221B, Baker Street Drabbles

di samek
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brace ***
Capitolo 2: *** Blandire ***
Capitolo 3: *** Boswell ***
Capitolo 4: *** Barriera ***
Capitolo 5: *** Bacio ***



Capitolo 1
*** Brace ***


Fandom: Sherlock Holmes;

Fandom: Sherlock Holmes;

Pairing: Holmes/Watson;

Rating: Pg13 (ma potrebbe salire);

Genere: Generale, Introspettivo, Romantico.

Warning: Flash-fic, Pre-Slash (per ora);

Beta: Narcissa63;

Summary: Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.

(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita)

 

Note: Questa raccolta segue il format delle 221B drabbles creato dall'autrice anglofona KCS ed importato qui da Bellis, che ringrazio per avermi invitata a darmi da fare con questa sfida.

 

DISCLAIMER: Ovviamente Holmes e Watson non mi appartengono, sono bensì opera della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle, e di certo non c’è nessuno disposto a pagarmi per ciò che scrivo.

 

221B, Baker Street

 

221Brace:

 

Mi piace definirmi una persona discreta, una qualità che ritengo necessaria per essere un buon medico, e credo di non essere mai stato invadente.

Ho sempre apprezzato le persone sia per i loro pregi che per i loro difetti, ma c’era un vizio del mio amico Sherlock Holmes che detestavo nel profondo, e proprio non riuscivo a farne mistero.

Così, un pomeriggio, poco tempo dopo che avevamo ripreso a vivere insieme nell’appartamento in Baker Street, quando lo vidi tenere in mano la custodia che sapevo contenere la siringa e la fiala di cocaina, fissai trucemente l’involucro di quella sostanza tanto nociva.

Non riuscivo a comprendere perché proprio lui, che ammiravo così tanto, si facesse del male gratuito. Odiavo vederlo preda degli effetti della droga, mi faceva sentire impotente.

Holmes si accorse che mi ero incupito, soppesò brevemente l’astuccio, poi – con un sinuoso movimento del polso – lo gettò nel cestino della carta straccia, facendo un centro perfetto.

«D’ora in poi le darò ancor più da fare, dottore. Quando la noia sarà in agguato, dovrà pensarci lei a distrarmi»

Ne fui tanto felice che non riuscii a trattenermi; in poche, lunghe falcate lo raggiunsi e lo abbracciai.

Lui s’irrigidì leggermente, non avvezzo alle dimostrazioni d’affetto, ma nonostante la sorpresa per quel mio gesto improvviso, percepii il suo sorriso bruciarmi s’una spalla come Brace.

 

 

Note Finali: Questa flash si rifà ad una questione che Watson accenna in La Valle della Paura”, dove rivela che Holmes ha finalmente smesso di fare uso di droga, ma che teme potrebbe ricominciare se si annoiasse.

 

Spazio Autrice: Sono ancora nuova in questo fandom, quindi non abbiate pietà e ditemi sinceramente cosa ne pensate, così che possa migliorarmi ^__^

Ringrazio Bellis, che mi ha incoraggiata a continuare a scrivere e sfido anche voi a darvi da fare, giocandocon le 221B drabbles.

Inoltre vi invito a visitare la mia nuova community: Sherlock Holmes Italia.

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Capitolo 2
*** Blandire ***


Fandom: Sherlock Holmes;

Fandom: Sherlock Holmes;

Pairing: Holmes/Watson;

Rating: Pg13 (ma potrebbe salire);

Genere: Generale, Introspettivo, Romantico.

Warning: Flash-fic, Pre-Slash (per ora);

Beta: Narcissa63;

Summary: Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.

(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holm_ita)

 

Note: Questa raccolta segue il format delle 221B drabbles creato dall'autrice anglofona KCS ed importato qui da Bellis, che ringrazio per avermi invitata a darmi da fare con questa sfida.

 

DISCLAIMER: Ovviamente Holmes e Watson non mi appartengono, sono bensì opera della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle, e di certo non c’è nessuno disposto a pagarmi per ciò che scrivo.

 

221B, Baker Street

 

221Blandire:

 

Sono sempre stato una persona abitudinaria e, prima di ritirarmi nella mia camera, amavo trascorrere qualche ora nella mia poltrona preferita, leggendo un buon libro.

Quasi tutte le sere, quindi, Sherlock Holmes ed io passavamo il tempo in soggiorno, spesso in silenzio, ognuno preso dai propri interessi, confortati dalla semplice e reciproca presenza. Il respiro placido dell’altro ci donava la certezza di non essere soli.

Quando Holmes rifletteva, si metteva a pizzicare le corde del suo violino e, assorto nei suoi pensieri, stava lì a strimpellare note prive di un qualsivoglia ritmo costante.

Ero tanto abituato a questo suo vezzo, che quasi non ci facevo più caso. Onestamente, però, quando andava avanti per ore diventava irritante.

Quella sera, proprio nel momento in cui la mia sopportazione arrivò al limite, il mio amico balzò in piedi e, recuperato l’archetto, cominciò a suonare uno dei miei brani preferiti.

Così, con un sospiro misi da parte il mio romanzo, reclinai il capo e chiusi gli occhi, assaporando la ricompensa per la mia pazienza. Dopo poco sollevai le palpebre e notai che anche il mio caro amico, concentrato nell’esecuzione musicale, li aveva serrati.

Sentendosi forse osservato, riaprì gli occhi e le sue labbra s’incurvarono lievemente; solo allora mi accorsi che un sorriso speculare era dipinto sul mio viso.

Per l’ennesima volta mi ero lasciato Blandire.

 

 

Note finali: Questa drabble s’ispira ad un fatto accennato in “Uno studio in rosso”, in cui Watson rivela per la prima volta che Holmes è un buon violinista, ma ha l’abitudine di suonare alle ora più assurde, e spesso quel suo “suonare” non è altro che pizzicare le corde mentre riflette. Però, per ripagare la pazienza del suo dottore, ogni volta Sherlock lo ricompensa con qualche brano che questi ama.

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Capitolo 3
*** Boswell ***


Uno dei pregi che apprezzavo infinitamente del mio amico Watson, era proprio la sua discrezione

Ho finito di leggere tutti I libri della saga di Sherlock Holmes! o/ Quindi per festeggiare vi dedico un aggiornamento lampo, anche se questa drabble è una schefezzuola XD

 

Fandom: Sherlock Holmes;

Pairing: Holmes/Watson;

Rating: Pg13 (ma potrebbe salire);

Genere: Generale, Introspettivo, Romantico.

Warning: Flash-fic, Pre-Slash (per ora);

Beta: Narcissa63;

Summary: Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.

(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita)

 

Note: Questa raccolta segue il format delle 221B drabbles creato dall'autrice anglofona KCS ed importato qui da Bellis, che ringrazio per avermi invitata a darmi da fare con questa sfida.

 

DISCLAIMER: Ovviamente Holmes e Watson non mi appartengono, sono bensì opera della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle, e di certo non c’è nessuno disposto a pagarmi per ciò che scrivo.

 

221B, Baker Street

 

221Boswell:

 

Uno delle virtù che apprezzavo infinitamente del mio amico Watson, era proprio la sua discrezione. Da buon medico militare, forgiato dalla disciplina, è sempre stato una persona paziente, nonostante il suo carattere passionale. I suoi pregi, e perfino i suoi modesti difetti, l’hanno reso il compagno perfetto; probabilmente l’unico capace di starmi costantemente accanto e sostenermi, o perlomeno, l’unico che desiderassi.

Ed io, nonostante amassi stupire gli amici con un po’ di teatralità, quando – alla fine di ogni caso - rivelavo i miei processi deduttivi, non ho mai gradito la fama. Per questo, in diverse occasioni, chiesi al mio caro Watson di tenere solo per sé le nostre avventure e lui accettò.

Il dottore è sempre stato un uomo sentimentale, lo dimostra il tratto romanzesco con cui raccontava i nostri casi, che oscurava i miei metodi scientifici.

A causa di tutti questi motivi, quando si rimangiò la promessa di “appendere al chiodo gli strumenti del mestiere” e mi chiese nuovamente il permesso di narrare alcune nostre avventure, non riuscii a negarglielo.

Visto il modo in cui aveva accantonato la sua naturale discrezione, infatti, compresi subito e pienamente quanto fosse importante per lui. Scrivere lo aiutava a rivivere le emozioni del passato, a scrollarsi di dosso gli anni.

Davvero non riuscii ad evitare di concedere questo semplice diletto al mio caro Boswell.

 

 

Note finali: Probabilmente la maggior parte delle Sherlockiane lo sa già, ma dato che io sono nuova del fandom e sono dovuta andare su Google per scoprire il significato di “Boswell”, vi riporto qui un estratto di Wikipedia:

James Boswell, 9th Laird of Auchinleck (Edimburgo, 29 ottobre 1740 – 19 maggio 1795), è stato un legislatore, diarista, e scrittore scozzese. È conosciuto soprattutto per la sua biografia di Samuel Johnson pubblicata nel 1788. Il suo nome è passato nella lingua inglese ad indicare un fedele compagno ed osservatore (Boswell, Boswelliano, Boswellismo).

 

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Capitolo 4
*** Barriera ***


Fandom: Sherlock Holmes;

Fandom: Sherlock Holmes;

Pairing: Holmes/Watson;

Rating: Pg13 (ma potrebbe salire);

Genere: Generale, Introspettivo, Romantico.

Warning: Flash-fic, Pre-Slash (per ora);

Beta: Narcissa63;

Summary: Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.

(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita)

 

Note: Questa raccolta segue il format delle 221B drabbles creato dall'autrice anglofona KCS ed importato qui da Bellis, che ringrazio per avermi invitata a darmi da fare con questa sfida.

 

DISCLAIMER: Ovviamente Holmes e Watson non mi appartengono, sono bensì opera della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle, e di certo non c’è nessuno disposto a pagarmi per ciò che scrivo.

 

221B, Baker Street

 

221Barriera:

 

Mary Morstan inWatson sapeva che quando il signor Sherlock Holmes si presentava alla sua porta, con ogni  probabilità, c’erano guai in arrivo. Eppure non poteva tenerlo fuori, perché doveva molto a quell’uomo, che l’aveva aiutata nella faccenda soprannominata da suo marito “Il segno dei quattro”. Soprattutto, però, non poteva allontanarlo perché il suo John non gliel’avrebbe mai perdonato.

Quindi sorrise, chinò il capo in un saluto cordiale, e guidò l’investigatore in soggiorno. Il dottor Watson era accomodato in poltrona con un aria esausta, più che giustificata dall’ora tarda, ma non appena vide il proprio amico s’illuminò e si alzò in piedi per accoglierlo, come se la pesante giornata che gli gravava sulle spalle fosse scomparsa.

«Mio caro Holmes, cosa la porta qui a quest’ora?»

«Una brutta faccenda, vecchio mio. Se non è troppo stanco, le racconterò tutto».

Mary indugiò sulla soglia per pochissimi attimi, poi si ritirò. Era molto grata al signor Holmes, che si era sempre comportato da gentiluomo con lei, ma ultimamente scorgeva una luce amara nei suoi occhi quando la guardava, come se lei avesse spezzato un equilibrio perfetto, come se gli avesse portato via qualcosa di prezioso. Quello stesso qualcosa che quando i due uomini erano insieme escludeva chiunque altro, qualcosa in cui Mary non era ben accetta e che creava, tra lei e loro, un’invalicabile Barriera.

 

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Capitolo 5
*** Bacio ***


Fandom: Sherlock Holmes;

Fandom: Sherlock Holmes;

Pairing: Holmes/Watson;

Rating: Pg;

Genere: Introspettivo, Romantico.

Warning: Flash-fic, Slash;

Words: 221 (Word); 213 (fiumidiparole).

Summary: Solo un’altra colazione a Baker Street.

Note: Scritta sul prompt 03. Titani del Set8 di 10disneyfic, questa flash fa parte di una raccolta composta da drabble di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia con la lettera “B”, per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita.

 

DISCLAIMER: Tutti i personaggi delle saga di Sherlock Holmes non sono opera mia, bensì della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle. Dato, però, che i diritti d’autore sono ormai scaduti, stappiamo tutti insieme lo spumante ed appropriamocene beatamente! XD Ah, ovviamente non mi paga nessuno, anche perché altrimenti il succitato autore si rivolterebbe nella tomba, poverello.

 

221B, Baker Street

 

221Bacio:

 

Holmes si trovava già al tavolo per la colazione, quando mi alzai, e sfogliava il Times con evidente scontento.

«Buongiorno, vecchio mio. Niente d’interessante?» esordii.

«Buongiorno, Dottore. Il freddo impigrisce perfino i malfattori» sbuffò gettando via il giornale.

Mi accomodai di fronte a lui e solo allora notai un cofanetto posato accanto al mio piatto. «Cos’è?» domandai curioso.

«Ricorda il piccolo problema di Lady Windermere?» replicò.

Costei era una collezionista camei e si era rivolta a noi per la scomparsa di un bellissimo bracciale composto da dodici gemme raffiguranti i titani della mitologia greca.

Quando assentii, Holmes spiegò: «Quello è il suo ringraziamento per la felice risoluzione del caso. Lo apra».

Così feci. La scatolina conteneva un fermacravatta d’oro adornato da un cameo, elegante ma dalle linee semplici.

«Ma è…?» chiesi conferma, osservando meglio il gioiello.

«Il profilo di James Boswell. Permette?» confermò, poi prese il fermacravatta dal cofanetto e lo appuntò al mio fazzoletto da collo. «Le sta molto bene».

«Holmes, non posso accettarlo, è suo!» esclamai imbarazzato.

«Esatto, quindi posso farne ciò che voglio. Mi sembra giusto che sia lei a portarlo, mio insostituibile Boswell» concluse regalandomi uno di quei sorrisi così rari che reputavo più preziosi di qualsiasi gioiello.

Fu naturale, a quel punto, posargli una mano sulla nuca ed attirarlo a me per ringraziarlo con un Bacio.

 

 

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