A Very Carbuncle Christmas

di Ashbear
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. Un tempo per riflessi e fiocchi di velluto ***
Capitolo 2: *** II. Quando Carbuncle entra in conflitto ***
Capitolo 3: *** III. Guerra delle parole ***
Capitolo 4: *** IV. Deck the Halls with 'Tail's' of Carbuncle ***
Capitolo 5: *** V. Jingle Zells ***



Capitolo 1
*** I. Un tempo per riflessi e fiocchi di velluto ***


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Premessa dell'autrice: ho sempre voluto scrivere una storia sulle vacanze. Ora, nello scriverla, ho violato molte delle mie stesse regole. Sì, è vero. Proprio tutto quello che evito appositamente di fare nelle mie altre storie - l'ho fatto in questa. Perché questa è scritta solo per puro divertimento e nello spirito natalizio.
Capisco che sia logico che nel mondo di FFVIII possano non celebrare il Natale e non qui a discutere su quel putno. (Anche se quando ho rigiocato ho notato che Zell chiama qualcuno 'Scrooge'(1). Inoltre Seifer cita i Boy Scouts - scusate, ho trovato questa cosa piuttosto strana!) Sono qui solo per tornare alle basi e a fare quello che ho iniziato - scrivere perché lo volevo.
Quindi grazie a tutti. Questo è il motivo per cui molti di noi hanno iniziato - per il divertimento e la possibilità di essere noi stessi ogni tanto. Questa storia per me è la possibilità di... beh... correre rischi... e ringrazio ciascuno di voi per questa opportunità. Buone vacanze, a prescindere da che giorno festeggiate. Questo è il mio regalo per voi.

A VERY CARBUNCLE CHRISTMAS
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly
~ I. Un tempo per riflessi e fiocchi di velluto ~

Non sarà il nostro primo Natale insieme. In realtà, quest'anno celebreremo il quinto. A voler essere tecnici, sarebbe, a dire il vero, il sesto. Solo che il primo Natale in cui ci conoscevamo è stato prima dell'intera faccenda di Artemisia. È stato quando Squall mi considerava ancora una cliente del Garden, o ancora meglio, 'una semplice scocciatura' come dice spesso. Fidatevi, il Comandante Leonhart può essere tutto regole e aspetti tecnici in qualsiasi situazione. Lo so per esperienza.

Eppure, quel lato della sua personalità non toglie mai nulla ai suoi punti di forza. I due lati si bilanciano abbastanza una volta che ci si abitua... e si affina l'abilità di andarsene via con calma prima di volerlo strangolare. Cosa che, comunque, mi trovo a fare più spesso di quanto mi prema ammettere. Ma non cambierei mai la nostra relazione per nulla al mondo. Per niente. Mai.

In più, la meditazione è forzatamente diventata uno dei miei hobby preferiti. Chi l'avrebbe mai detto sei anni fa? Io di sicuro non l'avrei fatto.

Credetemi, sono estremamente grata per tutto quello che ho. Questo è il periodo dell'anno in cui si comincia a riflettere su tutte quelle piccole cose della vita - sia quelle buone che quelle cattive, anche se le vacanze sono diventate sempre più difficili negli ultimi anni. Onestamente, non sono sicura del perché. Dovrei essere felice. Ho tutte le ragioni del mondo per essere felice. Perché mai non dovrei esserlo? Ho vissuto in un posto meraviglioso per gli ultimi sei anni. Ho amici fantastici che sacrificherebbero letteralmente le loro vite per la mia. No, non è giusto... Non posso nemmeno iniziare a classificare quello che condivide il nostro gruppo come semplice 'amicizia'. Siamo una famiglia; siamo molto oltre qualsiasi cosa che definirei come amicizia.

E di tutte le cose per cui devo essere grata - ho Squall. Non proverei nemmeno, non potrei, a definire tutto quello che quest'uomo è per me: è un fidanzato, un ottimo amico, un cavaliere. È tutto. È anche la persona che mi porta sull'orlo della follia quasi ogni giorno.

In poche parole, lo amo per tutto ciò che è. Cos'altro potrebbe esserci da dire?

So che non è mai stato il tipo da vacanze o qualunque tipo di celebrazione. Penso di averlo saputo prima ancora di averlo 'ufficialmente' incontrato. Non ho mai cercato di forzarlo. Anche se, a volte, so che la tensione tra noi diventa inevitabile. I nostri mondi collidono ed entrambi cerchiamo di fare del nostro meglio, ma in qualche modo... fuoco e ghiaccio, olio e acqua, o qualsiasi altro cliché vogliate inserire qui. Avete capito - siamo opposti.

Quindi, in una specie di tregua silenziosa tra noi, ogni Vigilia di Natale lui cede e lascia che tutti vengano nel suo appartamento. Certo, parlo solo dei nostri amici più cari. È una piccola riunione informale, ma in qualche modo lui sa che il gesto ha un grande significato per me. Forse in un certo senso questo è il migliore regalo di Natale che dà - senza mai dovermi comprare nulla. Mi chiedo solo, a volte, se lui sa quanto lo apprezzo.

La tradizione, in mancanza di un termine migliore, è iniziata il nostro primo Natale insieme come coppia. Ha accettato la mia idea senza un solo commento negativo. Sono grata di questo ogni anno. Uno di questi giorni forse glielo dovrei chiedere. Ma poi, forse una parte della magia sta nel non sapere.

Quando ho suggerito la prima volta di ritrovarci tutti insieme, cinque anni fa, penso di aver lasciato aperta la possibilità dei nostri appartamenti - il suo o il mio. Vero, io vivo in una piccola stanza del dormitorio. Ma comunque c'era una parte di me che credeva che la cosa educata da fare fosse almeno offrirsi. Lui ha semplicemente alzato gli occhi al cielo in un 'chissenefrega' silenzioso quando ho suggerito il mio appartamento. No, questo gesto non era di rabbia. Era più che altro il suo modo di dire, non posso credere che tu l'abbia suggerito. Sai dannatamente bene che finiremo da me, quindi perché anche solo provare a fare l'innocente, Rinoa. Era quel tipo di alzare gli occhi al cielo. In più, sapeva che l'avrei ringraziato a modo mio quella notte. Quel cane malizioso... Penso che abbia preso quell'idea da Irvine, anche se non lo ammetterà nemmeno in un milione di anni.

Ad ogni modo, anche con il il riconosciuto 'alzare gli occhi al cielo della morte' di Squall, questa notte è sempre stata una di quelle comprensioni silenziose tra noi. È l'unico momento dell'anno in cui cede alla più piccola quantità di festività delle vacanze o al suggerimento di celebrazione.

Guardandomi allo specchio, mi sforzo di sorridere mentre lotto per legarmi un fiocco di velluto tra i capelli. Non sono mai stata brava nel legare queste stupide cose. Mi scopro sempre gelosa di quelle ragazze con le dita davvero agili che riescono a legarsi meravigliosi nastri da super fotomodelle nei capelli. Mi maledico per non aver comprato un fermaglio prefatto come qualsiasi altra ragazza di Deling. Dannazione, dovrò semplicemente farmelo legare di nuovo da Quistis e Selphie quando arriveranno alla festa. Non che qualcuno lo noterebbe. È solo un fiocco di velluto.

Non sono sicura del perché io senta il bisogno che tutto sia perfetto per una riunione informale. Credo che sia... Beh, è la Vigilia di Natale e voglio che sia perfetta. Anche se Squall non crede nelle tradizioni, queste sono alcune delle mie fin dall'infanzia. La stagione natalizia è uno degli unici ricordi rimastimi di mia madre, anche se annebbiati e oscuri. A questo punto, i ricordi potrebbero non essere nemmeno miei, solo cose che ho sognato negli anni o visto nei film. Ma comunque, sono i ricordi a cui mi aggrappo e...

Perché non riesco a legare questo fiocco? Oh beh, in ogni caso è solo uno stupido pezzo di tessuto. Che differenza farà?

Prendo un momento per fissare il mio riflesso nello specchio. A volte mi chiedo chi sono e cosa sono diventata. Non ho mai pensato a me stessa come a una strega, piuttosto semplicemente come a Rinoa Heartilly - chiunque fosse... Ancora non lo so. Come ho detto, forse questo periodo dell'anno fa pensare molto ai riflessi.

Non ho tempo per l'autoanalisi e le rivelazioni che cambiano la vita, adesso. Spazzolo distrattamente alcuni dei peli di Angelo dal mio maglione, chiedendomi perché ho scelto di comprare un cardigan nero. Il pelo del cane contrasta come il giorno e la notte, la luce e il buio, di nuovo, inserite un luogo comune a scelta qui - avete capito.

Guardo la mia compagna pelosa che se ne sta stiracchiata in un semicerchio pigro. La 'principessa lanosa' alza le sopracciglia come se io avessi avuto l'ardire di disturbare il suo sonno di bellezza. A volte mi chiedo cosa passa nella mente di quel cane. Poi, subito dopo, sono sicuramente grata di non averne idea.

Davvero, lo sono.

Angelo e io viviamo in questo comodo dormitorio da oltre sei anni. Siamo sempre state felici qui; non lo abbiamo mai dato per scontato. Mai una volta abbiamo chiesto di trasferirci in qualcosa di più grande. La piccola stanza è comunque una casa più di qualsiasi altro posto nella residenza vuota con Caraway. Si possono avere tutte le cose del mondo e comunque non avere niente. A volte, mi chiedo se l'abbia mai capito dopo la morte di mia madre. Anche se il Colonnello e io andiamo più d'accordo ora, le cose sono... beh, per la maggior parte e in mancanza di un termine migliore... civili.

Ma stanotte non è la notte per indugiare su quelle cose. Stanotte è una notte per le cose positive. Stanotte è una notte per i miei amici, la mia famiglia adottiva. Stanotte è per Squall.

*~*~*~*~*

E quindi eccomi qui, in piedi fuori dalla porta di Squall. Anche dopo tutti questi anni sento un certo nervosismo dopo aver bussato. Si penserebbe che mi fosse passata, ormai. A volte è peggio che altre, e stanotte è una di quelle altre. Onestamente penso che nasca dal mio desiderio che tutto vada al meglio per la Vigilia di Natale. Di nuovo, è quella parte di me che si aggrappa a quelle tradizioni dell'infanzia, per quanto distorte possano essere. In questo periodo dell'anno inizio a pensare a tutto sempre di più, specialmente a quelli rimasti indietro. Forse mi sbaglio, non lo so... A volte analizzo tutto troppo. Lo so. Vorrei solo che aprisse la porta; la casseruola tra le mie mani sta diventando imbarazzante da tenere.

Guardo velocemente Angelo in un tentativo di distrarmi. Lei, a differenza della sua padrona, se ne sta seduta ad aspettare pazientemente. Non penso che le interessi nulla. Voglio dire, sta solo guardando attentamente il motivo di legno sulla porta, o forse sta solo aspettando che si apra. Non lo so. Qualunque cosa stia facendo, è sicuramente molto più calma di me - anche se questo non dice molto. In cinque anni si penserebbe che io riesca almeno ad entrare nell'appartamento del mio ragazzo senza sentirmi come un'adolescente ansiosa - ho ventidue anni adesso.

Sorrido nervosamente mentre la porta si apre e vedo Squall, lì in piedi con un'espressione confusa sul viso. Mi chiedo chi aspettasse.

"Squall."

"Rinoa."

Ok, sta diventando strano e basta. A quanto pare, conosciamo i nomi l'uno dell'altra, che è un buon inizio, credo - anche se questo non fa nulla per il mio nervosismo. Sento le mie mani stringere la teglia di vetro più forte di quanto sarebbe naturale in qualsiasi situazione. Sono sollevata nel vedere che finalmente sorride appena, anche se bisogna conoscerlo quanto me per sapere che 'quello' è un sorriso vero.

"C'è qualcosa che non va?" riesco a dire finalmente, mettendo la teglia in equilibrio mentre lo supero.

Anche se dovete capire - in qualche modo Angelo sente il bisogno di essere la prima ad entrare in qualsiasi stanza una volta che si apre la porta. Penso che sia una cosa da cane, e sfortunatamente, una cosa da Selphie. A volte quelle due se la giocano. Più di una volta è finita con tutte e due per terra dopo essere inciampate per la fretta. Amo davvero molto i miei amici e tutte le loro idiosincrasie - non li scambierei per niente al mondo.

Sento Squall che cammina dietro di me mentre poso il piatto sul piano di lavoro.

"Hai... hai cucinato?"

"Oh, è per questo che hai fatto quello prima? Ho capito adesso signor Leonhart, un solo un commento sulla mia cucina e te ne pentirai."

"Perché dovrò mangiarlo?"

Uomini, o più specificamente, "Squall!" grido fingendo rabbia e dolore. Sa che sto scherzando, proprio come io so che lo sta facendo anche lui... o almeno, lo spero. Ok, la mia cucina fa... beh... di solito fa schifo, ma questo è talmente semplice che persino io posso farlo! Ho preso la ricetta dal retro di una zuppa in scatola. Una zuppa in scatola! Tre passi - non penso di poterlo incasinare nemmeno io... almeno lo spero disperatamente.

Lui non reagisce al mio piccolo sfogo. In realtà, per la maggior parte delle volte, se non lo si conosce meglio sembra piuttosto apatico verso un sacco di cose diverse. In realtà non lo è. Semplicemente non esprime emozioni a meno che non senta che è necessario. Anche se a volte, se lo fa, mi coglie di sorpresa, e rende solo quei momenti anche più speciali.

Lasciandolo in cucina, mi dirigo in sala da pranzo. Certo, il suo appartamento non è enorme, ma, onestamente, devo dire che il Garden ha fatto un lavoro meraviglioso. Il solo spazio di credenze e armadi in questo posto è sorprendente. Dai bagni alle due camere da letto - hanno usato ogni area disponibile. Onestamente è il sogno del collezionista compulsivo(2), cosa che è il motivo per cui si perde l'ironia del fatto che Squall viva qui. Mi sono spesso chiesta perché Cid abbia destinato così tanto spazio in pensili e credenze per un ragazzo che, una volta, possedeva letteralmente un solo piatto, un bicchiere, e un set di posate non abbinato. Immagino che Edea abbia dato una mano con i progetti; a volte questa è l'unica spiegazione valida.

Mentre mi dirigo verso i pensili, sento un leggero strattone al polso. Boccheggio più per la sorpresa di non averlo sentito che per il contatto vero e proprio. A volte Squall e le sue capacità da gatto mi spaventano. Ha portato questa tecnica da inseguimento della preda quasi a livello di una scienza. Mi volto verso di lui e lo guardo negli occhi. Onestamente è la prima volta da quando sono entrata che lo guardo davvero. Sorrido mentre i nostri sguardi si incontrano e sento di nuovo quello stupido nervosismo del volere che l'intera serata sia assolutamente perfetta. Lo so... Non ho nulla di cui preoccuparmi, perché, a prescindere da tutto, è già perfetta con lui al mio fianco. Devo solo ricordarlo a me stessa nei momenti in cui non mi guarda negli occhi.

"Rinoa, pensi che Angelo starebbe meglio qui, stanotte?"

Nascondo il viso contro il suo petto e appoggio la testa in quello spazio tra il suo collo e il mento. È un posto che sento quasi fatto solo per me, anche se sono sicura che questa cosa non ha senso per nessun altro. Amo come la mia testa si adatta lì, come un cuscino. Ok, un cuscino bitorzoluto, ma comunque un cuscino. Mi trovo a sorridere tra me e me mentre mi sento felice solo di essere contro di lui. Forse sono questi semplici momenti che fanno sembrare che ogni altra cosa della settimana valga la pena. È il silenzio tra tutte le parole - i momenti tra tutte le carezze - in cui ci capiamo senza dover dire nulla.

'Angelo', in poche parole, è diventata il nostro codice. Squall ancora non riesce a chiedermi di passare la notte con lui. Credo che sia quella tenue linea tra il bisogno e la dipendenza che lui ha paura di attraversare; forse questo è l'equilibrio con cui può vivere. In ogni modo, non ho mai forzato le cose... per lo meno seriamente. Quindi invece di chiedermi semplicemente se voglio passare la Vigilia di Natale con lui, se ne esce con questo elaborato stratagemma...

Beh, forse 'elaborato' è uno stiracchiare la verità. L'immaginazione di Squall è un po' tendente all'inesistenza. Diciamocelo - Angelo sarebbe felice ovunque ci fosse una coperta morbida, una ciotola traboccante di croccantini per cani, e acqua libera da peli. Ok, forse l'ultimo è più un desiderio mio. È solo che mi fa schifo ogni volta che vedo uno dei suoi peli che galleggia lì dentro e la sua lingua che ci va pericolosamente vicino. Yuck! Sì, i problemi li ho io, non il cane. Lo so. Questo comunque non è per niente il punto della conversazione, torniamo al punto: ad Angelo semplicemente non interessa in che stanza dorme.

"Penso che ad Angelo piacerebbe molto. Già che ci siamo, pensi che possiamo mettere latte e biscotti per visitatori tardivi vestiti di rosso?" Non penso che gli sfugga il mio sarcasmo. Non succede mai, anche se metà delle volte lui decide saggiamente di ignorarlo.

"Non esagerare." Sorride abbassandosi e mi bacia il lato del collo, proprio sotto l'orecchio. "Ma Rin, non penso che tu sia stata così brava quest'anno, comunque. Sarai fortunata se ti lascia un quarzo magico."

Dannazione, inizio a desiderare molto quei biscotti. "Senti chi parla," rispondo scherzosamente stringendolo tra le braccia, e lui istintivamente mi imita.

Oh beh, almeno starò con lui stanotte. Non che avessi alcun dubbio. Anche se sarebbe carino che una di queste volte me lo chiedesse esplicitamente; meglio ancora, se si arrivasse a un punto in cui non sentirei il bisogno di essere invitata. Ma tutto sommato, sono ancora un'ospite qui al Garden. Credetemi, quel pensiero è sempre lì, nella mia mente. Come ho detto prima, sono grata per tutto quello che ho e non forzerei mai nulla.

"Chissenefrega," dice sottovoce, con un sorrisetto malizioso, attirandomi più vicina. Poi sente il bisogno di sussurrarmi seducente all'orecchio, "e comunque chi vuole essere buono?"

"Ed è esattamente per questo che tu vuoi che passi la notte qui, vero?"

Devo dirlo, ha lasciato veramente il fianco scoperto con quella battuta, no? Ora, per quanto voglia stare tra le sue braccia, devo davvero preparare questo posto prima che arrivino gli altri. Dio sa i commenti che farebbe Irvine se il cibo e le bevande non fossero pronti al loro arrivo.

"Squall, devo trovare la ciotola per il punch. Tra poco saranno tutti qui e non c'è niente di pronto!"

"E in qualche modo è colpa mia, giusto?" chiede lui con un gran sorriso mentre si passa la mano tra i capelli. Se pensa che questo ingenuo tentativo di cavarsela dall'aiutarmi possa funzionare, si sbaglia così tanto.

"Sì, sì lo è," dico semplicemente. "Ricorda, non è che io viva qui".

Mi mordo la lingua dopo averlo detto. Forse è meglio che non svegli il cane che dorme dopo quel commento. O i leoni che dormono, o i comandanti scontrosi che dormono, o qualsiasi cosa è sul punto di essere adesso. Non riesco mai a intuire i molti umori di Squall Leonhart - persino la mia Magica Palla 8 lo ha classificato come causa persa. Ora come ora, credo che anche il mio cervello sia disperso, perché non intendevo davvero dire quello.

Così, in un vano tentativo di cambiare, speriamo, del tutto argomento, mi muovo nella stanza e comincio a guardare nelle credenze della sala da pranzo 'Leonhart'. Ve lo dico io, l'interno di queste cose è organizzato in una qualche specie di codice sequenziale, alfabetico, numerologico... infernale. A dire il vero, non ho idea di come siano organizzati, ma in qualche modo sono disposte secondo ranghi e file perfette come piccoli soldatini di cristallo. È piuttosto inquietante. Per altezza, colore, massa, volume - beh, ancora una volta, avete capito. A quest'uomo serve una qualche forma di intrattenimento, oltre il brivido di organizzare credenze.

Non vedo la ciotola per il punch nella prima fila delle credenze più in basso, quindi mi sposto alla successiva. Si penserebbe che lui sappia dove sia sistemata la grossa e ingombrante ciotola per il punch, ma a quanto pare non è così. Forse ha perso il promemoria che si è inviato sulla faccenda, chi lo sa. Arrivata all'ultima fila degli sportelli più in basso, sospiro esasperata.

"Ok Squall, mi arrendo. Di solito era in questi mobiletti, giusto?"

Quando gli vedo quel sorriso beffardo sulle labbra, mi rendo conto di cosa ha fatto per tutto il tempo: guardarmi. Mentre mi chinavo per trovare la ciotola per il punch, lui ha avuto il coraggio di guardarmi!

"No, è sempre stata proprio sopra la prima fila di antelli in cui hai guardato."

"Accidenti a te, Squall," gli dico strizzando gli occhi. Oh, aiutemi... Se stanotte non fosse stata la Vigilia di Natale, questo sarebbe uno di quei momenti in cui me ne vado e basta. "Perché non me l'hai detto subito?"

"Perché, chi ha voglia di essere buono? In più io mi stavo divertendo abbastanza, grazie. Non mi dici sempre che devo farlo più spesso?"

Ho già detto che amo quest'uomo?

*

Note al testo
(1) Scrooge: soprannome del famoso personaggio di Dickens, protagonista del suo "Canto di Natale". Viene spesso usato come modo di dire per indicare una persona avara e lontana dallo spirito del Natale.
(2) Collezionista compulsivo: qui ho tradotto liberamente la parola 'packrat' che viene usata in inglese per indicare una persona che tende ad accumulare roba in maniera compulsiva (come l'animale a cui questo modo di dire si ispira). Ho pensato che potesse ricordare la cicala della favola, ma mi sembrava meno incisivo dell'inglese. Il comportamento, comunque, dovrebbe essere quello. Se avete idee di traduzioni migliori, fatemele avere pliz :)

*****
Nota della traduttrice: Buon Natale 2010 a tutti! Spero possiate passare questi giorni di festa con tutta la serenità del mondo.
Per farvi un regalino, visto che sono lentiiiiiissima a scrivere cose mie, ecco due traduzioncine, entrambe a tema natalizio. Una è questa, mentre l'altra è A promise for Christmas di Tairi Soraryu, pubblicate insieme. Spero vi piacciano^^ Auguri ancora!
Non è stato betato nulla, qui, per cui se trovate errori fatemelo pure sapere!
Come sempre, le recensioni saranno tradotte & inviate all'autrice. Alla prossima! - Alessia Heartilly

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Capitolo 2
*** II. Quando Carbuncle entra in conflitto ***


A VERY CARBUNCLE CHRISTMAS
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly
~ II. Quando Carbuncle entra in conflitto ~

In qualche modo, e non sono sicura di come, Squall e io siamo riusciti a tirare fuori gli ultimi pezzi di cristalleria prima che arrivassero gli altri. Forse dovrei essere grata per il suo sistema di organizzazione delle credenze anale-ritentivo; a dire il vero, è tornato utile dopo l'incidente della ciotola da punch. Si penserebbe che oramai io sappia dove c'è tutto, ma ancora, questa è un evento unico all'anno e ogni anno voglio aggiungere 'solo un tocco in più'. Ovviamente, con ogni nuova 'aggiunta' arriva un altro silenzioso alzare gli occhi al cielo alle mie spalle, ma va bene, lo amo per questo. So che lo sta facendo, non è così furbo.

"Hey Squall, dove, quando hai raccolto tutta questa roba, comunque?" chiedo, senza sapere del tutto perché. Voglio dire, sei anni fa possedeva un solo set di argenteria. Penso che il fatto che il mio ragazzo possieda tre salsiere sia estremamente disturbante, più per me che per lui.

"Regali per la Festa del Comandante," risponde completamente monotono, come se fosse la risposta più ovvia del mondo.

Poi posa al centro della tavolo saliera e pepiera in cristallo abbinate. Dove le ha prese quelle? Voglio dire... dove! Io le ho di cartone e quei piccoli pacchetti che ho preso, intendo dire in prestito, dalla mensa... ma questo non l'avete sentito, ok?

"Mi prendi in giro, vero?" chiedo guardandolo. Lui sorride mentre qualcuno bussa alla porta. Abbassandosi, mi dà un bacio veloce sulle labbra. Spero davvero che stesse scherzando sulla Festa del Comandante.

Io inspiro profondamente osservando ciò che mi circonda - l'appartamento sembra semplicemente meraviglioso. È nei momenti tra il tramonto e l'attesa della notte che le luci di Natale sembrano più magiche; questo è sempre stato il momento migliore, per me. Il suo albero è semplice, vero. Sono stata io a sceglierlo, metterlo in vaso, decorarlo, e tutto il resto... sorpresi? Le piccole luci bianche brillano come lucciole vibranti e per un momento mi sento trasportata in un altro mondo.

Amo davvero il suo appartamento. Non sono sicura di averglielo mai detto esplicitamente. Ha sempre avuto una qualità accogliente ma elegante, e di nuovo, il migliore spazio interno per armadi e credenze che si possa mai immaginare. Oh, tornando alle decorazioni, non sto dicendo che lui non ha aiutato, ma il fatto è che lavora molte ore e di solito questo gli impedisce di fare cose più mondane come decorare casa. Mi ha dato il permesso di entrare e preparare l'albero e le ghirlande. Certo, io ero più che disponibile a farlo.

Qualcuno bussa alla porta e io sono felice della distrazione. Non voglio cominciare a preoccuparmi di stasera o a prendere le cose troppo seriamente. Voglio solo divertirmi e non perdermi tra formalità e finzioni. So che a nessuno dei miei amici interessa, ma per qualche ragione, non riesco a scrollarmi la sensazione di dosso. Devo davvero superare la cosa.

Squall apre la porta, dato che è il più vicino tra noi due. Sembra davvero sincero nel salutare l'ospite. Quella è l'unica cosa che è cambiata negli anni, nulla sembra più forzato. Se non vuole fare qualcosa, lo si capisce, fidatevi.

"Quistis!" Mi avvicino quando la vedo superare l'ingresso. Sto cercando di essere la padrona di casa educata e offro la mia assistenza, allungando le mani per prendere lo scaldavivande. Si penserebbe che non l'abbia vista per giorni, invece che a pranzo, ma sono così eccitata! Amo e basta la Viglia di Natale - c'è qualcosa di così magico nell'aria, qualcosa che va al di là delle spiegazioni.

"Grazie Rin, hai spazio in cucina pr questa?"

"Ha cucinato." Noto come il mio ragazzo cerca di affermare questo fatto con noncuranza mentre prende un sorso di vino dal bicchiere.

"Aah... è... carino."

"Non carne o pollame," aggiunse Squall, come capendo la preoccupazione silenziosa di Quistis sulla possibilità di un piatto poco cotto o andato a male. Ha l'audacia di prendere un altro sorso senza nemmeno guardami!

Gah! Non sono sicura di come la mia cucina sia diventata il più grande scherzo di tutto il gruppo. Vorrei che si fissassero su qualcosa d'altro per la serata. Sto per uscirmene con una qualche battuta di rimando estremamente intelligente quando qualcun altro bussa, o meglio martella la porta a pugni.

Questo vuol dire solo una cosa - Zell.

I pochi minuti successivi seguono il tradizionale rituale degli ospiti che arrivano a una cena. Quistis e io sistemiamo il resto degli antipasti mentre tutti parlano e ridono del più e del meno. Anche Squall sembra divertirsi, cosa che solitamente fa la Vigilia di Natale... Non so quanto di questo sia per lui, o quanto sia per me. Uno di questi giorni forse lo scoprirò, ma ora come ora, sono grata di quello che ho. Siamo ancora solo noi quattro e siamo tranquilli ad aspettare che arrivino gli ultimi due membri del gruppo.

Irvine e Selphie - cosa posso dire su quei due?

Primo, bisogna capire che di solito sono elegantemente in ritardo. Questo è, beh... sono loro. Non è fatto di proposito, più che altro è l'andamento delle loro vite - un attimo, devo sottolinearlo, intendo che si applica solo alle loro vite non militari. Secondo, beh, è mia opinione personale che Selphie venga distratta facilmente. (Ricordate la teoria dell'essere la prima ad entrare nella stanza come Angelo, moltiplicatela dieci volte. Non è una brutta cosa, è una cosa da Selphie.) Infine, quei due sono stati i primi del 'nostro gruppo' a sposarsi. So che è piuttosto scioccante. Onestamente... lo è stato per tutti, ma a dirla tutta, ha funzionato in maniera fantastica e io ne sono davvero così felice. Sì, a volte è difficile per me pensarci, lo ammetto. Ma ancora, loro sono loro, e Squall e io siamo... noi - e alcune cose devono essere così e basta.

Questo sarà il loro secondo Natale come marito e moglie. L'anno scorso, come gruppo, abbiamo detto loro che non volevamo si sentissero obbligati a passare la serata con noi. Ad ogni anno che passa diventiamo tutti più grandi e capiamo che il cambiamento è inevitabile. Per quanto vorremmo che rimasse lo stesso, non può essere. Capivamo che dovevano iniziare le proprie tradizioni. Eppure, loro hanno affermato con enfasi che noi siamo la loro famiglia - il tempo e le circostanze non cambieranno mai questo fatto e che avrebbero continuato a passare la Vigilia di Natale con noi. Solo per il semplice fatto che era la loro tradizione stare con la loro famiglia.

Quello ha significato così tanto per me.

E come se fossero stati chiamati, qualcuno bussa alla porta. Credo, in un certo senso, di essere felice che non siano cambiati, che certe cose siano rimaste uguali in questo mondo dove tutto è sempre così imprevedibile. Anche se, quando si apre la porta, sono in realtà sorpresa di vedere entrare per primo Irvine. Sembra avere delle incredibili quantità di cibo impilate tra le mani. A quanto pare, Selphie ha ritenuto necessario cucinare una 'fettina' di tutti i maggiori gruppi di carne.

Zell sarà contento - davvero molto contento.

Poi, Selphie si slancia oltre la porta, indossando un'insana quantità di giallo. A volte mi chiedo dove trova così tante sfumature diverse. Voglio dire, c'è un qualche negozio underground nelle vicinanze, o si tratta solo di una grandiosa ricerca in internet? Chi lo sa... ma poi, forse questa è una di quelle domande dell'universo che è meglio rimangano senza risposta.

Poi succede... l'imprevedibile in una notte altrimenti prevedibile.

Due lunghe orecchie verdi a foglia con macchioline blu scuro spuntano dalla soglia. È in questo momento che vedo il leggero brillare di un rubino nel corridoio vagamente illuminato. So già chi è; l'ho riconosciuto dal rubino brillante... L'iperattivo Guardian Force si slancia oltre la soglia nello stesso in modo in cui lo farebbero Selphie o Angelo. Ad ogni modo, diventa un po' più cauto mentre si muove nell'appartamento; a quando pare il GF sa che la sua presenza non era prevista (e per una persona - non voluta) dalla maggioranza dei presenti.

"Carbuncle! Piccolo amico verde, ometto mio, come va!"

Zell non ha mai avuto problemi a esprimersi.

"Che diavolo ci fa quello qui?"

E a quanto pare, nemmeno il mio ragazzo in questa particolare occasione. Carbuncle percepisce l'irritazione di Squall e salta dietro alle gambe di Selphie, facendo spuntare la testa, e poi stringe gli occhi verso il Comandante.

"Lo guardo per il fine settimana, mentre Cid ed Edea sono in vacanza al villaggio degli Shumi." Improvvisamente mi sento male per Selphie, mentre lei accarezza la testa del GF. So che sta facendo del suo meglio. Voglio dire, Squall e Carbuncle non hanno esattamente la migliore compatibilità, inserite di nuovo il vostro luogo comune preferito qui...

A dire il vero, d'ora in poi, penso che inizierò a dire solo: come Squall e Carbuncle. Penso che questo paragone dica praticamente tutto.

"È un dannato GF, non sa occuparsi di se stesso?"

Selphie boccheggia coprendo le lunghe orecchie di Carbuncle mentre Squall posa il suo bicchiere con forza. Chiudo gli occhi. Voglio dire al mio ragazzo che va tutto bene, davvero, è soltanto Carbuncle. Certo, il GF può essere... beh, lui, ma non ne vale la pena.

Cosa più importante, è Natale - Squall non può lasciar perdere l'ostilità per una sera? Non voglio davvero essere io a dirlo. Voglio solo che alcune cose le capisca da solo. Se devo dirle, allora, beh... Penso che sia piuttosto inutile, tanto per cominciare. Darò a Squall qualche minuto per calmarsi, per lasciare che lo shock svanisca. Se non altro, come ho detto prima, il mio ragazzo ha due lati, e si bilanciano. Da qualche parte, è meglio che quel lato razionale sia pronto a prendere a calci nel sedere questo.

"Squall Leonhart! Non usare un linguaggio simile davanti a lui!" boccheggia Selphie, piena d'orrore. So che Selphie la prenderà male. Ha un debole per Carbuncle. Tutti lo abbiamo, tranne il Comandante Difficile.

Non sono nemmeno sicura di dove sia iniziata l'animosità. Forse, ancora, questa è una delle molte domande che dovrei fare al mio cavaliere invece di lasciarle suppurare sotto la superficie. Ho una certa tendenza a farlo, ma poi, è lo stesso per lui. Poi, come un vulcano dormiente che trova nuova vita, le nostre personalità erompono in un fuoco d'artificio e non è bello... per nessuno... E in qualche modo, temo che succederà presto. È passato troppo tempo.

...E da dove mi vengono queste analogie? Penso di aver bisogno di smettere di guardare il National Geographic Channel per un po'.

A questo punto, svariati suoni striduli risuonano da Carbuncle, mentre le sue orecchie si piegano verso il basso. Non sembra contento.

"Squall, penso che tu sia appena stato maledetto in Carbunclese!"

Per favore Zell, non provocarlo. Lascia perdere e basta. Mi trovo incapace di fare qualsiasi cosa tranne rimanere ferma in un posto e sorridere. Tendo ad avere questa abitudine quando sono nervosa o arrabbiata, o, in questo caso, tutte e due le cose.

"Non è la terza lingua in cui ti fanno la ramanzina questa settimana, Comandante?"

Et tu(1), Irvine? Tutti stanno ridendo spensieratamente della situazione, e anche Carbuncle si sta lasciando un po' andare; forse c'è ancora speranza. Ok, vero, è difficile intuire i suoi stati d'animo. Invece del linguaggio corporeo, è più o meno 'linguaggio delle orecchie', bisogna guardare. Beh, le sue orecchie e quella cosa brillante, uhm... tipo gemma incastonata nella sua fronte.

Non lasciate mai... e dico... mai che quella cosa arrivi a un vibrante color rubino, o è brutto. Molto brutto. Abbastanza semplice? Molto brutto.

"A dire il vero, è la quarta," corregge Squall, avvicinandosi a me di un passo. "È insieme al territorio."

Si ferma e mi guarda per un secondo. "Hey." davvero sta affrontando la situazione così bene? O qualcuno ha messo qualcosa nel suo bicchiere. Voto per questa.

"Hey anche a te," replico senza dire una parola sul nostro visitatore verde, sfida alla verticalità, energico e Guardiano.

Muovendosi dietro di me, mi circonda le spalle con le braccia, attirandomi a sé. Eppure, mi trovo ancora a guardare tutti in faccia mentre continuiamo a parlare, ma personalmente sono molto più felice così. Anche se, una volta che Zell inizia a parlare di qualcosa, Squall si china davvero e fa questa strana combinazione tra un sibilo e un sussurro nel mio orecchio.

"Sai quanto ti amo... ma tienimi lontano quel cretino o lo metto nel frullatore."

A volte devo semplicemente mordermi la lingua e ridere.

*~*~*~*~*

Guardo il mondo distorto attraverso il mio bicchiere di vino, e per un momento, tutto intorno a me acquista quasi senso. Non so perché. Penso che a volte anche le situazioni più improbabili e oscure possano diventare vividamente chiare. Di nuovo, vengo trasportata a momenti della mia infanzia; i ricordi sono annebbiati e vaghi come lo scenario che circonda l'alcol. Sorriso posando il bicchiere sul lato, e mi pulisco le dita nel tovagliolo. La cena è andata bene e tutti sembrano felici. Hanno persino detto che la mia casseruola di patate è riuscita commestibile. Credo che forse esistano cose come i miracoli di Natale. Anche se penso che questo conti a malapena, da un punto di vista più ampio, ma prendo quello che posso, in questi giorni.

Abbastanza stranamente, per le ultime ore, Zell e Carbuncle si sono mantenuti completamente occupati. Potrei essere io, ma onestamente penso che un giorno Zell sarà un grande padre, anche se non sono sicura di chi sarà il bambino più grande - lui o suo figlio. Tutto quello che posso dire è che al momento lui e Carbuncle stanno giocando a Cribbage(2). Non chiedetelo a me. Non ho idea di cosa sia, oltretutto, non ho idea del perché Squall possieda una tavola da Cribbage, tanto per cominciare, quando non gioca nemmeno a dama. In ogni caso, io personalmente ho tirato una riga a 'Go Fish'(3) per quanto riguarda il gioco delle carte. All'inizio, mi aspettavo che giocassero a Triple Triad. Carbuncle, notoriamente, è un asso in quel gioco, ma poi mi sono ricordata della 'Legge Anti Triple Triad' di Squall, istituita tre Vigilie di Natale fa. È stata stabilita immediatamente dopo il famoso caso 'Irvine vs Zell'. È leggendaria nel Garden. Quei due stanno ancora aspettando il loro turno al tribunale per discutere le loro versioni dei fatti.

Fino a questo punto, è stata una tipica Vigilia di Natale, beh, per quanto tipica possa essere con Carbuncle e Selphie che costruiscono una fortezza con i quadratini di formaggio durante il dessert. È qui che squilla il telefono. Guardo Squall che, a quanto pare, condivide la mia stessa apprensione. Lui mi guarda e cerco di rivolgergli un sorriso rassicurante. Forse stiamo insieme da troppo tempo, o possiamo semplicemente percepire il disagio dell'altro, ma qualcosa nel telefono che suona in questo momento non piace a nessuno di noi due.

Guardo in silenzio mentre solleva la cornetta; penso di aver dimenticato di respirare in questi pochi secondi. Non sono sicura di cosa sto immaginando. Voglio dire, fondamentalmente tutti quelli che conosco e amo sono già qui nella stanza con me. Nella mia mente, so che sono al sicuro, ma comunque, quando il tuo ragazzo è il Comandante della SeeD, ogni volta che suona il telefono porta con sé nuove paure.

Mi sforzo di sentire le sue parole. Sta parlando piano, e da questa sola azione so che qualcosa non va. Questa è una delle sfumature impercettibili che capto da quando stiamo insieme.

"Selphie, c'è qualcuno in linea per te, da Trabia."

Squall non ha mai avuto una gran faccia di bronzo, una volta che si impara a leggerlo. Fa un sorriso lieve mentre le passa il telefono. Questo mi mostra le sue carte, ma Dio, spero che questa mano vada al meglio. Almeno ho un'idea migliore di cosa sta succedendo, anche se adesso temo il peggio per Selphie.

Guardo impotente mentre lei cammina avanti e indietro attorcigliandosi il filo alle dita. Squall si volta verso di me senza dire una parola. Come 'esterna del garden' so che questo è uno di quei momenti in cui come Comandante non può ufficialmente dire nulla, ma come fidanzato vuole dirmelo. Conosco il suo conflitto interiore, lo vive spesso. Non ho mai voluto che il suo dovere si mettere tra noi, anche se l'ha fatto in molte occasioni. Vorrei che sapesse che capisco. Quindi invece di aspettare che lui venga da me, gli vado incontro, stringendogli le braccia intorno alla vita e sussurrando, "va tutto bene." .A cui lui replica, "sì."

Qualche momento dopo, Selphie riattacca. Mi guardo indietro e noto che Irvine la tiene stretta tra le braccia. Non sono nemmeno sicura di quando l'abbia detto a Irvine, o se lui ha soltanto sentito, ma in qualche modo lo sapeva già... Quei due sono davvero una coppia stupefacente.

"Ragazzi, la migliore amica di Trabia di Selphie è rimasta ferita di ritorno da una missione. Lauren non voleva chiamarci, ma una delle loro amiche comuni ha pensato che Selphie volesse saperlo. I dottori dicono che pensano che ce la farà, andiamo là stanotte."

Credo che, per quanto chiunque di noi ci provi, nessuno possa sfuggire ai rischi delle nostre vite quotidiane, anche la Vigilia di Natale. Comunque, non voglio pensare al peggio. Devo rimanere positiva. Voglio dire, adesso Selphie in realtà sta sorridendo - anche se so che per la maggior parte è per dimostrarlo a noi. Questa è una parte della sua personalità e noi la amiamo per questo - non sarebbe Selphie senza di essa.

"Oh no, Carbuncle! Non posso portarlo con me."

"Selphie, mi piacerebbe tenerlo, ma domani alcuni studenti e io facciamo il nostro lavoro volontario annuale al rifugio. Penso che sarebbe estremamente difficile."

"Va tutto bene, Quistis... capisco."

"Io, uhm... non... posso..." Sapete, Zell sembra.... beh, un po' strano persino per Zell. Anche se non è dire molto data la situazione, credo. "Ho una cosa da fare con mia madre domani. Sì. Mi dispiace, Selph."

"Va tutto bene. So che ti ritrovi con la tua famiglia il giorno di Natale."

"Selph, posso guardarlo io, metti insieme le tue cose e basta, ok?"

"Rin, sei sicura?"

"Sicurissima... non dirlo nemmeno, per favore. Sei la mia famiglia e questo onestamente non è niente, promesso."

"Mi salvi la vita, grazie! Sono coooooooooooosì in debito."

"Non è affatto un problema. Tu ti occupi sempre di Angelo per me," replico accennando al mio cane - che è dimentica del mondo, accucciata vicino al camino. Seriamente, potrebbe passarle accanto un gregge di Chocobo e non le intesserebbe, adesso. Penso che si stia addolcendo, alla veneranda età di sette anni.

Sapete, forse è la mia immaginazione, ma per un secondo ho quasi pensato di sentire il corpo di Squall tendersi vicino a me. È stato estremamente tranquillo negli ultimi minuti. Non voglio dire Squall tranquillo - piuttosto, davvero tranquillo, oltre tutti i limiti accettabili della sua norma. Forse avrei dovuto prima chiederlo a lui, ma è solo Carbuncle, che problema potrebbe essere?

Ma poi, io dovrei stare con Squall stanotte nel suo appartamento; ripensandoci la cosa educata da fare sarebbe stata chiederlo a lui... Oh dannazione, non gli piacerà, nemmeno un po'. Ma è la Vigilia di Natale e può superare la cosa. Dovrà... no, non è come previsto, ma non toglie nulla. Spero solo che l'amica di Selphie stia bene. So quanto sono state legate durante la permanenza di Selphie a Trabia - e gli amici e la famiglia sono tutto ciò che importa durante le vacanze.

"Stai attento."

Sono sorpresa nel sentire Squall dirlo a Irvine, mentre offre la mano all'amico. Parte di me sente un'ondata di sollievo; il mio ragazzo può onestamente sorprendermi, a volte. Sa che questo è importante per me, e imparare ad adattarsi alle sfide che la vita gli butta contro lo sta rendendo una persona più forte. Sì, ok, questo è il discorso che ho intenzione di fargli più tardi, spero che suoni bene... Ora come ora, sono solo grata che sia educato con i nostri ospiti prima che finisca a buttare Carbuncle giù dal balcone con un drop kick(4)... quello arriverà dopo. Ne sono sicura.

Irvine annuisce sorridendo e promette, "non lascerò che succeda niente a Selph. Grazie ancora per Carbuncle. Può essere impegnativo. In più con la tua... uhm... relazione precedente... significa molto."

Irvine si lascia scappare una risatina. Anche in questa circostanza, tutti nella stanza trovano il tempo di ridere. Vedo l'espressione di panico che attraversa il viso di Squall. Ah sì, l'incidente di Carbuncle - sta alla pari con la partita a Triple Triad, ma è un'altra storia, onestamente, lo è. Grazie Irvine per aver riportato alla memoria quei ricordi dolorosi, ci sono ferite aperte in cui vuoi vuotare del sale già che ci sei?

Sarà una lunga notte...

*

Note al testo
(1) Et tu: no, non è una T di troppo! Si tratta di una frase latina, che significa 'anche tu', e che si dice sia stata pronunciata da Cesare quando vide che tra coloro che lo pugnalavano c'era anche suo figlio Bruto.
(2) Cribbage: gioco di carte comune in America di cui non ho trovato un corrispettivo italiano. Alla pagina Wikipedia inglese dedicata al gioco, potete vedere una fotografia della tavola usata per il punteggio, a cui probabilmente si riferisce Rinoa. Viene spiegato anche come si gioca.
(3) Go Fish: altro gioco di carte comune in America. Prende il nome da una frase da pronunciare nel corso del gioco: il procedimento è spiegato nella pagina Wikipedia. La semplicità del gioco rende più chiara la battuta di Rinoa. Potrebbe essere reso in italiano con 'pesca', ma non credo esista un gioco simile da noi, o almeno non lo conosco. Per entrambi i giochi, se conoscete i nomi italiani fatemi sapere, grazie!
(4) Drop Kick: l'ho lasciato in inglese perché mi pare diventato un nome comune, ma sarebbe il calciare qualcosa mentre cade dall'alto (es. il pallone in una partita di calcio). Essendo però anche una figura del wrestling, vi lascio immaginare come Squall prenda a calci Carbuncle XD

*****
Nota della traduttrice: ieri ho scordato di dirvi che in realtà l'originale sarebbe al passato, ma è spesso inframezzata di frasi al presente che incasinano le cose. Ho quindi deciso di fare tutto al presente e tagliare la testa al toro. Eventuali rimasugli di frasi al passato sono dovute a questo. Tre capitoli ancora e la storia è finita :) Alla prossima! - Alessia Heartilly

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Capitolo 3
*** III. Guerra delle parole ***


A VERY CARBUNCLE CHRISTMAS
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly
~ III. Guerra delle parole ~

Tutti se ne sono andati per la notte, e per la maggior parte le cose sono andate relativamente bene; sia Squall che Carbuncle sono rimasti nei loro angoli neutrali. Sospiro, appoggiandomi al divano con una tazza di cioccolata calda in mano. L'ultima cosa che pensavo di fare stasera era fare l'arbitro tra il mio ragazzo e un Guardian Force... Figurarsi. Squall è seduto accanto con me, con i piedi sul tavolino mentre fa passare distrattamente i canali televisivi. Non guarda mai veramente la TV, ma quando lo fa, mi fa impazzire. Tende a far passare ogni canale come un pazzo... e poi si parla di tasso di attenzione basso.

In qualche modo, non credo che sia così che ha immaginato la serata, prima, ma almeno siamo insieme. La nemesi di Squall siede pigramente nell'angolo, impegnato a giocare a carte. Chi sapeva che i GF giocano al solitario? Ma forse è solo perché non sono permessi mazzi da Triple Triad nel raggio di due stanze dall'appartamento del mio ragazzo.

Guardo passare molti programmi d'informazione alla velocità del telecomando, poi quello che sembra una riedizione di un classico film di Natale in bianco e nero, e poi quello che potrebbe essere... wrestling femminile in costumi da Babbo Natale? So nel mio cuore di essere contenta che non si sia fermato lì; è stato spaventoso nei pochi microsecondi grazie a cui è rimasto già bruciato per l'eternità sulle mie cornee. Davvero... lo è. Eppure il suo far passare i canali mi sta facendo impazzire, di nuovo, normalmente una di quelle volte in cui me andrei o andrei a meditare con calma nell'angolo. Ma, date le vacanze, penso che forse potrei dar vita a una specie di conversazione.

...Con Squall, per favore, ditemi cosa sto pensando?

"Squall?"

"Hmm..."

Avete mai quella sensazione che non dovreste fare una certa domanda, eppure il vostro cervello sente un desiderio imponente di farla comunque - non importa quante bandiere rosse sventolino nel vostro lato più logico? Esattamente. È quello che sta succedendo adesso e io sto ignorando qualsiasi segnale conosciuto all'umanità, di tipo canino, e di tipo GF al momento... Penso che sia Carbuncle che Angelo avrebbero avuto la previdenza di non continuare lungo una strada così cretina. Mettendo la cioccolata sul tavolo, mi accoccolo più vicina a Squall, posando la guancia sul suo petto, sperando solo che gli piaccia il fatto che siamo vicini e insieme. Sento le sue dita che iniziano a giocare con i miei capelli. Questo è sempre un buon segno; è rilassato, per non parlare del fatto che amo quando lo fa.

"Posso chiederti..." No Rinoa, non farlo! Per favore... puoi ancora fermarti! "Squall, perché hai tutta questa avversione per Carbuncle? Voglio dire... tra tutti i GF non gli hai mai dato una possibilità..."

Dannazione ragazza, ora l'hai fatto. Le mie parole svaniscono perché durante la mia domanda mi sono resa conto che ha smesso di muovere le dita.

"Non voglio parlarne." Le sue parole mi sembrano piuttosto senza vita. C'è semplicemente qualcosa nel suo tono, o piuttosto nella sua mancanza, che mi fa arrabbiare.

"Non vuoi o non puoi, Squall?"

Oh bandiera rossa, bandiera rossa, bandiera rossa... è la notte prima di Natale e cosa sto facendo? Forse posso seguire la mia stupidità con un'amabile affermazione su Laguna che è 'il papà dell'anno' o Seifer che somiglia a un fotomodello da biancheria intima. Anche se Laguna è davvero un uomo grandioso, e Seifer ha i suoi momenti, ma questo va moooolto oltre il punto della questione.

"Rinoa," dice il mio nome, come se già sapessi cosa vuole dire.

Sì amico, l'abbiamo fatto quando sono arrivata prima - lo scambio di nomi. Eppure, a quanto pare, vuole rifarlo. Per favore, ditemi cos'è che mi fa continuare questa conversazione idiota? Le bandiere rosse adesso sono come una palla di neve che scende a valle nella mia mente e io mi trovo coperta dalla valanga più colorata del mondo.

"Squall," dico senza mezzi termini, per fargli sapere anche che io so davvero come si chiama. Voglio solo non cedere per una volta, e forse sviscerare tutta questa faccenda di Carbuncle.

"È solo una domanda semplice e onesta." La mia voce si addolcisce mentre cerco di comunicare che voglio capire. L'ultima cosa che voglio fare è farlo arrabbiare. "Scusa se l'ho chiesto. Pensalo come un regalo di Natale per me... voglio solo capire."

Lo sento sospirare, non di rabbia, ma piuttosto di frustrazione. Poi la sua voce parla con calma e inizia persino a giocare di nuovo con i miei capelli. Mi sono persa qualcosa?

"Rin, a dire il vero pensavo che fosse qualcosa di ovvio. Forse non è giusto, sono arrivato a capirlo, ma forse la vediamo diversamente anche su questo."

Beh, qualunque cosa sia, di certo non è ovvio per me... Ovvio è il rubino sulla testa di Carbuncle, l'amore di Squall per tutto ciò che è di pelle, o la fissazione malsana di Zell per i prodotti derivati dalla carne. Amo il mio ragazzo più di qualsiasi altra cosa al mondo, a volte proprio non lo capisco.

"Vado a letto," dice in tono piatto.

Sì, questa non è la notte che ho immaginato e questo inizia a darmi fastidio. In qualche modo, tutti gli altri miei ricordi d'infanzia tornano come un'onda, quelli dopo la morte di mia madre. Quelli che non voglio più associare con le vacanze... Le volte in cui mi sono sentita sola e l'unica cosa che volevo per Natale era sentirmi... beh, voluta. No, so che la situazione tra me e Squall non è niente di tutto questo, ma comunque è difficile convincermi di questo - dato che adesso sono seduta da sola per Natale. Di nuovo. Rimango seduta in silenzio mentre Squall va in camera da letto. Allungandomi verso la mia cioccolata calda, mi trovo incapace persino di stringere il manico della tazza; le mani mi tremano a tal punto...

Ma perché?

Sembrava una domanda abbastanza semplice da fargli, ma la risposta è sempre fuori dalla mia portata. Come può essere così spudoratamente ovvio il disgusto di Squall per Carbuncle? Ora come ora, mi sento ancora come quella bambina spaventata, che non sa da che parte girarsi.

Sono sorpresa nel vedere due occhi color blu mezzanotte che mi guardano direttamente. Non sono nemmeno sicura del perché abbia smesso di giocare a carte, ma a quanto pare ha intuito che sono disturbata. Angelo è ancora coricata sull'altro lato del divano. Di sicuro lei può consolarmi, fino a un certo punto, ma penso che sia questo ciò che c'è di così speciale nei GF, la loro abilità di capire gli umani così bene - forse meglio di quanto capiamo noi stessi. Carbuncle fa alcuni suoni. Desidero davvero sapere cosa sta dicendo, ma ora come ora, sembra più l'equivalente di una risposta al microfono... e io sono disperatamente persa.

Per tutta l'ora che segue Carbuncle sta seduto accanto a me, ma non invade affatto il mio spazio personale. Penso che sia difficile da spiegare, è come se voglia farmi sapere che non sono sola. E in tutta onestà, so di non esserlo. Squall è davvero una brava persona che ha difficoltà ad esprimere le emozioni a volte, ma non posso mai biasimarlo per questo. Dopotutto è Squall, la stessa persona di cui mi sono innamorata anni fa. Lo stesso uomo che amo più di qualsiasi altra cosa adesso.

Si sta facendo tardi e voglio solo strisciare a letto... forse domani andrà meglio. Com'è quella battuta da quel vecchio film... 'Domani è un altro giorno'? Beh sì, anche questo sembra spudoratamente ovvio - perché non dire che ieri non è oggi... o che domani non è ieri? Ok, sì, ho bisogno di dormire, quando inizio a razionalizzare davvero le cose insensate che blatero - questo tende ad essere un segno estremamente brutto.

Alla fine afferro Carbuncle per la... mano? Zampa? Ok, non sono proprio sicura di come dovrei classificarla, dato che il suo uso dei pollici opponibili è piuttosto limitato. Ma ha davvero la destrezza di prendere tutti a calci nel sedere a Triple Triad. Quindi, penso che conti qualcosa sulla scala evolutiva. Lo porto nella camera degli ospiti e indico il letto. Sì, penso che persino lui possa capire dove andare. Eppure, sento il bisogno istintivo di fare la padrona di casa in un posto che non è mio, e al momento, mi sento più estranea che mai.

Fortunatamente il GF non fa capricci, cosa che trovo strana... Selphie mi raccontato le storie di quando ha cercato di occuparsi di lui in passato, e a lui certo non piace essere stretto in certi limiti di sonno. Forse è solo l'eccitazione per domani. Ma poi, dubito altamente che i GF celebrino le feste... o sì? Beh, dovrò chiederlo a uno dei Guardiani che parla la mia lingua la prossima volta che li vedo... tranne Cerbero. Un consiglio, non chiedete a lui... loro? (Dato che non sono mai sicura di come classificare tutte le sue teste), ma in ogni caso, non chiedete mai niente a quell'hotdog a tre teste. Non è piacevole senza almeno sette litri di espresso; anche allora, e non è sicuro, prima chiedete a Zell sulle sue esperienze precedenti. Solo questo dice tutto. Di nuovo, è un'altra storia.

*~*~*~*~*

Per l'ennesima volta, stanotte, mi sveglio dal mio sonno inquieto e mi volto sul fianco. Apro gli occhi e guardo silenziosamente l'orologio, maledicendo questa decisione. Qualcosa nella mia mente continua a dirmi che Squall non è addormentato come sembra. Ma poi, dormire accanto a me al momento non può essere felice. Penso che dovrebbe essere grato di non avere un letto ad acqua, perché avrebbe sofferto di mal di movimento entro venti minuti dal mio ingresso nel letto. Così penso, perché no... forse almeno possiamo portarlo allo scoperto. Forse c'è ancora un modo per salvare questo Natale, Carbuncle o no. Sospiro forte. Lui non è stupido, fidatevi, questo è il segno internazionale del 'svegliati e parlami, sono ancora arrabbiata con te'.

"Sì, Rinoa... sono sveglio."

"Non riesco a dormire," replico. Vediamo se il Comandante Ovvio riesce a capire questa.

"Capisco che sei ancora arrabbiata."

Tombola... Sospiro ancora, rotolando sulla schiena. "Sono... sono... semplicemente non so più cosa sono."

"Delusa?"

Non lo so, forse sì. Vorrei solo che potessimo ricominciare daccapo tutta questa serata. Forse stavolta seguirei il consiglio di quelle stupide bandiere rosse. "No Squall, non penso... non lo so e basta." È vero, davvero non so più cosa sono, beh, a parte confusa, ma quello oramai per me era la norma.

"Davvero, onestamente?"

Sto proprio per rispondergli quando tutto all'improvviso un fascio di luce avvolge la stanza. Penso che forse è uno di quelle spaventose tempeste di tuoni invernali, o forse ha bruciato un fusibile... beh, letteralmente il suo appartamento ha bruciato un fusibile, non Squall in persona. Anche se è documentato che pure quello è accaduto.

"Che dia-" inizio a borbottare alzandomi a sedere, ma prima di poter finire la frase mi sento come se il mondo si fosse mosso sotto di me... di nuovo, letteralmente. La cosa successiva che so è colpire il terreno con estrema forza. Maledico l'invenzione dei pavimenti in ceramica al momento - per non parlare del fatto che mi chiedo se il mio osso sacro ne sia uscito intero.

"Rinoa!" sento gridare Squall. Posso sentire che è preoccupato. "Sei qui, stai bene?"

"Certo che sono qui," borbotto, ancora dolorante. Che problema ha? Dove pensa che sia andata in meno di tre secondi? Poi me ne rendo conto, esattamente nello stesso, duro modo che con lo stupido pavimento di marmo... Squall ha tappeti da parte a parte nella sua camera da letto. Come ho fatto a cadere sul pavimento?

Lo sento lottare con le coperte e saltare dal letto, apre le cinture... oh aspettate, storia sbagliata. Comunque, non l'ho sentito muoversi così veloce da quando gli ho detto di aver rovesciato il vino rosso sul tappeto... è stato divertente. Chi sapeva che avesse una tale avversione per i tappeti macchiati? Improvvisamente sento la sua mano intorno al bicipite e mi aiuta ad alzarmi. Eppure c'è un modo in cui lo fa che mi sentire che qualcosa non va. È sembrato quasi sollevato quando gli ho risposto.

Alzandomi, cerco di riprendere l'equilibrio... Ok, quanto ho bevuto stasera? Per un momento penso di essere in un dormitorio SeeD. Strizzo gli occhi e mi guardo intorno... Sono in un dormitorio SeeD! Conosco questo dormitorio... è stato di Squall. Ha lasciato questa stanza più di tre anni fa, subito dopo che è stato costruito il suo appartamento.

"Dove siamo?" mi trovo a chiedere, in parte perché in questo momento voglio solo sentire qualcosa, anche se è il suono della mia stessa voce.

"Penso... penso che sia la mia stanza. La mia vecchia stanza."

"Sì, è più o meno quello che ho pensato anche io," rispondo scettica guardandomi ancora intorno. Penso che abbia iniziato a stringermi più forte, cosa di cui onestamente sono grata. Almeno se sto sognando, o avendo le allucinazione, o se anche sono stordita per l'ubriachezza - sono creativa abbastanza da immaginare che il mio ragazzo sia qui a consolarmi.

"Sono le sette del mattino," lo sento sussurrare piano.

"Non erano tipo le quattro?" Non sono sicura del perché l'ho detto. Penso che il problema del tempo sia l'ultimo dei nostri problemi ora come ora.

"Sì... sì, lo erano."

"Dove siamo?" mi trovo a chiedere di nuovo. Ok, penso che questo l'abbiamo già stabilito, più o meno nella stessa maniera in cui abbiamo stabilito i nostri nomi ieri notte. No, un attimo... Io sono ancora Rinoa, giusto?

"Sei Squall Leonhart, giusto?" Penso di averlo detto con un po' troppa ansia. Vedo la sua fronte che si aggrotta mentre gli occhi iniziano ad abituarsi all'illuminazione fioca della stanza.

"Chi altro dovrei essere, Rinoa?" Sembra piuttosto irritato dalla mia domanda. Sì... meglio lasciarla perdere questa.

"Scusa," mormoro, "sono solo un po' confusa."

"Anche io." Il suo tono si addolcisce. Penso che stia solo avendo difficoltà a capire la situazione. Almeno non è stato lui a colpire il pavimento.

"Dai, Rin... vediamo cosa sta succedendo. Stai vicino a me."

Riderei dell'ironia della frase, ma ora come ora, non mi separerei da lui per niente al mondo. Mentre gli tengo il braccio in una presa quasi mortale, ci muoviamo oltre la scrivania. Lui accende una lucina e comincia a far scorrere una piccola agenda che una volta aveva... Ricordo distintamente di averla gettata via molti anni fa... questo è... oltre lo strano e basta.

Chiude il libro dopo averne letta qualche pagina. Non sono proprio attenta dato che sto guardando la stanza - rendendomi conto della sua familiarità. È un po' come tornare a casa... beh, forse in un universo parallelo perverso e demente.

Penso che sia quest'ultimo pensiero a terrorizzarmi. Improvvisamente dimentico di respirare mentre nascondo la testa contro la sua spalla. "Artemisia?" riesco finalmente a dire con voce roca.

"No..." La sua risposta è piuttosto definita e mi sento estremamente sollevata. Eppure, so che qualcosa è... beh, un po' storta.

"Ellione?" Ok, so che ha l'abilità di mandare la mente delle persone nel passato... ma a differenza delle volte di cui Squall mi ha parlato, siamo in controllo completo e totale delle nostre azioni. Almeno... penso che sia così. Un attimo... Meglio controllare. Quindi salto su e giù come un coniglio solo per assicurarmi di avere davvero il controllo.

"Rinoa, che stai facendo?"

"Uhm... sì..." riesco a dire. Ok, ho appena stabilito di avere il controllo, e come al solito, sono sembrata piuttosto pazza nel provare la mia teoria. "Controllavo solo per vedere se potevo-"

"Saltare su e giù?" chiede lui piuttosto seccamente.

"Sì, buone notizie Squall, posso."

In verità sono felice che non risponda. Vedo che scuote la testa mentre osserva alcuni altri oggetti sulla scrivania. In qualche modo, conosco già l'espressione del suo viso.

"Dai, dobbiamo uscire di qui." Spegne la luce, chiude il libro, e ci dirigiamo alla porta. Eppure, il suo evitare di mettermi al corrente della situazione è piuttosto disturbante. Penso che abbia appena fatto un progresso o una scoperta e non vuole condividerla al momento.

"Che cosa-?" Sento la sua mano che mi copre piano la bocca.

"Shhh... ti dirò cosa succede, ma adesso niente parole." Annuisco, ancora confusa, ma mi fido di lui con tutto il cuore. Non mi direbbe di fare qualcosa se non fosse importante. Mi prende la mano e mi conduce alla porta d'ingresso. Parte di me trova orribilmente sexy quando va in modalità comandante, militare, ma poi il fatto che sia in modalità SeeD è allarmante.

Così lo seguo mentre apre la porta, osservando il corridoio. Fa qualche gesto e io annuisco... Penso che avrei dovuto capirli, ma ancora, non sono una SeeD allenata io. Ho soltanto immaginato cosa fossero: seguimi, stai zitta, non farti notare, e muoviti con estrema cautela. Va bene, forse ho visto troppi film di guerra, ma penso che questo dia l'idea delle basi della 'modalità furtiva di Squall'.

Ci muoviamo velocemente lungo il corridoio e io proprio non riesco a scrollarmi la sensazione che qualcosa sta andando davvero storta. Alcune cose sembrano semplicemente diverse, eppure uguali. È come tornare di nuovo a casa dopo anni di lontananza... ma non sono stata lontana dal Garden, vivo qui da cinque anni. Oh mio ecco cos'era! Questo era prima che rimodernassero le camere... questo era prima che lo dipingessero di un grigio più scuro... Questo è esattamente il posto in cui sono stata cinque anni fa e questo è-

"Wow," dico inavvertitamente mentre sento Squall che mi tira con forza in una piccola stanza. Chiude la posta piuttosto velocemente mentre mi rendo conto che siamo in uno sgabuzzino. Uno sgabuzzino! Lo sento chiudere la porta a chiave e spostarsi, tirandomi più sul fondo della stanza. Alza una mano e accende una luce. Credo che sia stato qui prima d'ora, forse? Non ne sono sicura, ma sembra conoscerlo orribilmente bene... solo un'altra cosa strana da aggiungere a questo giorno... notte? Non sono sicura di cosa sia, al momento.

"Puoi parlare ancora," dice come se fosse completamente normale essere chiusi in uno sgabuzzino. Mi lascia andare e si appoggia ad alcune mensole. Rimango in piedi stupefatta mentre lui si porta una mano alla fronte come se si stesse concentrando profondamente su qualcosa. Pensate che gli venga in mente di spiegarmi qualcosa?? No, invece rimane lì a premersi le tempie. Sospiro, sapendo che non ha intenzione di dirmi dannatamente niente. Quindi le mie prossime parole probabilmente sembreranno piuttosto ovvie persino a lui.

"Squall, cosa sta succedendo?"

"Sapevo che l'avresti chiesto."

Potrei gridare! Allora perché non me lo dici e basta, amico? Ok, respira, Rinoa, respira. Faccio un respiro profondo cercando di calarmi, e sorridendo cerco di nascondere la mia irritazione crescente. "Allora puoi per favore illuminarmi, prima che pensi di essere completamente impazzita?"

"Rinoa, è la mattina di Natale." Oh, e dice di non essere quello oscuro... Seriamente, mi lancio sulla sua giugulare tra un secondo. "A dire il vero Rin, penso che nello specifico sia Natale... di cinque anni fa. Il nostro primo Natale insieme."

"Uhm... sì... eh?" Sanità mentale non abbandonarmi ora, ho bisogno di te. Per favore?

"A dire il vero ricordo questa mattina," dice grattandosi il collo. "Ricordo di essere tornato alla mia stanza... e il letto era sfatto ed ero sicuro che qualcuno avesse guardato la mia agenda. Allora, a dire il vero ho pensato che tu avessi qualcosa a che fare con questo," dice ridacchiando piano. "Credo di aver avuto ragione, in un certo senso."

Sta ridendo, seriamente... ridendo... e io sono così tanto spaesata, eppure lui trova dell'umorismo in questa situazione. Vorrei davvero che fosse stato lui a cadere per terra con quel colpo drammatico pochi minuti fa, dannazione.

"Ok, per favore!" Lo supplico completamente confusa. "Sono così sperduta... proprio non capisco."

"Vieni qui," mi dice mentre spegne la luce e mi spinge avanti, sbloccando la porta. "Non dire niente, guarda e basta... e niente commenti." Sono sul punto di chiedere cosa significhi l'ultima parte, ma immagino che 'commentare' giocherebbe a suo favore. Posso farcela senza dire una parola. Dannazione, gli faccio vedere io.

"Se ricordo correttamente..."

Lentamente, apre appena la porta. Posso sentirlo dietro di me. Credo che sia una buona cosa che io sia un po' più bassa di lui; in questo modo possiamo entrambi guardare fuori dalla porta come una coppia di cretini. Penso di poter sopportare di vedere quasi qualsiasi cosa.

...Mi sbaglio.

*****
Nota della traduttrice: chiusa di capitolo proprio sul più bello! Chissà che succederà... :D - Alessia Heartilly

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Capitolo 4
*** IV. Deck the Halls with 'Tail's' of Carbuncle ***


A VERY CARBUNCLE CHRISTMAS
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly
~ IV. Deck the Halls with 'Tail's' of Carbuncle ~

Ed eccoci!

Ci... nel senso di Squall e io! Stiamo camminando insieme lungo il corridoio. Beh, i 'noi' di cinque anni fa. Perché i 'noi più vecchi' sono al momento intrappolati in uno sgabuzzino. Guardo la 'me più giovane' che strattona lo 'Squall più giovane' per la manica. Riesco a vedere che questa azione ha colto Squall di sorpresa... Voglio dire lo Squall più giovane.

Tutto questo confonde coooosì tanto, per non parlare del fatto che è strano da non credersi, persino per me - e io sono qui!

Ad ogni modo 'Squall più giovane' perde momentaneamente l'equilibrio e poi 'io' lo spingo giocosamente contro il muro. Guardo con orrore mentre la 'me più giovane' guarda entrambi i lati del corridoio prima di catturare le sue labbra in un bacio appassionato. Penso di capire adesso da dove è entrata in gioco la cosa del 'non commentare' di Squall, perché... questo va oltre i limiti di spaventoso e sbagliato.

Oh... così sbagliato.

Penso che dovremmo smettere di guardare; voglio dire, stiamo invadendo la loro... la nostra privacy. Eppure c'è qualcosa di così innocente nel modo in cui i noi più giovani si comportano, o di colpevole, o di qualcosa che non so spiegare del tutto; ma sembra di guardare due esseri completamente diversi. Non ricordo l'ultima volta che ho fatto qualcosa di così spontaneo.

Certo, cinque anni fa la nostra relazione era nuova, non che sia 'vecchia' adesso. Solo non ho più questo desiderio prepotente di abbordare Squall nel corridoio. Penso di aver improvvisamente capito quanto ero aggressiva... Penso di aver visto, a dire il vero, paura nei suoi occhi. Per non parlare del fatto che voglio piangere per il mio orribile senso della moda, ma di nuovo, questo non è proprio il punto.

Non era da Squall permettermi di baciarlo in corridoio. Penso che me l'abbia permesso quel giorno solo perché era Natale e non voleva che avessi il broncio. Anche se a ripensarci adesso... letteralmente... non è esattamente come lo ricordo, e questo sta diventando un pensiero disturbante. Credo che non si voglia mai realmente vedere i propri ricordi romantici dall' 'altro lato'. La paura negli occhi del tuo ragazzo getta una nuova luce sull'aspetto 'romantico'. Come ho fatto a non capirlo allora, per i ghiaccioli perfettamente posizionati di Shiva?

Sento Squall (uhm, deve essere il mio Squall attuale, credo) spostarmi leggermente, chiudere la porta, e assicurarsi di non attirare l'attenzione. Di nuovo, sento il meccanismo di chiusura prima che la luce venga accesa di nuovo. Un attimo, perché questa porta si chiude dall'interno? Non fa niente, a questo punto è proprio l'ultima delle mie preoccupazioni!

Ad ogni modo, voglio guardare Squall, ma c'è questo strano imbarazzo per quello che abbiamo appena visto. Pensate che sia appropriato per me scusarmi ora per il mio comportamento in corridoio, o è una causa abbastanza persa cinque anni dopo?

Sono felice di sentirlo dire qualcosa per primo, perché io sono ancora senza parole.

"Sì, Rinoa, mi sembrava tipo di sentire qualcuno che ci guardava mentre eravamo impegnati allora... la verità è piuttosto inquietante."

"Molto," mormoro infine, senza il mio solito entusiasmo.

Perché ha dovuto enfatizzare "impegnati", non poteva lasciarsela sfuggire... No, certo che no. Gli piace guardarmi soffrire. Oh beh, penso che me la sia andata a cercare. Avrebbe potuto dire così tanto di peggio...

"Squall, allora esattamente cosa sta succedendo?"

"Beh, penso di cominciare a capire. E quando torniamo a casa, ho intenzione di mettere quel cretino verde nel frullatore."

A dire il vero sembra piuttosto arrabbiato. Penso all'improvviso che le cose inizino ad avere un po' di senso. Molto poco, ma almeno è un granello di speranza nel mio mare di ignoranza.

"È stato Carbuncle?"

"Benvenuta nel fantastico mondo dei GF," afferma. Sembra quasi che si arrabbi sempre più ad ogni secondo che passa.

"Non pensavo che potesse... come ha avuto questo potere? Significa che siamo bloccati qui - cinque anni nel passato? Per non parlare del fatto che stiamo di fatto passando il nostro Natale nello sgabuzzino del corridoio?!"

"Spero che quel piccolo bastardo sappia quanto lavoro ho... lo ucciderò."

"Tu cosa?"

Voglio urlare contro Squall, dimenticando l'enormità della situazione e le possibili conseguenze dell'essere scoperti. Penso che la mia mente abbia completamente sorvolato sul fatto che sto passando la mia dannata vacanza tra oggetti per la pulizia, o che potremmo essere bloccati qui indefinitamente, o persino sul 'come' della situazione. L'unica cosa su cui può fissarsi la mia mente è che Squall ha appena detto di avere del lavoro da fare.

Forse c'è abbastanza spazio per due nel frullatore...

"Ho un sacco di lavoro, Rinoa. I rapporti di previsione dei budget di ogni dipartimento devono essere pronti entro fine anno. Sai quanti sono? Per non parlare della roba di tutti i giorni che si accumula sulla mia scrivania perché non ho lavorato per gran parte di ieri."

"Oh," riesco a dire prima di mordermi il labbro. Seriamente, mordo un po' troppo forte fino a che inizia a sanguinare, ma almeno mi trattiene dal dare al mio ragazzo tutti i coloriti aggettivi che voglio usare al momento per descriverlo - e non mi riferisco a blu, arancio o qualsiasi 'aggettivo relativo ai colori' di quel tipo.

"È morto. È proprio del tutto morto," borbotta Squall prendendo a calci il secchio(1). No, no, no... non morendo, voglio dire letteralmente 'prendere a calci il secchio' - un secchio di plastica che era lì nell'angolo. "Lo infilzerò per quelle cose a punta che passano per orecchie su quella cosa che passa per testa."

Ok, dirò quello che penso... bandiere rosse andate al diavolo. Ma seriamente, dove può scappare Squall? Voglio dire, siamo bloccati in uno sgabuzzino, forse può andare a nascondersi sotto una mensola o cose così per allontanarsi da me. Per non parlare del fatto che non può tornare alla sua stanza perché, beh, i noi più giovani sono là dentro a fare... uhm... stiamo...

Sapete una cosa, chissenefrega di cosa stanno facendo i noi più giovani. Diciamo solo che non può tornare alla sua stanza o la cosa si farebbe molto, molto, molto strana e non ci sarebbe terapia in grado di aiutare nessuna versione di noi - più giovane o più vecchia.

Quindi - eccoci. Davvero. Sto per dire cosa penso. Ok, sto riflettendo sul dire cosa penso... Ok, sto rispettando la mia epifania di poco fa che è fondamentalmente bloccato con me, quindi eccoci...

"Squall, penso che Carbuncle l'abbia fatto per un motivo."

"Sì, per buttarmi addosso torture eccessive."

Ed eccola qui ragazzi, la brevettata risposta 'Squall non ci arriva'. Forse se avessi appena declamato una qualche oscura statistica militare, l'avrebbe capito. Perché, sì, Squall, amico, so che Carbuncle se ne sta seduto giorno dopo giorno a ordire la sua vendetta contro di te. Beh, potrebbe, ma non penso sia questo il caso.

Voglio dire, avete visto con quanta velocità il Comandante Fidanzato ha capito la roba di prima appena siamo arrivati? Avete visto com'è riuscito a portarci furtivamente in questo sgabuzzino? Ha persino ricordato vividamente i movimenti dei noi più giovani... dal punto di vista logico e strategico quest'uomo è un puro genio. Ma buttate in campo qualche idea sulla crescita personale o sulle relazioni e gli passa sopra sulla testa più veloce di Selphie che guida la Lagunarock. E fidatevi, è veloce.

Squall, lavoro, Squall, lavoro... gah! È sempre una di queste due cose. "Certo, è sempre o te o il lavoro, vero?"

L'ho appena detto ad alta voce? Merda, non c'è nessun altro qui a cui dare la colpa... non pensate che si berrà la storia che è stata la giovane me, vero? Forse andrò a vedere se ci sto sotto quella mensola, ora.

"Che diavolo vorrebbe dire?"

Piano - se Carbuncle ha fatto questo scherzo folle per un motivo, e onestamente credo che sia così, intendo considerare questa possibilità come un suo regalo. Sono in uno sgabuzzino con Squall, una scopa e uno spazzolone - e uno dei tre ascolterà tutto quello che ho da dire. Non ha nessun posto in cui chiudersi, non può nemmeno usare come scusa il lavoro per una volta nella vita.

Bella mossa mio piccolo amico verde GF, bella mossa...

"Squall, voglio dire che non riguarda sempre te. Vuoi sapere cos'ho fatto lo scorso Natale dopo che sei andato al lavoro? Angelo e io siamo tornate a casa e abbiamo guardato un documentario sui percorsi di migrazione dei Fungongo. Fungongo Squall. Qualsiasi altra cosa in tv sembrava deprimermi e basta."

Visto, ve l'ho detto che guardo troppo National Geographic Channel. Potrei darvi statistiche, ma non vorrei annoiarvi... anche se fidanzato laggiù probabilmente ne sarebbe contento. Parlando di Squall, è infastidito - lo so... Lo intuisco al volo. Non si deve essere un'esperta osservatrice di Squall per capirlo. Cavolo, persino lo spazzolone e la scopa potrebbero capirlo.

"Rinoa, parli come se non avessi nessun altro posto dove andare, come se non avessi amici o familiari. Non cominciare a buttare la tua testardaggine su di me. Penso che tu sia intelligente abbastanza da renderti conto che avevi altre possibilità oltre all'aspettare e basta."

Mi ha appena dato della testarda? Voglio dire, è come se Ifrid dicesse della Caverna di Fuoco che è 'un po' caldina'. Se volete sapere la definizione di testardo, inizia e finisce con le parole: Squall e Leonhart. Potete capirlo da soli. Sono solo un po' scocciata con qualcuno ora come ora.

"Certo Squall, so di avere altre persone. Avrei potuto andare a Deling da Caraway... ma perché? Perché prendere un autobus il giorno prima di Natale per stare in un posto a cui non sento comunque di appartenere? Un posto a cui non appartengo da molto tempo. So che avrei potuto andare da Selphie e Irvine, ma era il loro primo Natale da coppia sposata. Zell e sua madre mi avrebbero accolto. Lo so, o avrei potuto persino andare da Cid ed Edea con gli altri. Sai... è solo... forse c'era una parte di me che non voleva essere là - una parte di me che continuava a pensare che saresti tornato e avresti voluto passare la giornata con me."

"So che lo volevi."

Penso di aver visto un accenno di empatia da lui; piccolo, ma giuro - l'ho visto. Sono ancora arrabbiata per il 'commento sul lavoro' ma la mia irritazione inizia a svanire... un po'.

"Rin, non parlare come se non avessi passato la mattina con te, perché l'ho fatto. Ma dovevo preparare quei documenti; è la stessa identica schifezza quest'anno. Natale arriva in un brutto momento per il Garden, fiscalmente - così vicino alla fine dell'anno. Ho sempre passato la notte della Vigilia con te e non ho mai parlato del lavoro, né ci ho pensato. So quanto le tradizioni della Vigilia di Natale contino per noi due. E l'anno scorso, non sono stato via molto il giorno di Natale - sono venuto via il prima possibile... abbiamo guardato un film da te se non mi sbaglio. Avrei potuto rimanere in ufficio tutta notte, diamine, avevo abbastanza lavoro per farlo, ma non volevo stare là più di quanto lo volessi tu. A volte deve essere un po' di dare e ricevere da entrambe le parti."

Merda, ha ragione. Voglio dire di tutte le volte in cui poteva uscirsene con una valida...

Un attimo, ha appena detto che gli piacciono le tradizioni della Vigilia di Natale? Ha detto 'noi due' giusto? Gli piacciono le tradizioni? Non ha mai detto nulla di lontanamente simile. L'unica cosa che ricordo è come non credesse alle vacanze o alle tradizioni. Ricordo quel primo anno - beh, tecnicamente è stato prima che diventassimo una coppia, quando ero solo la 'pura irritazione', che mi ha detto quanto sia contro queste cose e come le tradizioni siano solo...

Oh mio Dio, non posso crede a quanto sono stupida. Tutti i miei ricordi sui suoi sentimenti risalgono a prima che ci mettessimo insieme. È stato prima che ricordasse la sua famiglia dell'orfanotrofio, prima di Ellione, e persino prima di Laguna - è stato prima che avesse chiunque. Non ha mai detto nulla dopo, nemmeno una volta - voglio dire persino quando ho chiesto di invitare tutto il gruppo il nostro primo anno insieme come coppia non ha mai detto no, mi ha solo rivolto 'l'alzata degli occhi al cielo della morte' e io non ho connesso le cose fino ad ora. Posso aver guardato la cosa in maniera completamente sbagliata?

"Squall, hai ragione."

"Anche tu hai ragione."

Ha detto così? Devo farmi controllare le orecchie? Forse dovrei verificare con lo spazzolone. Penso che farei meglio a sedermi prima di cadere, in più la mancanza di sonno inizia a farsi sentire. Ti fa solo pensare... ai ricordi e a come li interpretiamo, specialmente man mano che invecchiamo. Forse mi dà un po' di speranza con mio padre. Ho appena detto così? Sì... L'ho fatto, l'ho davvero chiamato padre.

Un altro miracolo di Natale, credo.

Io sono tranquilla in maniera anormale, Squall è semplicemente - tranquillo in modo normale. Sono sorpresa quando si unisce a me sul pavimento. Voglio dire, immaginavo che avrebbe tirato fuori un piano strategico dai guanti di gomma o cose così. So che vuole tornare al Garden... Beh, al nostro Garden. Oh, dannazione, questa cosa-paradosso-buco-temporale confonde davvero tanto!

Eppure, tutta questa situazione mi ha fatto fermare a riflettere su quanto Squall e io siamo cambiati negli ultimi cinque anni. Voglio dire, quello che ho visto tra i noi più giovani... non abbiamo più 'quello'. Certo, sono ancora nervosa quando lo aspetto; penso che sia un buon segno. Eppure, ho visto la passione negli occhi dei noi più giovani, e beh... ecco noi, seduti in uno sgabuzzino.

"Ti ricordi questo Natale?"

Sono sorpresa che lo chieda, forse stiamo pensando alle stesse cose.

"Pensavo di sì. È diverso a ripensarci, ora." Beh, dato che siamo in argomento, tanto vale chiederglielo. Giusto?

"Squall, volevo sapere, perché sei stato d'accordo all'inizio di invitare tutti a casa tua?"

Non sono sicura di come risponderà. Voglio dire, parliamo, ma non 'parliamo' sempre.

"Onestamente, Rinoa, non ne sono sicuro. All'inizio, direi che era per te, o perché non avevo bisogno di sentirti insistere se non avessi detto sì - ma più ci pensavo, più lo volevo davvero. Il fatto che fosse a casa mia non faceva differenza, era più - era perché per la prima volta qualcosa del genere sembrava davvero... giusto."

Non riesco a non sorridere. Posso essere ancora un po' scocciata, bloccata in uno sgabuzzino, ed estremamente stanca per la mancanza di sonno, ma almeno sento un legame con il passato... cosa più importante, un legame al capire Squall. Certo, deve fare un ultimo commento sulla cosa...

"Comunque Rinoa, non posso credere che tu abbia chiesto 'da te o da me'. Voglio dire, se avessimo voluto sentirci come sardine con troppi vestiti, casa tua sarebbe stata perfetta."

Aveva solo alzato gli occhi al cielo! Non posso crederci, cinque anni dopo e ancora lo fa. Almeno non l'ha fatto alle mie spalle stavolta. Oh, gli darò qualcosa per cui alzare gli occhi al cielo.

"Chissenefrega," rispondo fingendomi irritata. Lui sorride e io so che qualsiasi ostilità o sentimenti di rabbia rimasti sono stati dimenticati. Fingo di essere scocciata e incrocio le braccia sul petto, voltandomi. Lui sa che non sono arrabbiata, persino lui può vedere che a malapena trattengo il sorriso.

"Sai Rinoa, ero innocente prima di incontrarti. Penso che ne abbiamo appena visto la prova in corridoio."

Innocente col cavolo. Davvero. Beh, forse da quel punto di vista era innocente, ma comunque - è un'affermazione tiratissima da parte sua. Oh, voglio dire qualcosa così tanto, lui sa che lo voglio. Mi serve ogni grammo di forza di volontà per trattenermi da quel commento.

Lo sento posare la testa accanto alla mia, con il mento dolcemente appoggiato alla mia spalla. Rimane seduto così un secondo. Non sono sicura di cosa stia per dire. Cerca in verità di iniziare una conversazione, cosa che per lui è un grande passo.

"Non sembra davvero che siamo insieme da cinque anni."

Non voglio mentire. Intendo, in un certo senso è così... eppure non lo è. Mi sento piuttosto come se gli ultimi anni siano stati quasi... stagnanti. Non sono sicura che sia la parola giusta per descrivere la nostra relazione. Questa consapevolezza non dipende da Squall - tutto quello che ho fatto è stata una mia scelta. Credo che il meglio che posso dire sia che a volte ho davvero bisogno di fermarmi e pensare a cosa io voglio davvero dalla vita.

"Non lo so, Squall, a volte per me sì."

In qualche modo, penso che questa risposta lo abbia colto di sorpresa. C'è una leggera espressione di sorpresa, seguita da lui che distoglie lo sguardo da me. Non sono sicura se l'ho irritato o no, o di come ha preso l'affermazione. So solo che è la verità.

"Siamo cambiati un po', non è vero?"

Non mi guarda nemmeno mentre lo dice. Di nuovo, non sono sicura di come dovrei rispondere. Ho solo bisogno di dire cosa provo invece di analizzare troppo tutto questo nella mia mente.

"Sì e no." Seguo la mattonella sul pavimento con le dita; almeno mi tiene occupata un momento. "C'è qualcosa da dire su un po' di rischio, ogni tanto."

Quello che mi manca di più di quella coppia in corridoio non è la passione o la paura - è semplicemente la novità. Il fatto che eravamo pronti ad affrontare ogni sfida che il mondo ci buttava in faccia.

"Beh, penso che sia questo che mi piace della nostra relazione, è serena."

"Serena?" Non avrei dovuto ripetere la parola; seriamente, penso che chiederò un rimborso a chiunque mi abbia venduto queste bandiere rosse. A quanto pare non valgono una cicca. Farò meglio ad elaborare in fretta, perché penso che siamo su due lati opposti su questa cosa.

"Squall, credimi, sono contenta che tu ti senta a tuo agio con me. Chiedo solo che, ogni tanto, usciamo dalla nostra routine quotidiana e facciamo qualcosa di spontaneo per noi, andare a sciare, un giro in motoscafo, o una cavalcata su un chocobo nel deserto."

"Lo sky-diving?"

"Spontaneo, Squall, non suicida in maniera folle da parte mia, ma sì, cose di quel tipo."

"Voglio dire hai visto la coppia là fuori? Persino tu eri disposto a correre dei rischi. Tutta la nostra relazione era un rischio per te. Adesso non lo è, è qualcosa a cui sei abituato e basta... come hai detto tu, è serena."

Lui ha una strana espressione sul viso - è strana persino per Squall. Si mette le mani dietro la testa, e sembra che stia pensando a qualcosa. Di nuovo, non sono sicura di cosa, ma scommetto che ha a che fare col lavoro o con la prematura dipartita di Carbuncle. Mi piacerebbe pensare che abbia a che fare con la nostra relazione, ma ho imparato molto tempo fa a non farmi troppe speranze su questo.

"Mi piaceva il fiocco di velluto che avevi tra i capelli."

Err... cosa? Ci siamo persi qualcosa; possibile che non fossi coinvolta in una conversazione tra noi?

"Cosa?"

"Volevo solo dirlo, tutto lì. Ne hai indossato uno per le ultime tre Vigilie di Natale."

Wow, il nervosismo che provavo prima davanti alla sua porta inizia a tornare. Faccio l'errore di guardarlo direttamente e lui mi fa un sorriso veloce. Potrei sciogliermi come un Blinura per il calore che il mio corpo sta iniziando a produrre. Devo davvero cambiare argomento, perché essere bloccata così vicina a lui, specialmente con i pensieri compromessi dalla mancanza di sonno, sta causando un certo... uhm... beh, diciamo solo che sto pensando a lui.

"Squall, hai già qualche idea su come uscire da qui?"

"Beh, una... apri la porta."

Wow, Comandante Genio, non mi stupisce che questo tipo sia un pezzo grosso al Garden.

"Squall, cosa facciamo, davvero?"

Lo guardo mentre si alza e si muove verso l'interruttore della luce; almeno sembra che abbia un'idea. La spegne e io aspetto altre istruzioni, proprio come prima nella sua stanza. Riesco ad alzarmi. Forse avrei dovuto dirgli di aspettare fino a farmi recuperare l'equilibrio prima di spegnere la luce.

Dopo un certo silenzio chiedo infine," allora cosa facciamo?"

"Questo." Perdo l'equilibrio mentre mi afferra, premendomi contro un muro. Ok, non la mossa che pensavo stesse per fare... ma molto, molto meglio.

"La te più giovane ha avuto una cattiva influenza su di me."

Non riesco a non ridere tra i suoi baci e la sua frase. Una cosa si può dire, Squall sta davvero correndo un rischio in questo frangente.

Ricordatemi di comprare a Carbuncle il più grande regalo di sempre. Si sta rivelando un meraviglioso Natale...

*

Note al testo
(1) prendendo a calci il secchio: la battuta successiva di Rinoa si riferisce, credo (e sottolineo: credo), al movimento di chi si suicida impiccandosi per scalciare via l'oggetto su cui sale. Questo rende un po' più sensato il suo dire 'no, no, no... non morto'.

*****
Nota della traduttrice: il titolo di questo capitolo non è stato tradotto perché è un riferimento alla canzone natalizia "Deck The Halls" che potete ascoltare qui. Grazie a tutti delle vostre segnalazioni di errori! Le correzioni verranno inserite tutte insieme, alla fine della storia (presumibilmente, il 1 gennaio). Buon anno a tutti!! Alla prossima! - Alessia Heartilly

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Capitolo 5
*** V. Jingle Zells ***


A VERY CARBUNCLE CHRISTMAS
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly
~ V. Jingle Zells ~

Ora, non vorrei annoiarvi con tutti i dettagli, ma non c'è bisogno di dire che dopo un po' siamo pronti a tornare al nostro 'tempo'. Non che non mi stia divertendo qui, anzi, è stato piuttosto il contrario. Sento di aver avuto, in realtà, una possibilità di parlare con Squall e forse capiamo le prospettive l'uno dell'altra un po' di più. Comunque, non c'è un altro posto come casa propria, o un letto comodo, o, beh, qualsiasi cosa che non sia uno sgabuzzino.

Squall sembra piuttosto impassibile sull'essere ancora intrappolato nel passato. Sarà per una di queste due ragioni: uno, sa come tornare indietro e non è più preoccupato. Due, ha un feticcio segreto sull'essere vicino a innumerevoli scatole di deodorante per tappeti. Sono abbastanza sicura che sia la seconda. Abbastanza sicura. A quanto pare, da qualche parte tra il litigare e il - uhm... beh... il 'non litigare'... deve aver ideato un piano.

"Hai tutto?"

"Sì," rispondo guardandomi un'ultima volta intorno. Commenterei sul fatto che siamo ancora vestiti per andare a letto, ma decido che non sarebbe una mossa molto saggia. Io ho addosso il mio pigiama e Squall ha per fortuna (almeno per lui) indossato boxer e maglietta per dormire. Questa cosa avrebbe potuto essere davvero molto peggio... davvero molto peggio. A quanto pare Carbuncle non ha pensato alle nostre scelte in fatto di abbigliamento notturno, ma poi, credo che i GF non siano esattamente conosciuti per il loro gusto della moda.

Lui annuisce e mi dà un bacio veloce prima di spegnere la luce. Lo sento allungarsi a stringermi la mano e istintivamente stringo le sue dita in una risposta silenziosa. Potrei chiedergli dove stiamo andando, ma mi fido di lui. So anche che se cominciassi a fargli mille domande finirei solo per irritarlo. Ovviamente ho mille domande, ma come ho detto mi fido di lui.

"Andiamo al Centro Addestramento."

Centro Addestramento? Ok, adesso voglio davvero fare domande. Spero che abbia a che a fare con il tornare indietro e non con qualche innaturale desiderio di allenarsi in un momento come questo. Non lo farebbe. O sì? Voglio dire, lui... no, no, no. Certo che no.

"Non dirmi che mi stai portando a quell'appuntamento che mi prometti da sei anni."

Sento un piccolo suono brusco in risposta. "Dobbiamo usare la magia. Non voglio che qualcuno possa rilevare una firma magica se possiamo evitarlo. In più, non sono nemmeno sicuro che questo sgabuzzino ci sia ancora, nel nostro tempo - dobbiamo andare dove sono sicuro che non sia cambiato niente nonostante la ristrutturazione."

Di nuovo, voglio chiedere, ma lo capirò col tempo. Spero.

Aprendo appena la porta, lui controlla il corridoio prima di uscire. I minuti successivi sono pieni di movimenti a zig-zag, schivate, e fondamentalmente sentirsi cretini. Devo anche nascondermi dietro a una grossa pianta in vaso. Sono contenta che sia Natale, o questo posto sarebbe pieno di centinaia di studenti. Fortunatamente, la maggior parte di loro è tornata a casa dai parenti o al momento si trova in un posto che non è il corridoio principale. Almeno non c'è nessuno a far da testimone alla mia non proprio brillante imitazione di una felce.

Ci mettiamo circa venti minuti per andare da una parte del Garden all'altra. Sono così stanca a questo punto che a malapena riesco a tenere gli occhi aperti, ma in qualche modo trovo la forza di farlo. Sto anche maledendo tantissimo il fatto che non indosso né calze né scarpe e che il pavimento di marmo può essere dannatamente freddo. Maledizione al Garden(1)... Voglio dire... maledizione al Garden. Scusate, brutto umorismo da Artemisia; è una battuta comune con i miei amici, anche se Squall non trova molto divertente il paragone tra lei e me. Per non parlare del fatto che quella donna era almeno trenta centimetri più alta di me... e aveva il seno di due taglie più grande del mio, come ha sottolineato con tatto Irvine.

Ad ogni modo, il pavimento è irragionevolmente freddo. In un momento come questo, avrei dovuto 'prendere a prestito' dei calzini dalla vecchia stanza di Squall. Ci sono possibilità che non gli sarebbe mai mancato un paio; ma poi, potrebbe anche averli a posto numerati. Ricordate i suoi mobiletti di cristalli e salsiere? Non vorrei mai infliggere allo 'Squall più giovane' una perdita così traumatica come questa.

Finalmente, giriamo l'ultimo angolo e ci dirigiamo verso la porta sulla sinistra del Centro Addestramento. Ogni anno il Garden chiude una sezione o l'altra per rinnovarla - sapete, piantare altri alberi e rimuovere le enormi quantità di bisognini di Archeosaurus pietrificati. In quel particolare anno, è toccato alla sezione di sinistra. Siamo sul punto di tirare un sospiro di sollievo dopo che la porta si è chiusa. Squall ha persino avuto il tempo di dare un'occhiata alla zona, prima... voglio dire, è tipo quello che fa per lavoro. Ecco perché è uno grosso shock per tutti e due quando una figura solitaria emerge da quella che sempre essere... sì, una grossa pila di cacca di Archeosaurus.

Non penso che 'lui' sia sorpreso di vedere 'noi' quanto noi lo siamo di vedere lui. Probabilmente è più imbarazzato del fatto di essere stato sorpreso a... cercare nei 'bisognini di dinosauro'. Di tutti quelli che potevamo incontrare casualmente, è Zell. Lui borbotta qualche scusa sull'aver perso qualcosa durante una battaglia. Riesco a malapena a capire le parole 'mamma' e 'regalo' e improvvisamente ricordo cosa è successo. Cinque anni fa, pensava di aver perso durante l'allenamento un medaglione d'argento di suo nonno. Ha passato giorni a cercarlo, ma ce ne ha parlato dopo una settimana circa... Salta fuori che aveva dimenticato di averlo dato a me perché facessi ricerche sul disegno. In verità avevo molto tempo libero, e mi piaceva leggere libri di storia - c'è una storia davvero interessante dietro quel medaglione, ma vi risparmio i dettagli ora.

Inizio ad aprire la bocca per dirgli che ce l'ho io... beh, la 'me più giovane', ma sento la mano di Squall che si posa sulla mia spalla. Scuote la testa. Credo che abbia ragione, è una di quelle cose per cui non si può cambiare la storia. Devo lasciare che Zell lo scopra da solo.

Ad un certo punto, in questo lasso di tempo, penso che Zell ci abbia notato davvero. Di sicuro, ci ha visti quando ha alzato gli occhi... ma non penso che ci abbia 'visti' davvero.

"Porca miseria!"

Ah, sì, ecco la reazione che mi aspettavo all'inizio.

"Sei vecchia!"

Ok, questa fa male. Abbiamo solo ventidue anni, abbiamo un così brutto aspetto?

"E tu indossi i boxer!"

Sono piuttosto sicura che l'ultimo commento sia rivolto a Squall.

"Zell, calmati," cerca di ragionare il mio ragazzo.

"Siete davvero voi, vero? Voglio dire lo siete... vero? Squall, Rinoa?"

"Sì Zell, siamo noi. A quanto pare Carbuncle ha l'abilità di mandarci indietro nel tempo, o una cosa così. Non ne sono esattamente sicura nemmeno io."

"È una magia," risponde finalmente Squall, sospirando.

Intuisco che non vuole affrontare la lunga e sordida spiegazione. Ma questo è Zell, e lasciare qualcosa di così aperto, e basta, non funziona. A dire il vero, segretamente mi fa piacere che Squall dia qualche dettaglio - non sono io a chiederli, quindi non sono io a ricevere 'l'alzata degli occhi al cielo della morte'.

"Più precisamente una versione estremamente potente della sua magia Reflex. A quanto pare, voleva che ricordassimo il nostro primo Natale insieme - letteralmente. Quindi ci ha mandato cinque anni nel passato. Credo che neutralizzandola con Dispel dovremmo tornare al nostro tempo."

Intuisco che Zell vuole chiedere molte più cose, ma tutto quello che fa è grattarsi la testa e fissarci. Inizio a sentirmi molto imbarazzata per il mio aspetto.

"Allora vuoi due siete tipo ancora insieme?"

Squall e io ci scambiamo uno sguardo; penso che nessuno dei due sappia come interpretare la frase.

"Uhm, sì," rispondo infine io. Ho pensato, tipo, che non sarebbe stato così scioccante. Voglio dire, di sicuro io e Squall abbiamo le nostre divergenze, ma nulla di così catastrofico.

"Wow... davvero?" Zell ci guarda entrambi di nuovo, rendendosi conto di cosa sta dicendo. "Voglio dire, è grandioso. Allora voi due siete tipo sposati?"

Voglio ridere istericamente. Sono sicura che Squall non ne sia entusiasta. A malapena riesce a chiedermi di restare da lui di notte. Penso che il pensiero del matrimonio riesca a mandarlo in iperventilazione.

"No," risponde, in verità in maniera un po' più calma di quanto avrei creduto.

"Oh... allora io sono tipo sposato?"

"Zell, non possiamo dirti nulla sul futuro." Squall è sempre la voce della ragione.

"Tsk... va bene." L'esperto di arti marziali inizia a sembrare un po' scoraggiato dalla risposta di Squall, anche se sappiamo entrambi che è la cosa migliore. Penso che Zell stia interpretando il nostro silenzio come qualcosa di più di ciò che è in realtà. Voglio dire, nessuno dei due sottintende niente sul futuro, almeno, non crediamo.

"Oh mio Dio, sono morto, vero? Come sono morto?" Zell è quasi in panico, e io faccio un passo avanti per cercare di calmarlo. Anche se, a questo punto, non credo che stia ascoltando niente di quello che noi due abbiamo da dire.

"Con cosa mi avete sepolto, voglio dire, ditemi che non erano pantaloncini. Voglio dire mi piacciono, ma non voglio averli addosso per l'eternità. O la mia uniforme SeeD... ditemi che non mi avete sepolto con quella! Punge davvero e i pantaloni sono troppo corti, devo farli allungare e-"

"Zell, no, niente di tutto questo," cerco di interromperlo, anche se credo che lui pensi che stia parlando dei suoi vestiti. Non è una conversazione che pensavo di avere quando mi sono svegliata stamattina. Davvero.

"Allora con cosa mi avere sepolto? Il mio pigiama? Perché davvero, sarebbe il più comodo. Ditemi che mi avete sepolto con il cuscino e-"

Squall fa un passo avanti, irritato da tutta la questione. So che la tirata di Zell è più o meno l'ultima cosa che vuole affrontare al momento. Ma per essere corretti, non deve essere facile per Zell. Non sono sicura di come avrei gestito la situazione a parti invertite.

"Zell, non sei morto! Anche se, se non chiudi il becco, potresti spirare prima di quanto vorresti, se non la pianti."

So che devo disinnescare la bomba prima che decida di esplodere ulteriormente. Sono diventata abbastanza brava a farlo negli anni, ma il fatto di parlare a uno Zell diciottenne lo rende più difficile. Era piuttosto - beh, allora era diverso. Tutti lo eravamo.

"Zell, so che deve essere molto difficile per te, non riesco ad immaginarlo dal tuo punto di vista. Abbiamo solo paura che darti informazioni sul futuro possa cambiare le cose. E onestamente, mi piacciono le cose come sono - stanno tutti bene. Senza dire niente di troppo specifico, nei prossimi cinque anni cresceremo tutti molto, ma soprattutto saremo ancora una famiglia."

"Davvero?"

Annuisco, penso che capisca cosa intendo. A volte basta solo parlargli un po' per aiutarlo. Nei prossimi cinque anni, crescerà fino a diventare probabilmente il mio migliore amico, a parte Squall. Per me Zell è come un fratello... certo, sembra anche che riusciamo a cacciarci insieme nella maggior parte dei guai. Ricordate la meditazione di cui ho parlato? Beh, è stato merito di Zell, mi ha aiutato durante molti momenti duri.

"Allora ragazzi, e tipo se non avessi dovuto vedervi e adesso tutto fosse cambiato tra tutti noi?"

Devo fermarmi a pensarci un momento. Guardo Squall, che sembra chiedersi la stessa cosa. Dubito che abbia pensato a questo in particolare. Certo, so che ha pensato a tutte le possibili ramificazione, ma probabilmente su una scala più grande del nostro piccolo gruppo.

Poi capisco, alcune cose di ieri sera hanno un po' più senso.

"Lo sapevi già."

Vedo l'espressione confusa sui visi dei ragazzi, anche se è un po' più difficile capirla su Squall.

"Allora Rin, stai tipo dicendo che sapevo che sarebbe successo? Credo che abbia senso, voglio dire adesso lo so, perché siete qui. Ma come mai non sapevate che io lo sapevo, o sapevate che io lo sapevo, o chi lo sapeva? Sono confuso - chi sapeva cosa?"

"Io so che ho bisogno di uscire di qui," dice Squall seccamente, trovando un tronco su cui sedersi.

Devo sorridere persino con la mancanza di entusiasmo del mio ragazzo. Ieri sera pensavo che Zell si stesse comportando in maniera strana, persino per lui. Quando Selphie ha parlato di aver bisogno di qualcuno che facesse da Carbuncle-sitter, Zell ha borbottato una scusa. Adesso capisco che non poteva occuparsi di Carbuncle, perché allora questo avrebbe potuto non succedere. Probabilmente non ha mai saputo quando in particolare saremmo stati mandati nel passato - solo una stima rozza. Ma una volta che i pezzi sono andati al loro posto, lo 'Zell più vecchio' ha capito il tempismo.

"Zell, questo doveva succedere e ieri sera tu sapevi che sarebbe successo."

"Sono confuso."

"Va tutto bene, promesso. Penso che tutto avrà senso, con il tempo. Solo che non puoi parlarne a nessuno... soprattutto a noi - voglio dire, Squall e Rinoa più giovani." Wow, com'è strano dire di non dirmi qualcosa.

"Uhm... Squall e Rinoa più giovani?"

"Beh, intendo più giovani di noi adesso... non dirlo a noi e basta, ok?"

"Va bene, ma fa davvero schifo, devo proprio dirlo a qualcuno. Voglio dire, questo è proprio wow... siete vecchi!"

Ok, ancora con la cosa dell'età. Ho ventidue anni... Investirò davvero tanto in creme anti-età quando torniamo.

Penso che da qualche parte nel corso della conversazione Squall abbia iniziato a capire cosa intendevo; o questo o se ne sta impalato come un tronco(2). Scusate, dovevo dirlo. Sembra piuttosto calmo riguardo a tutta questa faccenda, cosa piuttosto sorprendente. Ma penso che dopo stanotte/oggi niente mi sorprenda più.

"Allora, comunque, come avete intenzione di tornare indietro? Anche se sarebbe figo avere due coppie di voi nei paraggi. Voglio dire, quale Squall sarebbe il Comandante e chi prenderebbe lo stipendio? Dovrei comprare regali di Natale per tutti e quattro? Ma poi, potrei comparvi la stessa cosa? Voglio dire a voi due e poi ai miei Rinoa e Squall. Oh, sarebbe davvero pazzesco se voi finiste a comprare regali di Natale gli uni per gli altri, voglio dire, tipo, a Rinoa e Squall - da Rinoa e Squall."

Solo Zell può pensare a una cosa del genere in un momento del genere, davvero. Voglio dire tutta l'idea mi sta facendo venire il mal di testa. Eppure, ti fa riflettere: se comprassi un regalo per la mia me del passato, mi piacerebbe? E se non mi piacesse, me lo direi o non vorrei ferire i miei stessi sentimenti? Gah, ma guardate a cosa mi ha fatto pensare Zell. Quella poca sanità mentale che mi era rimasta, a quanto pare, è appena finita nella pila di bisognini di Archeosaurus.

"Potrebbe tornarci utile il tuo aiuto."

Sono grata quando Squall dice qualcosa, almeno sta ancora pensando razionalmente. Non gli serve molto tempo per spiegare a Zell cosa gli serve. Dato che il Garden usa i GF solo in rare occasioni, non tutti hanno accesso al loro uso o alle magie. Essendo un SeeD, Zell può facilmente mettere le mani sulla magia Dispel che ci serve. Mi siedo accanto a Squall sul tronco, senza davvero sapere cosa dire. Sembra comportarsi diversamente da quando siamo usciti dallo sgabuzzino. Iniziano a mancarmi i miei vecchi amici: spazzolone e scopa.

"Squall, tutto bene?"

"Sì, è stata solo una giornata lunga."

Sento che c'è qualcos'altro, ma me lo dirà quando sarà il momento. Non diciamo altro dopo questo. Ci vogliono circa dieci minuti prima che Zell torni con la magia. Sono grata di essere quasi a casa. Non sono sicura di quanto possa ancora affrontare di questa giornata.

Squall ha deciso che è meglio che sia Zell a usare la magia su di noi; così, se la magia viene rilevata, c'è una ragione in qualche modo logica per il suo utilizzo.

"Allora davvero, ragazzi, non potete darmi nessuna informazione sul futuro, nemmeno un briciolo?"

"Mi dispiace," rispondo, "a parte il fatto che io e Squall stiamo ancora insieme non c'è molto che possiamo dire."

"E non sono morto. Giusto, promesso?"

Rido. "Sì, prometto che sei ancora vivo e mangi panini."

"Ah-ah!" Penso che qualcosa sia terribilmente sbagliato per il modo in cui lo grida.

"Adesso so che ci saranno ancora panini nel futuro. Mi avete davvero detto qualcosa!"

Squall alza gli occhi al cielo e replica, "sì, ma c'è stata una carenza mondiale circa due anni fa. È stato tragico."

Ovviamente so che Squall sta facendo il sarcastico come al solito. In realtà ha un certo senso dell'umorismo che è emerso nel corso degli anni, anche se a volte è difficile coglierlo. Intuisco che il mio ragazzo si fa più impaziente ad ogni secondo che passa; dobbiamo andarcene e basta.

"Zell, puoi per favore usare la magia e basta?"

*~*~*~*~*

Ho appena il tempo di dire addio allo 'Zell più giovane', e poi tutto quello che so è che... vengo buttata in acqua fangosa e piena di piante. Griderei se non fosse per il fatto che sono scioccata. Riesco a riprendermi e a tornare in superficie. Sento qualcuno accanto a me che muove selvaggiamente parti del corpo. Fatto poco conosciuto: Squall non è un gran nuotatore. La sua facciata esteriore normalmente composta, a quanto pare, si è dissolta nel momento in cui ha toccato l'acquitrino. So che è lui dalle parole che sta dicendo, che, beh... non ripeterò.

"Tre anni..."

Sento parlare una voce familiare sopra di me. Alzo gli occhi e vedo Zell e Carbuncle in piedi uno accanto all'altro. Siamo ancora nel Centro Addestramento, ma a quanto pare siamo atterrati nell'acqua. Ci vuole un altro minuto prima che io mi renda conto che Zell è...

"Zell, sei vecchio!" Penso di averlo detto con un po' troppa enfasi, ma davvero, se l'è andato a cercare. Non sembra ascoltarmi; piuttosto la sua attenzione è rivolta al mio ragazzo, che porta quel look da 'topo bagnato sexy' molto bene.

"Tre anni," continua Zell suonando un po' più agitato. "Tre anni in cui ho fatto scorta di panini dalla mamma. Ho persino comprato un terzo freezer... perché qualcuno ha detto che ci sarebbe stata carenza. Poi sono stati scollegati... carne andata a male... molto brutto."

Non ho idea di che cosa stia dicendo quando poi capisco. "Oh mio Dio, gli hai creduto?"

Inizio a ridere mentre entrambi usciamo dall'acqua. A quanto pare, lo Zell più giovane non conosce il senso dell'umorismo di Squall, ma ripensandoci, immagino che fosse facile da fraintendere. Ho imparato molto su come percepiamo le cose, nelle ultime ore; questo è solo un altro esempio di come tutti siamo cresciuti nel corso degli anni. Anche se... davvero, tre freezer di panini?

"Ah, sì... gli ho creduto. E tu..."

"Io?" Seriamente, che ho fatto? È stato letteralmente tre minuti fa e non riesco a ricordare... anche se a quanto pare è stato qualcosa che Zell ha ricordato per cinque anni.

"Riguardo il mio medaglione."

"Oh... ok, già, quello. Colpa mia, scusa?" Eccomi di nuovo a dovermi scusare per qualcosa che è successo cinque anni fa. Beh, almeno cinque anni fa per Zell.

"Sai che dopo che ve ne siete andati ho passato altri tre giorni a cercare nei bisognini di Archeosaurus... è davvero parecchia mer - beh, hai capito. Avresti potuto dirmelo che ce l'avevi tu... ma no, ho ancora gli incubi e non sono belli."

"Scusa?" ripeto. Eppure so che non dire nulla su dove fosse è stata la cosa migliore. Ma di nuovo, a parti invertite, probabilmente avrei provato la stessa cosa.

"Va tutto bene..." sorride Zell. "Ho chiesto a Carbuncle di spostare il vostro punto d'atterraggio nell'acqua. Siamo pari, adesso."

A questo punto Squall si è già diretto verso il GF. In realtà ho paura per il piccolo. Voglio dire dopo tutto quello che è successo, per non parlare di Squall che ha fatto un bagno indesiderato in un acquitrino, immagino che non si metta bene per il tipetto verde. Almeno non ci sono frullatori nelle vicinanze. Con mia sorpresa, in realtà Squall gli parla.

"Allora, la tua Reflex(3) non è solo per magie, vero? È per riflettere su tutto."

Carbuncle tuba alcune parole, anche se non ho idea di cosa stia dicendo. Uno di questi giorni comprerò un dizionario Carbuncle - tutti gli altri; per adesso devo solo fidarmi del mio istinto.

Squall annuisce e poi continua a camminare. Mi rendo conto di quanti progressi abbia davvero fatto nel corso degli anni. Ma poi, forse non è cambiato, ma cresciuto nella persona che è oggi. Così che quest'anno potessimo riflettere su tutto ciò che ci ha portato qui. Insieme.

Saluto velocemente Zell e corro a raggiungere il mio ragazzo. Non cammina così veloce; immagino che aspettasse che lo raggiungessi. Non gli dico niente mentre continuiamo a camminare verso il corridoio principale. Ancora, dopo cinque anni, non ci sono tappeti. Maledico ancora l'invenzione dei pavimenti di marmo, ma almeno non dobbiamo nasconderci come prima. Arrivo dove devo girare per andare nella mia stanza; immagino che Squall ne abbia abbastanza di tutto per stanotte e di sicuro non ha bisogno di me che lo disturbo. In ogni caso tutte le mie cose sono nella mia stanza e anche io ho il look da 'topo bagnato'. Forse sarà la prossima moda di Deling.

È ancora notte. L'orologio segna circa le quattro e un quarto. A quanto pare il nostro piccolo viaggio nel passato non è durato nulla nel futuro. Ovviamente questo non rimedia al fatto che siamo stati svegli parecchie ore, anche se nel nostro tempo è successo tutto in circa quindici minuti.

"Squall, ci vediamo domani."

"Angelo è ancora di sopra."

"Starà bene, verrò a prenderla in mattinata."

Sembra distogliere lo sguardo un momento. Forse l'ho turbato. Non pensavo davvero che lo disturbasse così averla con sé.

"Rinoa, so che Angelo se ne frega di dove dorme. Non è che lei voglio là - sei tu."

"Cosa?" Non penso proprio di aver sentito bene. Mai una volta ha detto qualcosa di così diretto. Non intendo sembrare sorpresa, ma dopo cinque anni si arriva semplicemente ad accettare certe cose. Certo, come ho detto prima, ho sempre desiderato che me lo chiedesse direttamente, ma quando finalmente lo dice... Sono onestamente senza parole.

"Stai con me stanotte, per favore?"

"Ok," rispondo sorridendogli. Non dico altro mentre ce ne andiamo gocciolanti al suo appartamento.

*~*~*~*~*

Le ore successive sono nebulose. So di essere tornata all'appartamento di Squall e che lui mi ha dato una maglietta pulita per cambiarmi. Penso di essermi addormentata prima di arrivare sul letto; eravamo entrambi molto stanchi. Mi sono svegliata la mattina dopo, beh... ok, a dire il vero era pomeriggio. Pensavo di essere impazzita quando ho visto che l'orologio segnava le due passate. Ho dormito per tutta la mattina di Natale, e parte del pomeriggio. Ho notato che Squall se ne era già andato. Mi sono chiesta se avesse dormito abbastanza prima di lavorare. Non sono sicura di come faccia quell'uomo, a volte; è davvero incredibile.

Mi sono alzata a sedere e ho fissato Angelo che sembrava molto scocciata; a quanto pare aveva molta fame e io non stavo facendo il mio dovere di prendermi cura dei suoi numerosi bisogni. Sono andata in cucina e ho trovato del cibo per cani di riserva. Ho sempre pensato che sia strano che Angelo abbia alcune cose da Squall e io niente. Eppure, avere qualcosa di lei basta. In più, francamente lei può essere molto più impegnativa di me a volte.

Sono andata al divano dopo aver risolto la questione del cibo. Avrei potuto tornare alla mia stanza, ma in qualche modo volevo solo restare qui. Sono rimasta sorpresa quando la porta si è aperta ed è entrato Squall. Forse qualcosa non andava. Erano quasi le tre e lui non è mai tornato così presto.

"Qualcosa non va?" Cercavo di non sembrare preoccupata, ma non riuscivo a non esserlo.

"Sì, a quanto pare c'è la seconda parte di un documentario sulla migrazione dei Fungongo. Ho sentito che il primo era davvero bello, non potevo sopportare di perdermi anche questo."

Penso che siamo rimasti seduti sul divano circa un'ora prima di addormentarci di nuovo. Voglio dire i Fungongo, davvero... Fidatevi, vi addormentereste anche voi. Ci svegliamo alcune ore dopo, almeno io. A quanto pare, anche stavolta Squall è in piedi da un po'. Guardo l'orologio e mi rendo conto che sono appena passate le undici.

"Tieni."

Guardo oltre la mia spalla e vedo Squall in piedi con una tazza di cioccolata calda. Noto che ne ha una anche per sé mentre si avvicina al divano e si siede accanto a me. Direi che sembra un dèjà vu, ma dopo oggi penso che starò un po' più attenta a usare quel termine. In ogni caso, questa situazione, questa posizione, questa cioccolata con Squall sembrano stranamente familiari.

"Non dovrei, ma lo incolpo."

"Eh?"

Sono completamente confusa dal suo commento. All'inizio penso che stia parlando di Zell, ma non sono sicura di cosa lo incolpi - beh, a parte l'impressione da polipo muovi-arti-nel-panico che il mio ragazzo ha finito per dare prima nell'acquitrino. Un classico.

"Carbuncle, l'ho sempre incolpato. Non dovrei davvero."

E poi, tutt'un tratto, capisco. Mi sta dicendo quello che io (e tutti gli altri, se è per questo) mi sono sempre chiesta. Forse la risposta sarà ovvia, quando la sentirò, ma in qualche modo ne dubito. Penso che sia più facile per Squall non usare la scusa 'è ovvio' piuttosto che rendere il suo ragionamento a parole. Non rispondo, poso solo la mia cioccolata e metto la testa sulla sua spalla. Lo sento avvolgermi con un braccio, e lo lascio continuare secondo i suoi tempi.

"Deling... lo incolpo per quello che ti è successo a Deling." So che davvero non è stata colpa sua, ma i GF possono scegliere chi servire, come ha fatto Ifrid con me alla Caverna di Fuoco. Quando gli Shumelke ti hanno attaccato alla Residenza Presidenziale è... Carbuncle c'era... è solo che io-"

Si ferma, e intuisco che è difficile per lui dirlo. Non c'ho pensato in questo modo però, a malapena ricordo qualcosa dopo aver visto Edea. Ero in una tale nebbia dopo aver cercato di metterle il braccialetto... Fondamentalmente, la cosa successiva reale che ricordo è Squall in piedi sopra di me.

"È una cosa combattere un avversario armato, ma non c'è onore nell'attaccare qualcuno che - beh, che avrebbe potuto essere dilaniato senza una sola dannatissima possibilità. Se Irvine e io non fossimo arrivati in tempo... Dio sa cosa sarebbe successo. Carbuncle era in Junction con loro, è stato il suo potere... forse è irrazionale incolpare un GF. Forse sarebbe stato meglio ammettere semplicemente che incolpavo me stesso."

"Squall, non potevi sapere cosa volevo fare... se c'è una colpa da qualche parte, è mia e della mia testardaggine. Tendo ad avere alcuni problemi con quello, sai."

"Lo so, è la persona che sei. Ho semplicemente scoperto che era più semplice incolpare Carbuncle che affrontare tutto il resto che sentivo in quel momento. Penso che sia da lì che deriva l'astio. Semplicemente non l'ho mai lasciato andare. Avrei davvero dovuto farlo."

"Beh, non è troppo tardi. Anche se non sicura che questo spieghi l' 'incidente Carbuncle' di tre anni fa."

Mi bacia dolcemente il collo. "Rin, abbiamo pattuito di non riparlarne mai più, giusto?"

"Giusto," ridacchio. Eppure i ricordi di quel giorno sono impagabili; la sua memoria e i file scaricabili da internet vivranno molto oltre questa generazione. "A proposito, grazie per non averlo ucciso oggi."

Lui scrolla le spalle. "Non volevo rompere il frullatore. Come avremmo fatto a fare i margaritas l'ultimo dell'anno?"

"Vero."

"A proposito, Rin, hai qualcosa di grosso in programma per l'ultimo dell'anno?"

Devo ridere; abbiamo appena superato una festa, e ora pensa alla prossima. Il nostro solito festeggiamento include alcuni cocktail, mangiare pizza, e ascoltare Zell e Irvine che litigano su qualche fatto oscuro - solo per fare il tradizionale proposito di mezzanotte: essere più gentili l'uno con l'altro nell'anno nuovo. Questa promessa viene sempre rotta entro i primi venti minuti.

"Beh, di solito mi ritrovo con il mio ragazzo e alcuni amici, e stiamo insieme un po'."

"Sembra... sembra sereno."

"Lo è. È una specie di tradizione."

"Le tradizioni vanno bene, ma quest'anno voglio provare qualcosa di più... spontaneo."

"Non riguarda altezze e un paracadute, vero?"

"Solo se posso portare con me un certo GF verde. Adorerei sapere se riesce a volare senza paracadute."

Ah, ecco l'uomo che amo così tanto. So che non avrebbe lasciato perdere la giornata di oggi senza un po' d'astio, anche se le cose sono andate per il meglio per tutti, con la possibile eccezione di Zell. Tre freezer? Sono un sacco di panini andati a male.

"Rin, oggi, tra il tempo passato nello sgabuzzino e l'incontrare Zell, ho riflettuto. Se fossimo stati mandati cinque anni nel futuro, invece che nel passato, come pensi che sarebbe stato?"

"A quanto pare sarei stata davvero, davvero vecchia. Semplicemente non vecchia."

Tocca a lui ridacchiare. Ha sempre saputo che quel commento mi ha irritato. "Non ti degno nemmeno di una risposta. Seriamente Rinoa, dove pensi che saremo tra cinque anni?"

Wow, questa è una domanda difficile. Voglio dire se onestamente mi fermo e ci penso... Davvero, cosa vedo per me stessa? Cosa vorrei - e cosa vorrebbe Squall - sarebbero due cose completamente diverse. Mi immagino a vivere ancora in una stanza? Mi immagino a scoprire una carriera vera per me invece che un semplice lavoro? Non so dare una risposta a queste cose, solo alla più importante...

"Non ne sono proprio sicura. L'unica cosa che so è che voglio ancora stare con te."

"Nessuno può prevedere il futuro, giusto?"

Lo sento attirarmi più vicina mentre ripete la mia frase di anni fa. A volte desidero non averlo detto. Torna a perseguitarmi nei momenti più inopportuni. Il fatto è che so che il sentimento rimane verità. Eppure, sentirlo da lui ha un significato completamente diverso da quella notte a Fisherman's Horizon.

Non rispondo; credo che parte di me non sappia come farlo. Un'altra parte di me vuole rigirare la domanda a lui, ma non sono sicura di voler sentire la sua risposta. Immagino che abbia qualche obiettivo ambizioso come diventare il prossimo Preside del Garden o avere un intero armadio pieno di calzini e biancheria organizzata alfabeticamente. Certo, so che la nostra relazione sarebbe ancora importante per lui, ma il fatto è che siamo ancora, beh... sapete... giorno e notte, Shiva e Ifrid, Zell e bisognini di Archeosaurus. Avete capito, vero?

"Allora Rinoa, per l'ultimo dell'anno, vuoi rispettare le tradizioni ed essere spontanea allo stesso tempo?

Devo pensarci. Non sono sicura di cosa vuole fare, a meno che includa tutti i nostri amici che cavalcano chocobo e bevono margaritas nel deserto. Anche se l'immagine mentale è impagabile, in qualche modo dubito che sia quello che intende lui.

"Il meglio di entrambi i mondi?" rispondo infine in maniera poco impegnativa.

"Qualcosa di simile. Non voglio aspettare altri cinque anni e ripensare a tutto quello che avrebbe potuto essere. Sentendo Zell oggi, vedendo quanto è sembrato scioccato all'idea che fossimo ancora insieme... credo siano stati quei dubbi a trattenermi sempre. Forse mi piacciono le cose serene perché non c'è paura vera in loro."

Mi allungo verso il tavolo e prendo un sorso della mia cioccolata. Questa giornata è stata così diversa; non riesco nemmeno a iniziare a capire bene tutto ciò che è successo. Appoggiandomi di nuovo a lui, inizio a pensare a come saremo nel futuro. Mi bacia la testa prima di iniziare a parlare ancora.

"Sto pensando che l'ultimo dell'anno, forse, tra i drink, la pizza, il Triple Triad, e i litigi di Irvine e Zell potremmo trovare un po' di tempo per sposarci."

Mi serve un secondo perché il mio cervello registri tutto, dato che all'inizio sono colpita dal fatto che intende permettere una tavola da Triple Triad entro un raggio di tre metri. E nella maniera davvero aggraziata che tutti si aspettano da me, muovo il polso, facendo cadere la cioccolata su tutto il mio corpo, la sua gamba, il divano in pelle e il tappeto a lui così ossessivamente caro.

Ci alziamo entrambi di colpo, anche se il liquido fortunatamente non era bollente; era abbastanza da farci saltare come se fossimo appena stati colpiti dal coltello di Tomberry. Non riesco a credere al casino che ho combinato. Lasciate fare a me per essere... beh, per essere me.

"Cavolo Squall, mi dispiace. Vado a prendere qualcosa per pulire-"

"Può aspettare. Posso sempre far tingere il tappeto di un color cioccolato. Era tempo di cambiare comunque. Beh?"

"Sembra una serata perfetta."

Non so che altro dire. Certo, non sarà il matrimonio che sognavo da piccola, ma è così tanto di più. Non abbiamo bisogno di tutte le formalità e dello spettacolo. Abbiamo solo bisogno l'uno dell'altra e dei nostri amici. È perfetto.

"A una condizione," sorride. "Ci deve essere Carbuncle."

"Concordo. È il minimo che possiamo fare per lui dopo tutto quello che ha fatto per noi oggi."

"A dire il vero, stavo pensando che quando avremo finito di fare i drink, potrò finalmente buttare quel cretino verde nel frullatore."

Amo quest'uomo.

*

Note al testo
(1) Maledizione al Garden: qui c'è un gioco di parole in italiano intraducibile. Nella versione inglese infatti Artemisia dice spesso "Kurse Garden" o "Kurse SeeD", proprio con l'uso della K invece che della C, come a suggerire una pronuncia molto più dura della parola (o una particolare provenienza geografica). In questa storia, Rinoa dice prima "Kurse Garden" (imitando Artemisia) e poi ripete "Curse Garden", con la pronuncia corretta che, nel suo caso, non ricorda la strega del futuro. In italiano una differenza di pronuncia simile è difficile da rendere anche solo graficamente. Non ricordando poi di preciso cosa dicesse Artemisia nel gioco, ho preferito usare la nota. Si accettano idee migliori :)
(2) impalato come un tronco: qui ho cercato di rendere il gioco di parole che in inglese si crea con 'log' (il tronco, appunto). L'espressione sarebbe "like a bump on a log", che è più il nostro 'stare impalati/imbambolati'. Per manterene la battuta del tronco su cui Squall si è seduto, ho pensato di tradurre 'impalato come un tronco', anche se non ha tutto 'sto senso XD
(3) Reflex: in inglese la magia in questione è Reflect, parola inglese che significa sia riflettere su qualcosa che il riflettere ad esempio di vetri e specchi (link ai significati). Da qui il gioco di parole più evidente che in italiano: il riflettere le magie dei nemici e il riflettere su qualsiasi cosa.

*****
Nota della traduttrice: e siamo arrivati alla fine! La battuta finale di Squall mi fa sempre ridere un casino XD Anche qui, il titolo di questo capitolo non è stato tradotto perché è un riferimento alla canzone natalizia "Jingle Bells" (e secondo me è lolloso XD). Grazie a tutti delle vostre segnalazioni di errori, che sono state inserite tutte insieme a questo aggiornamento. I vostri commenti verranno come sempre tradotti e fatti ad avere ad Ashbear. Vi copierò poi eventuali risposte. Alla prossima! - Alessia Heartilly

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