Sex and the City Napoli

di mario89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questa e Napoli! ***
Capitolo 2: *** Il Destino. ***
Capitolo 3: *** Potere alle Donne. ***



Capitolo 1
*** Questa e Napoli! ***



Sex and the City Napoli

Napoli,città ricca di Castelli storici e attrazioni turistiche,chi non ha mai amato anche
solo una volta nella vita visitare questa splendida città? E una città dove il sole
splende sempre...o quasi sempre,ci sono le più belle ragazze del pianeta,per non
parlare dei ragazzi poi...persone accoglienti calorose e affettuose,cucina sublime e in
vitante,offre pietanze che rispecchiano la sua fama,una fama che man mano sta andando
a svanire. Credo però che ad occhio esterno,tutto appare così come ho detto,sarò
un po' cinica o forse solo esigente,ma viverci e affrontando giorno dopo giorno
tutto questo...ti rendi conto che la maggior parte delle volte...non e così!
Mi presento,sono Camilla Iorio 28 anni Single,e sono una
scrittrice esordiente, scrivo una rubrica sul Mattino che tratta gli argomenti della vita sessuale in
città,e un modo come tanti per guadagnare un po' di soldi senza faticare tanto...
perché noi cittadini Napoletani,vogliamo tutto ma senza faticarci troppo sopra.
Un giorno...uno come tanti,io e la mia amica Stefania Ciappa 29 anni Single,ci dirimo
nell'assiduo Bar Gioia,un posto dove ci si raduna con amici e dove si conoscono gente
di una certa classe,arrivammo lì ed entrammo,notai il vistoso abbigliamento di
...un top a fascia bianco con in mezzo una margherita rossa,collana di perle rosse...
ovviamente di plastica,una minigonna di jeans che per un pelo non mostrava la
mutandina quando camminava. Ci sedemmo e cominciammo a guardare il Menù.

Camilla: Sei particolarmente sexy oggi,cosa si festeggia?

Domandai molto curiosa,perché quello non era il modo in qui la mia
amica si vestiva,il suo stile varia da umore a umore,ricordo un giorno era
molto depressa,ebbe il coraggio di abbinare una borsa di camoscio verde
ad uno splendido tubino viola con brillantini luccicanti.

Stefania: No! Non si festeggia nulla,e che sono felice tutto qui.

Risposta secca seguito da un sorriso quasi forzato,Stefania non era
conosciuta per la sua bravura nel mentire,quindi decisi di forzare un po' l'argomento.

Camilla: Non sono del tutto convinta di ciò che dici,in altre occasioni
felici non ti sei mai vestita come una sgualdrina,quindi le balle le
racconti a un altra non alla sottoscritta!

Mi guardò con quei occhi da cerbiatta cercava di distogliere l'attenzione
dal suo abbigliamento, ma non ci riuscì,e decise di non rispondermi
abbassando lo sguardo sul Menù. Poco dopo si avvicino il nostro cameriere...
aspetta aspetta non era il solito cameriere che ci serviva,questo era meglio,alto
biondo occhi neri abbastanza macho il tipo giusto per...Stefania!!

Cameriere: Volete ordinare?

Due parole,solo due per far sciogliere sul tavolo Stefania
che voltandosi verso di lui imbarazzata le sorride,io osservai quella
scena a dir poco sbalorditiva,e decisi di intervenire avendo capito
l'umore attuale di Stefania.

Camilla: Si .Io prendo un succo di frutta a pesca corretto con JeB,la mia amica...

Stefania: Oh si si. Io invece una Tequila...doppia!

Camilla: Ah,e se non e troppo potrebbe portare anche il suo
numero di telefono? Sa piace molto alla mia amica.

Con queste parole mi beccai il primo posto della lista nera
di Stefania,il cameriere mi guardò sorpreso da ciò che gli avevo
chiesto,gli sorrisi riportando la mia attenzione al Menù...
diede un occhiatina veloce a Stefania,concludendo il tutto
con un occhiolino.

Stefania: Ma ti rendi conto della figura di merda che mi hai fatto fare?

Camilla: Oh non ringraziarmi e stato un piacere.

Stefania: Camilla!!! Insomma ora quello avrà pensato che sono
una sfigata che ha bisogno di amici per conoscere qualcuno.

Camilla: Oppure scopare qualcuno.

Stefania: Non sei per niente divertente,non sono mai stata
umiliata così tanto in vita mia...e poi chi ti dice che mi piace?
Insomma l'hai visto? Non rientra nei miei canoni,uff.

In effetti aveva ragione,lui avrebbe pensato tutte queste cose su di lei...
eppure qualcosa mi dice che tutto avrà pensato tranne che queste cose.
Arrivò con le nostre ordinazioni e guarda caso servì prima Stefania e poi me,
e sotto alla sua Tequila doppia vi era un bigliettino con su scritto il suo
numero,ringraziò pagammo,e se ne andò,lei furtivamente mentre ero
distratta si infilò il bigliettino nella fessura delle tette. E dopo aver
bevuto e fatto un salto al mio amato Mc Donald's,ritornai a casa
pronta a scrivere un pezzo da pubblicare sul mio quotidiano,munita
di patatine fritte un panino C.B.O e una giarra di
coca cola,cominciai a scrivere.

“ Le ragazze Napoletane,o sono disinibite o raramente timide. Alcune ragazze
timide hanno difficoltà a interagire con i ragazzi e restano sempre in disparte
risultando antipatiche,ma allora mi domando: Perchè c'è tanta timidezza nel
parlare con un ragazzo,quando poi si fa interagire molto bene il proprio corpo
mettendolo in mostra? E l'unico modo che hanno per approcciarsi con loro?”

Due gironi dopo...sdraiata sul divano a sgranocchiare una bella busta di
Poc corn,una chiamata in arrivo sul mio cellulare,applicata a guardare la mia
serie televisiva preferita V-visitors,evitai per alcuni minuti quel rumore assordante,
insistentemente finì il cellulare e cominciò il telefono fisso,decisi così di alzarmi
e rispondere.

Camilla: Chiunque tu sia spero che sia una questione di vita o di morte
perchè mi hai interrotto a metà puntata della mia serie preferita...

Stefania: Camy scusa sono io,Stefy.

Camilla: Ok! Ma la cosa non cambia,che vuoi?

Stefania: Volevo solo...bhè ecco...volevo solo ringraziarti.

Camilla: Per cosa scusa?

Stefania: Ieri...sera,mi sono fatta la più grande e intensa duratura
scopata della mia vita,e devo tutto a te.

Camilla: Stefania stai delirando,sei carina ok ma non ricordo di
aver fatto sesso con te ieri sera.

Stefania: Il cameriere,ho fatto sesso con quel cameriere del Bar Gioia,ricordi?

In quel preciso istante capì tutto,sorrisi complimentandomi con lei...ma capendo
anche alcune cose sulle persone timide,conclusi la chiamata con lei,e non mi seppe
dire nemmeno il suo nome,tanto sesso poche parole. Corsi subito d'avanti al mio
Pc portatile e lo accesi,cominciai a scrivere e rispondere così alle mie stesse domande.

“La timidezza a volte non frena queste ragazze,ma fa sì,che queste rimangono
distaccate dalla persona che ha al suo fianco,possono ugualmente avere quello che
hanno le ragazze disinibite ottengono risultando sfacciate e dirette,con un solo
vantaggio...la loro timidezza le impedisce di legarsi a questi,ma non di scoparseli.”

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Capitolo 2
*** Il Destino. ***



Sex and the city Napoli

A Napoli non ci si annoia mai,e quando questo succede vi sono molti modi
per una single di rimediare,uno dei miei preferiti e quello di prendere i mezzi
pubblici. Sicuramente vi starete domandando perché? Bhè perchè qui
va così,scendi ti rechi alla fermata dell'autobus compri il biglietto e attendi
che questo arrivi...ed e proprio qui il bello! Mentre si aspetta vi imbattete
sempre con qualche persona strana,un uomo anziano che vi fissa e esplicitamente
manifesta la sua pulsazione sessuale,la classica donna che vi guarda
con disprezzo,pur sembrando la nonna di Shreck,ma se siete fortunati il l'autobus
arriverà,e quando ciò accade si tira un sospiro di sollievo ritenendoci
fortunati di aver aspettato solo tre quarti d'ora. Ma il vero divertimento inizia
proprio sulla vettura,il settanta per cento dei passeggeri,si astengono nel
marcare il biglietto stando sempre all'erta per l'eventuale salita del controllone,quel
giorno decisi di fare lo stesso. A differenza di altri,io mi siedi distraendomi
dal mio obiettivo principale...ossia evitare di essere murtata,fatto sta che dopo
solo due fermate eccolo lì,in quel momento per me era l'incarnazione
del male,lo vidi salire da quella porta e subito come se sapesse chi aveva e
chi no il biglietto,si dirisse direttamente verso di me,forse capì dalla mia
espressione da “Ecco sono fottuta” che il biglietto non lo avevo,o meglio lo
avevo ma non marcato. E come un ladro che si ritrova avanti un poliziotto mi alzai
lentamente,e sempre lentamente mi avvicinai a lui...e anche alla macchinetta,presi il
biglietto e cercai velocemente di inserire questo nella fesura,ma ecco
che molto più velocemente come se fosse già consapevole della cosa,il controllone
tappo la fesura con la sua mano,sorrisi nervosamente notando che il controllone
fosse un gran pezzo di gnoccone,un taglio d'occhi a mandorla verdi,pizzetto e
capelli neri,rimasi affascinata da tale bellezza,non si poteva dire lo stesso di lui.

Camilla: Eh...salve agente!

Quelle furono le parole più stupide che io abbia mai detto in tutta la
mia vita,ero talmente impacciata e imbarazzata dalle persone che stavano
assistendo a quella scena,che chiamai il controllone bellocio agente,come
se lui fosse un poliziotto,mi guardò e sorrise fortunatamente.

Uomo: E molto simpatica sa? Ma questo non mi impedisce di chiederle
di mostrarmi il suo biglietto marcato!

Non sapevo cosa fare d'avanti a tutta quella gente,ridere,sprofondare
nella vergogna o gridare dando l'impressione di essere una pazza,così
almeno nessuno avrebbe pensato al gesto commesso e si sarebbe
concentrati sulle azioni fatte.

Camilla: Ecco...io,la prego non e che ne possiamo parlare fuori dall'autobus?
Mi sento un po' troppo osservata qui!

Effettivamente sembrava che stessi al grande fratello,si perchè
uno dei tanti difetti dei cittadini Napoletani,e proprio quello di non
farsi mai gli affari propri,e chi tra un occhiata e un altra fingeva di
osservare l'ora sullo schermo in fondo all'autobus.

Uomo: Ok scendiamo pure,ma l'avverto non cambia
assolutissimamente nulla,e se tenta di scappare son cavoli suoi.
Sono campione dei 100 metri,quindi se scappa non avrà molta
chance di farla franca.

Camilla: Oh ma può stare più che tranquillo,non ho nessuna intenzione
di scappare. Si tratta di una semplice e stupida multa da quattro soldi,ahahah.

Mi aveva preceduto e quindi smontato il piano di scappare
appena scesa dalla vettura,ma a chi volevo prendere in giro
con dei tacchi dieci dove andavo. Scendemmo non appena
l'autobus si fermo,e ci ritrovammo di fronte
alla galleria Umberto di Piazza Municipio,mi pose il palmo
della mano,ed io gli diedi il biglietto,lo guardo e scosse
leggermente il capo sorridendo.

Uomo: Non e marcato!

Camilla: He he he. Bhè come ha sicuramente visto l'avrei fatto...
se lei non me lo avesse impedito ha ha.

Uomo: Le ho semplicemente impedito di fottermi signorina!

E lì ad essere stata fottuta ero io,mi ripresi il biglietto perchè
costava sempre un euro e venti. Cominciò a preparare il foglio per la
multa,ed io mi preparai a ricevere la mia prima infrazione legale.

Uomo: Dovrebbe darmi i suoi connotati.

Camilla: Ah si,sono Camilla Iorio residente in Via Giovanni
Pascoli seconda traversa edificio due.

Uomo: Ok ora data di nascita.

E li fu un boom. Non sapevo che oggi giorno gli uomini
insistessero ancora a chiedere sfacciatamente l'età alle ragazze,anche se
non sono molto vecchia mi senti offesa,almeno così volevo fargli
credere. Rimasi zitta al suo ordine,e lui fece altrettanto...scrisse
qualcosa sul fogliettino,lo staccò e me lo diede sorridendo.

Camilla: Scusi ma non ho aperto bocca!

Uomo: Diciamo che ti ho dato una multa ancora più salata di quella che ti meritavi.

Camilla: Adesso mi dà anche del tu?

Uomo: Per questa volta la lascio andare,ma si ricordi che noi mangiamo
se lei marca il biglietto...e se non lo fa restiamo a digiuno.

Camilla: Oh...ok,grazie mille.

Mi diede quel biglietto e sparì così lasciandomi in balia del senso
di colpa nell'aver fatto un gesto così egoistico solo per divertimento...
e risparmio perché no! Alzai il biglietto e sopra vi era scritto il suo
nome “Antonio”e il suo numero di telefono,e c'era scritto
“Chiamami”,sorprendente come le persone a volte possono
dimenticare il loro dovere d'inanzi a una bella ragazza Napoletana,ma non
importava perché mi ero risparmiata una multa di trentaquattro euro e
cinquanta centesimi. Due ore più tardi,avevo appuntamento con due
delle mie tre migliori amiche in un ristorantino posto sul lungo mare
di Mergellina chiamato giusto “Ristorante Ciro a Mergellina”,e dopo
quasi un chilometro di tragitto,arrivai a destinazione. Entrai nel ristorante
e subito notai le mie due amiche,Stefania che indossava uno splendido tubino
bianco brillantinato,al collo aveva una collana di perle e orecchini con
altrettanto perle,capelli raccolti a tupè e decoltè neri che si intonavano con
la borsetta,mentre l'altra mia amica conosciuta anche come la mangia uomini
di Napoli,e Melania Napolitano 33 anni Single,lavora presso un agenzia
di casting posta al centro direzionale,ed anche lei era vestita in modo sexy,giacca
nera attillata senza reggiseno,gonna di jeans corto e sandali neri alti. Arrivai e le
salutai con il solito bacetto sul labbro,mi siedi e sospirai.
Melania: Ehy cos'è quella faccia da casalinga disperata?

Camilla: Niente. E che mi e successa una cosa imbarazzante
stamattina,e non posso ancora crederci,non sono abituata a queste cose.

Stefania: Oh...bhè,qualunque cosa ti sia capitato di fare,sono sicura che tutte
almeno una volta nella vita l'abbiamo fatto.

La guardai confusa,mi prese la mano come se stesse cercando di
consolarmi...ma mi senti più sollevata sapendo che forse anche loro almeno
una volta nella vita non hanno marcato il biglietto dell'autobus,ed essere
stati ripresi,così mi ripresi e decisi di raccontare la strana situazione che alla
fine si era creata con il controllone.

Camilla: Sapete? E strano,perchè questa situazione imbarazzante
e successa con un controllone.

Melania: Oh mio dio e com'era?

Camilla: Bhè,niente male direi...anzi un bono oserei dire,e ci sa anche
fare con le ragazze,si e comportato...molto bene.

Stefania: Oh e così romantico,e dimmi dov'è successo il tutto?

Camilla: E successo d'avanti l'entrata della Galleria Umberto

Melania: Bhè non capita tutti i giorni di fare determinate cose in pubblico!

Stefania: E stata veramente una situazione imbarazzante,giuro che io
non ci sarei riuscita a fare sesso con un controllone e per di più d'avanti
alla Galleria Umberto...no non ci riuscirei.
E capì ascoltando le loro opinioni al riguardo,che avevano frainteso l'intera
situazione,da parte di Melania lo potevo accettare lei non fa altro che pensare
al sesso...ma da Stefania questo proprio non me lo aspettavo. Ma dal tronde
l'argomento principale delle nostre riunioni e il sesso,e da illusa io stavo cercando
di deviare per un istante il punto,il cameriere si avvicinò per prendere le nostre
ordinazioni,e vidi che Stefania lo guardò con uno sguardo da porca strofinandosi
anche il seno con la mano destra.

Cameriere: Posso prendere le vostre ordinazioni?

Stefania: Certo che puoi,siamo a tua disposizione.

Melania: Io prendo una pizza di peperoni,una porzione di patatine e una coca grande grazie.

Stefania: Io sono indecisa,cosa mi consigli tu?

Cameriere: La specialità della casa e...pizza con pesce fresco.

Stefania: La prendo!

Cameriere: Per lei?

Camilla: Oh,per me un insalata di pollo e una bottiglina d'acqua naturale grazie.

Continuavo a guardare Stefania mentre con messaggi subliminali cercava di
sedurre il cameriere,la scena mi era familiare,e altra cosa strana u l'abbondante
pranzo che Melania ordinò,segno che c'era qualcosa che non andava.
Decisi così di toccare i due argomenti,e se me ne davano la possibilità,spiegare
anche la spiacevole piacevole situazione che mi era successa.

Camilla: Stefy hai un po' di bava che ti scende dalle labbra.

Stefania: HA! Ha! Ha!,sei molto divertente Camy.

Camilla: Insomma ma ti sei vista? Stavi seducendo il cameriere e non e la prima volta che lo fai.

Melania: Ho oh,Stefania stai diventando una cattiva ragazza.

Stefania: Non e vero. Non stavo seducendo il cameriere,stavo solo...
mi stavo solo aggiustando il reggiseno. E poi senti chi parla,la ragazza che
si scopa i controlloni sotto le gallerie.

Melania: Ahahahahaha,giuro che questa me la segno,e troppo divertente.

Camilla: Ragazze! Non mi sono scopata il controllone...
mi ha solo presa senza il biglietto sull'autobus,niente sesso e niente approccio.

Stefania: Dicevo io,troppo strano per una come te.

Melania: Bhè a parer mio,può capitare a tutti dimenticare di comprare il biglietto.

Camilla: Il punto e un altro.

Melania: Quale?

Camilla: Io avevo il biglietto,ma non l'avevo marcato tutto qui.

Stefania: Questa e peggio del sesso sotto la galleria.

Camilla: Ma non mi ha multata,anzi ho ricavato anche il suo numero di telefono.

Melania: Che culo che hai,a me non capitano mai occasioni
del genere in agenzia,o son tutti sposati e fedeli,o tutti Gay...
ti odio in questo momento.

Camilla: Ohhhhh,mi dispiace,e forse e per questo che hai deciso di
ingozzarti come una scrofa.

Stefania: Effettivamente. Ma mangi tutta quella roba?

Melania: Bhè la mia vagina e a digiuno da giorni,almeno lasciatemi infilare qualcosa nel mio stomaco.

E sì era proprio quello il problema di Melania,non batteva chiodo da ben
due giorni che per lei traducendo,equivalgono a due mesi,dopo aver consumato
il nostro pranzo ci salutammo e lasciammo il ristorante. Camminai per la strada
con quella multa in mano con su scritto il numero di
Antonio,come una giovane ragazza infatuata,mi avviò verso casa non vedendo l'ora
di poter fissare un appuntamento con il controllone. E quasi dopo tre ore e
tanta voglia di dormire,arrivai al mio appartamento,salì e una volta entrata
gettai a terra giacca borsa e scarpe a terra per dirigermi sul mio lettone comodo
comodo,presi il Pc portatile e lo aprì avendo un po' di ispirazione decisi di
scrivere un articolo sulle fatalità che a volte avvengono in questa città,mi siedi
nel mezzo del letto e incrociai le gambe,posai il Pc sulle cosce cominciando
così a scrivere l'articolo.

“ Usciamo la mattina sperando di imbatterci in cose nuove,situazioni reali,sorridere
nel vedere gente buffa e strana che assiduamente non mancano mai nelle
nostre giornate,dare un giudizio a qualsiasi cosa che vediamo...che sia un
vestito ,un paia di scarpe o perchè no alcune persone. Ma allora mi
chiedo,perchè quando ci imbattiamo in qualcosa chiamato Uomo,tutto
diventa più complicato? La nostra troppa voglia di sistemarci con qualcuno
ci impedisce di ridergli contro e di giudicarlo?

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Capitolo 3
*** Potere alle Donne. ***



Sex and the City Napoli

Noi Ragazze Napoletane quando abbiamo un appuntamento con un
uomo cadiamo nel panico,passiamo ore e ore d'avanti allo specchio provandoci
di tutto e di più,e la cosa divertente,e che pur avendo centinaia di vestiti non ne
troviamo uno adatto per quell'occasione. Ed io sono una di quelle,passai quasi
due ore a guardarmi e provarmi i vestiti d'avanti allo specchio della mia
camera,e i risultati...niente sembrava adatto alla serata,e sì perché quella
sera avevo fissato un appuntamento con il mio bel Controllone,che pur avendo
fatto una brutta figura ho trovato il coraggio di invitarlo fuori,dopo l'ennesima
prova vestito,trovai un abitino che sembrava proprio adatto alla circostanza.
Un vestito con bustino stretto in vita e con una gonnella che che scendeva
fin alle ginocchia,la gonnella dava l'impressione di un ombrello viste le rigature
che vi erano cucite sopra,il tutto di colore rosso fuoco,a quel vestito decidi
di abbinare un paia di scarpe di colore differente,e quindi scelsi i miei sandali
di Alviero Martino nere tacco dieci,capelli mossi e un filo di trucco leggero.
Mi avviai percorrendo la strada che mi separava dal piccolo ristorante posto
a due isolati da casa mia,e mi accorsi che alcune persone mi guardavano con un
aria scioccata,come se avessero visto una borsa di Chanell abbinata con
una collana di Dior,superati gli sguardi indiscreti della gente,arrivai finalmente
al ristorante e subito mi precipitai dentro,ristorante di una certa classe
La Lanterna,subito un cameriere mi accolse prendendo gentilmente il pellicciotto
viola e la borsetta a fiore gialla,mi guardai un po' intorno e del mio cavaliere
nemmeno l'ombra. Decisi così di prendere posto e accomodarmi,arrivai al
tavolo e mi siedi aspettando con molta eccitazione il mio bel Controllone...e
aspettai...aspettai...aspettai quasi per un ora intera e del cavaliere nemmeno l'ombra,il
cameriere si avvicinò.

Cameriere: Mi scusi le porto qualcosa da bere?

Quello era un modo per dire “Serve il tavolo”,mi voltai e gli sorrisi prendendo
il menu posto avanti a me,lo aprì e cominciai a vedere cosa offriva di buono la casa.

Camilla: Bhe...vediamo un po',per il momento comincio a prendere un
bicchiere di Merlò grazie. Sa sto aspettando qualcuno e non vorrei rovinarmi l'appetito.

Cameriere: Va bene!

L'espressione del cameriere quando dissi quelle parole cambiò da simpatia
a compassione,mi resi conto che mi stavo rendendo ridicola,e proprio
quando tutto sembrava perduto ecco che voltandomi vedo entrare lui,il
cavaliere dall'armatura scintillante...o meglio dal maglione orribilante,ma
chi lo aveva vestito? Indossava un maglione di lino verde e un paio di jeans
marroncino con scarpe di camoscio,sorrisi per non mostrare la mia
disapprovazione nello stile adottato. Si avvicino e si sedette di fronte a me.

Antonio: Scusa il ritardo ma c'era traffico sulla tangenziale.

Camilla: Tangenziale? Quale tangenziale?

Antonio: Quella...che porta qui!

Camilla: Ci si arriva prendendo L'asse Mediano,non la tangenziale!

Scusa banale e poco credibile,insomma mi aveva fatto aspettare
per ben un ora per cosa? Ma,lasciamo stare. Cominciammo a vedere il
menu,e lui era proprio preso dalle pietanze visto che non mi degnava di
uno sguardo,cercavo di attirare la sua attenzione,strofinandomi il collo e
aggiustarmi il bustino,mentre il cameriere venne a prendere le nostre ordinazioni,io che
ancora non avevo deciso,decisi di affidarmi alle sue scelte e di prendere quello che
prendeva lui.

Cameriere: Volete ordinare?

Antonio: Si! Allora a me porti un antipasto di mare,con zeppoline
gamberetti e calamari fritti. Poi un piatto di pasta e ceci,una bistecca
fiorentina,bella spessa mi raccomando,e in fine contorni vari seguiti
da una fetta di torta al cioccolato.

Cameriere: Per lei?

Quando mi sentì domandare dal cameriere cosa volevo ordinare...volevo
rispondergli lo stesso! Ma tutta quella roba la mangio in una settimana e
non c'è l'avrei fatta a mangiare tanta roba tutta in una sera,decisi così di prendere
la via più breve e indolore,ordinare la mia solita pietanza preferita,salutare
sostanziosa e dietetica.

Camilla: Io prendo un insalata di pollo grazie.

Detto questo il cameriere andò via e rimanemmo lì a fissarci negli
occhi come due imbranati,nessuno dei due prendeva l'iniziativa e la
cosa si faceva molto imbarazzante.
Nel frattempo a tredici chilometri di distanza era in corso un altro
appuntamento,l'appuntamento di Enza Maglione 25 Anni Single,benestante,carina,dolce,e in
cerca del vero amore. Questa volta a fare da protagonista alle sue ricerche e stato
internet,stanca dei soliti teppisti conosciuti in discoteca,o dei narcisisti che si
pescano nei locali chic,questa volta ha cercato il suo amore su una Chatt di un sito
d'incontri,si recò nel luogo dove si diedero appuntamento,ossia La Regginella a
Posillipo,un lussuoso ristorante e anche molto caro,ma Enza non badava a spese
perchè il suo partner sul profilo aveva scritto che era un uomo in carriera,che occupava
un posto umile e importante nella società. E munita di un pantalone nero e una maglia
brillantinosa biaca,Enza vidi arrivare il suo di cavaliere,e non aveva niente di meno
del mio,questo indossava uno Smoking e portava tra le mani un mazzo di rose
rosse,si avvicinò ad Enza e glieli pone,quest'ultima prese i fiori e sorrise.

Enza: Oh sono bellissime,grazie mille. Adoro le rose rosse,rappresentano
nel linguaggio dei fiori amore e passione. Ma non dovevi Daniele.

Daniele: E il minimo che potessi fare per una splendida fata come te.

Enza: Ohhhhhhh. Sei veramente molto gentile,non mi aspettavo che fossi
una persona del genere. Insomma,romantico.

Daniele: Lo so oggi giorno e strano,e non sei la prima che me lo
dice,ma credo che se uomo e un gentleman,certe tradizioni le rispetta sempre.

E quelle parole,furono quelle che gli garantirono un secondo appuntamento,entrarono
nel ristorante e subito vennero serviti. Una volta seduti e con un atmosfera più che
romantica,i due cominciarono ad ordinare,Enza ordinò una fettina di vitello con insalata
riccia,mentre il nostro gentleman ordinò un piatto di spaghetti con vongole,una fetta di
pesce spada arrostita e in fine un sorbetto al limone,Enza non disse nulla osservando
solo i prezzi che vi erano scritti al fianco dei nomi delle pietanze,pensò che per
permettersi una cena del genere avrebbe avuto un reddito maggiorato al suo,dopo
aver mangiato tutto i due cominciarono a parlare un po'.

Enza: Allora,sul tuo profilo c'è scritto che occupi un ruolo importante in società...qual'è?

Daniele: Oh si,bhè diciamo che mi rende fiero ciò che faccio...insomma non e un
lavoro che possono fare in molti.

Enza: Uhm,e scusa cosa fai di preciso?

Daniele: Il tassista.

Enza: ...il tassista? E fare il tassista ti rende fiero?

Daniele: E un lavoro umile,e come tutti i lavori umili rende fiero chi lo svolge.
E poi scusa i turisti in giro avanti e indietro chi li porta?
Enza: Oh si,giusto!


Quello per Enza fu un colpo basso,lei ambiva in un qualcosa di veramente
importante nella società del tipo un avvocato,un medico,un politico...no di
certo un tassista,fatto sta che dovette tenere quel sorrisetto per tutta la durata della
cena,finché non arrivò il cameriere a portargli il conto,questo posò sul tavolo lo scontrino
accompagnato da due cioccolatini,Enza vide la cifra,mentre Daniele prese lo scontrino
in mano e vide la cifra.

Daniele: COSA?!? 387 euro compreso il servizio e il coperto?

Enza: Non mi sembra il caso di urlare così,ci stanno guardando tutti.

Daniele: Scusami,e che...che figura.

Enza: Cosa ti prende ora?

Daniele: Io io...io,non so proprio come dirtelo sono mortificato
nonché imbarazzato,dovevo prevedere che in un posto così lussuoso non dovevo
portarmi solo 100 euro in tasca.

Enza: Dai,non farne un dramma non e mica un problema,metto io il resto dei soldi.

Così Enza imbarazzata più del suo partner visto che non aveva mai pagato
una cena per sé e il suo accompagnatore,pagò e ringrazio. Si alzarono e uscirono
dal ristorante,Enza aspettava un Taxi mentre Daniele aveva il suo parcheggiato poco
più distante dal ristorante.

Daniele: Allora,io direi che e stata una bella serata...ovviamente escludendo com'è finita
ovvio.

Enza: Tranquillo,ti ripeto va bene così,non c'è nessun problema se una
volta tanto la donna
offre...anzi si dovrebbe fare a turno.

Daniele: Bhè allora...ci salutiamo qui?

Enza: Si! Direi che forse sia il caso,ovviamente ci sentiremo in questi giorni.

Daniele: Non ho il tuo numero.

Enza: Intendevo via internet,con la tecnologia di oggi chi ha bisogno di uno
stupido numero di cellulare,ahahahaha...non trovi?

Daniele: E già...io allora vado eh...ciao.

Enza: Ciao e grazie della serata.

E lì finì la serata principesca della mia cara amica Enza,rimase un po'
con l'amaro in bocca e gli dispiacque molto non dare il suo numero di
cellulare,perchè in fondo in fondo lei sentiva che quello poteva essere l'uomo dei suoi
sogni,ovviamente non proprio come se l'aspettava ma qui nessuno e perfetto.
Ma dove una serata finisce male,vi sono altre che possono finir peggio,e quindi
tornando a me e il mio controllone,la situazione si stava facendo un po' noiosa,io
non parlavo lui non parlava e così via per quasi tutta la serata. Quando poi lui decise
di aprir bocca.

Antonio: Senti,non posso fare a meno di chiederti questa cosa,perchè e
da quando sono entrato che non faccio altro che osservarti.

Ed ecco che mi colpì,esprimendo il suo interesse per me con un
sorriso divertito o forse compiaciuto,io subito mi avvicinai al tavolo per
ascoltare cosa voleva chiedermi...così continuò sempre con il suo tono divertito.

Antonio: Ma chi ti ha vestita? Ahahahahahahahaha...insomma sembri uscita da un
fioraio,se ti capovolgi sembri un buchè,e quelle scarpe...per favore!

Il mondo mi crollò addosso,il tempo improvvisamente cessò di
scorrere e l'animale che era in me voleva che gli spalancassi le porte per
poterselo mangiare vivo. Scrollai un po' le spalle e lentamente mi alzai
e mi avvicinai di più a lui,con le mani che mi tremavano dal nervoso.

Camilla: Ho passato il fatto che sei arrivato in ritardo,ho passato
il tuo modo ingordo di cibarti,ho passato il tuo modo lurido di interagire
con me,pensa un po' ho lasciato stare anche il fatto che non mi hai fatto nemmeno
un complimento!

Antonio: Ehy ma che ti prende? Su siediti era solo per socializzare e scherzare un po'.

Camilla: Ah si? E allora cosa mi dici del tuo maglione verde pistacchio?

Antonio: Cosa vorresti dire del mio maglione? E un regalo della mia defunta mamma.

Camilla: Bhè...vedi? Queste cose che indosso per me sono
importanti,perchè sono le uniche cose che fra milioni di vestiti ho
trovato siano più adatti a questa serata,e tu te ne esci che sembro un buchè!

Così capi che quello era uno dei tanti uomini che avrei
evitato per tutta la mia vita,mi girai e mi incamminai furiosa verso il
guardaroba,la mia intenzione era quella di andarmene via e lasciarlo da solo
come meglio che stesse,arrivò il cameriere e porto il conto,e sapete cosa fece? Mi chiamo.

Antonio: Ehy bellezza il conto,dobbiamo dividere.

Mi voltai con molta naturalezza verso di lui mentre la persona addetta al
guardaroba mi dava il mio pellicciotto e la mia borsa.

Camilla: Bhè l'uomo di solito paga al primo appuntamento,e visto
che anatomicamente tu hai il pipino,fai pure senza complimenti.

Antonio: Cosa? Dovrei pagare 400 euro per le cose che hai preso.

Camilla: Cos'è che ho preso? COSE CHE HO PRESO? Ma se ti sei mangiato
anche le sedie del ristorante. Ok senti io me ne vado...quindi ciao,anzi addio!

Antonio: E io che credevo che questa sera si scopava.

Camilla: Cosa hai detto? Potresti ripetere?

Antonio: Volevo scopare con te questa sera,e forse un problema?
Dovresti esserne lusingata,ma fai tanto la preziosa...

In quei momenti forse,ci rendiamo conto chi porta avanti il gioco veramente
fra i due,tirando un sospiro di sollievo,mi girai e presi le mie cose uscendo
dal ristorante,sorrisi soddisfatta e mi avviai verso casa pronta a buttar giù quattro
righe,ma prima avevo in mente di fare una tappa al Mc Donald's. Intanto un ora e
tre quarti più tardi,il taxi di Enza tardava ad arrivare,e molto preoccupata vista l'ora
decise di avviarsi a piedi con la speranza che alle due di notte incontrasse per strada
qualcuno di conoscenza,mentre cammina un auto dietro di lei le suona prendendo la sua
attenzione,Enza si girò e vide Daniele alla guida della sua Ford Fiesta taxizata,sorrise
e si avvicinò al finestrino.

Daniele: Le serve un passaggio signorina?

Enza: Oh ne avrei proprio bisogno grazie,il mio taxi non e arrivato.

Daniele: Tranquilla sali,ora ti ci porto io a casa.

Enza salì e percorsero tutta la strada di casa ascoltando musica classica,lei adora
la musica classica e forse questo era un altro segno del destino che gli mostrava
che Daniele era l'uomo ideale per lei. Una volta arrivati a destinazione,Daniele
spense l'auto accompagnando Enza fin sotto al portone di casa,dove i due si guardarono
negli occhi.

Enza: Grazie mille sei stato la mia salvezza.

Daniele: Figura era il minimo che potessi fare. E poi chi se ne
andava se non saresti salita su un taxi.

Enza: Tu mi stavi sorvegliando? Che cosa carina.

Daniele: Ricordi la questione del Gentleman? Bhè io vado fino infondo...
a parte l'episodio di questa sera ovvio.
Enza: Stai tranquillo. Senti quanto ti devo?


Daniele: Per cosa scusa?

Enza: La corsa.

Daniele: Oh no no,stai tranquilla offre la casa. Volevo solo
stare tranquillo e vederti a casa sana e salva.

Le parole che tutte noi vorremmo sentir dire dai nostri uomini,persino
il mio computer mi indica la parola uomini con una linea rossa
sotto come se per dire e sbagliato,Enza senti l'impulso di baciare
Daniele,e così fece. Si avvicino a lui e stringendolo tra le sue braccia
lo bacia,aggrovigliando la sua lingua a quella del ragazzo,e Daniele non si
fa sfuggire l'occasione di dare una palpitatina al seno di Enza. Mentre
riguardo a me,arrivai a casa munita di busta marcata Mc dipendente,mi siedi sul
mio letto senza nemmeno togliermi gli indumenti di dosso,aprì la mia busta
del paradiso e cominciai a gustare la prelibatezza che un semplice Fast food poteva
dare,con la consapevolezza che il giorno dopo avrei dovuto correre per due
chilometri sul lungomare di Mergellina...ma ne valeva la pena. Presi il mio computer
e cominciai a battere con la mano libera,perchè con l'atra tenevo il mio C.B.O.

“Il mondo gira intorno a uomini di potere,solo questi possono permettersi
molte cose,in teoria l'uomo dovrebbe essere il sesso dominante,e quindi in molti
casi siamo noi a sottometterci a loro stando a tuto ciò che vogliono. Ma se invece
la cosa stesse cambiando quanto influenzerebbe noi donne ad abusare di questo
potere? Non lo so,ma ho provato questa sensazione e mi sono sentita forte e sicura
di me. Allora mi chiedo,si teme più un uomo al potere o una donna?”

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