Non Posso Curarti, Scusami

di terroristabionda95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Capitolo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Terzo Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 5: *** Missioni di una Vita ormai breve! ***
Capitolo 6: *** Dolce Piccola Stellina...Rebecca ***
Capitolo 7: *** Il tuo sorriso non mi disturba! ***
Capitolo 8: *** Basta mi buttooo! ***
Capitolo 9: *** Spegni quel Computer! ***
Capitolo 10: *** Spiegazioni dovute. ***
Capitolo 11: *** Sei tu il mio Peluche! ***
Capitolo 12: *** Pasta zuccine e panna. ***
Capitolo 13: *** Monosillabe ripetitive. ***
Capitolo 14: *** Paura di...volare. ***
Capitolo 15: *** Dispiace davvero.. ***
Capitolo 16: *** Quella lingua biforcuta ***
Capitolo 17: *** Hai rinunciato per lei? ***
Capitolo 18: *** Fine. ***



Capitolo 1
*** Primo Capitolo ***


-Sana dai, su alzati dal letto!! Farai tardi.
Gridò la mamma di un eterna bimba.

Sana guardò l'orario sull'orologio di Pucca.
7:49.
Uffy...perché capitano tutte a me, pensò l'adolescente.

Si preparò e corse subito fuori casa.
C'era Aya che l'aspettava.

-Bene! Questa volta 1 minuto e 10 secondi! Piano piano ci stiamo avvicinando sempre di più ai Mondiali dei Ritardatari! Brava! Continuando così, arriveremo prime!
Disse con tono sarcastico l'amica.
-Sfotti, sfotti...tanto gli sfottuti vanno in Paradiso!! Piuttosto ti sei preparata per il compito di Mate?
-Sana!! Non ha studiato un altra volta??!?! Uffy però...
-Ti prego!!! Questa volta, non ho studiato perché mi sentivo male...Il dolore non è passato nemmeno con un aspirina...Anzi penso che non se ne andato del tutto...
-Beh...non saprei cosa consigliarti...
Disse una Aya con una voce delicata e premurosa.
-Oh grazie dolce fanciulla!
Sdrammatizzò la buffona di nome Sana.
-Sfotti, sfotti...tanto gli sfottuti vanno in Paradiso!!

Arrivate davanti la scuola entrarono.

La giornata trascorse noiosa, grigia e cupa, anche se fuori era una giornata tipica primaverile.

Sana non si sentì bene tutto il dì, ma non volle dire nulla.
Non voleva essere al centro dell'attenzione.
Odiava essere al centro dell'attenzione.

Finita la scuola tornò a casa.
La mamma seduta alla scrivania a scrivere storie infinite.
Salutò e se ne andò di sopra, in camera sua.

Posò lo zaino per terra e si tuffò nel letto.
Guardò il soffitto pensosa.
Poi pose la sua mano destra sulla pancia, con faccia sofferente.

Che dolore!
Un calore improvviso le passa nel cuore.
Una fitta terribile.
Un dolore che divenne sempre più angosciante.

Svenne.







Ciao a tutti!!
Grazie a tutti per aver scelto di leggere questa FanFiction!
Beh che dire c'è subito un suspance che gela.
Wauw!
Ringrazio, poi coloro che hanno letto la mia One-Shot "Nokia 6267".
La dedico agli amici più cari e ai miei dolcissimi Fan!

.TerroristaBionda.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Che dolore!
Un calore improvviso le passa nel cuore.
Una fitta terribile.
Un dolore che divenne sempre più angosciante.

Svenne.

Nella sua mente pensò ad un sacco di cose.
Stava sognando.
Sognava il Paradiso.
Era bellissimo.
Ma non era la classica veduta: nuvole, angeli...No No!

C'erano le nuvole,sì, ma di un colore candido e puro perfette al occhio umano.
Il cielo era quello del tramonto, un mix di rosa, giallo, e arancione.
Poi c'era una sorgente termale all'aperto, che faceva scorrere acqua limpida e cristallina, come un velo trasparente, e con il sapore piacevole, dolce, e rinfrescante.
Ed attorno alla sorgente c'erano tanti fiori, ma di una sola specie: L'ibisco.
C'erano di tutti i colori, che raccolti insieme formavano una tela dal colore unico e tranquillante.


Che meraviglia, pensò.

Poi una voce.

-Sana?? Sana? Svegliati! Non ti preoccupare...c'è la mamma qua con te...svegliati Piccinapiciò.

Sana aprì leggermente gli occhi.
Stava sdraiata su un letto.
Quello dell'ospedale.

-Sana, ti ho trovato sul pavimento svenuta, cosa è successo??
-N-Non mi ricordo...Ieri, lo sai, mi sono presa un aspirina per quel mal di pancia, ma mi è passata...

La madre uscì dalla stanzetta.
Odiava quell'odore di nuovo, di ospedale insomma.
Sana la vide da un vetro che parlava con il dottore.
La faccia della madre era sorpresa, scoccata, anche un po' disperata.
Sana non fece che disperarsi...Perché quelle facce?
Che cosa aveva che non andava????

Entrò il Medico.
-Signorina Kurata...da varie analisi che abbiamo effettuato, abbiamo...scontrato in lei dei "Virus"...
-C-come non capisco?
-Vedete lei è affetta da una malattia genetica...Lei si affatica molto, e questo la rende continuamente stanca...E come se lei avesse "La Sindrome della Stanchezza Cronica".
-Ma c'è una cura, no? Non è che mi indebolirò ogni giorno di più, vero??
Urlò Sana ferocemente.
-Ben, non è esatto. Questa tua malattia la stiamo rincontrando spesso in questi tempi, l'abbiamo scoperto, quasi 1 anno fa...Ma per quanto stiamo cercando di scoprire le sue proprietà...Pare che non c'è cura...
-M-ma non capisco...
singhiozzò disperatamente Sana.

Non voleva ascoltare, quelle parole malsane, maledette.

-Sana, Piccinapiciò, quello che sta dicendo il Dottore è che non c'è cura e che è mortale.

Sana in un' attimo perse tutti i suoi sogni, perse ogni ricordo di allegria che aveva custodito.




Ciao a tutti!!! Ma come tutti quanti pensavate che era incinta?? Devo dire che questo capitolo mi ha toccato molto...è dura scrivere di una cosa così terribile...
Ma non vi preoccupate! Non le succederà niente, poiché....
Oh no! Non vi svelerò niente!
Grazie a tutti per i bei commenti! Vi adoro!

Chany41: Grazie amore mio! Ma non ti preoccupare non te la faccio morire!! Ti voglio bene!!


free__sky__77: Grazie anche a te, Pauletta! Ma come, pensi a male?? Poveretta la nostra Sana....xD Un bacione!

akira96: Grazie anche a te!!

Saku_chan: La frase "Sfotti, sfotti...Tanto gli sfottuti vanno in Paradiso!" è una frase che dico da quando sono nata, e lo dico per crescere...Quando mio padre mi sfotte per i miei atteggiamenti gli grido questa frase! L'età di Sana è sui 15 anni...Grazie x il commento: erano dolci-dolci!

Grazie anche a chi ha commentato la mia One-Shot!! PS la foto è un fiore di ibisco, per chi non ha capito cosa fosse, o come fosse.

.TerroristaBionda.

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Capitolo 3
*** Terzo Capitolo ***


-Sana, Piccinapiciò, quello che sta dicendo il Dottore è che non c'è cura e che è mortale.

Sana in un' attimo perse tutti i suoi sogni, perse ogni ricordo di allegria che aveva custodito.

La madre si rese conto che aveva sbagliato proprio come dirgli quella notizia.
Si alzò, le baciò la fronte e se ne andò, assieme al medico, fuori la stanza dell'ospedale.

Sana invece rimase ferma immobile senza nemmeno guardare negli occhi la messaggera crudele, che portava il nome di "Mamma".
Fissava un punto della stanza, ma non faceva molto caso all'oggetto che fissava.

La rabbia, la tristezza, la speranza rotta in pezzi incollabili.
Questi erano i sentimenti di Sana.
Troppo era lo sforzo, lasciò le lacrime cadere, così sfogandosi si addormentò.

Sognò di nuovo il Paradiso, sempre più bello, e pensò che ormai quello sarebbe diventato la sua casa, per l'eternità.

Al suo risveglio vide una figura seduta sula soglia della finestra.
Era accovacciato, e leggeva un libricino.
Era biondo, un biondo perfetto, né troppo scuro, né troppo chiaro.
Ma la cosa che la colpì di più furono le ali, candide e bianche come i fiocchi che cadano il giorno di Natale.
Si girò.
Un Angelo?

- Finalmente ti sei svegliata.
Disse la figura scocciata.

- M-ma tu...??
Balbettò Sana confusa.

- Ok...Ciao. Allora io sono Akito, uno dei tanti Angeli della Morte, fin qua ci siamo, no??
Disse l'Angelo scocciato ancor di più.

- Mmm-Si certo...ma non capisco..?
Disse una Sana sempre più confusa.

- Allora tu devi morire, giusto? Beh io sono qui perché devo raccogliere la tua "Anima", quando creperai, e poi portarlo al Santo Signore. Ok?

- Ma come?? Io-
- Tu devi morire, si! Brava! Immaginavo che gli umani non fossero così intelligenti...
Interruppe l'Angelo sarcasticamente scocciato, con quella sua aria da Superiore.

Volò verso di verso il suo letto.

- ...e non immaginavo che fossero, poi, così carine.
Aggiunse.

- Vattene.
Disse Sana drasticamente.

- Non me ne posso andare. Purtroppo devo aspettare il momento che tu crepi.
- Non sei un angelo se tratti una persona così.
- Non mi interessa. Non mi interessa né della tua vita, né di cosa pensi di me. Sto facendo solo il mio lavoro, quindi cerca di crepare in fretta.
- Come fai ad essere così rude e senza pudore?
- Ho i miei buon motivi. Senti quando stai per morire fai un fischio, mi vado a fare un giro per questo mondo...Ciao.

E così se ne volò via dalla finestra.
- Aspet-
Ma la sua voce debole non la fece nemmeno dire una sillaba.



Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo. Bello questo capitolo, eh? Dai! Si può dire che vi ho fatto una vera kikka!
Come è maleducato questo Angelo, ma come mai?
Sana è sempre più triste, ma specialmente con Akito che le manda il picchio...come si comporterà?

Beh! La risposta è nel 4 capitolo.
Ringrazio:

Chany41: Ovvio che no!! Non vedi che adesso arriva il bello?? xD Ti amo sempre di +!

free_sky_77: Pauletta!! In questa settima ci siamo conosciute di più e devo dire che sei troppo simpa, a te è dedicato questo chappy. Con tutto il mio affetto!!! xD Comunque sia aspetto il prossimo chappy della tua ff...Non vivoo!!!
xD

Saku_chan: Ho cominciato a conoscerti proprio come per Paola, ma mi ha colpito la tua conoscenza sulle opere di Miho Obama (Anche Chany41 è una appassionata xD) ti ringrazio per il commentino! Non sapevo che in altre FF fosse comune Sana sul letto dell'ospedale...Mi dispiace saperlo...infondo sto cominciando ad adorarla!! Ma la mia idee della storia c'è l'ho da un sacco di tempo...Chiedi a Dany se vuoi...Cmq sia Tvb kiss!!

Heric e Sana per sempre: Ti dico subito che adoro il nome!! Bella scelta! Grazie per il tuo delizioso commentino!!

Un Bacione speciale a chi mi segue, ma adesso devo andare a prepararmi perché stasera si esce!!!

.Terrorista.Bionda.


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Capitolo 4
*** 4 Capitolo ***


E così se ne volò via dalla finestra.
- Aspet-
Ma la sua voce debole non la fece nemmeno dire una sillaba.

Dalla stanchezza e dalla rabbia ancora dentro di lei, si addormentò nel lettino.
Così cupo.
Così grigio e triste.

- Sana, siamo arrivate. C'è la fai a scendere dalla macchina?
- Penso di si...

Era finalmente tornata a casa.
Aveva trascorso solo 2 giorni nell'ospedale, eppure per lei sembravano un'eternità.
Ah quanto voleva sentire la voce di Aya.
Andò in camera e si tuffò nel letto.
Poi prese il PC e se lo mise sulle ginocchia per vedere meglio lo schermo.
Cliccò subito sul programma "MSN".

"(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯)" ha appena effettuato l'accesso"

Subito una messaggio istantaneo.
Questa deve essere Aya, pensò.

×o°” ̃`”°o×αуα αи∂ тнє ѕтαяѕ×o°” ̃`”°o× scrive:
Amò!! 6 tornata!!! Finalmente!! xD
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
Hai visto? xD Come stai?
×o°” ̃`”°o×αуα αи∂ тнє ѕтαяѕ×o°” ̃`”°o× scrive:
bnbn te?
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
Non c'è male...
×o°” ̃`”°o×αуα αи∂ тнє ѕтαяѕ×o°” ̃`”°o× scrive:
Allora xk sei andata all'ospedale?? Non è che sei incinta?? xD
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
Nono...Avevo...mal di pancia, e poi ho avuto la febbre altissima...
×o°” ̃`”°o×αуα αи∂ тнє ѕтαяѕ×o°” ̃`”°o× scrive:
Ma domani vieni a scuola??
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
Se c'è la faccio si...non lo so di preciso...kmq sia...è successo qualcosa di nuovo??
×o°” ̃`”°o×αуα αи∂ тнє ѕтαяѕ×o°” ̃`”°o× scrive:
Veramente, no...Ma dimmi ti è passato poi il mal di pancia...??
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
Beh, diciamo...Ma all'ospedale mi è successo qualcosa di strano..
×o°” ̃`”°o×αуα αи∂ тнє ѕтαяѕ×o°” ̃`”°o× scrive:
Cosa??

Sana voleva raccontarle dell'angelo.
Stava cominciando a scrivere:
"Beh...ho visto un angelo...Lo so sembra strano ma...è successo!!...mi ha detto...che dovevo morire e che lui doveva prendere la mia anima...ma era rozzo e..."

- Non sono rozzo!
Disse una voce suadente ma sempre scocciato.
- Invece lo sei!
- Come ti permetti insulsa?? Comunque, non devi raccontare a nessuno di me...se lo fai...beh ti faccio conoscere Lucifero. Capito, insulsa?

E con un gesto delle dita, spense il computer.

-Hai capito, insulsa??
Gli sussurrò nell'orecchio.

- Si...
Disse Sana arresa.

- E su, sorridi un po'. Può succedere sempre di tutto nella vita!
-Tsè...Le ultime parole famose...Tsk...Perché c'è l'hai tanto con me?? Che cavolo ti ho fatto??
-Niente.
-E allora perché cerchi di rovinarmi la vita??
-Mah, forse perché non ho niente da fare...
-Il solito, come fa un angelo a non avere a che fare...Beh, tieni, così intanto hai qualcosa da fare...

Sana gli passo la NitendoDs.

-Cos è?
Chiese entusiasmato Akito.

-è un giochino...Non sono brava a spiegare...Non ne ha mai visto uno?
-No...è un po' che non vengo sulla Terra...
-Oh...pensavo che venissi molto spesso qua...insomma sulla Terra...
Sana cercava di aprire un discorso
-No...Vediamo, questo è la seconda volta che vengo sulla Terra...
Disse pensoso Akito.

In quella sera calda Sana stava sul letto a parlare con un nuovo, ma strano, amico.
Parlarono tutta la sera, a raccontarsi vicende vissute, a farsi domande l'una con l'altra.
Akito stava cominciando a conoscerla, rideva alle sue faccine buffe, rideva quando specialmente lei rideva.
Era valsa la pena arrivare sulla Tera, per incontrare un anima così...Bella.


Beh, qst chappy è un po' più lungo, ma ci rivela un sacco di cose!!
Stanno cominciano a conoscersi...Amicizia, amore?? Chi lo sa?? Beh, io ovvio!!
Questa volta non farò gli ringraziamenti uno ad uno, poiché ho paoletta ke rompe!! Ringrazio molto tutti voi! Commentate!


.TerroristaBionda.

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Capitolo 5
*** Missioni di una Vita ormai breve! ***


Capitolo 4 In quella sera calda Sana stava sul letto a parlare con un nuovo, ma strano, amico.
Parlarono tutta la sera, a raccontarsi vicende vissute, a farsi domande l'una con l'altra.
Akito stava cominciando a conoscerla, rideva alle sue faccine buffe, rideva quando specialmente lei rideva.
Era valsa la pena arrivare sulla Terra, per incontrare un anima così...Bella.

- Ah, che sonno!
- Ti sei svegliata, finalmente?
- Si...però...NON VOGLIO ANDARE A SCUOLA! Ma che ora abbiamo fatto ieri sera?
- Tardi...anzi Tardissimo! Non ti ricordi??
- No...figurati quanto ero stanca!!
- Allora ti rinfresco la memoria...Sei proprio una gattina...
Disse l'angelo malizioso.



Sana si fece rossa. Cosa aveva fatto mai??? Mica "quello"??

Quel silenzio imbarazzante si spezzò con la risata di Akito.

Sana lo guardava sospettoso.
Poi si rese conto che scherzava e gli tirò il cuscino addosso.

- Scemoo!! Mi hai fatto preoccupare!!
- Preparati piuttosto!
- Si padrone...Uffa...

"Che ragazza stupenda, nonostante sa che la sua vita può finire a momenti, ha sempre il sorriso in faccia...La invidio un po'...Quando sapevo che dovevo morire, proprio come lei, non feci altro che lamentarmi...Scommetto che si sono sentiti sollevati al pensiero che sono ormai morto..."

La ragazzina, cominciò a vestirsi.
Per andare a scuola si vestiva sempre in modo semplice e pratico.
Jeans Skinny chiaro, Maglietta nera con strass e Nike Air Max.
Soddisfatta, sorrise allo specchio e cominciò a farsi il codino alto.

- Se ti vesti in modo così banale, non troverai mai un fidanzato!
- Sfotti sfotti...che tanto gli sfottuti vanno in Paradiso!
Disse Sana quasi come una cantilena.

"Pensandoci...Devo parlare con Aya della mia malattia...Lei è la mia miglior amica, ma so che capirà... Mi starà vicino e mi vorrà bene...e forse chissà...può conoscere anche Akito..."

- Oii Màà!!!! Io vadooooo!!
- Ciaoooo amoremaoooo!! Torna presto e non ti affaticare...ricorda sempre...
- Si siiii!! Ciaoooo!

Akito la inseguiva...peggio di un' ombra.
Era davvero fastidioso per Sana, ma non si voltava indietro per guardarlo.

- Sanaaaa!!

Dall'angolo della strada una ragazza agitava la mano per farsi vedere dalla compagna.

- Ayaaaaa!!
- Ma perché dovete disturbare la gente che dorme??
- Zitto tu!! Shh!

Aya la correva incontro.
- Come stai?
- Bene...Senti-
- Oggi abbiamo il compito di Tecnica, hai studiato??
- NO! Ma non me l'hai detto ieri??
- Mi ha mandato un mex Tadase ieri sera...è un compito a sorpresa...
- E non mi hai avvisato???
- Uno: ti era disconnessa da MSN prestissimo; Due: Ho cercato di avvisarti ma per quanto squillava il tuo cellulare, tu non rispondevi; e Tre: Erano le sette di sera, mica dormivi????
- No Noo!!
- E che stavi facendo??

"Stavo parlando con il mio Angelo della Morte, Akito! Lo conosci?? Lui mi insegue dappertutto! Si perché ho una malattia mortale e lui aspetta che muoio! Che stress, eh? Ma invece di parlare di me raccontami di te! Cosa ti è successo ti particolare?? ... Oh my Gosh!"

- Ehy? A che stai pensando?? Non è che è qualche ragazzo ti sta facendo sognare un po' troppo?? eh eh...Brava la nostra Sana!
- Macché!!
- Però eccolo là!

E l'amica indicò un ragazzino moro, con gli occhi verdi, pelle abbronzata.
Sana abbassò il dito della ragazza, e cominciò ad abbassare lo sguardo.

- Hikaru...
- Chi è costui??
Disse il biondino alato interessato.

- Shh!
- Se quel bastardo ti ha fatto soffrire io...io lo ammazzo!!!
Urlò infuriata l' amica.

- "Come sei dolce Aya...mi fido tantissimo di te...sei veramente un' amica..." No non ha fatto niente!...Pensa che non mi sono nemmeno dichiarata...Uffy!!
- Ancora??? Sanetta...certo che sei proprio scemaaa!!!
- Pure tu adessooooo, Uffy!!
- Bimba Scemaaa!!

"Come dirglielo...odio nascondere le cose ad Aya..."

Sana guardava il ragazzo.
Quando sorrideva faceva battere il cuore di Sana fortissimo come prima di un infarto.

Con lui c'era un rapporto di...di...veramente non c'era nessuno rapporto.
Che vergogna, sto al liceo da 2 anni ormai, stiamo nella stessa classe, e non ci siamo mai parlati, pensò Sana disperata.

- A me non convince tanto...
- Zitto tu...
- Fai quello che vuoi, ma quello ti farà solo soffrire.

Cattivo! pensò lei.

" Devo dichiararmi a Hikaru e devo parlare della mia malattia con Aya...Prima di morire devo fare queste due cose...Ho una missione...Sono gli obbiettivi di una vita per me...tanto ho poco da perdere...tanto per quanto mi rimane...ma chissà...tutto può finire anche domani...spero solo che, allora la Fortuna mi voglia fare al meno un regalo...".

Ciaoooooo!! Da quanto non scrivooo!! Vi ho regalato un capitolo fondamentale per questa storia! Sono tornata ieri da Londra e perciò non ho avuto modo di scrivere...Ma ringrazio tutti coloro che leggono questa mia storiella...Vi ringrazio per i commenti dolcissimi, sia delle mie One-Shot!
Vi adoro non perché siete delle fan (non penso che sia il termine adatto, visto che non sono nemmeno tanto brava) ma perché siete delle amiche!!

Ciao a tutti e alla prossima (che non sarà lontana!)

.TerroristaBionda.


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Capitolo 6
*** Dolce Piccola Stellina...Rebecca ***


Dolce piccola stellina...Rebecca... " Devo dichiararmi a Hikaru e devo parlare della mia malattia con Aya...Prima di morire devo fare queste due cose...Ho una missione...Sono gli obbiettivi di una vita per me...tanto ho poco da perdere...tanto per quanto mi rimane...ma chissà...tutto può finire anche domani...spero solo che, allora la Fortuna mi voglia fare al meno un regalo...".

 
Sana, seduta al suo posto guardava dalla finestra e pensava.
Guardava l'immagine riflessa delle ali di Akito.
Poi abbassò lo sguardo per guardare con la coda dell'occhio Hikaru...

"Hikaru...senti...tu mi piaci...mi piaci un sacco...NOO NON VA BENE! Hikaru tu sarai il mio fidanzatoo!!! Muhahaha! Oh Noo, non va bene affatto...Come devo fare..."

- Non ne vale la pena...
Disse il biondo.

- Perché non hai un po' di ottimismo? E poi che ha di sbagliato?
Sussurrò lei aspettando curiosa la risposta.

- Cosa ha di sbagliato?? Tutto...è un donnaiolo, ignorante, pensa che con un sorriso dona la felicità al più miserabile...Mister Sorriso Perfetto....Fprr...Mi fa pena, è proprio banale...
Commentò tranquillo.

- Zitto...Tu non sai cos' è l'amore...Lui è simpatico...dolce...romantico...
- ...e non ti pensa affatto...per lui non esisti...
- Come ho detto...tu non sai cos è l'amore...
- Sarà...

"Dolce piccola stellina...Rebecca...So cos è l'amore...tu lo eri..."

- Classe!! Oggi avrete con voi una nuove compagna. Il suo nome è Isabelle Vaustier. Proviene dalla Francia, ma le sue origini sono giapponesi...
Urlò il professore.

Bionda.
Occhi misteriosamente viola.
Labbra sottili e delicati.
Il suo profumo: Cannella con un pizzico di vaniglia.
Dolce, suadente, morbido.

Akito la guardava.
Era stupefatto.
Gli occhi increduli dell'angelo fissarono la ragazza.
"Rebecca? Sei veramente tu?"
Anche la classe fissava la ragazza.
Lei, invece, rimase immobile, impaurita.
Agitata, guardò negli occhi di tutti per poi fermarsi a fissare Sana.
La fissava.
La fissava ancora.
La fissava ancor di più.
Sana la fissava terrorizzata.
Che sguardo inquietante, pensò Sana.
Perché mi fissa così, smettila!
Poi Isabelle spalancò gli occhi, per poi sorridere in modo innocente e banale.
Quei pochi secondi passati a fissarsi parvero eterne.

- Salve, sono Isabelle!
Disse con la sua voce stridula e accattivante, come la ninna-nanna di un pazzo.

- Bene...Siediti vicino a Sa
na, là...La ragazzina vicino la finestra con i capelli rossicci...e incominciamo la lezione.

Lei camminava verso il banco fissando sempre Sana.
Come una passerella camminava in modo elegante ma sempre con lo sguardo diabolico.
E come un branco di pecore, tutti fissavano Sana.
Anche Hikaru, che prima non l'aveva mai considerata, cominciava a sorriderla.
Sana appena incrociò il suo sguardo, si girò dall'altra parte imbarazzata.
Voleva urlare e piangere "Che cazzo avete da guardare?!?!?".

- Odio essere fissata...
- Perché? Adesso sei famosa! E guarda un po'...Adesso "Mister Sorriso Perfetto" ti guarda anche...Dovrebbe essere il più bel giorno della tua vita!
"Rebecca..."
Disse ridendo sarcasticamente a crepapelle il Diavolo sotto forma di angelo.

"Che stanchezza...Mi gira la testa...Maledetto tu, Isabelle, Hikaru e tutti gli altri!"

- Sana, non è educato maledire le altre persone....specialmente il ragazzo che ami...Non ti pare?
Sussurrò la voce stridula nell'orecchio di lei.



                                  Isabelle - Cover                                  
                             **Ecco Isabelle la nuova compagna di Sana**



Isabelle, ah Isabelle!
Interessante eh?
Ma chi è Rebecca??
E perché Sana è inquietata da questa nuova presenza??
La malattia di Sana si sta facendo sentire...speriamo il meglio!

Ho aggiunto anche il disegno! ^^ (Pacca sulla spalla di TerroristaBionda**)
Spero che tutti quanti riusciate a vederlo...(Sapete, l'ho disegnato io!)...devo ancora capire come inserirle del tutto...

Grazie a tutti quelli che leggono la mia FanFiction!
Vi ringrazio di cuore! (TerroristaBionda che manda baci a tutti quanti passando in macchina, come in una parata americana**)

Oggi sono particolarmente umoristica! Oh Beh!

Cosa dire più...Grazie, recensite e ditemi casa ne pensate!

Ciauuuu vi voglio bene!

.TerroristaBionda.

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Capitolo 7
*** Il tuo sorriso non mi disturba! ***


il tuo sorriso non mi disturba "Che stanchezza...Mi gira la testa...Maledetto tu, Isabelle, Hikaru e tutti gli altri!"

- Sana, non è educato maledire le altre persone....specialmente il ragazzo che ami...Non ti pare?
Sussurrò la voce stridula nell'orecchio di lei.

Sana spalancò gli occhi.
Come aveva fatto?? L'ha letta nel pensiero?? Ma avrà visto anche Akito?

Sana girò subito la testa verso la finestra.
Anche Akito era seduto vicino la finestra e fissava anche lui il mondo attraverso quel vetro.

Là fuori c'era movimento, c'era vita.
Invece, dentro l'aula, c'era una carica di negatività.
Pochi erano in grado di captarla, anzi solo Sana lo sentiva.
E indovinate dove era diretta?
Iniziava e finiva alla sua destra.
Dove si sedeva Isabelle.
"Che strana situazione..."


Finite le lezioni, Sana incominciò ad andare verso la stazione, per poi prendere il treno e tornare finalmente a casa.
Luogo di completa pace e beatitudine.
Non aspettò nemmeno ad Aya come suo solito.
Camminava.
E camminava.
Cercò di essere più veloce poiché qualcosa, di sicuro, la seguiva.
Akito non era.
Stava svolazzando al suo fianco.

Sentiva adesso i passi.
Chi era mai?
Aya?
Non lei no.
Deve fare il progetto con gli altri oggi.
Allora sarà...

- Sana! è il tuo nome vero? Scusami non volevo disturbarti....
Poi il soggetto sorrise.

Sana spalancò gli occhi.
Poi guardò Akito come se volesse dire "Tiè! Grazie, oh Signore!".
Sorrise.

-"Non bruciare la conversazione, Sana! Sii misteriosa...No...sii dolce!...Come fare??!?..." C-ciao...
- Allora ti chiami Sana...menomale! Così non ho fatto figuaraccie!
- Si...Tu invece sei...?

Disse Sana facendo finta di non ricordare il nome di...

- Hikaru Yamonoko! Sto in classe con te!
- Ah...si! Adesso mi ricordo!
- Se...se...Tsk! Tu te lo ricordi eccome!! Stupido "Mr Sorriso Perfetto"...Tsè...
Disse il Biondino Alato.

Sana non fece caso a quello che disse Akito.
Non gliene importava niente di tutto.
Adesso il ragazzo che tanto sognava era con lei.
Soli.
Parlavano.
Scherzavano.

"Dammi un calcio, fa si che non è un sogno!!!"

- Beh...Sana...anch'io abito da questa parte della città...Mica ti da fastidio se...torniamo assieme?
- "No, macché!!! Violentami se ti fa piacere!!" Se ti va...per me è uguale...
- Ti ringrazio!

E il ragazzo sorrise nel modo che solo lui sapeva fare.
Wow!, pensò la dolce, ingenua, Sana.

Camminarono verso il treno.
Saltarono sul treno.
Si sedettero sui sedili.
Hikaru tirò fuori il pacchetto di gomme.
Glielo offrì ma lei rifiutò.
A Sana arrivò un e-mail(*) sul cellulare.

Piaciuta la sorpresa?
Semmai mi ringrazierai a Scuola...Ok?
Il mio contatto msn è imnotanangel@tokyokyo.com
Aggiungimi tu stasera.
Ti aspetto Sanuccia cara.
Raccontami tutto ok?
Ciau ^///^

Da: (sconosciuto)
Ora ricezione: 14:24:11 01/03/2009

Sana pensò subito ad Aya...
Ma poi.
Lo sguardo si fermò su "Sconosciuto".
Chi era?
Non aveva detto a nessuno, tranne ad Aya, la sua cotta per Hikaru.

Hikaru sbirciò per leggere l'e-mail masticando una gomma marcata "Big Bubble".

- Hai msn?
- Si...tu?
- Si si! Che ne dici se mi dai il tuo contatto??
- S-si...è sanasosweet@tokyokyo.com....il tuo?
- imthelegendofhikaru@tokyokyo.com!
- Modesto!
- Anche tu però!

Parlava dei loro contatti ed dei nomi che avevano scelto.
Sana era "sanasosweet" che tradotto dall'inglese sarebbe "Sana così dolce".
Mentre Hikaru era "imthelegendofhikaru", "Io sono la leggenda di Hikaru".

Ma una cosa sfuggiva a Sana.
"imnotanangel".
"Io non sono un angelo"?

Sana era arrivata alla sua fermata.

- Tra poco c'è la mia fermata...ci sentiamo ok?
- Si vabbene...

Sana cominciò ad prendere lo zaino per terra.
Si alzò e andò verso la porta.
Anche Hikaru si alzò da dove era seduto.
Stava in piedi sul posto.
Strinse i pugni.
Chiuse gli occhi.
E gridò: Sana tu mi piaci.

Sana si girò.
Ma appena lo fece fu travolta da un bacio morbido e caldo.
Il sapore?
Di gomma da masticare.
Dolce.
Quello che stava masticando prima.

Akito vide tutto.
Ma non disse niente.
Furono le sue ali a mostrare il suo sentimento.

Le sue ali sbattevano nell'aria, provocando un forte vento.
Sbattevano.
Mentre il vento si alzava sempre di più.
sempre in modo violento.

Sana invece non se ne fregava.
I suoi occhi erano chiusi.
Le sue mani stringevano lo zaino.
I suoi piedi immobili.
Solo le sue labbra.
Appoggiate a quelle di Hikaru.


(*) in giappone invece dei SMS si usano gli e-mail.

Hello!! How are you guys??!
Ok basta parlare in inglese!
Oggi vi ho regalato un chappy bello.
Romantico.
Ah....l'amore...
Beh si sa, nell'estate regna questo sentimento!
E anch'io l'ho scoperto....
Ma BASTA PARARE DI ME!
Cosa ne pensate del chappy??
Questa volta, ci sono indirizzi e-mail...
Gomme da masticare...
Ali sbattute violentemente...


Cosa ne pensate?
Commentate e...
Aspettate il prossimo chappy!

Volevo fare il disegno...ma poi la voglia è andata in vacanza e non mi è stato possibile....
Grazie a tutti!!!

I love you all!

.TerrorristaBionda.

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Capitolo 8
*** Basta mi buttooo! ***


Basta Mi Butto!! Sana invece non se ne fregava.
I suoi occhi erano chiusi.
Le sue mani stringevano lo zaino.
I suoi piedi immobili.
Solo le sue labbra.
Appoggiate a quelle di Hikaru.

- Ti amo Sana...
Disse Hikaru baciandola sulla fronte.

- Anch'io...

- Sana questo è il mio numero...Chiamami...ci conto...

E gli passò un bigliettino.
Sana scese dal treno e intravide Hikaru dal vetro della porta.
Lui la sorrise.

E lei chiuse gli occhi.
Inebriata da quel suo bacio.

Il treno era ormai lontano.
Ma lei, come una cretina stava ancora là.
Ferma davanti.
Come se stesse aspettando un altro treno.

Akito era furioso.
Sbatteva le ali impazientemente.
Poi urlò.

- E muoviti, cazzo!! Voglio tornare a casa! Stupida umana!! Non vedo l'ora che muori!

Lei si svegliò di colpo.
Lo guardò.
Quasi scioccata.

- Scusami...torniamo a casa...sono stanco...sono nervoso..e..ee...
Disse Akito dispiaciuto, abbassando lo sguardo.

Sana rimase di nuovo immobile.
Nessuno mai le aveva urlato così.
Cominciò a stringere gli occhi.
Una lacrima.
Poi due.
Poi tre.
Iniziò a piangere.

- Perché stai piangendo...?
Anche se Akito sapeva la risposta non poteva non consolarla.

- Perché sei il mio miglior amico e mi hai deluso molto...
urlò lei.

La stazione era vuota dato l'orario, così presto, così Sana non attirava attenzione.

Akito non disse niente.
Ma rimase scioccato.
"L'ho...l'ho delusa...".

Sana si asciugò le lacrime.

- Akito...ti farò un piacere...il prossimo treno...è tra 1 minuto...passa soltanto...non si ferma...Non fermarmi...ok?

Già si sentiva il rumore del motore...
Che chiasso.
Ma meglio così, pensò Sana, così non si sentiranno le mie urla.


Sana stava sul bordo.

1.
- Sta arrivando! Manca poco!
Urlò Sana con un ghigno malvagio.

2.
- Eccolo!!!
Gridò entusiasta.

3.
- Ciao Akito!

Si buttò.

Prima di buttarsi Sana chiuse gli occhi, sorrise e disse con un sussurrò: Ti Amo.

Non sentì niente.
Strano pensò lei.
Ancora con gli occhi chiusi.

- SANA NON MOLLARE IL MIO BRACCIO!

Aprì gli occhi.
Akito era la.
Sopra la sua testa.
La manteneva per il braccio.
sana poi guardò sotto.

Il treno passava ancora.

Sana cominciò a piangere.
Non ricordava niente di niente.
Non si ricordava nemmeno che si era buttata.

Finito il peggio, Akito la portò sulla terra ferma.
Sana crollò.
Cominciò a piangere.

- Basta...se devo morire lo voglio fare subito! Non voglio soffrire ppiù! Ti prego Akito ammazzami tu! Soffro...fa male...
Disse lei angosciata.

Akito la guardava.
Aveva già visto questa scena in passato.
Era tutto così simile ad allora.
Ma basta!
Bisognava agire diversamente.
Le diede uno schiaffo.

- Basta! Parli come una bimba viziata! Non hai il coraggio di ucciderti! Io ti ho salvata! Non hai capito?? Il diavole tenta! Lui adora avere anime deboli come te! Con il suicidio si va all'inferno...Tu sei debole...e lui ti adora...Come anch'io...

Sana smise per un attimo di piangere.
Lo guardò.
Si fermò nell'infinito dei suoi occhi...

- Hai ragione! Akito ti ringrazio! Voglio tornare a casa, basta sono...
Disse ad alta voce determinata più che mai!

- Sono...sono...-
Disse Sana con voce tremolante.

Cadde.
Svenne un altra volta.
Lo sforzo era tanta per una giornata.

Si addormentò.
Sognò, di nuovo, il Paradiso.


Helloo people!!
Vi è piaciuto il chappy??
Ha smetto di scrivere sempr eusl più bello, ma continuando così, finirò per farmi ammazzare...xD
Paola non a mezzanotte e 50!!!

Grazie a tutti che segiute la ff e ke mi fate sorridere con le vostre recensioni divertentissimeeee!

Vi adoroo!
I love you all!!

bye bye!

Lo dedico a Paoletta, che ha avuto una settimana difficile e alla mia fiamma...anke a Mr Chuck!


.TerroristaBionda.
P.s...forse il titolo adatto per il chappy è "stasera mi butto, stasera mi butto, mi butto con te! " xD nnn uccidetemi!!

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Capitolo 9
*** Spegni quel Computer! ***


Cadde.
Svenne un altra volta.
Lo sforzo era tanta per una giornata.

Si addormentò.
Sognò, di nuovo, il Paradiso.

Akito sorrise.
Come era dolce quando crollava dal sonno.
La prese in braccio e la portò a casa.
Non c'era quasi nessuno, e perciò nessuno notò la ragazza che svolazzava.
Sana muoveva le palpebre, come se le volesse aprire ma erano troppo pesanti.
A volte farfugliava qualche parola, ma era impossibile capire cosa.

Arrivate nel cortile della casa, Akito volò un po' più in alto per raggiungere la finestra della camera di Sana.
Sana lasciava sempre uno spiraglio per far entrare Akito, perciò lui sapeva che era aperto.
Entrato, posò delicatamente Sana sul letto, sopra il lenzuolo di un rasa delicato e femminile.
La baciò sulla fronte, fece una faccia preoccupata e se ne andò dalla finestra di nuovo.

Poche orette dopo, Sana si svegliò e si alzò per poi andare in bagno per svegliare la pelle.
Ma quanto ho dormito...? chiede a se stessa nello specchio.


- Ti rendi conto cosa hai fatto??
- Non proprio...
- Devi smetterla!! Perché non riesci a capire? Le cose cambieranno per Lei!
- Lo so...ma...Lo dovevo fare!
- Stronzate! La tua missione è quella di accoglierla, non salvarla!
- Ma così sarebbe andata all' Inferno!
- Embè? Era una scelta sua!
- No! Non era lei a ragionare!
- Senti, se usciva testa veniva da noi, se usciva coda andava da loro....abbiamo lanciato la moneta...prima ha oscillato dalla nostra parte...e visto che ti sei intromesso adesso Lei è di proprietà di loro.
- No! Non lo permetterò! Non si può fare qualcosa? Ti prego Gram!! Dai!
- Senti, lo so che per te, quella umana, ha qualcosa di particolare...ma...non penso che è lo stesso per Il Signore.
- Ti prego!
- Bhe...Oh vabbè! Quando mi guardi così!! Vedrò di fare qualcosa.

Il tizio di nome Gram si girò e cominciò ad andarsene.

- Hey!
- Che c'è Aki?
- Grazie!

Gram sorrise e se ne andò alzando una mano per salutarlo.

- Non ho voglia di studiare...mettiamoci su "MSN"...

"(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯)" ha appena effettuato l'accesso"

Aggiungiamo il contatto di Hikaru...Chissà se è in linea...Ecco lo avevo salvato sul cellulare.

Ma andando a controllare il contatto di Hikaru, notò anche quello sconosciuto.

"imnotanangel@tokyokyo.com".

Aggiungiamola.

Appena aggiunta subito Sana si rese conto che era in linea., diversamente da Hikaru.

—(•·÷[νιитαgєℓσνєя]÷·•)— scrive:
Ciau! Come stai?

(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
Bene grazie...Scusami non mi ricordo di te....tu sei...?
—(•·÷[νιитαgєℓσνєя]÷·•)— scrive:
Isabelle! Sei contenta della sorpresa che ti ho fatto?
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
Non capisco...
—(•·÷[νιитαgєℓσνєя]÷·•)— scrive:
Mi ringrazierei in seguito... Senti ma tu studi troppo....Che ne dici di uscire con me!
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
E che faremo??
—(•·÷[νιитαgєℓσνєя]÷·•)— scrive:
Bhe...ci divertiremo! Baciamo qualche ragazzo, rubiamo un bel vestitino per la discoteca!
(¯`·._.·[ѕαиαχѕαиα]·._.·´¯) scrive:
il tuo contatto non ti fa giustizia...xD Scusami ma non sono il tipo per queste cose.
—(•·÷[νιитαgєℓσνєя]÷·•)— scrive:
Daii! Sarà divertente!

- Sana! Non parlare con quella ragazza!

Sana si girò.

- Akito che c'è?
- Smetti di parlare con Isabelle! Non starle a sentire! Spegni il PC e basta!
- Ok...
- Ti spiegherò dopo.
- Ok Ok! Ho spento!

Detto ciò Sana chiuse il Laptop.


Helloooooooo!!!!
Grazie a tuttii!
Ho realizzato questo nuovo chappy!

Akito l'ha combinata grossa!
Sana invece non riesce a capire un tubo...e....
E Isabelle non è quello che sembra!

Grazie a tutti voi x aver commentato letto e sopportato l'attesa!!

- 3 al mio compleanno! Grazie x gli augurii!!

Ciauuuuuu!
.TerroristaBionda.


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Capitolo 10
*** Spiegazioni dovute. ***


- Akito che c'è?
- Smetti di parlare con Isabelle! Non starle a sentire! Spegni il PC e basta!
- Ok...
- Ti spiegherò dopo.
- Ok Ok! Ho spento!

Detto ciò Sana chiuse il Laptop.

- Brava...scusami per essere stato così maleducato...Non volevo.
- Comincia a spiegare, Akito. Non importa.
Disse lei seria interrompendo ogni scusa di Akito.

- Isabelle...Isabelle non è quello che pensi che sia. Lei è...è un demone.
- Come è possibile? Cosa vuole da me?? Perché vuole essere mia amica?? Ma come a ad essere un demone? Ma i demoni hanno i capelli biondi??
Urla Sana affascinata.

- Sana è molto complicato. Allora...Tu devi morire, ma dopo la morte dovrai andare in Paradiso o all'Inferno. Il Concilio della Dopo Morte ha lanciato una moneta: Se esce testa sei nostra, se esce croce sei uno di loro. Visto che nella tua vita non hai commesso peccati gravi, cioè perdonabili, la moneta si sbilanciava dalla nostra parte. Ma dal momento che ti volevi spingere al suicidio, facendo "peccato grave", la moneta comincia a girare dalla loro parte.
- Quindi adesso appartengo a loro?
- Non proprio!
Dice una voce irregolare.

- Gram!
- Ho parlato con il Concilio. Hanno detto che se lei si farà tentare diventerà totalmente loro...A proposito Akito, ha cambiato il destino.
- Come Gram spiegati!

Ma Gram se ne era già andato.

- Hai cambiato il destino? Cosa significa?
- Ti ho salvato quando non dovevo.
- E adesso?
- Non lo so.

E chiuse il discorso con fermezza e serietà.

- Sana!
- Dimmi mamma!
- C'è una tua amica qua!
- Falla salire! Akito non ti preoccupare, sarà Aya.
- E chi si preoccupa.

- Toc Toc!

Questa non è la voce di Aya.

- Ciao Sana!
- Isabelle??
- Ciao, ti volevo proporre un patto! Vuoi avere tanti soldi? Basta che mi dai in cambio la tua anima!
- No!
- Un bell'anello di diamanti?
- No!
- Uffa! Senti almeno allontana quel pennuto!
- Non me ne vado cornuta!

E le due creature mistiche cominciarono a bisticciare.

- Sei patetica!
- E tu un cretino! Non esegui nemmeno gli ordini per i tuoi responsabili!
- Perché a differenza di te sono una creatura buona! Non rozza come te!
- E allora a questo punto perché "rinunci le tue ali"??
Pavoneggia lei.

- Cosa significa?
Chiede Sana.

- Non gliel'hai spiegato??

Akito fece scena muta e abbassò lo sguardo.

- No? allora glielo spiego io-
- Non ti permettere! Non le interessano queste cose!
- Ma così finirà per fare la stessa fine di Rebecca!

Akito si ammutolì per l'ennesima volta.

- Colpito e Affondato. Me ne vado. Sana ci vediamo!

Sana rimase in silenzio più di Akito.
Mentre la diavoletta se ne andava, Sana fissava Akito.
Doveva dire qualcosa. Cosa?

- Chi...insomma, chi è Rebecca?

Akito strinse la mascella, abbassò ancor più lo sguardo.

- Vabbè...vado a farmi un bagno caldo. Ci sentiamo. Avvisa se esci.

Akito immobile.
Steso sguardo, stessa espressione.

Sana intanto raccolse il pigiama e andò nel bagno collegato alla sua camera.

Chi è Rebecca? Cosa significa "Rinunciare alle Ali" per Akito? Dio quante cose vorrei chiedergli.
Pensava Sana immersa nell'acqua calda.

Sana rientrò nella sua cameretta.
Akito era sempre là.
Lei era dispiaciuta per il fatto che non poteva aiutare.

- Stava nella tua stessa situazione.
- Cosa?
- Rebecca.

Sana i stupì un attimo, ma poi lo guardò per dire "Continua".

- Lei fu il mio primo incarico. Nel 1632. Era l'umana che abbia mai visto. Dolce sensibile, era pura. Era malata di tubercolosi e doveva morire, proprio come te. Mentre io la custodivo mi ero innamorato di lei, come anche lei di me. Ci amavamo e avrei dato tutto per lei, ma ero inesperto.
Volevo salvarla ma mi avevano proibito di farlo. Gli spiegai che non potevo farci niente.

- Scusa, ma sei lei andava in Paradiso vi potevate vedere, no?
- No c'è un area per i "Riposanti" e un area per gli "Angeli". Perciò non ci saremo visti per...per l'eternità.
- Mi dispiace...
- Quando gli dissi che non c'era modo di rivederci mi voltò le spalle. E si presentò Isabelle. Quando vidi Isabelle per la prima volta non la riconobbi, ha cambiato aspetto. Ha succhiato tutta la bellezza di Rebecca.

Sana non poteva più che comprensiva per lui.



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Capitolo 11
*** Sei tu il mio Peluche! ***


- Scusa, ma sei lei andava in Paradiso vi potevate vedere, no?
- No c'è un area per i "Riposanti" e un area per gli "Angeli". Perciò non ci saremo visti per...per l'eternità.
- Mi dispiace...
- Quando gli dissi che non c'era modo di rivederci mi voltò le spalle. E si presentò Isabelle. Quando vidi Isabelle per la prima volta non la riconobbi, ha cambiato aspetto. Ha succhiato tutta la bellezza di Rebecca.

Sana non poteva essere più che comprensiva per lui.

- Ah...mi dispiace.
Incoraggia lei.

Akito non disse niente.
Si giurò verso la finestra e se ne andò, in volo per una meta completamente sconosciuta.
Sana fissò il movimento delle sue ali.
Quel movimento così morbido e delicato.
Solo una piuma si staccò posandosi sul pavimento.

Sana lo raccolse e si accorse di quanto era morbido.
Freddo e morbido.
La vibrazione del cellulare interruppe quel silenzio confortante.

Prese il cellulare e si tuffò sul letto, pensosa e stanca.

"Hey Piccola!
Come stai? Hai finito di studiare?
Sai mi manchi...vorrei averti con me in questo momento per baciarti...
Sana ti amo e tu lo sai...tu invece mi ami?"

Sana si fermò e cominciò a pigiare i tasti ad un ritmo irregolare.

"Sto bene, un po' stanca...Si ti amo anch'io...Che fai Hiki?"

"Nessuno mi ha mai chiamato Hiki! Sto riposando..."

Cominciò a piovere.

"Scusami...non volevo farti arrabbiare...scusa..."

"Non fa niente...stai in camera tua?"

"Si perché?"

"Affacciati"

Sana stupita lasciò scivolare il cellulare sul letto, si alzò e andò verso la finestra e spostò di poco la tenda, nascondendosi dietro.

Là sotto un lampione, con il viso bagnato di piccolissime gocce c'era Hikaru.
Le sue labbra si mossero per formare "Vieni".

Sana aprì di botto la finestra e saltò sull'albero per poi raggiungerlo.

- Hey piccola.

Disse lui abbracciandola.

- Mi sei mancato...

Lui l'azzittì con un bacio.
E lei...lei si lasciò andare.
Si fece sfiorare e ne era contenta.
Lo amava.
Questo era la cosa più importante.

- Adesso vado...Ciao.
- Ciò...
- Ciò??!
- Scusami volevo dire Ciao...
- Ciao.

"Che impiccio che sonno!! Che bellooooo!! Lo amoooooo!"
Sana ritornò in camera.
Era stanca..." Che giornata!" pensò mentre si infilava sotto le coperte.
Ma sotto le coperte c'era un ciuffo addormentato.
"Akito.."
Sana così decise di alzarsi e dormire per terra, ma l'angelo la prese sotto braccio.
Fu intrappolata dal suo abbraccio caldo.
Si addormentò così, felice e riscaldata.



Hey guys!!!!!!
Scusate se non ho commentato l'ultimo chappy ma andavo di fretta.
Cmq...Ke ne pensate??!? Molto bello Akito che, assonato, prede Sana come un peluche!
Ah...cosa succederà nel prossimo chappy?!
Scopritelo!!!!


.TerroristaBionda.



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Capitolo 12
*** Pasta zuccine e panna. ***


- Mamma! Oggi non voglio andare a scuola! Mi sento male-male-male-male!!!
- Non ci credo!!! Vabbene, però sappi che oggi non ci sono, devo fare un po' di senvizi e andare dalla nonna!
- Salutamela! Ciao mammina!!

La ragazza, pimpante più che mai, saltellò su per le scale, arrivando in camera, per poi saltare sul letto.

- Svegia!!!!!

La figura alta e robusta si alzò innervosito.

- Statti zitta!!! Come mai tutta questa allegria?
- Così...
- Ah io so perchè...perchè hai abusato del mio corpo metre dormivo! Maniaca! Però se ti va un altra volta...
- Ma cosa di dici??!?!?!?

Che divertimento scherzare con una persona che si vuole bene.
"Non è che mi sto innamorando di..."

- Sai Akito...oggi ho deciso di dire a Aya della mia malattia...Di sicuro mi sentirò meglio! Odio mentirle di continuo sai...
- Ok...
- Le invio un messagio? O la invito dopo la scuola?....la invito! Si sarà di sicuro meglio! ...(Bla Bla Bla)

Sana parlava, blaterava e mai smetteva.
C'era un solo modo per farla smettere...Akito è tempo di agire!
La abbracciò e le mise una mano sulla bocca.

- Lo sai ci sono cose migliori invece di parlare. Tipo...

E la baciò.
Sana rimase ad occhi aperti a fissare le sue palpabre socchiuse.
Poi, innamorata, chiuse gli occhi anche lei.
"Perchè mi baci? Perchè...Io ti amo...No...amo Hikaru...Akito...".

Lacrime.
Bagnavano le ciglia di Sana.
Era convinta di essere innamorata di Hikaru, ma adesso...

Si staccò.

- Mi ami?
- Akito...n-
- No, eh? Perchè? Perchè ami Hikaru? Sana...ti amo...ti amo-ti amo-ti amo...perchè non puoi fare lo stesso??
- Perchè...perchè adesso devo cucinare!

"Dico le stronzate nei momenti meno opportuni...Sempre!"

- Ti aiuto...Ti aiuterò sempre...

E cominciò ad annusarla.
Quel profumo del mattino.
Buono come delle brioche.
Caldo come il latte.

- Ti amo Sana.

Si staccò ansiosa.
Sceserò assieme.
Sana si tuffò in cucina, per non incrociare il suo sguardo.
Lui si sedette sullo sgabello vicino l'isolotto.

- Cucinerò...vediamo...cucinerò...pasta con le zucchine e panna...

Lui la fissava con un sorriso da ebete, ma con lo sguardo malizioso.

- Ne vorrei un po' anch'io.
- S-si...Io, intanto inizio a preparare...

Per primo iniziò a mettere l'acqua per la pasta a bollire.
Si girò per vedere se lui la fissava ancora; ancora là, stesso sguardo, stesso sorriso.
Poi cominciò a tagliare le zuccine in piccoli pezzi e li aggiunsi nella padella con quel poco di olio.
Poi aggiunse la pasta, ma poi si bruciò il dito sfiorando la pentola bollente.
Ma prima che potessi lamentarsi Akito aveva già baciato il suo dito, ed era là, vicino a lei, a tenerla stretta.

- Cerca...cerca di non farti male quando cucini per me, ok?
- S-si.

Finì di cucinare.
Guarnì il piatto con un po' di parmigiano.

- Ecco, spero che ti piace.

Apparecchiò sul tavolo in salotto.
Lei si sedette all'estremità di sinistra e lui quella destra.
Lui la fissava mentre mangiava.

- Allora? Non lo mangi?
- Rischierei di perdermi un tuo respiro.
- Però l'ho cucinato per t-...per Noi!
- Suona bene.
- Cosa?
- Noi.

La fissava ancora.
Lei, imbarazzata, abbassò lo sguardo.
Ogni cosa che lui diceva, nonostante sembravano delle frasi di rimorchio squallide, le ammirava e aspettava di sentirle ancora.




My happy little friends!!!
Vi è piaciuto il chappy??
No??
Non ci credo!!!!!
Grazie a chi ha recensito l'ultimo chappy: delichan123, free_sky_77, Simona_Cullen.

Grazie a chi ha messo questa stroria tra le preferite: alessandradichiara, dolcementeprincess, Erica97, evol, karin96, luchia nanami, Simona_Cullan.

Grazie a chi segue: 92titti92, dolcementeme, Heric e Sana per sempre, kairi4ever, Kiku, lady_free, michig.

Vi adoroooooooo! aggiungetemi su msn! ok? vi aspetto!

.TerroristaBionda.

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Capitolo 13
*** Monosillabe ripetitive. ***


Perchè? La fissava ancora.
Lei, imbarazzata, abbassò lo sguardo.
Ogni cosa che lui diceva, nonostante sembravano delle frasi di rimorchio squallide, le ammirava e aspettava di sentirle ancora.

- Mangia, se no si appiccica la panna.
- Non voglio, voglio ammirarti...voglio baciarti di nuovo...Posso?
- Akito...eee...Devo chiamare Aya! Tra poco finisce la scuola...

Akito le sorrise.
Sana si alzò dal tavolo imbarazzata, e andò in camera sua per prendere il cellulare.
Appena preso compose il numero che sapeva tanto bene.
Aspettava la risposta.

- Hey Pronto Aya? Ti disturbo?
- Err...Hem Ciao Sana!
- Come stai?
- Bene...
- Sicura? Ti sento...Nervosa.
- No no tutto bene...Perché mi hai chiamato?
- Pensavo che...Bhe, si...Potresti passare a casa mia dopo la scuola...Dovrei parlarti.
- Sana, io...
- Dimmi che ci sarai.
- Ok. Vabbene adesso devo riattaccare. Ciao, ci vediamo oggi.
- Ciao. Ti voglio bene.
- Err...si si, anch'io.

Sana attaccò perplessa.
La sua amica era nervosa, senza dubbio, ma questo faceva innervosire anche Sana.
Cosa doveva dire di preciso Sana?

Sana mise apposto il soggiorno.
Pulì tutto, da cima a fondo, e ne fu soddisfatta.
Mi sul fuoco il tè e tirò fuori dei bigne.

"Così sarà più accogliente, e formale."

- Eccola!

Andò ad aprire alla porta.
Ecco Aya con il volto sconcertato.

- Hey! Tutto bene?
- Si...si...
- Entra, mettiti comoda sul divano.
- Di cosa mi volevi parlare?

Sana impallidì.

- Aya, è una cosa seria.
- Allora l'hai saputo?
- Cosa?
- No! Niente. Continua ti prego.
- Bhe, Aya io...io...ho una malattia.
- Oh! Mi dispiace. Cosa di preciso?
- Una malattia mortale.

Sull'ultima parola la voce di Sana diventò roca e secca.
Aya la fissava.

- Ah.
- Eh.

Parlare a monosillabe non è la cosa più intelligente da fare.

- Quanto...insomma...
- Poco. Sinceramente non lo so di  preciso, ma sono sempre debole.
- Sana...se solo lo sapessi prima...Scusa.
- Perché ti scusi?
- Perché sono una persona pessima.
- Perché dici tutto questo Aya?!?

Aya cominciò a piangere.
Sana non capiva, il suo chiedere di continuo "Perché" erano parole inutili, quanto insopportabili.

- Sana, lasciamo stare.
- Cosa?
- La nostra amicizia.
- Ma...ma perché?
- Non voglio affezionarmi a una che dovrà morire.

Sana non la fissava più.
Non osava nemmeno guardarla in faccia.

- Tolgo il disturbo. Addio.

Sana ancora non la rispondeva.
Erano cresciute assieme.
Frequentavano la stessa classe da anni ormai.
Dormivano insieme, si conosceva nel profondo.
Le prime cotte, i pianti, le risate.
Aya si alzò dal divano e cominciò a dirigersi verso la porta.

- Vattene! Non tornare mai più...Vattene...Vattene...

Ululò Sana disperata.
Urlava di continuo "Vattene" come se gli si fosse fatto un torto grave.
Gli era stato fatto il torto, e pure grave.

- Vattene-vattene-vattene...vat-te-ne...

Eccoli.
Ecco le lacrime.

Akito andò a consolarla, ma invano: Sana non si lasciò toccare.

- Vattene.

Rilevata convinta.

Aya ormai aveva aperta la porta.

- Sana, un ultima cosa...Sta attenta a Hikaru.
- Vattene, vattene, vattene!

E cominciò a piangere disperatamente.
Le uniche parole che poteva dire mentre Aya si allontanava sempre di più?
Vattene.



Hello!
Ragazzi cosa ne dite del chappy?
Perdonatemi ma forse non vi piacerà.
Vedete dovevo farlo.
Ma se siete arrabbiati per questo allora forse è meglio che non leggete il prox chappy.

Ho voluto dar retta a Debs.
Grazie!
Hai ragione, usare colori troppo accesi è un po fastidioso per la vista, e perciò ho usato un colore, scuro, perfetto: IL NERO!
Ho cercato anche di descrivere di più.
Debs giudicami tu! Ci conto! Un bacio!

Grazie a tutti voi che leggete questa storiella.
Pensando a voi mi viene subito l'ispirazione.
Faccio di tutto per farvi contenti, se no alcuni mi minacciano!
Ma vi adoro!
Siete strepitosi.
Ed è grazie a voi che scrivo tutt'ora.
In altre parole...Siete le mie muse ispiratrici!
Vi adorooooo!!!!

Alla prossima, kiss kiss.
.TerroristaBionda.

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Capitolo 14
*** Paura di...volare. ***


- Sana...dai...Non piangere così.

Akito la cullava tra le bracce, mentre lei singhiozzava come se gli mancasse l'aria.
Stava zitta.
Non sapeva più cosa pensare, dire, fare.
Il suo cuore era confuso.
Troppi problemi.
Era stanca, scocciata, triste.

Sul divano beige, contornata di cuscini di piume d'oca, Sana si riparava tra le bracce forti, calde di Akito.
Lui intanto, infastidito dal gesto di Aya, accarezza i capelli lisci e sottili di Sana.

- Hey...non ti preoccupare...

Singhiozzava sempre di più.

- Shh...non dovresti piangere per così poco. Sai potrebbe andare peggio.

Sana, da che era sprofondata nella spalla di Akito si alzò e lo guardò perplesso.

- E in che modo?

Disse aspra e seccata.

Akito l'avvicinò a se di botto.

- Che un angelo innamorato ti faccia il solletico e ti bacia tutta!

E come da lui appena narrato tutto accadde.

Sana non capiva bene all'inizio delle parole, ma poi, guardando i fatti non poté non ridere, e dimenticare di colpo queste vicissitudini.

Sembrerebbe impossibile dimenticare una cosa del genere, ma se lo dimentichi di colpo un motivo ci sarà?
Bhe, forse perché non era importante.
O forse perché, non ci hai pensato più, dal momento che un angelo ti fa il solletico, anche dopo una pausa di 5 minuti, perché ha chiamato tua mamma per dirti che resta dalla nonna, per poi finire con uno bacio.

Adesso Sana e Akito si spostano in camera da letto.
Sana si sarà mettendo il pigiama mentre Akito sta sotte le coperte mezzo assonnato.

Sana si tuffa, poi sul letto abbracciando l'angelo.
Scappa un sorriso.
Da chi?
Tutti e due.

- Spegni la luce.
Dice lei, stanca.

Appena spenta Akito la abbraccia.
La bacia sulla nuca e sul collo, come un gattino da coccolare.
Lei chiude gli occhi, rapita ormai dal Dio del sonno, Morfeo.

- Sana...hai paura della morte?

Il respiro di Sana si ferma, poi si riprende.
Akito, resta bloccato, intrappolato dalla sua stessa curiosità nella sua risposta.

- Se sei tu la morte, no.

Scioccato?
No.
Infastidito?
Nemmeno.
Allora cosa era questa fitta alla pancia, che lo faceva sentire "pesante"?
Non aveva senso il dolore causato in questo momento.
Se per questo non aveva senso nemmeno la frase di Sana.
Non una frase, un' espressione.
Cosa significava?
Che se Akito era la morte, lei ne sarebbe stata felice? Ma del fatto che Akito abbia trovato un nuovo mestiere, o che voleva morire?

Le domande rimbombavano fastidiosamente nella testa di Akito.

- Avrei paura di perdere i pomeriggi di Settembre, quando fuori fa un po' freddo, e fanno uno di quei film alla televisione senza senso, ma comunque belli da vedere in famiglia...avrei paura di perdere ogni mio sforzo o sogno, che dopo tutto quello che ho fatto per raggiungerle non ho fatto nessuno segno nella storia...avrei paura se nessuno sentirà la mia mancanza...avrei paura se-

- Se sono io la morte, non dovresti avere tutta questa paura, no? Non avere paura allora.


Hey gente!!!!
Cosa ne pensate?!?!
Romantico dolce, cosa?
Ditemi cosa ne pensate xk io vi ascolto eccome!!!
Questa volta ho raccolote i consigli datomi e li ho rinchiusi in una fascia...cosa ne uscito fuori?
STO' CHAPPY MERAVIGLIOSOOOOOO!

Vi adoro, grazie!

xoxo
.TerroristaBionda.

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Capitolo 15
*** Dispiace davvero.. ***


Chapppp Volevo farvi notare che l'ultima volta che ho scritto equivale a poco più dell'anno scorso. Perdonatemi tutti voi che suguivate questo racconto, davvero avrei voluto tanto scrivere, ma come si dice ho avuto il blocco dello scrittore, se così posso essere definita :) Detto ciò spero che possiate tutti godervi questo nuovo Chappy! (Mi mancava tantissimo usare questo termine, ah bei tempi.) Buona Lettura!!

- Avrei paura di perdere i pomeriggi di Settembre, quando fuori fa un po' freddo, e fanno uno di quei film alla televisione senza senso, ma comunque belli da vedere in famiglia...avrei paura di perdere ogni mio sforzo o sogno, che dopo tutto quello che ho fatto per raggiungerle non ho fatto nessuno segno nella storia...avrei paura se nessuno sentirà la mia mancanza...avrei paura se-

- Se sono io la morte, non dovresti avere tutta questa paura, no? Non avere paura allora.

In quel bel lettone, avolgente di piumoni e cuscini, i due riposavano, le vicessitudini non sarebbero mancati il giorno dopo.
Akito era felice perchè ormai aveva espresso i suoi sentimenti a Sana, ma allo stesso tempo non poteva dormire: troppe idee, troppi piani, troppi sentimenti, e paure. Quelle non mancavano mai.
Le paure erano come delle piccolissime nifee che danzavano in una notte di luna piena e di feste.
Cosa doveva fare? Il suo compito era di portare Sana nell'aldilà. Lui voleva salvarla. Lui aveva paura di fare lo stesso errore con Rebecca. Isabelle voleva l'anima di Sana. E Sana? Sana cosa voleva?

Mentre Sana riposava, in posizione fetale, pensava ad Aya... La sua amica aveva esplicitamente dichiarato di non volerla stare vicino solo perchè essa era malata... Sana pensava ad Akito...Lui la ama e lei altrettanto.. Ma aspetta! Lei non amava Hikaru?! Ecco cosa si stava dimenticando!! pensò. Ma ripensandoci seriamente cosa bisognava fare con Hikaru?

"Sana ami Akito o Hikaru?"

Si ripeteva sempre nella sua confusa mente questa domanda, e ogni volta dava una risposta diversa. Sembrava che cercava la risposta a "Chi è nato prima: l'uovo o la gallina?!".

Troppi pensieri, troppa confusione, e così si addormentò.

L'indomani la mattina ebbe il suo corso: vestirsi, fare colazione, andare a scuola, da sola: Akito quel giorno aveva lasciato un biglietto sul comodino del letto dicendo che doveva fare qualcosa di importante.
Ma a scuola tutto sembrava cambiato. Ormai Sana, entrando sola in classe non salutava più nessuno. Nemmeno Hikaru.
Ma con stupore il ragazzo dal sorriso splendente non si accorse nemmeno di Sana. Anzi nel vederla passare la soglia della porta dell'aula, la squadrò e sghignazzò con i suoi amici.
Sana passava tra i compagni per raggiungere la sua postazione, ma tutti nel vederla passare non potevano fare altro che commentare, e vociferare su di lei.
Come in ogni classe c'è sempre un gruppetto di ragazze fantastiche che hanno il compito di "sputtanarti" in qualsiasi momento; anzi, quando si è più nervosi.

-Sana, ma ti è piaciuto almeno?
Sorridendo, disse una di queste oche-giulive.

-Cosa? Di cosa parli "cara"?
-Ma quel bacio! Lo sa tutta la scuola... Sei famosa!
-Io? Famosa? Bacio? Se è uno scherzo davvero non lo capisco.
-Ho capito io invece! Fai la finta tonta! Vabbè allora ti dirò tutto io che "ti voglio tanto bene"! Tu ti sei baciata con Hikaru non ti ricordi? Sotto la pioggia... Romantico eh? Non tanto visto che ti hanno ripreso e ti hanno messa su Youtube come "Colei che la dà subito!".

Finì la frase e la schiera di oche corsero via ridendo come se avessero avuto chissà quali soddisfazioni!
Isabella guardava la scena soddisfatta.

Sana, invece non era soddisfatta affatto. Cosa? Lei? "Colei che la dà subito!"? Si è vero si lasciò tasportare in quel momento, ma non fino a quel punto!
Piangendo, Sana corse subito al bagno della scuola, le lacrime bagnavano tutti gli altri studenti che se ne stavano in corridoio, mentre lei passava veloce e triste.
Nel bagno poi, arrivò un ospite non tanto gradito.

-Sei penosa Sana lo sai?
-Tu..Isabella Vattene!!!
-Calma, Calma... Voglio spiegarti come adesso la tua anima diventerà mia!

Si fermò e rise. Sana invece guardava spaventata e confusa.



Eilààà! Mio Dio da quanto!
Spero che vi piaccia questo capitoletto, un po' riassuntivo ma anche abbastanza incalzante. Sono al Secondo anno di Liceo, e davvero non so darmi risposta a questo mio blocco!
Ma vi prometto che i capitoli saranno regolari e sopratutto stupendi!
*Dedico questa storia alla mia dolce fiamma: Bitù.*

Miei cari saluti,
.TerroristaBionda.



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Capitolo 16
*** Quella lingua biforcuta ***


-Sei penosa Sana lo sai?
-Tu..Isabella Vattene!!!
-Calma, Calma... Voglio spiegarti come adesso la tua anima diventerà mia!

Si fermò e rise. Sana invece guardava spaventata e confusa.

-Cosa stai dicendo? Io non ti darò mai la mia anima!! Vattene!!!
-Lo sai di chi è la colpa?

Isabella era sempre più divertita dalle reazioni di Sana, sorrideva malignamente, e godeva della sua frustrazione.
Sana tacque, non sapeva come rispondere, e non capiva. Era impietrita.

-La colpa è di Aya. Abbiamo fatto un patto.
-Cosa? Aya!? Non nominarla nemmeno! Lei non c'entra nulla in tutto questo!

Sana cominciò ad urlare, ma Isabella impassibile sfruttava questa sua angoscia.

-Fammi parlare! Se mi interrompi sempre rovini la mia sorpresa!!
-Ma vai al diavolo!!
-Però promettimi che mi farai compagnia.

Rispose sfacciata Isabella.

-Mai! Te ne devi andare!! E soprattutto senza la mia anima!
-Ti stavo dicendo che Aya ed io abbiamo fatto un patto. Lei era stufa di te! Era gelosa di te e avrebbe fatto di tutto per corrodere la tua persona. Pensa che è persino più cattiva di me! Lei è innamorata di Hikaru, lo è sempre stata e tu, tu la infastidivi con i tuoi sciocchi discorsi! E perciò mi sono messa in mezzo.
-Non credo a ciò che dici!! Sei sciocca se pensi questo!
-Lei voleva il tuo declino, e io l'ho accontentata; però, come si sa, mi deve una cosa in cambio. La sua corrotta anima succulente.

Isabella si fermò un attimo e leccò le sue labbra, facendo vedere la sua lingua biforcuta.
Il sangue della tradita si gelò a vedere quel bellissimo mostro.

-Abbiamo deciso di colpirti attraverso la tua unica debbolezza: Hikaru. Anche lui è corrotto, ed è mio. Aya gli disse che tu eri innamorata di lui e aggiunse che eri una povera sciocca. Lui ti ha preso per una preda, e insieme hanno deciso di farti quel "delizioso" regalo. Ti fidavi di lui, eh? Lui sarebbe arrivato anche più in là se non fosse stato per maledetto angelo!.. Ma dov'è? Non c'è nessuno per difenderti se ci penso... Bene, bene.

Sana era terrorizzata... Aveva ragione Isabella: era sola. E dopo tutte queste rivelazioni, si sentiva addirittura male. La malattia si faceva sentire.
Ma con le sue poche forze rimaste cercò di trattenere le lacrime, essere forte, e rispose al demone.

-Questo che tu mi dice è inutile... Mi dispiace si, ma con questo che mi hai detto, non mi spingerai a darti la mia anima! La mia anima andrà a Dio, non a te che non sei assolutamente nessuno!
-E chi ha detto che io sarò ligia alle regole e aspetterò che tua faccia qualcosa di peccaminoso?

Sana la guardava con aria stupita. Non aveva capito bene. Non sapeva cosa dire.

Isabella alzò le braccia e alzò la testa. Disse qualcosa in una lingua sconosciuta. Sana era totalmente spaventata. Il demone aveva preso la sua vera forma.

Era sempre bella, con lo stesso aspetto di Isabella, ma era sporca sulle mani di sangue. Le spuntarono due corne dalla fronte e i suoi denti si allungarono per diventare affilate. Le labbra sempre rosse, ma questa volta era come fossero intinte di sangue. Emaneva calore, cosa che faceva capire che veniva dagli Inferi.



-Sei davvero sicuro?
-Si.
-Ti prego pensaci...
-No, non voglio fare lo stesso errore un altra volta.
-E se non andasse come pensi tu? Ci hai mai pensato a questo?
-E' impossibile, mi ama.
-Mha...Sappi però che la tua anima non potrà più entrare nè nel nostro Cancello, nè fra la loro Porta.
-Lo so.
-Ho capito allora... Mantieniti fuori dai guai però.
-Grazie Gram... Sei davvero stato un amico, anzi un padre.
-Si, lo so... Adesso, devi strapparti una piuma e devi dire..
-Lo so, Addio.
-Addio...

Si strappò una piuma, e alzando le braccia, disse: Rinuncio.


Heilà! Ecco è finito il Sedicesimo Capitolo! Vi è piaciuto?
Spero assolutamente si! Un bacio!

.TerroristaBionda.

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Capitolo 17
*** Hai rinunciato per lei? ***


gtgetkh Isabella era diventato il demone che era. Spaventosa e soprattutto pronta a portare avanti il suo compito.
Rideva con quel suo timbro di voce, acuto e fastidioso, ma emanava qualcosa di bestiale e tremendo con quel orribile suono.
Sana, invece, era impietrita dall'aspetto così impetuoso del demone. I suoi riflessi erano lenti e pian piano si guardava attorno, cercando un piccolissimo scampo a quel brutale e insipido destino.
Notava le mattonelle sporche del pavimento del bagno e le venne in mente uno dei suoi primi giorni a scuola. Si ricordò di aver detto ad Aya che non le avrebbero mai lavato e che facevano proprio ribrezzo; che ridere, un ricordo fra amiche. "Aya..." quello sì che era, ahimè ormai, un ricordo di un' amica. A tale pensiero la nostra, sfortunata, protagonista fece scendere una lacrimuccia, che tagliava la sua guancia rossa. Ma ritornando al presente: come sfuggire a quello che sembra una tragica fine?
Pavimento sporco, vari bagni... La via di "fuga" è semplice, ma anche l'unica!
Sana si gettò a terra in una delle cabbine del bagno. Si raggomitolò vicino al water, e cercò di far valere il coraggio che la vergogna.
Isabella notò la paura sul suo volto e nel suo gesto. Era divertita, come un gatto che gioca con il topolino, ormai stanco.

-Dove corri?! Dove vai? Tanto il bagno è piccolo e ti trovo!

Sana si ripeteva di fare piano ma sapeva persino lei che questa sua mossa era invano.
Sentiva i passi di Isabella, piano piano, lei giocava e le piaceva.

Il demonio apriva lentamente ogni porta di ogni bagno, Sana la sentiva sempre più vicina.

-Non sei qua... Non sei qua... Non sei nemmeno qua...

Il cuore della ragazzina era ficcato lì, in gola e mancava poco che si girava verso quel disgustoso gabinetto e lo vomitava là, finendo l'angoscia.
Mancava un solo bagno...

-Sanaaa...

Intonava Isabella.

Apriva piano la porta. Sana si sarebbe aggrappata a tutto in quel momento, non avrebbe voluto vedere quella faccia. Quel sorriso.

-Sana, sei qua?! Non avere paura...

Isabella guardava Sana rannicchiata nel angolo terrorizzata. Era così compiaciuta nel vedere un agnellino come quella ragazza a belare e piangere per un' ultima possibilità. Rideva.

-La dignità l'hai persa, eh? E dov'è quel tuo angelo? Colui che ti ha donato il suo cuore!
-Non lo so...

Sana piangeva terribilmente.

Isabella la trascinò fuori dal bagno e la scaraventò al muro.

-Non piangere così per amore!! Non serve assolutamente a nulla!! Ce ne saranno altre come te per lui!
-No... No!! No lui mi ama! Ne sono certa!
-Ma ti prego!!

E le diede uno schiaffo.

-Tu cosa ne capisci dell'amore?! Sei una ragazzina!! Non sai nulla! A causa dell'amore io esisto! Non credo che l'amore sia una cosa tanto bella non trovi?!
 
Stava per tirarle un' altro schiaffo ma fu fermata da qualcosa di molto forte.

-Ma che-?!
-Lasciala in pace Isabella!!!

Cercava di bloccare il suo braccio prima che toccasse il viso di Sana, Akito per lei avrebbe fatto qualunque cosa.
Isabella capì che doveva disfarsi di lui... Ma notò un particolare...

-Le tue ali? Dove sono Angelo?
-Ho rinunciato.
-Per...lei?

E indicò a Sana.




Heilà!!!
Come vanno le cose??
Io sono stata malata e perciò scrivo con un po' di ritardo T.T Mha! Tralasciandooooo...
Vi è piaciuto il capitolo??
Siamo quasi alla fine, spero che vi piacerà!!

Baci Baci
.TerroristaBionda.

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Capitolo 18
*** Fine. ***


-Le tue ali? Dove sono Angelo?
-Ho rinunciato.
-Per...lei?

E indicò a Sana.

Sana guardò la schiena nuda di Akito, con due ferite sanguinanti sulle punte delle scapole. Usciva ancora un po' di sangue e lo scorrere di alcune gocce si seccavano lasciando macchie rosse porpore sulla pelle.
Lei sentiva il dolore ed Akito lo nascondeva. E sentiva un rimorso amaro e acido proprio in gola.

Ma la scena continuava: L'angelo-ormai-non-più-angelo stava sulla difensiva e avrebbe fatto di tutto per salvare la ragazza che amava! Isabella invece era divertita dalla scena pietosa di un amore più grande di quello che poteva sembrare.

-Patetico! Hai dato le tue ali, l'immortalità, la possibilità di volare, per un'insulsa persona he ha le ore contate!!?
-Tu non puoi capire... Quando per anni vivi in pace, e hai la possibità di vedere l'alba da qualunque parte del mondo; quando ascolti la musica più celestiale che l'orecchio può sentire soltando vedendo le stelle brillare, non potresti mai sentirti solo o triste, eppure... Io, peccatore come sono, non mi sono accontentato... E forse così mi hanno fatto la grazia... Un miracolo! Mi hanno mandato da lei... E l'alba, le stelle, la pace... non mi serviva più! Lei raccoglie tutte queste cose... Lei è il tutto, ed è per questo che rinuncio alle ali, a delle stupide piume! E tu vaghi infelice: sotto sotto, brami anche tu l'amore eterno, ma sei sola! E resterai così perchè sei un demone! Un insulsa!

Isabella era tremendamente orridita da quelle parole! Sola? Lei! Ma stava meglio così!... Cercava almeno di convincersi che era così, ma ripetendosi le parole di Akito sentiva la verita come un coltello infilato gola... Si sentiva spaventosamente debole, ma non avrebbe mai dato la soddisfazione
ai suoi nemici di vederla piangere.

Improvvisamente attaccò Akito, cogliendolo di sorpresa. Un pugno e un graffio sul petto! Si rimise insesto, e cercò di attacarla, ma lei dalla rabbia era più forte! Anche Sana cercò di attacare ma ogni tentativo era inutile...
Calci, morsi, schiaffi ed incantesmi facevano volare i corpi fragili dei due innamorati. Sana era gravemente ferita ad un braccio, ma Akito pur di difenderla, sanguinava più che mai. Pian piano la fatica si sentiva, il respiro si accorciava... era la fine.

La forza del demone era incredibile; per quanto provavano era sempre dolori. Ma Sana decise di distrarla e rapidamente Akito, staccando un tubo dell'acqua, la colpì ripetutamente.
Questa si accasciò per terra, e presto Akito recitò con voce solenne la preghiera degli Angeli.
Del demone rimase solo un gruzzolo di polvere.

Per quanto era sorprendente la battaglia la vittoria era sempre qualcosa di più gratificante; e Akito presa Sana per i fianchi, si asciugò il sudore, e le spostò quei ciuffi di capelli che le coprivano gli occhi, e le disse, affanando e fermandosi un po' per prendere aria:

-Ho vissuto gli anni più bui della mia vita... tristezza, angoscia, e sorrisi finti...finchè non ho incontrato te... Mi hai colpito: la tua bellezza, la tua allegria, il tuo sorriso che mi illumina, mi incanta... Sai rendere ogni cosa bella, sei magia pura. Mi rendi felice e questo è la cosa più meravigliosa! Non sono mai stato bravo con le parole, e scusami per ogni mia imperfezione ma ai tuoi occhi cerco di essere come tu mi vuoi, ma, imbranato come sono, fallisco sempre... Scusami per ogni mia azione futura... E scusami per questo...TI AMO!

Lei, era così presa da lui... Dal suo sguardo, il suo profumo, sempre buono e rilassante, il suo respiro, la sua persona... Mai poteva amare nessun altro! Mai! Avrebbe custodito ogni suo sentimento per sempre! E il pensiero che potrebbe essere soltanto un sogno sarebbe stato come morire.

No, ma non è un sogno. Abbiamo tutti noi un nostro angelo, una persona che ci completa... E se quella persona non la vediamo, credetemi, sta aspettando di incontrarvi.
Parola di Angelo!



Ed eccoci giunti alla fine di un altro racconto! Spero vi sia piaciuto ;) fatemi sapere anche su Facebook.
Ringrazio a chi ha seguito questa storia, e a chi ha segiuto le mia altre, soprattutto a Wingedneko_!

Grazie mille,
.TerroristaBionda.

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