Profumo al gelsomino

di Perhaps one day
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Ciao  a tutti !! questa è la mia prima fan fiction e sinceramente sono molto emozionata , dato che ho una gran paura che tutti i fan di questa coppia mi uccideranno! Volevo solo dire che ho scritto questa storia perchè mi sono appassionata di questa coppia leggendo altre ff e spero sinceramente che tutti voi mi darete consigli e critiche per poter migliorare !
Bene ho già parlato troppo...=)
Buona lettura !
 
Dean la guardava così di nascosto, attento a non farsi vedere, attento che gli altri non capissero che c'era qualcosa che lo spingeva a guardarla.
Stava lì seduta nella tavola dei Corvonero con i suoi occhi azzurri che fissavano il cibo e i capelli biondi che come fili d'oro luciccavano tanto da sembrare oro puro, lui sapeva che tutto quello che stava pensando non era da Dean o meglio non era da Dean che tutti conoscevano, se solo Seamus si fosse immaginato che il suo amico ,da qualche settimana, non poteva fare altro che guardare Luna Lovegood intensamente si sarebbe chiesto seriamente se Dean non fosse stato incantato.
Eppure da quando la guerra era finita, da quando Harry aveva salvato il mondo magico, da quando lui era rimasto con Luna nei sotteranei di Casa Malfoy con la paura di non arrivare a vedere l'alba del giorno dopo , da quando aveva sentito la mano di Luna stringerlo per sopportare il dolore della tortura , da quando tutto questo era successo lui non poteva smettere di guardarla e sapeva che avrebbe dovuto, che lei non era nemmeno lontanamente il suo "tipo" insomma lei non era Ginny o Lavanda o Hermione..lei era solo Luna , la stramba Luna , quella che parlava dei ricciocorni come se esistessero o che sapeva dire la verità con una semplicità disarmante, lei sapeva stupirlo e intrappolarlo ecco cosa l'aveva fregato, il fatto che lei in quei giorni bui, in quei giorni della battaglia quando tutto sembrava perduto, quando ormai ogni cosa poteva definirsi persa, in quei giorni lei gli era rimasta accanto con naturalezza,  come se fossero amici da una vita, come se lei lo conoscesse così bene da sapere che aveva bisogno di lei e dei suoi capelli che profumavano di gelsomino.
Lei sembrò sentire i suoi pensieri e si voltò verso di lui che nel frattempo aveva girato la testa imbarazzato, pensando che magari Luna non fosse così sveglia da credere che uno come Dean la stesse fissando e fantasticando sui suoi capelli, ma lei sorrise, un sorriso nascosto che Dean vide di sfuggita mentre tentava di ascoltare Seamus che si lamentava dell'ora di pozioni che avrebbe dovuto sopportare accanto a Pansy Parkinson
-  Insomma mi stai ascoltando ?
Seamus lo chiese strattonandolo , vedeva che Dean dalla guerra era cambiato o meglio faceva finta che tutto fosse tornato al proprio posto, ma era il suo migliore amico e sapeva che ciò di cui non parlava mai , la tortura, la prigionia in casa Malfoy e il viso degli altri ragazzi di Hogwarts morti nella battaglia finale, che  tutto questo lo aveva distrutto in qualche modo e Seamus non c'era stato, qualche volta mentre sentiva Dean rigirarsi nel letto in preda agli incubi più neri lui si sentiva maledettamente in colpa e lontano mille miglia dal suo migliore amico e tutto questo gli pesava come non mai, era anche quasi geloso che qualcun altro fosse stato lì con Dean a tranquilizzarlo, ad ascoltarlo, a combattere, qualcun altro c'era stato e lui, troppo codardo aveva preferito rimanere al sicuro, aveva preferito dare retta a sua madre che lo aveva nascosto certo che anche Dean avrebbe fatto lo stesso, ma quando poi aveva sentito alla radio i nomi dei maghi che avevano combattuto il Signore Oscuro e i Mangiamorte ad Hogwarts aveva avuto un sussulto quando il suo migliore amico era stato citato più volte come membro dell'E.S. e come uno degli eroi di quella guerra che rimarrà sui libri di storia del mondo magico a vita, si aveva sussultato e aveva capito che Dean non sarebbe più stato lo stesso, perchè certe cose ti cambiano, anche Neville era diventato un altro, portava le sue cicatrici come delle medaglie e anche se la timidezza e l'imbarazzo erano rimasti, adesso nel suo sguardo c'era una luce strana, c'era un coraggio di chi ha visto il male e non ha abbassato gli occhi e Seamus sapeva che anche Dean aveva quello stesso coraggio anche se poi sembrava non ricordarsi nemmeno di quei giorni , sembrava aver cancellato  ogni cosa e quando gli parlava il più delle volte Seamus poteva ritrovare quell'armonia che li aveva sempre uniti ma poi c'erano momenti, solo pochi attimi che Dean aveva un altro sguardo, quello sguardo che potevano capire in pochi in quella sala e sopratutto che lui non avrebbe mai potuto capire
- Ti sto ascoltando..stavo guardando la Parkinson..in fondo è carina..
lo disse strizzando l'occhio e Seamus capì che era tornato ad essere il suo migliore amico
- è una serpeverde..
- E allora ? Insomma ti sei fatto di peggio..
Dean vide l'amico  cercare una rispostaccia, mentre notò con la coda dell'occhio Luna alzarsi e dirigersi con altri Corvonero in aula di Trasfigurazione, avrebbe voluto avvicinarsi lentamente a lei e solo per qualche secondo sentire il suo odore, sgrullò la testa cercando di riprendersi da quel pensiero che non gli apparteneva o che almeno non gli sarebbe appartenuto fino a qualche mese fa.
- Ti devo ricordare che tu ti sei pomiciato il quarto anno con la brutta copia di Mirtilla Malcontenta ..?
- Non era così terribile..aveva solo un piccolo problema di acne..
Dean cercò di proteggere la povera Hanna Habbot di tassorosso che effettivamente nemmeno dopo tre anni era migliorata
- Vuoi dire che aveva una grattugia al posto della pelle..
- Ok ok ..ho capito ..anch'io ho i miei bei scheletri nell'armadio..
I due si alzarono e molto lentamente si avvicinarono all'aula di Pozioni , mentre camminavano fra i corridoi, videro un gruppo di Corvonero passargli accanto, Dean allungò il collo in cerca di quel viso dolce come un cioccolatino ma non lo trovò  solo quando girarono l'angolo vide quei capelli biondi sbattergli davanti, Luna lo stava per investire correndo, solo grazie alla prontezza di riflessi  di Seamus ,che lo aveva scansato, era riuscito a evitare lo scontro.
Lei nemmeno si voltò verso di loro, troppo presa a correre per evitare una brutta punizione della Mc Granitt
- Cavolo Luna la Stramba è sempre peggio, ma perchè non si mette un paio di occhiali decenti!
Dean sentì Seamus solo a metà, così intanto che il suo amico si lamentava lui inspirò a pieni polmoni quel profumo di gelsomino che lo aveva assalito senza avvertirlo e sperò nel profondo di sé stesso, anche se non lo avrebbe confessato nemmeno sotto crucio, che lei continuasse a venrgli a sbattere addosso perchè la voleva e purtroppo non gli sarebbe bastato il suo profumo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 

Ciao a tutti ! Grazie a tutti quelli che hanno letto il primo capitolo di questa storia =) comunque mi sono cimentata con la testa di Luna oggi, spero di aver fatto un buon lavoro anche se so che forse molti di voi non la riconosceranno ma volevo creare una Luna un po' diversa da quello che vediamo sugli schermi e da quello che abbiamo letto su di lei..Buona lettura !

 

Luna cercava di seguire la lezione di Storia della Magia, ma avere Dean proprio di fianco a lei non aiutava, lui era una distrazione, una bella distrazione, era lì con i suoi capelli scuri, gli occhi color nocciola e le sue spalle, le sue ampie spalle..

Lei non aveva mai pensato a Dean in quel modo, per la verità non aveva mai avuto fantasie romantiche per nessuno, almeno non così spinte, solo che da quando avevano combattuto insieme Luna aveva iniziato a vedere Dean con occhi ben diversi, prima era solo il ragazzino viziato, antipatico  che la prendeva in giro sbeffeggiandola per i suoi vestiti o per il giornale di suo padre , poi quando si erano trovati insieme a casa Malfoy era diventato un ragazzo con un cuore , che Luna sapeva capire e ascoltare poi purtroppo al cuore si era aggiunta la bellezza, Luna se ne era accorta all'improvviso, non che prima non sapesse che Dean era considerato bello ma in quei giorni mentre combattevano per salvare ciò che rimaneva della scuola , lei aveva inziato ad accorgersi dei suoi occhi, dei suoi capelli folti, del suo sorriso luminoso e della sua fisicità, tanto che quando lui l'aveva coperta con il suo corpo per salvarla da uno schiantesimo lei si era come svegliata o meglio i suoi sensi si erano svegliati, aveva sentito tutta la pesantezza di quel corpo da uomo sopra di lei e le era piaciuto, gli piaceva attaccarsi a quelle spalle , gli piaceva sentire le sue mani sulla schiena , insomma gli piaceva averlo addosso e questo le aveva procurato un lungo brivido sulla schiena che qualche volta al solo pensiero del suo contatto ravvicinato con Dean Thomas ancora la scuoteva, per esempio adesso mentre avrebbe dovuto concentrarsi su una delle Guerre tra folletti , vedere le lunga dita di Dean proprio lì a pochi centimetri da lei le faceva venire in mente che sicuramente sarebbe stato bello essere accarezzata..

- Signorina Lovegood mi ha sentito? O devo ripeterle la domanda ?

Luna si risvegliò dalle sue fantasie con un rossore tremendo che le salì alle guance in modo fulmineo , mentre il professore aspettava una risposta ad una domanda che lei nemmeno aveva vagamente sentito.

- Mi scusi potrebbe ripeterla ?

Lei lo chiese con una punta d'imbarazzo, vedendo che gli altri studenti della sua casa la guardavano di traverso, non si era mai visto che una Corvonero non sapesse rispondere 

- Signorina Lovegood si può sapere dove ha la testa in questi giorni ?

- Ecco io..

Luna non sapeva cosa rispondere, cosa avrebbe dovuto dire che Dean Thomas occupava tutti  i suoi pensieri, che la Stramba Luna si era presa una cotta colossale per il bel Grifondoro, che si sentiva impacciata tutte le volte che lui la guardava e che desiderava ardentemente essere almeno la metà bella come Ginny Wesley solo per avere una chance..

Tutto questo non avrebbe potuto dirlo anche perchè si vergognava ad avere dei pensieri così, insomma lei non era abituata a questo genere di cose, lei era a suo agio con i Thestral non con i suoi sentimenti e ormoni che sembravano del tutto impazziti.

- L'ho distratta io Professore..

la voce di Dean era arrivata chiara e limpida al suo orecchio e Luna per un attimo pensò che Dean avesse visto con qualche strano trucco le sue fantasie su di lui, poi capì che quella frase era stata detta per salvarle la faccia di certo non per dire pubblicamente che lei aveva dei pensieri molto poco virginali sul suo compagno di banco.

- Le ho chiesto di aiutarmi con la ricerca e..

Luna lo guardò ancora mentre lui sfacciatamente sorrideva al professore, lei si rese conto che Seamus Finnigan a qualche banco di distanza la guardava scioccato, anzi guardava Dean scioccato, 

- Capisco signor Thomas, bene dato che vuole un aiuto allora lei farà la ricerca sugli archivi segreti del Ministero con la signorina Lovegood  e tutti gli altri voglio che formiate delle coppie mentre io vi assegnerò le rispettive ricerche, portatemi tutte le coppie per domani, grazie e adesso potete andare..

Luna rimase senza parole mentre Dean tranquillo sistemava i libri nella borsa, lui non poteva capire in che razza di guaio aveva messo Luna.

- Ecco...grazie..ma non capisco..

Lei lo disse cercando di non balbettare , si odiava in quel momento, sembrava una ragazzina stupida in preda alla sua cottarella.

- Ti ho solamente aiutato a non far perdere dieci punti alla tua casa..insomma io e te abbiamo combattuto insieme quindi mi sembra il minimo.

Lui ancora non si era girato verso di lei, guardava dritto davanti a sè con la borsa tra le mani dove cercava di mettere tutto con scarsi risultati.

- Grazie, ma non dovevi insomma non avevo capito una domanda  ma me la sarei cavata.

Dean a quel punto si girò verso di lei, Luna potè notare il suo sguardo quasi scocciato

- Non capisco quale sia il problema..ti ho solo dato una mano..

- Si ma dovremmo fare una ricerca insieme..

- è solo una ricerca Luna, abbiamo affrontato di peggio, una ricerca..ma se ti da così fastidio doverla fare con me allora ok..vai dal professore e cambia compagno di certo non mi metterò a piangere.

Luna in quel momento lo odiò e odiò ancora di più se stessa, non capiva come avesse potuto mettere una dietro l'altra delle frasi così stupide, lei non si riteneva stupida magari un po' strana ma non stupida e invece adesso non ne stava azzeccando una.

- Scusami hai ragione..è solo che non sono abituata..

- A che cosa ?

Lui lo aveva domandato ancora infastidito, si era alzato in piedi mentre Seamus lo aspettava sulla porta

- Alla gentilezza delle gente.

Gli era uscita così questa frase che purtroppo era la verità, Luna da quando era arrivata a Hogwarts aveva avuto pochissimi amici e per la maggior parte del tempo era stata umiliata per le sue strane teorie  sui ricciocorni e così via quindi la maggior parte dei ragazzi di Hogwarts non la consideravano, solo quando aveva conosciuto Harry e aveva iniziato a fare parte dell'E.S si era sentita accettata o almeno si era sentita molto meno sola, ma un conto era se Neville era gentile con lei o Ron era tenero e dolce, un conto era che i ragazzi come Dean fossero gentili..è vero avevano combattuto insieme, erano stati torturati insieme e lei si era resa conto che lui in fondo non era come gli altri, ma da quando era tutto finito e cioè un paio di mesi Hogwarts aveva preso a girare normalmente e anche se molti avevano ancora incubi su ciò che era successo per la maggior parte del tempo si cercava di dimenticare così lei era tornata ad essere solo Luna la Stramba e Dean era tornato ad essere il valoroso Grifondoro con mezze ragazze dei dormitori che gli andavano dietro quindi lei di certo non si aspettava di essere trattata con gentilezza proprio da lui.

- Ora devo andare ..ci vediamo oggi pomeriggio in Biblioteca ..ok ?

Lui lo aveva chiesto quasi con dolcezza e lei ovviamente aveva fatto un cenno d'assenso con la testa, Dean allora le aveva sorriso e si era avviato con Seamus nel corridoio, Luna invece era rimasta lì inebetita da quel sorriso che  sembrava tentarla molto peggio di un diavolo.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 

- Farai la ricerca con la Lovegood...

Seamus aveva lasciato cadere questa frase così , in mezzo ad un pranzo alquanto silenzioso in cui Dean era apparso più volte in un mondo tutto suo, mentre Seamus aveva chiacchierato con Ron che si lamentava di Hermione e della sua maniacalità nell'organizzazione.

Dean a quella frase si era magicamente risvegliato e aveva guardato l'amico con uno sorta di sfida negli occhi

- Si e allora ?

Seamus potè sentire il tono lievemente aggressivo come se Dean volesse proteggersi

- Niente, ma mi è sembrato strano dato che prima non facevi altro che prenderla per i fondelli adesso invece non solo dici di voler fare la ricerca con lei ma addirittura la copri con un professore..

Dean sentì mancare un battito, Seamus sembrava essere sul punto di capire il suo segreto o meglio i suoi reali pensieri quando si trattava di Luna

- Sinceramente Seamus credo che le cose siano cambiate rispetto a prima..

Lui lo disse con una punta di acidità mentre il suo sguardo saettava su Ron che sembrava volesse sparire avendo capito molto bene che la conversazione non sarebbe andata a finire per il meglio.

- Lo so che sono cambiate..è solo che hai sempre detto che Luna Lovegood era una rimbambita !

Seamus lo disse ridendo, cercando di alleviare il tono di quella discussione che aveva preso una strana pesantezza.

- Ascoltami bene Seamus, quando dicevo che Luna Lovegood era un rimbambita io avevo ancora metà dei miei amici e non avevo idea del dolore che si prova mentre si è sotto crucio..adesso invece io so tutto questo e purtroppo lo sa anche Luna quindi non importa se prima la consideravo una rimbambita adesso lei rimarrà sempre una compagna di battaglia e in battaglia ci si aiuta, ci si copre le spalle..sempre e comunque e non è che ora perchè  è finito tutto lei sarà solo  Luna la Stramba ..lei è Luna la stramba ma è anche quella con cui ho passato un mese del mio inferno nelle prigioni di Malfoy quindi se posso aiutarla la aiuto...hai capito ?

Seamus era rimasto così, squarciato da quelle parole, Dean lo aveva ammazzato, se l'era andata a cercare questo è vero ,ma non credeva che il suo migliore amico si potesse smuovere tanto per difendere Luna insomma è vero avevano affrontato molte cose insieme, ma gli sembrava esagerato che Dean , il Dean che lui aveva conosciuto, diventasse il paladino della Lovegood , c'era qualcosa che gli sfuggiva ma aveva capito che era meglio per lui e per la loro amicizia non toccare più l'argomento almeno non così platealmente, Dean nel frattempo si era alzato e senza salutare l'amico si era incamminato verso la biblioteca, 

- Non te la prendere Seamus..è normale che Dean abbia reagito così..

Ron disse quelle parole quasi in imbarazzo, effettivamente anche lui era rimasto stranito dall'atteggiamento di Dean, cioè sapeva che era cambiato come erano cambiati tutti, ma non si aspettava che in fondo si fosse affezionato così a Luna.

- Non capisco..insomma..è stato lui a inventare Luna La Stramba..e adesso se ne esce con la storia dei compagni di battaglia..

Ron cercò le parole più delicate per rispondere ma si sa la delicatezza non era proprio il forte di Ron Wesley

- Seamus, Dean e Luna sono rimasti un mese sotto tortura di Malfoy e non di Draco ma di Bellatrix..Bellatrix capisci ? quella che ha fatto impazzire i genitori di Neville..ecco è vero Dean avrà pure inventato il soprannome di Luna ma quando lui urlava di dolore non c'eri tu a spronarlo a sopravvivere c'era lei..c'era Luna la Stramba e quando finisce tutto anche se Dean come me, come Harry e come tanti altri fa finta di andare avanti , lui si ricorda ogni cosa e si ricorda che Luna non era la strana, Luna era lì  e urlava quanto lui e queste non sono cose che si dimenticano, Dean la aiuterà sempre..ogni giorno se ci sarà bisogno.

Ron si compiacque di sè stesso non credeva di riuscire a spiegare una cosa talmente difficile in poche parole, ma Seamus sembrò aver capito perchè chinò la testa leggermente e senza dire una parola tornò al suo cibo, Ron nel frattempo girò lo sguardo in cerca dei suoi amici e li trovò lì seduti vicini, con Harry che confidava a Hermione che Ginny lo faceva impazzire e lei pazientemente cercava di dargli consigli e a vedere quella scena Ron sorrise, un sorriso felice perchè era vero quello che aveva appena spiegato a Seamus, quei legami, quelli di chi ha affrontato una guerra non si possono spezzare, sono come fili di ferro intrecciati che ti imprigionano e si sta bene nelle proprie prigioni, per questo Dean avrebbe sempre protetto Luna perchè era imprigionato con lei e magari ci stava pure bene in quella cella anzi forse era l'unico posto dove avrebbe voluto stare ..ma questo non avrebbe potuto spiegarlo a Seamus, non adesso almeno.

Nel frattempo Dean aspettava Luna all'entrata della biblioteca mentre Madama Chips aveva già fatto intendere che non avrebbero trovato molti libri sugli archivi segreti del Ministero..e poi comunque non si fidava a dare in mano dei libri a Dean Thomas.

 Dean tentò di sbollire la rabbia che la discussione con Seamus gli aveva creato, insomma non gli andava giù che il suo amico si impiciasse di quello che provava o della ragione dei suoi comportamenti, non gli andava poi che Seamus chiamasse Luna  " la Stramba " è vero che aveva inventato lui quel soprannome quando facevano parte tutti dell'Esercito di Silente il quinto anno e lei aveva tentato di convincerlo dell'esistenza di qualche folletto dei boschi che rendeva ciechi con un solo sguardo, ma adesso era tutto diverso e se avesse potuto tornare indietro si sarebbe cucito la bocca pur di non far venire fuori quel ridicolo soprannome..Luna era strana ok, ma c'era più di questo, c'era un mondo dietro i suoi occhi azzurri o la sua aria svagata e silenziosa..lei vedeva i Thestral e non ne aveva paura, li accarezzava dolcemente nemmeno Harry Potter arrivava a trattare un Thestral come un cagnolino da compagnia, mentre Luna metteva tutto l'amore del mondo in quei gesti e non gli importava cosa pensassero gli altri, lei era coraggiosa e non stramba..

- Ehi..

Dean la vide davanti a sè con i capelli biondi legati in una coda e le guance arrossate come se avesse corso

- Ehi Luna..

disse il suo nome così come in un soffio, in quel momento si rese conto che avrebbero passato molto tempo soli  e il solo pensiero gli fece seccare la gola.

- Hai già parlato con Madama Chips ?

Lei lo chiese interessata come se davvero l'unica cosa importante fosse la ricerca e non il fatto che dopo due mesi avrebbero avuto tutto il tempo per parlare come una volta.

- Si ma lei dice che non troveremo niente e ha anche detto che piuttosto che dare dei libri in mano a me preferirebbe essere sotto incanto.

Luna rise, una bella risata , schietta e genuina

- BHe sono sicura che ce li darà, bisogna solo essere altamente educati con Madama Chips..

Lei entrò in biblioteca e Dean la seguì subito dietro , annusando quel profumo che lo ammaliava tutte le volte, quando Madama Chips li vide , incrociò subito le braccia al petto e gli occhi gli divennero due fessure

- Salve Madama Chips.

Luna utilizzò il suo tono più dolce e Dean avrebbe potuto scommettere che  quella vecchia megera fece quasi un mezzo sorriso

- Mi dica pure signorina Lovegood.

- Ecco io e il mio compagno dobbiamo fare una ricerca sull'origine degli archivi segreti del Ministero e anche sui possibili testi che ne sono custoditi..ecco so che non ci sono molti testi sul fondatore dell'achivio ma sono sicura che ci sia qualcosa nella parte proibita alla quale lei ha accesso..

Dean non credeva che Luna fosse così temeraria e non credeva possibile che il suo tono potesse sembrare come il miele colato mentre chiedeva alla più cerbera delle bibliotecarie di Hogwarts di tradire il protocollo .

- Sa bene che non posso dare questi libri agli allievi..

- La prego Madama ci lasci solo dare un'occhiata ,giuro che non porteremo fuori nulla e che copieremo tutto quello che ci serve, per favore..

il suo tono adesso aveva assunto degli spiccati accenni di vittimismo e gli occhi azzurri sembravano lucidi

- E va bene..ma se solo qualcuno vi scopre io non vi coprirò ragazzi e di certo se qualcosa scompare giuro che vi farò pentire di essere nati..sopratutto a te bell'imbusto !

Dean si mise sulla faccia l'espressione più pura che riuscisse a fare , poi come se niente fosse si avviarono con Luna nella parte proibita con Madama Chips che faceva finta di essere molto impegnata a catalogare i nuovi libri .

Quando entrarono, un brivido di freddo assalì entrambi, non riuscendo a trovare subito la luce Luna inciampò nel buio e i suoi fianchi  sfiorarono il bacino di Dean , che solo a quel misero tocco sentì una specie di spirale allo stomaco che avrebbe potuto risucchiarlo, era bastato quel minimo contatto a fargli entrare nella testa una serie di immagini dove lei era nuda e la sua bocca era impegnata altrove, cercò di tornare in sè ma per raggiungere la luce Luna dovette sporgersi su di lui e Dean sentì i suoi capelli biondi fargli il solletico sul petto fu solo un secondo ma tanto bastò per farsi prendere nuovamente da quella brutta ondata di calore al sotto ventre.

Poi finalmente luce fu e Luna con naturalezza come se fosse solo lui il pervertito gli sorrise e si spostò andando alla ricerca dei  cari amati libri

- Dean credo che dovremmo partire da qui "Fondatori del Mondo Magico"..

Dean la guardò ancora cercando di razionalizzare e di tranquillizzarsi.

- Bene allora ..diamoci da fare ..

Mentre erano immersi nella ricerca , lei gli passò accanto e senza nemmeno rendersene conto lo sfiorò ancora una volta con i suoi fianchi, Dean strinse i denti ringraziando mentalmente che nessuno potesse vederlo altrimenti tutti avrebbero capito che desiderava ardentemente essere sfiorato ancora e ancora da Luna Lovegood.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Ciao  a tutti !!! Volevo ringraziare tutti quelli che mi hanno messo tra le seguite e tra le ricordate =) e voleva fare un ringraziamento speciale a Giuuu e a riogah  per le loro recensioni che mi spronano a continuare !! 
Spero davvero che in questo capitolo non ci siano altri errori di nomi , cose o persone..
e con questa speranza vi lascio alla lettura !!
 
 

Le sue labbra erano dolci e potenti come il vento in una mattina d'estate, i suoi capelli che adesso lei poteva sentire fra le mani erano soffici e le mani quelle mani che aveva desiderato per tanto tempo spasmodicamente, adesso erano poggiate sulla sua pancia e la stavano accarezzando come se la sua pelle fosse la cosa più preziosa che esistesse al mondo..

- Luna ..Luna svegliati !

Luna aprì gli occhi troppo velocemente capendo che non erano i capelli di Dean Thomas quelli che teneva fra le dita, ma semplicemente i lenzuoli del suo letto e che la voce che sentiva , che lo avrebbe giurato le sussurrava all'orecchio, era invece la voce stridula della sua compagna di dormitorio, mentre si alzava delusa che fosse solo un sogno un altro pensiero la colpì rapidamente, LEI LUNA LOVEGOOD AVEVA APPENA FATTO UN SOGNO A SFONDO..SI INSOMMA..non riusciva nemmeno a formulare la parola, l'unica che le veniva in mente era "sconcio" ma le sembrava così bigotta e non era da lei essere bigotta , lei non era stata cresciuta piena di tabù voglio dire suo padre era il direttore del "Cavillo" uno dei pochi giornali se non l'unico che cercava di scavallare tutti i tabù del mondo magico , ma questo sogno, dovette ammettere a malincuore, non rientrava nei soliti argomenti che trattava suo padre per la verità nessuno che conoscesse aveva mai parlato di quello che lei aveva appena sognato...arrossì al solo ricordo di quelle labbra..

Doveva darsi una calmata, doveva farlo altrimenti i pomeriggi successivi sarebbero stati un vero inferno con Dean lì vicino e lei che non poteva nemmeno cercare un misero contatto, già quei tre giorni in cui erano stati insieme a cercare libri impossibili aveva cercato in tutti i modi di non toccarlo nemmeno con un dito, cercava in tutti i modi di tenersi lontana da lui, cercava di rimanere impassibile quando lui le andava vicino per chiederle consigli su ciò che dovevano trovare, lei rimaneva ferma , come una statua mentre lui , incurante dell'effetto che il suo sorriso aveva su di lei, si avvicinava , le sfiorava una spalla, addirittura il giorno prima mentre lei era seduta alla scrivania cercando si capire in quale lingua fosse stato scritto un manuale sull'archivistica  Dean le si era seduto accanto e si era allungato sopra di lei per prendere la borsa, per quei tre secondi Luna aveva smesso di respirare sentendo tutto il suo corpo irrigidirsi mentre nella sua pancia qualcosa si scioglieva e le faceva  desiderare di bloccare per sempre quell'istante in cui il respiro di Dean caldo era sul suo collo , a quel pensiero Luna si era alzata di scatto ed era andata verso il bagno lasciando Dean totalmente stupito da quella reazione improvvisa, ma lei non poteva rimanere un minuto di più con lui così vicino, non poteva ,ne andava della sua sanità mentale, quando lui le era così addosso Luna pensava che non avrebbe retto e che alla fine avrebbe fatto un gesto fuori controllo che l'avrebbe portata ad essere etichettata come non solo la Stramba ma anche come la più "sciocca ragazza che ci abbia mai provato con Dean Thomas" per questo aveva deciso di evitare qualunque pensiero, fantasia, sogno ad occhi aperti (dato che quelli ad occhi chiusi sembravano non volerle dare ascolto) su Dean sperando che alla fine non avrebbe più avuto questa serie di ormoni impazziti che le giravano per il corpo facendola sentire un'estranea anche a se stessa..

Arrivata a fare colazione , il suo sguardo andò inevitabilmente a posarsi sulla tavola dei Grifondoro ma dato che era già tardi non vide il suo sogno , ne fu quasi sollevata anche se una punta di delusione si andò a posare sul suo sguardo, ma del resto era quello che voleva , evitare il più possibile l'immagine di Dean non solo nella sua testa ma anche nella sua realtà dato che avrebbe già dovuto passarci molto tempo a causa di quella terribile ricerca.

Mentre controllava che quella mattina aveva due ore libere, dato che la professoressa di Erbologia si era presa una brutta influenza , decise che avrebbe fatto una bella passeggiata nel parco con la compagnia dell'ultima copia del Cavillo che suo padre le aveva spedito, uscì e passò dal cortile, ma non avrebbe dovuto farlo perchè proprio  lì si accorse  che Seamus Finnigan, Ron Wesley, Neville Paciock, Harry Potter e purtroppo Dean Thomas stavano facendo una partita ad uno strano sport dove rincorrevano calciando una palla ,erano tutti lì a maledirsi fra loro ridendo ed erano molto sudati , Luna cercò di passare senza essere vista ma Neville purtroppo la chiamò più di una volta e lei fu costretta a voltarsi , sorrise e andò verso di loro

- Ehi Luna ma non avevate Erbologia stamattina ?

- Ecco si...ma la Sprite si è sentita male, colpa dell'influenza e allora...

Luna cercava di guardare fisso Neville sapendo bene che Dean a pochi metri di distanza la stava fissando.

- E voi che ci fate qui ?

- Vitious stesso problema della Sprite..sembra sia ricoverato al San Mungo e così siamo liberi stamattina mentre la McGranitt cerca  un sostituto..Comunque ti va di giocare ?

Neville aveva uno sguardo speranzoso e Luna se ne stupì non capiva perchè Neville avrebbe voluto che lei rimanesse a giocare lì con loro.

- Ehm no non credo sia il caso..insomma che gioco è ? è davvero strano ..

- Oh è stato Dean a proporcelo!

Dean al suo nome si era fatto più vicino e adesso si era parato davanti a Luna mentre gli altri  imperterriti continuavano nella loro lotta con la palla .

- Ciao Luna..

Le aveva sorriso , uno di quei sorrisi che lei avrebbe preferito rinchiudere in un cassetto e tirare fuori quando aveva bisogno di qualcosa di bello da vedere.

- Ciao Dean..

C'era tensione adesso, ma solo loro se ne erano accorti , si guardavano senza dire nulla, ma se Dean teneva lo sguardo fisso sui suoi capelli lei non poteva guardarlo più di un minuto senza che quello che provava sbucasse fuori più forte di prima così spostò i suoi occhi su Neville che la rendeva tranquilla , Neville era come una casa per lei, mentre Dean era il Nuovo Mondo.

- Si chiama calcio..nel mondo Babbano ci giocano un sacco ed è molto divertente, vince chi fa gol ,cioè chi tira la palla in questo quadrato che viene chiamata porta..

Neville sembrava felice di spiegarle mentre Dean rimaneva immobile ancora a guardarla e lei non sapeva che fare, avrebbe voluto sotterarsi.

- Non ho ragione Dean ?

- Hai spiegato tutto perfettamente  Neville.

Luna li guardò entrambi e vide la loro amicizia lì chiara e cristallina, erano come il sole e la luna, ma qualcosa nella guerra li aveva uniti, li aveva fatti crescere insieme e adesso li vedeva lì di fronte a lei che giocavano insieme a questo strano calcio e che si spalleggiavano come se non avessero mai fatto altro nella loro vita.

- Adesso devo andare ragazzi, bhe buon calcio allora..

cercò di sorridere ad entrambi ma avrebbe voluto sorridere a Neville e baciare Dean..

Aveva appena pensato che voleva baciare Dean ??

Maledizione !! Doveva smetterla subito.

- Luna aspetta..

Lui l'aveva presa per il polso e a quel tocco si rese conto di tutto l'ardore che poteva sentire nelle vene

- Che c'è ?

il suo tono era quasi infastidito,  così Dean tolse immediatamente le dita e fece scivolare la domanda come un bambino che era stato appena sgridato dalla maestra.

- Oggi ci troviamo ?

 Luna avrebbe voluto rispondere "Ovvio, ma non l'hai ancora capito che io ti vorrei trovare sempre" ma per fortuna i sentimenti riuscivano a frenarla e anche parecchio, si rendeva conto che non era più Luna, non quella che tutti gli altri consideravano solo stramba.

- Veramente dovrei studiare per il compito di Piton, magari è meglio se facciamo passare questa settimana .

lo aveva detto tutto d'un fiato e senza mai sollevare lo sguardo verso di lui

- Ah ...bene..allora..

- Dai appena ho superato Piton riprendiamo , te lo faccio sapere.

Doveva andarsene subito da quel posto, da quegli occhi nocciola, da quel sorriso, doveva scappare immediatamente se voleva conservare ancora i suoi nervi.

- SI si certo..

- Adesso devo proprio andare..

Luna si voltò e  prima che lui potesse dire altro si mise a camminare così velocemente che avrebbe vinto i 100 metri alle olimpiadi, aveva assoluto bisogno di fermarsi a riflettere, aveva bisogno di capire cosa le stava succedendo, 

- Luna tutto apposto..?

la voce di Hermione la raggiunse quasi come fosse un conforto, era davanti a lei con la bella divisa Grifondoro in ordine , i capelli spazzolati e gli occhi che assomigliavano terribilmente a quelli di Dean.

Forse fu proprio quello  a farla cedere, a farle venire fuori quelle parole che non aveva considerato nemmeno possibili, ma quegli occhi non ci volevano proprio

- Dean Thomas.

- Come ? Non capisco...

Hermione le andò più vicino , credendo che quel cretino di Dean le avesse fatto qualcosa.

- Sono innamorata di Dean Thomas, io amo Dean Thomas.

Sorrise e Hermione pensò che forse non aveva ancora visto tutto nella vita.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


- Dovremmo uscire con le gemelle..Calì e Lavanda..

Seamus aveva fattol'occhiolino a Dean cercando la sua complicità , ma fece un buco nell'acqua, un buco gigantesco perchè Dean era perso nei ragionamenti più assurdi, Luna non gli rivolgeva parola e il più delle volte che si incontravano lei era attacata ad Hermione quindi non aveva potuto fermarla per parlarle e chiedere quando avrebbero ripreso la ricerca.

Si era trovato a sperare ardentemente che il professor Rüf  li sollecitasse a presentare la relazione in tempi breve e invece a quanto pareva dato che l'argomento che gli era stato assegnato non era facile avevano un mese di tempo per finire il loro compito. 

Dean avrebbe voluto scagliare una bella maledizione senza perdono, e così Luna non si era fatta viva per tutta la settimana sembrava lo stesse evitando accuratamente, non capiva affatto dove aveva sbagliato, se magari aveva fatto qualcosa che non le era andato bene , ma più si sforzava più non trovava spiegazioni plausibili al suo comportamento.

- Dean è meglio se ti vai a fare una doccia..tra poco dobbiamo scendere per la festa delle Case e non voglio fare tardi per te..

La festa delle case se ne era completamente dimenticato, quella dannata festa che sinceramente gli sembrava una farsa , come se tutto ciò che era successo si potesse mandare via con un colpo di spugna , come se la sala Grande solo perchè invasa da adolescenti contenti di essere sopravissuti non ricordasse i corpi di Fred Wesley o di Colin Canon.

Dean ricordava ogni cosa, nella sua mente ogni minimo dettaglio di quella notte era vivido, se chiudeva gli occhi gli pareva di poter sentire ancora l'odore metallico del sangue, le urla dei suoi compagni, il pianto disperato di Ginny sul corpo di suo fratello, i passi frettolosi di Madame Chips che cercava di portare soccorso a tutti quei ragazzi che fino ad allora aveva curato al massimo per qualche pozione polisucco riuscita male e poi in mezzo a tutto questo l'aveva vista, lei era proprio lì, con il viso sporco di sangue , graffiato da chissà che cosa, con il vestito celeste ,come i suoi occhi, ormai lacero e con i suoi capelli legati in una treccia che rimanevano lucenti anche nell'oscurità di quel male che sembrava averli intrappolati.

La vide e corse verso di lei, così senza pensarci, corse e quando la raggiunse la strinse abbracciandola, la strinse e per la prima volta sentì finalmente il suo cuore ricominciare a battere, il suo cuore stava battendo mentre lei piangeva sommessamente e faceva cadere la bacchetta vicino al corpo di Colin..

- Ma ti vuoi muovere ?

Seamus gli diede una spinta verso il bagno, aggiungendo che doveva sbrigarsi e che non l'avrebbe aspettato dato che Harry e Ron erano già scesi con Ginny ed Hermione.

- Ci sarà anche Luna con loro ?

Dean aveva posto la domanda con una certa  apprensione e Seamus se ne era accorto, anzi si era accorto di un sacco di cose, si era accorto per esempio che Dean ogni tanto la guardava più del dovuto o che da quando lei aveva bloccato la ricerca lui era diventato più cupo e poi era così nervoso come se avesse avuto un tarlo che lo logorava dentro lo stomaco e Seamus aveva paura di aver aver capito che quel tarlo era una mostruosa cotta che il suo amico si era preso per la Lovegood.

A pensarci gli veniva da ridere , perchè per lui Luna e Dean erano completamente sbagliati insieme, erano così diversi e poi Luna era davvero troppo strana, oltretutto da quando Dean aveva questo genere di interesse a Seamus sembrava che non ridessero più come una volta, fino a un anno fa avevano riso senza ritegno della storia dei Pimpli di acqua dolce  e adesso l'argomento Luna Lovegood era intoccabile , Seamus sentiva che, non solo lei era diventata una specie di tabù ,ma che in qualche modo lui aveva perso una parte del suo migliore amico e Seamus non era uno a cui piaceva perdere .

Sperava che fosse solo una cosa di passaggio, dovuta alla guerra, al trauma , al fatto che come aveva detto Ron "lei era lì ad urlare con lui", ma che prima o poi Dean , il vero Dean si sarebbe risvegliato da quel torpore e tutto sarebbe tornato come prima.

- Non so se ci sarà anche lei, ma credo che lo dovresti chiedere a Neville ..

Dean al nome Neville chiuse l'acqua della doccia e spuntò con la testa fuori dalla tenda

- E perchè Neville dovrebbe saperlo ?

il suo tono era sospettoso

- Perchè lo sai che sono amici..

Dean sembrò inasprirsi a quella frase, non capiva dove Seamus volesse andare a parare

- Cosa vuol dire questo ? Anche io sono suo amico ,ma non mi sembra di sapere tutti i suoi spostamenti.

Anche se vorrei saperlo. Dean lo pensò all'istante e si morse la lingua per non dirlo, non poteva, non davanti a Seamus

- Neville è uno dei suoi migliori amici e poi lo sai..

- So che cosa ?

- Dean svegliati ! Neville ha una cotta per Luna dal quinto anno credo..

Bum ecco la bomba, Dean sentì la sua testa scoppiare e lo stomaco contorcersi, Neville aveva veramente una cotta per Luna, la sua Luna?

No ci doveva essere un errore, a Neville non poteva piacere Luna, quando era successo e come ?

- Secondo me ti stai sbagliando .

Lo disse perentorio mentre Seamus se la rideva e lui avrebbe voluto spaccargli la faccia

- Io credo che sia tu che ti stai sbagliando se credi che Neville non abbia un debole per Luna , avanti ma non hai visto com le ha chiesto di giocare a calcio la scorsa settimana ? o come era lì tutto emozionato per aver fatto bella figura mentre gli spiegava il tuo gioco babbano ? Si vede lontano un miglio..

Aveva ragione. Seamus aveva ragione e Dean ripercorrendo tutti quei mesi passati con Luna e Neville si accorse che era stato uno sciocco a non vedere ciò che si palesava chiaramente davanti agli occhi..Neville era innamorato di Luna.

- Pensi che gli chiederà di uscire ?

Dean sapeva che non doveva fare questa domanda, che così facendo avrebbe mostrato molto più di quello che voleva dare a vedere, ma ormai gli era scappata, e in quel momento per avere una risposta avrebbe potuto uccidere

- Io so solo che voleva venire con lei alla festa stasera, quindi credo che gliel'abbia già chiesto.

Stavolta Dean chiuse gli occhi e cercò di reprimere il tremendo fastidio che gli stava mangiando la pancia, avrebbe voluto mettersi una maschera in faccia e andare avanti come se niente fosse.

Dopo quella risposta calò il silenzio, Seamus sapeva di aver appena toccato un nervo scoperto dicendogli che molto probabilmente Luna era alla festa con Neville, ma del resto forse un po' di sano realismo avrebbe fatto bene a Dean, lui si vestì velocemente e senza dire un'altra parola uscirono dalla stanza.

Mentre raggiungevano la sala Grande passarono davanti alla sala Comune di Corvonero e proprio in quel momento videro Luna uscire al braccio di Neville, rideva e sembrava serena e anche Neville aveva un'espressione felice in volto, la guardava meravigliato, quasi incredulo che dopo tutto quell'orrore di cui erano stati testimoni ancora una volta la vita aveva ricominciato a scorrere e lui si era ritrovato al braccio la ragazza di cui era innamorato.

Dean si bloccò solo per un secondo , solo per ammirare i capelli di Luna che scendevano soffici sulle sue spalle e il vestito semplice blu notte che sembrava incorniciarla, gli bastò quell'attimo e lo sguardo di Neville per capire che la gelosia poteva essere veramente una brutta bestia, aveva voglia di gridare e picchiare, picchiare Neville che non doveva fissarla così , che non avrebbe dovuto avere le fragili dita di Luna attorno al suo braccio, no ..non doveva essere lui..

Seamus lo prese per un braccio , aveva capito dalla rigidità del corpo dell'amico che il sangue gli era appena andato al cervello e che avrebbe potuto scoppiare da un momento all'altro.

- E lasciami..

Dean si era scostato malamente e prima che Neville e Luna si accorgessero della sua presenza, riprese a camminare dritto davanti a sé, Seamus aveva paura che si fosse innescata una brutta reazione a catena , non lo aveva mai visto così arrabbiato, era furioso, la mascella gli pulsava e gli occhi che di solito erano di un marrone chiaro erano diventati più scuri.

- Dov'è Lavanda ?

- Non lo so Dean..sarà qui in giro ..

Seamus non sapeva cosa fare, intravide Harry e Ron e tirò un sospiro di sollievo, con loro Dean si sarebbe calmato

- Andiamo ad unirci agli altri..

- Non ne ho voglia..devo trovare Lavanda.

Seamus non fece in tempo a controbattere che Dean sparì in mezzo alla folla, totalmente assorbito dall'unico pensiero che gli pulsava in testa.

Luna e Neville...avrebbe dovuto saperlo, avrebbe dovuto sospettarlo, cercava in quella sala immensa la figura castana di Lavanda che avrebbe potuto consolarlo, quando la vide in mezzo ad altri del settimo anno gli bastò sorridere per averla lì vicino a lui.

- Mi era sembrato di capire che non ti andava di venire alla festa con me ..

Lavanda lo disse avvicinandosi sempre di più al suo volto, Dean poteva vedere ogni piccolo neo di quel viso, 

- Per fortuna nella vita si cambia idea..

Sorrise cercando di essere il più affascinante possibile e lei prese a giocherellare con la sua camicia nera, la musica era così assordante che non riusciva a sentire niente se non la rabbia che gli pulsava addosso, strinse Lavanda a sé cercando di convincersi che andava tutto bene e mentre le accarezzava le spalle , vide Luna proprio davanti a lui, con Neville vicino che cercava di raccontarle qualcosa all'orecchio ,lei rideva e con i suoi grandi occhi lo guardava dolcemente.

Dean si sentì morire , sentì che avrebbe venduto tutto quello che aveva per essere guardato in quel modo da lei, poi   vide Neville che impacciato la invitava a ballare e la prendeva per i fianchi ,così prima che la furia potesse invaderlo baciò Lavanda, la baciò con rabbia che lei scambiò per passione, la baciò con disperazione, la baciò sapendo che l'unica persona che veramente voleva baciare per il resto della vita era Luna Lovegood.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Lavanda Brown. La odiava , riusciva solo a chiudere gli occhi e ad odiarla, odiava Lavanda, odiava i suoi capelli, odiava, la sua bocca e poi odiava lui. Dean.

Non sapeva di riuscire a provare tanta rabbia e sofferenza per una persona, credeva che in lei non ci fosse posto per sentimenti di tale potenza, pensava che la sua natura gentile fosse più forte di ogni cosa, ma si sbagliava, e infatti adesso non sentiva dolcezza o tenerezza nel suo cuore ma le pareva di avere una lama sottile che ad ogni respiro la perforava sempre di più.

Lui l'aveva baciata lì davanti a tutti, non che gli altri fossero rimasti sorpresi, era già dall'anno prima che Lavanda e Dean si frequentavano quindi adesso che non c'era più nessun Signore Oscuro da combattere avevano tutta la tranquillità e serenità per intraprendere una relazione.

Luna cercò di mandare giù il fiotto di nausea che le era salito alle parole "intraprendere una relazione" ..lui non avrebbe dovuto stare con Lavanda, lei era così sciocca, infantile e...e semplice, semplice come un manto di neve bianco o come una  giornata di sole e inoltre era bella.

Semplice e bella..e lei Luna Lovegood cosa era ? Di certo non semplice e ancor di meno bella, per una volta nella sua vità avrebbe volentieri scambiato quel suo essere sognatrice per una sana porzione di realismo, lei si era costruita una storia che non esisteva, si era data delle false speranza solo perchè lui delle volte era stato gentile e presente o perchè mentre Bellatrix Lestrange la cruciava lui era arrivato lì a reggerle la mano urlandole che doveva solo resistere..

Doveva risvegliarsi da quei ricordi, doveva andare avanti come aveva fatto Dean, ciò che era successo , era solo passato ..meno si ricordava meglio era e poi avrebbe dovuto essere felice , era stata lei ad allontanarlo, a non volerlo vedere per la ricerca credendo che stargli lontana gli avrebbe fatto bene e adesso si andava a lamentare ..

Doveva solo essere serena, era vissuta senza sua madre per 8 anni cercando la felicità e la tranquillità, non avrebbe  lasciato che la sua sofferenza per il ragazzo sbagliato prendesse il sopravvento , non avrebbe lasciato che lui la distruggesse, lei ce la poteva fare anzi lei doveva farcela.

Per questo adesso stava avanzando fra i tavoli di Grifondoro alla ricerca di Dean, gli avrebbe detto che era preferibile scambiarsi con un'altra coppia, magari adducendo la scusa che avrebbero preferito partner della stessa Casa.

Lo vide mentre chiacchierava allegramente con Seamus Finnigan , in quei momenti a Luna sembrava di essere tornata indietro nel tempo quando ancora non avevano idea del dolore che avrebbero provato o del male che avrebbero dovuto affrontare, in quei momenti mentre Dean scherzava senza pensieri Luna si sentiva solo la ragazzina strana ,la Lunatica di Corvonero che rimaneva ancorata al suo modo di essere , il cui problema maggiore era aprire gli occhi ai suoi compagni sull'esistenza dei ricciocorni schiantosi..

Si risvegliò dai suoi pensieri appena vide che Dean le tirò uno sguardo che avrebbe incenerito anche un morto, non si spiegava proprio la ragione di questo astio nei suoi confronti dato che al massimo sarebbe dovuta essere lei quella arrabbiata e non di certo lui.

Avanzò ancora di qualche metro e si ritrovò accanto a Dean che faceva finta palesemente di non vederla e continuava a rivolgersi a Seamus senza degnarla di uno sguardo.

Quell'atteggiamento la ferì ancora di più e le fece venire voglia di prenderlo a schiaffi seduta stante.

- Dean scusami, ma dovrei parlarti della ricerca.

 Lui allora si voltò verso di lei , non rideva più e la sua espressione era quasi scocciata come se gli dasse fastidio il suono della voce di Luna.

- Ah ti sei ricordata che dovevamo fare una ricerca ?

La domandà arrivò così nel tono più neutrale possibile ,ma bastò per far capire a Luna che c'era qualcosa che non andava.

- Avevo il compito di Piton. Mi sembrava di avertelo detto e sinceramente non c'è bisogno di prendersela.

Stavolta fu lui ad accusare, il suo sguardo si inasprì ancora mentre Seamus si era voltato verso Luna e stava masticando il suo pezzo di torta come per godersi lo spettacolo.

- Non me la sono presa , la mia era una pura e semplice domanda.

- Dal tuo tono non sembrava e comunque mi pareva di aver visto che in questi giorni non è la ricerca ad essere il tuo primo pensiero.

A quelle parole per poco Seamus non si strozzò , Dean rimaneva immobile , non c'era un battito di ciglio che potesse far capire la sua reazione.

- Non ero l'unico ad essere distratto , solo che io le cose le chiamo con il loro nome e cioè Lavanda..

Luna odiò anche il modo in cui lui pronunciava il suo nome, dolcemente e lentamente come cioccolato fuso.

- Mentre tu le chiami compito di Piton.

- Perchè è quello che era !

Luna a quel punto non si trattenne e quasi urlò nella sala stracolma di ragazzi, Dean le stava facendo perdere la calma e non le piaceva per niente.

Dean solo allora sorrise, un sorriso quasi cattivo,dispettoso, gli piaceva farle perdere il controllo.

- Comunque non ti preoccupare domani chiederò al Professor Ruf di farmi cambiare compagno e  a questo punto credo che tu non abbia nulla da obiettare.

Lui rimase in silenzio, mentre Seamus era tornato al proprio posto davanti a sè come se preferisse non vedere la reazione dell'amico

- Fai come vuoi.

Luna sentì i brividi lungo la schiena , il tono di Dean era stato glaciale , lei rimase ferma per un po' senza sapere che dire era preparata a tutto , a tutte le possibili reazioni ,ma non ad un "Fai come vuoi " , lei poteva solo rimanere lì fredda ed inerme mentre lui ricominciava a parlare con il suo migliore amico come se nulla fosse, come se lei fosse stata solo una specie di visione passeggera.

Sentì le lacrime pizzicarle gli occhi e decise che se non voleva fare la figura della stupida davanti a tutta la sala avrebbe dovuto correre nei bagni il più veloce possibile.

Ma prima che potesse fare un passo, Dean si voltò ancora una volta come se un pensiero, un bruttissimo pensiero l'avesse preso alla sprovvista.

- La farai con Neville , la ricerca dico ..? la farai con Paciok ?

Luna non capiva cosa c'entrasse Neville in tutto questo, non capiva cosa importasse a Dean vista la sua reazione di poco prima.

- Non lo so, io forse..si è probabile.

Aveva risposto senza nessuna logica, in verità non aveva pensato a Neville in nessun modo, ma adesso le sembrava una buona idea, adesso avere accanto il suo caro amico le avrebbe davvero salvato la giornata.

Dean a questa risposta si era alzato in piedi, la sovrastava, le sembrava di essere piccola come una formica, le andò vicino , così vicino che Luna poteva vedere la sfumatura ambrata dei suoi occhi che sprizzavano una rabbia che proprio non riusciva a capire.

- Allora vai..

- Cosa ?

Lei non capiva, le sembrava che tutto andasse male senza un vero motivo, Dean non aveva niente per comportarsi in questo modo.

- Vai dal tuo amichetto, vai da Neviluccio..avanti vai !

Adesso le aveva quasi urlato addosso, tanto che alcuni ragazzi più vicini fra cui Lavanda si erano voltati a vedere cosa stava succedendo.

- Dean smettila.

Seamus l'aveva sussurato, ma Luna l'aveva capito alla perfezione e la sua confusione e tristezza adesso stavano assumendo le forme di una specie di furia che voleva scapparle fuori, non sopportava i prepotenti e non sopportava essere tratta in quel modo da Dean.

- Ha ragione Seamus dovresti smetterla. Non c'è nessun bisogno che mi urli addosso , io dal mio amico Neville che fino a mezz'ora fa era anche il tuo amico ci vado quando voglio perchè  differenza tua, lui di certo non ha bisogno di gridare per parlare con me.

Lei si sentì più leggera, Dean invece era ancora più arrabbiato lo sapeva dalle sue mani strette in un pugno, dalla sua bocca tirata indietro come per mordersi la lingua.

-Adesso scusami ma devo proprio andare da Neville.

Sorrise , un bel sorriso e senza nemmeno guardarlo si avviò all'uscita della sala, mentre Dean rimase lì fermo,con Seamus che cercava di farlo sedere e con un brutto dolore al petto che sapeva tanto di cuore spezzato.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Ciao a tutti !!! Voglio ringraziare chi mi ha aggiunto tra le seguite e chi tra le ricordate ! E vorrei fare un ringraziamento speciale a Riogah che recensisce perdonandomi i miei errori madornali in fatto di nomi e gradi di parentela ..=)
In questo capitolo ho preso una scena del film e cioè la cicatrice che Bellatrizx fa ad Hermione scrivendole "Mezzosangue" e l'ho applicata anche a Dean per esigenze di storia..
Cmq spero che vi piaccia ! e con questa speranza vi lascio alla lettura
 

Le urla ecco cosa non riusciva a dimenticare. Le urla e il senso di impotenza, mentre Bellatrix con un ghigno crudele scriveva ,trafiggendogli la pelle ,"Mezzosangue".

Dean rimaneva sveglio quasi tutte le notti e quelle poche ore che riusciva a dormire le urla non lo lasciavano in pace.

E adesso anche lei se ne era andata..Luna lo aveva lasciato lì, in mezzo alla sala grande , in mezzo a migliaia di studenti che scherzavano senza più preoccupazioni, lei lo aveva mollato senza voltarsi indietro, mentre lui la guardava  andarsene arrabbiato e deluso.

Era passato un mese dal loro litigio e Luna non gli parlava, non lo guardava, sorrideva a Ron, ad Harry perfino a Seamus ma non a lui e Dean cercava di vedere in Lavanda qualcosa di giusto, ma pur essendo perfetta per lui ,non era Luna.

Ed ora nel frattempo che Seamus addentava una ciambella glassata, lui cercava di  guardarla senza farsi vedere , era tornato a nascondersi dai suoi occhi celesti e la odiava perchè lei era lì con la sua solita dolcezza, con il suo tono sereno, rideva, spiegava ad uno scettico Antony Goldstein le proprietà incredibili della pianta di Orclumpo , a quella vista Dean si sentì male, un vero e proprio dolore radicato nel petto che lo opprimeva.

Non avrebbe mai pensato che sarebbero tornati così ,ad essere due estranei, dopo la battaglia lui credeva che non ci sarebbe stato niente ad allontanarli, ma adesso , adesso era diventato tutto maledettamente difficile.

 Una folata di vento scompigliò gli studenti e anche i pensieri di Dean , la Preside McGranitt entrò nella sala Grande e tutti si acquiettarono all'istante.

Minerva McGranitt era quella che si diceva essere una "Donna di polso" niente sembrava averla scalfita, era dura ma giusta , era Grifondoro fino al midollo e Dean l'ammirava.

- Mi è stato appena comunicato che la Mangiamorte Bellatrix Lestrange è morta stanotte ad Azkaban

A quel nome Dean sentì il sangue raggelargli nelle vene ,il suo sguardo andò immediatamente a cercare quello di Luna e lo trovo lì, puntuale, lei per la prima volta dopo un mese finalmente mostrava di non essersi dimenticata che lui esisteva e nei suoi occhi si poteva scorgere una specie di terrore, come se il solo pensiero che quel nome potesse tornare nelle loro vite le faceva venire una paura, di quelle che ti prendono da dentro e non ti lasciano in pace finchè non hanno finito di mangiarti.

Dean rimase a guardarla e anche lei non si mosse, non potevano, solo loro in quel momento sapevano cosa stava succedendo in quella parte di loro stessi che per tanto tempo avevano cercato di non ricordare.

- Mi è sembrato giusto dirvelo, per molti di voi Bellatrix è stata solo una minaccia , per alcuni invece è stata la realtà di giorni bui , per altri Bellatrix Lestrange è stata un incubo scritto sulla pelle..

E lo sguardo della McGranitt passò da Hermione a  Neville a Dean, soffermandosi su quest'ultimo che rimaneva ancorato allo sguardo di Luna come se fosse l'unica cosa che potesse salvarlo da quel momento.

- Bene adesso potete andare, le lezioni stanno per cominciare.

Gli studenti si alzarono all'unisono , nessuno si era mai spiegato l'ascendente che Minerva aveva sugli studenti, a molti ragazzi infatti bastava una sua occhiata per rimettersi in riga, anche i gemelli Wesley nei loro anni ad Hogwarts avevano avuto una certa soggezione nei confronti di Minerva McGranitt..e per i gemelli Wesley avere soggezione non era poco.

Dean si alzò spinto da Seamus che aveva capito in un lampo che la notizia della Lestrange aveva avuto un forte impatto sull'amico, sembrava un'automa mentre entrava nell'aula di Incantesimi del Professor Vitious.

Purtroppo avrebbero dovuto seguire la lezioni con quelli di Serpeverde, questo non aiutava Dean a concentrarsi dato che dall'altra parte dell'aula aveva Theodore Nott, forse il peggiore dopo Draco Malfoy, che lo stava fissando ridendo.

Mentre il Professor Vitious spiegava l'incantesimo di Fidelius, Dean si accorse che Pansy Parkinson si era alzata e stava andando verso di lui,ovviamente aveva tutti gli occhi addosso, 

- Thomas mi faresti vedere il ricordino che ti ha lasciato Bellatrix ..sono sicura che sulla tua pelle risalta ancora di più che su quella della Granger.

Glielo aveva detto guardandolo dritto negli occhi, quasi sfidandolo, tutta la sala si girò verso di loro, nessuno a parte Luna sapeva che la Lestrange l'aveva marchiato come aveva fatto con Hermione, per questo ogni Grifondoro incominciò a seguire con molta attenzione quello scontro.

- Dai non fare quella faccia ..piccolo Dean sono sicura che non può essere così terrbile..d'altronde tu sei solo un mezzosangue..anzi peggio, dato che non sai neanche chi è tuo padre, direi che sei un BASTARDO MEZZOSANGUE..

Theodore Nott scoppiò a ridere e le altre serpi lo imitarono, il Professor Vitious cercò di riportare l'ordine invano, Dean allora con tutta la furia che aveva in corpo si avventò su  Nott e da quel momento l'aula divenne un inferno, mentre Blaise Zabini con la bacchetta cercava di schiantare Dean, Neville lo vide o lo schiantò per primo  e a quel punto Grifondoro e Serpeverde iniziarono ad ingaggiare una battaglia che sapeva molto di vendetta, era come se tutti i vecchi rancori fossero tornati a galla e quello fosse l'unico modo per estinguerli.

C'erano troppe cose fra le due case rimaste in sospeso dalla guerra, tutti si ricordavano cosa avevano fatto quelli di Serpeverde durante gli anni del ritorno di Voldemort e molti Grifondoro non avevano dimenticato niente e forse non avrebbero mai saputo dimenticare.

Dean nel frattempo cercava di liberarsi dalla presa di Nott al collo,  grazie a Seamus che scaraventò a terra Nott da dietro, Dean riprese in controllo e cominciò a colpirlo duramente in faccia, mentre gli altri erano impegnati a mandarsi schiantesimi e pietreficazioni, la professoressa McGranitt e il professor Vitious con un incantesimo riuscirono a riportare l'ordine richiamando tutte le bacchette a sè e solo in quel momento il silenzio scese sull'aula solo Dean continuava a picchiare senza sosta Theodore come se non potesse smettere.

- Dean Thomas !! Ragazzi fermatelo !

Seamus, Ron e Neville lo presero cercando di farlo calmare, ma lui rosso in faccia e pieno di adrenalina sembrava una specie leone ingabbiato.

Nott invece era sdraiato a terra, con il naso rotto che fiottava sangue e il labbro spaccato, fu accompagnato in Infermeria mentre una McGranitt furiosa conduceva tutti i Grifoni nella sala comune.

Appena la porta si fu chiusa, la McGranitt iniziò ad urlare e molti ragazzi giurarono di non averla mia vista così arrabbiata.

- Come avete potuto !!!!!! Come vi è saltato in mente ??? Volete che vi si perquisiscano le bacchette per tutto l'anno scolastico ? Volete che la vostra Casa perda duecento punti , perchè è questo che succederà !! Razza di maghi imbecilli !

Dean abbassò la testa sentendosi ancora più colpevole, gli altri avevano troppa paura di vedere la McGranitt in faccia per alzare lo sguardo.

- Professoressa McGranitt sono stato io a dare inizio a tutto questo.. è solo colpa mia , gli altri mi hanno solo voluto difendere.

-- Signor Thomas io credo che per quanto lei abbia iniziato una specie di rissa alla babbana, non è stato lei a pietrificare la signorina Astoria Greengrass o a schiantare Blaise Zabini..

Neville ed Hermione si guardarono colpevoli 

- E comunque potrei continuare la lista,  non cercavate che una scusa per potervi accapparare con i Serpeverde e tutti e dico TUTTI non aspettavate che il momento buono.

- Ma professoressa le Serpi ci dovrebbero essere riconoscenti per non averli distrutti durante la Guerra magica.

- Signor Paciok è pregato di stare in silenzio, se non vuole passare il resto dell'anno a pulire le aule con Gazza.

Neville si zittì all'istante sapendo bene che la Mc Granitt non minacciava così tanto per fare e molto probabilmente se continuava a parlare si sarebbe ritrovato con Gazza e quella sua gattaccia a ripulire Hogwarts.

- Intanto, per cominciare terrò io le vostre bacchette fino a nuovo ordine , poi a Grifodoro verranno tolti 200 punti, ciò farà scivolare la Casa a  25 punti e ciò la rende ultima , perciò dovrete lavorare molto per recuperare anche solo la metà di quello che avete perso...bene potete tornare alle vostre lezioni e se vedo anche solo uno di voi attaccare briga con qualcuno , per tutta la barba di Merlino vi farò pentire di essere Grifondoro! Mi sono spiegata ??

Ogni studente abbassò gli occhi e con un cenno d'assenso generale si avviarono ognuno alla propria lezione, Dean però prima che potesse andarsene venne fermato dalla McGranitt

- Signor Thomas le dovrei parlare

Il tono non era arrabbiato come prima, ma Dean non si aspettava niente di buono

- Mi spiace professoressa è solo che Nott..

- Lo so, so cosa ti ha detto Pansy Parkinson e so che è stato Nott a dirglielo.Mi ha spiegato tutto il Professor Vitious, ma non è di questo che voglio parlarti.

Dean si domandava cosa potesse volergli dire ,quell'insegnante non parlava mai a vanvera

- So bene che per alcuni di voi la Guerra è stata più dura che per altri, tu sei dovuto scappare, abbandonando la tua famiglia e rifugiandoti da un posto all'altro e dopo sei stato catturato e tenuto prigioniero per ben un mese in casa Malfoy e so purtroppo cosa ti ha fatto Bellatrix Lestrange, ora ciò che mi chiedo è se sei riuscito a superare tutto questo signor Thomas, molto spesso i ragazzi tendono a fare finta di niente e a nascondere per non mostrarsi deboli.

Dean pensò che non aveva superato un bel niente e che era vero, stava facendo finta di vivere per non dover affrontare quello che la Guerra gli aveva lasciato.

- Io non lo so...non me lo sono mai chiesto.

Per un momento sul viso di Minerva McGranitt qualcosa simile alla tenerezza si impossessò di lei, tutti quei ragazzi erano come figli e vederli devastati da qualcosa che avevano dovuto combattere così giovani , le procurava un profondo dolore, un profondo istinto di protezione.

- Forse dovresti parlarne, con qualcuno dei tuoi compagni..magari con Paciok.

A sentire quel nome Dean si irrigidì, non voleva avere niente a che fare con Neville, solo il suono del suo nome gli dava fastidio.

- No, io non voglio parlarne..non con Neville almeno..

- Con il signor Finnigan allora..so che siete molto amici..

Seamus, a Dean venne da ridere, Seamus era la peggior persona a cui parlare di dolore e guerra, lui era stato protetto da tutto, cosa ne poteva sapere ?

- Io non so se ho voglia di parlarne.

- Dean..

per la prima volta la McGranitt utilizzò il suo nome con una tale dolcezza che a Dean sembrava essere chiamato da sua madre.

- mi ascolti Dean , tutti hanno un proprio modo di reagire al dolore, tutti noi cerchiamo di sopravvivere ha quello che è accaduto, ma vede i demoni stanno bene nel buio, i demoni proliferano nella nostra oscurità e più li nascondiamo in un angolo remoto di noi stessi e più loro si nutrono di ciò che siamo..le chiedo solo di non fare in modo che quello che ha dentro si impossessì di lei..Adesso può andare e la prego eviti il signor Nott per molti giorni se non riesce a stare calmo.

Dean fece un cenno d'assenso e uscì dalla sala, quello che aveva detto la McGranitt lo aveva scosso, era vero, era tutto vero, si era chiuso e non riusciva a parlare con nessuno di ciò che era successo, solo una persona sapeva, ma quella persona sembrava essere scomparsa e lui per una volta si sentiva completamente perso e alla deriva.

Quella stessa notte , non riuscì a chiudere occhio così decise che magari avrebbe dovuto schiarirsi le idee, raggiunse la Torre si Astronomia attento a non farsi notare dai prefetti e appena arrivato si mise seduto, non sentì i passi che lo stavano raggiungendo, ma una voce lo colse alla sprovvista

- Ehi..cosa ci fai qui ?

Luna.

Dean si voltò e se la ritrovò , davanti vestita di tutto punto, era un prefetto

- Io..ti prego non togliere altri punti alla mia casa, altrimenti rimarremo senza nulla e gli altri mi lapideranno!

Luna sorrise, e Dean si sentì respirare di nuovo

- Non lo farò..ho sentito di ciò che è successo con i Serpeverde..Nott e la Parkinson sono davvero crudeli.

lei nel dire questo si mise seduta accanto a lui e Dean dopo molto tempo poté risentire il profumo di gelsomini che lo inondava e per un attimo qualcosa dentro di lui si sciolse

- Tu le senti mai ?

La domanda di Dean era arrivata diretta e semplice 

- Cosa ?

- Le urla..le sentì mai ? Perchè io riesco a sentirle anche adesso..

Luna lo guardò, e nel  suo celeste Dean poté scorgere qualcosa che non aveva mai incontrato prima, lei lo stava guardando dentro, al centro del suo cuore

- Ogni minuto che passa.  Sono come una canzone che hai sempre in testa e che non puoi fare a meno di ascoltare..le urla per me sono così non posso fare a meno di starle a sentire , come se quando eravamo in quell'oscurità io non avessi sentito abbastanza.

Dean avrebbe voluto abbracciarla, stringerla fino a non farla respirare, avrebbe voluto tenerla lì con lui per sempre.

- Come abbiamo fatto Luna, come siamo riusciti a non impazzire mentre lei cercava di ucciderci ogni giorno..

- Non lo so..credo che in fondo, una parte di noi sia morta in quei giorni, quando l'unico pensiero che avevamo era arrivare al giorno dopo senza tradire qualcuno dei nostri compagni..credo che da allora qualcosa di noi lei se lo è preso e nessuno può ridarcelo.

Lei senza nemmeno accorgersene aveva fatto scivolare la testa sulla sua spalla, lui sentiva il suo cuore  battere troppo velocemente.

- Mi dispiace..per quello che ho detto di Neville e della ricerca..non è vero che non mi importa..

Si maledì dopo aver detto quelle parole, non avrebbe dovuto mostrarsi debole, ma averla lì accanto , lo faceva sentire più fragile come un cristallo, bastava che lei si spostasse e lui si sarebbe rotto in mille pezzi.

- Non fa niente..adesso non ha importanza.

Rimase lì ferma in silenzio mentre Dean cercava di mantenere il controllo, ma sapeva che se solo lei si fosse avvicinata di più, lui non ce l'avrebbe fatta

- Ti fa ancora male ?

Luna lo aveva domandandato con un certo timore , come se non sapesse se fosse giusta quella  curiosità

- La cicatrice intendi ?

- Si..

- No..non a livello fisico almeno e poi faccio finta che non esista, ogni mattina quando mi alzo e mi vesto, cerco di non vederla e di non farla vedere agli altri..sapere che è lì , vederla, mi riporta tutto a galla, è come se avessi il suo marchio e tutto questo mi rende sporco

Luna allora si scostò da lui e Dean pensò subito di aver detto qualcosa di sbagliato, non voleva che lei se ne andasse, gli bastava averla accanto per sentirsi di nuovo umano.

Lei però lo sorprese prendendogli il braccio e tirando sù la manica del pigiama, così quella scritta "mezzosangue"  si rese evidente in  tutta la sua cattiveria, era lì , testimone della malvagità degli uomini e Dean non voleva vederla, gli provocava i brividi guardarla.

- Luna cosa stai facendo?

Lei sorrise ancora una volta con dolcezza

- Mia madre diceva sempre, che quello che noi abbiamo di così brutto è brutto solo perchè noi lo associamo a dei ricordi negativi, ma se invece qualcuno ce lo fa vedere sotto una nuova luce, positiva allora vedere quella cosa non ci farà più così male..

Dean non capiva dove volesse arrivare  e quando lei ci passò una mano sopra sentì tutto il calore, salirgli nella pancia

- Luna ma cosa ..

Non riuscì a completare la frase perchè lei aveva avvicinato le sue labbra al polso e lentamente le aveva poggiate proprio su quella scritta, lo stava baciando nella parte che lui reputava indegna anche solo di essere guardata.

Il tocco di quelle labbra morbide e carezzevoli lo stava facendo impazzire, il respiro accelerò e l'unica cosa a cui riusciva a pensare era come poter far smettere la sua reazione fisica a quella bocca.

Poi Luna si fermò e lo guardò negli occhi , anche la buio Dean poteva scorgere il rossore delle sue guanche , i capelli spettinati e gli occhi che erano stranamente luminosi.

- Spero che adesso non ti farà più così male..

Dean non se lo seppe mai spiegare con precisione come accade, ma a vederla lì a pochi centimetri da lui , con il viso arrosato e le labbra piene gli suscitò un desiderio incontrollato , non poteva lasciarla andare, non voleva che tutto finisse, così senza pensarci ulteriormente le prese il viso tra le mani e la baciò.

La baciò e seppe all'istante che Luna Lovegood era il primo vero bacio della sua vita.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 

 

Luna pensò che un bacio poteva far impazzire, pensò che le labbra di Dean Thomas erano state inventate solo per baciare le sue.

Pensava tutto questo, mentre lui le accarezzava il viso e lei metteva le mani fra i suoi capelli scuri, avrebbe voluto di più , avrebbe voluto stringere tutto il suo corpo a lui.

Poi la voce di Antony arrivò vicina, così vicina che per  Luna fu come una sveglia , aprì gli occhi mentre Dean spostava le sue labbra dalla bocca al collo e nel farlo Luna lo sentì inspirare il suo profumo ,le piaceva,le piaceva da matti averlo lì, così appiccicato , così addosso, era tutto ciò che aveva sempre desiderato , in tutta la sua vita credeva che le sarebbe bastata sé stessa , sé stessa e le sue convinzioni, ma non era vero, non era affatto vero , lei voleva di più, lei voleva Dean Thomas stretto alla sua vita.

- Luna dove sei ? 

Antony era arrivato così vicino e Dean non si fermava e lei non avrebbe voluto fermarlo, non ora che le sue mani si erano intrufolate sotto la divisa, sfiorandole la pancia e salendo sempre più sù ,  il suo respiro accellerò,sorrise nel sentire il battito di Dean diventare sempre più forte.

Ma la porta della torre che si apriva fu come una doccia fredda, non poteva farsi scoprire attaccata a Dean Thomas e nemmeno lui lo avrebbe voluto, si erano fatti prendere da una debolezza, erano deboli, lo erano da quando quella maledetta guerra era iniziata.

-Dean sta arrivando Antony..ti prego smettila.

Lo scansò con forza e senza nemmeno guardarlo si rimise in piedi alla velocità della luce.

- Luna aspetta..

- Devo andare altrimenti verrà e ti scoprirà e noi non vogliamo che ti scopra, che ci scopra..

Dean la guardava senza capire, sembrava chiedersi "Ma cosa diavolo stai dicendo ?!" 

- Ti posso aspettare nelle stanza delle necessità..

Luna a quella frase sentì le gote andare in fiamme, la stanza delle necessità...

- Perchè..? Non c'è nessuna necessità..

Lui sorrise, un sorriso malizioso, dispettoso e a lei piaceva, gli piaceva quel suo modo di sorridere e non sapeva resistere, non ce la faceva era più forte di lei, tutto di lui era più forte della sua volontà.

-Adesso devo andare Dean..

Stava per uscire quando lui le prese la mano , lei a quel contattò sentì il fiato mancarle ancora una volta.

Dean l'attirò a sé così tanto che sarebbe bastato un solo millimetro per ricadere di nuovo in quella spirale di passione che l'avrebbe fatta impazzire , ma lui non la baciò il suo naso andò a sfiorare il collo di Luna che rabbrividì, una scossa elettrica le stava passando dalla testa ai piedi.

- Ti prego Luna..stanza delle necessità..ti prego..se però non lo vuoi..

e le sue labbra si poggiarono sul suo orecchio ,così lentamente iniziarono a baciarlo e Luna sentì a quel misero contatto le gambe cedere 

- Se non vuoi..

le labbra a quel punto si spostarono alla guancia

- Se proprio non vuoi.

mancava così poco perchè lui la baciasse, lei lo voleva spasmodicamente, lo desiderava con tutta la pancia e la milza e le ossa , lo desiderava da stare male.

Ma appena lei chiuse gli occhi pronta a lasciarsi andare, Dean si spostò e le lasciò la mano di colpo

- Se proprio non vuoi , non fa niente !

Luna allora aprì gli occhi di scatto, la sua delusione era palpabile e il suo desiderio era più vivo che mai, troppo vivo..

- Mezz'ora..tra mezz'ora finisco..ci vediamo lì..

Dean rise , lei invece si sentì stupida per avergli fatto capire che qualunque cosa lui volesse bastava una semplice carezza per farla strisciare ai suoi piedi.

Chiuse la porta della Torre e corse per la scale prima che Antony potesse scoprire qualsiasi cosa, lo incontrò a metà rampa, sfinito ed esausto

- Luna ma ..dove ..cavolo eri?

Aveva il fiato corto a lei venne da ridere, era così rosso in faccia che sembrava stesse per esplodere.

- Ecco..mi era sembrato di aver visto qualcuno entrare nella Torre, ma mi sbagliavo non c'era nessuno.

- Ok ..io un attimo devo proprio riprendermi, non salivo nella Torre da...bhe si insomma..dalla morte di Silente.

Antony abbassò lo sguardo, il pensiero di  quella morte provocava ancora una certa dose di sofferenza, Silente per molti era stato più di un Preside, era stata una figura di riferimento , una guida con cui crescere.

Appena Antony ebbe ripreso un colore normale, ripresero a girare per Hogwarts, Luna sentiva l'agitazione crescerle nello stomaco, tra l'ansia e quel continuo desiderio nello stomaco, le faceva fatica persino parlare.

Solo a ricordare ciò che le era successo arrossiva ,le mani di Dean, la sua bocca, la voglia che cresceva e che le faceva bramare ogni centimetro di quel corpo.

Anche deglutire era difficile, tutto era difficile senza Dean ,Dio si sentiva così debole.

-Luna..ecco posso farti una domanda ?

Lei sperò che Antony non si fosse accorto di ciò che le ribolliva dentro.

- Cosa ne pensi di Hanna ? Hanna Abbott dico.

Antony aveva quel tono imbarazzato di chi non è abituato a confidarsi.

- Io non la conosco bene..però so che durante l'ultima battaglia qui ad Hogwarts ha tirato fuori un coraggio da far invidia ad un Grifondoro..ma tu hai combattuto insieme a lei giusto ?

- Si ..noi siamo rimasti chiusi nella stanza delle Necessità per un tempo indecifrabile , ci siamo dovuti nascondere, io,Hanna, Ginny, Neville, Colin e gli altri per riuscire a sfuggire ai Mangiamorte..e insomma sai..

- Ti sei innamorato di Hanna ?

Antony arrossì di colpo e Luna sorrise, Antony ed Hanna..

- Innamorato ??! No ovviamente no..lei non è il mio tipo, insomma non potrei mai stare con una come Hanna.

A quella risposta Luna sentì mancarsi il terreno sotto ai piedi, una brutta sensazione prese il posto del desiderio.

- Non capisco Antony..

- Andiamo Luna..stiamo parlando di Hanna Abbot..lei è gentile, leale, coraggiosa e anche simpatica..ma non potrei mai stare con una come lei, non è come Ginny Wesley o Daphne Greengrass.

Luna sentì una rabbia salirle dentro mescolata alla paura che anche Dean pensasse questo di lei.

- E allora quale sarebbe il punto,se lei non ti piace e non ci vuoi stare , non c'è niente di cui discutere.

- Non ho detto che non mi piace..solo che non posso stare con lei.

Antony abbassò di nuovo lo sguardo, si stava vergognando ma Luna non provò nessuna dolcezza.

- Stai facendo un discorso senza nessun senso Antony, tanto vale che non ne parli.

Luna lo guardò con una sorta di dsprezzo, non riusciva a sopportare i vigliacchi e non pensava che Antony fosse così superficiale.

Trascorsero i restanti dieci minuti in silenzio, tutti e due persi nei loro pensieri, quando arrivarono davanti alla sala comune Antony  però non riuscì a starsene in silenzio

- Sai Luna, non è sempre tutto bianco o nero , esiste anche il grigio , e non è che perchè uno non vuole stare con quella persona  che allora non desidera quella persona, a volte desideriamo cose che lo sappiamo non sono giuste per noi, ma le vogliamo ugualmente, le vogliamo così tanto che non ci importa delle conseguenze ma dovremmo vederle queste conseguenze. 

- Cosa vuoi dirmi Antony..

- Io la voglio Hanna, i suoi capelli castani chiaro, i suoi occhi sorridenti, io la voglio e ci sono dei giorni che faccio di tutto per non sfiorarla solo per paura che se la toccassi tutti si renderebbero conto dell'effetto che mi provoca..la voglio ma so bene che non è la cosa giusta, io e Hanna siamo così diversi, siamo il sole e la luna, io e Hanna ci faremmo solo del male a stare insieme.

Luna sentiva un brutto groppo in gola

- Questo non puoi saperlo Antony..

Lui la guardò tristemente, quasi rassegnato.

- No Luna io lo so e non voglio farle del male come non voglio farmi del male, io non voglio cuori spezzati..insomma guardaci noi stessi siamo già spezzati dentro..io non voglio rompermi più di così e so che con Hanna non rimarebbe un pezzetto intero di me.

Luna non rispose, non sapeva cosa dire, era rimasta totalmente senza parole, tutto ciò che aveva detto Antony era anche suo, Dean l'avrebbe spezzata del tutto..

-Buonanotte Luna.

Antony si avviò verso il suo dormitorio, Luna rimase ferma immobile e poi si mise a correre, corse verso la stanza delle necessità, corse verso il suo Dean, corse con tutta la forza che aveva nelle gambe, corse il più veloce possibile per arrivare a farsi spezzare e quando arrivò, lì davanti, davanti al suo destino ,davanti quella porta fece un passo indietro.

Non poteva.

Antony aveva ragione.

Non era pronta a farsi spezzare.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 
Ciao a tutti !!!! Scusate il ritardo ma causa nevicata in corso sono rimasta bloccata con gli autobus ...ringrazio enormente Riogah che recensisce ogni volta facendomi arrossire e darksister che mi ha aggiunto tra le preferite !! Grazie mille anche a tutti coloro che seguono e leggono !! =) Buona lettura!
 

Tutta la notte.

Aveva aspettato tutta la notte, ma lei non era mai arrivata.

Non riusciva nemmeno ad esprimere quello che sentiva alla bocca dello stomaco, era arrabbiato, non riusciva a capire cosa l'avesse trattenuta, cosa gli avesse fatto cambiare idea , ma l'avrebbe scoperto, avrebbe scoperto ogni cosa, non si sarebbe fatto prendere in giro un'altra volta.

- Ehi Dean tutto bene?

Seamus l'aveva visto tornare nel dormitorio solo alle sei di mattina e per di più  di malumore, pensava che si fosse visto con Lavanda, ma c'era qualcosa che non andava , Dean era veramente troppo su di giri mentre Lavanda sembrava allegra e senza pensieri come sempre.

- No, non va tutto bene.

Una risposta secca, Seamus pensò che fosse meglio girare alla larga, Dean quando aveva di queste giornate sapeva far diventare anche la giornata di chi gli stava intorno un inferno e Seamus non aveva nessuna voglia di combatterci.

Dean invece cercava di intravedere Luna fra la massa di Corvonero che si riversava nei corridoi alla fine della lezione di Vitious, ma non la vide affatto , gli sembrava strano che non fosse a lezione e comunque avrebbe dovuto avere una buona giustificazione per mancare , fermò Anthony Goldstein , sapeva di dover inventare una buona scusa per chiedergli di Luna

- Anthony per caso Luna Lovegood mancava a lezione ?

Anthony lo guardò scettico, di solito nessuno chiedeva di Luna e comunque di certo non Dean Thomas.

- Veramente era seduta accanto a me a lezione, solo che credo non stesse molto bene, infatti stamattina  non è scesa nemmeno per colazione..

Voleva solo evitarmi, Dean lo pensò all'istante, sapeva che era così, sapeva che lei stava facendo tutto questo solo per non dovergli spiegare ciò che era successo l'altra notte, ma lui non demordeva, non avrebbe fatto finta di niente, voleva una risposta precisa e l'avrebbe avuta.

- E sai mica dov'è adesso..? Perchè non l'ho vista uscire con voi..

Anthony stavolta lo guardò sorpreso, c'era qualcosa nel tono di Dean , una sorta di nervosismo e di agitazione che ad Anthony parsero eccessivi.

- Perchè ti interessa tanto ? 

Lo chiese perchè era curioso e perchè non riusciva a capire che rapporto c'era tra Dean e la sua amica.

- Per la ricerca con Ruf..

Dean non seppe inventarsi di meglio, ma sapeva che un Corvonero che si rispetti non si fa prendere per il naso e purtroppo in quanto a perspicacia i Corvonero battevano Grifondoro su tutta la linea.

- Tu e Luna non fate più la ricerca insieme..o almeno mi era sembrato di capire così...

- Appunto voglio chiederle di tornare in coppia con me..

Bravo Dean ! Questa reggeva e Anthony infatti sembrò perlomeno più convinto di prima.

- Bhe ho paura che tu sia arrivato tardi.

- Perchè ?

Il tono di Dean si era fatto ancora più agitato 

- La farà con Paciok e hanno chiesto un permesso speciale per andare ad Hogsmeade oggi a reperire dei libri molto importanti.

Dean strinse le mani a pugno , aveva voglia di spaccare la faccia ad Anthony solo perchè gli era lì davanti, ma in verità avrebbe tanto voluto prendere a calci Neville finchè gli fosse stato possibile.

C'era sempre lui in mezzo, era una maledizione , perchè non poteva rimanere fuori dalla vita di Luna e dalla sua ? Perchè non andava a cercare qualcun 'altro ?

- E quando torneranno lo sai ?

Anthony aveva notato il cambiamento della sua espressione , dall'ansia si era passati alla furia in pochi secondi, bastava nominare Neville accanto al nome Luna e bum, Dean Thomas sarebbe potuto esplodere da un momento all'altro.

- Non lo so, credo in serata..e comunque non dovresti avere quella faccia..

- Come scusa ?

Dean avrebbe potuto rompergli il naso con un'altra parola, ma Anthony era abbastanza coraggioso quando si trattava di sfidare il pericolo ad occhi aperti , di meno quando cercava di mettere apposto i suoi sentimenti.

- Sei stato tu a dire a Luna che non ti interessava con chi avrebbe fatto la ricerca ...e lei lo ha chiesto al suo migliore amico, non c'è nulla di male in tutto questo a meno che non sia tu a vederci qualcos'altro..però  voglio dire anche se tu ci vedessi qualcos'altro non c'è bisogno di fare quella faccia..

Dean era confuso , i Corvonero erano sempre troppo complicati per lui e Luna ne era la dimostrazione.

- Non ti seguo Goldstein..perchè non dici chiaramente quello che pensi !

- Voglio dire che hai una reazione di eccessiva rabbia nei confronti della coppia Luna/Neville..

- Non sono una coppia!

- Appunto. Questo è quello che intendo con reazione eccessiva, se Luna per te fosse solo una compagna di ricerca non saresti così agitato o nervoso solamente perchè è andata a Hogsmeade con quello che è il suo migliore amico e intendiamoci anche se non fossero solo amici tu non dovresti prendertela, in poche parole, tu sei geloso. 

Dean non sapeva che dire, non se la sentiva nemmeno di negare, era sfinito, si era vero, era geloso di Luna, lui la voleva solo per sé. Certo essere messo sotto da Anthony non era una bella esperienza.

- Adesso cosa farai mi fucilerai ?

Dean lo chiese con quell'espressione preoccupata come chi ha paura delle conseguenze, ma non ce la fa proprio a negare l'evidenza.

- No,non farò niente..ti capisco più di quanto pensi, ma è meglio per te che ti dai una calmata, farti prendere dalla rabbia non ti aiuterà credimi..Adesso devo andare ..ci vediamo in giro Thomas!

Dean gli fece un cenno della testa e poi andò verso l'aula di Trasfigurazione , avrebbe dovuto far passare tutto il giorno con quel logorio nella pancia , cercando di pensare che se Neville l'avesse anche solo sfiorata una bella Maledizione senza perdono l'avrebbe colpito all'istante.

La mattinata passò lentamente, nessuno nemmeno Seamus si azzardava a parlargli e Lavanda rimaneva a distanza di sicurezza.

Quando entrò in biblioteca cercando un po' di pace dal suo cervello che si era riempito di film mentali su Neville e Luna, lì trovò proprio seduti in un tavolo nascosto , sembravano molto interessati ad un libro ma ciò che infastidì Dean fu i nasi troppo vicini, così senza nemmeno pensarci si fiondò su di loro 

- Ciao Dean!

Neville lo vide e sorrise ,e Dean pensò che sarebbe stato divertente rompergli uno ad uno i denti.

- Ciao. Cosa state facendo ?

Lo chiese guardando bene Luna in faccia, lei faceva fatica a respirare e lo sguardo rimaneva ben ancorato sulle pagine.

Neville rispose ancora tranquillo, non aveva ancora avvertito il pericolo che correva

- Siamo andati ad Hogmeade a cercare dei libri, sai per la ricerca del professor Ruf..

- Quella che dovevo fare io insieme a Luna.

Neville si ammutolì all'istante, si sentiva preso tra due fuochi e non capiva bene perchè Dean lo stesse trattando in quel modo.

- Ma Luna mi ha detto che a te andava bene se ..insomma se ero io a farla con lei ..

"No , no hai capito , tu con lei no devi fare nulla, nemmeno respirare la stessa aria" avrebbe voluto rispondere così , ma non voleva dar luogo ad un 'altra discussione in cui lui avrebbe perso la calma e avrebbe iniziato ad ucciderlo.

- In verità credevo che dopo ieri sera Luna volesse tornare in coppia con me..perchè  ci eravamo chiariti oppure no? Ti prego spiegami perchè sono un po' confuso..

Adesso Neville si sentiva fuori posto e Luna non aiutava affatto , lei solo allora lo guardò e nei suoi occhi Neville potè scorgere quasi una paura, c'era qualcosa che non quadrava, Luna aveva paura di affrontare Dean e Neville non se lo sapeva spiegare, per quale motivo la sua migliore amica avrebbe dovuto temere Dean ?

- Tu..avevai detto che non ti importava..

Si stava arrampicando sugli specchi e Dean la stava odiando, stava cercando una scappatoia da lui e lui odiava essere qualcuno da cui fuggire.

- Ti devo parlare Luna adesso.

A Neville non piacque quel tono, c'era la volontà di ferire in quella voce, 

- Perchè non ne parlate stasera, ora siamo in biblioteca Dean e se continuiamo a parlare Madame Pinche ci sbatterà fuori.

Dean lo infilzò con un'occhiata, Neville sapeva di stare ad un passo da un burrone, guardò ancora Luna ma lei non si decideva a parlare e lui non poteva lasciarla lì.

- Davvero Dean magari è meglio dopo, adesso non è il caso.

Dean non si limitò a guardarlo stavolta

- Ascoltami bene Neville devo parlare con lei ed è inutile che fai il cavalier servente non aiuta, capisci che non aiuta  e non ho nessuna intenzione di aspettare fino a stasera per qualcosa che lei deve spiegarmi adesso, quindi scendi dal cavallo lucente, riposa lo scudo da qualche parte e togliti di torno.

Neville pensò che quattro schiaffi in pieno viso avrebbero fatto meno male, molto meno male, Dean gli si era rivoltato contro con una tale rabbia, se avesse risposto adesso l'avrebbe picchiato, Luna sembrò svegliarsi dal suo torpore e fece cenno a Neville di non preoccuparsi .

- Dean usciamo però non possiamo discutere qui.

Lei lo disse con una tale calma, sembrava appena resasi conto che quello che doveva affrontare era molto peggio del Signore Oscuro.

Dean la seguì e prima che uscissero dalla biblioteca, tirò un'ultima occhiata assassina a Neville, che ancora confuso non riusciva a spiegarsi cosa cavolo era successo di così grave.

Luna incominciò a camminare per il castello Dean la seguì ,ma non capiva dove diavolo stava andando, si fermò davanti alla stanza delle necessità 

- Sono arrivata qui iersi notte. ero qui appena dopo finito il mio turno.

Dean non le credette, non poteva credere che lei era arrivata così vicino ma che alla fine non era entrata.

- Non ci credo.

Lei continuò a parlare come se nemmeno l'avesse sentito, continuava a fissare la porta

- Ho corso, ho corso per arrivarci, volevo arrivare subito da te e baciarti e toccarti , ma quando poi mi sono fermata qui davanti ho capito che non sarebbe stato giusto..

Dean non la capiva, non capiva cosa fosse successo e una sensazione di smarrimento lo colpì investendolo.

- Non sarebbe stato giusto per me, tu sei quel tipo di ragazzo che piace, piace e basta mentre io.. io non sono quel tipo di ragazza, sono strana e mi piace annussare l'odore dell'erba dopo che ha finito di piovere, mi piace mangiare la neve e sentire quel sapore sulle labbra, mi piace parlare con i Thestral e credere che mio padre abbia ragione almeno sulla metà delle cose che scrive .

- Luna non capisco..

Non era più arrabbiato, c'era tenerezza e dolcezza, voleva rassicurarla, lui voleva proteggerla dal mondo.

- Io e te Dean non possiamo essere più che Dean Thomas e Luna Lovegood , non possiamo essere più di questo, la guerra e quello che abbiamo passato ci ha fatto sentire così più uniti , più vicini..ma quanto potrebbe durare ?

- Non c'entra..non vuol dire niente ..

Disperato adesso che aveva capito era disperato

- Vuol dire invece, perchè prima che succedesse di Voldemort e della tortura noi non ci parlavamo nemmeno, ci reputavamo antipatici e non avevamo niente in comune e nemmeno adesso abbiamo qualcosa in comune, abbiamo solo dei ricordi e per di più dei brutti ricordi..E non possiamo vivere di questi , non possiamo credere che tutto questo ci basterà, io e te ci spezzeremo Dean..ed io non ce la faccio a soffrire ancora, io non posso permettermelo e nemmeno tu puoi.

Dean avrebbe voluto gridare, urlare al mondo e a lei che avevano torto , che non era vero, che c'era ancora qualcosa per cui valeva la pena spezzarsi.

Ma non disse niente, non ci riusciva, lei si voltò e gli sorrise serena e sofferente, gli sarebbe bastato quello che avevano condiviso nella Torre d'Astonomia, si sarebbe fatta bastare quel ricordo cercando di non impazzire.

Si avvicinò a lui e lentamente lo baciò su una guancia, sentì una lacrima scenderle, mentre per l'ultima volta sentiva quella pelle addosso a lei. 

Poi lo lasciò andare , lui non si girò per vederla andare via, rimase fermo a fissare la porta della stanza delle necessità che pian piano scompariva.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Allora ringrazio  per le recensioni =)) !!! e anche chi mi ha aggiunto tra le preferite =))! Questo capitolo magari vi apparirà forse più noioso ma è una riflessione di Luna e non avevo altri modi per descrivere il dolore, è un capitolo di passaggio insomma...Spero comunque che vi possa piacere ! 
Buona lettura !
 

Lei lo aveva perso.

E gli stava bene, non si stava lamentando, semplicemente vederlo abbracciato a Lavanda mentre guardava le vetrine dei negozi di Hogsmeade, era la prova che era tutto definitivamente perso.

Gli fece male il cuore e solo per un secondo si lasciò andare al dolore, di solito ogni volta che sentiva avvicinarsi quella fitta di sofferenze cercava di scansarla studiando o parlando, negli ultimi tempi non faceva altro che parlare con chiunque le capitasse a tiro. 

Parlare le faceva bene , la faceva sentire al sicuro come se non fosse cambiato niente , come se non avesse lasciato andare qualcuno che amava , e le stava bene così, aveva trovato un equilibrio tra il dolore e la tranquillità, bastava negare, negare che avesse mai baciato Dean, negare che fosse innamorata di Dean, semplicemente lui era ben chiuso in un cassetto e solo in certi momenti durante la notte tornava fuori, ma lei era forte e lo rispingeva in un angolo.

Lei era forte, più forte di qualsiasi cosa, lei poteva sopravvivere ,bastava anestetizzarsi, bastava non pensare e andare avanti , poi un giorno si sarebbe svegliata e Dean Thomas sarebbe stato solo un tenero ricordo dell'adolescenza.

In fondo erano anche una bella coppia, lui e Lavanda, così belli, così perfetti con i loro sorrisi smaglianti, i loro capelli folti..

Sapeva che guardarlo non avrebbe portato a niente di buono, ma questa era l'unica debolezza che si permetteva, guardarlo ogni tanto, quando le capitava in sala Grande, a lezione , per i corridoi, guardarlo mentre chiacchierava con Seamus o scherzava con Ron, vederlo mentre sbuffava alle chiacchiere di Lavanda che pretendeva la sua attenzione oppure mentre cercava di copiare i compiti di Hermione in biblioteca, era buffo e a lei faceva ridere.

L'importante era non avvicinarsi però, non doveva averlo così vicino da poterlo sfiorare altrimenti tutto si sarebbe riaperto e lei non  voleva che il sangue ricominciasse a scorrere, così aveva creato quest'astuzia di guardarlo , di tenerlo lì a due passi di distanza ma senza allungare le mani per prenderlo, aveva messo un vetro , poteva tenerlo lì sotto il suo vetro e non si sarebbe fatta male.

Entrò da Mielandia nella speranza di trovare gli zuccotti di zucca per cui andava ghiotta, li cercò per tutto il negozio , quando li vide lì nella loro bella mensola un sorrisò le si stampò in viso, ma non fece in tempo a raggiungerli che una mano che lei conosceva bene li prese.

 Dean li aveva presi, erano lì tra le sue dita, gli zuccotti che lei desiderava ardentemente erano fra le mani del ragazzo che desiderava ardentemente, avrebbe voluto ridere ma lo sguardo di lui fu più veloce della risata , era fermo davanti a lei, immobile , la stava guardando, ma guardare non è forse il verbo più adatto, lui la stava uccidendo.

Gli occhi scuri , così scuri da sembrare neri si erano posati sulla sua figura chiara e fragile, lei non riusciva più a respirare, avrebbe voluto sparire ma non riusciva a muoversi, rimaneva lì intrecciata a lui, sapeva che non avrebbe dovuto ma sembrava tutto così perfetto mentre la guardava che lei non voleva perdere anche questo.

Poi la voce di Lavanda spezzò ogni cosa, Dean tornò da lei, sorridendo e Luna sentì di nuovo il dolore salirle dalla pancia al viso, aveva sbagliato a rimanere , doveva scappare appena visto, doveva andare a cercare Neville e rimanere con lui a parlare di erbologia, doveva rimanere al sicuro.

Vagò con Neville per il resto della giornata, cercando di non pensare, ridendo alle battute del suo migliore amico,

- Luna posso chiederti una cosa....?

- Certo che puoi..

Luna gli rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo, 

- Cosa è successo a casa Malfoy ..?

Questa però non se l'aspettava proprio, sapeva che Neville non voleva ferirla ma quella domanda fu come squarciarle il petto.

- Sai cosa è successo Neville.

lo disse tranquilla, cercando di essere imperturbabile, ma Neville la consoceva , la conosceva così bene che sapeva  quando mentiva.

- Posso immaginarmelo, ma non posso saperlo..

Neville non avrebbe lasciato la presa.

- Siamo stati sotto Bellatrix Lestrange che voleva sapere dove si nascondeva Harry e voleva uccidere Dean Thomas dato che è un mezzosangue.

Era un'automa, spiegava tutto questo e non voleva sentire niente..

- Ho capito..c'è qualcosa che non mi dici Luna, tu e Dean..

- Io e Dean niente..ti prego Neville..

Lo stava implorando di lasciar perdere.

- Ok...ho capito...ma non conta, non conta che non ne parli Luna o che fai finta che non sia mai successo , è successo, qualunque cosa sia successa in quelle prigioni e dopo è successa e,,

- Neville io ho perso . 

Lo sussurò quasi e Neville le prese la mano, la strinse come per darle coraggio e tornarono ad Hogwarts così stretti per sentirsi più forti e meno soli.

La sera non volle scendere nemmeno a cena, aveva bisogno di starsene sdraiata, ma qualcuno bussò alla sua porta, fu un tocco leggero quasi impercettibile , c'era qualcuno di timoroso dietro quella porta , ma quando Luna andò ad aprire l'unica cosa che trovò fu una bustina targata Mielandia.

La aprì e quello che vide la lasciò paralizzata, incapace di dire o fare qualunque altra cosa se non respirare lentamente cercando di non impazzire.

Gli zuccotti erano lì. tutti e tre , un biglietto li accompagnava, Luna aveva paura, sapeva che per buon senso si sarebbe dovuta girare dall'altra parte e buttare ogni cosa ma non poteva , non se lo sarebbe mai perdonata.

Aprì il biglietto , solo una frase : "Sapevo che erano i tuoi preferiti" 

Lei iniziò a ridere, avrebbe voluto saltare e morire, avrebbe voluto urlare al mondo che non aveva perso, non tutto e non ancora ,poi si ricordò, si ricordò della promessa fatta a sè stessa e lasciò cadere il biglietto e mentre lo lasciava andare sentì le lacrime inondarle le guance , stava piangendo si era ripromessa di non farlo , ma lasciò stare, per quella notte lasciò stare.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Ciao a tutti !!!!!!!!!!!! Sono troppo contenta che la storia stia piacendo !! =) Voglio ringraziare ovviamente per la recensione di darksister..=) e inoltre voglio ringraziare veramente di cuore chi mi ha aggiunto tra le preferite e le seguite !! Grazie mille !!! 
 

Luna scriveva lentamente, molto lentamente , Dean non l'aveva mai notato, non fino ad allora almeno, adesso notava tutto di lei, il modo che aveva di mordersi il labbro ogni volta che era in difficoltà o la continua ansia con sui stringeva la matita quando Piton domandava qualche misterioso ingrediente di cui lei non sapeva il nome.

Dean aveva imparato a vedere , per la prima volta nella sua vita vedeva Luna, la vedeva e aveva la certezza  che un giorno qualcuno non l'avrebbe solamente vista ma l'avrebbe presa e non l'avrebbe lasciata andare, se la sarebbe tenuta stretta, strettissima fino a farla soffocare.

Scriveva sulla sua pergamena in religioso silenzio e a lui veniva da sorridere, nel vederla lì paziente e instancabile a finire un compito della McGranitt, in quei momenti gli bastava averla così vicino , gli bastava sapere che lei c'era, che era da qualche parte a scrivere con la sua bellissima tranquillità, sarebbe rimasto per ore a fissarla mentre lei concentrata e serena andava avanti con la sua vita.

Nessuno era come Luna, lei era diversa, lei era come l'oceano, limpido e profondo, in superficie sembrava così piatto, calmo e vuoto ma se riuscivi ad andare a fondo ciò che scoprivi ti lasciava senza parole e mai saresti voluto tornare a riva.

Lui però era tornato, lui era uno a cui piaceva stare nella sicurezza della riva, aveva troppa paura di perdersi in quelle profondità, aveva troppa paura di non riuscire più a tornare lla terra ferma.

Però c'erano certi momenti in cui avrebbe solo voluto immergersi in lei e non cercare una via d'uscita, ma lasciarsi trasportare dalla corrente e annegare nel suo profumo.

- Dean..ehi Dean..

la voce di Lavanda lo svegliò come da un bel sogno, si voltò e tornò alla sua realta. tornò alla sua riva.

- Cosa c'è ?

Lavanda gli sedette vicino, troppo vicino, certi giorni gli sembrava di soffocare, ma lei era quella "giusta" per uno come lui, lei era senza complicazioni, lei non lo metteva di fronte a sé stesso , a Lavanda gli bastava il Dean che era sempre stato , non voleva quella parte di lui, buia e oscura , quella parte che la Guerra aveva reso più forte. 

- Pensavo..stasera potremmo vederci nella Torre..

sorrise piena di malizia, baciare Lavanda era piacevole, era una dolce consolazione e secondo Seamus poteva provare pure ad andare più a fondo con lei , di certo non gli avrebbe detto di no.

 - Ok...vanno bene le undici..di solito a quell'ora i prefetti sono più stanchi e distratti..

- Alle undici perfetto..

Lavanda si allungò e lo baciò su una guancia, fu un bacio pieno, non certo quello che dai ad un amico, Dean sentì il calore di quelle labbra sulla pelle, ma non sentì niente, niente di più che un leggero piacere,

Avrebbe voluto provare anche solo un quarto di quello che aveva provato baciando Luna, ma non ci riusciva era più forte di lui, si sforzava e qualche volta , quando chiudeva gli occhi e ricordava quei momenti riusciva a farsi riprendere da quel calore, ma gli bastava sentire i capelli ispidi di Lavanda sotto le sue dita per riprendere il controllo.

Lavanda uscì dalla biblioteca e Dean potè tornare a guardare Luna, gli aveva regalato gli zuccotti qualche sera prima e si aspettava di vedere un suo minimo cambiamento ma si era sbagliato, lei non aveva fatto nessun cenno , nessun sorriso, niente di niente, non che lui se lo aspettasse ma aveva sperato che lei desse un segno di vita, piccolo e indecifrabile.

Continuava a pensare che forse lei non aveva apprezzato, che magari li aveva addirittura buttati, che aveva sbagliato a fare quel gesto così avventato, ma quando l'aveva vista da Mielandia con quel sorriso e i capelli sciolti , così vicina a lui da poterla prendere per mano, aveva dimenticato ogni cosa, in quel momento non ricordava nemmeno il suo nome , sapeva solo di volere Luna Lovegood immensamente , di desiderarla terribilmente,

Così non aveva resistito e gli aveva lasciato quei dolci , ovviamente se ne era pentito il secondo dopo aver bussato alla sua porta e difatti se l'era data a gambe, non aveva coraggio Dean Thomas,, era questa la verità, lui era un vigliacco, era Grifondoro solo quando si trattava di sputare ai Mangiamorte o prendere per i fondelli Piton, ma di certo non quando si trattava di sapere quello che voleva.

Voleva Luna,ma non poteva stare con lei, era da matti stare con lei, però non riusciva a lasciarla andare, proprio non ci riusciva , certi giorni gli sembrava di poter impazzire se non avesse trovato il modo per starle accanto, ma poi Seamus faceva una battuta o la vedeva insieme a Neville e pensava che era giusto così che lui non aveva bisogno di Luna , ma non era così semplice, mentre la vedeva scrivere per esempio era difficle starsene lì , seduto e concentrato quando l'unica cosa che voleva era mettere le mani tra i suoi capelli e baciarla, avrebbe pagato tutto l'oro del mondo potersi avvicinare e toccarla.

Solo che lei non l'avrebbe permesso, ormai Dean aveva capito che quella sera davanti alla stanza delle necessità aveva fatto una scelta e questa scelta non includeva lui. 

Era cancellato, resettato e la cosa lo urtava profondamente, gli faceva male più di quanto volesse ammettere e oltretutto si faceva anche un po' pena.

Luna alzò lo sguardo ,lo prese in pieno, lui non abbassò gli occhi, cielo contro cioccolata, era una bella sfida ma Dean sapeva che avrebbe vinto, lo sapeva perchè era lui quello che desiderava di più fra i due, era lui quello irrazionale, quello incoerente, quello che non pensava mai alle conseguenze.

Lei era quella che non voleva spezzarsi , lui era quello che voleva solo toccarla.

Lei arrossì e Dean seppe di aver vinto, infatti Luna si rimise a studiare più a fondo di prima. Dean allora chiuse i libri con un tonfo sonoro e uscì dalla biblioteca, mentre Madama Pince gli chiariva il concetto di silenzio che esisteva nelle biblioteche.

Si andòa  rifugiare nella sala comune e lì passò il tempo restante con Seamus che si sforzava di avere dettagli su Lavanda

- Cosa vorresti sapere ?

- Dai Dean..lo sai...

gli fece l'occhiolino, ma Dean fece finta di non capire per quanto non fosse innamorato di Lavanda non gli andava di spettegolare su di lei in nessun modo,

- Non ti dirò niente Seamus, trovati una ragazza anche tu invece di voler prendere da me informazioni !

Seamus gli mandò un'occhiattaccia

- Cavolo quanto siamo scorbutici..cos'è Luna la Stramba continua a fare finta di non vederti ?

Seamus si pentì due secondi dopo averlo detto, sapeva che era meglio evitare, ma certe volte il fastidio che provava nel vedere Dean così attaccato a quella ragazza lo faceva innervosire.

- CHe hai detto ?

Dean lo guardò duro, avrebbe potuto prenderlo a schiaffi se non fosse che quello era il suo mogliore amico.

- Niente..lascia perdere..

Seamus rispose tranquillo, voleva stemperare l'atmosfera che si sarebbe potuta tagliare con un coltello, per il tempo restante rimasero in silenzio e anche a cena mentre Seamus parlava con gli altri Dean rimaneva in disparte.

Quando arrivarono le undici, Dean si sentì più leggero, finlamente avrebbe potuto non pensare almeno per un'ora, si sarebbe dedicato a Lavanda o almeno ci avrebbe provato, si era stancato di rimanere in quello stato, avrebbe dovuto tornare ad essere il Dean di sempre.

Purtroppo però mentre attraversava i corridoi , non fece in tempo a nascondersi e proprio Neville lo scoprì, Dean avrebbe preferito scagliarsi un'avada kedavra piuttosto che essere scoperto proprio da lui, ma Neville invece parse quasi contento..

- ok quanti punto mi toglierai ?

Dean si preparò mentalmente alla sfuriata che Minerva McGranitt gli avrebbe fatto e alle maledizioni dei suoi compagni di casa ma Neville scosse la testa 

- Non voglio toglierti punti anche se non è molto giusto da parte di un prefetto fare dei favoreggiamenti , ma non lo faccio per la Casa è che ho bisogno di chiarire con te Dean..

Dean lo guardò stupito, chiarire ?? Non c'era proprio nulla da chiarire,

- Avanti Neville, toglimi i punti e facciamola finita.

- Non ci penso proprio , se non vorrai parlarmi andrò dalla mcGranitt a dirle che stavi cercando di entrare a copiare le verifiche nella sua aula..

- Cosa ?? TU non puoi farlo!

- Ti sbagli Dean, lo farò invece finchè non mi parlerai. Tu sei un amico e non capisco perchè ti comporti così nei  miei confronti, abbiamo combattuto insieme e non voglio che perdere la nostra amicizia per qualche stupida ragione di cui non so nulla.

Neville aveva fatto tutto il discorso di filata, non era imbarazzato nè impaurito anzi Dean poteva scorgere la stessa luce nei suoi occhi di quando aveva affrontato il regime dei Carrow ad Hogwarts.

- E va bene.

Dean accettò a malincuore, non sapeva nemmeno cosa dirgli, non poteva certo confessare che era geloso di Luna..

- Allora vuoi spiegarmi perchè mi eviti da mesi e non mi parli nemmeno ? Ogni volta che provo a chiederti qualcosa sembra che tu voglia colpirmi in faccia..

- Ti sembra giusto allora.

Dean lo guardò malamente, anche adesso ,al pensiero che le mani di Neville potessero toccare Luna , avrebbe potuto infilzarlo con la bacchetta.

- Non capisco, per quale motivo vorresti picchiarmi ?

- Ma non lo so Neville, forse perchè sei sempre in mezzo, e stai lì a parlare e toccare e..

Neville lo fissava come se fosse un pazzo, aveva l'aria sperduta e a Dean venne ancora più rabbia

- A me non pare di starti sempre in mezzi Dean..

- Oh si invece, le stai sempre attaccato !

Dean sbottò, non sopportava quando Neville faceva il finto tonto

- Le ?? Dean cosa vuol dire "le stai sempre attaccato" io non sto mai con Lavanda..la maggior parte del tempo lo passo con Ron, Ginny e Luna..

Luna.

Neville capì, capì all'istante  e l'espressione di Dean fu la prova regina. 

Neville iniziò a ridere, ridere liberamente come non faceva da tempo, gli sembrava tutto un grande scherzo, una barzelletta.

- Che hai da ridere '? Non capisco..

Dean maledì il suo autocontrollo, doveva spaccargli la faccia e non farlo parlare

- Oddio Dean...ahahhaha..tu hai pensato che io e Luna..Oh mio Dio non ce la faccio.

- Smettila subito se non vuoi che ti rompa il naso come ho fatto con Nott.

Neville si zittì all'istante, per quanto non avesse paura di Dean, non gli andava di provare  il suo pugno babbano.

- Scusa Dean  è che andiamo, tu hai pensato che io ci stessi provando con Luna giusto ?

Dean arrossì, non era da lui parlare chiaramente delle sue emozioni e sopratutto non con un altro ragazzo.

- No..ecco..ma tu ci stai provando!

- Dean , Luna è la mia migliore amica, è come una sorella e le voglio un bene dell'anima, ma non il mio tipo di ragazza.

- L'hai invitata alla festa delle Case e le stai sempre appicicato ..

Dean lo ripetè con nervosismo, non voleva immaginare Luna insieme ad un altro.

- L'ho invitata perchè non spevo con chi andare e non è vero che sto sempre insieme a lei, sei tu che sei troppo occupato a notare quando ci passo il mio tempo, ma ti prometto su mia nonna che non provo nulla per Luna.

Aveva promesso sulla nonna.

E Neville non avrebbe mai giurato sulla vita di sua nonna se non fosse la verità quella che gli aveva appena detto.

Solo che Dean aveva ancora mille dubbi in testa, e la gelosia era una brutta bestia da far tacere.

- Seamus ha detto..

- Seamus ? Dean ti sei fatto fregare da Seamus,,?!

- Non mi sono fatto fregare è che lui mi ha detto che tu avevi una cotta per lei ed io..

Neville gli mise una mano sulla spalla e lo guardò dritto negli occhi

- Dean , Seamus non ha mia sopportato Luna e poi è geloso, geloso che tu non sia più il suo compagno d'avventure ,che tu preferisci confidarti con Luna invece che con lui..insomma per sei anni tu e Seamus siete stati più che uniti e poi passa un anno e lui non ritrova più il suo migliore amico..

- Vuoi dire che mi ha mentito ?

Dean era diventato un fascio di nervi , il sospetto che Seamus avesse fatto di tutto per rovinargli il suo rapporto con Luna lo faceva andare su tutte le furie.

- Voglio dire che la gelosia ti porta a fare cose stupide e tu lo sai bene..

Dean non voleva crederci, non poteva pensare che Seamus, il suo migliore amico avesse potuto arrivare a tanto. Si scansò da Neville e prima di avviarsi nei dormitori , si voltò verso di lui

- Scusami per tutto e Grazie..

Neville sorrise e Dean capì di aver fatto un vero errore a dubitare di lui, ma come poteva non fidarsi del suo amico ?

Il giorno dopo a colazione non parlò con Seamus, faceva scorrere tutto in tranquillità, non voleva accettare l'idea che Neville avesse ragione, ciò che lo turbò fu vedere Luna accanto ad un nuovo ragazzo , alto e biondo come lei, aveva gli occhi di un verde chiaro e la figura abbastanza allampanata, non l'aveva mai visto, ma vederlo lì vicino alla sua Luna  che rideva e parlava gli provocava una tremenda acidità di stomaco.

Mentre si accomodavano nell'aula di erbologia , Neville si sedette accanto a lui e gli indicò il nuovo ragazzo.

- LO vedi lui ?

Quello continuava a stare affianco a Luna, non smetteva di parlarle un attimo  e a Dean la cosa non piaceva affatto.

- Lui è Rolf Scamander nipote del famoso naturalista Newt Scamander, ecco ti basti sapere che Luna ha letto tutti i suoi libri e che Rolf passerà il resto dell'anno scolastico con noi..e mi spiace dirtelo, ma è di lui che devi aver paura, una gran paura.

A Dean bastò vedere Rolf che sfiorava il braccio di Luna per capire che lo avrebbe ammazzato, la cosa peggiore però fu vedere che lei non lo scansava.

Lei non lo scansava e aveva letto tutti i libri del nonno..

Dean pensò che era appena entrato all'inferno.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Eccomi qua con il nuovo capitolo ! Adesso le cose si fanno molto complicate e anche più audaci..spero che vi piaccia ! Ovviamente ringrazio  per le calorose recensioni di riogah e darksister ! e ringrazio tantissimo chi mi mi ha aggiunto tra le preferite e le seguite!! =)) 
p.s.
La frase finale di questo capitolo è voluta ovviamente, non è un errore perchè sono rimbabita !! =)) 
Buona lettura !
 

Sapeva che lui la stava fissando, sapeva che lui era arrabbiato.

Lo sapeva, ma non le importava.

Non le importava dato che lei per mesi aveva dovuto subire i suoi continui sbaciucchiamenti con Lavanda e adesso perchè lei non avrebbe dovuto ridere e farsi sfiorare da un ragazzo che non fosse lui ?

La sua autostima grazie a Rolf era cresciuta a dismisura, Rolf era come lei, era diverso e utilizzavano lo stesso linguaggio, erano nati nello stesso ambiente e anche lui era stata abituato a credere all'impossibile.

Si poteva dire che Luna avesse trovato il ragazzo perfetto.

C'era solo un problema , per quanto si sforzasse non riusciva a non  trarre una sorta di piacere , del tutto incoerente e anche un po' maligno( se ne rendeva benissimo conto) , nel vedere l'espressione di Dean ,da una settimana a questa parte, quando lei era nei paraggi con Rolf .

Gli occhi di Dean erano una sorta di fiaccole  che sprizzavano odio a dismisura, Luna sospettava che Rolf non ne sarebbe uscito vivo da uno scontro con Dean.

Sorrise, il pensiero che due ragazzi si potessero picchiare alla babbana o tirarsi incatesimi l'autogratificava.

Sapeva che non era una gran bella cosa quella che stava pensando, come   sapeva,  che, anche se Rolf era esattamente quello che aveva sempre cercato in un ragazzo, purtroppo  tutte le volte che vedeva Dean nei paraggi le prendeva quel calore allo stomaco era impossibile far smettere.

- Dopo che l'anno scorso ho visto un Ashwinder..

- Cosa ? Non ci posso credere davvero l'hai visto ? Ho sempre desiderato vederne uno, sopratutto nel momento dell'autocombustione ..

Luna era emozionata, un ashwinder era molto raro anche perchè questa specie di serpenti che generano fuoco magico rimangono in vita solo un giorno per deporre le uova e poi si autoincendiano, quindi per lei Rolf stava assumendo l'aspetto di un mezzo idolo.

Neville e gli altri Grifondoro , fra cui Dean che appena li vide , tirò dritto alla velocità della luce, si fermarono a salutare Rolf, il ragazzo aveva suscitato una certa curiosità sopratutto perchè il nonno Newt Scamander era un famoso naturalista e si diceva che anche Rolf avesse passato i suoi primi 16 anni a girare il mondo magico alla scoperta delle più strane creature.

Si avviarono tutti insieme nell'aula di trasfigurazione dove la McGranitt avrebbe tenuto una temutissima lezione di ballo o su per giù una cosa del genere dato che avrebbero dovuto tutti partecipare all'annuale Ballo del Ceppo che si sarebbe tenuto alla vigilia di natale, mancavano ormai tre settimane ma la Mc Granitt non voleva che i propri ragazzi sfigurassero in prospettiva del fatto che Hogwarts avrebbe ospitato ,solo per quella sera , ragazzi di altre scuole di Magia,la Mc Granitt  quindi aveva obbligato tutti i ragazzi del settimo anno a frequentare questa specie di lezioni di ballo.

Entrati nella sala, Luna cercò subito la compagnia di Rolf che le prese la mano, lei a quel contatto arrossì, ma non fece nulla per evitarlo , rimaneva ferma a farsi stringere mentre Rolf con i suoi occhi verdi la guardava sincero, la guardava in un modo che a lei faceva tenerezza, la guardava come un tesoro, non la uccideva come Dean, non le arrivava fino all'interno dell'anima per infiammarla, no Rolf semplicemente la faceva sentire come una pietra preziosa e a lei questo piaceva,  per questo si faceva stringere la mano con delicatezza, per questo non lo scacciava come aveva fatto con Dean perchè Rolf non l'avrebbe spezzata, lui l'avrebbe cullata, perchè lui era come la sua pelle, dove lei si sentiva protetta dalle intemperie del mondo, mentre Dean, Dean era un'altra cosa, Dean era il sangue, il sangue rosso e pastoso, che scorreva velocemente, che non proteggeva,ma  le fluiva nelle vene facendola sentire viva e selvaggia.

Luna vide per un solo secondo uno strano sguardo tra Neville Dean, uno sguardo complice, uno sguardo amici che si spalleggiavano, che si capivano.

C'era qualcosa fra quei due, come un accordo segreto, la cosa non le piaceva ,anche perchè aveva notato che Neville non sopportava poi così tanto Rolf, eppure lui si era sempre dimostrato gentile ed educato, facendo dei commenti sagaci su alcune piante di cui Neville era appassionato, ma la reazione del suo caro amico si era limitata ad un'alzata di spalle e ad un sorriso di circostanza e lei sentiva che c'era di mezzo Dean, era come se Neville per solidarietà all'amico avesse deciso che Rolf andasse evitato o almeno circoscritto a pochi momenti in cui era obbligato a stargli accanto.

Quando la McGranitt fu entrata nella stanza , una musica da valzer iniziò a suonare, nessuno si mosse, ovviamente tutti avrebbero preferito combattere un'altra guerra piuttosto che ballare un valzer ma Minerva McGranitt non si faceva scoraggiare per così poco.

- Bene vedo che pur essendo Grifondoro e Corvonero, oggi cari ragazzi mancate sia di coraggio che di perspicacia. Per fortuna vostra io racchiudo in me queste caratteristiche e vi obbligherò a tirarle fuori anche a voi..quindi  Dean Thomas ti prego vieni al centro della sala..

Luna vide Dean rimanere pietrificato, le venne da ridere, sapeva bene che Dean non sapeva nemmeno pestare un sacco di patate conn quei piedi figuriamoci ballare.

- Dean Thomas ho detto..

Dean raggiunse la Mc Granitt con uno sguardo tra il furioso e l'imbarazzato, sapeva che questa sarebbe stata la sua peggiore figura negli anni ad Hogwarts e la cosa non lo galbanizzava affatto.

- Bene e adesso..ecco..vediamo..

La McGranitt scrutava fra le ragazze di Grifondoro e Luna ebbe un moto di gelosia nell'immaginare Dean stretto a ballare con chissà quale stupida ragazza coraggiosa.

- Luna Lovegood ti prego vieni anche tu.

Luna si sentì morire,

No.

Non poteva aver detto il suo nome, proprio il  suo nome.

Strinse ancora di più la mano a Rolf, non voleva lasciarlo andare , lui la guardò ridendo, non aveva capito che ciò di cui aveva una folle paura Luna era l'essere stretta a Dean , avere ancora una volta le mani di lui sul suo corpo.

Non voleva, non poteva permetterlo , tutto il suo piano sarebbe crollato miseramente, tutta la sua volontà sarebbe crollata.

- Professoressa ecco..io non so ballare..

- Infatti signorina Lovegood è qui per imparare.

- Ma..

- Nessun MA , a meno che non voglia far perdere   60 punti a Corvonero le conviene venire al centro della sala e ballare con il signor Thomas.

Gli altri Corvonero la guardavano indispettiti, non poteva far perdere tutti quei punti alla sua casa e poi 'un'ordine di Minerva Mcgranitt non si discuteva mai.

- Avanti Luna..sono sicuro che sarai bravissima..

Rolf glielò sussurrò all'orecchio con dolcezza , lei gli sorrise e lasciò le sue dita, mentre Dean la fissava, avrebbe voluto riuscire a capire cosa gli passasse per la testa, ma i suoi occhi di solito cioccolata , erano diventati una notte buia e oscura, non c'era niente che si poteva leggere in quelle iridi, erano scure , scure e maestose e Luna pensò che se solo si sentiva svenire a guardarlo, figuriamoci quando le sue mani avrebbero sfiorato la sua vita.

- Bene adesso, Dean tu devi saperla portare, devi ecco, metti una mano qui..

La McGranitt fece poggiare la mano di Dean sulla vita di Luna, lui non strinse ,non subito almeno , ma Luna sentì il respiro farsi assente, poi la McGranitt iniziò a spiegargli brevemente i passi ma Luna rimaneva attaccata alla sguardo di Dean, era come una droga, lui non faceva nulla, sembrava avesse paura di romperla in mille pezzi se solo si fosse avvicinato, ma Luna contro tutte le logiche voleva che lui si avvicinasse.

Per questo quando la McGranitt lo spinse verso di lei, gridando 

-Signor Thomas sta ballando con una ragazza , non con una sedia, la prego faccia sentire che è umano, stringa dannazione..ah i ragazzi di oggi ..

Luna la benedì, lui la stava portando e lei si rese conto di avere i brividi alle gambe, sulle braccia , dappertutto ,aveva i brividi e voleva che lui la stringesse ancora e ancora fino a non sentire più il suo corpo.

Dean prese a fare pressione con la sua mano , come se avesse capito i suoi pensieri, si fece più vicino, tanto che lei potè sentire il naso di lui sfiorarle i capelli , mentre le sue dita si spostarono di un solo centimetro sulla sua vita come per accarezzarla, Luna a quel gesto chiuse gli occhi solo un attimo ,avrebbe voluto essere nella stanza delle necessità in quel momento o in qualunque altro posto per rimanere soli , voleva avere Dean tutta per sé , senza pensare a niente, voleva solo Dean e le sue mani, ma riaprì gli occhi e l'immagine di Rolf con i suoi chiari e limpidi occhi verdi ,come una giornata senza nuvole, le esplose in testa, non poteva, non doveva lasciarsi incantare ancora da Dean, non poteva farsi prendere dal sangue, doveva pensare , dare ascolto alla pelle che si poteva ferire e strappare.

Si spostò da lui e con voce ferma, in modo che tutti la sentisserò,

- Thomas magari è meglio che ci distanziamo un po' e poi credo che tu mi stia stringendo  troppo non è vero professoressa ?

Dean la lasciò di scatto come se quelle parole l'avessero bruciato e umiliato. I suoi occhi tornarono ad essere come la cioccolata e Luna si allontanò tornando da Rolf che sereno , guardava le altre coppie  esercitarsi.

Le riprese la mano, e Luna pregò con tutta sé stessa di sentire qualcosa per scacciare le sensazioni che avevano preso a girarle nella testa e nel corpo, ma l'unica cosa che riusciva a sentire era solo la sua volontà di dimenticare.

Dean rimaneva con lo sguardo su Lavanda , sembrava essere tornato il solito Grifondoro ma Luna poteva intuire anche a quella distanza , la rabbia che gli ribolliva nel cervello.

Ha lezione finita, trascinò Rolf nel parco, voleva fargli conoscere il suo Thestral, si sentiva in dovere di farlo, sentiva di aver bisogno di condividere qualcosa con lui,  doveva riuscire a farlo entrare nella sua vita in un modo o nell'altro.

- Ma Luna io non posso vedere i Thestral..

- Posso io e te li farò vedere attraverso i miei occhi..ti prego fidati..

Si avvicinò al suo "cucciolo" di Thestral e iniziò piano ad accarezzarlo, lei non ne aveva paura, si era sempre sentita al sicuro con loro, certe volte pensava che una parte di sua madre si fosse dispersa in un Thestral.

- Avanti Rolf dammi la mano, avanti..

Rolf le porse la mano , era timoroso e innocente, Luna prese le sue dita e lentamente le poggiò sull'animale, guidò la mano di Rolf 

- Gli piaci...sono sicura che si stia innamorando di te..la senti Rolf ? Senti il suo calore, senti la ruvidezza della pelle..

Rolf chiuse gli occhi e Luna lo vide sorridere, scorse una traccia di emozione su quel viso.

- Sai è proprio vero..

- Cosa Rolf ?

- Non è detto che solo perchè non vedi qualcosa, essa  non esista, semplicemente delle volte certe cose possiamo solo sentirle ma sentirle è fantastico, è come tuffarsi da una cascata, come sentire il vento sulla faccia, è come innamorarsi..

 Rolf aprì gli occhi e si avvicinò a lei, cautamente le sfiorò una guancia e poi la baciò dolcemente, senza fretta come se avessero tutto il tempo del mondo.

Luna rispose con la stessa dolcezza, non era come baciare Dean , con quell'ansia di mangiarsi e divorarsi, in quel bacio c'era purezza e caramelle mentre nei baci con Dean c'erano pugni allo stomaco e ferite...

Rientrarono al castello in silenzio, sereni di stare insieme senza per forza dover parlare  di quel bacio, con Rolf  non ce ne era bisogno, era naturale, con lui era tutto più semplice.

Luna non vide Dean  a cena e ne fu sollevata, non avrebbe potuto affrontare il suo sguardo dopo il valzer , non poteva affrontarlo, non era pronta, la serata si prospettava tranquilla perciò disse ad Anthony che avrebbe sorvegliato il castello senza di lui se aveva bisogno di studiare per il compito di Vitious, ovviamente Anthony accettò al volo, Luna quindi prese a girare per  i corridoi, era tranquilla ma ad un certo punto vicino alla sala comune di Serpeverde vide una figura appoggiata al muro, si avvicinò e vide Dean ad occhi chiusi.

Il suo primo impulso fu quello di scappare, ma non voleva correre via da lui, 

- Non dovresti stare qui Dean..

Dean aprì gli occhi, non sorrise, la guardò malamente e si alzò in piedi, sembrava volesse sfidarla.

- è il posto pià tranquillo che conosca, nessuno gira dalle parti di Serpeverde. Comunque non mi sembra di essere fuori orario, mancano ancora venti minuti al coprifuoco per quelli del settimo anno.

Dean era freddo, ma di una freddezza che assomigliava alla furia trattenuta.

- Non dovresti stare qui comunque, sai che con i Serpeverde non c'è da scherzare.

Luna non potè frenare la sua preoccupazione, saperlo lì da solo a due passi dalla tana di quei malvagi le faceva venire un moto d'ansia, voleva saperlo al sicuro nella sua sala Comune.

- Va bene me ne vado..

Fece per incamminarsi , ma si fermò e voltandosi velocemente incastrò Luna al muro.

Dean la guardò dritta negli occhi, che adesso erano di nuovo neri come il nulla, lei si sentì cedere le ginocchia , non riusciva a parlare , non riusciva a dire niente, la gola si era magicamente seccata.

- Me ne andrò, ma prima devi togliermi una curiosità..

era furioso, lei lo sapeva, lo vedeva da come la fissava, da come la teneva imprigionata a quella parete.

- Cosa vuoi Dean ?

Lui avvicinò le labbra al suo orecchio e Luna sentì il suo respiro sul collo, adesso come avrebbe fatto a rimanere calma ?

- Dimmi Luna com'è essere baciata da Rolf Scamander ?

Luna sentì il sangue gelarsi nelle vene e pensò che era appena entrata all'inferno.

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Eccomi  qua con il nuovo capitolo ! Spero di non deludervi...=) cmq noterete che  il punto di vista di Luna e Dean si alternano in questo capitolo..credo che il perchè lo capirete da soli andando avanti con la lettura..cmq ringrazio ovviamente Riogah e darksister !!! Grazie mille ragazze con le vostre recensioni mi fate venire l'ispirazione per andare avanti =) e ovviamente ringrazio chi mi segue e chi mi ha aggiunto tre le preferite!!
Buona lettura..=)
 

Sentiva Luna respirare pesantemente, sentiva il suo profumo di gelsomino intenso e profondo appiccicarsi al suo corpo come una colla.

Il problema era che anche Rolf Scamander aveva sentito tutto questo e non aveva dovuto prenderla di sorpresa o con rabbia per averla lì, così vicina da poterla imprigionare con le dita.

Lui aveva dovuto solamente avvicinarsi timidamente e sfiorarle la guancia.

Non era giusto, Dean non faceva che ripeterselo, era tutto sbagliato, Rolf Scamander era sbagliato e non avrebbe dovuto avere il permesso di baciarla.

- Rispondimi..com'è stato baciarlo ? Eh ..com'è stato sentire le sue labbra sulle tue..rispondimi Luna adesso.

Voleva saperlo, aveva un bisogno terrificante di sapere tutti i dettagli, di sentire dalla voce di lei, che Rolf era stato meglio di lui, che lei desiderava toccare Rolf e non Dean Thomas.

Lei si inumidì le labbra, ma rimaneva in silenzio, un silenzio che a Dean pareva infinito e pesante come il cemento.

Poteva sentire il cuore di Luna battere all'impazzata e la cosa lo elettrizzò, non gli interessava se fosse per paura , a lui bastava averla così sotto di lui, sotto il suo potere dopo mesi passati a guardarla perchè lei lo aveva buttato fuori dalla sua vita.

Adesso che fissava i suoi occhi azzurri, quasi trasparenti, un attacco di desiderio lo prese, era terribile, terribile perchè avrebbe voluto fare l'amore con lei e ucciderla al tempo stesso, avrebbe voluto farla scomparire dalla sua vita , ma allo stesso tempo voleva legarla a lui in modo che nessuno  la potesse avere.

 Si accorse che lei si era appoggiata al suo collo e che  le sue mani fragili erano attaccate alle sue spalle allora  Dean chiuse gli occhi e respirò il suo odore , poi quella scena, Luna che rispondeva al bacio di quella piccola ameba di ragazzo, lo fece montare su tutte le furie e senza rendersene conto si allontanò da lei.

Senza il suo corpo così vicino riusciva a pensare , ma la vedeva lì con il viso arrossato, le ciocche di capelli biondi che gli ricadevano spettinate sulle spalle , le gambe che quasi gli tremavano, e non riusciva a impedire ai suoi pensieri di volerla ancora e ancora , in un modo che a lui stesso faceva paura.

- Voglio saperlo Luna !! 

- Dean per favore..

lei gli rispose con un tono docile, quasi sottomessso

- Tu ti sei fatta baciare da lui..non lo capisci..io non posso nemmeno toccarti , non posso neanche sfiorarti che tu per paura mi butti via..

Stava urlando ma non gli importava, davvero non gli importava, voleva solamente sfogare tutta la sua rabbia, voleva farla diventare piccola ai suoi occhi, voleva ferirla in modo totale e cattivo. 

Voleva che lei sentisse lo stesso dolore , la stessa squarciante sofferenza che aveva provato lui nel vederla mentre si lasciava toccare  da qualcuno che non era lui.

- Tu stai con Lavanda Dean..

Lei lo disse guardandolo ferocemente negli occhi, sembrava una specie di dichiarazione di guerra.

- Io sto con Lavanda perchè sei tu che non mi vuoi. Tu non mi vuoi e ti lasci prendere la mano da uno che non ti conosce nemmeno..

Adesso era disperato, ma di quella disperazione vera,sentiva che avrebbe potuto piangere da quanto lei riusciva a fargli male.

- Tu mi conosci invece ? Tu, Dean credi che io e te siamo legati solamente perchè abbiamo passato una stupida battaglia insieme, ma non è così, tu non mi vorresti mai se non fossi stata con te nelle prigioni di Malfoy invece Rolf..

- Rolf che cosa ? Che cosa..?  

Voleva cruciarlo , voleva picchiarlo fino a farlo morire, adesso capiva cosa voleva dire "il male" credeva che nessuno potesse davvero voler uccidere qualcun 'altro, a meno che non si fosse crudeli, ma lui non era cattivo, solo che voleva ammazzare Rolf Scamander, lo voleva ammazzare, rompergli tutte le ossa del corpo una ad una.

Si avvicinò a lei di nuovo, la prese per la braccia, avrebbe voluto scuoterla , farle dire qualcosa

-Io ti odio Dean Thomas, ti odio con tutta la forza che ho in corpo, ti odio in modo viscerale e profondo.Ti odio e preferirei non averti mai incontrato.

Dean sentì qualcosa dentro di lui andare in pezzi e la lasciò andare , vide una lacrima sfiorarle la guancia

- Non piangere Luna ti prego.

Non voleva farla piangere , non voleva , voleva che lei fosse felice, ma dal suo profondo egoismo voleva che lei fosse felice solo con lui.

Cercò di asciugarle la lacrima, ma prima che potesse alzare la sua mano , Luna lo bloccò

- Non toccarmi. Non ho ancora finito.

Dean rimase fermo, immobile come un condannato a morte, aspettava che lei affondasse per l'ultima volta la lama nel suo cuore.

- Io ti odio, ti odio come non ho mai odiato nessuno, e Rolf, Rolf è perfetto, lui sta con me perchè Vuole stare con me, lo vuole veramente, è maturo, è intelligente e mi sa far divertire e mi ascolta quando parlo dei ricciocorni schiantosi. 

Un altro colpo, Dean pensò che si poteva morire per amore.

- E  invece tu...io ti odio quando mi guardi, perchè ogni volta che mi guardi mi sento nuda davanti a te, perchè mi guardi e non mi lasci andare ed io ti odio... e ti odio quando mi tocchi perchè  tu non mi accarezzi, tu mi tocchi e mi porti via qualcosa che io non ritroverò più se non mi lascio toccare ancora e ancora da te.

Rolf invece mi prende la mano e mi fa sentire al sicuro, lui mi bacia e posso sentire la sua pazienza , dolcezza e tenerezza, mentre con te ..con te...

Luna arrivò troppo vicino al suo corpo, Dean non sapeva cosa aveva in mente, pensava che volesse prenderlo a schiaffi o che gli volesse dichiarare l'amore che provava per Rolf proprio a due centrimetri dalla sua bocca.

- Con te io mi ferisco ogni volta e c'è un altro problema a dire il vero..

Lei gli accarezzò le labbra con le dita

- Il problema è che se anche ti odio ,  se anche Rolf è perfetto per me, io voglio solamente essere guardata da te. io voglio solamente essere toccata da te e baciare  te non assomiglia a nulla di quello che ho mai provato nella mia vita. 

Solo allora lei affondò le mani nei suoi capelli e lo baciò, Dean la strinse, la strinse a sè fino a non farla respirare , la sua bocca era soffice come la panna montata e Dean se ne impossesò come un drogato di fronte alla sua dose preferita.

Lui poteva sentire ogni cosa, le mani, il cuore , il seno di Luna che sfiorava il suo petto, non aveva mia baciato nessuno così, con questa fame che l'aveva preso, avrebbe potuto morderla per tutto il corpo .

Il corpo di Luna  si lasciava tormentare dalle dita di Dean che avevano preso a vagare su quella pelle che lei tentava di proteggere in ogni modo , scivolarono sul pavimento ghiacciato  e Dean sapeva che non avrebbe dovuto, sapeva che non era nè il posto, nè il modo giusto, ma non ce la faceva più, sentiva il desiderio pulsare e sperava ardentemente che lei non lo bloccasse.

Continuarono a baciarsi per un tempo indefinito fino a che lei non circondò con le sue gambe i fianchi di Dean, lui si bloccò, cercando di respirare, la guardò negli occhi, ancora una volta cioccolata contro cielo cercava una risposta, non sapeva cosa fare, non sapeva se quello che voleva lui così intensamente lo voleva anche lei, lei sorrise, un sorriso pieno e luminoso, fece scivolare le sue mani sulla sua divisa e iniziò a spogliarlo, così lentamente che Dean pensò che si sarebbe svegliato, non era possibile, non poteva essere , non stava per fare l'amore nei corridoi di Serpeverde con Luna Lovegood.

Poi Luna gli prese le  dita e iniziò a baciarle una ad una e Dean pensò che sarebbe potuto morire.

- E adesso che succede ? 

Lui lo chiese con una punta di tristezza, teneva Luna abbracciata erano riusciti a fare delle coperte con le loro divise, ma sapevano bene che se non volevano prendersi una bronchite avrebbero dovuto tornare nei loro dormitori al più presto, infatti rimanere nudi nei sotteranei di Hogwarts non era il massimo della comodità, sarebbero potuti essere scoperti da un momento all'altro, ma sembravano averlo completamente dimenticato.

- Tu cosa vuoi che succeda ?

Luna gli rispose annegando in quegli occhi scuri , aveva paura della risposta, aveva paura di come Dean avrebbe risolto la situazione, lei non voleva perderlo, voleva rimanere lì addosso a lui per tutta la vita.

- Voglio restare qui e non lasciarti andare, 

Lui la baciò teneramente , ma lei aveva paura e voleva delle risposte

- Faremo finta di niente Dean ?

Dean le prese il volto tra le mani, e Luna poteva scorgere nelle sue iridi scure una determinazione mai vista prima.

- No, non faremo finta di niente. Io lascerò Lavanda e tu farai lo stesso con Rolf..perchè tu non vuoi stare con lui vero ?

Adesso la paura aveva colpito anche lui ,non avrebbe sopportato di vederla ancora abbracciata a quella specie di omuncolo.

Luna sorrise

- No , non voglio stare con lui...

si avvicinò e con la punta del proprio naso accarezzò quello di Dean.

- Staremo insieme io e te alla luce del sole..non mi importa di niente e di nessuno..

Luna avrebbe voluto urlare dalla felicità , quella resa totale non se l'aspettava, non da Dean ,ma a lei non sarebbe importato , arrivata a quel punto sarebbe rimasta nascosta se lui voleva , avrebbe ingoiato tutti i bocconi amari, non le importava di nulla, ma solo di Dean, di Dean e della sua bocca, dei suoi capelli e di tutto il resto.

Averlo dentro di lei, era stato come tornare a vivere, aveva respirato per la prima volta, si era lasciata completamente andare prima al dolore che aveva provato, poi al piacere mentre lui si muoveva , non si era sentita imbarazzata o goffa o semplicemente timida, no si era sentita come se fosse nata per fare l'amore con Dean Thomas, per sentirsi solamente sua.

E non avrebbe lasciato andare tutto questo per nessun motivo al mondo, poi però un terrore irrazionale la prese, se fossero usciti alla luce del sole, tutti avrebbero iniziato a parlare male di lei a Dean ne era certa e il suo amico Seamus avrebbe fatto di tutto per farli lasciare, nessuno l'avrebbe mai accettata al fianco di Dean e lui magari dopo i primi mesi si sarebbe accorto che lei non andava bene , che era sbagliata..

Luna si strinse ancora più  a lui, no non avrebbe permesso tutto questo

- Non c'è bisogno..

- Cosa ? 

Dean le accarezzò il volto incapace di starsene lì con le mani in mano, mentre lei era nuda vicino a lui.

- Potremmo evitare che tutti lo sappiano..

Dean cambiò espressione , non gli piaceva quest'idea, non gli piaceva proprio.

- Che vuoi dire..?

- Che mancano solo sei mesi ai M.A.G.O e poi saremo liberi , e nessuno potrà poi dirci nulla..

- E per quale motivo dovrebbero dire qualcosa adesso ?

Dean non capiva, dove voleva arrivare Luna ?

- Perchè lo sai che tutti ne parleranno e che verremo bersagliati da tutta Hogwarts ed io invece vorrei stare tranquilla, dobbiamo studiare molto per gli esami...e sopratutto tu caro Thomas..

Lui arrossì, se c'era una cosa che gli pungeva era che non sarebbe mai stato all'altezza di Rolf per quanto riguardava l'intelligenza.

- E poi cosa sono sei mesi..? ovviamente ci vedremo e tutto il resto.. solo non devono saperlo tutti..

Luna si fece più vicina, sentiva che Dean non era ancora convinto

- Non lo fai per non dispiacere Scamander vero ?

A Luna venne da ridere , gli piaceva che lui fosse così geloso

- No, non lo faccio per Rolf..

- Non c'è bisogno che lo chiami per nome..

Lui aveva un tono infastidito

- Ma questo è il suo nome..e non è un brutto nome..

Dean la strinse ancora di più, stava per soffocarla

- Rolf è un nome brutto e ha un che di fastidioso..

- Invece Dean ?

Lui allentò un po' la presa , giusto per farle tornare la circolazione nel corpo

- Dean è un gran bel nome...e Dean ha tante qualità..

prese a baciarle il collo e la sua mano scese fino ad accarezzarle l'inguine, Luna sospirò, non era abituata ad essere toccata in questo modo e pensava che non sarebbe mai riuscita a farci l'abitudine, era troppo per tutti i suoi sensi.

- Dean dobbiamo andare..

Lei cercò di scansarlo  ,ma lui continuò a tormentarla con la sua bocca.

- Mi arrendo..Dean è un bel nome..ed è vero ha tante qualità..

Lui sorrise e senza permetterle di andare avanti le baciò la bocca e Luna  capì all'istante  ,che se c'era qualcosa per cui valeva la pena vivere ,questo era sicuramente lasciarsi baciare da Dean Thomas all'infinito.

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Ciao !!!! Eccomi qua con il nuovo capitolo che alternerà tre pensieri diversi quello di Seamus (per le gioie di Riogah e darksister =D )  quello di Neville e per finire quello di Dean.
Voglio ringraziare tutti quelli che mi seguono, che mi recensiscono e che mi hanno messo tra i preferiti !! E voglio anche annunciarvi che mancano solo due capitoli alla fine di questo storia..
E dopo questa notizia vi lascio alla lettura ;)
 

Seamus sapeva che qualcosa gli era sfuggito. C'era qualcosa di diverso in Dean, aveva mollato Lavanda una settimana fa senza una spiegazione e quando Seamus aveva provato a chiedergli la ragione , la risposta di Dean l'aveva lasciato senza parole , gli aveva detto "Non l'amavo Seamus" così nient'altro e lui non aveva saputo cosa replicare, rimaneva immobile ad osservare il nuovo Dean, che da un certo punto di vista aveva molto a che fare con il suo migliore amico, ma da un altro gli sembrava, delle volte ,che stesse parlando con un alieno che si era impadronito del corpo di Dean.

Lui era felice, felice davvero e Seamus non se lo spiegava, lo vedeva ed era felice dalla mattina appena sveglio , alla sera quando andava a dormire aveva sempre quel sorriso sulle labbra, come se qualunque cosa fosse successa non avrebbe potuto portargli via la felicità.

Seamus sapeva che c'entrava Luna, ne aveva la certezza come aveva la certezza di respirare , non che fosse evidente , infatti nè Luna nè Dean davano prove che qualcosa fosse cambiato nel loro rapporto, ma Seamus sapeva che era così, se lo sentiva dentro che Dean e Luna nascondevano qualcosa e la cosa lo urtava profondamente.

Dean aveva iniziato ad avere segreti con la guerra e adesso ne aveva anche con Luna, Seamus non capiva davvero cosa ci trovasse di così affascinante, Luna era lì di fronte a lui, china sui cuoi compiti di babbanologia, era lì silenziosa con i quei capelli biondi fini e gli occhi chiarissimi , lui non ci trovava nulla di attraente, insomma non si poteva di certo mettere a confronto lei con Ginny Wesley..Dean doveva rendersene conto, lui era stato con Ginny perchè mai spasimava per Luna ?

Cosa diavolo era successo in quella prigione per avvicinarli così tanto, per far sì che il Dean che lui conosceva sparisse senza lasciare tracce..Seamus non se ne capacitava e la cosa lo spaventava, era spaventato a morte perchè non voleva perdere il suo migliore amico, non voleva che il prezzo da pagare per quella maledetta guerra fosse la sua amicizia anzi la sua frattellanza con Dean , non voleva davvero, anzi voleva tornare ad essere come una volta, voleva tornare a parlare di ragazze e compiti in classe o di Quidditch con la stessa leggerezza, non voleva che ci fossere segreti o cose non dette, ma Dean non parlava più ormai, era diventato quasi scostante, come se non si fidasse più di lui e anzi sembrava aver fatto comunella con Neville, Seamus era fuori dalla sua vita.

Invece Luna era dentro,  lui sapeva che quella ragazzina esile e bionda , con l'aria stramba , lei , aveva stregato il suo amico, se ne era accorto durante quella esercitazione di ballo con la McGranitt, Dean temeva di spezzare Luna, la teneva fra le mani come se fosse cristallo e la guardava in un modo che Seamus si imbarazzava al solo ricordo.

Seamus li aveva visti, ballare lì al centro della sala e aveva pensato in un angolo remoto della sua mente che Dean era innamorato, veramente innamorato di Luna Lovegood, che era inutile contro di lei avrebbe perso , avrebbe perso sempre e comunque, così aveva cacciato quel pensiero ripetendosi che il suo migliore amico non avrebbe mai scelto Luna Lovegood, mai l'avrebbe scelta.

Cercava di pensarlo anche in quel momento, mentre Dean accanto a lui non faceva altro che fissarla

- Dean tutto bene ?

L'amico si voltò verso di lui, quasi infastidito da quella intromissione

- Si perchè ?

- No nulla..hai visto..oggi la Lovegood ha i capelli tutti spettinati, non capisco cosa gli costi pettinarseli..

Seamus voleva vedere fino a che punto Dean si sarebbe spinto, pregava intensamente di essersi sbagliato e che Dean si sarebbe fatto una bella risata.

Ma Dean non lo fece, si rimise a guardare Luna e sorrise e Seamus seppe in quel preciso istante che aveva ragione, il suo amico sorrideva e lei quando incontrò gli occhi di Dean sorrise di rimando, un sorriso timido e goffo che racchiudeva una miriade di cose, quel sorriso era intimo, era solo per Dean.

- Credo che non dovresti badare ai capelli di Luna...dovresti studiare Seamus invece che guardare i suoi capelli.

Seamus si sentì prendere dalla rabbia

- Credo che pure tu dovresti studiare invece che sorridere a Luna la Stramba.

E lo scandì bene, molto bene e a voce alta, voleva che anche lei sentisse, che anche lei si ricordasse che pure se sorrideva a Dean rimaneva una stramba , una che non aveva niente a che fare con quelli come lui o Dean.

Il suo amico lo fissò con gli occhi più cupi che gli avesse mai visto, sapeva che l'avrebbe preso a pugni, ma non gli importava , l'importante era che tornasse ad essere quello di una volta, quello che lui conosceva.

- Sai che c'è Seamus non ho più voglia di ascoltarti nemmeno un po', io non ho proprio voglia di parlare con te..

Si alzò e Seamus potè vedere uno sguardo complice fra lui e Luna,  uscì dalla Sala Grande senza nemmeno voltarsi e Seamus seppe di averlo perso, aveva perso il suo migliore amico. 

...

Neville vide Luna seduta nel cortile e sorrise , Luna era bella , bella in modo imbarazzante, per la verità per lui Luna lo era sempre stata, ma adesso c'era una luce diversa nei suoi occhi, l'amore non la lasciava un attimo e le faceva bene, anche se lei non gli aveva raccontato niente , Dean non ce l'aveva fatta era andato da lui e lo aveva abbracciato e Neville era rimasto immobile e imbarazzato, poi Dean si era allontanato e con la faccia più viva di questo mondo aveva sussurato in modo che solo lui potesse sentire "Io ho fatto l'amore con Luna" a Neville era preso un colpo.

Letteralmente un colpo, si era dovuto appoggiare al muro per evitare di svenire e si era ricordato di respirare, poi Dean gli aveva spiegato tutto, che lui voleva stare con lei, che  era stato uno stupido e che però Luna gli aveva chiesto di non dirlo a nessuno per il momento, Neville aveva percepito che Dean non era contento di questa decisione, aveva sentito l'insicurezza nella sua voce, Dean aveva chiesto a Neville se fosse possibile che Luna non volesse farlo sapere per la questione dello studio e dei M.A.G.O e Neville ovviamente aveva coperto le spalle all'amica, ma lui sapeva bene che c'era qualcosa sotto, sapeva che Luna si era fatta prendere da quelle strane paure femminili, e non voleva che lei per paura facesse un brutto errore di cui si sarebbe pentita.

Così quando la vide, la raggiunse e si sedette accanto a lei , era pronto a risolvere quella situazione e lo avrebbe fatto, nonn sopportava vedere le persone distruggersi con le proprie mani e in questo caso poi gli sembrava veramente una sciocchezza.

Luna gli sorrise e Neville pensò che era meglio arrivare al punto, senza tanti giri di parole

- Come va con Dean ?

Luna arrossì di colpo, ma cercò di non darlo a vedere.

- Come dovrebbe andare..insomma ci parliamo poco e..

Neville gli prese una mano e iniziò a ridere

- Luna, Dean mi l'ha detto che state insieme e poi davvero mi avresti mentito ??

Luna arrossì ancora passando dal pomodoro al bordeaux

- Non ci posso credere che te lo abbia detto..gli avevo chiesto di..

- Di non dirlo a nessuno, si lo so..mi ha detto anche questo ..

Luna sospirò e mise il suo libro da parte

- Non ci posso credere, come ha potuto farlo ?

- Luna adesso non ti arrabbiare con Dean, a parte me nessuno sa della vostra storia che ormai va avanti da tre settimane quasi, siete davvero bravi a non farvi notare anche se Dean a volte è imbambolato a guardarti..

Neville sorrise e Luna si rilassò, era felice che Neville lo sapesse, in fondo poterne parlare con lui era la cosa migliore da fare.

- Solo che non capisco perchè vuoi che sia segreta e ti prego non mi raccontare la storia dei M.A.G.O perchè solo con  unocosì innamorato da avere il prosciutto sugli occhi non capirebbe che è una scusa !

- Innamorato...Neville non esageriamo..

Luna lo aveva detto con una sorta di tristezza e a Neville fece venire una certa dose di nervosismo, la odiava quando faceva la vittima che nessuno ama.

- Luna per tutto il mondo magico cosa hai in mente ?

Luna strinse più forte la sua mano, 

- Seamus mi odia .E  tutti gli altri pensano che io sia uscita da una specie di circo magico, insomma nessuno mi prende sul serio e il fatto che mio padre sia direttore del Cavillo non aiuta, ma vedi a me va bene tutto questo. Non mi importa, io sono veramente felice di avere le mie convinzioni e portarle avanti-..

. Ma..?

- Neville , Dean tu lo conosci, lui mi ha soprannominata la Stramba e credimi non c'è l'ho con lui per questo, ma lui è sempre stato pieno di amici , simpatico, bello e senza nessun probleme e nessuno gli hai mai affibbiato un soprannome con cui fare conti , lui è solo Dean Thomas , il coraggioso Dean, il Grifondoro Dean, ma non Dean lo strambo o il lunatico..

Neville fece per replicare ma Luna lo interuppe

- Ed io Neville ho così paura che me lo portino via, io lo amo Neville, lo amo così tanto che sarei pronta a tutto pur di non farmelo portare via e se Hogwarts lo venisse a sapere, se Seamus lo venisse a sapere cercherebbe in tutti i modi di portarmelo via..e ci riuscirebbe Neville ..perchè Dean non è in grado di sopportare di fare l'escluso o lo strambo.

Neville guardò la sua migliore amica negli occhi, stava per piangere, gli si strinse il cuore a vederla lì, disperata e con una paura che le bloccava il respiro.

- Ehi ascoltami Luna, Dean è molto più maturo di quello che pensi, lui ti ama davvero..

- Neville smettila per favore..

Tolse la mano e mentre si asciugava gli occhi gli fece promettere di non dire a Dean niente di tutto questo.

- Devi giurarmelo Neville.

- Te lo giuro.

Neville sorrise dolce e con Luna si incamminò nei corridoi del castello, quando Luna lo salutò non poteva sapere quello che Neville aveva in mente .

Mentre Neville andava a cercare Dean ,si ripeteva che è vero dal punto di vista formale sarebbe stato tradimento, ma d'altronde si trattava di una buona causa e poi se vogliamo dirla tutta, anche se aveva giurato non lo aveva fatto su sua nonna..quindi un piccolo strappo alla regola ci poteva stare.

 

...

 

Dean stravaccato sul divano della sala comune di Grifondoro si chiedeva come avrebbe potuto convincere Luna a venire al ballo del Ceppo con lui che ci sarebbe stato tra  4 giorni. sorrise al pensiero di avere Luna stretta in un bel vestito , che magari gli lasciava la sciena scoperta..

Dean adorava la schiena di Luna , l'avrebbe baciata per tutto il tempo e in effetti ci riusciva quasi sempre a baciarla mentre lei nuda accanto a lui dormiva, gli piaceva vederla lì , vicino a lui con gli occhi chiusi, e l'espressione che accennava un sorriso, lo faceva piangere di gioia poter sentire il suo profumo di gelsomino  proprio addosso.

Lui non poteva fare a meno di lei, del suo corpo , della sua voce, della sua intelligenza..anche le sue idee sui pimpli, sui thestral e via dicendo lo avevano conquistato, gli piaceva parlare con lei di queste cose, perchè mentre gli spiegava ogni minimo dettaglio  , la sua parlantina di solito calma e dolce diventava più viva e lui amava vederla infervorata che proteggeva le teorie del padre.

E la lealtà che portava al padre e alle sue teorie rendevano fiero Dean, perchè la sua Luna non aveva paura di nessuno e diceva quello che pensava sempre..o quasi..

L'unica pecca era il fatto che si sentisse insicuro, aveva una folle paura che un giorno lei si sarebbe svegliata e gli avrebbe detto che si era sbagliata e che amava Rolf Scamander..Rolf...quando Dean aveva visto la sua faccia dopo che Luna lo aveva mollato, quasi avrebbe saltato dalla gioia, quel Rolf ancora lo odiava, non  ce la faceva proprio a stargli simpatico, inoltre ancora gravitava intorno a Luna come una zecca e la cosa non gli andava giù.

Luna però abbozzava un sorriso tutte le volte che faceva il geloso e lo baciava, ma Dean sapeva che così non poteva andare avanti, lui voleva stare con Luna e sopratutto voleva che tutti lo sapessero almeno quell'ameba di uomo sarebbe stato lontano da lei o al massimo lui sarebbe stato giustificato a dargli un pugno sul naso ogni volta che non gli fosse piaciuto come guardava la sua fidanzata.

Rise al pensiero di dare tanti pugni a Rolf, la cosa lo faceva diventare allegro.

Neville entrò nella sala comune e appena lo vide lo raggiunse, dalla sua espressione vittoriosa Dean capì che aveva scoperto qualcosa di importante.

- LO so.

- Cosa ?

Dean non capiva proprio chi parlava per frasi criptiche.

- Luna, lo so perchè non vuole stare con te alla luce del sole.

Dean si alzò subito a sedere e Neville si mise accanto a lui

- Ha paura che tu la lasci.

- Cosa ???

Dean era ancora più meravigliato, lasciarla ?? lui lasciare Luna, ma se era lui quello che ogni giorno le dimostrava che non avrebbe mai lasciato andare la sua mano per nulla al mondo.

- Scherzi vero ? Io ..io tutti i giorni non faccio altro che ossessionarla su Rolf Scamander per paura che lei torni insieme a lui..come può pensare una cosa simile..

Neville sospirò impaziente, gli sembrava di dover essere fare gli schemini come alle elementari per far sì che quei due testoni dei suoi amici capissero.

- Ok Dean, adesso ti spiego..Luna ti ama, ti ama così tanto che ha paura ogni secondo che passa di poterti perdere..e gli altri sono un grande ostacolo per lei, lei Dean non è come te ok ?

- E questo cosa c'entra ?

Dean era entrato sulla difensiva

- C'entra perchè tu non hai vissuto Hogwarts come l'ho vissuta io o Luna, anche se questi per me sono stati anni bellissimi e anche per Luna , tu cerca di capirla, è sempre stata esclusa per le sue teorie bizzarre o perchè sembra così un po' sulle nuvole, lei non è come te Dean..tu l'hai pure soprannominata la Stramba.

- Ancora ?? Ero al quinto anno e non capivo niente..non conoscevo Luna..

- Dean non te lo sto rinfacciando come non lo fa Luna, ma capisci che ha paura che Seamus ti potrebbe convincere a lasciarla stare..

Dean fece lo sguardo più stupito del mondo ..Seamus?? e adesso che c'entrava lui ?

- Seamus ?? io non mi faccio mettere i piedi in testa da lui..

- Dean sappiamo bene tutti e due che tu e Seamus per sei anni , eravate inseparabili..come sappiamo bene che Luna era uno dei vostri bersagli preferiti..lo sappiamo bene.

Nevile lo guardò come se fosse un bambino cattivo preso a tirare le trecce alla più brava della classe.

- Ok diciamo che Seamus è stata una presenza costante qui ad Hogwarts..ma di certo mi importa molto più di lei che di Seamus e Luna questo dovrebbe saperlo.

- Luna crede che tu non la ami abbastanza , crede che tu tenga più al giudizio degli altri che a lei e crede che se non farà tutto di nascosto la lascerai e non vuole perchè ti ama.

Dean era rimasto a bocca aperta, tutte le paure di Luna gli sembravano ridicole

- Oh andiamo Neville io..io..insomma..dai hai capito..

- Cosa ?

- Dai Neville..io la..si dai la..

- Dean devi imparare a fare lo spelling di questa parola se vuoi che Luna non abbia più di queste paure e non solo dovrai pure imparare a dirle alla diretta interessata...non mi sembra che voi due comunicate molto..magari sarebbe il caso che parlaste o che almeno tu la tranquilizzassi dicendo a lei e a tutti gli altri che tu la ..la...avanti Dean..

A Neville veniva veramente da ridere, povero Dean ! era così impacciato 

- Sai cosa c'è Neville..lo farò ..anzi lo farò subito ! Io sono un Grifondoro, sono coraggioso e voglio stare con Luna e voglio che tutti lo sappiano e che lei lo sappia. 

Dean si alzò di scatto dal divano  e iniziò a correre, Neville non voleva perdersi la scena , sapeva che sarebbe stato tutto molto divertente anche se Luna lo avrebbe ammazzato.

 

...

 

Dean vide Luna chiaccherare allegramente con Hermione, le prese la mano di scatto non degnando Hermione di uno sguardo.

Luna rimase scioccata, non riusciva a capire cosa era preso a Dean.

- Dean ma cosa stai facendo ?

- Voglio stare con te Luna e non mi importa niente degli altri e..

- Dean ma avevamo detto che.

Dean le mise un dito sulla bocca e in silenzio la trascinò in sala Grande dove tutti stavano pranzando, gli occhi ovviamente si puntarono addosso a quelle mani intrecciate, qualcuno pensò di sognare, insomma Dean Thomas mano nella mano con Luna Lovegood..

Luna sentì il rossore salirle alle guance strinse ancora di più la mano a Dean  e quando vide Neville poggiato ad una delle colonne che gli faceva "ok" con il pollice seppe che il suo migliore amico non sarebbe arrivato alla fine di quella giornata, Dean  invece aveva solo una gran voglia di urlare che dovevano smetterla di fissarli, vide Anthony Goldstein fargli l'occhiolino e ciò gli diede ancora più coraggio, sapere che c'era qualcuno che capiva gli faceva sperare che anche Seamus non avrebbe fatto il difficile.

Arrivò davanti al suo migliore amico e si piantò lì , con la mano di Luna stretta nella sua, Seamus lo guardò come se fosse impazzito, ma a Dean quello sguardo non diede nessun fastidio, voleva bene a Seamus , ma era arrivata l'ora di crescere anche per lui.

- Io Amo Luna Lovegood. Mi hai sentito Seamus ?

Tutta la sala ammutolì, nessuno si aspettava una cosa del genere, nessuno in quella sala avrebbe mai scommesso di vedere una cosa del genere, era impossibile eppure Luna Lovegood e Dean Thomas erano lì stretti nelle loro mani.

- Dean ma  cosa stai dicendo..?

Seamus non sapeva cosa dire, ancora una volta Dean lo aveva buttato fuori

- Seamus io la amo e mi spiace ma non sarò mai più quel Dean, quello che tu conoscevi, io sono cambiato, la guerra mi ha cambiato, Luna mi ha cambiato , io la amo e non mi importa nulla se non pettina i suoi capelli, che per me rimangono bellissimi o se parla per tutta una giornata degli ashwinder o come cavolo si chiamano...io amo sentirla parlare , io amo tutto di lei e No Seamus non è uno scherzo.

Seamus rimaneva muto, immobile, non si aspettava tutto questo, non si aspettava che Dean fosse pronto a tutto questo, Luna nel frattempo si era ritrovata con 300 paia di occhi femminili che la guardavano invidiandola, in tutta Hogwarts non si era mia vista una dichiarazione così e nessuno si spiegava come era potuto succedere che fosse capitata a lei .

Dean si voltò verso di lei e la baciò lievemente , con dolcezza e sorrise, un bel sorriso tanto che Luna non potè fare a meno di sorridere anche lei, poi Dean le sussurrò all'orecchio

- Credo a questo punto  che dovrai venire al ballo del Ceppo con me...

lei gli accarezzò i capelli, non si vergognava più di nulla, anche lei era cambiata grazie a lui, non aveva più paura di amare qualcuno così tanto da mostrarlo al mondo intero.

- Credo che a questo punto dovrò accettare...ah anch'io ti amo.

- Lo so..me l'ha detto Neville.

Lui rise , mentre Luna cercava Neville che sembrava avesse capito il pericolo e si fosse volatilizzato.

Dean allora , le riprese la mano e l'accompagnò al tavolo di Corvonero mentre gli altri ricominciavano a chiacchierare, la fece sedere e si avviò verso i Grifondoro ma c'era ancora una cosa che doveva fare, si avvicinò a Rolf Scamander , che lo guardava infastidito.

- Scamander è la mia ragazza adesso, MIA e quindi evitiamo di avvicinarci troppo o di fare tutti quei discorsi su non so'  quale strana creatura..insomma potrebbe non finire bene per te.

Anthony Goldstein trattenne Rolf dallo scattare in piedi, facendogli cenno con la testa che non era proprio il caso, Dean lo ringraziò e se ne andò tra i suoi compagni, felice di poter pranzare e fissare la sua Luna senza doversi nascondere .

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Eccomi sono tornata !! Penultimo capitolo...ragazzi ho una lacrima...questo capitolo è stato difficile, volevo riunire dei fili e fare in modo che nessuno uscisse sconfitto...
Buona lettura..!
 
 

Dean pensò che l'eternità non sarebbe mai stata abbastanza con accanto Luna.

Adesso che poteva toccarla senza nessuna paura, adesso che lei era lì , vestita nel suo perfetto abito verde, di un verde profondo che ben si accordava con i suoi capelli biondi e anche con il suo profumo.

Adesso Dean vedeva tutto chiaramente, vedeva quanto era stato sciocco per tutti quei mesi passati a rincorrersi, vedeva quanto tempo aveva sprecato cercando di non ammettere che l'amava, vedeva che lei era l'unica, anzi lo era sempre stata, era sempre stata sua.

Sorrise, mentre Luna cercava di convincere Neville a invitare Hanna Abbot per un ballo, sorrise pensando a quando voleva uccidere Neville perchè credeva fosse innamorato di lei...

Luna si avvicinò  a lui e lo abbracciò

- Mi hai invitato a questo Ballo del Ceppo e poi nemmeno vuoi ballare...?

Dean vide una specie di broncio formarsi sulla bocca di Luna, baciò le sue labbra, le baciò lentamente sapendo che nessuno avrebbe potuto mettersi in mezzo, avevano tutto il tempo del mondo.

Luna si staccò e prendendogli le mani, con il suo sguardo dispettoso lo trascinò sulla pista.

- Mi devi un ballo Dean Thomas e poi non eri così male alle prove..

Rise e Dean la prese per la vita, il valzer non era il suo forte ma stringere Luna era una di quelle cose che gli riusciva benissimo.

Sentì Luna adagiare la sua massa di capelli biondi sul petto, lui inspirò quel profumo.

Il suo profumo di gelsomino e chiuse gli occhi.

Voleva l'eternità .

Dean Thomas voleva Luna Lovegood , la voleva per l'eternità e oltre.

 

......

 

6 MESI DOPO

 

- Seamus fra tre giorni ce ne andremo..hai solo tre giorni..

Morag lo guardava , i suoi occhi grigi, così grigi da sembrare il cielo in tempesta, lo stavano inondando.

Seamus le prese le mani, Morag era entrata nella sua vita quando Dean ne era uscito , solo sei mesi fa, in verità non l'aveva notata subito, anzi lui non sapeva dell'esistenza di Morag finchè la Mc Granitt non gli aveva detto che sarebbe stato meglio per lui farsi aiutare nella sua materia se non voleva bocciare i M.A.GO.

Così dato che Hermione era già stata prenotata da Ron ed Harry , lui aveva dovuto cercare fra le file dei Corvonero, loro erano quelli secchioni, e aveva trovato Morag, l'aveva trovata con i suoi capelli nerissimi e gli occhi grigi.

Morag era una forza della natura, era sfrontata ma di quella sfrontattagine simpatica, lo faceva ridere, lo faceva ridere tantissimo e lui che quando l'aveva conosciuta l'aveva trovata quasi irritante, perchè lei voleva conoscerlo, voleva conoscerlo davvero mentre lui voleva solo recuperare in trasfigurazione.

Poi un pomeriggio come un altro, lei lo aveva guardato negli occhi e gli aveva chiesto così, come se fosse la cosa più naturale del mondo

- Quanto ti manca Dean ?

Nessuno glielo aveva chiesto, nessuno aveva mai osato chiedergli di Dean.

- Non credo che siano affari tuoi.

Seamus aveva battuto in ritirata, ma lei aveva continuato a scavargli dentro.

- A me manca Colin...quando è morto avrei voluto morire anch'io.

Seamus allora si era sentito per una volta meno solo, 

- Eri amica di Colin ?

- Era come un fratellino più piccolo.

Morag aveva sorriso mestamente e lui si era avvicinato, non sapeva cosa stava facendo, ma iniziò a parlare di tutto, di Dean, della guerra, di Luna, e lei l'aveva ascoltato senza fiatare , l'aveva ascoltato seriamente e Seamus si era sentito più leggero, si era sentito capito, mentre anche lei gli aveva raccontato di Colin e dell'altro suo amico Michael Corner , che aveva perso nei meandri della pazzia grazie alla maledizione cruciatus.

Da quel momento Seamus e Morag erano diventati amici, veramente amici e poi , poi c'era stata quella sensazione allo stomaco mentre la guardava e Seamus aveva capito che Morag era la sua Luna .

Adesso riusciva a capire Dean, a come aveva protetto il suo amore, alla difficoltà che aveva con lui di parlare della guerra, adesso sapeva cosa voleva dire innamorarsi di qualcuno di totalmente diverso da te , adesso capiva che non poteva resistere senza di lei un minuto.

Anche lui sarebbe entrato in sala Grande dichiarando il suo amore se fosse stato necessario.

Seamus era cambiato, ma non era stata la guerra era stata Morag. Morag e i suoi occhi .

Lui aveva trovato qualcos'altro , oltre Hogwarts, oltre il quiddich , oltre le ragazze.

Lui aveva trovato Morag e se la teneva stretta.

Ma rivoleva il suo amico, lui rivoleva il suo migliore amico, perchè non era giusto. 

Non era giusto averlo perso per una sciocchezza. Era stato infantile, si era fatto prendere dalla paura, avrebbe solo dovuto accettare il nuovo Dean, ma aveva sbagliato, aveva voluto riportarlo indietro, riportarlo agli anni in cui non esisteva Voldemort se non nei loro incubi, agli anni in cui essere un Mezzosangue non voleva dire essere marchiato da Bellatrix Lestrange.

Aveva sbagliato , ma avrebbe recuperato, lo voleva con tutto sè stesso, perchè voleva far capire a Dean che anche se loro erano cambiati, avevano commesso errori, loro erano ancora amici, amici di quelli che non ti puoi permettere di perdere.

Lui aveva capito e l'avrebbe fatto capire anche al suo migliore amico.

Solo che adesso, adesso che mancavano solo tre giorni, adesso che i M.A.G.O li aveva visti passare a pieni voti, adesso che era arrivato il momento di agire, il suo coraggio stava per venire meno.

Non sapeva da che parte iniziare e non sapeva se Dean avrebbe reagito bene .

Aveva paura che lui lo buttasse fuori un'altra volta, non sapeva come fare per convincerlo che era cambiato e che aveva capito.

Morag lo stava ancora guardando in attesa di una risposta, lui le stringeva forte le dita

- E se non ce la faccio..io ..io forse..non è così facile come penso..sono passati sei mesi Morag..lui avrebbe almeno ..insomma anche lui avrebbe potuto fare uno sforzo.

Morag fece quel sorriso che a Seamus piaceva tanto, quel sorriso con le fossette dietro al quale c'erano mille risposte.

- Hai paura, ed è la cosa più normale del mondo..ma tu hai ancora qualcosa da perdere e se hai qualcosa da perdere significa che hai una sola possibilità, una possibilità di vittoria e non puoi sprecarla per paura. Non sarebbe giusto e lo rimpiangerai per tutta la vita.

L'avrebbe rimpianto per tutta la vita, lei gli accarezzò la guancia e Seamus chiuse gli occhi, lei lo aveva guarito e non voleva riaprire le ferite.

- Lui non mi perdonerà, insomma crede che io odi la sua ragazza..

Morag rise e quella risata cristallina, gli fece aprire gli occhi

- Ma tu non la odi e sinceramente non lo ritengo un motivo valido per non ascoltarti. Dean aspetta solo un passo e ti ascolterà. Voi due vi mancate..

- Lui ha stretto amicizia con Neville..

- Anche lui rivuole il suo migliore amico.

- Come fai ad esserne così sicura ?

Morag sospirò , certe volte avrebbe voluto sbattere la testa di Seamus al muro, possibile che non vedesse l'evidenza ?

- Perchè è così evidente, gli manca la tua complicità, ogni volta che deve prendere in giro Piton si guarda intorno, come se ti ricercasse..

Seamus sorrise e abbracciò Morag, l'abbracciò stretta, senza di lei non ce l'avrebbe fatta, senza di lei sarebbe andato perso, lei era stata la sua bussola, il suo faro nella tempesta.

Avvicinò piano la sua bocca e la baciò, ogni volta che la baciava, sentiva l'emozione risucchiargli lo stomaco,era la cosa più eletrizzante della sua vita baciare Morag, ma non gliel'aveva mai detto.

Non gli aveva mai detto che quello che provava era più forte di tutto, che non l'avrebbe mai lasciata andare , mai.

Morag si staccò da lui, era arrossita, arrossiva sempre e a lui piaceva, gli piaceva provocarle le farfalle nello stomaco.

- Seamus non credere di distrarmi...hai una missione da compiere ed io devo andare a inziare a preparare i bagagli..

LO baciò lievemente e poi se ne andò sorridendo, Seamus vide i capelli neri scivolarle lungo le spalle e chiuse gli occhi sdraiandosi su quella panchina  nel cortile di Hogwarts che avrebbe dovuto abbandonare da lì a tre giorni, tre miseri giorni...Seamus sosprirò ricordando tutti i momenti storici che aveva passato fra quelle mure, ricordando le risate con Dean e gli altri, ricordando l'E.S. e la paura, ricordando le innumerevoli partite di quidditch , si mise a ridere , una risata che assomigliava ad un pianto quasi, non voleva lasciare tutto questo, sette anni della sua vita , sette anni che gli avevano fatto vedere il meglio e il peggio degli esseri umani.

Sette anni.

Sette anni nei quali aveva incontrato le due persone più importanti della sua vita.

Dean e Morag.

- Seamus posso parlarti..?

la voce timida ma determinata, Seamus aprì gli occhi, Luna era davanti a lui, con i capelli biondi legati in una treccia e lo sguardo limpidissimo come il cielo  in un giorno d'estate.

- Io..certo..

scattò subito a sedere e Luna si sedette a qualche centimetro di distanza. lo stava ancora guardando e Seamus poteva scorgere un fondo di paura in quelle iridi chiare.

- Ecco...non sa da dove iniziare, il che per me è quasi improbabile, dato che so sempre da dove iniziare, non sono mai a corto di parole forse sarà che mio padre è direttore di un giornale e sai Seamus, noi siamo abituati con le parole, ma ecco adesso io non so cosa dire e avrei tante cose da dire..

Luna parlava senza nemmeno respirare e si contorceva le mani. era agitata e nervosa, voleva chiarire con Seamus, voleva che non ci fossero cose in sospeso, insomma voleva risolvere quella situazione che Dean per il suo troppo orgoglio e la sua testardaggine  si costringeva a portare avanti senza nessun senso.

Dovevano perdonarsi entrambi, erano come fratelli e non potevano mettere un muro, non dovevano era sbagliato, ma Dean non voleva saperne, Seamus gli avrebbe dovuto dimostrare di essere cambiato anche nei confronti di Luna.

Luna si arrabbiava tutte le volte, per lei era stupido il comportamento di entrambi , avrebbero dovuto chiarirsi e lottare per la loro amicizia e inoltre lei si sentiva in colpa, da un certo punto di vista sapeva che era stata lei la goccia che aveva fatto traboccare il vaso e adesso voleva rimediare e poi aveva parlato con Morag, la ragazza di Seamus, ed erano d'accordo entrambe a fare qualunque cosa per far sì che quei due tornassero a parlare.

- Luna...Luna fermati un attimo...

Luna si calmò e Seamus le sorrise, un sorriso amichevole 

- Mi dispiace per averti giudicata una stramba e per esserti stato d'intralcio nella storia con Dean. Io ecco..volevo solo..

- Volevi solo non perdere il tuo migliore amico..

Luna rispose a quel sorriso amichevole

- Tu perdoni troppo facilmente Luna. 

- No, semplicemente credo che in fondo non l'hai fatto per fare del male a me, l'hai fatto perchè non volevi perdere il tuo amico e poi tutti facciamo degli errori..solo che Dean è così testone e anche tu..

Seamus rise, erano due testacce dure 

-  E poi Dean sarebbe così contento per te e Morag...

Luna lo disse a bassa voce, come se fosse un segreto, 

- Per me e Morag ? E tu come lo sai ?

- Oh Seamus..è vero che sono abbastanza fuori dal mondo, ma ho due paia di occhi che osservano e tu...tu hai lo stesso sguardo che ho io quando vedo Dean... E Dean è triste, io lo so, lo vedo, ovviamente non dice nulla e fa finta di niente, non avrebbe voluto perderti solo che lui non ha saputo gestire la situazione, lui..

- Lui ti ama così tanto..ed io non l'ho capito..

Seamus lo disse mestamente, gli faceva male quel ricordo, solo che non aveva davvero capito e l'unica cosa che voleva era riprendersi il suo amico.

- Dean adesso è a Hogsmeade con Neville...perchè non vai a cercarlo ?

Seamus le si avvicinò e le stampò un bacio sulla guancia, aveva uno strano profumo, troppo dolciastro, lui adorava l'odore della pelle di Morag così fresco.

Luna rimase sorpresa e imbarazzata, non si aspettava un gesto d'affetto

- Grazie Luna..

Lei sorrise mentre vedeva Seamus correre per raggiungere Hogsmeade e il suo migliore amico.

 

 

.....

 

- Forse questa tu che dici ?Eh Neville..?

Neville guardava Dean stremato, questa cosa che si era messo in testa era incredibile, per il Dean di un anno fa tutto questo era impossibile anche solo pensarlo , invece adesso..

- Dean non ne ho idea..

Dean si voltò verso di lui, in questi casi avrebbe voluto Seamus accanto, lui era quello con le idee chiare, era quello determinato. Lui sapeva quasi sempre cosa fare..mentre Dean adesso aveva solo una gran paura di star facendo la cosa più sbagliata al mondo.

- Quella Dean...quella è perfetta..

la voce di Seamus era accanto a lui, semplice e giusta, non c'era timidezza nè insicurezza.

Neville rimase a bocca aperta e senza dire niente si allontanò, non sapeva se la cosa sarebbe finita bene o Dean alla fine avrebbe preso a calci il suo amico o viceversa.

Dean guardò Seamus e ritrovò qualcosa in quello sguardo, ritrovò il suo migliore amico,ma adesso aveva qualcosa in più

- Ne sei sicuro..? 

Dean lo chiese nervoso, voleva delle sicurezze

- è come i suoi occhi Dean , non c'è niente di così simile in tutto il mondo...

Questa era la risposta giusta. 

Dean sorrise e si accordò con il commesso per il prezzo, quando uscì dal negozio trovò Seamus appoggiato al muretto ad aspettarlo.

- Come hai fatto a trovarmi ?

- Me l'ha detto Luna...

Dean lo guardò sorpreso, Luna e Seamus si erano parlati ? 

- Voi due avete parlato..

- Più che parlato direi che io e Luna ci siamo capiti...mi spiace Dean, per tutto è solo che non riuscivo , non riuscivo a capire, ma adesso lo so credimi...

C'era qualcosa in Seamus , qualcosa di completamente nuovo, qualcosa che Dean non aveva mai visto.

- Si chiama Morag. E lo so grazie a lei..

- Morag èèè ?? ma non è di Corvonero ??

Seamus accennò un sì con la testa e Dean si mise a ridere, Seamus era diventato rosso.

- Mi sa che ti sei innamorato amico...benvenuto nel giro..

E Dean lo spinse, una spinta amichevole, Seamu si accorse che era bastato poco, che era bastato un niente, erano tornati loro.

- Comunque non pensi che stia sbagliando con Luna e il resto vero ?

- No...penso che lo farei anch'io, ma io non ho tanto coraggio, insomma tu hai baciato Luna davanti a tutta la sala Grande...devo dire che sei stato abbastanza plateale ma sicuramente di effetto..sei sempre stato un po' egocentrico Dean..

Dean rise e gli diede un finto pugno alla spalla, gli era mancato ridere con il suo migliore amico.

- Ehi Seamus, dovremmo parlare di più io e te ...ah e un'altra cosa..dovresti dirlo a Morag che la ami..magari non con tutti gli occhi della sala Grande  puntati addosso, ma dovresti farlo...anche perchè deve essere molto più intelligente e paziente della media..

- Perchè ??

- Oh Seamus per amare uno come te è ovvio!

Seamus cercò di assestargli un bel calcio ma Dean fu più veloce e riuscì ad evitarlo.

- Ah sai che penso che Luna abbia dei gran begli occhi... e fisicamente parlando sta meglio con Rolf che con te non trovi ?

- Questa non fa ridere Seamus..

Seamus si zittì all'istante

- Scusa..è che sei troppo geloso il mio caro Dean...e quel Rolf è tremendamente borioso.

- E Luna non starebbe mai con lui..

- Ovvio..Luna non starebbe mai con lui.

RIsero insieme,era bello ritrovarsi.

Con Seamus era come tornare a casa, era il suo migliore amico e gli era mancato terribilmente.

Adesso che era lì accanto a lui si sentiva più forte, aveva le spalle coperte, era più sicuro.

- Solo una cosa  Dean...perchè vuoi farlo ?

- Perchè..perchè ...bhe perchè voglio risvegliarmi tutti i giorni della mia vita e sapere che è accanto a me. 

Seamus gli sorrise speranzoso e si avviarono insieme per la strada che li avrebbe riportati ad Hogwarts.

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Ultimo capitolo....ok ragazze questo capitolo e l'epilogo che ho postato sono esattamente melensi, romantici e dolciastri, sono da diabete, da mammoletta...ma la verità è che io sono così, romantica e zuccherosa , almeno dentro sono così...=) mi spiace forse non vi piacerà, forse non è scopiettante o pieno di fuochi d'artificio ma quando mi sono messa davanti al computer questo è ciò che è venuto fuori di getto..
Questo capitolo è dedicato a Riogah e a Draksister che mi hanno recensito, consigliato ed aiutato...GRAZIE DAVVERO.
E adesso vi lascio ai nostri Luna e Dean...
 

- Vieni con me..

Luna non sapeva dove Dean la stava portando, aveva notato il nervosismo  , era teso e sembrava fosse preoccupato per qualcosa o meglio agitato per qualcosa.

Anche per lei quegli ultimi giorni erano pesanti, non voleva staccarsi da Dean , non voleva lasciarlo andare nel suo mondo babbano, aveva una folle paura che lui  potesse dimenticarla per sempre.

Lui però la stava trascinando tra i corridoi di quel castello che li aveva cullati per sette anni, era strano doverlo lasciare indietro, era strano dover pensare al suo futuro senza Hogwarts nel mezzo.

La mano di Dean si fece più stretta tra la sua, poteva sentire il sudore nella sua stretta,

- Dean ma dove stiamo andando ?

- Adesso vedrai...

Si fermò in mezzo al parco e poi si recò sotto una quercia secolare che si trovava vicino la Lago Nero, Luna era sempre più confusa non sapeva cosa volesse dire e non le piaceva affatto non capire.

Dean si mise di fronte a lei, respirava ansioso e il suo sguardo, era intimorito

- Ma che succede Dean..non capisco..

Dean si contorse le mani poi cercò qualcosa nelle tasche dei jeans,  si fermò e tirò fuori le dita chiuse a pugno sorridendo, era un sorriso che Luna non aveva mia visto e che però la tranquillizzò , c'era qualcosa di bello in quella serenità improvvisa.

- Credo che tu non ti ricordi questo posto ..

- Non mi ricordo ?! Bhe è una delle querce di Hogwarts quindi direi che me la ricordo come tutte le altre piante che ci sono in questo parco.

- Ti prego..solo per questi dieci minuti puoi evitare di essere altamente razionale e logica..?

Dean lo chiese come se la stesse implorando , Luna ancora non riusciva a capire ma sentì che quello che lui stava cercando di dirgli era importante o almeno molto importante per lui.

- Ok..

Dean sorrise e prese un respiro profondo, come se dovesse iniziare a raccontare una storia

- Ero al mio quarto anno e Cedric Diggory era appena morto , io ero qui appoggiato e una ragazza di Corvonero Cho Chang , credo fosse la fidanzata di Diggory all'epoca, piangeva , piangeva in modo che mi spezzava il cuore e io non sapevo che fare, la guardavo e pensavo che nessuno avrebbe potuto consolarla, poi arriva una ragazza , io non sapevo chi fosse o almeno non la conoscevo per nome...

Luna iniziò ad agitarsi...UNA RAGAZZA ?? e adesso chi era..?

- Lei aveva in mano dei "non ti scordar me" , ne aveva fatto un bel mazzetto e le andò vicino inspirando  il profumo di quei fiori, poi disse "Dovresti sentirne il profumo Cho, qualcuno dice che il loro profumo è uguale a quello delle persone che perdiamo, per questo si chiamano non ti scordar di me, aiutano a non dimenticare...Te li lascio..credo che ti serviranno a lungo.." Cho era rimasta senza parole , mentre la ragazza si era alzata  e  aveva ricominciato  a camminare, aveva lunghi capelli biondi e scoprii solo più tardi che quei capelli profumavano di gelsomino..

Luna ebbe un colpo al cuore, era lei, non si ricordava di aver visto Dean quel giorno, non si ricordava affatto di lui, di quel giorno  che aveva cercato di tenere a mente il meno possibile ,ma lui se lo ricordava, lui si ricordava di lei..

- Io pensai che eri matta o più semplicemente strana, pensai che nessuno avrebbe potuto mai avvicinarsi ad un cuore martoriato con quella leggerezza e dire semplicemente che non avrebbe dovuto dimenticare , pensai che c'era qualcosa in te, qualcosa che non assomigliava a niente che io avessi mai incontrato ,pensai che  non dovevi essere divertente e che io non sarei mai potuto stare con una così.

Luna si sentì svenire, voleva lasciarla, voleva mollarla lì sotto quella quercia..

- Mi sbagliavo su tutto..

Dean la guardò negli occhi e lei anneggò in quel buio

- Mi sbagliavo su tutto tranne che su una cosa e cioè che non assomigliavi a niente di ciò che avevo incontrato nella mia vita...tu Luna non sei paragonabile a nessuno, sei un prato di non ti scordar di me e profumi di gelsomino. Certe volte credo che quella scena mi sia rimasta così impressa, perchè lo sapevo, sapevo che tu eri qualcos'altro, perchè sapevo che tu eri il mio cuore.

Luna voleva abbracciarlo stretto e non lasciarlo più, voleva cose impossibili quando c'era Dean Thomas tra i suoi pensieri

- Ecco perchè ti ho portata qui, perchè volevo che vedessi il posto in cui tu per la prima volta hai sfiorato i miei pensieri, volevo che vedessi il posto che mi ha fatto sentire la tua voce, o fatto scorgere i tuoi capelli dorati o intravedere la tua dolcezza ...

Luna avrebbe voluto dire qualcosa, ma Dean era un fiume in piena, e lei sentiva il suo cuore battere più forte di ogni cosa, solo le parole di Dean riuscivano a sovrastare quel rumore che aveva nel petto.

- E inoltre c'è una cosa che ti voglio dare e non riesco a immaginare nessun altro posto che non sia questo..

Dean aprì la sua mano e Luna vide un anello con una pietra celeste al centro, così celeste da sembrare il mare, Luna lentamente lo prese tra le dita, le mani di Dean tremavano e vedeva nel suo sguardo un terrore simile all'adrenalina

- Si chiama acquamarina , la pietra dico..

Lei sorrise e cercò di respirare, ma era così difficile prendere aria nei polmoni con quello sguardo di Dean addosso.

Teneva quell'anello tra le mani e non sapeva che fare, lo fissava e la sua mente era annebbiata solo da quello che sentiva.

- Ecco..ho scelto l'acquamarina perchè è il celeste dei tuoi occhi..o almeno come lo vedo io e lo so non è certo un diamante..e non è che ti stia chiedendo di sposarmi o robe simili..o forse in qualche modo te lo sto chiedendo..ma ecco non è che devi scappare adesso o darmi una risposta o...

- Si.

Dean si fermò , cercava di razionalizzare, cercava di non perdersi ma era difficile, maledettamente difficile e aveva così paura, avrebbe potuto perdere ogni cosa, avevano solo 18 anni e nessuno vuole legarsi veramente a 18 anni...o no ?

- Come ?

Luna si mise l'anello era perfetto, era fatto per le sue fragili mani 

- Si. Qualunque cosa voglia dire, qualcunque domanda tu voglia farmi, la mia risposta è sì e anche se non volesse dire niente ,anche se fosse solo un regalo e non una promessa , io ti dico sempre di sì..

Lei si avvicinò a lui e gli prese le mani, poi  appoggiò la testa sul suo petto

- Voglio passare l'eternità con te Luna, quell'anello vuole dire questo, vuole chiederti di passare l'eternità con me.

Lui la tenne stretta e lei si sentì bene , si sentì nuova, si sentì rinata, l'eternità era quello che voleva anche lei, perchè qualunque cosa fosse successa, Dean Thomas per lei sarebbe stato l'eternità, quell'amore che arde per sempre , che rimane nella tua anima anche quando tutto il resto finisce .

- L'eternità Dean...io e te ...

Rimasero in silenzio poi Luna con voce sottile, come se avesse paura di spezzare quell'incantesimo gli chiese 

- Dean possiamo rimanere così abbracciati..?

- Tutto il tempo che vuoi Luna..tutto il tempo che vuoi..

Rimasero così, all'ombra di quella quercia , con il cielo limpido come gli occhi di Luna sopra di loro e la terra marrone e calda come gli occhi di Dean sotto di loro.

Rimaserò così, con il loro amore e la vita che li stava aspettando.

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Capitolo 17
*** Epilogo ***


"Immaginiamo un giorno a scelta isolato dal contesto e pensiamo a come sarebbe stato differente il corso della vita . Fermati lettore e rifletti a lungo sulla catena di vil metallo o oro , spine o fiori , che non ti avrebbe mai legato, se non fosse stato per la formazione di quel primo anello in quel giorno memorabile "
Charles Dickens ,Grandi Speranze.
 

13 Ottobre  1995

 

I compiti di Erbologia non erano il suo forte, odiava erbologia come Divinazione , si stava per addormentare , stava veramente per chiudere gli occhi nel banco della Biblioteca, di certo Madame Pince l'avrebbe svegliata facendole una ramanzina sulla sua scarsa volontà , se invece l'avesse scoperta Draco Malfoy o quel viso poco carino di Pansy Parkinson di sicuro l'avrebbero portata da quell'arpia di Dolores Umbridge..

Dolores Umbridge la persona peggiore che avesse mai conosciuto in tutta la sua vita, negava l'esistenza di Voldemort, negava che Harry Potter avesse ragione anzi voleva farlo passare per bugiardo, dovevano fare qualcosa, loro avrebbero dovuto fare qualcosa prima che fosse troppo tardi...

Luna sperava ardentemente che Harry Potter e quei due suoi amici..non si ricordava perfettamente i loro nomi..uno doveva essere un Wesley, facessero scattare una ribellione se non una guerra..

Stava per tornare su i suoi noiosissimi compiti quando una risata la colpì, veniva dal tavolo accanto al suo, era una risata profonda e maschile, era una risata liberatoria, di scattò si voltò e vide un ragazzo moro, con gli occhi più scuri che avesse mai visto, che rideva , rideva con accanto un altro ragazzo biondo, erano di Grifondoro , Luna li aveva visti accanto ad Harry di tanto in tanto, dovevano essere dei suoi amici.

Il ragazzo con gli occhi scuri continuava a ridere e il suo sguardo era brillante,

- Signor Dean Thomas se vuole continuare a ridere può andare fuori da questa biblioteca altrimenti deve rispettare il silenzio.

Il ragazzo, si zittì all'istante e scambiò un'occhiata complice con il biondo che gli stava vicino, mentre Madame Pince infastidita da quelle risa tornava al suo posto, Luna sentì distintamente la voce di Dean Thomas  "Credo che Madame Pince abbia bisogno di ridere un po' sta prendendo l'espressione di Mrs Purr..non trovi Seamus che la gatta di Gazza sia più dolce ? " l'altro ragazzo si coprì la bocca con la mano, non poteva farsi sentire,anche a Luna scappò un sorriso involontario , fu davvero involontario ma Dean Thomas la guardò ,per una sola frazione di secondo la guardò e sorrise .

 Luna si sentì arrossire, sentì il cuore bloccarsi, nessuno gli aveva mai sorriso, sopratutto non con quel sorriso, un sorriso complice e vivo, non di scherno o di commiserazione per le sue idee, no quello era un sorriso che aveva altre tremila parole dentro, quel sorriso era un segreto.

Poi Dean Thomas e quel suo amico si alzarono ed uscirono dalla biblioteca, Luna rimase lì seduta, continuava a fare finta di finire i suoi compiti , ma quel sorriso, quel sorriso era qualcosa..ecco quel sorriso...

Quel sorriso non assomigliava a niente che avesse visto nella sua vita.

A niente.

Sorrise Luna  pensando che non avrebbe mai ritrovato un sorriso come quello di Dean Thomas.

 

 

 

 

 

 

 

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