stupidi i giudici! Che branco di DEFICENTI!-
mentre urlava come una pazza andò a sbattere contro un
bauletto
rivestito di cuoio e sentendo un rumore di cristalli che si
scontavano, lo aprì trovando una bottiglietta di liquido
celeste non
molto invitante.
“Perfetto!
Quando Soccorro ha detto che gettava tutta questa roba parlava a
vanvera!” i suoi pensieri si interruppero nel sentir entrare
Matias
col fiatone.
Doveva
aver corso un bel po' per essere ridotto in quello stato.
-A-Antonella...!-
disse quasi soffocando -Perchè te ne sei andata? C'erano le
premiazioni!-
-Premiazioni?!-
ripeté con voce altezzosa la divina -ti pare una premiazione
il
SECONDO
POSTO?!-
-Bhè
non è male... e devi ammettere che Patty e Bruno sono stati
molto
più bravi di noi...-
-Ho
sentito bene?! MOLTO PIU' BRAVI DI NOI?! NOI SIAMO I MIGLIORI, SONO
QUEI GIUDICI AD AVERE GLI OCCHI BENDATI!-
Anche
Matias stava cominciando a spazientirsi -OKAY, OKAY! Fai come vuoi!
Ma guarda che non si può vincere sempre! Questo non
è il tuo mondo
perfetto! Tu vuoi troppo, cara! Tieniti i tuoi desideri per te e per
le fantastiche persone perfette come te!-
Detto
questo, prese e chiuse la porta lasciando la divina ancora
più
infuriata che mai. Con il mondo, con Matias...
…
ma
anche con se stessa.
Perchè
aveva ragione: quel mondo non era suo, e non era perfetto.
Quasi
le veniva da piangere, ma cercava di trattenersi, perchè non
era nel
suo stile piangere. Sarebbe somigliata troppo a quella piccola
papera. Si sedette sul pavimento, rannicchiata contro un muro e lo
sguardo le ricadde sul bauletto ricoperto di pelle.
E
se...?
Ebbe
un idea e svelta aprì l'omonimo bauletto prendendo la
boccetta. Ebbe
un attimo di timore nell'aprirla, ma facendosi coraggio
stappò e
bevve tutto in un sorso.
Potevano
davvero i suoi desideri diventare realtà?
Ma
cosa voleva?
Una
vita perfetta.
Per
lei e per la sua famiglia.
Una
vita dove tutto le andava bene, dove tutti le davano ragione, dove
poteva essere divina PER
DAVVERO.
Voleva
tornare con Bruno, strapparlo
dalle grinfie
di Patty, e far in modo che quest'ultima fosse povera, sfortunata e
odiata da tutti quelli che prima le volevano bene.
Un
crudeltà, ma la rabbia e la voglia di vendetta non conoscono
limiti.
*
Quello
che avvenne dopo nessuno lo sa, e nessuno sa spiegarselo, nemmeno
Antonella stessa.
Si
trovò semplicemente svenuta sul pavimento della sua camera,
dove
aveva bevuto la pozione, senza il minimo cambiamento.
Si
guardò attorno, non era cambiato VERAMENTE niente.
Guardò
l'orologio che segnava le 23.47 e stanca morta si ritirò
nella sua
camera maledicendo il filtro che la stava facendo star male e che per
di più non aveva avuto effetto.
-Guardali
la, tutti a festeggiare...- mugugnò disprezzante guardando
fuori
dalla finestra, vedendo le luci di una festa della vittoria per la
nipote della preside -Dei grandi, grandissimi deficienti...-
***
E così
rieccomi qui U_U.
Dopo
un ipotetico "fallimento" dell'altra mia serie a causa
mancanza
di idee sveglie, torno con questa storia che spero ispiri qualcuna :)
Beh, la chiudo qui,
baci <3
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
2.
La
mattina dopo, svegliata da un raggio di sole mattutino, Antonella si
stropicciò gli occhi e dopo aver deciso che non valeva la
pena
andare a scuola per sentire tutte le lodi a Patty, si alzò,
e mentre
apriva la porta si scontro con un uomo sui 37 anni.
-Scusi
ma lei chi...!!- spalancò la bocca come una stupida mentre
“lo
sconosciuto” le metteva una mano sula spalla.
-Figliola
che hai?-.
Ora
la ragazza quasi non respirava più, un po' per l'emozione e
un po'
perchè suo
padre
la stava stringendo molto forte da toglierle l'aria.
-C-Che
ci fai qui papà?-
-Non
sei contenta di vedermi? Cos'è questa mattina ti sei
svegliata con
il piede sbagliato? E perchè noi sei vestita? Scusa se ti
faccio
tutte queste domande, ma di la ci sono tuo fratello e Bruno che ti
aspettano per andare a scuola e...-
-Chi
c'è che mi aspetta per andare a scuola?!- chiese la divina
ancora
più sconvolta.
-Tuo
fratello e Bruno...- ripeté il padre un po' titubante nel
vedere la
reazione della figlia.
“Bruno
è venuto a prendermi, BRUNO È VENUTO A
PRENDERMI... Mio padre È
QUI... CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!” la mente della ragazza
era
confusionaria e non c'era un pensiero che si collegasse con l'altro.
-O-okay...-
concluse -mi cambio e arrivo. Puoi avvisarli?-
Roberto
annuì e uscì dalla stanza lasciando Antonella da
sola a riflettere
sugli avvenimenti.
Ma
non riusciva a fare pensieri decenti. Erano tutto un miscuglio di
fatti, di casi e di parole e immagini.
Si
cambiò e vide sua madre suo padre chiacchierare allegramente
mentre
suo fratello e Bruno facevano lo stesso.
-'Giorno
pulcino!- l'apostrofò sua madre -Andiamo sorellina?- le
rivolse la
parola Fabio -Come va, amore?-
Per
poco la ragazza non cadde a terra .
-C'è
qualcosa che non va?- chiese premuroso il ragazzo con gli occhi
dolci.
-N-No
figurati. Andiamo pure- concluse sbrigativa uscendo dalla porta
finché qualcuno non la bloccò prendendola per il
polso.
-Non
mi saluti questa mattina?- Bruno se la trascinò accanto e la
baciò
dolcemente senza che lei potesse decidere o meno.
I
suoi la salutarono e il gruppetto uscì dalla casa portandosi
sulla
strada per la scuola.
Quando
furono arrivati quasi a metà strada Fabio salutò
e cambiò strada
-Vi abbandono... passo a prendere Tamara. Ci vediamo a scuola-.
-Aspetta
un attimo Fabio!- lo bloccò la sorella -da quanto tempo tu e
Tamara
state insieme?-
Il
ragazzo la guardò storto mai poi rispose -Sono quasi due
anni,
credevo te ne ricordassi-. Antonella annuì e Fabio se ne
andò nella
direzione opposta alla loro.
-Bruno...
e noi da quanto tempo stiamo insieme?-
-Come
da quanto tempo? È un anno la settimana prossima, non dirmi
che te
ne sei dimenticata! Dobbiamo andare a cenare fuori insieme!- rispose
con voce sorpresa.
Antonella
cercò di tenersi sulla difensiva, e quindi di mentire -No!
Figurati!
Era solo per vedere se te lo ricordavi tu- e gli diede un breve bacio
per sembrare più credibile -dobbiamo festeggiare questa
nostra
unione che dura ininterrottamente da un anno...-
-Già,
un lungo anno-
I
pensieri della giovane cominciavano a farsi più chiari: che
il
filtro venuto male avesse fatto effetto? Aveva suo padre, il suo
Bruno e suo fratello era tornato con la ragazza per cui si
struggeva...
Erano
tutti felici.
***
Hola ^^ .
Cosa
è successo alla vita della nostra star?
Che sia
cambiato in meglio o in peggio?
Chi lo sa (:
Ringrazio JosephineAntoniette
per aver recensito ^^. Grazie e alla prossima!
Grii_
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
3.
La
strada per la scuola sembrava non finire più.
Bruno
continuava a fare domande a cui Antonella non rispondeva
sinceramente, perchè non aveva la più pallida
idea di cosa stesse
parlando e DI CHI stesse parlando. Erano tutte persone sconosciute,
suoi amici, che però lei non aveva mai incontrato.
-Ehy
Bruno non credi che ci stiamo mettendo un po' troppo ad arrivare?-
prese parola la ragazza.
-Arrivare
dove?-
-A
scuola-
-Oh
noi non stiamo andando a scuola- rispose ridacchiando il ragazzo.
-E
allora... dove stiamo andando?-
-Al
parco a fare una passeggiata- Antonella continuò a
camminargli
accanto e ricominciando a chiacchierare di cose sconosciute, tenendo
per mano il
suo ragazzo,
era felice come non si era mai sentita prima in quei giorni.
-Sai-
disse ad un tratto -quando passiamo di questi momenti capisco
perchè
ti amo-
Bruno
la guardò negli occhi e lei gli sorrise, era proprio felice.
Si
baciarono, e dopo aver amoreggiato un po', si rimisero in cammino
fino a che non arrivarono al parco nel centro di un quartiere vicino.
Antonella
non era mai stata in quel parco nonostante abitasse nelle vicinanze
da più di quindici anni e mentre vedeva tanta magnificenza,
tra
fontane e verdi alberi, si chiedeva perchè non l'avesse mai
notato
prima.
-Questo
parco è veramente stupendo, mi piace molto stare qui-.
-Lo
so, è per questo che ti ci ho portato. È il
nostro parco questo-
Un'altra
cosa del suo nuovo mondo.
Quello
era il loro parco. Wow.
-I
signori che l'hanno fatto costruire devono far ristrutturare la
fontana
a destra, c'era un articolo sul giornale. Te l'ho portato-
La
ragazza venne a scoprire che era loro abitudine ritagliare tutte le
notizie sul loro parco e raccoglierle in una busta, così da
guardare
alcuni dei loro ricordi quando sarebbero stati sposati. In questo
universo era la prima volta che Bruno parlava di matrimonio, mentre
nella “realtà” non riusciva a ricordare
se lo avesse mai
accennato.
Ora
che ci pensava, non riusciva a ricordare molte cose. Era come se
avesse una specie di vuoto nella testa.
E
poi la vide. Accanto alla fontana da ristrutturare c'era una
ragazzina, piccola, minuta, dai capelli biondi raccolti in trecce,
con l'apparecchio e gli occhialoni.
-E
LEI CHE CI FA QUI?!- gridò la ragazza senza rendersene conto.
-Lei
chi?- chiese Bruno preoccupato.
Anto
scosse la testa e disse al ragazzo di aspettarla mentre lei di corsa
raggiungeva quella che sembrava essere la sua peggior nemica.
-TU!-
le urlò contro -SEI VENUTA A ROVINARMI LA VITA ANCHE QUA?!-
La
ragazzina guardò Antonella con una faccia più
spaventata che mai,
piena di terrore, come può averne una persona quando si
trova
accanto a uno squalo.
Cercò
di fuggire, ma Anto la fermò -Dove stai scappando??!!-
-LASCIAMI!-
si ribellò -Cosa vuoi da me?-
Antonella
la lasciò e con più calma si sedette accanto a
lei -Di solito non
scappi da me- disse
-Di
solito tu non parli con me-
La
divina fece per rispondere ma venne chiamata da Bruno perchè
era ora
di andare a scuola, sennò non li facevano più entrare.
-Tornerò-
si limitò a dire -ma tu fatti trovare qui-.
***
Un
Buon Natale (in ritardo) e un Buon Anno (in anticipo) a tutti (:
Antonella
stava vivendo la sua magnifica nuova vita, ma si ritrova davanti ai
problemi che aveva anche nella vita "precendente". Tornerà
sul serio?
Ringrazio
infinitamente le persone che recensiscono, che leggono e che hanno
inserito la storia fra le seguite/preferite/da ricordare.
Grazieeeeeeeee :D
Alla
prossima! _Grii
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
4.
Raggiunsero
la scuola appena in tempo per la terza ora, quella di musical (ma dai
>_> Nda).
La
ragazza dovette inventarsi un'altra scusa per evitare le
numerosissime domando di Bruno e questo in qualche modo la faceva
sentire triste. “Coraggio Anto” si disse
“tirati su di morale e
non pensare a quello che è successo. E non sentirti in colpa
per
quelle piccole e innocenti bugie che stai dicendo a Bruno”.
Eppure
si sentiva in colpa lo stesso. Non si poteva avere un rapporto
fondato su delle bugie.
-Ehi
capitana!- una voce la fece distogliere dai suoi pensieri -Entrata
tardi questa mattina eh?-
La
ragazza sobbalzò: Giusy, Tamara e le gemelle erano davanti a
lei
tutte sorridenti che chiedevano come stesse “la loro
capitana”.
-Suvvia
non scherzate- si intromise Antonella un po' straniata -Io NON sono
la vostra capitana...-
-Come
no?- la interruppe Tamara -certo che lo sei, e lo sei DA SEMPRE!-
-Tamara
ha ragione, Anto- annuirono Sol e Belen.
-E
sei anche la migliore- concluse Giusy mettendole una mano sulla
spalla.
Il
primo impulso della ragazza fu quello di lanciare a terra la mora per
il troppo sarcasmo, ma poi si ricordò che quello non era
“il mondo
reale”, e che quindi era sincera. In un certo senso.
Tutti
le davano ragione.
Era
una sensazione bellissima, quella che provava ora la ragazza. Era
così eccitata che si mise a saltellare per il teatro
salutando tutte
le persone che capitavano a tiro, che ricambiavano il saluto allegri
e pieni di affetto. Salutò anche le sue ex-divine, che la
trattavano
come se fosse una specie di dio, come tutti del resto.
La
lezione iniziò circa mezz'ora dopo e le cose andarono ancora
meglio
di prima: in una visita lampo, Ines, fece cantare Antonella e poi
tutti l'applaudirono, quando poi faceva ballare tutta la classe unita
e alla fine tutti erano felici e soddisfatti riusciva a sentirsi
veramente, possiamo dire, realizzata.
“Ora
capisco perchè la papera cercava sempre di farci ballare
tutti
insieme” pensò “è davvero
soddisfacente”.
Questi
pensieri però le portarono anche un po' di tristezza, come
un nodo
allo stomaco e al cuore.
Le
mancava la competizione, di certo.
Era
sicuramente quello che mancava di più di Patty alla ragazza,
qualcuno con cui competere.
-Giusy!-
chiamò -dimmi quand'è la prossima gara di musical
interscolastica?-
-L'anno
prossimo, quella di quest'anno è appena finita. Siamo state
fantastiche capitana!- rispose battendole una pacca sulla schiena. La
Giusy di questo mondo amava mostrare la sua
gratitudine/felicità con
atti fisici che potevano nuocere un po' alla salute, soprattutto a
quella di Antonella.
-Abbiamo
vinto?-
-Certo!
È una cosa logica con una capitana del genere!-
Antonella
le diede ragione, anche se non era molto abituata a tutti quei
complimenti da parte dell'ex-rivale.
Guardò
l'orologio: dato che si stava annoiando, pensò di andare a
trovare
Patty, come aveva promesso, per scoprire che esattamente che ruolo
avesse lei in tutto questo.
-Giusy,
c-cara... mi accompagneresti in un posto?-
***
Holaaaaa
^^
Ritorno
al questa storia (:
Finalmente
Anto è giunta a scuola.... chissà che colpo deve
aver preso xD
Dove
dovranno andare lei e Giusy?
Rispondo
alle recensioni....
JosephineAntoniette:
Ciao e grazie -^^- . è tutto visto dal punto di vista di
Anto, sono cambiati i suoi ricordi e così anche la sua vita
e la sua città... secondo la mia idea si dovrabbe capire
alla fine, ma evidentemente è un po' confusa la storia xD.
Alla prossima!
tamina_e_dastan:
Grazie per aver cominciato a leggere :D .Antonella sembra quasi essersi
dimenticata di Patty... ma è OVVIO che Bruno e Anto (alla
fine) staranno insieme U_U Non potrei non farli rimanere uniti *_* .
Ciao e ancora grazie!
_Grii
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
5.
-Dove
stiamo andando Anto?- chiese Giusy, dopo averla seguita ciecamente
per più di dieci minuti su una strada che portava da qualche
parte.
-Poco,
poco...- ormai lo aveva ripetuto fin troppo spesso, ma si era persa e
non voleva farlo notare. Cercava di raggiungere il parco “suo
e di
Bruno” ma non si ricordava come ci si arrivava.
-Cerchi
di portarmi al parco del centro?-
-Si,
in un certo senso...- si sentiva perduta e si mordeva un labbro
dall'agitazione.
-Allora
dobbiamo andare di qua...- sentenziò, prendendo per un
braccio
Antonella e trascinandola nella direzione opposta. Si era proprio
persa!
-Eccoci,
siamo arrivate- si, erano arrivate. Il parco era bello come nella
prima mattina, e le fontane andavano tutte armoniosamente.
Proprio
come qualche ora prima, sotto la fontana da riparare stava sola
soletta la piccola Patty, o almeno la ragazza che era la sua copia
sputata.
-Eccola
la- esclamò.
Giusy
guardò verso la direzione dove era diretta Anto e nel vedere
dove
stava andando, crucciò il volto e la blocco prima di subito
sbarrandole la strada. -Dove diavolo stai andando?!- chiese
bruscamente.
-Devo
parlare con quella ragazza laggiù- rispose indicando la tipa
sotto
la fontana.
Giusy
spalancò la bocca e poi la tirò indietro -Non
vorrai mica andare a
parlare con quella poveretta, vero?-
-Ma
di che stai parlando Giusy...-
-Allora
vediamo...- si intromise la mora spazientita -ti devo proprio
rinfrescare la memoria oggi, eh? Che ti prende?! Patricia è
una
delle orfane dell'istituto “Disperazione”, quelli
sono tutti
ladri e clandestini provenienti da tutto il mondo! Ragazzi sporchi e
maleducati... Noi non siamo fatti per stare con loro e, a dirla
tutta, non vorrei mai stare con quel gruppetto di sfigati-.
Detto
questo scosse la testa e se ne andò lasciando Antonella da
sola nel
parco (semi) deserto.
Disperazione?
Clandestini? Orfani? Ladri? Sporchi e Maleducati? SFIGATI?! Giusy che
diceva tutto questo DI PATTY? E la chiamava anche per nome intero!
Cosa stava succedendo?
Antonella
provò a ricordare la causa di tutto questo. Che fosse stato
un suo
desiderio? Forse. Ma lei non se lo ricordava.
Aveva
un buco nella mente, non ricordava quasi niente della sua vita
passata, tranne qualche particolare su Patty, Giusy, suo fratello e
Bruno.
Doveva
avere delle spiegazioni da qualcuno, prima di subito.
Corse
da Patty che, pur non scappando come quella mattina,
sobbalzò
vistosamente.
-Patricia,
giusto?- disse. La ragazza annuì -I-Io sono Antonella Lamas
Bernardi
t-tu mi conosci?- annuì ancora -Non sei capace di parlare?!-
-Si-
si limitò a rispondere la ragazza.
-E...
perchè tu mi conosci?-
-Sei
Antonella Lamas Bernardi, una della più famose cantanti
dell'America
latina, la star della tua scuola e la quarta tra le persone
più
ricche di tutto il paese. Sono felice per te- rispose con tono piatto
e senza metterci un briciolo di passione.
-Ma
io non so niente di te-
-Sono
Patricia Richnold, una delle otto figli adottive dei signori
Richnold, che hanno costruito questo parco. Quelli come te ci
disprezzano e ci chiamano ladri, sfigati e clandestini, quindi credo
che toglierò il disturbo-.
Antonella
non mosse un dito e non disse parola mentre
“Patricia” se ne
andava, ma era confusa ancora più di prima, le si stringeva
il cuore
ed era improvvisamente triste. I suoi ricordi si annebbiavano ancora
di più. Chi era quella Patty di cui parlava poco prima, la
ragazza
che odiava?
Non
se lo ricordava più.
***
Hola
^^
è
stata svelata la sconvolgente verita sulla ragazzina dalla trecce bione
U_U.
Antonella
sembra un (bel) po' confusa.... che succederà adesso?
Ringrazio
ancora Tamina_e_Dastan che mi recensisce ^^. Grazie per i complimenti,
cara!
Bhe,
alla prossima!
_Grii
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Capitolo 6 *** Capitolo 6! ***
6.
Passarono
alcuni giorni, e Antonella dimenticò anche quello che prima
ricordava benissimo. Non le davano più fastidio le pacche
sulla
schiena di Giusy e le altre che la chiamavano capitana.
Era
cambiato qualcosa, si era felice, ma sentiva come se un pezzo di
sé,
se ne fosse chissà dove. L'unica cosa in cui credeva adesso,
era
quella piccola clandestina, Patricia, che stava con il sole e con la
pioggia accanto alla fontana per ricevere pochi spiccioli come
elemosina. Sentiva che in qualche modo era collegata con lei in un
certo senso ammirava la sua determinazione nel fare una cosa
così
schifosa e poco appagante. Non andava nemmeno a scuola.
Eppure
i suoi tutori erano ricchi, ma la mandavano lo stesso a fare
l'elemosina, perchè nessuno sarebbe stato così
stupido da rimanere
lì fuori tutto il santo giorno per quattro monetine da 25¢.
Su
una cosa aveva ragione Giusy: era veramente sporca e lurida. Aveva
tutti i vestiti a brandelli e sporchi di terra quanto era sporca una
ruspa.
Dopo
il quarto giorno di visita silenziosa, Antonella si accorse che la
ragazza non c'era più. Si avvicinò alla fontana e
si guardò
intorno, cercando un segnale o un qualcosa, ma non vedendo niente e
nessuno decise di tornare a casa.
-Ferma
li tu!- Anto si girò. Un ragazzo alto, abbastanza carino e
dagli
occhi azzurro chiaro chiaro era dietro di lei e tendeva la mano in
segno di stop. Aveva i pantaloni bucati e la camicia un po'
strappata, ma gli conferivano un certo fascino da strada.
-Sei
tu Antonella Lama Bernardi, no?- la ragazza annuì -Bene,
sono venuto
per dirti di lasciare in pace mia sorella! Devi smetterla di venire
qua ogni pomeriggio per umiliarla e poi ridere di lei e noi con i
tuoi amici ricchi e fighetti!-
-Scusa
un attimo- la ragazza sembrava aver ritrovato la sua sicurezza -chi
diavolo sei tu per dire una cosa del genere su di me?-
-Sono
Linus, Linus Richnold, il fratello adottivo di Patty-
“Uno
degli otto clandestini” pensò Antonella -Io non ho
mai fatto
niente di male a tua sorella!- rispose con tono sgarbato -sto solo
qui a godermi il parco, il mondo non gira mica intorno a lei sai!-
-E
neanche intorno a te- fece eco il ragazzo seccato.
-Può
essere, ma ti ripeto che io non ho mai cercato di fare niente a tua
sorella, volevo solo conoscerla, non ridere di lei!-
Linus
la guardò di sbieco -Perchè una come te vorrebbe
conoscere gente
come noi?-
Anto
fece per rispondere ma chiuse subito la bocca senza emettere suono
-Non lo so, mi ispira fiducia- e sapendo riconoscere una causa persa
fece retromarcia e si incamminò verso l'uscita del parco.
-Aspetta...
cos'hai detto?-
-Che
ha una faccia che ispira fiducia. E poi non è noiosa. Tutti
i miei
compagni “fighetti” non fanno altro che lodarmi e
questo comincia
ad annoiarmi. Ho bisogno di competizione io-.
Questa
volta era Linus che non sapeva cosa dire,e se ne stava lì a
guardare
Antonella che tornava verso casa.
-Allora...-
disse infine -se vuoi conoscere mia sorella, te la presento io domani
se prometti di venire nel nostro orfanotrofio. È
sull'incrocio tra
la decima e la ventitreesima ad est di qui-.
La
ragazza annuì e poi continuò per la sua strada.
Chissà
magari incontrando i clandestini avrebbe ricordato qualcosa del suo
passato... ma chi lo poteva sapere?
***
Holaaaaaaaaaaaa! ^^
Anto ha fatto conoscenza
con il primo dei "fratellini" di Petty! (il cui nome è
citazione del mitico fratellino di Lucy in Peanuts <3).
Però sotto
certi aspetti sembra ancora più confusa di prima... Mha!
Come sempre ringrazio tamina_e_dastan!
Grazie, sono molto contenta che la storia ti piaccia così
tanto ^^. No, sul serio ti chiami come me? :°D Chi ci avrebbe
mai pensato xD
Infine ringrazio anche chi
legge soltanto (:
Grii_
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
7.
-Dove
stai andando Anto?- Fabio era seduto sopra il letto della sorella, a
guardarla preparare per andare chissà dove -Esci con Bruno?
È il
vostro anniversario domani no?-
Antonella
annuì in fretta e furia, e dopo essersi sistemata i capelli
uscì
dalla porta di corsa lasciando il fratello confuso.
-Prima
di uscire aspettami un attimo...- ma Antonella era già
partita e
correndo aveva quasi raggiunto il parco dove doveva incontrarsi con
Linus per andare all'orfanotrofio.
*flashback*
Anto
stava per andarsene, quando un pensiero le passò come un
fulmine
nella mente.
-Senti
Linus... non è che mi potresti accompagnare tu? Sai avrei un
po' di
paura di perdermi...-
*fine
flashback*
-Finalmente!-
esordì il ragazzo nel vederla arrivare -non scherzavi quando
hai
detto che ti perdi dappertutto-.
Antonella
non curò le parole del ragazzo e lo seguì.
-Ti
va bene se prendiamo un scorciatoia, vero?- chiese sogghignate.
La
ragazza annuì poco convinta e in pochissimo tempo si
ritrovarono a
viaggiare in stradine buie e puzzolenti, strette da morire.
-Siete
in otto no?- chiese ad un tratto per sdrammatizzare -otto da tutto il
mondo-.
-Non
proprio da tutto il mondo... vediamo... ci sono io che sono il
settimo in ordine d'età e vengo dal Canada, i primi due sono
i
gemelli, Claus e Louis, che vengono dalla periferia di New York. Il
terzo è Pedro, che viene dal Portogallo, poi c'è
Serena che viene
dall'Italia. Per ultimi ci sono Elliot, dall'Australia, e Hikari dal
Giappone. E vabbè... Patty che è di qui. Non
è proprio quello che
si direbbe tutto il mondo-.
Secondo
la ragazza era comunque una buonissima parte di mondo.
-Come
mai siete messi così male?- chiese sovrappensiero
-cioè, i vostri
tutori sono ricchi no? Allora perchè siete sempre
così sporchi
e...-
Non
fece in tempo a finire la domanda che si trovò davanti a uno
dei
posti più rivoltanti che avesse mai visto.
-V-Voi
vivete qui?- chiese con tono schifato.
-Centro-.
Possiamo
dire che le mura sarebbero potute cadere da un momento all'altro,
così come il tetto e anche l'albero spoglio che c'era
lì accanto
non era molto rassicurante, piegato in un modo troppo
sinistro.
-Aspettami
qui, vado a chiamare Patty-
Ancora
un tantino scossa lei annuì, e una volta sola si rese conto
di avere
un pochina di paura: il quartiere in cui era non era di certo abitato
da gente molto apposto.
-Ma
chi abbiamo l'onore di avere qui?- Antonella si girò e vide
un
ragazzo moro, con una barbetta leggera e gli occhi neri -Sono Pedro
piacere- e le prese la mano baciandola.
La
divina passò subito alla difensiva -Ehm, scusa... non mi
importa chi
sei. Non puoi permetterti di toccarmi, e quantomeno di BACIARMI
la mano...-
Pedro
fece per replicare ma venne interrotto da Linus, che
ottimizzò la
situazione dicendo ad Antonella che quel Pedro, era il suo
fratellastro. La ragazza per la sua natura di non amante delle scuse,
si limitò a un breve “Ah, okay” e poi
vedendo uscire Patty le
andò incontro e insieme agli altri due ragazzi
cominciò una
piacevole chiacchierata che durò per un paio d'ore.
Ormai
era ora di tornare, ed Anto, dopo essersi fatta spiegare la strada al
centimetro, era pronta per raggiungere la propria casa, quando il
moro Pedro la fermò.
-Aspetta
un attimo...- disse prendendole le mani -sai mi sono divertito molto
oggi pomeriggio- Antonella sorrise e rispose che anche per lei era lo
stesso -Allora pensavo che...- riprese avvicinandosi a lei -noi due
potremo...-
La
ragazza aveva capito dove voleva arrivare, ma si ricordò in
tempo
che era felicemente fidanzata da quasi un anno ormai, e si
staccò da
lui, che però non voleva mollare.
-Eddai,
non è niente di male...- ribatté.
-Devi
sapere che...- fece per rispondere lei.
-COSA
STA SUCCEDENDO QUI?-
***
Ciao
a tutti [:
Si
sente aria di guai nel nuovo mondo della Divina... come se prima fosse
stato tutto normale!
E
ora passo a ringraziare la mia Bea (tamina_e_dastan)
che ogni volta mi recensisce facendomi un enorme piacere (:
Tra
Anto e Linus non c'è stato nulla... ma in compenso ha
rimediato il caro Pedro :P Grazie e alla prossima! ;D
_Grii
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
8.
-COSA
STA SUCCEDENDO QUI?-
I
due si girarono e mentre il ragazzo assunse un'espressione confusa,
Antonella una spaventata a morte.
-Bruno!-
gridò staccandosi da Pedro -Tu cosa ci fai qui?-
-IO?!
TU piuttosto cosa stai facendo qui! Fabio mi ha chiamato, chiedendomi
a che ora tornavamo, ma noi non eravamo usciti insieme
perchè tu
ovviamente avevi altre persone con cui incontrarti!-
Pedro
si intromise nella discussione -Mi pare il momento di togliere il
disturbo...-
Bruno
si girò a guardarlo pieno di rabbia -Ti conviene se non vuoi
diventare uno spezzatino!- il moro con calma se ne andò,
senza
nemmeno salutare la ragazza, e Bruno tornò a dedicarsi a lei.
-Che
ti è saltato in mente?! Questo quartiere è il
più pericoloso della
città! Mi meraviglio del fatto che tu sia ancora viva! Chi
ti ha
portato qui, CHI??!- era veramente preoccupato. Da una parte alla
ragazza faceva piacere vedere che si preoccupava così tanto
per lei,
però dall'altra le dava anche dispiacere vederlo in quello
stato.
-Ehy
Anto che succ...- Linus sbucò da dietro un muro alimentando
ancora
di più la rabbia di Bruno.
-E
lui?-
Antonella
si decise a prendere in mano la situazione -Bruno, amore, nessuno mi
ha costretto a venire qui, sono stata io di mia volontà. Lui
è
Linus, il fratello di Patty e mi ha trattata molto bene questo
pomeriggio. Quello che hai mandato via era Pedro, uno dei loro
fratelli...-
-“Uno
dei loro fratelli”? Ti stai alleando con i clandestini?-
-Senti,
clandestino chiamerai qualcun altro, okay?!- anche Linus stava
cominciando a perdere la pazienza e la rissa sembrava sempre
più
vicina
-BRUNO
SMETTILA DI CHIAMARLI COSI'!- la divina cominciava a prendere le
difese degli orfanelli -Qualunque cosa sia successo l'importante
è
che io stia bene no? E ti posso assicurare che sto benissimo! E poi
sono liberissima di frequentare le persone che voglio! Ricchi o
poveri che siano!-
-GIA'!!-
le fece eco Linus.
Bruno
digrignò i denti e strinse i pugni, ma vedendo l'espressione
convinta della fidanzata si lasciò andare e aprì
le mani in segno
di resa.
-Hai
ragione, scusa- si limitò a dire.
Antonella
sorrise e abbracciò il ragazzo, che le baciò
dolcemente i capelli.
Anche Linus stava sorridendo, e pure Patty da dietro un muro, per non
farsi vedere.
“Quanto
è fortunata quella ragazza” pensava “la
invidio veramente a
volte”.
*
“Quanto
è fortunata quella ragazza” pensava “la
invidio veramente a
volte”.
E
la invidiava veramente. Lei aveva dei fratelli fantastici, dalle
mille personalità diverse e sempre pronti a tirarle su il
morale.
Anche lei aveva un fratello e una famiglia, e degli amici e un
ragazzo che le voleva bene, però era come se mancasse
qualcosa.
Di
chi stiamo parlando? Antonella, ovvio. Non si sarebbe mai detto:
lei
gelosa di Patty.
Lei che aveva tutto,
gelosa di lei che non aveva niente.
-Tesoro
a cosa pensi?- le chiese Bruno sulla strada per la scuola.
-Cosa?-
sobbalzò la ragazza -Scusa non ti stavo ascoltando...-
-Ho
solo chiesto a cosa stavi pensando-
-Niente,
niente...- rivelare i suoi pensieri era una cosa molto dura, anche se
doveva dirli alla persona che amava.
-Se
lo dici tu... Approposito, a che ora passo a prenderti questa sera?-
-Q-Questa
sera?- la domanda colse Antonella impreparata -Che c'è
questa sera?-
-Cosa
c'è questa sera? Andiamo a mangiare fuori per il nostro
anniversario
non ricordi?-
No,
non se lo ricordava affatto. Si portò una mano alla bocca e
si
staccò dal ragazzo per un attimo -E-Ecco Bruno io... non
posso
venire questa sera-
-Come
non puoi venire?! È un mese che prepariamo per oggi! Cosa
devi
fare?-
-Ho
promesso a Patty che sarei andata con lei e i ragazzi a cantare le
canzoni di Natale per raccogliere fondi per il loro e un'altro
orfanotrofio gestito dai loro tutori...-
-Patty?
Patricia? VUOL DIRE CHE MOLLI ME NEL GIORNO DEL NOSTRO ANNIVERSARIO
PER STARE CON QUELLI LA'?! O MEGLIO CON IL CARO PEDRO, NO?!-
Antonella
si morse un labbro, indietreggiando ancora di più.
-Non
è come dici tu! L-Loro ne hanno bisogno; potremo andare a
cena fuori
domani, non importa dove siamo, non importa se non è il
ristorante
più costoso di tutta Buenos Aires... l'importante
è che stiamo insieme io e te-.
Bruno
scosse la testa -No, mi dispiace. Io non ce la faccio più.
Non so
proprio cosa ti succede in questo periodo! Non ti riconosco
più. Una
volta avresti fatto di tutto pur di stare con me solo qualche secondo
in più e ora... sei una persona che non conosco- e a
malincuore, si
girò lasciandola da sola, in mezzo alla neve appena caduta.
Si
sentì un bisbiglio fra delle lacrime.
-Non
mi conosco più nemmeno io-
***
Saluti!
:D
Causa
tosse e assenza da scuola, posto un altro capitolo a distanza
ravvicinata :D.
Mi
duole dire che è il più lungo, nonchè
il più triste che abbia mai scritto fino ad adesso
:°(
Anto
e Bruno si sono lasciati... chi aveva ragione secondo voi? Da anima
buona do ragione alla divina... avrebbero potuto passarlo insieme
comunque il loro anniversario. E invece lei lo passerà con
qualcun''altro... e non mi riferisco solo a Patty e agli altri ragazzi
:P
E
ora passo ai ringraziamenti! Mi riferisco a chiunque segua, preferisca
o ricordi questa storia (:
Ringrazio
_Bren_, JosephineAntoniette (visto chi è stato? hai
indovinato? Mi dispiace ma i ragazzi saranno principalmente comparse...
non ho intenzione di farla durare ancora a lungo questa storia
sennò avrei approfondito di più i loro
personaggi... spero di sentire il tuo parere di nuovo, ciao! ) e
tamina_e_dastan (Patty and Co. vivono in una topaia perchè
hanno dei tutori snaturati, purtroppo >_>... E se ti
dicessi che Pedro ha anche un'altra "faccenda in sospeso" con Bruno?
Sorpresa! baci e alla prossima, Bea!).
Grii_
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
9.
-Ciao
Anto!- Patty salutava allegramente con la mano l'amica che le veniva
incontro -Sono felice che tu sia venut... Antonella che hai?-
La
ragazza cercava di coprirsi il volto con la mano, non voleva far
veder che stava piangendo.
-Anto
che ti succede? Dai, a me puoi dirlo-.
-B-Bruno...
lui mi ha lasciata-.
Patty
l'abbracciò e la divina sentì una specie di caldo
rassicurante.
-Grazie
Patty, per essermi vicina-
-E
grazie a te che vieni a cantare con noi. Posso sapere perchè
Bruno
ti ha lasciata?-
-Preferirei
non parlarne, per favore...- Patty annuì prendendola per
mano e
accompagnandola davanti all'orfanotrofio dove erano radunati gli
altri. Alla divina non andava di dire che il ragazzo l'aveva
scaricata perchè veniva a cantare con loro orfanelli, avrebbe
potuto portargli del dispiacere.
-Ecco
guarda, oggi ci siamo tutti: lì ci sono i gemelli, lui
è Elliot,
Pedro e Linus li conosci già e loro sono Serena e Hikari...
e lui
è... bhè non lo conosco-.
-Matias!-
Antonella sorpassò l'amica per raggiungere il ragazzo e
gettargli le
braccia al collo -Cosa stai facendo qui?-
-Ho
saputo di te e Bruno, e volevo veder se stavi bene. A casa non c'eri
e mi hanno detto di cercarti qui. Ora dimmi.. perchè siamo
in questo
posto?- la ragazza si allontano da lui e lo guardò con
sguardo
seccato.
-Se
anche tu sei qui per fare pregiudizi sui miei “nuovi
amici” puoi
benissimo levare il disturbo. Dobbiamo cantare per raccogliere i
soldi per centinaia di bambini dell'orfanotrofio all'angolo...-
-Oh,
no. Io ti credo. Se mi dici che di questa gente ci si può
fidare
allora è ok, di solito sei tu quella con i pregiudizi.
Contiamo poi
che mia sorella mi ha buttato fuori di casa perchè doveva
stare con
Guido... non ho niente di meglio d fare-.
Antonella
rise e gli ri-circondò il collo, presentandolo ai compagni
-Ragazzi,
questo è Matias, uno dei miei più cari amici-.
Tutti
fecero cenno di ciao e si misero in marcia, verso il primo centro non
abitato da poveracci, che non si potevano permettere di far
l'elemosina.
-Ehi
Anto, quella la è Patricia? Me la ricordavo non poco
diversa-
In
effetti Patty oggi aveva un aura più candida del solito.
Aveva i
vestiti incredibilmente PULITI e si era messa le lenti a contatto,
sciogliendo le trecce.
-Se
vuoi raccogliere soldi, devi essere pulita- aveva detto.
Anche
tutti gli altri ragazzi avevano messo i loro vestiti migliori.
-È
veramente carina- sentenziò il ragazzo, arrossendo
lievemente.
Antonella
assunse un sorriso malizioso e portò lei e Matias in testa
la
gruppo, accanto a Patty.
-Qual
è la prima casa, capitano?-
-Quella
là- disse, indicando una grande casa gialla sul bordo della
strada
-Quella è casa Diaz Rivarola, lì ci vogliono
molto bene e ci danno
sempre un sacco di soldi. Dicono che i nostri tutori non ci sanno
fare e appena i loro avvocati li convinceranno a comprare
l'orfanotrofio saremo tutti sotto il loro tetto-.
-Il
guaio è che i Richnold hanno avvocati migliori dei loro, e
non ci
voglio mollare. Sporchi cretini... - concluse Linus.
Arrivarono
davanti alla casa e due sposini si affacciarono alla porta. Antonella
provava una sorta di deja-vu...
-Ma
guarda chi c'è!- li accolsero dolcemente -i piccoli
orfanelli. Spero
che la tua voce ci delizi anche quest'anno, Patty-.
Linus
tirò una gomitata alla divina -Stai a sentire adesso-.
I'm
dreaming of a white christmas,
just like the ones I used to
know
Where the treetops glisten and children listen
to hear
sleigh bells in the snow
I'm dreaming of a white
christmas,
with every christmas card I write
May your days be
merry and bright,
and may all your christmases be white
I'm
dreaming of a white christmas,
just like the ones I used to
know
May your days be merry and bright,
and may all your christmases
be white
I
signori Diaz Rivarola applaudirono, così come tutti gli
altri. Antonella rimase stupita, la ragazza aveva veramente una voce
meravigliosa.
-Ehi,
Patty -chiese avvicinandosi a lei -la possiamo ricantare insieme?-
l'orfanella annuì.
E
così cantarono e cantarono, finché non venne la
sera e datisi la
buona notte, tutti tornarono alle rispettive case.
Avevano
racimolato un bel po' di soldi e quando i bambini videro tutti i
giocattoli che i ragazzi avevano comprato scoppiarono di gioia.
-Non
è bello far felice la gente?- chiese Patty, retorica,
rivolgendo ad
Antonella.
-Già,
è veramente bello-.
***
Saluti!
In
questo capitolo è apparsa l'amichevole figura di Matias e
abbiamo scoperto il grande talento canoro della piccola Patty :D
E
se qualcuno se lo sta chiedendo: no, Anto non si metterà con
Matias per far dispetto a Bruno xD
La
canzone è White Christmas,
credo che tutti l'abbiano sentita almeno una volta (:
Passo
a ringraziare _Bren_, Tamina_e_dastan e JosephineAntoniette. Grazie di
cuore (:
Grii_
|
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
10.
La
mattina dopo a scuola si sentiva una certa tensione fra tutti i
ragazzi. Diciamo che era così tesa che si poteva tagliare
con un
coltello.
Appena
Antonella entrò in classe, la maggior parte delle persone
presenti la
guardarono storto, e Bruno si girò di lato per non
incrociare il suo
sguardo.
Lei
sbuffò -Avanti, non abbiate paura, ditemi pure tutto quello
che
volete dirmi. Sono uscita con i clandestini, si!-
Gonzalo
si alzò e si avvicinò alla ragazza -E te ne vanti
anche?!-
-Dovete
smetterla con tutti questi pregiudizi! Non li conoscete nemmeno!
Loro...-
-Loro
hanno truffato nostro padre!- gridò Bruno attirando tutta
l'attenzione della classe.
-Ma
che diavolo...?!-
-È
la verità! Sono degli imbroglioni, dei ladri, quei dannati
Richnold!-.
-Non
puoi dare la colpa di quello che fanno i Richnold hai ragazzi, loro
non c'entrano niente!-
-SVEGLIATI!
Loro li aiutano a rubare!- Antonella rimase un po' scossa e
indietreggiò barcollando lievemente.
-L-Loro...-
-Si,
loro lo fanno!-
-E
perchè non me lo hai mai detto?!- chiese tornando sulla
difensiva.
-Io
TE L'HO DETTO! Ma in questo periodo sembri dimenticarti di tutto!-
l'aveva veramente dimenticato? Era stata capace di dimenticare una
cosa così importante? O forse si era solo dimenticata di
ascoltare?
In
ogni caso, prese e fuggì dalla stanza, trattenendo le
lacrime.
Correndo verso il bagno incrociò Matias, che preoccupato la
seguì
-Antonella! Possibile che in questo periodo ogni volta che ti vedo
hai qualche motivo per piangere?-
-Per
favore Mati, evita il sarcasmo-
Il
ragazzo le si sedette accanto abbracciandola.
-Che
è successo? Ovviamente solo se te la senti di raccontarmelo-
-I
tutori dei ragazzi hanno rubato alla famiglia di Bruno, e lui ora ce
l'ha a morte con loro e con me perchè mi sono dimenticata
che me lo
aveva detto...-
-Ma
cosa centrano i ragazzi, se sono stati i loro tutori? Ieri sembravano
così tanto delle brave persone...-
-Bruno
sostiene che li hanno aiutati a truffarli, ma secondo me li hanno
obbligati, loro non lo farebbero mai. Ne sono sicura-
-Anche
io. Però dobbiamo farlo capire a Bruno-.
-Più
che altro...- si intromise la ragazza mettendosi a sedere dritta
-dobbiamo impedire che questo accada ancora. Dobbiamo trovare un modo
che gli permetta di raccogliere soldi “puliti”.
Potremo...-
-Quanto
guadagna una cantante del tuo calibro, eh Anto?- chiese
sovrappensiero.
-Che
domande sono?!-
-Tu
rispondi!-
-Non
ti so dire di preciso ma è molto, cioè,
più di quanto guadagna una
persona normalmente- fece una pausa -ma perchè ti
interessava
saperlo?-
-Patty-
si limitò a rispondere.
-Patty
cosa?-
-Patty!
La facciamo ammettere a questa scuola, quando Achaval (insomma Pedro,
ma non so se l'ho scritto giusto >_> Nda ) viene a fare
un giro la
sente cantare e boom! Sono sistemati per tutta la vita!- mentre
Matias sembrava estremamente convinto del funzionamento del suo
piano, Antonella dubitava un po'.
-E
tu credi che questa “roba” funzioni?-
-CERTO!-
-E
i soldi dell'iscrizione dove li troviamo, scusa?-
-Facciamo
in modo che Ines le dia una borsa di studio! La facciamo cantare e
poi si vedrà. Patty è così carina,
gentile, premurosa e... bhè in
ogni caso DEVONO darle una borsa di studio, giusto?-. Nel vedere
l'amico così pieno d'animo, anche la ragazza si
tirò su di morale e
alzandosi in piedi strinse la mano a Matias.
-Ce
la faremo!-
***
Salve
a tutti [:
Bruno
(o meglio i Molina in generale) erano legati ai poverelli
già da prima dell'amicizia tra Anto e Patty... ma
i nostri amici non sembrano voler arrendersi, cercando un modo per
sistemare la situazione. Matias un'idea già ce l'ha... ma la
nostra Patty sarà d'accordo?
Molte
grazie a Tamina_e_Dastan che ha recensito (Si cara, sono guarita ^^).
Alla
prossima!
Grii_
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
11.
-No,
no e poi no!-
-Dammi
almeno un motivo valido!-.
Patty
e Antonella stavano discutendo oramai da un buon quarto d'ora per il
“colloquio con la preside” che Matias era
(miracolosamente)
riuscito ad ottenere.
-Ma
siamo arrivati fino a qui, non possiamo mollare!-
-TU
sei arrivata fino a qui, io non ho fatto niente!-
-Ma
questa è la TUA occasione, l'occasione che hai di diventare
famosa,
di tirare fuori i tuoi fratelli da questa merda...di aiutare altre
persone, di mostrare al mondo che non siete degli sporchi clandestini
che rubano!-.
Le
parole di Antonella sembravano aver convinto l'amica che sospiro ed
emise un leggero “va bene”.
Di
corsa arrivarono alla scuola e dopo che la divina ebbe truccato e
sistemato l'amica, la portò davanti alla porta della
presidenza,
dove Matias le aspettava.
-Wow...-
il ragazzo, vedendo il lavoro che Antonella aveva fatto, rimase a
bocca aperta e per poco non cominciava a sbavare (XD Nda) -Patty sei,
sei...-
-Perfetta?-
concluse Anto aprendo la porta e facendo entrare il corteo.
-Oh
eccovi- disse Ines vedendoli entrare -così è lei
la... ragazza- e
squadrò Patty da capo a piedi -volevi fare un provino per
una borsa
di studio, no?-
-S-si...
Il pezzo che volevo cantare l'ho scritto io...non ha un titolo
preciso, ma è la canzone che avrei voluto tanto poter
cantare con il
mio papà...-
-Non
è adorabile?- sussurrò Matias con un sospiro.
-Certo,
Mati, certo...-
Hoy
pienso donde estaras
Me quiero imaginar,
Que te voy a
encontrar
y entre tus brazos, ya no habra tristeza ni soledad
Yo te quiero, yo te espero
Cada noche pido al cielo, Que aparezcas
ya
Quiero tenerte a mi lado papa
Quiero tenerte a mi lado
papa!
Se que hay algo tuyo en mi.
La
canzone di Patty fu un successone e Ines rimase stupita, come
Antonella e Matias il giorno prima.
-Ma
tu... hai un dono!-
-Grazie-
Patty sorrideva ed era felice come una pasqua. Che lo strambo piano
stesse cominciando a funzionare?
-Ti
darò la borsa di studio!- esclamò dopo una breve
pausa -Però
voglio che tutti sentano la tua voce, di là davanti ai
ragazzi-.
La
ragazza rabbrividì -Ecco io...-
-Patty
che stai facendo?!- bisbigliò Antonella -questo è
l'occasione per
far vedere a tutti quello che sei capace di fare!-
-Cosa
succede tesoro?-
-N-Niente!
Sarò felice di cantare per la sua scuola, signora preside-.
-Allora
vado di là a radunare tutti, ci vediamo fra dieci minuti♪-
concluse uscendo.
-Cosa
ti succede Patty?- chiese la divina opponendosi alla porta.
-Io
non ce la farò mai a cantare davanti a tutti!-
-Ma
Patty!- si intromise il ragazzo -hai cantato anche altre volte
davanti ad altre persone!-
-Ma
non davanti a così tante!- disse mordendosi un labbro.
Antonella
stava cominciando a spazientirsi e dopo aver dato la buona fortuna a
Patty ed averle detto che se non cantava come minimo si beccava un
cazzotto in faccia, se ne andò anche lei in teatro.
Così
Patty e Matias rimasero soli.
-Patty...-
disse il ragazzo avvicinandosi -io penso che... tu sia fantastica.
Sul serio! Sei buona, dolce, simpatica e un sacco di altre cose ma
soprattutto canti da Dio. Non puoi buttare questa occasione,
perchè
tu hai talento e di sicuro non vorrai mai, ne per te ne per nessun
altro a cui vuoi bene, una vita triste e senza sogni. Pensa a quanto
sei fortunata: ora hai l'opportunità di realizzare un tuo
sogno. E
la cosa più importante è che NOI crediamo in te.
Che IO credo in
te. Questo non puoi dimenticarlo- e la baciò, lasciando la
ragazza
senza fiato.
-Puoi
farlo almeno per me?- chiese.
-Si,
ora ne sono sicura-.
***
Ciao
^^
E
così tornò l'autrice... I miei adorati Anto e
Matias sono riusciti a convincere Patty a cantare davanti a tutti... e
abbiamo una nuova coppia formata! ^^
Come
pensate andrà a finire?
Per
vostra fortuna mancano solo altri 2 capitoli alla fine (il 12 e il
13)...
Dopo
questo rispondo alle recensioni...
Tamina_e_dastan: Hai
ragione, sono fin troppo brevi (e non che questo sia da meno...)
>_> gli ultimi due saranno più lunghi
però (: Anto e Bruno torneranno presto insieme...
è questione di giorni XD
_Bren_ : Felice che
ti sia piaciuto (: Non preoccuparti nel prossimo capitolo si
chiarirà tutto... o quasi ;)
JosephineAntoniette:
Grazie :D Piano piano tutto sta tornando al suo
posto...chissà magari è destino xD
_Grii
|
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
12.
Ora
che Matias era riuscito a convincere Patty a cantare davanti a tutti,
il gioco sembrava fatto.
-Forse
vi stare chiedendo perchè vi ho riuniti tutti qui oggi-
annunciò
con tono solenne la preside -bhè il perchè
è molto semplice.
Voglio mostrarvi uno dei più grandi talenti sconosciuti che
io abbia
mi sentito. Ecco a voi Patricia Richnold!-
Nel
teatro si scatenò un bisbiglio di disapprovazione e ci fu
qualcuno
che si alzò in piedi e fece per andarsene.
-Fermi
tutti! Nessuno ha detto che potete andarvene...-
Ma
i ragazzi cominciarono ad uscire lo stesso -E chi vuole stare ad
ascoltare quella sporca ladruncola?- dicevano.
Patty,
intanto, stava per entrare, ma nel sentire quello che era stato detto
e vedendo che tutti se ne stavano andando, fece per andarsene pure
lei. Poi però si ricordò della promessa fatta
all'”amico” e
facendosi coraggio raggiunse Antonella e Ines sul palco.
-Devo
ancora cantare?- chiese
-Beh
sono veramente sorpresa dal comportamento di questi...-
-Ma
certo che canti!- si intromise Antonella -e se proprio non ti riesce
canterò anche io con te-.
Patty
sorrise e insieme alla divina cominciò a cantare sulle note
della
canzone scritta da lei, cantata poco tempo prima.
Nel
sentirle cantare, qualcuno cominciò a fermarsi e ad
ascoltare, fino
a che tre quarti di istituto non fu di nuovo nel teatro.
-Sono
tornati tutti dentro?- chiese Bruno, che era stato uno dei primi ad
uscire insieme a Gonzalo e ad alcuni amici.
-Si
che sono tornati dentro- gli rispose Matias spuntando da dietro il
gruppetto.
-Fratellino
ora stai anche te dalla loro parte? Stai dalla parte di quei
clandestini?-
-Io
sto dalla parte della mia ragazza- si limitò a dire entrando
anche
lui in teatro.
-La
sua... COSA?!- Giusy seguì Matias in teatro e
così anche tutti gli
altri, spinti dalla voglia di sapere cosa stava succedendo.
Rimase
solo Bruno che, a dire il vero, non aveva il coraggio di entrare.
-Tu
sei Bruno, no?- il ragazzo si girò.
-Si
sono io perch... Pedro!- il moretto del Portogallo stava in piedi
davanti a lui, con una busta blu in mano.
-Ecco
io...- sembrava non sapere da dove cominciare -quando avevo quindici
anni, tre anni fa, ho aiutato i miei tutori a rubare a tuo padre e
anche se sono stato costretto mi è sempre dispiaciuto
comunque
moltissimo. E così... ho cominciato a raccogliere dei soldi
per poi
riuscire a restituirveli ma... le cose non sono andate per il verso
giusto e fino a qualche mese fa mancavano ancora un bel po' di soldi.
Poi però è arrivata Patty e ha ridato il sorriso
a tutti noi,
convincendomi a lottare per fare del bene. Non sono riuscito a
raccogliere tutti i soldi della truffa, però sono una buna
parte.
Spero che possa accettarli-. E gli porse la busta blu senza che
l'altro avesse aperto bocca -Ah, un altra cosa. Non lasciarti
scappare Antonella. È una ragazza fantastica, quando vuole-
ridacchiando un po' uscì dalla scuola.
Fu
allora che anche Bruno entrò in teatro, dove insieme a tutto
l'istituto stavano anche i clandestini ad ascoltare le voci delle
ragazze che cantavano, e a nessuno importava.
Non
c'era più nessuno che obbiettava per questo.
Bruno
guardava Antonella e si sentì un enorme stupido,
perchè non l'aveva
accusata di non ascoltarlo, ma anche lui aveva fatto lo stesso.
-Perchè
sono andato a lasciarla?-
Intanto
le ragazze avevano finito i cantare e tutti applaudivano contenti.
-Questo
fantastico talento- disse Ines indicando Patty -sarà dei
nostri
dalla prossima settimana, trattatela bene, mi raccomando!- e se
andò.
In
quel momento Bruno salì sul palco, sotto lo sguardo stupito
di tutti
e prendendo il microfono si affiancò alla ragazze.
-Io...
volevo rendere scusa pubblicamente a tutti i ragazzi
dell'orfanotrofio, perchè li ho trattati male, ma ho capito
che sono
delle persone gentili e che non farebbero male ad una mosca.
Scusatemi, ragazzi- gli orfanelli sorrisero e fecero cenno di si con
la testa -E poi... vorrei chiedere scusa anche ad ultra persona qui
dentro... Antonella?- e si girò verso di lei -Mi dispiace di
non
averti creduto e di non averti ascoltato abbastanza. Vuoi tornare ad
essere la mia ragazza?-.
Antonella
scoppiò a ridere, lasciando di stucco Bruno, ma poi lo
abbracciò e
lo strinse forte.
-Certo
che voglio tornare ad essere la tua ragazza- e lo baciò
appassionatamente davanti a tutti, che scoppiarono in uno scroscio di
urla, applausi e fischi.
-GRANDI
NOTIZIE!- Linus, l'unico dei ragazzi dell'orfanotrofio mancante,
entrò a passo di maratona nella stanza mettendosi vicino a
Patty,
intanto raggiunta da Matias -I Diaz Rivarola sono riusciti a comprare
l'orfanotrofio! Siamo ufficialmente sotto il loro tetto!- gli
orfanelli scoppiarono in urla di gioia e Patty ed Antonella si
abbracciarono per la felicità.
-Ora
andrà tutto di bene in meglio- disse la bionda in preda
all'euforia.
-E
tutto perchè non abbiamo mai mollato-.
-Grazie,
tante grazie. Credo non ce l'avremo mai fatta senza di te-.
-Modestia
a parte... credo
di si!-
risero e si staccarono dall'abbraccio.
-Siamo
tutti felici, ora. Mi
hai veramente migliorato la vita-.
Ad
un tratto Antonella barcollò e cadde a terra attirando
l'attenzione
di tutti.
***
Penultimo capitolo
(stranamente poco più lungo degli altri...)... pieno di emozioni,
chiarimenti e felicità.
Ma cosa è
successo esattamente ad Antonella?
Ringrazio, chi legge e
chi recensisce (:
Grii_
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 - Capitolo Finale ***
13.
La
mattina dopo, svegliata da un raggio di sole mattutino, Antonella si
stropicciò gli occhi e dopo aver deciso che non valeva la
pena
andare a scuola per sentire tutte le lodi a Patty, si alzò,
e mentre
apriva.... no, questo non centrava assolutamente niente. (Sono
citazioni dell'inizio del secondo capitolo, quando Anto si sveglia e
non capisce più dove si trova... (: Nda)
La
ragazza si alzò preoccupata e massaggiandosi la testa,
guardò fuori
dalla finestra.
“Ma
che cavolo sta succedendo?!” si chiedeva spiazzata. Aveva
fatto
solo un brutto sogno? Impossibile, si disse. Era troppo reale...
C'era suo padre, c'era Bruno, c'era Fabio.... e c'era Patty.
Patty
era in orfanotrofio... una poveretta... anzi, doveva essere
sicuramente un sogno. Era piuttosto difficile spiegarlo.
Che
fosse stato...?
-Quello
stramaledetto filtro!- gridò – quell'acqua
sporca... deve avermi
fatto fare quell'incubo terribile e poi farmi venire i sensi di colpa
per quello che ho detto su Patty... che cosa INUTILE!- senza
accorgersene gridava sempre di più, e poco dopo Fabio,
spaventato,
entrò nella camera della ragazza.
-Anto
che succede?-
-INUTILE,
INUTILE e INUTILE!- lei però non si accorse dell'entrata del
fratello.
-Calmati
sorellina!- la prese per i polsi e la fece sedere sul letto -che ti
è
successo?-
-Ho
fatto uno stupido incubo!-
Fabio
scosse il capo e alzandosi fece per andarsene, ma si fermò
sull'uscio della porta -Forse è una punizione divina per
aver fatto
tanto l'isterica ieri – disse ironicamente -ora ti lascio ai
tuoi
problemi esistenziali... io vado a casa di Patty...-
-DOVE
VAI?!-
-A
C-A-S-A D-I P-A-T-T-Y!- scandì lui -fa una festicciola tra
amici...
c'è il barbecue e il karaoke, quelle cose li insomma...
dovrebbe
aver invitato anche te... perchè non accendi il cellulare- e
uscì
sbattendo la porta.
Antonella
si guardò allo specchio incredula.
“La
papera che da una festa TRA AMICI, e invita ME?!” prese il
telefono
notò che c'era veramente un messaggio non letto.
<<Ciao
Anto. Faccio un barbecue con karaoke a casa mia x festeggiare la fine
della gara... se hai voglia di venire vieni. Siamo io, tuo fratello,
Giusy, Guido, Tamara, Gonzalo, Matias e anche Bruno. Dai vieni!
Patty_>>
Chiuse
il telefono e lanciandolo sul letto scoppiò a ridere. Aveva
avuto
veramente il coraggio di invitarla?! Ancora ridendo si portò
sul
letto e ricominciò a guardandosi allo specchio.
Per
caso le ritornarono in mente le parole di Fabio “Forse
è una punizione divina per aver fatto tanto l'isterica
ieri...”
Forse
non aveva tutti i torti... no! Ma che stava pensando?! Doveva essere
punita per cosa? Per aver fatto l'isterica?
Che scusa era?
“Non
ho un comportamento da isterica” si disse mentalmente
Però
si arrabbiava fin troppo facilmente
E
in quel momento si ricordò del sogno che aveva fatto. Lei
amica di
Patty, lei gelosa di Patty. Cose che in circostanze normali non
dovevano sfiorarla nemmeno.
Ma
quelle erano circostanze normali?
Non
era felice.
Quelle
non erano circostanze normali.
Quindi
si mise a pensare un po'.
A
quanto era stato bello abbracciarla.
A
quanto era stato bello cantare con lei.
A
quanto era stato bello sentire le scuse di Bruno e le sue labbra di
nuovo sulle proprie.
A
quanti amici si era fatta, solo perchè era stata un po'
più
gentile.
A
quando era lei a pensarla in modo diverso, a differenza di quello che
accadeva nella realtà.
Giusy
che prendeva in giro i poveretti?
Solo
la sua mente avrebbe potuto inserire un dettaglio così
ipocrita.
LEI
aveva desiderato una vita senza Patty, e LEI in quella vita era
andata a cercarsi Patty. Era ipocrita pure lei.
E
aveva imparato a volerle bene. Perchè le aveva voluto sempre
bene,
doveva solo imparare ad ammetterlo.
La
divina si sedette sul letto e riprese il telefono tra le mani. Era
combattuta tra il desiderio di andare e rimanere.
E
qualcuno bussò alla porta.
-Fabio
sei ancora tu?- chiese.
-No,
non sono Fabio- rispose una voce che conosceva fin troppo bene.
-Bruno!-
balzò in piedi e si ricompose all'istante -C-Cosa fai qui?-
-Sono
venuto a dirti che il gioco è finito-
-Quale
gioco?-
-Quello
che stavamo “giocando”. Io non sto con Patty e non
ci sono mai
stato. E tu lo sai. O almeno ORA
lo sai. Quindi non fare tanto l'arrabbiata perchè so che
vuoi molto
bene a Patty. Potresti non volerne più a me, ma a lei tieni
veramente molto-.
Anto
rimase un po' sbigottita e fissò Bruno intensamente per
qualche
istante, prima di ribattere.
-Sai,
forse hai ragione. So che tu non stavi con Patty e infondo infondo...
sono stata una stupida a non crederti subito...- confessò.
E
notò che anche il Bruno del suo sogno l'aveva lasciata
perchè non
le credeva. Coincidenza?
-E
mi dispiace molto, veramente, perchè è vero: io
voglio molto bene
alla pap... cioè a Patty. Ma questo non toglie che ne voglia
anche a
te-.
Bruno
sorrise -Da quando sbuchi con queste riflessioni da premio Nobel?-
chiese scherzoso avvicinandosi.
-Le
ho sempre fatte- rispose lei ridendo e cominciando a notare che il
ragazzo si stava avvicinando sempre di più, prendendola per
i
fianchi e attirandola a se.
-Credi
che noi potremo... ricominciare da capo?-
La
divina scosse la testa -La nostra storia non è mai finita.
Qua
dentro- e con una mano toccò il petto del ragazzo, puntando
al cuore
e con l'altra facendo lo stesso su di lei.
Bruno
la strinse e si baciarono, un bacio appassionato e pieno di
commozione e felicità.
I
due si sedettero sul letto e dopo essersi fatti un po' di coccole,
Bruno notò il messaggio di Patty sul display del cellulare
della
propria ragazza.
-Ehy,
andiamo alla festa di Patty?-
Antonella
annuì -Devo chiederle scusa, anche se credo mi
costerà un
pochino...-
-E
brava il mio amore- disse mettendole un braccio attorno alle spalle.
-È
la cosa più giusta da fare, però...- e lo pensava
sul serio – ci
tengo veramente alla sua amicizia. E poi non posso mancare proprio
io, è troppo importante-.
-Perchè?-
chiese il ragazzo confuso.
-Le
mancherebbe la sua nona clandestina-.
***
…
FINE!
Cavoli
quasi piango xD
Sono
riuscita a finirla :O per me è un miracolo!
Spero
sul serio che vi sia piaciuta, nonostante tutti i tratti filosofici
che ho inserito xD
È
che in questo periodo ho molto a cuore l'amicizia tra le due.
E
spero che più o a meno l'idea di fondo del titolo sia stata
chiarita
xD.
Ringrazio
tutti quelli che hanno seguito questa storia e in particolare chi si
è preoccupato di recensire (:
Non
credo pubblicherò più per molto, ma sono sempre
qui a leggere, questo è sicuro (:
Quindi...
un saluto a tutte!
Grii
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