Lying is the most fun a boy can have without taking his clothes off!°

di two_dollar_bill
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Now your Nightmare comes to life_ ***
Capitolo 2: *** It's time to stand up_ ***
Capitolo 3: *** He's going mad... ***
Capitolo 4: *** Please, don't make these dreams come true_ ***
Capitolo 5: *** The beast and the harlot ***
Capitolo 6: *** 'Cause I feel so mad, feel so angry, used and confused! ***
Capitolo 7: *** Lies inside your head your best friend ***
Capitolo 8: *** We're all to blame?! ***
Capitolo 9: *** Cake of discord - Do you like it? ***
Capitolo 10: *** I know what you did there. pt 1 ***



Capitolo 1
*** Now your Nightmare comes to life_ ***


The beast and the harlot ( provvisorio )

 

 

Era una fresca e tranquilla mattina ad Huntington Beach, l'orologio non aveva ancora scoccato le 7 quando un cellulare cominciò a suonare interrompendo la quiete della casa e degli inquilini che ancora dormivano placidamente.

"Some live repressing their instinctive feelings 
Protest the way we're built don't point the blame on me..."

-Mmmh...- Zacky mugugnò nel dormiveglia, disturbato dal rumore incessante della sua clamorosa suoneria -...scream scream scream...- ripetè rigirandosi nel letto e canticchiando involontariamente, poi sorrise placido nel sentire quella voce così familiare, finchè non venne colpito da una poderosa manata in faccia - Cosa canti idiota! Se non spegni quel telefono ti faccio gridare io!- ruggì la persona che dormiva al suo fianco. - S-i fammi gridare - riuscì a rispondere ancora addormentato - Fammi gridare Matdhs - bofonchiò 
- Matdhs?!!- un'altra manata lo raggiunse; questa volta più violenta. - SPEGNI QUEL TELEFONO. -
Zacky sussultò, ancora inebetito si mise a sedere nel letto guardandosi intorno - telefono telefono - afferrò il cellulare che ancora urlava quasi allo spasimo e rispose
- telefono si, telefono.-
-Zachary? Zachary, tesoro sei tu? Perchè non rispondevi, stai bene?!-
A quella voce Zacky strabuzzò gli occhi, il cuore perse un battito, la gola si seccò e smise perfino di respirare. -Zachary?!!!-
-M-m-mamma?- sillabò lento.

Thud.
Un tonfo sordo costrinse Zacky a voltarsi terrorizzato. Accanto a lui non c'era più nessuno, vedeva solo un piede agitarsi convulsamente in aria.
-Si, tesoro sono proprio io! Non dirmi che stavi dormendo, non puoi trascorrere tutta la vita a letto.-
-Io... Sono le 7 di mattina.-
-Non trovare scuse?!-
-E' domenica...-
-Zachary. Oh tesoro, perdonami, dimentico sempre di considerare il fusorario...-
-...-
-...Però mi farò perdonare con questa bella notizia che ho da darti!-
-No-notizia?- ripetè preoccupato sudando freddo. Anche i piedi oltre il letto, che ancora si dimenavano per l'aria, si paralizzarono di colpo.
-Si! Domani sono li da te. E' una decisione dell'ultimo minuto, ho appena fatto il biglietto! Anche se non t'ho avvisato prima, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere rivedere la tua mamma.
-Do-mani...DOMANI?!-

Un altro tonfo fece sussultare Zee. I piedi erano scomparsi.
-Mamma... Aspetta, fammi capire bene. Tu. Domani. Qui.?-
-Si, Zachary. Sembri stupido, non è difficile da capire, beh immagino sia il sonno, voglio sperare che tutta quella musica non ti abbia rincitrullito.
Non vedo l'ora di riabbracciarti e rivedere tutti i tuoi amici. Ah proposito, vivi ancora con Matthew, vero!? Chissà come sta sua madre, è un po che non la vedo; ma adesso basta rimandiamo le chiacchiere a domani, tanto sono solo poche ore che ci dividono. - squittì allegramente la signora Baker.
-...Mamma ma tu non dovresti essere in Italia?-
-Si tesoro, dove vorresti che fossi, in Ohio?!- rise lei.
-No ma...-
-Domani, domani! Mio figlio è una rockstar ma questa è pur sempre una telefonata internazionale...
Ciao Zachary,tesoro...
non vedo l'ora di incontrare te e la tua dolce metà...-

E la telefonata si chiuse con un bip.
-
Di incontrare chi? Che cosa?! MAMMA!? Oh cristo.-

Zacky restò qualche secondo immobile a guardare lo schermo nero del cellulare.
-Oh cristo.- bisbigliò
-Oh CRISTO SANTO!- esclamò di colpo affacciandosi dall'altro lato del letto per vedere un Matthew a terra pietrificato e con gli occhi sbarrati. Era pallido e quasi non respirara - Matt. Ehi, Matt... torna qua, cosa diavolo stai facendo li a terra. Come diavolo ci sei finito li a terra?
Lui restò immobile, solo i suoi occhi si mossero a guardare il ragazzo che gli parlava, arrampicato come un bimbo sul bordo del letto - Shads?- provò ancora lui preoccupato.
-Mamma hai detto?- mormorò con un filo di voce Shadows
-Oh cristo!- disse Zacky spalmandosi una mano in faccia, per un attimo si era dimenticato del pericolo che incombeva su di loro.
Quelle parole furono una conferma sufficente, Shads roteò gli occhi e svenne.

 

 

 

*Yo Sevenfoldizzati!
Questo è un piccolo prologo della storia che ho in mente, non so ancora bene come si svilupperà, quanti capitoli saranno e la loro lunghezza: pensavo che più capitoli brevi magari sarebbero meglio e più piacevoli da leggere, vedremo; voi che ne dite?
Intanto non si nota proprio che mi piacciono Shadows/Zacky insieme, e Scream,eh? E' anche la mia suoneria così mi sono concessa questa libertà, chissà che suonerie hanno in realtà, sono una persona curiosa, anche su queste cose strane e vagamente inutili?! ( no, no in realtà non sto pensando che tipo di mutande indossa Zacky, no no non ci sto proprio pensando xD ). Scusate sono una persona disturbataaaaa! xD
Intanto metto all'asta un simpatico esemplare di Sevenfold : il cosidetto Synyster Gates! Sono aperte le offerte!
Nelle mie storie praticamente non compare mai, non me ne faccio niente...tantovale fare un regalo a qualcuno! ahahahahahaha
Scusate scusate, torno seria.
Il titolo è ispirato ad una canzone dei Panic! at the disco, anche se con gli A7X non c'entrano niente, mi sembrava adatto!
Beh credo di aver detto tutto... 
E adesso aspettiamo di vedere cosa capitera a questi due poveri fanciulli all'arrivo di mamma Baker!!! :)
 
Ah dimenticavo "Mathds" per chi non l'avesse capito è un incrocio tra Matt & Shads, si sono riuscita a dire una cosa del genere appena sveglia e ancora assonnata! .-.

See ya!
A.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** It's time to stand up_ ***


Lying is the most fun

-Shads, ehi! Shads, alzati dal pavimento adesso...!
Shads, per l'amor di Dio, alzati! Non sei un peso piuma non riesco a sollevarti se non mi aiuti...
MATT! Lascia subito il piede del letto e smettila di fare il bambino.-

Era più di un ora che Zacky tenteva disperatamente di convincere il suo cantante ad alzarsi da terra; era stata già un'ardua impresa risvegliarlo dopo che era platealmente svenuto li davanti a lui; poi, come se non bastasse, era rimasto immobile in quella posizione con lo sguardo rivolto al soffitto ed un'espressione assente sul volto, ignorando le suppliche del chitarrista che cercava invano di tirarlo su. L'unico segno di vita che dava erano strani suoni onomatopeici, che emetteva di quando in quando, o ripeteva debolmente - No. No. No. - scuotendo lievemente il capo.

-Ora se non ti alzi, al mio tre, giuro che te le suono, Matt!- Zacky gli agitò furente un dito contro, cominciando un rapido countdown che finì con la stessa velocità con cui era iniziato appena Shadows si voltò a guardarlo - Ok ok - squittì Vee con un filo di voce portando le mani avanti - dire che te le suono forse è vagamente esagerato...-
-Mpfh!-
-Però adesso gentilmente mi fai il favore di alzarti da li? Sembri una femminuccia, cosa vuoi fare nasconderti sotto il letto?!-
-No. Lei mi troverebbe comunque...-

Zacky corrugò la fronte perplesso - E' mai possibile che tu faccia tutte queste storie per una cosa del genere? -
-Ed è mai possibile che tu non ne capisca il motivo?-
-Anche io sono preoccupato, ma non sto sdraiato a terra come"Izzie a lutto!"-
-Ti ricordo che hai pianto come una donnicciola durante quella scena...-
-E adesso la donnicciola sembri proprio tu, io sono soltanto sentimentale ! -
-Sentimentale dici, eh?-
-Proprio così Charles Sanders, hai capito bene!-
Il viso di Zee si aprì in un sorriso vittorioso, Matt invece sussultò - Com è... com è che mi hai chiamato?!-
-Vuoi che te lo ripeta? Io credo che tu abbia proprio capito bene...-
-No. Zitto! Taci. Scompari dalla mia vista...-
-Charles, Charles, Charles... - cominciò Zacky con voce dolce e ironicamente compresiva -...credo che sia il caso che ti abitui a queste due paroline, dopo tutto, l'hai detto anche tu... anche sotto il letto lei ti troverebbe. Quindi, adesso, sono due le cose che ti restano da fare: PORTA IL CULO FUORI DI QUI E AIUTAMI!-

Matt mise il broncio - Non chiamarmi mai più così - si lagnò e alzatosi da terra uscì dalla porta diretto in cucina, per la tazza di caffè e i biscotti che Zacky gli aveva promesso - But I want my cookies. Now! -
-
Si, si lo so... andiamo adesso!- E gongolante Zacky lo spintonò verso le scale. 

-Questo posto è un totale disastro, come facciamo a vivere qui?- borbottò Zacky dando un'occhiata alle pessime condizioni igieniche della cucina. -E' casha noshta...- biascicò Matt con la faccia immersa nel barattolo dei biscotti. - ...Ci piashe coshi.-
-Già. Sarà una lunga e intensa giornata per riuscire a ridare un'aspetto decente a questo posto, o anche solo per ritrovare il pavimento sotto tutte queste cose!-
-Ehi Zee - lo richiamò Shads - Adesho sheriamette...-
-Oh si, perchè in effetti ispiri grande serietà in questo momento!-
-Cosha vollesti dihe?!-
-Smettila di parlare con la bocca pienaaaa!-
Matt ingollò velocemente un grosso pezzo di biscotto rischiando quasi di strozzarsi e guardandolo serio disse - Bastava dirlo. -
-Oddio...- sospirò il povero chitarrista - ... allora vuoi dirmi cosa stavi farfugliando prima?-
-Ah si, cioè... Forse è meglio che me ne vada un paio di giorni!-
-Cosa?! E dove diavolo vorresti andare?!!-
-Non lo so, magari farmi ospitare dagli altri... Non credo sia il cas...-
-Non dire stronzate! Mi stai veramente facendo perdere la pazienza oggi: prima la storia del pavimento e ora questo. Basta!-
-Come credi che possa stare qui, idiota?-
-Come hai sempre fatto!-
-Certo, e quando arriverà tua madre la abbraccerò, la bacierò e le dirò: Sa signora, è stata come una madre per me, però adesso mi scopo suo figlio!-
Zacky restò a fissarlo in silenzio, non aveva tutti i torti in effetti. - Ce la faremo. - disse, mentre un mare di pensieri si affollavano nella sua mente, ed uno in particolare svettava sugli altri - Tranquillo, risolverò tutto...- sorrise e gli diede un buffetto sulla faccia.
- Quando finisci la colazione, ti prego, metti un pò in ordine... -
- Dove stai andando? - chiese Shads preoccupato vedendolo prendere la giacca.
- Si, io... io devo sbrigare delle cose e fare anche un pò di spesa  - annuì cercando di sembrare tranquillo e normale - c'è l'eco in quel frigorifero!-
-Si, credo tu abbia ragione. Beh la cosa positiva è che tua madre cucina da Dio!- esclamò Shads con un sorriso a trentadue denti. 
-Vedi, pensa positivo!-
-Detto da te è quasi una battuta di spirito!- constatò il cantante.
-...Torno presto!- lo interruppe Zee - Di sicuro qui non puoi fare tutto da solo. Non distruggere la casa mentre non ci sono e non espatriare in Messico. Sarebbe una gran bella seccatura! A dopo.  -
-Tranquillo. Mi troverai qua al tuo ritorno, beh non qui davanti ai biscotti, si insomma... a dopo!-
Zacky gli fece un ultimo fugace sorriso e un cenno con la testa prima di chiudersi la porta alle spalle. Il colpo rimbombò nella stanza come uno schiaffo e Matt sospirò - Si, sono proprio un idiota. -

Mezz'ora dopo Zacky era arrivato a destinazione.
Si guardò intorno, era tutto perfettamente come ricordava, tutto come l'aveva lasciato. Si coprì gli occhi con una mano per vedere meglio, infastidito dai bollenti raggi del sole che si stagliava allegro nel cielo - Almeno gli occhiali avrei potuto prenderli...- ringhiò rimproverando se stesso. Niente riusciva ad infastidirlo come quel sole insolente e terribilmente prepotente,
 forse solo essere in quel posto lo irritava di più. A passo incerto si diresse lentamente alla porta, prese un profondo respiro e bussò aspettando una risposta che sperava non arrivasse mai ma che invece fu più repentina di quanto si aspettasse.
La porta si apri piano - Ciao, devo parlarti - disse risoluto ed entrò.

 

 

*Nda
Saaaalve, come procede la vostra domenica?! No. Aspettate è sabato .-.
Perdo la cognizione del tempo a volte e questi libri odiosi, che mi stanno fissando da ore, non aiutano!
Tornando a noi, ecco il II capitolo, ho cercato di aggiornare il prima possibile, sperando di non avere toppato alla grande!
Beh dopo aver fatto strafogare Shads di cookies, è venuta fame anche a me. Credo che io e Zacky andremo ad affogare i nostri dispiaceri nel gelato! xD
Ah per quanto riguarda Syn, dato che ci sono due pretendenti, anche se una è stata la prima a rivendicare il suo possesso, io vi suggerirei "Perchè non tagliarlo
a metà?!" Così siete entrambe contenteeee! Si, fa molto Salomone tutto questo! Sorvoliamo, ne riparleremo in seguito! xD
"Izzie a lutto" è un riferimento ad una dei protagonisti di Grey's Anatomy che, alla morte del fidanzato malato, rimase sdraiata sul pavimento del bagno per ore e
ore, lo dico per chi magari non l'avesse visto e non avesse capito quel passaggio.

Volevo ringraziare le persone che hanno letto...
ma un grazie in particolare va a :

Amor vincit omnia: Mi fa piacere averti strappato un sorriso, come mai non ti piacciono le slash? Io alcune le trovo troppo simpatiche anche se invadiamo allegramente la privacy delle vite sentimentali dei malcapitati del momento. Ogni tanto mi domando se leggessero cosa penserebbero! Meglio non saperlo! xD 
Friem: Zacky e Matt, io li trovo perfetti! Di solito il pairing che va per la maggiore è il Synacky che a me non fa impazzire anche perchè Syn è sempre il figo di turno, bello e maledetto e Zacky è sempre lo sfigato innamorato, succube dell'altro. Non posso farci niente sono del partito Vengeance sempre e comunque! E mi auguro di riuscire a far apprezzare Zee&Shads anche a te! Si il nuovo personaggio è la madre, ho pensato fosse giusto segnarlo! Secondo me è una donna mooolto simpatica, chi lo sa! =)
Fluorescent: Grazie! I panic sono una bella fonte di ispirazione, sono proprio un altro mondo. Ho un debole per le canzoni con i titoli lunghi e magari totalmente assurdi. Ti consiglio "There's a good reason these tables are numbered, Honey. You just haven't thought of it yet" e ti confesso che per un breve momento questa storia avrebbe potuto chiamarsi cosi ma questo è molto più adatto.
Public Enemy: Sono onorata che tu voglia seguirla, mi fa molto piacere, anche perchè devo ammettere che il tuo commento mi auguravo di riceverlo ( anzi approfitto per ringraziarti anche per le altre recensioni T.T ). Hai capito un pò perchè Shads è cosi preoccupato?! Cercherò di evitare capitoli troppo corti, purtroppo l'università sta attentando alla mia vita e salute mentale ( sulla seconda possiamo anche sorvolare dato che è quasi nulla ) quindi farò del mio meglio! =)
RunAway Train: Grazie dei complimenti, spero anche questo ti sia piaciuto. Povero Matt sarà dura per lui! E per quanto riguarda la madre... ehehehehe No spoiler! xD
Kumico Chan:
Allora tu che ne dici della mia proposta di dividere Syn in due!!? =D No non è molto tranquilla la mammina, però sono totalmente daccordo con te, Matthew con quel sorriso potrebbe sciogliere un ghiacciaio!

Alla prossima!
A.

l

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** He's going mad... ***


Lying is the most fun

-Ehi, sono tornato!- Zacky avanzava incerto oltre la soglia di casa, le troppe buste della spesa gli limitavano la visuale, tant'è che ondeggiava a destra e a sinistra nella vana speranza di trovare uno spiraglio, in quella muraglia di cibo, che gli permettese di vedere dove metteva i piedi - Rischio di rompermi l'osso del collo, Matt! Vieni ad aiutarmi!- Dopo essere inciampato in un infradito che inspiegabilmente si trovava abbandonata in salotto sotto un tappeto, aver sbattuto un ginocchio nell'odioso mobiletto che come diceva sempre, accompagnato da colorite imprecazioni - non dovrebbe trovarsi in quell'angolo - e aver distrutto, per sbaglio, uno dei mostruosi soprammobili preferiti di Shads -beh poco male - decise di abbandonare lì il suo carico di vettovaglie e andare in avanscoperta per capire che fine avesse fatto il suo cantante dato che non si era neanche degnato di rispondere ai suoi numerosi richiami.

-Matt. Dove diavolo sei finito? Non sarai espatriato sul serio!-
Zacky si guardò intorno nervoso, era preoccupato, si sentiva sull'orlo di una crisi di nervi, era irrequieto e di pessimo umore, cosa non troppo strana ma quel giorno, quel giorno era uno dei più brutti di cui aveva memoria. Era iniziato male e stava continuando anche peggio - Chissà cosa riuscirò a combinare fino a stasera...- si rimproverò il chitarrista tra sè e sè. 
La casa era stranamente silenziosa, girovagò qua e là, finchè un rumore strano non lo convinse a dirigersi in cucina. Rimase un attimo impietrito sulla soglia, poi gridò così forte che Synyster giurò di averlo sentito da casa sua - O CRISTO! Matt cosa fai con la testa nel forno, cacciala subito!?- si fiondò così rapidamente verso Shads che finì per impattare dritto contro di lui, dal canto suo Matt lo guardava pacatamente sorridento con un'espressione allegra e oltremodo buffa stampata in volto -Coshai da ghidale? Ci shento ancola!-
Zacky si fermò a guardarlo, alzando perplesso un sopracciglio -Cosa diavol... Stai mangiando?! Ancora! -
-Shi! Hai fame? - chiese l'altro brandendo una coscia di pollo a mò di spada Jedi. Zacky ci impiegò qualche minuto per riprendersi e capire quello che stava realmente succedendo e quello che nella sua mente malata aveva immaginato.
- Io... - cominciò incerto - ...Ho bisogno di un bicchiere d'acqua.- concluse incapace di dire altro e sentendosi un perfetto idiota. Quella giornata l'avrebbe ucciso, lentamente e dolorosamente; se anche fosse sopravvisuto la sua salute mentale ne sarebbe uscita totalmente compromessa!
-Ecco qui!- bofonchiò Matthew porgendogli una tazza colma. Zee la bevve tutta d'un fiato poi lo guardò serio e disse - Non avevi detto che non ti avrei trovato, dove ti avevo lasciato, a strafogarti?-
-Ho detthio che non mi avleshi tlovasho davanti ai bischotti... questo è pogllio!!- sorrise masticando goffamente e Zacky pensò che quel sorriso era sempre e comunque il più bello che avesse mai visto in vita sua, anche se era sporco di sugo e olio ovunque, rimaneva l'essere più affascinante sulla faccia della terra ai suoi occhi.
-Quando sono nervoso mangio tanto.- aggiunse poi Shads che finalmente era riuscito ad ingoiare il quantitativo industriale di pollo che aveva in bocca.
-Allora da quando ti conosco sei sempre nervoso!-
-Ah ah, non è divertente! E poi...- Matt gli si avvicinò lentamente, con quel sorrisetto malvagio che solo lui sapeva fare -... tu. Tu mi rendi nervoso...-
-Ah cosa vorresti dire che sono fastidioso?- commentò acido, incrociando le braccia al petto.
-No, idiota. Voglio dire che... - lo baciò leggermente sulle labbra dischiuse - ...che tu  - un altro bacio - ...mi fai - ancora un altro - battere - ed un altro ancora - il cuore.-
Zee stava per cedere a tutte quelle attenzioni che amava tanto, ma Matthew non era l'unico nervoso quel giorno così bruscamente si scostò ,alzandosi - E tu adesso mi fai perdere tempo. Aiutami con le buste della spesa, sono tutte in salotto. Se mi avessi risposto invece di trovare soggiorno nel forno a quest'ora avremmo già sistemato tutto!-
Shads rimase interdetto, non disse una parola mentre lo guardava andare via dopo un'inutile ed ingiustificabile sfuriata, tipico di Zacky del resto.
Sospirò rassegnato cercando di essere comprensivo e si apprestò a ripulire la cucina e mettere in dispensa la spesa; rispondere a tono non sarebbe servito a niente, sopratutto con lui, si sarebbe offeso e i giorni che gli si prospettavano davanti sarebbero stati un totale e disastroso inferno; non erano ancora iniziati e loro erano già in crisi o meglio in guerra fredda.
Così quasi come se avessero stipulato un tacito accordo, Matt rimase al piano terra, cercando come meglio poteva di dare una seria sistemata ed essere d'aiuto; fare la donna di casa non era certo il suo forte, anche se con Zee lasciava trapelare il suo lato più dolce e mansueto, quei lavori proprio non facevano per lui!
L'altro invece si occupò del resto della casa; non si incontrarono e non ebbero modo di parlarsi per tutto il giorno, separati da una barriera invisibile che li teneva a distanza.

Matt guardava il soffitto di tanto in tanto, immaginando cosa Zacky stesse facendo.
Conosceva perfettamente la sua foga maniacale per certe cose e indubbiamente la "buona impressione" che avrebbe dovuto fare su sua madre era una di quelle.
Lo vedeva correre dal bagno alla sua stanza, tornare indietro, sbattere il piede in uno spigolo e imprecare. Avrebbe lavato il pavimento di una stanza, una qualunque, e avrebbe pensato di fumarsi una sigaretta mentre aspettava si asciugasse ma in quel preciso istante avrebbe realizzato che l'unico pacchetto che aveva in casa era proprio in quella stanza inagibile, nel punto più lontano, anche li altre divertenti imprecazioni avrebbero "rallegrato" la casa silenziosa.
Poi, per il poco equilibrio che aveva, avrebbe rovesciato inavvertitamente l'acqua del secchio trovandosi in mezzo ad una pozza insaponata con i piedi completamente bagnati ed avrebbe sonoramente imprecato, di nuovo. E come si aspettava Matt lo sentì spesso dilungarsi in una sfilza di parolacce, alcune - veramente originali - si congratulò il cantante, e tra sè e sè sorrideva ogni volta.

Matt sorrideva, sì, perchè era questo l'effetto che Zacky aveva su di lui, fin dalla prima volta che l'aveva incontrato, quel ragazzino strano, buffo e profondamente musone l'aveva fatto sorridere e prima di quel momento Shadows non aveva memoria di momenti felici, sorrisi o risate. Prima di Zacky non c'era niente. Prima di formare gli Avenged Sevenfold, di avere successo, amici fedeli e fidati, prima di costruirsi una vita come mai avrebbe immaginato di poterla ottenere ma come tanto l'aveva desiderata.
Prima di tutto questo c'erano solo tenebre nella sua memoria...

Zacky correva per le stanze come un forsennato, sarebbe impazzito a momenti, più si guardava intorno più trovava nuove cose che avevano bisogno di essere sistemate, nascoste o eventualmente distrutte prima dell'avvento ! Allo stesso tempo tra un'imprecazione e l'altra si sentiva un gigantesco idiota per tutto quello che aveva combinato - Ho trattato Shads malissimo, sono un essere spregevole... - la stanchezza si faceva sentire dopo tutto quel lavoro e lui continuava imperterrito a commentare ad alta voce ogni pensiero che gli passava per la testa - Ho fatto un casino! Sono uno stronzo, un inutile fottutissimo pezzo di merda!... Tra l'altro è certo che se non mi do una mossa, mi coglierà la glaciazione prima che finisca di sistemare! - poi per caso diede un occhiata ad uno specchio li vicino - Dio! Sembro un maniaco... guarda che occhiaie! Proprio marcate, su noi poveri pallidi si nota di più...- borbottò, ci pensò su qualche secondo e guardando dritto negli occhi della sua immagine riflessa gridò -STO PARLANDO DA SOLO!-
Scosse febbrilmente la testa - sono pazzo... sono pazzo! -
- Respira e ripeti con me : I'm not insane. I'm not insane. - 
Zacky si girò di colpo incrociando quegli occhi disarmanti, un fremito lo percorse e subito si voltò a fissare un punto indeterminato del pavimento per non sostenere quello sguardo, si scusò, mentre si torturava le mani arse dai detersivi. - ...io non volevo, mi dispiace tanto.-
-Non preoccuparti - disse Shads avvicinandosi e abbracciandolo - Ehi, guardami - gli alzò lentamente il capo e gli sorrise, un sorriso dolce e comprensivo, ma Zacky non poteva sopportare quella vicinanza, non in quel momento, non dopo tutto quello che aveva e avrebbe combinato. Si divincolò piano cercando di sembrare il più normale possibile - Una pausa?- propose Matthew
-Si.- sospirò l'altro passandosi una mano sulla fronte madida di sudore - Ho proprio bisogno di una sigaretta...- 
Zacky si frugò le tasche in cerca del pacchetto, si guardò intorno scrutando la mobilia, mentre Matt già rideva sotto i baffi, se non gli fosse andato incontro, testardo com'era Vee, quella brutta situazione sarebbe durata in eterno. 
Lo vide sporgersi nella sua camera, strizzare gli occhi e ridurli a due fessure, poi alzo una mano e cominciò con le dita un breve conto alla rovescia - He's going mad in 5...4...3...2...1...-
-LE MIE SIGARETTE! FANCULO! SONO LI INFONDO ED E' TUTTO BAGNATO! CRISTO, NON ME NE VA BENE UNA OGGI!-
In pochi secondi Zacky divenne paonazzo, Matt credeva che da un momento all'altro avrebbe visto il fumo uscirgli dalle orecchie, così ridendo si avvicinò a lui e porgendogli un pacchetto nuovo disse
- Ecco le sigarette, le tue preferite. Lo sapevo che sarebbe successo...-

 

 

Nda.
Ciao a tutti!
Non sono scomparsa e nemmeno morta, anche se l'università credo stia proprio tentando di uccidermi, quindi mi sono presa una piccola ( seh xD ) pausa pomeridiana per poter finalmente aggiornare. Un terzo capitolo così così, non succede niente di particolare e ho preferito così perchè dato il mio umore la cosa poteva diventare catastrofica, Zacky è lunatico e permaloso come me, non so se lo sia veramente, ma credo che in questa storia è così che appare. Ah parla anche da solo, anche questo è notoriamente autobiografico! Peccato che io non ho un Santo Shads che mi sopporta e mi consola, veramente coccoloso questo Matt, noh? *.* Ok, stop. Basta sproloqui sul capitolo di transizione e ho una bella notizia per i fan di Syn, mi rimangio quello che ho detto apparirà anche lui in questa storia, in realtà era pressochè ovvio ma le cose si stanno evolvendo in un modo diverso dal previsto nella mia mente malata! Inoltre è già pronto un altro missing moment, non so quando lo posterò se stasera o domani, è stata un'ispirazione da notte fonda e ha bisogno di essere leggermente sistemato! Questo commento sta diventando più lungo della storia perciò passo ai ringraziamenti : a chi legge, chi segue e sopratutto chi recensisce. Mi piace ringraziare ognuno di voi nei capitoli ma ora c'è questa nuova opzione "ad personam" diciamo, che invia un'e-mail, lo preferite? Beh fatemi sapere! ^.^

Friem: Diciamo che Zacky è il cattivone della situazione ma Matt, insomma è M.Shadows gli attributi ce l'ha e non mancherà di dimostrarlo, è dolce anzi l'aggettivo più indicato per questa storia è : molto comprensivo, pure troppo! Vallo a trovare un ragazzo così... in tutti i sensi! *-*
RunAwayTrain: Recensioni poco serie? Le adoro! Quindi fai pure! Che ne dici di Matt che biascica ancora? Non posso farci niente mi fa morire dal ridere l'idea, l'assurdo è che la sera dopo ero a casa di un'amica a cena e m'ha cucinato il pollo quando l'ho visto le sono scoppiata a ridere in faccia! Devi capire, povero Matt, che l'arrivo della suocera è sempre sconvolgente, credo per chiunque ma è anche una cosa momentanea, mi auguro! ( Dipende tutto dalla mia follia del momento ). Purtroppo neanche questo capitolo ha svelato il mistero della "porta" mi dispiace, chissà se c'hai azzeccato, potresti vincere un premio! xD Staremo a vedere!
Amor vincit omnia: Sono lusingata che ti piaccia, spero che anche questo capitolo ti abbia fatto ridere anche se è un pò più serio degli altri! Sesso violento? Beh possiamo sempre includerlo! ahahahahaha
Frankie Sullivan GhostVengeance: Allora ti tolgo qualche dubbio per quello che la storia consente senza spoiler : Matt è preoccupato per la suocera ovviamente ( capitan ovvio che non sono altro -.-" ). Dov è andato Zacky non lo saprai mai *risata malefica* -> ritratto : per ora non lo saprai! xD Perchè la madre è in Italia, beh dopo lo dirà, vuoi saperlo? In realtà è semplice: sua Beltà Il mio Adorato Simpatico Cicciottoso Orsetto con la pancia ha origini italiane e quindi... u.u
Va beh I'm so stupid... Anyway anche io torno alla mia odiata chimica, posso capirti perfettamente... ='(
AmySynySullivanBakerShadz: °-° L'ho scritto bene?! Graaaazie mille per la tua recensione spero ti sia piaciuto anche questo. =)

Alla prossima
Anita_

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Please, don't make these dreams come true_ ***


Lying is the most fun

 

 

Caldo. Eccessivo e terribile.
Se non fosse stato sicuro di essere nella sua stanza da letto, nella loro stanza da letto, avrebbe sicuramente pensato che - Oh i diavoli mi hanno trascinato per i piedi all'inferno! - Forse era giunta la sua ora e senza accorgersene era miseramente morto senza poter dire neanche addio a tutti i suoi cari, senza poter neanche vedere per l'ultima volta quegli occhi, i più belli, per perdersi in quelle iridi chiare e tanto amate. No, non poteva essere morto, se ne sarebbe accorto sicuramente, e beh non avrebbe avuto quella sensazione familiare, quella sensazione così potente, quella sensazione.
Sentì un movimento inconfondibile accanto al suo corpo disteso nel letto morbido, l'avrebbe riconosciuto tra mille, anche se fosse stato cieco e sordo, quella mano che adesso scivolava cautamente sul suo corpo era viva e lo cercava come sempre era stato e come sempre avrebbe voluto che fosse. Forse era un diavolo, questo sì, ma il suo diavolo personale e sì, forse quello era l'inferno ma se lo fosse stato l'avrebbe sempre preferito al paradiso - Li non conosco proprio nessuno - 
Si voltò piano ed eccoli quegli occhi che dalla fredda consuetudine del giorno si trasformavano in braceri ardenti bramosi di lui, sorrise sornione e constatò che la temperatura era veramente paragonabile a quella di un crudele inferno. Ogni parte del suo corpo stava già andando a fuoco e il sangue bolliva nelle vene. Quella mano avanzava impudente percorrendo ogni centimetro del suo corpo nudo, non si ricordava di esserlo. Dove erano finiti i suoi vestiti? -Beh poco male...- Frenò l'impulso di guardarsi attorno perchè era totalmente soggiogato da quello sguardo. -Deve essere stato un diavolo a darti quegli occhi...- sussurrò. - Sapeva che mi avresti ammaliato per tutta la vita.-
L'altro non parlò, continuando a fissarlo ammiccante mentre un sorriso malizioso, a tratti malvagio e famelico gli illuminava il volto.
Bruciava Zacky. Ogni cellula del suo corpo gridava disperata, ogni muscolo atrofizzato faceva male, non un male fisico, era tutto nella sua testa e tremava percorso da quei brividi fin troppo conosciuti - Matt...- sospirò quando la mano del suo cantante aveva voracemente preso possesso della sua già ben visibile erezione, frizionandola sapientemente. -Matt...- scandì ancora disturbato dagli ansimi. Shadows rise, spostandosi così rapidamente che Zacky quasi non se ne rese conto finche non si trovo totalmente ricoperto da quel corpo bollente. 
Tudum.
Il cuore perse un battito mentre il respiro moriva sul nascere; Zee si mise le mani nei capelli quasi a contenere un' eventuale esplosione del suo cervello dovuto ai neuroni totalmente impazziti e all'eccessiva serotonina in circolo. Voltò leggermente il capo per lasciare all'altro totale campo libero sul suo collo, di cui si era già precedentemente impossessato e che ricopriva di umidi ed estatici baci. Si sentiva letteralmente impotente e sottomesso, andava realmente a fuoco e le sue mani che ora scrivolavano abili sulle spalle muscolose di Matthew sembravano sgretolarsi. Quel ragazzo era una stufa, un'enorme calorifero umano che compensava perfettamente la freddezza del più piccolo. Lui era come un ghiacciolo, al solo avvicinarsi di Shadows si scioglieva istantaneamente e diventava incandescente come un tizzone tra le fiamme.
Sì, nessuna sensazione era più comune ed amata di morire tra le fiamme di Shadows.
Perchè ogni volta, ogni qual volta lo faceva suo, Zacky si sentiva morire per un intermidabile frazione di secondo per poi tornare nuovamente in vita totalmente rigenerato e sereno.
Era come una fenice nella mani del suo cantante.
Insieme erano come una fenice: unici ed indistruttibili.
Dalle ceneri di ogni conflitto risorgevano più forti, più uniti, più innamorati di prima. Infondo Zacky lo sapeva, il sesso tra loro, quello più bello, come adesso, era quello cattivo, crudele, vendicativo. In quei casi non era amore, come qualunque altro giorno. Era una guerra, una sfida, una gara di possesso, una lotta per la supremazia e alla fine, sebbene ne uscissero entrambi vincitori, il ricordo era estenuante, distruttivo e continuava a scorrere sotto la pelle come un marchio, lo stesso che Zee sentiva sempre addosso.
Era questo che pensava, se gli avessero fatto una radiografia su ogni singolo pezzo del suo corpo la scritta - Sanders - avrebbe svettato vittoriosa dimostrando la sua autorità e il suo dominio. Nel suo elettricardiogramma le onde avrebbero scritto - Sanders - e sul suo cuore e sulla sua stessa anima, per quanto surreali fossero questi suoi pensieri, Zacky lo sapeva, c'era impresso a fuoco M. Shadows. Perchè lui era una sua proprietà fin dal primo momento in cui i loro occhi si erano incontrati, fin dal primo momento in cui le loro mani si erano sfiorate. Fin da subito, le fiamme che quel ragazzo triste e solitario emanava, l'avevano attanagliato e sottomesso. E lui ne era felice. 
Quel lungo scorrere di pensieri l'aveva momentaneamente distratto e quando tornò alla realtà si rese conto di essere completamente immobilizzato alla mercè dell'altro. Con le mani gli teneva salvamente i polsi e con il peso del corpo gli impediva qualsiasi movimento. I suoi gemiti imbarazzati colmavano il vuoto della stanza, mentre Shads era sceso a mordicchiargli la pancia e si strusciava consapevole sul suo membro in cerca d'attenzione - E se ti cospargessi tutto di... birra? E poi la leccassi via? - sussurrò Matt con un sorrisino, Zacky arrossì colpevole incapace di nascondere quando quell'idea fosse assolutamente eccitante 
-Corona...- rispose lentamente -...ovviamente.- continuò Shadows per poi disegnare con la lingua linee immaginarie sul suo corpo, giù sempre più giù; ci fu un breve sguardo complice tra loro mentre Matt abbandonava i suoi polsi e con molta, molta calma si avvicinava all'intimità di Zee, stringendo saldamente tra le mani quel muscolo pulsante e baciandolo lascivo. 
Il fremito arrivò inarrestabile, Vee roteò gli occhi stranito dal piacere e in quel preciso istante la porta della loro camera si spalancò
-Zackary tesoro, sei qui? Sono arrivata!-
-Mammaaa!!-

Un urlo disumano fendè l'aria e Zacky si ritrovò seduto al centro del letto, ansimava spaventato guardandosi intorno con occhi sgranati ma l'oscurità gli impediva di vedere qualsiasi cosa. Si sentì stringere un braccio e sussultò - Ehi, Zacky sono io, calma. - Matt accese la luce sul comodino evitando di mollare la salda presa sul suo braccio - Calmati, respira era solo un brutto sogno...- 
-Mh...- rispose semplicemente il più piccolo respirando grandi boccate d'aria. 
- Zacky... - sussurrò amorevole Shads tirandolo a sè e accarezzandogli una guancia calda, era abituato agli incubi notturni di Zacky, non era la prima volta che si svegliava urlando nel cuore della notte - E' tutto a posto, ci sono io qui. - 
-Si. Scusa sto... sto bene. E' stato solo un sogno...solo un sogno. - rispose Zee riprendendo finalmente il controllo e cercando di convincere più se stesso che l'altro.
-Cosa...- cominciò incerto Matthew - Che hai sognato? -
Zacky arrossì - Io, niente. Niente... di cadere dal palco. - mentì spudoratamente.
Shads lo fulminò con lo sguardo -Mh... e ti ci buttavo io e tua madre?-
-Cosa?!- boccheggiò il piccolo - Cosa centra...-
-Ti ho sentito chiamarmi nel sonno, e ti sei svegliato gridando - MAMMA! - Il fare inquisitorio del cantante stava mettendo a dura prova Zacky che non sapeva come districarsi da quella imbarazzante situazione.
-Quindi, a meno che tu non voglia dirmi che era una cosa a tre con tua madre, il che oltre a farmi rabbrividire, mi convincerebbe a rompere seduta stante con te e allontanarmi dalla tua infinitamente perversa e disgustosa mente malata, nonchè dal tuo sottovalutato complesso Edipico, vorrei sapere cosa diavolo hai sognato!-
-Sei matto?! Cosa cazzo dici! No. Nessuna delle cose assurde che hai elencato e che mi stanno facendo ribrezzo al sol pensiero, non dirlo mai più! Ti prego, lascia perdere... Era solo un bel sogno finito male. Ti basta?-
-Mh... Spero che il bel sogno fosse la parte in cui mi chiamavi ansimante, era una delle mie prestazioni migliori deduco. - sogghignò
- Ma che cazzo dici!? Sei un pervertito...! E non mettere mai più cosa a tre e mia madre nella stessa frase  - squittì Zacky offeso. 
- Oh mi scusi, signorina se ho turbato la sua suscettibilità. Non è colpa mia se parli nel sonno, se borbotti cose strane e soprattutto se TU sogni cose perverse dato che parlavi di... Corona. Che giochetto sporco ti sei inventato questa volta,veh? - chiese avvicinandosi con sguardo languido. - Assolutamente niente Matt! Smettila subito con queste stronzate! -
-Mh...peccato.- rispose l'altro fintamente offeso -... pensavo che questi tuoi sogni potessero tornarci utili. Darci una qualche ispirazione...- 
-Te la do in testa l'ispirazione.-
-Basta che me la dai...- rispose divertito Shads.
-Oh Cristo! Smettila!- gridò esasperato ma, anche se non l'avrebbe mai ammesso, divertito Zacky.
-Preferisco quando mi chiami Dio.- disse Matthew piccato.
Zacky lo fulminò con lo sguardo. - Dimmi piuttosto... - tanto per cambiare argomento - ...ti ho svegliato? Mi dispiace. -
-No, non dormivo. Non mi sono perso una parola del tuo soliloquio. -
-Ah. Perchè? -
-Non riuscito a prendere sonno, pensavo...- rispose sdraindosi con le mani dietro la nuca e guardando un punto indefinito del soffitto, sorridendo leggermente.
-Cosa...- cominciò incerto Zee con un'espressione preoccupata sul volto - cosa pensavi? C'è qualcosa che ti preoccupa? Stai ancora pensando di andare via o sei ancora arrabbiato con me?-
-Ehi rallenta, niente di tutto questo. Calmati.- Matt lo guardò e quello sguardo tiepido e amorevole placò tutte le sue preoccupazioni. Era un antidoto contro ogni male, anche questo era in grado di fare quel ragazzo. Come poteva non amarlo? E come poteva non sentirsi uno schifo per quello che gli faceva.
-Vuoi proprio sapere perchè non dormivo?-
-Si.-
-Beh Zacky, il fatto è che ... tu. Tu russi!-
-CHE COSA?!- gridò Zee, lui che stava li uccidendosi di seghe mentali pensando a quali strani pensieri potessero ottenebrare la mente del suo ragazzo piuttosto che farlo dormire, pensieri che magari l'avrebbero allontanato definitivamente da lui e invece, era quella la risposta che otteneva?! Una burla bella e buona, detta con la suspance di uno che vuol dire - Ti lascio. - e scomparire nel buio della notte. Ok forse Zacky era un tantino melodrammatico ma Shads era uno stronzo ad approfittare così del suo nervosismo e delle sue incertezze. - Fanculo M.!- gli sbraitò contro colpendolo con la prima cosa che gli passò per le mani, un misero cuscino; mentre Matthew rotolava amabilmente sul letto sbellicandosi dalle risate - Avresti dovuto vedere la tua faccia Zack. INDESCRIVIBILE.- e rideva a perdifiato mentre ancora il chitarrista cercava di dargliele di santa ragione con un cuscino troppo morbido per far del male ad un omaccione come Shads. Alla fine quest'ultimo afferrò l'arma del piccolo scaraventandola lontano e gli si avventò contro impossessandosi delle sue labbra - Allora...- sibilò sul viso di Zee - ... hai qualche idea da propormi per ingannare il tempo, credo proprio di non riuscire ancora ad addormentarmi. E vorrei approfittare di questa notte tutta per noi, non so quando ne avremo un'altra... -
Zacky lo guardò sorridere e un sorriso complice illuminò anche il suo viso - Beh forse posso inventarmi qualcosa...- si scostò un attimo e chiuse velocemente la porta a chiave sotto lo sguardo interrogativo del suo cantante; poi tornò sul letto accanto a lui, baciandolo con foga e passione mettendo da parte tutti i pensieri negativi e le preoccupazioni; mentre il desiderio soppiantava qualsiasi senso di colpa. 
Sì la realtà era sicuramente meglio, molto meglio di un sogno, sopratutto di uno finito tragicamente male, e il ricordo di quella notte avrebbe potuto aiutarli ad affrontare la giornata che si prospettava lunga ed estenuante agli occhi del povero Zee.

 

 

Nda.
Ora sono più che sicura che vogliate uccidermi per aver rimandato ancora l'arrivo di mamma Vengeance, non è colpa mia questo capitolo voleva essere scritto e non ho potuto resistere! Questa idea mia ha perseguitato per giorni. Che ne dite vi è piaciuto o no? Povero Zee non ha più un attimo di pace, perfino i sogni gli si rivoltano contro. E io rido alle sue spalle, che persona cattiva che sono. T.T 
Vee perdonami, alla fine ti è andata bene comunque con quel bel giovane che hai li accanto...! xD
Grazie ancora a tutti! Le recensioni sono graditissime e anche più divertenti dei demenziali capitoli che scrivo io! Grazie.Grazie.Grazie! *-* 

Friem: Matt donna incinta?! ahahahaha meraviglioso paragone! Dai però la fame nervosa ci sta, a me succede spesso! xD
RunAway Train: Un commento bellissimo il tuo, la voce alla stich, a cui non avevo pensato prima, mi ha fatto morire dal ridere! Dai proponiamo Matt come ottava meraviglia del mondo!? *-* Così poi per ringraziarci diventerà molto "servizievole" nei nostri confronti! u.u Anywaaay secondo me tu hai capito... Sssh! Lo scopriremo nel prossimo capitolo! *fischietta*
Public Enemy: Per questa volta ti perdono u.u Ma vààà! Scherzo!^^ Tranquilla, l'importante è che la storia ti piaccia, indipendentemente dalle recensioni. Per quella scena dei baci, una mia amica ancora mi prende in giro, si aggira per la casa dicendo " Zacky tu mi fai battere il cuoreeeee" simulando bacetti al vento! Imbarazzante -___-" povera me.
Oh un'altra pallidona! Evviva noi! *-*
Amor vincit omnia: Oh anche io amo te, sigh! T.T Grazie! Diciamo che una parte di questo capitolo me l'hai ispirato tu, so che non è dettagliato come magari avresti voluto, anche scriverlo è stato complicato, facendo finta di niente mentre la mia coinquilina si aggirava per la cucina spadellando e io casualmente giravo il pc a destra e sinistra! XD Io direi che ce ne saranno altri ... direi che farebbe piacere un pò a tutti vedere questi due pomicioni pomiciare! Si direi di sì :3  Ahahahaha!
AmySynySullivanBakerShadz: miseriaccia per scrivere questo nome mi viene la paranoia ogni volta che ho paura di sbagliarlo! XD Graaaazie!^^
FrankieSullivanGhostVengeance: ahahahaha sei esilarante e se hai problemi in chimica chiedi pure quando vuoi! A me, in realtà, piace anche ma con l'università che faccio ho chimica da tutte le parti e mi farà impazzire prima o poi! Il ricordo più bello che ho, è del professore che ci guarda sconcertato e ormai arreso esclama "Ragazzi andate via prima che la neve ci impedisca di uscire da quest'aula!" XD Le tue recensioni mi piacciono sempre, grazie! :3

Alla prossima bella gente *-* Ah colgo l'occasione per fare gli auguri di buon compleanno al mio amato Billie Joe Armstrong, che oggi compie 39 gloriosi anni! Happy B-Day Billie!^^

A.

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** The beast and the harlot ***


Lying is the most fun

-Zack, fissare intensamente quel telefono non lo farà squillare, nè tanto meno farà arrivare prima tua madre!-
Matt guardava con aria severa il piccolo Zacky, tormentarsi instancabilmente le mani, totalmente sprofondato nel divano; stava in quella posizione da più di un ora, il cellulare abbandonato sul tavolino di fronte a lui non veniva perso di vista un secondo, in trepidante attesa di una chiamata che tardava ad arrivare.
-Dovrebbe già aver chiamato a quest'ora!- sentenziò fissando il cantante, impalato davanti a lui a braccia conserte, con voce lievemente incrinata dalla preoccupazione.
Preoccupazione per un possibile, assurdo e inverosimile incidente elaborato dalla fatalistica immaginazione di Zee, o almeno questo pensava Matt; le paure di Zacky in verità erano ben altre, esempio banale : che si presentasse all'improvviso suonando bellamente alla porta senza alcun preavviso e abbracciandoli come se nulla fosse, sfoggiando uno dei suoi migliori e disarmanti sorrisi.
Sì, era questo il suo timore più grande, in quel momento. O meglio, uno dei timori più grandi.

Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dallo squillante campanello; quel suono fu come una fucilata in pieno petto, un brivido gli percorse la schiena già madida di sudore, seguì Matt con lo sguardo fin a vederlo scomparire dietro l'angolo in direzione della porta mentre quest ultimo si avvicinava per aprire. - Tranquillo, sarà solo il postino. - Gli gridò ridendo per alleggerire la tensione di quella mattinata afosa.
-Il postino, sì, il postino - ripetè Zacky cercando di autoconvincersi e afferrando d'impeto il cellulare - No.no.no.no.no.no. Merda! E quando ti sei spento tu?! Stupido ed inutile aggeggio tecnologico!- Vee ringhiò contro lo schermo buio del telefono mentre aspettava che questo si riavviasse pigramente. - Dannazione... 
Speriamo non mi abbia chiam-  un messaggio "Tra poco sarò da te. Non potevo aspettare."  NO. Merdamerdamerdamerda!- Zacky si alzò di scatto come percorso da una scarica elettrica e si precipitò verso la porta con un brutto, terribile presentimento.

Sorrideva Matthew Sanders, con quelle dolci fossette che facevan capolino sul suo splendido viso, mentre a passo svelto si dirigeva verso la porta di casa fischiettando un motivetto sconosciuto. Sorrideva perchè non sapeva, non poteva immaginare che il sorriso che gli illuminava il volto sarebbe stato ben presto soppiantato dalla truce e iraconda espressione di un M. Shadows fuori controllo.
-FERMO ASPETTA NON APRIRE QUELLA PORTA!- Gridò Zacky trafelato a qualche metro da lui.
Troppo tardi, 
Matt abbassò la maniglia - smettila di fare il paranoico Zack - e con un rapido movimento si protese verso l'esterno pronto per uno squillante - Buongiorno - a chiunque si fosse trovato davanti, ma il sorriso svanì, la bocca richiurva per parlare si chiuse lentamente, tutto il suo corpo s'irrigidì mentre diventava una statua di ghiaccio.
- Cosa cazzo ci fai tu qui? - articolò con una voce spaventosa. - Pensavo che avrei avuto la fortuna di non incontrarti mai più nella mia lunga e felice vita, a quanto pare mi sbagliavo. -
- Non sei cambiato di una virgola. Se magari ti sposti, armadio lobotomizzato, posso entrare. -
- Non sei la benvenuta qui. -
- Io credo proprio che ti sbagli...
Ehi, Zacky diglielo tu. -

Quel nome, il suo nome pronunciato da lei. Matt credette di poter esplodere e con gli occhi iniettati di sangue si voltò di scatto a guardare dietro di sè, dove Zacky, che si era intanto avvicinato, aveva assunto un'espressione terrorizzata e mortificata allo stesso tempo. Nella mente di Shadows passaro vivide immagini di un efferato omicidio, vedeva distintamente ogni sua mossa perfetta ed impeccabile, vedeva il sangue, vedeva le sue mani completamente sporche e poi vedeva lei, a pezzi. Piccolo ed insignificanti pezzettini. Lei era terribilmente pericolosa, era benzina su quel fuoco latente e perpetuo che era Shads, l'innesco di una bomba atomica.
- Allora? - quasi ruggì fissando Zee negli occhi, lui, non sostenne lo sguardo, turbato.
- Mi dis... dispiace io. -

- Tu cosa?! - urlò ancora Matt. - T'avevo detto che mai, mai e poi mai avrei più voluto vedere la sua brutta faccia, soprattutto non vicino a casa nostra, nè vicino a te! -

Zacky boccheggiava incapace di parlare, mentre loro lo fissavano l'uno furente l'altra divertita: le cose non erano andate come aveva previsto e la situazione come contrariamente avrebbe dovuto prevedere gli era sfuggita di mano prima ancora di aprir bocca, com'è che si suol dire? Se una cosa può andare male lo farà, ma se ti riguarda andrà anche peggio?! Sì, esattamente.

- Oh Zacky, sei il solito rammollito senza spina dorsale... ma ti perdono, anche per questo mi piaci. Non hai detto niente a questo cafone, che non capisco perchè ti ostini ancora a tenere in casa. Vorrà dire che sarà mio l'onore di dirglielo, nulla di più piacevole. -
- Dirmi. Che. Cosa. Zacky? - Matt fece qualche passo verso il suo ragazzo mentre questo indietreggiava portando le mani avanti
- Lasciami spiegare. -
- Zack. La mia pazienza, tu lo sai bene, ha una portata limitata. Vedere quella faccia. - indicò la porta con il dito medio - Supera già di granlunga il margine di sicurezza...- lo afferrò per la maglietta, respingendo un conato di vomito che lo stava ferocemente assalento, insieme ai mille pensieri che gli affollavano la mente; lo spinse contro il muro e sibilò - Cosa ci fa lei qui? Parla, adesso. - se avesse indugiato qualche altro secondo la voce non sarebbe stata la stessa; un altro secondo e avrebbero capito, la voce rotta l'avrebbe tradito e le parole avrebbero trasudato incertezza e timore, senza avere lo stesso peso; la sua fragilità avrebbe fatto platealmente capolino. Guardava quegli occhi chiari, come aveva fatto mille altre volte, li guardava con la consapevolezza che di li a poco nulla sarebbe stato più lo stesso, Zacky non sembrava più lo stesso ai suoi occhi. - Parla - ripetè, mentre si sentiva cadere lentamente a pezzi. Lo sentiva tremare sotto la sua morsa furiosa, avvertiva la sua paura, più i secondi passavano lenti tanto da sembrare ore intere più la frattura si apriva, il terreno crollava, la ferita riaperta tornava alla luce e bruciava.
Eppure non poteva avere pietà di Zacky. Pur sembrando ai suoi occhi così fragile ed indifeso, pur pensando che magari si era sbagliato che l'idea fissa che aveva in testa era solo uno spiacevole equivoco; in quel momento vedeva solo un ombra tetra e odiosa di quello che fino a poco prima era la persona più importante della sua vita.

Tradimento. Una parola si impresse a fuoco nella mente di Shads, una sola, molto semplice, molto chiara, molto vile, del tutto atroce. Tradimento. Riecheggiava così forte nelle sue tempie che sembrava quasi avere qualche piccolo essere malevolo, un diavolo, pronto ad istigarlo alla violenza, chiedendo vendetta.
- Non è come credi... - farfugliò Zee.
- Se lo è, la tua testa non rimarrà ancora per molto attaccata a quel collo. -
-Adesso basta con queste scenette da uomini duri, Zacky dillo e basta, altrimenti farai la solita figura da mammoletta. - gracchiò lei, superando la soglia d'ingresso.
- Tu. - ruggì Matt guardandola - ...porta il culo fuori da casa mia! -
- E tu, scimmione, vuoi togliere le mani dal mio fidanzato? -

Zacky smise di respirare guardando l'altro impietrito in attesa di una sua reazione. Sono morto. - Non capisco perchè facciate tutte queste storie, non devi rispondere a nessuno delle persone che frequenti, nè tanto meno dare conto a questo insulso fenomeno da baraccone.- Mentre lei continuava imperterrita il suo monologo totalmente ignorata dai presenti, Zee fissava Matt: era immobile, non aveva fatto un solo passo, nè un cenno, non l'aveva guardato, non aveva urlato. Niente di niente. Poi ad un tratto successe qualcosa che il giovane Vengeance non avrebbe mai potuto prevedere: a bocca aperta si ritrovò a fissare un Matt in preda alle convulsioni per le troppe risate. Rideva, rideva come un pazzo. - Ma... - si fece sfuggire sorpreso il chitarrista.
E Shadows continuava a sbellicarsi, mentre le risate diventavano sempre più cupe. - Non è un buon segno...- sussurrò Zacky tra sè e sè.
-...Ora sono convinta che questo tizio abbia seri danni al cervello. -
- Sta zitta! - la riprese Zacky.
- Oh ma come ti permetti! Zacky non ti concedo di parlarmi co...-
- Se non scompari subito dalla mia vista. - disse Matthew smettendo di ridere e guardandola serio - Non rispondo delle mie azioni. -
- Che modi sono di parlare ad una signora, non ti vergogni! -
- Non vedo signore qui intorno - commentò Matt voltando platealmente la testa a destra e sinistra. - Soltanto un'oca gracchiante o per meglio dire una grande troia strarnazzante e... - tornò a guardare Zacky - ... uno stronzo che si diletta a suonare la chitarra.- concluse allontanandosi di poco per guardarli meglio. Un'espressione schifata sul volto.

- No aspetta Matt, lascia che ti spieghi come stanno le cose...- Vee cercò di raccogliere tutto il coraggio che aveva per parlare con tono deciso, Shads arrabbiato avrebbe spaventato chiunque, perfino il più prode degli esseri umani. - Hai travisato tutto. -
- Cosa ha travisato, Zacky? - s'intromise lei. - Perchè devi cercare giustificazioni per una cosa tanto semplice? Questa storia mia ha annoiata fin troppo, adesso se vuoi farci la cortesia di levarti dalle scatole, ho una suocera da conoscere e un fidanzato con cui... beh questo te lo lascio immaginare. - 
Matt si passò una mano stancamente sulla faccia - Se non la porti fuori da questa casa, lontano dalla mia vista... - non finì la frase che Zacky era già scattato verso di lei prendendola per un braccio e spingendola fuori - Ehi no! - si lamentò - Io di qui non me ne vado! Perchè mai dovrei fare come dice lui, cosa stai facendo idiota, lasciami subito! Guarda che vado via e non torno più ! E non avrai un'altra possibilità...-

Badaboom. La bomba era stata innescata. Matt afferrò un soprammobile di vetro tirandolo nella loro direzione, riuscì solo a sfiorarlo, mentre il gigantesco portacenere volteggiava in aria e finiva in frantumi sul terreno davanti a casa.
- E' pazzo!!! - urlò lei afferrando saldamente la mano di Zacky che paralizzato guardava il suo ragazzo con occhi terrorizzati.
Shads afferrò un altro oggetto, uno qualunque, pronto a lanciarlo ancora, stavolta senza sbagliare mira.
- No è un regalo di mamma!!! - gridò Zee stupidamente senza pensare, mentre il cantante prendeva lo slancio per tirare con tutta la forza che aveva in corpo.

- Chi ha detto mamma?! SORPRESA! -
E fu veramente una sorpresa generale, entrambi sobbalzarono. Matt si paralizzò con il braccio sollevato, concentrando l'attenzione alle spalle dei due ancora immobili sulla porta, mentre brandiva una statuetta raffigurante un gatto nero. Zacky lo guardò - ...dimmi che non è dietro di me. - Shads annuì meccanicamente mentre lui si girava lentamente a guardare. - Mamma...- bisbigliò.

La signora Baker lo guardava fisso con un'espressione seria sul volto - E' questo il modo di salutare tua madre, Zachary?! Vieni qui e abbracciami subito!!- squittì abbandonando le valigie nel giardino e andandogli incontro a braccia spalancate!
- MAMMA! - esclamò Zacky, con un sorriso ebete che gli si era automaticamente aperto in viso, correndole incontro e stringendola in un abbraccio caloroso. Tutte le preoccupazioni e le paranoie che aveva erano brevemente esulate dalla sua mente perchè per quanto fosse teso per quella visita e per quanto non l'avrebbe mai ammesso, sotto sotto era un gran mammone!
- Tesoro...- disse lei riempiendolo di baci -
- Ti trovo bene! Quant è bello il mio piccolino? - cinguettò impossessandosi delle guanciotte soffici di Vee, lui arrossì all'istante
- Eddai mamma non sono più un bambino...- si lagnò spazzando un pò di terra con il piede.
- Resti sempre il mio bambino invece, anche se adesso sei alto, bello e sai allacciarti le scarpe da solo! -
- Mamma!!! - gridò lui imbarazzato mentre lei si dirigeva a passo militare verso la casa - Dov'è Charles?! E perchè ho visto volare un oggetto non identificato fuori dalla porta?! - chiese lei
- No aspetta... mamma aspetta! -

- Charles! Charles, tesoro! - gridò sui primi gradini della casa
- Si vede che sei stata in Italia, mamma. Smettila di gridare stai spaventando tutto il quartiere! -
- Non dimenticare le tue origini, Zacky. Dopotutto per il tuo concepimento mi sono impegnata più io di tuo padre quindi...! -
- No! - Zacky si portò le mani alle orecchie - Zitta non voglio sentire queste cose! -
- Come sei puritano Zachary! - rise lei.
Una volta sulla porta la signora Baker, che si aspettava di vedere Matt, si trovò una ragazza difronte - Mmmh... Charles, ti trovo cambiato! No, tu non puoi essere il mio dolce Charles. - fece lei contrariata.
Zacky tirò un respiro di sollievo, Matt non l'aveva ancora uccisa. Per un attimo aveva temuto di trovarsi in un bagno di sangue una volta entrati in casa. Lei si avvicinò sorridendo porgendole la mano - Salve signora, che piacere conoscerla io son- ...- ma la mamma, visto finalmente Shads la superò senza prestarle minimamente attenzione, lasciandola basita e offesa lì dov'era. 
- Charleeees tesoro, finalmente! - Matt era ancora immobile vicino alla porta, fortunatamente si era sbarazzato di qualsiasi arma contundente - Vieni subito ad abbracciarmi! Che accoglienza è mai questa? Potrei offendermi! - gli si fermò proprio davanti con un'espressione contrita sul volto, lui la guardò un attimo incantato, poi ebbe la stessa reazione di Zacky, un sorriso dolce e affettuoso gli si aprì sul volto tanto da fargli brillare anche gli occhi di felicità! Si abbassò per abbracciarla, sollevandola da terra - Oh mio dio, Charles! Soffro di vertigini! - gridò lei ridendo, prese poi il viso di Matt tra le mani - Sei sempre bellissimo! - stampandogli un bacio in piena fronte! - Però i capelli, ogni tanto, potresti anche farli crescere un pò! Ti si congelerà il cervello! -
- Quale cervello!? - rispose lui sorridendole.
- Charles Charles... - gli diede un buffetto affettuoso, poi gridò - Zacky! Sei ancora lì impalato?! Muovi quella ciccia e prendi le mie valigie, su! Non credere non abbia notato che sei ingrassato! -
- Ehi! - fece lui offeso.
- Sbrigati! - lo fulminò lei.
- Si, mamma...- rispose timidamente e corse fuori.

La mamma di Zacky si guardò un pò in giro - Questa casa è bella come la ricordavo. - commentò - Anche ordinata. Bravi ragazzi...-
poi finalmente la sua attenzione tornò sulla ragazza che prima aveva bellamente ignorato. Era lì ferma con uno sguardo di sufficienza stampato in viso, nonchè una vaga espressione risentita, giocando con una ciocca di capelli.
- Oh scusami... - disse mamma Baker avvicinandosi - ...l'emozione di vedere i miei ragazzi mi ha fatto comportare da maleducata. Comunque non vogliamo comprare niente, grazie. -le sorrise. In quel momento Zacky arrivò boccheggiando trascinando le valigie - Zacky, non mi presenti? - disse la ragazza.
- Io...non ... ASPETTATE. - respirava affannosamente - Oh quante storie per due valigie! - lo schernì la madre.
- Lei è... - cominciò Zacky guardandole preoccupato
- Ah lei è una tua amica? Scusami, cara. - lo aiutò la madre.
- No lei è...-
- La vostra manager? - continuò guardando Matt - ... mi ricordavo fosse una ragazza.-
- No, io non la conosco. - ringhiò Matt guardandoli male.
- E la vostra vicina?...- chiese ancora lei.
- No, no mamma. E' la mia... - Zacky indugiò guardando Shads, che lo fissava di rimando così male che se gli sguardi avessero potuto uccidere lui sarebbe stato già morto e sepolto - ... Gena,la mia fidanzata. -
- Ah. - la madre cambiò espressione - ...capisco. - La guardò attentamente da capo a piedi. Aveva una gonna cortissima e degli stivali alti, con un tacco eccessivo, sopratutto per quell'ora del mattino, un top bianco che non lasciava molto all'immaginazione, fortunatamente aveva avuto la buon idea di indossare una giacca, altrimenti sarebbe stata un'ottimo soggetto per radiografie gratuite. - Beh, devo dire che sei molto, troppo...bionda?! Tua madre lo sa? - commentò - ... T'ha vista quando sei uscita di casa vestita così? -
Zacky sbiancò, Matt che fino a quel momento aveva tentato invano di trattenere le risate, esplose rischiando di collassare al suolo; e lei scioccata rimase a bocca aperta guardando la sua presunta suocera che la studiava con malcelato disappunto.

 

Nda.
Partiamo dal presupposto che questo capitolo non mi soddisfa per niente, e mi scuso T.T
Se non vi piace prendetevela con Frankie che mi minaccia costringendomi ad abbreviare i tempi u.u AHAHAHAHA SCHERZO OVVIAMENTE!
Se non vi piace is only my bad! Mi scuso anche per il ritardo ma è stato ostico scrivere questo capitolo, in primis perchè finalmente è arrivata mammina, poi volevo cercare di descrivere un'adeguata reazione di Shads all'arrivo di Gena ma era più difficile di quanto pensassi, sopratutto volendo evitare efferati omicidi! Ebbene sì, adesso avete capito a chi aveva fatto visita il nostro caro Vee! Nei prossimi capitoli poi sarà tutto più chiaro e ci saranno descrizione più accurate. Vorrei anche precisare che con questo non voglio offendere nessuno, sopratutto dato il titolo ( certo lei non ha la mia più grande simpatia per ovvi motivi, ma è tutto ai fini della storia!) ^^ Ora vado a fare Harakiri per punirmi... e lascio i giudizi a voi!
Ancora grazie a tutti, chi segue, chi preferisce, chi recensisce e anche a chi legge solamente... e lasciatelo un commentino, noh? Anche insulti gratuiti! XD

Friem: Non era male l'idea che fosse tutto un sogno, non c'avevo pensato, invece no dovrete sorbirvi ancora i miei apocalittici capitoli!
Matt-uomo calorifero chissà se lo vendolo sul catalogo Ikea, devo dare un'occhiata nel caso lo prenoterò per entrambe! ^^ Grazie a te. Un bacio.
Frankie Sullivan GoshtVengeance: Dopo questo Epic Fail me le merito sul serio le minacce di morte T.T Meno male che mi avevi raccomandato di evitare delusioni...
'naggia a me! In ogni caso ti ringrazio per la fedeltà e tutti i tuoi commenti, sono contenta quando i miei capitoli riescono a farvi ridere! ^^
Public Enemy: Una scena del genere... avrebbe ucciso seriamente chiunque! Dissanguamento da nose-blood direbbero i fans dello yaoi! ^^ Grazie grazie grazie! Bacio.
Teardrop on fire: Ti stimo per la tua affermazione... Zacky è ottava e Matt subito dopo u.u Siamo seri! Come al solito con le tue recensioni mi rotolo dalle risate e hai ragione sul fattore cioccolata ma dati i gusti di Zee, la birra era moolto meglio! E poi diciamocelo sono una maga dell'inverosimile...! xD Graaaazie mille anche a te
E spero che questo capitolo non sia stato un totale flop.
AmyOwenVengeance: Grazie mille cara ^^

Alla prossima. * va a seppellirsi viva*
A.

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** 'Cause I feel so mad, feel so angry, used and confused! ***


Lying is the most2

 

 

Zacky procedeva barcollando trasportando il vassoio carico di caffè fumante - Ecco qua... - disse avvicinandosi al tavolino nel salotto dove gli altri stavano comodamente seduti.
Come vorrei che ti cadesse addosso, piccolo verme.
Matthew si prodigava in sguardi di fuoco appena mamma Baker voltava le spalle; quasi trattenne un ringhio minaccioso quando lo vide poi accomodarsi sul sofà di fronte a lui accanto a quella sottospecie di essere umano che a gambe volgarmente incrociate giocava con una ciocca di capelli guardandosi continuamente allo speccio. I loro sguardi si incrociarono e Zacky sentì un brivido freddo percorrergli la schiena; poi Matt concentrò la sua attenzione su di lei. 
Avrà scelto quella posizione apposta, la stronza. Cosa crede di fare... Chissà cosa diavolo sta pensando, no non penserà a niente che non sia qualche inezia delle sue, che schifo... La uccido. La uccido. Li uccido entrambi.
- Allora... - cominciò Zee distogliendolo dai suoi pensieri malevoli - ... com è andato il viaggio mamma? Avresti dovuto chiamarmi sarei venuto a prenderti io all'aereoporto. -
- Che caro... - commentò lei girando elegantemente il cucchiaino nel caffè - lo so, ma volevo farvi una sorpresa. -
- Una bella sorpresa sicuramente. - aggiunse Matt, alludendo a tutt'altro - Già - balbettò il chitarrista versandosi erroneamente il caffè sui pantaloni, gli tremavano le mani
 - Ah!!! Bruciaaa! - si alzò di scatto sotto lo sguardo compiaciuto di Shads che aveva visto esaudite le sue preghiere, più dalla goffagine di Zacky che da un'intercessione divina - Dannazione, i miei pantaloni...-
- Corri a smacchiarli o levali che ci penso io - fece subito la madre alzandosi in piedi.
- No tranquilla faccio da me... - la rassicurò lui che già si sentiva regredire allo stato pre-adolescenziale con sua madre nei paraggi.
- Sei sempre il solito imbranato. - Gena che fino ad allora non aveveva distolto l'attenzione dalla sua immagine riflessa, lo guardò con sufficienza -... Neanche una tazza di caffè sai bere senza fare danni? Ah proposito il mio l'avevo chiesto macchiato e non mi pare che questo lo sia. -
Zacky le concesse uno sguardo distratto troppo impegnato ad arginare la macchia che si stava diramando a vista d'occhio sui suoi vestiti -Si... scusa. Poi... ora, lo rifaccio. -
- No lascia perdere. Chissà quale altro disastro potresti combinare...- aggiunse tornando a concentrarsi sullo specchio, sotto lo sguardo critico della madre.

Questo è veramente troppo... 
- Beh, Signora Baker...-
- Charles?! Signora? Sei forse impazzito, chiamami Maria. Mi fai sentire vecchia...! - lo rimproverò sorridendo
- Oh, si Maria. Beh è stato un piacere vederla, ma ora devo proprio andare. - si alzò guardandosi intorno in cerca della sua giacca.
Zacky si fermò di colpo - Dove... dove vai? - balbettò incerto. Matt gli rivolse uno sguardo che diceva chiaramente la cosa non ti riguarda, non rivolgermi la parola o ti uccido qui che ci sia tua madre oppure no...
- Ho da fare...- e delle persone da farmi... avrebbe voluto aggiungere per vendicarsi. - Ho delle commissioni da sbrigare - rispose poi semplicemente, sapeva bene come comportarsi, non avrebbe mai voluto fare una figuraccia davanti alla madre di Zacky, che infondo era una madre anche per lui.
- Non hai proprio dove andare...- s'intromise poi Maria afferrandolo per la felpa. - Non accetto obbiezioni, fintanto che sono qui ti obbligo ad onorarmi con la tua presenza. Non puoi scappare, non vi vedo mai... - obbiettò risentita guardandolo seriamente.
Lui indugiò un attimo, era piccola e tenera ma... - Va bene - sospirò Matt arrendendosi subito, conosceva quella donna era un vero e proprio generale di ferro, non ci si poteva opporre - ...Solo che i ragazzi mi asp- ... -
- Oh! E' vero! - battè le mani entusiasta - Chiamali tutti, che vengano qui! Voglio salutarli. Invitiamoli a pranzo, cucino io! - esclamò di getto quasi senza prendere fiato; con un enorme sorriso sul volto cercò l'appoggio di Zacky che ancora impalato si limitò ad annuire debolmente.
- Li chiamo subito allora... - aggiunse Matt alzandosi per cercare il cellulare, smarrito nel caos che li aveva travolti.
Gena sbuffò - ...la banda di idioti al completo, bene. - sussurrò. - Come cara? - le chiese Maria - Oh no niente...niente. - le sorrise falsamente, mentre Shads alle spalle di mamma Baker la guardava passandosi un dito lentamente sulla gola e sillabando con la bocca: Sei morta.

*

-Ehi, basta basta... bastaaa! Mi ucciderai con questo.. no... solletico no! Bastaaa!-
Jimmy cercava in tutti i modi di divincolarsi dalla morsa poderosa, chi l'avebbe mai detto, di Johnny. Si muoveva convulsamente distrutto dall'estenuate tortura che da più di un ora lo teneva impegnato e più si agitava, più finiva avvolto tra le lenzula come un salame - Piccolo maniaco... lasciaaami! - Le sue urla stavano invadendo tutta la casa, tanto che nella stanza accanto Brian, immaginando tutta la scena sghignazzava come un matto, meditando sul dover o non dover aiutarlo. La risposta fu palesemente un no, così cercò di concentrarsi sul libro che stava leggendo per ingannare il tempo, era fermo sulla stessa riga da almeno venti minuti distratto dai lamenti di Rev. Quei due lo facevano sempre ridere, sopratutto per il fatto che nessuno avrebbe mai pensato che il povero Jim era succube di quel mingherlino del suo ragazzo;forse un pò li invidiava anche, lui non era tipo da relazione stabile, non aveva mai cercato una persona con cui trascorrere più di una notte di passione, priva di importanza, che si sarebbe anche e molto probabilmente dimenticato il giorno seguente. Non voleva nessuno che lo assillasse giorno e notte, a cui dare spiegazioni su qualcunque cosa pensava, diceva, faceva; non era una situazione adatta a lui o forse non ne era semplicemente capace.
Quando troverò la persona giusta le cose cambieranno, forse anche io cambierrò. Proferiva sempre con grande trasporto, ma gli amici finivano per ridere delle ridicole pose che assumeva in quei momenti topici magari l'ho già trovata e ancora non lo so Meditava tra sè e sè ma poi scuoteva la testa annoiato da quegli inutili pensieri e tornava a ridere sguaiatamente insieme ad i suoi amici.
All'improvviso il suo cellulare prese a squillare facendolo sobbalzare nel letto, lo guardò perplesso mentre sospinto dalla vibrazione passeggiava bellamente sul comodino. Che tempismo oserei dire! Gettò il libro, e la sua totale inutilità, di
lato, afferrò il telefono che bramava attenzione da qualche minuto e rispose senza guardare il display
- Sì? - Non ebbe tempo di aggiungere altro che la voce arrivò così feroce che quasi lo stordì
- Porta il culo fuori da quel letto e venite qui, vi do massimo un ora ... E no, non accetto obbiezioni; e no non accetto domande; e no non accetto nemmeno commenti; e sì ti farò molto male se non arrivate presto! - Detto questo riagganciò.
- Oh... Buongiorno anche a te Shads. - commentò guardando sorpreso lo schermo e sorridendogli.


- Ragazzi.- il suo pesante bussare mise fine alle grida di Jimmy - Rivestitevi sto entrando - abbassò la maniglia della porta con una mano sugli occhi - Siete presentabili? -
- Come se non ci avessi mai visti mezzi nudi - commentò Johnny alzandosi in boxer e cercando una maglietta tra i vestiti abbandonati alla rinfusa sul pavimento - Sì, beh... - ridacchiò Syn - Comunque mi ha appena chiamato Matt -
- Oh è arrivata la mammina? - ridacchio Jimmy ricomponendosi e mettendosi a sedere nel letto, molto lontano da Johnny.
- In effetti, non l'ha specificato, anzi non ha detto proprio niente - si grattò la testa distratto - no, oserei dire che non ha neanche parlato era più che altro un ruggito sommesso. -
- Eh? - fecero all'unisono
- Vuole che andiamo lì, e che ci andiamo entro massimo un'ora... -
- Vuole nel senso che c'hai invitato, o vuole nel senso che t'ha minacciato di morte atroce e dolorosa? -
Brian fece una mezza smorfia - Ok ho capito. - rise Johnny - Andiamo allora... vado a prepararmi. - si avviò verso la porta, indugiando giusto un attimo a guardare Jimmy, finalmente rilassato, doveva ringraziare Shads per averlo salvato dalle grinfie del bassista - L'hai scampata bella, honey. - ed uscì superando Brian che rideva sotto i baffi - Per ora... - aggiunse poi affacciandosi e ammiccando.
  

*

Quando suonarono alla porta, scherzando sullo strano motivo che aveva indotto Johnny ad indossare una cravatta, cosa che lui palesemente odiava, fu proprio Matt che si trovarono davanti; contemporaneamente fecero tutti e tre un passo indietro, la sua espressione non era molto incoraggiante.
- Siete in ritardo... - proferì con veemenza -...e perchè stai indossando una cravatta, Christ?! -
- Sono solo dieci minuti...- osservò Brian sorridendogli timidamente
- Mh... non credo sia proprio questo il problema, vero Matt? - Jimmy era sempre il più perspicace sopratutto quando si trattava di interpretare Shads e i suoi comportamenti, nell'interagire con lui nei suoi momenti peggiori, nonchè anche il più capace nel gestire situazioni spiacevoli. Levò dolcemente una mano a stringergli il braccio - Che succede? Non può essere così grave come... - fece una breve pausa guardandolo attentamente il faccia - come mi stai facendo pensare. - Il viso di Matt sembro leggermente rilassarsi, non sarebbe mai stato in grado di rovesciargli contro la sua celeberrima ira Shadowsiana; lui sapeva bene come prenderlo, e il loro rapporto andava bene oltre quello che si poteva vedere, era una sorta di trascendentale empatia. Tutti lo sapevano bene che se qualcuno poteva relazionarsi con Matt, o meglio con un M. Shadows furibondo, questo era proprio Jimmy, il saggio, buono, dolce Jimmy. In fondo un suo sorriso sarebbe riuscito ad ammansire il più feroce dei leoni. Perfino Zacky, che aveva un grande ascendente su Matt, non era minimamente in grado di tenere testa alle abili maniere del Reverendo, era una mente superiore, ripetevano sempre.
- Sono felice che siate arrivati...- sospirò alla fine Shads, facendosi da parte per farli passare - Ah, un attimo... -
- Matt! Puoi dirci che diavolo sta succedendo? La madre di Zee non può essere così male da ridurti in questo stato...-
- No, non è... Adesso vedrete... e mi raccomando. -
I tre si guardarono confusi, Rev fece l'oro un cenno e pacatamente si diressero in salotto da dove proveniva un leggero chiacchiericcio. - Sono arrivati - li precedette Matt, fermandosi poi in un angolo, poggiandosi alla parete per avere un'ampia visuale.
- BUONGIOR- no - Brian credette per un attimo di aver perso la voce, o che qualcuno avesse tolto l'audio, credette di essere ancora a casa nel suo letto, che fosse uno scherzo, che avesse sbagliato casa, poi iniziò a pensare che non avrebbe mai dovuto più toccare una canna in vita sua, forse anche l'alcol era da accantonare e tutto ciò era stampato a lettere cubitali sul suo volto strasecolato. Boccheggiò meccanicamente senza che alcun pensiero prendesse voce, anche se di pensieri in quel momento ne aveva pochi e molto confusi, fu Jimmy a salvare la situazione, come sempre. - Buongiorno a tutti! - sorrise cordialmente - Signora Baker, che piacere rivederla. - si fece abbracciare e la baciò tra le feste di lei che entusiasta gli era subito andata incontro; poi diede una gomitata ben assestata a Brian che era rimasto impalato a fissare Zacky e l'intrusa che gli sedeva accanto, questi si riscosse
- Che piacere vederla! sì- la sua voce suonò un pò stridula, forse perchè quel moto di sorpresa non era proprio rivolto alla sua presenza - Come sta? Il viaggio? -
- Tutto bene, caro. Tutto bene...- lo liquidò rapida lei che aveva un altro obbiettivo. Li superò velocemente e si fermò difronte a Johnny; il ragazzo aveva un'espressione strana in volto, se non lo avessero conosciuto avrebbero detto che era quasi emozionato, imbarazzato o giù di lì, quasi arrossì quando lei lo strinse in un abbraccio mortale. - Tesoro dolce...- lo strapazzò ben bene - Sei meraviglioso! Come stai... e hai risolto quel tuo... problemino? - gli chiese quasi sussurrando, sotto gli occhi esterefatti dei presenti - Mamma? - la richiamò Zacky perplesso. - Emh...sì. Sì, grazie. I suoi consigli sono stati preziosi. - sorrise lui.
- Ma che diavol... - bofonchiò Zee, Jimmy lo guardò facendo spallucce mentre Brian lo fulminò con lo sguardo avvicinandosi poi a Matt che in tutto questo era rimasto fermo a guardare con un'espressione truce sul volto che non ne voleva sapere di abbandorarlo.
- Una sigaretta? - gli bisbigliò quando fu abbastanza vicino. Shads annuì e senza farsi notare uscirono lasciando Mamma Baker a tempestare di domande Johnny, che aveva ormai assunto un vago color aragosta e gli altri spiazzati a guastavarsi la scena.

Si appartarono su dei gradini, nel retro dell'abitazione che dava su un piccolo giardino interno. Brian prese il beneamato pacchetto di Marlboro, che non lo abbandonava mai, e lo porse a Matt; accesero la sigaretta quasi all'unisono gustandone il sapore acre di nicotina che inondava la bocca e rilassava il corpo, rimasero così fermi per qualche minuto poi Matt ruppe il silenzio - Stiamo sognando, Brian? Dimmi che questo è un sogno e tra poco mi sveglierò come ogni mattina,perchè altrimenti non so veramente cosa sta succedendo in questa casa, il mondo gira al contrario, sono forse pazzo? Sono impazzito e mi avete chiuso in un manicomio e ora sono qui a parlare con il mio dottore mentre invece vedo te? -
- Calma, calma amico. Se c'è un pazzo qui non sei tu. - commentò serio e pensieroso - ...ma - fece incerto - Avete per caso litigato?
- Shads lo guardò serio, la sua faccia si stava nuovamente contraendo in una smorfia terrificante. - Se adesso vogliamo chiamarlo litigare... -
- Frena, non voglio ascoltare nessun particolare riguardante le vostre attività "interattive!" - precisò alzando le mani e scuotendo il capo con un sorrisetto sul volto, anche Matt gli sorrise un attimo di rimando e Brian fu felice di essere riuscito in quell'impresa.
Gli passò un braccio intorno alle spalle stringendolo a sè in quello che doveva essere una sottospecie di abbraccio, Syn era un tipo sicuro ma Shads era pur sempre una macchina da guerra - Non so cosa sta succendendo qui - disse piano - ... quello che so è che sono qui e su di me puoi sempre contare, amico. Qualunque cosa sia, l'affronteremo insieme, magari è solo uno scherzo... - rimase un attimo in silenzio concentrandosi sull'inverosimilità della sua affermazione - ... o magari davvero tra poco ci sveglieremo tutti e scopriremo che It was only a fucking nightmare. -
- Grazie. - rispose semplicemente Matt, appoggiando la testa alla sua spalla - Grazie, Brian. -
- Gli amici non hanno bisogno di ringraziamenti. E poi sai che ti dico? Se quell'idiota ti mette da parte è proprio un coglione, non sa cosa si perde e quant è fortunato ad averti accanto. -
- Io proprio non capisco...-
- Non credi che dovresti parlargli? -
- Cosa vuoi che faccia? Entro e gli dico " Zacky vuoi cortesemente spiegarti perchè fino a stamattina credevo di essere il tuo ragazzo e qualche ora dopo mi sono ritrovato la persona che più odio al mondo seduta al tuo fianco, a casa mia, che si presenta a tutti come tua fidanzata? C'è forse qualcosa di cui dovresti rendermi partecipe?".Forse mi ha solo lasciato Syn ed incapace di farlo come le persone normali, l'ha fatto nel modo più spregevole che avrei mai potuto immaginare. Contava sul fatto che non li avrei uccisi se ci fossero stati testimoni, probabilmente. Non sai che violenza psicologica mi sto facendo da ore per non...-
Brian sospirò, stringendolo più forte - Sì, Matt. Ti conosco, so che avresti voglia di ucciderli tutti in questo preciso istante, beh spero non proprio tutti ma devi rimanere calmo e vedremo cosa succede, per adesso fai come se tutto fosse normale -
- Ti sembra facile? -
- ...a tempo debito chiarisci le cose. -
- Tutto questo non. è. normale. E' inconcepibile, inverosimile, inacettabile! -
- La nostra vita non è mai stata un esempio di normalità, se proprio vogliamo. -
Matthew non rispose si limitò a concentrarsi sul suo respiro che sembrava essersi fermato da un pò e sul battito irregolare del suo cuore stressato, alla fine Brian si mosse - Dai entriamo... si staranno chiedendo dove siamo finiti. - Si alzarono dirigendosi lentamente verso l'ingresso - ... e ricordati - sussurrò Syn fermandosi a guardarlo in faccia - ... ci sono io con te. -

 

 

Nda.
Ah che impresa questo capitolo, non voleva proprio saperne di essere scritto, devo assolutamente ringraziare un mio caro amico, che seppur odia il genere di ff mi ha aiutato moltissimo ed è stato una grande fonte di ispirazione!
Tornando a noi, non c'è molto da aggiungere, finalmente Matt ha un pò di sostegno morale nella situazione invivibile in cui era incastrato; chissà se arriverà alla fine della storia o li ucciderà tutti allegramente?! xD 
Devo fare una precisazione ho cercato molto il nome vero della madre di Zacky ma purtroppo o sono incapace io o è veramente un'ardua impresa, in effetti poi un'amica mia ha rivelato fosse Maria ed io mi fido e lo prendo per buono, se mai ci siamo sbagliate, fatecelo presente, io sono curiosa di sapere qualunque cosa riguardi Zacky u.u
And so...ThankyouThankyouThankyou a tutti, in particolare a quelle anime pie e coraggiose che mi sostengono con le loro recensioni. Vi adoro ^^

Friem: spero che questo capitolo ti sia piaciuto, almeno non c'erano frasi e frasi da saltare per scoprire cose nuove, era molto più liscio e discorsivo, no? Purtroppo non posso rispondere alle tue domande, sai problemi di spoiler vari, ma ben presto tutti i tuoi dubbi saranno risolti! A presto e Grazie a te. Un bacio
Frankie Sullivan GhostVengeance: ahahahaha ribadisco come al solito che i tuoi commenti sono una botta di vita! xD Spero che ti sia piaciuto e di non meritare quelle atroci torture che hai descritto, in maniera impeccabile, per la simpatica shampista platinata ( quanto la odio -.-" ) spesso mi domando perchè diavolo l'ho inserita nella storia, potevo trovare una soluzione alternativa ma personaggio più insopportabile di lei non credo sarei riuscita a reperirlo. Ah e voglio precisare che mi piacciono tutte, anche la storia del prete ma per farlo spaventare ( cosa che tra l'altro mi viene automaticamente ed inconsciamente bene °-° ma questa è un'altra storia ) non per sentire il suo stupido ed inutile monologo...Anyway alla prossima mia cara. Un bacio.
AmyOwenVengeance: Grazie Amy! Siamo un pò tutti contro la shampista! Per quanto riguarda il bacio non ti prometto niente, anche se l'idea è veramente carina, però in questo momento baciare Zacky è l'ultima cosa che Matt vorrebbe fare, credo che se se lo trovasse a portata di mano finirebbe davvero in tragedia questa storia! xD
Tranquilla comunque! ^^ Un bacio

A.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Lies inside your head your best friend ***


Lying is the most2

 

 

- Mh, Johnny ascolta...     secondo me...       sì, e dovresti...        certo. -

- ...Di cosa diavolo staranno parlando? - Zacky era arrampicato sul divano, quasi sulle spalle di Rev, con le orecchie tese cercava di capire cosa avessero Johnny e sua madre da dirsi di così importante e riservato da appartarsi nell'angolo più lontano del salotto, ma sopratutto perchè Johnny parlava con sua madre? Da dove nasceva tutta quella confidenza?
- Tutto questo è inquietante...- aggiunse poi cercando sostegno da parte di Jim, questi fece spallucce, incapace di trovare una spiegazione plausibile - Non lo so Zee, sono io che dovrei chiederti perchè tua madre ha requisito il mio ragazzo fin da quando abbiamo messo piede in questa casa. Mi viene da pensare che abbiano una tresca, credo che abbia messo quella fottutissima cravatta per lei...- fece una smorfia contrariata, tornando poi a concentrarsi sulla rivista che aveva fortuitamente trovato li vicino. In una casa di musicisti, cosa puoi trovare se non cataloghi e cataloghi di negozi di musica con tutto il migliore ben di Dio sul mercato?!
- ...che stronzate spari, Jimmy! Volete smetterla di fare tutti battute strane su mia madre! - borbottò gonfiando le guance e colpendogli la spalla con il pugno chiuso.
 
- Zack... - chiamò Gena, che come al solito sedeva immobile nella più esemplare inutilità, trafficando di tanto in tanto con il suo cellulare.
- Mh? - fece semplicemente il ragazzo cercando ancora di capire cosa quei due dicessero, leggendo il labiale, cosa che tra l'altro non sapeva minimamente fare.
- Zack... - ripetè lei un pò seccata per le mancate attenzioni dovute.
- Dimmi... -
- Zacky - sussurrò vicino al suo orecchio. Vee fece un salto sul divano sentendo qualcosa di freddo salire su per la sua schiena.
- Cosa diavolo stai facendo? - sussurrò a denti stretti voltandosi verso di lei che aveva impudentemente messo una mano sotto la sua maglietta e gli percorreva la schiena con le dita sottili.
- Perchè non ci defiliamo per un pò? Magari mi fai vedere la tua camera, è da un pezzo che non ci entro...- battè lentamente le ciglia e Zacky capì subito cosa intendeva, la conosceva troppo bene. La sua faccia assunse un colore tendente al violetto quando Jimmy, che aveva silenziosamente ascoltato tutto, lo guardò con la coda dell'occhio; una smorfia di disgusto gli si era stampata in viso.
- Non dire sciocchezze. - la riprese Zacky - Sei impazzita? -
- Non mi pare che ti sia mai dispiaciuto...- lo punzecchiò
- Sì, certo forse quando non c'era la casa piena di amici e mia madre in salatto! -
- Sulla casa piena da amici avrei da obbiettare. - continuò ancora lei risentita
- Cose vecchie...- aggiunse convinto, alchè lei sbuffò sonoramente togliendo di colpo la mano e graffiandolo con le unghie.
- Ahia. - esclamò lui, massaggiandosi la parte lesa.
Jimmy tossicchiò per richiamare la sua attenzione, giusto in tempo per vedere Matt e Syn rientrare in salotto. Rev sussurrò qualcosa che suonava molto come - vai...- e il giovane chitarrista non se lo fece ripetere due volte, saltò in piedi come se avesse le molle e andò velocemente incontro a Matt, lo afferrò per un polso e nello stesso istante pensò
 non tremare, non tremare Vee.
-
Posso parlarti? - gli sussurrò affinchè solo lui sentisse, fulminando poi Syn che si era bellamente fermato li accanto senza alcun rispetto per la sua privacy - Potresti...- gli disse semplicemente Zacky guardandolo irritato, aveva sempre quell'espressione compiaciuta sul volto, che lui aveva odiato fin dal primo giorno che l'aveva conosciuto. - Oh sì, scusami tanto...- aveva risposto l'altro con una vocina strana andando poi a sedersi accanto a Jimmy e Gena - Ciao cara...- le aveva detto sorridendo.

- Allora? - insistette Zacky che non aveva ancora ricevuto una risposta. Matt era rimasto in silenzio, guardando oltre il suo ragazzo, cosa che gli veniva molto facile data la differenza di altezza. - Ti prego, lasciami spiegare. - fece supplichevole.
Quando finalmente Shads si decise a guardarlo negli occhi, lo fece indietreggiare soltando con uno sguardo. L'aveva vista molte volte quell'espressione ma mai, mai  rivolta a lui; per un attimo credette di poter scoppiare in lacrime come una ragazzina, lì in mezzo alla sala, sotto gli occhi di tutti. Poi prese un bel respiro per farsi forza e rispose - Andiamo - al misero ok del cantante. Procedette velocemente verso le scale che portavano al piano di sopra, l'unico posto dove avrebbero potuto parlare indisturbati, sentì Matthew dietro di lui ma ebbe giusto il tempo di mettere un piede sul primo gradito che sua madre li intercettò. Come ha fatto ad arrivare qui cosi velocemente? Non ha più niente da dire al bassista nano quando serve?!
Afferrò Matt per un braccio - Charles, verresti ad aiutarmi in cucina? Se non ricordo male sei molto bravo ai fornelli - e sorrise, con quel sorriso che poteva piegare chiunque. Zacky inveì mentalmente contro sua madre e cercò di fermare la lenta distruzione dei suoi piani - Noi veramente dovremmo... - ma Matt dette il colpo di grazia - Certo, con molto piacere. Eh sì, hai fornelli sono proprio un campione - si vantò.
Sapeva fingere bene Matthew Sanders.
- Se ci dai cinque minuti, poi vengo io ad aiutarti, mamma. - Vee provò nuovamente a salvare la situazione ma qualche divinità era totalmente contro di lui - Tu hai fornelli? - rise lei mentre già trascinava Shads verso la cucina - Vuoi forse ucciderci tutti, tesoro? Intrattieni i tuoi ospiti piuttosto - fece lei indicandoli con un ampio movimento del braccio - Sarà pronto prima che tutti voi diciate  Aveges Evendo...Evenged Sevengol ... Avonde... Oh insomma avete capito! - rise e continuando a cianciare sull'impossibilità di pronunciare il nome della loro band scomparve in cucina con Matt al seguito.
Zacky tirò un pugno al muro - Cazzo. - ringhiò abbandonandosi poi sulle scale e prendendosi la testa tra le mani. 

Matt intanto aveva seguito la "suocera" in cucina ma non ebbe nemmeno il tempo di metterci piede che si trovò spalle al muro con la madre di Zacky che lo guardava in cagnesco picchiettando un dito sul suo torace scolpito - TU...- aveva detto, tirandolo poi dalla maglietta affinchè si spostasse e quella scena non fosse visibile dall'oblò della porta che dava sul salotto dove gli altri erano rimasti ad aspettarli - COME.HAI.POTUTO.FARMI.QUESTO!? -
Matt la guardò allibito, possibile che non poteva avere un misero attimo di pace? Possibile che qualche altra assurdità doveva travolgerlo in un momento in cui il suo sistema nervoso era già compromesso? A cosa poteva riferirsi poi? Non aveva fatto altro che interpretare il ruolo del buon amico, buon padrone di casa, anche buon solito Charles volendo, e qualche ringhio sommesso rivolto alla gente squallida che occupava casa sua non era di sicuro la causa di quella sfuriata. Eppure sapeva bene chi aveva davanti così ci pensò su prima di rispondere con il tono più comprensivo che poteva - Cosa...ho fatto? -  un velo di rassegnazione trasudava da ogni sillaba quasi che il suo cervello inconsciamente percepisse già la causa di quel fastidioso dialogo.
- Cosa hai fatto? E me lo chiedi pure, Matt! -
Matt? Ok. Se lo chiamava così le cose si stavano mettendo male, forse erano serie eppure non c'era un filo logico in tutta quella situazione, anzi non c'era una logica nelle cose che da qualche giorno gli stavano succedendo!
- Ascoltami bene. TU mi avevi fatto una promessa e mi fidavo di te! Non credevo che mi sarei mai ritrovata qui a rinfacciarti queste cose! Ero sicura di me e fin troppo convinta di te! - Shads la guardava attonito, non sapendo cosa rispondere, non sapendo perchè quel rimprovero e non sapendo nemmeno perchè la faccia di lei aveva un'espressione così dispiaciuta. Prese un profondo respiro, poi le poggiò le mani sulle spalle con molta delicatezza - Sign... Maria! - si affrettò a correggersi - Aspetta. Davvero non riesco a capire di cosa tu stia parlando - Di là, accanto a mio figlio c'è una sciacquetta bionda, l'hai notato? - Per una frazione di secondo il viso di Matt si contrasse e fu sicuro che lei se ne accorse - Sì, certo. - rispose con finta indifferenza - Ti ricordi cosa mi avevi promesso? Sono passati molti anni da quel giorno, ma lo ricordi? Eravamo in questa stessa casa. La prima volta che ti vidi...-
Shads si paralizzò, gli occhi spalancati e vitrei, la bocca socchiusa mentre la sua mente vagava verso quel ricordo che come una pugnalata adesso lo travolgeva e richiamava alla mente vecchi momenti passati, ricoperti di una velo di dolcezza e felicità.

- Prenditi cura di lui, mi raccomando. Ha bisogno di avere vicino una persona forte, che lo protegga e che gli voglia bene... -
- Lo so. La faccio e lo farò sempre. -
- Prometti? -
- Promesso. -

Quelle parole risuonarono più di una volta nella sua testa, sbattendo come una pallina in un flipper mentre ripercorreva ogni singolo istante di quel giorno. - Prometto... - soffiò alla fine, più a se stesso che per rispondere a lei che ancora lo fissava silenziosa.
- Vedo che ti ricordi, allora. - osservò portando le braccia al petto.
Chiudi tutto fuori, Matt. Adesso.  
Ci fu un lungo minuto di silenzio poi Matt scoppiò a ridere come un matto tenendosi la pancia per lo sforzo - No ... aspetta ahahaha... aspetta.aspetta. - blaterava ridendo a squarciagola, lei lo guardò interrogativa. - Certo che mi ricordo quelle parole, mi ricordo anche i dolci... ahahahahaha - poi si ricompose sotto lo sguardo severo di lei, passandosi un dito vicino all'occhio come per asciugare una lacrima per le troppe risate e prendendo un grande respiro - Ho detto che mi sarei preso cura di Zacky e credo di averlo fatto. - disse ancora sorridendo - ...ma cosa ti aspettavi? Di arrivare qui e trovare una bella coppietta felice che passeggia nel parco mano nella mano dando da mangiare agli scoiattoli? - accompagnò quell'affermazione ad un'altra risatina. E si meravigliò di come straordinariamente era in grado di fingere, nella brutta posizione in cui si trovava.
- E' il mio migliore amico. Gli sono stato accanto in tutti questi anni, mi pare sia cresciuto bene più o meno ma... beh - disse indicando l'altra stanza - ... e lui che sceglie la sua dolce metà. -
- Mmh...- lei non rispose, si limitava a guardarlo poco convinta.
- E la sceltà è quell'essere che siede sul divano. - aggiunse tossicchiando. - Non posso decidere per lui chi deve amare, noh? -
- Sì, hai ragione ma io pensavo... -
- Pensavi male, Maria. - la interruppe poggiandole una mano sulla spalla.
E l'oscar come miglior attore non protagonista va a...
- Tu la odi e si vede chiaramente... un motivo ci sarà! - accusò lei riducendo gli occhi a due fessure.
- Oh bhè, ovviamente non posso fingere, che non la sopporto è palese come è vero che il cielo è blu e mi piacciono i biscotti! -
- Smettila di fare lo spiritoso! Tu devi stare con il mio Zacky! - quasi piagnucolò quella frase gettata li in modo assurdo, portando le mani al cielo - Io ero tranquilla, felice, sicura di questo! -
- Io devo? -  Matt rise ancora - ... se ti sentisse il mio ragazzo non ne sarebbe così felice, sai?
Boom. Cazzo cosa ho fatto!?  Matt si morse la lingua, maledicendosi per quelle parole.
- Il tuo... che cosa??!! - sbraitò lei alzando la voce di un tono. - Il mio fi.dan.za.to. - Scandì Matt - E' di là, quindi meglio non gridare o potrebbe sentirci...- 
- Di chi stiamo parlando? - chiese lei esterefatta.
In che situazione mi sto andando ad impelagare. StupidoStupido. Ok rifletti, velocemente sopratutto: Johnny? No. Troppo basso...emh inverosimile e poi a quanto pare lo conosce bene.
Jimmy? Ok Jimmy... No. Jimmy sta con Johnny, quel nano potrebbe mettermi il basso su per il ... emh se solo mi avvicino. E allora, no no, non posso sopportarlo... Beh cosa c'è di meglio per far infuriare quello sporco traditore? Perfetto Matt, ottima scelta.
-
Brian. - disse con ovvietà e convinzione.
Maria fece qualche passo indietro, scandalizzata. Si portò vicino all'isola e afferrò qualunque cosa si trovasse a portata di mano: pomodori, patate, zucchine, perfino le uova si trovarono a volteggiare per la cucina in direzione del povero Shads che impreparato venne colto da una pioggia di insalata - TU... BruttoBRUTTO! -
Splash. Un pomodoro dritto in faccia - COME HAI POTUTO! Briaaaaaaaaaaaan? HAI PREFERITO quel quel... individuo al MIO ZACHARY? Oh tuuuu! Allora è così! E' con Brian che passeggi mano nella mano nel parco? SIMPATICONE! Non te lo meriti proprio, allora! PROPRIO NO! VERGOGNATI! -
Crack. Un uovo contro il muro, che per fortuna Matt riuscì prontamente a schivare.
Cazzo, cosa ho combinato. Pensò guardandola inebetito e sì, anche molto, molto pentito per quello che aveva detto.
Sono nella merda.
Quando la pioggia di vivande finì, con sommo sollievo di Matt, senza arrivare anche ai coltelli, la madre di Zacky si ricompose, si sistemò il grembiule con le mani sporche di farina e quant'altro, e con tono deciso ringhiò - Bene. Congratulazioni. Ora pulisci tutto, subito. - Poi si mise a cucinare come se nulla fosse.

***

Jim si avvicinò a Zacky - Alzati da lì - gli intimò risoluto.
- No, non ne ho alcuna intenzione. - sbuffò l'altro guardandolo
- Zack, alzati subito e vieni fuori con me. -
- No. Fuori c'è il sole, non mi piace, non voglio. - borbottò incrociando le braccia al petto come un bimbo capriccioso.
- Zack, alzati. Andiamo, ho voglia di una sigaretta. - insistette, cercando di non perdere la pazienza
- Non ne ho. E Matt che si ricorda sempre di comprarle per me... - rispose in sussurro guardando a terra
- Non costringermi a prenderti di peso perchè non ne proprio voglia. Ok? -
- Allora è semplice, lasciami qui. -
- Zack. - Sibilò, guardandolo truce a due centimetri dal suo volto - Alza il tuo bel culetto da queste scale prima che ti porti fuori a calci. SUBITO. -
- Lo pensi sul serio? - domandò il piccolo alzandosi.
- Che cosa? - fece Rev confuso.
- Che io abbia un bel culetto. -
Rev non rispose si limitò a dargli un calcio ben assestato che lo fece volare due metri più in là verso la porta.
- Ahia! Scherzavo.-
- Cretino... - ringhiò seguendolo, poi si voltò per cercare il suo ragazzo che era poco lontano.
Johnny però era impegnato da una pò in una telefonata e si aggirava per il salotto a passo lento, come un anima in pena, bisbigliando qualcosa di tanto in tanto. Si scambiarono uno sguardo d'intesa e il bassista con un cenno gli assicurò che li avrebbe raggiunti appena finita quella conversazione.

 

Nda.
E non ho molto da aggiungere oggi, non sono tanto in vena di commenti e il capitolo non mi soddisfa molto, per il 7° volevo qualcosa di particolarmente bello e invece questo passa la casa. Devo precisare che la frase in cui la madre di Zee non riesce a pronunciare il nome della band, sì lo so totalmente inverosimile, è una citazione da Nonciclopedia.
E il titolo ovviamente è da Critical Acclaim (**)
Passo subito ai ringraziamenti. Come sempre GRAZIE a tutti!
E mille volte Grazie ai fedelissimi! ^^

Friem: 
E' furba la donnetta, hai visto? Il suo piano era proprio parlare con Matt anche se le rivelazioni che ha ricevuto non le sono piaciute molto, ne vedremo delle belle. Per quanto riguarda Johnny mi piaceva il fatto che fosse così vicino alla madre di Zacky! La mia idea in realtà è che gli avesse chiesto altro ma ho fatto alcuni cambiamenti e non se rientrerà nella trana magari ci farò un missing moment. Grazie ancora. Spero ti sia piaciuto anche questo!
Moodswing Wiskey: Mmmh non mi posso pronunciare ma... beh hai visto un pò cos è successo in questo capitolo? Stupido Matt! XD Anche io avrei fatto una strage non mi piacciono le situazioni lasciate in sospeso, assurde e inverosimili. Avrei armato una guerra mondiale ma avrei chiarito subito e ucciso tutti magari, con una katana, la preferisco alla scimitarra. Grazie mille e tranquilla le recensioni mi fanno sempre piacere, non mi puoi annoiare! ^^
Frankie Sullivan GhostVengeance: Sono sempre più tentata a scrivere un capitolo di uccisioni multiple in cui si salva solo la madre di Zacky per mano di Johnny, con Matt in preda alle furie omicide che squarta tutti e dipinge le pareti con il loro sangue tenendo la testa di Zacky come soprammobile e cucina Gena nel forno con le patata ma... Il progetto è un altro quindi se il mio umore nero non mi fa impazzire del tutto la storia continuerà a seguire il percorso che mi ero prefissata. E per quanto riguarda Syn, lo sai che io non ho grande simpatia nei suoi confronti quindi non posso ne dire se avrà veramente un peso nella storia, nè se è preso da Matt, Syn si para il culo, questo posso dirlo di sicuro. xD Poi adesso è stato tirato in causa... Eh malemale. Ho sofferto a scriverlo ma era l'unica scelta plausibile. Bye Darling e grazie per la recensione
AmyOwenVengeance: Quella biondona insipida dovremmo ucciderla lentamente e dolorosamente. Però tuuu sei troppo tenera e non puoi ricoprirmi di complimenti così immeritati *///* In realtà mi piacerebbe molto scrivere libri veri confesso ma non ne sono abbastanza all'altezza e poi le fanfic sono molto più divertenti no? GRAZIEGRAZIEGRAZIE! Un bacione ^^

New Entry *-*
Burning Paradise:
Grazieee ^^ Sono molto contenta che ti sia piaciuta, spero sia lo stesso per questo nuovo capitolo e per i successivi! ^^
Josie 182: Hahahahha Allora in primis GRAZIE per la recensione, che poi io adoro le recensioni lunghe e esilaranti! Sul fattore -commentiassurdisuZaccaria- non posso che apprezzare perchè anche io divento scema quando si tratta di Lui, se poi c'è pure Matt in mezzo, perdo la testa del tutto! xD  Io mi iscrivo subito, come tuo vice anche al APVFFG lo trovo geniale, anche io non riesco a sopportarla infatti spesso ho precisato che non capisco dove mi sia venuta l'idea di metterla nella storia forse perchè spero di farla patire a lungo! Si prima o poi Matt la cucinerà. Tra l'altro è quella che sopporto di meno tra le loro ragazze ( senza contare l'ex di Jimmy perchè quella proprio mi disgusta all'inverosimile per la squallida persona che è! ) Solo per Val ho una buona sopportazione ma per questa ossigenata qui proprio non esiste. Sarà che Zacky lo vorrei come mia proprietà privata o sarà che proprio lei non mi ispira, eppure è tra le più amata °_° mah! Misteri della vita...!
E la mamma di Zacky è... fantastica, secondo me! Già che ha fatto un figlio così xD Beh che altro dire... spero che la storia continui a piacerti, spero che la seguirai, che ti strappi un sorriso ma sopratutto spero di riuscire a convertirti un pò alle MATTxZACKY *.* Grazie mille per la recensione. Un bacio e alla prossima!

Anita_

 

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Capitolo 8
*** We're all to blame?! ***


crk

 

 

 

 

Jimmy procedeva con grande nonchalance trascinando, tutt'altro che gentilmente, Zacky, che arrancava dietro di lui, per il colletto della maglia - So camminare. So camminare da solo Jim!!! - si lamentava questo sbattacchiato qua e là finchè con un movimento deciso il più grande lo scaraventò, quasi, su un gradino per farlo sedere - Dubito di qualunque tua possibile facoltà mentale in questo momento, Vengeance. Perchè a quanto pare ti sei bevuto il cervello! -
Zacky sbuffò guardandosi intorno - E la mia sigaretta? - chiese poi allungando la mano verso Rev che stava fermo davanti a lui con le braccia conserte - Prima... dimmi cosa sta succedendo, piccolo idiota. -
- Cosa sta succedendo, dove? - chiese facendo il finto tonto.
- Sì, bene Zacky, continua a fare il coglione così che vai forte. -
Il chitarrista preferì concentrare la sua attenzione su delle formiche che gli camminavano accanto alle scarpe piuttosto che provare a guardare l'espressione irritata di Jimmy, sapeva benissimo che potendo l'avrebbe preso a pedate fino in Messico per farlo "cantare" probabilmente si era trattenuto solo date le circostanze, compreso il fatto che sua madre si trovava a pochi metri da loro. " Grazie mammina..." si ritrovò a pensare, vergognandosene subito dopo.
- Dammi una sigaretta. - intimò, continuando a guardare a terra, ma provando a sembrare fermo e deciso, non un ragazzino spaventato che vuole correre a gambe levate lontano dal bullo di turno che sta per prenderlo a calci e rubargli i soldi della merenda, come in realtà si sentiva. Jimmy allungò il pacchetto sotto il suo naso, aspettò che ne traesse una e dopo aver acceso la sua e aspirato una buona e sana boccata gli passò l'accendino.
- Ora, caro, vuoi cortesemente delucidarmi sulla realtà dei fatti? -
- Insomma perchè ti ostini ad intrometterti in questioni che non ti riguardano? -
- Ehi, stronzetto, prima di tutto non rivolgerti a me con quel tono, in secondo luogo sto cercando di aiutarti dato il bel casino che hai combinato non so per quale stramaledetto motivo, inoltre non so se ti sei accorto che lì dentro c'è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, anzi mi meraviglio come non sia ancora successo nulla! -
- Ti riferisci a Matt? -
- Oh. Dindindindindin! 100 punti al coglione con il septum! -
- Divertente, davvero simpatico Jimmy. -
- Qui di simpatico non c'è proprio niente, stupido. Sto cercando di capire perchè il tuo cervellino bacato ci abbia messo tutti in questa assurda ed inverosimile situazione per provare ad arginare il danno! -
- Tutti?! Ti faccio presente che nella mia vita sentimentale voi non c'entrate proprio niente -
- Ok Zacky, adesso basta. Sai perchè mi intrometto? Perchè Matt è mio amico, anzi è mio fratello e quello che stai combinando lo sta distruggendo. Che cazzo significa questa pagliacciata? Volevi lasciarlo? Hai trovato veramente il modo più basso e meschino del mondo. Come diavolo ti è saltato in mente? Se non hai le palle non te lo meriti! Se ti nascondi dietro questo tipo di... di... di... Oh Cristo! Zacky, hai battuta la testa? Che diavolo ti prende...CRISTO! -
- Smetti di insultarmi! Io non ho alcuna intenzione di lasciare nessuno... sempre se ho ancora qualcuno da poter lasciare. Ho solo fatto un casino, la situazione mi è sfuggita di mano, tu non sai come stanno le cose quindi smetti di giudicarmi, insultarmi e farmi la paternale. Lo so che sono uno stronzo, che sono nella merda e che mi merito tutto quello che dici ma la colpa non è mia...! -
- Cos'è Zacky? Sei confuso?! Non sai più cosa ti piace, o magari ti piacciono entrambi? Fammi un pò capire. -
- Cazzo Rev! Mi conosci... Se c'è una persona, una sola che amo a questo mondo è l'essere inferocito e diabolico che si trova in quella casa e che vorrebbe uccidermi. Solo lui, nessun'altro. E' una situazione complicata non posso... non so come uscirne quindi lasciami in pace almeno tu. -
- Se tu me ne parlassi, potrei aiutarti! -
- No. Non posso e non puoi! -
- Perchè, Dio Santo! -
- Ehi Jimmy, basta adesso. Lascialo stare. - Johnny li aveva raggiunti, era scuro in volto e si era rivolto a loro in tono serio, poi aveva dato un'amichevole pacca sulla spalla a Zacky sedendosi vicino a lui e accendendosi una sigaretta - Io gli credo. - aveva aggiunto guardando il suo ragazzo - E se non vuole parlarne e sia...! -
- Ma! - iniziò l'altro ma il rapido dissentire del bassista fermò il discorso sul nascere. Si guardarono a lungo, Jimmy sapeva che poteva sempre fidarsi di qualunque cosa l'altro gli dicesse, che aveva un intuito particolare per ogni situazione, vedeva oltre quello che gli altri riuscivano a cogliere, così decise che anche questa volta avrebbe seguito il suo consiglio. - Beh... come volete. -
- Grazie. - esalò Zacky rilassandosi finalmente.
- ...Stai attento. - gli sussurrò Johnny guardandolo dritto negli occhi senza farsi sentire dal batterista - Ok? -
Zacky titubò un attimo poi si limitò ad annuire.

Avete mai notato come in tutte le grandi famiglie ognuno abbia un ruolo fisso da rispettare? Una posizione. Anche a tavola ognuno ha il suo posto stabilito che non arriverebbe mai a cambiare senza un motivo preciso, nè ad occupare quello che appartiene di diritto a qualcun'altro. In tutte le famiglie, come anche in quella degli Avenged, si hanno per scelta o casualità dei posti ben assegnati.
Solitamente vige la regola che a capo tavola ci sia sempre il padrone di casa, in casa Baker, come ormai la conosciamo, è Matt che detiene il posto d'onore, non in qualità di capo/frontman o roba simile, semplicemente perchè è così che Zacky ha deciso. Lui siede alla sua destra, mentre Jimmy a sinistra; secondo quanto il chitarrista sostiene è la sua "triade" personale, si è spesso dilungato in brillanti teorie a riguardo ma tutti hanno sempre preferito accontentarlo che ascoltare le sue strane elucubrazioni. Accanto a Jimmy, siede ovviamente il suo ragazzo, Johnny e di fronte a lui, con leggero fastidio di Zacky che se lo ritrova sempre appiccicato al fianco, come una spina, Brian. A conti fatti non c'era altro modo di sistemare la situazione, a meno che non avessero optato per utilizzarlo come centrotavola o dargli una ciotola e farlo mangiare sul pavimento insieme a Ichabod. Sì, Zacky aveva pensato molte volte anche a queste soluzioni alternative, nei momenti di più alta repulsione nei confronti dell'altro, non che vi fosse un motivo preciso, se non che trovava molto fastidioso il suo continuo provare in tutti i modi di passare del tempo con Matt e fare l'amicone, aveva rischiato di strangolarlo nel sonno durante un tour dopo averlo visto palpare il sedere del suo ragazzo durante un concerto. Fortunatamente consci della sua instabilità mentale, gli altri l'avevano trattenuto distraendolo e impedendogli di essere arrestato per efferato omicidio volontario. Tra loro vigeva un tacito accordo, entrambi provavano a non invadere i rispettivi spazi vitali, ovviamente con scarsi risultati; la competizione, li portava a stuzzicarsi e provocarsi fino allo stremo, ed era stata fin dal primo momento palpabile e incontrollabile. Potete quindi forse lontanamente immaginare l'espressione di Zacky quando entrato in salotto sotto i richiami della voce squillante di sua madre l'aveva vista dare disposizione a tutti sul come avrebbe gradito si sedessero, sorvolando sul fatto che gli altri le avevano ovviamente imposto, Matt per primo, di occupare lei il posto d'onore quel giorno.
- Brian - la sentì dire mentre si avvicinava al tavolo -... credo che questo sia il tuo posto. - disse indicando la sedia accanto a Matt, ho saputo la bella notizia. - un sorriso tirato sul volto. - Quale bella notizia? - chiese sorpreso Syn, sedendosi e guardando Shads con un sorriso bonario e curioso, questi che fino ad ora era rimasto immobile come una statua lo guardò intensamente, forse cercando di fargli capire "tienimi il gioco", gli prese una mano traendola a sè e disse con ovvietà - Le ho raccontato di noi. -
Zacky si paralizzò, fermandosi di colpo, ritrovandosi Johnny e Jimmy, che procedevano dietro di lui, addosso, anche loro totalmente sbigottiti. - Ecco... - sussurrò Johnny tra sè e sè. 
- Ah... AH! Di noi?! - ripetè Brian, mentre la sua mano veniva fustigata dalle dita del cantante - DI NOI! Oh sì, certo. Era anche il momento, in effetti. Scusate queste cose mi imbarazzano un pò. - ammise poi sorridendo a Maria che lo squadrava. - Capisco. - fece lei prendendo posto a capo tavola. - Oh Zacky, finalmente! Cosa fai lì impalato vieni qua. - agitò una mano indicando la sedia alla sua destra, praticamente il suo solito posto, che casualità. Fu Johnny a dargli una lieve spinta e riscuoterlo da quello stato catatonico che l'aveva colto, era come se qualcuno gli avesse sconquassato le budella, preso il cuore schiacciato sotto uno stivale e rimesso malamente al suo posto. Si sedette, trovandosi Matt di fronte, i loro occhi si scontrarono solo un secondo poi il più grande discolse lo sguardo. Si sentì toccare leggermente la gamba costatando che Gena era seduta vicino a lui, un senso di nausea lo colse all'improvviso e fu difficile reprimere una smorfia di disgusto per quella situazione. Osservò gli altri due sedersi l'uno accanto a Brian, l'altro accanto a Gena, per la prima volta separati, anche se l'uno di fronte all'altro; diede una rapida occhiata al tavolo e constatò che sì, era tutto sbagliato. Tutto completamente sbagliato, niente era al suo posto... ed era sopratutto colpa sua. 
Poi qualcosa scattò nel suo cervello, qualcosa fu così chiaro e limpido che gli strappò un sorrisetto divertito, a guardarlo dall'esterno sembrava un pazzo, che rideva da solo fissando il piatto, e forse pazzo lo era o lo stava diventando sul serio. "Vendetta a Vengeance, mh? Bravo. Me lo sono proprio meritato. L'ho sempre detto che è diabolico, proprio Brian. Un bel colpo basso, forse più del mio in effetti...".
- Zacky? Zack? Zachary!!! - la madre lo riscosse dai suoi pensieri facendolo sussultare, si guardò intorno notando che tutti lo stavano fissando - Vuoi gentilmente passarmi il tuo piatto? Dove hai la testa oggi?! -
- Oh sì, scusami. - rispose, tornando partecipe della situazione, con un sorriso furbo sul volto. - Oh pranzo italiano! Meraviglioso... -
"E se vuoi giocare, allora giochiamo..."
- Lasagne! Da quanto non ne mangio, potrei commuovermi. - commentò Brian, guardando adorante il piatto invitante che aveva davanti - Mh, noi le mangiamo sempre invece. - disse Jimmy grattandosi la testa con un dito - mh... e sono molto simili a queste, Johnny le cucina spes- si fermò di colpo guardando il suo ragazzo arrossire fin ai capelli, lo fulminò con gli occhi e poi guardò Zacky che aveva afferrato più di quanto gli altri non avessero colto - Credo tu abbia ragione, Jim. - assentì il chitarrista ridendo.
- Esattamente...- sibilò lui - Noi due dobbiamo fare un discorsetto... - sussurrò quel tanto che bastava da farsi sentire solo da Johnny. Dopo quella intensa giornata avrebbe dovuto dare molte spiegazioni; quando poi Maria si avvicinò con la sua porzione dicendo - Honey , per te ne ho fatta un pò senza cipolla, so che non ti piace... - Johnny desiderò di essere inghiottito all'istante dal pavimento, magari anche nascondersi sotto il tavolo non sarebbe stato male, ma di sicuro poco efficace. - Grazie... - esalò, deglutendo rumorosamete imbarazzato.

- Oh quanto amore intorno a questo tavolo! - esordì mamma Baker per rompere il pesante silenzio che si era creato da quando avevano cominciato a mangiare, ognuno troppo fintamente concentrato sul suo piatto per intavolare un qualunque discorso.
- Siete proprio una bella coppia, Matt. - commentò come se nulla fosse, come se non gli avesse fatto una sfuriata poco prima in cucina, come se non gli avesse lanciato dietro la qualunque. - Grazie. - si limitò a commentare lui. - E Jimmy... - disse poi guardando il batterista - Mh? - 
- Trattalo bene il mio piccolo Johnny, eh. Mi raccomando, ho una speciale predilezione per lui. -
- Potrei anche essere geloso... - commentò Zacky, fissando il piccoletto. - Taci Zack. Ok Jimmy? Non vorrei dover tornare qui a tirarti le orecchie. - Rev quasi si strozzò a quelle parole, primo perchè non si aspettava un così esplicito riferimento alla sua vita amorosa, secondo perchè sì c'era qualcosa che Johnny gli nascondeva e non andava bene, quella donna sapeva troppo, terzo... quelle parole sarebbero state adatte ad un bambino di cinque anni beccato con le mani nel barattolo dei biscotti, non certo a lui! - Tossicchiò sotto gli occhi preoccupati di Johnny e annuì - Non c'è questo pericolo... - aggiunse, dopo tutto era la verità - Sarà lui ad uccidere me un giorno di questi. - scherzò su, si sarebbe vendicato in separata sede. -... con qualche esperimento culinario. - aggiunse provacando delle risate generali e il più assoluto imbarazzo del bassista.
- Si siete proprio belli...- disse, giocando con un pò di cibo nel piatto - ...quindi è mio figlio l'unico idiota qui. - soffiò parlando più con se stessa che con gli altri -
- Cosa? - chiesero in molti non riuscendo a distinguere il suo vago farfugliare - Ehm... abbiamo bucato una ruota venendo qui! - saltò su lei, salvandosi in calcio d'angolo. - Oh perchè non me l'hai detto? Ribadisco, dovevi chiamarmi sarei venuto io a prenderti. - si lamentò Zacky, ancora infastidito. - Non fare storie, Zachary. Ne abbiamo già parlato... - diede un'occhiata al suo viso fanciullesco che la fissava offeso soffermandosi poi sulla ragazza accanto a lui - Bionda... è proprio un inetto. - biascicò piano.
- Eh? - chiese ancora il figlio avvicinandosi - Se parli piano non riesco a sentirti, mamma. -
- Era un guidatore provetto! - esclamò lei, salvandosi nuovamente.
- Oh... chi? - chiese Zacky confuso.
- L'autista Zack! Chi altro se no?! Basta, smetti di assillarmi. - sbottò. Alzandosi procedendo a grandi passi verso la cucina per prendere il secondo.
- ...Non ho detto niente. - piagnucolò Zee, guardandola esterefatto.

 

Nda.
A me proprio non piace -___-"
Quanto siete arrabbiate da 1 a 10? Quant è brutto questo capitolo da 1 a 10? Quanto... ok la smetto!  Scusatemi per il ritardo, non succedono grandi cose è un pò di passaggio forse mi sono dilungata troppo in descrizioni varie e ho messo poca sostanza, c'è giusto qualche riferimento che dovete cogliere qua e là. E mi applicherò per aggiornare presto, ultimamente non ero molto in vena di provare a scrivere qualcosa che potesse risultare anche lontanamente simpatico. Ho paura di far precipitare la qualità della storia con una terribile parabola discendente... T.T
Come sempre non so come ringraziarvi per la pazienza che avete e per l'affetto che dimostrate con i bei commenti che mi lasciare, sono molto felice e non mi stancherò mai di ringraziarvi!  GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
And now...
Friem: La mamma è anche super lunatica! Come immagino sia Zack in realtà. Sei proprio sicura che Jimmy e Johnny siano gli unici sani? Sull'eterosessualità di Brian non mi pronuncio, anzi su di lui proprio evito di fare commenti. Io sto dalla parte di Zack sempre e comunque e Matt...è stato un fesso ma preso alla sprovvista si dicono cose assurde di cui poi magari ci si pente, ma la frittata ormai è fatta. Anzi Zacky ha reagito abbastanza bene, no? Per ora... Grazie!!!
Frankie Sullivan GhostVengeance:
Povero Matt, lascialo stare infondo qui è lui la vittima, no? Inoltre Zacky ha la capacità di incartarsi come un torroncino svizzero ( °-° paragoni strani, li uso spesso. xD ). Non so ancora come finirà ma io non assicuro che le pareti rimarranno del loro colore naturale xD Ma tu non sei per le Synacky? Mò t'arrabbi pure? XD Grazie per l'incitamento... ci proverò! Anche se come puoi vedere da questo capitolo non è che siamo proprio al massimo. .-. Shame on me. Per la nonenciclopedia è stato un piacere anzi grazie a te, dovrò dare un'occhiata a questo Johnny the Omicidal Maniac *_* A presto, dear. Thanks and Bye.
Josie 182: Credo proprio che a te non dispiaccia la bella balla che ha inventato Matt, eh furbetta? xD Comunque Syn è un amico non gli avrebbe voltato le spalle, più che altro potra cercare di ucciderlo in separata sede, chissà...! Su Johnny sai già che penso... J.C FOR PRESIDENT!
Su Zacky, poverino seriamente lo torturo, a me dispiace ma non so come faccio qui lo distruggo, tutti contro di lui, sempre colpa sua, tutti che lo maltrattano. Faccio apparire Matt come il martire della situazione e lui come lo spregievole boia. Deve perdonarmi perchè lo amo tanto ma... non ci posso fare niente qui mi gira sempre così! xD Ok tratteniamoci con i commenti dolciosi al nostro solito e con le risposte chilometriche peggio delle tue lunghe recensioni ( io mi inchino per la tua bontà come sempre! ) Ti ringrazio e alla prossima mia cara. Ciau. Un bacione.
let the boogeyman come: Secondo me si sarebbe rotta la padella °-° Eh poverino, cosa avrebbe potuto fare o dire? Mica poteva smascherare Zacky così anche perchè non si sa ancora cosa pensa Zacky in realtà visto che una sistema e cento ne rompe ( un pò come me direi xD ) ahahah ok stop.
Grazie per la recensione e i complimenti! Un bacio
AmyOwenSullivan: Grazie per la recensione e i complimenti, ormai risulto ripetitiva, mi scuso. Eh sì quella biondaccia spero di riuscire a ucciderla prima della fine della storia in un modo o nell'altro magari Matt se la mangia xD Poverino, sicuramente è indigesta! ahahahaha... e per quanto riguarda Jimmy ti do ragione xD Alla prossima mia cara. un bacio grande.
ladySynacky: Io veramente non so come ringraziarti per aver recensito tutti i capitoli uno per uno, sei una santa?! E' stato veramente bello per me vedere che ti è piaciuta e sei arrivata fin qui leggendola tutta insieme... T.T troppo onorata. Ti ringrazio cento volte elevato alla potenza per ogni recensione e che dire... spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Sono ancora scossa °-° mi eclisso. Non rispondo a tutte perchè ho poco tempo la cosa importante è ...GRAAAAAAZIE MILLE

Anita_

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Cake of discord - Do you like it? ***


Lying is the most2

 

 

- Ahia quello era il mio piede, Matt! -
- Non è colpa mia se invadi il mio spazio vitale... -
- Il tuo spazio? Dovremmo stabilire dove finisce, dato che non sai stare composto su una stupida sedia! -
- Se sei grosso e non ci entri, non sederti a tavola, Zacky! -
- Io, grosso? Sono le tue gambe che dovresti tenere a bada, dalla TUA parte! Perchè credi che il tuo posto sia a capotavola di solito?- Matt si zittì di colpo per quella osservazione, guardando i volti degli amici in cerca di aiuto. Jim distolse lo sguardo, Johnny finse che il piatto e i rimasugli di cibo meritassero la sua totale attenzione, Gena, beh lei non la degnò di uno sguardo. - Brian? - chiamò cercando man forte, il ragazzo annuì dispiaciuto. - Ok bene, ho capito. - sbottò sbattendo un pugno sul tavolo così forte che la brocca con il viso si capovolse. - Se non sono gradito me ne posso anche andare via! - In un secondo la candida tovaglia si tinse di rosso mentre la macchia si espandeva a vista d'occhio, il fiume avanzò velocemente fino a precipitare a cascata sui vestiti della ragazza. La sua maglietta e la gonna s'imporporarono in un istante mentre lei balzava in piedi imprecando sommessamente - Sei un coglione. - gli gridò contro. - L'hai fatto di proposito. - Matt era stupido, ma anche divertito, se l' avesse fatto volontariamente non avrebbe sortito lo stesso effetto. Non disse niente solo la guardò con la solita faccia schifata e indifferente mentre Zacky lo fulminava con lo sguardo e cercava poi di calmare le isterie di Gena. - Su avanti, andiamo ti do qualcosa con cui pulirti. - O sì e mi dai anche una gonna da mettere? Me la ricompri tu? Sai quanto mi è costata!? - sbottò lei. - Qualche scopata gratuita... - sibilò Matt tra i denti. - Stai calma, non ho gonne ma posso darti un paio di pantaloncini... - le disse Zacky mentre salivano le scale diretti nella sua stanza - Sei un idiota, Zack. - furono le ultime parole che le sentirono dire.
- Matt... - cominciò Brian, incerto. - Oh cosa c'è? E' stato un incidente e comunque ben gli sta. - Syn abbassò lo sguardo, sulle mani che si stava da tempo torturando nascosto sotto il tavolo. - Beh, che ne dite di approfittare di questo momento di "solitudine" per dirci cosa sta succedendo? - chiese Jimmy che si era alzato cercando di tamponare il piccolo lago che ormai occupava gran parte del tavolo - Cosa sta succedendo? Niente, assolutamente niente. - ringhiò Matt in risposta. - Ah beh... - aggiunse Johnny. - L'ultima volta che ci siamo visti, mmmh circa due giorni fa, sembrava, come ormai da qualche anno, che tu e Zacky... si insomma. - affermò con ovvietà. - Qui qualcosa non quadra, direi. - Brian lo guardò incerto, non avevano nemmeno avuto il tempo di commentare quella brutta situazione in cui si erano cacciati, lui dal canto suo se l'era ritrova tra capo e collo, senza poter reagire in alcun modo. Matt aprì la bocca per controbbattere ma l'arrivo di mamma Baker lo trattenne dal aggiungere qualunque cosa - Eccomi. - esclamò lei - Che cosa è successo qui? - chiese poi notando il distastro  - Un piccolo incidente, niente di grave. - commentò Jimmy, tornando al suo posto. - E dove sono Zacky e quella? -
- Lei è stata vittima dell'incidente. - rise Johnny.
- Oh... -
Sentirono poi una porta che sbatteva e dei passi pesanti annunciarono il ritorno di Zacky che si sedette senza dire niente - Allora che si mangia adesso? - chiese rivolto alla madre che lo guardava interrogativa. - E la tua bella? - chiese leggermente ironica. - E' andata a casa, a cambiarsi. -
- Non pretenderà che l'aspettiamo, spero! - 
- No, procedi pure.-

Il pranzo continuò tranquillo e silenzioso, solo il rumore delle posate nei piatti risuonavano per la stanza, ogni tanto Maria faceva qualche domanda ai ragazzi, era molto più sorridente adesso che era rimasti soli. - Avete in programma un tour a breve? - chiese ad un tratto rivolta a Matt - Non lo so, dovremmo prenderci del tempo per lavorare al nuovo disco prima, siamo ancora in alto mare. -
- Beh ricordatevi le tappe italiane, ho scoperto che siete molto benvoluti lì, sapete? -
- Come potrebbe essere altrimenti? - commentò Jimmy con aria baldanzosa intromettendosi nel discorso.
- Dopotutto abbiamo uno dei migliori chitarristi del mondo. - aggiunse Matt, ammiccando a Syn che fu sicuro di essere arrossito.
- Un batterista formidabile. - disse ancora indicando Jim con il bicchiere stretto in mano.
- E poi ci siamo noi due stronzi, Zacky. - Johnny si rivolse a Zack ridendo, mentre i suoi occhi invece erano molto seri. - Hai ragione J.C. , due geni incompresi! - rispose lui mentre brindavano tra di loro.
Maria analizzò con attenzione tutta la scena poi si alzò sorridendo - Ragazzi, sono molto stanca. Vorrei riposare un pò, se non vi dispiace. Sapete il jet lag... -
- Ma non abbiamo ancora finito di mangiare! -
- Zacky, per me è più che sufficente, non abbiamo tutti una portaerei nello stomaco come te! -
- Non era questo il motivo... - si lamentò il ragazzo storcendo il muso.
- Vi porto il dolce e poi vado. A proposito, intanto Zachary, puoi prendermi il necessario per la stanza degli ospiti? -
- C'è la mia già pronta, Maria. - le disse Matt. - Avevo già sistemato tutto, è molto più accogliente. Non ti avremmo mai fatta dormire nella stanza degli ospiti! -
- Oh no, non se ne parla! Non voglio rubarti la stanza, se quella degli ospiti non è comoda per me non lo sarà neanche per te! E a quanto ricordo la stanza di Zacky non è il massimo della comodità per più di una persona e sopratutto per qualcuno che non vive normalmente nel suo disordine -
- La mia andrà più che bene. - sbottò Zee - In realtà, io stasera dormo fuori. - ammise Matt, cercando di mantenere il tono di voce più sicuro e tranquillo che riusciva - Oh... - commentò lei con un sorrisetto spostando lo sguardo da lui a Gates - Capisco. Non indagherò oltre. - e scomparve in cucina mentre gli occhi di Zacky gettavano fiamme sui commensali.

Se c'è una cosa che mette allegria, com'è notoriamente riconosciuto, sono i dolci. Una tavola stracolma di qualunque diabetica prelibatezza non potè che essere un meraviglioso diversivo per Zacky, i suoi occhi brillarono quando vide la vasta gamma di dolciumi che aveva di fronte - Ne assaggerò uno di tutti, per lenire il dolore... - pensò tra sè, forse in maniera un pò troppo melodrammatica. La prima cosa che afferrò fu una pasta, tra le più grandi che aveva visto in vita sua, e di pasticcini era un vero intenditore! Era tutta crema e panna montata, tantissima panna montata, con una simpatica ciliegina sulla punta, l'unica cosa che il chitarrista non avrebbe mangiato. Così il ragazzo l'afferrò e la porse, senza pensarci, a Matt che la prese e la mangiò in un attimo, era sempre stato così tra di loro; un riflesso condizionato, abitudine. Quando entrambi si resero conto dell'accaduto arrossirono, guardandosi intorno straniti sotto gli occhi confusi degli altri.
- Emh... - ma Zacky non aveva parole adatte da usare - Grazie. - borbottò Matt con la tipica voce roca - ...lui non le mangia... quelle... insomma... -
- Non dovete mica darci spiegazioni! - sorrise Johnny mentre con un cucchiaino stracolmo di gelato, imboccava un Jimmy dal viso tremendamente dolce ed infantile. Intanto Zacky era tornato a concentrarsi sul suo dolcetto invitante, passo un dito tra la panna e se lo portò languidamente alle labbra, provocatorio, conscio del fatto che lui lo stava osservando, che lui sapeva che l'avrebbe fatto. Conscio del fatto che stava rischiando di perderlo e che avrebbe potuto salvare la situazione, ma doveva fare qualcosa prima che fosse troppo tardi. Quel Gates non doveva in alcun modo avvicinarsi a Matt, di lui non si fidava, aveva usurpato il suo posto nella band e Zacky non era riuscito, spesso, a sopprimere il pensiero che volesse anche un altro dei posti che gli appartenevano, ora però quell'idea si stava letteralmente radicando nel suo cervello, facendo montare un'incrontrollabile rabbia repressa. Così quando vide la scena che seguì la freddezza che era riuscito a mantenere fino a quel momento evaporò, complice anche il fatto che sua madre non era propriamente nei dintorni. - Non sapevo ti piacessero le ciliegie candite, Matt. Eccotene un'altra allora... - Sì, Synyster Gates l'aveva fatto sul serio, l'aveva imitato, non si era però limitato, aveva portato le dita fino alla bocca di Matt con un sorriso incoraggiante che si era trasformato in puro trionfo quando quest'ultimo l'aveva presa con le labbra per mangiarla. Concludento quella pagliacciata leccandosi i residui di panna dalle dita e gettando un rapido sguardo a Zacky che lo fissava nero di rabbia. Jimmy che aveva visto tutto, aveva smesso perfino di masticare, pronto a balzare in piedi nel caso in cui Baker avesse perso la testa, ma non successe niente, lo vide solo limitarsi a mangiare con avidità il suo dolcetto. Eppure quel sorrisetto non lo convinceva...
Matt intanto era turbato, non se lo sarebbe mai aspettato, e per una frazione di secondo si pentì di aver trascinato Brian in quella situazione, si pentì di aver litigato con Zacky e non aver potuto chiarire, si pentì anche di aver insultato Gena, avrebbe dovuto cacciarla a calci da casa sua e risolvere tutto subito, c'era di sicuro una spiegazione logica; sì, era perfino pentito di aver accettato quella stupidissima ciliegina dalle mani di Gates, era come un tradimento per lui, ma sopratutto, cosa diavolo gli passava per la testa a Brian? Stava entrando un pò troppo nella parte - Che problema c'è con quel pasticcino, Syn? Non gradisci? - la voce di Zacky lo riscosse, lo vide fissare ironico Brian che indugiava davanti al dolce che svettava nel suo piatto
- Niente... stavo solo cercando il modo migliore per mangiarlo senza combinare disastri. E' veramente stracarico di crema! -
- Se vuoi ti aiuto io! Fai ahhhhhh - esclamò Zacky.
Fu un attimo, troppo veloce perchè Jimmy potesse agire e fermarlo, riuscì solo a pronunciare uno spaurito - Zacky, no! - ma il chitarrista era stato una scheggia, aveva afferrato quella pasta ipercalorica e l'aveva bellamente spalmata sul viso di Brian sotto gli occhi esterefatti di tutti, Syn compreso. - Ecco, è così che si mangia! - aveva detto poi tornando al suo posto. - Ora puoi anche leccarti le dita, se vuoi. -

Erano rimasti tutti interdetti per quella scena, non che Jimmy o Johnny non se lo aspettassero, ma Matt sopratutto se ne stava lì con la bocca spalancata guardando alternativamente il volto impiastricciato di Syn e la nonchalance di Zacky, che era tornato a mangiare tranquillamente ricambiando, di tanto in tanto, il suo sguardo - Marco il territorio... - aveva sussurrato poi notando l'insistenza dei suoi sguardi, lui ancora più sconvolto non aveva risposto.
Brian si tolse alla bell'e meglio la panna dalla faccia quel giusto per poter vedere qualcosa - Sei fuori di testa...!? - gli gridò contro 
- E' solo un'avvertimento questo... - gli disse Zee guardandolo in modo strano e tornando poi a servirsi di una grossa fetta di torta, prima che facesse anche questa una brutta fine.
- Ah, è la torta che vuoi... te la servo subito. - sentì dire a Syn, sussultò e chiuse gli occhi d'istinto, pronto ad essere affogato in una marea di pan di spagna e cioccolato ma  - Frena i tuoi bollenti spiriti! - era la voce di Johnny, sì lo era eccome! Quando Zacky si voltò a guardare vide il piccoletto in piedi accanto a Brian, in mano stringeva una delle brocche precedentemente stracolma di vino, ormai vuota e da quanto poteva notare, il contenuto era tutto addosso ad un Brian sconcertato e paonazzo. - Johnny?? - l'aveva richiamato Rev che guardava il suo ragazzo ad occhi spalancati - cosa...? -
- Non so tu... ma io mi schiero. - aveva risposto il bassista con tranquillità.

In un breve momento di lucidità finalmente Matt parlò - Forse è il caso che ti accompagni a casa? - chiese rivolto a Brian che se ne stava pietrificato sulla sedia incapace di articolare una frase o muoversi, forse allontanare quei due nell'immediato avrebbe fermato una possibile guerra nel salotto di casa - Sì, credo sia meglio. - aveva risposto Syn alzandosi con cautela per non macchiare ovunque.
- Emh... ti prendo un accappatoio. - gli aveva detto poi Shads, trattenendo una risata perchè la situazione era veramente comica e Zacky, beh era il solito imprevedibile combinaguai, tutto ciò lo fece sorridere giusto per un attimo prima di ricordarsi il perchè di quella stravagante situazione Che coglione. Non ha il diritto di comportarsi in questo modo...
M. Shadows e i suoi pensieri negativi, impossibile allontanarli.

- Ora mi devi spiegare che t'è passato in mente, J.C.? -
- Qual è il tuo problema? Mica ho sporcato te... -
- Sì, lo so, ma perchè l'hai fatto? Non avresti dovuto intrometterti! -
- Perchè no? Ho i miei buoni motivi, tra l'altro. -
- Ah sì? E quali sarebbero? Zacky si è cacciato in questa situazione e ora lo difendi pure? -
- Ci sono cose che tu non sai... E poi quell' Haner mi sta sul cazzo! -
- Quel...quell' Haner? Johnny! E' di Brian che stai parlando, hai presente? Te lo ricordi? Il nostro caro, vecchio, amico Brian. Il nostro coinquilino, Brian?! -
- E del nostro caro amico Zacky, te ne ricordi, Jimmy? -
- ...Sei forse impazzito anche tu? Fammi capire. Cosa c'entra tutto questo...! -
- Jim, stai tranquillo. Tieniti fuori da questa storia, o stai con chi ti pare, non te ne farò una colpa. -
- Una colpa, schierati...ma che siamo in guerra? Io non capisco, che diavolo succede qui! Siete impazziti tutti mentre ero in bagno?! - Ogni cosa a suo tempo, Jim...! -
- Eh????! -

 

Nda.
Era proprio ora che mi decidessi ad aggiornare, l'ho finito sta notte questo capitolo diciamo che mi sono un pò "rincoglionita" ultimamente con tutte le cose a cui devo pensare e scrivere, sopratutto questa, richiede un impegno mentale e del tempo che non riesco ad avere e a trovare ma vedrò di postare il prossimo molto presto. Anche perchè diciamocelo francamente, mi sono incasinata con la trama, ora le cose sono ben chiare nella mia mente, ma scriverle è ben altra cosa, ed è una fic comica in realtà... sono veramente pessima .-. mi vergogno di me. Allora diciamo due parole sulla storia. Come avete capito mi sono sbarazzata temporaneamente di Gena, molto temporaneamente purtroppo, è comunque difficile da gestire il suo dannato personaggio, lo so che sembra inutile e dice molto poco ma la sua presenza come ho specificato a qualcuno di voi è prettamente di - presenza fastidiosa - cosa che tra l'altro credo le riesca benissimo -___-"  Matt sembra lobotomizzato, forse un pò troppo passivo (?) ma deve essere molto confuso dagli eventi per questo l'ho descritto incapace di intendere e di volere, diciamo...! Poor Mattie <3
Per la guerra di cibo, sì era un pò che ci pensavo e non ho resistito a non inserirlo, che poi tra l'altro, dolciumi, panna e co. ispirano solo "sconcezze" di solito, come negarlo?! Però immaginare quella scena mi divertiva e così...eccola qua. So che sono sempre una anti-Gates, ma non lo faccio a posta, doveva andare così... mi dispiace, sopratutto per le sue fans più accanite! Ah come avete potuto immaginare, il pg di J.C. sta assumendo un ruolo più importante di quanto sembrasse in realtà, forse l'ho fatto un pò troppo serio e misterioso, ma non posso farci niente adoro quel nanozzo! Sì, è anche un modo di redimermi per l'altra storia che è tutta l'opposto... ma questo è un altro discorso. Credo di aver detto tutto, quindi me ne vado. Concludo con un enorme, gigantesco, stratosferico ringraziamento a tutti voi che ancora avete la pazienza e la fedeltà di seguirla e recensire... Vi amo tutti, uno ad uno. Anche chi non commenta! 
A Friem, AmyZee Sullivan, Josie Walking_Disaster Vengeance, ladysynacky, In loving Memory, livingmistake, VengeanceDani e Burning Paradise un Grazie speciale! Le vostre recensioni mi rendono tanto tanto tanto happy *_*
Alla prossima
Anita_


 

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Capitolo 10
*** I know what you did there. pt 1 ***


Lying is the most fun3

 

 

La macchina avanzava piano, Matt forse non aveva alcuna fretta di arrivare, fin da quando aveva messo piede fuori casa si era ripromesso di non tornarci molto presto. Brian era silenzioso, stretto nell'accappatoio che gentilmente gli era stato dato per tamponare il lerciume che lo ricopriva, guardava le case, le persone, praticamente tutto quello che sfilava fuori dal finestrino, meditando sul dire o non dire qualcosa riguardo a tutta quella storia. Poi, all'improvviso fu Matt a rompere il silenzio - Mi dispiace per, sai, questo piccolo inconveniente. -
- Beh, fosse stata un'altra situazione probabilmente sarebbe stata la cosa più esilarante che ci succedeva da mesi. - provò a smorzare Brian, sorridendo lievemente. - In effetti... - osò Shads -... la tua espressione era da premio Oscar. - Poi con una manovra sicura e precisa parcheggiò davanti casa dell'amico, era arrivati. Brian scese velocemente, guardandosi intorno circospetto per assicurarsi che nessuno lo vedesse aggirarsi per la strada in quello stato, poi infilò la testa nel finestrino. - Grazie del passaggio. Vuoi... scendere per un caffè? -
- Oh no, grazie. Credo che farò un giro, ti do anche il tempo di sistemarti. -
- Se vuoi passare più tardi, mi troverai qui. - gli sorrise l'altro con la speranza negli occhi.
- Sì, va bene. - rispose senza guardarlo, Matt, accendendo il motore e allontanandosi rapidamente. Ma più che dall'amico e da quella casa, voleva allontanarsi da tutta quella storia, più accellerava e più si sentiva leggero; accese la radio al massimo e si lasciò distrarre dalle note pesanti che come un fiume in piena uscirono risolute ad abbracciarlo, pervadendo tutto l'abitacolo.
Il destino però è un bambino capriccioso che si diverte prendendosi gioco di ognuno di noi, così quando le parole raggiunsero il cantante fu sicuro che non sarebbe potuto scappare da quell'incubo che aveva incredibilmente preso forma e possesso della sua vita qualche ora prima, stravolgendo tutte le cose in cui credeva fermamente.

Zacky si aggirava per casa nel panico più totale ponendosi domande sui massimi sistemi del mondo per non pensare alla grossa grassa babelica ed indisponente situazione in cui era finito, con tutte le scarpe e calzini bianchi annessi.
Buttò un occhio fuori dalla finestra, incuriosito dal vociare convulso proveniente dal giardino: Jimmy e J.C. stavano l'uno di fronte all'altro; il piccolo gesticolava come un italiano doc, sicuramente c'era lo zampino di sua madre; l'altro lo guardava a braccia conserte con un'espressione tetra e allo stesso tempo confusa, stampata in viso. Il chitarrista sospirò sperando che i suoi amici non stessero litigando, quella giornata era già stata inverosimile così, non servivano altri problemi. Ciondolò per casa, fermandosi di fronte alla porta, sperando di vederla aprire e che Matt entrasse con un sorriso dei suoi, perdonandolo e permettendogli di spiegare tutto.
- Qualche testa rotolerà per questo... - borbottò tra sè.
-... la tua. - concluse una voce alle sue spalle.
- Johnny? Quando sei rientrato. -
- Giusto ora. -
- E Jimmy? - chiese, aspettandosi di vederlo lì.
- E' andato a casa, torna più tardi. -
- Ah, capisco. -
- Zacky? Non tergiversare... parliamo. - disse incamminandosi verso la porta-finestra poco distante - ...andiamo fuori in veranda. -
- Di cosa? -
Johnny si fermò un attimo, guardandolo intensamente - Io so tutto. -
- Tutto cosa?? -
- Beh per cominciare... che sei un cretino.

Il telefono squillava disperatamente da un pò ma lo scrosciare dell'acqua ne copriva nettamente l'insistente ed incessante suono. Con tutta la calma di questo mondo uscì dalla doccia, allagando con noncuranza mezzo pavimento ed annesso tappeto in tinta con le piastrelle pallide del muro. Prese una tovaglia a caso e l'annodò intorno alla vita, soffermandosi poi a guardare compiaciuto il suo riflesso nello specchio. Si sistemò i capelli ancora umidi, ravviandoli con le mani, pompò i muscoli notando che dopotutto anche poche ore di palestra davan grandi risultati sul suo corpo già atletico per natura. Lavorò attentamente con creme, dopo barba e tutte quelle lozioni che amava tanto con così tanta flemma che avrebbero potuto girare un remake di "C'era una volta in america " nel suo salotto e non se ne sarebbe accorto. A quel punto, esauriti i rituali di bellezza, finalmente si accorse della spia lampeggiande sul suo cellulare, guardò, trovando ben sette chiamate perse e sbuffando avviò la telefonata.
- Quante volte t'ho detto di non chiamarmi qui? - proruppe senza dar modo all'interlocutore di rispondere. - Sì, beh, non è un buon motivo. E se ci fosse stato qualcuno?
Sai bene a cosa mi riferisco.
Non credi di aver fatto già abbastanza danni così? Non era questo che avevamo concordato.
Sì, va bhe lasciamo stare... quando?
Se tutto va come spero... direi di no.
Sì, devi proprio?
Allora te lo faccio sapere più tardi.
Ho detto che te lo faccio sapere tra un pò. E non chiamarmi più! -

 

 

Incredibile ma vero, sono tornata!
Dovrei dilungarmi in chilometriche scuse per questa lunga pausa che mi sono presa e per aver lasciato la storia in sospeso così. Infatti, mi scuso tantissimo con tutte le meravigliose persone che hanno sempre letto la storia, recensendo, leggendo e sostenendomi in questo percorso, spero di farmi perdonare con dei capitoli che vi piaceranno. Questo come potete vedere è breve, per rimetterci un attimo in carreggiata. Presto i nodi verranno al pettine...! (:
Mi attiverò anche per rispondere a tutte le recensioni. Shame on me e alla mia ispirazione svanità nel nulla.

A presto.

A.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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