L'esigenza di un sorriso di B l a c k P a n t h e r s (/viewuser.php?uid=79981)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 17 Ottobre ***
Capitolo 2: *** 19 Ottobre ***
Capitolo 3: *** 20 Ottrobre ***
Capitolo 4: *** 21 Ottobre ***
Capitolo 5: *** 31 Ottobre ***
Capitolo 6: *** 1 Novembre ***
Capitolo 7: *** 8 Dicembre ***
Capitolo 1 *** 17 Ottobre ***
L'esigenza
di un sorriso.
17 Ottobre
Sakura
Haruno è
cresciuta. A tre anni dalla sua partenza ha superato il dolore, la
disperazione e la depressione che l'avevano attanagliata per tutti
quei giorni neri che fino a poco tempo prima la rincorrevano in
continuazione.
Certo il suo
ricordo è ancora forte, ma potrebbe essere altrimenti?
Ogni cosa lo
ricorda. Ogni via, ogni angolo, ogni oggetto. Sembra che prima di
andare via, per sempre lui abbia impresso ovunque un parte di se
stesso.
In effetti Sasuke
Uchiha è sempre stato molto egocentrico.
Sorride
allo specchio fermando con una forcina colorata un ciuffo ribelle
dei suoi capelli rosso sbiadito e sfumando leggermente la matita nera
agli angoli degli occhi.
In
tutto quel tempo passato da automa non aveva badato molto ai suoi
capelli tropicali, un tempo ordinati in un simpatico caschetto
all'altezza del collo ed ora lunghi a metà schiena.
Velocemente
da un'altra occhiata di traverso allo specchio, controllando per
l'ennesima volta che tutto sia al posto giusto, nessuna macchia nella
maglietta, nessuno strappo illecito nel jeans. Veloce afferra lo
zainetto e le chiavi della mini cooper nera che le è stata
regalata
dai genitori per i suoi 18 anni e corre al piano terra dove in cucina
trova la mamma che litiga con il piccolo Haru, anche oggi in ritardo
dall'andare a scuola.
<<
Avanti Mamma lascia perdere, accompagno io Haru a scuola. Io non
farò
ritardo per le lezioni puoi stare tranquilla. >>
<<
Oh si grazie Sakura mi fai davvero un favore. E tu. Del tuo perenne
ritardo ne parliamo al tuo ritorno a scuola intesi? >>
Haru
si stringe nelle spalle colpevole mandando sguardi disperati alla
sorella intenta a divorare una fetta di toast preparato dalla mamma.
Lei
sorride contagiosa e lo spinge verso la porta afferrando anche la sua
cartella.
Una
volta in macchina accende lo stereo e parte sicura per la strada
delle scuole medie di Konoha.
Un
altro giorno come gli altri insomma, se non fosse che quando al
semaforo una moto nera brucia lo stop, le vengono i brividi.
Stai tranquilla
Sakura. Ci sono parecchie moto nere in Giappone. Non è lui.
Lui è
andato via.
Per sempre..
Sasuke..
Salve
a tutti cari lettori.
Ecco
qua la mia prima probabile long con il nuovo account di EFP, questa
che vi ho presentato non è altro che l'introduzione di
quella che
diverrà spero una bella storiella sasusaku che non tocchi
l'OOC.
Il
raiting al momento verde potrebbe subire una variazione, salendo di
colore sempre più, potendo forse, sfiorare anche il raiting
rosso.
Su
questo però ancora non sono sicura perché
dilettante nel scrivere
scene erotiche.
Tuttavia
mai dire mai.
Detto
questo vorrei passare ad un breve accenno della storia.
Come
avrete capito il paring centrale sarà SasuSaku-SakuSasu, con
contorno vario.
Come
ho cercato di farvi capire nell'introduzione Sasuke è
partito per
non tornare più a Konoha da tre anni e Sakura dopo tanto
tempo
passato in ''depressione'' ha ripreso a condurre una vita tranquilla
con la sua famiglia e i suoi amici.
Si
penso che questo per ora vi basterà.
Un
altra cosa: So bene che Sakura non ha fratellini, ma ci tenevo tanto
ad un piccolo Haruno nella storia.
A
presto.
B l a
c k P. ©
|
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Capitolo 2 *** 19 Ottobre ***
18 Ottobre
Casa Haruno è
avvolta dal silenzio.
La mamma e il piccolo Haru
sono
andati a trovare una vecchia zia fuori città e tu ti ritrovi
sola,
avvolta dal silenzio e dagli amari ricordi.
Ieri sera avresti fatto
meglio ad
uscire, infondo era sabato.. Ino ti aveva chiamato più volte
per
farti cambiare idea, ma tu eri stata irremovibile.
Non sai bene
perché, ma la vista di
quella moto nera di aveva inquietata. Eri sicura che lui non
c'entrasse niente, eppure ti aveva comunque portata ad un senso di
interno malessere, che ti aveva fatto rinchiudere in casa.
Ti porti davanti
all'armadio e
scruti con attenzione le foto appese. Ti soffermi come sempre su una
in particolare.
Siete solo tu e lui.
Lui ha una faccia buffa.
Un misto
tra l'annoiato e il divertito. Tu invece sorridi felice e
spensierata.
Eravate al mare quel
giorno..
Stringi con forza un pugno
e afferri
con rabbia la cornetta del telefono riposto nel comodino.
Digiti il numero con
impazienza,
uno, due, tre squilli.
<< Pronto
Yamanaka... >>
<< Ino. Sono
Sakura.. >>
<< Oh
Sakura.. È
successo.. Uhm qualcosa? >>
<<
No..
Volevo solo informarti che domani non verrò a scuola..
>>
19 Ottobre
Ti fai spazio fra
la gente e arrivi davanti al tuo armadietto scolastico, Ino, ad un
armadietto di distanza, ti saluta con un sorriso ed un cenno del capo
biondo.
Così, dopo
aver
messo alcuni libri ormai inutili dell'armadietto di avvicini a lei.
<< Allora
maialino, che mi dici di nuovo? >>
<<
Ehm.. Niente. Oggi non dovevi.. Mancare? >> Ti chiede
guardandosi intorno
circospetta.
<< Wau.
Quanta voglia di vedermi che hai oggi. >> Esclami con
sguardo
truce.
<< Oh
avanti
Fronte Spaziosa, non dire sciocchezze. E solo che mi avevi detto
che.. >>
<< Va
bene va
bene. Vado in classe. Ci vediamo nella pausa pranzo. Scrofa.
>>
<< Uhm.
Sakura.. >>
<< Si..?
>>
chiedi rivolgendole un sorriso.
<< No
niente.
Solo.. Io ci sono sempre, lo sai vero? >>
<< Certo
Ino.
Sei strano oggi.. Mah. I ragazzi ti fanno un brutto effetto a te, lo
dico sempre ad Hinata io. >>
Lei ti guarda con
un'aria un po' colpevole e tu ti indirizzi verso la tua classe
impegnata in tutt'altri pensieri.
Non ti neanche
passato per la testa che quello sguardo, Ino, lo mostra raramente.
L'ultima volta
è
stato tre anni fa. A lei era stato affidato il compito di dirti che
lui non sarebbe più passato a prenderti. Che non sarebbe
più
tornato a Konoha, perché per lui è più
importante l'ambizione che
i suoi legami.
Svolti l'ultimo
angolo e ti ritrovi davanti alla porta della 4D, al suo interno, la
maggior parte degli studenti ha già preso posto, altri se ne
stanno
appoggiati alla finestra comunicando con altri studenti
dell'istituto.
Cerchi con lo
sguardo Hinata, che ti fa cenno di saluto con la mano. Ti avvicini e
la saluti contenta.
Hinata è una
delle
poche ragazze per cui ti butteresti in un pozzo senza ripensamenti.
Anche lei nello
sguardo ha un vago senso di malessere, celato, neanche troppo bene
sotto la frangetta color ebano.
<<
C'è
qualcosa che non va Hinata? Tu ed Ino oggi siete strane.. È
successo
qualcosa? >>
<< Sakura
chan, in realtà c'è qualcosa che dovresti
sapere.. Ecco vedi si
tratta di.. >>
<< Buon
giorno ragazzi! Avanti subito ai vostri posti e prendete il libro,
oggi parleremmo degli.. >>
Mandi di sbieco un
sorriso ad Hinata facendoli intendere con un cenno che ne riparlerete
più tardi, più probabilmente nella pausa pranzo.
Le ore di lezione
passano davvero lentamente, più volte sei dovuta uscire
dall'aula
per andare a rinfrescarti.
Fortunatamente
Kakashi decide di lasciarvi gli ultimi 10 minuti in totale relax e
questo fa si che il tempo scorra più in fretta.
Il suono della
campanella scende come una benedizione su tutta la classe e tutti vi
dirigete veloci alla porta.
Ti volti nella
direzione di Hinata. Di lei nessuna traccia. Doveva avere davvero
fretta per non averti aspettata, pensi stranita.
Vabbeh tanto ci
incontreremmo tutti
in mensa..
Ti dirigi
così
anche tu verso la porta. Saluti educatamente il professore e vai.
Alla mensa ci
arrivi davvero in poco tempo, cerchi con lo sguardo quello degli
altri ma non ne trovi neanche uno.
Scorgi però
le
loro teste, tutte voltate verso una in particolare, sicuramente
quella di Sai tornato da Parigi.
Ti armi così
di
vassoio e cibo e vai verso il vostro abituale tavolo.
Ino si volta verso
di te e ti guarda terrorizzata. Tutta questa situazione inizia a
darti fastidio.
È da
stamattina
che tutti si comportano in modo strano con te! Gli scocchi uno
sguardo infastidito che lei ignora.
Quasi
contemporaneamente in suo soccorso sembra arrivare Hinata che ti si
para davanti.
<< Sakura
chan! Ricordi? Devo dirti quella cosa.. Però.. Che ne dici
se ne
parliamo da un'altra parte? >>
<<
Perchè
dovremmo? Hinata scusami davvero ma muoio di fame. Ne possiamo
parlare sedute al tavolo? >>
<<
M-meglio
di no Sakura chan.. >>
<<
Insomma si
può sapere che avete oggi voi tutti? Mi trattate come una
aliena e
tutti mi state alla larga! Non capisco davvero cosa abbia fatto..
È
successo qualcosa? No davvero ditem.. >>
<< Sakura
>>
Ti pietrifichi. Da
quando Sai ha quel tono di voce così profondo e
così simile al suo?
Volti il capo verso
Sai quasi meccanicamente. I capelli d'ebano un tempo corti sembrano
cresciuti d'un fiato e ora raggiungono con la punta l'attaccatura tra
spalle e collo. Quel caschetto un tempo ordinato ora è un
casino di
fili neri alla casaccio.
Gli occhi vispi e
curiosi ora pozzi neri, profondi e.. suoi.
Spalanchi gli occhi
colpita. Tra tutte le cose che potevano accaderti, quella era
sicuramente l'ultima della lista.
Sasuke Uchiha
è
davanti a te.
A tre anni dalla
sua partenza ti guarda ancora come una volta, ti guarda dentro e ti
spoglia delle corazze.
Le forze ti vengono
meno e il vassoio ti scivola dalle mani.
Per qualche secondo
boccheggi incredula, incerta sul da farsi.
Tutti quanti ora ti
fissano, nei loro occhi un misto tra compassione e incertezza.
Nelle cose che
sanno affrontare evidentemente un incontro del genere tra te e Sasuke
non rientra nella lista.
Senti gli occhi
pizzicare e qualcosa in te si sveglia.
Non piangerai
davanti a lui. Hai pianto per un anno e mezzo intero per quel
ragazzo, le lacrime che gli sono state concesse sono esaurite.
Lo guardi ancora
una volta, sperando che sia un altro quello che hai davanti. Tempo
perso. I suoi occhi sono ancora la a scrutarti con un misto di
divertimento dentro.
Tutto quello che
riesci a fare per tenere l'auto controllo è dargli le spalle
e
andartene a passo veloce.
<<
Ino non
avresti dovuto parlarle ieri? >> Chiede Shikamaru
<<
I-io non ne ho avuto il coraggio..>>
Sasuke
ascolta attento. Si aspettava lacrime, tante lacrime.
O
almeno uno schiaffo.
Invece
lei non ha avuto nessuna reazione particolarmente attiva,
aveva
deciso semplicemente ti andarsene, mollando tutti la con la
consapevolezza di aver sbagliato.
Naruto
ti richiama all'attenzione.
<<
Ti prego Sas'ke. Non fare cazzate.. Tu non c'eri e lei.. Si insomma
lo sai com'è emotiva e quanto teneva a te.. >>
Per
farmi perdonare del primo capitolo dalla lunghezza assai minima, ecco
un capito di ben tre pagine xD
Non
credo ci siano punti da chiarire qua dentro. Come vedete è
apparso
già il grande Sasuke, che non ha fatto niente di
emozionante, lo so.
Ora
vorrei ringraziare chi ha inserito la storia in preferiti e seguite.
Un
ringraziamento naturalmente ha chi ha recensito la storia: stella
rossa si beh
mi fa piacere che l'idea del fratellino sia stata di
tuo gradimento, a lui infatti penso che dedicherò un pezzo
importante della storia, stavolta come vedi ho dato fondo alla
pazienza scrivendo molto più dello scorso capitolo! Black Panther
la
grammatica, già un trauma
che per me si sta risolvendo solo da due anni a questa parte xD In
effetti a me la Sakura piagnucolona non è mai piaciuta. Si
è vero,
l'amore di fa piangere molto ma che una resti a casa come una
depressa con lo solo scopo della vita di piangere è troppo.
È vero
in questa fiction si caratterizza il fatto che Sakura abbia passato
un anno è mezzo di merda, ma non lo ha fatto solo piangendo
u.u
Ally94 ci
ritroviamo
ancora *-* Che bello
xD Mi fa piacere che per ora non ti ho delusa, per me è un
onore
:mki: Si esatto, i tre anni li ho messi apposta perchè
riportato dal
manga, hai centrato subito xD
A
presto :)
B
l a c k P. ©
|
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Capitolo 3 *** 20 Ottrobre ***
19 Ottobre
10 Minuti dopo.
Guardi ancora una
volta il tuo riflesso allo specchio. Senti il getto fretto,
dell'acqua sgorgare dal rubinetto di quello squallido bagno.
Acqua fredda.
Fredda come la sua voce, come i battiti del suo cuore.
Eppure a cosa ti è
servito farti forza in questi ultimi due anni, se dopo averlo
rivisto, non ti sei saputa controllare?
Dov'è la tua forza
Sakura?
Chi sei? Chi credi
di essere?
Sei un'illusa. Ecco
cosa sei, si, proprio tu Sakura Haruno.
Credevi che tutto
fosse apposto? Che avresti condotto una vita felice con la tua
famiglia e i tuoi amici?
Pensavi davvero che
i suoi occhi e la sua voce non avrebbero più bussato alla
tua porta?
Sciocca ragazzina.
Con forza chiudi il
flusso d'acqua e ti asciughi con forza gli occhi.
Nei tuoi occhi un
barlume di pazzia.
Non sei tu quella
fuori posto oggi. È lui. Lui a dover star male.
Certo, una cosa
impossibile visto che si parla di un Uchiha. Di Sasuke Uchiha.
Afferri la borsetta
che Ino e Hinata ti hanno regalato per il compleanno e ti catapulti
fuori dal bagno.
A fermare la tua
corsa vero la macchina non c'è nessuno.
Solo
due occhi profondi
che ti osservano nel buio.
20 Ottobre
La
sveglia, di starsene zitta non ne vuole sapere, proprio
come
la tua mano che la cerca disperatamente sul comodino.
Così, svogliatamente
apri prima un occhio, poi l'altro. La fonte del tuo risveglio, si
trova proprio a pochi centimetri dalla tua mano, sbuffi scocciata
dalla situazione.
Ancora a metà tra le
braccia di Morfeo, ti guardi intorno spaesata. Se non fosse per gli
innumerevoli fazzoletti e le foto sparse a terra come calzini
sporchi, diresti che quello accaduto ieri sia stato solo un sogno.
Uno dei peggiori.
Ricordi bene ancora la
faccia di tua madre quando ti aveva visto comparire nel vialetto di
casa ieri, due ore prima del previsto. Dell'espressione che aveva
assunto alla vista della tua faccia.
Aveva capito subito
quello che era successo, infondo non poteva essere altro che quello.
Lei stessa aveva sentito
al super mercato qualche voce riguardante il ritorno di uno dei due
figli della cara Mikoto Uchiha, ma in un primo momento, aveva potuto
pensare, solo che fosse Itachi il superstite. Infondo Sasuke, aveva
chiarito in fretta che non sarebbe più tornato.
Sakura alle sue parole
non aveva espresso alcun parere e la madre, ci aveva messo davvero
poco a chiudere il suo monologo, continuando ugualmente a starle
accanto nel caso le servisse una spalla su cui piangere.
Torni al presente al
suono del cellulare che fischia, avvertendoti che ti è
arrivato un
sms.
Con mano mal ferma, lo
afferri e leggi il mittente.
Ino.
E
da ieri sera che quella ragazza cerca di chiamarti, e più
volte le
hai chiuso la chiamata al secondo squillo.
Non
per cattiveria, non per rabbia. Semplicemente non volevi avere
nessuna notizia dal mondo esterno, volevi stare tra le quattro mura
della tua casa in santa pace, senza dover pensare più di
quanto
stessi già facendo a Sasuke.
Sapevi
benissimo che così facendo, i rimorsi della bionda,
sarebbero saliti
alle stelle, ma non ci riuscivi proprio a premere verde. Avresti
chiarito in un altro momento con lei il fatto che non eri arrabbiata.
Probabilmente
neanche tu avresti avuto il coraggio di dirle che: il suo ex ragazzo,
bello e dannato, dopo tre anni dalla sua inaspettata partenza (di cui
lui, si era premurato di non renderti partecipe della decisione e non
ti aveva neanche saluta), era riapparso all'improvviso nel vialetto
Uchiha.
Apri
così il messaggio arrivato.
Mi dispiace Sakura.
Ti voglio bene.
Quasi
ti si stringe il cuore per la dolcezza che sembra aver trasmetto Ino
da quelle poche parole, sicuramente ci avrà messo delle ore
per
trovare le parole giuste.
Decidi
così di risponderla, rassicurandola che non hai niente con
lei, ne
con nessun altro del gruppo, che vuoi solo stare un po' sola e che
questo giorno non ti presenterai a scuola.
Del
resto, lui è tornato solo da pochi giorni, non puoi essere
preparata
per averlo già da così poco tempo.
A
Londra, il più delle volte, avevi immaginato di trovare al
tuo
arrivo a scuola, le mura del Liceo Konoha, forse per nostalgia, forse
per abitudine.
Ora,
alla loro vista, ti rendi definitivamente conto, che quelle mura,
sono reali, come il tuo ritorno a Konoha.
Il
giorno prima, la prima cosa che avevi visto, al tuo ingresso a
scuola, era stato un bel destro.
Subito
dopo aveva fatto capolino una testa bionda e degli occhi acqua
marina.
Naruto,
avevi pensato, io ti uccido.
Poi
quello ti era saltato letteralmente addosso, blaterando qualcosa sul
fatto che gli eri mancato incredibilmente.
Se
fossi stato un ragazzo qualunque avresti risposto che si, ti era
mancato anche lui, ma ti eri limitato a ricambiare di poco
l'abbraccio e assestarli un calcio al polpaccio, in memoria del
destro che ti aveva precedentemente colpito, minacciandolo anche di
non provarci mai più.
Subito
dopo avevano fatto la loro apparizione due differenti chiome. Una
bionda e una mora.
Dalla
voce squillante della prima e quella molto pacata della seconda, le
avevi subito etichettate come Ino Yamanaka e Hinata Hyuga.
La
bionda ti aveva prima guardato con noncuranza, poi una volta volta
riconosciuto era schizzata sull'attenti e aveva spalancato occhi e
bocca.
Come
una scheggia poi, era partita in avanti con l'intenzione di colpirti,
ma era stata acchiappata in tempo da uno svogliato Shikamaru e un
sorpreso Choji.
Ti
aveva quindi guardato con profondo astio e si era voltata
strascinandosi un'atterrita Hinata.
Naturalmente
tu non avevi fatto una piega a tutto ciò, anzi, sembrava che
quello
che stava per essere malmenato dall'isterica fosse Naruto, che si
grattava in continuazione la testa in totale imbarazzo.
L'unica
cosa che sei riuscito a sentire prima che gli altri due ti
salutassero a onor dei vecchi tempi fu un:
<<
Sakura chan
lo ucciderà. E
poi ucciderà me, lo so, lo so. >>
Al
tuo secondo giorno di ritorno, tutto sembra ancora più teso.
Tutte
le persone che conosci e con cui sei cresciuto, sono seduti
ammucchiati accanto ad un muretto.
Non
avendo niente da fare, anche tu ti avvicini disinvolto.
Naruto
sorride spensierato e ti saluto con un nostalgico teme.
Tutti gli altri ti salutano, chi con allegria, chi con meno, ad
esempio l'oca bionda.
L'unica
che sembra mancare, sembra sia Sakura, in effetti avevi avuto qualche
dubbio sul fatto che si sarebbe fatta vedere oggi a scuola.
Conoscendola,
e non puoi negare il contrario, eri sicuro già da ieri che
lei non
si sarebbe fatta vedere.
Sicuramente
la tua idea di svanire nel nulla, non è stata una delle tue
trovate
migliori.
Ma
anche se sembra inimmaginabile da parte tua, avevi preso la decisione
di portarti con te, solo la sua faccia allegra.
Non
avevi nessun presupposto di sentire del leggero rimorso al ricordo della sua
faccia sfigurata in una maschera di
lacrime e dolore. Non che ti importasse qualcosa, ovvio.
Infondo,
lei è solo stata il passatempo di quel anno.
Che
te ne fai della sua foto nel portafoglio allora, ne Sasuke?
E
dopo tantissimo tempo, prendo la decisione di aggiornare anche qua
dentro, tanto per vedere se con questo capitolo, si avranno
più
recensioni. In caso contrario la eliminerò.
Infondo
qui è pieno di EFP e credo che nessuno voglia leggere cose
non
belle. Poche recensioni, per me equivale anche che la storia
è
brutta.
Punto
fine :)
Per
adesso è tutto qui dalla mia postazione, vorrei ringraziare
R
e d_V a m p i r e
che ha avuto pietà nel commentare lo scorso capitolo; Si beh
hai
ragione Sasuke è il solito bastardo, ma alla fine, saremmo
tutti in
adorazione sua se fosse uno sdolcinato donnaiolo? No direi di no *-*
La verità
e che il suo fascino
dannato ci piace. Come negarlo. E Sakura. Beh è Sakura.
Fragile,
insicura, ma con un forte spirito di battaglia che se la storia
andrà
in porto porterò fuori. Perchè io non so la
considerazione che tu
hai di lei, ma per me, quella ragazza è ben lontana dalla
piattola
che alcuni pensano che lei sia. Ha una grande forza d'animo.
Okay ho scritto un
poema haha.
A presto, o forse no.
B l a c k P.
©
|
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Capitolo 4 *** 21 Ottobre ***
21 Ottobre
Nonostante le continue urla di Haru, la tua concentrazione sul problema ''Sasuke'' non viene minimamente smontata. Anzi sembra che le sue urla aumentino tutto quel fascio di casini che il ritorno del tuo ex ne conseguirà.Ad un tratto il silenzio calato in macchina ti riporta alla realtà, porti l'attenzione a tuo fratello che ora, se ne sta seduto composto nel sedile passeggero e ha lo sguardo basso.
<< Che hai Haru? Successo qualcosa? Hai dimenticato il pranzo a casa? >> Chiedi poco convinta.<< Oneesan devo dirti una cosa.. Ma tu non ti arrabbierai con me vero? >>
È strano come quel piccolo marmocchio possa cambiare così in fretta il suo umore. Attimi prima non ne voleva sapere di stare zitto, ne tanto meno di stare seduto composto.Ora invece se ne sta fermo ad osservare con molta concentrazione le punte dei suoi piedini.In macchina ormai, è palpabile il senso di malessere di entrambi.
<< Dimmi tutto Haru kun, hai per caso di nuovo frugato tra le mie cose? >>
<< Oh no Oneesan, ho imparato quella lezione. Io parlo di Sasuke! >>
Se ci fosse stata qualche altra macchina dietro di te, il tamponamento sarebbe stato inevitabile.
Haru sembra preoccuparsi della tua reazione esagerata e si stringe nelle spalle, mentre su accosti davanti all'edificio della scuola elementare di Konoha.
<< Che vuoi dire Haru, cosa vuoi dirmi riguardo a lui? >>
<< Io lo so perchè stai male, perchè lui è tornato, vero? Si beh io l'ho visto.. E-era qua una settimana fa a prendere Kohana , però mi ha fatto promettere di non dirti niente.. Ho sbagliato Oneesan? Diceva che voleva farti una sorpresa , e io lo so che a te piacciono le sorprese, non-. >>
<< Haru.. >>
<< Non ti sei divertita a quella sorpresa? Non era bella come le altre? Perchè hai quella faccia? >>
<< Haru ora devi entrare a scuola, o farai tardi, ci vediamo a casa.. >>
<< Ma.. Ma io.. >>
<< Vai.. >>
La confessione di Haru era stata più che una doccia fredda, un tuono a ciel sereno.
Quel piccolo marmocchio, sapeva del ritorno di Sasuke e non si era preoccupato minimamente di renderti partecipe della cosa. Eppure era risaputo che con la sua Oneesan lui non avesse segreti.
Evidentemente l'affetto che provava anche per Sasuke – il suo compagno di giochi che non poteva essere rimpiazzato neanche da Naruto – è più forte di quanto credessi.
Quello che in realtà forse ti faceva più stizza, è che quello gli avesse rivolto parola, quando a lei non si era premurato neanche di salutarla alla sua partenza.
Le mani prudono forte sul volante, e ti piacerebbe tanto adesso, mandare a qual paese il mondo intero e sparire per un po'.
Ti rendi conto di essere arrivata a scuola, solo quando stai parcheggiando. Il tuo corpo sembra essersi mosso per tutto questo tempo da solo, concentrata com'eri nei tuoi pensieri, non hai fatto caso neanche all'imminente arrivo a scuola.
E il mondo ora, sembra davvero crollarti addosso. Cosa credevi di fare tornando a scuola? Piccola stupida non hai pensato neanche a come reagire nel trovartelo davanti.
E il trovartelo davanti è inevitabile visto che la figura losca seduta nel muretto davanti a te, sembra proprio quella di Sasuke Uchiha.
Tiri il freno a meno con rabbia ed esci dall'auto con finta nochalance, evitando accuratamente di incrociare il tuo sguardo con il suo. Così fastidio e intenso che sembra trapassarti.
Gli volti le spalle, decisa a evitarlo il tanto di farti passare la voglia di avvicinarti e fargli ingoiare i denti.
La tua aura negativa, dovrebbe servire oggi, anche a tenere lontane tutte quelle persone che avranno la sfortuna di passarti accanto.
Ma se credevi che l'Uchiha avesse molto quoziente intellettivo, al suo pronunciare il tuo nome, ti rendi conto, che hai fatto un grosso errore di valutazione.
<< Sakura >>
Ti blocchi, e la mani tornano a prudere con insistenza, e inconsciamente, ti rendi conto, che per farle smettere, dovresti girarti e mollare un pugno di tutto rispetto alla sua faccia da cazzo.
Ma tu non sei una tipa da perdere così il controllo, vero Sakura?
<< Potresti almeno salutarmi. >>
Questo è davvero troppo. Anche per un tipo come lui.
Si sta prendendo gioco di te? E che questo che sta facendo?
Le guance si imporporano di rosso, dalla rabbia e automaticamente i pugni si stringono. Senti chiaramente il freddo metallo della chiave a stretto contatto con la tua pelle.
Devi solo ignorarlo, non è poi così difficile. Prova con il contare fino a dieci.. A me, hanno detto che funziona.
Avanti Sakura conta. Uno.. Due.. Tre..
Ti volti di scatto, con rabbia, e tutto intorno a te sembra svanire, le auto, gli studenti davanti alle porte dell'Istituto, tutto. Persino la chioma di Naruto che si avvina a voi.
Tutto questo per pochi secondi. Il tanto di portarti come una saetta di fronte all'Uchiha che sembra sorpreso del tuo scatto.
Ed è davvero un solo altro secondo. L'impatto della tua mano aperta sulla guancia.
Il rumore che ne è scaturito è bello. Un suono secco, che sa di dolore.
Sasuke sembra sorpreso quanto te, e sembra realizzare il gesto solo quando la guancia inizia a dolore e sembra esplodere.
Ma gli dai il tempo di pronunciare altro.
La tua ira sembra uscire come lava da un vulcano in eruzione. Veloce scende e brucia tutto quello che incontra sul suo cammino.
Ad un primo schiaffo ne seguono altri, e tu dimostri per quella pazza repressa che infondo sei sempre stata e che lui ha sempre conosciuto.
Lui cerca di bloccarti i polsi, ma tu sei svelta, come lo può essere solo una donna incazzata e fuori pienamente di se.
L'avevi mai provata tanta adrenalina Sakura?
Prima però di riuscire a dare impatto di nuovo alla tua mano sulla sua faccia, qualcuno ti stringe un braccio intorno alla vita e ti sbalza all'indietro.
Naruto ti separa da Sasuke.
Alle terza ora, ancora la scuola non era in preda al pettegolezzo del giorno.
Sakura Haruno ha schiaffeggiato con ferocia il bel Uchiha Sasuke.
In realtà poi, non sei neanche sicura che qualcuno, a parte Naruto abbia assistito alla scena.
Ti guardi la mano, colpevole e vittoriosa degli schiaffi di qualche ora prima, ancora prude, ancora brucia.
Hinata, approfittando dei minuti di pausa concessi dalla senpai, ti affianca.
Il suo sguardo è un misto di tristezza e determinazione.
<< Sakura chan.. >>
<< …. >>
<< Sakura chan, lo so che stai male. Ma credo che ti faccia bene parlarne, io.. >>
<< Non ce l'ho fatta Hinata. L'ho schiaffeggiato. >> confessi chinando la testa.
<< Lo so.. Naruto kun mi ha raccontato tutto dopo averti accompagnata in classe. >>
<< Non so cosa mi sia preso.. >> singhiozzi
<< E' tutto okay Sakura chan.. Si sistemerà tutto, vedrai. >>
Anche se i segni sono scomparti, la guancia pulsa ancora.
Se Naruto non l'avrebbe fermata, saresti potuto ricorrere anche tu alle mani.
Avresti avuto il coraggio di mettere le mani addosso a una ragazza? A lei?
Forse si. Forse no.
Ma se continuava, non sai proprio come si sarebbero evolute le cose.
Naruto dopo averla portata via, era arrivato in classe con il muso lungo, senza accennare ad una parola, il che era impossibile per un tipo come lui.
<< Cosa sarebbe successo se non fossi arrivato io? >> mormora all'improvviso.
<< Ha iniziato lei. >>
<< No Sasuke! Hai iniziato tu! Tu dannazione! Ti avevo chiesto di non fare cazzate.. Perchè lei.. Accidenti! La prossima volta non
interverrò, questo brutto gioco l'hai iniziato tu, il giorno che te ne sei andato. Non fare stronzate, non posso continuamente raccoglierla a cocci rotti. >>
<< …. >>
<< Già. Come se la cosa potesse toccarti minimamente. >>
<< Cosa speri che ti dica Naruto? >>
<< Non lo so. Ma un scusa Naruto sarebbe un inizio. >>
Detto questo la campana suona e lui si alza in fretta dal banco e sparisce in corridoio.
Loro non capiscono nulla. Nulla.
Cos'è quel peso nello stomaco Sasuke?
Okaaay. Si sono tornata, si sono una stronza per il ritardo.
Volevo ringraziarvi perchè nonostante potevate fregarvene del mio monologo sull'eliminazione di questa storia, quattro persone hanno recensito, chiedendomi di non farlo.
E ora, a distanza di chissà quanto, rileggendo quei commenti, ho trovato l'illuminazione per questo capitolo. Grazie.
Quindi questo capitolo lo dedico a voi, sperando che un Sasuke con la guancia gonfia rientri nei vostri canoni di tolleranza, di una povera vecchia pantera che scrive ancora.
Un grazie a R e d_ V a m p i r e che sempre in prima linea mi lascia un suo commento dove davvero, trovo parole nel rispondere, perchè tu, commenti la storia ma instauri quel rapporto con l'autore che ti rendono davvero brillante ai miei occhi e di trovarti – nel constare alcune idee di pensiero simili alle mie – molto simpatica :) Spero solo che questo capitolo, così lungo, così triste, non ti abbia deluso e che ancora sarai qua a seguirmi nel prossimo capitolo.
A giulyduci93 che la ''minaccia'' di eliminare la storia, l'ha portata a recensire – mi fa piacere che la storia sia di tuo gradimento – . sasusakulove, tranquilla anche io delle volte mi dimentico di recensire e poi aspetto tanto che alla fine l'autore aggiorna la fiction! Spero di risentirti per il nuovo capitolo.
Ed infine ma non meno importante a BlAcK_pAnTeR_94 che ho visto ha fatto visita al mio forum (ma dai, ormai credo tu sappia che la 'Black sono io) e che ha recensito tempo fa anche questa storia! Esagerata che tutto quello che scrivo è interessante, ci sono persone che scrivono molto meglio di me e quella fantasia della loro testa la sanno usare davvero bene :) Spero a presto ;)
Dopo quest'altro lungo poema – ma che palle che sono, lo so – vi lascio, nella speranza di ricevere altre recensioni e di risentirci al nuovo – spero presto – nuovo capitolo :)
Un saluto
B l a c k P. ©
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Capitolo 5 *** 31 Ottobre ***
31 Ottobre
Dopo
l'episodio all'entrata dell'istituto, tu e Sasuke avevate preso la
silenziosa decisione di non rivolgevi più parola.
Non
eri sicura del motivo che l'aveva spinto ad abbandonare la sua
maschera di arroganza davanti a te, però questo ti aveva
permesso di
tirare un sospiro di sollievo.
Avevi
notato però – più che altro era stata
Ino a fartelo notare –
che lui e Naruto sembrano avere avuto qualche problema. Il biondo
passa molto meno tempo con lui per passarlo lontano da tutti, il moro
invece, sembrava pesare di più le parole con cui rivolgersi
ad egli.
Ma
comunque non avevi avuto il coraggio necessario per chiedere
delucidazioni a Naruto, non ne sei certa infatti, ma pensi che Hinata
sia la persona giusta con cui Naruto debba parlare e sfogarsi.
Ma
oltre a questo, gli ultimi dieci giorni sono passati relativamente
normali se non fosse per il ritorno di Sai e i problemi avuti con il
patrigno: Danzo.
Un
uomo più preoccupato dei suoi affari che del figliastro. Non
per
nulla Sai cerca sempre di colmare il vuoto, dovuto alla scomparsa
della madre e del fratello maggiore, a seguito di un incidente
automobilistico con improvvise partenze per le capitali Europee.
Per
questo ora Sai si ritrova a vivere in uno spazioso appartamento nel
centro della città solo soletto se non fosse che tutti i
ragazzi,
compreso Sasuke invitato proprio da Sai, si sono trasferiti da lui
per tempo indeterminato.
Avendo
i soldi, ed essendo Danzo un uomo di grande influenza in
città, Sai
ha potuto acquistare un grande appartamento
provvisto di 3
camere da letto.
Proprio
ora infatti, ti stai dirigendo nella nuova abitazione di Sai. Non e
che ti faccia particolarmente piacere andarci, vista la
probabilità
di trovarci anche Sasuke spaparanzato sul divano, ma hai promesso ai
ragazzi che avresti portato tu i loro alcolici per la grande serata.
In
effetti in Giappone, la festa di Halloween non è
particolarmente
diffusa, nonostante il passare degli anni la stia rendendo popolare,
ma cadendo quest'anno di sabato e i ragazzi sono tutti riuniti dopo
tanto tempo, hanno deciso di organizzare un mini party ( ovvero solo
il numeroso gruppo che siete ).
Per
tua fortuna, Ino ti ha salvato in calcio d'angolo e ha organizzato
per te e lei una serata da passare nella discoteca dove suo cugino
Deidara fa il barista.
Peccato
che le altre ragazze abbiano deciso di passare la notte insieme ai
ragazzi, anche se credi che i ragazzi siano
più semplicemente
Naruto e il silenzioso Neji.
Sorridendo
tra te e te arrivi quindi davanti la porta dell'appartamento dei
ragazzi e non fai neanche in tempo a suonare che la porta viene
aperta di scatto e un Sasuke Uchiha incazzato quasi ti scaraventa per
terra.
Fortunatamente
riesce ad afferrarti per un braccio ed evitarti la caduta, poi come
se niente fosse ne va semplicemente, scomparendo tra le ante
dell'ascensore.
Ma che
vada al diavolo.
<<
Sakura chan! Ti stavamo aspettando, hai portato da bere?
>>
urla Naruto da dentro casa.
<<
Certo che si Naruto, non mi sono dimenticata di voi.. Ma cosa
è
successo qua dentro? >>
<<
Dovrebbe essere successo qualcosa? >> mormora piano
Naruto.
<<
Beh, Sasuke è uscito tut... >>
<<
Non è successo nulla Sakura chan, puoi stare tranquilla.
>>
Con
questo Naruto sembra voler chiudere definitivamente il discorso,
anche perchè la sua faccia per una volta, non ammette
repliche.
Guardi quindi sospettosa Kiba, che per tutta risposta ti guarda un
po' sofferente e poi volge lo sguardo altrove, quasi colpevole.
Sei
tentata di replicare ma Sai tutto contento entra in salotto e ti
stringe nel suo abbraccio pregandoti di lasciar perdere la serata
all'Akatsuki e di restare invece qua all'appartamento.
<<
Avremmo un altra occasione per stare tutti insieme Sai tranquillo
>>
<<
Love of my
lifeeeee you- you hurt meeee hahahah
love of my lifee >>
Ormai
non ricordi più da quanto tempo tu e Ino, al tuo fianco e
messa male
anche più di te forse, stiate cantando questa canzone.
Sinceramente
non ricordi neanche dove l'hai sentita.
Magari
l'avete invitata su due piedi tu e Ino in questi minuti? No.
Impossibile, anche se avete tutto quell'alcool in corpo, non siete
state mai brave a comporre qualcosa che si somigli a un brano.
Qualcosa
ti fa lo sgambetto e cadi in ginocchio, e non capisci bene il
perchè
ma inizi a ridere come una bambina per terra. Alle tue orecchie
arrivano anche le risate sguainate di Ino che ti prendono in giro sul
tuo tasso alcolico.
Già,
come se lei fosse messa meglio di te, a giudicare da quanto stia
barcollando ti chiedi come mai non sia ancora capitolata a terra.
D'un
tratto due braccia forti ti rimettono in piedi e tu urli spaventata,
un maniaco!
<<
Ma guarda un po'. Sakura.. Bevuto troppo? >>
Come
fa un maniaco a sapere il tuo nome? Ti dimeni e lo guardi in faccia.
Sasuke?
No
impossibile, Sasuke è al party con gli altri, ma allora chi
è il
ragazzo davanti a te così simile al tuo rag-
ex
ragazzo?
<<
Ci conosciamo? Hug >>
<<
Sakura sono Itachi, ricordi? Il fratello maggiore di Sasuke.
>>
<<
Itachiiiii che bello rivedertiiii wao quanto tempo? Ma lo sai che
somigli tanto a tuo fratello? Così bello così..
>> mormori
sotto gli effetti dell'alcool.
<<
Già. Ehm.. Siete venute qua sole? >>
<<
Ma certo! >>
<<
E adesso state andando via? >>
<<
Oh si, Ino ha detto che deve andare a comprare il latte, non possiamo
fare tardi, sai com'è in certe situazioni hug no?
>>
<<
Certo certo, il latte. Che dici invece se chiamo Sasuke e vi faccio
venire a prendere? Sai non mi sembra proprio il caso di lasciarvi
andare via sole.. >>
<<
NO. SASUKE NO. Lui mi odia, sigh,
non mi ama più sai Itachi? Non voglio vederlo io
>>
<<
Allora, che ne dici se chiamo a Naruto? >>
<< Pronto >>
<< Sasuke? Sono
Itachi. >>
<< Che vuoi
Itachi ? >>
<< Otouto credo
che tu e Naruto dobbiate venire a riprendere qualcuno all'Akatsuki..
>>
<< Sakura? È
successo qualcosa di grave? Stanno bene? >>
<< Stanno..
Bene. Ma sono ubriache fradice. >>
L'ultima
cosa che oggi mi sarei aspettato e che dovessi andare a riprendere
Sakura nei parcheggi dell'Akatsuki perchè ubriaca fradicia.
Naruto,
alla guida sembra fuori di se dalla rabbia, sinceramente non vorrei
essere nei panni di quelle due. Sono rare le volte che Naruto se la
prenda con qualcuno ( io eccetto ), sopratutto con Sakura e le altre
ragazze in generale.
Quando
finalmente arriviamo, le troviamo in compagnia di Itachi e Sasori, a
quanto pare mio fratello sembra aver fatto colpo un'altra volta sulla
Yamanaka.
Naruto
non bada neanche a parcheggiarsi come si deve, anzi frena di colpo in
mezzo alla corsia ed esce dalla macchina con rabbia, io mi limito ad
imitarlo.
Quanto
le due ragazze ci scorgono le uniche parole che gli sfuggono dalla
bocca sono un colorito oh cazzo. Ma la
più divertita e allo
stesso tempo spaventata dalla faccia di Naruto sembra proprio Sakura
che aggrappata alla felpa di Sasori sembra sforzarsi di non ridere
per la situazione.
<<
Ino.. Sakura.. Ma cosa vi passa per la testa? >> sbraita
Naruto.
<<
Oh avanti biondino, non è il caso di prendersela
così tanto hahaha
>> ride Ino
<<
Biondino? >>
<<
Sasuke! >>
Al
richiamo del mio nome, mi volto ad osservare Sakura che sembra ora
aver perso quel divertimento che prima la faceva tanto ridere.
A
malapena riesce a reggersi sulle proprie gambe e per questo Sasori la
sostiene per la vita, trattenendo però troppo a lungo lo
sguardo sul
suo decoltè.
Quello
vuole farsi un
occhio nero.
Sakura
ignara di tutto, sembra girare il coltello nella piaga e si sporge di
lato – donando a Sasori una panoramica migliore del suo seno
–
per scimmiottare qualcosa ad Itachi.
Mentre
ti avvicini riesci a capire qualcosa del loro discorso.
A
quando pare Sakura non voleva che io venissi a recuperarla, in
effetti è abbastanza penoso vederla in questo stato.
Da
quando la conosco, lei non ha mai toccato dosi esagerate di alcool,
anzi il più delle volte era lei che la notte, durante i
festini miei
e degli altri, si comportava da mamma e ci accudiva il giorno o la
notte stessa quando iniziavamo a sentirci davvero male.
Eppure
adesso è lei ad essere ubriaca come pochi, fuori
completamente di
se, quanto è cambiata in questi ultimi anni.
Sembra
essersi fatta le ossa che gli mancavano, si è fatta
più alta, più
donna.
E che
donna, ne Sasuke?
Itachi
ti manda uno sguardo di supplica e tu ti porti accanto a loro. Sasori
non sembra apprezzare particolarmente l'entrata in scena di me e
Naruto.
Ho
sempre saputo del suo particolare debole per Sakura, più che
altro
forse, era lui ad farmelo capire esplicitamente con i piccoli gesti.
Finalmente
Sakura si accorge che gli sono affianco e inizia a singhiozzare.
Sento
tutti gli sguardi degli altri su di me, e questo mi irrita,
perchè
lo so che sta piangendo per colpa mia, non sono stupido.
E
tutti non fanno altro che ricalcare questo, tutti i loro sguardi sono
la, pronti a giudicarmi, il mostro. Quello che l'ha mollata sparendo
all'improvviso.
Riprendo
però possesso del mio corpo e tendo una mano a Sakura. Lei
la guarda
stupita e sembra ragionarci davvero tanto se afferrarla o meno.
E
come un cucciolo bastonato dal padrone che lo richiama, potrebbe
avvicinarsi e rischiare di essere picchiata oppure farsi più
sospettosa e scappare via.
Ma
incredibilmente, si fida, e mi tende anche lei la mano che io afferro
per poi strattonarla lentamente verso di me.
Lei
capisce e si fionda su di me piangendo sotto la mia spalla. Per tutta
risposta io mi limito ad avvolgerla con un braccio e lasciarla
sfogare.
Sono
sicuro che domani, quando si renderà conto di quello che sta
succedendo adesso ne alzerà un polverone.
<<
Avanti Sakura è ora di andare via. >>
<<
Otouto... >> chiama Itachi.
<<
No, lo so cosa state tutti pensando okay? Vedetela di finire di
fissarmi in questo modo. >>
<<
Ci vediamo domani sera allora. Sasori il nostro compito qui
è
finito, andiamo.. >>
<<
Già andiamo, sai Sasuke? È dannatamente frustante
vedere che ancora
torna te. >>
<<
Sasuke. Andiamo via. >>
Naruto.
So che si è intromesso solo per farmi stare zitto, forse ha
fatto
bene, eppure visto la rabbia che prova per me, credevo gli avrebbe
dato ragione. Io l'avrei fatto.
Lo
guardo con attenzione, nei suoi occhi azzurri la determinazione che
mi ha legato a lui fin da piccolo.
Ino
al suo fianco sembra commossa, ma più probabilmente
è solo
l'effetto dei numerosi bicchieri mandati giù.
Così
volto le spalle a mio fratello e a Sasori e mi accosto alla macchina
di Sakura che si tiene ancora stretta a me.
Frugo
con una mano all'interno della sua borsa e prendo le chiavi della sua
macchina, la costringo a lasciarmi e la faccio sedere sull'auto
mettendole la cintura, lei non protesta, semplicemente china il capo
e continua a piangere, stavolta silenziosamente.
Io
sto zitto, non do attenzione a nulla, semplicemente mi siedo al posto
del guidatore e parto, direzione casa di Sai.
A
momenti avrei creduto di scoppiare a piangere alla vista di Sakura
fiondarsi su Sasuke in quel modo. Il teme è una vera testa
di cazzo
è vero, eppure non è cattivo, lo vuole solo far
credere.
Tutti
i suoi atteggiamenti da grande uomo freddo non sono altro che la sua
maschera preferita, quella da sfoggiare il più delle volte
per non
farsi leggere dentro.
Eppure
io lo so che ci sta male, perchè la situazione da quando
è tornato
non è delle migliori, nessuno di noi è riuscito a
dargli la piena
fiducia che prima aveva da parte di tutti noi.
L'unico
che sembra aver cancellato tutto appena visto, sembra essere stato
Sai che ci ha spiegato che per lui, quello tornato dopo tutto questo
tempo è Sasuke.
Un
Sasuke debole incapace di ricominciare a vivere in pace con se stesso
se avrebbe notato lo stento con cui noi lo possiamo vedere.
Non
gli voglio male, anzi forse gli voglio fin troppo bene, ma quello che
è successo è stato doloroso sia per Sakura che
per me, che vedevo
Sasuke come la mia famiglia, come mio fratello.
Eppure
lo vedo, sotto la sua maschera è lo stesso di sempre, quel
ragazzino
pieno di se che finge di non essere particolarmente affezionato alla
nostra Sakura, ma che avrebbe voluto fare un occhio nero a Sasori.
È
bello rivederli insieme, anche se poco tempo, perchè domani
Sakura,
quando ricorderà andrà fuori di se.
Controllo
le condizioni di Ino, mezzo addormentata nel suo sedile, o
così
sembra, più volte a blaterato il nome di Shikamaru e ha
ringhiato e
singhiozzato.
Abbiamo
sempre avuto il sospetto che abbia una cotta per Shikamaru ma lui
ostenta interesse, preoccupato del fatto che se dovessero avere una
relazione quando tutto, e se finirà, manderà a
puttane la loro
amicizia.
Un
po' come me e Sasuke, solo che io non ho attrazione fisica per quel
teme per mia fortuna.
Finalmente
arriviamo all'appartamento, io e Sasuke ci parcheggiamo e aiutiamo a
scendere le ragazze.
È
bello vedere Sakura stringersi di nuovo a Sasuke, quasi impaurita dal
fatto che lui scomparirà di nuovo all'improvviso come
l'ultima
volta.
Una
mano si poggia sulla mia spalla e io sobbalzo.
Shikamaru
è sbucato fuori dal suo nascondiglio al buio e ora osserva
Ino semi
incosciente fra le mie braccia.
Tra
i denti mormora un che seccatura e
se la porta al petto, prendendola in braccio senza nessun apparente
sforzo.
Così
com'è arrivato, sparisce di nuovo.
Prima
o poi resterà veramente fregato dalla bionda, ormai
è al limite.
Beh
magari Ino, in questo stato, riuscirà a dirgli cosa prova
veramente
e lui prenderà seriamente la questione.
Sasuke
intanto, con al volto la sua abituale maschera impassibile, aiuta
Sakura a camminare, cosa che gli risulta difficile con quei tacchi
vertiginosi.
Possibile
che anche la mia Sakura chan sia diventata una piante grane?
Forse
no, e magari come per Shikamaru e Ino, questa notte li
aiuterà a
risolvere la maggior parte dei loro problemi.
Li
seguo in silenzio, incapace di dire qualsiasi cosa al mio amico, che
comunque non sembra in vena di sentire nulla.
Sakura
alza un po' la testa dal suo nascondiglio e mi guarda confusa, sembra
così piccola stanotte.
Cerco
di sorriderle, e lei singhiozza ancora e fa una storta.
Sasuke
la stringe e si ferma, Sakura invece cerca di levarsi i tacchi ma gli
risulta difficile, così Sasuke è costretto ad
aiutarla e poi
prenderla in braccio.
Quando
finalmente raggiungiamo l'appartamento, la porta è
già aperta e
dentro tutti stanno guardando Ino che non ne vuole sentire di
lasciare la presa dal braccio di Shikamaru.
Quando
anche io, la ubriaca e Naruto entriamo, tutti si voltano a guardarci
curiosi.
Naruto
bada poco a tutto questo, ma Hinata incredibilmente, sembra
fulminarmi con i suoi occhi chiari.
Insomma,
ora la situazione mi sta dando veramente sui nervi.
Faccio
scendere Sakura e l'accompagno nel divano, dove in teoria dovrei
dormire io.
Lei
si accascia la, volta la testa a tutti e ri inizia a singhiozzare.
<<
Sono la quattro ragazzi, direi che possiamo ormai tutti andare a
letto no? >> dice Sai.
<<
Di già? E se invece approfittiamo delle ragazze ubriache per
farci
dire un sacco di stronzate ? >> suggerisce Kiba
<<
Hei sacco di pulci, guarda che io e Hinata siamo qui, e sentiamo
tutto, non se ne parla nemmeno, ci siamo chiariti? >>
Tenten
vorrebbe ucciderlo.
<<
Hahaha avanti Tenten, stavo solo scherzando. Comunque dobbiamo
decidere dove metterle. >>
<<
Kiba ha ragione. Ino dormirà con me, anche perchè
non ho voglia di
sentirla urlare adesso come si stacca >>
<<
Bene, quindi Shikamaru dormirà con Ino.. Ma.. Sakura?
>>
Il
cane si volta a guardarmi, come tutti del resto. Cosa si aspettano
che dica?
Oh
Sakura dormirà con me perchè altrimenti ci
starò male e cavolate
del genere? Non se ne parla nemmeno.
Sakura
può benissimo dormire con uno qualsiasi di loro, magari
forse con
Sai che sembra quello più effeminato e non gli metterebbe le
mani
addosso durante la notte...
Ma
cosa vado a pensare? Chi se ne frega!
<<
Beh io direi di fare lo stesso ragionamento di Shikamaru, Sakura
dormirà con Sasuke >>
Oddio,
forse stavolta ho esagerato scrivendo. E sicuramente non mi potete
dire che questo sia stato un capitolo breve.
Come
avrete notato, in questo capitolo, hanno preso voce sia Sakura,
Sasuke e Naruto.
Non
credo ci siano problemi nell'indovinare quando uno di questi racconta
la storia.
Non
ho molto da dire comunque riguardo alla storia, questo capitolo lo
stavo pensando dal precedente e quindi non ce la facevo più
a
tenerlo dentro il cassetto.
Vorrei
comunque passare ora ai ringraziamenti, a giulyduci93 mi
fa piacere che il capitolo sia stato di tuo gradimento :) e poi ormai
non credo più di cancellare la storia, almeno che non
succedano
imprevisti! Beh spero di vederti anche per questo capitolo!
Chibiusa94 ma dai non
fai schifo con le recensioni! Ad un autore fa piacere qualsiasi tipo
di recensione se poi come hai fatto tu, la lodi così gli fa
ancor
più piacere :) A prestoo. BlAcK_PaNtHeR_94
Hahah
bene era solo per capire se mi avevi davvero riconosciuta :) Fidati
comunque che ci sono qua dentro autrici che scrivono veramente bene!
Adesso però non mi sembra il caso di dirti qui i nomi :P
Hahaha si
povero il nostro Sasuke che è veramente una testina senza
speranze!
Anche in questo capitolo, ammetto di non averlo trattato per niente
bene!
Ladyvampire90
salve :)
grazie tante per i
complimenti, mi fa piacere che la storia ti piaccia e tu la segua,
anche io ammetto di essere una sasusaku dipendente!! A presto!
CristalBreath
si in effetti
la frase di
Naruto era una frase ad effetto proprio per smuovere qualcosa dentro
il nostro Sasuke! Va bene continuerò a scrivere questa
storia, come
ho detto prima, ora come ora non credo di abbandonarla, sempre che
non siano i miei lettori a farlo naturalmente! Comunque ti volevo
ringraziare anche per tutti gli altri commenti che hai inserito
all'interno della storia, grazie davvero :)
Spero
che anche per il prossimo capitolo l'affluenza delle recensioni sia
come questa :)
A
presto e con affetto:
B
l a c k P. ©
|
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Capitolo 6 *** 1 Novembre ***
1
Novembre – Prime
ore del giorno
<<
Beh io direi di fare lo stesso ragionamento di Shikamaru, Sakura
dormirà con Sasuke >>
Ancora
una volta, tutti gli occhi dei presenti puntano nella mia direzione.
Insomma, cosa si aspettano da me?
Che
faccia i salti di gioia? Che dica: scusa? Non ci penso neanche a
dormire con quella lagna!
Il
tutto come sempre accompagnato dai singhiozzi di Sakura, accovacciata
sul divano e grondante di lacrime.
Hinata
al suo fianco, continua a passarle una mano tra i capelli, cercando
di calmarla, e dalla cucina si sentono i rumori creati da Tenten
preparando del caffè per Sakura e Ino.
Cerco
di concentrarmi su una possibile soluzione, ma fortunatamente Naruto
prende la parola.
<<
Ragazzi, e se invece facciamo scegliere a Sakura? >>
<<
Come se ci siano dubbi su quello che ti dirà..
>> ringhia Kiba
<<
Io credo sia una buona idea.. >> Hinata sembra sicura.
<<
…. >>
<<
Sas'ke.. >>
<<
No. Nessun Sas'ke, Naruto.. Insomma, cosa volete da me? Cosa state
aspettando? Che mi comporti da bastardo, tale sono, oppure che vi
sbatti in faccia che non voglio che Sakura dormi con qualcuno di noi
che non sia io? Cosa? Cosa vi aspettate da me?
>>
I
loro sguardi mutano, e una scintilla colpevole li caratterizza tutti.
Dannazione.
Credo
di non aver mai fatto una frase così lunga in tutta la mia
vita, e
come se non bastasse mi sono messo la zappa ai piedi da solo.
Ho
pubblicamente ammesso quanto mi rivolti l'idea che Sakura possa
dormire con qualcuno di loro.
Credono
che mi sia divertito questi anni lontano da casa? Da loro tutti? Sono
un uomo, non un Dio dannazione, per quanto questo sembri strano,
anche io provo dei sentimenti, per fiocchi che siano..
E
si. Sono un bastardo, perchè se non lo fossi, non avrei
mollato
l'unica ragazza che mi abbia conquistato, senza neanche salutarla
decentemente.
E
se tutti questi miei pensieri prendessero voce, l'umiliazione che
subirebbero loro, confronto la mia, sarebbe anche maggiore.
Perchè
davvero non hanno un minimo di fiducia in me, e non mi conoscono per
nulla.
<<
Che tu sia dannato Sasuke Uchiha. >>
E
il mondo sembra fermarsi per qualche secondo, in contemporanea alle
braccia di Sakura che si stringono alla mia vita.
Dall'alto
della sua sbornia, deve aver capito qualcosa di tutto quello che
è
successo.
Ed
il mondo sembra riprendere il suo giro, aggiungendo un macigno al mio
stomaco.
Volto
la testa di lato, e osservo la testa rosa di Sakura appoggiata alla
mia schiena.
È
difficile capire quanto una persona, nello specifico Sasuke Uchiha,
dalla sua maschera di menefreghista, possa restarci così di
stucco,
per due braccia che gli stringono attorno con forza.
È
vero, c'è da dire, che quelle non sono le braccia di una
ragazza
qualsiasi, ma quelle della sua ex, o forse no, ragazza, di cui
è
andato totalmente pazzo quasi tre anni fa.
Devi
ammettere però, che Sakura è veramente una
persona dalle mille
sorprese.
Fino
a cinque minuti fa, stava rigettando la sua anima attraverso le
lacrime, ma non appena ha sentito la voce di Naruto citarla in causa,
il suo cervello sembra essersi accesso ed è tornata
più lucida di
quanto ci si aspettasse.
È
restata in silenzio, cercando di cogliere appieno, tutte le parole
che i ragazzi e Sasuke hanno pronunciato, insomma, pareva proprio che
cercasse di capirne il significato.
E
quando Sasuke si è tolto la maschera così
platealmente, si è
tirata su con tutte le forze che ha potuto richiamare, fiondandosi su
di lui.
Si,
sicuramente Sasuke e Sakura, sono le persone più strambe del
mondo..
Naruto
mi affianca e mi poggia una mano sulla spalla. Sui suoi occhi
c'è
determinazione è orgoglio.
Infondo,
se io, Hinata Hyuga, sono riuscita a parlare dei miei sentimenti a
Naruto, forse anche Sakura, aiutata dall'alcool, e Sasuke, aiutato
dal fatto che probabilmente domani mattina Sakura non
ricorderà
nulla, potranno chiarirsi un po'.
Sakura
non molla la presa, e i ragazzi cercano tutti di guardare altrove.
Shikamaru
apre la porta della sua camera - Ino sarà sicuramente
crollata
visto che lui non ha un peso morto attaccato al braccio – e
ci
guarda tutti con la sua aria annoiata.
<<
Se avete finito di sbraitare, io vorrei dormire.. >>
<<
Shikamaru ha ragione ragazzi, Hinata, andiamo a dormire..
>>
Da
quando quel baka frequenta la Hyuga? No. È impossibile che
sia
successa una cosa del genere, e non mi ha per di più detto
nulla..
Ma
non ho neanche il tempo di formulare una frase di senso compiuto che
mi ritrovo da solo nel grande salotto.
Tutti
quanti hanno pensato bene di sparire in fretta.
Perfetto.
Peccato che non abbiano portato via anche Sakura, che per l'appunto
se ne sta ancora attaccata alla mia vita.
Con
una gentilezza che non mi s'addice, lentamente allento la presa delle
sue braccia intorno a me, voltandomi di conseguenza verso di lei.
I
suoi occhi sono chiusi e il trucco ormai è tutto sbavato. Il
mascara
le cola dagli occhi, sporcandola tutta, ed il naso è
diventato tutto
rosso.
Apre
gli occhi lentamente, i riflessi veramente lenti.
<<
Ti.. Senti bene? >> chiedi
<<
Cosa ho che non va? >>
<<
Di che stai parlando? >>
<<
Ci sarà un motivo per cui mi hai abbandonato in quel modo..
>>
singhiozza
<<
Sakura.. >>
<<
No davvero, io, io voglio saperlo! >>
<<
Ne parleremo quando sarai sobria.. >>
<<
…. >>
<<
Sakura, che hai? >>
<<
Credo di dover vomitare! >>
1
Novembre – Primo pomeriggio
Qualcosa
di caldo e luminoso, si abbatte sui tuoi poveri occhi, facendogli
schiudere.
Ad
occhio e croce, dev'essere ora di pranzo, sempre se l'orologio appeso
al muro non sia fermo da qualche giorno sull'ora del mezzogiorno.
Con
una mano ti stropicci gli occhi e i capelli, che durante la notte ti
sono ricaduti sul viso.
Lentamente,
volgi la testa verso Sakura, ancora nel mondo dei sogni.
Ha
ancora qualche traccia di matita sbavata negli occhi, e i capelli le
ricadono leggermente sulle spalle.
È
messa a pancia sotto, con un braccio che stringe la tua maglietta ad
altezza cuore e l'altra sotto il cuscino. La testa reclinata di lato
rivolta verso di te.
Quando
finalmente è crollata qualche ora fa, erano ormai le cinque
passate.
Aveva
bevuto così tanto, da passare ben quaranta minuti a vomitare
in
bagno, mentre tu le tenevi in alto i capelli e gli passavi dell'acqua
fredda sul collo e sulla fronte.
Quando
finalmente aveva finito di cacciarci l'anima, l'avevi aiutata a
ripulirsi e a coricarsi nel divano, dove, dopo aver insistito per non
essere lasciata ancora sola, si era finalmente addormenta.
L'avevi
osservata attentamente prima di essere trascinato tra le braccia di
Morfeo, alla mente di erano tornati un sacco di ricordi, che lontano
da casa, avevi fatto fatica a ricordare.
Ti
era tornato alla mente il vostro primo bacio.
Eravate
in biblioteca, dovevate svolgere una ricerca e lei a quel tempo era
veramente goffa, tanto da non arrivare all'ultima mensola.
Ti
eri così accostato a lei, prendendo il libro al suo posto.
Ti eri
reso conto solo in quel momento di quanto foste vicini. Ricordi
perfettamente che Sakura era arrossita terribilmente e tu avevi
accorciato le distante in poco tempo.
Non
era stato sicuramente il bacio più romantico del mondo, ma
nessuno
dei due aveva avuto da ridire.
Due
mesi dopo, Naruto e Kiba, gli avevano scoperti in fragrante
baciandosi, e la loro relazione era venuta a galla tra lo stupore
della gente.
Tutto
era iniziato così.. E così tutto era finito.
Apri
gli occhi lentamente, la testa che pulsa terribilmente e in bocca un
sapore acre.
I
tuoi muscoli sono doloranti, sicuramente a causa della posizione in
cui ti trovi.
Un
momento.
Dove
ti trovi?
Ricordi
vagamente di essere stata alla discoteca, di troppi cocktail mandati
giù, una Ino troppo allegra e tu e la bionda ridendo su un
marciapiede.
Un
fiato caldo ti sfiora la guancia.
Micca
sarò finita a letto con uno sconosciuto?
Ti
rendi conto, volgendo lo sguardo alla persona accanto a te, che quei
due pozzi scuri che ti stanno osservando, sono troppo famigliari.
Sasuke.
<<
'Giorno >>
I
tuoi occhi si sbarrano, oddio pensi, sono finita a letto con Sasuke!
Qualcosa
nella tua testa però, ti dice che non è andata
così. Tutti e due
siete vestiti, e tu porti addirittura, ancora gli short che hai
indossato ieri.
La
maglietta però non è tua, dall'odore si direbbe
che sia
dell'Uchiha.
Ancora
terrorizzata del trovarti accanto a Sasuke, ti rendi conto ti star
stringendo la maglia di questo e con uno scatto la molli.
<<
Non siamo finiti a letto, se te lo stai chiedendo. >>
<<
Dove sono? >>
<<
Nel divano di Sai.. >>
<<
Che ci faccio qua? >>
<<
Eri sbronza ieri sera.. >>
<<
Che ci faccio qui con te? >>
<<
Itachi mi ha chiamato per venirti a recuperare.. Non ricordi nulla di
ieri? >>
<<
Al momento no... Ho detto qualcosa? Ti ho tirato un altro pugno?
>>
<<
Non è successo nulla. >>
È
terribilmente fastidioso il modo in cui Sasuke riesca a chiudere un
discordo con il suo tono imperioso. E tu sei ancora troppo confusa
per cercare di ricordare qualcosa.
Vagamente
ricordi di un Sasuke e un Naruto che vengono verso di te. Ricordi un
ragazzo rosso, forse Sasori e tu che ti fiondi su Sasuke.
Un
momento. Che hai fatto?
Oddio
no.
I
ricordi ti tornano a mente tutti confusi, e non sei neanche
così
tanto sicura che siano tutti reali.
Ricordi
che Sasuke di ha scortato in macchina fino all'appartamento di Sai,
ricordi anche qualche frase a pezzi e sopratutto tu che ti fiondi
alle spalle del moro.
Cerchi
di capirne il motivo, ma nulla, il tuo cervello ti dice solo che
è
per qualcosa che ha detto lui.
Continui
ad osservarlo, la sua faccia la solita maschera imperturbabile.
Ti
nasconde qualcosa, lo capisci subito dal modo in cui muove gli occhi
per la stanza, stando comunque attendo ai tuoi movimenti.
<<
Sasuke.. >>
<<
Mi dispiace. Non volevo.. Non credevo che.. Scusami.
>>
In
un primo momento non capisci neanche per cosa si stia scusando. Ma
poi lui porta i suoi occhi nei tuoi, ed è così
cristallino che le
lacrime ti salgano agli occhi senza rendertene conto e senza fare in
modo di fermarle.
Gli
tiri uno schiaffo seguito da altri pugni che lui blocca senza alcuna
difficoltà e tu lanci contro il suo petto.
Singhiozzi
forte nel suo petto e lui lentamente, quasi impaurito di poterti fare
del mare, ricambia impacciato la stretta.
<<
Tu maledetto stronzo, hai
la vaga idea di quanto ti detesti? >>
<<
…. >>
<<
Maledetto vigliacco! >>
<<
…. >>
<<
Sappi che ci vorrà ben altro che le scuse per perdonarti..
>>
In
tutta la tua vita, non avevi mai sentito delle scuse
così
sincere, uscire dalla bocca di Sasuke.
Ma
questo non lo perdonava dei suoi errori.
Le
scuse mi erano uscire senza volerlo, quasi
non
controllassi la mia bocca.
Se
Sakura voleva essere riconquistata,
avrei
forse potuto fare uno sforzo per rendermi più disposto
nei
suoi confronti.
Oh
mio Dio. Che schifo di capitolo ç_ç
Sono
quasi un mese che ragiono su cosa scrive, e l'unica cosa decente, tra
tutte le altre porcate è questo.
Quindi
chiedo umilmente scusa a voi lettori.
Credo
anche di aver reso il nostro bel moro leggermente OOC nell'ultima
parte del racconto, quindi non siate gentili se il capitolo fa
così
schifo, e se il capitolo dovesse andare così male, magari lo
cancellerò e cercherò di formulare qualcos'altro,
ma per questo vi
chiedo tempo ragazzi.
Per
quanto riguarda le recensioni, sto adottando il rispondi recensioni
del forum, quindi trovate la le mie risposte ai vostri sempre gentili
e fantastici commenti ^^
B
l a c k P. ©
|
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Capitolo 7 *** 8 Dicembre ***
8 Dicembre
Ormai
è passato più di un mese da quando io e Sasuke
abbiamo discusso su
quello che è accaduto.
Detto
sinceramente però, credo che la nostra chiacchierata non sia
servita
a molto, e lui è stato molto vago nelle spiegazioni.
Ho
creduto e credo ancora alle sue scuse, ma qualcosa mi dice che
c'è
altro sotto.
Qualcosa
che si tiene dentro e non vuole tirar fuori, qualcosa di grosso. Lo
leggo nei suoi occhi, nei suoi gesti, nel modo in cui evita le
domande scomode.
Dopo
quella mattina, io e lui non abbiamo più parlato davvero.
Certo
la tensione quando ci ritrovavamo tutti insieme si è
affievolita, ma
io ho ancora troppo rancore dentro, e non mi bastano le sue scuse
più
sincere.
Per
di più ho scoperto che passa alcuni pomeriggi con alcune
persone che
io non ho mai potuto apprezzare appieno.
Anzi
voglio essere sincera, non sopporto solo una di quelle persone.
Karin.
Una
ragazza dai lunghi capelli rossi e un carattere troppo sfacciato per
andare d'accordo con una come me.
Certo
Ino per certi versi può essere simile a lei, ma Ino
è la persona
più bella che ci sia e con Karin non c'è da
confrontarla.
La
mia bionda preferita la batte su tutti i campi.
Naruto
non mi ha voluto dire come mai Sasuke stia frequentando ancora una
volta quel gruppo, però mi ha consigliato di non
preoccuparmi.
Io
non vedo perchè dovrei preoccuparmi, in realtà
sono un po' gelosa,
ma anche se le cose sono leggermente migliorare tra me e Sasuke, io e
lui ormai non siamo più una coppia.
Già. Ecco perchè lui
ora sta passando a prendermi per andare alla casa al mare,
proprietà
della sua famiglia per passare due giorni con tutti gli altri.
Sono
ormai quasi le mezzanotte e io non davvero non riuscirò a
bere un
altro bicchiere di sambuca.
Ho
imparato a brutte spese che devo mettermi dei limiti quando bevo
alcolici. Non voglio fare la fine dell'ultima volta. E poi non voglio
neanche rovinare la festa agli altri perchè io mi sento
male.
Così
mi affianco a Sai che sembra il più sobrio di tutti.
È
seduto accanto alla finestra e osserva il mare rapito.
<<
Ehi Sai.. >>
<<
Sakura chan. >>
<<
È tutto ora? Ti vendo assente... >>
<<
Oh si. Sto solo pensando al mio patrigno.. >>
<<
Ti ha dato ancora problemi? >>
<<
Oh no, però ecco vedi.. Nell'ultimo mese è
strano. Mi ha chiesto
scusa. >>
<<
Ma è una cosa bellissima! >>
<<
Si, almeno credo.. Ma penso ci sia qualcosa sotto.. >>
Lo
guardo mentre si contorce una ciocca di capelli e lo abbraccio forte.
Nonostante
tutto quello che ha passato nella sua infanzia ha un cuore d'ore.
Certo è una persona ambigua, ma grazie all'influenza di
Naruto è
una persona di cui ora ci si può fidare ciecamente.
Lui è
sorpreso, non abituato a slanci di affettuosità
così pubblici, ma
lo sento sorridere con la testa soffocata dai miei capelli.
Ormai
sono alcune ore che l'osservo di nascosto. Dopo il nostro dibattito
non ci siamo più rivolti molte parole, se non di circostanza
e per
educazione.
Credo
che se ora poi, dovessi avvinarmi a lei, mi sfuggirebbe dalle dita.
O
potrebbe darmi un altro pugno.
E io
lo darei a Sai che se ne sta beato tra le sue braccia e sorride
contento. Non so cosa si siano detti ma entrambi ora sorridono come
ebeti.
Geloso Sasuke? Un tempo
avevi tutto questo e altro.
Probabilmente
si, quella che provo è gelosia, ma non mi
fionderò su Sai a
distruggerlo come i miei pugni mi stanno consigliando.
Non
l'avrei mai fatto neanche quando Sakura era solo mia, la mia persona,
il mio orgoglio me lo impedisce.
Oh ma
guarda. Il moro la sta lasciando sola su quel divanetto.
La
osservo mentre lei si guarda intorno sorridendo. Spero che non abbia
esagerato ancora una volta con l'alcool. Ed è ora che anche
io mi
ritiri a testa alta.
Poi
però sento i suoi occhi addosso e i miei si scontrano subito
con i
suoi.
Cosa
cerchi Sakura? Cosa vuoi?
Mi
avvicino a lei, lentamente, lei sembra scomporsi per un attimo,
immagino non si aspettasse che mi sarei avvicinato a lei.
Mi
siedo dove un attimo prima sedeva Sai che e guardo di sfuggita il
mare. È rilassante, credo.
Lei
sta attenta ad ogni mio movimento e io a questo punto gli concedo
parte – forse tutta – della mia attenzione.
<<
Ciao. >>
<<
C-Ciao! >>
Mi
rendo conto che non so neanche cosa dire. Per una volta nella vita,
Sasuke Uchiha non sa che pesci prendere.
Ma a
quanto pare neanche l'irascibile Sakura Haruno che se anche cerca di
nasconderlo, si sta torturando il maglione.
Guardo
ancora una volta fuori, verso il mare. Il cielo è
stranamente
luminoso e stellato per essere una notte invernale di dicembre.
Però
è incredibilmente affascinante ed ammetto che la notte
è sempre
stata la parte migliore della giornata per me.
La
voglia di uscire preme su di me, e sinceramente non niente di meno da
fare che mi impedisca una passeggiata al chiaro di luna.
E non
so neanche perchè, comandato forse da forze esterne, mi
escono di
bocca le parole che saranno la mia condanna.
<<
Ho voglia di una passeggiata. Vieni con me?
>>
Sono
passati solo cinque minuti, eppure sembra passata un
eternità da
quando ho messo piede fuori casa.
Sakura
prima mi ha guardato sbalordita poi ha balbettato un okay ed ora mi
affianca, avvolta da un capottino grigio sportivo.
In
poco tempo raggiungiamo la spiaggia e anche se entrambi sappiamo che
moriremo di freddo, ci togliamo le scarpe e camminiamo a piedi nudi
sulla sabbia fredda e umida.
Stiamo
in silenzio eppure va benissimo così.
Non
so neanche io perchè abbia accettato l'invito di Sasuke a
prendere
una boccata d'aria.
Forse
l'alcool è complice di tutto ciò. Si sicuramente
è questo.
Però
ammetto che tutto questo silenzio è imbarazzante. Stare con
lui è
imbarazzante.
Non
perchè mi vergogni della sua presenza, chi mai si
vergognerebbe di
Sasuke Uchiha.
Ma il
fatto è che la notte, le stelle, il mare... Mi vengono in
mente un
sacco di cose, e l'atmosfera è troppo romantica per
considerare
Sasuke solo un amico che si cerca di perdonare.
E
sono sicura che lui ci sta gongolando su questa cosa.
Però
questo silenzio è veramente troppo. Ed io ho sto ancora
cercando le
sue risposte.
<<
Cosa mi stai tenendo nascosto Sasuke? >>
<<
Che vuoi dire? >>
<<
Avanti, ti conosco.. Mi stai tenendo nascosto qualcosa. Qualcosa di
grosso... >>
<<
Non ti sto tenendo nascosto nulla... Ti ho già det-...
>>
<<
Certo certo. Tuo padre ha avuto la pensata di allontanarti da Konoha
per il bene del tuo futuro. Per farti entrare nell'ottica del
lavoro.. Ma lo so che non è tutto. >>
<<
Questo è tutto. >>
<<
Okay non me lo vuoi dire. Ma, sempre se t'importa recuperare qualche
punto con me Sasuke, prima o poi dovrai dirmi la verità.
>>
<<
Lo so. >>
<<
…. >>
<<
Grazie Sakura. >>
Grazie
Sakura. Quasi mi viene un infarto quando lo dice. Ricordo bene
l'ultima volta che mi ha detto grazie. L'ultima volta che l'ha detto
mi sono ritrovata sola con lui sparito chissà dove.
Lo
guardo terrorizzata e lui continua a tenere però lo sguardo
verso il
mare.
Non
può. Non può fare così. È
un messaggio subliminale? Mi stai
lasciando un'altra volta Sasuke?
La
rabbia mi sale, senza neanche un motivo certo e reale.
Stringo
i pugni ferita e lo guardo furiosa, ormai siamo lontani della casa e
lui continua ostinato a guardare le onde del mare.
No
Sasuke Uchiha, non farlo. Non ignorarmi.
Finalmente
si volta, con un mezzo ghigno sul volto, quel ghigno mi fece perdere
la testa per lui anni prima.
Mi
guarda e sembra prendersi realmente gioco di me, tanto che mi sale la
voglia di dargli un ceffone su due piedi.
Ma
non ne ho neanche il tempo.
Con
uno scatto improvviso da parte sua mi ritrovo distesa per intero
sulla sabbia umida, con lui seduto a cavalcioni su di me.
Cerco
di urlargli contro, sorpresa da questo suo gesto così
spontaneo,
della confidenza riacquistata così all'improvviso, ma lui
blocca
ogni mia facoltà mentale.
Semplicemente,
come se fosse la cosa più normale di questo mondo mi bacia.
E oh
mio Kami io ci rimango davvero di sasso.
Ma
non posso lasciarmi andare. Non può tornare chiedere scusa
così e
pretendere che tutto tra noi torni come prima.
Faccio
un po' di resistenza ma lui non demorde e anzi la sua presa si fa
più
forte e ben presto trasforma il bacio in qualcosa di più
intimo
giocando con la sua lingua sulle mie labbra chiedendo l'accesso e
passandomi una mano per la lunghezza del mio braccio mentre con
l'altra afferra la mia testa all'attaccatura del collo per spingermi
ulteriormente verso di lui.
Poi
finalmente si stacca, forse più bisognoso di ossigeno e io
mi
accingo subito ad urlargli contro.
Ma si
sa. Gli Uchiha sono maledettamente calcolatori e bastardi.
Per
questo ne approfitta subito e riesce ad accedere alla mia bocca,
cercando subito la mia lingua e giocando in quella che sarebbe la
danza perfetta.
Non
so cosa mi abbia spinto ad un gesto così avventato e a stare
qua a
baciarla con passione.
Incredibilmente
sono riuscito anche a non farmi ammazzare. Sono convinto che se
voleva avrebbe potuto farmi veramente male.
Qualcuno
la in alto, dopo tre anni deve essersi ricordato che esisto anche io.
Sopratutto
quando gli ho dato il tempo di urlarmi contro furiosa e ne ho colto
subito l'occasione per fiondarmi sulle sue labbra.
Hanno
ancora il suo classico sapore. Un sapore fresco di ciliegia,
mischiata al sapore degli alcolici che ci hanno fatto compagnia alla
piccola festa.
Poi
la rivelazione.
Finalmente
cede e si abbandona completamente alle mie attenzioni.
Non
credevo l'avrebbe fatto, ma non ne sono sicuro ma credo di essere
felice per questo.
Continuiamo
a baciarci per qualche minuti finché il bisogno d'ossigeno
è troppo
forte.
<<
Non vado più via Sakura. Sono qua per restare.
>>
Lei
sbarra gli occhi e i suoi occhi si inumidiscono ancora una volta per
colpa mia.
Con
estrema gentilezza gli asciugo una lacrima sfuggita dalle sue ciglia
e appoggio la mia fronte alla sua sorridendo impercettibilmente per
poi scansarmi da sopra di lei e coricandomi anche io sulla sabbia
fredda. Con un braccio l'avvicino a me e lei si accoccola sul mio
petto singhiozzando piano.
Non
sai neanche tu cosa ti sia preso ne Sasuke?
Forse
ti mancavano quelle labbra?
Ti
mancava Sasuke?
Dillo
Sasuke. Sakura è davvero così importante?
<<
Si lo
è. >>
Fine?
Chi
lo sa, forse si forse no.
Ci
tengo a precisare che non so se continuerò questa storia.
Non voglio
che diventi chissà quale grande e noiosa fiction che poi
prenderà
male a tutti.
E
questo non è neanche un finale così pessimo forse.
Ma
come ho detto non ho ancora deciso, e credo che farò solo un
altro
capito di epilogo per chiudere in bella e spiegare come dopo questa
notte le cose siano andate a finire.
So
che vi state tormentando per sapere cosa tiene nascosto Sasuke ma
forse non lo saprete mai.
Ora
però voglio lasciarvi alle vostre riflessioni.
Arrivederci,
B
l a c k P. ©
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