I Playmaker

di killa_chan96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il concerto più importante dell'universo!! ***
Capitolo 2: *** incontro.. ***
Capitolo 3: *** arriva il giorno del concerto ma.. ***



Capitolo 1
*** Il concerto più importante dell'universo!! ***


Ciao a tutti!! sono tornata con una nuova,pazzesca idea!!(NOOO!!ANCORA TU!!NdTutti)(ma come siamo gentili da queste parti..) ma ora andiamo avanti.
Lo so che ho in ballo TRE fic da completare ma quando ho un'idea non riesco a non scriverla,quindi dovrete sopportarmi ancora^___^ la fic inoltre la vorrei dedicare a vegeta princess98 per il suo compleanno,spero tanto che piaccia a te e a tutte le persone che mi sostengono e che magari recensiranno^__^ ma adesso vi lascio alla lettura del primo cappy..


Ore 7.40,in treno..

-allora,se gli aggettivi di 1° classe vengono utilizzati per la prima declinazione,è ovvio che per la seconda si utilizzeranno..si utilizzeranno..quelli delli della 2°?? oppure erano della 3°?? e la quarta??AIUTOOO!! Misty,ti prego,devi darmi una mano,non capisco niente di sta roba!!

Una ragazza dai corti capelli rossi raccolti in un codino alzò lo sguardo dal proprio Ipod e si tolse una cuffietta per poi posare lo sguardo sulla ragazza che chiedeva il suo aiuto,ovvero una ragazza dagli insoliti capelli blu lasiati sciolti sulle spalle.

-Che cosa cavolo vuoi?!?! Lucinda,lo sai che quando ascolto il mio Ipod non voglio essere disturbata!!!!

- Lo so ma qui si tratta di un problema grave!!!!! Ti ricordi vero che stamattina c’è il compito di latino?! Mi devi dare una mano!!!!!

- Ma non ci penso neanche per sogno!!!!! Dovevi studiare ieri pomeriggio anzichè stare a cazzeggiare tutto il giorno!

- Ascoltare la musica dei "Paymaker" non è cazzeggiare!!!!

- Già già...

Credo sia più opportuno presentare le nostre due ragazze: la prima,Lucinda aveva 16 anni e frequentava la terza superiore del liceo classico nella città di Tokyo, particolare ben capibile dall'uniforme che indossa: gonna verde, camicetta bianca con ricamato all'altezza del cuore lo stemma della scuola ed un cappellino dello stesso colore della gonna. Era molto carina come ragazza, una che vestiva cose semplici, ma che su di lei stavano benissimo. Lucinda era la tipica ragazza sognatrice, colei che sperava nella famosa apparizione del bel principe azzurro,che aveva pure nome: Paul.

Quest'ultimo era il cantante e prima chitarra del suo gruppo preferito, "I Playmaker". I componenti, oltre a Paul, erano Ash Ketchum,il secondo chitarrista,Drew,il bassista e poi Jimmy alla batteria. Il suo sogno più grande era quello di poter conoscere il suo idolo!

La seconda ragazza si chiamava Misty Williams. Anche lei come l'amica aveva 16 anni e frequentava la sua stessa scuola e classe. Erano amiche dai tempi delle elementarti ed erano praticamente inseparabili. Lei a differenza dell'altra era più realista, convinta fortemente che il principe azzurro era storia per bambine. Adorava la musica rock e andare a nuotare,infatti gareggiava spesso ai concorsi che la piscina comunale proproneva. Anche lei, come Lucinda, era una delle ragazze più carine della scuola, ma non le importava molto.

Ma continuiamo la nostra storia...

- Sei una vipera, Mì!!! La tua migliore amica sta per avere una crisi di panico e tu pensi al tuo Ipod?!

- Ehi Lulù modera i termini!! Forza andiamo altrimenti faremo tardi!!! E non mi voglio beccare una nota per colpa tua!

Le due si avviarono verso l'uscita del treno. Appena uscite videro una ragazza camminare verso di loro che muoveva delicatamente la mano. Accanto a lei c'era ne era un'altra. Tutte e due portavano la stessa uniforme di Lucinda e Misty.

- Buongiorno ragazze.

- Ciaoooo!!!

Le ragazze arrivate erano rispettivamente Vera e Marina. Entrambe andavano in classe con le altre. Vera era una ragazza super educata e abbastanza timida; questo aspetto del suo carattere le ha causato sempre molti problemi nella socializazione con gli altri, infatti Lucinda e Misty, insieme a Marina, erano le uniche sue amiche. Faceva parte di una delle famiglie più ricche di Tokyo, insieme agli Williams, ma questo non era motivo di vanto per la ragazza; conosceva le due anche lei dalle elementari... Marina invece era entrata a far parte del gruppo dalle medie. Era una ragazza sportiva, che praticava le arti marziali nella palestra di suo padre, molto diligente a scuola ed anche lei con la fissa, come la blu, del gruppo "I Playmaker" e soprattutto per il bel batterista.

- Ciao Vera! Ciao Marina! E' tanto che aspettate?

- No Lucinda!

- Ehi Lucinda! Hai sentito del concerto che daranno i Playmaker il prossimo mese?

- Siiiii!!!!!! Sono troppo contenta!!!! Verrai con me vero?! Come sempre del resto!

- Certo! Non mi perderei mai un loro concerto! Però dovremo fare in fretta a comprare i biglietti! 

-Non preoccupatevi per questo. Io posso farvi avere i biglietti.

- E' vero Vera!! Se non sbaglio tuo cugino è il batterista!!!

Gli occhi di Marina cominciarono a brillare.

- Perfetto!!! Allora il mese prossimo tutte e quattro al concerto!!!!

- Lucinda, spiegami che cosa ci vengo a fare io! Lo sai che io odio la loro musica!

- Mì non fare la guastafeste!!! Vedrai che ti divertirai!!!

- TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI Mì, LULù!!!!!!

- NON CHIAMARMI LULù, Mì!!!!

- Ecco, ci risiamo. Andiamo Vera!! Se stiamo ad apettare quelle due pazze arriviamo a scuola domani pomeriggio!

- Va bene, Marina.


Note Autrice..
tadannn!! che ne dite??io non sono molto soddisfatta ma spero comunque che vi piaccia^___^
tantissimi baci & abbracci..
your killa..

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Capitolo 2
*** incontro.. ***


Le lezioni per quel giorno erano finalmente finite e tutti gli studenti si apprestavano ad uscire il più velocemente possibile da quel luogo orribile chiamato scuola. In fondo a tutta quella marmaglia, quattro ragazze camminavano prendendosela comoda…

-il compito di latino era molto semplice… l’ho fatto ad occhi chiusi!!

-Vera(cercando di parlare il più possibile a bassa voce): Misty parla piano… Non vedi che Lucinda non è dell’umore gusto per affrontare questo discorso?

Misty,Vera e Marina si voltarono verso l’amica che sospirava ogni due minuti…

-Andiamo Lucindaa!!! Su con la vita!!!! Cosa che vuoi che sia un altro 4 in latino!!!

-Misty hai la delicatezza di un elefante in una cristalleria!!! Su Lucinda non disperarti! Vedrai che andrà meglio la prossima volta! Se vuoi ti do una mano io nello studio… E poi ricordati che tra un mese ci sarà il concerto dei Playmaker e non puoi arrivarci con questo morale a terra!!

-E’ proprio questo il problema! Se i miei genitori vengono a sapere di questo voto non mi faranno uscire per il resto della mia vita!

-E tu non dirglielo!

-Secondo me Lucindaa devi farti vedere dai tuoi genitori che ti stai impegno molto e quando sarà il momento gusto, digli del voto!

Lucindaa guardò l'amica dai corti capelli castani.

-Mmhhh Si ok… Farò così… Grazie Vera!

-Di niente! Scusate ragazze ma adesso ho un impegno… Ci risentiamo! Ciao ciao.

-Ciao Vera!

Vera si mise a correre lasciando le altre tre da sole.

-Chissà dove andrà Vera!

-Già… Quasi ogni giorno se ne va via di corsa. Però non ci ha mai detto dove vada…

-Che si tratti di un ragazzo?!

Marina e Misty si voltarono verso Lucinda...

-Naaaaa… Vera non è tipo da scapparsene così per un ragazzo!

Intanto Vera, dopo la lunga corsa, si ritrovò nel viale principale della città ed imboccò una strada secondaria, molto stretta.

Uscita da lì si ritrovo in un piccolo spiazzo disabitato. Dopo aver guardato che non ci fosse nessuno dei paraggi, fece un piccolo fischio ed improvvisamente apparve un piccolo cagnolino tutto nero eccetto le orecchie che erano bianche, che corse verso la ragazza scodinzolando.

-ciao piccolo!!! Ti sono mancata?

Dopo aver accarezzato il cucciolo, prese dallo zaino una piccola scattoletta con del cibo per cani e la porse al cane, che però mangiò solo qualche boccone.

-Non hai fame? Che strano…

-Scusa ma tu chi sei? E che ci fai qui insieme al mio cucciolo?

Vera si voltò in direzione della voce che aveva sentito… Si alzò per poter guardare meglio la figura dietro di lei. Improvvisamente divenne rosso porpora… Era un ragazzo alto, con degli insoliti capelli verdi e degli occhi verde bosco che la fissavano.

“Cavolo come è carino!”

-Come scusa?

-Hai capito bene!! Lascia stare il mio cane!

“Sarà pure carino ma che caratteraccio! E che maleducato!!!!”

-Mi scusi tanto ma se devo essere sincera questo cane è MIO!!! Sono stata IO a trovarlo davanti casa e sono stata IO a sfamarlo in questi due mesi!

Il tono della ragazza era leggermente incavolato e notevolmente alzato.

Il ragazzo la guardò un po’ sorpreso… Non si aspettava certo una risposta così da una ragazza con un viso da angelo…

-Calma bellezza! Ti chiedo scusa allora… Comunque piacere, io sono Drew.

Disse porgendole la mano.

-ah..io mi chiamo Vera.

Rispose stringendo delicatamente la mano del ragazzo.

-Vera? Sei per caso…

Non riuscì a finire la frase che un cellulare cominciò a suonare.

-Oh, è mio!!!

Il ragazzo prese il cellulare e rispose. Vera, che aveva preso ad accarezzare il cucciolo, cominciò fissare lo strano ragazzo mentre, parlando al telefono, muoveva animatamente le mani, come per chiedere scusa. Non potè non sorridere.

“Che buffo!!! Però il suo nome mi è familiare… Ma non ricordo dove posso averlo sentito…“

Drew si voltò distrattamente e la vide sorridere. Rimase letteralmente a bocca aperta.

“Com’è carina caspita!!”. Sentendo però le urla dall’altra parte del telefono ritornò sul pianeta terra.

Dopo qualche minuto finalmente la comunicazione si concluse.

-Mi spiace ma devo andare… Mi aspettano!!!! Vera spero davvero di rivederti presto, mi ha fatto molto piacere conoscerti!

A quest’ultima frase Vera arrossì non poco e riuscì solo a spiccicare un “ciao” in risposta del ragazzo che oramai era sparito. Si mise una mano sul petto… Il suo cuore stava battendo all’impazzata.


Note Autrice..
tadannnn!! finito anche il secondo cappy!! come vi sembra?? vi dico subito che è probabile che i personaggi siano un po' OOC( per chi non lo sapesse vuol dire che non mantengono il proprio carattere uguale a quello dell'anime..) e ora ringrazio sentitamente:
-pimpilotta
-pikaendpichu98
-vegeta princess98
-e PauLxCeleste
grazie infinete anche a chi ha soltanto letto e al prossimo cappy..
un abbraccione.. killa..

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Capitolo 3
*** arriva il giorno del concerto ma.. ***


Per la gioia di Lucinda e Marina,un mese era passato in fretta e quel giorno si sarebbe tenuto l'attesissimo concerto dei Playmaker.

Lucinda e Marina per tutto il tempo delle lezioni non fecero che passarsi bigliettini con su scritti gli orari,il luogo di ritrovo,ecc. mentre Misty non faceva che sbuffare annoiata e Vera le sorrideva comprensiva.

DRIIINN DRIIINN

Lucinda e Marina scattarono in piedi e si misero a lanciare gridolini di entusiasmo,mentre Misty le passava accanto facendo finta di non conoscerle e trascinado con sè la povera Vera.

Lucinda:  sì,si sìììì!! ci siamo!! oggi è il gran giorno!!
Marina:   evviva!! finalmente vedrò il mio Jimmy!!
Misty sussurrò a Vera:   io non le conosco,chiaro? per nessun motivo..
Vera sorrise,dolce:   dai Misty,sono solo contente.. e poi ci divertiremo,vedrai.- disse,ripensando al suo incontro. Da quella volta non aveva più visto Drew.

Le quattro poi raggiunsero il cortile e si diedero accordo per le otto davanti al pub "CentroPokè" dove si sarebbe tenuto il concerto.

CASA DI LUCINDA   ore 19.45

Lucinda era in preda ad una crisi isterica…

Lucinda: Ahhhhh!!!! Non so che cosa mettermi!!!!

Continuava incessantemente a guardare l’armadio. Il pavimento era un vero e proprio campo di battaglia, e si poteva dire che avesse avuto decisamente giornate migliori di quella: maglie, pantaloni, vestiti e chi più ne ha più ne metta erano sparsi in ogni angolo, naturalmente insieme ad ogni tipo di scarpe e calzini.

Lucinda:Tra un quarto d'ora devo essere al pub e ancora non so che mettermi!!! Me tapina!!!! Vediamo un po’… questo no… quest’altro… o mio Dio ma l’ho veramente comprato io?! Vediamo questo! Troppo blu… e questo? Troppo rosso!!
Mamma: Lucinda ma ancora non sei pronta?! Santi numi che cosa è passato qui? Un uragano?! Non pensavo fosse stagione!

Sulla porta era apparsa la madre della ragazza.

Lucinda la guardò un po' incavolata: Mamma non è momento di fare del sarcasmo!!!! Siamo in stato di emergenza!!!
Mamma: Vedo vedo… Devo darti una mano per caso?

Lucinda si voltò verso la madre con sguardo supplichevole e le si gettò ai piedi…

Lucind: Mia salvatrice!!!!

In dieci minuti la blu era vestita e truccata. La ragazza guardava la madre come se fosse Dio sceso in terra...

Lucinda: M-ma come h-hai fatto? Da dove hai tirato fuori questa roba?!

Mamma: Segreto professionale!!! Allora dimmi, come ti sembra?

La ragazza si guardò per l'ennesima volta allo specchio. Se non fosse stata truccata si sarebbe messa a piangere lì dalla gioia! Indossava un top nero accompagnato da un coprispalle sempre nero ed un paio di short bianchi. Ai piedi aveva un paio di stivali neri. In più i lunghi capelli blu erano tirati su in una coda di cavallo e un velo di trucco completava l'opera.

Lucinda: Mamma io allora vado! Rimarrò a dormire da Marina! Ciao ciao!!!!

Intanto nello stesso momento in altre tre diverse case...

CASA DI MARINA

Marina: Mamma ma sei sicura che non sia un po' troppo... appariscente questo vestito?
Mamma: Macchè!!! Amore della mamma non puoi continuare a vestirti in tuta e scarpe da ginnastica!!! Ormai hai 16 anni! Dai che così farai un figurone!!!

La ragazza guardò la madre un po' scettica.

Marina: Se lo dici tu... "So già che le altre mi prenderanno in giro... E se per caso Jimmy mi vedesse così?! Vera mi ha promesso che me lo avrebbe fatto conoscere!!! O mio Dio non oso immaginarmi la scena!!!"

Divenne rossa tutta d'un colpo. La ragazza fece un altro giro su se stessa davanti allo specchio.
La madre le aveva comprato un vestitino nero senza maniche con una fascia bianca appena sotto il seno. Il bei capelli azzurri erano lasciati sciolti e ricadevano morbidi sulle spalle; e certo non mancava il trucco: semplice ed efficace, che le faceva risaltare i lucenti occhi color del mare.

Marina: "Che Dio me la mandi buona!"- pensò prendendo il giacchettino di pelle e infilandosi in macchina.

CASA DI VERA

Vera: "Chissà se al concerto ci sarà pure lui..."

Vera era distesa sul letto a pancia in su e fissava con i suoi occhioni azzurri, leggermente truccati con un filo di matita nera ed un po' di ombretto celeste, il soffitto bianco come la neve... Forse fissare non era il termine adatto... Infatti la ragazza, anche se aveva lo sguardo rivolto verso l'alto, continuava a ripensare a quel bel ragazzo che aveva conosciuto un mese prima... Non era riuscita ha toglierselo dalla mente. Ogni volta che andava a trovare il cagnolino, sperava in cuor suo di vederlo riapparire, inutilmente però. Da quella volta di un mese fa non lo aveva più rivisto.

Vera: "Drew... Ti potrò mai rincontrare?"
Max: Ehi sorellina sei già vestita? Guarda che manca un quarto d'ora alle otto... Mi sbaglio o devi andare al pub?

Vera sentendo la voce del fratellino minore sobbalzò leggermente.

Vera: Eh? ah,sei tu Max...
Max alzò gli occhi al cielo: no,guarda,Babbo Natale!! Forza sorellona!!! Svegliati!

Vera si alzò dal letto.

Max: Caspita Vera come ti sta bene questo completo! Scommetto che stasera farai faville con i ragazzi!! e certe cose non te dico tutti i giorni..quindi prendi nota perchè non te lo dirò più!

Vera arrossì di botto.

Vera: M-Max ma t-ti sembrano dis-discorsi da fare?!

In risposta il piccolo alzò le spalle e uscì dalla camera.

Vera: "E se avesse ragione? Come vorrei poterlo vedere stasera! Ma sono sicura che non conosce neanche i "Playmaker". Però se ci fosse... Magari vestita così gli potrei piacere!"

Si diede anche lei un'ultima occhiata veloce davanti all'enorme specchio appeso ad una delle pareti della stanza: aveva deciso per l'occasione di indossare un leggero golf grigio a maniche lunghe che le arrivava un po' sopra il ginocchio, leggermente scollato, un paio di pantacollant neri ed ai piedi un paio di stivali grigi. I lucenti capelli castani erano legati in due trecce.

Vera: "Forza Vera!!! Andiamo!"

Fece un lungo sospiro, uscì dalla camera, salutò i genitori e il fratello e si avviò verso il pub lì vicino. 

CASA DI MISTY

Misty: SONO IN UN RITARDO BESTIALE!!!!!!! Dove cavolo ho messo i sandali?! Porca paletta! Quando servono non ci son...Ouch che dolore!!! Ah... Eccoli!!!
Daisy: Sei sempre la solita! Lo sai che ci metti un'eternità a prepararti ma continui a farlo all'ultimo minuto!!
Misty: sorella non ho tempo per la predica! Vado di fretta! Dimmi piuttosto: come sto?
Daisy: Ma non credi di esagerare?! insomma,di solito sei tutta acqua e sapone e adesso..

Misty si riguardò per l'ennesima volta allo specchio. Aveva optato per una camicetta bianca con una cravatta nera, una minigonna a pieghe nera ed un paio di sandali sempre neri. I capelli erano sciolti e la faccia truccata, ma non pesantemente.

Misty: No, non penso! E poi me lo posso permettere!Lucinda mi ha obbligato a vestirmi bene,sapendo che sennò sarei arrivata in jeans e maglietta!! Adesso però devo andare altrimenti quelle là mi strangolano! Mi raccomando Daisy ricordati che dopo il concerto resto a dormire da Marina. Ci vediamo domani! Baci!!!

                                                                                                      ....................................................

Alle 22.00 le quattro ragazze erano in fila davanti al pub dove si sarebbe tenuto il concerto... Ormai però era un'ora che aspettavano.

Lucinda sbuffò: Se si continua di questo passo entriamo domani pomeriggio! Vera sei sicura almeno che i posti davanti al palco siano nostri?! Mi stanno cominciando a sorgere dei dubbi!!
Vera le sorrise: Tranquilla Lucinda! Ho sentito personalmente mio cugino Jimmy che li prenotava per noi, proprio davanti al palco.

Gli occhi di Lucinda e Marina si illuminarono di felicità.

Misty alzò gli occhi al cielo: Patetiche! Voi e soprattutto quei quattro bulletti! Cosa ci sono venuta a fare io non lo so!

Misty sentì improvvisamente la sua schiena essere percorsa da brividi. Si voltò e vide Lucinda e Marina che la stavano fissando con uno sguardo omicida...

Misty mosse le mani in segno di scusa: Eh eh... Scherzavo! "Queste sono capaci di farmi fuori!"

Improvvisamente il cellulare di Lucinda cominciò a vibrare. La blu lo prese subito.

Lucinda guardò lo schermo,rassegnata: Mia madre... Le avevo anche detto di non chiamarmi stasera! Ragazze mi allontano un po' perchè non sento niente!

La ragazza si staccò dal gruppo e rispose alla chiamata. Stette al telefono per alcuni minuti, durante i quali la madre le raccomandò in mille e più modi possibili di stare attenta... Alla fine, per grazia di Dio, la chiamata finì. Si voltò per tornare indietro.

Lucinda ripose il cellulare nella borsa nera: Bene... Torniamocene dalle alt...

Non riuscì a finire la frase.

Lucinda: Dove diavolo sono finita!?

Si guardò intorno... "Io e la mia mania di camminare mentre parlo al telefono! Ed ora da che parte vado?!"

Non si ricordava neanche da che punto fosse arrivata. In più, come succede sempre in queste situazioni, non c'era un'anima in giro a cui chiedere informazioni...

Lucinda si mise le mani sui fianchi e cominciò a protestare: Perfetto! Tra poco comincerà il concerto del mio gruppo preferito, avrei avuto anche l'opportunità di incontrare Paul, non so dove sono le mie amiche e non so dove sono finita io! Potrebbe andarmi peggio di così?!

?: Beh, potresti trovare un malintenzionato che si approfitti della situazione...

Lucinda: Grazie,non ci avevo pen…

Lucinda si paralizzò all'istante... Dietro di lei c'era qualcuno! "Merda!"

Ed in più era una voce maschile, cosa che sicuramente non migliorava la situazione... "Mi correggo! Può andarmi peggio di così!!"




NOTE AUTRICE...
eh sì,ormai mi conoscete sono perfida!! ma ora passiamo ai ringraziamenti:
ringrazio tantissimo vegeta princess98(dopotutto la storia è dedicata a te e spero di farla bene^^),alla mia inseparabile Pimpilotta(cucciolina,ti ringrazio per tutto quello che fai per me,ti voglio bene)e anche un grazie particolare a angelofdarkness97
ovviamente grazie a tutti coloro che leggono soltanto,grazie infinite e al prossimo cappy..^__^
your killa..

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