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Lista capitoli: Capitolo 1: *** ALLA RADICE DI OGNI MALE *** Capitolo 2: *** IL MONDO STA IMPAZZENDO? *** Capitolo 3: *** UNA PREDA MOLTO AMBITA *** Capitolo 4: *** UNA FAMIGLIA DECISAMENTE ATIPICA *** Capitolo 5: *** L’OSPITALITA’ UCHIHA PUO’ ESSERE QUASI FATALE!!! ***
AVVISO
AI LETTORI: I personaggi di Naruto appartengono aMasashi
Kishimoto, se così non fosse Kyuubi sarebbe libera e felice di
devastare Konoha e sgranocchiare i suoi simpatici abitanti, Sasuke sarebbe
rinchiuso in una cella 1x1 m in compagnia di Sakura, Ino, Karin e Orochimaru,
mentre Itachi si spupazzerebbe Naruto dalla mattina alla sera. Questa fanfic
tratta tematiche a sfondo omosessuale, quindi se non gradite tali storie siete
pregati di non leggere, grazie.
Faccio inoltre presente che nella fanfiction è
presente uno spoiler, anche se in parte modificato ai fini della trama, quindi
lettore avvisato mezzo salvato. Buona lettura a tutti.
ALLA RADICE DI OGNI MALE
Capitolo 1
Anche se stremato da una lunga e sanguinosa
battaglia, sconvolto dalla distruzione totale del suo villaggio, devastato
dalla quasi liberazione di Kyuubi e commosso dall’incontro con suo padre Minato
Namizake, Yodaime della Foglia; Naruto Uzumaki saltava incessantemente da un
ramo all’altro della foresta vicino a Konoha con un unico obbiettivo in mente:
scovare il vero corpo di Pain e concludere quel terribile scontro una volta per
tutte.
Non fu difficile per Naruto, grazie alle arti
eremitiche apprese sul MonteMyoboku, individuare
la scia di chakra che lo portò ad un finto albero fatto interamente di carta da
origami.
Finalmente il ninja della Foglia era faccia a faccia
col suo “senpai” … colui che aveva assassinato il loro maestro, Jiraya.
Una rabbia sorda infiammò il corpo di Naruto alla
vista di quel corpo decadente, ma ancora capace di annientare il suo amato villaggio,
tanto che le iridi gialli dovute alla modalità eremiticamutarono in arancione a causa della mescolanza
dei poteri nefasti di Kyuubi, pronta a fare in mille pezzi quell’involucro
scheletrico dalla fattezze umane.
Non gliene fotteva un cazzo della distorta visione
della giustizia da parte di Nagato, questo era il vero nome di Pain, possessore
del Rinnegan … voleva solo disintegrarlo in un milione di pezzi … ma sia Jiraya
che suo padre avevano fiducia in lui e gli avevano affidato una missione
impossibile da realizzare; compito che persino i due leggendari ninja avevano
fallito ovvero portare la pace nel mondo violento degli Shinobi.
Ma lui era Naruto Uzumaki, è per lui nessuna impresa
era irrealizzabile.
Ascoltò la triste storie dei suoi due senpai, Nagato
e Konan: dalla distruzioni del loro piccolo villaggio da parte della Foglia,
gli amorevoli insegnamenti di Jiraya, all’uccisione del loro miglior amico Yahiko
da parte dello spregevoleDanzou, che da
anni brama di conquistare Konoha stessa e fu allora che Nagato domandò
nuovamente a Naruto:
“ Tu sai come
fermare la catena d’odio che avvince il mondo degli Shinobi? “
Naruto, questa volta, conosceva la risposta a quella
domanda:
“
Se esiste un modo per riportare la pace e fermate una volta per tutte l’odio e
la sofferenza che dilagano in questo nostro mondo sempre in guerra, io lo
troverò e non mi arrenderò finché non avrò raggiunto il mio obbiettivo … questa
è l’eredità che ci ha lasciato il nostro maestro e non smetterò di credere in
essa”
Nagato sussultò sentendo quella frase e vedendo il
libricino consumato che Naruto stringeva fra le dite, tutte le certezze di una
vita cominciarono a vacillare …conosceva perfettamente quel libro, visto che era stato lui stesso ad
ispirarne la creazione in Jiraya e il sennin avevainfuso nel protagonista del suo romanzo il
suo credo ninja: quello di non arrendersi mai, neanche nelle situazioni più
disperate e realizzare anche i sogni più irrealizzabili … è il nome del
protagonista era Naruto.
Quel ragazzino biondo, colui che custodiva dentro di
sé il terribile demone Kyuubino Yoko,
odiato da molto e cacciato dall’organizzazione capeggiate da lui stesso,
affermava con caparbietà che lui avrebbe riportato la pace, sconfiggendo l’odio
e sanando tutte le ferite delle sofferenza, un’impresa impossibile da portare a
termine neanche se avesse vissuto altri mille anni.
Ma lui portava IL nome e in lui riviveva lo spirito del credo del loro maestro …
credo in cui lui non era stato abbastanza forte da reggerne il peso … ma ora le
sue speranze che credeva infrante per sempre le avrebbe riposte nel suo giovane
kohai e forse lui ci sarebbe veramente riuscito.
Purtroppo le radici dell’odio erano troppo forti e
ramificate nei cuori soffocati degli shinobi per essere estirpate, l’unica
soluzione possibile era eliminarne il seme prima che germogliasse e così si
apprestò a fare l’unica cosa che era in suo potere per aiutare quel valoroso
ninja nella sua impresa.
-Il mio tempo sta per scadere, ma prima di lasciare
questo mondo ci sono solo due cosa che posso fare per aiutarti … ho deciso di
credere in te, Naruto Uzumaki, forse tu riuscirai dove sia io che il nostro
maestro abbiamo fallito … -Nagato
compose faticosamente i sigilli con mani tremanti mentre liberava tutte le
anime dei ninja della Foglia che aveva intrappolato in uno dei suoi corpi,
restituendoli alla vita.
Naruto non capì cosa stava facendo esattamente
Nagato, ma la piccola Katsuyu, la lumaca di Tsunade, gli riferì che tutti i
caduti del villaggio stavano risorgendo miracolosamente dalla morte.
Ma non poté chiedere alcuna spiegazione al riguardo
perché l’uomo parlò nuovamente.
-Ma nemmeno tu puoi salvare questo mondo ormai
marcio e corroso dall’odio e dalla sofferenza … l’unica soluzione praticabile
per portare la pace è estirpare il male alla radice … mi auguro tu sia in grado
di farlo, Naruto … per il bene di tutti noi, sei la nostra ultima
speranza-gli augurò Nagato ad un passo
dalla fine e con le sue ultime forze residue utilizzò una tecnica proibita che
solo il Rinnegan era in grado di attivare.
Il giovane shinobi della Foglia non ebbe il tempo di
capire cosa stava succedendo, quandovide il suo corpo avvolto da una luce abbagliante e il suo corpo
dissolversi fra i suoi raggi iridescenti.
Oramai Nagato sapeva che era infine giunta la sua
ora, lo sapeva bene; Konan, compagna di una vita, l’abbracciò per dirgli
silenziosamente addio e lasciandola completamente sola … anche se aveva in
serbo per lei un’ultima missione da affidargli ed aiutare Naruto nella sua
impresa.
-Non voglio che Madara arrivi hai miei occhi … tu
sai cosa devi fare … aiuta Naruto anche per me e Yohiko … grazie di tutto,
Konan … -e fu così che Nagato si
ricongiunse al suo miglior amico, raggiungendo finalmente la pace.
Konan, rimasta infine da sola, si concesse il lusso
di versare una lacrima, prima di mettersi all’opera sul corpo di Nagato … aveva
ancora una missione da portare a termine prima di ricongiungersi finalmente ai
suoi amati compagni caduti.
***************************
Il cielo era nascosto di plumbee nubi,nemmeno una sottile lama di luce penetra da
quelle spesse coltri nere, ma ancor più scure e profondeerano le iridi d’ebano di un giovane uomo.
Se ne stava seduto su una bassa altura, in silenzio,
mentre contemplava con totale indifferenza la pila di cadaveri che giaceva
scompostamente ai suoi piedi.
Osservò disgustato le macchie di sangue dei suoi
nemici che insozzava la sua armatura … quei patetici esseri osavano fregiarsi
del titolo di shinobi, troppo deboli anche solo per sperare di ferirlo con le
loro inutili tecniche, la verità era che semplicemente lui era troppo potente
per il loro livello.
Aveva completato quella missione con successo, ma
erano altri i problemi che impensierivano la sua mente … per il bene del suo
clan aveva accettato quella tregua infame con i loro nemici giurati, non si
fidava di loro, non si fidava del loro capo e anche se suo fratello Izuna
insisteva nel dare una possibilità a quell’alleanza per la prosperità del loro
clan, lui sentiva che presto il sangue sarebbe ripreso a scorrere.
Ma non era preoccupato: lui era il ninja più forte,
il mercenario più efficiente e l’assassino più bravo che fosse mai esistito
sulla piazza, lui non aveva mai fallito una missione e non temeva nessuno, men
che meno quei miserabile Senju.
Tutti quei lugubri pensieri furono spazzati via da
una scintillate luce bianca.
Per un momento gli sembrò che una qualche benevola
divinità celeste stesse per discendere su quella terra macchiata di sangue per
purificarla con la sua luce pura.
Era un ragazzo, poco più piccolo di lui, i capelli
avevano il colore del sole e tre linee parallele segnavano ognuna delle guance
dandogli l’aspetto di un cucciolo selvaggio, indossava un mantello arancione
con fiamme nere, mentre sulla schiena portava un rotolo dall’aspetto antico.
Ma l’elemento che lo colpì maggiormente era il
simbolo del coprifronte che gli incorniciava il viso: una foglia.
Non conosceva nessun clan che avesse come simbolo
una foglia.
Era umano? Una spia? O solo un cucciolo sperduto?
Quella luce misteriosa sparì com’era venuta,
lasciando le nubi cariche di tempesta a dominare in cielo e il ragazzo che
pareva sfinito da mille battaglie, si accasciò a terra … ma invece di sentire
l’impatto con la nuda terra, le braccia del mercenario, mosse di volontà
propria, sorresse quel ragazzino fra le braccia con una cura che non credeva di
possedere, visto che nella rozza e rude vita da shinobi a cui era stato educato
fin dalla più tenera età non era previsto abbandonarsi a sciocchi e inutili
sentimentalisti, perché un ninja che si faceva dominare dalle passioni era un
ninja morto.
Ma il ragazzo, forse caduto in uno stato
d’incoscienza, dischiuseper un momento gli occhi … il giovane e
implacabile assassino rimase profondamente colpito: sembra quasi che due
schegge di cielo estivo si fossero staccate dal loro dominio celeste per
posarsi delicatamente negli occhi stupefacentidi quel ragazzino.
-Sei un dio?-gli chiese l’assassino ancora turbato da quegli occhi, perché questo
comportamento premuroso non era affatto da lui.
Quelle labbra rosse come ciliegie si aprirono per in
un sussurro.
-Na … ru … to … - fece in tempo a sussurrare lo shinobi della
Foglia prima di perdere completamente conoscenza , senza sapere che le braccia
che lo sorreggevano erano quelle di Madara, giovane capoclan degli Uchiha, colui che in futuro sarebbe stato portatore di
caos, morte e distruzione nel mondo dei ninja e in quella di Naruto stesso.
ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA.
Konan: Quello stronzo di Nagato!!! Sono anni che
continuava a ripetermi “Konan-chan ci
sposeremo quando avrò conquistato il mondo, ma adesso mettiti quel costumino da
coniglietta sexy e spassiamocela prima che Madara venga a romperci le palle
perché dobbiamo catturare tutti i biiju … secondo te è un po’ zoofilo?”E dopo che ti ho dato i migliori anni
della mia vita che fai? Mi schiatti! Brutto bastardo hai giocato coi sentimenti
di un’innocente fanciulla per l’ultima volta!!!
E così cominciò a far scempio del cadavere del
povero Nagato, disegnandoli col pennarello indelebile un paio di spessi
sopracciglioni alla Rock Lee e scompigliandoli i capelli come quelli di Sasuke,
a culo di papera, per sfogare tutta la frustrazione repressa in quegli anni, una
scena raccapricciante.
Naruto: Dove cavolo sono finito!? Perché sempre a
me?
In questo momento Naruto è in posa stile Urlo di
Munch, solo leggermente più angosciato.
Madara: …
Ladyash: Lasciamo perdere, qui i personaggi sono un
tantino traumatizzati dalla sottoscritta, ma sono solo all’inizio.
Muuuaaahh!!!
Konan&Naruto: Nuuuu!!!
Madara: …
Al prossimo capitolo!!! Fatemi sapere cosa ne pensate. Ladyash
Un grazie a tutti coloro che hanno letto il primo
capitolo e anche a chi ha commentato, vi ringrazio moltissimo, spero che la
storia sia all'altezza delle vostre aspettative e come sempre fatemi sapere la
vostra opinione, Ladyash.
Dopo la distruzione del Villaggio della Foglia, Tsunade, Godaime in carica, non
era più in grado di guidare gli shinobi del Paese del
Fuoco, visto che per salvare tutti gli abitanti del villaggio dalla furia
distruttrice di Pain era caduta in un coma
irreversibile e dopo la misteriosa scomparsa di Naruto,
i ninja di Konoha erano nel caos più totale.
Senza una guida forte al comando e col villaggio
completamente raso al suolo, quello era senza dubbio lo scenario ideale per le
manovre dello spregevole Danzou, capo della Radice e
colui che in passato tramò per impossessarsi del villaggio, ebbe finalmente
l’occasione che tanto aveva agognato in tutti quegli anni: vestire i panni
dell’Hokage.
Ma la sua posizione non era ancora perfettamente
consolidata e quale miglior occasione per farlo durante il summit dei cinque Kage, riunitisi per distruggere Akatsuki
una volta per tutte e così non solo avrebbe fregato quei quattro sciocchi
sottomettendoli ai suoi desideri, ma avrebbe dimostrando a quegli idioti della
Foglia che lui era il solo adatto a rivestire tale incarico.
Tutto sembrava filare liscio come l’olio … solo che Danzou non aveva calcolato un piccolo, trascurabile particolare:
SasukeUchiha lo voleva
morto.
E aveva pensato bene di fare irruzione durante il
summit dei Kage, proprio quando era a un passo dal
farsi eleggere guida dei Kage, tentato di assassinare
i suddetti capovillaggio che gli stavano sbarrando la
strada e se faceva in tempo vivisezionare in pezzetti piccoli piccoli l’Hokage attualmente in
carica.
Come sempre, in disparte, se ne stava MadaraUchiha, il volto
perennemente celato dietro a quella ridicola maschera arancione, mentre
osservava oziosamente lo scontro d’innanzi a lui … ormai mancava solo Naruto e il suo piano sarebbe stato completo.
Mentre Sasuke schivava
la micidiale sabbia di Gaara, notò un fatto
assai bizzarro: il tatuaggio inciso dalla sabbia sulla fronte del Kazekage era sparito … proprio come se il kanji “Ai” non avesse mai marchiato a sangue la sua pelle,
sembrava poi che il Kazekage dai capelli rossi non avesse
alcuna pietà nei suoi confronti … non sapeva il perché, ma sicuramente
centrava Naruto e il fatto che i due ninja, dopo il
salvataggio di Gaara, avessero stretto un legame
d’amicizia ancora più profondo del precedente,
inspiegabilmente , faceva incazzare ancor di più l’Uchiha.
Proprio in quel momento fecero irruzione i ninja della
Foglia: Kakashi, impassibile come sempre, era
accompagnato da una sconvolta Sakura, dal cosiddetto genio degli Hyuuga, Neji e da quell’irritante
Sai dal sorriso fasullo.
Quello che gli risultava veramente strano era
l’assenza del Dobe: lui che farneticava da anni sul
diventare Hokage e che sicuramente l’avrebbe
riportato alla Foglia, in quel momento cruciale della storia dei ninja, lui non
c’era.
Sapeva che il Dobe aveva
combattuto contro Pain, un ninja che era stato in
grado di spazzare via Konoha dalla faccia della terra
in pochi secondi …. Fortunatamente tutti gli abitanti erano rimasti illesi,
così avrebbe avuto lui il piacere di sterminarli uno per uno … Naruto era forse ferito? Oppure lo scontro gli era
risultato fatale?
Sicuramente era una grana in meno da sistemare per
lui!!!
Ma la presenza della kunoichi
dai capelli rosa invece del Dobe Biondo, face
irritare ancor di più l’Uchiha: non aveva il tempo
per giocare con quegli insulsi omuncoli e se per colpa loro quel bastardo di Danzou gli sarebbe sfuggito fra le mani, li avrebbe dati
con piacere in pasto a Manda, godendosi le loro urla agonizzanti!
Senza perdere altro tempo Sasuke
si rivolse sprezzantemente a Kakashi, ma squadrando
la faccia del suo ex-sensei rimase sotto shock.
L’occhio sinistro del sensei,
perennemente coperto dal suo coprifronte per celare
l’iride rossa dello sharingan, donato dal suo
compagno morente Obito, non c’era più.
Al suo posto spiccava un occhio dorato senza l’antica
cicatrice che glielo aveva privato …
Sasuke era esterrefatto: prima il tatuaggio di Gaara, adesso l’occhio con lo sharingan
di Kakashi … che diavolo stava succedendo?
Ma le sorprese erano solo all’inizio:
-Scusate l’intrusione venerabili Kage,
ma per ordine dell’Hokage di Konoha,
Danzou è in arresto con l’accusa di alto
tradimento- esordì quietamente Kakashi, che con
quell’uscita placò momentaneamente ogni scontro in atto.
Danzou fremette di rabbia.
-Come osi? IO sono il Rokudaime
della Foglia!!!- ruggì l’orbo della Radice.
-L’ho eravate … almeno fino al giorno della vostra
partenza al summit dei Kage, ma questa mattina Tsunade-hime si è ridestata dal coma, un autentico miracolo
… di recente ne stanno accadendo parecchi, di miracoli intendo … e guarda caso
salta fuori che avete fatto fuori il rospo messaggero che la Godaime aveva mandato per avvertire Naruto
della minaccia di Pain al villaggio … -
rifletté meditabondo Kakashi.
-Vi state dimenticando del fatto più sorprendente di
tutti: il Villaggio della Foglia, completamente raso al suolo dal nemico, nel
giro di una notte è risorto esattamente com’era, mattone per mattone … -
ribatté seccamente Neji, ancora sconvolto dagli
eventi successivi dalla scomparsa di Naruto.
-Tranne che per la montagna degli Hokage
… i volti di pietra dei primi due capovillaggio sono
mutati e uno di essi assomiglia proprio a … - stava per dire Kakashi, quando venne interrotto da Sai.
-Sensei stiamo sviando dall’argomento principale: l’arresto
di Danzou … con la mia testimonianza e quella di Orochimaru-sama non scamperà al patibolo questa
volta!- disse Sai con risolutezza, finalmente un autentico ghigno
compiaciuto apparve sul suo viso perennemente impassibile, il vecchio bastardo
avrebbe finalmente pagato per la morte di suo fratello.
La testimonianza di Orochimaru?
Se non fosse stato un Uchiha a quest’ora la sua
mascella avrebbe cascata poco elegantemente a terra, ma si accontentò di
sgranare allucinato gli occhi.
La dannata serpe era morta per mano sua e gli ultimi
residui di quello schifoso segno maledetto erano scomparsi grazie ad Itachi, come regalo d’addio al suo sciocco fratellino.
Quindi com’era possibile che il viscido bastardo fosse
ancora in vita?
Come la più silenziosa delle ombre Kabuto
fece la sua apparizione, Sasuke lo squadrò
disgustato: nel disperato tentativo di salvare il suo padrone, quel pazzo
doveva essersi impiantato alcune cellule di Orochimaru
e queste come una cancrena inarrestabile stavano lentamente corrodendo la parte
sinistra del suo corpo, la pelle del suo braccio sostituita da un’armatura di
squame di serpente, mentre il suo occhio sinistro, solitamente nero come la
pece, sfoggiava l’iride gialla da rettile del Sennin
dei Serpenti.
Sasuke stava per sfoderare la katana e colpire a morte il
suo maestro, ma quando udì nuovamente la voce strascicata di Orochimaru che grondava odio e disprezzo, non verso Sasuke, colui che l’aveva ucciso, ma contro Danzou, ormai bollato come traditore della Foglia.
-State attenti, probabilmente quel vecchiaccio non
dispone solamente dei poteri di HishiramaSenju, quindi non dovete in nessun modo sottovalutarlo!-
disse il leggendario Sennin delle Serpi mentre
frapponeva il suo corpo fra lo spietato capo della Radice e i giovani ninja di Konoha, come se volesse far loro da scudo col proprio
corpo!
L’Uchiha era shockato:
solitamente la vista del viscido bastardo aveva il potere di far rabbrividire
dal disgusto Sasuke, ma c’era qualcosa di anomale nel
suo vecchio sensei, non emanava nessuna aura omicida,
nessun “Kukukuku” che era la sua risatina diabolica
per antonomasia, niente minacce di morte o sordidi ricatti; insomma chi cazzo
era sto tizio?!
-Poco dopo la distruzione di Konoha,
Orochimaru è venuto a prestarci soccorso … all’inizio
pensavamo fosse completamente uscito di senno … invece, grazie alle sue
conoscenze a salvato molte vite e ha contribuito a salvare Tsunade-hime
dal coma … il Sennin dei Serpenti è ritornato ad
essere un ninja di Konoha- spiegò brevemente Kakashi ad un Sasuke sempre più
confuso dagli eventi incalzanti.
Ma le parole del presunto Orochimaru
ingarbugliarono maggiormente la mente razionale dell’Uchiha.
-Danzou, fosse l’ultima cosa che faccio in vita mia, non ti
permetterò mai d’infrangere il sogno del mio sensei,
ti trascinerò con me nella tomba, piuttosto che lasciarti vivere un minuto di
più!!!- sibilò il Signore di Oto, mentre con
velocità accecante compose i sigilli con dita ferme, pronto a sferrare
l’attacco mortale contro il capo della Radice.
-Questo tuo tardivo attaccamento ad Hiruzen è davvero commovente, Orochimaru!!!-
sputò sarcastico Danzou mentre, attingendo al potere
insito nelle cellule del primo Hokage, creò una
palizzata di tronchi appuntiti, che crebbero a dismisura per trafiggere il Senin dei Serpenti, ma quando quei rami appuntiti
trapassarono il corpo delle Signore di Oto si rivelò
una semplice copia; il vero Orochimaru spuntò dalla
terra, proprio alle spalle di Danzou.
Ma come si sarebbe aspettato Sasuke,
il Senin non l’attaccò alla spalle, a tradimento, ma
urlò con orgoglio al suo nemico, affinché il suo intento in quella lotta fosse
chiaro a tutti i presenti.
-Il Terzo Hokage non è mai
stato il mio vero e degno maestro! Io seguo gli insegnamenti di colui che venne
dal cielo e portò il sole nel nostro mondo di tenebra fatto di morte e
sofferenza … lui non si arrendeva mai, neanche davanti alla situazione più
disparata ed è questo il mio credo ninja, non ti permetterò di distruggere Konoha, miserabile!!!- mai come in quel momento il
viso di Orochimaru apparve determinato a proteggere
un ideale tanto puro e sincero che andasse aldilà della brama di potere che
perennemente albergava nel suo cuore nero e marcio, ciò nonostante la
confusione aumentò nella testa di Sasuke.
Orochimaru, Tsunade e Jiraya era famosi per essere stati allievi del Terzo Hokage, HiruzenSarutobi, quindi chi cavolo poteva essere questo essere
venuto dal cielo a cui si riferiva il Sennin
Leggendario?
Sembrava proprio che il mondo come loro lo conoscevano
stesse collassando su se stesso! Ma l’Uchiha non ebbe
il tempo di formulare altre teorie in merito perché una fiammata nera come la
pece divise i due contendenti e poi una voce che Sasuke
pensò di non risentire mai più in tutta la vita, parlò.
-Non mi sembra giusto che solo tu possa divertirti con
Danzou, anch’io ho un conto in sospeso con lui,
visto che è per causa dei suoi complotti che l’intero Clan Uchiha
non esiste più … - disse pacatamente ItachiUchiha, traditore di Konoha e
defunto membro di Akatsuki … beh, ex-defunto a quanto
pareva, visto che agli occhi sconvolti di Sasuke
sembra molto, molto corporeo … decisamente, mandando a cagare la rigida
compostezza degli Uchiha, la sua mascella si schiantò
pesantemente a terra per lo shock!!!
La comparsa di Itachi ebbe
il potere di scuotere persino Madara: il maggiore
degli Uchiha era morto, stroncato dalla malattia che
affliggeva tutti i portatori dello Sharingan Ipnotico
e dal combattimento contro Sasuke, lui stesso aveva
salvato il suo cadavere dalla fiamme dell’Amaterasu
del fratello minore, quindi com’era possibile che fosse ancora vivo?
-Anch’io sono sorpreso … so che dovrei essere morto …
invece sono ancora qui, addirittura Orochimaru sta
combattendo per Konoha, devo dedurre che sono in atto
cambiamenti così profondi da cambiare persino gli eventi che credevamo
immutabili...- disse semplicemente Itachi come se
avesse letto nella mente del suo avo, poi volse il suo sguardo a Sasuke e vedendo il mantello nero con le nuvole rosso
sangue che era posato sulle spalle del giovane fratello, pallido come se fosse
vittima di uno Tsukuyomi, i suoi occhi s’intristirono
per un istante.
-Vedo che infine hai abbracciato definitivamente la
strada della vendetta … hai forse tolto la vita a Naruto?
Perché questo è lo scopo ultimo di Akatsuki:
catturare i Jinchuuriki, privarli dei loro Biiju e lasciarli agonizzanti al loro destino … l’hai
guardato morire lentamente, giorno dopo giorno, prima che i suoi occhi si
chiudessero per sempre, otooto?- chiese Itachi a Sasuke e vedendo la
mascella del suo impulsivo fratellino contrarsi dal furore.
Il più giovane degli Uchiha
era diviso tra il buttarsi fra le braccia del suo niisan,
piangendo a dirotto come un moccioso chiedendo il suo perdono o strappargli il
cuore a mani nude … ma quando gli aveva sentito pronunciare il nome di Naruto, strinse la mano sull’elsa della katana, pronto a
trapassargli il petto con la sua mortale lama, ma la voce di Sakura, resa
stridula da un dolore che non conosceva fine, fermò l’attacco del vendicatore.
-Sasuke-kun … sigh … dimmi che non hai
… ucciso … sigh … Naruto …
ti prego … sigh … - la kunoichi
dai capelli rosa si accasciò a terra, priva della forza di lottare, priva di
ogni speranza; aveva ormai imparato a convivere, seppur dolorosamente, senza la
presenza dell’Uchiha, ma senza Naruto,
che continuava a ripetergli che tutto sarebbe andato bene e che lui avrebbe
riportato il Teme a casa, da loro, il suo mondo di fragili certezze crollò
miserevolmente in mille pezzi, così come tutti i suoi amici erano in pena per
ninja dai capelli dorati.
Anche coloro che in passato avevano disprezzato Naruto per ciò che albergava dentro di lui sentivano
terribilmente la mancanza delle sue risate cristalline e gioiose … era come se
il sole avesse smettesse di brillare e i suoi raggi avessero perso tutto il
loro calore.
Quando realizzò il significato delle parole
sconclusionate di Sakura, la mano gelida del terrore stritolò il cuore di Sasuke … non poteva credere che il suo … cioè il Dobe fosse … morto?!
-Dopo lo scontro contro Pain,
Naruto era andato a cercarlo … da solo-
cominciò a spiegare Kakashi a Sasuke,
diviso dal senso di colpa per non aver protetto il figlio del suo maestro e
osservare la reazione emotiva del suo ex-allievo, sempre ammesso che fosse
ancora capace di provare qualche sentimenti umano.
E si stupivano pure che lo chiamasse Dobe!!! Andare da un nemico così potente, solo e ferito
magari, altro che futuro Hokage!!! Un futuro
cadavere, ecco cos’era sicuramente diventato, quell’Usuratonkachi!!!
Non sapeva il perché, ma sentiva il bisogno quasi fisico di annientare ogni
forma di vita esistente sulla faccia del pianeta, sperando di placare quella
furia omicida che gli faceva ribollire il sangue nelle vene.
-E poi è scomparso … neanche i miei cani sono riusciti
a trovarlo … è come se si fosse … dissolto nel vento. Quindi voglio sapere da
te, SasukeUchiha, nukenin di livello S e attuale membro di Akatsuki … avete catturato Naruto?
Lui è l’ultimo Jinchuurikirimasto*
e voglio sapere se l’avete catturato voi … e se non è troppo tardi per
salvarlo, dimmelo Sasuke!- gli sibilò contro Kakashi, nei suoi identici occhi dorati si poteva leggere
il biasimo per il suo ex-allievo ormai perduto e l’angoscia di salvare l’altro.
Ma Itachi s’intromise
nuovamente fra il fratellino e il suo sensei, c’erano
affari più urgenti da sistemare al momento.
-Sono più che sicuro che Naruto
sia vivo e vegeto, quel ragazzino ha la pellaccia più dura del ferro e non è
certo il momento di distrarci per simili quisquiglie: per quanto vorrei
disintegrare quel bastardo di Danzou per sempre
purtroppo non è lui il nostro avversario più pericoloso; il nostro imperativo è
fermare Madara a qualunque costo, sei con me Orochimaru?- chiese Itachi
affiancandosi al Signore di Oto.
-Non chiedo di meglio, Itachi
… sei pronto a morire, Madara?- disse il Sennin, consapevole che quello sarebbe stato il suo ultimo
combattimento, ma non aveva rimpianti … forse così si sarebbe ricongiunto a Jiraya per sempre e forse, quel pazzo scatenato del suo
miglior amico, l’avrebbe perdonato per tutti i suoi peccati.
Perdonami anche tu, Kabuto …
a causa mia hai perso il tuo corpo e molto probabilmente ti trascinerò con me
nella tomba … sospirò tristemente Orochimaurualla coscienza sopita del suo fedele
servitore, colui che non aveva esitato a soccorrere il suo amato padrone in fin
di vita e così, senza remora alcuna, gli aveva ceduto totalmente il suo corpo,
in modo che potesse compiere quell’ultima, suicida impresa eroica … non
s’illudeva che il Sennin dei Serpenti ne uscisse
vivo, ma almeno sarebbero stati insieme, fino alla fine.
Servirvi è l’unica mia ragione di vita, Orochimaru-sama, spero solo che il mio corpo resista sino
all’ultimo … gli rispose serenamente Kabuto, era calmo e pronto alla lotta e la morte non lo
spaventava, perché quando sarebbe venuta a prenderlo trascinarlo all’Inferno
non sarebbe stato solo, Orochimaru-sama sarebbe
rimasto accanto a lui, col suo viso pallido e il ghigno perennemente sprezzante
… poteva forse esistere un Paradiso più perfetto di quello?
Nel frattempo Madara fissa
glaciale gli ultimi sconvolgenti eventi.
Ma l’uomo con la maschera arancione non temeva nessuno
dei ninja presenti, era infinitamente più forte paragonato a quei miserabili shinobi e lui aveva un obbiettivo da raggiungere o meglio,
quell’obbiettivo era la sua unica ragione d’esistere e nessuno l’avrebbe
fermato, anche a costo di distruggere il mondo intero!
Ma il suo piano non poteva funzionare senza Naruto e il Jinchuuriki di KyuubinoYoko sembrava sparito
nel nulla, senza lasciare nessuna traccia dietro si sé … dopo la
scomparsa di Konan e del cadavere di Nagato, un sospetto aveva cominciato a serpeggiare nella
sua mente.
-Vieni fuori, piccola Konan
… lo so che sei qui, da qualche parte … risparmiami la seccatura di venirti a
cercare e ti prometto che ti farò raggiungere i tuoi cari Nagato
e Yohiko il prima possibile- disse placidamente
Madara al vento, sapeva che quella traditrice era lì,
nascosta da qualche parte … e quando vide mille foglietti di carta argentata
danzare nel vento rivelando il nascondiglio della nukenin
dai capelli blu sopra un’altura di pietra, seppe che la sua intuizione era
corretta.
-Tu non farai proprio niente Madara,
non ti accorgi che il mondo attorno a te sta andando a pezzi? Presto, tu e Danzou cesserete d’esistere e finalmente pagherete per il
sangue innocente che gronda dalla vostre mani … - replicò la donna
completamente indifferente alle minacce di morte di colui che tirava le file di
Akatsuki.
-Perché mi avete tradito? Dov’è LUI?
Rispondimi!!!- ringhiò furente l’uomo dalla maschera arancione, si era
ormai stufato di quello sciocco giochino, adesso voleva delle risposte e le
avrebbe ottenuta, a qualsiasi prezzo!
-In un posto dove non potrai mai nuocergli … in un
luogo dove lui potrà cancellare ogni sofferenza e sanare qualsiasi ferita,
anche la più profonda … perché lui sicuramente riuscirà a portare a
termine il SOGNO, là dove noi abbiamo fallito ed è per questo che Nagato e io abbiamo deciso di credere in lui e affidare il
nostro sogno nelle mani di NarutoUzumaki
e io l’aiuterò con ogni mio mezzo a disposizione per facilitargli questo
gravoso compito!- Madara era senza parole … Nagato aveva davvero usato quella tecnica su Naruto? Molte cose ora si spiegavano …
Ma i ninja della Foglia erano decisamente più confusi
del capo di Akatsuki, ma riconobbero comunque quella
donna: la nukenin che aveva barbaramente massacrato
decine di ninja di Konoha durante l’attacco di Pain.
Subito si misero in posizione, pronti ad attaccare e
farla prigioniera per estorcerle informazioni preziose sulla sorte di Naruto.
Fu quasi come se avesse letto nelle loro menti e
rivolgendosi direttamente ad Itachi, il quale, a
parte Madara, la conosceva bene, finalmente parlò
sulla missione del ninja biondo di Konoha.
-NarutoUzumaki non è più in questo
mondo … - esordì con voce grave la kunoichi,
facendo piangere ancor più forte Sakura e disperare Kakashi
e tutti i suoi amici, mentre Sasuke strinse
spasmodicamente l’elsa della katana, pronto a dilaniare il corpo di quella
pazza fanatica, solo Itachi continuava a sondarla
intensamente col sul sguardo d’onice.
- … né in questo tempo … - lì per lì nessuno
capì quelle parole senza senso, probabilmente tutti i frequentatori di Akatsuki per essere ammessi in quell’esclusivo club
dovevano dimostrare d’essere completamente fuori di testa, ma Itachi esordì sconvolto.
-Tu non possiedi quel potere, Konan
… ma certo, ora capisco … deve essere stato Nagato a
farlo, lo sforzo deve averlo ucciso, dico bene?- chiese l’Uchiha maggiore che pareva aver capito cosa stesse
succedendo veramente.
-Che diavolo stai dicendo, nii-san?-
sbottò spazientito Sasuke, voleva sapere cos’era
successo al quel dannato Dobe e voleva saperlo
adesso!!!
-Giusto Itachi, che sta
succedendo esattamente?- lo incalzò a sua volta Kakashi,
avido d’informazione sull’attuale posizione di Naruto.
-Apri gli occhi, Konan-
disse semplicemente Itachi con uno strano ghigno sul
volto, quei due erano davvero pazzi per aver ideato un piano così folle … ma
dimenticava che NarutoUzumaki
era ancor più pazzo di quei due per aver accettato quella missione suicida … ma
visto che lui non era più un cadavere e Orochimaru
sembrava essere diventato l’incarnazione della bontà significava che l’ordine
naturale delle cose stava andando allegramente a farsi fottere … forse, pensò Itachi, il piccolo Na-chan aveva
qualche speranza di farcela!
Konan aprì lentamente gli occhi e al posto delle iridi
azzurre, la sua pupilla era completamente viola e cerchi concentrici bianchi
partivano dal centro dell’iride per espandersi su tutta la superficie
dell’occhio.
-Ammira, otooto … quello che
stai vedendo è il Rinnengan, un’arte oculare persino
superiore al nostro Sharingan, tra i suoi molteplici
potere, ne esiste uno più unico che raro nel suo genere e forse quello meno
conosciuto perché può rivelarsi fatale se utilizzato troppo a lungo ovvero il
potere viaggiare avanti e indietro nel tempo e nello spazio … o di trasportare
qualcosa … o qualcuno nel passato o nel futuro … - concluse Itachi che ormai aveva quasi scorto per intero l’azzardato
piano di Pain, ma nelle testoline dei ninja della
Foglia la confusione regnava sovrana perché quell’ipotesi del viaggio temporale
era troppo assurda o troppo spaventosa da contemplare … Naruto,
il loro allegro e iperattivo Na-chan si era perso fra
le pieghe del tempo e loro non avrebbero potuto fare nulla per salvarlo.
L’espressione di Sasuke era
impenetrabile, mentre una rabbia cieca pervadeva il suo corpo come un incendio
indomabile e tutto quel tumulto emozionale, molto poco Uchiha,
era causato da quello stupido d’un Dobe! Quando
quell’Usuratonkachi rumoroso e molesto era nei
paraggi il suo leggendario sangue freddo andava a farsi fottere e SasukeUchiha sentiva l’impulso
irrefrenabile d’inseguirlo come un macellaio psicopatico, con la katana in
mano, pronto a trasformare il Dobe in un prelibato spezzatino
di volpe …
Ma la prospettiva di non poterlo uccidere con le
proprie mani … di non poterlo toccare … di non poter vedere mai più i suoi
occhi celesti lo rendeva completamente folle di dolore e cazzo! non se ne
sapeva spiegare la ragione … ma quel legame che credeva d’aver spezzato per
sempre forse era ancora lì, ad unirli, nonostante ci fossero ere o forse secoli
a dividerli.
Fu Konan stessa a sciogliere
l’enigma, sempre sfidando Madara con gli occhi di Nagato.
-Dopo che Naruto aveva
distrutto i sei corpi di Pain è venuto a cercarci,
dal principio credevamo fosse venuto solo per vendicarsi della morte di Jirayasensei e degli abitanti
della Foglia rimasti uccisi durante il nostro attacco … invece a voluto
conoscere la nostra storia e invece di ucciderci ci ha fatto una promessa:
trovare un modo per riportare la pace nel mondo dei ninja e Nagato
ha scelto di credere in Naruto, ma ormai il nostro
mondo è destinato a soccombere sotto la falce della Morte perché tutti portiamo
dentro di noi il retaggio di un odio così profondo e antico che nessuno,
nemmeno Naruto, sarebbe in grado di estirpare con le
proprie forze … però una flebile speranza di cambiare per sempre il nostro
infausto destino esisteva secondo Nagato, cambiare il
passato per salvare il nostro futuro ed è per questo che con le sue ultime
forze ha utilizzato il Rinnegan per mandare Naruto nel passato, precisamente prima della fondazione del
Villaggio della Foglia, per impedire che questa catena di odio e sangue, che ci
sta distruggendo tutti, non nasca mai e che il nostro futuro sia vivere in pace
senza quell’opprimente peso che grava sulle nostre anime … e da quello che
posso vedere il mio piccolo kohai sta facendo un
ottimo lavoro … - svelò Konan con malcelato
orgoglio verso quel ragazzo così coraggioso da farsi carico di tutte le loro
speranze e del loro dolore.
Erano senza parole … Sakura non poteva accettarlo,
come poteva Naruto riuscire in una simile impresa
tanto folle? Kakashi e Sai sapeva che testardo
com’era non avrebbe esitato a buttarsi a capo fitto in quella missione
impossibile e che forse poteva anche farcela. Neji
non poteva concepire che si potesse andare contro il proprio destino, ma
bazzecole come queste erano insignificanti dettagli per uno come NarutoUzumaki. Gaara era semplicemente preoccupato a morte per il suo
unico vero amico e l’unica cosa che desiderava era essere lì ad aiutarlo. Itachi era curioso di vedere come se la sarebbe cavata quel
cucciolo di volpe e se quel potere che gli aveva donato gli fosse servito in
qualche modo. Sasuke semplicemente sapeva che quel Dobe ovunque fosse, a prescindere dal luogo o dal tempo in
cui si trovava, stava sicuramente rivoltando il povero neo-villaggio della
Foglia, alla ricerca del suo fottuto ramen perché era
più che certo che l’Ichiraku non avesse ancora aperto
i battenti a quell’epoca … contro la propria volontà, un ghigno divertito si
formò sul suo viso, davanti all’immagine mentale del Dobe
costretto a mangiar pomodori mentre sognava di sbaffarsi il suo adorato ramen.
Solo in un secondo momento realizzò che l’Usurantonkachi era nel passato, modificando con le sue
azioni il loro destino e conoscendo il Dobe avrebbe
potuto causare danni inimmaginabili, senza contare che il Madara
del loro tempo gli dava la caccia e non si poteva escludere che tentasse di
ucciderlo anche nel passato, per sottrargli Kyuubi.
Un’improvvisa inquietudine serrò il suo cuore a tale pensiero, solo lui poteva
decidere sulla vita e la morte del Dobe. Lui e basta!
Ma nessuno troppo presi dai loro turbamenti interiori
notò che il viscido Danzou stesse per approfittare
della loro momentanea distrazione, colpendoli a tradimento con la sua arma
segreta per poi fuggire via da lì, non era ancora finita per il suo sogno di
gloria, se fosse riuscito ad intrufolarsi al villaggio di nascosto e porre fine
alla vita di Tsunade, incolpando l’Uchiha traditore, forse aveva ancora qualche speranza di
circuire gli stupidi shinobi della Foglia per
l’ennesima volta.
Attivò lo Sharingan
appartenuto a ShishuiUchiha,
dotato del particolare potere di controllare le menti dei suoi avversari senza
che essi se ne accorgano, impiantato nel suo occhio destro, quello che teneva
celato sotto alle bende.
Quando Itachi aveva
sterminato per ordine suo il suo intero clan, Danzou
aveva fatto incetta dei pochi Sharingan che si erano
salvati dall’esecuzione sommaria di Itachi, forse
quel dannato bastardo aveva intuito il suo vero intento e intenzionalmente
aveva reso inutilizzabile la maggior parte dei degli occhi dei cadaveri che
possedevano lo Sharingan e quindi inutilizzabili per
gli scopi di Danzou, ma per suo sfortuna alcuni si
erano salvati e una decina di Sharingan era
attualmente impiantati nel suo braccio destro, fornendogli un’arma micidiale da
utilizzare contro i suoi avversari e contrastare i veri possessori di quella
diabolica arte oculare.
Ma Orochimaru non aveva
perso di vista quel miserabile traditore nemmeno per un attimo e aspettandosi
una sua mossa sleale da un momento all’altro evocò il possente Manda per
proteggere quegli sbarbatelli della foglia dal suo attacco mortale, ma ciò che
temeva di più era l’intervento di Madara nella lotta
perché con due avversari del genere non poteva prevedere quanto a lungo il
corpo di Kabuto avrebbe retto a quello scontro.
-Idioti, non distraetevi se non volete fare una brutta
fine!!!- gli ammonì il Sennin dei Serpenti
mentre Sasuke e gli altri vedevano Manda lotta
strenuamente contro i rami di un contorto e nodoso albero gigantesco che tentava
di stritolare il suo corpo squamoso coi suoi rami muniti di spine.
Proprio in quel momento anche Madara
decise di scendere in campo con l’intenzione d’impossessarsi del Rinnegan di Konan anche con la
forza e riportare Naruto nel loro tempo, la kunoichi dai capelli blu capì perfettamente le intenzioni
malvagie di Madara e non poteva permettere che
mettesse le sue mani su Naruto, sapeva che se non
avesse acconsentito spontaneamente di riportarlo al presente, quel bastardo
senza cuore avrebbe ucciso gli amici del suo kohai o
peggio sarebbe stato capace di strapparle il Rinnegand
di Nagato per utilizzarlo peri suoi biechi scopi e lei non poteva certo
permetterlo!
Come fece Nagato con Naruto, Konan compose i sigilli
con di ferme, pregando che il suo corpo resistesse a quel dispendio
considerevole di chakra senza ucciderla, un fascio di
luce non si limitò ad inghiottire la donna dai capelli blu, ma trascinò con sé
gli amici di Naruto per sottrarli dalle grinfie di Madara e fu così che i nostri eroi vennero sbatacchiati fra
un secolo e l’altro ed infine atterrare molto dolorosamente sulla nuda terra,
di un paese a loro alieno e sotto ad una fitta pioggia battente.
Sakura venne aiutata da Sai a rialzarsi faticosamente
da terra, Kakashi piagnucolava sulla sua copia
preferita dell’IchaIchaParadise irrimediabilmente rovinata dalla pioggia, Gaara recuperò la sua giara piena di sabbia pronto a tutto,
Itachi controllava che Konan
fosse ancora viva, mentre Neji, col Byakugan attivo e Sasuke, con lo Sharingan che brillava nei suoi occhi, cercavano di capire
dove diavolo fossero finiti … non sapere dove fossero, ma soprattutto in quale
tempo, era estremamente frustrante per non dire spaventoso … se non stavano
attenti potevano causare disastri irreparabile alla storia come loro la
conoscevano e non necessariamente con risultati positivi per loro stessi.
Sotto a quel diluvio torrenziale videro il letto del
fiume ingrossarsi pericolosamente fin quasi a straripare dai suoi argini …
grazie al suo Sharingan, Sasuke
poté scorgere in lontananza, aldilà di una fitta foresta, un piccolo e
rudimentale insediamento umano che stava proprio sulla traiettoria di
quell’inferno liquido … entro pochi minuti l’acqua avrebbe ingoiato quel
villaggio … e allora Sasuke capì … quello era il
luogo in cui sorgeva la Konoha dei suoi ricordi di
bambino, dopo il suo allontanamento dal Villaggio della Foglia gli sembrava che
fosse passato ormai un secolo invece era rimasto lontano dal luogo che in
passato aveva chiamato “casa” solo tre anni prima, ma ormai non aveva più
importanza, con una punta di malvagio divertimento si preparò ad assistere
“nuovamente” all’annientamento della Foglia, ma un sussulto strozzato di Neji distolse momentaneamente la sua attenzione da quel
macabro spettacolo e fu così che lo vide.
Su una bassa altura, che ere proprio sulla traiettoria
del fiume impazzito, si stagliava immobile una figura nera, incurante della
pioggia battente che penetrava nella pelle come aghi gelidi o della corsa del
fiume adirato.
Sasuke poté osservare quel pazzo in ogni minimo
particolare, proprio come se fosse stato in piedi accanto a sé e non distante
qualche centinaio di kilometri dalla sua posizione attuale.
Indossava un armatura completamente nera, l’elmo
antico celava completamente il suo visto, unico suo ornamento era un mantello
nero dove danzavano fiamme ardenti, Simbolo di Konoha,
poi alzò il braccio destro e una quantità pazzesca di chakra
cominciò a vorticare impazzita sul palmo della sua mano … e lui quel chakra lo conosceva benissimo, ma non poteva essere il Dobe, perché quel chakra era
spaventosamente potente per appartenere al’Usuratonkachi
, ma un altro pensiero lo sconvolse al momento …
Quella figura sconosciuta, che non era assolutamente
il Dobe, se ne stava esattamente nel “punto” dove
aveva lasciato Naruto privo di conoscenza dopo il
loro scontro alla Valle dell’Epilogo … loro erano proprio dove avrebbe
dovuto esserci l’immensa cascata ai confini del Villaggio della Foglia, il
luogo dove HishiramaSenju
e MadaraUchiha si erano
scontrati per il titolo di Hokage, tristemente nota
come la Valle dell’Epilogo … solo che lì c’era solo un fiumi impazzito e nulla
più!!!
Ma il chakra sulla mano di
quel guerriero assunse una strana forma mentre l’intensità della sua potenza
continuava ad espandersi … sembrava quasi …
-E’ il Rasenshuriken di Naruto!!!- urlò sconvolta Sakura, Sasuke
non poteva credere ai suoi occhi … allora era veramente il Dobe?
E che diavolo voleva fare con quella tecnica? Se era un’evoluzione del suo Rasengan, quella tecnica non sarebbe servita a molto, visto
che per colpire il bersaglio doveva essere sferrato a distanza ravvicinata.
-Forse con le Arti Eremitiche il colpo sarà più
potente?- ipotizzò Kakashi, mentre la
confusione totale regnava nella testa di Sasuke.
Arti eremitiche? Che cazzo aveva fatto quel Dobe dopo essersi rivisti quella volta nel covo di Orochimaru? Non era passato nemmeno un mese dal loro
incontro e quello scemo d’un Usuratonkachi era
diventato ancor più forte? L’antica rivalità che sentiva nei suoi confronti si
riaccese prepotentemente in lui … adesso voglio proprio vedere cosa
t’inventerai questa volta per difendere il tuo patetico villaggio, eh Naruto!? Pensò con sarcasmo Sasuke,
ma contemporaneamente Itachi parlò mentre il
fantomatico Dobe si mosse improvvisamente all’attacco
della massa d’acqua fuori controllo.
-Vuole deviare il corso del fiume- disse
semplicemente Itachi, come se deviare la corsa di un
fiume in piena a mani nude fosse una passeggiata di salute, il maggiore degli Uchiha era curioso di vedere Naruto
all’opera, mentre suo fratello lo guardò come se fosse completamente pazzo per
aver pronunciato tale assurdità: per quanto forti e potenti fossero gli Uchiha, nemmeno loro sarebbero riusciti a modificare un
disastro naturale di quella portata con le loro micidiali tecniche di
combattimento fuori dal comune e se non ci riusciva un Uchiha
figuriamoci un Dobe come NarutoUzumaki!!!
-L’ha lanciato!!!- urlò Kakashi
impressionato dai continui miglioramenti del suo allievo, ora poteva afferma che
Naruto era ben più forte del Quarto Hokage, suo padre Minato.
L’impatto di quel gigantesco Rasenshuriken
fu talmente devastante che la terra tremò sotto ai loro piedi e quando essa
s’acquietò lo spettacolo che gli si presentò dinnanzi a loro li lasciò senza
fiato.
Non solo Naruto era riuscito
a deviare il corso del fiume salvando il Villaggio della Foglia, ma l’impatto
della sua micidiale tecnica scavò rocce antiche e squarciò la terra e dove
prima c’era solo un fiume in piena ora si ergeva maestosa un’imponente cascata
… NarutoUzumaki aveva
creato la Valle dell’Epilogo con le proprie mani!
Sasuke tremò di rabbia repressa, come quella volta in
ospedale circa tre anni fa, quel dannato Dobe forse
era diventato un po’ più forte di prima, ma quello colpo andato a segno era
stato sicuramente un colpo di culo e il Dobe ne aveva
uno da favola … e adesso che cazzo centra sto pensiero osceno con quell’idiota?
Ma Sasuke non ebbe il tempo
di perdersi in quelle oscure elucubrazioni mentali, perché un’ombra minacciosa calò
su di lui e quando alzò gli occhi per sapere chi dover fulminare col suo Chidori il respiro gli si mozzò in gola.
Alto, lunghi capelli neri ribelli, imponente armatura
rosso sangue e lo sguardo più glaciale che Sasuke
avesse mai visto negli occhi di un essere umano, sembrava quasi che volessero
trapassargli il corpo come lame di ghiaccio … non aveva bisogno di
presentazioni perché lui conosceva benissimo il volto di quell’uomo … era lo
stesso volto scolpito nella pietra secoli orsono … il volto del capoclan Uchiha più crudele e spietato mai venuto al mondo.
-Madara- sussurrò sconcertato Sasuke,
trovandosi davanti a quel personaggio sbiadito della favola della buonanotte
che sua madre Mikoto gli raccontava ogni sera nei
suoi ricordi nebulosi di bambino.
Ma vederlo dal vivo era forse il peggiore degli
incubi, perché quel viso ingannevolmente angelico e splendidamente crudele
trasmetteva un angosciante senso di implacabilità: niente e nessuno poteva
sfuggirgli e se voleva la tua vita, nulla gli avrebbe impedito di prendersela …
ma anche Sasuke era un’Uchiha
e come tale si rifiutava di soccombere alla paura, ma quando l’uomo parlò, il
sangue gli si ghiacciò nelle vene.
-Sasuke- sputò il suo nome dalla labbra con tono astioso
e col più profondo rancore, mentre lo Sharingan
Ipnotico brillava minacciosamente nei suoi occhi che contenevano la promessa di
torture atroci e dolore infinito, come se conoscessero ogni suoi più piccolo e
infimo peccato e Madara era colui che glieli avrebbe
fatti scontare lentamente uno per uno.
E quando Madara afferrò il
manico del gigantesco ventaglio che teneva legato dietro la schiena per
scatenare sulla testa di Sasuke l’Inferno in terra,
il giovane Uchiha sfoderò la katana e col suo
identico istinto omicida si prepararono a quello scontro mortale.
Ma prima che i due avversari potessero anche solo
sfiorarsi, una mano ferma e decisa imprigionò i loro polsi ed entrambi vennero
scaraventati con violenza sulla nuda roccia e il ninja mascherato parlò con
voce scocciata:
-Stupidi Uchiha, vi conviene
aver finito coi vostri sproloqui megalomani della giornata, altrimenti vi
rifaccio lo scalpo, è tutto chiaro?- urlò uno sfinito e spazientito Sennin dei Rospi ai due mori leggermente frastornati dalla
botta ricevuta.
Sasuke non ebbe più dubbi, quello era proprio Naruto e cazzo se era diventato forte! Aveva sollevato lui
e Madara come se fossero stati leggeri come piume!
Quali altre sorprese avrebbe riservato loro il Dobe?
-Otooto, sei ancora vivo?- chiese leggermente preoccupato
Itachi, mentre punzecchiava allegramente con un
kunai affilato le costole del suo fratellino
nella speranza che con un po’ di dolore fisico si riprendesse dal suo stato di
shock, sempre se non moriva dissanguato nel frattempo … e poi la gente sosteneva
malignamente che non voleva bene al suo piccolo otooto!!!
-Nii-san, hai fatto arrabbiare ancora Naruto-kun?-
domandò a sua volta preoccupato Izuna, fratello
minore di Madara, accorso al capezzale del fratello
apparentemente moribondo … era sempre uno scontro all’ultimo sangue fra Naruto-kun e il suo fratellone, certo era triste pensare
che non c’era quasi nulla su cui erano d’accordo … ma d'altronde lui ci si
divertiva un mondo a vedere le disavventure del suo povero nii-san
che tentava di rendere Naruto-kun un vero
Uchiha … per un istante Itachi
e Izuna si fissarono intensamente negli occhi mentre
i rispettivi fratelli riprendevano lentamente conoscenza … e anche se non si
conoscevano affatto, un identico ghigno diabolico si formò sui loro visi, perché
siccome erano due Uchiha, e quindi per antonomasia
dei geni, sicuramente il loro divertimento era destinato a moltiplicarsi … che
gran cosa era l’affetto fraterno!!!
Naruto aveva avvertito la loro presenza poco dopo che aveva
lanciato il Rasenshuriken e per poco non gli era
venuto un colpo!!!
Aveva avvertito distintamente il chakra
famigliare di Kakashisensei, Sakura, Gaara, Sai e Neji, ma sentire
anche quello di Sasuke e Itachi
era stato un vero shock.
Quasi non si sorprese di vedere quel Teme di Sasuke, che appena arrivato dal futuro, in meno di cinque
minuti si era subito accapigliato con quel Baka di Madara … era stanco, bagnato fradicio e il suo stomaco
brontolava per l’assenza di ramen e quegli due
stupidi Uchiha non facevano altro che tenerlo lontano
dal suo piatto preferito coi loro inutili battibecchi da lavandaie!!!
Poi si fece improvvisamente serio … come avevano fatto
ad arrivare lì? E avvertì solo in quel momento la debolissima traccia di chakra di Konan. Portare tutti
loro nel passato doveva esserle costato uno sforzo disumano e Naruto fu subito al suo capezzale, inginocchiandosi di
fronte a lei.
Togliendosi l’elmo scuro i lunghi capelli biondi,
legati un’alta coda di cavallo, scivolarono sull’armatura come una cascata
dorata facendo mozzare il fiato a Kakashi e agli
altri ninja della Foglia, Naruto li portava quasi
come il sommo Jiraya e sembrava stranamente … più
adulto della sua età.
-Senpai, riesci a camminare?- le chiese gentilmente Naruto sorreggendole la testa con delicatezza, doveva
cercare di muoverla il meno possibile.
-Mi dispiace, Naruto … non
sono riuscita a far altro che portarli con me … LUI li avrebbe
uccisi tutti, se non l’avessi fatto … - e i suoi occhi ormai vacui si
posarono sul giovane capoclan dell’Uchiha che
ricambiò con un’occhiataccia al vetriolo per tale impudenza nei suoi confronti.
Gli occhi di Naruto, per un
istante, vennero dilaniati dall’angoscia profonda, ma durò un attimo perché il
suo incrollabile ottimismo si specchiò nel più radioso dei sorrisi.
-Non preoccuparti, Konansenpai … qualunque cosa accada, io riuscirò a portare a
termine la missione che mi ha affidato Nagato!-
e Konan non poté che sorridere a sua volta, e
serenamente si abbandonò fra le braccia del suo kohai,
che con strema delicatezza la prese fra le braccia.
Mentre Izuna faticava a
tener a bada il suo nii-san che stava per incenerire
quell’obbrobrio rosa che urlava a gran voce il nome di Naruto
e contemporaneamente s’inchinava con grazie felina salutando un
imbarazzato Kakashisensei;
Sasuke, completamente ignorato dal Dobe, si parò di fronte al biondo per vendicarsi dell’onta
subita poco prima: sia chiaro, doveva far capire a quel Dobe
chi era che comandava tra loro due, altrimenti l’idiota rischiava di montarsi
la testa!!!
Ma quando Naruto sollevò Konan, alzandosi da terra ed incrociando, per la prima
volta dopo mesi, il viso pallido di Sasuke, per poco
i due ex-compagni del Team 7 rischiarono di schiattare per il traumatico shock
che subirono da lì a poco … specialmente Sasuke!!!
-Come cazzo fai ad essere più alto di me, Dobe!!!- gli urlò contro sconvolto Sasuke, neanche lo sterminio del suo intero clan l’aveva
traumatizzato così tanto … e pensare che aveva sempre creduto che il nanismo
del Dobe fosse l’unica costante certa nella sua
vita!!!
-Teme, sei tu che ti sei rimpicciolito a forza di
strafogarti solo con quegli intrugli al pomodoro!!! Il ramen
è meglio degli spinaci!!!- lo sbeffeggiò Naruto,
scompigliando allegramente l’oscena acconciatura a culo di papera di Sasuke, nel tentativo di migliorarla, ma ottenne solamente
di far incazzare a morte quel nanerottolo d’un nukenin
che giurava eterna vendetta per sé e per la sua meravigliosa chioma oltraggiata.
I ninja della Konoha
del futuro, un finto nukenin resuscitato e un ex-Bijuu alquanto irascibile, osservando quella surreale
scenetta comica, sovvenne loro in mente una cruciale domanda:
Ma che diavolo era successo a Naruto?
ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:
Orociok: Perché io sono così disgustosamente buono?
Kabuto: Orochimaru-sama il vostro
sex appeal è rimasto immutato!
Orociok: Kabuto perché mi guardi
con quella faccia da depravato?
Kabuto: Orami non posso più resistervi, mio signore … ormai
le vostre cellule sono dentro al mio corpo e potremmo farci entrare anche il
resto!!! E’arrivato il tempo di abbandonarci, finalmente, a questo turpe
piacere!!! Venite dal vostro ninja medico di fiducia … ho qualche visitina di
controllo da farvi fare, spogliatevi!!!
Orociok: Metti via quel siringone
sospetto, Kabuto!!! E’ un ordine!!! Sasuke-kun, salvami tu!!!
Sasuke: Crepa, pervertito squamoso!!! Piuttosto perché devo
essere più basso del Dobe?
Neji: Se è Destino, lo sapremo nel prossimo episodio.
Sasuke: Ma va a cagare, Hyuuga!!!E
perché quella sottospecie di porcospino vivente di Madara
ha cercato d’accopparmi?
Madara: Sempre meglio che avere il culo di una papera in
testa!!! Ma non preoccuparti moccioso, presto scomparirai da questa fic, Muuuaaahhh!!!
Sasuke: Perché credi che riuscirai ad uccidermi? Tsè, povero illuso!
Madara: No, perché stai sulle scatola all’autrice!!!
Sasuke: Che cavolo dici? Nessuna donna può resistermi!!!
Madara: Ne sei proprio sicuro?
Ladyash che si spupazza allegramente Itachi.
Sasuke: Nooo!!! Una fan di mio
fratello!!! (Sasuke in posa Urlo di Munch)
Ladyash: Muuaaahh!!! Preparati, tu
e Madara ne vedrete delle belle!!!
Madara: E io che c’entro?
Ladyash: Adoro torturare i personaggi, a parte Itachi, s’intende.
Itachi: Na-chan che ne dici di
andare a mangiarci una ciotola di ramensuper-deluxe? Offro io, s’intende e naturalmente sei
invitato anche tu, Gaara.
Naruto: Certo che vengo!!! Penso che potrei amarti!!!
Gaara: Se viene Naruto, vengo
anch’io.
Itachi: Kukuku … è stato più
facile che rubare la piastra per i capelli di Sasuke!
Sono un genio!
Sasuke: Sei uno stronzo!!!
Itachi: Si, può anche essere, ma chi è tra noi due che
finirà in bianco, stanotte?
Sasuke: Ti odio!!!
Itachi: Anch’io ti voglio tanto bene, otooto
… ma non aspettarmi alzato!!!
Izuna: Che dire, vi aspettiamo al prossimo episodio!!!
(s’inchina e trascina via il suo povero fratellone Madara
ancora sotto shock per essere finito fra le grinfie di quest’autrice ancor più
sadica di lui)
NOTE DELL’AUTRICE:
* Attenzione
allo Spoiler: Nel manga originale ad Akatsuki sono
rimasti solo due Jinchuuriki da catturare, ovvero Naruto con Kyuubi e Killer Bee con Hachibi, per esigenze di
copione nella mia fan fiction è rimasto solamente Naruto
da catturare, in quanto per sigillare Kyuubi è
necessario che gli altri otto Bijuu prima di lui
vengano catturati da Akatsuki. Quindi al Madara del Futuro manca solo Naruto
per completare il suo piano.
RINGRAZIAMENTI:
SARA90:
Penso che sulla domanda di Sasuke ed Itachi abbia risposto in questo capitolo, probabilmente
sarà un po’caotico per via dei molti personaggi che appaiono, sappi comunque
che la matassa si dipanerà molto presto e che io personaggio che ho scelto di
mandare nel passato non sono casuali … se mi capitano delle sviste, per favore
dimmelo, sono molto distratta. Anche a me piace molto Maddy-chan
(NdM ma io ti arrostisco!!! NdA
e io faccio mettere Naruto con qualcun altro!!! NdM sei cattiva!!! NdA
grazie, lo sapevo già!!!) e spero che piacerà anche a te la mia versione del
nostro simpatico (si fa per dire) Capoclan Uchiha
preferito. Naruto ovviamente toccherà un gran lavoro,
ma per questo ne riparleremo nel prossimo capitolo, fammi sapere cosa ne pensi,
a presto!!!
YUKO CHAN: Per
come la vedo io Madara o lo ami o lo odi ed è un po’
così per tutti i membri del Clan Uchiha (a parte Itachi s’intende). Posso solo dirti che il Madara di questa storia sarà un po’ diverso
dall’immaginario collettivo o almeno lo spero. Ma sicuramente ci divertiremo un
sacco con le sue disavventure, mi raccomando aspetto le tue impressioni sul
nuovo capitolo.
Skadi: Io, odiare
Sasuke? Come ti è venuta un’idea del genere? (Me che
nasconde un kunai arrugginito dietro alla schiena,
mentre si avvicina con passo felpato ad un Sasuke
legato come un salame su una sedia da barbiere alla Sweeny
Todd. NdSkadi ma che stavi facendo? NdLadyash Io? Volevo solo dargli una puntatina al
ciuffo, lo giuro!!! NdSasuke: Salvatemi!!!) comunque
posso dirti che attualmente detesto molto di più Sakura che Mr
Culo d’Anatra (dimmi quello che vuoi, ma c’ha un culo d’anatra sulla testa) per
le coppie non voglio rovinarti la sorpresa, ma credo che nel prossimo capitolo
molte cose verranno rivelate, mi raccomando voglio sapere le tue impressioni
sui personaggi, al prossimo capitolo!!!
Sasuke doveva farsi
venire il torcicollo per riuscire a guardare in faccia il Dobe, visto che era
diventato alto quasi quanto Itachi*; mentre quel bastardo di Madara sorpassava
la kitsune di una buona spanna, impedendo così al Dobe di molestare quegli
aculei che aveva al posto dei capelli … e questa cosa lo faceva parecchio
incazzare, visto che quell’Usuratonkachi riusciva impunemente ad attentare
all’integrità dei suoi meravigliosi capelli con le sue luride manacce
sicuramente sudice di brodo di ramen!!!
Stufo di tormentare il
Teme-Nano, Naruto volse la sua attenzione a Kakashi sensei e agli altri suoi
compagni che lo fissavano con le mascelle spalancate e gli occhi talmente
sgranati da far invidia persino a Rock Lee.
-Ehm, Naruto … com’è
che sei diventato, così … -prese a dire
Sakura senza trovare un termine adatto a definire il nuovo aspetto di Naruto.
Bello?
Strafigo? Da infarto?Molteplici
erano gli aggettivi che affollavano la mente dei ninja della Konoha del futuro
al momento.
Assolutamente
fottibile!!! Era l’unico fugace pensiero coerente che aveva
attraversato il loro cervello, anche se quello perverso di Kakashi era accompagnato
dalle stimolanti illustrazioni esplicative dell’Icha Icha Paradise!!!
-Vecchio?-finì con incertezza Sakura, che non appena
pronunciò tali ingiuriose parole dovette schivare l’ennesima Palla di Fuoco
Suprema lanciatole da Madara e la kunoichi dai capelli rosa proprio non
riusciva a capacitarsi del perché un ragazzo così maleducato, ma tanto sexy la
trovasse così antipatica!
(NdAForse è perché gli fai solamente schifo?
NdSakura Magari è solo un po’ timido!
NdAO forse la tua presenza gli fa venire
l’orticaria e per guarire deve eliminarti dalla faccia dell’universo?)
Fu allora che Naruto,
pallido come un fantasma, pose loro una strana domanda.
-Quanto tempo è
trascorso dal mio combattimento col senpai Nagato?-disse Naruto in un sussurrò, anche se,
purtroppo, pareva già conoscere quella risposta.
-E’ trascorsa quasi una
settimana dalla tua scomparsa … ti abbiamo cercato per tutto il Paese del Fuoco
e oltre, ma sembravi sparito nel nulla … temevamo che Atatsuki ti avesse rapito
…-gli rispose con precisione cronometrica il sensei, come se avesse
contato i minuti passati senza bearsi del sorriso smagliante del suo allievo
biondo.
Il Sennin dei Rospi
s’intristì per un istante, ma deprimersi non faceva parte della sua indole,
così con un sorriso smagliante a trentadue denti rispose semplicemente:
-Io invece sono qui da
ben tre anni!!! Mi fa un certo effetto vedervi tutti così piccoli!!! A parte
lei che è sempre uguale, Kakashi sensei e … Itachi?! Che diavolo ci fai tu
qui?!-esclamò Naruto sconcertato,
sapeva che il maggiore degli Uchiha era morto e allora come diavolo faceva ad
essere lì, davanti a lui, vivo, vegeto e sghignazzante?
-TRE ANNI?!-urlarono all’unisono gli shinobi venuti dal
futuro, sconvolti da tale rivelazione, mentre un imperturbabile Itachi chiese
pacatamente:
-Speravo potessi
spiegarmi tu come faccio ad essere ancora vivo, quando dovrei essere defunto da
un bel pezzo … e a quanto sembra non è certo l’unica anomalia che si sta
verificando nel nostro futuro e quindi ne deduco che devi esserne la causa
Naruto-kun … -Itachi non riuscì ad
esprimere la sua geniale deduzione logica perché venne interrotto da un Sasuke
preda di una piccolissima crisi di nervi.
-TRE ANNI, DOBE?! Ecco
perché sei più alto di me!!! Rimpicciolisciti!!! Miniaturizzati!!! Non mi frega
un cazzo su come farai, ma torna esattamente tappo com’eri prima, sono stato
chiaro?!-gli ordinò il Vendicatore dei
Vendicatori che proprio non digeriva il fatto di essere inferiore all’Uzumaki
in qualcosa, che fosse per il numero di tecniche proibite che conosceva o per
un semplice fatto di disparità di centimetri!!!
Naruto, con un puro
ghigno di superiorità stampato in faccia, scompigliò nuovamente la chioma
paperosa dell’Uchiha e con tono saccente decretò:
-Uchiha, non puoi mancare
di rispetto ad un tuo senpai … altrimenti mi toccherà punirti molto severamente
per la tua insolenza!-replicò
fintamente serio lo shinobi biondo mentre schivava facilmente il destro di
Sasuke e facendo scoppiare dal ridere Itachi e Kakashi sensei.
Ma Sasuke non ci
trovava nulla di divertente nell’idiozia del Dobe, ma sentendogli pronunciare
la parola “punizione” unito all’aspetto decisamente appetitoso
dell’Usuratonkachi provocò un brivido di puro piacere che percorse la spina
dorsale dell’Uchiha.
Ma un brivido
tutt’altro che piacevole lo investi contemporaneamente: Madara, con lo
Sharingan Ipnotico attivato, lo stava squartando con gli occhi e per poi mutare
quando si posarono sulla figura luminosa di Naruto.
C’era un unico
aggettivo che si avvicinava lontanamente all’oscuro sentimento che scorse negli
occhi di Madara Uchiha: Brama.
Mentre il cuore di
Sasuke, era pervaso da un odio talmente sconfinato da superare quello che aveva
provato per gli abitanti di Konoha: nonostante un secolo li dividesse dal loro
futuro, Madara Uchiha persisteva con caparbietà a braccare Naruto nel futuro e
a quanto pareva persino nel passato.
Il corpo di Sasuke si
mosse da solo, ostacolando la visuale dell’avo dalla contemplazione morbosa di
Naruto, cosa che fece incazzare mortalmente il Capoclan degli Uchiha, pronto a
riprendere il discorso “pacifico” interrotto da Naruto poco prima.
Lo shinobi biondo, accortosi
dello scontro generazionale in atto, si frappose fra i due contendenti per
interrompere le ostilità o tramortendoli con un cazzotto ciascuno se
necessario!!!
-Ma che sbadato che
sono!!! Non vi ho ancora presentati … Questo è Madara, Capoclan degli Uchiha …
- disse Naruto facendo le presentazioni, ma ovviamente il diretto interessato
non era intenzionato a collaborare con le buone maniere poiché incominciò
immediatamente ad insultare tutti i presenti.
-Non c’è bisogno di
tutte queste smancerie, so benissimo chi sono queste sottospecie di nullità che
si credono dei valorosi ninja!!!-sbraitò boriosamente Madara, attirandosi immediatamente il rancore dei
presenti che non erano certo famosi per la loro tolleranza verso il prossimo,
specie se era un Uchiha.
Sakura, sentendosi
apostrofare come Piattola Rosa, cominciò
ad infilarsi i guati pronta a sferrare uno dei suoi micidiali destri sul bel
faccino dell’Uchiha, Neji si mise in posizione d’attacco col Byakugan attivo
sentendosi chiamare SvitatoHyuuga**, Sai non si scompose più di
tanto quando gli diede del Pervertito,
tanto ormai c’era abituato, ma Imbrattatele
senza Talento offendeva la sua sensibilità di artista e quindi avrebbe
usato il sangue dell’Uchiha per il suo prossimo dipinto così gli avrebbe
dimostrato la sua bravura nel disegno, la sabbia di Gaara cominciò a
fuoriuscire velocemente dalla giara sulla sua schiena quando con un ringhio
sommesso il Capoclan Uchiha lo additò come Rossino
Psicopatico di Suna, ma spostando lo sguardo sulla sua discendenza, lo
sguardo di Madara si fece più arcigno.
Con la tipica
espressione da teppista di strada, Madara si parò con strafottenza davanti ad
Itachi che subito i due contendenti presero a fissarsi intensamente negli occhi,
una guerra psicologica tipicamente Uchiha che si combatteva a colpi di grugniti
sprezzanti, eleganti scrollate di spalle e sopraccigli inarcati, praticamente uno
scontro all’ultimo sangue.
Quella lotta fratricida
rischiava di protrarsi all’infinito, finché Naruto, con tanto di venetta
pulsante sulla tempia, li invitò gentilmente a cessare le ogni ostilità sotto
la minaccia di un Rasengan Titanico.
I due Uchiha,
desiderando che le loro ossa rimanessero integre e che tutti i pezzi dei loro meravigliosi
corpi rimanessero esattamente dov’erano, dichiararono ufficialmente una tregua
… momentanea, s’intende!!!
-Tsé, per questa volta
ti lascio vivere, dannata Marmotta Miope!!!-sibilò a denti stretti Madara.
-Hn, sono io che ti
concedo di esistere, stupido Porcospino Psicotico!!!-ribatté seccamente Itachi, che cercava di avere
l’ultima parola a tutti i costi.
-UCHIHA, UN'ALTRA
PAROLA E VI RAPO A ZERO CON UN KUNAI ARRUGGINITO!!!-ringhiò contro loro Naruto, mentre nelle sue
iridi azzurre s’intravedere il sinistro scintillio rossastro di Kyuubi e con la
suddetta arma in pugno aveva davvero un aspetto terrificante.
Madara e Itachi,
preoccupati per la sorte delle loro splendide chiome, sbuffarono stizziti a
quella minaccia, perché un Uchiha non indietreggiava mai davanti al pericolo,
ma i capelli avevano la priorità su tutto e conoscendo bene quant’era pericoloso
l’adorabile Kitsune quand’era incazzato nero, evitarono di farlo irritare
ulteriormente perché l’onore del loro clan non valeva certo il sacrificio delle
loro acconciature … ci pensava già Sasuke da solo a disonorare il casato con
quell’obbrobrio che aveva sulla testa !!!
Madara stava per
ritornare al suo passatempo preferito, ovvero molestare il bel ninja biondo
quando i suoi occhi incrociarono nuovamente lo sguardo glaciale di Sasuke
Uchiha.
L’odio devastante che provava per quel
moccioso arrogante prese nuovamente il sopravvento sul suo autocontrollo di ferro
e un’insaziabile sete di sangue reclamava a gran voce il suo tributo, un prezzo
che solo Sasuke poteva saldare con la sua morte.
Non che il Vendicatore
con lo Sharingan fosse da meno nei riguardi del Capoclan degli Uchiha, visto
che lui sapeva perfettamente quanto spietato e crudele potesse essere il Madara
del futuro e certamente quello del passato non faceva eccezioni da come il
desiderio del possesso nel suo sguardo era perennemente rivolto verso Naruto cose
se volesse divorarlo un pezzo alla volta e per questo motivo Sasuke gli avrebbe
strappato gli occhi dalle orbite con le proprie mani!
Stavano per scontrarsi
nuovamente, ma Kakashi sensei decise che quello era un buon giorno per morire e
così si frappose tra i due contendenti per tentare di riappacificare gli animi
turbolenti di quei due teppisti sociopatici degli Uchiha.
-Su, su calmatevi … non
c’è bisogno di venire alle mani per risolvere una piccola baruffa fra …
parenti, no?-cominciò a dire il jounin
dai capelli d’argento cercando di sorridere affabilmente da sotto la mascherina
nera, ma a giudicare dalle occhiate assassine che gli lanciavano Madara e
Sasuke dubitava fortemente di rivedere il sedere sodo del suo adorato Iruka e
così chiuse gli occhi attendendo eroicamente la morte in battaglia … anche se
un’ultima palpatina a quel culetto sodo non gli sarebbe dispiaciuta per niente!
Ma quando non sentì
nessuno osso rompersi o la sua bruciare per un Amaterasu aprì stupito gli
occhi, trovandosi davanti Madara che gli prese amorevolmente le mani fra le sue
e guardandolo intensamente negli occhi, disse:
-Lei è Kakashi Hatake,
il sensei di Naruto, giusto?-chiesesolennemente il Capoclan
degli Uchiha, il jounin si limitò ad annuire silenziosamente, dove voleva
andare a parare quel losco individuo dalla capigliatura porcospinosa?
-Non si preoccupi,
Hatake-san! D’ora in poi veglierò IO sull’incolumitàdi Naruto!!! Massacrerò e torturerò chiunque
osi anche solo sfiorarlo malamente con lo sguardo, perché saranno già morti se
tenteranno d’insozzarlo col tocco delle loro luride zampacce!!!
Muuuaaahhh!!!-esordì Madara, ridendo
sguaiatamente come un maniaco omicida.
Sasuke ed Itachi
arrossirono imbarazzati come ladri al solo pensiero di essere imparentati con
quel pazzoide megalomane di Madara , mentre Kakashi cominciava a realizzava che
la Pazzia nel Clan Uchiha era ereditaria quanto lo Sharingan!!!
Fu solo grazie ai
cazzotti sincronizzati di Izuna e Naruto, vergognandosi del rozzo comportamento
del Capoclan Uchiha, che Madara perse i sensi smettendo di far incazzare a
morte i ninja venuti dal futuro, mentre col più impeccabile degli inchini Izuna
si presentò ai viaggiatori del tempo.
-Vi chiedo scusa per il
comportamento bizzarro del mio nii-san … la vita stressante del Capoclan gli
logora irrimediabilmente il cervello … io sono Izuna Uchiha, fratello minore
dal Capoclan qui presente Madara e suo braccio destro … è un immenso piacere
per me conoscervi, Naruto-kun ci ha molto parlato di voi-disse Izuna sorridendo amabilmente ai presenti
sconvolgendoli, perché nessuno a memoria di ninja aveva visto un Uchiha
sorridere!
Strinse la mano ad
ognuno di loro, facendo arrossire Sakura e sghignazzare persino Itachi, ma
quando fu il turno del Vendicatore, sempre col più raggiante dei sorrisi,
stritolò le dita si Sasuke in una morsa d’acciaio e sussurrandogli in un
orecchio disse solamente.
-Se farai perdere il
sorriso a Naruto-kun ti prometto che nemmeno tuo fratello sapràriconoscere il tuo cadavere, mi sono spiegato
Sasuke-kun?-chiese con dolcezza Izuna
intensificando la stretta di mano mentre quella minaccia di morte brillava
sinistramente nello Sharingan Ipnotico dei suoi occhi.
-Cristallino-rispose deglutendo nervosamente Sasuke,
mentre si massaggiava la mano dolorante.
Sapeva che Madara era
un pazzo megalomane che mirava alla conquista del mondo, ma non gli risultava
che suo fratello minore fosse un sadico maniaco omicida, anche perché secondo
il racconto di Itachi, prima che Sasuke lo uccidesse, Madara aveva rubato gli
occhi del proprio fratello uccidendolo, perché l’uso prolungato dello Sharingan
Ipnotico porta alla progressiva cecità e infine alla morte.
Diversa era invece la
versione del Madara del futuro dove affermava che suo fratello gli aveva ceduto
i suoi occhi di spontanea volontà, per consentirgli di proteggere il loro Clan
… ma a Sasuke non fregava un cazzo della morte di quel sociopatico di Izuna,
quello che lo incuriosiva veramente era sapere come mai lui fosse ancora vivo e
come mai Madara, non solo vedeva perfettamente, ma non gli aveva ancora rubato
lo Sharingan … probabilmente era tutta colpa del Dobe se la storia come loro la
conoscevano era così radicalmente mutata.
Madara, nel frattempo,
riprendendosi dalle botte dei due shinobi, fulminò malamente Sasuke con lo
sguardo, come se fosse lui la causa dei due bernoccoli che pulsavano
dolorosamente sulla sua testa, il Vendicatore ricambiò con lo sguardo più
sprezzante del suo repertorio, visto che l’ematoma sulla sua mano continuava a
d espandersi donando al suo incarnato niveo un’infinita gamma di sfumature
violacee e in un modo contorto era sicuramente colpa di quello stronzo di
Madara se la sua mano era conciata così!
I due ripresero a
malmenarsi ed insultarsi reciprocamente con appellativi del tipo Dannato Scoiattolo, Stupido Porcospino,
Ladro di Urusai***, Rapitore di Dobe, mentre sfoderavano sull’avversario
tutto il loro repertorio di genjutsu … almeno
finché i rispettivi fratelli, vergognandosi della parentela che li legava,
trascinarono via quei due mocciosi urlanti per la collottola, seguendo Naruto
fino al Villaggio della Foglia, che stufo dei continui litigi dei due Uchiha, lì
abbandonò al loro destino di Vendetta e si allontanò con Konan fra le braccia
per prestarle soccorso, assieme a tutti i ninja venuti dal Futuro.
Durante il tragitto Naruto
fu bombardato di domande dai suoi amici, su come fosse arrivato lì e sulla vita
che conduceva in quel lontano passato, mentre Sasuke si limitava ad ascoltare in
silenzio le avventure strampalate del Dobe.
-Qui sono tutti degli idioti guerrafondai!!! Sempre
in lotta tra un clan e l’altro e a me tocca farli ragionare pacificamente a
suon di calci nel sedere, non sapete che fatica, dattebayo!!! Ma i peggiori di
tutti sono in assoluto i Senju e gli Uchiha! Quelli non ti ascoltano neanche
con un Rasengan infilato su per il culo!!!-sbraitò esasperato Naruto sotto lo sguardo divertito di Izuna e quello
adirato di Madara.
-Ehi, non paragonarci a quei miserabili Senju!!! Noi
siamo l’èlite degli shinobi!!!-urlò
risentito il Capoclan degli Uchiha e Sasuke, anche se contro la sua volontà,
annuì in segno d’assenso.
-Rettifico, gli Uchiha sono i peggiori in
assoluto!!! In ogni senso … -fu il
commento laconico ed enigmatico del biondo ninja, che fece incazzare sia Madara
che Sasuke.
Ma come osava insultare i nobili Uchiha, quel
Urusai/Dobe da strapazzo? Pensarono simultaneamente i due shinobi dalla chioma
impossibile.
Oramai prossimi alle
porte dell’insediamento dei due clan, futura Konoha, Neji si bloccò
improvvisamente, col Byakugan attivato e dal suo colorito insolitamente
pallido, sembrava quasi che stesse scrutando qualcosa di estremamente
inquietante.
-Che succede, Hyuuga?-chiese Kakashi preoccupato.
In quell’epoca violenta
gli shinobi, a prescindere al clan di appartenenza, erano costantemente
coinvolti in sanguinose lotte per la sopravvivenza talmente cruente che molti
clan si erano completamente estinti e per non autodistruggersi definitivamente,
gli antichi clan del passato, stabilirono una fragile tregua che si era
protratta fino ai loro giorni, unendo le forze e fondando il sistema di un
Villaggio per ogni Nazione, così si erano formati i Cinque Grandi Villaggi
Ninja … ma le battaglie non erano terminate, lui stesso quando era ancora una
ragazzino aveva visto i suoi compagni cadere sul campo di battaglia e i suoi
giovani allievi cresciuti durante quel breve periodo di pace apparente, non
conoscevano affatto la dura vita dell’assassino che offriva le sue abilità al
miglior offerente.
Chissà com’era stato
difficile sopravvivere in quell’inferno per una persona solare e pura come
Naruto, già provato da un’esistenza difficile e solitaria, si domandò
tristemente Kakashi, preoccupato per il suo giovane allievo.
Neji era piuttosto
perplesso da quello che aveva visto, non capendo se quella fosse una minaccia
per loro oppure no, ma rispose ugualmente a Kakashi.
-Un gruppo di ninja
piuttosto agguerriti si sta dirigendo molto velocemente verso la nostro attuale
posizione … mi correggo … sono tutte donne … e sembrano anche armate fino ai
denti!-esclamò lo Hyuga leggermente
spaventato, quelle pazza scatenante avevano uno sguardo che metteva i brividi.
Il corpo di Naruto
prese a tremare vistosamente a quelle parole e sul suo volto regnava un unico
sentimento: terrore allo stato puro.
Cominciò a deglutire a
fatica e voltandosi verso Izuna i suoi compagni poterono vedere il suo viso,
solitamente di un bel colore brunito, farsi bianco come un cadavere.
-Prenditi cura di
Konan-chan, Izuna … non vorrei che vedendola fra le mie braccia le facessero
del male, io cercherò di seminarle e vi raggiungerò al più presto e preparami
un cambio di vestiti, per favore!-lo
istruì Naruto mentre gli consegnava la kunoichi dai capelli blu.
Kakashi e i suoi amici
erano terribilmente preoccupati per Naruto: sembrava quasi che si stesse preparando
a combattere la battaglia più sanguinosa della sua vita e che difficilmente ne
sarebbe uscito vivo … ma che centravano dei vestiti di ricambio?
-Non combatterai da solo questa volta … -disse Gaara prendendo con mano ferma le
spalle tremanti di Naruto, costringendolo a guardarlo negli occhi: quel pazzo
shinobi biondo l’aveva salvato più volte da se stesso e aveva messo a
repentaglio la sua vita per salvare una creatura immeritevole d’amore e di
perdono come lui e Gaara sapeva che sarebbe morto per lui e ucciso a sangue
freddo ogni suo nemico pur di proteggerlo, non perché l’Uzumaki conosceva il
dolore di essere un Jinchuuriki come
lui, ma perché Naruto era il suo unico amico, era questo il prezioso legame che
Gaara avrebbe difeso a costo della vita … possibilmente cercando di non morire
disidratato davanti alla bellezza selvaggia Portatore di Kyuubi no Yoko!!!
-Non dimenticatevi di me … -s’intromise Sai, posando una mano sulla spalla del suo compagno di
squadra, anche se orami cominciava a considerare quello strambo biondino
casinista qualcosa di più che un semplice amico … e vedendo com’era venuto su
così bene durante la loro separazione, la sua voglia di conoscerlo meglio era
decisamente aumentata!!!
-Ehi, ci sono anch’io!-esclamò
risoluto Neji affiancandosi ai due ninja, anche lo Hyuuga era grato a Naruto
per quello che aveva fatto per lui, facendogli capire che il futuro lo si
poteva costruire solo con le proprie forze e che nulla era prestabilito … anche
se sperava intensamente che il Destino gli avrebbe riservato qualche occasione
succulenta per sbirciare cosa si nascondeva sotto a quell’armatura!!!
Sasuke sbuffò stizzito a quel disgustoso quadretto melenso
sull’amicizia, ma s’irritò irrazionalmente notando il corpo di Sai
pericolosamente vicino al sedere del Dobe e quel deficiente non si accorgeva di
nulla!!! Per non parlare di quelle due piattole che gli si strofinavano
addosso!!! Aveva una voglia matta di abbrustolirgli i loro culi col suo Chidori!!!
Ma fu lo strano comportamento di Madara a distrarlo dai suoi propositi
omicidi.
Quello psicopatico, stranamente, ignorò i tre ninja palpatori di
Usuratonkachi ed estrasse il suo gigantesco ventaglio, con lo Sharingan
Ipnotico attivato, sembrava pronto per fare una strage di oche isteriche, ovviamente
essendo non solo un semplice Uchiha, ma persino il Capoclan, tutte le donne del
Villaggio lo perseguitavano per la sua bellezza, d'altronde il fascino degli
Uchiha era leggendario, pensò ironicamente Sasuke.
Gli tornavano sgradevolmente alla
memoria tutte quelle sgallettate di Konoha che gli sbavavano dietro quando
aveva dodici anni … assolutamente rivoltante!!! Rimembrò disgustato, lottando
contro i conati di vomito, al solo ricordo di una Sakura, adolescente e
brufolosa, che lo inseguiva per tutta Konoha per propinargli l’ennesimo cuore
di cioccolata fatta con le sue manine … e dare di stomaco è un’azione
fisiologica molto poco Uchiha!!!
Itachi sghignazzava divertito dall’intera situazione, ma bisognava
capirlo: anni e anni vissuti come fuggiasco e traditore, fingendo di fottersene
di tutto e di tutti, ben sapendo che sarebbe morto fra atroci sofferenze a
causa dei suoi maledetti occhi, odiato e disprezzato da tutti … ma ora aveva
una secondo possibilità di vivere, grazie all’adorabile Na-chan ed era
fermamente intenzionato a godersela fino in fondo!!!
-Lasciatemi indovinare, sono le vostre innamoratissime fan?-chiese curiosamente il finto nukenin ad
Izuna, col quale sentina un certo feeling nel torturare i rispettivi fratelli.
-Oh, no!!! Le ragazze che appartengono ai vari clan dei Senju evitano
noi Uchiha come se avessimo la peste bubbonica … il loro cuore batte solo per
Naruto-kun … -rispose placidamente
Izuna mentre sganciava quella notizia bomba sui compagni del biondino.
Naruto Uzumaki che aveva successo col gentil sesso era un qualcosa che
trascendeva l’umana comprensione, e quella Uchiha; persino l’intelligentissimo
Shikamaru Nara, se fosse stato lì con loro, non avrebbe saputo dare una
spiegazione logica a tale sconvolgente avvenimento che sovvertiva una legge
immutabile dell’Universo: il Dobe rimaneva con l’immancabile due di picche e
gli Uchiha dovevano allontanare le fan adoranti con una Palla di Fuoco
Suprema!!!
-Vi ringrazio per l’aiuto, ma quelle pazze invasate non vogliono
uccidermi … loro … loro voglio qualcos’altro da me … -cominciò a spiegar loro Naruto, che cominciò
a slegare i ganci che tenevano uniti i pezzi della sua armatura, in quel modo
sarebbe stato molto più veloce nella sua fuga e abbandonandone i pezzi qua e là
avrebbe confuso i cani inseguitori delle Inozuka confondendo le tracce del suo
odore, anche se rimanevano sempre le guardone delle Hyuuga, magari fossero
state tutte dolci e timide come Hinata!!!
Naruto però non sospettava che quell’improvvisato ed innocente spogliarello
ebbe il potere di destabilizzare ulteriormente gli ormoni frustrati dei nostri
baldi eroi.
-Dovevi aspettartelo,
Naruto-kun … sei stato lontano dal Villaggio per ben sette giorni e le ragazze
stanno venendo da te, impazienti di darti il “loro personale” benvenuto -cominciò a dire il minore degli Uchiha del
passato.
-Quelle sgualdrine senza
pudore possono anche tenerselo “il loro benvenuto” o le prenderò a calci in
culo!!!-sibilò adirato Madara,
intenzionato a polverizzarle una volta per tutte perché imparassero che certi
confini non dovevano essere superati o si rischia di fare una bruttissima fine.
-Ma la colpa è anche un
po’ tua Naruto-kun … se tu ti fossi scelto una donna … o un uomo -sussurrò
quest’ultima opzione affinché solo suo fratello e Sasuke la sentissero- che dividesse il tuo letto, non avresti
fatto di te stesso l’oggetto dei loro desideri sessuali … -lo rimproverò fintamente Izuna, gustandosi la
smorfia di disappunto di suo fratello e lo sguardo sbigottito di Sasuke, ma Naruto
replicò aspramente guardandolo negli occhi:
-Certo, è scatenare
così l’ennesimo litigio fra il vostro clan e quello dei Senju?! E chi dovrei
scegliere, sentiamo? Qualcuno del clan Senju? O forse hai qualche soggetto
sociopatico fra gli Uchiha che sarebbe interessato a dividere una ciotola di
ramen col sottoscritto?! No, grazie! Attualmente salvare il mio futuro è la mia
priorità assoluta!!!-finì di dire
l’Uzumaki ormai libero dall’armatura.
Oltre alla notevole
altezza acquisita , tre anni di battaglie continue avevano forgiato il suo
fisico: le forme del suo corpo avevano perso le dolci rotondità
dell’adolescenza lasciando il posto ai muscoli forti e potenti delle braccia,
il torace scolpito e gambe veloci e scattanti, il tutto fasciato da una tutina
alla Rock Lee, solo che a differenza di quest’ultimo era nera e perfettamente
aderente, regalando ai presenti la celestiale visione di due chiappe granitiche
e perfette, da palpare e molestare da qui fino all’eternità!!!
Le reazione dei
presenti furono molteplici: Sakura e Konan, nonostante quest’ultima fosse
moribonda, rischiarono di morire dissanguate per emorragia nasale, ma per
gl’impassibili shinobi era un po’ più complicato mascherare le loro erezioni.
Itachi se ne fregava
ampiamente perché tanto il mantello nero con le nuvolette rosse di Akatsuki
celava totalmente il suo corpo mozzafiato; Kakashi sensei si sedette su di una
roccia a gambe incrociate fingendo di leggere il suo libro preferito, era il
sensei di Naruto, la sua guida e non poteva mica stuprarlo in pubblico; Gaara,
nonostante godesse della fama di persona fredda e incapace di provare
sentimenti, era estremamente timido e si nascose dietro alla sua enorme giara,
mentre la sua faccia diventava tutt’uno coi suoi capelli rossi; Neji dava la colpa
al destino se aveva avuto un’erezione in quella situazione di pericolo; Sai
stava ponderando d’invitare Naruto a vedere la sua collezione di doujinshi
yaoi; Sasuke benediceva l’osceno ed informe kimono che Orochimaru gli aveva
cucito appositamente con le sue manine e che nascondeva ogni sorta di
protuberanza sospetta; Madara si sventolava furiosamente col suo ventaglio per
riprendersi dalla perdita di liquidi corporei … solo Izuna continuava a
sorridere impassibile, anche se in modo enigmatico.
-Ti stupiresti dalla
quantità di Uchiha che ucciderebbero per una sola notte con te, Naruto-kun … e c’è
ne addirittura uno che morirebbe felice solo per avere un tuo bacio … -rispose sibillino Izuna, spostando lo sguardo
da Naruto a Madara e poi infine verso Sasuke, facendo arrossire miseramente i
due pomposi Vendicatori.
Ma prima che uno dei
due Uchiha potesse squartare quell’impertinente di Izuna, Sakura fece una
constatazione inopportuna, come suo solito:
-Che male c’è se una ragazza
vuole manifestare i propri sentimenti al ragazzo che le piace o per chiedergli
un appuntamento romantico?-domandò
piagnucolosa la rosa, ma sopratutto spaventata che i suoi compagni
l’associassero a quelle maniache pervertite … lei non appariva così depravata
quando faceva il filo a Sasuke-kun, vero?
(NdTuttiNo, Sakura-chan … eri molto peggio di così!!!
NdSasukeConcordo!!! )
-No, Sakura-chan!!! Non
voglio un appuntamento romantico con Naruto … - la rassicurò Izuna con uno strano sorriso.
Ah,
meno male!!! Sospirò di sollievo la versione Super
Deformed di Sasuke, con tanto di orecchiette e codina vaporosa da Scoiattolo; quell’animaletto
iperattivo e incazzoso correva come un pazzo nella ruotina che faceva
funzionare perfettamente il cervello fino del Vendicatore degli Uchiha; anche
se non capiva la ragione del suo giubilo, cosa gliene fregava a lui se il Dobe
frequentava qualche stupida, insignificante meretrice di bassa lega, piuttosto
che inseguire e costringere il sottoscritto a tornare sulla retta via?
-Vogliono solo accoppiarsi
carnalmente con lui e ripetutamente, se possibile!!!-le rispose con un sorriso ancor più ampio e
vagamente da maniaco sessuale.
CHE COSA?!
Urlò il tenero Sasu-Scoiattolo nel cervello dell’Uchihache, oramai posseduto da malsani istinti
omicidi, sfoderò la sua mini-katana giurando di squartare tutte quelle
ninfomani che miravano al corpo del Dobe e rivendicare così il suo esclusivo diritto di
prelazione sul Usuratonkachi, mentre in lontananza si udivano cori da stadio
che scandivano volgari slogan del tipo:
“Bel Biondino dacci un Bambino! Bel Biondino facci urlare fino al
mattino!!! “ e altre oscenità in rima.
Questo conflitto
interiore rimase ben celato dal volto perfettamente impassibile di Sasuke, ringraziando
il cielo nessuno poteva vedere quell’imbarazzante cosino batuffoloso
scorrazzare impazzito per il suo cervello; la sua immagine di Vendicatore bello
e dannato sarebbe andata a farsi fottere per sempre …
Ma dagli
sghignazzamenti diabolici di Itachi e quelli divertiti di Izuna, che avevano entrambi
lo Sharingan attivo proprio in quel preciso momento, realizzò con immenso orrore
che quei bastardi vedevano perfettamente quel mostriciattolo puccioso che
squittiva cose incomprensibili sul Dobe … ogni tanto odiava i suoi genitori per
avergli appioppato un nome così ridicolo****!
-Beh, una volta era
normale avere figli alla vostra età, visto che l’alto tasso di mortalità
causato dalla guerra esigeva un flusso costante di nuove leve da addestrare e
una brava kunoichi aveva il dovere morale di scegliere un padre forte per i
suoi futuri figli da mandare al fronte, per il bene del clan … e se poi il
prescelto è qualcuno carino come Naruto, penso che possa essere considerato
quasi un piacere … -spiegò pragmatico
Kakashi davanti alle facce sconvolte di quei giovani ninja verginelli.
-Non potresti
utilizzare la Moltiplicazione Superiore del Corpo per seminarle?-suggerì con astuzia Sai, ma al mutare del
colorito verdognolo dell’amico fu ancora Izuna a rispondere a quella domanda.
-Una volta ha usato quella
tecnica per sbarazzarsi delle loro inopportune avance, ma quando le kunoichi
hanno capito che Naruto poteva soddisfarle contemporaneamente tutte quante sono
diventate delle assatanate!!! Hanno tentato di rapirli o stuprarli, ma anche se
quelle copie si sono dissolte per la disperazione delle ragazze, a Naruto sono
comunque rimasti tanti bei ricordi dell’accaduto … -più che ricordi erano veri e propri incubi,
pensò rabbrividendo il povero biondino, ma non c’era più tempo per
temporeggiare!
-Bene, ora sono pronto
alla lotta!-esclamò con risolutezza Naruto
entrando in Modalità Eremitica, i suoi occhi, da azzurri, si tinsero d’oro ed
evoco un centinaio di piccoli rospi che caddero proprio sulle teste di quelle
pazze, scatenando così il panico generale, visto che i simpatici e viscidi anfibi
s’infilavano fra le pieghe dei vestiti o nelle scollature fra le urla schifate
delle povere kunoichi Senju, ma qualcun altro arrivò in soccorso del Sennin dei
Rospi.
Un manipolo di bambini
emerse improvvisamente dalla fitta boscaglia, a guidarli era un ragazzino di
circa sei o sette anni, con un grande ghigno pervertito stampato in faccia, degli
strani segni rossi sotto agli occhi e una candida chioma ribelle.
-Non temere, sensei!!!
Ci siamo anche noi!!! Ragazzi, siete pronti?-chiese il capobanda.
-SI!!!-fu la risposta entusiasta del piccolo
esercito e solo allora Sai notò un fatto assai curioso.
-Quel bambino
assomiglia incredibilmente a Jiraiya-sama … ha addirittura la sua stessa
espressione da maniaco sessuale!- esclamò incuriosito Sai perché lui in materia
di maniaci sessuali, modestamente, era un espero.
-Ti stai sbagliando Sai
… temo che quello sia proprio Jiraiya-sama … da bambino!!!-rivelò Kakashi ai presenti, essendo un
accanito fan delle edificanti opere del Senin dei Rospi l’aveva riconosciuto nonostante
apparisse ai loro occhi come un monello scalmanato.
Improvvisamente i
ragazzini si trasformarono in perfette copie di Naruto, ingannando le kunoichi:
credendo che il biondo avesse nuovamente usato la Tecnica della Moltiplicazione
Superiore del Corpo per sfuggire alla loro “corte” si fiondarono affamate “d’affetto”
e sbavanti sul bel ninja biondo per ricoprirlo di baci appassionati.
I viaggiatori del tempo
rimasero esterrefatti dinnanzi a così tanta licenziosità, ma ben presto la
situazione degenerò quando i vari Naruto scomparvero in una nuvoletta di fumo
bianco e le povere ragazze si accorsero con orrore che stavano spupazzando dei
ragazzini brufolosi e non il loro splendido biondo idolo.
Essendo impegnate a
tenere a bada i conati di vomito, i monellacci approfittarono di quell’attimo
di distrazione delle kunoichi Senju per fuggire ed evitare così di morire fra
atroci sofferenze.
Sasuke e lo Scoiattolo
nel suo cervello erano ancora increduli allo spettacolo a cui avevano
assistito, ma vennero riscossi dai loro foschi pensieri quando una manina tirò
il kimono del Vendicatore degli Uchiha per richiamare la sua attenzione.
-Ehi, ambiguo signore
con quel vestito equivoco!?-lo chiamò
con la sua vocina squillante il piccolo Jiraiya, mentre Sasuke stava per
sfoderare la katana e trasformare quel futuro rospaccio maniaco in sushi fresco
per tale affronto alla sua persona!
Ma Kakashi sensei lo
bloccò in tempo e inconsapevole di aver sfiorato la morte, il piccolo Jiraiya
continuò imperterrito col suo interrogatorio.
-Lei è amico di Naruto
sensei?-chiese il piccino fissando con
sospetto quello strano essere mitologico per metà ninja e metà papera.
(NdSasukeIO EVOCO I FALCHI NON LE PAPERE, STUPIDISSIMA
AUTRICE!!! NdAutriceTu ti trastulli con
bisce schifose e in testa hai un pennuto morto e fidati, non è il culo di
un’aquila!!!)
-Certo piccolo, noi
siamo qui per aiutare Naruto!-esclamò
gioviale Kakashi, mentre tappava la bocca del Vendicatore che stava per far saltare
la loro missione in incognito, meno gente sapeva che loro provenivano dal
futuro, più erano le probabilità che non sconvolgessero ciò che doveva ancora
accadere.
-Allora andate a
salvargli le chiappe!!! Sta per entrare nel Quartier Generale degli Uchiha e le
kunoichi di quel Clan sono ancor più pazze delle Senju, tanti auguri!!!-li salutò allegramente il giovane shinobi,
sparendo in una nube di fumo … lui era ancora troppo giovane, affascinante e
pieno di talento per morire per mani di quelle squilibrate e infondo il sensei
aveva nove vite come i gatti (o le volpi, se preferite) e poteva
tranquillamente sopravvivere anche senza il suo aiuto … magari molestato e
palpato, ma pur sempre vivo, no?
Nuovamente in ansia per
la sorte del biondo ninja, i nostri eroi volarono senza indugi verso il
quartiere degli Uchiha, mentre Sasuke, percorrendo quei luoghi tristemente
familiari, venne investito da angoscianti ricordi macchiati di sangue, ma
sentendo la presenza di Itachi altrettanto angosciata dietro di sé, non poté
che porgli un’unica straziante domanda.
-Perché fratello?-dietro a quel perché più doloroso di una pugnalata al cuore vi erano celate mille
altre domande a cui non aveva saputo dare una risposta, che l’avevano tenuto
sveglio ogni notte da quando il suo intero clan era stato sterminato dal suo
adorato Nii-san e ora Sasuke pretendeva di sapere e mettere fine a quel incubo
per sempre.
Itachi fissò
intensamente il suo otooto, non più bimbo spaurito, ma un uomo spietato e solo
… era finalmente giunta l’ora di dire la verità sullo sterminio del loro Clan.
-Sei già a conoscenza
del tipo di “missione” che il Consiglio degli Anziani di Konoha mi aveva
ordinato di eseguire senza indugio … -cominciò a raccontargli con estrema freddezza Itachi, ma Sasuke fremeva
di rabbia e sgomento al ricordo del sangue che imbrattava le pareti della loro
casa e degli occhi vitrei di sua madre che lo fissavano come una bambola di
porcellana rotta.
-Quello che nessuno sa
è che qualcun’altro mi aveva preceduto … -a quelle parole il più giovane degli Uchiha spalancò gli occhi sconvolto
… Itachi era dunque innocente?
-Nostro padre era un
uomo ambizioso e privo di scrupoli morali, pronto a compiere qualunque
nefandezza pur di ristabilire la supremazia perduta degli Uchiha, anche se
questo avrebbe voluto dire trascinare Konoha in una guerra senza fine … tu non
potevi ancora comprenderlo, eri troppo piccolo ed innocente per capire quanto
fosse marcio il nostro clan … così dovetti agire prima che mettessero in atto
il loro piano criminale, ma quando finalmente fui pronto a macchiarmi del
peggiore dei delitti, qualcun altro fece calare la Falce della Morte sul nostro
Clan … -Sasuke pendeva orami dalle sue
labbra, finalmente avrebbe saputo il nome dell’assassino che gli aveva strappato
via ogni speranza di felicità, condannandolo senza appello a un’esistenza
dominata dall’Odio e dalla Vendetta.
-Madara … -quasi non si stupì di sentire dalla voce del
fratello il nome di quel miserabile essere che tramava nell’ombra per
distruggerli tutti, la causa di ogni male che imperversava nel mondo dei ninja
… come poteva Naruto anche solo tollerare di respirare la sua stessa aria?!
-Eri lì quella
notte-continuò Itachi ricordando quella
macabra sequenza di orrori come se fosse stato solo un brutto sogno- il mantello nero ricoperto del sangue dei
nostri genitori, mi disse solo queste parole sconclusionate:
“Non
preoccuparti per la tua missione, ho già fatto io il lavoro sporco per te e
visto che oramai ti si prospetta una splendida vita da nukeninper il bene superiore di Konoha unisciti a me
… tu sei migliore di questa feccia di traditori del loro sangue! Loro hanno
dimenticato e stavano per fare una cosa orribile e non potevo permetterlo …
manca solo il tuo fratellino per completare questo capolavoro … Kukuku, non
mettermi il broncio Itachi-kun, non gli torcerò un capello … non ancora almeno
… sarà compito tuo sistemarlo come più ti aggrada, sta varcando la soglia del
Quartiere degli Uchiha proprio in questo momento, mi dispiace perdermi l’espressione
della sua faccina così carina mentre vede il sangue del suo clan insozzare la
terra, ma ho cose più importanti da fare in questo momento … ti aspetto
all’alba nella Valle dell’Epilogo”
Itachi non avrebbe mai
dimenticato quelle parole spietate, senza un briciolo di rimorso per le
atrocità commesse, ma c’era un particolare inquietante che Itachi non rivelò a
Sasuke semplicemente perché non lo riteneva importante … fra le braccia, Madara
stringeva a sé un bambino della stessa età di Sasuke, non apparteneva al Clan
quindi Itachi non sapeva il perché fosse lì a Villa Uchiha né quale fosse la
sua identità, l’unica cosa che traspariva in quell’assassino senza cuore era
con quanta cura lo tenesse in braccio, come se fosse stato la cosa più preziosa
del mondo.
-Perché non mi hai
detto la verità?-chiese infine Sasuke,
combattendo con invisibili granelli di polvere che gli irritavano gli occhi.
-Per proteggere il mio
stupido otooto e cos’altro se no? Io sapevo già che a causa dello Sharingan
Ipnotico sarei morto, ma facendoti credere di aver commesso io quel massacro,
tu saresti stato protetto dalla mano di Daunzo e dal Consiglio degli Anziani e
forse avresti vissuto una vita normale, libera dalla retaggio di sangue ed odio
del nostro Clan, ma questa missione impossibile va aldilà delle mia capacità …
così ho riposto le mie ultime speranze nella sola persona che ha il potere di
salvarti dall’oscurità … -rispose
Itachi regalando al suo corrucciato fratellino il suo solito sorriso sghembo.
Finalmente arrivarono a
destinazione e lì videro Naruto al centro della piazza principale del Quartiere
degli Uchiha, armato fino ai denti e con le iridi completamente arancioni, nate
dall’unione del potere eremitico a quello di Kyuubi.
-State fermi! Stanno
per arrivare!!!-li avvertì Naruto che
scrutava un nemico invisibile ai loro occhi, ma Sasuke ed Itachi, grazie allo
Sharingan, videro sinistri bagliori rossi splendere fra le ombre del tramonto e
improvvisamente attaccarono!
Naruto si muoveva più
rapido di un fulmine mentre parava con facilità impressionante un attacco
dietro l’altro, le sue movenze erano talmente veloci da risultare quasi
invisibile anche a un portatore dello Sharingan come Sasuke.
Le sue assalitrici
cadevano una a una, quelle agguerrite ragazze avevano tutte delle
caratteristiche in comune: pelle nivea come la neve, i capelli color dell’ebano
mentre nei loro occhi brillava la luce scarlatta dello Sharingan, ma nonostante
l’evidente superiorità di Naruto non sembravano minimamente intenzionate ad
arrendersi.
Sakura era allibita dal
modo rozzo e violento con cui Naruto trattava quelle povere ragazze, certo
magari avevano delle facce da assassine psicopatiche, ma erano pur sempre delle
fanciulle in fiore e come tali dovevano essere trattate!
-Naruto sei un animale!
Guarda questa povera fanciulla sanguinante, dovresti vergognarti di te
stesso!!!-lo sgridò indignata la
kunoichi dai capelli rosa mentre tentava di rimettere in piedi quella povera
ragazza, ma dovette immediatamente ricredersi sulle condizioni di salute della
suddetta “povera ragazza” quando con un poderoso pugno per poco non la centrò
in piena fronte e Sakura dovette fronteggiare l’attacco di un incazzosa ed
isterica Uchiha.
-TU, orrido confetto
gigante, come OSI prenderti tutta questa confidenza con Uzumaki-sama!!! Ti
disintegro!!!-urlò battagliera la
kunoichi con lo Sharingan mentre cercava di abbrustolire Sakura come un’enorme marshmallow
rosa.
(NdSakuraSalvatemi!!! NdTuttiMa anche no!!!)
Altre invece, ignorando
completamente la presenza di Sakura, intimarono allo splendido ed ostinato
Naruto di cedere all’inevitabile con frasi minatorie del tipo:
“Naruto-san, arrenditi
e facciamo un bambino insieme!!!”oppure“Sono bella, affascinate
ed Uchiha … cosa aspetti a spogliati e soddisfare le mie voglie?”
I ninja del futuro,
Sasuke in primis, erano un tantino sconvolti dalla scena che avevano davanti:
Naruto tentava di difendersi tenacemente dalle avance di quell’orda di kunoichi
assatanate e sfiga suprema, dotate tutte di Sharingan, quindi per il biondo
Sennin era una lotta all’ultimo sangue per difendere la sua integrità fisica;
era difficile stabilire l’età media di quell’esercito di ninfomani: alcuni
visini puliti avevano abbandonato da poco la soglia della pubertà mentre in
altri i segni del tempo erano estremamente visibili.
Solo alcune vecchine
ultranovantenni sogghignanti si tenevano in disparte dallo scontro in atto,
anche se le nonnine incitavano le kunoichi Uchiha più giovani a tenere alto
l’onore del Clan catturando l’ambita preda e a lasciarle spupazzare un pochino
il bel biondo, altre ragazze invece, malconce per lo scontro ma felici di aver
toccato quel corpo perfetto o di aver strappato un pezzetto della divisa di
Naruto, brandendolo come se fosse stato un trofeo di caccia conquistato, erano
in suprema estasi mentre osservavano ipnotizzate il petto bronzeo di Naruto,
messo in bella mostra grazia ad uno strappo della divisa provocato da un kunai,
sbavavano impunemente sui muscoli guizzanti imperlati di sudore dell’atletica
volpe e fra un sospiro e l’altro sussurravano:
- Com’è così
fisicamente poco Uchiha … quant’è forte … quant’è sexy … come sarebbero belli i
15 nostri figli, tutti biondi, con gli occhi azzurri, ma soprattutto senza una
papera morta in testa!!!-trillavano
estatiche le Uchiha, con lo Sharingan sostituito da tanti cuoricini rossi colmi
di passione e lussuria repressa.
Sasuke, preda di
un’inspiegabile voglia di friggere le sue antenate maniache, stava per
sfoderare la katana quando quel maledetto del suo nii-san gli fece segno di
guardare più attentamente il cuore di quella battaglia senza quartiere e con
suo sommo orrore vide qualcosa che lo sconvolse profondamente.
Fra la mischia si erano
aggiunti a tradimento anche degli shinobi, degli UOMINI, oltretutto Uchiha, che
non erano intervenuti per soccorrere le donne del Clan in difficoltà, ma
attentavano impunemente al fondoschiena del Dobe, tentando di palpare la pelle
scoperta o di strusciandosi lascivamente addosso all’Usuratonkachi.
Sasuke aveva deciso:
avrebbe sterminato il suo stesso clan, con l’aiuto, non richiesto, di Sai,
Gaarae Neji che a loro volta non gradivano tutta quella confidenza col loro
amico … ma ci pensò Madara a precederli tutti.
Con lo Sharingan
Ipnotico attiva Madara sembrava un demone inferocito, i suoi colpi
micidialinon risparmiavano né uomini né
donne, perché ben sapeva di che pasta erano fatti i membri del suo Clan e
quando doveva inculcare loro un concetto doveva usare le maniere forti, anche
spedendoli tutto nello Tsukuyomi se necessario!
Quando quella marmaglia
di traditori si accasciò a terra stremati dall’orribile illusione infernale
dove il loro Capoclan gli aveva fatti precipitare, Madara afferrò per il collo
uno dei miserabile che aveva osato toccare il biondino e a denti stretti
ribadì, per la seicentesima volta, quello che era loro proibito fare, pena la
rasatura dei capelli e se recidivi, una morte lenta ed atroce.
-Quante volte vi ho
detto che NESSUNO deve sfiorare Naruto con un solo dito?! Sono stato
sufficientemente chiaro?-sibilò con
voce sepolcrale Madara al povero malcapitato, ma in quanto membro degli Uchiha,
il malcapitato era geneticamente sprezzante di ogni pericolo e quando un
portatore dello Sharingan vuole qualcosa nulla lo può fermare dall’ottenerlo, anche
a costo di esibire in pubblico un orrido taglio di capelli, sorte a detta di
ogni Uchiha, peggiore della morte!
-Lui è libero di stare
con chi vuole, ma visto che Naruto-kun è così timido noi cerchiamo di corteggiarlo
“discretamente” e tu non puoi impedircelo!-replicò ostinatamente il cocciuto Uchiha, che presto avrebbe sfoggiato
un’acconciatura da Bonzo per tale insubordinazione al suo Capoclan, suddetto
capo che replicò in tale democratica maniera.
-Perché QUI comando IO,
perché IO lo Sharingan Ipnotico e tu no, perché sono più grosso, più forte e
più affascinante di te e se non ti sta bene, prima ti rifaccio lo scalpo e poi
ti faccio fuori!!! E’ tutto più chiaro adesso?!-disse molto pacatamente Madara mentre
sfoltiva a casaccio le doppie punte allo sventurato Uchiha, tagliuzzandogli
distrattamente un orecchio e un sopracciglio.
-Cristallino, Capo!!!- un Uchiha poteva sopportare qualunque tipo di
tortura fisica e psicologica, ma i capelli NO!!!
-Sei uno sconsiderato
Madara! Naruto non è al sicuro qui con voi Uchiha! Con noi Senju sarà ben
protetto e al sicuro da voi animali!-tuonò Hishirama, Capoclan supremo
dei Senju, giunto nel quartiere dei suoi alleati che considerava più pericolosi
dei nemici che stavano fuori da loro piccolo villaggio … a volte si pentiva amaramente
di aver stipulato quella tregua coi loro mortali nemici, ma da quando Naruto
era giunto nel loro villaggio il rapporto ostile fra i due clan stava
notevolmente cabiando in positivo, mentre il conflitto personale fra lui e
Madara si era inasprito ulteriormente, se non fosse stato per la pazienza infinita
del biondo nel sedare le loro liti con la ragionevolezza dei suoi micidiali Rasengan
a quest’ora avrebbero trascinato i loro Clan in una nuova guerra.
A Sasuke non sfuggì
come il Capo dei Senju guardava il corpo seminudo di Naruto, c’era un desiderio
struggente nei suoi occhi, anche se non era minimamente paragonabile a quello
bruciante di Madara, ma comunque il Vendicatore degli Uchiha, anche se non se
ne spiegava la ragione razionale, non gradì minimamente quelle attenzioni al
suo biondo ex-amico.
-Tu, come OSI mettere
piede nel mio territorio, miserabile!!! IO ho trovato Naruto, IO l’ho salvato,
appartiene al Clan Uchiha, APPARTIENE A ME!!! Non devi guardarlo, non devi
nemmeno pronunciare il suo nome e se cercherai di portarmelo via, ti ucciderò!-Madara non lo voleva morto, lo voleva
cancellare dalla faccia del pianeta, bruciare il suo corpo e disperdere le sue
ceneri al vento e a quanto sembrava anche Hishirama sembrava pensare la stessa
identica cosa, ma i due ninja non ebbero mai modo di ammazzarsi a vicenda, perché
Naruto si frappose nuovamente fra i due contendenti, li afferrò saldamente per
il collo e li scaraventò violentemente contro le abitazioni del Quartiere
Uchiha.
Il chakra di Naruto
turbinava potente come un uragano sopra le teste dei due cocciuti combattenti e
con voce piena d’ira, tanto da far accapponare la pelle di Sasuke, urlò quest’è
esatte parole.
-Io non appartengo a
nessuno!!! Non sono né un Senju né un Uchiha, io appartengo solo a me stesso e
se vi azzardate ancora una volta a litigare per il sottoscritto come se fossi
di vostra esclusiva proprietà, giuro che vi ammazzo! Specialmente tu, Madara!!!
-ringhiò Naruto infuriato come non mai
in vita sua, quei due imbecilli sembravano due galli in un pollaio e lui aveva
tanta voglia di tirare il collo ad entrambi!!!
Però fra i due era
Madara quello che non gli dava un attimo di tregua, né nel futuro né nel
passato a quanto sembrava.
Madara cominciò a
ridere, una risata sinistra che non aveva nulla di allegro, si tirò faticosamente
in piedi e tenendosi un fianco dolorante incespicò fino a fronteggiare gli
occhi fiammeggianti di Naruto; leccandosi il labbro sanguinante non smise nemmeno
per un attimo di ammirare quella figura fiera e testarda che continuava a sfuggirgli
di mano costringendolo ad inseguirlo in quella caccia senza fine.
-MAI, tu sei soltanto
mio Naruto!!!-affermò con infinita
arroganza Madara, mentre tentava d’afferrarlo per la vita e stringerselo
addosso, lui adorava le sfide impossibili e contro quel bel biondino non
avrebbe mai perso e presto sarebbe stato solamente suo.
-Tsè forse nei tuoi
sogni, fottuto porcospino hentai!!!-replicò stizzosamente Naruto, sfuggendo alla presa ferrea del Capoclan
degli Uchiha, che a volte era più molesto di una sanguisuga e infinitamente più
hentai e pervertito del suo compianto ero-sennin … ogni tanto gli sfiorava anche
il dubbio atroce che il piccolo Jiraiya avesse subito l’influenza negativa di
quello sporcaccione di Madara trasformando il suo sensei nell’ero-sennin del futuro che ricordava così
bene, visto che più di una volta li aveva sorpresi a fare i guardoni alle terme,
Jiraiya con le ragazza e Madara con la povera kitsune! Quei due erano un’associazione
a delinquere!!!
Sospettava quasi che
Jiraiya, dietro ricompense di dubbia provenienza, spifferasse all’Uchiha
Maniaco i posti segreti dove lui andava ad allenarsi in santa pace, visto che
ogni volta che stava per denudarsi a causa del caldo eccessivo, quell’hentai di
Madara sbucava dal nulla tentando di sedurlo (secondo il romanticismo di Madara)
o di stuprarlo (secondo l’opinione di Naruto), per fortuna Izuna interveniva
tempestivamente per salvare Madara dalla furia di Naruto … quasi quasi
preferiva quando il capo di l’Akatsuki gli dava la caccia per prendergli Kyuubi
invece di essere continuamente molestato da quel porcospino maniaco!!!
Per tutta quella scena drammatica
da soap-opera Sasuke era rimasto paralizzato dallo shock tanto che Itachi,
sempre punzecchiandolo col suo kunai, pensò che il suo povero otooto fosse
svenuto con gli occhi aperti, in realtà Sasu-Scoiattolo stava tentando di fare
il punto della situazione su di una lavagna a forma di ghianda:
Madara, quel porcospino
hentai del mio antenato che nel futuro sta tentando di distruggere il mondo e
di far fuori l’Usuratonkachi, nel passato invece stava tentando di farsi il suo
… cioè voleva dire farsi il suddetto Dobe alle sue spalle …
MA IO LO AMMAZZO!!! Era
ufficiale, lo Scoiattolo nel cervello di Sasuke aveva decretato la morte di
Madara Uchiha, colpevole di appropriazione indebita di Dobe altrui; lui e
Naruto avevano degli affari in sospeso e solo il Vendicatore degli Uchiha
poteva disporre della persona dell’Usuratonkachi come più gli appagava … non
sapeva ancora cosa voleva farci esattamente, ma essendo lui un genio, prima o
poi gli sarebbe venuto in mente!!!
Itachi e gli altri,
ignari delle turbe psichiche del più giovane degli Uchiha, fissarono
esterrefatti il viso contratto dall’ira di Naruto.
Il suo sguardo non
aveva i riflessi dorati del potere eremitico né il rosso scarlatto di Kyuubi faceva
capolino dai suoi grandi occhi celesti.
Al suo posto c’era il
Rinnegan.
ANGOLINO DELL’ISTERIA
DI MASSA:
Ladyash: Udite,
Udite!!! O Leggete, Leggete, come vi pare!!! Per ordine della sublime autrice,
me medesima, stabilisco che d’ora in poi i personaggi in questo ameno spazio di
riflessione post-capitolo (o come la vedo io lagnarsi inutilmente con un’autrice)
appariranno in versione Super Deformed
(tanto perché non li avevo torturati abbastanza nel precedente capitolo), così
è deciso e ogni lamentela è del tutto inutile con la sottoscritta!!!
Muuaahhh!!!
Sasu-Scoiattolo: Perché
cavolo devo essere uno scoiattolo!!! Uno scoiattolo non è né fico né sexy,
voglio essere qualcos’altro immediatamente!!!
Ladyash: Lamentati con
l’autore del manga visto che il nome te l’ha dato lui, fosse stato per me ti
avrei fatto fuori immediatamente!!! Ma se preferisci posso farti diventare un Nagin-Sasu!!!
Ho giusto un Signore Oscuro che adorerebbe occuparsi di te! Non ha la risatina
sadica di Orochimaru e nemmeno i suoi lunghi capelli neri, in compenso non dovrai
più portare quegli orridi kimoni, ma una palandrane nera informe, che ne dici?
Sasu-Scoiattolo guarda
disgustato Saku-Lumaca che tenta di strisciargli addosso ricoprendolo di bava
appiccicosa.
Saku-Lumaca: Sasuke-kun
è da sbavo!!!
Sasu-Scoiattolo:
Nii-san!!! Salvami!!!
Itachi-Marmotta: E che
palle otooto!!! Ti ho parato il culo per quarantatre volumi, adesso arrangiati
da solo!!!
Disse Itachi mentre si faceva
spupazzare dall’autrice.
Madara-Porcospino:
Muuaahh!!! Adesso Na-chan è tutto mio!!!
Iruca-Delfino: Te lo
scordi razza di maniaco!!! Non permetterò mai che un hentai come te frequenti
il mio piccolo e puro Na.chan!!!
Minato-Coniglietto
versione fantasmino: Rasengan!!!
E Madara-Porcospino
volò via fra le stelle del cielo, formando la Costellazione del Porcospino
Solitario.
Madara-Porcospino:
Tornerò e me lo farò!!!
Naruto-Volpacchiotto:
Iruka sensei!!! Papà!!! Meno male che ci siete voi a proteggermi!!!
Kakashi-Bau: Non per
molto!!! Iruka sei mio!!!
Iruka-Delfino: Salvatemi!!!
E l’arrapato Jounin
rapì il povero e casto Chunin.
Kyuubi-Alice: Vieni qui
bel coniglietto, avevo giusto voglia di fare uno spuntino veloce!!!
Minato-Coniglietto
versione fantasmino: WWF, Greenpeace, HELP!!!
E fu così che Alice inseguì
il Bian Coniglio per sgranocchiarselo ben bene.
Naruto-Volpacchiotto:
Sigh! Sono rimasto di nuovo solo!!!
Gaara-Tasso, Sai-Wolf,
Neji-Ermellino e Izuna-Gatto: Non temere, Na-chan ci prenderemo noi cura di
te!!!
Naruto-Volpacchiotto non
ha minimamente notato i ghigni famelici dei suoi amichetti.
Sasuke-Scoiattolo
mentre tenta eroicamente di abbattere Saku-Lumaca: Se palpate il Dobe senza di
me vi ammazzo!!!
Sai-Wolf: Perché, tu e
Sakura siete una coppia così appiccicos … cioè unità!!!
Sasuke-Scoiattolo. Non
me lo ricordare!!!
Madara-Porcospino che
intanto sta conquistando la Galassia: Izuna ti ammazzo!!! L’Urusai è mio!!!
Izuna-Gatto: Come dici
Nii-san? Non ti sento!!! Naruto-kun andiamo alle terme, cos’ staremo tutti più
comodi
Madara-Porcospino: Mi vendicherò!!!
Tutti gli altri esseri
del Cosmo: Sai che novità!!!
Ladyash che accarezza le
orecchie soffici di Itachi-Marmotta: Ci vediamo nel prossimo capitolo!!! Oh, ma
ci sei anche tu?
Oro-Serpy: Salvatemi!!!
Kabuto-Koala che sta
stritolando il povero serpentone: Ora che vi ho trovato non vi lascerò più!!!
Oro-Serpy: Che culo!!!
NOTE DELL'AUTRICE:
* Vi ricordo che Itachi
è alto quasi un metro e ottanta, quindi Naruto può tranquillamente guardare
Sasuke dall’alto in basso, Madara invece non ha questo problema perché me
l’immagino alto come Jiraiya, sul metro e novanta
** Per chi non lo
sapesse Neji significa “vite” probabilmente riferito alla tecnica della
Rotazione Suprema e visto che non trovavo degli insulti più azzeccati per il
personaggio mi è venuta in mente solo quello squallido gioca di parole, chiedo
perdono!!!
***Urusai significa “Noioso” o “Chiassoso” che
secondo Madara rispecchia appieno Naruto, anche perché c’era già Sasuke che lo
chiamo Dobe così ho preferito diversificare gli insulti al povero Naruto
(NdNarutoGrazie tante!!! NdAprego, figurati!!!)
**** Per chi non lo
ricordasse il nome di Sasuke significa Scoiattolo, quello di Itachi Marmotta
(alcuno sostengono Donnola, ma vorrei evitare di associare Ron Weasley con
Itachi e quindi Marmotta va benissimo),ho associato volutamente il Porcospno a Madara per via della sua
capigliatura che ricordano gli aculei del Riccio, in realtà il nome di Madara è
riferito ad un qualcosa che “copre” o “cela” penso che l’autore si riferisse
alla maschera arancione che “cela” la sua identità … qualcuno a fatto caso che
la maschera è arancione? Il colore preferito di Naruto … non so cosa possa
significare il nome di Izuna, ma nella fanfiction lo vedrete spesso in veste
felina che tortura il suo adorato nii-san e Sasuke.
RINGRAZIAMENTI:
Reader: Mio tesoro, cosa farei
senza di te!? Mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi del nuovo
capitolo ... chissà come ti sarà venuto in mente questa
idea balzana che a Madara paiccia Naruto ... di sicuro ha le idee
più chiare di Sasuke, ma vedrai cosa ti combinerò nei
prossimi capitoli!!! A presto, mio caro!!!
Agito: Ora sai perchè
Naruto è più alto di Sasuke, ma le sorprese per il nostro
Vendicatore sono solo all'inizio!!! Muuuaaahhh!!! Vedrai cosa gli
combinerò, è una promessa!!!
Sara90: Spero che per ora tu
possa accontentarti delle torture psicologiche che ho inflitto al caro
Sasu-Scoiattolo, ma sarai felice di sapere che nel prossimo capitolo ci
sarà un lungo flashback su quello che Naruto ha passato in
questi anni, con Madara, il piccolo Jiraiya e altri 3 personaggi (due
esistenti nel manga e uno quasi inventato, capirai quando leggerai) che
spero apprezzerai ... Itachi come Izuna si divertiranno tanto sulle
disgrazie dei loro fratelli!!! Meno male che sono figlia unica!!!
Skadi: Penso di aver risposto
al tuo quesito, ma nel prossimo episodio racconterò cos'è
successo a Naruto in questo lasso di tempo, Itachi avrà
ovviamente un ruolo importante (è riuscirà a molestare
Naruto con successo, non temere) Madara è psicopatico, un
pò come il Tobi che abbiamo imparato a conoscere, ma con
l'arroganza abissale degli Uchiha, strafottente come pochi!!! Io
l'adoro, sasuke un pò meno, mentre Itachi e Izuna si divertono
come matti!!! Come noi del resto!!! Muaahhh!!! Non temere, l'angolino
dell'isteria di massa sarà ancor più delirante, te lo
prometto!!! Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo, a presto!!!
Capitolo 4 *** UNA FAMIGLIA DECISAMENTE ATIPICA ***
CAP 4
UNA FAMIGLIA DECISAMENTE ATIPICA
Capitolo 4
Salve a tutti, scusate per l’attesa, ma ho un paio di
problemini che sto cercando di risolvere col lavoro e quindi mi è toccato trascurare
le fan fiction che sto scrivendo, spero che capirete!!! Quindi senza ulteriore
indugio godetevi il nuovo capitolo, ma soprattutto il nuovo personaggio
presente in esso, sia chiaro questo personaggio è esistito nella saga di
Naruto, anche se l’autore non l’ha mai citato esplicitamente, ma ho comunque
dovuto immaginare come sarebbe stato se Kishimoto che ne avesse parlato e come
sempre attendo con impazienza le vostre recensioni per sapere se il capitolo è
stato di vostro gradimento, a presto, Ladyash
Sasuke ancora non si capacitava di tutte quelle
sconcertanti sorprese che il Dobe stava sfoderando una dietro l’altra … che
fosse solo l’inizio?
-I suoi occhi erano differenti da quelli violetti di
Nagato … - affermò con sicurezza Konan, nonostante le sue precarie
condizioni di salute le impedissero di riflettere lucidamente.
Le pupille di Naruto era completamente celesti mentre
scarlatti cerchi concentrici si espandevano sulla sua superficie come l’acqua
increspata dalla caduta di un sasso, forse dipendeva dal chakra di Kyuubi, ma
la kunoichi dai capelli blu non sapeva spiegarsi come faceva il suo kohai a
possedere quella micidiale capacità oculare visto che, come per lo Sharingan e
il Byakugan, la si poteva ereditare solo alla nascita.
Naruto doveva loro parecchie spiegazioni, ma era
ancora impegnato a malmenare sonoramente Madara, mentre il Capoclan degli
Uchiha tentava di palparlo impunemente quando una vocina squillante sfondò i
timpani di mezza Konoha.
-PAPYYY!!!- un’accecante lampo giallo* attaccò
Naruto scaraventandolo a terra; Sasuke, temendo che stessero facendo fuori il
Dobe prima di lui, sfoderò la katana per ammazzare quel pazzo sconsiderato, ma
rimase letteralmente basito quando il feroce assassino si rivelò essere un
tenero e puccioso frugoletto di appena tre anni.
-PAPY, SEI TOLNATO!!!- trillò estatico quel
piccolo uragano biondo in miniatura, mentre in perfetto stile koala, se ne
stava felicemente abbarbicato sul petto caldo e rassicurante di Naruto e senza
la benché minima voglia di staccarsi di lì.
A parte i baffetti da volpe, quel dolce piccino era la
copia in miniatura di Naruto: gli stessi arruffatissimi capelli color del sole,
immensi occhioni celesti, un paio di guanciotte rosse da strizzare e un
sorriso capace di sciogliere anche un iceberg o addirittura un Uchiha!
-E bravo Naruto! I preziosi insegnamenti di
Jiraiya-sama alla fine non sono andati sprecati con te, ti sei dato talmente da
fare in questi tre anni che hai avuto persino un figlio!- chiese
maliziosamente Kakashi che voleva conoscere i dettagli piccanti della vita
privata del suo ex-allievo e a quanto sembrava ex-verginello!!!
Sakura, Sai, Gaara e Neji erano totalmente
esterrefatti da quel delizioso quadretto familiare formato da Naruto e quel
bimbo così carino tanto da non riuscire a proferir parola, mentre Sasuke stava
per mettere in atto l’ennesimo piano di vendetta contro il Dobe perché, non
solo aveva osato perdere la verginità prima di lui, ma non gli aveva nemmeno
chiesto il permesso di dedicarsi ad altre attività fisiche che esulassero dal
riportarlo in dietro a Konoha!!!
Sasuke sì che c’è l’aveva una scusa plausibile per
trombare a destra e a manca: lui aveva un clan da ripopolare, però mica andava
a spassarsela con la prima troietta che gli capitava a tiro senza consultarsi
prima col Dobe!!!
No signore, lui da bravo nukenin quale egli era,
avrebbe prima sequestrato Naruto per fargliela pagare per tale slealtà nei suoi
confronti, poi l’avrebbe legato al suo letto e …
DANNATO SCOIATTOLO IN CALORE COSA SONO ‘STI PENSIERI
OSCENI SUL DOBE?! Pensò Sasuke scandalizzato da se stesso e il suo umore
non migliorò quando sentì lo Scoiattolino infoiato nel suo cervello
rispondergli stizzosamente “Si chiamano ormoni, genio!”
Sasuke sapeva che prima o poi avrebbe messo le mani su
quel cosino peloso e l’avrebbe fatto abbrustolire per bene sulla griglia del
barbecue, ma era altrettanto consapevole che voler uccidere uno scoiattolo
immaginario che vive nel proprio cervello lo faceva sentire più dobe del Dobe!!!
Ma tutte le sue folli elucubrazioni mentali si
dissolsero nel vento quando vide Naruto poggiare delicatamente la fronte sulla
testolina di quel cosino rumoroso e sorridergli: non il solito sorriso giocoso
e scanzonato che il biondino rifilava al resto del mondo, ma era IL sorriso,
quello raro e prezioso che si riserva solamente alle persone speciali, dove
l’amore e l’affetto per si prova per loro traspare in quel semplice gesto, ma
era talmente intenso che Naruto pareva brillare di luce propria, più intensa e
calorosa del sole stesso.
Sasuke ricordava a stento come si sorrideva in quella
maniera … ero lo stesso sorriso che lui riservava timidamente in un tempo
lontano ad Itachi o con più trasporto a sua madre, prima che la sua vita si
trasformasse in un incubo, ma non ricordava che Naruto fosse mai stato capace
di farne uno anche solo vagamente somigliate a quello originale … nemmeno per
il suo prezioso Iruka sensei … ne tanto meno per lo stesso Sasuke, che per anni
Naruto aveva urlato ai quattro venti di considerarlo come un fratello.
E ora un’insignificante moccioso si beava di quel
sorriso che spettava a lui di diritto e questo Sasuke non poteva proprio
accettarlo, si sentiva tradito e stava per commettere una sciocchezza quando
Naruto cominciò a litigare furiosamente col loro stupido maestro.
-Che diavolo dice sensei?! Shi-chan non è mio
figlio!!!- urlò indignato Naruto, tremendamente imbarazzato dall’essere
considerato padre a così giovane età.
-Ma se è identico al sensei Minato?!- replicò
sinceramente stupito l’ex-portatore dello Sharingan.
-Lui è mio … nonno … - rivelò imbarazzato
Naruto mentre accarezzava la testolina dorata del suo giovane antenato tutto
intento a giocare con uno dei cristalli della collana appesa al collo di suo
“Papy”
-Quello è Arashi Namizake?! No, aspetta un secondo, ma
allora questo significa che quel bambino è il futuro padre di Minato
sensei!!!- urlò sconvolto il jounin mentre Sasuke, Sakura e tutti gli
altri ninja del futuro continuavano a spostare lo sguardo un tantino allucinato
fra il puccioso nonnino e l’aitante nipotino che lo teneva amorevolmente in
braccio.
Alla risposta affermativa di Naruto non solo Kakashi
sbiancò visibilmente sotto all’onnipresente maschera, ma addirittura Itachi
mostrò segni di profondo stupore, perché avendo fatto parte degli AMBU di
Konoha in passato, era uno dei pochi che conosceva la vera identità del padre
di Naruto.
-Tu conosci la vera identità di tuo padre,
Naruto-kun?- gli chiese serio il maggiore degli Uchiha, il biondino strinse
maggiormente a sé il piccino come se Itachi glielo volesse strappare via dalla
braccia da un momento all’altro e alzando fieramente il mento in segno di
sfida, ricambiò lo sguardo penetrante dell’Uchiha.
-Minato Namizake era mio padre- e pronunciando
quel nome Naruto non poté nascondere un moto d’orgoglio e di commozione nella
voce, da bambino era stato un tormento non avere nemmeno una fotografia dei
suoi genitori, ma essere allo scuro persino dei loro nomi era stato persino
peggio.
-Namizake? Io ho già sentito questo nome … -
cominciò a riflettere ad alta voce Sai, cercando di associare quel nome ad un
volto.
-Dunque cerchiamo di ragionare con calma: se quel
bambino è il futuro padre del sensei di Kakashi e contemporaneamente il nonno
di Naruto questo significa che … il sensei di Kakashi era il padre di Naruto!!!
Ma chi era il suo sensei, maestro? Questo Minato Namizake non mi pare d’averlo
mai sentito nominare prima al Villaggio della Foglia … - chiese Sakura
più confusa che mai, ma fu Itachi a chiarirle ogni dubbio.
-Forse perché tu lo conosci col nome di Quarto Hokage
… - con la sua solita pacatezza Itachi rivelò quella sconvolgente verità
tanto che i poveri ed ignari shinobi ebbero delle singolari reazioni emotive al
riguardo: Sakura, comprendendo di aver malmenato per anni l’unico figlio del
venerabile Yodaime, pensò che sua madre l’avrebbe uccisa per essersi lasciata
sfuggire un simile partito; Sai era talmente sbalordito da assomigliare a Rock
Lee tanto erano sgranati i suoi occhi; Neji come suo solito inveiva contro il
Destino avverso perché gli pareva di essere finito dentro una di quelle la
soap-opera strappalacrime che gli piaceva tantissimo guardare di nascosto a
Villa Hyuuga; gli unici che avevano un comportamento controllato erano Gaara e
Sasuke, anche se quest’ultimo rimase impassibile per circa trenta secondi,
salvo poi scattare come una molla alla gola di Kakashi sensei per urlargli
contro:
-RAZZA DI DEFICIENTE, QUANDO PENSAVI DI DIRCI
CHE NARUTO ERA IL FIGLIO DEL QUARTO HOKAGE?!- gli chiese “gentilmente”
Sasuke scuotendo Kakashi come una maracas.
-Ops … mi era passato di mente!- rispose
imbarazzato il jounin, grattandosi la testa.
-PASSATO DI MENTE?!- Sasuke era sconcertato, ora
capiva perché fosse diventato uno stragnocco da paur … cioè così forte in
quanto figlio del leggendario Quarto Hokage, ma una cosa la sapeva con
certezza: Erede dello Yodaime o meno, Naruto Uzumaki sarebbe sempre rimasto il
solito Dobe, anche se altolocato!!!
Attirato da quelle urla disumane, Madara rinunciò a
torturare quei pervertiti dei fan del suo Naruto e si precipitò verso quel
galletto spennacchiato del suo pronipote isterico per scannarlo con le sue
mani, ma quando il piccolo Arashi vide il Capoclan degli Uchiha dirigersi a
passo spedito verso di loro, gli si fiondò in braccio urlando a squarcia gola:
-MAMY!!! SEI TOLNATO ANCHE TU!!!- trillò felice
il piccino che cercava di arrampicarsi sulla chioma spinosa di Madara per
salire sulle sue spalle e ammirare il panorama da lassù.
Madara Uchiha arrossì miseramente sentendosi
apostrofare per l’ennesima volta come “mamma” dal piccolo Arashi; nessuno del
suo clan osava sfotterlo per quel affettuoso nomignolo né tanto meno lo
facevano i Senju semplicemente perché erano estremamente invidiosi di lui!!!
A parte pochissimi eletti, il piccino si lasciava
coccolare solamente da lui e Naruto e se qualche malcapitato tentava di
spupazzarlo senza il suo consenso il bambino sfoderava la sua tecnica segreta:
Lo Sguardo del Volpino Triste, micidiale arma psicologica che consisteva nel
fronteggiare l’avversario con gli occhioni tristi e pieni di lacrime e
con tanto di labbro inferiore tremulo ... neanche lo Shringan Ipnotico poteva
sconfiggere tale diabolica arte oculare, tramandata inconsapevolmente nel Clan
Namizake di padre in figlio, e Kami solo sapeva quante volte Madara ci avesse
provato a resistergli, ma con scarsissimi risultati, visto che puntualmente
soddisfaceva qualunque capriccio del piccolo Arashi ogni volta che il suo
musetto volpino era infelice ...
Anche Naruto era ferratissimo in quella tecnica, solo
che invece di piegare il suo avversario ai suoi desideri era
l’avversario che tentava di piegare Naruto su una qualunque superficie piana
per spupazzarselo e non di coccole: quella famigerata tecnica era stata
soprannominata da Madara, lo Sguardo della Kitsune in Calore e nessun essere
vivente dotato di occhi o Sharingan poteva resistergli!!!
FLASBACK DI MADARA
Da quando Naruto aveva deciso di prendersi cura del
piccolo Arashi come se fosse stato il suo fratellino, quel piccolo, all’epoca
poco più grande di un pulcino, venne portato in seno agli Uchiha e con le sue
risatine infantili e i grandi occhioni celesti curiosi di esplorare il mondo,
conquistò facilmente quel clan di musoni che lo nominò sua mascotte ufficiale.
Tutto il suo gattonare per Villa Uchiha o ogni suo
tentativo di reggersi in piedi per più di due secondi prima di ruzzolare a
terra erano considerati eventi epocali dalla Stirpe dello Sharingan, ma ciò che
entusiasmava veramente l’intero Clan erano i suoi primi gorgheggi: le scommesse
sulla prima parola pronunciata correttamente da Arashi avevano toccato livelli
vertiginosi, ma dovettero attendere quasi un anno quando finalmente il piccino
si decise ad esclamare sonoramente:
-LAMEN!!!- nonostante avesse qualche problemino
di pronuncia sulla R**, Naruto che in quel preciso momento si stava
abbuffandosi della decima scodella di ramen della giornata, sentendolo
declamare il nome del cibo degli Kami con quella vocina soave e leggermente
sbavante, quasi si commosse per l’evento, contemporaneamente Madara prendeva a
capocciate il muro mentre osservava un Izuna ghignante incassava i soldi della
scommessa al posto suo perché il Capoclan Uchiha aveva giurato che la prima parolina
di Arashi sarebbe stata “Hentai” visto la frequenza con cui Naruto apostrofare
Madara con quell’appellativo almeno venti volte al giorno … ma proprio come
Naruto, una volta che Arashi ruppe gli argini non ne volle più sapere di
starsene zitto e stupì i presenti pronunciando il secondo vocabolo della
giornata:
-PAPY!!!- trillò felice il piccino abbracciando
con trasporto Naruto, talmente sbalordito da come Arashi l’aveva chiamato da
far cadere le bacchette a terra e piangendo calde lacrime di felicità strinse
maggiormente a sé quel piccolo tesoro insostituibile, persino quello scorbutico
di Madara sembrava sorridere davanti a quel quadretto disgustosamente felice,
ma quando il piccolo Arashi lo vide cominciò a balbettare la sua terza parola,
che rimase celebre per l’eternità nella storia dell’intero Clan Uchiha.
-Ma … Ma … Ma … - balbettò Arashi-kun, tendendo
le manine verso l’imponente Capoclan per farsi prendere in braccio, Madara che
tentava di celare la profonda commozione che gli serrava la gola dietro al suo
solito sguardo impenetrabile, prese quel fagottino rumoroso fra le braccia
gongolando al pensiero di sentir pronunciare anche il suo nome da quella vocina
argentina.
-MAMY!!!- esclamò felice il bambino,
arrampicarsi spensieratamente sulla schiena enorme di Madara, tirandogli
ciocche di capelli neri qua e là, fino ad arrivare alla cima di quella montagna
umana.
-D’OH!!!- fu l’unico commento del Capoclan degli
Uchiha che rimase in stato di shock per tre giorni di fila … quello era decisamente
peggio che finire dentro ad uno Tsukuyomi!!!
FINE
FLASHBACK DI MADARA
Madara aveva tentato in tutti i modi di farsi chiamare
col suo vero nome, col rispetto che gli era dovuto dal resto del mondo, ma
quando vedeva gli occhi di Arashi disperarsi perché credeva che la sua adorata
Mammina non gli volesse bene, l’Uchiha lo poggiava delicatamente su una spalla
e saltavano da un ramo all’altro della foresta, Madara portava il piccolo
Arashi fra le vette più alte delle montagne che sovrastavano il loro Villaggio,
così che potesse accarezzare i pulcini implumi delle aquile o per fargli
ammirare il panorama mozzafiato che si poteva scorgere da lassù … Arashi
dimenticava la tristezza e si addormentava felice fra le braccia possenti della
sua Mammina e Madara poteva concedersi il lusso di levarsi la pesante ed
opprimente maschera del glaciale Capoclan degli Uchiha e permettersi di
essere semplicemente se stesso … sedendosi sotto ai mandorli in fiore tenendo
amorevolmente il piccino fra le sue forti braccia, tutto era quasi perfetto …
se solo ci fosse stato anche Naruto a condividere con loro il tramonto e la
brezza leggera della sera sulla montagna, lo sarebbe stato completamente.
Con un sospiro di rassegnazione accarezzò quella
zazzera ribelle e per non far capire al resto del mondo che adorava coccolare
quel pulcino ruffiano di Arashi prese a lamentarsi come suo solito col suo
otooto.
-Perché devo essere io la madre di questo moccioso
impertinente!? Al massimo potrei essere il suo venerabile e strafico padre,
mentre Naruto, in quanto mia esclusiva proprietà personale, dovrebbe essere mia
moglie e di conseguenza la madre del moccioso, segregato a vita nei miei
appartamenti privati con indosso nient’altro che un grembiulino di pizzo bianco
a coprirgli il suo … - prima che quel porcospino maniaco potesse
attirarsi le ire del biondo shinobi per il suo linguaggio scurrile, Izuna
replicò alle finte proteste del fratello maggiore.
-Perché tu lo costringi con la forza a mangiare le
verdure, gli fai lavare i denti tutte le sere e lo fai andare a letto presto se
no non gli racconti di tutti i ninja che hai squartato in vita tua come favola
della buona notte; se dipendesse da Naruto giocherebbe tutto il giorno,
rotolandosi nel fango e mangiando ramen dalla mattina alla sera, quindi sei più
che perfetto per ricoprire il ruolo di Mammina del piccolo Shi-kun, non sei
d’accordo nii-san?- gli chiese Izuna facendo l’occhiolino ad Arashi che
sghignazzò allegramente alle spalle della sua Mamy.
Madara gli rispose con un’occhiataccia e un grugnito
stizzito a quelle parole che oltraggiavano la sua virilità di guerriero, ma
Izuna decise di prendere ancora in giro il suo nii-san preferito
(NdMadara Grazie tante, sono anche l’unico!!! NdIzuna Sono solo
dettagli!!!)
-Ma se non te la senti nii-san, credo che ci siano
molti volontari che sarebbero più che felici di mandare alle ortiche la loro
mascolinità e sostituirti nel ruolo di Mamma del piccolo Arashi, cosicché
possano stare appiccicati al fianco di un Papino carino come Naruto per
prendersi cura di entrambi … - Izuna non riuscì a finire la frase
che subito il Capoclan degli Uchiha urlò incazzato.
-Se qualcuno prova a sfiorare mio marito e il mio
bambino io lo ammazz… Izuna, che cavolo mi fai dire?! Sei uno stronz … -
ma Madara non poté imprecare come uno scaricatore di porto in santa pace perché
venne interrotto da uno dei raccapriccianti gridolini d’estasi di Sakura che
tentò di strappargli di mano il piccolo Arashi per strapazzarselo di coccole,
ma quando il bimbo si trovò di fronte a quel marshmallow rosa deambulante che
cercava di afferrarlo, scoppiò a piangere terrorizzato. (Avete presente il
simpatico omino gigante nel film di Ghostbusters? Ecco immaginatevelo rosa !!!
Rabbrividiamo!!!)
-UHHHAAA, QUEL MOSTLO LOSA VUOLE
MANGIALMI!!!- singhiozzò spaventato Arashi, mentre nascondeva la
testolina bionda sulla spalla di Madara per non vedere l’orrida kunoichi dai
capelli confetto e avere gli incubi a vita.
Madara entrò immediatamente in modalità Mamma-Uchiha
per difendere il suo piccino da quell’orrida creatura rosa: qualunque donna una
volta divenuta madre difende il suo bambino da qualunque minaccia con le unghie
e i denti, ma quando è un ragazza Uchiha che mette al mondo un figlio essa si
strafigura in un’entità talmente spaventosa e diabolica che le madri spartane a
suo paragone erano delle amorevoli maestre di asilo nido!!! Persino i loro
compagni le temono, ma sanno che la famiglia viene prima di tutto per il loro
Clan, non possono farne a meno, c’è l’hanno scritto nel sangue … ora
immaginatevi Madara Uchiha, diabolico e spietato assassino, dotato di un
istinto materno paragonabile a quella di una feroce lupa alfa, con Sakura che
tenta di toccare il suo prezioso cucciolo senza il suo permesso … probabilmente
nulla di buono … per il Marshmellow Rosa, s’intende!!!
-Tsukuyomi!!!- lo Sharingan Ipnotico di Madara
scaraventò Sakura in una dimensione infernale, dove tutti i ragazzi carini del
suo Villaggio e di quelli limitrofi, nonché di tutti gli spietati e strafichi
nukenin di grado S in circolazione, erano tutti irrimediabilmente gay ed
innamorati persi del posteriore sodo di Naruto, mentre a lei non la cagava di
striscio nemmeno Rock Lee che era troppo intento a sbavare dietro Gaara!!!
(NdSakura Mamma mia che incubo terribile, meno
male che era solo un’illusione!!! NdTutti gli Shinobi Veramente siamo
tutti gay e ci fai schifo!!! Naruto faccelo vedè, faccelo toccà!!!
NdNaruto Siete degli Hentai!!! NdSakura Nuuuu!!!)
E mentre Sakura riprendeva conoscenza in un angolo,
Naruto caricò di mazzate Madara e si riprese il suo adorabile nonnino per
cullarlo dolcemente e farlo calmare, in quel momento si avvicinò ai due
biondini Sasuke, che squadrava corrucciato quel moccioso che distraeva
l’attenzione Naruto da lui, stranamente il bambino non si spaventò davanti a
quello sguardo da killer psicopatico, ma gonfiò le guanciotte rosate e
aggrottando le delicate sopracciglia dorate sfidò il Vendicatore degli Uchiha
urlandogli contro:
-PAPY E’ SCIOLO MIO, BLUTTA PAPELA
SPENNATA!!!- affermò con serietà Arashi, stringendosi più forte al petto
di Naruto e facendo la linguaccia ad uno esterrefatto Sasuke: l’ultimo degli
Uchiha era sopravvissuto agli scherzetti sadici di suo fratello, sfuggito agli
attacchi multipli delle sue fan ninfomani, affrontato enormi serpentoni
viscidi, ma mai nessuno aveva osato mancargli di rispetto in quella maniera
così irrispettosa e subito lo Scoiattolino Psicotico nel suo cervello invoca
vendetta e lui per una volta è d’accordo col petulante roditore.
-Tu, moccioso … - esordì il Vendicatore,
puntando minacciosamente un dito sul nasino del piccolo Arashi, ma il futuro
padre dello Yodaime non si lasciò certo intimorire da quella papera spettinata
e coi suoi splendenti dentini da latte morse ferocemente quel fastidioso dito
sul suo naso, tentando, possibilmente, di staccarglielo di netto.
Sasuke correva qua e là per il quartiere Uchiha,
urlando come un pazzo contro quel malefico moccioso che si era arpionato al suo
dito e che non ne voleva sapere di mollare la presa.
L’ira prese il sopravvento sul proverbiale sangue
freddo di Sasuke e il suo braccio venne percorso da una potente scarica
elettrica, come se stesse per lanciare il suo micidiale Chidori contro quel
dannato moccioso per neutralizzarlo definitivamente, ma se i piccoli Uchiha
erano universalmente considerati dei geni, i giovani Namizake erano degli
autentici demoni*** in fatto di tecniche ninja; tant’è che
l’istinto di Arashi lo avvertì del pericolo che incombeva su di lui e con un
balzo felino mollò la presa sul dito dell’Uchiha e come aveva visto fare un
milione di volte al suo Papy raccolse tutto il chakra che celava in sé e lo
scagliò contro quella papela antipatica urlando:
-LASENGAN!!!- fortunatamente per Sasuke quella piccola
peste non era ancora lontanamente potente quanto Naruto, altrimenti la sua
testa sarebbe volata via dal collo come una foglia secca che si staccava dal
ramo, ma la concentrazione di chakra fu abbastanza forte da arruffargli i
capelli e mandarlo a gambe all’aria come un’idiota, mentre uno sghignazzante
Arashi planò dolcemente fra le braccia di un Itachi che lo ricambiò con un
ghigno altrettanto compiaciuto nel vedere il suo dolce otooto fare la figura
del fesso … ah, gli ricordava i bei tempi andati quando da bambino tentava di
farlo fuori per gioco, ma Sasuke aveva sfortunatamente il vizio di sopravvivere
ai suoi agguati!!!
Sasuke, il Vendicatore degli Uchiha, nukenin di
livello S, imprendibile ricercato dalle cinque nazioni ninja si faceva
sconfiggere miseramente da un mocciosetto di appena tre anni con la dentatura
più affilata di un piranha … per colpa di quello stronzetto gli sarebbe rimasta
un’orrida cicatrice a deturpargli le sue dita da pianista!!! Che figura di
merda!!!
Trovato! Avrebbe detto a tutti che si era fatto quello
sfregio mentre combatteva valorosamente contro Kisame, ma prima che potesse
affettarlo come sashimi fresco, il dannato pesce-stronzo l’aveva ferito
gravemente, ma grazie alla sua incommensurabile potenza era comunque
sopravissuto allo scontro!!! Inutile dirlo, sono proprio un genio!!!
Muuuaaahhh!!!
Sasuke non fece in tempo a complimentarsi con se
stesso che subito Naruto gli fu addosso, sollevandolo da terra con una mano e
con il Rinnegan che gli pulsava minacciosamente negli occhi, sibilando a pochi
centimetri dalla faccia impolverata e incazzata del moro.
-Se provi a toccare di nuovo Arashi giuro che ti
ammazzo con le mie mani, Sasuke!- mai aveva visto Naruto con quella
feroce determinazione negli occhi, neanche quando giurava che l’avrebbe
riportato a Konoha … quanto era cambiato il Dobe in tutto questo tempo?
Sasuke voltò il viso stizzito per il rimprovero e
Naruto, capendo che aveva recepito il messaggio, mollò la presa dal suo collo
senza preavviso, facendolo ruzzolare nuovamente col culo a terra, sotto allo
sguardo compiaciuto di Gaara, Sai, Neji, Izuna ed Itachi, Naruto andò verso
quest’ultimo per riprendersi il piccolo Arashi, che in quel momento era intento
a giocare coi lunghi capelli di Itachi.
-Shi-chan non preoccuparti!!! Quella cattiva papera
non ti farà mai più del male!!! Altrimenti il tuo Papy la farà
flambé!!!- lo rassicurò Naruto, sollevandolo in aria e facendogli fare
l’aereoplanino sulla sua testa, sapendo quanto il piccolino adorasse quel gioco.
Sasuke stava ringhiando contro quei due Dobe che
adesso avevano ripreso bellamente a ignorarlo, ma fu Kakashi a riportare la calma
su quello sgangherato gruppo di ninja di cui faceva parte; se sperava di
rivedere le chiappe sode di Iruka doveva riportargli indietro il suo allievo
prediletto, altrimenti il suo dolce Chunnin l’avrebbe fatto dormire a vita sul
divano!!!
-Tutto ciò è molto divertente, ma noi siamo reduci da
un viaggio spaziotemporale, siamo stanchi, sporchi, affamati e un letto comodo
non mi dispiacerebbe affatto, se poi nel frattempo vorrai raccontarci cosa ti è
successo in questi tre anni ne saremo veramente lieti, Naruto- Kakashi
era molto curioso di sapere come se l’era cavata quell’uragano del figlio del
suo sensei.
-Ha ragione, sensei! Seguitemi ragazzi, vi porto a
Villa Uchiha!- disse Naruto da perfetto padrone di casa, ma Madara Uchiha
non era certo famoso per la sua generosità verso il prossimo in
difficoltà cominciò a sbraitare a destra e a manca che quei parassiti
abusivi non avrebbero mai messo piede in casa sua, Naruto dopo averlo
gentilmente persuaso a suo di cazzotti che bisognava aiutare i ninja in difficoltà,
usò il semi-cadavere di Madara come zerbino dinnanzi all’imponente ingresso di
Villa Uchiha in modo che i “loro” ospiti potessero pulirsi i sandali prima di
entrare nella Roccaforte dei portatori dello Sharingan.
Gli shinobi si sentivano osservati dietro i pannelli
di riso mentre Naruto li guidava con sicurezza in quell’intricato dedalo di
corridoi fino ad arrivare in un’ampia stanza che si affacciava su di un
semplice ma profumato giardino interno.
Quando Izuna poggiò delicatamente Konan sul tatami, la
kunoichi respirava a fatica e stava perdendo gradualmente conoscenza, Naruto fu
subito da lei e stupendo persino un abile ninja medico come Sakura, vide come
il suo biondo compagno era diventato abile persino come guaritore.
-Il peggio è passato, Konan-chan; ora devi solamente
pensare a riposare- la rassicurò Naruto, mentre Izuna trasportava la
senpai del biondino in una delle innumerevoli stanze per gli ospiti di Villa
Uchiha.
Madara se ne stava poggiato rigidamente sulla parete
scrutando i presenti come se stesse decidendo in quale maniera sarebbe stato
più divertente squartarli, gli shinobi del futuro erano innervositi dalla
sua presenza, ma Naruto, che orami era abituato al suo sguardo da killer
spietato, lo ignorò completamente e poggiando Arashi sulle sue ginocchia disse
solamente:
-Madara e Izuna sono gli unici che sanno la verità
sulla mia presenza qui … diciamo che sanno … lo stretto indispensabile …
- cominciò a dire con circospezione il biondino, c’erano certi segreti
che doveva tenere gelosamente custoditi per sé, specialmente con Madara lì
presente.
-Ovvero?- chiesero Kakashi e gli altri, cercando
di capire fin dove potessero spingersi con le domande senza vanificare gli
sforzi di Naruto compiuti in questi tre anni.
-Che vengo da un futuro disastrato per cambiarlo e
portare la pace fra le cinque nazioni dei ninja- in pratica dovevano
stare attenti a tutto quel che dicevano, visto che Naruto, per una volta nella
vita, aveva le labbra sigillate su quella missione.
-Certo che se ti sbottonassi di più … - si lamentò
Madara, visto che era più semplice portare a termine una missione di livello S
da solo che cavare informazioni sul futuro dal bel biondino.
-Cercheresti di stuprarmi!- gli rispose con
sarcasmo Naruto, quel Baka d’un Uchiha era veramente sfiancante quando si
metteva in testa di rincorrerlo per tuta Neo-Konoha per sapere di che colore
erano i boxer che indossava sotto la tuta o se si ostinava di ignorarlo tentava
di levargli i pantaloni e scoprirlo di persona.
-Non che la cosa non mi alletterebbe, ma intendevo con
le informazioni sulla tua missione, io ti sarei molto più utile di questa massa
di incapaci!- affermò con arroganza Madara, incurante delle occhiatacce
velenose che gli shinobi del futuro gli lanciavano, mentre la sabbia vorticava
impazzita nella stanza e gli Sharingan Ipnotici lampeggiavano minacciosamente
alla luce del tramonto.
Le chiappe di Iruka, le chiappe di Iruka … si ripeté
come un mantra Kakashi mentre tentava di evitare una carneficina in quella
stanza e ignorando quel clima di odio e di rancore che rendeva l’aria quasi
irrespirabile.
-Come hai ottenuto il Rinnegan?- fu la domando
brucia pelo di Kakashi, anche Sasuke, che smise di fulminare con lo sguardo quel
porcospino psicotico per un istante, era curioso di sapere come faceva il Dobe
a possedere l’arte oculare più potente del pianeta, ma si morse la lingua per
non formulare lui stesso quella domanda.
Con grande sorpresa del Vendicatore, Naruto fissò intensamente
Itachi il quale ricambiò quello sguardo di complicità con un ampio sorriso,
molto poco Uchiha.
-Devo ringraziare tuo fratello, Teme, se possiedo
questi occhi … - fu l’unica risposta di Naruto e essendo fissato con
stupore dai presenti, in primis il suo dolce otooto, tranne Madara che
attivando lo Sharingan Ipnotico sembrava volesse vivisezionarlo da vivo, Itachi
dovette suo malgrado rispondere per il bel biondino.
-Ricordi quando ci siamo affrontati nel nostro ultimo
epico scontro, otooto? Poco prima di combattere contro di te, sapevo che la mia
vita sarebbe finita a breve, come sapevo che il leader di Akatsuki-
omettendo saggiamente di rivelazione al Madara del passato la sua futura
carriera di folle megalomane col pallino della conquista del mondo
- avrebbe tentato di sfruttare il tuo odio per Konoha come
un’arma di distruzione da usare contro il mondo intero … non potevo fidarmi di
nessuno, non potevo affidarti a nessuno, ma l’unico che ancora tentava
di tenderti la mano mentre cadevi nel baratro oscuro della tua vendetta era
Naruto - Itachi si perse per un attimo al ricordo del loro incontro, di
come aveva stuzzicato Naruto-kun per sapere se quell’uragano biondo
teneva ancora al suo sciocco fratellino e quando infine capì che Naruto era l’unico
che poteva salvare Sasuke.
Ma Naruto non poteva ancora contrastare lo Sharingan
con le proprie forze e se le sue previsione era giuste e raramente Itachi si
sbagliava, dopo la sua morte gli occhi di Sasuke si sarebbero evoluti e il
biondino sarebbe rimasto in balia di due portatori dello Sharingan Ipnotico che
lo volevano morto e Itachi fece l’unica cosa in suo potere per aiutare Naruto.
-Gli ho donato una parte dei miei poteri, in modo che
Naruto potesse contrastare gli effetti dello Sharingan Ipnotico e ficcarti un
po’ di buon senso nel tuo cervellino bacato, otooto … anche se in tutta onestà
non mi aspettavo che Naruto-kun sviluppasse il Rinnegan, grazie ai miei
poteri- spiegò semplicemente Itachi, auto-compiacendosi con se stesso per
l’idea geniale avuta, mentre Sasuke rimase sconvolto da quella rivelazione …
suo fratello, lungimirante come pochi, aveva intuito in quale casino si sarebbe
andato a cacciare e come sempre aveva un asso nella manica e quale poteva
essere, se non il Dobe?
-Secondo quel rompipalle del mio coinquilino,
nelle mie vene scorre il sangue dei Senju, una delle due famiglie che
discendono dal Sennin delle Sei Vie, il primo portatore del Rinnegan … l’altra
famiglia in questione se proprio te lo stai domandando, Teme sono proprio gli
Uchiha, pensa che culo siamo imparentati alla lontana, dattebayo!!!****-
scherzò Naruto per stemperare la tensione che aleggiava nell’aria, doveva usare
con accortezza le sue parole o Madara avrebbe scoperto cose che dovevano
rimanere segrete.
Il Capoclan degli Uchiha, fraintendendo le parole di
Naruto, scattò in piedi cercando di scoprire chi fosse quel pervertito che
insidiava gli Urusai altrui, ma gli shinobi del futuro capirono immediatamente
chi fosse il “coinquilino” di Naruto: niente meno che Kyuubi no Yoko.
-Tsè, tutti conoscono quella favoletta per bambini: il
Sennin aveva due figli, il maggiore nacque con gli occhi dell’eremita e ne
ricevette la forza del chakra e l’energia spirituale; il minore invece
possedeva il suo stesso fisico, con la medesima forza vitale e col la stessa
energia fisica e scioccamente il padre affidò le sue ultime volontà al minore,
in questo modo si scatenò una lotta fratricida senza quartiere e con l’andare
del tempo i discendenti di quei due fratelli, oltre che i poteri, gli
trasmisero anche il loro antico rancore … gli Uchiha discendono dal primo
fratello e i Senju dal secondo … che marea di cazzate!!!- rivelò
sghignazzando Madara mentre raccontava a quegli sciocchi quella storiella della
buona notte, solo Sasuke e Itachi si accorsero del leggero tremito di Naruto,
quella “favoletta della buonanotte” era la radice di tutto quell’odio … perché
sua coglioneria il Sennin delle Sei Vie aveva fatto quella tremenda
stronzata tanti secoli prima?
-Più o meno quello che ha detto Madara è corretto,
quando Itachi mi ha passato il potere degli Uchiha è come se ciò che mancava
nel mio corpo fosse andato al suo posto e puf, ecco che spunta fuori il
Rinnegan!!!- concluse semplicemente Naruto.
-Ma Naruto … gli Uchiha … il tuo coinquilino …
- tentò di bisbigliare Sakura all’orecchio di Naruto, preoccupata che
Madara, grazie allo Sharingan, scoprisse dell’esistenza di Kyuubi e tentare di
estirparlo dal corpo del suo biondo amico.
-Chiedi al Teme se riesce a vederlo … - si limitò a
dire Naruto, l’Uchiha che non si tirava mai indietro davanti ad una sfida e che
sentì la loro conversazione, attivò lo Sharingan Ipnotico, ma invece di
sostenere lo sguardo velenoso di Kyuubi aldilà del pesante cancello impostogli
dallo Yodaime, era come se Sasuke si trovasse di fronte ad una barriera mentale
ancor più impenetrabile e imponente della Montagna degli Hokage e poi comprese
… era il potere del Rinnegan che impediva ai suoi occhi di vedere il segreto
che il Dobe custodiva dentro al suo corpo.
-Ehm … ma come a fatto Itachi a trasmettergli i suoi
poteri?- chiese Neji per pura curiosità scientifica.
-Gli ho messo l’uccello in bocca!- fu la
serafica risposta di Itachi, con tanto di ghigno diabolico, cornini, codina e
alette nere da diavoletto che tanto s’intonavano alla sua divisa
dell’Akatsuki*****
-DOV’E’ UCCELLINO?- trillò subito eccitato
Arashi, che scrutava attentamente ogni angolo della stanza alla ricerca di
segni di vita pennuta, dondolandosi spensieratamente fra le braccia di un Naruto
un tantino pietrificato per l’eventuale equivoco scaturito dalla parole
scriteriate di Itachi.
Gaara, Neji e Sakura guardavano sconvolti Naruto,
reputando un essere puro ed ingenuo come lui immune dalla tentazione di
sperimentare abbiette pratiche sessuali con un nukenin di grado S (mi sa
che la S stia per sexy) e tenebroso come Itachi … molto probabilmente per
vendicarsi di quello stronzo di Sasuke che l’aveva mollato da solo in quel buco
del loro villaggio per seguire quel maniaco sessuale di Orochimaru, fu il
pensiero condiviso fra i tre shinobi; Sai e Kakashi si complimentarono per
l’audacia del bel biondino che li aveva lasciati letteralmente senza
fiato; Izuna si limitava a sorseggiare la sua tazza di tè, felice che la vita
in casa Uchiha fosse diventata più divertente da quando Naruto-kun era entrato
nelle loro vite ordinate, perfette e monotone per incasinarle alla grande!!!
Un tantino diversa fu la reazione di Madara e Sasuke …
sia chiaro, sempre composta e razionale come si addiceva ad un’ Uchiha …
-Ti sbudello, nii-san!!! Cosa hai fatto al Dobe
mentre non c’ero?- gridò incazzato Sasuke, lui e lo scoiattolino nel suo
cervello erano d’accordo: Itachi poteva nascondergli il suo orsetto preferito,
sterminare il loro Clan, essere approssimativamente poco più geniale di lui …
ma le chiappe del Dobe non si toccano!!! Non l’avrebbe mai perdonato per
quello!!!
-Come hai osato sfiorarlo, molestatore di Urusai
innocenti!!! Io ti squarto, dannata marmotta hentai!!!- ringhiò Madara,
infuriato come non mai in vita sua perché qualcuno aveva corrotto Naruto con
lascive pratiche sessuali prima di lui!!!
Ma prima che i due vendicativi Uchiha potessero
arruffare la chioma perfetta di Itachi coi loro colpi proibiti, due cazzotti
calarono sulle loro povere teste, mentre un biondino al limite
dell’autocombustione spontanea causata dalle imbarazzanti parole di Itachi.
-Hentai!!! Cos’andate a pensare?! Quell’imbecille di
Itachi e i suoi dannati corvi!!! E con uno di quei uccellacci del malaugurio mi
ha trasmesso parte dei suoi poteri, facendolo entrare attraverso la mia
bocca!!! Era solo una delle sue stupide illusioni del cavolo, voi Uchiha col
vostro stupido Sharingan siete dei maniaci sessuali!!!- urlò loro contro
Naruto, i due vendicatori tirarono un’invisibile sospiro di sollievo, la
Kitsune era ancora al sicuro, perciò avrebbero cominciato immediatamente con un
bello sterminio di massa, solo per tenere al sicuro il Dobe/Urusai e il primo
della lista sarebbe stato sicuramente Itachi!!! Il bel moro sentendo ben due
presenze inquietanti alle spalle commentò con la sua solita flemma, capace di
far perdere anche la pazienza a un santo.
-E io cosa avevo detto? Gli ho messo il mio uccello in
bocca per trasmettere i miei poteri a Naruto-kun; che Madara fosse un pervertito
era noto nelle cronache del Clan, ma tu otooto, mi meraviglio della tua
condotta sconcia!!! Non pensavo fossi un tale maniaco sessuale e dire che ti
avevo educato così bene, otooto!!!- fu la sconsolata considerazione
finale di Itachi.
-Sei tu che sei contorto e perverso!!! Sapevi
benissimo che avremmo frainteso i tuoi sproloqui da maniaco
pervertito!!!- commentò imbarazzatissimo Sasuke, era in momenti come
questi che ricordava perché lo voleva morto, oltre al fatto che aveva
sterminato il Clan, s’intende.
-Uccello o Corvo sempre di un pennuto si parlava o mi
sbaglio? Su Sasu-chan, non ho sfiorato il tuo prezioso Naruto-kun … almeno per
ora … - concluse un divertito Itachi, notando come il viso arrabbiato del
suo adorato fratellino passasse dal bianco Orochimaru al rosso Gaara, forse era
la volta buona che il colorito di Sasuke sarebbe apparso un po’ meno cadaverico
del solito.
Il diretto interessato stava per ribattere
stizzosamente che non gliene fregava un cazzo con chi scopava il Dobe quando
Madara lo sbatté contro al muro per fronteggiare quel Genio del Male di Itachi.
-Se in tutti questi anni non sono riuscito a deflorare
l’Urusai è solo colpa tua!!! A causa del Rinnegan è sempre riuscito a sfuggire
a tutti i miei attacchi, anche allo Sharingan Ipnotico e devo ringraziare solo
te per tutti questi anni di frustrazione sessuale!!!- gli urlò contro il
Capoclan degli Uchiha sull’orlo di una crisi di nervi.
-Prego non c’è di che!- gli rispose con non
curanza Itachi, mentre sorseggiava con tranquillità il suo tè ignorando
bellamente l’isteria di Madara.
-Chi è che vorresti deflorare, tu lurido porcospino
hentai?!- gli urlò contro Naruto prendendolo a calci, ma le parole di
Itachi gelarono entrambi.
-Quando hai sviluppato il Rinnegan per la prima volta,
Naruto-kun? Il mio potere sarebbe potuto emergere solo in un momento di estremo
pericolo … - chiese improvvisamente curioso Itachi al giovane shinobi
biondo.
-E’ successo due anni fa … - rispose esitante
Naruto arrossendo vistosamente, non da meno fu Madara che voltò il capo
stizzito per non incontrare lo sguardo del biondo eremita, mentre un lieve
accenno di carminio gli imporporava le guance.
Entrambi ricordavano molto chiaramente quando il
potere di Itachi era venuto in soccorso di Naruto …
FLASHBACK
DI NARUTO&MADARA
Il cuore di Naruto rischiava di schizzargli fuori dal
petto per il terrore, per più di un anno, da quando era giunto dal futuro,
aveva cercato di scongiurare l’avvento nefasto di Quel giorno … il giorno in
cui Madara Uchiha e Hashirama Senju si sarebbero scontrati per aggiudicarsi il
titolo di Hokage … quel era il giorno in cui il Seme dell’Odio sarebbe stato
piantato e col tempo sarebbe sbocciato il tetro fiore rosso della Morte che con
le sue radici nere si sarebbe nutrita del sangue delle persone care a Naruto e
questo non l’avrebbe MAI permesso!!!
Aveva visto Izuna e Tobirama, rispettivamente fratelli
minori e braccio destro di Madara e Hashirama, discutere preoccupati e le
uniche volte che i due si rivolgevano la parole era per dividere i rispettivi
fratelli (idioti) maggiori dall’ammazzarsi l’un l’altro e dal veleno che
grondava nella accuse e dei sospetti che i due Clan si lanciavano
sull’imminente colpo di stato da parte dei loro avversari, Naruto capì che
doveva intervenire ADESSO o sarebbe stato troppo tardi!
Grazie alle arti eremitiche poteva sentire il loro
chakra turbinare minaccioso come una tempesta a una decina di chilometri di
distanza dal Villaggio, pronto a travolgere ogni forma di vita al suo passaggio.
Col cuore in gola, finalmente Naruto vide lo scontro
titanico fra i due capiclan, ma nel suo cuore non vi era paura, ma una rabbia
talmente violenta da togliergli il respiro: era a causa di questi due uomini
che la sua vita e quella di molti altri stava per trasformarsi in u incubo
senza fine.
Grazie all’aiuto di Kyuubi****** che durante la loro
permanenza nel passato aveva aiutare il suo cucciolo in ogni modo possibile,
fece fluire il suo possente chakra nel corpo del cucciolo e fu un grande
piacere per la Volpe sentire che anche quel santarellino di Naruto poteva
covare del genuino rancore nel suo cuoricino puro per coloro che avrebbero
distrutto il suo mondo.
Naruto finalmente riuscì a dividere quei due
grandissimi bastardi di Madara e Hashirama, entrambi sanguinanti e col fiato
corto, sembravano pronti a riprendere lo scontro da un momento all’altro e i
loro occhi erano talmente carichi d’odio reciproco che Naruto risultava
invisibile al loro sguardo, ma l’Uzumaki non era certo un ninja che passava
inosservato e usando la Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo, un
migliaio dei suoi cloni pestarono a sangue e con una certa soddisfazione
i due malcapitati Capiclan e quando finalmente i due decisero di
arrendersi, Naruto fece loro la solita ramanzina.
-Dovreste vergognarvi!!! Voi siete i Capiclan dei
Senju e degli Uchiha, siete le loro guide e DOVETE dare loro il buon esempio e
non passare il tempo a tentare di uccidervi!!! Quando capirete che le vostre
stupide rivalità faranno solo del male alla vostra gente?! Il vostro stupido
odio finirà col distruggere tutte le loro speranze di una vita
migliore!!!- completamente sfinito, Naruto fece per andarsene quando
Hashirama lo afferrò per le spalle e con occhi supplicanti disse al biondino.
-Perché Naruto? Perché stai con gli Uchiha? Loro sono
dei pazzi fanatici, amano solo il potere, il sangue e la guerra, ma tu sei
diverso da loro … vieni da noi … io … io sarei più che felice di accoglierti
nel nostro Clan, dopotutto il piccolo Arashi Namizake faceva parte del mio Clan
quindi tu dovresti stare con noi e non con quei … - il Capoclan Senju non
riuscì ha pronunciare l’ennesimo insulto al Clan rivale perché Madare gli
fu nuovamente addosso.
-Non lo toccare!!!- e ricominciarono a lottare
sotto allo sguardo shockato di Naruto … non litigavano per la supremazia della
guida del villaggio … ma … per lui!
Naruto fremette di rabbia tanto che le sue iridi
divennero rosso sangue e non c’era alcun bisogno che Kyuubi lo istigasse alla
violenza, visto che essere trattato alla stregua di un giocattolo da quei due
idioti lo faceva incazzare a morte e quale migliore occasione per sfogare la
sua ira se non ridurre entrambi come due zampogne?
Alla fine sia Madara che Hashirama chiesero pietà al
biondo sennin … vi starete chiedendo come mai Naruto malmenasse
indiscriminatamente sia l’Uchiha che il Senju, visto che quest’ultimo era il
nonno della sua adorata Oba-chan?!
Se un qualunque altro ninja di Konoha fosse tornato in
dietro nel tempo non ci avrebbe pensato due volte ad allearsi con Hashirama
Senju, il venerabile primo Hokage, per distruggere definitivamente Madara
Uchiha, nemico giurato della Foglia … ma Naruto Uzumaki non era un qualunque ninja
di Konoha.
Se era vero che Madara Uchiha nel futuro sarebbe stato
la causa di ogni disgrazia del povero Naruto, dal sigillare Kyuubi dentro al
suo corpo di neonato alla caccia spietata di Akatsuki per estrargli la Volpe,
Hashirama Senju, il venerabile primo Hokage di Konoha, aveva commesso un grave
crimine ai suoi occhi.
Aveva creato i Junchuurikuji.
Era stato Kyuubi, il primo giorno in cui erano
arrivati nel passato, a narrargli quello che Hashirama aveva fatto ai suoi
fratelli: a quel tempo i nove Bijuu scorrazzavano liberi per questo mondo,
devastando e uccidendo come catastrofi naturali ogni patetica forma di vita che
intralciasse il loro cammino, crudeli e spietati nella loro demoniaca bellezza,
ma quando Hashirama divenne Hokage, grazie ai suoi immensi poteri
soggiogò otto dei nove Bijuu, per farne dono gradito alle altre
quattro nazioni ninja, creando un squallida pace fittizia sul sangue di quelle
fiere creature nate per essere libere e imprigionare la loro possente e
spaventosa essenza in quei corpi così fragili e piccoli era il crimine più
orrendo agli occhi di Kyuubi e quei luridi umani osavano definire loro Mostri!!!
Kyuubi si salvò per miracolo a quella mattanza grazie
ad un antico alleato orami dimenticato da tempo, la Volpe pianse amare lacrime
perché sapeva bene che non avrebbe mai più corso libera fra i prati erbosi al
fianco dei suoi fratelli al chiaro di luna o a lottare contro di loro per
stabilire che fosse il demone più potente, ma cosa ancor più tragica di tutte
aveva perso il suo piccolo raggio di sole, il suo cucciolo, per sempre.
E la solitudine divenne sofferenza trasformando il
fiero ed indomito Kyuubi no Yoko in un essere abbietto, un orribile demone
fatto di odio e rancore, pronto a travolgere ogni cosa sul suo cammino.
Ma poi il maledetto Yodaime lo aveva sigillato dentro
al suo stesso figlio, quella piccola prigione fatta di carne e sangue lo faceva
impazzire, lo stesso morbido profumo del piccino stomacava l’olfatto fine della
Volpe troppo simile a quello del suo carceriere.
Aveva goduto malignamente quando tutti disprezzavano
quell’esserino innocente per colpe che non aveva commesso ed era ironico
pensare che quegli stolti odiassero il loro salvatore.
S’irritava immensamente vedendo quanti sforzi
inutili quel dannato moccioso facesse per farsi accettare da quelle nullità e
di come resisteva alle sue suadenti lusinghe per farsi liberare da quella
dannata prigione e cosa più assurda di tutte, Lui, Kyuubi no Yoko, il demone
più spietato al mondo, si era affezionato a quel moccioso così tanto che ora
era diventato il suo nuovo raggio di sole, il suo cucciolo.
Perché Kyuubi sapeva bene che assieme ai Bijuu c’erano
anche degli umani che condividevano la stessa infame sorte dei nove demoni,
uniti nel dolore e nella morte, l’unico modo che le due sfortunate creature
avevano per sopravvivere a quel mondo crudele ed ipocrita che li odiava era
unire le forte e ora il suo cucciolo aveva il disperato bisogno di un alleato e
Kyuubi era stato più che felice di donargli le sue zanne e i suoi artigli per
quell’impresa.
E per quanto il suo cucciolo fosse un tipo fin
troppo buono e gentile con tutti, sapere che Hashirama aveva contribuito a
rendere la vita dei Junkuurikuji un inferno in terra, compresa quella di
Naruto, non avrebbe certo potuto perdonare a cuor leggero il primo Hokage e
sapere che se lo contendeva con Madara, non aiutava certo a farselo piacere.
Anzi era tutto l’opposto.
-Madara sarà anche un pazzo psicopatico, maniaco della
guerra e con degli occhi inquietanti … - il suddetto Uchiha mise un
broncio stizzito a quelle ingiuriose parole sui suoi splendidi occhi
color del sangue - … ma è stato lui ha trovarmi ferito e stanco sul
campo di battaglia, mi ha curato, nutrito, mi ha offerto la sua ospitalità ed è
per tutte queste ragioni che io rimarrò assieme agli Uchiha, su questo non sono
disposto a discutere e per quel che riguarda Arashi,VOI Senju avete lasciato un
orfano, un povero neonato di soli tre giorni di vita in un squallido lettino
d’ospedale, senza una famiglia che si occupasse di lui, che lo amasse … - amare
erano le parole di Naruto e se i due Capiclan credettero parlasse del suo
giovane nonnino, in realtà era alla sua triste infanzia che si stava riferendo.
-Madara, per quanto scorbutico e sociopatico per
natura, ha accettato di accoglierlo nella sua casa e sempre su mia richiesta,
ha preso sotto la sua protezione tutti gli orfani di guerra che VOI Senju avete
abbandonato a loro stessi!!! E tu osi definirti un buon Capo?! Anche
quest’idiota a i suoi mastodontici difetti, ma io rimarrò con gli Uchiha,
non devo rendere conto a nessuno dei due e se la cosa non vi sta bene, andate a
farvi fottere!!!- i due Capiclan rimasero leggermente basiti dai
rimproveri del biondo sennin, ma Madara, che come al solito aveva reinterpretato
le parole del biondo in un modo tutto suo ovvero non capendoci un’emerita mazza
e cominciò a ridere sguaiatamente verso l’abbacchiato Hashirama.
-Muuuaaahhh!!! Hai perso, miserabile Senju, Naruto è
solo MIO!!!- lo canzonò in maniera infantile e molto poco Uchiha, Madara,
mentre questi saltellava felice intorno al povero Hashirama.
Davanti a quella visione surreale Naruto fu
completamente svuotato dall’ira che lo pervadeva fino a pochi secondi prima,
quasi scoppiando a ridere … per quanto Madara fosse ancor più glaciale e
spietato del Teme nella maggior parte dei casi, quel Baka nascondeva un lato di
sé veramente esilarante e che sembrasse tirar fuori solo in presenza del bel
biondino … ma le parole guardinghe di Kyuubi spensero il suo piccolo sorriso.
“Perché ti ostini a restare accanto a Madara?E’un
essere infido e senza cuore, lui vuole la tua morte e rendermi schiavo
del suo volere è l’unico scopo della sua vita, manchiamo solo noi affinché
raggiunga il suo obbiettivo, questo non devi dimenticarlo mai, Naruto”
Naruto chiuse per un istante gli occhi e entrò nella
gabbia della Volpe per incontrala faccia a faccia.
“Anche se hai ragione c’è qualcosa che non quadra … un
particolare che mi sfugge, perché Madara farà tutte queste cose orrende nel
futuro? Quello che conosciamo noi, per quanto stronzo e psicopatico, non è
neanche lontanamente malvagio come l’uomo dal volto mascherato … e se fossero
due persone differenti?”
“Non posso sbagliarmi cucciolo, il loro odore è
identico! Stai in guardia!”
E con questo funesto avvertimento la Volpe si rintanò
nei meandri della sua prigione, lasciando Naruto con un crescente senso
inquietudine.
Prese quell’idiota di Madara per il colletto e lo
trascinò via dal campo di battaglia, prima che lui e Hashirama decidessero di
riprendere a litigare.
Mentre s’incamminavano sulla via del ritorno, Madara
era particolarmente silenzioso.
La mano di Naruto che stringeva la sua, trasmetteva al
corpo di Madara un calore intenso e lo strano litigio avuto con Izuna la sera
prima continuava a perseguitarlo:
-Che cazzo stai dicendo Izuna?- urlò Madara
mentre sbatteva contro al muro il suo adorato fratellino con l’intenzione di
fracassargli il cranio se solo s’azzardava a concepire altre oscenità da
sperimentare su Naruto.
-Sei crudele, nii-san! Voglio solo divertirmi un
pochino con Naruto-kun … non hai idea di quello che gli farei ogni volta che si
spoglia davanti a me per rinfrescarsi dopo un allenamento o quando nel cuore
della notte va a farsi una nuotata nel lago quando crede che nessuno lo veda …
se nel tuo sangue scorre il ghiaccio, non significa che io debba reprimere le
mie esigenze di uomo, non ti pare?- gli rispose maliziosamente Izuna,
leccandosi il labbro sanguinante.
Un rabbia cieca pervase il corpo di Madara … adorava
suo fratello, avrebbe ucciso per lui, ma la brama del possesso che sentì nella
sua nel reclamare Naruto per sé gli fece andare il sangue al cervello.
Nessuno poteva toccare Naruto.
NESSUNO!!!
A parte lui …
Il potente destro di Madara schizzò sul volto di
Izuna, mancandolo di pochi centimetri … e mentre la calce del muro e il sangue
di Madara macchiavano il pavimento, un sorriso felice apparve sul minore degli
Uchiha.
-Finalmente l’hai ammesso, nii-san … ti sei accorto di
provare qualcosa per lui, non è vero?- aveva rischiato la pelle sfidando
le ire del suo fratellone, ma ne valse la pena … Madara era tutto per lui e per
Izuna non era stato solo un fratello … gli aveva fatto da padre e da madre
quando i loro genitori erano morti; l’aveva protetto contro il mondo spietato
degli shinobi quando era ancora troppo debole per difendersi da solo; era stato
il suo maestro e il suo migliore amico; era la guida del Clan e Izuna voleva
solo una cosa per lui … che fosse finalmente felice e a Izuna
piaceva credere che Naruto era sceso dal cielo per realizzare il desiderio del
minore degli Uchiha.
Quella constatazione ad alta voce fu una mazzata in
piana faccia per Madara … davvero a lui piaceva quel Urusai di prima categoria?
Quel divoratore di Ramen senza fondo? La causa primaria di quell’ulcera
perforante che il povero Capoclan degli Uchiha sentiva all’altezza dello
stomaco ogni volta che Naruto gli sorrideva?
Si … ma c’era una precisazione importante da fare.
Madara Uchiha non amava Naruto Uzumaki, semplicemente
non poteva sopravvivere senza di lui.
Senza i suoi occhi.
Senza i suoi sorrisi.
Senza il suo profumo che sapeva di sole.
Naruto era il suo Sole e senza di lui Madara era come
un cieco che vagava senza meta nella landa desolata della sua anima, un luogo
freddo e triste che solo Naruto poteva illuminare e riscaldare semplicemente
con la sua sola presenza.
E non avrebbe permesso a nessuno di portaglielo via,
nemmeno agli dei del cielo o ai demoni dell’Inferno!!!
Ma le parole di Izuna lo scossero da quell’epifania.
-Ma devi sbrigarti, nii-san … i tuoi occhi sono
talmente concentrati su Naruto che non ti accorgi nemmeno che molti atri
sguardi sono puntati sul tuo bel biondino e se non stai attento te lo
porteranno via!- lo ammonì severamente Izuna.
E quando il giorno seguente stava raggiungendo quel
logorroico di Hashirama, il Capoclan dei Senju, e quell’idiota di Hiatari,
severo Capofamiglia degli Hyuga, per discutere su barbose e inutili quisquiglie
riguardanti il villaggio, li vide completamente assorti nella contemplazione di
un Naruto seminudo, intento ad allenare i suoi piccoli allievi: il Senju
maniaco seguiva come ipnotizzato ogni dispettosa gocciolina di sudore che
andava ad intrufolarsi nei pantaloni del biondo, mentre quel pervertito dello Hyuga
aveva addirittura il Byakugan attivo!!! E non erano certo gli unici a mangiarsi
con gli occhi il SUO biondino!!!
Se non voleva impazzire completamente o sterminare
l’intero villaggio con le proprie mai, il suo Clan compreso, doveva reclamare Naruto
per sé, così nessuno si sarebbe azzardato a sfiorare una sua esclusiva
proprietà, l’unico piccolo dettaglio che ancora mancava per realizzare il suo
piano geniale era rendere partecipe il bel biondino della sua decisione
insindacabile … e quale momento migliore di quello?! Erano nel bosco, erano
soli e nessuno poteva sentirli e Madara prese la sua decisione fatale in
quell’istante.
Naruto si sentì afferrare improvvisamente per la
spalla e venne sbattuto con violenza contro il tronco di un albero da Madara.
Naruto pensò che Madara volesse picchiarlo per
vendicarsi di lui.
Ma Madara non voleva picchiarlo … voleva soltanto
baciarlo.
Naruto Uzumaki era un ragazzo che aveva dentro di sé
talmente tanto amore da donare al prossimo che ogni tanto temeva di esplodere
se non poteva esternarlo al mondo intero, ma contemporaneamente ne era
prepotentemente assetato al punto di cercarne ovunque anche solo una piccola
stilla con cui dissetarsi … ma la vita era stata avara con lui perché
Naruto non aveva mai conosciuto i molteplici significati della parola Amore.
Quando era un bambino solo e triste aveva cercato
ostinatamente l’Amore e l’Affetto di due genitori che non aveva mai visto negli
abitanti del Villaggio della Foglia, ma i suoi grandi sorrisi venivano ricambiati
con l’odio e il disprezzo per una colpa mai commessa.
Quando era un adolescente strafottente e turbolento
credeva di aver trovato l’Amore Vero e Romantico nella dolce e stucchevole
Sakura-chan, ma ogni volta che tentava di donarle tutto se stesso, la rosa lo
picchiava selvaggiamente, calpestando con la sua superficialità i suoi puri e
sinceri sentimenti.
Aveva sofferto atrocemente quando Sasuke aveva tentato
di uccidere l’Amore Fraterno che Naruto provava per lui, perché per l’Uchiha la
sua stramaledetta vendetta era più importante del loro legame e questo per
Naruto era peggiore di una pugnalata al petto.
E anche se ora tutti lo ammiravano e l’osannavano per
le sue eroiche gesta, Naruto era arrivato al punto di credere di essere una creatura
immeritevole di quell’Amore con la A maiuscola.
Ma quando Madara inchiodò il corpo di Naruto contro il
tronco di quell’albero immobilizzandogli le braccia, strusciandogli con forza
un ginocchio fra le sue cosce chiuse e mordendogli prepotentemente il labbro
inferiore Naruto sentì sul proprio corpo le brucianti fiamme della
Passione e della Lussuria scaturite dallo sfregamento del corpo di Madara col
proprio; quel giorno Naruto scoprì cos’era l’amore Fisico e Passionale.
Sentendolo strusciarsi lascivamente contro il suo
corpo, Naruto Uzumaki comprese cosa significava essere Desiderato per la prima
volta nella sua vita, si sentiva confuso ed accaldato come quando mescolava il
suo chakra con quello incandescente di Kyuubi, ma stranamente quel calore intenso
scaturiva dal suo basso ventre fino a ustionargli le guance; il suo respiro si
spezzava e accelerava quando sentì la lingua di Madara tracciare il contorno
dei tendini del suo collo brunito lasciando dietro di sé scie di saliva
bollente e mentre una mano curiosa s’intrufolava sotto alla maglia per
esplorare quella pelle ambrata e inviolata, sentiva il sussurro caldo ed
eccitato dell’Uchiha penetrargli nell’orecchio come una preghiera infinita.
MIO … questa
era l’insistente litania che Madara ripeteva impazzito a Naruto, tentando di
trascinarlo con sé, fra un bacio e un morso, in quella dolceamara follia.
Se all’inizio il nostro biondo ninja rimase
sopraffatto sotto i colpi di quell’assalto focoso, quello stato confusionale
fatto di languore ed eccitazione in cui Naruto era caduto cessò immediatamente
quando sentì le dita di Madara che tentavano d’intrufolarsi oltre la barriera
dei pantaloni, dove nessuno altro l’aveva mai toccato, facendolo cadere nel
panico più totale.
Con tutta la forza che gli derivava dall’imbarazzo e
dalla rabbia per essere trattato alla stregua di un mero giochino sessuale su
cui sfogare le proprie voglie, Naruto spinse via Madara puntandogli le
mani sul petto, per mettere una distanza di sicurezza tra lui e la fonte del
suo profondo turbamento.
-Io non sono una TUA proprietà, non osare toccarmi mai
più Uchiha!!!- ringhiò adirato Naruto all’indirizzo del Portatore dello
Sharingan, mentre con una mano si sfregò violentemente le labbra umide e gonfie
sperando di cancellare il sapore intenso del suo assalitore.
Naruto pensò ingenuamente che le sue dure parole
sarebbero bastate a tener lontano le mani sfrontate di Madara dal suo corpo,
impedendo all’Uchiha di sconvolgergli l’anima e i sensi.
Madara invece non aveva alcuna intenzione di fermarsi.
Adirato come non mai nel sentirsi respinto in maniera
così violenta dal suo Naruto, la rabbia, l’umiliazione e gli ormoni
presero il sopravvento sul quel poco di buon senso che possedevano gli Uchiha e
lo Sharingan Ipnotico brillò come una promessa di atroce vendetta nei suoi
occhi.
Naruto si sentì imprigionare dinnanzi a quello sguardo
implacabile e con suo sommo orrore scoprì di non riuscire nemmeno a muovere la
punta delle dita.
Un torrente d’insulti irripetibili tentò di sgorgare
dalla sua bocca di rose, me persino della voce era stato privato dal suo
carceriere.
Era totalmente immobilizzato.
Senza nessuna via di scampo.
E davanti a tutta quella feroce brama di possesso che
straripava dal corpo di Madara, la Paura prese il sopravvento su Naruto.
“Ti prego aiutami, Kyuubi!!!” lo implorò disperatamente Naruto che si dibatteva
invano dalla costrizione di catene invisibili e dalla mani avide dell’Uchiha
che esploravano senza consenso e pudore il suo corpo tremante.
“Non posso, Cucciolo!!! Quel bastardo ha imprigionato
anche me!!!” urlò furibondo il
demone che non poteva donare il suo chakra letale a Naruto per schiacciare quel
verme sotto ai suoi sandali; si dibatteva ferocemente nella sua angusta gabbia,
mordendosi e graffiandosi, disperato perché non riusciva nemmeno a proteggere
la purezza del suo piccolo raggio di sole da quel lurido bastardo senz’anima.
Per la prima volta nella sua immortale vita Kyuubi
pregò tutti i Kami del cielo affinché quell’orrore fosse risparmiato al suo
cucciolo o che si consumasse il più velocemente possibile e poi ci avrebbe
pensato lui alla pena adatta a quel verme, giurò a se stesso Kyuubi: avrebbe
vendicato Naruto facendo a pezzi Madara, l’avrebbe divorato molto, molto
lentamente … anche se sarebbe stata solo una mera consolazione davanti a quello
straziante dolore che stava per infliggere a Naruto solo per soddisfare le sue
infime parti basse.
Madara era ormai privo di qualunque freno inibitore e
sapere che Naruto era in suo totale potere, che non poteva respingerlo in alcun
modo, lo eccitava da morire.
Come un affamato davanti ad un lauto banchetto,
l’Uchiha non perse tempo e cominciò a gustarsi il piatto principale: denudò il
petto scolpito del giovane sennin per accarezzarlo ed esplorarlo a proprio
piacimento, era così bello e innocente che un’intensa fitta di godimento
attraversò il corpo già eccitato di Madara tanto da fargli mordere a sangue il
collo brunito di Naruto per soffocare l’urlo di piacere che stava per uscire
violento dalla sua gola.
Osservò immensamente compiaciuto quel marchio
indelebile e sanguinante su quella pelle, così tutti avrebbero saputo a chi
apparteneva Naruto.
Cominciò a strattonargli rudemente i pantaloni;
impazziva al pensiero di poterlo vedere senza nessun ingombrante barriera di
stoffa addosso … era impaziente di toccarlo, assaggiarlo, possederlo
completamente … presto le sue dita e qualche altra parte del suo corpo
avrebbero varcato la soglia del paradiso, pensò eccitato Madara mentre
finalmente si liberava di quegli inutili indumenti che lo separavano dalla sua
agognata meta e finalmente strinse con forza la carne soda del gluteo nudo di
Naruto.
Lo sollevò da terra con estrema facilità e si strusciò
fra le sue gambe divaricate, sentire le cosce di Naruto che lo stringevano in una
calda ed umida morsa lo faceva impazzire lentamente e poco importavano a Madara
delle lacrime di disperazione che rigavano il viso insolitamente pallido di
Naruto o del sangue che colava dalle sue labbra nel tentativo di non farsi
baciare dall’Uchiha, quelli erano solo insignificanti dettagli … non c’era il
tempo per inutili e lunghe spiegazioni pseudo romantiche, anche perché Madara
era uno vero schifo con le parole e in special modo con dichiarazioni d’amore
ed essendo un tipo estremamente fisico trovava molto più romantico far godere
il suo compagno fino a farlo svenire che doverlo stordire con stomachevoli
frasi riciclate di San Valentino … col tempo Naruto avrebbe capito a chi
apparteneva di diritto e si sarebbe arreso al suo volere, lui non poteva essere
di nessun’altro e Madara sapeva che si sarebbe strappato il cuore con le
proprie mani piuttosto che saperlo insieme a qualche essere indegno anche solo
di guardarlo perché nessun’altro poteva amarlo con l’adorazione di Madara.
Ma tutte questi sentimenti d’amore, seppur contorti,
Naruto non poteva conoscerli e mille emozioni contrastanti rischiavano di
mandare in pezzi la sua psiche: la Paura, l’Umiliazione , la Debolezza di
Spirito e la Rabbia per non essere in grado di fronteggiare la violenza
di Madara, rischiava di schiacciarlo completamente e di farlo arrendere senza
lottare … fu proprio in quel momento, quando tutto sembrava perduto, che sentì
qualcosa cambiare dentro di lui …
Come il rumore di una sfera di cristallo che
s’infrange sulla roccia, quello stesso suono si propagò dentro al suo corpo con
la stessa intensità del tuono nella tempesta … per un istante Naruto temette
d’aver aperto il cancello di Kyuubi tante era la potenza che sentiva scorrergli
nel sangue, ma lo stesso demone era sorpreso quanto lui perché il suo chakra
rosso ritornò a scorrere impetuosamente nelle vene del suo Jinchuuriki come
lava incandescente e Kyuubi finalmente capì … l’eredità di Itachi si stava
manifestando nel momento del pericolo.
L’astuto Uchiha aveva immaginato che il suo cucciolo
non avrebbe potuto affrontare lo Sharingan Ipnotico dell’Emo Scemo alias Sasuke
e così aveva preventivamente lasciato una parte dei suoi poteri in modo che
l’Uzumaki potesse combattere alla pari con quell’anatra isterica!
Con tutta probabilità aveva predisposto il rilascio
del suo chakra nel corpo di Naruto nel caso si fosse trovato davanti lo sguardo
senza perdono dello Sharingan Ipnotico di Sasuke, ma non aveva certo previsto
che sarebbe stato il Madara del passato a sperimentarne gli effetti e nemmeno
il genio dei geni Uchiha avrebbe potuto prevedere gli effetti sbalorditivi del
suo azzardato gesto.
Quel chakra estraneo che scorreva libero nel corpo di
Naruto non attivò nessun tipo di protezione contro la diabolica arte oculare
degli Uchiha, come aveva calcolato Itachi, ma andò a mutare profondamente la
natura stessa del chakra naturale di Naruto.
Il suo corpo, già alteratosi in passato per adattarsi
alla presenza di Kyuubi al suo interno, era quindi abituato ad adattarsi in situazioni
critiche e quindi reagì alla presenza del chakra di Itachi evolvendosi in
maniera tale da contenere un nuovo potere.
Naruto conosceva quella bene forza terribile perché ci
si era già scontrato in passato uscendone miracolosamente intero … era la
stessa forza che proveniva dal senpai Nagato.
Era il potere oculare del Rinnegan … e ora, grazie ad
Itachi, quella forza scorreva potente nel suo corpo e Naruto comprese che
l’aveva fatto per permettergli di fronteggiare Sasuke, ma adesso era un altro
il suo nemico.
Libero di contrastare lo Sharingan Ipnotico e ora era
libero di far a pezzi Madara nel modo che più gli aggradava!
Perso completamente nel voluttuoso mondo dei sensi,
Madara era intento a leccare la clavicola arrossata di Naruto mentre le sue mani
scendevano sempre più in basso, quando una forza invisibile lo sbalzò
violentemente lontano da quel corpo sexy, inchiodandolo a terra come prima
aveva fatto con Naruto.
Con uno sforzo disumano riuscì a sollevare il capo
dalla polvere e ciò che vide lo sconvolse ed eccitò enormemente.
Uno splendente e selvaggio Naruto, nudo ed
adirato come un dio dei tempi antichi, lo sovrastava con divano furore per
quell’affronto imperdonabile, sbeffeggiando il suo Sharingan con lo sguardo
implacabile del Rinnegan.
Sua madre, prima che morisse, soleva spesso
raccontargli da bambino che il loro Clan discendeva direttamente da colui che
aveva creato le arti ninja, l’Eremita delle Sei Vie, un essere che trascendeva
il divino in quanto nessuno poteva sconfiggerlo e l’unica caratteristica
peculiare che possedeva erano i suoi occhi, di un intenso viola che ricopriva
l’intero bulbo oculare con cerchi concentrici bianchi che si espandevano dal
centro dell’occhio.
Gli occhi di Naruto erano completamente diversi dalla
descrizione di sua madre, ma poteva percepire il loro soverchiante potere
strisciargli sulla pelle, come a volerla dilaniare un pezzo alla volta … si era
dunque attirato le ire di un dio?
Ma a Madara non importava di divenir maledetto dal
cielo, l’unica cosa a cui anelava spasmodicamente era sentire nuovamente il
calore sensuale del loro messaggero divino scaldargli il corpo e il cuore
gelidi da tempo e se fosse dovuto sprofondare all’Inferno per quell’empio
desiderio, ci sarebbe andato col sorriso sulle labbra.
-Non. Farlo. Mai. Più!!! Lasciami in pace o ti
ammazzo,Uchiha!!! Giuralo!!!- lo poteva schiacciare come un insetto, era
infinitamente più forte di lui e in quel preciso momento provava un Odio
sviscerale per Madara.
Con un solo gesto avrebbe potuto sbarazzarsi di lui e
salvare il suo futuro, non c’erano testimoni e a Naruto sarebbe bastato solo
tendere una mano e cancellare l’arroganza da quegli occhi, ma c’era qualcosa
che continuava ad impedirglielo, dannazione!!!
Per quanto Kyuubi e lui stesso lo volessero morto, una
piccola parte del suo istinto continuava a gridargli che Madara doveva rimanere
in vita o se ne sarebbe pentito amaramente e il suo istinto l’aveva sempre
tenuto in vita fino ad ora e quindi, almeno per il momento, lo avrebbe lasciato
vivere … a patto che tenesse le mani a posto, s’intende!!!
Madara era ancora inchiodato al terreno, malconcio,
sconfitto ed eccitato, ma nonostante ciò l’Arroganza Uchiha nei suoi occhi non
si era spenta, anzi! Si era addirittura moltiplicata e impunemente contemplò
deliziato ogni centimetro di quel corpo splendidamente fottibile, non gli
importava nulla del castigo divino, Naruto sarebbe stato solamente suo, anche a
costo di scatenare l’inferno in terra se necessario.
-MAI!!! Sarai tu che dovrai rassegnati, Naruto: TU.
SARAI. MIO!!! Non c’è luogo in cui tu possa nascondermi al mio sguardo, non
importa quanto tempo mi ci vorrà per conquistarti, ma ti prometto che non mi
sfuggirai mai, mia piccola Kitsune … - e Madara sorrise, non come il
classico sorriso Uchiha che ti fanno accapponare la pelle, no signore! Questo
era carico di un desiderio così bollente e intenso che Naruto non poté che
arrossire, nonostante fosse in netto vantaggio sull’avversario.
Il nostro povero Naruto scoprì quel giorno una grande
verità sul Clan dello Sharingan: oltre a detenere il primato mondiale
sull’essere Emo, Scorbutici, Taciturni, Vendicativi e Psicopatici, gli Uchiha
erano anche degli Hentai di prima categoria!!! E visto che erano competitivi fino
alla morte e che se malauguratamente si mettevano in testa un obbiettivo ti
perseguitavano fino alla morte (solitamente la tua); il pensiero di sapere che
Madara Uchiha si era prefissato di mettere le sue manacce tentacolose sul suo
immacolato posteriore gli avrebbe tolto il sonno per parecchio tempo, anche
perché, ora che aveva palesato i suo intenti poco casti, avrebbe tentato
d’insidiarlo anche nel suo letto!!!
-Tu … brutto … Porcospino Hentai!!!- balbettò
imbarazzato Naruto, tanto che non riusciva nemmeno a trovare un insulto decente
per quell’animale in calore … con quello che restava dei suoi vestiti tentò di
coprirsi perché anche se non poteva toccarlo con le mani, il suo sguardo, più
penetrante di una lama, sembrava accarezzarlo dalla testa ai piedi, tanto era
intenso il suo sguardo.
-Te ne vai già, Na-chan? Che peccato, speravo proprio
che tu potessi aiutarmi col mio piccolo problemino … d’altronde è anche colpa
tua se mi sono ridotto in questo stato deprecabile … - disse
innocentemente Madara indicando la sua erezione insoddisfatta ancora racchiusa
nella divisa da combattimento.
Naruto se possibile divenne ancor più rosso della
pelliccia di Kyuubi davanti a simili oscenità, purtroppo l’Uchiha aveva capito
quanto era inesperto e adorava sadicamente metterlo in imbarazzo.
-Fottiti, Uchiha!!!- gli ringhiò contro un
Naruto imbarazzatissimo, doveva allontanarsi da quel dannato riccio in calore
di Madara il più presto possibile.
-Prima i verginelli, Urusai!!!- sghignazzò
divertito Madara e con nonchalance, sotto agli occhi esterrefatti di Naruto,
fece scendere una mano verso la sua erezione bisognosa di cure e fissando negli
occhi il suo bel biondino, cominciò a muoverla lentamente su e giù e man mano
che le sue fantasie erotiche su Naruto diventavano sempre più spinte, la sua
mano si mosse sempre più forte finché con un sospiro spezzato dal piacere
raggiunse l’orgasmo, il tutto a voce molto alta, in modo che la sua piccola ed
imbarazzatissima Urusai Kitsune non si perdesse lo spettacolo.
Naruto scappò via da quello spettacolo osceno prima
che Madara potesse raggiungere l’orgasmo, ma la sua voce roca ed eccitata che
invocava il suo nome, lo perseguitò nei suoi incubi, per molto, molto tempo …
FINE FLASHBACK DI NARUTO E MADARA
Naruto era veramente imbarazzato se ripensava a
quell’episodio e per una volta nella vita Madara ebbe la decenza di non
proferir verbo su quella vicenda … che in fondo avesse un minimo di pudore
anche lui?
Macché, quello non aveva neppure una morale!!! Ma
forse geloso e possessivo come tutti gli Uchiha si sarebbe fatto torturare a
morte pur di non rivelare i dettagli della sua vita amorosa …
Vita Amorosa? Quelle erano molestie sessuali!!!
Tentativi di stupro!!! Ecco cos’erano!!!
Come se non bastasse, in seguito a quel fattaccio gli
aveva dato il tormento con ancor più vigore in tutti quegli anni … e adesso,
proprio ora che era ad un passo dal raggiungere i suoi obbiettivi arrivava
anche Sasuke!!! Non gli bastava dover fronteggiare le mire di quel porcospino
hentai, no! adesso anche il Teme faceva il fidanzato geloso e isterico nei suoi
confronti!!!
Meno male almeno che Izuna e Itachi gli erano d’aiuto,
se no sarebbe impazzito … ehi, a proposito di Itachi!!!
Naruto si voltò verso l’ex-nukenin che ricambiò quello
strano gioco di sguardi con un sorriso: in passato Naruto lo credeva un nemico
di Konoha e la causa del tradimento di Sasuke, ma proprio grazie a quel
frammento del chakra dell’Uchiha nel suo corpo aveva appreso la triste verità
sul suo conto e avendo visto quanto era nobile e coraggioso, Naruto voleva
ringraziarlo del profondo del cuore.
-Itachi … io so tutto del tuo passato e volevo
ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me … - cominciò Naruto,
non sapendo da che parte incominciare quel discorso.
-Tu non mi devi niente Naru-chan … sono io devo
ringraziarti, perché solo tu potevi impedire al mio otooto di fare qualche
cazzata delle sue … - lo interruppe Itachi, ma un’idea birichina fece
capolino nella sua mente diabolica.
-Forse c’è una cosa che puoi fare per me, Naruto-kun …
io ti ho donato una parte dei miei poteri e ora sono notevolmente indebolito …
- cominciò a dire Itachi, facendo leva sul senso di gratitudine che
Naruto provava nei suoi confronti, infatti il biondino si morse un labbro
indeciso sul da farsi, finché, anche se a malincuore, gli disse:
-E se ti restituissi il tuo potere? Però non so come
fare, cioè l’altra volta un corvo è entrato nella mia bocca e francamente
vorrei evitare l’esperienza … - Naruto era piuttosto restio a farlo,
senza il potere di Itachi, avrebbe perso il potere del Rinnegan e oltre a
rallentare i suoi progetti per salvare il futuro, rischiava di soccombere allo
Sharingan Ipnotico di Madara e di conseguenza alle sue infuocate avance … ma
Itachi era appena resuscitato e non era giusto di privarlo di qualcosa che gli
apparteneva di diritto.
-Ma io conosco un metodo infallibile e molto più
piacevole per estrarre il mio chakra dal tuo corpo, Naruto-kun … - e senza
neanche lasciargli il tempo di cambiare idea, Itachi afferrò il bel biondino
per la nuca e gli ficcò la lingua in bocca, coinvolgendolo in un bacio umido e
appassionato.
Il cervello di Naruto era completamente in tilt e per
quanto non fosse un esperto in materia e che sicuramente avrebbe sterminato gli
Uchiha con le proprie mani quando si sarebbe ripreso, Itachi baciava proprio
bene … ma probabilmente la nostra Marmotta non era soddisfatta e con l’altra
mano libera cinse la vita di Naruto e se lo mise in grembo per avere un
contatto più intimo col suo corpo.
Quando per mancanza d’ossigeno Naruto si staccò da
Itachi, la povera Kitsune era inerte fra le sue braccia, ancor più rosso degli
adorati pomodori di Sasuke … e a proposito del suo otooto preferito ...
Mentre tutto gli altri ninja del futuro fissavano
basiti quella scena, chi imbarazzato, che un filino invidioso dell’audacia
dell’Uchiha, il suo adorato fratellino era letteralmente pietrificato dallo
shock, che il povero scoiattolo nel suo cervello fosse caduto dalla ruotina!?
L’unico che sembrava apprezzare quell’insolito
spettacolino porno soft era Izuna che continuava imperterrito a sorseggiava il
suo the divertendosi come un matto, ma a quanto sembrava il suo nii-san non era
del suo stesso parere.
-Per colpa tua non ho potuto dimostrare i miei
profondi e sinceri sentimenti a Naruto, scopandomelo in ogni angolo di palazzo
Uchiha e solo per questo meriteresti la morte!!! Ma visto che ora ti sei
ripreso i tuoi poteri, io e il piccolo Naruto-kun dobbiamo riprendere il
discorso che abbiamo interrotto due anni fa … - concluse Madara, il cui
sorriso lascivo e carico di sottintesi spaventò a morte il povero Naruto
… ora si che era nella merda totale!!!
Madara stava per afferrare Naruto e caricarselo in spalla
quando Itachi lo salvò in extremis esclamando:
-Ripensandoci, forse è meglio che tu tenga i miei
poteri ancora per un po’di tempo, Naruto-kun … - e stendendolo sul tatami
alla velocità della luce riprese a baciarlo focosamente come se non esistesse
un domani, anche perché il suo sconfinato intelletto gli suggeriva di star
lontano dal suo adorato otooto per un po’ di tempo, se non voleva essere
privato della sue parti intime!!!
Anche se con estrema fatica, Naruto riuscì a
levarsi di dosso quella Marmotta in calore di Itachi, scaraventandolo dalla
parte opposta della stanza con un potente calcio allo sterno; l’Uchiha atterrò
con grazia sul tatami con una capriola, leccandosi le labbra come per gustarsi
nostalgicamente il sapore unico di Naruto.
-Uchiha!!! Io vi ammazzo!!!- urlò adirato Naruto
con il Rinnegan che brillava minaccioso nei suoi occhi, ma con tutta
probabilità non sarebbe riuscito a squartare Itachi con le proprie mani.
Per un breve instante il povero Itachi deglutì
preoccupato che la lama della katana del suo piccolo otooto e il ventaglio di
Madara gli tranciassero la gola di netto e dalle loro facce truci non sarebbe
una cosa rapida ed indolore, ma essendo un Uchiha, cominciò a sghignazzare
divertito, fregandosene altamente del loro sguardo omicida, esordendo:
-Suvvia, era solo uno scherzettetto innocente … -
disse con allegria Itachi, mentre faceva l’occhiolino a Naruto, sprezzante del
pericolo che correvano le sue parti basse.
-Tanto più che una volta che cediamo i nostri poteri a
qualcun altro non possiamo più riprenderceli … - convenne Izuna,
stupito dall’ignoranza di suo fratello e Sasuke-kun in materia.
-Vuoi dire che l’hai fatto apposta per
baciarmi?- chiese sconcertato Naruto, preoccupato di fronteggiare un
altro spasimante meno violento, ma molto più subdolo ed astuto dei precedenti.
-Ovviamente si, Naruto-kun! E se vuoi approfondire il
discorso sarò più che felice di soddisfare tutte le tue curiosità … ma proprio
tutte … - sussurrò suadentemente all’orecchio di un imbarazzatissimo
Naruto.
Ma anche se moriva dalla voglia di fargli saltare
tutti i denti, Naruto era una persona riconoscente e in virtù di tutte quelle
volte che era sfuggito agli assalti di Madara, decise di salvare le labbra hot
di quella dannata Marmotta almeno per quella volta dalle ire di Sasuke e
Madara, stordendo i due iracondi Uchiha con due cazzotti ben assestati.
Itachi sghignazzò divertito dall’allegra scenetta e
fece per prendere la tazza di the sul tavolo, ma improvvisamente la vista
cominciò ad affievolirsi nuovamente mentre un dolore lancinante alla testa
gliela spaccava in due … questo era il prezzo per utilizzare lo Sharingan
Ipnotico … Sasuke spaventato, fece per soccorrere il suo nii-san, ma Naruto lo
precedette.
-Stupidi Uchiha col loro stupido Sharingan!!!-
bofonchiò irritato il biondino mentre accostò le mani sul viso pallido di
Itachi e rilasciò il suo chakra curativo.
Sotto agli occhi sbalorditi di Sasuke, Itachi aprì gli
occhi e con suo sommo stupore lui VEDEVA … non forme sfocate ed indistinte …
lui vedeva ogni cosa, i colori, il viso pallido di Sasuke … quanto era
cresciuto il suo petulante otooto! Lui ormai si era rassegnato alla sua
condizione di cecità permanente, ma Naruto aveva fatto il miracolo e gli aveva
ridato la possibilità di vedere nuovamente il mondo intorno a lui.
Pericolosamente vicino al commuoversi per la vista
ritrovata, Itachi fissò intensamente Naruto, stordito della bellezza
sconcertate dei suo occhi azzurri e stringendoselo al petto gli sussurrò:
-Grazie!- nascose il viso nel collo di Naruto,
per nascondere le lacrime di gioia, il nostro biondo ninja era imbarazzatissimo
da quello slancio di sincera gratitudine e quando capì che stava per baciarlo
per la terza volta, sfoderò l’ultima arma rimastagli.
Itachi stava per calare nuovamente sulle labbra
carnose di Naruto, chiuse gli occhi, ma quando sentì qualcosa di umido
toccargli il naso li riaprì di scatto …
Naruto aveva preso in braccio Arashi e piazzandolo
come uno scudo fra il suo corpo molestato e l’arrapato Uchiha, il piccino diede
un bacino sulla punta del naso di uno sbalordito Itachi …
L’animo nobile e puro di Arashi lo spingeva a fare
così ogni volta qualcuno del Clan Uchiha si faceva male e anche se non l’avrebbero
mai ammesso nemmeno in punto di morte, quei rudi e spietati assassini si
mettevano in fila per ricevere la “cura” speciale del loro piccolo angelo.
Se dapprima Itachi rimase con un palmo di naso,
facendo sbellicare dalle risate i ninja presenti e gongolare sadicamente i due
Uchiha Vendicativi feriti nell’orgoglio e alla testa, la nostra astuta Marmotta
sfoderò il suo sorriso più seducente e prendendo in braccio il piccolo Arashi
gli sussurrò dolcemente:
-Ripassa fra una decina di anni e poi riprenderemo il
discorso interrotto, Shi-kun … - gli occhi del piccolo Arashi si
trasformarono in due cuoricini pulsanti mentre si stringeva in stile koala al
petto caldo e solido dell’ex nukenin.
Il fascino Uchiha aveva fatto un’altra vittima!!!
-Tu, razza di Marmotta Depravata!!! Non insidiare il
mio piccolo Shi-chan con le tue proposte oscene!!!- gli urlò contro
Madara, entrato in modalità Mammina Isteriche che difende l’innocenza del suo
piccino dalle Marmotte Maniache, ma venne messo ko dal gancio destro di Naruto,
che riprendendosi il suo adorabile nonnino dalle grinfie pericolose di Itachi,
sibilò al malconcio Capoclan degli Uchiha.
-Tu sei l’ultimo che deve parlare, visto che sei il Re
degli animali in Calore, stupido Porcospino Hentai!!!- e così dicendo
prese il piccino fra le braccia, dedicandosi completamente a lui.
-E’ l’ora del bagnetto, Shi-kun!!!- trillò
Naruto, sapendo di far felice quel tenero diavoletto, infatti l’entusiastica
risposta di Arashi non si fece attendere troppo.
-Yeeehhh!!!- Arashi adorava sguazzare nella
schiuma, ma soprattutto amava schizzare il suo Papy d’acqua, bagnandolo dalla
testa ai piedi e poi era così divertente vedere la sua Mamy che tentava
d’infilarsi nella vasca da bagno assieme a loro di soppiatto, peccato però che
Papy se ne accorgesse sempre e che sbattesse fuori Mamy dal bagno urlandogli
contro qualcosa tipo “Polcospino Hentai” … certo che a volte i suoi genitori
erano proprio strani, ma lui gli voleva comunque tantissimo bene!!!
E mentre Naruto spariva dalla stanza per recarsi nel
grande bagno della magione Uchiha, Madara, ripresosi dal cazzotto micidiale
dell’Urusai, cominciò a sogghignare sinistramente e la faccia da maniaco che
gli deformava gli aristocratici lineamenti del viso, inquietò non poco i coraggiosi
shinobi presenti, in primis Sasuke.
-Io vado, otooto … c’è una missione di livello S che
mi aspetta, in bagno!- Izuna, sorseggiava imperterrito il suo the e
salutandolo con la mano gli augurò buona fortuna e possibilmente di ritornare
tutto intero perché il Clan aveva bisogno di lui, ma Sasuke non era dello
stesso avviso.
-Dove credi di andare, dannato bastardo!- sibilò
pericolosamente il Vendicatore, mentre portava una mano sull’elsa della sua
micidiale katana.
-Sicuramente Naruto-kun avrà bisogno del mio aiuto
cruciale per fare il bagnetto a quel piccolo nukenin di grado S … a quest’ora i
suoi vestiti saranno completamente bagnati fradici, attaccandosi alla sua pelle
brunita e per non congelarsi ulteriormente si immergerà in quel mare di bolle
di sapone con quella piccolo pesta … sarà coperto solo da un impalpabile strato
di schiuma e io non vedo l’ora di aiutare Naruto a togliersela di
dosso!!!- il racconto scandalosamente dettagliato di Madara fece cadere
in uno stato di trance erotica quello Scoiattolino Infoiato che viveva nel
cervello di Sasuke, facendolo imbambolare il Vendicatore degli Uchiha con
visione del Dobe nudo e coperto di schiuma che aveva un disperato bisogno di
qualcuno che gli palpass … cioè che l’aiutasse a lavargli la schiena …
Sfortunatamente Sasuke, ormai fermamente convinto di
essere caduto vittima di una sorta di Tsukuyomi a sfondo erotico, non
poté impedire a Madara di infilarsi di soppiatto nel bagno dove quel deficiente
del Dobe se ne stava nudo ed indifeso.
Fece per correre in suo soccorso, quando Izuna,
facendogli lo sgambetto, lo fece ruzzolare poco elegantemente a terra, col culo
all’aria, totalmente incurante se il Vendicatore della Stirpe si fosse fatto
male o meno.
Prima che Sasuke potesse incominciare a reclamare vendetta
per la millesima volta nella sua breve vita tentando uccidendo i presenti, non
con un Amaterasu, ma dalla noia, Izuna lo rassicurò sul destino incerto di
Naruto-kun.
-Non ti preoccupare Sasuke-kun, Na-chan è
perfettamente in grado di difendersi da solo dalla attenzioni del mio nii-san …
- disse Izuna con un sorriso e come profetizzato, si udì in lontananza un
boato e Naruto che urlava qualcosa tipo “Dannato Porcospino Hentai”
Madara atterrò sgraziatamente a terra, pieno di lividi
e con i capelli scompigliati e pieni di schiuma, ancora leggermente stordito
dai micidiali colpi di Naruto, disse solamente:
-Amore è Dolore!!!- e così dicendo perse
completamente i sensi!
-Povero il mio nii-san! E’ così sbadato e
maldestro!- disse Izuna che preoccupato per la sua salute, prese a
punzecchiare il fianco del fratello con un kunai, per vedere se respirava
ancora, poi rincuorato del fatto che fosse ancora vivo, si voltò verso i ninja
venuto dal futuro con un’espressione tutt’altro che amichevole, chiudendosi la
porta alle spalle per tagliare ogni possibile via di fuga ai loro ospiti.
-Visto che Madara non ci disturberà per un po’ di
tempo e che Naruto è impegnato con Arashi, gradirei fare una bella
chiacchierata con voi, senza interferenza … - dal volto di Izuna non
traspariva nessuna allegria, anzi! Una fredda determinazione trapelava dai suoi
occhi, deciso a carpire loro preziose informazione che lo volessero o meno ...
fu Itachi a fronteggiarlo col suo solito sangue freddo.
-E cosa vorresti sapere di grazia?- gli chiese
l’Ambu, totalmente privo della sua proverbiale gentilezza.
-C’è una cosa che devo assolutamente sapere da voi,
riguarda Naruto-kun e … - Sasuke, sentendolo pronunciare il nome del Dobe
e ancora livido di rabbia per essersi fatto fregare così facilmente da quel
dannato Uchiha schizofrenico, scattò subito come una molla e sguainando la
katana fu pronto a sferrare il colpo mortale, ma Itachi lo afferrò prontamente
per la manica del kimono.
-Prima sapremo cosa vuole sapere da noi, prima tu
potrai farlo a fette, otooto … quindi siediti e ascolta ciò che a da
chiederci- lo rimproverò dolcemente Itachi, ma Sasuke sembrava non
volesse saperne dell’autorità del fratello maggiore.
-Non darmi ordini e per la cronaca, a me non frega un
cazzo di cosa vuole sapere questo stronzo sul Dobe!!!- ovviamente Sasuke
non stava ragionando col cervello e forse lo Scoiattolino Infoiato si era
trasferito verso sud, pensò Itachi sospirando pazientemente e per calmargli i
bollenti spiriti lo fece cadere in uno Tsukuyomi dove una Sakura
particolarmente assatanata lo aveva legato nudo al suo letto e stava per
tingergli i capelli … di rosa!!!
E mentre il nostro fiero vendicatore era intento a
vomitare l’anima in un angolo della stanza per riprendersi da quelle terrificanti
visioni infernale, Izuna riformulò nuovamente la domanda che l’assillava da
molto tempo:
“Voglio sapere la connessione che c’è fra Naruto-kun …
e i nove Demoni Codati …”
ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:
Ladyash: Allora, come stanno i miei prigionieri … cioè
volevo dire i miei personaggi preferiti?
Madara-Porcospino: PERCHE’ SONO DIVENTATO
IO LA MADRE DI ARASHI?!
Ladyash: Perché è sempre Naruto a fare la parte della
mammina affettuosa quando ci sono bambini di mezzo e ho pensato che fosse più
originale se per una volta Naru-chan fosse il padre e tu la madre, non sei
d’accordo con me?
Madara-Porcospino: No, che non sono d’accordo!!! Io
sono un Uchiha e non esiste che io faccia la mammina!!! E chiaro?! Al massimo
posso essere il virile e dotato marito di Naruto, chiaro?!
Arashi-Pulcino: MAMY, IN BLACCIO!!!
Madara-Porcospino: Il mio tesorino!!! Vieni dalla mamm
… oh cazz … cioè volevo dire, cavoletti fritti!!! E’ tutta colpa tua, dannata
autrice!!!
Sasu-Scoiattolo: Muuuaaahhh!!! Ben ti sta, stupido
antenato!!!
Madara-Porcospino: Taci tu, che in tutte le fic mpreg
i tuoi figli ti odiano!!! Almeno io ad Arashi piaccio!!!
Susu-Scoiattolo: Tsé, stai a vedere,
dilettante!!!
Sasuke afferra Arashi per le ascelle portandoselo
all’altezza del viso, mentre sfodera un sorriso che dovrebbe essere
rassicurante, ma che ricorda vagamente quello da viscida serpe di Orochimaru.
Sasu-Scoiattolo: Allora che è il migliore tra noi due,
moccioso petulante!?
Arashi-Pulcino: UAAAHHH!!! NON TOCCALMI
BLUTTA PAPELA ANTIPATICA!!! LASENGAN!!!
E Sasu-Scoiattolo finì nuovamente a gambe all’aria,
con conseguenze catastrofiche per la sua geometrica e perfetta chioma.
Madara-Porcospino: Muuuaaahhh!!! Non potrai mai
battermi, sciocco pronipote!!! Naruto sarà solo mio!!!
Sasu-Scoiattolo: Povero illuso!!! Ti stai scordando
che sono stato io il primo a baciare il Dobe?!
Madara-Porcospino: Tsé, e tu quello lo chiami bacio?!
Io almeno ho ficcato la lingua in bocca all’Urusai e gli ho anche palpato il
sedere!!!
Itachi-Marmotta: Io l’ho baciato due volte!
Sai-Wolf/Kaka-Bau: Noi gli abbiamo visto il
pisello!!!
Izuna-Gatto: Io tutto il resto!!!
Gaara-Tasso: Io e Naruto abbiamo condiviso il medesimo
destino, quindi ci comprendiamo a vicenda e di conseguenza io sarò il primo con
cui farà del sesso!!!
Kyuubi-Doo: Ma io sono l’unico che gli sia mai
stato dentro!!!
Naru-Volpacchiotto: Ehi, ma nessuno che chieda la mia
opinione sul destino del mio posteriore?!
Tutto lo Zoo di animali in Calore: Sta zitto e
spogliati!!!
Naru-Volpacchiotto si sente tirare per una manica.
Arashi-Pulcino: PAPY!!! VOIO FLATELLINO!!!
Naru-Volpacchiotto sente una presenza
inquietante alle sue spalle.
Madara-Porcospino: Hai sentito cosa vuole il
nostro piccino, Naru-chan? Come genitori seri e responsabili abbiamo il dovere
morale di fare del sesso … tanto, tanto sesso … possibilmente selvaggio e senza
interruzioni, visto che mi devi tre anni di arretrati con gli interessi!!! E
siccome sono una persona democratica, sarai tassativamente tu che porterai a
termine la gravidanza!!!
Izuna-Gatto: Che bello, diventerò zio!!!
Naru-Volpacchiotto: Togli quelle mani di lì!!! E
poi questa non è una MPREG!!! E poi perché devo essere sempre io quello
incinto?!
Madara-Porcospino: Perché non si è mai visto un
Uchiha grasso per tutto il manga!!!
Naru-Volpacchiotto: Ma se provi a sfiorarmi con quei
tentacoli, ti giuro che sarai il primo Uchiha calvo del manga!!! E poi non sei
mica tu che decidi se devo rimanere incinto o no, ma l’autrice della fic!!!
Ladyash: E che problema c’è?! Posso sempre modificare
la trama!!! Kyuubi-doo, pensaci tuu!!!
Kyuubi-Doo: Sono il demone più potente dell’universo e
oltre a conoscere la ricetta segreta della salsa barbecue del Mc Donald’s
sono in grado di far rimanere incinto anche il protagonista dolce, carino
e fottibile di un manga palesemente gay!!!
Saku-Lumaca: Sei un demone malvagio e
bugiardo!!! Non è vero che nel manga sono tutti gay!!! E sono certa che prima o
poi mi sposerò col mio principe azzurro alias Sasuke-kun!!!
Kyuubi-Doo: La verità è che tutti i ninja delle
serie, da Suna a Konoha, pur di non avere dei figli cessi con i capelli rosa,
hanno preferito puntare al culo di Naruto!!! Persino Orochimaru in punto di
morte preferirebbe giocare con Kabuto al moribondo e il ninja medico, piuttosto
che farsi sfiorare da te per salvarsi la vita!!!
Oro-Serpe: E’ la verità!!!
Saku-Lumaca: Voglio Morire!!!
Turro il resto dello Zoo in Calore: Vuoi una
mano?
Naru-Volpacchiotto: Che cavolo fai, Baka!!! Non
spogliarti!!! E poi chi lo dice che devi essere proprio tu, colui a cui cederò
la mia verginità?! E l’autorizzazione dell’autrice c’è l’hai?!
Il diabolico Uchiha dona sottobanco all’autrice un
Itachi-Marmotta legato come un salame con un bel fioccono rosso e nient’altro addosso
…
Madara-Porcospino: Perché Madara è un bravo ragazzo!!!
Uno stinco di Santo, praticamente!!!
Ladyash: Avete la mia benedizione!!! Andate e
moltiplicatevi!!! Ma vi prego: niente bambini coi capelli a culo di papera!!!
Io vado a scartare il mio regalo in separata sede!!!
Naru-Volpacchiotto: Sarà, ma secondo me in questo
momento assomigli molto di più ad uno Stinco di Porco!!!
Arashi-Pulcino: YEEEHHH!!! VOIO
TANTI FLATELLINI!!!
NOTE:
* Lampo Giallo è un riferimento al soprannome che gli altri
ninja avevano dato a Minato, il figlio di Arashi, in quanto ideatore della
Dislocazione Istantanea, cioè una tecnica che mediante appositi kunai con
sigilli collocati in determinati luoghi gli consentiva di arrivare lì
all’istante, con questa tecnica sconfisse più di cinquanta ninja in un colpo
solo, approfitto della nota per parlare del personaggio di Arashi, anche se
l’autore non l’ha mai descritto ne sappiamo il suo vero nome, il nonno di
Naruto è comunque un personaggio presente nella storia di Kishimoto (se no
Minato come veniva fuori?), ho provato a cercare un nome più originale di
Arashi, visto che in diverse fanfic è stato molto usato, ma era l’unico
azzeccato, in quanto significa “Tempesta” riferimento al nome di Naruto e col
fatto che l’elemento del suo chakra è il vento.
** Quando leggete le battute di Arashi ricordatevi che
essendo un bimbo di tre anni parla in modo un po’ sgrammaticato e pronuncia
la L al posto della R
*** La parola genio, oltre a significare persona
dotata di un’intelligenza fuori dalla norma (tipo Itachi) può indica anche il
classico genio che vive nella lampada, ovvero uno spirito (a volte maligno) il
cui sinonimo è anche demone e chi è più diabolico di Kyuubi?
**** La leggenda dell’Eremita delle Sei Vite, narra di
colui che creò le tecniche ninja esistenti nel mondo di Naruto, grazie al
Rinnegan possiede tutte le sei alterazioni del chakra, noto anche come il primo
Junchuuriki della storia, ma questa parte la tratteremo in un secondo tempo …
egli ebbe due figli, il maggiore era colui che credeva che la pace poteva
essere raggiunta con la Forza, mentre il minore credeva nell’Amore, la
preferenza che l’Eremita ebbe col secondo figlio scatenò la guerra fratricida
tra i due fratelli, i discendenti del prima fratello erano gli Uchiha mentre
quelli del secondo i Senju (anche se l’autore non l’ha mai specificato
chiaramente secondo me, a parte gli Uchiha, il resto della Foglia
appartiene al clan Senju) quindi anche se alla lontana Sasuke e Naruto sono
imparentati!!!
***** Se ricordate bene, quando Itachi e Naruto si
incontrano per l’ultima volta, il maggiore degli Uchiha lascia una parte dei
suoi poteri a Naruto e per farlo usa uno dei suoi corvi, che entra appunto
nella bocca di Naruto!!!
****** Solitamente Kyuubi viene catalogata come
demone femminile, ma per me la somma Kitsune è una degna compare di Sesshumaru
e Kurama, quindi nelle mie fic sarà sempre un demone maschio, capirete più
avanti il perché … sappiate solo che sarà estremamente collaborativo con
Naruto, non per bontà del suo cuoricino nero, sia mai, ma perché al suo giusto
tornaconto nell’aiutare il nostro Na-chan …
RINGRAZIAMENTI:
Reader:Mio caro, anche se Naruto è
indubbiamente più grande e figo, ma deve sempre vedersela con gli Uchiha e
quelli non ne vogliono sapere di stare sotto se si tratta di conquistare le
chiappe del bel biondino!!! Quello che ti posso dire è che Sasuke, anche se più
piccolo ci proverà ugualmente con Naruto, ma solo dopo essersi messo d’accordo
con lo Scoiattolo che vive nel suo cervello e il piccolo roditore è un po’ più
sveglio del Vendicatore, fidati!!! Ovviamente Madara non starà lì a guardare
senza fare nulla, vedrai!!! Per Kyuubi c’è un discorso a parte, ma lo vedrai
nel prossimo capitolo, spero che ti sia piaciuta la spiegazione del Rinnegan,
meno male che c’è quel grand’uomo di Itachi a salvare la situazione!!! Comunque
non ti preoccupare, Naruto si farà rispettare oltre ad acquisire altri
spasimanti al suo seguito e che la figura di Arashi ti sia piaciuta … come
sempre attendo con trepidazione il tuo commento, mi raccomando fammi sapere
cosa ne pensi del capitolo!!!
Sara90:Mia cara, spero che aver risposto in parte alla tua
domanda sul passato di Naruto, ma nei prossimi capitolo verrà fuori un pezzo
alla volta e vedrai i personaggi che tirerò fuori!!! Prometto di farti morire
dalle risate è una promessa!!! Naruto se va avanti così comincerà a chiedermi
una cintura di castità!!!
Skadi:Solitamente
Itachi e Izuna in formato super deformed si siedono sulla mie spalle e mi
suggeriscono che pene atroci infliggere ai loro adorati fratellini un capitolo
alla volta (verso gli ultimi capitoli capirete perché Izuna e Itachi vanno così
d’accordo) ed è in casi come questi che sono felice di essere figlia unica!!!
Sono sempre felicissima di far sorridere la gente con le cose assurde che
scrivo, almeno mi guadagnerò il paradiso, ma vedrai che nel prossimo capitolo
ci saranno un personaggio molto divertente che già conosci, ma io lo
reinterpreterò a modo mio (e spero che le sue fan non mi uccidano!!!) Ripeto,
per me non è un caso che Tobi alias Madara abbia una maschera arancione, vedrai
che il tempo mi darà ragione e alla fine del manga Sasuke beccherà Naruto che
se la spassa con un redento Madara … così impara a mollarlo per tre anni per
quel maniaco di Orochimaru!!! Spero cheil capitolo ti sia piaciuto, al prossimo!!!
Agito:Naruto ha si la tutina alla
Rock Lee, ma è nera ed attillata … sbavamento collettivo!!! E devi contare che
al momento nel neo villaggio della Foglia ci sono i guerrieri più potenti della
storia, quindi sai che fatica tenerli a bada tutti? I Senju sono impestati, ma
gli Uchiha sono peggio … hai ragione su Izuna e te ne accorgerai nel prossimo
capitolo, ma in fondo è un bravo ragazzo … molto infondo!!! Spero che la
spiegazione del rinnegan ti abbia convinto, mi raccomando fammi sapere come ti
è sembrato il nuovo capitolo!!!
May Des:Scusa il ritardo, ma come
puoi vedere il capitolo è bello lunghetto!!! Sono perdonata? Mi raccomando,
fammi sapere se è stato di tuo gradimento!!!
Yuko Chan:Mia cara, non preoccuparti già il fatto che
recensisce è per me una fonte d’immensa gioia!!! Come avrai notato io adoro
torturare gli Uchiha!!! A parte Itachi … Izuna è un Uchiha atipico, ma lo
vedrai nel prossimo capitolo e sia lui che Itachi si divertono un mondo a
torturare i loro rispettivi fratelli!!! All’inizio è abbastanza sul drammatico,
ora sto dando sfogo alla mia vena demenziale e sadica, ma verso le battute
finali ritorneremo ad essere molto seri, ma non ti preoccupare, posso dirti che
ci sarà l’happy end … ovviamente solo per i superstiti!!! Muuaahhh, come mi
diverto a torturare i personaggi!!! Spero che questo capitolo sia stato di tuo
gradimento, alla prossima!!!
RubyMcDoll:Me molto lusingata!!! Ormai qui è diventato uno zoo
di animali in calore e il povero Naruto è sull’orlo di una crisi di nervi!!!
Spero che il nuovo capitolo sia all’altezza delle tue aspettative!!!
SoRifan:Mia
cara, per ora il Master è solo temporaneamente sospeso, ma prossimamente i
nuovi capitoli li vedrai su Nocturne Alley e Manga.it; ma avevo questa fic su
Naruto che mi martellava il cervello è ho dovuto scriverla!!! Ma prometto che
non sarà così lunga … effettivamente è incasinata anche per me che la scrivo,
ci sono molti salti temporali, ma preferisco mettervi i flasback più
significativi che raccontare per filo e per segno cos’è successo a Naruto in
qeusti tre anni!!! Spero che apprezzerai il piccolo Arashi, anche lui come noi
odia profondamente Sasuke (tu guarda che coincidenza), ma vuole tanto bene alla
sua mammina (NdMadaraperché devo essere
io la mamma della pulce? NdLadyashTaci
e cambia il pannolino a Shi-chan) Izuna è molto legato a Naruto per ragioni che
scoprirete in seguito e sappi comunque che c’è un motivo se Izuna e Itachi vanno
così d’accordo, comunque Naru-chan ha tantissimi spasimanti e Sasuke e Madara
dovranno sudare parecchio se voglio arrivare all’agognata Ghinda D’Oro ovvero
le chiappe di Naruto!!! Naruto con la divisa da AMBU è da sbavo e la tua amica
potrebbe fare Izuna che ha la stessa pettinatura di Sasuke ma ha l’armatura
molto più bella di quel kimono imbarazzante dell’Emo Scemo (questo è il vero
nome di Sasuke) … se poi incontrate un Itachi credibile legalo con un bel
fiocco rosso e mandamelo qua … vedrai che lemon tirerò fuori!!! Spero che il
capitolo abbia raggiunto il tuo apprezzamento per la tortura ai PRESUNTI SEME
specialmente su Sasuke, io cerco sempre d’impegnarmi in nuove forme di tortura
al signor Colo di Papera, ma sono sempre aperta a nuovi suggerimenti!!! Mi
raccomando fammi sapere cosa ne pensi del nuovo capitolo, a presto!!!
Rebbytechnodipendente:Putroppo Tobirama e Izuna hanno un triste destino in
comune: avere due fratelli maggiori idioti!!! Pensa a tutte levolte che hanno dovuto impedire che si
ammazzassero a vicenda e di conseguenza l’evitare dello scatenarsi di una nuova
guerra … ora invece devono impedirgli di molestare il povero Naruto!!! Che
stress la vita dei fratelli minori!!! Izuna è molto, molto protettivo nei
riguardi di Naruto, ma si capirà meglio nel prossimo episodio, fammi sapere
cosa ne pensi!!!
Chibime88:Per quel che riguarda il 4 ed ultimo capitolo della
Harry/Draco è quasi ultimato, porta pazienza!!! Comunque scusami per il
ritardo, ma come puoi vedere il capitolo è molto lungo e spero di essermi fatta
perdonare!!! Mi raccomando, fammi sapere una tua opinione in merito al nuovo
capitolo, a presto!!!
Capitolo 5 *** L’OSPITALITA’ UCHIHA PUO’ ESSERE QUASI FATALE!!! ***
cap 5
L’OSPITALITA’ UCHIHA PUO’ ESSERE QUASI FATALE
Capitolo
5
Chiedo
umilmente perdono per il ritardo!!! Non sono
stata rapita dagli allieni, ho avuto solo un periodo
incasinato, ma come potete vedere il capitolo è bello lungo e spero di essermi
fatta perdonare e spero di riuscire ad aggiornare con più rapidità, detto
questo buona lettura a tutti!!! Fatemi sapere se il capitolo è stato di vostro
gradimento!!!
Il gelo invase i cuori dei nostri eroi … Izuna sapeva dei Bijuu … ma fin
dove si spingeva la sua conoscenza sulle Bestie Codate?
-Che cosa se sai tu, dei Nove Demoni?-la voce di Gaara era ancor
più tagliente del suo sguardo glaciale, mentre la sabbia cominciò
a vorticare all’impazzata per la stanza degli ospiti.
Anche gli altri ninja erano più inquieti per la
reazione di Gaara che per le parole di Izuna, persino Sasuke parve
turbato dalla reazione violenta del rosso e anche se non ne capivaa fondo la ragione, l’atteggiamento del Kazekage lo faceva incazzare da morire.
Gaara era una persona assai riservata e con un rigido
autocontrollo … ma quando si trattava dei Bijuu … quando si trattava della vita di Naruto, un’ira incontenibile gli ribolliva nel sangue; come
se Shukako, il demone Tasso della Sabbia, lo
possedesse ancora come un tempo, incitandolo a far strage di quell’essere
indegno d’un Uchiha che pretendeva di sapere il
segreto di Naruto.
Quel ninja pazzo, casinista e con un sorriso così
grande da sciogliere anche il ghiaccio era stata l’unica persona al mondo che
avesse avuto il coraggio di strappare il drappo nero della solitudine che gli
opprimeva l’anima, il suo sorriso gli aveva dato la forza per ricostruirsi una
vita migliore e la sua testardaggine lo avevano
salvarlo dalle grinfie della morte anche quando tutti gli altri avevano perso
la speranza.
NarutoUzumaki non era
semplicemente il primo ed unico vero amico che avesse
mai avuto nella sua triste vita …
Naruto ERA IL SUO SOLE … e se mai qualcuno avesse anche solo
osato torcergli un capello, che Kami avesse pietà
della sua anima, perché Gaaranon
ne avrebbe avuta affatto!!!
Ma c’era un piccolissimo dettaglio che rendeva il
tutto molto più complicato e dannatamente pericoloso in quel frangente.
Era lo sguardo penetrante di IzunaUchiha … era lo stesso sguardo che aveva Gaara quando qualcuno minacciava ciò che era d’importanza
vitale per lui … importante come Naruto.
-Devo constatare con rammarico che i Bijuu imperversano disturbati anche nel futuro, però ancora
non comprendo il comportamento irrazionale di Naruto
… -disse enigmaticamente Izuna,
come se stesse parlando con se stesso e non alla presenza dello sguardo
assassino di Gaara che voleva farlo a pezzettini
microscopici.
-Cosa intendi dire con
questo?- la voce del Kazekage era poco più che
un sibilo inudibile, ma più sferzante di una scudisciata in piena faccia.
Izuna, con lo Sharingan Ipnotico
che gli danzava inquietantemente negli occhi, sostenne finalmente lo sguardo
acquamarina del ninja dai capelli scarlatti.
-Non c’è bisogno che vi spieghi proprio nulla … quando
posso farvelo vedere con i vostri stessi occhi … -bastò
così poco per far cadere con estrema facilità i nostri eroi nella fitta tela
degli inganni creata della diabolica arte oculare degli Uchiha.
Non si trovavano più nella confortevole Sala degli
Ospiti rischiarata dalla tiepida luce crepuscolare, ma era una gelida notte
d’inverno, mentre spaventose ed agghiaccianti urla di
terrore riecheggiavano per tutta la valle della Terra del Fuoco.
Sakura si accasciò a terra terrorizzata, singhiozzando
senza alcun controllo davanti a quella visione da incubo, poco distante da lei Neji non si preoccupò minimamente di nascondere il tremore
che attraversava il suo corpo d’innanzi a quella scena raccapricciante e
persino il viso imperturbabile di Sai mostrava evidenti segni di paura di
fronte a quello spettacolo degli orrori.
Per Kakashi era come
rivivere quell’incubo per l’ennesima volta ma da sveglio e anche se all’epoca
era ancora un bambino persino Itachi ricordava le
urla disperate dei vivi e l’odore del sangue dei morti che per mesi aveva
impestato le strade di Konoha dopo quella notte di
morte e devastazione.
Sasuke l’aveva visto una volta sola col suo Sharingan e per poco tempo era riuscito anche a dominarlo,
ma vedere quell’essere immondo libero di portare l’Inferno sulla terra con la
sua splendida e letale forma bestiale era del tutto terrificante … ma
soprattutto realizzare finalmente che LUI PORTAVA
DENTRO DI SE’ QUELLA COSA MOSTRUOSAMENTE MALVAGIA gli
faceva accapponare le viscere dalla paura … anche se non sapeva esattamente di
chi o che cosa aveva paura di perdere …
Lo sguardo gelido di Gaara
non si scompose minimamente di fronte a quel macabro show di distruzione … lui
non aveva paura di quell’ammasso spropositato di chakra
malvagio, semplicemente perché fino a poco tempo fa anche il Kazekage ne aveva uno identico
sigillato al suo interno … e vedere la forma dell’incubo con cui Naruto era stato costretto a convivere fin dalla sua
nascita era fonte d’immensa tristezza per Gaara.
-Questa non è la prima volta che vedete una delle nove
Bestie Codate da vicino, vero?
O forse è la vista di questo Demone in particolare che vi turba così tanto?-la voce di Izuna quasi si
perse fra le urla disperate dei ninja del neo-villaggio della Foglia che
eroicamente tentavano di respingere quell’entità malvagia, portatrice di morte
e devastazione.
-No, è impossibile!!! Questa
è un’illusione!!! Ci hai intrappolati dentro a quest’incubo col tuo Sharingan!!!- lo accusò Sakura, incapace di credere
che ciò che stava vedendo in quel momento fosse davvero reale.
-Fra i suoi innumerevoli poteri, lo Sharingan ci conferisce il dono di poter condividere i
ricordi del nostro passato anche con altre persone … mi dispiace deluderti
Sakura, ma quello che stai vedendo è realmente accaduto all’incirca un anno
dopo la comparsa di Naruto e se non
sei disposta a credermi domanda a loro … - disse Izuna indicando i due fratelli Uchiha.
-Tra noi portatori di Sharingan
Ipnotico è impossibile nascondersi la verità a vicenda … -e con sommo sgomento di Sakura vide il volto grave di Itachi annuire impercettibilmente dando ragione al suo
antenato, ma il peggio doveva ancora venire.
Kyuubi no Yoko e le sue nove code si ergevano in tutta la
loro maestosa potenza, squassando le montagne, sradicando intere foreste e
inaridendo i fiumi; dove il suo crudele sguardo si posava tutte le più
elementari forme di vita si estinguevano davanti ai quei
occhi rossi pieni di odio e rancore, le urla delle sue vittime e il rumore
delle ossa frantumate dalle possenti zanne erano la musica più soave per le sue
orecchie, mentre il gusto ferroso del sangue umano saziava brevemente la sua
sete inestinguibile.
Il mondo intero era il suo esclusivo parco giochi e
gli insulsi umani che lo abitavano erano le sue bamboline preferite con cui
giocare per ammazzare la noia di un’esistenza immortale e se mentre ci si
sollazzava ne rompeva una o ne divorava un paio poco male, ci sarebbero sempre
stati altri villaggi di inutili umani con cui trastullarsi e quello che gli
sbarrava ora il cammino era solo uno dei tanti che aveva distrutto nel corso
dei secoli … anche se queste patetiche creature che si facevano chiamare ninja
non avevano la decenza morire in modo atroce e doloroso, proprio come piaceva
al demone volpe.
Anzi!
Questi miserabile avevano anche l’ardire di sfidarlo
apertamente e addirittura pretendere di sottometterlo ai loro voleri!!!Tsé!!!
Poveri stolti esseri inferiori!!!
Credere di poter sottomettere ai loro capricci il demone più potente dei Nove Bijuu!!! Neanche i suoi fratelli erano abbastanza potenti o
altrettanto sciocchi da pensare di fronteggiarlo in uno scontro diretto e
presto quell’aria quasi più pungente dei suoi artigli si sarebbe riempita della
sua sinfonia preferita: le urla di disperazione dei moribondi!!!
Quel demone era l’essere più malvagio e spaventoso che
avessero mai visto, ma sia i Senju che gli Uchiha erano determinati più che mai a non farsi
sgranocchiare da quella volpaccia malefica e per la
prima volta nella breve storia di Konoha i due clan,
eterni rivali, decisero di combattere fianco a fianco
e non solo: grazie alla formidabile Arte del Legno posseduta da Hashirama e dal potentissimo Sharingan
Ipnotico di Madara, i due Capiclan erano più che
sicuri di riuscire a dominare quell’ammasso ambulante di chakra
malvagio e di sfruttare tutta quella forza incommensurabile per usarla contro i
loro nemici … dovevano solo capire DOVE e COME incanalare tutto quel devastante
potere per sfruttarlo a loro vantaggio e dominare così su tutti gli altri
villaggi di shinobi …
E proprio mentre i due ninja leggendari stavano quasi
per imprigionare la possente Volpe a Nove Code con le loro tecniche migliori,
un gigantesco rospo vermiglio si parò di fronte ai due Capiclan, frapponendosi
alla loro agognata preda codata … ma le sorprese
erano solo all’inizio.
Con stupore e meraviglia di Madara,
una figura ammantata di rosso e arancione se ne stava fieramente eretta sulla
sommità della testa del rospo, fronteggiando senza paura quella gigantesca
fiera demoniaca dagli occhi di fuoco.
-Naruto … -Sasuke non credeva al suo Sharingan
… il Jinchuuriki stava affrontando il suo Bijuu, uno di fronte all’altro e a quanto sembrava anche Kyuubi sembrava turbato dal comportamento anomalo di quel
moccioso insolente.
Il demone non aveva mai incontrato un essere umano
così strano e sfrontato in vita sua!!! Non un uomo, ma
un ragazzino che ancora puzzava di latta osava sfidarlo!!! Non un tremito o un
singulto scuotevano la sua minuta figura che rimaneva immota in mezzo a
quell’inferno di fuoco, rendendolo più solido ed imponente della montagna alle
sue spalle.
Ma la cosa più incredibile erano i suoi occhi: quelli
del moccioso erano privi del terrore che tutti gli insulsi umani giustamente
gli tributavano ogni volta che la Volpe attaccava un villaggio, ma questo osava
addirittura incatenare il suo sguardo celeste al suo scarlatto, ma ciò che la
Volpe vide dentro a quei occhi lo scosse
violentemente:
Un dolore ed una tristezza
senza fine … per lui!
Come si permetteva quel … quell’irritante scricciolo
d’uomo compatirlo come se lui, il grande Kyuubi no
Yoko, fosse un cucciolo smarrito bisognoso di cura e protezione!? Lui era un possente demone millenario, spietato, crudele
e senza cuore che … Ma cosa diavolo stava facendo quel pazzo?!
Si chiese allibito il demone dalla nove code.
Lentamente, con mani malferme, Naruto
abbassò la zip della sua tuta arancione e sollevando
la cotta di maglia protettiva si denudò il petto mostrando al demone volpe il
suo segreto e la loro maledizione.
Sasuke sussultò sconvolto al gesto dell’Uzumaki
… lui sapeva cosa Naruto voleva far vedere a Kyuubi, il sigillo ottagonale … la prigione di carne e
sangue in cui il possente demone era destinato a marcire lì dentro in eterno o
almeno fino al momento in cui sarebbe dovuto soccombere definitivamente dopo la
morte di Naruto.
-Tu sai perfettamente cosa sta facendo Naruto in questo momento, non è vero Sasuke-kun?-gli chiese con voce mortalmente quieta Izuna, egli sapeva che anche gli altri ninja del futuro
conoscevano il significato di quel gesto apparentemente sconsiderato di Naruto, ma non era questo ciò che a Izuna
premeva sapere …
Kyuubi arretrò sconvolto, non poteva credere a quella
visione raccapricciante che i suoi occhi color del sangue stavano vedendo in
quel momento…
Lui … lui … ERA Lì DENTRO!!!
Sentiva il suo chakra
scorrere potente dentro alle vene di quel biondino, fiutava l’odore pungente di
zolfo e fiamme avvolgere quel ragazzino e vedeva … oh Kami,
VEDEVA il suo possente corpo rinchiuso aldilà di quel mostruoso sigillo,
confinato per sempre dentro a quel corpicino fragile e debole …
Era un’illusione, un incubo … non c’era altra
spiegazione razionale, quei ninja tentavano d’ingannarlo coi loro patetici trucchetti da circo e …
Gli occhi di quel ragazzino divennero del colore del
sangue, proprio come i suoi ... quei buffi baffetti che gli contornavano le
guance piene divennero solchi profondi come cicatrici, proprio come se fossero
il muso di una volpee con quei denti che
mutavano in affilate zanne sembrava proprio … la sua copia in miniatura!
Ma quando sentì un chakra di
fuoco spaventosamente potente straripare dal corpo di Naruto,
fin troppo simile a quello del demone volpe, ma privo della sua aura di
malvagità, Kyuubi ebbe paura per la prima volta nella
sua immortale esistenza.
Doveva farlo a pezzi, distruggere con i suoi stessi
artigli quel corpo così fragile che aveva il potere di terrorizzarlo … quello
era un avvertimento, una premonizione di un futuro nefasto per Kyuubi.
Ma quando stava per levare la possente zampa
artigliata per sferrare il colpo di grazia, la voce infinitamente triste di Naruto fermò il suo attacco.
-Kyuubi … vattene, ti prego … -la
voce flebile del giovane Sennin era carica di un
dolore straziante, non per i ninja feriti del villaggio … ma per la vita della
Volpe stessa!
Da che ne avesse memoria nessuno si era mai
preoccupato per la sorte di un demone malvagio come lui, ma quel ragazzino non
stava difendendo il villaggio dal suo attacco, stava proteggendo lui da quei
ninja che volevano catturarlo per fare di lui la loro arma di distruzione di massa
… quel moccioso voleva salvarlo!
Se da una parte il suo orgoglio ferito ruggiva per non
essere creduto all’altezza di difendersi da solo da un
manipoli di insignificanti umani, il suo istinto di demone gli diceva che quel
cucciolo era a conoscenza di eventi a lui ignoti e poi capì …
Quel ragazzo sapeva bene come lui fosse finiti
sigillato dentro al suo corpo, quindi significa che entrambi condividevano
quell’amaro fato, prigionieri l’uno dell’altro …
Kyuubi conosceva a fondo la malvagità umana, superava persino
quella dei demoni e quindi per quel moccioso, con un demone potente come lui
sigillato al suo interno, la sua esistenza sino ad ora sarà stata un autentico
inferno.
Fu allora che Kyuubi cambiò
per sempre il suo destino: il suo chakra malvagio si
placò all’istante, regalando un’ultima occhiata significativa a quel cucciolo
umano e nello stesso istante nella mente di Naruto
riecheggiò unavoce sepolcrale:
“Oh, ma non credere che sia finita qui, moccioso!!! Presto tornerò da te e allora mi dirai tutta la verità
oppure il tuo insulso villaggio scomparirà inghiottito dalle fiamme
dell’Inferno!!!”
Così parlò Kyuubi non Yoko,
allontanandosi nella notte e sparendo nell’oscurità.
Se i ninja del neo-Villaggio della Foglia esultavano
per lo scampato pericoloosannando Naruto come loro salvatore, Madara
e Hashirama non erano certo intenzionati a lasciarsi
sfuggire una preda così succulenta come la Volpe a Nove Code!
Ma il chakra di Kyuubi dentro al corpo del giovane Sennin
dei Rospi esplose come una colonna di fiamme attorno a Naruto,
lentamente si voltò verso i due Capiclan raggelandoli sul posto: se normalmente
il biondo ninja era una visione celestiale ora assomigliava più a un
sanguinario demone risalito dalle viscere dall’Inferno per punirli di tutti i
loro peccati; persino gli occhi celesti erano scomparsi lasciando il posto a
due braci ardenti.
Ora erano persino più rossi dello Sharingan
Ipnotico di Madara e anche la sua voce, solitamente
cristallina ed allegra come una cascata di montagna,
era più simile ad un ringhio animalesco che intimò ad entrambi un severo monito
che non avrebbero dimenticato mai per il resto delle loro vite:
“Se provate a toccarlo ancora, vi ammazzo!”
Persino Sasuke, davanti a
quello spettacolo straziante, fremette di rabbia davanti a tutta la sofferenza
che il Dobe aveva provato in quel momento, ma le
parole che Izuna pronunciò ebbero un effetto
devastante sul suo tanto decantato autocontrollo.
-Perché Naruto stava
piangendo in quel momento?-infine svelando ciò
che veramente voleva sapere … perché Naruto soffriva
per quella malvagia creatura demoniaca, portatrice di morte che aveva
tentato di annientarli tutti?
Il Vendicatore rimase pietrificato da quelle parole e
solo grazie all’utilizzo del suo Sharingan Ipnotico
allora le vide.
Copiose lacrime colme di disperazione tentavano di
scendere da quei occhi color del sangue, ma
l’infernale calore del chakra generato da Kyuubi le faceva evaporare all’istante al contatto con la
pelle, perché ad un Jinchuuriki non era concesso
nemmeno piangere per il suo triste destino.
Lo sguardo di Gaara,
solitamente impassibile, venne turbato da lacrime silenziose che scesero sul
suo viso insolitamente pallido … lui sapeva, solo lui poteva capire il
significato della sofferenza che Naruto provava in
quel preciso momento e pianse tutte le lacrime che il suo amato Sole non poteva
versare.
Quel triste ricordo scivolò via sospinto dalla tiepida
aria del tramonto riportando i ninja del futuro nella rassicurante solidità
della Stanza degli Ospiti di Villa Uchiha.
I loro visi erano pallidi e provati, come se avessero
combattuto loro stessi contro la temibile Volpe a nove code … loro sapevano
perché Naruto aveva agito in tale sconsiderata
maniera, ma sapevano altresì bene che nulla al mondo l’avrebbe fermato dal
vedere concretizzarsi davanti ai suoi occhi il peggiore di tutti i suoi incubi:
la distruzione del Villaggio della Foglia, la morte dei suoi
abitante, ma soprattutto un altro innocente che veniva sacrificato per
il bene supremo di Konoha, condannandolo ad una vita
fatta di odio e solitudine legando per sempre la sua esistenza a quella di un
demone.
MAI!!! Mai NarutoUzumaki avrebbe permesso
questo!!! Ora non era più un bambino indifeso, lui era forte, talmente forte da
poter cambiare il corso nefasto degli eventi con le proprie mani e col suo
credo ninja che lo sosteneva in ogni momento, quello di non arrendersi mai di
fronte a nulla, avrebbe cambiato il mondo degli shinobi
per sempre.
Gaara non aveva smesso di piangere, ma i suoi occhi erano
ancor più determinati del solito: ancora non sapeva quale fosse il piano di Naruto, ma
qualunque esso fosse lui l’avrebbe sostenuto in ogni modo, anche a costo di
radere al suolo tutti gli ostacoli che gli si sarebbero parati davanti.
-Allora, sto aspettando una risposta.-insisté Izuna, dai loro
visi sconvolti l’astuto Uchiha aveva dato risposta a
molti dei quesiti sul bel ninja biondo, ma contemporaneamente ne sollevava
molti altri.
-Cosa sta combinando quell’Usuratonkachi?-sbottò esasperato Sasuke,
lui voleva sapere cosa stava combinando il Dobe e
voleva saperlo subito.
-No, no, no Sasuke-kun! Non
è così che funziona questo gioco: tu dai una risposta a me e
io ne do una a te … ovviamente proporzionata all’importanza della risposta che
mi darai, s’intende … - lo canzonò allegramente Izuna,
sperando di far imbufalire il suo simpatico pronipote e farlo cantare come una
… papera!!!
Ma la voce glaciale di Gaara
smorzò ogni suo astuto piano.
-I segreti di Naruto
rimarranno tali finché non sarà lui stesso a svelarveli e se tenterai di
estorcerceli con la forza, ti ammazzerò con le mie mani … non ti darò un
secondo avvertimento, Uchiha … - i suoi
compagni di viaggio erano un filino spaventati, sembrava quasi essere tornato
il Gaara assassino di un tempo, ma Izuna invece di preoccuparsi della sua vita sorrise
amabilmente al rossino.
-Naruto è fortunato ad avere un amico come te, Gaara … tu faresti qualunque cosa per lui, vero?-gli domandò lo scaltro Uchiha.
-Tutto, per lui … -fu
la lapidaria risposta del Kazekage, ma Izuna sostenne senza paura lo sguardo di ghiaccio del
rissino.
-Allora io e te siamo uguali,
perché anch’io sarei pronto a uccidere per Naruto e
questo mi porta ad un’altra domanda, ma non temere, a questa potrai facilmente
rispondermi … siete venuti dal futuro per riportare Naruto
nel vostro tempo?- a quella spiazzante domanda i nostri eroi rimasero
momentaneamente senza parole: cosa potevano dire ad Izuna?
Che avevano viaggiato indietro nel tempo per sfuggire a quel pazzo megalomane
di suo fratello che dava la caccia a loro e a Naruto,
nonché il suo futuro assassino?
Dire la verità era fuori discussione, quindi Kakashi optò saggiamente per una mezza bugia:
-Ovviamente vogliamo che Naruto
torna a casa con noi … la sua vera casa, nel nostro tempo, a Konoha, è lì il suo posto … -era
vero che loro erano scappati dal quel folle di Madara,
ma ne Kakashi ne i suoi compagni avrebbero permesso
che Naruto rimanesse prigioniero in quel tempo
barbaro per sempre anche a costo di combattere contro l’intero Villaggio all’ultimo
sangue se fosse stato necessario.
-La sua casa, dici? Intendi forse quel cubicolo orribile
in cui a passato l’infanzia solo ed abbandonato? A me
risulta che del vostro splendido Villaggio sia rimasto solo un cumulo di
macerie … o non stupirti troppo Kakashi-san, Naruto ci ha parlato del suo passato, dettagliatamente:
quindi ti ripeto, cosa intendi per casa? Lui non ne ha mai avuta una nel vostro
tempo!-i ninja del futuro parvero sbigottiti
dall’espressione furiosa di Izuna, come una lupa
feroce che difende il suo cucciolo: davvero Naruto
gli aveva confidato la sua triste storia?
Forse Izuna non era a
conoscenza di tutti i segreti di Naruto, ma in quel
tempo era lui il suo miglior amico, il suo confidente più intimo e conosceva
molte cose del bel biondino: dagli ingredienti che Naruto
preferiva mettere nel suo ramen alla tristezza che lo
coglieva la sera, quando terminati gli allenamenti massacranti della giornata
sapeva fin troppo bene che non ci sarebbe stato nessuno ad accoglierlo con un
sorriso aldilà della porta del suo squallido monolocale.
Izuna sapeva scorgere la meschinità o l’ipocrisia
nell’animo delle persone e quando vedeva Naruto, lui
vi vedeva solo luce.
Per il giovane Uchiha, Naruto rappresentava la speranza di una vita migliore non
solo per il suo clan, ma anche per quell’accozzaglia di pazzi psicopatici che
tentava di far evolvere una manciata di casupole di fango in un vero e proprio
Villaggio degno di questo nome e possibilmente riuscire a far arrivare i suoi
abitanti alla vecchiaia con tutti gli arti integri e al loro posto!
A volte quasi credeva veramente che quello strano
ragazzo fosse stato inviato dal cielo per salvarli tutti … ma sopratutto gli
piaceva credere che quel biondino folle fosse venuto per suo fratello, per
salvarlo dalla brama di sangue che, presto o tardi, corrompeva inesorabilmente
tutti gli Uchiha … e ora non avrebbe certo permesso
ai cosiddetti “amici” di Naruto di portar via il
giovane sennin da loro, proprio ora che era ad un
passo dal realizzare quel miracolo che Izuna
attendeva da anni!!!
-Noi siamo la famiglia di Naruto!!! Noi siamo suoi amici e teniamo moltissimo a lui!!!-
ribadì caparbiamente Sakura, come sei lei o gli altri shinobi
della Foglia avessero un contorto diritto di prelazione sulla vita dell’Uzumaki, ma il gelido sorriso che Izuna
le regalò smorzò il suo spirito battagliero.
-Amici? Lui non ne ha mai avuti! Vi siete avvicinati a
Naruto solo quando vi ha dimostrato che la forza
incrollabile di quel suo strano modo di essere un ninjaera più grande del vostro disprezzo, facendovi vedere quanto fosse
piccolo e meschino il vostro animo grigio … - fu come se Izuna avesse schiaffeggiato tutti i presenti con le sue
ruvide parole cariche di biasimo, ma la sua voce cominciò a grondare di aperto
disprezzo quando i suoi occhi rossi si posarono implacabili sul volto pallido
della kunoichi dai capelli rosa.
-E tu? Tu credi veramente di significare qualcosa
d’importante per lui? Forse eravate amici d’infanzia, Sakura-chan?
Ah già, è vero!!! Se non sbaglio tu consideravi Naruto poco più che feccia quando eravate bambini, vero Sakura-chan? E quando vi hanno messo in squadra insieme tu
sbavavi dietro al mio bel pronipotino che ti ha
sempre considerato più inutile di un kunai
arrugginito, mentre Naruto, che si è sempre fatto in
quattro per te salvandoti il culo un milione di volte, era invisibile davanti
hai tuoi beiocchioni verdi,
dico bene? E’ un vero peccato che tu ti sia accorta del vero valore di Naruto solo quando ha incominciato a percorrere da solo
l’irto sentiero che porta pochissimi shinobi a
divenire Leggenda nel Mondo dei Ninja, dove ne tu e ne
nessun altro dei tuoi “amici” potrà mai sognare di raggiungerlo!- il
corpo di Sakura cominciò a tremare mentre stava per lasciarsi andare ad una
crisi di pianto isterico davanti a quell’amara verità: in tutti quegli anni
l’arrogante ragazzina aveva sempre bistrattato con cattiveria quell’angelo di Naruto, che aveva sempre risposto con un sorriso a tutte le
sue male parole, ma Izuna di certo non era un
santo ed erano tre anni che desiderava dare una lezione memorabile a
quella’insulsa ragazzina da capelli inguardabili!!!
Ma il suo sguardo grondò di odio puro quando si
posarono su Sasuke.
-E tu … tu … non sei nemmeno degno di respirare la sua
stessa aria! Come hai solo osato pensare di levare la mano sull’unica persona
che avrebbe dato tutto per te! Anche la sua stessa vita! E per questo, SasukeUchiha, io non potrò mai
perdonarti!-Izuna
conosceva ogni minimo dettagli della battagli nella Valle dell’Epilogo e mai in
vita sua aveva odiato così profondamente un membro del suo clan; chi toccava Naruto o la faceva soffrire, come aveva fatto Sasuke per inseguire il suo effimero sogno di Potere,
meritava solo una morte lenta e atroce, un destino orribile che Izuna sarebbe stato ben lieto di donare al suo caro
pronipote.
Sasuke sostenne quello sguardo scarlatto carico di disprezzo
col la stessa spietatezza, lui non doveva
giustificarsi con nessuno per le sue scelte di vita, perché quando un Uchiha ha un obiettivo da raggiungere nulla deve frapporsi
tra di lui ed esso.
Izuna gli regalò un sorriso sprezzante … quel pulcino
borioso e spennacchiato che si atteggiava a pericoloso falco era ancor più
cieco di Madara … aveva accanto a se il Sole, un
astro dorato che voleva solo scaldarlo dal gelo della solitudine, donare solo a
lui un mondo di luci e colori e nulla chiedeva se non restargli accanto per
sempre… invece quel’idiota aveva scelto di non
vedere, di non sentire, di nascondere la testa nel buco più viscido e
oscuro del pianeta per non rimaner accecato dai suoi caldi raggi, dai suoi
sorrisi … ma prima o poi si sarebbe accorto del tesoro che aveva perso e allora
sarebbe stato troppo tardi anche per lui, pensò ironicamente Izuna.
A onor del vero il fratello minore del Capoclan Uchiha non possedeva certo uno spirito puro e nemmeno
l’animo caritatevole di un pio monaco zen, come tutti i bravi Uchiha del resto: vedere Naruto
che gli sorrideva destabilizzava pericolosamente il suo ferreo autocontrollo,
quante volte era stato tentato di afferrare quello spirito libero come il vento
e stringerlo al petto per non lasciarlo mai andar via? Però c’era un piccolo
ostacolo che si frapponeva tra la sua mano e l’oggetto dei suoi desideri … suo
fratello.
Izuna sapeva che, anche se con gran fatica e infinita
tristezza, col tempo avrebbe imparato a convivere con la consapevolezza che Naruto non sarebbe mai stato suo … ma per Madara era già troppo tardi.
Se mai il biondino avesse posato il suo sguardo
altrove… o peggio, se fosse scomparso
improvvisamente davanti agli occhi del fratello, Madara
sarebbe impazzito completamente, Izuna lo sentiva e
aveva paura …
Perché allora, cosa ne sarebbe stato del loro mondo
senza la presenza luminosa e pacificatrice di Naruto?
Molto probabilmente sarebbe precipitato nel sangue e
nel caos più assoluto …
Izuna fu destato dalle sue infauste elucubrazioni mentali
quando sentì il sibilo della katana di Sasuke che
veniva sguainata dal fodero, l’Uchiha
sorrise diabolicamente: il suo sciocco pronipotino aveva deciso che quello era
un buon giorno per morire e lui non vedeva l’ora di esaudire il suo
desiderio!!!
Ma prima che i due Uchiha
potessero cominciare a squartarsi allegramente tra di loro, un insolito urlo di
guerra ruppe irrimediabilmente l’atmosfera drammatica che regnava nella stanza.
-GNUDOOOOO!!!- la vocina
squillante del piccolo Arashi assordò tutti i
presenti perchè in quel momento la piccola peste stava
facendo un dei suoi giochini preferiti: fuggire dal
suo bagnetto serale e scorrazzare liberamente per Villa Uchiha
tutto ricoperto di schiuma come una pecorella da tosare, mentre il suo adorato Papy lo inseguiva armato di asciugamano cercando di acchiapparlo.
-Ahaaa!!! Ti ho acchiappato piccola
peste!!!- esclamò trionfante Naruto, mentre
catturava quel coniglietto dispettoso di Arashi,
stringendoselo forte, forte al petto.
Ora la scena di per se
sarebbe anche stata anche buffa e divertente, ma in quel determinato momento
non lo era affatto.
Perché un Naruto nudo,
bagnato e assolutamente fottibile fece il suo trionfale ingresso nella stanza
degli ospiti … i lunghi capelli biondi adornavano le spalle possenti del sennin come un regale mantello dorato, lascive goccioline
d’acqua percorrevano quel petto brunito e quegli addominali scolpiti andando
poi a sparire maliziosamente dentro l’unica barriera che proteggeva le nudità
del biondino allo sguardo incandescente dei suoi compagni d’arme: solo un’insignificante e malfatto nodo teneva in precario
equilibrio una minuscola salvietta di lino, ormai bagnata e semitrasparente,
sul fianco destro di Naruto, chiedendo a gran
voce di essere strappata coi denti per mostrare al mondo intero il tesoro che
celava sotto di essa.
Izuna non sapeva se piangere per la castità forzata che
affliggeva la sua attuale vita sessuale oppure infischiarsene del buon senso:
si sarebbe caricato sulle spalle quel biondino sexy per possederlo senza tregua
finché non gli avesse fatto perdere la voce a forza di urlare dal piacere o
almeno era quello che avrebbe voluto fare, almeno finché suo fratello lo
avrebbe scovato e poi privato dei suoi preziosi attributi virili con un kunai arrugginito.
Kakashi dovette farsi pura violenza fisica per non sbavare
apertamente davanti al figlio del suo defunto maestro … oramai Naruto assomigliava sempre di più a Minato-sensei
e francamente lo Yodamine
era un gran bel pezzo di ninja su cui Kakashi
fantasticava già all’età di dodici anni e Naruto
stava venendo su forte e fottibile come suo padre!!!
I giovani shinobi del
futuro, ex nukeninItachi
compreso, invece tentarono eroicamente di arginare l’inarrestabile emorragia
nasale che li stava uccidendoli lentamente, anche se perire contemplando quel
torrido ed eccitante biondinoera un modo molto
eroico e piacevole di morire!!!
E Sasuke? Che ne pensava del
Dobe che si aggirava per Villa Uchiha
tutto nudo e bagnato?
Che era un idiota e si sarebbe beccato
una polmonite conciato così, oltre a rovinare tutti i tatami della dimora dei
suoi antenati bagnandoli!!!
Questa sarebbe stata la risposta sprezzante e bugiarda
del glaciale Vendicatore degli Uchiha … leggermente
diversa sarebbe stata la risposta sincera dello Scoiattolino
Infoiato nel suo cervello, se qualcuno avesse potuto udire la sua dolce vocina,
chiaramente:
SCOPIAMOCI CULETTO D’ORO SUL TATAMI!!!
ALLA CARICA, MIEI PRODI!!!
Questo sarebbe stato l’urlo di guerra del piccolo e puccioso roditore arrapato … ma ovviamente il glaciale Teme
si ostinava a negare l’intenso desiderio sessuale che i suoi ormoni impazziti
scatenavano nelle sue parti basse ogni volta che il Dobe
gli appariva davanti mezzo nudo e lo istigavano a possedere quel corpo
eccitante in molteplici posizioni che nemmeno Sasuke
sapeva di conoscere …
(Nota dello Scoiattolino
Infoiato:E’ il DNA Maniaco degli Uchiha che si sta risvegliando, genio!!!)
Ma visto che la vita di Naruto
non era abbastanza pericolosa, specialmente per le sue chiappe, il piccolo Arashi decise di movimentarla ulteriormente.
Quel piccolo nukenin di
grado S, per sfuggire alla presa salda del suo papino,
si aggrappo al bordo della salvietta umida legata alla
vita di Naruto come un koala bisognoso d’affetto e
sotto al peso di quella piccola peste, il nodo si sciolse.
Colto dal panico, Naruto
mollò la presa sul suo pestifero nonnino, che lesto come una volpina birichina,
scivolò tra le gambe del suo papino guastafeste per
fuggire trionfalmente con la salvietta bianca del suo biondo padre usata come
mantello da Hokage per scorazzare liberamente per
villa Uchiha ancora tutto nudo e insaponato!!!
Naruto ora era incazzato, bagnato e molto nudo mentre
inveiva contro quel bricconcello del suo nonnino … ma per gli altri ninja nella
stanza che stavano ammirando impunemente quelle splendide natiche dorate, che
osavano mostrarsi così sfacciatamente davanti ai loro occhi in tutta la loro
soda e regale rotondità, da sciocco Usuratonkachi
bardato con orridi vestiti anti-molestie arancioni si era improvvisamente
trasformato nel Dobe che Sorge dalle Acque per
Istigarli allo Stupro Collettivo …
Un brivido gelido attraversò la schiena nuda di Naruto e voltando leggermente il capo intravide alle sue
spalle gli sguardi allupati dei suoi compagni e parecchi sharingan
attivi … terrorizzato Naruto capì che stavano per
saltargli addosso come lupi famelici e nemmeno il Rinnegan
avrebbe potuto salvarlo questa volta … ma quanto tutto sembrava ormai perduto,
un eroe dalla scarlatta armatura e dalla chioma porcospinosaaccorse coraggiosamente in soccorso del ignudo e
biondo pulzello.
-IL CULO DELL’URUSAI E’ SOLO MIO!!!- urlò incazzoso il
Capoclan Uchiha, che fiondandosi sul corpo nudo ed
indifeso del bel biondino, lo nascose con la sua imponente stazza dagli sguardi
lascivi e carichi di desiderio degli altri ninja presenti nell’angusta stanza
degli ospiti.
Naruto avrebbe anche potuto ringraziare Madara
per averlo salvato da quella situazione molto imbarazzante, ma la gratitudine
del biondino sfumò immediatamente perché, oltre ad avvertire l’erezione
granitica del Capoclan dell’Uchiha sfregarsi contro
il suo fianco, quel bastardo gli stava anche palpando impunemente le natiche
nude col le sue gran mani calde e callose.
-Crepa, Dannato Porcospino Hentai!!!-
entrando in modalità eremitica, Naruto afferrò Madara per i capelli e scaraventò l’Uchiha
più maniaco dell’Universo fuori dalla stanza degli ospiti, facendogli sfondare
la parete di pietra con quella testa dura che si ritrovava ed infine
piantandolo nel terreno come un banano nano mal cresciuto!!!
I ninja venuti dal futuro ammirarono allibiti quel
capolavoro di botanica opera del Dobe, che fruttando
quel diversivo, né approfittò per sgattaiolare furtivamente nella sua camera
per arraffare un paio di vestiti ed evitare lo stupro da parte di qualche
allupato Uchiha … solo Izuna,
ormai abituato alle singolari manifestazioni d’affetto tra il nii-san e Naruto, poté ammirare,
sospirando languidamente, quel culetto sodo e mordicchiabile che si metteva in
salvo da un branco di maniaci assatanati, lui compreso!!!
-Ma che pessimi padroni di casa che siamo, nii-san!!!- esclamò Izuna, che ripresosi da quella estatica visione, tirò fuori
il suo fratellone dal terreno come se fosse stato una rapa gigante e sorrise ai
viaggiatori del tempo.
-Che ne dite di darvi a riposare? Immagino che i
viaggi nel tempo siano assai massacranti … Naruto
dormì per tre giorni di fila, quando Madara lo trovò
semisvenuto sul campo di battaglia … questa sera daremo un banchetto in vostro
onore, ma prima vi mostrerò le vostre stanze, prego da questa parte … -spiegò Izuna da perfetto
padrone di casa, guidando tra i tortuosi corridoi di Villa Uchiha
i ninja del futuro che al momento erano un tantino affamati, stanchi, sudati e
incominciavano anche a puzzare lievemente come caproni!!!
Ovviamente Madara, in
qualità di Capoclan Uchiha e quindi l’effettivo
padrone di casa, non ne voleva proprio sapere di accogliere sotto al suo tetto quel accozzaglia di miserabili ninja senza talento che
avrebbero potuto attentare all’integrità del sedere dell’Urusai
prima di lui, ma i suoi piagnistei vennero bellamente ignorati dall’adorabile Izuna che scorto i loro “graditi” ospiti nelle rispettive
camere.
Quando gli stomaci vuoti degli ospiti di Villa Uchiha incominciarono a protestare sonoramente per la fame,
un profumino invitante di riso speziato accompagnato da carne di montone e di
sakè alle rose riempì la casa, guidando i nasi sopraffini dei ninja venuti dal
futuro verso il salone dei banchetti.
Dopo essersi lavati e vestiti con morbidi yukata estivi con lo stemma del clan Uchiha,
i nostri eroi potere meravigliarsi dinnanzi ad ogni
succulento manicaretto preparato in loro onore … tranne Sasuke,
perché il Vendicatore degli Uchiha al momento aveva
una faccia decisamente incazzata e pronta per il massacro: indossava ancora il
suo kimono sporco e puzzolente confezionatogli da Orochimaru
in persona e non si era nemmeno lavare come tutti gli altri … ovviamente Izuna, che prese posto proprio accanto ad un splendido e
rilassatissimo Itachi, con estremo tatto e cortesia,
non mancò di fargli notare la sua scarsa propensione dell’igiene personale …
-Sasuke-kun, perchè puzzi più di un
cadavere in putrefazione!? Ti avevo preparato un bel
bagno caldo con delle essenze profumate rarissime … e perché non hai indossato lo yukata pulito che ti avevo
preparato personalmente? Spero che almeno la stanza che ho scelto appositamente
per te sia di tuo gradimento … -chiese Izuna dispiaciuto perché il suo giovane pronipotino
non apprezzava le sue gentilezze, mentre Kakashi e
gli altri ninja lo fissavano con aperto biasimo, Izuna-san
li aveva trattati come re e lo stronzetto dal culo di papera in testa faceva
pure il signorino altezzoso … e Sasuke non ci vide
più.
-Brutto bastardo psicopatico dalla personalità
multipla!!! Quando mi sono immerso nella vasca da
bagno l’acqua non solo era gelida, ma era pure quella unticcia della
sciacquatura dei piatti, poi lo yukata che mi hai
gentilmente fornito molto probabilmente era stato usato fino a ieri come
strofinaccio per i cessi e la stanza che mi hai assegnato probabilmente era la
latrina dei servi, perché a parte le quattro assi marce del pavimento c’è solo
un buco fetido, pieno di mosche e di altra melma non identificata!!!-
urlò a squarcia gola il maltrattato e puzzolente Vendicatore degli Uchiha … nemmeno Orochimaru era
mai stato così subdolo nei suoi confronti!!!
Tutti fissarono ammutoliti Sasuke
e poi volsero lo sguardo verso Izuna, nella speranza
che le parole del giovane Uchiha fossero solo frutto
della sua mente psicolabile.
-Itachi, ma che bello smalto viola che usi!!!
Me lo presti?- esclamò estasiato Izuna
ammirando quel bel colore ametista che brillava sulle unghie dello sterminatore
del Clan Uchiha, senza smentire nessuna delle accuse
di Sasuke … il sorridente braccio destro di Madara era un uomo decisamente pericoloso e disturbato!!!
Ma le lagne di Sasuke
vennero stroncate dall’arrivo di due cicloni dorati: il piccolo Arashi indossava unoyukata giallo decorato con dei coniglietti saltellanti
bianchi, mentre quello azzurro con le rotelle di ramen
che aderiva perfettamente al corpo di Naruto metteva
in risalto il suo incarnato brunito.
-PAPPA, PAPPA, PAPPA!!!-
trillò affamato il piccolo Shi-chan.
-CIBO, CIBO, CIBO!!!- reclamò
a gran voce Naruto che ormai sbavava dalla fame.
-Piantatela di fare casino, Dobe
e Mini-Dobe!!!- li
sgridò Sasuke, che compostamente si stava riempiendo
il piatto con ben cinque pomodori ripieni alle erbe.
-Chiudi quella fogna, fottuto nanerottolo!!!- lo zittì Madara, che si
presentò davanti ai suoi ospiti in assetto da guerra: tuta da combattimento
nera molto aderente, un grande vassoio carico di pietanze sistemato sulla
spalla e un grembiule da cucina rosso fuoco con lo stemma del Clan Uchiha cucito sul petto.
-MAMY, PAPPA!!!- gorgogliò Arashi, che si aggrappava con entrambe le manine al
grembiule della sua possente mammina, fissandola con i grandi occhioni scintillanti e un filo di bava alla bocca, in
attesa.
-ANCHE A ME, CIBOOO!!!- Naruto invece sbavava senza ritegno, stava per svenire
dalla fame e non vedeva l’ora di riempirsi la pancia.
-La cena è servita!!!-
disse orgogliosamente Madara, che da brava e
amorevole mammina … cioè da eccellente padrone di casa, cucinava personalmente
tutte le pietanze destinate a Naruto e al piccolo Arashi … nemmeno Izuna, il suo
adorato e sadico fratellino, non aveva mai assaggiato i manicaretti preparati
da Madara.
Davanti a Naruto e Arashi il profumo dello sformato di riso dolce con le rape
invase le loro narici, una fumante zuppa di miso con
tofu e i colori sgargianti dell’insalata mista di pomodori maturi rallegravano la tavolata.
Identico fu il pensiero che sfiorò le menti dell’Urusai e del Chibi-Urusai quando
videro le pietanze cucinate da Madara …
-CHE SCHIFO!!! NOI VOGLIAMO
IL RAMEN!!!- urlò Naruto contro Madara,
dopo giorni e giorni di combattimento estenuanti e le molestie sessuali che
aveva subito dal cuoco, il povero e sfinito biondino voleva solo una decina di
scodelle giganti extralusso di fumante ramen da
sbafarsi, ma fu il piccolo Arashi a passare alle
maniere forti col la sua inflessibile mammina fissata con quelle schifose
verdure.
-MAMY, LAMEN … -gli occhioni blu di Arashi si
riempirono di lacrime mentre alzò il visino per incontrare lo sguardo
implacabile del Capoclan Uchiha, e fu così che la
tecnica letale del Volpino Triste di Arashi si
scontrò contro il mortale Sharingan Ipnotico di Madara … nessuno dei due avversari voleva cedere all’altro.
-LAMEN, PEL FAVOLE MAMY … - poi Arashi
passò al contrattacco sfoderando il suo asso nella manica ovvero il labbro
tremulo con tanto di lacrimoni agli occhi, mentre
ancora supplicava la sua mammina salutista.
Lo spirito battagliero di Madara
stava pericolosamente vacillando, ma ci pensò Naruto
a dargli il colpo di grazia finale.
-Madara, daccelo tipregooo!!!- anche il biondino ben piazzato cercò di
intenerire quel nemico del ramen di Madara, sgranando gli enormi languidi occhioni
azzurri mentre le labbra piene s’imbronciarono adorabilmente … ma invece di
muoverlo a compassione e fargli sganciare il ramen, Madara soccombé inevitabilmente alla micidiale Tecnica
della Volpe in Calore, che unita alle frasi equivoche appena pronunciate da Naruto, equivalevano per l’Uchiha
ad un invito per abusare di quel biondino sfrontato che lo istigava alla
violenza.
Infatti invece di
ricevere il suo ramen, Naruto
fu sbattuto a terra mentre Madara, fiondatosi su di
lui decisamente allupato, gli stava strappando lo yukata
a morsi, ma prima che Sasuke, istigato allo sterminio
di massa dallo Scoiattolino Infoiato nel suo
cervello, ma sopratutto prima che il Capoclan potesse abusare finalmente di
quel corpo mozzafiato, Arashi si arrampicò sulla
grande e calda schiena della sua cara mammina e urlò a squarcia gola:
-YEEAAHHH!!! MAMY,
CAVALLUCCIO!!!- trillò felice il Chibi-Urusai
che afferrando saldamente i lunghi capelli della sua mammina, cominciò a
tirarglieli come se fossero un paio di briglie e incitò il suo cavallino al
galoppo; Madara, per preservare la sua splendida e
fluente chioma porcospinosa dalla calvizie incipiente
prematura, fu costretto a mollare la presa tentacolosa
sul corpo seminudo e bollente di Naruto.
Per quanto Madara fosse uno
spietato assassino, un severo Capoclan e il Re dei Pervertiti, non voleva che
il piccolo Arashi venisse traumatizzato a vita e
diventasse un piccolo manico proprio come lui … almeno fino ai 14 anni, poi
avrebbe fatto la stessa che aveva fatto con Izuna, ovvero iniziare il biondino alle tecniche amatorie segrete
del Clan Uchiha: esse si tramandavano di generazione
in generazione a tutti gli shinobi del clan, ma solo
gli Uchiha con particolari e notevoli doni naturali
potevano vantarsi di metterle tutte in pratica con successo (e modestamente Madara aveva una gran dote nei pantaloni), in questo modo i
giovani Uchiha oltre ad essere delle implacabili
macchine di morte, erano anche degli stalloni da monta senza pari e giustamente
voleva tramandare il suo sapere al piccolo Arashi,
senza far scoprire i suoi nobili intenti a Naruto o
il biondino lo avrebbe privato della sua impressionante dote con un kunai appuntito, prima che l’Uchiha
avesse modi di fargliela toccare e provare con mano!!!
Dopo che Naruto si riassettò
lo yukata, affogò Madara nella zuppa di miso,
sedato gli istinti omicidi di Sasuke con i pomodori
ripieni e quando finalmente Madara sganciò una
zuppiera fumante del tanto sospirato ramen, i ninja
venuti dal futuro poterono infine abbuffarsi come porcellini affamati!!!
Ogni manicaretto presente sulla tavola era una festa
per i sensi e nessuno, nemmeno quell’anoressico viziatello di Sasuke, fece troppi complimenti abbuffandosi di ogni ben di
Kami, ma lo spettacolo più curioso lo offrirono
sicuramente Naruto e Madara:
se di solito i due ninja diversi come il giorno e la notte erano sempre intenti
chi a fuggire e menare, chi a molestare e palpare, ora sedevano tranquillamente
l’uno accanto all’altro e in grembo a Naruto se ne
stava teneramente accoccolato il piccolo Arashi e
insieme dividevano la stessa scodella di ramen.
-Attendo Arashi!!! Sta arrivando un Rasenshurikan!!!-
esclamò Naruto con una vocetta
buffa, mentre con le bacchette era tutto intento a imboccava il suo piccolo Shi-kun, in tutta risposta l’angioletto biondo con la
boccuccia spalancata come un uccellino affamato, cercava di spazzolare quegli
squisiti spaghetti ancora fumanti, mentre Madara
sbuffava esasperato.
-Naruto, quante volte devo ripeterti
che un bambino in fase di crescita deve mangiare le verdure? Se no Arashi rimarrà un tappetto come
quello sgorbio col culo di papera laggiù in fondo!!!-
disse preoccupato il Capoclan degli Uchiha indicando Sasuke.
Il Vendicatore sentendosi apostrofare “Tappetto” e “Sgorbio” e ultimo, ma non meno importante,
insultare la sua bellissima chioma geometricamente perfetta da un individuo i
cui capelli sfidavano ogni legge della gravità conosciuta dall’uomo, riaccese
in lui il desiderio di trucidare il suo stesso casato, ma le parole di Naruto gli gelarono il sangue nella
vene.
-Ha ragione Madara, Arashi!!! Devi mangiare anche le
verdure, oppure vuoi rimanere basso come il Teme?- lo punzecchiò
divertito Naruto, mentre con somma meraviglia di
tutti, videro che nella sua scodella di ramen c’era
una quantità sproporzionata di verdure, una combinazione di sapori abbastanza
insolita per una pietanza che veniva solitamente preparata con molta carne.
Arashi fissò la sua mammina e il suo papino
con le sopracciglia aggrottate e le guanciotte
gonfie, che lo facevano assomigliare ad una adorabile ranocchietta, per dichiarare solennemente ad entrambi che a
lui quelle schifose verdure proprio non gli piacevano, ma Arashi
non voleva certo diventare come quella papera antipatica che scrutava in modo
sospetto il suo papino e quindi prese tutto il suo
coraggio e con la manina paffuta rubò un pezzo di pomodoro maturo dal piatto
della sua mammina: maneggiava il vermiglio ortaggio come se fosse stato una
scoria radiativa e chiudendo gli occhi per compiere quell’immane sacrificio, se
lo ficcò in bocca e se lo mangiò tutto intero.
-Era così difficile, piccolo?-esclamò divertito l’Uzumaki, addirittura Madara sorrise sinceramente di cuore davanti a tutte le
faccine buffe e schifate di Arashi mentre masticava
il tenero pomodoro maturo, ma gli altri commensali rimasero incantati davanti a
quel piccolo spettacolo fuori programma.
-Lo sai Naruto … -cominciò a dire divertito il ninja dai capelli
argentati.
-Che cosa, Kakashisensei?- chiese incuriosito Naruto mentre cullava dolcemente il suo arzillo
nonnino.
-Tu, Madara e il piccolo Arashi sembrate proprio
… un famigliola felice ed unita!- esclamò tutto divertito il copy-ninja,
sopratutto vedendo arrossire teneramente il suo biondo allievo che al momento
era senza parole per ciò che il suo maestro aveva appena detto; Sasuke invece sputacchiò il pezzo di pomodoro ripieno che
stava elegantemente gustando in quel momento … a lui l’affermazione del sensei non era piaciuta per niente, specialmente quando
vide il ghigno di Madara allargarsi ancor più del
solito e fissandolo sfrontatamente negli occhi come a volerlo sfidare, lo vide
abbracciare possessivamente il suo biondino … cioè il suo ex-compagno di Team
con un po’ troppa confidenza, ma con un bel colpo di katana si sarebbe risolto
tutto, pensò saggiamente il Vendicatore degli Uchiha,
ma un piano ancor più subdolo si fece strada nel suo cervellino scaltro!!!
(NdA Ci tengo
a specificare che l’idea è venuta allo Scoiattolo Allupato e non ha Sasuke).
Prese una ciotola vuota e si servì di un’abbondante
dose di ramen fumante che il Capoclan Uchiha aveva cucinato esclusivamente e solo per Naruto, incurante di tutte le minacce di morte che Madara gli lanciò vedendolo rubare il ramen
destinato a toccare le labbra suo biondino, il Vendicatore degli Uchiha incominciò ad assaggiarlo e dopo pochi bocconi un
ghigno trionfante fissò l’odiato antenato.
-Questa è la dimostrazione che sei un incapace Madara! Questo ramen è una vera
schifezza, io sarei in grado di prepararlo mille volte meglio
con gli occhi chiusi e con una mano legata dietro la schiena!!! Dov’è la carne
di manzo? Nel brodo ci sono pezzi di pomodoro, broccoli e altri ortaggi che non
c’entrano un cazzo col ramen!!!-
Sasuke voleva farsi bello agli occhi di Naruto … cioè voleva dire mettere in luce l’incapacità di Madara e aprire gli occhi a biondino, ma il Vendicatore
degli Uchiha venne zittito da due bacchette di legno
che gli furono scagliate contro, a mo’ di kunai, a
due centimetri dalla faccia, ma fu la voce gelida di Naruto
ad inchiodarlo alla parete.
-Nessuno può insultare il ramen
di Madara, ancora un'altra parola Sasuke
e ti massacro di botte!!!- i suoi occhi celesti erano
furenti quanto le sue parole.
Madara poteva essere un assassino psicopatico, un bastardo
megalomane e il re dei porcospini maniaci sessuali … ma nessuno doveva
permettersi d’insultare il ramen di Madara, perché quella ricetta bislacca, creata dal Capoclan
Uchiha in persona, era speciale per lui e non avrebbe
permesso a nessuno di criticarla!!!
Tutti erano allibiti davanti al comportamento bizzarro
del biondo Sennin, tranne Arashi
che se la rideva allegramente, perché solitamente l’Uzumaki
era intento a massacrare Madara di botte o ad urlargli contro, ma era la prima volta che vedevano
quell’ardore negli occhi di Naruto mentre difendeva a
spada tratta le sue pessime dote culinarie stupendo non poco i ninja venuti dal
futuro, primo fra tutti il Teme in persona … persino lo sguardo solitamente
glaciale di Madara si era un poco intenerito
facendogli quasi scappare un sorriso, mentre vedeva le guance ambrate dell’Urusai farsi rosse rosse per le
urla che lanciava contro il suo pronipotino degenere
e gli occhi celesti illuminarsi d’indignazione per quelle ingiuriose parole che
quel Teme aveva osato rivolgergli contro … Kami,
quanto voleva toccarlo, stringerselo al petto per far capire ai presenti che
quell’Urusai casinista era soltanto suo e di
nessun’altro!!!
Basta!!! Ormai aveva deciso:
se lo sarebbe scopato lì davanti a tutti!!! Così almeno avrebbero capito una
volta per tutti a chi apparteneva Naruto!!!
Ma il saggio Izuna, intuendo
che il suo aniki stava per fare una dell’ennesime cazzate delle sue, decise d’intervenire
personalmente.
-Aniki, ma come siamo maleducati!!!
E’ ora di preparare il tè per gli ospiti!!! Vieni a darmi una mano, Madara!!!- esordì allegramente il più giovane di Casa
Uchiha mentre afferrava il bavero della casacca del
fratellone per trascinarlo di peso verso le cucine, anche se Madara aveva qualcosa da obbiettare in proposito.
-Che si fottano loro e il tè!!!
Lasciami andare Izuna, mi devo scopare l’Urusai!!!- urlò Madara più
frustrato che mai!!!
-Molesterai Naruto-kun più
tardi, aniki … E poi ho preparato con le mie mani dei
dolcetti speciali appositamente per Sasuke-kun e
sarebbe un peccato sprecare tutto quel lassativo … cioè volevo dire cioccolato
… KUKUKU!!!- il povero Vendicatore degli Uchiha rabbrividì davanti al sorriso sadico di Izuna che oltre a volerlo morto nel modo più orribile
possibile, tentava di assassinarlo in maniera ridicola, facendolo morire su una
fetida tazza del cesso!!!
Una volta soli, fu Naruto a
bombardare di domande i suoi amici venuti dal futuro, approfittando
dell’assenza di Madara.
-Allora cos’è successo al
Villaggio della Foglia dopo che Nagato-senpai mi ha
spedito nel passato?- domandò ansiosamente il biondo Sennin,
non solo perché era divorato dalla curiosità, ma anche perché voleva sapere se
tutte le battaglie e i sacrifici che aveva sostenuto in quei tre anni nel
passato avessero influito positivamente sul loro futuro.
-Dopo che sei scomparso, tutti i ninja caduti durante
l’incursione di Pain al villaggio sono resuscitati
per miracolo!!! E anche Lady Tsunade,
che dopo l’attacco era caduta in uno stato di coma perenne, si è ripresa
perfettamente!- esclamò concitatamente Sakura perché in quanto ninja
medico esperto, non riusciva a spiegarsi come dei cadaveri potessero tornare
nuovamente alla vita.
-Però prima che la Godaime
riprendesse conoscenza siamo stati costretti a rieleggere come nuovo Rokudaime quell’essere repellente di Daunzo!-aggiunse con una punta di disgusto Sai, ricordando la
soddisfazione che si era dipinta sulla faccia rugosa dell’ex Capo della Root.
-Ma quando Daunzo partì per
il summit dei Kage, per assoggettarli al suo volere,
avvenne il vero miracolo: nel giro di una sola notte l’intero villaggio era
nuovamente in piedi!!! Ogni mattone, ogni tegola era
al suo posto, tranne la Montagna degli Hokage …
- rivelò Neji che ancora non si spiegava
cos’avesse combinato Naruto per provocare simili
sconvolgimenti.
-Che è successo alla mia adorata Montagna!?- urlò allarmato il biondino temendo di aver combinato
qualche casino dei suoi e aver distrutto il luogo che amava di più di Konoha.
-Affatto Naruto, la Montagna
è sempre al suo posto, semplicemente i volti di pietra del Primo e secondo Hokage sono state sostituite da
altre due facce che non avevamo mai visto prima … - spiegò semplicemente Kakashi, mentre osservava divertito la mascella del suo
biondo allievo toccare terra dallo stupore, ma Naruto
non poté indagare ulteriormente sui due misteri volti comparsi sulla Montagna
degli Hokage perché ovviamente il Teme doveva imporsi
su tutti con le sue domande.
-Ehi, Dobe! Si può sapere
cos’hai fatto per ridurre quella viscida Serpe di Orochimaru
in un ninja santarellino?- volle sapere immediatamente il più giovane degli Uchiha, che era rimasto profondamente shockato vendendo
quel pedofilo del suo Sennin squamato prestare aiuto
ai ninja della Foglia che professava di odiare con tutte le sue forze … ma
quello che proprio non si aspettava era la reazione violenta di Naruto.
Il biondo Sennin dei Rospi
gli diede uno scappellotto sulla nuca tanto forte da fargli spiaccicare la
faccia dritta dritta
sull’ultimo pomodoro ripieno che aveva nel piatto davanti a sé.
-Non permetterti di parlar male del piccolo Oro-chan in mia presenza, Teme!!!-
gli urlò contro per l’ennesima volta Naruto; certe
volte Sasuke era un vero e proprio stronzo!!!
Oro-chan?!
Non solo Sasuke, ma anche le
mascelle di Itachi, Kakashi
e gli altri giovani shinobi avevano toccato il
tatami, talmente erano sconvolti nel sentire Naruto difendere strenuamente l’essere malvagio e
repellente che aveva causato immenso dolore proprio al biondino, nonché a mezzo
Villaggio della Foglia, ma sicuramente sentirlo chiamare il terrificante Orochimaru, sadico e spietato Sennin
dei Serpenti, “Oro-chan” era ancor più terrificante!!!
E forse non volevano approfondire l’argomento, almeno per quella sera!!!
Ma come sempre, era Itachi a
porre le domande più interessanti al biondo shinobi.
-Sorvolando il fatto che io sia vivo, visto che
cambiando il passato non sarò certo l’unico a tornare in vita, ma ho saputo che
ad un certo punto del combattimento contro Pain stavi per liberare anche la nona coda, ma come hai
fatto a bloccare Kyuubi?- chiese curioso Itachi.
Naruto arrossì un poco e grattandosi la testa imbarazzato
raccolse il breve, ma intenso incontro con lo Yondaime.
-Io non sapevo rispondere alla domanda del senpaiNagato* e la disperazione
che provavo in quel momento aiutò Kyuubi a prendere
il sopravvento su di me, io stesso stavo pertogliere
il sigillo con le mie mani e liberare la Volpe dalla sua prigione … ma la sua
mano mi ha fermato … la mano del Quarto Hokage, mio
padre … - confessò timidamente Naruto, mentre
stringeva con tenerezza il piccolo Arashi che
cominciava a sbadigliare sonoramente.
Ancora arrossiva davanti al ricordo del sorriso
caloroso che il padre gli rivolse per la prima volta ed
unica volta in vita sua.
Kakashi sorrise divertito dietro la maschera: lui sapeva bene come ci si
sentiva davanti al sorriso solare dello Yondaime,
così simile a quello di Naruto: con le palpitazioni,
la sudorazione fredda e con un’erezione abbondante nei pantaloni!!!
Ma Gaaranon
sorrideva affatto, lui e Naruto avevano
purtroppo molte più cose in comune di quanto il Kazekage
avrebbe mai voluto augurato al biondo amico: soli, emarginati dal loro stesso
villaggio perché Junchuurikuji, lui dell’Ichibi e Naruto del Kyuubi, erano entrambi figlio di Kage
che invece di proteggerli avevano sigillato nei loro corpi dei demoni malvagi,
rovinando per sempre le loro vite … ma Naruto, come
sempre, sapeva leggergli dentro l’anima più a fondo di quanto ci riuscisse lui
stesso.
-Quando ho capito che lo Yondaime era mio padre … gli ho smollato un cazzotto allo
stomaco!!! Ero così incazzato con lui perché mi aveva ficcato Kyuubi dentro al corpo rovinandomi l’esistenza … però … ero
così felice di averlo conosciuto, almeno una volta nella mia vita … lui mi ha
dato la Volpe perché fossi abbastanza forte per cambiare il Mondo fatto di odio
degli Shinobi … e poi ha detto che ha fiducia in me e
che io riuscirò a realizzare il suo sogno di un mondo di pace e quindi non lo
deluderò! -disse Naruto
con un grande sorriso che fece arrossire fino alle orecchie il povero Gaara … senza contare che aveva un problemino imbarazzante
nei pantaloni, ma per fortuna poteva nascondersi dietro la sua enorme giara.
Il terzo grado sarebbe ancora andato avanti sino al mattino, ma l’arrivo di un immusonito Madara
e un raggiante Izuna con tanto di vassoi stracarichi
di tazze fumanti e dolcetti fragranti, interruppe quei discorsi potenzialmente
pericolosi per orecchie Uchiha indiscrete.
Izuna servì impeccabilmente il tè profumato e i dolcetti
speziati agli ospiti, anche se il suo sorriso si allargò ancor di più quando
porse la tazza di fronte a Sasuke.
-L’hai avvelenato,
vero?- chiese il Vendicatore degli Uchiha
scrutando sospettoso la tazza fumante, aspettandosi di venire attaccato da quel
pazzo squilibrato di Izuna da un momento all’altro.
-No, ci ho solo sputato dentro, Sasuke-kun!!!- rispose con un grande sorriso Izuna
che per quel giorno si era divertito a sufficienza alle spalle del pronipotino: a differenza di Madara,
Izuna preferiva far impazzire lentamente le sue
vittime prima di dargli il colpo di grazia.
Dopo quest’ultimo scambio di battute mordaci tra i due
Uchiha, un pesante silenzio regnava ora nella stanza
degli ospiti, silenzio rotto solo dal canto delle cicale: i visitatori del
futuro erano tesi a causa di Madara che fissava in
cagnesco Sasuke cercando l’ispirazione per la
torturarlo nel modo più doloroso, il Teme meditava di far fuori Izuna e il Porcospino malefico in un colpo solo, mentre Izuna sogghignava divertito per i nuovi supplizi che
avrebbe inflitto all’adorato pronipotino il giornoseguente, ma fu un
assonnatissimo Arashi a decretare la fine delle
ostilità!
-PAPI, TANTO SONGNO!!!-
sbadigliò Arashi mentre si stringeva ancor di più al
petto caldo e grande del suo papà, Naruto lo strinse
teneramente a sé posandogli un piccolo bacio sulla testolina dorata.
-E’ ora di andare a dormire,
nonnino! E’ stata una lunga giornata e non solo per noi … e domani faremo
quello che facciamo sempre ogni nuovo giorno, Arashi!!!- disse Naruto con un gran
sorriso.
-E cosa sarebbe, Dobe?-
volle sapere sarcasticamente Sasuke.
-Ma salvare il mondo naturalmente, Teme!!!- esclamò convinto Naruto,
affermazione che fece sbuffare il Vendicatore degli Uchiha
e Madara, mentre fece sorridere il resto dei ninja
presenti nella stanza.
Lentamente ogni shinobi si
diresse nella stanza che Izuna aveva assegnato loro
per passare una piacevole nottata e Sasuke
s’indispettì, non solo perché la sua camera era una discarica abusiva di scorie
radioattive, ma perché vide Madara imboccare lo
stesso corridoio buio che percorreva anche Naruto, ma
se il Dobe o il moccioso non inveivano contro quel
Porcospino Allupato, allora non aveva nessuna scusa plausibile per infilzarlo
con la sua katana!!!
Le ore della notte si susseguirono lentamente e quando
la luna raggiunse il suo zenit nel cielo stellato, Sasuke
decise di sgattaiolare furtivamente tra i corridoi bui di Villa Uchiha per riposare qualche ora nella camera del suo aniki perché almeno lì non sarebbe morto asfissiato dai
fumi tossici della sua “camera” e non era assolutamente una scusa per
verificare che Madara non molestasse Naruto nel sonno!!!
No, signore!!! Era solo un
caso che si trovasse vicino alla camera del Dobe, ben
sapendo che la stanza di Itachi era esattamente dalla
parte opposta della Villa rispetto a dove alloggiava Naruto!!!
Anche se non sentiva nessun genito
sospetto provenire dalla camera del Dobe, Sasuke attivò lo Sharingan e ciò
che vide oltre la porta chiusa lo sconvolse profondamente.
Arashi se ne stava accoccolato sul petto di Naruto e lui e il Dobe dormivano stretti stretti nello stesso futon
… a pochi passi da loro, Madara era seduto a terra
con la schiena appoggiata alla parete e una grande katana stretta nel pugno
pronta ad essere sguainata contro gli invasori della camera di Naruto.
Non stava affatto dormendo, faceva la guardia ai due Dobe Biondi addormentati, gli occhi scarlatti fissi in
maniera ossessiva sul viso addormentato di Naruto.
Sasuke addirittura si stupiva di come il biondino riuscisse
a dormire serenamente davanti a quello sguardo che sapeva trapassarti l’anima …
ma gli occhi di Madara non erano né feroci né malvagi
in quel momento.
Quando lo sguardo scarlatto di Madara
si posava sul Dobe, i suoi occhi diabolici mutavano e
il sentimento che Sasuke vi scorgeva dentro era così
intenso e disperato che il giovane Uchiha non sapeva dargli un nome … ma quando vide la mano di Madara tendersi per sfiorare le ciocche setose e dorate di Naruto, il corpo di Sasuke si
mosse da solo.
Non appena Madara udì il
tintinnio della lama liberata dal fodero provenire aldilà della porta chiusa,
la luce assassina infiammò nuovamente il suo sguardo verso colui che disturbava
la contemplazione del suo biondino serenamente addormentato.
Sasuke era pronto a squartare quel bastardo di Madara in mille pezzettini se osava sfiorare il Dobe senza il suo permesso, il Capoclan Uchiha
invece non vedeva l’ora di staccargli la sua testa di cazzo dal collo così non
lo avrebbe più importunato mentre molestava l’Urusai!!!
Ma quell’epico scontro per la conquista del sederino
ambrato di Naruto fu interrotto dal provvidenziale
intervento di Izuna.
-Ti sei perso, Sasuke-kun?
Ti porto nella stanza di tuo fratello Itachi, se hai
paura del buio … e tu fratello, non svegliare Naruto
e Arashi … - chiese gentilmente il moro psicotico al
Vendicatore degli Uchiha e contemporaneamente
sgridando il suo aniki che ricambiò sbuffando
silenziosamente dall’altra parte della porta, Sasuke
invece digrignò i denti adirato davanti a quel sorrisetto irritante.
-Non permetterò a quello psicopatico di rimanere un
secondo di più nella stessa stanza con Naruto!!!- sibilò a bassa voce Sasuke
pronto a brandire la sua katana che reclamava il sangue di quel porcospino.
Incredibilmente Izuna
sorrise di quel pulcino borioso che ancora non conosceva la vita e dando le
spalle a un Sasuke ancora sul piede di guerra, se ne tornò quietamente nelle sue stanze, prima però volle
spiegare una delle regole di Casa Uchiha al giovane
Vendicatore.
-Madara non sta molestando proprio nessuno. Sta semplicemente
facendo la guardia: fin dal giorno in cui Naruto-kun
varcò la soglia di questa casa, mio fratello ogni notte veglia sul suo sonno …
-cominciò a dire Izuna,
ma Sasuke, non riuscendo a frenare la sua lingua
indisponente, saltando subito a giudizi sbagliate.
-Perché il Dobe non possa
fuggire da lui!!! Lo tiene prigioniero!!!-
concluse frettolosamente il Genio degli Uchiha, che
stava per fare irruzione nella stanza di Naruto da un
momento all’altro, per liberarlo da quel tiranno si Madara!
-Perché Naruto non scompaia
davanti ai suoi occhi come se fosse stato solo un sogno, un bellissimo sogno,
ma che purtroppo è destinato a scomparire alle prime luci del mattino … ogni
sera mi fratello veglia su Naruto
affinché possa vedere con i suoi occhi i primi raggi del sole accarezzargli il
viso ogni mattina, questo è il solo modo che Madara
conosce per accertarsi che questi tre anni trascorsi ad inseguire quel biondino
scatenato di Naruto non siano stati solo un lungo
sogno … - queste furono le enigmatiche parole di Izuna,
ma dallo sguardo allucinato e ottuso che Sasuke gli
lanciò molto probabilmente non ne aveva capito il senso, quindi decise di usare
parole più semplici affinché lo Scoiattolino Infoiato
che viveva nel cervello di Sasuke afferrasse il
discorso almeno lui!!!
-Madara non ti permetterà mai di portargli via Naruto, Sasuke … -rivelò Izuna notando come
gli occhi di Sasuke da allucinato passavano alla
modalità omicida in mezzo secondo.
-Tu sei pazzo!!!- Sasuke non comprendeva o forse non voleva capire le folli
parole di Izuna: l’unica cosa che sapeva con certezza
era che dava fuori di matto ogni volta che Madara si
avvicinava o tentava di toccava Naruto e la causa di
questo sconquassamento ormonale e razionale era, come sempre, tutta colpa del Dobe!!! Forse era meglio se faceva a tocchetti il biondino
che era la causa di ogni suo male …
Ma Izuna la sapeva lunga e
intuì che Sasuke provava le stesse emozioni che Madara sentiva per Naruto, solo
che suo fratello finalmente si era dato una svegliata, mentre i sentimenti che
quell’isterico d’uno scoiattolo vendicativo, che si atteggiava a maestosa
aquila, provava per il biondino erano troppo acerbi
per essere compresi pienamente dal piccolo cervello dello psicotico roditore
dalla codina morbidosa …
-No, sei tu che ancora non hai capito niente! Chiedi a
te stesso perché non sei mai riuscito ad uccidere Naruto … quando sarai in grado di rispondere a questa
domanda, allora avrai compreso le mie parole, Sasuke
… però mi auguro che le capirai quando per te sarà troppo tardi … -
concluse tristemente Izuna.
L’Uchiha del passato sapeva
di essere stato volutamente crudele con Sasuke, anche
se il Vendicatore degli Uchiha non aveva capito
quanto quell’augurio fosse stato meschino nei suoi confronti.
Ma Izuna, che non avrebbe
mai potuto avere Naruto per sé, preferiva vedere il
biondino tra le braccia del suo aniki piuttosto che
lasciarlo a quello stupido scoiattolo che aveva sempre e solo fatto soffrire Naruto, quindi tifava per il suo fratellone Madara e ritirandosi fischiettando nelle sue stanze, lasciò
Sasuke a rimuginare inutilmente sulle sue misteriose
parole, con la speranza che passasse la nottata in bianco e che gli venisse una bella emicranie appena svegliato!!!
Perché non aveva ucciso Naruto?
Questa domanda rimbombava nel cervello di Sasuke come un colpo di pistola: il ricordo di Naruto, ferito e abbandonato sotto la pioggia battente
nella Valle dell’Epilogo, faceva mancare il respiro al glaciale Vendicatore
degli Uchiha … ogni notte, riviveva quei dolorosi
momenti da quando aveva abbandonato il Villaggio, ma poi si svegliava madido di
sudore nel suo letto, ringraziando il cielo che tutto quello che aveva fatto in
quei foschi sogni fosse solo uno sgradevole incubo … ma poi vedeva le pareti di
umida e fredda pietra nera che rivestivano il Covo di quella Serpe di Orochimaru, colui che gli avrebbe dato la forza per vendicare
il suo Clan e Sasuke allora capiva che quel brutto
sogno era la sua orribile realtà … ma se pensava a Naruto,
tutti i suoi propositi di vendetta svanivano e quindi il pensiero del Dobe non doveva toccarlo, non doveva
sfiorare il suo cuore o la sua vendetta non si sarebbe mai compiuta, quindi
ogni volta che Naruto incrociava il suo cammino
cercava di eliminarlo ad ogni costo, ma ogni volta che incrociava il suo
sguardo cristallino, la sua mano fermava il colpo prima che gli fosse fatale …
Forse provava solo pena per quell’insulso Dobe che lo implorava di tornare a Konoha
con lui e quindi era talmente disgustato dal biondino da non voler porre fine
alle sue sofferenze per il puro piacere di vederlo soffrire … Si, doveva essere senz’altro così … Allora perché lo Scoiattolino gli urlava nel suo cervello che era soltanto
un idiota?
Con questi foschi pensieri Sasuke
si accoccolò accigliatamente in un angolo della lussuosissima stanza di Itachi, munita di tutti i confort di un ryokan** a cinque
stelle, l’ex nukenin dormiva beatamente nudo e strafigo come non mai su un futon di soffice seta nera … Sasuke passò la notte in bianco rimuginando inutilmente
sulle parole senza senso di Izuna e pianificare in
quanti modi dolorosi avrebbe torturato quel dannato Uchiha
sorridente che gli stava rendendo la vita un inferno!!!
Nemmeno Madara riuscì a
chiudere occhi, nel timore che quello stronzetto di Sasuke
tornasse ad importunare Naruto
e distogliere l’attenzione del biondino da lui … solo Naruto,
sprofondato nel Mondo dei Morfeo, sognava …
Sognava il suo sconcertante primo
giorni nella Konoha del passato …
L’ANGOLINO DELL’ISTERIA DI
MASSA:
Sasu-Scoiattolo: Basta, mi sono scocciato di stare in questa stupida fanfiction!!! E l’autrice è pure
un sadica stronza!!!
Madara-Porcospino: Per una volta hai detto una cosa intelligente,
nipote!!! T’è l’ha sugger italo Scoiattolo?
Ladyash: Ok, se non volete più farvi torturare dalla
sottoscritta per me non ci sono problemi, andate liberi
e in pace … Itachi, Izuna, Gaara ora che le due prime donne se ne sono andate vi
potete scopare Naruto!!! Però prima tiro fuori la
telecamera
Itachi-Marmotta che già sta preparando le lenzuola di seta nere su un
enorme letto a baldacchino e le boccette di olio profumato per massaggi: Questa
sera finalmente potrò deflorare Naruto
più e più volte!!! KUKUKU, chi porta le catene e i frustini?
Izuna-Gatto che sta preparando la schiuma profumata per la vasca
idromassaggio e i cioccolatini ripieni di nocciole da stuzzicare tra un
amplesso e l’altro: Vanno bene lo stesso le manette pelose e il costume da
liceale? Naruto starebbe benissimo vestito così …
Gaara-Tasso che accende le candele per l’atmosfera romantica e
spranga la porta della camera da letto per evitare che
gli scocciatori non gli rompano le palle: Io ho portato il costume da
coniglietto sexy … in pratica Naruto dovrebbe
indossare delle lunghe e candide orecchie pelose e per concludere una morbida
codina da ponpon da
mettere sul quel culetto sexy che si ritrova e sotto … completamente nudo!!!
Dite che sarebbe troppo osceno conciato così?
Itachi-Marmotta, Izuan-Gatto e Gaara-Tasso che sbavano sul pavimento a tale celestiale
visione: Altamente stuprabile!!! Vada per il costume
da Coniglietto Sexy!!!
Naru-Volpacchiotto entra nella stanza tutto bagnato con un solo asciugamani legato in vita che lo protegge
dall’essere stuprato immediatamente sul pavimento: Finalmente perderò la
verginità stanotte!!!
Sasu-Scoiattolo e Madara-Porcospino
sfondano la porta con un bel Amaterasu.
Madara-Porcospino che sbava alla grande: Fermi!!!
L’Urusai-Coniglietto me lo posso scopare solo io!!!
Sasu-Scoiattolo che non ne capisce la ragione, ma ha una bella
erezione nei pantaloni quando ha visto il Dobe con le
orecchie da Coniglietto: Dobe, rivestiti immediatamente!!! Sei indecente!!!
Naru-Volpacchiotto: Lo scopo era proprio quello
Teme!!! Se va avanti così, morirò vergine!!!
Tutti i Seme della fanfic
presenti: QUESTO NON SUCCEDERA’ MAI, NARUTO!!! ALLA
CARICA!!!
I Seme allupati, Sasuke
compreso, stanno per avventarsi sul quell’appetitoso Uke biondo e con la codina a ponpon sul culetto ancora immacolato, quando all’improvviso
appare un altro dolce coniglietto …
Arashi-Pulcino che con i suoi dolci ed
innocenti occhioni celesti riesce a gelare gli ormoni
di tutti i Seme allupati presenti nella stanza: PAPI!!! MI
LEGGI UNA FAVOLA PLIMA DI ANDALE A NANNA?
Naru-Volpacchiotto che non sa dire di no al suo dolce nonnino: Vieni nel
lettone con me che ti leggo una favola e poi ci
addormentiamo insieme!!!
Arashi-Pulcino: YEEEHHH!!! CHE BELLO!!!
DOLMIAMO TUTTI INSIEME NEL LETTONE CON MAMY E GLI ZII … PELO’ LA PAPELA
SPENNACCHIATA, NO!!!
Ladyash: E fu così che Arashi si
addormentò sul petto caldo del suo papinoNaruto, mentre il nostro sexy biondino, con ancora addosso le orecchie da coniglio, si era addormento sui petti
scolpiti dei poveri Seme che erano andati ancora una volta in bianco, ma quello
a cui era andata peggio di tutti era sicuramente Sasuke,
visto che il povero scoiattolo era all’agghiaccio, utilizzato come zerbino e
lontano del sederino morbido del Dobe … e vissero
tutti frustrati ed insoddisfatti, tranne il piccolo Arashi-kun,
ovviamente!!!
Tutto lo zoo di questa fanfic
leggermente alterato: Sta favola fa schifo!!! Ti
odiamo!!!
Ladyash: Anch’io vi voglio tanto bene e nei prossimi capitoli
compariranno altri due personaggi misteriosi!!!
I due personaggi misteriosi: KUKUKU, sono cazzi
vostri!!!
Tutto lo Zoo di questa fanfic
molto preoccupato: Ma non è una favola della buonanotte!!!
E’ un film horror!!!
NOTE:
* Se non ricordate più la fatidica domanda di Nagato, con annessa risposta di Naruto,
la potere andare a trovare nel primo capitolo della fanfic.
** Un Ryokan è un albergo
tradizionale giapponese, quelli che di solito si vedono quando i protagonisti
di un manga vanno in vacanza alla terme. Per Itachi solo il meglio … a Sasuke
lascio la latrina da pulire!!!