LOST IN YOU di LassUnsLaufen__TK (/viewuser.php?uid=108350)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 + 3 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 1O ***
Capitolo 10: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 14 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate, ^^
E scrivete qualche commentino, così so se vi piace o no, non costa tanto esprimere la propria opinione no? ^^
CAPITOLO
1
Sono
distesa sul letto. La tristezza assale il mio animo da due anni a
questa parte. Da quando mi sono traferita dall'Italia in Germania.
Bill e Tom Kaulitz sono stati pronti ad ospitarmi per farmi seguire
le lezioni,sopratutto di Tedesco all'università. L'anno
prossimo mi laurereò in lingue.
Sento
ansimare pesantemente. Sarà sicuramente insieme ad un altra
ragazza. Batto forte la mano sul muro. La sua stanza è
praticamente attaccata alla mia.
Silenzio..
Non sento più niente. Mi ha sentito allora.
Prendo
il diario che è posto sul mio comodino. Lo apro e inizio a
scrivere..
"
OGGI COME SEMPRE STO MALE. MALE PER LUI. MALE PER I SUOI
ATTEGGIAMENTI. MALE MALE MALE. NON SI E' ACCORTO DI NIENTE DA 2 ANNI.
RIESCO A NASCONDERE BENISSIMO IL SENTIMENTO CHE HO PER LUI. BILL LO
SA INVECE. SEMPLICEMENTE NON SA CHE DIRMI,MA CI SOFFRE A VEDERMI COSI
OGNI SERA.
ADESSO
E' AL PIANO DI SOTTO CHE STARA' SISTEMANDO LA CUCINA. ABBIAMO FINITO
DI MANGIARE DA POCO.. "
Sento
riansimare ancora. Sbuffo e scende una lacrima.
"
ECCOLI,LI RISENTO SCOPARE. UN ALTRA FERITA CHE PERFORA IL MIO CUORE.
TANTO ORMAI,CI SONO ABITUATA. "
Qualcuno
bussa alla mia porta.
-Chi
è?-
-Sono
Bill,posso?-
-certo-
"ADESSO
VADO,CE BILL. A DOMANI (: "
-Ti
disturbo?
-Nono
Bill tranquillo. Hai finito di pulire?-
-Si,sono
stanchissimo.-
-Immagino,dai
mettiti qui coricato vicino a me..-
Ci
stendiamo sul letto e poggio la mia testa sulla sua spalla. Lui
accarezza i miei capelli. E' il mio migliore amico. Sto cosi bene con
lui. Ce sempre, e riesce a farmi sorridere anche nei momenti
peggiori.
Sente
anche lui ansimare. Mi guarda.
-Adesso
basta. Non ce la faccio piu. Vado dentro la sua stanza e lo picchio!-
dice lui
-lascia
stare bill,ti prego.-
-ma
guarda come stai ! Da quando ti sei innamorata di lui non ti vedo piu
sorridere..-
-lo
so bill..lo so..-
Le
lacrime scivolano sul mio volto. Mi stringo a bill e inizio a
singhiozzare..
-Angi
guardami negli occhi,non puoi piu stare cosi,devi dirlo a tom..-
-glielo
dirò bill,presto..-
-adesso
vado in camera mia,ma ti prego,non piangere..-
-difficile
bill,ma ci proverò.-
-grazie.
- Mi da un bacio sulla fronte e poi esce.
Nella
mia stanza cala il silenzio. Sento la porta della camera di tom
aprirsi. Guardo l'ora dal cellulare. Le 21: 43.. Avranno finito.
Ritorno
a piangere. Nella mia mente compare il suo viso. I suoi occhi scuri.
Il suo naso,le sue labbra. Il suo sguardo. Le sue traccine nere.
Piango..
Tu cosi vicino a me,ma a volte cosi distante. Tu che mi fai piangere
e mi fai ridere. Adoro quando stiamo minuti e minuti abbracciati
insieme. Sento il tuo calore addosso. Il tuo profumo riempie le mie
felpe. Singhiozzo come non ho mai fatto. Sento il cuore stapparsi,ora
molto piu di molte altre volte.. Forse perchè sono arrivata al
limite della mia sopportazione. La porta si apre di botto.
-non
si bussa piu ? -dico con la voce tremolante e gli occhi gonfi
-scusa,sentivo
piangere.. Cos'hai ?-chiede tom mentre si siede sul letto.
-..niente-
-si
certo,come no. Ripeto,cos'hai?-
-tom
scusa,ma adesso vado..-
-E
dove vai a quest'ora?-
-A
farmi un giro,o magari giu in giardino.-
-no,te
lo proibisco. Angi fa freddo,piove ed è buio.-
Non
rispondo, Ed esco cosi,lasciandolo seduto sul mio letto, senza aver
capito nulla.
Scendo
le scale velocemente e poi esco di casa.
Fa
freddo,ma non ci bado molto.
Mi
siedo sulla panchina e inizio a pensare.
La
pioggia picchia forte su di me.
-angiii-
Mi
giro di scatto..
-Tom
entra dentro,fa freddo!-
-no,devi
entrare tu!-
-no
tom,io sto qui..-
-almeno
dimmi cosa non va..-
Si
avvicina a me e si siede sulla panchina. Mi fissa. La pioggia ci
bagna. I suoi occhi diventano rossi. Allunga la sua mano e stringe la
mia.
Sento
la sua forza entrare dentro me.
-Allora?-
Mi chiede. Ci tiene a sapere cosa non va..
-Allora...-
-Angi,è
da un po di tempo che non stai bene. Ti vedo spesso triste,
malinconica,e il sorriso a stento compare sul tuo volto. Voglio che
ridi,lo sai. Sei cosi bella quando lo fai.-
Sorrido
al suo complimento.
-Ecco,come
adesso. Hai appena sorriso.-
-Solo
tu riesci a farmi sorridere,ma sei anche la causa della mia
tristezza.-
Mi
guarda perplesso.
-in
che senso?-
-Ti
spiegherò un giorno. Promesso.-
-Vabbene,non
insisto. - Mi sorride e poi entra in casa.
Aspetto
dieci minuti e poi decido di andare dentro anche io.
Sono
stanca e domani è lunedi. Devo andare a seguire il corso di
tedesco alle 9.OO.
Sosto
davanti alla mia porta per alcuni minuti. Non voglio dormire da sola
anche stasera. Mi avvicino alla porta di Tom. Scuoto la testa. No,non
posso dormire con lui.
Vado
verso la porta di bill. Entro e mi metto sotto le coperte del suo
letto.
Lo
sveglio,mi guarda e gli sorrido.
-ormai
ci hai preso l'abitudine eh?-
-eh
si bill,non riesco a dormire da sola anche stasera con questo
malumore.-
-dai
avvicinati..-
Mi
avvicino a lui. Mi abbraccia forte e poi mi addormento col sorrriso
fra le sue braccia dimenticando quella malinconia che mi portavo da
tempo. Facendola scivolare via dalla mia mente,per la prima volta.
-Angi,svegliati
sono le 7 e mezzo..-
Apro
gli occhi. Mi bruciano un sacco. Sarà per il forte pianto di
ieri sera.
-Ti
aspetto giu,è pronta la colazione.-
Gli
accenno di si e poi mi alzo dal letto.
Tutta
assonnata vado in camera mia. Apro l'armadio e prendo i vestiti. Vado
vicino al comodino,apro il cassetto e prendo un paio di calze,uno di
mutande e il reggiseno.
Chiudo
il cassetto e mi soffermo due minuti a guardare la superficie vuota
di questo. Ma,dove ho messo il mio diario? Di solito lo poggio sempre
qui quando finisco di scrivere. Mi guardo attorno ma nessuna
traccia . Booh magari è da qualche altra parte e non mi
ricordo.
Esco
dalla stanza e vado in bagno. Mi faccio una doccia veloce,mi vesto,mi
trucco e poi scendo in cucina dove mi stanno aspettando i gemelli per
fare colazione.
Guardo
Tom e il suo sguardo è duro. Fermo. Gli occhi limpidi di ieri
sono scomparsi. Occhi ghiacciati,ma con un velo di tristezza.
Mi
siedo e inizio a bere il mio latte.
-Giorno
ragazzi-
-Buongiorno-
dicono loro in coro
-Oggi
che lezione hai ?-chiede bill
-Di
tedesco!!- Affermo entusiata
Annuisce
e poi torna a bere il suo caffè.
-Voi
che fate oggi?-
-Andiamo
a provare con Gustav e Georg in Sala prove..-
-Bello!..-
Guardo l'orologio- Cappero,devo scappare tra 5 minuti passa
l'autobus.-
-Nono,ti
accompagno io- Dice tom..
-Ah,ok,vabbene
– E sorrido.
Ci
alziamo dal tavolo,saluto bill e poi usciamo.
Entriamo
in auto. Il clima è gelido e non capisco perchè!
Tom
ha un aria strana.
-Angi,dobbiamo
parlare..-
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 + 3 ***
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo. Ecco il secondo insieme al terzo. Ditemi cosa ne pensate ^^
CAPITOLO
2
-Dimmi
pure tom- Dico con voce preoccupata
-Tu
provi qualcosa per me???- Dice di scatto
Non
ho tempo di realizzare niente. Non ero pronta psicologicamente a
questo!
-..Tom
ma che dici?- Balbetto
-Voglio
la verità. Niente bugie.-
Non
mi guarda. Il suo sguardo è attento alla strada.
-...Tom..
-
-Angi!
Seriamente. Devo sapere!-
-Ma
come ti è saltata in testa questa cosa?-
Si
blocca.. Ferma la macchina e accosta. Si gira e prende dal sedile
posteriore il suo zaino da dove fa uscire un piccolo diario a me
familiare. Il mio.
-C..come
ti sei permesso ? Non me lo aspettavo da te,sul serio.-
-Ieri
eri troppo triste,e siccome so che qui scrivi tutto,l'ho letto.-
-Quindi
sai tutto tutto tutto?-
-Si..-
Cala
il silenzio nell'auto. Sono imbarazzata,arrabbiata,triste.
-Non
dovevi leggere tom..-
-Ti
chiedo scusa per questo,ma dimmi solo una cosa. Che si fa adesso?-
-In
che senso?-
-Mi
hai preso alla sprovvista angelica,non pensavo che tu potessi provare
qualcosa di cosi forte per me. Non pensavo di farti stare male con i
mie atteggiamenti. Non so cosa fare adesso . Lo sai da questo momento
è cambiato tutto. Il nostro rapporto non sarà mai come
prima..
-No
tom,ma che dici! Che ne sarà noi? Della nostra amicizia?-
-Rimarrà,ma
sarà diversa..-
-Sbaglio
sempre tutto..-Dico con le lacrime agli occhi
-No,hey
ma che dici?-
Mi
guarda negli occhi e avvicina la sua mano alla mia. Sta per toccarla
e stringerla a se,ma poi si ricrede e la toglie.
Lo
guardo confusa.
-Non
so come comportarmi adesso. Ho paura di poterti illudere o di fertiti
senza accorgermene..-
-No,tranquillo,comportati
come hai senpre fatto.-
-Impossibile.
Te l'ho detto. E' tutto diverso..-
I
suoi occhi sono diversi dal solito. Non capisco perchè fa
cosi,ma penso sia una rezione normale.
-De..devo
andare a lezione..-
Non
gli do tempo di rispondere che scendo velocemente dall'auto e mi
incammino verso l'università.
Il
vento fa svolazzare i miei capelli. Le lacrime volano via triste ma
spensierate.
Entro
dentro l'aula e ritrovo la mia migliore amica.
-Ciao
Karin- E la abbraccio
Karin
è la tipica ragazza tedesca. Bionda,occhi azzurri e con 2
gambe slanciate e lunghe. Ci conosciamo da quando mi sono trasferita
ed è stata l'unica a venirmi incontro e ad aiutarmi con il
tedesco. Ce sempre per me e capisce subito quando sto male.
Studia
anche lei lingue. Studia tedesco come tutti,anche se comunque è
la sua lingua madre,ma in piu approfondisce inglese,spagnolo e russo.
-Ciao
amore! Sei in ritardo! Ma tranquilla,il prof non è ancora
arrivato..-
Le
accenno un sorriso e poi mi siedo accanto a lei.
Sono
silenziosa. Apro la borsa e prendo il quaderno degli appunti e la
biro.
Intanto
arriva il Prof M. Klaus che inizia a spiegare.
Karin
strappa un foglio dal suo quaderno e inizia a scrivere qualcosa. Poi
me lo passa.
"
CHE E' SUCCESSO?"
"TOM
SA DELLA MIA COTTA PER LUI.HA LETTO IL MIO DIARIO. NON SA COME
COMPORTARSI. DICE CHE IL NOSTRO RAPPORTO DA OGGI SARA' DIVERSO. HA
PAURA DI ILLUDERMI O DI FARMI STARE MALE SENZA VOLERLO. E' UN CASINO
KARIN.."
Glielo
passo. Scrive qualcosa e poi mi ritorna indietro.
"
CAVOLO! NON CI VOLEVA. HEY PER QUALSIASI COSA SAI CHE PUOI VENIRE A
CASA MIA. SE HAI VOGLIA DI STACCARE UN PO,IO CI SONO!"
La
guardo e le sorrido! Le accenno di si e lei mi da un bacio sulla
guancia.
Dopo
3 ore intense di Tedesco il corso termina.
Il
mese prossimo avrò l'esame,e devo passarlo!
Per
il ritorno ci pensa Karin ad accompagnarmi,con la sua nuova auto!
Apro
la porta di casa ed entro. Non ce nessuno. Saranno alle prove. Vado
verso il telefono per controllare se ci sono messaggi e vedo la
lucina rossa illuminarsi e poi la scritta che indica che ce un nuovo
mesaggio. Schiaccio il pulsante e lo ascolto.
"
Ciao Tom,sono Clarissa. Senti volevo chiederti se stasera ci vogliamo
vedere. Ho voglia di te e dei nostri bellissimi giochetti. Mi manchi.
Un bacio tesoro.. Chiamami."
Clarissa..
Tzè. Chissà chi è delle tante. La rabbia
ribollisce dentro me.
Arrabbiata
e anche un po triste prendo il telefono e lo lancio per terra
vedendolo frantumarsi. Salgo in camera e poso la mia borsa. Nella
scrivania vedo appoggiato il mio diario.
Lo
prendo e lancio anche quello per terra.
Poi
mi stendo sul letto.
Ho
cosi bisogno di staccare. Dimenticarmi per un po' di tutto e tutti.
Una
strana maliconia cala dentro me.
Mi
manca così tanto l'Italia. Il suo sole, il cibo,le uscite li
la sera, la mia famiglia,i miei amici. Anche se li sento spesso,ho
bisogno di abbracciarli. Le mie ragazze. Questa estate sono andata a
trovarle insieme a Karin. Che belle giornate passate insieme.
La
porta di ingresso che si apre mi distoglie dai pensieri.
-Angi
siamo arrivati-Urla bill
Non
rispondo..
-Angiiiiii!!-urla
-Siii???-
-Che
è successo al telefono?-
Scendo
di sotto e vedo le loro faccie perplesse.
-Ah
gia, Ti era arrivato un messaggio da parte di Clarissa ,Tom.. Ecco
che è successo.-
Bill
sospira e si sbatte la mano sulla faccia. Tom rimane immobile..
-Ha
chiesto se puoi uscire stasera.. Richiamala. Ti aspetta.- E poi
ritorno di sopra in camera mia sbattendo la porta.
Non
faccio nemmeno in tempo a mettermi nel letto che la porta si riapre.
-Ti
sembrava il caso di rompere un telefono?- Dice tom
-Si..-
-Bene
continua cosi!-
-Perchè
mi parli in questo modo Tom? Cosa ho fatto io? Cosa????-
-Non
lo so,scusami ma mi sento nervoso..-
-La
mia notizia ti ha distrutto cosi tanto?-
-Non
è quello e che ti guardo con un altro occhio adesso..-
-ho
sbagliato..-dico io
-a
fare cosa?-
-a
innamorami di te. Tutto qui.-
Mi
guarda con gli occhi tristi. Vorrei un suo abbraccio,ma non si puo.
Sospira.
-Tom,
dopo il prossimo esame di tedesco andrò un po' in Italia. -
-Un
po' quanto?-
-Almeno
2 mesi. Chiederò anche a Karin di venire con me. Devo cambiare
aria..-
-Ah,ok..-
-Scusa..-
-Nono,non
chiedermi scusa,fai bene. Vado in camera mia adesso.-
Ed
esce chiudendo piano la porta.
Sento
un nodo alla gola. Non avevo mai pensato che potesse andare cosi con
Tom dopo aver scoperto della mia cotta.
Forse
un periodo lontano da qui mi puo fare solo che bene. Certo mi
mancheranno Bill,Tom,Gustav e Georg ovviamente,ma poi, non starò
via cosi tanto.
CAPITOLO
3
Bill
bussa alla mia porta e poi la apre.
-Posso?-
-Certo
che puoi..-
Si
avvicina a me,si siede sul letto e si mette con le gambe incrociate.
-Devi
dirmi qualcosa bill?-
-Non
ti piacerà molto.-
-Dai,ci
sono abituata..-
-Tom
è appena uscito.. Con Clarissa..-
Gli
rido in faccia.. E lui non capisce
-Come
mai non sono sorpresa bill?! E' da Tom kaulitz fare cosi..-
-Lui
è un po' giu di morale e..-
-Non
è una scusa Bill. Solo perchè è giu di morale
allora puo' permettersi di andare con tutte? Anche io sto male,ma
guarda,sono ancora qui,e non fuori in qualche locale a scopare con
qualcuno..-
-E
forse è qui che sbagli! Che ne dici di uscire adesso? Andiamo
in qualche locale,beviamo un po' e poi torniamo a casa,tanto per
passare una bella serata! Chiama anche Karin se vuoi.-
Ci
penso un attimo su. Infondo non ha cosi torto. Forse puo' farmi bene
uscire con i miei migliori amici stasera. E' da tanto che non mi
diverto.
-E
vabbene dai- E gli sorrido
-Perfetto.
1) Chiama Karin e avvisala, tra mezz'ora siamo da lei. 2) STASERA TU
TI METTI UN VESTITO O UNA GONNA. NON VOGLIO VEDERE NE JEANS NE
PANTALONI. TI VOGLIO F I G A !!-
-Ahaha
Bill,non ho voglia!-
Mi
fulmina con gli occhi.
-Evabbene
dai, facciamolo! -
-Bene
è cosi che ti voglio.- Mi da un bacio sulla fronte e poi esce
dalla camera per andarsi a sistemare.
Apro
il mio armadio e inizio a guardarlo. Mm,cosa mi posso mettere?
Prendo
un paio di jeans molto belli,una maglietta nera e bianca abbastanza
elegante e abbino sopra ai jeans i miei nuovi stivaletti.
Vado
a farmi una doccia ,indossi i vestiti,mi trucco e poi scendo al piano
di sotto dove Bill mi aspetta.
-Allora?
Vado bene così vestita?-
-Puoi
fare di meglio,ma sei molto bella lo stesso!-
-Non
ti accontenti mai di niente!-
-..Vabbe
dai,andiamo da Karim-risponde lui
Ci
avviamo verso casa sua.
-vado
a suonare il campanello,aspetta qui bill-
Scendo
dall'auto e suono. Mi apre lei in lacrime. Con gli occhi rossi e
ancora in pigiama.
-Oddio
tesoro,cosa è successo??-dico preoccupata
-Sai
che con mia mamma non vado d'accordo no?-
-Si
lo so,ma dimmi tutto-
-Mi
vuole obbligare a cambiare università e a trasferirmi in..
America. Dice che li avrò piu possibilità di studiare e
di lavorare..-
-No,no,no,non
può fare questo Karim.. Ti prego non andartene via.-
-E
quello che vorrei anche io,ma tutto sommato,io non lavoro,è
lei che mi paga gli studi,ed è lei che decide. Da un giorno
all'altro può smettere di pagare e io dovrò adeguarmi.
E' difficile trovare lavoro adesso.-
-Senti
e se stasera sto qui con te? Non esco e stiamo insieme.-
-Nono,Angi,tu
devi uscire. Non lo fai mai,e devi divertirtiun po'. Sei cosi
stressata. Ci vediamo domani semmai. E poi adesso è meglio se
sto da sola.-
-..
Vabbene tesoro. Per qualsiasi cosa.. CHIAMAMI!-
-Ovvio.
E grazie-Risponde lei
Le
sorrido e poi torno in macchina.
-E
karim?- Chiede bill
-ehm,problemi
in famiglia e non ha voglia di uscire. Dai andiamo noi su..-
-Ok.-
Preme
l'accelleratore e scompariamo di fretta dalla via.
Ci
dirigiamo verso un locale molto carino dove andavamo ogni tanto anche
con Tom,Gustav e Georg..
Entriamo
dentro e ci sediamo subito al bancone.
-Ditemi
ragazzi- chiede gentimente il barista
-Mm
io prendo una vodka alla pesca- dico io
-Io
un Coca e Havana- dice Bill
-perfetto-
risponde lui
Vedo
il ragazzo preparare velocemente e in modo molto abile i due
cocktail. Muove le braccia a ritmo della musica che suona nel Pub.
"Bad Romance" di Lady Gaga.
Poi
mette tutto nei due bicchieri e ce li da.
-Grazie-
rispondiamo in coro io e Bill
Chiacchiero
con lui e bevo il cocktail ma il mio sguardo,ad un certo punto si
fissa su una ragazza un ragazzo dal'altra parte del bancone. Lei ride
divertita e lui gli tiene la mano. Focalizzo meglio. Quel "lui"
è Tom..
-Cavolo!-
esclamo io
-che
ce?-
-Tom
è li-
Bill
si gira e lo vede..Scuote la testa.
-Angi..-
-Shh
Bill,tranquillo. -
Li
fisso continuando a bere. Lui si accorge di me. Non riesco a frenare
le lacrime,ed esse scendono velocemente sul mio viso.
Bill
mi prende il braccio allora,mi fa scendere dalla sedia e mi tira
verso l'uscita..
Lo
guardo senza capire.
-Torniamo
a casa angelica..-
-ma
sono appena le 11 e mezzo..-
-Tu
stai male. E non voglio vederti mentre ti rovini la serata,che doveva
farti divertire invece. Fidati,è meglio così..-
-..ok-
Ritorniamo
a casa. Sono sfinita.
Entro
in camera dove mi metto il pigiama e poi vedo Bill entrare in stanza.
-Come
stai?-Mi chiede mentre si corica vicino a me sul letto.
-Sto
male. Ma,ci farò l'abitudine..-
Lui
non sa che dire e nemmeno io diciamo.
Il
suo volto è a pochi centimenti dal mio.
Mi
avvicino ancora di più e senza esitare un attimo gli do un
bacio,ma mi stacco subito realizzando quello che stavo facendo..
Bill
non capisce. E' confuso. Non mi lascia nemmeno spiegare,e se ne va
dalla stanza chiudendola.
Cavolo!!
Ma
che mi è passato per la testa? Non è possibile..
Domani mattina proverò a parlare con lui. Adesso non ho
nemmeno le forze per pensare.
Mi
metto sotto le coperte,mi stringo forte al cuscino e chiudo
lentamente gli occhi abbandomandomi totalmente.
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 4 ***
Ecco il quarto capitolo. Spero sia di vostro gradimento. Fatemi sapere cosa ne pensate <3
Mi
sveglio di botto. Guardo la sveglia sopra al comodino. Sono le 2.4O.
Sbuffo
e lentamente mi alzo dal letto. Esco dalla stanza e scendo al piano
di sotto . Accendo la luce e vedo una persona seduta sul divano che
beve un po' di latte.
-Bill!
Ho preso uno spavento! Che ci fai qui a quest'ora..?-
-potrei
farti la stessa domanda sai?-
-Non
riesco a dormire,e tu?-
-Nemmeno
io..-
Lo
guardo. Mi fa segno di venirmi a sedere vicino a lui. Mi avvicino e
mi butto sul divano.
-Come
mai mi hai baciato Angelica?-
-non
lo so Bill,ma è un periodo molto confuso. Non so più
cosa voglio.. Scusa..-
-Tranquilla,anzi,mi
è piaciuto..-
Mi
stupisco di questa sua reazione.
-So
che magari è una domanda un po..strana,ma ti va di uscire
domani? Io e te insieme?-
-Perchè
dovrebbe essere strana? Lo facciamo sempre-
-Si
ma,non in quel senso.. Intendo come se fosse un appuntamento.-
Rimango
a bocca aperta. Io e Bill insieme? Non riesco a immaginarmi con lui.
Forse perchè è il mio migliore amico.
-Oddio,mi
prendi alla sprovvista bill. Non lo so,io penso ancora a Tom e..-
-Niente
dai tanquilla. -
-Bill,non
voglio che questo rovini la nostra amicizia.. anzi.-
-Niente
la portrà rovinare.-
Si
avvicina verso di me e stranamente mi da un altro bacio sulla bocca.
Non capisco,ma mi piace. Non oppongo resistenza e continuiamo a
baciarci sul divano.
Io
e Bill? Stranamente tutti quei dubbi che avevo prima su di
noi,scompaiono nel nulla. Infondo abbiamo un sacco di cose in
comune,ci divertiamo sempre insieme.
Ci
stacchiamo l'uno dall'altra e ci guardiamo dritto negli occhi..
-Sai
una cosa? Domani mi va di uscire.-
-E
questo cambio di programma da un momento all'altro?-
-Non
riesco a spiegarmelo nemmeno io,ma voglio provarci.-
-Bene-
Mi sorride
-Adesso
vado a dormire,vai anche tu bill-
-vabbene
notte-Salgo in camera mia e mi lancio sul letto.
Mi
sento felice. Forse è la volta giusta che mi dimentico di Tom.
Chiudo
gli occhi e mi riaddormento.
Sabato,ore
1O.3O
"OGGI
ESCO CON BILL. UN APPUNTAMENTO, STRANO EH? NEMMENO IO RIUSCIVO AD
IMMAGINARMELO,PERO' ADESSO NON VEDO L'ORA. SONO FELICE DIARIO. MAGARI
RIESCO A DIMENTICARMI DI TOM,PER LA PRIMA VOLTA.
PRIMA
HO CHIAMATO KARIM. LE COSE IN CASA SONO MIGLIORATE,HA PARLATO CON SUA
MAMMA ED HANNO CHIARITO TUTTI QUEI DIVERBI. RIMARRA' IN GERMANIA. CHE
BELLO! LE HO DETTO ANCHE DELL'USCITA CON BILL,MA LEI HA STORTO UN PO'
IL NASO. E' CONVINTA CHE NON FINIREMO DA NESSUNA PARTE IO E LUI CON
QUESTA NUOVA COSA,PERCHE' HO SOLO IN TESTA TOM,MA QUESTO SARA' TUTTO
DA VEDERE.
ADESSO
VADO IN SALOTTO,SONO TUTTI GIU"
Poso
il diario sul comodino e scendo di sotto.
-Ciaooo
gustav,ciao georg!!-
-Ciaooooo!
Da quanto tempo!- mi dice gustav
-Eh
gia..-
Ci
abbracciamo e poi mi siedo sul divano.
Dalla
cucina compaiono Bill e Tom..
-Angi,ti
sei svegliata! Giorno!-
-Giorno
Bibi..-sorrido
-ciao
angelica- dice tom
-..ciao-
rispondo io fredda
Divento
tutto d'un tratto pensierosa. Lo guardo. Lui Tom.. Vorrei riavere il
nostro vecchio rapporto. Fatto di abbracci e di carezze. Una lacrima
mi bagna la guancia. Bill se ne accorge,e si accorge anche che questa
lacrima è per Tom..
Rimane
un po' male,ma poi inizia a parlare con i ragazzi..
Ride
e scherza con loro. Mi avvicino a lui allora e lo abbraccio!
Mi
sorride. Che bel sorriso che ha.
Tom
ci fissa. Io lo guardo ogni tanto,ma cerco di non pensarlo.
-Scusatemi
ragazzi,adesso io vado in camera che mi sistemo. - Dico
-Ok-
dicono tutti
Mi
alzo dal divano e lascio la mano di Bill. Mi sorride ancora.
Sono
dei sorrisi diversi dal solito. Uno sguardo più intenso.
Salgo
le scale ed entro in camera dove inizio a scegliere i vestiti da
indossare.
La
porta si apre. E' Tom.
-Come
va? - mi dice
-Tom,io
dovrei sistemarmi,potresti uscire?-
-non
puoi farlo dopo?-
-Ehm,no.-
-E
perchè?-
-Perchè
dopo esco-
-Ah,e
con chi?-
-Da
dove viene tutto questo tuo interessamento per quello che faccio?-
-Mi
sono sempre interessato di quello che fai,da 2 anni a questa parte,lo
sai.-
-Ok..-
-Posso
farti una domanda Angy?-
-Si,dimmi-
-Ho
notato prima che tu e mio fratello vi guardate in un modo un
po'..strano. Che succede?-
-Niente
Tom,davvero.-
-Ti
devo credere?-
-Ehm..si..-
-Ok.-
Si
avvicina a me per abbracciarmi,ma io lo rifiuto.
-Scusa
tom,non riesco.-
-Certo,ok,scusa
tu.- Ed esce fuori dalla stanza
Sospiro.
Dio solo sa quanto avrei voluto abbracciarlo,ma non devo e non
posso,sia per rispetto nei confronti di Bill,sia per me.
Mi
metto i jeans e la maglietta,mi trucco un po e poi riscendo al piano
di sotto.
Tutti
sono già andati via.
-Io
e Angelica usciamo tom ok?-
-E
dove andate?-
Ci
guardiamo io e lui.
-Ehm,da
Karim.. -
Annuisce
e poi usciamo.
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 5 ***
Sono contenta che vi piaccia la mia FF.
Posto il 5° capitolo. Sono curiosa di sapere cosa ne pensate (:
Ci
incamminiamo verso il centro. Ci teniamo per mano,come se fossimo già
insieme.
Il
sabato ce sempre tanto casino in città.
-Lo
vuoi un gelato?-chiede lui
-Shi,ovvio!-
Andiamo
dal gelataio
-Salve,un
cono con crema e nocciola-dico io
-Mentre
io uno con cioccolato e stracciatella.-
Li
prepara e poi ce li da.
Camminiamo
lentamente mentre ci mangiamo il gelato,poi io col dito pieno di
nocciola,lo sporco sulla guancia.
Mi
guarda con aria di sfida e fa lo stesso lui.
Ci
rincorriamo per la via sporcandoci a vicenda come dei bambini fino a
quando non ci fermiamo esausti in piazza.
-Basta
basta,time out! Sono tutta sporca in faccia!-dico io col fiatone
-vabbene
ma ci sarà la mia vendetta un giorno di questi.-
Si
avvicina lentamente a me e mi bacia. Stiamo li in mezzo la piazza a
baciarci. Baci intensi,profondi,passionali.
Ci
stacchiamo,e riapro gli occhi,ma il mio sguardo si posa subito su due
persone dietro a Bill. Tom e una ragazza. Clarissa immagino. Rimango
pietrificata e anche Bill si gira.
-Allora
è questo! Siete insieme?-
-No
Tom,non siamo insieme,non possiamo baciarci?-dico nervosa
-perchè
dovreste scusa?-
-Tom
non ti capisco. Cos'è,sei geloso??-
-Io,di
te? MAI!! -
Il
modo in cui ha sottilineato la parola Mai,mi lascia pietrificata.
-..ok-
Prendo
Bill per il braccio e ce ne andiamo. Prova a tenermi la mano ma io la
tolgo dalla sua.
Facciamo
il tragitto per arrivare a casa senza dire una parola.
Apre
la porta di casa,lancia le chiavi sul tavolo e poi si siede con me
sul divano.
-Che
succede?-chiede lui
-Sai
Bill,pensavo di farcela a provare ad andare avanti,ma non riesco.-
-Lo
so,immaginavo.-
-Scusa.-
-no
angi,non chiedermi scusa davvero. Infondo io e Te stiamo bene solo
come amici,e me ne sono reso conto prima. Davvero. Riamici?-dice lui
ponendo la sua mano davanti a me.
-Scemo!
Amici certo! -E lo abbraccio
-Adesso
dimmi,cos'hai?-
-E'
solo Tom.. Tutto qui. Vado di sopra bill,ti voglio bene.-
-Anche
io tesoro,non dimenticarlo.-
Entro
in stanza e mi butto sul letto.
Sono
senza parole. Non so davvero che dire,che pensare. Solo che voglio
Tom accanto a me. Aveva ragione Karim,come sempre d altronde.
Prendo
il cuscino e inizio a riempirlo di lacrime.
Mi
sveglio di botto. Qualcuno bussa pesantemente alla mia porta.
-Chi
èè??- urlo
-Sono
Tom.. Posso entrare?-
-..ehm,certo,ok..-
Entra
veloce e scattante in camera e mi raggiunge subito sul letto. Si
siede e mi fissa.
-Devi
dirmi qualcosa?-dico io
"STAI
CALMA ANGI,RESPIRA,RESPIRA,CHE SARA' MAI,TI VUOLE PARLARE"
Penso dentro la mia testa.
-Mi
ha fatto cosi male vederti con Bill,non sai quanto..-
-To..-
stavo per dire ma lui mi blocca
-Shh,scusa
angi,ma adesso parlo io. Prima ho discusso con Bill,mi ha detto tante
di quelle cose,che nemmeno sul tuo diario sono riuscito a trovare..-
Spalanco
gli occhi. Che gli avrà detto Bill? Dopo mi sente,gliene dico
quattro.
-..
vederti baciare lui prima,mi ha bloccato il cuore, e sinceramente non
so il perchè di questa sensazione. -
-Finalemente
riesci a percepire almeno un poco di quello che sento io,quando ti
vedo con tutte quelle ragazze..-
-Si,ma
non capisco perchè.. Io ti vedo solo come un' amica.-
-Ed
è proprio questa frase che mi fa più male..-
-Scusa..-
-Tranquillo..
Tom ho deciso.. Domani io do l'esame poi parto per l' Italia. Cambio
aria. Forse viene anche Karim,glielo devo chiedere. Vediamo se almeno
li,posso riuscire a dimenticarti..-
-Vuol
dire che mi dimenticherai andando con qualcuno?-
-Non
l'ho mai detto Tom,ma se capita l'opportunità,perchè
no? Infondo sei sempre stato tu quello a dirmi, CARPE DIEM,cogli
l'attimo ,e se capiterà,seguirò il tuo consiglio..-
-..si,beh,hai
ragione..Adesso vado in camera mia. Poi domani fammi sapere come va
l'esame..-
-Ovvio
Tom..-
Si
alza e si avvicina alla porta..
-Tom..!-urlo
Si
gira e mi guarda
-Dimmi..-
Stranamente
vorrei dirgli un sacco di quelle cose,ma non mi escono le parole.
-Ehm,niente
scusa,ciao!-
Anniusce
e poi esce.
Mi
sento un peso sul cuore inimmaginabile.
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Capitolo 5 *** Capitolo 6 ***
SPERO VI PIACCIA QUESTA STORIA ^^ ECCO IL NUOVO CAPITOLO..
Apro
lentamente gli occhi. Stanotte non sono riuscita a dormire . Pensavo
solo a lui. Ieri ho chiamato Karim e ho chiesto se riusciva a trovare
dei biglietti per l'italia all'ultimo minuto. Per fortuna ce l'ha
fatta. E per fortuna che non è nemmeno il periodo delle
partenze,altrimenti,non sarei partita.
Oggi
abbiamo l'esame di Tedesco,alle 9.OO e stasera alle 18.OO parte
l'aereo dall'aereoporto di Monaco. Guardo l'orologio,sono le 6. 3O.
E' presto,ma mi alzo da letto e decido di iniziare a preparare un po'
la valigia. La prendo da sotto al letto e la poggio per terra. La
apro e poi mi dirigo verso l'armadio.
"
Allora,cosa posso portarmi? Beh,questi jeans ovvio" Li prendo,li
piego e li metto dentro la valigia. " Mm,poi,questa,questa e
quest'altra " Dico mentre le prendo " magliette le porto
con me,ma prendo pure queste due felpe,non si sa mai,il tempo può
sempre cambiare." Poso anche queste dentro la valigia. " E
poi,ovvio dai,questa gonna,il vestito che mi sono comprata da
poco,con queste due magliettine carinissime,le porto con me."
Piego e metto tutto dentro; il resto della roba la metterò a
fine giornata. Rivado verso l'armadio e prendo i vestiti che mi devo
mettere per oggi. Un paio di normali jeans,con la maglietta dell'
Hard Rock Cafè di Monaco. Me l'aveva comprata Gustav quando mi
ci aveva portata tempo fa.. Adoro quel ragazzo. E' sempre pronto a
tirarmi su il morale con il suo fare cosi buffo.
Mi
vesto e poi esco dalla stanza. Chiudo la porta e incrocio Tom sul
corridoio.
-Buongiorno-mi
dice lui
-G..giorno
tom-
-Dormito
bene?-
-Mah,non
tanto e tu?-
-Idem,anche
io non tanto.. -
Ci
guardiamo e cala il silenzio..
-Vabbe
tom,scendo di sotto.- Faccio per andarmene ma lui mi prende il
braccio e mi tira a se.
-Aspetta..-sussurra
lui
-Che
succede?-
-Non
partire Angelica..-
-E
perchè non dovrei?-
-Non
lo so nemmeno io perchè,ma resta qui,con me..-
-Tu
hai le idee troppo confuse. Quando avrai più chiarezza dentro
te,fammelo sapere. -
-Perchè
sei cosi nervosa con me?-
-Perchè
sono stanca dei tuoi giochetti. Oggi ho l'esame,e deve andare bene,e
poi stasera parto. Tom vuoi capirlo che ne ho bisogno? -
-Ma
io ho bisogno di te adesso..-
-Hai
bisogno di me come amica?-
-Non
lo so.. Non so più quello che sento per te..-
Scuoto
la testa.
-Mi
fai venire il mal di testa..- Dico e poi scendo di sotto.
Tom
rimane li,senza dire una parola. Bill esce dalla sua stanza,allegro
come al solito,ma il suo umore cambia nel vedere suo fratello,cosi a
terra..
-Hei
fratellino,che ti succede?-
-Vorrei
saperlo anche io cosa mi succede Bill,ma non lo so..-
-Riguarda
Angelica?-
-Si..
Sento un qualcosa di strano verso di lei.. Un attaccamento diverso
dal solito,non lo so..-
-Ma,lei
ti piace?-
-Fratellino
non lo so!!-
-Ok
scusa,non voglio romperti di più,so che non stai bene Tom,ma
cerca di guardati dentro e prova a capire cosa senti per lei. -
-Ci
proverò Bill,grazie.-
-Scemo,sono
qui per questo.- E si sorridono
*Dlin
Dlon* suona il campanello di casa.
-Vado
io ragazzi- Urlo
Apro
la porta. E' Karim.
-Ciao
Tesoro, posso entrare?-
-Ma
certo, ma che ci fai qui?- le chiedo mentre la faccio accomodare sul
divano.
Bill
e Tom intanto scendono al piano di sotto e iniziano a fare
colazione.
-Ciao
Karim- dicono in coro
Lei
risponde con un grande sorriso e poi inizia a parlarmi.
-Non
posso partire con te stasera,mi dispiace..-
Mi
prende alla sprovvista.
-Come
mai Karim? E' successo qualcosa?-
-Nono,anzi
va tutto bene,e che mi ero dimenticata che mi ero prenotata per
l'esame di russo fra un mese,e devo studiare. L'ho visto stamattina
aprendo l'agenda. Davvero scusami tesoro-
-Ma
no tranquilla Karim, studia dai. Per fortuna quest'anno poi ci
laureamo e finisce questo stress. -
-Infatti,alleluia!
Ah,alla fine ti senti pronta per l'esame di stamattina?-
-Sisi
eccome. Penso andrà bene. E tu?-
-Mah,non
tanto. Ieri sera ho conosciuto un ragazzo in chat e non ripassato per
niente. -
-Uuuuu!
Un ragazzo? E com'è carino?-
-Beh
dalla foto si, poi non lo so. Lui voleva incontrarmi subito, ma io ho
rifiutato. Non mi fido per adesso. -
-Sisi
fai bene.-
*Dlin
Dlon* Suona ancora il campanello.
-Chi
sarà adesso?- chiede karim perplessa.
-
Vado sempre io ragazzi-
-Ok-
risponde bill
Apro
la porta di casa e mi ritrovo davanti Clarissa. L' "amica"
di Tom. Cavolo, si stanno vedendo spesso. Non è da Tom
frequentare per cosi tanto tempo sempre la solita ragazza. Che si
stia innamorando di lei?
-..Ciao!-
dico io in tono freddo.
-Heylàà!
Ce Tomiii? -
-..si,entra-
La
faccio accomodare. Guardo Karim e lei scuote la testa. Tom scende
dalla sedia di scatto e va incontro a Clarissa.
-Che
ci fai qui?- domanda lui
-Sorpresa!
Usciamo? - Chiede lei spumeggiante
Tom
mi guarda, io lo guardo. Abbasso la testa e torno sul divano con
Karim. Mi scende una lacrima e lei mi abbraccia. Tom ci guarda.
-Heylààà!
Ce nessuno? Allora,usciamo?- ripete lei
-Ehm,si
scusa,mi ero distratto. Uscire? Dai si va bene. -
-Perfetto-
sorride lei
-Noi
andiamo,ciao ragazzi. Buona fortuna angelica per il test..-
Lo
guardo ma non rispondo. Lui esce di casa chiudendo lentamente la
porta.
Bill
si siede sul divano accanto a me e Karim.
Il
mio sguardo è fisso nel vuoto. Nella stanza ce il silenzio.
-mi
sento male..- dico io
-che
hai ? - replica bill
-mi
si è appena spezzato il cuore. -
Tutti
e due si avvicinano ancora di piu a me stringendomi forte. Non riesco
a piangere, ma mi sento un vuoto dentro. Mi alzo di scatto,facendo
spaventare i ragazzi.
-basta,devo
reagire. Adesso devo solo pensare all'esame. E poi,parto. -
-Ecco,sii
felice – urla karim
Guardo
l'orologio attaccato al muro. Segna le 8. 3O.
-karim
andiamo che è tardi. Ci aspetta l'esame. -
Lei
annuisce e ci avviamo verso la porta.
-Auguriiiii
– dice bill
Gli
sorridiamo e poi saliamo in auto,dirette verso l'università.
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Capitolo 6 *** Capitolo 7 ***
Usciamo
di casa pronte per andare a fare l'esame. Karim è molto tesa e
in macchina non parla molto, mentre io sono abbastanza tranquilla. Mi
sento pronta come sempre,anche se il pensiero di Tom mi ronza
continuamente in testa. Stasera è il gran giorno. E' tempo di
staccare e provare a ricominciare. D'altronde, se riesce a farlo Tom,
con quella Clarissa, posso farcela benissimo anche io, no?
Karim
posteggia davanti all'università e spegne la macchina. Ci
guardiamo, ci abbracciamo come sempre prima di ogni test, e ci
auguriamo buona fortuna. Poi scendiamo dall'auto ed a passo veloce
entriamo. Ci dirigiamo verso la nostra aula,la numero 42,già
piena di studenti e raggiungiamo i nostri posti. Guardiamo
l'orologio. E' tempo di iniziare. Il Prof Klaus, serio e
perfettamente preciso come sempre passa fra le file e ci poggia sul
tavolino un blocco di sette fogli girati nel verso opposto,in modo da
non poter vedere fino al suo ok. Finito torna vicino alla cattedra,
imposta il timer e ci dice di girare i fogli e cominciare.
Karim
mi guarda spaesata.
-Cavolo,
letteratura tedesca. Non l'ho ripassata!- sussurra
-Se
dopo riesco provo a suggerirti qualcosa, ma dubito che riuscirò
a farlo, sai com'è Klaus, ha occhi d'appertutto!-
-Dai
tranquilla-
Sfoglio
tutte le pagine. Ci sono anche grammatica e arte tedesca. Sull'arte
pecco un po', ma posso farcela.
Scrivo
velocemente sul foglio. Ho tre ore in tutto. Potranno sembrare
tante,ma non lo sono affatto. In tutto sono sette domande aperte a
foglio. Il prof Klaus è sempre stato molto stronzo riguardante
questo aspetto, ma per fortuna io, me la sono sempre cavata bene.
Sono
le 11. 5O e mi mancano solo due domande. Le faccio velocemente e poi
mi alzo dalla sedia. Mi dirigo verso il Prof, poso sulla cattedra il
mio blocco, lui mi sorride e poi esco. Prima però faccio
segno a Karim che io vado a casa. Poi l'avrei chiamata prima di
partire per salutarla.
Esco
dall'università e trovo davanti a me una Cadillac nera con
appoggiato Tom. Gli vado incontro e lui mi sorride.
-Allora
l'esame?-
-Bene,
come sempre.- dico io in tono freddo
-Cos'
ha chiesto il prof?-
-arte,
grammatica e letteratura tedesca.-
-Wow,piuttosto
pesante..-
-Già..-
-Hey,
tutto ok?-
-Più
o meno. Scusa tom ma adesso vado a casa. A dopo-
-No,
aspetta,prima voglio farti vedere una cosa. Sali in macchina-
Saliamo
in auto e tom mi da una fascia nera in mano.
-bendati-
Sono
un po' perplessa ma faccio ciò che dice.
Sento
il rumore dell'auto che scorrazza ad alta velocità. Tom
abbassa i finestrini e un odore piacevole entra. Sorrido. Il capelli
iniziano a svolazzarmi da una parte all'altra. Con le mani provo a
bloccarli ma si scombinano sempre.
Sento
Tom ridere.
-Come
sei buffa-
Gli
faccio una linguaccia e poi,per farmi un piacere, alza i finestrini.
-Grazie-
gli dico ridendo
Mi
sistemo i capelli e mi ricompongo.
-Allora,
siamo arrivati?-
-Si,
adesso si,ma aspetta a scendere-
Accosta
l'auto,la spegne e poi scende. Viene verso la mia portiera e mi fa
scendere tenendomi la mano. Mi porta poi un po' più avanti da
dove eravamo prima.
-Ora
puoi sbendarti-
Con
le mani sciolgo velocemente la benda e nel vedere il posto in cui mi
ha portata, questa cade per terra. Un tuffo al cuore. I ricordi che
fioriscono. Le emozioni che perforano la mia anima. Non pensavo si
ricordasse il posto da dove è iniziato tutto, e invece mi
sbagliavo.
Mi
giro verso di lui e gli sorrido. Lui mi indica la panchina, quella
dove ci eravamo conosciuti. Corro verso quella. Ormai il verde scuro
di due anni fa, sta andando via. E' alternato a pezzi di ruggine che
ricoprono tutta la panchina. E poi adesso, è piena di scritte,
allora era pulita.
Mi
siedo e inizio a ripercorrere l'inizio della nostra storia. La nostra
amicizia, che da parte mia, è cambiata, facendo nascere
qualcosa di più di un semplice voler bene.
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Capitolo 7 *** Capitolo 8 ***
CAPITOLO
8
RiCORDi.
Era
il 7 ottobre 2OO8 e mi trovavo in questo parchetto,un po' fuori
città.
Mi
ero appena trasferita ed ero alla ricerca di una casa che potesse
ospitarmi.
Ero
spaesata,ma tutto mi sembrava così limpido. Allora ero
diversa. Più ragazzina, più stupida e guardavo il mondo
con un' ottica diversa da come lo guardo ora.
Ero
seduta sulla panchina quando un ragazzo giovane, alto con dei rasta ,
vestiti larghi e un pearcing al labbro si sedette vicino a me. Un
tipo strano pensai. Ma da un lato molto affascinante.
-Potevo
sedermi vero?- domandò lui
-Sisi
certo- dissi io ancora con un tedesco poco masticato
-Non
ti ho mai visto da queste parti..-
-infatti
mi sono appena trasferita per seguire i corsi di tedesco
all'universita principale, ma purtroppo ho tralasciato un fattore
importante. Non so dove alloggiare.-
-Cavolo,
hai ragione.. Dovevi pensarci bene prima..-
-Eh
lo so, ma ero cosi emozionata al pensiero di partire e studiare
all'estero che non ci ho pensato. E poi ho fatto tutto di fretta e
furia.. vabbè cercherò un Hotel qui vicino..-
-Molto
poco probabile. E' un paesino piccolo e modesto. Non ci sono Hotel
qui.-
-Cavolo..
Non ci voleva. E vabbe, troverò un modo!-
-Se
vuoi.... puoi venire a stare da me.. Abito con mio fratello, Bill..-
-Non
ci conosciamo nemmeno che già mi chiedi di abitare con te?
Wow, che strana la Germania.-
-Allora
conosciamoci.. Io sono Tom Kaulitz, ho 19 anni e suono in una band
con mio fratello e altri due miei migliori amici. Suoniamo da quando
avevamo 1O anni e andiamo in giro per locali. Qui siamo piuttosto
conosciuti ma speriamo sempre che qualcuno ci noti. Sono simpatico,
divertente, bello..-
-...
e poco modesto vedo- lo interrompo ridendo
-Ahahahah
si abbastanza. E tu?-
-Io
sono Angelica Trigila, Italiana e ho pure io 19 anni. Studierò
lingue, adoro viaggiare e ascolatre la musica rock-
-Allora,
va bene questa conoscienza?-
Lo
guardai negli occhi. Occhi nocciola. Mi avevano già rapito. E
poi il suo sorriso. Ero rimasta colpito dalla bellezza che avevo
davanti..
-Allora..
Ok – dissi sorridendo
Ci
alzammo dalla panchina e iniziammo a chiacchierare sempre di più.
Stranamente
era nato un certo feeling tra noi due. Una scintilla, che ha fatto
scoccare in me un emozione particolare.
-Dammi,
te la porto io la valigia se vuoi- chiese lui
-Certo
grazie, mi faresti un grade favore. E' pesantissima. -
Gli
diedi la valigia e mi sentii più libera. Era molto pesante e
la mia mano mi faceva molto male.
-Allora,
sei fidanzata tu?-
-..
Tasto dolente questo.-
-E
come mai?-
-Mi
sono lasciata da poco..-
-Cavolo,
mi spiace davvero tanto.. Ma come mai? Sempre se posso sapere.-
-Beh,
io volevo studiare qui in Germania, lui invece non voleva che andassi
lontano e allora ha deciso di troncare i rapporti. Ma infondo è
stato meglio così. Odio le relazioni a distanza. Non
funzionano mai-
-Concordo
perfettamente.. E poi stai tranquilla, sono sicura che troverai un
bel ragazzo con cui stare. Una ragazza carina come te, non può
stare di certo da sola.-
Arrossìì..
Era da tanto tempo che qualcuno non mi faceva dei complimenti.
Nemmeno il mio ragazzo.. Il rapporto si era quasi spento e mi mancava
questo emozionarmi.
-Beh
grazie.. E tu invece? Ragazze in vista?-
-Beh
diciamo si, come sempre..-
-Woo!
Come sempre? Sei un Dongiovanni allora!-
-Perspicare
la ragazza! -
Sul
mio viso comparve un grosso sorriso.
-Eccoci
siamo arrivati-
Tom
aprìì la porta con le sue chiavi di casa. Mi fece
entrare per prima e poi entrò lui. Posò la valigia per
terra e poi chiamò suo fratello.
-Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiil!!!
Ci sono ospitii!-
-Ospitii??
E chi tom? - Sentì urlare dal piano superiore
-Se
scendessi magari lo vedresti !!-
Vidi
scendere dalla scale color legno un ragazzo magro, alto e con i
capelli scuri. Era truccato di nero tutto intorno agli occhi, i
capelli erano sparati in aria. E il suo stile poi, era così
particolare. Mi piaceva già.
-Heylàà
io sono bill e tu?-
-Angelica
piacere-
Gli
strinsi la mano. La guardai un attimo. Le unghie erano perfette.
Colorate con lo smalto nero, e le sue mani sembravano molto delicate.
-Angelica
si è appena trasferita dall'Italia per fare l'università
di lingue. Starà qui-
-Ah
wow.. Non me lo aspettavo – Bill era molto sorpreso, e sentivo
quasi un tono di indecisione e perplessità.. - Tom possiamo
parlare un secondo?- disse poi
-Certo-
Li
vidi camminare verso la cucina e purtroppo sentìì tutto
quello che si dissero. Non potei fare a meno di intervenire.
-Tom
ma cosa fai? Porti a casa le ragazze a vivere con noi così?
Come se fosse la cosa piu naturale del mondo?-
-Bill,
era spaesata, povera non sapeva dove andare..-
-Non
mi interessa.. Tom lo sai che non può stare qui!-
-E
perchè no Bill? Che ce di male?-
-Ce,
che se te la scopi come tutte le altre che ti porti a casa a me
darebbe più che fastidio, dato che lei dovrebbe vivere qui..-
-Scusate,
non vorrei interrompere ma se ce qualche problema cerco casa fuori..-
dissi io
-Ma
no angelica tranquilla, puoi stare qui, solo che non me lo aspettavo.
Dai tranquilla. -disse bill
-Ok
grazie davvero-
-Dai
vieni di sopra con me ti porto nella tua stanza- disse tom
Annuìì
e seguì tom. Salimmo le scale con la mia valigia e poi
entrammo dentro una stanza piccola ,ma accogliente.
-Questa
è la stanza dove starai tu.. Ti va bene?- disse poggiando per
terra la valigia
-Eccome
va benissimo.. solo che...-
-Che?-
chiese tom
-Che
ci fa un reggiseno qui per terra?- dissi prendendolo in mano
Lui
me lo prese di scatto e se lo mise in tasca tutto imbrazzato..
-Ehm,
ma no niente.. dai vado di sotto, se ce qualche problema, sai dove
trovarmi.-
-Ok
– E lo vidi uscire dalla mia stanza.
Mi
guardai attorno. Sentivo che la mia vita stava per cambiare.
Tutto
era così nuovo.. Così limpido e puro. Questi due
ragazzi mi avevano colpito. La loro personalità cosi diversa,
ma allo stesso tempo simile.
Una
nuova realtà stava per percorrermi dentro. E poi il suo
fascino. Il suo modo di fare. Lui Tom. Ero emozionata per questo
cambiamento. Mi sedetti sul letto, ancora a pensare..
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Capitolo 8 *** Capitolo 9 ***
-Era
tutto così diverso tom allora. Tu, Bill.. ma sopratutto io. -
-Eri
più piccola e più ingenua,tutto qui, ma per il resto
sei rimasta sempre la bellissima ragazza che ho incontrato due anni
fa..-
I
nostri sguardi si incrociano lentamente. Quegli occhi, quel sorriso.
Ho i brividi nella pelle.
-Hai
la pelle d'oca..- sussurra Tom
-succede
quando sono emozionata, ovvero solo con te..-
I
nostri volti si stavano avvicinado. Le noste labbra si stavano per
sfiorare,era tutto perfetto, ma come sempre, ce qualcosa che deve
rovinare i momenti come questi..
-*Driiiiiiiin
*Driiiiiiiiin*-
-Ops,
scusa, è il mio cellulare-dice Tom
Annuisco.
Cavolo non ci voleva. Ci stavamo per baciare!
-Ehm,
si ok dai, a stasera allora..-
Lo
guardo.. - Chi era Tom?-
-Ehm..
Erano Georg e gustav, volevano sapere se stasera usciavamo, tutto
qui..-
-Sai
tom, non sei bravo a mentire..-
-Più
che altro non è da me farlo..-
-Era
una ragazza?-
-...Clarissa...-
-Wow
Tom, complimenti davvero! Non è da te frequentare per così
tanto tempo la stessa ragazza, bravo, ti starai innamorando magari..-
-I..Io
angelica..-
-No
tom, niente "io".. Sai cosa ? Ti sono stata per TROPPO
tempo dietro, e tu intanto ti sei creato la tua vita, mentre io
dipendevo dalle tue decisioni e scelte. Sai che ti dico, continua
così, io inizio una nuova vita..-
Non
do tempo a Tom di replicare ed esco velocemente dal parco. Dalla
tasca dei jeans prendo il mio cellulare. Compongo il numero di Bill e
aspetto che risponda.
-Tuu,
Tuu.. IL CLIENTE DA LEI CHIAMATO NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE. SI
PREGA DI RIPROVARE PIU' TARDI, GRAZIE..Tutututututu..-
Grazie
bill davvero! Quando servi, non ci sei mai!
Decido
di comporre il numero di Georg sperando che almeno lui, risponda..
-Tuu,tuu..
Pronto?-
-Geoooorg!!!!-
rispondo entusiata
-Hey
stellina, ciao, dimmi..-
-Senti,
sono al parco principale vicino al piccolo supermercato della terza
strada, presente?-
-Sisi,
devo venirti a prendere?-
-Mi
faresti un grande piacere..-
-Due
minuti e sono li..-
Mi
siedo sul marciapiede e aspetto Georg. E' sempre disponibile lui.
Pronto a farmi favori, ad ascoltarmi e aiutarmi, e poi in questo
periodo ci stiamo anche avvicinando un sacco. Sarà per il
fatto che si è appena mollato con la sua ragazza e allora ha
bisogno di molto più affetto. E io, glielo do volentieri,
d'altronde è anche lui il mio migliore amico, insieme a
Gustav!
Dal
parco vedo uscire anche Tom con lo sguardo fisso per terra. Lo alza e
mi guarda..
-Se
vuoi ti accompagno a casa..-
-no
tranquillo, sta arrivando Georg..-
Rimane
sorpreso.. -Georg?-
-Si
perchè, qualche problema?-
-..Nono.
Ciao.-
Apre
la portiera della macchina,ci entra, mette in moto, e in pochi
secondi scompare dalla via.
Sono
triste. Avrei voluto che le cose fossero andate in un altra maniera,
ma quella chiamata mi ha distrutto.
Clarissa..
Lei..Alta, bella, snella, ma sopratutto " disponibile",
come piace a Tom..
A
togliermi dai miei pensieri è il clason di Georg che rimbomba
nella via. Sorrido e salgo nella sua nuova macchina.
-Ciao
Georg- lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia
Lui
ricambia..- ciao stellina,allora tutto bene?-
-Mah,
non tanto. Ho "discusso" con Tom.-
-Perchè?
Cos'è successo?-
-La
sua nuova "ragazza" Clarissa.. Ti ha detto qualcosa a te
Tom di lei? Tipo se si sta innamorando o cosa?-
-Ci
ho provato a parlare, ma dice di no.. Però..-
-Però..?-
-Dice
che con lei sta molto bene e che sono in sintonia-
-Ah..-
-Hey
stellina, sai com'è Tom.. Prima o poi gli passa sta cosa..-
-Spero
che passi prima a me..-
Siamo
arrivati a casa. - Grazie Georg davvero. Non so come farei senza
te..-
-Hey
tesoro, non devi dirmi grazie. Zio Georg è sempre qui, pronto
per te, SEMPRE. -
Lo
abbraccio forte -MI MANCHERAI..-
-Anche
tu, ma divertiti eh!-
Anniusco
e poi scendo dall'auto. Prendo le chiavi di casa e apro la porta. Sul
divano trovo Tom che guarda la Tv, e in cucina Bill che prepara
qualcosa..-
Tom
mi guarda, io lo guardo, ma non ci salutiamo.
Vado
verso Bill. Dalla cucina proviene un ottimo odore.
-Che
prepari babbuino?-
-Biscotti
per te, per il viaggio, nel caso ti venisse fame..-
-Oddio,
grazie.. Ma non dovevi..-
-L'idea
non è stata mia, ma di Tom.. E siccome non sa cucinare lui,
ha chiesto a me di farlo.. Angi, lui ti vuole bene. Tanto..-
-Purtroppo
anche io.. -
Ore
17.45, Stazione.
Sono
in stazione insieme a Karim, Bill, Gustav e Georg. Tom, non è
voluto venire.
Gli
ho detto che mi avrebbe fatto piacere che lui fosse stato qui con me,
ma lui non ha ceduto. Il suo NO freddo, mi ha fatto male, e allora
sono andata via, insieme agli altri.
-Quanto
tempo starai allora?-Chiede gustav
-Ho
deciso che ci starò due settimane, un mese era troppo, avrei
avuto nostalgia della mia nuova vita, ovvero voi..-
-Teneraaa!-
Il
treno diretto per Milano è in partenza dal binario 7*
Karim
si gira verso di me e mi abbraccia forte.. Con le lacrime agli occhi
mi sussura di divertirmi, e di pensarla.. Abbraccio gli altri e poi
salgo sul treno. Dal finestrino urlo a Bill di salutarmi Tom, e poi
vado verso il mio posto. Il treno parte.
Scrivo
subito un messaggio a Tom. Non avrei dovuto farlo ma ho ceduto..
"
Sono appena partita Tom. Ti avrei voluto li.. Ma come sempre la tua
testardaggine ha avuto il sopravvento. Divertiti stasera con
Clarissa.. Un bacio.."
Schiaccio
l'Ok per l'invio e poi metto il cellulare nella tasca destra dei
jeans..
Due
settimane nella mia Italia.. Mi ci vuole proprio..
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 1O ***
Ed eccomi qui, nella mia stanza a fissare il soffitto. Sono arrivata 1 oretta fa, e già sento la malinconia di quella vita, che per almeno due settimane, dovrò mettere da parte.
Qui è tutto cosi diverso. Le mie amiche sono cresciute, più mature. Adesso abitano insieme e condivino le giornate. Hanno detto che manco tanto, e che vorrebbero che tornassi qui, a stare con loro, ma nonostante lo voglia anche io, ho l'università a cui pensare e alla laurea di quest'anno.
Mia mamma quando mi ha vista scendere dal treno è scoppiata in lacrime; di gioia naturalmente. Le mancavo cosi tanto, ed abbracciarla, mi ha fatto sentire a casa.
Bill mi ha mandato alcuni messaggi. Dice che da quando sono andata via, si è messo a piovere. Sarà un segno? Sono tutti tristi, compreso, anzi sopratutto Tom, ma con il suo solito fare da duro non lo fa notare, anche se Bill, ha occhio essendo suo fratello gemello, e certe cose, o vuoi o non vuoi, si percepiscono.
Le ho chiesto se è uscito con Clarissa e lui mi ha risposto che Tom è stato tutta la sera in camera sua, da solo.
La cosa mi ha parecchio sopresa, ma anche sollevata.
Domani mattina mi aspetta una giornata con le mie amiche al mare, e la sera fuori al ristorante con mia mamma. Non vedo l'ora. Adesso mi serve solo una bella dormita, sperando di dimenticare domani, anche solo per poco, Tom Kaulitz..
Ore O4. 27 . Mi giro e mi rigiro sul letto. Non sono più abituata a dormire qui.
Mi alzo e vado in cucina a prendere da bere. Poi senza fare rumore, torno in camera e mi metto con le gambe incrociate sul letto. Prendo il cellulare e scrivo un messaggio a Tom:
" Non riesco a dormire. Mi sento strana qui. Senza te che mi saluti prima di andare a dormire, e senza te che mi fai compagnia. Domani andrò al mare , e spero.... Ma che sto facendo? Non so nemmeno perchè ti sto scrivendo.. Scelta sbagliata, scusa. Ciao.. "
Invio il messaggio e lancio il cellulare sul letto..
Io sono venuta in Italia per dimenticarmi si o no di Tom Kauliz? E allora perchè ho inviato quel messaggio? Che mi passa per la testa?
Sento il letto vibrare leggermente. E' il mio cellulare. Mi è arrivato un messaggio, da Tom.
" Ciao. Anche io non riesco a dormire. Comunque spero che tu ti diverta domani al mare.. Te lo meriti un po' di svago.. Notte, "
Sorrido a questo messaggio, apparentemente normale, ma per me con un grosso significato. Mi stendo sul letto e provo a riposare.
Sono le O9. 3O e la sveglia suona.
Verso le 1O mi verranno a prendere Samantha e Giuditta, le mie migliori amiche,in Italia..
Mi vado a fare una doccia veloce, preparo la borsa da spiaggia e poi vado in cucina a fare colazione. Mi mamma è seduta sul divano a guardare un po' di Tv.
-BuonGiorno amore- e mi raggiunge dandomi un bacio sulla guancia-
-Giorno mamma- e ricambio il bacio
-vuoi un po di caffè?-
-Grazie mi serve proprio, stanotte no ho chiuso occhio-
Lei prende la caffettiera e versa in una tazzina un po di caffè. Aggiunge un po' di zucchero e poi me lo poggia davanti a me.
-Ti vedo infatti un po' fiacca.. Come mai?-
*automatic, automatic*
Il mio cellulare squilla, sono le ragazze.
-Mamma scusa, sono Sam e Giud, hanno detto che mi avrebbero fatto uno squillo quando dovevo scendere giù. Stasera a cena ti parlo di tutto.. promesso- do un veloce bacio sulla guancia a mamma ed esco di casa. Velocemente scendo le scale, apro il portone e mi trovo davanti una mini cooper senza tettuccio con davanti le ragazze..
-Ragazzeee, ma è nuova questa macchina?-urlo e intanto salgo sull'auto
-Si è mia, l'ho presa da un paio di mesi..- risponde Sam- Bella?-
-Bella?? E' stupenda cavolo!-
Sorridono e poi ci avviamo per andare al mare. Giuditta alza il volume della radio. La musica rimbomba ad alto volume. I miei capelli svolazzano da una parte all'altra, liberi e pieni di confusione. Sono felice di essere qui, con loro.
Samantha, una ragazza brillante, vivace, spontanea. Fuma la sigaretta e intanto guida. Ogni tanto sussurra qualche verso della canzone, "Tik Tok di Kesha" ; poi passa la sigaretta a Giuditta. Lei, solare e sempre allegra. Il suo sorriso ti spiazza. Quando vorresti mollare tutto e abbandonarti a te stessa, lei, ti rassicura e come fa anche Sam, non ti fa sentire sola.
Ci conosciamo tutte da 18 anni. Le nostre mamme erano amiche, e allora ci hanno fatto stare sempre insieme. Siamo andate fino alla scuola media insieme, poi dal liceo le nostre strade si sono divise. Sam, un artista. Una dote che poche hanno. Il liceo artistico era perfetto per lei. Vuole diventare una stilista e adesso fa degli stage in qualche scuola di moda. Giuditta, amate degli animali. La sua vita vuole dedicarla a loro. Studia per diventare veterinaria, e adesso lavora come segretaria ad uno di questi studi, ancora poco, ma sono convinta che arriverà lontano. E io, liceo linguistico, e quest'anno laurea. Le lingue sono sempre stata la mia passione. Accenti diversi, pronucie, stili di vita differenti. Nonostante tre facoltà cosi diverse, siamo sempre qui, unite e sincere, come solo le amiche VERE sanno fare.
Sam posteggia la macchina. Scendiamo predendo la nostra roba corriamo verso la spiaggia. Non ce molta gente, ma va bene cosi, meglio stare in tranquillità.
Apro lo zaino e prendo la mia asciugamano. La stendo sulla sabbia e poi inizio a svestirmi. Il mio sguardo si poggia su un obrellone, poco lontano dal nostro. Tre ragazzi ci stanno guardando maliziosamente. Mi metto a ridere.
-Come mai ridi Angi?- chiede divertita Giud
-Guarda li, abbiamo degli ammiratori-
Le ragazze si voltano e i ragazzi ci salutano. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
-Vedi vedi come lo dimentichi Tom Kaulitz adesso.. - dice maliziosa Sam
Mi metto a ridere e poi chiudo la borsa.
Ci stendiamo sulle asciugamani e prendiamo un po' di sole, quando ci raggiungo quei ragazzi.
-Salve donzelle, siete qui tutte sole?- chiede uno di loro
-Vedi qualcun altro per caso?-risponde arrogante ma divertita Giud
-Vi va se andiamo a prendere qualcosa da bere?-
-Ehm per me va bene-dice sam
-Si mi aggrego anche io-risponde giuditta -..Tu vieni?-
-Mm no ragazze, sto ancora un po qui. A dopo dai-
-Ti faccio compagnia io allora -mi risponde un ragazzo
Annuisco e si siede vicino a me..
-Io sono Luca, piacere-
-E io sono angelica-
-Allora dimmi un po di te..-
Improvvisamente il mio cellulare inizia a squillare. Lo prendo e guardo la scritta " Tom". Lo metto silenzioso, e lo ripongo dentro la borsa.
-Non rispondi?-chiede lui
-Naaa, non è importante-
Luca è un bel ragazzo. Alto con i capelli mori e gli occhi verdi. Bellezza mediterranea, e un fisico scolpito. Oltre all'aspetto esteriore, anche quello interiore e interessante. Intelligente e modesto. Non sembra presuntuoso, al contrario. Buon ascoltatore ma sopratutto divertente.
La giornata scorre velocemente. Tutti e sei ci siamo divertiti e ci siamo conosciuti. Domani sera ho un appuntamento con Luca e diciamo che non vedo l'ora. Mi porterà a casa sua a cena e poi staremo li un po ad approfondire la nostra conoscenza.
Arrivo a casa e corro a farmi una doccia. Dalla valigia prendo un vestitino viola scollato e molto elegante. Stasera io e mia mamma siamo a cena fuori.
Verso le 2O.OO usciamo di casa e ci avviamo verso uno dei ristoranti migliori del paese.
Siamo tutte e due molto belle, sembriamo sorelle.
Posteggia l'auto fuori dal ristorante ed entriamo. La gente si volta a guardarci. Abbiamo fatto subito colpo. Wow devo venire più spesso in Italia.
Il cameriere ci porta verso il nostro tavolo e iniziamo ad ordinare. |
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Capitolo 10 *** Capitolo 11 ***
-Allora
io prendo antipasto di pesce, e speghetti allo scoglio..-Dice mia
mamma
-Lo
stesso per me , grazie-sorrido al cameriere
-Ok
portiamo subito-
-Allora,
come va? Non ci sentiamo da tanto, devi raccontarmi un sacco di
cose.. Com'è li in Germania? E gli studi?-
-Beh
non ce molto da dire mamma, gli studi vanno alla grande, prima di
partire ho fatto un esame ed è andato bene, e la Germania,
beh, è diversa. -
-E
come va con i tuoi compagni di casa? E poi dimmi hai il fidanzato?-
-Quante
domande mamma! Sono arrivata da poco e già mi stressi? No beh
comunque, con Bill va bene, molto, con Tom meno.. Diciamo che è
da due anni che provo qualcosa per lui, e l'ha scoperto da poco. Non
so , mi sembra cambiato nei miei confronti, ma non ho idea di quello
che vuole fare con me. E poi per fortuna che ho Karim, ti ricordi di
lei mamma?-
Intanto
il cameriere porta gli antipasti e noi ci mettiamo subito a mangiare.
-Ah,
sisi eccome se mi ricordo. E' prorpio una brava ragazza..-
-Ecco
infatti, proprio brava, se non ci fosse lei li con me, non so come
farei.-
Nel
bel mezzo del discorso il mio cellulare inizia a squillare. Lo prendo
di scatto e leggo la scritta "Tom " , allora chiudo la
chiamata. Non ho voglia di parlare con lui.
Ma
purtroppo insiste. Faccio segno a mia mamma che esco un attimo fuori
a parlare e poi accetto la chiamata.
-Pronto!-
-Ciao
Angelica..-
-Ciao..-
-Ti,
disturbo per caso?-
-Sono
a cena con mia mamma , non posso parlare..-
-Ah
e quando posso chiamarti?-
-Non
adesso!-
-Domani
sera?-
-NO
DOMANI NO!-Dico di scatto innervosita
-Scusami,
come mai?-
-Sono
fuori con un ragazzo che ho appena conosciuto..-
-Ah...
Senti dai , adesso stacco ci sentiamo eh, ciao .-
E
chiude velocemente il telefono.. Sento una strana fitta al petto.
Appena gli ho detto che andavo a casa di Luca, il suo tono di voce si
è incupito. Mi dispiace per lui, ma le possibilità per
provare a stare con me, ce le ha avute. Adesso devo creare io, la mia
strada, con o senza lui.
Rientro
nel ristorante un po' preoccupata e mia mammma se ne accorge subito.
-Che
è successo?-
-Prima
mi ha chiamato Tom, e appena gli ho detto che domani sera uscivo con
un ragazzo, si è un po' arrabbiato..-
-Domani
esci con un ragazzoo?? E chi è ? Dove abita? Quando l'hai
conosciuto?-
Mia
mamma, un tipo fin troppo curioso , ma d'altronde, come me.
-L'ho
conosciuto stamattina al mare. Sono a cena da lui. E' un bel tipo,
simpatico e divertente. Diciamo che oggi mi sono trovata bene a
parlare con lui.-
-E
Tom si è arrabbiato.. Beh, c'era da aspettarselo, però
tu non puoi dipendere da lui, fino a prova contraria. Hai bisogno di
creare un nuovo rapporto, e fai bene amore. -
-Grazie
mamma.-
La
serata passa velocemente. Sono stata bene, molto. Era da tantissimo
tempo che non la vedevo e che non stavo con lei. Mi ero quasi
dimenticata di questo rapporto mamma-figlia che avevamo istaurato, ma
nonostante le risate , le curiosità e i vari pettegolezzi, non
riuscivo a smettere di pensare a Tom. Qualsiasi cosa portava la mia
mente a lui. Chissà cosa starà facendo, ma sopratutto
cosa starà pensando. E' passato solo un giorno e purtroppo già
non vedo l'ora di tornare in Germania. Mi mancano davvero tutti. Non
so se stare qui, mi farà dimenticare di Tom; e non so nemmeno
se la serata di domani me lo farà scordare.. Ho un legame
troppo forte con lui, per far si che due settimane cancellino due
anni.. O almeno cancellino ciò che sento per lui, che in
questi anni si è approfondito.
Il
mio cellulare inizia a vibrare. Mi sveglio di colpo. Ancora un po'
indormenta, accetto la chiamata e rispondo .
-Pronto-
dico assonnata
-ANGELICA!!!-dice
allarmato Bill
Di
scatto mi alzo dal letto. Sento la sua voce preoccupata e tremolante.
-Bill
che succede??-
-Tom
non è tornato a casa, e mi sto preoccupando. Sono le 12.OO e
di lui nessuna traccia. Ho provato a chiamarlo, ma niente, non vuole
rispondere. Non so che fare, ma so solo che sono preccupato..-
-Bill,
calmati ti prego. Respira e cerca di ricomporti.. da quanto tempo è
via Tom?-
-Ieri
sera è uscito verso le 23. 3O.. E da li, zero. Di lui non so
niente. -
-Se
solo potessi verrei li subito..-
-Aspetta,
sento la porta aprirsi.. TOOOOOOOOOOOOOOOM! - Sento urlare felice
Bill -mi stavo preoccupando, dove sei stato???-
In
sottofondo sento anche la voce di Tom. - Sono stato da Clarissa,
scusa se non ti ho avvertito, avevo il cellulare scarico..-
-Angi,
tutto apposto, è tornato..-
-Si.
Ho sentito....-
-Hey,
che hai?-
-Niente
bill, sono felice che non gli sia successo nulla. Adesso devo proprio
andare. Ci sentiamo presto ok? Un bacione.-
-Ciao
angelica-
Chiudo
la chiamata e scoppio subito in lacrime.. Pechè frequenta cosi
tanto Clarissa? Tremo, mi sento strana. Non so perchè mi fa
questo effetto, ma non posso stare ancora qui.. Non ci riesco. Per
quanto voglia stare con mia mamma e le mie amiche, la mia vita adesso
è li, e ho bisogno di parlare anche con Tom.
Mi
alzo dal letto e vado verso il salotto, dove mia mamma sta guardando
la televisione.
-Giorno
mamma, senti possiamo parlare?-
-Buongiorno
tesoro, certo dimmi..-
-Mamma,
domani parto, torno in Germania..-
-Cosa?
Di già?-
-Perdonami,
ma partendo ho lasciato in sospeso delle questioni che non volevo
affontare. Solo ora mi accorgo che forse non sarei dovuta scappare,
ma avrei dovuto risolvere di petto quello che stava accadendo. Per
quanto voglia stare qui con voi, devo tornare li mamma.. -
A
mia mamma scende una lacrima e subito mi abbraccia.
-Ti
capisco tesoro. Dopo io esco e vado a fare la spesa, se vuoi passo
dalla stazione e ti prendo un biglietto?-
-Grazie
mamma, mi faresti un favore enorme. Ah, comunque, stasera non esco.
Ho voglia di stare ancora un po con te, Sam e Giu. Le invito qui
sempre se va bene.-
-Certo
che va bene. Adesso va a chiamare Luca, così lo avverti..-
Le
sorrido e corro verso la stanza. Prendo il mio cellulare e compongo
il numero di Luca. -Pronto?-dice lui
-Luca,
sono Angelica-
-Ciao
bella, dimmi tutto-
-Scusami
sul serio, ma stasera non posso venire a cena da te. Domani parto, e
preferirei passare questo giorno in famiglia .-
-Ah,
certo.. Ma come mai parti subito? Infondo sei arrivata solo ieri..-
-Lo
so , lo so, e che partendo ho lasciato alle spalle dei problemi, e
adesso torno perchè devo affrontarli..-
-Vabbene,
spero solo di sentirti presto.. Mi avrebbe fatto piacere conoscerti,
sembri una fantastica ragazza..-
-Grazie
e scusami ancora Luca..-
-Tranquilla,
Ciao Bellissima.-
-Ciao
un bacio.- e chiudo la chiamata.
Nonostante
tutto , mi spiace di non aver approfondito la mia conoscenza con lui,
ma devo tornare ,e cercare di chiarire con Tom , al più
presto.
Intanto
stasera vedrò le mie amiche, e starò con mamma. Loro
vanno molto d'accordo con lei, quindi non si potrà creare
nessun momento di imbarazzo. E di questo, ne sono felice.
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 12 ***
Scusate per l'assenza, ma eccomi subito pronta con un altro capitolo, il dodicesimo. Spero vi piaccia. Fatemelo sapere con un commentino, non costa niente no? ^^ Baci LassUnsLaufen__TK <3
Sto
aspettando che le ragazze arrivino qui a casa. Mamma è andata
a prendere il biglietto e la partenza è per domani alle 17.
OO. Non ho detto nulla ai ragazzi, voglio fargli una sorpresa. Mi
siedo sul letto e prendo dalla borsa il mio diario. Inizio a scrivere
velocemente su questo. Mille pensieri e frasi, tutte riferite a
l'unico uomo che ha catturato il mio cuore.
'
Sono persa, persa in te e in tutto quello che fai. La tua aira così
dolce ma allo stesso tempo dura mi attira più di una calamita.
Starti lontana mi distrugge, mi fa sentire fragile , come mai sono
stata. Sono persa nei tuoi occhi color nocciola, nella tue mani e
nelle tue morbide labbra. Sono stata rapita e portata in un mondo
parallelo, dove esistiamo solo io e te. In questo momento sarai con
Clarissa, e la cosa mi fa parecchio rabbia, perchè tu stai
costruendo la tua strada , senza me, e io non riesco a fare
altrettanto . Non so nemmeno se provi ciò che sento io per te.
Mi vedi come un amica, e la cosa mi rattristice. In questi due anni,
non sai quante volte avrei voluto poterti baciare e toccare, farti
sentire il mio cuore che batte solo a ritmo
della tua voce. Emozioni che mi stanno condizionando la vita. Perchè
non riesco a liberarmi da te? Perchè ogni minimo tuo gesto è
indispensabile per la mia vita? Perchè provo tutto ciò
per te? Amo vederti sorridere, è la mia fonte di gioia, ed
odio vederti triste, perchè sento, nonostante tutto , il cuore
che si spezza. Sei così distante, ma ti percerpisco sempre,
qui dentro me. Nel mio cuore tu continui a vivere, e lo farai sempre.
Sei tutto ciò di cui ho bisgono e che chiedo per stare bene.
Piccolo uomo, in questi due anni stiamo crescendo 'insieme'. Non
riesco davvero a capire perchè continuo a scrivere tutto ciò,
in questo diario. Sono emozioni non ricambiate. E' un sentimento che
da quello che ho capito, tu non condividerai mai con me. Tutto questo
mi uccide. Sento sul serio l'esigenza di viverti davvero, perchè
non riesco più a sognare, ogni dannato giorno, che tu ti possa
innamorare di me. Basta! Voglio che diventi realtà. Quella
vita che sto immaginando da anni. Solo che tu, non vuoi.. Non ci
capisco più niente. Sono stata sempre qui, pronta a sollevarti
il morale quando eri triste, pronta a ridere e giocare con te; pronta
a starti dietro, in ogni minina cosa. Forse è qui che ho
sbagliato. Mi sono esposta troppo, ma tu, fino a qualche settimana
fa, non avevi capito nulla di questo mio volerti bene, cosi speciale.
E forse ancora non riesci ancora a capire che ciò che sento è
VERO e PURO. Ti voglio bene, come non ne ho mai
avuto a nessun' altro. '
Piango
come una stupida. Non riesco a fare altro. Le mie lacrime bagnano le
pagine e l'inchiostro della penna inizia a sciogliersi e a divagare
nella pagina.
Qualcuno
che bussa alla mia porta e mi toglie dai pensieri.
-amore,
le ragazze sono arrivate- dice mia mamma
Mi
asciugo le lacrime con la maglietta e le sorrido.
-Ok,
arrivo..-
-Hey,
che succede?
-Niente
mamma, solo Tom..-
-Perchè?
Ti ha chiamata ed è capitato qualcosa?-
-Nono,
assolutamente, solo che, ho bisogno di lui mamma, davvero..-
-Piccola..-
Si
avvicina a me e mi stringe forte a se. Mi da forza ed energia,
proprio quella che mi serviva per provare a non pensare lui, ADESSO.
-Dai
domani torni li, e parli con lui. Su adesso andiamo di la, che ti
distrai un po'-
-Certo
arrivo subito-
Mamma
esce dalla stanza. Chiudo il diaro, lo rimetto dentro la borsa e poi
esco anche io, andando incontro a Sam e Giud..
-Ciao
angi- dicono loro in coro
Ci
abbracciamo forte e poi andiamo verso il salotto. Ci sediamo sui
divani e poi iniziamo a parlare tutte e quattro.
-Ragazze
io domani parto..-
Vedo
le loro faccie sbiancarsi. Mi mamma abbassa la testa.
-Cosa?-
Dice Sam
-Perchè
non ce l'hai detto al telefono?-
-Al
telefono mi sembrava brutto da dire.. Davvero scusatemi, ma devo
tornare in Germania..-
-E
questo come mai?-Chiede Giuditta
-Partendo
ho lasciato in sospeso delle questioni con Tom, sono scappata dai
problemi, senza afforntarli di petto. Pensavo di riuscire a
dimenticarlo una volta qui, ma mi sono resa conto che non posso
scordare tutto quello che provo per lui. Devo chiarire questa
situazione..-
-Però
lui adesso si sta frequentando con un altra ragazze e questo rende
tutto più difficile..- dice mia mamma
-Ecco
esatto..- ribadisco io
-E
cosa pensi di fare allora?- chiede Sam
-Andrò
li, e ci parlerò.. Gli chiederò cosa sente per me, e se
si può costruire qualcosa. -
-E
se la risposta sarà no?-
-Allora
me ne farò una ragione.. Tutto qui..-
-Che
situazione incasinata- dice mia mamma
La
guardo e annuisco.. E' davvero tutto così complicato. Forse se
non mi fossi trasferita in Germania, da loro, sarebbe stato tutto
migliore, ma non avrei comunque mai provato ciò che sto
sentendo adesso per questo ragazzo. Lui Tom..
Lo
penso in continuazione, e sempre nella mia testa, ed è dura
scacciarlo via.
Spero
solo che la mia sorpresa lo faccia sorridere un po' e che sia
contento di rivedermi..
Il
mio cellulare inizia a squillare . E' Gustav. Guardo lo schermo e
sorrido felice.
-Ragazze
Gustav mi sta chiamando, vado un attimo di la a parlare..-
Mi
alzo dal divano ed accetto la chiamata.
-Tesoro!-Dico
gioiosa io
-Stellina,
come stai?-
-Diciamo
bene dai.. E tu?-
-Benissimo..
Sai che ho conosciuto una ragazza?-
Il
mio cuore si accende di felicità. E' da tempo che è da
solo, e questa notizia mi piace proprio.
-Sul
serio? Dai ma che bello! E come l'hai conosciuta, racconta!-
-Prima
ero fuori con Bill e Georg, ed eravamo al parco principale, e ci sono
venute incontro alcune ragazze. Abbiamo inziato a parlare e a ridere.
Lei si chiama Sophia, ed è bellissima. Alta mora e con gli
occhi azzurri. Poi è fantastica. E ha un sorriso.. Mamma
mia..-
-Tesoro
mio, sono supercontenta per te. Mamma mia, questa tua notizia mi ha
risollevato il morale.. Sul serio..-
-Perchè
eri triste? Per via di Tom vero?-
-Già
esatto.. Come mai non era al parco con voi prima?-
-Ehm..
Beh, era, si ecco, diciamo che non stava bene ..-
-Sul
serio? E cos'aveva?-
-Mal
di testa, e allora è rimasto a casa..-
-Gustav...
Dimmi la verità dai.. -
-Era
fuori con una ragazza, tutto qui..-
-Clarissa?-
-No
non penso.. Ci ha detto che ha chiuso con lei.. -
-E
come mai?-
-Dice
che non si trovavano più tanto bene.. E poi quando lui le
parlava di te ogni tanto, lei diceva delle cose cattive su te, e lui
si arrabbiava ecc..-
Lui
parlava di me.. Di me.. Allora un po mi pensa. Sorrido dalla gioia..
-Ah,
mi spiace..- e inizio a ridere
-Sisi,
certo si vede come ti dispiace.. nemmeno tu sopportavi
Clarissa..-Ridiamo insieme.
-Adesso
stacco tesoro, ci vediamo dom.. ehm si presto.. Un bacione-
-Ok
stellina, Un bacio anche a te, e mi manchi tanto.. Non vedo l'ora di
abbracciarti.. Bill e Georg hanno detto di sautarti. E anche Karim.
Si sente la tua mancanza qui..-
-Che
teneri che siete.. Mi mancate anche voi, tantissimo.-
-Ciao
stella – dice lui e poi chiudiamo la telefonata
Sentire
Gus, mi ha reso felice, ma sopratutto sapere che fra Tom e Clarissa è
finito tutto, ha riaccesso in me mille speranze, anche se adesso ce
di mezzo questa nuova ragazza.. vedremo cosa succederà domani
sera, quando arriverò..
Spero
ci sia una svolta nella mia vita. Mi servirebbe proprio adesso..
|
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Capitolo 12 *** Capitolo 13 ***
RAGAZZI, CHE NE PENSATE DELLA STORIA? DAI DAI VOGLIO SAPERE I VOSTRI PARERI, NON MI SEMBRA COSI' DIFFICILE SCRIVERE UN COMMENTO ^^" Baci baci, LassUnsLaufen__TK <3
Oggi
è il giorno della partenza, e nonostante tutto ho un po' di
nostalgia. Sono stata qui pochissimo, ma riabbracciare tutte, mi ha
fatto stare bene.
Apro
l'armadio e rifaccio la valigia. Metto dentro tutto ciò che
avevo portato e lo sistemo in modo ordinato. Porto anche una foto
insieme a Samantha e Giuditta; stranamente non ne avevo a casa dai
Kaulitz..
Sono
le 4.3O e mamma bussa in camera mia.
-Angi,
sei pronta?-
-Si
mamma, controllo per l'ultima volta la valigia e poi andiamo..-
-Bene,
ti aspetto giù in macchina-
Esce
di casa e io mi metto a dare un ultima occhiata alla valigia. Penso
di avere portato tutto. La prendo in mano, guardo con gli occhi
lucidi camera mia, e poi esco anche io di casa, andando incontro a
mia mamma che mi aspettava in auto.
Scorraziamo
velocemente fino alla stazione. La malinconia si fa sentire, ma allo
stesso tempo sono felice di tornare in Germania, e posso dire di
chiamarla anche, casa mia.
Scendiamo
dall'auto e abbraccio forte mamma. Lei si mette a piangere e io la
stringo sempre più forte. Odio vederla così..
-Fatti
sentire ogni tanto ok amore?- dice lei con le lacrime agli occhi
-Certo
mamma, sempre.. Ti penserò . Ti voglio bene – E le
asciugo le lacrime
Le
do un ultimo bacio sulla guancia e poi la lascio andare via.
Attraverso la stazione e vado dritta sul mio treno. Mi siedo sul
sedile e metto le cuffie nelle orecchie. La musica scorre lentamente.
Sono le 17.OO e il treno parte puntuale.. Sarò li verso le
9.OO di sera e poi dovrò prendere la metro per andare in
paese. Ho cosi voglia di riabbracciare i ragazzi , ma sopratutto
Tom. Mi manca così tanto. Se mi dicesse di no, per provare a
creare un rapporto più profondo con lui, penso di morire..
Sarebbe una batosta troppo dura da sopportare, contandole alle altre
precedenti..
Ma
adesso non voglio pensarci.. Voglio solo essere felice di rivederlo.
Sono
le 9.3O e arrivo in stazione , in Germania. Il treno ha ritardato
perchè durante il tragitto ce stato un problema, ma è
stato tutto risolto tranquillamente.
Mi
dirigo verso la metropolitana. Cerco quella che mi porterà dai
Kaulitz e poi ci salgo. Il tragitto è piuttosto veloce e in
dieci minuti arrivo nella via dei ragazzi..
A
passo svelto cerco casa loro , entro dal cancello nella villetta,
prendo le chiavi ed entro in casa. Ce silenzio. Non ce nessuno. Poso
la mia valigia vicina al divano e su questo trovo poggiata una
camicietta azzura. La guardo ma non mi sembra mia. Dal piano di sopra
sento ridere. Sorrido. Allora ci sono i ragazzi! Contenta salgo
velocemente le scale e vado dove mi portano le risate. Spalanco di
botto la porta di Tom e vorrei morire.
Lui
e una ragazza si girano di botto. Lei si copre con il lenzuolo e lui
spalanca gli occhi..Vedo questi iniziare ad inumidirsi.. Io li guardo
e non ci posso credere..
-Angi,
angi, non è come pensi!-
Non
rispondo. Le parole non riescono ad uscire dalla mia bocca. Vorrei
dire mille e ancora mille cose, ma non ho le forze. Scuoto la testa
ed esco dalla stanza. Scendo le scale ed esco anche fuori dalla
casa.. Inizio a camminare. Sento freddo ed ho solo una magliettina
addosso. Mi strofino le mani sulle braccia, provando a farmi calore,
ma tutto inutile. Mi avvio verso IL parchetto a pochi passi da casa.
Mi vado a sedere NELLA panchina mia e di Tom, e inizio a pensare.
Cavolo, non è possibile.. Non ci posso credere. E‘ tutto
cosi surreale, così distante da me. Non avrei mai pensato di
vivere questa scena; ok, noi non siamo insieme, ma pretendevo un po‘
di rispetto, visto che negli ultimi tempi si era un po‘ perso.
Non chiedo molto. E mai ho chiesto qualcosa sopra le sue
possibilità.. Vorrei solo essere amata incondizionatamente,
senza paure e parole futili.. Voglio solo amare , senza rimpianti e
rimorsi che mi succhiano l’anima. Ma tutto questo evidentemente
è impossibile, o almeno lo è con Tom..
Le
lacrime scendono sul mio volto e dure si poggiano sulla panchina.
Sento dei passi e davanti a me sosta qualcuno. Alzo la testa ed è
Tom..
Mi
asciugo le lacrime e analizzo il suo volto. Triste, spento, vuoto e
non capisco perchè..
-che
ci fai qui?- mi chiede lui
-sono
tornata e pensavo che tu fossi felice..-
-io
sono felice, ma non volevo rincontrarti cosi.-
-Perchè
tu pensi che io volessi? Io ero tornata per TE! PER TE TOM!. Mi
mancavi così tanto e non riuscivo a stare li.. Ormai il mio
posto è qui, con te, Bill, Gustav , Georg e Karim.. Con voi,
che siete i miei migliori amici, siete la mia vita.. Con te, che sei
tutto per me.. Lei è Clarissa?- chiedo anche se so già
la risposta
-No,
con Clarissa ho chiuso, lei è Jessika. Ho deciso di
frequentarla solo perchè tu mi hai detto che saresti uscita
con uno.. Da li non ci ho più capito nulla.. -
-Si
ma io non ci sono uscita cazzo! – gli urlo
-Ah..
No?- dice incredulo
-no
cazzo no! No ci sono uscita perchè io voglio solo te.. Ma tu
come sempre, rovini tutto..-
-Cavolo!
Angi, ti prego ascoltami.. –
-
Non ti voglio ascoltare. E‘ solo tempo di dimenticare..-
-Dimenticare
cosa?-
-Chi
semmai.. Dimenticare te, e andare avanti come tu stai facendo..-
-No,
ti prego non farlo. Tu.. Tu.. mi piaci e vorrei passare del tempo con
te..-
Ho
paura che non sia sincero, che non mi dica la verità, e non
riesco a leggere i suoi occhi. Non riesco a vedere se nascondono
qualcosa, o se dicono tutto. In questo ultimo periodo mi sembra di
non conoscerlo più come prima ..
-E‘
la verità Tom? Sei sincero con me?-
-non
sono mai stato cosi sincero in vita mia. Lo sai, non ti prenderei mai
in giro. Sei troppo importante per me..-
-Adesso
andiamo a casa, ci penserò su.. Mi sento cosi confusa e
frustrata. Ho bisogno di tempo.. Tutto qui..
Ci
alziamo e andiamo verso casa. Sento freddo. Tom se ne accorge e mi
poggia sulle spalle la sua felpa. Sento il suo profumo. Lo adoro.
Entriamo
a casa, e Bill ci raggiunge. Appena mi vede mi abbraccia forte. Non
si aspettava la mia presenza.
-Ma
che ci fai qui?- mi domanda contento
-Sono
tornata prima , poi ti spiegherò il perché, magari
domani..-
Lui
annuisce. Ha già capito il motivo fondamentale, ormai mi
conosce troppo bene.
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Capitolo 13 *** CAPITOLO 14 ***
CAPITOLO
14
Non
parlo con Tom da giorni. Tutto è cosi monotono qui a casa. A
cause di varie assemblee non andrò all'università per
due settimane, e quindi mi tocca vedere la sua faccia ogni giorno.
Ci evitiamo, ma a dirla tutta, sono io che evito lui.
Sono
sempre in camera mia. Cerco di uscire solo quando lui non è
nei paraggi.
Mi
fa male , ma lui me ne ha fatto di più e perdonarlo sembra
così difficile..
Qualcuno
bussa alla mia porta, ' fa che sia Bill ' , penso speranzosa..
-Sono
Tom, posso?-
-NO!
-
Lui
ignora la mia risposta, ed apre lentamente la porta..
-Non
capisci più ciò che ti dico? -
-Dobbiamo
parlare, adesso. -
-Di
cosa vuoi parlare eh Tom? Di quanto mi hai fatta soffire? Di quanto
non creda più in te? Dai parliamo allora! - urlo io
-Io
voglio solo te, io morirei per te-
-Non
ci credo ..-
-E
perchè no?-
-E'
troppo semplice dire queste parole, quando si è in torto.. Non
le sento tue Tom.. Non le ho mai sentite tue.- dico in lacrime
-Ciao
allora. -
Esce
di fretta dalla stanza, senza darmi il tempo di replicare, andando ,
non so dove.
Ore
22.3O..
Tom
non è ancora tornato. E' andato via alle 17.OO , e siceramente
mi sto preoccupando. Bill lo sta chiamando da tanto tempo, ma niente.
Sono
agitata, mai stata cosi per qualcuno. Cammino su e giu , senza
fermarmi, aspettando che un cellulare squilli, o che la porta di casa
si apra..
-La
smetti di essere cosi nervosa? Mi metti ansia – urla bill
-scusa,
ma non ce la faccio. Dove diavolo è finito?! -
*Driiiin
, driiin *
Di
scatto corro a prendere il telefono di casa, che stava squillando, e
speranzosa , avvio la telefonata.
-Chiamo
dall'ospedale di Magdeburgo, ce Bill Kaulitz?-
-Ospedale?
Perchè ospedale?-
-Mi
può passare gentilmente Bill Kaulitz?-
-Si
subito..-
Guardo
Bì, e gli indico che la chiamata era per lui..
Solo
poche parole, riuscivano ad uscire dalla sua bocca.. Guardo il suo
viso incredulo, i suoi occhi iniziano a lacrimare , poi posa la
cornetta e chiude la chiamata.
Corre
verso di me e scoppia in lacrime. Mi stringe forte , sempre più
forte. Singhiozza come un bambino e respira piano.
Non
riesco a dire niente.
-Che
è successo Bill? Dimmi ti prego-
Si
asciuga le lacrime con la manica della felpa e inizia lentamente a
parlare.
-Tom
ha fatto un incidente circa un ora fa. E' in gravi condizioni, porta
lesioni in quasi tutto il corpo, e il dottore mi ha detto che.. che
ora, è in coma..-
A
quella parola spalanco gli occhi.
-..
devo avvertire gli altri, ma sopratutto mamma e papà. Adesso
però vado subito in ospedale ho bisogno di vederlo, tu vieni?-
-..no..-
-Come
no? Cazzo angi! Tom è in ospedale e rischia grosso e tu non
vuoi venire? Metti da parte tutto ciò che ti ha fatto per un
momento cazzo! La situazione è seria!-
-Non
ce la faccio bill..-
-fai
quello che vuoi.. ciao! - urla
Si
mette velocemente il giubbotto, prende le chiavi dell'altra macchina
ed esce di casa.
Io
non ce la faccio ad andare in ospedale. Non me la sento. Non riesco
ad andare li, e vederlo così debole, con gli occhi chiusi,
lottando contro la vita e la morte.
Mi
sento male solo a pensarci. In questo momento tutto il dolore che mi
ha fatto provare mi scivola via, insignificante, e non mi importa
più, voglio solo che lui si risvegli.
*coma,
coma coma coma * ronza nella mia testa e picchia forte. Mi metto le
mani sulla faccia. No, non è possibile! Non è davvero
possibile! Perchè , perchè lui?
Salgo
le scale e vado al secondo piano, diretta nella sua stanza; apro il
suo armadio e mi metto addosso la felpa che mi aveva dato giorni fa
quando ero tornata dall' Italia.
E
rieccolo, il suo profumo entra dentro la mia pelle. E come se lui
fosse qui, accanto a me, ma non ce, perchè è in quel
cavolo di lettino che sta rischiando..
Basta,
devo andare da lui, non posso stare qui, devo fargli sentire la mia
presenza, e il mio calore.
Esco
di casa e prendo la bicicletta dal garage. Salgo sul sellino e inizio
a pedalare, sempre più veloce , con destinazione l'ospedale.
La
parola coma rimbomba ancora nella mia mente , mi sento sempre più
debole, ma devo arrivare da lui. Una lacrima scende sul mio viso, ma
viene trasportata via dal vento che la porta non so dove.
Arrivo
davanti all'ospedale , scendo dalla bici e la butto per terra. Corro
ed entro dentro. Mi guardo attorno cercando un infemiere, qualcuno
che possa darmi delle indicazioni. Vedo un gruppo di dottori e corro
verso di loro.
-scusate
potete dirmi dov'è la stanza di Tom Kaulitz? E' stato
ricoverato da poco, per un incidente -
-Lei
è un familiare?- Mi dice uno di loro serio
-No,
sono un amica, ma vivo con lui e il fratello da anni ormai-
-Mi
spiace, ma solo i familiari possono sapere la stanza del ragazzo-
-la
prego, è importante, la songiuro . Non sono una di famiglia,
lo so, ma è come se lo fossi. La prego davvero, mi dica dovè
la stanza!- lo guardo negli occhi. Un altra lacrima scende e lui la
nota.
-Vabbene.
Stanza 483 secondo piano,ma non può stare molto l'orario delle
visite è finito da parecchio-
-la
ringrazio davvero! - sorrido
Vado
verso l'ascensore, aspetto con ansia che arrivi nel mio piano, poi
entro , schiaccio il pulsante 2 e salgo . Esco dall'ascensore e mi
metto a cercare la stanza. Da lontano vedo un gruppo di gente, fuori
da una porta, li riconosco, sono Bill, Gustav, Georg , Simone, Gordon
e il padre di Tom.
Vado
incontro a loro che mi sorridono.
-si
sa qualcosa di Tom?- chiedo preoccupata
-No!
Quei cavolo di medici non ci fanno sapere niente! - urla in lacrime
simone
-dai
mamma, tranquilla, andrà tutto bene , lui è forte, lo
sai – la consola bill
-Ma
si può entrare dentro?-
-A
noi hanno detto di no- risponde gustav
Lo
guardo.. ' al diavolo, io entro ! ' dico seccata
Apro
lentamente la porta, e lo vedo li, immobile, con la flebo attaccata
al braccio e con due tubicini che gli entano nelle narici..
E'
una visione orribile. Era il mio esempio di persona forte che
riusciva superare tutto, e adesso vederlo in questo stato un pugno
allo stomaco. Mi siedo accanto a lui e gli tengo forte la mano.
-Oh
Tom.. Perchè sei qui in questo momento? Perchè è
andata cosi? Perchè abbiamo litigato ? Perchè perchè
perchè??
Dovevi
essere a casa, dovevamo chiarire, o almeno provarci. Come vorrei
tornare indietro nel tempo, quando non sapevi niente di questa cotta
per te, dove ridevamo e scherzavamo , dove eravamo io e te, amici per
la pelle! Da quanto tempo non passiamo una giornata divertente
insieme vero?
E'
così inutile poterti parlare, se tu non mi senti.
Starò
qui, con te ogni giorno fino a quando i tuoi occhi non si
riapriranno, fino a quando potrai finalmente ascoltarmi.
Tom,
io Ti amo.. Ti ho sempre amato, dal primo giorno che ti vidi
nel parco, capii subito che eri una persona speciale e non ho mai
smesso di pensarlo..
Devi
lottare, devi essere forte. Qualunque cosa accadrà, io sarò
sempre accanto a te, fisicamente o mentalmente, mai uscirai dalla mia
testa.. Tom..- piango come una stupida, dovrei resistere, ma non ci
riesco, è più forte di me.
Gli
stringo sempre di più la mano, con le lacrime poi , mi
avvicino al suo volto e dolcemente gli sfioro le labbra, dandogli un
bacio, un leggero bacio, che sa di lacrime amare, poi poggio la mia
testa sul suo petto e lentamente chiudo gli occhi, sperando di
potermi svegliare ,trovarlo con la bocca sorridente e che mi fissa
con i suoi grandi occhioni color nocciola..
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