UN'ESTATE IN STILE JONAS

di GiveMeAPen_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un caldo pomeriggio ***
Capitolo 2: *** La cena proseguì...normalmente ***
Capitolo 3: *** Al mercato ***
Capitolo 4: *** L'annuncio ***
Capitolo 5: *** Don't Forget ***
Capitolo 6: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 7: *** Io sono con te! ***
Capitolo 8: *** L'ispirazione è tornata ***
Capitolo 9: *** Tutto come prima ***
Capitolo 10: *** Piacere,Samantha ***
Capitolo 11: *** Malapuy ***
Capitolo 12: *** L'amore... ***
Capitolo 13: *** Il ballo ***
Capitolo 14: *** Potrei morire ***
Capitolo 15: *** La fine di una storia ***



Capitolo 1
*** Un caldo pomeriggio ***


1)Un caldo pomeriggio

 

Era un pomeriggio d’Estate. Forse il più caldo pomeriggio d’Estate che ci fosse mai stato. Nick però non faceva caso al caldo e cercava in tutti i modi di trovare l’ispirazione per una nuova canzone. Guardò il cielo:così vasto,azzurro,con qualche nuvoletta bianca e paffutella che si muoveva lentamente. Poi guardò la piantina grassa sul tavolino:così piccola e indifesa,ma allo stesso tempo con degli appuntiti e pericolosi aghi che l’avrebbero protetta da chiunque avesse cercato di avvicinarsi a lei.

Il ragazzo fece un respiro profondo e prese la penna in mano. Cominciò a scrivere qualche parola,tutto quello che gli veniva in mente.

“Non è di certo una delle migliori canzoni che ho scritto”. Si disse.

“Meglio buttarla”. Così gettò il foglietto nel bidone vicino alla sua sedia. Lasciò cadere la penna sul tavolo e prese la chitarra. Forse l’avrebbe aiutato un po’ tenere uno strumento in mano. Dopo quindici secondi la riappoggiò sul pavimento e si disse:

“Non ce la farò mai”.

“Perché?” Gli chiese qualcuno dietro di lui,con un cono di gelato in mano. Nick si spaventò talmente tanto che fece un balzo e si ribaltò con la sedia,investendo il povero Frankie.

“Togliti! Alzati subito!”  Gli urlò il piccolo,ormai diventato una frittata. Il suo gelato ora era letteralmente “morto”.

Nick si alzò velocemente e Frankie si liberò.

“Mi hai quasi ammazzato!”.

“Non esagerare Frankie!”.

A quel punto si sentirono delle risate,anche se deboli.

“Chi ride?” Chiese Nick. .

Allora Joe si fece vedere.

“Mi puoi spiegare che ci facevi dietro un cespuglio?”.

“Non è un cespuglio! E’ un albero!”.

“Allora mi vuoi spiegare che ci facevi dietro un albero?”.

“Ero passato a vedere come te la cavavi con la canzone,quando ti ho visto cadere su…Ahah!”.

“Non c’è niente da ridere!” Disse il Bonus Jonas incrociando le braccia.

“Adesso torna in casa”..

“No,prima mi dici perché hai detto che non ce la farai mai!”

Nick sospirò,visibilmente scocciato,poi disse:

“La canzone…non riesco a scriverla”.

“Ti posso aiutare io!”. Quasi gli strillò il bambino.

“Ah,sì? Come?”.

“Non lo so…adesso torno in casa”. E scomparì più veloce della luce.

“Quando dovrebbe arrivare Kev?”. Chiese Joe al fratello minore.

“Tra due ore circa”.

“Allora abbiamo tempo per giocare con i videogiochi!”. Il solito Joseph…

“Stai scherzando,vero? Dobbiamo aiutare mamma ad apparecchiare la tavola!”.

Joe piagnucolò:

“Non è giusto però!”.

“Joseph! Non fare il bambino!”. Allora scoppiarono a ridere entrambi come matti. La gente che passava per strada potrebbe averli scambiati per due pazzi. Dopo qualche minuto si calmarono e ricominciarono a parlare civilmente:

“Come mai non riesci a scrivere la canzone?”.

“Non lo so…mi succede raramente. Credo di avere il blocco dello scrittore”.

“Se vuoi te lo levo con uno scalpello!”.

“Non scherzare!”.

Disse mettendo la chitarra dentro la custodia nera.

Joe diventò serio.

“Vuoi dire che…non ci riesci davvero?”.

“Sì,però sono sicuro che è solo per la stanchezza. Vedrai che domani ne avrò già scritte cinquanta”. Disse scherzando.

“Lo spero,non voglio perdere la mia carriera per colpa tua!”.

“La nostra carriera”. E scoppiò a ridere di nuovo.

“Joe,basta ridere!” Il fratello però continuava.

“Ho detto basta Joseph!”. Sembrava lo facesse di proposito.

“Ahah! Scusami! Ahah!”. Allora Nicholas si arrabbiò veramente.

“Joseph Adam Jonas,vuoi chiudere quella boccaccia!?”.

Joe sbarrò gli occhi e spalancò la bocca. Suo fratello non aveva mai urlato così. Almeno non a  lui.

“…Scusa,ma sei insopportabile!”.

“Anche tu!”.

“Joe,smettila di fare il bambino e portami la chitarra in casa!”.

“Perché?”.

“Io porto già la penna!”.

“Ah,già”.

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Capitolo 2
*** La cena proseguì...normalmente ***


2)La cena proseguì…normalmente(Si fa per dire)

Joe girava tra un canale e l'altro di musica,Nick cercava di rilassarsi disteso sulla poltrona e Denise finiva di mettere i bicchieri vicino ai piatti.
“Grazie Joe per avere accettato”. Disse a Joseph ”So che eri impegnato,ma la famiglia dev’essere unita,ogni tanto!”.
“Oh,in realtà non ero così impegnato”.
“Bene”. Disse lei,mettendo l’ultimo bicchiere al suo posto.
“Grazie ancora per avermi aiutata ad apparecchiare”.
“Prego”. Dissero in coro i due Jonas.
Ad un certo punto,Nick fece uno scatto.
“Terremoto!”. Urlò Joe.spaventato.
“No,Joe,niente terremoto! Credo che mi sia venuta in mente una canzone…no,è andata”.
“Mi dispiace Nicholas”. Gli disse Denise posandogli un bacio sulla fronte.
A Joe scappò una piccola risata.
Nick lo guardò male.
“Ride bene chi ride ultimo”.
In quel momento suonarono alla porta.
Joe corse ad aprire. Si ritrovò davanti il fratello Kevin e al suo fianco,la splendida Danielle,in tutto il suo splendore. Indossava uno splendido vestito bianco lungo fino alle caviglie ad aveva al collo una bellissima collana di perle bianche. L’ennesimo regalo di Kevin. Dalla sua borsetta sbucava un grazioso cagnolino. Il suo nome era Riley.
“Kevin!”. Disse Joe prima di abbracciarlo.
“Non dimentichi qualcuno?”.
“Giusto! Danielle!”. Quando ebbe abbracciato tutti e due li fece accomodare in salotto.
Poco dopo arrivò anche Kevin Senior e poterono mangiare. La cena proseguì bene come previsto. L’unico inconveniente fu quando…un pollo volò in faccia a Denise. Proprio così. Era venuto il momento del pollo. Mentre gli altri ne presero solo un pezzo,Joe ne prese uno intero. Il problema arrivò quando venne il momento di tagliarlo. Quel pollo non voleva stare  fermo. Ogni volta che Joe lo toccava con il coltello,questo girava o si spostava nella direzione opposta.
“Vuoi che ti aiuti?”. Gli chiese Frankie e tutti si misero a ridere.
“Non ho bisogno del tuo aiuto”.
Allora Joe provò con la forchetta. Questa sembrava funzionare meglio,ma appena la infilava nel pollo,non riusciva più a farla uscire.
“Adesso che faccio?”. Si disse.
“Forse sarebbe il caso di usare anche il coltello,no?”. Gli propose Nick con un sorrisetto.
“Giusto. Non avevo pensato di usarli insieme”. Allora prese anche il coltello,conto finò a tre e quando le due posate vennero a contatto con il pollo,lo fecerò partire a velocità razzo verso l’alto. Precisamente sul lampadario. Allora Kevin Senior salì sul tavolo per scuoterlo un po’. Denise si alzò per vedere meglio e si avvicinò al lampadario. Grosso sbaglio. Kevin lo scosse con un po’ più di forza e il pollo casco dal lampadario,finendo dritto in faccia a Denise. Ora la donna aveva tutta la faccia sporca di sugo e il vestito nuovo era rovinato. Guardò prima il marito,poi il figlio Joseph che aveva ancora coltello e forchetta in mano.
“Scusa”. Disse con il tono di un piccolo angioletto indifeso.
Danielle accompagnò Denise in bagno per pulirsi,ma prima di uscire dalla stanza la donna si rivolse al marito:
“Mi ricordavo di avergli insegnato come usare le posate!”.
Kevin e Nick guardarono Joe,che ancora non credeva a ciò che era successo. Anche se poteva sembrare dievertente,non lo era stato per niente per sua madre e lui lo sapeva. Kevin Senior uscì dalla stanza,sbalordito. Perfetto,complimenti Joe. Certo,però suo padre poteva stare più attento con quel lampadario…
“Sai cosa hai fatto?”. Gli chiese Nick.
Prima che Joe potesse rispondere Kevin disse:
“E’ stata una forza! Non mi sono mai divertito così in tutta la mia vita! Certo,mi dispiace per la mamma,ma dovete ammettere che è e stato divertentissimo!”.
“Hai ragione”. Ammise Nick.
Così tutti e tre scoppiarono a ridere. Quando erano insieme era tutto più divertente,anche una noiosa serata come quella. Joe chiese scusa a sua madre,che gli disse:
“Grazie,almeno adesso ho una scusa per farmi comprare un vestito  nuovo da tuo padre!”. Quindi Joe le aveva fatto un favore. Adesso era molto più tranquillo. Era un peccato che nessuno avesse filmato la scena,sarebbe stato il video perfetto da mettere su Youtube. Almeno secondo Joe.

Spazio autrice

Lo so,lo so che il capitolo è corto...scusatemi...spero mi perdonerete!XD

Ciao a tutti! Allora,non so se questo sia un bel capitolo,comunque i primi sono dei capitoli di introduzione,perciò dovrete aspettare ancora un po' perchè la storia diventi interessanre. xD Però questo capitolo lo dovevo mettere...ce lo vedo Joe che fa volare un pollo!

Comunque,passiamo ai ringraziamenti:

_Miyon_:grazie infinite per aver recensito! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto...spero ti piaccia anche questo ^.^.(E che non ti deluda!).

Poi vorrei ringraziare anche JustLele che ha messo la storia nelle seguite! :D

Ma un grazie lo dico anche a voi,che leggete soltanto!

Baci,Sofyjbthebest

 

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Capitolo 3
*** Al mercato ***


3)Al mercato

 

Nessuno pensava più a quello che era successo la sera prima. Ognuno aveva i suoi problemi. Nick pensava alla canzone che avrebbe dovuto finire di scrivere entro sei giorni. Joe…Joe non so se avesse dei problemi,comunque pensava a fare sport tutte le mattine. Kevin pensava sempre e solo a Danielle e la lista dei regali che le aveva fatto si allungava sempre di più.

Denise voleva andare al nuovo centro commerciale che avevano aperto fuori città,però poi si ricordò di essere la madre di tre star e decise per il mercato. Danielle volle andare con lei. Nick,Joe e Kevin non sapevano cosa fare,(Joe aveva finito di fare jogging da due ore)così ci andarono anche loro. Probabilmente al mercato ci sarebbero state solo persone adulte e qualche donna anziana,quindi non dovevano preoccuparsi di essere riconosciuti,ma Joe per sicurezza volle mettersi un capellino giallo. (Si capiva benissimo che era Joe Jonas,ma lui si sentiva un’altra persona).

Danielle e Denise si fermarono ad una bancarella di gioielli.

“Denise,”disse Danielle”non crede che i ragazzi abbiano bisogno di una vacanza?”

“Una vacanza? Per quale motivo?”.

“Non so,mi sembrano piuttosto stanchi e comunque non hanno impegni per questa Estate”.

“Forse hai ragione,ma…non una vacanza troppo lunga,voglio passare un po’ di tempo con loro”.

“Io avrei già prenotato i biglietti…”. Disse quasi come se non volesse farsi sentire.

“Hai già prenotato i biglietti e non mi hai detto niente?”. Mamma Jonas sembrava proprio arrabbiata.

“Scusami Denise! Però non sapevo se tu avresti accettato e io sinceramente credo che se la meritino una bella vacanza! Non credi anche tu?”.

“Ok,non sono arrabbiata. Dove?”.

“Pensavo alle Hawaii”.

“Hawaii? Sì,credo sia il posto adatto. Comunque Lunedì devono andare in studio di registrazione,perciò se la partenza è prima dovrà essere annullata”.

“No,non ti preoccupare,è Martedì. Comunque il viaggio è gratis. Appena ho parlato dei Jonas con il signore dell’aeroporto non ha voluto sentire ragioni:viaggio GRATIS!”.

“Ti ringrazio davvero!”. Strillò Denise abbracciando quella che lei considerava la figlia che non ha mai avuto.

“Sei sicura,vero? Gratis?”.

“Sicurissima. Comunque è una vacanza solo per tre. Mi dispiacerà stare lontana da Kevin,ma ha bisogno di riposarsi e poi,comunque,dopo tre giorni torneranno a casa”.

“Gliene parleremo a casa”. Disse Denise porgendo al negoziante una collana blu con dei brillantini azzurri.

Intanto Joe si era fermato per comprare una bottiglia d’acqua ed i suoi fratelli l’avevano seguito.

“Sento che sta per arrivare”. Disse Nick.

“Per adesso pensa a riposarti. Almeno per oggi. Hai tempo fino a Lunedì! Sei giorni!”.

“Però…”.

“Dai,non ti preoccupare Nick. Ti aiuteremo noi se hai bisogno. Non la devi scrivere per forza da solo”.

“Io però sento di averla in testa!”.

“Allora prima o poi uscirà,ma ha tempo fino a Lunedì per farlo”. Disse il maggiore,abbracciandolo.

“Grazie”. Disse Joe al negoziante e pagò la bottiglietta d’acqua.

Si sedettero ad un tavolo. Joe controllava costantemente che non ci fossero fan scatenate o impazzite nei paraggi. Per adesso c’erano solo donne con i passeggini e vecchietti col sigaro in bocca che leggevano un giornale seduti su delle sedie. Per adesso sembrava tutto calmo.

“Togliti quel cappellino!”. Disse Nick rivolto a Joe.

“Potrebbero riconoscermi!”.

“Non dire stupidaggini!”. Così glielo strappò dalla  testa.

“Ditemi che non è vero”.

“Che succede, Kevin?”. Gli chiese Joe.

“Guardate laggiù!”. Disse indicando un gruppo di ragazzine che li fissavano. Il gruppo avanzava sempre più velocemente e sembrava aumentare anche in grandezza.

I ragazzi cominciarono ad alzarsi e le ragazze aumentarono

immediatamente la velocità.

“Correte!”. Gridò Kevin.

I tre cominciarono a correre. Le ragazze impazzivano sempre di più,ogni secondo che passava. Ormai era da un minuto che stavano correndo. Le fan erano una cinquantina. Se fossero state cinque,non sarebbero scappati in quel modo,ma quelle erano tante e mettevano paura. Puro terrore. Urlavano come matte e più volte alcune erano inciampate. La disgrazia era che appena finivano a terra si rialzavano e continuavano a correre più velocemente di prima.

Poi i Jonas videro davanti a loro un Luna Park. Non un luna-park qualsiasi,ma la loro salvezza. Si buttarono letteralmente tra la folla e quando sembrava avessero seminato le ragazze,girarono a destra. Nessuno li poteva trovare lì. Però adesso dovevano trovare il modo di andarsene senza dare nell’occhio. Adesso,si trovavano appoggiati ad un muro ed ogni tanto Joe si affacciava per vedere la situazione. 

“E’ meglio se stiamo qua dietro”. Propose Nick,andando sul retro dell’edificio. Più cha altro sembrava uno sgabuzzino. Lo sgabuzzino del luna-park. Chiamarono Denise e le dissero di andare da loro. Dieci minuti dopo arrivò insieme a Danielle.

“E’ pieno di ragazzine che vi cercano,in questo luna-park!”. Esclamò la mogliettina.

“Lo sappiamo”. Disse Kevin. “Avete chiamato Big Rob?”. Proprio in quel momento un’auto si fermò davanti a loro.

“Qualcuno ha bisogno di me?”. Chiese un uomo robusto con degli occhiali da sole neri.

Subito i ragazzi salirono sull’auto. Joe,prima che l’automobile partisse,aprì il finestrino e salutò con la mano quelle poche fan che erano riuscite a capire solo in quel momento dove si fossero cacciati.

Tra quelle,messa un po’ in disparte,c’era una ragazza dagli occhi verdi e dai capelli castani. Era sempre stato il suo sogno quello di incontrarli e questa volta ci era andata vicina. Un giorno li avrebbe conosciuti ne era sicura! Si sedette su degli scalini che portavano alle montagne russe. Si infilò le cuffiette e mise una delle sue canzoni preferite. Precisamente della sua band preferita.

 

Spazio autrice

 

Ok,vi dico già che la storia,in parte è già scritta,perciò questo personaggio misterioso alla fine del capitolo sarebbe dovuto apparire un po’ di capitoli dopo,ma ho voluto fargli fare una piccola comparsa in questo capitolo. Continuate a seguire la storia,se volete saperne di più! Vi assicuro che diventerà sempre più interessante. ;)

Ringrazio immensamente chi ha recensito lo scorso capitolo,cioè...

 Whenulookmeintheeyes:grazie davvero della recensione! Comunque figurati,è stato un piacere recensire la vostra divertentissima storia! E’ davvero fantastica,spero la continuiate presto! Spero ti piaccia questo capitolo ;)

Poi ringrazio chi ha messo la storia nelle preferite e anche chi legge semplicemente. Ringrazio tutti! xD

Baci,Sofyjbthebest

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** L'annuncio ***


4)L’annuncio

 

Quando furono arrivati a casa i Jonas si buttarono sul divano.

“Ragazzi,così sgualcite i cuscini!”. Li rimproverò Denise.

“Dobbiamo dirvi una cosa”. Disse Danielle rivolta al maritino.

“Scusa Danielle,ma sono proprio stanco!”. Così si alzò,le diede un bacio sulla guancia e si diresse verso la porta.

“E’ una cosa importante!”.

“Me la dirai domani!”.

“Cerca di capirlo,ha corso molto ed è ovvio che sia stanco”. Le disse Denise mettendola una mano sulla spalla. “Però possiamo dirlo a voi due! Andrete in vacan…”. Non riuscì a finire la frase che si accorse che i suoi due figlioletti si erano addormentati come angioletti.

“Sono stanchi. Danielle mi hai aiuti a preparare la tavola per il pranzo?”.

“Certo,sono sempre contenta di darti una mano!”.

Intanto Kevin in camera non stava dormendo,come tutti credevano,ma si stava dedicando all’arte. Proprio così,stava dipingendo. Stava dipingendo il ritratto della donna più bella che avesse mai visto. Sua moglie. Ci lavorava da settimane,voleva che fosse perfetto e che almeno le assomigliasse un po’. Però di una cosa era certo:nessun dipinto poteva battere l’originale. Voleva farle un bel regalo,non la solita collana,un braccialetto o degli orecchini. Voleva farle un regalo fatto da lui. Fatto con amore e con tutta la cura e l’impegno possibile. Muoveva delicatamente il pennello,leggero come una piuma. Non aveva bisogno di una foto per ritrarre la sua Danielle:ricordava esattemente ogni particolarità del suo viso. Era davvero una bella donna:occhi castani,capelli lunghi e marroni e un carattere davvero carino. Per Kevin era la donna perfetta. Diede un ultimo ritocco ai capelli e ripose il quadro al sicuro dentro l’armadio. Non era ancora completo,ma presto lo sarebbe stato e Kevin sapeva che ne sarebbe uscito un bel lavoro.

Intanto Danielle e Denise preparavano la tavola.

“Sai Danielle,”Cominciò la signora Jonas.”da quando hai sposato Kevin non faccio altro che ripetere che siete la coppia perfetta”.

“Grazie,ma è tutto merito di Kevin. E’ sempre dolcissimo con me e sono sicura che non mi farebbe mai soffrire”.

“Ne sono sicura”. Disse Denise,come se si stesse vantando del figlio.

“Il nostro matrimonio durerà per sempre.

“Che ore sono?”. Chiese Joe con uno sbadiglio.

“Le 11:30”. Rispose Denise.

“Ho dormito mezz’ora?”.

“Sì. Che ti è successo Joe? Di solito per svegliarti c’è bisogno di una pioggia di meteoriti!”. Scherzò Danielle.

“Molto spiritosa!”. Si alzò e raggiunse Kevin in camera.

Quando aprì la porta vide il fratello scrivere su un bigliettino.

“A che punto sei?”. Gli chiese.

“Di cosa stai parlando?”.

“So benissimo che le stai preparando qualcosa. Dimmi,a che punto sei?”.

“Sei venuto qui per infastidirmi?”.

“No,ti devo dire una cosa. Una cosa importante”.

“Dimmi”.

Joe fece un respiro profondo e si sedette sulla sedia della scrivania.

“Allora…è difficile da dire”.

“Tu dillo e basta”.

“Ok…mentre stavo sdraiato sul divano,credo di aver sentito mamma e Danielle parlare di te”.

Kevin si grattò la testa.

“Parlare di me?”.

“Sì. Non vorrei che fosse per qualcosa di grave. Comunque non ho capito una parola di quello che hanno detto. Ho solo sentito mamma dire”Da quando vi siete sposati…”e poi alla fine Danielle ha detto qualcosa di te”.

“Dici che mi voglia lasciare?”.

“Cosa? Stai scherzando? Non credo proprio,comunque a me qualche dubbio verrebbe. Ora vado”. Così uscì dalla stanza. Il solito Joe! Adesso Kevin stava seduto sul letto pensando e ripensando a quello che gli aveva detto il fratello. Insomma,perché mai Danielle dorebbe lasciarlo? Stanno così bene insieme! Allora di cosa stava parlando Danielle con sua madre? Forse Joe avrebbe fatto meglio a stare zitto. Decisamente. Danielle parlava spesso con Denise,anche al telefono. Questo però Joe non lo sapeva. E neppure Kevin.

“Kev!”. Urlò Frankie dalle scale.

“Arrivo! Solo un attimo!”. Kevin aprì l’armadio  e guardò quell’immagine. L’immagine di sua moglie. Joe non gli aveva detto che Danielle voleva lasciarlo. Aveva solo detto che l’aveva sentita parlare con loro madre del loro matrimonio. Però Kevin teneva molto a lei e in questo momento pensava al peggio. Gettò la busta con il bigliettino dentro l’armadio e scese le scale.

Quando arrivò a tavola non spiccicò parola.

“Prima di cominciare a mangiare”. Disse Denise. “Danielle ha un annuncio da fare”.

Kevin ebbe un colpo al cuore. Che lo volesse lasciare lì,davanti a tutti e così spezzare il loro matrimonio? Non avrebbe potuto semplicemente chiedere il divorzio quando sarebbero tornati a  casa? Voleva farlo davanti a tutti?

“E’ da ieri che volevo dirvi una cosa”. Kevin sbarrò gli occhi. Il sangue sembrava essersi fermato.

“Kevin mi mancherai…”. Il povero Kevin non riuscì a sentire il resto della frase,che svenne per terra.

 

 Spazio autrice!

Buonasera a tutti! Eccomi qui con un altro capitolo! Spero non vi faccia vomitare o venire la voglia di suicidarvi xD Come sempre sono qui per ringraziarvi...prima di tutto ringrazio chi ha recensito:

Whenulookmeintheeyes:per fortunache ci sei tu che recensisci! xD Altrimenti sarei andata in crisi!(Scherzo ovviamente)Oggi sono un po' di fretta,sai c'è la livechat coi Jonas :) Spero che questo capitolo ti piaccia...Sofy<3

E poi ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite! Vi adorooo!

annaritaa96

CriCri97

harmon8y9

JustLele

Who_I_Am

Grazieee! Spero continuerete a seguire la ff!

Baci,Sofy<3

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Capitolo 5
*** Don't Forget ***


5)Don’t Forget

 

Il nostro amore è come una canzone,

Ma tu non canterai a lungo,

Ti sei dimenticato

Di noi.

Don’t Forget(Non dimenticare)-Demi Lovato

 

Il giorno dopo tutti erano preoccupati per lui.

“Kevin! Kevin! Sei vivo?”.Gli chiesero i suoi fratelli,vedendolo muovere minimamente.

“Che succede?”. Chiese lui,mettendosi una mano sulla testa,come per controllare se fosse ancora a posto.

“Sei svenuto ed hai battuto forte la testa,ma non credo sia molto grave. Devi solo riposare un po’ e vedrai che poi ti sentirai meglio”. Disse Denise,sistemandogli il cuscino e dandogli un bacio sulla guancia.

“Scusi ma…lei chi è?”.

“Come,scusa?”. Gli chiese la madre,scioccata dalla domanda.

“La conosco? Perché non ricordo di averla vista prima!”.

La donna rimase a bocca aperta,poi disse alla famiglia di uscire dalla stanza e lasciare Kevin un po’ da solo.

“Si è dimenticato tutto? Tutto quello che ha vissuto? Ha dimenticato chi era,la sua famiglia,i suoi amici…tutto della sua vita? Si è dimenticato anche di me!?”. Disse Danielle appoggiandosi al muro.

“Vedrete che tutto tornerà come prima,chiamo il dottore”. Rassicurò Kevin Senior e scese le scale per andare al telefono.

“Perché è svenuto mentre stavo per dire della vacanza? E’ tutta colpa mia!”.

“Vacanza?!”. Joe rimase stupito. Più che stupito. Si sentiva in colpa. Era di certo colpa sua. Kevin si era spaventato e per l’agitazione e la paura era svenuto proprio quando Danielle stava per dirgli della vacanza. Lui e la sua boccaccia,maledizione! Non poteva stare zitto e farsi gli affaracci suoi per una volta? No,doveva andare da Kevin e raccontargli della conversazione tra Danielle e Denise,della quale praticamente non aveva capito un accidenti! 

“Che aspetti Joe?”. Gli chiese un angioletto biondo seduto sulla sua spalla. Adesso aveva anche le allucinazioni? Questo era il colmo!

“Vado un attimo in bagno!”. Disse ai famigliari,poi corse immediatamente a lavarsi la faccia.

Cominciò a parlare da solo:

“Ok,Joseph,calmati! Queste cose succedono solo nei cartoni animati,è impossibile che un angioletto ti si materializzi sulla spalla!”.

“Questo lo dici tu!”. Gli urlò il piccolo angelo biondo,ancora seduto sulla sua spalla destra.

“Ah! Aiutooo!”.

“Stai calmo! Che diavolo ti prende? Sono qui solo per farti ragionare e farti fare la cosa giusta! Che aspetti? Vai da Danielle e dille tutto! Non vorrai mica farla restare in colpa per il resto della vita! Ti immagini se Kevin non ritrovasse più la memoria?”.

“Non dirlo neanche per scherzo!”.

“Allora vai da lei e raccontale tutto!”.

“Non l’ascoltare! Dice solo sciocchezze!”. Intervenne un diavolo sull’altra sua spalla.

“No,il diavolo no! Tutto,ma non il diavolo! Fino all’angelo ci potevo anche stare,ma adesso non esageriamo! Non so cosa stia succedendo,ma qui c’è sotto qualcosa!”.

“Direi anch’io,senti che puzza!”. Si lamentò il diavoletto,tappandosi il naso con una mano e sventolando l’altra.

“Hai ragione! Joe,se ti scappa la puoi fare,noi non guardiamo!”. Disse anche il biondino.

“Ma siete tutti matti? Voi siete solo frutto della mia immaginazione,perciò se io voglio che ve ne andiate,voi lo farete!”. Li minacciò,con uno stura- lavandini in mano.

A quel punto Nick spalancò la porta:

“Joe,puoi smetterla di urlare per favore? In quella stanza c’è tuo fratello Kevin,che ha perso la memoria e se vuoi urlare,per favore,esci da questa casa,perché qui abbiamo un grosso problema da risolvere e le tue grida non ci aiutano di certo!”.

“Scusami tanto se ho le allucinazioni!”.

“Allucinazioni?”. Fece una faccia strana,poi gli disse:”Senti,urla quanto vuoi,ma fallo in silenzio,pure i vicini si sono lamentati e si è pure fermato a bussare un poliziotto,che sentendo le tue urla per strada pensava stesse accadendo qualcosa di grave. Appena è entrato si è messo a gridare:”Polizia! Che sta succedendo qui?”. Poi si è rotolato sul pavimento come nei film e si è nascosto dietro il tavolino. Io dico:non esistono più i poliziotti di una volta!”.

“Ahah! Sul serio!?”.

“Non ridere,lavati la faccia e poi vieni in camera di Kevin. Sbrigati!”.

“D’accordo! Non ti scaldare troppo!”.

Così Nick uscì dal bagno e raggiunse Danielle,davanti alla stanza,con il viso bagnato dalle lacrime.

“Che cosa ho fatto?”. Si disse a bassa voce Joe.

“Oh,non ti preoccupare!”. Gli strillò il diavoletto sulla sua spalla sinistra.

Joe buttò la faccia nel lavandino e se la lavò per bene. Se la asciugò e poi si guardò allo specchio:nessuna traccia di omini con le corna o con le ali sulle sue spalle. Finalmente se ne erano andati! Allora uscì dalla porta e raggiunse la famiglia nella stanza del fratello.

“Danielle,credo di doverti parlare”.

“Non ora Joe”. Disse accarezzando il volto del marito,crollato nel sonno.

“Potrei rimanere da sola con Kevin per qualche minuto?”.

“Sì,certo. Ragazzi,uscite. Ti do dieci minuti,poi deve venire il dottore”.

“D’accordo”.

Così tutti uscirono lasciando Danielle e Kevin da soli. Come poteva avere dimenticato sua moglie? Come poteva avere dimenticato sua madre,suo padre,i suoi fratelli? Che ne avrebbero pensato i fan? Di certo era meglio che non lo venissero a sapere,questo era più che sicuro. Danelle non aveva idea del motivo per cui suo marito fosse svenuto. Forse si era emozionato troppo? Forse credeva che fosse incinta? Nulla era certo e nessuno poteva saperne il motivo. Tutti tranne uno.

Danielle avvicinò il suo viso a quello di Kevin e gli disse:

“Non dimenticare…per favore…non dimenticarti…di noi”.

Spazio autrice

Okay,adesso penserete "Ma è impazzita???",oppure"Che le è preso???". xD Scusate,ma ormai con le mie idee strambe vado a braccetto,perciò Joe dovrà avere questi simpatici amici per un bel po'...ù.ù xD Mi piaceva TROPPO l'idea!! Sul serio! :D Mi sentivo in dovere di far sentire male Joseph e l'ho fatto ù.ù Non so perchè,ma l'ho fatto! E poi Kenielle è una coppia troppo coccolosa...<3 :D Ho aggiornato presto,che brava! ^.^ (tanto il capitolo era già scritto,ma chissà perchè voglio aspettare prima di postarli xD). Okay,adesso me la smetto e passo a ringraziare voi!

Grazie...

A chi l'ha messa tra le seguite!(*O* Grazieee!)

annaritaa86

CriCri97

G_g96

harmon8y9

JustLele

Who_I_Am

A chi l'ha messa tra le preferite!(*O* Una mia storia tra le preferite? Wow*O*)

G_g96

E adesso rispondiamo alle recensioni!!!

G_g96:innanzitutto grazie per aver recensito! :D Poi sì,povero Kevin...xD...però come puoi vedere non è finita proprio bene...xD Maledetta me! Povero Kev<3 Spero ti piaccia questo capitolooo :D

annaritaa86:già povero Kevin ahahahahah! xD Okay,basta ridere delle disgrazie altrui ù.ù Spero ti piaccia il capitolo...^.^ Lo spero! Povero Kevin però...speriamo vada tutto bene...o.O(io non lo dovrei sapere?!?! xD)

Al prossimo capitolooo :D

PS:Ecco le foto dei due bricconcelli xD Amoriii!<3 Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic

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Capitolo 6
*** Un incontro inaspettato ***


6)Un incontro inaspettato

 

 Il giorno dopo Nick era davvero preoccupato per Kevin. Però sua madre l’aveva quasi implorato di non preoccuparsene in quel momento e di pensare alla canzone. Allora decise di fare una passeggiata. Forse l’avrebbe aiutato un po’. Camminò per un quarto d’ora lungo il marciapiede,poi si fermò per la stanchezza,su una panchina. Una panchina di un verde smagliante. Quel giorno non era particolarmente caldo,ma il cielo era scuro. Non aveva neanche mangiato. Non aveva fame. Cercò di convincersi che quando sarebbe arrivato a casa Kev l’avrebbe abbracciato dicendogli che gli era tornata la memoria,ma sapeva bene che non sarebbe successo. Allora prese la chitarra e cominciò a suonare. Almeno non avrebbe pensato a Kevin per un po’. Quel giorno si era messo un cappotto pesante e una sciarpa. Da una parte perché era freddo,mentre dall’altra perché così nessuno l’avrebbe riconosciuto. Cominciò a suonare Please Be Mine. Poi una ragazza alta,con un cappottino grigio gli chiese:

“Scusa,posso sedermi qui?”.

“Certo”. Le rispose lui. Fece per andarsene,ma lei lo bloccò per un braccio.

“Puoi rimanere se vuoi,non mi da fastidio se suoni”.

“D’accordo,se per te va bene,mi risiedo”. Perché gli aveva chiesto di risedersi? L’aveva per caso riconosciuto? Ad ogni modo riprese a suonare la canzone. La ragazza lo osservava. Muoveva le mani con maestria ed eseguiva la canzone perfettamente. Nick preferiva non cantare,avrebbe potuto riconoscerlo.

“Che canzone è?”. Gli chiese la ragazza.

Nick si fermò di colpo.

“E’ una mia canzone. Si chiama “Please Be Mine””.

“Era bella. Però non è la prima volta che la sento…”.

Ci fu un piccolo momento di silenzio,poi la ragazza continuò:

“C’è una canzone che conosco,che somiglia molto alla tua e si chiama proprio così”.

“Forse è quella”. Nick sei matto? Così ti scoprirà!

“Non credo. E’ impossibile! Non l’hai scritta tu!”.

“Perché no?”.

“Solo perché…è dei Jonas Brothers!”.

Ci fu un altro piccolo momento di silenzio,poi Nick continuò la conversazione:

“Io potrei essere uno di loro”.

La ragazza rimase sorpresa da quella frase. Era per caso seduta vicino ad un componente di quella band che le piaceva tanto? No! Come le venivano in mente certe idee?

“Uno dei Jonas Brothers?”.

“Forse”. Come forse? Nick diglielo e basta! Oppure dille che stavi solo scherzando! Non puoi dirle “Forse”!

A quel punto nessuno dei due parlò più. Adesso Nick cominciò a suonare un’altra canzone. Non Please Be Mine. Una nuova. L’ispirazione aveva finalmente deciso di sedersi accanto a lui per aiutarlo.

Intanto a casa Jonas tutto andava di male in peggio. Il dottore era arrivato e adesso era nella camera di Kevin. Nessuno riusciva a sentire niente. Fuori dalla camera,Joe,Frankie,Danielle,Denise e Kevin Senior attendevano con ansia che l’uomo alto e robusto che era  entrato,facesse anche la sua bella uscita. Joe sembrava pazzo. Faceva strani gesti con le mani ed ogni tanto bisbigliava frasi impercettibili all’orecchio umano,che solo lui poteva sentire. O chi gli stava seduto sulle spalle. Danielle era in lacrime,come sempre. Denise fissava il pavimento con gli occhi lucidi e continuava a battere il piede destro rumorosamente. Papà Jonas non era più il solito. Adesso aveva un’espressione malinconica,come non l’aveva mai avuta e continuava a controllare l’orologio ogni cinque secondi. Allora,Frankie non era più lo stesso bambino sorridente che tutti erano abituati a vedere. Adesso non era impegnato a correre o a giocare ai video-giochi. No. Adesso era preoccupato per suo fratello e comprendeva completamente la situazione in cui si trovava. Era sicuro che quella notte non sarebbe riuscito a dormire. Continuava a lamentarsi dicendo: “Quanto ci mette?”. Oppure:”Posso entrare a dare un’occhiata?”. O ancora:”Si è dimenticato proprio di tutto? Pure di ME?”. Quest’ultima era per lui la più importante. Quella che continuava a risuonargli nella testa. Quella che gli aveva messo la tristezza e la preoccupazione in viso. Anche Elvis e Riley sembravano preoccupati. Persino gli uccellini non cantavano più e qui non c’entrava il fatto che sembrava che stesse per scoppiare un temporale,perché avevano sempre cantato,pure con la bufera di neve(Almeno secondo Frankie).

Nel frattempo Nick era ancora sulla panchina insieme a quella ragazza.

“Che canzone è?”. Gli chiese,con tono dolce e gentile.

“Una nuova. La devo ancora finire…come ti chiami?”.

“Samantha. Tu?”. Nick tirò un sospiro di sollievo,non aveva capito che era un Jonas.

“Io…Nick”. Adesso speriamo solo che non cominci ad urlare.

Poi continuò: “Jonas”. Ecco,l’aveva detto. “Nick Jonas”.

“Cosa?”. La ragazza mutò improvvisamente espressione.

“Non urlare,ti prego!”

“Non lo farei mai,a costo di morire!”. In quel momento alzò le mani e una manica scese,mostrando a Nick un braccialetto viola.

“Quello cos’è?”.

“Oh,questo? Niente,solo un braccialetto con la scritta “Jonas””.

Nick si tolse la sciarpa e sorrise. Si rese conto che di lei poteva fidarsi. Non avrebbe urlato come una fan impazzita,così attirando l’attenzione e facendo arrivare i paparazzi in meno di cinque secondi. Anche lei sorrise. Peccato che un po’ di quella felicità non ci fosse anche a casa Jonas.

Spazio autrice

Ciao cari lettori! ^.^

Ecco a voi il sesto capitolo! Spero vi piaccia,davvero e che non vi faccia schifo xD

Avete visto che cosa ha combinato il nostro Joe?! Però almeno in questo capitolo Nick ritrova l'ispirazione...ed incontra una nuova amica. :D

Passiamo subito ai ringraziamenti!

Grazie a chi ha messo la storia nelle preferite *O*

G_g96

Grazie mille ha chi l'ha messa tra le seguite :D

annaritaa86

baby jonas

CriCri97

G_g96

harmon8y9

JustLele

Who_I_Am

E adesso rispondo alle recensioni ^.^

Whenulookmeintheeyes:sono felice che tu abbia recensito anche lo scorso capitolo,sono contenta che la ff ti piaccia! :D :))) Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Comunque hai ragione,Joe parla troppo xD

G_g96:povero Kev! Speriamo solo che presto si sistemi tutto...sono contenta che tu segua la storia :D

Grazie infinite a tutti,ma anche voi che leggete soltanto! ^.^

Peace,Love&Jonas...Sofy<333

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Capitolo 7
*** Io sono con te! ***


7)Io sono con te!

In casa l’ansia non poteva essere più alle stelle di così. Finalmente,dopo una buona ora,il dottore si decise ad uscire. Subito un gruppo di matti troppo impazienti gli corse incontro:

“Come sta? Tutto bene?”. Gli chiese Denise.

“Si ricorda di me? Si ricorda di me?”. Continuava a ripetere Frankie,saltellandogli intorno.

“Ci racconti tutto!”. Disse Papà Jonas,più impaziente che mai.

Joe e Danielle non dicevano niente,ma erano agitati e non riuscivano a stare fermi. C’era chi saltellava,chi batteva le mani o balbettava dall’agitazione e chi semplicemente infastidiva il dottore. Ah,c’era anche chi gli lasciava un ricordino sulla scarpa.

“Calmatevi!”. Urlò il dottore,zittendoli tutti.

“Prima di tutto:come mai questo cane mi ha fatto pipì sulla scarpa?”. Denise provvide subito ad asciugare e portò Elvis in giardino.

“Poi:sedetevi,che mi fate venire i nervi!”. Allora tutti si sedettero ordinatamente sulle sedie,in attesa delle parole del dottore.

“Il paziente…ha completamente perso la memoria. Sua moglie,di nome Danielle,mi pare di ricordare da quello che mi è stato detto prima,farebbe meglio a non tornare a casa sua,perché è meglio che la famiglia resti unita in un momento del genere. E’ assolutamente consigliato non cercare di raccontargli del suo passato,poi però se il problema persiste per più di tre giorni contattatemi. Da quello che mi ha detto sta pensando di andarsene da questa casa per trovarsi una sistemazione e un lavoro. Voi cercate di convincerlo a restare qui. E’ meglio non spargere la notizia,provocherebbe solo dei danni. Ho detto tutto”. Detto questo,si diresse verso le scale,accompagnato da Papà Jonas.

Danielle si alzò e riscoppiò a piangere,più disperatamente di prima.

“Le lacrime non servono a niente,tesoro! Peggiorano solo le cose! Vedrai che si rimetterà…”. Cercò di confortarla Denise.

“Se lo dici tu…”.

Intanto Nick era ancora sulla panchina.

“Sam…ti andrebbe di fare una passeggiata al parco?”.

“Non hai paura che ti riconoscano?”.

“Non con la sciarpa!”.

Mentre camminavano Nick le chiese:

“Dove abiti?”.

“Non troppo lontano,dopo quella corva"disse indicando un punto preciso in lontananza. "Tu?".

“Neppure io…allora ti piace la nostra musica?”.

“Direi di sì”.

I due erano molto imbarazzati.

“Che farete questa Estate?”.

“Niente di particolare. Vogliamo riposarci…sarà un’Estate in stile Jonas. Tu?”.

“Pure io...non credo farò nulla di interessante…starò qui…nella solità città…per un’altra Estate”.

“Non hai mai visitato altri Paesi?”.

“No,ma avrei tanto voluto andare a Parigi. Oppure a Milano”.

“Insomma,in Europa?”.

“Sì!”.

“E’ bellissima l’Europa”.

Restarono zitti per qualche minuto,poi arrivarono davanti alle altalene.

“Ti piacciono le altalene?”.

“E’ da anni che non ci salgo più”.

“Ti andrebbe di risalirci?”.

“Ok”.

Allora salirono sulle altalene e ci stettero per dieci minuti. Era così bello,sembrava di essere tornati indietro negli anni. Ridevano,scherzavano,si prendevano in giro. Puro divertimento.

Poi,ad un tratto,Nick si fermò.

“Nick,che ti succede?”.

Nicholas era totalmente immerso nei suoi pensieri. Suo fratello aveva perso la memoria e lui si divertiva al parco? Questo non poteva farlo!

“Nick!”. Lo chiamò ancora Sam.

“Oh,scusa”disse ritornando alla realtà”è solo che a casa stiamo avendo dei problemi…”.

“Che genere di problemi?”.

“Beh…”. Nick fece un respiro profondo,poi glielo disse:”Kevin ha perso la memoria. Danielle doveva farci una annuncio importante e lui è svenuto. Nessuno ne sa il motivo”.

Sam rimase immobile e gli occhi le divennero lucidi. Certo,non conosceva Kevin di persona,ma le dispiaceva tantissimo. Non se lo meritava. Poi Nick sembrava così triste…

Il ragazzo si alzò in piedi,come se restare seduto lo avesse stancato. La ragazza fece lo stesso.

“Mi dispiace”.

“Non ti preoccupare…ce la caveremo. Comunque adesso il dottore dovrebbe essere a casa per visitarlo. Anzi,forse se ne è già andato. Per adesso però è meglio non spargere la voce. Tu non dirai niente,vero?”.

“Niente”.

“Bene. Grazie”.

“Figurati! Comunque se c’è qualcosa in cui posso aiutarvi dimmelo!”.

“Sei troppo gentile…spero solo che a Kevin torni la memoria...”.

“Certo che gli tornerà la memoria!”.

“Lo spero”.

“Nick,non essere triste! Tuo fratello vi voleva e vi vuole ancora bene,perciò,se l’amore per voi era così grande,lui tornerà quello di sempre!”. Nick continuava a fissare il vuoto. “Non sto scherzando! Mi dispiace davvero per Kevin!”.

Nick rimase sorpreso. Quella ragazza sembrava pronta a fare qualsiasi cosa per far tornare la memoria a suo fratello. Sembrava proprio che lo conoscesse da una vita.

“Meglio se ne resti fuori,senza offesa...”.

“Perché?”.

“Tu non dovresti neanche saperlo!”.

“Però lo so”.

Nick si risedette sulla panchina. Sam rimase in piedi ancora per qualche secondo,poi si sedette anche lei.

“Io…non capisco come sia potuto succedere…era tutto così perfetto prima…prima…”. Una lacrima scese lungo il viso del ragazzo,che la fermò con la mano destra.

“Nick,stai piangendo?”.

Lui non rispose,continuò a fissarsi i piedi e a pensare a Kevin.

“Non piangere!”.

Nick guardò la ragazza in viso:aveva la pelle scura,abbronzata grazie al sole bollente,che quel giorno non si era fatto vedere e due splendidi occhi verdi. Solo una cosa non andava in quegli occhi:erano tristi.

“Scusa se ti ho rattristito…”.

Samantha guardò l’orologio:erano le due.

“Sono le due,devo andare…”.

“Di già?”.

“Perché,volevi che rimanessi?”.

“No…però almeno non ero solo...”.

“Dovresti tornare a casa per vedere come sta tuo fratello”.

“Hai ragione…però…”. Si asciugò un’altra lacrima.

“Però?”.

"Ho tanta paura..."

"Nick...". Sembrava davvero triste. Tremendamente triste. Il ragazzo allegro di qualche minuto prima era totalmente scomparso. 

“Vuoi venire qui stasera? Così ti racconto quello che ha detto il dottore su Kevin”.

“Okay! A stasera! A che ora?”.

“Le nove?”.

“D’accordo,non ho impegni,ci sarò”.

“Sono felice”.

“Bene. Comunque non essere triste".

"Ci proverò. Grazie dell'aiuto".

"Figurati! Spero davvero che si sistemi tutto". Le sue parole sembravano così sincere. Il ragazzo sorrise. Era come se tra tutto quello stress per la canzone,i problemi per il fratello,un raggio di sole fosse arrivato ad illuminargli il viso. Ed il suo nome era Samantha.

"Grazie davvero". Nick si avvicinò lentamente al suo viso,posandole un bacio sulla guancia. La ragazza sorrise,diventando rossa come un pomodoro. Era davvero successo?! "A più tardi"disse Nick.

Sam era rimasta totalmente paralizzata. Tutto quello che era successo quel giorno nuvoloso,quel giorno in cui tutto sembrava andare storto,cambiò la sua vita. C'era una cos che avrebbe tanto voluto dire a Nick: "Sono con te!". Putroppo però,lui se ne era già andato ed aveva lasciato il parco.

Spazio autrice

Heyyy!

Credo abbiate capito ormai che la ragazza del capitolo "Al mercato" fosse Samantha. In caso non l'abbiate capito ve lo dico io:è lei xD.

Rieccomi già qui,con il settimo capitolo ù.ù Ancora non so quanto sarà lunga la ff,ma penso che non tarderò molto a mettere i prossimi capitoli,dato che alcuni li ho già scritti. :) Non vi posso anticipare niente,tranne che questa FAMOSA VACANZA si farà risentire... Avete visto il nostro Nick?! Eh sì,ha conosciuto proprio una brava ragazza. ù.ù Nel prossimo capitolo si parlerà di più di Kevin ;) Poverino,a volte mi sembra di essere stata troppo crudele xD E Joe,sì,poverino anche lui,con quell'angelo e quel diavolo che non lo lasciano respirare. Visto?! E' così che gliela faccio pagare ù.ù Haha! xD

Okay,passo alle recensioni xD

G_g96:eh sì,poverini tutti e due xD Grazie,sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo,spero che ti piaccia anche questo :)

Whenulookmeintheeyes:ahah sì,forse sarei svenuta anch'io xD Anche a me dispiace per Kev...:'( Grazie per continuare a leggere la mia storia! ^.^

E poi ovviamente ringrazio come sempre l'1 che l'ha messa nelle preferite e i 7 che l'hanno messa nelle seguite!

Grazie mille!!! :D

Sofy<333

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Capitolo 8
*** L'ispirazione è tornata ***


8)L’ispirazione è tornata

Joe sentì sbattere la porta e scese le scale. Nick era rientrato in casa,ma non era più lo stesso. Non era felice…ma non era nemmeno contento. Non stava sorridendo…ma sembrava che dentro di lui lo stesse facendo. Aveva un’espressione totalmente fuori dal mondo.  

 “Nick!”lo chiamò Joe.

Il fratello,non rispose. Si tolse sciarpa e cappotto e li appese ad un attaccapanni.

“Nick?”.

“Sì?”rispose questa volta.

“Ci sei?”.

“Sì,sì non ti preoccupare. Sto bene…Kevin? Cosa ha detto il medico?”

“Mamma e papà hanno detto che ti volevano parlare loro a proposito di questo. Comunque…volevo dirti una cosa”.

“Cosa?”.

“Forse è meglio se vieni in camera mia”.

Così seguì il fratello fino alla sua stanza.

“Siediti sul letto”. Nick eseguì l’ordine. Joe fece un respiro,profondo. Insipirò ed espirò,chiuse e riaprì gli occchi,si sistemò i capelli,fece uno sbadiglio…

“Joe? Non mi dovevi dire qualcosa?”.

“Oh,sì! Scusami”.

Ok,glielo stava per dire. Dai Joe!

“Io…ehm…”.

“Forza Joe!”lo incitò il fratello.

“Io ho…”.

“Cosa?”.

“Io ho…ehm”stava cominciando a sudare”le allucinazioni!”.

“No Joe,digli la verità! Digli che è colpa tua se Kevin ha perso la memoria!”. Gli disse il solito angioletto.

“Aaah!”.

“Che succede?”.

“Ancora quell’angelo!”.

“Angelo?”chiese Nick,preoccupandosi in volto.

“Aaah! Ancora quel diavolo!”.

“Diavolo?”chiese ancora più stupito e confuso.

 Joseph corse fuori dalla stanza e scappò verso il bagno. Nick invece prese la sua chitarra e si chiuse in camera. Aveva una canzone da scrivere.

Dopo mezz’ora Joe uscì dal bagno,convinto di essersi sbarazzato dei suoi “amichetti”. Entrò invece nella stanza di Kevin. Adesso non aveva più una vestaglia,ma indossava i vestiti che la mamma gli aveva comprato al mercatino.

“Oh,ciao!”disse sorpreso. “Joe,giusto?”.

“Sì,Joe…”. Si sedette anche lui sul letto. “Che stai facendo?”.

“Cerco annunci di lavori sul giornale”.

“Ihih Joe,l’hai combinata proprio grossa!”. Gli disse il diavoletto.

“Mi puoi scusare un secondo?”.

“Certo”.

Joe tornò in bagno. Ormai conosceva ogni angolo di quella stanza nei minimi particolari. Sapeva pure dove si trovava il sapone!

“Ok,adesso mi avete scocciato! Questo non può essere vero! La gente mi prende per matto ed è solo colpa vostra!”.

“Non è di certo colpa mia se non vuoi raccontare la verità alla tua famiglia!”. Si difese l’angioletto. “E comunque puoi chiamarmi Ange”.

“Ange?! Dovrei chiamarti come? Tu nemmeno esisti! Lo stesso vale per te!”disse rivolto al diavoletto. “Se vuoi puoi chiamarmi Diavolo Capo Supremo Di Tutti Gli Altri Esseri Inferiori A Lui!”.

“Diavolo che?”.

“Il solito modesto!”. Sospirò Ange guardando il soffitto.

“Se qui c’è uno che si vanta sei tu! Io non vado di certo in giro con un vestitino ricamato d’oro!”.

“Okay,sono totalmente fuori di testa!”urlò Joe che ormai credeva di aver perso ogni singola speranza di essere una persona normale.

“Non urlare,disturbi i vicini!”lo rimproverò Ange.

“Adesso basta!”. Prese lo stura-lavandini e cominciò a correre per il bagno cercando di prenderli. O spiaccicarli contro il muro.

“Tutto a posto?”chiese qualcuno davanti la porta.

“Sì,sto cercando di uccidere due insetti fastidiosi!”.

“Wow,devono essere belli grossi!”esclamò Kevin.

“Molto!”.

“Okay,ma cerca di non fare rumore!”.

Ange e Diavolo ecc. ecc. si sedettero in cima all’armadio e gli fecero la linguaccia. Joe si arrese. Si sedette sul gabinetto e cominciò a pensare in che modo confessare tutto quanto.

Intanto Nick se la stava cavando bene con la canzone. Decise di fare una pausa ed andò in salotto dai suoi genitori.

“Allora? Che cosa ha detto il medico?”.

“Nick,è più grave di quanto pensassimo. Non dobbiamo cercare di fargli ricordare della sua vita,altrimenti peggiorerà,però dobbiamo fralo rimanere qui fino a quando non recupererà la memoria,facendogli credere che lo stiamo ospitando”.

“Non mi piace mentire”.

“E’ per il suo bene!”.

Nick rimase in silenzio qualche secondo,poi disse:“D’accordo”.

“La canzone?”gli chiese il padre. “E’ pronta?”.

“Quasi finita”.

“Bravo Nick”. A quel punto si abbracciarono tutti e tre.

Loro però non sapevano che qualcuno aveva origliato. Proprio quel qualcuno che non doveva sapere niente di ciò che avevano detto.

Due ore dopo circa era ora di cena. Nessuno spiccicò parola. Tranne Denise e il marito,che continuavano a raccontare a Kevin come fosse bella la loro città,cercando di convincerlo a rimanere lì. Danielle non era a tavola. Non aveva fame. Joe avrebbe tanto voluto parlare. Confessare. Però non si sentiva affatto bene. Aveva da poco avuto una “lotta” con un angioletto e un diavoletto e si sentiva stanco.

Finito di mangiare Nick disse ai genitori di dovere uscire,così lasciò la casa con la sua chitarra in spalla.

Camminò lungo il marciapiede,fino a raggiungere la panchina dove aveva conosciuto Sam. Erano solo le sette,così si sedette per completare la canzone. L’ispirazione gli era tornata,dopo l’incontro che aveva fatto quel giorno. Samantha gli aveva fatto ritrovare la fiducia di cui aveva bisogno. Ora era sicuro che suo fratello avrebbe ritrovato la memoria. Non gli importava se la cosa era grave,almeno sapeva di avere qualcuno su cui poter contare. Suonò per circa mezzora,poi si fermò a guardare la strada:praticamente deserta,come il giorno prima. Stranamente per quella via non passeggiava quasi mai nessuno,eppure era davvero bella:gli alberi creavano un’atmosfera speciale,sembrava di essere in un bosco incantato. Poi le case erano tutte colorate di colori vivaci:rosa acceso e giallo per la maggioranza. A Nick piaceva. Poi il cielo era meraviglioso quella sera. Ora mancava solo Sam.

Passò presto un’altra mezz’ora e Nick andò verso il parco.

Tre quarti d’ora dopo arrivò Samantha:indossava dei pantaloncini rosa e una maglietta gialla con la scritta “I LOVE MUSIC” ed aveva un a piccola borsetta nera.

“Sono in ritardo?”. Chiese,terrorizzata dall’idea di averlo fatto aspettare.

“No,affato. Sei in anticipo di quindici  minuti. Ti devo far sentire una cosa”. Così si sedettero all’ombra di un’albero e Nick le cantò la sua nuova canzone. Era bellissima! Parlava di quando si è tristi e poi arriva qualcuno che ti tira su il morale. Quel qualcuno era lei e quella era la loro canzone.

Spazio autrice

Ciao a tutti! Bene,questo era l'ottavo capitolo! :D

Nick ha scritto la canzone,Joe è matto,Kevin ha perso la memoria. Beh,almeno ora sappiamo i nomi di quei due "mostriciattoli". xD Ange e...forse è meglio se lo chiamiamo Diavo. ;)

Vi ringrazio per recensire e per seguire la storia...sono contentissima! :) Ho intenzione di scrivere ancora molti capitoli...ahah sì,sono ispirata!! :)

Ora passiamo alle recensioni xD(o dovrei dire alla recensione)

Whenulookmeintheeyes:hai ragione Sam è dolcissima *O*. Per fortuna che è arrivata lei,altrimenti Mr. President cadeva in depressione...ahah grazie per continuare a recensire,spero ti sia piaciuto questo capitolo. :)

Poi,ringrazio chi ha messo la storia nelle seguite! Vi ringrazio uno per uno...:)

annaritaa86

baby jonas

CriCri97

G_g96

harmon8y9

Who_I_am

E poi chi l'ha messa nelle preferite...

G_g96

Okay,adesso vado...è 0.48 xD

Sofy<333

 

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Capitolo 9
*** Tutto come prima ***


9)Tutto come prima

 

 

Per Nick le cose si stavano sistemando. La canzone era scritta ed era riuscito a finirla due giorni in anticipo della scadenza. Pure Sam era abbastanza contenta. Insomma,Nick Jonas le aveva scritto una canzone!

“Wow!”Commentò lei. ”E’ stupenda,Nick!”.

“Sì,lo so. Se non ti avessi incontrata non sarei riuscito a scriverla”.

La ragazza arrossì.

“Non ho fatto nulla di speciale…”.

“Sì,invece! Grazie a te ora credo ancora che tutto possa tornare alla normalità. Ne sono sicuro”.

“Grazie”.

“Sono io che ti devo ringraziare…comunque adesso che facciamo?”.

“Non lo so…vuoi vedere un film?”.

“Volentieri”.

Così andarono al cinema.

Nello stesso momento qualcuno stava piangendo nella sua stanza. Quel qualcuno era Danielle. Sentì bussare alla porta.

“Chi è?”.

“Kevin! Posso entrare?”.

“Sì,aspetta un attimo!”. La ragazza si asciugò gli occhi con un fazzoletto ed aprì  la porta.

“Dobbiamo parlare”.

“Parlare?”.

“Sì. Ho sentito parlare Joe e Denise. Sembra che loro sappiano chi ero io prima di perdere la memoria”.

“Anch’io lo so…”.

“Cosa?”. Kevin rimase stupito da quell’affermazione.

“Tu…”.

Qualcuno li interruppe entrando bruscamente nella stanza.

“Danielle dobbiamo parlare!”disse Joe.

“Stavo parlando con Kevin”.

“Non importa,parlate pure”. Così uscì lasciandoli soli.

“Allora,prometti di non interrompermi?”.

Danielle fece segno di sì con la testa.

“Ecco tutto:io so perché Kevin è svenuto. E’ stato per una sciocchezza. Io ho sentito te e mamma che parlavate di lui e gliel’ho raccontato. Kevin ha pensato che tu volessi divorziare,così è svenuto perché credeva che glielo volessi dire davanti a tutti,mentre invece dovevi dirci della vacanza”. Ecco,l’aveva detto. Tutto d’un fiato.

“Tu hai fatto cosa?!”.

“Lo so,sono uno stupido,ma non serve a niente arrabbiarsi,dobbiamo rimanere uniti!”.

Danielle parve pensarci un po’ su,poi disse:

“Sì,hai ragione. Abbracciami!”. Si abbracciarono. Joe si sentì sollevato.

“Ben fatto!”gli disse Ange.

“Perfetto,adesso ti odieranno tutti!”ribattè Diavolo ecc. ecc.

“Però non capisco perché tu gliel’abbia detto. Io parlo spesso con Denise,pure al cellulare!”.

“Scusami! Mi dispiace! E’ tutta colpa mia,lo so! Però non ti arrabbiare,per favore!”.

A Danielle fece tenerezza. Insomma,era ormai un adulto,ma sembrava proprio un bambino. Era semplicemente sé stesso.

“Non sono arrabbiata con te….sono arrabbiata perché è successo”.

“Tu non sei arrabbiata con me? Allora Ange aveva ragione!”.

“Chi è questo Ange?”.

“Ange? Chi ha detto Ange? Io no di certo!”.

“Sei strano,lo sai?”.

Joe sorrise. “Lo so. Che ci posso fare?”.

“Nulla,purtroppo! Ora però non credi che lo debbano sapere anche i tuoi genitori?”.

 “Già…vado”.

“Buona fortuna”.

Danielle si sdraiò sul letto e si mise a pensare. Ora che sapeva il motivo dello svenimento,si sentiva,in qualche modo,meglio di prima.

Joe fece un respiro profondo,ma proprio quando stava per scendere le scale si fermò. Fece retromarcia ed andò in camera sua. Come poteva dire ai suoi genitori che era stato lui a far perdere la memoria a Kevin? Rimase seduto sul suo letto a pensare,proprio come fece prima di confessare tutto a Danielle. Prima o poi l’avrebbe detto anche a loro.

Kevin era nella sua stanza. Osservò la camera:stranamente non c’era nessuna foto di famiglia. La stanza era praticamente vuota. Solo una scrivania,un comodino,un letto e un armadio. Si rese contò di non aver mai aperto l’armadio. Si alzò dal letto e lo aprì. C’era solo qualche maglia,due paia di pantaloni e dei calzini sparsi. La maggior parte delle cose si trovava nei cassetti. Stava per chiudere quando qualcosa richiamò la sua attenzione. Tolse il telo che ricopriva l’oggetto,per vedere meglio. Era…un quadro?

“Un quadro…”. Kevin rimase fermo a guardarlo. Raffigurava una donna.

“Quella è Danielle!”. Si mise a pensare:quel quadro l’aveva già visto! Ma dove? Ma certo,adesso si ricordava! L’aveva dipinto lui! Per sua moglie Danielle! Ora ricordava tutto! Ricordava di essere Paul Kevin Jonas II,fratello di Nick,Joe e Frankie! Ricordava di far parte della band Jonas Brothers! Ricordava di essere un attore-cantante! Ricordava di avere un cane di nome Riley e si ricordava dei suoi genitori! Aveva recuperato la memoria!

“Danielle! Danielle!!!”gridò,correndo verso la sua stanza. “Dani svegliati! Danielle!”.

“Che c’è?”.

“Danielle,scusa scusa scusa!”. L’abbracciò forte,talmente tanto da stritolarla.

“Scusami,scusami! Scusa se mi sono dimenticato di tutto e di tutti! Scusa! Scusami se mi sono dimenticato anche di te…”.

“Kevin! Allora ti ricordi di me!”. I due si baciarono. Era da molto che non lo facevano.

“Allora ti ricordi tutto?”.

“Ogni singola cosa!”.

Presto tutti arrivarono in camera,inclusi i due cani.

“Che succede?”chiese Kevin Senior,che credeva fosse successo qualcosa di grave.

“Papà!”. Kevin corse incontro a suo padre,che l’abbracciò forte.

“Ti è tornata la memoria!”.

“Sì,scusate! Joe,abbracciami!”. Kevin abbracciò Joe. Joseph però non sembrava contento. Non che non fosse felice per il fratello,però si sentiva tremendamente in colpa. I suoi genitori avevano il diritto di sapere il motivo per cui Kevin era svenuto,ma lui era stato zitto.

“Kevin…tu ti ricordi cos’è successo prima che tu svenissi?”.

Kevin cercò di scavare la memoria.

“Io ricordo che eravamo a cena…”.

“Eri agitato per qualcosa?”.

“Mi ricordo che avevo paura,ma non ne ricordo il motivo”.

Danielle e Joe si guardarono.

“Tesoro,Joe ha qualcosa da dirti”.

“Kevin,è colpa mia se tu sei svenuto,è colpa mia se tu hai perso la memoria ed è colpa mia se tutti sono stati male! Tutta colpa mia!”.

“Co…colpa tua? Perché?”.

“Io non pensavo sarebbe successo,ma tu l’hai presa troppo seriamente!”.

“Cosa?”.

“Eravamo appena tornati a casa dal mercato,ricordi? Ci siamo addormentati sul divano,non ricordi neanche questo? Quando ci siamo svegliati io ti ho detto che avevo sentito parlare Danielle e la mamma”.

“Danielle e la mamma? Mi pare di ricordare qualcosa!”:

“Ti ho detto che stavano parlando di te e tu ti sei preoccupato perché pensavi che Danielle volesse lasciarti!”.

“Ora ricordo!”.

“Ora dimmi:era per colpa mia se sei svenuto?”.

“Non tua. Non ti darei mai la colpa. Sono stato io il primo a pensare che Danielle avrebbe potuto farmi una cosa simile. Perciò io non sono arrabbiato con te,puoi stare tranquillo”.

Denise era rimasta a bocca aperta. Tutto quello era successo per una conversazione fatta da lei e Danielle,mentre stavano apparecchiando la tavola? Sperava di non aver capito bene!

“Joe,sei sempre il solito!”rimproverò il figlio mezzano.

Poi si abbracciarono tutti. Joe finalmente non aveva più quel problema e tutti stavano meglio.

Intanto Nick e Sam erano al cinema. Il ragazzo stava prendendo una manciata di pop-corn,quando il cellulare cominciò a squillare.

Qualche persona seduta dietro di lui gli diceva:

“Spegni quell’affare!”. Oppure:”Ma lo sai che il cellulare si spegne al cinema?”. Di certo loro non sapevano che quel ragazzo era Nick Jonas. A Sam venne da ridere. Nick rispose alla chiamata:

“Pronto?”.

“Nick!”.

“Kevin?”. A quel punto Sam distolse lo sguardo dallo schermo e guardò Nick.

“Sì,sono io!”.

“Che succede?”.

“Ho trovato un lavoro e una casa!”. Qualcuno dall’altra parte del telefono soffocò una risata,ma Nick parve non accorgersene.

“Una casa? Un lavoro? Non dovevi rimanere a casa nostra?”.

“Ci sei cascato! Ahah!”.

“Come?”. Non ci capiva più niente.

“Mi è tornata la memoria!”.

Il ragazzo lasciò cadere il cellulare,che finì dentro la ciotola dei pop-corn.

“Che succede Nick?”. Gli chiese Sam,mentre svitava il tappo della sua bottiglietta d’acqua.

“Kevin…ha recuperato la memoria!”.

Samantha fu talmente stupita,che stette quasi per strozzarsi con l’acqua.

Spazio autrice

 "Finalmenteee!!!" "Sììì!!!" "Viva gli sposi!!!" o.O quest'ulitmo che c'entra?! xD Comunque avete visto? FINALMENTE KEVIN HA RECUPERATO LA MEMORIA!!! Che squillino le trombe!!! Che rullino i tamburi!!! Che il coro cominci a cantare!!! e 1...2...e 3!!! "Perchè ormai c'eravamo un po' rotti(stile canzone di compleanno xD),perchè ormai c'eravamo un po' rotti,perchè ormai c'eravamo un po' rottiiii!(nota alta) E Kevin non sta più mal,e Kevin non sta più mal,e Kevin non sta più maaal!!!" :') Sono commossa. Okay,mi riprendo xD Possibilmente posterò il prossimo capitolo questa settimana,VE LO PROMETTO ;) Non vi farò aspettare :) Comunque se volete leggerla,ho scritto una fic,"LE FAVOLE NON ESISTONO". E' un missing moment,spiega più profondamente i sentimenti di Danielle.

E ora...RINGRAZIAMENTI!!!

A CHI L'HA MESSA NELLE SEGUITE!

annaritaa86

baby jonas

CriCri97

G_g96

harmon8y9

Who_I_Am

A CHI L'HA MESSA NELLE PREFERITE!!!

G_g96

A CHI HA RECENSITO!!!

Whenulookmeintheeyes:e rieccoti! ^.^ Grazie per la recensione anche in "LE FAVOLE NON ESITONO" e grazie per continuare a recensire. :) Hai visto? Joe ce l'ha fatta! Sììì!!! xD Sono commossa pure io :') Adesso sembra andare tutto normalmente...per ora o.O Finalmente Danielle ha smesso di soffrire,Kevin sta bene,Nick ha scritto la canzone,Joe è pazzo come sempre e sono tutti felici e contenti *.* Ora vado...baciii! Sofy<333

 

Grazie anche a chi legge soltanto! Al prossimo capitolo!!!

Vostra Sofy<333

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Capitolo 10
*** Piacere,Samantha ***


10)Piacere,Samantha

“Ha recuperato la memoria?”. Un sorriso enorme apparve sul viso della ragazza,che stentava a crederci. Nick non rispose neanche,ma cercò disperatamente il cellulare nella ciotola dei pop-corn. Quando lo trovò si accorse che Kevin aveva riagganciato.

“Nick,ci sei?”. Il ragazzo si riscosse e guardò Sam. Si rese conto che la ragazza aveva avuto ragione fin dall’inizio. C’erano davvero delle speranze che tutto tornasse come prima ed infatti era successo.

“Sì,sta bene!”.

Le persone dietro si lamentarono.

“Prima il cellulare e adesso pure gli urli?”.

“Scusate”disse Nicholas,voltandosi verso di loro. Alcune ragazzine urlarono,altre spalancarono la bocca:

“Ma quello è Nick Jonas!”.

“Usciamo dal cinema…”disse Nick a Sam,alzandosi dalla poltrona.

“Nick! Nick! Nick! Chi è lei? CHI E’?!” urlavano le ragazze. Lui,di risposta,sorrideva e continuava ad avanzare verso l’uscita a passo veloce. Quando arrivarono fuori,corsero fino a girare l’angolo e fermarono un taxi. Dovevano fare presto,ci avrebbero messo troppo tempo a piedi.

“Presto,prestro!” continuava a ripetere Samantha,mentre Nick guardava nervosamente fuori dal finestrino.

“Non posso superare il limite di velocità!” si lamentò l’autista,alzando la voce.

“E’ importante!” ribattè la ragazza,incrociando le braccia ed appoggiandosi al sedile.

“Non ci credo. Ha recuperato la memoria!” escalmò Nicholas,rivolgendole lo sguardo.

“Già,pure io stento a crederci”.

“Ha recuperato la memoria?” chiese confuso il taxista.

“Sì,mio fratello maggiore Kevin ha avuto un vuoto di memoria,ma poi l’ha recuperata” spiegò Nick.

“Wow. Allora dobbiamo far presto!” disse l’uomo,prima di sfrecciare per la strada schivando auto,gatti e biciclette. Dopo cinque minuti arrivarono a destinazione.

“Grazie” disse Sam,dandogli i soldi.

“No,faccio io” le disse Nick,pagando al posto suo.

“Grazie…potevo pagare io”.

“No,non ti preoccupare. Ora andiamo”.

Quando Nicholas aprì la porta,venne investito da un uragano di nome Kevin Jonas. Si abbracciarono calorosamente,poi il maggiore posò lo sguardo sulla ragazza dietro il fratello.

“Chi è lei?”.

“E’ Samantha,una mia amica” spiegò il ragazzo,sorridendo.

“Piacere,sono Kevin” si presentò lui,stringendole le mano.

“Piacere,Samantha".

“Così è lei la ragazza…sapevo che stavi tramando qualcosa!” disse Joe,con il tono di una persona che sa tutto.

“Joe…”.

“Okay,okay,scusa”.

“Arrabbiati pure invece! E’ stata colpa sua se io ho perso la memoria!” dichiarò Kevin,incolpandolo.

“Io pensavo che non fossi arrabbiato!”.

“Non lo sono,stupido!” disse,dandogli una pacca sulla spalla. “Stavo solo secherzando. Ma non farlo mai più”.

“Ci proverò”.

“Come? E’ colpa sua?”. Nick non ci stava capendo niente.

“Sì…ricordi quando ti dovevo dire quella cosa?” chiese Joseph,fissando il pavimento imbarazzato.

“Ah,sì,la storia del diavolo e dell’angelo” disse Nick,dopo esserselo ricordato.

“Comunque anche quella storia è vera. Però in realtà ti dovevo dire che…avevo detto a Kevin di aver sentito parlare mamma e Danielle,ma lui si è preoccupato e…”.

“Sono svenuto” concluse il fratello maggiore.

Joe era distrutto,se gli avessero fatto ripetere quella storia un’altra volta sarebbe letteralmente scoppiato.

“Perché ti eri preoccupato?” chiese Nick. Era più complicato di quanto non sembri.

“Credevo che Danielle volesse divorziare…” ammise Kevin.

“Che cosa stupida!” disse la moglie,abbracciandolo.

Intanto Sam era rimasta a bocca aperta:quella era sicuramente la cosa più strana che avesse mai sentito o visto.

“Ti va di rimanere qui per un po’?” chiese Nick alla ragazza,che si riprese dai suoi pensieri.

“Certo. Se non è un problema” rispose.

“Certo che no! Puoi restare tutte le volte che vuoi!” esclamò contenta Denise.

Sam sorrise,non le sembrava vero.

Tutti andarono a sedersi sul divano del salotto e cominciarono a parlare.

“Direi che adesso si può seriamente pensare a quel viaggio” disse Danielle,prendendo dalla sua borsa dei foglietti colorati. “Ho deciso che verremo anche noi,ma ho cambiato la destinazione”.

“Sarebbe?” chiese Kev,curioso.

“Un’isola sconosciuta. Lì non correreste nessun rischio di essere assaliti dalle fan”.

“Ottima idea” disse Kevin Senior.

“Partirete in viaggio?” chiese Sam,visibilmente triste.

“Sì,cara. Non staremo via per molto” la rassicurò Denise. “Però…potresti venire con noi”.

Nick rivolse uno sguardo alla madre,incerto. Insomma,l’aveva appena conosciuta e già la voleva in vacanza con loro? Che le passava per la testa?

“Non so se i miei genitori accetterebbero,non gli piace che stia lontana da casa per molto tempo”.

“Potresti sempre chiederglielo” disse Denise. E’ vero,l’aveva appena conosciuta,ma qualcosa di lei l’aveva conquistata. Era una brava ragazza e non le sarebbe dispiaciuto passare del tempo con lei. In fondo,era l’amica di suo figlio.

“Lo farò” disse Samantha,con un sorriso.

“Tu che ne pensi?” chiese Joe al fratello,che non dava segni di vita.

“Va bene” rispose semplicemente.

“E voi?”.

“Sì” dissero in coro.

“Bene. Danielle,passami quei fogli” disse Denise,prendendo tra le mani i depliant,che mostravano tutti i lussi e le comodità dell’isola. Sembrava proprio un bel posto. Appunto,sembrava.

Spazio autrice

Okay,potete anche spararmi çç

Non mi convince molto questo capitolo,ma il prossimo sarà migliore,I PROMISE. u.u

Bene bene,adesso i ragazzi si possono dedicare al viaggio. ^.^ Ma si sa che quet'estate non sarà una normale estate,per loro sfortuna ;)

Comunque passiamo ai ringraziamenti.

Grazie a chi ha messo la ff nelle preferite!

G_g96

Grazie a chi ha messo la ff nelle seguite!

annaritaa86

baby jonas

CriCri97

DalamarF16

G_g96

harmon8y9

Who_I_Am

Ma soprattutto grazie a chi ha recensito!

Whenulookmeintheeyes:ma certo he ti voglio ancora! Ho bisogno dell tue recensioni ;) Eh già,se Joe non fosse "matto" non sarebbe più Joe. Però chi lo sa,forse lo faccio un po' troppo pazzo. xD Ahah comunque sì,era ora che Kev recuperasse la memoria. :) Spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Baci,Sofy<333

Grazie anche a chi legge soltanto<3

Al prossimo capitolo<3

Sofy<333!!! 

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Capitolo 11
*** Malapuy ***


Malapuy
Una settimana dopo,la famiglia Jonas e Sam erano davanti all’aeroporto. Pioveva a catinelle e il tempo non gli aiutava affatto in quella

situazione:la porta era chiusa e non c’era anima viva dentro l’edificio. Di solito non pioveva,soprattutto in quei giorni,ma pare proprio che la

 sfortuna si fosse affezionata un po’ troppo a loro e non volesse andarsene. “Lo sapevo” pensò Danielle,”quello della perdita di memoria era solo

un avvertimento. Questa vacanza non promette bene”.

Non c’era una tettoia,così dovettero rimanere sotto la pioggia. Senza ombrello. “E’ solo una leggera pioggerella!” aveva detto Joe. Per fortuna

tutti avevano il cappuccio nella felpa. Ah,tutti tranne Joe.

“Basta,adesso lo chiamiamo!” disse Kevin Senior,spazientito,dopo aver aspettato dieci minuti.

“Pronto?” rispose un uomo dall’altro capo del telefono.

“Scusi,è lei il signor Peterson?”.

“Sì,perché? Se vuole vendere qualcosa non mi interessa!”.

“No,no non voglio venderle niente!”.

“Allora cosa vuole? Sono a lavoro,sa?”.

“Sono Kevin Jonas,io e la mia famiglia dovremmo partire per un viaggio”.

“Ah,ora ricordo! Siete quelli che avevate cancellato la vacanza e poi riconfermata!”.

“Sì e ora siamo in otto,se non le dispiace”.

“Gratis! Tutto gratis!”.

“Ne è sicuro? Abbiamo i soldi,non dobbiamo per forza non pagare”.

“Per me non è un disturbo! Dove siete adesso?”.

“Davanti all’aeroporto,con la pioggia”.

“Per la miseria! Venite sul retro! Entrate nel capannone grigio!”.

Il gruppo fece quello che aveva detto il vecchio signore e la prima cosa che videro quando furono all’asciutto fu uno splendido aereo bianco  e

oro,lucido e splendente come una perla.

“Seguitemi” disse l’uomo,conducendoli più in là.

Ora lo spettacolo che videro fu molto,molto più spiacevole:un misero aeroplano da quattro soldi,centenario e di un bruttissimo colore grigiastro.

“Eccolo qui! Che ne dite?”.

“Carino…” disse Denise,con un’espressione indecisa e confusa.

“Questo è…il nostro aereo?!” chiese un Joe sull’orlo di scoppiare dalla gioia.

L’uomo non riuscì nemmeno a rispondere,che Joseph si era già seduto comodamente,appoggiando i piedi sul sedile di fianco.

“E’ una forza! Salite!”.

Il primo a salire fu Nick,seguito da Sam. Poi entrarono anche gli altri ed ognuno si sedette al proprio posto. Oltre ad essere

malridotto,quell’aereo era anche strettissimo. Si riusciva a malapena a respirare.

Si sarebbero aspettati qualcosa di più decente,ma si accontentarono,dopotutto era già tanto essere riusciti ad organizzare finalmente quel

viaggio.

Per tutta la durata del volo i ragazzi chiacchieravano (c’era anche chi “chiacchierava” con angeli e diavoli),ridevano,guardavano fuori dal

finestrino,cantavano,dormivano,ma soprattutto dovevano sopportare Joe che faceva discorsi del tipo “le fate esistono,ne ho vista una al

supermercato”,oppure “perché gli uomini non possono volare? E’ un ingiustizia!”.

Quando finalmente arrivarono all’isola,che pareva chiamarsi “Malapuy” (“che nome stupido!” pensarono tutti),il gruppo non trovò delle ragazze con

dei fiori al collo,che gli davano il benvenuto,ma solamente una spiaggia vuota. Da una parte erano un po’ delusi,ma dall’altra molto sollevati di

non avere a che fare con fan scatenate.

“Joeee!”,come non detto. La ragazza corse fino al collo del povero Joseph,che barcollò per poi riuscire finalmente a recuperare l’equilibrio.

“Piacere,Molly” cominciò,porgendogli la mano. “Sono contenta di dare il benvenuto a tutti voi sull’isola di Malapuy. Io sono la figlia del

proprietario,che avrete modo di conoscere dopo. Vi aspettavamo con ansia” disse,con un sorriso.

“E’ carina” pensò Joe. Aveva i capelli biondi e mossi e degli occhi azzurri come non ne aveva mai visti prima. Non era abbronzata per via del

sole,ma al contrario aveva la carnagione chiarissima e qualche lentiggine sulle due guance. A Joe pareva piacere abbastanza. Ma che pensieri aveva

per la testa?! Si era dimenticato che qualche minuto prima l’aveva praticamente investito?!

“Seguitemi,vi conduco alla vostra casa” disse la ragazza,dirigendosi ad un spaziosa capanna fatta di legno e paglia intrecciata. Era talmente

grande,che era divisa in tre parti:una dove c’erano i letti,l’altra stanza per la cucina e la terza per il bagno. Descritta così,sembra proprio

una favola,la capanna più bella della storia. In verità,il pavimento aveva grossi buchi,soprattutto negli angoli e le pareti erano ridotte

talmente male che la luce entrava da alcuni fori enormi. I mobili,se così si possono chiamare,sembravano essere stati costruiti con la delicatezza

di un elefante. Per esempio,i letti erano fattidi legno,montati davvero male:avevano chiodi che sembravano essere stati “infilzati” senza curarsi

che avrebbero provocato dei danni. Se tutto questo  non bastasse,a Kevin parve anche di vedere qualche scarafaggio aggirarsi in

prossimità del comodino.

“L’ho pulita e sistemata io,spero vi piaccia” disse ancora Molly. “Pulita?” pensò Nick. “Se questa stanza è pulita,io sono George Washington!”.

“E’ perfetta” gridò Joe. Chissà come,a lui non dispiaceva affatto alloggiare lì.

“Di solito all’ora di pranzo la poca gente che vive sull’isola va a mangiare nel ristorante qua vicino e non ci dispiacerebbe se veniste anche

voi. Se avete bisogno di qualcosa,chiedete pure a me. Non sono molto impegnata di solito,tranne quando faccio passeggiate nel bosco o aiuto mio

padre”.

“Magari potremmo venire anche noi a fare una passeggiata” disse Joe,guadagnandosi degli sguardi sorpresi da parte dei suoi fratelli.

“Certo,come volete. Ora devo andare,mio padre ha bisogno di me. A dopo”. E dopo qualche secondo,era già uscita.

Allora si rimboccarono le maniche e diedero una pulita a quella stanza. Una vera pulita.

Quando ebbero finito di sistemare,(Denise gli diede una tregua)Nick e Sam dcisero di fare un giro per Malapuy. Magari non era poi così male.

Allora andarono ad un bar,dove seduto in tutto il suo splendore,un bellissimo ragazzo biondo stava leggendo il menù. Quando li vide,si alzò ed

andò nella loro direzione.

"Sam!" gridò alla ragazza,abbracciandola. "Piacere,sono Marcus" disse,porgendo la mano a Nick.

Lui gliela strinse con tutta la forza che aveva in corpo.
 

Spazio autrice
Ma ciaooo! Finalmente ho aggiornato,visto? ^.^ Ho trovato un po' di tempo e sono andata avantio con questa ff(schifosa XD). Dunque,vediamo...in questo capitolo i Jonas arrivano a Mapuy(un nome più stupido non lo potevo trovare,vero? XD)e trovano una stanza orribile...poi c'è quella Molly che pare avere un interessamente per Danger e poi...quel Marcus che pare essere un amico di Samantha...ah,ma io non rivelo niente u.u Dovrete continuare a leggere per scorpire come andrà avanti ;)
Ma ora passiamo ai ringraziamenti...


GRAZIE A CHI L'HA MESSA TRA LE SEGUITE...
annaritaa86
baby jonas
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GRAZIE A CHI L'HA MESSA NELLE PREFERITE...
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MA SOPRATTUTO A CHI HA RECENSITO!
Whenulookmeintheeyes:anch'io sono contenta che vi facciano piacere le mie recensioni e ovviamente sono contenta che tu recensisca nella mia ff (; Beh,come hai visto adesso si è capito il perchè di quel sembrava. Sono felice che Sam ti stia simpatica,ho cercato di farla più carina e gentile possibile. L'adoro!<3 Spero ti piaccia questo capitolo. Baci,Sofy<333
 

Grazie anche a voi che leggete soltanto<3
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,ci vediamo al prossimo...
Sofy<333

 

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Capitolo 12
*** L'amore... ***


11)L’amore…

Joe stava camminando lungo la riva della spiaggia. Quella ragazza era strana. Non sapeva nemmeno lui il perché,ma di certo non era come tutte le altre. Appena la vedeva il suo cuore esplodeva. Ma che stai pensando Joseph? Sei fuso?!

Continuava a camminare,lasciando che i raggi del sole lo riscaldassero. Sperava di incontrarla ancora,quel giorno. Il giorno prima aveva a malapena parlato con lei e se ne era pentito. Alla prima impressione le era sembrato “pazza” per il modo di accoglierli. Non gli piaceva che il suo nome venisse gridato in pubblico.

Decise di addentrarsi nel piccolo boschetto dell’isola,era troppo annoiato. Quel posto era ombreggiato e fresco e non c’era anima viva.
“Ahi!” gridò,dopo aver sbattuto contro qualcuno.

“Stai attento a dove metti i piedi!” gli disse la ragazza,alzandosi da terra. Poi,alzando il capo e vedendolo in viso,si cusò.

“Scusa,non credevo fossi tu”.

“Perché dici così? Se fosse stata un’altra persona l’avresti trattata diversamente?”.

“Credo che avrei continuato ad urlargli”. Scoppiarono a ridere.

“Cosa ne pensi dell’isola?”.

Joe si innervosì.

“Ehm…carina…ma non credo che ai miei genitori piaccia molto la stanza…”.

“E a te?” chiese lei,speranzosa.

“A me…va bene…insomma…è okay”. Dopotutto non era così male. Tranne qualche scarafaggio,ma almeno in questo modo avrebbe avuto qualcuno con cui passare il tempo.
“Sono contenta!” strillò Molly,saltandogli al collo. “Vuoi fare un giro dell’isola?”.

“Certo! Dove mi porti?”.

“Seguimi” disse,portandolo fuori da quell’ammasso di alberi. Camminò verso il ristorante,per poi girare a sinistra. Dopodichè lo condusse in una piccola casetta. Tolse alcunie coperte e magliette dal pavimento,così da scoprire una piccola botola. La sollevò e ci entrò dentro,seguita poi da Joseph. Scesero attentamente le scale,per poi ritrovarsi in una specie di cantina. Molly accese una piccola lanterna appesa al muro ed illuminò la stanza.

“Wow!” esclamò Joe.

Quella sembrava la suite di un albergo a cinque stelle. C’erano un divano bianco,due poltrone rosse,un televisore al plasma,un tavolo grande in legno,uno stereo costosissimo e un’infinità di altre cose.

“Questa è la mia modesta casetta” disse la ragazza,fiera di se stessa.

“Questa sì che piacerebbe alla mia famiglia!”.

“Già,voi gente famosa non vi accontentate di poco…”quasi sussurrò Molly,guardando il soffitto.

“Che cosa hai detto?”. Sperava di aver sentito male.

“Solo che…voi siete ricchi…e di certo una camera come quella non è alla vostra altezza”.

“Tu non eri mia fan?”.

“E con questo? Non posso dire i miei pensieri solo perché mi piace la vostra musica?”. Certo che era davvero strana.

“Non intendevo questo!”.

“Allora cosa intendevi? Forse Joseph Adam Jonas non ammette che gli si parli in questo modo?” chiese,ironica.

“Sei strana”.

“Anche tu”.

“Perché?”.

“Non lo so”.

Ci fu un momento di silenzio. Sembrava una di quelle ragazze che dice quello che pensa e che non si preoccupa del giudizio degli altri. Joe rimaneva sempre più sorpreso dal suo comportamento. In senso positivo.

“Stasera c’è un falò sulla spiaggia. Vuoi venire?” gli chiese,stupendolo.

“Mi stai invitando?”.

“Credo di sì. Allora?”.

“D’accordo. A che ora?”.

“Passo da te alle sette”.

“Va bene”.

“Ora vai”.

“Perché?”.

“Vai!”. Lo spinse fino ad arrivare alle scale di ferro.

Quando Joe fu in cima,disse:

“A stasera!”.

Lei sorrise,per poi lanciarsi in una scatenata danza della felicità.
 
Nick e Sam si trovavano sugli scogli,ad osservare il mare.

“Così…quel Marcus è un tuo amico” disse il ragazzo,fissando le onde che si increspavano e agitavano.

“Sì,in un certo senso. Ci conosciamo fin dalle elementari,i nostri genitori erano amici…ma noi non lo siamo mai stati…diciamo che eravamo e siamo conoscenti,niente di più”.

 “Ti piace?”.

“Cosa?” chiese Sam,avvertendo un pizzico di gelosia da parte dell’amico.

“Intendo…lo trovi simpatico?”.

“Abbastanza” rispose,insicura. “Tu?”.

“Non so,all’inizio mi sembrava un tantino antipatico”.

“Secondo me non è antipatico. Forse a volte è invadente,ma...” si bloccò. Non sapeva come concludere quella frase.

“Ma…?” la incitò Nick.

“E’ carino. Insomma,è gentile”.

“Sì…”. Ormai era ovvio che Nicholas fosse geloso. Insomma,si era capito che Marcus fosse interessato a Sam. O forse se lo stava solamente immaginando? No,impossibile. Quel tizio doveva essere annientato,eliminato,sterminato. Ovviamente si fa per dire.

“Che bello il mare”,commentò Samantha.

“Sì,davvero bello…” come te avrebbe voluto aggiungere,ma non ci riuscì.

Alcuni uccelli volavano in cielo,formando immagini simili a cuori.

“Sam…” fece per iniziare Nick,ma poi si fermò,guardandola negli occhi. “Io…”. Si avvicinò,ormai i loro visi erano a pochi centimetri di distanza.

“Tu…?”.

“Io…ti amo”. Ecco,l’aveva detto. Finalmente si era liberato e le aveva confessato quello che provava. Ormai non aveva più nulla da nasconderle.

Samantha si allontanò di qualche millimetro,dopo la sua dichiarazione. Era contenta,felice,sollevata. Non capiva se ciò stesse accadendo per davvero o fosse soltanto un sogno che sarebbe finito nel giro di due secondi.

Lei era un fan,solo una delle tante ragazze che li sosteneva,incoraggiava,tlavolta urlava per loro… ma perché questo stava succedendo proprio a lei? Beh,sogno o non sogno quello che era accaduto era stupendo. Così,si avvicinò e lo baciò. Finalmente sentiva di essere realmente contenta e di aver fatto quello che da giorni aspettava ansiosamente di fare.

Non c’era posto migliore,sulla scogliera di un’isola sperduta,per baciare la persona che ami. Nick e Sam si scambiarono uno sguardo;niente e nessuno poteva rovinare quel momento. Ovvio,niente e nessuno tranne Joseph Adam Jonas.


Spazio autrice

E chi se non Joseph avrebbe potuto rovinare un momento del genere? Risposta:nessuno. Avevo paura di non riuscire a postare questo capitolo(causa=compiti),ma ce l'ho fatta. *vivame* ^.^ Spero solo che vi piaccia e che recensiate,perchè ho bisogno sul serio di un vostro parere,per potere continuare! Devo essere motivata almeno un pochiiino! XD Perciò,per favore,recensite. :)

Ora rispondo alla recensione ^.^

whenulookmeintheeyes:ahah,hai proprio ragione,ma penso che l'angelo e il diavolo siano ancora  dietro l'angolo...o.O Comunque,ci voleva una fidanzata per Danger,così almeno lo tiene lontano dagli altri durante i suoi attacchi di pazzia acuta. XD Grazie per la recensione,spero ti piaccia questo capitolo. Baci,Sofy<333

Graze anche a chi ha messo la ff nelle seguite:
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Kykka96
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E nelle preferite:
G_g96

Grazie anche a chi legge soltanto<333
Al prossimo capitolo,Sofy<333
PS:recensite! çç

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Capitolo 13
*** Il ballo ***


Il ballo

“Vi…ho interrotti?” chiese Joe,con un sorrisetto stampato sulle labbra.
“No…” rispose timidamente Nick,fissando per un attimo il pavimento.
“Io devo andare”. Sam si alzò e lasciò i due da soli.
“Bravo il mio Nick!” esclamò il più grande,dandogli una pacca sulla spalla.
“Che cosa vuoi dire?” chiese l’altro,fingendo di non aver capito.
“Dai…ho visto tutto”.
“Davvero?! Hai visto che ci siamo baciati?”.
“No!” rispose Joe,ridendo. “Era solo un atipica scusa per farti sputare il rospo”.
“La prossima volta evita di usare i tuoi trucchetti,mi danno i nervi!” si lamentò Nicholas,girandosi nuovamente a guardare l’orizzonte.
“Stasera c’è un falò,vicino al negozio di souvenir. Si ballerà e si cenerà con dolcetti e pietanze varie. Dovresti invitare Sam”.
“Invitarla…”,il ragazzo parve pensarci,poi continuò:”Sì,potrei farlo”.
“Allora che aspetti? Vai! Non vorrai che Marcus te la rubi,vero?! Corri!”,detto questo lo spinse tre metri più in là e lo guardò fiero di sé dirigersi verso il punto in cui la sua amata era corsa via qualche minuto fa.
 
“Kevin,mi passeresti il vestito bianco?” chiese Danielle al suo maritino adorato.
“Certo,per te farei di tutto,amore mio”. Le porse l’abito,era color perla,tempestato di diamanti ed ornato da ricami dorati. Uno splendore.
La donna lo posò sul letto e si sedette su uno sgabello vicino al “tavolo” che utilizzava per truccarsi. Lo stesso che veniva utilizzato per i prodotti per il bagno…e per quelli della cucina.
“Stasera non voglio fare brutta figura”.
“Non potresti mai fare brutta figura” la rassicurò Kevin,pensando a quanto fosse meravigliosa.
“Tu dici così,ma non hai visto le altre”.
“Invece le ho viste le altre e so di certo che nessuna ti batte. Poi,con le poche donne che ci sono sull’isola non sarai di certo tu la peggiore”.
Danielle lo guardò in modo strano. Che aveva detto?
“Scusa,non volevo dirla in questo modo”.
“Direi che non era di certo un complimento”. Danielle si finse offesa.
“Dai,non fare così! Cosa posso fare per farmi perdonare?”.
Lei portò un dito sul mento e qualche secondo dopo esclamò: “Devi farmi un regalo!”.
“Te ne ho già fatti tantissimi!”.
“Allora…farò finta che tu non esista”.
“Non puoi”.
“Sto scherzando! Non mi offendo veramente per così poco!”,rise.
“L’avevo capito” disse Kevin. Poi le prese il viso e la baciò.
 
Nick si stava avvicinando sempre di più al ristorante,dove era sicuro di trovare Sam. Quando la vide,sorrise ed avanzò,ma subitò fece un passo all’indietro e si nascose dietro un albero. Che ci faceva con lui?
Lo guardò avvicinarsi a Samantha con sicurezza,con due bicchieri di succo di frutta in mano. Lei parve salutarlo,ne prese uno e ne bevve un sorso. Adesso lui le stava chiedendo qualcosa,anche se Nick non riusciva a capire bene cosa. Comunque,ne aveva un’idea. Lei scosse la testa e sembrò scusarsi con il ragazzo biondo. Questo si irritò e le disse ancora qualcosa,con un tono di voce più alto. Nick stava per uscire dal suo nascondiglio,ma si contenne. Chi era lui per intromettersi nelle discussioni altrui? Sam scosse di nuovo la testa,questa volta con più deicisione. Si stava arrabbiando. Questa volta Marcus alzò la voce e Nick udì “Non ti meriti di conoscermi!” o qualcosa di simile. All’udire quelle parole,a Nicholas esplose la pazienza e si spostò davanti all’albero,poi sempre più vicino ai  due. Quando era a solo un metro di distanza vide Marcus alzare il braccio in aria,per riportarlo giù e colpire con un pugno il viso di Samantha,ora sanguinante. Nicholas si affrettò a mettersi tra i due,per evitare che quel pazzo tentasse di torcerle ancora anche solo un capello.
“Non intrometterti stupida rock star!” ringhiò Marcus,colpendolo in pieno stomaco. Nick si accasciò sul pavimento,dolorante,incapace di replicare. Il suo sguardo si posò sulla ragazza,ora in lacrime,prima di vedere il buio.
 
“Nick! Nick stai bene?” furono le prime parole che udì il ragazzo,disteso su un letto fatto di legno e di paglia intrecciata.
“Dove sono?” chiese lui,guardandosi attorno. “Marcus? Dov’è? Tu stai bene?”.
“Non ti preoccupare per me. Il padre di Molly mi ha dato del ghiaccio per il naso…”.
“E’ rotto?!” la interruppe.
“No,non è rotto,non sanguina nemmeno più. Però mi fa ancora male. E’ meglio che ci rimetta del ghiaccio” disse,prendendo il contenitore rettangolare con dell’acqua ghiacciata che si trovava sul comodino.
“Perché ti ha dato un pugno?” le chiese Nick,ora che aveva ripreso i sensi.
“Sai…mi aveva invitata al falò…e io non ho accettato”.
“Ballo?”. In quel momento Nick si ricordò del falò. “Il falò! L’abbiamo perso o siamo ancora in tempo?”.
“E’ cominciato ormai da un’ora,ma io sono rimasta qui…”. Era incredibile quanto fosse diversa Samantha dalle altre:era così gentile,solidale,altruista…e poi era così carina. Nick si riprese e le chiese: “Tu non sei andata al falò per rimanere con me?”.
“Sì” rispose semplicemente lei,in tutta la sua naturalezza.
“Wow…grazie”. Guardò fuori dalla finestra e vide in lontananza un palco,con della gente attorno che ballava e cantava e subito gli venne un’idea.
Si tolse la coperta di dosso e si alzò in piedi.
“Vorresti venire al ballo con me?” chiese lui,porgendole una mano.
“Ballo? Oh,intendi il falò! Ehm…”.
“Hai detto di no a Marcus…vuoi dirlo anche a me?”.
“Ti dico…sì”. Sam sorrise e gli diede la sua mano.
Nick dentro di sé stava esplodendo di gioia:ora mancava solo la ciliegina sulla torta.
 
Alla festa tutti si stavano divertendo. Tra la folla,un po’ in disparte,una coppia stava sorseggiando una bibita ai frutti tropicali. La ragazza,bionda e alta,fingeva disinteresse dall’altro e guardava il palco,sul quale si stava esibendo qualche ragazzino che aveva già visto girare per l’isola di Malapuy.
Il compagno,moro e con un paio di occhiali neri,guardava di sbieco la ragazza,in assoluto silenzio. Qualcuno avrebbe dovuto rompere quella quiete.
“Buono il succo!” commentò Joe,con un inutile tentativo di far cominciare la conversazione.
“Non è poi granchè. Lo bevo tutti i giorni  a pranzo e cena” disse l’altra,guardandolo con un pizzico di superiorità nel suo tono di voce.
Per la prima volta in vita sua Joe Jonas non riusciva a trovare un argomento di cui parlare.
“Okay,vedo che tocca a me dire qualcosa di sensato,per dare un senso a questa serata” disse Molly,ridendo. Era incredibile come alternasse momenti di totale serietà con altri di profonda pazzia.
“Vuoi ballare?”.
Joe inclinò la testa verso destra,come se stesse esaminando parola per parola ciò che la ragazza aveva appena detto.
“Ti avverto,non sono per niente un professionista” rispose,poggiando il bicchiere sul tavolo.
“Non importa,basta seguire la musica!”. Così Molly trascinò Danger sulla “pista da ballo”,dove chi li vedeva si chiedeva se fossero davvero umani che ballavano o degli alieni che erano venuti sulla Terra per diffondere un messaggio in codice.
 
Nick arrivò davanti al palco,prese la chitarra,salì e si sedette sulla piccola sedia nera davanti al microfono.
“Questa la dedico a te,Samantha,in prima fila” disse,rivolgendo alla ragazza uno sguardo,mentre cominciava a suonare. Il pubblico era incantato dalle note di quella canzone,cantata per la prima volta dal vivo.
Sam la riconobbe subito. 

 

Spazio autrice
Ciao lettrici!(E forse anche lettori!)
Ecco un nuovo capitolo nuovo nuovo nuovo! :D
Non mi dilungo troppo,spero solo vi piaccia e che recensiate...
Poi
grazie alle due recensioni:

Whenyoulookmeintheeyes:bene,eccoti un nuovo capitolo! Ebbene sì,tutti e tre i Jonas sono in looove :) Si parlerà presto anche di più di Joe Molly...in quanto a Sam e Nick,speriamo che Marcus si sia tolto dai piedi ;) Sofy<333
ElyCecy:sì hai proprio ragione,quella casa fa schifo,ma tanto per la maggior parte del tempo i JB sono fuori! XD Sono contenta che ti piaccia la ff,fammi sapere cosa ne pensi anche di questo capitolo! Baci,Sofy<333

Poi grazie alle 9 seguite e all'1 preferita...grazie davvero!!!


Al prossimo capitolo e grazie anche a chi ha letto soltanto! 
Sofy<333

 

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Capitolo 14
*** Potrei morire ***


Potrei morire

La ragazza si commosse. Era incredibile quanto fosse fantastico Nick. Le stava dedicando una canzone,la loro canzone. Quella che le aveva fatto sentire per la prima volta quando erano là,in quel parco. Quel parco… portò la mente indietro nel tempo e si ricordò di quell’istante. Di quel momento…“Che canzone è?” gli aveva chiesto. Lui aveva risposto: “E’ una mia canzone. Si chiama “Please Be Mine”". Fu in quel momento che lo riconobbe. Prima che lui potesse togliersi la sciarpa e rivelare la sua identità.
Adesso,seduta in prima fila,si sentiva in paradiso. Nick sorrideva,suonava,cantava… La canzone finì,ma il ragazzo stupì Samantha,cominciando a suonarne un’altra. “If the heart is always searching,can you ever find a home?” diceva. Sam si illuminò. Come avrebbe potuto non riconoscerla? Era “When You Look Me In The Eyes”! Adesso cominciarono a scenderle delle lacrime lungo il volto. Vide Joe,che la osservava quasi con tenerezza e Molly,al suo fianco,presa del tutto dalla melodia. Quando la canzone finì,Nicholas scese dal palco,ma subito qualcuno gli piombò addosso,come un avvoltoio si scaglia verso la sua preda.
“Marcus,fermo!” gridò Sam,alzandosi in piedi.
Joe e Kevin corsero in soccorso del fratello minore. Denise,Danielle e Kevin Senior cercavano di allontanare Marcus,mentre Frankie era incapace di muoversi. Alla fine Joe e Nick trasportarono il “matto” giù dal palco. Era possibile che una persona potesse arrivare a ridurre l’altra ad uno straccio-quando l’aveva già fatto prima-solo per pura gelosia?
Il proprietario dell’isola,vale a dire il padre di Molly,lo fece arrestare.
Per l’ennesima volta quella sera,Sam si trovava davanti ad un Nick dolorante,steso nel suo letto. Stava male,si sentiva debole,non aveva forze. Era pallido,portava i lividi dei pugni e dei calci. Non sarebbe morto,questo lo aveva assicurato il medico dell’isola,ma quello che gli era successo non era di certo una cosa da poco.
Sam rimase con lui.
“Mi dispiace davvero tanto. Insomma,non sapevo che fosse un “pazzo assassino”…non sai che cosa gli farei!”.
“Non…non ti preoccupare per me…” disse Nick,in un sussurro.
“Sei sicuro di sentirti bene?”.
“Sì…no. Mi fa ancora male la pancia per i pugni che mi ha dato Marcus oggi…e poi quelli che mi ha dato stasera mi distruggono…”.
“Devi riposare. Vedrai che starai meglio domani”.
“Lo spero. Mi sento troppo male…quel Marcus è un pazzo. Mi sento…mi sento morire…e non è la prima volta,nella mia vita”. Gli divennero gli occhi lucidi,al solo pensiero. Sam gli prese la mano. Non voleva che si scoraggiasse. La gente lo aveva sempre visto come “quello che non si arrende mai”,ma pareva proprio che anche lui fosse un essere umano e che avesse bisogno di sostegno morale,forse più di tutti gli altri.
“Non devi pensarci nemmeno. Non morirai e tu lo sai. Hai ancora molto da fare nella tua vita” gli disse Sam,cercando di rallegrarlo almeno un po’.
“Grazie Sam. Hai sempre fatto molto per me. Mi hai incoraggiato fin da quando ci siamo incontrati. Kevin aveva perso la memoria,ma tu non ti sei tirata indietro ed hai cercato di tirarmi su di morale. Ero in piena crisi perché avevo il blocco dello scrittore e tu mi hai dato l’ispirazione per una nuova canzone. Sono…sono stato picchiato da un pazzo e tu…hai trascorso il tuo tempo con me. Grazie. Grazie di tutto”. Quello che aveva detto lo pensava sul serio e gli veniva dal cuore. Sam lo abbracciò,istintivamente. Lo guardò negli occhi. Erano occhi sinceri,sicuramente le aveva detto la verità. Nick le prese il viso tra le mani e la baciò,per la seconda volta.  Era una sensazione stupenda.

Molly ronzava intorno a Joe,mentre lui girava in cerchio fuori dalla casetta di legno in cui si trovava suo fratello.
“Come si è permesso? Come diamine si è permesso di fare una cosa simile a mio fratello?! Come? Dimmi come!” continuava a chiedere,ad un qualcuno non preciso.
“Nick si rimetterà,calmati!” disse Molly,scocciata dalla sua agitazione.
“Lui è mio fratello minore e se qualcuno osa anche solo torcergli un capello,beh finirà al rogo!”.
“Wow…sei molto protettivo nei confronti di Nick” disse la bionda.
“Sì. Gli voglio davvero tanto bene. Mi chiedo come…”.
“Come possa un diavolo come quello a fare una cosa così ad un angelo del genere?” concluse l’altra.
“Cosa hai detto?”.
“Come possa un diavolo…”.
“Un diavolo e un angelo? Troppi ricordi!”. Danger si portò la mano sulla nuca,cercando di mandare via quel pensiero.
La ragazza si mise a ridere.
“E’ una cosa seria! Vuoi per caso che ti racconti tutta la storia? Sarebbe davvero troppo lunga,perciò ti conviene tacere!” urlò.
“D’accordo,signor Joseph!” scherzò l’altra.
“Smettila! Mi stai prendendo in giro?”.
“Puoi darsi…”.
“Smettila”.
“Altrimenti cosa mi fai?”.
“Altrimenti…”. La prese in braccio,sollevandola in alto e la portò verso la riva.
“Joe! Joe! Mettimi giù!” strillava Molly.
Joseph entrò in acqua e la lasciò cadere. Lei sprofondò nel blu,per poi ritornare a galla dopo cinque secondi.
“Questa me la paghi!” urlò.
Passarono tutta la notte a schizzarsi con l’acqua e ad urlare cose come: “Ridammi la mia ciabatta!”,oppure: “Quello è il mio fermaglio!”.

Intanto Nick sembrava sentirsi leggermente meglio e la testa non gli girava più tanto. Sam si era addormentata beatamente sulla poltroncina vicino al letto e Nick le aveva messo una coperta addosso.
“Che Estate strana,” pensò tra sé e sé. “ma di sicuro la migliore mai avuta”.

Il giorno dopo,Joe si svegliò di buon umore. Sapeva che Nick stava meglio e doveva vedersi con Molly per una passeggiata nel bosco. Lungo la strada per arrivare al bosco c'era un piccolo sentiero,dove raramente passavano automobili. Quella mattina,però,si stava avvicinando un'enorme auto verde,con la musica a palla e con un conducente probabilmente ubriaco. In quel momento,Molly attraversò la strada. Joe doveva impedire ciò che stava per accadere. Doveva assolutamente farlo. Corse in mezzo alla strada ed arrivato lì si mise davanti alla ragazza,che avrebbe rischiato altrimenti di essere investita. L'auto sgommò ed invece di proseguire davanti a sè,andò a sinistra e si fermò sul ciglio della strada. Joe riaprì gli occhi,che aveva prima chiuso,aspettandosi uno schianto e vide Molly sdraiata a terra. Era riuscito a salvarla;era caduta solo perchè le era piombato davanti all'improvviso.
"Molly!".
"Sto bene!". Lo abbracciò. "Vorrei sapere chi le ha dato la patente!" gridò all'autista,che aveva ora aperto il finestrino.
"Tu dovresti stare più attenta! Cammini per lastrada come se fossi la regina del mondo e non ti accorgi nemmeno di chi arriva!" disse l'uomo dentro l'auto. Aveva un paio di occhiali da sole,i capelli neri,la carnagione scura ed una folta barba. Aveva un sigaro in bocca e portava una catenina d'oro al collo.
"Non si permetta di parlarle così!" disse Joe.
"Perchè? E' forse la tua ragazza?".
"Sì!".
Molly rimase sorpresa. La sua ragazza?
"Provamelo".
"Perchè dovrei?".
"Provamelo".
Allora Joe prese Molly per la vita e la baciò sulle labbra. Non sapeva nemmeno lui perchè lo fece. Si erano baciati,perchè un vecchio ubriaco gliel'aveva chiesto. Molto romantico. L'auto se ne andò.
"Wow. Allora sarei la tua ragazza?" chiese Molly a Joe.
"Sì" rispose lui con decisione,porgendole un anello ed inchinandosi davanti a lei. Era sicuro che lei fosse qulla giusta. Non poteva aspettare altro tempo.
Molly era sorpresa,ancora più di prima. Si conoscevano da...due giorni? Beh,perchè rifiutare? Strillò e si fece infilare l'anello al dito,saltando al collo del suo nuovo fidanzato.


Spazio autrice
Ciao! Allora,prima di tutto mi scuso se non ho aggiornato molto presto,ma sono stata davvero impegnata in questi giorni! Ho cercato di fare del mio meglio con questo capitolo e come potete ben vedere,i nostri amici se la vedono brutta! Penso che il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Mi dispiace concludere questa ff,ma credo si giunta l'ora di mettere la parola fine xD Perciò,penso metterò l'ultimo capitolo e poi l'epilogo,o forse subito l'epilogo,dipende da quello che mi verrà fuori dalla testa,ahah. Vi prego di recensire questo capitolo,perchè mi sono davvero impegnata e penso di meritarmi almeno un piccolo commento,anche solo per dire che fa schifo...grazie!
Ora rispondo alle renesioni!
ElyCecy:
come puoi vedere ora Marcus è arrestato e non dovrebbe essere più un problema per i nostri due innamoratini! ;) Anch'io adoro Kevin e Danielle,sono così dolci! *---* Grazie mille per la recensione! Baci,Sofy<333
Whenulookmeintheeyes:ciao! ^.^ Grazie,sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo,spero ti piaccia anche questo! Adesso Marcus è fuori dai piedi,quindi Nick non lo prenderà a pugni più nessuno,ahah! xD Grazie per la recensione!!! Baci,Sofy<333 PS:continua così con la tue ff,sono stupende! :D  E scusa se qualche volta non riesco a recensire! :)
Grazie anche a chi ha messo la ff nei seguti: 

annaritaa86
baby jonas
CriCri97
DalamarF16
ElyCecy
G_g96
harmon8y9
Kykka96
morettinahouse96 
 Who_I_Am 

 A chi ha messo la ff nelle preferite:
G_g96
namina89


Grazie anche a chi legge soltanto!
Al prossimo capitolo!
Sofy<333
 

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Capitolo 15
*** La fine di una storia ***


La fine di una storia

Molly si sistemò i capelli,poi,tirando un sospiro,andò in spiaggia,con aria triste. L'Estate era finita ed era ormai giunta l'ora di lasciare Joe. Di lasciarlo tornare a casa,nel mondo in cui era una famosa rock star,con milioni di fan adoranti;nel mondo nel quale c'erano feste,automobili costose e televisione;in quel mondo dove lei non c'entrava nulla.
Forse l'avrebbe portata con sè,dopotutto le aveva chiesto di diventare la sua fidanzata. Forse l'avrebbe lasciata lì,con un semplice "Tornerò presto a trovarti" e lei sarebbe rimasta giorni su giorni ad aspettarlo con ansia,invano. Di certo non poteva aspettarsi una cosa simile da Joe! O forse sì? In un momento di tale panico non sapeva cosa pensare. Le tremavano le mani,il cuore continuava a battere ad una velocità mai raggiunta da nessun essere umano e la testa le girava vorticosamente,facendola innervosire. 
"Forse dovrei dirgli che è finita tra noi,che tra di noi non ci potrà mai e poi mai essere una relazione stabile,una vera storia d'amore... perchè io ero e sarò sempre la figlia del proprietario di un'isola dispersa chissà dove,il quale nome è stato scelto da mio zio Mack e perchè lui sarà sempre impegnato con le sue faccende da star,con le interviste,con i film,le canzoni,i tour mondiali..." pensò,confusa ed indecisa. Lei e Joseph avevano passato l'Estate più memorabile della loro vita,tra risate,nuotate,escursione nel bosco,chiacchierate... non poteva finire tutto così. Non poteva finire semplicemente per il fatto che le loro vite avevano deciso rotte diverse. Insomma,Joe era stato con altre ragazze prima,quindi forse non sarebbe stato così impossibile avere una relazione con lui,ma Molly si doveva  anche ricordare che tutte le sue storie d'amore erano finite con una rottura e non voleva di certo essere lasciata da lui per mezzo di un cellulare com'è successo con Taylor Swift.
Continuava a pensare sull'impossibilità della loro storia d'amore,ma in fondo era sicura che Joe non l'avrebbe mai fatta soffrire. Lui non l'avrebbe mai tradita;lui era il ragazzo che aveva sempre desiderato. 
Molly arrivò sulla spiaggia e vide Sam sistemare la camicia a Nick,che ormai si era ripreso del tutto. I due erano davvero teneri insieme:uno impacciato e romantico e l'altra sensibile e premurosa.
Frankie stava invece coccolando Elvis,che stava sbavando con indifferenza.
"Ciao" le disse Joe,avvolgendola in un abbraccio. "Mi mancherai" aggiunse,con la voce quasi rotta dal pianto.
"Anche tu... sei sicuro di..." si interruppe,quasi come se stesse per dire una stupidaggine.
"Cosa?"chiese l'altro.
"Sei sicuro di...non potermi portare con te?" chiese finalmente la ragazza. Era da giorni che quella domanda le frullava per la testa e finalmente era riuscita a porla al suo Joe,che ora pareva starci pensando su.
"Io...".
"Lo so,è impossibile...".
Molly, gli prese la testa tra le mani e lo baciò come meglio potè,con la consapevolezza che non l'avrebbe mai più rivisto in vita sua. 
"Addio,allora..."disse lui.
Joe si voltò,freddo e rigido,e salì insieme alla sua famiglia sull'elicottero. Era fatta. Avrebbe lasciato Molly su quellì'isola,per il resto della sua vita e non l'avrebbe mai più rivista...lo stava davvero facendo?! Non poteva farla soffrire. Era come rompere con lei,abbandonandola lì,su quell'ammasso di terra in mezzo al mare,mentre lui tornava in America. Non poteva permetterlo. Cosa avrebbe dovuto fare allora? Portarla con sè? Dove avrebbe vissuto? In casa con lui? Era davvero sicuro di voler stare con lei? Si girò e guardò l'isola,ora più piccola rispetto a prima. Si immaginò le lacrime di Molly,il suo malumore,la sua tristezza...la sua delusione. Pensò ai bei momenti passati con lei,a quella volta in cui le aveva detto "Ti amo,non ti lascerò mai"... Gliel'aveva promesso e le promesse si mantengono. Lei non si meritava di essere lasciata in quel modo. Allora cerco di convincere il pilota a tornare indietro.
"Deve tornare a Malapuy!" urlò,precipitandosi dall'uomo cicciottello.
"Non posso,ragazzo" disse Rick,così si chiamava il pilota,sputando dentro il cestino.
"Ma io devo tornare indietro! Ho commesso un errore,il più grande della mia vita...ho lasciato la donna che amavo di più al mondo solo perchè sono uno stupido idiota che non sa mai prendere la decisione giusta!" urlò,per poi scoppiare a piangere.
"Torni immediatamente indietro!" ordinò Nick. "E' un ordine!".
"Sì,torni su quell'isola immediatamente!" disse Sam,ovviamente sempre d'accordo con Nick.
"D'accordo! Odio voi gente famosa! Sempre così esigente!" si lamentò il pilota.
"Il tizio dell'aereo privato malridotto non era così scorbutico..." commentò Denise,sussurrando all'orecchio del marito.
Quando furono nuovamente sull'isola,Joe vide Molly sdraiata sulla riva. Pensò subito che fosse morta,ma non era così,il suo cuore batteva ancora. Suo padre,Cornelius,arrivò con un lettino di legno per poterl trasportare.
"Che le è successo?" chiese Joe.
"E' svenuta appena ti ha visto andare via con l'elicottero" rispose Cornelius,gelido.
"Molly..." si chinò su di lei e le accarezzò il viso. Era così bella e delicata!
La ragazza aprì gli occhi e,piena di gioia,lo abbracciò.
"Sapevo che non mi avresti abbandonata!".
"Come avrei potuto?!".
Molly lo guardò negli occhi e capì che non avrebbe mai potuto incontrare un ragazzo migliore di Joseph Adam Jonas.
"Ti amo"disse per l'ennesima volta,dopo averlo ripetuto già tantissimo quell'Estate.
"Tu vieni con me!" esclamò Joe.
Lei,scoppiando di felicità,salì con lui sull'elicottero. Allora poteva davvero funzionare tra loro!
I due guardarono l'isola diventare sempre più piccola,in lontanza. Le loro mani erano congiunte ora ed il sole stava tramontando lentamente,come se volesse fargli vivere quello splendido momento per l'eternità.

Spazio autrice
Scusatemi immensamente per il ritardo! E' da più di un mese che non aggiorno! Ma per sfortuna ho dovuto fare a meno del computer per dei giorni e non ho avuto tempo per continuare la FF. Comunque sia:è finita! Yeaaah! Mi dispiace un po',perchè mi ero affezionata ai personaggi,come spero sia successo anche per chi leggeva... ma dall'altra parte è anche una garnde soddisfazione perchè ho FINALMENTE terminato la mia prima long :)
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno recensito,solo letto o messo la FF in preferite,seguite e da ricordare. Grazie infinite!
Grazie a chi ha lasciato un commentino nello scorso capitolo: Whenulookmeintheeyes e ElyCecy (poi vi risponderò).
Grazie a chi ha messo la FF nelle preferite:G_g96.
Grazie a chi ha messo la FF nelle seguite:annaritaa86,baby jonas,CriCri97,DalamarF16,ElyCecy,Giu24,G_g96,harmon8y9,- Kykka96,morettinahouse96,Who_I_Am.
Grazie a chi ha messo la FF nelle ricordate:namina89

Grazie davvero a tutte quante per aver seguito la storia,BUONE FESTE! Buona vigilia! Felice anno nuovo! 
Da Sofy<333

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