era
il grande giorno, il
momento che aspettavo da circa tre mesi conoscere il resto del cast
di Twilight, li avevo sentiti nominare, li avevo visti in altri film
ma a parte Kellan no conoscevo nessuno di persona e la cosa non
faceva che aumentare la mia agitazione e se non fossi stata
all'altezza del ruolo che mi avevano affidato e se non mi fossi
trovata col mio pseuodo-marito? speravo che andasse tutto bene.
mi
misi in viaggio e dopo
due ore di aereo arrivai sul set, sul posto della mia nuova avventura
che sarebbe durata non so quanto.
appena
arrivata la regista
mi venne incontro e mi invtò ad unirmi agli altri. dopo poco
eravamo
seduti ad un tavolo del nostro albergo con il resto del cast. avevo
subito stretto con Nikky Reed che avrebbe intrepretato mia "sorella"
Rosalie e con Kristen Stewart che intrepretava bella, con i ragazzi
un po meno, Kellan escluso.
avevo
conosciuto il nostro
Edward Robert Pattinson e quello come lo definì la regista
la mia
"ombra" Jackson Rathbone.
me
lo immaginavo molo
diverso da come si presentava anche lui conosceva già Kellan
ma non
proferiva mai parola, stette zitto tutta la sera, che fosse timido?.
il
giorno dopo
cominciarono le riprese ergo i guai. dovevo fare l'allegra
mogliettina di un muto! non che nella prima parte del film avessimo
particolari battute anzi nessuna ma gia il modo in qui mi guardava
era irritante.
a
pranzo provai a rompere
il ghiaccio -secondo te avrà successo?- non mi
degnò ne di uno
sguardo e di una risposta sembrava quasi incantato da cosa non lo so,
sventolai una patatina fritta davanti a lui in modo da attirare l
attenzione che finalmente ottenni -come scusa?- ero allucinata
-secondo te, Twilight avrà successo?- attesi una risposta
per
diversi minuti - spero di si, scusa ma devo andare- e si
alzò
lasciandomi ancora a bocca aperta con la patatina che penzolava dalla
mano.
rimasi
a guardarlo mentre
si allontanava finche non sparì dalla mia vista, a scantarmi
fu
Nikky che mi si sedette accanto domandandomi cosa mi stesse
succedendo -Nikky chiama Ash, gne-gne, parler parler, Ashley mi
senti??- mi stava minacciando con una forchetta di plastica su qui
aveva infilzato un wurstel -si ti sento, che dicevi?- scosse la testa
esasperata -lo conosci da ieri e gia ti sei innamorata?- non capivo
di cosa stesse parlando, forse davvero ero di fuori come un terrazzo.
-ma
di che parli?- guardò
in aria abbandonando il wurstel nel piatto e girandosi completamente
verso di me - di Jackson che diamine- la guardai schifata -Nikky!-
-Ashley!scusa solo un innamorata a quello sguardo!- fu il mio turno
di esasperazione -oppure una che non lo sopporta- - ma lo conosci da
ieri, che è successo?- raccontai tutta la storia a Nikky che
non ci
cavò un ragno dal buco.
-è
esasperante parlare
con lui, ti viene voglia di picchiarlo-
-addirittura?-
-si
e sicuramente di qui
alla fine delle riprese lo ammazzo-
i
giorni passavano veloci
ma la nostra situazione non accennava a migliorare, passavamo ore
intere insieme sul set ergo ore abbracciati e a coccolarci ma niente
una volta fuori dal set tornava il solito e muto Jackson tanto che
gli altri scherzando iniziarono a chiamarlo "il musone della
famiglia".
una
sera dopo la ripresa
del nostro primo ingresso nella mensa decisi di chiedere a Kellan che
problema avesse Jackson.
così
a tavola quando
stava per sedersi accanto a lui lo trascinai via in modo anche
abbastanza scortese nei confronti di Jackson mentre Kell mi guardava
stranito e intimorito.
-dobbiamo
parlare- dissi
sedendomi ad un tavolo libero e facendolo sedere davanti a me.
-ti
imploro pietà per
qualsiasi cosa abbia fatto- mi disse con gli occhi da orsetto
abbandonato dalla mamma
-tu
non hai fatto nulla-
lo vidi tirare un sospiro di sollievo
-e
allora che vuoi?-
parlare di Jackson no? - voglio capire che problemi ha con me
Jackson? tu lo sai sputa il rospo- lo intimidii con una forchetta
-chiedilo
a lui io non so
niente, e poi scusa passate ore abbracciati non mi sembra ti
dispiaccia tanto- mi fece l'occhiolino e per tutta risposta gli tirai
una manata -piantala di fare lo stupido, non parla sta sempre da
solo- mi interruppe -certo l'unica volta che stava con qualcuno una
pazza la privato della compagnia. è fatto così
lunatico no sembra
ma è felice- certo e io ero triste.
quella
sera decisi che lo
avrei affrontato e gli avrei chiesto il motivo di tanto distacco non
solo nei miei confronti ma di tutti, certo mi sarei dovuta fare gli a
farmi miei ma non mi è mai riuscito.
sulle
scale che portavano
alle nostre camere lo incrocia, momento perfetto e lo bloccai contro
lo scorri mano per evitarli una qualsiasi via di fuga.
-Jackson
dobbiamo parlare-
e lo inchiodai con lo sguardo -scusa ma domani dobbiamo alzarci
presto abbiamo la scena del- -della gita lo so l'ho letto il copione
sai, voglio solo sapere perchè mi eviti una volta fuori dal
set come
eviti tutti gli altri, ti stiamo antipatici,ti sto antipatica- non
li avevo lasciato tempo di interrompermi sarebbe stato peggio e
sopratutto piu imbarazzante di quanto gia non fosse - io non odio
proprio nessuno.- fu la sua risposta ma non ero convinta -a parte me-
-ma non è vero- -è allora perchè mi
eviti, passiamo ore
abbracciati e a fare finta di essere sposati e poi a pranzo non ci
diciamo neanche ciao- gli urlai contro -appunto Ashley l'hai detto tu
facciamo finta, è solo un film Ashley non dobbiamo essere
amici per
forza- -sei un essere strano, è per questo che ti odio!- -tu
mi
odi!? ti odio piu-
ero
basita, mi odiava
davvero eppure sul set sembrava sempre così carino e
cordiale, era
davvero un bravo attore
-bene-
dissi alterata
-bene- disse alterato e sbuffando andai verso camera mia mentre lui
scese verso il bar.
la
mattina dopo a
colazione raccontai della nostra lite e il motivo per qui non mi
rivolgeva la parola -non ci credo e tu che hai detto?- -che lo odio
anch'io- ma non era convinta - sei sicura di odiarlo?- non sapevo
rispondere non sapevo darmi una risposta a me stessa ergo neanche a
lei.
rimasi
tutta la mattina a
pensare a quella domanda "sei sicura di odiarlo?" non ero
affatto sicura. il peggio era che se pensavo a quale scena avremmo
dovuto fare quel pomeriggio mi sarei volentieri mangiata le mani, era
la scena in qui io sarei dovuta stare mezza seduta su Jackson e mezza
sulla sedia mentre lui doveva passarmi un braccio sotto al collo e
giocare con una ciocca di capelli.
appena
arrivai sul set la
regista mi disse come mi sarei dovuta mettere e la cosa risultava
ancora peggio di come me lo aveva descritto giorni prima.
-bene
Jack siediti così,
perfetto. Ashley siediti su una sua gamba ma con le tue gambe sulla
sedia, poi appoggia la testa sotto il suo mento perfetto e pendili la
mano, Jack passali il braccio destro sotto al collo e gioca un po con
una ciocca di capelli. tutto chiaro?- rispondemmo di si anche se
avrei voluto dirle ehi! ieri sera gli ho detto che lo odio come posso
stare mezza sdraiata su di lui?? ma questo era il cinema.
-e
azione- cominciamo a
recitare, come al solito noi a non avevamo battuta ma eravamo sempre
sulla scena -io non capisco- la battuta di Robert finisce e nel
momento in qui la telecamera si allontana per riprendere tutto il
tavolo Jackson mi prende la mano.
-e
stop. era buona la
teniamo, Jack ottimo lavoro anche se non era nel copione ok prossima
scena..ah si quella del furgone qui voglio Kris, Rob con la prima
unità e poi con la seconda voglio Ash, Jack e le comparse-
di
nuovo ero avvinghiata a
Jack e dovevo ammetterlo la cosa iniziava a piacermi. mentre salivamo
le scalette per andare nel nostro posto di scena mi passo un braccio
intorno alla vita, guardai prima il braccio e poi il suo volto
-che
stai facendo?-dissi
fredda- niente- rispose evasivo -okok, lo ammetto cercavo un modo per
attaccare bottone e vedo che ci sono riuscito- sorride, la prima
volta in un mese e devo ammetterlo ha un sorriso bellissimo ma non mi
devo fare incantare -come dice bella i tuoi cambiamento di umore mi
fanno girare la testa- dico seccata -come siamo scorbutici,ricordati
che ti odio- -secondo me hai dei disturbi della personalità
per non
dire mentali- ride ancora e nonostante mi risultasse l'uomo piu
antipatico al mondo era bellissimo quando sorrideva.
-puo
darsi- mi cinse in un
abbraccio e mi avvicinò a se, i nostri volti erano ad una
distanza
pericolosa non che ci fosse servito a qualcosa, in questo film non
avevamo un bacio ma la cosa mi lasciò di stucco comunque
-che
stai facendo?- chiesi
di nuovo secca -il mio lavoro signorina Greene e se permette dovrebbe
farlo anche lei-
scossi
la testa infuriata
ma nonostante tutto non mi allontanai da lui mi avvicinai di piu e
appoggiai la testa al suo petto.
dopo
u po mi sentì
strattonare -che stai facendo?- mi prendeva pure in giro ma non mi
ero accorta di essere ancora abbracciata a lui -il mio lavoro,
lasciami fare- dissi seccata, rise e scosse la testa - la scena
è
finita- mi scostò da lui e si allontanò -lo
sapevo, io..-rimasi li
come un ebete.
entrai
nella mensa come un
automa e Nikky mi venne incontro dopo che aveva giurato la serie di
riprese del piano e dell'ospedale.
-Ash
tutto a posto?- ero
rimasta scioccata dal suo comportamento -Jackson- riusci a balbettare
-jackson che? ti ha baciata?- la guardai aggrottando la fronte - no
Nikky- -e allora cosa ha fatto?- -mi ha preso la mano in una ripresa,
e poi mi ha abbracciata. io non lo capisco prima mi odio e poi mi
abbraccia- sembrò pensare ad una risposta -secondo me li
interessi?-
-prego?- -ma si, tu non ci fai caso ma non ti stacca gli occhi di
dosso e Kell ha detto che in camera la notte- la interruppi non lo
volevo sapere cosa faceva la notte pensando a me -no grazie- -scema
non fa altro che parlagli e chiedergli di te- respirai - Jackson non
è un pervertito è anche troppo timido per i miei
gusti- Koda
fratello orso si era unito alla conversazione. raccontò
tutto con
estrema precisione ed era abbastanza convincente anche la sua teoria
sull'odio.
-scusate
ma se io
interesso a lui perchè dovrei cercarlo io?- -giusto domanda
perchè
Koda?- - che ne so-.
troncammo
la discussione
li perchè stranamente Jackson si unì a noi. e
adesso che ci facevo
caso era vero ogni volta che alzavo lo sguardo lo vedevo che
distoglievo lo sguardo immediatamente.
ma
se gli piacevo come
diceva Kell come mai mi tratta sempre con freddezza quando siamo solo
io e lui?
le
riprese continuarono
sempre allo stesso modo ma sentivo che il nostro rapporto stava
cambiando sempre di piu, non c'era piu quella indifferenza che c'era
all'inizio ma una specie di amicizia con un qualcosa di piu.
eravamo
agli ultimi attimi
delle riprese quelle dove avevamo qualcosa da dire. passavamo molto
piu tempo insieme sul set. eravamo intenti nella scena della fuga
-perfetto Edward si avvicina al finestrino e gli dici quello che devi
ok?- era tutto andato per il bene, avevamo quasi finito e un po mi
dispiaceva soprattutto mi dispiaceva allontanarmi da Jakson.
Jackson
si mette al
volante e mentre Rob di e la sua battuta e Kris lo ascolta io e lui
davanti ci guardammo in silenzio poco prima che si apra il garage e
velocemente mi passa la mano sulla guancia poi riporta la mano sul
volante accende la macchina ed esce dal garage. rimasto a fissarlo
per tutto l tempo della scena.
scese
di macchina ma si
allontanò subito senza permettermi di seguirlo
così decisi di
lasciar perdere, forse mi stavo immaginando tutto, forse lo faceva
solo per il film, speravo veramente di no
appena
vidi Nikky decisi
di confessarle tutto -Nikky, devo parlarti?- mi guardò per
un
momento poi capì a cosa mi riferivo ci si sedette e
cominciai a
raccontare della guancia.
-eravamo
nella macchina e
prima che si aprisse il garage mi ha passatola mano sulla guancia- la
sua faccia era un misto di felicità e di sbigottimento.
-waaa!
lo sapevo che c era
del tenero e tu? l'hai baciato?- disse euforica- mi credi una facile
così? nulla si è alzato ed è andato
via senza dire nulla- abbassai
lo sguardo triste -Ashley Greene ti conosco solo da pochi mesi ma si
vede chiaro che sei innamorata!- non ne ero sicura ma sicuramente
aveva ragione.
-non
lo so e se mi sto
immaginando tutto?- scosse la testa -un po di fiducia Ash- - non
è
venuto neanche a cena- dissi indicando il tavolo dove eravamo seduti
a cena.
Nikky
capì che mi mancava
e accarezzò gentile la mano incoraggiandomi -magari aspetta
la fine
del fllm per non coinvolgere troppo vita privata e lavoro- decisi che
era così non che ci credessi molto ma per convincere me
stessa.
salì
le scale verso la
mia stanza con un sorriso da scema stampato in faccia svoltai l
angolo e lo sentì parlare al telefono e decisi di origliare
ma forse
era meglio se avessi tirato a diritto.
-ciao,
si sto bene te?,
sono contento mi raccomando non mi fare preoccupare Sarah, si ti
voglio bene, anch'io non vedo l'ora di riabbracciarti, devo andare
Sarah. Salutami tutti piccola. ti voglio bene-
riattaccò
il telefono
tutto contento. mi ero immaginata tutto era felicemente fidanzato
con questa Sarah e io pensavo h potessi piacergli, svoltai l'angolo
ma facendolo urtai un vaso che cascò a terra richiamando la
sua
attenzione su di me, mi chiamò ma continuai a andare avanti,
mi
sentii prendere la mano mentre le lacrime mi rigavano il volto
-Ash
che succede- vide le
lacrime e si fece serio quasi preoccupato -perchè piangi?-
arrabbiata come ero, non con lui ma con me, ritrassi la mano e gli
risposi anche male - e a te che importa- e me ne andai di corsa non
avevo la forza di stare un minuto di piu in sua compagnia.
una
volta chiusa in camera
mi accasciai lungo la porta e cominciai a piangere, mi stesi sul
letto ma non chiuso occhio.
la
mattina arrivò troppo
in fretta e le riprese mi constrinsero a scendere, Nikky
capì che
avevo pianto e appena mi vide mi venne incontro chiedendomi il
motivo.
-è
fidanzato- le dissi
trattenendo a stento le lacrime -oh tesoro, mi dispiace- mi
abbracciò
calorosamente e mi consolò ma la presenza di Jackson a pochi
metri
non aiutavano mi venne vicino facendo allontanare Nikky
-che
ti ho fatto Ash?-
-sei
solo uno stronzo-
presi Nikky per mano e lasciai la stanza senza guardarmi indietro.
finimmo le ultime settimane di riprese come i primi giorni che ci
eravamo conosciuti e tutti lo notavano. a cena tutti insieme non ci
degnavamo neanche di uno sguardo.
l'ultima
sera prima di
ripartire Kellan annunciò un party a casa sua, si
alzò in piedi e
fece il suo annuncio -Amici e colleghi, vi voglio un sacco di bene e
non posso stare non so quanto senza rivedervi sicchè ho
deciso di
dare un parti sabato prossimo a casa mia perciò non
mancate!- detto
questo si risedette al tavolo e la cena continuo allegra per tutti.
appena
finì di mangiare
salutai e me ne andai a dormire, passai dietro a Jackson e sperai che
mi seguisse che mi dicesse che non era ciò che pensavo io
che non so
che fosse sua sorella. volevo che mi seguisse per poi baciarmi e
magari farmi visita nella camera, addormentarmi sul suo petto dopo
aver fatto piu volte l'amore e domani prima di partire sussurragli un
flebile buongiorno con la bocca ancora impastata dal sonno, poi fare
una doccia insieme e poi prometterci di vederci appena tornati a Los
Angeles. ma quando finii di fantasticare ero gia chiusa in camera,
seduta sul letto con le gambe strette al petto a versare lacrime che
nessuno asciugherà.
anche
quella notte dormì
poco e il giorno dopo ero distrutta e tutti si accorsero questa volta
che qualcosa era successo ma nessuno fece domande.
lo
cercai con lo sguardo
poco prima di infilami in macchina dopo aver salutato tutti e
promesso di chiamare nikky non appena fossi arrivata a casa
-è
partito subito dopo colazione, mi spiace- mi disse Nikky
accarezzandomi il braccio sorrisi debolmente -qualcuno lo sta
aspettando,ti chiamo appena arrivo- ci abbracciammo come due migliori
amiche.
lo
eravamo davvero.
appena
arrivai la chiamai
e passammo due ore al telefono, avrei pagato per tornare sul set di
Twilight, mi ero divertita e avevo conosciuto persone meraviglio e
avevo conosciuto lui.
la
settimana passo
lentamente ma sabato arrivò ma non avevo intenzione di
andare alla
festa ma dopo la chiamata di Nikky mi convinsi che non c'era motivo
di non andarci.
-sei
arrivata? come stai?-
incredibilmente mi sentivo a casa con la mia famiglia c'erano tutti,
tutti tranne lui -chi stai cerando?- -nessuno- mentivo solo a me
stessa a Nikky non potevo nascondere nulla. volevo vederlo ma anche
no, non volevo vedere abbracciato alla sua ragazza e io li come un
toro che fissava un drappo rosso.
poi
incredibilmente la
porta di casa di Kell si aprì ed ecco lui, solo. mi girai di
scatto
sotto il suo sguardo che sentivo perforarmi la schiena.
contai
fino a tre e mi
girai e lo trovai davanti che mi guardava senza nascondere un
emozione nel vedermi
-ciao-
mi saluta e io non
ricambio come una bambina bizzosa - che c'è adesso neanche
mi
saluti?- sentii le lacrime scendere di nuovo, mi morsi il labbro per
fermarle ma senza alcun risultato -scusami- e feci per andarmene ma
la sua mano catturò la mia e mi costrinse a girarmi e a
scontrarmi
contro il suo petto.
-spiegami
cosa ti ho fatto
ti prego perchè io non capisco?- mi disse sincero -anche
adesso, mi
sto illudendo che io ti possa piacere e invece so che non è
così-
mi guardò triste -perchè pensi questo?-ma era
scemo? - tu stai con
Sarah, non ti piaccio e io mi sono illusa per due mesi che possa
esserci qualcosa tra noi- dissi abbandonandomi alle lacrime
-Sarah?-
rise e poi
appoggiò la fronte alla mia -che hai da ridere?- -Ash sai
chi è
Sarah?- risposi di no -Sarah è mia sorella- disse
avvicinandomi
ancora di piu a lui -tua sorella?- -Ha otto anni e vive con i miei e
quella sera era il suo compleanno- che scema che sono stata ho
rovinato tutto per colpa della mia mente malata. adesso veramente mi
sentivo una cretina patentata mi sono fatta un sacco di para pesando
chi fosse quella. mi avvinò a lui e mi baciò per
la prima volta un
bacio dolce ma passionale, le nostre lingue che si cercavano adesso
erano insieme, lo sentì prendermi per mano e condurmi al
piano di
sopra, senza opporre resistenza lo seguì in balia dei sensi
e
dell'eccitazione che stava crescendo dentro di me entriamo e con un
calcio chiuse a porta la frenesia aumenta ci prese, ci buttammo sul
letto e con non poca difficoltà ci spogliamo, rimasi in
intimo sotto
lo sguardo incantato di lui, continuava a baciarmi prima d scendere
sul seno ancora fasciato dal reggiseno passò una mano sotto
mia
schiena cercando di lasciarlo alzai quel poco la schiena per far si
che lo levasse, lo sfilò prima di abbandonarlo a se stesso
nella
stanza mi sdraiai di nuovo sul letto, sentii il suo corpo caldo
premere contro i miei seni, passai le braccia sulla sua schiena e
allacciai le gambe ai suoi fianchi sentendo la sua eccitazione
premere contro i boxer che si strofinavano contro i miei slip .
scese
a baciarmi il seno
la nostra pelle scottava al contatto con quella dell'altro,
sentì
una sua mano intrufolarsi negli slip e con un solo gesto entrare in
me cominciò a muoversi su è ma prima che
raggiungesi l'apice mi
sfilò gli slip, faccio lo stesso.
si
tir su con le braccia e
con una o due spinte entrò in me avrei voluto gridare ma non
potei
mi morsi il labbro per evitare dopo poco si raggiunse l'apice insieme
ma non eravamo ancora contenti lo feci scivolare al mio posto
cominciai a muovermi su e giu di nuovo si raggiunse il massimo del
piacere insieme.
stravolta
mi addormentai
sul suo petto abbracciata a lui.
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