Sguardi interrotti

di Little_Shine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giornate felici ***
Capitolo 2: *** Il principe mascherato ***



Capitolo 1
*** Giornate felici ***


Accovacciata vicino alla finestra, vedevo la neve che delicatamente si posava sui marciapiedi e scrivevo sul vetro appannato il nome “Monia”, il mio nome. Felice osservavo il panorama fuori dalla finestra: finalmente Roma si tingeva di bianco. Era tanto tempo che non vedevo una nevicata come questa, anzi forse l'ultima risale a quando avevo cinque anni, ed ora ne ho sedici.
Erano le sette e mezza ma quel giorno decisi di non andare a scuola, volevo godermi una bella lotta a palle di neve con mia sorella, e sicuramente anche a lei avrebbe fatto piacere. Mamma per quel giorno era stata clemente, e ci lasciò a casa. Mi infilai cappello, guanti e cappotto e scesi in giardino.
Improvvisamente Marzia spuntò da un angolo colpendomi con una palla di neve! “Accidenti che male!” gridai: mi aveva appena colpito in testa! Scoppiò a ridere e così ebbi l’occasione di rifarmi: presi una palla di neve a dir poco enorme e gliela tirai addosso! Ebbe così inizio una battaglia a palle di neve oserei dire epica.
Io e Marzia avevamo 4 anni di differenza, quindi ne aveva dodici. Aveva i capelli castani scuri, lisci e sempre profumati di miele, visto che usava sempre lo stesso shampoo e sempre della sua fragranza preferita; aveva degli occhi grandi e profondi, di color ebano, furbi e vivaci. Siamo state sempre legate, sin da bambine, anche se spesso la sua impulsività e la mia permalosità ci portavano a litigate di settimane, ma ciò non ci indeboliva anzi rendeva il nostro legame ancora più speciale di prima. Passammo tutta la giornata di fuori in giardino non curandoci delle ore che passavano. La sera dopo esserci fatte una bella doccia calda ci infilammo a letto, stanchissime dopo la giornata meravigliosa che avevamo appena passato.
Come ogni mattina la sveglia suonò alle sette: mi alzai, mi preparai presi il caffè con mia madre e uscii. Alla fermata dell’auto c’erano le mie due migliori amiche ad aspettarmi, Sarah e Madyson.
Le ho conosciute il primo anno di liceo, e da allora siamo inseparabili. Sarah e Madyson si conoscevano già dalle medie, ma legai con loro da subito. Erano quelle amiche sulle quali puoi sempre contare, quelle amiche che ti cambiano la vita e che non ti lasceranno mai sola, nel bene o nel male. Sull’autobus parlammo del più e del meno, dato che non avevamo niente da ripassare, infatti la giornata scolastica si prospettava tranquilla.
E fu così infatti, e nel pomeriggio pensammo bene di andare al centro commerciale per acquistare un vestito per la festa d’istituto, che ci sarebbe stata sabato sera. Anche se non avevamo un accompagnatore per la festa non ce ne importava, saremmo state bene lo stesso. Insieme noi tre eravamo capaci di far girare l’economia! Ci divertimmo come pazze a girare nei negozi e nei camerini, provando abiti e scarpe con tacchi assurdi divertendoci come matte: non ci importava del giudizio della gente, l’importante era sentirsi felici…
Passò in fretta quel pomeriggio: tornai a casa e provai il vestito appena comprato: tutto sommato è stato un bell'acquisto...

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Capitolo 2
*** Il principe mascherato ***


Sabato pomeriggio, finalmente è arrivato il tanto e atteso giorno della festa. Puntuali come un orologio svizzero Sarah e Madyson si presentarono alle 4 a casa: ci aspettava un lungo pomeriggio tra trucchi e capelli.
Occupammo il bagno per circa quattro ore, roba da guinnes dei primati, ma ne era valsa la pena: io Sarah e Madyson eravamo a dir poco meravigliose, e molto soddisfatte del risultato ottenuto ;)
Sarah: "Stasera faremo scintille ragazze, lo sento!"
Monia: "Lo spero anche io Sarah, stasera voglio proprio godermela, non starò ferma un attimo, e se ce la farò ballerò fino alla fine" Madyson: "Noto con piacere che hai iniziato a divertirti mia cara, dopo la storia con Luca non facevi altro che guardare le vostre foto piangendo: finalmente hai capito che è stato lui a rimetterci, io canterei un'alleluja!"
Monia: "Madyson, se non fosse stato per te e per Sara neanche mi sarei resa conto che quel cretino mi tradiva, non finirò mai di ringraziarvi"
Sarah: "Si lo so lo so, ma adesso ci vogliamo muovere che già siamo in ritardo! Dai dai!"
Arrivammo verso le dieci nella palestra della scuola, decorata in quell'occasione in una maniera deliziosa: le pareti erano state rivestite con della carta di riso bianca con delle sfumature rosa, le luci erano di un bianco acceso ma erano continuamente alternate nei colori, ed infine c'era una grande scalinata che portava sulla pista da ballo: semplicemente meraviglioso...
L'obiettivo era quello di divertirsi, quindi ci buttammo in pista in mezzo alla mischia, quando ad un certo punto vedo Madyson e Sarah allontanarsi, probabilmente per prendere un drink.
Ed io invece sento qualcuno prendermi per la mano e chiudermi gli occhi. Mi abbracciò docemente, e mi sentivo come cullata, complice di quella bellissima emozione... Mi giro e lo vedo:se ne stava andando quel ragazzo che poco prima mi aveva stretta a lui, senza sapere nemmeno il suo nome. Riuscii a vedere che in viso portava una maschera, ma non ero riuscita a riconoscerlo. Rimasi come imbambolata, incantata da qualcosa che ancora non riuscivo a percepire. Non scorderò quel momento, nè quell'abbraccio così intenso, così pieno di sensazioni
...

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