L'Anti-Edward Cullen

di Gienah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuova Arrivata ***
Capitolo 2: *** Ed Ecco A Voi L'Anti-Edward! ***
Capitolo 3: *** AMICI!?!?! ***
Capitolo 4: *** Viva Le Novità!! ***
Capitolo 5: *** Lontano dalla Casa di Pan di Zenzero!! ***
Capitolo 6: *** Wiwa Le mucche Rosa ***
Capitolo 7: *** Due pazzi insieme non vanno bene nono!! ***
Capitolo 8: *** E nelle notti di pioggia... ***
Capitolo 9: *** Il lato negativo delle sorprese ***
Capitolo 10: *** Il Bianco ha un pessimo ascendente ***
Capitolo 11: *** La realtà dalla fantasia ***
Capitolo 12: *** Una veggente da fare schifo ***
Capitolo 13: *** Sfogarsi Fa sempre bene ***
Capitolo 14: *** Preparativi!! ***
Capitolo 15: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 16: *** Bisogna scegliere sempre, alla fine. ***
Capitolo 17: *** the end ***



Capitolo 1
*** Nuova Arrivata ***


Bene Bene..ed eccomi con una nuova ff. Ok prima che leggiate. No non ci saranno bei vampiri ma solo bei maschietti u.u che è già qualcosa XD. Solo i personaggi principali avranno lo stesso nome, Isabella e Edward, il resto li ho cambiati però i personaggi sono miei trama mia insomma solo alcune cose c'entrano con il libro. E ora Buona lettura :D


Siamo sinceri, chi è che non conosce la storia di Edward e Bella? un amore impossibile, un vampiro bellissimo con tutte le doti di un principe azzurro e anche di più....insomma tutto il necessario per creare un best seller. Ma ovviamente non tutti sono Edward Cullen, anzi, forse su un intera popolazione maschile solo uno è la copia di Edward. In poche parole addio bel vampiretto. Fortunatamente è ancora possibile riuscire a trovare il proprio ragazzo ideale, anche se è una cosa mooolto difficile. Ma mettiamo che la storia di Twilight venga revisionata e cambiata partendo dai personaggi fino ad arrivare alla trama? Del resto anche L'Anti- Edward Cullen ha il suo fascino.


Alberi. Solo alberi per chilometri e chilometri. Sarebbe bello sapere cosa è passato per la testa dei mio padre quando ha accettato una proposta di lavoro in uno dei posti più sperduti e monotoni del paese. Ma ovviamente tenere all'oscuro dei propri piani di vita l'unica figlia adolescente è una prerogativa di ogni genitore. Darei la mia mano destra per poter vedere il lontananza anche solo l'ombra del mare. MARE. Acqua pulita e limpida, libertà di movimento e tanto sole. Questa è la mia idea di casa. Ma ovviamente non è possibile. Dalle coste sabbiose e calde del SUD alle spigolose e umide vette del nord. Una differenza da poco. Sconsolata guardo fuori dal finestrino nel disperato tentativo di vedere qualcosa che non sia verde o viscida. Le uniche cose che non corrispondono a questa descrizione sono le persone. Uomini per lo più che guardano la nostra auto stra carica passare per le vie di una città in cui nessuno si sognerebbe di vivere. Guardo lo schermo nero del mio cellulare e tiro un sospiro quando vedo che non ci sono ne chiamate ne messaggi. Amici. che parolone. Uno dice che si trasferisce e per le ultime settimane sono tutti pianti e addii biascicati, ma una volta partiti è storia vecchia, si viene accantonati in un cestino dell'usato. Bella fine. Non mi è dispiaciuto tanto doverli lasciare. Non ho mai avuto amiche o amici del cuore, nessuno con cui potermi confidare o cose così. Mai avuto niente del genere. E per il momento non ne ho mai neanche sentito il bisogno. Fare cose come leggere, leggere studiare mangiare tennis e leggere ti tengono occupata la mente da possibili piagnistei o compatimenti. Ma ora? libri finiti, in più non so neanche se avrò la possibilità di giocare a tennis in questa....cittadinella. L'unica nota positiva di questa faccenda è che magari qui la gente non è ne pidocchiosa ne schifettosa come le persone della mia città natale. Si in effetti persone semplici e alla mano come queste potrebbero fare a caso mio. Sempre se ce ne siano. Finalmente l'auto di ferma. Le mie preghiere sono state ascoltate!!!( in parte ) Praticamente la metà inferiore del mio corpo è diventata insensibile e quando scendo dall'auto l'unica cosa che ottengo è l'inciampare nei miei piedi rimediando un occhiata afflitta dai miei genitori. Beh, se sono imbranata da farmi male da sola almeno una volta al giorno devono centrare qualcosa pure loro no!? Questa nuova ''avventura'' sta iniziando con il piede storto.

Dopo essermi alzata a fatica e aver rimediato altre risatine dei miei genitori il mio campo visivo viene occupato da una specie di cottege di montagna. Tipo quelli che si vedono nelle commedie americane con trame amorose impossibili da ricordare. E' una villetta a due piani in mattoncini con una grande vetrata che sostituiva 2 pareti del piano di sopra e una del piano di sotto. Neanche a dirlo, anche questa villetta circondata dagli alberi. Inizio a dubitare che in questo posto ci sia anche solo l'ombra del giallo del sole o del blu del cielo in estate. Strascico i piedi lentamente ed entro nella nuova ''dimora'' ignorando le proteste dei miei genitori sulle valigie che non ne volevano sapere di uscire dalla macchina. Beh se loro hanno stra caricato la valigia sono problemi loro. Giro le stanze ad una ad una e più le guardo e più mi vengono in mente quelle commedie americane. Cucina ad isola, enorme camino, piante qua e la e,dulcis in fundo , una delle camere da letto al piano superiore ha un letto a baldacchino come quello delle principesse, una vetrata al posto della parete e nella parete a fianco una porta a vetri con un piccolo balconcino, e sulla parete opposta una grande libreria che occupa tutta la parete con vari scompartimenti. Ed infine, cosa straordinaria, un bagno personale. Ok. Ho appena preso possesso di questa camera, e senza neanche andare a vedere se l'altra camera ha un letto matrimoniale o singolo butto il mio borsone sulla scrivania e mi fiondo sul letto. Munita di Ipod chiudo gli occhi e nonostante questa giornata non sia iniziata per il verso giusto mi addormento quasi subito.

Driiiiiiiiiiiin. Driiiiiiiiiiiiiiiiiiin
Chi?Che?Cosa?Quando?O cielo. Ma che cos'è sto rumore?! A certo. La sveglia. Senza neanche scompormi con la grazia di cui solo io sono munita prendo quell'affarino demoniaco e lo getto in una parte a caso.
<< AH!!! Ma sei pazza!? >>
Apro un occhio e guardo mia madre che mi fissa terrorizzata. Per sua fortuna la mattina ( pomeriggio,sera, notte,alba...) ho una mira da schifo quindi l'ho mancata di qualche centimetro. Nonostante mia madre continua a guardarmi con gli occhi socchiusi io continuo tranquillamente a dormire.
<< beh? >>
roteo gli occhi << si si...scusa >>
<< ma no!! >>
<< e allora cosa? >>
<< ti devi muovere!! oggi hai il tuo primo giorno di scuola! >>
Spalanco gli occhi e mi tiro su a sedere di scatto << cosa!? >>
<< su muoviti, devi stare a scuola fra dieci minuti >>
Con una mossa degna di un cartoon della Disney mi fiondo giù dal letto, in bagno lavandomi in meno di 40 secondi, mi vesto con le prime cose che mi capitano, afferro lo zaino e sto per scendere le scale quando mi sento afferrare per il colletto della maglietta. Scocciata guardo verso mia madre che sghignazza silenziosamente. << beh!? non ero in ritardo? >>
<< a dire la verità ci hai messo 5 minuti in tutto e mancano ancora 30 minuti all'inizio delle lezioni >>
La guardo con gli occhi spalancati << 30 minuti!?!? e tu mi hai svegliato mezz'ora prima perchè!?!? >>
<< per non farti fare tardi!! e poi volevo farti vedere cosa ho trovato in cucina!! Cioè ti rendi conto? è una cosa per fare le cialde!! CIALDE!! mi sento tanto mamma d'america!! >>
sconvolta cerco una via di fuga dalle manie-adolescenziali-demenziali di mia madre e con mia somma fortuna riesco ad afferrare la maniglia del bagno e a rintanarmici dentro. Tiro un sospiro di sollievo. Cavolo. Primo giorno di scuola. Un altra volta. Già aver affrontato il primo giorno di scuola alle elementari, alle medie e al liceo, ci mancava solo un altro primo giorno ad un altro liceo. Sconsolata guardo nello specchio il mio riflesso. Sul naso quell'orribile minuscola cicatrice causata da una mia performance di volo acrobatico sul marciapiede della mia scuola. Non che io sia una fanatica del mio aspetto o cose così, anzi, io sono l'ultima persona esistente che si cura del proprio aspetto fisico, anche se ogni volta che mi guardo in contro luce, quell'odiosa macchiolina a forma di semi stellina sulla punta del naso mi irrita non poco. Anche io ho le mie manie perdincibacco!!! e no!! non dico ''perdincibacco'' in pubblico , però quando ci vuole ci vuole!! ( no comment )
Mi appoggio alla porta e provo a sentire qualche movimento sospetto che potrebbe indicare la presenza di quella pazzoide di mia madre. Ma niente. Così quasi strisciando esco e scendo velocemente le scale. Mio padre sta seduto sul divano bianco del salotto, mentre mia madre sta incespicando con la macchina sforna cialde, o come si chiama. Mi fiondo nel frigo e ingurgito , sempre con la mia solita finezza, un bicchiere di latte. Mi sto decisamente americanizzando. Visto che ho ancora 20 minuti abbondanti di tempo inizio ad osservare la mia famiglia. Se di famiglia si possa parlare visto che siamo in tre a comporla. Mio padre, dal suo imponente metro e ottantacinque d'altezza, folti capelli neri come il mio pc, che per chi non lo sapesse è decisamente nero, e occhi neri come la notte. Mia madre con il suo rispettabile metro e sessantanove, magra come una modella, lunghi capelli color platino e occhi azzurro verdi. Oh si certo. Non vi dico quanto sono bella io. Capelli neri occhi azzurri...se, vabbè. Diciamo che dei miei genitori ho preso si e no la testardaggine. Capelli di un banale marrone cioccolato ondulati, occhi marrone cioccolata calda e un metro e settantadue di pura normalità allo strado brado. No ma che dico, come dice mio padre sono una ragazza speciale ed interessante...si se lo dice lui c'è da crederci. Ritornando alla realtà mi alzo di scatto dal divano e esco in giardino, o meglio questa era la mia intenzione fino a quando non ho sentito mia madre chiamarmi. << che c'è? >>
<< ma ti sei vestita così? >>
mi squadro partendo dalle converse viola passando per i jeans blu per arrivare alla felpa glicine.
<< beh...che ho che non va? >>
<< ma...hai i jeans!! niente gonna? non vai più ad una scuola cattolica sai? abbassa giù la cerniera della felpa!! >>
io e mio padre la guardiamo sconvolti. ok. andavo ad una scuola cattolica,si, proprio quella piena di preti dove ti fanno dire preghiere all'inizio delle lezioni e dove la religione come materia conta quanto il greco al classico o la matematica allo scientifico, ma non per questo mi vesto così! sono comoda e mi piaccio così come sono. Al contrario mio padre non l'ha presa molto bene questa uscita di mia madre, infatti da geloso cronico dell'unica figlia femmina la guarda in cagnesco. Mia madre si limita a roteare gli occhi e a continuare a grattugiare i rimasugli di cialde da quell'affare. Questo giorno non so come lo vedo.

Mio padre mi ha appena ''mollato'' letteralmente sul marciapiede della mia nuova scuola. Avete presente gli animali allo zoo? ecco ora io sono come un pinguino che si trova fra i cammelli. Mi squadrano tutti come se avessi tre occhi e sei braccia. Eppure sono tutti così..normali. Non come a scuola mia dove c'erano certi soggetti. Fino ad adesso ho visto solo ragazzi dai capelli neri e ragazze dai capelli neri o biondi. Al diavolo chi dice che quelli del nord sono tutti biondi. Posso capire che la ragazza nuova susciti interesse, ma se continuano a scrutarmi così mi metto ad urlare. Abbasso lo sguardo e cammino a testa bassa sgusciando fra gli studenti. Questa scuola è ENORME. E la mia vecchia scuola non era mica piccola, ma questa ricorda veramente i college americani. Gli studenti si spostano fra le aule, e ci sono gli armadietti!! Armadietti!! No voglio dire, armadietti!!! Cos'è che mi sconvolge tanto? Non lo so ma dopo anni a vederli nei telefilm pensavo a qualcosa di interessante. Invece ora mi sembrano solo cosi grigi ingombranti. Mi fermo davanti alla porta con su scritto ''segreteria'' ed entro titubante uscendo dal mare di gente che mi aveva travolto. La segretaria è una donna rossa riccia con gli occhiali tipici da segretaria anni ottanta. Dopo una buona decina di minuti in cui le ho ripetuto il mio nome tentando di farle capire chi sono esasperata passo una mano sugli occhi e le ripeto per la centesima volta il mio nome
<< Io mi chiamo Isabella Rossi e sono appena arriva. Sono qui perchè vorrei l'orario delle lezioni!!! >>
questa volta sembra aver capito, infatti mi saluta con un sorriso enorme è dire poco, e mi consegna l'orario delle lezioni. Con un profondo respiro mi catapulto in quella specie di fiume in piena. Senza respiro mi fermo contro un muro. Ad un certo punto si ferma davanti a me una ragazza poco più bassa di me che mi guarda con una certa curiosità. << hem...ciao sono.. >>
<< Ciao!! Tu sei quella nuova no?Io mi chiamo Elisabetta ma tu puoi chiamarmi Bet o Betta come preferisci. Tu sei Isabella vero? Sai non passano inosservati i nuovi arrivi. Non è che vuoi essere chiamata Bella, Bella come la protagonista del libro? Sai è davvero una coincidenza che una Bella venga ad abitare in una cittadina sempre piovosa!!C'è pure il Bel Vampiro!! >>
Oddio. Vi prego stoppatela!!! Va bene che io sono una chiacchierona, però questa esagera, non mi ha neanche fatto dire una frase intera!!
<< hem...no puoi chiamarmi Isa o come ti pare, si è una coincidenza incredibile, e potresti darmi una mano con l'orario? >>
Ora che sta ferma e zitta posso inquadrarla meglio. E' bassina, ma ha dei folti capelli biondi e vispi occhi verdi.
<< si certo!! fammi vedere!! mhm...sei fortunata!!Sei nella mia stessa classe!! Vieni ti accompagno! >>

''Oh ma che fortunata coincidenza!!'' stavo per dirlo ad alta voce, ma mi sono trattenuta. Non sono così cattiva. Anzi non lo sono per niente. Ma divento taciturna quando non conosco nessuno. Speriamo ci sia qualche persona interessante oltre al Dj qui a fianco.

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Capitolo 2
*** Ed Ecco A Voi L'Anti-Edward! ***


OK ho aggiornato a tempo di record XD Ma solo perchè sono taaanto felice che a qualcuno piaccia la mia ff :D riangrazio Caline, I love sasunaru, innamorata__, miokyy, morbidina, nana97, XXX_Ice_Princess_XXX per aver aggiunto la storia ai preferiti.
dani969, milly92, semplicemente_lunatica, _dj_paNDi_PapEte per averla aggiunta alle seguite e infine ringrazio infinitamente
dani969, Caline, Innamorata__ e
XXX_Ice_Princess_XXX per averla commentata!! è grazie ai vostri commenti che ho deciso di postare prima un capitolo piccolo, ma intenso :D Il prossimo aggiornamento nella prossima settimana un bacio e buona lettura :)

Pensate che dopo la sorpresa iniziale di una nuova arrivata mi avrebbero lasciata in pace? Ma no!! Anche durante l’intervallo, pausa pranzo o come la chiamano loro tutti continuano a scrutarmi con tanto di occhi sgranati. Dj, come ho deciso di chiamare Elisabetta, mi ha costretta a sedermi con lei. Non che non lo volessi ma lei mi ha letteralmente rapito. Sono passati già 5 minuti e non sono riuscita a toccare cibo visto che Dj mi sta presentando un orda di persone sedute al tavolo con noi. E dire che di solito ci metto una settimana solo per imparare i nomi delle persone nella mia classe, infatti fino ad ora ho memorizzato solo nomi che mi piacciono o troppo strani per essere dimenticati, come Policarpo, si lo so, proprio Policarpo. Un tale Badù, e una certa Orsola. E io che pensavo ci fossero solo persone normali in questa scuola. L’unica ragazza ne citrulla, ne impazzita, che mi ha fatto una domanda normale, e non ‘’ hai letto il libro di twilight? ‘’ o ‘’ sei fidanzata con un vampiro? ‘’ o ‘’ ti fidanzerai con un vampiro? ‘’, ma ‘’ ciao sono Beatrice e tu? ‘’ e ‘’ come ti trovi in questa scuola? ‘’, è appunto Beatrice. Mi sta già simpatica questa ragazza. E poi ha le fossette. È geneticamente provato, chiunque ha le fossette è simpatico. Io conosco solo tre persone con le fossette, mio padre che è decisamente simpatico quando vuole, Bea, e un ragazzo della mia vecchia scuola che non so quante volte mi ha fatto piegare in due dalle risate. Anche questa Bea deve essere simpatica. Più di Dj. ‘<< Hey Bella? >>, << si Dj? >> lei mi guarda storta, non le piace questo soprannome. O nessuno le ha mai detto che l’unica differenza fra lei e una radio è che la radio si può spegnere, o tutti sono talmente abituati alle sue chiacchiere che fanno solo finta di sentirla. << allora, ti stavo parlando del vampiretto della nostra scuola. Oddio non è un vampiro ma dovresti vederlo!!! È bellissimo!! B-e-l-l-i-s-s-i-m-o!!! E si chiama Edward!! Cioè voglio dire cioè è il contrario di Edward quello del libro, ma quello nostro, Edward nostro è due volte più bello dell’Edward del libro insomma… >>
<< Dj!! Calma!! Respira!!! Ora…che me ne importa chi è Edward? >>
Tutte le ragazze del tavolo meno Bea mi guardano come se fossi un eretica, mentre Bea mi fa segno su col pollice. Dj è rimasta scandalizzata e mi guarda come se fossi tutta verde con le antenne. Ancora. << Bella…ma tu non sai che stai dicendo!!! Edward è perfetto!!! È uno stronzo incredibile, però è bello bello bello!!!! >>
<< e sexy >>, << e provocante >>, << e troppo fico >> e man mano tutte le ragazze del tavolo aggiungono aggettivi che preferirei dimenticare. Ad un tratto Dj mi stritola il braccio facendomi cadere la forchetta che avevo in mano per terra. Addio pappa. La guardo per chiederle spiegazioni ma invece che guardare me guarda la porta della mensa << è lui Bella è lui!!!!! >> Seguo il suo sguardo e lo vedo. Se avessi ancora la forchetta in mano mi sarebbe caduta. Ok. Come posso descriverlo? Meraviglioso. Bello. Davvero bello. Ora capisco perché lo venerano come un Dio. Alto più di un metro e ottanta circa, capelli rosso rame scarmigliati senza neanche un ombra di gel, pelle bianco latte, sorrisetto strafottente sulle labbra e occhi color miele. Ma non miele giallo, miele dorato. Ma questo qui è uscito direttamente dal libro di Twilight per far perdere la testa alle comuni mortali? Ci manca solo che legge nella mia testa e siamo a posto. È seguito da altri 4 ragazzi che sembrano tutto meno che fratelli. Eppure a quanto stanno dicendo è così. Una certa Elizabeth, che dovrebbe essere la ragazza bionda alta e terribilmente altezzosa che sta passando, anzi sfilando affianco ad Edward, Sophie, una ragazza che sembra avere dodici anni per quanto è piccola ed agile, fidanzata con Christopher, un ragazzo magro e biondo e infine un altro ragazzo Jason, alto robusto con occhi e capelli neri. Tutti belli ed ovviamente figli adottivi di una ricca famiglia del posto. O mio Dio, ma a che livelli sto!? Mi sono già imparata tutta la genealogia di questa famiglia!! Su Bella svegliati dall’incanto!! Fortunatamente riacquisto il controllo di me e ricomincio a mangiare ignorando la famiglia più ammirata della scuola e tutti i loro fan vocianti.

Quarta ora. Biologia. La professoressa è una simpatica donna dai capelli arruffati che ci ha fatto trasferire come una massa di profughi nell’aula di scienze. Si una massa di profughi. Alcuni si sono portati delle scorte di cibo, altri video giochi per perdere tempo e altri ancora hanno addirittura un mini mini mini cuscino per dormire!! Da questo si può capire quanto è considerata fondamentale questa materia. Neanche messo piede dentro l’aula che i posti di dietro sono stati presi d’assalto. Dj si è seduta con Bea ed io sono rimasta come si sual dire, appesa. Riesco ad intercettare un banco vuoto nella penultima fila rimasto fuori dalle grinfie di quei pazzoidi. Nessun compagno di banco. Finalmente sola. Neanche a finire la frase che entra in aula un ragazzo leggermente affannato ( tipo uno che sta per avere un infarto e ha bisogno di prender fiato ogni tre secondi prima di parlare )
<< Prof…esso…ressa….un…ra..gazzo ha fatto…esplodere…l’aula…di chimica…del quarto anno…il professore l’ha portato…in infermeria……possiamo…stare con…voi…in questa…..aula… >> La professoressa lo guarda stralunata per qualche istante come capire chi fosse questo soggetto. << va bene ragazzi entrate pure >>
Le ragazze della mia classe iniziano a fare urletti di approvazione e altri commenti su quanto siano fortunate. Ma un poveretto gli è esplosa una fiala in faccia. Che c’è da ridere? Ovviamente sono l’ultima a capire le cose. Infatti capisco tutto quando entra dalla porta con le mani delle tasche dei jeans Edward - Semi Dio sceso in terra-Wilde. Dj e le altre esclusa Bea trattengono il fiato, probabilmente per poter sentire anche solo il minimo sospiro uscito dalle sue labbra o forse per sembrare più magre evitando di respirare. Edward le guarda ad una ad una con il solito sorrisetto che mi irrita più di questo umido odioso di questa cittadina odiosamente umida. Alla fine si sofferma su di me per ghignare e sussurrare qualcosa al fratello James ,credo. Si avvicina sicuro e si siede vicino a me. Risultato? Mi si gela il sangue nelle vene e mi viene la pelle d’oca. Mannaggia a lui. Perché mi viene sempre in mene quel dannatissimo libro? Magari è anche un gentelmen. Magari. Non ho mai conosciuto nessun ragazzo gentile. Si volta di scatto verso di me e io per la sorpresa mi gelo letteralmente sul posto. Lui si avvicina a me e socchiude gli occhi. O melanzane in salamoia!!! Scusate ma quando ci vuole ci vuole!!
<< hai un buon odore >>
Oddio che voce che ha. Tipo lo zucchero filato. Ok lo zucchero filato non ha voce però mi fa pensare allo zucchero filato con il caramello. Un momento. Buon profumo?. Ma che cosa sta blaterando?!
<< cosa? >>
<< ho detto, che hai un buon profumo. >>
Ok. Questo è tutto rincitrullito. Gli piace aquolina e va bene. Io adoro il mio profumo. Ma dirlo così senza neanche conoscere il mio nome? Ok è tutto fuori.
<< anche io sono felice di fare la tua conoscenza >>
Dico in modo sarcastico. Lui è completamente spiazzato, probabilmente non è abituato a sentirsi rispondere a tono, ma solo a ragazze che cadono ad ogni sua parola. Beh con me si troverà molto male. Nonostante appena incroci i suoi occhi le gambe diventino nutella ( si vede così tanto che ho fame? ) il suo atteggiamento mi irrita e il mio orgoglio mi impedisce di guardarlo con occhi sognanti. Per quello c’è tutta la notte. Dopo essersi ripreso dallo shock iniziale incomincia a ridere in modo decisamente troppo sensuale per essere una risata. Ok se prima pensavo che vampiri come i Cullen non potessero esistere, o meglio che non esistessero i vampiri, ora inizio ad avere qualche dubbio. << Sai, sei proprio divertente >>
<< non mi sembrava di aver fatto questa battuta. In ogni caso io sono Isabella. >>
<< beh penso tu sappia già chi sono io >>
<< a dire la verità ho sentito parlare molto di te Edmund >>
Ok va bene ormai conosco a memoria vita morte e miracoli di ogni membro della sua famiglia, figurarsi se non conosco il suo nome. Ma il modo in cui si comporta mi da sui nervi. E poi vederlo sorpreso mi diverte terribilmente.
<< Io mi chiamo Edward >>
Ha gli occhi socchiusi e mi guarda come se avessi detto un eresia. Altro che Edward Cullen, questo coso è tutto meno che dolce e gentile.
<< a si certo scusa. >>
<< mhm...sei...strana...non è che per caso al sud le ragazze sono ragazzi travestiti? >>
ok. Non è di certo il primo che mi dice che sono strana, anzi, nella mia vecchia scuola parlavo al telefono con i ragazzi e giocavo a biliardino con loro mentre le altre ragazze, o meglio quasi tutte, giocavano a pallavolo e per di più quegli esseri definiti ‘’machi’’ erano affascinati dal fatto che giocassi con la play station e che non mi truccassi. Questo per far capire a chi livelli mentali erano. Ma mai nessuno mi ha mai definito maschio mancato. E ci vuole un coraggio santo carciofo!!Scusate la brutta espressione, ma quando ci vuole.....
<< beh scusa tanto se non mi stendo ai tuoi piedi e ti intono qualche poema in tuo onore, ma sono stonata come una campana e ho un gran mal di schiena. E poi sono tutto meno che un maschio mancato >>
Lui tanto per cambiare si stupisce di nuovo e dopo qualche altro secondo ricomincia a ridere. Inizio a pensare che sia un pò prevedibile questo ragazzo.
<< accidenti. Sei la prima ragazza che incontro che non sviene, non balbetta e non mi fa gli occhi dolci. Sicura di non essere omosessuale? >>
Oh mio Cipollino. Ma questo cosetto ( e che cosetto)pensa che ogni essere femminile eterosessuale lo deve osannare?
<< eterosessuale convinta. In ogni caso non si può piacere a tutti >>
Ed ecco un altra occhiata da '' sta tipa o è omosessuale o è un alieno asessuato ''
<< Se parli così mi fai credere davvero che tu sia pazza o... >>
<< no. non sono omosessuale per la centesima volta!! In ogni caso io preferisco guardare i ragazzi per come sono di carattere e non di che colore hanno gli occhi o se hanno o meno le fossette. >>
Ora che l'ho appena detto, mi sono smentita da sola. Edward è l'unico essere umano che ha le fossette e non mi fa ridere. Lo guardo allucinata << non è che sei un vampiro vero? >>
Lui rotea gli occhi << non incomincerai anche tu con questa storia, Bella? >>
Marca la lettera ''B'' in modo da farmi capire l'allusione con la Bella del libro. Come se tutti gli altri che mi chiamano Bella ed ammiccano non bastassero.
<< Certo che no. Ma un essere umano non può credersi il centro del mondo >>
<< Si se sono Io. >>
<< e tu sei...egocentrico e narcisista? >>
<< forse. Ma anche bello, e terribilmente interessante. Ma le tue amiche non ti hanno detto niente? >>
<< forse si o forse no. O ma è inutile. Si mi hanno fatto una testa tanta su di te e quanto ti trovano bello fico ecc ecc >>
<< e tu concordi con loro? >> Bene. Ora è ritornato il solito sbruffone sexy del cavolo. Avanti Bella, ce la puoi fare. Resta Lucida.
<< mhm, io penso che qualcuno dovrebbe darti una lezione. Dovresti andare dai preti della mia vecchia scuola, una bacchettata sulle mani o sul sedere non ti farebbe male. >>
Lui fa una faccia fintamente sconvolta << Io? Ma se sono un angioletto? >>
<< si certo. Come vuoi >>
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin
Ora so che esiste un suono più demoniaco della mia sveglia. Stupida campanella assordante. Mi giro verso Edward e lo ritrovo a guardarmi con i suoi cavoli di occhi dorati che sembrano sabbie mobili che mi attraggono per volermi inghiottire.
Ma che dovevo fare oltre ispirare???A già. Espira espira prima di soffocare scema!!! Ok. Ora va meglio.
<< hem... >>
<< sai sei bella sempre, però quando arrossisci sei semplicemente favolosa. Quasi ti invidio >>
Sono arrossita? Beh se ero arrossita ora sono completamente rossa peperone. Mi manca il respiro e gli occhi si sono automaticamente spalancati. Lui mi guarda con un sorrisetto che dice più delle parole '' allora neanche tu sei immune al mio fascino ''. Si alza e con un'agilità da felino se ne va silenziosamente, seguito dagli sguardi adoranti delle mie compagne che hanno seguito tutta la nostra intensa conversazione. Questa volta mi sono lasciata prendere di sorpresa. Ma la prossima volta non succederà. Oh Edward, sta certo che avrai pan di zenzero per i tuoi denti. Mannaggia ho fameeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.

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Capitolo 3
*** AMICI!?!?! ***


Ok prima i ringraziamenti :D
Cino nero, crazykika, Cri Cri 88, eagle93, littlestar23,SweetRoby, _Bonnie_ per aver aggiunto la storia alle seguite.
Alexis57 per averla aggiunta alle preferite
E un grazie ENOMRE ;D a dani969, smemorata, innamorata__, _Bonnie_, _dj_paNDI__PapETe per aver commentato :)
Grazie a tutti quelli che l'avevano aggiunta prima ai preferiti e alle seguite, e a chi solo la legge. Ok pra basta ciarlare. XD. Commentateee


<< Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!! >>
Fisso mia madre che ha appena finito di urlarmi nei timpani
<< beh? >>
<< ma..TESORO!!! Ma sembri un cadavere!!! Anzi uno zombie!! Anzi uno di quei cosi usciti dai film con le antennine che vi vedete tu e tuo padre!! >>
Traduzione: film con le antennine: film horror-fantascientifici che ci vediamo io e mio padre. Cosi: Alieni o vampiri o tizi carini e gentili di questo genere.
<< grazie mille madre, davvero, come mi tiri tu su di morale non ci riesce nessuno!! >>
<< ma tesoro!! Io sono tua madre!! è ovvio che ti voglio aiutare no? e se non te le dico io queste cose, chi te lo deve dire? >>
Guardo mia madre e la prima cosa che penso è: confetto rosa. Vestitino svolazzante rosa acceso nonostante la temperatura, stivali viola scuro, foulard manco a dirlo, glicine, e orecchini intonati al rossetto rosa. Ed ecco a voi signori e signore: Mia madre!!
<< sai mami...non è che tutti sono vestiti rosa svolazzanti e fiocchetti colorati eh >>
<< oh non dirlo a me, secondo me un tocco di rosa fru fru a tuo padre non guasterebbe >>
Mio padre, povero uomo, che stava bevendo un tranquillamente un caffè lo sputa di getto come nei cartoon sputano il latte quando qualcuno dice qualche strambata pazzesca.
<< Moglie, ma mi vuoi vedere con la gonna? >>
<< oh saresti davvero sexy con la gonna ''marito'' >>
<< a si? >>
Ecco, da questo momento in poi iniziano una serie di discorsi semi luci rosse da giovani genitori pazzoidi che si vergognano di baciarsi davanti alla loro unica figlia ma non di parlare in modo altamente pieno di doppi sensi.
<< SCUSATE!!! Sono facilmente impressionabile!!! >>
E dopo altri buoni venti minuti di ciarlerie varie sul colore ROSA salgo in camera e per la gioia di mia madre mi metto una maglietta rosa antico piena di strass e un filo di matita nera sugli occhi
<< contenta ora!!!? >> lei si avvicina. E la cosa mi terrorizza non poco visto che ha un CAVOLO di spuntone per i capelli in mano. Ok stai calma, respira piano e vedrai che se ne andrà senza torcerti un capello. Quasi le sue ciglia mi sfiorano gli occhi quando lei si allontana di scatto puntandomi l'arma impropria << tu!!! come fai a metterti la matita così bene!!! guarda la mia!!! sembra le dune del deserto!! ueeee >> In effetti mia madre è sempre stata negata con qualsiasi cosa centri con il disegno, arte o cose così, al contrario mio che disegno da quando avevo quattro anni più o meno. Ormai so come questa discussione andrà a finire, così indietreggio e mi allontano molto lentamente da lei, che continua a brandire quel cavolo di spuntone. << cara c'è altro caffè? >>. Mentre ormai avevo raggiunto il bordo del tavolo mio padre mi salva con quella semplice frase facendo ritrasformare mia madre da ninja con gli spuntoni di legno a brava massaia.
<< certo amore!!! >> detto questo si risistema, credetemi, con una sola mossa lo spuntone nei capelli e si avvicina quasi volando alla caffettiera. Mi inginocchio ai piedi di mio padre che intanto fa la faccia tipo '' si lo so lo so…sono fico non c'è bisogno che me lo dici''.

Scuola. Entrata. Mi avvicino al cancello. Oh my dog ma che sto dicendo!?!? Mia madre alla fine è riuscita a rincretinirmi.
<< Hey Bella!!! >> Dj mi corre incontro scansando con spallate i malcapitati che la intralciano. In effetti sembra proprio un giocatore professionista di rugby, o mia madre nel periodo dei saldi non saprei quale scegliere.
<< Bella Bella Bella Bellaaaa!!!!! sai che si dice in giro che sei la nuova fiamma di Edward? Ma io non ci potevo credere infatti l'ho detto a tutti no che non è possibile!! Bella non le piace Edward lei è quella nuova, a lei non interessa Edward ho sentito come gli hai parlato che poi sei stata troppo forte volevo dirtelo prima però... >>
<< Dj!!! Stop!!!!Pliz!!!Prima di tutto io non sono la nuova fiamma di nessuno, seconda cosa..eh!?!? >>
<< allora. Tutti dicono che tu sei la sua nuova fiamma perchè ti abbiamo sentito ieri sai!!? ti ha detto che hai un buon profumo e che sei bella quando arrossisci!! cioè ma ti rendi conto!?! Però stai attenta a lui è che non è come Eddy quello del libro ma è tipo BatMan sai misterioso ed imprevedibile...ohi mo vado ci sentiamo dopo!! >>
<< ma ma ma!! >> tento di afferrarla ma non ci riesco. Perbacchiolina...e mo?
Penso che l’unica parola per descrivermi in questo momento sono:Pantera rosa. Ora non so se di preciso sia la cosa o la persona o l’essere gelatinoso a cui io assomiglio…però per capire come sto camminando basta pensare ad un soldato inglese, si quelli con i cappelli neri enormi che anche se li prendi di mira con un secchiello di puntine o gli passi vicino con una torta al cioccolato formato maxi non si muovono neanche di un millimetro ( ma come fanno ad andare al bagno?oh…ora capisco a cosa servono quegli ENORMI cappelli…). Ecco la mia faccia e come la loro solo che a differenza di loro io butto per aria chiunque mi capiti a tiro. Sto per scaraventare via l’ennesima persona quando mi accorgo che questa è Bea. Bea!! Santa ragazza Bea!!
<< Beaaaa!!!! Mia salvatriceee!! Mi spieghi che perdindirindina sta succedendo? >>
Lei mi guarda in modo strano << perdindirindina? Vabbè comunque tutti dicono che sei la nuova conquista di Edward. È vero? >>
<< ma anche no!!! Non è che quella specie di pomposo coso si vanta di avermi conquistato!??! >>
<< Bella… >>
<< no perché se è così io quella specie di coso troglodita lo ammazzo con le mie mani!! >>
<< Bella..! >>
<< e poi non è neanche questo granchè!! È uno sbruffone che si crede il centro del mondo e poi col cavolo che è paragonabile all’Edward del libro! >>
<< Bella!!! >>
<< e fammi finire!!! Dicevo…ah si dicevo che non mi piace proprio per niente!! E poi con quel giacchetto nero e la camicia fuori dai pantaloni ma chi crede di imitare no!?!? Edward Cullen è il mio ideale di maschio perfetto e di certo non ha nulla a che vedere con quello zotico… >>
<< BELLA!!! >>
<< maniaco playboy opportunista schiavista megalomane cosino cosetto cosuccio di Edmund!!!! >>
<< Bella… >>
Ok. Due sono le cose. o Bea è in realtà un uomo e quando si arrabbia non riesce più a nasconderlo, o io ho fatto la figura più brutta del secolo.
<< ciao Edd!! Come stai bene vedo!! Ora vado eh!! Ciaoooo!! >>
Ma prima che possa defilarmi mi afferra per l’orecchio << tu e lo ‘’zotico’’ dovete parlare >> detto questo mi trascina come una bimba via dalla folla che si era radunata intorno a noi.
<< Sai che questa giacca ti sta di incanto? Davvero benissimo!!! sisi >>
<< è inutile che fai la lecchina ora...tanto ho sentito tutto >>
<< tutto tutto? >>
<< tutto tutto >>
Ok ora mi ammazza. Voi siete testimoni!! Io ho solo espresso un libero giudizio di cui il 40% ( 80,5%) era inventato da me medesima!!! Dite a mia madre che...era stramba ma le volevo bene. A mio padre che era scemo ma gli volevo bene. E al mio pc...mi mancherà più di tutti!!!!
<< ti devo dire una cosa!! >>
oh my dog. Che mi vuole dire??? '' Ho capito che sei quella giusta per me '' o '' in realtà sono un vampiro e ti voglio sposare '' o cose così. Insomma mi accontento di poco io è!!!
<< cosa? >>
<< sei diversa dalle altre ragazze >>
<< Siiii? >>
<< le altre ragazze sono cadute tutte ai miei piedi..mentre tu..tu hai il coraggio di dire quello che pensi veramente >>
<< chi io? davvero? >>
<< si. cioè che sono uno zotico playboy. E hai ragione!! Mi piacciono le storie veloci, insofferenti, da una notte e via. Per questo voglio che tu sia mia amica. O meglio. La mia unica amica femmina >>
DOH. Io che ero entrata in modalità ''occhioni pucciosi da cagnolini pucciosi'' e guarda questo con cosa se ne esce!?!? AMICA!?!? Ma se io gli do una testata cambia idea?
<< ma per caso sei una femmina mancata? >>
<< come? >>
<< sai com'è no. Di solito sono le ragazze che per mollare qualcuno usano la scusa ''vogliamo essere amici'' o cose così >>
<< si beh. probabilmente è così. Però non mi dirai che sei come le altre che mi vengono spudoratamente dietro vero? >>
Forse qualcosa mi avrebbe dovuto far scattare una molla nel cervello e farmi stare zitta. Ma quando ha detto ''come tutte le altre'' mi si accesa una fiamma nel cervello. Io Non sono come tutte le altre. E poi tanto non mi potrebbe mai notare no? Ormai lo so che non gli piaccio, vuole essermi amico. Io e lui amici? Ne dubito, però sempre meglio che limitarmi a sbavargli dietro quando nessuno mi vede no?
<< no certo che no!!!mhm...va bene Edmund! >>
<< Edward!! >>
<< io ti chiamo come voglio Eddy. Ora siamo amici no? >>
<< così mi piaci Bell >>
Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi trascina così per i corridoi della scuola mentre gli occhi di tutti ci sono puntati addosso. Ma perchè è così..così stra maledettamente attraente!?!? Intanto lui sorride e saluta ogni essere femminile della scuola mentre io ho una crisi respiratoria perchè mi sono Di nuovo dimenticata cosa c'è dopo l'ispirare!!!! Maledetto Edmund!! cioè maledetto Edward!!

<< Bella!!!! allora è vero che sei la nuova fiamma di Edward!!? >>
chissà perchè ma mi sembrava più un'affermazione che una domanda.
<< no Dj non sono la sua nuova fiamma. >>
<< ma!!! stavate abbracciati!!! E lui ti teneva un braccio intorno alle spalle!!! >>
<< no. Vuole che io sia la sua unica amica femmina >>
<< oh. che presa per il culo >>
E per la prima volta nella mia vita sono d'accordo con Dj.
<< e certo. Che mai poteva esserci fra quella specie di Dio e questa sottospecie di maschiaccio? >>
E mo questa chi è? Lo dico io. L'ultimo esemplare di Dodo esistente sul pianeta. Una bionda con dei tacchi vertiginosi, occhi che sembrano un laghetto profondo due centimetri ( questo fa capire quanta materia grigia ci sia nella sua testa o come la chiamo io '' uovo porta parruccone '' ) e per finire una profonda scollatura a V.
<< scusa Dodo ma non stavo parlando con te >>
<< ma chi sarebbe Dodo!?!? Io sono Jessica!!! >>
ecco appunto. << va bene Dodo Jessica, sai che per essere donna non c'è bisogno da travestirsi da clown? >>
<< cosa vorresti dire con questo? >>
<< oh niente. continua così che sei sulla strada giusta!! Vedrai che tutti capiranno il tuo problema >>
<< che problema?? >>
<< Si insomma...essere l'ultimo Dodo non deve essere facile per te!! Beh ora vado!! Ciao Dj Ciao Dodo!! >>
ci mancava solo L'ultima Dodo che rimarcava ciò che io già so. Non sono per niente femminile ne sexy e tanto meno piaccio ai ragazzi. Oh meglio non a chi piace a me.


Ora di cena.
Sbuffo sonoramente e getto la forchetta nel piatto << Mà si può sapere perchè metti ste foglioline rosse nell'insalata!?Fanno schifo!! >>
<< tesoro in effetti.... >> guardo il piatto di mio padre che ha creato con le foglioline rosse una specie di sfinge versione blob rosso.
<< ma ragazzi!!! Così c'è un tocco di colore no! >>
E dopo questa frase degna del peggior comico mi cade letteralmente la testa nel piatto e distruggo la testa della sfinge
<< tesoro!! ahahah hai decapitato la sfinge!!!! invece del naso hai tolto direttamente la testa Aahhhahah >>

rialzo la testa del piatto (immaginatevi la scena con quella canzoncina ta ta ta ta ta taaaaaaa tipo lo squalo ) con una fogliolina rossa in bocca guardo storta mia madre che intanto si sta strozzando con un oliva. Ma che razza di giornata è questa!?!?

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Capitolo 4
*** Viva Le Novità!! ***


Alloooora...questo capitolo...è ENORME...e secondo me ho sbagliato a metterlo tutto ora anche perchè il prossimo lo devo ancora finire...in ogni caso mi ero anche arrabbiata è_é perchè le recensioni sono calate..e NO!! non va bene u,u...ma ho pubblicato lo stesso solo per _dj_paNDi__PapEte e XXX_Ice_Princess_XXX perchè commentate sempre ç_ç grazieeee :D e agli altri...commentate u,u...no scherzo XD ( + o - ) ah si..non ho molto tempo perciò non posso nominare tutti...però ringrazio chi ha messo la fic nei preferiti, chi nei seguiti...e chi la legge solo XD bye bye

Per la gioia di mia madre e di certo non quella di mio padre, che fra parentesi da quando siamo saliti in macchina ha continuato a guardarmi e a grugnire paroline incomprensibili , mi sono messa una gonna. L’unica gonna che ho. Blu con sotto dei pantacollan neri e una maglietta verde acqua con una felpa verde petrolio. Perché tutto questo vestiario ‘’elaborato’’? diciamo che la fatina dello shopping, alias mia madre, aveva ‘’per sbaglio ’’ fatto sparire tutti i miei vestiti meno questi e anche un reggiseno a dir poco osceno. Ma mia madre, cosa pensa che faccia a scuola!??! Dovrei farla vedere da uno psicologo, no perché fa tutta la gelosa quando si tratta di baciare un ragazzo, però no se vado mezza nuda o con un vestitino da coniglietta di play boy ad una festa, nooo queste sono cose normali. Invece mio padre, quasi non mi faceva uscire non perché stessi male con la gonna, o perché fa un freddo cane per portarla, ma perché mi si vede un pezzo di caviglia!!!! Per non parlare che sotto i pantacollan si vede il profilo delle gambe!!! Che ragazza senza pudore che sono. Ma per favore!!!!
Ci fermiamo davanti scuola e per evitare altre discussioni prendo lo zaino e mi fiondo gi
ù per la macchina ovviamente incespico per i primi passi e per colpa di uno stramaledettissimo sassolino , si un minuscolo ed insignificante sassolino, inciampo finendo addosso a qualcuno.
<< hey se ti piaccio bastava dirlo!! La cosa è decisamente ricambiata! >>
Alzo gli occhi sul genio che ha appena parlato. E
e.mh. e mi pare sia uno dei ragazzi che Dj mi ha fatto salutare e di cui, ovviamente non ricordo il nome.
<< dai Bella non mi dirai che non ti ricordi di me?! >>
Lo guardo meglio. Piuttosto alto, capelli biondi spettinati e degli occhi blu. Certo anche se non mi ricordano il miele o il caramello, sono comunque favolosi. Come ho fatto a dimenticarmi di un ragazzo dagli occhi blu!? Ma si pu
ò essere così sceme!? Un momentoilluminazione!!
<< tu sei Matt!!! >>
Gli cadono letteralmente le braccia e mi guarda con aria sconvolta.
<< ma
ma Bella!! Sono Jake!!! Come hai fatto a dimenticarti di me!? >>
<< hem..non lo so proprio Matty!!! >>
<< Jake!! >>
<< beh scusa, ma ora ti ho memorizzato come Matty, e ti assicuro che ci vorrebbe troppo tempo per farti chiamare Jake!! >>
<< non hai una buona memoria? >>
<< oh no al contrario. Posso dirti anche il colore delle scarpe di mia madre il giorno del mio 11esimo compleanno. Proprio per questo nella mia testa entra tutto tranne i nomi delle persone, e a volte le loro facce. >>
<< wow. Lo sapevo che quelli del sud avevano le ragazze migliori! >>
<< beh. Grazie Matty. >>
<< Ja
oh va bene Matty, però non dirlo in giro eh?! >>
<< come vuoi tu Matty >>
<< senti Bells
Posso farti una domanda? >>
<< certo >>
<< ma ti sei messa con Edward? >>
Ok. O gli do un pugno o lo uccido telepaticamente. La seconda
è impossibile perché al momento i miei poteri psichici risultano assenti, e la prima è un bumerang, visto che per come è messo il ragazzotto qui mi farei più male io che lui.
<< NO!!! Siamo
‘’amici’’ o meglio lui ha detto che siamo amici. Per me lui è solo un cosetto un po stravagante >> un cosetto molto attraente che ha mandato la mia autostima sotto zero oserei dire.
<< cosetto stravagante!? Ma sei tutta strana!! Qui tutte le ragazze stravedono per lui!! ok ora
è ufficialmente deciso! >>
<< che cosa? >>
<< diventerai la mia ragazza. >>
<< ah si? E come pensi di conquistarmi? >>
<< aspetta e vedrai Bells >>
Sorridendo mi da un bacio sulla guancia e se ne va via agguantando un suo amico che passava di li per caso. Wow. Questa cittadella mi piace sempre di pi
ù. Ma i bei ragazzi stanno solo qui!?? Oh brodo di giuggiole, qualcosa mi dice che questo Matty mi darà parecchi guai.
Continuo a pensare a Matty. Ma tutti i ragazzi di qui hanno questo gene che li rende super insopportabilmente egocentrici!? A quanto pare o sono una calamita per questo genere di ragazzi, o questa cittadina funge da cestino per tutti gli egocentrici dell
Italia. Ovviamente cammino guardandomi i piedi, e altrettanto ovviamente vado a sbattere contro qualcuno.
<< Hey ma guarda dove cammini imbranata!! >>
Alzo gli occhi sulla figura che sta tentando scompostamente di aggiustarsi i capelli. Dovrebbe essere Elizabeth, la sorellastra di Edward. Oh beh a quanto pare
è odiosa come pensavo, quasi allo stesso livello di Dodo-Jessica, solo che a differenza sua lei davvero può vantarsi di qualcosa. Dj mi ha fatto una testa tanta elencando le sue doti più prorompenti, come il fatto che sia eccellente in tutto come il fratello e che abbia già spezzato i cuori di tutti i ragazzi più belli della scuola e di molte coppie, lunico che le manca, guarda caso, è Edward.
<< Beh scusami tanto!! Ti saresti potuta anche spostare per evitarmi invece che guardarti nello specchietto del cellulare eh! >>
<< ma guarda questa!! Non solo mi viene addosso ma vuole avere pure ragione!! >>
Io mi alzo e le porgo una mano per aiutarla ad alzarsi , ma lei la scansa e si alza da sola.
<< se mi sono sporcata il vestito te la faccio pagare! >>
<< va beh, mandami il conto eh che ora ho da fare >>
Sto per andarmene ma la suddetta mi ferma afferrandomi dolorosamente per il braccio. A quanto pare Dj si
è dimenticata lirrilevante particolare che questa tipa faccia body building o qualcosa del genere, perché anche se non si direbbe ha certi muscoli.
<< hey!!! Mollami!! >>
<< nessuno può
voltarmi le spalle in questo modo è chiaro!? >>
<< Beth, lasciala andare. >>
Entrambe ci giriamo verso Edward che
è appena arrivato a salvarmi il braccio sinistro. Lindo e pulito proprio come suo solito, con le mani nei jeans e un aria a dir poco scocciata.
<< oh Eddy!! Questa qui mi ha fatto cadere per terra!! >>
Oh mio Cetriolino. Ma che cosa sta facendo!?!? Eddy!?!? Ma glielo do io l
Eddy!!
<< senti un po
tu razza di gallina troppo cresciuta!! Ti ho chiesto scusa ( + o - ) che altro vuoi!?! Non è che hai fatto questo grande volo e poi che dovrei dire io che mi hai quasi rotto un braccio!!? >>
<< oh tu zitta!! Eddy vedi come mi tratta!? >>
<< oh piantala!!! Sei solo una stupida.. >>
<< Bella. Smettila di insultarla. E tu Beth smettila di farla tanto lunga e mollami il braccio >>
Ma come si permette!? Uff
à. Giro i tacchi e me ne vado lasciando quei due alle loro discussioni da piccioni senza cervello. Dopo pochi secondi però mi raggiunge ‘’’Eddy’’ e mi blocca per un polso
<< oh e mollami
‘’EDDY’’ >>
<< beh!?
È mia sorella, è ovvio che la difendi, e poi non siamo mica fidanzati no? >>
Mi guarda in modo strano. Probabilmente si aspetta che io dica qualcosa che mi potrebbe mettere in una cattiva posizione, ma non ceder
ò!! Se essergli amica è lunico modo per stargli vicino , allora posso farcela!!
<< no Edward non siamo fidanzati, ma pensavo tu volessi essermi amico e gli amici si difendono!!! O hai gi
à cambiato idea?! >>
Lui mi sorride e mi mette un braccio intorno alle spalle << era questo che volevo sentirti dire Bella. E non ho cambiato idea. Coraggio andiamo ti devo far conoscere delle persone!! >>
Oh my Dog, e mo chi mi vuole far conoscere questo cosetto qui!?!? Help SOS aiuto insomma qualcuno faccia qualcosa !!

Edward mi sta letteralmente trascinando di peso per tutta la scuola, anche perché io sto tentando di sottrarmi a questa tortura puntando i piedi a terra. Ma niente, lui è decisamente più forte di me. Durante il tragitto ho visto Dj che mentre guardava questa patetica scena faceva cadere un librone di Matematica addosso ad un poveretto che è stramazzato al suolo, e Bea che mi guardava con un sopracciglio alzato. Ma che biglie!! Cerco di schiarirmi la voce e di riacquisire un andatura normale riappoggiando i piedi per terra e camminando quasi normalmente a causa di questo coso che ancora mi sta tirando per un polso.
<< scusa Edward ma chi mi vorresti far conoscere? >>
<< i miei fratelli!! >>
<< cosa!? >>
<< si. Jason
è da quando ti ha visto che vuole parlarti e poi credo tu stia simpatica a Sophie >>
<< ma..ma
ma!! >>
<< niente ma!! cammina!! >>
I suoi fratelli sono seduti sulle scalinate esterne e le fanno sembrare meno brutte. No davvero, sembrano dei mobili!! Come i quadri alle pareti o i miei pupazzetti sulle mensole. Appena arriviamo alzano lo sguardo su di noi e prima guardano Edward e poi spostano lo sguardo su di me. Sono letteralmente paralizzata. E mo che faccio? Imbarazzata all
ennesima potenza alzo una mano per salutarli << hem ciaoio sono Isabella >>
<< oh lo sappiamo chi sei Bella >> A parlare
è stato proprio Jason che ora si è alzato e mi sta porgendo una mano. Io gliela stringo ma invece che rispondere alla stretta si porta la mia mano alle labbra e mi fa il bacia mano. Oh per tutti i salmoni rosa del mare!! Sono arrossita fino alla punta dei capelli, anche perché non accenna a lasciarmi la mano! Almeno fino a quando Edward non grugnisce qualcosa, allora lui me la lascia e mi fa l'occhiolino.
<< Jason!! Non spaventarla!! Ciao io sono Sophie, questo maschiaccio
è Jason mentre questa specie di statua è Christopher, ma puoi chiamarlo Chris >>
Il suddetto la guarda irritato ,a quanto pare non gli piace essere chiamato Chris.
<< hem
piacere di conoscervi >>
<< il piacere
è nostro Bella!! Sono felice di conoscere lunica ragazza sullintero pianeta che non bacia la terra dove cammina Eddy >>
<< hem gi
à ( coff coff ), scusa se te lo dico ma tuo fratello è un po egocentrico >>
<< oh non ti devi scusare
è da quando lo conosciamo che è cosi!! Figurati che ci siamo trasferiti per sette volte in sette posti diversi, e in tutti e sette quei posti ha lasciato una marea di cuori spezzati, fidanzati mollati per una storiella da una notte e persino qualche donna in lacrime!! >>
<< ma ricorrere alla castrazione potrebbe servire? Ho sentito dire che non si sente niente, e poi anche lui ne ricaverebbe dei vantaggi!! Niente pi
ù nottate di fuoco, più studio e più materia grigia!! >>
<< ma sai che
è un idea favolosa!? Davvero sei un genio!! >>
<< Quando avete finito di parlare di me come se fossi un cane con abitudini sessuali sconnesse io e Bella potremmo anche andare in classe >>
Io e Sophie ci giriamo verso Edward che ha le braccia incrociate e ci guarda storto
<< oh andiamo fratello non fare il permaloso!! E perch
é non ti fidanzi con lei invece che andare dietro a quelle galline senza cervello? >>
Lui rotea gli occhi e non risponde limitandosi a prendermi per un polso e tirarmi via. Chiss
à perché avevo sperato in una sua risposta. Riesco ad impuntare i piedi nel terreno e a sorridere a Sophie. << beh è stato un piacere conoscervi, ciao Sophie! >>
<< ciao Bella! >>
<< ciao Jason
>> lui per tutta risposta si china su di me e mi da un bacio sulla guancia sorridendomi subito dopo << ciao ciao Bells >> ottenendo un altro grugnito da Edward.
<< hem
ciao Christopher >> lui si limita a guardarmi e ad alzare la testa a mo di saluto. Guardo Sophie e lei mi fa un alzata di spalle. Ma quanto è sociale questo carciofo eh? Non riesco a dire niente che Edward mi tira via con uno strattone
<< beh se sapevo che tu e mia sorella vi coalizzavate contro di me non te la facevo conoscere! >>
<< beh guarda che anche io sono stupita!! Dopo aver conosciuto te e quell
altro soggetto di tua sorella pensavo foste tutti degli egocentrici pazzeschi, invece mi dispiace dirtelo ma solo voi due siete rimasti colpiti dal morbo. >>
<< e allora Jason!? Guarda che anche lui
è un donnaiolo! >>
<< si per
ò per lo meno lui è stato gentile!! Non come te che sembri Fred Flinstone!! >>
<< ok Wilma, siamo arrivati >>
In effetti siamo di fronte la mia aula. Lui con disinvoltura di appoggia allo stipite della porta e mi guarda nel suo solito modo sensuale.
<< beh? >>
<< beh cosa!? >> cosa vuole mo?
<< non me lo dai un bacio? >>
Spalanco gli occhi. Che!? Ha cambiato idea. No. Non pu
ò averlo fatto. Langolo della bocca piegato nel suo solito sorrisino strafottente mi dice il contrario.
<< no mi dispiace, non bacio chi mi sta sui garofani >>
Lui alza un sopracciglio << garofani? O Bells lo sapevo che eri diversa >>
Detto questo mi da un bacio nello stesso punto in cui me lo aveva dato Jason e sparisce.
No dico ma lasciarmi prima di riserve d
ossigeno lo diverte tanto?!
Ancora frastornata entro in classe ma cado come un sacco di patate.
E che stranezza direte voi..ma questa volta non è colpa mia!!!
Infatti la causa del mio capitombolo non sono i miei due piedi sinistri eh no!! Ma un muro di ragazze incacchiate nere. Ma un muro vero e
proprio è!!In mezzo ci sta anche Dj che mi guarda con aria meno feroce delle altre, ma comunque molto decisa a farmi le sue luuuunghe domande. Tento a fatica di alzarmi e alla fine ci riesco solo appoggiandomi a queste statue che mi sono davanti. Le guardo ad una ad una un po titubante. Ma che vogliono mo? << beh? Dovrei entrare >>
<< tuuuuuuuuuuu >> mi indica una ragazza dai capelli rossi ricci con un aria decisamente poco amichevole.
<< si IO vorrei passare grazie >>
Tento di superarle ma nonostante i miei sforzi non si muovono di un millimetro.
<< allora qual è il problema? >>
<< il problema!! Il problema è che Edward ti sta sempre appiccicato ecco qual è il
problema! >>
<< continuo a non capire >>
<< da quando sei arrivata tu ha smesso di provarci con tutte!! Insomma non venirci a dire che non siete fidanzati!! >>
<< oh santo carciofo nooooooooooooooo non siamo fidanzati siamo amici!! Ma che ne so io perch
é non ci prova più con nessuna magari è indisposto!! >>
<< indisposto? >> mi domanda Dj. Che ridere quasi ha disegnato sulla testa un punto interrogativo. << ma si. Anche i ragazzi hanno i lori giorni no e ora fatemi passareeee >>
Loro a causa della mia uscita sono rimaste di stucco tanto che riesco a far entrare una mano nel loro muro, ok ora non mi resta solo che mettere tutto il resto del corpo ( glom ) con un ultimo tentativo disperato metto anche l
altra mano dentro ma prima di riuscire ad entrare finalmente nellaula il muro si richiude bloccandomi le mani
<< e che
.sapete qual è il segreto di Edward? >>
Tutte a questo punto si fanno attente e mi si avvicinano tentando di sentire per prima quello che sto per dire. Ovviamente finiscono per scazzottarsi, indovinate addosso a chi? Ma alla sottoscritta!! Ora so come si sente il mio tappetino del bagno durante le mie ballate scalmanate con l
Ipod. Tento di strisciare via afferrando la prima cosa che ho fra le mani, che si rivela essere la gamba del prof di mate. Gli faccio un sorriso a 140 denti e ristriscio dentro i resti del muro di Berlino, che quando è mancato il mio ‘’sostegno’’ sotto i piedi è miseramente crollato. Sguscio veloce vicino a Bea che per tutto il tempo è rimasta a guardare la scena divertita. << ma Bea!! >>
<< beh Bella, da quando sei arrivata succedono cose troppo divertenti, e questa era una di queste!! Scusa ma non ho resistito >>
A si? Dopo una lunga e solorosa esperienza nella mia vecchia scuola, ho il diritto di autoproclamarmi regina del solletico nella pancia, e non sulla pancia, nella. Si perchè i miei compagnucoli con si limitavano a farti ridere...noooo, piantavano le loro delicate dita nel mio intestino....in ogni caso sono loro che piangono più ferite.
<< e adesso ti diverti cara? >> si lo so. Sono perfida. E mi piace. MUAAAAh.

<< Eddai!! >>
<< no >>
<< ti prego!! >>
<< NO!! >>
<< ma perché no!?!? >>
<< perché no >>
È da più di mezz’ora che Beatrice sta tentando di auto invitarsi a casa mia. Ma la risposta è no. E non perché sono gelosa della mia privaci o cose del genere, ma perché i miei genitori sono troppo, e dico troppo strani!! Scapperebbe ancora prima di entrare nella mia camera. E poi lei oggi ha una gonna rosa!!! Già mi vedo mia madre che tenta di strappargliela di dosso per vedere come le sta. E si, mia madre sarebbe capace di questo. Un'altra cosa meno rilevante è che mia madre è troppo simpatica. Quindi alla fine o finirebbero per parlare loro due mentre si mettono lo smalto e mentre io mangio patatine guardando telefilm demenziali, oppure caccio di casa entrambe e mi barrico dentro con una vasca di 3kg di gelato a guardarmi una bella commedia o un film horror o ‘’con le antennine’’.
<< uff
à!!! Ma non è giusto! >>
<< cara le carote soro arancioni, i broccoletti sono verdi, e tu non verrai mai a casa mia. Sono leggi naturali,
non si possono cambiare. Prendi il limone. Giallo è troppo funky, ci vorrebbe un limone color melanzana, o blu elettrico, magari sarebbe più buono però….ma che stavo dicendo? >>
<< non lo so mi sono persa a ‘’ giallo funky’’. Che diavolo è il giallo funky!?!? >>
<< a boh solo che dire che un limone è ‘’giallo evidenziatore’’ mi era sembrato meno bello che dire ‘’giallo funky’’..Bea leggi fra le righe!! >>
<< Bella, quell’Edward ti sta facendo rincoglionire!!! >>
Momento di silenzio da parte di entrambe. Io chino la testa per terra. Bea sembra che stia
trattenendo il fiato, credo abbia paura che scoppi a piangere e in effetti..
<< STUPIDO RINCRETINITO DI UN PLAYBOY ROMPIPALLE!! OH SANTO CARCIOFINO!!VUOLE ESSERMI AMICO!!?!? MA è COMPLETAMENTE PAZZO!! NON è NORMALE QUESTA COSA!!>>
Ok ora sto meglio. Riapro gli occhi e guardo Bea. Bea? Ma dove
è finita? Mi giro intorno per cercarla. No. Non c’è. Nemmeno qui. Mhm. Mi sento tirare per una manica. Oh my carciofen, ma Bea!!
<< Bea che ci fai per terra? >>
<< ma guarda questa!!! Prima fai un urlo super sonico
senti dimmi na cosa, ma i tuoi genitori sono pazzi come te? >>
<< beh…io dico che sono la più tranquilla della famiglia…a parte quando bevo la coca cola. Allora si che divento io la più pazza. >>
<< stop!! Non voglio sapere dettagli. Sai una cosa? Improvvisamente, mi sono ricordata di avere qualcosa da fare. >>
<< peccato..e io che volevo ballare il TucaTuca con te. Uff. >>
<< passo >>
<< tuca tuca
la la la..tuca tuca.lalala >>

Alleluiaaaa!! Devo ricordarmi di fare un altare in onore del Carciofo mio salvatore!! Non so cosa il carciofo abbia fatto, però so solo che la scuola ( per oggi sigh ) è finita e io sono liberaaaa.
<< Bella! >> ecco come non detto.
<< Edward!! Come va? >>
<< eh? Si si certo tutto ok. Vieni >>
<< ma dove? >>
<< a casa mia >>
<< oh si certo aspetta prendo una cosa in macchina e vengo >>
<< a si certo, e tu a 14 anni hai la macchina? >>
<< 14!?!? Oh ma guarda che ne ho 16!! >>
<< già ormai sei proprio decrepita >>
<< ma se tu ne hai quanti?!? 18? >>
<< si ma io me li porto bene e poi sarei bello anche con i capelli bianchi >>
<< va bene. Se una mattina ti svegli con i capelli tinti di bianco ricordati quello che hai detto >>
<< mhm
…tu in camera mia eh? Si andiamo così te la faccio vedere >>
Oh mamma mia questo l’ho detto e lo penso, è sessualmente represso
!! Ma penso sempre male io o questo ragazzo usa una marea di doppi sensi prezzemolino!!!
<< Bella sei tutta rossa, sicura di stare bene? >>
<< oh yes yes. Fammi
indovinare se non ti dico che vengo tu non mi lasci più andare è così? >>
<< ‘’oh yes yes’’ >>
Sbuffo per la sua imitazione da quattro soldi
. Ma guarda questo come si diverte a farmi il verso!!
<< Allora!?!? >>
<< Allora?!?!? Allora no. Ora vado ci vediamo domani ciaoooo >>
Non gli do neanche il tempo di replicare che sguscio via e corro verso l’uscita della scuola. Ti PREGO fa che per una volta sola mio padre sia puntuale!!

Ok mio padre questa me la paga. Certo mi è venuto a prendere in orario. Ma non è venuto lui…ma mia madre!! Risultato!?!? Ci abbiamo messo mezz’ora solo perché si era fermata per vedere un cavolo di fiore lilla!!!! Cioè non è normale che ha rischiato di fare un incidente pazzesco per una rosa lilla!! No questa mio padre me la paga!!
<< Padreee!! >>
Uno si aspetta che avendo un genitore pazzo l’altro sia
normale. Ma no!! Mio padre ha la fissa, e quando dico fissa intendo Fissata in testa con lattack e rafforzato con il cemento, per il tennis e tutto quello che lo riguarda. E quindi lui usa il MIO e dico il MIO computer per annotare le caratteristiche delle racchette e delle corde. No sul serio!! Sul pc ho un file chiamato ‘’ Tensione Corde’’ e dentro ci stanno scritte cose tipo ‘’ Babolat ok tensione no controllo ‘’ o cose così. E per di più ha occupato un intera parte dello studio per le sue migliaia di racchette. E ora cosa fa?!?! Sta palleggiando contro il muro e fa cadere il mappamondo dalla scrivania, che io prontamente afferro ( sarà che i miei riflessi migliorano quando sono imbestialita? ). Sconsolata guardo le sue racchette che sono più dei miei anni e poi afferro la pallina prima che raggiunga il muro.
<< Hey!! Ero arrivato a 199!! >>
<< padre, ma la metà dei fondi della nostra famiglia li consumi comprando racchette!?!? No perché io ne vedo una nuova ogni giorno!! Mi sa che dovrò iniziare ad occuparmene io >>
<< ma no ma cosa te lo fa pensare io no…..io uso risparmi…i fondi…insomma qui ce ne sono tante..ma ne è appena
uscita una in tecnofibra >>
<< ISAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA >>
O cielo. Ecco. Il mappamondo finisce ammaccato a terra. Ora si che posso dire che il mondo
è piatto.
<< che c’è MAMMA!??!!?? >>
<< C’è UN AMICO CHE TI CERCA!! >>
Guardo mio padre che nel frattempo
si sta lucidando una racchetta.
<< questa volta l
hai scampata.ma la prossima >>
<< cara..ti vuole tua madre
su su >>
Cammino velocemente verso la cucina e quello che trovo mi fa l’effetto di un broccolo bollito. Per chi non lo sapesse. Vomito.
<< e TU che ci fai qui!?!? >>
<< beh, visto che non sei voluta venire a
casa mia..sono venuto io da te >>
Edward seduto al tavolo della cucina a parlare con MIA madre!?!? Oddio vi prego, che qualcuno mi dia un cazzotto!!
<< cara, gli stavo giusto dicendo quanto tu sia bella e single, intelligente e single, artistica e single, ma soprattutto bella e single!!! >>
Guardo mia madre sconvolta. Ci mancava solo che gli facesse vedere la mia foto da neonata con le guance come pomodori e riccioli biondi e cortissimi
<< a proposito, sai Bella secondo me staresti benissimo con i capelli corti, eri troppo carina in quella
foto davvero e poi com’è che da piccola eri bionda? >>
Appunto. Devo trovare una soluzione a questo suicidio. Oh
il suicidio..magari avessi lo spuntone di mia madre ma forse.
<< Eddy vuoi vedere la camera di mia figlia? Oppure vuoi che ti faccia vedere altre sue foto? >>
Oh Santo Cecio no!!! Amali estremi

<< EDWARD!! Andiamo a casa tua!! >>
<< ma non volevi
>>
<< ho cambiato idea!! >>
<< ottima idea cara, muovetevi prima che tuo padre capti la presenza maschile nella casa! >>
<< CARA??? Abbiamo ospiti?? Sento un odore strano!! >> ( si mio padre è un segugio )
<< MUOVETE IL CULO >>
Io ed Edward siamo letteralmente
espulsi da casa con un calcio. Mi alzo dolorante e senza aspettarlo vado verso lauto.
<< ma tuo padre che ha contro di me? >>
<< no, niente contro di te, ma contro ogni essere vivente con un organo riproduttivo maschile >>
<< wow >>
<< già. Magnifico
essere figlie uniche sai? >>

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Capitolo 5
*** Lontano dalla Casa di Pan di Zenzero!! ***


Ciao a Tutti!! =D Oggi si fa l'albero eh? Beh, io e la mia adorata madre l'abbiamo fatto all'inizio della penultima settimana di Novembre, e come ogni anno è colmo..ma che dico? stra colmo di palline lucine e angioletti =D Ok basta ciarlare e passiamo a ringraziare :
XXX_Ice_Princess_XXX: grazie mille =D Anche io adoro la parte in cui la ''super mamma'' li sbatte fuori di casa...ah che ricordi XD
Smemorato: Wiwa La madre XD sono felice che il cap ti sia piaciuto
Innamorata__ : no non ti perdono...ma dai XD certo che non fa niente. Ovviamente la mia indole da curiosa cronica vorrebbe chiedere cosa è successo..ma mi faccio i fatti miei...e anche Bella qui XD Grazie mille per aver commentato spero sia tutto ok =D
The Baby Crazy: Grazie mille per la recensione =D sono felice che la storia ti piaccia
_dj_PaNDi__PapEte: già a chi lo dici T,T cmq sono felice che ti sia piaciuto il cap =D
dani969: sono felice che ti sia divertita =D fammi sapere se è stata la stessa cosa pure con questo cap =D aspetto eh XD

La casa di Edward è enorme. Ma che dico, enorme? Direi COLOSSALE. è una villa stile moderno ma non appariscente con grandi vetrate e un ampia porta d'ingresso.
<<
hai davvero una casa....ENORME!! >>

<< beh ci devono vivere 7 persone e nessuno di noi, a parte Chritopher e Sophie aveva intenzione di condividere la camera. >> Ricomincio ad osservarla...alcuni tratti sembrano di marza pane tanto sono levigati e altri di cioccolato....chissà perchè mi viene in mente la casa della strega cattina di Anchel e Geter...o come si chiamano loro. Mi giro verso Edward e lo guardo con un sorrisino stampato sulla faccia: << non è che mi vuoi cucinare come un tacchino eh? >>
<< Cavolo...mi hai scoperto....oh beh...vorrà dire che mi divertirò a rincorrerti per la casa con una scopa per poi metterti all'ingrasso >>
<< beh credo che sarà facile...basta che mi imbottisci di cioccolato e poi puoi fare quello che vuoi.. >>
<< lo terrò a mente.. >> Risponde con il suo solito sorrisino sghembo. Ma guarda questo!! Sto per dargli uno scappellotto ma mi fermo

<< Come si chiamano i vostri genitori? >>
<< Alexander e Evangeline. Ma chiamali Alex e Eva, considerano i loro nomi troppo lunghi e troppo formali. >>
<< non credo ci riuscirò, dovrei dar loro del tu? >>

<< Te lo diranno loro stessi >>
Nonostante avessi ancora molte domande da fargli, lui si avvicina velocemente alla porta e la apre con un colpo secco. WOW. La casa vista dall'interno è ancora più bella che vista da fuori. Stanze ampie e ricche di mobili in un miscuglio armonioso di antico e moderno. Un enorme scala in marmo scende elegantemente nell'ingresso. All'inizio di questa, ci sono due ragazzi, probabilmente sui 29, 30 anni. Chissà chi sono.
<< Eva, Alex, vi presento Bella! >>

Per poco non mi viene un attacco di tosse. LORO sarebbero i suoi genitori!? Ma se al massimo avranno 30 anni!! Però ora che ci penso, sono tutti figli adottivi, è normale che siano così giovani. Credo. Evangeline è una donna davvero bellissima, come tutti in quella famiglia, e anche lei ha la sua particolarità. Capelli lunghi e ondulati color rosso fragola, mai visti così, eppure non sembrano tinti. Occhi verde bottiglia e un viso dolce e gentile. Uno zucchero filato formato maxi. Alexander Invece è alto e dal fisico asciutto e regolare, come quello di Edward. Capelli così biondi da sembrare bianchi e occhi marroni, ma non un marrone banale come il mio, ma dal riflesso rubino. Passai buoni dieci secondi a contemplarli senza dire una parola, solo grazie ad una gomitata di Edward mi risvegliai dalla mia catalessi.
<< Hem scusate…è che questa casa…voi…siete tutti davvero perfetti…tutti tranne Edward >>
Quell’ultima frase mi è uscita spontanea, ma fortunatamente entrambi la prendono bene, specialmente Eva che ridacchia coprendosi la bocca con una mano, mentre Edward mi guarda male.

<< ti ringrazio per i complimenti, e sappiamo quanto Edward possa essere scorbutico, quindi vorrei ringraziarti in prima persona per essergli amica >>
<< oh non è un problema, qualcuno lo deve pur tenere sotto controllo >>
<< sai Edward ci ha parlato tanto di te >> Dice Alex stringendo Eva con un braccio.

Edward nel frattempo tenta di trascinarmi via ma io afferro la prima cosa che mi capita a tiro e tento di impedirgli di tirarmi via. Purtroppo questa ‘’cosa’’ è il braccio di Christopher che mi guarda con una faccia a dir poco spaventosa. Subito mollo la presa, ma così facendo cado in braccio ad Edward che a sua volta cade per terra. Ci guardiamo per qualche istante ed entrambi arrossiamo, lui leggermente mentre io divento completamente rossa, e ci alziamo di scatto.

<< BELLAAAA!! >>
Sophie mi corre incontro abbracciandomi o meglio, stritolandomi. Ma dove la mette tutta questa forza in quel corpicino?!
<< Sophie...non..respiro.. >>
solo dopo avermi sentito implorare pietà mi molla e si allontana di qualche passo da me mostrandosi in tutta la sua bellezza. I capelli lunghi fino a sopra le spalle davanti e poco più corti dietro color nero pece, gli occhi grandi e leggermente allungati di un rassicurante azzurro cielo. È vestita con un dolce vita marroncino e una gonna sbarazzina bianca. Si, Sophie è decisamente una bella ragazza. Sconsolata mi osservo cercando di non deprimermi troppo. Ovviamente i miei principi di positività vengono interrotti a causa dell'arrivo dell'altra sorellastra di Edward. Elizabeth. I capelli biondo cenere liscissimi lasciati sciolti che ondeggiano ad ogni suo passo, e gli occhi azzurri verdi contornati da una leggera matita nera. Mi supera senza neanche guardarmi per parlare direttamente con Edward << che ne dici se andiamo a farci un giro? Usiamo la mia nuova auto, puoi guidare tu >>
Edward la guarda per qualche secondo ma poi ritorna a fissare me sorridendo nel suo solito modo. << no per oggi passo. Come vedi ho un ospite >>

Lei per tutta risposta mi squadra con un occhiata veloce e se va al piano di sopra. Ma quanto la odio lo si può immaginare? Seguo la sua immagine fino a quando non scompare dentro una porta e appena sono certa che non possa vedermi le faccio una linguaccia. Apro gli occhi soddisfatta. OPS. Mi sono leggermente dimenticata di trovarmi in mezzo a delle persone che ora mi stanno fissando. Chi divertito ( Sophie, Eva, Alex) chi stupito ( Edward) e chi totalmente indifferente ( Chris ). Un momento. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei sopra…e il settimo? << Hey ma Jason che fine ha fatto? >>
Appena finisco la frase vengo girata di scatto da qualcuno, o meglio, dal suddetto Jason.
<< Bella hai sentito la mia mancanza? >>

<< Beh… ecco >>
Ecco lo sapevo. Un altro che riesce a farmi andare in fiamme il viso. Maledetta famiglia!!
<< che carina che sei quando arrossisci! >>
Appena finita questa frase mi abbraccia sollevandomi da terra e facendomi fare un paio di giri per poi riappoggiarmi a terra. Ok. È ufficiale. È da quando avevo sette anni che nessuno e dico NESSUNO mi prende in braccio. Sapete, un metro e settanta e passa, non sono neanche uno stuzzicadenti. Non so se è più umiliante o divertente. Ci devo ancora pensare. Per il momento sorrido come una scema e non accennando a smettere di essere rosso pomodoro.
<< hey se continui a guardarla così la consumerai >>
Entrambi ci giriamo verso Edward che ci guarda con aria innervosita. Mi guardo intorno. Beh, se ne sono andati tutti!! Che figura. Jason lo guarda con aria di sfida e gli si avvicina leggermente. << beh, sbaglio o siete solo amici? >>
<< si e allora? >>

<< allora non vedo quale sarebbe il problema se ci fidanzassimo >>
Ohohoh. Ok. Stiamo correndo decisamente troppo. Ma quand’è che gli ho dato l’impressione di piacermi!?!? Del resto io arrossisco anche se mi guarda un procione!!
<< hem. Scusa…ma chi ha detto che ci dovremmo fidanzare? >>
<< oh è solo un’idea ipotetica >> Ora Edward ha uno sguardo felice oserei dire…soddisfatto. Tzè. L’ho già detto che sono malvagia?
<< direi molto ipotetica. In ogni caso credo che dovrai vedertela con Ma…Jake…anche lui ha detto che mi avrebbe conquistato. E i suoi occhioni blu per il momento sono in vantaggio >>

Ora mi guardano entrambi come se avessi detto che sono Matrix in missione speciale.
<< Qella pulce di JAKE del quarto anno, il figlio del proprietario del negozio di Musica, quel Jake!?!?!? >>
<< mhm….suona anche la chitarra…i musicisti hanno un fascino straordinario…due punti a lui >>
Entrambi strabuzzano gli occhi. Questa non se l’aspettavano. Ma da quand’è che sono diventata così schietta? Ahaha non lo so ma le loro facce mi ripagano di qualsiasi cosa.

Incomincio a ridere senza ritegno e di conseguenza loro due mi guardano male. Vengo però interrotta dal solito Fred Flinston che mi prende e mi alza come un sacco di patate, portandomi su per le scale.
<< hey animale!! Mettimi giù!! >>
<< non ci penso nemmeno!! >>
Mi porta dentro una camera. O meglio, la sua camera. O mamma mia. Mi mette giù e chiude la porta. Oh cielo. Ok…finestra..balcone…oh perfetto!! Siamo al secondo piano!! Se mi butto mi sfracello al suolo. Niente vie di fuga, e un signorino egocentrico punto nel vivo del suo egocentrismo. La mia fine. Nonostante io stia tremando dalla paura mi guardo in giro per cercare di distrarmi. Beh, niente male. Non ero mai stata nella camera di un ragazzo, o meglio, si, ma era la camera del mio migliore amico, e no, non conta.
Una parete è completamente ricoperta da scaffali, a sua volta ricoperti di CD. Un enorme stereo copre buona parte della parete di fronte, una scrivania nera e un letto enorme. Copriletto rosso sangue. Bello bello bello!!! l’idea di non essere la prima ragazza a mettere piede dentro questa stanza mi mette i brividi. La mia attenzione viene catturata però da un oggetto marrone tenue, che luccica in un angolo. Oh non ci posso credere.
<< Edward!! Ma suoni la chitarra!! >>
Lui mi guarda stralunato per qualche istante. << hem…si diciamo di si. >>
Entro in modalità occhioni pucciosi e lo guardo << mi faresti sentire come suoni?? >>
Lui per qualche secondo sposta lo sguardo da me alla chitarra ma alla fine guarda solo me << neanche per sogno!! >>

Ed ecco che la mia fiducia sui miei occhioni pucciosi va a farsi benedire!!
<< sei davvero impossibile lo sai!?!? >>
<< grazie è la mia migliore dote. >>
<< beh e che vogliamo fare, giochiamo a braccio di ferro?! No scusa, ma ho visto la forza fisica di questa famiglia e ci tengo a tutte le mie rotule e cartilagini!! >>
Lui non sembra apprezzare la mia battuta. Anzi mi guarda serio. Troppo serio. Non l’ho mai visto così serio. Nota per me. Mai parlare di rotule di fronte ad Edward.
<< hem..tutto ok? >>
<< parlami un po’ di te >>
Strabuzzo gli occhi. Di me? Me medesima me?! Ma io non ho niente da dire. Insomma sono…io sono..NORMALE!! che gli dovrei dire?! Di come mia madre si dimentica il giorno del suo compleanno ma non quello dei saldi, e della fissa delle racchette di mio padre!?
Lui intanto si siede sul letto e mi fa cenno di avvicinarmi. Io un po’ titubante mi siedo e lui, giusto per tranquillizzarmi appoggia la testa sulle mie gambe e si sdraia sul letto. Resto paralizzata, con le braccia alzate e gli occhi sbarrati. Oh mamma mia. E che nocciolo, ma quant’è volubile sto ragazzo!?
<< beh? Non sono mica un divano!! >>
<< no però sei comoda. Su inizia a parlare. Qual è il tuo colore preferito? >>
Ma che razza di domande sono queste!?!? Mi guardo in giro in cerca di un qualche aiuto.
<< beh, cambia ogni tanto, credo che per il momento sia il verde acqua però fino a ieri era il rosa antico >>
Lui sembra rifletterci per qualche istante, poi mi guarda negli occhi.
<< come mai ti sei trasferita in questa ‘’favolosa’’ città? >>

Fingo di rifletterci per qualche secondo << perché i miei genitori adorano farmi sorprese, e dato che ho sgamato quella che avevano preparato per il mio compleanno hanno deciso di sfrattarmi per vedere la mia reazione >>
Ride. No ci credereste!? Edward, il ragazzo più fico della scuola, sta ridendo!? La sua risata è dolce e caramellosa. Oh ma mi fa sempre pensare al mangiare!!
<< sei davvero incredibile!! E dimmi…quanti ragazzi hai avuto? >>
Oh patata bollita. Proprio questa domanda doveva farmi!?!? Coff coff…hemmm…
<< hem..saranno stati…34 coff coff >>
<< cosa? Non ho sentito >>
<< ho detto…3…coff….4…coff >>
<< Bella non ho capito!! >>
<< NON SONO MAI STATA FIDANZATA OK!?!? >>
Lui mi guarda sconvolto per qualche secondo che a me sembra interminabile , ma fortunatamente non fa commenti, e continua con le sue domande.

Chissà quanto tempo è passato. Un ora? Eppure io sto ancora sul letto a parlare di tutte le cose che mi vengono in mente con Edward accoccolato sulle mie gambe. Tanto che mi sono rilassata che ho incominciato ad accarezzargli distrattamente i capelli. Lui ha chiuso gli occhi e potrei dire che sta dormendo, se non fosse che ogni volta che dico qualcosa di stupido o divertente o semplicemente interessante piega l’angolo della bocca in un piccolo sorriso. Quanto è dolce!! Oh my cat ( cambio animale ogni tanto :P ) ma no!! Ma che mi salta in mente!! Lui non mi piace!! Cioè si mi piace, però avevo tentato di mettermi l’anima in pace, cioè io non gli piaccio, quindi devo evitare di innamorarmi di lui. ma se è così tenero il mio intento è davvero complicato!! Oh per tutti gli usignoli del mio giardino ( 0 ). Chiudo anche io gli occhi e smetto di parlare. Mannaggia a me e ai miei stupidi sentimenti. Lo sento agitarsi sulle mi gambe.
<< hey Bella tutto ok? >>
La voce leggermente più roca del solito. Ma come fa a essere tutto ok se è così cavolicchiamente sexy!?!?
<< perché non mi parli un po’ di te? >>
Lui sembra rifletterci per qualche secondo, chissà a cosa sta pensando. Cose tipo ‘’ devo riordinare i pensieri nella mia vita succedono cose troppo interessanti per dirle tutte insieme ‘’ o ‘’ mo invento due cavolate solo per non farla sentire insignificante ‘’ o cose così. Continuo a guardarlo mentre lui guarda un punto indefinito del soffitto. Sto quasi per arrendermi e dirgli di lasciar perdere che lui inizia a parlare
<< non ricordo esattamente chi erano i miei genitori, ricordo solo che a 12 anni mi ritrovai in un orfanotrofio, e un anno dopo venni adottato da Alex ed Eva. È strano, non ero neanche tanto piccolo, però riesco a ricordare solo poche cose della mia infanzia, e dei miei genitori ricordo a mala pena il viso. Non so neanche che fine abbiano fatto, e sinceramente non mi interessa. Ora ho una bella famiglia, una casa e degli ottimi fratelli. Io sono stato l’ultimo ad arrivare, Elizabeth è stata la prima, Christopher il secondo, Jason il terzo ed infine Sophie. A volte mi mancano, vorrei sapere se sono vivi, se mi pensano, o se sono morti. Però quei momenti sono sempre di meno e cerco di non pensarci, specialmente in presenza di Alex ed Eva. >>
Appena finito di parlare chiude gli occhi e sorride un modo tirato. O cavolo, ora mi sento in colpa. Però accipicchia, ho tante domande da fargli, ma meglio evitare quelle riguardanti il suo passato.
<< pensate…che vi trasferirete ancora? >>
Lui stringe gli occhi come per memorizzare la domanda ma poi risponde con il suo solito sorrisetto sulle labbra << forse..o forse no, sai io e Jason facciamo una specie di gara da quando abbiamo 14 anni. >>
Ho un po’ paura a chiederglielo visto i soggetti però….cavolo la mia curiosità!!!
<< c…cioè? >>
<< cioè chi colleziona più storie con ragazze >>
Rimango colpita. Credo di non aver capito bene. Lui sembra notare la mia confusione infatti fa un ghignetto e continua << ogni volta che ci trasferiamo, segniamo su un tabellone il numero delle ragazze che abbiamo conquistato e le loro caratteristiche, in base a questi dati sommiamo il punteggio. Indovina chi sta in vantaggio >>
Lo guardo stupita per un po’ per poi accorgermi della domanda. È ovvio che è lui in vantaggio, però non vorrei dargli l’impressione che lo trovi più bello del fratello!! Lo so che ragionamento contorto ma hey, io sono contorta!! << secondo me pari >>
Lui mi guarda per qualche secondo, poi mette su il broncio << si >>
Evvai!!! Ah che bello aver ragione con mister perfettino qui. Restiamo qualche altro secondo in silenzio, non so davvero cosa dire, e sinceramente non ho proprio voglia di sentire le conquiste di Edward. Sto per dire qualcosa ma lui mi anticipa e si alza di scatto da sopra le mie gambe spalancando la porta di botto. Da dietro cadono due figure finendo con la faccia spiaccicata sul pavimento, mentre una terza le guarda scuotendo la testa appoggiata alla ringhiera. Sophie e Jason stesi sul pavimento si rialzano su di scatto mentre Christopher li guarda con aria annoiata. Appena si accorgono che li sto fissando Sophie mi sorride portando in avanti la mano con il simbolo della pace, mentre Jason mi fa l’occhiolino. Io mi limito a fargli cenno con la mano come una scema, mentre Edward li guarda con uno sguardo truce. Sophie lo guarda con gli occhi da cucciolo sorpreso a mangiare l’agnello di Natale, hey!! Mi ha rubato la scena!! Certo però che con i suoi occhioni blu la cosa risulta molto più compassionevole, solo un sasso non si scioglierebbe a guardarla!! Oh ma certo. Edward è quel sasso. << oh andiamo fratellino, volevo solo sapere se facevate le cosine che facciamo io e Chris no perché io ho scommesso 100 euro con Jason che Bella si innamora di te e tu di Bella, mentre Jason ha detto che tu ti innamori di Bella ma lei ti da il palo, insomma fratellino vedi di darci dentro!! >>
Io la guardo sconvolta, ma possibile che quella dolce e tenera ragazza sia in realtà una scommettitrice folle ragazza!!! << Hey!! >>
<< oh scusa Bella, ma vedi io lo so, lo sento che vi fidanzerete, ho un intuito per certe cose!! >>
Me fisica : ferma con un sopracciglio alzato a guardarla titubante.
Me Spirituale: Balla il tuca tuca con tanti cagnolini, e tucani ovviamente, con tanti coriandoli intorno.
<< oh non dire stupidaggini io Bella resteremo sempre solo e soltanto amici, vero Bella? >>
Ed ecco che cagnolini e tucani vengono schiacciati da un incudine di 500 kg.
Non rispondo neanche mi limito ad annuire. A quanto pare la mia bocca ha raggiunto il limite massimo di bugie per pronunciarne altre.
Lui mi guarda alzando un sopracciglio per poi continuare a fissare i suoi fratelli. Restiamo in un silenzio imbarazzante interrotto solo quando Christopher afferra Sophie per un braccio tirandola via e borbottando un ciao, Jason si alza mi da un bacio sull’angolo delle labbra e se ne va anche lui. Di nuovo soli. Yuppi Yei. Sola con il ragazzo , che ormai capito e stra capito , che mi piace e lui mi vuole come Amica. Che bello!! no la psicologia inversa non funziona con i poppanti figurato con una che sta attraversando una menopausa precoce!! Imbarazzata sposto lo sguardo alla porta, ad Edward, alla finestra, come se seguissi una partita di tennis.
<< senti… >> alzo la testa verso di lui. chissà che vuole dire ora.
<< si? >>
<>
<< si… >> giuro che se dice quello che penso che voglia dire gli lancio la chitarra dietro.
<< sai per caso se le piaccio? >> ecco. L’ha detto. Afferro la chitarra e lo rincorro per la camera, lui ridendo scappa al piano di sotto, o ma io non mollo così lo seguo per tutte le scale rischiando di inciampare ad ogni passo fino al salotto, dove Eva ed Alex guardano la tv continuando a fare zapping senza degnarci di uno sguardo, ignorando le urla del figlioccio. Alla fine si arrende o meglio, fa arrendere me visto che mi blocca e mi prende di nuovo in spalla, solo che questa volta la mia testa è completamente sotto sopra, risultato? I cagnolini e i tucani ora stanno sopra l’incudine più a pezzi che interi. Che brutta scena.
<< beh che c’è Bella? Ti vedo un po’ sottosopra >>
<< no cretino sei tu che hai il cervello nei piedi e ora mettimi giù!!! >>
Effetivamente mi ha lasciato, si ma proprio letteralmente!! Infatti ha mollato la presa e mi ha fatto spiaccicare contro il suolo. Maledetto carciofo fritto di nonna Lina..scusate la volgarità!!
<< ma sei tutto scemo!?!? Testa di pigna!! >>
<< beh, se mi chiami cretino è ovvio che devi avere la testa ammattita così ora te l’ho messa a posto! >>
<< ah si certo, ora mi verrai a dire che tu sei un geniaccio!! >>
<< tutti 8 e due 9, ma quello in matematica è solo perché alla prof piace il mio sorriso, mentre quello in letteratura è tutto meritato >>
<< oh si certo, ora devo aggiungere alla lista dei tuoi difetti, sotto egocentrico e sopra narcisista, spudoratamente secchione >>
Lui tenta di riacchiapparmi ma io riesco a scappare via e come ormai noto, incominciamo a rincorrerci per tutte le stanze, Alex ed Eva che continuano ad ignorarci , ovviamente. Oddio ma si vede così tanto che ho bisogno di un fratello!? Mentre corro mi volto indietro per vedere quanto è distante, peccato però che non riesco a vedere quella…..tucana garofanata di Elizabeth, che mi fa uno sgambetto con le sue scarpe laccate. Ovviamente inciampo per terra facendo una specie di giro su me stessa e atterrando, davvero, sulle ginocchia come se stessi pregando. Mi giro verso Elizabeth e lei cosa fa?!!? Mi fissa con un aria da angioletto e mormora un ‘’scusa’’ talmente tanto falso che anche le galline nascondono la testa sotto terra. Mi alzo velocemente e mi avvicino a lei. Maledetti tacchi!! Ora è più alta di me di un paio di centimetri, ma in ogni caso la guardo male avvicinandomi ancora di più a lei.
<< beh!!? Lo so che l’hai fatto a posta! >>
<< ma sentitela, sembri una bambina. Vedi solo di non contagiare Edward >>
<< forse si stava divertendo in modo diverso da come ti diverti di solito tu! >>
<< e con questo cosa vorresti dire?! >>
<< BASTA! >>
Entrambe ci voltiamo verso Edward. Ha un aria severa con le braccia incrociate ci squadra entrambe.
<< Edward, tua Sorella mi ha fatto cadere!! >> Marcando bene la S di Sorella
<< Eddy la tua Amica non guardava dove camminava >> Marcando bene la A di Amica
<< Edward! >>
<< Eddy!! >>
<< Ok piantatela!!! Tutte e due!! >>
Entrambe distogliamo lo sguardo e mentre lei fissa Edward io preferisco ammirare un vaso di vetro con una piantina dentro. Oh si, molto interessante…oh guarda un pesce rosso nuota in mezzo alle radici!! Che bello…
<< Bella? >>
Mi volto leggermente ( che cavolo totalmente!! ) arrabbiata. << Si? >>
<< forse è il caso che ti accompagni a casa >>
Ah ecco. Bene. Cioè lei mi fa inciampare e io sono quella che deve tornare a casa?!?! Ok tecnicamente lei sta già a casa però non c’entra!!! Sono rare le volte in cui mi arrabbio per davvero, e questa è una di quelle!!
<< bene!! La padroncina a schioccato le dita e il cagnolino ubbidisce!! Non ti scomodare ad accompagnarmi a casa chiedo un passaggio a Sophie >>
Lui mi guarda male per il commento iniziale ma non dice nulla << Sophie è occupata con Christopher >>
<< allora Jason!! >>
<< Jason è agli allenamenti di basket >>
<< ma preferisco anche un procione su un camion che trasporta gallette avariate e come navigatore un fringuello piuttosto che rimanere un secondo di più in questa casa!! >>
A questo punto sono arrivati anche Alex ed Eva e mi guardano incuriositi e un po’ delusi.
<< Scusatemi, ma dovrei tornare a casa, vi ringrazio per l’ospitalità >>
Detto questo mi avvicino rapidamente alla porta ed esco fuori. Perfetto!! Ed ora che faccio? Non ricordo neanche la strada di casa. Sento la porta dietro di me riaprirsi e chiudersi così affretto il passo, ma una mano mi blocca il braccio.
<< Lasciami Edward!! >>
<< no! Come pensi di tornare a casa?! >>
<< non lo so!! >>
<< ti accompagno io! >>
<< ho detto di no >>
<< ma che hai!? >>
Mi volto di scatto verso di lui e lo guardo << tua sorella mi fa lo sgambetto e tu mi cacci di casa, cosa pensi che abbia?! >>
<< senti, lo so che Elizabeth è una stupida, per questo tento di non farla arrabbiare più del dovuto per evitare di sentirla urlare per casa per un intero giorno, sai dato che ci devo convivere da più di otto anni ho sviluppato una specie di istinto di sopravvivenza. Scusa hai ragione ho sbagliato ,meglio ora? >>
Non ero molto convinta delle sue scuse, ma l’immagine di Elizabeth fatta da Edward mi ha ripagato di ogni cosa, quindi annuisco e vado verso la sua macchina. Ok Edward non è perfetto, oh, non c’è bisogno del pesciolino nel vaso di casa sua per saperlo, però è dannatamente dolce quando fa gli occhioni dispiaciuti!!

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Capitolo 6
*** Wiwa Le mucche Rosa ***


Scusate questa volta vado di fretta!! grazie a tutti! =D


<< senti Edward…ma perché volevi sapere se piacevi a Bea? >>
<< perché forse forse mi interessa? >>
Ok questa volta me la sono andata a cercare. Sbuffo e mi azzecco al sedile. Si insomma perché dovrebbe essere il contrario? Ora che ci penso Bea è davvero una bella ragazza. È alta quasi quanto me, ed in più è anche magra, ma magra magra, ha lunghissimi, ma che dico, chilometrici capelli a boccoli color castano rosso, e occhi sottili blu scuro. Si, Bea è decisamente bella. Sicuramente potrebbe passare per una della famiglia di Edward dato che come loro,ha il gene della bellezza. L’unica che stona sono io. Normale come lo è un pinguino in un igloo. Ma che carciofo, questo…coso qui ha il fantastico potere di farmi sentire inadeguata!! Oh mannaggia. Continuo a tenere il broncio mentre il signorino qui continua a ridacchiare della mia espressione.
<< beh!?! Non dirmi che sei gelosa >>
<< chi io!? Di te!? Ma per favore, darei qualunque cosa pur di mollarti >>
Mi guarda con gli occhioni pucciosi che ,ormai ha capito molto bene, mi fanno sciogliere e dimenticare tutto
<< oh ma smettila con questi occhioni pucciosi!! Mi stai rubando la parte!! >>
<< si ma a me viene molto meglio >>
<< grazie Edward, gentile come un branco di formiche assatanate durante il picnic della domenica!! >>
Lui mi guarda per qualche istante << secondo me sai disegnare >>
<< da cosa lo deduci Sherlock? >>
<< molto semplice Watson. Ogni volta che devi dire cose tipo ‘’ sei un rompipalle ‘’ o ‘’ mi stai sulle palle ‘’ dici cose tipo ‘’ mi stai sui garofani ‘’ o …quella che hai appena detto che è troppo lunga per essere ripetuta… secondo me sei un artista >>
<< centrato in pieno. Sai sto pensando un modo per assassinarti e non far cadere i sospetti su di me >>
<< bene cara, sei libera di provarci, ma ti basti sapere che sono cintura nera, ho fatto box per tre anni, e me la cavo anche con i coltelli. Quindi prima di fare qualsiasi cosa pensaci bene >>
Impallidisco e mi allontano il più possibile da lui << ma nella La Tua Famiglia, siete tutti maniaci degli sport estremi!?!? >>
<< oh dovessi vedere come Eva prepara l’occhio di bue con la fiamma ossidrica. Uno spasso >>
<< Basta!! >>
<< o come Elizabeth gioca a freccette con le sue scarpe con i tacchi a spillo >>
<< Edward siamo arrivati!! >>
<< o come Jason schiva i coltelli che gli lancio con una bandana sugli occhi >>
<< ma davvero lo fate? >>
<< no..però abbiamo giocato a mosca cieca sul ponte di Brooklyn >>
<< Edward….almeno se hai intenzione di farti la cartelluccia, vedi di lasciarmi qualche cosa in eredità!! >>
<< si certo. La mia eterna amicizia >>
<< bella fregatura!! >>
<< grazie mille cara >>
<< prego Caro >>
Scendo velocemente dalla macchina ed entro in casa. Nelle mie orecchie risuona ancora l’eco della sua risata.
<< Oh macchiolina questo ragazzo mi farà veramente uscire fuori di testa!! >>
<< tesoro già lo sei >>
Mia madre mi saluta a modo suo. Cioè lascio un rompi garofani e me ne ritrovo un altro in casa!??! Ma non è possibile!!!
<< madre, mi spieghi come mai indossi una gonna se nel salotto c’è Pingu che costruisce iglu con i cuscini del divano!?!? >>
<< ma tesoro!!ho ripescato questa gonna in un vecchio scatolone ed era troppo pucciosa per non metterla!! >>
La guardo sconvolta. Anzi, ormai ci ho fatto l’abitudine, quindi mi limito ad andarmene in camera mia mormorando cose tipo ‘’ Pingu salvami tu ‘’ o ‘’ mai un Pingu quando ti serve!! ‘’. Ok. Sono uscita fuori di testa.

Intervallo!!!lode a chi ha inventato questa mezz’ora di spacco. Nonostante le prime tre ore siano state completamente inutili, ora sto molto meglio. No davvero, ma uno a fine giornata, che ricorda delle ore passate a scuola?! La professoressa di inglese che ci spiega la differenza fra ‘’tazzina per il caffè’’ e ‘’tazzina piena di caffè’’ !?!? ma che me ne frega a me! Manco lo bevo il caffè. Mettiamo sulla bilancia, ora di inglese passata a sentire dei fessacchiotti parlare dei loro hobby, o i bigliettini fatti con Bea facendo le caricature di quella specie di super chicca della prof? Ovviamente vincono i bigliettini!!! Allegra come non mai mi avvicino al tavolo di Bea e Dj. Ed ovviamente, come tutto nella mia vita, la mia felicità viene ridotta ad un cumolo di sporcizia nell’istante in cui vedo Edward, seduto vicino a Beatrice con un braccio intorno alle spalle ( si ora la chiamo per intero u,u ) e lei che gli sorride!! Ma lei non era quella che non lo sopportava!? Ok Bella, calmati, respira…ce la puoi fare. Cammino stritolando i denti ma tentando di mantenere una certa non chalance. Certo come no!!! Mi siedo di fronte a loro due, vicino a Dj che come me osserva la scena irritata. O come ti sono vicina amica!!!
<< oh ciao Bella >> Bene bene…il mister play boy qui si è accorto della mia presenza.
<< oh ciao Edmund >>
<< ma come hai ricominciato a chiamarmi Edmund? >>
<< certo Edmund, ti chiamo come mi pare >>
Tutto questo discorso mentre, sotto gli occhi sempre più stupidi dei tre, prendo la forchetta ed inizio ad infilzare una mela, o meglio, l’ex mela di Dj.
<< hem Bella tutto ok? >> Beatrice. Tzè. Il ragazzo che mi piace ci sta provando con la mia amica, la mia amica ci sta, ed io sono l’amica a cui racconterà tutti i dettagli dopo. Come dovrebbe andare secondo te?!?!
<< come credi che vada? >>
Rispondo guardandola negli occhi, ma continuando ad infilzare la mela che ormai è diventata un succo. Sta per rispondermi qualcosa ma una figura non identificata si siede affianco a me, mettendomi un braccio intorno alla vita. Smetto di guardare Beatrice negli occhi e cerco di mettere a fuoco chi o cosa mi sta a fianco.
<< Matty!! >>
<< Matty? >> dicono tutti e tre in coro guardando prima lui e poi me.
<< si beh…è una lunga storia. Allora Bella come va? >>
Ok Bella, questo è il tuo momento. Che te ne importa con chi esce mister egocentrismo!? Hai affianco a te mister occhioni blu!!
<< ora che ci sei tu va tutto meglio!! >>
Ok, forse ho esagerato. Guardo prima Dj che è rimasta con mezzo boccone in bocca, mezzo sulla forchetta che è ancora a mezz’aria. Beatrice mi guarda con gli occhi spalancati, mentre Edward si limita a guardarmi male. Peggio per te caro il mio playboy!! Gnè!!!!!
<< Bella!! Da quand’è che sei così…così… >>
<< così come? Ho solo detto quello che pensavo >> ( + o - )
Il volto gli si illumina con un sorriso << bene, dovresti dire più spesso quello che pensi >>
<< oh da oggi in poi lo dirò sempre! >>
<< senti…vorresti..uscire con me sabato? Niente di impegnativo, se vuoi possiamo anche invitare qualche amico…se vogliono possono venire Bea…Dj… >>
<< No. Cioè, sarebbe favoloso se tu mi facessi fare un giro turistico, non ho ancora avuto l’occasione di farne uno >>
<< Beh potevi dirmelo che volevi fare un giro >>
Ignoro il commento di Edward e continuo a guardare Matty ( Jake ) con un sorriso degno del gatto di Alice nel paese delle meraviglie.
<< perfetto!! Ti passo a prendere alle otto. Ci vediamo Bells >>
Mi da un bacio sulla guancia e se ne va. Appena si allontana realizzo quello che ho appena fatto. Il mio primissimo vero appuntamento con un ragazzo. E al 60% ho accettato per ripicca!! Hey ma che me ne importa, dato che ormai sono sicura al 100% di non piacere ad Edward, tanto vale che mi concentri su mete più raggiungibili…e Matty Occhioni Blu è una meta più che piacevole!!
<< Isabella….hai un appuntamento con Jake? >>
<< si Edward, quale sarebbe il problema? >>
<< oh nessuno, anche perchè anche io e Bea dobbiamo uscire insieme >>
<< bene >>
<< bene >>
Entrambi ci voltiamo dall’altra parte senza guardarci in faccia. Certo che siamo degni rivali di mia cugina di dieci anni!!

<< No questo non va bene!! Neanche questo!! No no no!! Così non va bene!! >>
Davanti ai miei occhi, mia madre butta per aria tutti i miei vestiti cercando un vestito per il mio ‘’appuntamento’’ con Matty…pardon Jake.
<< Mamma, santa dona, devo andare al cinema!!! Non ad una cena intima >>
<< tesoro!! Ma che c’entra!! È il tuo primo appuntamento…sigh…la mia bambina cresce!! Ma guarda che sei ancora piccola !!! per il tuo compleanno ti regalo ciccio bello!! >>
Mentre dice questo, ha appena pescato dal mucchio di vestiti un vestitino che mi arriverà a metà coscia e che non sapevo neanche di avere con in dotazione una scollatura degna delle cascate del Niagara.
<< madre…non me lo metterò mai lo sai questo? >>
Lei si gira lentamente e mi guarda, con quella strana scintilla omicida negli occhi. Oh per tutti i ciccini, questa mi ammazza!! Fortunatamente, proprio quando mia madre tenta di infilarmi dentro il vestito con la forza entra mio padre, e senza dire niente requisisce il vestito e se ne va via, rincorso subito dopo da mia madre. Non perdo tempo e chiudo la porta della camera, in modo da non ricevere più invasioni di alcuni tipo.
Ok Bella tranquilla….ce la puoi fare…ok…allora, come prima cosa cerchiamo qualche cosa decente da mettermi. Dopo neanche dieci minuti sono già bella vestita e pronta per uscire. Jeans blu, stivali neri, maglia blu e una felpa leggermente più chiara. Beh, questo abbigliamento vorrebbe comunicare a Jake ( sono riuscita a chiamarlo con il suo vero nome!! Incredibile ) che gli voglio bene come un amico, che è importante come un amico, e che non lo voglio come fidanzato, ma come amico. Oh ma chi prendo in giro?!?!? Un ragazzo non può capire certe sottigliezze da femminucce, o meglio, nessuno sano di mente le capirebbe, ma sono stata, aimè, contagiata da quella pazza di mia madre e quindi anche io sono pazza. Affetta da una pazzia cronica che mi porta a fare delle stupidaggini, quindi anche l’aver accettato l’appuntamento con Matty ( sigh…una volta era già troppa u,u ) è una conseguenza della mia pazzia…oh basta ciancie mi sta venendo sonno solo a pensarle ste cose.


<< Bella sei davvero….Bella >>
Jake sta sera è davvero carino, in camicia nera e jeans blu….sisi…davvero carino, peccato che in quanto ad originalità non è il massimo…beh che volete!! Sono un ‘’artista’’ come dice Ed…oh no non ci voglio pensare a quello li!!! Su Bella concentrati su Ed…cioè su Matt…oh cavolo concentrati su ‘’occhioni blu’’.
<< hem..grazie…Jake… >>
Lui mi guarda incredulo per qualche secondo, poi mi porge il braccio che io afferro anche se un po’ titubante e ce ne andiamo…o meglio stiamo per andarcene ma non abbiamo neanche superato la porta di ingresso che mio padre afferra per la collottola il mio accompagnatore.
<< Signorino sarebbe meglio per te che tu ti tenga ad almeno 40 centimetri di distanza da mia figlia >>
<< ma signore… >>
<< se scopro che il tuo sguardo ha superato lo spazio aereo degli occhi ti stacco ad uno ad uno i capelli che ti ritrovi in testa >>
Ok ora esagera, così lo terrorizza!! Ecco la risposta ( o la scusa :P ) per la quale questo è il mio primo appuntamento. E non voleva neanche farmi uscire!! Mia madre l’ha convinto con metodi che non so e non voglio sapere e lo ha anche mezzo tramortito con quintali e quintali di caffè, che a mio padre invece di svegliarlo lo addormentano. La scena è più o meno questa. Mio padre che ha ancora Jake per la collottola, il poverino che tanta di scappare, io che lo tiro per un braccio e mia madre che tenta di spingere via quel grand uomo di mio padre. Ad un certo punto non so come, qualcosa in questa specie di stabilità si rompe e finiamo tutti e quattro allegramente giù per terra. Senza salutare afferro Jake per il bavero della camicia e lo tiro via correndo più veloce che posso.


Il film è stato una cosa troppo assurdamente favolissimamente bella ( dal vocabolario dell’italiano correggiuto ). Un horror come non ne vedevo da tanto. Si ho la passione di questi film, notizia che non è andata molto a genio al caro Jake che si è visto sfumare l’occasione di vedermi aggrappata a lui in uno stato di piangente cronica. Ora siamo fuori il cinema e per una volta l’aria fresca di questo posto non mi da fastidio. Jake continua a chiacchierarmi nelle orecchie ma sono troppo impegnata a fissarmi la punta degli stivali per sentirlo, persa nei miei pensieri che collegano nomi o luoghi che inevitabilmente mi portano a pensare a lui : L’innominato. Per esempio guardo la camicia di Jake e mi viene in mente: chissà come sta lui con la camicia un po’ aperta. Così quando mi ritrovo davanti Edward in camicia bianca e jeans penso che sia frutto della mia immaginazione, e che bel frutto, meglio di quanto pensassi di poter immaginare. L’unica cosa che mi fa capire quanto sia reale tutto questo è che al suo fianco compare una Beatrice con gli occhi arrossati. Tento di svicolare scavalcando la ringhiera,ma Jake li nota e mi trascina verso di loro a salutarli.
<< Anche voi film horror? >> chiede Jake notando il pallore di Bea
<< si…non li sopporto!! Ma questo qui lo voleva vedere a tutti i costi.. >>
<< e ne è valsa la pena >>

I due maschietti della situazione si fanno uno sguardo complice alludendo sicuramente a quando Bea in preda al terrore si è gettata addosso ad Edward, rimediando, ovviamente, un cazzotto da parte di entrambe
<< vedo che anche tu hai avuto la stessa idea >> Edward mi scruta per tentare di capire se anche io ho avuto cedimenti di pianto improvvisi ma io resisto e non abbasso lo sguardo
<< beh..si…ma purtroppo Bells adora questo genere di film…e c’è mancato poco che non mi rideva in faccia quando le ho chiesto se aveva paura >>
Io faccio un sorrisino angelico verso Jake mentre Edward sorride al suo solito modo. Incerta sul da fare mi volto verso Bea lasciando i maschietti ai loro discorsi…da maschietti.
<< beh….come va? >>
<< lo so Bella, ora sei arrabbiata con me perché prima ti dicevo che non lo sopportavo, e non ho intenzione di diventare un membro del suo fan club e venerarlo con striscioni e magliette con la sua foto stampata sopra, ma non sono immune al suo fascino e sinceramente non so come tu faccia a resistergli… >>
O credimi cara, neanche io lo so. << sono affari tuoi, solo credo che tu sappia meglio di me quanto durino le storie di Edward >>
<< infatti non avrà nulla da me, o per lo meno non prima di aver capito certe cose… >>
Continuo a guardarla di traverso. Pensare che Beatrice piaccia ad Edward mi fa sentire peggio che sapere che a Bea piace Edward, del resto era inevitabile, come ho fatto a pensare di potergli resistere? Oh basta così Bella!! Vedi di ragionare!!! Smuovo la testa nel tentativo di far uscire tutti pensieri possibilmente dannosi per il mio cervellino. Mi volto verso Edward e Jake che continuano a parlottare, Jake facendo gesti strani ed ampi con le mani e con le sopracciglia mentre Edward annuisce ogni tanto con un espressione vacua sul viso.
<< beh bei maschietti, mi dispiace interrompere le vostre ciarlerie, ma avrei leggermente sonno >>
<< ma come Bella, già sonno? >> Edward sempre perspicace
<< già Edward, tu no? >>
<< oh no, ce ne vuole perché io abbia sonno >> facendo occhiatine allusive verso Bea che arrossisce leggermente. Mi innervosisco ancora di più. L’ho mai detto che quando ho sonno e ci sono persone che mi trattengono dal dormire divento più incavolata di un gatto bagnato?
<< tu invece il sonno lo provochi meglio delle pecorelle che saltano il recinto >>
<< come quelle sul tuo pigiama? >>
<< ti pregherei di non confondere le mie mucchette rosa con le pecor… >>
Ok…non ci posso credere. Ho appena ammesso di avere un pigiamone con le mucchette rosa. Mi zittisco e assottiglio gli occhi guardandolo male mentre ghigna soddisfatto.
<< voglio proprio vederti, secondo me sei troppo sexy, magari anche con le pantofole pelose >>
Beh che c’è di male ad avere le pantofole pelose!?ok un Edward irritante lo posso pure sopportare, ma che anche Bea e Matt ( ora è ritornato Matt XD ) si
mettano a ridere è alquanto scocciante. Ok basta così, anche i tucani nella mia testa hanno un limite. Continuo a guardare Edward con tutta la rabbia che ho in corpo, cosa che non mi riesce molto bene dato che io non ho mai odiato nessuno, figurati lui. Così decido per la soluzione più rapida, fare finta di nulla. Abbasso gli occhi e li ripunto sui miei stivali, e ora che li guardo meglio mi accorgo che sono davvero davvero ma davvero….stivaleschi. boh unico paio di stivali che ho, non so neanche come definirli, povera me, questo qui mi sta mandando in pappa il cervello.
<< Matt mi accompagneresti a casa? Se sgarri di un minuto mio padre ti torce come un calzino >>
Lui sbianca all’improvviso e subito saluta Edward e Bea incominciando a mettermi fretta. Cavolo ma mio padre fa davvero così paura? Va beh che ha certi muscoli da far impallidire Big Gim, però è solo un bambinone gelosone. Ok se mi sente mi ammazza.
<< beh allora ci vediamo domani…ciao Bea… ciao cosetto >>
<< Bella M-u-o-v-i-t-i >>
<< oh andiamo Jake mostra a Bella quanto sei uomo, non dirmi che hai paura di suo padre >>
Lui per tutta risposta lo guarda male e mi trascina via. Certo che però per una volta ha ragione. Devo trovare un ragazzo che abbia i cosidetti così grandi da poter sopravvivere all’ispezione radar di mio padre.

Continuo a rigirare il cucchiaio nell’intruglio che ho davanti. Dal colore si direbbe latte, ma ha un odore indecifrabile, e prima avrei giurato di averci visto galleggiare un bottone rosa. Allontano la tazza dalla mia vista. Mia madre. Ottima stilista e consigliera, ma in quanto a cucina, solo mio padre la batte. Beh lui sa fare solo il caffè, dovrei filmarlo mentre lo prepara!! Ha tutti i suoi riti, lavare la macchinetta, asciugarla e non so cos’altro…insomma una mania. E poi dovreste vederlo quando tenta di insegnarmi a fare il caffè…ceeerto, io, che ho nelle vene un carattere di casinista e refrattario all’ordine faccio sempre un sacco di casino, finendo per ricoprire me e lui di caffè e acqua, per poi sgattaiolare via mentre il poverino ha una crisi di nervi. Ah che ridere. Ora il caffè non me lo fa più fare, e come dargli torto. Continuo a fissare il vuoto davanti a me rivedendo la scena di ieri sera:

Appena Jake mi ha accompagnato a casa non mi ha neanche scortato alla porta che è sgommato via lasciandomi in una nube di fumo. Ed io che mi facevo il problema di come salutarlo evitando un qualsiasi tipo di contatto accidentale ma no!!! Lui ci ha pensato prima di me!! E due sono le cose, ho la vista di mia madre che cantava con un cucchiaione da minestra in mano, le codine e fiocchetti rosa e le ciabatte pelose ( si, le incriminate ) e che ballava sculettando in giro per la cucina trascinandosi dietro le tende, lo ha terrorizzato a tal punto da chiedersi se anche io quando nessuno mi vede divento così, o il terrore di una possibile castrazione da parte di mio padre lo ha fatto fare retro front su qualsiasi sua possibile idea di fine serata. Arrivato a questo punto non so cosa pensare, ma se è la seconda posso direttamente eliminarlo dalla lista dei futuri appuntamenti anche perché mio padre è quello, e anche quando mi vedrà con un anello al dito, non si arrenderà mai all’idea di vedermi con qualche uomo.
<< Terra chiama Bella, Ci sei Bella? Iuuuuuuuuuuuu >>
Mia madre mi sta sventolando davanti gli occhi la mano con le lunghe unghie rosa con i cuoricini ( che io ho pescato nel barattolino dello smalto!! Beh un ora della mia vita a raccogliere cuoricini u,u ).
<< si ci sono >>
<< no io volevo farti vedere lo smalto, guarda come è sbrilluccicoso >>
La mia testa finisce direttamente sul tavolo della cucina. Non è vero, ormai non ci sono abituata ancora alle pazzie di questa donna!!!
<< sisisisi!!! Ti sta bene! >>
<< grazie mole >>
Detto questo ricomincia a gironzolare con le MIE pantofole pelose per la cucina, muovendo qua e la il cucchiaio rischiando di cecare un occhio a me e a mio padre. Ok, meglio che vado a scuola va.
Mi alzo dal tavolo della cucina e apro la porta incamminandomi per il viale, peccato però che inciampo sul tappetino di fronte alla porta. Mi volto pronta a commettere uno sminuzzamento di tappetino ma al suo posto trovo un pacchetto. Incuriosita come non mai lo prendo e prima lo scuoto per capire cosa c’è dentro, ma non sento niente, quindi due sono le cose, o è troppo morbido per fare rumore, o quando sono inciampata l’ho distrutto, spappolato, annientato. Ritornando a me decido che per scoprirlo lo devo aprire così lo spacchetto senza neanche preoccuparmi di dove vada a finire la carta e guardo il contenuto curiosa come non mai. Ohohoh. Cosa vedono i miei occhi. Un peluche. Un porta chiavi a forma di mucchetta rosa. Una mucchetta rosa con due grandi occhioni da cartone animato e un fiorellino bianco in bocca. Quasi mi vengono i lacrimoni agli occhi. Sulla zampa della mucca è scritto qualcosa, ‘’ Mi Perdoni? ‘’. OK ora si che mi metto a piangere. Senza pensarci lo metto nella tasca dello zainetto e corro sorridente verso la macchina. Quell’imprevedibile pazzoide egocentrico dolcissimo rompiscatole di Edward.

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Capitolo 7
*** Due pazzi insieme non vanno bene nono!! ***


Prima di tutto. Uff ç_ç le recensioni sono calate ç.ç se c'è qualcosa che non vi piace ditemelo!!! =D in ogni caso questo capitolo piacerà e non piacerà ad alternanza sicuro u,u'''' non so quando aggiornerò visto che tra un pò devo partire quindi forse aggiornerò direttamente la seconda settimana di gennaio, in ogni caso Buon Natale =D A già!! un grazie enormissimissimo a Innamorata__ e TheDreamerMagic =D e a tutti quelli che leggono la ff!!!


Salgo le scale della scuola di corsa, come se avessi un branco di lupi affamati alle calcagna, scontrandomi contro chiunque commetta l’errore di passarmi davanti. Ora so come si sente un auto impazzita senza freni in una discesa. Lo so lo so, la cosa logica da fare sarebbe rallentare, ma io semplicemente..non posso!! E non perché hanno appena pulito i pavimenti no, ma perché se mi fermo penserei a quello che sto per fare, se penso poi mi vengono un milione di dubbi, motivazioni per le quali non dovrei fare quello che sto per fare e farei retro front senza pensarci due volte. Si lo so, sono un coniglio. Insomma Edward è…è solo quel coso presuntuoso egocentrico pazzesco che è uscito con la mia nuova semi-migliore amica, perché mi sto facendo tanti problemi per ringraziarlo? Del resto, un innocentissimo, piccolo, insulso, bacio sulla guancia non dovrebbe essere questo grande problema no? Eppure ogni volta che penso che nel mio zaino c’è una mucchetta rosa a peluche lo stomaco fa una capriola, inciampo nei miei piedi e intorno a me inizio a vedere arcobaleni colorati, farfalline e mucchette rosa con delle alette e le aureole che volano nel cielo. Manco mi fossi fatta di qualche stupefacente doppio!! E se continuo a pensarci e a ripensarci, non riesco a capacitarmi di come sia totalmente convita che me l’abbia regalata lui! Di questo non ne ho mai dubitato un secondo, neanche a rifletterci per un minuto, subito mi è apparsa in testa l’immagine di Edward come una lampadina appena accesa, e anche solo l’idea che me l’abbia regalata qualcun altro, come ad esempio Bea, mi scombussola ancora di più le idee. Eccolo. Eccolo eccolo eccolo. Di fronte a me il motivo dei miei scombussolamenti mentali. Rallento di botto facendo venire un infarto ad un professore che passava di li. Beh, non è colpa mia se si è preso il caffè senza il coperchio sopra ed ora si è fatto un bagno!! Perlomeno i baffoni hanno assorbito il 60% del liquido!! Continuo a camminare a passo di marcia dirigendomi verso la mia meta. Ok se nessuno mi interrompe, se non inciampo su bucce di banane, ce la posso fare.
<< ciao Bella! >>
Douch. Lo sapevo!! Per una volta che ho una cosa fissa nella mente perdinci bacco!
<< hem ciao Bea, ora devo andare >>
<< no aspetta!! Ti devo dire una cosa!! >>
Ma proprio ora me la deve dire sta cosa?!!? Spero solo per la sua incolumità che un qualche topo geneticamente modificato le abbia rosicchiato i compiti no perché se è qualcosa di meno eclatante o meno terrificante di questa notizia, giuro che ho una crisi isterica!!
<< ok ma fai in fretta che devo fare una cosa >>
<< si beh ecco, ti dovevo parlare >>
Ma la devo anche imboccare!!?? Già sento la determinazione scivolarmi di dosso mentre lo guardo di striscio parlare allegramente con delle ragazze dell’ultimo anno.
<< riguardo Edward >>
Eccola che scende ancora e ancora… << si dimmi >> troppo calma?
<< volevo dirti che ho lasciato perdere, si insomma, lui e i suoi cavoli di occhi caramellati. Preferisco ritornare ad essere il capitano del club anti- Edward. Spero non sia tardi per la nostra amicizia >>
Ok ora non posso fare a meno di fissare il mio sguardo su di lei. Davvero vorrei essere arrabbiata con lei, ma non ci riesco. E poi per cosa? Manco lo sapeva che mi piace. << certo, tutto come prima >>
<< bene, sono felice. Ora ti lascio mi pare che dovevi fare qualcosa di importante >>
Qualcosa di importante? Oh my cow ( siamo in tema XD ). Mi volto verso il mio bersaglio. La determinazione e la sicurezza sono andate a fare compagnia alla mia ombra, giù per terra. In ogni caso muovo un passo dopo l’altro. Ora le due biondone se ne sono andate, e posso fare il mio ingresso.
<< Grn dwrd >>
Lui mi guarda senza capire. Beh prova tu a parlare con la lingua impastata!!
<< Bella, ripeti le vocali con me…A…E….I…O…su ce la puoi fare >>
Gli do una botta molto ma molto poco convincente sulla spalla. << so come si dicono le vocali! >>
<< certo. Allora, come mai così di buon umore? >>
<< Io adoro le mucche sai Ed? >>
<< Bella, non dirmi che sei ancora arrabbiata per ieri vero? >>
<< no no, volevo ringraziarti >>
<< per aver preso in giro il tuo pigiama con le mucche? >>
<< Ma no!! Per il pupazzetto!!! >>
Lui mi guarda come se avessi detto la cosa più strana del mondo. Ok ecco che mi sento crollare la terra sotto i piedi. << di che parli? >>
<< tu non mi hai…regalato un pupazzetto eh? >>
Lui mi guarda ancora. O meglio, mi fissa negli occhi. Per un secondo non sembra nemmeno lui, sembra…beh sembra uno dal carattere molto profondo e sensibile. Ovvero non lui. poi però ritorna ad essere quello di sempre. << ah ho capito. È il tuo compleanno! >>
Bene. Ed io che pensavo pure di dargli un bacio!! Ma che cavolo, io non ci posso credere!! Non è stato lui. non lui. Non voglio neanche sapere chi me l’ha fatto, tanto non ha importanza. Ora che ci penso, una mucca rosa? Ma sono davvero così infantile!?!? No no no, a me neanche piacciono le mucche, devi vedere che bella cosa quando regali un pupazzetto a forma di mucca ad una persona, i complessi che le vengono sono paragonabili solo all’effetto di insultarla in faccia apertamente. Regalarmi una mucca è come dire ‘’sei grassa’’ e quindi dovrei offendermi no? Ma perché ora che so che non me l’ha regalata Edward sto torturando quella povera mucchetta? Abbasso lo sguardo per terra. Devo assolutamente farmi perdonare da Paffy. Si l’ho chiamata Paffy. Lo so con i nomi faccio pena, ma Paffy è un nome troppo paffettoso per non darlo ad una mucca paffettosa.
<< Bella? >>
Alzo lo sguardo su di lui. Testa di rapa. Gli do un pugno decisamente più forte sulla spalla e lo guardo male.
<< questo è per aver offeso il mio pigiamone!! La prossima volta impari >>

<< Bene, questa è la Bella che mi piace >>
Continuo a guardarlo male. Uffà, poteva anche solo fingere di avermela regalata lui quella cavolo di mucca no!?!? Eppure quelle rare, rarissime volte in cui sono certa di una cosa non sbaglio mai, e il fatto che ora io mi sia sbagliata mi fa innervosire. Del resto lui ha già smentito la mia teoria sul fatto che chiunque abbia le fossette sia simpatico allegro e solare no? Quindi ora mi divertirò un po’ a stuzzicarlo sulla parte che più gli potrebbe dolere = Orgoglio maschile.
<< so che Bea ti ha dato il palo >> Uso tutta la mia proverbiale finezza e delicatezza per parlargli.
<< vedo che le notizie girano in fretta >> parla digrignando i denti. Probabilmente non è abituato a sentirsi dire di no. Povero cucciolo…. … .. … Muaaaah. Mi potrò divertire per molto.
<< che c’è, brucia il rifiuto eh? >>
<< cosa? Ma che rifiuto. >>
<< ma…ma che dici?! Lei ti ha detto di no. Ti ha dato un palo, ti ha dato buca, insomma ti ha rifiutato!! >>
Lui mi guarda e ride. Ride. E ride. E ride!! Continua a ridere. Ma non sta proprio bene questo ragazzo. Secondo me nel suo caffè c’era qualche strana sostanza stupefacente.
<< sei davvero divertente sai? Bea non mi ha dato nessun palo >>
<< ma prima hai detto…hai detto!! >>
<< Intendevo dire che dopo che tu e ‘’ quel coso senza attributi ‘’ ve ne siete andati io e lei abbiamo iniziato a litigare sul fatto che io ti avevo preso in giro, e poi si arrabbiava per tutto!! Cioè che dovevo fare, aprirle lo sportello della macchina per farla salire come una principessa? L’ho accompagnata a casa e non ci siamo neanche salutati. >>
<< ma come Edward!! Non le hai aperto lo sportello? >>
<< se per questo non l’ho neanche fatto i complimenti per come stava vestita, non mi sono proposto per pagare i pop corn e lei ha pagato il suo biglietto. >>
<< Ma Edward!! Sei tremendo!! Dovresti imparare cos’è l’educazione!! >>
<< io Non sono un gentlemen o cavolate simili. Mai stato ‘’educato’’ con una ragazza durante un appuntamento >>
<< mi domando come sia possibile che nessuno ti abbia mai lanciato qualcosa appresso!! >>
<< in effetti, tu sei stata la prima a rincorrermi con qualcosa in mano. Complimenti. >>
<< mpf >>
Ci guardiamo e ridiamo entrambi. Siamo entrambi dei pazzi, quindi qualcosa in comune ce l’abbiamo no? Lui dopo qualche secondo ritorna serio e mi guarda.
<< non è che quell’essere ti ha messo le mani addosso? >>
Mi ci vuole qualche istante per connettere la parola ‘’essere’’ con il nome ‘’ Jake’’.
<< no Edward, Jake non mi ha messo le mani addosso. Geloso? >>
Ti prego dì di si, dì di si!!! O perlomeno arrabbiati, insomma, fa qualcosa che mi faccia capire che sei geloso marcio almeno la metà di quanto lo sono io!!!. Lui però fa una faccia decisamente…normale. Come se gli avessi chiesto di che colore solo le sue scarpe.
<< ovviamente se quel coso senza spina dorsale mette le mani addosso alla mia unica amica è anche un mio problema. Ti ci vuole qualcuno…diverso. >>
<< tipo? >>
<< tipo…James >>
Per poco non mi viene un infarto. << ti sei ammattito il cervello >>
Lui risponde con tutta tranquillità << no >>
Continuo a guardarlo completamente sbigottita, possibile che non sia veramente geloso? E se lo fosse perché propormi di uscire con il fratello?
<< non ti seguo proprio sai >>

<< invece è molto semplice. James si è preso una specie di cotta per te, mi chiede in continuazione se mi parli mai di lui. un ossessione. Quindi è meglio se ci esci prima che impazzisca lui e poi io >>
L’ho già detto che è un ragazzo decisamente lunatico? L’ultima volta stava per azzannare il fratello e ora mi chiede di andare da lui in un modo così naturale che mi innervosisce sempre di più ogni volta che ci ripenso. Con gli occhi gonfi ed umidi gli rispondo tentando di moderarmi nella voce << forse…hai ragione. Quando lo vedi digli che accetto di uscire con lui. >>
<< ok glielo dirò >>
Muovo la testa per dire di si, ormai mi si è seccata la lingua. Mi volto e cammino lentamente, ma non è mai come in quei film in cui la protagonista sta per andarsene e in quel momento il protagonista le dichiara il suo eterno amore?
<< Bella? >>
<< mh? >>
<< … niente >>
No. In effetti non è Mai come in quei cavoli di film. Dovrei denunciare i creatori di questi obbrobri che ti fanno solo sognare per poi ritrovarti con una manciata di mosche. Ma che schifo. Appena torno a casa giuro che mi mangio un barattolone di gelato, con contorno di pop corn e nutella, e visto che mi voglio proprio male, anche uno di quei film che io odio, quelli che finiscono sempre bene e dove due persone si giurano amore eterno. Ma mi dite voi com’è possibile che due persone che si conoscono dopo neanche due giorni già sanno di amarsi, si fidanzano, si lasciano, si tradiscono, si rimettono insieme e si sposano nell’arco di neanche un anno!? Misteri della natura
.

Ok tutto è pronto. Io + pigiamone con mucchette rosa + pantofole pelose + nutella + gelato + divano comodo + film esageratamente romantico = depressione totale. Anche se non sembra. Per me che adoro la combinazione : film horror/ avventura + pop corn + salatini + coca cola. Si, è la totale depressione. Fortunatamente i miei genitori, per la prima volta nella mia vita, mi hanno lasciato da sola a casa. Cosa che non hanno mai fatto ( figlia unica. Si u,u’’’ ), quindi ho tutta la casa per me, e quindi se scoppio a piangere anche se un attore è caduto con la faccia su una torta nessuno mi guarderà come se fossi una pazza.
… …. … …. Ok campanello. Se ti ignoro una volta, è inutile che continui a suonare, tanto non vado ad aprire!!! No no. … … … … … . ok basta. Dimenticandomi delle condizioni in cui sono conciata vado ad aprire la porta. L’unica persona che non volevo vedere mi sta davanti con un sorrisone e una busta in mano.
<< Edward!?!? >>
<< ciao!! Sai, stai davvero bene con il pigiama con le mucche! >>
Tento di sbattergli la porta in faccia ma la blocca con un piede ed entra in casa.
<< come sapevi che non avevo compagnia? >>
<< Bea mi ha tirato i capelli perché mi ha detto che eri diventata improvvisamente triste e che non volevi uscire, quindi doveva essere per forza colpa mia. Allora voglio rimediare. >>
<< ma per cosa!? >>

<< non lo so. Però è pietoso vedere una ragazza chiusa in casa il sabato sera con un film altamente depressivo mentre una sua amica da una delle feste più belle dell’anno a casa sua. >>
<< Mia amica? >>
<< ma si, Jessica. >>
Io lo guardo senza capire.
<< chi? >>
<< Jessica!! Occhi azzurri, alta, bionda >>
<< ah si!! Dodo Jessica!!! >>
Lui scoppia a ridere. << bel nomignolo >>
<< come mai non sei rimasto alla festa? >>
Lui fa una smorfia << dopo che siamo usciti per due fine settimana consecutivi ogni volta che può mi si appiccica addosso. E comunque sono andato alla festa solo per saccheggiare questi >>
Dalla busta tira fuori pop corn, coca cola, gamberetti, patatine fritte e fragole. Lo guardo per qualche secondo. << si si lo so, queste cose fanno schifo prese insieme, ma se mangi un po’ e un po’ separatamente sono buone. >>
Io per tutta risposta prendo una fragola e la intingo nella nutella, per poi prendere una patatina e fare la stessa cosa. Troppo buono. Lui sorride per poi voltarsi verso la tv e alzare un sopracciglio.
<< ma che schifo ti stai vedendo? >>
<< lo so Edward che per te è una cosa sconosciuta, ma esiste una cosa che si chiama ‘’romanticismo’’ >>
<< e a te piace? >>
Scrollo le spalle continuando a mangiare gamberetti e patatine.
<< per fortuna che ho portato questo >>
Prende un dvd e me lo mostra per poi metterlo nel lettore dvd e gettare via il vecchio dvd senza nemmeno rimetterlo nella custodia. Poverino, pensa ai suoi sentimenti!!! Film di avventura. Oh si ora ragioniamo. Mi sposto sul lato sinistro del divano per fargli posto. Il film inizia. Ma certo che sono veramente strana. Prima stavo mangiando chili e chili di gelato maledicendo Edward in tutte le lingue del mondo, e ora sto mangiando schifezze con lui guardando un film favoloso. Ma che mi prende? Eppure dovrei essere, che ne so, ferita nel mio ‘’orgoglio femminile’’ o cose così. Ma che me ne importa. So solo che quando sto con lui mi sento meglio. Meno normale e più…Bella. E non sono nel senso del mio nome. Del resto è solo molto egocentrico, rompi scatole, freddo, pazzo, idiota che mi sta devastando giorno dopo giorno. Se questo non è amore non so proprio cosa sia. Nonostante non abbia sonno, decido di fare una cosa avventata, stupida e probabilmente autolesionista. Ma che cavolo, la coca cola mi da alla testa. Mi lascio scivolare su un lato appoggiandomi con la testa sulla sua spalla. Lo sento irrigidirsi nell’istante in cui lo faccio. Ma incredibilmente non fa nulla. Non mi spinge via e non mi abbraccia nemmeno. Resta così, fermo immobile come una statua. Solo dopo qualche secondo si rilassa appoggiando leggermente la testa sulla mia. Oh si, sarebbe una cosa molto romantica se un tizio nel film non fosse finito maciullato da un qualche congegno antico e in giro ci fossero meno pop corn e nutella sparsi, ma soprattutto, se io e lui fossimo fidanzati e lui non stesse cercando di farmi uscire con suo fratello. Ma che volete. Io mi accontento di poco.

<< Bella…Bella…Bella >>
Ahhhh che bel sogno. Edward ed io al ballo della scuola. La cosa sorprendente? Io so ballare. Ed io non so ballare. Per questo capisco che è un sogno, ma sicuramente è un sogno molto realistico, specialmente la voce di Edward,sembra vera!! Se non fosse che ora sembra un disco rotto che continua a chiamare il mio nome. << Bella!!! >> ok ora lo sta urlando. Apro gli occhi di scatto e mi guardo intorno. O sto ancora sognando o posso lievitare. Scale. Scale di casa mia, tanti popcorn in giro, e tanto buio. No se questo fosse un sogno al posto dei pop corn ci sarebbero dei petali di rose e sicuramente non ci sarebbero le pantofole e i calzini di mia madre sparsi in giro per il corridoio. Alzo lo sguardo e vedo il profilo di un ragazzo. E che ragazzo. Ma come è possibile che anche quando è buio, sto mezza addormentata riesco sempre e comunque a distinguere Edward??? << Eddy? >>
<< ok devi essere proprio rincoglionita per chiamarmi con quel soprannome >>
<< dove andiamo? >>
<< ti porto a nanna piccola >>
<< non mi…chiamare…piccola >> certo che la mia voce interrotta da continui sbadigli deve risultare molto seria eh. Lui ridacchia ed entra nella mia stanza. Come ha fatto ad indovinare che questa è la mia stanza resta un mistero. Oh cavolini. Ma io gli sto in braccio!?!? Cioè ora me ne sono accorta!! È veramente divertente farsi scarrozzare in giro da qualcuno, specialmente se quel qualcuno è Edward. Mi mette giù adagiandomi sul letto per poi sedersi vicino a me. Ok Isabella, questo è il momento giusto per dimostrare che non sei una rimbambita totale, quindi vedi di non addormentarti e parla come non hai mai fatto in vita tua. << Edyaaard >>
<< aahah, sei davvero buffa quando sbadigli. Beh ora che ci penso tu sei sempre buffa >>
<< di certo non sono molto sexy in questo momento >> immaginate la scena. Io con i miei capelli sconvolti in testa, un pigiamone larghissimo, mezza stesa su un lettone enorme, e un ragazzo che sembra appena uscito da una beauty farm seduto accanto. Bell’immagine.
<< infatti, di certo quell’espressione da bimba imbronciata non aiuta molto >>
Ma guarda questo!! Lo so che sembro una bimba quando faccio la faccia imbronciata non c’è bisogno di ricordarmelo. << uffiiiii >>. Incrocio le braccia e mi stendo sul letto tenendo le ginocchia piegate verso l’alto. Lui ad un certo punto smette di ridere e mi guarda con un espressione dolce e seria allo stesso tempo. Arancino mio ora svengo.
<< hem…tutto…tutto ok? >>
<< Bella >>
<< s.si? >> Ok brava, inizia pure a balbettare. Lui continua a guardarmi con quell’espressione così strana. Di certo non adatta a lui, o meglio, all’Edward di sempre. Sembra così maturo e serio che mi mette i brividi, anche più del fratello. Ma perché non parla!? Così non fa altro che mettermi agitazione, io che sto già mezza addormentata mi sto già facendo un sacco di film in testa, magari ora mi dice che mi ha sempre amato ma che non può stare con me perché deve ritornare sul suo pianeta, o meglio ancora che è un vampiro, o ancora che ha scoperto di essere gay. Non so qualche preferire fra queste ipotesi.
<< sei decisamente ingenua >>
<< hey! Se mi devi insultare puoi anche andare >>
<< non è un insulto. È un complimento. >>
<< di solito per fare un complimento si dicono cose tipo ‘’sei carina’’ o ‘’mi piacciono i tuoi capelli’’ >>
<< non dovresti essermi amica >>
<< come? >> ah ecco. Lo sapevo!! Anche a lui prendono i complessi mentali dell’Edward del libro.
<< io non sono ingenuo, ne puro, ne corretto. Ti potrei influenzare solo in modo negativo. >>
<< ma per favore!! Tu sei una persona decisamente corretta, sei venuto a tirarmi su di morale!! Sei stato grande, quindi ora meglio che scendi giù a recuperare il resto del cibo se non vuoi che mi mangi tutto io >> mi sono alzata mettendomi seduta e sorridendo più che posso. Purtroppo il mio sorriso si spegne a poco a poco. La mia ‘’battuta’’ non ha sortito l’effetto voluto, è rimasto serio, impassibile e continua a guardarmi.
<< buona notte Bella >> si alza e si piega su di me per darmi un bacio sulla fronte per poi voltarmi le spalle e andarsene. << Edward! >> lui si ferma ma non si volta, continuando a darmi la schiena. Se avessi un coltello potrei affettare la tensione che c’è in questa camera. << non è ora ti dimentichi della mia esistenza eh? >>
Ma che cosa gli vado a domandare?!?! Come fa a dimenticarsi di me? La sua amica, quella che non ha paura di rispondergli, quella che non è attraversata dal suo fascino!? Giusto? Si gira solo quanto basta per guardarmi negli occhi e sorridermi, con un sorriso che non gli avevo mai visto fargli. << impossibile che mi dimentichi di te Bells >>. Ancora totalmente sconvolta chiudo gli occhi e mi lascio cadere sul letto. Mille domande mi affollano la mente: che aveva Edward? Mi sono davvero innamorata di lui? suo fratello mi potrebbe mai piacere? Com’è finito quel film? Tutte quelle schifezze mi faranno fare indigestione? Ma soprattutto, è colpa del sonno o Edward ha fatto veramente un sorriso triste, tirato e completamente falso?

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Capitolo 8
*** E nelle notti di pioggia... ***


Ok come al solito non ho un briciolo di tempo per ringraziare tutti come vorrei...in ogni caso grazie delle recensioni =D Buon anno nuovo!!

Oggi sono tutti nervosi. Mio padre è talmente tanto agitato che mentre mescola lo zucchero fa finire buona parte del caffè sul tavolo. Io sono nervosa di mio, a volte sono lunatica. Mamma è l’unica che sembra non essere minimamente irritata e continua a canticchiare con la sua gonna verde che ondeggia ad ogni suo passo. Mi domando come faccia a non notare niente, insomma, tra un po’ mi devo mettere i tergicristalli sugli occhi per non perdermi in questa nube di tensione!!! E dopo questa battuta scadente, che fortunatamente ho espresso nella mia testolina e non a voce alta, mi alzo e vado verso la finestra. E mo? È domenica, niente scuola e questo vuol dire niente compiti ma anche niente amiche ma soprattutto niente Edward. Ma come posso essere così tonta da non avergli mai chiesto il numero del cellulare!? Se, come sei potessi avere il coraggio di telefonargli. Oh beh, è il momento di sconfiggere la pigrizia. Entro in camera e mi cambio velocemente con una tuta, lego i capelli e armata di Ipod saluto i miei genitori, rimasti esattamente come li avevo lasciati. Prima di uscire mi fermo a guardare mio padre. Continua a girare il caffè nonostante ormai sia tutto sul marmo del tavolo, fissando sempre la tazzina come se fosse in trance. Bah, se fosse stato come sempre sicuramente mi avrebbe fatto una ramanzina per come sono vestita, dato che ho avuto ‘’la sfrontatezza’’ di legarmi la felpa in vita e rimanere così con le spalle scoperte. Decido di uscire per non cominciare a fare domande che sicuramente non avrebbero risposte soddisfacenti. Alzo lo sguardo al cielo. Per la prima volta da quando sono qui c’è il sole, incredibile. Più serena comincio a passeggiare camminando sul ciglio della strada, vicino alla parete rocciosa. Dopo neanche un ora ho fatto un bel po’ di strada, però direi che è il momento di tornare a casa. Proprio mentre mi giro per ripercorrere la strada a ritroso incomincia a piovere. A piovere? A diluviare oserei dire. In meno di dieci secondi sono completamente zuppa. L’istinto ha il sopravvento così incomincio a correre, peccato però che quasi subito scivolo cadendo come un sacco di patate. Che dolore. Guardo la strada e sorrido soddisfatta, nonostante sia fradicia sarebbe potuto andare peggio, ovvero sarei potuta cadere sulla pozzanghera qui affianco. Ma io no!! L’ho evitata. Neanche il tempo di finire di gongolare che un auto mi sfreccia di fianco inzuppandomi con l’acqua della pozzanghera che così si svuota quasi. Incredibile, ho subito la vendetta di una pozzanghera. Mi alzo di scatto da terra togliendomi la felpa dalla vita e agitandola urlando contro quel pazzoide frasi sconnesse che secondo me potrebbero anche intimorirlo. Purtroppo, o per fortuna, quel pirata dell’autostrada ( autostrada? Bah ) è scomparso, nascosto dalla pioggia che sembra essersi fatta ancora più fitta. Bene. È in questi momenti che rimpiango di non essere un lupetto…o quello che è, e per di più sotto la pioggia il mio senso dell’orientamento è pari a zero. Tento di coprirmi gli occhi ma serve a poco. l’ho già detto che odio questa città?ad un certo punto vengo accecata da dei fanali. Tento di scostarmi il più possibile per evitare di essere sfracellata da un auto, no non è nei miei progetti finire piastrata sull’asfalto. La macchina invece di sorpassarmi rallenta fino a fermarsi di fronte a me. Bene, ci mancava solo il maniaco che nelle giornate piovose abborda giovani damigelle in pericolo, ora ci vuole solo Bigfoot che esce dal bosco per rubarmi l’Ipod e fare i balletti con le dita. ( se qualcuno non avesse visto ‘’ In viaggio con Pippo’’ 1) che infanzia sprecata o_o 2) vedetevelo >_>’’’ è un ordine XD ) tento di allontanarmi ma il finestrino si abbassa e sento una voce familiare chiamarmi.
<< Sophie? >>
<< Bella!! Sali!! >>
Non me lo faccio ripetere due volte e salgo in macchina. << come hai fatto a riconoscermi? >>
<< in realtà ho avuto una specie di ‘’premunizione’’ >> io la guardo stralunata e lei ridacchia << si beh, te l’ho detto che ho una specie di abilità per questo genere di cose >>
<< non è che sei una sensitiva eh? >>
<< ma che!!! No, è solo ‘’senso femminile’’ molto sviluppato >> mi fa l’occhiolino. Ad averlo io questo ‘’ senso femminile’’ molto sviluppato. Perlomeno avrei capito che diluvio veniva fuori. Rimaniamo in silenzio mentre lei guida e io guardo la pioggia che si infrange sui finestrini. Ad un certo punto l’auto si ferma, peccato però che non è la mia casa. << ma dove? >>
<< casa mia. Sei fradicia e per di più non so dove abiti >>
<< potevi chiedermelo!! >>
<< mmh…potevo..ma non mi andava e poi ho sempre sognato di truccarti e metterti un bel vestitino >>
Io la guardo terrorizzata tentando di aprire le portiere. Stupide sicure!! Lei mi guarda e fa una risata malvagia << Muaah, ora sei in mio potereee >>
Ok preferivo il maniaco omicida alla manica del trucco che ho qui a fianco.

Entro in casa completamente gocciolante e zuppa d’acqua dalla testa ai piedi. Sophie mi permette solo di salutare e di scusarmi con Eva per poi trascinarmi al piano di sopra.
<< lo so che sembra impossibile, ma io sono troppo bassa per prestarti qualche vestito, e se lo chiedessi ad Elizabeth mi schiaccerebbe le dita nella porta, quindi dovrai usare una maglia di uno dei maschioni di questa casa. Allora scegli pure. >>
Oddio. Io, me medesima me dovrei indossare una maglia di uno dei maschietti di questa casa!??! Ma è fuori. Ok ragiona, Alex non se ne parla proprio, ho il terrore di Chris, e in più l’effetto che potrei avere su Jason vestita solo con una sua maglia mi mette i brividi, quindi…
<< vada per Edward >>
<< bene perché ho già preso una sua maglia >>
Ok ora mi fa paura. Esce dal bagno e mi lascia da sola con una maglia nera in mano. Mi faccio la doccia battendo tutti i miei record ( 26 minuti!!! Incredibile o.o’’’ per me che ci metto un ora XD ). Senza pensare mi metto la maglietta di Edward e mi guardo allo specchio. Mi arriva poco più sotto della metà coscia. Ma quando cavolo è alto sto ragazzo? Prima di uscire sbircio fuori per vedere se c’è qualcuno. Via libera. Così apro la porta e schizzo via più veloce che posso. Ovviamente non potevo non andare a sbattere contro qualcosa. Cos’è sta volta? Un muro, una porta, un mobile o…un Edward!! O giuggioline sante. sono letteralmente cascata addosso ad Edward che mi guarda come se non mi conoscesse. Mi alzo di scatto muovendo convulsamente le mani davanti al viso e arrossendo. Lui intanto mi squadra da capo a piedi senza riuscire a focalizzare veramente l’immagine di me con indosso una sua maglia. Alla fine mi fissa negli occhi e arrossisce leggermente, per poi alzarsi anche lui da terra e continuare a squadrarmi da capo a piedi. Oh mamma mia.
<< Bella!! Ecco che fine avevi fatto!! >> Sophie mi salva in calcio d’angolo. però poteva arrivare qualche secondo dopo..uff. Edward la guarda e poi guarda di nuovo me, come se seguisse una partita di tennis.
<< hem..ciao Ed… >> non riesco a finire neanche la frase che prima mi fissa, poi scuote la testa e se ne va chiudendosi nella sua stanza. Ma che??
<< oh lascialo perdere, è da quando è tornato ieri sera che è scontroso peggio di un gatto bagnato >>
Ieri sera? Oh bene, ci mancava solo che mister permaloso si è arrabbiato con me. Non so perché, ma sento che c’entro io. Perché come dice mio padre, è sempre colpa mia, o come dicono gli avvocati ‘’responsabilità oggettiva’’. Tutto quello che succede è colpa mia. Tanto che a casa mia se qualcuno rompe qualcosa, anche se è stato il vento, è automaticamente colpa mia…solo perché sono andata a sbattere contro qualche vasetto… quindi ora deve essere per forza colpa mia. Oh povera me.

Chissà quanto tempo è passato. Un ora? Forse due. So solo che il mio di dietro è andato in coma tanto che sto seduta su sto sgabello. Sophie mi ha costretto in una posa innaturale per potermi truccare meglio, e nonostante abbia finito mi ha intimato di non muovermi mentre andava a scegliere un vestito da mettermi. E il bello è che mi prude il naso. Cavolicchio. Tento di farmelo passare storcendo il naso ma questo persiste. O ma al diavolo!! È da rincoglioniti cronici non muovermi!! Così finalmente mi gratto, ma proprio mentre sto muovendo la mano la porta si spalanca entra Sophie incavolata nera. Ok questa ora mi mangia.
<< l’avevo detto che sono troppo bassa per te!! Non riesco a trovare un singolo vestito adatto da metterti!! Ma non preoccuparti, ora vado al negozio e te ne prendo uno >>
<< ma Sophie!! Non >>
<< zitta!! Ormai ci ho fatto il pensiero!! E quando faccio il pensiero su qualcosa, quella cosa si fa!! Punto >>
Detto questo schizza via fuori da bagno chiudendosi la porta alle spalle. Ma questa è tutta pazza. Però è troppo buffa quando è arrabbiata, anche perché non fa minimamente paura. Resto immobile per un altro paio di minuti, poi la curiosità come al solito, ha la meglio, così mi alzo ed esco dal bagno andando in esplorazione della casa.
Questo posto è…favoloso!! Enorme, terrificante, favolosamente favoloso. Insomma di tutto e di più. Dalla finestra in fondo al corridoio si vede la luna piena che illumina tutta la stanza( si vede che mi affascina il macabro eh? Muaaah ). Subito penso a qualche lupo mannaro che in questo momento sta gironzolando per i boschi, ridacchiando poco convinta. Per darmi man forte sento un ululato in lontananza che mi mette i brividi. Ok, ci mancava solo un lupo assetato di sangue. Terrorizzata, nonostante mi trovi in una casa chiusa, entro nella prima stanza che mi capita a tiro, sbattendomi la porta dietro per poi appoggiarmi a questa e tirare un sospiro di sollievo. Solo dopo qualche secondo trovo il coraggio di aprire gli occhi per vedere dove sono finita. Nonostante la luce sia spenta grazie ai raggi della luna riesco a vedere il contorno degli oggetti e distinguere chiaramente la forma di un letto, un comò e una scrivania. Accendo la luce e mi guardo intorno. Un copriletto rosa, tende fucsia, argh, orrore, un comodino completamente rosa confetto , un telefono abbinato e tantissime stelline rosa sulla carta da parati. Ok le stelline possono anche andare, ma il comodino intonato al telefono no!!! Continuo a guardarmi intorno spaesata e decisamente terrorizzata. Ovunque mi giri vedo lo sguardo sadico di qualche bambola dai codini biondi che mi guarda sorridente. Va bene, devo uscire di qui. Subito mi fiondo alla porta per aprirla ma prima che io possa uscire la porta si spalanca facendomi ruzzolare per terra. E con questo siamo a due. Guardo verso l’alto per capire chi mi ha fatto fare un capitombolo. L’ultima persona con cui vorrei stare chiusa in una stanza. Elizabeth.
<< cosa ci fai nella mia camera?! >> lo sapevo. Le bamboline sadiche dovevano per forza appartenere ad una persona sadica e tendenzialmente pazza.
<< non sapevo che era la tua stanza ok? >> ci fronteggiamo con lo sguardo per qualche secondo, poi lei sposta lo sguardo sul mio abbigliamento ‘’improvvisato’’ e sbianca , se possibile, ancora di più.
<< tu!!! Tu ed Edward…lui…no…lui no!! Cosa gli hai fatto!?!? >>
Ok stop un attimo. Va bene che chiunque avrebbe frainteso nel vedermi con indosso solo la maglietta di un ragazzo, però cavolo, io l’avrei molestato?!? Ma non dovrebbe essere il contrario? Bah.
<< cosa gli ho fatto io!?? Guarda che non sono una fan fatal con gli ormoni alle stelle eh!! >>
Lei mi squadra per qualche altro secondo facendo un sospiro di sollievo. Un momento, quel sospiro vorrebbe forse insinuare che non sono molto attraente? Io la ammazzo.
<< beh? >>
<< … hai ragione … non è da Edward cadere così in basso… >>
<< come scusa!? Guarda che io ed Edward….io…e.. >>
<< cosa? >>
Lei mi guarda con aria da saputella e questo mi irrita ancora di più. Oh no, il mio sistema nervoso non può tollerare altro!! Stupida gallina senza cervello!! Mannaggia ai cavolini di bruxell!!
<< Edward mi ha chiesto di diventare la sua razza. >>
Silenzio totale. Dopo quest’enorme balla che ho detto, ogni singolo suono, come il battito delle ali di una mosca, sembra amplificato a mille. Elizabeth continua a guardarmi con gli occhi spalancati. Poi lentamente apre la bocca e… … … . non so come descrivere questo suono assordante. Avete presente le urla di una persona che sta andando a fuoco e il fastidioso bip di quando escono quelle strisce colorate in tv? Ecco, l’urlo di Elizabeth è un miscuglio fra questi due suoni. Mi copro le orecchie per tentare di attutire il colpo. O mamma mia. Che cosa ho combinato? Come minimo penseranno che la sto squagliando viva!! Ma possibile che ha tutto questo fiato in corpo? Dopo altri secondi che sembrano interminabili finalmente chiude la bocca. Cioè, qualcuno le chiude la bocca. E quel qualcuno è Edward. Ci mancava solo lui ora!! Ma perché perché perché ho detto quella balla!?!? Ora sicuramente mi chiederà perché lei stava urlando come una posseduta e io cosa gli dovrei dire!? ‘’ amore, le ho comunicato il nostro felice fidanzamento!!?? ‘’. Come minimo mi riderà in faccia. Ma dove è la finestra quando serve? Se mi sfracello al suolo non si arrabbierà con me vero? Edward continua a tenere premuta una mano sulla bocca di Elizabeth che ora sembra essersi calmata. Però non mi guarda neanche. Neanche un minimissimo sguardo. Bene. Tento di attirare la sua attenzione << hem…noi…si insomma…io….lei… in pratica io… >>
<< stai bene Lizzie? >>
Lizzie?!?!? Sembriamo entrambe scombussolate da come l’ha chiamata, ma lei si riprende subito abbracciandolo mentre io resto a fissare la scena con la bocca spalancata. Ma perché non ho le corde vocali di Elizabeth!!??!? Non mi guarda nemmeno quel coso irritante!!! Inizio ad agitare le mani davanti a loro che sembrano essersi completamente dimenticati della mia presenza. Presa dalla disperazione do un calcio ad un oggetto sconosciuto ( un piega ciglia? ) sul pavimento che colpisce in pieno Elizabeth che intanto lancia un urlo e si stacca da Edward. Finalmente!! Lui invece di insultarmi o quanto meno di chiedere il perché del mio momento di giocatrice di calcio mi guarda con gli occhi ridotti a due fessure e mi parla con un tono decisamente poco gentile << quella maglia, la rivoglio pulita >>. Cioè in un momento del genere si preoccupa della maglia!?!? << Edward non vuoi sapere perché urlava??? >> a questo punto preferisco fare la figura del purè piuttosto che essere fissata con quell’aria indifferente!!
<< che hai fatto sulla faccia? >>. Come? Ma è un nuovo gioco che si chiama ‘’ignora Bella e falla uscire fuori di testa!’’ !??!. Mi passo una mano sugli occhi per poi vederla macchiata di nero. Bene. Ora Sophie mi squarterà viva per aver rovinato il suo capolavoro!! Meglio di così!!! << mi sono truccata!! Non si vede? >>
<< no. Pensavo che qualcuno ti avesse pestata >>. Ok, la mia autostima ha raggiunto livelli incalcolabili. Nonché la mia fiducia nelle abilità da truccatrice di Sophie!! << grr…quando torno la uccido… >> lui per tutta risposta mi ignora sorreggendo Elizabeth che intanto è ancora piegata su se stessa. senza dire una parola la porta fuori dalla camera, non resistendo alla curiosità esco anche io e li seguo. Non lo avessi mai fatto. Argh, l’ha portata in camera sua!!! Ok, ora la giornata non potrebbe andare peggio.

Come no. Sono appena tornata a casa dopo essere stata spupazzata da Sophie che mi ha messo un vestitino degno di una coniglietta di play boy, per non parlare di quando ha visto in che condizioni era ridotto il trucco me l’ha rifatto da capo!! E la cosa più tremenda è stata quando sono tornata a casa, e mio padre ha guardato il vestito che portavo. Si è limitato a sbiancare e a biascicare qualcosa mentre andava a farsi una camomilla in cucina, invece avrebbe dovuto arrabbiarsi, sbraitare e diventare rosso pomodoro urlando a squarcia gola di andarmi a cambiare!! Bah. Mi butto sul letto senza neanche cambiarmi, avvolgendomi nelle coperte e sospirando. Edward. Quando lo odio… … … e forse lo amo pure un po’…. Sarà per questo che mi sto logorando dalla gelosia?

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Capitolo 9
*** Il lato negativo delle sorprese ***


Ok....prima di tutto...scusate per il ritardo >_<''' cercherò di non addormentarmi più sulla tastiera u,u***. Poi, seconda cosa: TheDreamerMagic grazie mille per la recensione =D eh si...io non sopporto Elizabeth...però dei soggetti così ci vogliono in una storia =D. e Innamorata___, mi sa che non ti ho accontentato con questo ritardo ç_ç spero che non ti sei dimenticata della mia storia ç__ç Comunque mi farò perdonare...ad iniziare da questo capitolo. Ringrazio tutti quelli che mi seguono e che recensiscono...e quelli che hanno aggiunto ai preferiti e alle seguite e...e...basta XD ciau =D

Avete presente quando vi svegliate con la precisa convinzione che qualcosa andrà storto e non succede neanche un evento positivo che ti faccia credere il contrario,anzi tutto va esattamente come avevi previsto? Beh, oggi è esattamente così che mi sento. Mi alzo dal letto ancora completamente rimbambita e stropicciando gli occhi scavo tra il mucchio di vestiti accumulati per terra. Già questo dovrebbe mettermi in allarme, va bene che io sono disordinata, ma di solito ci pensa mia madre a riordinare. Ora che ci penso non la sento neanche cantare. Bah. Prendo un jeans scuro e una felpa grigia, giusto per far capire agli altri qual è lo stato del mio umore. Vado in bagno e accendo la luce sul lavandino. Che schifezza. Sembra che ho appena fatto un giro sulle montagne russe dopo aver mangiato tre hot dog e zucchero filato, o meglio sembra che ho fatto un giro nella centrifuga. Guardo il fondo tinta e lo ignoro completamente, del resto a che mi serve se mi sento da schifo?. Scendo gli scalini ad uno ad uno, non come mio solito saltandoli a due a due. Mi guardo intorno. Mio padre non sta leggendo il giornale in salotto. Strano. Sempre più strano. Vado in cucina. Non prende nemmeno il caffè seduto sullo sgabello a destra. Su quello a sinistra di solito mi siedo io mentre la mamma gironzola per la cucina combinando casini. Questa volta sono entrambi vuoti. Mi siedo al mio solito posto, magari ha fatto tardi. Mi guardo intorno. Non c’è nessuno. Guardo davanti a me il tavolo vuoto. Nessuna scodella con qualche intruglio malsano dentro, nessun caffè amaro, niente di niente. Mi alzo e vado in giardino, forse mia madre sta già curando le piante come fa sempre di pomeriggio. Ma niente. Decido di andare al piano di sopra salendo sempre gli scalini lentamente ed apro piano la porta della camera da letto dei miei genitori, quasi mi metto a pregare in ginocchio di ritrovarli in momenti intimi che nessun figlio dovrebbe vedere i propri genitori. Ma c’è solo mia madre. O meglio, credo sia mia madre. Insomma, da quando sono nata, mia madre non ha mai, e dico mai, indossato i pantaloni. A volte i jeans, ma mai tute o cose così. Invece ora indossa una tuta…triste. Grigia come la mia felpa. I capelli scombinati non sembrano lisci e di certo non sono il biondo dorato di mia madre. Si tiene le mani sulle tempie e guarda il pavimento. Di mio padre non c’è traccia. Per un secondo tutta la mia curiosità scappa a gambe levate buttandosi giù dalla finestra, ed ho la forte tentazione di tornare a letto per poi scoprire che questo è solo uno strano e brutto sogno. E questa tentazione si amplifica ogni passo che faccio.
<< mamma? >>
Lei alza stancamente la testa e mi guarda facendo un sorriso tirato. Oh mio Dio. È più bianca di me. Le rughe che non ho mai notato si vedono in modo incredibile e la rendono così…vecchia. Vecchia e stanca.
<< Bella… >>
<< mamma papà dov’è? >> lei richiude gli occhi e li riapre più esausta di prima.
<< a lavoro >> perché questa notizia non mi rassicura?
<< chi mi accompagna a scuola? >>
<< io ovviamente >>
<< mamma…tutto a posto? >>
<< certo >>
<< perchè…insomma..tu indossi una tuta…e papà non mi ha aspettato… >>
<< oggi è andata così Bella. Su preparati ti aspetto in macchina >>
No, c’è decisamente qualcosa che non va.

Mia madre guida, piano, seguendo una strada lineare, non guarda neanche i fiori che spuntano ai lati della strada. Non parla, non ha acceso la radio a palla e non canta qualche canzone anni 80 con la sua voce stonata che a me piace tanto. Se continua così giuro che impazzisco. Sto per aprire bocca ma mi precede.
<< Bella io e te ci siamo sempre dette tutto no? >>
<< certo >>
<< e ora perché dovrebbe essere diverso? >>
<< non è cambiato nulla >>
<< no. >> pausa << ti devo dire una cosa >> altra pausa.
<< ok >>
<< vedi, oggi papà farà tardi. Anzi forse non torna a casa. E neanche domani >>
<< viaggio di lavoro? >> ecco l’angoscia che prende posto della paura.
<< no. Stiamo attraversando un periodo un po’…così >>
<< così come? >>
<< così…così…mi ha tradita e io l’ho sbattuto fuori di casa >>
BOM. Ecco. L’ha detto di getto , e a me ha fatto l’effetto di una bomba atomica buttata a pochi metri di distanza. Rimango a guardare il vuoto. Sono certa che non è così. La mia è sempre stata una famiglia con mille difetti, tanti quanto le stelle, ma sempre…felice. Unita. No, oggi papà tornerà a casa e scoprirò che è stato tutta una specie di candid camera dove tutti saltano fuori all’improvviso e gridano ‘’ era tutto uno scherzo!! ‘’. Si deve essere così. Allora perché mamma piange? No deve essere così. L’auto si ferma. Siamo arrivate.
<< mamma? Papà tornerà a casa vero? >>
<< tesoro…si tornerà…ho bisogno solo di..tempo >>
Tempo? Tempo. Perché questa risposta non mi soddisfa per niente? Io non voglio tempo, io voglio la mia famiglia ora, subito. Annuisco e scendo dalla macchina. No questo va oltre la mia sopportazione. Ho sempre tollerato tutto e tutti, cercando di non pensare a nulla, ma questo è troppo. Io tempo non ne ho e sinceramente non ne ho bisogno. Mi allontano ignorando i richiami di mia madre. Sono cattiva? Forse. Ma si arriva ad un certo punto che di sorprese anche una come me ne ha fin sopra i capelli, e la mucchetta rosa dal mittente incognito ne è una riprova. Cammino strascicando i piedi fino alla mia aula per poi sedermi al banco e prendermi la testa fra le mani. Merda. Questa volta la dico per davvero. Merda Merda Merda.

Edward. So che sembra strano con tutti i pensieri che ho per la testa, ma ora voglio vederlo. Magari sorridere e sentire una di quelle sue battutine stupide e pungenti che mi fanno sempre arrabbiare. Sta parlando con una ragazza bruna. Che novità. Ma questa volta non mi lascerò scoraggiare. Mi ha visto e mi viene incontro. Ha notato che sono triste, che carino. Guarda per terra e cammina verso di me, forse è in imbarazzo quanto lo sono io. Cammina e…mi supera. Mi ero scordata l’altra novità della mia vita, mi ignora. Come ha ignorato i miei saluti negli ultimi due giorni e come ha ignorato i miei tentativi piuttosto goffi di farlo innervosire. chissà perché oggi dovrebbe essere diverso? Senza guardarmi continua a camminare oltre me con la ragazza bruna che lo segue. Continua a camminare e non mi saluta, non mi chiede perché porto il grigio, perché sono bianca cadaverica e neanche perché lo guardavo fisso negli occhi. Non mi prende in giro per come sono conciata e non mi da il solito bacio sulla guancia che mi faceva tanto felice. Mi ignora completamente. Quando si dice che i problemi non vengono mai da soli. Vedo Bea che mi viene incontro e quasi ho il desiderio che segua l’esempio di Edward, ma la vedo alzare una mano per salutarmi. Io guardo la sua mano alzata muoversi per salutarmi senza riuscire a connettere cosa succede. Poi sposto lo sguardo sull’altra mano. Smalto grigio. In una altra situazione mi sarei messa a saltellarle incontro pregandola di prestarmelo, ora invece mi sembra solo un cattivo presagio.

Uscita da scuola. Oggi ho ignorato tutti, non ho parlato con Bea e Dj avrà pensato che la odi visto che le sono andata praticamente addosso senza scusarmi neanche. Ma oggi è così. Come dice mia madre c’è bisogno di tempo. Cammino a testa bassa velocemente con l’Ipod nelle orecchie. Alzo lo sguardo giusto per incontrare lo sguardo di Edward. Mi fermo e lo guardo. Magari gli trasmetto la tristezza che ho ora io in corpo. Ad un certo punto sgrana gli occhi e mi corre incontro urlando qualcosa, tolgo le cuffiette dell’Ipod per cercare di capire meglio quello che vuole dirmi ma le sue parole sono coperte dal suono di un clacson assordante. Mi volto dietro di me e la vedo. Una macchina verde, forse un sub che tenta di sterzare per evitarmi. Ma le catene da neve, in questo paesino microscopico che vende solo quello, no? Come nei miei incubi peggiori le mie gambe non rispondono ai miei comandi e la gola si secca impedendomi perfino di urlare. Nonostante tutti gli sforzi del guidatore la macchina non cambia direzione punta verso di me ed io in un millisecondo mi volto verso Edward ormai a pochi metri di distanza da me. Già proprio come nel libro. Peccato però che Edward non sia un vampiro, non sia indistruttibile ne veloce quanto un vampiro ed io non sia la Bella terribilmente combina guai e terribilmente fortunata del libro. Chiudo gli occhi ed aspetto. Vorrei poter dire che non fa male. Ma non è così. Fa male, fa male eccome. Sento tutto il mio corpo, anche zone che prima pensavo quasi insensibili ora diventano dolorosamente sensibili. Sento il vetro del parabrezza incrinarsi in mille schegge acuminate che si conficcano nel mio avambraccio, la macchina frena improvvisamente facendomi ricadere sull’asfalto più a pezzi che intera. Imbecille, poteva fermarsi così qualche centimetro prima sarei tornata a casa con un grosso spavento ma almeno…viva. Non sento più una gamba mentre l’altra mi fa terribilmente male. Alzo le braccia davanti gli occhi. Una è completamente ricoperta di rosso mentre dall’altra esce sangue dalla mano scorticata. O almeno credo. Abbasso anche le braccia o meglio ricadono per terra. Non ce la faccio nemmeno e tenere gli occhi aperti. Nelle mie orecchie risuona l’eco di tante urla, parole e tanti rumori confusi. Socchiudo gli occhi mentre la luce si fa impossibile da sostenere e l’ultima cosa che vedo sono un paio di occhi color ambra che mi guardano preoccupati. Merda. Era meglio se restavo a letto. Proprio oggi che ho scoperto che bella sensazione liberatoria è imprecare. Merda.

Ma chi è che ha acceso un martello pneumatico nella mia testa? Mi fa un male cane. Tento di mettermi su un fianco ma qualcosa mi blocca. A si. Sono stata investita. Che cosa incredibile. E mi sembra di aver anche imprecato mentalmente nono, se questo è l’effetto che mi fa essere investita vorrà dire che dovrei evitare che risucceda… … …ma che provola!! Non è che mi hanno imbottito di qualche sostanza stupefacente per non farmi sentire dolore eh? No perché se è così prima di tutto non serve a niente che il dolore lo sento e come, e seconda cosa mi sta facendo rincoglionire peggio di un hippy negli anni 60. Così non va proprio per niente bene. Tento di aprire gli occhi ma appena ci provo la testa ricomincia a girare ma il solo pensiero di continuare a stare distesa a fare niente mi fa salire terribilmente la nausea. Con non poca fatica apro gli occhi. Sono in ospedale. Wow. Chissà perché mi aspettavo di ritrovarmi nella mia cameretta con mamma e…. no meglio non ricordare. Una gamba ingessata, una mano e un braccio fasciati. Meglio di così. Sento uno strano peso vicino al fianco destro così abbasso lo sguardo. O cielo. Edward è comodamente addormentato sul letto con le braccia appoggiate a mo di cuscino sul materasso. Con la mano libera gli sfioro i capelli. Un momento, lui mi ha ignorato. Io sono arrabbiata nera con lui non dovrei essere felice di vederlo. Più arrabbiata con me che con lui gli tiro i capelli e lui sobbalza sulla sedia cadendo per terra. Si guarda intorno sconvolto per poi alzare lo sguardo lentamente su di me. Non mi da neanche il tempo di prenderlo in giro per il modo in cui è caduto che salta dal pavimento e mi abbraccia di slancio.
<< Bella!! Bella Bella Bella!! Stai bene! Mi hai fatto morire >>
Io sono rimasta imbambolata sul posto, come se mi potessi muovere. Nelle orecchie il bip della macchina che dovrebbe misurare i battiti cardiaci aumenta incredibilmente. Stupida macchina traditrice. Ma lui stranamente sembra non notarlo anzi fa una cosa che non mi sarei mai aspettata da lui. piange. Non ho mai visto Edward piangere e nemmeno me lo sarei mai immaginato. Struscia gli occhi contro il mio collo tentando di mascherarlo. Ma è impossibile non sentire la sensazione di bagnato sul collo. In un secondo si allontana da me uscendo dalla stanza per urlare qualcosa a squarcia gola. O cappero. Non ci posso credere. Edward ha pianto per me? Per me? Ed è felice di vedermi viva. Beh almeno che non fosse stato un sadico credo sia normale, però è… Bello. dopo aver passato una giornata del genere sono aperta ad ogni tipo di buona notizia. E poi è già qualcosa che non è rimasto a fissarmi con il suo sguardo indifferente no? Perlomeno non mi ignora…oh ma se per ricordargli della mia esistenza mi devo far investire, dovremo chiarire alcuni punti della nostra relazione…ma sentitemi!! ‘’nostra relazione’’. Ok sono strafatta. Sfortunatamente l’assenza di Edward che mi teneva occupata la mente ha fatto prevalere il dolore fisico. Altre fitte dolorose alla gamba e al braccio mi fanno piegare in due. Terribile. Nella stanza entra un infermiera seguita a ruota da mia madre, mio padre, Sophie, Bea Dj ed Edward, tutti con gli occhi gonfi di pianto. In questo momento sarei la persona più felice del mondo se non fosse per queste stupide e dolorose fitte che continuano a mozzarmi il respiro. Sento l’infermiera mormorarmi qualcosa per poi vedere di nuovo tutto buio. Stranamente le sorprese sono tornate a piacermi.

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Capitolo 10
*** Il Bianco ha un pessimo ascendente ***


Allora...come sempre non trovo le parole per dire quanto mi dispiace del ritardo... ... ma prometto che nel prossimo capitolo succederà (finalmente!!!ndtutti) una svolta fra Ed e Bells, e sarà anche più lungo :P Ora le cose importanti:
Innamorata__: Come al solito...ti ho deluso ._. spero solo che il capitolo ti piaccia...ma giuro che il prossimo sarà ancora meglio =D
ilary_chan: ç_ç sono commossa!! grazie =D sono felice che il mio modo di scrivere non annoi :) spero che si noti quanto cuore ci sto mettendo >.< anche se aggiorno sempre in ritardo ç_ç
miss_indipendent: No problema, anche se hai iniziato a leggerla da ora, ti assicuro che manca ancora un pò prima che finisca =P non darò tregua alla povera Bella xD grazie mille per il commento :)
TheDreamerMagic: Si lo so, un miracolo bello e buono >.< e non lo rivedrai più in questa situazione xD... per il momento... ... Muaaah, ok dopo aver sclerato .... grazie mille per aver recensito =D

Bianco . White. Blanc. Blanco. Wit. Shiro. Insomma come lo volete chiamare voi, arriva un certo punto in cui non lo si sopporta più. Specialmente poi se ti circonda, come se fossi abbaiata da una luce ventiquattro ore su ventiquattro. Ormai vedo bianco anche quando chiudo gli occhi. E questo non va bene. Il bianco sta iniziando ad avere un certo ascendente su di me. Un ascendente pessimo, per chiarire. Scatto al minimo rumore, e quando vengono a trovarmi i miei genitori li squadro ad uno ad uno, sembra impossibile ma non si sono mai messi niente di bianco. Neanche una camicia. Ormai il bianco è dappertutto, e presto ci sottometterà e….ok basta sclerare. Forse non si sarà capito, ma io sto ancora in ospedale. Priva di libri, computer o quant’altro, la mia unica occupazione giornaliera è contare le crepe sul muro, oltre a sognare ad occhi aperti, tutte queste favolose attività intervallate dall’arrivo di un animale, cioè l’infermiera, che si è guadagnata questo titolo comportandosi da vero e proprio animale. Con due braccia che sembrano create apposta per stritolare e spezzare, alza la mia povera schiena che ormai sarà più viola che rosa, sbatacchia i cuscini ( ma chi gliela chiesto? ) facendo a lotta con loro e dando qualche gomitata di troppo, e in più è sempre lei che ogni tanto mi viene a fare una puntura, aaargh, se solo ci penso… … della serie piccoli killer crescono nei reparti ospedalieri. In più tutti i film horror che ho visto nel corso della mia breve ma intensa vita mi ritornano alla mente, e ogni tanto mi sembra di vedere una bambina con i capelli neri camminare per i corridoi o strani volti fissarmi di notte. Questo vuol dire altre punture per me e dolorosi rimproveri da parte di Orsola ( Mai nome fu più giusto. ), che continua a dire che sprimaccio i cuscini!! Ma chi si muove! Con una gamba ingessata e un braccio che quasi non sento per quanto è fasciato stretto, pensa che possa ballare la conga sul letto? E in tutto questo quadro apocalittico, penso solo a quel rimbambito, si oggi sono in vena di insulti, di Edward che non è venuto neanche una volta a trovarmi!! Cioè neanche una volta!! Ogni tanto arrivano dei piccoli e dolcissimi fiorellini da parte sua, e solo questo lo ha salvato da una progettazione di omicidio da parte mia, ma che caspio, siamo nel 2010, un cellulare o quanto meno un piccione ce l’avrà no?. Ah si, certo però qualcosa di positivo c’è. Mami e Papi hanno parlato .oh e che parlata. Mi basta dire che oggi mia madre si era messa un cappello rosa con due orecchiette e i pompon pendenti ai lati. Insomma tutto ok, e forse è stato anche un po’ merito mio e del mio…hem… piccolissimo incidente. Pro memoria per me, mai mettersi l’Ipod per strada e ascoltare storie depressive. Tutta questa brutta storia finirà nel dimenticatoio, tranne per quel piccolo angolo di memoria in cui ricorderò sempre la commozione di Edward, e le sue lacrime, e lo farò notare anche a lui, quando lo rivedrò, oh e come se glielo ricorderò. Ma dove è andato su Marte per non venirmi a fare neanche un visita!?! Ok calma Bella, ce la puoi fare. Guardo l’ora, sono le 11. Ora della medicina. Guardo terrorizzata la porta, so che presto arriverà, arriva sempre. Come se mi avesse letto nel pensiero la porta si apre, piano piano piano, ma si apre. La macchina traditrice del battito aumenta i bip, e questo non fa altro che aumentare la mia angoscia. Alla fine entra una figura che con uno scatto si attacca al mio collo. Beh, la reazione da animaletto un po’ l’ha avuta, ma non sono mai stata tanto felice di vedere Sophie!!
<< Sophie!! Non respiro!! >>
<< Bellaaa!!! Mi sei mancata!! La scuola sembra più vuota ora che non c’è più nessuno a distruggerne un pezzo!! >>
La guardo male. Solo perché una volta ho rotto il proiettore dell’aula di disegno!?! E poi era lui nel torto!!
<< Sophie, avrei una domandina da farti >>
<< Edward non c’è >>
La guardo leggermente terrorizzata. Dovrei essermi abituata a questi suoi comportamenti, ma a leggermi nel pensiero proprio no!! Lei nota la mia faccia sconvolta e mi guarda con aria da saputella
<< Bella, non ci vuole un genio per capire che tu muori dietro mio fratello >>
Bene. UN ALTRO MIO SOGNO INFRANTO. E io che pensavo di essere portata per la recitazione!!
<< Cosa!? >>

<< beh, a dire la verità l’altro giorno mentre dormivi non hai fatto nient’altro che blaterare il nome di Edward, ogni tre secondi, che poi mi hai fatto prendere uno spavento! Non pensavo parlassi nel sogno! >>
Oh my panda. Io parlo nel sonno? Io evoco il nome di Edward nel sonno!? Ma siamo fuori!? Orsola mi deve spiegare parecchie cose… … tra le quali le sostanze che mette nelle medicine. Va bene crisi di mezza età, ma sono fin troppo febbricitante per i miei gusti.
<< Cosa cosa cosa!? Edward ha sentito tutto!??! >>
<< oh, è rimasto solo fino alla ventesima volta che hai ripetuto il suo nome, poi è andato via. >>
<< via? >>
<< via via >>
<< via via, via ma proprio via? >>
<< via, via, via ma proprio via >> … … << NON è morto! >> Avevo già fatto gli occhioni da cucciolo, ma fortunatamente i miei sospetti, credo dovuti alla mia recente crisi di mezza età ( cavolo, 16 anni!! Sono vecchia!! ), sono stati smentiti.
<< è andato a trovare dei parenti, ma dovrebbe tornare fra qualche giorno… spero >>
<< COME SAREBBE A DIRE SPERI!? >>
<< A meno che non si innamori di qualche pinguino credo che torni presto!! >>
<< Spera per lui che non ci siano pinguine.. >>
Lei mi guarda e mi fa un occhiolino << ma guardala, è gelosa!! È innamorata!! >>
Cosa!?!? Io?? Beh, si forse un po’…ma non per questo mi metterò a scrivere sui muri il suo nome, e nemmeno inizierò a pensare a lui come ‘’ cucciolo ‘’ o , ‘’ biscottino ‘’ o peggio ancora ‘’ orsacchiottolo ‘’. Arrrgh, già sento il diabete in arrivo. Colpa dei 15 anni di film violenti barra budella volanti che ho visto? Forse. Sophie mi guarda sconvolta dopo aver visto la mia semi faccia da maniaca compulsiva, deve vedere quando sono tutta intera e soprattutto, non bianca come un lenzuolo, si anche io sono diventata bianco cencio. Mi odio da sola. Faccio una smorfia e lei mi guarda incuriosita, per poi scoppiare a ridere e scompigliami i capelli. La guardo con gli occhi spalancati e con la bocca semi aperta.
<< hai la faccia da bambina, sembri un cuoricino ahah, >>
Apro la bocca ancora di più. Ma guarda questa!! Ueeee. << cattiva!! Io invece sembro proprio una donna!! >> incrocio le braccia e gonfio le guancie, proprio come…hem…una…ragazzina in età adolescenziale farebbe…d’accordo come una bambina!! Ma non rinuncerò mai a questa parte di me!!! Poi mi ritorna in mente il motivo di tutto questo marasma… certo!!

<< Sophie!!! Dov’è Edward, dove è andato? Ha sentito che lo chiamavo nel sonno e che ha detto?! Perché se ne è andatoooo??? Quando torna??? È colpa mia?? Che ho fattoooo??? >>
Lei continua a guardarmi sbattendo tranquillamente le palpebre come se le stessi dicendo che mi si è rotta un unghia << da dei nostri parenti, non ha detto nulla, perché gli uomini sono volubili, fra qualche giorno, forse si, assolutamente niente…a parte mormorare il suo nome come una diabetica sogna il gelato con doppio strato di nutella e panna >>
Ok….scusate un attimo ma devo fare mente locale: Edward se ne è andato da degli sconosciuti parenti, per un motivo sconosciuto ma che potrebbe essere causato da me, che non ho fatto niente, e dal suo essere volubile, ha assistito ad un mio sclero notturno, che spero sia il primo e l’ultimo, che potrebbe ( ma un bell’indicativo no? ) essere la causa del viaggio di Edward, dato che sembravo come una tossicomane in astinenza, come una barbie senza silicone e come Tom senza Jerry!?!?!? Ora capisco molte cose…soprattutto che… grazie ad una altra mia figura di muschio io ho mandato a monte l’intera montatura del mio essere ‘’amica priva di cotta per il mio amico ’’ che ovviamente non ha retto. Stupido il mio subconscio.
<< perfetto!! Sto in ospedale, con un grizzly come infermiera e in più il mio semi-migliore amico – per cui ho una cotta che credevo fosse segreta è scomparso dalla faccia della terra!!! Potrebbe andare peggio!? >>
<< è l’ora della medicina >>
Volto la testa con lenti scatti verso la porta dalla quale spunta fuori la cosiddetta ‘’grizzly’’ con in mano una siringa dalla punta lucente e acuminata. Lentamente mi volto verso Sophie. Non c’è. Ma dove cavolo è finita!??! Quella brutta traditrice che altro non è!! Giuro che quando la rivedo… … … beh eviterei uno scontro fisico, non vorrei qualche altra costola ammaccata! , ma un bel bombardamento mentale non glielo toglie nessuno!!!
<< Sicura che non >>
<< no!!! >>

<< non vuoi che io >>
<< NO!! >>
<< ma sei sicura di non >>
<< NO!!! N-O!! Noo!!!! Ascolta Matty, sto benissimo, e non ho bisogno che mi porti in braccio >>
Agito una stampella in aria in un gesto decisamente teatrale per convincerlo del tutto del fatto che se si avvicina, glielo lancio in testa. È il primo giorno che torno a scuola dopo la convalescenza forzata a letto e già tutti mi hanno tempestato di domande, ma soprattutto, il qui presente ‘’chiquita-man’’ ha deciso di farmi da bodyguard impedendo l’accesso a qualsiasi essere vivente che si avvicini a più di un metro da me. Sono riuscita a far entrale nell’area riservata solo Bea e Dj, che dopo avermi stritolata mi hanno fatto una firma ciascuna sul gesso, tra parentesi, quella di Dj rischiava di fare il giro completo della gamba, quindi l’ho dovuta stoppare. Non pensavo che una stampella incutesse cotanto terrore. Zoppico fino al mio banco per poi accasciarmi sulla sedia con tanto di sbuffo. Matematica. Se mi dovesse chiedere qualcosa posso sempre dire di non aver potuto studiare per via delle fitte allucinanti alla gamba, o semplicemente potrei dire che dato che sono stata investita non ho studiato. Ma si, sfido il prof a mettermi un impreparato quando gli sbandierò il gesso davanti al naso. La lezione inizia non appena il prof entra in aula, e senza neanche dire buon giorno si gira alla lavagna e inizia a scrivere qualcosa, meritandosi dei borbottii da parte di qualcuno e un occhiataccia da parte mia, chissà se gli lanciassi una stampella in testa e gli dicessi che mi è sfuggita mi metterebbe una nota o me la darebbe con uno sbuffo? Bah.. … meglio disegnare per evitare ogni tipo di tentazione. Ma dopo aver scribacchiato un intera pagina di quaderno, i pensieri iniziano a volare, come si dice, sognare a occhi aperti. Ormai mi viene molto bene quest’arte. Purtroppo però, la mia fantasia viene come sempre da un bel po’ di tempo, occupata dal balordo. Edward. Straccio la pagina di quaderno e ricomincio a scribacchiare. Edward, Edward, Edward!! Ma insomma, io, io!?!? Isabella il maschio mancato, quella che non ha mai avuto una cotta per un ragazzo, quella che non sa fare due passi di fila senza fare una figuraccia degna di questo nome, si è.. .inn…inna…innamorata!? e di chi poi?! Dell’unico ragazzo che mi ha apertamente confessato di usare le ragazze come pedalini, e di cercare un amica e non un’altra adoratrice!? Ma sono fuori di testa!? Furiosa guardo il foglio e nel farlo spezzo letteralmente la matita ( alla faccia della gracilina!! ) guadagnandomi delle occhiate da parte di alcuni compagni. Edward e cuoricini. Edward dentro cuoricini. Cuoricini con Edward!!!! NO!!!!!!!!! Il suo nome sul mio foglio!?!?! Io che faccio una cosa altamente diabetica che al solo pensarci mi viene da… … oddio calma Bella. Calma. Primo passo, occultare le prove. Straccio il foglio e lo sminuzzo in tatti pezzettini, che poi appallottolo e getto per terra. Soddisfatta chiudo gli occhi. Però… c’è troppo silenzio. Troppo. Apro gli occhi e sbianco ancora più del gesso quando mi accorgo che gli occhi di tutti, proprio tutti, sono puntati su di me. Tossisco nervosamente e nel farlo per sbaglio do un calcio al banco con il gesso. Risultato? Mi appallottolo su me stessa gemendo di dolore. Questo risveglia i sensi del mio bodyguard che senza dire nulla mi alza dalla sedia e urlando al professore che mi porta in infermeria, e ignorando deliberatamente tutte le mie proteste, mi porta fuori dall’aula. Ma quando dico che sono imbranata, ci sarà un motivo no!? E quando dico che odierò i miei genitori per avermi fatta nascere con due piedi sinistri, ci sarà un motivo, o no!? Ma soprattutto, quando dico che il solo vedere Edward mi fa svenire, ci sarà un motivo, o..no….o no!! Eccolo!!! Eccolo!! Ok, ora svengo.

Un ultima nota...hem...lo so che nel libro i genitori di Bella si lasciano. Però cavolo, un matrimonio non può e non deve finire ç_ç e poi mi ci sono affezionata a quei due xD

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Capitolo 11
*** La realtà dalla fantasia ***


OK. Prima che mi uccidiate per il ritardo, tanti auguri a me!! e non perchè sono fidanzata, ma perchè è il mio onomastico xD auguri a tutti i Valentino/a, ai fidanzatini, e auguri per domani a tutti i single!!! =)

La montagna. Meta di milioni e milioni di turisti in cerca di una calma e rilassante vacanza, che li aiuti a rilassarsi dalla spossante vita quotidiana. Con il verde che ricopre ogni Singolo oggetto nel raggio di miglia. Boschi enormi e sconfinati pullulanti di insetti striscianti, volanti, pelosi o bavosi. Uccelli che si adagiano delicatamente sulla testa dei passanti e vi fanno nido, scambiando i capelli di una persona appena svegliata per dei rami ( e come dargli torto! ). Inoltre la pioggia, che incornicerebbe benissimo il mare in tempesta, qui è all’ordine del giorno. Come del resto lo è ritrovarsi i sassolini nelle scarpe ( a scuola!? ) o come lo è ritrovarsi investiti da un auto…no..scusate…magari questo non è molto normale. In ogni caso chiunque cerchi normalità e tranquillità consiglio vivamente…di allontanarsi da qui!! No perché nulla di quello che succede qui si può definire NORMALE E PACIFICO. Come i miei pensieri omicidi non sono pacifici, come non sono normali gli insetti alati pelosi e bavosi, e come sono decisamente poco rilassanti i dei grechi che ti spuntano all’improvviso mentre stai per rimettere pure l’anima! Si perché un ragazzo ( *ç* ok basta ) con una camicia bianca resa semi trasparente dalla pioggia ( Ave a te pioggia! ), jeans rigorosamente bagnati e aderenti, capelli scompigliati effetto gel ( *o* ) e per finire occhi che sbrilluccicano a mo di zucca dall’Halloween, può e deve essere considerato un dio. Il che è inquietante, ma anche estremamente sexy. E tutto questo che effetto ha su una povera mortale altamente impressionabile!? Sento perfino Jake irrigidirsi al mio fianco. Ah, che complessi deve avere questo ragazzo se ogni volta che resta solo con una ragazza gli spunta di fronte uno… Stinco di ragazzo come lui. alle donne in ospedale dovrebbero dispensare quadretti con la sua foto stampata dentro. Questo si che aiuta!!! Questo si che mi avrebbe aiutato!!! Senza dire una parola lo guardo con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta. Toh, come piove. Lentamente si avvicina a noi, passo dopo passo lo vedo sempre meglio. Ma quanto cavolo è bianco? È normale che io trovi bellissimo un cadavere vivente? SI. Se è lui, Si. Allunga un braccio verso di me. Io meccanicamente tento di avvicinarmi a lui, ma il terzo in comodo qui, mi stritola il braccio bloccandomi ogni movimento. Lo guardo seccata ma prima che possa dire qualcosa Edward si avvicina ancora di più e non so come stacca le sue dita dal mio braccio.
<< La porto io in infermeria >>
Jake lo guarda più nervoso che mai, mi sa che è una di quelle cose da maschietti.. bah. << il professore l’ha affidata a me >>
Mi giro lentamente verso di lui e vorrei tanto che stesse zitto. Ma quando mai!? Non sa neanche dire le balle, che quando mente gli batte l’occhio destro! Che..ma che!!! Come ho pensato che potesse piacere uno che non sa dire neanche una semplice balla!! Si lo so, non sono normale.
<< credo che capirà. >> senza dire più niente mi cinge le spalle con un braccio e mi trascina al coperto, lasciando un Jake decisamente spiazzato e con un occhio traballante. Potero. Mi dispiace per lui. mah… mi basta girarmi alla mia destra che tutti i miei propositi di beneficenza si vanno a far benedire. Ho tante di quelle domande da fargli! Ma preferisco aspettare di fermarci per parlare, così camminiamo lentamente a causa mia, inzuppandoci ancora di più i vestiti a causa della pioggia che continua a cadere. Finalmente arriviamo su una panchina, sotto il porticato della scuola che fortunatamente è deserto. Giro gli occhi verso di lui e quando vedo che mi osserva di sottecchi senza dire una parola mi giro di scatto e guardo le goccioline d’acqua che cadono dalla grondaia del tetto. Che silenzio terribilmente pesante. Ora capisco cosa voglia dire ‘’sentire la tensione farsi solida’’. Tossicchio leggermente, magari sperando che mi abbracci dimostrandosi un vero cavaliere che difende la sua amata dal freddo e dalle intemperie, ma ovviamente, non muove neanche un muscolo. Com’è prevedibile. E nonostante fosse una cosa scontata non riesco a nascondere un piccolo broncio. Uff. ma quando si decide a parlare?! È lui che mi ha trascinato con se no? Quindi ora tocca a lui parlare per primo! … … dannata la mia irrequietezza.
<< tutto…ok? >> si brava, una domanda più profonda di questa!! Genio! Ma dov’è uno spigolo di finestra quando serve?!
<< mh >> certo che pure lui poteva sprecarsi eh!? Magari un puma gli ha mangiato la lingua, magari è gay e non sa come dirmelo, magari vuole dirmi che tra noi non ci sono speranze e non sa come dirmelo ( preferirei la prima .-. ) o magari vuole prendersi un febbrone da cavallo con me per punirmi di aver anche solo pensato il suo nome nel sonno! Chissà.
<< fa male? >> mi giro di scatto verso di lui. mi ero abbattuta così tanto che sentirlo parlare è stata una sorpresa. Per un secondo non so che rispondere, poi mi accorgo che guarda il mio gesso, così scuoto la testa.
<< no, non più. Grazie >>
<< e di cosa? Ti sono arrivato a neanche due metri, se fossi stato più veloce tu… ora non avresti un gesso e non saresti quasi morta spiaccicata da un idiota >>
<< beh, quasi. È già qualcosa >> ok tentare di sdrammatizzare non è la giusta via. Strano come mi senta bambina vicino a lui, che non ha neanche quattro anni più di me. Eppure se in questo momento dovessi riassumere le mie sensazioni, direi che sono principalmente spaventata. Da cosa poi? Da un rifiuto? Beh, si sopravvive no? Basterà girare qualche giorno con un sacchetto della spesa in testa e tutto si risolverà, in perfetto anonimato ovviamente. O forse potrei rompere una gamba alla mascotte della squadra e prendere il suo posto. Quale bullo potrebbe mai picchiare un tenero tricheco?... … lasciamo perdere va. Chissà che odore poi.
<< Bella, non c’è nulla da ridere. Sei quasi morta. Hai idea di come mi sia sentito? >>
<< io… spero che ora ti senta meglio. >> davvero. L’idea che una persona ( lui ) possa soffrire a causa mia è… … beh, inconcepibile!! Ed ho usato anche la mia parolina del giorno, quindi va decisamente meglio ora.
<< mh… >>
<< Edward, non dovevi farti tagliare la lingua per spirito di solidarietà, davvero. Già prima eri irritante, figurati ora, che come mimo fai anche pena. >>
Il mio tentativo di sdrammatizzare questa volta ha un piccolo effetto. Infatti la sua bocca si curva leggermente verso l’alto, in un piccolo sorrisino. Ma per me va bene così, per ora.
<< vedo che a te invece funziona benissimo. Anche quando dormi poi… >>
Ecco!! Lo sapevo che andava a finire li! Tutto questo giro di parole, e alla fine è finita proprio come pensavo io. Beh, tanto vale iniziare ora questo discorso, così perlomeno torno a casa e mi rotolo per terra a piagnucolare per il resto della giornata.
<< a quanto pare. Ora capisco perché in gita mi sono svegliata con lo scotch sulla bocca. >>
Lui per la prima volta fissa i suoi occhi nei miei. Beh, in un’altra situazione, in un'altra giornata, con un'altra persona, avrebbe fatto ridere la mia battuta. Ora invece, fa decisamente piangere come uscita. Distolgo lo sguardo per ritornare a fissarmi le punte delle scarpe passando da un piede all’altro, mentre Edward sospira passandosi le mani fra i capelli.
<< Bella, ti ricordi quando ci conoscemmo? >>
Ahia. Quando un ragazzo inizia una frase con ‘’ ti ricordi quando …. ‘’ o ti sta mollando o ti sta per chiedere di sposarti. Nel mio caso opterei per la prima.
<< come non potrei? Quel giorno ho trovato un centesimo sul pavimento >>
<< Bella, sii seria per un momento >>
<< va bene >> ecco, colpita in pieno. Essere seri, è una cosa terribilmente, brutta. Perché quando si è seri o c’è una decisione difficile da prendere, o da comunicare, oppure devi andare all’interrogazione di latino. E in ogni caso io non sono brava, ad essere seria, per niente. Ma ci provo. Anche perché la voglia di ridere mi sta passando molto ma molto velocemente.
<< Ti ricordi cosa ti dissi, il secondo giorno? >>
<< beh, che volevi essere mio amico >>
<< già, e poi? >>
<< che.. … non sembravo una ragazza che ti venerava? >>
<< si. >>
<< Ed, io non ti venero! È solo che… >>
<< Bella tu mi consideri solo un amico? >>
<< si >>
<< Bella, basta bugie >>
<< Edward cosa vuoi da me? Una confessione? >>
<< la verità >>
<< a che scopo? >>
<< la voglio sapere. Se la persona a cui mi sono aperto dopo tanto tempo mi mente, vorrei sapere almeno il perché >>
<< lo sai il perché. Vuoi sentirtelo dire? >>
<< si >>
<< non mi metterò in ridicolo davanti a te >>
<< Bella, tu mi ami? >>
Durante il discorso i nostri occhi si erano rincontrati, ma sposto di nuovo lo sguardo sul pavimento bagnato sotto di noi. Questo discorso non mi piace proprio per niente. Neanche un po’.
<< dove sei stato? >>
<< Bella cazzo! Rispondi! >>
Sussulto a questa reazione. Ha decisamente urlato. Edward, la freddezza fatta persona, ha perso la calma. A causa mia. Bene. Peggio di così. Anzi, può ancora andare peggio. come? Sto anche piangendo! Cioè cosa c’è di normale nel piangere senza che mi abbia neanche sfiorato? È solo una cotta, cacchiarolina. Eppure, fa tanto male lo stesso.
<< si. >> alla fine l’ho sussurrato. Ce l’ho fatta. E non mi sento minimamente meglio. E il mattone sullo stomaco c’è ancora, non è cambiato assolutamente nulla. Tranne il mio ‘legame’ con Edward. Mi volto leggermente verso di lui, ma ha il viso coperto dalle mani, rannicchiato su se stesso.
<< Edward, davvero, ci convivo da quando ti conosco, non cambierà nulla >>
Silenzio. Opprimente silenzio del ….
<< non cambierà nulla…….? >> ,<< vero? >>
Ancora nessuna risposta. E le lacrime si fanno sempre di più. Il mascara tutto colato, la matita sciolta. Che schifo. Decisamente incerta gli sfioro una spalla con la mano, ma lui si allontana subito, scuotendo leggermente la testa. È un no? È un no. Un no a cosa? Cambierà tutto? Non cambierà nulla?
<< Ed, siamo ancora amici vero? >>
Lui tiene ancora la testa fra le mani, ma dopo poco le fa scorrere sui capelli per poi alzarsi e voltarmi le spalle.
<< ti accompagno in infermeria >>
<< Edward, dimmi che non cambierà nulla >>
<< vieni >>
<< no se prima non mi dici che siamo amici >>
<< Bella, vieni >>
Continua a non guardarmi negli occhi e questo mi manda fuori di testa. Come posso fargli talmente tanto schifo da non potermi neanche guardare negli occhi? Non può essere così… drastica. Tutto per un si! Se gli avessi detto no? Sarebbe diverso. Io e la mia boccaccia.
<< Edward, per quello che vale, non ti permetto di considerarmi al pari di quelle oche che svengono per te, perché mi sono resa conto di amarti davvero quando ti ho visto sorridere, quando abbiamo parlato per la prima volta e quando ho capito di sentirmi bene solo vedendoti. Probabilmente ne hai sentite tante di frasi come questa, ma cambierebbe molto se ti dicessi che mi basterebbe esserti amica, per essere… felice? >>
Anche questa domanda rimane senza risposta. Così decido che per una volta il mio orgoglio ha la precedenza, così ancora zuppa sia di pioggia che di lacrime, con gli occhi gonfi e il viso nero per il trucco scolato, zoppicando vado verso l’infermeria. Senza che lui provi a fermarmi. Forse davvero le parole non bastano. E a volte non basta nemmeno volere una cosa per averla, per quanto mi riguarda, mi sono tradita da sola. Ironico no? E nonostante tutto, preferirei rimanere l’eterna amica, piuttosto che essere invisibile. Del resto ,fra i due mali si sceglie quello minore no?

STRAP. Un'altra pagina arricchisce il mucchietto già grande sul pavimento. No, non mi sto divertendo a distruggere la camera dell’innominato per puro sadismo, ma ricordo quel giorno come se fosse ieri, ( era ieri -.- ). In ogni caso sto praticando il mio nuovo hobby. Ovvero strappare le pagine del libro twilight. Si lo so, sono diventata un eretica. Mi diverto a cercare le pagine in cui Bella ed Edward stanno felicemente insieme, per poi stracciarle senza pietà ed accartocciarle sul pavimento, mentre le parti in cui Edward maltratta Bella le rileggo e le rileggo mille volte. Si, sono depressa cronica. Una malattia incurabile. La delusione d’amore è decisamente la cosa peggiore che potesse accadere al mio delicato sistema nervoso. New Moom ed Eclipse hanno fatto giusto un volo dalla finestra. E credo di aver anche quasi ucciso una povera lepre che passava da quelle parti. Del resto sono invidiosa, di chi? Di Isabella Swan. Perché lei può avere un vampiro perfetto e nonostante lo faccia soffrire continua ad amarla incondizionatamente, ed io non posso avere un semplice ragazzo stronzo della mia età? È un ingiustizia, nonché una favola decisamente irrealizzabile. Ma non sono diventata una bambola vendicativa senza anima, infatti nascosto sotto il materasso del mio letto, c’è Breaking Down, il lieto fine. Il libro che più mi è piaciuto, oltre il primo che ora snobbo per circostanze, e che non potrei mai rovinare. Sospiro rumorosamente guardando sconcertata il mucchio di fogli per terra. Dovrei cambiare anche qualcosa di me. Che ne so, un taglio di capelli diverso, potrei mettere le gonne! Tutto pur di dimenticare quegli occhi dorati che mi hanno trafitto il cuore.
<< Bella! abbiamo visite! >>
Roteo gli occhi, ma scendo lentamente gli scalini per arrivare al piano di sotto dove mio padre mi ha appena convocato. Saranno i vicini, o forse un collega di papà, o forse un clown che chiede fondi per la confraternita dei clown alcolisti anonimi. Qualunque sia la risposta, il mio livello di esaltazione è pari a zero. Arrivata in salotto mi costringo ad un sorriso forzato e apro gli occhi che per tutto il tragitto avevo tenuto semi chiusi. Di tutto per rompermi anche l’altra gamba eh? Quello che mi ritrovo davanti se da una parte mi lascia decisamente indifferente dall’altra mi risolleva leggermente. In ogni caso credo di aver toppato, con tutte le opzioni.
<< Bella, questo è Jacob, è il figlio di un mio vecchio amico e abita non lontano da qui >>
<< ciao Bella >>
<< mm..ciao…Jacob >>
<< hem…chiamami Jake, sembra meno formale >>
<< ok >>
Jacob Black è un ragazzo italo-americano. Alto, tanto alto, sul metro e novanta, dai tratti indiani. ??? . capelli neri come gli occhi, e una carnagione scura. Tutto il suo opposto. Perché dovrebbe piacermi? Forse però è il modo giusto per dimenticarlo. E poi ora, c’è un posto da migliore amico vacante, quindi… e ha anche le fossette, e un viso simpatico. Ok, ci posso provare. Quindi decido di darmi un contegno da meno disperata e sorrido con più enfasi.
<< scusa Jake, ma ho appena finito di sminuzzare il libro di geometria per la frustrazione. Ero sovrappensiero >>
Ridacchia e mi guarda con occhi vispi e allegri. << oh nessun problema Bella. anche io odio geometria. E anche algebra se devo essere sincero >>
<< trigonometria >>
Fa una smorfia schifata per poi tornare a sorridermi << non ho i voti migliori in quelle materie. Credo di essere stato promosso in quelle materie sono perché ‘’intimidisco’’ l’insegnate. Io. Cioè faccio paura? >>
Lo guardo dall’alto in basso. Indossa una felpona, i capelli sono scompigliati che gli danno un aria come si fosse appena alzato dal letto. Inizio a ridere e a scuotere la testa << no direi di no >>
<< senti Bella, stavo per andare dai miei amici, vorresti venire? >>
Mhm . amici. Persone che non conosco? Già mi vengono i brividi. Ma… mi sono imposta di non deprimermi quindi…. << ok >>
Entrambi ci giriamo verso mio padre, che in tutto questo era rimasto a scrutare Jake con occhi indagatori. Del resto, è sempre mio padre gente.
<< papino, vado con Jake ok? >>
Prima che possa dire o pensare qualcosa mia madre ci trascina sull’uscio con un sorriso al mo di gatto di alice nel paese delle meraviglie, e dopo aver urlato un ciao ci lascia soli. Che dejavu ragazzi. Mi soffermo su Jake che ancora guarda la porta leggermente traumatizzato. Certo non è E…l’innominato, ma non è affatto male, ed in più sembra molto meno stronzo di lui. oh si, mi sono concessa alcune parole, e tra questa rientrano stronzo e cazzo. Non posso più rinunciarci. Cazzo. Mi sa che mi sono involgarita cazzo. Ma mica poi tanto come quello stronzo, cazzo. E che cazzo basta di dire cazzo , cazzo! Ok basta
.

Hem...non mi uccidete ç_ç però una svolta finalmente c'è stata!!! e anche io non sopporto la coppia Bella Jake, ma.... ci voleva .-. xD auguri!!!

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Capitolo 12
*** Una veggente da fare schifo ***


Hem..Lo SO sono di un ritardo mostruoso, ma la scuola lo è più del mio ritardo, e per di più ho un altra ff da portare avanti e sto a 0 con il cap. Di solito posto insieme i capitoli, ma questa volta non ho proprio avuto tempo. Beh che dire, questo capitolo non mi convice u_u a voi il parere =)

È….terribile, perdincibacco ( certe abitudini sono dure a morire ). È una cosa altamente disgustosa, vomitevole, raccapricciante, rabbrividevole (??), essere innam…mpf…innamora…MPF!!....innamorate di qualcuno per una come Me!! Una che non è sdolcinosa, che è ancora convinta che siano i maschi a dover fare il primo passo, e che non è più tanto convinta che se un ragazzo ti tratta male gli devi Per Forza piacere. ( che poi se ti tratta bene, vuol dire che ti schifa? No, vuol dire che ti vuole bene, ma allora, sti cristiani, come fanno a far capire ad una ragazza che non la sopportano? Le devono dire ‘’mi fai schifo ’’ !?!? a no, anche in quel caso è un insulto, e quindi si traduce con un ‘’ti amo alla follia’’. ) Dopo tutto questo sproloquio che Io ho seguito passo passo *sguardo assassino* ( sorry ^^’ ndme ), posso continuare con i MIEI sproloqui. Ma perché dovrei scrivere qualcosa su Jake? È Inutile parlare di qualcuno che non ti interessa. Perché oltre al fatto che l’altro Jake, Matt, dovrà cambiare nome in Matt, l’unica cosa che ho capito è che è il fratello maggiore che non ho mai avuto. Gentile, spiritoso, protettivo, sorridente e disponibile. Nulla di più. Anche perché è umanamente impossibile che IO piaccia a un ragazzo così carino come lui. ecco, sono entrata in quella fase depressiva che si attraversa quando le persone ricevono il primo palo della loro vita. Ma come dicevo, Per quelle come Me, trovare il moto suicida di dire all’unica persona che mi sia mai piaciuta, quanto effettivamente mi piace, e ricevere un PALO,un Muro, una Buca, Un Cavo dell’alta tensione, è sufficiente per pensare al suicidio. Magari per indigestione di nutella, o di miele…ok basta con il miele e tutto quello che è giallo o arancione, o rosso, quindi niente sole, niente fiori, niente api, niente patatine…no quelle le tengo.
Sbatto qualche volta le palpebre dato che sono rimasta a fissare il vuoto per tutta l’ora di inglese, come sempre. Mi guardo in torno stiracchiandomi le braccia. L’aula è vuota. E la cosa più strana è che non mi preoccupo minimamente, ormai ci sono abituata a perdere la cognizione della realtà. Controllo l’ora e con un salto mi alzo dal banco e raccatto quante più cose posso nella mia cartella. Intervallo. E ho già saltato due minuti. Esco dall’aula correndo con la borsa in una mano facendola finire sugli stinchi di molte persone, compreso il prof baffuto che si rovescia per l’ennesima volta il caffè addosso per colpa mia. Beh, è lui che sta sempre tra i piedi no? Finalmente arrivo in mensa e leggermente confusa do un occhiata in giro. Tutti i tavoli sono già occupati, meno un posto, vicino a Bea, Lode a te signore della mensa che mi hai salvato! Velocemente prendo il vassoio con una mela e qualche patacca che cucinano, meglio la cucina di mia madre perlomeno lei quando cucina non guarda il wrestling in tv come l’omona che ho di fronte, che a proposito sia la sorella o la cugina di quell’Orsola dell’ospedale (brrr), lei come si chiamerà? Ursola? Giuggiola? Volpola? O no, Trichecola. Decido immediatamente di non vedere il nome sul suo cartellino e la ribattezzo Trichecola. Mi piace. Non per mia figlia, ma mi piace. Sorridente mi avvicino al tavolo, salutando Bea che mi aveva notato arrivare. Ma prima che possa raggiungere la mia meta ( come spesso in questo periodo grrr ) una mano bianca mi afferra per una manica e mi spinge dalla parte opposta. Mi giro sconvolta per guardare il volto sorridente, oserei dire degno di un serial killer, di Sophie.
<< Bella ti siedi al tavolo con noi ? >>

Nella mia mente già sento il sottofondo della musichetta dello squalo prima ancora di afferrare appieno il noi ma soprattutto prima ancora di scorgere una zazzera rosso fuoco che a poco a poco si fa sempre più distinguibile. No No NOOOO! E intanto quella ‘’sadica del campidoglio’’ di Sophie mi guarda sorridendo e facendomi l’occhiolino. Presto!Il mio regno per una motosega! Mi basterebbe anche un calzino per raggiungere i miei scopi assassinii!!
<< Ciao Jason!
Beth, Chris, Eddy! >> , calcando l’ultimo nome << Bella mangerà con noi oggi! >>
In meno di tre secondi quattro teste si voltano nella mia direzione. Come sempre chi curioso, chi indifferente, chi scocciato, e questa volta, chi innervosito. E incredibilmente non è Elizabeth quella che sembra più irritata dalla mia presenza. Un'altra bastonata per il mio povero cuoricino.
Sophie molto gentilmente mi spinge sulla panca, proprio accanto a Christopher e proprio di fronte all’oggetto delle mie pene. Insomma lo fa apposta. Ma va? Inizio a contorcermi le dita senza poter fare a meno di sentirmi terribilmente osservata. Ma che pistacchio! Proprio a me tutto questo?! Mpf.
<< posso farti una domanda? >> quasi mi si congela il sangue sentendo la voce di Christopher provenire dal mio fianco. E stranamente non sembra quella di una persona che ti sta per sezionare con un coltellino svizzero.
<< c-certo >>
<< come hai fatto a correre con il gesso? >>
Rimango felicemente inebetita per qualche secondo. Poi passo velocemente lo sguardo da lui alla mia gamba gessata. Ed in un lampo tante immagini dimenticate riaffiorano alla mente, come ad esempio la mia gamba dolorante che urla pietà e che viene bellamente ignorata dalla sottoscritta, o come lo sgambetto che ho rifilato sempre allo stesso prof baffuto di prima. Se non mi boccia lui… di scatto porto le mani sulla testa in un espressione sconvolta << OddEo!! Il gesso! >> in un secondo rimedio tre risate da parte di Jason, Sophie, e (??) Christopher, un mezzo sorriso da Elizabeth, e una mezza smorfia da Lui. che orrore, non lo faccio più nemmeno ridere. Tanto vale sotterrarmi sotto una margherita.
<< Bells Sei unica! >>

Bel commento di Jey ( mi scoccia scrivere sempre Jason >.< scusate la pigrizia della scrittrice u.u motivo di mooolti soprannomi ) che viene commentato da Edward con un'altra smorfia. Ok, ora perdo la pazienza. Alla prossima smorfia che fa gli rovescio in testa il bicchiere d’acqua di Sophie.
<< Già, che ne dite se usciste insieme? >>
Grr… mai zitta la pazza con il caschetto affianco a me!? Ora la uccido, poi la sotterro e poi la dissotterro per ucciderla una seconda volta! Edward reagisce non con una smorfia, ma con una smorfia e un mormorio di disgusto in sottofondo. D’accordo cuoricino, vedrai che con l’attack tutto si riaggiusta.
<< mi piacerebbe, ma il qui presente testa di carota si ingelosirebbe >>
Il qui presente ‘’testa di carota’’ sentendosi preso in causa si raddrizza sulla sedia puntando i suoi occhi dorati in quelli neri del fratello.
<< chi io? Figurati se possa essere geloso di una come… lei >>
A questa frase tutti sono ammutoliti. Compresa Elizabeth, il che è tutto dire. E no, nel mondo non esiste abbastanza colla per poter ricucire il mio cuore in frantumi. E la cosa più terribile è che tutti, e proprio tutti l’hanno capito, a causa di un paio di gocce che mi scendono dalle guance. È possibile distruggere una persona in due minuti? Si. Prima di urlargli in faccia tutto quello che mi sta facendo passare, mi alzo leggermente tremante afferrando una stampella e zoppicando fuori dalla mensa. Non un granchè come uscita ad effetto no? Ma il massimo che io posso pretendere. Una come me

Sono appoggiata alla parete del bagno delle ragazze. Fuori piove come al solito, solo che questa volta il cielo ha contagiato pure me. Alzo lo sguardo verso lo specchio, ricoperto di scritte, e guardo i miei occhi rossi e gonfi. Odio piangere. Scola tutto il trucco ( come se ne avessi ), ti viene il raffreddore, diventi rosso e in più sembri una rana con gli occhi fuori dalle orbite. Decido di evitare di guardarmi per non prendere a calci lo specchio così mi concentro sulle scritte che ci sono sopra. A+M amore ETERNO! – Miki ti Amo! <3 – L+G 4Ever . Tutte scritte con colori scuri come nero o viola. In alto a sinistra però c’è una scritta in rosa, si vede poco, ma sicuramente si nota rispetto alle altre. Mi avvicino per leggerla meglio. Ti Amo Lo stesso Edward!. Che tristezza. Un'altra disperata come me invaghita di quel coglione. La porta del bagno si apre e io tento di ricompormi alla meglio. Do un occhiata alla persona che è appena entrata. È Sophie. Dovevo aspettarmelo.
<< Che c’è? >>
<< Scusa. È colpa mia >>
<< che c’entri tu? >>
<< sono io che ti ho fatto sedere con noi. È colpa mia >>
<< non è colpa tua, è colpa mia. Non sono….abbastanza. >>
Vedo Sophie con la coda dell’occhio visto che ho la testa rivolta verso lo specchio mentre lei è alla mia sinistra, ma riesco comunque a vederla mentre sposta lo sguardo dalle pareti a me, inquieta.
<< tu non sei abbastanza cosa? >>
<< Tutto! Tuo fratello ha avuto mille ragazze, se io gli fossi piaciuta non avrebbe esitato a provarci con me. Sono io che non vado bene >>
<< tu sei splendida e forse proprio perché ha sempre fatto così ha… paura >>
<< paura? Non posso essere così pessima a baciare! >>
<< Scema! Non è per questo. Lui ti vuole bene >>
<< non è abbastanza. >>
<< lui ti vuole molto bene >>
<< continua a non essere abbastanza. Anche io volevo molto bene al mio cagnolino prima che andasse in cielo >>
<< lui non… cerca di capirlo Bella >>
<< Sophie, se non vuoi essere aggredita da una ragazza con una gamba rotta e il morale a pezzi nel suo periodo no ti conviene zittirti >>
<< Bella, Edward sembra stupido, un bambino ed un immaturo. Ma è un ragazzo serio, sa che tu sei molto…coinvolta e non vuole…ferirti >>
La guardo completamente scettica. Giusto. Non vuole ferirmi e per questo mi ha fatto capire quanto lo disgusto. Astuto.
<< Bella, non è come pensi, lui è davvero spaventato da tutto questo…e invece che parlare preferisce comportarsi da bambino evitando discorsi seri! Neanche io lo conosco bene, eppure so che ti vuole bene >>
<< se mi vuole bene perché mi ha schifato davanti a tutti? La sai trovare una spiegazione logica? >>
<< Bella dovresti parlare con lui >>
<< Io? Mi sono fatta insultare già troppo. No grazie >>
<< Almeno provaci, che hai da perdere? >>
<< tutto! >>
<< tutto? E allora che vuoi fare? >>
<< un beneamato nulla >>
<< stai male >>
<< lo so >>
<< Edward non si deciderà a fare la prima mossa per molto tempo. Questo lo sai vero? >>
<< Si >>
<< e ti va bene così? >>
A questa domanda non rispondo. No che non mi va bene. Vorrei che mi dicesse perché non possiamo essere almeno…amici. Ma è davvero troppo per me. Essere presi alla sprovvista da qualcosa di negativo può succedere, ma andarsi a cercare la sofferenza è da masochisti! E io ci tengo a restare tutta intera.
Lei si guarda intorno nervosa, per poi sospirare e scuotere la testa. Ritorno a fissare il pavimento del bagno.
<< Sophie? >>
<< si? >>
<< fai davvero schifo come veggente >>

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Capitolo 13
*** Sfogarsi Fa sempre bene ***


21 Marzo. Primavera. Mi affaccio assonnata alla finestra della mia camera che continua a sbattere a causa del forte vento. La richiudo con un pò di fatica e mi guardo intorno nel giardino per assicurarmi di non trovare mia madre appesa a testa in giù su qualche albero a causa dell'uragano che probabilmente sta per venire. Tutto apposto. A parte qualche mia maglietta che allegramente pende dal filo della luce e i pantaloncini di mio padre sono arrivati addirittura in cima al pino , a pochi metri da me. Grande. Primo giorno di primavera, ed è una giornata ventosa e terribilmente gelida, e per di più il cielo è opaco, cosa che io ODIO. Non piove ma è totalmente nuvoloso, ed in più si vede solo il sole illuminare l'enorme massa grigia in cielo. Come se dicesse: ''poteva essere una splendida giornata ma ti è andata male''. Terribile. Come se non bastassero i giorni in cui devo andare a scuola sorridente e allegra, anche se ho un’interrogazione di latino. Le due cose insieme non vanno proprio per niente bene. E tutto per colpa di chi? Ovvio. MIA. Si perchè nonostante abbia supplicato mio padre di accettare un nuovo trasferimento non ha accettato. Si lo so, sono troppo fifona ed inoltre mi faccio scoraggiare facilmente dagli eventi ''negativi'' degli ultimi mesi. Ma chiunque, o meglio, qualunque ragazza vedendo la persona che ama che ogni Santissimo Giorno ( ma le ragazze da queste parti il ciclo mai eh? ) torna a scuola sempre più pallido e con segni violacei sul collo, verrebbe voglia di cambiare aria. A si, per chi se lo stesse chiedendo quel babbuino non mi ha più rivolto la parola da quella gelida giornata di Gennaio. Esattamente come aveva previsto Sophie. In ogni caso sto migliorando. I miei passatempi oltre stare stravaccata davanti al pc dodici ore su ventiquattro sono maledire Edward, sognare di uccidere Edward, e scrivere soprannomi non molto gentili per lui , ma in compenso molto divertenti per me. Si lo so, sono l'esempio del disfattismo. A volte capita che mi vengano degli sprazzi improvvisi di euforia, forse addirittura voglia di voltare pagina, ma vengono subito repressi dalla mia nota pigrizia nonchè dal malumore che mi caratterizza quando resto a casa lontano dalle amiche con le quali tento di sembrare la solita ragazza allegra. Sposto lo sguardo da una parte all'altra della mia camera tentando di capire dove iniziano i vestiti e finisce il pavimento. Il caos regna sovrano. Ma a me piace così. Mi tuffo dentro un cumolo di macerie che dovrebbero essere jeans e prendo il primo che mi sembra accettabile e che non è sporco di gelato o nutella. Idem per la maglia e la felpa. Alla fine riesco a trovare qualcosa che non mi faccia sembrare un gelato a tre gusti e scendo strascicando i piedi per il pavimento. Mia madre come al solito prepara la colazione e mio padre come buon orso all'incontrario è in letargo posticipato. Quando inizia la primavera esce un ora dopo il normale di casa. Strano, lo so. Ma io ci sono abituata.
<< Giorno More!!! >> Guardo mia madre scettica mentre ondeggia il cucchiaino per girare lo zucchero che ha in mano. Da quando ha visto il video su YouTube ''Susy La Ragazza Truzza'' ha iniziato a fare cose strane... beh più strane, fortunatamente non sa usare la macchina fotografica ,quindi non ci sono prove che testimoniano contro di lei.
<< mhm... >>
<< Sai tesoro i cavernicoli rispondevano così...lo fa anche tuo padre la mattina ma lui è un uomo. >>
<< Mamma, sono le sette di mattina, i miei neuroni sono ancora in ciabatte e tu pretendi che io ti risponda con qualche cosa di sensato!? >>
A si, un altro effetto che quel coso mi ha causato è l'irritabilità. Specialmente appena alzata. Mia madre mi guarda scettica mentre agito una fetta di pane tostato sbuffando. Beh, lo sa che la mattina sono intrattabile, e poi sono figlia unica, quindi ho il pieno diritto di compensare la mancanza di un secondo figlio rompendole l'anima il doppio di quanto dovrei. Dopo qualche altro secondo di tentativi falliti di spezzare il pane che sembra essersi fossilizzato mi alzo afferrando lo zaino.
<< Mamma farò tardi a scuola >>
<< ma non hai mangiato nulla! >>
<< Non ho fame. Muovitiii!!!!!!! >>
<< Va bene Va bene!! >>
Per favore non cedetemi una pazza sadica amante della scuola, solo che invece di arrovellarmi il cervello sul perchè dei comportamenti di una certa persona, posso arrovellarmi il cervello a scuola per trovare un modo per NON ascoltare la lezione. Geniale no?

Cammino per il cortile della scuola fissandomi le punte delle scarpe e contando i graffi e gli sfregi che ci sono. Cos’è quello? Un buco? Ok, è arrivato il momento di andare a… oddio mi sento male… a…. a fare compere. Con mia madre. Lo so, potrei non uscirne viva, potrei addirittura essere traumatizzata irrimediabilmente. Ma non ne posso più di sassolini che entrano nelle scarpe a causa di buchetti minuscoli o di ritrovarmi i piedi infradiciati quando metto per sbaglio il piede in una pozzanghera. Va bene che Geox fa passare l’acqua e tutto il resto, ma queste non sono scarpe Geox, e poi mi sembra un po’ eccessiva come cosa!! Alzo lo sguardo quando sento un coro di risate provenire da un gruppo di ragazzi davanti a me. Riconosco Elizabeth, Jay ( Jason ) e quella faccia da schiaffi del fratello. Si, perché Edward ha una faccia che ispira violenza. Di quelle che quando le vedi capisci il perché le persone diventano assassini spietati. Specialmente ora che sorride con quel suo sorriso da beota. Si. È un sorriso stupido. Falso e stupido. Si vede che sta pensando a tutt’altro che alla conversazione. È facile capirlo visto che l’ho spiat..hem…osservato da lontano per un paio…di…mesi. Beh, è la mia piccola ossessione, come la nutella o il caramello. Ad ognuno il suo no? Ok spero solo di non ritrovarmi una denuncia di stalking*. Socchiudo gli occhi guardando prima il suo sorriso irritante e poi la mano che tiene appoggiata sulle spalle di una ragazza dai lunghi capelli rossi e una corta gonna nera. Scuoto la testa e continuo a camminare. Una rossa. L’altro ieri c’era una mora, e il giorno prima ancora una bionda, e quello prima ancora un'altra bionda. Si, me le ricordo tutte solo per il semplice fatto che ogni giorno sembra che una ragazza normale vestita jeans e magliette si trasformi in una ragazza ‘’dai facili costumi’’ solo perché un cretino con la C maiuscola l’ha guardata una volta. Terrificante pensare a come basti un bel visino per far cambiare radicalmente il carattere di una persona. Ed io non sono di certo l’eccezione che conferma la regola. Leggermente demoralizzata arrivo all’aula di scienze. Prima ora. Ho già detto che nessuno e proprio nessuno, nemmeno i secchioni più affermati, prendono in considerazione questa materia? Infatti appena entro trovo la prof che scribacchia alla lavagna ( la campanella non è ancora suonata ) e l’intera classe è seduta sui banchi formando gruppetti mentre qualche lupo solitario ascolta la musica con l’I-pod vicino alla finestra. Che bella classe. Butto lo zaino sul primo banco che trovo vuoto e mi guardo intorno. Oggi non c’è Bea. Ieri mi ha chiamato per dirmi che le è venuta una febbre da cavallo, e in più Dj è in Spagna per incontrare alcuni parenti di cui neanche conosceva l’esistenza. Beh, bisognava pur esserci un collegamento fra lei e le tanto famose telenovelas spagnole che durano più della vita degli spettatori no? Mi siedo e prendo il mio quaderno degli appunti ed inizio a scribacchiare altri soprannomi mischiandone altri con altri oppure prendendo spunto da altre lingue. Mi sto acculturando, ormai conosco almeno sette soprannomi stupidi od offensivi in almeno 7 lingue. Grandioso, potrei metterlo nel mio curriculum vitae. Continuo a scribacchiare fino a quando un ombra non mi copre la vista.
<< Ciao Bella!! >>
<< Sophie? Ma che ci fai in questa classe? >>
<< mpf, la professoressa di chimica si è presa un ernia del disco o almeno credo. In ogni caso non hanno ancora trovato un sostituto e oggi abbiamo due ore di buco. >>
<< grande >>
<< Bella ancora un altro po’ di entusiasmo e ti cadrà la mascella. In ogni caso anche questa qui non sembra tutta funzionante >> si gira a guardare la professoressa che continua beatamente a scrivere sulla lavagna.
<< bah…. Credo si sia auto convinta che più di così non potrà fare…quindi …. >>
<< Beh allora invece di perdere tempo qui vieni a fare un giro con me ! >>
La guardo scettica per poi tornare a guardare la professoressa. In fondo mi stava simpatica, l’unica professoressa che ci faceva fare i compiti in classe con il libro aperto sul banco. Però quando stavo per rispondere che forse non era il caso nell’aula entrano altre due persone. Edward con ancora il braccio sulle spalle della ragazza rossa. Ecco dove l’avevo vista. È una ragazza che prende sempre tutti 8 in tutte le materie e si veste sempre con jeans e felpa. Mi stava quasi simpatica. Ma dopo questo, può anche essere depennata dal mio elenco telefonico, quando ne avrò uno. Mi volto verso Sophie che guarda a sua volta il fratello con un sopracciglio alzato. Le schiocco le dita davanti agli occhi e lei ritorna a guardarmi.
<< ci sto. >>
Afferro la cartella buttando tutto dentro senza controllare dove vada a finire la roba e mi incammino verso l’uscita dell’aula con lo sguardo basso. Se lo guardassi potrei anche tirargli un pugno in faccia.
<< hey attenta a dove metti i piedi! >>
Senza volerlo ho urtato la ragazza con una spallata. Del tutto inavvertitamente ( davvero? Bwaaaa nd subconscio Bella ). Avrei potuto semplicemente chiederle scusa. Ma l’essere che le stava di fianco e che ANCORA le teneva una mano sulla spalla mi impediva di pensare con razionalità.
<< e tu levati dal cazzo! >>
In un secondo tutti si sono girati verso di me ( meno la professoressa che continua a scrivere e a borbottare ). La ragazza mi guarda sconvolta fissando i suoi occhi verdi nei miei completamente distorti dalla rabbia. Verso chi poi?

<< va a farti vedere in un manicomio! Pazza furiosa! >>
<< e tu vai a farti vedere da uno psicologo, non è normale che una secchiona diventi una troia solo perché una testa di cazzo le ha messo gli occhi addosso. >>
Altro silenzio. Silenzio assordante e tutti gli occhi puntanti su noi tre. Con la coda dell’occhio vedo Sophie completamente alLlibBita ( con due b e 3 l
<< ma come ti permetti!? >>
<< sono stufa di vedere ragazze perdere l’orgoglio per cosa poi? Per uno che dopo neanche 2 giorni cambierà preda. Perché è questo quello che siete. Quello che sei. E ti conviene capirlo se non vuoi rimanere bruciata. Lui, quelli come lui >> marcando volutamente quella parola e accompagnandola con un gesto della testa per indicarlo << non cambiano. MAI. Sono nati stronzi approfittatori e moriranno stronzi approfittatori. E nessuno potrà mai cambiarlo. È questa la realtà e come lo hanno capito quelle prima di te ti consiglio di capirlo prima che calpesti la dignità che ti è rimasta per poi lasciarti con un bel niente tra le mani. >>
Ok forse un po’ ho esagerato. E me lo confermano gli occhi lucidi di lei e lo sguardo gelido che di lui che sento sulla pelle, anche se non ho ancora avuto il coraggio di guardarlo negli occhi.
<< vuoi dire come ha fatto con te!? >>
Bam. Dritto al cuore. Beh, me lo merito. La cosa che mi stupisce è che non mi scompongo minimamente. Un po’ me lo aspettavo, e forse un po’ desideravo affrontare questo argomento. Se non con lui, di fronte a lui.
<< si, come ha fatto con me >>
Senza aggiungere una parola esco dall’aula con il cuore martellante nel petto. Terribile. E la cosa peggiore che in un certo senso ora mi sento meglio. Avrei voluto dirgli che non me ne importa niente di lui e del suo egocentrismo, ma per il momento può bastare. Dopo pochi secondi sento il ticchettio di un paio di tacchi che mi seguono. So già di chi sono. Mi fermo e aspetto.
<< Bella! >>
<< Sophie..io >>
<< non aggiungere altro. >> mi guarda con aria seria. Poi sorride alza una mano
<< schiaccia il 5 !! >> io la guardo un po’ confusa.
<< sei stata grande!! Davvero. Una forza. >>
<< hem… grazie >>
) mentre Edward è rimasto immobile come una statua.
<< non ho mai visto Edward così incazzato!! >>
<< ma se non ha mosso un muscolo!! >>
<< perché tu da fifona che sei non l’hai guardato mai negli occhi. E poi a quella poverina le stava per stritolare una spalla!! Solo una parola Bella: Grande >>
<< mp…. Bene… credo… >>
<< tanto lo so che sei felice >>
<< si..forse un po’ >>
<< e non ti ho ancora detto una cosa!! >>
<< cosa? >>
<< fra quattro giorni è il mio compleanno!! >>
<< davvero!!? Auguri!! >>
<< e non sai ancora la parte migliore!! >>
<< sarebbe? >>
<< organizzo una piccola festa. E tu sei invitata. Anche le tue amiche. E.. >>
<< e? >>
<< e ti dovrai trovare un vestito. Uno vero, con gonna senza spalline e scollato. Visto che sono sicura tu non ce l’abbia domani lo andiamo a comprare. A si, devi trovare anche un cavaliere … hey Bella? tutto ok? >>
Svenire in queste situazioni è l’unica cosa che si può fare. Altrimenti avrei preso i lacci delle mie scarpe logore e l’avrei strozzata con le mie mani. Io + un vestito attillato? Io + un cavaliere? E chi poi!? Ma guarda questi Cullen!!! Mi faranno finire al manicomio, nessuno escluso!

E dopo pareeeechio tempo dalla mia ultima modifica rieccomi qui!!! non vi preoccupare non ho dimenticato questa storia =) E ho già una grande idea per il prossimo capitolo e con le vacanze di Pasqua lo pubblicherò ( spero ) la prossima settimana bwaaah =D Fatemi sapere cosa ne pensate!!!
Ps: Per l'altra storia c'è ancora un pò da aspettare. Sorry!!

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Capitolo 14
*** Preparativi!! ***


<< su confessa, chi è il tuo padrone? Chi ti ha mandato da me? >>
<< …. >>
<< è inutile che fai la finta tonta, lo so che sai, quindi è meglio che parli >>
<< … >>
<< a è così eh? Allora vorrà dire che ti dovrò staccare ad una ad una le corna. Poi passerò alla coda. Allora sei ancora decisa a non parlare? >>
<< Hem… Bella….con chi stai parlando? >>
Alzo lo sguardo dalla mia interrogata e trovo a specchiarmi negli occhi scuri e luccicanti di Sophie che esprimono tutta la curiosità che una persona può dimostrare, con tanto di sopracciglio alzato.
<< non vedi? Sto tentando di capire chi mi ha regalato questa >> dico indicando l’oggetto della discussione con un dito.
<< si ma… lo stai chiedendo…a quella…. Cosa? >>
<< beh, oltre il/ la diretto/a interessato/a solo lei può sapere chi l’ha regalata a me >>
<< Bella, si, però ti rendi conto che stai parlando con un ....pupazzo? >>
<< mhm.. >> torno a guardare gli occhietti neri e sorridenti della mucchetta che mi guarda inconsapevole di quante notti insonni mi ha fatto passare. Maledetta mucca. Ritorno a guardare Sophie non appena la sento sbuffare facendo svolazzare qualche capello dalla frangia.
<< Bella insomma, ti ho portato a casa non per giocare a fare il poliziotto cattivo con la mucca pupazzo, ma per chiederti cosa ne pensi del mio vestito per la festa! E sottolineo il fatto che tu non hai né 1- vestito né 2- cavaliere. E non necessariamente è questo l’ordine di importanza >>
Appoggio il gomito alla scrivania che ho di fronte e la guardo socchiudendo gli occhi dopo averli roteati in un gesto molto eloquente. La odio quando fa così. Non sono come lei, ballerina dalla grazia inimitabile venuta da un altro pianeta. Io sono quella imbranata, che inciampa dopo neanche tre passi e che su un paio di tacchi sembrerebbe una scimmia con il rossetto. Del tutto inappropriata.
<< Sophie, non aspettare che io metta quei cosi >> dico indicando le scarpe dal tacco enorme che porta Sophie. Mi domando come faccia a sembrare elegante con quei cosi addosso.
<< Bella, parliamo di cose serie e evita di lamentarti, tanto è inutile. Sorvolando sul fatto che ti servirà un cavaliere >> altro roteamento d’occhi da parte mia <<

sai ballare? >>
Per poco non cado dalla sedia. Io? Ballare? 4 sole parole. Tricheco con le convulsioni. E ho detto tutto.
<< certo. Come un tricheco con le convulsioni >> aggiungo sussurrando
<< come? >>
<< ho detto che ho deciso che mi accompagnerai oggi a comprarmi…mp…il vestito per la festa >>
Sviare il discorso è sempre la tattica migliore con Sophie, infatti vedo i suoi occhi luccicare felici per poi sorridermi e iniziare a zampettare canticchiando per la camera.
<< grande Bella! così ti voglio!! A proposito come mi sta questo vestito? >>
Tolgo il braccio dalla scrivania e giro la sedia in modo da vederla meglio. Indossa un abito viola che arrivava poco sopra il ginocchio, stretto sotto il seno da una fascia nera con una rosa più chiara di tulle. La parte sotto la fascia era anche questa interamente di tulle, con varie sfumature. Scarpe nere chiuse con dei lacci fino a poco sotto il ginocchio, collana formata da un nastro nero con una piccola rosellina viola e i lunghi capelli neri acconciati in uno chignon. Sophie sarebbe stata sicuramente la reginetta del ballo, anche se non fosse stato il suo compleanno. Guardando le sue gambe bianche e snelle mi sento improvvisamente un tricheco scoordinato. Più del solito.
<< una favola. Sei davvero una favola Sophie. Christopher verrà un infarto quando ti vedrà >>
<< lo spero, guarda un po’ quanto mi sto facendo bella per lui! >>
Sorrido vedendola arrossire. Lei e il suo fidanzato hanno come dire…superato la fase iniziale di ogni coppia ( convivono nella stessa casa, sarebbe successo prima o poi ù_ù ) ma Sophie continua a essere una ragazza dolce e timida ogni volta deve uscire con Chris, come se fosse il suo primo appuntamento. Che dolce. È in questi casi che la mia voglia omicida nei suoi confronti per la tortura che mi farà passare si riduce notevolmente. E lei lo sa. E sa approfittare di questi momenti. Così non mi stupisco più di tanto quando mi ritrovo in macchina con una Sophie decisamente raggiante. Come ormai sono solita dire: ci sono abituata.


<< hem Sophie…non credi sia…come dire…eccessivo? >>
Lei mi guarda aggrottando le sopracciglia << in che senso? >>
<< hem…eccessivo… guarda mi arriva a mala pena sotto il sedere!! >>
Sophie mi guarda incrociando le braccia e scuotendo la testa. È il settimo abito che declino con una scusa. Esasperata si butta sulla poltroncina del negozio.
<< Bella, non sei una suora, e devi mostrare ai ragazzi che effettivamente c’è qualcosa sotto felpone e jeans !! >>
Quasi istintivamente mi copro con le mani guadagnando un altro suo sbuffo. Ma che ci posso fare? L’imbarazzo ce l’ho nelle vene! E mica tutti hanno un corpo statuario come il suo, e precisiamo, non l’ho mai vista fare alcun tipo di sport, e nonostante questo è sempre magra come un grissino. Mpf.
<< Bella, sei peggio di una suora. Davvero >>
<< grazie, sai sempre come prendere le persone >> incrocio le braccia sul petto e sbuffo, imitando la sua postura e rimediandomi un occhiataccia da parte sua.
<< ok, è ufficiale, non ne posso più. Fammi capire cos’è che vuoi in un vestito che facciamo prima >>
<< beh…per cominciare deve arrivare come minimo sotto le ginocchia – altra occhiataccia da parte sua – poi….beh..potrei anche accettare scolli vari, non eccessivi, basta che copra le gambe. >>
<< mhm…proporrei di concentrare la nostra attenzione su vestiti lunghi, non saranno il massimo per far impazzire un ragazzo, ma l’eleganza è assicurata. Va bene, ma li scelgo io comunque. >>
Annuisco incerta delle ripercussioni che avrà questa decisione. Abbiamo detto che sarà un abito lungo, ma non oso immaginare quanti spacchi avrà, e nemmeno quanto saranno larghi e profondi. Così mi limito ad accasciarmi sulla poltrona sulla quale fino a qualche secondo fa c’era Sophie, aspettando di vederla ritornare.

<< allora cosa ne pensi di questo? >>
<< mhm.. >>
<< solo mhm? È già qualcosa. Di solito avresti già iniziato a distruggere quel povero vestito. Non è che ti piace? >>
<< mmmm… >>
Mi guardo allo specchio leggermente sorpresa. Allora esiste un vestito che non mi faccia né rabbrividire né vomitare. Incredibile. È azzurro, credo di kashmir, lungo fino alle caviglie, senza spalline e con corpetto con scollatura leggermente a cuore. Sul seno ci sono dei brillantini, poi il tessuto si chiude a sinistra del busto in una striscia luccicante che termina sul bacino, dove si apre uno spacco sulla gamba sinistra, che termina sopra il ginocchio, per poi lasciar finire il tessuto ai lati arrivando fino alle caviglie. Nonostante questo azzurro non faccia altro che sottolineare la mia pelle chiara, non è abominevole come quelli provati fino ad ora. Anzi, potrei anche dire che mi piace.
<< Bella, vuoi forse farmi capire che abbiamo trovato il tuo vestito? >>
Mi volto lentamente a guardarla << beh, si, direi proprio di si. >>
Sophie fa letteralmente un balzo dalla poltrona iniziando a ridere ed urlare, e io non posso fare a meno di sorridere con lei, rigirandomi nel vestito per cercare di cogliere un qualsiasi difetto che possa escludermi automaticamente dalla festa di Sophie per mancanza di vestito. Ma proprio non c’è. Ok Bella ammettilo, ti piace questo vestito. Un vestito da donna. Non un jeans o un pantalone, un vestito. E ti piace. Bah. E dopo questo che vedrò? Il brucaliffo che mi offre di fumare una canna con lui?

<< no >>
<< Bella! non puoi andare con le scarpe da ginnastica sotto un vestito da sera, di questo ne sei consapevole vero?? >>
<< si ma.. quei..cosi...non li metterò ne mo ne mai >>
Tento di non guardare quelle...cose nelle mani di Sophie con troppo disgusto ma....è davvero troppo. OK al vestito, ma quei..trampoli no.
<< Bella >> oh oh.. ecco che fa la voce alla ''bambola assassina''. Nonostante sembri un piccolo elfo dalla pelle nivea fa davvero paura quando assottiglia gli occhi e a volte mi sembra quasi che ringhi, un pò come quando prendevo in giro Edward...argh....vaderetro ricordi lontani.
<< mh...Sophie..senti....non è che io non voglia indossarli....(proprio no)...ma...semplicemente non riuscirei a fare due passi senza sembrare una drogata in astinenza >>
<< mh..effettivamente sei la persona più goffa ed impacciata che io conosca.... saresti sicuramente uno spettacolo troppo imbarazzante >>
<< ti ringrazio, le tue parole mi rendono davvero più sicura >> Le scocco un occhiataccia e incrocio le braccia e voltandomi dall'altra parte.
<< Bella...sai che ti voglio bene, ma sei un disastro di donna, senza offesa. >>
ma guardate questa! solo perchè mi vesto da semi maschio mancato e inciampo ogni due tre passi non vuol dire che non possa essere...argh...femminile. Mi volto verso di lei e la guardo socchiudendo gli occhi
<< beh ti dimostrerò il contrario! indosserò quei maledettissimi affari, e riuscirò a non sembrare una scimmia zoppa! >>
<< grande Bells! questa è la mia ragazza!! >>
tze....vorrei proprio sapere come cavolo fa a farmi cacciare in queste situazioni. Stavo così bene tra i miei libri, la mia tv e il mio computer, e ora mi ritrovo immischiata in una festa vestita da clown con dei trampoli ai piedi, mentre una ventina di coppiette danzeranno e io farò da tappezzeria con un bicchiere di ponche. perfetto. Mi accascio sconsolata sulla sedia del negozio mentre Sophie continua a provarsi scarpe su scarpe canticchiando allegramente. Questi Cullen mi faranno morire un giorno o l'altro.


<< Cioè Bella ma ci credi? Jake mi ha invitato alla festa di Sophie!! e dato che manca poco alla fine dell'anno e quindi al ballo di fine anno e dato che la serata sarà favolosa è automatico che andrò anche al ballo di fine anno con lui!! ma ci credi? >>
Guardo Dj mentre tanti fili nella mia mentre iniziano a ricollegare le parole che ha pronunciato a tempo di record. Cavolo, mi ci devo ancora abituare. La guardo
scettica alzando un sopracciglio, non ottenendo l’effetto che avevo sperato dato che lei continua a parlare a ruota libera. Non ci posso credere. Dj andrà al ballo con Jake/Matt, Bea andrà al ballo con un ragazzo della sua classe di trigonometria, e io? Io andrò da sola. Non che mi importi qualcosa, io non so neanche ballare, ma se perlomeno Dj fosse rimasta nella mia stessa condizione perlomeno avrei passato la serata tentando di farle chiudere la bocca. Ora invece, zero totale. Non posso neanche invitare Jacob, dato che ha la sua stupida gara di non so quale sport, hobby o cose varie. In realtà ho passato tutta la notte ad escogitare un metodo per saltare la festa…ero arrivata alla conclusione di fingere che la macchina fosse dal meccanico, o un rapimento alieno, o semplicemente un piccolo incidente al vestito..ma Sophie ha preceduto ogni tentativo di defilarmi. Mi ha fatto portare vestito e scarpe a scuola così dopo a casa sua avrà tutto il tempo di ingioiellarmi e pitturarmi come preferisce. Quanto la odio quando prevede le mie mosse.

Coff...Coff...ok non ho scuse U.U''' inoltre questo è un semplice capitolo di passaggio....però...tra poco cominciano le vacanze quindi state certi che avrò moooooooolto tempo libero per scrivere =D grazie mille a tutti quelli che continuano a seguire la ff =)

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Capitolo 15
*** L'inizio della fine ***


<< ferma così… ok… no non ti muovere!! Immobile!! Giuro che se ti muovi ti faccio sembrare un clown!! >>
<< mpf….guarda che io non >>
<< Bella!! zitta, immobile, muta, zippati la bocca, insomma f-e-r-m-a!! sto creando e ho bisogno di concentrazione! >>
Guardo scettica il riflesso del viso di Sophie attraverso lo specchio del bagno mentre mi passa un ombretto , o almeno credo sia ombretto, sul mio povero occhio destro. Il sinistro ha già subito il trattamento e fortunatamente riesco ancora a muoverlo. Va bene che io sono un disastro di donna, ma Sophie ha la delicatezza di un dugongo porca miseria!
<< mh….di un po’ Sophie…ma da quante settimane stai progettando questa festa? >>
Lei si ferma un minuto , colta di sorpresa dalla mia domanda a bruciapelo, sbuffa facendo scostare una ciocca di capelli corvini dalla fronte e mi guarda attraverso il mio riflesso nello specchio.
<< in che senso? Insomma, la sto progettando da più o meno un mese, ma in pratica ho iniziato ieri >>
Mi volto nella sua direzione, osservandola con gli occhi spalancati e la bocca aperta all’inverosimile.
<< ma..ma… come diavolo hai fatto?!?! Questa casa è Enorme e tu l’avresti addobbata in neanche 24 ore!? Cioè o non sei andata a dormire o hai pagato qualcuno per farlo… cioè… insomma.. quel salone sarà il doppio del piano terra della mia casa e tu l’avresti addobbato da sola in un giorno!? >>
<< mh… beh mi ha aiutato Eva… e in più cosa ci trovi di strano scusa? >>
Dal suo sguardo terribilmente sorpreso potevo capire benissimo che davvero per lei fare una cosa del genere era ‘’normale’’. Insomma quando sono entrata in casa Cullen poche ore fa per poco non mi veniva un colpo! Ogni angolo era ricoperto da festoni, fiori su ogni mobile, candele sparse ovunque, palloncini negli angoli più oscuri e disparati dell’enorme salone , tavoli stra colmi di cibarie e un impianto stereo assurdo (anche se conoscendo i personaggi mi sarei aspettata più un palchetto con su una band che suonava dal vivo , ma visto lo stereo credo sarebbe costato più quello che un gruppo ). I mobili e i divani erano stati spostati in modo da lasciare gran parte del salone libero per…… i balli. Orribile. Ora che ci penso non dovrei stupirmi più di tanto, ormai conosco i soggetti, perché sorprendersi in questo modo per ogni cosa assurda che fanno? Sospiro scuotendo la testa e faccio segno a Sophie di continuare pure con il suo restauro alla mia persona. Mi sembro più una specie di statua antica che deve essere praticamente ricreata piuttosto che una semplice diciassettenne che ha bisogno di qualche trucco per andare ad una festa, o meglio, che è costretta ad andare ad una stupida festa. Sospiro per l’ennesima volta ma Sophie mi ignora e continua con la sua opera, interrotta ogni tanto da qualche mio ‘’ahia’’ quando tira troppo i capelli oppure quando rischia di ficcarmi una matita nell’occhio mentre tenta contemporaneamente di mettermi quella per le labbra. Dopo due ore e mezze, e non sto scherzando, di restauri e torture romane siamo entrambe pronte. Sto pensando giusto se rompere il tacco delle scarpe da qualche parte oppure mettermi le scarpe da tennis sperando che nessuno di accorga della differenza quando la porta della camera di Sophie si spalanca, facendo entrare la festeggiata e insieme a lei una musica perfetta per una discoteca e un fascio di luce colorata. Ha decisamente una faccia stravolta ma appena richiude la porta e il silenzio ritorna sovrano della stanza sembra rianimarsi.
<< non sai che bestie ci sono qui giù!! Imbucati da ogni parte, amici di amici che dicono di essere stati invitati dai propri amici e altre panzate simili. E sai qual è la cosa peggiore? >>
<< che ti sfasceranno il salotto e che probabilmente si accoppieranno come delle scimmie in calore? >>
<< no. Che molti hanno fatto regali di gruppo!! Cioè non solo vi imbucate ad una festa, ma perlomeno portate un regalo ciascuno no? Bah >>
<< Sophie mi potresti spiegare il motivo per il quale non devo scendere ancora? >>
In quei minuti di attesa mi ero resa conto che: prima inizia prima finisce. Quindi volevo evitare di rigirarmi i pollici in questa stanza e andare a rigirarmeli da un'altra parte.
<< Bella Bella Bella…ti devo insegnare tutto? Sai che le entrate ad effetto migliori sono quelle che nessuno si aspetta no? Adesso vado a staccare una mora da Edward e te lo porto vicino vicino le scale così che possa ammirare tutta la tua bellezza. Tu conta fino a venti e poi scendi ok? >>
Non ho il tempo di controbattere che esce dalla porta sbattendola, così non mi resta che accasciarmi sul letto di Sophie scalciando i piedi in aria per la frustrazione. Terribile. Io dovrei fare colpo su Edward? Che imbarazzo…. Sembrerò più un fantasmino con un lenzuolo azzurro addosso piuttosto che una fanfatal pronta a stupire gli uomini….. Insomma neanche le ‘’lezioni di ballo ‘’ di Sophie erano servite poi a tanto. Ora riesco a non inciampare sui tacchi, ma quel dondolarsi a mo di pinguino potrebbe mai essere definito ballare? Ormai saranno passati più di 15 secondi quindi metto le scarpe rischiando di rompermi un unghia smaltata
con dei fiorellini azzurri. Rabbrividisco al pensiero di quello che potrebbe fare Sophie se dovesse scoprirmi con un unghia rotta. Mi posiziono davanti alla porta e faccio un respiro profondo iniziando a contare. 5…potrei scappare dalla finestra….4….meglio evitare di finire al pronto soccorso quindi non mi resta che…. 3…aprire la porta….2…camminare lentamente fino al centro delle scale…1…. Avere tutti i riflettori puntati addosso e di conseguenza tutti gli occhi di tutti gli invitati ad osservarmi, 0.. scendere le scale senza cadere rotolandomi sul tappeto e progettare l’omicidio della festeggiata. Magari avvelenare la torta, o colpirla con i tacchi delle scarpe. Forse la seconda opzione avrebbe appagato di più la mia sete di sangue.
Ogni singola parte del mio corpo mi pizzicata e mentre tentavo di camminare con la schiena dritta dovevo controllare le mie gambe in modo che non mi facessero scappare di corsa da questa terribile ed imbarazzante situazione. Arrivata alla fine della scala, finalmente le luci mi diedero tregua e potetti osservare con crescente orrore la quantità effettiva delle persone in quella sala. Scorrendo gli occhi sulla folla creata intorno a me riesco a scorgere Sophie a braccetto con Chris che con l’altro braccio tentava di catturare la mia attenzione muovendolo in alto in modo che potessi vederla. Subito a fianco a loro c’erano Elizabeth, bella come sempre, che mi guardava con un sguardo truce e Jason che mi salutava facendomi l’occhiolino. Totalmente imbarazzata tento di uscire da questa situazione tentando di entrare tra la folla e disperdermi tra la marea di gente ma prima che riesca ad intrufolarmi in qualche spiraglio mi blocco come fulminata alla vista di Edward, preso a braccetto da una mora, quella che avrebbe dovuto scollare Sophie penso con una smorfia, che mi fissa con occhi fuori dalle orbite e bocca spalancata. Arrossisco se possibile ancora di più e, anche se non so ancora dove abbia trovato la forza di farlo, mi avvicino ad Edward, fino a stargli di fronte. A questo punto tutti sono ritornarti ad amoreggiare ballare bere o qualunque cosa stessero facendo prima del mio ‘’brillante arrivo’’, così perlomeno possiamo parlare in santa pace, sempre eliminando la musica a palla , le luci che ballano, e questa irritante moretta che mi fissa alternando occhiate di stupore ad occhiate di pura rabbia. Ma quello che mi sconvolge di più è Edward. Edward che mi fissa senza dire una parola, Edward che mi scruta il volto sorpreso, Edward che scende con lo sguardo fino alla scollatura….un momento…mi sta guardando le tette!?
<< B-Bella…tu…tu… insomma tu…ce le hai davvero le tette.. >>
<< perché avevi forse dubbi!? >>
Non ci posso credere…io che mi sono imbellettata per oltre due ore per questo carciofo qui, l’unica cosa che riesce a dire è che ho le tette!?!? Ok datemi un coltello, devo commettere un omicidio / suicidio. Dopo questo, non so proprio che cosa fare !

Allora mi scuso per il ritardo, come sempre, ma ho avuto un sacco di cose da fare, e purtroppo non sono riuscita ad inserire nesusna scena davvero ''succosa'' nel capitolo. Ma ho voluto pubblicare ora perchè così posso assicurare a chiunque segua la storia che, NO non l'abbandonerò mai, e che anche se con un pò di ritardo continuerò ad aggiornare =D è una promessa. Infatti per questo ho momentaneamente interrotto l'altra storia che stavo scrivendo, in modo da potermi dedicare completamente a questa!! grazie mille a tutti quelli che mi seguono e recensiscono, grazie ancora!

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Capitolo 16
*** Bisogna scegliere sempre, alla fine. ***


No no no e ancora no. Lo sapevo che non avrei dovuto rifiutare l’offerta di Sophie quando mi aveva porto un reggiseno imbottito!! Ma cavolo, sono piccole, ma ci sono maledizione !!! Ok magari dargli un calcio sullo stinco non è stato proprio un gesto da persona matura e responsabile, però se l’è meritato!! Insomma non è una cosa carina da dire ad una ragazza che ha subito da poco una ceretta da una pazza furiosa!! Avrei potuto rimanerci secca!! O peggio!!! Spellata!!! Squamata spennata spiumata e chi ne ha più ne metta!!! E la cosa peggiore è che la mia ‘’brillante’’ entrata da principessa delle fiabe è stata distrutta dal dito medio che ho accidentalmente mostrato ad Ed…scusate al carciofo dopo averlo fatto accasciare per terra. In meno di due minuti mi sono guadagnata occhiate di divertimento da parte dei ragazzi e di puro odio dalle fanciulle che speravano di strappare un ballo da lui. Ops, beh diciamo che volevo mirare ai suoi gioielli di famiglia, ma la mia mira non è mai stata troppo…precisa !! Rosicchiandomi un unghia, per altro smaltata (che schifo), cerco qualcosa da bere dato che ho la gola terribilmente secca, ma l’unica cosa che trovo è una birra , aperta e una coca cola, sfiatata. Allungo il collo cercando di vedere qualcosa oltre la marmaglia di adolescenti avvinghiati e struscianti e solo dopo essermi quasi slogata caviglie e collo in una volta sola (è possibile slogarsi il collo?) riesco a scorgere un enorme tavolo pieno di bicchieri e cibo. Quindi tecnicamente dovrebbe esserci anche dell’acqua no? A meno che anche questa non sia stata corretta con qualche schifezza. Cerco di sgusciare in mezzo alla folla tentando di evitare bacini ondeggianti o mani ‘’morte’’, passando riesco persino a vedere Sophie mentre balla con Christopher e non riesco a non pensare a quanto sarebbe strano vedere me ed Edward ballare insieme, senza frecciatine o sguardi assassini, con una certa complicità e magari senza inciampare ogni due minuti, impossibile visti i soggetti. Scuoto la testa e inizio a strusciare per terra per superare una marmaglia di gente che incita un ragazzo del primo anno a sgolarsi quanta più birra possibile senza vomitare e finalmente , dopo una mossa degna di kung fu panda riesco ad arrivare all’agognato tavolo delle bibite. Come tutto il resto, è esageratamente pieno: aranciata, coca cola, birra, alcolici più o meno forti, c’è persino il vino … alla fine riesco a trovare una bottiglietta di vetro con l’acqua, scartoccio in mezzo ai bicchieri vuoti o mezzo pieni e alla fine ne trovo uno che spero sia pulito e verso l’acqua. Senza aspettare mezzo secondo ingurgito tutto il liquido in un attimo, per poi pentirmene subito: infatti la gola inizia a bruciarmi come se avessi bevuto direttamente dalla pompa della benzina e lo stomaco ancora vuoto protesta immediatamente incendiandosi a sua volta. Mi porto una mano gelata alla gola e butto via il bicchiere vuoto da qualche parte sul tavolo, cerco la bottiglia per vedere quale schifezza altamente alcolica sono andata a bere ma la trovo nelle mani di un tizio con gli occhi lucidi e la faccia completamente rossa che senza troppi complimenti se la porta alla bocca e la finisce quasi senza mai staccarsi, per poi andarsene barcollando ed essere di nuovi risucchiato dalla folla. Merda. Maledetti super alcolici. Credevo che fosse d’obbligo che ogni super alcolico dovesse avere un colore sgargiante ed essere servito in un bicchierino dalla forma complicata e uno spicchio di limone o un ombrellino decorativo. A quanto pare mi sono sbagliata. Come si nota la mia poca familiarità con questo genere di cose è? La testa incomincia a girarmi e la gola se possibile sembra farsi ancora più secca e bisognosa di acqua, ma evito di tentare di nuovo la fortuna con un altro alcolico non identificato e cerco la porta per uscire a prendere un po’ d’aria, ma l’unica cosa che vedo è la porta che dovrebbe portare al bagno, così ne approfitto e mi ci butto dentro. So che probabilmente non è molto fine come cosa, ma in questo momento non riesco nemmeno a pensare a come mi chiamo senza balbettare o tossire così non penso molto a quello che sto facendo. Appena entrata mi fiondo sul rubinetto, lo apro ed inizio a bere l’acqua gelida, non prendendo neanche fiato per respirare. Quando sento che sto quasi per strozzarmi con l’acqua (??) mi decido a staccarmi e a riprendere fiato. La gola non brucia più come prima, ma ho gli occhi lucidi, il mascara scolato, i capelli arruffati su un lato e le guance rosse, il lucidalabbra sembra essere l’unica cosa non scolata o sbavata sul mio viso. Continuo a guardarmi allo specchio cercando di ignorare il mio subconscio che mi ordina di sgattaiolare dalla finestra e andare a casa a dormire e dimenticare tutta la famiglia Cullen il più presto possibile. Mi avvicino alla finestra e la apro, più che altro per prendere un po’ d’aria e mi rendo conto che stiamo al piano terra, per me sarebbe fin troppo facile scavalcarla e andarmene via …. Sempre se ignoro il piccolo particolare che è stata Sophie a portarmi qui , e quindi l’unico modo in cui posso tornare a casa è A) chiedere a Sophie di riaccompagnarmi, e questo vorrebbe dire rovinarle la festa, e B) fare l’autostop. …. No decisamente non è il caso. Certo potrei cercare uno dei fratelli di Edward, ma uno lo troverei avvinghiato a Sophie, l’altra piuttosto che aiutarmi si metterebbe a dirigere il traffico nuda, e l’ultimo potrebbe anche approfittare dello stato non esattamente lucido in cui mi trovo per fare cose a cui non voglio nemmeno pensare. Sospiro e mi lascio scivolare per terra. Questa serata sta prendendo esattamente la piega contraria a quella che avrebbe dovuto avere. Mentre sono intenta a leccarmi le ferite e a sospirare sento una voce vicino alla porta, una voce che per me è inconfondibile. Colta dal panico mi alzo in piedi di scatto provocandomi un giramento di testa che mi costringe ad aggrapparmi alla prima cosa che trovo, ovvero il davanzale. Appena riacquisto un po’ di autocontrollo mi guardo intorno freneticamente ma l’unica cosa che riesco a pensare è che non voglio vederla!! Per nessuna ragione al mondo devo parlare con lei!! Tento di sgusciare sul davanzale, riesco persino a tastare l’erba del prato sottostante con le mani e a scivolare sulla pancia, ma all’improvviso il vestito si impiglia in qualcosa e resto con il davanzale conficcato nel pancreas, le mani che stritolano e strappano ciuffi d’erba nel tentativo di proseguire, una gamba alzata che scalcia in aria e l’altra che ancorata al terreno tenta di spingermi in avanti. Un impresa titanica.
<< Cosa….stai…facendo? >>

La voce mi prende del tutto alla sprovvista, così cesso di fare movimenti e giro lentamente la testa, del tutto fuori dalla finestra, e mostro il sorriso sbieco migliore che riesco a fare.
<< E..E…lizabeth…carissima…..da quanto tempo è? Ti trovo in forma sai? >>
Elizabeth, senza neanche un capello fuori posto, mi guarda con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate sotto il seno ….. orribilmente prosperoso. Dannazione.
<< ti dispiacerebbe raddrizzarti? Dobbiamo parlare >>
Le uniche parole che mai avrei voluto sentirle dire. Avrei preferito mille volte un: sparisci sgorbio, a dover impiegare le mie energie per dover sopravvivere ad una discussione con la sorella cattiva dell’idiota per cui ora mi ritrovo mezza ubriaca in un bagno con il vestito impigliato in un chiodo e le gambe per aria. Davvero una situazione degna della più sdolcinata e diabetica telenovela. Cercando di darmi un contegno rimetto i piedi per terra, mi rialzo strappando quasi il vestito impigliato e mi pulisco le mani sporche di ciuffi d’erba.
<< di cosa dovremmo parlare? >>
<< tu non mi piaci. Non mi sei mai piaciuta. Sei troppo insulsa e goffa per poter stare con Edward, e l’idea che lui preferisca la tua compagnia alla mia mi fa infuriare. >>
Ecco … me lo sento, finirà con io che le tiro i capelli e lei che mi graffia la faccia. Me lo sento.
<<… quando mio fratello ha smesso di frequentarsi con te ero la persona più felice del mondo, peccato però che lui non fosse esattamente dello stesso avviso. Da quando tu hai smesso di combinare guai, da quando hai smesso di inciampare nella sua vita anche solo per caso, lui ha smesso di interessarsi a qualsiasi cosa. Persino io mi sono resa conto che … quanto odio doverlo dire …. Quando sta con te è felice. Diventa stupido e il dongiovanni elegante che è sempre stato si tramuta in un ragazzino che sembra alle prime armi e che per attirare l’attenzione della bimba che le piace le tira le trecce. Non so se mi sono spiegata. >>
Probabilmente ha notato la mascella che mi è caduta , credo di averla slogata per quanto è aperta. Un po’ per quello che Elizabeth mi sta dicendo, un po’ per come lo sta dicendo. Senza sguardi di odio o sorrisini ironici. Sembra proprio una …. Sorella che si preoccupa per il proprio fratellino. Tralasciando la parte in cui vorrebbe che guardasse lei invece che me, ovvio.
<< insomma quello che sto cercando di dirti è che Edward è complicato, la nostra famiglia lo è, e chiunque tenti di entrarci ne rimane sconvolto. Quindi se credi di amare davvero Edward, se sei disposta a passare notti insonni a causa sua, e se sei convinta di poter sopportare i suoi silenzi, allora devi andare e prenderlo, perché non troverai nessuno che ti ami quanto ti ama lui. Se cerchi sdolcinerie oppure carezze o parole amorevoli sarebbe meglio che ti dimenticassi di lui, perché se mai dovessi stare con lui non ne riceverai quasi mai. È geloso, a volte possessivo, e completamente a digiuno di relazioni amorose serie, quindi sarai più una mamma che un amante. Se tutto questo ti sta bene, allora vai. Se no vattene e lascialo in pace. >>
<< ma..ma non è così!! Posso amarlo quanto voglio, ma è un amore a senso unico >>
Elizabeth sbuffa sonoramente e mi guarda accigliata << senti un po’, secondo te starei qui a parlare con te se non fossi convinta che è per il bene di Edward? Aveva persino ricominciato a comporre canzoni, a cantare cavolo!!! Edward non ha mai cantato. Mai. La sua è solo paura, di non poterti dare quello che vuoi, di non sapere come fare, paura di vederti andare via da lui >>
Rimango completamente ammutolita da questa pseudo confessione. Vedendo che non replico Elizabeth si volta e si avvicina alla porta, ma prima di uscire si volta un ultimo momento verso di me <>
Apre la porta per poi richiudersela alle spalle. Lasciandomi nel silenzio assordante dei miei pensieri. Mi accovaccio per terra, inginocchiata e mi circondo la testa fra le braccia. Non ho mai pensato di poter arrivare a tanto per qualcuno, a causa di qualcuno. Ed ora mi ritrovo mezza sbronza con dei tacchi e un vestito attillato in uno stato di quasi pianto cronico in un bagno di persone che conosco da nemmeno quattro mesi. E tutto questo per una persona sola. Ma sono davvero disposta ad accantonare me stessa per lui? A rinunciare a tutto pur di stare con lui? Insieme a lui ero felice, lo sarò ancora? Ma soprattutto, chi mi dice che questa non sia tutta una farsa di Elizabeth per farmi fare la figura dell’idiota con Edward? È come dice lei, non gliene verrebbe nulla, al contrario, se ha ragione andrebbe solo a perdere. Che davvero sia interessata solo alla sua felicità? E soprattutto, io che non riesco nemmeno a sostenere me stessa, riuscirò a sostenere Edward con tutte le problematiche che mi porterà? Per la prima volta in vita mia, vorrei potermi rifugiare tra le braccia dei miei genitori e farmi dire che non devo decidere per forza, che posso farlo un altro girono, oppure mai. Che qualunque decisione prenderò non sarà decisiva. Ma non è così. E lo capisco fin troppo bene. Tento di far riemergere la Bella tanto razionale che sono sempre stata, e guardando le piastrelle bianche con i bordi levigati del bagno, mi rialzo appoggiando le mani sulle ginocchia che tremano leggermente. Mi bagno il viso con l’acqua, e con la mia decisione sulla punta della lingua e forse troppo alcool per poter reagire al volere del mio subconscio a grandi passi varco la porta.

Esco dal bagno e mi guardo intorno, un orecchio che mi fischia e la testa che ondeggia leggermente per il passaggio da silenzio assoluto a rumore assordante che dovrebbe essere musica. Sguscio sulle pareti facendo il giro della stanza, cercandolo, ma non lo trovo, da nessuna parte. Così mi avvicino alla porta e la apro, uscendo in giardino. Aspiro l’aria fresca a pieni polmoni e rabbrividisco leggermente al freddo della notte. Stringendomi nelle mie braccia percorro il perimetro della casa fino ad arrivare al lato adiacente al bosco. Ed è qui che lo trovo. Seduto sulla panchina di marmo, con i capelli scarmigliati, gli occhi che brillano nell’oscurità come illuminati , la camicia e la cravatta leggermente sciolta, mentre beve da una bottiglia di vetro, le gambe distanziate, la schiena dritta e l’altro braccio piegato sulla gamba destra. Rabbrividisco se possibile ancora di più. È più bello di quanto avessi mai immaginato. Con passo più tremolante di prima mi avvicino a lui, fino ad arrivare di fronte alla panchina. Inizialmente non alza gli occhi, poi lentamente risale dai miei piedi fino ad arrivare al mio viso, e solo allora sembra scuotersi. Appoggia la bottiglia per terra e resta in silenzio, a guardarmi negli occhi mentre aspetta che io gli dica qualcosa. Tentenno leggermente, ma poi mi do uno schiaffo (mentalmente) e racimolo la sicurezza che avevo guadagnato guardando le piastrelle bianche del bagno di casa Cullen. Per un secondo sembra essersene andato, ma poi sospiro pesantemente, ed incomincio a parlare. << Mi dispiace per averti dato quel calcio sullo stinco, mi dispiace di averti fatto arrabbiare, e di aver finto di voler essere solo tua amica quando invece già provavo … qualcosa di più per te, mi dispiace di essere stata codarda e di aver voluto aspettare che fossi tu a fare la prima mossa, mi dispiace di aver aspettato che fossi tu il primo a scoprirti e a mostrarti vulnerabile. Mi dispiace di averti giudicato un idiota insensibile quando invece sei stato molto più accurato dei miei sentimenti di quanto io non lo sia stata. Mi dispiace di non riuscire a fare a meno di te, e mi dispiace di non poterti insegnare cosa vuol dire amare una persona, perché davvero, non ne ho idea. Non riesco a dirti che voglio che tu esca dalla mia vita per sempre, perché non è questo quello che voglio. Vorrei essere forte, per poterti sostenere, e vorrei essere meno goffa in tutto quello che faccio, ma ormai con te ci ho perso le speranze. Io …. ti amo. Ed è l’unica certezza che posso darti. Se anche tu me la dessi non mi servirebbe altro. Solo questo. Il resto lo posso sopportare, ma solo se so che tu mi ami quanto io amo te. Quindi … cosa … cosa mi dici? >>
Per tutto il tempo del mio interminabile discorso lui è rimasto in silenzio, senza staccare gli occhi dai miei, senza sorrisetti ironici o occhiate sbieche. Solo i suoi lucenti occhi attenti ad ogni singolo movimento delle mie labbra. Muovo i miei piedi e le gambe nervosamente guardandomi la punta delle scarpe, in attesa di una risposta, e al tempo stesso paurosa di riceverla. Riesco a vedere le sue braccia fare leva sulle ginocchia per alzarsi e i suoi piedi avvicinarsi di qualche passo a me. Una sua mano gelida mi solleva il mento e incatena il mio sguardo al suo. Per l’ennesima volta da quando lo conosco sento che potrei sciogliermi sotto questo sguardo di miele infuocato
.

<< anche io ti amo. >>

Quattro semplici parole. Quattro semplici parole hanno avuto il potere di far smettere il mio corpo di rabbrividire per il freddo, di far fermare il mio cuore e al tempo stesso di farlo battere come in preda ad uno sforzo troppo grande per essere sostenuto, di far bloccare la musica che filtra dall’interno della casa e di far brillare come un sole accecante la luna piena in cielo. Questa persona intende forse farmi morire dalla felicità?

Ommammamia da quanto tempo non aggiorno o_o''' ma credo di essermi fatta perdonare con questo capitolone ricco di avvenimenti xD Il prossimo sarà ancora più bello perchè....conterrà una scena molto bella che molte stanno aspettando sicuro xD Tanti auguri a tutti!!! e grazie a chi recensisce, a chi legge, e a chi segue la mia storia!!! grazie mille =D Enjoy!!

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Capitolo 17
*** the end ***


Scoppio letteralmente a piangere. Come una perfetta cretina. Come se mi avesse appena detto di sparire dalla faccia della terra, come se mi avesse preso a schiaffi. Invece non ha fatto niente del genere, ha semplicemente fatto la cosa giusta. La cosa migliore che potesse fare. E il fatto che non ci ha aggiunto qualche risatina o ghigno mi ha definitivamente fatto crollare. Nascondo il viso tra le mani, e a dispetto del freddo gelido della notte le mie guance sono come infiammate , strofino gli occhi con le mani e sicuramente diventano ancora più arrossati di quello che già erano a causa delle lacrime. Edward vedendo che non smetto di piangere allora sbuffa divertito e mi infila una mano tra i capelli, scompigliandoli ancora di più.
<< se piangi ora, non oso immaginare cosa avresti fatto se ti avessi rifiutato >>
<< ti avrei dato un calcio nelle palle credo … snif >> nonostante mi senta leggermente meglio grazie alla frecciatina che gli ho appena lasciato continuo a piagnucolare e a tirare su con il naso. Molto sexy come immagine.
<< su su … tecnicamente dovrei essere io quello che dovrebbe piangere, da oggi in poi ti sono vietati schiaccianoci e oggetti contundenti troppo pesanti. >>
Scoppio a ridere. Mentre piango, rido come un idiota. Però era carina la frase, era divertente..no? ok ho anche bevuto qualche schifezza quindi è ovvio che sia un po’ schizzata. Solo un pochino è!
<< Bella … ma che ti sei fumata? >>
<< fumata credo nulla, ma ho bevuto della vodka? O forse era quel nuovo misto … come che si chiama? AH! >>
<< che succede!? >>
<< non mi hai baciato ! >>
<< che? >>
<< ci siamo confessati amore eterno e non mi hai neanche dato un bacetto!! Vergogna! >>
<< … Bella sembri un panda >>
<< cosa? >>
<< ho detto sembri un panda. Quell’intruglio che voi femmine vi fate in faccia si è sciolto quando hai aperto i rubinetti e per quanto adori i panda non è molto eccitante , un panda. senza offesa >>
<< … >>
<< ti sei offesa? >>
<< per caso questa cosa del panda era un giro di parole per dire che sono grassa? >>
Altra risata. Questa volta ride lui, io intanto cerco di guardarmi il fondo schiena per capire se davvero sembro un panda strizzato in un abito azzurro. Mentre cerco di contorcermi Edward mi posa la sua giacca sulle spalle e mi circonda con un braccio.
<< vieni dentro Karatè Panda >>
<< era kung fu panda! >>
<< non dirmi che te lo sei visto >>
<< almeno 5 volte ! >>
<< … chiedo il divorzio … >>
<< hey! Ha una sua dignità di cartone animato ! >>
<< alla tua età e guardi ancora i cartoni animati? Tra un po’ ti verranno anche le vampate di calore! >>
<< oh! Sei … sei … sei un carciofo ecco! >>
<< che insulto … ora mi metto a piangere >>
<< è colpa dell’alcol! Domani tranquillo che rimedio ! >>
<< per il momento balla con me >>
Silenzio. Ok . non può averlo detto. Specialmente non dopo avermi paragonata ad un panda! Non se ne parla! No. Niet. Mai!

<< … come diavolo abbiamo fatto ad arrivare qui!? >>
<< mentre tu pensavi ad un insulto da farmi ti ci ho trascinato. Cazzo sei pesante >>
<< o forse sei tu ad essere troppo gracilino!? >>
<< certo certo. Ma ti sei resa conto che stai ballando? >>
Mi guardo intorno cercando di focalizzare la scena. Ringraziando santo Carciofino non ci troviamo al centro della pista, i riflettori sono puntati ancora su Sophie e Cris e solo qualche sporadica occhiataccia da parte di alcune ragazze mi fa capire di non stare sognando. Con un leggero sospiro mi appoggio alla spalla di Edward guardandolo di traverso
<< tecnicamente, sei tu che fai tutto. Ti rendi conto che ti sto schiacciando i piedi? >>
<< non sei così pesante >>
<< … tu sei un idiota >>
<< ami un idiota, sei idiota anche tu quindi? >>
<< mi sa di si >>
Chiudo gli occhi ma sono sicura che ha tirato fuori uno di quei suoi sorrisetti sghembi che amo odio tanto. Chissà perché ogni mio pensiero sembra essere circondato da una nuvoletta pomposa rosa. Mi sa che per domani mi troverò con una ventina di carie e un diabete fulminante. Però per una volta posso anche … lasciar correre. Solo per questa volta però.

Il ritorno a scuola è stato qualcosa di traumatico. E non solo perché è la scuola ad essere traumatica ed io non avevo aperto nemmeno mezzo libro, per colpa di chissà chi eh , ma anche perché mi sono dovuta sorbire le domande a raffica di Dj e le continue occhiatine maliziose di Bea. Ovviamente erano venute a sapere di tutto. E che vergogna quando ho dovuto ammettere che effettivamente si, stavamo insieme ( credo ), ma che non c’era stato nemmeno un bacio.
<< ma come!? Neanche uno!? >>
<< hem … il fatto che abbia sognato di baciarlo vale ? >>
<< no! Non vale per nulla! Sai quante volte ho … hem … hanno sognato di baciarlo!? Allora dovrebbe significare che ogni ragazza che l’ha sognato ha davvero baciato Edward … il che è anche possibile però, anche se dubito si sarebbero fermate solo al bacio …. Cioè quello che voglio dire è che …. >>
<< Dj, chiudi la bocca. >> Bea interviene tappando la bocca di Dj prima che gliela tappi io con il mio vassoio del pranzo. A proposito, Edward non c’è. E ora per colpa sua sto già immaginando che potrebbe essere rintanato in qualche stanzino a fare cose sconce con qualche ragazza. Perfetto. Mi sto deprimendo sempre di più.
<< quello che Dj voleva dirti, è che è strano. Però comunque a breve succederà no? Siamo contente per te Bella. >>
Bea mi sorride, e anche io le sorrido di rimando mentre Dj ci mostra due pollici su tutta contenta. Del resto perché preoccuparmi tanto? Se è qualcosa ho il permesso dei genitori di Edward di torturarlo. Bwaah . hem si.


<< papà … >>
<< no >>
<< papà ! >>
<< NO! >>
<< tesoro … >>
<< ho detto no! >>
Mi do una manata in faccia seguita a ruota da mia madre. Erano circa venti minuti che andava avanti questa solfa. Io era stra pronta a dire una bugia, e mia madre era complice. Peccato che mentre preparava il caffè si era messa a canticchiare allegramente : << Bella ha un appuntamento con il suo fi-fi-fi-fi-co-fi-fi-danzato!!! Yeh!! >> con tanto di urletti. Inutile dire che mio padre si era quasi affogato con il caffè e che stava tentando di sbarrare la porta di casa per evitare l’arrivo ‘’ del perfido individuo che voleva far diventare una piccola ed innocente bimba in una spregiudicata fan fatal! ‘’ (testuale citazione)
<< pà! Non mi puoi impedire di avere un fidanzato!! >>
<< sei mia figlia e sei troppo piccola! >>
<< e quando non sarò troppo piccola? >>
<< … 40 anni circa >> borbottato con voce decisamente seria
<< papà! >> urlato con voce decisamente stridula
<< ok ok!! Ma voglio parlare con quell’individuo! >>
<< … >>
Ti prego ti prego ti prego fa che Edward esca da questa casa con ancora tutti i capelli in testa. Perdindirindina. È in ritardo di soli 5 minuti, ma la tensione me li sta facendo sembrare 30. Mi ricontrollo di nuovo allo specchio, per circa la ventesima volta, e penso che forse mi sarei dovuta vestire più femminile. Peccato però che un certo padre a caso mi abbia impedito di indossare alcun tipo di abito minimamente scollato, o trucco.
<< è anche in ritardo quel mezzo soldo di cacio ! >>
<< papà!! È il miglior ragazzo che esista a questo mondo ! oltre ad essere intelligente (perché è intelligente vero?) è anche bello! Si bello!! È inutile che fai quella faccia sconvolta! >>
<< Bella … >>
<< no!! Non so come fa a sopportarmi però mi sopporta ! quindi tu non rovinerai tutto! Sarai gentile con lui chiaro!? E non me lo dire! Sta dietro di me vero!? >>
Senza aspettare una risposta mi giro e si, effettivamente è davanti a me, con un sorriso strafottente stampato sulla faccia, e le mani nelle tasche dei jeans, dietro di lui mia madre mi guarda con un aria colpevole sulla faccia.
<< hem … scusa Bella, avevo pensato che facendolo entrare dal retro avresti potuto sgattaiolare con lui senza che tuo padre se ne accorgesse ( occhiataccia di mio padre ) >>
<< no! Non è possibile. Non anche la seconda volta questa figuraccia! Almeno la prima ti stavo insultando … ma ora … tu!!! (indico con il dito) non ti azzardare a montarti la testa! E non gongolare!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaah!! Smettila di sorridere!!! >>
Ovviamente tutto fiato sprecato. Dopo qualche secondo in cui continua a compiacersi dei complimenti appena ricevuti si fa tutto serio e si avvicina a mio padre.
<< signore terrò le mani a posto, riporterò sua figlia in tempo per il copri fuoco e tutta intera … o almeno ci proverò >>
<< tranquillo sono abituato a vederla ruzzolare per terra >>
Certo sono contenta che stiano facendo amicizia, ma non mentre ridono di me! Mi accascio in un angolino e mi deprimo mentre continuano ad insultarmi. Bene. Gran bel primo appuntamento!

<< tu sei morto! >>
<< ma come? Sono simpatico a tuo padre! >>
<< solo perché ti sei messo a parlare di racchette ! >>
<< sono strategie mia cara >>
<< tzè >>
Incrocio le braccia e sbuffo decisamente contrariata.
<< Bella? >>
<< che c’è!? >> con uno scatto mi volto verso di lui pronta ed armata a rispondere ad ogni frecciatina od insulto possibile ed immaginabile, ed invece fa l’unica cosa a cui in quel momento non ero per nulla preparata !
Frena cazzo! E pure di botto. Nonostante la cintura sbatto la testa da qualche parte. Mi stringo le tempie con le mani e tento di lanciarci qualche occhiataccia
<< sei per caso rincretinito!? Santissimo prezzemolo che cavolo ti salta per la testa!? Allora non guardarmi come un creti …. >>
Eh beh. Mi bacia. Semplicemente mi bacia. Vorrei solo che avesse frenato più delicatamente visto che il dolore alla fronte mi fa quasi distrarre dal bacio. Quasi però eh. È decisamente meglio di quanto credessi. Delicato, mh ,forse, dolce sicuro, esperto e sicuro. Ha le mani fredde come le labbra, però il bacio è caldo e beh, umido. Mentre lui mi accarezza le guance con le mani fredde io riesco solo a rispondere al bacio. Sono, terribilmente, imbarazzata. Quando si separa sono completamente rossa, di questo ne sono certa . mi sfiora la fronte con le labbra e mi sussurra << ti amo e non ti lascio scappare >> prima di rimettersi al volante. Inizio a stritolare le dita fra loro anche perché non so esattamente il motivo ma non riesco a spiccicare parola, ed in più ho un sorriso ebete stampato in faccia che mi fa sentire un idiota completa.
<< allora …. Quanto sei fortunata ad avere un fidanzato meraviglioso e perfetto come me? >>
Tutti i miei propositi rosei si infrangono in un secondo e lo guardo con occhi ridotti a fessure
<< tu!!! Razza di montato!! Peggio della panna!!
Pallone gonfiato!! >>
<< hey hey hey. Sono tue parole queste ! >>
<< grr …. >>
<< ahaha allora dimmi quanto sono bello? >>
<< non sei bello!! >>
<< a no? >>
<< tra poco comunque non lo sarai più! >>
<< hey! Sto guidando! Finiscila! Aaaaah! >>

<< hey aspetta un attimo!! non è finita qui! >>
<< come? >>
<< non so ancora chi mi ha regalato quella stra maledettissima mucchetta! >>
<< sei scema però eh >>
<< come scusa? >>
<< ma sono stato io no!? >>
<< cosa!? beh effettivamente è sensata come cosa mh ... >>
<< Bella ... ringrazia che c'hai un bel faccino se no ti avrei fatto scendere dalla mcchina seduta stante >>
<< cafone! buzzurro! carciofo! puzzone ! idiota! cretino! abbindolatore di giovani fanciulle! ladro di calzini! >>
<< oh santo cavlfiore.... no cavolo hai contagiato pure me!! accinderb...BELLA! accidenti a te! >>
<< muaaaah >>

Eh beh, è così che è iniziata la nostra storia, litighiamo sempre ma poi facciamo la pace e poi beh, ricominciamo a litigare. Hem hem . non è esattamente come mi ero immaginato il mio principe azzurro, e non è nemmeno dolce e premuroso come un altro Edward di mia vaga conoscenza, però di certo non annoia! Alla lunga l’essere perfetti scoccia, e noi stiamo bene così , imperfetti e beh ,perfetti insieme. Spero che si ricordi che mi ama quando gli dirò che gli ho sfasciato lo stereo. Ditemi in bocca al lupo!

Beh non ci posso credere.... ho finito per davvero o.o'' ringrazio tutti quelli che hanno seguito la mia storia e beh... grazie e auguri a tutti! =) mi farebbe piacere sapere cosa ve ne pare di questa storia decisamente demenziale che ho messo su xD a dire la verità all'inzio mi piaceva come andava, e anche ora mi piace, però non la sentivo più ... mia ecco. spero che vi abbia strappato un sorriso ! grazie ancora a tutti =) ( si forse il paragrafetto finale vuole dire che Ed e Bella vivono insieme... o forse solo che Bella ha accampato tende da profuga in camera di Edward ... in ogni caso rimane sempre Bella fino alla fine xD cavolo non sono brava nelle scene romantiche u.u***)

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