SEI IL MIO SOLE

di ladyash
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ALLA RADICE DI OGNI MALE ***
Capitolo 2: *** IL MONDO STA IMPAZZENDO? ***
Capitolo 3: *** UNA PREDA MOLTO AMBITA ***
Capitolo 4: *** UNA FAMIGLIA DECISAMENTE ATIPICA ***
Capitolo 5: *** L’OSPITALITA’ UCHIHA PUO’ ESSERE QUASI FATALE!!! ***



Capitolo 1
*** ALLA RADICE DI OGNI MALE ***


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                                  SEI  IL   MIO  SOLE

 

 

AVVISO AI LETTORI: I personaggi di Naruto appartengono a Masashi Kishimoto, se così non fosse Kyuubi sarebbe libera e felice di devastare Konoha e sgranocchiare i suoi simpatici abitanti, Sasuke sarebbe rinchiuso in una cella 1x1 m in compagnia di Sakura, Ino, Karin e Orochimaru, mentre Itachi si spupazzerebbe Naruto dalla mattina alla sera. Questa fanfic tratta tematiche a sfondo omosessuale, quindi se non gradite tali storie siete pregati di non leggere, grazie.

Faccio inoltre presente che nella fanfiction è presente uno spoiler, anche se in parte modificato ai fini della trama, quindi lettore avvisato mezzo salvato. Buona lettura a tutti.

 

 

 

                                  ALLA RADICE DI OGNI MALE 

                                                    Capitolo 1

 

 

 

Anche se stremato da una lunga e sanguinosa battaglia, sconvolto dalla distruzione totale del suo villaggio, devastato dalla quasi liberazione di Kyuubi e commosso dall’incontro con suo padre Minato Namizake, Yodaime della Foglia; Naruto Uzumaki saltava incessantemente da un ramo all’altro della foresta vicino a Konoha con un unico obbiettivo in mente: scovare il vero corpo di Pain e concludere quel terribile scontro una volta per tutte.

Non fu difficile per Naruto, grazie alle arti eremitiche apprese sul Monte  Myoboku, individuare la scia di chakra che lo portò ad un finto albero fatto interamente di carta da origami.

Finalmente il ninja della Foglia era faccia a faccia col suo “senpai” … colui che aveva assassinato il loro maestro, Jiraya.

Una rabbia sorda infiammò il corpo di Naruto alla vista di quel corpo decadente, ma ancora capace di annientare il suo amato villaggio, tanto che le iridi gialli dovute alla modalità eremitica  mutarono in arancione a causa della mescolanza dei poteri nefasti di Kyuubi, pronta a fare in mille pezzi quell’involucro scheletrico dalla fattezze umane.

Non gliene fotteva un cazzo della distorta visione della giustizia da parte di Nagato, questo era il vero nome di Pain, possessore del Rinnegan … voleva solo disintegrarlo in un milione di pezzi … ma sia Jiraya che suo padre avevano fiducia in lui e gli avevano affidato una missione impossibile da realizzare; compito che persino i due leggendari ninja avevano fallito ovvero portare la pace nel mondo violento degli Shinobi.

Ma lui era Naruto Uzumaki, è per lui nessuna impresa era irrealizzabile.

Ascoltò la triste storie dei suoi due senpai, Nagato e Konan: dalla distruzioni del loro piccolo villaggio da parte della Foglia, gli amorevoli insegnamenti di Jiraya, all’uccisione del loro miglior amico Yahiko da parte dello spregevole  Danzou, che da anni brama di conquistare Konoha stessa e fu allora che Nagato domandò nuovamente a Naruto:

Tu sai come fermare la catena d’odio che avvince il mondo degli Shinobi? “

Naruto, questa volta, conosceva la risposta a quella domanda:

“ Se esiste un modo per riportare la pace e fermate una volta per tutte l’odio e la sofferenza che dilagano in questo nostro mondo sempre in guerra, io lo troverò e non mi arrenderò finché non avrò raggiunto il mio obbiettivo … questa è l’eredità che ci ha lasciato il nostro maestro e non smetterò di credere in essa”

Nagato sussultò sentendo quella frase e vedendo il libricino consumato che Naruto stringeva fra le dite, tutte le certezze di una vita cominciarono a vacillare …  conosceva perfettamente quel libro, visto che era stato lui stesso ad ispirarne la creazione in Jiraya e il sennin aveva  infuso nel protagonista del suo romanzo il suo credo ninja: quello di non arrendersi mai, neanche nelle situazioni più disperate e realizzare anche i sogni più irrealizzabili … è il nome del protagonista era Naruto.

Quel ragazzino biondo, colui che custodiva dentro di sé il terribile demone Kyuubi  no Yoko, odiato da molto e cacciato dall’organizzazione capeggiate da lui stesso, affermava con caparbietà che lui avrebbe riportato la pace, sconfiggendo l’odio e sanando tutte le ferite delle sofferenza, un’impresa impossibile da portare a termine neanche se avesse vissuto altri mille anni.

Ma lui portava IL nome e in lui riviveva lo spirito del credo del loro maestro … credo in cui lui non era stato abbastanza forte da reggerne il peso … ma ora le sue speranze che credeva infrante per sempre le avrebbe riposte nel suo giovane kohai e forse lui ci sarebbe veramente riuscito.

Purtroppo le radici dell’odio erano troppo forti e ramificate nei cuori soffocati degli shinobi per essere estirpate, l’unica soluzione possibile era eliminarne il seme prima che germogliasse e così si apprestò a fare l’unica cosa che era in suo potere per aiutare quel valoroso ninja nella sua impresa.

-Il mio tempo sta per scadere, ma prima di lasciare questo mondo ci sono solo due cosa che posso fare per aiutarti … ho deciso di credere in te, Naruto Uzumaki, forse tu riuscirai dove sia io che il nostro maestro abbiamo fallito … -  Nagato compose faticosamente i sigilli con mani tremanti mentre liberava tutte le anime dei ninja della Foglia che aveva intrappolato in uno dei suoi corpi, restituendoli alla vita.

Naruto non capì cosa stava facendo esattamente Nagato, ma la piccola Katsuyu, la lumaca di Tsunade, gli riferì che tutti i caduti del villaggio stavano risorgendo miracolosamente dalla morte.

Ma non poté chiedere alcuna spiegazione al riguardo perché l’uomo parlò nuovamente.

-Ma nemmeno tu puoi salvare questo mondo ormai marcio e corroso dall’odio e dalla sofferenza … l’unica soluzione praticabile per portare la pace è estirpare il male alla radice … mi auguro tu sia in grado di farlo, Naruto … per il bene di tutti noi, sei la nostra ultima speranza-  gli augurò Nagato ad un passo dalla fine e con le sue ultime forze residue utilizzò una tecnica proibita che solo il Rinnegan era in grado di attivare.

Il giovane shinobi della Foglia non ebbe il tempo di capire cosa stava succedendo, quando  vide il suo corpo avvolto da una luce abbagliante e il suo corpo dissolversi fra i suoi raggi iridescenti.

Oramai Nagato sapeva che era infine giunta la sua ora, lo sapeva bene; Konan, compagna di una vita, l’abbracciò per dirgli silenziosamente addio e lasciandola completamente sola … anche se aveva in serbo per lei un’ultima missione da affidargli ed aiutare Naruto nella sua impresa.

-Non voglio che Madara arrivi hai miei occhi … tu sai cosa devi fare … aiuta Naruto anche per me e Yohiko … grazie di tutto, Konan … -  e fu così che Nagato si ricongiunse al suo miglior amico, raggiungendo finalmente la pace.

Konan, rimasta infine da sola, si concesse il lusso di versare una lacrima, prima di mettersi all’opera sul corpo di Nagato … aveva ancora una missione da portare a termine prima di ricongiungersi finalmente ai suoi amati compagni caduti.

 

 

                             ***************************

 

Il cielo era nascosto di plumbee nubi,  nemmeno una sottile lama di luce penetra da quelle spesse coltri nere, ma ancor più scure e profonde  erano le iridi d’ebano di un giovane uomo.

Se ne stava seduto su una bassa altura, in silenzio, mentre contemplava con totale indifferenza la pila di cadaveri che giaceva scompostamente ai suoi piedi.

Osservò disgustato le macchie di sangue dei suoi nemici che insozzava la sua armatura … quei patetici esseri osavano fregiarsi del titolo di shinobi, troppo deboli anche solo per sperare di ferirlo con le loro inutili tecniche, la verità era che semplicemente lui era troppo potente per il loro livello.

Aveva completato quella missione con successo, ma erano altri i problemi che impensierivano la sua mente … per il bene del suo clan aveva accettato quella tregua infame con i loro nemici giurati, non si fidava di loro, non si fidava del loro capo e anche se suo fratello Izuna insisteva nel dare una possibilità a quell’alleanza per la prosperità del loro clan, lui sentiva che presto il sangue sarebbe ripreso a scorrere.

Ma non era preoccupato: lui era il ninja più forte, il mercenario più efficiente e l’assassino più bravo che fosse mai esistito sulla piazza, lui non aveva mai fallito una missione e non temeva nessuno, men che meno quei miserabile Senju.

Tutti quei lugubri pensieri furono spazzati via da una scintillate luce bianca.

Per un momento gli sembrò che una qualche benevola divinità celeste stesse per discendere su quella terra macchiata di sangue per purificarla con la sua luce pura.

Era un ragazzo, poco più piccolo di lui, i capelli avevano il colore del sole e tre linee parallele segnavano ognuna delle guance dandogli l’aspetto di un cucciolo selvaggio, indossava un mantello arancione con fiamme nere, mentre sulla schiena portava un rotolo dall’aspetto antico.

Ma l’elemento che lo colpì maggiormente era il simbolo del coprifronte che gli incorniciava il viso: una foglia.

Non conosceva nessun clan che avesse come simbolo una foglia.

Era umano? Una spia? O solo un cucciolo sperduto?

Quella luce misteriosa sparì com’era venuta, lasciando le nubi cariche di tempesta a dominare in cielo e il ragazzo che pareva sfinito da mille battaglie, si accasciò a terra … ma invece di sentire l’impatto con la nuda terra, le braccia del mercenario, mosse di volontà propria, sorresse quel ragazzino fra le braccia con una cura che non credeva di possedere, visto che nella rozza e rude vita da shinobi a cui era stato educato fin dalla più tenera età non era previsto abbandonarsi a sciocchi e inutili sentimentalisti, perché un ninja che si faceva dominare dalle passioni era un ninja morto.

Ma il ragazzo, forse caduto in uno stato d’incoscienza,  dischiuse  per un momento gli occhi … il giovane e implacabile assassino rimase profondamente colpito: sembra quasi che due schegge di cielo estivo si fossero staccate dal loro dominio celeste per posarsi delicatamente negli occhi stupefacenti  di quel ragazzino.

-Sei un dio?-  gli chiese l’assassino ancora turbato da quegli occhi, perché questo comportamento premuroso non era affatto da lui.

Quelle labbra rosse come ciliegie si aprirono per in un sussurro.

-Na … ru … to … -  fece in tempo a sussurrare lo shinobi della Foglia prima di perdere completamente conoscenza , senza sapere che le braccia che lo sorreggevano erano quelle di Madara, giovane capoclan degli Uchiha,  colui che in futuro sarebbe stato portatore di caos, morte e distruzione nel mondo dei ninja e in quella di Naruto stesso.

 

 

ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA.

 

Konan: Quello stronzo di Nagato!!! Sono anni che continuava a ripetermi “Konan-chan ci sposeremo quando avrò conquistato il mondo, ma adesso mettiti quel costumino da coniglietta sexy e spassiamocela prima che Madara venga a romperci le palle perché dobbiamo catturare tutti i biiju … secondo te è un po’ zoofilo?”  E dopo che ti ho dato i migliori anni della mia vita che fai? Mi schiatti! Brutto bastardo hai giocato coi sentimenti di un’innocente fanciulla per l’ultima volta!!!

E così cominciò a far scempio del cadavere del povero Nagato, disegnandoli col pennarello indelebile un paio di spessi sopracciglioni alla Rock Lee e scompigliandoli i capelli come quelli di Sasuke, a culo di papera, per sfogare tutta la frustrazione repressa in quegli anni, una scena raccapricciante.

Naruto: Dove cavolo sono finito!? Perché sempre a me?

In questo momento Naruto è in posa stile Urlo di Munch, solo leggermente più angosciato.

Madara: …

Ladyash: Lasciamo perdere, qui i personaggi sono un tantino traumatizzati dalla sottoscritta, ma sono solo all’inizio. Muuuaaahh!!!

Konan&Naruto: Nuuuu!!!

Madara: …




Al prossimo capitolo!!! Fatemi sapere cosa ne pensate. Ladyash

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Capitolo 2
*** IL MONDO STA IMPAZZENDO? ***


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                           IL MONDO STA IMPAZZENDO?

                                                   Capitolo 2

 

 

 

Un grazie a tutti coloro che hanno letto il primo capitolo e anche a chi ha commentato, vi ringrazio moltissimo, spero che la storia sia all'altezza delle vostre aspettative e come sempre fatemi sapere la vostra opinione, Ladyash.

 

 

 

 

 

Dopo la distruzione del Villaggio della Foglia, Tsunade, Godaime in carica, non era più in grado di guidare gli shinobi del Paese del Fuoco, visto che per salvare tutti gli abitanti del villaggio dalla furia distruttrice di Pain era caduta in un coma irreversibile e dopo la misteriosa scomparsa di Naruto, i ninja di Konoha erano nel caos più totale.

Senza una guida forte al comando e col villaggio completamente raso al suolo, quello era senza dubbio lo scenario ideale per le manovre dello spregevole Danzou, capo della Radice e colui che in passato tramò per impossessarsi del villaggio, ebbe finalmente l’occasione che tanto aveva agognato in tutti quegli anni: vestire i panni dell’Hokage.

Ma la sua posizione non era ancora perfettamente consolidata e quale miglior occasione per farlo durante il summit dei cinque Kage, riunitisi per distruggere Akatsuki una volta per tutte e così non solo avrebbe fregato quei quattro sciocchi sottomettendoli ai suoi desideri, ma avrebbe dimostrando a quegli idioti della Foglia che lui era il solo adatto a rivestire tale incarico.

Tutto sembrava filare liscio come l’olio … solo che Danzou non aveva calcolato un piccolo, trascurabile particolare: Sasuke Uchiha lo voleva morto.

E aveva pensato bene di fare irruzione durante il summit dei Kage, proprio quando era a un passo dal farsi eleggere guida dei Kage, tentato di assassinare i suddetti capovillaggio che gli stavano sbarrando la strada e se faceva in tempo vivisezionare in pezzetti piccoli piccoli l’Hokage attualmente in carica.

Come sempre, in disparte, se ne stava Madara Uchiha, il volto perennemente celato dietro a quella ridicola maschera arancione, mentre osservava oziosamente lo scontro d’innanzi a lui … ormai mancava solo Naruto e il suo piano sarebbe stato completo.

Mentre Sasuke schivava  la micidiale sabbia di Gaara, notò un fatto assai bizzarro: il tatuaggio inciso dalla sabbia sulla fronte del Kazekage era sparito … proprio come se il kanji “Ai” non avesse mai marchiato a sangue la sua pelle, sembrava poi che il Kazekage dai capelli rossi non avesse alcuna pietà nei suoi confronti … non sapeva il perché, ma sicuramente centrava Naruto e il fatto che i due ninja, dopo il salvataggio di Gaara, avessero stretto un legame d’amicizia ancora più profondo del precedente, inspiegabilmente , faceva incazzare ancor di più l’Uchiha.

Proprio in quel momento fecero irruzione i ninja della Foglia: Kakashi, impassibile come sempre, era accompagnato da una sconvolta Sakura, dal cosiddetto genio degli Hyuuga, Neji e da quell’irritante Sai dal sorriso fasullo.

Quello che gli risultava veramente strano era l’assenza del Dobe: lui che farneticava da anni sul diventare Hokage e che sicuramente l’avrebbe riportato alla Foglia, in quel momento cruciale della storia dei ninja, lui non c’era.

Sapeva che il Dobe aveva combattuto contro Pain, un ninja che era stato in grado di spazzare via Konoha dalla faccia della terra in pochi secondi …. Fortunatamente tutti gli abitanti erano rimasti illesi, così avrebbe avuto lui il piacere di sterminarli uno per uno … Naruto era forse ferito? Oppure lo scontro gli era risultato fatale?

Sicuramente era una grana in meno da sistemare per lui!!!

Ma la presenza della kunoichi dai capelli rosa invece del Dobe Biondo, face irritare ancor di più l’Uchiha: non aveva il tempo per giocare con quegli insulsi omuncoli e se per colpa loro quel bastardo di Danzou gli sarebbe sfuggito fra le mani, li avrebbe dati con piacere in pasto a Manda, godendosi le loro urla agonizzanti!

Senza perdere altro tempo Sasuke si rivolse sprezzantemente a Kakashi, ma squadrando la faccia del suo ex-sensei rimase sotto shock.

L’occhio sinistro del sensei, perennemente coperto dal suo coprifronte per celare l’iride rossa dello sharingan, donato dal suo compagno morente Obito, non c’era più. 

Al suo posto spiccava un occhio dorato senza l’antica cicatrice che glielo aveva privato …

Sasuke era esterrefatto: prima il tatuaggio di Gaara, adesso l’occhio con lo sharingan di Kakashi … che diavolo stava succedendo?

Ma le sorprese erano solo all’inizio:

-Scusate l’intrusione venerabili Kage, ma per ordine dell’Hokage di Konoha, Danzou è in arresto con l’accusa di alto tradimento-  esordì quietamente Kakashi, che con quell’uscita placò momentaneamente ogni scontro in atto.

Danzou fremette di rabbia.

-Come osi? IO sono il Rokudaime della Foglia!!!-  ruggì l’orbo della Radice.

-L’ho eravate … almeno fino al giorno della vostra partenza al summit dei Kage, ma questa mattina Tsunade-hime si è ridestata dal coma, un autentico miracolo … di recente ne stanno accadendo parecchi, di miracoli intendo … e guarda caso salta fuori che avete fatto fuori il rospo messaggero che la Godaime aveva mandato per avvertire Naruto della minaccia di Pain al villaggio … -  rifletté meditabondo Kakashi.

-Vi state dimenticando del fatto più sorprendente di tutti: il Villaggio della Foglia, completamente raso al suolo dal nemico, nel giro di una notte è risorto esattamente com’era, mattone per mattone … - ribatté seccamente Neji, ancora sconvolto dagli eventi successivi dalla scomparsa di Naruto.

-Tranne che per la montagna degli Hokage … i volti di pietra dei primi due capovillaggio sono mutati e uno di essi assomiglia proprio a … -  stava per dire Kakashi, quando venne interrotto da Sai.

-Sensei stiamo sviando dall’argomento principale: l’arresto di Danzou … con la mia testimonianza e quella di Orochimaru-sama non scamperà al patibolo questa volta!-  disse Sai con risolutezza, finalmente un autentico  ghigno compiaciuto apparve sul suo viso perennemente impassibile, il vecchio bastardo avrebbe finalmente pagato per la morte di suo fratello.

La testimonianza di Orochimaru? Se non fosse stato un Uchiha a quest’ora la sua mascella avrebbe cascata poco elegantemente a terra, ma si accontentò di sgranare allucinato gli occhi.

La dannata serpe era morta per mano sua e gli ultimi residui di quello schifoso segno maledetto erano scomparsi grazie ad Itachi, come regalo d’addio al suo sciocco fratellino.

Quindi com’era possibile che il viscido bastardo fosse ancora in vita?

Come la più silenziosa delle ombre Kabuto fece la sua apparizione, Sasuke lo squadrò disgustato: nel disperato tentativo di salvare il suo padrone, quel pazzo doveva essersi impiantato alcune cellule di Orochimaru e queste come una cancrena inarrestabile stavano lentamente corrodendo la parte sinistra del suo corpo, la pelle del suo braccio sostituita da un’armatura di squame di serpente, mentre il suo occhio sinistro, solitamente nero come la pece,  sfoggiava l’iride gialla da rettile del Sennin dei Serpenti.

Sasuke stava per sfoderare la katana e colpire a morte il suo maestro, ma quando udì nuovamente la  voce strascicata di Orochimaru che grondava odio e disprezzo, non verso Sasuke, colui che l’aveva ucciso, ma contro Danzou, ormai bollato come traditore della Foglia.

-State attenti, probabilmente quel vecchiaccio non dispone solamente dei poteri di Hishirama Senju, quindi non dovete in nessun modo sottovalutarlo!-  disse il leggendario Sennin delle Serpi mentre frapponeva il suo corpo fra lo spietato capo della Radice e i giovani ninja di Konoha, come se volesse far loro da scudo col proprio corpo!  

L’Uchiha era shockato: solitamente la vista del viscido bastardo aveva il potere di far rabbrividire dal disgusto Sasuke, ma c’era qualcosa di anomale nel suo vecchio sensei, non emanava nessuna aura omicida, nessun “Kukukuku” che era la sua risatina diabolica per antonomasia, niente minacce di morte o sordidi ricatti; insomma chi cazzo era sto tizio?!

-Poco dopo la distruzione di Konoha, Orochimaru è venuto a prestarci soccorso … all’inizio pensavamo fosse completamente uscito di senno … invece, grazie alle sue conoscenze a salvato molte vite e ha contribuito a salvare Tsunade-hime dal coma … il Sennin dei Serpenti è ritornato ad essere un ninja di Konoha-  spiegò brevemente Kakashi ad un Sasuke sempre più confuso dagli eventi incalzanti.

Ma le parole del presunto Orochimaru ingarbugliarono maggiormente la mente razionale dell’Uchiha.

-Danzou, fosse l’ultima cosa che faccio in vita mia, non ti permetterò mai d’infrangere il sogno del mio sensei, ti trascinerò con me nella tomba, piuttosto che lasciarti vivere un minuto di più!!!-  sibilò il Signore di Oto, mentre con velocità accecante compose i sigilli con dita ferme, pronto a sferrare l’attacco mortale contro il capo della Radice.

-Questo tuo tardivo attaccamento ad Hiruzen è davvero commovente, Orochimaru!!!-  sputò sarcastico Danzou mentre, attingendo al potere insito nelle cellule del primo Hokage, creò una palizzata di tronchi appuntiti, che crebbero a dismisura per trafiggere il Senin dei Serpenti, ma quando quei rami appuntiti trapassarono il corpo delle Signore di Oto si rivelò una semplice copia; il vero Orochimaru spuntò dalla terra, proprio alle spalle di Danzou.

Ma come si sarebbe aspettato Sasuke, il Senin non l’attaccò alla spalle, a tradimento, ma urlò con orgoglio al suo nemico, affinché il suo intento in quella lotta fosse chiaro a tutti i presenti.

-Il Terzo Hokage non è mai stato il mio vero e degno maestro! Io seguo gli insegnamenti di colui che venne dal cielo e portò il sole nel nostro mondo di tenebra fatto di morte e sofferenza … lui non si arrendeva mai, neanche davanti alla situazione più disparata ed è questo il mio credo ninja, non ti permetterò di distruggere Konoha, miserabile!!!-  mai come in quel momento il viso di Orochimaru apparve determinato a proteggere un ideale tanto puro e sincero che andasse aldilà della brama di potere che perennemente albergava nel suo cuore nero e marcio, ciò nonostante la confusione aumentò nella testa di Sasuke.

Orochimaru, Tsunade e Jiraya era famosi per essere stati allievi del Terzo Hokage, Hiruzen Sarutobi, quindi chi cavolo poteva essere questo essere venuto dal cielo a cui si riferiva il Sennin Leggendario? 

Sembrava proprio che il mondo come loro lo conoscevano stesse collassando su se stesso! Ma l’Uchiha non ebbe il tempo di formulare altre teorie in merito perché una fiammata nera come la pece divise i due contendenti e poi una voce che Sasuke pensò di non risentire mai più in tutta la vita, parlò.

-Non mi sembra giusto che solo tu possa divertirti con Danzou, anch’io ho un  conto in sospeso con lui, visto che è per causa dei suoi complotti che l’intero Clan Uchiha non esiste più … -  disse pacatamente Itachi Uchiha, traditore di Konoha e defunto membro di Akatsuki … beh, ex-defunto a quanto pareva, visto che agli occhi sconvolti di Sasuke sembra molto, molto corporeo … decisamente, mandando a cagare la rigida compostezza degli Uchiha, la sua mascella si schiantò pesantemente a terra per lo shock!!!

La comparsa di Itachi ebbe il potere di scuotere persino Madara: il maggiore degli Uchiha era morto, stroncato dalla malattia che affliggeva tutti i portatori dello Sharingan Ipnotico e dal combattimento contro Sasuke, lui stesso aveva salvato il suo cadavere dalla fiamme dell’Amaterasu del fratello minore, quindi com’era possibile che fosse ancora vivo?

-Anch’io sono sorpreso … so che dovrei essere morto … invece sono ancora qui, addirittura Orochimaru sta combattendo per Konoha, devo dedurre che sono in atto cambiamenti così profondi da cambiare persino gli eventi che credevamo immutabili...- disse semplicemente Itachi come se avesse letto nella mente del suo avo, poi volse il suo sguardo a Sasuke e vedendo il mantello nero con le nuvole rosso sangue che era posato sulle spalle del giovane fratello, pallido come se fosse vittima di uno Tsukuyomi, i suoi occhi s’intristirono per un istante.

-Vedo che infine hai abbracciato definitivamente la strada della vendetta … hai forse tolto la vita a Naruto? Perché questo è lo scopo ultimo di Akatsuki: catturare i Jinchuuriki, privarli dei loro Biiju e lasciarli agonizzanti al loro destino … l’hai guardato morire lentamente, giorno dopo giorno, prima che i suoi occhi si chiudessero per sempre, otooto?-  chiese Itachi a Sasuke e vedendo la mascella del suo impulsivo fratellino contrarsi dal furore.

Il più giovane degli Uchiha era diviso tra il buttarsi fra le braccia del suo niisan, piangendo a dirotto come un moccioso chiedendo il suo perdono o strappargli il cuore a mani nude … ma quando gli aveva sentito pronunciare il nome di Naruto, strinse la mano sull’elsa della katana, pronto a trapassargli il petto con la sua mortale lama, ma la voce di Sakura, resa stridula da un dolore che non conosceva fine, fermò l’attacco del vendicatore.

-Sasuke-kunsigh … dimmi che non hai … ucciso … sighNaruto … ti prego … sigh … -  la kunoichi dai capelli rosa si accasciò a terra, priva della forza di lottare, priva di ogni speranza; aveva ormai imparato a convivere, seppur dolorosamente, senza la presenza dell’Uchiha, ma senza Naruto, che continuava a ripetergli che tutto sarebbe andato bene e che lui avrebbe riportato il Teme a casa, da loro, il suo mondo di fragili certezze crollò miserevolmente in mille pezzi, così come tutti i suoi amici erano in pena per ninja dai capelli dorati.

Anche coloro che in passato avevano disprezzato Naruto per ciò che albergava dentro di lui sentivano terribilmente la mancanza delle sue risate cristalline e gioiose … era come se il sole avesse smettesse di brillare e i suoi raggi avessero perso tutto il loro calore.

Quando realizzò il significato delle parole sconclusionate di Sakura, la mano gelida del terrore stritolò il cuore di Sasuke … non poteva credere che il suo … cioè il Dobe fosse … morto?!

-Dopo lo scontro contro Pain, Naruto era andato a cercarlo … da solo-  cominciò a spiegare Kakashi a Sasuke, diviso dal senso di colpa per non aver protetto il figlio del suo maestro e osservare la reazione emotiva del suo ex-allievo, sempre ammesso che fosse ancora capace di provare qualche sentimenti umano.

E si stupivano pure che lo chiamasse Dobe!!! Andare da un nemico così potente, solo e ferito magari, altro che futuro Hokage!!! Un futuro cadavere, ecco cos’era sicuramente  diventato, quell’Usuratonkachi!!! Non sapeva il perché, ma sentiva il bisogno quasi fisico di annientare ogni forma di vita esistente sulla faccia del pianeta, sperando di placare quella furia omicida che gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

-E poi è scomparso … neanche i miei cani sono riusciti a trovarlo … è come se si fosse … dissolto nel vento. Quindi voglio sapere da te, Sasuke Uchiha, nukenin di livello S e attuale membro di Akatsuki … avete catturato Naruto? Lui è l’ultimo Jinchuuriki rimasto* e voglio sapere se l’avete catturato voi … e se non è troppo tardi per salvarlo, dimmelo Sasuke!-  gli sibilò contro Kakashi, nei suoi identici occhi dorati si poteva leggere il biasimo per il suo ex-allievo ormai perduto e l’angoscia di salvare l’altro.

Ma Itachi s’intromise nuovamente fra il fratellino e il suo sensei, c’erano affari più urgenti da sistemare al momento.

-Sono più che sicuro che Naruto sia vivo e vegeto, quel ragazzino ha la pellaccia più dura del ferro e non è certo il momento di distrarci per simili quisquiglie: per quanto vorrei disintegrare quel bastardo di Danzou per sempre purtroppo non è lui il nostro avversario più pericoloso; il nostro imperativo è fermare Madara a qualunque costo, sei con me Orochimaru?-  chiese Itachi affiancandosi al Signore di Oto.

-Non chiedo di meglio, Itachi … sei pronto a morire, Madara?-  disse il Sennin, consapevole che quello sarebbe stato il suo ultimo combattimento, ma non aveva rimpianti … forse così si sarebbe ricongiunto a Jiraya per sempre e forse, quel pazzo scatenato del suo miglior amico, l’avrebbe perdonato per tutti i suoi peccati.

Perdonami anche tu, Kabuto … a causa mia hai perso il tuo corpo e molto probabilmente ti trascinerò con me nella tomba … sospirò tristemente Orochimauru alla coscienza sopita del suo fedele servitore, colui che non aveva esitato a soccorrere il suo amato padrone in fin di vita e così, senza remora alcuna, gli aveva ceduto totalmente il suo corpo, in modo che potesse compiere quell’ultima, suicida impresa eroica … non s’illudeva che il Sennin dei Serpenti ne uscisse vivo, ma almeno sarebbero stati insieme, fino alla fine.

Servirvi è l’unica mia ragione di vita, Orochimaru-sama, spero solo che il mio corpo resista sino all’ultimo … gli rispose serenamente Kabuto, era calmo e pronto alla lotta e la morte non lo spaventava, perché quando sarebbe venuta a prenderlo trascinarlo all’Inferno non sarebbe stato solo, Orochimaru-sama sarebbe rimasto accanto a lui, col suo viso pallido e il ghigno perennemente sprezzante … poteva forse esistere un Paradiso più perfetto di quello?

Nel frattempo Madara fissa glaciale gli ultimi sconvolgenti eventi.

Ma l’uomo con la maschera arancione non temeva nessuno dei ninja presenti, era infinitamente più forte paragonato a quei miserabili shinobi e lui aveva un obbiettivo da raggiungere o meglio, quell’obbiettivo era la sua unica ragione d’esistere e nessuno l’avrebbe fermato, anche a costo di distruggere il mondo intero!

Ma il suo piano non poteva funzionare senza Naruto e il Jinchuuriki di Kyuubi noYoko sembrava sparito nel nulla, senza lasciare nessuna traccia dietro si sé …  dopo la scomparsa di Konan e del cadavere di Nagato, un sospetto aveva cominciato a serpeggiare nella sua mente.

-Vieni fuori, piccola Konan … lo so che sei qui, da qualche parte … risparmiami la seccatura di venirti a cercare e ti prometto che ti farò raggiungere i tuoi cari Nagato e Yohiko il prima possibile-  disse placidamente Madara al vento, sapeva che quella traditrice era lì, nascosta da qualche parte … e quando vide mille foglietti di carta argentata danzare nel vento rivelando il nascondiglio della nukenin dai capelli blu sopra un’altura di pietra, seppe che la sua intuizione era corretta.

-Tu non farai proprio niente Madara, non ti accorgi che il mondo attorno a te sta andando a pezzi? Presto, tu e Danzou cesserete d’esistere e finalmente pagherete per il sangue innocente che gronda dalla vostre mani … -  replicò la donna completamente indifferente alle minacce di morte di colui che tirava le file di Akatsuki.

-Perché mi avete tradito? Dov’è LUI? Rispondimi!!!-  ringhiò furente l’uomo dalla maschera arancione, si era ormai stufato di quello sciocco giochino, adesso voleva delle risposte e le avrebbe ottenuta, a qualsiasi prezzo!

-In un posto dove non potrai mai nuocergli … in un luogo dove lui potrà cancellare ogni sofferenza e sanare qualsiasi ferita, anche la più profonda  … perché lui sicuramente riuscirà a portare a termine il SOGNO, là dove noi abbiamo fallito  ed è per questo che Nagato e io abbiamo deciso di credere in lui e affidare il nostro sogno nelle mani di Naruto Uzumaki e io l’aiuterò con ogni mio mezzo a disposizione per facilitargli questo gravoso compito!-  Madara era senza parole … Nagato aveva davvero usato quella tecnica su Naruto? Molte cose ora si spiegavano …

Ma i ninja della Foglia erano decisamente più confusi del capo di Akatsuki, ma riconobbero comunque quella donna: la nukenin che aveva barbaramente massacrato decine di ninja di Konoha durante l’attacco di Pain.

Subito si misero in posizione, pronti ad attaccare e farla prigioniera per estorcerle informazioni preziose sulla sorte di Naruto.

Fu quasi come se avesse letto nelle loro menti e rivolgendosi direttamente ad Itachi, il quale, a parte Madara, la conosceva bene, finalmente parlò sulla missione del ninja biondo di Konoha.

-Naruto Uzumaki non è più in questo mondo … -  esordì con voce grave la kunoichi, facendo piangere ancor più forte Sakura e disperare Kakashi e tutti i suoi amici, mentre Sasuke strinse spasmodicamente l’elsa della katana, pronto a dilaniare il corpo di quella pazza fanatica, solo Itachi continuava a sondarla intensamente col sul sguardo d’onice.

- … né in questo tempo … -  lì per lì nessuno capì quelle parole senza senso, probabilmente tutti i frequentatori di Akatsuki per essere ammessi in quell’esclusivo club dovevano dimostrare d’essere completamente fuori di testa, ma Itachi esordì sconvolto.

-Tu non possiedi quel potere, Konan … ma certo, ora capisco … deve essere stato Nagato a farlo, lo sforzo deve averlo ucciso, dico bene?-  chiese l’Uchiha maggiore che pareva aver capito cosa stesse succedendo veramente.

-Che diavolo stai dicendo, nii-san?-  sbottò spazientito Sasuke, voleva sapere cos’era successo al quel dannato Dobe e voleva saperlo adesso!!!

-Giusto Itachi, che sta succedendo esattamente?-  lo incalzò a sua volta Kakashi, avido d’informazione sull’attuale posizione di Naruto.

-Apri gli occhi, Konan-  disse semplicemente Itachi con uno strano ghigno sul volto, quei due erano davvero pazzi per aver ideato un piano così folle … ma dimenticava che Naruto Uzumaki era ancor più pazzo di quei due per aver accettato quella missione suicida … ma visto che lui non era più un cadavere e Orochimaru sembrava essere diventato l’incarnazione della bontà significava che l’ordine naturale delle cose stava andando allegramente a farsi fottere … forse, pensò Itachi, il piccolo Na-chan aveva qualche speranza di farcela!

Konan aprì lentamente gli occhi e al posto delle iridi azzurre, la sua pupilla era completamente viola e cerchi concentrici bianchi partivano dal centro dell’iride per espandersi  su tutta la superficie dell’occhio.

-Ammira, otooto … quello che stai vedendo è il Rinnengan, un’arte oculare persino superiore al nostro Sharingan, tra i suoi molteplici potere, ne esiste uno più unico che raro nel suo genere e forse quello meno conosciuto perché può rivelarsi fatale se utilizzato troppo a lungo ovvero il potere viaggiare avanti e indietro nel tempo e nello spazio … o di trasportare qualcosa  … o qualcuno nel passato o nel futuro … -  concluse Itachi che ormai aveva quasi scorto per intero l’azzardato piano di Pain, ma nelle testoline dei ninja della Foglia la confusione regnava sovrana perché quell’ipotesi del viaggio temporale era troppo assurda o troppo spaventosa da contemplare … Naruto, il loro allegro e iperattivo Na-chan si era perso fra le pieghe del tempo e loro non avrebbero potuto fare nulla per salvarlo.

L’espressione di Sasuke era impenetrabile, mentre una rabbia cieca pervadeva il suo corpo come un incendio indomabile e tutto quel tumulto emozionale, molto poco Uchiha, era causato da quello stupido d’un Dobe! Quando quell’Usuratonkachi rumoroso e molesto era nei paraggi il suo leggendario sangue freddo andava a farsi fottere e Sasuke Uchiha sentiva l’impulso irrefrenabile d’inseguirlo come un macellaio psicopatico, con la katana in mano, pronto a trasformare il Dobe in un prelibato spezzatino di volpe …

Ma la prospettiva di non poterlo uccidere con le proprie mani … di non poterlo toccare … di non poter vedere mai più i suoi occhi celesti lo rendeva completamente folle di dolore e cazzo! non se ne sapeva spiegare la ragione … ma quel legame che credeva d’aver spezzato per sempre forse era ancora lì, ad unirli, nonostante ci fossero ere o forse secoli a dividerli.

Fu Konan stessa a sciogliere l’enigma, sempre sfidando Madara con gli occhi di Nagato.

-Dopo che Naruto aveva distrutto i sei corpi di Pain è venuto a cercarci, dal principio credevamo fosse venuto solo per vendicarsi della morte di Jiraya sensei e degli abitanti della Foglia rimasti uccisi durante il nostro attacco … invece a voluto conoscere la nostra storia e invece di ucciderci ci ha fatto una promessa: trovare un modo per riportare la pace nel mondo dei ninja e Nagato ha scelto di credere in Naruto, ma ormai il nostro mondo è destinato a soccombere sotto la falce della Morte perché tutti portiamo dentro di noi il retaggio di un odio così profondo e antico che nessuno, nemmeno Naruto, sarebbe in grado di estirpare con le proprie forze … però una flebile speranza di cambiare per sempre il nostro infausto destino esisteva secondo Nagato, cambiare il passato per salvare il nostro futuro ed è per questo che con le sue ultime forze ha utilizzato il Rinnegan per mandare Naruto nel passato, precisamente prima della fondazione del Villaggio della Foglia, per impedire che questa catena di odio e sangue, che ci sta distruggendo tutti, non nasca mai e che il nostro futuro sia vivere in pace senza quell’opprimente peso che grava sulle nostre anime … e da quello che posso vedere il mio piccolo kohai sta facendo un ottimo lavoro … -  svelò Konan con malcelato orgoglio verso quel ragazzo così coraggioso da farsi carico di tutte le loro speranze e del loro dolore.

Erano senza parole … Sakura non poteva accettarlo, come poteva Naruto riuscire in una simile impresa tanto folle? Kakashi e Sai sapeva che testardo com’era non avrebbe esitato a buttarsi a capo fitto in quella missione impossibile e che forse poteva anche farcela. Neji non poteva concepire che si potesse andare contro il proprio destino, ma bazzecole come queste erano insignificanti dettagli per uno come Naruto Uzumaki. Gaara era semplicemente preoccupato a morte per il suo unico vero amico e l’unica cosa che desiderava era essere lì ad aiutarlo. Itachi era curioso di vedere come se la sarebbe cavata quel cucciolo di volpe e se quel potere che gli aveva donato gli fosse servito in qualche modo. Sasuke semplicemente sapeva che quel Dobe ovunque fosse, a prescindere dal luogo o dal tempo in cui si trovava, stava sicuramente rivoltando il povero neo-villaggio della Foglia, alla ricerca del suo fottuto ramen perché era più che certo che l’Ichiraku non avesse ancora aperto i battenti a quell’epoca … contro la propria volontà, un ghigno divertito si formò sul suo viso, davanti all’immagine mentale del Dobe costretto a mangiar pomodori mentre sognava di sbaffarsi il suo adorato ramen.

Solo in un secondo momento realizzò che l’Usurantonkachi era nel passato, modificando con le sue azioni il loro destino e conoscendo il Dobe avrebbe potuto causare danni inimmaginabili, senza contare che il Madara del loro tempo gli dava la caccia e non si poteva escludere che tentasse di ucciderlo anche nel passato, per sottrargli Kyuubi. Un’improvvisa inquietudine serrò il suo cuore a tale pensiero, solo lui poteva decidere sulla vita e la morte del Dobe. Lui e basta!

Ma nessuno troppo presi dai loro turbamenti interiori notò che il viscido Danzou stesse per approfittare della loro momentanea distrazione, colpendoli a tradimento con la sua arma segreta per poi fuggire via da lì, non era ancora finita per il suo sogno di gloria, se fosse riuscito ad intrufolarsi al villaggio di nascosto e porre fine alla vita di Tsunade, incolpando l’Uchiha traditore, forse aveva ancora qualche speranza di circuire gli stupidi shinobi della Foglia per l’ennesima volta.

Attivò lo Sharingan appartenuto a Shishui Uchiha, dotato del particolare potere di controllare le menti dei suoi avversari senza che essi se ne accorgano, impiantato nel suo occhio destro, quello che teneva celato sotto alle bende.

Quando Itachi aveva sterminato per ordine suo il suo intero clan, Danzou aveva fatto incetta dei pochi Sharingan che si erano salvati dall’esecuzione sommaria di Itachi, forse quel dannato bastardo aveva intuito il suo vero intento e intenzionalmente aveva reso inutilizzabile la maggior parte dei degli occhi dei cadaveri che possedevano lo Sharingan e quindi inutilizzabili per gli scopi di Danzou, ma per suo sfortuna alcuni si erano salvati e una decina di Sharingan era attualmente impiantati nel suo braccio destro, fornendogli un’arma micidiale da utilizzare contro i suoi avversari e contrastare i veri possessori di quella diabolica arte oculare.

Ma Orochimaru non aveva perso di vista quel miserabile traditore nemmeno per un attimo e aspettandosi una sua mossa sleale da un momento all’altro evocò il possente Manda per proteggere quegli sbarbatelli della foglia dal suo attacco mortale, ma ciò che temeva di più era l’intervento di Madara nella lotta perché con due avversari del genere non poteva prevedere quanto a lungo il corpo di Kabuto avrebbe retto a quello scontro.

-Idioti, non distraetevi se non volete fare una brutta fine!!!-  gli ammonì il Sennin dei Serpenti mentre Sasuke e gli altri vedevano Manda lotta strenuamente contro i rami di un contorto e nodoso albero gigantesco che tentava di stritolare il suo corpo squamoso coi suoi rami muniti di spine.

Proprio in quel momento anche Madara decise di scendere in campo con l’intenzione d’impossessarsi del Rinnegan di Konan anche con la forza e riportare Naruto nel loro tempo, la kunoichi dai capelli blu capì perfettamente le intenzioni malvagie di Madara e non poteva permettere che mettesse le sue mani su Naruto, sapeva che se non avesse acconsentito spontaneamente di riportarlo al presente, quel bastardo senza cuore avrebbe ucciso gli amici del suo kohai o peggio sarebbe stato capace di strapparle il Rinnegand di Nagato per utilizzarlo pe ri suoi biechi scopi e lei non poteva certo permetterlo!

Come fece Nagato con Naruto, Konan compose i sigilli con di ferme, pregando che il suo corpo resistesse a quel dispendio considerevole di chakra senza ucciderla, un fascio di luce non si limitò ad inghiottire la donna dai capelli blu, ma trascinò con sé gli amici di Naruto per sottrarli dalle grinfie di Madara e fu così che i nostri eroi vennero sbatacchiati fra un secolo e l’altro ed infine atterrare molto dolorosamente sulla nuda terra, di un paese a loro alieno e sotto ad una fitta pioggia battente.

Sakura venne aiutata da Sai a rialzarsi faticosamente da terra, Kakashi piagnucolava sulla sua copia preferita dell’Icha Icha Paradise irrimediabilmente rovinata dalla pioggia, Gaara recuperò la sua giara piena di sabbia pronto a tutto, Itachi controllava che Konan fosse ancora viva, mentre Neji, col Byakugan attivo e Sasuke, con lo Sharingan che brillava nei suoi occhi, cercavano di capire dove diavolo fossero finiti … non sapere dove fossero, ma soprattutto in quale tempo, era estremamente frustrante per non dire spaventoso … se non stavano attenti potevano causare disastri irreparabile alla storia come loro la conoscevano e non necessariamente con risultati positivi per loro stessi.

Sotto a quel diluvio torrenziale videro il letto del fiume ingrossarsi pericolosamente fin quasi a straripare dai suoi argini … grazie al suo Sharingan, Sasuke poté scorgere in lontananza, aldilà di una fitta foresta, un piccolo e rudimentale insediamento umano che stava proprio sulla traiettoria di quell’inferno liquido … entro pochi minuti l’acqua avrebbe ingoiato quel villaggio … e allora Sasuke capì … quello era il luogo in cui sorgeva la Konoha dei suoi ricordi di bambino, dopo il suo allontanamento dal Villaggio della Foglia gli sembrava che fosse passato ormai un secolo invece era rimasto lontano dal luogo che in passato aveva chiamato “casa” solo tre anni prima, ma ormai non aveva più importanza, con una punta di malvagio divertimento si preparò ad assistere “nuovamente” all’annientamento della Foglia, ma un sussulto strozzato di Neji distolse momentaneamente la sua attenzione da quel macabro spettacolo e fu così che lo vide.

Su una bassa altura, che ere proprio sulla traiettoria del fiume impazzito, si stagliava immobile una figura nera, incurante della pioggia battente che penetrava nella pelle come aghi gelidi o della corsa del fiume adirato.

Sasuke  poté osservare quel pazzo in ogni minimo particolare, proprio come se fosse stato in piedi accanto a sé e non distante qualche centinaio di kilometri dalla sua posizione attuale.

Indossava un armatura completamente nera, l’elmo antico celava completamente il suo visto, unico suo ornamento era un mantello nero dove danzavano fiamme ardenti, Simbolo di Konoha, poi alzò il braccio destro e una quantità pazzesca di chakra cominciò a vorticare impazzita sul palmo della sua mano … e lui quel chakra lo conosceva benissimo, ma non poteva essere il Dobe, perché quel chakra era spaventosamente potente per appartenere al’Usuratonkachi , ma un altro pensiero lo sconvolse al momento …

Quella figura sconosciuta, che non era assolutamente il Dobe, se ne stava esattamente nel “punto” dove aveva lasciato Naruto privo di conoscenza dopo il loro scontro alla Valle dell’Epilogo … loro erano proprio dove avrebbe dovuto esserci l’immensa cascata ai confini del Villaggio della Foglia, il luogo dove Hishirama Senju e Madara Uchiha si erano scontrati per il titolo di Hokage, tristemente nota come la Valle dell’Epilogo … solo che lì c’era solo un fiumi impazzito e nulla più!!!

Ma il chakra sulla mano di quel guerriero assunse una strana forma mentre l’intensità della sua potenza continuava ad espandersi … sembrava quasi …

-E’ il Rasenshuriken di Naruto!!!-  urlò sconvolta Sakura, Sasuke non poteva credere ai suoi occhi … allora era veramente il Dobe? E che diavolo voleva fare con quella tecnica? Se era un’evoluzione del suo Rasengan, quella tecnica non sarebbe servita a molto, visto che per colpire il bersaglio doveva essere sferrato a distanza ravvicinata.

-Forse con le Arti Eremitiche il colpo sarà più potente?-  ipotizzò Kakashi, mentre la confusione totale regnava nella testa di Sasuke.

Arti eremitiche? Che cazzo aveva fatto quel Dobe dopo essersi rivisti quella volta nel covo di Orochimaru? Non era passato nemmeno un mese dal loro incontro e quello scemo d’un Usuratonkachi era diventato ancor più forte? L’antica rivalità che sentiva nei suoi confronti si riaccese prepotentemente in lui … adesso voglio proprio vedere cosa t’inventerai questa volta per difendere il tuo patetico villaggio, eh Naruto!? Pensò con sarcasmo Sasuke, ma contemporaneamente Itachi parlò mentre il fantomatico Dobe si mosse improvvisamente all’attacco della massa d’acqua fuori controllo.

-Vuole deviare il corso del fiume-  disse semplicemente Itachi, come se deviare la corsa di un fiume in piena a mani nude fosse una passeggiata di salute, il maggiore degli Uchiha era curioso di vedere Naruto all’opera, mentre suo fratello lo guardò come se fosse completamente pazzo per aver pronunciato tale assurdità: per quanto forti e potenti fossero gli Uchiha, nemmeno loro sarebbero riusciti a modificare un disastro naturale di quella portata con le loro micidiali tecniche di combattimento fuori dal comune e se non ci riusciva un Uchiha figuriamoci un Dobe come Naruto Uzumaki!!!

-L’ha lanciato!!!-  urlò Kakashi impressionato dai continui miglioramenti del suo allievo, ora poteva afferma che Naruto era ben più forte del Quarto Hokage, suo padre Minato.

L’impatto di quel gigantesco Rasenshuriken fu talmente devastante che la terra tremò sotto ai loro piedi e quando essa s’acquietò lo spettacolo che gli si presentò dinnanzi a loro li lasciò senza fiato.

Non solo Naruto era riuscito a deviare il corso del fiume salvando il Villaggio della Foglia, ma l’impatto della sua micidiale tecnica scavò rocce antiche e squarciò la terra e dove prima c’era solo un fiume in piena ora si ergeva maestosa un’imponente cascata … Naruto Uzumaki aveva creato la Valle dell’Epilogo con le proprie mani!

Sasuke tremò di rabbia repressa, come quella volta in ospedale circa tre anni fa, quel dannato Dobe forse era diventato un po’ più forte di prima, ma quello colpo andato a segno era stato sicuramente un colpo di culo e il Dobe ne aveva uno da favola … e adesso che cazzo centra sto pensiero osceno con quell’idiota?

Ma Sasuke non ebbe il tempo di perdersi in quelle oscure elucubrazioni mentali, perché un’ombra minacciosa calò su di lui e quando alzò gli occhi per sapere chi dover fulminare col suo Chidori il respiro gli si mozzò in gola.

Alto, lunghi capelli neri ribelli, imponente armatura rosso sangue e lo sguardo più glaciale che Sasuke avesse mai visto negli occhi di un essere umano, sembrava quasi che volessero trapassargli il corpo come lame di ghiaccio … non aveva bisogno di presentazioni perché lui conosceva benissimo il volto di quell’uomo … era lo stesso volto scolpito nella pietra secoli orsono … il volto del capoclan Uchiha più crudele e spietato mai venuto al mondo.

-Madara-  sussurrò sconcertato Sasuke, trovandosi davanti a quel personaggio sbiadito della favola della buonanotte che sua madre Mikoto gli raccontava ogni sera nei suoi ricordi nebulosi di bambino.

Ma vederlo dal vivo era forse il peggiore degli incubi, perché quel viso ingannevolmente angelico e splendidamente crudele trasmetteva un angosciante senso di implacabilità: niente e nessuno poteva sfuggirgli e se voleva la tua vita, nulla gli avrebbe impedito di prendersela … ma anche Sasuke era un’Uchiha e come tale si rifiutava di soccombere alla paura, ma quando l’uomo parlò, il sangue gli si ghiacciò nelle vene.

-Sasuke-  sputò il suo nome dalla labbra con tono astioso e col più profondo rancore, mentre lo Sharingan Ipnotico brillava minacciosamente nei suoi occhi che contenevano la promessa di torture atroci e dolore infinito, come se conoscessero ogni suoi più piccolo e infimo peccato e Madara era colui che glieli avrebbe fatti scontare lentamente uno per uno.

E quando Madara afferrò il manico del gigantesco ventaglio che teneva legato dietro la schiena per scatenare sulla testa di Sasuke l’Inferno in terra, il giovane Uchiha sfoderò la katana e col suo identico istinto omicida si prepararono a quello scontro mortale.

Ma prima che i due avversari potessero anche solo sfiorarsi, una mano ferma e decisa imprigionò i loro polsi ed entrambi vennero scaraventati con violenza sulla nuda roccia e il ninja mascherato parlò con voce scocciata:

-Stupidi Uchiha, vi conviene aver finito coi vostri sproloqui megalomani della giornata, altrimenti vi rifaccio lo scalpo, è tutto chiaro?-  urlò uno sfinito e spazientito Sennin dei Rospi ai due mori leggermente frastornati dalla botta ricevuta.

Sasuke non ebbe più dubbi, quello era proprio Naruto e cazzo se era diventato forte! Aveva sollevato lui e Madara come se fossero stati leggeri come piume! Quali altre sorprese avrebbe riservato loro il Dobe?

-Otooto, sei ancora vivo?-  chiese leggermente preoccupato Itachi, mentre  punzecchiava allegramente con un kunai affilato le costole del suo fratellino nella speranza che con un po’ di dolore fisico si riprendesse dal suo stato di shock, sempre se non moriva dissanguato nel frattempo … e poi la gente sosteneva malignamente  che non voleva bene al suo piccolo otooto!!!

-Nii-san, hai fatto arrabbiare ancora Naruto-kun?-  domandò a sua volta preoccupato Izuna, fratello minore di Madara, accorso al capezzale del fratello apparentemente moribondo … era sempre uno scontro all’ultimo sangue fra Naruto-kun e il suo fratellone, certo era triste pensare che non c’era quasi nulla su cui erano d’accordo … ma d'altronde lui ci si divertiva un mondo a vedere le disavventure del suo povero nii-san che tentava di rendere  Naruto-kun  un vero Uchiha … per un istante Itachi e Izuna si fissarono intensamente negli occhi mentre i rispettivi fratelli riprendevano lentamente conoscenza … e anche se non si conoscevano affatto, un identico ghigno diabolico si formò sui loro visi, perché siccome erano due Uchiha, e quindi per antonomasia dei geni, sicuramente il loro divertimento era destinato a moltiplicarsi … che gran cosa era l’affetto fraterno!!!

Naruto aveva avvertito la loro presenza poco dopo che aveva lanciato il Rasenshuriken e per poco non gli era venuto un colpo!!!

Aveva avvertito distintamente il chakra famigliare di Kakashi sensei, Sakura, Gaara, Sai e Neji, ma sentire anche quello di Sasuke e Itachi era stato un vero shock.

Quasi non si sorprese di vedere quel Teme di Sasuke, che appena arrivato dal futuro, in meno di cinque minuti si era subito accapigliato con quel Baka di Madara … era stanco, bagnato fradicio e il suo stomaco brontolava per l’assenza di ramen e quegli due stupidi Uchiha non facevano altro che tenerlo lontano dal suo piatto preferito coi loro inutili battibecchi da lavandaie!!!

Poi si fece improvvisamente serio … come avevano fatto ad arrivare lì? E avvertì solo in quel momento la debolissima traccia di chakra di Konan. Portare tutti loro nel passato doveva esserle costato uno sforzo disumano e Naruto fu subito al suo capezzale, inginocchiandosi di fronte a lei.

Togliendosi l’elmo scuro i lunghi capelli biondi, legati un’alta coda di cavallo, scivolarono sull’armatura come una cascata dorata facendo mozzare il fiato a Kakashi e agli altri ninja della Foglia, Naruto li portava quasi come il sommo Jiraya e sembrava stranamente … più adulto della sua età.

-Senpai, riesci a camminare?-  le chiese gentilmente Naruto sorreggendole la testa con delicatezza, doveva cercare di muoverla il meno possibile.

-Mi dispiace, Naruto … non sono riuscita a far altro che portarli con me … LUI  li avrebbe uccisi tutti, se non l’avessi fatto … -  e i suoi occhi ormai vacui si posarono sul giovane capoclan dell’Uchiha che ricambiò con un’occhiataccia al vetriolo per tale impudenza nei suoi confronti.

Gli occhi di Naruto, per un istante, vennero dilaniati dall’angoscia profonda, ma durò un attimo perché il suo incrollabile ottimismo si specchiò nel più radioso dei sorrisi.

-Non preoccuparti, Konan senpai … qualunque cosa accada, io riuscirò a portare a termine la missione che mi ha affidato Nagato!-  e Konan non poté che sorridere a sua volta, e serenamente si abbandonò fra le braccia del suo kohai, che con strema delicatezza la prese fra le braccia.

Mentre Izuna faticava a tener a bada il suo nii-san che stava per incenerire quell’obbrobrio rosa che urlava a gran voce il nome di Naruto e contemporaneamente s’inchinava  con grazie felina salutando un imbarazzato  Kakashi sensei; Sasuke, completamente ignorato dal Dobe, si parò di fronte al biondo per vendicarsi dell’onta subita poco prima: sia chiaro, doveva far capire a quel Dobe chi era che comandava tra loro due, altrimenti l’idiota rischiava di montarsi la testa!!!

Ma quando Naruto sollevò Konan, alzandosi da terra ed incrociando, per la prima volta dopo mesi, il viso pallido di Sasuke, per poco i due ex-compagni del Team 7 rischiarono di schiattare per il traumatico shock che subirono da lì a poco … specialmente Sasuke!!!

-Come cazzo fai ad essere più alto di me, Dobe!!!-  gli urlò contro sconvolto Sasuke, neanche lo sterminio del suo intero clan l’aveva traumatizzato così tanto … e pensare che aveva sempre creduto che il nanismo del Dobe fosse l’unica costante certa nella sua vita!!!

-Teme, sei tu che ti sei rimpicciolito a forza di strafogarti solo con quegli intrugli al pomodoro!!! Il ramen è meglio degli spinaci!!!-  lo sbeffeggiò Naruto, scompigliando allegramente l’oscena acconciatura a culo di papera di Sasuke, nel tentativo di migliorarla, ma ottenne solamente di far incazzare a morte quel nanerottolo d’un nukenin che giurava eterna vendetta per sé e per la sua meravigliosa chioma oltraggiata.

I ninja della Konoha  del futuro, un finto nukenin resuscitato e un ex-Bijuu alquanto irascibile, osservando quella surreale scenetta comica, sovvenne loro in mente una cruciale domanda:

Ma che diavolo era successo a Naruto?

 

               ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:

 

 

Orociok: Perché io sono così disgustosamente buono?

Kabuto: Orochimaru-sama il vostro sex appeal  è rimasto immutato!

Orociok: Kabuto perché mi guardi con quella faccia da depravato?

Kabuto: Orami non posso più resistervi, mio signore … ormai le vostre cellule sono dentro al mio corpo e potremmo farci entrare anche il resto!!! E’arrivato il tempo di abbandonarci, finalmente, a questo turpe piacere!!! Venite dal vostro ninja medico di fiducia … ho qualche visitina di controllo da farvi fare, spogliatevi!!!

Orociok: Metti via quel siringone sospetto, Kabuto!!! E’ un ordine!!! Sasuke-kun, salvami tu!!!

Sasuke: Crepa, pervertito squamoso!!! Piuttosto perché devo essere più basso del Dobe?

Neji: Se è Destino, lo sapremo nel prossimo episodio.

Sasuke: Ma va a cagare, Hyuuga!!!E perché quella sottospecie di porcospino vivente di Madara ha cercato d’accopparmi?

Madara: Sempre meglio che avere il culo di una papera in testa!!! Ma non preoccuparti moccioso, presto scomparirai da questa fic, Muuuaaahhh!!!

Sasuke: Perché credi che riuscirai ad uccidermi? Tsè, povero illuso!

Madara: No, perché stai sulle scatola all’autrice!!!

Sasuke: Che cavolo dici? Nessuna donna può resistermi!!!

Madara: Ne sei proprio sicuro?

Ladyash che si spupazza allegramente Itachi.

Sasuke: Nooo!!! Una fan di mio fratello!!! (Sasuke in posa Urlo di Munch)

Ladyash: Muuaaahh!!! Preparati, tu e Madara ne vedrete delle belle!!!

Madara: E io che c’entro?

Ladyash: Adoro torturare i personaggi, a parte Itachi, s’intende.

Itachi: Na-chan che ne dici di andare a mangiarci una ciotola di ramen super-deluxe? Offro io, s’intende e naturalmente sei invitato anche tu, Gaara.

Naruto: Certo che vengo!!! Penso che potrei amarti!!!

Gaara: Se viene Naruto, vengo anch’io.

Itachi: Kukuku … è stato più facile che rubare la piastra per i capelli di Sasuke! Sono un genio!

Sasuke: Sei uno stronzo!!!

Itachi: Si, può anche essere, ma chi è tra noi due che finirà in bianco, stanotte?

Sasuke: Ti odio!!!

Itachi: Anch’io ti voglio tanto bene, otooto … ma non aspettarmi alzato!!!

Izuna: Che dire, vi aspettiamo al prossimo episodio!!! (s’inchina e trascina via il suo povero fratellone Madara ancora sotto shock per essere finito fra le grinfie di quest’autrice ancor più sadica di lui)

 

 

NOTE DELL’AUTRICE:

 

* Attenzione allo Spoiler: Nel manga originale ad Akatsuki sono rimasti solo due Jinchuuriki da catturare, ovvero Naruto con Kyuubi e Killer Bee con Hachibi, per esigenze di copione nella mia fan fiction è rimasto solamente Naruto da catturare, in quanto per sigillare Kyuubi è necessario che gli altri otto Bijuu prima di lui vengano catturati da Akatsuki. Quindi al Madara del Futuro manca solo Naruto per completare il suo piano.

 

 

RINGRAZIAMENTI:

 

SARA90: Penso che sulla domanda di Sasuke ed Itachi abbia risposto in questo capitolo, probabilmente sarà un po’caotico per via dei molti personaggi che appaiono, sappi comunque che la matassa si dipanerà molto presto e che io personaggio che ho scelto di mandare nel passato non sono casuali … se mi capitano delle sviste, per favore dimmelo, sono molto distratta. Anche a me piace molto Maddy-chan (NdM  ma io ti arrostisco!!! NdA  e io faccio mettere Naruto con qualcun altro!!! NdM  sei cattiva!!! NdA  grazie, lo sapevo già!!!) e spero che piacerà anche a te la mia versione del nostro simpatico (si fa per dire) Capoclan Uchiha preferito. Naruto ovviamente toccherà un gran lavoro, ma per questo ne riparleremo nel prossimo capitolo, fammi sapere cosa ne pensi, a presto!!!

YUKO CHAN: Per come la vedo io Madara o lo ami o lo odi ed è un po’ così per tutti i membri del Clan Uchiha (a parte Itachi s’intende). Posso solo dirti che il Madara di questa storia sarà un po’ diverso dall’immaginario collettivo o almeno lo spero. Ma sicuramente ci divertiremo un sacco con le sue disavventure, mi raccomando aspetto le tue impressioni sul nuovo capitolo.

Skadi: Io, odiare Sasuke? Come ti è venuta un’idea del genere? (Me che nasconde un kunai arrugginito dietro alla schiena, mentre si avvicina con passo felpato ad un Sasuke legato come un salame su una sedia da barbiere alla Sweeny Todd. NdSkadi  ma che stavi facendo? NdLadyash  Io? Volevo solo dargli una puntatina al ciuffo, lo giuro!!! NdSasuke: Salvatemi!!!) comunque posso dirti che attualmente detesto molto di più Sakura che Mr Culo d’Anatra (dimmi quello che vuoi, ma c’ha un culo d’anatra sulla testa) per le coppie non voglio rovinarti la sorpresa, ma credo che nel prossimo capitolo molte cose verranno rivelate, mi raccomando voglio sapere le tue impressioni sui personaggi, al prossimo capitolo!!!

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Capitolo 3
*** UNA PREDA MOLTO AMBITA ***


cap3

    UNA PREDA MOLTO AMBITA

                                                    Capitolo 3

 

 

Sasuke doveva farsi venire il torcicollo per riuscire a guardare in faccia il Dobe, visto che era diventato alto quasi quanto Itachi*; mentre quel bastardo di Madara sorpassava la kitsune di una buona spanna, impedendo così al Dobe di molestare quegli aculei che aveva al posto dei capelli … e questa cosa lo faceva parecchio incazzare, visto che quell’Usuratonkachi riusciva impunemente ad attentare all’integrità dei suoi meravigliosi capelli con le sue luride manacce sicuramente sudice di brodo di ramen!!!

Stufo di tormentare il Teme-Nano, Naruto volse la sua attenzione a Kakashi sensei e agli altri suoi compagni che lo fissavano con le mascelle spalancate e gli occhi talmente sgranati da far invidia persino a Rock Lee.

-Ehm, Naruto … com’è che sei diventato, così … -  prese a dire Sakura senza trovare un termine adatto a definire il nuovo aspetto di Naruto.

 Bello? Strafigo? Da infarto?  Molteplici erano gli aggettivi che affollavano la mente dei ninja della Konoha del futuro al momento.

Assolutamente fottibile!!! Era l’unico fugace pensiero coerente che aveva attraversato il loro cervello, anche se quello perverso di Kakashi era accompagnato dalle stimolanti illustrazioni esplicative dell’Icha Icha Paradise!!!

-Vecchio?-  finì con incertezza Sakura, che non appena pronunciò tali ingiuriose parole dovette schivare l’ennesima Palla di Fuoco Suprema lanciatole da Madara e la kunoichi dai capelli rosa proprio non riusciva a capacitarsi del perché un ragazzo così maleducato, ma tanto sexy la trovasse così antipatica!

(NdA  Forse è perché gli fai solamente schifo? NdSakura  Magari è solo un po’ timido! NdA  O forse la tua presenza gli fa venire l’orticaria e per guarire deve eliminarti dalla faccia dell’universo?)

Fu allora che Naruto, pallido come un fantasma, pose loro una strana domanda.

-Quanto tempo è trascorso dal mio combattimento col senpai Nagato?-  disse Naruto in un sussurrò, anche se, purtroppo, pareva già conoscere quella risposta.

-E’ trascorsa quasi una settimana dalla tua scomparsa … ti abbiamo cercato per tutto il Paese del Fuoco e oltre, ma sembravi sparito nel nulla … temevamo che Atatsuki ti avesse rapito …  -  gli rispose con precisione cronometrica il sensei, come se avesse contato i minuti passati senza bearsi del sorriso smagliante del suo allievo biondo.

Il Sennin dei Rospi s’intristì per un istante, ma deprimersi non faceva parte della sua indole, così con un sorriso smagliante a trentadue denti rispose semplicemente:

-Io invece sono qui da ben tre anni!!! Mi fa un certo effetto vedervi tutti così piccoli!!! A parte lei che è sempre uguale, Kakashi sensei e … Itachi?! Che diavolo ci fai tu qui?!-  esclamò Naruto sconcertato, sapeva che il maggiore degli Uchiha era morto e allora come diavolo faceva ad essere lì, davanti a lui, vivo, vegeto e sghignazzante?

-TRE ANNI?!-  urlarono all’unisono gli shinobi venuti dal futuro, sconvolti da tale rivelazione, mentre un imperturbabile Itachi chiese pacatamente:

-Speravo potessi spiegarmi tu come faccio ad essere ancora vivo, quando dovrei essere defunto da un bel pezzo … e a quanto sembra non è certo l’unica anomalia che si sta verificando nel nostro futuro e quindi ne deduco che devi esserne la causa Naruto-kun … -  Itachi non riuscì ad esprimere la sua geniale deduzione logica perché venne interrotto da un Sasuke preda di una piccolissima crisi di nervi.

-TRE ANNI, DOBE?! Ecco perché sei più alto di me!!! Rimpicciolisciti!!! Miniaturizzati!!! Non mi frega un cazzo su come farai, ma torna esattamente tappo com’eri prima, sono stato chiaro?!-  gli ordinò il Vendicatore dei Vendicatori che proprio non digeriva il fatto di essere inferiore all’Uzumaki in qualcosa, che fosse per il numero di tecniche proibite che conosceva o per un semplice fatto di disparità di centimetri!!!

Naruto, con un puro ghigno di superiorità stampato in faccia, scompigliò nuovamente la chioma paperosa dell’Uchiha e con tono saccente decretò:

-Uchiha, non puoi mancare di rispetto ad un tuo senpai … altrimenti mi toccherà punirti molto severamente per la tua insolenza!-  replicò fintamente serio lo shinobi biondo mentre schivava facilmente il destro di Sasuke e facendo scoppiare dal ridere Itachi e Kakashi sensei.

Ma Sasuke non ci trovava nulla di divertente nell’idiozia del Dobe, ma sentendogli pronunciare la parola “punizione” unito all’aspetto decisamente appetitoso dell’Usuratonkachi provocò un brivido di puro piacere che percorse la spina dorsale dell’Uchiha.

Ma un brivido tutt’altro che piacevole lo investi contemporaneamente: Madara, con lo Sharingan Ipnotico attivato, lo stava squartando con gli occhi e per poi mutare quando si posarono sulla figura luminosa di Naruto.

C’era un unico aggettivo che si avvicinava lontanamente all’oscuro sentimento che scorse negli occhi di Madara Uchiha: Brama.

Mentre il cuore di Sasuke, era pervaso da un odio talmente sconfinato da superare quello che aveva provato per gli abitanti di Konoha: nonostante un secolo li dividesse dal loro futuro, Madara Uchiha persisteva con caparbietà a braccare Naruto nel futuro e a quanto pareva persino nel passato.

Il corpo di Sasuke si mosse da solo, ostacolando la visuale dell’avo dalla contemplazione morbosa di Naruto, cosa che fece incazzare mortalmente il Capoclan degli Uchiha, pronto a riprendere il discorso “pacifico” interrotto da Naruto poco prima.

Lo shinobi biondo, accortosi dello scontro generazionale in atto, si frappose fra i due contendenti per interrompere le ostilità o tramortendoli con un cazzotto ciascuno se necessario!!!

-Ma che sbadato che sono!!! Non vi ho ancora presentati … Questo è Madara, Capoclan degli Uchiha … - disse Naruto facendo le presentazioni, ma ovviamente il diretto interessato non era intenzionato a collaborare con le buone maniere poiché incominciò immediatamente ad insultare tutti i presenti.

-Non c’è bisogno di tutte queste smancerie, so benissimo chi sono queste sottospecie di nullità che si credono dei valorosi ninja!!!-  sbraitò boriosamente Madara, attirandosi immediatamente il rancore dei presenti che non erano certo famosi per la loro tolleranza verso il prossimo, specie se era un Uchiha.

Sakura, sentendosi apostrofare come Piattola Rosa, cominciò ad infilarsi i guati pronta a sferrare uno dei suoi micidiali destri sul bel faccino dell’Uchiha, Neji si mise in posizione d’attacco col Byakugan attivo sentendosi chiamare Svitato Hyuuga**, Sai non si scompose più di tanto quando gli diede del Pervertito, tanto ormai c’era abituato, ma Imbrattatele senza Talento offendeva la sua sensibilità di artista e quindi avrebbe usato il sangue dell’Uchiha per il suo prossimo dipinto così gli avrebbe dimostrato la sua bravura nel disegno, la sabbia di Gaara cominciò a fuoriuscire velocemente dalla giara sulla sua schiena quando con un ringhio sommesso il Capoclan Uchiha lo additò come Rossino Psicopatico di Suna, ma spostando lo sguardo sulla sua discendenza, lo sguardo di Madara si fece più arcigno.

Con la tipica espressione da teppista di strada, Madara si parò con strafottenza davanti ad Itachi che subito i due contendenti presero a fissarsi intensamente negli occhi, una guerra psicologica tipicamente Uchiha che si combatteva a colpi di grugniti sprezzanti, eleganti scrollate di spalle e sopraccigli inarcati, praticamente uno scontro all’ultimo sangue.

Quella lotta fratricida rischiava di protrarsi all’infinito, finché Naruto, con tanto di venetta pulsante sulla tempia, li invitò gentilmente a cessare le ogni ostilità sotto la minaccia di un Rasengan Titanico.

I due Uchiha, desiderando che le loro ossa rimanessero integre e che tutti i pezzi dei loro meravigliosi corpi rimanessero esattamente dov’erano, dichiararono ufficialmente una tregua … momentanea, s’intende!!!

-Tsé, per questa volta ti lascio vivere, dannata Marmotta Miope!!!-  sibilò a denti stretti Madara.

-Hn, sono io che ti concedo di esistere, stupido Porcospino Psicotico!!!-  ribatté seccamente Itachi, che cercava di avere l’ultima parola a tutti i costi.

-UCHIHA, UN'ALTRA PAROLA E VI RAPO A ZERO CON UN KUNAI ARRUGGINITO!!!-  ringhiò contro loro Naruto, mentre nelle sue iridi azzurre s’intravedere il sinistro scintillio rossastro di Kyuubi e con la suddetta arma in pugno aveva davvero un aspetto terrificante.

Madara e Itachi, preoccupati per la sorte delle loro splendide chiome, sbuffarono stizziti a quella minaccia, perché un Uchiha non indietreggiava mai davanti al pericolo, ma i capelli avevano la priorità su tutto e conoscendo bene quant’era pericoloso l’adorabile Kitsune quand’era incazzato nero, evitarono di farlo irritare ulteriormente perché l’onore del loro clan non valeva certo il sacrificio delle loro acconciature … ci pensava già Sasuke da solo a disonorare il casato con quell’obbrobrio che aveva sulla testa !!!

Madara stava per ritornare al suo passatempo preferito, ovvero molestare il bel ninja biondo quando i suoi occhi incrociarono nuovamente lo sguardo glaciale di Sasuke Uchiha.

 L’odio devastante che provava per quel moccioso arrogante prese nuovamente il sopravvento sul suo autocontrollo di ferro e un’insaziabile sete di sangue reclamava a gran voce il suo tributo, un prezzo che solo Sasuke poteva saldare con la sua morte.

Non che il Vendicatore con lo Sharingan fosse da meno nei riguardi del Capoclan degli Uchiha, visto che lui sapeva perfettamente quanto spietato e crudele potesse essere il Madara del futuro e certamente quello del passato non faceva eccezioni da come il desiderio del possesso nel suo sguardo era perennemente rivolto verso Naruto cose se volesse divorarlo un pezzo alla volta e per questo motivo Sasuke gli avrebbe strappato gli occhi dalle orbite con le proprie mani!

Stavano per scontrarsi nuovamente, ma Kakashi sensei decise che quello era un buon giorno per morire e così si frappose tra i due contendenti per tentare di riappacificare gli animi turbolenti di quei due teppisti sociopatici degli Uchiha.

-Su, su calmatevi … non c’è bisogno di venire alle mani per risolvere una piccola baruffa fra … parenti, no?-  cominciò a dire il jounin dai capelli d’argento cercando di sorridere affabilmente da sotto la mascherina nera, ma a giudicare dalle occhiate assassine che gli lanciavano Madara e Sasuke dubitava fortemente di rivedere il sedere sodo del suo adorato Iruka e così chiuse gli occhi attendendo eroicamente la morte in battaglia … anche se un’ultima palpatina a quel culetto sodo non gli sarebbe dispiaciuta per niente!

Ma quando non sentì nessuno osso rompersi o la sua bruciare per un Amaterasu aprì stupito gli occhi, trovandosi davanti Madara che gli prese amorevolmente le mani fra le sue e guardandolo intensamente negli occhi, disse:

-Lei è Kakashi Hatake, il sensei di Naruto, giusto?-  chiese  solennemente il Capoclan degli Uchiha, il jounin si limitò ad annuire silenziosamente, dove voleva andare a parare quel losco individuo dalla capigliatura porcospinosa?

-Non si preoccupi, Hatake-san! D’ora in poi veglierò IO sull’incolumità  di Naruto!!! Massacrerò e torturerò chiunque osi anche solo sfiorarlo malamente con lo sguardo, perché saranno già morti se tenteranno d’insozzarlo col tocco delle loro luride zampacce!!! Muuuaaahhh!!!-  esordì Madara, ridendo sguaiatamente come un maniaco omicida.

Sasuke ed Itachi arrossirono imbarazzati come ladri al solo pensiero di essere imparentati con quel pazzoide megalomane di Madara , mentre Kakashi cominciava a realizzava che la Pazzia nel Clan Uchiha era ereditaria quanto lo Sharingan!!! 

Fu solo grazie ai cazzotti sincronizzati di Izuna e Naruto, vergognandosi del rozzo comportamento del Capoclan Uchiha, che Madara perse i sensi smettendo di far incazzare a morte i ninja venuti dal futuro, mentre col più impeccabile degli inchini Izuna si presentò ai viaggiatori del tempo.

-Vi chiedo scusa per il comportamento bizzarro del mio nii-san … la vita stressante del Capoclan gli logora irrimediabilmente il cervello … io sono Izuna Uchiha, fratello minore dal Capoclan qui presente Madara e suo braccio destro … è un immenso piacere per me conoscervi, Naruto-kun ci ha molto parlato di voi-  disse Izuna sorridendo amabilmente ai presenti sconvolgendoli, perché nessuno a memoria di ninja aveva visto un Uchiha sorridere!

Strinse la mano ad ognuno di loro, facendo arrossire Sakura e sghignazzare persino Itachi, ma quando fu il turno del Vendicatore, sempre col più raggiante dei sorrisi, stritolò le dita si Sasuke in una morsa d’acciaio e sussurrandogli in un orecchio disse solamente.

-Se farai perdere il sorriso a Naruto-kun ti prometto che nemmeno tuo fratello saprà  riconoscere il tuo cadavere, mi sono spiegato Sasuke-kun?-  chiese con dolcezza Izuna intensificando la stretta di mano mentre quella minaccia di morte brillava sinistramente nello Sharingan Ipnotico dei suoi occhi.

-Cristallino-  rispose deglutendo nervosamente Sasuke, mentre si massaggiava la mano dolorante.

Sapeva che Madara era un pazzo megalomane che mirava alla conquista del mondo, ma non gli risultava che suo fratello minore fosse un sadico maniaco omicida, anche perché secondo il racconto di Itachi, prima che Sasuke lo uccidesse, Madara aveva rubato gli occhi del proprio fratello uccidendolo, perché l’uso prolungato dello Sharingan Ipnotico porta alla progressiva cecità e infine alla morte.

Diversa era invece la versione del Madara del futuro dove affermava che suo fratello gli aveva ceduto i suoi occhi di spontanea volontà, per consentirgli di proteggere il loro Clan … ma a Sasuke non fregava un cazzo della morte di quel sociopatico di Izuna, quello che lo incuriosiva veramente era sapere come mai lui fosse ancora vivo e come mai Madara, non solo vedeva perfettamente, ma non gli aveva ancora rubato lo Sharingan … probabilmente era tutta colpa del Dobe se la storia come loro la conoscevano era così radicalmente mutata.

Madara, nel frattempo, riprendendosi dalle botte dei due shinobi, fulminò malamente Sasuke con lo sguardo, come se fosse lui la causa dei due bernoccoli che pulsavano dolorosamente sulla sua testa, il Vendicatore ricambiò con lo sguardo più sprezzante del suo repertorio, visto che l’ematoma sulla sua mano continuava a d espandersi donando al suo incarnato niveo un’infinita gamma di sfumature violacee e in un modo contorto era sicuramente colpa di quello stronzo di Madara se la sua mano era conciata così!

I due ripresero a malmenarsi ed insultarsi reciprocamente con appellativi del tipo Dannato Scoiattolo, Stupido Porcospino, Ladro di Urusai***, Rapitore di Dobe, mentre sfoderavano sull’avversario tutto il loro repertorio di genjutsu almeno finché i rispettivi fratelli, vergognandosi della parentela che li legava, trascinarono via quei due mocciosi urlanti per la collottola, seguendo Naruto fino al Villaggio della Foglia, che stufo dei continui litigi dei due Uchiha, lì abbandonò al loro destino di Vendetta e si allontanò con Konan fra le braccia per prestarle soccorso, assieme a tutti i ninja venuti dal Futuro.

Durante il tragitto Naruto fu bombardato di domande dai suoi amici, su come fosse arrivato lì e sulla vita che conduceva in quel lontano passato, mentre Sasuke si limitava ad ascoltare in silenzio le avventure strampalate del Dobe.

-Qui sono tutti degli idioti guerrafondai!!! Sempre in lotta tra un clan e l’altro e a me tocca farli ragionare pacificamente a suon di calci nel sedere, non sapete che fatica, dattebayo!!! Ma i peggiori di tutti sono in assoluto i Senju e gli Uchiha! Quelli non ti ascoltano neanche con un Rasengan infilato su per il culo!!!-  sbraitò esasperato Naruto sotto lo sguardo divertito di Izuna e quello adirato di Madara.

-Ehi, non paragonarci a quei miserabili Senju!!! Noi siamo l’èlite degli shinobi!!!-  urlò risentito il Capoclan degli Uchiha e Sasuke, anche se contro la sua volontà, annuì in segno d’assenso. 

-Rettifico, gli Uchiha sono i peggiori in assoluto!!! In ogni senso … -  fu il commento laconico ed enigmatico del biondo ninja, che fece incazzare sia Madara che Sasuke.

Ma come osava insultare i nobili Uchiha, quel Urusai/Dobe da strapazzo? Pensarono simultaneamente i due shinobi dalla chioma impossibile.

Oramai prossimi alle porte dell’insediamento dei due clan, futura Konoha, Neji si bloccò improvvisamente, col Byakugan attivato e dal suo colorito insolitamente pallido, sembrava quasi che stesse scrutando qualcosa di estremamente inquietante.

-Che succede, Hyuuga?-  chiese Kakashi preoccupato.

In quell’epoca violenta gli shinobi, a prescindere al clan di appartenenza, erano costantemente coinvolti in sanguinose lotte per la sopravvivenza talmente cruente che molti clan si erano completamente estinti e per non autodistruggersi definitivamente, gli antichi clan del passato, stabilirono una fragile tregua che si era protratta fino ai loro giorni, unendo le forze e fondando il sistema di un Villaggio per ogni Nazione, così si erano formati i Cinque Grandi Villaggi Ninja … ma le battaglie non erano terminate, lui stesso quando era ancora una ragazzino aveva visto i suoi compagni cadere sul campo di battaglia e i suoi giovani allievi cresciuti durante quel breve periodo di pace apparente, non conoscevano affatto la dura vita dell’assassino che offriva le sue abilità al miglior offerente.

Chissà com’era stato difficile sopravvivere in quell’inferno per una persona solare e pura come Naruto, già provato da un’esistenza difficile e solitaria, si domandò tristemente Kakashi, preoccupato per il suo giovane allievo.

Neji era piuttosto perplesso da quello che aveva visto, non capendo se quella fosse una minaccia per loro oppure no, ma rispose ugualmente a Kakashi.

-Un gruppo di ninja piuttosto agguerriti si sta dirigendo molto velocemente verso la nostro attuale posizione … mi correggo … sono tutte donne … e sembrano anche armate fino ai denti!-  esclamò lo Hyuga leggermente spaventato, quelle pazza scatenante avevano uno sguardo che metteva i brividi.

Il corpo di Naruto prese a tremare vistosamente a quelle parole e sul suo volto regnava un unico sentimento: terrore allo stato puro.

Cominciò a deglutire a fatica e voltandosi verso Izuna i suoi compagni poterono vedere il suo viso, solitamente di un bel colore brunito, farsi bianco come un cadavere.

-Prenditi cura di Konan-chan, Izuna … non vorrei che vedendola fra le mie braccia le facessero del male, io cercherò di seminarle e vi raggiungerò al più presto e preparami un cambio di vestiti, per favore!-  lo istruì Naruto mentre gli consegnava la kunoichi dai capelli blu.

Kakashi e i suoi amici erano terribilmente preoccupati per Naruto: sembrava quasi che si stesse preparando a combattere la battaglia più sanguinosa della sua vita e che difficilmente ne sarebbe uscito vivo … ma che centravano dei vestiti di ricambio?

 -Non combatterai da solo questa volta … -  disse Gaara prendendo con mano ferma le spalle tremanti di Naruto, costringendolo a guardarlo negli occhi: quel pazzo shinobi biondo l’aveva salvato più volte da se stesso e aveva messo a repentaglio la sua vita per salvare una creatura immeritevole d’amore e di perdono come lui e Gaara sapeva che sarebbe morto per lui e ucciso a sangue freddo ogni suo nemico pur di proteggerlo, non perché l’Uzumaki conosceva il dolore di essere un Jinchuuriki come lui, ma perché Naruto era il suo unico amico, era questo il prezioso legame che Gaara avrebbe difeso a costo della vita … possibilmente cercando di non morire disidratato davanti alla bellezza selvaggia Portatore di Kyuubi no Yoko!!!

-Non dimenticatevi di me … -  s’intromise Sai, posando una mano sulla spalla del suo compagno di squadra, anche se orami cominciava a considerare quello strambo biondino casinista qualcosa di più che un semplice amico … e vedendo com’era venuto su così bene durante la loro separazione, la sua voglia di conoscerlo meglio era decisamente aumentata!!!

-Ehi, ci sono anch’io!-  esclamò risoluto Neji affiancandosi ai due ninja, anche lo Hyuuga era grato a Naruto per quello che aveva fatto per lui, facendogli capire che il futuro lo si poteva costruire solo con le proprie forze e che nulla era prestabilito … anche se sperava intensamente che il Destino gli avrebbe riservato qualche occasione succulenta per sbirciare cosa si nascondeva sotto a quell’armatura!!!

Sasuke sbuffò stizzito a quel disgustoso quadretto melenso sull’amicizia, ma s’irritò irrazionalmente notando il corpo di Sai pericolosamente vicino al sedere del Dobe e quel deficiente non si accorgeva di nulla!!! Per non parlare di quelle due piattole che gli si strofinavano addosso!!! Aveva una voglia matta di abbrustolirgli i loro culi col suo Chidori!!!

Ma fu lo strano comportamento di Madara a distrarlo dai suoi propositi omicidi.

Quello psicopatico, stranamente, ignorò i tre ninja palpatori di Usuratonkachi ed estrasse il suo gigantesco ventaglio, con lo Sharingan Ipnotico attivato, sembrava pronto per fare una strage di oche isteriche, ovviamente essendo non solo un semplice Uchiha, ma persino il Capoclan, tutte le donne del Villaggio lo perseguitavano per la sua bellezza, d'altronde il fascino degli Uchiha era leggendario, pensò ironicamente Sasuke.

 Gli tornavano sgradevolmente alla memoria tutte quelle sgallettate di Konoha che gli sbavavano dietro quando aveva dodici anni … assolutamente rivoltante!!! Rimembrò disgustato, lottando contro i conati di vomito, al solo ricordo di una Sakura, adolescente e brufolosa, che lo inseguiva per tutta Konoha per propinargli l’ennesimo cuore di cioccolata fatta con le sue manine … e dare di stomaco è un’azione fisiologica molto poco Uchiha!!!

Itachi sghignazzava divertito dall’intera situazione, ma bisognava capirlo: anni e anni vissuti come fuggiasco e traditore, fingendo di fottersene di tutto e di tutti, ben sapendo che sarebbe morto fra atroci sofferenze a causa dei suoi maledetti occhi, odiato e disprezzato da tutti … ma ora aveva una secondo possibilità di vivere, grazie all’adorabile Na-chan ed era fermamente intenzionato a godersela fino in fondo!!!

-Lasciatemi indovinare, sono le vostre innamoratissime fan?-  chiese curiosamente il finto nukenin ad Izuna, col quale sentina un certo feeling nel torturare i rispettivi fratelli.

-Oh, no!!! Le ragazze che appartengono ai vari clan dei Senju evitano noi Uchiha come se avessimo la peste bubbonica … il loro cuore batte solo per Naruto-kun … -  rispose placidamente Izuna mentre sganciava quella notizia bomba sui compagni del biondino.

Naruto Uzumaki che aveva successo col gentil sesso era un qualcosa che trascendeva l’umana comprensione, e quella Uchiha; persino l’intelligentissimo Shikamaru Nara, se fosse stato lì con loro, non avrebbe saputo dare una spiegazione logica a tale sconvolgente avvenimento che sovvertiva una legge immutabile dell’Universo: il Dobe rimaneva con l’immancabile due di picche e gli Uchiha dovevano allontanare le fan adoranti con una Palla di Fuoco Suprema!!!

-Vi ringrazio per l’aiuto, ma quelle pazze invasate non vogliono uccidermi … loro … loro voglio qualcos’altro da me … -  cominciò a spiegar loro Naruto, che cominciò a slegare i ganci che tenevano uniti i pezzi della sua armatura, in quel modo sarebbe stato molto più veloce nella sua fuga e abbandonandone i pezzi qua e là avrebbe confuso i cani inseguitori delle Inozuka confondendo le tracce del suo odore, anche se rimanevano sempre le guardone delle Hyuuga, magari fossero state tutte dolci e timide come Hinata!!!

Naruto però non sospettava che quell’improvvisato ed innocente spogliarello ebbe il potere di destabilizzare ulteriormente gli ormoni frustrati dei nostri baldi eroi.

-Dovevi aspettartelo, Naruto-kun … sei stato lontano dal Villaggio per ben sette giorni e le ragazze stanno venendo da te, impazienti di darti il “loro personale” benvenuto -  cominciò a dire il minore degli Uchiha del passato.

-Quelle sgualdrine senza pudore possono anche tenerselo “il loro benvenuto” o le prenderò a calci in culo!!!-  sibilò adirato Madara, intenzionato a polverizzarle una volta per tutte perché imparassero che certi confini non dovevano essere superati o si rischia di fare una bruttissima fine.

-Ma la colpa è anche un po’ tua Naruto-kun … se tu ti fossi scelto una donna … o un uomo -   sussurrò quest’ultima opzione affinché solo suo fratello e Sasuke la sentissero   - che dividesse il tuo letto, non avresti fatto di te stesso l’oggetto dei loro desideri sessuali … -  lo rimproverò fintamente Izuna, gustandosi la smorfia di disappunto di suo fratello e lo sguardo sbigottito di Sasuke, ma Naruto replicò aspramente guardandolo negli occhi:

-Certo, è scatenare così l’ennesimo litigio fra il vostro clan e quello dei Senju?! E chi dovrei scegliere, sentiamo? Qualcuno del clan Senju? O forse hai qualche soggetto sociopatico fra gli Uchiha che sarebbe interessato a dividere una ciotola di ramen col sottoscritto?! No, grazie! Attualmente salvare il mio futuro è la mia priorità assoluta!!!-  finì di dire l’Uzumaki ormai libero dall’armatura.

Oltre alla notevole altezza acquisita , tre anni di battaglie continue avevano forgiato il suo fisico: le forme del suo corpo avevano perso le dolci rotondità dell’adolescenza lasciando il posto ai muscoli forti e potenti delle braccia, il torace scolpito e gambe veloci e scattanti, il tutto fasciato da una tutina alla Rock Lee, solo che a differenza di quest’ultimo era nera e perfettamente aderente, regalando ai presenti la celestiale visione di due chiappe granitiche e perfette, da palpare e molestare da qui fino all’eternità!!!

Le reazione dei presenti furono molteplici: Sakura e Konan, nonostante quest’ultima fosse moribonda, rischiarono di morire dissanguate per emorragia nasale, ma per gl’impassibili shinobi era un po’ più complicato mascherare le loro erezioni.

Itachi se ne fregava ampiamente perché tanto il mantello nero con le nuvolette rosse di Akatsuki celava totalmente il suo corpo mozzafiato; Kakashi sensei si sedette su di una roccia a gambe incrociate fingendo di leggere il suo libro preferito, era il sensei di Naruto, la sua guida e non poteva mica stuprarlo in pubblico; Gaara, nonostante godesse della fama di persona fredda e incapace di provare sentimenti, era estremamente timido e si nascose dietro alla sua enorme giara, mentre la sua faccia diventava tutt’uno coi suoi capelli rossi; Neji dava la colpa al destino se aveva avuto un’erezione in quella situazione di pericolo; Sai stava ponderando d’invitare Naruto a vedere la sua collezione di doujinshi yaoi; Sasuke benediceva l’osceno ed informe kimono che Orochimaru gli aveva cucito appositamente con le sue manine e che nascondeva ogni sorta di protuberanza sospetta; Madara si sventolava furiosamente col suo ventaglio per riprendersi dalla perdita di liquidi corporei … solo Izuna continuava a sorridere impassibile, anche se in modo enigmatico.

-Ti stupiresti dalla quantità di Uchiha che ucciderebbero per una sola notte con te, Naruto-kun … e c’è ne addirittura uno che morirebbe felice solo per avere un tuo bacio … -  rispose sibillino Izuna, spostando lo sguardo da Naruto a Madara e poi infine verso Sasuke, facendo arrossire miseramente i due pomposi Vendicatori.

Ma prima che uno dei due Uchiha potesse squartare quell’impertinente di Izuna, Sakura fece una constatazione inopportuna, come suo solito:

-Che male c’è se una ragazza vuole manifestare i propri sentimenti al ragazzo che le piace o per chiedergli un appuntamento romantico?-  domandò piagnucolosa la rosa, ma sopratutto spaventata che i suoi compagni l’associassero a quelle maniache pervertite … lei non appariva così depravata quando faceva il filo a Sasuke-kun, vero?

 

(NdTutti  No, Sakura-chan … eri molto peggio di così!!! NdSasuke  Concordo!!! )

 

-No, Sakura-chan!!! Non voglio un appuntamento romantico con Naruto … -  la rassicurò Izuna con uno strano sorriso.

Ah, meno male!!! Sospirò di sollievo la versione Super Deformed di Sasuke, con tanto di orecchiette e codina vaporosa da Scoiattolo; quell’animaletto iperattivo e incazzoso correva come un pazzo nella ruotina che faceva funzionare perfettamente il cervello fino del Vendicatore degli Uchiha; anche se non capiva la ragione del suo giubilo, cosa gliene fregava a lui se il Dobe frequentava qualche stupida, insignificante meretrice di bassa lega, piuttosto che inseguire e costringere il sottoscritto a tornare sulla retta via?

-Vogliono solo accoppiarsi carnalmente con lui e ripetutamente, se possibile!!!-  le rispose con un sorriso ancor più ampio e vagamente da maniaco sessuale.

 CHE COSA?! Urlò il tenero Sasu-Scoiattolo nel cervello dell’Uchiha  che, oramai posseduto da malsani istinti omicidi, sfoderò la sua mini-katana giurando di squartare tutte quelle ninfomani che miravano al corpo del Dobe  e rivendicare così il suo esclusivo diritto di prelazione sul Usuratonkachi, mentre in lontananza si udivano cori da stadio che scandivano volgari slogan del tipo:

 

Bel Biondino dacci un Bambino! Bel Biondino facci urlare fino al mattino!!! “ e altre oscenità in rima.

 

Questo conflitto interiore rimase ben celato dal volto perfettamente impassibile di Sasuke, ringraziando il cielo nessuno poteva vedere quell’imbarazzante cosino batuffoloso scorrazzare impazzito per il suo cervello; la sua immagine di Vendicatore bello e dannato sarebbe andata a farsi fottere per sempre …

Ma dagli sghignazzamenti diabolici di Itachi e quelli divertiti di Izuna, che avevano entrambi lo Sharingan attivo proprio in quel preciso momento, realizzò con immenso orrore che quei bastardi vedevano perfettamente quel mostriciattolo puccioso che squittiva cose incomprensibili sul Dobe … ogni tanto odiava i suoi genitori per avergli appioppato un nome così ridicolo****!

-Beh, una volta era normale avere figli alla vostra età, visto che l’alto tasso di mortalità causato dalla guerra esigeva un flusso costante di nuove leve da addestrare e una brava kunoichi aveva il dovere morale di scegliere un padre forte per i suoi futuri figli da mandare al fronte, per il bene del clan … e se poi il prescelto è qualcuno carino come Naruto, penso che possa essere considerato quasi un piacere … -  spiegò pragmatico Kakashi davanti alle facce sconvolte di quei giovani ninja verginelli. 

-Non potresti utilizzare la Moltiplicazione Superiore del Corpo per seminarle?-  suggerì con astuzia Sai, ma al mutare del colorito verdognolo dell’amico fu ancora Izuna a rispondere a quella domanda.

-Una volta ha usato quella tecnica per sbarazzarsi delle loro inopportune avance, ma quando le kunoichi hanno capito che Naruto poteva soddisfarle contemporaneamente tutte quante sono diventate delle assatanate!!! Hanno tentato di rapirli o stuprarli, ma anche se quelle copie si sono dissolte per la disperazione delle ragazze, a Naruto sono comunque rimasti tanti bei ricordi dell’accaduto … -  più che ricordi erano veri e propri incubi, pensò rabbrividendo il povero biondino, ma non c’era più tempo per temporeggiare!

-Bene, ora sono pronto alla lotta!-  esclamò con risolutezza Naruto entrando in Modalità Eremitica, i suoi occhi, da azzurri, si tinsero d’oro ed evoco un centinaio di piccoli rospi che caddero proprio sulle teste di quelle pazze, scatenando così il panico generale, visto che i simpatici e viscidi anfibi s’infilavano fra le pieghe dei vestiti o nelle scollature fra le urla schifate delle povere kunoichi Senju, ma qualcun altro arrivò in soccorso del Sennin dei Rospi.

Un manipolo di bambini emerse improvvisamente dalla fitta boscaglia, a guidarli era un ragazzino di circa sei o sette anni, con un grande ghigno pervertito stampato in faccia, degli strani segni rossi sotto agli occhi e una candida chioma ribelle.

-Non temere, sensei!!! Ci siamo anche noi!!! Ragazzi, siete pronti?-  chiese il capobanda.

-SI!!!-  fu la risposta entusiasta del piccolo esercito e solo allora Sai notò un fatto assai curioso.

-Quel bambino assomiglia incredibilmente a Jiraiya-sama … ha addirittura la sua stessa espressione da maniaco sessuale!-  esclamò incuriosito Sai perché lui in materia di maniaci sessuali, modestamente, era un espero.

-Ti stai sbagliando Sai … temo che quello sia proprio Jiraiya-sama … da bambino!!!-  rivelò Kakashi ai presenti, essendo un accanito fan delle edificanti opere del Senin dei Rospi l’aveva riconosciuto nonostante apparisse ai loro occhi come un monello scalmanato.

Improvvisamente i ragazzini si trasformarono in perfette copie di Naruto, ingannando le kunoichi: credendo che il biondo avesse nuovamente usato la Tecnica della Moltiplicazione Superiore del Corpo per sfuggire alla loro “corte” si fiondarono affamate “d’affetto” e sbavanti sul bel ninja biondo per ricoprirlo di baci appassionati.

I viaggiatori del tempo rimasero esterrefatti dinnanzi a così tanta licenziosità, ma ben presto la situazione degenerò quando i vari Naruto scomparvero in una nuvoletta di fumo bianco e le povere ragazze si accorsero con orrore che stavano spupazzando dei ragazzini brufolosi e non il loro splendido biondo idolo.

Essendo impegnate a tenere a bada i conati di vomito, i monellacci approfittarono di quell’attimo di distrazione delle kunoichi Senju per fuggire ed evitare così di morire fra atroci sofferenze.

Sasuke e lo Scoiattolo nel suo cervello erano ancora increduli allo spettacolo a cui avevano assistito, ma vennero riscossi dai loro foschi pensieri quando una manina tirò il kimono del Vendicatore degli Uchiha per richiamare la sua attenzione.

-Ehi, ambiguo signore con quel vestito equivoco!?-  lo chiamò con la sua vocina squillante il piccolo Jiraiya, mentre Sasuke stava per sfoderare la katana e trasformare quel futuro rospaccio maniaco in sushi fresco per tale affronto alla sua persona!

Ma Kakashi sensei lo bloccò in tempo e inconsapevole di aver sfiorato la morte, il piccolo Jiraiya continuò imperterrito col suo interrogatorio.

-Lei è amico di Naruto sensei?-  chiese il piccino fissando con sospetto quello strano essere mitologico per metà ninja e metà papera.

 

(NdSasuke  IO EVOCO I FALCHI NON LE PAPERE, STUPIDISSIMA AUTRICE!!! NdAutrice  Tu ti trastulli con bisce schifose e in testa hai un pennuto morto e fidati, non è il culo di un’aquila!!!)

 

-Certo piccolo, noi siamo qui per aiutare Naruto!-  esclamò gioviale Kakashi, mentre tappava la bocca del Vendicatore che stava per far saltare la loro missione in incognito, meno gente sapeva che loro provenivano dal futuro, più erano le probabilità che non sconvolgessero ciò che doveva ancora accadere.

-Allora andate a salvargli le chiappe!!! Sta per entrare nel Quartier Generale degli Uchiha e le kunoichi di quel Clan sono ancor più pazze delle Senju, tanti auguri!!!-  li salutò allegramente il giovane shinobi, sparendo in una nube di fumo … lui era ancora troppo giovane, affascinante e pieno di talento per morire per mani di quelle squilibrate e infondo il sensei aveva nove vite come i gatti (o le volpi, se preferite) e poteva tranquillamente sopravvivere anche senza il suo aiuto … magari molestato e palpato, ma pur sempre vivo, no?

Nuovamente in ansia per la sorte del biondo ninja, i nostri eroi volarono senza indugi verso il quartiere degli Uchiha, mentre Sasuke, percorrendo quei luoghi tristemente familiari, venne investito da angoscianti ricordi macchiati di sangue, ma sentendo la presenza di Itachi altrettanto angosciata dietro di sé, non poté che porgli un’unica straziante domanda.

-Perché fratello?-   dietro a quel perché più doloroso di una pugnalata al cuore vi erano celate mille altre domande a cui non aveva saputo dare una risposta, che l’avevano tenuto sveglio ogni notte da quando il suo intero clan era stato sterminato dal suo adorato Nii-san e ora Sasuke pretendeva di sapere e mettere fine a quel incubo per sempre.

Itachi fissò intensamente il suo otooto, non più bimbo spaurito, ma un uomo spietato e solo … era finalmente giunta l’ora di dire la verità sullo sterminio del loro Clan.

-Sei già a conoscenza del tipo di “missione” che il Consiglio degli Anziani di Konoha mi aveva ordinato di eseguire senza indugio … -  cominciò a raccontargli con estrema freddezza Itachi, ma Sasuke fremeva di rabbia e sgomento al ricordo del sangue che imbrattava le pareti della loro casa e degli occhi vitrei di sua madre che lo fissavano come una bambola di porcellana rotta.

-Quello che nessuno sa è che qualcun’altro mi aveva preceduto … -  a quelle parole il più giovane degli Uchiha spalancò gli occhi sconvolto … Itachi era dunque innocente?

-Nostro padre era un uomo ambizioso e privo di scrupoli morali, pronto a compiere qualunque nefandezza pur di ristabilire la supremazia perduta degli Uchiha, anche se questo avrebbe voluto dire trascinare Konoha in una guerra senza fine … tu non potevi ancora comprenderlo, eri troppo piccolo ed innocente per capire quanto fosse marcio il nostro clan … così dovetti agire prima che mettessero in atto il loro piano criminale, ma quando finalmente fui pronto a macchiarmi del peggiore dei delitti, qualcun altro fece calare la Falce della Morte sul nostro Clan … -  Sasuke pendeva orami dalle sue labbra, finalmente avrebbe saputo il nome dell’assassino che gli aveva strappato via ogni speranza di felicità, condannandolo senza appello a un’esistenza dominata dall’Odio e dalla Vendetta.

-Madara … -  quasi non si stupì di sentire dalla voce del fratello il nome di quel miserabile essere che tramava nell’ombra per distruggerli tutti, la causa di ogni male che imperversava nel mondo dei ninja … come poteva Naruto anche solo tollerare di respirare la sua stessa aria?!

-Eri lì quella notte-  continuò Itachi ricordando quella macabra sequenza di orrori come se fosse stato solo un brutto sogno  - il mantello nero ricoperto del sangue dei nostri genitori, mi disse solo queste parole sconclusionate:

 

“Non preoccuparti per la tua missione, ho già fatto io il lavoro sporco per te e visto che oramai ti si prospetta una splendida  vita da nukenin  per il bene superiore di Konoha unisciti a me … tu sei migliore di questa feccia di traditori del loro sangue! Loro hanno dimenticato e stavano per fare una cosa orribile e non potevo permetterlo … manca solo il tuo fratellino per completare questo capolavoro … Kukuku, non mettermi il broncio Itachi-kun, non gli torcerò un capello … non ancora almeno … sarà compito tuo sistemarlo come più ti aggrada, sta varcando la soglia del Quartiere degli Uchiha proprio in questo momento, mi dispiace perdermi l’espressione della sua faccina così carina mentre vede il sangue del suo clan insozzare la terra, ma ho cose più importanti da fare in questo momento … ti aspetto all’alba nella Valle dell’Epilogo”

 

Itachi non avrebbe mai dimenticato quelle parole spietate, senza un briciolo di rimorso per le atrocità commesse, ma c’era un particolare inquietante che Itachi non rivelò a Sasuke semplicemente perché non lo riteneva importante … fra le braccia, Madara stringeva a sé un bambino della stessa età di Sasuke, non apparteneva al Clan quindi Itachi non sapeva il perché fosse lì a Villa Uchiha né quale fosse la sua identità, l’unica cosa che traspariva in quell’assassino senza cuore era con quanta cura lo tenesse in braccio, come se fosse stato la cosa più preziosa del mondo.

-Perché non mi hai detto la verità?-  chiese infine Sasuke, combattendo con invisibili granelli di polvere che gli irritavano gli occhi.

-Per proteggere il mio stupido otooto e cos’altro se no? Io sapevo già che a causa dello Sharingan Ipnotico sarei morto, ma facendoti credere di aver commesso io quel massacro, tu saresti stato protetto dalla mano di Daunzo e dal Consiglio degli Anziani e forse avresti vissuto una vita normale, libera dalla retaggio di sangue ed odio del nostro Clan, ma questa missione impossibile va aldilà delle mia capacità … così ho riposto le mie ultime speranze nella sola persona che ha il potere di salvarti dall’oscurità … -  rispose Itachi regalando al suo corrucciato fratellino il suo solito sorriso sghembo.

Finalmente arrivarono a destinazione e lì videro Naruto al centro della piazza principale del Quartiere degli Uchiha, armato fino ai denti e con le iridi completamente arancioni, nate dall’unione del potere eremitico a quello di Kyuubi.

-State fermi! Stanno per arrivare!!!-  li avvertì Naruto che scrutava un nemico invisibile ai loro occhi, ma Sasuke ed Itachi, grazie allo Sharingan, videro sinistri bagliori rossi splendere fra le ombre del tramonto e improvvisamente attaccarono!

Naruto si muoveva più rapido di un fulmine mentre parava con facilità impressionante un attacco dietro l’altro, le sue movenze erano talmente veloci da risultare quasi invisibile anche a un portatore dello Sharingan come Sasuke.

Le sue assalitrici cadevano una a una, quelle agguerrite ragazze avevano tutte delle caratteristiche in comune: pelle nivea come la neve, i capelli color dell’ebano mentre nei loro occhi brillava la luce scarlatta dello Sharingan, ma nonostante l’evidente superiorità di Naruto non sembravano minimamente intenzionate ad arrendersi.

Sakura era allibita dal modo rozzo e violento con cui Naruto trattava quelle povere ragazze, certo magari avevano delle facce da assassine psicopatiche, ma erano pur sempre delle fanciulle in fiore e come tali dovevano essere trattate!

-Naruto sei un animale! Guarda questa povera fanciulla sanguinante, dovresti vergognarti di te stesso!!!-  lo sgridò indignata la kunoichi dai capelli rosa mentre tentava di rimettere in piedi quella povera ragazza, ma dovette immediatamente ricredersi sulle condizioni di salute della suddetta “povera ragazza” quando con un poderoso pugno per poco non la centrò in piena fronte e Sakura dovette fronteggiare l’attacco di un incazzosa ed isterica Uchiha.

-TU, orrido confetto gigante, come OSI prenderti tutta questa confidenza con Uzumaki-sama!!! Ti disintegro!!!-  urlò battagliera la kunoichi con lo Sharingan mentre cercava di abbrustolire Sakura come un’enorme marshmallow rosa.

(NdSakura  Salvatemi!!! NdTutti  Ma anche no!!!)

Altre invece, ignorando completamente la presenza di Sakura, intimarono allo splendido ed ostinato Naruto di cedere all’inevitabile con frasi minatorie del tipo:

“Naruto-san, arrenditi e facciamo un bambino insieme!!!”  oppure   “Sono bella, affascinate ed Uchiha … cosa aspetti a spogliati e soddisfare le mie voglie?”

I ninja del futuro, Sasuke in primis, erano un tantino sconvolti dalla scena che avevano davanti: Naruto tentava di difendersi tenacemente dalle avance di quell’orda di kunoichi assatanate e sfiga suprema, dotate tutte di Sharingan, quindi per il biondo Sennin era una lotta all’ultimo sangue per difendere la sua integrità fisica; era difficile stabilire l’età media di quell’esercito di ninfomani: alcuni visini puliti avevano abbandonato da poco la soglia della pubertà mentre in altri i segni del tempo erano estremamente visibili.

Solo alcune vecchine ultranovantenni sogghignanti si tenevano in disparte dallo scontro in atto, anche se le nonnine incitavano le kunoichi Uchiha più giovani a tenere alto l’onore del Clan catturando l’ambita preda e a lasciarle spupazzare un pochino il bel biondo, altre ragazze invece, malconce per lo scontro ma felici di aver toccato quel corpo perfetto o di aver strappato un pezzetto della divisa di Naruto, brandendolo come se fosse stato un trofeo di caccia conquistato, erano in suprema estasi mentre osservavano ipnotizzate il petto bronzeo di Naruto, messo in bella mostra grazia ad uno strappo della divisa provocato da un kunai, sbavavano impunemente sui muscoli guizzanti imperlati di sudore dell’atletica volpe e fra un sospiro e l’altro sussurravano:

- Com’è così fisicamente poco Uchiha … quant’è forte … quant’è sexy … come sarebbero belli i 15 nostri figli, tutti biondi, con gli occhi azzurri, ma soprattutto senza una papera morta in testa!!!-  trillavano estatiche le Uchiha, con lo Sharingan sostituito da tanti cuoricini rossi colmi di passione e lussuria repressa.

Sasuke, preda di un’inspiegabile voglia di friggere le sue antenate maniache, stava per sfoderare la katana quando quel maledetto del suo nii-san gli fece segno di guardare più attentamente il cuore di quella battaglia senza quartiere e con suo sommo orrore vide qualcosa che lo sconvolse profondamente.

Fra la mischia si erano aggiunti a tradimento anche degli shinobi, degli UOMINI, oltretutto Uchiha, che non erano intervenuti per soccorrere le donne del Clan in difficoltà, ma attentavano impunemente al fondoschiena del Dobe, tentando di palpare la pelle scoperta o di strusciandosi lascivamente addosso all’Usuratonkachi.

Sasuke aveva deciso: avrebbe sterminato il suo stesso clan, con l’aiuto, non richiesto, di Sai, Gaarae Neji che a loro volta non gradivano tutta quella confidenza col loro amico … ma ci pensò Madara a precederli tutti.

Con lo Sharingan Ipnotico attiva Madara sembrava un demone inferocito, i suoi colpi micidiali  non risparmiavano né uomini né donne, perché ben sapeva di che pasta erano fatti i membri del suo Clan e quando doveva inculcare loro un concetto doveva usare le maniere forti, anche spedendoli tutto nello Tsukuyomi se necessario!

Quando quella marmaglia di traditori si accasciò a terra stremati dall’orribile illusione infernale dove il loro Capoclan gli aveva fatti precipitare, Madara afferrò per il collo uno dei miserabile che aveva osato toccare il biondino e a denti stretti ribadì, per la seicentesima volta, quello che era loro proibito fare, pena la rasatura dei capelli e se recidivi, una morte lenta ed atroce.

-Quante volte vi ho detto che NESSUNO deve sfiorare Naruto con un solo dito?! Sono stato sufficientemente chiaro?-  sibilò con voce sepolcrale Madara al povero malcapitato, ma in quanto membro degli Uchiha, il malcapitato era geneticamente  sprezzante di ogni pericolo e quando un portatore dello Sharingan vuole qualcosa nulla lo può fermare dall’ottenerlo, anche a costo di esibire in pubblico un orrido taglio di capelli, sorte a detta di ogni Uchiha, peggiore della morte!

-Lui è libero di stare con chi vuole, ma visto che Naruto-kun è così timido noi cerchiamo di corteggiarlo “discretamente” e tu non puoi impedircelo!-  replicò ostinatamente il cocciuto Uchiha, che presto avrebbe sfoggiato un’acconciatura da Bonzo per tale insubordinazione al suo Capoclan, suddetto capo che replicò in tale democratica maniera.

-Perché QUI comando IO, perché IO lo Sharingan Ipnotico e tu no, perché sono più grosso, più forte e più affascinante di te e se non ti sta bene, prima ti rifaccio lo scalpo e poi ti faccio fuori!!! E’ tutto più chiaro adesso?!-  disse molto pacatamente Madara mentre sfoltiva a casaccio le doppie punte allo sventurato Uchiha, tagliuzzandogli distrattamente un orecchio e un sopracciglio.

-Cristallino, Capo!!!-  un Uchiha poteva sopportare qualunque tipo di tortura fisica e psicologica, ma i capelli NO!!!

-Sei uno sconsiderato Madara! Naruto non è al sicuro qui con voi Uchiha! Con noi Senju sarà ben protetto e al sicuro da voi animali!-  tuonò Hishirama, Capoclan  supremo dei Senju, giunto nel quartiere dei suoi alleati che considerava più pericolosi dei nemici che stavano fuori da loro piccolo villaggio … a volte si pentiva amaramente di aver stipulato quella tregua coi loro mortali nemici, ma da quando Naruto era giunto nel loro villaggio il rapporto ostile fra i due clan stava notevolmente cabiando in positivo, mentre il conflitto personale fra lui e Madara si era inasprito ulteriormente, se non fosse stato per la pazienza infinita del biondo nel sedare le loro liti con la ragionevolezza dei suoi micidiali Rasengan a quest’ora avrebbero trascinato i loro Clan in una nuova guerra.

A Sasuke non sfuggì come il Capo dei Senju guardava il corpo seminudo di Naruto, c’era un desiderio struggente nei suoi occhi, anche se non era minimamente paragonabile a quello bruciante di Madara, ma comunque il Vendicatore degli Uchiha, anche se non se ne spiegava la ragione razionale, non gradì minimamente quelle attenzioni al suo biondo ex-amico.

-Tu, come OSI mettere piede nel mio territorio, miserabile!!! IO ho trovato Naruto, IO l’ho salvato, appartiene al Clan Uchiha, APPARTIENE A ME!!! Non devi guardarlo, non devi nemmeno pronunciare il suo nome e se cercherai di portarmelo via, ti ucciderò!-  Madara non lo voleva morto, lo voleva cancellare dalla faccia del pianeta, bruciare il suo corpo e disperdere le sue ceneri al vento e a quanto sembrava anche Hishirama sembrava pensare la stessa identica cosa, ma i due ninja non ebbero mai modo di ammazzarsi a vicenda, perché Naruto si frappose nuovamente fra i due contendenti, li afferrò saldamente per il collo e li scaraventò violentemente contro le abitazioni del Quartiere Uchiha.

Il chakra di Naruto turbinava potente come un uragano sopra le teste dei due cocciuti combattenti e con voce piena d’ira, tanto da far accapponare la pelle di Sasuke, urlò quest’è esatte parole.

-Io non appartengo a nessuno!!! Non sono né un Senju né un Uchiha, io appartengo solo a me stesso e se vi azzardate ancora una volta a litigare per il sottoscritto come se fossi di vostra esclusiva proprietà, giuro che vi ammazzo! Specialmente tu, Madara!!! -  ringhiò Naruto infuriato come non mai in vita sua, quei due imbecilli sembravano due galli in un pollaio e lui aveva tanta voglia di tirare il collo ad entrambi!!!

Però fra i due era Madara quello che non gli dava un attimo di tregua, né nel futuro né nel passato a quanto sembrava.

Madara cominciò a ridere, una risata sinistra che non aveva nulla di allegro, si tirò faticosamente in piedi e tenendosi un fianco dolorante incespicò fino a fronteggiare gli occhi fiammeggianti di Naruto; leccandosi il labbro sanguinante non smise nemmeno per un attimo di ammirare quella figura fiera e testarda che continuava a sfuggirgli di mano costringendolo ad inseguirlo in quella caccia senza fine.

-MAI, tu sei soltanto mio Naruto!!!-  affermò con infinita arroganza Madara, mentre tentava d’afferrarlo per la vita e stringerselo addosso, lui adorava le sfide impossibili e contro quel bel biondino non avrebbe mai perso e presto sarebbe stato solamente suo.

-Tsè forse nei tuoi sogni, fottuto porcospino hentai!!!-  replicò stizzosamente Naruto, sfuggendo alla presa ferrea del Capoclan degli Uchiha, che a volte era più molesto di una sanguisuga e infinitamente più hentai e pervertito del suo compianto ero-sennin … ogni tanto gli sfiorava anche il dubbio atroce che il piccolo Jiraiya avesse subito l’influenza negativa di quello sporcaccione di Madara trasformando il suo sensei  nell’ero-sennin del futuro che ricordava così bene, visto che più di una volta li aveva sorpresi a fare i guardoni alle terme, Jiraiya con le ragazza e Madara con la povera kitsune! Quei due erano un’associazione a delinquere!!!

Sospettava quasi che Jiraiya, dietro ricompense di dubbia provenienza, spifferasse all’Uchiha Maniaco i posti segreti dove lui andava ad allenarsi in santa pace, visto che ogni volta che stava per denudarsi a causa del caldo eccessivo, quell’hentai di Madara sbucava dal nulla tentando di sedurlo (secondo il romanticismo di Madara) o di stuprarlo (secondo l’opinione di Naruto), per fortuna Izuna interveniva tempestivamente per salvare Madara dalla furia di Naruto … quasi quasi preferiva quando il capo di l’Akatsuki gli dava la caccia per prendergli Kyuubi invece di essere continuamente molestato da quel porcospino maniaco!!!

Per tutta quella scena drammatica da soap-opera Sasuke era rimasto paralizzato dallo shock tanto che Itachi, sempre punzecchiandolo col suo kunai, pensò che il suo povero otooto fosse svenuto con gli occhi aperti, in realtà Sasu-Scoiattolo stava tentando di fare il punto della situazione su di una lavagna a forma di ghianda:

Madara, quel porcospino hentai del mio antenato che nel futuro sta tentando di distruggere il mondo e di far fuori l’Usuratonkachi, nel passato invece stava tentando di farsi il suo … cioè voleva dire farsi il suddetto Dobe alle sue spalle …

MA IO LO AMMAZZO!!! Era ufficiale, lo Scoiattolo nel cervello di Sasuke aveva decretato la morte di Madara Uchiha, colpevole di appropriazione indebita di Dobe altrui; lui e Naruto avevano degli affari in sospeso e solo il Vendicatore degli Uchiha poteva disporre della persona dell’Usuratonkachi come più gli appagava … non sapeva ancora cosa voleva farci esattamente, ma essendo lui un genio, prima o poi gli sarebbe venuto in mente!!!

Itachi e gli altri, ignari delle turbe psichiche del più giovane degli Uchiha, fissarono esterrefatti il viso contratto dall’ira di Naruto.

Il suo sguardo non aveva i riflessi dorati del potere eremitico né il rosso scarlatto di Kyuubi faceva capolino dai suoi grandi occhi celesti.

Al suo posto c’era il Rinnegan.

 

 

ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:

 

Ladyash: Udite, Udite!!! O Leggete, Leggete, come vi pare!!! Per ordine della sublime autrice, me medesima, stabilisco che d’ora in poi i personaggi in questo ameno spazio di riflessione post-capitolo (o come la vedo io lagnarsi inutilmente con un’autrice)  appariranno in versione Super Deformed (tanto perché non li avevo torturati abbastanza nel precedente capitolo), così è deciso e ogni lamentela è del tutto inutile con la sottoscritta!!! Muuaahhh!!!

Sasu-Scoiattolo: Perché cavolo devo essere uno scoiattolo!!! Uno scoiattolo non è né fico né sexy, voglio essere qualcos’altro immediatamente!!!

Ladyash: Lamentati con l’autore del manga visto che il nome te l’ha dato lui, fosse stato per me ti avrei fatto fuori immediatamente!!! Ma se preferisci posso farti diventare un Nagin-Sasu!!! Ho giusto un Signore Oscuro che adorerebbe occuparsi di te! Non ha la risatina sadica di Orochimaru e nemmeno i suoi lunghi capelli neri, in compenso non dovrai più portare quegli orridi kimoni, ma una palandrane nera informe, che ne dici?

Sasu-Scoiattolo guarda disgustato Saku-Lumaca che tenta di strisciargli addosso ricoprendolo di bava appiccicosa.

Saku-Lumaca: Sasuke-kun è da sbavo!!!

Sasu-Scoiattolo: Nii-san!!! Salvami!!!

Itachi-Marmotta: E che palle otooto!!! Ti ho parato il culo per quarantatre volumi, adesso arrangiati da solo!!!

Disse Itachi mentre si faceva spupazzare dall’autrice.

Madara-Porcospino: Muuaahh!!! Adesso Na-chan è tutto mio!!!

Iruca-Delfino: Te lo scordi razza di maniaco!!! Non permetterò mai che un hentai come te frequenti il mio piccolo e puro Na.chan!!!

Minato-Coniglietto versione fantasmino: Rasengan!!!

E Madara-Porcospino volò via fra le stelle del cielo, formando la Costellazione del Porcospino Solitario.

Madara-Porcospino: Tornerò e me lo farò!!!

Naruto-Volpacchiotto: Iruka sensei!!! Papà!!! Meno male che ci siete voi a proteggermi!!!

Kakashi-Bau: Non per molto!!! Iruka sei mio!!!

Iruka-Delfino: Salvatemi!!!

E l’arrapato Jounin rapì il povero e casto Chunin.

Kyuubi-Alice: Vieni qui bel coniglietto, avevo giusto voglia di fare uno spuntino veloce!!!

Minato-Coniglietto versione fantasmino: WWF, Greenpeace, HELP!!!

E fu così che Alice inseguì il Bian Coniglio per sgranocchiarselo ben bene.

Naruto-Volpacchiotto: Sigh! Sono rimasto di nuovo solo!!!

Gaara-Tasso, Sai-Wolf, Neji-Ermellino e Izuna-Gatto: Non temere, Na-chan ci prenderemo noi cura di te!!!

Naruto-Volpacchiotto non ha minimamente notato i ghigni famelici dei suoi amichetti.

Sasuke-Scoiattolo mentre tenta eroicamente di abbattere Saku-Lumaca: Se palpate il Dobe senza di me vi ammazzo!!!

Sai-Wolf: Perché, tu e Sakura siete una coppia così appiccicos … cioè unità!!!

Sasuke-Scoiattolo. Non me lo ricordare!!!

Madara-Porcospino che intanto sta conquistando la Galassia: Izuna ti ammazzo!!! L’Urusai è mio!!!

Izuna-Gatto: Come dici Nii-san? Non ti sento!!! Naruto-kun andiamo alle terme, cos’ staremo tutti più comodi

Madara-Porcospino: Mi vendicherò!!!

Tutti gli altri esseri del Cosmo: Sai che novità!!!

Ladyash che accarezza le orecchie soffici di Itachi-Marmotta: Ci vediamo nel prossimo capitolo!!! Oh, ma ci sei anche tu?

Oro-Serpy: Salvatemi!!!

Kabuto-Koala che sta stritolando il povero serpentone: Ora che vi ho trovato non vi lascerò più!!!

Oro-Serpy: Che culo!!!

 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

 

* Vi ricordo che Itachi è alto quasi un metro e ottanta, quindi Naruto può tranquillamente guardare Sasuke dall’alto in basso, Madara invece non ha questo problema perché me l’immagino alto come Jiraiya, sul metro e novanta

** Per chi non lo sapesse Neji significa “vite” probabilmente riferito alla tecnica della Rotazione Suprema e visto che non trovavo degli insulti più azzeccati per il personaggio mi è venuta in mente solo quello squallido gioca di parole, chiedo perdono!!!

***  Urusai significa “Noioso” o “Chiassoso” che secondo Madara rispecchia appieno Naruto, anche perché c’era già Sasuke che lo chiamo Dobe così ho preferito diversificare gli insulti al povero Naruto (NdNaruto  Grazie tante!!! NdA  prego, figurati!!!)

**** Per chi non lo ricordasse il nome di Sasuke significa Scoiattolo, quello di Itachi Marmotta (alcuno sostengono Donnola, ma vorrei evitare di associare Ron Weasley con Itachi e quindi Marmotta va benissimo),  ho associato volutamente il Porcospno a Madara per via della sua capigliatura che ricordano gli aculei del Riccio, in realtà il nome di Madara è riferito ad un qualcosa che “copre” o “cela” penso che l’autore si riferisse alla maschera arancione che “cela” la sua identità … qualcuno a fatto caso che la maschera è arancione? Il colore preferito di Naruto … non so cosa possa significare il nome di Izuna, ma nella fanfiction lo vedrete spesso in veste felina che tortura il suo adorato nii-san e Sasuke.

RINGRAZIAMENTI:

Reader: Mio tesoro, cosa farei senza di te!? Mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi del nuovo capitolo ... chissà come ti sarà venuto in mente questa idea balzana che a Madara paiccia Naruto ... di sicuro ha le idee più chiare di Sasuke, ma vedrai cosa ti combinerò nei prossimi capitoli!!! A presto, mio caro!!!

Agito: Ora sai perchè Naruto è più alto di Sasuke, ma le sorprese per il nostro Vendicatore sono solo all'inizio!!! Muuuaaahhh!!! Vedrai cosa gli combinerò, è una promessa!!!

Sara90: Spero che per ora tu possa accontentarti delle torture psicologiche che ho inflitto al caro Sasu-Scoiattolo, ma sarai felice di sapere che nel prossimo capitolo ci sarà un lungo flashback su quello che Naruto ha passato in questi anni, con Madara, il piccolo Jiraiya e altri 3 personaggi (due esistenti nel manga e uno quasi inventato, capirai quando leggerai) che spero apprezzerai ... Itachi come Izuna si divertiranno tanto sulle disgrazie dei loro fratelli!!! Meno male che sono figlia unica!!!

Skadi: Penso di aver risposto al tuo quesito, ma nel prossimo episodio racconterò cos'è successo a Naruto in questo lasso di tempo, Itachi avrà ovviamente un ruolo importante (è riuscirà a molestare Naruto con successo, non temere) Madara è psicopatico, un pò come il Tobi che abbiamo imparato a conoscere, ma con l'arroganza abissale degli Uchiha, strafottente come pochi!!! Io l'adoro, sasuke un pò meno, mentre Itachi e Izuna si divertono come matti!!! Come noi del resto!!! Muaahhh!!! Non temere, l'angolino dell'isteria di massa sarà ancor più delirante, te lo prometto!!! Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo, a presto!!!

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Capitolo 4
*** UNA FAMIGLIA DECISAMENTE ATIPICA ***


CAP 4

UNA FAMIGLIA DECISAMENTE ATIPICA

                                               Capitolo 4

 

 

 

 

Salve a tutti, scusate per l’attesa, ma ho un paio di problemini che sto cercando di risolvere col lavoro e quindi mi è toccato trascurare le fan fiction che sto scrivendo, spero che capirete!!! Quindi senza ulteriore indugio godetevi il nuovo capitolo, ma soprattutto il nuovo personaggio presente in esso, sia chiaro questo personaggio è esistito nella saga di Naruto, anche se l’autore non l’ha mai citato esplicitamente, ma ho comunque dovuto immaginare come sarebbe stato se Kishimoto che ne avesse parlato e come sempre attendo con impazienza le vostre recensioni per sapere se il capitolo è stato di vostro gradimento, a presto, Ladyash

 

 

 

 

Sasuke ancora non si capacitava di tutte quelle sconcertanti sorprese che il Dobe stava sfoderando una dietro l’altra … che fosse solo l’inizio?

-I suoi occhi erano differenti da quelli violetti di Nagato … -  affermò con sicurezza Konan, nonostante le sue precarie condizioni di salute le impedissero di riflettere lucidamente.

Le pupille di Naruto era completamente celesti mentre scarlatti cerchi concentrici si espandevano sulla sua superficie come l’acqua increspata dalla caduta di un sasso, forse dipendeva dal chakra di Kyuubi, ma la kunoichi dai capelli blu non sapeva spiegarsi come faceva il suo kohai a possedere quella micidiale capacità oculare visto che, come per lo Sharingan e il Byakugan, la si poteva ereditare solo alla nascita.

Naruto doveva loro parecchie spiegazioni, ma era ancora impegnato a malmenare sonoramente  Madara, mentre il Capoclan degli Uchiha tentava di palparlo impunemente quando una vocina squillante sfondò i timpani di mezza Konoha.

-PAPYYY!!!-  un’accecante lampo giallo* attaccò Naruto scaraventandolo a terra; Sasuke, temendo che stessero facendo fuori il Dobe prima di lui, sfoderò la katana per ammazzare quel pazzo sconsiderato, ma rimase letteralmente basito quando il feroce assassino si rivelò essere un tenero e puccioso frugoletto di appena tre anni.

-PAPY, SEI TOLNATO!!!-  trillò estatico quel piccolo uragano biondo in miniatura, mentre in perfetto stile koala, se ne stava felicemente abbarbicato sul petto caldo e rassicurante di Naruto e senza la benché minima voglia di staccarsi di lì.

A parte i baffetti da volpe, quel dolce piccino era la copia in miniatura di Naruto: gli stessi arruffatissimi capelli color del sole, immensi occhioni celesti, un paio di guanciotte rosse da  strizzare e un sorriso capace di sciogliere anche un iceberg o addirittura un Uchiha!

-E bravo Naruto! I preziosi insegnamenti di Jiraiya-sama alla fine non sono andati sprecati con te, ti sei dato talmente da fare in questi tre anni che hai avuto persino un figlio!-  chiese maliziosamente Kakashi che voleva conoscere i dettagli piccanti della vita privata del suo ex-allievo e a quanto sembrava ex-verginello!!!

Sakura, Sai, Gaara e Neji erano totalmente esterrefatti da quel delizioso quadretto familiare formato da Naruto e quel bimbo così carino tanto da non riuscire a proferir parola, mentre Sasuke stava per mettere in atto l’ennesimo piano di vendetta contro il Dobe perché, non solo aveva osato perdere la verginità prima di lui, ma non gli aveva nemmeno chiesto il permesso di dedicarsi ad altre attività fisiche che esulassero dal riportarlo in dietro a Konoha!!!

Sasuke sì che c’è l’aveva una scusa plausibile per trombare a destra e a manca: lui aveva un clan da ripopolare, però mica andava a spassarsela con la prima troietta che gli capitava a tiro senza consultarsi prima col Dobe!!!

No signore, lui da bravo nukenin quale egli era, avrebbe prima sequestrato Naruto per fargliela pagare per tale slealtà nei suoi confronti, poi l’avrebbe legato al suo letto e …

DANNATO SCOIATTOLO IN CALORE COSA SONO ‘STI PENSIERI OSCENI SUL DOBE?!  Pensò Sasuke scandalizzato da se stesso e il suo umore non migliorò quando sentì lo Scoiattolino infoiato nel suo cervello rispondergli stizzosamente  “Si chiamano ormoni, genio!”

Sasuke sapeva che prima o poi avrebbe messo le mani su quel cosino peloso e l’avrebbe fatto abbrustolire per bene sulla griglia del barbecue, ma era altrettanto consapevole che voler uccidere uno scoiattolo immaginario che vive nel proprio cervello lo faceva sentire più dobe del Dobe!!!

Ma tutte le sue folli elucubrazioni mentali si dissolsero nel vento quando vide Naruto poggiare delicatamente la fronte sulla testolina di quel cosino rumoroso e sorridergli: non il solito sorriso giocoso e scanzonato che il biondino rifilava al resto del mondo, ma era IL sorriso, quello raro e prezioso che si riserva solamente alle persone speciali, dove l’amore e l’affetto per si prova per loro traspare in quel semplice gesto, ma era talmente intenso che Naruto pareva brillare di luce propria, più intensa e calorosa del sole stesso.

Sasuke ricordava a stento come si sorrideva in quella maniera … ero lo stesso sorriso che lui riservava timidamente in un tempo lontano ad Itachi o con più trasporto a sua madre, prima che la sua vita si trasformasse in un incubo, ma non ricordava che Naruto fosse mai stato capace di farne uno anche solo vagamente somigliate a quello originale … nemmeno per il suo prezioso Iruka sensei … ne tanto meno per lo stesso Sasuke, che per anni Naruto aveva urlato ai quattro venti di considerarlo come un fratello.

E ora un’insignificante moccioso si beava di quel sorriso che spettava a lui di diritto e questo Sasuke non poteva proprio accettarlo, si sentiva tradito e stava per commettere una sciocchezza quando Naruto cominciò a litigare furiosamente col loro stupido maestro.

-Che diavolo dice sensei?! Shi-chan non è mio figlio!!!-  urlò indignato Naruto, tremendamente imbarazzato dall’essere considerato padre a così giovane età.

-Ma se è identico al sensei Minato?!-  replicò sinceramente stupito l’ex-portatore dello Sharingan.

-Lui è mio  … nonno … -  rivelò imbarazzato Naruto mentre accarezzava la testolina dorata del suo giovane antenato tutto intento a giocare con uno dei cristalli della collana appesa al collo di suo “Papy”

-Quello è Arashi Namizake?! No, aspetta un secondo, ma allora questo significa che quel bambino è il futuro padre di Minato sensei!!!-  urlò sconvolto il jounin mentre Sasuke, Sakura e tutti gli altri ninja del futuro continuavano a spostare lo sguardo un tantino allucinato fra il puccioso nonnino e l’aitante nipotino che lo teneva amorevolmente in braccio.

Alla risposta affermativa di Naruto non solo Kakashi sbiancò visibilmente sotto all’onnipresente maschera, ma addirittura Itachi mostrò segni di profondo stupore, perché avendo fatto parte degli AMBU di Konoha in passato, era uno dei pochi che conosceva la vera identità del padre di Naruto.

-Tu conosci la vera identità di tuo padre, Naruto-kun?-  gli chiese serio il maggiore degli Uchiha, il biondino strinse maggiormente a sé il piccino come se Itachi glielo volesse strappare via dalla braccia da un momento all’altro e alzando fieramente il mento in segno di sfida, ricambiò lo sguardo penetrante dell’Uchiha.

-Minato Namizake era mio padre-  e pronunciando quel nome Naruto non poté nascondere un moto d’orgoglio e di commozione nella voce, da bambino era stato un tormento non avere nemmeno una fotografia dei suoi genitori, ma essere allo scuro persino dei loro nomi era stato persino peggio.

-Namizake? Io ho già sentito questo nome … -  cominciò a riflettere ad alta voce Sai, cercando di associare quel nome ad un volto.

-Dunque cerchiamo di ragionare con calma: se quel bambino è il futuro padre del sensei di Kakashi e contemporaneamente il nonno di Naruto questo significa che … il sensei di Kakashi era il padre di Naruto!!! Ma chi era il suo sensei, maestro? Questo Minato Namizake non mi pare d’averlo mai sentito nominare prima al Villaggio della Foglia … -  chiese Sakura più confusa che mai, ma fu Itachi a chiarirle ogni dubbio.

-Forse perché tu lo conosci col nome di Quarto Hokage … -  con la sua solita pacatezza Itachi rivelò quella sconvolgente verità tanto che i poveri ed ignari shinobi ebbero delle singolari reazioni emotive al riguardo: Sakura, comprendendo di aver malmenato per anni l’unico figlio del venerabile Yodaime, pensò che sua madre l’avrebbe uccisa per essersi lasciata sfuggire un simile partito; Sai era talmente sbalordito da assomigliare a Rock Lee tanto erano sgranati i suoi occhi; Neji come suo solito inveiva contro il Destino avverso perché gli pareva di essere finito dentro una di quelle la soap-opera strappalacrime che gli piaceva tantissimo guardare di nascosto a Villa Hyuuga; gli unici che avevano un comportamento controllato erano Gaara e Sasuke, anche se quest’ultimo rimase impassibile per circa trenta secondi, salvo poi scattare come una molla alla gola di Kakashi sensei per urlargli contro:

-RAZZA DI DEFICIENTE, QUANDO PENSAVI  DI DIRCI CHE NARUTO ERA IL FIGLIO DEL QUARTO HOKAGE?!-  gli chiese “gentilmente” Sasuke scuotendo Kakashi come una maracas.

-Ops … mi era passato di mente!-  rispose imbarazzato il jounin, grattandosi la testa.

-PASSATO DI MENTE?!-  Sasuke era sconcertato, ora capiva perché fosse diventato uno stragnocco da paur … cioè così forte in quanto figlio del leggendario Quarto Hokage, ma una cosa la sapeva con certezza: Erede dello Yodaime o meno, Naruto Uzumaki sarebbe sempre rimasto il solito Dobe, anche se altolocato!!!

Attirato da quelle urla disumane, Madara rinunciò a torturare quei pervertiti dei fan del suo Naruto e si precipitò verso quel galletto spennacchiato del suo pronipote isterico per scannarlo con le sue mani, ma quando il piccolo Arashi vide il Capoclan degli Uchiha dirigersi a passo spedito verso di loro, gli si fiondò in braccio urlando a squarcia gola:

-MAMY!!! SEI TOLNATO ANCHE TU!!!-  trillò felice il piccino che cercava di arrampicarsi sulla chioma spinosa di Madara per salire sulle sue spalle e ammirare il panorama da lassù.

Madara Uchiha arrossì miseramente sentendosi apostrofare per l’ennesima volta come “mamma” dal piccolo Arashi; nessuno del suo clan osava sfotterlo per quel affettuoso nomignolo né tanto meno lo facevano i Senju semplicemente perché erano estremamente invidiosi di lui!!!

A parte pochissimi eletti, il piccino si lasciava coccolare solamente da lui e Naruto e se qualche malcapitato tentava di spupazzarlo senza il suo consenso il bambino sfoderava la sua tecnica segreta: Lo Sguardo del Volpino Triste, micidiale arma psicologica che consisteva nel fronteggiare  l’avversario con gli occhioni tristi e pieni di lacrime e con tanto di labbro inferiore tremulo ... neanche lo Shringan Ipnotico poteva sconfiggere tale diabolica arte oculare, tramandata inconsapevolmente nel Clan Namizake di padre in figlio, e Kami solo sapeva quante volte Madara ci avesse provato a resistergli, ma con scarsissimi risultati, visto che puntualmente soddisfaceva qualunque capriccio del piccolo Arashi ogni volta che il suo musetto volpino era infelice ...

Anche Naruto era ferratissimo in quella tecnica, solo che invece di piegare il suo avversario ai suoi desideri era l’avversario che tentava di piegare Naruto su una qualunque superficie piana per spupazzarselo e non di coccole: quella famigerata tecnica era stata soprannominata da Madara, lo Sguardo della Kitsune in Calore e nessun essere vivente dotato di occhi o Sharingan poteva resistergli!!!

 

                                FLASBACK DI MADARA

 

Da quando Naruto aveva deciso di prendersi cura del piccolo Arashi come se fosse stato il suo fratellino, quel piccolo, all’epoca poco più grande di un pulcino, venne portato in seno agli Uchiha e con le sue risatine infantili e i grandi occhioni celesti curiosi di esplorare il mondo, conquistò facilmente quel clan di musoni che lo nominò sua mascotte ufficiale.

Tutto il suo gattonare per Villa Uchiha o ogni suo tentativo di reggersi in piedi per più di due secondi prima di ruzzolare a terra erano considerati eventi epocali dalla Stirpe dello Sharingan, ma ciò che entusiasmava veramente l’intero Clan erano i suoi primi gorgheggi: le scommesse sulla prima parola pronunciata correttamente da Arashi avevano toccato livelli vertiginosi, ma dovettero attendere quasi un anno quando finalmente il piccino si decise ad esclamare sonoramente:

-LAMEN!!!-  nonostante avesse qualche problemino di pronuncia sulla R**, Naruto che in quel preciso momento si stava abbuffandosi della decima scodella di ramen della giornata, sentendolo declamare il nome del cibo degli Kami con quella vocina soave e leggermente sbavante, quasi si commosse per l’evento, contemporaneamente Madara prendeva a capocciate il muro mentre osservava un Izuna ghignante incassava i soldi della scommessa al posto suo perché il Capoclan Uchiha aveva giurato che la prima parolina di Arashi sarebbe stata “Hentai” visto la frequenza con cui Naruto apostrofare Madara con quell’appellativo almeno venti volte al giorno … ma proprio come Naruto, una volta che Arashi ruppe gli argini non  ne volle più sapere di starsene zitto e stupì i presenti pronunciando il secondo vocabolo della giornata:

-PAPY!!!-  trillò felice il piccino abbracciando con trasporto Naruto, talmente sbalordito da come Arashi l’aveva chiamato da far cadere le bacchette a terra e piangendo calde lacrime di felicità strinse maggiormente a sé quel piccolo tesoro insostituibile, persino quello scorbutico di Madara sembrava sorridere davanti a quel quadretto disgustosamente felice, ma quando il piccolo Arashi lo vide cominciò a balbettare la sua terza parola, che rimase celebre per l’eternità nella storia dell’intero Clan Uchiha.

-Ma … Ma … Ma … -  balbettò Arashi-kun, tendendo le manine verso l’imponente Capoclan per farsi prendere in braccio, Madara che tentava di celare la profonda commozione che gli serrava la gola dietro al suo solito sguardo impenetrabile, prese quel fagottino rumoroso fra le braccia gongolando al pensiero di sentir pronunciare anche il suo nome da quella vocina argentina.

-MAMY!!!-  esclamò felice il bambino, arrampicarsi spensieratamente sulla schiena enorme di Madara, tirandogli ciocche di capelli neri qua e là, fino ad arrivare alla cima di quella montagna umana.

-D’OH!!!-  fu l’unico commento del Capoclan degli Uchiha che rimase in stato di shock per tre giorni di fila … quello era decisamente peggio che finire dentro ad uno Tsukuyomi!!!

 

                          

                                 FINE FLASHBACK DI MADARA

 

 

Madara aveva tentato in tutti i modi di farsi chiamare col suo vero nome, col rispetto che gli era dovuto dal resto del mondo, ma quando vedeva gli occhi di Arashi disperarsi perché credeva che la sua adorata Mammina non gli volesse bene, l’Uchiha lo poggiava delicatamente su una spalla e saltavano da un ramo all’altro della foresta, Madara portava il piccolo Arashi fra le vette più alte delle montagne che sovrastavano il loro Villaggio, così che potesse accarezzare i pulcini implumi delle aquile o per fargli ammirare il panorama mozzafiato che si poteva scorgere da lassù … Arashi dimenticava la tristezza e si addormentava felice fra le braccia possenti della sua Mammina e Madara poteva concedersi il lusso di levarsi la pesante ed opprimente maschera del glaciale Capoclan degli Uchiha e permettersi di essere semplicemente se stesso … sedendosi sotto ai mandorli in fiore tenendo amorevolmente il piccino fra le sue forti braccia, tutto era quasi perfetto … se solo ci fosse stato anche Naruto a condividere con loro il tramonto e la brezza leggera della sera sulla montagna, lo sarebbe stato completamente.

Con un sospiro di rassegnazione accarezzò quella zazzera ribelle e per non far capire al resto del mondo che adorava coccolare quel pulcino ruffiano di Arashi prese a lamentarsi come suo solito col suo otooto.

-Perché devo essere io la madre di questo moccioso impertinente!? Al massimo potrei essere il suo venerabile e strafico padre, mentre Naruto, in quanto mia esclusiva proprietà personale, dovrebbe essere mia moglie e di conseguenza la madre del moccioso, segregato a vita nei miei appartamenti privati con indosso nient’altro che un grembiulino di pizzo bianco a coprirgli il suo … -  prima che quel porcospino maniaco potesse attirarsi le ire del biondo shinobi per il suo linguaggio scurrile, Izuna replicò alle finte proteste del fratello maggiore.

-Perché tu lo costringi con la forza a mangiare le verdure, gli fai lavare i denti tutte le sere e lo fai andare a letto presto se no non gli racconti di tutti i ninja che hai squartato in vita tua come favola della buona notte; se dipendesse da Naruto giocherebbe tutto il giorno, rotolandosi nel fango e mangiando ramen dalla mattina alla sera, quindi sei più che perfetto per ricoprire il ruolo di Mammina del piccolo Shi-kun, non sei d’accordo nii-san?-  gli chiese Izuna facendo l’occhiolino ad Arashi che sghignazzò allegramente alle spalle della sua Mamy.

Madara gli rispose con un’occhiataccia e un grugnito stizzito a quelle parole che oltraggiavano la sua virilità di guerriero, ma Izuna decise di prendere ancora in giro il suo nii-san preferito (NdMadara  Grazie tante, sono anche l’unico!!! NdIzuna  Sono solo dettagli!!!)

-Ma se non te la senti nii-san, credo che ci siano molti volontari che sarebbero più che felici di mandare alle ortiche la loro mascolinità e sostituirti nel ruolo di Mamma del piccolo Arashi, cosicché possano stare appiccicati al fianco di un Papino carino come Naruto per prendersi cura di entrambi  … -  Izuna non riuscì a finire la frase che subito il Capoclan degli Uchiha urlò incazzato.

-Se qualcuno prova a sfiorare mio marito e il mio bambino io lo ammazz… Izuna, che cavolo mi fai dire?! Sei uno stronz … -  ma Madara non poté imprecare come uno scaricatore di porto in santa pace perché venne interrotto da uno dei raccapriccianti gridolini d’estasi di Sakura che tentò di strappargli di mano il piccolo Arashi per strapazzarselo di coccole, ma quando il bimbo si trovò di fronte a quel marshmallow rosa deambulante che cercava di afferrarlo, scoppiò a piangere terrorizzato. (Avete presente il simpatico omino gigante nel film di Ghostbusters? Ecco immaginatevelo rosa !!! Rabbrividiamo!!!)

-UHHHAAA, QUEL MOSTLO  LOSA VUOLE MANGIALMI!!!-  singhiozzò spaventato Arashi, mentre nascondeva la testolina bionda sulla spalla di Madara per non vedere l’orrida kunoichi dai capelli confetto e avere gli incubi a vita.

Madara entrò immediatamente in modalità Mamma-Uchiha per difendere il suo piccino da quell’orrida creatura rosa: qualunque donna una volta divenuta madre difende il suo bambino da qualunque minaccia con le unghie e i denti, ma quando è un ragazza Uchiha che mette al mondo un figlio essa si strafigura in un’entità talmente spaventosa e diabolica che le madri spartane a suo paragone erano delle amorevoli maestre di asilo nido!!! Persino i loro compagni le temono, ma sanno che la famiglia viene prima di tutto per il loro Clan, non possono farne a meno, c’è l’hanno scritto nel sangue … ora immaginatevi Madara Uchiha, diabolico e spietato assassino, dotato di un istinto materno paragonabile a quella di una feroce lupa alfa, con Sakura che tenta di toccare il suo prezioso cucciolo senza il suo permesso … probabilmente nulla di buono … per il Marshmellow Rosa, s’intende!!!

-Tsukuyomi!!!-  lo Sharingan Ipnotico di Madara scaraventò Sakura in una dimensione infernale, dove tutti i ragazzi carini del suo Villaggio e di quelli limitrofi, nonché di tutti gli spietati e strafichi nukenin di grado S in circolazione, erano tutti irrimediabilmente gay ed innamorati persi del posteriore sodo di Naruto, mentre a lei non la cagava di striscio nemmeno Rock Lee che era troppo intento a sbavare dietro Gaara!!!

 

(NdSakura  Mamma mia che incubo terribile, meno male che era solo un’illusione!!! NdTutti gli Shinobi  Veramente siamo tutti gay e ci fai schifo!!! Naruto faccelo vedè, faccelo toccà!!! NdNaruto  Siete degli Hentai!!! NdSakura  Nuuuu!!!)

 

E mentre Sakura riprendeva conoscenza in un angolo, Naruto caricò di mazzate Madara e si riprese il suo adorabile nonnino per cullarlo dolcemente e farlo calmare, in quel momento si avvicinò ai due biondini Sasuke, che squadrava corrucciato quel moccioso che distraeva l’attenzione Naruto da lui, stranamente il bambino non si spaventò davanti a quello sguardo da killer psicopatico, ma gonfiò le guanciotte rosate e aggrottando le delicate sopracciglia dorate sfidò il Vendicatore degli Uchiha urlandogli contro:

-PAPY  E’ SCIOLO MIO, BLUTTA PAPELA SPENNATA!!!-  affermò con serietà Arashi, stringendosi più forte al petto di Naruto e facendo la linguaccia ad uno esterrefatto Sasuke: l’ultimo degli Uchiha era sopravvissuto agli scherzetti sadici di suo fratello, sfuggito agli attacchi multipli delle sue fan ninfomani, affrontato enormi serpentoni viscidi, ma mai nessuno aveva osato mancargli di rispetto in quella maniera così irrispettosa e subito lo Scoiattolino Psicotico nel suo cervello invoca vendetta e lui per una volta è d’accordo col petulante roditore.

-Tu, moccioso … -  esordì il Vendicatore, puntando minacciosamente un dito sul nasino del piccolo Arashi, ma il futuro padre dello Yodaime non si lasciò certo intimorire da quella papera spettinata e coi suoi splendenti dentini da latte morse ferocemente quel fastidioso dito sul suo naso, tentando, possibilmente, di staccarglielo di netto.

Sasuke correva qua e là per il quartiere Uchiha, urlando come un pazzo contro quel malefico moccioso che si era arpionato al suo dito e che non ne voleva sapere di mollare la presa.

L’ira prese il sopravvento sul proverbiale sangue freddo di Sasuke e il suo braccio venne percorso da una potente scarica elettrica, come se stesse per lanciare il suo micidiale Chidori contro quel dannato moccioso per neutralizzarlo definitivamente, ma se i piccoli Uchiha erano universalmente considerati dei geni, i giovani Namizake erano degli autentici demoni***  in fatto di tecniche ninja; tant’è che l’istinto di Arashi lo avvertì del pericolo che incombeva su di lui e con un balzo felino mollò la presa sul dito dell’Uchiha e come aveva visto fare un milione di volte al suo Papy raccolse tutto il chakra che celava in sé e lo scagliò contro quella papela antipatica urlando:

-LASENGAN!!!- fortunatamente per Sasuke quella piccola peste non era ancora lontanamente potente quanto Naruto, altrimenti la sua testa sarebbe volata via dal collo come una foglia secca che si staccava dal ramo, ma la concentrazione di chakra fu abbastanza forte da arruffargli i capelli e mandarlo a gambe all’aria come un’idiota, mentre uno sghignazzante Arashi planò dolcemente fra le braccia di un Itachi che lo ricambiò con un ghigno altrettanto compiaciuto nel vedere il suo dolce otooto fare la figura del fesso … ah, gli ricordava i bei tempi andati quando da bambino tentava di farlo fuori per gioco, ma Sasuke aveva sfortunatamente il vizio di sopravvivere ai suoi agguati!!!

Sasuke, il Vendicatore degli Uchiha, nukenin di livello S, imprendibile ricercato dalle cinque nazioni ninja si faceva sconfiggere miseramente da un mocciosetto di appena tre anni con la dentatura più affilata di un piranha … per colpa di quello stronzetto gli sarebbe rimasta un’orrida cicatrice a deturpargli le sue dita da pianista!!! Che figura di merda!!!

Trovato! Avrebbe detto a tutti che si era fatto quello sfregio mentre combatteva valorosamente contro Kisame, ma prima che potesse affettarlo come sashimi fresco, il dannato pesce-stronzo l’aveva ferito gravemente, ma grazie alla sua incommensurabile potenza era comunque sopravissuto allo scontro!!! Inutile dirlo, sono proprio un genio!!! Muuuaaahhh!!!    

Sasuke non fece in tempo a complimentarsi con se stesso che subito Naruto gli fu addosso, sollevandolo da terra con una mano e con il Rinnegan che gli pulsava minacciosamente negli occhi, sibilando a pochi centimetri dalla faccia impolverata e incazzata del moro.

-Se provi a toccare di nuovo Arashi giuro che ti ammazzo con le mie mani, Sasuke!-  mai aveva visto Naruto con quella feroce determinazione negli occhi, neanche quando giurava che l’avrebbe riportato a Konoha … quanto era cambiato il Dobe in tutto questo tempo?

Sasuke voltò il viso stizzito per il rimprovero e Naruto, capendo che aveva recepito il messaggio, mollò la presa dal suo collo senza preavviso, facendolo ruzzolare nuovamente col culo a terra, sotto allo sguardo compiaciuto di Gaara, Sai, Neji, Izuna ed Itachi, Naruto andò verso quest’ultimo per riprendersi il piccolo Arashi, che in quel momento era intento a giocare coi lunghi capelli di Itachi.

-Shi-chan non preoccuparti!!! Quella cattiva papera non ti farà mai più del male!!! Altrimenti  il tuo Papy la farà flambé!!!-  lo rassicurò Naruto, sollevandolo in aria e facendogli fare l’aereoplanino sulla sua testa, sapendo quanto il piccolino adorasse quel gioco.

Sasuke stava ringhiando contro quei due Dobe che adesso avevano ripreso bellamente a ignorarlo, ma fu Kakashi a riportare la calma su quello sgangherato gruppo di ninja di cui faceva parte; se sperava di rivedere le chiappe sode di Iruka doveva riportargli indietro il suo allievo prediletto, altrimenti il suo dolce Chunnin l’avrebbe fatto dormire a vita sul divano!!!

-Tutto ciò è molto divertente, ma noi siamo reduci da un viaggio spaziotemporale, siamo stanchi, sporchi, affamati e un letto comodo non mi dispiacerebbe affatto, se poi nel frattempo vorrai raccontarci cosa ti è successo in questi tre anni ne saremo veramente lieti, Naruto-  Kakashi era molto curioso di sapere come se l’era cavata quell’uragano del figlio del suo sensei.

-Ha ragione, sensei! Seguitemi ragazzi, vi porto a Villa Uchiha!-  disse Naruto da perfetto padrone di casa, ma Madara Uchiha non era certo famoso per la sua generosità verso il prossimo in difficoltà  cominciò a sbraitare a destra e a manca che quei parassiti abusivi  non avrebbero mai messo piede in casa sua, Naruto dopo averlo gentilmente persuaso a suo di cazzotti che bisognava aiutare i ninja in difficoltà, usò il semi-cadavere di Madara come zerbino dinnanzi all’imponente ingresso di Villa Uchiha in modo che i “loro” ospiti potessero pulirsi i sandali prima di entrare nella Roccaforte dei portatori dello Sharingan.

Gli shinobi si sentivano osservati dietro i pannelli di riso mentre Naruto li guidava con sicurezza in quell’intricato dedalo di corridoi fino ad arrivare in un’ampia stanza che si affacciava su di un semplice ma profumato giardino interno.

Quando Izuna poggiò delicatamente Konan sul tatami, la kunoichi respirava a fatica e stava perdendo gradualmente conoscenza, Naruto fu subito da lei e stupendo persino un abile ninja medico come Sakura, vide come il suo biondo compagno era diventato abile persino come guaritore.

-Il peggio è passato, Konan-chan; ora devi solamente pensare a riposare-  la rassicurò Naruto, mentre Izuna trasportava la senpai del biondino in una delle innumerevoli stanze per gli ospiti di Villa Uchiha.

Madara se ne stava poggiato rigidamente sulla parete scrutando i presenti come se stesse decidendo in quale maniera sarebbe stato più divertente squartarli, gli shinobi del futuro  erano innervositi dalla sua presenza, ma Naruto, che orami era abituato al suo sguardo da killer spietato, lo ignorò completamente e poggiando Arashi sulle sue ginocchia disse solamente:

-Madara e Izuna sono gli unici che sanno la verità sulla mia presenza qui … diciamo che sanno … lo stretto indispensabile … -  cominciò a dire con circospezione il biondino, c’erano certi segreti che doveva tenere gelosamente custoditi per sé, specialmente con Madara lì presente.

-Ovvero?-  chiesero Kakashi e gli altri, cercando di capire fin dove potessero spingersi con le domande senza vanificare gli sforzi di Naruto compiuti in questi tre anni.

-Che vengo da un futuro disastrato per cambiarlo e portare la pace fra le cinque nazioni dei ninja-  in pratica dovevano stare attenti a tutto quel che dicevano, visto che Naruto, per una volta nella vita, aveva le labbra sigillate su quella missione.

-Certo che se ti sbottonassi di più … - si lamentò Madara, visto che era più semplice portare a termine una missione di livello S da solo che cavare informazioni sul futuro dal bel biondino.

-Cercheresti di stuprarmi!-  gli rispose con sarcasmo Naruto, quel Baka d’un Uchiha era veramente sfiancante quando si metteva in testa di rincorrerlo per tuta Neo-Konoha per sapere di che colore erano i boxer che indossava sotto la tuta o se si ostinava di ignorarlo tentava di levargli i pantaloni e scoprirlo di persona.

-Non che la cosa non mi alletterebbe, ma intendevo con le informazioni sulla tua missione, io ti sarei molto più utile di questa massa di incapaci!-  affermò con arroganza Madara, incurante delle occhiatacce velenose che gli shinobi del futuro gli lanciavano, mentre la sabbia vorticava impazzita nella stanza e gli Sharingan Ipnotici lampeggiavano minacciosamente alla luce del tramonto.

Le chiappe di Iruka, le chiappe di Iruka … si ripeté come un mantra Kakashi mentre tentava di evitare una carneficina in quella stanza e ignorando quel clima di odio e di rancore che rendeva l’aria quasi irrespirabile.

-Come hai ottenuto il Rinnegan?-  fu la domando brucia pelo di Kakashi, anche Sasuke, che smise di fulminare con lo sguardo quel porcospino psicotico per un istante, era curioso di sapere come faceva il Dobe a possedere l’arte oculare più potente del pianeta, ma si morse la lingua per non formulare lui stesso quella domanda.

Con grande sorpresa del Vendicatore, Naruto fissò intensamente Itachi il quale ricambiò quello sguardo di complicità con un ampio sorriso, molto poco Uchiha.

-Devo ringraziare tuo fratello, Teme, se possiedo questi occhi … -  fu l’unica risposta di Naruto e essendo fissato con stupore dai presenti, in primis il suo dolce  otooto, tranne Madara che attivando lo Sharingan Ipnotico sembrava volesse vivisezionarlo da vivo, Itachi dovette suo malgrado rispondere per il bel biondino.

-Ricordi quando ci siamo affrontati nel nostro ultimo epico scontro, otooto? Poco prima di combattere contro di te, sapevo che la mia vita sarebbe finita a breve, come sapevo che il leader di Akatsuki-   omettendo saggiamente di rivelazione al Madara del passato la sua futura carriera di folle megalomane col pallino della conquista del mondo    - avrebbe tentato di sfruttare il tuo odio per Konoha come un’arma di distruzione da usare contro il mondo intero … non potevo fidarmi di nessuno, non potevo affidarti a nessuno, ma l’unico che ancora tentava di tenderti la mano mentre cadevi nel baratro oscuro della tua vendetta era Naruto -  Itachi si perse per un attimo al ricordo del loro incontro, di come aveva stuzzicato Naruto-kun  per sapere se quell’uragano biondo teneva ancora al suo sciocco fratellino e quando infine capì che Naruto era l’unico che poteva salvare Sasuke.

Ma Naruto non poteva ancora contrastare lo Sharingan con le proprie forze e se le sue previsione era giuste e raramente Itachi si sbagliava, dopo la sua morte gli occhi di Sasuke si sarebbero evoluti e il biondino sarebbe rimasto in balia di due portatori dello Sharingan Ipnotico che lo volevano morto e Itachi fece l’unica cosa in suo potere per aiutare Naruto.

-Gli ho donato una parte dei miei poteri, in modo che Naruto potesse contrastare gli effetti dello Sharingan Ipnotico e ficcarti un po’ di buon senso nel tuo cervellino bacato, otooto … anche se in tutta onestà non mi aspettavo che Naruto-kun sviluppasse il Rinnegan, grazie ai miei poteri-  spiegò semplicemente Itachi, auto-compiacendosi con se stesso per l’idea geniale avuta, mentre Sasuke rimase sconvolto da quella rivelazione … suo fratello, lungimirante come pochi, aveva intuito in quale casino si sarebbe andato a cacciare e come sempre aveva un asso nella manica e quale poteva essere, se non il Dobe?

-Secondo quel rompipalle del mio coinquilino, nelle mie vene scorre il sangue dei Senju, una delle due famiglie che discendono dal Sennin delle Sei Vie, il primo portatore del Rinnegan … l’altra famiglia in questione se proprio te lo stai domandando, Teme sono proprio gli Uchiha, pensa che culo siamo imparentati alla lontana, dattebayo!!!****-  scherzò Naruto per stemperare la tensione che aleggiava nell’aria, doveva usare con accortezza le sue parole o Madara avrebbe scoperto cose che dovevano rimanere segrete.

Il Capoclan degli Uchiha, fraintendendo le parole di Naruto, scattò in piedi cercando di scoprire chi fosse quel pervertito che insidiava gli Urusai altrui, ma gli shinobi del futuro capirono immediatamente chi fosse il “coinquilino” di Naruto: niente meno che Kyuubi no Yoko.

-Tsè, tutti conoscono quella favoletta per bambini: il Sennin aveva due figli, il maggiore nacque con gli occhi dell’eremita e ne ricevette la forza del chakra e l’energia spirituale; il minore invece possedeva il suo stesso fisico, con la medesima forza vitale e col la stessa energia fisica e scioccamente il padre affidò le sue ultime volontà al minore, in questo modo si scatenò una lotta fratricida senza quartiere e con l’andare del tempo i discendenti di quei due fratelli, oltre che i poteri, gli trasmisero anche il loro antico rancore … gli Uchiha discendono dal primo fratello e i Senju dal secondo … che marea di cazzate!!!-  rivelò sghignazzando Madara mentre raccontava a quegli sciocchi quella storiella della buona notte, solo Sasuke e Itachi si accorsero del leggero tremito di Naruto, quella “favoletta della buonanotte” era la radice di tutto quell’odio … perché sua coglioneria il Sennin delle Sei Vie  aveva fatto quella tremenda stronzata tanti secoli prima?

-Più o meno quello che ha detto Madara è corretto, quando Itachi mi ha passato il potere degli Uchiha è come se ciò che mancava nel mio corpo fosse andato al suo posto e puf, ecco che spunta fuori il Rinnegan!!!-  concluse semplicemente Naruto.

-Ma Naruto … gli Uchiha … il tuo coinquilino … -  tentò di bisbigliare Sakura all’orecchio di Naruto, preoccupata che Madara, grazie allo Sharingan, scoprisse dell’esistenza di Kyuubi e tentare di estirparlo dal corpo del suo biondo amico.

-Chiedi al Teme se riesce a vederlo … - si limitò a dire Naruto, l’Uchiha che non si tirava mai indietro davanti ad una sfida e che sentì la loro conversazione, attivò lo Sharingan Ipnotico, ma invece di sostenere lo sguardo velenoso di Kyuubi aldilà del pesante cancello impostogli dallo Yodaime, era come se Sasuke si trovasse di fronte ad una barriera mentale ancor più impenetrabile e imponente della Montagna degli Hokage e poi comprese … era il potere del Rinnegan che impediva ai suoi occhi di vedere il segreto che il Dobe custodiva dentro al suo corpo.

-Ehm … ma come a fatto Itachi a trasmettergli i suoi poteri?-  chiese Neji per pura curiosità scientifica.

-Gli ho messo l’uccello in bocca!-  fu la serafica risposta di Itachi, con tanto di ghigno diabolico, cornini, codina e alette nere da diavoletto che tanto s’intonavano alla sua divisa dell’Akatsuki*****

-DOV’E’ UCCELLINO?-  trillò subito eccitato Arashi, che scrutava attentamente ogni angolo della stanza alla ricerca di segni di vita pennuta, dondolandosi spensieratamente fra le braccia di un Naruto un tantino pietrificato per l’eventuale equivoco scaturito dalla parole scriteriate di Itachi.

Gaara, Neji e Sakura guardavano sconvolti Naruto, reputando un essere puro ed ingenuo come lui immune dalla tentazione di sperimentare abbiette pratiche sessuali con un nukenin di grado S  (mi sa che la S stia per sexy) e tenebroso come Itachi … molto probabilmente per vendicarsi di quello stronzo di Sasuke che l’aveva mollato da solo in quel buco del loro villaggio per seguire quel maniaco sessuale di Orochimaru, fu il pensiero condiviso fra i tre shinobi; Sai e Kakashi si complimentarono per l’audacia del bel biondino  che li aveva lasciati letteralmente senza fiato; Izuna si limitava a sorseggiare la sua tazza di tè, felice che la vita in casa Uchiha fosse diventata più divertente da quando Naruto-kun era entrato nelle loro vite ordinate, perfette e monotone per incasinarle alla grande!!!

Un tantino diversa fu la reazione di Madara e Sasuke … sia chiaro, sempre composta e razionale come si addiceva ad un’ Uchiha …

 

 -Ti sbudello, nii-san!!! Cosa hai fatto al Dobe mentre non c’ero?-  gridò incazzato Sasuke, lui e lo scoiattolino nel suo cervello erano d’accordo: Itachi poteva nascondergli il suo orsetto preferito, sterminare il loro Clan, essere approssimativamente poco più geniale di lui … ma le chiappe del Dobe non si toccano!!! Non l’avrebbe mai perdonato per quello!!!

-Come hai osato sfiorarlo, molestatore di Urusai innocenti!!! Io ti squarto, dannata marmotta hentai!!!-  ringhiò Madara, infuriato come non mai in vita sua perché qualcuno aveva corrotto Naruto con lascive pratiche sessuali prima di lui!!!

Ma prima che i due vendicativi Uchiha potessero arruffare la chioma perfetta di Itachi coi loro colpi proibiti, due cazzotti calarono sulle loro povere teste, mentre un biondino al limite dell’autocombustione spontanea causata dalle imbarazzanti parole di Itachi.

-Hentai!!! Cos’andate a pensare?! Quell’imbecille di Itachi e i suoi dannati corvi!!! E con uno di quei uccellacci del malaugurio mi ha trasmesso parte dei suoi poteri, facendolo entrare attraverso la mia bocca!!! Era solo una delle sue stupide illusioni del cavolo, voi Uchiha col vostro stupido Sharingan siete dei maniaci sessuali!!!-  urlò loro contro Naruto, i due vendicatori tirarono un’invisibile sospiro di sollievo, la Kitsune era ancora al sicuro, perciò avrebbero cominciato immediatamente con un bello sterminio di massa, solo per tenere al sicuro il Dobe/Urusai e il primo della lista sarebbe stato sicuramente Itachi!!! Il bel moro sentendo ben due presenze inquietanti alle spalle commentò con la sua solita flemma, capace di far perdere anche la pazienza a un santo.

-E io cosa avevo detto? Gli ho messo il mio uccello in bocca per trasmettere i miei poteri a Naruto-kun; che Madara fosse un pervertito era noto nelle cronache del Clan, ma tu otooto, mi meraviglio della tua condotta sconcia!!! Non pensavo fossi un tale maniaco sessuale e dire che ti avevo educato così bene, otooto!!!-  fu la sconsolata considerazione finale di Itachi.

-Sei tu che sei contorto e perverso!!! Sapevi benissimo che avremmo frainteso i tuoi sproloqui da maniaco pervertito!!!-  commentò imbarazzatissimo Sasuke, era in momenti come questi che ricordava perché lo voleva morto, oltre al fatto che aveva sterminato il Clan, s’intende.

-Uccello o Corvo sempre di un pennuto si parlava o mi sbaglio? Su Sasu-chan, non ho sfiorato il tuo prezioso Naruto-kun … almeno per ora … -  concluse un divertito Itachi, notando come il viso arrabbiato del suo adorato fratellino passasse dal bianco Orochimaru al rosso Gaara, forse era la volta buona che il colorito di Sasuke sarebbe apparso un po’ meno cadaverico del solito.

Il diretto interessato stava per ribattere stizzosamente che non gliene fregava un cazzo con chi scopava il Dobe quando Madara lo sbatté contro al muro per fronteggiare quel Genio del Male di Itachi.

-Se in tutti questi anni non sono riuscito a deflorare l’Urusai è solo colpa tua!!! A causa del Rinnegan è sempre riuscito a sfuggire a tutti i miei attacchi, anche allo Sharingan Ipnotico e devo ringraziare solo te per tutti questi anni di frustrazione sessuale!!!-  gli urlò contro il Capoclan degli Uchiha sull’orlo di una crisi di nervi.

-Prego non c’è di che!-  gli rispose con non curanza Itachi, mentre sorseggiava con tranquillità il suo tè ignorando bellamente l’isteria di Madara.

-Chi è che vorresti deflorare, tu lurido porcospino hentai?!-  gli urlò contro Naruto prendendolo a calci, ma le parole di Itachi gelarono entrambi.

-Quando hai sviluppato il Rinnegan per la prima volta, Naruto-kun? Il mio potere sarebbe potuto emergere solo in un momento di estremo pericolo … -  chiese improvvisamente curioso Itachi al giovane shinobi biondo.

-E’ successo due anni fa … -  rispose esitante Naruto arrossendo vistosamente, non da meno fu Madara che voltò il capo stizzito per non incontrare lo sguardo del biondo eremita, mentre un lieve accenno di carminio gli imporporava le guance.

Entrambi ricordavano molto chiaramente quando il potere di Itachi era venuto in soccorso di Naruto …

 

                              FLASHBACK DI NARUTO&MADARA

 

Il cuore di Naruto rischiava di schizzargli fuori dal petto per il terrore, per più di un anno, da quando era giunto dal futuro, aveva cercato di scongiurare l’avvento nefasto di Quel giorno … il giorno in cui Madara Uchiha e Hashirama Senju si sarebbero scontrati per aggiudicarsi il titolo di Hokage … quel era il giorno in cui il Seme dell’Odio sarebbe stato piantato e col tempo sarebbe sbocciato il tetro fiore rosso della Morte che con le sue radici nere si sarebbe nutrita del sangue delle persone care a Naruto e questo non l’avrebbe MAI permesso!!!

Aveva visto Izuna e Tobirama, rispettivamente fratelli minori e braccio destro di Madara e Hashirama, discutere preoccupati e le uniche volte che i due si rivolgevano la parole era per dividere i rispettivi fratelli (idioti) maggiori dall’ammazzarsi l’un l’altro e dal veleno che grondava nella accuse e dei sospetti che i due Clan si lanciavano sull’imminente colpo di stato da parte dei loro avversari, Naruto capì che doveva intervenire ADESSO o sarebbe stato troppo tardi!

Grazie alle arti eremitiche poteva sentire il loro chakra turbinare minaccioso come una tempesta a una decina di chilometri di distanza dal Villaggio, pronto a travolgere ogni forma di vita al suo passaggio.

Col cuore in gola, finalmente Naruto vide lo scontro titanico fra i due capiclan, ma nel suo cuore non vi era paura, ma una rabbia talmente violenta da togliergli il respiro: era a causa di questi due uomini che la sua vita e quella di molti altri stava per trasformarsi in u incubo senza fine.

Grazie all’aiuto di Kyuubi****** che durante la loro permanenza nel passato aveva aiutare il suo cucciolo in ogni modo possibile, fece fluire il suo possente chakra nel corpo del cucciolo e fu un grande piacere per la Volpe sentire che anche quel santarellino di Naruto poteva covare del genuino rancore nel suo cuoricino puro per coloro che avrebbero distrutto il suo mondo.

Naruto finalmente riuscì a dividere quei due grandissimi bastardi di Madara e Hashirama, entrambi sanguinanti e col fiato corto, sembravano pronti a riprendere lo scontro da un momento all’altro e i loro occhi erano talmente carichi d’odio reciproco che Naruto risultava invisibile al loro sguardo, ma l’Uzumaki non era certo un ninja che passava inosservato e usando la Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo, un migliaio dei suoi cloni pestarono a sangue e con una certa soddisfazione  i due malcapitati Capiclan e quando finalmente i due decisero di arrendersi, Naruto fece loro la solita ramanzina.

-Dovreste vergognarvi!!! Voi siete i Capiclan dei Senju e degli Uchiha, siete le loro guide e DOVETE dare loro il buon esempio e non passare il tempo a tentare di uccidervi!!! Quando capirete che le vostre stupide rivalità faranno solo del male alla vostra gente?! Il vostro stupido odio finirà col distruggere tutte le loro speranze di una vita migliore!!!-  completamente sfinito, Naruto fece per andarsene quando Hashirama lo afferrò per le spalle e con occhi supplicanti disse al biondino.

-Perché Naruto? Perché stai con gli Uchiha? Loro sono dei pazzi fanatici, amano solo il potere, il sangue e la guerra, ma tu sei diverso da loro  … vieni da noi … io … io sarei più che felice di accoglierti nel nostro Clan, dopotutto il piccolo Arashi Namizake faceva parte del mio Clan quindi tu dovresti stare con noi e non con quei … -  il Capoclan Senju non riuscì  ha pronunciare l’ennesimo insulto al Clan rivale perché Madare gli fu nuovamente addosso.

-Non lo toccare!!!-  e ricominciarono a lottare sotto allo sguardo shockato di Naruto … non litigavano per la supremazia della guida del villaggio … ma … per lui!

Naruto fremette di rabbia tanto che le sue iridi divennero rosso sangue e non c’era alcun bisogno che Kyuubi lo istigasse alla violenza, visto che essere trattato alla stregua di un giocattolo da quei due idioti lo faceva incazzare a morte e quale migliore occasione per sfogare la sua ira se non ridurre entrambi come due zampogne?

Alla fine sia Madara che Hashirama chiesero pietà al biondo sennin … vi starete chiedendo come mai Naruto malmenasse indiscriminatamente sia l’Uchiha che il Senju, visto che quest’ultimo era il nonno della sua adorata Oba-chan?!

Se un qualunque altro ninja di Konoha fosse tornato in dietro nel tempo non ci avrebbe pensato due volte ad allearsi con Hashirama Senju, il venerabile primo Hokage, per distruggere definitivamente Madara Uchiha, nemico giurato della Foglia … ma Naruto Uzumaki non era un qualunque ninja di Konoha.

Se era vero che Madara Uchiha nel futuro sarebbe stato la causa di ogni disgrazia del povero Naruto, dal sigillare Kyuubi dentro al suo corpo di neonato alla caccia spietata di Akatsuki per estrargli la Volpe, Hashirama Senju, il venerabile primo Hokage di Konoha, aveva commesso un grave crimine ai suoi occhi.

Aveva creato i Junchuurikuji.

Era stato Kyuubi, il primo giorno in cui erano arrivati nel passato, a narrargli quello che Hashirama aveva fatto ai suoi fratelli: a quel tempo i nove Bijuu scorrazzavano liberi per questo mondo, devastando e uccidendo come catastrofi naturali ogni patetica forma di vita che intralciasse il loro cammino, crudeli e spietati nella loro demoniaca bellezza, ma  quando Hashirama divenne Hokage, grazie ai suoi immensi poteri soggiogò otto dei nove Bijuu, per farne dono gradito alle altre quattro nazioni ninja, creando un squallida pace fittizia sul sangue di quelle fiere creature nate per essere libere e imprigionare la loro possente e spaventosa essenza in quei corpi così fragili e piccoli era il crimine più orrendo agli occhi di Kyuubi e quei luridi umani osavano definire loro Mostri!!!

Kyuubi si salvò per miracolo a quella mattanza grazie ad un antico alleato orami dimenticato da tempo, la Volpe pianse amare lacrime perché sapeva bene che non avrebbe mai più corso libera fra i prati erbosi al fianco dei suoi fratelli al chiaro di luna o a lottare contro di loro per stabilire che fosse il demone più potente, ma cosa ancor più tragica di tutte aveva perso il suo piccolo raggio di sole, il suo cucciolo, per sempre.

E la solitudine divenne sofferenza trasformando il fiero ed indomito Kyuubi no Yoko in un essere abbietto, un orribile demone fatto di odio e rancore, pronto a travolgere ogni cosa sul suo cammino.

Ma poi il maledetto Yodaime lo aveva sigillato dentro al suo stesso figlio, quella piccola prigione fatta di carne e sangue lo faceva impazzire, lo stesso morbido profumo del piccino stomacava l’olfatto fine della Volpe troppo simile a quello del suo carceriere.

Aveva goduto malignamente quando tutti disprezzavano quell’esserino innocente per colpe che non aveva commesso ed era ironico pensare che quegli stolti odiassero il loro salvatore.

 S’irritava immensamente vedendo quanti sforzi inutili quel dannato moccioso facesse per farsi accettare da quelle nullità e di come resisteva alle sue suadenti lusinghe per farsi liberare da quella dannata prigione e cosa più assurda di tutte, Lui, Kyuubi no Yoko, il demone più spietato al mondo, si era affezionato a quel moccioso così tanto che ora era diventato il suo nuovo raggio di sole, il suo cucciolo.

 

Perché Kyuubi sapeva bene che assieme ai Bijuu c’erano anche degli umani che condividevano la stessa infame sorte dei nove demoni, uniti nel dolore e nella morte, l’unico modo che le due sfortunate creature avevano per sopravvivere a quel mondo crudele ed ipocrita che li odiava era unire le forte e ora il suo cucciolo aveva il disperato bisogno di un alleato e Kyuubi era stato più che felice di donargli le sue zanne e i suoi artigli per quell’impresa.

 E per quanto il suo cucciolo fosse un tipo fin troppo buono e gentile con tutti, sapere che Hashirama aveva contribuito a rendere la vita dei Junkuurikuji un inferno in terra, compresa quella di Naruto, non avrebbe certo potuto perdonare a cuor leggero il primo Hokage e sapere che se lo contendeva con Madara, non aiutava certo a farselo piacere. Anzi era tutto l’opposto.

-Madara sarà anche un pazzo psicopatico, maniaco della guerra e con degli occhi inquietanti … -  il suddetto Uchiha mise un broncio stizzito  a quelle ingiuriose parole sui suoi splendidi occhi color del sangue   - … ma è stato lui ha trovarmi ferito e stanco sul campo di battaglia, mi ha curato, nutrito, mi ha offerto la sua ospitalità ed è per tutte queste ragioni che io rimarrò assieme agli Uchiha, su questo non sono disposto a discutere e per quel che riguarda Arashi,VOI Senju avete lasciato un orfano, un povero neonato di soli tre giorni di vita in un squallido lettino d’ospedale, senza una famiglia che si occupasse di lui, che lo amasse … - amare erano le parole di Naruto e se i due Capiclan credettero parlasse del suo giovane nonnino, in realtà era alla sua triste infanzia che si stava riferendo.

-Madara, per quanto scorbutico e sociopatico per natura, ha accettato di accoglierlo nella sua casa e sempre su mia richiesta, ha preso sotto la sua protezione tutti gli orfani di guerra che VOI Senju avete abbandonato a loro stessi!!! E tu osi definirti un buon Capo?! Anche quest’idiota a i suoi mastodontici difetti,  ma io rimarrò con gli Uchiha, non devo rendere conto a nessuno dei due e se la cosa non vi sta bene, andate a farvi fottere!!!-  i due Capiclan rimasero leggermente basiti dai rimproveri del biondo sennin, ma Madara, che come al solito aveva reinterpretato le parole del biondo in un modo tutto suo ovvero non capendoci un’emerita mazza e cominciò a ridere sguaiatamente verso l’abbacchiato Hashirama.

-Muuuaaahhh!!! Hai perso, miserabile Senju, Naruto è solo MIO!!!-  lo canzonò in maniera infantile e molto poco Uchiha, Madara, mentre questi saltellava felice intorno al povero Hashirama.

Davanti a quella visione surreale Naruto fu completamente svuotato dall’ira che lo pervadeva fino a pochi secondi prima, quasi scoppiando a ridere … per quanto Madara fosse ancor più glaciale e spietato del Teme nella maggior parte dei casi, quel Baka nascondeva un lato di sé veramente esilarante e che sembrasse tirar fuori solo in presenza del bel biondino … ma le parole guardinghe di Kyuubi spensero il suo piccolo sorriso.

“Perché ti ostini a restare accanto a Madara?E’un essere  infido e senza cuore, lui vuole la tua morte e rendermi schiavo del suo volere è l’unico scopo della sua vita, manchiamo solo noi affinché raggiunga il suo obbiettivo, questo non devi dimenticarlo mai, Naruto”

Naruto chiuse per un istante gli occhi e entrò nella gabbia della Volpe per incontrala faccia a faccia.

“Anche se hai ragione c’è qualcosa che non quadra … un particolare che mi sfugge, perché Madara farà tutte queste cose orrende nel futuro? Quello che conosciamo noi, per quanto stronzo e psicopatico, non è neanche lontanamente malvagio come l’uomo dal volto mascherato … e se fossero due persone differenti?”

“Non posso sbagliarmi cucciolo, il loro odore è identico! Stai in guardia!”

E con questo funesto avvertimento la Volpe si rintanò nei meandri della sua prigione, lasciando Naruto con un crescente senso inquietudine.

Prese quell’idiota di Madara per il colletto e lo trascinò via dal campo di battaglia, prima che lui e Hashirama decidessero di riprendere a litigare.

Mentre s’incamminavano sulla via del ritorno, Madara era particolarmente silenzioso.

La mano di Naruto che stringeva la sua, trasmetteva al corpo di Madara un calore intenso e lo strano litigio avuto con Izuna la sera prima continuava a perseguitarlo:

-Che cazzo stai dicendo Izuna?-  urlò Madara mentre sbatteva contro al muro il suo adorato fratellino con l’intenzione di fracassargli il cranio se solo s’azzardava a concepire altre oscenità da sperimentare su Naruto.

-Sei crudele, nii-san! Voglio solo divertirmi un pochino con Naruto-kun … non hai idea di quello che gli farei ogni volta che si spoglia davanti a me per rinfrescarsi dopo un allenamento o quando nel cuore della notte va a farsi una nuotata nel lago quando crede che nessuno lo veda … se nel tuo sangue scorre il ghiaccio, non significa che io debba reprimere le mie esigenze di uomo, non ti pare?-  gli rispose maliziosamente Izuna, leccandosi il labbro sanguinante.

Un rabbia cieca pervase il corpo di Madara … adorava suo fratello, avrebbe ucciso per lui, ma la brama del possesso che sentì nella sua nel reclamare Naruto per sé gli fece andare il sangue al cervello.

Nessuno poteva toccare Naruto.

 NESSUNO!!!

A parte lui …

Il potente destro di Madara schizzò sul volto di Izuna, mancandolo di pochi centimetri … e mentre la calce del muro e il sangue di Madara macchiavano il pavimento, un sorriso felice apparve sul minore degli Uchiha.

-Finalmente l’hai ammesso, nii-san … ti sei accorto di provare qualcosa per lui, non è vero?-  aveva rischiato la pelle sfidando le ire del suo fratellone, ma ne valse la pena … Madara era tutto per lui e per Izuna non era stato solo un fratello … gli aveva fatto da padre e da madre quando i loro genitori erano morti; l’aveva protetto contro il mondo spietato degli shinobi quando era ancora troppo debole per difendersi da solo; era stato il suo maestro e il suo migliore amico; era la guida del Clan e Izuna voleva solo una cosa per lui … che fosse  finalmente  felice e a Izuna piaceva credere che Naruto era sceso dal cielo per realizzare il desiderio del minore degli Uchiha. 

Quella constatazione ad alta voce fu una mazzata in piana faccia per Madara … davvero a lui piaceva quel Urusai di prima categoria? Quel divoratore di Ramen senza fondo? La causa primaria di quell’ulcera perforante che il povero Capoclan degli Uchiha sentiva all’altezza dello stomaco ogni volta che Naruto gli sorrideva?

Si … ma c’era una precisazione importante da fare.

Madara Uchiha non amava Naruto Uzumaki, semplicemente non poteva sopravvivere senza di lui.

Senza i suoi occhi.

Senza i suoi sorrisi.

Senza il suo profumo che sapeva di sole.

Naruto era il suo Sole e senza di lui Madara era come un cieco che vagava senza meta nella landa desolata della sua anima, un luogo freddo e triste che solo Naruto poteva illuminare e riscaldare semplicemente con la sua sola presenza.

E non avrebbe permesso a nessuno di portaglielo via, nemmeno agli dei del cielo o ai demoni dell’Inferno!!!

Ma le parole di Izuna lo scossero da quell’epifania.

-Ma devi sbrigarti, nii-san … i tuoi occhi sono talmente concentrati su Naruto che non ti accorgi nemmeno che molti atri sguardi sono puntati sul tuo bel biondino e se non stai attento te lo porteranno via!-  lo ammonì severamente Izuna.

 

E quando il giorno seguente stava raggiungendo quel logorroico di Hashirama, il Capoclan dei Senju, e quell’idiota di Hiatari, severo Capofamiglia degli Hyuga, per discutere su barbose e inutili quisquiglie riguardanti il villaggio, li vide completamente assorti nella contemplazione di un Naruto seminudo, intento ad allenare i suoi piccoli allievi: il Senju maniaco seguiva come ipnotizzato ogni dispettosa gocciolina di sudore che andava ad intrufolarsi nei pantaloni del biondo, mentre quel pervertito dello Hyuga aveva addirittura il Byakugan attivo!!! E non erano certo gli unici a mangiarsi con gli occhi il SUO biondino!!!

Se non voleva impazzire completamente o sterminare l’intero villaggio con le proprie mai, il suo Clan compreso, doveva reclamare Naruto per sé, così nessuno si sarebbe azzardato a sfiorare una sua esclusiva proprietà, l’unico piccolo dettaglio che ancora mancava per realizzare il suo piano geniale era rendere partecipe il bel biondino della sua decisione insindacabile … e quale momento migliore di quello?! Erano nel bosco, erano soli e nessuno poteva sentirli e Madara prese la sua decisione fatale in quell’istante.

Naruto si sentì afferrare improvvisamente per la spalla e venne sbattuto con violenza contro il tronco di un albero da Madara.

Naruto pensò che Madara volesse picchiarlo per vendicarsi di lui.

Ma Madara non voleva picchiarlo … voleva soltanto baciarlo.

Naruto Uzumaki era un ragazzo che aveva dentro di sé talmente tanto amore da donare al prossimo che ogni tanto temeva di esplodere se non poteva esternarlo al mondo intero, ma contemporaneamente ne era prepotentemente assetato al punto di cercarne ovunque anche solo una piccola stilla con cui dissetarsi  … ma la vita era stata avara con lui perché Naruto non aveva mai conosciuto i molteplici significati della parola Amore.

Quando era un bambino solo e triste aveva cercato ostinatamente l’Amore e l’Affetto di due genitori che non aveva mai visto negli abitanti del Villaggio della Foglia, ma i suoi grandi sorrisi venivano ricambiati con l’odio e il disprezzo per una colpa mai commessa.

Quando era un adolescente strafottente e turbolento credeva di aver trovato l’Amore Vero e Romantico nella dolce e stucchevole Sakura-chan, ma ogni volta che tentava di donarle tutto se stesso, la rosa lo picchiava selvaggiamente, calpestando con la sua superficialità i suoi puri e sinceri sentimenti.

Aveva sofferto atrocemente quando Sasuke aveva tentato di uccidere l’Amore Fraterno che Naruto provava per lui, perché per l’Uchiha la sua stramaledetta vendetta era più importante del loro legame e questo per Naruto era peggiore di una pugnalata al petto.

E anche se ora tutti lo ammiravano e l’osannavano per le sue eroiche gesta, Naruto era arrivato al punto di credere di essere una creatura immeritevole di quell’Amore con la A maiuscola.

Ma quando Madara inchiodò il corpo di Naruto contro il tronco di quell’albero immobilizzandogli le braccia, strusciandogli con forza un ginocchio fra le sue cosce chiuse e mordendogli prepotentemente il labbro inferiore  Naruto sentì sul proprio corpo le brucianti fiamme della Passione e della Lussuria scaturite dallo sfregamento del corpo di Madara col proprio; quel giorno Naruto scoprì cos’era l’amore Fisico e Passionale.

Sentendolo strusciarsi lascivamente contro il suo corpo, Naruto Uzumaki comprese cosa significava essere Desiderato per la prima volta nella sua vita, si sentiva confuso ed accaldato come quando mescolava il suo chakra con quello incandescente di Kyuubi, ma stranamente quel calore intenso scaturiva dal suo basso ventre fino a ustionargli le guance; il suo respiro si spezzava e accelerava quando sentì la lingua di Madara tracciare il contorno dei tendini del suo collo brunito lasciando dietro di sé scie di saliva bollente e mentre una mano curiosa s’intrufolava sotto alla maglia per esplorare quella pelle ambrata e inviolata, sentiva il sussurro caldo ed eccitato dell’Uchiha penetrargli nell’orecchio come una preghiera infinita.

MIO … questa era l’insistente litania che Madara ripeteva impazzito a Naruto, tentando di trascinarlo con sé, fra un bacio e un morso, in quella dolceamara follia.

Se all’inizio il nostro biondo ninja rimase sopraffatto sotto i colpi di quell’assalto focoso, quello stato confusionale fatto di languore ed eccitazione in cui Naruto era caduto cessò immediatamente quando sentì le dita di Madara che tentavano d’intrufolarsi oltre la barriera dei pantaloni, dove nessuno altro l’aveva mai toccato, facendolo cadere nel panico più totale.  

Con tutta la forza che gli derivava dall’imbarazzo e dalla rabbia per essere trattato alla stregua di un mero giochino sessuale su cui sfogare le proprie voglie, Naruto  spinse via Madara puntandogli le mani sul petto, per mettere una distanza di sicurezza tra lui e la fonte del suo profondo turbamento.

-Io non sono una TUA proprietà, non osare toccarmi mai più Uchiha!!!-  ringhiò adirato Naruto all’indirizzo del Portatore dello Sharingan, mentre con una mano si sfregò violentemente le labbra umide e gonfie sperando di cancellare il sapore intenso del suo assalitore.

Naruto pensò ingenuamente che le sue dure parole sarebbero bastate a tener lontano le mani sfrontate di Madara dal suo corpo, impedendo all’Uchiha di sconvolgergli l’anima e i sensi.

Madara invece non aveva alcuna intenzione di fermarsi.

Adirato come non mai nel sentirsi respinto in maniera così violenta dal suo Naruto,  la rabbia, l’umiliazione e gli ormoni presero il sopravvento sul quel poco di buon senso che possedevano gli Uchiha e lo Sharingan Ipnotico brillò come una promessa di atroce vendetta nei suoi occhi.

Naruto si sentì imprigionare dinnanzi a quello sguardo implacabile e con suo sommo orrore scoprì di non riuscire nemmeno a muovere la punta delle dita.

Un torrente d’insulti irripetibili tentò di sgorgare dalla sua bocca di rose, me persino della voce era stato privato dal suo carceriere.

Era totalmente immobilizzato.

Senza nessuna via di scampo.

E davanti a tutta quella feroce brama di possesso che straripava dal corpo di Madara, la Paura prese il sopravvento su Naruto.

“Ti prego aiutami, Kyuubi!!!”  lo implorò disperatamente Naruto che si dibatteva invano dalla costrizione di catene invisibili e dalla mani avide dell’Uchiha che esploravano senza consenso e pudore il suo corpo tremante.

“Non posso, Cucciolo!!! Quel bastardo ha imprigionato anche me!!!”  urlò furibondo il demone che non poteva donare il suo chakra letale a Naruto per schiacciare quel verme sotto ai suoi sandali; si dibatteva ferocemente nella sua angusta gabbia, mordendosi e graffiandosi, disperato perché non riusciva nemmeno a proteggere la purezza del suo piccolo raggio di sole da quel lurido bastardo senz’anima.

Per la prima volta nella sua immortale vita Kyuubi pregò tutti i Kami del cielo affinché quell’orrore fosse risparmiato al suo cucciolo o che si consumasse il più velocemente possibile e poi ci avrebbe pensato lui alla pena adatta a quel verme, giurò a se stesso Kyuubi: avrebbe vendicato Naruto facendo a pezzi Madara, l’avrebbe divorato molto, molto lentamente … anche se sarebbe stata solo una mera consolazione davanti a quello straziante dolore che stava per infliggere a Naruto solo per soddisfare le sue infime parti basse.

Madara era ormai privo di qualunque freno inibitore e sapere che Naruto era in suo totale potere, che non poteva respingerlo in alcun modo, lo eccitava da morire.

Come un affamato davanti ad un lauto banchetto, l’Uchiha non perse tempo e cominciò a gustarsi il piatto principale: denudò il petto scolpito del giovane sennin per accarezzarlo ed esplorarlo a proprio piacimento, era così bello e innocente che un’intensa fitta di godimento attraversò il corpo già eccitato di Madara tanto da fargli mordere a sangue il collo brunito di Naruto per soffocare l’urlo di piacere che stava per uscire violento dalla sua gola.

Osservò immensamente compiaciuto quel marchio indelebile e sanguinante su quella pelle, così tutti avrebbero saputo a chi apparteneva Naruto.

Cominciò a strattonargli rudemente i pantaloni; impazziva al pensiero di poterlo vedere senza nessun ingombrante barriera di stoffa addosso … era impaziente di  toccarlo, assaggiarlo, possederlo completamente … presto le sue dita e qualche altra parte del suo corpo avrebbero varcato la soglia del paradiso, pensò eccitato Madara mentre finalmente si liberava di quegli inutili indumenti che lo separavano dalla sua agognata meta e finalmente strinse con forza la carne soda del gluteo nudo di Naruto.

Lo sollevò da terra con estrema facilità e si strusciò fra le sue gambe divaricate, sentire le cosce di Naruto che lo stringevano in una calda ed umida morsa lo faceva impazzire lentamente e poco importavano a Madara delle lacrime di disperazione che rigavano il viso insolitamente pallido di Naruto o del sangue che colava dalle sue labbra nel tentativo di non farsi baciare dall’Uchiha, quelli erano solo insignificanti dettagli … non c’era il tempo per inutili e lunghe spiegazioni pseudo romantiche, anche perché Madara era uno vero schifo con le parole e in special modo con dichiarazioni d’amore ed essendo un tipo estremamente fisico trovava molto più romantico far godere il suo compagno fino a farlo svenire che doverlo stordire con stomachevoli frasi riciclate di San Valentino … col tempo Naruto avrebbe capito a chi apparteneva di diritto e si sarebbe arreso al suo volere, lui non poteva essere di nessun’altro e Madara sapeva che si sarebbe strappato il cuore con le proprie mani piuttosto che saperlo insieme a qualche essere indegno anche solo di guardarlo perché nessun’altro poteva amarlo con l’adorazione di Madara.

Ma tutte questi sentimenti d’amore, seppur contorti, Naruto non poteva conoscerli e mille emozioni contrastanti rischiavano di mandare in pezzi la sua psiche: la Paura, l’Umiliazione , la Debolezza di Spirito  e la Rabbia per non essere in grado di fronteggiare la violenza di Madara, rischiava di schiacciarlo completamente e di farlo arrendere senza lottare … fu proprio in quel momento, quando tutto sembrava perduto, che sentì qualcosa cambiare dentro di lui …

Come il rumore di una sfera di cristallo che s’infrange sulla roccia, quello stesso suono si propagò dentro al suo corpo con la stessa intensità del tuono nella tempesta … per un istante Naruto temette d’aver aperto il cancello di Kyuubi tante era la potenza che sentiva scorrergli nel sangue, ma lo stesso demone era sorpreso quanto lui perché il suo chakra rosso ritornò a scorrere impetuosamente nelle vene del suo Jinchuuriki come lava incandescente e Kyuubi finalmente capì … l’eredità di Itachi si stava manifestando nel momento del pericolo.

L’astuto Uchiha aveva immaginato che il suo cucciolo non avrebbe potuto affrontare lo Sharingan Ipnotico dell’Emo Scemo alias Sasuke e così aveva preventivamente lasciato una parte dei suoi poteri in modo che l’Uzumaki potesse combattere alla pari con quell’anatra isterica!

Con tutta probabilità aveva predisposto il rilascio del suo chakra nel corpo di Naruto nel caso si fosse trovato davanti lo sguardo senza perdono dello Sharingan Ipnotico di Sasuke, ma non aveva certo previsto che sarebbe stato il Madara del passato a sperimentarne gli effetti e nemmeno il genio dei geni Uchiha avrebbe potuto prevedere gli effetti sbalorditivi del suo azzardato gesto.

Quel chakra estraneo che scorreva libero nel corpo di Naruto non attivò nessun tipo di protezione contro la diabolica arte oculare degli Uchiha, come aveva calcolato Itachi, ma andò a mutare profondamente la natura stessa del chakra naturale di Naruto.

Il suo corpo, già alteratosi in passato per adattarsi alla presenza di Kyuubi al suo interno, era quindi abituato ad adattarsi in situazioni critiche e quindi reagì alla presenza del chakra di Itachi evolvendosi in maniera tale da contenere un nuovo potere.

Naruto conosceva quella bene forza terribile perché ci si era già scontrato in passato uscendone miracolosamente intero … era la stessa forza che proveniva dal senpai Nagato.

Era il potere oculare del Rinnegan … e ora, grazie ad Itachi, quella forza scorreva potente nel suo corpo e Naruto comprese che l’aveva fatto per permettergli di fronteggiare Sasuke, ma adesso era un altro il suo nemico.

Libero di contrastare lo Sharingan Ipnotico e ora era libero di far a pezzi Madara nel modo che più gli aggradava!

Perso completamente nel voluttuoso mondo dei sensi, Madara era intento a leccare la clavicola arrossata di Naruto mentre le sue mani scendevano sempre più in basso, quando una forza invisibile lo sbalzò violentemente lontano da quel corpo sexy, inchiodandolo a terra come prima aveva fatto con Naruto.

Con uno sforzo disumano riuscì a sollevare il capo dalla polvere e ciò che vide lo sconvolse ed eccitò enormemente.

Uno splendente e  selvaggio Naruto, nudo ed adirato come un dio dei tempi antichi, lo sovrastava con divano furore per quell’affronto imperdonabile, sbeffeggiando il suo Sharingan con lo sguardo implacabile del Rinnegan.

Sua madre, prima che morisse, soleva spesso raccontargli da bambino che il loro Clan discendeva direttamente da colui che aveva creato le arti ninja, l’Eremita delle Sei Vie, un essere che trascendeva il divino in quanto nessuno poteva sconfiggerlo e l’unica caratteristica peculiare che possedeva erano i suoi occhi, di un intenso viola che ricopriva l’intero bulbo oculare con cerchi concentrici bianchi che si espandevano dal centro dell’occhio.

Gli occhi di Naruto erano completamente diversi dalla descrizione di sua madre, ma poteva percepire il loro soverchiante potere strisciargli sulla pelle, come a volerla dilaniare un pezzo alla volta … si era dunque attirato le ire di un dio?

Ma a Madara non importava di divenir maledetto dal cielo, l’unica cosa a cui anelava spasmodicamente era sentire nuovamente il calore sensuale del loro messaggero divino scaldargli il corpo e il cuore gelidi da tempo e se fosse dovuto sprofondare all’Inferno per quell’empio desiderio, ci sarebbe andato col sorriso sulle labbra.

-Non. Farlo. Mai. Più!!! Lasciami in pace o ti ammazzo,Uchiha!!! Giuralo!!!-  lo poteva schiacciare come un insetto, era infinitamente più forte di lui e in quel preciso  momento provava un Odio sviscerale per Madara.

Con un solo gesto avrebbe potuto sbarazzarsi di lui e salvare il suo futuro, non c’erano testimoni e a Naruto sarebbe bastato solo tendere una mano e cancellare l’arroganza da quegli occhi, ma c’era qualcosa che continuava ad impedirglielo, dannazione!!!

Per quanto Kyuubi e lui stesso lo volessero morto, una piccola parte del suo istinto continuava a gridargli che Madara doveva rimanere in vita o se ne sarebbe pentito amaramente e il suo istinto l’aveva sempre tenuto in vita fino ad ora e quindi, almeno per il momento, lo avrebbe lasciato vivere … a patto che tenesse le mani a posto, s’intende!!!

Madara era ancora inchiodato al terreno, malconcio, sconfitto ed eccitato, ma nonostante ciò l’Arroganza Uchiha nei suoi occhi non si era spenta, anzi! Si era addirittura moltiplicata e impunemente contemplò deliziato ogni centimetro di quel corpo splendidamente fottibile, non gli importava nulla del castigo divino, Naruto sarebbe stato solamente suo, anche a costo di scatenare l’inferno in terra se necessario.

-MAI!!! Sarai tu che dovrai rassegnati, Naruto: TU. SARAI. MIO!!! Non c’è luogo in cui tu possa nascondermi al mio sguardo, non importa quanto tempo mi ci vorrà per conquistarti, ma ti prometto che non mi sfuggirai mai, mia piccola Kitsune … -  e Madara sorrise, non come il classico sorriso Uchiha che ti fanno accapponare la pelle, no signore! Questo era carico di un desiderio così bollente e intenso che Naruto non poté che arrossire, nonostante fosse in netto vantaggio sull’avversario.

Il nostro povero Naruto scoprì quel giorno una grande verità sul Clan dello Sharingan: oltre a detenere il primato mondiale sull’essere Emo, Scorbutici, Taciturni, Vendicativi e Psicopatici, gli Uchiha erano anche degli Hentai di prima categoria!!! E visto che erano competitivi fino alla morte e che se malauguratamente si mettevano in testa un obbiettivo ti perseguitavano fino alla morte (solitamente la tua); il pensiero di sapere che Madara Uchiha si era prefissato di mettere le sue manacce tentacolose sul suo immacolato posteriore gli avrebbe tolto il sonno per parecchio tempo, anche perché, ora che aveva palesato i suo intenti poco casti, avrebbe tentato d’insidiarlo anche nel suo letto!!!

-Tu … brutto … Porcospino Hentai!!!-  balbettò imbarazzato Naruto, tanto che non riusciva nemmeno a trovare un insulto decente per quell’animale in calore … con quello che restava dei suoi vestiti tentò di coprirsi perché anche se non poteva toccarlo con le mani, il suo sguardo, più penetrante di una lama, sembrava accarezzarlo dalla testa ai piedi, tanto era intenso il suo sguardo.

-Te ne vai già, Na-chan? Che peccato, speravo proprio che tu potessi aiutarmi col mio piccolo problemino … d’altronde è anche colpa tua se mi sono ridotto in questo stato deprecabile … -  disse innocentemente Madara indicando la sua erezione insoddisfatta ancora racchiusa nella divisa da combattimento.

Naruto se possibile divenne ancor più rosso della pelliccia di Kyuubi davanti a simili oscenità, purtroppo l’Uchiha aveva capito quanto era inesperto e adorava sadicamente metterlo in imbarazzo.

-Fottiti, Uchiha!!!-   gli ringhiò contro un Naruto imbarazzatissimo, doveva allontanarsi da quel dannato riccio in calore di Madara il più presto possibile.

-Prima i verginelli, Urusai!!!-  sghignazzò divertito Madara e con nonchalance, sotto agli occhi esterrefatti di Naruto, fece scendere una mano verso la sua erezione bisognosa di cure e fissando negli occhi il suo bel biondino, cominciò a muoverla lentamente su e giù e man mano che le sue fantasie erotiche su Naruto diventavano sempre più spinte, la sua mano si mosse sempre più forte finché con un sospiro spezzato dal piacere raggiunse l’orgasmo, il tutto a voce molto alta, in modo che la sua piccola ed imbarazzatissima Urusai Kitsune non si perdesse lo spettacolo.

Naruto scappò via da quello spettacolo osceno prima che Madara potesse raggiungere l’orgasmo, ma la sua voce roca ed eccitata che invocava il suo nome, lo perseguitò nei suoi incubi, per molto, molto tempo …

 

 

                        FINE FLASHBACK DI NARUTO E MADARA

 

 

Naruto era veramente imbarazzato se ripensava a quell’episodio e per una volta nella vita  Madara ebbe la decenza di non proferir verbo su quella vicenda … che in fondo avesse un minimo di pudore anche lui?

Macché, quello non aveva neppure una morale!!! Ma forse geloso e possessivo come tutti gli Uchiha si sarebbe fatto torturare a morte pur di non rivelare i dettagli della sua vita amorosa …

Vita Amorosa? Quelle erano molestie sessuali!!! Tentativi di stupro!!! Ecco cos’erano!!!

Come se non bastasse, in seguito a quel fattaccio gli aveva dato il tormento con ancor più vigore in tutti quegli anni … e adesso, proprio ora che era ad un passo dal raggiungere i suoi obbiettivi arrivava anche Sasuke!!! Non gli bastava dover fronteggiare le mire di quel porcospino hentai, no! adesso anche il Teme faceva il fidanzato geloso e isterico nei suoi confronti!!!  

Meno male almeno che Izuna e Itachi gli erano d’aiuto, se no sarebbe impazzito … ehi, a proposito di Itachi!!!

Naruto si voltò verso l’ex-nukenin che ricambiò quello strano gioco di sguardi con un sorriso: in passato Naruto lo credeva un nemico di Konoha e la causa del tradimento di Sasuke, ma proprio grazie a quel frammento del chakra dell’Uchiha nel suo corpo aveva appreso la triste verità sul suo conto e avendo visto quanto era nobile e coraggioso, Naruto voleva ringraziarlo del profondo del cuore.

-Itachi … io so tutto del tuo passato e volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me … -  cominciò Naruto, non sapendo da che parte incominciare quel discorso.

-Tu non mi devi niente Naru-chan … sono io devo ringraziarti, perché solo tu potevi impedire al mio otooto di fare qualche cazzata delle sue … -  lo interruppe Itachi, ma un’idea birichina fece capolino nella sua mente diabolica.

-Forse c’è una cosa che puoi fare per me, Naruto-kun … io ti ho donato una parte dei miei poteri e ora sono notevolmente indebolito … -  cominciò a dire Itachi, facendo leva sul senso di gratitudine che Naruto provava nei suoi confronti, infatti il biondino si morse un labbro indeciso sul da farsi, finché, anche se a malincuore, gli disse:

-E se ti restituissi il tuo potere? Però non so come fare, cioè l’altra volta un corvo è entrato nella mia bocca e francamente vorrei evitare l’esperienza … -  Naruto era piuttosto restio a farlo, senza il potere di Itachi, avrebbe perso il potere del Rinnegan e oltre a rallentare i suoi progetti per salvare il futuro, rischiava di soccombere allo Sharingan Ipnotico di Madara e di conseguenza alle sue infuocate avance … ma Itachi era appena resuscitato e non era giusto di privarlo di qualcosa che gli apparteneva di diritto.

-Ma io conosco un metodo infallibile e molto più piacevole per estrarre il mio chakra dal tuo corpo, Naruto-kun … -  e senza neanche lasciargli il tempo di cambiare idea, Itachi afferrò il bel biondino per la nuca e gli ficcò la lingua in bocca, coinvolgendolo in un bacio umido e appassionato.

Il cervello di Naruto era completamente in tilt e per quanto non fosse un esperto in materia e che sicuramente avrebbe sterminato gli Uchiha con le proprie mani quando si sarebbe ripreso, Itachi baciava proprio bene … ma probabilmente la nostra Marmotta non era soddisfatta e con l’altra mano libera cinse la vita di Naruto e se lo mise in grembo per avere un contatto più intimo col suo corpo.

Quando per mancanza d’ossigeno Naruto si staccò da Itachi, la povera Kitsune era inerte fra le sue braccia, ancor più rosso degli adorati pomodori di Sasuke … e a proposito del suo otooto preferito ...

Mentre tutto gli altri ninja del futuro fissavano basiti quella scena, chi imbarazzato, che un filino invidioso dell’audacia dell’Uchiha, il suo adorato fratellino era letteralmente pietrificato dallo shock, che il povero scoiattolo nel suo cervello fosse caduto dalla ruotina!?

L’unico che sembrava apprezzare quell’insolito spettacolino porno soft era Izuna che continuava imperterrito a sorseggiava il suo the divertendosi come un matto, ma a quanto sembrava il suo nii-san non era del suo stesso parere.

-Per colpa tua non ho potuto dimostrare i miei profondi e sinceri sentimenti a Naruto, scopandomelo in ogni angolo di palazzo Uchiha e solo per questo meriteresti la morte!!! Ma visto che ora ti sei ripreso i tuoi poteri, io e il piccolo Naruto-kun dobbiamo riprendere il discorso che abbiamo interrotto due anni fa … -  concluse Madara, il cui sorriso lascivo e carico di sottintesi spaventò a morte il povero  Naruto … ora si che era nella merda totale!!!

Madara stava per afferrare Naruto e caricarselo in spalla quando Itachi lo salvò in extremis esclamando:

-Ripensandoci, forse è meglio che tu tenga i miei poteri ancora per un po’di tempo, Naruto-kun  … - e stendendolo sul tatami alla velocità della luce riprese a baciarlo focosamente come se non esistesse un domani, anche perché il suo sconfinato intelletto gli suggeriva di star lontano dal suo adorato otooto per un po’ di tempo, se non voleva essere privato della sue parti intime!!!

 Anche se con estrema fatica, Naruto riuscì a levarsi di dosso quella Marmotta in calore di Itachi, scaraventandolo dalla parte opposta della stanza con un potente calcio allo sterno; l’Uchiha atterrò con grazia sul tatami con una capriola, leccandosi le labbra come per gustarsi nostalgicamente il sapore unico di Naruto.

-Uchiha!!! Io vi ammazzo!!!-  urlò adirato Naruto con il Rinnegan che brillava minaccioso nei suoi occhi, ma con tutta probabilità non sarebbe riuscito a squartare Itachi con le proprie mani.

Per un breve instante il povero Itachi deglutì preoccupato che la lama della katana del suo piccolo otooto e il ventaglio di Madara gli tranciassero la gola di netto e dalle loro facce truci non sarebbe una cosa rapida ed indolore, ma essendo un Uchiha, cominciò a sghignazzare divertito, fregandosene altamente del loro sguardo omicida, esordendo:

-Suvvia, era solo uno scherzettetto innocente … - disse con allegria Itachi, mentre faceva l’occhiolino a Naruto, sprezzante del pericolo che correvano le sue parti basse.

-Tanto più che una volta che cediamo i nostri poteri a qualcun altro non possiamo più riprenderceli … -   convenne Izuna, stupito dall’ignoranza di suo fratello e Sasuke-kun  in materia.

-Vuoi dire che l’hai fatto apposta per baciarmi?-  chiese sconcertato Naruto, preoccupato di fronteggiare un altro spasimante meno violento, ma molto più subdolo ed astuto dei precedenti.

-Ovviamente si, Naruto-kun! E se vuoi approfondire il discorso sarò più che felice di soddisfare tutte le tue curiosità … ma proprio tutte … -  sussurrò suadentemente all’orecchio di un imbarazzatissimo Naruto.

Ma anche se moriva dalla voglia di fargli saltare tutti i denti, Naruto era una persona riconoscente e in virtù di tutte quelle volte che era sfuggito agli assalti di Madara, decise di salvare le labbra hot di quella dannata Marmotta almeno per quella volta dalle ire di Sasuke e Madara, stordendo i due iracondi Uchiha con due cazzotti ben assestati.

Itachi sghignazzò divertito dall’allegra scenetta e fece per prendere la tazza di the sul tavolo, ma improvvisamente la vista cominciò ad affievolirsi nuovamente mentre un dolore lancinante alla testa gliela spaccava in due … questo era il prezzo per utilizzare lo Sharingan Ipnotico … Sasuke spaventato, fece per soccorrere il suo nii-san, ma Naruto lo precedette.

-Stupidi Uchiha col loro stupido Sharingan!!!-  bofonchiò irritato il biondino mentre accostò le mani sul viso pallido di Itachi e rilasciò il suo chakra curativo.

Sotto agli occhi sbalorditi di Sasuke, Itachi aprì gli occhi e con suo sommo stupore lui VEDEVA … non forme sfocate ed indistinte … lui vedeva ogni cosa, i colori, il viso pallido di Sasuke … quanto era cresciuto il suo petulante otooto! Lui ormai si era rassegnato alla sua condizione di cecità permanente, ma Naruto aveva fatto il miracolo e gli aveva ridato la possibilità di vedere nuovamente il mondo intorno a lui.

Pericolosamente vicino al commuoversi per la vista ritrovata, Itachi fissò intensamente Naruto, stordito della bellezza sconcertate dei suo occhi azzurri e stringendoselo al petto gli sussurrò:

-Grazie!-  nascose il viso nel collo di Naruto, per nascondere le lacrime di gioia, il nostro biondo ninja era imbarazzatissimo da quello slancio di sincera gratitudine e quando capì che stava per baciarlo per la terza volta, sfoderò l’ultima arma rimastagli.

Itachi stava per calare nuovamente sulle labbra carnose di Naruto, chiuse gli occhi, ma quando sentì qualcosa di umido toccargli il naso li riaprì di scatto …

Naruto aveva preso in braccio Arashi e piazzandolo come uno scudo fra il suo corpo molestato e l’arrapato Uchiha, il piccino diede un bacino sulla punta del naso di uno sbalordito Itachi …

L’animo nobile e puro di Arashi lo spingeva a fare così ogni volta qualcuno del Clan Uchiha si faceva male e  anche se non l’avrebbero mai ammesso nemmeno in punto di morte, quei rudi e spietati assassini si mettevano in fila per ricevere la “cura” speciale del loro piccolo angelo.

Se dapprima Itachi rimase con un palmo di naso, facendo sbellicare dalle risate i ninja presenti e gongolare sadicamente i due Uchiha Vendicativi feriti nell’orgoglio e alla testa, la nostra astuta Marmotta sfoderò il suo sorriso più seducente e prendendo in braccio il piccolo Arashi gli sussurrò dolcemente:

-Ripassa fra una decina di anni e poi riprenderemo il discorso interrotto, Shi-kun … -  gli occhi del piccolo Arashi si trasformarono in due cuoricini pulsanti mentre si stringeva in stile koala al petto caldo e solido dell’ex nukenin.

Il fascino Uchiha aveva fatto un’altra vittima!!!

-Tu, razza di Marmotta Depravata!!! Non insidiare il mio piccolo Shi-chan con le tue proposte oscene!!!-  gli urlò contro Madara, entrato in modalità Mammina Isteriche che difende l’innocenza del suo piccino dalle Marmotte Maniache, ma venne messo ko dal gancio destro di Naruto, che riprendendosi il suo adorabile nonnino dalle grinfie pericolose di Itachi, sibilò al malconcio Capoclan degli Uchiha.

-Tu sei l’ultimo che deve parlare, visto che sei il Re degli animali in Calore, stupido Porcospino Hentai!!!-   e così dicendo prese il piccino fra le braccia, dedicandosi completamente a lui.

-E’ l’ora del bagnetto, Shi-kun!!!-  trillò Naruto, sapendo di far felice quel tenero diavoletto, infatti l’entusiastica risposta di Arashi non si fece attendere troppo.

-Yeeehhh!!!-  Arashi adorava sguazzare nella schiuma, ma soprattutto amava schizzare il suo Papy d’acqua, bagnandolo dalla testa ai piedi e poi era così divertente vedere la sua Mamy che tentava d’infilarsi nella vasca da bagno assieme a loro di soppiatto, peccato però che Papy se ne accorgesse sempre e che sbattesse fuori Mamy dal bagno urlandogli contro qualcosa tipo “Polcospino Hentai” … certo che a volte i suoi genitori erano proprio strani, ma lui gli voleva comunque tantissimo bene!!!

E mentre Naruto spariva dalla stanza per recarsi nel grande bagno della magione Uchiha, Madara, ripresosi dal cazzotto micidiale dell’Urusai, cominciò a sogghignare sinistramente e la faccia da maniaco che gli deformava gli aristocratici lineamenti del viso, inquietò non poco i coraggiosi shinobi presenti, in primis Sasuke.

-Io vado, otooto … c’è una missione di livello S che mi aspetta, in bagno!-  Izuna, sorseggiava imperterrito il suo the e salutandolo con la mano gli augurò buona fortuna e possibilmente di ritornare tutto intero perché il Clan aveva bisogno di lui, ma Sasuke non era dello stesso avviso.

-Dove credi di andare, dannato bastardo!-  sibilò pericolosamente il Vendicatore, mentre portava una mano sull’elsa della sua micidiale katana.

-Sicuramente Naruto-kun avrà bisogno del mio aiuto cruciale per fare il bagnetto a quel piccolo nukenin di grado S … a quest’ora i suoi vestiti saranno completamente bagnati fradici, attaccandosi alla sua pelle brunita e per non congelarsi ulteriormente si immergerà in quel mare di bolle di sapone con quella piccolo pesta … sarà coperto solo da un impalpabile strato di schiuma e io non vedo l’ora di aiutare Naruto a togliersela di dosso!!!-  il racconto scandalosamente dettagliato di Madara fece cadere in uno stato di trance erotica quello Scoiattolino Infoiato che viveva nel cervello di Sasuke, facendolo imbambolare il Vendicatore degli Uchiha con visione del Dobe nudo e coperto di schiuma che aveva un disperato bisogno di qualcuno che gli palpass … cioè che l’aiutasse a lavargli la schiena …

Sfortunatamente Sasuke, ormai fermamente convinto di essere caduto vittima di una sorta di Tsukuyomi a sfondo erotico,  non poté impedire a Madara di infilarsi di soppiatto nel bagno dove quel deficiente del Dobe se ne stava nudo ed indifeso.

Fece per correre in suo soccorso, quando Izuna, facendogli lo sgambetto, lo fece ruzzolare poco elegantemente a terra, col culo all’aria, totalmente incurante se il Vendicatore della Stirpe si fosse fatto male o meno.

Prima che Sasuke potesse incominciare a reclamare vendetta per la millesima volta nella sua breve vita tentando uccidendo i presenti, non con un Amaterasu, ma dalla noia, Izuna lo rassicurò sul destino incerto di Naruto-kun.

-Non ti preoccupare Sasuke-kun, Na-chan è perfettamente in grado di difendersi da solo dalla attenzioni del mio nii-san … -  disse Izuna con un sorriso e come profetizzato, si udì in lontananza un boato e Naruto che urlava qualcosa tipo “Dannato Porcospino Hentai”

Madara atterrò sgraziatamente a terra, pieno di lividi e con i capelli scompigliati e pieni di schiuma, ancora leggermente stordito dai micidiali colpi di Naruto, disse solamente:

-Amore è Dolore!!!-  e così dicendo perse completamente i sensi!

 -Povero il mio nii-san! E’ così sbadato e maldestro!-  disse Izuna che preoccupato per la sua salute, prese a punzecchiare il fianco del fratello con un kunai, per vedere se respirava ancora, poi rincuorato del fatto che fosse ancora vivo, si voltò verso i ninja venuto dal futuro con un’espressione tutt’altro che amichevole, chiudendosi la porta alle spalle per tagliare ogni possibile via di fuga ai loro ospiti.

-Visto che Madara non ci disturberà per un po’ di tempo e che Naruto è impegnato con Arashi, gradirei fare una bella chiacchierata con voi, senza interferenza … -  dal volto di Izuna non traspariva nessuna allegria, anzi! Una fredda determinazione trapelava dai suoi occhi, deciso a carpire loro preziose informazione che lo volessero o meno ... fu Itachi a fronteggiarlo col suo solito sangue freddo.

-E cosa vorresti sapere di grazia?-  gli chiese l’Ambu, totalmente privo della sua proverbiale gentilezza.

-C’è una cosa che devo assolutamente sapere da voi, riguarda Naruto-kun e … -  Sasuke, sentendolo pronunciare il nome del Dobe e ancora livido di rabbia per essersi fatto fregare così facilmente da quel dannato Uchiha schizofrenico, scattò subito come una molla e sguainando la katana fu pronto a sferrare il colpo mortale, ma Itachi lo afferrò prontamente per la manica del kimono.

-Prima sapremo cosa vuole sapere da noi, prima tu potrai farlo a fette, otooto … quindi siediti e ascolta ciò che a da chiederci-  lo rimproverò dolcemente Itachi, ma Sasuke sembrava non volesse saperne dell’autorità del fratello maggiore.

-Non darmi ordini e per la cronaca, a me non frega un cazzo di cosa vuole sapere questo stronzo sul Dobe!!!-  ovviamente Sasuke non stava ragionando col cervello e forse lo Scoiattolino Infoiato si era trasferito verso sud, pensò Itachi sospirando pazientemente e per calmargli i bollenti spiriti lo fece cadere in uno Tsukuyomi dove una Sakura particolarmente assatanata lo aveva legato nudo al suo letto e stava per tingergli i capelli … di rosa!!!

E mentre il nostro fiero vendicatore era intento a vomitare l’anima in un angolo della stanza per riprendersi da quelle terrificanti visioni infernale, Izuna riformulò nuovamente la domanda che l’assillava da molto tempo:

“Voglio sapere la connessione che c’è fra Naruto-kun … e i nove Demoni Codati …”

 

 

 

ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:

 

 

Ladyash: Allora, come stanno i miei prigionieri … cioè volevo dire i miei personaggi preferiti?

Madara-Porcospino: PERCHE’ SONO  DIVENTATO  IO  LA  MADRE  DI  ARASHI?!

Ladyash: Perché è sempre Naruto a fare la parte della mammina affettuosa quando ci sono bambini di mezzo e ho pensato che fosse più originale se per una volta Naru-chan fosse il padre e tu la madre, non sei d’accordo con me?

Madara-Porcospino: No, che non sono d’accordo!!! Io sono un Uchiha e non esiste che io faccia la mammina!!! E chiaro?! Al massimo posso essere il virile e dotato marito di Naruto, chiaro?!

Arashi-Pulcino: MAMY, IN BLACCIO!!!

Madara-Porcospino: Il mio tesorino!!! Vieni dalla mamm … oh cazz … cioè volevo dire, cavoletti fritti!!! E’ tutta colpa tua, dannata autrice!!!

Sasu-Scoiattolo: Muuuaaahhh!!! Ben ti sta, stupido antenato!!!

Madara-Porcospino: Taci tu, che in tutte le fic mpreg i tuoi figli ti odiano!!! Almeno io ad Arashi piaccio!!!

Susu-Scoiattolo:  Tsé, stai a vedere, dilettante!!!

Sasuke afferra Arashi per le ascelle portandoselo all’altezza del viso, mentre sfodera un sorriso che dovrebbe essere rassicurante, ma che ricorda vagamente quello da viscida serpe di Orochimaru.

Sasu-Scoiattolo: Allora che è il migliore tra noi due, moccioso petulante!?

Arashi-Pulcino: UAAAHHH!!! NON  TOCCALMI  BLUTTA  PAPELA  ANTIPATICA!!!  LASENGAN!!!

E Sasu-Scoiattolo finì nuovamente a gambe all’aria, con conseguenze catastrofiche per la sua geometrica e perfetta chioma.

Madara-Porcospino: Muuuaaahhh!!! Non potrai mai battermi, sciocco pronipote!!! Naruto sarà solo mio!!!

Sasu-Scoiattolo: Povero illuso!!! Ti stai scordando che sono stato io il primo a baciare il Dobe?!

Madara-Porcospino: Tsé, e tu quello lo chiami bacio?! Io almeno ho ficcato la lingua in bocca all’Urusai e gli ho anche palpato il sedere!!!   

Itachi-Marmotta: Io l’ho baciato due volte!

Sai-Wolf/Kaka-Bau:  Noi gli abbiamo visto il pisello!!!

Izuna-Gatto:  Io tutto il resto!!!

Gaara-Tasso: Io e Naruto abbiamo condiviso il medesimo destino, quindi ci comprendiamo a vicenda e di conseguenza io sarò il primo con cui farà del sesso!!!

Kyuubi-Doo:  Ma io sono l’unico che gli sia mai stato dentro!!!

Naru-Volpacchiotto: Ehi, ma nessuno che chieda la mia opinione sul destino del mio posteriore?!

Tutto lo Zoo di animali in Calore:  Sta zitto e spogliati!!!

Naru-Volpacchiotto si sente tirare per una manica.

Arashi-Pulcino:  PAPY!!! VOIO  FLATELLINO!!!

Naru-Volpacchiotto  sente una presenza inquietante alle sue spalle.

Madara-Porcospino:  Hai sentito cosa vuole il nostro piccino, Naru-chan? Come genitori seri e responsabili abbiamo il dovere morale di fare del sesso … tanto, tanto sesso … possibilmente selvaggio e senza interruzioni, visto che mi devi tre anni di arretrati con gli interessi!!! E siccome sono una persona democratica, sarai tassativamente tu che porterai a termine la gravidanza!!!

Izuna-Gatto:  Che bello, diventerò zio!!!

Naru-Volpacchiotto:  Togli quelle mani di lì!!! E poi questa non è una MPREG!!! E poi perché devo essere sempre io quello incinto?!

Madara-Porcospino:  Perché non si è mai visto un Uchiha grasso per tutto il manga!!!

Naru-Volpacchiotto: Ma se provi a sfiorarmi con quei tentacoli, ti giuro che sarai il primo Uchiha calvo del manga!!! E poi non sei mica tu che decidi se devo rimanere incinto o no, ma l’autrice della fic!!!

Ladyash: E che problema c’è?! Posso sempre modificare la trama!!! Kyuubi-doo, pensaci tuu!!!

Kyuubi-Doo: Sono il demone più potente dell’universo e oltre a conoscere la ricetta segreta della salsa barbecue del Mc Donald’s  sono in grado di far rimanere incinto anche il protagonista dolce, carino e fottibile di un manga palesemente gay!!!

Saku-Lumaca:  Sei un demone malvagio e bugiardo!!! Non è vero che nel manga sono tutti gay!!! E sono certa che prima o poi mi sposerò col mio principe azzurro alias Sasuke-kun!!!

Kyuubi-Doo:  La verità è che tutti i ninja delle serie, da Suna a Konoha, pur di non avere dei figli cessi con i capelli rosa, hanno preferito puntare al culo di Naruto!!! Persino Orochimaru in punto di morte preferirebbe giocare con Kabuto al moribondo e il ninja medico, piuttosto che farsi sfiorare da te per salvarsi la vita!!!

Oro-Serpe:  E’ la verità!!!

Saku-Lumaca:  Voglio Morire!!!

Turro il resto dello Zoo in Calore:  Vuoi una mano?

Naru-Volpacchiotto:  Che cavolo fai, Baka!!! Non spogliarti!!! E poi chi lo dice che devi essere proprio tu, colui a cui cederò la mia verginità?! E l’autorizzazione dell’autrice c’è l’hai?!

Il diabolico Uchiha dona sottobanco all’autrice un Itachi-Marmotta legato come un salame con un bel fioccono rosso e nient’altro addosso …

Madara-Porcospino: Perché Madara è un bravo ragazzo!!! Uno stinco di Santo, praticamente!!!

Ladyash: Avete la mia benedizione!!! Andate e moltiplicatevi!!! Ma vi prego: niente bambini coi capelli a culo di papera!!! Io vado a scartare il mio regalo in separata sede!!!

Naru-Volpacchiotto: Sarà, ma secondo me in questo momento assomigli molto di più ad uno Stinco di Porco!!! 

Arashi-Pulcino:  YEEEHHH!!!  VOIO  TANTI  FLATELLINI!!!

 

 

 

 

NOTE:

 

* Lampo Giallo è un riferimento al soprannome che gli altri ninja avevano dato a Minato, il figlio di Arashi, in quanto ideatore della Dislocazione Istantanea, cioè una tecnica che mediante appositi kunai con sigilli collocati in determinati luoghi gli consentiva di arrivare lì all’istante, con questa tecnica sconfisse più di cinquanta ninja in un colpo solo, approfitto della nota per parlare del personaggio di Arashi, anche se l’autore non l’ha mai descritto ne sappiamo il suo vero nome, il nonno di Naruto è comunque un personaggio presente nella storia di Kishimoto (se no Minato come veniva fuori?), ho provato a cercare un nome più originale di Arashi, visto che in diverse fanfic è stato molto usato, ma era l’unico azzeccato, in quanto significa “Tempesta” riferimento al nome di Naruto e col fatto che l’elemento del suo chakra è il vento. 

** Quando leggete le battute di Arashi ricordatevi che essendo un bimbo di tre anni parla in modo un po’ sgrammaticato e pronuncia la  L al posto della  R

*** La parola genio, oltre a significare persona dotata di un’intelligenza fuori dalla norma (tipo Itachi) può indica anche il classico genio che vive nella lampada, ovvero uno spirito (a volte maligno) il cui sinonimo è anche demone e chi è più diabolico di Kyuubi?

**** La leggenda dell’Eremita delle Sei Vite, narra di colui che creò le tecniche ninja esistenti nel mondo di Naruto, grazie al Rinnegan possiede tutte le sei alterazioni del chakra, noto anche come il primo Junchuuriki della storia, ma questa parte la tratteremo in un secondo tempo … egli ebbe due figli, il maggiore era colui che credeva che la pace poteva essere raggiunta con la Forza, mentre il minore credeva nell’Amore, la preferenza che l’Eremita ebbe col secondo figlio scatenò la guerra fratricida tra i due fratelli, i discendenti del prima fratello erano gli Uchiha mentre quelli del secondo i Senju (anche se l’autore non l’ha mai specificato chiaramente secondo me,  a parte gli Uchiha, il resto della Foglia appartiene al clan Senju) quindi anche se alla lontana Sasuke e Naruto sono imparentati!!!

***** Se ricordate bene, quando Itachi e Naruto si incontrano per l’ultima volta, il maggiore degli Uchiha lascia una parte dei suoi poteri a Naruto e per farlo usa uno dei suoi corvi, che entra appunto nella bocca di Naruto!!! 

******  Solitamente Kyuubi viene catalogata come demone femminile, ma per me la somma Kitsune è una degna compare di Sesshumaru e Kurama, quindi nelle mie fic sarà sempre un demone maschio, capirete più avanti il perché … sappiate solo che sarà estremamente collaborativo con Naruto, non per bontà del suo cuoricino nero, sia mai, ma perché al suo giusto tornaconto nell’aiutare il nostro Na-chan …  

 

 

 

RINGRAZIAMENTI:

Reader:  Mio caro, anche se Naruto è indubbiamente più grande e figo, ma deve sempre vedersela con gli Uchiha e quelli non ne vogliono sapere di stare sotto se si tratta di conquistare le chiappe del bel biondino!!! Quello che ti posso dire è che Sasuke, anche se più piccolo ci proverà ugualmente con Naruto, ma solo dopo essersi messo d’accordo con lo Scoiattolo che vive nel suo cervello e il piccolo roditore è un po’ più sveglio del Vendicatore, fidati!!! Ovviamente Madara non starà lì a guardare senza fare nulla, vedrai!!! Per Kyuubi c’è un discorso a parte, ma lo vedrai nel prossimo capitolo, spero che ti sia piaciuta la spiegazione del Rinnegan, meno male che c’è quel grand’uomo di Itachi a salvare la situazione!!! Comunque non ti preoccupare, Naruto si farà rispettare oltre ad acquisire altri spasimanti al suo seguito e che la figura di Arashi ti sia piaciuta … come sempre attendo con trepidazione il tuo commento, mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi del capitolo!!!  

Sara90:  Mia cara, spero che aver risposto in parte alla tua domanda sul passato di Naruto, ma nei prossimi capitolo verrà fuori un pezzo alla volta e vedrai i personaggi che tirerò fuori!!! Prometto di farti morire dalle risate è una promessa!!! Naruto se va avanti così comincerà a chiedermi una cintura di castità!!!

Skadi:  Solitamente Itachi e Izuna in formato super deformed si siedono sulla mie spalle e mi suggeriscono che pene atroci infliggere ai loro adorati fratellini un capitolo alla volta (verso gli ultimi capitoli capirete perché Izuna e Itachi vanno così d’accordo) ed è in casi come questi che sono felice di essere figlia unica!!! Sono sempre felicissima di far sorridere la gente con le cose assurde che scrivo, almeno mi guadagnerò il paradiso, ma vedrai che nel prossimo capitolo ci saranno un personaggio molto divertente che già conosci, ma io lo reinterpreterò a modo mio (e spero che le sue fan non mi uccidano!!!) Ripeto, per me non è un caso che Tobi alias Madara abbia una maschera arancione, vedrai che il tempo mi darà ragione e alla fine del manga Sasuke beccherà Naruto che se la spassa con un redento Madara … così impara a mollarlo per tre anni per quel maniaco di Orochimaru!!! Spero che  il capitolo ti sia piaciuto, al prossimo!!!

Agito:  Naruto ha si la tutina alla Rock Lee, ma è nera ed attillata … sbavamento collettivo!!! E devi contare che al momento nel neo villaggio della Foglia ci sono i guerrieri più potenti della storia, quindi sai che fatica tenerli a bada tutti? I Senju sono impestati, ma gli Uchiha sono peggio … hai ragione su Izuna e te ne accorgerai nel prossimo capitolo, ma in fondo è un bravo ragazzo … molto infondo!!! Spero che la spiegazione del rinnegan ti abbia convinto, mi raccomando fammi sapere come ti è sembrato il nuovo capitolo!!!

May Des:  Scusa il ritardo, ma come puoi vedere il capitolo è bello lunghetto!!! Sono perdonata? Mi raccomando, fammi sapere se è stato di tuo gradimento!!!

Yuko Chan:  Mia cara, non preoccuparti già il fatto che recensisce è per me una fonte d’immensa gioia!!! Come avrai notato io adoro torturare gli Uchiha!!! A parte Itachi … Izuna è un Uchiha atipico, ma lo vedrai nel prossimo capitolo e sia lui che Itachi si divertono un mondo a torturare i loro rispettivi fratelli!!! All’inizio è abbastanza sul drammatico, ora sto dando sfogo alla mia vena demenziale e sadica, ma verso le battute finali ritorneremo ad essere molto seri, ma non ti preoccupare, posso dirti che ci sarà l’happy end … ovviamente solo per i superstiti!!! Muuaahhh, come mi diverto a torturare i personaggi!!! Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento, alla prossima!!!

RubyMcDoll:  Me molto lusingata!!! Ormai qui è diventato uno zoo di animali in calore e il povero Naruto è sull’orlo di una crisi di nervi!!! Spero che il nuovo capitolo sia all’altezza delle tue aspettative!!!

SoRifan:  Mia cara, per ora il Master è solo temporaneamente sospeso, ma prossimamente i nuovi capitoli li vedrai su Nocturne Alley e Manga.it; ma avevo questa fic su Naruto che mi martellava il cervello è ho dovuto scriverla!!! Ma prometto che non sarà così lunga … effettivamente è incasinata anche per me che la scrivo, ci sono molti salti temporali, ma preferisco mettervi i flasback più significativi che raccontare per filo e per segno cos’è successo a Naruto in qeusti tre anni!!! Spero che apprezzerai il piccolo Arashi, anche lui come noi odia profondamente Sasuke (tu guarda che coincidenza), ma vuole tanto bene alla sua mammina (NdMadara  perché devo essere io la mamma della pulce? NdLadyash  Taci e cambia il pannolino a Shi-chan) Izuna è molto legato a Naruto per ragioni che scoprirete in seguito e sappi comunque che c’è un motivo se Izuna e Itachi vanno così d’accordo, comunque Naru-chan ha tantissimi spasimanti e Sasuke e Madara dovranno sudare parecchio se voglio arrivare all’agognata Ghinda D’Oro ovvero le chiappe di Naruto!!! Naruto con la divisa da AMBU è da sbavo e la tua amica potrebbe fare Izuna che ha la stessa pettinatura di Sasuke ma ha l’armatura molto più bella di quel kimono imbarazzante dell’Emo Scemo (questo è il vero nome di Sasuke) … se poi incontrate un Itachi credibile legalo con un bel fiocco rosso e mandamelo qua … vedrai che lemon tirerò fuori!!! Spero che il capitolo abbia raggiunto il tuo apprezzamento per la tortura ai PRESUNTI SEME specialmente su Sasuke, io cerco sempre d’impegnarmi in nuove forme di tortura al signor Colo di Papera, ma sono sempre aperta a nuovi suggerimenti!!! Mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi del nuovo capitolo, a presto!!! 

Rebbytechnodipendente:  Putroppo Tobirama e Izuna hanno un triste destino in comune: avere due fratelli maggiori idioti!!! Pensa a tutte le  volte che hanno dovuto impedire che si ammazzassero a vicenda e di conseguenza l’evitare dello scatenarsi di una nuova guerra … ora invece devono impedirgli di molestare il povero Naruto!!! Che stress la vita dei fratelli minori!!! Izuna è molto, molto protettivo nei riguardi di Naruto, ma si capirà meglio nel prossimo episodio, fammi sapere cosa ne pensi!!!

Chibime88:  Per quel che riguarda il 4 ed ultimo capitolo della Harry/Draco è quasi ultimato, porta pazienza!!! Comunque scusami per il ritardo, ma come puoi vedere il capitolo è molto lungo e spero di essermi fatta perdonare!!! Mi raccomando, fammi sapere una tua opinione in merito al nuovo capitolo, a presto!!!

 

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Capitolo 5
*** L’OSPITALITA’ UCHIHA PUO’ ESSERE QUASI FATALE!!! ***


cap 5

 L’OSPITALITA’ UCHIHA PUO’ ESSERE QUASI FATALE                                   

                                                Capitolo 5

 

Chiedo umilmente perdono per il ritardo!!! Non sono stata rapita dagli allieni, ho avuto solo un periodo incasinato, ma come potete vedere il capitolo è bello lungo e spero di essermi fatta perdonare e spero di riuscire ad aggiornare con più rapidità, detto questo buona lettura a tutti!!! Fatemi sapere se il capitolo è stato di vostro gradimento!!! 

 

 

 

 

Il gelo invase i cuori dei nostri eroi … Izuna sapeva dei Bijuu … ma fin dove si spingeva la sua conoscenza sulle Bestie Codate?

-Che cosa se sai tu, dei Nove Demoni?-  la voce di Gaara era ancor più tagliente del suo sguardo glaciale, mentre la sabbia cominciò a vorticare all’impazzata per la stanza degli ospiti.

Anche gli altri ninja erano più inquieti per la reazione di Gaara che per le parole di Izuna, persino Sasuke parve turbato dalla reazione violenta del rosso e anche se non ne capiva  a fondo la ragione, l’atteggiamento del Kazekage lo faceva incazzare da morire.

Gaara era una persona assai riservata e con un rigido autocontrollo … ma quando si trattava dei Bijuu … quando si trattava della vita di Naruto, un’ira incontenibile gli ribolliva nel sangue; come se Shukako, il demone Tasso della Sabbia, lo possedesse ancora come un tempo, incitandolo a far strage di quell’essere indegno d’un Uchiha che pretendeva di sapere il segreto di Naruto.

Quel ninja pazzo, casinista e con un sorriso così grande da sciogliere anche il ghiaccio era stata l’unica persona al mondo che avesse avuto il coraggio di strappare il drappo nero della solitudine che gli opprimeva l’anima, il suo sorriso gli aveva dato la forza per ricostruirsi una vita migliore e la sua testardaggine lo avevano salvarlo dalle grinfie della morte anche quando tutti gli altri avevano perso la speranza.

Naruto Uzumaki non era semplicemente il primo ed unico vero amico che avesse mai avuto nella sua triste vita …

Naruto ERA IL SUO SOLE … e se mai qualcuno avesse anche solo osato torcergli un capello, che Kami avesse pietà della sua anima, perché Gaara non ne avrebbe avuta affatto!!!

Ma c’era un piccolissimo dettaglio che rendeva il tutto molto più complicato e dannatamente pericoloso in quel frangente.

Era lo sguardo penetrante di Izuna Uchiha … era lo stesso sguardo che aveva Gaara quando qualcuno minacciava ciò che era d’importanza vitale per lui … importante come Naruto.                                         

-Devo constatare con rammarico che i Bijuu imperversano disturbati anche nel futuro, però ancora non comprendo il comportamento irrazionale di Naruto … -  disse enigmaticamente Izuna, come se stesse parlando con se stesso e non alla presenza dello sguardo assassino di Gaara che voleva farlo a pezzettini microscopici.

-Cosa intendi dire con questo?-  la voce del Kazekage era poco più che un sibilo inudibile, ma più sferzante di una scudisciata in piena faccia.

Izuna, con lo Sharingan Ipnotico che gli danzava inquietantemente negli occhi, sostenne finalmente lo sguardo acquamarina del ninja dai capelli scarlatti.

-Non c’è bisogno che vi spieghi proprio nulla … quando posso farvelo vedere con i vostri stessi occhi … -  bastò così poco per far cadere con estrema facilità i nostri eroi nella fitta tela degli inganni creata della diabolica arte oculare degli Uchiha.

Non si trovavano più nella confortevole Sala degli Ospiti rischiarata dalla tiepida luce crepuscolare, ma era una gelida notte d’inverno, mentre spaventose ed agghiaccianti urla di terrore riecheggiavano per tutta la valle della Terra del Fuoco.

Sakura si accasciò a terra terrorizzata, singhiozzando senza alcun controllo davanti a quella visione da incubo, poco distante da lei Neji non si preoccupò minimamente di nascondere il tremore che attraversava il suo corpo d’innanzi a quella scena raccapricciante e persino il viso imperturbabile di Sai mostrava evidenti segni di paura di fronte a quello spettacolo degli orrori.

Per Kakashi era come rivivere quell’incubo per l’ennesima volta ma da sveglio e anche se all’epoca era ancora un bambino persino Itachi ricordava le urla disperate dei vivi e l’odore del sangue dei morti che per mesi aveva impestato le strade di Konoha dopo quella notte di morte e devastazione.

Sasuke l’aveva visto una volta sola col suo Sharingan e per poco tempo era riuscito anche a dominarlo, ma vedere quell’essere immondo libero di portare l’Inferno sulla terra con la sua splendida e letale forma bestiale era del tutto terrificante … ma soprattutto realizzare finalmente che LUI PORTAVA DENTRO DI SE’ QUELLA COSA MOSTRUOSAMENTE MALVAGIA gli faceva accapponare le viscere dalla paura … anche se non sapeva esattamente di chi o che cosa aveva paura di perdere …

Lo sguardo gelido di Gaara non si scompose minimamente di fronte a quel macabro show di distruzione … lui non aveva paura di quell’ammasso spropositato di chakra malvagio, semplicemente perché fino a poco tempo fa anche il Kazekage ne aveva uno identico sigillato al suo interno … e vedere la forma dell’incubo con cui Naruto era stato costretto a convivere fin dalla sua nascita era fonte d’immensa tristezza per Gaara.

-Questa non è la prima volta che vedete una delle nove Bestie Codate da vicino, vero? O forse è la vista di questo Demone in particolare che vi turba così tanto?-  la voce di Izuna quasi si perse fra le urla disperate dei ninja del neo-villaggio della Foglia che eroicamente tentavano di respingere quell’entità malvagia, portatrice di morte e devastazione.

-No, è impossibile!!! Questa è un’illusione!!! Ci hai intrappolati dentro a quest’incubo col tuo Sharingan!!!-  lo accusò Sakura, incapace di credere che ciò che stava vedendo in quel momento fosse davvero reale.

-Fra i suoi innumerevoli poteri, lo Sharingan ci conferisce il dono di poter condividere i ricordi del nostro passato anche con altre persone … mi dispiace deluderti Sakura, ma quello che stai vedendo è realmente accaduto all’incirca un anno dopo la comparsa di Naruto e se non sei disposta a credermi domanda a loro … -  disse Izuna indicando i due fratelli Uchiha.  

-Tra noi portatori di Sharingan Ipnotico è impossibile nascondersi la verità a vicenda … -  e con sommo sgomento di Sakura vide il volto grave di Itachi annuire impercettibilmente dando ragione al suo antenato, ma il peggio doveva ancora venire.  

Kyuubi no Yoko e le sue nove code si ergevano in tutta la loro maestosa potenza, squassando le montagne, sradicando intere foreste e inaridendo i fiumi; dove il suo crudele sguardo si posava tutte le più elementari forme di vita si estinguevano davanti ai quei occhi rossi pieni di odio e rancore, le urla delle sue vittime e il rumore delle ossa frantumate dalle possenti zanne erano la musica più soave per le sue orecchie, mentre il gusto ferroso del sangue umano saziava brevemente la sua sete inestinguibile.

Il mondo intero era il suo esclusivo parco giochi e gli insulsi umani che lo abitavano erano le sue bamboline preferite con cui giocare per ammazzare la noia di un’esistenza immortale e se mentre ci si sollazzava ne rompeva una o ne divorava un paio poco male, ci sarebbero sempre stati altri villaggi di inutili umani con cui trastullarsi e quello che gli sbarrava ora il cammino era solo uno dei tanti che aveva distrutto nel corso dei secoli … anche se queste patetiche creature che si facevano chiamare ninja non avevano la decenza morire in modo atroce e doloroso, proprio come piaceva al demone volpe.

Anzi!

Questi miserabile avevano anche l’ardire di sfidarlo apertamente e addirittura pretendere di sottometterlo ai loro voleri!!! Tsé!!!

Poveri stolti esseri inferiori!!! Credere di poter sottomettere ai loro capricci il demone più potente dei Nove Bijuu!!! Neanche i suoi fratelli erano abbastanza potenti o altrettanto sciocchi da pensare di fronteggiarlo in uno scontro diretto e presto quell’aria quasi più pungente dei suoi artigli si sarebbe riempita della sua sinfonia preferita: le urla di disperazione dei moribondi!!!

Quel demone era l’essere più malvagio e spaventoso che avessero mai visto, ma sia i Senju che gli Uchiha erano determinati più che mai a non farsi sgranocchiare da quella volpaccia malefica e per la prima volta nella breve storia di Konoha i due clan, eterni rivali, decisero di combattere fianco a fianco e non solo: grazie alla formidabile Arte del Legno posseduta da Hashirama e dal potentissimo Sharingan Ipnotico di Madara, i due Capiclan erano più che sicuri di riuscire a dominare quell’ammasso ambulante di chakra malvagio e di sfruttare tutta quella forza incommensurabile per usarla contro i loro nemici … dovevano solo capire DOVE e COME incanalare tutto quel devastante potere per sfruttarlo a loro vantaggio e dominare così su tutti gli altri villaggi di shinobi

E proprio mentre i due ninja leggendari stavano quasi per imprigionare la possente Volpe a Nove Code con le loro tecniche migliori, un gigantesco rospo vermiglio si parò di fronte ai due Capiclan, frapponendosi alla loro agognata preda codata … ma le sorprese erano solo all’inizio.

Con stupore e meraviglia di Madara, una figura ammantata di rosso e arancione se ne stava fieramente eretta sulla sommità della testa del rospo, fronteggiando senza paura quella gigantesca fiera demoniaca dagli occhi di fuoco.

-Naruto … -  Sasuke non credeva al suo Sharingan … il Jinchuuriki stava affrontando il suo Bijuu, uno di fronte all’altro e a quanto sembrava anche Kyuubi sembrava turbato dal comportamento anomalo di quel moccioso insolente.

Il demone non aveva mai incontrato un essere umano così strano e sfrontato in vita sua!!! Non un uomo, ma un ragazzino che ancora puzzava di latta osava sfidarlo!!! Non un tremito o un singulto scuotevano la sua minuta figura che rimaneva immota in mezzo a quell’inferno di fuoco, rendendolo più solido ed imponente della montagna alle sue spalle.

Ma la cosa più incredibile erano i suoi occhi: quelli del moccioso erano privi del terrore che tutti gli insulsi umani giustamente gli tributavano ogni volta che la Volpe attaccava un villaggio, ma questo osava addirittura incatenare il suo sguardo celeste al suo scarlatto, ma ciò che la Volpe vide dentro a quei occhi lo scosse violentemente:

Un dolore ed una tristezza senza fine … per lui!

Come si permetteva quel … quell’irritante scricciolo d’uomo compatirlo come se lui, il grande Kyuubi no Yoko, fosse un cucciolo smarrito bisognoso di cura e protezione!? Lui era un possente demone millenario, spietato, crudele e senza cuore che … Ma cosa diavolo stava facendo quel pazzo?! Si chiese allibito il demone dalla nove code.

Lentamente, con mani malferme, Naruto abbassò la zip della sua tuta arancione e sollevando la cotta di maglia protettiva si denudò il petto mostrando al demone volpe il suo segreto e la loro maledizione.

Sasuke sussultò sconvolto al gesto dell’Uzumaki … lui sapeva cosa Naruto voleva far vedere a Kyuubi, il sigillo ottagonale … la prigione di carne e sangue in cui il possente demone era destinato a marcire lì dentro in eterno o almeno fino al momento in cui sarebbe dovuto soccombere definitivamente dopo la morte di Naruto.

-Tu sai perfettamente cosa sta facendo Naruto in questo momento, non è vero Sasuke-kun?-  gli chiese con voce mortalmente quieta Izuna, egli sapeva che anche gli altri ninja del futuro conoscevano il significato di quel gesto apparentemente sconsiderato di Naruto, ma non era questo ciò che a Izuna  premeva sapere …

Kyuubi arretrò sconvolto, non poteva credere a quella visione raccapricciante che i suoi occhi color del sangue stavano vedendo in quel momento  

Lui … lui … ERA Lì DENTRO!!!

Sentiva il suo chakra scorrere potente dentro alle vene di quel biondino, fiutava l’odore pungente di zolfo e fiamme avvolgere quel ragazzino e vedeva … oh Kami, VEDEVA il suo possente corpo rinchiuso aldilà di quel mostruoso sigillo, confinato per sempre dentro a quel corpicino fragile e debole …

Era un’illusione, un incubo … non c’era altra spiegazione razionale, quei ninja tentavano d’ingannarlo coi loro patetici trucchetti da circo e

Gli occhi di quel ragazzino divennero del colore del sangue, proprio come i suoi ... quei buffi baffetti che gli contornavano le guance piene divennero solchi profondi come cicatrici, proprio come se fossero il muso di una volpe  e con quei denti che mutavano in affilate zanne sembrava proprio … la sua copia in miniatura!

Ma quando sentì un chakra di fuoco spaventosamente potente straripare dal corpo di Naruto, fin troppo simile a quello del demone volpe, ma privo della sua aura di malvagità, Kyuubi ebbe paura per la prima volta nella sua immortale esistenza.

Doveva farlo a pezzi, distruggere con i suoi stessi artigli quel corpo così fragile che aveva il potere di terrorizzarlo … quello era un avvertimento, una premonizione di un futuro nefasto per Kyuubi.

Ma quando stava per levare la possente zampa artigliata per sferrare il colpo di grazia, la voce infinitamente triste di Naruto fermò il suo attacco.

-Kyuubi … vattene, ti prego … -  la voce flebile del giovane Sennin era carica di un dolore straziante, non per i ninja feriti del villaggio … ma per la vita della Volpe stessa!

Da che ne avesse memoria nessuno si era mai preoccupato per la sorte di un demone malvagio come lui, ma quel ragazzino non stava difendendo il villaggio dal suo attacco, stava proteggendo lui da quei ninja che volevano catturarlo per fare di lui la loro arma di distruzione di massa … quel moccioso voleva salvarlo!

Se da una parte il suo orgoglio ferito ruggiva per non essere creduto all’altezza di difendersi da solo da un manipoli di insignificanti umani, il suo istinto di demone gli diceva che quel cucciolo era a conoscenza di eventi a lui ignoti e poi capì …

Quel ragazzo sapeva bene come lui fosse finiti sigillato dentro al suo corpo, quindi significa che entrambi condividevano quell’amaro fato, prigionieri l’uno dell’altro …

Kyuubi conosceva a fondo la malvagità umana, superava persino quella dei demoni e quindi per quel moccioso, con un demone potente come lui sigillato al suo interno, la sua esistenza sino ad ora sarà stata un autentico inferno.

Fu allora che Kyuubi cambiò per sempre il suo destino: il suo chakra malvagio si placò all’istante, regalando un’ultima occhiata significativa a quel cucciolo umano e nello stesso istante nella mente di Naruto riecheggiò una  voce sepolcrale:

“Oh, ma non credere che sia finita qui, moccioso!!! Presto tornerò da te e allora mi dirai tutta la verità oppure il tuo insulso villaggio scomparirà inghiottito dalle fiamme dell’Inferno!!!”

Così parlò Kyuubi non Yoko, allontanandosi nella notte e sparendo nell’oscurità.

Se i ninja del neo-Villaggio della Foglia esultavano per lo scampato pericolo  osannando Naruto come loro salvatore, Madara e Hashirama non erano certo intenzionati a lasciarsi sfuggire una preda così succulenta come la Volpe a Nove Code!

Ma il chakra di Kyuubi dentro al corpo del giovane Sennin dei Rospi esplose come una colonna di fiamme attorno a Naruto, lentamente si voltò verso i due Capiclan raggelandoli sul posto: se normalmente il biondo ninja era una visione celestiale ora assomigliava più a un sanguinario demone risalito dalle viscere dall’Inferno per punirli di tutti i loro peccati; persino gli occhi celesti erano scomparsi lasciando il posto a due braci ardenti.

Ora erano persino più rossi dello Sharingan Ipnotico di Madara e anche la sua voce, solitamente cristallina ed allegra come una cascata di montagna, era più simile ad un ringhio animalesco che intimò ad entrambi un severo monito che non avrebbero dimenticato mai per il resto delle loro vite:

 

“Se provate a toccarlo ancora, vi ammazzo!”

 

Persino Sasuke, davanti a quello spettacolo straziante, fremette di rabbia davanti a tutta la sofferenza che il Dobe aveva provato in quel momento, ma le parole che Izuna pronunciò ebbero un effetto devastante sul suo tanto decantato autocontrollo.

-Perché Naruto stava piangendo in quel momento?-  infine svelando ciò che veramente voleva sapere … perché Naruto soffriva per quella malvagia creatura demoniaca, portatrice di morte  che aveva tentato di annientarli tutti?

Il Vendicatore rimase pietrificato da quelle parole e solo grazie all’utilizzo del suo Sharingan Ipnotico allora le vide.

Copiose lacrime colme di disperazione tentavano di scendere da quei occhi color del sangue, ma l’infernale calore del chakra generato da Kyuubi le faceva evaporare all’istante al contatto con la pelle, perché ad un Jinchuuriki non era concesso nemmeno piangere per il suo triste destino.

Lo sguardo di Gaara, solitamente impassibile, venne turbato da lacrime silenziose che scesero sul suo viso insolitamente pallido … lui sapeva, solo lui poteva capire il significato della sofferenza che Naruto provava in quel preciso momento e pianse tutte le lacrime che il suo amato Sole non poteva versare.

Quel triste ricordo scivolò via sospinto dalla tiepida aria del tramonto riportando i ninja del futuro nella rassicurante solidità della Stanza degli Ospiti di Villa Uchiha.

I loro visi erano pallidi e provati, come se avessero combattuto loro stessi contro la temibile Volpe a nove code … loro sapevano perché Naruto aveva agito in tale sconsiderata maniera, ma sapevano altresì bene che nulla al mondo l’avrebbe fermato dal vedere concretizzarsi davanti ai suoi occhi il peggiore di tutti i suoi incubi: la distruzione del Villaggio della Foglia, la morte dei suoi abitante, ma soprattutto un altro innocente che veniva sacrificato per il bene supremo di Konoha, condannandolo ad una vita fatta di odio e solitudine legando per sempre la sua esistenza a quella di un demone.

MAI!!! Mai Naruto Uzumaki avrebbe permesso questo!!! Ora non era più un bambino indifeso, lui era forte, talmente forte da poter cambiare il corso nefasto degli eventi con le proprie mani e col suo credo ninja che lo sosteneva in ogni momento, quello di non arrendersi mai di fronte a nulla, avrebbe cambiato il mondo degli shinobi per sempre.

Gaara non aveva smesso di piangere, ma i suoi occhi erano ancor più determinati del solito: ancora non sapeva quale fosse il piano di Naruto, ma qualunque esso fosse lui l’avrebbe sostenuto in ogni modo, anche a costo di radere al suolo tutti gli ostacoli che gli si sarebbero parati davanti.

-Allora, sto aspettando una risposta.-  insisté Izuna, dai loro visi sconvolti l’astuto Uchiha aveva dato risposta a molti dei quesiti sul bel ninja biondo, ma contemporaneamente ne sollevava molti altri.

-Cosa sta combinando quell’Usuratonkachi?-  sbottò esasperato Sasuke, lui voleva sapere cosa stava combinando il Dobe e voleva saperlo subito.

-No, no, no Sasuke-kun! Non è così che funziona questo gioco: tu dai una risposta a me e io ne do una a te … ovviamente proporzionata all’importanza della risposta che mi darai, s’intende … -  lo canzonò allegramente Izuna, sperando di far imbufalire il suo simpatico pronipote e farlo cantare come una … papera!!!

Ma la voce glaciale di Gaara smorzò ogni suo astuto piano.

-I segreti di Naruto rimarranno tali finché non sarà lui stesso a svelarveli e se tenterai di estorcerceli con la forza, ti ammazzerò con le mie mani … non ti darò un secondo avvertimento, Uchiha … -  i suoi compagni di viaggio erano un filino spaventati, sembrava quasi essere tornato il Gaara assassino di un tempo, ma Izuna invece di preoccuparsi della sua vita sorrise amabilmente al rossino.

-Naruto è fortunato ad avere un amico come te, Gaara … tu faresti qualunque cosa per lui, vero?-  gli domandò lo scaltro Uchiha.

-Tutto, per lui … -  fu la lapidaria risposta del Kazekage, ma Izuna sostenne senza paura lo sguardo di ghiaccio del rissino.

-Allora io e te siamo uguali, perché anch’io sarei pronto a uccidere per Naruto e questo mi porta ad un’altra domanda, ma non temere, a questa potrai facilmente rispondermi … siete venuti dal futuro per riportare Naruto nel vostro tempo?-  a quella spiazzante domanda i nostri eroi rimasero momentaneamente senza parole: cosa potevano dire ad Izuna? Che avevano viaggiato indietro nel tempo per sfuggire a quel pazzo megalomane di suo fratello che dava la caccia a loro e a Naruto, nonché il suo futuro assassino?

Dire la verità era fuori discussione, quindi Kakashi optò saggiamente per una mezza bugia:

-Ovviamente vogliamo che Naruto torna a casa con noi … la sua vera casa, nel nostro tempo, a Konoha, è lì il suo posto … -  era vero che loro erano scappati dal quel folle di Madara, ma ne Kakashi ne i suoi compagni avrebbero permesso che Naruto rimanesse prigioniero in quel tempo barbaro per sempre anche a costo di combattere contro l’intero Villaggio all’ultimo sangue se fosse stato necessario.

-La sua casa, dici? Intendi forse quel cubicolo orribile in cui a passato l’infanzia solo ed abbandonato? A me risulta che del vostro splendido Villaggio sia rimasto solo un cumulo di macerie … o non stupirti troppo Kakashi-san, Naruto ci ha parlato del suo passato, dettagliatamente: quindi ti ripeto, cosa intendi per casa? Lui non ne ha mai avuta una nel vostro tempo!-  i ninja del futuro parvero sbigottiti dall’espressione furiosa di Izuna, come una lupa feroce che difende il suo cucciolo: davvero Naruto gli aveva confidato la sua triste storia?

Forse Izuna non era a conoscenza di tutti i segreti di Naruto, ma in quel tempo era lui il suo miglior amico, il suo confidente più intimo e conosceva molte cose del bel biondino: dagli ingredienti che Naruto preferiva mettere nel suo ramen alla tristezza che lo coglieva la sera, quando terminati gli allenamenti massacranti della giornata sapeva fin troppo bene che non ci sarebbe stato nessuno ad accoglierlo con un sorriso aldilà della porta del suo squallido monolocale.

Izuna sapeva scorgere la meschinità o l’ipocrisia nell’animo delle persone e quando vedeva Naruto, lui vi vedeva solo luce.

Per il giovane Uchiha, Naruto rappresentava la speranza di una vita migliore non solo per il suo clan, ma anche per quell’accozzaglia di pazzi psicopatici che tentava di far evolvere una manciata di casupole di fango in un vero e proprio Villaggio degno di questo nome e possibilmente riuscire a far arrivare i suoi abitanti alla vecchiaia con tutti gli arti integri e al loro posto!

A volte quasi credeva veramente che quello strano ragazzo fosse stato inviato dal cielo per salvarli tutti … ma sopratutto gli piaceva credere che quel biondino folle fosse venuto per suo fratello, per salvarlo dalla brama di sangue che, presto o tardi, corrompeva inesorabilmente tutti gli Uchiha … e ora non avrebbe certo permesso ai cosiddetti “amici” di Naruto di portar via il giovane sennin da loro, proprio ora che era ad un passo dal realizzare quel miracolo che Izuna attendeva da anni!!!

-Noi siamo la famiglia di Naruto!!! Noi siamo suoi amici e teniamo moltissimo a lui!!!-  ribadì caparbiamente Sakura, come sei lei o gli altri shinobi della Foglia  avessero un contorto diritto di prelazione sulla vita dell’Uzumaki, ma il gelido sorriso che Izuna le regalò smorzò il suo spirito battagliero.

-Amici? Lui non ne ha mai avuti! Vi siete avvicinati a Naruto solo quando vi ha dimostrato che la forza incrollabile di quel suo strano modo di essere un ninja  era più grande del vostro disprezzo, facendovi vedere quanto fosse piccolo e meschino il vostro animo grigio … -  fu come se Izuna avesse schiaffeggiato tutti i presenti con le sue ruvide parole cariche di biasimo, ma la sua voce cominciò a grondare di aperto disprezzo quando i suoi occhi rossi si posarono implacabili sul volto pallido della kunoichi dai capelli rosa.

-E tu? Tu credi veramente di significare qualcosa d’importante per lui? Forse eravate amici d’infanzia, Sakura-chan? Ah già, è vero!!! Se non sbaglio tu consideravi Naruto poco più che feccia quando eravate bambini, vero Sakura-chan? E quando vi hanno messo in squadra insieme tu sbavavi dietro al mio bel pronipotino che ti ha sempre considerato più inutile di un kunai arrugginito, mentre Naruto, che si è sempre fatto in quattro per te salvandoti il culo un milione di volte, era invisibile davanti hai tuoi bei occhioni verdi, dico bene? E’ un vero peccato che tu ti sia accorta del vero valore di Naruto solo quando ha incominciato a percorrere da solo l’irto sentiero che porta pochissimi shinobi a divenire Leggenda nel Mondo dei Ninja, dove ne tu e ne nessun altro dei tuoi “amici” potrà mai sognare di raggiungerlo!-  il corpo di Sakura cominciò a tremare mentre stava per lasciarsi andare ad una crisi di pianto isterico davanti a quell’amara verità: in tutti quegli anni l’arrogante ragazzina aveva sempre bistrattato con cattiveria quell’angelo di Naruto, che aveva sempre risposto con un sorriso a tutte le sue male parole, ma  Izuna di certo non era un santo ed erano tre anni che desiderava dare una lezione memorabile a quella’insulsa ragazzina da capelli inguardabili!!!

Ma il suo sguardo grondò di odio puro quando si posarono su Sasuke.

-E tu … tu … non sei nemmeno degno di respirare la sua stessa aria! Come hai solo osato pensare di levare la mano sull’unica persona che avrebbe dato tutto per te! Anche la sua stessa vita! E per questo, Sasuke Uchiha, io non potrò mai perdonarti!-  Izuna conosceva ogni minimo dettagli della battagli nella Valle dell’Epilogo e mai in vita sua aveva odiato così profondamente un membro del suo clan; chi toccava Naruto o la faceva soffrire, come aveva fatto Sasuke per inseguire il suo effimero sogno di Potere, meritava solo una morte lenta e atroce, un destino orribile che Izuna sarebbe stato ben lieto di donare al suo caro pronipote.   

Sasuke sostenne quello sguardo scarlatto carico di disprezzo col la stessa spietatezza, lui non doveva giustificarsi con nessuno per le sue scelte di vita, perché quando un Uchiha ha un obiettivo da raggiungere nulla deve frapporsi tra di lui ed esso.

Izuna gli regalò un sorriso sprezzante … quel pulcino borioso e spennacchiato che si atteggiava a pericoloso falco era ancor più cieco di Madara … aveva accanto a se il Sole, un astro dorato che voleva solo scaldarlo dal gelo della solitudine, donare solo a lui un mondo di luci e colori e nulla chiedeva se non restargli accanto per sempre  … invece quel’idiota aveva scelto di non vedere, di non sentire, di nascondere la testa  nel buco più viscido e oscuro del pianeta per non rimaner accecato dai suoi caldi raggi, dai suoi sorrisi … ma prima o poi si sarebbe accorto del tesoro che aveva perso e allora sarebbe stato troppo tardi anche per lui, pensò ironicamente Izuna.

 A onor del vero il fratello minore del Capoclan Uchiha non possedeva certo uno spirito puro e nemmeno l’animo caritatevole di un pio monaco zen, come tutti i bravi Uchiha del resto: vedere Naruto che gli sorrideva destabilizzava pericolosamente il suo ferreo autocontrollo, quante volte era stato tentato di afferrare quello spirito libero come il vento e stringerlo al petto per non lasciarlo mai andar via? Però c’era un piccolo ostacolo che si frapponeva tra la sua mano e l’oggetto dei suoi desideri … suo fratello.

Izuna sapeva che, anche se con gran fatica e infinita tristezza, col tempo avrebbe imparato a convivere con la consapevolezza che Naruto non sarebbe mai stato suo … ma per Madara era già troppo tardi.

Se mai il biondino avesse posato il suo sguardo altrove  … o peggio, se fosse scomparso improvvisamente davanti agli occhi del fratello, Madara sarebbe impazzito completamente, Izuna lo sentiva e aveva paura …

Perché allora, cosa ne sarebbe stato del loro mondo senza la presenza luminosa e pacificatrice di Naruto?

Molto probabilmente sarebbe precipitato nel sangue e nel caos più assoluto …

Izuna fu destato dalle sue infauste elucubrazioni mentali quando sentì il sibilo della katana di Sasuke che veniva sguainata dal fodero, l’Uchiha sorrise diabolicamente: il suo sciocco pronipotino aveva deciso che quello era un buon giorno per morire e lui non vedeva l’ora di esaudire il suo desiderio!!!

Ma prima che i due Uchiha potessero cominciare a squartarsi allegramente tra di loro, un insolito urlo di guerra ruppe irrimediabilmente l’atmosfera drammatica che regnava nella stanza.

-GNUDOOOOO!!!- la vocina squillante del piccolo Arashi assordò tutti i presenti perchè in quel momento la piccola peste stava facendo un dei suoi giochini preferiti: fuggire dal suo bagnetto serale e scorrazzare liberamente per Villa Uchiha tutto ricoperto di schiuma come una pecorella da tosare, mentre il suo adorato Papy lo inseguiva armato di asciugamano cercando di acchiapparlo.

-Ahaaa!!! Ti ho acchiappato piccola peste!!!-  esclamò trionfante Naruto, mentre catturava quel coniglietto dispettoso di Arashi, stringendoselo forte, forte al petto.

Ora la scena di per se sarebbe anche stata anche buffa e divertente, ma in quel determinato momento non lo era affatto.

Perché un Naruto nudo, bagnato e assolutamente fottibile fece il suo trionfale ingresso nella stanza degli ospiti … i lunghi capelli biondi adornavano le spalle possenti del sennin come un regale mantello dorato, lascive goccioline d’acqua percorrevano quel petto brunito e quegli addominali scolpiti andando poi a sparire maliziosamente dentro l’unica barriera che proteggeva le nudità del biondino allo sguardo incandescente dei suoi compagni d’arme: solo un’insignificante e malfatto nodo teneva in precario equilibrio una minuscola salvietta di lino, ormai bagnata e semitrasparente, sul fianco  destro di Naruto, chiedendo a gran voce di essere strappata coi denti per mostrare al mondo intero il tesoro che celava sotto di essa.

Izuna non sapeva se piangere per la castità forzata che affliggeva la sua attuale vita sessuale oppure infischiarsene del buon senso: si sarebbe caricato sulle spalle quel biondino sexy per possederlo senza tregua finché non gli avesse fatto perdere la voce a forza di urlare dal piacere o almeno era quello che avrebbe voluto fare, almeno finché suo fratello lo avrebbe scovato e poi privato dei suoi preziosi attributi virili con un kunai arrugginito.

 

Kakashi dovette farsi pura violenza fisica per non sbavare apertamente davanti al figlio del suo defunto maestro … oramai Naruto assomigliava sempre di più a Minato-sensei e francamente lo Yodamine era un gran bel pezzo di ninja su cui Kakashi fantasticava già all’età di dodici anni e Naruto stava venendo su forte e fottibile come suo padre!!!

I giovani shinobi del futuro, ex nukenin Itachi compreso, invece tentarono eroicamente di arginare l’inarrestabile emorragia nasale che li stava uccidendoli lentamente, anche se perire contemplando quel torrido ed eccitante biondino  era un modo molto eroico e piacevole di morire!!!

E Sasuke? Che ne pensava del Dobe che si aggirava per Villa Uchiha tutto nudo e bagnato?

Che era un idiota e si sarebbe beccato una polmonite conciato così, oltre a rovinare tutti i tatami della dimora dei suoi antenati bagnandoli!!!

Questa sarebbe stata la risposta sprezzante e bugiarda del glaciale Vendicatore degli Uchiha … leggermente diversa sarebbe stata la risposta sincera dello Scoiattolino Infoiato nel suo cervello, se qualcuno avesse potuto udire la sua dolce vocina, chiaramente:

SCOPIAMOCI CULETTO D’ORO SUL TATAMI!!! ALLA CARICA, MIEI PRODI!!!

Questo sarebbe stato l’urlo di guerra del piccolo e puccioso roditore arrapato … ma ovviamente il glaciale Teme si ostinava a negare l’intenso desiderio sessuale che i suoi ormoni impazziti scatenavano nelle sue parti basse ogni volta che il Dobe gli appariva davanti mezzo nudo e lo istigavano a possedere quel corpo eccitante in molteplici posizioni che nemmeno Sasuke sapeva di conoscere …  

(Nota dello Scoiattolino Infoiato:  E’ il DNA Maniaco degli Uchiha che si sta risvegliando, genio!!!)

Ma visto che la vita di Naruto non era abbastanza pericolosa, specialmente per le sue chiappe, il piccolo Arashi decise di movimentarla ulteriormente.

Quel piccolo nukenin di grado S, per sfuggire alla presa salda del suo papino, si aggrappo al bordo della salvietta umida legata alla vita di Naruto come un koala bisognoso d’affetto e sotto al peso di quella piccola peste, il nodo si sciolse.

Colto dal panico, Naruto mollò la presa sul suo pestifero nonnino, che lesto come una volpina birichina, scivolò tra le gambe del suo papino guastafeste per fuggire trionfalmente con la salvietta bianca del suo biondo padre usata come mantello da Hokage per scorazzare liberamente per villa Uchiha ancora tutto nudo e insaponato!!!

Naruto ora era incazzato, bagnato e molto nudo mentre inveiva contro quel bricconcello del suo nonnino … ma per gli altri ninja nella stanza che stavano ammirando impunemente quelle splendide natiche dorate, che osavano mostrarsi così sfacciatamente davanti ai loro occhi in tutta la loro soda e regale rotondità, da sciocco Usuratonkachi bardato con orridi vestiti anti-molestie arancioni si era improvvisamente trasformato nel Dobe che Sorge dalle Acque per Istigarli allo Stupro Collettivo …

Un brivido gelido attraversò la schiena nuda di Naruto e voltando leggermente il capo intravide alle sue spalle gli sguardi allupati dei suoi compagni e parecchi sharingan attivi … terrorizzato Naruto capì che stavano per saltargli addosso come lupi famelici e nemmeno il Rinnegan avrebbe potuto salvarlo questa volta … ma quanto tutto sembrava ormai perduto, un eroe dalla scarlatta armatura e dalla chioma porcospinosa accorse coraggiosamente in soccorso del ignudo e biondo pulzello.

-IL CULO DELL’URUSAI E’ SOLO MIO!!!- urlò incazzoso il Capoclan Uchiha, che fiondandosi sul corpo nudo ed indifeso del bel biondino, lo nascose con la sua imponente stazza dagli sguardi lascivi e carichi di desiderio degli altri ninja presenti nell’angusta stanza degli ospiti.

Naruto avrebbe anche potuto ringraziare Madara per averlo salvato da quella situazione molto imbarazzante, ma la gratitudine del biondino sfumò immediatamente perché, oltre ad avvertire l’erezione granitica del Capoclan dell’Uchiha sfregarsi contro il suo fianco, quel bastardo gli stava anche palpando impunemente le natiche nude col le sue gran mani calde e callose.

-Crepa, Dannato Porcospino Hentai!!!-  entrando in modalità eremitica, Naruto afferrò Madara per i capelli e scaraventò l’Uchiha più maniaco dell’Universo fuori dalla stanza degli ospiti, facendogli sfondare la parete di pietra con quella testa dura che si ritrovava ed infine piantandolo nel terreno come un banano nano mal cresciuto!!!

I ninja venuti dal futuro ammirarono allibiti quel capolavoro di botanica opera del Dobe, che fruttando quel diversivo, né approfittò per sgattaiolare furtivamente nella sua camera per arraffare un paio di vestiti ed evitare lo stupro da parte di qualche allupato Uchiha … solo Izuna, ormai abituato alle singolari manifestazioni d’affetto tra il nii-san e Naruto, poté ammirare, sospirando languidamente, quel culetto sodo e mordicchiabile che si metteva in salvo da un branco di maniaci assatanati, lui compreso!!!

-Ma che pessimi padroni di casa che siamo, nii-san!!!-  esclamò Izuna, che ripresosi da quella estatica visione, tirò fuori il suo fratellone dal terreno come se fosse stato una rapa gigante e sorrise ai viaggiatori del tempo.

-Che ne dite di darvi a riposare? Immagino che i viaggi nel tempo siano assai massacranti … Naruto dormì per tre giorni di fila, quando Madara lo trovò semisvenuto sul campo di battaglia … questa sera daremo un banchetto in vostro onore, ma prima vi mostrerò le vostre stanze, prego da questa parte … -  spiegò Izuna da perfetto padrone di casa, guidando tra i tortuosi corridoi di Villa Uchiha i ninja del futuro che al momento erano un tantino affamati, stanchi, sudati e incominciavano anche a puzzare lievemente come caproni!!!

Ovviamente Madara, in qualità di Capoclan Uchiha e quindi l’effettivo padrone di casa, non ne voleva proprio sapere di accogliere sotto al suo tetto quel accozzaglia di miserabili ninja senza talento che avrebbero potuto attentare all’integrità del sedere dell’Urusai prima di lui, ma i suoi piagnistei vennero bellamente ignorati dall’adorabile Izuna che scorto i loro “graditi” ospiti nelle rispettive camere.

Quando gli stomaci vuoti degli ospiti di Villa Uchiha incominciarono a protestare sonoramente per la fame, un profumino invitante di riso speziato accompagnato da carne di montone e di sakè alle rose riempì la casa, guidando i nasi sopraffini dei ninja venuti dal futuro verso il salone dei banchetti.

 

Dopo essersi lavati e vestiti con morbidi yukata estivi con lo stemma del clan Uchiha, i nostri eroi potere meravigliarsi dinnanzi ad ogni succulento manicaretto preparato in loro onore … tranne Sasuke, perché il Vendicatore degli Uchiha al momento aveva una faccia decisamente incazzata e pronta per il massacro: indossava ancora il suo kimono sporco e puzzolente confezionatogli da Orochimaru in persona e non si era nemmeno lavare come tutti gli altri … ovviamente Izuna, che prese posto proprio accanto ad un splendido e rilassatissimo Itachi, con estremo tatto e cortesia, non mancò di fargli notare la sua scarsa propensione dell’igiene personale …

-Sasuke-kun, perchè puzzi più di un cadavere in putrefazione!? Ti avevo preparato un bel bagno caldo con delle essenze profumate rarissime … e perché non hai indossato lo yukata pulito che ti avevo preparato personalmente? Spero che almeno la stanza che ho scelto appositamente per te sia di tuo gradimento … -  chiese Izuna dispiaciuto perché il suo giovane pronipotino non apprezzava le sue gentilezze, mentre Kakashi e gli altri ninja lo fissavano con aperto biasimo, Izuna-san li aveva trattati come re e lo stronzetto dal culo di papera in testa faceva pure il signorino altezzoso … e Sasuke non ci vide più.

-Brutto bastardo psicopatico dalla personalità multipla!!! Quando mi sono immerso nella vasca da bagno l’acqua non solo era gelida, ma era pure quella unticcia della sciacquatura dei piatti, poi lo yukata che mi hai gentilmente fornito molto probabilmente era stato usato fino a ieri come strofinaccio per i cessi e la stanza che mi hai assegnato probabilmente era la latrina dei servi, perché a parte le quattro assi marce del pavimento c’è solo un buco fetido, pieno di mosche e di altra melma non identificata!!!-  urlò a squarcia gola il maltrattato e puzzolente Vendicatore degli Uchiha … nemmeno Orochimaru era mai stato così subdolo nei suoi confronti!!!

Tutti fissarono ammutoliti Sasuke e poi volsero lo sguardo verso Izuna, nella speranza che le parole del giovane Uchiha fossero solo frutto della sua mente psicolabile.

-Itachi, ma che bello smalto viola che usi!!! Me lo presti?-  esclamò estasiato Izuna ammirando quel bel colore ametista che brillava sulle unghie dello sterminatore del Clan Uchiha, senza smentire nessuna delle accuse di Sasuke … il sorridente braccio destro di Madara era un uomo decisamente pericoloso e disturbato!!!

Ma le lagne di Sasuke vennero stroncate dall’arrivo di due cicloni dorati: il piccolo Arashi indossava uno yukata giallo decorato con dei coniglietti saltellanti bianchi, mentre quello azzurro con le rotelle di ramen che aderiva perfettamente al corpo di Naruto metteva in risalto il suo incarnato brunito.

-PAPPA, PAPPA, PAPPA!!!- trillò affamato il piccolo Shi-chan.

-CIBO, CIBO, CIBO!!!- reclamò a gran voce Naruto che ormai sbavava dalla fame.

-Piantatela di fare casino, Dobe e Mini-Dobe!!!-  li sgridò Sasuke, che compostamente si stava riempiendo il piatto con ben cinque pomodori ripieni alle erbe.

-Chiudi quella fogna, fottuto nanerottolo!!!-  lo zittì Madara, che si presentò davanti ai suoi ospiti in assetto da guerra: tuta da combattimento nera molto aderente, un grande vassoio carico di pietanze sistemato sulla spalla e un grembiule da cucina rosso fuoco con lo stemma del Clan Uchiha cucito sul petto.

-MAMY, PAPPA!!!- gorgogliò Arashi, che si aggrappava con entrambe le manine al grembiule della sua possente mammina, fissandola con i grandi occhioni scintillanti e un filo di bava alla bocca, in attesa.

-ANCHE A ME, CIBOOO!!!- Naruto invece sbavava senza ritegno, stava per svenire dalla fame e non vedeva l’ora di riempirsi la pancia.

-La cena è servita!!!-  disse orgogliosamente Madara, che da brava e amorevole mammina … cioè da eccellente padrone di casa, cucinava personalmente tutte le pietanze destinate a Naruto e al piccolo Arashi … nemmeno Izuna, il suo adorato e sadico fratellino, non aveva mai assaggiato i manicaretti preparati da Madara.

Davanti a Naruto e Arashi il profumo dello sformato di riso dolce con le rape invase le loro narici, una fumante zuppa di miso con tofu e i colori sgargianti dell’insalata mista di pomodori maturi rallegravano la tavolata.

Identico fu il pensiero che sfiorò le menti dell’Urusai e del Chibi-Urusai quando videro le pietanze cucinate da Madara

-CHE SCHIFO!!! NOI VOGLIAMO IL RAMEN!!!- urlò Naruto contro Madara, dopo giorni e giorni di combattimento estenuanti e le molestie sessuali che aveva subito dal cuoco, il povero e sfinito biondino voleva solo una decina di scodelle giganti extralusso di fumante ramen da sbafarsi, ma fu il piccolo Arashi a passare alle maniere forti col la sua inflessibile mammina fissata con quelle schifose verdure.   

-MAMY, LAMEN … -  gli occhioni blu di Arashi si riempirono di lacrime mentre alzò il visino per incontrare lo sguardo implacabile del Capoclan Uchiha, e fu così che la tecnica letale del Volpino Triste di Arashi si scontrò contro il mortale Sharingan Ipnotico di Madara … nessuno dei due avversari voleva cedere all’altro.

-LAMEN, PEL FAVOLE MAMY … - poi Arashi passò al contrattacco sfoderando il suo asso nella manica ovvero il labbro tremulo con tanto di lacrimoni agli occhi, mentre ancora supplicava la sua mammina salutista.

Lo spirito battagliero di Madara stava pericolosamente vacillando, ma ci pensò Naruto a dargli il colpo di grazia finale.

-Madara, daccelo ti pregooo!!!-  anche il biondino ben piazzato cercò di intenerire quel nemico del ramen di Madara, sgranando gli enormi languidi occhioni azzurri mentre le labbra piene s’imbronciarono adorabilmente … ma invece di muoverlo a compassione e fargli sganciare il ramen, Madara soccombé inevitabilmente alla micidiale Tecnica della Volpe in Calore, che unita alle frasi equivoche appena pronunciate da Naruto, equivalevano per l’Uchiha ad un invito per abusare di quel biondino sfrontato che lo istigava alla violenza.

 Infatti invece di ricevere il suo ramen, Naruto fu sbattuto a terra mentre Madara, fiondatosi su di lui decisamente allupato, gli stava strappando lo yukata a morsi, ma prima che Sasuke, istigato allo sterminio di massa dallo Scoiattolino Infoiato nel suo cervello, ma sopratutto prima che il Capoclan potesse abusare finalmente di quel corpo mozzafiato, Arashi si arrampicò sulla grande e calda schiena della sua cara mammina e urlò a squarcia gola:

-YEEAAHHH!!! MAMY, CAVALLUCCIO!!!-  trillò felice il Chibi-Urusai che afferrando saldamente i lunghi capelli della sua mammina, cominciò a tirarglieli come se fossero un paio di briglie e incitò il suo cavallino al galoppo; Madara, per preservare la sua splendida e fluente chioma porcospinosa dalla calvizie incipiente prematura, fu costretto a mollare la presa tentacolosa sul corpo seminudo e bollente di Naruto.

Per quanto Madara fosse uno spietato assassino, un severo Capoclan e il Re dei Pervertiti, non voleva che il piccolo Arashi venisse traumatizzato a vita e diventasse un piccolo manico proprio come lui … almeno fino ai 14 anni, poi avrebbe fatto la stessa che aveva fatto con Izuna, ovvero iniziare il biondino alle tecniche amatorie segrete del Clan Uchiha: esse si tramandavano di generazione in generazione a tutti gli shinobi del clan, ma solo gli Uchiha con particolari e notevoli doni naturali potevano vantarsi di metterle tutte in pratica con successo (e modestamente Madara aveva una gran dote nei pantaloni), in questo modo i giovani Uchiha oltre ad essere delle implacabili macchine di morte, erano anche degli stalloni da monta senza pari e giustamente voleva tramandare il suo sapere al piccolo Arashi, senza far scoprire i suoi nobili intenti a Naruto o il biondino lo avrebbe privato della sua impressionante dote con un kunai appuntito, prima che l’Uchiha avesse modi di fargliela toccare e provare con mano!!!

Dopo che Naruto si riassettò lo yukata, affogò Madara nella zuppa di miso, sedato gli istinti omicidi di Sasuke con i pomodori ripieni e quando finalmente Madara sganciò una zuppiera fumante del tanto sospirato ramen, i ninja venuti dal futuro poterono infine abbuffarsi come porcellini affamati!!!

Ogni manicaretto presente sulla tavola era una festa per i sensi e nessuno, nemmeno quell’anoressico viziatello di Sasuke, fece troppi complimenti abbuffandosi di ogni ben di Kami, ma lo spettacolo più curioso lo offrirono sicuramente Naruto e Madara: se di solito i due ninja diversi come il giorno e la notte erano sempre intenti chi a fuggire e menare, chi a molestare e palpare, ora sedevano tranquillamente l’uno accanto all’altro e in grembo a Naruto se ne stava teneramente accoccolato il piccolo Arashi e insieme dividevano la stessa scodella di ramen.

-Attendo Arashi!!! Sta arrivando un Rasenshurikan!!!-  esclamò Naruto con una vocetta buffa, mentre con le bacchette era tutto intento a imboccava il suo piccolo Shi-kun, in tutta risposta l’angioletto biondo con la boccuccia spalancata come un uccellino affamato, cercava di spazzolare quegli squisiti spaghetti ancora fumanti, mentre Madara sbuffava esasperato.

-Naruto, quante volte devo ripeterti che un bambino in fase di crescita deve mangiare le verdure? Se no Arashi rimarrà un tappetto come quello sgorbio col culo di papera laggiù in fondo!!!- disse preoccupato il Capoclan degli Uchiha indicando Sasuke.

Il Vendicatore sentendosi apostrofare “Tappetto” e “Sgorbio” e ultimo, ma non meno importante, insultare la sua bellissima chioma geometricamente perfetta da un individuo i cui capelli sfidavano ogni legge della gravità conosciuta dall’uomo, riaccese in lui il desiderio di trucidare il suo stesso casato, ma le parole di Naruto gli gelarono il sangue nella vene.  

-Ha ragione Madara, Arashi!!! Devi mangiare anche le verdure, oppure vuoi rimanere basso come il Teme?-  lo punzecchiò divertito Naruto, mentre con somma meraviglia di tutti, videro che nella sua scodella di ramen c’era una quantità sproporzionata di verdure, una combinazione di sapori abbastanza insolita per una pietanza che veniva solitamente preparata con molta carne.

Arashi fissò la sua mammina e il suo papino con le sopracciglia aggrottate e le guanciotte gonfie, che lo facevano assomigliare ad una adorabile ranocchietta, per dichiarare solennemente ad entrambi che a lui quelle schifose verdure proprio non gli piacevano, ma Arashi non voleva certo diventare come quella papera antipatica che scrutava in modo sospetto il suo papino e quindi prese tutto il suo coraggio e con la manina paffuta rubò un pezzo di pomodoro maturo dal piatto della sua mammina: maneggiava il vermiglio ortaggio come se fosse stato una scoria radiativa e chiudendo gli occhi per compiere quell’immane sacrificio, se lo ficcò in bocca e se lo mangiò tutto intero.

-Era così difficile, piccolo?-  esclamò divertito l’Uzumaki, addirittura Madara sorrise sinceramente di cuore davanti a tutte le faccine buffe e schifate di Arashi mentre masticava il tenero pomodoro maturo, ma gli altri commensali rimasero incantati davanti a quel piccolo spettacolo fuori programma.

-Lo sai Naruto … -  cominciò a dire divertito il ninja dai capelli argentati.

-Che cosa, Kakashi sensei?- chiese incuriosito Naruto mentre cullava dolcemente il suo arzillo nonnino.

-Tu, Madara e il piccolo Arashi sembrate proprio … un famigliola felice ed unita!-  esclamò tutto divertito il copy-ninja, sopratutto vedendo arrossire teneramente il suo biondo allievo che al momento era senza parole per ciò che il suo maestro aveva appena detto; Sasuke invece sputacchiò il pezzo di pomodoro ripieno che stava elegantemente gustando in quel momento … a lui l’affermazione del sensei non era piaciuta per niente, specialmente quando vide il ghigno di Madara allargarsi ancor più del solito e fissandolo sfrontatamente negli occhi come a volerlo sfidare, lo vide abbracciare possessivamente il suo biondino … cioè il suo ex-compagno di Team con un po’ troppa confidenza, ma con un bel colpo di katana si sarebbe risolto tutto, pensò saggiamente il Vendicatore degli Uchiha, ma un piano ancor più subdolo si fece strada nel suo cervellino scaltro!!!

(NdA Ci tengo a specificare che l’idea è venuta allo Scoiattolo Allupato e non ha Sasuke).

Prese una ciotola vuota e si servì di un’abbondante dose di ramen fumante che il Capoclan Uchiha aveva cucinato esclusivamente e solo per Naruto, incurante di tutte le minacce di morte che Madara gli lanciò vedendolo rubare il ramen destinato a toccare le labbra suo biondino, il Vendicatore degli Uchiha incominciò ad assaggiarlo e dopo pochi bocconi un ghigno trionfante fissò l’odiato antenato.

-Questa è la dimostrazione che sei un incapace Madara! Questo ramen è una vera schifezza, io sarei in grado di prepararlo mille volte meglio con gli occhi chiusi e con una mano legata dietro la schiena!!! Dov’è la carne di manzo? Nel brodo ci sono pezzi di pomodoro, broccoli e altri ortaggi che non c’entrano un cazzo col ramen!!!- Sasuke voleva farsi bello agli occhi di Naruto … cioè voleva dire mettere in luce l’incapacità di Madara e aprire gli occhi a biondino, ma il Vendicatore degli Uchiha venne zittito da due bacchette di legno che gli furono scagliate contro, a mo’ di kunai, a due centimetri dalla faccia, ma fu la voce gelida di Naruto ad inchiodarlo alla parete.

-Nessuno può insultare il ramen di Madara, ancora un'altra parola Sasuke e ti massacro di botte!!!- i suoi occhi celesti erano furenti quanto le sue parole.

 

Madara poteva essere un assassino psicopatico, un bastardo megalomane e il re dei porcospini maniaci sessuali … ma nessuno doveva permettersi d’insultare il ramen di Madara, perché quella ricetta bislacca, creata dal Capoclan Uchiha in persona, era speciale per lui e non avrebbe permesso a nessuno di criticarla!!!

Tutti erano allibiti davanti al comportamento bizzarro del biondo Sennin, tranne Arashi che se la rideva allegramente, perché solitamente l’Uzumaki era intento a massacrare Madara di botte o ad urlargli contro, ma era la prima volta che vedevano quell’ardore negli occhi di Naruto mentre difendeva a spada tratta le sue pessime dote culinarie stupendo non poco i ninja venuti dal futuro, primo fra tutti il Teme in persona … persino lo sguardo solitamente glaciale di Madara si era un poco intenerito facendogli quasi scappare un sorriso, mentre vedeva le guance ambrate dell’Urusai farsi rosse rosse per le urla che lanciava contro il suo pronipotino degenere e gli occhi celesti illuminarsi d’indignazione per quelle ingiuriose parole che quel Teme aveva osato rivolgergli contro … Kami, quanto voleva toccarlo, stringerselo al petto per far capire ai presenti che quell’Urusai casinista era soltanto suo e di nessun’altro!!!

Basta!!! Ormai aveva deciso: se lo sarebbe scopato lì davanti a tutti!!! Così almeno avrebbero capito una volta per tutti a chi apparteneva Naruto!!!

Ma il saggio Izuna, intuendo che il suo aniki stava per fare una dell’ennesime cazzate delle sue, decise d’intervenire personalmente.

-Aniki, ma come siamo maleducati!!! E’ ora di preparare il tè per gli ospiti!!! Vieni a darmi una mano, Madara!!!-  esordì allegramente il più giovane di Casa Uchiha mentre afferrava il bavero della casacca del fratellone per trascinarlo di peso verso le cucine, anche se Madara aveva qualcosa da obbiettare in proposito.

-Che si fottano loro e il tè!!! Lasciami andare Izuna, mi devo scopare l’Urusai!!!-  urlò Madara più frustrato che mai!!!

-Molesterai Naruto-kun più tardi, aniki … E poi ho preparato con le mie mani dei dolcetti speciali appositamente per Sasuke-kun e sarebbe un peccato sprecare tutto quel lassativo … cioè volevo dire cioccolato … KUKUKU!!!-  il povero Vendicatore degli Uchiha rabbrividì davanti al sorriso sadico di Izuna  che oltre a volerlo morto nel modo più orribile possibile, tentava di assassinarlo in maniera ridicola, facendolo morire su una fetida tazza del cesso!!!

Una volta soli, fu Naruto a bombardare di domande i suoi amici venuti dal futuro, approfittando dell’assenza di Madara.

-Allora cos’è successo al Villaggio della Foglia dopo che Nagato-senpai mi ha spedito nel passato?-  domandò ansiosamente il biondo Sennin, non solo perché era divorato dalla curiosità, ma anche perché voleva sapere se tutte le battaglie e i sacrifici che aveva sostenuto in quei tre anni nel passato avessero influito positivamente sul loro futuro.

-Dopo che sei scomparso, tutti i ninja caduti durante l’incursione di Pain al villaggio sono resuscitati per miracolo!!! E anche Lady Tsunade, che dopo l’attacco era caduta in uno stato di coma perenne, si è ripresa perfettamente!-  esclamò concitatamente Sakura perché in quanto ninja medico esperto, non riusciva a spiegarsi come dei cadaveri potessero tornare nuovamente alla vita.

-Però prima che la Godaime riprendesse conoscenza siamo stati costretti a rieleggere come nuovo Rokudaime quell’essere repellente di Daunzo!-  aggiunse con una punta di disgusto Sai, ricordando la soddisfazione che si era dipinta sulla faccia rugosa dell’ex Capo della Root.

-Ma quando Daunzo partì per il summit dei Kage, per assoggettarli al suo volere, avvenne il vero miracolo: nel giro di una sola notte l’intero villaggio era nuovamente in piedi!!! Ogni mattone, ogni tegola era al suo posto, tranne la Montagna degli Hokage … -  rivelò Neji che ancora non si spiegava cos’avesse combinato Naruto per provocare simili sconvolgimenti.

-Che è successo alla mia adorata Montagna!?- urlò allarmato il biondino temendo di aver combinato qualche casino dei suoi e aver distrutto il luogo che amava di più di Konoha.

-Affatto Naruto, la Montagna è sempre al suo posto, semplicemente i volti di pietra del Primo e secondo Hokage sono state sostituite da altre due facce che non avevamo mai visto prima … - spiegò semplicemente Kakashi, mentre osservava divertito la mascella del suo biondo allievo toccare terra dallo stupore, ma Naruto non poté indagare ulteriormente sui due misteri volti comparsi sulla Montagna degli Hokage perché ovviamente il Teme doveva imporsi su tutti con le sue domande.

-Ehi, Dobe! Si può sapere cos’hai fatto per ridurre quella viscida Serpe di Orochimaru in un ninja santarellino?- volle sapere immediatamente il più giovane degli Uchiha, che era rimasto profondamente shockato vendendo quel pedofilo del suo Sennin squamato prestare aiuto ai ninja della Foglia che professava di odiare con tutte le sue forze … ma quello che proprio non si aspettava era la reazione violenta di Naruto.

Il biondo Sennin dei Rospi gli diede uno scappellotto sulla nuca tanto forte da fargli spiaccicare la faccia dritta dritta sull’ultimo pomodoro ripieno che aveva nel piatto davanti a sé.

-Non permetterti di parlar male del piccolo Oro-chan in mia presenza, Teme!!!- gli urlò contro per l’ennesima volta Naruto; certe volte Sasuke era un vero e proprio stronzo!!!

Oro-chan?!

Non solo Sasuke, ma anche le mascelle di Itachi, Kakashi e gli altri giovani shinobi avevano toccato il tatami, talmente erano sconvolti nel sentire Naruto difendere strenuamente l’essere malvagio e repellente che aveva causato immenso dolore proprio al biondino, nonché a mezzo Villaggio della Foglia, ma sicuramente sentirlo chiamare il terrificante Orochimaru, sadico e spietato Sennin dei Serpenti, “Oro-chan” era ancor più terrificante!!! E forse non volevano approfondire l’argomento, almeno per quella sera!!!

Ma come sempre, era Itachi a porre le domande più interessanti al biondo shinobi.

-Sorvolando il fatto che io sia vivo, visto che cambiando il passato non sarò certo l’unico a tornare in vita, ma ho saputo che ad un certo punto del combattimento contro Pain stavi per liberare anche la nona coda, ma come hai fatto a bloccare Kyuubi?-  chiese curioso Itachi.

Naruto arrossì un poco e grattandosi la testa imbarazzato raccolse il breve, ma intenso incontro con lo Yondaime.

-Io non sapevo rispondere alla domanda del senpai Nagato* e la disperazione che provavo in quel momento aiutò Kyuubi a prendere il sopravvento su di me, io stesso stavo per  togliere il sigillo con le mie mani e liberare la Volpe dalla sua prigione … ma la sua mano mi ha fermato … la mano del Quarto Hokage, mio padre … -  confessò timidamente Naruto, mentre stringeva con tenerezza il piccolo Arashi che cominciava a sbadigliare sonoramente.

Ancora arrossiva davanti al ricordo del sorriso caloroso che il padre gli rivolse per la prima volta ed unica volta in vita sua.

Kakashi sorrise divertito dietro la maschera: lui sapeva bene come ci si sentiva davanti al sorriso solare dello Yondaime, così simile a quello di Naruto: con le palpitazioni, la sudorazione fredda e con un’erezione abbondante nei pantaloni!!!

Ma Gaara non sorrideva affatto, lui e Naruto avevano purtroppo molte più cose in comune di quanto il Kazekage avrebbe mai voluto augurato al biondo amico: soli, emarginati dal loro stesso villaggio perché Junchuurikuji, lui dell’Ichibi e Naruto del Kyuubi, erano entrambi figlio di Kage che invece di proteggerli avevano sigillato nei loro corpi dei demoni malvagi, rovinando per sempre le loro vite … ma Naruto, come sempre, sapeva leggergli dentro l’anima più a fondo di quanto ci riuscisse lui stesso.

-Quando ho capito che lo Yondaime era mio padre … gli ho smollato un cazzotto allo stomaco!!! Ero così incazzato con lui perché mi aveva ficcato Kyuubi dentro al corpo rovinandomi l’esistenza … però … ero così felice di averlo conosciuto, almeno una volta nella mia vita … lui mi ha dato la Volpe perché fossi abbastanza forte per cambiare il Mondo fatto di odio degli Shinobi … e poi ha detto che ha fiducia in me e che io riuscirò a realizzare il suo sogno di un mondo di pace e quindi non lo deluderò! -  disse Naruto con un grande sorriso che fece arrossire fino alle orecchie il povero Gaara … senza contare che aveva un problemino imbarazzante nei pantaloni, ma per fortuna poteva nascondersi dietro la sua enorme giara.

Il terzo grado sarebbe ancora andato avanti sino al mattino, ma l’arrivo di un immusonito Madara e un raggiante Izuna con tanto di vassoi stracarichi di tazze fumanti e dolcetti fragranti, interruppe quei discorsi potenzialmente pericolosi per orecchie Uchiha indiscrete.

Izuna servì impeccabilmente il tè profumato e i dolcetti speziati agli ospiti, anche se il suo sorriso si allargò ancor di più quando porse la tazza di fronte a Sasuke.

-L’hai avvelenato, vero?-  chiese il Vendicatore degli Uchiha scrutando sospettoso la tazza fumante, aspettandosi di venire attaccato da quel pazzo squilibrato di Izuna da un momento all’altro.

-No, ci ho solo sputato dentro, Sasuke-kun!!!- rispose con un grande sorriso Izuna che per quel giorno si era divertito a sufficienza alle spalle del pronipotino: a differenza di Madara, Izuna preferiva far impazzire lentamente le sue vittime prima di dargli il colpo di grazia.

Dopo quest’ultimo scambio di battute mordaci tra i due Uchiha, un pesante silenzio regnava ora nella stanza degli ospiti, silenzio rotto solo dal canto delle cicale: i visitatori del futuro erano tesi a causa di Madara che fissava in cagnesco Sasuke cercando l’ispirazione per la torturarlo nel modo più doloroso, il Teme meditava di far fuori Izuna e il Porcospino malefico in un colpo solo, mentre Izuna sogghignava divertito per i nuovi supplizi che avrebbe inflitto all’adorato pronipotino il giorno seguente, ma fu un assonnatissimo Arashi a decretare la fine delle ostilità!

-PAPI, TANTO SONGNO!!!- sbadigliò Arashi mentre si stringeva ancor di più al petto caldo e grande del suo papà, Naruto lo strinse teneramente a sé posandogli un piccolo bacio sulla testolina dorata.

-E’ ora di andare a dormire, nonnino! E’ stata una lunga giornata e non solo per noi … e domani faremo quello che facciamo sempre ogni nuovo giorno, Arashi!!!- disse Naruto con un gran sorriso.

-E cosa sarebbe, Dobe?- volle sapere sarcasticamente Sasuke.

-Ma salvare il mondo naturalmente, Teme!!!-  esclamò convinto Naruto, affermazione che fece sbuffare il Vendicatore degli Uchiha e Madara, mentre fece sorridere il resto dei ninja presenti nella stanza.

Lentamente ogni shinobi si diresse nella stanza che Izuna aveva assegnato loro per passare una piacevole nottata e Sasuke s’indispettì, non solo perché la sua camera era una discarica abusiva di scorie radioattive, ma perché vide Madara imboccare lo stesso corridoio buio che percorreva anche Naruto, ma se il Dobe o il moccioso non inveivano contro quel Porcospino Allupato, allora non aveva nessuna scusa plausibile per infilzarlo con la sua katana!!!

Le ore della notte si susseguirono lentamente e quando la luna raggiunse il suo zenit nel cielo stellato, Sasuke decise di sgattaiolare furtivamente tra i corridoi bui di Villa Uchiha per riposare qualche ora nella camera del suo aniki perché almeno lì non sarebbe morto asfissiato dai fumi tossici della sua “camera” e non era assolutamente una scusa per verificare che Madara non molestasse Naruto nel sonno!!!

No, signore!!! Era solo un caso che si trovasse vicino alla camera del Dobe, ben sapendo che la stanza di Itachi era esattamente dalla parte opposta della Villa rispetto a dove alloggiava Naruto!!!

Anche se non sentiva nessun genito sospetto provenire dalla camera del Dobe, Sasuke attivò lo Sharingan e ciò che vide oltre la porta chiusa lo sconvolse profondamente.

Arashi se ne stava accoccolato sul petto di Naruto e lui e il Dobe dormivano stretti stretti nello stesso futon … a pochi passi da loro, Madara era seduto a terra con la schiena appoggiata alla parete e una grande katana stretta nel pugno pronta ad essere sguainata contro gli invasori della camera di Naruto.

Non stava affatto dormendo, faceva la guardia ai due Dobe Biondi addormentati, gli occhi scarlatti fissi in maniera ossessiva sul viso addormentato di Naruto.

Sasuke addirittura si stupiva di come il biondino riuscisse a dormire serenamente davanti a quello sguardo che sapeva trapassarti l’anima … ma gli occhi di Madara non erano né feroci né malvagi in quel momento.

Quando lo sguardo scarlatto di Madara si posava sul Dobe, i suoi occhi diabolici mutavano e il sentimento che Sasuke vi scorgeva dentro era così intenso e disperato che il giovane Uchiha non sapeva dargli un nome … ma quando vide la mano di Madara tendersi per sfiorare le ciocche setose e dorate di Naruto, il corpo di Sasuke si mosse da solo.

Non appena Madara udì il tintinnio della lama liberata dal fodero provenire aldilà della porta chiusa, la luce assassina infiammò nuovamente il suo sguardo verso colui che disturbava la contemplazione del suo biondino serenamente addormentato.

Sasuke era pronto a squartare quel bastardo di Madara in mille pezzettini se osava sfiorare il Dobe senza il suo permesso, il Capoclan Uchiha invece non vedeva l’ora di staccargli la sua testa di cazzo dal collo così non lo avrebbe più importunato mentre molestava l’Urusai!!!

Ma quell’epico scontro per la conquista del sederino ambrato di Naruto fu interrotto dal provvidenziale intervento di Izuna.

-Ti sei perso, Sasuke-kun? Ti porto nella stanza di tuo fratello Itachi, se hai paura del buio … e tu fratello, non svegliare Naruto e Arashi … - chiese gentilmente il moro psicotico al Vendicatore degli Uchiha e contemporaneamente sgridando il suo aniki che ricambiò sbuffando silenziosamente dall’altra parte della porta, Sasuke invece digrignò i denti adirato davanti a quel sorrisetto irritante.

-Non permetterò a quello psicopatico di rimanere un secondo di più nella stessa stanza con Naruto!!!- sibilò a bassa voce Sasuke pronto a brandire la sua katana che reclamava il sangue di quel porcospino.

Incredibilmente Izuna sorrise di quel pulcino borioso che ancora non conosceva la vita e dando le spalle a un Sasuke ancora sul piede di guerra, se ne tornò quietamente nelle sue stanze, prima però volle spiegare una delle regole di Casa Uchiha al giovane Vendicatore.

-Madara non sta molestando proprio nessuno. Sta semplicemente facendo la guardia: fin dal giorno in cui Naruto-kun varcò la soglia di questa casa, mio fratello ogni notte veglia sul suo sonno … -  cominciò a dire Izuna, ma Sasuke, non riuscendo a frenare la sua lingua indisponente, saltando subito a giudizi sbagliate.

-Perché il Dobe non possa fuggire da lui!!! Lo tiene prigioniero!!!-  concluse frettolosamente il Genio degli Uchiha, che stava per fare irruzione nella stanza di Naruto da un momento all’altro, per liberarlo da quel tiranno si Madara!

-Perché Naruto non scompaia davanti ai suoi occhi come se fosse stato solo un sogno, un bellissimo sogno, ma che purtroppo è destinato a scomparire alle prime luci del mattino … ogni sera mi fratello veglia su Naruto affinché possa vedere con i suoi occhi i primi raggi del sole accarezzargli il viso ogni mattina, questo è il solo modo che Madara conosce per accertarsi che questi tre anni trascorsi ad inseguire quel biondino scatenato di Naruto non siano stati solo un lungo sogno … - queste furono le enigmatiche parole di Izuna, ma dallo sguardo allucinato e ottuso che Sasuke gli lanciò molto probabilmente non ne aveva capito il senso, quindi decise di usare parole più semplici affinché lo Scoiattolino Infoiato che viveva nel cervello di Sasuke afferrasse il discorso almeno lui!!!

-Madara non ti permetterà mai di portargli via Naruto, Sasuke … -  rivelò Izuna notando come gli occhi di Sasuke da allucinato passavano alla modalità omicida in mezzo secondo.

-Tu sei pazzo!!!- Sasuke non comprendeva o forse non voleva capire le folli parole di Izuna: l’unica cosa che sapeva con certezza era che dava fuori di matto ogni volta che Madara si avvicinava o tentava di toccava Naruto e la causa di questo sconquassamento ormonale e razionale era, come sempre, tutta colpa del Dobe!!! Forse era meglio se faceva a tocchetti il biondino che era la causa di ogni suo male …

Ma Izuna la sapeva lunga e intuì che Sasuke provava le stesse emozioni che Madara sentiva per Naruto, solo che suo fratello finalmente si era dato una svegliata, mentre i sentimenti che quell’isterico d’uno scoiattolo vendicativo, che si atteggiava a maestosa aquila, provava per il biondino erano troppo acerbi per essere compresi pienamente dal piccolo cervello dello psicotico roditore dalla codina morbidosa

-No, sei tu che ancora non hai capito niente! Chiedi a te stesso perché non sei mai riuscito ad uccidere Naruto … quando sarai in grado di rispondere a questa domanda, allora avrai compreso le mie parole, Sasuke … però mi auguro che le capirai quando per te sarà troppo tardi … -  concluse tristemente Izuna.

L’Uchiha del passato sapeva di essere stato volutamente crudele con Sasuke, anche se il Vendicatore degli Uchiha non aveva capito quanto quell’augurio fosse stato meschino nei suoi confronti.

Ma Izuna, che non avrebbe mai potuto avere Naruto per sé, preferiva vedere il biondino tra le braccia del suo aniki piuttosto che lasciarlo a quello stupido scoiattolo che aveva sempre e solo fatto soffrire Naruto, quindi tifava per il suo fratellone Madara e ritirandosi fischiettando nelle sue stanze, lasciò Sasuke a rimuginare inutilmente sulle sue misteriose parole, con la speranza che passasse la nottata in bianco e che gli venisse una bella emicranie appena svegliato!!! 

Perché non aveva ucciso Naruto?

Questa domanda rimbombava nel cervello di Sasuke come un colpo di pistola: il ricordo di Naruto, ferito e abbandonato sotto la pioggia battente nella Valle dell’Epilogo, faceva mancare il respiro al glaciale Vendicatore degli Uchiha … ogni notte, riviveva quei dolorosi momenti da quando aveva abbandonato il Villaggio, ma poi si svegliava madido di sudore nel suo letto, ringraziando il cielo che tutto quello che aveva fatto in quei foschi sogni fosse solo uno sgradevole incubo … ma poi vedeva le pareti di umida e fredda pietra nera che rivestivano il Covo di quella Serpe di Orochimaru, colui che gli avrebbe dato la forza per vendicare il suo Clan e Sasuke allora capiva che quel brutto sogno era la sua orribile realtà … ma se pensava a Naruto, tutti i suoi propositi di vendetta svanivano e quindi il pensiero del Dobe non doveva toccarlo, non doveva sfiorare il suo cuore o la sua vendetta non si sarebbe mai compiuta, quindi ogni volta che Naruto incrociava il suo cammino cercava di eliminarlo ad ogni costo, ma ogni volta che incrociava il suo sguardo cristallino, la sua mano fermava il colpo prima che gli fosse fatale …

Forse provava solo pena per quell’insulso Dobe che lo implorava di tornare a Konoha con lui e quindi era talmente disgustato dal biondino da non voler porre fine alle sue sofferenze per il puro piacere di vederlo soffrire … Si, doveva essere senz’altro così … Allora perché lo Scoiattolino gli urlava nel suo cervello che era soltanto un idiota?

Con questi foschi pensieri Sasuke si accoccolò accigliatamente in un angolo della lussuosissima stanza di Itachi, munita di tutti i confort di un ryokan** a cinque stelle, l’ex nukenin dormiva beatamente nudo e strafigo come non mai su un futon di soffice seta nera … Sasuke passò la notte in bianco rimuginando inutilmente sulle parole senza senso di Izuna e pianificare in quanti modi dolorosi avrebbe torturato quel dannato Uchiha sorridente che gli stava rendendo la vita un inferno!!!

Nemmeno Madara riuscì a chiudere occhi, nel timore che quello stronzetto di Sasuke tornasse ad importunare Naruto e distogliere l’attenzione del biondino da lui … solo Naruto, sprofondato nel Mondo dei Morfeo, sognava …

Sognava il suo sconcertante primo giorni nella Konoha del passato …

 

 

 

L’ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:

Sasu-Scoiattolo: Basta, mi sono scocciato di stare in questa stupida fanfiction!!! E l’autrice è pure un sadica stronza!!!

Madara-Porcospino: Per una volta hai detto una cosa intelligente, nipote!!! T’è l’ha sugger italo Scoiattolo?

Ladyash: Ok, se non volete più farvi torturare dalla sottoscritta per me non ci sono problemi, andate liberi e in pace … Itachi, Izuna, Gaara ora che le due prime donne se ne sono andate vi potete scopare Naruto!!! Però prima tiro fuori la telecamera

Itachi-Marmotta che già sta preparando le lenzuola di seta nere su un enorme letto a baldacchino e le boccette di olio profumato per massaggi: Questa sera finalmente potrò deflorare Naruto più e più volte!!! KUKUKU, chi porta le catene e i frustini?

Izuna-Gatto che sta preparando la schiuma profumata per la vasca idromassaggio e i cioccolatini ripieni di nocciole da stuzzicare tra un amplesso e l’altro: Vanno bene lo stesso le manette pelose e il costume da liceale? Naruto starebbe benissimo vestito così …

Gaara-Tasso che accende le candele per l’atmosfera romantica e spranga la porta della camera da letto per evitare che gli scocciatori non gli rompano le palle: Io ho portato il costume da coniglietto sexy … in pratica Naruto dovrebbe indossare delle lunghe e candide orecchie pelose e per concludere una morbida codina da pon pon da mettere sul quel culetto sexy che si ritrova e sotto … completamente nudo!!! Dite che sarebbe troppo osceno conciato così?

Itachi-Marmotta, Izuan-Gatto e Gaara-Tasso che sbavano sul pavimento a tale celestiale visione: Altamente stuprabile!!! Vada per il costume da Coniglietto Sexy!!!

Naru-Volpacchiotto entra nella stanza tutto bagnato con un solo asciugamani legato in vita che lo protegge dall’essere stuprato immediatamente sul pavimento: Finalmente perderò la verginità stanotte!!!

Sasu-Scoiattolo e Madara-Porcospino sfondano la porta con un bel Amaterasu.

Madara-Porcospino che sbava alla grande: Fermi!!! L’Urusai-Coniglietto me lo posso scopare solo io!!!

Sasu-Scoiattolo che non ne capisce la ragione, ma ha una bella erezione nei pantaloni quando ha visto il Dobe con le orecchie da Coniglietto: Dobe, rivestiti immediatamente!!! Sei indecente!!!

Naru-Volpacchiotto: Lo scopo era proprio quello Teme!!! Se va avanti così, morirò vergine!!!

Tutti i Seme della fanfic presenti: QUESTO NON SUCCEDERA’ MAI, NARUTO!!! ALLA CARICA!!!

I Seme allupati, Sasuke compreso, stanno per avventarsi sul quell’appetitoso Uke biondo e con la codina a pon pon sul culetto ancora immacolato, quando all’improvviso appare un altro dolce coniglietto …

Arashi-Pulcino che con i suoi dolci ed innocenti occhioni celesti riesce a gelare gli ormoni di tutti i Seme allupati presenti nella stanza: PAPI!!! MI LEGGI UNA FAVOLA PLIMA DI ANDALE A NANNA?

Naru-Volpacchiotto che non sa dire di no al suo dolce nonnino: Vieni nel lettone con me che ti leggo una favola e poi ci addormentiamo insieme!!!

Arashi-Pulcino: YEEEHHH!!! CHE BELLO!!! DOLMIAMO TUTTI INSIEME NEL LETTONE CON MAMY E GLI ZII … PELO’ LA PAPELA SPENNACCHIATA, NO!!!

Ladyash: E fu così che Arashi si addormentò sul petto caldo del suo papino Naruto, mentre il nostro sexy biondino, con ancora addosso le orecchie da coniglio, si era addormento sui petti scolpiti dei poveri Seme che erano andati ancora una volta in bianco, ma quello a cui era andata peggio di tutti era sicuramente Sasuke, visto che il povero scoiattolo era all’agghiaccio, utilizzato come zerbino e lontano del sederino morbido del Dobe … e vissero tutti frustrati ed insoddisfatti, tranne il piccolo Arashi-kun, ovviamente!!!

Tutto lo zoo di questa fanfic leggermente alterato: Sta favola fa schifo!!! Ti odiamo!!!

Ladyash: Anch’io vi voglio tanto bene e nei prossimi capitoli compariranno altri due personaggi misteriosi!!!

I due personaggi misteriosi: KUKUKU, sono cazzi vostri!!!

Tutto lo Zoo di questa fanfic molto preoccupato: Ma non è una favola della buonanotte!!! E’ un film horror!!!    

 

 

 

 

NOTE:

* Se non ricordate più la fatidica domanda di Nagato, con annessa risposta di Naruto, la potere andare a trovare nel primo capitolo della fanfic.

** Un Ryokan è un albergo tradizionale giapponese, quelli che di solito si vedono quando i protagonisti di un manga vanno in vacanza alla terme. Per Itachi solo il meglio … a Sasuke lascio la latrina da pulire!!!

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