Harbingers of Darkness

di TerranYouUp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: La fine si avvicina ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Mantenere la posizione ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: La fine si avvicina ***


Harbingers of Darkness

Harbingers of Darkness

Autore: TerranYouUp

Traduzione: Lyla

Prologo:

Erano passati tre anni da quando Kerrigan, l’auto nominata Regina delle Lame e ora leader delle orde Zerg aveva sconfitto le forze che l’avevano contrastata durante il periodo conosciuto come Guerra della Genìa.

Le tre potenze principali che aveva combattuto durante il conflitto erano stati spazzati via come foglie prima che una tempesta di fulmini si avvicinasse nella battaglia successiva. Con le loro forze in disordine e le loro risorse esaurite, le forze del DTU, il Dominio Terrestre e i rimanenti dei Protoss si erano ritirate per sanarsi e riarmarsi per un conflitto futuro.

Dopo le sconfitte schiaccianti, i guerrieri James Raynor e il Templare Oscuro Zeratul avevano diviso le loro strade e di loro non si era udito più nulla. Con le sue orde nel caos più completo, Kerrigan mancò dell’abilità di continuare la lotta e invece si concentrò sul controllo delle estese genie; dando ai suoi nemici un’ulteriore opportunità di pianificare e di prepararsi.

Malgrado le sue vittorie, Kerrigan sentì un senso di vuoto dentro di sé. Anche un più grande potere stava osservando gli eventi che accadevano nel Settore Koprulu; osservando e aspettando il momento migliore per colpire…

Capitolo 1

La fine si avvicina

Il Passato: 36 ore dopo la sconfitta sul pianeta Char.

Scivolando silenziosamente attraverso i mari oscuri dei viaggi spaziali, viaggiano i rimanenti delle forze DTU. La forza delle navi spaziali e delle navi scientifiche sono una vista imponente ma aldilà della prima impressione, gli scafi delle navi sono compressi dagli scontri e spaccati in molti punti. Le incisioni nere e i segni dei colpi ricevuti indicano che questa flotta ha visto giorni migliori.

Queste navi, una volta potenti, ora sono ridotte a niente di più che una collezione di rottami volanti che si sforzano di tornare a casa con la notizia della loro sconfitta nel Settore Koprulu. Con la perdita dell’Ammiraglio DuGalle a causa di un colpo di pistola alla testa per sua propria volontà, la flotta avanza con difficoltà con soli capitani e comandanti a guidare i sopravvissuti.

Tra la flottiglia di navi, un uomo sta ritto presso gli schermi visivi e contempla il futuro. Il ponte dell’Incrociatore Alexsander, nave ammiraglia della flotta, è un luogo tranquillo malgrado l’apparente agitazione di attività che abbonda da questi doveri. I gruppi di riparazione sono ostinati al lavoro di arginazione dei danni degli attacchi recenti come si può intuire dai suoni che provengono dall’esterno che sono pieni delle chiamate da stazioni differenti riguardo il resoconto di danni.

Sullo schermo principale, il capitano Jeffrey Torral, ora comandante dei malridotti rimanenti della flotta osserva l’immenso oceano di stelle. Malgrado il suo sguardo sia vigile, i suoi occhi tradiscono le sue emozioni. E’ mentalmente esausto come chiunque altro ma sa che ora è sua responsabilità riportare tutti a casa e annunciare le sue scoperte sulla Terra riguardo l’estrema e inimmaginabile minaccia che gli Zerg costituiscono.

Il luogotenente Hamilton, ora vicecomandante dell’ Alexander si avvicina quietamente al suo comandante.

"Capitano? Tutto bene, signore? Non dovrebbe provare a riposarsi un pò?"

Mentre continuava a fissare lo spazio, Torral rispose, "Sto bene, luogotenente Hamilton, appena un po’ stanco, ma questo è tutto. Niente di cui preoccuparsi, non sto progettando di cadere morto stecchito, se era quello che stava pensando"

"Non penserei mai una cosa simile, signore"

Nonostante la sua risposta entusiastica, osservò attentamente il suo comandante. Il capitano era stato sveglio per tre giorni interi. Lui sa che la mancanza di sonno combinata con lo stress del combattimento inizia ad incidere chiaramente sul pensiero e sui giudizi ed è questo che lo preoccupa, che il suo capitano potrebbe prendere una decisione avventata in un momento critico. Apparentemente, nonostante abbia una mancanza di sonno, i sensi del capitano sono il soggetto di un’indagine minuziosa e si volta appena per rispondere ad Hamilton.

"Le sarò grato se smetterà di provare ad essere mia madre, luogotenente. Mi piacerebbe pensare che sono vecchio abbastanza da sapere quando è tempo di dormire, per me. Chiaro?"

"Mi perdoni, signore" risponde timidamente Hamilton. "E’ solo che ha guidato le operazioni di combattimento da quasi tre giorni, e francamente, signore questo influirebbe su chiunque"

Con una lenta scossa del capo, rispose, "Non posso dormire adesso, Luogotenente. Non prima di avere sgombrato questo settore e sento che siamo al sicuro fuori dalla portata degli Zerg. Finchè questo accade, nessuno di noi può realmente concedersi del riposo"

Voltandosi completamente per rispondere, Torral parla. "Ora, credo che abbia qualche informazione per me, o mi sbaglio?"

Con la sensazione che il tempo per la discussione sia finito, Hamilton ritorna agli affari principali.

"Il controllo danni dei gruppi comunica che molte delle falle nello scafo sono state riparate e che i sistemi maggiori sono quasi in linea. La capacità dei motori è all’incirca del settanta per cento" Mentre si prepara ad annunciare l’altra metà del rapporto, la sua espressione si oscura nei riguardi delle recenti notizie preoccupanti.

"Abbiamo anche un rapporto dalle navi sentinelle più indietro. Stanno segnalando un’ altra massa che si sta avvicinando nella parte posteriore della flotta. Si tratta di un’altra orda di Zerg che sta per attaccarci un’altra volta"

"Maledizione" impreca il capitano a voce bassa abbassando il capo.

"Siamo fuggiti come cani bastonati dalla battaglia su Char, ma dobbiamo evitare che i dannati Zerg ci riducano in pezzi mentre stiamo tornando a casa"

Facendo un respiro profondo e chiudendo gli occhi, il capitano si rilassa per un breve momento e quando apre gli occhi è di nuovo al lavoro. Esalando lentamente, sa che è arrivato il momento per l’azione. Chiede, "Quanto tempo abbiamo per prepararci prima che possiamo aspettarci un altro attacco?" Guardando il suo datapad, Hamilton somma i dati dagli scout e fa la sua scelta migliore.

"Se l’orda mantiene la sua velocità attuale fino alla fine, possiamo aspettarci l’attacco in venti o venticinque minuti. Trenta minuti potrebbero respingerla. Non molto tempo dall’ultimo attacco, signore," aggiunge con irritazione.

"Hmmm…non ci dà molto tempo per prepararci? Aggiunge il fatto che stanno attaccando più spesso e da direzioni specifiche e che cosa significa?"

Hamilton considera intensamente le implicazioni delle scoperte. "Stanno tentando di farci pressione, signore. Devono sapere che non possiamo sostenerci con tutti i danni che abbiamo subito, così continueranno a farci pressione duramente"

"Il fatto è che, Hamilton, sembra che ci stiamo guidando da qualche parte" Prendendo il datapad il capitano inserisce l’informazione nel sistema e i risultati non lo rendono felice.

"Vede questo? L’ultimo attacco proveniva da tribordo, e adesso questo nuovamente da poppa. Sembra che ci stiano guidando verso una specifica regione dello spazio, e questo può solo significare una di queste possibilità: la prima è che ci stanno spingendo fuori dal loro territorio oppure ci stanno portando in un’imboscata davanti a noi, luogotenente." Torral fece un gesto verso lo schermo visivo indicando una zona di spazio gassoso davanti a loro.

"Così cosa facciamo adesso, signore? Abbiamo un attacco che pressoché colpirà le navi della retroguardia tra probabilmente meno di trenta minuti e ora sappiamo che probabilmente ci stanno conducendo dritto in un’imboscata."

"Occupiamoci dell’immediata minaccia, prima. Ponga le navi sull’allarme rosso e mandi l’ordine di prepararsi al combattimento alla flotta. Raggruppare le navi con più danni al centro per proteggerle e mi dia il Capitano Chin e Bordenski sul com-link"

"Sì, signore. Speriamo che il controllo danni metta di nuovo al lavoro le batterie dei laser, altrimenti questa sarà una battaglia molto breve," rispose Hamilton facendo una curva stretta e affrettandosi a eseguire i suoi doveri.

"Una battaglia molto breve," pensa il capitano, mentre guarda il luogotenente allontanarsi. In un modo o in un altro questa flotta sta andando a cercare la sua strada fuori da qui, e questo significa andare dritto verso gli Zerg. In un modo o in un altro troveranno una via per uscire da questo disordine. Una volta che l’allarme è mandato fuori alla flotta, le preparazioni per il combattimento cominciano a ritmo frenetico.

Gli Incrociatori da battaglia fronteggiano l’ultima minaccia quando si muovono nelle posizioni difensive allo scopo di procurare fuoco di copertura per l’un l’altro. Quelle navi con danni critici scivolano lentamente in quella piccola protezione che può fornire il centro della flotta. Le batterie laser che sono ancora operative sono caricate e armate dei loro equipaggi armati per la prossima azione. A bordo dei trasportatori di spettri, interi squadroni attendono il momento di lanciarsi nella tempesta di fuoco in arrivo.

La sensazione del timore cade su di loro quando considerano le loro possibilità di fuga da questo infernale settore di spazio. Altri aspettano ardentemente la possibilità per l’opportunità di essere liberati dalle orde Zerg per cercare qualche tipo di retribuzione per i danni sofferti. Uno di quei piloti è il luogotenente Randall "Razor" O’Donnel del 67° Squadrone Tattico di Combattimento Spaziale, "Il gruppo selvaggio".

Le chiacchiere dei capi dell’equipaggio e degli equipaggi armati possono essere sentiti attraverso il com-link quando i piloti eseguono i loro controlli prima del volo. Con le loro scorte d’armi vengono svuotati di ogni speranza di sostituzioni immediate, molti dei combattenti si separano con solo metà del loro carico abituale.

"Ehi, Ran! Quando comincia lo spettacolo, eh?" chiede David "Squeezer" Manning, il pilota del Wild 5.

"Vuoi prenderti una fiamma di gloria, Squeeze?" risponde Wild 11.

"Noooooooooo!" risponde Wild 5 in tono leggermente tagliente. "E’ solo che tutta questa attesa mi sta facendo impazzire così tanto che ho bisogno di andare a uccidere qualche alieno, capisci?"

"Ah!" lo stuzzica Wild 6. "L’ultima volta fuori ho sentito che gridavi dalla paura per avere aiuto," risponde Lt. Tagora "Saki" Nagomo con sarcasmo.

"Bè, intendo che ce n’erano appena 20, dietro di me. Che cosa vuoi che ti dica?" chiede Squeeze. Una risata riempie il com-link quando la squadra si prende un momento di leggerezza per illuminare la loro altrimenti sgradevole situazione. Malgrado la loro bravata, sanno nel profondo del cuore che le circostanze sono contro di loro, ma tuttavia combatteranno. Non soltanto per la gloria o l’onore ma per la più grande ricompensa…la sopravvivenza.

"Ok, signorine," esclama Razor. "Possiamo chiacchierare e fronteggiare il nostro schema" Con l’ordine finale, ognuno si rivolge alle questioni più importanti. Randall fa scorrere i suoi occhi sui suoi sistemi e non gli piace quello che vede.

"Ehi, capo? Che significa, un cortocircuito con le munizioni?"

"Scusa, Razor," risponde il capo dell’equipaggio mentre fa scorrere una mano sporca d’olio attraverso i suoi sudici capelli.

"Le provviste d’armi si stanno esaurendo più velocemente di quando immaginavamo, così le stiamo razionando"

"Sono impazziti!" grida Razor. "Il consumo d’armi è la sola cosa che permetterà agli Zerg di schiacciare questa flotta!" Quando guarda in alto verso il ponte con frustrazione sul suo volto, chiede,

"Stanno per caso pensando a cosa potremmo fare quando esauriremo le nostre armi nel mezzo della battaglia? Cosa useremo, allora, eh? Pietre, se ne abbiamo?" Razor lancia un fiume di imprecazioni e anche qualcuna inventata.

"Ehi, non dirlo a me," risponde con calma il capo. "Io lavoro solo qui, ricordalo. Prenditela con i superiori, se vuoi." Aggiunge la donna con un sorriso di sfida.

"Mi piacerebbe proprio farlo," replica Razor. Tornando serio, dice, "E’ quasi tempo di combattere, capo."

Mentre tira su la scala, dà un ultimo avviso. "Guardati il culo, Razor." Con un sorriso compiaciuto, Randall vede la cabina di pilotaggio chiudersi intorno a lui.

"Pensavo che quello fosse compito tuo" lei fa un gesto rude verso di lui quando lei e il suo equipaggio lasciano il ponte di volo. Razor e la sua squadra si sistemano per aspettare quando andranno a combattere davvero per le proprie vite. Non passerà molto tempo prima che inizi. Nel centro di comando dell’Alexander, il capitano Torral dà finalmente istruzioni del suo piano di battaglia per il gruppo dei capitani Chin e Bordenski. Il tempo di combattere incombe quasi su di loro e devono essere fatte le ultime preparazioni.

"Domande riguardo il piano, signori?" chiede il capitano Torral.

Nessuna risposta da entrambi i comandanti. Nonostante le notizie di una possibile imboscata davanti a loro, i due sanno che la minaccia conclusiva dal retro è la faccenda immediata.

"Jeffrey, che cosa faremo se, per qualche miracolo, oltrepasseremo finalmente quest’orda in avvicinamento?" chiede il capitano Jonathan Chin. "Non possiamo mantenere quest’andatura per sempre. La flotta ha bisogno di un periodo morto per ripararsi e approvvigionare risorse."

Scuotendo la testa, Torral risponde. "Jon, non possiamo anche considerare che prima sgombreremo questa regione. Questo significa respingere gli Zerg abbastanza a lungo da fuggire e significa anche fare una resistenza qui e ora."

"Spero che tu abbia ragione, Jeff. Lo spero davvero" risponde il capitano Richard Bordenski. "Se mordiamo più di quello che possiamo masticare qui…ci saranno dei problemi"

"Allora spera che ci troviamo in un blocco molto grande, Rich," risponde Torral bruscamente. "Perché se non li battiamo ora non importa che cosa accade due o tre ore più tardi, no?" Entrambi i comandanti annuiscono lentamente col capo. Il tempo per la discussione è finito. E’ tempo di agire. Per di più la conversazione è interrotta quando il luogotenente Hamilton si fa avanti per distribuire il suo rapporto della situazione.

"Rapporto dalla linea di pattuglia, capitano," dice Hamilton. "Si stanno preparando a ingaggiare il margine d’attacco contro l’onda di forze Zerg." Con quel po’ di notizie, il dado è stato lanciato e il tempo per parlare è adesso concluso.

"Stabilisca un collegamento con l’intera flotta, luogotenente," chiede Torral. Con un turbine di movimento sullo schermo del com-link, Hamilton conclude il suo compito e dà la sua risposta.

"Collegamento stabilito, signore. E’ pronto alla trasmissione" Accordando il com-link, Torral distribuisce i suoi ordini finali.

"Ora ascoltate, la nostra pattuglia esterna si sta preparando a tenere occupati gli Zerg. Abbiamo bisogno di insanguinare gli Zerg abbastanza da potere rompere il contatto con loro e fare una corsa verso casa. Questo significa che stiamo per trovarci in una battaglia seria, uomini. So che ve l’ho detto molte volte nei giorni passati, ma ho bisogno di dirvelo di nuovo. Dobbiamo rompere il contatto, altrimenti ci cacceranno fino alla morte. Avete tutti ricevuto istruzioni sui vostri compiti nel piano. Buona fortuna e buona caccia a tutti noi."

Gli equipaggi della flotta raccolgono le parole e sanno che questo sarà più probabilmente la loro resistenza finale contro le orde Zerg. Alcuni dicono una preghiera silenziosa per sé stessi e per i loro compagni, altri semplicemente si riposano negli ambienti vicini perché sanno che cosa devono fare. Si preparano per la battaglia incombente.

"Facciamo qualche danno, luogotenente?" chiede Torral con un sorriso deciso mentre si alza e si dirige verso il ponte.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Mantenere la posizione ***


Capitolo 2

Capitolo 2

Mantenere la Posizione

 

 

Come una forza della natura, le orde Zerg si lanciano ad una velocità estrema verso il gruppo di navi DTU saldamente raggruppate. Cercando di sopraffare la flotta terrestre, l’orda riempie quasi tutto il vuoto visibile e porta alla freddezza dello spazio un’apparizione animalistica.

Un’onda lenta, inesorabile che cerca di distruggere chiunque si opponga ad essa. Se l’atmosfera esistesse nello spazio sarebbe piena delle grida penetranti degli Zerg che si muovono verso la linea esterna del DTU. Centinaia di Zerg, dalle bombe conosciute con il nome di flagelli ai grotteschi divoratori appena incontrati, fluttuano come una marea implacabile verso le navi terrestri con un solo pensiero nelle loro menti collettive: Assimilare, Estirpare ed Evolversi.

Nel margine di attacco della flotta del DTU, tre squadroni di fregate, conosciute come Valkyrie, aspettano l’arrivo dell’orda e sono il primo gruppo di navi DTU ad essere sotto attacco. Sistemati in una linea in modo che la loro forza di fuoco possa essere concentrata nella maggiore quantità di spazio, gli equipaggi di trentasei fregate attendono con impazienza.

Il loro lavoro primario sarà tentare di distruggere gli Zerg. Uccidere quanti più possibile di loro in modo che possano infrangere la loro avanzata nella speranza di dare alla flotta tempo prezioso per prepararsi. Una volta fatto, ripiegano per sostenere la flotta principale.

Questo è il piano, ma come tutti i piani, coinvolge i nemici a fare cosa vuoi che facciano. Però, la la battaglia non va come ci si aspettava. Malgrado il muro massiccio di forza di fuoco sia schierato contro di loro, gli Zerg continuano incurantemente ad avvicinarsi allo schieramento. Le singole menti non tengono conto della minaccia di perdite di massa per i missili delle fregate e invece cercano di attraversare le schiere e prendono la battaglia nel cuore della flotta terrestre.

Chiamate per i comandanti degli squadroni inondano il canale di comunicazione quando gli equipaggi inviano i loro rapporti di preparazione mentre le loro navi si muovono in una formazione d’attacco. I rapporti finali sono mandati quanto il muro di acciaio si prepara a tenere duro contro gli Zerg in avvicinamento.

I gruppi intendono tenerli occupati al massimo. Su tutta la linea nello spazio, gli artiglieri aspettano impazientemente. Il comandante Eugene Triggs a bordo della Viper 1 è il comandante generale della linea DTU. La sua voce riempie il canale quando le sue forze si preparano a far fuoco.

"Mantenete la posizione, ragazzi," dice con il suo accento meridionale. "Comandanti degli squadroni, conoscere la vostra area di responsabilità. Abbiamo bisogno di portare via la maggioranza di loro prima di rompere il contatto, chiaro?"

Un coro di voci saltò fuori dal com-link quando i leader risposero.

"State pronti," dice. "Perché stanno arivando."

"Mantenete la posizione" dice Triggs fermamente pronunciando le parole. "Quasi nella nostra portata...fermi...fermi..."

"APRIRE IL FUOCO!!"

Quasi come una cosa sola, trentasei fregate aprono il fuoco sugli Zerg in avvicinamento. Come tentacoli, le traiettorie dei missili erompono lungo tutta la linea di navi; inghiottendo l’onda degli Zerg. Le tracce di plasma emesse dai missili lanciati riempiono il vuoto di spazio e anche nel vuoto, il ruggito dei missili può ancora essere udito.

Lo sbarramento iniziale è così potente che la prima onda di Zerg scompare semplicemente in esplosioni incandescenti. Centinaia di Zerg sono massacrati solo nella prima raffica. Lo spazio dinnanzi alle valkyries è pieno di sangue gelato e dei corpi gelidi degli Zerg distrutti così tanto che lo stesso spazio appare cambiato dal nero al rosso.

Malgrado il grande numero di perdite sofferte soltanto nel primo bombardamento, gli Zerg continuano ad avvicinarsi alla linea finchè si trovano sul punto di entrare in collisione con le formazioni del DTU. Il fuoco dei missili emerge dalla linea e gli Zerg muoiono, ancora ignorando le loro perdite e continuando ad avanzare.

Il com-link è pieno delle imprecazioni degli equipaggi quando fanno spieatatamente fuoco sulla selvaggia massa in avvicinamento. La disciplina è infranta quanto le grida di rabbia riempiono le onde radio.

"Muori! Muori!" grida l’artigliere del Raider 3 quando lascia andare un’altra raffica di missili che esplodono dritto al centro di una massa di Zerg. L’esplosione è istantaneamente convertita in nuvole ghiacciate di materia rossa che riempie l’area impregnata di esplosioni. Malgrado la furia degli sbarramenti di missili, gli Zerg continuano imperterriti ad avanzare.

"Perché non si fermano?" grida il comandante del Raider 10. "Li stiamo colpendo come pazzi e continuano ancora ad avanzare? Facciamoli saltare in aria!"

Radiotrasmette la situazione corrente al comandante della squadra e chiede istruzioni.

"La nostra linea sta per essere sopraffatta! Abbiamo bisogno di ripiegare!" grida.

"Abbiamo bisogno di tenerli indietro solo il tempo necessario per dare alla flotta il tempo di prepararsi, 10!" ordina lei, la sua voce ferma in tensione.

"NEGATIVO!" grida Raider 10 impotentemente. "Dobbiamo indietreggiare ORA!"

Una grande esplosione riempie il com-link quando il pilota del Raider 10 riceve un colpo.

Il comandante Jessica Trudeau, comandante dello squadrone 3 osserva il suo schermo visivo giusto in tempo per vedere due flagelli farcela attraverso il fuoco rovente dei missili e scontrarsi in un punto del Raider 11.

La nave è scossa da un fremito per gli impatti delle piccole bombe volanti, ed è scossa come un osso nella bocca di un terrier. Vede la nave apparire per arretrare per un momento, quindi espandersi violentemente quando l’atmosfera la espelle nel vuoto.

Lei si copre gli occhi quando il lampo accecante dell’eplosione del serbatoio del carburante e delle armi riempie ora lo spazio. Chiude gli occhi per un secondo e sussurra una preghiera silenziosa per la squadra persa.

"Hai visto?!" grida Raider 10. "Non possiamo più mantenere questa posizione, dobbiamo indietreggiare verso la flotta, ora! Non posso…"

La trasmissione da Raider 10 si interrompe quando un flagello si scontra in un lato della fregata e la fa esplodere nello spazio. La conseguente implosione della fuga di gas trascina uno sfortunato membro dell’equipaggio nel freddo vuoto. La fregata è ora colpita da tre divoratori di passaggio, facendola saltare in pezzi, quando i missili dello Stinger 8 li distruggono subito dopo; aggiungendosi al caos.

Trudeau controlla il suo schermo tattico e guarda con orrore tre membri della sua squadra che scompaiono simultaneamente dalla sua portata in lampi luminosi. Altre fregate esplodono lungo la linea per l’assalto violento degli Zerg; alimentando la strage.

Vedendo che le sue forze stanno per essere distrutte dall’inesorabile orda, chiama il comandante del gruppo e chiede il permesso di fare indietreggiare la flotta.

"Ce ne sono troppi," grida a Viper 1. "Dobbiamo indietreggiare adesso! Ho già perso cinque navi da questa parte e ce ne sono troppi perché riusciamo a fermarli!"

"Porta la tua gente via da lì e torna indietro alla flotta, Trudeau," ordina Triggs.

"Stiamo rompendo il contatto qui e si stanno volgendo indietro! Ripeto, a tutte le unità, rompete il contatto ora!" grida Viper 1.

"Ordine ricevuto, i Raider lo stanno rompendo adesso!"

Trudeau passa la parola alla sua squadra e riceve ringraziamenti quando si prepara ad allontanarsi dagli Zerg lei stessa. Mentre si prepara a cambiare posizione, un piccolo terzetto di mutalische Zerg le si avvicinano sparando getti d’acido. La nave viene scossa varie volte a causa dei colpi.

La sua artiglieria risponde istantaneamente sparando una raffica dritto al centro del gruppo. La fregata è scossa violentemente dalle esplosioni, mentre i missili esplodono non più di trenta iarde lontano dalla prua. Pezzi di missili e di Zerg urtano lo scafo causando piccole rotture ovunque.

Trudeau è spinta su un vicino pannello di comando dalle esplosioni, e vede brevemente le stelle. Sente un marchio umido lungo la fronte e lo tasta con la mano; la ritrae insanguinata. Gli allarmi urlano attraverso la fregata.

"Comandante! Tutto bene?" grida il suo artigliere precipitandosi ad aiutarla. Lei allontana con una mano la sua assistenza.

"Torna alla tua postazione!" ordina bruscamente. "Là fuori ci sono ancora degli Zerg!"

L’artigliere, reluttante, obbedisce e torna al suo posto di combattimento.

"Rapporto danni!" grida lei. "Ho bisogno di un rapporto danni, e qualcuno spenga quel dannato allarme!"

Il suo ufficiale tecnico risponde immediatamente all’ordine.

"Il computer segnala danni multipli lungo i ponti più avanti. La potenza principale è calata al 63%. L’integrità dello scafo è danneggiata nei ponti 2-3. Abbiamo ancora il controllo del fuoco e i motori!"

"Helm, portaci fuori da qui, il più velocemente possibile!" ordina lei, mentre si arrampica nuovamente sulla sua sedia. L’ordine di tornare alla flotta è ricevuto, ed è messo immediatamente in pratica.

"Tutte le unità! Rompere il contatto adesso e ritirarsi!" ordina ancora. Riceve riconoscimenti dal resto della sua squadra mentre si preparano a rompere e a fuggire.

Vedendo la corrente volgersi anche contro di loro, gli squadroni 5 e 11, o meglio, ciò che ne è rimasto, cominciano a ritirarsi. Le poche navi rimanenti sparano alcune raffiche per coprire la loro ritirata e si voltano per correre alla relativa sicurezza della flotta principale.

Una Valkyrie, la Viper 8, si stava voltando per fuggire ed è colpita a poppa da un flagello; i motori ardono per l’impatto. La nave condannata continua a muoversi in avanti per inerzia e capitombola, andando lentamente fuori controllo.

Con i motori distrutti, la nave è morta nello spazio, e l’equipaggio è perduto. Trudeau impreca a voce alta mentre le urla dell’equipaggio spacciato riempiono l’interfono. Sapendo che è impossibile tornare indietro per salvarli, può solo pregare che facciano esplodere il reattore sulla nave invece di consegnarsi agli Zerg.

Guarda in preda alla frustrazione mentre un overlord si muove verso la nave paralizzata e si attacca a un lato come un parassita. Dalle viscere della creatura, un gruppo di idralische entrano nella anve assediata e cominciano a muoversi all’interno di essa attraverso lo scafo danneggiato.

Apparentemente condividendo i pensieri di Trudeau, l’equipaggio della nave sceglie di farne esplodere il cuore piuttosto che soffrire nelle grinfie degli Zerg. Linee di frattura formano ragnatele lungo lo scafo mentre la nave è violentemente squarciata dall’interno dal cuore distrutto. L’overlord attaccato su un lato è tagliato a metà come un’anguria. L’eplosione è stata così violenta da uccidere diversi Zerg abbastanza sfortunati da essere nelle vicinanze.

Mentre la distanza tra gli Zerg e i picchetti abbandonati aumenta, Trudeau si appoggia allo schienale della sua postazione e si occupa con la mente altrove del suo taglio con la manica. Mentre i rimanenti delle tre squadre di Valkyrie volano verso la flotta, Trudeau si mette in contatto con il suo squadrone e chiede un rapporto. L’interfono si riempie con le risposte del suo gruppo e lei attende per un numero più elevato di esse, ma non arrivano.

"Mio Dio…" sussurra. "Questo è tutto quello che resta di noi?"

Gli altri lo confermano, e lei può a malapena controllare la sua ira e le lacrime di frustrazione. Di uno squadrone di dodici fregate, quello che resta dello squadrone 3 delle Valkyrie sono quattro navi. Sul ponte dell’Alexander, ilcapitano Torral osserva le immagini olografiche della flotta. Avendo visto prima la battaglia sugli schermi, ora si sente naufragare lentamente nella disperazione. Guarda fuori e abbassa il capo, offrendo una preghiera agli equipaggi perduti. Il luogotenente Hamilton si avvicina al comandante e guarda le navi rimanenti rientrare.

"Almeno hanno diminuito il numero degli Zerg, signore," afferma.

"Non era abbastanza," risponde Torral, scuotendo la testa. "Pensavo che avrebbero fatto la differenza. Pensavo che avrebbero danneggiato gli Zerg così duramente da riconsiderare il fatto di tornare da noi. Mi sbagliavo, e quegli uomini e quelle donne coraggiose che ho mandato là fuori, sono morti per poco guadagno."

"Hanno fatto la differenza, signore," esclama Hamilton. "I rapporti indicano che gli Zerg hanno rallentato la loro avanzata e che con molta probabilità si stanno fermando," aggiunge Hamilton.

"Stanno solo raccogliendo le loro forze prima di colpirci nuovamente, Erik. E’ solo una questione di numeri; loro li hanno e noi no," dice Torral, sorridendo tristemente.

"Tutto quello che siamo riusciti a fare, è stato solo guadagnare un pò di tempo in più. Non possiamo permetterci di ottenere perdite come queste senza alcun modo di avere rinforzi."

"Non sapevo conoscesse il mio nome, signore," risponde Hamilton, sorpreso. Continua con un pò di speranza nella voce.

"Abbiamo ancora quell’asso da giocare, signore."

Sorridendo appena, Torral dice, "L’abbiamo, Erik...l’abbiamo..." Le braccia dietro la schiena, il capitano continua. "Abbiamo una sola possibilità di giocarlo e una sola occasione di uscire vivi da qui."

Facendo un respiro profondo, Torral si volta completamente e chiede: "Quanto tempo impiegheranno gli Zerg a raggiungere la flotta se continuano ad avanzare alla velocità corrente?"

"Venticinque minuti da adesso, signore, se continuano ad avanzare senza fermarsi," è la risposta.

"Che le navi si riarmino al più presto, allora. Se il nostro asso funzionerà, ci serviranno," ordina Torral.

Lo raggiunge un rapido "sissignore", mentre Hamilton si allontana di corsa per passare la parola

La flotta sta per attaccare. Il piano funzionerà, pensa Torral. Altrimenti nessuno riuscirà ad allontanarsi vivo da questo caos.

Dopo un ultimo sguardo agli Zerg che si ammassano nel vuoto gelido, Torral si volta con la precisione che trent’anni di servizio per il DTU può creare, e si allontana per fronteggiare il suo destino.

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