Le piccole stonature della vita di NonnaPapera (/viewuser.php?uid=72743)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le piccole stonature della vita ***
Capitolo 2: *** Fraintendimenti pericolosi ***
Capitolo 3: *** Il troppo stroppia ***
Capitolo 4: *** Scappatelle sconvolgenti ***
Capitolo 5: *** Risvegli mattutini ***
Capitolo 1 *** Le piccole stonature della vita ***
Passatempo
Stava volteggiando leggiadramente per
il grande salone
ricoperto interamente di marmo nero. La veste ondeggiava al movimento
dei suoi
passi, frusciando sensuale sotto lo spostamento d’aria.
Da solo in quell’immensa sala, oltre a ballare accompagnava i
passi con una
canzone cantata da lui:
“Sono
io la morte e
porto corona, io son di tutti voi signora e
padrona…”
Destino in quel momento
arrivò e aprì il grande battente del
salone, fissò sbigottito il suo compagno Morte che ballava
canticchiando una
stupidissima canzoncina auto celebrativa, poi scuotendo rassegnato la
testa
parlò:
“Passi il tuo smodato egocentrismo, passi il fatto che ti
piaccia ballare e
cantare… ma come credi che gli esseri umani ti possano
prendere sul serio se ti
presenti vestito da donna?"
PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Storia partecipante alla challenge Once
More, With Feeling.
La canzone cantata è "Ballo
In Fa Diesis Minore" di Angelo Branduardi
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Capitolo 2 *** Fraintendimenti pericolosi ***
Fraintendimenti
pericolosi
Erano lì, sdraiati sul
soffice prato bagnato della rugiada
notturna: mano nella mano osservavano silenziosi il cielo pieno di
stelle.
Poi Alex decise che per rendere ancora più romantica quella
serata
perfetta, sarebbe
stato magnifico
cantare una dolce
serenata al suo
amore.
Perciò si alzò, si posizionò davanti a
Danilo e inginocchiandosi di fronte a
lui iniziò ad intonare una canzone:
“Nessuno ti giuro nessuno, nemmeno
il
Destino ci può separare, perché questo amore che
il cielo ci dà sempre vivrà”
Quando ebbe terminato la canzone
alzò gli occhi verso il suo
ragazzo e notò che si era commosso. Tutto soddisfatto del
risultato chiuse gli
occhi e si sporse in avanti per baciarlo.
Le sue labbra però sfiorarono qualcosa di freddo e
metallico. Riaprì gli occhi
e davanti al viso trovò
la lama acuminata
e tagliente di una falce.
L’uomo che la teneva in mano parlò con voce
scocciata:
“Stavo passando di qui per caso e ti ho sentito
cantare… cosa dicevi a proposito
di me e del fatto che non potrei mai separarvi?”
domandò Destino con un ghigno
che non prometteva nulla di buono.
PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
La canzone cantata è: “Nessuno”
di Mina.
Comunque giusto per specificare le flash di questa raccolta sono
scollegate una
dall’altra, perciò il personaggio di Destino che
appare qui non ha nulla a che
fare con il Destino della drabble precedente^^
Anche perché questo qui è leggermente
stronzo… u.u’
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Capitolo 3 *** Il troppo stroppia ***
IL TROPPO
STROPPIA
Erano due elfi innamorati
l’uno dell’altro. Belli da mozzare
il fiato, forti nella lotta e immortali. Perfetti ed anche in
po’ arroganti, se
ne andavano per la foresta cantando continuamente in coro delle canzoni
che
mettevano sempre più in risalto la loro felicità
e la loro straordinaria
perfezione.
Anche quel giorno, così come i precedenti, camminavano senza
meta inneggiando
al loro amore:
“Su di noi nemmeno una nuvola , su
di noi
l’amore è una favola”
Sulla fine dell’ultima nota uno scroscio d’acqua li
colse impreparati
rendendoli fradici dalla testa hai piedi.
Si fissarono stralunati e poi insieme volsero lo sguardo verso
l’alto, una
immensa nuvola nera minacciosa
e carica
di pioggia era esattamente sopra le loro teste. Iniziarono a correre a
perdifiato
cercando di seminarla, ma questa continuava a seguirli e a scaricare un
acquazzone
sopra di loro.
Ghignando divertito lo gnomo
uscì dal suo nascondiglio
dietro ai cespugli e mormorò gongolante:
“Nemmeno una nuvola he? Voglio proprio vedere come faranno
quei due a liberarsi
del mio maleficio” e si allontanò soddisfatto.
PICCOLO SAPZIO PRIVATO:
Va bhè che dire? Lo gnomo
sarà anche stato un po’ bastardo
però quei due erano proprio insopportabili^^
La canzone cantata è “Su
di noi” di Pupo
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Capitolo 4 *** Scappatelle sconvolgenti ***
SCAPPATELLE
SCONVOLGENTI
“Hahhha chi-chi sei
tu?” chiese il ragazzo fissando l’uomo che
gli sorrideva dall’altro capo del letto.
“Cosa? Come chi sono… il tuo ragazzo, possibile
che tu non mi riconosca?”
Il poverino scosse la testa in segno di diniego desolato ed impaurito,
poi si
bloccò un momento e facendo una faccia pensierosa
mormorò.
“Che sensazione strana, come se mi mancasse
qualcosa…”
Il compagno gli si avvicinò premuroso domandandogli :
“Che hai amore non ti senti bene? Davide dimmi, vuoi che ti
porti un bicchier d’acqua?...
”
D’improvviso la porta di
casa sbatté sonoramente e dall’entrata
si sentì qualcuno che avanzava canticchiando allegramente:
“Che colpa ne ho, se il cuore
è uno
zingaro e va, catene non ha… il cuore è uno
zingaro e va”
I due ragazzi fissarono basiti la
porta della camera che si
apriva e la cosa che compariva sulla soglia. Un cuore umano pulsante e
viscido
entrò saltellando nella stanza. Guardò prima uno
poi l’altro ragazzo, fece un
cenno di saluto, poi
disse allegro:
“Oh già svegli? Scusate il ritardo”
infine come se nulla fosse prese la
rincorsa e con un balzo saltò nel petto di Davide tornando
così al posto che
gli competeva.
Davide alzò gli occhi e guardò il compagno
sorridendo allegro:
“Ciao amore” disse baciandolo sulle labbra, ma
vedendo che l’altro non parlava
lo fissò meglio e infine chiese:
“Ma Raffaele cos’hai? Sembri sconvolto!”
PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Ok qui temo di essermi superata in
assurdità. Però l’idea di
un cuore che se ne va a farsi una passeggiatina notturna e poi torna
alla
mattina mi piaceva un sacco .-.
La canzone è: “Il
cuore è uno zingaro” di Nada
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Capitolo 5 *** Risvegli mattutini ***
Risvegli
mattutini
Samuele bussò sonoramente
sulla porta.
Non era possibile ogni mattina la stessa storia, lo faceva sempre
infuriare.
“Giovanni, esci subito di lì”
urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.
Nessuna risposta.
“Guarda che se non vieni fuori butto giù la
porta”
Solo lo scroscio dell’acqua in risposta alla sua minaccia,
possibile che il suo
ragazzo dovesse sempre comportarsi così?
Bussò per l’ennesima volta e, a quel punto,
Giovanni parve accorgersi che lo
stava chiamando.
“Si? Cosa c’è?”
domandò candido.
“C’è che se non ti dai una mossa qui si
fa notte, esci subito da quel bagno”
Passarono alcuni istanti di silenzio poi da dietro la porta Giovanni
cominciò a
canticchiare:
“Dammi solo un minuto, un soffio di
fiato, un attimo ancora…” infine -
sempre continuando con lo stesso tono- aggiunse
“… e poi io ti sconsiglio di entrare
amore, sai ieri sera ho mangiato fagioli!”
PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Un brevissimo spaccato di vita che (mi dispiace rovinarvi i bei sogni)
può
capitare a chiunque u.u’
Ok è l’ennesima dimostrazione della mia malsana
vena comica. Che dire? Sono gli
inconvenienti della cucina pesante…
La canzone cantata è “Dammi
solo un minuto” dei Pooh.
E con questa si conclude
l’avventura nell’incredibile mondo
della mia mente malata!
Grazie a tutti per aver volato con me .-.
E un grazie speciale a Smanukil che con l’idea della sua
challenge mi ha permesso
di creare queste flash ^^
Se lo yaoi vi appassiona e vi piacciono anche le storie originali
allora siete invitati tutti sul mio forum ( mio e di una mia amica che
si chiama Dragona). E' un forum totalmente dedicato alle storie, ai
disegni e ai fumetti yaoi e slash originali ( quindi tutto frutto della
fantasia degli utenti)
Bhè? che fate ancora qui? correte! Ci divertiremo un sacco
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