Wonderwall

di wonderwall_
(/viewuser.php?uid=119356)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01- Incubi/ 02- Indizi ***
Capitolo 2: *** 03 Appuntamento/04 Rapita ***
Capitolo 3: *** 05. Set her free ***
Capitolo 4: *** 06 - Pretese&Ricatti/07 - Decisioni ***
Capitolo 5: *** 08 - Accordi / 09 - La Cripta ***
Capitolo 6: *** 10 - Accordi in fumo ***
Capitolo 7: *** 11. La sottile linea che separa il cuore ***
Capitolo 8: *** 12. Two Pierce are better than one ***



Capitolo 1
*** 01- Incubi/ 02- Indizi ***


 Cause maybe you’re gonna be the one who saves me

And after all you’re my wonderwall!

Oasis- wonderwall

 

01- Incubi

Un cerchio di luce e fuoco, due occhi neri come la pece che le si avventavano addosso, Bonnie si alzò di soprassalto guardando Caroline e Elena le sue amiche di infanzia, stavano dormendo beate, si alzò e senza fare il minimo rumore si avviò verso il bagno.
Accese la luce sopra lo specchio e chiuse la porta tornando davanti alla superficie riflettente, si tolse l’asciugamano rosso da intorno al collo, il segno era ancora visibile, aveva quasi tentato di ucciderla quella sanguisuga maschilista e presuntuosa e tutto per uno stupido ciondolo, si tastò il segno dei denti che aveva sul collo
“ahi” mormorò aprendo l’acqua calda e immergendo l’asciugamano per poi strizzarlo bene e rifoggiarlo sul collo. Spostò lo sguardo dallo specchio e la vide, Elena la stava osservando?
“Tutto bene Bonnie?”
La ragazza annuì “ Si Elena tutto apposta tranquilla pizzica solo un pochino” mentì spudoratamente sorridendole.
“Allora torniamo a letto?”
“No non posso continuo ad avere incubi stasera non posso dormire vai tu, io andrò giù a bere qualcosa, conosco bene casa tua tranquilla” concluse Bonnie uscendo dal bagno e scendendo le scale diretta in cucina, il buio la spaventava alquanto si affrettò ad aprire la porta del frigorifero per averne un po’ meno quando improvvisamente si spalancò la finestra alle sue spalle.
Bonnie urlò, Elena si precipitò di sotto trovando l’amica con le spalle contro il muro tremante, Caroline chiuse la finestra e raggiunse le amiche, passando un bicchiere d’acqua all’amica accendendo la luce, un uccellaccio nero, o meglio un corvo era appollaiato su una sedia, Bonnie urlò nuovamente e poi rivolta al corvo
“VA VIA LASCIAMI IN PACE!!” Elena e Caroline la guardarono scioccate
“Bonnie Tesoro stai bene?” le chiese la bionda
“Il Il Corvo” balbettò la prima
“Che corvo tesoro?” chiese Elena, la ragazza si alzò e prese il telefono e mandò un messaggio a Stefan.
La sta torturando, fallo smettere subito Stefan, Bonnie sta uscendo di senno.
Il ragazzo irruppe nella camera del fratello
“Damon ora basta!”
Il maggiore lo guardò dall’alto al basso con un bicchiere di scotch in mano
“Che ho fatto ora?”
“Lo sai benissimo, stai torturando Bonnie perché ha distrutto l’unico modo che avevi per ritrovare Katherine.”
“Non hai prove”
“Ho le sue visioni di corvi, la cosa mi basta e avanza”
“Io non ho fatto niente questa volta Stefan” concluse il ragazzo fingendosi offeso alzandosi. “Non ho sfiorato nemmeno con il pensiero l’amica pazza di Elena”
“Bonnie non è pazza”
“Attento fratello se Elena ti sentisse potrebbe diventare gelosa” scherzò Damon
“Tu stai lontano da Bonnie punto e basta” concluse la conversazione Stefan lasciando la casa. Damon si sedette e mise a pensare se lui non era stato a tormentare la streghetta allora chi era? O meglio chi osava? Quello era il suo lavoro, lui doveva farla uscire matta non il primo controlla memoria di passaggio in città.
 

02- Indizi

Bonnie si era calmata e per farla distrarre Elena la portò a prendere qualcosa al solito posto dove si radunavano sempre il Mystic Grill.
Passarono un bel pomeriggio, c’era un nuovo barista in città o meglio dire un ex alunno fallito tornato in città, ma il suo aspetto era tutt’altro che fallito
“Come si chiamava?” chiese Bonnie guardandolo
“Ti si è riacceso il radar?” scherzò Elena sorridendole
“ah ah ah spiritosa… no devo però distrarmi un po’ giusto?”
“si hai ragione comunque lui è Ben, veniva nella nostra stessa scuola lui era all’ultimo anno e noi al primo ricordi?”
“Ahhh ecco dove l’avevo già visto” concluse Bonnie con un sorriso. Elena ricevette un messaggio, era Stefan
“Scusa Bonnie devo scappare, ci sentiamo più tardi?”
“Si vai non far aspettare il tuo principe delle tenebre” scherzò alzandosi a sua volta e voltandosi per uscire dalla parte opposta, si fermò in un scatto quando stava per sbattere adosso a Damon
“Che vuoi ora?”
“Dobbiamo parlare… credo”
“Hai provato a uccidermi”
“Ma non l’ho fatto dovrebbe pur contare qualcosa no?” chiese con un sorrisetto alla Damon.
“So come cominciare un incendio, il fuoco uccide i vampiri vero? Stai alla larga da ME!” gli disse chiaramente Bonnie quando una voce li interruppe
“Tutto apposto lì?” chiese Ben avvicinandosi
“Si tutto apposto” rispose Damon
“Non stavo parlando con te” fu la risposta che ottenne il bel tenebroso che alzò lo sguardo guardando il ragazzo aveva qualcosa di sospetto ma fece finta di niente e con un sorrisetto si allontanò.
“Grazie” disse Bonnie al ragazzo
“Di niente Bonnie”
“Sai il mio nome?”
“Non mi sono diplomato così tanti anni fa” le sorrise e anche la ragazza ricambiò il sorriso.
“Ti offrirei qualcosa da bere ma se mi vedono che non lavoro mi licenziano e al momento ho bisogno del lavoro qui a Mystic Fall”
“Tranquillo, è stato un piacere” disse Bonnie allontanandosi
“Facciamo stasera?” chiese lui con un sorriso e la ragazza annuì “A stasera” concluse uscendo e dirigendosi a casa.
Damon era seduto su uno scalino al buio davanti al Mystic Grill quando al calare del sole Ben e una ragazza mora bassetta passarono lì davanti
“Allora Anna non mi merito niente? Sono stato bravo?”
“Si ma non devi sfiorare la strega abbiamo bisogno di lei per aprire la cripta, ci serve viva!” disse la ragazza per poi aggiungere “Ora che non c’è più il medaglione solo la nipote di Emily Bennett può aiutarmi a liberare mia madre dalla cripta, continuala ad allontanare dai suoi amici stai andando benissimo” concluse baciandolo “il mio campione”
Sul volto di Damon si disegno un sorriso “Bingo” mormorò alzandosi e andando verso casa.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 03 Appuntamento/04 Rapita ***


03 - Appuntamento 

Damon rientrò in casa, Stefan e Elena erano in cucina a preparare qualcosa da mangiare.
“Oh guarda che cari i nostri due piccioni innamorati”
“Dovresti cercartela anche tu una che ti sopporta sai Damon, magari diventi più malleabile” gli rispose  Elena
“Io l’avrei trovata se la tua amica non avesse fatto esplodere la chiave per liberarla”
“Ancora con Bonnie? Lasciala in pace lei non ha fatto niente era posseduta da Emily, era Emily che non voleva liberare Katherine quindi lasciala in pace, non l’hai fatta dormire in tutta la notte”
Damon si alzò e in un attimo era in cucina a fissare Elena “Come ho già detto a Stefan io non ho fatto niente stanotte, però forse so chi può essere stato”
“Chi?” chiese Elena interessata
“E’ una persona che conoscete…” iniziò a giocare Damon
“Non vogliamo giocare Damon dicci chi è!” disse serio Stefan raggiungendo faccia a faccia il fratello, ma ad Elena arrivò un messaggio
Quel belloccio di Ben mi ha invitato fuori fammi gli auguri xo
“Con chi esce stasera Bonnie?” chiese Damon appoggiandosi al bancone.
“Con… aspetta che ti frega a te?” chiese Elena e poi Stefan capì
“Con chi esce Elena” insistette lui capendo dove voleva arrivare Damon
“Con un ex ragazzo della scuola Ben si chiama perché?”
“Cosa sai di Ben, Damon!?” lo fissò Stefan
“Siete pronti a tenervi stretti?” chiese con un sorrisetto pronto a spiegare il tutto.
Bonnie entrò nel locale e trovò Ben seduto in un tavolo al centro sorrise avvicinandosi, indossava una camicetta rossa di raso, un paio di jeans e degli stivali niente di troppo vistoso, aveva cambiato look però sette volte consigliata da Caroline.
Sorrise a Ben sedendosi e passarono la serata a parlare del più e del meno come vecchi amici, finché bonnie non vide Elena sbracciarsi sulla porta
“Mi scusi un attimo?” chiese gentile e lui annuì, raggiunta l’amica le chiese
“Spero tu abbia un buon motivo per aver interrotto questa serata”
“Devi venire via con me, è per il tuo bene Damon ha sentito che”
“Damon, Damon e Damon sa solo rovinarmi l’esistenza qualsiasi cosa abbia detto se la sarà inventata non mi interessa cosa pensa voglio solo che esca dalla mia vita, quindi ora se non ti dispiace io torno al mio appuntamento Elena ti chiamo domani” e detto quello tornò da Ben.
Possibile che qualsiasi cosa facesse, Damon si dovesse intromettere e rovinarle la vita? Quanto lo odiava e non capiva come faceva Elena a stargli vicino.
Dopo mezza serata, Bonnie si rialzò un momento.
“scusami tanto ma devo andare un attimo al bagno, faccio presto” gli disse allontanandosi, dopo 2 minuti Ben la seguì, l’aspettò fuori dalla porta nell’oscurità, appena uscì le tappò la bocca per non farla urlare e l’aggredì facendole perdere i sensi e portandola via passando dal retro… forse avrebbe fatto meglio a dare retta ad Elena.
 

04 - Rapita!

Elena camminava avanti e indietro irrequieta, Bonnie non aveva ancora chiamato ed erano le 2 del pomeriggio non poteva essere ancora con Ben, il cellulare squillava.
In una squallida camera di un motel Bonnie voltò la testa verso il comodino ancora confusa, cercò di allungarsi verso il cellulare ma non aveva le forze, la testa le girava, le tende erano tirate, il cellulare smise di squillare e Bonnie di toccò la fronte.
“Buongiorno” disse una voce femminile, lei voltò la testa e vide una ragazzina sui quindici anni osservarla “Chi sei?”
“Abbiamo tempo per le presentazioni.”
 
Elena era davanti a casa Salvatore, bussò ripetutamente finché Damon non venne ad aprire.
“Buongiorno anche a te principessa”
“Dove è Stefan?”
“Non vado bene io?”
“No… E’ importante, sono preoccupata per Bonnie”
“E perché mai? Lei non ti ha voluto ascoltare tu l’avevi avvertita”
Elena sbuffò “Dove è stefan?”
“Sono qui” disse lui apparendo nel salotto “che succede?”
“E’ Bonnie, aveva detto che mi avrebbe chiamata appena a casa ma non mi ha ancora chiamato, il cellulare squilla ma non risponde”
“Ok rilassati, siediti respira ce ne occupiamo io e Damon”
“Ehi ehi ehi frena fratellino, tu te ne occupi io ho ben altro da fare” Rispose lui quando Elena si alzò e lo guardò con i suoi profondi occhi “Ti prego Damon, è la migliore amica che ho se la perdo muoio”
“Che sia chiaro però lo faccio solo perché me lo chiedi tu”
Lei annuì abbracciandolo “Grazie”
 
“Hai capito allora?” chiese lei a Ben “non aprire a nessuno, tu non puoi uscire perché bruceresti al sole, prenditi cura di lei non farle male ci serve in forze ok?”
Il ragazzo annuì e Anna uscì, Bonnie nascose il telefono sotto la giacca, era riuscita ad orientarsi.
“Vado al bagno” gli disse entrando in quella stanzettina e chiudendosi la porta alle spalle
Ricompose velocemente il numero di Elena che rispose
“Bonnie bonnie dove sei?”
“Non lo so, è come un motel di seconda mano fuori città non so, mi sono svegliata qui mi gira la testa come l’altra ma….” Ma la comunicazione fu interrotta
“Non sono così scemo sai?” gli disse alle spalle Ben afferrandola, Bonnie tentò di lottare ma contro un vampiro, una strega senza forze aveva la stessa possibilità di un umano.
Bonnie fu aggredita e di nuovo perse i sensi. Ben la depose in una vasca con dell’acqua calda e tornò nella stanza principale.
Elena continuava ad urlare il nome dell’amica al telefono senza risposta.
“Ha detto di essere in un motel squallido fuori città” disse ai due fratelli Salvatore.
“Il st.Joseph” disse Stefan
“o il Mistery Church” lo contraddisse Damon per poi aggiungere “Capito dividiamoci”
E avviarsi alla porta.
“Tranquilla amore il primo che ha notizie ti chiama” disse Stefan baciando Elena che aggiunse “state attenti voi due”
“Tranquilla principessa ti riporteremo la tua amica pazza sana e salva” concluse Damon sparendo dalla soglia.
La casa si avvolse nel silenzio nel quale sprofondò anche Elena sempre più agitata.

^^ Angolo autrice^^ beh questi sono i capitoli 3 e 4 spero vi siano piaciuti e anche i primi due... Non ho ancora ricevute molte reensioni ma ho visto comunque che molti sebbene non recensiscono hanno letto la storia e la cosa mi fa piacere... aspetto di sapere qualcosa anche di negativo, le critiche aiutano a crescere.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 05. Set her free ***


 

05 - Set her free

 
Elena non aveva ancora nessuna notizia né da Stefan né tantomeno da Damon, che era la mente diabolica e quindi era più probabile avesse intuito dove fosse Bonnie.
Andò in cucina a cercare qualcosa da fare per ingannare il tempo quando qualcuno spalancò la porta.
“C’è nessuno?” chiese una voce femminile, Elena si armò di coltello e si avvicinò all’ingresso.
 
Damon era arrivato davanti al Mistery Church Motel poco fuori città e notò una stanza sospetta, mentre tutte avevano le tende aperta per far entrare la luce quella aveva le pesanti tende di velluto tirate a coprire l’interno, si avvicinò alla porta e con un semplice calcio senza troppi complimenti la spalancò.
“Tu!” disse Ben vedendolo entrare e dovendosi nascondere dalla luce
“Che tenero non puoi nemmeno avvicinarti” lo schernì Damon guardandolo per poi aggiungere “Bonnie?”
“Non so di che stai parlando” disse lui cercando di fare il coraggioso
“Non è la risposta esatta” Damon aprì una delle tende inondando Ben di luce che iniziò ad urlare di dolore
“OK OK OK Nel bagno” disse tra un urlo di dolore e l’altro mentre Damon richiuse la tenda raggiungendo il bagno, aprì la porticina e vide Bonnie distesa nella vasca, aveva perso molto sangue e lo si vedeva dal colore dell’acqua e Damon lottò con se stesso per non avventarsi a dissanguarla del tutto sembrava un uccellino caduto dal nido, un per così dire pulcino bagnato, era fragile più del solito, si avvicinò, era ghiacciata in quel momento non c’era molto da fare lì, la prese in braccio e uscì dalla stanza e in quattro e quattr’otto si avviò verso casa.
 
La figura era minuta e dai scuri capelli
“Cerchi qualcuno?” chiese Elena vedendola avanzare
“Elena?” chiese lei guardando la ragazza.
“Si sei amica di Stefan o Damon?” chiese lei smarrita sempre con il coltello in mano
“A modo mio si, devo parlare con loro”
“Non sono in casa ora”
“Bene li faremo venire allora” concluse lei lanciandosi su Elena e bloccandola al muro.
“Chiama il tuo fidanzatino Elena” la ragazza compose il numero appoggiandolo all’orecchio della sua vittima.
“Elena? Elena?” diceva la voce di Stefan.
“Stef…” rispose lei in un sussurro prima che la vampira riattaccasse, la porta si spalancò mostrando Stefan.
“Sapevo che saresti venuto” commentò la ragazza liberando Elena facendola cadere a terra tagliandosi.
“Cosa vuoi Annabelle?”
 
Damon rientrò in soffitta senza passare dai piani bassi entrò nel bagno, la temperatura di Bonnie era scesa parecchio, aprì l’acqua calda nella vasca, sentiva dei rumori dai piani bassi ma ora non poteva scendere. Sorresse Bonnie mentre aspettava si scaldasse l’acqua, e iniziò col toglierle gli abiti fradici di dosso, poi la immerse nell’acqua calda per alzarle la temperatura.
Immerse un asciugamano a coprirle il corpo sott’acqua privo di camicia e calzoni, e con un altro le pulì i segni del morso, aspettò una decina di minuti ma Bonnie sembrava non rispondere.
“Perché sei così testarda Bonnie?” mormorò lui sbuffando mordendosi il polso e portandole indietro la testa per facilitare il processo di farle bere il suo sangue, quando fu sicuro fosse abbastanza ritrasse il braccio aspettando.
Piano piano Bonnie riprese colore, e torno a tremare per il freddo Damon sospirò sollevato, aveva funzionato, la strinse a sé “Perché non mi dai mai retta?” mormorò stringendola tra le braccia, quando Bonnie si riprese lo scostò da sé di forza “Lasciami andare sanguisuga!” poi si rese conto di quanto fosse vestita “Non mi guardare esci da qui!” gli intimò stringendosi nell’asciugamano Damon fece uno dei suoi sorrisetti alzandosi, “Vedi di non farti rapire di nuovo, perché non ho intenzione di venire a ricercarti”
“Bene allora non lo fare mai più non ho bisogno di te ora esci da qui!” disse lei guardandolo male lui uscì per poi affacciarsi alla porta e aggiungere “Un grazie era sufficiente”
“Sappiamo benissimo che tu ci hai guadagnato qualcosa se lo hai fatto, non fai mai niente per nulla Damon, ora però sparisci!”         
 

^^angolo autrice^^
ok questo capitolo non è proprio ripreso dal film come avrete potuto vedere per vari motivi:
1° Anna non va mai a casa Salvatore a minacciare Elena
2° La scena nell'hotel è si ripresa da una scena successa nella serie ma nella serie è Stefan che salva Elena e Bonnie da Ben e non Damon che salva Bonnie.
3° la scena della vasca tra Damon e Bonnie è ripresa dalla versione cartacea di Lisa J. Smith con qualche adattazione mia
Beh spero che il capitolo non vi abbia deluso e che vi sia piaciuto.
Ne approffitto inoltre per ringraziare

@gabriellasalvatore per aver recensito i miei capitoli precedenti, mi ha fatto molto piacere che ti siano piaciuti  e spero che ti piaceranno anche i nuovi, continuerò sulla linea della serie ancora per un paio di capitoli poi dovrei iniziare ad allontanarmi secondo i miei progetti grazie anche all'inserimento di 2 personaggi inventati da me.

@ania2692 grazie per aver messo la mia storia tra le tue preferite

ed infine

@nevermore72 grazie per seguire la storia...

Grazie anche a tutti i seguitori e lettori muti grazie davvero a tutti.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 06 - Pretese&Ricatti/07 - Decisioni ***


 

06 -  Pretese&Ricatti

 
Bonnie si rivestì e scese le scale, non aveva più segni dei morsi di Ben sulla pelle, il sangue di Damon come quello di tutti i vampiri aveva poteri miracolosi sulle ferite, aveva ancora i capelli fradici quando Elena vedendola le si buttò addosso
“Stai bene Bonnie!” disse stringendola a sè poi guardò verso Damon
“Grazie Damon” Bonnie alzò gli occhi e quando Elena e gli altri si voltarono a guardarla, nessuno se ne accorse “Hai bisogno di qualcosa?”
“Si andarmene a casa” concluse Bonnie
“Ti accompagno” disse Elena “o ti faccio accompagnare”
“No tranquilla vado sola” disse sorridendo all’amica e dirigendosi all’uscita lasciando casa Salvatore.
“Dove vai Damon?” chiese Stefan vedendo il fratello uscire
“A fare quello che tu mi hai vietato perché dovevamo cercare l’amica squinternata della tua ragazza” disse aprendo la porta e sparendo prima che qualcuno potesse dirgli altro e si mise a camminare per il bosco verso la cripta dove si trovava Katherine.
Bonnie raggiunse il punto dove aveva mandato in pezzi l’amuleto di Emily e si sedette al centro della stella
“Incendia” provò a dire chiudendo gli occhi, ma non successe niente, provò più volte ma niente di niente Damon era poggiato ad un albero con il suo sorrisetto beffardo stampato in viso a osservarla, senza nemmeno aprire gli occhi gli chiese “Che vuoi sanguisuga?”
“Niente che tu abbia oramai”
“Vuoi uccidermi per questo?” chiese lei aspettandosi un si
“Se avessi voluto ti avrei lasciato morire nel motel non credi?”
“No perché sarei morta per mano di Ben e non tua e quindi non avresti consumato la tua vendetta”
“Sei intelligente però streghetta ma non voglio ucciderti”
“Che vuoi allora? Mi stai disturbando”
“Voglio che tu apra la cripta e per farlo devi essere in forze e non ti devi affaticare o rischiare la pelle tra le fauci di un predatore di umani”
“Appunto quindi sparisci perché ti ricordo che anche tu sei un predatore di umani, sanguisuga” gli fece notare bonnie, Damon la raggirò in un batter di ciglio
“Vedi mettila così” sussurrò abbassandosi al suo orecchio “tu mi aiuterai che ti piaccia oppure no altrimenti . . .” continuò passandole un dito a segnare il fondo per il collo come a sottolineare morte.
“Preferisco morire che aiutarti ad aprire questa cripta” disse seria Bonnie cercando di rimanere con voce salda senza farsi prendere dal panico.
“Vedi tu sei un uccellino smarrito in mio pugno Bonnie, io decido se vivi o muori, se la morte sarà dolorosa o istantanea e dato che mi stai privando di Katherine potrei continuare quello che ho iniziato due sere fa” continuò Damon appoggiando le labbra sul collo di Bonnie “Però questa volta non ci sarebbe Stefan ad aiutarti. . . Pensaci Bonnie pensaci” disse ritraendosi mentre Bonnie tornava a respirare normalmente, si voltò per guardare Damon ma era già scomparso, ora doveva fare tutto da sola se non voleva morire era nelle mani di quella sanguisuga.
 

07 - Decisioni

Bonnie tornò a casa e senza nemmeno fermarsi a parlare con la nonna si diresse in camera sua. Era piuttosto confusae doveva trovare un modo per aprire quella tomba se non voleva rimetterci la vita per mano di una sanguisuga viziata, sbuffò quando le squillò il telefono... Lesse, era il numero di Caroline, rispose ma dall'altra parte la voce non era dell'amica ma di Ben.
"Ciao Bonnie ci risentiamo finalmente" Bonnie trasalì a quel suono e si precipitò a chiedere "Dove è Caroline, Ben?"
Il ragazzo ridacchiò "Se vuoi saperlo tra mezz'ora al vecchio cimitero e vieni sola altrimenti addio Caroline!" Sentenziò il ragazzo per poi riagganciare.
"Nooo aspetta Ben" urlò Bonnie, ma ormai era troppo tardi. Perchè la sua vita doveva essere uno schifo? Perche doveva dover decidere tra vita e morte?
Mentre pensava a tutto questo si avvicinò alla finestra e l'aprì per fare entrare un po' di quell'aria fresca del primo crepuscolo.
Si sedette sul davanzale con le spalle rivolte al grande albero appertenuto alla sua trisabola se non più ovviamente ad una strega di Salem.
Sospirò e si alzò diretta all'armadio per prepararsi all'incontro per salvare Caroline quando improvvisamente la candela accesa sulla scrivania si spense a causa di una ventata inesistente.
Bonnie iniziò a guardarsi intorno ma non vide niente... Improvvisamente però trovò due occhi azzurri e penetrantia fissarla, fece un salto indietro spaventata poi una volta ripreso un respiro regolare parlò
"Che ci fai qui Sanguisuga?"
"Sono venuto a vedere cosa hai deciso streghetta, posso?" fu la sua risposta senza distogliere i suoi occhi penetranti e terribilmente incantatori da lei.
"Scordatelo nemmeno nel più remoto dei miei pensieri ti direi di si!" rispose Bonnie continuando a sostenere lo sguardo di Damon che dipense in volto uno dei suoi soliti sorrisetti beffardi.
"Quanto sei prevedibile piccola strega, lasceresti un povero amico a morire dal freddo?" Tentò di manipolare la psiche della ragazza che interruppe il contatto visivo.
"Noi non siamo amici Damon e tu sei già morta ora se non ti dispiace, non che mi interessi se ti dispiace o no è solo per educazione perchè io so cosa è l'educazione, ho cose più importanti che stare qui a parlare con te."
"E dove andresti di così importante?"
"Primo non ti riguarda e secondo in un posto dove non puoi venire, non che ti avrei invitato se fossi potuto venire, quindi piantala di seguirmi" fu l'ultima affermazione di Bonnie prima di lasciare la stanza e scendere ai piani bassi, salutata grams uscì di casa.
"Sennò mi denunci per stalking?" scherzò Damon che la stava aspettando seduto sulla veranda in tono di sfida, Bonnie si voltò per un ultima guardandolo, gli si avvicinò e appena fu abbastanza vicino gli disse a denti stretti ma scandendo bene le parole
"NO! ma ti impalletto e poi ti do fuoco lasciandoti morire lentamente se solo ti riavvicini a me senza validi motivi!" Detto ciò si allontanò verso il luogo di incontro con Ben.


^^angolo autrice^^
bene questi sono i due nuovi capitoli, spero vi piacciano... le due scene sono di mia pura invenzione,
so che il cambiamento di Damon può sembrare improvviso ma ricordiamoci che è pur sempre un vampiro dei più ambigui e misteriosi dal mio punto di vista per non dire peggio.
volevo comunque ringraziare tutti i lettori e in particolare l'ultima recensione di

@Saruxxa beh si è difficile trovare storie su Damon e Bonnie dato che la maggior parte "tifano" Damon e Elena ma sono pur sempre gusti xD sono contenta ti piaccia e spero ti siano piaciuti anche questi due nuovi capitoli, spero continuerai a seguire la storia (:

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 08 - Accordi / 09 - La Cripta ***


 

                    08 - Accordi

Bonnie arrivò al vecchio cimitero e si guardò intorno non c'era traccia di Ben nè di Caroline
"DOVE SEI MOSTRO?" urlò ma il cimitero sembrava vuoto si sentiva anche il suo eco quando improvvisamente la porta di legno consumato della vecchia chiesa si spalancò e quattro figure uscirono due sembravano sottomesse ed le altre due li spingevano giù per la collina. Appena furono più vicini Bonnie potè riconoscere Ben, la ragazza con cui aveva parlato quella... Anna, poi Caroline e Tyler legati come salami piccanti.
"Tyler?" chiese sorpresa
"Si diciamo che era nel posto sbagliato al momento sbagliato"
"Scusa tanto se ero dalla mia..."
"Zitto!" esclamò Ben colpendolo in pieno viso.
"TYLER!!" urlò Caroline
"Zitta tu!" aggiunse tirando indietro la testa di Caroline afferrandole i capelli
"Lasciala!" disse fredda Bonnie
"Sennò? mi tiri un ramo? mi dai fuoco?" scherzò Ben, e Bonnie lo guardò malissimo
"Ben! Sai che non siamo qui per litigare, siamo qui per chiederti un favore Bonnie, ci devi aiutare a liberare mia madre" disse la ragazzina che per tutto il tempo era rimasta in disparte.
"E come posso aiutarvi io?"
"Devi aprire la cripta" fu la risposta della ragazza.
"Cosa? Scordatelo!" disse Bonnie scuotendo la testa.
"Perfetto Ben procedi"
"Con piacere" disse il ragazzo preparandosi ad affondare i canini nel candido collo di Caroline, Bonnie non fece in tempo a dire no che Tyler non era più al suo posto per terra ma un lupo nero si avventò su Ben,
"TYLER!!!" urlò Caroline cadendo a terra. Anna si lanciò verso Bonnie ma non fece intempo a raggiungerla che Damon uscì dal nulla bloccandola contro un albero
"DAMON!!" urlò Bonnie non rendendosi nemmeno conto di quello che stava succedendo, sembra la scena di una battaglia, della battaglia del film Eclipse, in un momento di incredibile volontà e saldità d'animo Bonnie urlò "BASTA!!!!" tutti la fissarono e dopo un attimo di silenzio parlo "Aprirò la cripta basta che ora ne usciate tutti incolumi da qui"
"E brava la streghetta" disse damon con un sorrisetto voltandosi verso Bonnie "la paladina della salvezza dei sovrannaturali ha fatto una scelta sensata" continuò avvicinandosi per accarezzargli il volto, Bonnie gli bloccò la mano "Apro la cripta a patto che una volta che tu avrai Katherine e lei sua madre sparite tutti da Mystic Falls"
"Apri la cripta e me ne vado" concluse Damon fissando il suo sguardo in quello di Bonnie.
 

                      09-  La Cripta

"Non puoi aprirla Bonnie, se Emily non voleva ci sarà pur un motivo no?"
"Elena se aprire quella cripta è l'unico modo di allontanare Damon l'aprirei anche altre 100.000 volte"
"Ma non capisci!"
"Tu non capisci, forse a te ti piace che un vecchi di 150 anni, sexy e intrigante ti giri intorno tutto il giorno ma a me di esserne perseguitata per niente anzi mi mette ansia, più lontano da me sarà Damon più normale tornerà la mia vita" disse secca Bonnie arrivata davanti a casa di sua nonna,
"E adesso che fai?"
"Mi serve una mano e grams ha detto che mi aiuterà"
"Sa cosa vuoi fare?"
"Si e ha detto che se è l'unico modo di aiutarmi a liberarmi di lui mi aiuterà a farlo, ance se sarà molto difficile"
La nonna di Bonnie l'aspettava sulla veranda con un vecchio libro in mano.
"Te la senti cara?" le chiese raggiungendo la nipote ed Elena, Bonnie annuì sorridendole "Allora andiamo" concluse l'anziana andando forza alla nipote e dirigendosi verso il bosco.
Come deciso Damon, Stefan, Anna e Ben le stavano aspettando davanti alla cripta.
"Sei sicura?" chiese nuovamente Stefan e Bonnie annuì anche a lui "Se lo faccio lui mi lascerà in pace Stefan, è diventato impossibile oramai è da per tutto"
"Ok allora vai" disse il ragazzo
"Ma Stef..."
"Ha ragione Elena, è l'unico modo per far sparire Damon dalle nostre vite" e detto ciò seguì gli altri nell'anticamera sotterranea davanti alla porta della cripta, Bonnie e la nonna si presero per mano e iniziarono il processo ma prima di iniziare l'anziana ricordò
"Avete soltanto 10 minuti per entrare, trovare chi cercate e uscire dopo di che rimmarrete bloccati dentro" e detto ciò iniziò il processo.
Anna entrò e appena trovata la madre incise una sacca di sangue rubata in ospedale per ridratarla dalla lunga astinenza.
Damon cercò in lungo e in largo Katherine con una sacca in mano a sua volta, ma della vampira nemmeno l'ombra.
Stefan vide uscire Anna
"Dove è Damon?!"
"Sta cercando invano Katherine, lei non è lì"
Stefan entrò nella tomba alla ricerca del fratello, Bonnie e sua nonna stavano per cedere, non avrebbero resistito molto
"STEFAN!!!" urlò invano Elena.
Quando Stefan trovò Damon gli si avvicinò e il fratello prese dalla rabbia e dallo sconforto appoggiato al muro urlò "NON C'E'!! E' STATO TUTTO INUTILE NON E' QUIIIII!"
"Damon dobbiamo uscire, Bonnie e la signora Bennett non reggeranno ancora per molto"
"NON C'E'!" riurlò Damon prendendo la sacca di sangue e lanciandola contro il muro, Stefan lo afferrò e riusci a portarlo fuori giusto in tempo. Bonnie perse i sensi nel momento esatto in cui sia Stefan che Damon oltreppassarono la porta, Elena si gettò a soccorrere l'amico, Damon si avventò sulla madre di Anna che date le poche forze era fragile.
"DOVE' KATHERINE, PEARL, DOVE E'???"
Anna liberò la madre dalla stretta del vampiro
"Non c'è Damon, non è mai stata lì dentro, è sempre stata libera, sapeva che tu la stavi cercando, sapeva dove eri ma non le è mai importato di venirti a cercare"
quelle parole ferirono Damon nel profondo che in un batter d'occhio riassunse la sua forma di corvo lasciando la radura, Stefan non ci diede peso scese da Elena e Bonnie e prese la ragazza ancora senza senso
"Pensiamo noi a lei signora Bennett" disse rassicurante portando Bonnie con sè e Elena, la nonna della ragazza rientrò a casa esausta sdraiandosi a letto e chiudendo gli occhi, prima di farlò però scrisse una lettera alla nipote lasciandole scritte poche cose importanti, perchè sapeva non avrebbe più riaperto gli occhi una volta chiusi.
Stefan rincasò con Elena e Bonnie ancora priva di sensi, l'adagiò sul divano di casa Salvatore, e poi si voltò verso Elena che lo fissava.
"Damon?"
"Sta lottando contro il fatto di una nuova delusione d'amore, è troppo orgoglioso per farsi vedere soffrire, quando l'avrà superato ricomparirà" concluse abbraciando l'amata sedendosi entrambi sul divano difronte a Bonnie aspettando che si svegliasse, era stata una giornata difficile per tutti.



^^Angolino tutti mio^^

Grazie ancora a tutti i lettori, sto postando  così rapidamente perchè è questi primi nove capitoli li avevo già pronti, cioè già scritti ora rincomincerrò con il decimo.
come sempre non ho molto da dire apparte che rispettto alla serie ho anticipato il mutamento di tyler in lupo, e aggiunto la scena del cimitero inesistente, mentre il capitolo 9 ripercorre il capitolo dell'apertura della cripta quando Damon non trovo Katherine al suo interno, beh spero apprezziate anche questi nuovi capitoli e a breve posterò il decimo.


@gabriellasalvatore si sforno un capitolo dietro l'ltro ma perchè li avevo già scritti da un po' questi primi nove... i prossimi saranno più a rallentatore visto che devo ancora scriverli.
beh diciamo che Bonnie ha un certo ripudio nei suoi confronti per la natura che è lui, un vampiro, credo che ben pochi potrebbero dire "Hey ciao piacere sei un vampiro? nooo davvero? vuoi essere il mio migliore amico?" credo che solo Elena ne sia capace, da questo lato forse bonnie è solo un po' più realista, inoltre è una strega altro punto che la porta un po' alla diffidenza dal mio punto di vista. Beh spero ti sia piaciuto anche questo capitolo.

@Saruxxa come già detto da oggi sarò un po' più lenta perchè devo anche scrivere i vari capitoli ma cercherò comunque di aggiornare rapidamente finchè non rincomincia la scuola.
Si io adoro il "rapporto" che c'è tra loro , sono sempre a punzecchiarsi, criticarsi mai una volta che vanno d'accordo, sinceramente spero anche in più scene loro anche nella serie... E come dici te mettere Elena con Damon sarebbe troppo banale perchè poi Stefan tornerebbe da Katherine e tutta la storia perderebbe il senso... comunque tornando al discorso di prima spero i capitoli non ti abbiano deluso e che ti incuriosiscano sempre più, tanto da continuare a seguire la storia 


Infine un grazie enorme  a tutti i lettori silenziosi che leggono e non recensiscono. 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 10 - Accordi in fumo ***


 

               10-  Accordi in fumo.

Bonnie si strofinò gli occhi aprendoli lentamente, appena mise a fuoco la casa capì di essere alla pensione dei Salvatore non si sentiva volare una mosca.
Si mise a sedere sul divano freddo di pelle nera, le girava ancora la testa, tentò di alzarsi ma le forze non erano ancora del tutto al massimo e finì per ricadere sul divano.
“Nemmeno riesci a stare più in piedi adesso?” disse una voce alle sue spalle proveniente dalla zona in ombra delle scale che portavano ai piani superiori, Bonnie scattò in piedi contro il muro, terrorizzata guardando verso l’oscurità poi la voce iniziò a ridere divertita e la ragazza la poté riconoscere e identificare subito.
“Che ci fai ancora qui? Abbiamo aperto la Cripta, ora tu e la tua vampira occhioni dolci dovete sparire!Era questo l’accordo!” disse all’oscurità che avvicinandosi a lei prese il volto di Damon.
“Vedi il piano è per così dire saltato”
“Saltato?”  chiese la ragazza non capendo, Damon si limitò ad annuire e dirigersi in cucina, Bonnie lo seguì “In che senso?” insistette guardandolo mentre vagava alla ricerca del niente.
“Nel senso che non me ne vado più”
“Non era questo l’accordo Damon”
“Wow” disse lui con sguardo beffardo dipingendo un sorrisetto “sei riuscita a pronunciare il mio nome, attenta ora verrà la fine del mondo scappa finchè sei in tempo”
“Non sto scherzando, avevi detto che una volta aperta la cripta te ne saresti andato con Katherine”
“Si è vero, ma Katherine non era nella cripta quindi il piano salta” disse ridirigendosi verso il salotto “Ahhh stavo dimenticando, hai anche liberato ventisei vampiri assettati di sangue”
“Quella è stata colpa tua” si difese Bonnie “Se tu non mi avessi chiesto di liberare Katherine, io non avrei mai aperto la cripta e loro non sarebbero mai usciti da lì”
“Chissà perché allora non mi sento minimamente colpevole” le rispose sempre con tono beffardo versandosi dell’altro scotch nel bicchiere e sedendosi su una delle poltrone nere davanti al camino spento prima di aggiungere “Ah giusto, forse perché la cosa non mi interessa minimamente!”
“Sei la persona più superficiale, egoista e narcisista che abbia mai conosciuto Damon, come può non importarti niente degli altri?”
“Sai per me voi umani siete sempre stati cibo” Bonnie non ci vide più come poteva parlare così, come se niente avesse importanza? Lo fissò attentamente quasi fosse incantata “Non mi capacito del perché non ti hanno ancora impiantato un paletto nel cuore o dato fuoco, nessuno sentirebbe mai la tua mancanza”
“Bla Bla Bla” commentò Damon per poi vedere l’espressione sul volto di Bonnie cambiare da quella da uccellino, pulcino bagnato a quella di rabbia estrema.
La ragazza cadde in uno stato di trance rimanendo fissa sul giacchetto di Damon che prese fuoco, il vampiro iniziò a tentare invano di spegnerlo battendosi con un cuscino, Stefan rientrò in quell’istante
“No Bonnie” disse lanciandosi addosso alla ragazza facendola cadere e interrompendo il contatto visivo sul fratello che smise di ardere.
Bonnie si riprese come da quello stato di trance sbattendo più volte le palpebre
“Stai bene?” le chiese Stefan
“Non so… devo solo andare a casa” disse scappando dalla porta aperta diretta a casa di sua nonna.  Bussò più volte ma non ottenne mai risposta, entrò sfondando la porta corse ai piani superiori ma tutto ciò che trovò fu sua nonna sdraiata sul letto ormai senza vita e un foglietto bianco con impresse poche parole che in quell’istante a Bonnie sembravano più che inutili.


^^angolino tutto mio^^

Ed ecco un nuovo capitolo appena sfornato, spero vi sia piaciuto, avevo l'ispirazione così ho deciso di scrivere beh tutto quello che devo dire è che se la trama vi sembra un po' confusa, ma spero di no, è perchè questo capitolo l'ho scritto di getto e se qualcosa non vi è piaciuto potete dire e vedrò di accontentarvi di più nei prossimi.
Intanto volevo rispondere a chi ha recensito il capitolo precedente.

@Saruxxa volevo ringraziarti per seguire sempre la storia, ho messo Tyler già licantropo per distaccarmi un po' dagli eventi originali e soprattutto perchè mi ispirava troppo in quella situazione la reazione anche del ragazzo a proteggere Caroline, se però non è piaciuta mi dispiace, io pensavo che potesse sorprendere un po' il lettore questa trasformazione già presente dai primi capitoli, Caroline non è ancora una vampira e sto valutando se trasformarla o no, vedrete più avanti, beh vi lascio all'attesa del prossimo capitolo

un bacio a tutti i miei lettori anche i silenziosi e a tutti quelli che hanno inserito la storia tra le preferite o seguite.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 11. La sottile linea che separa il cuore ***



scusate la lunga attesa ma alla fine sono tornata, con un nuovo capitolo. In questo capitolo vediamo la presentazione di un nuovo personaggio, voi chi pensate sia? come ve lo inmmaginate? cioè che volto gli dareste?
So di essermi fatta attendere per molto tempo ma spero che l'attesa non sia stata invana.
Alcune conversazione sono riprese dal film magari cambiando qualche battuta soprattutto nella fase finale.
Alcuni pezzi sono state eliminati beh spero di avere presto le vostre recensioni per sapere come l'avete trovato... nel frattempo vi lascio alla lettura un bacio





Era passato un mese ormai da quando Grams era morta, Bonnie era sparita per l'intero periodo, aveva cercato di dimenticare, vampiri, licantropi, e mondi paranormali, ma il suo malumore non le permetteva di controllare i propri, si era rifuggiata a New Salem città delle streghe dalla quale sembrava discendere la sua famiglia, lei come la sua bis bis bis nonna Emily che l'aveva perseguitata un mese prima, che le era quasi costata la vita e la quale aveva spinto ad aprire quella cripta per cui era morta nonna.
Bonnie aveva interrotto tutti i collegamenti con Mystic Falls, non voleva sentire nemmeno Elena o Caroline, le sue migliori amiche, quando improvvisamente un giorno ricevette un messaggio in segreteria da Elena, Caroline aveva fatto un incidente.
Per quanto odiasse la più remota idea di ritornare a casa e trovarsi avvolta da quel mondo di non morti, Caroline e l'affetto verso la ragazza era maggiore all'odio che provava per i vampiri, per questo motivo trovò la forza di impacchettare i suoi vestiti, salire in macchina e guidare con affianco l'unica che riusciva a farle controllare i propri poteri al momento, verso casa.
La ragazza al suo fianco era giovane, a prima vista sedicenne non di più, lunghi capelli biondi, leggermente mossi e molto però molto chiari.
occhi azzurri molto penetranti ed era una strega piuttosto esperta per la sua età e anche più esperta di Grams si poteva dire.
Si chiamava Aileen e veniva dalla Bulgaria. Era figlia di una cameriera con tendenze magiche di un'importante famiglia, aveva il cognome del padre, il padre della famiglia, poichè la madre era morta durante il parto, era stata mandata in America per seguire delle cure dato che aveva scontrato una grave malattia rara qualche anno fa che nel suo paese era impossibile curare.
Non le mancava casa sua e soprattutto non le mancava la sorella che l'aveva abbandonata una sera in una via di Atlanta senza mai più andarla a cercare, sentiva piuttosto la mancanza dei due "fidanzati" della sorella che aveva sempre trattato come fratelli maggiori, ma non aveva mai svelato i loro nomi.
Dopo due ore di viaggio, Bonnie parcheggiò davanti l'ospedale entrò dentro dentro di corsa, raggiunse il reparto e chiese dell'amica.
"Sto cercando la signorina Caroline Forbes, è stata portata qui ieri sera dopo un incidente d'auto" chiese all'infermiera al bancone centrale del reparto, che la guardò con aria assente, sembrava un emerita incompetente.
"Bon" si sentì chiamare poco dopo e si voltò vedendo Matt.
"Matt, Caroline, come sta? Cosa è successo?" chiese preoccupata, la fece sedere e poi iniziò a spiegare.
"Ero in macchina con Caroline e Tyler che improvvisamente ha detto di aver sentito un rumore, poi ha come perso i sensi al volante e ci siamo schiantati, inizialmente sono corso a soccorrere lui e non mi sono accorto che Caroline era a terra, dicono che sia difficile si riprenda, ora è in rianimazione, Elena ha appena dato il cambio allo sceriffo Forbes".
Bonnie rimase ad ascoltare attentamente tutto il racconto, "vado a vederla, dove si trova?" trovò il coraggio di chiedere e Matt alzandosi l'accompagnò in un corridoio freddo con un altra sala d'attesa, Tyler stava dormendo su una di quelle seggiole scomode ospedaliere di plastica, poco più avanti una camera chiusa quasi a dire ermeticamente conteneva due figure, Bonnie si avvicinò, indossò tutto l'occorrente sterile ed entrò.
"Come sta?" chiese ad Elena che voltandosi non potè credere di vedere l'amica.
"Sei venuta!"
"Stiamo parlando di Caroline, Elena" gli disse come se fosse ovvio che fosse tornata per una delle sue amiche, la mora le sorrise.
"Ci sei mancata"
"Anche voi due" disse sorridendo quando la madre di Caroline riapparì sulla porta e le due ragazze uscirono.
Lo scriffo Forbes appariva visibilmente distrutta, aveva occhiaie pesante la pelle spenta gli occhi soprattutto spenti.
"Tyler si sente terribilmente in colpa" le disse Elena vedendo il ragazzo sdraiato su quell'omicidio di sedie.
"Eh beh ha mandato in coma la propria ragazza"
"Quale ragazza? Caroline non sta con Tyler, si è messa con Matt a Miss Mystic Falls" disse Elena guardando Bonnie come se si fosse appena persa qualcosa e la ragazza si zittì.
Tornarono nella saletta principale, parlando di quello che avevano detto i dottori.
"Ci vorrebbe un miracolo per salvarla" disse Elena "non conosci nessun incantesimo abbastanza potente da..."
Bonnie scosse la testa aggiungendo "E anche se lo conoscessi non sarei abbastanza forte per farlo"
"Già decisamente" disse la voce, cheBonnie aveva sperato di non dover sentire mai più in vita sua dato che gli ricordava l'omicida di sua nonna.
"Non ho la forza per salvare lei ma quella per fare fuori te si!" disse fredda a Damon, distaccata più del solito.
"Potrei aiutarvi, salvare la vostra amica con un goccio del mio sangue"
"NO!" disse secca Elena, decisa, Bonnie invece la interruppe.
"Invece si"
"Bon"
"Elena, stiamo pur sempre parlando di Caroline" disse all'amica per poi voltarsi verso Damon "Fallo!"
"Se lo faccio... io e te... amici?"
"Scordatelo"
"Allora non lo faccio"
"Invece si, perchè ci guadagneresti più dell'inutile amicizia di una streghetta, la riconoscenza di Elena" disse Bonnie, era troppo prevedibile Damon secondo la ragazza, ma il ragazzo abbozzò non disse nè un si nè un no, dipinse solamente un sorrisetto beffardo anche se il suo cervello stava lavorando tutta un altra storia del tipo - non mi interessa la sua riconoscenza - ma sarebbe stato come cedere e lui non se lo poteva permettere. Bonnie si allontanò diretta alla macchina dove salì, Aileen era sparita, ma sapeva difendersi la ragazza quindi la cosa non la preoccupava, guardò il suo riflesso nello specchietto, e improvvisamente fu sorpresa da una cosa,
fu sorpresa da quanto la linea che separava i due sentimenti che giravano nel suo cuore in quel momento fosse sottile, quanto in pochi secondi l'amore di una amica verso Caroline si fosse trasformato in odio verso Damon e se un giorno fosse successo l'opposto? allontanò quei pensieri mettendo in moto e allontanandosi.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 12. Two Pierce are better than one ***


So che vi ho fatto aspettare tanto e che questo capitolo non sembrerà il massimo dato che non tratta Damon Bonnie, ma l'introduzione di un nuovo personaggio, la compagna di viaggio di Bonnie, ci spiegherà chi è e perchè ha deciso di accompagnare Bonnie, scusate l'attesa ma sono stata un po' assente cause varie, ringrazio tutte le recensioni ai precedenti capitoli e a breve risponderò personalmente ad ognuna di esse, spero che continuerete a seguire la mia storia e che aspettiate ancora gli svolgimenti futuro adesso vi lascio al testo buona lettura.

Come concordato con Elena, Damon aspettò che tutti lasciassero l'ospedale e la stanza di Caroline, poi vi si introdusse e guardò la ragazza ormai in fin di vita che però non smetteva di lottare.
"Sei un osso duro Caroline" commentò guardando quella ragazza dalla candida pelle avorio i capelli biondissimi sulle spalle, la contemplò per dieci secondi e per un attimo pensò di essere stato un mostro con lei, sospirò poi come chiesto da Bonnie, si morse il polso lasciando lo stampo dei suoi denti da dove tante goccioline di sangue iniziarono ad uscire, sollevvò il collo di Caroline e avviccinò alle sue labbra il braccio iniziando a farle bere il proprio sangue. Quando fu sicuro fosse abbastanza, la riappoggiò sul candido cuscino e si allontanò nel silenzio della notte.
La mattina seguente Bonnie tornò a vedere come stesse l'amica e fu sorpresa del vedere che si era totalmente ripresa sorrideva, quasi rideva e non era più in riannimazione per una volta Damon era stato utile, pensò ma poi cercò di allontanare quel pensiero subito lui non era mai utile.
"Bon?" disse Caroline illuminandosi vedendola, entrò nella stanza e sorrise alla bionda.
"Caroline, vedo che sei come rinata"
"I dottori dicono che è un miracolo" disse Matt baciando la ragazza e Bonnie vedendoli non riuscì a trattenere una lacrima.
"Hey Bon, che tenera piangi" disse Caroline guardando l'amica per poi aggiungere "vieni qui" e l'abbracciò.
"Dove sono tutti? cioè Elena, Tyler... non sono venuti stamani?" chiese poi Bonnie ai due e Matt scosse la testa "no, c'è il funerale del sindaco Lockwood"
"Che è successo?" chiese Bonnie guardandoli
"Un incendio sono morte un sacco di persone"
Bonnie portò le mani davanti alla bocca, era stata assente e decine di persone erano bruciate, forse non sarebbe mai dovuta partire.
"Faccio un salto dai Lockwood allora" disse sciogliendo l'abbraccio con Caroline, "passo nel pomeriggio?"
"Non c'è bisogno perchè ho degli esami da fare, ci vediamo domani mattina" concluse Caroline.
Bonnie la strinse nuovamente in un abbraccio e lasciò l'ospedale.
Arrivata a casa Lockwood vide Tyler sulla porta a dare il benvenuto a tutti gli invitati e all'interno la signora Lockwood che correva avanti e indietro non sembrava affatto sconvolta come il figlio.
Bonnie strinse la mano a Tyler
"Mi dispiace Tyler"
"Grazie Bonnie"
tipica conversazione da cerimonia funebre, Bonnie entrò nella casa, era come sempre per qualsiasi occasione addobbata al meglio, foto del sindaco, cibo a volontà, modi di intrattenersi, mezza città presente.
Entrò nella sala del rinfresco dove notò Damon, in altre circostanze non si sarebbe mai avvicinata a lui per iniziare un discorso ma aveva salvato Caroline dopotutto.
Si avvicinò alle sue spalle mentre lui stava studiando il rinfresco.
"Grazie" disse lei semplicemente.
"Prego, perchè?"
"Per aver salvato la vita a Caroline" disse lei con tono piatto.
"Si beh devi ammettere che ho fatto un ottimo lavoro" disse con il suo solito tono arrogante.
"Sai cosa dovresti tu ringraziare, Caroline, Elena, e tutte le persone che hai conquistato a cui tengo perchè è solo per non fare soffrire loro che non ti ho ancora fatto fuori"
Damon dipinse in volto una delle sue espressioni divertite e si avvicinò a Bonnie come faceva tutte le volte che voleva contraddirla divertito.
"Dovresti smetterla con queste storielline o finirai per credere alla tua stessa propaganda"
Bonnie lo fissò negli occhi poi Damon iniziò a tenersi la testa piegandosi su se stesso, il supplizio durò finchè Bonnie non distolse lo sguardo.
"Scusami, stavi dicendo qualcosa?" concluse prendendo lo stuzzichino che teneva in mano Damon e allontanandosi mangiandolo. Il ragazzo rimase a fissarla andare via chiedendosi che cosa diamine gli avesse fatto per fargli sentire quel dolore assurdo.
Bonnie uscì vedendo Elena
"Sei arrivata alla fine!" disse avvicinandosi
"Nervosetta?"
"Ho appena litigato con Damon si crede un eroe solo per aver dato un po' di suo sangue a Caroline" disse tutto di un fiato sfogandosi. "Ok passata, come stai tu?" chiese dandole una pacca sulla mano ma ritraendola subito.
"Scusa parliamo dopo" concluse andando via, sentiva che qualcosa non andava in quella ragazza.
La sera arrivò presto, e Bonnie rincasò tranquilla, le mancava la nonna ma tutto sommato poteva abituarcisi forse.
"Ail" chiese cercando l'amica che non sembrava essere in casa. Si sedette sul divano accendendo la Tv.
Matt salutò Caroline e si allontanò verso casa, la ragazza si mise a letto ma quando stava per addormentarsi una voce parlò.
"Aspetta aspetta... Caroline giusto?"
la bionda alzò la testa "Elena?" chiese vedendola
"No, non ci siamo ancora ufficialmente presentate sono Katherine e ho bisogno di un favore!"
Caroline indietreggiò sbattendo contro la testata del letto.
"Devi dire hai fratelli Salvatore che il gioco sta iniziando" disse avventandosi sulla ragazza ma un turbine biondo le si avventò sopra prima che raggiungesse Caroline schiacciandola a terra.
Katherine si mise subito sulla difensiva ma quando vide la figura sbiancò
"Ciao Katerina"
"Alena"
la bionda fece un sorrisetto "quanto tempo vero sorellina?"
"cosa vuoi?" chiese Katherine
"Vederti affondare" disse con un sorrisetto Alena.
La mora le si avventò contro ma lei fu più veloce e la spinse fuori dalla finestra, Caroline rimase scioccata e prese il cellulare ma non riusciva a comporre nessun numero da quanto le tremavano le mani.
Nel giardino intanto la lotta in casa Petrova continuava.
"Tu non dovresti essere qui Alena"
"Perchè tu?Cosa sei tornata a fare, Perchè sei tornata Katerina?"
"Chiamami Katherine"
"E tu Aileen" le due si fulminarono con lo sguardo a vicenda "sto aspettando" aggiunse poi Aileen continuando a fissarla ma Katherine non rispose, ora che sua sorella era lì era tutto più difficile, sua sorella era per metà strega e metà vampira, era più anziana di lei, non di età umana ma vampira, avevano la stessa età ma Aileen era stata trasformata da Klaus prima di Katherine quando si era ammalata di Colera e poi era scappata a Londra dove due anni dopo Katherine l'aveva seguita senza trovarla o meglio Ail aveva trovato lei e da allora era stata la sua ombra, le aveva sempre messo i bastoni tra le ruote, ma ora iniziavano i giochi era il momento di concluderli 10 a 0 per la vera Petrova non la figlia della cameriera come era sempre successo e se riusciva a contattare Klaus con l'aiuto di Stefan che contava di imbambolare facilmente, la vittoria era già sua.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=627051