Everything will change but love remains the same

di Miss98Kath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. I trusted you- Caroline ***
Capitolo 2: *** 2. I can't beleve that ***
Capitolo 3: *** 3. I care about Damon, but I love Stefan- Elena ***
Capitolo 4: *** I would have loved you all my life- Tyler ***



Capitolo 1
*** 1. I trusted you- Caroline ***


- Non riesco a crederci, non posso credere che tu mi abbia mentito per tutto questo tempo!
- Io, io… io non potevo tradire Stefan e Damon, Stefan mi ha aiutata quando ne ho avuto bisogno, tu cosa avresti fatto al mio posto?
- E Damon? Damon cosa ha fatto per te se non deluderti? Non hai voluto tradire loro, ma hai voluto tradire me! Credevo che tra  noi si fosse creato quel tipo di legame in cui non ci si nasconde più nulla, in cui la verità si legge dagli occhi… ma evidentemente mi sbagliavo, evidentemente non sei il tipo di persona che pensavo, hai finto con me per tutto questo tempo!
- Tyler no! Io non ho mai finto con te, sono sempre stava me stessa, mai un’altra persona e non sopporterò ancora per molto le tue parole!
- Se ti fidavi davvero di me non mi avresti nascosto nulla, come ho fatto io con te! Non mi avevi mai detto come sei diventata una vampira e io non ho voluto mai chiedertelo, mi è sempre bastato ciò che sapevo di te, non ho mai voluto sapere altro, mi bastavi tu, solo tu. Ma stasera, stasera mi sono reso conto di come mi stavi prendendo in giro!!!
Non ce la facevo più, volevo piangere. Sentire quelle parole uscire dalla bocca di Tyler era straziante, era un dolore troppo forte per me, non potevo sopportarlo. E pensare che circa mezzora fa andava tutto così bene, era tutto così… così perfetto fra noi!
Da quando è iniziata la mia relazione con Tyler mi sento come rinata, mi sento viva, pur non essendolo.
Ma come siamo arrivati a questo? Come siamo arrivati a litigare così ferocemente noi due, io e Tyler?
- Mmm, allora vediamo, come posso chiedertelo…
- Chiedermi cosa?                                                                                                             
- Ecco so che non ti farà piacere che io ti faccia questa domanda e di sicuro non ti sarà facile rispondermi, ma non devi farlo per forza, insomma…
- Tyler!... Che cosa c’è? Cosa vuoi domandarmi?
- Io vorrei sapere come sei diventata una vampira….
- Oh Tyler…
Mi avvicinai istintivamente a lui, come per cercare protezione, volevo proteggermi da ciò che mi aveva chiesto, ancora oggi mi spaventa e cosa avrei detto a Tyler?
Mi strinse tra le sue braccia forti e scolpite e mi accarezzò i capelli, poi mi distaccò da sé, mi accarezzò il viso e premette le sue labbra sulle mie, avvolgendole nel calore delle sue.
Furono degli istanti meravigliosi, gli istanti più belli della mia vita, se questa è vita.
Ma quelli successivi non lo furono altrettanto.
- Allora?
- Mmm, beh… ecco…
Come potevo risponderli? Come potevo fare finta di niente? Come potevo far finta di non averli mentito per tutto questo tempo?
- Caroline? Tutto bene? Io non volevo metterti a disagio, ma noto qualcosa di strano in te…
- Tyler, sono stata vampirizzata.
- Da chi? Chi ti ha fatto questo?
- Una vampira di nome Katherine…
- La conosco?
- Non credo.
- Ma ora dov’è? Insomma, vuol dire che allora tu non sei l’unica vampira in città?
Mi sentì improvvisamente un groppo in gola, sentivo come battermi forte il cuore, pur non avendolo.
- Stefan e Damon…
- Cosa centrano loro?
- Loro sono… sono… sono….vampiri.
Le mie ultime parole mi rimbombarono nella testa mentre Tyler mi guardava con sconcerto.
- Che cosa ho fatto? Gli ho traditi! Ho tradito Stefan! Come ho potuto farlo!!!
Tyler mi guardava ancora allibito mentre io farfugliavo singhiozzando.
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** 2. I can't beleve that ***


I giorni seguenti passarono lentamente ma io non distinguevo il giorno dalla notte visto che ero chiusa in casa con le serrande abbassate.
Cercavo di raccogliere i cocci del mio cuore, ma mi risultava impossibile.
Non potevo perdonarmi ciò che avevo fatto sia a Tyler che a Stefan e Damon. Mi chiedevo come avrei fatto a guardarli ancora in faccia.
-Hey…
Sentii la porta aprirsi lentamente.
- Ti prego va via, non ho voglia di vedere nessuno.
- Ma si può sapere cos’hai? Non esci da questa stanza da tre giorni!! Sono preoccupata per te! Perché non mi parli del tuo problema? E’ per un ragazzo?
- Se proprio dovrei parlare dei miei problemi con i ragazzi a qualcuno, lo farei con papà, almeno lui è felice con uno di loro!
“Sono un mostro” pensai. Avevo trattato malissimo mia madre, anche lei.
Non faccio che trattare male la gente.
Mia madre non rispose e richiuse la porta andandosene.
Mi sentivo debole, ero stanca, e… avevo fame, tanta fame. Avrei squartato il primo animale che mi fosse capitato davanti, ma che dico avrei squartato qualsiasi persona mi fosse capitata davanti.
Ecco il risultato: avevo di nuovo pensieri malvagi. Non potevo crederci.
Se solo avessi la forza di affrontare i problemi.
Mi sarei alzata da quel letto, prima o poi.
Aprii gli occhi, era tutto sfocato, sbiadito. Quando misi a fuoco la vista, mi accorsi di essere ancora in camera mia, sdraiata sul letto e mi chiedevo come continuasse il mondo là fuori.
La porta si spalancò.
- D’accordo, sono stufo di pensare a te che sei chiusa qui dentro triste e sconsolata! Forza, giù dal letto!
- Stefan?!
- Forza giù dal letto!!
- Stefan, tu non sai, tu non…
Si avvicinò al mio letto e si sedette vicino alle mie gambe.
- Hey, hey va tutto bene, va tutto bene.
Mi abbracciò forte accarezandomi i capelli con dolcezza.
Non riuscivo ancora a capire quanto fosse fortunata Elena, ha un ragazzo come Stefan, una vita senza problemi, ma nonostante ciò fa gli occhi dolci a Damon. Come può fare una cosa del genere dopo tutto ciò che ha?
E’ proprio vero che più hai e più pretendi.
Quando mi staccò da sé, Stefan mi fissò con quei suoi occhi verdi, quegli occhi grandi e profondi, occhi in cui ti ci perdi dentro.
Mi accarezzò il viso con le sue mani grandi e lisce. E mi asciugava le lacrime che pian piano mi rigavano le guancie.
- Stefan io ti ho tradito! Ho detto a Tyler la verità e lui…lui non mi ha perdonata per averli mentito!
- Mi dispiace, mi dispiace che per colpa mia hai dovuto rompere con Tyler, si stava creando un bel legame fra voi due, c’era intesa. Perdonami.
- Ti dispiace? Ma stai scherzando? Sei tu che devi perdonare me per averti tradito!
- Caroline tu non hai nessuna colpa! Voglio che tu sappia che puoi fidarti di me! Io non ti abbandonerò mai, qualunque cosa tu abbia bisogno, io ci sarò, sempre.
- Oh Stefan…!!
Lo strinsi forte, mentre lacrime da coccodrillo mi scivolavano giù dagli occhi.
Stefan si alzò, si diresse verso la finestra e alzò le serrande. Entrò tanta di quella luce che dovetti chiudere gli occhi e coprirli con una mano.
- E’ così bello il mondo là fuori, sarebbe un vero peccato non vederlo restando chiusi qui dentro, non credi?
- Sarebbe così se si potesse vivere spensierati, senza problemi!
- Allora fallo, vivi spensierata, senza problemi, non preoccupati solo degli altri, preoccupati anche di te!
Infilai i piedi nelle pantofole e mi alzai dirigendomi verso Stefan.
- Nessuno mi ama, Stefan! Se non ho uno scopo per cui vivere, perché vivere?
- Aah, andiamo, queste sono frasi da ragazzine depresse! E tu non sei affatto depressa, non la Caroline che conosco!
- E’ bello da parte tua venire qui ad aiutarmi ma non mi va di vedere Tyler.
- Allora non vederlo. Ma almeno torna a scuola. Ti prego!
Mi stava quasi convincendo.
- Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego!!!
- E va bene, mi hai convinta! Ma dovrei vestirmi quindi se potessi lasciarmi sola…
Sorrise, con uno dei suoi sorrisi brillanti, che ti illuminano la giornata.
- Stefan….., sei fantastico…. Grazie!
Sorrise ancora e chiuse la porta.
Quella mattina iniziò davvero bene. Stefan mi accompagnò a scuola:
- Non dovresti occuparti della tua ragazza invece che di una nevrotica depressa?
- Nevrotica, depressa ma carina, molto carina.
Quando misi piedi a scuola mi sentii felice, stranamente felice di riprendere la solita routine, di rivedere tutta quella gente in corridoio e di sentire tanto chiasso.
Stefan mi dette il braccio e camminò con passo regale, scortandomi al mio armadietto.
- Sto sognando, o sei davvero il mio angelo custode?
- E’ tutta realtà, principessa.
E mentre mi rispose, mi spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Hey!
- Elena, che bello vederti! Dissi, senza nascondere il mio tono seccato.
Elena prese Stefan sottobraccio:
- Sono passata da te stamattina ma non c’eri, c’era solo… c’era solo Damon.
- Sono andato a Caroline.
- Ah…
- Nulla di cui preoccuparsi Elena, Stefan è solo passato ad aiutarmi, stavo molto male dopo ciò che è successo.
- Cosa è successo?
- Nulla Elena, nulla.
- Nulla? Mi state nascondendo qualcosa… Stefan sono la tua ragazza, puoi fidarti di me! Da quando noi due abbiamo segreti?
- Non abbiamo alcun tipo di segreti io e te.
- Ah sì? Beh non mi sembra!
- D’accordo… Elena non c’è motivo di arrabbiarsi con Stefan! Lui è stato un angelo con me, un vero amico e tu non dovresti attaccarlo così! Io e lui non abbiamo alcun segreto che tu non sappia e per quanto riguarda ciò che è successo ieri Stefan te lo racconterà al momento giusto!
Diedi a Stefan e ad Elena le spalle e sospirai dirigendomi con passo sicuro verso l’aula.
Mi fermai di scatto all’improvviso. Avevo visto qualcosa che non i sarei mai aspettata di vedere. Qualcosa di inaspettato, anche per una mente perversa come me.
Non potevo davvero credere ai miei occhi: Tyler si stava stringendo in un caloroso abbraccio con un’amica di suo zio Mason, Jules, sulla soglia della porta d’entrata.
Non posso crederci.

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Capitolo 3
*** 3. I care about Damon, but I love Stefan- Elena ***


In questo capitolo la narrazione  passa  ad Elena, che narra in prima persona cioè che accade intorno a lei, proprio come Caroline. Nei prossimi capitoli spetterà al lettore capire chi sta narrando.
 
 
- Io vado a lezione, a dopo.
Mi baciò la guancia e sparì nella folla.
Non riuscivo a capire cosa mi stessero nascondendo Stefan e Caroline e soprattutto, da quando avevano dei segreti quei due?
Tanti pensieri si affollavano nella mia testa ma uno solo mi tartassava la mente: Damon.
Già, è strano che io pensi a Damon, dovrei pensare a Stefan, ma non è così. Per quanto io mi sforzi di scacciare Damon dai miei pensieri mi risulta impossibile.
Per tutto il corso delle lezioni cercavo di distrarmi ma ripensavo sempre a quel momento, a quando Damon mi aveva dichiarato il suo amore piangendo e credendo di avermi cancellato la memoria, ma invece io avevo al collo il ciondolo di verbena.
Un piccolo, fatale errore di Damon, che però io non ho voluto rivelare in quanto non mi dispiaceva poi così tanto.
Ma ora era difficile guardare Damon negli occhi e trattenermi dal chiedergli: perché mi ami? Da quando mi ami? Sono davvero importante per te come dici?
Uff, il mio cervello va in fumo!!!
Durante le lezioni nella mia mente non facevano che scorrere immagini e pensieri completamente diversi si sposavano unendosi, d’altronde i miei pensieri erano su Stefan e Damon.
- Ops, scusa…
Ero andata addosso a un ragazzo, che impacciata!
- Si figuri signorina Gilbert.
Una voce dal tono sarcastico mi rispose e quando rivolsi lo sguardo al suo volto mi accorsi di un sorriso brillante che mi fece dimenticare tutti i miei problemi.
Rimasi incantata per un po’.
- Elena…? Tutto a posto? Che c’è, sei abbagliata dal mio fascino?
Scossi la testa come per convincermi di no e per smetterla di fissarlo, ma mi risultava impossibile.
- Assolutamente no, Damon.
Dissi balbettando, ovviamente stavo mentendo.
- Wow…
Mi lasciai sfuggire un piccolo “wow” sospirando, perdendomi nell’azzurro dei suoi occhi: erano così profondi!
- Wow cosa?... Elena stai bene? Sembra che tu abbia la febbre?
E mentre parlava mi posò una mano sulla fronte scendendola poi sulla guancia ed io la trattenni con la mia.
Ad un tratto mi sentii osservata dal lato opposto del corridoio. Mi scostai la mano di Damon dalla guancia e mi voltai: era Stefan.
- Damon… che ci fai qui? 
Me lo trovai in un attimo alle spalle.
- Fratellino, rilassati, sono qui di passaggio, cercavo Alaric.
- Alaric?
- Sì, è così strano che io voglia parlare con un mio vecchio amico?
- Sei sempre così esageratamente sarcastico, Damon. Sul serio, che c’è che non va? Vuoi informare Alaric prima di me?
- Fratellino, avevo ragione: devi rilassarti! E per la cronaca non devo darti spiegazioni di quello che faccio, non sono tenuto a farlo.
Stefan squadrò Damon inquieto e alzò il braccio come per fermarlo.
- Stefan…
Afferrai il suo braccio.
Mi guardò dritto negli occhi e liberandosi dalla stretta se ne andò diretto al lato opposto di Damon.
Una volta che Stefan scomparve nella folla, decisi di ascoltare quella parte imprudente e “infedele” che ricordava la mia “simpatica” antenata vampira Katherine: mi diressi nell’aula di Alaric, volevo trovare Damon.
Percorsi in fretta i corridoi affollati e chiassosi, scivolando con la suola delle mie converse nere un po’ logore sul pavimento liscio e lucido.
- Non mi fido, Elena non è al sicuro con Katherine a piede libero…
- Ti preoccupi tanto dell’incolumità di Elena…
Riuscivo ad origliare qualcosa dalla porta e da ciò che sentii capii che quello non era ancora il momento di uscire allo scoperto, dovevo ascoltare ancora.
- Allora Damon, visto che non mi rispondi, cosa intendi fare con Katherine?
“Katherine?”   Mi lascia sfuggire il suo nome coprendomi la bocca con una mano: nessuno si era accorto di nulla.
- Katherine sostiene di volerci aiutare, dice che lei può dirci come uccidere Klaus, può proteggere Elena eccetera eccetera…
- E tu non le credi…
- Neanche un pò.
- Non pensi che Stefan ed Elena debbano essere informati?
- Lo sapranno presto, soprattutto Stefan.
- Ed Elena?  Dobbiamo dirlelo: Katherine potrebbe fingersi Elena con gli altri e sarebbe troppo rischioso se…
- Katherine è fuori dalla cripta?     Feci un’entrata di scena con quella mia domanda la cui risposta era ovvia.
- E-Elena?
- Sì, Damon, non c’è più bisogno che tu mi nasconda niente, ho sentito tutto.
- Wow… -Sospirò Alaric.
- Beh, devo ammettere che ti avevo sottovalutata Elena, non ti facevo una che origlia dietro le porte.
- Beh, sai com’è Damon, nella vita bisogna farsi furbi ogni tanto e penso che tu lo sappia meglio di me…
- Ok, non divaghiamo in altri argomenti e soprattutto non perdiamoci in un mare di sguardi…
Alaric si era accorto di una mia possibile allusione nei confronti di Damon e degli sguardi che io e lui ci stavamo scambiando.
- Ok Elena?
Annuii.
- Ok Damon?
Damon fece uno dei suoi sguardi enigmatici e profondi.
- Elena, non volevamo nasconderti niente e lo sai. Te ne avremmo informato dopo scuola…
Alaric riprese a parlare senza che io ascoltassi una sola parola; piuttosto preferivo perdermi nello sguardo di Damon.
Ad un tratto Damon smise di fissarmi e iniziò a parlare:
- Katherine è tornata, Elena. Dobbiamo ucciderla perché cercherà di farti del male e io lo impedirò.
Mentre diceva queste parole aveva gli occhi fissi verso il muro dell’aula con uno sguardo che faceva capire la credibilità di ciò che Damon stava dicendo: mi avrebbe protetta a qualunque costo, anche a costo della sua vita.
- Sei sicuro che Katherine non sappia informazioni utili su Klaus? Potremmo estorcerle qualcosa di importante..
-  Ciò che sa non ci servirà di sicuro. Dobbiamo ucciderla.
- E sei sicuro di volerlo fare?
Alaric aveva smesso di parlare: aveva capito che non poteva inserirsi nella “nostra” conversazione, quindi si limitava a guardarci.
Damon mi fulminò con lo sguardo:
- Una delle cose che desidero di più è vedere quella donna morta! Mi stai chiedendo se è questo che voglio? Sì, al 100%, ma forse la persona a cui dovresti chiederlo è Stefan.
Alaric irruppe in quel groviglio di tensione e attrazione che c’era tra me e Damon.
- Ok, Damon penso che la decisione non spetti solo a te. Anche Stefan ed Elena devono essere partecipi di queste decisioni così importanti.
- Io non ho bisogno del consenso di nessuno; se voglio fare qualcosa la faccio. Io voglio uccidere Katherine: io lo farò!
Così dicendo si diresse verso l’uscita della stanza. Lo seguii:
-Damon! Aspetta!
- Cosa c’è?
- Pensi che Stefan non abbia dimenticato Katherine?
- Dopo 145 anni?... Beh, se vorrei essere il fratellone dispettoso ti direi che Katherine non è una ragazza facile da dimenticare; ma non lo vorrei, quindi ti dico sì, l’ha dimenticata, Stefan ama te.
- E perché non vorresti essere il “fratellone dispettoso”? Lo sei sempre stato. Da dove viene adesso tutta questa improvvisa simpatia per Stefan?
- Guarda che ti ho solo detto la verità e l’ho fatto perché altrimenti avremmo acceso inulti fuochi.
- Tu ami accendere inutili fuochi…
- …Stefan mi avrebbe riempito la testa di ramanzine e morali e sinceramente non ne ho alcuna voglia.
E così dicendo sparì nella folla.
 
Ora mi ritrovavo in camera mia, a letto, rannicchiata sotto le coperte mentre ripensavo alla mia strana giornata. Pensavo a Stefan, a Caroline, ma soprattutto pensavo a Damon.
Non riuscivo a capire cosa mi stava succedendo ma finalmente capii qual’era la soluzione migliore: volevo bene a Damon, ma amavo Stefan.
 
 
  

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Capitolo 4
*** I would have loved you all my life- Tyler ***


Fissavo il soffitto e ripensavo a ciò che mi stava accadendo in questi giorni: avevo perso Caroline, o meglio lei aveva perso me; Jules mi aveva offerto il suo aiuto iniziando una storia d’amore con lei. Ciò che provavo per Jules non era amore, era più che altro amicizia, fiducia e un po’ di attrazione. La ragazza che amavo era Caroline, e questo lo sapevo bene.
Tutti gli individui e noi esseri soprannaturali, abbiamo un grosso difetto, il quale ci porta a logorarci nel dolore anche se non lo vogliamo: l’orgoglio.
D’altronde mi consolo pensando che io ho dato il massimo, ho dato il meglio di me, è lei nel torto. Sto facendo ragionamenti da bambino.
A volte penso all’ipotesi di perdonarla e immagino anche di riabbracciarla ma poi ricordo come mi ha spudoratamente mentito non importandosi della mia reazione.
Ogni giorno il pensiero di averla persa mi logora ma poi mi accorgo che per lei non è lo stesso visto che sta tanto appiccicata a Stefan; d’altronde sono la coppia perfetta: lei Barbie vampira e lui Ken vampiro. E io in questa cornicetta dove sono? Ma certo, sullo sfondo, come un ricordo sfocato, un pezzo di vita passato. E davvero questa la fine che mi spetta?
Dopo tutto quello che ho passato con Caroline è tutto qui ciò che sono per lei?          
  

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