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La
mattina del primo Settembre, Ariana e i suoi zii, avanzavano
tranquilli nella stazione di King's Cross verso una colonna come tutte
le altre
posta in mezzo al binario nove e dieci. Tutti i pendolari fissavano
curiosi i
tre. Certo se ne vedevano di ragazzini che spingevano carrelli con
gufi, gatti,
topi, rospi e quant'altro, ma nessuno era vestito in modo tanto
strampalato.
L'unica che poteva sembrare a dir poco normale per il punto di vista
babbano
era la ragazzina, anche se adire il vero, a volte l'occhio inganna.
Ariana
portava già la sua nuova divisa fiammante della scuola con
sopra una mantella
nera che copriva i suoi abiti e che faceva risaltare i suoi capelli
biondi.
Teneva un giornale in mano tutto arrotolato, e si reggeva sorridente al
carrello che il padre trascinava.
Teodor
portava invece un abito grigio scuro con un mantello. Fu
quello ad attirare l'attenzione dei babbani, mentre Emily era vestita
di un
lungo abito verde scuro.
Camminavano
lentamente per far sì che quegli sguardi smettessero di
fissarli, e poi attraversarono la colonna che in realtà era
un passaggio per il
binario Nove e tre quarti che ospitava una maestosa locomotiva a vapore.
Migliaia
di persone stavano sulla banchina. Tutti genitori che
salutavano i propri figli aiutandoli a caricare i bauli.
Teodor,
Emily ed Ariana si avvicinarono al treno.
“Allora
mia cara!” disse Teodor abbracciando Ariana “Mi
raccomando,
fatti valere. Stai attenta agli sbruffoni e non metterti nei guai con
loro.”
“Papà!
Lo so. Non devi dirmelo. Non preoccuparti. Io starò una
meraviglia a scuola.” disse Ariana abbracciando Emily e poi
salendo sul treno.
“Ti
scriveremo!” le disse Emily con un sorriso.
Ariana
scese dal treno, li abbracciò entrambi, poi dopo un fischio
del treno, salì, chiuse la porta e li salutò con
la mano finchè non furono
spariti, dopodichè andò alla ricerca di uno
scompartimento libero in cui stare.
Non ne
trovò uno libero e si sistemò come meglio poteva,
sistemò la
borsa sulla reticella sopra di lei poi si sedette comoda vicino al
finestrino e
cominciò a leggere il giornale “Trasfigurazione
Oggi.”. Lo sfogliò fino
ad arrivare all'articolo che le interessava, scritto da Albus Silente
che
riportava uno degli usi del Sangue di Drago.
Era
immersa nella lettura quando la porta dello scompartimento si
aprì. Lei si voltò e vide un ragazzo alto dai
capelli lunghi e biondo platino.
Aveva un'aria altezzosa e una scorta di amici dietro.
“Possiamo
sederci?” chiese il ragazzo davanti a tutti con una voce
melliflua.
“Certo!”
rispose Ariana “Sedete pure!”
“Lucius
Malfoy!” disse il ragazzo piantandosi davanti a lei e
tendendole la mano con un sorriso storto.
“Ariana
Silente!” rispose lei stringendola e guardandolo negli
occhi.
Gli occhi
grigi di Malfoy si strinsero fino a diventare due
fessure.
“Silente!”
disse poi alzando un sopracciglio “E come si chiama tuo
padre?”
“Mio
padre si chiama Teodor.” rispose lei tornando al suo
cruciverba
che stava facendo sul giornale.
Lucius
continuò a fissarla per qualche minuto, poi si
addentrò in
una discussione con i suoi amici rivolgendogli ogni tanto uno sguardo.
“C'è
un Black sul treno quest'anno. Dovrebbe frequentare il primo
anno, quindi sappiamo già dove verrà smistato.
Dovremo tenergli il posto fra
noi Serpeverde!” disse Lucius ai suo amici.
Ariana
alzò gli occhi dal giornale per un istante. Lucius Malfoy
stava stravaccato sul sedile difronte a lei .
Fu una
fortuna che non le rivolse tanto la parola. Quel viaggio
verso Hogwarts pareva interminabile. Il cielo fuori al finestrino si
faceva
buio. Ormai aveva finito il cruciverba da un bel pezzo e Lucius ne
approfittò
per chiederle:
“Tu
dove vorresti essere smistata? Sei una Purosangue vero? Fai
Silente di cognome!”
Ariana lo
fissò gelida. Da quanto aveva sentito quei ragazzi non le
piacevano per niente.
“Sì,
sono una Purosangue. Quanto allo smistamento una casa vale
l'altra. Non fa molta differenza!” disse lei tranquillamente.
“Non
fa differenza! Questa stà fuori. Certo che fa
differenza!”
disse orribilato un ragazzo pienotto che si era seduto affianco a lei e
che ora
la guardava con aria offesa. “Vuoi mettere a confronto la
Grande casa dei
Serpeverde con quei fessi dei Grifondoro,Corvonero o
Tassorosso?”
Ariana
gli sorrise affabile e disse “Per te possono sembrare
fessi, ma ogni casa ha una sua qualità inestimabile. Quindi
che io venga
smistata in Tassorosso, Corvonero, Serpeverde o Grifondoro non fa
differenza.”
Lucius
scoppiò a ridere. “Sei stato messo K.O.
Nott!”
Nott si
risedette furioso.
“Mi
sei simpatica sai? Sei la prima ragazza che riesce a
contraddire Nott!” disse Lucius illuminandosi.
“Grazie!”
rispose Ariana che tornò a leggere.
Il treno
prese a rallentare poco più tardi, e Ariana prese la sua
borsa, vi infilò il giornale si alzò e
uscì davanti a Malfoy, che aveva
insistito per cederle il passo, ed ora la guardava borioso. Scese dal
treno e
la fresca brezza le scompigliò i capelli.
Dal
fondo, una sagoma enorme che sventolava una mano urlando a
pieni polmoni:
“Primo
anno! Quelli del primo anno con me per favore.”
Ariana si
allontanò dal gruppetto formato da Malfoy fino a
raggiungere quelli della sua stessa età. Ora la sagoma era
ben visibile. Era
Hagrid. Lei lo conosceva già. Era un'amico di suo padre, ed
ogni tanto passava
a casa per salutarlo e giocare con lei. Gli sorrise gioiosa.
“Bene.
Ora che siete tutti qui, voi del primo anno verrete con me
al castello. Noi raggiungeremo la scuola con le barche, attraversando
il lago
nero. Io sono Rubeus Hagrid, custode delle chiavi e dei luoghi di
Hogwarts.
Preso seguitemi perchè ci stò un po' in
ritardo!”.
Tutti lo
seguirono fino alla riva del lago dove erano appostate
migliaia di barchette. Ariana cercò di avvicinarsi ad
Hagrid. Voleva salutarlo
anche se sapeva che non ci sarebbe riuscita.
“Ogni
barca può contenere quattro persone” stava
spiegando Hagrid
“Salite su per l'ordine che vi pare!”
Ariana si
avvicinò alla barchetta più vicina a lei e si
guardò
intorno. Alcuni dei suoi compagni erano in difficoltà.
Mentre saliva, la barca
cominciò ad ondeggiare. Avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe
caduta in acqua,
come molti, se non fosse stata afferrata da un ragazzo.
“Attenta!”
aveva urlato lui afferrandole un braccio per non farla
cadere. Ariana si voltò, chi l'aveva aiutata era un ragazzo
affascinante dai
capelli scuri, lunghi e mossi, gli occhi grigi e allegri e un sorriso
da sogno.
“Io e i miei amici possiamo salire in barca con te?”
“Certo!”
rispose Ariana con un sorriso.
Quando
tutte furono sulle barche, quelle presero il largo verso il
centro del lago. Ci misero un bel po' di tempo prima di avvistare la
scuola
illuminata da una miriade di luce. Dietro di lei sentì uno
dei tre ragazzi dire
“Wow!” e aveva ragione. Quello che avevano davanti
era meraviglioso.
Trascorsero qualche minuto a fissare ammaliati la scuola, fino a quando
sentirono il fondo delle barche raschiare sulla riva. Il ragazzo che
aveva
aiutato riana scese rapido dalla barchetta e l'aiutò a
scendere.
“Sai
com'è! Non è bello farsi un bagno di notte. Poi
dentro ci
aspettano e non è bello presentarsi bagnati.” si
spiegò il ragazzo, poi corse
dietro gli amici che gli batterono una mano sulla spalla.
Lei
cominciò a risalire il cortile assieme ai compagni,
entrarono
e davanti ad un grande portone di quercia stava una professoressa
dritta come
una statua e fiera.
“Buongiorno
a tutti. Sono Minerva McGranitt insegnante di
trasfigurazione e vicepreside della scuola. Una volta attraersate
queste porte
verrete smistati nelle quattro case di Hogwarts che sono Grifondoro,
Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ogni casa ha una clessidra
segnapunti. La
casa che acquista più punti vince la coppa delle case. I
punti si acquistano a
lezione o per merito. Si perdono quando si infrangono le regole. Ora
siete
pregati di seguirmi.”
Così
dicendo entrarono tutti nella Sala Grande. Passarono in mezzo
agli studenti di Hogwarts e Ariana guardandosi attorno vide Lucius
Malfoy che
la guardava sorridente. Tutti si radunarono al centro della sala,
davanti ad un
trepiedi con sopra un cappello.
“Ora
vi chiamerò, vi metterò il cappello e poi il
cappello
proclamerà la casa a cui apparterrete. Bene. Sirius
Black!” proclamò la
McGranitt.
Ariana
vide il ragazzo che l'aveva aiutata alla barca farsi
avanti, poi si voltò a gettare un'occhiata ai Serpeverde
perchè quel nome lo
aveva già sentito dire da Malfoy.
Black si
sedette, si posò il cappello sulla testa e quello
proclamò tra lo stupore generale:
“Grifondoro!”.
Andò
avanti per tutta la lista a questo modo. Dopo Sirius vennero
smistati i suoi due amici, tutti e due a Grifondoro. Lei era fra gli
ultimi.
Erano rimasti in tre quando finalmente la McGranit dopo aver fatto
un'espressione confusa e stupita e dopo aver rivolto uno sguardo ad
Albus
Silente, il preside che era seduto esattamente dietro lo sgabello,
disse:
“Ariana Silente!”
La sala
si ammutì. Il professor Silente stesso smise di
bisbigliare ad un professore seduto lì affianco per
osservare curioso la
ragazza che nel frattempo si era seduta sullo sgabello. Una tremante
McGranitt
le pose il cappello in testa, e quello dopo vari minuti
acclamò: “Grifondoro!”.
Ariana sorrise, si tolse il
cappello e lo porse alla McGranitt che
la guardava con le lacrime agli occhi, poi si diresse al tavolo dei
Grifondoro.
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