Paura del buio di MedusaNoir (/viewuser.php?uid=85659)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I am a man who walks alone ***
Capitolo 2: *** When the light begins to change I sometimes feel a little strange ***
Capitolo 3: *** A little anxious when it's dark ***
Capitolo 4: *** I have a phobia that someone's always there ***
Capitolo 5: *** You've sensed that something's watching you? ***
Capitolo 6: *** Turned around and no one's there? ***
Capitolo 7: *** And as you quicken up your pace you find it hard to look again ***
Capitolo 8: *** The unknown troubles on your mind ***
Capitolo 9: *** You sense, and suddenly eyes fix on dancing shadows from behind ***
Capitolo 10: *** Fear of the dark, fear of the dark ***
Capitolo 1 *** I am a man who walks alone ***
NICKNAME
EFP E NICKNAME FORUM: MedusaNoir
TITOLO
STORIA: Paura del buio
PAROLA
ASSEGNATA DA INSERIRE ALL'INTERNO DEL TESTO: dolore
FRASE
O TITOLO DI CANZONE ASSEGNATA: Fear of the dark
RATING:
Giallo
GENERE:
Slice of life, Drammatico
NOTE/AVVERTIMENTI:
Raccolta, Drabble
CONTESTO:
Più contesti
NdA(facoltativo):
Ho scritto la fanfiction come se stessi raccontando una storia e ho
posto come titolo di ciascuna drabble una citazione dalla canzone.
Le immagini sono prese da
DeviantArt. Inserirò la recensione del contest a fine
raccolta.
FEAR OF THE DARK
I am a man who walks alone
Fin
dalla nascita la vita di Severus Piton era stata segnata
dal dolore.
Nacque
in casa, tra gli strilli della madre che non credeva
di farcela e le urla del padre che ormai si trovava costretto a
rimanere con
lei. Nessuno sembrava fare conto ai suoi timidi e poi forti vagiti, che
non
riuscivano però a sovrastare la voce dei genitori.
Con
una nascita del genere cosa ci si poteva aspettare da
lui? Si ritrovò a imparare a stare sui suoi piedi da solo e
tentò di farlo per
tutta la vita; ma non ci riuscì. Aveva bisogno di qualcuno.
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Capitolo 2 *** When the light begins to change I sometimes feel a little strange ***
Ringrazio tutti coloro
che hanno recensito e/o aggiunto questa storia nelle seguite ^^ GRAZIE!
When the light begins to change I
sometimes
feel a little strange
Quel
qualcuno non potevano certo essere i genitori: l’una
cercava di stare sempre accanto a figlioletto, l’altro faceva
di tutto per
ostacolarne i progressi. Ma, come ho detto, imparò presto a
reggersi in piedi
da solo.
Tranne
la notte: in quel momento, quando il buio si
impadroniva della sua stanzetta, strani pensieri si impossessavano
della sua
mente. Sua madre sarebbe sopravvissuta alle botte del marito? Suo padre
l’avrebbe accettato un giorno? E lui
dove sarebbe arrivato con accanto solo quei genitori deboli, incapaci
di
vivere? Un dolore allo stomaco lo assaliva costantemente.
Finché
un giorno la vide.
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Capitolo 3 *** A little anxious when it's dark ***
A
little anxious when it's dark
Lily
era una creaturina meravigliosa all’età di dieci
anni.
Severus
aveva cominciato ad osservare le due sorelle Evans
di nascosto, ma non dava molta attenzione alla maggiore. No, quella che
lo
interessava era la testolina rossa che ogni tanto pareva tirar fuori un
briciolo di magia. Era come lui.
Passò
molte notti a pensare di farsi avanti: e se lei non
l’avesse accettato? In fondo, era solo “il figlio
di quelli che abitavano a
Spinner’s End”; perché Lily avrebbe
dovuto interessarsi a lui?
Ma
lo fece e, da quel giorno, il dolore che attanagliava
costantemente il bambino cominciò ad attenuarsi.
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Capitolo 4 *** I have a phobia that someone's always there ***
I
have a phobia that someone's always there
Ora
che aveva conosciuto la felicità non aveva alcuna
intenzione di perderla. Solo quando arrivarono a Hogwarts
riscoprì con una
leggere fitta di delusione cosa fosse il dolore. Era un Serpeverde,
sapeva che
lo sarebbe diventato, ma la sua migliore amica era stata smistata a
Grifondoro;
e quell’odioso Potter
sembrava non
volere mai toglierle gli occhi di dosso.
Nessuno
poteva mettersi tra lui e Lily, men che mai un
presuntuoso come James. Ogni secondo che per qualche motivo –
lezioni, vacanze
di Natale – non passava insieme a lei lo avvolgeva una sempre
più spessa patina
di dubbio: se qualcuno si fosse intromesso tra loro? Non avrebbe potuto
sopportarlo.
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Capitolo 5 *** You've sensed that something's watching you? ***
You've sensed that something's
watching you?
-
Non mi piace la gente con cui vai in giro! - .
A
quanto sembrava, era stato lo stesso Severus a introdurre
quel “qualcuno” nelle loro vite: il Signore Oscuro!
Il ragazzo aveva paura di
James Potter sottovalutando la portata delle proprie nuove
“amicizie”. E aveva
perso Lily.
Molte
volte, durante la notte, si immaginava un paio di
occhi verdi che lo fissavano, inquisitori, da un qualche angolo della
stanza.
Ogni volta che si girava a cercarli scomparivano e allora
capì che l’unica cosa
da fare era crogiolarsi nel proprio dolore, tenendo gli occhi chiusi
per
immaginare che il buio fosse scalfito da quegli occhi tanto amati.
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Capitolo 6 *** Turned around and no one's there? ***
Turned around and no one's there?
-
E tu cosa mi darai in cambio, Severus? – .
Era
diventato un Mangiamorte, aveva spifferato a Voldemort
una profezia che avrebbe messo in pericolo il piccolo Harry Potter, suo
padre
James e la stessa Lily. Non gli importava niente del bambino e tanto
meno del
padre, ma Lily, la sua Lily non poteva morire per un suo sbaglio.
Aveva
implorato il suo Signore, era caduto in ginocchio
davanti a Silente, l’unico che potesse permettersi di
contrastarlo: non voleva che
le succedesse niente di male.
-
Qualunque cosa - , aveva risposto dopo un lungo istante di
esitazione.
Avrebbe
fatto qualunque cosa, perché Lily era qualunque
cosa.
Ma
non era bastato.
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Capitolo 7 *** And as you quicken up your pace you find it hard to look again ***
And as you quicken up your pace
you find it
hard to look again
Aveva
perso Lily, l’aveva persa per sempre.
Come
poteva sopportare una tale croce? Il dolore non si era
mai fatto largo in lui tanto a fondo.
-
Credevo… che lei… l’avrebbe…
protetta… - .
Singhiozzava
e non gli importava dell’orgoglio: a cosa
sarebbe servito? Non gli avrebbe ridato la sua
Lily.
-
Suo figlio è vivo… - .
Perché
Silente gli parlava degli occhi del bambino? Cosa gli
importava, ormai? Non poteva dire che fosse gli stessi della madre: lui
non
passava le giornate a guardarli, non sapeva come fossero unici.
-
Se amavi Lily Evans, se davvero l’amavi, allora la tua
strada è tracciata - .
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Capitolo 8 *** The unknown troubles on your mind ***
The unknown troubles on your mind
E
così aveva cominciato a fare la spia per Silente presso di
Voldemort, che pensava facesse il contrario.
Era
stata dura accettare la morte dell’amata, ma poi aveva
deciso di investire anima e corpo nelle richieste di Silente per
arrivare a
vendicarla; richieste che gli sembravano sempre più strane.
Non sapeva dove il
Preside sarebbe voluto arrivare e nel frattempo doveva proteggere senza
uscire
allo scoperto il maledetto figlio
di
Lily.
Non
doveva fare domande, doveva fidarsi e basta; non era
così facile per uno che si ritrovava a mettere sempre in
gioco la propria vita,
ma l’aveva detto: avrebbe fatto qualunque
cosa.
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Capitolo 9 *** You sense, and suddenly eyes fix on dancing shadows from behind ***
You sense,
and suddenly eyes fix on dancing
shadows from behind
- Devi
uccidermi tu - .
Ah,
ecco dove voleva arrivare: una morte veloce e indolore!
Perché si aspettava che lo facesse? Chi gli avrebbe detto
cosa fare, poi? Da
piccolo era sicuro di potersi reggere sui propri piedi, ma aveva
presto
sperimentato che non era possibile. Doveva affidarsi a qualcuno: Lily,
Voldemort, Silente… e ora lo lasciavano di
nuovo solo! Si chiese se ce l’avrebbe fatta.
-
Avada Kedavra -
.
Ce
la fece. Il dolore ormai costante gli lanciò una fitta
per quella pesante perdita, ma finse di non sentirla.
Era
in grado di stare in piedi da solo per il suo ultimo,
decisivo incarico.
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Capitolo 10 *** Fear of the dark, fear of the dark ***
Fear of the dark, fear of the dark
-
Guar… da… mi - .
Sperava
che Harry riuscisse a portare a termine la missione.
Gli aveva consegnato i suoi ricordi, doveva
sapere quello che lo aspettava: d’altronde, avrebbe scoperto
di essere una
bestia da macello come era stato lui per Silente. Poco male: tutto per
la vendetta.
Fissò
il suo sguardo su quello, che aveva tanto evitato, del
ragazzo.
Silente
aveva ragione: erano
gli occhi di Lily.
Lentamente
il volto di Harry perse i propri contorni,
trasformandosi nei lineamenti delicati della ragazza che Severus aveva
amato.
Veniva a prenderlo.
Chiuse
le palpebre, affidandosi alle tenebre: sapeva che
quegli occhi l’avrebbero accompagnato. Ormai non aveva
più paura del buio.
Paura del buio di MedusaNoir
Grammatica: 9,5/10
Stile: 13/15
Caratterizzazione: 12/15
Originalità: 9/10
Gradimento personale: 3,5/5
totale: 47/55
Iniziamo dal principio...
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato particolari errori, se non di distrazione e di punteggiatura, perciò non ho voluto toglierti più di mezzo punto.
Lo stile, invece, è buonino, un po' troppo frammentario per i miei gusti.
Per quanto riguarda la caratterizzazione trovo che avresti potuto approfondire di più la personalità di Severus, che nella tua fanfic si limita alla sua incapacità di “stare sui suoi piedi da solo”.
Di contro ho trovato molto originale quest'immagine di Severus, che è sempre descritto come coraggioso (io stessa ne parlo in questi termini) ma tu mostri anche l'altro lato, quello che pensa a Harry come “maledetto figlio di Lily”.
Il gradimento personale è stato un po' influenzato dal giudizio della caratterizzazione e dello stile, ma l'idea di base mi piace.
Comunque, brava! |
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