Questa è la mia storia...

di Anya22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La prima guerra ***
Capitolo 2: *** Aragorn ***
Capitolo 3: *** L'arrivo di Frodo ***
Capitolo 4: *** Il consiglio di Elrond ***
Capitolo 5: *** Una nuova amica ***



Capitolo 1
*** La prima guerra ***


Questa è la mia sotria…

Questa è la mia sotria

Capitolo 1: la prima guerra.

 

 Questa è la mia storia… voglio spiegare a tutti chi sono in realtà, ormai ho quasi 12000 anni, sono l’essere più vecchio che abbia mai attraversato questa terra, se non contiamo le due volte che sono morta… ora voglio spiegare tutto, anche se tradirei tutte le famiglie che ho avuto.

All’apparenza io ho 16 anni, almeno è così che tutti pensano, io sono nata veramente in un’altra era, in un altro mondo si può addirittura dire, in un mondo che voi conoscete solo nei sogni, nei libri e nei film, ricordate “Il signore degli anelli”? , non è una invenzione, anche se è molto diversa la vera storia da quella scritta da J.R.R. Tolkien; Arwen, in un’altra vita, lo ha conosciuto e, avendo visto la sua condizione sociale, ha voluto raccontargli la sua storia per far si che scrivesse un libro e diventasse ricco e famoso, lui ha voluto tralasciare molte parti della vera storia, inventare qualcosa di suo e ha tolto alcuni personaggi molto importanti per la storia, tra cui io, si, io ho vissuto lì, in quell’epoca, ora vi racconterò tutto.

È iniziato tutto nel 400, contando il calendario degli Hobbit, io sono Alexandria, anche se ora molte persone mi conoscono con il nome di Stefania Gasperoni, sono nata per sbaglio, sono la figlia di Elrond di Gramburrone e di Galadriel di Lothlòrien, due fratelli, due stirpi diverse di elfi che abitavano questa terra, quando ancora l’uomo non aveva avuto il sopravvento sulla natura; io sono nata nella ricchezza materiale, ero la primogenita, la figlia come ho detto, di Elrond e Galadriel, principi di Gramburrone e Lothlòrien, mi hanno creato perché lo hanno voluto i loro genitori, quindi sarei dovuta salire sul trono, come hanno fatto loro, ma fortunatamente non sono salita, perché mio padre si innamorò di un umana, Arkanta, e da lei generò un’altra figlia, Arwen; anche mia madre si innamorò di un altro, Celeborn, un elfo, quindi decisero di fare salire sul trono Arwen, perché pensavano fosse meglio per la loro reputazione, non volevano far sapere in giro che io ero figlia di due fratelli, anche se era la volontà dei loro genitori, per me è stata una grande liberazione perché non mi sentivo adatta a fare la regina, non volevo; invece Arwen era quello che aveva sempre voluto, sono stata molto contenta per lei.

Quella era un’epoca di pace, e pensavamo che sarebbe sempre andata così, ma ci sbagliavamo di grosso, come avrete già visto nel film, o letto nel libro, il grande stregone Sauron generò tre anelli del potere per gli elfi, per far si che controllassero la natura, sette anelli ai re dei nani per controllare la terra e nove anelli per i re degli umani per far si che controllassero tutte le razze umane, ma non aveva detto che avrebbe creato anche un anello per se; lo creò per controllare tutti gli altri anelli, quindi alla fin fine era lui che controllava ogni cosa vivente nel mondo, ne era il padrone, noi elfi lo scoprimmo dopo aver visto le guerre create dagli umani, mio padre pensava sempre “come mai fanno tutte queste guerre in un’era che dovrebbe essere fatta di pace?”

Lui conosceva i re del passato, e sapeva che non avrebbero mai imposto le guerre tra i loro popoli, benché siano avidi di potere, con gli anelli già lo avevano, quindi che motivo avevano di lottare?

Un giorno decise di fare venire a Gramburrone i nove re, per sapere cosa stava succedendo, naturalmente io ed Arwen eravamo ancora troppo piccole per ascoltare quei discorsi, per capirli, come diceva sempre Elrond, ma a noi non ce ne fregava niente, quindi ci nascondemmo e decidemmo di ascoltare che dicevano.

Che sta succedendo? Questa dovrebbe essere un’era di pace e fratellanza, che avete da combattere?”

“Non è colpa nostra Elrond, nemmeno noi capiamo, quando usiamo l’anello per parlare ai nostri sudditi succede sempre qualcosa di strano, non ci ricordiamo più niente e cominciamo a dare ordini che dopo non ricordiamo più, come se entrassimo in trance…”

“ Ho capito… Sauron ci ha ingannato tutti, sicuramente fa in modo di controllare gli anelli che ci ha dato per avere il controllo sulla Terra di Mezzo… dobbiamo scoprire come fa e distruggerlo, dobbiamo combattere!”

Di lì a poco tempo dopo chiamò oltre ai nove re degli umani anche i sette re dei nani e, oltre a lui, gli altri due re elfici che avevano gli altri due anelli, uno ce lo aveva lui, l’altro mia madre e l’ultimo Tharaundil, re di Bosco Atro; spiegò loro la gravità della cosa e diedero battaglia a Sauron, oltre a loro e ai loro eserciti c’erano anche due potenti stregoni, Gandalf il grigio e Saruman il bianco (che a me stava molto simpatico).

Io se fossi stata un uomo avrei avuto già l’età per combattere, ma mio padre e mia madre non vollero che andassi alla battaglia; io ero una figlia ribelle, quindi per maggiore sicurezza lasciarono con me per guardarmi, Haldir, un elfo dell’esercito di Lothlòrien, ma io decisi comunque di andare in guerra, niente avrebbe potuto fermarmi, nemmeno quell’elfo; tentai mille volte la fuga dopo la partenza degli eserciti, ma senza successo, Arwen mi appoggiava, e cercava di aiutarmi a scappare, ma quell’Haldir non mi perdeva mai di vista, ma alla fine cedette anche lui; disse che si era affezionato molto a me, e se devo essere sincera anche io mi ero affezionata a lui, e quindi mi aiutò a diventare una guerriera, per dirla tutta, secondo me, alla fine cedette perché anche lui voleva prendere parte alla battaglia.

Sta di fatto che, dopo essere diventata una vera guerriera (come diceva lui) salutammo Arwen e partimmo, quando arrivammo a Mordor, la dimora di Sauron, la guerra era ancora in atto, vidi un sacco di cadaveri tra orchi e uomini e elfi e nani, insomma una vera carneficina di creature, in quel momento pensai perché Sauron aveva voluto questo, e cominciai ad odiarlo come non avevo mai odiato nessun altro.

Vidi che erano morti tre re umani e tutti i nani, solo due o tre erano ancora vivi, sta di fatto che tutti i loro re erano morti, per fortuna anche molti degli orchi di Sauron erano a terra morti; Haldir si tuffò nella battaglia, vidi i tre re elfici, mio padre, Tharaundil e Celeborn, erano ancora vivi per fortuna, mentre mia madre era su un’altura a guardare la battaglia, dopo un po’ mi tuffai anche io nella battaglia, ed è lì che conobbi Legolas, figlio di Tharaundil, mi salvò la vita da un Troll che mi si stava scaraventando addosso, quando vide che ero un donna combatté sempre al mio fianco, non so perché ma a me dava fastidio quella protezione, perché allora ero ancora molto stupida, ed ero convinta che me la sarei cavata benissimo da sola, anche se dentro il mio cuore ero felice che qualcuno si preoccupava per me.

La battaglia continuò per molti giorni (non ricordo più quanti, so solo che ero allo stremo delle forze) alzai lo sguardo per vedere mia madre, ma non c’era più, la vidi correre verso di me, mi aveva riconosciuto, mi prese e mi allontanò dalla battaglia, in quel momento anche Legolas capì che ero la principessa di Gramburrone e Lothlòrien, mia madre mi sgridò e maledisse Haldir per avermi fatto partecipare senza almeno vegliare su di me e combattere al mio fianco; io le spiegai tutto e lei ritrasse le maledizioni verso Haldir fortunatamente (mia madre oltre a essere una regina elfo era anche una strega, quindi le sue maledizioni funzionavano) comunque alla fine decise di lasciarmi combattere e, non per vantarmi, ma fortuna che sono tornata alla battaglia, perché stavano per uccidere Celeborn, e io riuscii a salvarlo.

Dopo altri giorni di combattimento, finalmente gli orchi si ritirarono e noi potemmo riposarci per qualche minuto, in quei minuti Legolas mi disse che il grande potere di Sauron stava su un solo e piccolo anello che poteva controllare tutti gli altri, che era sorto dal Monte Fato e che solo lì poteva essere distrutto, pensavamo che la vittoria fosse vicina, ma non era così, Sauron si fece avanti con l’anello al dito, quando lo vidi rimasi abbagliata dal suo potere, lo sentivo dentro la mia testa e l’unica cosa che riuscii a pensare era “lo voglio” anche tutti gli altri rimasero immobili, quindi non solo io ero incantata da quell’oggettino, così piccolo, eppure tanto grande, nessuno riusciva a muoversi, così Sauron ebbe l’opportunità di uccidere altre persone, uccise tutti i re umani tranne quello di Gondor, e anche re Tharaundil; quando Legolas lo vide cadde a terra in ginocchio e cercò di uccidersi perché si era sentito un vigliacco, perché non era riuscito a muoversi e aveva visto il trapasso di suo padre, io lo fermai dicendogli che non era colpa sua, che eravamo tutti immobili per via dell’anello di Sauron e che se voleva veramente bene a suo padre dovevamo fare in modo di vendicarlo, solo allora me ne accorsi, potevo muovermi, bastava non pensare al potere dell’anello! Quindi decisi di scagliarmi contro Sauron, ma fui scagliata lontano, e persi i sensi, il resto del combattimento non l’ho visto, fortunatamente Haldir mi prese e mi portò via e mi raccontò come ha avuto termine il combattimento “quando ti sei scagliata contro Sauron tutti gli occhi dei presenti erano attenti su di te e quindi hanno dimenticato l’anello, per merito tuo tutti i soldati hanno staccato gli occhi da Sauron e soprattutto dall’anello, così sono saltati addosso a Sauron ma sfortunatamente re Elendil, l’ultimo re degli umani che era rimasto, è morto, però suo figlio Isildur si è scagliato con ancor più foga di tutti vedendo il padre morire e con un colpo della spada di suo padre è riuscito a tagliare il dito di Sauron, proprio quello dove teneva l’anello, abbiamo vinto, l’anello lo ha voluto tenere lui, nonostante tuo padre abbia insistito nel farglielo gettare dal Monte Fato, però è lo stesso, l’importante è che Sauron sia stato sconfitto, tutti gli altri anelli che quell’essere aveva donato li abbiamo distrutti, con l’aiuto di Saruman e Gandalf, quindi quell’anello non può più dar danno a nessuno, è tutto merito tuo, sei diventata un elfa famosa, sono tutti fieri di te, tuo padre, tua madre, il principe di Bosco Atro, che si sta vantando con gli altri elfi e umani di aver combattuto al tuo fianco, e anche io sono fiero di te”

“mi hai insegnato bene”

“però abbiamo ancora molto lavoro da fare, Elrond e Galadriel hanno accettato il fatto che tu vuoi essere una guerriera, e hanno ingaggiato me come tuo insegnante, non ti libererai più di me”

Quello è stato il mio primo momento di gloria, ero al settimo cielo; dopo quell’evento i miei giorni si susseguirono in fretta, stavo sempre con Haldir ad allenarmi, fino a che diventai più brava di lui nel combattimento; in ogni tipo di combattimento: al tiro con l’arco, con la spada, corpo a corpo, insomma, ero diventata un guerriero, peccato che in quei momenti non c’era più niente da combattere, solo mio padre che si ostinava a farmi vestire regalmente con la gonna, come una principessa elfica, eppure lui sapeva che io odiavo essere trattata come tale, io volevo essere trattata come qualsiasi altro elfo, odiavo il fatto di essere una principessa, al contrario di Arwen che si divertiva un sacco a dare ordini alla servitù.

 

 

Ditemi se vi è piaciuto questo primo capitolo!!! Ora sto facendo il secondo… che sarà molto meglio, ditemi se per adesso vi ha annoiato, se ho scritto male… COMMENTATEEEEEEEE!!!!!! ^^

 

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Capitolo 2
*** Aragorn ***


Capitolo 2: Aragorn

Capitolo 2: Aragorn

 

Un giorno, mentre stavo esperimentando i miei poteri (riuscivo a trasformarmi in un lupo bianco, non so come ne perché, ma riuscivo a farlo) vidi un ragazzo che stava affogando nel fiume, lo salvai e lo portai da mio padre, lui disse che era il principe di Gondor, anzi, il re, visto che Isildur era morto; ma il ragazzo, Aragorn, aveva perso la memoria, mio padre gli disse chi era e qual’era il suo compito nella vita, doveva regnare su Gondor, diventare re, ma Aragorn non volle accettare, non voleva essere un re (proprio come me) a Elrond ricordava così tanto me che decise di accudirlo lui come se fosse un altro suo figlio. Così andò a Gondor a dire a sire Denethor, il sovrintendente, di prendere lui il regno, perché il principe aveva perso la memoria, se avesse detto la verità (e cioè che era lui che non voleva essere re) lo avrebbero portato li con la forza; e così Aragorn fece parte della famiglia.

Passarono gli anni e Aragorn diventò un uomo (un gran bel pezzo di uomo) Arwen è da un po’ che gli stava dietro, tutte le volte che parlavo con lei tirava sempre in ballo lui, diceva sempre quanto era bello, quanto era forte, io continuavo a dirgli che tra loro non poteva funzionare perché lei è un elfa, quindi un immortale, invece lui un umano, un mortale, così lei decise di dargli un pezzo di immortalità, l’elisir di lunga vita, così avrebbe potuto vivere più a lungo, anche se non in eterno come lei; Aragorn era anche lui innamorato di lei, quindi accettò di vivere più a lungo solo per lei, anche se lui odiava vivere, proprio come me, (infatti mi ero affezionata un casino a lui) non ne potevo più di vivere, ma non potevo nemmeno uccidermi, perché se no mio padre, mia madre, Arwen, Haldir e Eve, la sorella di Legolas, ormai diventata mia grande amica, senza di me non sarebbero sopravvissuti, almeno così mi diceva sempre Eve tutte le volte che vedeva che cercavo di uccidermi; lui scelse di vivere per amore e io perché ci ero costretta (che vita infernale) in quel secolo ho passato gli anni più brutti della mia vita, soprattutto quando cominciò la lotta per l’anello… Sauron era risorto perché l’anello lo chiamava a se, e ha avuto il potere di farlo risorgere; per me incominciò tutto quando Gandalf arrivò a Gramburrone in groppa a Gwair, la regina delle aquile, ma sentendo il racconto di Gandalf incominciò proprio quando 3000 anni fa ci fu la lotta tra il nostro esercito e l’esercito di Sauron, ora ve lo racconto con parole sue, me lo ricordo come se fosse ieri…

“mi dispiace per l’intrusione altezze, ma ho cose molto importanti da dirvi, tutti devono essere al corrente di questa storia”

“tranquillo Gandalf il grigio, rivelaci quello che sai” disse mio padre, anche io, Arwen, Aragorn e Eve eravamo presenti.

Sauron è risorto per colpa dell’anello”

“come?!” urlai.

“ora vi racconterò tutto… quando abbiamo combattuto contro Sauron e il suo esercito abbiamo vinto, è vero, ma dovevamo distruggere l’anello; lo so che lei sire Elrond ha cercato di farlo distruggere, ma so anche che ha ceduto a Isildur, che lo voleva tenere per se, mi dispiace dirlo, ma ha fatto male, per colpa di quell’anello il nostro nemico è risorto”

ma come ha fatto?” dissi.

perché lo hanno usato”

“chi?” gridammo all’unisono.

“quando Isildur aveva l’anello lo aveva usato una volta per scampare agli orchi che per vendicare Sauron seguivano lui e quel che era rimasto del suo esercito, si tuffò in acqua, ma l’anello gli scivolò dal dito, tutti sapete che se metti l’anello diventi invisibile no? , Isildur pensava di salvarsi, ma visto che nell’acqua gli si era tolto, gli orchi lo videro e lo uccisero; l’anello rimase nell’acqua per un po’ di tempo, ma una creatura simile agli Hobbit di nome Gollum lo trovò, e lo tenne per se per 500 anni, se non di più, l’anello cambiò il suo aspetto, è simile a un goblin ora, ma più ripugnante, l’anello si è impossessato di quell’essere, che lo indossava quasi sempre, perché non voleva essere scoperto dagli orchi, visto che abitava nelle profondità delle Montagne Nebbiose, dove gli orchi passano sempre per stare lontani dalla luce, poi un Hobbit di nome Bilbo Baggins, un mio amico, lo trovò nella caverna di Gollum durante una spedizione seguita da me per uccidere un drago che ostruiva le caverne dei miei amici nani; Bilbo non mi disse niente di quell’anello, e quando la spedizione finì, con successo, lo riportai a casa, e per 60 anni lui lo tenne con se, e lo usò parecchie volte, ormai anche lui è soggetto al potere dell’anello.

Un po’ di giorni fa c’è stato il 111esimo compleanno di questo mio amico Hobbit, e io lo sono andato a trovare, tutti sanno che l’anello ritarda la vecchiaia, ed è lì che mi sono accorto che c’era qualcosa di storto, perché Bilbo non era cambiato per niente in 60 anni, poi durante la festa, per dire addio a tutti con stile, si infilò per l’ultima volta l’anello e sparì, io capii che era per l’anello e glie lo tolsi, poi lui partì per non so dove…”

Bilbo Baggins è qui da noi” disse mio padre “lo conoscevo anche io, se ti ricordi, quando siete partiti per uccidere il drago rosso vi siete fermati qui per riposarvi, ma non ci ha detto nulla riguardo all’anello”

“e ora lo sapete; avendo scoperto che era l’anello del potere lo diedi a Frodo, il nipote di Bilbo, per far si che lo portasse qui da voi mentre io dovevo andare da Saruman per far si che ci aiutasse di nuovo, ma purtroppo, il nostro alleato Saruman il bianco, lo stregone più potente di tutti, ci ha traditi, è dalla parte di Sauron ora e lo sta aiutando nella sua impresa di invadere con una seconda oscurità la Terra di Mezzo, a me mi aveva imprigionato, ma grazie a Gwair ora sono sano e salvo e sono qui a raccontarvi tutto; vi prego, io sono debole, qualcuno deve andare ad aiutare Frodo, Saruman, prima di dirmi che era dalla parte del nemico mi ha detto che i nove re dell’antichità, che ora sono degli spiriti dalla parte di Sauron che li ha fatti resuscitare, stanno cercando l’anello, e uccideranno chiunque ce l’abbia, qualcuno deve andare ad aiutare Frodo”

E così andò Aragorn; per molti giorni non abbiamo saputo niente di quello che poteva accadere a Frodo e ad Aragorn, l’unica cosa che percepivo erano i cavalieri neri, i nove re dell’antichità, non so come, ma li sentivo, sentivo i loro pensieri, sapevo che erano vicini all’anello, e sentivo che qualcuno stava male; lo dissi ad Arwen che decise di partire per cercarli (ma soprattutto per la speranza di rivedere Aragorn) io rimasi a Gramburrone, scrutando attraverso il tempo, riuscivo a vedere il passato, il presente lontano da me e qualcosa del futuro, vedevo Arwen che cavalcava su Asfaloth, il suo cavallo personale, con un Hobbit, sicuramente era Frodo, ma nessuna traccia di Aragorn; sentivo che Arwen aveva paura, ma non sapevo perché, così decisi di aspettare il suo arrivo al fiume, l’entrata delle nostre terre, dove i Nazgul, cioè i cavalieri neri, non possono passare, visto che le terre sono protette da una mia magia… (sono proprio in gamba eh? Scherzo)

 

Appuntamento alla prossima puntata!! ^^  lo so che per adesso è un po’ noioso, ma prima di arrivare a cosa più… diciamo… piccanti, voglio riscrivere per bene la storia… commentate anche sto capitolo!! by Anya22

 

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Capitolo 3
*** L'arrivo di Frodo ***


Capitolo 3: L’arrivo di frodo

Capitolo 3: L’arrivo di frodo

Finalmente vidi Arwen avvicinarsi al fiume con Frodo, sembrava ferito gravemente, e dietro a loro, i Nazgul; Arwen è stata grandiosa, ha avuto un coraggio che mai mi sarei aspettata di vederlo così chiaramente in lei, dopotutto, è mia sorella.

“dacci il mezz’uomo elfo femmina!” sentii dire da un Nazgul

“se volete averlo, venite a prendervelo” disse Arwen con la spada sguainata, poi (appena i cavalieri entrarono in acqua) lei pronunciò la formula magica che le avevo insegnato, il fiume si ingrossò sotto forma di una mandria di cavalli e li inghiottì, purtroppo non morirono, perché nessun uomo vivente poteva ucciderli, ma li aveva allontanati di parecchio; Arwen mi raggiunse e insieme andammo da mio padre, ancora con Gandalf, che riuscì a guarire Frodo; poi (due giorni dopo) arrivò Aragorn con altri Hobbit: Merry, Sam e Pipino, amici di Frodo che lo avevano accompagnato in questo duro viaggio.

Aspettammo per quasi due settimane il suo risveglio, e finalmente…

dove sono?”

“sei nella casa di Elrond, a Gramburrone

Gandalf?? Sei vivo!”

“si, sono qui, anche tu sei fortunato ad essere qui, ancora due ore e ogni tentativo sarebbe stato vano, ma tu ne hai tanta di forza, mio piccolo Frodo”

Frodo si riprese, si fece raccontare da Gandalf perché non li aveva incontrati e la sua fuga, gli fu presentato Elrond, Arwen (perché quando l’aveva vista era ancora da curare), io ed Eve, e rivide Bilbo.

Il giorno seguente sentii mio padre e Gandalf discutere su cosa fare con l’anello, Elrond voleva portarlo a Mordor per distruggerlo, ma per Gandalf era troppo pericoloso.

Gandalf, il nemico si muove, questo anello non può essere per sempre occultato dagli elfi (non ha tutti i torti), l’occhio di Sauron è puntato su Gramburrone e Saruman ci ha traditi, non abbiamo la forza di combattere sia Mordor che Isengard! Noi stiamo abbandonando questo posto, quando non ci saremo più a chi chiederete aiuto, ai nani? Scavano sotto terra in cerca di ricchezze, sono troppo avidi ed egoisti non vi aiuterebbero mai” per la prima volta ero d’accordo con mio padre.

“è negli uomini che dobbiamo riporre le speranze” disse Gandalf, ma io lo interruppi, mio padre si arrabbiò, perché non avrei dovuto ascoltare quella conversazione (tanto meno intromettermi) ma io parlai lo stesso “gli uomini? Gli uomini sono deboli, i discendenti di Isildur sono spossati, hanno perso orgoglio e dignità, è a causa degli uomini che l’anello vive ancora, io ero lì Gandalf! Tu eri lì, mio padre ha fatto di tutto per farlo gettare ad Isildur! Non mi fido degli uomini, sono dispersi, divisi, senza guida”

“questo è vero mia principessa” disse lo stregone “ma c’è qualcuno che può riunirli, uno che può rivendicare il trono di Gondor

“ha lasciato quella strada tempo fa, ha scelto l’esilio” dissi, poi continuò mio padre “radunerò un consiglio con uomini, nani ed elfi ancora interessati a questa terra, anche tu dovrai farne parte Gandalf, e anche Frodo, gli altri Hobbit è meglio di no, deve essere segreto, naturalmente ne deve far parte anche Aragorn e le mie figlie”

Avrete di certo capito di chi parlava Gandalf, riguardo al rivendicare il trono di Gondor, naturalmente di Aragorn, che in quel preciso momento era con Arwen nella sala dove era custodita la spada che usò Isildur per staccare l’anello al dito di Sauron.

Li vidi, ma non ascoltai i loro argomenti… non volevo intromettermi tra i due piccioncini, quindi decisi di andare in camera mia… li cominciai a pensare a tante cose….

“potrei portare io l’anello a Mordor…” sono sempre stata molto orgogliosa e superba, quindi ero convintissima di riuscirci; dopo qualche minuto arrivò mio padre e mi disse: “dai Alex.. preparati, e per una volta… vestiti regalmente!”

Tsk..”

 

Ecco un altro capitolino della mia ficcina!!!! ^^            

 

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Capitolo 4
*** Il consiglio di Elrond ***


4° Capitolo: Il consiglio di Elrond

4° Capitolo: Il consiglio di Elrond

Come al solito non obbedii a colui che chiamavano mio padre… e andai al consiglio trasformata in lupo bianco, mi stesi vicino ad Arwen e aspettai che il consiglio cominciasse…

Cominciò a parlare mio padre: “benvenuti a tutti! Elfi, uomini, nani e Frodo ovviamente… vi ho riuniti tutti qui per parlarvi dell’anello del potere, porta qui l’anello Frodo”

Quando Frodo appoggiò l’anello all’incudine si sollevò un brusio indefinito tra tutti, poi si alzò un uomo….

“in sogno… in un sogno ho visto il mezz’uomo” tutti lo stavano guardando “allora è vero, il flagello di Isildur… perché non usiamo l’anello! Questo è un dono! Usiamolo contro Sauron!” gridò l’uomo entusiasta… (e se posso dare la mia opinione era molto affascinante)

Ma si alzò Aragorn: “non potete servirvene, nessuno può.. l’anello risponde soltanto a Sauron, non ha altri padroni!” disse con fermezza.

e cosa ne sa un ramingo di questa faccenda?” disse calmo l’uomo.

“non è un semplice ramingo!” urlò Legolas, mio amico e fratello di Eve (ve lo ricordate nella prima battaglia no??) “lui è Aragorn, figlio di Arathorn! Si deve a lui la vostra alleanza! Lui è l’erede al trono di Gondor!” poi si sedette.

L’uomo rimase stupefatto… dapprima lo guardò stupito “questo è l’erede di Isildur?” ma poi il suo sguardo cambiò… e cominciò a guardarlo con disprezzo “tsk… Gondor non ha un re, a Gondor non serve un re”

Non so perché… ma quell’uomo mi piaceva negli atteggiamenti così distaccati e freddi…

“ha ragione Aragorn..continuò Gandalf “non possiamo servircene.. non esiste altro modo, l’anello va distrutto”

“già…” continuò Elrond “bisogna portarlo a Mordor e va ributtato a Monte Fato, dove è stato creato, solo lì può essere distrutto, uno di voi deve farlo…”

L’uomo di prima si rialzò: “forse ha ragione lei… ma non si entra con facilità a Mordor! Lì ci sono più che semplici orchi, lì c’è il male che non dorme mai.. e il grande occhio è sempre all’erta.. è una landa desolata, squassata da fiamme, cenere e polvere, la sola aria che si respira è un’esalazione velenosa, neanche con diecimila uomini sarebbe possibile, è una follia..” per me non aveva tutti i torti..

“è meglio ascoltare re Elrond!! Dobbiamo distruggere l’anello” disse Legolas, ma un nano si alzò e gridò: “e suppongo che pensi che sarai tu a farlo!” Legolas lo guardò con disprezzo, ma il nano continuò “sarò morto prima di vedere l’anello nelle mani di un elfo!! Nessuno si fida di un elfo!!” e qui scattò la rissa tra nani ed elfi, con Aragorn, l’uomo affascinante e Gandalf che cercavano di calmarli… io me ne fregavo altamente, quindi distolsi lo sguardo e vidi Frodo con uno sguardo strano… poi improvvisamente si alzò…

“lo porterò io!!!” urlò “porterò io l’anello a Mordor.. solo che non conosco la strada..” disse imbarazzato.

Tutti lo guardarono stupefatti, anche io ero stranita dal coraggio di quel piccolo esserino… “ti aiuterò a portare questo fardello Frodo, finché dovrai” disse Gandalf, poi di scatto si alzò Aragorn che disse: “se con la mia vita o la mia morte riuscirò a proteggerti, io lo farò… hai la mia spada”

D’istinto guardai Arwen, avevo paura della sua reazione per quello che aveva appena detto Aragorn, aveva il viso cupo, ma stranamente era stata zitta.. guardò suo (ops.. nostro) padre e lui le fece cenno di non preoccuparsi.. comunque continuiamo…

Poi si avvicinò Legolas “e hai il mio arco!” disse, ed ecco arrivare il nano “e la mia ascia!”…. dopo poco si avvicinò anche il bell’uomo che disse: “reggi il destino di tutti noi piccoletto, se questa è la volontà del consiglio, allora Gondor la seguirà” poi di corsa spuntarono fuori tre piccoletti, erano gli amici di Frodo… Sam disse: “padron Frodo non si muoverà senza di me!” “e di me!” disse Merry, “già, ci vogliono persone intelligenti per questa missione, ricerca…cosa!” concluse Pipino…

Mio padre non sapeva che fare, quindi convocò i nove con lui in un’altra stanza per parlare, anche io ed Arwen li seguimmo.

“sei sicuro Frodo? Te la senti di portare questo peso?”

“certo” rispose lui calmo “ma riguardo alla compagnia che dovrà proseguire con me non so.. alcuni li conosco e mi posso fidare, ma gli altri no..”

“tranquillo Frodo” disse Aragorn “ti puoi fidare, se vuoi te li presento.. lui è Legolas, mio grande amico” disse indicando l’elfo “lui invece è Gimli, anche lui amico mio” ora indicò il nano “e lui è Boromir.. figlio del sovrintendente di Gondor..” disse indicando l’uomo “fidati!”

Frodo fece un leggero accenno di assenso con la testa e Elrond disse: “ebbene sia.. 9 compagni…” ma io lo interruppi: “e no!” dissi appena mi fui trasformata in elfa “10 compagni! Io andrò con loro! Frodo mi conosce e si fida di me, Aragorn, Legolas, Sam, Merry e Pipino mi conoscono.. del nano non mi interessa.. e Boromir.. bèh, chi se ne frega.. insomma io vado con loro! E stavolta non me lo impedirai..poi mi avvicinai a mio padre e sottovoce gli dissi: “sai che dobbiamo passare per Lothlòrien.. solo io conosco bene quella foresta tra tutti.. e poi Haldir, nonostante ci sia un nano, se ci sono io a convincerlo ci farò passare per vie più sicure.. e comunque.. io sono molto forte.. lo sai”

“va bene.. fai come vuoi.. tanto lo hai sempre fatto” disse lui irritato.

Si unì anche Eve, non voleva lasciare andare via ne me, ne suo fratello, voleva assicurarsi che tornassimo a casa vivi.. anche Arwen voleva venire, ma si sottomise a nostro padre e rimase a Gramburrone.

Dopo aver fatto i saluti ufficiali, partimmo.

 

Bello bello, ecco fatto per voi il seguito della mia fanfiction! Commentate!!

 

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Capitolo 5
*** Una nuova amica ***


Capitolo 5: Una nuova amica

Capitolo 5: Una nuova amica

Stavamo andando a sud… e tutti erano in tensione, soprattutto i piccoli Hobbit, avevano paura di parlare (tranne Merry e Pipino, infatti erano gli unici che cercavano di tirarci su il morale, forse perché non pensavano che la missione potesse essere così dura).

Mentre continuavamo a camminare io, Eve e Legolas sentimmo qualcosa… era una voce femminile… ci avvicinammo verso la voce e vedemmo una strana creatura, sembrava umana, ma non poteva esserlo, perché aveva un’ala…

“chi siete?? Che volete?” disse la ragazza (se così si poteva definire) era ferita e non riusciva a camminare.

“sta tranquilla, non ti faremo del male!” dissi io con calma, ma la ragazza stava indietreggiando e mostrò le sue unghie affilate… io mi avvicinai lo stesso, lei mi attaccò, ma poi (forse per la troppa debolezza) svenne.

Gli altri la volevano lasciare lì, ma io no… mi piaceva quella creatura, non so perché ma sentivo che aveva un carattere forte… quindi convinsi Boromir a prenderla in spalla, verso sera ci fermammo.

dove sono?” disse lei

“siamo sulla strada per Mordor, non dovrei dirtele ste cose, ma sento che posso fidarmi di te.. mi chiamo Alexandria, ma puoi chiamarmi Alex… tu come ti chiami?”

Lei si calmò… ma aveva un aria distante: “non sono affari tuoi di come mi chiamo…”

Stammo in silenzio per quasi tre ore, finchè lei mi disse: “Ice… mi chiamo Ice, sono mezza demone e mezza umana… sta tranquilla, non vi farò del male”

“come mai hai queste ferite?”

“degli orchi che possono stare sotto il sole mi hanno accerchiato e mi hanno ridotta così… non ricordo altro…… perché andate a Mordor?”

“non dovrei dirtelo… comunque lo scopo è sconfiggere Sauron… non chiedermi come ne perché”

“ho capito!” disse ad un tratto “voi siete la compagnia dell’anello! Avete l’anello del potere con voi!!”

Io rimasi di stucco, come poteva sapere di noi?? Era un segreto! Non lo abbiamo detto a nessuno! Non dissi una parola, volevo chiederle come faceva a saperlo ma non ne avevo la forza.

“capisco il tuo stupore… non è più un segreto, Sauron non sa niente.. ma Saruman si… non lo dirà a Sauron perché non vuole dargli pensiero.. me lo ha detto Saruman di voi, mi aveva rapita, ma io sono riuscita a scappare…”

L’unica cosa che riuscii a dire in quel momento fu “ok…”

fammi venire con voi, potrei aiutarvi!”

In quel momento si alzarono Aragorn e Legolas… dalle loro espressioni capii che avevano sentito tutto, mi stavo preparando psicologicamente al peggio, se la sarebbero presa con me, e avrebbero avuto ragione di farlo, invece…

“va bene” disse calmo Aragorn “puoi venire con noi, se Alex si fida di te, mi fido anche io”

e pure io” disse Legolas.

Quando si svegliarono tutti Aragorn spiegò ciò che era accaduto, stranamente accettarono tutti il fatto che Ice si unisse, perfino Frodo… non so come ne perché, ma si fidavano tutti del mio istinto, e ne fui felice.

Legolas scrutò il cielo e disse che il passaggio a sud era sorvegliato, quindi Gandalf decise di passare per Caradras, la grande montagna innevata…

Ma arrivati quasi alla vetta sia io, che Legolas, che Eve, sentimmo qualcosa… una voce… anche Gandalf ad un certo punto si fermò e urlò: “è Saruman!!!”

Saruman stava lanciando contro di noi una maledizione, Gandalf cercò di contrastarlo, ma non ci riuscì… e così parte della montagna si scaraventò addosso a tutti noi… ma… mentre io guardavo imperterrita la montagna crollare, sentii uno spintone e mi ritrovai a tenermi con una sola mano sul precipizio della montagna… guardai in alto…

Era stata Ice, non potevo crederci.. non volevo crederci.

Sentii gli altri compagni liberarsi dalla neve e Boromir urlò: “ti ho vista!!! L’hai uccisa!! Ora io ucciderò te!”

“NO!” urlai “se mi tiri su Boromir non morirò… e credo di aver capito perché l’ho ha fatto… aiutami ora”

Boromir e Legolas mi videro e mi aiutarono a tirarmi su, Aragorn aveva la spada dritta alla gola di Ice, in verità non sapevo perché lo avesse fatto, ma sentivo che non lo aveva fatto per malvagità… c’era qualcosa dietro..

“ti ha mandata Saruman vero?”

perché mi chiedi quest?” disse lei stupefatta.

“perché mi hai raccontato che Saruman ti aveva imprigionata ed è lì che tu hai saputo di noi.. sapevo che nella tua voce quella sera dicevi il falso.. più che dire il falso.. stavo omettendo qualcosa, avevi qualcosa che avresti voluto dirmi ma che non mi hai detto.. cosa?”

“e va bene… la verità è che, si, Saruman mi aveva rapito.. ma io non ero sola, ha rapito, e lo tiene tutt’ora ostaggio a Orthanc, io sono qui per uccidervi uno a uno, senza farmi scoprire, cosa che non sono riuscita a fare… comunque, se non uccidevo voi, lui avrebbe ucciso Artax.. mio fratello..”

E così concluse, ora gli altri la guardavano con compassione e non più con rabbia e decsero di perdonarla e le chiesero di proseguire il cammino insieme a noi, così dopo aver ucciso Sauron (cosa per me molto remota) avremmo anche salvato Artax; lei accettò e continuammo il cammino verso le miniere di Moria.

 

Commenti!!! Voglio sapere come vi sembra per adesso il nuovo personaggio, lo so ho scritto poco ma continuerò a descrivervi tutti i nuovi.. soprattutto Eve di cui ho scritto molto poco.. ^^

 

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