Ecco
a voi il
primo essenziale capitolo
della misteriosa favolosa eccentrice sensuale spiritosa storia mai
creata da due collaboratrici pazze! Di chi stiamo parlando? Ma di me
e della favolosa Luisina, che se scopre tutti questi miei complimenti
mi uccide XD
Qui
io e Luisina
abbiamo risposto alle
vostre meravigliose recensioni. Tra esse troverete anche le recensioni
vecchie, quelle della prima volta che fu postata la storia,
perchè chiunque abbia già recensito
potrà notare ora se non lo avesse già fatto, o
rivedere la risposta alla sua recensione. Potrebbe anche essere che
qualcuno non sia sicuro di averla già letta, per cui qui
scoprirete la verità XD. Vi devo ringraziare! Mi
avete commosso :) Lavorare con Luisina, mi ha dato davvero tante
soddisfazioni, anche perchè io sono fan sua quanto voi :)
Bacione :)
Rmarta:
carissima *_* luisina e mrhty
(grazie luisy per aver preso la parola! Vai così :)) ti
ringraziano per aver recensito e soprattutto per aver trovato il
prologo interessante. Speriamo questo capitolo introduttivo ti sia
piaciuto *_* Un bacio dalla pazza-luisina e dalla mitica-marty
^_^ (grazieeeee :))
Chi61: Un caldo benvenuto
da luisina e mrthy!
Quindi ti abbiamo intrigata, bene bene! Speriamo di non deluderti!
Vedrai che la storia sarà divertente e mai noiosa (*giuriamo
solennemente di inserire un bel fustacchione per te*). Baci dalla
pazza-luisina e dalla mitica-marty *_* (e vedrai che fustacchione,
preparati!). Ho letto anche la tua seconda recensione :) grazie
veramente :) Luisina ti saluta con profondi inchini :)
Lisa76:
Mia adorata amica *_* permettimi di
presentarti la mitica-marty (eh già piacere, lisa!) con la
quale collaborerò per questa idea un po’ folle, ma
intrigante. Purtroppo la pazza-luisina dovrà partire
lunedì
per la Croazia (e chiamami scema XD) (no infatti luisy :)), per cui
la storia sarà sospesa fino al 20 settembre (maledetti esami
all’univ!) (beh ma mi darò da fare io appena posso
per
mandare avanti i lavori così quando ci sei abbiamo meno da
fare), ma promettiamo di non farti attendere troppo. Ti voglio bene
amica mia (da luisina XD). (Onorata di conoscerti! Felice che ti
piaccia la nostra storia :)). [socia, non è che la faremo
confondere alla povera lisa? O.O][Eh sì, mi sa di
sì!!
ahahahaha]. (Luisy, ormai sentiranno le voci doppie :) ma non vi
stuferete di noi, vero?) Bacione =***
Shinalia:
Manu adorata
*_* ti presento la bravissima poetessa martina (uh quante persone
devo conoscere :) piacere Shinalia :) Hai proprio un bel nome!).
Collaboreremo insieme per questa FF, e ti ringraziamo per aver
trovato il prologo intrigante *_* Un bacio dalla pazza-luisina e
dalla mitica-marty (luisy mitica è fin troppo XD sono solo
una
pazza qualunque XD)
Lilyanne89masen: Salute a te, o fratella XD
permetti che questa pazza-creativa-luisina ti presenti la sua collega
altrettanto pazza-creativa-martina (uh altre presentazioni :)
piacere!!!). ebbene, un dì in cui il cielo risplendeva
limpido
e sereno, mentre la qui presente pazza-creativa-luisina portava a
spasso il suo Cantelmo, incontrò la mitica martina. Rimase
folgorata dal modo in cui URLAVA AL VENTO!!!!!! (ehi, ma di che urli
stai marlandi? O.O Cmq Lily è il nome di una prtagonista del
mio libro :)) VOLEVO MOSTRARE ALLA NOSTRA LILY COME COMUNICHIAMO!!!!
YO SORELLA!Okay, ora la smetto di fare la pazza (ma che ci
può
fare? Luisina non a caso si chiama pazza-luisina XD). (ahahahha luisy
c'è un motivo :) anche io sono pazza :)) Dunque, carissima
lily, hai centrato l’obiettivo: la FF sarà una
storia di fan
fiction nella fan fiction (perché mai dovresti confondere
‘sta
povera ragazza? -.-‘) (luisy cattiva!). Già qui si
capisce
che Bella, umana scrittrice sfortunata, avrà una serie di
deja
vu. E… quando incontrerà Edward (capitolo 3?
Spoilerrrrrrrrrrrrrrrrrrrr) questi deja vu si accentueranno. Fino a
quando lei capirà che la storia la vive davvero (luisina, e
la
pianti di spoiler are?) (luisy non so nemmeno che siano gli spoiler
XD) <-------luisina risponde per me XDChiedo venia
ç_ç
(? cos'è sta roba?) Cmq dovresti provare il massaggio
shiatsu *ç* una goduria XDXDXD (anche io voglio
sisisisisisisiisisis) Bene, carissima lily, luisina-pazza e
martina-mitica (ma dove?) ti salutano e sperano di leggere presto le
tue recensioni esilaranti. Un bacione =*** (si, ciao a presto
:))
JessikinaCullen:
Jess, tesoro adorato *_* Lascia che
luisina-pazza ti presenti la mitica-martina! (piacere Jessikina ^_^
ma luisy non sono mitica -_-). Dunque, dunque, dunque, questa storia
sarà mooooolto particolare! Nel senso che Edward
è un
essere umano, ma… (puntini puntini puntini). Sarà
una sorta
di FF nella FF. (scusa la confusione che sta facendo la mia compare,
ma non vuole rovinarti la sorpresa XD)Insomma… Edward
entrerà
in scena non subito, perché vogliamo dare al lettore la
possibilità di capire il personaggio di Bella ed entrare
nella
sua testa. Però dal terzo cappy capirai molte cose =PTesoro
adorato (è luisina che parla) ti voglio tanto bene!!! Un
bacioneeeeeee (un bacione anche da me
:))
SognoDiUnaNotteDiMezzaEstate:
Tesoro *_* lascia che
luisina-la-folle ti presenti la sua socia in affari martina-la-mitica
(hai la fissa XD non sono miticaaaa). Dunque, tesoro, tu che mi
conosci, avrai la responsabilità di convincere la qui
presente
martina che luisina NON è pazza ù.ù
(lo è
e bastaaa :)) Ahahahahah oddio, mi sa che non sarà possibile
XDSiamo onorate di averti tra le nostre lettrici *_* Un bacio
da tutte e due! ( *.*)
Ste87:
Carissima *_* luisina ti dà
il benvenuto anche in questa FF, e ti presenta la sua socia in affari
Martina (la pago profumatamente, eh?! Che non si venga a dire che
luisina sfrutta ahahahaha)(come mi paghi? Io ti pago che mi insegni
che prima del che non va la virgola!). Sono tutti umani in questa FF,
ma… c’è un ma. (e fu così
che quel ma volteggiò
nel cielo come un segnale di fuoco o.O oddio e questa dove
l’hai
tirata fuori, luisina? XD)(si infatti XD io non ricordo voli di fuoco
XD). Un bacione e grazie perché ci segui *_*
Patrizia61:
Mia adorata patrizia (luisina parla e stra-parla al tuo cospetto XD).
Salute a te, o carissima! Lascia che ti presenti la mia socia in
affari Marty-la-mitica! (piacere con grazie a abbondanta (XD)).
benvenuta in questo progetto di collaborazione *_* (detta
così,
sembra quasi che stia per costruire una strada o il ponte di Messina
XD)(uhuh che ingegnere che siamo! Beh qualcosa in cantiere ce lo
abbiamo eccome XD). Dunque, dunque, il primo capitolo sarà
di
presentaizone… ma speriamo di intrigarti! Un bacione!
(ciaooooo)
Valli: Carissima
*_* la qui presente luisina ti
ringrazia perché segui le sue follie con solenne costanza
(*inchino*). Permetti che ti presenti la mia nuova socia in affari
martina (piacere e mi inchino come la mia maestra XD!). Le nostre
follie si mescoleranno come in un pentolone magico, e sforneremo
capitolo intriganti. (speriamo che non vengano fuori malefici
eh!)*luisina e martina si portano due dita alla fronte, come
brave e diligenti scout* (siiiiiiii :)) Ecco a te la presentazione
del personaggio. A presto =***
ISA1983:
Tesoro mio adorato *_*
Mia Hotaru-san prediletta!!! La tua luisina ti dà il
benvenuto
e ti ringrazia perché la segui con costanza. Grazie amore
=***
Ti presento la mitica Martina (piacereeeeeee Hotaru, posso chiamarti
così?)(luisina ma perchè scrivi cose
così? Cmq
piacere :)), che sarà mia collaboratrice (si :) e allieva e
comapagna di pazzie). Dunque l’idea che abbiamo sfornato
sarà
intricata (devi sapere che non amiamo le cose semplici. Infatti da
amanti del difficile, ci siamo già sposate con Pattinson e
Taylor (magari cara magari ^^)… solo che ancora loro non lo
sanno
>.< Ecco, hai capito cosa intendiamo per difficile? XD),
ma
siamo stra-felici che il prologo ti abbia intrigata *_* (si ciao ciao
:) a presto :)) Ecco a te la presentazione del personaggio.Ti
voglio bene, tua Rei-chan.Un bacio da Bibi, cioè Martina
:)
Katy71: e
speriamo che questo capitolo ti abbia intrigato ulteriormente! un
bacione da Luisina e mrthy :)
Infine
ultima, ma non meno importante
simo87:
tesoro adorato (luisina parla XD)
permetti che ti presenti la mitica-martina *_*(piacere :)) Siamo
stra-mega-ultra-arci-felici (ahhhh ma quanti aggettivi XD) che il
prologo ti abbia intrigata. Ecco a te la presentazione dei
personaggi. *incrociamo le dita* Bacio da luisina-pazza e
martina-mitica (grazie per la recensione all'ultimo momento :) mi fa
molto piacere :))
CAPITOLO
UNO
L.A
Masen
Journal
1264 West 1st Street
LOS ANGELES
7 agosto 2010
Oggetto:
Risposta della Casa
editrice L.A Masen Journal
Gentile Sg.ina Swan,
Con la
presente la informiamo che abbiamo ricevuto con successo il suo
manoscritto. Dopo un’accurata analisi del materiale ivi
contenuto,
siamo spiacenti di doverla informare che non è stato
ritenuto
adeguato per la stipula di un eventuale contratto.
Il suo lavoro
ci è sembrato lodevole, tuttavia non abbiamo trovato
quell'originalità che possa spingere la nostra casa editrice
a
catalogare il romanzo come idea vincente.
Ci riserviamo di
ricevere in futuro altro suo materiale, qualora ne avrà.
Ringraziandola per la preferenza accordataci, le auguriamo un
futuro roseo.
Con
i migliori saluti,
L.A
Masen Journal
L’entusiasmo
che da
settimane accendeva l’animo di fervente aspettativa,
appassì
quando lo sguardo deluso passò febbrilmente in rassegna le
parole riportate su quella lettera.
Una frase in particolare
spiccava imperterrita tra tutte le altre, secche d’inchiostro
nero.
Non abbiamo trovato quell'originalità che possa
spingere la nostra casa editrice a catalogare il romanzo come idea
vincente.
Nel petto si aprì una nube di costernazione, che
cresceva progressivamente; nonostante ciò gli occhi non
mostravano intenzione di allontanarsi da quel foglio.
Da quando
avevo deciso di intraprendere la carriera della scrittrice, ero
incappata così spesso in cocenti delusioni che avevo quasi
raggiunto una sorta di predilezione verso tragedie e drammi in cui
gli eroi non posso fugare la cattiva sorte.
Un vero e proprio
masochismo. Per questo rilessi più e più volte
quelle
scabre righe in cui la Masen Journal sosteneva che ero…
inadatta.
Inadatta.
Adesso capivo perché gli scaffali della
libreria in soggiorno, negli ultimi mesi, traboccavano di tragedie
shakespeariane. Una volta avevo sentito dire che i libri che leggi
rispecchiano la tua vita, o, in casi estremi, sono capaci di
influenzarne l’andamento.
In altre parole mi stavo portando
iella da sola.
Complimenti Bella, con tutte le tragedie che hai
letto, hai segnato per sempre la tua esistenza.
Meno male che non
amavo il genere thriller, o mi sarei ritrovata improvvisamente
trasformata in Catwoman.
Sbuffando teatralmente, richiusi lo
sportello della cassetta della posta e senza entusiasmo incedetti
lungo il giardino, che circondava la casa. La frase incriminata
martellò come un picchio incessante.
Non capivo ancora che
razza di risposta era? Se il libro non piaceva, perchè avrei
dovuto scrivere altri libri per inviarli a loro?
Lo scatto d’ira
mi fece chiudere la porta d’ingresso con un tonfo violento.
«Stupide case editrici!!»
Quella porta sbattuta con
violenza lasciava intendere che non ero affatto di buon umore.
Soprattutto era un monito che Alice conosceva perfettamente. Infatti
sapevo che mia cugina, abitando nella casa accanto alla mia, avrebbe
sentito il trambusto e si sarebbe precipitata a capirne il motivo,
senza dimenticarsi di portare con sé la solita coppa gelato
al
cioccolato.
Lei sì che mi conosce bene.
Ebbi appena il
tempo di raggiungere la cucina per eliminare le tracce della risposta
poco prima recapitata nella cassetta della posta, che Alice
sgattaiolò dalla porta-finestra che collegava cucina e
giardino.
Saltellando come una gazzella, mi mostrò la
vaschetta di gelato su cui avrei presto riversato la mia
frustrazione. «Sbaglio o poco prima ho sentito
l’infallibile
tonfo di una porta che sbatteva per rabbia?» Il suo sorriso
benevolo bastò ad accantonare per un attimo la delusione.
«Non
sbagli.» Risposi, lanciando un’occhiata languida
alla
vaschetta di gelato.
Nascosi uno sbuffo: detestavo ammetterlo, ma
ne avevo bisogno.
«Quindi…» Appoggiò il
palmo ben aperto di una mano a metà schiena, e con impegno
mi
trascinò dalla cucina al soggiorno. «…
tua cugina ha
percepito il tutto ed è qui appositamente per mostrarti come
il cacao riesca ad avere effetti benefici. Al diavolo ciò
che
dicono di noi americani: non siamo obesi, bensì desiderosi
di
coccole e buongustai.»
Il divano sembrò un oasi
ristoratrice in mezzo all’arido deserto del mondo. Ci
accomodammo
l’una accanto all’altra – in
realtà non potevo sottrarmi
alle decisioni di mia cugina.
«Se continuo così,
credo che diventerò una balena.»
Alice mi porse un
cucchiaio blu, che fissai con perplessità. La sua cucina era
probabilmente la più fornita di tutto lo Stato di Washington
–
ciò dipendeva anche dalla zia Esme, cuoca eccellente. Per
cui
posate, pentole, bicchieri in casa Cullen assumevano le più
disparate forme e colori.
Ciò significava che…
«Perché
mi guardi con quello scetticismo? Blu è un colore freddo,
ragion per cui ho pensato potesse aiutarti a placare il
nervosismo.»
… perfino un cucchiaio nascondeva un preciso significato.
Incredibile.
Affondai il cucchiaio nel gelato cremoso,
riempiendo la paletta concava ovale di una palla al cioccolato.
«Mi
hanno appena rifiutato.» Tracannai il gelato, gustando sulla
lingua il sapore fresco e delicato di quella prelibatezza. Come
capitava ogni volta, i nervi abbandonarono lo stato di tensione e per
i sensi fu di quanto più paradisiaco potessi avvertire.
Evviva
la cioccolata.
«Rifiutata? Ti riferisci al manoscritto che
hai inviato la settimana scorsa?»
Annuii, ripulendo il
cucchiaio dai residui. «E hanno addirittura aggiunto che non
sono adatta. Che faccia tosta! Come fanno a dire che non sono adatta
se… se non vanno a fondo? Insomma, un romanzo può
nascondere
molto più di quanto possa lasciar vedere. Una lettura
superficiale ne altererebbe l’essenza. No?»
Nei suoi occhi
cercai una conferma.
Alice era la ragazza più dolce e
allegra che avessi mai conosciuto. Era sempre stata presente quando
ne avevo avuto bisogno e non avrebbe smesso di ascoltare i miei
problemi, come chiunque altro.
Lei era diversa.
Ascoltava
attentamente tutto ciò che le raccontavo e poi mi spiegava
come credeva che dovessi comportarmi, ma non pensava che dovessi
seguire i suoi consigli. Sosteneva sempre che la scelta era mia,
soltanto io potevo capire ciò che era giusto.
Infatti il
suo silenzio fu più che eloquente. Sospirò.
«Bella,
non devi ridurre la tua esistenza alla ricerca disperata del
successo.»
«Ehi, frena. Stop. Non voglio il
successo.»
Insomma.
Ridusse gli occhi a due sottili
fessure. «Sicura?»
«No, voglio solo dimostrare
che posso riuscire a…»
«A competere con Rosalie?»
«Non voglio competere con
Rosalie!»
Almeno sii sincera con te stessa, Bella!
Rosalie
era la figlia adottiva di Esme e Carlisle, nonché
sorellastra
di Alice. Il suo carattere si poteva inquadrare con una semplice
occhiata: capace sempre di stare al centro dell’attenzione.
Sia per
il suo charme, sia per la vitalità che traspariva da ogni
suo
lavoro.
«Non ha importanza le volte in cui Rosalie ti ha
battuto. Non è detto che il suo libro sia meglio di quello
che
stai scrivendo tu. Spesso le case editrici accettano testi stupidi
solo per fare molti soldi, ma non ti devi abbattere».
Mi
accoccolai al suo fianco e appoggiai la testa sulla sua spalla.
«Io
temo di aver perso ogni speranza. Come questi mi hanno sbattuto la
porta in faccia, lo faranno molti altri. È solo una perdita
di
tempo mettersi a scrivere ora»
Mia cugina non era del mio
stesso parere. «Ciò che tu vuoi trasmettere con i
tuoi
testi è fantastico! Io so che la forza delle tue parole
riesce
a incartarmi. Non solo perché sono tua amica»
Appoggiò
una mano sulla mia gamba con leggerezza. «Tu hai un dono, che
Rosalie non ha. Una delusione origina sempre una sopravvalutazione
delle capacità altrui. Rosalie non è meglio di
te. Tu
quando lavori ci metti il tuo cuore, vuoi arrivare fino in fondo ed
essere orgogliosa di te stessa! Non hai bisogno di risultati,
perché
l'unica cosa importante è che tu sia contenta di te
stessa».
Avvinghiai il cucchiaino affondato nel gelato al cioccolato e lo
estrassi carico di calorie. Il gusto freddo si sposava bene con la
mia gola secca. Alice aveva ragione: ero orgogliosa del mio lavoro.
Ma, se avessero accettato il mio libro, sarei stata molto
più
felice.
E avrei dimostrato di possedere un talento non dissimile
da quello di mia cugina Rosalie.
Oh se solo avessero detto si,
starei ballando con Alice nel salotto, saltando euforica.
«Beh,
se non sei contenta possiamo sempre fare un salto dal direttore della
casa e sparargli, così sei sicura che non
accetterà più
altri libri dopo il tuo rifiuto». La sua risata cristallina
risuonò nella stanza, facendomi sorridere.
«Ma
questo anche se sarebbe una liberazione non risolve il
problema».
Alice si avvicinò al mio orecchio. «Lo sai cosa
disse David Poyer?» La sua voce era un misto di
sensualità
e mistero.
Sinceramente non lo sapevo.
I miei occhi si
scontarono con quelli scintillanti di Alice e lei dischiuse le labbra
lentamente. «Disse che i principianti hanno a disposizione
trentadue fallimenti. Solo dopo insulti, pessimi racconti, storie
brevi che fanno cilecca, inizieranno a contare».
I miei
occhi si sbarrarono, increduli. Come? Trentadue fallimenti.
Sembravano un’infinità, eppure a me ora ne
bastavano solo
trentuno.
Deglutii piano. Nessuno mi aveva mai detto che sarebbe
stato facile, ma io ho voluto provare. Nessuno mi voleva credere, ma
io ho creduto in me stessa.
Cosa mi può fermare? Anche
Einstein non era un genio in matematica e poi...
Una scossa mi
percosse.
Non importa quanta strada devi percorrere per
raggiungere la meta ma come la percorri.
Oddio.
Il mio
problema? Se fossi riuscita a mettere da parte questo spirito
agonistico che avevo instaurato, senza alcun motivo, verso
Rosalie…
probabilmente avrei ottenuto il doppio del successo.
Il problema
era riuscirci.
Incrociai gli occhi di Alice, in attesa di una mia
mossa. Le rivolsi un sorriso onesto e presi le sue mani tra le mie.
«Hai fatto molto per me Alice. È ora che colga i
frutti
e mi metta a fare la marmellata».
Alice mi strizzò
l'occhio e affondò nuovamente il cucchiaio nella confezione
ultra calorica. Gongolante, la portò alla bocca, pregustando
la sensazione del cibo che si scioglie sul palato e libera una
ventata di fresco. La imitai, superando la quantità di
bontà
calorica sulla superficie incavata metallica.
«Bella, ti
sei accorta che mi sono portata la scatola di fazzoletti per
niente?»
Ma mentre parlavo la fantasia prese il possesso del mio corpo, e
mi catapultò in una nuova grottesca immagine.
Alice,
aggraziata creatura, si nascondeva nel buio evitando le vie
più
affollate, correndo ad una velocità incalcolabile.
Improvvisamente si bloccò e la sua attenzione fu attratta
dalla mia presenza. Non respirava nemmeno. Il suo petto era fermo,
come salda roccia. Poi improvvisamente si piegò verso il
basso
e spingendo con le gambe spiccò un salto nella notte e in
secondo mi fu di fronte. L'unica cosa che brillava
nell'oscurità
erano i suoi occhi. Di un colore incredibilmente… dorato.
Mi
riscossi e con timore guardai Alice, che era ancora accoccolata sul
divano. I suoi occhi erano del solito colore marrone. Il petto si
abbassava e si alzava, regolare.
Una visione. Eppure… mi
sembrava di averla già vissuta da qualche parte.
Una sorta
di déjà vu.
Uno sguardo perplesso fu nel mio. «Che
ti prende? Per un attimo mi sei sembrata assente. Come in un altro
mondo.»
Abbandonai l’interesse verso il cucchiaio, e
trascinai una mano sul viso. «Nulla. Nulla. Sarà
la
stanchezza.»
«Scusate, è permesso?»
Sobbalzai
quando riconobbi la voce di Rosalie. Fissai Alice trucemente.
«Dimmi
che hai chiuso la porta-finestra della cucina.»
Scrollò
le spalle, continuando noncurante a mangiare il suo
gelato.
«Traditrice.»
Rosalie apparve in soggiorno,
in forma perfetta come sempre. L’eleganza era parte di lei
come il
marsupio di un canguro: gonna a tubino nera, camicetta bianca a righe
nere con uno scollo che metteva in mostra il seno prosperoso (ed io
mi accontentavo di una misera seconda). Trucco infallibile, capelli
biondi sempre perfettamente pettinati (io e i codini non ci
separavamo mai).
Oh, insomma Bella, vuoi smetterla di paragonarti
alla tua cuginastra?
Rosalie con aria innocente indicò la
cucina alle proprie spalle. «Scusate, ho visto aperto e
così…»
«Non preoccuparti.» Riposi la
vaschetta del gelato sul tavolino accanto al divano, cucchiai
inclusi. «Stavamo soltanto chiacchierando.»
«Hai
ricevuto la risposta dalla casa editrice?»
Ecco, proprio lei
deve chiedermi una cosa simile?
Con le dita tastai i cuscini del
divano alla ricerca della lettera, che nascosi tra le pieghe.
«Non
ancora.»
Rosalie annuì. «Io sì, e
indovina cosa ho ricevuto?»
Una bicicletta da utilizzare
durante un uragano in piena furia? «Hmm…
cosa?»
Con
aria solenne lesse la risposta che una stupida casa editrice le aveva
inviato. «Il suo manoscritto risponde perfettamente alle
nostre
richieste. È esattamente il libro che aspettavamo da tempo:
una storia d’amore condita di erotismo lampante, ambientato
nell’aristocratica Inghilterra ottocentesca. In altre
parola… una
Jane Austen del ventunesimo secolo.»
Diedi un pizzicotto ad
Alice. «Però… non sai che gioia sapere
che hai
ottenuto ciò che cercavi.»
Rosalie sorrise
entusiasta. «Oh sì, sono sicura che anche tu
riceverai
presto una buona notizia.»
Sì, come no.
«Sono
venuta anche per invitarti ufficialmente alla festa di lancio del mio
libro. Ci verrai?»
«Oh.» Pure la festa di
lancio? «Ma… ma certo, Rose. Sarà un
onore.»
Come camminare a piedi nudi sui chiodi roventi.
«Bene,
perché ho intenzione di presentarti il mio agente. Chi lo
sa,
magari potrebbe trovare interessante qualche tuo lavoro.»
Perfino
l’agente personale? La povera Alice fremeva sotto i miei
pizzicotti
sempre più violenti. «Sarà
fantastico.»
Rose
annuì soddisfatta. «Bene.»
Lanciò
un’occhiata ad Alice al mio fianco, aggrottando la fronte.
«Hai
le guance rosse come se avessi caldo.»
Solo a quel punto
rilasciai la presa, consentendo ad Alice di respirare. «No,
è
che sono emozionata per il tuo ennesimo successo, sorellina.»
«Vero.
La mia vita continua a darmi soddisfazioni. Non posso
crederci.»
Ci diede le spalle e come una gazzella tornò in cucina.
Quando
sentii il rumore della porta finestra che si chiudeva, tornai a
rivolgere uno sguardo ad Alice.
«Emozionata per il tuo
ennesimo successo?»
«Beh, cosa avrei dovuto
dire?»
«Evitare che si gonfiasse come un pesce palla,
che domande!»
«Bella, Rose è mia sorella. Per
quanto io desideri vederti finalmente con il piede sulla linea di un
traguardo, non posso nascondere l’entusiasmo che provo per
Rosalie.
La sua vita è stata così crudele con lei. Quando
Esme e
Carlisle l’adottarono, giurai a me stessa che non le avrei
fatto
mancare nulla. A partire dall’affetto di una
sorella.»
Annuii.
Dopotutto aveva ragione. Rosalie era una macchina da guerra che
desiderava colpire i suoi obiettivi, per ottenere la massima
ammirazione da tutte le persone che la circondavano. Non potevo
biasimarla. Io avevo entrambi i genitori, benché divorziati
da
sette anni.
«Hai ragione. Lasciamole questo momento di
gloria.»
«Questo è lo spirito giusto!»
Alice abbandonò il divano e afferrò la vaschetta
ormai
contenente gelato sciolto. «Dunque, affrettati
cugina.»
«Non
crederai che io abbia intenzione di andarci, spero!»
«Certo
che devi andarci! Avrai la possibilità di incontrare agenti
letterari di certa importanza, oltre che a direttori di varie case
editrici. Non puoi assolutamente lasciarti sfuggire questa
occasione.»
Sprofondai all’indietro sul divano, coprendomi
il volto con un cuscino. «Hmm…»
«Basta
mugugnare, pelandrona!» Mi strappò il cuscino dal
volto.
«Tu farai ciò che dico!»
«E
sarebbe?»
«Fidarti della mia palla di vetro: sento che
una nuova occasione sta per presentarsi ai tuoi occhi.
Quindi…
alzai da quel divano, e mettiti a lavoro per il nuovo
romanzo!»
Afferrandomi per un polso, mi fece cadere sul
pavimento. «Ahio!»
«Su, muoviti: c’è un
party da preparare.»
Prevedo forti dolori allo stomaco,
oltre che bruciori ed acidità. «Conosci un rimedio
efficace contro acidità di stomaco?»
Lo sguardo che
mi lanciò fu di perplessa incomprensione. «Il
bicarbonato di sodio, perché?»
«Bene, vorrà
dire che prima del party farò un grosso rifornimento di
bicarbonato di sodio.»
O-----------------------------O
Ciao
la mitica(te lo dici da
sola?)-mrthy vi ha postato questo capitolo in collaborazione con la
sua scrittrice preferita luisina-pazza! Questo primo capitolo
speriamo sia di vostro gradimento e soprattutto siate cariche per il
prossimo capitolo, perchè abbiamo intenzione di bruciare la
scena (quindi armatevi di istintori!) Bene, detto questo mi presento
ufficialmente, anche se mi avete già conosciuto
lassù
:) Sono onorata di conoscere i fan di luisina, perchè io
stessa sono una di voi :)
Luisina
e io volevamo farvi
partecipi di qualche spezzone avvenuto su msn: buon divertimento :)
Ultime
settimane
apocalittiche:
Luisina:
Non
ho scritto niente, sono
in depressione ç__ç
Martina:
No,
io no. Io piango da tutto ieri :( Ma si può piangere per
un'amicizia di celebrità finita due anni fa?
Luisina:
Ma
è perchè sei sensibile! Mi dispiace. Comunque mi
è
venuto il ciclo e sto male, ma stasera scrivo qualcosa!
Alla
sera:
Martina:
Luisina?
Non sono riuscita a scrivere nulla T.T
Luisina:
Io
neppure mi sono addormentata sul divano! Ma domani scrivo!
Giorno
dopo:
Martina:
Luisina
sono felice, scriviamo qualcosa, dai al lavoro!
Luisina:
Devo
andare ora, Marty! E settimana prossima vado al mare, poi ho due
esami che si fa?
Martina:
AAAAAAAAAAAAAAAA
Luisina:
Sto
primo capitolo è peggio di un parto!!
Scenetta
avvenuta prima di postare il prologo:
Luisina:
Posto,
ora. Rullo di tamburi! OOOOOOOOO
Martina:
Oddio
abbiamo scritto tutto giusto. Oddio qua e la....(luisina mi tira una
scarpa dal monitor e mi ha fatto male XD)
Tum
tum tum tam
Ehi
tu! Guarda che hai sbagliato a battere!
Ok
tam tam tam XD
Luisina:
Martina
sei peggio di me!
|