Di pensionamenti (non tanto) precoci, migrazioni e amori problematici

di Haruakira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap. 1 ***
Capitolo 2: *** cap.2 ***
Capitolo 3: *** cap. 3 ***
Capitolo 4: *** cap. 4 ***
Capitolo 5: *** cap. 5 ***
Capitolo 6: *** cap. 6 ***
Capitolo 7: *** cap. 7 ***
Capitolo 8: *** cap. 8 ***
Capitolo 9: *** cap. 9 ***
Capitolo 10: *** cap. 10 ***
Capitolo 11: *** cap. 11 ***
Capitolo 12: *** cap. 12 ***
Capitolo 13: *** cap. 13 ***
Capitolo 14: *** cap. 14 ***
Capitolo 15: *** cap. 15 ***
Capitolo 16: *** cap. 16 ***



Capitolo 1
*** cap. 1 ***


nuova ff cap. 1
DI PENSIONAMENTI (NON TANTO) PRECOCI, MIGRAZIONI E AMORI PROBLEMATICI

 Ovvero storia di come Sion andò in pensione e i saint abbandonarono il grande tempio per mettersi sulle sue tracce e riportarlo indietro. Tutto condito da relazioni ambigue e reazioni inaspettate.





-Sion ti prego, ragiona!- implorava Atena- come farò io senza di te, come farà il grande tempio senza una guida sicura?
-Non è affar mio!
-Insomma.....ora basta!!!- urlò la dea- A cosa è dovuto questo tuo capriccio?
-Capriccio? capriccio? Ho duecentocinquanta e passa anni....ho il diritto di andare in pensione!
-Ma......ma Sion....perchè tutto questo?- pigolò la ragazza


Per rispondere alla domanda di Saori dobbiamo fare un piccolo passo indietro nel tempo.
Due ora prima:
Gli occhi di Sion si fecero sempre più grandi di fronte a quello, la bocca era spalancata in maniera irreale e il soppracciglio destro era percorso da un inquietante tic, le dita delle mani si muovevano frenetiche pronte ad afferrare qualcosa, qualsiasi cosa :- Bastaaaaaaaa! Non ce la faccioooo piùùùùùùù!
I presenti, ossia Kanon, Milo, Mu, Death Mask, Aphrodite e Aiolia si voltarono verso di lui finalmente in silenzio.
Ma cosa era accaduto per far perdere così tanto la pazienza a Sion, il calmissimo e buonissimo e saggissimo (e tanto -issimo) sacerdote?
Tutto ebbe inizio quando Kanon parcheggiò sul piazzale del primo tempio, con l' aiuto zelante di Milo e Aiolia, una papera. Si, una papera abnorme, dalle dimensioni decisamente più che extralarge.
In realtà era una vasca a forma di papera con un' estensione considerevole.
Perchè vi chiederete voi? L' autrice è fissata con le papere? Sì, in questo periodo sì almeno, ma non solo....
Kanon infatti doveva farsi perdonare da Saga per tutte le volte che gli aveva nascosto le paperette e perchè il fratello aveva scoperto il motivo per il quale di recente si recasse così spesso in Inghilterra, ossia amoreggiare con Rhada, quel Rhadamanthys della Viverna che aveva combattuto contro di loro durante l' ultima guerra sacra, che aveva scaraventato qualcuno dei loro nel Cocito, che aveva fatto scappare come conigli Death Mask (che per questo motivo lo odiava dal più profondo del suo cuoricino) e Aphrodite, a cui aveva palpato il sedere mentre i loro corpi si perdevano nel cielo stellato, "ora o mai più" si era detto. Certo perchè poi sarebbero morti. Ma Kanon allora non sapeva che sarebbero tornati in vita. Se l' avesse saputo....bè forse gli avrebbe toccato ugualmente il sedere... così giusto per curiosità e per far capire al nemico che avrebbe dovuto preparasi per il futuro a ben altro tipi di assalti.

Ma ora ritorniamo al momento in cui la papera fece il suo ingresso nella vita degli abitanti del tempio.
Al trambusto di voci che dicevano "alzala di là", "reggila di qua", "attento a non cadere" , il dolce e pacifico Mu, custode della prima casa era uscito fuori dal suo tempio, spalancando all' inverosimile i suoi occhi alla vista di quello strano oggetto giallo e sorridente, corredato di   fiocco rosso intorno al collo.
-Io non ti aiuto più!- urlò Aiolia rivolto a Kanon
-Coooosa? E io come faccio a portarla alla terza?
-Non è affar mio. Sono stanco e ho fame- disse il ragazzo incrociando le braccia al petto- senza considerare il fatto che mi hai raggirato
-Io?!- eh si, la miglior tecnica sperimentata da Kanon è quella di fare lo gnorri dopo ogni truffa, raggiro e danni di varia natura, tecnica seguita eventualmente dalla negazione. Spudorata, assoluta negazione....se l' avversario risultasse particolarmente ostinato.
-Tu....avevi detto che saremmo andati ad Atene a fare un giretto, mangiare un gelato e già che c' eri dovevi ritirare un pacchettino. Un pacchettino! Non una papera gigante.
-Bè potevi rifiutarti di aiutarmi già da subito se la cosa ti pesava tanto!- fece offeso il ragazzo
-Mi hai estorto una promessa! Mi hai fatto giurare sul mio onore di saint che ti avrei aiutato con il "pacchettino" fino al grande tempio!!!- urlò un esasperato leoncino tutto rosso in viso- bene...ho mantenuto la mia parola. Siamo al grande tempio......non ricordo di averti promesso di portarlo fino alla terza casa. Saluti caro mio!- si congedò infine il ragazzo trotterellando veloce verso il suo palazzo.
-Ma....ma...ma- balbettava Kanon- Ok- fece poi risoluto e battagliero- Andiamo Milo!
Ma Milo non rispondeva.
 Kanon si guardò intorno e scoprì che Milo era sparito.
"Stupido artropode scansafatiche. E ora come faccio?"
Kanon si apprestava a passare dunque per la prima casa quando il suo custode rimasto fino ad allora in silenzio gli blocco il passo.
-Dove vai?- chiese Mu
-A casa
-E quello lo lasci lì?
-Mmmmm.....per....'sta notte?- azzardò Kanon
-Kanon- spiegò placido Mu- mi blocca l' entrata del tempio. Non puoi lasciarlo lì
-Mi aiuti a portarlo?- chiese allora il gemello con un sorriso smagliante
-No- rispose sempre tranquillo l' altro
-E allora come facciamo? E' un bel guaio- notò Kanon
-Mi duole farti notare che è un tuo guaio.
I due rimasero a fissarsi per qualche minuto. Minuti che si accumularono in un quarto d' ora abbondante che divenne a sua volta una buona mezz' ora. La contemplazione fu rotta dall' arrivo di Aiolia seguito a ruota da Milo.
-Siete tornati allora!- giubilò Kanon
-Io stò andando all' arena- annunciò il santo del leone
-Io vado a comprare un piede di porco- disse Milo
-E che te ne fai di un piede di porco?- chiesero i presenti in coro.
La risposta del santo dello scorpione non arrivò perchè la conversazione fu interrotta dalle urla isteriche di Aphrodite che inseguiva Death Mask lungo le scale del tempio brandendo una spada.
 Sì, una spada...che c' è di male...solo perchè sono guerrieri che servono una dea venerata dagli antichi greci non possono avere una spada in casa? Shura ha l' excalibur no?
L' evento aveva dell' incredibile.
Insomma, Aphrodite era sempre così elegante e controllato...e ora inseguiva Death Mask per tutto il tempio minacciandolo con degli insulti (e con un' arma... ma questo è un dettaglio trascurabile).
Cancer si buttò a capo fitto dietro la papera nella speranza di salvarsi dall' ira funesta del santo dei pesci che iniziò a fendere l' aria con la sua affilatissima spada a pochi centimetri dalla papera.
-Noooooo- urlò Kanon- smettila! smettila!- gridava cercando di trattenerlo- così me la graffi- Aiuuuutooooooo! Soccorsoooooo- implorava il giovane tanto che alla fine per salvaguardare l' incolumità dei propri timpani dovettero intervenire Milo e Aiolia. I tre nel giro di qualche minuto di zuffe e confusione formarono una montagna umana con al vertice il cavaliere dello scorpione e agli ultimi posti Kanon e Aphrodite che si dimenava come un anguilla.
-Fiùùù- fischiò Death Mask uscendo dal suo rifugio- non pensavo che fossi così focoso- ghignò malizioso.
E' a questo punto, mentre Aphrodite annuncia propositi di morte nei confronti di Cancer, gli altri lo pregano (gridando per farsi sentire) di calmarsi e Mu si domanda come togliere quella papera dall' ingresso della sua casa che arriva Sion.

 La vista di quello spettacolo indecente e indecoroso ci riporta alla scena di un po' di righe fà e al suo urlo liberatorio che mise sull' attenti i guerrieri distraendoli da qualsiasi altro pensiero o attività.
Stanco, arrabbiato e senza dire una parola il grande sacerdote in carica girò sui tacchi e si diresse al tredicesimo tempio accarezzando per la centesima volta in quella giornata l' idea del pensionamento.
Ho detto la centesima? Ma certo....questo perchè quello stesso giorno l' uomo aveva scoperto che:
 Aldebaran vendeva torte agli abitanti del tempio raccimolando guadagni considerevoli....senza che lui, l' autorità ne fosse al corrente.
Dohko frequentava un corso di lap dance e di balli latino- americani.
Aiolos si allenava al tiro al bersaglio mettendo una mela sulla testa della papere di Saga con sommo disappunto di quest ultimo (che già non poteva soffrire il sagittario da rempo immemore)
Aiolia faceva una corte serrata alla povera Marin che ormai si vedeva perseguitata dappertutto e usciva di casa travestendosi da uomo (con barba e baffi, occhiali da sole e completo nero) per cercare di eludere gli assalti del ragazzo.
Shura usava l' excalibur per affettare in serie le fragole che Aldebaran usava per le sue torte (ricevendo ovviamente in cambio un lauto compenso..non si fa mai nulla per nulla)..........
e potremmo continuare se la lista se non fosse eccessivamente lunga.
Queste furono le ragioni che ci portano alla situazione con cui abbiamo (ho) deciso di aprire la storia dei nostri gold saint.






ANGOLO AUTRICE:
Chiedo anticipatamente perdono per questa storia pazza e assurda partorita del mio cervelletto ma per adesso per via degli esami (aiuto che paura!!!) ho preferito sfogarmi scrivendo qualcosa di leggero...questo non vuol dire che abbandonerò le altre fanfiction, il fatto è che per ora non ho molto tempo per scrivere.....ma questa volevo proprio postarla, è da un po' che mi frulla per la testa. Detto questo vi saluto....sperando in qualche commentino ^^, giusto per sapere che ve ne sembra come sempre.

DISCLAIMER: i personaggi di Saint Seiya non mi appartengono ma sono di Masami Kurumada. La storia non è scritta a scopo di lucro.


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Capitolo 2
*** cap.2 ***


cap. 2 nuova ff
Tutti i gold saints furono convocati nella tredicesima sala del grande tempio per ricevere una comunicazione importantissima. Ad accoglierli Atena vestita di nero con tanto di fazzolettino ricamato in mano: -Miei guerrieri,-esordì facendo una piccola pausa per asciugarsi una lacrimuccia solitaria e per creare un poco d' attesa- ho da darvi una notizia che potrebbe, anzi che cambierà di sicuro le sorti del grande tempio......e dell' umanità tutta. Questa volta non so se riusciremo a cavarcela.-
Altra pausa per asciugare un' altra lacrima solitaria e per aumentare la tensione già palpabilissima nel silenzio grave e preoccupato che regnava nella stanza.
-Vedete....Sion.......-
-Dannazione, Atena- interruppe il diretto interpellato facendo il suo ingresso nella sala con due valigie enormi- non sono mica morto!- e detto ciò si girò per toccarsi là dove non batte il sole, zona  a cui il popolo maschile è solito appellarsi per scongiurare guai, jella, sfortune e cattivi presagi in genere.
Atena scoppiò in lacrime singhiozzando qualcosa del tipo tempio...gold.....cadere....morte...atroce che tradotto sarebbe: Il tempio per colpa tua cadrà nelle mani dei gold che senza una guida lo condurrano a una morte atroce.
E mentre la dea della giustizia versava fiumi di lacrime i gold voltatisi in direzione di Sion apprendevano la grave notizia:
-Me ne vado in pensione- frase detta con un sorriso a trentadue denti e con uno scintillio di felicità negli occhi.
Ora noi ci aspetteremmo un clima di tristezza, lacrime, preghiere per non farlo andare via, qualcuno che magari si rotololi a terra strappandosi i capelli e qualche altro che urli un noooooo disperato......nulla di tutto ciò. Per il momento. Sono guerrieri dopo tutto. O no?
Una domanda, una sola, avanzata da Aiolos che già gongolava.
-Chi sarà il tuo successore?
E' bene precisare che non tutti erano felici della decisione di Sion. I più non lo ritenevano un cattivo sacerdote e comunque sempre meglio di eventuali successori più o meno desiderosi di ascendere al trono del tempio. La domanda posta da Aiolos mise in moto tutta una serie di aspettative; quelle di chi, come Mu temeva di essere scelto per quel ruolo incomodo (insomma basta vedere gli effetti deleteri su Sion), chi ancora come Milo o Aldebaran o Shaka temevano chiunque....perchè....diciamocelo pure....nessuno di loro sarebbe stato una buona guida; chi come Aiolos aspirava alla carica, chi come Camus se ne fregava allegramente, chi come Dohko rischiava di perdere un compagno di giochi....aehm....di amabili conversazioni.
-Non certo Aiolos.....insomma è risaputo che non abbia spina dorsale- intervenne Saga un tantino arrogante
-Saresti meglio tu?....dittatore!- gli sbraitò contro quello
-Almeno quando governavo io si ragionava. C' era disciplina.....con questo non voglio dire che è colpa tua Sion-si volse sorridente all' uomo- No! E' colpa di Aiolos!- affermò infine convinto
Perchè fosse colpa di Aiolos non ci è dato saperlo, in fondo è cosa risaputa che la mente di Saga sia piuttosto contorta.
-Io voto per Saga- ghignò Death Mask
-Grazie- gli sorrise l' altro andando a stringergli la mano- ti sarò riconoscente
-Bè lo spero bene.....che credi...che il mio sia un appoggio disinteressato?
-Kanon tu mi appoggerai per la campagna elettorale vero?
-Alt, alt, alt. Fermi tutti- interruppe Sion- qui nessuno vota per nessuno. Sono io che scelgo il mio successore.-
Detto questo Sion tirò fuori dalla tasca dei bastoncini colorati raccogliendoli stretti tra le mani.
-Allora, chi prende quello più corto prende baracca e burattini- annunciò.
Poi vedendo che anche Dohko si stava avvicinando gli comunicò accigliato:-Tu no......vieni in pensione con me.
-Co-co...........-
-Coccodè- disse innocentemente Milo
-Co....saaaaaa?- Dohko finalmente ebbe il coraggio di finire la frase
-Non hai sempre detto che ti piacerebbe avere del tempo libero e andare un poco a zonzo? Mettiti in pensione e lo facciamo insieme.
-Cosa fate insieme?- inquisì malizioso Death Mask
Questa innocente battuta fu sufficiente a muovere gli ingraneggi del cervello di Dohko che già si vedeva spaparanzato sulla spiaggia di un' isola tropicale tra le braccia di Sion.....forse.....credeva.....sperava. Bè in fondo avrebbe avuto tempo per sedurlo. O almeno così si augurava il santo di Libra.
Chi fu il nuovo grande sacerdote? Ma ovviamente Mu.
Perchè ovviamente?
Si vocifera negli ambienti del grande tempio che Sion abbia truccato l' allegra disputa per favorire il suo allievo.
Sarà vero, non sarà vero? Ai posteri l' ardua sentenza.
-Po-po......
-polipo-
-Milo la smetteresti per cortesia?- chiese Camus senza scomporsi per questa ennesima trovata a dir poco assurda di Milo
-Ok
-Po.....posso declinare? - pigolò l' ariete d' oro
-No- fu la risposta di Sion
-Perchè?
-Perchè altrimenti ti rinnego come allievo.
-O.o
-Barooooooooo- urlava nel mentre Aiolos che si dimenava nel tentativo di sfuggire alla presa ferrea di quattro gold saint per gettarsi al candido collo di Mu e strangolarlo.
-Che scena indegna per un nobile saint. Il fato ha voluto così- affermò Saga complimentandosi poi con Mu
-Oh fratello- lo abbracciò Kanon- come sei sportivo, come sei leale, come sei bravo.....
-Già- confermò l' altro  pianificando già i modi e i mezzi con cui esercitare la sua influenza sul giovane sacerdote

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Capitolo 3
*** cap. 3 ***


cp. 3 nuova ff
"Sion è partito da neppure un paio d' ore e guarda a cosa devo sottopormi" pensava il povero, poverissimo Mu.
-Saga, non ti sembra di esagerare?- domandò a un certo punto con un filo di voce e le guance tutte rosse- in fondo la tunica del sacerdote è un indumento largo....perchè devo essere nudo sotto?
-Mu- lo fissò pazientemente il ragazzo smettendo per un attimo di armeggiare con la tunica incriminata- tu non hai lo stesso fisico di Sion, sei un poco più minuto e non vorrei che la tunica ti stesse eccessivamente larga. E' giusto che tu la provi senza altri abiti sotto affinchè io possa prendere bene le misure-
Detto ciò il gold dei gemelli ritornò ad armeggiare con ago e filo. Dopo qualche altro minuto di silenzio Mu chiese preoccupato:
-Saga.....quando sei diventato esperto di sartoria?
"Mai" pensò il ragazzo, ma ovviamente la risposta che diede al giovane fu ben diversa:- ho seguito un corso per corrispondenza-
Nel frattempo fuori dalla porta Shaka e Shura attendevano di vedere come Saga avrebbe conciato Mu.
-Shaka
-Si?
-Non sei preoccupato?
-Confido nelle capacità di Mu
-Ah
Fine della conversazione. Cosa vi aspettavate da quei due del resto?
A un certo punto a interrompere il silenzio per nulla imbarazzante, o almeno per loro... per una persona normale forse lo sarebbe stato, forse si sarebbe sforzata di fare conversazione.....ok, sorvoliamo.
Dicevamo....a un certo punto si sentì l' urlo di Mu che mise in allarme i due ragazzi i quali decisero  prontamente di fare irruzione nella stanza se non fossero stati fermati prima dalla testa di Saga che fece capolino dall' uscio e spiegò candidamente:
-Perdono, non è successo nulla. Gli ho solo infilato uno spillo nella coscia per sbaglio.- Detto ciò così come era apparso sparì.
La domanda a questo punto è: Saga starà forse attentando alla vita di Mu per ottenere il potere tutto per sè?
Riusciranno i gold a tenersi il nuovo sacerdote, possibilmente vivo, per almeno ventiquattro ore?
In realtà le cose andarono un tantino diversamente da come le aveva spiegate Saga ai compagni.
Vediamo come ritornando brevemente indietro e precisamente al momento in cui Saga fingendo di prendere alcune misure fece scivolare accidentalmente la sua mano ad accarezzare per un attimo fugace quel punto nascosto che hanno tutti i maschietti e che Sion si era premurato di toccarsi nel capitolo precedente. Da ciò l' urlo di Mu.
-Che-che.....che ti salta in mente?- chiese il ragazzo allontanandosi velocemente da Saga e spiaccicandosi contro la parete.
La risposta alla domanda fu la seguente:- Aspetta un momento-
Saga andò alla porta, fece le sue rassicurazioni e tornò da Mu, poi si stampò un bel sorriso sulla faccia e disse, con tanto di manina sulla  bocca:- ops! non l' ho fatto apposta perdonami.
In quelle stesse ore tormentate Aphrodite, santo dei pesci, ritornava dall' arena e si trovava costretto a passare dalla casa del cancro.
"Dannato granchio ammuffito" offese mentalmente il custode della quarta. Il cavaliere fece un respiro profondo e poi si decise a passare dalla casa. I corridoi erano vuoti e silenziosi.
-Guarda, guarda chi si vede-
Sbagliato. Non erano vuoti.
Aphrodite si girò per fronteggiare Death Mask. Se c' era una cosa che aveva imparato era: mai dargli le spalle. Mai.
-Qual buon vento- continuò il custode del tempio senza mai togliersi dal viso quel sorriso malizioso e al tempo stesso strafottente- come mai da queste parti?
-Torno ora dall' arena Cancer. Ora se permetti, me ne andrei
-Eh no.....-il custode del tempio lo afferrò per il braccio avvicinandolo pericolosamente a sè- che ne diresti di farmi un po' di compagnia.......magari accomodandoci su una delle comode poltrone del mio salotto.
Il  ragazzo lo spinse via in malo modo e furente iniziò a sbraitargli contro:-Tu...dannatissimo granchio....tralasciando il fatto che puzzi in maniera nauseabonda di tabacco...tu....mi stai per caso prendendo in giro?! Io....per colpa tua.....non posso sedermi!!!
-Oh bè- fece spallucce Death Mask- è normale, la prima volta è sempre così
Ad interrompere la spinosa conversazione fu l' ingresso nel tempio di un trafelato Milo che sparì velocemente verso l' uscita accennando un saluto veloce. Cancer seguì il passaggio di quel tornado con lo sguardo distraesndosi quindi un momentino.....momentino di cui approfittò Aphrodite per abbandonare il palazzo alla velocità della luce.
Intanto la papera era ancora parcheggiata all' ingresso dei templi e Kanon si domandava come poterla spostare di lì e portarla  finalmente al suo legittimo proprietario. Immerso in questi preoccupanti pensieri ebbe la prontezza di riflessi per chiamare a gran voce Milo non appena  questo fu nel suo raggio visivo
-Che c' è' Che c' è? Che c' è?- chiese l' alto correndo sul posto
-Come mai tutta questa fretta?- inquisì Kanon
-Devo andare a Rodorio a comprare un piede di porco
-Ancora?!
-Si. Vedi- il ragazzo si fermò e assunse un aria truce spiegando- Camus ha sostituito la porta della sua camera con un portone blindato e non vuole farmi entrare
-Che?!
Perchè il nostro Camus avrebbe fatto una cosa del genere ci domandiamo noi? (o almeno io).
Per scoprirlo andiamo a dare un' occhiata nei pensieri di Aquarius che in quel momento si trovava chiuso ermeticamente nella sua camera girando avanti e indietro tanto da fare un solco nel pavimento.
"Spero di essere al sicuro. Stupido scorpione iper protettivo e con gli appetiti sessuali di un coniglio! E' tutta colpa sua!"
Tutela. Tutta questione di tutela dunque.
Da questi tragici avvenimenti che vi abbiamo appena narrato erano trascorse ben due settimane. Furono settimane in cui Mu aveva imposto ad Aldebaran di smetterla con la vendita illegale di torte, giorni in cui Marin si era appellata al grande sacerdote ottenendo che Aiolia stesse ad almeno un chilometro di distanza da lei, in cui Aiolos non potè più usare le papere di Saga per il tiro al bersaglio e Camus e Aphrodite avevano fatto fronte comune contro Milo e Death Mask.
Insomma sembrerebbe che il nostro Mu sia riuscito ad imporsi.....sembrerebbe, appunto. Infatti:
Aldebaran si rifiutava di parlare con Mu e aveva avviato le pratiche per aprire una pasticceria a Rodorio, Aiolia versava fiumi di lacrime allagando le case sottostanti, Aiolos aveva sostituito le paperelle con l' elmo del grande sacerdote (e meno male che Mu si era rifiutato di indossare quell' orrore), Camus e Aphrodite dormivano (per motivi di sicurezza) al tredicesimo tempio un giorno sì e l' altro pure condividendo peraltro la stessa stanza. E mentre Camus si lamentava mentalmente per il fatto che Aphrodite russasse (ma appunto, si lamentava mentalmente perchè il nostro pinguino è una persona educata ed elegante), Milo e Death Mask minacciavano un' insurrezione chiedendo che fossero liberati "i prigionieri"....o almeno che dormissero in stanze separate. A tutto cià è doveroso aggiungere che Mu sospettava che Saga tentasse velatamente di circuirlo e che era costretto a presenziare alle riunioni con i saints con la tunica rattoppata e malamente cucita....ah già....e la papera....Kanon trascorreva almeno due ore al giorno contemplando Adalberta (così si chiamava) alla ricerca di una soluzione per portarla al terzo tempio.





ANGOLO AUTRICE:
Questo capitolo....mi è costato lacrime e sudore...di norma scrivo un paio di orette al giorno quando faccio la pausa pranzo dallo studio matto e disperatissismo o la sera per distrarmi....e così è stato ieri sera.....e infatti l' avrei anche postato.....ma..........ero talmente distratta (e stanca)....che ho cancellato tutto. Non immaginate la rabbia atroce....perciò l' ho riscritto.....ed eccolo.....
Vi avviso che oltre alla demenzialità (che spero abbia del comico ogni tanto) costante e perenne  qualche momento un pochino più serio ci sarà...ma sempre "alleggerito" soprattutto in merito a certe situazioni di coppia.....bè poi vedrete più avanti....spero ^^

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Capitolo 4
*** cap. 4 ***


cap. 4 nuova ff
Un elicottero stava sorvolando i cieli del santuario in una bella giornata di sole.
Era un fatto insolito quello che si stava verificando e fu per questo che i sant uscirono dalle loro tane con i nasi all' insù inciampando rovinosamente o rotolando come palle lungo tutti i gradini del santuario.
Tutto ciò fece si che i baldi guerrieri di Atena si ritrovassero tutti rigorosamente in pigiama nello spiazzale del primo tempio dove Kanon si dava da fare per legare Adalberta con delle solide imbracature al velivolo, operazione che fu seguita da una sapiente opera di "sbracciamento" del detto saint che si prodigava nel dirigere il mezzo con indicazioni più o meno discutibili ed esatte verso la terza casa (quando si dice senso dell' orientamento) sul cui spiazzo dopo circa un' ora atterrò dolcemente Adalberta.
-Io. Non.Ci credo- sussurrò Mu infagottato nel suo lanoso piagiama lilla con tanto di pecorella paciosa e sorridente sottobraccio
-Kanon....-seppe solo articolare Saga che vedeva Adalberta per la prima volta. Il ragazzo scoppiò in lacrime e felice abbracciò il fratello riempiendolo di smak e pciù, e cioè di baci, senza pudore alcuno.
Se per caso vi chiedeste come sia possibile che Saga non avesse visto ancora la papera è semplicemente perchè il nostro saint non era mai sceso all' arena dall' investitura di Mu, anzi si era premurato di stare perennemente attaccato al giovane come una cozza allo scoglio in modo che, ci dice Saga," il giovane potesse trovare in lui, che aveva già rivestito quella carica, un umile consigliere a cui rivolgersi".
Saga da quel fatidico giorno non si spinse più in là della terza casa.
-Io non ci credo- disse Milo con convinzione.
Pensate che si riferisse alla papera e alla scenetta dell' elicottero? No.
-Caaaaaaamuuuuus- urlò gettandosi contento addosso al suo pinguino- finalmente ti rivedo, ti hanno liberato! Dammi un bacetto, un bacetto...uno solo.....ma se vuoi anche due, tre, mille!
-Milo, Milo, Milooooooo.....ca-calmati- cercava intanto di liberarsi il ragazzo dalle chele dello scorpion
-Camus ti salvo io!- si preparò Aphrodite dall' alto della sua vestaglia in seta rosa ma il cui intervento fu simpaticamente bloccato dalla presa ferrea di un Death Mask in mutande.
-Vorreste cortesemente smetterla con  tutto questo chiasso?- chiese Shaka giungendo ultimo sul posto nella sua armatura impeccabile
"Ma come farà?" si chiesero tutti i presenti che non mancavano di sfoggiare pigiami e pezzi di pigiami (o mutande come nel caso di cancer) più o meno decenti come ad esempio quello rosso di Milo che sfoggiava un grosso pinguino sulla schiena o Aldebaran che aveva portato con sè il pupazzo a forma di torta con cui dormiva o Saga e Kanon che per dormire utilizzavano una cuffia da notte con  tanto di pallina colorata alla fine.
Pensate che qualcuno si sia fermato dal fare quello che stava facendo davanti alla gentile richiesta di Shaka?
No.
E' ovvio.
E Mu iniziava a non poterne più. La sua proverbiale pazienza di fronte a quella banda di caproni andava a farsi benedire.
-Smetteeeeeeetelaaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlò dunque- Muovete i vostri deretani puzzoni alla tredicesima. Riunione straordinaria. Ora!
Al che Death Mask si trovò particolarmente sconvolto dal modo in cui fu articolata la richiesta....e non tanto perchè quei toni non si addicevano al dolce e pacioso Mu quanto per il fatto che a detta di Cancer il ragazzo non aveva alcuna dimestichezza con le parolacce.
-Mu- intervenne dunque risoluto- si dice, e che valga per l' avvenire: "Muovete quella chiappe puzzolenti teste di baccalà verso la tredicesima  o vi ci spedisco io a calci in culo". Quando ti serve qualcuno che ti imposti certi discorsi fammi un fischio- concluse alla fine dando una pacca sulla spalla a un Mu evidentemente in preda a una crisi nervosa, fatto testimoniato dall' arruffarsi dei suoi capelli sempre così ordinati e del pelo riccio della sua pecorella che andava assumendo un' espressione anche essa accigliata.
-Magari cambiarci un momentino prima?- azzardò Aiolia a complicare ulteriormente la situazione
-NO!- ringhiò Mu con un tono degno di un cane rabbioso....altro che pecora.....sotto la lana si nasconde un cuore da lupo!

Tredicesimo tempio: pigiama party con i gold saint......
No....aspettate.....credo di essermi sbagliata
Tredicesimo tempio: riunione dei sacri guerrieri di Atena
-La situazione è grave e deleteria per gli animi di tutti noi, soprattutto il mio.... e per il grande tempio- annunciò Mu
I presenti annuivano con convinzione.
-Arrivati a questo punto ritengo necessario e questione di vita o di morte (la vostra).........ritrovare Sion e riportarlo qui!
I presenti annuirono ancora una volta con convinzione.
-Avete idee?
Silenzio
Trascorse mezz' ora, le mosche volavano, le balle di fieno sospinte da una calda brezzolina attraversavano di tanto in tanto la sala ma  di idee nemmeno la traccia.
Un' ora e niente quando all' improvviso arrivò una chiamata al cordless che Sion era solito utilizzare per inviare i suoi ordini ai saint sparsi per il mondo (in realtà per convocarli al grande tempio per le ragioni più assurde specie quando si annoiava).
-Pronto- rispose Mu
-No,Sion quest' anno non parteciperà alla crociera sul Nilo.....A proposito....sapete se per caso se qualcuno l' ha visto in giro?
-Mh, bene grazie.
-Quella mummia di Sion partecipa ogni anno a una crociera sul Nilo senza dirci nulla?!- sbottò Death Mask
-Ahem....chi era?- domandò Saga sorvolando sulla spinosa questione che rischiava seriamente di infiammare gli animi dei presenti.
-Era uno dei tanti cavalieri e funzionari al servizio del  grande tempio sparsi per il mondo- rispose Mu-E ho un' idea....-aggiunse infine pensoso.-Preparatevi per un viaggetto in Egitto. Si parte domani mattina.
-Dobbiamo avvertire Atena- fece notare Shaka
-Ah già....Atena- fecero Milo e Kanon in coro
-Dov' è? E' da qualche giorno che non si vede in giro- domandò Shura
-Già- affermò Aldebaran- io non la vedo da quando.....da quando durante l' ultima riunione si è dovuta assentare un attimo per andare al bagno
-Milo....Kanon- inquisì Saga- non l' avevate scortata voi?
Fischiettio e sguardo rivolto altrove da parte dei due interpellati
Ora, cari lettori (se ce ne è più di uno) dovete sapere che i gold non lasciavano mai Atena da sola per paura che si facesse rapire da qualcuno o si cacciasse in qualche guaio e a loro poi sarebbe toccato farsi  ammazzare di botte, magari morire per poi lasciare la gloria ai bronzini, in modo da salvarla; senza contare inoltre che la stessa Saori aveva il  terrore di doversi scontrare con qualche divino parente.
Arriviamo quindi al punto in cui dopo quella fantomatica riunione Milo e Kanon accompagnarono Saori al bagno. Ed effettivamente i due erano stati buoni buoni ad aspettarla fuori dalla porta almeno fino a quando Milo fu distratto dalla splendida visione di Camus avvolto in una leggera tunica bianca che attraversava quei corridoi deserti completamente solo e indifeso. Era un' occasione troppo ghiotta. Come non approfittarne?
Era rimasto dunque solo Kanon che proprio in quel momento ebbe l' illuminante idea dell' elicottero per spostare Adalberta alla sua casa..... e dunque prima di scordarsela scappò a fare i preparativi per il tutto.
Nei giorni successivi tutti i gold in tutt' altre faccende affaccendati si erano dimenticati di  Saori fino a quel momento.
E Atena di certo non era uscita da sola dal bagno. No. Era ancora là dentro.
-Ragazzi....Kanon...Milo....ci siete? C' è qualche pericolo? La via è libera?- chiedeva ogni tanto la dea.

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Capitolo 5
*** cap. 5 ***


cap. 5 ff nuova
Deserto del Sahara, ore 11:30 a.m
Tre jeep percorrono le sabbie sotto il sole cocente del deserto. A bordo di esse dodici ragazzi abbigliati con gli abiti tipici del deserto (tranne tre eccezioni) sfidano la natura alla ricerca dei loro maestri.
-Aiolos- chiese a un certo punto Aiolia - sei certo che questa sia la giusta direzione? E' ormai da un' ora che giriamo ma del Cairo neppure l' ombra.-
-Non è semplice orientarsi nel deserto....-tentò di giustificarsi l' altro non troppo convinto.
Alle sue spalle intanto si stagliò improvvisa e silenziosa l' ombra di Saga il quale alla vista della carta impugnata dal compagno d' armi sgranò gli occhi -Grandissimo deficiente!-  urlò strappandogli la mappa dalle mani- certo che giriamo a vuoto! Hai messo la carta al contrario! Ma dico....dico...come si fa ad essere così stupidi...lo sapevo io che non dovevamo fidarci di questo asino.....
-Asino a chi? Ripeti se hai il coraggio!- si riscaldò di rimando l' altro
-Non sai leggere una cartina quindi.....A-S-I-N-O!
-Stupido volatile- si intromise Death Mask in modalità Rambo. In modalità Rambo perchè esclusa una bella camicia leggera e a maniche lunghe per proteggere anche le braccia dal sole, per il resto era vestito uguale uguale a Rambo con tanto di pistole e coltello (ed ecco la prima eccezione)- Sei un testa di cazzo ecco cosa sei. Di chi è stata l' idea di dare a te la carta, eh? Di chi? Ditemelo che lo mando nell' Ade a calci in culo!
Silenzio...........
-Ok, ok. Calmiamoci ragazzi-intervenne tranquillo Mu- Abbiamo perso un pochino di tempo, ma ora che ci siamo accorti dell' errore possiamo proseguire tranquillamente.-
Ma il tempo passa, il deserto è grande e giunge la fredda notte del Sahara per cui  i nostri ragazzi sono costretti a fermarsi  nei pressi di un' oasi.
-Ci accamperemo qui- propose Kanon- divideremo le tende a coppie o al massimo in tre, ok?
-Siiiiiiiiiiiiii- giubilarono Saga, Death Mask e Milo
-Bene- esodì Shaka- Mu...ti va di condividere la tenda con me?
-Ma certo- sorrise il ragazzo
-No!- si intromise Saga
-Prego?- fecero in coro Mu, Shaka e Kanon
-Saga.....-minacciò il minore dei gemelli,  agguantandogli il collo con il braccio imitando  la presa di un'anaconda in modo magistrale- cos' è questa storia? Non vuoi dormire con il tuo fratellino adorato?
-N-no....cioè sì.....-cercò di articolare Saga ormai a corto di ossigeno-non è come credi.
-Andiamo a montare la nostra tenda Phro?- propose intanto Camus.
Se non che il suo sguardo incrociò quello da cucciolo indifeso e deluso e sull' orlo delle lacrime di Milo.
-Mmmmmm......Ca...mmy- articolò con occhi liquidi il ragazzo. Ragazzo che si era peraltro scottato le braccia avendo avuto la splendida idea di mettere sopra i larghi pantaloni leggeri una maglietta hawaiana, giusto per fare il figo, necessitando perciò di amorevoli cure.
E fu così  che la muta preghiera del cucciolo Milo mosse a pietà il bel  cavaliere di Aquarius che col benestare di Aphrodite concesse al citato "cucciolo"  le proprietà benefiche della sua presenza.
-Bene zucchero- ne approfittò quindi Death Mask ammiccando- amunì (=andiamo) tu "dormi" con me- disse caricandosi Aphrodite sulle spalle.
-Ragazzi- propose contento Al ai rimanenti Shura, Aiolos e Aiolia- usiamo la tenda più grande e dormiamo insieme?
-La vedo dura- sospirò Aiolia
-Sarà una luuunga notte- si rassegnò Shura

-Camus- lo chiamò Milo nella fioca luce della tenda appena illuminata da una piccola torcia dopo che come gli altri si erano ritirati per dormire
-Mh
-Mi...mi passeresti la crema per le scottature?- chiese incerto
Il cavaliere di Aquarius sospirò pesantemente. Perchè quel ragazzo doveva rendere tutto così complicato?
 Nonostante questo gli tese la mano aperta aspettando il tubetto di crema.
Camus iniziò a passarla piano lungo tutte le braccia, con grande pazienza e delicatamente in modo da non fare  troppo male a Milo. Era assurdo. Ma c' era proprio bisogno di togliersi la maglietta e restere a petto nudo? No!, fu la conclusione di Camus, convinto più che mai che visto che il compagno si era scottato un pochino le braccia poteva anche restare vestito...e passarsi da solo quella dannatissima crema.
-Camus- lo richiamò nuovamente Milo con voce bassa e dolcissima
"Mi stò squagliando" pensò questi a sua volta.
-Camus- riprovò il ragazzo il quale poi non ottenendo risposta fermò le mani dell' amico e velocemente lo fece stendere sotto di sè
-La....sciami- mormorò Camus
-Non mi rispondevi
-Che hai in mente?- si allarmò l' Aquario- avevi detto...
-Che non ti avrei molestato- continuò Milo per lui- ho voglia di fare l' amore con te Cam....perchè mi respingi?- chiese poi con un tono dolce e tranquillo.- se tu non mi amassi più.....- Milo a quel punto sospirò e si rese conto di non riuscire a continuare nè tanto meno di voler sapere la risposta.
"Non ti amo più? Che sciocchezza" pensava Camus intanto "eppure vorrei che fosse così. Sei troppo vicino Milo....e io ho bisogno di te......più di due settimane ti sono stato lontano....e ora....io vorrei....te....ma così sarà stato tutto inutile e lo sarà ogni volta che tu mi starai accanto....credo di essere leggermente confuso @.@"
Milo si chinò sul viso del cavaliere di Aquarius ed era ormai sul punto di baciarlo quando.......
-Dannazione! E' qui quel testa di cazzo di Aphrodite? Quel maledetto pesce mi è scappato da sotto il naso- irruppe Death Mask nella tenda interrompendo i due ragazzi; poi, probabilmente senza neppure accorgersi di ciò che  aveva interrotto e senza scusarsi li lasciò nuovamente soli riprendendo la sua ricerca. Al che Camus si girò, si mise la mascherina da notte sugli occhi e si addormentò con sommo rammarico di Milo che si ripromise di uccidere seriamente Cancer una volta per tutte.
Death Mask quella notte girò per tutte le tende ma di Aphrodite nemmeno l' ombra. Individuarlo con il cosmo manco a parlarne perchè il cavaliere dei pesci era stato così furbo da azzerare il suo.
Dopo che Death Mask ebbe lasciato anche la tenda condivisa da Shura, Aiolia, Aiolos e Aldebaran, il fuggitivo cavaliere dei pesci uscì dal suo nascondiglio da dietro la schiena di Aldebaran.
-Aphro- chiese Aiolia- non avrai intenzione di dormire qui 'sta notte mi auguro.-
-Si perchè?
-Perchè ti faccio notare che siamo già in quattro e andiamo strettini...."senza contare che Aldebaran occupa tre quarti di tenda"-fece notare il leoncino
-Oh, non ti preoccupare Aiolia mi adeguerò....ma sono contento che tu ti preoccupi per me, sei davvero un caro ragazzo.
"Io....io non intendevo questo" pensò il detto leone incapace di articolare suono alcuno

Giunse dunque il mattino anche per i nostri baldi saint.
Il primo a svegliarsi fu Shura baciato dai caldi raggi del sole.
"Devo ricordarmi di chiudere le tende" pensò ancora nell' incoscienza del sonno per poi ricordarsi di essere nel Sahara e non nel suo tempio....e allora....."possibile che quei maledetti mi abbiano buttato fuori dalla tenda questa notte?", ipotizzò toccando la sabbia  sotto di lui.
Il ragazzo allora ancora mezzo intontito si mise a sedere e guardandosi intorno.........
-Che diamine è successo qui!!!- urlò
-Shura ma che cazzo urli testa di paella- bofonchiò Death Mask a pancia in giù sulla sabbia  sfregando la testa su di essa come avrebbe fatto contro il proprio cuscino.
-Che è successo?- si svegliò Milo.......-Aaaaaaaaah....Camus, Camus! Sveglia!- iniziò a strattonare l' amico accanto a lui.
-Che bel risveglio- disse Aphrodite stiracchiandosi mentre Aiolos accanto a lui sputacchiava la sabbia che aveva ingurgitato nel corso della notte. Dovete sapere infatti che il cavaliere del sagittario ha l' abitudine di dormire con la bocca aperta con tanto di bavetta ad adornare boccuccia e cuscino.
-Io non ho dormito invece visto  che qualcuno russava- si lamentò Aiolia, per poi guardarsi intorno cercando con gli occhi qualcosa :-Dov' è?! Dov' è?! La maglietta nera con il bel viso di Marin dov' è?! (ed ecco la terza eccezione dopo quella rappresentata da Milo)
Dopo che tutti finalmente si furono svegliati, poterono rendersi conto, con sommo sgomento, della situazione.
-Cioè.....-riassunse Saga per tutti- ora spiegatemi....come è possibile che dodici cavalieri d' oro....non di bronzo,non d' argento, non comuni esseri umani...ma cavalieri d' oro...si siano fatti rubare tutto quanto da qualche ladruncolo di passaggio senza accorgersene?
-Mu.....a proposito, non che c' entri nulla a dir la verità- domandò Shaka calmissimo- ma come pensavi di rintracciare Sion e Dohko?
-Ecco io pensavo di utilizzare i cavalieri sparsi per il mondo. Ogni volta che qualcuno li avesse visti mi avrebbe telefonato al cellulare
-Non è un metodo molto affidabile- fece notare Aldebaran
-Avete qualche idea migliore?- chiese allora Mu
-No....piuttosto pensiamo a cavarci fuori da questo impiccio...hai ancora il cellulare?- rispose Shura per tutti
-Credo che me lo abbiano rubato.
-Moriremo qui, non rivedrò più Marin!- iniziò a lagnarsi Aiolia in preda al panico.
-Siamo saint dannazione!- risollevò gli animi Milo- piuttosto facciamo un giro di perlustrazione alla ricerca di qualche villaggio nei paraggi....ma senza allontanarci troppo. L' oasi deve essere sempre ben visibile, male che vada non penso che qualche anima non passi mai di qui.
I goldini dunque approvata l' idea del più piccolo tra loro si misero in cammino ma l' unica cosa che riuscirono a trovare sulla loro strada fu una piramide.
-Oh, per Atena.....-sussurrò Camus con la meraviglia stampata in faccia- la voglio vedere!
Detto ciò corse spedito all' interno seguito a ruota prima da Milo che gli urlava da dietro di fermarsi perchè poteva essere pericoloso e quindi dopo poco dagli altri gold.
-Ma....dobbiamo seguirli là dentro?- chiese dubbioso Death Mask
-Bè....credo di si.....insomma....potrebbero perdersi all' interno- disse Kanon
-Sarebbe la migliore delle ipotesi...le piramidi sono piene di intrighi e trabocchetti- fece notare cancer- io lì dentro non ci entro. Non ci tengo a morire un' altra volta.-
-Sono nostri compagni, non possiamo lasciarli in difficoltà- affermò Mu con vigore avviandosi verso l' ingresso
-E allora vai tu se non ci tieni alla tua lana- sentenziò Death
-Effettivamte forse è meglio se qualcuno resti fuori....giusto in caso di pericolo per cercare aiuto- si defilò lo stesso Aphrodite
-Si, si.....concordiamo- anche Aiolos e Aldebaran appoggiarono l' idea
Aiolia intanto continuava a piangere sulla sua sventura del trovarsi nel deserto a migliaia di chilometri dalla sua bella....e per giunta in compagnia della batteria dei gold al completo...o quasi.
E fu così che Mu, Shaka, Saga, Kanon,Shura si avviarono alla ricerca dei compagni.
Giunti all' interno alla fine del primo corridoio si aprirono davanti ai guerrieri altre tre entrate. I ragazzi dopo un prmo momento di smarrimento si concentrarono sui cosmi dei loro amici e imboccarono la via centrale, un lungo corridoio ben illuminato e ricco di statue raffiguranti il dio dell' oltretomba egizio. Finalmente giunsero in una grande sala ricca di tesori e con al centro un sarcofago.
-Dai Cam- pigolava Milo- andiamo...questo posto mette i brividi
-Aspetta voglio decifrare queste iscrizioni sulla parete
-Ragazzi- si rallegò Kanon- siete vivi
-Tu che dici jettatore..- rispose di rimando il cavaliere dell' ottavo tempio
-Dai andiamo- incitò tutti Saga
-Quanti tesori- alla vista di tutti quei preziosi Kanon spalancò occhi, bocca e braccia e non potè fare a meno di tuffarsi in stile de Paperoni in mezzo a tutta quella ricchezza-Guardate,come stò?- chiese sfoggiando un copricapo in oro.
-Non toccare nulla ed esci da quella montagna di oro- lo ammonì Camus
-E perchè?
-Le piramidi nascondono grandi insidie
Ma Kanon tentando di alzarsi non potè resistere alla tentazione di  impugnare lo scettro del faraone tutto incastonato di gemme, in realtà così facendo lo sollevò dal luogo in cui si trovava da mgliaia di anni  protetto da altri tesori innescando  così un meccanismo che  aprì una sorta di botola nel soffitto e  da cui caddero scorpioni e insetti di ogni specie.
-Aaaaaaaah- urlarono i saints in coro incastrandosi nell' uscita nel tentativo di passare tutti insieme.
Velocissimi percorsero il corridoio ed erano ormai usciti se non fosse stato per il fatto che in preda al panico si intrufolarono in una via secondaria. Quando credettero di essere al sicuro si fermarono.
-Uff, salvi- sospirò Shura appoggiando una mano alla parete. Non l' avesse mai fatto. Da entrambe le pareti iniziarono a uscire delle frecce che avrebbero di certo infilzato i nostri paladini se questi non avessero goduto del privilegio, negato ai più, di poter scappare alla velocità della luce.Arrivati in un' altra grande stanza piena di mummie appoggiate alla parete Camus minacciò
-Non.toccate. più. niente!
Detto fatto. Saga attirato dal luccichio di una grossa pietra incastonata nella parete centrale non resistette alla tentazione di toccarla proprio mentre il cavaliere di Aquarius imponeva di fare l' esatto contrario.
Il pavimento iniziò a tremare e così tutta la struttura.
-Chi diavolo.....-inquisì Camus fissando pericolosamente Saga
-Io ho solo.....-tentò di giustificarsi
-Chissenefrega!...corriiiii!- gridò Milo
Una volta giunti miracolosamente fuori i gold poterono riunirsi ai loro compagni rimasti all' esterno
-Ma che cazzo avete combinato?- chiese Death Mask osservando insieme agli altri l' intera struttura crollare sotto i loro sguardi.
-Abbiamo distrutto uno dei monumenti più antichi della storia egiziana- rispose funereo Camus.
-Bene...allora sarà meglio allontanarci con nonchalance prima che qualcuno ci veda e ci arresti- propose  Shaka
-Chi diavolo vuoi che ci veda in questo deserto?- fece notare Aiolos
-Caro sagitter...perchè sfidare la sorte? Il nostro tasso di sfiga è così alto che potrebbe passare qualcuno proprio in questo momento.
-Ehm....ragazzi ci sono dei dromedari in lontananza....e non sono soli- avvisò infatti Aldebaran
-Ecco...appunto- concluse Shaka  allontanandosi velocemente con i compagni

Due giorni prima su una nave da crocera sul Nilo Sion si godeva la notte stellata dalla piccola finestra della sua cabina.
Toc, toc. Sentì bussare alla porta
-Sì
-Servizio in camera
Sion pensando di non aver ordinato nulla andò comunque ad aprire e si ritrovò davanti un Dohko fasciato da un corto accappatoio in seta nera e con in  mano un vassoio con dello champagne.
-Ma come ti sei conciato?- domandò Sion all' amico
-Servizio in camera- ripetè  l' altro con voce suadente, poggiando il vassoio e aprendo l' accappatoio e mostrandosi solo in mutande e con un papillon al collo.
-Dohko....sei proprio un mattacchione- sorrise Sion- su rivestiti o prenderai freddo, è tardi per un bagnetto in piscina. E detto ciò prese la via del bagno da cui un Dohko shoccato, deluso e amareggiato sentì a un certo punto il rumore dell' acqua.
"Si stà facendo la doccia!" pensò con rinnovata speranza. Ed infatti tentò anche di aprire la porta se non fosse che...era chiusa a chiave.
Al suo ritorno, dopo ben due ore (Sion in fatto di docce e bagni faceva concorrenza a Saga) l' ex sacerdote trovò la televisione accesa e il cavaliere di Libra sulla poltrona addormentato .
-Ma guardalo....è proprio un vecchietto, se non parla con la televisione ci si  addormenta davanti-

Erano ormai trascorsi tre giorni per i cavalieri accampati nell' oasi e ancora non avevano visto nessun viandante di passaggio.
 Quand' ecco squillare un cellulare che destò l' attenzione dei presenti i quali si avvicinarono minacciosamente a Mu. Dopo averlo  rivoltato come un calzino, aver perquisito tutte le tasche alla ricerca del prezioso oggetto e lasciatolo più nudo che vestito sulla sabbia alle amorevoli cure di Saga, poterono finalmente telefonare ai soccorsi.
Una volta sull' aereo Milo domandò:
-Mu....ma non avevi detto di non averlo?
-Ecco...io credevo che me lo avessero rubato.
-Ma scusa, lo avrai cercato nelle tasche almeno prima di giungere a questa conclusione.
-Nu- pigolò- ma sai quante tasche ha questa tunica? Si giustificò a sua discolpa.
"Io lo ammazzo, lo infilo in lavatrice, lo stritolo, lo stendo al sole per fare essiccare la lana e poi lo stiro" rifletteva intanto Death Mask, proponendosi mille e uno modi per vendicarsi di Mu, che egli ormai identificava tendenzialmente con una pecora.

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Capitolo 6
*** cap. 6 ***


cap. 6 nuova ff
Lunedì 14 Febbraio, ore 10:16 a.m.
Aeroporto di Ibiza
Erano passati quattro giorni dall' avventura nel deserto dei nostri eroi. Giorni trascorsi al Cairo e dintorni alla disperata ricerca di Sion e Dohko che sembravano essersi volatilizzati.
 Questo fino a quando finalmente giunse una chiamata. La meta questa volta era Ibiza. In aereo avevano provveduto a prenotare delle stanze in un albergo di lusso e affinchè qualcuno li venisse a prendere in aeroporto. "Perchè saremmo capaci di perderci anchè lì", aveva saggiamente sentenziato Death Mask.
Ma si sa, gli aeroporti non sono solo luoghi di arrivi ma anche di partenze. Ed infatti proprio mentre i saints stavano scendendo dal loro aereo, Sion e Dohko si apprestavano a prendere il volo per la Transilvania.
-Hai comprato qualche rivista per il volo?- domandò Sion
Dohko senza proferire parola alcuna gli sventolò  risoluto sotto al naso un paio di libri e qualche giornale di cui Sion scorse ad alta voce i titoli:- "Mille e uno modi per sedurre il vostro partner", "Sedurre ed essere sedotti", "E se lui scappa?", un quotidiano, gossip...ah bene io prendo la rivista culturale- scelse alla fine
-Bè....non dici niente dei libri che ho scelto?- chiese Dohko indispettito
-Mmmm....- ci riflettè un momentino Sion- hai fatto bene altrimenti Shyriu e Shun-rei non si metteranno mai insieme.
"Ma c' è o ci fa?" si disse il saint di Libra.

In albergo per evitare notti in bianco, imprevisti, chiasso per la scelta del compagno di stanza, strangolamenti, le camere erano state scelte rigorosamente singole tranne che per le due coppie di fratelli.
-Non posso crederci....ancora!- Sbuffò Milo
-Che è successo?- domandò Kanon incontrando il ragazzo nel corridoio
-Camus si è trincerato in una suite con la porta blindata....sai la tengono per le personalità importanti.
-Lo vuoi un consiglio?
-Dimmi
-Il piede di porco non ti servirà a nulla. Usa una carica di C4
-E che è? Un cyborg di Dragon Ball? Una macchina? Roba che si mangia? Un nuovo tipo di proteina?- chiese Milo a raffica
-No, no.....è dell' esplosivo- si affrettò a spiegare il saint dei gemelli.
-E tu che ne sai?
-Vedi, c' è la sorella del fratello del cugino della cognata di mia cugina ..credo che sia così...credo...bho...insomma  fa l' artificiera nella polizia...si chiama Makochan....cara ragazza davvero..... pensa che ha imparato su internet e facendo un corso di appena un paio di giorni....un genio, un genio...
-Ah.....credo di non aver capito bene il grado di parentela......"oltre al fatto che è preoccupante sapere che in polizia prendano gente così esperta"
-Nemmeno io l' ho mai capito se ti può consolare....forse Saga, ma ne dubito..
-Scusa quindi voi saints non siete orfani?- chiese una voce dal nulla
-Naaaa, sciocchezze per aumentare l' audience- fu la risposta di Kanon
-Ma tu....chi sei?- domandò Milo a una ragazza bionda, non troppo alta e dalle guanciotte paffute
-Piacere- si presentò lei stringendo la mano ad entrambi- sono la presidente del club "gold saints forever". E queste- indicò con la manina una turba di fans in visibilio- sono le socie.
-Capisco.....Kanon....proporrei una fuga strategica- bisbigliò Milo al compagno preoccupato per gli sguardi assatanati delle ragazze.
-Mi associo.-
-Fermatevi! Dove correte! Dovete dirci dove sono i vostri amici- urlava dietro di loro la presidente seguita dall' orda terribile-
-Voglio un capello di Shaka!- urlava intanto qualcuna
-E io voglio dare un bacio a Camus- urlava un' altra
"E io ti strangolo" pensò Milo mentre le girls decantavano le carinerie (terribili cose) che avrebbero fatto ai loro beniamini.
Quando poi i destini di Milo e Kanon si incrociarono con quelli di Death Mask, Shura e Aphrodite e più avanti con quello di  Shaka che meditava nella hall, dopo una fuga chilometrica per tutto l' albergo, i ragazzi, giunti all' incrocio tra quattro corridoi, di divisero.
-Mmmm, siamo soli zucchero- fece notare suadente Cancer al cavaliere dei pesci-
-Tieni le tue zampacce ben in vista Death- gli rispose preoccupato Aphrodite- e stammi lontano
-Sai è un' po' difficile visto che ci troviamo in uno sgabuzzino per le scope grande quanto il cassetto del mio armadio....a proposito aspè che accendo la luce, non si vede un cazzo-
-Ma sei scemo? Così ci scoprono!- disse Aphrodite spegnendo nuovamente l' interruttore
-Ah bè...allora...tanto vale approfittarne...no?- soggiunse il cavaliere della quarta casa infilando avido le mani sotto la maglietta del compagno. Peccato che questi fece comparire tra le mani una bella e letale rosa rossa. -Toccami ancora e ti infilzo- sibilò minaccioso.
-E che palle Phro....io non ti capisco....che sei diventato etero tutto in una volta? Non mi risulta che tu ti sia mai tirato indietro davanti a una bella scopata...ti conosco come le mie tasche e la fila dei tuoi amanti non è un mistero per nessuno al tempio- sbottò Cancer allontanandosi.
-E tu invece? Mi risultava che fossi etero....Ti sei convertito da morto?
-'Fanculo.....sei una fottuttissima prima donna...non capisci niente- gli disse il ragazzo prima di aprire la porta per defilarsi da quella scomoda conversazione.
-Aspetta- lo fermò Aphrodite tenendogli il polso-come faccio a capire se tu non mi spieghi niente. Io, tu e Shura siamo sempre stati molto uniti...amici.....ma mai amanti. Non puoi uscirtene così all' improvviso e pretendere che io ti stia dietro...soprattutto considerando che ti sei passato praticamente tutte le ancelle del santuario.
-Geloso?- gli soffiò Death- spingendolo contro il muro- e tu....perchè non ci stai?
-Io...io non....ecco....io sono stato sempre...come dire...l' elemento attivo- balbettò Aphrodite- e tu invece....cavolo Death ero ubriaco e tu senza dire nè permesso nè buongiorno mi hai....penetrato col tuo......-
-Ok, basta così- lo interruppe serio Death Mask- ti è piaciuto o no?- chiese invece
-Sei un essere rozzo, selvaggio, villano.....
-E questo ti eccita- sorrise prendendolo per mano e conducendolo nella sua stanza
Nello stesso momento due gold saint camminavano gattoni nei condotti per l' aria
-Fortuna che abbiamo trovato rifugio qui, altrimenti quelle pazze mi avrebbero strappato tutti i capelli- sospirò Shaka
-Non è molto dignitoso- fece notare Shura
-Dignitoso o no l' importante è essere salvi. Aspetta. Guarda- Il biono santo di Virgo indicò una stanza sotto di loro e la figurina di Kanon seduta a un tavolo, una lampada puntata contro il viso mentre rispondeva alle domande della presidente del club e di una sua assistente che nel frattempo prendeva appunti.
-Cosa mangi a colazione?
-Latte.
-Bianco o macchiato?
-Macchiato
-E Saga?
-Bianco
-Le coppie ufficiali del santuario?
-Milo e Camus.....e basta....anche se credo che di recente siano in crisi.
-In crisi?! In crisi?!- urlò la presidente preda di una crisi di nervi mentre l' assistente chiedeva allarmata di altre coppie:-Basta? E Shaka-Mu e Saga-Aiolos e Death-Aphro e Sion- Dohko???
-Tra Saga e Aiolos non corre buon sangue, Shaka e Mu sono molto amici, Dohko ci prova con Sion ma lui fa orecchie da mercante....Death fino a qualche giorno fà era etero ora non saprei.
-Basta, basta- disse la presidente sul punto di svenire- noi andiamo a prendere dei caffè...mi devo riprendere....meglio la camomilla.....-ci ripensò per poi ammonire il saint:- e tu non provare a scappare le fans sono proprio dietro la porta.
-Hanno catturato Kanon alla fine- notò Shura
-Forza, togliamo la grata e tiriamolo fuori- rispose Shaka- Kanon, Kanon...-chiamò poi
Al che il ragazzo citato si guardò in giro pensando di essere anche lui sull' orlo di una crisi di nervi che evidentemente doveva essere contagiosa se ora iniziava anche a sentire le voci. Non riuscì ad articolare altri pensieri che due forti braccia lo sollevarono di peso e trascinarono nel condotto finalmente in salvo.
Milo intanto era riuscito a scappare uscendo fuori dall' albergo e dirigendosi velocemente a comprare quel famoso C4 consigliatogli da Kanon.
I nostri goldini senza neppure attendere la notte si accordarono saggiamente per cambiare albergo. La situazione sembrava dunque tranquilla, Death Mask e Aphrodite avevano chiesto una matrimoniale e Camus aveva occupato nuovamente la suite riservata alle personalità di spicco.
 Per quella sera i nostri ragazzi decisero di cercare Sion e Dohko in una discoteca nonostante Mu sostenesse che mai il suo maetro si sarebbe recato in un luogo simile.
-Quella mummia imbalsamata si fà le crociere a sbafo sul Nilo, viene in un posto come Ibiza...Ibiza...non il monastero di Montecassino....e secondo te non sarebbe capace di andare in discoteca?- replicò con vigore il cavaliere del cancro.
 L' idea della discoteca fu accolta in generale piuttosto bene da tutti....o quasi (eccezion fatta per Mu, Shaka e Camus) perchè in fondo i gold sono pur sempre dei ragazzi con un età compresa tra i venti e i ventotto anni, eh.
E mentre dunque Death e Aphro scoprivano in un angolino le gioie dell' essere una coppia, i più ballavano, Mu veniva protetto dai mosconi dal cipiglio battagliero di Saga, Shaka si isolava nella meditazione grazie a potentissimi tappi per le orecchie, Shura ballava con tre belle ragazze sorseggiando allegro tequila bum-bum e sangria, Milo si avvinghiava a Camus sperando di trascinarlo in folli danze...ma niente il pinguino fermo era e fermo rimaneva.
-Sei...sei un pezzo di legno Camus. Sei un frigido ecco cosa sei e io....
Milo non ebbe il tempo di finire la frase, peraltro velenosissima, che Camus impassibile gli assestò un pugno sul naso per poi allontanarsi spedito verso un cubo illuminatissimo. Il cavaliere di Aquarius vi salì sopra e sulle note di "Boy, boy, boy" di Lady Gaga iniziò a ballare e a spogliarsi incitato da uno Shura fin troppo alticcio che urlava "NUDO, NUDO", assieme a Kanon e un centinaio di ragazze.
Se Milo dopo esersi ripreso dal pugno ricevuto, iniziò a sbavare quando Camus si tolse la maglietta, non appena il ragazzo iniziò a slacciarsi la cintura, si rese conto di ciò che stava  realmente accadendo: Camus, il suo Camus, il suosuo sposo, la sua metà....si stava spogliando...davanti a tutti. Terrorizzato dunque lo scorpion gli si gettò addosso buttandolo giù dal palco per evitare così il peggio.
Giunti  finalmente in albergo Milo si trovava di fronte la porta della stanza di Camus, di nuovo, questa volta rigirandosi in mano l' esposivo indeciso se utilizzarlo o meno.
-Cam....è S. Valentino....mi apri? Scusa per quello che ti ho detto in discoteca...ma per adesso sei strano, io non ti capisco più- nicchiò disperato il ragazzo.
Niente. Dall' interno nessun segno di vita. Poi all' improvviso la porta si aprì di qualche millimetro per qualche secondo per poi venire immediatamente richiusa. Un cuore di cioccolato. Milo si ritrovava con un cuore di cioccolato tra le mani. Allora con Camus forse non era ancora tutto perduto, si disse contento.
Il mattino seguente Mu buttò i ragazzi giù dal letto di buon ora. Aveva ricevuto una telefonata. Un' altra, questo voleva dire solo una cosa e cioè che dovevano ripartire. Effettivamente presero l' aereo diretti verso la nuova tappa,  solo che partirono con ventiquattro ore di ritardo.
Perchè? Oh ma è semplice. Avete presente l' esplosivo che Milo teneva tranquillamente tra le mani mentre era imbambolato davanti alla suite di Camus (quella per gente importante tra l' altro)? Ecco la security lo ha visto e scambiato per qualche terrorista....Risultato: tanta gattabuia.
Milo era finito in prigione e i gold avevano trascorso un giorno intero alla polizia tentando di chiarire l' equivoco.  Alla fine non ottenendo risultati lo hanno fatto evadere. Durante la notte mentre Kanon e Saga travestiti da agenti cancellavano prove, impronte digitali, varie ed eventuali, Mu si teletrasportava nella cella di Milo e lo riportava alla sospirata libertà.

fidanzato, il



ANGOLO AUTRICE:
Devo ringraziare assolutamente Makochan...in una recensione alla storia ha consigliato l' esplosivo C4 per distruggere la porta della stanza del povero Camus.....Kanon l' ha letta, l' idea gli è piaciuta (e del resto con la testolina che si ritrova non poteva essere altrimenti) e l' ha consigliata a Milo....ah l' amicizia...Quindi Haru e i goldini (tranne Camus che si vede sabotato) ringraziano ^^


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Capitolo 7
*** cap. 7 ***


cap. bo nuova ff
Mercoledì 16 Febbraio, ore 15:00
In una cuccetta per gruppi numerosi di un treno diretto verso la Transilvania dodici gold saint si godono il paesaggio tra una chiacchiera e l' altra....o bè ovviamente non proprio tutti. Milo infatti stava dilettandosi a strappare con i denti e a sputare sulla testa di Aiolia le pagine della rivista che aveva in mano. Dopo che Aiolos e Kanon erano riusciti a scongiurare il pericolo di un Lightning Plasma diretto a Milo che continuava impunemente a divorare le pagine del giornale ringhiando qualcosa, dopo che Aiolia lo aveva poi minacciato con un pugno sul naso, dubitando di sortire l' effetto desiderato il nosto leone aveva saggiamente cambiato posto.
-Milo calmati- tentò di quietarlo Kanon, distante dallo scorpion furioso di un paio di posti.
-Calmarmi?- ringhiò sputacchiando dappertutto i pezzi del  giornale- Guarda tu stesso!
Lo scorpioncino dorato indicò con l' indice minacciosamente cremisi Saga e Shura che si prendevano amorevolmente cura di Camus con degli impacchi di ghiaccio sulla testa.
-Hai bisogno di qualcosa?- domandò Shura sospettosamente troppo gentile tanto che Death Mask pensò che fosse ancora sotto gli effetti della sbornia
-Ti faccio male?- chiese invece premuroso Saga che gli stava facendo gli impacchi
-E' tutta colpa tua sciocco- fece notare Kanon pigramente affacciato al finestrino- se tu non lo avessi fatto cadere da quel cubo a quest' ora il tuo Camus non avrebbe un bernoccolo sulla testa, ergo non riceverebbe tutte queste attenzioni da Shura e da mio fratello.
-Dovevo forse lasciare che si denudasse davanti a tutti?- chiese bellicoso il Milo Furioso
-Bha....sarebbe stata un' idea- fece spallucce il ragazzo
-Che. Cosa?! Io lo so che volete vederlo tutti nudo....lo so io!- iniziò a ululare il giovane attirando gli sguardi su di sè. Poi si quietò improvvisamente, si sedette buonino al suo posto e accavallò le gambe incominciando finalmente a sfogliare la rivista prima adoperata per ben altro. I gold allora poterono ritornare nuovamente placidi alle loro occupazioni ignari del sorriso soddisfatto di Milo che premeditava la vendetta. Vendetta che non si fece attendere a lungo perchè con una scarlet needle ben assestata sfiorò in sequenza la rosa che Aphrodite, seduto accanto a lui, si era messo vezzosamente tra i capelli, Mu no....perchè si era teletrasportato appena in tempo, i capelli di Kanon che era riuscito a tranciare di ben venti centimetri e a fare infine un buco nel finestrino.
-Miloooooooooooo- ruggì l' ultimo (il penultimo se vogliamo aggiungere il finestrino)
-Si?- domandò mellifluo l' altro
- ti sei bevuto il cervello? Sei incazzato con quei tre- ed indicò con il ditino Saga & co.- e cerchi di ammazzare me?!
-E me- si aggiunse Aphrodite
-Ehm...anche me- fece notare Mu
-Tu urlavi "nudo, nudo" assieme a quell' altro depravato di Shura!- si giustificò lo scorpione riferendosi alla serata in discoteca.
La disputa ebbe termine quando Kanon vide il suo riflesso allo specchio.
Tutti i capelli del lato destro erano ben più corti rispetto al resto della sua bella e folta chioma.
-Ci penso io- si offrì Aphrodite tirando fuori da una borsa pettine e forbici.
E così al povero Kanon, dopo aver ululato propositi di vendetta nei confronti dello scorpione geloso, non rimase altro da fare che mettersi nelle mani del caveliere dei pesci.
Intanto il resto dei saints si dilettava in amabili e piacevoli conversazioni.
-Aldebaran- fece notare Saga- mi sembri un poco giù di tono. Non hai toccato cibo. Non starai mica male?
-Chi è che stà male?- chiese Shura strappato ai suoi pensieri
-Aldebaran....ha l' influenza- spiegò Saga
-E perchè avrebbe l' influenza di grazia?- domandò il cavaliere di Virgo
-Per ora gira l' influenza quindi Al è ammalato-spiegò Saga
-Fammi capire....solo perchè gira l' influenza Al starebbe male?- chiese Aiolia
-Deficiente- si intromise Aiolos diretto a Saga- se fosse come dici tu a quest' ora avremmo tutti l' influenza.
-Pennuto spelacchiato!
-Cretino
-Stupido!
-pezzo di ameba!
-Ehm....ragazzi...scusate- si intromise Aldebaran di cui tanto si era detto e tanto si era parlato- credo di soffrire il mal di treno-
-Che?- si girarono tutti mentre Aldebaran scappava a vomitare verso il bagno
-Finito!- giubilò contento Aphrodite.
Kanon, certo dell' abilità di Aphrodite si andò a guardare allo specchio tutto sorridente. Sorriso che gli morì sulle labbra non appena vide la sua immagine. Il ragazzo inizialmente strabuzzò gli occhi incredulo, quindi urlò e infine svenne.
Non certo per la felicità. No. Kanon aveva imparato a sue spese che il fatto che il saint dei pesci fosse un intenditore della bellezza, ciò non significava di certo che curasse la sua da solo. Di fatti Aphrodite aveva trasformato la bella capigliatura di Kanon in un caschetto simile a quello di Raffaella Carrà.
Dopo una piccola sosta in un paese di poche anime in cui Kanon si era comprato una parrucca e uno shampo alle proteine per velocizzare la ricrescita dei capelli i ragazzi si diressero a quello che secondo le fonti doveva essere il castello del terribile conte Dracula.
-Kanon- chiese Saga trattenendo a stento le risate- ma non avevano altre parrucche?
-No....l' ultima rimasta era quella in stile Luigi XIV-ringhiò il minore dei gemeli che indossava una parrucca bianca ed enorme che ben si sarebbe abbinata a un abito pomposo  e che insieme a un po' di cipria e un neo finto, lo avrebbe tranquillamente fatto passare per dama di corte.
I nostri eroi giunsero dunque ai piedi di un spettrale maniero, dai toni cupi e l' aspetto vetusto in una gelida notte di luna piena mentre i lupi ululavano in lontananza e i pipistrelli svolazzavano attorno a loro.
-Siete proprio sicuri che Sion e Dohko siano stati visti qui?- chiese timoroso Aiolia
-Io li lascerei lì dentro- propose Death Mask
-Non voglio entrareeee- piagnucolava Aiolos che si era aggrappato ad un albero
Vinta ogni resistenza il pingue gruppetto raggiunse un grosso portone. Mu si apprestò a suonare il campanello che aveva la forma del volto di un diavolo quando la porta si aprì all' improvviso.
-Aaaaaaaaah- urlarono i gold
-E' stregata! E' stregata! io lo sapevo! Moriremo tutti dissanguati- gridò Aiolos
-Buonasera- un maggiordomo alto e dalla carnagione pallidissima li accolse alla porta
-Stregata eh?- sussurrò Saga al saint del sagittario prendendolo in giro
-Benvenuti signori. Vi aspettavamo. Avete già cenato?- si informò
Metà dei goldini rispose di sì, l' altra metà di no. Poi la metà che prima aveva detto no rispose di sì e viceversa finchè Mu prese la parola per tutti:-Ehm ci scusi....sa...siamo stanchi per il viaggio...comunque no, non abbiamo cenato-
La cena si svolse in una stanza piuttosto grande e fredda, arredata in maniera assai spartana. I ragazzi per tutta la durata della cena non parlarono, cosa strana per loro, soprattutto dopo che Milo aveva chiesto come mai il padrone del maniero non cenasse con loro e il maggiordomo aveva risposto in maniera assai sibillina:-Oh il mio signore non mangia queste cose-
"Sarà vegetariano", cercò di rassicurarsi Milo.
I gold avevano deciso per quella volta di dividere le stanze in due. Così Saga riuscì ad accalappiare Mu, Aphrodite dormì con Death Mask, Aiolia con Aiolos, Milo con Kanon, Shaka con Camus e Shura con Aldebaran.
-Possibile con non riesca a stare un po' con Camus?- si lamentò Milo mettendosi a letto accanto a Kanon che silenzioso si stava mettendo il pigiama- Bè? Perchè non mi rispondi?
-Perchè....se mi ritrovo in questo stato- disse indicandosi la voluminosa parrucca- è solo colpa tua. Stupido artropode geloso.
Le stanze erano tutte piuttosto ampie con un letto matrimoniale corredato da un baldacchino, un caminetto, mobili in legno e pavimento in pietra. Un po' polverose e inquietanti a dir la verità. Soprattutto se si consideravano le armi appese qua e là sulle pareti e su quella sotto cui si trovavano i letti dei nostri eroi.
-Questi pugnali appesi qui sopra mi inquietano- fece notare Shura ad Aldebaran indicando la coppia di armi sulle loro teste.
-Proporrei di toglierle-
-Si...meglio.-approvò lo spagnolo
Intanto Death e Aphro si diedero a "giochini" divertenti già dal loro ingresso nella stanza. Collaudando il grosso tavolo di legno su cui Death spalmò Aphrodite, la doccia, persino il comodino, alla fine si ritrovarono sul morbido letto. Death Mask sovrastava un ansimante Aphrodite con il suo corpo. Quando finalmente entrambi giunsero all' apice del piacere cadde su di lui. Se non che Aphrodite si sentì afferrare le mani...ma non era possibile visto che quelle del suo compagno erano saldamente ancorate al cuscino dietro di lui, e Death Mask sentì qualcosa di peloso sfiorargli le caviglie...e anche questo non era possibile visto che il saint dei pesci era più depilato di una donna. I due dunque si guardarono intorno e spaventati si alzarono di scatto dal letto fuggendo dalla stanza.
Nella stanza condivisa da Mu e Saga intanto questi si avvicinava velatamente al ragazzo, fin quando, con il petto nudo ben in vista, non lo strinse a sè
-Sa....ga- ansimò Mu rosso in viso
-Dimmi
-E' imbarazzante
-Cosa?
-Questo
-Oh Mu...quanto sei carino- disse il ragazzo sollevandogli il mento. Dimmi Mu....ti piaccio?
Il ragazzo in risposta preferì arrossire ancora di più
-Non dirmi che sei innamorato di Shaka!- disse fintamente sorpreso- perchè vedi- continuò mellifluo- non potreste andare bene assieme.....siete troppo uke....invece io e te.....mettiti con me Mu....saremmo la coppia perfetta....una perfetta coppia uke-seme...non ci sarebbero dubbi sui ruoli.
-Ah no?- chiese Mu ora accigliato.- E quindi io sarei un uke...
-Si, paperella mia.
Saga quella sera ebbe modo di sperimentare l' orgoglio degli arieti. Mu lo spogliò del tutto, lo legò al letto e si teletrasportò via lasciandolo lì come mamma lo aveva fatto e con un forte desiderio frustrato, rifugiandosi nel letto morbido e di certo più tranquillo di Shaka e Camus.
La stanza del leone e del sagittario era immersa nel silenzio. Questo almeno fino a quando Aiolos non decise che era il momento di andare a fare la pipì. Essendo la sua stanza priva di bagno, dovette uscire nel corridoio per andare a quello che vi era alla fine. Nella sua passeggiata notturna gli sembrò di vedere Death Mask e Aphrodite correre completamente nudi per il corridoio inseguiti da tre donne parecchio brutte, parecchio pelose, parecchio vecchie e parecchio poco vestite.
"Devo essermi sbagliato..sarà il sonno" pensò dirigendosi in bagno. Qui il nostro sagitter iniziò a fare la pipì, in fondo era per questo motivo che si era svegliato, quando uno spettro fece capolino dalla parete proprio di fronte a lui. Il ragazzo al "bu!" del fantasma iniziò ad urlare. Ma non poteva scappare...perchè....avete presente il detto"farsela sotto dalla paura"? Ebbene è quello che accadde al nostro Sagitter che non riusciva a smettere di fare la pipì. Però era un guerriero, era spaventato e non poteva scappare. Voi penserete che anche in un momento così delicato avrebbe giocato d' astuzia....macchè....in preda al panico iniziò a spruzzare il prodotto della sua vescica addosso al fantasma mettendolo così in fuga.
-Ehi Al, sei sveglio?- chiese Shura che non riusciva a prender sonno
-Mh-
-Perchè i coltelli sono di nuovo sopra le nostre teste?
-Che?! O.o
Pensate che la notte di Milo e Kanon sia stata più calma? No di certo. Kanon infatti aveva deciso di farsi lo shampoo alle proteine che aveva comprato. "Per una ricrescita più veloce" aveva letto, "Utilizzare a piccole dosi".
Kanon in barba all' avvertimento e reputando che lo shampoo potesse solo fargli bene, si immerse nella vasca ricolma d' acqua e se lo buttò tutto sui capelli. Quando uscì dal bagno raggiunse Milo che stava pigramente guardando la televisione.
-Aiuuutoooooo- urlò il ragazzo- un lupo mannaro!
E credete che Milo alla vista di un lupo mannaro scappi? No di certo, si mette a inseguirlo tentando di sbucherellarlo con della scarlett needle.
Cancer nella sua folle fuga insieme ad Aphrodite per tutto il castello si domandò come era possibile che Milo inseguisse un lupo mannaro estremamente somigliante a Kanon.
La mattina finalmente era giunta e Shaka, Mu e Camus, freschi come tre roselline, scesero di buon mattino,diciamo verso le otto,  nella sala principale del castello dove vi trovarono tutti i colleghi (tranne uno) pronti per la partenza da almeno sei ore. Aphrodite e Death Mask quella notte dopo vari ghirigori per il castello si erano rintanati nuovamente nella loro stanza e fatti armi e bagagli avevano preferito restare svegli nella sala del piano terra e  vestiti piuttosto che sperare di dormire senza essere molestati da quella tre vecchie con i canini affilati e gli ormoni di tre adolescenti, la stessa saggia idea avevano avuto Shura e Aldebaran preoccupati dei coltelli che pendevano sulle loro teste.
Milo invece dopo essere riuscito a infilzare Kanon tre o quattro volte gli si era buttato addosso nel tentativo di legarlo e imbavagliarlo. Tentativo non riuscito visto che quello che fu legato come un salame fu proprio lui.
-Testa di cazzo sono Kanon!- lo rimbrottò  il gemello minore dopo averlo legato ben bene.
Nella sala si ritrovarono anche Aiolia e Aiolos. Quest' ultimo infatti dopo lo spiacevole incidente del bagno era corso a svegliare il fratellino che aveva trascinato anche egli a piano terra.
Le  tre Marie si erano dunque ritrovate davanti un Aiolia stravaccato su una panca che dormiva beato, Kanon pieno di cerotti e con una pelliccia naturale addosso e il resto dei saints con delle vistose occhiaie intorno agli occhi.
Poco dopo il maggiordomo giunse con Saga che in mutande si dimenava tra le sue braccia.
-L' ho trovato legato al letto che urlava proprositi di morte- annunciò flemmatico.

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Capitolo 8
*** cap. 8 ***


cap. 8 nuova ff
 18 Febbraio, a un' ora non ben definita appena prima dell' alba
Transilvania, Castello del conte Dracula,
-Bentornato signore. Fatto buona caccia?- si informò il maggiordomo
-Direi di sì.....questo almeno fino a quando non ho incontrato la rediviva orda di Attila
-Prego?
-Un gruppo di omaccioni correndo come una branco di bufali alla carica mi è passata di sopra per ben tre volte poichè temo si siano persi girando a vuoto nelle nostre foreste.
-Capisco Conte....erano i vostri nuovi ospiti. Fuggiti prima del vostro ritorno. Almeno questi sono rimasti a differenza degli altri duei scappati credendo che la porta si aprisse da sola.
-Mi domando come la gente creda che le porte si aprano da sole...e comunque....quelle tre baldracche delle mie mogli sono ancora qui?
-Si signore....ma se la cosa può essere di qualche aiuto hanno tentato di concupire qualcuno di quei giovani.
-Testimonianze?
-Il fantasma del vostro pro-zio, quello della trisavola Erminia e ovviamente i giovani concupiti
-Bene...questa è la volta buona che chiedo il divorzio  e le sbatto fuori senza rischiare di dilapidare il patrimonio di famiglia in alimenti. Muahaahahahahaha.

18 Febbraio ore 7:30 a.m
Porto del Pireo
-Allora siamo salvi- notò Aldebaran
-Già....credevo non saremmo più usciti da quel labirinto boschivo- confermò Milo ancora visibilmente provato
-Quanto tempo abbiamo impiegato?- chiese Saga
-Non lo so io ho perso la cognizione del tempo in quelle ore traumatiche- rispose il gemello
E' doveroso spiegare che dopo aver abbandonato (essere scappati a voler essere più precisi) il castello del conte Dracula, i nostri gold si persero nelle foreste dei dintorni, foreste terribili e buie, abitate dagli animali più strani e, secondo la testimonianza dei protagonisti del nostro racconto, da piante carnivore e alberi con braccia e gambe. Dopo aver girovagato per questi luoghi per  qualche giorno, i nostri saints, arrivati all' aria pura di luoghi meno inquietanti e più sicuri fuggirono alla velocità della luce fino al porto del Pireo dove si sarebbero dovuti imbarcare su una nave da crociera su cui sarebbero stati visti salire Sion e Dohko.
La nave aveva il nome di Titanic III, era enorme ed elegante. Una nave lussuosissima con piscine, negozi, diversi piani, camere spaziose....insomma una nave per ricconi.
-Chissà perchè si chiama Titanic III?- chiese Milo
-Il primo come sapete tutti affondò picchiando contro un iceberg, il secondo è affondato durante un' uscita di prova....speriamo di essere più fortunati- chiarì sorridendo amabile il capitano comparso alle loro spalle, il quale dopo tali confortanti delucidazioni augurò buon viaggio ai nostri eroi per poi congedarsi nuovamente. Delucidazione a cui seguì una collettiva toccata scaccia jella ai propri gioielli di famiglia.
I saints dopo essersi sistemati nelle proprie camere si divisero per cercare Sion e Dohko e al tempo stesso per bighellonare in giro per la nave e godere delle sue attrattive.
Fu proprio nel corso di uno di questi giretti che Death Mask, mentre il suo compagno era impegnato al centro estetico, vide qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere.
-Angelo!- urlò nella sua direzione una donna sui quarantacinque-quarantotto anni al massimo. La donna, non troppo alta, un po' paffuta, con dei capelli  biondo platino un pò gonfi, era  nel complesso graziosa, nonostante un rosseto rossissimo che più rosso non ce ne è, un costume intero dello stesso colore e un grazioso pareo bianco a coprirle la vita.
Death Mask a quella visione poco gradita scansò  di poco un infarto e facendo finta di nulla cambiò direzione ma la signora veloce lo trattenne e lo abbracciò forte forte:- Angiuliddu (diminutivo siciliano di Angelo) meo (= mio)!
-Ma....mamma- articolò il ragazzo- Mamma mi stritoli, soffoco....-
-Carmela che fai?
-Calogero, guarda il nostro Angelo c' è!- rispose la donna al marito staccando momentaneamente la presa dal figlio.
Il papà di Angelo, un uomo alto e magro, dai capelli chiarissimi e i folti baffi, si limitò a salutarlo con una pacca sulla spalla e a fargli notare che era così tanto tempo che non lo vedeva che per poco non si scordava la sua faccia. "Devi venire a casa più spesso che quando sarò morto te ne pentirai", sentenziò infine il padre.
-Vieni, vieni a salutare la famiglia- lo incitò la mamma dandogli delle piccole spintarelle in direzione di una zona invasa completamente dai parenti. Angelo salutò così i quattro fratelli e le tre sorelle del padre, le due sorelle della madre, i cugini, la prole dei cugini, nonno Angelo e nonna Caterina che erano i genitori del padre, nonno Peppe e nonna Tommasina, questi ultimi i genitori della madre, infine le due prozie zitelle, sorelle di nonna Tommasina.
-Ti maritasti?- inquisì nonno Angelo strizzando gli occhietti rossicci
-no- nicchiò il ragazzo
-Calogero, mi pare che questo qui non si vuole maritare. Non gli insegnasti l' importanza della famiglia e tu hai due figlie femmine...il cognome và a farsi benedire...-disse rivolto appunto al padre di Death Mask per poi fare notare a quest' ultimo- meno male che ci sono i tuoi cugini....ma io te lo dico....se non ti mariti non ti lascio l' eredità!
L' eredità. Per Death vedere nei suoi pensieri un ricco bottino sparire fu un vero trauma. Non aveva certo intenzione di fare il saint a vita! Anche lui voleva andare in pensione. E di recente, dopo essere morto e risolto un cospicuo tot. di volte, aveva accarezzato l' idea della pensione anticipata.
-Io ce l' ho la fidanzata!- disse tutto in un fiato
I cugini si voltarono sconvolti vedendosi privati di un pezzo di eredità, le prozie e le nonne avevano iniziato a cicalare del matrimonio imminente, la mamma giubilò con un urletto.
Ad intervenire nonno Peppe, sostenitore convinto del detto "mogli e buoi dei paesi tuoi"
-E' Siciliana?- chiese -se non è siciliana non se ne fà niente e ti scordi pure la mia di roba.
-E' siciliana- confermò Cancer
-E' qui?- chiese la mamma
-Si, si è qui- disse il ragazzo sorridendo senza rendersene conto.
-Allora non la vuoi proprio Robertina, la figlia del dottor Marino?- chiese la mamma che pure si era affezionata a quella ragazza un pò troppo magra, un po' bruttina, ma con una buona dote e innamorata del figlioletto.
-No!No!No!- disse Death energicamente che solo si sentiva male al solo pernsare al volto di Robertina
-Allora conosciamola!- sentenziò il padre.
 In quel momento il cavaliere del cancro si rese conto di averla combinata davvero grossa. Dove poteva trovare o affittare una fidanzata su una nave in mezzo all' oceano? Preso momentaneamente dal panico aveva alla fine optato di far travestire Aphrodite se non che questi tempestivamente non lo raggiunse alle spalle.
-Ehi Death, ho finito ora possiamo andare in camera se vuoi- disse soddisfatto e più bello che mai.
-Dormite nella stessa stanza?- chiese minaccioso nonno Angelo
-Bè....-si apprestò a rispondere il saint dei pesci interrotto dallo stesso cancer il quale si affrettò prontamente a negare e a congedarsi velocemente dalla famiglia insieme ad Aphro prima che questi combinasse qualche altro guaio.

-Te lo scordi, io non mi vesto da donna- si rifiutò categorico Aphrodite dopo che il cavaliere del cancro gli spiegò brevemente quanto accaduto- e poi mi hanno visto....mi riconoscerebbero.
-E io ora come faccio?- si domandò a quel punto Death pensieroso. Allora si guardò intorno indagando attentamente sui visi dei suoi colleghi tutti riuniti intorno a un unico taolo per il pranzo.
-Shaka!- urlò Death Mask alzandosi all' improvviso e indicando il cavaliere di Virgo. Ridendo in maniera per niente rassicurante Death Mask si caricò il detto disgraziato sulle spalle e lo trascinò nella sua stanza seguito da una decina di gold curiosi.
-No.-Fu la risposta del cavaliere alla richiesta di travestirsi da donna e fingere di essere la sua compagna fatta gentilmente da Cancer
-Cazzo Shaka, non dovresti neanche metterti la parrucca... più donnicciola di te non c' è nessuno!- pregò (a modo suo) Death Mask
-Death....guarda che così non aiuti- gli fece notare Shura
-Shaka è un fatto di solidarietà...pensaci- gli disse sorridendo Mu
Shaka parve farsi di colpo pensieroso.
-E va bene- disse- però.....però in cambio mi devi quattro favori. Di qualsiasi natura, di qualsiasi specie, genere....insomma qualsiasi cosa ti chiederò...tu la farai-
-Ma ti sei rincretinito completamente?!- ringhiò Death Mask
-No...e ti spiego: un favore è perchè stò acconsentendo all' assurda richiesta di vestirmi da donna, l' altro è perchè dovrò fingere di essere innamorato di te....e credimi..ce ne vuole, il terzo è per prendermi una piccola vendetta poichè mi hai dato della donnetta mettendo in dubbio la mia virilità, l' ultimo...bè l' ultimo consideralo un tasso di intersse.
E così con il benestare di Shaka quella stessa sera ebbe inizio l' operazione "frega il nonnetto e salva il bottino"
Death Mask e Shaka, ribattezzato per l' occasione Maria Carmela, con somma felicità della mamma di Death nello scoprire che la nuora portava il suo nome e di nonne e prozie perchè la fanciulla portava anche il nome della Madonnina, dicevamo, la coppia cenò con la famiglia di Death al gran completo e i gold si preoccuparono di occupare i tavoli alla destra e alla sinistra di quello enorme occupato dalla famigliola...e non certo per intervenire in caso di dissesti, guai e figuracce...o no...semplicemente per godersi più da vicino lo spettacolo. Per l' occasione il biondo cavaliere indossava un grazioso vestitino rosa, delle ballerine dello stesso colore ed era stato truccato da Aphrodite con un ombretto fucsia che si richiamava alla giacca indossata con il vestito e all' enorme fiocco che circondava la vita sporgendo davanti appena sotto il petto (che era stato opportunamente imbottito con cartaigienica in una bella quarta) e non dimentichiamo infine phard e rossetto rosa.
Shaka/Maria Carmela non parlò per tutta la sera per non tradire le sue origini non siciliane agli occhi di nonno Peppe limitandosi a rispondere a cenni col capo, a gesti oppure a far rispondere Death.
Alla domanda di nonna Caterina sul perchè la fanciulla non parlasse, Angelo rispose che la poverina cantava nel coro della chiesa e leggeva le letture a messa e tanto aveva fatto, tanto aveva detto, spinta da buon spirito cristiano che aveva avuto un drastico calo di voce e il medico le aveva ordinato categoricamente di non parlare per almeno un mese che anche una sola parola poteva esserle fatale. Tanto bastò per far guadagnare punti alla fanciulla tra le donne della famiglia, tutte rigorosamente impegnate nel bene di madre chiesa e in pie opere di volontariato.
-Ma sicuro sicuro che è siciliana?- inquisì nonno Peppe- E' bionda naturale! No come tua madre
-E che è? Bionde in Sicilia non ce ne sono? E'  normanna. I suoi avi erano conquistatori venuti con Ruggero*.
-E hanno mantenuto i possessi?
-Si
-Rendono bene?
-Rendono bene.
Il viso di nonno Peppe si distese finalmente in un sorriso, ritenendo che forse suo nipote non era poi così cretino come sembrava se era riuscito ad accalappiare una normanna...ricca.
Arrivò dunque il turno di nonno Angelo che avvicinandosi al nipote domandò:- Vi sposate?
-Bho...forse- fu l' evasiva risposta del nostro saint
-Come forse?!- si inalberò nonno Angelo
-si, si- si affrettò a confermare allora il cavaliere del cancro
-E figli?
-Tanti...almeno tre, quattro- lo rassicurò
-Bha....a me quella lì non piace. Guarda troppo verso quei ragazzi a bordo piscina- disse indicando il pingue gruppetto dei saints- e soprattutto uno. Lo fissa come un cane con l' osso. Questa non è adatta a te. Ascolta tuo nonno. Comunque sappi- disse quindi ghignando meschino e assottigliando lo sguardo- che ho già fatto testamento....e tu ci sei non ti preoccupare- rassicurò il nipote che con gli occhi ingigantiti come due mandarini era prossimo allo svenimento- però...c' è una clausola. Se non ti sposi e non rimani sposato per almeno dieci anni ti scordi l' eredità.

-Quel vecchio bastardo!- urlò Death Mask nella solitudine, si fa per dire visto che vi erano tutti i gold riunirti, della sua stanza.
Intanto Mu attendeva Aldebaran nel corridoio fuori dal bagno degli uomini. Quando il cavaliere del Toro uscì chiese al ragazzo:- Ehi Mu...ma non dovevamo fare una crociera nel Mediterraneo?
-Sì e la stiamo facendo- rispose perplesso il ragazzo
-Mh.....- il cavaliere del Toro rimase un poco in silenzio, poi mentre si avviavano verso gli altri chiese- e perchè proprio ieri abbiamo attraversato lo stretto di Gibilterra?
-O.o......Aioliaaaaaaaa!





NOTICINE:
*Parlo di Ruggero I, il Granconte che tra il 1061 e il 1071 all' incirca conquistò quasi interamente la Sicilia, nel progetto di espansione nell' Italia meridionale portato avanti da suo fratello Roberto il Guiscardo. Ruggero I governò appunto l' isola e come voleva l' etica feudale un condottiero specie se vittorioso non poteva esimersi dal distribuire terre e privilegi ai cavalieri che lo avevano seguito, questo sulla base di principi che affondano le loro radici nei rapporti feudo-vassallatici .




ANGOLO AUTRICE:
Perchè Mu grida il nome di Aiolia? Kanon è riuscito a liberarsi della sua folta pelliccia? Chi fissava intensamente Shaka? Lo volete sapere?.....eheheehehe....mi sa che dovrete aspettare i prossimi capitoli...^^ A presto.

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Capitolo 9
*** cap. 9 ***


cap. 9 nuova ff
Quando i nostri amatissimi goldini salirono sulla nave al porto del Pireo, Kanon non potè fare a meno di domandarsi perchè la gente lo fissasse in modo strano, molti addirittura scappavano via urlando, qualche signora sveniva....e i suoi compagni gli stavano a debita distanza tenendo delle maschere antigas. E allora Kanon si chiedeva: perchè?
E fu questa la domanda che pose al fratello il quale senza scomporsi più di tanto gli rispose:- puzzi come una capra.
-Peggio! come latte andato a male-  rincarò Milo
-Come...come?- Balbettò Kanon, il quale per accertarsi di quanto profumasse si auto-annusò dedicando particolare attenzione alle ascelle ed ebbe modo di appurare che effettivamente i suoi amici avevano ragione. Cosa che notò mentre cadeva svenuto sul ponte della nave asfissiato dagli effluvi che egli stesso emanava.
Quando si risvegliò era disteso sul pavimento della sua stanza.
-Abbiamo ritenuto opportuno metterti sul pavimento per non appestare il letto o il divano- spiegò Shaka dalla sua posizione del loto in un angolino lontano lontano dal saint di Gemini.
-Io non capisco- articolò quello non appena si fu ripreso
-E' presto detto: la tua pelliccia ti tiene particolarmente caldo e ti fà sudare più del dovuto, senza dimenticare che prima di arrivare al Pireo abbiamo corso come ossessi per boschi e strade.- spiegò Camus aggrottando le fini sopracciglia e arricciando impercettibilmente il nasino.
Quando buona parte dei gold uscì dalla stanza per prendere possesso delle rispettive cabine, per andare a cercare Sion e Dohko o semplicemente per bighellonare, Kanon rimase nelle mani di Milo, Saga e Shura che lo guardarono con uno sguardo e un sorrisetto che non prometteva proprio niente di buono.
-Tra poco sarai pulitissimo!- disse contento Saga respirando a pieni polmoni il profumo di un bagnoschiuma ai fiori di loto rubato a Shaka mentre si preoccupava di svuotare interamente il contenuto nella vasca in cui era immerso il fratello.
-Cavoli....sei più peloso di un san bernardo!- notò Milo intento a tagliuzzare i peli in eccesso del povero ragazzo.
-Sì sì è vero.... sembra di fare il bagno a un cane- approvò Shura- cazzo Kanon stà fermo!- si lamentò mentre tratteneva per le braccia il "cagnolino"- Basta ho detto! Basta!
-Fermi! Rischio di farti male!- urlò Milo che dovette fermarsi nella sua opera di parrucchiere non troppo navigato.
-A cuccia! A cuccia!- si sgolava Saga che nel tentativo di trattenere per le gambe il fratello finì immerso quasi completamente nell' acqua orrendamente mista a bagnoschiuma e pelo.
-Sa...Saga?- chiamò incerto Shura nel vedere che il ragazzo in apnea non tirava fuori la testa. Solo quando il compagno d' armi iniziò a muovere avanti e indietro le gambe i presenti poterono tirare un sospiro di sollievo aiutandolo a uscire fuori.
-Ci sono troppi peli- notò Milo dopo qualche minuto...non riusciremo a tagliarli tutti...specie se Kanon continua a muoversi come un anguilla-
-E allora che facciamo?- chiese Shura nel tentativo disperato di legare Kanon con una corda
-Proviamo con una falciatrice?- propose Saga
Proposta alla quale Kanon sgranò gli occhi e si  liberò dei tre cavalieri chiamando a sè la forza di tutto il suo cosmo riuscendo così a sgusciar fuori dalla vasca e a scappare...completamente nudo....cioè pardon, peloso, pelosissimo.
-Aaaaah...uno yeti- urlò una donna grassoccia prima di svenire tra le braccia del povero marito, che bassino e mingherlino, sparì sotto il suo peso.
-Shaka- domandò Mu a un certo punto- hai visto anche tu quello che ho visto io?
-Ti riferisci per caso a Kanon che correva col sedere completamente al vento mentre Milo, Saga e Shura lo inseguivano tenendo in mano rispettivamente del sapone solido, del detersivo in polvere e una corda?
-Ehm....si
-Sì allora, l' ho visto anche io non temere.
Se qualcuno dovesse chiedersi come mai Kanon non aveva la pelliccia sul sedere è semplicemente perchè Milo alternandosi con Saga era riuscito a depilargli parte della schiena, il sedere appunto e le gambe, mentre davanti e in tutto il resto del corpo rimaneva la forta pelliccia bionda.
-Kanooon!- urlava Milo inseguendolo sul ponte mentre terrorizzavano i presenti, facevano svenire le signore, scappare i più, zigzagavano tra la gente, schivavano  borsettate in faccia o sugli zebedei da parte di qualche agguerrita nonnina ma non nonno Angelo che li faceva cadere rovinosamente intralciandoli con il proprio bastone.
Rialzatisi poi correvano e correvano dietro un Kanon che nel frattempo si era tolto lo scotch con cui gli avevano sigillato la bocca per non farlo urlare e che a sua volta gridava:- Al ladro, al ladro! Vogliono rubarmi la pelliccia!- e ancora- Assassini! Marrani! Help...Rhada..my looove...save the queen!
Ad un certo punto il caso volle che nella folle corsa a Milo sfuggisse dalle mani il pezzo di sapone che teneva e sempre il caso volle che questi vi scivolasse sopra insieme a Saga e Shura rotolando per tutto il ponte della nave per arrestarsi infine solo con un tuffo in piscina. Piscina che si riempì nel giro di pochi secondi di tantissime bollicine e tanta ma tanta, tanta schiuma poichè il contenuto del detersivo per lavatrice che Saga portava con sè  era caduto in acqua insieme ai nostri gold. Quando i ragazzi tutti zuppi uscirono fuori dalla piscina si ritrovarono di fronte il capitano della nave piuttosto infastidito:-Voi.....-articolò paonazzo di rabbia- chi vi ha portato qui? Avete visto cosa avete combinato? I passeggeri sono terrorizzati, metà vuole scendere dalla nave e farci causa perchè pensa che trasportiamo illegalmente uno yeti, l' atra metà è terrorizzata nelle proprie cabine.-
-Ecco veramente noi..possiamo spiegare- tentò Saga, se non che Milo non intravide passare dietro il capitano le due belle figurine di Mu e Shaka che con molta nonchalance tentavano di svignarsela fingendo di non conoscerli.
-Mu!- chiamò lo scorpioncino raggiungendo i due ragazzi e trascinandoli davanti al capitano.
-Ecco- continuò, contento di aver trovato la soluzione a tutti i mali -parli con loro....sono...sono i nostri tutori- disse in un soffio dileguandosi poco dopo e trascinando con sè Shura e Saga tirandoli per la collottola zuppa.
-E allora?- chiese il capitano sempre più arrabbiato
-Sono scappati dallo zoo?- tentò Mu sorridendo incerto
Niente. Il capitano era più arrabbiato di Aphrodite quando gli si spezzzava un' unghia
A rispondere calmo come sempre Shaka -Vede signor capitano....sono scappati da un manicomio, ma le assicuro che sono inoffensivi, credono solo che le divinità pagane esistano ancora.
-Inoffensivi lei dice? E questo come me lo spiega?- domandò spostando lo sguardo sulla piscina
-Semplice...costoro...credono di essere dei cavalieri al servizio della giustizia e hanno scambiato il ragazzo con la pelliccia, che in realtà è la mascotte di una squadra di calcio, per un mostro marino inviato da Poseidone. Per questo lo hanno inseguito. Erano convinti di doverlo sconfiggere e di salvare così l' umanità e la loro dea, la dea papera.
-Capisco...e come pensate di risolvere i guai che hanno combinato...e soprattutto...chi mi assicura che non facciano altri danni?
-Oh lasci fare a noi.....-ghignò Shaka
I tre gold dopo aver inseguito Kanon per tutta la nave ormai quasi completamente deserta riuscirono a catturarlo con uno stratagemma semplice ma efficace.
Milo si travestì da Radamanthys con tanto di surplice e parrucca prese dove non si sa. Quando Kanon intravide le ali della sua dolce viverna  mentre sculettava allegramente per lui e solo per lui, non potè fare a meno di corrergli incontro e buttarglisi addosso se non che prima di arrivare alla meta, una rete stesa atterra e abilmente nascosta sotto un tappeto...zac...lo imprigionò. E solo quando il topolino fù preso Milo/ Rhadamantys si girò verso di lui mostrando il suo volto sorridente cui presto si aggiunsero quelli di Saga e Shura.
-Preso!- sibilarono monelli e trionfanti tutti e tre mentre Kanon gridava al tradimento e all' inganno.
E così dopo aver accuratamente legato Kanon in modo che non potesse risultare nocivo i nostri goldini poterono dedicarsi a liberarlo da quella pelliccia. Dopo aver distrutto tre forbici, quattro gillette, due rasoi elettrici e aver fatto  un trattamento con tre tipi diversi di ceretta delicata, Kanon fu finalmente di nuovo...Kanon. Bello, pulito e depilato.
Peccato che i quattro indomiti cavalieri dovettero affrontare l' ira funesta di Shaka di Virgo il quale si era impegnato solennemente con il capitano della nave affinchè i ragazzi svuotassero e ripulissero la piscina, il ponte e si scusassero personalmente con ogni singolo passeggero spiegando di essere degli attori, di stare girando un film e per ragioni di realismo la produzione non aveva avvisato gli ospiti. Ed era proprio il felice spettacolo di quattro gold intenti a pulire una piscina che si stava godendo il saint di Virgo mentre accanto a Death Mask vestiva i panni di Maria Carmela, fissandone con particolare insistenza uno e chiedendosi come mai quell' uomo in compagnia di certi elementi perdesse tutta la sua lucidità.
Superati questi tragici avvenimenti i gold riuniti in una saletta privata apprendevano una notizia che di certo avrebbe condizionato gli eventi futuri: ossia che avevano sbagliato nave.
-Aiolia- pronunciò Mu spalancando la porta trafelato e interrompendo una partita e streap-poker che coinvolgeva quasi tutti i gold presenti ad eccezione di Camus che leggeva un libro, Shaka che meditava, Aphrodite impegnato a spazzolarsi i capelli e gli stessi Mu e Aldebaran appena giunti.
-Si?- chiese ignaro della calamità che stava per abbattersi su di lui il leoncino dorato.
-Aiolia se ben ricordo l' ultima informazione sulla posizione di Sion e Dohko è stata riferita a te- iniziò Mu ora apparentemente calmo
-Si- confermò il ragazzo- e dunque?
-E dunque....sei certo di aver sentito bene? Di aver sentito che Sion e Dohko si sarebbero imbarcati su questa nave?
-Io....io.....sì- tentò incerto il ragazzo
-Non ditemi che....-iniziò Kanon preoccupato
-.....abbiamo sbagliato nave?- terminò Saga diventato pallidissimo
Quando Mu annuì tristemente i gold saint erano pronti a gettarsi addosso ad Aiolia e a commettere un goldicidio,  atto nel cui tentativo  furono preceduti dal cavaliere del cancro che inchiodato il ragazzo a terra si mise a cavalcioni su di lui tentanto di strangolarlo:-Tu! Tu....è colpa tua se mi ritrovo i parenti alle calcagna e in debito con quel santone di Virgo! Io ti ammazzo!
Fortunatamente i gold più calmi insieme ad Aiolos salvarono Aiolia da una triste fine allontanando Death Mask dal cavaliere del leone.
-Come è stato possibile che Aiolia abbia intercettato la chiamata?- chiese Camus- insomma Mu, sei tu che hai perennemente il cellulare.
-Il fatto è- spiegò l' ariete d' oro- che questa volta la telefonata è arrivata direttamente dal grande tempio...ed era Marin. Aiolia sentendo la voce della sacerdotessa mi ha  strappato il telefonino dalla mani-
-Aiolia dicci esattamente come si è svolta la conversazione- pregò Shura
-Allora...allora...ecco io ricordo solo che ho salutato Marin...-iniziò il ragazzo
-L' hai salutata? Appena hai preso il telefono in mano hai iniziato a urlare cose del tipo "Marin, amore mio bello, sono il tuo Aioluccio du- du-da-da-da."- lo interruppe Milo
-E non è pur sempre un modo di salutare?- si lamentò il cavaliere del leone- comunque l' ho salutata e lei si è messa ad urlare qualcosa come "ti denuncio" credo...bho...non ricordo. Ad un certo punto...-
-Ad un certo punto ti sei messo a piangere come un deficiente ed evidentemente coprendo con la tua voce quella di Marin non hai capito un tubo di quello che ti ha detto- continò ancora una volta il cavaliere dello scorpione annuendo convinto.
-Eh...si...più o meno è andata così. Però ho capito che Sion e Dhoko facevano una crocera nel Mediterraneo...e credo...credo...che il nome della nave fosse Titanic- si giustificò il ragazzo
Dopo essere usciti a prendere informazioni Mu, Saga, Kanon e Shaka ritornarono annunciando- Il nome della nave che dovevamo prendere e che effettivamente viaggia nel Mediterraneo era Titanica...non Titanic- spiegò Shaka- questa invece farà una crociera di un mese nell' Atlantico e il prossimo scalo sarà solo a Miami-
-pezzo di deficiente! Dovrò sopportare i miei parenti fino in America! e per giunta su una nave che rischia di affondare un giorno si e l' altro pure!- berciò Cancer
-Aiolia- soffiò Milo cadendo stancamente sul divano- potevi dirlo che ci volevi tutti morti
-Ora non rivedrai più Marin- gli disse sorridendo malevolo Aphrodite
-E io non rivedrò più Rhadaaaaaa!- iniziò a piangere Kanon
-Ragazzi...non è detto che affonderemo- li riportò alla realtà Shura
Un rumore metallico e assordante come di una collisine si propagò nell' aria mentre i nostri gold finivano a terra...a causa di qualche urto?
-Le ultime parole famose....-confermò Saga apparentemente calmo...-Non voglio annegare! Non voglio! Kanon...Mu...le paperette....Adalberta...!
Un coro si levò dalla stanza in cui si trovavano i gold:- Aiuuuutooooo!

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Capitolo 10
*** cap. 10 ***


cap. 10 nuova ff
I valorosi cavalieri di Atena impiegarono cinque minuti buoni per riprendersi dallo spavento e alzarsi da terra. Veloci e risoluti, ricordandosi all' improvviso di essere guerrieri, si diressero dal capitano.
-Dobbiamo essere pronti a fronteggiare ogni emergenza!- diceva Mu alla testa del gruppo
-Sì!- affermarono con convinzione  gli altri
-E che Atena sia con noi!- aggiunse Aiolos mentre nella folle corsa cercava di infondere ottimismo ai suoi compagni.
I guerrieri della dea giunsero nella sala del capitano spalancando la porta, pronti ad evitare qualsiasi tragedia .
-Oh benvenuti!- li accolse sorridente il capitano pensando mentalmente che quei giovani erano meno educati dei visigoti di Alarico* e di certo assai rudi.
-Capitano ci dica tutto. A questa nave non mancherà l' aiuto dei sacri guerrieri di Atena- si fece avanti Saga serio e composto.
-Che?! Ah...già...Atena...seeee.... disse questi accondiscendente ricordandosi che quello era uno dei giovani fuggiti dal manicomio.
-Capitano il mio amico voleva dire che in caso di emergenza non mancherà il nostro aiuto- spiegò meglio il saint dell' ariete
-Emergenza? Oh no!- si affrettò a spiegare l' uomo
-Meno male- sospirò di sollievo Aphrodite- già pensavo a quanto potesse essere dannosa l' acqua di mare per i miei splendidi capelli
Il capitano dopo aver guardato un momentino stupito il giovane, dopo essersi auto- ribadito che certamente quelli lì era meglio perderli che trovarli continuò:- semplicemente ci siamo arenati un tantino.
-Arenati?!- fecero in coro i goldini
-Esattamente...vedete ci siamo incagliati nel fondo sabbioso di quest' isola.
-Ma come....- ma come è possibile, avrebbe voluto chiedere Camus. La sua domanda rimase però sospesa nell' aria...eppure trovò ugualmente risposta.
-Eppure quest' isola qui non c' era..no, no- si diceva parlando tra se e sè uno degli ufficiali.
Al che il giovane cavaliere di Aquarius, fissando attentamente il biondo ufficiale chino su diversi fogli, domandò:
-Mi scusi capitano....ma....il personale di questa nave, non vorrei sembrare scortese sia chiaro, ma il personale ha abbastanza...esperienza?
-Ma certo! Per chi ci ha preso. Questi giovani sono usciti or ora dalle nostre migliori scuole.
-Or...ora, eh?- inquisì il ragazzo- questo vuol dire che nonostante abbiano un titolo idoneo per il lavoro che svolgono non hanno esperienza, come del resto asserivo- affermò calmo e neutrale come suo solito
"Per mille balene! Questo giovanotto mi darà del filo da torcere...ma chi si crede Sherlock?" si allarmò e al contempo si indispettì l' uomo che arrivati a quel punto dovette capitolare e dire la scottante verità
-Ecco...effettivamente....per molti ufficiali questa sarebbe la prima uscita.
-O.o.....che?!- inorridirono i saints
-E quel giovane che controlla le carte nautiche....è il figlio del proprietario della compagnia di navigazione su cui state viaggiando- disse sospirando
-Lo sapevo io! Costava troppo poco! Ecco dov' era l' inghippo!- berciò Death Mask
Camus intanto si avvcinava al giovane ufficiale chinandosi accanto a lui per controllare le carte nautiche.
-Ehi tu!- si spazientì Death nel frattempo- quanti calci in culo ti hanno dovuto dare per farti diplomare eh?!
-Come ti permetti! Io sono un ufficiale- rispose di rimando il ragazzo lasciando le carte incriminate
-Un ufficiale? Un asino! Ecco cosa sei!
-Questo ragazzino è peggio di Aiolos- bisbigliava intanto Saga al gemello
-Guarda che ti ho sentito- disse questi incrociando le braccia  apparentemente calmo.
Ecco. Appunto...apparentemente. Nel giro di pochi secondi il piccolo ambiente si animò di voci e urla concitate. Death Mask che imprecava contro il neo ufficiale per nulla intimorito, Saga che dava del volatile ad Aiolos mentre il capitano si scusava infinitamente con Mu e Shaka mentre quest' ultimo veniva sorpreso da un assalto alle spalle della mamma di Death Mask che voleva trascinarlo a fare l' uncinetto con le nonne e le prozie.
- Siamo alle Bermuda- costatò Camus pacatamente, poi visto che nessuno lo ascoltava ripetè:
-Siamo alle Bermuda-
Ancora nessuno lo degnava di uno sguardo e allora fece l' unica cosa che avrebbe fatto una persona che aveva titolo di cavaliere di Aquario. Fece cadere il gelo, non metaforicamente parlando, nella stanza. E quando finalmente tutti fecero silenzio troppo impegnati a battere i denti e a cercare di non morire assiderati affermò:- Siamo alle Bermude. Ovviamente quest' isola è stata sempre qui...a memoria d' uomo s' intende.
I gold una volta appurato di trovarsi nel famoso triangolo che tanto aveva fatto parlare di sè, scesero dalla nave con l' intento di disincagliarla e ripartire velocemente. Una volta messo piede sull' isola però accadde un fatto davvero straordinario. I ragazzi si sentirono come intontiti e di fronte a loro si manifestò una spirale coloratissima che li risucchiò.
-Ma dove diavolo mi trovo?- si domandò Death Mask guardandosi intorno senza però riconoscere l' isoletta.
Intorno a lui fremevano attività di ogni genere. Marinai, scaricatori di porto, passeggeri che scendevano e salivano sulle navi abbigliati in una maniera molto, ma molto strana a suo dire.
-Signor Polooo!!!- chiamava una voce
-Signor Polooo!!!- Ancora. Ma perchè questo deficiente di un signor Polo non rispondeva. Che fosse Camus?
-Oh eccola signor Polo- un ragazzo si avvicinò a lui tutto sorridente e tutto gentile scortando al braccio una fanciulla che aveva un' aria fin troppo famigliare.
-Scusa?- chiese Death Mask senza capire
-Signor Polo ho riaccompagnato qui sua moglie. Poverina credo che sia un' po' turbata...deve essersi persa- sussurrò poi al suo orecchio- pensi che non mi riconosceva.
La "moglie" intanto iniziava ad essere abbastanza indispettita e anzi per mostrare tutta la sua irritazione iniziò a battere il piedino a terra. Poi si avvicinò con passo marziale al cavaliere.
-Death! Andiamocene di qua!
-No...n ci credo....tu...tu.....ahahahaahaahaah- cancer scoppiò in una fragorosa risata sotto lo sguardo arrabbiato della signora e quello stralunato del giovane
-Ehm...signor Angelo...suo fratello ha detto che la attende alla nave. Buon viaggio- si congedò in fretta il ragazzo
-Ehi tu! Aspetta- lo richiamò Death Mask- come si chiama la nave.....ah si...e che abiti indossa mio....fratello?
-La nave è la "Corsara" e suo fratello...bè...indossa un completo arancione. Arrivederci-
Il ragazzo scappò via di corsa mentre il cavaliere della quarta casa ritornava a ridere impunemente:- Ahaahahahaha..Aphrodite? Non ci credo! Ma come diavolo ti sei conciato?
-Non.Ridere.- disse il saint assumendo un' espressione corrucciata e incrociando le braccia al petto
I due ragazzi iniziarono a cercare la nave sperando di poterci capire finalmente qualcosa, ritrovare gli altri e tornare a casa....o almeno realizzare l' ultimo proposito.
Ad un certo punto gli si fece incontro Shura e con lui un ometto mai visto prima.
-Ragazzi! Meno male!-
-Shura!- gridarono i due in coro
-Shura? Simone chi è Shura?- chiese l' uomo rivolgendosi al saint di capricorn
-Ehm...vedi Marco...è..è un soprannome...orientale- inventò
-Ah capisco...fratello vedo che hai ritrovato tua moglie- disse poi a Death Mask- Andiamo sulla nave, tra un' ora si salpa- li incitò contento per l' imminente ritorno.
E mentre Marco conversava amabilmente con la cognata, Death e Shura rimanevano un poco indietro.
-Shura....ma quello...è Marco, Marco? Cioè...è proprio quel Polo?
-Si Death...e a quanto pare tu sei suo fratello, io vostro cugino.....e Aphrodite è tua moglie, Margherita.
-Oh che bella famigliola!- disse sarcastico-Hai visto gli altri?
-No..-non ebbe il tempo di continuare la sua frase che poco lontano avvistò Camus con una donnina bionda al braccio-cioè sì....Guarda!
-Margherita, Marco, venite!- li chiamò Death Mask camminando svelto verso la coppia circondata da valletti e servitori
-Camus!- cercò di avvicinarsi Shura
-Altolà!- due uomini grandi e grossi sbarrarono loro la strada- nessuno può avvicinarsi al conte!-
-Tu non sai chi sono io!- berciò Death Mask che a un certo punto sorrise malizioso puntando l' indice contro l' uomo- Viaggetto all' inferno?- sussurrò- Seik....- si preparava a gridare il suo colpo ma una voce lo fermò
-Fermi! Sono amici
-Ma conte...
-Ho detto che sono amici.
-Si mio sigmore.
Era Camus.
-Ehi pinguino...cos' è...sei diventato un pezzo grosso?- chiese gentilmente Death
-Lasciamo stare...ho dovuto fingere un amnesia per sapere chi ero.
-E....?- incalzò Shura
-Dicono che io sia un conte francese.
-E....?-incalzarono ancora gli altri
-E niente. Che volete bè?
-Uff...non c' è piacere con te. Sei più abbottonato di una suora. Comunque...chi è la bella fanciulla al tuo fianco?- domandò Death, prendendo la detta fanciulla per il mento e avvicinandosi pericolosamente
-Lasciami deficiente. Sono Milo! Mi-lo! Milo!- ripetè nel caso il concetto non fosse ancora chiaro
-Che schifo!- si allontanò il cavaliere della quarta, scoppiando poi a ridere- Ahaahahah....tu e Aphrodite...due donne...insomma con Aphro potevo anche aspettarmelo...ma tu. E guarda come sei vestito! Che gonnellone...e che bella trecciolina!
-Io lo ammazzo...lo ammazzo...- il saint dell' ottava casa si preparava ad assalire Death Mask che però non appena si vide riflesso su degli specchi traportati da alcuni marinai, non potè che restare sconvolto.
-Per Atena. Che ridicolo copricapo....è enorme....e questa cos' è... una calzamaglia? Una gonna?- si squadrò toccandosi i vestiti- poi volgendosi agli altri serio e agguerrito aggiunse:- Ora basta...dobbiamo andarcene.Troviamo gli altri. Subito-
E per la serie "parli del diavolo e spuntano le corna" un disperato Aiolia andò a sbattere proprio contro il povero Cancer:- Ma sei scemo!?
-Io...io...oh no è qui- si girò il leoncino che vide a pochi centimetri da lui, in piedi, bella e imponente...quanto arrabbiata una donna che somigliava tanto a Marin ma con un mattarello in mano.
-Aiolia....ma l' hai disturbata di nuovo?- chiese Milo
-La domanda più corretta sarebbe...che ci fa qui Marin?- specificò meglio Shura
-Ora basta Antenore!- sbottò la ragazza rivolta al gold della quinta casa- dobbiamo salpare tra poco...e tu ti fermi in un' osteria a far baldoria. Mi avevi promesso un viaggio romantico! E invece è stato il peggiore della mia vita!-
-Aioliaaaaaaaa....ti salvo io!- giunse (in ritardo) Aiolos
-Fermo lì tu. Ne ho anche per te. Sei tu che lo porti sulla via della perdizione!- disse la donna puntando il mattarello contro il cognato.
-Ehm...signori scusate se mi permetto....ma vi prego...calmiamoci. Il nostro buon Padre Celeste non vorrebbe queste cose- si aggiunse una suora dallo sguardo benevolo  e pacato.
-Ci perdoni sorella...-si stava scusando la ragazza
-Badessa- specificò la donna- rispettiamo i ruoli
-Mu?!- chiese uno sconvolto Aiolos
-Io. Ma sorvoliamo- lo liquidò l' altro- e ditemi piuttosto...chi manca all' appello?
-Mmm...mancano ancora i gemelli, Aldebaran e Shaka- rispose Aphrodite
-Shaka stà arrivando...eccolo- rispose il saint di aries
-Un monaco...e che poteva essere?- fece notare Death vedendologiungere nella sua tenuta da monaco tibetano
-Guardate! I gemelli e Aldebaran!- gridò Aiolia sbracciandosi per richiamare l' attenzione
-Ragazzi, bene finalmente ci siamo tutti- disse Mu
-Mu!- si stupì Saga-una femminuccia eh....?-sorrise malizioso
-Una suora, badessa inoltre, quindi non metterti strane idee in testa- affermò sorridente il ragazzo
-Uke!- disse Saga in un soffio veloce
-Cosa? Che vorresti dire?- indagò il gold del primo fuoco stranamente infervorato
-Che tu sei nei panni di una donna e io di un uomo...quindi....
-Quindi un corno!
-Mu....non cogliere le sue provocazioni- lo esortò Shaka
"Sempre in mezzo quello lì" si disse crucciato Saga
- Ragazzi come facciamo a tornare sull' isola? Perchè è evidente che questa non è la nostra epoca- domandò Kanon
-Antenore...ma che gente frequenti? Siete per caso tutti ubriachi?- chiese la donna che somigliava tanto a Marin
-No, Marina cara...loro..scherzano...sono dei birbanti- cercò di giustificarsi mentre la prendeva sottobraccio e la disarmava cedendo il mattarello ad Aiolos che se lo tirava dietro le spalle facendolo cadere in testa a un povero passante.
-Signori, vogliate perdonarci ma io e la mia famiglia dobbiamo ritornare in patria- si congedò Marco
-No,no,no,no,no,no- si oppose Death Mask-anzi....tu vai a parlare con il capitano. Io accompagno Aphr...cioè Margherita in bagno-
-In bagno?- chiese Marco
-Sì, che è...non si può?
-Ehm...credo di si-
-Ecco bravo vai, sciò- fece cenno con la manina Death
-Certo che lo hai trattato proprio male- gli fece notare Shura
-Me ne frego...così almeno possiamo parlare in santa pace
-Ehm..Marina cara, perchè non raggiungi tua sorella e tua madre? Io...io...devo trattare di affari- chiese Aiolos
-Va bene caro, ti aspetto. Vi saluto- si congedò la giovane- arrivederci madre- salutò poi Mu regalandogli un bel bacio sulla guancia
-Tsk...a te baci e a me legnate!- protestò il giovane leone
-Ma quella è Marin o no? - domandò Milo
-Cosa vuoi che ne sappia. So solo che mi sono ritrovato nell' osteria di Aldebaran, da quanto ho capito, seduto con mio fratello e i gemelli e poi è arrivata lei. Io pensando che fosse Marin ho cercato di baciarla e di gridarle il mio amore eterno ma lei mi ha dato uno schiaffo e poi mi ha inseguito con quel mattarello...e pensa che si erano aggiunte anche sua sorella Ada e sua madre...fortuna che almeno loro le ho seminate- spiegò il ragazzo
-Sì, sì va bene ma ora cerchiamo di capirci qualcosa- incitò Death
-Mi chiedo come sia possibile tutto ciò- riflettè Camus
-Forse il triangolo delle Bermuda...questo spiegerebbe tutte le sparizioni- ipotizzò Aphrodite
-Ma no, è solo una credenza, la quota delle "sparizioni" in quell' area rientra perfettamente nella media se consideriamo che è un tratto di mare dai traffici intensi- rispose il cavaliere di Aquarius
-Tu sei troppo razionale Camus- lo accusò bonariamente Aldebaran
-Che facciamo allora?- domandò Kanon
-Forse potremmo recarci alle dodici case...magari Atena si è incarnata in questo periodo- propose Shaka
-Temo sia l' unica soluzione- si ritrovò d' accordo Mu
-Allora direi di andare. Corriamo alla velocità della luce- propose Aiolos
-Sì!- Fecero tutti in coro
Effettivamente i gold iniziarono a correre...ma non certo alla velocità della luce, anzi la gente che li vedeva passare trovava quella strana compagnia assai bizzarra ridendo al loro passaggio
-Ragazzi...siete sicuri.. c' è qualcosa che non va- disse Kanon
-Io...non mi sembra di andare alla velocità della luce- confermò Milo
-La gente ci guarda...e ride- notò Aiolia
-Fermiamoci- sentenziò Camus- dovremmo provare ad usare le nostre capacità. Mu puoi teletrasportarti?
Mu si sforzò, si sforzò...si sforzò tanto ma niente.
-Diavolo!Ho provato a mandare quel vecchio all' inferno e non ci sono riuscito!-si lagnò Death Mask
-No! Le mie rose!Dove sono le mie rose?- si disperò Aphrodite
-E' evidente che non siamo gold saints in questa era- notò Shaka
-Temo di avere un ipotesi....-riflettè Camus







ANGOLO AUTRICE:
*Sventola bandierina e canta* Ce l' ho fatta, ce l' ho fatta...la la la la la...sono qui. Allora come vedete capitolo diverso dal solito....poveri gold...persino nel passato! Onestamente è stato un capitolo imprevisto...non doveva esserci...è spuntato fuori dal nulla. Puff! Magia. Comunque questo capitolo mi ha dato una piccola idea....ed ecco che Haru ha deciso di far patire un altro pochino i goldini ideando una piccola serie sulle loro avventure e disavventure. Il titolo della serie, non so se provvisorio o meno, dovrebbe essere. "Gold saints fa rima con guai. Per la serie:meglio perderli che trovarli". Vi prego di farmi sapere cosa ve ne sembra di questo capitolo perchè vi anticipo che una volta finita questa fanfiction i gold si faranno tanti bei viaggetti nel tempo, conosceranno tanti personaggi storici, combineranno tanti guai ecc, in che tempi o epoche, i perchè e i per come li scoprirete (se vorrete) a tempo debito nella prossima ff .Ci terrei davvero tanto ad avere qualche parere.
Un saluto
Haru^^


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Capitolo 11
*** cap. 11 ***


cap. 1 nuova ff
-Allora Camus....la tua ipotesi?- domandò Aldebaran
-Io credo- iniziò Camus- che per qualche motivo siamo finiti in un' altra epoca...-
-Bravo pinguino, che scoperta!
-Death Mask, ti prego, lascialo continuare- chiese cortesemente Mu- 
-E' evidente che ci troviamo  alla fine del duecento visto  l' ambiente che ci circonda, ma soprattutto la presenza di Marco Polo. Potrei concludere che ci troviamo nel Catai proprio nel momento in cui Marco Polo stà per intraprendere il viaggio per ritornare a casa....dove scriverà il Milione*. Ora, potrei dire che non possediamo alcuna delle nostre doti poichè in questa età noi non siamo gold saints ma gente comune. Il ruolo di cavalieri deve essere svolto da altri....o forse semplicemente i cavalieri di Atena non hanno ragione di esistere in quest' epoca e di conseguenza neppure la dea.
-Ciò sarebbe terribile!- disse Aldebaran preoccupato
-Non capisco perchè non possediamo il nostro cosmo, la nostra energia...tutto ciò che abbiamo appreso non dovrebbe far parte di noi e conseguentemente...come dire...seguirci ovunque?- domandò Kanon
-Non è detto. E questo per due motivi: equilibrio  e reincarnazione. Mi spiego meglio: ponendo il caso che  davvero qui ci siano dei gold saints,  noi non avremmo il nostro cosmo perchè, appunto, essi esistono e noi no, non essendo ancora nati...appunto, equilibrio, dodici gold in ogni tempo, non ventiquattro.
Seconda ipotesi: reincarnazione al contrario-.
-Intendi nelle persone che eravamo nel medioevo, cioè occupare i nostri corpi passati?- domandò Shaka
-Esattamente
-Io...credo di essermi perso...non ci capisco più niente!- si lamentò Aiolia
-Mmm....io nemmeno!- gli diede man forte Aiolos
-E allora che facciamo?- chiese Aldebaran- dobbiamo comunque andare in Grecia?
-Rimane ancore l' unica soluzione- confermò Mu
-Come pernsate che siamo finiti qui?- domandò Saga
-Qualche dio- suppose Milo
-La maledizione del triangolo- insistette Aphrodite
-O forse stiamo solo sognando...-propose Aiolia
-Se così fosse voglio svegliarmi...già devo sopportarvi tutto il giorno...anche nei sogni no! E che palle!- si lamentò Death Mask.
-Proporrei di intraprendere il viaggio via terra...siamo un pingue gruppetto ed escluso il pericolo dei briganti dovrebbe essere più sicuro- propose lo stesso Camus
E così i nostri gold si apprestarono a procurarsi i mezzi necessari per la partenza pronti ad intraprendere un viaggio lungo la via della seta che li avrebbe condotti al cospetto di Atena...forse.

-Ti ho detto di no!- sbraitava Death Mask- tornatene a casa con la nave...io ho degli affari da sbrigare altrove
-Ma fratello...-tentò di convincerlo Marco Polo
-Ma...un corno....sciò, torna a Venezia, fatti rinchiudere in carcere e scrivi il tuo libro!
-Che? Ma che dici? Angelo....- balbettò senza capire l' uomo- No! Ho deciso che verrò con te!- si impuntò risoluto

-Death che ci fa qui Marco Polo?- chiese contrariato Shaka mentre si apprestava a salire su uno dei carri che si erano procurati
-Non rompermi gli zebedei anche tu! Mi si è attaccato addosso come una cozza!- si lamentò il saint guardando truce il viso paffuto e contento del "fratello"
-Poichè non siamo soli consiglierei di comportarci come gente dell' epoca..non dobbiamo dare nell' occhio....e ovviamente vi raccomando di utilizzare i nomi che abbiamo qui- li avvisò Camus che era riuscito a liberarsi momentaneamente dalla sorveglianza delle sue guardie
-Conte, conte! Venite vi prego, vostra moglie stà prendendo a pugni il capo delle guardie- lo avvisò affannato un energumeno del suo seguito
Camus seguì il suo fedele servitore e ciò che vide doveva essere quanto mai strano per gli spettatori dei  tempi, ossia una donna che si rotolava nel fango prendendo a pugni un uomo tre volte più grosso di lei, insultandolo al contempo.
-Meno male che non dovevamo dare nell' occhio- infierì Death Mask
-Milo!- lo riprese il cavaliere di Aquarius- cioè, volevo dire...Mylène!
Solo lo sforzo congiunto di quattro uomini riuscì a liberare il soldato dalle mani della "contessa" che veniva portata al cospetto del marito dimenandosi.
-Milo- lo chiamò dolcemente Camus cingendogli le spalle con le braccia.
Ah, il potere dell' amore! A quel solo contatto la dolce dama si quietò.
-Vuoi dirmi cosa è accaduto?- lo pregò Camus
-Quello scimmione mi ha preso in braccio...in braccio...a me....un uomo!
-Milo calmati....-sospirò accondiscendente Camus- devo ricordarti che qui....tu sei....ecco....una contessa e noi siamo sposati.
-Sposati...-ripetè il cavaliere dello scorpione. Bè in fondo, risolse pensieroso il cavaliere dell' ottavo fuoco,  poteva pur sopportare di essere donna per qualche giorno se questo significava essere sposato con Camus.

-Se ci siamo tutti io direi di andare- disse Aiolos
-Sì...direi di sì- confermò Mu guardandosi rapidamente intorno
-Badessa! Badessa! Madre!-
-Mu, cioè madre...credo che stiano chiamando lei- notò Shura aguzzando la vista fin quando non individuò un gruppo di ragazze...anzi no...di suore, correre verso di  loro. No! Solo la comitiva di sorelle ci mancava!, pensò sconsolato.
-Ehm...ragazze- targiversò Mu
-Madre...fortuna che l' abbiamo trovata!- si rallegrò una delle suore
-Ma cosa stavate facendo, Madre?- chiese un' altra
-Stavo...stavo....partendo con questa...pia...comitiva- inventò
-Ma...dobbiamo ritornare a Roma...i carri sono pronti- spiegò una suora
-Sorella cara, Nostro Signore mi ingiunge di scortare questi giovani sulla via della salvezza affinchè nel cammino verso casa non cadano in tentazione- affermò Mu sorridendo benevolo
-Oh madre!- si infervorarono le suore sentendo odore di santità
-Siete una pia donna, un esempio!- urlò quasi una delle giovani- è per questo che in una così difficile missione...noi non vi abbandoneremo!
-No!- gridò Mu- no- ripetè poi più calmo- il vostro compito è testimoniare la fede altrove. Andate.
Ed infatti.....
-Mu...ma quelle galline non hanno intenzione di smetterla di cantare?- chiese arrabbiato il cavaliere di Cancer
-Uff- sospirò il ragazzo- cosa vuoi che ti dica...credo che manifestino così la loro fede
-Aaaaaaha-
-Phro...Margherita...che cazzo hai da strillare?- domandò Death alla moglie seduta dietro di lui che era alla guida del  carro.
-Aaaah....Marco mi ha vomitato addosso al vestito!- piagnucolò l' altro...pardon...l' altra
-Scusate...è che stavo cercando di prendere appunti....e...forse se tu andassi un poco più piano- sussurrò il mercante
-Credo che Marco soffra il mal di carro- suppose Shura
"E pensa se prendevamo la nave! Che avrebbe fatto? Ci avrebbe sommersi  di vomito?...Bleah...che schifo", pensò Cancer facendo una smorfia
-Dobbiamo fermarci! Angelo Polo, ti ingiungo di fermarti!- comandò imperioso Aphrodite
-Per fare...?- chiese il ragazzo
-Devo cambiarmi d' abito è ovvio. E poi anche le altre dame saranno stanche-
-Io lo ammazzo, io lo ammazzo...- sussurrava Death passandosi la mano sul viso- cazzo! Sei proprio una donna! Ti si addice proprio sai?!- urlò
-Cretino! Mi stò solo adeguando! E poi lo sai che mi piace essere sempre in ordine...e magari non puzzare di vomito- si difese l' altro.

Anche quella giornata si apprestava al termine e giunta ormai l' ora del tramonto la strana compagnia decise di fermarsi in una locanda. (non vedevate l' ora, eh? )
-In una locandaaaaa?- si scandalizzò una delle suore
-Suor Benedetta, si calmi, non mi sembra il caso- la riprese dolcemente Mu
-Ma madre, non sarebbe meglio cercare un convento?- provò suor Adalgisa
-No, ormai è tardi. Ci adegueremo.
E così il conte e la sua sposa presero la stanza più confortevole, Shura si ritrovò a dormire con Marco Polo, Shaka con Aiolos, Saga insieme a Kanon, Mu con le sorelle, Aiolia ovviamente con la moglie e la stessa cosa valeva per Death Mask.
Quanto poteva essere brutto per delle suore e per l' innocente Mu avere una stanza che si trovava tra quelle di due coppie?
Ve lo dico io. Tanto.
-Camus- chiamò Milo sdraiato sotto le coperte
-mh?
-Abbiamo una stanza tutta per noi...non ti  va di...?
Camus arrossi di colpo, meno male che era buio.- No grazie, declino l' invito- rispose.
-Ah- fu la risposta delusa di Milo. Poi in un impeto di follia si alzò rapido dal letto avvolto nella sua graziosa camicia da notte e spalancò le finestre.
-Chiudi Milo, fa freddo- lo pregò tranquillo Camus dando le spalle alla finestra ma percependo chiaramente il freddo della notte sulla pelle.
-Se tu non mi ami io mi uccido. Farò come Giulietta oppure Ofelia...mi uccido!- urlò disperato il ragazzo....o la ragazza, come preferite.
-Milo, nè Giulietta nè tanto meno Ofelia si sono uccise perchè il loro amore non era corrisposto- disse sbadigliando il giovane
-Lo vedi Cam...lo vedi? Tu non impedisci la mia dipartita. Tu non mi ami più!- si impuntò il ragazzo.
Non appena Camus si girò verso la finestra vide che effettivamente Milo aveva messo un piede sul davanzale.
Che volesse uccidersi  per davvero?
Rapido e terrorizzato da quell' amara prospettiva si alzò dal letto, tirando giù il suo amante per il braccio e finendo così entrambi contro il pavimento.
-Camus...-sussurrò
-Non. Farlo...mai più- lo ammonì tremando il gioavane mentre lo abbracciava in maniera spasmodica
-Tsz...-disse sornione Milo sollevandosi- guarda cosa mi tocca fare per attirare la tua attenzione
-Tu...tu...non volevi....-
-Ma no!
Perchè all' improvviso Camus dell' Aquario provava l' impellente desiderio di strangolare Milo, cavaliere dello Scorpione?
-Ma ora...-sussurrò inchiodandolo al pavimento- mi darai una spiegazione. Perchè mi eviti?
Il cavaliere in risposta distolse lo sguardo corrucciato, poi con un colpo di reni invertì le posizioni rimettendosi in piedi.
-Che?!- spalancò la bocca Milo stupito dalla facilità con cui Camus lo avesse buttato a terra. Come se potesse leggere nei suoi pensieri Aquarius rispose:- Tu sei una donna...io un uomo.-
 Milo pensava di aver perso. Non avrebbe saputo perchè Camus lo evitava, ormai gli aveva voltato le spalle, ma con sua somma sorpresa il ragazzo continuò- Avevo...ho...paura, Milo....di perderti, tutto qui. Ho pensato che se ti avessi allontanato non avrei più sofferto, non avrei più provato l' amarezza, il dolore lacerante che si sente in battaglia...non sapere se sei vivo o se sei morto...o peggio...ricordo la tua delusione, il tuo disgusto...l' odio nel vedermi tornare traditore. Se ci fossimo scontrati per davvero...avrei saputo combattere al massimo delle mie forze? Forse no, forse avrei preferito morire piuttosto che essere io stesso il tuo assassino-
Milo si alzò e mettendosi davanti a Camus lo fronteggiò- Sei egoista- disse semplicemente- 
-Lo so-
-Vuoi privarmi del tuo amore, di ciò che di buono potremmo avere. Puoi provarci... ma tanto se io dovessi morire prima di te o se dovessimo fronteggiarci ancora soffriresti comunque...forse di più. Non  puoi dimenticarti di me Camus.
-Forse hai ragione...ma la modestia non è il tuo forte mio caro Scorpione- lo prese in giro Camus
Era stato decisamente stupido pensò Camus sorridendo e spingendo l' altro sul letto.

-Madre- sussurrò una delle ragazze accostandosi a Mu- quando la smetteranno?
-Non so mia cara, non so.
-Questo è un luogo di perdizione!- disse suor Benedetta coprendosi le guanciotte paffute con le mani
-Sono sposati, è tutto nella norma- le fece notare Mu
-Ma...ma...queste urla, questi gemiti....- balbettò suor Adalgisa
-E' la natura- sorrise placido Mu.
Ma certo, era la natura di due amanti che si riappacificano, quella di altri due fin troppo focosi e...
-Basta!- urlò Aiolia coprendosi le gioie con un cuscino- me lo vuoi distruggere?- chiese alla ragazza vestita da amazzone di fronte a lui.
-Oh Antenore, prima resistevi di più- si lamentò delusa quella
-Di più?! Più di sei volte?- la guardò il ragazzo sconvolto
-Dai tigrotto mio, ricominciamo- lo pregò la mogliettina- groaaaar- fece poi allungando una zampa verso di lui
-Pussa via- si spostò il ragazzo spaventato- assatanata!
Il giovane leone, fu costretto a fuggire dal talamo nuziale chiudendo per sicurezza la dolce mogliettina all' interno e praticamente nudo, tranne che per il cuscino messo al posto giusto, attraversò i corrridoi fino alla stanza del fratello.
-Aaaaaaah- urlò una suora prima di svenire
Il gold, che era un bravo ragazzo e prima di tutto un guerriero di Atena, non potè fare a meno di soccorrere la donnina.
-Signorina, signorina si svegli- la chiamava
La giovane suora riprese conoscenza ma fu solo per un attimo, infatti non appena vide Aiolia, in tutto, ma proprio tutto, il suo...aehm...splendore (gli era caduto il cuscino), svenne di nuovo e così ancora per almeno una decina di volte: Aiolia la chiamava, le rinveniva, vedeva, sveniva. Finalmente arrivò Aiolos e il picolo leoncino in preda al panico gli spiegò della sua adorata Marin assatanata che lo voleva legare al letto, che gli aveva dato del tigrotto...a lui...un leone, infine di essere scappato e aver incontrato la suora.
-Per sta sera dormirai in camera mia- sentenziò il maggiore- però mettiti addosso qualcosa...

Nello stesso corridoio qualche passo più in là una figura si aggirava furtiva davanti ad una porta.
Toc, toc.
Aveva bussato. Gli aprì una suora assonnata mentre si passava le mani sugli occhi stanchi.
-Sì?- domandò
-Ehm...chiedo scusa per l' ora tarda, ma ecco...sarebbe possibile vedere la badessa?
-La badessa?- si scandalizzò la donna- a quest' ora così tarda!
-La prego sorella- si inginocchiò il giovane trattenendola per la vestaglia- voi siete una donna così buona! E qui ai vostri piedi striscia umilmente un peccatore. Ho peccato sorella! E la vostra buona signora, esempio di virtù e misericordia, non mi negerà qualche buona parola! Vi prego!- implorò
-Ehm...si, si...va bene- disse commossa la giovinetta- chi devo annunciare?
-Uhm...-il ragazzo ci pensò su un momento e disse il primo nome che gli venne in mente- Siffredi! Saga Siffredi

-Che c' è Saga?- domandò Mu richiudendo la porta della stanza alle sue spalle
-Uff- sbuffò l' altro- sei vestito di tutto punto...e io che pensavo di vederti in camicia da notte
-Io me ne vado- si congedò Mu ritornando verso la porta della sua camera
-Eh no...dai Mu, rimani con me...sei coì bello- disse mellifluo accarezzandogli il mento
-Saga ti impongo di allontanarti. Sono un tuo pari- tentò Mu facendo la voce grossa
-Oh, bè...onestamente mi importa ben poco-
-Sono una suora...non ti importa nemmeno questo?- chiese l' ariete d' oro indignato
-Sarai la mia Gertrude e io il tuo Egidio...che amore bello, che amore tragico!- fece con fare teatrale allontanandosi un poco da lui.
-Sono impegnato- disse allora Mu impassibile.
Al che, Saga che si stava strusciando su di lui giocherellando con i suoi bei capelli lisci si bloccò all' improvviso. Lo stupore sul bel visino:- Chi è costui? Dimmelo Muadalberta!
-Come...mi hai chiamato?
-Non importa il come, conta l' amore....dimmi il nome di quel fedifrago!
-E' Shaka...sono impegnato felicemente con Shaka
-Lo ami?- domandò triste Saga
-Ebbene si- disse solennemente Mu
-Non vi è speranza alcuna che tronchiate la vostra relazione?- chiese speranzoso
-No- rispose risoluto Mu
-Capisco....così stando le cose non posso fare più nulla. Mi congedo mio eterno amore...

-Oh finalmente vi siete ripresi!- giubilò il capitano della nave
"Il capitano della nave?", si domandarono i gold. Che ci faceva il capitano nel duecento?
Piano piano si svegliarono tutti e guardandosi intorno notarono di essere effettivamente sulla nave. Sulla nave, non in una locanda.
Vestiti in abiti civili dei loro tempi....non con strani abiti del duecento.
Milo, Mu e Aphrodite si toccarono...c' era tutto....era tutto ok.
-Avete respirato i fumi allucinogeni dell' isola- spiegava intanto il medico- e avete dormito per qualche giorno-
-Siete stati trovati da un vecchio nativo e dai suoi ragazzi- aggiunse un giovane ufficiale
-Io ve lo avevo detto che stavamo dormendo- disse Aiolia che però sentiva un certo dolorino al cetriolino.







NOTICINE:
Il Catai era il nome dato da Marco Polo alla Cina settentrionale. Marco Polo al suo ritorno in patria fu catturato dai genovesi durante la guerra che si svolgeva appunto tra Genova  e Venezia. In carcere conobbe Rustichello da Pisa e insieme trascrissero le avventure del suo viaggio nel libro comunemente conosciuto come "Il Milione". Marco Polo fu liberato nel 1298, tornò a Venezia, si sposò e visse felice e contento.^^
Magari sono cose sicuramente risapute, ma ho voluto riportarle ugualmente nelle noticine...giusto per fare le cose per bene.



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Capitolo 12
*** cap. 12 ***


cap, dem
-Mu...-Saga si avvicinò mogio mogio al ragazzo seduto a prendere il tè con Shaka- puoi venire un secondo?
-Dimmi- sorrise benevolo e pacioso il giovane
-Ho sognato che tu mi dicevi di essere fidanzato con Shaka- soffiò velocemente
-E' così
-Ah, ok. - disse Saga lasciandolo nuovamente solo e  con un senso di tristezza nel suo cuore di pecora.

-Addio mondo crudele!- Diceva Saga preparandosi a gettarsi nell' oceano con una palla legata al  piede
-Saga!- lo fermò Kanon- fratello cosa ti salta in mente...e poi...dove hai preso quella cosa?
Saga prese la palla da terra e se la mise sotto il braccio:- E' corallo purissimo- spiegò- l' ho comprato in un negozio della nave...ovviamente a spese di Saori
-Ovviamente- convenne il fratello- sì ma perchè vuoi ucciderti?
Saga scoppiò in lacrime e lasciando cadere le palla che finì sul piede di Kanon che urlò giustamente di dolore tenendosi il piede offeso e saltellando sul posto, gli si gettò tra le braccia cadendo a terra con il fratello- Muaaa -iniziò a singhiozzare- non...buuuh..m-e......sigh.....sob....-kaaaa...
-Come? Dici che Mu non vuole stare con te perchè si è fidanzato con Shaka? E che problema c' è?
-Mamma cosa fanno quei due signori per terra?- chiese innocente la vocina di un bambino passando davanti a loro con la mamma
-Aaaaah...screanzati! Dovreste vergognarvi- rispose la signora scandalizzata tirandogli entrambe le scarpette addosso
E così mentre i gemelli si rialzavano  tutti doloranti, chi più e chi meno, Saga rispose:- Io....buuuuua.....fare.....sigh sob....amore.......Muuuuuu
-Capisco, tu non puoi farci nulla se ti sei innamorato di Mu, l' amore è grande, sì. Allora non ti importa più del potere?
-Non....buuuua...sigh sob...-ssato.....sig sob....Muuuuuu
-Come? Non devo dire sciocchezze, è ovvio che sei ancora interessato? Regneresti con Mu?
-Adesso basta!- si intromise una terza voce tenendo tra le mani un piede di porco
-Sorrento?- domandò stupito Kanon
-Dovevo immaginarmelo che doveva esserci il vostro puzzoso zampino in tutto questo!
-Ma di che parli?- domandò Saga ritornato momentaneamente lucido
-Parlo di inquinamento acustico marino e di questo!- disse indicando il piede di porco che aveva in mano
"Milo" pensò immediatamente Kanon
Intanto in uno dei corridoi della nave Milo si stava trasferendo tutto contento nella stanza di Camus quando portando uno degli ultimi bagagli vide la figura di Death Mask ergersi furente davanti alla porta della sua cabina
-Chi...chi diamine è stato a forzarla! Chiiii?-voleva sapere.
Caso volle che proprio nell' istante in cui Death si voltasse verso Milo, questi cambiasse direzione fischiettando gnorri.
-TU!- lo indicò Death Mask
-Io?!- cercò di negare inizialmente lo scorpioncino. Poi si rese conto che era impossibile negare davanti a qualcuno che voleva farti la pelle e iniziò saggiamente a scappare da un Death Mask che gli tirava in testa gli smalti di Aphrodite: Rosso, verde acido, blu elettrico e rosa. Quando arrivarono  sul ponte videro i mariners  di Poseidone e gli altri saint, accorsi dopo aver percepito un cosmo ostile.
"Cazzo! Lo sapevo che dovevamo portare le armature! Ma loro no...sono troppo pesanti!" pensò il cavaliere dell' ottava  mentre con Cancer si fermava all' improvviso.
-Siete qui per combattere, cavalieri?- chiedeva intanto Aiolos ai sicari di Poseidone
-Vi manda il vostro signore...è vero?- incalzò Aiolia
-Qualunque cosa abbiate in mente noi vi fermeremo!- disse battagliero Mu
-La Terra non sarà mai di Poseidone, non riuscirà a ricoprirla con le acque. Noi, sacri cavalieri di Atena, ci opporremo!- rincarò  Saga
-Come pensate di opporvi ai grandi generali di Poseidone?- chiese beffardo Isaak- Siete senza le vostre armature di latta!
-Come ti permetti?- ringhiò Milo
-Siete stati voi ad attaccarci per primi, cavalieri!- li accusò Sorrento
-Ma di che parli?- chiese Aphrodite- noi siamo in...in...vacanza- improvvisò non potendo di certo rivelare che si erano persi Sion, o meglio, che il grande sacerdote era scappato insieme al cavaliere di Libra...in pensione.
-Avete il coraggio di negare? Non solo avete tentato di indebolirci con con un attacco acustico, ma avete persino colpito Sorrento con un piede di porco...quale bassezza!- si indignò Baien
-Piede di porco?- fecero in coro i saint girandosi verso Milo che si fece piccolo piccolo spiegando: -Ecco...io...eheeheeh....io ho scassinato un poco la porta della cabina di Cancer pensando erroneamente che fosse quella di Camus, poi accorgendomi di aver sbagliato...ho pensato di liberarmi....del piede...di porco...insomma, lo sappiamo tutti che Death ha un caratteraccio!- si difese con più vigore per poi sussurrare- è biodegradabile...mi sono informato...e prima di buttarlo mi sono assicurato che non ci fossero pesciolini sotto....-
-Milo....-disse Camus passandosi una mano sul viso stanco- per colpa della tua dabbenaggine stava per scoppiare una guerra...
-Scusa-  disse lo scorpione mettendosi in un angolino a fare i ghirigori per terra
-E l' attacco acustico?- chiese Isaac
-Ah...niente quello era Saga che piangeva- rispose Kanon
-Kanon!- lo riprese Saga mentre gli astanti lo fissavano
-Non ci importa nulla delle vostre patetiche scuse!- sbottò Io di Scilla
-E chi si è scusato?- intervenne Death Mask peggiorando la situazione
-Ah...cavalieri...pagherete il vostro affronto!-  sbraitò Sorrento
-Bene....allora risolveremo la questione nel modo più consono a cavalieri del nostro rango...-iniziò Shaka
-Una battaglia che avrà un solo vincitore....-continuò Mu
-Ci impegneremo con tutte le nostre forze...-disse Kanon
-E  noi faremo altrettanto, nel nome del divino Poseidone- rincarò Sorrento- preparatevi cavalieri....che la partita a strip- poker abbia inizio!

I cavalieri d' oro avevano schierato in battaglia Kanon, Death Mask e Shaka...sì, avete letto bene...Shaka, quest' uomo ha doti nascoste che nessuno immagina.
I generali di Poseidone avevano schierato invece Sorrento, Baian ed Isaac.
Dopo una lunghissima partita, fatta di tensione, sguardi enigmatici, bluff, Baian per primo, seguito a ruota da Kanon, Isaac e infine Death Mask erano rimasti  tutti in mutande...si fronateggiavano Shaka e Sorrento...e nessuno era intenzionato a perdere.
-Manca un solo capo- gli fece notare Sorrento malizioso
-E sarai tu a togliertelo- rispose di rimando Shaka- scopri le tue carte
-Quanta fretta...ebbene guarda! Ho vinto!- disse vittorioso Sorrento
-Ride bene chi ride ultimo...non hai visto la mia combinazione.
Shaka scoprì le sue carte e con sommo orrore di Sorrento aveva vinto...ancora una volta i cavalieri di Atena avevano vinto la loro battaglia. La giustizia trionfa sempre.

-Shaka...credo di aver combinato un guaio- confessò Mu all' amico nell' intimità della loro cabina, interrompendo così la sua meditaziona. Shaka aprì un occhio, poi l' altro:- Tu?- domandò
-Sì
-E dimmi Mu...cosa avresti fatto di grazia?
-Ho mentito- sospirò Mu abbassando lo sguardo
-Mu...te ne prego...non essere così ermetico
-Perdonami Shaka...il fatto è che...ho detto a Saga, per liberarmi delle sue attenzioni...gli ho detto...di stare con te- spiegò velocemente il giovane
-Stare...con me?- ripetè lentamente il biondo saint
-Mh- annuì Mu
-Insieme? Fidanzati?- volle sapere
Mu annuì nuovamente
-Amico mio...ti perdono...non è da te mentire...devo dedurne che eri in stato di necessità

-Terra, terra!- avvisò Aldebaran correndo dagli altri che si misero buoni buoni in file per scendere.
-Che bello, che bello...visiteremo Miami- giubilava Milo
-No Milo...mi dispiace deluderti ma il nostro obiettivo è quello di recarci immediatamente all' aeroporto e riprendere la ricerca di Sion e Dohko- lo smontò Shaka
-Senti bambolina...quei due sono ancora nel bel mezzo del Mediterraneo e Mu non ha ricevuto altre chiamate...tanto vale che ormai terminiamo la crociera.- disse Death Mask
-Già... ce la siamo cavata bene fino ad ora...godiamoci la vacanza, no?- si unì Aiolos
-Ce la siamo cavata bene...-sussurrò Shaka, i saints avevano una strano concetto di bene se ripensava a tutto quello che avevano passato...e soprattutto ai guai che quei deficienti dei suoi compagni avevano combinato. Alla fine però dovette arrendersi alla maggioranza che aveva deciso di terminare quella stupidissima crociera. Avevano quattro giorni da trascorrere a Miami e poi sarebbero ripartiti con la nave.

-Allora Camus lo facciamo?- domandò Milo mentre camminavano per le strade di Miami diretti in albergo
-Qui?- chiese scandalizzato il ragazzo
-Cam...ma che hai capito? Intendevo sposarci. Potremmo andare  a Las Vegas...il tempo lo abbiamo
-Con tutti i gold?- chiese scettico Camus
-Dici che non ci arriviamo?
-Qualche dubbio in merito ce lo avrei
-Dai Camus...ma ci pensi? Un bel matrimonio con Shaka e Mu e...
Avete presente quando si dice che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi? O meglio...capire fischi per fiaschi?
Ecco, è quello che accadde in questo caso. Kanon infatti, piombato alle spalle dei due giovani, percepì solo l' ultima frase di Milo e nemmeno tutta....se avesse aspettato che il ragazzo continuasse piuttosto che scappare, avrebbe compreso che i due piccioncini stavano parlando del loro matrimonio e non di quello di Shaka e Mu, da festeggiare appunto "con Shaka e Mu e Aphrodite a fare da damigelli, Aldebaran da paggetto, Kanon e Aiolia, i suoi testimoni eccetera eccetera".
Questo fu dunque ciò che Kanon riferì al fratello:- Sagaaaaaaaa.....l' irreparabile....accadrà l' irreparabile!
-Spiegati fratello!- lo strattonò l' altro preoccupato
-Mu e Shaka vogliono andare a Las Vegas....- rimase zitto per qualche secondo giusto per creare un pochino di suspance. Poi quando notò che Saga stava per avere un infarto riprese- ....per sposarsi!
-Noooooo!- urlò Saga- una relazione passeggera potevo anche accettarla...ma un matrimonio no! Quello no! Ho deciso....chiama i bravi, Kanon!
-I che?!
-I bravi...lascia stare chiama solo Shura
E Kanon chiamò Shura. Nell' ombra di una camera d' albergo Saga sedeva compostamente dietro ad un' enorme scrivania, le mani incrociate sotto il mento, Shura e Kanon all' attenti davanti a lui:
-Allora ragazzi...lasceremo che i piccioni giungano alla loro meta. Poi rapiremo trionfalmente lo sposo
-Ehm...quale Saga? - domandò Shura
-Il mio nome in codice è don Sagrigo, Shura...anzi Bravo numero 1...ricordalo sempre....e ovviamente rapirete Mu- spiegò a voce bassa
Una figura però aprì la porta proprio in quel momento e accese la luce.
-Oh...salve direttore!- lo salutò amabilmente Saga alzandosi
-E voi...chi diavolo siete?!- chiese l' uomo. Un tipo basso, stempiato e paffuto con due enormi baffetti neri.
-Siamo ospiti direttore...la attendevamo con impazienza...e tutto perchè la signorina Saori Kido le manda i suoi saluti complimentandosi per la bellezza del suo albergo- "Bugia"- si disse Saga- "Grande bugia"- in realtà gli serviva uno studio abbastanza grande e lussuoso per poter soddisfare le sue manie di grandezza...eh...mica poteva preparare un piano in una semplice suite d' albergo...no, Saga aveva bisogno dell' atmosfera adatta.
-Sono onoratissimo, onoratissimo- diceva intanto l' uomo facendo mille inchini
Quando Shura uscì dallo studio del direttore fece un incontro molto interessante lungo il corridoio. Una bella ragazza gli venne incontro. Shura non potè fare a meno di squadrarla da capo a piedi: seno abbondante e fisico perfetto fasciato in una bella maglietta attillata e in una minigonna molto mini, i capelli erano neri e lunghissimi, gli occhi castani e scuri, le ciglia lunghe, decisamente, e le labbra carnose. "Oh dei!" , si disse lo spagnolo sul punto di svenire.
-Shura!- gli si fece incontro la ragazza abbracciandolo e baciandolo sulle labbra
-Consuelo?- mormorò stupito il giovane
-Oh Shurino mio...non avrei mai pensato di incontrarti qui, sei solo?- domandò maliziosa
-Sono con degli amici- rispose il giovane
-Oh bè...l' importante è che non ci siano delle amiche- ribattè la ragazza strusciandoglisi addosso
-Ahem...-tossicchiò il saint allontanandosi prima che la situazione nei suoi pantaloni diventasse critica- e tu che ci fai qui?
-Sono in vacanza con due mie amiche e mia sorella Aldonsa. E tu?
-In crociera. Salperemo di nuovo tra qualche giorno- spiegò
-Una crociera?! Ma è bellissimo! Voglio farla anche io. Così io e te ci divertiremo insieme. Vado a prenotare. Ciao Shurino!- si congedò la ragazza allontanandosi
Shura sospirò, Consuelo era tanto bella quanto viziata a volte. Non appena fece per girarsi vide Shaka immobile davanti a sè. Sembrava arrabbiato. Ma no, che andava mai a pensare? Shaka non si arrabbiava mai e se lo faceva non lo dava certo a vedere. Ad interrompere quel gioco di sguardi assassini giunse Milo che trascinò via Shaka per la prova degli abiti. Il pomeriggio stesso i saint si misero in viaggio per Las Vegas. A loro si aggiunsero anche le gemelle spagnole e le loro amiche.
Finalmente il grande giorno era arrivato. Durante la cerimonia Saga bisbigliò a Kanon:- Ma sei sicuro che erano Mu e Shaka che dovevano sposarsi?
-Sì. Magari si sposano subito dopo Milo e Camus.-
-Aspettiamo che finisca la cerimonia e interveniamo- ordinò don Sangrigo ai suoi due bravi- anzi...ho un' idea-
Alla fine della cerimonia Shura e Kanon si recarono a far visita al tizio travestito da Don Abbondio che doveva celebrare i matrimoni successivi. I due entrarono nel piccolo ufficio. A prendere la parola per primo un minaccioso Kanon:- Signor curato...lei ha intenzione di maritar due certi sposi!*
-Cioè...-rispose l' ometto tutto paffuto e rosso in viso- lor son uomini di mondo, e sanno benissimo come vanno queste faccende. Il povero prete non c' entra: fanno i pasticci tra loro, e poi...e poi vengon da noi, come s' andrebbe a un banco a riscuotere; e noi...noi siamo i servitori del comune.-
-Or bene-, gli disse Kanon con tono solenne di comando - questo matrimonio non s' ha da fare, nè domani, nè mai!
Per quel giorno il poveretto decise di non celebrare nessun matrimonio non sapendo bene a quale coppia si riferissero quei due pazzi.
Invece durante i festeggiamenti per un altro matrimonio, quello appunto di Milo e Camus, Shura e Kanon si preoccupavano di rapire il povero Mu.





NOTICINE:* il dialogo tra "i bravi" e l' ufficiale che deve celebrare i matrimoni è tratto dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, con qualche ovvia sistematina.



Mi è stato fatto notare che i matrimoni Gay a Las Vegas non si possono celebrare...*Haru si consulta con i gold* I goldini dicono che non fa niente. Ho sistemato un paio di sciocchezze nel capitolo visto che all' inizio avevo scritto che a parlare con Shura e Kanon era un sacerdote...e da quel poco che so (ma potrei anche sbagliarmi) i matrimoni di Las Vegas sono civili.

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Capitolo 13
*** cap. 13 ***


cap
-Allora andate...e tornate col bottino...- così Saga aveva congedado i due bravi che secondo quanto stabilito dal piano avrebbero dovuto:
1) Shura avrebbe ballato un valzer con Mu e lo avrebbe fatto volteggiare e volteggiare e volteggiare fino a farlo finire dietro una palma.
2) Accuattato dietro la palma li doveva attendere Kanon con il compito di tramortire Mu rompendogli un vaso in testa.
3) Dovevano legare e imbavagliare la pecora e portarla in un posto sicuro.
Strano ma vero, andò tutto come previsto e i due poterono recarsi dal loro complice che li attendeva in un luogo sicuro.
Toc, toc. Bussò Shura ad una porta.
-Parola d' ordine
-Sopra la pecora Saga si dimena, sotto la pecora fà la break-dance.- disse Kanon sicuro.
-Meglio un tiramisù oggi che il mascarpone domani- rispose di rimando l' altro
 Sbrigate queste piccole formalità, la porta si aprì dunque con un cigolio impercettibile mentre Shura e Kanon, appurato il campo libero entravano
-Buonasera signor Innominabile- salutò Kanon
-Innominato, asino- lo riprese Shura dandogli una gomitata
-Innominato asino- ripetè Kanon
-Che? Ma come ti permetti?!- si scaldò l' Innominato
-Ehm...lasci fare. E' stupido- salvò la situazione Shura
-Mh- si calmò l' altro ancora però visibilmente offeso- avete "la spesa"?
-E' qui- risposero i due in coro porgendo una serie di pacchi all' oscuro figuro
-Metà adesso e metà a lavoro finito- precisò Shura
-Come stabilito- convenne il tizio
Dopo che Shura e Kanon andarono via, Mu si ritrovò solo e spaventato in una stanza a lui sconosciuta insieme all' Innominato.
-Tu?!- si stupì non appena vide il suo carceriere- non posso crederci! Come hai potuto?!- si indignò
-Gli affari sono affari- rispose sorridendo l' altro
-Non hai qualche rimorso di coscienza?- chiese con occhi pucci l' ariete d' oro
-Mmm....no!
-Perchè mi avete rapito?  Chi ti manda?
-Non posso dirtelo...gnam...ciomp- rispose l' uomo mangiando un pezzo di torta- gradisci?- domandò cortesemente
-No!
-E va bene...visto che sei così insistente te lo dico....però non ti offendere....non ti stà bene l' espressione arrabbiata. Ti ha fatto rapire Saga...ma non chiedermi più niente eh!
-Saga?! E io sai che faccio? Lo sai?- fece dispettoso Mu- Mi teletrasporto!
"Cazzo...non ci avevamo pensato", si disse mentalmente l' Innominato, trangugiando un bignè alla crema.
E mentre Mu si teletrasportava altrove, in quello stesso momento Saga faceva irruzione nella stanza. Si guardò in giro e non lo vide
-Aldebaran- chiese dunque- dov' è Mu?
-Si è teletrasportato. Tsz...inizi a perdere colpi...prima i tuoi piani erano migliori. Ma scusa...che ci fai qui?
-Sono venuto perchè pensavo che Mu facesse un voto di castità ad Atena in cambio del suo aiuto e che tu per intercessione della dea lo liberassi.- spiegò indispettito l' altro.
-Mi dispiace...ha fatto tutto da solo. Ma tu mi devi ancora altre dieci torte- gli fece notare soddisfatto Aldebaran- e devi convincere Mu a farmi aprire una pasticceria alla seconda casa, aprirò una catena di pasticcerie...Rodorio, Atene, Roma, Parigi, New York, Londra....-sognava Aldy mentre Saga si defilava.
Preso atto di ciò e lasciando Aldebaran a parlare da solo, il nostro saint vagò per i corridoi dell' albergo finchè non si fermò davanti alla stanza di Shura attirato dai versi degni di un film  porno.
-Shuuuuraaaa- urlava una voce femminile
-Oh dei!- replicava il ragazzo
-Macho latino...caliente! Shekerami tutta!
Di fronte alla stessa porta, Saga si trovò di fronte a Shaka che prima impassibile, quindi accigliato, infine irritato  se ne andò urlando il nome di Aphrodite.
Saga intanto riusciva ad arrivare fino alla stanza di Mu, ottenuto il permesso di entrare, lo ritrovò sul letto ancora legato che cercava di liberarsi dalle corde con i denti.
-Ti aiuto io- si offrì Saga
-Tsz...pensavo che volessi approfittarne- disse Mu stizzito
-Non tentarmi- gli rispose incolore il ragazzo
-Ehi Saga...che hai?- chiese Mu appoggiandogli una mano ora libera sulla spalla
-Non capisco cosa tu ci trovi in Shaka...non lo capisco proprio
-E per questo che mi hai fatto rapire?
-Certo! Non potevo permettere che vi sposaste!
-Spo...sarsi?- chiese incredulo Mu- Saga, io e Shaka non abbiamo mai pensato al matrimonio... semplicemente perchè non stiamo insieme
-Ma Kanon mi ha detto...ma tu mi hai detto...- balbettò il gold confuso
-Non so cosa ti abbia detto Kanon, ma io di certo ti ho detto una bugia.- confessò tranquillo l' ariete d' oro- In realtà io e Shaka non stiamo insieme- 
-Che?! Come no?! E tu perchè....?- chiese sconvolto Saga
-Dovevo liberami delle tue attenzioni- sospirò il cavaliere- e poi tu sei convinto che io sia uke!- continuò infine con più veemenza.
-Ok, va bene vuoi, puoi essere seme- concesse Saga- ma...le mie attenzioni sono così indesiderate?- chiese con un sussurro
-Non è che siano indesiderate, anzi, è tutto il contrario. E' proprio questo il problema- disse Mu abbassando lo sguardo vergognoso
-Ma allora tu...tu...tu...tu- si incantò Saga
-Si, io.- sentenziò Mu
-Ma...allora scusa...non vedo dove sia il problema- si accigliò Gemini
-Lo vedo io, lo vedo. Il problema è Sion.
-Sion?!- urlò Saga- tu....tu...tu...tu...tu....
-Io- gli venne ancora una volta in soccorso il ragazzo
-....e quel vecchiaccio state insieme?!- ebbe il coraggio di terminare Gemini- capisco che se li porti abbastanza bene gli anni...però...poi è il tuo maestro...
-Saga non dire sciocchezze!- arrossì Mu- Sion per me è come un padre...ed è anche un tantino iper-protettivo. Ritiene che io sia...troppo...piccolo...per certe esperienze.
-Mu, hai vent' anni, per Zeus!- gli fece notare Saga
-Vuoi che non lo sappia? L' ultima volta che qualcuno ha cercato di avvicinarsi a me ha tirato fuori lo spingardino a sale grosso e solo perchè c' era Dohko presente ha evitato uno starlight extinction.
"Ha fatto bene"- si disse mentalmente Saga, ringraziando la buona sorte per avergli regalato un quasi...un quasi...suocero, che vegliasse sull' innocenza del piccolo uke che crede di essere un seme.
-Però Sion qui non c' è...quindi- si avvicinò Saga con fare sensuale
-Quindi niente. Ho molto rispetto per il mio maestro...e poi se venisse a sapere una cosa del genere sarebbe terribile.
-Mu...concedimi almeno un amore platonico, di corteggiarti...dammi un segno del tuo amore!-
Sbam!
La porta si spalancò e un phon finì in testa a Saga...e lui che si aspettava un segno d' amore
-Dov' è quella barbie di Shaka!- gridava Death Mask cercandolo in giro, poi nel bagno, nell' armadio, sotto il letto, persino in un vaso.
-Io...l' ho visto scappare...con...Aphrodite- disse lentamente Saga una volta che si riprese molto parzialmente dalla botta ricevuta.
-Scappato...con Aphrodite?! E' che cazzo! Le corna no, eh!Shakaaaa!- gridò Death Mask uscendo fuori dalla stanza come un ossesso.

Altrove, in territori ben più umidi e ben più lontani, Rhadamanthys della Viverna, lord anglosassone e giudice infernale, fedele alla regina della sua beneamata Inghilterra e al dio degli inferi oscuri, Ades, stava sorseggiando il suo tè pomeridiano, chiuso nel salotto della sua ricca magione domandandosi dove fosse mai andata a finire quella calamità naturale del suo compagno. Quell' uomo, oltre ad essere un gold, il che era già tutto dire, aveva la pessima abitudine di ronzargli intorno costantemente e con altrettanta costanza pareva impegnarsi nel mettere in serio pericolo l' esistenza stessa della sua magione  che si ergeva fiera a vedetta dei territori circostanti dai tempi immemori di Giovanni Senza Terra,(che gli avi di Rhada ebbero in antipatia peraltro) e quindi da molto, molto tempo. Questo almeno era quanto accadeva quando riusciva ad eludere la sorveglianza del gemello maggiore, un vero cane da guardia cha a suo parere avrebbe fatto buona concorrenza e compagnia a Cerbero se non fosse stato un odiosissimo quanto calamitoso gold saint e anche antipatico. Il nostro giudice, dunque, nonostante si sentisse sollevato per la pace di cui stava godendo la sua casa in quel periodo, non potè fare a meno di domandarsi dove mai potesse essere finito Kanon ma soprattutto si sentiva oltremodo oltraggiato per non avere ricevuto una qualche chiamata, missiva, telegramma, messaggio di fumo... un qualcosa insomma, che lo avvertisse che quel cavaliere fosse ancora vivo e un poco lo pensasse. Dunque questi i pensieri di uno dei grandi dell' inferno quando il suo maggiordomo, il fedele Arci*, portandogli il libro che aveva richiesto, gli consegnò anche una lettera.
Ciò che stupì e al contempo indispettì Lord Rhadamanthys, fu non tanto il fatto che nel mittente Kanon al posto del cognome avesse messo la sua costellazione di appartenenza, quanto il luogo da cui la missiva proveniva, ossia Las Vegas. Assottigliando lo sguardo il giudice aprì la busta e ne lesse il contenuto.
"My beloved Rhada,
E' il tuo Kanon che ti scrive dalle aride terre del Nevada. Mio dolce gigante infernale, non avrai certo creduto che il tuo  fidanzato si fosse scordato di te? Giammai! Se così è stato me ne dispiaccio e mi scuso profondamente per le gravi mancanze nei tuoi confronti, ma una volta che te ne avrò spiegati i motivi sono certo che mi comprenderai. My eternal love, un fatto grave si è consumato tra le mura di questo sacro luogo: Sion è andato in pensione portandosi dietro Dohko e noi fedeli saints di Atena siamo stati costretti ad abbandonare la nostra altura per cercarli in lungo e in largo per il globo e forse, sospetterei, anche nel tempo"
Dopo aver elencato minuziosamente in cinque o sei pagine le (dis)avventure vissute, il nostro gemello terminava così il suo scritto " Rhada, per farmi perdonare non appena avrò portato a termine questa difficile missione affidatami dalla mia dea, non andrò in Grecia, oh no, verrò immediatamente da te portandoti un regalo prezioso che sono certo ti sarà oltremodo gradito. Ora ti saluto e poichè la nostra è una relazione proibita che vive della quiete dell' ombra, per eliminare ogni prova, questa lettera si autodistruggerà tra dieci secondi.
Ti spuccio di baci.
Tuo per sempre Kanon"
Rhadamanthys ebbe giusto il tempo di rileggere l' ultima parte sgomento. "Si autodistruggerà", questa parola lo colpì particolarmente. Fece per alzarsi ma invero fu  troppo tardi, riuscì solo a gettare la lettera nel giardino ma con il vento contrario rientrò dalla finestra nella stanza accanto. Un boato e la biblioteca che raccoglieva secoli di storia inglese andò distrutta.
"Quell' uomo", pensò Rhadamanthys affacciandosi alla porta che dava sulla oramai defunta biblioteca "riesce a combinare danni anche quando  non c' è"
-Kanoooooon!- ululò

"Mh...mi fischiano le orecchie", si disse il cavaliere di gemini, il minore tra i due, mentre ammirava il suo trofeo. Proprio in quel momento esatto di grande contemplazione, entrò nella stanza Saga reggendosi un voluminoso sacchetto del ghiaccio sul testone. Prima stanco e con gli occhi semichiusi, non appena vide cosa teneva il fratello tra le mani, li spalancò come due pigne, gettandosi sull' oggetto e finendo rovinosamente a terra poichè Kanon riuscì a scansare appena in tempo quella specie di missile terra-aria quale era in quel momento Saga.
-Ma è vera?- chiese Saga con occhioni luccicanti indicando il tesoro
-Certo che lo è! Ma per chi mi prendi? E quello è vero?- chiese a sua volta indicando il bernoccolo che campeggiava sulla testa di Saga come se fosse la tour Eiffel
-Sì- bofonchiò il ragazzo- ma dove l' hai presa, Kanon? Dimmi la verità- disse severo
-Dove l' ho presa...me la sono ritrovata nello zaino.- rispose con ovvietà disarmante il ragazzo
-Kanon è impossibile ritrovarsi una corona in oro massiccio, piena di gemme e dal valore di miliardi nello zaino, te ne rendi conto mi auguro!-
-E invece è così!- si impuntò il minore
-E allora regalamela così Mu cadrà ai miei piedi- sorrise sornione Saga
-Te lo scordi. E' mia e la regalerò a Rhada così quei due polli di Aiacos e Minos schiatteranno dall' invidia. Muahahahaah-

-Aphrodite sei sicuro che così non sia eccessivo?- chiese Shaka
-Sicurissimo. Fidati di me. Sarai bellissimo- assicurò l' altro
-Ah-ah...vi ho scoperti. Chi è bellissimo? Chi?!- chiese furioso Death Mask buttando giù la porta
-Shaka...lo sarà almeno...non trovi anche tu?- fece Aphrodite tranquillo
-Ah! E osi anche chiedere il mio parere. Mi stai cornificando con quel babbeo ossigenato e non fai neanche lo sforzo di nasconderlo nell' armadio o sotto il letto così che io possa cercarlo e difendere i miei diritti di metà lesa!-
-Ma di che parli?- chiese Aphrodite non capendo
-Di che parlo...di che parlo?! Una fonte attendibilissima mi ha rivelato di avr visto Shaka scappare con te!
-Scusami Cancer...ma, apparte il fatto che qui non ci sono armadi in grado di contenermi, non credi che se volessimo scappare saremmo andati in un luogo più lontano del centro benessere dell' albergo?- domandò Shaka mentre si toglieva due cetrioli dagli occhi
-E poi scusa...una cura di bellezza...ti sembra così compromettente?- domandò Aphrodite- non ti facevo così geloso- concluse accigliandosi.
-Geloso io?- fece Death Mask mostrandosi stupito e indicando sè stesso- ahaahahahaha...non dire sciocchezze...io stavo...solo scherzando, ecco. Ahahaha...geloso...io- continuò squotendo la testa e lasciando i due alle loro attività.
Richiudendosi la porta alle  spalle, il cavaliere tirò fuori un' agendina nera e scrisse: ricordarsi di mandare Saga a lustrare le scarpe ad Ade perchè mi ha fatto fare la figura del babbeo". Ciò fatto, ed essendo effettivamente geloso, rientrò all' interno del centro benessere, questa volta munito di parrucca avvolta in un' aciugamano come se fosse un turbante, un paio di occhiali da sole enormi e un accappatoio che lo copriva fino ai piedi. Il tutto per controllare che davvero quei due non si dessero a un nuovo tipo di lotta greco-romana nei fanghi termali...per la serie "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio". Il nostro Cancer occupò una lettino a qualche metro da loro nascondendo il viso dietro una rivista di gossip mentre i due ragazzi cicalavano, o meglio Aphrodite cicalava mentre Shaka ascoltava, di cosa non è dato sapere, si suppone che parlassero dei massimi sistemi del mondo, ovvero: è Aphrodite il più bello del mondo e tutti ronzano intorno a lui? Oppure: è più benefico il cetriolo o la patata per combattere le occhiaie? E ancora: Zeus ha così tante avventure perchè è infedele di natura o è Era ad essere racchia?
Ci soffermeremo qui per non angustiare i lettori con siffate questioni astruse e procediamo piuttosto con la nostra storia, voi ormai infatti sapete che i gold non sono molto fortunati...e perchè Death dovrebbe essere diverso dagli altri?  E infatti un massaggiatore grosso quanto un armadio si fece avanti mettendosi di fronte a lui.
-Togliti zucca vuota, mi copri la visuale- borbottò il cavaliere
Il ragazzone in tutta risposta lo sollevò dal lettino di peso dicendo con voce cavernosa:- Tocca a lei
"A lei che?" pensò con sgomento Cancer che si trattenne dall' urlare solo per non dare nell' occhio.
Dopo essere uscito con le ossa tutte rotte da un "massaggio tonificante", il nostro cavaliere stava per ritornare nella saletta ma venne intercettato da due belle ragazze, belle davvero, e dicendosi che in fondo poteva anche fidarsi di Aphrodite, decise di sfruttare l' occasione di farsi coccolare da quelle fanciulle così carine.
Le due lo fecero stendere su un lettino e Cancer tutto felice e gongolante già pensava che si sarebbe divertito tanto, pregustando un qualche massaggio particolare, una qualche cremina.
E difatti le due una cremina sulle gambe gliela stavano passando, calda e abbondante, ma non era certo quello che lui poteva aspettarsi! Il ragazzo chiuse gli occhi per godersi meglio il massaggio, era rilassato, molto rilassato. Poi all' improvviso: strap, strap.
-Aaaaaaaaaah!No! Basta, basta! 
-Aspetti signore!- lo chiamava una delle ragazze mentre il cavaliere saltava giù dal lettino- non abbiamo finito con la ceretta. Manca dietro!
-Mi è sembrato di sentire la voce di Death- notò Aphrodite ad un certo punto
-E' impossibile...non metterebbe mai piede in un centro benessere. Ti sembra il tipo da fanghi e cerette?- chiese scettico Shaka




ANGOLO AUTRICE:
*Arci è il nome del maggiordomo di zio Paperone in Quack Tales, per lo spingardino di Sion ho trovato ispirazione sempre dal papero più ricco del mondo...io li adoro i fumetti con le storie dei paperi, è una piccola passione...si vede vero?

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Capitolo 14
*** cap. 14 ***


cap. 14 ff dem
"Dire che i gold saints sono sfortunati è un eufemismo bello e buono!"
Questi i truci pensieri del cavaliere dell' ottava casa, Milo dello Scorpione, mentre sedeva scompostamente su di una panchina dell' enorme porto di Miami accanto a Camus e agli altri cavalieri.
"Vero che la fortuna è cieca, ma qui si esagera! Nel nostro caso avrà anche voltato le spalle e si sarà messa dei tappi nelle orecchie per non sentirci!"
-Oh dei!- sbuffò alla fine del suo melodramma interiore.
-Mu che facciamo?- domandò Shaka, stranamente in piedi da almendo un'ora e leggermente infastidito.
Il ragazzo sospirò forte. Si era decisamente stancato di quella penosa situazione. Che avevano fatto di male agli dei?
Ah...già...si erano ribellati al loro volere di far sparire l' umanità e di rendere la Terra una landa deserta e desolata...quisquiglie.-Forse...forse... non lo so- capitolò infine.
-Questa è tutta colpa di Saga e Kanon!- sbottò Aiolos
-Nostra!-fecero in coro stupiti i gemelli con una contemporaneità sorprendente
-E' colpa di Saga semmai!- si discolpò il minore
-Mia! Ti metti contro il tuo stesso sangue!- si indignò Saga- E poi sarà anche colpa di Shaka e Aphrodite- continuò guardando prima uno e poi l' altro
-Io non ho mai colpa di nulla- rispose flemmatico il saint di Virgo-al massimo io sistemo i vostri casini- continuò con più veemenza e un linguaggio insoliti per lui.
-Forse la colpa è di tutti e di nessuno in particolare- tentò conciliante Aldebaran
-Parli tu che ti sei ingozzato di dolci fino a stare male...se non fossi stato così ingordo avremmo avuto un problema in meno- sentenziò acido Death Mask facendo sentire in colpa il povero Taurus che trovò conforto nello sguardo buono di Mu il quale lo invitava silenziosamente a non dar peso alle parole del Cancro.
-Guarda che anche tu sei stato parte del problema- gli fece notare Milo
-Staccati! E staccati! Consuelo non in pubblico!- si lamentava disperato Shura nel tentativo di fuggire alle mani della ragazza che avida gli palpava ora il sedere ora il torace intervallando le toccatine fugaci a baci poco casti.
-Oh dei...-sospirò ancora Milo ripensando a tutto quello che era accaduto.
Sarebbero dovuti essere al porto alle quattro del pomeriggio per riprendere la nave, ma la giornata non era certo iniziata sotto i migliori auspici.
No.
 Per niente, nonostante avessero deciso di andare da Las Vegas a Miami  utilizzando la loro facoltà di viaggiare alla velocità della luce invece dei normali mezzi. Si erano anche svegliati di buon mattino consapevoli della miriade di inconvenienti che potessero capitargli.
Non era bastato.
La mattina era iniziata con Aldebaran che aveva mal di pancia perchè aveva mangiato troppe torte e con Mu seguito a ruota da lui e Camus a fargli da crocerossine, andando a zonzo per dottori e farmacie.
Poi Shura....Shura non usciva da quella sua dannatissima camera da quando erano arrivati.
Ma quanto era assatanata quella Consuelo....ma soprattutto...che razza di resistenza aveva Shura? Mistero- concluse saggiamente il saint non desiderando saperne di più-tsz...della gente si era persino lamentata per il rumore dei loro amplessi.
Ma si può? Avevano anche chiamato la polizia per accertarsi che non stessero girando un film porno in maniera illecita...e infatti avevano perso buona parte della mattinata in commissariato.
 Quando Shura, Consuelo e le di lei amiche al seguito, insieme ad Aiolos e Aiolia, che avevano le stanze vicino alle loro e li avevano seguiti un po' per testimoniare in loro favore, un po' per curiosare,  erano finalmente ritornati all' hotel, avevano scoperto che gli altri gold si erano persi Shaka e Aphrodite.
L' unica cosa positiva era che almeno Al stava meglio...però di Shaka e Aphrodite neppure l' ombra...e Death....Death Mask aveva dato di matto ed era seriamente intenzionato a distruggere l' albergo. Aveva minacciato il concierge, il direttore, due cameriere, di mandarli, testuali parole- "A calci in culo nell' Ade premurandosi di farli finire addosso a quel testone bacato di Rhadamantys e magari di Minos", così prendeva due piccioni con una fava: costringere il direttore a tirar fuori Aphrodite e quel vigliacco di Shaka e fare un dispetto ad un paio degli idiodi infernali.
Alla fine, metà dei gold si era ritrovata ancora per un altro paio di ore al commissariato per salvare Cancer dalla prigione. Non che quel dannato granchio facilitasse le cose. Non sia mai! No, quello lì si adoperava per ottenere l' ergastolo- considerò ancora Milo arrabbiato- Il gold della quarta casa aveva infatti nell' ordine: dato un pugno ad un poliziotto, mandati un altro paio nell' Ade, dato dello stronzo al commissario. Lui non si era comportato così quando lo avevano arrestato, aveva avuto la decenza di starsene buono buono e aspettare i soccorsi che anche in questo caso, come il precedente, si erano manifestati nel provvidenziale teletrasporto di Mu che tirava fuori il granchio dalla prigione.
Non che la lezione gli sia servita a qualcosa. Ma quando mai! Era ritornato più arrabbiato di prima tanto che Mu aveva saggiamente deciso di riportarlo in prigione fino a quando non avessero ritrovato Aphrodite e Shaka.
Quei due...si erano persi in un centro commerciale.  Shura e Aiolia li avevano trovato in uno dei tanti negozi di cosmesi  che stanchi e affamati  chiedevano a una commessa una mappa del complesso.
Dunque Al stava bene, la polizia aveva appurato che Shura non era un porno divo, Aphrodite e Shaka erno stati ritrovati,  Death era di nuovo libero e pronto a strangolare Shaka sospetto di avere una tresca con Phro. I prodi saints di Atena erano anche riusciti a scongiurare una guerra di un po' di giorni, forse mesi, forse anni...insomma c' erano riusciti.
 Ma le disgrazie non erano ancora finite. Poteva forse essere il contrario?
Mancava ancora lo zampino dei gemelli, il più funesto e terribile, specie quando litigavano, se poi di mezzo c' era una corona d' oro allora era una tragedia.
Saga aveva cercato per tutta la notte di rubare la corona al fratello che se la teneva saldamente stretta tra le braccia come se quella corona avesse rappresentato l' odioso giudice infernale a cui era destinata.
Per tutta la notte era suonato e più riprese un fastidiosissimo allarrme che con un complesso sistema di aggeggi e fili più o meno visibili era collegato alla corona e al letto di Kanon...e al sistema antincendio.
Saga nel tentativo mal riuscito di prelevare il prezioso tesoro dalle braccia del fratello minore aveva fatto scattare per tre volte l' allarme e una il sistema antincendio accendendo un  piccolo falò nella propria stanza sperando che Kanon temendo un incendio vero per salvarsi mollasse quella stupida corona.
Niente.
Saga, i gold e tutti gli ospiti  quella notte avevano appurato che gli incendi in quell' albergo avrebbero avuto sempre vita breve e dopo il panico generale che era stato suscitato a più riprese e le camere da letto pressochè zuppe, il direttore aveva minacciato di spedire i saints a dormire sul molo oltre ad una bella denuncia se non fosse stato risarcito.
La situazione era stata salvata con la carta di credito di Saori strappata a forza a Mu da Saga e Kanon. L' ariete d' oro infatti nella sua infinita sapienza aveva intuito i rischi che quel pagamento astronomico avrebbe comportato.
E infatti la mattina dopo Saori lo aveva chiamato urlandogli al telefono che avrebbe tagliato i viveri ai gold saints.
E così fu.
Peccato che nonostante i danni combinati la notte prima Saga non desistette
-Devo regalare quella corona a Mu- si disse il gold ora più risoluto che mai. Sì perchè quella mattina Mu aveva comunicato a tutti loro quanto stabilito da Saori. Il loro conto era più rosso dei capelli di Camus e nel dire ciò il pacioso Mu aveva guardato con aria per niente paciosa Saga tirando fuori la sua pecorella di peluche che dall' alto delle braccia dell' ariete d' oro lo fissava minacciosa con quegli occhietti infidi.
-Devo farmi perdonare da Mu. Per farmi perdonare da Mu devo prendere la corona a Kanon. Quando avrò rubato la corona Mu si getterà tra le mie braccia-
Un pensiero  logico non travate anche voi?
Saga non aveva dimestichezza con allarmi e simili, dunque, essendo la corona protetta a vista, aveva ingaggiato un ladro di professione: Arsenio Lupin.
Volete sapere come è finita?
Lupin e la sua compagnia erano effettivamente riusciti a prelevare la corona...era ovvio del resto. Solo che non l' avevano consegnata a Saga, no...e perchè avrebbero dovuto se il gold in cambio gli offriva noccioline, pagamento in natura insomma. Erano scappati con la corona su una jeep scassata ma veloce guidata da un abile Jigen mentre Lupin sventolava la corona sotto i loro nasi facendogli le pernacchie e Goemon teneva alla larga Saga, Kanon, Death, Shura, Milo, Aiolos e Aiolia con la sua spada. I poveri ragazzi si erano messi al loro inseguimento ognuno per motivi propri ma quella jeep sembrava irragiungibile, nonostante la loro innegabile velocità, e se riuscivano ad avvicinarsi di qualche centimentro la spada di Gemon era pronta a tagliare loro i capelli.
-Dannato d' un Saga! Cosa ho fatto per meritarmi questo? Cosa?!- sbraitava Kanon contro il fratello al porto
-Se tu mi avessi ceduto la corona tutto questo non sarebbe successo- ricambiò con veemenza l' altro
-Cosa?! E' mia pezzo d' asino. Mia, mia mia...anzi....era!
-Tsz...rivendendoci quella corona avremmo avuto i soldi per tornare a casa- si aggiunse Death Mask
-L' avremmo dovuta portare alle autorità- lo riprese Aiolos forte del suo senso civico.
-Tu sei tutto scemo- si limitò a sospirare il cavaliere del Cancro
-Non ha senso discuterne ancora e inveirci contro- si intromise pacatamente Mu- il problema rimane: Abbiamo perso così tanto tempo tra un pasticcio e l' altro da non essere riusciti a prendere la nave e siccome Atena ci ha tagliato i viveri siamo senza soldi.
-Grazie percora...non ce ne eravamo accorti- rispose acido Death Mask al punto della situazione tracciato velocemente dal compagno d' armi.
-Sono stanco- sbuffò Shaka incrociando le braccia
-A proposito- gli sussurrò Mu- come mai sei vestito così...insomma...non stai male ma non è da te.
Shaka si guardò un momento. Non avrebbe dovuto ascoltare Aphrodite. Non poteva sedersi perchè aveva paura che gli si strappasse qualcosa anche se il saint dei pesci insisteva nel dire che era tutto elasticizzato, non si trovava a proprio agio e soprattutto aveva paura che quegli indumenti gli bloccassero la circolazione. Dunque alla domanda dell' amico si limitò a sospirare tristemente preferendo sorvolare su tutta quell' amara situazione. Aphrodite lo aveva trascinato in centinaia e centinaia di negozi, lo aveva fatto camminare tutta la mattinata, si erano persi e tutto questo per poi ritrovarsi vestito con un paio di jeans a sigaretta decisamente troppo attillati e una camicia bianca che lasciava poco spazio all' immaginazione, senza contare che Dite aveva anche insistito per prendere anche qualche accessorio...qualche...aveva i polsi pieni di bracciali e quattro buchi nelle orecchie, due per lato sbarluccicanti di pietruzze minuscole. Piercing, aveva detto Phro.
-Così sei bellissimo...uno strafigo, Shaka. Non ti resisterà!- aveva sentenziato Aphrodite tutto contento.
Arrivato ormai pomeriggio inoltrato i saints si trovavano ancora in quel porto.
-Che facciamo?- chiese per la millesima volta Aiolia sull' orlo di una crisi di nervi
-Forse dovremmo chiamare Atena e chiedere se  manda qualcuno a prelevarci- pigolò Aphrodite
-No!- fu la sonora risposta di tutti gold
-Non sarò lo zimbello di tutto il santuario- sentenziò deciso Milo
-Abbiamo il nostro onore e quello non ce lo toglierà nessuno- rincarò Kanon
-Stupidi cavalieri di bronzo!- si infiammò Death Mask attirando su di sè gli sguardi dei presenti che si domandarono mentalmente cosa mai potessero entrarci i (b)ronzini in quella situazione.
-Scalata alle dodici case. Shyriu. Death sconfitto mentre era in mutande. Onore andato a farsi benedire- spiegò Aphodite breve come un telegramma.
-E' sempre colpa loro- annuì Saga pensando che in quel momento poteva trovarsi nell' enorme vasca della tredicesima casa insieme a Mu e ad Adalberta...invece ora ci sguazzava Sion...e nemmeno lui perchè era andato in pensione.
-Costruiamo una zattera- propose Camus incolore neanche lui troppo convinto di quanto gli fosse appena uscito dalle labbra
-Tu sei un genio!- si complimentò Mu aprendo gli occhioni smeraldini prima sonnecchianti
-No eh...no...è assurdo....-blaterò Aphrodite mentre gli altri gold guardavano Mu come se avesse detto la più grossa scempiaggine dell' universo.

-Uff....abbiamo finito finalmente- disse tutto contento il saint dell' Ariete dopo due giorni di duro lavoro passati a mangiare cocchi e pesci offerti generosamente da madre natura.
-Il tempo è buono...andiamo?- propose infine ai compagni
Il mare era calmo, non c' era un filo di vento...
-Porca miseria...sfigati pure qui- sbottò Cancer costretto a remare - Ehi Eolo, che diamine fai ciccione scansafatiche!
Death...-sussurrò Aphodite- non...farlo arrabbiare.
-Mai provocare gli dei- gli fece notare Aiolos.
-Quel ciccione starà sicuramente dormendo sotto qualche pero- li liquidò con convinzione il saint sventolando una mano sotto i loro nasi.
-Come ci orienteremo?- chiese all' improvviso Aldebaran interrompendo quella piccola scaramuccia
-Ci aiuteremo con  le stelle- sorrise Mu indicando la volta celeste su di loro.
Ruuumble.
"Un tuono" pensarono con sgomento i saints.
Poi un fulmine seguito da grossi  nuvoloni  che andarono a coprire  i tanto indispensabili astri. Infine la pioggia scrosciante e il vento impetuoso.
-Credo che Eolo non dormisse affatto- sibilò Shaka all' orecchio di Death Mask.








ANGOLO AUTRICE:
Sono qui carissime/i .....uh...come rido...poveri gold....adesso che ho terminato con gli esami del primo semestre ho del tempo in più da dedicargli per un pochino. Vorrei approfittarne (anche se enon c' entra nulla) per ringraziare le persone che hanno sostenuto (e spero lo facciano ancora) questa storia nata un po' per sfogo, un po' per gioco. I vostri commenti sono qualcosa di fantastico, vi sento molto partecipi alle (dis)avventure dei goldini, mi date molta carica e tanta voglia di scrivere, è bello ricevere un riscontro dall' altra parte. Grazie sinceramente ^^
Hai mangiato zucchero a pranzo per caso? nd Death
I fatti tuoi mai eh -.- nd me

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Capitolo 15
*** cap. 15 ***


c.15
In una nave del Mediterraneo in una cabina iper lussuosa, iper accessoriata e iper arredata in stile greco antico,Sion, ex Grande Sacerdote di Atene, si domandava perchè il suo compagno di viaggio nonchè compagno d' armi Dohko di Libra si stesse strusciando da mezz' ora addosso ad una colonna che sembrava essere stata messa lì a bella posta proprio per lui.
E Dohko, più si strusciava, più si spogliava sulle note di una canzone che avrebbe spaccato i timpani anche ad un sordo.
Sion si domandò a quel punto che diavolo di scuola di mambo fosse mai quella che frequentava l' amico.
"Sarà il suo numero per lo spettacolo di fine anno", risolse infine.
Quando Dohko fu troppo stanco per perseverare nella sua opera di seduzione, chiese affannato:- E allora?
-E allora- sembrò riflettere Sion- io Dohko sarò sincero...non ci capisco molto di danza ma credo che il tuo numero non sia brutto...solo forse...non adatto a una serata per famiglie, ecco-
In quel momento la mascella di Dohko raggiunse il pavimento mentre il saint si domandava per l' ennesima volta se Sion era stupido e lo stava semplicemente prendendo in giro. Sconsolato prese i suoi vestiti e si avviò verso la porta.
-Aspetta- lo fermò l' ex sacerdote.
Una piccola speranza illuminò il cuore del cavaliere di Libra.-Si?- chiese girandosi con occhi luminosi
-Dohko io ho preso una decisione.- intenso momento di silenzio per creare suspance- vorrei fermarmi se per te va bene.
Dohko questa volta tirò in aria i vestiti bofonchiando qualcosa che Sion non sepe bene se interpretare come un sì o un va a quel paese detto però con toni ben più variopinti.


Altrove in un punto imprecisato dell' oceano ad un' ora imprecisata di un giorno sconosciuto dodici gold saints e quattro fanciulle (Consuelo & Co.) si rallegravano, benchè stanchi e affamati, poichè la tempesta che per ben quattro giorni li aveva sballottati qua e là si era finalmente placata lasciando il posto a un mare calmo e a un sole caldissimo.
-Mi stò squagliando- si lamentò Camus
-NO! Cam ti salvo io!- si offrì Milo immergendo completamente la testa del compagno in acqua
-Ma mi vuoi ammazzare!- sbottò il rosso quando fu salvo
-Mmmm-fece Aldebaran- credo di non sentirmi bene.
E giù a riversare i resti delle ultime torte che aveva mangiato in mare.
-Al ma...insomma...posso capire il mal di mare se siamo sbattuti a destra e a manca come palline da ping-pong...ma così è assurdo. Non c' è un alito di vento- notò Kanon
-Mmmm...abitudine- fu la laconica risposta
Intanto il leone d' oro dava fondo a tutta la sua riserva di lacrime. :- Non vedrò...sigh...sob...Mariiiiinnnn
-Chico non disperare- tentò di consolarlo Aldonsa, degna sorella di Consuelo strusciandoglisi addosso.- Ci pensò io a rallegrarti...sono certa di essere più carina di una tizia tutta muscoli-
"Ahi", pensò Aiolos, "non doveva dire una cosa del genere, nono"
Infatti il volto del custode della quinta casa divenne più nero della surplice di uno specter:- Che...hai...detto? LA MIA MARIN E' BELLISSIMA E DOLCISSIMA E TU....E TU....E TU SEI UN IPPOPOTAMO...ECCO! GRRRR- ringhiò per rendere chiare le cose alla ragazza che scoppiando in lacrime gli diede del bruto rifugiandosi presso di Saga.
-Mi dispiace signorina sono felicemente impegnato- sorrise gentilmente quello spostandosi accanto a Mu
-E con chi?- chiese il giovane curioso
-Mu...scherzi vero?- domandò Saga
-Affatto
-Uff...sei un caso disperato. Dormi.
-Saga...-gli sussurrò Kanon all' orecchio colto da un forte  dubbio- ma Mu lo sa che siete fidanzati?
-Non ancora- rispose il giovane- e non ufficialmente almeno. Una volta scovato Sion gli chiderò formalmente il permesso di uscire con la pecorella.- terminò soddisfatto
-Ah- fu la risposta scettica- auguri.
Intanto Aiolia continuava a piangere, Aldebaran a vomitare e Shura tentava di scollarsi Consuelo che sembrava essersi attaccata al suo braccio (sotto lo sguardo assassino di Shaka) mentre Aphrodite tentava di convincere ( meglio dire costringere con delle rose avvelenate) Death a chiedere perdono ad Eolo.
-No! Neanche se mi pagassero.- fu la veemente e risoluta risposta di Cancer
-Non ti preoccupare non c' è pericolo- fece Camus stanco
-Cos' è pinguino...ci diamo al cabaret?
-No è una semplice e amara constatazione della realtà dei fatti
-Ora basta! Gold Saints di Atena voi siete una tragedia. State insozzando i miei mari con il vostro vomito (sguardi puntati addosso ad Aldebaran) e inoltre state turbando il nostro quieto silenzio con le vostre ciarle e i vostri piagnistei.
-Julian???- dissero a un certo punto i gold
-Me lo ricordavo più piccolo...cioè più basso- notò Kanon
-Sono costretto a presentarmi a voi in versione extralarge, ovvero grosso quanto il Poseidone del cartone animato di Pollon, per attuare la mia divina decisione.
-E cioè?- fu l' innocente domanda corale appena sussurrata.
Sull' angelico viso di Julian comparve un ghigno molto molto inquietante seguito da un potente calcio alla zattera dei gold:- E non fatevi più rivedere, razza di piantagrane ambulanti!!!
La zattera dei goldini dopo un lungo viaggio sfrecciando per l' azzurro del cielo e investendo nel corso del suo cammino nell' oridine: Apollo, Ermes, Iride ed Eolo, che il santo di Cancer salutò con l' alzata del dito medio e un "ben ti stà", giunse con uno splash ai piedi della propria nava da crociera.
Finalmente i goldini erano in salvo...forse.
Dopo essersi sistemati e rilassati, Shaka, in abiti ancora più stretti dei precedenti e pure borchiati questa volta, domandò a Cancer come mai a Las Vegas lo cercasse.
Gli occhi di Death Mask si spalancarono enormemente. Ora ricordava.
-Vieni con me!- gridò trascinandoselo dietro per un braccio
-Sono stanco. Non ce la faccio più. Ciao ciao Buddha- diceva Shaka inascoltato sull' orlo di una crisi di nervi
-Vestiti da Maria Carmela, veloce-
-Perchè?
-Perchè sì- fu la risposta esauriente e non appena il cavaliere vide la sua cara mammina arrivare in buona compagnia dovette necessariamente spingere Shaka all' inteno della cabina. Una qualsiasi.
- Angelo mio guarda chi ti ho portato? Te la ricordi Robertina, la figlia del dottor Marino? Te ne avevo parlato per telefono.
- E chi se la scorda più'?
 "...un obbrobrio del genere, un pugno in faccia alla bellezza. Aphrodite sverrebbe...tsè" continuò il cavaliere nella sua mente.
-Nonno Angelo l' ha fatta venire dalla Sicilia- disse sorridente mamma Carmela
-Perchè?- fu la domanda sincera
-Ehm...vedi, vedi...Maria Carmela non gli fa tanta simpatia...e tu lo sai come è il nonno...
"un gran bastardo", pensò Death
-Dice che non è una ragazza fedele- sussurrò tappando le orecchie a Robertina che sorrideva ebete mostrando il suo apparecchio trendy.

Intanto dall' altro lato della parete...
-Sha-Shaka? Che ci fai qui?- domandò Shura seduto sul letto
-Shura...io ero convinto che la tua stanza fosse nell' altro corridoio-  fu invece la risposta dell' altro
-Infatti. Questa era di Milo prima che si trasferisse nella cabina di Camus.
-Ah- fece l' altro gold sedendosi accanto a lui.
Poi (ovviamente considerando quanto questi due siano loquaci) calò il silenzio
-Non mi hai detto come mai sei qui- riprese il cavaliere di capricorn con voce gentile
-Tutta colpa di Death Mask- sospirò il saint- e tu?
-Scappavo.
-???
-Da Consuelo. Non credo di essere all' altezza dei suoi appetiti.
-Capisco- rispose tristemente il cavaliere della vergine
-E' la fine del mondo!-li avvisò Cancer facendo il suo ingresso rumoroso
-E io che pensavo fosse nel 2012-
-Scherza, scherza Shura ma è la fine. Aphrodite mi ammazza. Mi ammazza sul serio questa volta-
-Che hai combinato?- si informò Capricorn abituato alle scaramucce tra i due.
-Io niente...però...quel testardo di mio nonno ha deciso: o mi sposo Robertina o quando lui si deciderà ad andare all' altro mondo (mai troppo presto) mi lascerà senza un soldo.
-Hai l' altro nonno- lo confortò Shaka
-Si sono coalizzati- singhiozzò il giovane
Per almeno due giorni i pensieri del cavaliere del quarto tempio assunsero la forma di una scelta dolorosa: Aphrodite- eredità, Aphrodite- eredità, Aphrodite- eredità...
Il problema vero fu quando il saint dei pesci lo venne a sapere:-Ah! E ci pensi pure! Tu non mi ami!!!- gli urò prima di cercare di infilzarlo con le sue rose.

Serata di ballo in maschera sulla nave per festeggiare il carnevale (in ritardo):
Saga e Kanon si travestirono da Cip e Ciop guardandosi intorno alla ricerca di noccioline.
Milo e Camus si travestirono da vampiri e Milo passò tutta la sera a mordere il collo di Camus in allegria.
Aldebaran si mascherò da fiorellino e si buttò sul buffet.
Mu scelse l' abito da prete e quando Saga lo vide si mise a piangere.
Aiolia si travestì da tigre non trovando un abito da leone. Ciò fece aumentare il suo umore nero cosicchè ringhiò per quasi tutta la sera...o se preferite miagolò, tanto con lui è uguale (quasi).
Death Mask impersonava il padrino con tanto di rosa velenosa all' occhiello insieme a Shura al cui braccio stava Consuelo (s)vestita da velina.
Aphrodite si era vestito da torero...sì Aphrodite...non Shura...Aphrodite.
Shaka da cantante rock con pantaloni in pelle nerissimi, borchie e gilet nero con il  suo bel visino di norma angelico e pulito appesantito da un trucco piuttosto scuro. Il consiglio ovviamente fu di Aphrodite...ovviamente.
Aiolos era indeciso se vestirsi da angelo o gladiatore...alla fine optò per la seconda soluzione, essendosi rotto le palle di fare la parte del bravo ragazzo che salva poppanti indifese.
Mentre il ragazzo sedeva al bar sorseggiando annoiato un bicchiere di rum e pera, non poteva fare a meno di domandarsi perchè lui fosse l' unico disgraziato a non avere uno straccio di vita amorosa. Insomma, più o meno tutti erano accoppiati o quasi o almeno disperati per le loro pene amorose, persino Aldebaran quando era al tempio ci provava con la tizia dei fiori seguendo i consigli ora di Milo ora di Aiolia...e forse per questo ancora non aveva raggiunto alcun risultato. Insomma tutti avevano qualcuno a cui regalare il proprio cuoricino dorato...
-Mi scusi signore- una vocina timida, graziosa e femminile interruppe il flusso dei suoi pensieri- posso sedermi vicino a lei?
-Sì prego- rispose Aiolos sfoderando il suo sorriso più luminoso. -Aaaah- urlò poi
-Uh- si rattristò la ragazza al suo fianco- sono bruttina, me lo dicono tutti
-N-no...no- disse con più convinzione "forse giusto un pochino"
-E' gentile, ma non c' è bisogno di mentire. Ormai ci sono abituata-
Aiolos analizzò un momentino la figura al suo fianco: Piccola, magra, piatta, capelli castani, apparecchio, occhiali super spessi ed era mascherata da angelo.
-Posso?- domandò il ragazzo indicando i suoi occhiali. La giovane annuì  e quando il giovane li tolse notò che essi nascondevano due bellissimi occhi verdi. La osservò per qualche minuto e poi disse:- Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. Mai sentito dire?
-Io non piaccio a nessuno- pigolò la giovane
-A me si- sorrise il ragazzo- come ti chiami?
-Robertina- sorrise contenta la fanciulla
-Piacere Aiolos
 
Aphrodite era seduto crucciato su di una sedia da quando era incominciata la festa percependo su di sè ogni tanto lo sguardo vigile di Death Mask ancora perso nei suoi truci pensieri. Accanto al saint dei pesci sedeva quello di Virgo che assassino fissava Shura ballare con quella Consuelo.
-Che poi chi è?- sbottò a un certo punto
-E' la figlia del suo barbiere a Siviglia nonchè amico dei genitori di Shura- gli rispose Aphrodite
-Oh insomma Shaka! Se Shura ti piace...e ti piace...vai e prendi il posto di quella baltracca!- lo incitò dopo qualche minuto.
-No, no, no, no, no- si rifiutò categorico- che figura ci farei?
-Tsè...altro che illuminato. Sei proprio cieco Shaka- affermò Aphrodite mentre vedeva Death Mask in pericoloso avvicinamento, battagliero e risoluto.
Aveva scelto, pensò spaventato il saint dei pesci.
Death era ora di fronte a lui.-Andiamo zucchero- disse semplicemente porgendogli la mano che lui accettò volentieri
-Dimmelo adesso e non farmi aspettare ancora- disse fiero Aphrodite mentre attraversavano la sala
-E che ti devo dire?- chiese stupito il saint
-Smettila! Lo so che hai scelto i tuoi amati soldoni. Portateli nella tomba!
Death Mask si fermò a fissarlo un momento sorridendo malizioso, poi avvicinandolo a sè lo baciò sotto gli sguardi attenti di ospiti, amici e soprattuto famigliari.
-Preferisco una buona scopata- ghignò cattivo
Portandolo poi davanti alla famiglia annunciò:- Lui è Aphrodite e Robertina non me la sposo.
Nonno Angelo e nonno Peppe sgranarono gli occhi, poi il primo scoppiò in una risata fragorosa: -Ahahahaha...hai palle nipote.Bravo!
-Ehm...e questo che vuol dire?- chiese il ragazzo assottigliando lo sguardo curioso
-Vuol dire che hai palle-ripetè semplicemente
-Questo l' ho capito!
-Fammi finire!- si impose il nonno- Hai gli attributi...al contrario di molti altri dei miei nipoti presenti. La roba e il titolo di capofamiglia sono tuoi...quando schiatto...ossia non tanto presto, questo ficcatelo bene in testa.
E se nonno Angelo si era convinto, nonno Peppe rimaneva in un silenzio che di buono prometteva ben poco:- E' siciliana?- chiese cocciuto
-Ma l' ha capito che è maschio?- chiese Milo a Camus che insieme agli altri saint si godeva la scena
-Temo che nonno Peppe sia un poco ceco- fu la supposizione di Camus
E Aphrodite che stupido non era e che aveva capito anche lui qualcosa del nonno rispose: -Siciliana sugno (=siciliana sono).
-Mh. Tutto a posto allora- fu la risposta soddisfatta del nonno.
E mentre le danze riprendevano, tutti i gold partecipavano a quel tripudio di balli e di musica, persino Camus ballava sul posto accanto a un Milo scatenatissimo e Mu dondolava la testa vicino a Saga tutto contento e sorridente.
Intanto Aphrodite trascinava in folli danze Death e Shaka e sculettando in direzione di Consuelo la spostava lontano da Shura a colpi di fondoschiena mettendo al suo posto Shaka che iniziò a ballare impacciato con Shura ora decisamente più allegro.
"O la va o la spacca" si disse Virgo
-Shura, vieni fuori a parlare?- urlò sovrastando la musica
-Sììì-rispose l' altro
Arrivati sul ponte, nel silenzio della sera Shaka potè dichiararsi.
-Shura tu mi piaci tanto- disse alla velocità della luce
-Io...ecco...- balbettò il gold- io...ok- rispose infine
-Shura scusa ma che vuol dire ok?- domandò impiccione Milo fattosi avanti con gli altri gold
-E voi che ci fate qui?!- ululò Shaka facendo tre passi indietro
-Eravamo nascosti nella piscina vuota- rispose Mu- ma qualcuno deve avere aperto l' acqua
-E perciò siamo dovuti usicre allo scoperto- continuò Saga con noncuranza facendo spallucce.
-Eravamo curiosi. Volevamo ascoltare- disse Kanon non trovandoci nulla di male
-E allora Shura che rispondi?- si mise in mezzo anche Camus con  somma soddisfazione di Milo per i progressi in materia di spionaggio e pettegolezzo compiuti dal suo pinguino adorato.
-Io....sì....io...Shaka...tu...- rendendosi conto di non riuscire ad articolare un pensiero degno di questo nome Shura ordinò: - giratevi tutti- e quando ciò fu fatto, stranamente senza problemi o calamità di sorta, si avvicinò quatto quatto a Shaka donandogli un bacio a fior di labbra:- Mi piaci anche tu- sussurrò
-Ve lo avevo detto che si sarebbero messi insieme- parlò Milo
-Ma che....caz...?- si chiese Shura nel vedere i compagni che li fissavano con bibite e popcorn in mano
-Pensavi che saremmo rimasti girati per davvero? Illuso!- bofonchiò Cancer agguantando un' altra manciata di popcorn.
-Se vi siete messi insieme voi due...allora...allora c' è speranza anche per me- si rallegrò Aiolia- Marin...presto tornerò!- urlò contento rivolto al cielo stellato.
"Illuso" pensò Death Mask





ANGOLO AUTRICE: Signore mie...e signori?...ci avvviamo alla fine di questa storia. *I gold festeggiano*.
Come finirà? Sion tornerà al grande tempio? I gold decideranno per una definitiva migrazione di massa? O ancora Mu dovrà rassegnarsi al ruolo di grande sacerdote? E Dohko...ce la farà con Sion? Mistero.
Vorrei solo dire (ci tengo non so perchè) che di norma come coppia preferisco la Mu/Shaka...e continuerò a preferirla rispetto a Mu/Saga per dire...però...insomma....per adesso sono in vena di sperimentazioni tutto qui. Uff...l' ho detto.
*I gold stappano champagne.Tappo finisce in testa ad Haru. Haru sviene*
Saluti, e alla prossima puntata^^  nd Mu


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Capitolo 16
*** cap. 16 ***


c.
Grande Tempio di Atene, in un giorno imprecisato di un mese sconosciuto perchè l' autrice ha perso il conto. Se volete sapere l' ora guardate l' orologio.
Sion e Dohko arrivano ai piedi delle dodici case.
-Non percepisco alcun cosmo- sussurrò Dohko estremamente preoccupato- nè amico ma neppure ostile.
-Forse....-si preparò a ipotizzare Sion- si nascondono per farci una festa a sorpresa
Dohko sospirò pesantemente:- Non dovevi mangiare tutto quello zucchero filato...deve averti intasato il cervello.
-Senti- sbottò l' altro- era gratis. Quando mai si rifiuta un' occasione di mangiare a sbafo!
-Sì, sì...ma tu ne hai mangiato decisamente troppo. Quando ti è salito su per il naso non è stata una scena piacevole.- ricordò il saint di Libra che in quel momento aveva pensato di doversi dichiarare nei campi Elisi.
Alla sagra della Ciccia in allegria che si teneva ogni anno a Rodorio infatti molte bancarelle offrivano degli assaggi gratuiti...assaggi per l' appunto, peccato l' ex ariete d' oro aveva una cognizione della quantità leggermente distorta. Al quarto batuffolone di zucchero filato, aveva immerso completamente la bocca nella bianca leccornia per addentarne una considerevole quantità per poi ritrovarsi completamente sporco ovviamente. Già Dohko pensava di pulirgli la faccia a suon di leccate sensualissime tanto Sion non avrebbe capito niente lo stesso, peccato che a un certo punto il detto gold, proprio mentre era ancora una volta a pochissimi centimetri dal suo zucchero, stesse per starnutire improvvisamente, allora portando indietro il viso e respirando profondamente, aspirò così forte  da portare nella sua narice destra un filo di zucchero filato, ma tanto eh!
Lo zucchero non smetteva più di salire e Sion era diventato paonazzo in viso e stava per scoppiare a piangere mentre Dohko urlava a gran voce:- Un medico, un medico. Mi serve un medico!
-Io. Io sono un medico.- una donna grande e grossa si fece largo tra la folla. A ben vedre, notò Dohko, quell' armadio sembrava più un uomo. Ah ecco, ben presto scoprì che era un travestito di nome Pamela.
"Atena aiutaci tu", sospirò Dohko ora inginocchiato accanto a Sion prendendogli la mano stretta tra le sue.
Pamela aveva iniziato una respirazione bocca a bocca per prima cosa.
-Ohè...staccati da lì!- berciò Dohko
-Sono un medico! Mi faccia svolgere il mio lavoro!-si voltò la dottoressa verso di lui- ma che bel ragazzone- sussurrò poi nuovamente rivolta a Sion
-Aaaaaah...ti ho sentito! Ti ho sentito! Pussa via...- la spinse in malo modo- faccio io!
E così Dohko si preparava a salvare la vita a Sion come un grande eroe.
"Oh dei, gli stò dando il primo bacio. Il mio primo bacio a Sion!!! Mi viene da piangere...che momento romantico" rifletteva Dohko:- Sion io...io...io...ti...am...ti amo!- gridò chiudendo gli occhi mentre l' ariete d' oro si alzava in piedi e ringraziava la dottoressa Pamela:- è stata gentilissima. Le devo la vita.
-E una cena magari- ammiccò lei (o lui)
-Ma certo! Mi sembra il minimo
Dohko era a terra esattamente nel punto in cui era convinto fosse sdraiato Sion. C' era qualcosa che non andava, concluse. Parlando a cena con Pamela (che si era seduta tra lui e Sion) aveva scoperto che mentre lui faceva il suo monologo interiore, la dottoressa con una pinzatta estraeva un lungo filo di zucchero dal naso di Sion.

-Sono il cavaliere più sfortunato della terra- sospirò Dohko ripensando a quei terribili momenti.
-Che ne pensi? Andiamo?- gli domandò Sion aggrottando le sopracciglia e pronto a dare battaglia.
-Uff...sì...anche se io non capisco proprio come mai sei voluto ritornare qui- disse Libra mentre attraversavano la casa dell' ariete stranamente vuota.
-Io infatti non volevo tornare qui, ti ricordo che volevo stare a Rodorio- precisò Sion
-Non è che Rodorio sia così tanto lontano dal tempio sai- gli fece notare l' altro
-Uffaaa...mi mancavano i pargoli.
-I che?!
-Mu e Kiki. Mi sono reso conto che sono troppo piccoli per stare da soli, qualcuno deve pur vegliare su di loro...e come dici tu Rodorio è a due passi. Sai, avevo pensato di acquistare un villetta a tre piani così quando sarebbero stati grandi e si sarebbero sposati con le brave signorine che io avrei scelto per loro avremmo potuto vivere tutti insieme.- confessò alla fine sorridendo ebete e lasciando Dohko decisamente sconvolto.
-Piccoli? Non possono stare da soli? Ma se lo sono stati fino ad ora! E mi pare che se la siano anche cavata!- fece notare piuttosto alterato
-Sì ma io adesso sono qui e gli renderò le cose molto più semplici!-  fece Sion rispondendo con lo stesso tono
-Più difficili vorrai dire. Mu ha vent' anni. Venti! Non due...V-E-N-T-I e tu lo tratti come un poppante...e poi cos' è questa storia del matrimonio? Con due signorine...e perchè non signorini?- urlò Dohko
-Nipotini.- fu la cristallina affermazione di Sion mentre incrociava le braccia
-Quindi se non sarebbe stato per il problema con la pensione saremmo ancora a Rodorio a vagliare mogli?- chiese il saint di Libra sospirando sconsolato
-Più o meno. Avevo intenzione di fare venire le candidate dal Jamir.
Dovete sapere cari lettori e care lettrici che dopo aver fatto sei ore di fila alla posta a spettegolare con le nonnine del luogo e aver imparato a fare la calza (infatti il club di lana e cucito aveva la sua sede alla posta, mettendosi a sferruzzare durante l' attesa), l' impiegata allo sportello non aveva voluto credere che Sion fosse un pensionato nonostante il libretto alla mano, dicendo che voleva truffarlo.
-Solo perchè sono giovane e bello vengo discriminato!- le inveì contro- lei non sa chi sono io!
-Un truffatore caro signor mio, ecco chi è lei e se non se ne va immediatemente chiamo la sicurezza
-Io mi avvio allegramente per i tre secoli, befana!
-Befana a chi?! Pure folle ora.
La morale della favola: Degli infermieri portarono via Sion credendo che fosse scappato dall' ospedale e Dohko devette sbrigare pratiche inteminabili e garantire per lui in modo da tirarlo fuori.
Sion non si arrese neppure uscito fuori dall' ospedale:- Trasformati in una prugna viola- disse a Dohko mentre si avviavano nuovamente alle poste.
-Quando mai sono stato un trasformista?- domandò l' altro non capendo
-Atena ti ha fatto dono della metaqualcosa no? Usiamola...diventa vecchio.
Sospirando Dohko fece ciò che gli era stato richiesto pensando che quando si trattava di soldi, cibo e discepoli, Sion diventava incontenibile, un' altra persona proprio, un po' come dottor Jekyll e mister Hide.
Dohko non fu visto nè dalla vecchiette che lo scavalcavano salendogli sopra, nè dall' impiegata che chiuse lo sportello quando fu il suo turno. Si ritrovò invece ingessato per qualche tempo in balia dei massaggi di un ex lottatrice di sumo amica di Sion.

Arrivati finalmente al tredicesimo tempio, trovarono tutta la stanza immersa nella più totale oscurità.
-Ma che succede qui insomma?!- sbottò Dohko cercando l' interrutorre
-Bho...avranno tagliato la luce- considerò il compagno
-Cos' è? Fai lo spiritoso oggi?
Accesa finalmente la luce i due videro un sacco di gente urlare:- SORPRESA!
-Te lo avevo detto io- disse Sion all' amico
-Finalmente avete deciso di tornare! Non sapete quanto tempo sono rimasta chiusa in bagno prima che i bronzini mi venissero a salvare!- andò loro incontro Saori gettandogli le braccia al collo
-Dov' è Mu?- domandò Sion scrollandosela di dosso
-Dove sono i gold vorrai dire-lo corresse Dohko
-Sì, quelli- acconsenti l' ex sacerdote
-Sono partiti a cercarvi in lungo e largo per il globo. E' da un' po' che non ho loro notizie...più o meno da quando gli ho tagliato i viveri- rispose Saori/Atena
-Tu cosa?!- sbottò Sion- Bella riconoscenza davvero!
-Stavano dilapidando un patrimonio- si difese Saori- e poi come lo mandiamo avanti il grande tempio?
-Vorrai dire: e poi come faccio a viaggiare in jet di lusso!- berciò Sion- povero il mio Mu, al freddo e al gelo in qualche capanna con la sola compagnia di un  bue e di un  asinello.
-Sion...temo che tu stia facendo confusione. E poi ci sono gli altri gold con lui- lo consoloò Dohko domandandosi quando avrebbe fatto la sua comparsa il cavaliere al posto del padre iper-protettivo e con la sindrome paperoniana quale era diventato Sion
-Ok, ok, ok...non ti arrabbiare...e ti prego...dimmi che tornerai ad essere il sacerdote del tempio! Da quando anche Mu è andato via le finanze vanno a rotoli, i soldati sono diventati dei mollaccioni, i bronze si sono messi a presidiare le case che credono gli competano perchè sono del loro segno...-cercò di quietarlo Saori.
-Che cosa? Che cosa? Che cosa? Questa è appropriazione indebita bella e buona!- si infervorò Sion
-Guarda che non c' è nessuno dell' ariete. La casa di Mu e Kiki è salva- lo riportò con i piedi per terra Dohko
-Chissene, dobbiamo tenere alta la bandiera dei gold saints!
-Giusto! Hai ragione! Buttiamo fuori la spazzatura!.....tranne Shyriu.
-Sì! E Sion tornerai ad essere il sacerdote- si unì Saori a quel clima di rinnovata euforia
-Alt...prima dobbiamo mettere in chiaro alcune cose. Ti farò avere un contrattino da firmare- trattò Sion
-E va bene. Firmerò tutto, tutto! Ma ritornaaaaaaa- capitolò velocemente Atena


Nel frattempo, mentre al tempio venivano sbrigate tutte le formalità per il rientro di Sion e dei cavalieri,  i gold vagavano ancora in giro per il mondo sui più disparati e disperati mezzi di fortuna: zattere, mongolfiere, canotti, aerei risalenti alla seconda guerra mondiale...e da qualche giorno vagavano anche senza meta poichè si era scaricata la batteria del cellulare e non potevano neppure ricaricarla, infatti qualcuno al porto aveva provveduto a rubare loro i bagagli.
-Qui gatta ci cova- fece Aiolos mentre viaggiavano su un treno sfasciato insieme a delle mucche che dovevano andare a un concorso di bellezza
-Effettivamente è strano che abbiano rubato proprio i nostri bagagli e non quelli di uno solo ma di tutti- confermò Milo
-A me al porto era sembrato di vedere Sorrento...ma potrei essermi sbagliato- fece presente Kanon
-Magari i mariners si saranno voluti vendicare per l' umiliante sconfitta subita- suppose Shaka accoccolato accanto al novello amore.
-Torniamo al tempioooo!- pregò Aphrodite- non ce la faccio più. Io sono il saint più bello, devo prendermi cura di me. Io sono abituato alle raffinatezze e non a stare assieme a delle muccheeeee. Muuuuuu, ti prego teletrasportati al tempio e facci venire a prendere- piagnucolava battendo i pugni a terra.
-Ma non hai proprio onore!- affermò Milo- e poi che hai contro Clarabella e le sue amiche?- domandò accarezzando la citata mucca.
-Chi se ne frega dell' onore! Ce lo siamo giocati il giorno in cui abbiamo intrapreso questo viaggio della disperazione!- rispose il saint dei pesci
-Questo è vero...però non lo sa nessuno- disse Saga con un' aria che intimava di non fare mai parola di quanto era loro accaduto con anima viva.
Dopo un' ultima settimana trascorsa a vagare per le strade del Tibet sempre alla ricerca di Sion e Dohko, finalmente i due saint comparvero di fronte ai ragazzi.
-Come sono luminosi- disse Aiolia a bocca aperta
-Che visione celestiale- rincarò Aldebaran
-Sembrano due angeli- terminò Milo
-Sono solo i raggi del sole alle loro spalle- disse Camus impassibile rovinando loro la magia dello spettacolo che gli si presentava sotto agli occhi.
-Pinguino insensibile- sbuffò il leone d' oro
-Maestro!- esultò il gold dell' ariete
-Mu- gli fece eco l' altro
I due corsero l' uno verso l' altro sorridenti per abbracciarsi alla luce del tramonto come nei più bei film ad alto contenuto di zuccheri.
Correva Sion chiamando il nome dell' allievo.
Correva Mu chiamando il suo maestro.
Si mise in mezzo Saga interrompendo l' idillio.
-E allora ci riportate indietro?- chiese leggermente infastidito voltandosi verso uno stralunato Sion
-Spostati Gemini...o interverrò con la forza. E' il sacerdote del tempio che te lo ordina- fece solenne l' uomo
-Non posso- si rifiutò il gold della terza casa assottigliando lo sguardo
-Ma sei scemo! Non puoi impedire a un maestro di riabbracciare il suo allievo prediletto!
-Posso e lo farò- si impuntò il ragazzo- Tsè...potevate farvi vedere prima. Vi abbiamo cercato per mezzo mondo!
-Io faccio quel che mi pare, subordinato!- affermò Sion con vigore mentre l' intervento di Mu scongiurava un lunghisismo scontro.
-Aehm...andiamo a casa?- Semplici parole ma dette dalla persona giusta con il tono giusto e con occhi brillantinosi al punto giusto.

Al grande tempio tutto sembrava essere  ritornato alla normalità. Ogni gold aveva ripreso possesso della propria dimora, Sion era di nuovo il Grande Sacerdote, si stava fecendo costruire una villa di tre piani a Rodorio, esaminava le candidate a future mogli dei due pargoli, aveva preteso delle belle segretarie che lo aiutassero nel suo lavoro e per finire una stanza tutta lillà affinchè Mu e Kiki nel fine settimana potessero alloggiare al grande tempio.
Camus si era di nuovo rinchiuso in  camera per fuggire al periodo dell' accoppiamento, Aphrodite aveva ripreso la cura di sè allietando il tempio insieme a Death Mask con le loro liti furiose e con le altrettanto rumorose riappacificazioni, Aldebaran e Aiolia cercavano di organizzare un' uscita a quattro con Marin e la ragazza dei fiori, di nome Flo questa (evviva la fantasia), senza grandi risultati, Aiolos faceva la spola tra la Gracia e la Sicilia avendo iniziato a frequentare  Robertina, Kanon aveva ripreso a disertare il Grande Tempio per l' Inghilterra e conseguentemente ad attentare alla dimora del compagno, Shaka e Shura si comportavano come due novelli piccioncini tutti coccole e moine (inguardabili), Dohko perseverava nei suoi tentativi di seduzione e Saga e Mu...orbene, il saint di Gemini un bel dì si era recato nelle stanze del Grande Sacerdote per conferire di un fatto assai delicato. Appena entrato si inginocchiò, salutò , sollevò la zazzera bionda e disse:- Sion, ti chiedo ufficialmente di potere frequentare Mu.
La risposta ottenuta dopo un quarto d' ora buono di silenzio fu la seguente:- Puoi scusarmi un secondo?- il sacerdote iniziò a trafficare con un baule da cui trasse svariati oggetti, qualcuno dei quali, come una chitarra elettrica ad esempio, finì in testa a Saga. Finalmente vittorioso gioì:- L' ho trovato!- si voltò e puntò a Saga il compagno di mille battaglie, Terminetor, lo spingardino a sale grosso.
- E stai lontano da Mu!- intimò inseguendolo lungo tutte le scale del tempio.

"Quel vecchio pervertito. Tsè...ma che crede? Mu ha solo vent' anni", pensava il Grande Sacerdote mentre si domandava perchè Dohko gli stesse facendo premurosamente un massaggio per tutta la schiena. Poi capì.
Finalmente Sion capì, o meglio si ricordò della dichiarazione dell' amico e la collegò ai suoi innumerevoli e strani comportamenti. Dohko era innamorato di lui. Sorridendo si voltò verso il compagno d' armi e lo trascinò davanti a sè regalandolgli un bacio che fece arrossire l' altro che finalmente potè dire di aver dato il suo primo bacio a Sion...anzi di averlo ricevuto.

Un urlo si levò quel giorno dall' undicesimo tempio e non certo perchè il saint dell' Aquario aveva aperto nuovamente le porte del talamo al compagno, no, i motivi erano ben altri.
-Camus, che ti succede?!- domandò Milo vedendo il ragazzo fissare stordito un libro che gli porse
"Il Milione", lesse Milo sulla copertina per poi leggere sottotitolato "di modi per arricchirsi, sposare una dea e conoscere i suoi parenti"
-Che...vuol dire...?- chiese non certo di volere conoscere la risposta
-Forse...e dico forse....abbiamo alterato leggermente il passato- rispose Camus.- e guarda qui, è una cronaca contemporanea agli ultimi anni di Gengis Khan. Dice che la corona del condottiero è stata rubata.-






ANNUNCI E SALUTI: E' finita. La storia è finita. Spero vi sia piaciuto come capitolo finale...(ditemelo se è stato una schifezza) potevano i gold andare nel passato e non combinare danni? Il finale è decisamente aperto, a dir la verità sono stata molto indecisa se mettere l' ultima parte infatti vi avevo parlato di una serie che per il momento non so ancora se scrivere o meno, e non certo per mancanza di idee, per quanto riguarda il tempo, quello potrei anche riuscire a trovarlo come ho fatto fino ad ora del resto, il fatto è che ho deciso di dedicarmi ad una sola storia che ho postato di recente in questo fandoma, "Un puzzle da cinquecento pezzi", per confrontami con un nuovo genere, non so se finita questa ff tornerò a scrivere o mi prenderò una pausa infatti in quest' ultimo periodo sento che le mie storie mancano decisamente di qualcosa e sono alla ricerca del pezzo mancante che spero di trovare con la nuova ff su cui punterò decisamente. Tengo molto a Di pensionamenti e non pensavo di essere in grado di scrivere una cosa così folle e a quanto pare divertente è per questo motivo che ho messo questo finale, per lasciare una porta aperta che mi dica di tornare qua.
Ora vorrei ringraziare prime tra tutte le persone che mi hanno dato il loro sostegno e hanno perso un momento per farsi due risate con me. Grazie a Makochan e alle sue folli recensioni, a Diana924 che ha fatto un ottimo lavoro di regia. Invaderai il mercato me lo sento, a Pilatigirls (ci vediamo nella tua di storia), a San il Distuttore (hai visto? Milo e Cam terminano la storia), ad Ai91...ti prego dimmi che vuoi bene a Mu. Ringrazio anche Fleur92 e Violet Nearina..
Grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite.
Spero di non aver dimenticato nessuno e se così è stato mi scuso già da ora e provvederò a rimediare. Oh, ma vedo che i gold piangono! Siete tristi vero?
No piangiamo di felicità nd Saga
Stappiamo lo chamapagne nd Milo
I gold fanno il trenino e festeggiano la fine della storia e conseguentemente delle loro disgrazie. Haru ha deciso di unirsi a quegli ingrati. Un abbraccio a tutti.
Haru.



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