Amare è un gioco

di devil_mai_cry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Il piacere del proibito ***
Capitolo 2: *** Confidenti & Confessioni ***
Capitolo 3: *** Che cosa hai fatto? Che cosa ho fatto? ***



Capitolo 1
*** 1. Il piacere del proibito ***


Tante cose cambiano con gli anni, e ciò succede anche alle persone: Ginevra Weasley stava per cominciare il sesto, e penultimo, anno a Grifondoroe non era più la piccola di casa Weasley , non aveva più la cotta per Harry Potter e, in particolare, non temeva più le reazioni di suo fratello Ron.
Aveva atteso con tanta ansia l’inizio della scuola e finalmente si trovava, carica di bagagli, al binario 9 e ¾ pronta per salire sul treno che l’avrebbe condotta ad Hogwarts e quindi lontano dalla gabbia dorata in cui sua madre l’aveva rinchiusa, non che l’avesse mai ossessionata più di tanto ma aveva bisogno di sentirsi libera davvero.
Secondo ciò che immaginava la stazione era colma di studenti tra gli undici e i diciassette anni, molte facce note soprattutto tra quelle del suo anni, il sesto, e quelli del settimo.
Sentiva gli sguardi di tutti i presenti addosso a lei, in effetti, buona parte degli studenti la stava fissando, chi la conosceva, meglio o solo di vista, era estasiato dalla sua bellezza … i capelli rosso vivo le ricadevano morbidi sulle spalle e leggermente mossi, la pelle leggermente abbronzata faceva risaltare i suoi occhi color verde smeraldo, il suo corpo formoso era fasciato fa una camicetta leggera di colore bianco e da una gonna azzurra a pieghe corta al punto giusto, per finire il tutto con un paio di stivaletti neri col tacco … perfino i serpeverde erano costretti ad ammettere che Ginevra Weasley era bellissima, Draco Malfoy non riusciva a smettere di volgere su di lei il suo sguardo di ghiaccio.
Ron, che si sentiva in dovere di proteggerla in quanto fratello maggiore, la trascinò sul treno seguito da Harry, Hermione, Neville e Luna Lovegood.
Si sedettero nel primo scompartimento libero a disposizione, fuori dal finestrino notarono la folta schiera di genitori ansiosi ed eccitati che salutavano il treno in partenza.
- Allora Ginny ti sembra il modo?
- Per prima cosa il mio nome è Ginevra non Ginny … in secondo luogo non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato.
La bella rossa sbuffò ed incrociò le braccia in segno di diniego verso il fratello ossessivo che nel contempo si stava adirando.
- Te ne vai in giro per il treno così conciata, sembri una ragazza di facili costumi, pronta a concedersi a chiunque passi …
- Tu hai un serio problema esistenziale Ron … Hermione ti prego cerca di farlo ragionare, digli qualcosa … io … Harry renditi utile.
La ragazza sentendosi chiamata in causa alzò lo sguardo dal voluminoso tomo ( Storia di Hogwarts nuova edizione) che stava leggendo, ed osservò meglio Ginevra da capo a piedi.
- Secondo il mio punto di vista non indossi nulla di così scandaloso, forse la gonna è un po’ corta, ma il problema non sussiste visto che tra non molto tempo dovrai indossare la divisa … adesso se non vi dispiace ho molto da fare!!
- Come sempre Hermione ha ragione, adesso godiamoci il viaggio e raccontami qualcosa dell’estate … ok Ron?
I due ragazzi si misero a chiacchierare senza sosta dell’estate appena trascorsa e successivamente il discorso cadde sul quiddich attirando l’attenzione di Neville e Luna.
La rossa sentendosi quasi di troppo, decise di lasciare lo scompartimento per cercare il carrello dei dolci e comprare qualcosa … si guardò intorno, nessuno degli studenti era nel corridoio, ma tutti chiusi negli scompartimenti. “ meglio per me” pensò prima di doversi ricredere … aveva sbattuto la faccia sul petto di un altro studente … purtroppo per lei un aitante giovanotto con indosso la divisa di Serpeverde.
Appena si riprese dal contatto volse lo sguardo verso il volto di colui che aveva scontrato … e si trattava proprio del caposcuola di serpeverde, cioè Draco Malfoy a cui l’estate aveva fatto decisamente bene.
Era leggermente abbronzato, i capelli più lunghi e sempre troppo biondi e perfettamente pettinati, indossava una camicia bianca, con i primi bottoni aperti, che lasciavano intravedere il petto liscio e forato, e le maniche tirate su, per finire con un paio di pantaloni neri … sul volto aveva dipinto un sorrisetto furbo e sensuale.
- Beh che vuoi Malfoy?
Nessuna risposta.
- Potresti levarti dai piedi, devo passare …
- Come mai tanta fretta Weasley … ti spaventa così tanto l’idea di trovarti qui nel corridoio con me?
- Mi dispiace darti questo dispiacere, ma non mi stai impressionando molto.
Il bel serpeverde sembrava non dar molto peso alle parole di Ginevra, che dal canto suo si sentiva un po’ indispettita dalla situazione decisamente seccante, ma allo stesso tempo era appagata nel restare lì con lui mentre tutti intorno a le vivevano …
- Beh non rispondi più?
- Che bisogno ho di provocarti Weasley … a quanto vedo hai imparato la lezione.
- Vuoi togliermi tutto il divertimento?
- Non ho decisamente questa intenzione … ti sei guardata allo specchio di recente? Per come sei diventata potrei fare un pensierino sulla tua persona … posso fare tutto ciò che voglio con te, posso giocare con te … e perché no … farti anche mia …
- Sciocco … sarai anche bello, ricco e potente ma non puoi avere tutto.
Draco Malfoy sorrise con gusto mentre la ragazza lo fissava con sguardo interrogativo.
Non voleva più dargli retta, tento di superarlo ma il ragazzo la spinse con le spalle al muro, non con forza ma con un tatto fuori del comune … Ginevra era immobile, poteva andarsene se voleva ma non lo fece, una parte di lei desiderava quel contatto.
- Che cosa vuoi fare adesso Weasley? Chiamare tuo fratello o San Potter? Urlare per attirare l’attenzione?
- Lasciami andare o giuro che lo faccio.
- Se lo avessi voluto saresti già scappata non credi? Tu mi vuoi più di quanto ti voglia io …
La mano del ragazzo le sfiorava con delicatezza la coscia per raggiungere la sua intimità, un sottile strato di paura che veniva definitivamente sconfitto dall’eccitazione. Sentire quella mano forte e calda sulla pelle poteva anche renderla schiava di Malfoy, ma ancora non del tutto … non appena le dita sfiorarono la stoffa delle mutandine, un bagliore di lucidità la risvegliò dal suo sogno proibito per riportarla alla realtà.
- E’ meglio che mi lasci andare …
I due si staccarono l’uno dall’altra, sapevano che quel luogo e quel momento non era il più adatto ma neanche l’ultimo …
- Beh io adesso me ne devo andare Malfoy …
- Come penso che tu abbia capito … io ti avrò Weasley, presto o tardo che sia … la scuola sarà la tua gabbia in cui io ti catturerò, sarai come cera tra le mie mani … scoprirai che il piacere del proibito è molto più affascinante di quello che hai mai visto fino ad ora.
- Allora si vedrà Malfoy, non vinci sempre.
La rossa si accovacciò a terra e chiuse gli occhi come per riassaporare quelle sensazioni eterne e proibite … quel piacere primordiale che le era stato nascosto … per qualche minuto rimase così immobile ad udire i passi del ragazzo che si allontanava verso il suo scompartimento, per tornare nel suo mondo … cosa che doveva fare anche lei …

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Capitolo 2
*** Confidenti & Confessioni ***


Il treno arrivò in perfetto orario e tutti vennero accolti nella sala grande, dove i nuovi arrivati vennero smistati nelle quattro case … una scena emozionante e monotona dopo tanti anni agli occhi di Ginevra e di molti altri studenti degli ultimi anni.
Secondo la tipica usanza di inizio anno, Il preside Albus Silente pronunciò il suo discorso:
- Miei cari studenti, vecchi e nuovi, vi do il benvenuto alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, per alcuni di voi questo sarà l’ultimo anno prima di intraprendere un nuova strada, il destino che ognuno di voi ha già in serbo da molto tempo, alcuni sono già consapevoli di quello che li aspetta ma forse si può tentare di cambiare.
Ci sono molte sorprese in serbo per quest’anno, a cominciare dal ballo in maschera di Halloween, nella cui occasione si terrà anche una gara di ballo, la festa di Capodanno per coloro che resteranno qui a scuola, e il ballo di San Valentino.
Ogni sabato gli studenti, a partire dal quarto anno in poi, potranno partecipare alle gite ad Hogsmeade per tutto il pomeriggio, tra qualche settimana comincerà il torneo di quiddich tra le case di Hogwarts e nel corso delle lezioni di pozioni vi saranno delle collaborazioni a coppie tra studenti del sesto e del settimo anno allo scopo di favorire l’apprendimento della materia. Per concludere vi comunico che il professore di difesa contro le arti oscure sarà Remus Lupin. Adesso potete godervi il banchetto, buona serata.
Una serie di applausi riempì la sala grande e poi tutti si misero a mangiare, tra chiacchiere, fragorose risate e sguardi languidi e piuttosto eloquenti …
Ginevra, nonostante l’invitante banchetto davanti ai suoi occhi, non era molto affamata, i suoi pensieri erano in subbuglio e rivolti ai fatti accaduti sul treno qualche ora prima … per cercare di distrarsi tirò fuori l’orario delle lezioni.
L’indomani le si prospettava un giornata niente male … due ore di difesa contro le arti oscure, un ora di divinazione, un ora di storia della magia, due ore di pozioni, e per concludere in bellezza, un ora di incantesimi.
- Con chi farete pozioni?
- Non ne ho la più pallida idea Ron, non c’è scritto, ma non credo sia la tua classe, Piton odia i grifondoro … figurati averne l’aula piena.
- Penso proprio che sarà con i corvonero!
- O i tassorosso … oppure … i serpeverde … che cosa intendi fare in quel caso mi vieni a prendere dalla mia classe e mi rinchiudi nella torre di grifondoro?
- Smettila di essere così indisponente Ginny, tuo fratello si preoccupa solo per te.
- - Harry non ti ci mettere pure tu, posso fare a meno del cavaliere dall’armatura scintillante, sono cresciuta ormai.
Di nuovo irritata dal comportamento dei due amici, decise di alzarsi per raggiungere la torre di grifondoro e riposarsi, la annoiavano le chiacchiere continue che tutti facevano … attraversò la sala grande sotto lo sguardo curioso di professori ed insegnanti, percorse i lunghi e silenziosi corridoi di pietra che infestavano la scuola … fuori era calata la notte.
- Ciao Principessa …
Si spaventò, la voce calda e gentile che aveva udito sembrava solo frutto della sua invenzione, della sua mente malata, ma non era così … un ragazzo di diciassette anni, con la divisa di serpeverde, era a poca distanza da lei appoggiato al muro di pietra. Un volto conosciuto da molte ragazze della scuola, uno dei migliori amici di Malfoy … bellissimo ragazzo che, al contrario del suo famoso e potente amico, era decisamente meno irritante e più gentile … così era Blaise Zabini.
La stava guardando con uno sguardo strano, non era beffardo e neanche malvagio …
- Che cosa vuoi da me Zabini?
- Vedo che conosci il mio nome principessa, non ho bisogno di presentazioni … tu sei Ginevra Weasley e, anche se può suonarti strano, io so molte cose di te, me le ha raccontate una persona e posso dirti anche che tu non le hai rivelate a nessuno, non puoi farlo.
- Non ci posso credere … tu sai quello che è successo sul treno?
- Certamente, e se posso essere del tutto sincero con te, me lo aspettavo … ma non è certo finita qua, quello è solo l’inizio.
- Oh perfetto … non bastava già l’umiliazione e l’imbarazzo di quel momento.
- Questo è il tuo segreto … non puoi dirlo a tuo fratello, a Potter, alla Granger o ad altri perché non capirebbero, non riuscirebbero a comprendere quello che hai provato, le sensazioni che hai assaporato, ma io invece si, se mi permetti di ascoltarti.
- Mi stai chiedendo di mettere i miei segreti, i miei pensieri più nascosti nelle mani di un serpeverde … assurdo!
- Si, sono d’accordo con te, è un’ipotesi assurda e improponibile, ma, se non ti confidi con qualcuno, finirai per impazzire a lungo andare …
Ci pensò su, la prospettiva per quanto sciocca era ragionevole, in effetti erano passate poche ore ma il pensiero di Draco Malfoy e gli sguardi indagatori della gente la stavano facendo diventare ansiosa e fragile.
Sorrise e guardo dritta negli occhi il serpeverde.
- Ok, potrei anche dire che la cosa è accettabile, in fondo tu a quanto pare conosci me e anche Draco, ma sei cosciente che la gente parlerà, e comincerà a criticare?
- Certo principessa e la cosa mi diverte molto.
Si strinsero la mano come per suggellare un patto vincolante tra due anime, così simili e diverse al tempo stesso, il tutto sarebbe cominciato come un gioco, ma la loro amicizia doveva ancora compiersi …
- Perché mi chiami principessa?
- Perché lontanamente mi ricordi una di quelle principesse di cui si racconta nelle leggende orientali … bella, fiera e fragile, che si innamora dell’uomo sbagliato e passa tutta la vita a ricorrerlo senza mai avere ciò che vuole …
- E che cosa vuole?
- L’amore, poter assaporare ogni istante insieme all’uomo che desidera, vivere anche solo una notte tra le sue braccia, vorrebbe fermare il tempo e morire con lui se questo l’aiuta a stare bene.
- Spero di non finire mai così allora …
- Non saprei come risponderti, ma adesso è meglio che vada via, buonanotte principessa.
- Buonanotte anche a te Blaise Zabini.
Senza riflettere molto sul dialogo appena concluso, raggiunse il ritratto della “signora grassa” per rinchiudersi nella sua stanza:
- Parola d’ordine?
- Caput Draconis.
La porta venne aperta e la ragazza raggiunse il dormitorio femminile, quindi la sua stanza … si lasciò cadere sul letto a baldacchino esausta e col cuore che le batteva forte, quante emozioni in un solo giorno … troppe.

La mattina seguente le lezioni furono tutte, più o meno, tranquille e, perché no, anche piacevoli … peccato che adesso l’aspettavano due ore di pozioni con Severus Piton.
Raggiunse l’aula, situata nei sotterranei, dove trovò buona parte dei suoi compagni di classe già seduti nei banchi, ma sul suo voltò si dipinse un’espressione di stupore … erano presenti anche tutti gli studenti del settimo anno di serpeverde, tra cui Blaise Zabini, che le rivolse un sorriso, e Draco Malfoy con cui dialogava animatamente di chissà quale argomento.
“Perfetto” pensò tra se e se, mentre si sedeva in prima fila seguita dall’ingresso del professore che zittì l’aula.
- Buon Pomeriggio a tutti quanti, come potete notare con i vostri occhi, quest’anno le lezioni di pozioni si svolgeranno in collaborazione tra il sesto anno i Grifondoro e il settimo anno di Serpeverde. Verrete divisi in coppie, uno studente del sesto e uno del settimo anno, e per tutto questo tempo preparerete in collaborazione delle pozioni di media e alta difficoltà, mi sono preso la libertà di decidere già le coppie.
Lesse ad alta voce un numero elevato di nomi e cognomi ma Ginevra non aveva ancora sentito il suo … e la cosa la preoccupava.
Aveva uno strano presentimento sul compagno, o compagna, di pozioni … ma la vera notizia doveva ancora venire e non tutti i suoi pensieri erano infondati.
- Per concludere, Blaise Zabini e Lavanda Brown (perdonatemi se ho sbagliato casa ed anno ndFra), ed Ginevra Weasley e Draco Malfoy … se avete dei reclami o delle contestazioni non tentate neanche di menzionarmeli, ho già deciso le coppie e non ho alcuna intenzione di cambiarle , adesso sistematevi insieme ad i vostri compagni di lavoro.
Con il respiro fiacco e il cuore a mille, Ginevra raggiunse il posto di Draco Malfoy che sorrideva beffardo quasi come non fosse stupito più di tanto della situazione.
- Adesso aprite il libro a pagina sessanta, parleremo del veritaseum, sarà questo il compito che svolgerete per la prossima settimana, voglio che mi portiate i risultati pratici della preparazione e una ricerca approfondita sul procedimento di preparazione, gli ingredienti e gli effetti.
- Beh a quanto pare Weasley, io e te dovremmo lavorare insieme a questo progetto … sarà divertente, molto oserei dire.
- - Vedi di non cominciare come al tuo solito Malfoy, io voglio un bel voto di pozioni!
- Penso allora che dovremo organizzarci per la preparazione e la ricerca sul veritaseum, ci vediamo venerdì sera alle otto in punto in biblioteca, sezione Pozioni & filtri, hai qualcosa in contrario?
- - Beh, a dire il vero non so se …
L’ora di pozioni era finalmente conclusa, Draco Malfoy non aveva intenzione di stare lì’ a discutere con la Weasley dei suoi dubbi, per cui prese i suoi libri e si avviò all’uscita dell’aula voltandosi una volta sola per dirle:
- Ci vediamo Venerdì.
Niente da fare, quel ragazzo era impossibile, non le aveva dato neanche il tempo di rispondere, aveva fatto tutto a modo suo … di nuovo!
Lo detestava, ma non del tutto, apprezzava in parte quel modo di fare così sicuro, fiero ed arrogante.
Prese tutta la sua roba dal banco ed uscì dall’aula dove trovò Blaise ad attenderla … che, appena la vide, scoppiò a ridere, sembrava davvero divertito.
- Beh, che c’è? E’ tanto divertente ridere delle mie disgrazie?
- Come puoi ben notare dagli eventi … l’episodio del treno è solo l’inizio!
- Come sei superficiale, si tratta solo, ed esclusivamente, di una collaborazione per la lezione di pozioni, niente di sessuale, sconcio o vietato ai minori … almeno credo che sia così.
- Si certo, come no! Pensi davvero che venerdì in biblioteca non succederà nulla?
Attorno a loro la gente li stava osservando incuriosita, parlottavano e si scomponevano con un po’ troppo Pathos … si domandavano, a voce piuttosto alta, da quando una Weasley, grifondoro, si mettesse a fare amicizia con un futuro mangiamorte come Zabini … i due però sembravano non farci caso.
- Ok, va bene giù la maschera … il problema è che il tuo amico è tremendamente sexy, mi piace, più o meno … e sono sicura che otterrà quello che vuole.
- Il punto di tutto è che prima di portarti a letto lui ti farà morire … non voglio dire letteralmente con una maledizione senza perdono, ma morire di desiderio.
- Per un momento mi sono spaventata.

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Capitolo 3
*** Che cosa hai fatto? Che cosa ho fatto? ***


Era venerdì, e la settimana sembrava essere passata fin troppo in fretta, senza incidenti o particolari momenti … apparte gli sguardi provocatori che il bel serpeverde dai capelli biondi le mandava da un tavolo all’altro durante i pasti in sala grande.
Raggiunse la sala grande , dove l’attendevano ii suoi compagni per la colazione, era contenta, molti l’avevano vista parlare e scherzare con Blaise Zabini, ma ron non le aveva detto niente … non ancora.
Si sedette vicino al fratello e ad Hermione, mentre Harry le stava di fronte: nessuno di loro sembrava allegro, anzi …
- Buongiorno a tutti!
Nessuno le rispose, ma sembrava che Ron fosse una bomba sul punto di esplodere … il suo volto era più rosso dei suoi capelli.
- Ti rendi conto di che cosa hai fatto?
- Io non credo di capire a che cosa ti riferisci!
- Allora da dove posso cominciare … stamattina mi sono giunte all’orecchio certe voci sul fatto che te ne vai in giro con amici non proprio … come dire … simpatici ed adeguati alla tua persona.
In secondo luogo tu fai coppia con Malfoy nelle lezioni di pozioni, per tutto l’anno, e che ti vedi con lui per “lavorare” senza testimoni …
Non le era piaciuto il modo in cui le aveva parlato, i diritti che si assumeva sul decidere chi poteva frequentare o no e soprattutto, il modo in cui aveva detto il verbo “Lavorare” … ma che cosa si era messo in testa?
- Tanto per risponderti, anche se non sono affari tuoi, Blaise Zabini è un mio amico, è gentile e disponibile, e poi se la collaborazione di pozioni con Malfoy ti irrita così tanto parlane con il professor Piton, sempre che voglia ascoltarti, io non ne posso più, non hai il diritto di controllare la mia vita.
- Senti un po’ tu, ma che cosa credi di poter pretendere … pensi che io possa stare calmo e tranquillo a guardare mia sorella che se la fa con la feccia Serpeverde?
- Cerca di calmarti Ron …
- Tu non immischiarti Harry, sia te che mio fratello avere delle grosse fissazioni, Blaise è una persona con cui mi trovo bene, come ho già detto ho sedici anni e sono libera di decidere le persone da frequentare … e se Malfoy mi aiuta ad avere un buon voto in pozioni, ben venga la sua presenza!
- Tu sei solo un po’ scossa Ginny, è una fase passeggera!
- Ma allora sei duro di orecchi! Non devi chiamarmi mai più così chiaro?
La ragazza, decisamente nervosa e con la rabbia a mille, lasciò la sala grande mentre suo fratello le urlava dietro qualcosa di incomprensibile.
Seguì le lezioni della giornata con molta distrazione … un po’ a causa della discussione avuta la mattina, un po’ per via dell’appuntamento in biblioteca che Malfoy le aveva dato.
Ogni cinque minuti guardava l’orologio, e nonostante mancassero ormai, o ancora, trenta minuti alle otto, si sedette ad un tavolo in biblioteca ad aspettare … l’ambiente era silenzioso e tranquillo, nessun’altro studente studente si trovava lì a quell’ora … “meglio per lei”.
- Buonasera Principessa.
- Ciao Blaise come va?
- Bene grazie, tu invece non sembri molto in forma.
- Stamattina mio fratello, come avevo previsto del resto, mi ha fatto una scenata in sala grande, l’oggetto della questione eravate tu e la collaborazione con Malfoy … puoi immaginare cosa mi ha detto! Mi continua a vedere come una bambina che non sa niente di certe questioni, purtroppo per lui non sono più la sua candida sorellina.
- Vuoi dire che tu non sei più vergine?
Il ragazzo sembrava stupito e Ginevra dovette faticare per non ridergli in faccia.
- Già, è accaduto quest’estate, Dean Thomas, prima che ci lasciassimo.
- Oh … beh … era solo una domanda, sai Draco era convinto del contrario, come me.
- Chissà cosa vi dite in mia assenza, soprattutto su di me …
- Lui pensava che tu fossi … un po’ repressa, ma nel senso buono … cioè dai devi capire che a guardarti non sembravi proprio una che aveva già scoperto le gioie del sesso.
- Gioie del sesso? Calma ragazzo stiamo parlando di Thomas, non di fuochi d’artificio.
- E’ solo che sei una sorpresa continua principessa.
- Ok basta credo che la mia mente deviata non regga lo sforzo.
Le guance della ragazza assunsero un bellissimo colore vermiglio come i suoi capelli, il tutto sotto lo sguardo divertito di Blaise Zabini che le sorrideva con una dolcezza a lei sconosciuta.
- Ma lui ti piace?
- Che domande fai … certo come non potrebbe.
Aveva la voce poco decisa … comunque come poteva non piacerle Draco Malfoy, un ragazzo così sexy e provocante … ma che cosa sarebbe accaduto se per caso. Remota possibilità, le si fosse innamorata di lui?
Scosse la testa sperando di scacciare dalla sua mente quell’idea del tutto assurda, era solo un gioco il loro, nient’altro … Amare, dopotutto, non era un gioco, o forse si?
Non doveva pensarci, o forse non voleva, al di là dei loro giochi rimanevano comunque un serpeverde e una grifondoro, un Malfoy, figlio di un mangiamorte e prossimo a seguire le orme del padre, e una Weasley, figlia di sostenitori accesi contro Voldemort e per di più protettori dei gabbani, nemici giurati di Voldemort e dei suoi seguaci.
- A che stai pensando principessa, ti vedo triste …
- Beh, non so … per un momento brevissimo ho pensato all’eventualità che io mi possa innamorare di lui, è una cosa terribilmente assurda ma, mi è venuto da pensarci.
- Principessa io ti parlo seriamente, se vuoi un consiglio da amico, non pensarci adesso ma cerca semmai di goderti il momento, perché comunque vadano le cose, è il settimo anno per me e Draco, dopo di che il nostro destino è segnato … nel peggiore, o migliore dei casi, ti ritroverai ad amare per tutta la vita l’umo che ucciderà la sua famiglia, marcirà tutta la vita nella prigione di Azkaban o ancora peggio … ucciderà te. Scusa se sono indelicato, ma non voglio vederti soffrire.
- Grazie Blaise, è triste ma lo capisco.
- E’difficile accettarlo, ma non puoi amare un serpeverde e pensare di essere felice, quando lo fai vuol dire che lo ami così tanto da voler soffrire per sempre, perché non si smette di amare uno come lui … non puoi, non riesci!
- Ho capito.
- Buona serata principessa.
La lasciò lì da sola ad aspettare … la sua mente in confusione ripensava alle parole amare ma sincere dell’amico … era davvero così terribile amare?
Puntuale come un orologio, Draco Malfoy entrò in biblioteca alle otto in punto, si salutarono con una grande freddezza, come se nulla fosse accaduto in precedenza … lavorarono alla pozione per due ore filate riuscendo alla perfezione nel procedimento della preparazione che facilitò anche la ricerca scritta … era davvero un maestro in questa materia e Ginevra rimase basita, il professor Piton doveva averlo istruito piuttosto bene …
Erano entrambi stanchissimi per il lavoro e per l’ora ormai tarda. Ginevra non aveva smesso neanche per un minuto di pensare alle parole di Blaise, e più volte si era soffermata a guardare il viso del ragazzo come per sperare di riuscire a leggergli nel profondo della sua anima nera come la notte.
- Bene Weasley, qui abbiamo finito buonanotte …
- Aspetta un secondo … io non ti capisco.
- Ti piace giocare, ma hai troppa fretta!
- Non sono un piccola e fragile santarellina come credi, tu non mi stai violentando in alcun modo … so bene che cosa ho provato quando sul treno mi hai … stuzzicata, so cosa significa provare piacere, sentirsi come creta nelle mani di qualcuno che sa come farti toccare le profonde sensazioni del piacere anche se proibito.
- Non sei vergine allora.
- No, ne ho già parlato con Blaise prima che tu arrivassi …
- Sei un po’ impaziente piccola ragazzina viziosa … impertinente e pronta a provocare chiunque guardi in quei tuoi occhi da cerbiatta … non sono volgare come tutti quelli che ti girano intorno, una donna è il dono più bello e va trattato con rispetto anche nel sesso.
- Ci sai fare con le parole …
- Non solamente con le parole…
La prese in braccio per poi metterla a sedere sul grande tavolo di legno dove poco prima avevano lavorato.
Come se fosse la cosa più normale del mondo, se quello che accade nel loro mondo si può definire normale, le scostò i ciuffi rossi dal volto arrossato e liscio, sfiorò col dito le sue labbra sottili e rosee … per poi baciarle, prima con esasperante lentezza, poi con un impeto e una passione a lei sconosciuti … per la prima volta le capitò di provare un piacere nuovo, travolgente, intenso … solo un bacio.
Le loro lingue si sfioravano, si desideravano come i loro due corpi stretti in una morsa, trascinati dal piacere in un vortice di sensazioni proibite. Un brivido le percorse la schiena quando sentì la mano calda del ragazzo che risaliva, dalla coscia fino all’inguine … un sottile strato di stoffa leggera lo separava dalla sua intimità … una barriera fragile … come quella del piacere … i sospiri leggeri e pacati di Ginevra riempivano l’ambiente mentre le dita di Draco stuzzicavano la sua intimità con fare esperto e dolce, senza fretta di concludere, ma semmai con una pacata intensità che precludeva l’apice del piacere della rossa … che, dal canto suo, poteva sentire l’eccitazione del ragazzo a contatto con il suo corpo ormai schiavo delle sensazioni …
- Non fermarti adesso …
- Lo devo fare … non ho intenzione di finire oggi … il momento deve ancora venire, adesso potrai addormentarti soddisfatta se ci riesci … sognalo Weasley, sogna quel momento … momento in cui, sarai tra le mie braccia prigioniera del vizio … ad un passo dall’inferno …
- Se questo è il tuo inferno Malfoy, portami con te …. Venderei l’anima al diavolo per tutto questo.
- L’ho già fatto io, non credo ti piacerebbe.
Allontanò il suo corpo da quello della ragazza che sembrava piuttosto delusa ed amareggiata d questo gesto … Il biondo serpeverde guardava i risultati della sua opera, gli occhi color smeraldo della ragazza erano lucidi e lasciavano trasparire le sensazioni appena toccate, le sue guance arrossate e la gonna stropicciata … sembrava ancora più bella …
- Buonanotte Weasley …
Le baciò la mano con dolcezza … e le volse le spalle per lasciare la biblioteca.
Lo sguardo di Ginevra lo seguì fino a che non lasciò la stanza senza mai voltarsi indietro …
Rimase lì seduta sul tavolo ancora per un tempo lunghissimo, le candele si erano quasi completamente consumate e non si udiva alcun rumore tutto intorno, immaginò di nuovo tutto ciò che aveva appena vissuto, ma le faceva male … odiava quel bastardo ma allo stesso tempo sentiva di avere un disperato bisogno di lui.
Doveva però andare a dormire prima di impazzire, raggiunse la sua sala comune dove il fuoco bruciava ardente senza sosta, seduta sul divano Hermione Granger la osservava …
- Ce ne hai messo di tempo …
- Scusa, è solo che, dovevo pensare un po’ prima di tornare qui. Comunque, prima che me lo chiedi, non è successo niente.
- Non è una cosa che mi riguarda Gin, non sono qui per farti la predica, hai, dopotutto, solo un anno in meno rispetto a me, Ron ed Harry e sei libera di compiere le tue scelte, che solo tu puoi giudicare giuste o sbagliate.
- Vuoi dire che non sei qui per giudicarmi?
- Blaise Zabini, serpeverde a parte, è uno studente intelligente e brillante, al contrario dei suoi amici non si diverte a prendere in giro tutti … su Malfoy, beh sai come la penso, è un ragazzo viziato ed egoista, futuro mangiamorte … lavorate insieme per pozioni? Beh non è un problema nostro e se dovesse nascere qualcosa … non farlo sapere a Ron.
- Hermione non devi … Ron potrebbe …
- Ron lo capirà prima o poi, buonanotte …
La ragazza non sapeva che fare, si sentiva come sull’orlo del baratro pronta a cadere tra le braccia del diavolo, ma che cosa sarebbe accaduto? Nessuno poteva saperlo … nessuno.

Scusate se prima del 1 gennaio forse non aggiornerò, nn ne sono sicura, ma non so se ci riesco!

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