When all are one and one is all.

di DazedAndConfused
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ala spezzata. ***
Capitolo 2: *** Barbari. ***
Capitolo 3: *** Control (self-). ***
Capitolo 4: *** Dark & Bright. ***
Capitolo 5: *** Elvis. ***
Capitolo 6: *** Fragile. ***
Capitolo 7: *** Gemiti. ***
Capitolo 8: *** Heroin. ***
Capitolo 9: *** Il canto del cigno. ***
Capitolo 10: *** Jeans. ***
Capitolo 11: *** Karac. ***
Capitolo 12: *** Led Wallet. ***
Capitolo 13: *** Maledizione. ***
Capitolo 14: *** Naso. ***
Capitolo 15: *** Ombra. ***
Capitolo 16: *** Palle. ***
Capitolo 17: *** Quattordici. ***
Capitolo 18: *** Robin & Marian. ***
Capitolo 19: *** Spirale. ***
Capitolo 20: *** Torta. ***
Capitolo 21: *** Ultimo Viaggio. ***
Capitolo 22: *** Valhalla, I am coming! ***
Capitolo 23: *** Wishing you good luck. ***
Capitolo 24: *** X Un Pugno (di Dollari). ***
Capitolo 25: *** You're my family. ***
Capitolo 26: *** ZoSo. ***



Capitolo 1
*** Ala spezzata. ***


When all are one and one is all.

 

26 drabble di 100 parole l’una, dedicate ad una delle band che ha scritto la storia del Rock e che ha segnato la vita di migliaia di persone, compresa la mia.

 

 

 

Titolo: L’ABC dei Led Zeppelin

Fandom: Led Zeppelin

PG: Robert Plant, Jimmy Page, John “Bonzo” Bonham, John Paul Jones, Peter Grant (menzionato), Richard Cole (menzionato), Lori Maddox e tanta altra bella gente :D

Avvertimenti: Introspettiva, sentimentale, slice of life, piccoli accenni di slash (cose innocentissime, sia ben chiaro *fa occhi dolci*)

Conteggio parole: 100 l’una, siori e siore :D

Note (parte I): Trovare una parola per lettera e adattarla a questi quattro uomini fantastici è stata una vera fatica: in certi casi mi sono dovuta ingegnare per trovarne una, in altri ho dovuto sceglierne una da una rosa abbastanza vasta… Poco importa: il lavoro è finalmente completo, e andrò ad ampliare ulteriormente la sezione dei Led *w*

Disclaimer: Percy, Pagey, Bonzo e Jonesy appartengono a loro stessi (purtroppo, sigh! ndA)

Vi pare che se appartenessero alla sottoscritta (specialmente Plant e Page), sarei ancora qua a scribacchiare? ;D

A loro va un ringraziamento speciale per avermi cambiato la vita.

 

 

 

 

Do what thou wilt.

So mete it Be.

 

Ala spezzata.

-Cerco un angelo con un’ala spezzata-, diceva.

Jimmy sapeva sempre come catturare l’attenzione, con ampi gesti delle mani affusolate e con i discorsi che farciva di termini ampollosi. Lo vedevi lì, seduto compostamente sulla poltrona, fissare l’interlocutore con quei suoi occhietti vispi, i riccioli cadergli ordinatamente sulle spalle.

-Un angelo con un’ala spezzata…- avevi ripetuto sottovoce.

Chissà che intendeva dire; Pagey adorava quell’alone di mistero che lo circondava.

Poi eccolo sfilarti accanto, rivolgerti un sorriso gentile, anche se malinconico, un solo sguardo.

E finalmente avevi capito.

Jimmy non cercava un angelo con un’ala spezzata.

Jimmy era l’angelo con un’ala spezzata.

 

 

 

 

Per ora è tutto, ci becchiamo alla prossima drabble, pipol (;

See ya (:

 

Dazed;

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Capitolo 2
*** Barbari. ***


Barbari.

Danny Goldberg si torceva le mani, imbarazzato. Sperava con tutto il cuore che non gli venisse posta quella dannata domanda, e invece era successo.

-Avanti, cos’è che la stampa negli Stati Uniti pensa di noi?- gli ripeté Grant, ghignando.

Deglutì sonoramente, e sputò il rospo.

-Dicono che siete dei… barbari.-

Aspettò in silenzio il primo pugno nello stomaco, ma l’unica cosa che ricevette fu uno scappellotto di Bonzo, seguito da uno sguaiato sghignazzare generale.

Li fissava incredulo, stavano davvero ridendo?

Poi Page gli si avvicinò e, posandogli una mano sulla spalla, aggiunse: -È vero, siamo dei barbari, ma barbari gentili.-

 

 

 

Questa non mi convince molto, ma vabbé D:

Non mi veniva in mente nient’altro xD

E, se non erro, non è stato manco Page a dirla ‘sta cosa, ma mi sembrava carino fargliela dire (:

Ok, smetto di delirare xDDD

Alla prossima ^^

 

Dazed;

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Capitolo 3
*** Control (self-). ***


Control (self-).

Registrava e se la svignava, lo stronzo.

Jimmy detestava il non poter controllare John Paul Jones, come invece gli era concesso di fare soprattutto con Bonzo. Se il batterista era furia allo stato puro, piantata però in un corpo da adulto con la mentalità di un bimbo, lui, invece, era meno visibile ma sapeva il fatto suo, e si sentiva autorizzato ad andarsene per i cazzi propri.

Per questo Jimmy urlava a Cole di sparargli a vista, nel caso in cui lo avesse intravisto, salvo poi dichiarare pacatamente alla stampa che alcune volte lavorare con Jonesy fosse estremamente difficile, sai?

 

 

 

Ahahaha, ho sempre amato Jonesy per questo suo modo di fare totalmente menefreghista : D

E amo quel bastardo di Pagey per le differenti modalità con cui esprime il suo fastidio nei confronti del comportamento di JPJ (;

Spero che vi sia piaciuta, vi aspetto per la prossima drabble **

Bacioni,

 

Dazed;

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Capitolo 4
*** Dark & Bright. ***


Dark & Bright.

Il Buio e la Luce. Lui, così tetro, misterioso e inarrivabile e l’altro, solare e genuino: così come si mostrava, era.

Di lui la gente si ricordava i minuscoli occhi e il pallore spettrale, coadiuvati dai completi tutti paillettes e porporina.

Se invece dovevano descrivere Robert, optavano per la voce sensuale con cui raggiungeva le ultime file dei concerti o faceva interviste, la cascata di riccioli che lo faceva rassomigliare ad un principe baciato dal Sole.

Ma lui, più di tutto, amava quel suo ridere sincero che ora stava splendendo nella hall e con cui sperava di potersi finalmente riscaldare.

 

 

Mi scuso per il sssuper ritardo, ma sono stata impegnata u.u

Per la prossima ci vorrà un po’ di tempo, dato che ho poche idee per la lettera E, ma intanto vi dico già che questa, Dark & Bright, è una di quelle a cui sono più affezionata :3

Vi saluto e vi ringrazio per il vostro sostegno, carissime

Un abbraccio forte,

 

Dazed;

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Capitolo 5
*** Elvis. ***


Elvis.

-Elvis, sei il mio idolo. Grazie per averci fatti venire.-

Robert si morse la lingua, maledicendosi mentalmente per quell’uscita infelice da fan-checca isterica, con tanto di doppio senso che contribuiva a volerlo far sprofondare.

-Treat me like a fool…-

La voce del Re lo fece sobbalzare ma, senza pensarci su, proseguì quello che Sua Maestà aveva cominciato, facendolo così sorridere affettuosamente, come un padre fa con il proprio figlio; conclusero insieme l’ultimo verso.

Presley gli si inchinò dinnanzi sorridente e sparì rapido, il suo autografo per la figlia nella mano, la felicità di uno dei suoi più accaniti fan nell’altra.

 

 

Vi avevo promesso che c’avrei impiegato un bel po’ di tempo, è così è stato x°D

Davvero, mi scuso per l’imperdonabile ritardo ma ‘sta cazzo di E è stata veramente rognosa all’inverosimile D:

Ringrazio tutte voi, che continuate a commentare e sostenermi. Grazie di cuore.

Bacioni,

 

Dazed;

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Capitolo 6
*** Fragile. ***


Fragile.

Sembrava fatto di cristallo, da tanto era pallido.
Sì, sembrava uno di quei bicchieri pregiati che gli addetti ai traslochi avvolgono con stracci vecchi e ripongono con cura, facendo ben attenzione a non scheggiarli, in quegli scatoloni con la scritta “Fragile” ormai sbiadita.

Eppure, quanta forza e arguzia e follia e genio c’erano, in una creatura così delicata?

Nelle innumerevoli torsioni che compiva nei suoi interminabili assolo pareva quasi sul punto di spezzarsi, salvo poi rialzarsi, la chitarra rigorosamente “sotto le palle”, e continuare i suoi incantesimi.

Ma Robert sapeva che gli mancava qualcosa, quello che mancava a lui: l’amore.

 

 

Buonsalve! ^^

‘sto giro avevo avuto una buona idea, credo, ma forse non sono riuscita a realizzarla bene, o meglio: il finale non mi soddisfa, ma patience :3

Ringrazio tutte voi, che continuate a commentare e sostenermi. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 7
*** Gemiti. ***


Gemiti.

-Oh, Jimmy, Jimmyyy!-

Nel bel mezzo dell’assolo Robert continuava a starnazzare come un ossesso, scuotendo la sua folta chioma con foga.

Il tono della sua voce era sempre più acuto e gli ansimi sempre più rapidi e confusi.

Tra una risata e l’altra Bonzo, sempre pestando forte sui tamburi, urlò:

-Ahahaha, Percy sta venendo sul microfono!-

John gli lanciò un’occhiata distratta e fece spallucce, continuando a lasciar scorrere le sue dita sulle corde ma, quando si voltò, giurò di aver visto Jimmy arrossire, tra tutte quelle luci psichedeliche.

Non aveva però potuto notare il ghignetto soddisfatto di Robert, Stregatto provetto.

 

 

OHAIII (:

Ahahaha, scrivere ‘ste cose alla prima ora del sabato, in aula informatica, mi fa sghignazzare indegnamente : D

Mi sembrava una buona idea quella di mettere un Jimmy imbarazzato perché lui sa bene che quelle urla non sono state inventate lì sul momento, un Robert bastardo e un Jonesy che forse inizia a sospettare qualcosa LOL

Beh, che dire?

Ringrazio tutte voi, che continuate a commentare e sostenermi, nonostante i miei ssssuperitardi. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 8
*** Heroin. ***


Heroin.

Gli occhi strizzati, ancor più piccoli del solito, ti accoccoli meglio sulla sedia.

Una manciata di secondi ed eccoli già chiusi; sonnecchi tranquillo, riuscendo a percepire nel dormiveglia qualche domanda sulle posizioni da assumere, che presumi sia stata posta da Robert, con quel suo timbro squillante.

Ti bastano due minuti, solo due, per poterti rimettere in sesto: qualcuno però ti scrolla e tu, la voce impastata, mormori: -Mmmm, devo smetterla di prendere quel Valium…-

Noti che gli altri alzano gli occhi al cielo e incroci lo sguardo di John, che sembra dirti:

-Chi vuoi prendere per il culo, eh, Jimmy?-

 

 

Oddio, sono in sssuper-ritardo >o<

E sappiate che stavolta non è per mancanza d’ispirazione, perché ‘sta drabble l’avevo pronta da agosto u.u

Conoscete quella parolina, come si dice? Ah sì!, la pigrizia? Ecco, è uno dei miei difetti più acuti x°D

Spero che possiate perdonarmi, anche perché questa non è tra le più belle :3

Comunque non mi stancherò mai di ringraziare tutte voi, che continuate a commentare e sostenermi, nonostante tutte le cazzate che scrivo. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 9
*** Il canto del cigno. ***


Il Canto del Cigno.

Gli ultimi sprizzi di luce inondarono i musicisti, intenti a concludere il brano.

Robert emise una serie di strilli impazziti, conducendo al più totale isterismo il pubblico, ormai ebbro della carica di Whole Lotta Love.

Gli ultimi rintocchi sui tamburi e poi via, a lanciare archetti e bacchette ai ragazzini famelici stipati in prima fila e correre nel backstage in cerca di groupies.

Era il sette luglio 1980, e il pubblico non poteva sapere che quello sarebbe stato l’ultimo canto del cigno, l’ultimo canto del brutto anatroccolo John Bonham, l’ultima volta in cui avrebbe potuto sbattere le sue ali possenti.

 

 

Sssuper-ritardo, vieni a me! >o<

Non riuscivo ad ultimare questa maledetta drabble, ma non preoccupatevi: non mi sono affatto dimenticata di voi ^^

Il titolo mi piace un sacco, mentre il risultato un po’ meno, ma questo è normale LOL

Era il quarantesimo compleanno di Rings, mancavano poco più di cinque mesi alla tragedia Lennon e un’altra grandissima band si accingeva ad abbandonare migliaia e migliaia di fan nel più terribile degli sconforti.

Ok, la smetto di fare la pallosa x°°°°D

Comunque non mi stancherò mai di ringraziare tutte voi, che continuate a commentare e sostenermi, nonostante tutte le cazzate che scrivo. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 10
*** Jeans. ***


Jeans.

Robert se ne stava davanti all’armadio, passando in rassegna le paia di jeans di cui poteva disporre: prendeva le grucce, scrutava attentamente i pantaloni e poi li gettava insoddisfatto sul letto, sbuffando come una locomotiva.

Bonzo se ne stava su una poltrona, sbevazzando silenziosamente del vinello e carezzandosi distratto i baffi.

Ultimamente si ritrovava a riflettere su un’anomalia che li riguardava: era risaputo che Percy non facesse molto mistero dei suoi gioielli, ma anche il suo cazzo poteva intravedersi dal tessuto del cavallo, esclusa qualche difficoltà con la pinguedine.

Allora perché le fan non catalogavano pure lui come sex symbol?

 

 

 

Dai, l’ho scritta in cinque minuti, quindi perdonatemi x°°°D

Ho sempre adorato la frase in cui Percy confessava candidamente la sua opinione in merito al suo essere un sex symbol, però ho voluto rendere ancor più demente la situazione, grazie ad un adorabile Bonzino :’D

Mi sembrava giusto descriverlo, dopo la precedente drabble non proprio felice, in un modo un po’ più allegro e spensierato, alla Bonzo, per l’appunto ^^

Bene, detto questo ringrazio chiunque mi stia seguendo e commentando, e anche leggendo e basta. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 11
*** Karac. ***


Karac.

Dopo la nascita di Carmen, Maureen sperò che Robert mettesse finalmente la testa a posto.

Non fu così, ma quando scoprì di essere nuovamente incinta ricominciò a crederci: in realtà era stufa di dover condividere il proprio uomo con migliaia di fan, e con la parola “condivisione” non intendeva solo quella spirituale, ma soprattutto quella spicciola del backstage.

L’arrivo di Karac aveva però mostrato da subito lo stretto legame tra padre e figlio, escludendola nuovamente dal suo mondo.

Si era quindi rassegnata: vedere suo marito cullare amorevolmente quel frugoletto e sussurrargli fiero all’orecchio -Farai grandi cose, figliolo.- le bastava.

Eccome.

 

 

 

Penso che la K obbligasse in un certo senso a scrivere qualcosa su di lui: è vero che potevo scegliere fra tre opzioni, ma mi è sembrato giusto omaggiare anche quell’orsacchiotto riccioluto che era il bellissimo Karac.

Karac era bello, bello come il Sole, bello come suo padre (sì, suo padre era il Sole), e sto veramente male quando ripenso alla fine meschina che ha dovuto subire.

Sono molto affezionata a questa drabble, pur non essendo tra quelle che mi sono riuscite meglio, perché è inevitabile affezionarsi al piccolo Karac.

Bene, detto questo ringrazio chiunque mi stia seguendo e commentando, e anche leggendo e basta. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

 

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Capitolo 12
*** Led Wallet. ***


Led Wallet.

-Che c’avete spicci?- Plant barcollava ubriaco tra l’entourage, elemosinando soldi dai roadies.

Benji LeFevre gli si avvicinò, chiedendogli cosa fosse successo, ma questi lo fissò abbastanza incazzato e si scostò rabbioso:

-Succede che quel cazzone di Page, che è nato con una fottuta pepita d’oro su per il culo, pretende che mi paghi la mia parte di alcool, ma ho zero liquidi!-

-A questo punto mi conveniva pagare in natura…- bofonchiò poi scocciato ma, dopo aver incrociato lo sguardo malizioso di quel gatta morta di un Page, comparso dal nulla, si affrettò a ripensarci:

-Ehm, forse è meglio di no.-

 

 

Allora, preciso che questa drabble non so in che cazzo di posizione temporale collocarla (Page mi suggerisce altri tipi di posizioni, ma è meglio che lasci perdere.), so solo che è un’idea che m’è appena venuta, e ci tenevo a rimanere sul filone della demenza x°D

Allouur, Benji LeFevre è stato il roadie di Plant non mi ricordo in che periodo, so solo che è stato lui a ritrovare Bonzo in quel giorno fatale.

Anygay, è un roadie e questo conta x°D

Poooi! La frase della pepita è una semicitazione di una frase alquanto nota del mitico Cole (noto solo ora che è comparso pochissimo in queste drabble; vedrò di rimediare, perché ha tutta la mia stima, quel tizio LOL), ossia questa:

 

«Sapeva di essere destinato ad essere un grande leader del rock. Non era difficile capirlo. Quando gli Yardbirds si sciolsero, in qualche modo, sebbene fosse stato nel gruppo per un solo anno, finì per rappresentarne il nome. Non chiedetemi come, ma diventò gli Yardbirds. E ciò rappresentava una miniera d’oro, e lui lo sapeva. Sapeva anche che cosa voleva fare con un gruppo e aveva solo bisogno di avere attorno a sé le persone adatte. Sono sicuro che fosse nato con una cazzo di pepita d’oro su per il culo e probabilmente ha ancora quella cazzo di pepita originale, con due mani di colore sopra. È il più gran bastardo al mondo. Ecco perché lo chiamano “Led Portafoglio”.»

 

Un po’ di pseudo-slasssh fa sempre bene <333

Dedico ‘sta drabble a Thief_, perché mi sono appena accorta di non averle mai dedicato nulla, e aggiungo che spero che le piaccia almeno un pochino : D

Bene, detto questo ringrazio chiunque mi stia seguendo e commentando, e anche leggendo e basta. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 13
*** Maledizione. ***


Maledizione.

L’incidente in macchina era stato il primo, silenzioso avvertimento.

Poi era morto suo figlio, quel piccolo raggio di Sole strappato troppo presto da un mondo ancora tutto da scoprire.

Cadere e rialzarsi, alzarsi e cadere nuovamente: la vita alla fine è un girotondo monotono, in cui un giorno l’incantesimo si spezza e arriva il turno di abbandonare tutto e tutti.

Loro non se n’erano mai curati, impegnati com’erano nel donare emozioni vere.

Con la loro musica avevano creato una magia, ma questa alla fine si era ripresa uno degli ingredienti fondamentali, che ora dormiva, mentre la terra lo copriva lieve.

 

 

Sono in ritardo e ‘sta drabble mi fa pure schifo! *modalità lapidazione ON*

No, seriamente. Non mi piace come l’ho costruita, non mi convince per nulla…

Sarò in una delle mie fasi emo (mi auguro che finisca in fretta), ma veramente boh, non mi dice niente ‘sto scritto.

Anyway, ringrazio chi mi sta seguendo (rose rosse per tutti) e chi mi sostiene in questa fatica u.u

Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 14
*** Naso. ***


Naso.

Ti porti una mano al volto, ritrovandotela sporca di sangue.

Spaventato, cerchi di formulare un pensiero sensato, ma in questo preciso istante la tua testa vuole solo scoppiare e volare via, leggera, evitando il continuo brusio di Grant, Jones e Page, intenti a discutere amabilmente delle tue evidenti turbe psichiche, e un Cole piuttosto schizzato che continua a urlarti dietro appellativi teneri come “coglione” e “testa di cazzo”.

Come se non bastasse, poi, ci si mette anche il tuo amicone Riccioli d’Oro, saltandoti sulla pancia e facendoti quasi soffocare:

-Guarda, ti ho preso il naso!-

-… non è divertente, Percy.-

 

 

Sono in ritardooooo!

E sono tornata, ma non credo che questo sia un bene LOL

Ultimamente ‘ste drabble non mi soddisfano più u.u

L’unica cosa che mi piace è lo scambio di battute finale e basta LOL

Anyway, ringrazio chi mi sta seguendo (tripla razione di rosse per tutti) e chi mi sostiene in questa fatica u.u

Bene, ora sparisco nuovamente. Grazie di cuore.

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 15
*** Ombra. ***


Ombra.

Bastava dare un’occhiata a qualche loro foto di gruppo per vedere quanto fossero differenti: la nuvola di ricci chiari di Robert rischiarava lo scatto, illuminando perfino la pelle diafana di Jimmy, ostinato nel piantare quei suoi occhietti penetranti in quelli dell’osservatore, mentre il naso diritto e i baffetti curati donavano a Bonzo un’aria rispettabile.

Solo alla fine ci si accorgeva della figura che se ne stava nell’ombra, gli occhi malinconici e le labbra sottili chiuse in un sorriso assente.

Nell’ombra si nascose durante quei dieci anni, e in seguito fu sempre l’ombra ad avvolgerlo e proteggerlo da quella silenziosa maledizione.

 

 

No, non mi sono dimenticata di voi.

E nemmeno di loro.

Come potrei farlo, diamine?!

E nemmeno di te, Jonesy, che ora mi stai squadrando con sguardo truce: ora hai anche tu la tua pure drabble *spupazza*

Coff, coff.

No, a parte gli scherzi, finalmente ho finito con la scuola (“finito” tra virgolette, dato che sento che mi daranno il debito in matematica, ma questi sono altri discorsi x°D), e quindi posso finalmente dedicarmi anima e corpo a tutte le ff che mi stanno aspettando da tipo ere giurassiche :3

Questa era una di quelle. Avevo il titolo e la trama pronti da un’eternità, ma non riuscivo mai a buttarli giù, vuoi per mancanza di tempo o ispirazione…

Ma ora ce l’ho fatta *hero* e non crediate di liberarvi facilmente di me! MUAHAHAHAHA!

Occhei, torno seria.

Grazie fino allo sfinimento a chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu!

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 16
*** Palle. ***


Palle.

-Si accettano scommesse per sapere se sarà Ernesto o Callisto a congelarsi per primo!-

Richard Cole se ne stava sul ciglio della strada a pisciare allegramente mentre, nonostante la tormenta, Page si divertiva: -Non ti si congela niente, c’è solo cotone!-

-Ma vaffanculo, mammoletta!- rise Cole, quando all’improvviso sentì delle urla.

Si voltò e vide la macchina pronta a scivolare giù per il precipizio.

-PORCAPUTTANAVACCAINFAMETROIA!-

I pantaloni ancora giù, Cole volò dentro l’auto e la sterzò.

-Ho temuto che mi cadesse l’uccello, gente!- sbraitò poi, distribuendo whiskey e pacche affettuose ai cuccioli Bonzo e Percy, che se l’erano fatta addosso.

 

 

Visto che potenza?

Un giorno e ne ho sfornata un’altra, e quest’idea mi frullava in mente già da un bel po’ :’D

Avevo promesso che avrei dato più spazio a Cole, perché è il mio idolo e se lo merita, e così ho fatto: ora anche lui ha una drabble tutta sua <33 *abbraccia*

Veramente, io amo quest’uomo x°D

Innanzitutto perché, grazie a lui, quel signor libro che è Il Martello degli Dei è pieno zeppo di avvenimenti succulenti che Percy, Pagey e Jonesy non avrebbero raccontato, e poi perché è lui.

Questo è sempre stato uno dei miei episodi preferiti riguardo la carriera dei Led Zeppelin, e quindi il caro Richard si merita un’ovazione per averli salvati, da bravo Superman procura mignotte che è. <3

Grazie fino allo sfinimento a chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu!

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 17
*** Quattordici. ***


Quattordici.

Era un solo, insignificante numeretto troneggiante sulla carta d’identità stropicciata che sbucava dalla borsa in pelle nera, poggiata sulla poltrona.

Uno stupidissimo numero, di quelli che puoi incontrare tra una parentesi graffa e l’altra, tra una sterlina sullo scaffale della drogheria sotto casa e una percentuale sulla vetrina del negozietto che ti piace tanto, dove ora ci sono i saldi.

Ma quanti problemi comportavano quelle due banalissime cifre? Tanti, troppi.

Quattordici erano gli anni che le teenager avevano quando davano il loro primo bacio.

Quattordici erano gli anni a cui Lori Maddox perse la propria verginità, con mister Jimmy Page.

 

 

Allora, non sono una cogliona ignorante, v’avviso già.

Lo so anch’io che a 13 anni la Maddox era andata da Bowie, e di sicuro non hanno trascorso la serata a giocare a briscola ma, per esigenze puramente artistiche, ho fatto finta che il Cavaliere Oscuro Page l’abbia deflorata.

Che, diciamocelo, penso che a Lori non sarebbe dispiaciuto, o forse sì, dato come s’è comportato dopo.

Anyway, questa l’ho scritta l’estate scorsa, è rimasta per un anno in attesa di essere pubblicata e ora esaudisco il suo desiderio *-*
Ah, abbiate pietà di questa manipolazione dei fatti, pliz. <33

Grazie fino allo sfinimento a chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu!

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 18
*** Robin & Marian. ***


Robin & Marian.

Robert scrutò attentamente i compagni: Jonesy A’ Dale? Già.

Bonzo Little John? Nome e stazza uguali, quindi ok.

Page Robin Hood? Poteva capire: scaltro come una volpe.

Ma, leggendo quelle quattro fottutissime parole, s’incazzò:

-Perché cazzo io sarei Lady Marian?!-

-Hai capelli lunghi e biondi come lei?- azzardò Bonzo.

-Era la fiamma di Robin.- disse enigmatico Jones, sorridendo.

-Questo lo so.- ribatté secco l’altro ma, accortosi del senso che quell’affermazione voleva avere, rilesse l’articolo daccapo.

John non si stupì quando Robert sbiancò e scappò via: lo aveva previsto.

D’altronde, ogni menestrello ha la propria storia d’amore preferita da cantare, no?

 

 

Oddio, ce l’ho fattaaaaa!

Un parto, ‘sta drabble è stata un parto –omg

Vi dico che son partita da quota 185 parole e sono arrivata a 100 esatte o/ *partono applausi*

Sì, me li faccio da sola LOL

Da cosa nasce quest’idea? Da quel gran drittone di Stephen Davis (Dio ti benedica!): infatti, non credo che sia esistito il famigerato articolo in cui i nostri eroi venivano paragonati ai personaggi di Robin Hood, ma ceste: prendetela come una miiiinuscola licenza poetica, ‘kay?

Richard Cole e Peter Grant erano, rispettivamente, Fra’ Tuck e lo Sceriffo di Nottingham (anche se, personalmente, quell’adorabile coglioncello di Cole io ce lo vedrei meglio nei panni di Fra’ Tuck, ma dettagli LOL)

Anyway, per problemi di spazio, ho potuto parlare solo dei membri della band: gli abbinamenti sono azzeccatissimi, a mio parere.

Alan A’ Dale non se lo ricorderà nessuno, ma nel cartone della Disney è Cantagallo, il mito che canta “Urca urca, tirulero, oggi splende il Sol”; nell’originale era un menestrello pacato il cui unico compito era quello di narrare i fatti che avvenivano. Un osservatore, quindi, come Jonesy.

Su Little John non mi esprimo: nel cartone era un orso grande e buono, e non può che essere l’alter-ego di Bonzo.

Robin Hood è Robin Hood: Page è scaltro come lui (come una volpe, per l’appunto) e, nonostante la pepita d’oro conficcata nel suo prezioso culettino, non perde occasione per buggerare i più potenti. Robin rubava loro il denaro, Page si limita ad incidere massime di Crowley sui vinili.

E Robert? Quando ho letto che era Lady Marian sono scoppiata subito a ridere, e ho ringraziato 48357493094 volte Davis per avermi lanciato l’ennesimo segnale di slash (che poi li percepisca solo io ‘sti segnali è un altro discorso LOL).

Grazie fino allo sfinimento a chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 19
*** Spirale. ***


Spirale.

-Page, sei fantastico!-

Jimmy si bloccò fuori dall’ascensore, sfiorandosi piano il mento con le dita affusolate.

-Vuoi dire che sono una spirale vorticosa?- chiese spaesato.

Il fan lo guardò perplesso, optando poi per un assecondarlo totalmente: e quando cazzo gli sarebbe ricapitata un’occasione del genere?

Chi se ne fotteva se Page aveva le rotelle più fuori posto del solito: avrebbe avuto di che vantarsi con gli amici, lui.

-Ehm, già. Sei spiralidosamente fantastico!-

Il chitarrista lo fissò distrattamente, perso com’era tra i ghirigori della tappezzeria.

-Oh, grazie.- soffiò poi, sorridendogli gentilmente e scomparendo dalla sua vista in un batter d’occhio.

 

 

Bananle da far paura LOL

Ora vi spiego un po’: Davis racconta che, nel tour americano del ’75, un giorno Jimmy era appena uscito dall’ascensore quando un fan lo ha accolto con una marea di complimenti.

Il nostro beniamino gli ha risposto esattamente nel modo in cui ho scritto, il che mi ha sempre lasciata un po’ di merda: vien spontaneo chiedersi che cazzo avesse assunto mangiato a colazione quella mattina, no?

Io, personalmente, ho una mia teoria, ossia che avesse sniffato dal tubo di scappamento della Corvette di Bonzo ma, come ho appena precisato, è solo una mia ipotesi :D

Anyway, so di aver reso Pagey ancor più svampito del solito, ma credetemi: ci sta tutto ;)

E sì, la seconda risposta del fan ha il mio copyright: io avrei agito esattamente così, e voi?

Grazie fino allo sfinimento a chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 20
*** Torta. ***


Torta.

-Ritirataaa!- urlò il Beatle non così quiet, prendendo per mano la moglie e tentando una fuga inutile sotto una pioggia di crema e candeline, quest’ultime fortunatamente spente.

Ora, in preda ad una ridarella continua, era intento a levarsi l’impasto di dosso, leccandosi le dita come un bimbo, mentre Pattie lo implorava di scusarsi con Bonzo, giacché lo vedeva un pochino agitato.

Il marito non fece in tempo a rassicurarla, perché La Bestia li aveva già scaraventati in acqua.

-Così mi verrà una congestione, maledettooo!- aveva strillato ridacchiando, mentre Bonzo giocava a domino con gli altri invitati a mo’ di tessere.

 

 

SONO APPENA TORNATAAAAA! (cit.)

Ebbene sì: non sono morta o(

Oggi ho avuto l’esame di matematica e quindi ho concluso la mia avventura con i debiti: ora mi auguro che mi promuovano, altrimenti mi vedrò costretta a spaccar culi a destra e a manca LOL

Ma veniamo alla fic!

Come tutti ormai sapranno, è riferita al famosissimo episodio del compleanno di Bonzo del ’73, quello in cui un Giogg Hurrison non proprio in sé gli ha buttato addosso la torta e il nosto Bonzino da dolce orsetto s’è trasformato in un toro di Pamplona TROLOLOL

Non sono soddisfatta di questra drabble, mi fa parecchio cagare ma, se non altro, sono riuscita ad uscire dal periodo di crisi scrittoria in cui ero caduta u.u

Ringrazio Federica Jane per avermi illuminato con il titolo e, come al solito, grazie fino allo sfinimento a chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 21
*** Ultimo Viaggio. ***


Ultimo Viaggio.

Bonzo si appiccicò al finestrino: San Diego si stava avvicinando decisamente troppo per i suoi gusti.

-Seh, Starship ‘sto cazzo.- brontolò, mentre in sottofondo iniziava Teddy Bear.

-Sentite? Credo che anche questo sia un segno dell’energia cosmica, signori!-

Tsk, Percy aveva perfino il coraggio d’imbastire uno dei suoi sermoni?

-Eccoci, la nostra fine sarà a ritmo di Elvis, così come il nostro inizio! Non esiste suono migliore per morire, no?-

-Se permetti, l’unica musica che vorrei sentire morendo sarebbe il gemito di una bella fica: d’altronde, non esiste modo migliore per morire, no?- aveva ribattuto malizioso, mentre l’amico approvava sorridente.

 

 

Ok, mi sono finalmente ricordata di doverla pubblicare LOL

Passiamo alle spiegazioni: a pagina 220 della nostra Bibbia (alias Il Martello Degli Dei) Steven Davis ci narra di un movimentato viaggio dei nostri eroi sull’epico Starship che, però, si trovò nel bel mezzo di una turbolenza: nel velivolo c’era Teddy Bear di Elvis sparata a tutto volume e PercyPerc, quando si accorse del casino in cui si stavano ficcando, obiettò pacifico che, se i Led Zeppelin dovevano schiattare, tanto valeva che lo facessero al ritmo del Re, dato che era grazie ad Elvis che per loro era cominciata tutta quella splendida avventura.

Mi è sembrato carino aggiungere il punto di vista di Bonzo, con le sue battutine dello stracazzo e un finale che PercyPerc non può che approvare.

Ringrazio fino allo sfinimentochi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 22
*** Valhalla, I am coming! ***


Valhalla, I am coming!

Era un urlo strascicato, qualcosa quasi detto più a se stesso che agli altri, ma al tempo stesso un grido di battaglia. Jimmy osservava con la coda dell’occhio le mani di Robert che si aggrovigliavano sull’asta, e i suoi riccioli biondi coprire copiosamente il microfono, mentre si trascinava appresso quel comiiiiiiiing. Poteva vedere il pubblico scuotere il capo con frenesia, colto da un raptus.

E la verità era che Immigrant Song non era nient’altro che un gioco, un Anello dei Nibelunghi musicato.

Ma quando Robert pronunciava quelle quattro parole, il pubblico lo stava a sentire, incantato.

E ci credeva. Davvero.

 

 

Sììì, l’anno scolastico è appena iniziato e io sono già stufissima di andare a scuola, yeee!

Se non altro mi alzo volentieri dal letto per vedere in fermata un tipo sssupercarino che ha millemila anni in meno di me ma vabbè, dettagli LULZ

Ok, non vi tartasso ulteriormente e niente, non ho da dare alcuna spiegazione riguardo questa drabble: l’avevo pronta dal luglio 2010, fate conto voi x’D

Ringrazio fino allo sfinimento chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 23
*** Wishing you good luck. ***


Dedicata a Nat.

Wishing you good luck.

7 novembre 1969.

Molti fan che all’epoca erano semplici ragazzini in seguito avrebbero dichiarato che avevano aspettato quel momento con un’ansia snervante.

Lui non aveva programmato di sentire quella canzone: gli bastò un pomeriggio finalmente libero per beccarla casualmente alla radio.

Quando partì il brano e riconobbe lo stile così simile al loro, al suo, non s’incazzò, anzi: gli amici lo presero per pazzo quando urlò entusiasta -Go on, my son!-.

 

In quel preciso istante a Robert fischiò un orecchio ma non se ne curò, impegnato com’era a festeggiare con i suoi compari a suon di birre e pacche affettuose.

 

 

Il 7 novembre 1969 uscì il singolo Whole Lotta Love, destinato a cambiare la storia del rock.

Chi è il “lui” di cui parlo in questa storia? Nat sicuramente mi avrà capito, ma è mio dovere spiegarlo a tutte voi: siore e siori, vi presento Steve Marriott, strabiliante frontman degli Small Faces, dotato di una voce eccezionale.

Whole Lotta Love degli Zeppelin riprende molto (per non dire “scopiazza”) You Need Loving dei Faces, che vi consiglio vivamente di ascoltare per farvi un’idea di quanto si assomiglino.

Il modo in cui PercyPerc la cantò ricorda un sacco lo stile di Marriott, infatti Plant era uno dei fan più sfegatati degli Small Faces, ed è risaputo che sia andato ad un sacco di loro concerti.

Ora, non so se Steve abbia sentito Whole Lotta Love proprio nel giorno in cui è uscita, anzi, non credo proprio, ma è vero che si è messo ad urlare incoraggiamenti vari ed urla da stadio rivolgendosi alla voce arrapante calda di Robert che usciva dalla radio.

Personalmente l’ho sempre trovata una cosa dolcissima, e quindi ho voluto omaggiarlo in questa drabble perché mi piace un sacco e perché so quanto la mia adorata Nat lo ami.

Ringrazio fino allo sfinimento chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 24
*** X Un Pugno (di Dollari). ***


X Un Pugno (di Dollari).

Quando vide Cole e Presley intenti a fronteggiarsi a colpi di Karate e innumerevoli “vaffanculo”, John credette di aver appena assistito alla cosa più stupida mai accadutagli in ventinove anni di vita.

Dovette ricredersi quando Elvis gli donò un orologio Baume & Mercier in lapislazzuli con doppio quadrante, in cambio di quello di Topolino in plastica che portava al polso.

E quando Cole, una volta fuori dalla portata del Re, esclamò entusiasta: -Cazzo, c’ha riempito d’oro, quello stronzo! E tu, fottuto Jonesy, c’hai guadagnato alla grande, eh?-, lui si limitò a sospirare sconsolato.

-E ora chi lo dice a Tamara?-

 

 

Questa è sicuramente una delle cose più demenziali che io abbia mai scritto, e il peggio è che mi sono semplicemente limitata a raccontare i fatti come si sono realmente svolti LMAO

Ma procediamo con ordine: Il Martello Degli Dei, pagina 221. Il nostro guru Davis ci racconta della leggendaria visita che JPJ e Cole fecero al Re, e quest’episodio è, a mio parere, uno dei più fantastici della storia dei Led.

Il mio unico apporto personale è, oltre alle battute dei personaggi, il fatto che quel delizioso orologio di Mickey Mouse fosse un regalo di quella bimba bellissima che era Tamara Baldwin per il suo paparino.

Lo spero vivamente, altrimenti incomincerei seriamente a preoccuparmi per i gusti di Jonesy in fatto di moda e affini.

Ringrazio fino allo sfinimento chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 25
*** You're my family. ***


You’re my family.

-Signor Page?-

 

Il piede sprofondò velocemente nella fanghiglia ma, con altrettanta rapidità, se ne sbarazzò.

 

-Conosce un certo Robert Plant?-

 

Era un febbraio uggioso.

 

-Ha avuto un incidente stradale…-

 

Il respiro gli moriva in gola, ma resisteva.

 

-Ha detto che lei è un suo parente…-

 

Si era avvicinato, il cuore a mille.

 

Robert lo vide e parve quasi illuminarsi, l’occhio coperto di sangue e il braccio dolorante.

-Perché…?- farfugliò Page.

-… tu sei tutta la famiglia che ho.-

Sospirò e riprese.

-Oh, ma sei tutto bagnato…-

Jimmy sorrise, abbracciandolo piano per non fargli del male e, finalmente, pianse.

-Non importa.-

 

 

Eeeee dopo la mia sparizione, eccomi ritornata!

Resoconto degli ultimi tempi? In due giorni penso di essermi già assicurata due debiti (matematica e biologia, of course: anno nuovo, vita nuova ‘sto cazzo <3), ma in compenso mi sono presa un maglione che è la fotocopia di quello di Kurt nel video di Sliver, GAAAAAAAH.
Ok, mi do una calmata.
Questa drabble l’avevo pronta da luglio, obviously, ma l’ho tenuta da parte per millemila motivi (la verità è che mi verrà un magone assurdo quando premerò il tasto “completa”).
Cioè, questo è il penultimo capitolo, gente… E dopo sarà finito tutto çç
NON CI VOGLIO PENSARE.
Anyway! Prendete la Bibbia e volate a pagina 107: Davis scrive addirittura che, la sera in cui Robert fece l’incidente e andarono a chiamare Jimmy, quest’ultimo ebbe una forte reazione: “Il cuore di Page quasi si fermò.”
Potevo forse lasciarmi sfuggire un’occasione del genere, servita praticamente su un piatto d’argento? EBBENE NO!

Se PercyPerc ha fatto il nome di JimmehFottutoPeig come parente prossimo, ci sarà uno stracazzo di motivo, no? *w*

E occhei, c’ho ricamato su tanto, tra la scena della corsa nella pioggia e questi due ciccì cicciò, ma nel mio cuore ho la profonda convinzione che sia successo veramente.

Dedico questa alla mia cara Mitch, perché quest’estate, quando l’ho scritta, ho pensato subito a lei, a SeleneSilver che ha sfornato delle Jimbert che mi hanno stregata e a Willie, che oggi compie gli anni.
Auguroni, Cillo. <3

Infine ringrazio fino allo sfinimento chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D

I love youuuu! ♥

Bacioni e alla prossima,

 

Dazed;

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Capitolo 26
*** ZoSo. ***


Zoso.

Jimmy prese in mano uno dei vinili e ne studiò l’interno: i simboli risaltavano in un insieme armonioso.

Si soffermò sul proprio: com’era prevedibile, la stampa non si era di certo fatta attendere per esprimere le proprie congetture riguardo sicure affinità con Satana e compagnia.

Gli sfuggì un risolino divertito: se solo avessero saputo

La Z, così aspra e dai contorni taglienti e duri rappresentava se stesso, mentre la S, con quelle sue curve sinuose, quasi a voler accompagnare quei capelli morbidi, non poteva che essere lui.

Ma non poteva farne parola: d’altronde aveva una certa reputazione da difendere, no?

 

 

O. MIO. DIO.

IO NON CI CREDO.

HO FINIT- OK, NON LO VOGLIO ANCORA DIRE.

Davvero, ragazze, voi non potete nemmeno lontanamente immaginare a come mi stia sentendo in questo preciso momento…

GRAZIE, GEORGE HARRISON.

Stamattina, alle sei, il cielo era scuro ma pulito, e ho visto un’unica stella risplendere egoisticamente: sono certa che fossi tu, così come il raggio di Sole che oggi a scuola mi ha colpita in pieno.

L’unica, tra un sacco di gente.

E ti ringrazio per avermi fatto venire l’ispirazione per questa dannata drabble: ormai avevo perso ogni speranza.

Grazie, George. Grazie.

Gente, è doveroso che io ringrazi tutte voi, che mi avete sempre sostenuta e che mi avete sempre riempito di complimenti per questa raccolta di schifezzuole: vi adoro, vi adoro alla follia.

Grazie davvero, ragazze ♥

Ora metterò la parola FINE a questi scleri, mi mancherete :’)

Alla prossima,

 

Dazed;

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