L'Anti-Edward Cullen di Gienah (/viewuser.php?uid=39176)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuova Arrivata ***
Capitolo 2: *** Ed Ecco A Voi L'Anti-Edward! ***
Capitolo 3: *** AMICI!?!?! ***
Capitolo 4: *** Viva Le Novità!! ***
Capitolo 5: *** Lontano dalla Casa di Pan di Zenzero!! ***
Capitolo 6: *** Wiwa Le mucche Rosa ***
Capitolo 7: *** Due pazzi insieme non vanno bene nono!! ***
Capitolo 8: *** E nelle notti di pioggia... ***
Capitolo 9: *** Il lato negativo delle sorprese ***
Capitolo 10: *** Il Bianco ha un pessimo ascendente ***
Capitolo 11: *** La realtà dalla fantasia ***
Capitolo 12: *** Una veggente da fare schifo ***
Capitolo 13: *** Sfogarsi Fa sempre bene ***
Capitolo 14: *** Preparativi!! ***
Capitolo 15: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 16: *** Bisogna scegliere sempre, alla fine. ***
Capitolo 17: *** the end ***
Capitolo 1 *** Nuova Arrivata ***
Bene Bene..ed eccomi con una
nuova ff. Ok prima che leggiate. No non ci saranno bei vampiri ma solo
bei maschietti u.u che è già qualcosa XD. Solo i personaggi principali
avranno lo stesso nome, Isabella e Edward, il resto li ho cambiati però
i personaggi sono miei trama mia insomma solo alcune cose c'entrano con
il libro. E ora Buona lettura :D
Siamo sinceri, chi è che non conosce la storia di Edward e
Bella? un amore impossibile, un vampiro bellissimo con tutte le doti di
un
principe azzurro e anche di più....insomma tutto il necessario per
creare un
best seller. Ma ovviamente non tutti sono Edward Cullen, anzi, forse su
un
intera popolazione maschile solo uno è la copia di Edward. In poche
parole
addio bel vampiretto. Fortunatamente è ancora possibile riuscire a
trovare il
proprio ragazzo ideale, anche se è una cosa mooolto difficile. Ma
mettiamo che
la storia di Twilight venga revisionata e cambiata partendo dai
personaggi fino
ad arrivare alla trama? Del resto anche L'Anti- Edward Cullen ha il suo
fascino.
Alberi. Solo alberi per chilometri e chilometri. Sarebbe bello
sapere cosa è passato per la testa dei mio padre quando ha accettato
una
proposta di lavoro in uno dei posti più sperduti e monotoni del paese.
Ma
ovviamente tenere all'oscuro dei propri piani di vita l'unica figlia
adolescente è una prerogativa di ogni genitore. Darei la mia mano
destra per
poter vedere il lontananza anche solo l'ombra del mare. MARE. Acqua
pulita e
limpida, libertà di movimento e tanto sole. Questa è la mia idea di
casa. Ma ovviamente
non è possibile. Dalle coste sabbiose e calde del SUD alle spigolose e
umide
vette del nord. Una differenza da poco. Sconsolata guardo fuori dal
finestrino
nel disperato tentativo di vedere qualcosa che non sia verde o viscida.
Le
uniche cose che non corrispondono a questa descrizione sono le persone.
Uomini
per lo più che guardano la nostra auto stra carica passare per le vie
di una
città in cui nessuno si sognerebbe di vivere. Guardo lo schermo nero
del mio
cellulare e tiro un sospiro quando vedo che non ci sono ne chiamate ne
messaggi. Amici. che parolone. Uno dice che si trasferisce e per le
ultime
settimane sono tutti pianti e addii biascicati, ma una volta partiti è
storia
vecchia, si viene accantonati in un cestino dell'usato. Bella fine. Non
mi è
dispiaciuto tanto doverli lasciare. Non ho mai avuto amiche o amici del
cuore,
nessuno con cui potermi confidare o cose così. Mai avuto niente del
genere. E
per il momento non ne ho mai neanche sentito il bisogno. Fare cose come
leggere,
leggere studiare mangiare tennis e leggere ti tengono occupata la mente
da
possibili piagnistei o compatimenti. Ma ora? libri finiti, in più non
so
neanche se avrò la possibilità di giocare a tennis in
questa....cittadinella.
L'unica nota positiva di questa faccenda è che magari qui la gente non
è ne
pidocchiosa ne schifettosa come le persone della mia città natale. Si
in
effetti persone semplici e alla mano come queste potrebbero fare a caso
mio.
Sempre se ce ne siano. Finalmente l'auto di ferma. Le mie preghiere
sono state
ascoltate!!!( in parte ) Praticamente la metà inferiore del mio corpo è
diventata insensibile e quando scendo dall'auto l'unica cosa che
ottengo è
l'inciampare nei miei piedi rimediando un occhiata afflitta dai miei
genitori.
Beh, se sono imbranata da farmi male da sola almeno una volta al giorno
devono
centrare qualcosa pure loro no!? Questa nuova ''avventura'' sta
iniziando con
il piede storto.
Dopo essermi alzata
a fatica e aver rimediato altre risatine
dei miei genitori il mio campo visivo viene occupato da una specie di
cottege
di montagna. Tipo quelli che si vedono nelle commedie americane con
trame
amorose impossibili da ricordare. E' una villetta a due piani in
mattoncini con
una grande vetrata che sostituiva 2 pareti del piano di sopra e una del
piano
di sotto. Neanche a dirlo, anche questa villetta circondata dagli
alberi.
Inizio a dubitare che in questo posto ci sia anche solo l'ombra del
giallo del
sole o del blu del cielo in estate. Strascico i piedi lentamente ed
entro nella
nuova ''dimora'' ignorando le proteste dei miei genitori sulle valigie
che non
ne volevano sapere di uscire dalla macchina. Beh se loro hanno stra
caricato la
valigia sono problemi loro. Giro le stanze ad una ad una e più le
guardo e più
mi vengono in mente quelle commedie americane. Cucina ad isola, enorme
camino,
piante qua e la e,dulcis in fundo , una delle camere da letto al piano
superiore ha un letto a baldacchino come quello delle principesse, una
vetrata
al posto della parete e nella parete a fianco una porta a vetri con un
piccolo
balconcino, e sulla parete opposta una grande libreria che occupa tutta
la
parete con vari scompartimenti. Ed infine, cosa straordinaria, un bagno
personale. Ok. Ho appena preso possesso di questa camera, e senza
neanche
andare a vedere se l'altra camera ha un letto matrimoniale o singolo
butto il
mio borsone sulla scrivania e mi fiondo sul letto. Munita di Ipod
chiudo gli
occhi e nonostante questa giornata non sia iniziata per il verso giusto
mi
addormento quasi subito.
Driiiiiiiiiiiin.
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiin
Chi?Che?Cosa?Quando?O cielo. Ma che cos'è sto rumore?! A
certo. La sveglia. Senza neanche scompormi con la grazia di cui solo io
sono
munita prendo quell'affarino demoniaco e lo getto in una parte a caso.
<< AH!!! Ma sei pazza!? >>
Apro un occhio e guardo mia madre che mi fissa terrorizzata.
Per sua fortuna la mattina ( pomeriggio,sera, notte,alba...) ho una
mira da
schifo quindi l'ho mancata di qualche centimetro. Nonostante mia madre
continua
a guardarmi con gli occhi socchiusi io continuo tranquillamente a
dormire.
<< beh? >>
roteo gli occhi << si si...scusa >>
<< ma no!! >>
<< e allora cosa? >>
<< ti devi muovere!! oggi hai il tuo primo giorno di
scuola! >>
Spalanco gli occhi e mi tiro su a sedere di scatto <<
cosa!? >>
<< su muoviti, devi stare a scuola fra dieci minuti
>>
Con una mossa degna di un cartoon della Disney mi fiondo giù
dal letto, in bagno lavandomi in meno di 40 secondi, mi vesto con le
prime cose
che mi capitano, afferro lo zaino e sto per scendere le scale quando mi
sento
afferrare per il colletto della maglietta. Scocciata guardo verso mia
madre che
sghignazza silenziosamente. << beh!? non ero in ritardo? >>
<< a dire la verità ci hai messo 5 minuti in tutto e
mancano ancora 30 minuti all'inizio delle lezioni >>
La guardo con gli occhi spalancati << 30 minuti!?!? e tu
mi hai svegliato mezz'ora prima perchè!?!? >>
<< per non farti fare tardi!! e poi volevo farti vedere
cosa ho trovato in cucina!! Cioè ti rendi conto? è una cosa per fare le
cialde!! CIALDE!! mi sento tanto mamma d'america!! >>
sconvolta cerco una via di fuga dalle
manie-adolescenziali-demenziali di mia madre e con mia somma fortuna
riesco ad
afferrare la maniglia del bagno e a rintanarmici dentro. Tiro un
sospiro di
sollievo. Cavolo. Primo giorno di scuola. Un altra volta. Già aver
affrontato
il primo giorno di scuola alle elementari, alle medie e al liceo, ci
mancava
solo un altro primo giorno ad un altro liceo. Sconsolata guardo nello
specchio
il mio riflesso. Sul naso quell'orribile minuscola cicatrice causata da
una mia
performance di volo acrobatico sul marciapiede della mia scuola. Non
che io sia
una fanatica del mio aspetto o cose così, anzi, io sono l'ultima
persona
esistente che si cura del proprio aspetto fisico, anche se ogni volta
che mi
guardo in contro luce, quell'odiosa macchiolina a forma di semi
stellina sulla
punta del naso mi irrita non poco. Anche io ho le mie manie
perdincibacco!!! e
no!! non dico ''perdincibacco'' in pubblico , però quando ci vuole ci
vuole!! (
no comment )
Mi appoggio alla porta e provo a sentire qualche movimento
sospetto che potrebbe indicare la presenza di quella pazzoide di mia
madre. Ma
niente. Così quasi strisciando esco e scendo velocemente le scale. Mio
padre
sta seduto sul divano bianco del salotto, mentre mia madre sta
incespicando con
la macchina sforna cialde, o come si chiama. Mi fiondo nel frigo e
ingurgito ,
sempre con la mia solita finezza, un bicchiere di latte. Mi sto
decisamente
americanizzando. Visto che ho ancora 20 minuti abbondanti di tempo
inizio ad
osservare la mia famiglia. Se di famiglia si possa parlare visto che
siamo in
tre a comporla. Mio padre, dal suo imponente metro e ottantacinque
d'altezza,
folti capelli neri come il mio pc, che per chi non lo sapesse è
decisamente
nero, e occhi neri come la notte. Mia madre con il suo rispettabile
metro e
sessantanove, magra come una modella, lunghi capelli color platino e
occhi
azzurro verdi. Oh si certo. Non vi dico quanto sono bella io. Capelli
neri
occhi azzurri...se, vabbè. Diciamo che dei miei genitori ho preso si e
no la
testardaggine. Capelli di un banale marrone cioccolato ondulati, occhi
marrone
cioccolata calda e un metro e settantadue di pura normalità allo strado
brado.
No ma che dico, come dice mio padre sono una ragazza speciale ed
interessante...si se lo dice lui c'è da crederci. Ritornando alla
realtà mi
alzo di scatto dal divano e esco in giardino, o meglio questa era la
mia
intenzione fino a quando non ho sentito mia madre chiamarmi. <<
che c'è?
>>
<< ma ti sei vestita così? >>
mi squadro partendo dalle converse viola passando per i jeans
blu per arrivare alla felpa glicine.
<< beh...che ho che non va? >>
<< ma...hai i jeans!! niente gonna? non vai più ad una
scuola cattolica sai? abbassa giù la cerniera della felpa!! >>
io e mio padre la guardiamo sconvolti. ok. andavo ad una
scuola cattolica,si, proprio quella piena di preti dove ti fanno dire
preghiere
all'inizio delle lezioni e dove la religione come materia conta quanto
il greco
al classico o la matematica allo scientifico, ma non per questo mi
vesto così!
sono comoda e mi piaccio così come sono. Al contrario mio padre non
l'ha presa
molto bene questa uscita di mia madre, infatti da geloso cronico
dell'unica
figlia femmina la guarda in cagnesco. Mia madre si limita a roteare gli
occhi e
a continuare a grattugiare i rimasugli di cialde da quell'affare.
Questo giorno
non so come lo vedo.
Mio padre mi ha
appena ''mollato'' letteralmente sul
marciapiede della mia nuova scuola. Avete presente gli animali allo
zoo? ecco
ora io sono come un pinguino che si trova fra i cammelli. Mi squadrano
tutti
come se avessi tre occhi e sei braccia. Eppure sono tutti
così..normali. Non
come a scuola mia dove c'erano certi soggetti. Fino ad adesso ho visto
solo
ragazzi dai capelli neri e ragazze dai capelli neri o biondi. Al
diavolo chi
dice che quelli del nord sono tutti biondi. Posso capire che la ragazza
nuova
susciti interesse, ma se continuano a scrutarmi così mi metto ad
urlare.
Abbasso lo sguardo e cammino a testa bassa sgusciando fra gli studenti.
Questa
scuola è ENORME. E la mia vecchia scuola non era mica piccola, ma
questa
ricorda veramente i college americani. Gli studenti si spostano fra le
aule, e
ci sono gli armadietti!! Armadietti!! No voglio dire, armadietti!!!
Cos'è che
mi sconvolge tanto? Non lo so ma dopo anni a vederli nei telefilm
pensavo a
qualcosa di interessante. Invece ora mi sembrano solo cosi grigi
ingombranti.
Mi fermo davanti alla porta con su scritto ''segreteria'' ed entro
titubante
uscendo dal mare di gente che mi aveva travolto. La segretaria è una
donna
rossa riccia con gli occhiali tipici da segretaria anni ottanta. Dopo
una buona
decina di minuti in cui le ho ripetuto il mio nome tentando di farle
capire chi
sono esasperata passo una mano sugli occhi e le ripeto per la centesima
volta
il mio nome
<< Io mi chiamo Isabella Rossi e sono appena arriva.
Sono qui perchè vorrei l'orario delle lezioni!!! >>
questa volta sembra aver capito, infatti mi saluta con un
sorriso enorme è dire poco, e mi consegna l'orario delle lezioni. Con
un
profondo respiro mi catapulto in quella specie di fiume in piena. Senza
respiro
mi fermo contro un muro. Ad un certo punto si ferma davanti a me una
ragazza
poco più bassa di me che mi guarda con una certa curiosità. <<
hem...ciao
sono.. >>
<< Ciao!! Tu sei quella nuova no?Io mi chiamo Elisabetta
ma tu puoi chiamarmi Bet o Betta come preferisci. Tu sei Isabella vero?
Sai non
passano inosservati i nuovi arrivi. Non è che vuoi essere chiamata
Bella, Bella
come la protagonista del libro? Sai è davvero una coincidenza che una
Bella
venga ad abitare in una cittadina sempre piovosa!!C'è pure il Bel
Vampiro!!
>>
Oddio. Vi prego stoppatela!!! Va bene che io sono una
chiacchierona, però questa esagera, non mi ha neanche fatto dire una
frase
intera!!
<< hem...no puoi chiamarmi Isa o come ti pare, si è una
coincidenza incredibile, e potresti darmi una mano con l'orario?
>>
Ora che sta ferma e zitta posso inquadrarla meglio. E'
bassina, ma ha dei folti capelli biondi e vispi occhi verdi.
<< si certo!! fammi vedere!! mhm...sei fortunata!!Sei
nella mia stessa classe!! Vieni ti accompagno! >>
''Oh ma che
fortunata coincidenza!!'' stavo per dirlo ad alta
voce, ma mi sono trattenuta. Non sono così cattiva. Anzi non lo sono
per
niente. Ma divento taciturna quando non conosco nessuno. Speriamo ci
sia
qualche persona interessante oltre al Dj qui a fianco. |
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Capitolo 2 *** Ed Ecco A Voi L'Anti-Edward! ***
OK
ho aggiornato a tempo di record XD Ma solo perchè sono taaanto felice
che a qualcuno piaccia la mia ff :D riangrazio Caline, I love sasunaru,
innamorata__, miokyy, morbidina, nana97, XXX_Ice_Princess_XXX per aver
aggiunto la storia ai preferiti.
dani969, milly92, semplicemente_lunatica, _dj_paNDi_PapEte per averla
aggiunta alle seguite e infine ringrazio infinitamente
dani969, Caline, Innamorata__ e XXX_Ice_Princess_XXX
per averla commentata!! è grazie ai vostri commenti che ho deciso di
postare prima un capitolo piccolo, ma intenso :D Il prossimo
aggiornamento nella prossima settimana un bacio e buona lettura :)
Pensate che dopo la sorpresa
iniziale di una nuova arrivata mi avrebbero lasciata in pace? Ma no!!
Anche
durante l’intervallo, pausa pranzo o come la chiamano loro tutti
continuano a
scrutarmi con tanto di occhi sgranati. Dj, come ho deciso di chiamare
Elisabetta, mi ha costretta a sedermi con lei. Non che non lo volessi
ma lei mi
ha letteralmente rapito. Sono passati già 5 minuti e non sono riuscita
a
toccare cibo visto che Dj mi sta presentando un orda di persone sedute
al
tavolo con noi. E dire che di solito ci metto una settimana solo per
imparare i
nomi delle persone nella mia classe, infatti fino ad ora ho memorizzato
solo
nomi che mi piacciono o troppo strani per essere dimenticati, come
Policarpo,
si lo so, proprio Policarpo. Un tale Badù, e una certa Orsola. E io che
pensavo
ci fossero solo persone normali in questa scuola. L’unica ragazza ne
citrulla,
ne impazzita, che mi ha fatto una domanda normale, e non ‘’ hai letto
il libro
di twilight? ‘’ o ‘’ sei fidanzata con un vampiro? ‘’ o ‘’ ti
fidanzerai con un
vampiro? ‘’, ma ‘’ ciao sono Beatrice e tu? ‘’ e ‘’ come ti trovi in
questa
scuola? ‘’, è appunto Beatrice. Mi sta già simpatica questa ragazza. E
poi ha
le fossette. È geneticamente provato, chiunque ha le fossette è
simpatico. Io
conosco solo tre persone con le fossette, mio padre che è decisamente
simpatico
quando vuole, Bea, e un ragazzo della mia vecchia scuola che non so
quante
volte mi ha fatto piegare in due dalle risate. Anche questa Bea deve
essere
simpatica. Più di Dj. ‘<< Hey Bella? >>, << si Dj?
>>
lei mi guarda storta, non le piace questo soprannome. O nessuno le ha
mai detto
che l’unica differenza fra lei e una radio è che la radio si può
spegnere, o
tutti sono talmente abituati alle sue chiacchiere che fanno solo finta
di
sentirla. << allora, ti stavo parlando del vampiretto della
nostra
scuola. Oddio non è un vampiro ma dovresti vederlo!!! È bellissimo!!
B-e-l-l-i-s-s-i-m-o!!! E si chiama Edward!! Cioè voglio dire cioè è il
contrario di Edward quello del libro, ma quello nostro, Edward nostro è
due
volte più bello dell’Edward del libro insomma… >>
<< Dj!! Calma!! Respira!!! Ora…che me ne importa chi è
Edward? >>
Tutte le ragazze del tavolo meno Bea mi guardano come se fossi
un eretica, mentre Bea mi fa segno su col pollice. Dj è rimasta
scandalizzata e
mi guarda come se fossi tutta verde con le antenne. Ancora. <<
Bella…ma
tu non sai che stai dicendo!!! Edward è perfetto!!! È uno stronzo
incredibile,
però è bello bello bello!!!! >>
<< e sexy >>, << e provocante >>,
<< e troppo fico >> e man mano tutte le ragazze del tavolo
aggiungono aggettivi che preferirei dimenticare. Ad un tratto Dj mi
stritola il
braccio facendomi cadere la forchetta che avevo in mano per terra.
Addio pappa.
La guardo per chiederle spiegazioni ma invece che guardare me guarda la
porta
della mensa << è lui Bella è lui!!!!! >> Seguo il suo
sguardo e lo
vedo. Se avessi ancora la forchetta in mano mi sarebbe caduta. Ok. Come
posso
descriverlo? Meraviglioso. Bello. Davvero bello. Ora capisco perché lo
venerano
come un Dio. Alto più di un metro e ottanta circa, capelli rosso rame
scarmigliati senza neanche un ombra di gel, pelle bianco latte,
sorrisetto
strafottente sulle labbra e occhi color miele. Ma non miele giallo,
miele
dorato. Ma questo qui è uscito direttamente dal libro di Twilight per
far
perdere la testa alle comuni mortali? Ci manca solo che legge nella mia
testa e
siamo a posto. È seguito da altri 4 ragazzi che sembrano tutto meno che
fratelli. Eppure a quanto stanno dicendo è così. Una certa Elizabeth,
che dovrebbe
essere la ragazza bionda alta e
terribilmente altezzosa che sta passando, anzi sfilando affianco ad
Edward,
Sophie, una ragazza che sembra avere dodici anni per quanto è piccola
ed agile,
fidanzata con Christopher, un ragazzo magro e biondo e infine un altro
ragazzo
Jason, alto robusto con occhi e capelli neri. Tutti belli ed ovviamente
figli
adottivi di una ricca famiglia del posto. O mio Dio, ma a che livelli
sto!? Mi
sono già imparata tutta la genealogia di questa famiglia!! Su Bella
svegliati
dall’incanto!! Fortunatamente riacquisto il controllo di me e
ricomincio a
mangiare ignorando la famiglia più ammirata della scuola e tutti i loro
fan
vocianti.
Quarta ora.
Biologia. La professoressa è una simpatica donna
dai capelli arruffati che ci ha fatto trasferire come una massa di
profughi
nell’aula di scienze. Si una massa di profughi. Alcuni si sono portati
delle
scorte di cibo, altri video giochi per perdere tempo e altri ancora
hanno
addirittura un mini mini mini cuscino per dormire!! Da questo si può
capire
quanto è considerata fondamentale questa materia. Neanche messo piede
dentro l’aula
che i posti di dietro sono stati presi d’assalto. Dj si è seduta con
Bea ed io
sono rimasta come si sual dire, appesa. Riesco ad intercettare un banco
vuoto
nella penultima fila rimasto fuori dalle grinfie di quei pazzoidi.
Nessun
compagno di banco. Finalmente sola. Neanche a finire la frase che entra
in aula
un ragazzo leggermente affannato ( tipo uno che sta per avere un
infarto e ha
bisogno di prender fiato ogni tre secondi prima di parlare )
<< Prof…esso…ressa….un…ra..gazzo ha
fatto…esplodere…l’aula…di chimica…del quarto anno…il professore l’ha
portato…in
infermeria……possiamo…stare con…voi…in questa…..aula… >> La
professoressa
lo guarda stralunata per qualche istante come capire chi fosse questo
soggetto.
<< va bene ragazzi entrate pure >>
Le ragazze della mia classe iniziano a fare urletti di
approvazione e altri commenti su quanto siano fortunate. Ma un
poveretto gli è
esplosa una fiala in faccia. Che c’è da ridere? Ovviamente sono
l’ultima a
capire le cose. Infatti capisco tutto quando entra dalla porta con le
mani
delle tasche dei jeans Edward - Semi Dio sceso in terra-Wilde. Dj e le
altre
esclusa Bea trattengono il fiato, probabilmente per poter sentire anche
solo il
minimo sospiro uscito dalle sue labbra o forse per sembrare più magre
evitando
di respirare. Edward le guarda ad una ad una con il solito sorrisetto
che mi
irrita più di questo umido odioso di questa cittadina odiosamente
umida. Alla
fine si sofferma su di me per ghignare e sussurrare qualcosa al
fratello James ,credo.
Si avvicina sicuro e si siede vicino a me. Risultato? Mi si gela il
sangue
nelle vene e mi viene la pelle d’oca. Mannaggia a lui. Perché mi viene
sempre
in mene quel dannatissimo libro? Magari è anche un gentelmen. Magari.
Non ho
mai conosciuto nessun ragazzo gentile. Si volta di scatto verso di me e
io per
la sorpresa mi gelo letteralmente sul posto. Lui si avvicina a me e
socchiude
gli occhi. O melanzane in salamoia!!! Scusate ma quando ci vuole ci
vuole!!
<< hai un buon odore >>
Oddio che voce che ha. Tipo lo zucchero filato. Ok lo zucchero
filato non ha voce però mi fa pensare allo zucchero filato con il
caramello. Un
momento. Buon profumo?. Ma che cosa sta blaterando?!
<< cosa? >>
<< ho detto, che hai un buon profumo. >>
Ok. Questo è tutto rincitrullito. Gli piace aquolina e va
bene. Io adoro il mio profumo. Ma dirlo così senza neanche conoscere il
mio
nome? Ok è tutto fuori.
<< anche io sono felice di fare la tua conoscenza
>>
Dico in modo sarcastico. Lui è completamente spiazzato, probabilmente
non è abituato a sentirsi rispondere a tono, ma solo a ragazze che
cadono ad
ogni sua parola. Beh con me si troverà molto male. Nonostante appena
incroci i
suoi occhi le gambe diventino nutella ( si vede così tanto che ho fame?
) il
suo atteggiamento mi irrita e il mio orgoglio mi impedisce di guardarlo
con
occhi sognanti. Per quello c’è tutta la notte. Dopo essersi ripreso
dallo shock
iniziale incomincia a ridere in modo decisamente troppo sensuale per
essere una
risata. Ok se prima pensavo che vampiri come i Cullen non potessero
esistere, o
meglio che non esistessero i vampiri, ora inizio ad avere qualche
dubbio.
<< Sai, sei proprio divertente >>
<< non mi sembrava di aver fatto questa battuta. In ogni
caso io sono Isabella. >>
<< beh penso tu sappia già chi sono io >>
<< a dire la verità ho sentito parlare molto di te
Edmund >>
Ok va bene ormai conosco a memoria vita morte e miracoli di
ogni membro della sua famiglia, figurarsi se non conosco il suo nome.
Ma il
modo in cui si comporta mi da sui nervi. E poi vederlo sorpreso mi
diverte
terribilmente.
<< Io mi chiamo Edward >>
Ha gli occhi socchiusi e mi guarda come se avessi detto un
eresia. Altro che Edward Cullen, questo coso è tutto meno che dolce e
gentile.
<< a si certo scusa. >>
<< mhm...sei...strana...non è che per caso al sud le
ragazze sono ragazzi travestiti? >>
ok. Non è di certo il primo che mi dice che sono strana, anzi,
nella mia vecchia scuola parlavo al telefono con i ragazzi e giocavo a
biliardino con loro mentre le altre ragazze, o meglio quasi tutte,
giocavano a
pallavolo e per di più quegli esseri definiti ‘’machi’’ erano
affascinati dal
fatto che giocassi con la play station e che non mi truccassi. Questo
per far
capire a chi livelli mentali erano. Ma mai nessuno mi ha mai definito
maschio
mancato. E ci vuole un coraggio santo carciofo!!Scusate la brutta
espressione,
ma quando ci vuole.....
<< beh scusa tanto se non mi stendo ai tuoi piedi e ti
intono qualche poema in tuo onore, ma sono stonata come una campana e
ho un
gran mal di schiena. E poi sono tutto meno che un maschio mancato
>>
Lui tanto per cambiare si stupisce di nuovo e dopo qualche
altro secondo ricomincia a ridere. Inizio a pensare che sia un pò
prevedibile
questo ragazzo.
<< accidenti. Sei la prima ragazza che incontro che non
sviene, non balbetta e non mi fa gli occhi dolci. Sicura di non essere
omosessuale? >>
Oh mio Cipollino. Ma questo cosetto ( e che cosetto)pensa che
ogni essere femminile eterosessuale lo deve osannare?
<< eterosessuale convinta. In ogni caso non si può
piacere a tutti >>
Ed ecco un altra occhiata da '' sta tipa o è omosessuale o è
un alieno asessuato ''
<< Se parli così mi fai credere davvero che tu sia pazza
o... >>
<< no. non sono omosessuale per la centesima volta!! In
ogni caso io preferisco guardare i ragazzi per come sono di carattere e
non di
che colore hanno gli occhi o se hanno o meno le fossette. >>
Ora che l'ho appena detto, mi sono smentita da sola. Edward è
l'unico essere umano che ha le fossette e non mi fa ridere. Lo guardo
allucinata << non è che sei un vampiro vero? >>
Lui rotea gli occhi << non incomincerai anche tu con
questa storia, Bella? >>
Marca la lettera ''B'' in modo da farmi capire l'allusione con
la Bella
del
libro. Come se tutti gli altri che mi chiamano Bella ed ammiccano non
bastassero.
<< Certo che no. Ma un essere umano non può credersi il
centro del mondo >>
<< Si se sono Io. >>
<< e tu sei...egocentrico e narcisista? >>
<< forse. Ma anche bello, e terribilmente interessante.
Ma le tue amiche non ti hanno detto niente? >>
<< forse si o forse no. O ma è inutile. Si mi hanno
fatto una testa tanta su di te e quanto ti trovano bello fico ecc ecc
>>
<< e tu concordi con loro? >> Bene. Ora è
ritornato il solito sbruffone sexy del cavolo. Avanti Bella, ce la puoi
fare.
Resta Lucida.
<< mhm, io penso che qualcuno dovrebbe darti una
lezione. Dovresti andare dai preti della mia vecchia scuola, una
bacchettata
sulle mani o sul sedere non ti farebbe male. >>
Lui fa una faccia fintamente sconvolta << Io? Ma se sono
un angioletto? >>
<< si certo. Come vuoi >>
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin
Ora so che esiste un suono più demoniaco della mia sveglia.
Stupida campanella assordante. Mi giro verso Edward e lo ritrovo a
guardarmi
con i suoi cavoli di occhi dorati che sembrano sabbie mobili che mi
attraggono
per volermi inghiottire.
Ma che dovevo fare oltre ispirare???A già. Espira espira prima
di soffocare scema!!! Ok. Ora va meglio.
<< hem... >>
<< sai sei bella sempre, però quando arrossisci sei
semplicemente favolosa. Quasi ti invidio >>
Sono arrossita? Beh se ero arrossita ora sono completamente
rossa peperone. Mi manca il respiro e gli occhi si sono automaticamente
spalancati. Lui mi guarda con un sorrisetto che dice più delle parole
'' allora
neanche tu sei immune al mio fascino ''. Si alza e con un'agilità da
felino se
ne va silenziosamente, seguito dagli sguardi adoranti delle mie
compagne che
hanno seguito tutta la nostra intensa conversazione. Questa volta mi
sono
lasciata prendere di sorpresa. Ma la prossima volta non succederà. Oh
Edward,
sta certo che avrai pan di zenzero per i tuoi denti. Mannaggia ho
fameeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.
|
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Capitolo 3 *** AMICI!?!?! ***
Ok prima i ringraziamenti :D
Cino nero, crazykika, Cri Cri 88, eagle93, littlestar23,SweetRoby,
_Bonnie_ per aver aggiunto la storia alle seguite.
Alexis57 per averla aggiunta alle preferite
E un grazie ENOMRE ;D a dani969, smemorata, innamorata__, _Bonnie_,
_dj_paNDI__PapETe per aver commentato :)
Grazie a tutti quelli che l'avevano aggiunta prima ai preferiti e alle
seguite, e a chi solo la legge. Ok pra basta ciarlare. XD. Commentateee
<< Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!
>>
Fisso mia madre che ha appena finito di urlarmi nei timpani
<< beh? >>
<< ma..TESORO!!! Ma sembri un cadavere!!! Anzi uno
zombie!! Anzi uno di quei cosi usciti dai film con le antennine che vi
vedete
tu e tuo padre!! >>
Traduzione: film con le antennine: film
horror-fantascientifici che ci vediamo io e mio padre. Cosi: Alieni o
vampiri o
tizi carini e gentili di questo genere.
<< grazie mille madre, davvero, come mi tiri tu su di
morale non ci riesce nessuno!! >>
<< ma tesoro!! Io sono tua madre!! è ovvio che ti voglio
aiutare no? e se non te le dico io queste cose, chi te lo deve dire?
>>
Guardo mia madre e la prima cosa che penso è: confetto rosa.
Vestitino svolazzante rosa acceso nonostante la temperatura, stivali
viola
scuro, foulard manco a dirlo, glicine, e orecchini intonati al rossetto
rosa.
Ed ecco a voi signori e signore: Mia madre!!
<< sai mami...non è che tutti sono vestiti rosa
svolazzanti e fiocchetti colorati eh >>
<< oh non dirlo a me, secondo me un tocco di rosa fru
fru a tuo padre non guasterebbe >>
Mio padre, povero uomo, che stava bevendo un tranquillamente
un caffè lo sputa di getto come nei cartoon sputano il latte quando
qualcuno
dice qualche strambata pazzesca.
<< Moglie, ma mi vuoi vedere con la gonna? >>
<< oh saresti davvero sexy con la gonna ''marito''
>>
<< a si? >>
Ecco, da questo momento in poi iniziano una serie di discorsi
semi luci rosse da giovani genitori pazzoidi che si vergognano di
baciarsi
davanti alla loro unica figlia ma non di parlare in modo altamente
pieno di
doppi sensi.
<< SCUSATE!!! Sono facilmente impressionabile!!!
>>
E dopo altri buoni venti minuti di ciarlerie varie sul colore
ROSA salgo in camera e per la gioia di mia madre mi metto una maglietta
rosa
antico piena di strass e un filo di matita nera sugli occhi
<< contenta ora!!!? >> lei si avvicina. E la cosa
mi terrorizza non poco visto che ha un CAVOLO di spuntone per i capelli
in
mano. Ok stai calma, respira piano e vedrai che se ne andrà senza
torcerti un
capello. Quasi le sue ciglia mi sfiorano gli occhi quando lei si
allontana di
scatto puntandomi l'arma impropria << tu!!! come fai a metterti
la matita
così bene!!! guarda la mia!!! sembra le dune del deserto!! ueeee
>> In
effetti mia madre è sempre stata negata con qualsiasi cosa centri con
il
disegno, arte o cose così, al contrario mio che disegno da quando avevo
quattro
anni più o meno. Ormai so come questa discussione andrà a finire, così
indietreggio e mi allontano molto lentamente da lei, che continua a
brandire
quel cavolo di spuntone. << cara c'è altro caffè? >>.
Mentre ormai
avevo raggiunto il bordo del tavolo mio padre mi salva con quella
semplice
frase facendo ritrasformare mia madre da ninja con gli spuntoni di
legno a
brava massaia.
<< certo amore!!! >> detto questo si risistema,
credetemi, con una sola mossa lo spuntone nei capelli e si avvicina
quasi volando
alla caffettiera. Mi inginocchio ai piedi di mio padre che intanto fa
la faccia
tipo '' si lo so lo so…sono fico non c'è bisogno che me lo dici''.
Scuola. Entrata. Mi
avvicino al cancello. Oh my dog ma che sto
dicendo!?!? Mia madre alla fine è riuscita a rincretinirmi.
<< Hey Bella!!! >> Dj mi corre incontro scansando
con spallate i malcapitati che la intralciano. In effetti sembra
proprio un
giocatore professionista di rugby, o mia madre nel periodo dei saldi
non saprei
quale scegliere.
<< Bella Bella Bella Bellaaaa!!!!! sai che si dice in
giro che sei la nuova fiamma di Edward? Ma io non ci potevo credere
infatti
l'ho detto a tutti no che non è possibile!! Bella non le piace Edward
lei è
quella nuova, a lei non interessa Edward ho sentito come gli hai
parlato che
poi sei stata troppo forte volevo dirtelo prima però... >>
<< Dj!!! Stop!!!!Pliz!!!Prima di tutto io non sono la
nuova fiamma di nessuno, seconda cosa..eh!?!? >>
<< allora. Tutti dicono che tu sei la sua nuova fiamma
perchè ti abbiamo sentito ieri sai!!? ti ha detto che hai un buon
profumo e che
sei bella quando arrossisci!! cioè ma ti rendi conto!?! Però stai
attenta a lui
è che non è come Eddy quello del libro ma è tipo BatMan sai misterioso
ed
imprevedibile...ohi mo vado ci sentiamo dopo!! >>
<< ma ma ma!! >> tento di afferrarla ma non ci
riesco. Perbacchiolina...e mo?
Penso che l’unica parola per descrivermi in questo momento
sono:Pantera rosa. Ora non so se di preciso sia la cosa o la persona o
l’essere
gelatinoso a cui io assomiglio…però per capire come sto camminando
basta
pensare ad un soldato inglese, si quelli con i cappelli neri enormi che
anche
se li prendi di mira con un secchiello di puntine o gli passi vicino
con una
torta al cioccolato formato maxi non si muovono neanche di un
millimetro ( ma
come fanno ad andare al bagno?oh…ora capisco a cosa servono quegli
ENORMI
cappelli…). Ecco la mia faccia e come la loro solo che a differenza di
loro io
butto per aria chiunque mi capiti a tiro. Sto per scaraventare via
l’ennesima
persona quando mi accorgo che questa è Bea. Bea!! Santa ragazza Bea!!
<< Beaaaa!!!! Mia salvatriceee!! Mi spieghi che
perdindirindina sta succedendo? >>
Lei mi guarda in modo strano << perdindirindina? Vabbè
comunque tutti dicono che sei la nuova conquista di Edward. È vero?
>>
<< ma anche no!!! Non è che quella specie di pomposo
coso si vanta di avermi conquistato!??! >>
<< Bella… >>
<< no perché se è così io quella specie di coso
troglodita lo ammazzo con le mie mani!! >>
<< Bella..! >>
<< e poi non è neanche questo granchè!! È uno sbruffone
che si crede il centro del mondo e poi col cavolo che è paragonabile
all’Edward
del libro! >>
<< Bella!!! >>
<< e fammi finire!!! Dicevo…ah si dicevo che non mi
piace proprio per niente!! E poi con quel giacchetto nero e la camicia
fuori
dai pantaloni ma chi crede di imitare no!?!? Edward Cullen è il mio
ideale di
maschio perfetto e di certo non ha nulla a che vedere con quello
zotico…
>>
<< BELLA!!! >>
<< maniaco playboy opportunista schiavista megalomane
cosino cosetto cosuccio di Edmund!!!! >>
<< Bella… >>
Ok. Due sono le cose. o Bea è in realtà un uomo e quando si
arrabbia non riesce più a nasconderlo, o io ho fatto la figura più
brutta del
secolo.
<< ciao Edd!! Come stai bene vedo!! Ora vado eh!!
Ciaoooo!! >>
Ma prima che possa defilarmi mi afferra per l’orecchio
<< tu e lo ‘’zotico’’ dovete parlare >> detto questo mi
trascina
come una bimba via dalla folla che si era radunata intorno a noi.
<< Sai che questa giacca ti sta di incanto? Davvero
benissimo!!! sisi >>
<< è inutile che fai la lecchina ora...tanto ho sentito
tutto >>
<< tutto tutto? >>
<< tutto tutto >>
Ok ora mi ammazza. Voi siete testimoni!! Io ho solo espresso
un libero giudizio di cui il 40% ( 80,5%) era inventato da me
medesima!!! Dite
a mia madre che...era stramba ma le volevo bene. A mio padre che era
scemo ma
gli volevo bene. E al mio pc...mi mancherà più di tutti!!!!
<< ti devo dire una cosa!! >>
oh my dog. Che mi vuole dire??? '' Ho capito che sei quella
giusta per me '' o '' in realtà sono un vampiro e ti voglio sposare ''
o cose
così. Insomma mi accontento di poco io è!!!
<< cosa? >>
<< sei diversa dalle altre ragazze >>
<< Siiii? >>
<< le altre ragazze sono cadute tutte ai miei
piedi..mentre tu..tu hai il coraggio di dire quello che pensi veramente
>>
<< chi io? davvero? >>
<< si. cioè che sono uno zotico playboy. E hai ragione!!
Mi piacciono le storie veloci, insofferenti, da una notte e via. Per
questo
voglio che tu sia mia amica. O meglio. La mia unica amica femmina
>>
DOH. Io che ero entrata in modalità ''occhioni pucciosi da
cagnolini pucciosi'' e guarda questo con cosa se ne esce!?!? AMICA!?!?
Ma se io
gli do una testata cambia idea?
<< ma per caso sei una femmina mancata? >>
<< come? >>
<< sai com'è no. Di solito sono le ragazze che per
mollare qualcuno usano la scusa ''vogliamo essere amici'' o cose così
>>
<< si beh. probabilmente è così. Però non mi dirai che
sei come le altre che mi vengono spudoratamente dietro vero? >>
Forse qualcosa mi avrebbe dovuto far scattare una molla nel
cervello e farmi stare zitta. Ma quando ha detto ''come tutte le
altre'' mi si
accesa una fiamma nel cervello. Io Non sono come tutte le altre. E poi
tanto
non mi potrebbe mai notare no? Ormai lo so che non gli piaccio, vuole
essermi
amico. Io e lui amici? Ne dubito, però sempre meglio che limitarmi a
sbavargli
dietro quando nessuno mi vede no?
<< no certo che no!!!mhm...va bene Edmund! >>
<< Edward!! >>
<< io ti chiamo come voglio Eddy. Ora siamo amici no?
>>
<< così mi piaci Bell >>
Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi trascina così per
i corridoi della scuola mentre gli occhi di tutti ci sono puntati
addosso. Ma
perchè è così..così stra maledettamente attraente!?!? Intanto lui
sorride e
saluta ogni essere femminile della scuola mentre io ho una crisi
respiratoria
perchè mi sono Di nuovo dimenticata cosa c'è dopo l'ispirare!!!!
Maledetto
Edmund!! cioè maledetto Edward!!
<< Bella!!!!
allora è vero che sei la nuova fiamma di
Edward!!? >>
chissà perchè ma mi sembrava più un'affermazione che una
domanda.
<< no Dj non sono la sua nuova fiamma. >>
<< ma!!! stavate abbracciati!!! E lui ti teneva un
braccio intorno alle spalle!!! >>
<< no. Vuole che io sia la sua unica amica femmina
>>
<< oh. che presa per il culo >>
E per la prima volta nella mia vita sono d'accordo con Dj.
<< e certo. Che mai poteva esserci fra quella specie di
Dio e questa sottospecie di maschiaccio? >>
E mo questa chi è? Lo dico io. L'ultimo esemplare di Dodo
esistente sul pianeta. Una bionda con dei tacchi vertiginosi, occhi che
sembrano un laghetto profondo due centimetri ( questo fa capire quanta
materia
grigia ci sia nella sua testa o come la chiamo io '' uovo porta
parruccone '' )
e per finire una profonda scollatura a V.
<< scusa Dodo ma non stavo parlando con te >>
<< ma chi sarebbe Dodo!?!? Io sono Jessica!!! >>
ecco appunto. <<
va bene Dodo Jessica, sai che per essere donna non c'è bisogno da
travestirsi
da clown? >>
<< cosa vorresti dire con questo? >>
<< oh niente. continua così che sei sulla strada
giusta!! Vedrai che tutti capiranno il tuo problema >>
<< che problema?? >>
<< Si insomma...essere l'ultimo Dodo non deve essere
facile per te!! Beh ora vado!! Ciao Dj Ciao Dodo!! >>
ci mancava solo L'ultima Dodo che rimarcava ciò che io già so.
Non sono per niente femminile ne sexy e tanto meno piaccio ai ragazzi.
Oh
meglio non a chi piace a me.
Ora di cena.
Sbuffo sonoramente e getto la forchetta nel piatto << Mà
si può sapere perchè metti ste foglioline rosse nell'insalata!?Fanno
schifo!!
>>
<< tesoro in effetti.... >> guardo il piatto di
mio padre che ha creato con le foglioline rosse una specie di sfinge
versione
blob rosso.
<< ma ragazzi!!! Così c'è un tocco di colore no!
>>
E dopo questa frase degna del peggior comico mi cade
letteralmente la testa nel piatto e distruggo la testa della sfinge
<< tesoro!! ahahah hai decapitato la sfinge!!!! invece
del naso hai tolto direttamente la testa Aahhhahah >>
rialzo la testa
del piatto (immaginatevi la scena con quella
canzoncina ta ta ta ta ta taaaaaaa tipo lo squalo ) con una fogliolina
rossa in
bocca guardo storta mia madre che intanto si sta strozzando con un
oliva. Ma
che razza di giornata è questa!?!? |
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Capitolo 4 *** Viva Le Novità!! ***
Alloooora...questo
capitolo...è ENORME...e secondo me ho sbagliato a metterlo tutto ora
anche perchè il prossimo lo devo ancora finire...in ogni caso mi ero
anche arrabbiata è_é perchè le recensioni sono calate..e NO!! non va
bene u,u...ma ho pubblicato lo stesso solo per _dj_paNDi__PapEte e
XXX_Ice_Princess_XXX perchè commentate sempre ç_ç grazieeee :D e agli
altri...commentate u,u...no scherzo XD ( + o - ) ah si..non ho molto
tempo perciò non posso nominare tutti...però ringrazio chi ha messo la
fic nei preferiti, chi nei seguiti...e chi la legge solo XD bye bye
Per
la gioia di mia madre e di certo non
quella di mio padre, che fra parentesi da quando siamo saliti in
macchina ha
continuato a guardarmi e a grugnire paroline incomprensibili , mi sono
messa
una gonna. L’unica gonna che ho. Blu con sotto dei pantacollan neri e
una
maglietta verde acqua con una felpa verde petrolio. Perché tutto questo
vestiario ‘’elaborato’’? diciamo che la fatina dello shopping, alias
mia madre,
aveva ‘’per sbaglio ’’ fatto sparire tutti i miei vestiti meno questi e
anche
un reggiseno a dir poco osceno. Ma mia madre, cosa pensa che faccia a
scuola!??! Dovrei farla vedere da uno psicologo, no perché fa tutta la
gelosa
quando si tratta di baciare un ragazzo, però no se vado mezza nuda o
con un
vestitino da coniglietta di play boy ad una festa, nooo queste sono
cose
normali. Invece mio padre, quasi non mi faceva uscire non perché stessi
male
con la gonna, o perché fa un freddo cane per portarla, ma perché mi si
vede un
pezzo di caviglia!!!! Per non parlare che sotto i pantacollan si vede
il profilo
delle gambe!!! Che ragazza senza pudore che sono. Ma per favore!!!!
Ci fermiamo davanti scuola e per evitare altre discussioni
prendo lo zaino e mi fiondo giù
per la macchina ovviamente incespico per i primi passi e per colpa di
uno
stramaledettissimo sassolino , si un minuscolo ed insignificante
sassolino,
inciampo finendo addosso a qualcuno.
<<
hey se ti piaccio bastava dirlo!! La cosa è decisamente ricambiata! >>
Alzo gli occhi sul genio che ha appena parlato. E…e….mh. e mi pare sia uno
dei ragazzi che Dj mi ha fatto salutare e di cui, ovviamente non
ricordo il
nome.
<< dai Bella non mi dirai che non ti ricordi di me?!
>>
Lo guardo meglio. Piuttosto alto, capelli biondi spettinati
e degli occhi blu. Certo anche se non mi ricordano il miele o il
caramello,
sono comunque favolosi. Come ho fatto a dimenticarmi di un ragazzo
dagli occhi
blu!? Ma si può
essere così
sceme!? Un momento…illuminazione!!
<< tu sei Matt!!! >>
Gli cadono letteralmente le braccia e mi guarda con aria
sconvolta.
<< ma…ma
Bella!! Sono Jake!!! Come hai fatto a dimenticarti di me!? >>
<< hem..non lo so proprio Matty!!! >>
<< Jake!! >>
<< beh scusa, ma ora ti ho memorizzato come Matty, e
ti assicuro che ci vorrebbe troppo tempo per farti chiamare Jake!!
>>
<< non hai una buona memoria? >>
<< oh no al contrario. Posso dirti anche il colore
delle scarpe di mia madre il giorno del mio 11esimo compleanno. Proprio
per
questo nella mia testa entra tutto tranne i nomi delle persone, e a
volte le
loro facce. >>
<< wow. Lo sapevo che quelli del sud avevano le
ragazze migliori! >>
<< beh. Grazie Matty. >>
<< Ja…oh
va bene Matty, però
non dirlo in giro eh?! >>
<< come vuoi tu Matty >>
<< senti Bells…Posso farti una domanda? >>
<< certo >>
<< ma ti sei messa con Edward? >>
Ok. O gli do un pugno o lo uccido telepaticamente. La
seconda è
impossibile perché al
momento i miei poteri psichici risultano assenti, e la prima è un
bumerang, visto
che per come è
messo il ragazzotto qui mi farei più male io che lui.
<< NO!!! Siamo ‘’amici’’ o
meglio lui ha detto che siamo amici. Per me lui è solo un cosetto un po’
stravagante >> un cosetto molto attraente che ha
mandato la mia autostima sotto zero oserei dire.
<< cosetto stravagante!? Ma sei tutta strana!! Qui
tutte le ragazze stravedono per lui!! ok ora è ufficialmente deciso! >>
<< che cosa? >>
<< diventerai la mia ragazza. >>
<< ah si? E come pensi di conquistarmi? >>
<< aspetta e vedrai Bells >>
Sorridendo mi da un bacio sulla guancia e se ne va via
agguantando un suo amico che passava di li per caso. Wow. Questa
cittadella mi
piace sempre di più.
Ma i bei ragazzi stanno solo qui!?? Oh brodo di giuggiole, qualcosa mi
dice che
questo Matty mi darà
parecchi guai.
Continuo a pensare a Matty. Ma tutti i ragazzi di qui hanno
questo gene che li rende super insopportabilmente egocentrici!? A
quanto pare o
sono una calamita per questo genere di ragazzi, o questa cittadina
funge da
cestino per tutti gli egocentrici dell’Italia. Ovviamente cammino
guardandomi i piedi, e
altrettanto ovviamente vado a sbattere contro qualcuno.
<< Hey ma guarda dove cammini imbranata!! >>
Alzo gli occhi sulla figura che sta tentando scompostamente
di aggiustarsi i capelli. Dovrebbe essere Elizabeth, la sorellastra di
Edward.
Oh beh a quanto pare è
odiosa come pensavo, quasi allo stesso livello di Dodo-Jessica, solo
che a
differenza sua lei davvero può
vantarsi di qualcosa. Dj mi ha fatto una testa tanta elencando le sue
doti più prorompenti, come il
fatto che sia eccellente in tutto come il fratello e che abbia già spezzato
i cuori di
tutti i ragazzi più
belli della scuola e di molte coppie, l’unico che le manca, guarda caso,
è Edward.
<< Beh scusami tanto!! Ti saresti potuta anche
spostare per evitarmi invece che guardarti nello specchietto del
cellulare eh!
>>
<< ma guarda questa!! Non solo mi viene addosso ma
vuole avere pure ragione!! >>
Io mi alzo e le porgo una mano per aiutarla ad alzarsi , ma
lei la scansa e si alza da sola.
<< se mi sono sporcata il vestito te la faccio pagare!
>>
<< va beh, mandami il conto eh che ora ho da fare
>>
Sto per andarmene ma la suddetta mi ferma afferrandomi
dolorosamente per il braccio. A quanto pare Dj si è dimenticata l’irrilevante
particolare che questa tipa faccia body building o qualcosa del genere,
perché anche se non si
direbbe ha certi muscoli.
<< hey!!! Mollami!! >>
<< nessuno può
voltarmi le spalle in questo modo è chiaro!? >>
<< Beth, lasciala andare. >>
Entrambe ci giriamo verso Edward che è appena arrivato a
salvarmi il braccio sinistro. Lindo e pulito proprio come suo solito,
con le
mani nei jeans e un aria a dir poco scocciata.
<< oh Eddy!! Questa qui mi ha fatto cadere per terra!!
>>
Oh mio Cetriolino. Ma che cosa sta facendo!?!? Eddy!?!? Ma
glielo do io l’Eddy!!
<< senti un po’ tu razza di gallina troppo
cresciuta!! Ti ho chiesto scusa
( + o - ) che altro vuoi!?! Non è
che hai fatto questo grande volo e poi che dovrei dire io che mi hai
quasi
rotto un braccio!!? >>
<< oh tu zitta!! Eddy vedi come mi tratta!? >>
<< oh piantala!!! Sei solo una stupida.. >>
<< Bella. Smettila di insultarla. E tu Beth smettila
di farla tanto lunga e mollami il braccio >>
Ma come si permette!? Uffà. Giro i tacchi e me ne vado
lasciando quei due alle loro
discussioni da piccioni senza cervello. Dopo pochi secondi però mi
raggiunge ‘’’Eddy’’ e mi blocca per un
polso
<< oh e mollami ‘’EDDY’’
>>
<< beh!? È mia sorella, è ovvio
che la difendi, e poi non siamo mica fidanzati no?
>>
Mi guarda in modo strano. Probabilmente si aspetta che io
dica qualcosa che mi potrebbe mettere in una cattiva posizione, ma non
cederò!! Se essergli amica è l’unico
modo per stargli
vicino , allora posso farcela!!
<< no Edward non siamo fidanzati, ma pensavo tu
volessi essermi amico e gli amici si difendono!!! O hai già cambiato
idea?!
>>
Lui mi sorride e mi mette un braccio intorno alle spalle
<< era questo che volevo sentirti dire Bella. E non ho cambiato
idea.
Coraggio andiamo ti devo far conoscere delle persone!! >>
Oh my Dog, e mo chi mi vuole far conoscere questo cosetto
qui!?!? Help SOS aiuto insomma qualcuno faccia qualcosa !!
Edward mi sta letteralmente
trascinando di peso per tutta la
scuola, anche perché io
sto tentando di sottrarmi a questa tortura puntando i piedi a terra. Ma
niente,
lui è
decisamente più
forte di me. Durante il tragitto ho visto Dj che mentre guardava questa
patetica scena faceva cadere un librone di Matematica addosso ad un
poveretto
che è
stramazzato al suolo, e Bea che mi guardava con un sopracciglio alzato.
Ma che
biglie!! Cerco di schiarirmi la voce e di riacquisire un andatura
normale
riappoggiando i piedi per terra e camminando quasi normalmente a causa
di
questo coso che ancora mi sta tirando per un polso.
<< scusa Edward ma chi mi vorresti far conoscere?
>>
<< i miei fratelli!! >>
<< cosa!? >>
<< si. Jason è da quando ti ha visto che vuole
parlarti e poi credo tu
stia simpatica a Sophie >>
<< ma..ma…ma!! >>
<< niente ma!! cammina!! >>
I suoi fratelli sono seduti sulle scalinate esterne e le
fanno sembrare meno brutte. No davvero, sembrano dei mobili!! Come i
quadri
alle pareti o i miei pupazzetti sulle mensole. Appena arriviamo alzano
lo
sguardo su di noi e prima guardano Edward e poi spostano lo sguardo su
di me.
Sono letteralmente paralizzata. E mo che faccio? Imbarazzata all’ennesima
potenza alzo
una mano per salutarli << hem ciao…io sono Isabella >>
<< oh lo sappiamo chi sei Bella >> A parlare è stato
proprio Jason
che ora si è
alzato e mi sta porgendo una mano. Io gliela stringo ma invece che
rispondere
alla stretta si porta la mia mano alle labbra e mi fa il bacia mano. Oh
per
tutti i salmoni rosa del mare!! Sono arrossita fino alla punta dei
capelli,
anche perché
non accenna a lasciarmi la mano! Almeno fino a quando Edward non
grugnisce
qualcosa, allora lui me la lascia e mi fa l'occhiolino.
<< Jason!! Non spaventarla!! Ciao io sono Sophie,
questo maschiaccio è
Jason mentre questa specie di statua è Christopher, ma puoi chiamarlo
Chris >>
Il suddetto la guarda irritato ,a quanto pare non gli piace
essere chiamato Chris.
<< hem…piacere
di conoscervi >>
<< il piacere è nostro Bella!! Sono felice di
conoscere l’unica ragazza sull’intero
pianeta che non
bacia la terra dove cammina Eddy >>
<< hem già ( coff coff ), scusa se te lo
dico ma tuo fratello è un po’ egocentrico >>
<< oh non ti devi scusare è da quando lo
conosciamo che è
cosi!! Figurati che ci siamo trasferiti per sette volte in sette posti
diversi,
e in tutti e sette quei posti ha lasciato una marea di cuori spezzati,
fidanzati mollati per una storiella da una notte e persino qualche
donna in
lacrime!! >>
<< ma ricorrere alla castrazione potrebbe servire? Ho
sentito dire che non si sente niente, e poi anche lui ne ricaverebbe
dei
vantaggi!! Niente più
nottate di fuoco, più
studio e più
materia grigia!! >>
<< ma sai che è un
idea favolosa!? Davvero sei un genio!! >>
<< Quando avete finito di parlare di me come se fossi
un cane con abitudini sessuali sconnesse io e Bella potremmo anche
andare in
classe >>
Io e Sophie ci giriamo verso Edward che ha le braccia
incrociate e ci guarda storto
<< oh andiamo fratello non fare il permaloso!! E perché non ti
fidanzi con
lei invece che andare dietro a quelle galline senza cervello? >>
Lui rotea gli occhi e non risponde limitandosi a prendermi
per un polso e tirarmi via. Chissà perché avevo
sperato in una sua risposta. Riesco ad impuntare i piedi nel terreno e
a
sorridere a Sophie. << beh è stato un piacere conoscervi,
ciao Sophie! >>
<< ciao Bella! >>
<< ciao Jason… >> lui per tutta risposta
si china su di me e mi da
un bacio sulla guancia sorridendomi subito dopo << ciao ciao
Bells
>> ottenendo un altro grugnito da Edward.
<< hem…ciao
Chris…topher
>> lui si limita a guardarmi e ad alzare la testa a mo di saluto.
Guardo
Sophie e lei mi fa un alzata di spalle. Ma quanto è sociale questo carciofo
eh? Non riesco a dire niente che Edward mi tira via con uno strattone
<< beh se sapevo che tu e mia sorella vi coalizzavate
contro di me non te la facevo conoscere! >>
<< beh guarda che anche io sono stupita!! Dopo aver
conosciuto te e quell’altro
soggetto di tua sorella pensavo foste tutti degli egocentrici
pazzeschi, invece
mi dispiace dirtelo ma solo voi due siete rimasti colpiti dal morbo.
>>
<< e allora Jason!? Guarda che anche lui è un donnaiolo!
>>
<< si però per lo meno lui è stato
gentile!! Non come te che sembri Fred Flinstone!!
>>
<< ok Wilma, siamo arrivati >>
In effetti siamo di fronte la mia aula. Lui con disinvoltura
di appoggia allo stipite della porta e mi guarda nel suo solito modo
sensuale.
<< beh? >>
<< beh cosa!? >> cosa vuole mo?
<< non me lo dai un bacio? >>
Spalanco gli occhi. Che!? Ha cambiato idea. No. Non può averlo
fatto. L’angolo della bocca
piegato nel suo solito sorrisino strafottente mi dice il contrario.
<< no mi dispiace, non bacio chi mi sta sui garofani
>>
Lui alza un sopracciglio << garofani? O Bells lo
sapevo che eri diversa >>
Detto questo mi da un bacio nello stesso punto in cui me lo
aveva dato Jason e sparisce.
No dico ma lasciarmi prima di riserve d’ossigeno lo diverte
tanto?!
Ancora frastornata entro in classe ma cado come un sacco di
patate. E
che stranezza direte voi..ma questa volta non è colpa mia!!!
Infatti la causa del mio capitombolo non sono i miei due
piedi sinistri eh no!! Ma un muro di ragazze incacchiate nere. Ma un
muro vero
e proprio è!!In
mezzo ci sta anche Dj che mi guarda con aria meno feroce delle altre,
ma
comunque molto decisa a farmi le sue luuuunghe domande. Tento a fatica
di
alzarmi e alla fine ci riesco solo appoggiandomi a queste statue che mi
sono
davanti. Le guardo ad una ad una un po’ titubante. Ma che vogliono mo?
<< beh? Dovrei entrare
>>
<< tuuuuuuuuuuu >> mi indica una ragazza dai
capelli rossi ricci con un aria decisamente poco amichevole.
<< si IO vorrei passare grazie >>
Tento di superarle ma nonostante i miei sforzi non si
muovono di un millimetro.
<< allora
qual è il problema? >>
<< il
problema!! Il problema è che Edward ti sta sempre appiccicato ecco qual
è il
problema! >>
<< continuo a non capire >>
<< da quando sei arrivata tu ha smesso di provarci con
tutte!! Insomma non venirci a dire che non siete fidanzati!! >>
<< oh santo carciofo nooooooooooooooo non siamo
fidanzati siamo amici!! Ma che ne so io perché non ci prova più con
nessuna magari è indisposto!! >>
<< indisposto? >> mi domanda Dj. Che ridere
quasi ha disegnato sulla testa un punto interrogativo. << ma si.
Anche i
ragazzi hanno i lori giorni no e ora fatemi passareeee >>
Loro a causa della mia uscita sono rimaste di stucco tanto
che riesco a far entrare una mano nel loro muro, ok ora non mi resta
solo che
mettere tutto il resto del corpo ( glom ) con un ultimo tentativo
disperato
metto anche l’altra
mano dentro ma prima di riuscire ad entrare finalmente nell’aula il
muro si
richiude bloccandomi le mani
<< e che….sapete qual
è il segreto di
Edward? >>
Tutte a questo punto si fanno attente e mi si avvicinano
tentando di sentire per prima quello che sto per dire. Ovviamente
finiscono per
scazzottarsi, indovinate addosso a chi? Ma alla sottoscritta!! Ora so
come si
sente il mio tappetino del bagno durante le mie ballate scalmanate con l’Ipod.
Tento di
strisciare via afferrando la prima cosa che ho fra le mani, che si
rivela
essere la gamba del prof di mate. Gli faccio un sorriso a 140 denti e
ristriscio
dentro i resti del muro di Berlino, che quando è mancato il mio ‘’sostegno’’
sotto i piedi è
miseramente crollato. Sguscio veloce vicino a Bea che per tutto il
tempo è rimasta a guardare la
scena divertita. << ma Bea!! >>
<< beh Bella, da quando sei arrivata succedono cose
troppo divertenti, e questa era una di queste!! Scusa ma non ho
resistito
>>
A si? Dopo una lunga e solorosa esperienza nella mia vecchia scuola, ho
il diritto di autoproclamarmi regina del solletico nella pancia, e non
sulla pancia, nella. Si perchè i miei compagnucoli con si limitavano a
farti ridere...noooo, piantavano le loro delicate dita nel mio
intestino....in ogni caso sono loro che piangono più ferite.
<< e adesso ti diverti cara? >> si lo so. Sono perfida. E
mi piace. MUAAAAh.
<< Eddai!! >>
<< no >>
<< ti prego!! >>
<< NO!!
>>
<< ma perché
no!?!? >>
<< perché no
>>
È da più di
mezz’ora che Beatrice sta tentando di auto invitarsi a casa mia. Ma la
risposta
è no. E non perché sono gelosa della mia privaci o cose del genere, ma
perché i
miei genitori sono troppo, e dico troppo strani!! Scapperebbe ancora
prima di
entrare nella mia camera. E poi lei oggi ha una gonna rosa!!! Già mi
vedo mia
madre che tenta di strappargliela di dosso per vedere come le sta. E
si, mia
madre sarebbe capace di questo. Un'altra cosa meno rilevante è che mia
madre è
troppo simpatica. Quindi alla fine o finirebbero per parlare loro due
mentre si
mettono lo smalto e mentre io mangio patatine guardando telefilm
demenziali,
oppure caccio di casa entrambe e mi barrico dentro con una vasca di 3kg
di
gelato a guardarmi una bella commedia o un film horror o ‘’con le
antennine’’.
<< uffà!!!
Ma non è
giusto! >>
<< cara le carote soro arancioni, i broccoletti sono
verdi, e tu non verrai mai a casa mia. Sono leggi naturali, non si possono cambiare. Prendi
il limone.
Giallo è troppo funky, ci vorrebbe un limone color melanzana, o blu
elettrico,
magari sarebbe più buono però….ma che stavo dicendo? >>
<< non lo so
mi sono persa a ‘’ giallo funky’’. Che diavolo è il giallo funky!?!?
>>
<< a boh
solo che dire che un limone è ‘’giallo evidenziatore’’ mi era sembrato
meno
bello che dire ‘’giallo funky’’..Bea leggi fra le righe!! >>
<< Bella,
quell’Edward ti sta facendo rincoglionire!!! >>
Momento di silenzio da parte di entrambe. Io chino la testa
per terra. Bea sembra che stia trattenendo
il fiato, credo abbia paura che scoppi a piangere e in effetti..
<< STUPIDO
RINCRETINITO DI UN PLAYBOY ROMPIPALLE!! OH SANTO CARCIOFINO!!VUOLE
ESSERMI
AMICO!!?!? MA è COMPLETAMENTE PAZZO!! NON è NORMALE QUESTA
COSA!!>>
Ok ora sto meglio. Riapro gli occhi e guardo Bea. Bea? Ma
dove è
finita? Mi giro intorno per cercarla.
No. Non c’è. Nemmeno qui. Mhm. Mi sento tirare per una manica. Oh my
carciofen,
ma Bea!!
<< Bea che ci fai per terra? >>
<< ma guarda questa!!! Prima fai un urlo super sonico… senti
dimmi na cosa,
ma i tuoi genitori sono pazzi come te? >>
<< beh…io
dico che sono la più tranquilla della famiglia…a parte quando bevo la
coca
cola. Allora si che divento io la più pazza. >>
<< stop!! Non voglio sapere dettagli. Sai una cosa?
Improvvisamente, mi sono ricordata di avere qualcosa da fare. >>
<< peccato..e io che volevo ballare il TucaTuca con
te. Uff. >>
<< passo >>
<< tuca tuca…la la la…..tuca
tuca….lalala
>>
Alleluiaaaa!! Devo
ricordarmi di fare un altare in onore del Carciofo mio salvatore!! Non
so cosa
il carciofo abbia fatto, però so solo che la scuola ( per oggi sigh ) è
finita
e io sono liberaaaa.
<< Bella!
>> ecco come non detto.
<< Edward!!
Come va? >>
<< eh? Si si certo tutto ok. Vieni >>
<< ma dove? >>
<< a casa mia >>
<< oh si certo aspetta prendo una cosa in macchina e
vengo >>
<< a si
certo, e tu a 14 anni hai la macchina? >>
<< 14!?!? Oh
ma guarda che ne ho 16!! >>
<< già ormai
sei proprio decrepita >>
<< ma se tu
ne hai quanti?!? 18? >>
<< si ma io
me li porto bene e poi sarei bello anche con i capelli bianchi >>
<< va bene.
Se una mattina ti svegli con i capelli tinti di bianco ricordati quello
che hai
detto >>
<< mhm…tu
in camera mia eh? Si andiamo così te la faccio vedere >>
Oh mamma mia
questo l’ho detto e lo penso, è sessualmente represso!!
Ma penso sempre male io o questo ragazzo usa una marea di doppi sensi
prezzemolino!!!
<< Bella sei tutta rossa, sicura di stare bene?
>>
<< oh yes yes. Fammi indovinare se non ti dico che
vengo tu non mi lasci più andare
è così? >>
<< ‘’oh yes yes’’ >>
Sbuffo per la sua
imitazione da quattro soldi. Ma guarda questo come si
diverte a
farmi il verso!!
<< Allora!?!? >>
<< Allora?!?!? Allora no. Ora vado ci vediamo domani
ciaoooo >>
Non gli do neanche
il tempo di replicare che sguscio via e corro verso l’uscita della
scuola. Ti
PREGO fa che per una volta sola mio padre sia puntuale!!
Ok
mio padre
questa me la paga. Certo mi è venuto a prendere in orario. Ma non è
venuto
lui…ma mia madre!! Risultato!?!? Ci abbiamo messo mezz’ora solo perché
si era
fermata per vedere un cavolo di fiore lilla!!!! Cioè non è normale che
ha
rischiato di fare un incidente pazzesco per una rosa lilla!! No questa
mio
padre me la paga!!
<< Padreee!!
>>
Uno si aspetta che
avendo un genitore pazzo l’altro sia normale. Ma no!! Mio padre ha
la
fissa, e quando dico fissa intendo Fissata in testa con l’attack e
rafforzato
con il cemento, per il tennis e tutto quello che lo riguarda. E quindi
lui usa
il MIO e dico il MIO computer
per annotare le caratteristiche delle racchette e delle corde. No sul
serio!!
Sul pc ho un file chiamato ‘’ Tensione Corde’’ e dentro ci stanno
scritte cose
tipo ‘’ Babolat ok tensione no controllo ‘’ o cose così. E per di più
ha
occupato un intera parte dello studio per le sue migliaia di racchette.
E ora
cosa fa?!?! Sta palleggiando contro il muro e fa cadere il mappamondo
dalla
scrivania, che io prontamente afferro ( sarà che i miei riflessi
migliorano
quando sono imbestialita? ). Sconsolata guardo le sue racchette che
sono più
dei miei anni e poi afferro la pallina prima che raggiunga il muro.
<< Hey!! Ero
arrivato a 199!! >>
<< padre, ma
la metà dei fondi della nostra famiglia li consumi comprando
racchette!?!? No
perché io ne vedo una nuova ogni giorno!! Mi sa che dovrò iniziare ad
occuparmene io >>
<< ma no ma
cosa te lo fa pensare io no…..io uso risparmi…i fondi…insomma qui ce ne
sono
tante..ma ne è appena
uscita una in tecnofibra… >>
<< ISAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA >>
O cielo. Ecco. Il mappamondo finisce ammaccato a terra. Ora
si che posso dire che il mondo è
piatto.
<< che c’è
MAMMA!??!!?? >>
<< C’è UN
AMICO CHE TI CERCA!! >>
Guardo mio padre
che nel frattempo si
sta lucidando una racchetta.
<< questa volta l’hai scampata….ma
la prossima…
>>
<< cara..ti vuole tua madre… su su >>
Cammino
velocemente verso la cucina e quello che trovo mi fa l’effetto di un
broccolo
bollito. Per chi non lo sapesse. Vomito.
<< e TU che
ci fai qui!?!? >>
<< beh,
visto che non sei voluta venire a casa mia..sono venuto io da te
>>
Edward seduto al tavolo della cucina a parlare con MIA
madre!?!? Oddio vi prego, che qualcuno mi dia un cazzotto!!
<< cara, gli stavo giusto dicendo quanto tu sia bella
e single, intelligente e single, artistica e single, ma soprattutto
bella e
single!!! >>
Guardo mia madre sconvolta. Ci mancava solo che gli facesse
vedere la mia foto da neonata con le guance come pomodori e riccioli
biondi e
cortissimi
<< a proposito, sai Bella secondo me staresti
benissimo con i capelli corti, eri troppo carina in quella foto davvero e poi com’è che da
piccola eri
bionda? >>
Appunto. Devo trovare una soluzione a questo suicidio. Oh…il
suicidio..magari
avessi lo spuntone di mia madre ma forse….
<< Eddy vuoi vedere la camera di mia figlia? Oppure
vuoi che ti faccia vedere altre sue foto? >>
Oh Santo Cecio no!!! Amali estremi…
<< EDWARD!! Andiamo a
casa tua!! >>
<< ma non volevi… >>
<< ho cambiato idea!! >>
<< ottima idea cara, muovetevi prima che tuo padre
capti la presenza maschile nella casa! >>
<< CARA???
Abbiamo ospiti?? Sento un odore strano!! >> ( si mio padre è un
segugio )
<< MUOVETE
IL CULO >>
Io ed Edward siamo
letteralmente
espulsi da casa con un calcio. Mi alzo dolorante e senza
aspettarlo vado verso l’auto.
<< ma tuo padre che ha contro di me? >>
<< no, niente contro di te, ma contro ogni essere
vivente con un organo riproduttivo maschile >>
<< wow >>
<< già.
Magnifico essere
figlie uniche sai? >> |
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Capitolo 5 *** Lontano dalla Casa di Pan di Zenzero!! ***
Ciao a Tutti!! =D Oggi si fa l'albero eh?
Beh, io e la mia adorata madre l'abbiamo fatto all'inizio della
penultima settimana di Novembre, e come ogni anno è colmo..ma che dico?
stra colmo di palline lucine e angioletti =D Ok basta ciarlare e
passiamo a ringraziare :
XXX_Ice_Princess_XXX: grazie mille =D
Anche io adoro la parte in cui la ''super mamma'' li sbatte fuori di
casa...ah che ricordi XD
Smemorato: Wiwa La madre XD sono
felice che il cap ti sia piaciuto
Innamorata__ : no non ti perdono...ma
dai XD certo che non fa niente. Ovviamente la mia indole da curiosa
cronica vorrebbe chiedere cosa è successo..ma mi faccio i fatti
miei...e anche Bella qui XD Grazie mille per aver commentato spero sia
tutto ok =D
The Baby Crazy: Grazie mille per la
recensione =D sono felice che la storia ti piaccia
_dj_PaNDi__PapEte: già a chi lo dici
T,T cmq sono felice che ti sia piaciuto il cap =D
dani969: sono felice che ti sia
divertita =D fammi sapere se è stata la stessa cosa pure con questo cap
=D aspetto eh XD
La casa di
Edward è enorme. Ma che dico,
enorme? Direi COLOSSALE. è una villa stile moderno ma non appariscente
con
grandi vetrate e un ampia porta d'ingresso.
<< hai davvero una casa....ENORME!!
>>
<<
beh ci devono vivere 7 persone e
nessuno di noi, a parte Chritopher e Sophie aveva intenzione di
condividere la
camera. >> Ricomincio ad osservarla...alcuni tratti sembrano di
marza pane tanto sono levigati e altri di cioccolato....chissà perchè
mi viene in mente la casa della strega cattina di Anchel e Geter...o
come si chiamano loro. Mi giro verso Edward e lo guardo con un
sorrisino stampato sulla faccia: << non è che mi vuoi cucinare
come un tacchino eh? >>
<< Cavolo...mi hai scoperto....oh beh...vorrà dire che mi
divertirò a rincorrerti per la casa con una scopa per poi metterti
all'ingrasso >>
<< beh credo che sarà facile...basta che mi imbottisci di
cioccolato e poi puoi fare quello che vuoi.. >>
<< lo terrò a mente.. >> Risponde con il suo solito
sorrisino sghembo. Ma guarda questo!! Sto per dargli uno scappellotto
ma mi fermo
<<
Come si chiamano i vostri
genitori? >>
<<
Alexander e Evangeline. Ma
chiamali Alex e Eva, considerano i loro nomi troppo lunghi e troppo
formali.
>>
<<
non credo ci riuscirò, dovrei
dar loro del tu?
>>
<<
Te lo diranno loro stessi
>>
Nonostante avessi ancora molte domande da
fargli, lui si avvicina velocemente alla porta e la apre con un colpo
secco.
WOW. La casa vista dall'interno è ancora più bella che vista da fuori.
Stanze
ampie e ricche di mobili in un miscuglio armonioso di antico e moderno.
Un
enorme scala in marmo scende elegantemente nell'ingresso. All'inizio di
questa,
ci sono due ragazzi, probabilmente sui 29, 30 anni. Chissà chi sono.
<< Eva, Alex, vi presento Bella!
>>
Per poco non mi viene un attacco di
tosse. LORO sarebbero i suoi genitori!? Ma se al massimo avranno 30
anni!! Però
ora che ci penso, sono tutti figli adottivi, è normale che siano così
giovani.
Credo. Evangeline è una donna davvero bellissima, come tutti in quella
famiglia, e anche lei ha la sua
particolarità. Capelli lunghi e ondulati color rosso fragola, mai visti
così,
eppure non sembrano tinti. Occhi verde bottiglia e un viso dolce e
gentile. Uno
zucchero filato formato maxi. Alexander Invece è alto e dal fisico
asciutto e
regolare, come quello di Edward. Capelli così biondi da sembrare
bianchi e
occhi marroni, ma non un marrone banale come il mio, ma dal riflesso
rubino.
Passai buoni dieci secondi a contemplarli senza dire una parola, solo
grazie ad
una gomitata di Edward mi risvegliai dalla mia catalessi.
<< Hem scusate…è che questa
casa…voi…siete tutti davvero perfetti…tutti tranne Edward >>
Quell’ultima frase mi è uscita spontanea,
ma fortunatamente entrambi la prendono bene, specialmente Eva che
ridacchia
coprendosi la bocca con una mano, mentre Edward mi guarda male.
<<
ti ringrazio per i complimenti,
e sappiamo quanto Edward possa essere scorbutico, quindi
vorrei ringraziarti in
prima persona per essergli amica >>
<<
oh non è un problema, qualcuno
lo deve pur tenere sotto controllo >>
<< sai Edward ci ha parlato tanto
di te >> Dice Alex stringendo Eva con un braccio.
Edward nel frattempo tenta di trascinarmi
via ma io afferro la prima cosa che mi capita a tiro e tento di
impedirgli di
tirarmi via. Purtroppo questa ‘’cosa’’ è il braccio di
Christopher che mi
guarda con una faccia a dir poco spaventosa. Subito mollo la presa, ma
così
facendo cado in braccio ad Edward che a sua volta cade per terra. Ci
guardiamo
per qualche istante ed entrambi arrossiamo, lui leggermente mentre io
divento
completamente rossa, e ci alziamo di scatto.
<<
BELLAAAA!! >>
Sophie
mi corre incontro abbracciandomi o
meglio, stritolandomi. Ma dove la mette tutta questa forza in quel
corpicino?!
<<
Sophie...non..respiro.. >>
solo dopo
avermi sentito implorare pietà
mi molla e si allontana di qualche passo da me mostrandosi in tutta la
sua
bellezza. I capelli lunghi fino a sopra le spalle davanti e poco più
corti
dietro color nero pece, gli occhi grandi e leggermente allungati di un
rassicurante azzurro cielo. È vestita con un dolce vita marroncino
e una gonna
sbarazzina bianca. Si, Sophie è decisamente una bella ragazza.
Sconsolata mi
osservo cercando di non deprimermi troppo. Ovviamente i miei principi
di
positività vengono interrotti a causa dell'arrivo dell'altra
sorellastra di
Edward. Elizabeth. I capelli biondo cenere liscissimi lasciati sciolti
che
ondeggiano ad ogni suo passo, e gli occhi azzurri verdi contornati da
una
leggera matita nera. Mi supera senza neanche guardarmi per parlare
direttamente
con Edward << che ne dici se andiamo a farci un giro? Usiamo la
mia nuova
auto, puoi guidare tu >>
Edward la guarda per qualche secondo ma
poi ritorna a fissare me sorridendo nel suo solito modo. << no
per oggi
passo. Come vedi ho un ospite >>
Lei
per tutta risposta mi squadra con un
occhiata veloce e se va al piano di sopra. Ma quanto la odio lo si può
immaginare? Seguo la sua immagine fino a quando non scompare dentro una
porta e
appena sono certa che non possa vedermi le faccio una linguaccia. Apro
gli
occhi soddisfatta. OPS. Mi sono leggermente dimenticata di trovarmi in
mezzo a
delle persone che ora mi stanno fissando. Chi divertito ( Sophie, Eva,
Alex)
chi stupito ( Edward) e chi totalmente indifferente ( Chris ). Un
momento. Uno,
due, tre, quattro, cinque, sei sopra…e il settimo? << Hey ma
Jason che
fine ha fatto? >>
Appena finisco la frase vengo girata di
scatto da qualcuno, o meglio, dal suddetto Jason.
<< Bella hai sentito la mia
mancanza? >>
<< Beh… ecco >>
Ecco lo sapevo. Un altro che riesce a
farmi andare in fiamme il viso. Maledetta famiglia!!
<< che carina che sei quando
arrossisci! >>
Appena finita questa frase mi abbraccia
sollevandomi da terra e facendomi fare un paio di giri per poi
riappoggiarmi a
terra. Ok. È ufficiale. È da quando avevo sette anni che nessuno e dico
NESSUNO
mi prende in braccio. Sapete, un metro e settanta e passa, non sono
neanche uno
stuzzicadenti. Non so se è più umiliante o divertente. Ci devo ancora
pensare.
Per il momento sorrido come una scema e non accennando a smettere di
essere
rosso pomodoro.
<< hey se continui a guardarla così
la consumerai >>
Entrambi ci giriamo verso Edward che ci
guarda con aria innervosita. Mi guardo intorno. Beh, se ne sono andati
tutti!!
Che figura. Jason lo guarda con aria di sfida e gli si avvicina
leggermente.
<< beh, sbaglio o siete solo amici? >>
<< si e allora? >>
<< allora non vedo quale sarebbe il
problema se ci fidanzassimo >>
Ohohoh. Ok. Stiamo correndo decisamente
troppo. Ma quand’è che gli ho dato l’impressione di piacermi!?!? Del
resto io
arrossisco anche se mi guarda un procione!!
<< hem. Scusa…ma chi ha detto che
ci dovremmo fidanzare? >>
<< oh è solo un’idea ipotetica
>> Ora Edward ha uno sguardo felice oserei dire…soddisfatto. Tzè.
L’ho
già detto che sono malvagia?
<< direi molto ipotetica. In ogni
caso credo che dovrai vedertela con Ma…Jake…anche lui ha detto che mi
avrebbe
conquistato. E i suoi occhioni blu per il momento sono in vantaggio
>>
Ora
mi guardano entrambi come se avessi
detto che sono Matrix in missione speciale.
<< Qella pulce di JAKE del quarto
anno, il figlio del proprietario del negozio di Musica, quel Jake!?!?!?
>>
<< mhm….suona anche la chitarra…i
musicisti hanno un fascino straordinario…due punti a lui >>
Entrambi strabuzzano gli occhi. Questa
non se l’aspettavano. Ma da quand’è che sono diventata così schietta?
Ahaha non
lo so ma le loro facce mi ripagano di qualsiasi cosa.
Incomincio a ridere senza ritegno e di
conseguenza loro due mi guardano male. Vengo però interrotta dal solito
Fred
Flinston che mi prende e mi alza come un sacco di patate, portandomi su
per le
scale.
<< hey animale!! Mettimi giù!!
>>
<< non ci penso nemmeno!! >>
Mi porta dentro una camera. O meglio, la
sua camera. O mamma mia. Mi mette giù e chiude la porta. Oh cielo.
Ok…finestra..balcone…oh perfetto!! Siamo al secondo piano!! Se mi butto
mi
sfracello al suolo. Niente vie di fuga, e un signorino egocentrico
punto nel
vivo del suo egocentrismo. La mia fine. Nonostante io stia tremando
dalla paura
mi guardo in giro per cercare di distrarmi. Beh, niente male. Non ero
mai stata
nella camera di un ragazzo, o meglio, si, ma era la camera del mio
migliore
amico, e no, non conta.
Una parete è completamente ricoperta da
scaffali, a sua volta ricoperti di CD. Un enorme stereo copre buona
parte della
parete di fronte, una scrivania nera e un letto enorme. Copriletto
rosso
sangue. Bello bello bello!!! l’idea di non essere la prima ragazza a
mettere
piede dentro questa stanza mi mette i brividi. La mia attenzione viene
catturata però da un oggetto marrone tenue, che luccica in un angolo.
Oh non ci
posso credere.
<< Edward!! Ma suoni la chitarra!!
>>
Lui mi guarda stralunato per qualche
istante. << hem…si diciamo di si. >>
Entro in modalità occhioni pucciosi e lo
guardo << mi faresti sentire come suoni?? >>
Lui per qualche secondo sposta lo sguardo
da me alla chitarra ma alla fine guarda solo me << neanche per
sogno!!
>>
Ed ecco che la mia fiducia sui miei
occhioni pucciosi va a farsi benedire!!
<< sei davvero impossibile lo
sai!?!? >>
<< grazie è la mia migliore dote.
>>
<< beh e che vogliamo fare,
giochiamo a braccio di ferro?! No scusa, ma ho visto la forza fisica di
questa
famiglia e ci tengo a tutte le mie rotule e cartilagini!! >>
Lui non sembra apprezzare la mia battuta.
Anzi mi guarda serio. Troppo serio. Non l’ho mai visto così serio. Nota
per me.
Mai parlare di rotule di fronte ad Edward.
<< hem..tutto ok? >>
<< parlami un po’ di te >>
Strabuzzo gli occhi. Di me? Me medesima
me?! Ma io non ho niente da dire. Insomma sono…io sono..NORMALE!! che
gli
dovrei dire?! Di come mia madre si dimentica il giorno del suo
compleanno ma
non quello dei saldi, e della fissa delle racchette di mio padre!?
Lui intanto si siede sul letto e mi fa
cenno di avvicinarmi. Io un po’ titubante mi siedo e lui, giusto per
tranquillizzarmi appoggia la testa sulle mie gambe e si sdraia sul
letto. Resto
paralizzata, con le braccia alzate e gli occhi sbarrati. Oh mamma mia.
E che
nocciolo, ma quant’è volubile sto ragazzo!?
<< beh? Non sono mica un divano!!
>>
<< no però sei comoda. Su inizia a
parlare. Qual è il tuo colore preferito? >>
Ma che razza di domande sono queste!?!?
Mi guardo in giro in cerca di un qualche aiuto.
<< beh, cambia ogni tanto, credo
che per il momento sia il verde acqua però fino a ieri era il rosa
antico
>>
Lui sembra rifletterci per qualche
istante, poi mi guarda negli occhi.
<< come mai ti sei trasferita in
questa ‘’favolosa’’ città? >>
Fingo di rifletterci per qualche secondo
<< perché i miei genitori adorano farmi sorprese, e dato che ho
sgamato
quella che avevano preparato per il mio compleanno hanno deciso di
sfrattarmi
per vedere la mia reazione >>
Ride. No ci credereste!? Edward, il
ragazzo più fico della scuola, sta ridendo!? La sua risata è dolce e
caramellosa. Oh ma mi fa sempre pensare al mangiare!!
<< sei davvero incredibile!! E
dimmi…quanti ragazzi hai avuto? >>
Oh patata bollita. Proprio questa domanda
doveva farmi!?!? Coff coff…hemmm…
<< hem..saranno stati…3…4
coff coff
>>
<< cosa? Non ho sentito >>
<< ho detto…3…coff….4…coff
>>
<< Bella non ho capito!! >>
<< NON SONO MAI STATA FIDANZATA
OK!?!? >>
Lui mi guarda sconvolto per qualche
secondo che a me sembra interminabile , ma fortunatamente non fa
commenti, e
continua con le sue domande.
Chissà
quanto tempo è passato. Un ora?
Eppure io sto ancora sul letto a parlare di tutte le cose che mi
vengono in
mente con Edward accoccolato sulle mie gambe. Tanto che mi sono
rilassata che
ho incominciato ad accarezzargli distrattamente i capelli. Lui ha
chiuso gli
occhi e potrei dire che sta dormendo, se non fosse che ogni volta che
dico
qualcosa di stupido o divertente o semplicemente interessante piega
l’angolo
della bocca in un piccolo sorriso. Quanto è dolce!! Oh my cat ( cambio
animale
ogni tanto :P ) ma no!! Ma che mi salta in mente!! Lui non mi piace!!
Cioè si
mi piace, però avevo tentato di mettermi l’anima in pace, cioè io non
gli
piaccio, quindi devo evitare di innamorarmi di lui. ma se è così tenero
il mio
intento è davvero complicato!! Oh per tutti gli usignoli del mio
giardino ( 0
). Chiudo anche io gli occhi e smetto di parlare. Mannaggia a me e ai
miei
stupidi sentimenti. Lo sento agitarsi sulle mi gambe.
<< hey Bella tutto ok? >>
La voce leggermente più roca del solito.
Ma come fa a essere tutto ok se è così cavolicchiamente sexy!?!?
<< perché non mi parli un po’ di
te? >>
Lui sembra rifletterci per qualche
secondo, chissà a cosa sta pensando. Cose tipo ‘’ devo riordinare i
pensieri
nella mia vita succedono cose troppo interessanti per dirle tutte
insieme ‘’ o
‘’ mo invento due cavolate solo per non farla sentire insignificante ‘’
o cose
così. Continuo a guardarlo mentre lui guarda un punto indefinito del
soffitto.
Sto quasi per arrendermi e dirgli di lasciar perdere che lui inizia a
parlare
<< non ricordo esattamente chi
erano i miei genitori, ricordo solo che a 12 anni mi ritrovai in un
orfanotrofio, e un anno dopo venni adottato da Alex ed Eva. È strano,
non ero
neanche tanto piccolo, però riesco a ricordare solo poche cose della
mia
infanzia, e dei miei genitori ricordo a mala pena il viso. Non so
neanche che
fine abbiano fatto, e sinceramente non mi interessa. Ora ho una bella
famiglia,
una casa e degli ottimi fratelli. Io sono stato l’ultimo ad arrivare,
Elizabeth
è stata la prima, Christopher il secondo, Jason il terzo ed infine
Sophie. A
volte mi mancano, vorrei sapere se sono vivi, se mi pensano, o se sono
morti.
Però quei momenti sono sempre di meno e cerco di non pensarci,
specialmente in
presenza di Alex ed Eva. >>
Appena finito di parlare chiude gli occhi
e sorride un modo tirato. O cavolo, ora mi sento in colpa. Però
accipicchia, ho
tante domande da fargli, ma meglio evitare quelle riguardanti il suo
passato.
<< pensate…che vi trasferirete
ancora? >>
Lui stringe gli occhi come per
memorizzare la domanda ma poi risponde con il suo solito sorrisetto
sulle
labbra << forse..o forse no, sai io e Jason facciamo una specie
di gara
da quando abbiamo 14 anni. >>
Ho un po’ paura a chiederglielo visto i
soggetti però….cavolo la mia curiosità!!!
<< c…cioè? >>
<< cioè chi colleziona più storie
con ragazze >>
Rimango colpita. Credo di non aver capito
bene. Lui sembra notare la mia confusione infatti fa un ghignetto e
continua
<< ogni volta che ci trasferiamo, segniamo su un tabellone il
numero
delle ragazze che abbiamo conquistato e le loro caratteristiche, in
base a
questi dati sommiamo il punteggio. Indovina chi sta in vantaggio
>>
Lo guardo stupita per un po’ per poi
accorgermi della domanda. È ovvio che è lui in vantaggio, però non
vorrei
dargli l’impressione che lo trovi più bello del fratello!! Lo so che
ragionamento contorto ma hey, io sono contorta!! << secondo me
pari
>>
Lui mi guarda per qualche secondo, poi
mette su il broncio << si >>
Evvai!!! Ah che bello aver ragione con
mister perfettino qui. Restiamo qualche altro secondo in silenzio, non
so
davvero cosa dire, e sinceramente non ho proprio voglia di sentire le
conquiste
di Edward. Sto per dire qualcosa ma lui mi anticipa e si alza di scatto
da
sopra le mie gambe spalancando la porta
di botto. Da dietro cadono due figure finendo con la faccia spiaccicata
sul
pavimento, mentre una terza le guarda scuotendo la testa appoggiata
alla ringhiera.
Sophie e Jason stesi sul pavimento si rialzano su di scatto mentre
Christopher
li guarda con aria annoiata. Appena si accorgono che li sto fissando
Sophie mi
sorride portando in avanti la mano con il simbolo della pace, mentre
Jason mi
fa l’occhiolino. Io mi limito a fargli cenno con la mano come una
scema, mentre
Edward li guarda con uno sguardo truce. Sophie lo guarda con gli occhi
da
cucciolo sorpreso a mangiare l’agnello di Natale, hey!! Mi ha rubato la
scena!!
Certo però che con i suoi occhioni blu la cosa risulta molto più
compassionevole, solo un sasso non si scioglierebbe a guardarla!! Oh ma
certo.
Edward è quel sasso. << oh andiamo fratellino, volevo solo sapere
se
facevate le cosine che facciamo io e Chris no perché io ho scommesso
100 euro
con Jason che Bella si innamora di te e tu di Bella, mentre Jason ha
detto che
tu ti innamori di Bella ma lei ti da il palo, insomma fratellino vedi
di darci
dentro!! >>
Io la guardo sconvolta, ma possibile che
quella dolce e tenera ragazza sia in realtà una scommettitrice folle
ragazza!!!
<< Hey!! >>
<< oh scusa Bella, ma vedi io lo
so, lo sento che vi fidanzerete, ho un intuito per certe cose!! >>
Me fisica : ferma con un sopracciglio
alzato a guardarla titubante.
Me Spirituale: Balla il tuca tuca con
tanti cagnolini, e tucani ovviamente, con tanti coriandoli intorno.
<< oh non dire stupidaggini io
Bella resteremo sempre solo e soltanto amici, vero Bella? >>
Ed ecco che cagnolini e tucani vengono
schiacciati da un incudine di 500 kg.
Non rispondo neanche mi limito ad
annuire. A quanto pare la mia bocca ha raggiunto il limite massimo di
bugie per
pronunciarne altre.
Lui mi guarda alzando un sopracciglio per
poi continuare a fissare i suoi fratelli. Restiamo in un silenzio
imbarazzante
interrotto solo quando Christopher afferra Sophie per un braccio
tirandola via
e borbottando un ciao, Jason si alza mi da un bacio sull’angolo delle
labbra e
se ne va anche lui. Di nuovo soli. Yuppi Yei. Sola con il ragazzo , che
ormai capito
e stra capito , che mi piace e lui mi vuole come Amica. Che bello!! no
la
psicologia inversa non funziona con i poppanti figurato con una che sta
attraversando una menopausa precoce!! Imbarazzata sposto lo sguardo
alla porta,
ad Edward, alla finestra, come se seguissi una partita di tennis.
<< senti… >> alzo la testa
verso di lui. chissà che vuole dire ora.
<< si? >>
<>
<< si… >> giuro che se dice
quello che penso che voglia dire gli lancio la chitarra dietro.
<< sai per caso se le piaccio?
>> ecco. L’ha detto. Afferro la chitarra e lo rincorro per la
camera, lui
ridendo scappa al piano di sotto, o ma io non mollo così lo seguo per
tutte le
scale rischiando di inciampare ad ogni passo fino al salotto, dove Eva
ed Alex
guardano la tv continuando a fare zapping senza degnarci di uno
sguardo,
ignorando le urla del figlioccio. Alla fine si arrende o meglio, fa
arrendere
me visto che mi blocca e mi prende di nuovo in spalla, solo che questa
volta la
mia testa è completamente sotto sopra, risultato? I cagnolini e i
tucani ora
stanno sopra l’incudine più a pezzi che interi. Che brutta scena.
<< beh che c’è Bella? Ti vedo un
po’ sottosopra >>
<< no cretino sei tu che hai il
cervello nei piedi e ora mettimi giù!!! >>
Effetivamente mi ha lasciato, si ma
proprio letteralmente!! Infatti ha mollato la presa e mi ha fatto
spiaccicare
contro il suolo. Maledetto carciofo fritto di nonna Lina..scusate la
volgarità!!
<< ma sei tutto scemo!?!? Testa di
pigna!! >>
<< beh, se mi chiami cretino è
ovvio che devi avere la testa ammattita così ora te l’ho messa a posto!
>>
<< ah si certo, ora mi verrai a
dire che tu sei un geniaccio!! >>
<< tutti 8 e due 9, ma quello in
matematica è solo perché alla prof piace il mio sorriso, mentre quello
in
letteratura è tutto meritato >>
<< oh si certo, ora devo aggiungere
alla lista dei tuoi difetti, sotto egocentrico e sopra narcisista,
spudoratamente secchione >>
Lui tenta di riacchiapparmi ma io riesco
a scappare via e come ormai noto, incominciamo a rincorrerci per tutte
le
stanze, Alex ed Eva che continuano ad ignorarci , ovviamente. Oddio ma
si vede
così tanto che ho bisogno di un fratello!? Mentre corro mi volto
indietro per
vedere quanto è distante, peccato però che non riesco a vedere
quella…..tucana
garofanata di Elizabeth, che mi fa uno sgambetto con le sue scarpe
laccate.
Ovviamente inciampo per terra facendo una specie di giro su me stessa e
atterrando, davvero, sulle ginocchia come se stessi pregando. Mi giro
verso
Elizabeth e lei cosa fa?!!? Mi fissa con un aria da angioletto e
mormora un
‘’scusa’’ talmente tanto falso che anche le galline nascondono la testa
sotto
terra. Mi alzo velocemente e mi avvicino a lei. Maledetti tacchi!! Ora
è più
alta di me di un paio di centimetri, ma in ogni caso la guardo male
avvicinandomi
ancora di più a lei.
<< beh!!? Lo so che l’hai fatto a
posta! >>
<< ma sentitela, sembri una
bambina. Vedi solo di non contagiare Edward >>
<< forse si stava divertendo in
modo diverso da come ti diverti di solito tu! >>
<< e con questo cosa vorresti
dire?! >>
<< BASTA! >>
Entrambe ci voltiamo verso Edward. Ha un
aria severa con le braccia incrociate ci squadra entrambe.
<< Edward, tua Sorella mi ha fatto
cadere!! >> Marcando bene la S di Sorella
<< Eddy la tua Amica non guardava
dove camminava >> Marcando bene la A di Amica
<< Edward! >>
<< Eddy!! >>
<< Ok piantatela!!! Tutte e due!!
>>
Entrambe distogliamo lo sguardo e mentre
lei fissa Edward io preferisco ammirare un vaso di vetro con una
piantina
dentro. Oh si, molto interessante…oh guarda un pesce rosso nuota in
mezzo alle
radici!! Che bello…
<< Bella? >>
Mi volto leggermente ( che cavolo
totalmente!! ) arrabbiata. << Si? >>
<< forse è il caso che ti
accompagni a casa >>
Ah ecco. Bene. Cioè lei mi fa inciampare
e io sono quella che deve tornare a casa?!?! Ok tecnicamente lei sta
già a casa
però non c’entra!!! Sono rare le volte in cui mi arrabbio per davvero,
e questa
è una di quelle!!
<< bene!! La padroncina a
schioccato le dita e il cagnolino ubbidisce!! Non ti scomodare ad
accompagnarmi
a casa chiedo un passaggio a Sophie >>
Lui mi guarda male per il commento
iniziale ma non dice nulla << Sophie è occupata con Christopher
>>
<< allora Jason!! >>
<< Jason è agli allenamenti di
basket >>
<< ma preferisco anche un procione
su un camion che trasporta gallette avariate e come navigatore un
fringuello
piuttosto che rimanere un secondo di più in questa casa!! >>
A questo punto sono arrivati anche Alex
ed Eva e mi guardano incuriositi e un po’ delusi.
<< Scusatemi, ma dovrei tornare a
casa, vi ringrazio per l’ospitalità >>
Detto questo mi avvicino rapidamente alla
porta ed esco fuori. Perfetto!! Ed ora che faccio? Non ricordo neanche
la
strada di casa. Sento la porta dietro di me riaprirsi e chiudersi così
affretto
il passo, ma una mano mi blocca il braccio.
<< Lasciami Edward!! >>
<< no! Come pensi di tornare a
casa?! >>
<< non lo so!! >>
<< ti accompagno io! >>
<< ho detto di no >>
<< ma che hai!? >>
Mi volto di scatto verso di lui e lo
guardo << tua sorella mi fa lo sgambetto e tu mi cacci di casa,
cosa
pensi che abbia?! >>
<< senti, lo so che Elizabeth è una
stupida, per questo tento di non farla arrabbiare più del dovuto per
evitare di
sentirla urlare per casa per un intero giorno, sai dato che ci devo
convivere
da più di otto anni ho sviluppato una specie di istinto di
sopravvivenza. Scusa
hai ragione ho sbagliato ,meglio ora? >>
Non ero molto convinta delle sue scuse,
ma l’immagine di Elizabeth fatta da Edward mi ha ripagato di ogni cosa,
quindi
annuisco e vado verso la sua macchina. Ok Edward non è perfetto, oh,
non c’è
bisogno del pesciolino nel vaso di casa sua per saperlo, però è
dannatamente
dolce quando fa gli occhioni dispiaciuti!! |
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Capitolo 6 *** Wiwa Le mucche Rosa ***
Scusate questa
volta vado di fretta!! grazie a tutti! =D
<< senti Edward…ma perché volevi
sapere se piacevi a Bea? >>
<< perché forse forse mi interessa?
>>
Ok questa volta me la sono andata a
cercare. Sbuffo e mi azzecco al sedile. Si insomma perché dovrebbe
essere il
contrario? Ora che ci penso Bea è davvero una bella ragazza. È alta
quasi
quanto me, ed in più è anche magra, ma magra magra, ha lunghissimi, ma
che
dico, chilometrici capelli a boccoli color castano rosso, e occhi
sottili blu
scuro. Si, Bea è decisamente bella. Sicuramente potrebbe passare per
una della
famiglia di Edward dato che come loro,ha il gene della bellezza.
L’unica che
stona sono io. Normale come lo è un pinguino in un igloo. Ma che
carciofo,
questo…coso qui ha il fantastico potere di farmi sentire inadeguata!!
Oh
mannaggia. Continuo a tenere il broncio mentre il signorino qui
continua a
ridacchiare della mia espressione.
<< beh!?! Non dirmi che sei gelosa
>>
<< chi io!? Di te!? Ma per favore,
darei qualunque cosa pur di mollarti >>
Mi guarda con gli occhioni pucciosi che
,ormai ha capito molto bene, mi fanno sciogliere e dimenticare tutto
<< oh ma smettila con questi
occhioni pucciosi!! Mi stai rubando la parte!! >>
<< si ma a me viene molto meglio
>>
<< grazie Edward, gentile come un
branco di formiche assatanate durante il picnic della domenica!!
>>
Lui mi guarda per qualche istante
<< secondo me sai disegnare >>
<< da cosa lo deduci Sherlock?
>>
<< molto semplice Watson. Ogni
volta che devi dire cose tipo ‘’ sei un rompipalle ‘’ o ‘’ mi stai
sulle palle
‘’ dici cose tipo ‘’ mi stai sui garofani ‘’ o …quella che hai appena
detto che
è troppo lunga per essere ripetuta… secondo me sei un artista >>
<< centrato in pieno. Sai sto
pensando un modo per assassinarti e non far cadere i sospetti su di me
>>
<< bene cara, sei libera di
provarci, ma ti basti sapere che sono cintura nera, ho fatto box per
tre anni,
e me la cavo anche con i coltelli. Quindi prima di fare qualsiasi cosa
pensaci
bene >>
Impallidisco e mi allontano il più
possibile da lui << ma nella La Tua Famiglia,
siete tutti maniaci degli sport
estremi!?!? >>
<< oh dovessi vedere come Eva
prepara l’occhio di bue con la fiamma ossidrica. Uno spasso >>
<< Basta!! >>
<< o come Elizabeth gioca a
freccette con le sue scarpe con i tacchi a spillo >>
<< Edward siamo arrivati!! >>
<< o come Jason schiva i coltelli
che gli lancio con una bandana sugli occhi >>
<< ma davvero lo fate? >>
<< no..però abbiamo giocato a mosca
cieca sul ponte di Brooklyn >>
<< Edward….almeno se hai intenzione
di farti la cartelluccia, vedi di lasciarmi qualche cosa in eredità!!
>>
<< si certo. La mia eterna amicizia
>>
<< bella fregatura!! >>
<< grazie mille cara >>
<< prego Caro >>
Scendo velocemente dalla macchina ed
entro in casa. Nelle mie orecchie risuona ancora l’eco della sua
risata.
<< Oh macchiolina questo ragazzo mi
farà veramente uscire fuori di testa!! >>
<< tesoro già lo sei >>
Mia madre mi saluta a modo suo. Cioè
lascio un rompi garofani e me ne ritrovo un altro in casa!??! Ma non è
possibile!!!
<< madre, mi spieghi come mai
indossi una gonna se nel salotto c’è Pingu che costruisce iglu con i
cuscini
del divano!?!? >>
<< ma tesoro!!ho ripescato questa
gonna in un vecchio scatolone ed era troppo pucciosa per non metterla!!
>>
La guardo sconvolta. Anzi, ormai ci ho
fatto l’abitudine, quindi mi limito ad andarmene in camera mia
mormorando cose
tipo ‘’ Pingu salvami tu ‘’ o ‘’ mai un Pingu quando ti serve!! ‘’. Ok.
Sono
uscita fuori di testa.
Intervallo!!!lode
a chi ha inventato
questa mezz’ora di spacco. Nonostante le prime tre ore siano state
completamente inutili, ora sto molto meglio. No davvero, ma uno a fine
giornata, che ricorda delle ore passate a scuola?! La professoressa di
inglese
che ci spiega la differenza fra ‘’tazzina per il caffè’’ e ‘’tazzina
piena di
caffè’’ !?!? ma che me ne frega a me! Manco lo bevo il caffè. Mettiamo
sulla
bilancia, ora di inglese passata a sentire dei fessacchiotti parlare
dei loro
hobby, o i bigliettini fatti con Bea facendo le caricature di quella
specie di
super chicca della prof? Ovviamente vincono i bigliettini!!! Allegra
come non
mai mi avvicino al tavolo di Bea e Dj. Ed ovviamente, come tutto nella
mia
vita, la mia felicità viene ridotta ad un cumolo di sporcizia
nell’istante in
cui vedo Edward, seduto vicino a Beatrice con un braccio intorno alle
spalle (
si ora la chiamo per intero u,u ) e lei che gli sorride!! Ma lei non
era quella
che non lo sopportava!? Ok Bella, calmati, respira…ce la puoi fare.
Cammino
stritolando i denti ma tentando di mantenere una certa non chalance.
Certo come
no!!! Mi siedo di fronte a loro due, vicino a Dj che come me osserva la
scena
irritata. O come ti sono vicina amica!!!
<< oh ciao Bella >> Bene
bene…il mister play boy qui si è accorto della mia presenza.
<< oh ciao Edmund >>
<< ma come hai ricominciato a
chiamarmi Edmund? >>
<< certo Edmund, ti chiamo come mi
pare >>
Tutto questo discorso mentre, sotto gli
occhi sempre più stupidi dei tre, prendo la forchetta ed inizio ad
infilzare
una mela, o meglio, l’ex mela di Dj.
<< hem Bella tutto ok? >>
Beatrice. Tzè. Il ragazzo che mi piace ci sta provando con la mia
amica, la mia
amica ci sta, ed io sono l’amica a cui racconterà tutti i dettagli
dopo. Come
dovrebbe andare secondo te?!?!
<< come credi che vada? >>
Rispondo guardandola negli occhi, ma
continuando ad infilzare la mela che ormai è diventata un succo. Sta
per
rispondermi qualcosa ma una figura non identificata si siede affianco a
me,
mettendomi un braccio intorno alla vita. Smetto di guardare Beatrice
negli
occhi e cerco di mettere a fuoco chi o cosa mi sta a fianco.
<< Matty!! >>
<< Matty? >> dicono tutti e
tre in coro guardando prima lui e poi me.
<< si beh…è una lunga storia.
Allora Bella come va? >>
Ok Bella, questo è il tuo momento. Che te
ne importa con chi esce mister egocentrismo!? Hai affianco a te mister
occhioni
blu!!
<< ora che ci sei tu va tutto
meglio!! >>
Ok, forse ho esagerato. Guardo prima Dj
che è rimasta con mezzo boccone in bocca, mezzo sulla forchetta che è
ancora a
mezz’aria. Beatrice mi guarda con gli occhi spalancati, mentre Edward
si limita
a guardarmi male. Peggio per te caro il mio playboy!! Gnè!!!!!
<< Bella!! Da quand’è che sei
così…così… >>
<< così come? Ho solo detto quello
che pensavo >> ( + o - )
Il volto gli si illumina con un sorriso
<< bene, dovresti dire più spesso quello che pensi >>
<< oh da oggi in poi lo dirò
sempre! >>
<< senti…vorresti..uscire con me
sabato? Niente di impegnativo, se vuoi possiamo anche invitare qualche
amico…se
vogliono possono venire Bea…Dj… >>
<< No. Cioè, sarebbe favoloso se tu
mi facessi fare un giro turistico, non ho ancora avuto l’occasione di
farne uno
>>
<< Beh potevi dirmelo che volevi
fare un giro >>
Ignoro il commento di Edward e continuo a
guardare Matty ( Jake ) con un sorriso degno del gatto di Alice nel
paese delle
meraviglie.
<< perfetto!! Ti passo a prendere
alle otto. Ci vediamo Bells >>
Mi da un bacio sulla guancia e se ne va.
Appena si allontana realizzo quello che ho appena fatto. Il mio
primissimo vero
appuntamento con un ragazzo. E al 60% ho accettato per ripicca!! Hey ma
che me
ne importa, dato che ormai sono sicura al 100% di non piacere ad
Edward, tanto
vale che mi concentri su mete più raggiungibili…e Matty Occhioni Blu è
una meta
più che piacevole!!
<< Isabella….hai un appuntamento
con Jake? >>
<< si Edward, quale sarebbe il
problema? >>
<< oh nessuno, anche perchè anche
io e Bea dobbiamo uscire insieme >>
<< bene >>
<< bene >>
Entrambi ci voltiamo dall’altra parte
senza guardarci in faccia. Certo che siamo degni rivali di mia cugina
di dieci
anni!!
<<
No questo non va bene!! Neanche
questo!! No no no!! Così non va bene!! >>
Davanti ai miei occhi, mia madre butta
per aria tutti i miei vestiti cercando un vestito per il mio
‘’appuntamento’’
con Matty…pardon Jake.
<< Mamma, santa dona, devo andare
al cinema!!! Non ad una cena intima >>
<< tesoro!! Ma che c’entra!! È il
tuo primo appuntamento…sigh…la mia bambina cresce!! Ma guarda che sei
ancora
piccola !!! per il tuo compleanno ti regalo ciccio bello!! >>
Mentre dice questo, ha appena pescato dal
mucchio di vestiti un vestitino che mi arriverà a metà coscia e che non
sapevo
neanche di avere con in dotazione una scollatura degna delle cascate
del
Niagara.
<< madre…non me lo metterò mai lo
sai questo? >>
Lei si gira lentamente e mi guarda, con
quella strana scintilla omicida negli occhi. Oh per tutti i ciccini,
questa mi
ammazza!! Fortunatamente, proprio quando mia madre tenta di infilarmi
dentro il
vestito con la forza entra mio padre, e senza dire niente requisisce il
vestito
e se ne va via, rincorso subito dopo da mia madre. Non perdo tempo e
chiudo la
porta della camera, in modo da non ricevere più invasioni di alcuni
tipo.
Ok Bella tranquilla….ce la puoi
fare…ok…allora, come prima cosa cerchiamo qualche cosa decente da
mettermi.
Dopo neanche dieci minuti sono già bella vestita e pronta per uscire.
Jeans
blu, stivali neri, maglia blu e una felpa leggermente più chiara. Beh,
questo
abbigliamento vorrebbe comunicare a Jake ( sono riuscita a chiamarlo
con il suo
vero nome!! Incredibile ) che gli voglio bene come un amico, che è
importante
come un amico, e che non lo voglio come fidanzato, ma come amico. Oh ma
chi
prendo in giro?!?!? Un ragazzo non può capire certe sottigliezze da
femminucce,
o meglio, nessuno sano di mente le capirebbe, ma sono stata, aimè,
contagiata
da quella pazza di mia madre e quindi anche io sono pazza. Affetta da
una
pazzia cronica che mi porta a fare delle stupidaggini, quindi anche
l’aver
accettato l’appuntamento con Matty ( sigh…una volta era già troppa u,u
) è una
conseguenza della mia pazzia…oh basta ciancie mi sta venendo sonno solo
a
pensarle ste cose.
<< Bella sei davvero….Bella
>>
Jake sta sera è davvero carino, in
camicia nera e jeans blu….sisi…davvero carino, peccato che in quanto ad
originalità non è il massimo…beh che volete!! Sono un ‘’artista’’ come
dice
Ed…oh no non ci voglio pensare a quello li!!! Su Bella concentrati su
Ed…cioè
su Matt…oh cavolo concentrati su ‘’occhioni blu’’.
<< hem..grazie…Jake… >>
Lui mi guarda incredulo per qualche
secondo, poi mi porge il braccio che io afferro anche se un po’
titubante e ce
ne andiamo…o meglio stiamo per andarcene ma non abbiamo neanche
superato la
porta di ingresso che mio padre afferra per la collottola il mio
accompagnatore.
<< Signorino sarebbe meglio per te
che tu ti tenga ad almeno 40 centimetri
di distanza da mia figlia >>
<< ma signore… >>
<< se scopro che il tuo sguardo ha
superato lo spazio aereo degli occhi ti stacco ad uno ad uno i capelli
che ti
ritrovi in testa >>
Ok ora esagera, così lo terrorizza!! Ecco
la risposta ( o la scusa :P ) per la quale questo è il mio primo
appuntamento.
E non voleva neanche farmi uscire!! Mia madre l’ha convinto con metodi
che non
so e non voglio sapere e lo ha anche mezzo tramortito con quintali e
quintali
di caffè, che a mio padre invece di svegliarlo lo addormentano. La
scena è più
o meno questa. Mio padre che ha ancora Jake per la collottola, il
poverino che
tanta di scappare, io che lo tiro per un braccio e mia madre che tenta
di
spingere via quel grand uomo di mio padre. Ad un certo punto non so
come,
qualcosa in questa specie di stabilità si rompe e finiamo tutti e
quattro
allegramente giù per terra. Senza salutare afferro Jake per il bavero
della
camicia e lo tiro via correndo più veloce che posso.
Il film è stato una cosa troppo
assurdamente favolissimamente bella ( dal vocabolario dell’italiano
correggiuto
). Un horror come non ne vedevo da tanto. Si ho la passione di questi
film,
notizia che non è andata molto a genio al caro Jake che si è visto
sfumare l’occasione
di vedermi aggrappata a lui in uno stato di piangente cronica. Ora
siamo fuori
il cinema e per una volta l’aria fresca di questo posto non mi da
fastidio.
Jake continua a chiacchierarmi nelle orecchie ma sono troppo impegnata
a
fissarmi la punta degli stivali per sentirlo, persa nei miei pensieri
che
collegano nomi o luoghi che inevitabilmente mi portano a pensare a lui
:
L’innominato. Per esempio guardo la camicia di Jake e mi viene in
mente: chissà
come sta lui con la camicia un po’ aperta. Così quando mi ritrovo
davanti
Edward in camicia bianca e jeans penso che sia frutto della mia
immaginazione,
e che bel frutto, meglio di quanto pensassi di poter immaginare.
L’unica cosa
che mi fa capire quanto sia reale tutto questo è che al suo fianco
compare una
Beatrice con gli occhi arrossati. Tento di svicolare scavalcando la
ringhiera,ma Jake li nota e mi trascina verso di loro a salutarli.
<< Anche voi film horror? >>
chiede Jake notando il pallore di Bea
<< si…non li sopporto!! Ma questo
qui lo voleva vedere a tutti i costi.. >>
<< e ne è valsa la pena >>
I due
maschietti della situazione si
fanno uno sguardo complice alludendo sicuramente a quando Bea in preda
al
terrore si è gettata addosso ad Edward, rimediando, ovviamente, un
cazzotto da
parte di entrambe
<< vedo che anche tu hai avuto la
stessa idea >> Edward mi scruta per tentare di capire se anche io
ho
avuto cedimenti di pianto improvvisi ma io resisto e non abbasso lo
sguardo
<< beh..si…ma purtroppo Bells adora
questo genere di film…e c’è mancato poco che non mi rideva in faccia
quando le
ho chiesto se aveva paura >>
Io faccio un sorrisino angelico verso
Jake mentre Edward sorride al suo solito modo. Incerta sul da fare mi
volto
verso Bea lasciando i maschietti ai loro discorsi…da maschietti.
<< beh….come va? >>
<< lo so Bella, ora sei arrabbiata
con me perché prima ti dicevo che non lo sopportavo, e non ho
intenzione di
diventare un membro del suo fan club e venerarlo con striscioni e
magliette con
la sua foto stampata sopra, ma non sono immune al suo fascino e
sinceramente
non so come tu faccia a resistergli… >>
O credimi cara, neanche io lo so.
<< sono affari tuoi, solo credo che tu sappia meglio di me quanto
durino
le storie di Edward >>
<< infatti non avrà nulla da me, o
per lo meno non prima di aver capito certe cose… >>
Continuo a guardarla di traverso. Pensare
che Beatrice piaccia ad Edward mi fa sentire peggio che sapere che a
Bea piace
Edward, del resto era inevitabile, come ho fatto a pensare di potergli
resistere? Oh basta così Bella!! Vedi di ragionare!!! Smuovo la testa
nel
tentativo di far uscire tutti pensieri possibilmente dannosi per il mio
cervellino. Mi volto verso Edward e Jake che continuano a parlottare,
Jake
facendo gesti strani ed ampi con le mani e con le sopracciglia mentre
Edward
annuisce ogni tanto con un espressione vacua sul viso.
<< beh bei maschietti, mi dispiace
interrompere le vostre ciarlerie, ma avrei leggermente sonno >>
<< ma come Bella, già sonno?
>> Edward sempre perspicace
<< già Edward, tu no? >>
<< oh no, ce ne vuole perché io
abbia sonno >> facendo occhiatine allusive verso Bea che
arrossisce
leggermente. Mi innervosisco ancora di più. L’ho mai detto che quando
ho sonno
e ci sono persone che mi trattengono dal dormire divento più incavolata
di un
gatto bagnato?
<< tu invece il sonno lo provochi
meglio delle pecorelle che saltano il recinto >>
<< come quelle sul tuo pigiama?
>>
<< ti pregherei di non confondere
le mie mucchette rosa con le pecor… >>
Ok…non ci posso credere. Ho appena
ammesso di avere un pigiamone con le mucchette rosa. Mi zittisco e
assottiglio
gli occhi guardandolo male mentre ghigna soddisfatto.
<< voglio proprio vederti, secondo
me sei troppo sexy, magari anche con le pantofole pelose >>
Beh che c’è di male ad avere le pantofole
pelose!?ok un Edward irritante lo posso pure sopportare, ma che anche
Bea e
Matt ( ora è ritornato Matt XD ) si
mettano a ridere è alquanto scocciante. Ok
basta così, anche i tucani nella mia testa hanno un limite. Continuo a
guardare
Edward con tutta la rabbia che ho in corpo, cosa che non mi riesce
molto bene
dato che io non ho mai odiato nessuno, figurati lui. Così decido per la
soluzione più rapida, fare finta di nulla. Abbasso gli occhi e li
ripunto sui
miei stivali, e ora che li guardo meglio mi accorgo che sono davvero
davvero ma
davvero….stivaleschi. boh unico paio di stivali che ho, non so neanche
come
definirli, povera me, questo qui mi sta mandando in pappa il cervello.
<< Matt mi accompagneresti a casa?
Se sgarri di un minuto mio padre ti torce come un calzino >>
Lui sbianca all’improvviso e subito
saluta Edward e Bea incominciando a mettermi fretta. Cavolo ma mio
padre fa
davvero così paura? Va beh che ha certi muscoli da far impallidire Big
Gim,
però è solo un bambinone gelosone. Ok se mi sente mi ammazza.
<< beh allora ci vediamo
domani…ciao Bea… ciao cosetto >>
<< Bella M-u-o-v-i-t-i >>
<< oh andiamo Jake mostra a Bella
quanto sei uomo, non dirmi che hai paura di suo padre >>
Lui per tutta risposta lo guarda male e
mi trascina via. Certo che però per una volta ha ragione. Devo trovare
un
ragazzo che abbia i cosidetti così grandi da poter sopravvivere
all’ispezione
radar di mio padre.
Continuo
a rigirare il cucchiaio
nell’intruglio che ho davanti. Dal colore si direbbe latte, ma ha un
odore
indecifrabile, e prima avrei giurato di averci visto galleggiare un
bottone
rosa. Allontano la tazza dalla mia vista. Mia madre. Ottima stilista e
consigliera, ma in quanto a cucina, solo mio padre la batte. Beh lui sa
fare
solo il caffè, dovrei filmarlo mentre lo prepara!! Ha tutti i suoi
riti, lavare
la macchinetta, asciugarla e non so cos’altro…insomma una mania. E poi
dovreste
vederlo quando tenta di insegnarmi a fare il caffè…ceeerto, io, che ho
nelle
vene un carattere di casinista e refrattario all’ordine faccio sempre
un sacco
di casino, finendo per ricoprire me e lui di caffè e acqua, per poi
sgattaiolare via mentre il poverino ha una crisi di nervi. Ah che
ridere. Ora
il caffè non me lo fa più fare, e come dargli torto. Continuo a fissare
il
vuoto davanti a me rivedendo la scena di ieri sera:
Appena
Jake mi ha accompagnato a casa non
mi ha neanche scortato alla porta che è sgommato via lasciandomi in una
nube di
fumo. Ed io che mi facevo il problema di come salutarlo evitando un
qualsiasi tipo
di contatto accidentale ma no!!! Lui ci ha pensato prima di me!! E due
sono le
cose, ho la vista di mia madre che cantava con un cucchiaione da
minestra in
mano, le codine e fiocchetti rosa e le ciabatte pelose ( si, le
incriminate ) e
che ballava sculettando in giro per la cucina trascinandosi dietro le
tende, lo
ha terrorizzato a tal punto da chiedersi se anche io quando nessuno mi
vede
divento così, o il terrore di una possibile castrazione da parte di mio
padre
lo ha fatto fare retro front su qualsiasi sua possibile idea di fine
serata.
Arrivato a questo punto non so cosa pensare, ma se è la seconda posso
direttamente eliminarlo dalla lista dei futuri appuntamenti anche
perché mio
padre è quello, e anche quando mi vedrà con un anello al dito, non si
arrenderà
mai all’idea di vedermi con qualche uomo.
<< Terra chiama Bella, Ci sei
Bella? Iuuuuuuuuuuuu >>
Mia madre mi sta sventolando davanti gli
occhi la mano con le lunghe unghie rosa con i cuoricini ( che io ho
pescato nel
barattolino dello smalto!! Beh un ora della mia vita a raccogliere
cuoricini
u,u ).
<< si ci sono >>
<< no io volevo farti vedere lo
smalto, guarda come è sbrilluccicoso >>
La mia testa finisce direttamente sul
tavolo della cucina. Non è vero, ormai non ci sono abituata ancora alle
pazzie
di questa donna!!!
<< sisisisi!!! Ti sta bene!
>>
<< grazie mole >>
Detto questo ricomincia a gironzolare con
le MIE pantofole pelose per la cucina, muovendo qua e la il cucchiaio
rischiando di cecare un occhio a me e a mio padre. Ok, meglio che vado
a scuola
va.
Mi alzo dal tavolo della cucina e apro la
porta incamminandomi per il viale, peccato però che inciampo sul
tappetino di
fronte alla porta. Mi volto pronta a commettere uno sminuzzamento di
tappetino
ma al suo posto trovo un pacchetto. Incuriosita come non mai lo prendo
e prima
lo scuoto per capire cosa c’è dentro, ma non sento niente, quindi due
sono le
cose, o è troppo morbido per fare rumore, o quando sono inciampata l’ho
distrutto, spappolato, annientato. Ritornando a me decido che per
scoprirlo lo
devo aprire così lo spacchetto senza neanche preoccuparmi di dove vada
a finire
la carta e guardo il contenuto curiosa come non mai. Ohohoh. Cosa
vedono i miei
occhi. Un peluche. Un porta chiavi a forma di mucchetta rosa. Una
mucchetta
rosa con due grandi occhioni da cartone animato e un fiorellino bianco
in
bocca. Quasi mi vengono i lacrimoni agli occhi. Sulla zampa della mucca
è
scritto qualcosa, ‘’ Mi Perdoni? ‘’. OK ora si che mi metto a piangere.
Senza
pensarci lo metto nella tasca dello zainetto e corro sorridente verso
la
macchina. Quell’imprevedibile pazzoide egocentrico dolcissimo
rompiscatole di
Edward. |
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Capitolo 7 *** Due pazzi insieme non vanno bene nono!! ***
Prima di
tutto. Uff ç_ç le recensioni sono calate ç.ç se c'è qualcosa che non vi
piace ditemelo!!! =D in ogni caso questo capitolo piacerà e non piacerà
ad alternanza sicuro u,u'''' non so quando aggiornerò visto che tra un
pò devo partire quindi forse aggiornerò direttamente la seconda
settimana di gennaio, in ogni caso Buon Natale =D A già!! un grazie
enormissimissimo a Innamorata__ e TheDreamerMagic =D e a tutti quelli che leggono la ff!!!
Salgo le scale della scuola di corsa,
come se avessi un branco di lupi affamati alle calcagna, scontrandomi
contro
chiunque commetta l’errore di passarmi davanti. Ora so come si sente un
auto
impazzita senza freni in una discesa. Lo so lo so, la cosa logica da
fare
sarebbe rallentare, ma io semplicemente..non posso!! E non perché hanno
appena
pulito i pavimenti no, ma perché se mi fermo penserei a quello che sto
per
fare, se penso poi mi vengono un milione di dubbi, motivazioni per le
quali non
dovrei fare quello che sto per fare e farei retro front senza pensarci
due
volte. Si lo so, sono un coniglio. Insomma Edward è…è solo quel coso
presuntuoso egocentrico pazzesco che è uscito con la mia nuova
semi-migliore
amica, perché mi sto facendo tanti problemi per ringraziarlo? Del
resto, un
innocentissimo, piccolo, insulso, bacio sulla guancia non dovrebbe
essere
questo grande problema no? Eppure ogni volta che penso che nel mio
zaino c’è
una mucchetta rosa a peluche lo stomaco fa una capriola, inciampo nei
miei
piedi e intorno a me inizio a vedere arcobaleni colorati, farfalline e
mucchette
rosa con delle alette e le aureole che volano nel cielo. Manco mi fossi
fatta
di qualche stupefacente doppio!! E se continuo a pensarci e a
ripensarci, non
riesco a capacitarmi di come sia totalmente convita che me l’abbia
regalata
lui! Di questo non ne ho mai dubitato un secondo, neanche a rifletterci
per un
minuto, subito mi è apparsa in testa l’immagine di Edward come una
lampadina
appena accesa, e anche solo l’idea che me l’abbia regalata qualcun
altro, come
ad esempio Bea, mi scombussola ancora di più le idee. Eccolo. Eccolo
eccolo
eccolo. Di fronte a me il motivo dei miei scombussolamenti mentali.
Rallento di
botto facendo venire un infarto ad un professore che passava di li.
Beh, non è
colpa mia se si è preso il caffè senza il coperchio sopra ed ora si è
fatto un
bagno!! Perlomeno i baffoni hanno assorbito il 60% del liquido!!
Continuo a
camminare a passo di marcia dirigendomi verso la mia meta. Ok se
nessuno mi
interrompe, se non inciampo su bucce di banane, ce la posso fare.
<< ciao Bella! >>
Douch. Lo sapevo!! Per una volta che ho
una cosa fissa nella mente perdinci bacco!
<< hem ciao Bea, ora devo andare
>>
<< no aspetta!! Ti devo dire una
cosa!! >>
Ma proprio ora me la deve dire sta
cosa?!!? Spero solo per la sua incolumità che un qualche topo
geneticamente
modificato le abbia rosicchiato i compiti no perché se è qualcosa di
meno
eclatante o meno terrificante di questa notizia, giuro che ho una crisi
isterica!!
<< ok ma fai in fretta che devo
fare una cosa >>
<< si beh ecco, ti dovevo parlare
>>
Ma la devo anche imboccare!!?? Già sento
la determinazione scivolarmi di dosso mentre lo guardo di striscio
parlare
allegramente con delle ragazze dell’ultimo anno.
<< riguardo Edward >>
Eccola che scende ancora e ancora…
<< si dimmi >> troppo calma?
<< volevo dirti che ho lasciato
perdere, si insomma, lui e i suoi cavoli di occhi caramellati.
Preferisco
ritornare ad essere il capitano del club anti- Edward. Spero non sia
tardi per
la nostra amicizia >>
Ok ora non posso fare a meno di fissare
il mio sguardo su di lei. Davvero vorrei essere arrabbiata con lei, ma
non ci
riesco. E poi per cosa? Manco lo sapeva che mi piace. << certo,
tutto
come prima >>
<< bene, sono felice. Ora ti lascio
mi pare che dovevi fare qualcosa di importante >>
Qualcosa di importante? Oh my cow ( siamo
in tema XD ). Mi volto verso il mio bersaglio. La determinazione e la
sicurezza
sono andate a fare compagnia alla mia ombra, giù per terra. In ogni
caso muovo
un passo dopo l’altro. Ora le due biondone se ne sono andate, e posso
fare il
mio ingresso.
<< Grn dwrd >>
Lui mi guarda senza capire. Beh prova tu
a parlare con la lingua impastata!!
<< Bella, ripeti le vocali con
me…A…E….I…O…su ce la puoi fare >>
Gli
do una botta molto ma molto poco convincente sulla spalla. << so
come si dicono
le vocali! >>
<< certo. Allora, come mai così di
buon umore? >>
<< Io adoro le mucche sai Ed?
>>
<< Bella, non dirmi che sei ancora
arrabbiata per ieri vero? >>
<< no no, volevo ringraziarti
>>
<< per aver preso in giro il tuo
pigiama con le mucche? >>
<< Ma no!! Per il pupazzetto!!!
>>
Lui mi guarda come se avessi detto la
cosa più strana del mondo. Ok ecco che mi sento crollare la terra sotto
i
piedi. << di che parli? >>
<< tu non mi hai…regalato un
pupazzetto eh? >>
Lui mi guarda ancora. O meglio, mi fissa
negli occhi. Per un secondo non sembra nemmeno lui, sembra…beh sembra
uno dal
carattere molto profondo e sensibile. Ovvero non lui. poi però ritorna
ad
essere quello di sempre. << ah ho capito. È il tuo compleanno!
>>
Bene. Ed io che pensavo pure di dargli un
bacio!! Ma che cavolo, io non ci posso credere!! Non è stato lui. non
lui. Non
voglio neanche sapere chi me l’ha fatto, tanto non ha importanza. Ora
che ci
penso, una mucca rosa? Ma sono davvero così infantile!?!? No no no, a
me
neanche piacciono le mucche, devi vedere che bella cosa quando regali
un
pupazzetto a forma di mucca ad una persona, i complessi che le vengono
sono
paragonabili solo all’effetto di insultarla in faccia apertamente.
Regalarmi
una mucca è come dire ‘’sei grassa’’ e quindi dovrei offendermi no? Ma
perché
ora che so che non me l’ha regalata Edward sto torturando quella povera
mucchetta? Abbasso lo sguardo per terra. Devo assolutamente farmi
perdonare da
Paffy. Si l’ho chiamata Paffy. Lo so con i nomi faccio pena, ma Paffy è
un nome
troppo paffettoso per non darlo ad una mucca paffettosa.
<< Bella? >>
Alzo lo sguardo su di lui. Testa di rapa.
Gli do un pugno decisamente più forte sulla spalla e lo guardo male.
<< questo è per aver offeso il mio
pigiamone!! La prossima volta impari >>
<< Bene, questa è la Bella che mi piace >>
Continuo a guardarlo male. Uffà, poteva
anche solo fingere di avermela regalata lui quella cavolo di mucca
no!?!?
Eppure quelle rare, rarissime volte in cui sono certa di una cosa non
sbaglio
mai, e il fatto che ora io mi sia sbagliata mi fa innervosire. Del
resto lui ha
già smentito la mia teoria sul fatto che chiunque abbia le fossette sia
simpatico allegro e solare no? Quindi ora mi divertirò un po’ a
stuzzicarlo
sulla parte che più gli potrebbe dolere = Orgoglio maschile.
<< so che Bea ti ha dato il palo
>> Uso tutta la mia proverbiale finezza e delicatezza per
parlargli.
<< vedo che le notizie girano in
fretta >> parla digrignando i denti. Probabilmente non è abituato
a
sentirsi dire di no. Povero cucciolo…. … .. … Muaaaah. Mi potrò
divertire per
molto.
<< che c’è, brucia il rifiuto eh?
>>
<< cosa? Ma che rifiuto. >>
<< ma…ma che dici?! Lei ti ha detto
di no. Ti ha dato un palo, ti ha dato buca, insomma ti ha rifiutato!!
>>
Lui mi guarda e ride. Ride. E ride. E
ride!! Continua a ridere. Ma non sta proprio bene questo ragazzo.
Secondo me
nel suo caffè c’era qualche strana sostanza stupefacente.
<< sei davvero divertente sai? Bea
non mi ha dato nessun palo >>
<< ma prima hai detto…hai detto!!
>>
<< Intendevo dire che dopo che tu e
‘’ quel coso senza attributi ‘’ ve ne siete andati io e lei abbiamo
iniziato a
litigare sul fatto che io ti avevo preso in giro, e poi si arrabbiava
per
tutto!! Cioè che dovevo fare, aprirle lo sportello della macchina per
farla
salire come una principessa? L’ho accompagnata a casa e non ci siamo
neanche
salutati. >>
<< ma come Edward!! Non le hai aperto
lo sportello? >>
<< se per questo non l’ho neanche
fatto i complimenti per come stava vestita, non mi sono proposto per
pagare i
pop corn e lei ha pagato il suo biglietto. >>
<< Ma Edward!! Sei tremendo!!
Dovresti imparare cos’è l’educazione!! >>
<< io Non sono un gentlemen o
cavolate simili. Mai stato ‘’educato’’ con una ragazza durante un
appuntamento
>>
<< mi domando come sia possibile
che nessuno ti abbia mai lanciato qualcosa appresso!! >>
<< in effetti, tu sei stata la
prima a rincorrermi con qualcosa in mano. Complimenti. >>
<< mpf >>
Ci guardiamo e ridiamo entrambi. Siamo
entrambi dei pazzi, quindi qualcosa in comune ce l’abbiamo no? Lui dopo
qualche
secondo ritorna serio e mi guarda.
<< non è che quell’essere ti ha
messo le mani addosso? >>
Mi ci vuole qualche istante per
connettere la parola ‘’essere’’ con il nome ‘’ Jake’’.
<< no Edward, Jake non mi ha messo
le mani addosso. Geloso? >>
Ti prego dì di si, dì di si!!! O
perlomeno arrabbiati, insomma, fa qualcosa che mi faccia capire che sei
geloso
marcio almeno la metà di quanto lo sono io!!!. Lui però fa una faccia
decisamente…normale. Come se gli avessi chiesto di che colore solo le
sue
scarpe.
<< ovviamente se quel coso senza
spina dorsale mette le mani addosso alla mia unica amica è anche un mio
problema. Ti ci vuole qualcuno…diverso. >>
<< tipo? >>
<< tipo…James >>
Per poco non mi viene un infarto.
<< ti sei ammattito il cervello >>
Lui risponde con tutta tranquillità
<< no >>
Continuo a guardarlo completamente
sbigottita, possibile che non sia veramente geloso? E se lo fosse
perché
propormi di uscire con il fratello?
<< non ti seguo proprio sai
>>
<< invece è molto semplice. James
si è preso una specie di cotta per te, mi chiede in continuazione se mi
parli
mai di lui. un ossessione. Quindi è meglio se ci esci prima che
impazzisca lui
e poi io >>
L’ho già detto che è un ragazzo
decisamente lunatico? L’ultima volta stava per azzannare il fratello e
ora mi
chiede di andare da lui in un modo così naturale che mi innervosisce
sempre di
più ogni volta che ci ripenso. Con gli occhi gonfi ed umidi gli
rispondo
tentando di moderarmi nella voce << forse…hai ragione. Quando lo
vedi
digli che accetto di uscire con lui. >>
<< ok glielo dirò >>
Muovo la testa per dire di si, ormai mi
si è seccata la lingua. Mi volto e cammino lentamente, ma non è mai
come in
quei film in cui la protagonista sta per andarsene e in quel momento il
protagonista le dichiara il suo eterno amore?
<< Bella? >>
<< mh? >>
<< … niente >>
No. In effetti non è Mai come in quei
cavoli di film. Dovrei denunciare i creatori di questi obbrobri che ti
fanno
solo sognare per poi ritrovarti con una manciata di mosche. Ma che
schifo.
Appena torno a casa giuro che mi mangio un barattolone di gelato, con
contorno
di pop corn e nutella, e visto che mi voglio proprio male, anche uno di
quei
film che io odio, quelli che finiscono sempre bene e dove due persone
si
giurano amore eterno. Ma mi dite voi com’è possibile che due persone
che si
conoscono dopo neanche due giorni già sanno di amarsi, si fidanzano, si
lasciano, si tradiscono, si rimettono insieme e si sposano nell’arco di
neanche
un anno!? Misteri della natura.
Ok
tutto è pronto. Io + pigiamone con
mucchette rosa + pantofole pelose + nutella + gelato + divano comodo +
film
esageratamente romantico = depressione totale. Anche se non sembra. Per
me che
adoro la combinazione : film horror/ avventura + pop corn + salatini +
coca
cola. Si, è la totale depressione. Fortunatamente i miei genitori, per
la prima
volta nella mia vita, mi hanno lasciato da sola a casa. Cosa che non
hanno mai
fatto ( figlia unica. Si u,u’’’ ), quindi ho tutta la casa per me, e
quindi se
scoppio a piangere anche se un attore è caduto con la faccia su una
torta
nessuno mi guarderà come se fossi una pazza.
… …. … …. Ok campanello. Se ti ignoro una
volta, è inutile che continui a suonare, tanto non vado ad aprire!!! No
no. … …
… … … . ok basta. Dimenticandomi delle condizioni in cui sono conciata
vado ad
aprire la porta. L’unica persona che non volevo vedere mi sta davanti
con un
sorrisone e una busta in mano.
<< Edward!?!? >>
<< ciao!! Sai, stai davvero bene
con il pigiama con le mucche! >>
Tento di sbattergli la porta in faccia ma
la blocca con un piede ed entra in casa.
<< come sapevi che non avevo
compagnia? >>
<< Bea mi ha tirato i capelli
perché mi ha detto che eri diventata improvvisamente triste e che non
volevi
uscire, quindi doveva essere per forza colpa mia. Allora voglio
rimediare.
>>
<< ma per cosa!? >>
<< non lo so. Però è pietoso vedere
una ragazza chiusa in casa il sabato sera con un film altamente
depressivo
mentre una sua amica da una delle feste più belle dell’anno a casa sua.
>>
<< Mia amica? >>
<< ma si, Jessica. >>
Io lo guardo senza capire.
<< chi? >>
<< Jessica!! Occhi azzurri, alta,
bionda >>
<< ah si!! Dodo Jessica!!! >>
Lui scoppia a ridere. << bel
nomignolo >>
<< come mai non sei rimasto alla
festa? >>
Lui fa una smorfia << dopo che
siamo usciti per due fine settimana consecutivi ogni volta che può mi
si
appiccica addosso. E comunque sono andato alla festa solo per
saccheggiare
questi >>
Dalla busta tira fuori pop corn, coca
cola, gamberetti, patatine fritte e fragole. Lo guardo per qualche
secondo.
<< si si lo so, queste cose fanno schifo prese insieme, ma se
mangi un
po’ e un po’ separatamente sono buone. >>
Io per tutta risposta prendo una fragola
e la intingo nella nutella, per poi prendere una patatina e fare la
stessa
cosa. Troppo buono. Lui sorride per poi voltarsi verso la tv e alzare
un sopracciglio.
<< ma che schifo ti stai vedendo?
>>
<< lo so Edward che per te è una
cosa sconosciuta, ma esiste una cosa che si chiama ‘’romanticismo’’
>>
<< e a te piace? >>
Scrollo le spalle continuando a mangiare
gamberetti e patatine.
<< per fortuna che ho portato
questo >>
Prende un dvd e me lo mostra per poi
metterlo nel lettore dvd e gettare via il vecchio dvd senza nemmeno
rimetterlo
nella custodia. Poverino, pensa ai suoi sentimenti!!! Film di
avventura. Oh si
ora ragioniamo. Mi sposto sul lato sinistro del divano per fargli
posto. Il
film inizia. Ma certo che sono veramente strana. Prima stavo mangiando
chili e
chili di gelato maledicendo Edward in tutte le lingue del mondo, e ora
sto
mangiando schifezze con lui guardando un film favoloso. Ma che mi
prende? Eppure
dovrei essere, che ne so, ferita nel mio ‘’orgoglio femminile’’ o cose
così. Ma
che me ne importa. So solo che quando sto con lui mi sento meglio. Meno
normale
e più…Bella. E non sono nel senso del mio nome. Del resto è solo molto
egocentrico, rompi scatole, freddo, pazzo, idiota che mi sta devastando
giorno
dopo giorno. Se questo non è amore non so proprio cosa sia. Nonostante
non
abbia sonno, decido di fare una cosa avventata, stupida e probabilmente
autolesionista. Ma che cavolo, la coca cola mi da alla testa. Mi lascio
scivolare su un lato appoggiandomi con la testa sulla sua spalla. Lo
sento
irrigidirsi nell’istante in cui lo faccio. Ma incredibilmente non fa
nulla. Non
mi spinge via e non mi abbraccia nemmeno. Resta così, fermo immobile
come una
statua. Solo dopo qualche secondo si rilassa appoggiando leggermente la
testa
sulla mia. Oh si, sarebbe una cosa molto romantica se un tizio nel film
non
fosse finito maciullato da un qualche congegno antico e in giro ci
fossero meno
pop corn e nutella sparsi, ma soprattutto, se io e lui fossimo
fidanzati e lui
non stesse cercando di farmi uscire con suo fratello. Ma che volete. Io
mi
accontento di poco.
<<
Bella…Bella…Bella >>
Ahhhh che bel sogno. Edward ed io al
ballo della scuola. La cosa sorprendente? Io so ballare. Ed io non so
ballare.
Per questo capisco che è un sogno, ma sicuramente è un sogno molto
realistico,
specialmente la voce di Edward,sembra vera!! Se non fosse che ora
sembra un
disco rotto che continua a chiamare il mio nome. <<
Bella!!! >> ok ora lo sta
urlando. Apro gli occhi di scatto e mi guardo intorno. O sto ancora
sognando o
posso lievitare. Scale. Scale di casa mia, tanti popcorn in giro, e
tanto buio.
No se questo fosse un sogno al posto dei pop corn ci sarebbero dei
petali di
rose e sicuramente non ci sarebbero le pantofole e i calzini di mia
madre
sparsi in giro per il corridoio. Alzo lo sguardo e vedo il profilo di
un
ragazzo. E che ragazzo. Ma come è possibile che anche quando è buio,
sto mezza
addormentata riesco sempre e comunque a distinguere Edward??? <<
Eddy?
>>
<< ok devi essere proprio
rincoglionita per chiamarmi con quel soprannome >>
<< dove andiamo? >>
<< ti porto a nanna piccola
>>
<< non mi…chiamare…piccola >>
certo che la mia voce interrotta da continui sbadigli deve risultare
molto
seria eh. Lui ridacchia ed entra nella mia stanza. Come ha fatto ad
indovinare
che questa è la mia stanza resta un mistero. Oh cavolini. Ma io gli sto
in
braccio!?!? Cioè ora me ne sono accorta!! È veramente divertente farsi
scarrozzare in giro da qualcuno, specialmente se quel qualcuno è
Edward. Mi
mette giù adagiandomi sul letto per poi sedersi vicino a me. Ok
Isabella,
questo è il momento giusto per dimostrare che non sei una rimbambita
totale,
quindi vedi di non addormentarti e parla come non hai mai fatto in vita
tua.
<< Edyaaard >>
<< aahah, sei davvero buffa quando
sbadigli. Beh ora che ci penso tu sei sempre buffa >>
<< di certo non sono molto sexy in
questo momento >> immaginate la scena. Io con i miei capelli
sconvolti in
testa, un pigiamone larghissimo, mezza stesa su un lettone enorme, e un
ragazzo
che sembra appena uscito da una beauty farm seduto accanto.
Bell’immagine.
<< infatti, di certo
quell’espressione da bimba imbronciata non aiuta molto >>
Ma guarda questo!! Lo so che sembro una
bimba quando faccio la faccia imbronciata non c’è bisogno di
ricordarmelo.
<< uffiiiii >>. Incrocio le braccia e mi stendo sul letto
tenendo
le ginocchia piegate verso l’alto. Lui ad un certo punto smette di
ridere e mi
guarda con un espressione dolce e seria allo stesso tempo. Arancino mio
ora
svengo.
<< hem…tutto…tutto ok? >>
<< Bella >>
<< s.si? >> Ok brava, inizia pure
a balbettare. Lui continua a guardarmi con quell’espressione così
strana. Di certo
non adatta a lui, o meglio, all’Edward di sempre. Sembra così maturo e
serio
che mi mette i brividi, anche più del fratello. Ma perché non parla!?
Così non
fa altro che mettermi agitazione, io che sto già mezza addormentata mi
sto già
facendo un sacco di film in testa, magari ora mi dice che mi ha sempre
amato ma
che non può stare con me perché deve ritornare sul suo pianeta, o
meglio ancora
che è un vampiro, o ancora che ha scoperto di essere gay. Non so
qualche
preferire fra queste ipotesi.
<< sei decisamente ingenua >>
<< hey! Se mi devi insultare puoi
anche andare >>
<< non è un insulto. È un
complimento. >>
<< di solito per fare un
complimento si dicono cose tipo ‘’sei carina’’ o ‘’mi piacciono i tuoi
capelli’’
>>
<< non dovresti essermi amica
>>
<< come? >> ah ecco. Lo sapevo!!
Anche a lui prendono i complessi mentali dell’Edward del libro.
<< io non sono ingenuo, ne puro, ne
corretto. Ti potrei influenzare solo in modo negativo. >>
<< ma per favore!! Tu sei una
persona decisamente corretta, sei venuto a tirarmi su di morale!! Sei
stato
grande, quindi ora meglio che scendi giù a recuperare il resto del cibo
se non
vuoi che mi mangi tutto io >> mi sono alzata mettendomi seduta e
sorridendo più che posso. Purtroppo il mio sorriso si spegne a poco a
poco. La mia
‘’battuta’’ non ha sortito l’effetto voluto, è rimasto serio,
impassibile e
continua a guardarmi.
<< buona notte Bella >> si
alza e si piega su di me per darmi un bacio sulla fronte per poi
voltarmi le
spalle e andarsene. << Edward! >> lui si ferma ma non si
volta,
continuando a darmi la schiena. Se avessi un coltello potrei affettare
la
tensione che c’è in questa camera. << non è ora ti dimentichi
della mia
esistenza eh? >>
Ma che cosa gli vado a domandare?!?! Come
fa a dimenticarsi di me? La sua amica, quella che non ha paura di
rispondergli,
quella che non è attraversata dal suo fascino!? Giusto? Si
gira solo quanto basta per guardarmi negli
occhi e sorridermi, con un sorriso che non gli avevo mai visto fargli.
<<
impossibile che mi dimentichi di te Bells >>. Ancora totalmente
sconvolta
chiudo gli occhi e mi lascio cadere sul letto. Mille domande mi
affollano la
mente: che aveva Edward? Mi sono davvero innamorata di lui? suo
fratello mi
potrebbe mai piacere? Com’è finito quel film? Tutte quelle schifezze mi
faranno
fare indigestione? Ma soprattutto, è colpa del sonno o Edward ha fatto veramente
un
sorriso triste, tirato e completamente falso? |
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Capitolo 8 *** E nelle notti di pioggia... ***
Ok come al
solito non ho un briciolo di tempo per ringraziare tutti come
vorrei...in ogni caso grazie delle recensioni =D Buon anno nuovo!!
Oggi sono
tutti nervosi. Mio padre è
talmente tanto agitato che mentre mescola lo zucchero fa finire buona
parte del
caffè sul tavolo. Io sono nervosa di mio, a volte sono lunatica. Mamma
è
l’unica che sembra non essere minimamente irritata e continua a
canticchiare
con la sua gonna verde che ondeggia ad ogni suo passo. Mi domando come
faccia a
non notare niente, insomma, tra un po’ mi devo mettere i tergicristalli
sugli
occhi per non perdermi in questa nube di tensione!!! E dopo questa
battuta
scadente, che fortunatamente ho espresso nella mia testolina e non a
voce alta,
mi alzo e vado verso la finestra. E mo? È domenica, niente scuola e
questo vuol
dire niente compiti ma anche niente amiche ma soprattutto niente
Edward. Ma
come posso essere così tonta da non avergli mai chiesto il numero del
cellulare!? Se, come sei potessi avere il coraggio di telefonargli. Oh
beh, è
il momento di sconfiggere la pigrizia. Entro in camera e mi cambio
velocemente
con una tuta, lego i capelli e armata di Ipod saluto i miei genitori,
rimasti
esattamente come li avevo lasciati. Prima di uscire mi fermo a guardare
mio
padre. Continua a girare il caffè nonostante ormai sia tutto sul marmo
del
tavolo, fissando sempre la tazzina come se fosse in trance. Bah, se
fosse stato
come sempre sicuramente mi avrebbe fatto una ramanzina per come sono
vestita,
dato che ho avuto ‘’la sfrontatezza’’ di legarmi la felpa in vita e
rimanere
così con le spalle scoperte. Decido di uscire per non cominciare a fare
domande
che sicuramente non avrebbero risposte soddisfacenti. Alzo lo sguardo
al cielo.
Per la prima volta da quando sono qui c’è il sole, incredibile. Più
serena
comincio a passeggiare camminando sul ciglio della strada, vicino alla
parete
rocciosa. Dopo neanche un ora ho fatto un bel po’ di strada, però direi
che è
il momento di tornare a casa. Proprio mentre mi giro per ripercorrere
la strada
a ritroso incomincia a piovere. A piovere? A diluviare oserei dire. In
meno di
dieci secondi sono completamente zuppa. L’istinto ha il sopravvento
così
incomincio a correre, peccato però che quasi subito scivolo cadendo
come un
sacco di patate. Che dolore. Guardo la strada e sorrido soddisfatta,
nonostante
sia fradicia sarebbe potuto andare peggio, ovvero sarei potuta cadere
sulla
pozzanghera qui affianco. Ma io no!! L’ho evitata. Neanche il tempo di
finire
di gongolare che un auto mi sfreccia di fianco inzuppandomi con l’acqua
della
pozzanghera che così si svuota quasi. Incredibile, ho subito la
vendetta di una
pozzanghera. Mi alzo di scatto da terra togliendomi la felpa dalla vita
e agitandola
urlando contro quel pazzoide frasi sconnesse che secondo me potrebbero
anche
intimorirlo. Purtroppo, o per fortuna, quel pirata dell’autostrada (
autostrada? Bah ) è scomparso, nascosto dalla pioggia che sembra
essersi fatta
ancora più fitta. Bene. È in questi momenti che rimpiango di non essere
un
lupetto…o quello che è, e per di più sotto la pioggia il mio senso
dell’orientamento è pari a zero. Tento di coprirmi gli occhi ma serve a
poco.
l’ho già detto che odio questa città?ad un certo punto vengo accecata
da dei
fanali. Tento di scostarmi il più possibile per evitare di essere
sfracellata
da un auto, no non è nei miei progetti finire piastrata sull’asfalto.
La
macchina invece di sorpassarmi rallenta fino a fermarsi di fronte a me.
Bene,
ci mancava solo il maniaco che nelle giornate piovose abborda giovani
damigelle
in pericolo, ora ci vuole solo Bigfoot che esce dal bosco per rubarmi
l’Ipod e
fare i balletti con le dita. ( se qualcuno non avesse visto ‘’ In
viaggio con
Pippo’’ 1) che infanzia sprecata o_o 2) vedetevelo >_>’’’ è un
ordine XD
) tento di allontanarmi ma il finestrino si abbassa e sento una voce
familiare
chiamarmi.
<< Sophie? >>
<< Bella!! Sali!! >>
Non me lo faccio ripetere due volte e
salgo in macchina. << come hai fatto a riconoscermi? >>
<< in realtà ho avuto una specie di
‘’premunizione’’ >> io la guardo stralunata e lei ridacchia
<< si
beh, te l’ho detto che ho una specie di abilità per questo genere di
cose
>>
<< non è che sei una sensitiva eh?
>>
<< ma che!!! No, è solo ‘’senso
femminile’’ molto sviluppato >> mi fa l’occhiolino. Ad averlo io
questo
‘’ senso femminile’’ molto sviluppato. Perlomeno avrei capito che
diluvio
veniva fuori. Rimaniamo in silenzio mentre lei guida e io guardo la
pioggia che
si infrange sui finestrini. Ad un certo punto l’auto si ferma, peccato
però che
non è la mia casa. << ma dove? >>
<< casa mia. Sei fradicia e per di
più non so dove abiti >>
<< potevi chiedermelo!! >>
<< mmh…potevo..ma non mi andava e
poi ho sempre sognato di truccarti e metterti un bel vestitino >>
Io la guardo terrorizzata tentando di
aprire le portiere. Stupide sicure!! Lei mi guarda e fa una risata
malvagia
<< Muaah, ora sei in mio potereee >>
Ok preferivo il maniaco omicida alla
manica del trucco che ho qui a fianco.
Entro
in casa completamente gocciolante e
zuppa d’acqua dalla testa ai piedi. Sophie mi permette solo di salutare
e di
scusarmi con Eva per poi trascinarmi al piano di sopra.
<< lo so che sembra impossibile, ma
io sono troppo bassa per prestarti qualche vestito, e se lo chiedessi
ad
Elizabeth mi schiaccerebbe le dita nella porta, quindi dovrai usare una
maglia
di uno dei maschioni di questa casa. Allora scegli pure. >>
Oddio. Io, me medesima me dovrei
indossare una maglia di uno dei maschietti di questa casa!??! Ma è
fuori. Ok
ragiona, Alex non se ne parla proprio, ho il terrore di Chris, e in più
l’effetto che potrei avere su Jason vestita solo con una sua maglia mi
mette i
brividi, quindi…
<< vada per Edward >>
<< bene perché ho già preso una sua
maglia >>
Ok ora mi fa paura. Esce dal bagno e mi
lascia da sola con una maglia nera in mano. Mi faccio la doccia
battendo tutti
i miei record ( 26 minuti!!! Incredibile o.o’’’ per me che ci metto un
ora XD
). Senza pensare mi metto la maglietta di Edward e mi guardo allo
specchio. Mi
arriva poco più sotto della metà coscia. Ma quando cavolo è alto sto
ragazzo?
Prima di uscire sbircio fuori per vedere se c’è qualcuno. Via libera.
Così apro
la porta e schizzo via più veloce che posso. Ovviamente non potevo non
andare a
sbattere contro qualcosa. Cos’è sta volta? Un muro, una porta, un
mobile o…un
Edward!! O giuggioline sante. sono letteralmente cascata addosso ad
Edward che
mi guarda come se non mi conoscesse. Mi alzo di scatto muovendo
convulsamente
le mani davanti al viso e arrossendo. Lui intanto mi squadra da capo a
piedi
senza riuscire a focalizzare veramente l’immagine di me con indosso una
sua
maglia. Alla fine mi fissa negli occhi e arrossisce leggermente, per
poi
alzarsi anche lui da terra e continuare a squadrarmi da capo a piedi.
Oh mamma
mia.
<< Bella!! Ecco che fine avevi
fatto!! >> Sophie mi salva in calcio d’angolo. però poteva
arrivare
qualche secondo dopo..uff. Edward la guarda e poi guarda di nuovo me,
come se
seguisse una partita di tennis.
<< hem..ciao Ed… >> non
riesco a finire neanche la frase che prima mi fissa, poi scuote la
testa e se
ne va chiudendosi nella sua stanza. Ma che??
<< oh lascialo perdere, è da quando
è tornato ieri sera che è scontroso peggio di un gatto bagnato >>
Ieri sera? Oh bene, ci mancava solo che
mister permaloso si è arrabbiato con me. Non so perché, ma sento che
c’entro
io. Perché come dice mio padre, è sempre colpa mia, o come dicono gli
avvocati
‘’responsabilità oggettiva’’. Tutto quello che succede è colpa mia.
Tanto che a
casa mia se qualcuno rompe qualcosa, anche se è stato il vento, è
automaticamente colpa mia…solo perché sono andata a sbattere contro
qualche
vasetto… quindi ora deve essere per forza colpa mia. Oh povera me.
Chissà
quanto tempo è passato. Un ora?
Forse due. So solo che il mio di dietro è andato in coma tanto che sto
seduta
su sto sgabello. Sophie mi ha costretto in una posa innaturale per
potermi
truccare meglio, e nonostante abbia finito mi ha intimato di non
muovermi
mentre andava a scegliere un vestito da mettermi. E il bello è che mi
prude il
naso. Cavolicchio. Tento di farmelo passare storcendo il naso ma questo
persiste.
O ma al diavolo!! È da rincoglioniti cronici non muovermi!! Così
finalmente mi
gratto, ma proprio mentre sto muovendo la mano la porta si spalanca
entra
Sophie incavolata nera. Ok questa ora mi mangia.
<< l’avevo detto che sono troppo
bassa per te!! Non riesco a trovare un singolo vestito adatto da
metterti!! Ma
non preoccuparti, ora vado al negozio e te ne prendo uno >>
<< ma Sophie!! Non >>
<< zitta!! Ormai ci ho fatto il
pensiero!! E quando faccio il pensiero su qualcosa, quella cosa si fa!!
Punto
>>
Detto questo schizza via fuori da bagno
chiudendosi la porta alle spalle. Ma questa è tutta pazza. Però è
troppo buffa
quando è arrabbiata, anche perché non fa minimamente paura. Resto
immobile per
un altro paio di minuti, poi la curiosità come al solito, ha la meglio,
così mi
alzo ed esco dal bagno andando in esplorazione della casa.
Questo posto è…favoloso!! Enorme,
terrificante, favolosamente favoloso. Insomma di tutto e di più. Dalla
finestra
in fondo al corridoio si vede la luna piena che illumina tutta la
stanza( si vede che mi affascina il macabro eh? Muaaah ).
Subito penso a qualche lupo mannaro che in questo momento sta
gironzolando per
i boschi, ridacchiando poco convinta. Per darmi man forte sento un
ululato in
lontananza che mi mette i brividi. Ok, ci mancava solo un lupo assetato
di
sangue. Terrorizzata, nonostante mi trovi in una casa chiusa, entro
nella prima
stanza che mi capita a tiro, sbattendomi la porta dietro per poi
appoggiarmi a
questa e tirare un sospiro di sollievo. Solo dopo qualche secondo trovo
il
coraggio di aprire gli occhi per vedere dove sono finita. Nonostante la
luce
sia spenta grazie ai raggi della luna riesco a vedere il contorno degli
oggetti
e distinguere chiaramente la forma di un letto, un comò e una
scrivania. Accendo
la luce e mi guardo intorno. Un copriletto rosa, tende fucsia, argh,
orrore, un
comodino completamente rosa confetto , un telefono abbinato e
tantissime
stelline rosa sulla carta da parati. Ok le stelline possono anche
andare, ma il
comodino intonato al telefono no!!! Continuo a guardarmi intorno
spaesata e
decisamente terrorizzata. Ovunque mi giri vedo lo sguardo sadico di
qualche
bambola dai codini biondi che mi guarda sorridente. Va bene, devo
uscire di
qui. Subito mi fiondo alla porta per aprirla ma prima che io possa
uscire la
porta si spalanca facendomi ruzzolare per terra. E con questo siamo a
due. Guardo
verso l’alto per capire chi mi ha fatto fare un capitombolo. L’ultima
persona
con cui vorrei stare chiusa in una stanza. Elizabeth.
<< cosa ci fai nella mia camera?! >>
lo sapevo. Le bamboline sadiche dovevano per forza appartenere ad una
persona
sadica e tendenzialmente pazza.
<< non sapevo che era la tua stanza
ok? >> ci fronteggiamo con lo sguardo per qualche secondo, poi
lei sposta
lo sguardo sul mio abbigliamento ‘’improvvisato’’ e sbianca , se
possibile,
ancora di più.
<< tu!!! Tu ed Edward…lui…no…lui
no!! Cosa gli hai fatto!?!? >>
Ok stop un attimo. Va bene che chiunque
avrebbe frainteso nel vedermi con indosso solo la maglietta di un
ragazzo, però
cavolo, io l’avrei molestato?!? Ma non dovrebbe essere il contrario?
Bah.
<< cosa gli ho fatto io!?? Guarda che
non sono una fan fatal con gli ormoni alle stelle eh!! >>
Lei mi squadra per qualche altro secondo
facendo un sospiro di sollievo. Un momento, quel sospiro vorrebbe forse
insinuare che non sono molto attraente? Io la ammazzo.
<< beh? >>
<< … hai ragione … non è da Edward cadere
così in basso… >>
<< come scusa!? Guarda che io ed
Edward….io…e.. >>
<< cosa? >>
Lei mi guarda con aria da saputella e
questo mi irrita ancora di più. Oh no, il mio sistema nervoso non può
tollerare
altro!! Stupida gallina senza cervello!! Mannaggia ai cavolini di
bruxell!!
<< Edward mi ha chiesto di
diventare la sua razza. >>
Silenzio totale. Dopo quest’enorme balla
che ho detto, ogni singolo suono, come il battito delle ali di una
mosca,
sembra amplificato a mille. Elizabeth continua a guardarmi con gli
occhi
spalancati. Poi lentamente apre la bocca e… … … . non so come
descrivere questo
suono assordante. Avete presente le urla di una persona che sta andando
a fuoco
e il fastidioso bip di quando escono quelle strisce colorate in tv?
Ecco, l’urlo
di Elizabeth è un miscuglio fra questi due suoni. Mi copro le orecchie
per
tentare di attutire il colpo. O mamma mia. Che cosa ho combinato? Come
minimo
penseranno che la sto squagliando viva!! Ma possibile che ha tutto
questo fiato
in corpo? Dopo altri secondi che sembrano interminabili finalmente
chiude la
bocca. Cioè, qualcuno le chiude la bocca. E quel qualcuno è Edward. Ci
mancava
solo lui ora!! Ma perché perché perché ho detto quella balla!?!? Ora
sicuramente
mi chiederà perché lei stava urlando come una posseduta e io cosa gli
dovrei
dire!? ‘’ amore, le ho comunicato il nostro felice fidanzamento!!?? ‘’.
Come minimo
mi riderà in faccia. Ma dove è la finestra quando serve? Se mi
sfracello al
suolo non si arrabbierà con me vero? Edward continua a tenere premuta
una mano
sulla bocca di Elizabeth che ora sembra essersi calmata. Però non mi
guarda
neanche. Neanche un minimissimo sguardo. Bene. Tento di attirare la sua
attenzione << hem…noi…si insomma…io….lei… in pratica io… >>
<< stai bene Lizzie? >>
Lizzie?!?!? Sembriamo entrambe
scombussolate da come l’ha chiamata, ma lei si riprende subito
abbracciandolo
mentre io resto a fissare la scena con la bocca spalancata. Ma perché
non ho le
corde vocali di Elizabeth!!??!? Non mi guarda nemmeno quel coso
irritante!!! Inizio
ad agitare le mani davanti a loro che sembrano essersi completamente
dimenticati della mia presenza. Presa dalla disperazione do un calcio
ad un
oggetto sconosciuto ( un piega ciglia? ) sul pavimento che colpisce in
pieno
Elizabeth che intanto lancia un urlo e si stacca da Edward.
Finalmente!! Lui
invece di insultarmi o quanto meno di chiedere il perché del mio
momento di
giocatrice di calcio mi guarda con gli occhi ridotti a due fessure e mi
parla
con un tono decisamente poco gentile << quella maglia, la
rivoglio pulita
>>. Cioè in un momento del genere si preoccupa della maglia!?!?
<<
Edward non vuoi sapere perché urlava??? >> a questo punto
preferisco fare
la figura del purè piuttosto che essere fissata con quell’aria
indifferente!!
<< che hai fatto sulla faccia?
>>. Come? Ma è un nuovo gioco che si chiama ‘’ignora Bella e
falla uscire
fuori di testa!’’ !??!. Mi passo una mano sugli occhi per poi vederla
macchiata
di nero. Bene. Ora Sophie mi squarterà viva per aver rovinato il suo
capolavoro!! Meglio di così!!! << mi sono truccata!! Non si vede?
>>
<< no. Pensavo che qualcuno ti
avesse pestata >>. Ok, la mia autostima ha raggiunto livelli
incalcolabili. Nonché la mia fiducia nelle abilità da truccatrice di
Sophie!! <<
grr…quando torno la uccido… >> lui per tutta risposta mi ignora
sorreggendo Elizabeth che intanto è ancora piegata su se stessa. senza
dire una
parola la porta fuori dalla camera, non resistendo alla curiosità esco
anche io
e li seguo. Non lo avessi mai fatto. Argh, l’ha portata in camera
sua!!! Ok,
ora la giornata non potrebbe andare peggio.
Come no. Sono appena tornata a casa dopo
essere stata spupazzata da Sophie che mi ha messo un vestitino degno di
una
coniglietta di play boy, per non parlare di quando ha visto in che
condizioni
era ridotto il trucco me l’ha rifatto da capo!! E la cosa più tremenda
è stata
quando sono tornata a casa, e mio padre ha guardato il vestito che
portavo. Si
è limitato a sbiancare e a biascicare qualcosa mentre andava a farsi
una
camomilla in cucina, invece avrebbe dovuto arrabbiarsi, sbraitare e
diventare
rosso pomodoro urlando a squarcia gola di andarmi a cambiare!! Bah. Mi
butto
sul letto senza neanche cambiarmi, avvolgendomi nelle coperte e
sospirando. Edward.
Quando lo odio… … … e forse lo amo pure un po’…. Sarà per questo che mi
sto logorando
dalla gelosia? |
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Capitolo 9 *** Il lato negativo delle sorprese ***
Ok....prima di
tutto...scusate per il ritardo >_<''' cercherò di non
addormentarmi più sulla tastiera u,u***. Poi, seconda cosa:
TheDreamerMagic grazie mille per la recensione =D eh si...io non
sopporto Elizabeth...però dei soggetti così ci vogliono in una storia
=D. e Innamorata___, mi sa che non ti ho accontentato con questo
ritardo ç_ç spero che non ti sei dimenticata della mia storia ç__ç
Comunque mi farò perdonare...ad iniziare da questo capitolo. Ringrazio
tutti quelli che mi seguono e che recensiscono...e quelli che hanno
aggiunto ai preferiti e alle seguite e...e...basta XD ciau =D
Avete
presente quando vi svegliate con la
precisa convinzione che qualcosa andrà storto e non succede neanche un
evento
positivo che ti faccia credere il contrario,anzi tutto va esattamente
come
avevi previsto? Beh, oggi è esattamente così che mi sento. Mi alzo dal
letto
ancora completamente rimbambita e stropicciando gli occhi scavo tra il
mucchio
di vestiti accumulati per terra. Già questo dovrebbe mettermi in
allarme, va
bene che io sono disordinata, ma di solito ci pensa mia madre a
riordinare. Ora
che ci penso non la sento neanche cantare. Bah. Prendo un jeans scuro e
una
felpa grigia, giusto per far capire agli altri qual è lo stato del mio
umore.
Vado in bagno e accendo la luce sul lavandino. Che schifezza. Sembra
che ho
appena fatto un giro sulle montagne russe dopo aver mangiato tre hot
dog e
zucchero filato, o meglio sembra che ho fatto un giro nella centrifuga.
Guardo
il fondo tinta e lo ignoro completamente, del resto a che mi serve se
mi sento
da schifo?. Scendo gli scalini ad uno ad uno, non come mio solito
saltandoli a
due a due. Mi guardo intorno. Mio padre non sta leggendo il giornale in
salotto. Strano. Sempre più strano. Vado in cucina. Non prende nemmeno
il caffè
seduto sullo sgabello a destra. Su quello a sinistra di solito mi siedo
io
mentre la mamma gironzola per la cucina combinando casini. Questa volta
sono
entrambi vuoti. Mi siedo al mio solito posto, magari ha fatto tardi. Mi
guardo
intorno. Non c’è nessuno. Guardo davanti a me il tavolo vuoto. Nessuna
scodella
con qualche intruglio malsano dentro, nessun caffè amaro, niente di
niente. Mi
alzo e vado in giardino, forse mia madre sta già curando le piante come
fa
sempre di pomeriggio. Ma niente. Decido di andare al piano di sopra
salendo
sempre gli scalini lentamente ed apro piano la porta della camera da
letto dei
miei genitori, quasi mi metto a pregare in ginocchio di ritrovarli in
momenti
intimi che nessun figlio dovrebbe vedere i propri genitori. Ma c’è solo
mia
madre. O meglio, credo sia mia madre. Insomma, da quando sono nata, mia
madre
non ha mai, e dico mai, indossato i pantaloni. A volte i jeans, ma mai
tute o
cose così. Invece ora indossa una tuta…triste. Grigia come la mia
felpa. I
capelli scombinati non sembrano lisci e di certo non sono il biondo
dorato di
mia madre. Si tiene le mani sulle tempie e guarda il pavimento. Di mio
padre
non c’è traccia. Per un secondo tutta la mia curiosità scappa a gambe
levate
buttandosi giù dalla finestra, ed ho la forte tentazione di tornare a
letto per
poi scoprire che questo è solo uno strano e brutto sogno. E questa
tentazione
si amplifica ogni passo che faccio.
<< mamma? >>
Lei alza stancamente la testa e mi guarda
facendo un sorriso tirato. Oh mio Dio. È più bianca di me. Le rughe che
non ho
mai notato si vedono in modo incredibile e la rendono così…vecchia.
Vecchia e
stanca.
<< Bella… >>
<< mamma papà dov’è? >> lei
richiude gli occhi e li riapre più esausta di prima.
<< a lavoro >> perché questa
notizia non mi rassicura?
<< chi mi accompagna a scuola?
>>
<< io ovviamente >>
<< mamma…tutto a posto? >>
<< certo >>
<< perchè…insomma..tu indossi una
tuta…e papà non mi ha aspettato… >>
<< oggi è andata così Bella. Su
preparati ti aspetto in macchina >>
No, c’è decisamente qualcosa che non va.
Mia
madre guida, piano, seguendo una
strada lineare, non guarda neanche i fiori che spuntano ai lati della
strada.
Non parla, non ha acceso la radio a palla e non canta qualche canzone
anni 80
con la sua voce stonata che a me piace tanto. Se continua così giuro
che
impazzisco. Sto per aprire bocca ma mi precede.
<< Bella io e te ci siamo sempre
dette tutto no? >>
<< certo >>
<< e ora perché dovrebbe essere
diverso? >>
<< non è cambiato nulla >>
<< no. >> pausa << ti
devo dire una cosa >> altra pausa.
<< ok >>
<< vedi, oggi papà farà tardi. Anzi
forse non torna a casa. E neanche domani >>
<< viaggio di lavoro? >> ecco
l’angoscia che prende posto della paura.
<< no. Stiamo attraversando un
periodo un po’…così >>
<< così come? >>
<< così…così…mi ha tradita e io
l’ho sbattuto fuori di casa >>
BOM. Ecco. L’ha detto di getto , e a me
ha fatto l’effetto di una bomba atomica buttata a pochi metri di
distanza.
Rimango a guardare il vuoto. Sono certa che non è così. La mia è sempre
stata
una famiglia con mille difetti, tanti quanto le stelle, ma
sempre…felice.
Unita. No, oggi papà tornerà a casa e scoprirò che è stato tutta una
specie di
candid camera dove tutti saltano fuori all’improvviso e gridano ‘’ era
tutto
uno scherzo!! ‘’. Si deve essere così. Allora perché mamma piange? No
deve
essere così. L’auto si ferma. Siamo arrivate.
<< mamma? Papà tornerà a casa vero?
>>
<< tesoro…si tornerà…ho bisogno
solo di..tempo >>
Tempo? Tempo. Perché questa risposta non
mi soddisfa per niente? Io non voglio tempo, io voglio la mia famiglia
ora,
subito. Annuisco e scendo dalla macchina. No questo va oltre la mia
sopportazione. Ho sempre tollerato tutto e tutti, cercando di non
pensare a
nulla, ma questo è troppo. Io tempo non ne ho e sinceramente non ne ho
bisogno.
Mi allontano ignorando i richiami di mia madre. Sono cattiva? Forse. Ma
si
arriva ad un certo punto che di sorprese anche una come me ne ha fin
sopra i
capelli, e la mucchetta rosa dal mittente incognito ne è una riprova.
Cammino
strascicando i piedi fino alla mia aula per poi sedermi al banco e
prendermi la
testa fra le mani. Merda. Questa volta la dico per davvero. Merda Merda
Merda.
Edward.
So che sembra strano con tutti i
pensieri che ho per la testa, ma ora voglio vederlo. Magari sorridere e
sentire
una di quelle sue battutine stupide e pungenti che mi fanno sempre
arrabbiare.
Sta parlando con una ragazza bruna. Che novità. Ma questa volta non mi
lascerò
scoraggiare. Mi ha visto e mi viene incontro. Ha notato che sono
triste, che
carino. Guarda per terra e cammina verso di me, forse è in imbarazzo
quanto lo
sono io. Cammina e…mi supera. Mi ero scordata l’altra novità della mia
vita, mi
ignora. Come ha ignorato i miei saluti negli ultimi due giorni e come
ha
ignorato i miei tentativi piuttosto goffi di farlo innervosire. chissà
perché
oggi dovrebbe essere diverso? Senza guardarmi continua a camminare
oltre me con
la ragazza bruna che lo segue. Continua a camminare e non mi saluta,
non mi
chiede perché porto il grigio, perché sono bianca cadaverica e neanche
perché
lo guardavo fisso negli occhi. Non mi prende in giro per come sono
conciata e
non mi da il solito bacio sulla guancia che mi faceva tanto felice. Mi
ignora
completamente. Quando si dice che i problemi non vengono mai da soli.
Vedo Bea
che mi viene incontro e quasi ho il desiderio che segua l’esempio di
Edward, ma
la vedo alzare una mano per salutarmi. Io guardo la sua mano alzata
muoversi
per salutarmi senza riuscire a connettere cosa succede. Poi sposto lo
sguardo
sull’altra mano. Smalto grigio. In una altra situazione mi sarei messa
a
saltellarle incontro pregandola di prestarmelo, ora invece mi sembra
solo un
cattivo presagio.
Uscita
da scuola. Oggi ho ignorato tutti,
non ho parlato con Bea e Dj avrà pensato che la odi visto che le sono
andata
praticamente addosso senza scusarmi neanche. Ma oggi è così. Come dice
mia
madre c’è bisogno di tempo. Cammino a testa bassa velocemente con
l’Ipod nelle
orecchie. Alzo lo sguardo giusto per incontrare lo sguardo di Edward.
Mi fermo
e lo guardo. Magari gli trasmetto la tristezza che ho ora io in corpo.
Ad un
certo punto sgrana gli occhi e mi corre incontro urlando qualcosa,
tolgo le
cuffiette dell’Ipod per cercare di capire meglio quello che vuole dirmi
ma le
sue parole sono coperte dal suono di un clacson assordante. Mi volto
dietro di
me e la vedo. Una macchina verde, forse un sub che tenta di sterzare
per
evitarmi. Ma le catene da neve, in questo paesino microscopico che
vende solo
quello, no? Come nei miei incubi peggiori le mie gambe non rispondono
ai miei
comandi e la gola si secca impedendomi perfino di urlare. Nonostante
tutti gli
sforzi del guidatore la macchina non cambia direzione punta verso di me
ed io
in un millisecondo mi volto verso Edward ormai a pochi metri di
distanza da me.
Già proprio come nel libro. Peccato però che Edward non sia un vampiro,
non sia
indistruttibile ne veloce quanto un vampiro ed io non sia la Bella terribilmente
combina
guai e terribilmente fortunata del libro. Chiudo gli occhi ed aspetto.
Vorrei
poter dire che non fa male. Ma non è così. Fa male, fa male eccome.
Sento tutto
il mio corpo, anche zone che prima pensavo quasi insensibili ora
diventano
dolorosamente sensibili. Sento il vetro del parabrezza incrinarsi in
mille
schegge acuminate che si conficcano nel mio avambraccio, la macchina
frena
improvvisamente facendomi ricadere sull’asfalto più a pezzi che intera.
Imbecille, poteva fermarsi così qualche centimetro prima sarei tornata
a casa
con un grosso spavento ma almeno…viva. Non sento più una gamba mentre
l’altra
mi fa terribilmente male. Alzo le braccia davanti gli occhi. Una è
completamente
ricoperta di rosso mentre dall’altra esce sangue dalla mano scorticata.
O
almeno credo. Abbasso anche le braccia o meglio ricadono per terra. Non
ce la
faccio nemmeno e tenere gli occhi aperti. Nelle mie orecchie risuona
l’eco di
tante urla, parole e tanti rumori confusi. Socchiudo gli occhi mentre
la luce
si fa impossibile da sostenere e l’ultima cosa che vedo sono un paio di
occhi
color ambra che mi guardano preoccupati. Merda. Era meglio se restavo a
letto.
Proprio oggi che ho scoperto che bella sensazione liberatoria è
imprecare.
Merda.
Ma
chi è che ha acceso un martello
pneumatico nella mia testa? Mi fa un male cane. Tento di mettermi su un
fianco
ma qualcosa mi blocca. A si. Sono stata investita. Che cosa
incredibile. E mi
sembra di aver anche imprecato mentalmente nono, se questo è l’effetto
che mi
fa essere investita vorrà dire che dovrei evitare che risucceda… … …ma
che
provola!! Non è che mi hanno imbottito di qualche sostanza stupefacente
per non
farmi sentire dolore eh? No perché se è così prima di tutto non serve a
niente
che il dolore lo sento e come, e seconda cosa mi sta facendo
rincoglionire
peggio di un hippy negli anni 60. Così non va proprio per niente bene.
Tento di
aprire gli occhi ma appena ci provo la testa ricomincia a girare ma il
solo
pensiero di continuare a stare distesa a fare niente mi fa salire
terribilmente
la nausea. Con non poca fatica apro gli occhi. Sono in ospedale. Wow.
Chissà
perché mi aspettavo di ritrovarmi nella mia cameretta con mamma e…. no
meglio
non ricordare. Una gamba ingessata, una mano e un braccio fasciati.
Meglio di
così. Sento uno strano peso vicino al fianco destro così abbasso lo
sguardo. O
cielo. Edward è comodamente addormentato sul letto con le braccia
appoggiate a
mo di cuscino sul materasso. Con la mano libera gli sfioro i capelli.
Un
momento, lui mi ha ignorato. Io sono arrabbiata nera con lui non dovrei
essere
felice di vederlo. Più arrabbiata con me che con lui gli tiro i capelli
e lui
sobbalza sulla sedia cadendo per terra. Si guarda intorno sconvolto per
poi
alzare lo sguardo lentamente su di me. Non mi da neanche il tempo di
prenderlo
in giro per il modo in cui è caduto che salta dal pavimento e mi
abbraccia di
slancio.
<< Bella!! Bella Bella Bella!! Stai
bene! Mi hai fatto morire >>
Io sono rimasta imbambolata sul posto,
come se mi potessi muovere. Nelle orecchie il bip della macchina che
dovrebbe
misurare i battiti cardiaci aumenta incredibilmente. Stupida macchina
traditrice. Ma lui stranamente sembra non notarlo anzi fa una cosa che
non mi
sarei mai aspettata da lui. piange. Non ho mai visto Edward piangere e
nemmeno
me lo sarei mai immaginato. Struscia gli occhi contro il mio collo
tentando di
mascherarlo. Ma è impossibile non sentire la sensazione di bagnato sul
collo.
In un secondo si allontana da me uscendo dalla stanza per urlare
qualcosa a
squarcia gola. O cappero. Non ci posso credere. Edward ha pianto per
me? Per
me? Ed è felice di vedermi viva. Beh almeno che non fosse stato un
sadico credo
sia normale, però è… Bello. dopo aver passato una giornata del genere
sono
aperta ad ogni tipo di buona notizia. E poi è già qualcosa che non è
rimasto a
fissarmi con il suo sguardo indifferente no? Perlomeno non mi ignora…oh
ma se
per ricordargli della mia esistenza mi devo far investire, dovremo
chiarire
alcuni punti della nostra relazione…ma sentitemi!! ‘’nostra
relazione’’. Ok
sono strafatta. Sfortunatamente l’assenza di Edward che mi teneva
occupata la
mente ha fatto prevalere il dolore fisico. Altre fitte dolorose alla
gamba e al
braccio mi fanno piegare in due. Terribile. Nella stanza entra un
infermiera
seguita a ruota da mia madre, mio padre, Sophie, Bea Dj ed Edward,
tutti con
gli occhi gonfi di pianto. In questo momento sarei la persona più
felice del
mondo se non fosse per queste stupide e dolorose fitte che continuano a
mozzarmi il respiro. Sento l’infermiera mormorarmi qualcosa per poi
vedere di
nuovo tutto buio. Stranamente le sorprese sono tornate a piacermi. |
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Capitolo 10 *** Il Bianco ha un pessimo ascendente ***
Allora...come sempre non trovo le parole
per dire quanto mi dispiace del ritardo... ... ma prometto che nel
prossimo capitolo succederà (finalmente!!!ndtutti) una svolta fra Ed e
Bells, e sarà anche più lungo :P Ora le cose importanti:
Innamorata__: Come al solito...ti ho
deluso ._. spero solo che il capitolo ti piaccia...ma giuro che il
prossimo sarà ancora meglio =D
ilary_chan: ç_ç sono commossa!! grazie
=D sono felice che il mio modo di scrivere non annoi :) spero che si
noti quanto cuore ci sto mettendo >.< anche se aggiorno sempre in
ritardo ç_ç
miss_indipendent: No problema, anche
se hai iniziato a leggerla da ora, ti assicuro che manca ancora un pò
prima che finisca =P non darò tregua alla povera Bella xD grazie mille
per il commento :)
TheDreamerMagic: Si lo so, un miracolo
bello e buono >.< e non lo rivedrai più in questa situazione
xD... per il momento... ... Muaaah, ok dopo aver sclerato .... grazie
mille per aver recensito =D
Bianco
. White. Blanc. Blanco. Wit.
Shiro. Insomma come lo volete chiamare voi, arriva un certo punto in
cui non lo
si sopporta più. Specialmente poi se ti circonda, come se fossi
abbaiata da una
luce ventiquattro ore su ventiquattro. Ormai vedo bianco anche quando
chiudo
gli occhi. E questo non va bene. Il
bianco sta iniziando ad avere un certo ascendente su di me. Un
ascendente
pessimo, per chiarire. Scatto al minimo rumore, e quando vengono a
trovarmi i
miei genitori li squadro ad uno ad uno, sembra impossibile ma non si
sono mai
messi niente di bianco. Neanche una camicia. Ormai il bianco è
dappertutto, e
presto ci sottometterà e….ok basta sclerare. Forse non si sarà capito,
ma io
sto ancora in ospedale. Priva di libri, computer o quant’altro, la mia
unica
occupazione giornaliera è contare le crepe sul muro, oltre a sognare ad
occhi
aperti, tutte queste favolose attività intervallate dall’arrivo di un
animale,
cioè l’infermiera, che si è guadagnata questo titolo comportandosi da
vero e
proprio animale. Con due braccia che sembrano create apposta per
stritolare e
spezzare, alza la mia povera schiena che ormai sarà più viola che rosa,
sbatacchia i cuscini ( ma chi gliela chiesto? ) facendo a lotta con
loro e
dando qualche gomitata di troppo, e in più è sempre lei che ogni tanto
mi viene
a fare una puntura, aaargh, se solo ci penso… … della serie piccoli
killer
crescono nei reparti ospedalieri. In più tutti i film horror che ho
visto nel
corso della mia breve ma intensa vita mi ritornano alla mente, e ogni
tanto mi
sembra di vedere una bambina con i capelli neri camminare per i
corridoi o
strani volti fissarmi di notte. Questo vuol dire altre punture per me e
dolorosi
rimproveri da parte di Orsola ( Mai nome fu più giusto. ), che continua
a dire
che sprimaccio i cuscini!! Ma chi si muove! Con una gamba ingessata e
un
braccio che quasi non sento per quanto è fasciato stretto, pensa che
possa
ballare la conga sul letto? E in tutto questo quadro apocalittico,
penso solo a
quel rimbambito, si oggi sono in vena di insulti, di Edward che non è
venuto
neanche una volta a trovarmi!! Cioè neanche una volta!! Ogni tanto
arrivano dei
piccoli e dolcissimi fiorellini da parte sua, e solo questo lo ha
salvato da
una progettazione di omicidio da parte mia, ma che caspio, siamo nel
2010, un
cellulare o quanto meno un piccione ce l’avrà no?. Ah si, certo però
qualcosa
di positivo c’è. Mami e Papi hanno parlato .oh e che parlata. Mi basta
dire che
oggi mia madre si era messa un cappello rosa con due orecchiette e i
pompon pendenti
ai lati. Insomma tutto ok, e forse è stato anche un po’ merito mio e
del
mio…hem… piccolissimo incidente. Pro memoria per me, mai mettersi
l’Ipod per
strada e ascoltare storie depressive. Tutta questa brutta storia finirà
nel
dimenticatoio, tranne per quel piccolo angolo di memoria in cui
ricorderò
sempre la commozione di Edward, e le sue lacrime, e lo farò notare
anche a lui,
quando lo rivedrò, oh e come se glielo ricorderò. Ma dove è andato su
Marte per
non venirmi a fare neanche un visita!?! Ok calma Bella, ce la puoi
fare. Guardo
l’ora, sono le 11. Ora della medicina. Guardo terrorizzata la porta, so
che
presto arriverà, arriva sempre. Come se mi avesse letto nel pensiero la
porta
si apre, piano piano piano, ma si apre. La macchina traditrice del
battito
aumenta i bip, e questo non fa altro che aumentare la mia angoscia.
Alla fine
entra una figura che con uno scatto si attacca al mio collo. Beh, la
reazione
da animaletto un po’ l’ha avuta, ma non sono mai stata tanto felice di
vedere
Sophie!!
<< Sophie!! Non respiro!! >>
<< Bellaaa!!! Mi sei mancata!! La
scuola sembra più vuota ora che non c’è più nessuno a distruggerne un
pezzo!!
>>
La guardo male. Solo perché una volta ho
rotto il proiettore dell’aula di disegno!?! E poi era lui nel torto!!
<< Sophie, avrei una domandina da
farti >>
<< Edward non c’è >>
La guardo leggermente terrorizzata.
Dovrei essermi abituata a questi suoi comportamenti, ma a leggermi nel
pensiero
proprio no!! Lei nota la mia faccia sconvolta e mi guarda con aria da
saputella
<< Bella, non ci vuole un genio per
capire che tu muori dietro mio fratello >>
Bene. UN ALTRO MIO SOGNO INFRANTO. E io
che pensavo di essere portata per la recitazione!!
<< Cosa!? >>
<< beh, a dire la verità l’altro
giorno mentre dormivi non hai fatto nient’altro che blaterare il nome
di
Edward, ogni tre secondi, che poi mi hai fatto prendere uno spavento!
Non
pensavo parlassi nel sogno! >>
Oh my panda. Io parlo nel sonno? Io evoco
il nome di Edward nel sonno!? Ma siamo fuori!? Orsola mi deve spiegare
parecchie
cose… … tra le quali le sostanze che mette nelle medicine. Va bene
crisi di
mezza età, ma sono fin troppo febbricitante per i miei gusti.
<< Cosa cosa cosa!? Edward ha
sentito tutto!??! >>
<< oh, è rimasto solo fino alla
ventesima volta che hai ripetuto il suo nome, poi è andato via. >>
<< via? >>
<< via via >>
<< via via, via ma proprio via?
>>
<< via, via, via ma proprio via
>> … … << NON è morto! >> Avevo già fatto gli
occhioni da
cucciolo, ma fortunatamente i miei sospetti, credo dovuti alla mia
recente
crisi di mezza età ( cavolo, 16 anni!! Sono vecchia!! ), sono stati
smentiti.
<< è andato a trovare dei parenti,
ma dovrebbe tornare fra qualche giorno… spero >>
<< COME SAREBBE A DIRE SPERI!?
>>
<< A meno che non si innamori di
qualche pinguino credo che torni presto!! >>
<< Spera per lui che non ci siano
pinguine.. >>
Lei mi guarda e mi fa un occhiolino
<< ma guardala, è gelosa!! È innamorata!! >>
Cosa!?!? Io?? Beh, si forse un po’…ma non
per questo mi metterò a scrivere sui muri il suo nome, e nemmeno
inizierò a
pensare a lui come ‘’ cucciolo ‘’ o , ‘’ biscottino ‘’ o peggio ancora
‘’
orsacchiottolo ‘’. Arrrgh, già sento il diabete in arrivo. Colpa dei 15
anni di
film violenti barra budella volanti che ho visto? Forse. Sophie mi
guarda
sconvolta dopo aver visto la mia semi faccia da maniaca compulsiva,
deve vedere
quando sono tutta intera e soprattutto, non bianca come un lenzuolo, si
anche
io sono diventata bianco cencio. Mi odio da sola. Faccio una smorfia e
lei mi
guarda incuriosita, per poi scoppiare a ridere e scompigliami i
capelli. La
guardo con gli occhi spalancati e con la bocca semi aperta.
<< hai la faccia da bambina, sembri
un cuoricino ahah, >>
Apro la bocca ancora di più. Ma guarda
questa!! Ueeee. << cattiva!! Io invece sembro proprio una donna!!
>> incrocio le braccia e gonfio le guancie, proprio
come…hem…una…ragazzina in età adolescenziale farebbe…d’accordo come una
bambina!! Ma non rinuncerò mai a questa parte di me!!! Poi mi ritorna
in mente
il motivo di tutto questo marasma… certo!!
<< Sophie!!! Dov’è Edward, dove è
andato? Ha sentito che lo chiamavo nel sonno e che ha detto?! Perché se
ne è
andatoooo??? Quando torna??? È colpa mia?? Che ho fattoooo??? >>
Lei continua a guardarmi sbattendo
tranquillamente le palpebre come se le stessi dicendo che mi si è rotta
un
unghia << da dei nostri parenti, non ha detto nulla, perché gli
uomini
sono volubili, fra qualche giorno, forse si, assolutamente niente…a
parte
mormorare il suo nome come una diabetica sogna il gelato con doppio
strato di nutella
e panna >>
Ok….scusate un attimo ma devo fare mente
locale: Edward se ne è andato da degli sconosciuti parenti, per un
motivo
sconosciuto ma che potrebbe essere causato da me, che non ho fatto
niente, e
dal suo essere volubile, ha assistito ad un mio sclero notturno, che
spero sia
il primo e l’ultimo, che potrebbe ( ma un bell’indicativo no? ) essere
la causa
del viaggio di Edward, dato che sembravo come una tossicomane in
astinenza,
come una barbie senza silicone e come Tom senza Jerry!?!?!? Ora capisco
molte
cose…soprattutto che… grazie ad una altra mia figura di muschio io ho
mandato a
monte l’intera montatura del mio essere ‘’amica priva di cotta per il
mio amico
’’ che ovviamente non ha retto. Stupido il mio subconscio.
<< perfetto!! Sto in ospedale, con
un grizzly come infermiera e in più il mio semi-migliore amico – per
cui ho una
cotta che credevo fosse segreta è scomparso dalla faccia della terra!!!
Potrebbe andare peggio!? >>
<< è l’ora della medicina >>
Volto la testa con lenti scatti verso la
porta dalla quale spunta fuori la cosiddetta ‘’grizzly’’ con in mano
una
siringa dalla punta lucente e acuminata. Lentamente mi volto verso
Sophie. Non
c’è. Ma dove cavolo è finita!??! Quella brutta traditrice che altro non
è!!
Giuro che quando la rivedo… … … beh eviterei uno scontro fisico, non
vorrei
qualche altra costola ammaccata! , ma un bel bombardamento mentale non
glielo
toglie nessuno!!!
<< Sicura che non >>
<< no!!! >>
<< non vuoi che io >>
<< NO!! >>
<< ma sei sicura di non >>
<< NO!!! N-O!! Noo!!!! Ascolta
Matty, sto benissimo, e non ho bisogno che mi porti in braccio >>
Agito una stampella in aria in un gesto
decisamente teatrale per convincerlo del tutto del fatto che se si
avvicina,
glielo lancio in testa. È il primo giorno che torno a scuola dopo la
convalescenza forzata a letto e già tutti mi hanno tempestato di
domande, ma
soprattutto, il qui presente ‘’chiquita-man’’ ha deciso di farmi da
bodyguard
impedendo l’accesso a qualsiasi essere vivente che si avvicini a più di
un
metro da me. Sono riuscita a far entrale nell’area riservata solo Bea e
Dj, che
dopo avermi stritolata mi hanno fatto una firma ciascuna sul gesso, tra
parentesi, quella di Dj rischiava di fare il giro completo della gamba,
quindi
l’ho dovuta stoppare. Non pensavo che una stampella incutesse cotanto
terrore. Zoppico
fino al mio banco per poi accasciarmi sulla sedia con tanto di sbuffo.
Matematica. Se mi dovesse chiedere qualcosa posso sempre dire di non
aver
potuto studiare per via delle fitte allucinanti alla gamba, o
semplicemente
potrei dire che dato che sono stata investita non ho studiato. Ma si,
sfido il
prof a mettermi un impreparato quando gli sbandierò il gesso davanti al
naso.
La lezione inizia non appena il prof entra in aula, e senza neanche
dire buon
giorno si gira alla lavagna e inizia a scrivere qualcosa, meritandosi
dei
borbottii da parte di qualcuno e un occhiataccia da parte mia, chissà
se gli
lanciassi una stampella in testa e gli dicessi che mi è sfuggita mi
metterebbe
una nota o me la darebbe con uno sbuffo? Bah.. … meglio disegnare per
evitare
ogni tipo di tentazione. Ma dopo aver scribacchiato un intera pagina di
quaderno, i pensieri iniziano a volare, come si dice, sognare a occhi
aperti.
Ormai mi viene molto bene quest’arte. Purtroppo però, la mia fantasia
viene
come sempre da un bel po’ di tempo, occupata dal balordo. Edward.
Straccio la
pagina di quaderno e ricomincio a scribacchiare. Edward, Edward,
Edward!! Ma
insomma, io, io!?!? Isabella il maschio mancato, quella che non ha mai
avuto
una cotta per un ragazzo, quella che non sa fare due passi di fila
senza fare
una figuraccia degna di questo nome, si è.. .inn…inna…innamorata!? e di
chi
poi?! Dell’unico ragazzo che mi ha apertamente confessato di usare le
ragazze
come pedalini, e di cercare un amica e non un’altra adoratrice!? Ma
sono fuori
di testa!? Furiosa guardo il foglio e nel farlo spezzo letteralmente la
matita
( alla faccia della gracilina!! ) guadagnandomi delle occhiate da parte
di
alcuni compagni. Edward e cuoricini. Edward dentro cuoricini. Cuoricini
con
Edward!!!! NO!!!!!!!!! Il suo nome sul mio foglio!?!?! Io che faccio
una cosa
altamente diabetica che al solo pensarci mi viene da… … oddio calma
Bella.
Calma. Primo passo, occultare le prove. Straccio il foglio e lo
sminuzzo in
tatti pezzettini, che poi appallottolo e getto per terra. Soddisfatta
chiudo
gli occhi. Però… c’è troppo silenzio. Troppo. Apro gli occhi e sbianco
ancora
più del gesso quando mi accorgo che gli occhi di tutti, proprio tutti,
sono
puntati su di me. Tossisco nervosamente e nel farlo per sbaglio do un
calcio al
banco con il gesso. Risultato? Mi appallottolo su me stessa gemendo di
dolore.
Questo risveglia i sensi del mio bodyguard che senza dire nulla mi alza
dalla
sedia e urlando al professore che mi porta in infermeria, e ignorando
deliberatamente tutte le mie proteste, mi porta fuori dall’aula. Ma
quando dico
che sono imbranata, ci sarà un motivo no!? E quando dico che odierò i
miei
genitori per avermi fatta nascere con due piedi sinistri, ci sarà un
motivo, o
no!? Ma soprattutto, quando dico che il solo vedere Edward mi fa
svenire, ci
sarà un motivo, o..no….o no!! Eccolo!!! Eccolo!! Ok, ora svengo.
Un
ultima nota...hem...lo so che nel libro i genitori di Bella si
lasciano. Però cavolo, un matrimonio non può e non deve finire ç_ç e
poi mi ci sono affezionata a quei due xD |
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Capitolo 11 *** La realtà dalla fantasia ***
OK. Prima che
mi uccidiate per il ritardo, tanti auguri a me!! e non perchè sono
fidanzata, ma perchè è il mio onomastico xD auguri a tutti i
Valentino/a, ai fidanzatini, e auguri per domani a tutti i single!!! =)
La
montagna. Meta di milioni e milioni di
turisti in cerca di una calma e rilassante vacanza, che li aiuti a
rilassarsi
dalla spossante vita quotidiana. Con il verde che ricopre ogni Singolo
oggetto
nel raggio di miglia. Boschi enormi e sconfinati pullulanti di insetti
striscianti, volanti, pelosi o bavosi. Uccelli che si adagiano
delicatamente
sulla testa dei passanti e vi fanno nido, scambiando i capelli di una
persona
appena svegliata per dei rami ( e come dargli torto! ). Inoltre la
pioggia, che
incornicerebbe benissimo il mare in
tempesta, qui è all’ordine del giorno. Come del resto lo è ritrovarsi i
sassolini
nelle scarpe ( a scuola!? ) o come lo è ritrovarsi investiti da un
auto…no..scusate…magari questo non è molto normale. In ogni caso
chiunque
cerchi normalità e tranquillità consiglio vivamente…di allontanarsi da
qui!! No
perché nulla di quello che succede qui si può definire NORMALE E
PACIFICO. Come
i miei pensieri omicidi non sono pacifici, come non sono normali gli
insetti
alati pelosi e bavosi, e come sono decisamente poco rilassanti i dei
grechi che
ti spuntano all’improvviso mentre stai per rimettere pure l’anima! Si
perché un
ragazzo ( *ç* ok basta ) con una camicia bianca resa semi trasparente
dalla
pioggia ( Ave a te pioggia! ), jeans rigorosamente bagnati e aderenti,
capelli
scompigliati effetto gel ( *o* ) e per finire occhi che sbrilluccicano
a mo di
zucca dall’Halloween, può e deve essere considerato un dio. Il che è
inquietante, ma anche estremamente sexy. E tutto questo che effetto ha
su una
povera mortale altamente impressionabile!? Sento perfino Jake
irrigidirsi al
mio fianco. Ah, che complessi deve avere questo ragazzo se ogni volta
che resta
solo con una ragazza gli spunta di fronte uno… Stinco di ragazzo come
lui. alle
donne in ospedale dovrebbero dispensare quadretti con la sua foto
stampata
dentro. Questo si che aiuta!!! Questo si che mi avrebbe aiutato!!!
Senza dire
una parola lo guardo con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta.
Toh, come
piove. Lentamente si avvicina a noi, passo dopo passo lo vedo sempre
meglio. Ma
quanto cavolo è bianco? È normale che io trovi bellissimo un cadavere
vivente?
SI. Se è lui, Si. Allunga un braccio verso di me. Io meccanicamente
tento di
avvicinarmi a lui, ma il terzo in comodo qui, mi stritola il braccio
bloccandomi ogni movimento. Lo guardo seccata ma prima che possa dire
qualcosa
Edward si avvicina ancora di più e non so come stacca le sue dita dal
mio
braccio.
<< La porto io in infermeria
>>
Jake lo guarda più nervoso che mai, mi sa
che è una di quelle cose da maschietti.. bah. << il professore
l’ha
affidata a me >>
Mi giro lentamente verso di lui e vorrei
tanto che stesse zitto. Ma quando mai!? Non sa neanche dire le balle,
che
quando mente gli batte l’occhio destro! Che..ma che!!! Come ho pensato
che
potesse piacere uno che non sa dire neanche una semplice balla!! Si lo
so, non
sono normale.
<< credo che capirà. >> senza
dire più niente mi cinge le spalle con un braccio e mi trascina al
coperto,
lasciando un Jake decisamente spiazzato e con un occhio traballante.
Potero. Mi
dispiace per lui. mah… mi basta girarmi alla mia destra che tutti i
miei
propositi di beneficenza si vanno a far benedire. Ho tante di quelle
domande da
fargli! Ma preferisco aspettare di fermarci per parlare, così
camminiamo
lentamente a causa mia, inzuppandoci ancora di più i vestiti a causa
della
pioggia che continua a cadere. Finalmente arriviamo su una panchina,
sotto il
porticato della scuola che fortunatamente è deserto. Giro gli occhi
verso di
lui e quando vedo che mi osserva di sottecchi senza dire una parola mi
giro di
scatto e guardo le goccioline d’acqua che cadono dalla grondaia del
tetto. Che
silenzio terribilmente pesante. Ora capisco cosa voglia dire ‘’sentire
la
tensione farsi solida’’. Tossicchio leggermente, magari sperando che mi
abbracci dimostrandosi un vero cavaliere che difende la sua amata dal
freddo e
dalle intemperie, ma ovviamente, non muove neanche un muscolo. Com’è
prevedibile. E nonostante fosse una cosa scontata non riesco a
nascondere un
piccolo broncio. Uff. ma quando si decide a parlare?! È lui che mi ha
trascinato con se no? Quindi ora tocca a lui parlare per primo! … …
dannata la
mia irrequietezza.
<< tutto…ok? >> si brava, una
domanda più profonda di questa!! Genio! Ma dov’è uno spigolo di
finestra quando
serve?!
<< mh >> certo che pure lui
poteva sprecarsi eh!? Magari un puma gli ha mangiato la lingua, magari
è gay e
non sa come dirmelo, magari vuole dirmi che tra noi non ci sono
speranze e non
sa come dirmelo ( preferirei la prima .-. ) o magari vuole prendersi un
febbrone da cavallo con me per punirmi di aver anche solo pensato il
suo nome
nel sonno! Chissà.
<< fa male? >> mi giro di
scatto verso di lui. mi ero abbattuta così tanto che sentirlo parlare è
stata
una sorpresa. Per un secondo non so che rispondere, poi mi accorgo che
guarda
il mio gesso, così scuoto la testa.
<< no, non più. Grazie >>
<< e di cosa? Ti sono arrivato a
neanche due metri, se fossi stato più veloce tu… ora non avresti un
gesso e non
saresti quasi morta spiaccicata da un idiota >>
<< beh, quasi. È già qualcosa
>> ok tentare di sdrammatizzare non è la giusta via. Strano come
mi senta
bambina vicino a lui, che non ha neanche quattro anni più di me. Eppure
se in
questo momento dovessi riassumere le mie sensazioni, direi che sono
principalmente spaventata. Da cosa poi? Da un rifiuto? Beh, si
sopravvive no?
Basterà girare qualche giorno con un sacchetto della spesa in testa e
tutto si
risolverà, in perfetto anonimato ovviamente. O forse potrei rompere una
gamba
alla mascotte della squadra e prendere il suo posto. Quale bullo
potrebbe mai
picchiare un tenero tricheco?... … lasciamo perdere va. Chissà che
odore poi.
<< Bella, non c’è nulla da ridere.
Sei quasi morta. Hai idea di come mi sia sentito? >>
<< io… spero che ora ti senta
meglio. >> davvero. L’idea che una persona ( lui ) possa soffrire
a causa
mia è… … beh, inconcepibile!! Ed ho usato anche la mia parolina del
giorno,
quindi va decisamente meglio ora.
<< mh… >>
<< Edward, non dovevi farti
tagliare la lingua per spirito di solidarietà, davvero. Già prima eri
irritante, figurati ora, che come mimo fai anche pena. >>
Il mio tentativo di sdrammatizzare questa
volta ha un piccolo effetto. Infatti la sua bocca si curva leggermente
verso
l’alto, in un piccolo sorrisino. Ma per me va bene così, per ora.
<< vedo che a te invece funziona
benissimo. Anche quando dormi poi… >>
Ecco!! Lo sapevo che andava a finire li!
Tutto questo giro di parole, e alla fine è finita proprio come pensavo
io. Beh,
tanto vale iniziare ora questo discorso, così perlomeno torno a casa e
mi
rotolo per terra a piagnucolare per il resto della giornata.
<< a quanto pare. Ora capisco
perché in gita mi sono svegliata con lo scotch sulla bocca. >>
Lui per la prima volta fissa i suoi occhi
nei miei. Beh, in un’altra situazione, in un'altra giornata, con
un'altra
persona, avrebbe fatto ridere la mia battuta. Ora invece, fa
decisamente
piangere come uscita. Distolgo lo sguardo per ritornare a fissarmi le
punte
delle scarpe passando da un piede all’altro, mentre Edward sospira
passandosi
le mani fra i capelli.
<< Bella, ti ricordi quando ci
conoscemmo? >>
Ahia. Quando un ragazzo inizia una frase
con ‘’ ti ricordi quando …. ‘’ o ti sta mollando o ti sta per chiedere
di
sposarti. Nel mio caso opterei per la prima.
<< come non potrei? Quel giorno ho
trovato un centesimo sul pavimento >>
<< Bella, sii seria per un momento
>>
<< va bene >> ecco, colpita
in pieno. Essere seri, è una cosa terribilmente, brutta. Perché quando
si è
seri o c’è una decisione difficile da prendere, o da comunicare, oppure
devi
andare all’interrogazione di latino. E in ogni caso io non sono brava,
ad
essere seria, per niente. Ma ci provo. Anche perché la voglia di ridere
mi sta
passando molto ma molto velocemente.
<< Ti ricordi cosa ti dissi, il
secondo giorno? >>
<< beh, che volevi essere mio amico
>>
<< già, e poi? >>
<< che.. … non sembravo una ragazza
che ti venerava? >>
<< si. >>
<< Ed, io non ti venero! È solo
che… >>
<< Bella tu mi consideri solo un
amico? >>
<< si >>
<< Bella, basta bugie >>
<< Edward cosa vuoi da me? Una
confessione? >>
<< la verità >>
<< a che scopo? >>
<< la voglio sapere. Se la persona
a cui mi sono aperto dopo tanto tempo mi mente, vorrei sapere almeno il
perché
>>
<< lo sai il perché. Vuoi sentirtelo
dire? >>
<< si >>
<< non mi metterò in ridicolo
davanti a te >>
<< Bella, tu mi ami? >>
Durante il discorso i nostri occhi si
erano rincontrati, ma sposto di nuovo lo sguardo sul pavimento bagnato
sotto di
noi. Questo discorso non mi piace proprio per niente. Neanche un po’.
<< dove sei stato? >>
<< Bella cazzo! Rispondi! >>
Sussulto a questa reazione. Ha
decisamente urlato. Edward, la freddezza fatta persona, ha perso la
calma. A
causa mia. Bene. Peggio di così. Anzi, può ancora andare peggio. come?
Sto anche
piangendo! Cioè cosa c’è di normale nel piangere senza che mi abbia
neanche
sfiorato? È solo una cotta, cacchiarolina. Eppure, fa tanto male lo
stesso.
<< si. >> alla fine l’ho
sussurrato. Ce l’ho fatta. E non mi sento minimamente meglio. E il
mattone
sullo stomaco c’è ancora, non è cambiato assolutamente nulla. Tranne il
mio
‘legame’ con Edward. Mi volto leggermente verso di lui, ma ha il viso
coperto
dalle mani, rannicchiato su se stesso.
<< Edward, davvero, ci convivo da
quando ti conosco, non cambierà nulla >>
Silenzio. Opprimente silenzio del ….
<< non cambierà nulla…….? >>
,<< vero? >>
Ancora nessuna risposta. E le lacrime si
fanno sempre di più. Il mascara tutto colato, la matita sciolta. Che
schifo.
Decisamente incerta gli sfioro una spalla con la mano, ma lui si
allontana
subito, scuotendo leggermente la testa.
È un no? È un no. Un no a cosa? Cambierà tutto? Non cambierà
nulla?
<< Ed, siamo ancora amici vero?
>>
Lui tiene ancora la testa fra le mani, ma
dopo poco le fa scorrere sui capelli per poi alzarsi e voltarmi le
spalle.
<< ti accompagno in infermeria
>>
<< Edward, dimmi che non cambierà
nulla >>
<< vieni >>
<< no se prima non mi dici che
siamo amici >>
<< Bella, vieni >>
Continua a non guardarmi negli occhi e
questo mi manda fuori di testa. Come posso fargli talmente tanto schifo
da non
potermi neanche guardare negli occhi? Non può essere così… drastica.
Tutto per
un si! Se gli avessi detto no? Sarebbe diverso. Io e la mia boccaccia.
<< Edward, per quello che vale, non
ti permetto di considerarmi al pari di quelle oche che svengono per te,
perché
mi sono resa conto di amarti davvero quando ti ho visto sorridere,
quando
abbiamo parlato per la prima volta e quando ho capito di sentirmi bene
solo
vedendoti. Probabilmente ne hai sentite tante di frasi come questa, ma
cambierebbe molto se ti dicessi che mi basterebbe esserti amica, per
essere…
felice? >>
Anche questa domanda rimane senza
risposta. Così decido che per una volta il mio orgoglio ha la
precedenza, così
ancora zuppa sia di pioggia che di lacrime, con gli occhi gonfi e il
viso nero
per il trucco scolato, zoppicando vado verso l’infermeria. Senza che
lui provi
a fermarmi. Forse davvero le parole non bastano. E a volte non basta
nemmeno
volere una cosa per averla, per quanto mi riguarda, mi sono tradita da
sola.
Ironico no? E nonostante tutto, preferirei rimanere l’eterna amica,
piuttosto
che essere invisibile. Del resto ,fra i due mali si sceglie quello
minore no?
STRAP.
Un'altra pagina arricchisce il
mucchietto già grande sul pavimento. No, non mi sto divertendo a
distruggere la
camera dell’innominato per puro sadismo, ma ricordo quel giorno come se
fosse
ieri, ( era ieri -.- ). In ogni caso sto praticando il mio nuovo hobby.
Ovvero
strappare le pagine del libro twilight. Si lo so, sono diventata un
eretica. Mi
diverto a cercare le pagine in cui Bella ed Edward stanno felicemente
insieme,
per poi stracciarle senza pietà ed accartocciarle sul pavimento, mentre
le
parti in cui Edward maltratta Bella le rileggo e le rileggo mille
volte. Si,
sono depressa cronica. Una malattia incurabile. La delusione d’amore è
decisamente la cosa peggiore che potesse accadere al mio delicato
sistema
nervoso. New Moom ed Eclipse hanno fatto giusto un volo dalla finestra.
E credo
di aver anche quasi ucciso una povera lepre che passava da quelle
parti. Del
resto sono invidiosa, di chi? Di Isabella Swan. Perché lei può avere un
vampiro
perfetto e nonostante lo faccia soffrire continua ad amarla
incondizionatamente, ed io non posso avere un semplice ragazzo stronzo
della
mia età? È un ingiustizia, nonché una favola decisamente
irrealizzabile. Ma non
sono diventata una bambola vendicativa senza anima, infatti nascosto
sotto il
materasso del mio letto, c’è Breaking Down, il lieto fine. Il libro che
più mi
è piaciuto, oltre il primo che ora snobbo per circostanze, e che non
potrei mai
rovinare. Sospiro rumorosamente guardando sconcertata il mucchio di
fogli per
terra. Dovrei cambiare anche qualcosa di me. Che ne so, un taglio di
capelli
diverso, potrei mettere le gonne! Tutto pur di dimenticare quegli occhi
dorati
che mi hanno trafitto il cuore.
<< Bella! abbiamo visite! >>
Roteo gli occhi, ma scendo lentamente gli
scalini per arrivare al piano di sotto dove mio padre mi ha appena
convocato.
Saranno i vicini, o forse un collega di papà, o forse un clown che
chiede fondi
per la confraternita dei clown alcolisti anonimi. Qualunque sia la
risposta, il
mio livello di esaltazione è pari a zero. Arrivata in salotto mi
costringo ad
un sorriso forzato e apro gli occhi che per tutto il tragitto avevo
tenuto semi
chiusi. Di tutto per rompermi anche l’altra gamba eh? Quello che mi
ritrovo
davanti se da una parte mi lascia decisamente indifferente dall’altra
mi
risolleva leggermente. In ogni caso credo di aver toppato, con tutte le
opzioni.
<< Bella, questo è Jacob, è il
figlio di un mio vecchio amico e abita non lontano da qui >>
<< ciao Bella >>
<< mm..ciao…Jacob >>
<< hem…chiamami Jake, sembra meno
formale >>
<< ok >>
Jacob Black è un ragazzo italo-americano.
Alto, tanto alto, sul metro e novanta, dai tratti indiani. ??? .
capelli neri
come gli occhi, e una carnagione scura. Tutto il suo opposto. Perché
dovrebbe
piacermi? Forse però è il modo giusto per dimenticarlo. E poi ora, c’è
un posto
da migliore amico vacante, quindi… e ha anche le fossette, e un viso
simpatico.
Ok, ci posso provare. Quindi decido di darmi un contegno da meno
disperata e sorrido
con più enfasi.
<< scusa Jake, ma ho appena finito
di sminuzzare il libro di geometria per la frustrazione. Ero
sovrappensiero
>>
Ridacchia e mi guarda con occhi vispi e
allegri. << oh nessun problema Bella. anche io odio geometria. E
anche
algebra se devo essere sincero >>
<< trigonometria >>
Fa una smorfia schifata per poi tornare a
sorridermi << non ho i voti migliori in quelle materie. Credo di
essere
stato promosso in quelle materie sono perché ‘’intimidisco’’
l’insegnate. Io.
Cioè faccio paura? >>
Lo guardo dall’alto in basso. Indossa una
felpona, i capelli sono scompigliati che gli danno un aria come si
fosse appena
alzato dal letto. Inizio a ridere e a scuotere la testa << no
direi di no
>>
<< senti Bella, stavo per andare
dai miei amici, vorresti venire? >>
Mhm . amici. Persone che non conosco? Già
mi vengono i brividi. Ma… mi sono imposta di non deprimermi quindi….
<<
ok >>
Entrambi ci giriamo verso mio padre, che
in tutto questo era rimasto a scrutare Jake con occhi indagatori. Del
resto, è
sempre mio padre gente.
<< papino, vado con Jake ok?
>>
Prima che possa dire o pensare qualcosa
mia madre ci trascina sull’uscio con un sorriso al mo di gatto di alice
nel
paese delle meraviglie, e dopo aver urlato un ciao ci lascia soli. Che
dejavu
ragazzi. Mi soffermo su Jake che ancora guarda la porta leggermente
traumatizzato. Certo non è E…l’innominato, ma non è affatto male, ed in
più
sembra molto meno stronzo di lui. oh si, mi sono concessa alcune
parole, e tra
questa rientrano stronzo e cazzo. Non posso più rinunciarci. Cazzo. Mi
sa che
mi sono involgarita cazzo. Ma mica poi tanto come quello stronzo,
cazzo. E che
cazzo basta di dire cazzo , cazzo! Ok basta.
Hem...non mi uccidete ç_ç però una
svolta finalmente c'è stata!!! e anche io non sopporto la coppia Bella
Jake, ma.... ci voleva .-. xD auguri!!! |
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Capitolo 12 *** Una veggente da fare schifo ***
Hem..Lo SO sono di un ritardo mostruoso, ma
la scuola lo è più del mio ritardo, e per di più ho un altra ff da
portare avanti e sto a 0 con il cap. Di solito posto insieme i
capitoli, ma questa volta non ho proprio avuto tempo. Beh che dire,
questo capitolo non mi convice u_u a voi il parere =)
È….terribile,
perdincibacco ( certe
abitudini sono dure a morire ). È una cosa altamente disgustosa,
vomitevole,
raccapricciante, rabbrividevole (??), essere
innam…mpf…innamora…MPF!!....innamorate di qualcuno per una come Me!!
Una che
non è sdolcinosa, che è ancora convinta che siano i maschi a dover fare
il
primo passo, e che non è più tanto convinta che se un ragazzo ti tratta
male
gli devi Per Forza piacere. ( che poi se ti tratta bene, vuol dire che
ti
schifa? No, vuol dire che ti vuole bene, ma allora, sti cristiani, come
fanno a
far capire ad una ragazza che non la sopportano? Le devono dire ‘’mi
fai schifo
’’ !?!? a no, anche in quel caso è un insulto, e quindi si traduce con
un ‘’ti
amo alla follia’’. ) Dopo tutto questo sproloquio che Io ho seguito
passo passo
*sguardo assassino* ( sorry ^^’ ndme ), posso continuare con i MIEI
sproloqui. Ma
perché dovrei scrivere qualcosa su Jake? È Inutile parlare di qualcuno
che non
ti interessa. Perché oltre al fatto che l’altro Jake, Matt, dovrà
cambiare nome
in Matt, l’unica cosa che ho capito è che è il fratello maggiore che
non ho mai
avuto. Gentile, spiritoso, protettivo, sorridente e disponibile. Nulla
di più.
Anche perché è umanamente impossibile che IO piaccia a un ragazzo così
carino
come lui. ecco, sono entrata in quella fase depressiva che si
attraversa quando
le persone ricevono il primo palo della loro vita. Ma come dicevo, Per
quelle
come Me, trovare il moto suicida di dire all’unica persona che mi sia
mai
piaciuta, quanto effettivamente mi piace, e ricevere un PALO,un Muro,
una Buca,
Un Cavo dell’alta tensione, è sufficiente per pensare al suicidio.
Magari per
indigestione di nutella, o di miele…ok basta con il miele e tutto
quello che è
giallo o arancione, o rosso, quindi niente sole, niente fiori, niente
api,
niente patatine…no quelle le tengo.
Sbatto qualche volta le palpebre dato che
sono rimasta a fissare il vuoto per tutta l’ora di inglese, come
sempre. Mi
guardo in torno stiracchiandomi le braccia. L’aula è vuota. E la cosa
più
strana è che non mi preoccupo minimamente, ormai ci sono abituata a
perdere la
cognizione della realtà. Controllo l’ora e con un salto mi alzo dal
banco e
raccatto quante più cose posso nella mia cartella. Intervallo. E ho già
saltato
due minuti. Esco dall’aula correndo con la borsa in una mano facendola
finire
sugli stinchi di molte persone, compreso il prof baffuto che si
rovescia per
l’ennesima volta il caffè addosso per colpa mia. Beh, è lui che sta
sempre tra
i piedi no? Finalmente arrivo in mensa e leggermente confusa do un
occhiata in
giro. Tutti i tavoli sono già occupati, meno un posto, vicino a Bea,
Lode a te
signore della mensa che mi hai salvato! Velocemente prendo il vassoio
con una
mela e qualche patacca che cucinano, meglio la cucina di mia madre
perlomeno
lei quando cucina non guarda il wrestling in tv come l’omona che ho di
fronte,
che a proposito sia la sorella o la cugina di quell’Orsola
dell’ospedale
(brrr), lei come si chiamerà? Ursola? Giuggiola? Volpola? O no,
Trichecola.
Decido immediatamente di non vedere il nome sul suo cartellino e la
ribattezzo
Trichecola. Mi piace. Non per mia figlia, ma mi piace. Sorridente mi
avvicino
al tavolo, salutando Bea che mi aveva notato arrivare. Ma prima che
possa
raggiungere la mia meta ( come spesso in questo periodo grrr ) una mano
bianca
mi afferra per una manica e mi spinge dalla parte opposta. Mi giro
sconvolta
per guardare il volto sorridente, oserei dire degno di un serial
killer, di
Sophie.
<< Bella ti siedi al tavolo con noi ? >>
Nella mia mente già sento il sottofondo
della musichetta dello squalo prima ancora di afferrare appieno il noi ma soprattutto prima ancora di
scorgere una zazzera rosso fuoco che a poco a poco si fa sempre più
distinguibile. No No NOOOO! E intanto
quella ‘’sadica del campidoglio’’ di Sophie mi guarda
sorridendo e
facendomi l’occhiolino. Presto!Il mio regno per una motosega! Mi
basterebbe
anche un calzino per raggiungere i miei scopi assassinii!!
<< Ciao
Jason! Beth,
Chris, Eddy! >> , calcando l’ultimo nome
<< Bella mangerà con
noi oggi! >>
In meno di tre secondi quattro teste si
voltano nella mia direzione. Come sempre chi curioso, chi indifferente,
chi scocciato,
e questa volta, chi innervosito. E incredibilmente non è Elizabeth
quella che
sembra più irritata dalla mia presenza. Un'altra bastonata per il mio
povero
cuoricino.
Sophie molto gentilmente mi spinge sulla
panca, proprio accanto a Christopher e proprio di fronte all’oggetto
delle mie
pene. Insomma lo fa apposta. Ma va? Inizio a contorcermi le dita senza
poter
fare a meno di sentirmi terribilmente osservata. Ma che pistacchio!
Proprio a
me tutto questo?! Mpf.
<< posso farti una domanda?
>> quasi mi si congela il sangue sentendo la voce di Christopher
provenire dal mio fianco. E stranamente non sembra quella di una
persona che ti
sta per sezionare con un coltellino svizzero.
<< c-certo >>
<< come hai fatto a correre con il
gesso? >>
Rimango felicemente inebetita per qualche
secondo. Poi passo velocemente lo sguardo da lui alla mia gamba
gessata. Ed in
un lampo tante immagini dimenticate riaffiorano alla mente, come ad
esempio la
mia gamba dolorante che urla pietà e che viene bellamente ignorata
dalla
sottoscritta, o come lo sgambetto che ho rifilato sempre allo stesso
prof
baffuto di prima. Se non mi boccia lui… di scatto porto le mani sulla
testa in
un espressione sconvolta << OddEo!! Il gesso! >> in un
secondo
rimedio tre risate da parte di Jason, Sophie, e (??) Christopher, un
mezzo
sorriso da Elizabeth, e una mezza smorfia da Lui. che
orrore, non lo faccio più nemmeno ridere. Tanto vale
sotterrarmi sotto una margherita.
<< Bells Sei unica! >>
Bel commento di Jey ( mi scoccia scrivere
sempre Jason >.< scusate la pigrizia della scrittrice u.u motivo
di
mooolti soprannomi ) che viene commentato da Edward con un'altra
smorfia. Ok,
ora perdo la pazienza. Alla prossima smorfia che fa gli rovescio in
testa il
bicchiere d’acqua di Sophie.
<< Già, che ne dite se usciste
insieme? >>
Grr… mai zitta la pazza con il caschetto
affianco a me!? Ora la uccido, poi la sotterro e poi la dissotterro per
ucciderla una seconda volta! Edward reagisce non con una smorfia, ma
con una
smorfia e un mormorio di disgusto in sottofondo. D’accordo cuoricino,
vedrai
che con l’attack tutto si riaggiusta.
<< mi piacerebbe, ma il qui
presente testa di carota si ingelosirebbe >>
Il qui presente ‘’testa di carota’’
sentendosi preso in causa si raddrizza sulla sedia puntando i suoi
occhi dorati
in quelli neri del fratello.
<< chi io? Figurati se possa essere
geloso di una come… lei >> A
questa frase tutti sono
ammutoliti. Compresa Elizabeth, il che è tutto dire. E no, nel mondo
non esiste
abbastanza colla per poter ricucire il mio cuore in frantumi. E la cosa
più
terribile è che tutti, e proprio tutti l’hanno capito, a causa di un
paio di
gocce che mi scendono dalle guance. È possibile distruggere una persona
in due
minuti? Si. Prima di urlargli in faccia tutto quello che mi sta facendo
passare, mi alzo leggermente tremante afferrando una stampella e
zoppicando
fuori dalla mensa. Non un granchè come uscita ad effetto no? Ma il
massimo che
io posso pretendere. Una come me
Sono appoggiata alla parete del bagno
delle ragazze. Fuori piove come al solito, solo che questa volta il
cielo ha
contagiato pure me. Alzo lo sguardo verso lo specchio, ricoperto di
scritte, e
guardo i miei occhi rossi e gonfi. Odio piangere. Scola tutto il trucco
( come
se ne avessi ), ti viene il raffreddore, diventi rosso e in più sembri
una rana
con gli occhi fuori dalle orbite. Decido di evitare di guardarmi per
non
prendere a calci lo specchio così mi concentro sulle scritte che ci
sono sopra.
A+M amore ETERNO! – Miki ti Amo! <3 –
L+G 4Ever . Tutte scritte con colori scuri come nero o viola. In
alto a
sinistra però c’è una scritta in rosa, si vede poco, ma sicuramente si
nota
rispetto alle altre. Mi avvicino per leggerla meglio. Ti
Amo Lo stesso Edward!. Che tristezza. Un'altra disperata come me
invaghita di quel coglione. La porta del bagno si apre e io tento di
ricompormi
alla meglio. Do un occhiata alla persona che è appena entrata. È
Sophie. Dovevo
aspettarmelo.
<< Che c’è? >>
<< Scusa. È colpa mia >>
<< che c’entri tu? >>
<< sono io che ti ho fatto sedere
con noi. È colpa mia >>
<< non è colpa tua, è colpa mia.
Non sono….abbastanza. >>
Vedo Sophie con la coda dell’occhio visto
che ho la testa rivolta verso lo specchio mentre lei è alla mia
sinistra, ma
riesco comunque a vederla mentre sposta lo sguardo dalle pareti a me,
inquieta.
<< tu non sei abbastanza cosa?
>>
<< Tutto! Tuo fratello ha avuto mille ragazze,
se io gli fossi
piaciuta non avrebbe esitato a provarci con me. Sono io che non vado
bene
>>
<< tu sei splendida e forse proprio
perché ha sempre fatto così ha… paura >>
<< paura? Non posso essere così
pessima a baciare! >>
<< Scema! Non è per questo. Lui ti
vuole bene >>
<< non è abbastanza. >>
<< lui ti vuole molto bene >>
<< continua a non essere abbastanza.
Anche io volevo molto bene al mio cagnolino prima che andasse in cielo
>>
<< lui non… cerca di capirlo Bella
>>
<< Sophie, se non vuoi essere
aggredita da una ragazza con una gamba rotta e il morale a pezzi nel
suo
periodo no ti conviene zittirti >>
<< Bella, Edward sembra stupido, un
bambino ed un immaturo. Ma è un ragazzo serio, sa che tu sei
molto…coinvolta e
non vuole…ferirti >>
La guardo completamente scettica. Giusto.
Non vuole ferirmi e per questo mi ha fatto capire quanto lo disgusto.
Astuto.
<< Bella, non è come pensi, lui è
davvero spaventato da tutto questo…e invece che parlare preferisce
comportarsi
da bambino evitando discorsi seri! Neanche io lo conosco bene, eppure
so che ti
vuole bene >>
<< se mi vuole bene perché mi ha
schifato davanti a tutti? La sai trovare una spiegazione logica?
>>
<< Bella dovresti parlare con lui
>>
<< Io? Mi sono fatta insultare già
troppo. No grazie >>
<< Almeno provaci, che hai da
perdere? >>
<< tutto! >>
<< tutto? E allora che vuoi fare? >>
<< un beneamato nulla >>
<< stai male >>
<< lo so >>
<< Edward non si deciderà a fare la
prima mossa per molto tempo. Questo lo sai vero? >>
<< Si >>
<< e ti va bene così? >>
A questa domanda non rispondo. No che non
mi va bene. Vorrei che mi dicesse perché non possiamo essere
almeno…amici. Ma è
davvero troppo per me. Essere presi alla sprovvista da qualcosa di
negativo può
succedere, ma andarsi a cercare la sofferenza è da masochisti! E io ci
tengo a
restare tutta intera.
Lei si guarda intorno nervosa, per poi
sospirare e scuotere la testa. Ritorno a fissare il pavimento del
bagno.
<< Sophie? >>
<< si? >>
<< fai davvero schifo come veggente
>> |
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Capitolo 13 *** Sfogarsi Fa sempre bene ***
21
Marzo. Primavera. Mi affaccio assonnata alla
finestra della mia camera che continua a sbattere a causa del forte
vento. La
richiudo con un pò di fatica e mi guardo intorno nel giardino per
assicurarmi
di non trovare mia madre appesa a testa in giù su qualche albero a
causa
dell'uragano che probabilmente sta per venire. Tutto apposto. A parte
qualche
mia maglietta che allegramente pende dal filo della luce e i
pantaloncini di
mio padre sono arrivati addirittura in cima al pino , a pochi metri da
me.
Grande. Primo giorno di primavera, ed è una giornata ventosa e
terribilmente
gelida, e per di più il cielo è opaco, cosa che io ODIO. Non piove ma è
totalmente nuvoloso, ed in più si vede solo il sole illuminare l'enorme
massa
grigia in cielo. Come se dicesse: ''poteva
essere una splendida giornata ma ti
è andata male''. Terribile. Come se non bastassero i giorni in cui devo
andare
a scuola sorridente e allegra, anche se ho un’interrogazione di latino.
Le due
cose insieme non vanno proprio per niente bene. E tutto per colpa di
chi?
Ovvio. MIA. Si perchè nonostante abbia supplicato mio padre di
accettare un
nuovo trasferimento non ha accettato. Si lo so, sono troppo fifona ed
inoltre
mi faccio scoraggiare facilmente dagli eventi ''negativi'' degli ultimi
mesi.
Ma chiunque, o meglio, qualunque ragazza vedendo la persona che ama che
ogni
Santissimo Giorno ( ma le ragazze da queste parti il ciclo mai eh? )
torna a
scuola sempre più pallido e con segni violacei sul collo, verrebbe
voglia di
cambiare aria. A si, per chi se lo stesse chiedendo quel babbuino non
mi ha più
rivolto la parola da quella gelida giornata di Gennaio. Esattamente
come aveva
previsto Sophie. In ogni caso sto migliorando. I miei passatempi oltre
stare
stravaccata davanti al pc dodici ore su ventiquattro sono maledire
Edward,
sognare di uccidere Edward, e scrivere soprannomi non molto gentili per
lui ,
ma in compenso molto divertenti per me. Si lo so, sono l'esempio del
disfattismo. A volte capita che mi vengano degli sprazzi improvvisi di
euforia,
forse addirittura voglia di voltare pagina, ma vengono subito repressi
dalla
mia nota pigrizia nonchè dal malumore che mi caratterizza quando resto
a casa
lontano dalle amiche con le quali tento di sembrare la solita ragazza
allegra.
Sposto lo sguardo da una parte all'altra della mia camera tentando di
capire
dove iniziano i vestiti e finisce il pavimento. Il caos regna sovrano.
Ma a me
piace così. Mi tuffo dentro un cumolo di macerie che dovrebbero essere
jeans e
prendo il primo che mi sembra accettabile e che non è sporco di gelato
o
nutella. Idem per la maglia e la felpa. Alla fine riesco a trovare
qualcosa che
non mi faccia sembrare un gelato a tre gusti e scendo strascicando i
piedi per
il pavimento. Mia madre come al solito prepara la colazione e mio padre
come
buon orso all'incontrario è in letargo posticipato. Quando inizia la
primavera
esce un ora dopo il normale di casa. Strano, lo so. Ma io ci sono
abituata.
<< Giorno More!!! >> Guardo mia madre
scettica mentre ondeggia il cucchiaino per girare lo zucchero che ha in
mano.
Da quando ha visto il video su YouTube ''Susy La Ragazza Truzza''
ha iniziato a fare cose strane... beh più strane, fortunatamente non sa
usare
la macchina fotografica ,quindi non ci sono prove che testimoniano
contro di
lei.
<< mhm... >>
<< Sai tesoro i cavernicoli rispondevano
così...lo fa anche tuo padre la mattina ma lui è un uomo. >>
<< Mamma, sono le sette di mattina, i miei
neuroni sono ancora in ciabatte e tu pretendi che io ti risponda con
qualche
cosa di sensato!? >>
A si, un altro effetto che quel coso mi ha causato è
l'irritabilità. Specialmente appena alzata. Mia madre mi guarda
scettica mentre
agito una fetta di pane tostato sbuffando. Beh, lo sa che la mattina
sono
intrattabile, e poi sono figlia unica, quindi ho il pieno diritto di
compensare
la mancanza di un secondo figlio rompendole l'anima il doppio di quanto
dovrei.
Dopo qualche altro secondo di tentativi falliti di spezzare il pane che
sembra
essersi fossilizzato mi alzo afferrando lo zaino.
<< Mamma farò tardi a scuola >>
<< ma non hai mangiato nulla! >>
<< Non ho fame. Muovitiii!!!!!!! >>
<< Va bene Va bene!! >>
Per
favore non cedetemi una pazza sadica amante della scuola, solo che
invece di
arrovellarmi il cervello sul perchè dei comportamenti di una certa
persona,
posso arrovellarmi il cervello a scuola per trovare un modo per NON
ascoltare
la lezione. Geniale no?
Cammino
per il cortile della scuola fissandomi le punte delle scarpe e contando
i
graffi e gli sfregi che ci sono. Cos’è quello? Un buco? Ok, è arrivato
il
momento di andare a… oddio mi sento male… a…. a fare compere. Con mia
madre. Lo
so, potrei non uscirne viva, potrei addirittura essere traumatizzata
irrimediabilmente. Ma non ne posso più di sassolini che entrano nelle
scarpe a
causa di buchetti minuscoli o di ritrovarmi i piedi infradiciati quando
metto
per sbaglio il piede in una pozzanghera. Va bene che Geox fa passare
l’acqua e
tutto il resto, ma queste non sono scarpe Geox, e poi mi sembra un po’
eccessiva come cosa!! Alzo lo sguardo quando sento un coro di risate
provenire
da un gruppo di ragazzi davanti a me. Riconosco Elizabeth, Jay ( Jason
) e
quella faccia da schiaffi del fratello. Si, perché Edward ha una faccia
che
ispira violenza. Di quelle che quando le vedi capisci il perché le
persone
diventano assassini spietati. Specialmente ora che sorride con quel suo
sorriso
da beota. Si. È un sorriso stupido. Falso e stupido. Si vede che sta
pensando a
tutt’altro che alla conversazione. È facile capirlo visto che l’ho
spiat..hem…osservato da lontano per un paio…di…mesi. Beh, è la mia
piccola
ossessione, come la nutella o il caramello. Ad ognuno il suo no? Ok
spero solo
di non ritrovarmi una denuncia di stalking*. Socchiudo gli occhi
guardando
prima il suo sorriso irritante e poi la mano che tiene appoggiata sulle
spalle
di una ragazza dai lunghi capelli rossi e una corta gonna nera. Scuoto
la testa
e continuo a camminare. Una rossa. L’altro ieri c’era una mora, e il
giorno
prima ancora una bionda, e quello prima ancora un'altra bionda. Si, me
le
ricordo tutte solo per il semplice fatto che ogni giorno sembra che una
ragazza
normale vestita jeans e magliette si trasformi in una ragazza ‘’dai
facili
costumi’’ solo perché un cretino con la C maiuscola l’ha guardata una volta.
Terrificante pensare a
come basti un bel visino per far cambiare radicalmente il carattere di
una
persona. Ed io non sono di certo l’eccezione che conferma la regola.
Leggermente
demoralizzata arrivo all’aula di scienze. Prima ora. Ho già detto che
nessuno e
proprio nessuno, nemmeno i secchioni più affermati, prendono in
considerazione
questa materia? Infatti appena entro trovo la prof che scribacchia alla
lavagna
( la campanella non è ancora suonata ) e l’intera classe è seduta sui
banchi
formando gruppetti mentre qualche lupo solitario ascolta la musica con
l’I-pod
vicino alla finestra. Che bella classe. Butto lo zaino sul primo banco
che
trovo vuoto e mi guardo intorno. Oggi non c’è Bea. Ieri mi ha chiamato
per
dirmi che le è venuta una febbre da cavallo, e in più Dj è in Spagna
per
incontrare alcuni parenti di cui neanche conosceva l’esistenza. Beh,
bisognava
pur esserci un collegamento fra lei e le tanto famose telenovelas
spagnole che
durano più della vita degli spettatori no? Mi siedo e prendo il mio
quaderno
degli appunti ed inizio a scribacchiare altri soprannomi mischiandone
altri con
altri oppure prendendo spunto da altre lingue. Mi sto acculturando,
ormai
conosco almeno sette soprannomi stupidi od offensivi in almeno 7
lingue.
Grandioso, potrei metterlo nel mio curriculum vitae. Continuo a
scribacchiare
fino a quando un ombra non mi copre la vista.
<<
Ciao Bella!! >>
<<
Sophie? Ma che ci fai in questa classe? >>
<<
mpf, la professoressa di chimica si è presa un ernia del disco o almeno
credo.
In ogni caso non hanno ancora trovato un sostituto e oggi abbiamo due
ore di
buco. >>
<<
grande >>
<<
Bella ancora un altro po’ di entusiasmo e ti cadrà la mascella. In ogni
caso
anche questa qui non sembra tutta funzionante >> si gira a
guardare la
professoressa che continua beatamente a scrivere sulla lavagna.
<<
bah…. Credo si sia auto convinta che più di così non potrà fare…quindi
….
>>
<<
Beh allora invece di perdere tempo qui vieni a fare un giro con me !
>>
La
guardo scettica per poi tornare a guardare la professoressa. In fondo
mi stava
simpatica, l’unica professoressa che ci faceva fare i compiti in classe
con il
libro aperto sul banco. Però quando stavo per rispondere che forse non
era il
caso nell’aula entrano altre due persone. Edward con ancora il braccio
sulle
spalle della ragazza rossa. Ecco dove l’avevo vista. È una ragazza che
prende
sempre tutti 8 in
tutte le materie e si veste sempre con jeans e felpa. Mi stava quasi
simpatica.
Ma dopo questo, può anche essere depennata dal mio elenco telefonico,
quando ne
avrò uno. Mi volto verso Sophie che guarda a sua volta il fratello con
un
sopracciglio alzato. Le schiocco le dita davanti agli occhi e lei
ritorna a
guardarmi.
<<
ci sto. >>
Afferro
la cartella buttando tutto dentro senza controllare dove vada a finire
la roba
e mi incammino verso l’uscita dell’aula con lo sguardo basso. Se lo
guardassi
potrei anche tirargli un pugno in faccia.
<<
hey attenta a dove metti i piedi! >>
Senza
volerlo ho urtato la ragazza con una spallata. Del tutto
inavvertitamente (
davvero? Bwaaaa nd subconscio Bella ). Avrei potuto semplicemente
chiederle
scusa. Ma l’essere che le stava di fianco e che ANCORA le teneva una
mano sulla
spalla mi impediva di pensare con razionalità.
<<
e tu levati dal cazzo! >>
In
un secondo tutti si sono girati verso di me ( meno la professoressa che
continua
a scrivere e a borbottare ). La ragazza mi guarda sconvolta fissando i
suoi
occhi verdi nei miei completamente distorti dalla rabbia. Verso chi
poi?
<<
va a farti vedere in un manicomio! Pazza furiosa! >>
<<
e tu vai a farti vedere da uno psicologo, non è normale che una
secchiona
diventi una troia solo perché una testa di cazzo le ha messo gli occhi
addosso.
>>
Altro
silenzio. Silenzio assordante e tutti gli occhi puntanti su noi tre.
Con la
coda dell’occhio vedo Sophie completamente alLlibBita ( con due b e 3 l
<<
ma come ti permetti!? >>
<<
sono stufa di vedere ragazze perdere l’orgoglio per cosa poi? Per uno
che dopo
neanche 2 giorni cambierà preda. Perché è questo quello che siete.
Quello che
sei. E ti conviene capirlo se non vuoi rimanere bruciata. Lui, quelli
come lui >> marcando volutamente quella
parola e accompagnandola con un gesto della testa per indicarlo
<< non
cambiano. MAI. Sono nati stronzi approfittatori e moriranno stronzi
approfittatori.
E nessuno potrà mai cambiarlo. È questa la realtà e come lo hanno
capito quelle
prima di te ti consiglio di capirlo prima che calpesti la dignità che
ti è
rimasta per poi lasciarti con un bel niente tra le mani. >>
Ok
forse un po’ ho esagerato. E me lo confermano gli occhi lucidi di lei e
lo
sguardo gelido che di lui che sento sulla pelle, anche se non ho ancora
avuto
il coraggio di guardarlo negli occhi.
<<
vuoi dire come ha fatto con te!? >>
Bam.
Dritto al cuore. Beh, me lo merito. La cosa che mi stupisce è che non
mi
scompongo minimamente. Un po’ me lo aspettavo, e forse un po’
desideravo
affrontare questo argomento. Se non con lui, di fronte a lui.
<<
si, come ha fatto con me >>
Senza
aggiungere una parola esco dall’aula con il cuore martellante nel
petto. Terribile.
E la cosa peggiore che in un certo senso ora mi sento meglio. Avrei
voluto
dirgli che non me ne importa niente di lui e del suo egocentrismo, ma
per il
momento può bastare. Dopo pochi secondi sento il ticchettio di un paio
di
tacchi che mi seguono. So già di chi sono. Mi fermo e aspetto.
<<
Bella! >>
<<
Sophie..io >>
<<
non aggiungere altro. >> mi guarda con aria seria. Poi sorride
alza una
mano
<<
schiaccia il 5 !! >> io la guardo un po’ confusa.
<<
sei stata grande!! Davvero. Una forza. >>
<<
hem… grazie >> ) mentre Edward è rimasto
immobile come una statua.
<<
non ho mai visto Edward così incazzato!! >>
<<
ma se non ha mosso un muscolo!! >>
<<
perché tu da fifona che sei non l’hai guardato mai negli occhi. E poi a
quella
poverina le stava per stritolare una spalla!! Solo una parola Bella:
Grande
>>
<<
mp…. Bene… credo… >>
<<
tanto lo so che sei felice >>
<<
si..forse un po’ >>
<<
e non ti ho ancora detto una cosa!! >>
<<
cosa? >>
<<
fra quattro giorni è il mio compleanno!! >>
<<
davvero!!? Auguri!! >>
<<
e non sai ancora la parte migliore!! >>
<<
sarebbe? >>
<<
organizzo una piccola festa. E tu sei invitata. Anche le tue amiche.
E..
>>
<<
e? >>
<<
e ti dovrai trovare un vestito. Uno vero, con gonna senza spalline e
scollato. Visto
che sono sicura tu non ce l’abbia domani lo andiamo a comprare. A si,
devi
trovare anche un cavaliere … hey Bella? tutto ok? >>
Svenire
in queste situazioni è l’unica cosa che si può fare. Altrimenti avrei
preso i
lacci delle mie scarpe logore e l’avrei strozzata con le mie mani. Io +
un
vestito attillato? Io + un cavaliere? E chi poi!? Ma guarda questi
Cullen!!! Mi
faranno finire al manicomio, nessuno escluso!
E dopo
pareeeechio tempo dalla mia ultima modifica rieccomi qui!!! non vi
preoccupare non ho dimenticato questa storia =) E ho già una grande
idea per il prossimo capitolo e con le vacanze di Pasqua lo pubblicherò
( spero ) la prossima settimana bwaaah =D Fatemi sapere cosa ne
pensate!!!
Ps: Per l'altra storia c'è ancora un pò da aspettare. Sorry!!
|
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Capitolo 14 *** Preparativi!! ***
<<
su confessa, chi è il tuo padrone? Chi ti ha mandato da me? >>
<<
…. >>
<<
è inutile che fai la finta tonta, lo so che sai, quindi è meglio che
parli
>>
<<
… >>
<<
a è così eh? Allora vorrà dire che ti dovrò staccare ad una ad una le
corna.
Poi passerò alla coda. Allora sei ancora decisa a non parlare? >>
<<
Hem… Bella….con chi stai parlando? >>
Alzo lo
sguardo dalla mia interrogata e trovo a specchiarmi negli occhi scuri e
luccicanti di Sophie che esprimono tutta la curiosità che una persona
può
dimostrare, con tanto di sopracciglio alzato.
<<
non vedi? Sto tentando di capire chi mi ha regalato questa >>
dico
indicando l’oggetto della discussione con un dito.
<<
si ma… lo stai chiedendo…a quella…. Cosa? >>
<<
beh, oltre il/ la diretto/a interessato/a solo lei può sapere chi l’ha
regalata
a me >>
<<
Bella, si, però ti rendi conto che stai parlando con un ....pupazzo?
>>
<<
mhm.. >> torno a guardare gli occhietti neri e sorridenti della
mucchetta
che mi guarda inconsapevole di quante notti insonni mi ha fatto
passare.
Maledetta mucca. Ritorno a guardare Sophie non appena la sento sbuffare
facendo
svolazzare qualche capello dalla frangia.
<<
Bella insomma, ti ho portato a casa non per giocare a fare il
poliziotto
cattivo con la mucca pupazzo, ma per chiederti cosa ne pensi del mio
vestito
per la festa! E sottolineo il fatto che tu non hai né 1- vestito né 2-
cavaliere. E non necessariamente è questo l’ordine di importanza
>>
Appoggio
il gomito alla scrivania che ho di fronte e la guardo socchiudendo gli
occhi
dopo averli roteati in un gesto molto eloquente. La odio quando fa
così. Non
sono come lei, ballerina dalla grazia inimitabile venuta da un altro
pianeta.
Io sono quella imbranata, che inciampa dopo neanche tre passi e che su
un paio
di tacchi sembrerebbe una scimmia con il rossetto. Del tutto
inappropriata.
<<
Sophie, non aspettare che io metta quei cosi >> dico indicando le
scarpe
dal tacco enorme che porta Sophie. Mi domando come faccia a sembrare
elegante
con quei cosi addosso.
<<
Bella, parliamo di cose serie e evita di lamentarti, tanto è inutile.
Sorvolando sul fatto che ti servirà un cavaliere >> altro
roteamento
d’occhi da parte mia <<
sai ballare? >>
Per
poco non cado dalla sedia. Io? Ballare? 4 sole parole. Tricheco con le
convulsioni. E ho detto tutto.
<<
certo. Come un tricheco con le convulsioni >> aggiungo sussurrando
<<
come? >>
<<
ho detto che ho deciso che mi accompagnerai oggi a comprarmi…mp…il
vestito per
la festa >>
Sviare
il discorso è sempre la tattica migliore con Sophie, infatti vedo i
suoi occhi
luccicare felici per poi sorridermi e iniziare a zampettare
canticchiando per
la camera.
<<
grande Bella! così ti voglio!! A proposito come mi sta questo vestito?
>>
Tolgo
il braccio dalla scrivania e giro la sedia in modo da vederla meglio.
Indossa
un abito viola che arrivava poco sopra il ginocchio, stretto sotto il
seno da
una fascia nera con una rosa più chiara di tulle. La parte sotto la
fascia era
anche questa interamente di tulle, con varie sfumature. Scarpe nere
chiuse con
dei lacci fino a poco sotto il ginocchio, collana formata da un nastro
nero con
una piccola rosellina viola e i lunghi capelli neri acconciati in uno
chignon.
Sophie sarebbe stata sicuramente la reginetta del ballo, anche se non
fosse
stato il suo compleanno. Guardando le sue gambe bianche e snelle mi
sento
improvvisamente un tricheco scoordinato. Più del solito.
<<
una favola. Sei davvero una favola Sophie. Christopher verrà un infarto
quando
ti vedrà >>
<<
lo spero, guarda un po’ quanto mi sto facendo bella per lui! >>
Sorrido
vedendola arrossire. Lei e il suo fidanzato hanno come dire…superato la
fase
iniziale di ogni coppia ( convivono nella stessa casa, sarebbe successo
prima o
poi ù_ù ) ma Sophie continua a essere una ragazza dolce e timida ogni
volta
deve uscire con Chris, come se fosse il suo primo appuntamento. Che
dolce. È in
questi casi che la mia voglia omicida nei suoi confronti per la tortura
che mi
farà passare si riduce notevolmente. E lei lo sa. E sa approfittare di
questi
momenti. Così non mi stupisco più di tanto quando mi ritrovo in
macchina con
una Sophie decisamente raggiante. Come ormai sono solita dire: ci sono
abituata.
<<
hem Sophie…non credi sia…come dire…eccessivo? >>
Lei mi
guarda aggrottando le sopracciglia << in che senso? >>
<<
hem…eccessivo… guarda mi arriva a mala pena sotto il sedere!! >>
Sophie
mi guarda incrociando le braccia e scuotendo la testa. È il settimo
abito che
declino con una scusa. Esasperata si butta sulla poltroncina del
negozio.
<<
Bella, non sei una suora, e devi mostrare ai ragazzi che effettivamente
c’è
qualcosa sotto felpone e jeans !! >>
Quasi
istintivamente mi copro con le mani guadagnando un altro suo sbuffo. Ma
che ci
posso fare? L’imbarazzo ce l’ho nelle vene! E mica tutti hanno un corpo
statuario come il suo, e precisiamo, non l’ho mai vista fare alcun tipo
di
sport, e nonostante questo è sempre magra come un grissino. Mpf.
<<
Bella, sei peggio di una suora. Davvero >>
<<
grazie, sai sempre come prendere le persone >> incrocio le
braccia sul
petto e sbuffo, imitando la sua postura e rimediandomi un occhiataccia
da parte
sua.
<<
ok, è ufficiale, non ne posso più. Fammi capire cos’è che vuoi in
un
vestito che facciamo prima >>
<<
beh…per cominciare deve arrivare come minimo sotto le ginocchia – altra
occhiataccia da parte sua – poi….beh..potrei anche accettare scolli
vari, non
eccessivi, basta che copra le gambe. >>
<<
mhm…proporrei di concentrare la nostra attenzione su vestiti lunghi,
non
saranno il massimo per far impazzire un ragazzo, ma l’eleganza è
assicurata. Va
bene, ma li scelgo io comunque. >>
Annuisco
incerta delle ripercussioni che avrà questa decisione. Abbiamo detto
che sarà
un abito lungo, ma non oso immaginare quanti spacchi avrà, e nemmeno
quanto
saranno larghi e profondi. Così mi limito ad accasciarmi sulla poltrona
sulla
quale fino a qualche secondo fa c’era Sophie, aspettando di vederla
ritornare.
<<
allora cosa ne pensi di questo? >>
<<
mhm.. >>
<<
solo mhm? È già qualcosa. Di solito avresti già iniziato a distruggere
quel
povero vestito. Non è che ti piace? >>
<<
mmmm… >>
Mi
guardo allo specchio leggermente sorpresa. Allora esiste un vestito che
non mi
faccia né rabbrividire né vomitare. Incredibile. È azzurro, credo di
kashmir,
lungo fino alle caviglie, senza spalline e con corpetto con scollatura
leggermente a cuore. Sul seno ci sono dei brillantini, poi il tessuto
si chiude
a sinistra del busto in una striscia luccicante che termina sul bacino,
dove si
apre uno spacco sulla gamba sinistra, che termina sopra il ginocchio,
per poi
lasciar finire il tessuto ai lati arrivando fino alle caviglie.
Nonostante
questo azzurro non faccia altro che sottolineare la mia pelle chiara,
non è
abominevole come quelli provati fino ad ora. Anzi, potrei anche dire
che mi
piace.
<<
Bella, vuoi forse farmi capire che abbiamo trovato il tuo vestito?
>>
Mi
volto lentamente a guardarla << beh, si, direi proprio di si.
>>
Sophie
fa letteralmente un balzo dalla poltrona iniziando a ridere ed urlare,
e io non
posso fare a meno di sorridere con lei, rigirandomi nel vestito per
cercare di
cogliere un qualsiasi difetto che possa escludermi automaticamente
dalla festa
di Sophie per mancanza di vestito. Ma proprio non c’è. Ok Bella
ammettilo, ti
piace questo vestito. Un vestito da donna. Non un jeans o un pantalone,
un
vestito. E ti piace. Bah. E dopo questo che vedrò? Il brucaliffo che mi
offre
di fumare una canna con lui?
<<
no >>
<<
Bella! non puoi andare con le scarpe da ginnastica sotto un vestito da
sera, di
questo ne sei consapevole vero?? >>
<<
si ma.. quei..cosi...non li metterò ne mo ne mai >>
Tento
di non guardare quelle...cose nelle mani di Sophie con troppo disgusto
ma....è
davvero troppo. OK al vestito, ma quei..trampoli no.
<<
Bella >> oh oh.. ecco che fa la voce alla ''bambola assassina''.
Nonostante sembri un piccolo elfo dalla pelle nivea fa davvero paura
quando
assottiglia gli occhi e a volte mi sembra quasi che ringhi, un pò come
quando
prendevo in giro Edward...argh....vaderetro ricordi lontani.
<<
mh...Sophie..senti....non è che io non voglia indossarli....(proprio
no)...ma...semplicemente non riuscirei a fare due passi senza sembrare
una
drogata in astinenza >>
<<
mh..effettivamente sei la persona più goffa ed impacciata che io
conosca....
saresti sicuramente uno spettacolo troppo imbarazzante >>
<<
ti ringrazio, le tue parole mi rendono davvero più sicura >> Le
scocco un
occhiataccia e incrocio le braccia e voltandomi dall'altra parte.
<<
Bella...sai che ti voglio bene, ma sei un disastro di donna, senza
offesa.
>>
ma guardate
questa! solo perchè mi vesto da semi maschio mancato e inciampo ogni
due tre
passi non vuol dire che non possa essere...argh...femminile. Mi volto
verso di
lei e la guardo socchiudendo gli occhi
<<
beh ti dimostrerò il contrario! indosserò quei maledettissimi affari, e
riuscirò a non sembrare una scimmia zoppa! >>
<<
grande Bells! questa è la mia ragazza!! >>
tze....vorrei
proprio sapere come cavolo fa a farmi cacciare in queste situazioni.
Stavo così
bene tra i miei libri, la mia tv e il mio computer, e ora mi ritrovo
immischiata in una festa vestita da clown con dei trampoli ai piedi,
mentre una
ventina di coppiette danzeranno e io farò da tappezzeria con un
bicchiere di
ponche. perfetto. Mi accascio sconsolata sulla sedia del negozio mentre
Sophie
continua a provarsi scarpe su scarpe canticchiando allegramente.
Questi Cullen mi faranno morire
un giorno o l'altro.
<<
Cioè Bella ma ci credi? Jake mi ha invitato alla festa di Sophie!! e
dato che
manca poco alla fine dell'anno e quindi al ballo di fine anno e dato
che la
serata sarà favolosa è automatico che andrò anche al ballo di fine anno
con
lui!! ma ci credi? >>
Guardo
Dj mentre tanti fili nella mia mentre iniziano a ricollegare le parole
che ha
pronunciato a tempo di record. Cavolo, mi ci devo ancora abituare. La
guardo
scettica alzando un sopracciglio, non ottenendo l’effetto che
avevo sperato
dato che lei continua a parlare a ruota libera. Non ci posso credere.
Dj andrà
al ballo con Jake/Matt, Bea andrà al ballo con un ragazzo della sua
classe di trigonometria,
e io? Io andrò da sola. Non che mi importi qualcosa, io non so neanche
ballare,
ma se perlomeno Dj fosse rimasta nella mia stessa condizione perlomeno
avrei
passato la serata tentando di farle chiudere la bocca. Ora invece, zero
totale.
Non posso neanche invitare Jacob, dato che ha la sua stupida gara di
non so
quale sport, hobby o cose varie. In realtà ho passato tutta la notte ad
escogitare un metodo per saltare la festa…ero arrivata alla conclusione
di
fingere che la macchina fosse dal meccanico, o un rapimento alieno, o
semplicemente un piccolo incidente al vestito..ma Sophie ha preceduto
ogni
tentativo di defilarmi. Mi ha fatto portare vestito e scarpe a scuola
così dopo
a casa sua avrà tutto il tempo di ingioiellarmi e pitturarmi come
preferisce.
Quanto la odio quando prevede le mie mosse.
Coff...Coff...ok non ho scuse U.U'''
inoltre questo è un semplice capitolo di passaggio....però...tra poco
cominciano le vacanze quindi state certi che avrò moooooooolto tempo
libero per scrivere =D grazie mille a tutti quelli che continuano a
seguire la ff =) |
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Capitolo 15 *** L'inizio della fine ***
<<
ferma così… ok… no non ti muovere!! Immobile!! Giuro che se ti muovi ti
faccio
sembrare un clown!! >>
<<
mpf….guarda che io non >>
<<
Bella!! zitta, immobile, muta, zippati la bocca, insomma f-e-r-m-a!!
sto
creando e ho bisogno di concentrazione! >>
Guardo
scettica il riflesso del viso di Sophie attraverso lo specchio del
bagno mentre
mi passa un ombretto , o almeno credo
sia ombretto, sul mio povero occhio destro. Il sinistro ha già subito
il
trattamento e fortunatamente riesco ancora a muoverlo. Va bene che io
sono un
disastro di donna, ma Sophie ha la delicatezza di un dugongo porca
miseria!
<<
mh….di un po’ Sophie…ma da quante settimane stai progettando questa
festa?
>>
Lei si
ferma un minuto , colta di sorpresa dalla mia domanda a bruciapelo,
sbuffa
facendo scostare una ciocca di capelli corvini dalla fronte e mi guarda
attraverso il mio riflesso nello specchio.
<<
in che senso? Insomma, la sto progettando da più o meno un mese, ma in
pratica
ho iniziato ieri >>
Mi
volto nella sua direzione, osservandola con gli occhi spalancati e la
bocca
aperta all’inverosimile.
<<
ma..ma… come diavolo hai fatto?!?! Questa casa è Enorme e tu l’avresti
addobbata in neanche 24 ore!? Cioè o non sei andata a dormire o hai
pagato
qualcuno per farlo… cioè… insomma.. quel salone sarà il doppio del
piano terra
della mia casa e tu l’avresti addobbato da sola in un giorno!? >>
<<
mh… beh mi ha aiutato Eva… e in più cosa ci trovi di strano scusa?
>>
Dal suo
sguardo terribilmente sorpreso potevo capire benissimo che davvero per
lei fare
una cosa del genere era ‘’normale’’. Insomma quando sono entrata in
casa Cullen
poche ore fa per poco non mi veniva un colpo! Ogni angolo era ricoperto
da
festoni, fiori su ogni mobile, candele sparse ovunque, palloncini negli
angoli
più oscuri e disparati dell’enorme salone , tavoli stra colmi di
cibarie e un
impianto stereo assurdo (anche se conoscendo i personaggi mi sarei
aspettata
più un palchetto con su una band che suonava dal vivo , ma visto lo
stereo
credo sarebbe costato più quello che un gruppo ). I mobili e i divani
erano
stati spostati in modo da lasciare gran parte del salone libero per…… i
balli.
Orribile. Ora che ci penso non dovrei stupirmi più di tanto, ormai
conosco i
soggetti, perché sorprendersi in questo modo per ogni cosa assurda che
fanno?
Sospiro scuotendo la testa e faccio segno a Sophie di continuare pure
con il
suo restauro alla mia persona. Mi sembro più una specie di statua
antica che
deve essere praticamente ricreata piuttosto che una semplice
diciassettenne che
ha bisogno di qualche trucco per andare ad una festa, o meglio, che è
costretta
ad andare ad una stupida festa. Sospiro per l’ennesima volta ma Sophie
mi
ignora e continua con la sua opera, interrotta ogni tanto da qualche
mio
‘’ahia’’ quando tira troppo i capelli oppure quando rischia di ficcarmi
una
matita nell’occhio mentre tenta contemporaneamente di mettermi quella
per le
labbra. Dopo due ore e mezze, e non sto scherzando, di restauri e
torture
romane siamo entrambe pronte. Sto pensando giusto se rompere il tacco
delle
scarpe da qualche parte oppure mettermi le scarpe da tennis sperando
che
nessuno di accorga della differenza quando la porta della camera di
Sophie si
spalanca, facendo entrare la festeggiata e insieme a lei una musica
perfetta
per una discoteca e un fascio di luce colorata. Ha decisamente una
faccia
stravolta ma appena richiude la porta e il silenzio ritorna sovrano
della
stanza sembra rianimarsi.
<<
non sai che bestie ci sono qui giù!! Imbucati da ogni parte, amici di
amici che
dicono di essere stati invitati dai propri amici e altre panzate
simili. E sai
qual è la cosa peggiore? >>
<<
che ti sfasceranno il salotto e che probabilmente si accoppieranno come
delle
scimmie in calore? >>
<<
no. Che molti hanno fatto regali di gruppo!! Cioè non solo vi imbucate
ad una
festa, ma perlomeno portate un regalo ciascuno no? Bah >>
<<
Sophie mi potresti spiegare il motivo per il quale non devo scendere
ancora?
>>
In quei
minuti di attesa mi ero resa conto che: prima inizia prima finisce.
Quindi
volevo evitare di rigirarmi i pollici in questa stanza e andare a
rigirarmeli
da un'altra parte.
<<
Bella Bella Bella…ti devo insegnare tutto? Sai che le entrate ad
effetto
migliori sono quelle che nessuno si aspetta no? Adesso vado a staccare
una mora
da Edward e te lo porto vicino vicino le scale così che possa ammirare
tutta la
tua bellezza. Tu conta fino a venti e poi scendi ok? >>
Non ho
il tempo di controbattere che esce dalla porta sbattendola, così non mi
resta
che accasciarmi sul letto di Sophie scalciando i piedi in aria per la
frustrazione. Terribile. Io dovrei fare colpo su Edward? Che
imbarazzo….
Sembrerò più un fantasmino con un lenzuolo azzurro addosso piuttosto
che una
fanfatal pronta a stupire gli uomini….. Insomma neanche le ‘’lezioni di
ballo
‘’ di Sophie erano servite poi a tanto. Ora riesco a non inciampare sui
tacchi,
ma quel dondolarsi a mo di pinguino potrebbe mai essere definito
ballare? Ormai
saranno passati più di 15 secondi quindi metto le scarpe rischiando di
rompermi
un unghia smaltata con dei fiorellini azzurri.
Rabbrividisco al pensiero di
quello che potrebbe fare Sophie se dovesse scoprirmi con un unghia
rotta. Mi
posiziono davanti alla porta e faccio un respiro profondo iniziando a
contare.
5…potrei scappare dalla finestra….4….meglio evitare di finire al pronto
soccorso quindi non mi resta che…. 3…aprire la porta….2…camminare
lentamente
fino al centro delle scale…1…. Avere tutti i riflettori puntati addosso
e di
conseguenza tutti gli occhi di tutti gli invitati ad osservarmi, 0..
scendere
le scale senza cadere rotolandomi sul tappeto e progettare l’omicidio
della
festeggiata. Magari avvelenare la torta, o colpirla con i tacchi delle
scarpe. Forse
la seconda opzione avrebbe appagato di più la mia sete di sangue.
Ogni
singola parte del mio corpo mi pizzicata e mentre tentavo di camminare
con la
schiena dritta dovevo controllare le mie gambe in modo che non mi
facessero
scappare di corsa da questa terribile ed imbarazzante situazione.
Arrivata alla
fine della scala, finalmente le luci mi diedero tregua e potetti
osservare con
crescente orrore la quantità effettiva delle persone in quella sala.
Scorrendo
gli occhi sulla folla creata intorno a me riesco a scorgere Sophie a
braccetto
con Chris che con l’altro braccio tentava di catturare la mia
attenzione
muovendolo in alto in modo che potessi vederla. Subito a fianco a loro
c’erano
Elizabeth, bella come sempre, che mi guardava con un sguardo truce e
Jason che
mi salutava facendomi l’occhiolino. Totalmente imbarazzata tento di
uscire da
questa situazione tentando di entrare tra la folla e disperdermi tra la
marea
di gente ma prima che riesca ad intrufolarmi in qualche spiraglio mi
blocco come
fulminata alla vista di Edward, preso a braccetto da una mora, quella
che
avrebbe dovuto scollare Sophie penso con una smorfia, che mi fissa con
occhi
fuori dalle orbite e bocca spalancata. Arrossisco se possibile ancora
di più e,
anche se non so ancora dove abbia trovato la forza di farlo, mi
avvicino ad
Edward, fino a stargli di fronte. A questo punto tutti sono ritornarti
ad
amoreggiare ballare bere o qualunque cosa stessero facendo prima del
mio
‘’brillante arrivo’’, così perlomeno possiamo parlare in santa pace,
sempre
eliminando la musica a palla , le luci che ballano, e questa irritante
moretta
che mi fissa alternando occhiate di stupore ad occhiate di pura rabbia.
Ma
quello che mi sconvolge di più è Edward. Edward che mi fissa senza dire
una
parola, Edward che mi scruta il volto sorpreso, Edward che scende con
lo
sguardo fino alla scollatura….un momento…mi sta guardando le tette!?
<<
B-Bella…tu…tu… insomma tu…ce le hai davvero le tette.. >>
<<
perché avevi forse dubbi!? >>
Non ci
posso credere…io che mi sono imbellettata per oltre due ore per questo
carciofo
qui, l’unica cosa che riesce a dire è che ho le tette!?!? Ok datemi un
coltello, devo commettere un omicidio / suicidio. Dopo questo, non so
proprio
che cosa fare !
Allora mi scuso per il ritardo, come
sempre, ma ho avuto un sacco di cose da fare, e purtroppo non sono
riuscita ad inserire nesusna scena davvero ''succosa'' nel capitolo. Ma
ho voluto pubblicare ora perchè così posso assicurare a chiunque segua
la storia che, NO non l'abbandonerò mai, e che anche se con un pò di
ritardo continuerò ad aggiornare =D è una promessa. Infatti per questo
ho momentaneamente interrotto l'altra storia che stavo scrivendo, in
modo da potermi dedicare completamente a questa!! grazie mille a tutti
quelli che mi seguono e recensiscono, grazie ancora! |
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Capitolo 16 *** Bisogna scegliere sempre, alla fine. ***
No
no no e ancora no. Lo sapevo che
non avrei dovuto rifiutare l’offerta di Sophie quando mi aveva porto un
reggiseno imbottito!! Ma cavolo, sono piccole, ma ci sono maledizione
!!! Ok
magari dargli un calcio sullo stinco non è stato proprio un gesto da
persona
matura e responsabile, però se l’è meritato!! Insomma non è una cosa
carina da
dire ad una ragazza che ha subito da poco una ceretta da una pazza
furiosa!!
Avrei potuto rimanerci secca!! O peggio!!! Spellata!!! Squamata
spennata
spiumata e chi ne ha più ne metta!!! E la cosa peggiore è che la mia
‘’brillante’’ entrata da principessa delle fiabe è stata distrutta dal
dito
medio che ho accidentalmente mostrato ad Ed…scusate al carciofo dopo
averlo
fatto accasciare per terra. In meno di due minuti mi sono guadagnata
occhiate
di divertimento da parte dei ragazzi e di puro odio dalle fanciulle che
speravano di strappare un ballo da lui. Ops, beh diciamo che volevo
mirare ai
suoi gioielli di famiglia, ma la mia mira non è mai stata
troppo…precisa !! Rosicchiandomi
un unghia, per altro smaltata (che schifo), cerco qualcosa da bere dato
che ho
la gola terribilmente secca, ma l’unica cosa che trovo è una birra ,
aperta e
una coca cola, sfiatata. Allungo il collo cercando di vedere qualcosa
oltre la
marmaglia di adolescenti avvinghiati e struscianti e solo dopo essermi
quasi
slogata caviglie e collo in una volta sola (è possibile slogarsi il
collo?) riesco
a scorgere un enorme tavolo pieno di bicchieri e cibo. Quindi
tecnicamente
dovrebbe esserci anche dell’acqua no? A meno che anche questa non sia
stata corretta
con qualche schifezza. Cerco di sgusciare in mezzo alla folla tentando
di
evitare bacini ondeggianti o mani ‘’morte’’, passando riesco persino a
vedere
Sophie mentre balla con Christopher e non riesco a non pensare a quanto
sarebbe
strano vedere me ed Edward ballare insieme, senza frecciatine o sguardi
assassini, con una certa complicità e magari senza inciampare ogni due
minuti,
impossibile visti i soggetti. Scuoto la testa e inizio a strusciare per
terra
per superare una marmaglia di gente che incita un ragazzo del primo
anno a
sgolarsi quanta più birra possibile senza vomitare e finalmente , dopo
una
mossa degna di kung fu panda riesco ad arrivare all’agognato tavolo
delle
bibite. Come tutto il resto, è esageratamente pieno: aranciata, coca
cola,
birra, alcolici più o meno forti, c’è persino il vino … alla fine
riesco a
trovare una bottiglietta di vetro con l’acqua, scartoccio in mezzo ai
bicchieri
vuoti o mezzo pieni e alla fine ne trovo uno che spero sia pulito e
verso l’acqua.
Senza aspettare mezzo secondo ingurgito tutto il liquido in un attimo,
per poi
pentirmene subito: infatti la gola inizia a bruciarmi come se avessi
bevuto
direttamente dalla pompa della benzina e lo stomaco ancora vuoto
protesta
immediatamente incendiandosi a sua volta. Mi porto una mano gelata alla
gola e
butto via il bicchiere vuoto da qualche parte sul tavolo, cerco la
bottiglia
per vedere quale schifezza altamente alcolica sono andata a bere ma la
trovo
nelle mani di un tizio con gli occhi lucidi e la faccia completamente
rossa che
senza troppi complimenti se la porta alla bocca e la finisce quasi
senza mai
staccarsi, per poi andarsene barcollando ed essere di nuovi risucchiato
dalla
folla. Merda. Maledetti super alcolici. Credevo che fosse d’obbligo che
ogni
super alcolico dovesse avere un colore sgargiante ed essere servito in
un
bicchierino dalla forma complicata e uno spicchio di limone o un
ombrellino
decorativo. A quanto pare mi sono sbagliata. Come si nota la mia poca
familiarità con questo genere di cose è? La testa incomincia a girarmi
e la
gola se possibile sembra farsi ancora più secca e bisognosa di acqua,
ma evito
di tentare di nuovo la fortuna con un altro alcolico non identificato e
cerco
la porta per uscire a prendere un po’ d’aria, ma l’unica cosa che vedo
è la
porta che dovrebbe portare al bagno, così ne approfitto e mi ci butto
dentro.
So che probabilmente non è molto fine come cosa, ma in questo momento
non
riesco nemmeno a pensare a come mi chiamo senza balbettare o tossire
così non
penso molto a quello che sto facendo. Appena entrata mi fiondo sul
rubinetto,
lo apro ed inizio a bere l’acqua gelida, non prendendo neanche fiato
per
respirare. Quando sento che sto quasi per strozzarmi con l’acqua (??)
mi decido
a staccarmi e a riprendere fiato. La gola non brucia più come prima, ma
ho gli
occhi lucidi, il mascara scolato, i capelli arruffati su un lato e le
guance
rosse, il lucidalabbra sembra essere l’unica cosa non scolata o sbavata
sul mio
viso. Continuo a guardarmi allo specchio cercando di ignorare il mio
subconscio
che mi ordina di sgattaiolare dalla finestra e andare a casa a dormire
e
dimenticare tutta la famiglia Cullen il più presto possibile. Mi
avvicino alla
finestra e la apro, più che altro per prendere un po’ d’aria e mi rendo
conto
che stiamo al piano terra, per me sarebbe fin troppo facile scavalcarla
e
andarmene via …. Sempre se ignoro il piccolo particolare che è stata
Sophie a
portarmi qui , e quindi l’unico modo in cui posso tornare a casa è A)
chiedere
a Sophie di riaccompagnarmi, e questo vorrebbe dire rovinarle la festa,
e B)
fare l’autostop. …. No decisamente non è il caso. Certo potrei cercare
uno dei
fratelli di Edward, ma uno lo troverei avvinghiato a Sophie, l’altra
piuttosto che
aiutarmi si metterebbe a dirigere il traffico nuda, e l’ultimo potrebbe
anche
approfittare dello stato non esattamente lucido in cui mi trovo per
fare cose a
cui non voglio nemmeno pensare. Sospiro e mi lascio scivolare per
terra. Questa
serata sta prendendo esattamente la piega contraria a quella che
avrebbe dovuto
avere. Mentre sono intenta a leccarmi le ferite e a sospirare sento una
voce
vicino alla porta, una voce che per me è
inconfondibile. Colta dal panico mi alzo in piedi di scatto
provocandomi un
giramento di testa che mi costringe ad aggrapparmi alla prima cosa che
trovo,
ovvero il davanzale. Appena riacquisto un po’ di autocontrollo mi
guardo
intorno freneticamente ma l’unica cosa che riesco a pensare è che non
voglio
vederla!! Per nessuna ragione al mondo devo parlare con lei!! Tento di
sgusciare sul davanzale, riesco persino a tastare l’erba del prato
sottostante
con le mani e a scivolare sulla pancia, ma all’improvviso il vestito si
impiglia in qualcosa e resto con il davanzale conficcato nel pancreas,
le mani
che stritolano e strappano ciuffi d’erba nel tentativo di proseguire,
una gamba
alzata che scalcia in aria e l’altra che ancorata al terreno tenta di
spingermi
in avanti. Un impresa titanica.
<< Cosa….stai…facendo? >>
La
voce mi prende del tutto alla sprovvista, così cesso di fare movimenti
e giro
lentamente la testa, del tutto fuori dalla finestra, e mostro il
sorriso sbieco
migliore che riesco a fare.
<<
E..E…lizabeth…carissima…..da quanto tempo è? Ti trovo in forma sai?
>>
Elizabeth,
senza neanche un capello fuori posto, mi guarda con un sopracciglio
alzato e le
braccia incrociate sotto il seno ….. orribilmente prosperoso.
Dannazione.
<<
ti dispiacerebbe raddrizzarti? Dobbiamo parlare >>
Le
uniche parole che mai avrei voluto sentirle dire. Avrei preferito mille
volte
un: sparisci sgorbio, a dover impiegare le mie energie per dover
sopravvivere
ad una discussione con la sorella cattiva dell’idiota per cui ora mi
ritrovo
mezza ubriaca in un bagno con il vestito impigliato in un chiodo e le
gambe per
aria. Davvero una situazione degna della più sdolcinata e diabetica
telenovela.
Cercando di darmi un contegno rimetto i piedi per terra, mi rialzo
strappando
quasi il vestito impigliato e mi pulisco le mani sporche di ciuffi
d’erba.
<<
di cosa dovremmo parlare? >>
<<
tu non mi piaci. Non mi sei mai piaciuta. Sei troppo insulsa e goffa
per poter
stare con Edward, e l’idea che lui preferisca la tua compagnia alla mia
mi fa
infuriare. >>
Ecco
… me lo sento, finirà con io che le tiro i capelli e lei che mi graffia
la
faccia. Me lo sento.
<<…
quando mio fratello ha smesso di frequentarsi con te ero la persona più
felice
del mondo, peccato però che lui non fosse esattamente dello stesso
avviso. Da
quando tu hai smesso di combinare guai, da quando hai smesso di
inciampare
nella sua vita anche solo per caso, lui ha smesso di interessarsi a
qualsiasi cosa.
Persino io mi sono resa conto che … quanto odio doverlo dire …. Quando
sta con
te è felice. Diventa stupido e il dongiovanni elegante che è sempre
stato si
tramuta in un ragazzino che sembra alle prime armi e che per attirare
l’attenzione
della bimba che le piace le tira le trecce. Non so se mi sono spiegata.
>>
Probabilmente
ha notato la mascella che mi è caduta , credo di averla slogata per
quanto è
aperta. Un po’ per quello che Elizabeth mi sta dicendo, un po’ per come
lo sta
dicendo. Senza sguardi di odio o sorrisini ironici. Sembra proprio una
…. Sorella
che si preoccupa per il proprio fratellino. Tralasciando la parte in
cui
vorrebbe che guardasse lei invece che me, ovvio.
<<
insomma quello che sto cercando di dirti è che Edward è complicato, la
nostra
famiglia lo è, e chiunque tenti di entrarci ne rimane sconvolto. Quindi
se
credi di amare davvero Edward, se sei disposta a passare notti insonni
a causa
sua, e se sei convinta di poter sopportare i suoi silenzi, allora devi
andare e
prenderlo, perché non troverai nessuno che ti ami quanto ti ama lui. Se
cerchi sdolcinerie
oppure carezze o parole amorevoli sarebbe meglio che ti dimenticassi di
lui, perché
se mai dovessi stare con lui non ne riceverai quasi mai. È geloso, a
volte
possessivo, e completamente a digiuno di relazioni amorose serie,
quindi sarai
più una mamma che un amante. Se tutto questo ti sta bene, allora vai.
Se no
vattene e lascialo in pace. >>
<<
ma..ma non è così!! Posso amarlo quanto voglio, ma è un amore a senso
unico
>>
Elizabeth
sbuffa sonoramente e mi guarda accigliata << senti un po’,
secondo te
starei qui a parlare con te se non fossi convinta che è per il bene di
Edward? Aveva
persino ricominciato a comporre canzoni, a cantare cavolo!!! Edward non
ha mai
cantato. Mai. La sua è solo paura, di non poterti dare quello che vuoi,
di non
sapere come fare, paura di vederti andare via da lui >>
Rimango
completamente ammutolita da questa pseudo confessione. Vedendo che non
replico
Elizabeth si volta e si avvicina alla porta, ma prima di uscire si
volta un
ultimo momento verso di me <>
Apre
la porta per poi richiudersela alle spalle. Lasciandomi nel silenzio
assordante
dei miei pensieri. Mi accovaccio per terra, inginocchiata e mi circondo
la
testa fra le braccia. Non ho mai pensato
di poter arrivare a tanto per qualcuno, a causa di qualcuno. Ed ora mi
ritrovo
mezza sbronza con dei tacchi e un vestito attillato in uno stato di
quasi
pianto cronico in un bagno di persone che conosco da nemmeno quattro
mesi. E
tutto questo per una persona sola. Ma sono davvero disposta ad
accantonare me
stessa per lui? A rinunciare a tutto pur di stare con lui? Insieme a
lui ero
felice, lo sarò ancora? Ma soprattutto, chi mi dice che questa non sia
tutta
una farsa di Elizabeth per farmi fare la figura dell’idiota con Edward?
È come
dice lei, non gliene verrebbe nulla, al contrario, se ha ragione
andrebbe solo
a perdere. Che davvero sia interessata solo alla sua felicità? E
soprattutto,
io che non riesco nemmeno a sostenere me stessa, riuscirò a sostenere
Edward
con tutte le problematiche che mi porterà? Per la prima volta in vita
mia,
vorrei potermi rifugiare tra le braccia dei miei genitori e farmi dire
che non
devo decidere per forza, che posso farlo un altro girono, oppure mai.
Che
qualunque decisione prenderò non sarà decisiva. Ma non è così. E lo
capisco fin
troppo bene. Tento di far riemergere la
Bella tanto razionale che sono sempre stata, e guardando le piastrelle
bianche
con i bordi levigati del bagno, mi rialzo appoggiando le mani sulle
ginocchia
che tremano leggermente. Mi bagno il viso con l’acqua, e con la mia
decisione
sulla punta della lingua e forse troppo alcool per poter reagire al
volere del
mio subconscio a grandi passi varco la porta.
Esco
dal bagno e mi guardo intorno, un orecchio che mi fischia e la testa
che
ondeggia leggermente per il passaggio da silenzio assoluto a rumore
assordante
che dovrebbe essere musica. Sguscio sulle pareti facendo il giro della
stanza,
cercandolo, ma non lo trovo, da nessuna parte. Così mi avvicino alla
porta e la
apro, uscendo in giardino. Aspiro l’aria fresca a pieni polmoni e
rabbrividisco
leggermente al freddo della notte. Stringendomi nelle mie braccia
percorro il
perimetro della casa fino ad arrivare al lato adiacente al bosco. Ed è
qui che
lo trovo. Seduto sulla panchina di marmo, con i capelli scarmigliati,
gli occhi
che brillano nell’oscurità come illuminati , la camicia e la cravatta
leggermente sciolta, mentre beve da una bottiglia di vetro, le gambe
distanziate, la schiena dritta e l’altro braccio piegato sulla gamba
destra. Rabbrividisco
se possibile ancora di più. È più bello di quanto avessi mai
immaginato. Con passo più tremolante di prima
mi avvicino
a lui, fino ad arrivare di fronte alla panchina. Inizialmente non alza
gli
occhi, poi lentamente risale dai miei piedi fino ad arrivare al mio
viso, e
solo allora sembra scuotersi. Appoggia la bottiglia per terra e resta
in
silenzio, a guardarmi negli occhi mentre aspetta che io gli dica
qualcosa. Tentenno
leggermente, ma poi mi do uno schiaffo (mentalmente) e racimolo la
sicurezza
che avevo guadagnato guardando le piastrelle bianche del bagno di casa
Cullen. Per
un secondo sembra essersene andato, ma poi sospiro pesantemente, ed
incomincio
a parlare. <<
Mi dispiace per averti dato quel calcio sullo stinco, mi dispiace di
averti
fatto arrabbiare, e di aver finto di voler essere solo tua amica quando
invece
già provavo … qualcosa di più per te, mi dispiace di essere stata
codarda e di
aver voluto aspettare che fossi tu a fare la prima mossa, mi dispiace
di aver
aspettato che fossi tu il primo a scoprirti e a mostrarti vulnerabile.
Mi dispiace
di averti giudicato un idiota insensibile quando invece sei stato molto
più
accurato dei miei sentimenti di quanto io non lo sia stata. Mi dispiace
di non
riuscire a fare a meno di te, e mi dispiace di non poterti insegnare
cosa vuol
dire amare una persona, perché davvero, non ne ho idea. Non riesco a
dirti che
voglio che tu esca dalla mia vita per sempre, perché non è questo
quello che
voglio. Vorrei essere forte, per poterti sostenere, e vorrei essere
meno goffa
in tutto quello che faccio, ma ormai con te ci ho perso le speranze. Io
…. ti
amo. Ed è l’unica certezza che posso darti. Se anche tu me la dessi non
mi
servirebbe altro. Solo questo. Il resto
lo posso sopportare, ma solo se so che tu mi ami quanto io amo te.
Quindi …
cosa … cosa mi dici? >>
Per
tutto il tempo del mio interminabile discorso lui è rimasto in
silenzio, senza
staccare gli occhi dai miei, senza sorrisetti ironici o occhiate
sbieche. Solo i
suoi lucenti occhi attenti ad ogni singolo movimento delle mie labbra.
Muovo i
miei piedi e le gambe nervosamente guardandomi la punta delle scarpe,
in attesa
di una risposta, e al tempo stesso paurosa di riceverla. Riesco a
vedere le sue
braccia fare leva sulle ginocchia per alzarsi e i suoi piedi
avvicinarsi di
qualche passo a me. Una sua mano gelida mi solleva il mento e incatena
il mio
sguardo al suo. Per l’ennesima volta da quando lo conosco sento che
potrei sciogliermi
sotto questo sguardo di miele infuocato.
<<
anche io ti amo. >>
Quattro
semplici parole. Quattro semplici parole hanno avuto il potere di far
smettere
il mio corpo di rabbrividire per il freddo, di far fermare il mio cuore
e al
tempo stesso di farlo battere come in preda ad uno sforzo troppo grande
per
essere sostenuto, di far bloccare la musica che filtra dall’interno
della casa
e di far brillare come un sole accecante la luna piena in cielo. Questa
persona intende forse farmi morire dalla felicità?
Ommammamia
da quanto tempo non aggiorno o_o''' ma credo di essermi fatta perdonare
con questo capitolone ricco di avvenimenti xD Il prossimo sarà ancora
più bello perchè....conterrà una scena molto bella che molte stanno
aspettando sicuro xD Tanti auguri a tutti!!! e grazie a chi recensisce,
a chi legge, e a chi segue la mia storia!!! grazie mille =D Enjoy!! |
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Capitolo 17 *** the end ***
Scoppio
letteralmente a piangere. Come una perfetta cretina. Come se mi avesse
appena
detto di sparire dalla faccia della terra, come se mi avesse preso a
schiaffi.
Invece non ha fatto niente del genere, ha semplicemente fatto la cosa
giusta.
La cosa migliore che potesse fare. E il fatto che non ci ha aggiunto
qualche
risatina o ghigno mi ha definitivamente fatto crollare. Nascondo il
viso tra le
mani, e a dispetto del freddo gelido della notte le mie guance sono
come
infiammate , strofino gli occhi con le mani e sicuramente diventano
ancora più
arrossati di quello che già erano a causa delle lacrime. Edward vedendo
che non
smetto di piangere allora sbuffa divertito e mi infila una mano tra i
capelli,
scompigliandoli ancora di più.
<<
se piangi ora, non oso immaginare cosa avresti fatto se ti avessi
rifiutato
>>
<<
ti avrei dato un calcio nelle palle credo … snif >> nonostante mi
senta
leggermente meglio grazie alla frecciatina che gli ho appena lasciato
continuo
a piagnucolare e a tirare su con il naso. Molto sexy come immagine.
<<
su su … tecnicamente dovrei essere io quello che dovrebbe piangere, da
oggi in
poi ti sono vietati schiaccianoci e oggetti contundenti troppo pesanti.
>>
Scoppio
a ridere. Mentre piango, rido come un idiota. Però era carina la frase,
era
divertente..no? ok ho anche bevuto qualche schifezza quindi è ovvio che
sia un po’
schizzata. Solo un pochino è!
<<
Bella … ma che ti sei fumata? >>
<<
fumata credo nulla, ma ho bevuto della vodka? O forse era quel nuovo
misto …
come che si chiama? AH! >>
<<
che succede!? >>
<<
non mi hai baciato ! >>
<<
che? >>
<<
ci siamo confessati amore eterno e non mi hai neanche dato un bacetto!!
Vergogna!
>>
<<
… Bella sembri un panda >>
<<
cosa? >>
<<
ho detto sembri un panda. Quell’intruglio che voi femmine vi fate in
faccia si
è sciolto quando hai aperto i rubinetti e per quanto adori i panda non
è molto
eccitante , un panda. senza offesa >>
<<
… >>
<<
ti sei offesa? >>
<<
per caso questa cosa del panda era un giro di parole per dire che sono
grassa?
>>
Altra
risata. Questa volta ride lui, io intanto cerco di guardarmi il fondo
schiena
per capire se davvero sembro un panda strizzato in un abito azzurro.
Mentre cerco
di contorcermi Edward mi posa la sua giacca sulle spalle e mi circonda
con un
braccio.
<<
vieni dentro Karatè Panda >>
<<
era kung fu panda! >>
<<
non dirmi che te lo sei visto >>
<<
almeno 5 volte ! >>
<<
… chiedo il divorzio … >>
<<
hey! Ha una sua dignità di cartone animato ! >>
<<
alla tua età e guardi ancora i cartoni animati? Tra un po’ ti verranno
anche le
vampate di calore! >>
<<
oh! Sei … sei … sei un carciofo ecco! >>
<<
che insulto … ora mi metto a piangere >>
<<
è colpa dell’alcol! Domani tranquillo che rimedio ! >>
<<
per il momento balla con me >>
Silenzio.
Ok . non può averlo detto. Specialmente non dopo avermi paragonata ad
un panda!
Non se ne parla! No. Niet. Mai!
<<
… come diavolo abbiamo fatto ad arrivare qui!? >>
<<
mentre tu pensavi ad un insulto da farmi ti ci ho trascinato. Cazzo sei
pesante
>>
<<
o forse sei tu ad essere troppo gracilino!? >>
<<
certo certo. Ma ti sei resa conto che stai ballando? >>
Mi
guardo intorno cercando di focalizzare la scena. Ringraziando santo
Carciofino
non ci troviamo al centro della pista, i riflettori sono puntati ancora
su
Sophie e Cris e solo qualche sporadica occhiataccia da parte di alcune
ragazze
mi fa capire di non stare sognando. Con un leggero sospiro mi appoggio
alla
spalla di Edward guardandolo di traverso
<<
tecnicamente, sei tu che fai tutto. Ti rendi conto che ti sto
schiacciando i
piedi? >>
<<
non sei così pesante >>
<<
… tu sei un idiota >>
<<
ami un idiota, sei idiota anche tu quindi? >>
<<
mi sa di si >>
Chiudo
gli occhi ma sono sicura che ha tirato fuori uno di quei suoi
sorrisetti
sghembi che amo odio tanto. Chissà perché ogni mio pensiero
sembra
essere circondato da una nuvoletta pomposa rosa. Mi sa che per domani
mi
troverò con una ventina di carie e un diabete fulminante. Però per una
volta
posso anche … lasciar correre. Solo per questa volta però.
Il
ritorno a scuola è stato qualcosa di traumatico. E non solo perché è la
scuola
ad essere traumatica ed io non avevo aperto nemmeno mezzo libro, per
colpa di
chissà chi eh , ma anche perché mi sono dovuta sorbire le domande a
raffica di
Dj e le continue occhiatine maliziose di Bea. Ovviamente erano venute a
sapere di
tutto. E che vergogna quando ho dovuto ammettere che effettivamente si,
stavamo
insieme ( credo ), ma che non c’era stato nemmeno un bacio.
<<
ma come!? Neanche uno!? >>
<<
hem … il fatto che abbia sognato di baciarlo vale ? >>
<<
no! Non vale per nulla! Sai quante volte ho … hem … hanno sognato di
baciarlo!?
Allora dovrebbe significare che ogni ragazza che l’ha sognato ha
davvero
baciato Edward … il che è anche possibile però, anche se dubito si
sarebbero
fermate solo al bacio …. Cioè quello che voglio dire è che …. >>
<<
Dj, chiudi la bocca. >> Bea interviene tappando la bocca di Dj
prima che
gliela tappi io con il mio vassoio del pranzo. A proposito, Edward non
c’è. E ora
per colpa sua sto già immaginando che potrebbe essere rintanato in
qualche
stanzino a fare cose sconce con qualche ragazza. Perfetto. Mi sto
deprimendo
sempre di più.
<<
quello che Dj voleva dirti, è che è strano. Però comunque a breve
succederà no?
Siamo contente per te Bella. >>
Bea
mi sorride, e anche io le sorrido di rimando mentre Dj ci mostra due
pollici su
tutta contenta. Del resto perché preoccuparmi tanto? Se è qualcosa ho
il
permesso dei genitori di Edward di torturarlo. Bwaah . hem si.
<<
papà … >>
<<
no >>
<<
papà ! >>
<<
NO! >>
<<
tesoro … >>
<<
ho detto no! >>
Mi
do una manata in faccia seguita a ruota da mia madre. Erano circa venti
minuti
che andava avanti questa solfa. Io era stra pronta a dire una bugia, e
mia
madre era complice. Peccato che mentre preparava il caffè si era messa
a
canticchiare allegramente : << Bella ha un appuntamento con il
suo
fi-fi-fi-fi-co-fi-fi-danzato!!! Yeh!! >> con tanto di urletti.
Inutile dire
che mio padre si era quasi affogato con il caffè e che stava tentando
di
sbarrare la porta di casa per evitare l’arrivo ‘’ del perfido individuo
che
voleva far diventare una piccola ed innocente bimba in una
spregiudicata fan
fatal! ‘’ (testuale citazione)
<<
pà! Non mi puoi impedire di avere un fidanzato!! >>
<<
sei mia figlia e sei troppo piccola! >>
<<
e quando non sarò troppo piccola? >>
<<
… 40 anni circa >> borbottato con voce decisamente seria
<<
papà! >> urlato con voce decisamente stridula
<<
ok ok!! Ma voglio parlare con quell’individuo! >>
<<
… >>
Ti
prego ti prego ti prego fa che Edward esca da questa casa con ancora
tutti i
capelli in testa. Perdindirindina. È in ritardo di soli 5 minuti, ma la
tensione me li sta facendo sembrare 30. Mi ricontrollo di nuovo allo
specchio,
per circa la ventesima volta, e penso che forse mi sarei dovuta vestire
più
femminile. Peccato però che un certo padre a caso mi abbia impedito di
indossare alcun tipo di abito minimamente scollato, o trucco.
<<
è anche in ritardo quel mezzo soldo di cacio ! >>
<<
papà!! È il miglior ragazzo che esista a questo mondo ! oltre ad essere
intelligente (perché è intelligente vero?) è anche bello! Si bello!! È
inutile
che fai quella faccia sconvolta! >>
<<
Bella … >>
<<
no!! Non so come fa a sopportarmi però mi sopporta ! quindi tu non
rovinerai
tutto! Sarai gentile con lui chiaro!? E non me lo dire! Sta dietro di
me vero!?
>>
Senza
aspettare una risposta mi giro e si, effettivamente è davanti a me, con
un
sorriso strafottente stampato sulla faccia, e le mani nelle tasche dei
jeans,
dietro di lui mia madre mi guarda con un aria colpevole sulla faccia.
<<
hem … scusa Bella, avevo pensato che facendolo entrare dal retro
avresti potuto
sgattaiolare con lui senza che tuo padre se ne accorgesse (
occhiataccia di mio
padre ) >>
<<
no! Non è possibile. Non anche la seconda volta questa figuraccia!
Almeno la
prima ti stavo insultando … ma ora … tu!!! (indico con il dito) non ti
azzardare a montarti la testa! E non gongolare!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaah!!
Smettila
di sorridere!!! >>
Ovviamente
tutto fiato sprecato. Dopo qualche secondo in cui continua a
compiacersi dei
complimenti appena ricevuti si fa tutto serio e si avvicina a mio padre.
<<
signore terrò le mani a posto, riporterò sua figlia in tempo per il
copri fuoco
e tutta intera … o almeno ci proverò >>
<<
tranquillo sono abituato a vederla ruzzolare per terra >>
Certo
sono contenta che stiano facendo amicizia, ma non mentre ridono di me!
Mi accascio
in un angolino e mi deprimo mentre continuano ad insultarmi. Bene. Gran
bel
primo appuntamento!
<<
tu sei morto! >>
<<
ma come? Sono simpatico a tuo padre! >>
<<
solo perché ti sei messo a parlare di racchette ! >>
<<
sono strategie mia cara >>
<<
tzè >>
Incrocio
le braccia e sbuffo decisamente contrariata.
<<
Bella? >>
<<
che c’è!? >> con uno scatto mi volto verso di lui pronta ed
armata a
rispondere ad ogni frecciatina od insulto possibile ed immaginabile, ed
invece
fa l’unica cosa a cui in quel momento non ero per nulla preparata !
Frena
cazzo! E pure di botto. Nonostante la cintura sbatto la testa da
qualche parte.
Mi stringo le tempie con le mani e tento di lanciarci qualche
occhiataccia
<<
sei per caso rincretinito!? Santissimo prezzemolo che cavolo ti salta
per la
testa!? Allora non guardarmi come un creti ….
>>
Eh
beh. Mi bacia. Semplicemente mi bacia. Vorrei solo che avesse frenato
più delicatamente
visto che il dolore alla fronte mi fa quasi distrarre dal bacio. Quasi
però eh.
È decisamente meglio di quanto credessi. Delicato, mh ,forse, dolce
sicuro,
esperto e sicuro. Ha le mani fredde come le labbra, però il bacio è
caldo e
beh, umido. Mentre lui mi accarezza le guance con le mani fredde io
riesco solo
a rispondere al bacio. Sono, terribilmente, imbarazzata. Quando si
separa sono
completamente rossa, di questo ne sono certa . mi sfiora la fronte con
le
labbra e mi sussurra << ti amo e non ti lascio scappare >>
prima di
rimettersi al volante. Inizio a stritolare le dita fra loro anche
perché non so
esattamente il motivo ma non riesco a spiccicare parola, ed in più ho
un
sorriso ebete stampato in faccia che mi fa sentire un idiota completa.
<<
allora …. Quanto sei fortunata ad avere un fidanzato meraviglioso e
perfetto
come me? >>
Tutti
i miei propositi rosei si infrangono in un secondo e lo guardo con
occhi
ridotti a fessure
<<
tu!!! Razza di montato!! Peggio della
panna!! Pallone
gonfiato!! >>
<<
hey hey hey. Sono tue parole queste ! >>
<<
grr …. >>
<<
ahaha allora dimmi quanto sono bello? >>
<<
non sei bello!! >>
<<
a no? >>
<<
tra poco comunque non lo sarai più! >>
<<
hey! Sto guidando! Finiscila! Aaaaah! >>
<<
hey aspetta un attimo!! non è finita qui! >>
<< come? >>
<< non so ancora chi mi ha regalato quella stra maledettissima
mucchetta! >>
<< sei scema però eh >>
<< come scusa? >>
<< ma sono stato io no!? >>
<< cosa!? beh effettivamente è sensata come cosa mh ... >>
<< Bella ... ringrazia che c'hai un bel faccino se no ti avrei
fatto scendere dalla mcchina seduta stante >>
<< cafone! buzzurro! carciofo! puzzone ! idiota! cretino!
abbindolatore di giovani fanciulle! ladro di calzini! >>
<< oh santo cavlfiore.... no cavolo hai contagiato pure me!!
accinderb...BELLA! accidenti a te! >>
<< muaaaah >>
Eh
beh, è così che è iniziata la nostra storia, litighiamo sempre ma poi
facciamo
la pace e poi beh, ricominciamo a litigare. Hem hem . non è esattamente
come mi
ero immaginato il mio principe azzurro, e non è nemmeno dolce e
premuroso come
un altro Edward di mia vaga conoscenza, però di certo non annoia! Alla
lunga l’essere
perfetti scoccia, e noi stiamo bene così , imperfetti e beh ,perfetti
insieme. Spero
che si ricordi che mi ama quando gli dirò che gli ho sfasciato lo
stereo. Ditemi
in bocca al lupo!
Beh non ci posso
credere.... ho finito per davvero o.o'' ringrazio tutti quelli che
hanno seguito la mia storia e beh... grazie e auguri a tutti! =) mi
farebbe piacere sapere cosa ve ne pare di questa storia decisamente
demenziale che ho messo su xD a dire la verità all'inzio mi piaceva
come andava, e anche ora mi piace, però non la sentivo più ... mia
ecco. spero che vi abbia strappato un sorriso ! grazie ancora a tutti
=) ( si forse il paragrafetto finale vuole dire che Ed e Bella vivono
insieme... o forse solo che Bella ha accampato tende da profuga in
camera di Edward ... in ogni caso rimane sempre Bella fino alla fine xD
cavolo non sono brava nelle scene romantiche u.u***)
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