Di pensionamenti (non tanto) precoci, migrazioni e amori problematici di Haruakira (/viewuser.php?uid=98001)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap. 1 ***
Capitolo 2: *** cap.2 ***
Capitolo 3: *** cap. 3 ***
Capitolo 4: *** cap. 4 ***
Capitolo 5: *** cap. 5 ***
Capitolo 6: *** cap. 6 ***
Capitolo 7: *** cap. 7 ***
Capitolo 8: *** cap. 8 ***
Capitolo 9: *** cap. 9 ***
Capitolo 10: *** cap. 10 ***
Capitolo 11: *** cap. 11 ***
Capitolo 12: *** cap. 12 ***
Capitolo 13: *** cap. 13 ***
Capitolo 14: *** cap. 14 ***
Capitolo 15: *** cap. 15 ***
Capitolo 16: *** cap. 16 ***
Capitolo 1 *** cap. 1 ***
nuova ff cap. 1
DI
PENSIONAMENTI (NON TANTO) PRECOCI, MIGRAZIONI E AMORI PROBLEMATICI
Ovvero
storia di come Sion andò in pensione e i saint abbandonarono
il grande tempio per mettersi sulle sue tracce e riportarlo indietro.
Tutto condito da relazioni ambigue e reazioni inaspettate.
-Sion
ti prego, ragiona!- implorava Atena- come farò io senza di
te, come farà il grande tempio senza una guida sicura?
-Non è affar mio!
-Insomma.....ora basta!!!- urlò la dea- A cosa è
dovuto questo tuo capriccio?
-Capriccio? capriccio? Ho duecentocinquanta e passa anni....ho il
diritto di andare in pensione!
-Ma......ma Sion....perchè tutto questo?- pigolò
la ragazza
Per rispondere alla domanda di Saori dobbiamo fare un piccolo passo
indietro nel tempo.
Due ora prima:
Gli occhi di Sion si fecero sempre più grandi di fronte a quello, la bocca
era spalancata in maniera irreale e il soppracciglio destro era
percorso da un inquietante tic, le dita delle mani si muovevano
frenetiche pronte ad afferrare qualcosa, qualsiasi cosa :-
Bastaaaaaaaa! Non ce la faccioooo
piùùùùùùù!
I presenti, ossia Kanon, Milo, Mu, Death Mask, Aphrodite e Aiolia si
voltarono verso di lui finalmente
in silenzio.
Ma cosa era accaduto per far perdere così tanto la pazienza
a Sion, il calmissimo e buonissimo e saggissimo (e tanto -issimo)
sacerdote?
Tutto ebbe inizio quando Kanon parcheggiò sul piazzale del
primo tempio, con l' aiuto zelante di Milo e Aiolia, una papera. Si,
una papera abnorme, dalle dimensioni decisamente più che
extralarge.
In realtà era una vasca a forma di papera con un' estensione
considerevole.
Perchè vi chiederete voi? L' autrice è fissata
con le papere? Sì, in questo periodo sì almeno,
ma non solo....
Kanon infatti doveva farsi perdonare da Saga per tutte le volte che gli
aveva nascosto le paperette e perchè il fratello aveva
scoperto il motivo per il quale di recente si recasse così
spesso in Inghilterra, ossia amoreggiare con Rhada, quel Rhadamanthys
della Viverna che aveva combattuto contro di loro durante l' ultima
guerra sacra, che aveva scaraventato qualcuno dei loro nel Cocito, che
aveva fatto scappare come conigli Death Mask (che per questo motivo lo
odiava dal più profondo del suo cuoricino) e Aphrodite, a
cui aveva palpato il sedere mentre i loro corpi si perdevano nel cielo
stellato, "ora o mai più" si era detto. Certo
perchè poi sarebbero morti. Ma Kanon allora non sapeva che
sarebbero tornati in vita. Se l' avesse saputo....bè forse
gli avrebbe toccato ugualmente il sedere... così giusto per
curiosità e per far capire al nemico che avrebbe dovuto
preparasi per il futuro a ben altro tipi di assalti.
Ma ora ritorniamo al momento in cui la papera fece il suo ingresso
nella vita degli abitanti del tempio.
Al trambusto di voci che dicevano "alzala di là", "reggila
di qua", "attento a non cadere" , il dolce e pacifico Mu, custode della
prima casa era uscito fuori dal suo tempio, spalancando all'
inverosimile i suoi occhi alla vista di quello strano oggetto giallo e
sorridente, corredato di fiocco rosso intorno al
collo.
-Io non ti aiuto più!- urlò Aiolia rivolto a Kanon
-Coooosa? E io come faccio a portarla alla terza?
-Non è affar mio. Sono stanco e ho fame- disse il ragazzo
incrociando le braccia al petto- senza considerare il fatto che mi hai
raggirato
-Io?!- eh si, la miglior tecnica sperimentata da Kanon è
quella di fare lo gnorri dopo ogni truffa, raggiro e danni di varia
natura, tecnica seguita eventualmente dalla negazione. Spudorata,
assoluta negazione....se l' avversario risultasse particolarmente
ostinato.
-Tu....avevi detto che saremmo andati ad Atene a fare un giretto,
mangiare un gelato e già che c' eri dovevi ritirare un
pacchettino. Un pacchettino! Non una papera gigante.
-Bè potevi rifiutarti di aiutarmi già da subito
se la cosa ti pesava tanto!- fece offeso il ragazzo
-Mi hai estorto una promessa! Mi hai fatto giurare sul mio onore di
saint che ti avrei aiutato con il "pacchettino" fino al grande
tempio!!!- urlò un esasperato leoncino tutto rosso in viso-
bene...ho mantenuto la mia parola. Siamo al grande tempio......non
ricordo di averti promesso di portarlo fino alla terza casa. Saluti
caro mio!- si congedò infine il ragazzo trotterellando
veloce verso il suo palazzo.
-Ma....ma...ma- balbettava Kanon- Ok- fece poi risoluto e battagliero-
Andiamo Milo!
Ma Milo non rispondeva.
Kanon si guardò intorno e scoprì che
Milo era sparito.
"Stupido artropode scansafatiche. E ora come faccio?"
Kanon si apprestava a passare dunque per la prima casa quando il suo
custode rimasto fino ad allora in silenzio gli blocco il passo.
-Dove vai?- chiese Mu
-A casa
-E quello lo lasci lì?
-Mmmmm.....per....'sta notte?- azzardò Kanon
-Kanon- spiegò placido Mu- mi blocca l' entrata del tempio.
Non puoi lasciarlo lì
-Mi aiuti a portarlo?- chiese allora il gemello con un sorriso
smagliante
-No- rispose sempre tranquillo l' altro
-E allora come facciamo? E' un bel guaio- notò Kanon
-Mi duole farti notare che è un tuo guaio.
I due rimasero a fissarsi per qualche minuto. Minuti che si
accumularono in un quarto d' ora abbondante che divenne a sua volta una
buona mezz' ora. La contemplazione fu rotta dall' arrivo di Aiolia
seguito a ruota da Milo.
-Siete tornati allora!- giubilò Kanon
-Io stò andando all' arena- annunciò il santo del
leone
-Io vado a comprare un piede di porco- disse Milo
-E che te ne fai di un piede di porco?- chiesero i presenti in coro.
La risposta del santo dello scorpione non arrivò
perchè la conversazione fu interrotta dalle urla isteriche
di Aphrodite che inseguiva Death Mask lungo le scale del tempio
brandendo una spada.
Sì, una spada...che c' è di male...solo
perchè sono guerrieri che servono una dea venerata dagli
antichi greci non possono avere una spada in casa? Shura ha l'
excalibur no?
L' evento aveva dell' incredibile.
Insomma, Aphrodite era sempre così elegante e
controllato...e ora inseguiva Death Mask per tutto il tempio
minacciandolo con degli insulti (e con un' arma... ma questo
è un dettaglio trascurabile).
Cancer si buttò a capo fitto dietro la papera nella speranza
di salvarsi dall' ira funesta del santo dei pesci che iniziò
a fendere l' aria con la sua affilatissima spada a pochi centimetri
dalla papera.
-Noooooo- urlò Kanon- smettila! smettila!- gridava cercando
di trattenerlo- così me la graffi- Aiuuuutooooooo!
Soccorsoooooo- implorava il giovane tanto che alla fine per
salvaguardare l' incolumità dei propri timpani dovettero
intervenire Milo e Aiolia. I tre nel giro di qualche minuto di zuffe e
confusione formarono una montagna umana con al vertice il cavaliere
dello scorpione e agli ultimi posti Kanon e Aphrodite che si dimenava
come un anguilla.
-Fiùùù- fischiò Death Mask
uscendo dal suo rifugio- non pensavo che fossi così focoso-
ghignò malizioso.
E' a questo punto, mentre Aphrodite annuncia propositi di morte nei
confronti di Cancer, gli altri lo pregano (gridando per farsi sentire)
di calmarsi e Mu si domanda come togliere quella papera dall' ingresso
della sua casa che arriva Sion.
La vista di quello spettacolo indecente e indecoroso ci
riporta alla scena di un po' di righe fà e al suo urlo
liberatorio che mise sull' attenti i guerrieri distraendoli da
qualsiasi altro pensiero o attività.
Stanco, arrabbiato e senza dire una parola il grande sacerdote in
carica girò sui tacchi e si diresse al tredicesimo tempio
accarezzando per la centesima volta in quella giornata l' idea del
pensionamento.
Ho detto la centesima? Ma certo....questo perchè quello
stesso giorno l' uomo aveva scoperto che:
Aldebaran vendeva torte agli abitanti del tempio raccimolando
guadagni considerevoli....senza che lui, l' autorità ne
fosse al corrente.
Dohko frequentava un corso di lap dance e di balli latino- americani.
Aiolos si allenava al tiro al bersaglio mettendo una mela sulla testa
della papere di Saga con sommo disappunto di quest ultimo (che
già non poteva soffrire il sagittario da rempo immemore)
Aiolia faceva una corte serrata alla povera Marin che ormai si vedeva
perseguitata dappertutto e usciva di casa travestendosi da uomo (con
barba e baffi, occhiali da sole e completo nero) per cercare di eludere
gli assalti del ragazzo.
Shura usava l' excalibur per affettare in serie le fragole che
Aldebaran usava per le sue torte (ricevendo ovviamente in cambio un
lauto compenso..non si fa mai nulla per nulla)..........
e potremmo continuare se la lista se non fosse eccessivamente lunga.
Queste furono le ragioni che ci portano alla situazione con cui abbiamo
(ho) deciso di aprire la storia dei nostri gold saint.
ANGOLO AUTRICE:
Chiedo anticipatamente perdono per questa storia pazza e assurda
partorita del mio cervelletto ma per adesso per via degli esami (aiuto
che paura!!!) ho preferito sfogarmi scrivendo qualcosa di
leggero...questo non vuol dire che abbandonerò le altre
fanfiction, il fatto è che per ora non ho molto tempo per
scrivere.....ma questa volevo proprio postarla, è da un po'
che mi frulla per la testa. Detto questo vi saluto....sperando in
qualche commentino ^^, giusto per sapere che ve ne sembra come sempre.
DISCLAIMER: i personaggi di Saint Seiya non mi appartengono ma sono di Masami Kurumada. La storia non è scritta a scopo di lucro.
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Capitolo 2 *** cap.2 ***
cap. 2 nuova ff
Tutti
i gold saints furono convocati nella tredicesima sala del grande tempio
per ricevere una comunicazione importantissima. Ad accoglierli Atena
vestita di nero con tanto di fazzolettino ricamato in mano: -Miei
guerrieri,-esordì facendo una piccola pausa per asciugarsi
una lacrimuccia solitaria e per creare un poco d' attesa- ho da darvi
una notizia che potrebbe, anzi che cambierà di sicuro le
sorti del grande tempio......e dell' umanità tutta. Questa
volta non so se riusciremo a cavarcela.-
Altra pausa per asciugare un' altra lacrima solitaria e per aumentare
la tensione già palpabilissima nel silenzio grave e
preoccupato che regnava nella stanza.
-Vedete....Sion.......-
-Dannazione, Atena- interruppe il diretto interpellato facendo il suo
ingresso nella sala con due valigie enormi- non sono mica morto!- e
detto ciò si girò per toccarsi là dove
non batte il sole, zona a cui il popolo maschile è
solito appellarsi per scongiurare guai, jella, sfortune e cattivi
presagi in genere.
Atena scoppiò in lacrime singhiozzando qualcosa del tipo
tempio...gold.....cadere....morte...atroce che tradotto sarebbe: Il
tempio per colpa tua cadrà nelle mani dei gold che senza una
guida lo condurrano a una morte atroce.
E mentre la dea della giustizia versava fiumi di lacrime i gold
voltatisi in direzione di Sion apprendevano la grave notizia:
-Me ne vado in pensione- frase detta con un sorriso a trentadue denti e
con uno scintillio di felicità negli occhi.
Ora noi ci aspetteremmo un clima di tristezza, lacrime, preghiere per
non farlo andare via, qualcuno che magari si rotololi a terra
strappandosi i capelli e qualche altro che urli un noooooo
disperato......nulla di tutto ciò. Per il momento. Sono
guerrieri dopo tutto. O no?
Una domanda, una sola, avanzata da Aiolos che già gongolava.
-Chi sarà il tuo successore?
E' bene precisare che non tutti erano felici della decisione di Sion. I
più non lo ritenevano un cattivo sacerdote e comunque sempre
meglio di eventuali successori più o meno desiderosi di
ascendere al trono del tempio. La domanda posta da Aiolos mise in moto
tutta una serie di aspettative; quelle di chi, come Mu temeva di essere
scelto per quel ruolo incomodo (insomma basta vedere gli effetti
deleteri su Sion), chi ancora come Milo o Aldebaran o Shaka temevano
chiunque....perchè....diciamocelo pure....nessuno di loro
sarebbe stato una buona guida; chi come Aiolos aspirava alla carica,
chi come Camus se ne fregava allegramente, chi come Dohko rischiava di
perdere un compagno di giochi....aehm....di amabili conversazioni.
-Non certo Aiolos.....insomma è risaputo che non abbia spina
dorsale- intervenne Saga un tantino arrogante
-Saresti meglio tu?....dittatore!- gli sbraitò contro quello
-Almeno quando governavo io si ragionava. C' era disciplina.....con
questo non voglio dire che è colpa tua Sion-si volse
sorridente all' uomo- No! E' colpa di Aiolos!- affermò
infine convinto
Perchè fosse colpa di Aiolos non ci è dato
saperlo, in fondo è cosa risaputa che la mente di Saga sia
piuttosto contorta.
-Io voto per Saga- ghignò Death Mask
-Grazie- gli sorrise l' altro andando a stringergli la mano- ti
sarò riconoscente
-Bè lo spero bene.....che credi...che il mio sia un appoggio
disinteressato?
-Kanon tu mi appoggerai per la campagna elettorale vero?
-Alt, alt, alt. Fermi tutti- interruppe Sion- qui nessuno vota per
nessuno. Sono io che scelgo il mio successore.-
Detto questo Sion tirò fuori dalla tasca dei bastoncini
colorati raccogliendoli stretti tra le mani.
-Allora, chi prende quello più corto prende baracca e
burattini- annunciò.
Poi vedendo che anche Dohko si stava avvicinando gli
comunicò accigliato:-Tu no......vieni in pensione con me.
-Co-co...........-
-Coccodè- disse innocentemente Milo
-Co....saaaaaa?- Dohko finalmente ebbe il coraggio di finire la frase
-Non hai sempre detto che ti piacerebbe avere del tempo libero e andare
un poco a zonzo? Mettiti in pensione e lo facciamo insieme.
-Cosa fate insieme?- inquisì malizioso Death Mask
Questa innocente
battuta fu sufficiente a muovere gli ingraneggi del cervello di Dohko
che già si vedeva spaparanzato sulla spiaggia di un' isola
tropicale tra le braccia di Sion.....forse.....credeva.....sperava.
Bè in fondo avrebbe avuto tempo per sedurlo. O almeno
così si augurava il santo di Libra.
Chi fu il nuovo grande sacerdote? Ma ovviamente Mu.
Perchè ovviamente?
Si vocifera negli ambienti del grande tempio che Sion abbia truccato l'
allegra disputa per favorire il suo allievo.
Sarà vero, non sarà vero? Ai posteri l' ardua
sentenza.
-Po-po......
-polipo-
-Milo la smetteresti per cortesia?- chiese Camus senza scomporsi per
questa ennesima trovata a dir poco assurda di Milo
-Ok
-Po.....posso declinare? - pigolò l' ariete d' oro
-No- fu la risposta di Sion
-Perchè?
-Perchè altrimenti ti rinnego come allievo.
-O.o
-Barooooooooo- urlava nel mentre Aiolos che si dimenava nel tentativo
di sfuggire alla presa ferrea di quattro gold saint per
gettarsi al candido collo di Mu e strangolarlo.
-Che scena indegna per un nobile saint. Il fato ha voluto
così- affermò Saga complimentandosi poi con Mu
-Oh fratello- lo abbracciò Kanon- come sei sportivo, come
sei leale, come sei bravo.....
-Già- confermò l' altro pianificando
già i modi e i mezzi con cui esercitare la sua influenza sul
giovane sacerdote
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Capitolo 3 *** cap. 3 ***
cp. 3 nuova ff
"Sion
è partito da neppure un paio d' ore e guarda a cosa devo
sottopormi" pensava il povero, poverissimo Mu.
-Saga, non ti sembra di esagerare?- domandò a un certo punto
con
un filo di voce e le guance tutte rosse- in fondo la tunica del
sacerdote è un indumento largo....perchè devo
essere nudo sotto?
-Mu- lo fissò pazientemente il ragazzo smettendo per un
attimo
di armeggiare con la tunica incriminata- tu non hai lo stesso fisico di
Sion, sei un poco più minuto e non vorrei che la tunica ti
stesse eccessivamente larga. E' giusto che tu la provi senza altri
abiti sotto affinchè io possa prendere bene le misure-
Detto ciò il gold dei gemelli ritornò ad
armeggiare con
ago e filo. Dopo qualche altro minuto di silenzio Mu chiese
preoccupato:
-Saga.....quando sei diventato esperto di sartoria?
"Mai" pensò il ragazzo, ma ovviamente la risposta che diede
al
giovane fu ben diversa:- ho seguito un corso per corrispondenza-
Nel frattempo fuori dalla porta Shaka e Shura attendevano di vedere
come Saga avrebbe conciato Mu.
-Shaka
-Si?
-Non sei preoccupato?
-Confido nelle capacità di Mu
-Ah
Fine della conversazione. Cosa vi aspettavate da quei due del resto?
A un certo punto a interrompere il silenzio per nulla imbarazzante, o
almeno per loro... per una persona normale forse lo sarebbe stato,
forse si sarebbe sforzata di fare conversazione.....ok, sorvoliamo.
Dicevamo....a un certo punto si sentì l' urlo di Mu che mise
in
allarme i due ragazzi i quali decisero prontamente di fare
irruzione
nella stanza se non fossero stati fermati prima dalla testa di Saga che
fece
capolino dall' uscio e spiegò candidamente:
-Perdono, non è successo nulla. Gli ho solo infilato uno
spillo
nella coscia per sbaglio.- Detto ciò così come
era
apparso sparì.
La domanda a questo punto è: Saga starà forse
attentando
alla vita di Mu per ottenere il potere tutto per sè?
Riusciranno i gold a tenersi il nuovo sacerdote, possibilmente vivo,
per almeno ventiquattro ore?
In realtà le cose andarono un tantino diversamente da come
le aveva spiegate Saga ai compagni.
Vediamo come ritornando brevemente indietro e precisamente al momento
in cui Saga fingendo di prendere alcune misure fece scivolare accidentalmente
la sua mano ad accarezzare per un attimo fugace quel punto nascosto che
hanno tutti i maschietti e che Sion si era premurato di toccarsi nel
capitolo precedente. Da ciò
l' urlo di Mu.
-Che-che.....che ti salta in mente?- chiese il ragazzo allontanandosi
velocemente da Saga e spiaccicandosi contro la parete.
La risposta alla domanda fu la seguente:- Aspetta un momento-
Saga andò alla porta, fece le sue rassicurazioni e
tornò
da Mu, poi si stampò un bel sorriso sulla faccia e disse,
con
tanto di manina sulla bocca:- ops! non l' ho fatto apposta
perdonami.
In quelle stesse ore tormentate Aphrodite, santo dei pesci, ritornava
dall' arena e si trovava costretto a passare dalla casa del cancro.
"Dannato granchio ammuffito" offese mentalmente il custode della
quarta. Il cavaliere fece un respiro profondo e poi si decise a passare
dalla casa. I corridoi erano vuoti e silenziosi.
-Guarda, guarda chi si vede-
Sbagliato. Non erano vuoti.
Aphrodite si girò per fronteggiare Death Mask. Se c' era una
cosa che aveva imparato era: mai dargli le spalle. Mai.
-Qual buon vento- continuò il custode del tempio senza mai
togliersi dal viso quel sorriso malizioso e al tempo stesso
strafottente- come mai da queste parti?
-Torno ora dall' arena Cancer. Ora se permetti, me ne andrei
-Eh no.....-il custode del tempio lo afferrò per il braccio
avvicinandolo pericolosamente a sè- che ne diresti di farmi
un po' di compagnia.......magari accomodandoci su una delle comode
poltrone del mio salotto.
Il ragazzo lo spinse via in malo modo e furente
iniziò a sbraitargli contro:-Tu...dannatissimo
granchio....tralasciando il fatto che puzzi in maniera nauseabonda di
tabacco...tu....mi stai per caso prendendo in giro?! Io....per colpa
tua.....non posso sedermi!!!
-Oh bè- fece spallucce Death Mask- è normale, la
prima volta è sempre così
Ad interrompere la spinosa conversazione fu l' ingresso nel tempio di
un trafelato Milo che sparì velocemente verso l' uscita
accennando un saluto veloce. Cancer seguì il passaggio di
quel tornado con lo sguardo distraesndosi quindi un
momentino.....momentino di cui approfittò Aphrodite per
abbandonare il palazzo alla velocità della luce.
Intanto la papera era ancora parcheggiata all' ingresso dei templi e
Kanon si domandava come poterla spostare di lì e
portarla finalmente
al suo legittimo proprietario. Immerso in questi preoccupanti pensieri
ebbe la prontezza di riflessi per chiamare a gran voce Milo non appena
questo fu nel suo raggio visivo
-Che c' è' Che c' è? Che c' è?- chiese
l' alto correndo sul posto
-Come mai tutta questa fretta?- inquisì Kanon
-Devo andare a Rodorio a comprare un piede di porco
-Ancora?!
-Si. Vedi- il ragazzo si fermò e assunse un aria truce
spiegando- Camus ha sostituito la porta della sua camera con un portone
blindato e non vuole farmi entrare
-Che?!
Perchè il nostro Camus avrebbe fatto una cosa del genere ci
domandiamo noi? (o almeno io).
Per scoprirlo andiamo a dare un' occhiata nei pensieri di Aquarius che
in quel momento si trovava chiuso ermeticamente nella sua camera
girando avanti e indietro tanto da fare un solco nel pavimento.
"Spero di essere al sicuro. Stupido scorpione iper protettivo e con gli
appetiti sessuali di un coniglio! E' tutta colpa sua!"
Tutela. Tutta questione di tutela dunque.
Da questi tragici avvenimenti che vi abbiamo appena narrato erano
trascorse ben due settimane. Furono settimane in cui Mu aveva imposto
ad Aldebaran di smetterla con la vendita illegale di torte, giorni in
cui Marin si era appellata al grande sacerdote ottenendo che Aiolia
stesse ad almeno un chilometro di distanza da lei, in cui Aiolos non
potè più usare le papere di Saga per il tiro al
bersaglio e Camus e Aphrodite avevano fatto fronte comune contro Milo e
Death Mask.
Insomma sembrerebbe che il nostro Mu sia riuscito ad
imporsi.....sembrerebbe, appunto. Infatti:
Aldebaran si rifiutava di parlare con Mu e aveva avviato le pratiche
per aprire una pasticceria a Rodorio, Aiolia versava fiumi di lacrime
allagando le case sottostanti, Aiolos aveva sostituito le paperelle con
l' elmo del grande sacerdote (e meno male che Mu si era rifiutato di
indossare quell' orrore), Camus e Aphrodite dormivano (per motivi di
sicurezza) al tredicesimo tempio un giorno sì e l' altro
pure condividendo peraltro la stessa stanza. E mentre Camus si
lamentava mentalmente per il fatto che Aphrodite russasse (ma appunto,
si lamentava mentalmente perchè il nostro pinguino
è una persona educata ed elegante), Milo e Death Mask
minacciavano un' insurrezione chiedendo che fossero liberati "i
prigionieri"....o almeno che dormissero in stanze separate. A tutto
cià è doveroso aggiungere che Mu sospettava che
Saga tentasse velatamente
di circuirlo e che era costretto a presenziare alle
riunioni con i saints con la tunica rattoppata e malamente cucita....ah
già....e la papera....Kanon trascorreva almeno due ore al
giorno contemplando Adalberta (così si chiamava) alla
ricerca di una soluzione per portarla al terzo tempio.
ANGOLO AUTRICE:
Questo capitolo....mi è costato lacrime e sudore...di norma
scrivo un paio di orette al giorno quando faccio la pausa pranzo dallo
studio matto e disperatissismo o la sera per distrarmi....e
così è stato ieri sera.....e infatti l' avrei
anche postato.....ma..........ero talmente distratta (e stanca)....che
ho cancellato tutto. Non immaginate la rabbia
atroce....perciò l' ho riscritto.....ed eccolo.....
Vi avviso che oltre alla demenzialità (che spero abbia del
comico ogni tanto) costante e perenne qualche momento un
pochino più serio ci sarà...ma sempre
"alleggerito" soprattutto in merito a certe situazioni di coppia.....bè
poi vedrete più avanti....spero ^^
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Capitolo 4 *** cap. 4 ***
cap. 4 nuova ff
Un
elicottero stava sorvolando i cieli del santuario in una bella giornata
di sole.
Era un fatto insolito quello che si stava verificando e fu per questo
che i sant uscirono dalle
loro tane con i nasi all' insù inciampando rovinosamente o
rotolando come palle lungo tutti i gradini del santuario.
Tutto
ciò fece si che i baldi guerrieri di Atena si ritrovassero
tutti
rigorosamente in pigiama nello spiazzale del primo tempio dove Kanon si
dava da fare per legare Adalberta con delle solide imbracature al
velivolo, operazione che fu seguita da una sapiente opera di
"sbracciamento" del detto saint che si prodigava nel dirigere il mezzo
con indicazioni più o meno discutibili ed esatte verso la
terza casa (quando si dice senso dell' orientamento) sul
cui spiazzo dopo circa un' ora atterrò dolcemente Adalberta.
-Io. Non.Ci credo- sussurrò Mu infagottato nel suo lanoso
piagiama lilla con tanto di pecorella paciosa e sorridente sottobraccio
-Kanon....-seppe solo articolare Saga che vedeva Adalberta per la prima
volta. Il ragazzo scoppiò in lacrime e felice
abbracciò
il fratello riempiendolo di smak e pciù, e cioè
di baci,
senza pudore alcuno.
Se per caso vi chiedeste come sia possibile che Saga non avesse visto
ancora la papera è semplicemente perchè il nostro
saint
non era mai sceso all' arena dall' investitura di Mu, anzi si era
premurato di stare perennemente attaccato al giovane come una cozza
allo scoglio in modo che, ci dice Saga," il giovane potesse trovare in
lui, che aveva già rivestito quella carica, un umile
consigliere
a cui rivolgersi".
Saga da quel fatidico giorno non si spinse più in
là della terza casa.
-Io non ci credo- disse Milo con convinzione.
Pensate che si riferisse alla papera e alla scenetta dell' elicottero?
No.
-Caaaaaaamuuuuus- urlò gettandosi contento addosso al suo
pinguino- finalmente ti rivedo, ti hanno liberato! Dammi un bacetto, un
bacetto...uno solo.....ma se vuoi anche due, tre, mille!
-Milo, Milo, Milooooooo.....ca-calmati- cercava intanto di liberarsi il
ragazzo dalle chele dello scorpion
-Camus ti salvo io!- si preparò Aphrodite dall' alto della
sua vestaglia in
seta rosa ma il cui intervento fu simpaticamente bloccato dalla presa
ferrea di un Death Mask in mutande.
-Vorreste cortesemente smetterla con tutto questo chiasso?-
chiese
Shaka giungendo ultimo sul posto nella sua armatura impeccabile
"Ma come farà?" si chiesero tutti i presenti che non
mancavano
di sfoggiare pigiami e pezzi di pigiami (o mutande come nel caso di
cancer) più o meno decenti come ad esempio quello rosso di
Milo che
sfoggiava un grosso pinguino sulla schiena o Aldebaran che aveva
portato con sè il pupazzo a forma di torta con cui dormiva o
Saga e Kanon che per dormire utilizzavano una cuffia da notte
con tanto di
pallina colorata alla fine.
Pensate che qualcuno si sia fermato dal fare quello che stava facendo
davanti alla gentile richiesta di Shaka?
No.
E' ovvio.
E Mu iniziava a non poterne più. La sua proverbiale pazienza
di
fronte a quella banda di caproni andava a farsi benedire.
-Smetteeeeeeetelaaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlò dunque- Muovete i
vostri deretani puzzoni alla tredicesima. Riunione straordinaria. Ora!
Al che Death Mask si trovò particolarmente sconvolto dal
modo in cui fu articolata la richiesta....e non tanto perchè
quei toni non si addicevano al dolce e pacioso Mu quanto per il fatto
che a detta di Cancer il ragazzo non aveva alcuna dimestichezza con le
parolacce.
-Mu- intervenne dunque risoluto- si dice, e che valga per l' avvenire:
"Muovete quella chiappe puzzolenti teste di baccalà verso la
tredicesima o vi ci spedisco io a calci in culo". Quando ti
serve qualcuno che ti imposti certi discorsi fammi un fischio- concluse
alla fine dando una pacca sulla spalla a un Mu evidentemente in preda a
una crisi nervosa, fatto testimoniato dall' arruffarsi dei suoi capelli
sempre così ordinati e del pelo riccio della sua pecorella
che andava assumendo un' espressione anche essa accigliata.
-Magari cambiarci un momentino prima?- azzardò Aiolia a
complicare ulteriormente la situazione
-NO!- ringhiò Mu con un tono degno di un cane
rabbioso....altro
che pecora.....sotto la lana si nasconde un cuore da lupo!
Tredicesimo tempio: pigiama party con i gold saint......
No....aspettate.....credo di essermi sbagliata
Tredicesimo tempio: riunione dei sacri guerrieri di Atena
-La situazione è grave e deleteria per gli animi di tutti
noi,
soprattutto il mio.... e per il grande tempio- annunciò Mu
I presenti annuivano con convinzione.
-Arrivati a questo punto ritengo necessario e questione di vita o di
morte (la vostra).........ritrovare Sion e riportarlo qui!
I presenti annuirono ancora una volta con convinzione.
-Avete idee?
Silenzio
Trascorse mezz' ora, le mosche volavano, le balle di fieno sospinte da
una calda brezzolina attraversavano di tanto in tanto la sala
ma di idee nemmeno la traccia.
Un' ora e niente
quando all' improvviso arrivò una chiamata al cordless che
Sion
era solito utilizzare per inviare i suoi ordini ai saint sparsi per il
mondo (in realtà per convocarli al grande tempio per le
ragioni
più assurde specie quando si annoiava).
-Pronto- rispose Mu
-No,Sion quest' anno non parteciperà alla crociera sul
Nilo.....A proposito....sapete se per caso se qualcuno l' ha visto in
giro?
-Mh, bene grazie.
-Quella mummia di Sion partecipa ogni anno a una crociera sul Nilo
senza dirci nulla?!- sbottò Death Mask
-Ahem....chi era?- domandò Saga sorvolando sulla spinosa
questione che rischiava seriamente di infiammare gli animi dei presenti.
-Era uno dei tanti cavalieri e funzionari al servizio del
grande tempio sparsi per il mondo- rispose Mu-E ho un'
idea....-aggiunse infine pensoso.-Preparatevi per un viaggetto in
Egitto. Si parte domani mattina.
-Dobbiamo avvertire Atena- fece notare Shaka
-Ah già....Atena- fecero Milo e Kanon in coro
-Dov' è? E' da qualche giorno che non si vede in giro-
domandò Shura
-Già- affermò Aldebaran- io non la vedo da
quando.....da quando durante l' ultima riunione si è dovuta
assentare un attimo per andare al bagno
-Milo....Kanon- inquisì Saga- non l' avevate scortata voi?
Fischiettio e sguardo rivolto altrove da parte dei due interpellati
Ora, cari lettori (se ce ne è più di uno) dovete
sapere che i gold non lasciavano mai Atena da sola per paura che si
facesse rapire da qualcuno o si cacciasse in qualche guaio e a loro poi
sarebbe toccato farsi ammazzare di botte, magari morire per
poi lasciare la gloria ai bronzini, in modo da salvarla; senza contare
inoltre che la stessa Saori aveva il terrore di doversi
scontrare con qualche divino parente.
Arriviamo quindi al punto in cui dopo quella fantomatica riunione Milo
e Kanon accompagnarono Saori al bagno. Ed effettivamente i due erano
stati buoni buoni ad aspettarla fuori dalla porta almeno fino a quando
Milo fu distratto dalla splendida visione di Camus avvolto in una
leggera tunica bianca che attraversava quei corridoi deserti
completamente solo e indifeso. Era un' occasione troppo ghiotta. Come
non approfittarne?
Era rimasto dunque solo Kanon che proprio in quel momento ebbe l'
illuminante idea dell' elicottero per spostare Adalberta alla sua
casa..... e dunque prima di scordarsela scappò a fare i
preparativi per il tutto.
Nei giorni successivi tutti i gold in tutt' altre faccende affaccendati
si erano dimenticati di Saori fino a quel momento.
E Atena di certo non era uscita da sola dal bagno. No. Era ancora
là dentro.
-Ragazzi....Kanon...Milo....ci siete? C' è qualche pericolo?
La via è libera?- chiedeva ogni tanto la dea.
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Capitolo 5 *** cap. 5 ***
cap. 5 ff nuova
Deserto del Sahara, ore 11:30 a.m
Tre jeep percorrono le sabbie sotto il sole cocente del deserto. A
bordo di esse dodici ragazzi abbigliati con gli abiti tipici del
deserto (tranne tre eccezioni) sfidano la natura alla ricerca dei loro
maestri.
-Aiolos- chiese a un certo punto Aiolia - sei certo che questa sia la
giusta direzione? E' ormai da un' ora che giriamo ma del Cairo neppure
l' ombra.-
-Non è semplice orientarsi nel deserto....-tentò
di giustificarsi l' altro non troppo convinto.
Alle sue spalle intanto si stagliò improvvisa e silenziosa
l'
ombra di Saga il quale alla vista della carta impugnata dal compagno d'
armi sgranò gli occhi -Grandissimo deficiente!-
urlò strappandogli la mappa dalle mani- certo che
giriamo
a vuoto! Hai messo la carta al contrario! Ma dico....dico...come si fa
ad essere così stupidi...lo sapevo io che non dovevamo
fidarci
di questo asino.....
-Asino a chi? Ripeti se hai il coraggio!- si riscaldò di
rimando l' altro
-Non sai leggere una cartina quindi.....A-S-I-N-O!
-Stupido volatile- si intromise Death Mask in modalità
Rambo. In
modalità Rambo perchè esclusa una bella camicia
leggera e
a maniche lunghe per proteggere anche le braccia dal sole, per il resto
era
vestito uguale uguale a Rambo con tanto di pistole e coltello (ed ecco
la prima eccezione)- Sei un
testa di cazzo ecco cosa sei. Di chi è stata l' idea di dare
a
te la carta, eh? Di chi? Ditemelo che lo mando nell' Ade a calci in
culo!
Silenzio...........
-Ok, ok. Calmiamoci ragazzi-intervenne tranquillo Mu- Abbiamo perso un
pochino di tempo, ma ora che ci siamo accorti dell' errore possiamo
proseguire tranquillamente.-
Ma il tempo passa, il deserto è grande e giunge la fredda
notte
del Sahara per cui i nostri ragazzi sono costretti a
fermarsi nei pressi di un' oasi.
-Ci accamperemo qui- propose Kanon- divideremo le tende a coppie o al
massimo in tre, ok?
-Siiiiiiiiiiiiii- giubilarono Saga, Death Mask e Milo
-Bene- esodì Shaka- Mu...ti va di condividere la tenda con
me?
-Ma certo- sorrise il ragazzo
-No!- si intromise Saga
-Prego?- fecero in coro Mu, Shaka e Kanon
-Saga.....-minacciò il minore dei gemelli,
agguantandogli
il collo con il braccio imitando la presa di un'anaconda in
modo
magistrale- cos' è questa storia? Non vuoi dormire
con il tuo fratellino adorato?
-N-no....cioè sì.....-cercò di
articolare Saga ormai a corto di ossigeno-non è come credi.
-Andiamo a montare la nostra tenda Phro?- propose intanto Camus.
Se non
che il suo sguardo incrociò quello da cucciolo indifeso e
deluso e sull' orlo delle lacrime di Milo.
-Mmmmmm......Ca...mmy- articolò con occhi liquidi il
ragazzo. Ragazzo che
si era peraltro scottato le braccia avendo avuto la splendida
idea di mettere sopra i larghi pantaloni leggeri una maglietta
hawaiana, giusto per fare il figo, necessitando perciò di
amorevoli cure.
E fu così che la muta preghiera del cucciolo Milo
mosse a
pietà il bel cavaliere di Aquarius che col
benestare di
Aphrodite concesse al citato "cucciolo" le
proprietà
benefiche della sua presenza.
-Bene zucchero- ne approfittò quindi Death Mask ammiccando-
amunì (=andiamo) tu "dormi" con me- disse caricandosi
Aphrodite
sulle spalle.
-Ragazzi- propose contento Al ai rimanenti Shura, Aiolos e Aiolia-
usiamo la tenda più grande e dormiamo insieme?
-La vedo dura- sospirò Aiolia
-Sarà una luuunga notte- si rassegnò Shura
-Camus- lo chiamò Milo nella fioca luce della tenda appena
illuminata da una piccola torcia dopo che come gli altri si erano
ritirati
per dormire
-Mh
-Mi...mi passeresti la crema per le scottature?- chiese incerto
Il cavaliere di Aquarius sospirò pesantemente.
Perchè
quel ragazzo doveva rendere tutto così complicato?
Nonostante questo gli tese la mano aperta aspettando il
tubetto di crema.
Camus iniziò a passarla piano lungo tutte le braccia, con
grande
pazienza e delicatamente in modo da non fare troppo male a
Milo.
Era assurdo. Ma c' era proprio bisogno di togliersi la maglietta e
restere a petto nudo? No!, fu la conclusione di Camus, convinto
più che mai che visto che il compagno si era scottato un
pochino
le braccia poteva anche restare vestito...e passarsi da solo quella
dannatissima crema.
-Camus- lo richiamò nuovamente Milo con voce bassa e
dolcissima
"Mi stò squagliando" pensò questi a sua volta.
-Camus- riprovò il ragazzo il quale poi non ottenendo
risposta
fermò le mani dell' amico e velocemente lo fece stendere
sotto
di sè
-La....sciami- mormorò Camus
-Non mi rispondevi
-Che hai in mente?- si allarmò l' Aquario- avevi detto...
-Che non ti avrei molestato- continuò Milo per lui- ho
voglia di
fare l' amore con te Cam....perchè mi respingi?- chiese poi
con
un tono dolce e tranquillo.- se tu non mi amassi più.....-
Milo
a quel punto sospirò e si rese conto di non riuscire a
continuare nè tanto meno di voler sapere la risposta.
"Non ti amo più? Che sciocchezza" pensava Camus intanto
"eppure
vorrei che fosse così. Sei troppo vicino Milo....e io ho
bisogno di te......più di due settimane ti sono stato
lontano....e ora....io vorrei....te....ma così
sarà stato
tutto inutile e lo sarà ogni volta che tu mi starai
accanto....credo di essere leggermente confuso @.@"
Milo si chinò sul viso del cavaliere di Aquarius ed era
ormai sul punto di baciarlo quando.......
-Dannazione! E' qui quel testa di cazzo di Aphrodite? Quel maledetto
pesce mi è scappato da sotto il naso- irruppe Death Mask
nella
tenda interrompendo i due ragazzi; poi, probabilmente senza neppure
accorgersi di ciò che aveva interrotto e senza
scusarsi li
lasciò nuovamente soli riprendendo la sua ricerca. Al che
Camus
si girò, si mise la mascherina da notte sugli occhi e si
addormentò con sommo rammarico di Milo che si ripromise di
uccidere seriamente Cancer una volta per tutte.
Death Mask quella notte girò per tutte le tende ma di
Aphrodite
nemmeno l' ombra. Individuarlo con il cosmo manco a parlarne
perchè il cavaliere dei pesci era stato così
furbo da azzerare
il suo.
Dopo che Death Mask ebbe lasciato anche la tenda condivisa da Shura,
Aiolia, Aiolos e Aldebaran, il fuggitivo cavaliere dei pesci
uscì dal suo nascondiglio da dietro la schiena di Aldebaran.
-Aphro- chiese Aiolia- non avrai intenzione di dormire qui 'sta notte
mi auguro.-
-Si perchè?
-Perchè ti faccio notare che siamo già in quattro
e
andiamo strettini...."senza contare che Aldebaran occupa tre quarti di
tenda"-fece notare il leoncino
-Oh, non ti preoccupare Aiolia mi adeguerò....ma sono
contento che tu ti preoccupi per me, sei davvero un caro ragazzo.
"Io....io non intendevo questo" pensò il detto leone
incapace di articolare suono alcuno
Giunse dunque il mattino anche per i nostri baldi saint.
Il primo a svegliarsi fu Shura baciato dai caldi raggi del sole.
"Devo ricordarmi di chiudere le tende" pensò ancora nell'
incoscienza del sonno per poi ricordarsi di essere nel Sahara e non nel
suo tempio....e allora....."possibile che quei maledetti mi abbiano
buttato fuori dalla tenda questa notte?", ipotizzò toccando
la
sabbia sotto di lui.
Il ragazzo allora ancora mezzo intontito si mise a sedere e guardandosi
intorno.........
-Che diamine è successo qui!!!- urlò
-Shura ma che cazzo urli testa di paella- bofonchiò Death
Mask a
pancia in giù sulla sabbia sfregando la testa su
di essa
come avrebbe fatto contro il proprio cuscino.
-Che è successo?- si svegliò
Milo.......-Aaaaaaaaah....Camus, Camus! Sveglia!- iniziò a
strattonare l' amico accanto a lui.
-Che bel risveglio- disse Aphrodite stiracchiandosi mentre Aiolos
accanto a lui sputacchiava la sabbia che aveva ingurgitato nel corso
della notte. Dovete sapere infatti che il cavaliere del sagittario ha
l' abitudine di
dormire con la bocca aperta con tanto di bavetta ad adornare boccuccia
e cuscino.
-Io non ho dormito invece visto che qualcuno russava- si
lamentò Aiolia, per poi guardarsi intorno cercando con gli
occhi qualcosa :-Dov'
è?! Dov' è?! La maglietta nera con il bel viso di
Marin
dov' è?! (ed ecco la terza eccezione dopo quella
rappresentata da Milo)
Dopo che tutti finalmente si furono svegliati, poterono rendersi conto,
con sommo sgomento, della situazione.
-Cioè.....-riassunse Saga per tutti- ora spiegatemi....come
è possibile che dodici cavalieri d' oro....non di bronzo,non
d'
argento, non comuni esseri umani...ma cavalieri d' oro...si siano fatti
rubare tutto quanto da qualche ladruncolo di passaggio senza
accorgersene?
-Mu.....a proposito, non che c' entri nulla a dir la verità-
domandò Shaka calmissimo- ma come pensavi di rintracciare
Sion e
Dohko?
-Ecco io pensavo di utilizzare i cavalieri sparsi per il mondo. Ogni
volta che qualcuno li avesse visti mi avrebbe telefonato al cellulare
-Non è un metodo molto affidabile- fece notare Aldebaran
-Avete qualche idea migliore?- chiese allora Mu
-No....piuttosto pensiamo a cavarci fuori da questo impiccio...hai
ancora il cellulare?- rispose Shura per tutti
-Credo che me lo abbiano rubato.
-Moriremo qui, non rivedrò più Marin!-
iniziò a lagnarsi Aiolia in preda al panico.
-Siamo saint dannazione!- risollevò gli animi Milo-
piuttosto
facciamo un giro di perlustrazione alla ricerca di qualche villaggio
nei paraggi....ma senza allontanarci troppo. L' oasi deve essere sempre
ben visibile, male che vada non penso che qualche anima non passi mai
di qui.
I goldini dunque approvata l' idea del più piccolo tra loro
si
misero in cammino ma l' unica cosa che riuscirono a trovare sulla loro
strada fu una piramide.
-Oh, per Atena.....-sussurrò Camus con la meraviglia
stampata in faccia- la voglio vedere!
Detto ciò corse spedito all' interno seguito a ruota prima
da
Milo che gli urlava da dietro di fermarsi perchè poteva
essere
pericoloso e quindi dopo poco dagli altri gold.
-Ma....dobbiamo seguirli là dentro?- chiese dubbioso Death
Mask
-Bè....credo di si.....insomma....potrebbero perdersi all'
interno- disse Kanon
-Sarebbe la migliore delle ipotesi...le piramidi sono piene di intrighi
e trabocchetti- fece notare cancer- io lì dentro non ci
entro.
Non ci tengo a morire un' altra volta.-
-Sono nostri compagni, non possiamo lasciarli in difficoltà-
affermò Mu con vigore avviandosi verso l' ingresso
-E allora vai tu se non ci tieni alla tua lana- sentenziò
Death
-Effettivamte forse è meglio se qualcuno resti
fuori....giusto in
caso di pericolo per cercare aiuto- si defilò lo
stesso
Aphrodite
-Si, si.....concordiamo- anche Aiolos e Aldebaran appoggiarono l' idea
Aiolia intanto continuava a piangere sulla sua sventura del trovarsi
nel
deserto a migliaia di chilometri dalla sua bella....e per giunta in
compagnia della batteria dei gold al completo...o quasi.
E fu così che Mu, Shaka, Saga, Kanon,Shura si avviarono alla
ricerca dei compagni.
Giunti all' interno alla fine del primo corridoio si aprirono davanti
ai guerrieri altre
tre entrate. I ragazzi dopo un prmo momento di smarrimento si
concentrarono sui cosmi dei loro amici e imboccarono la via centrale,
un lungo corridoio ben illuminato e ricco di statue raffiguranti il dio
dell' oltretomba egizio. Finalmente giunsero in una grande sala ricca
di tesori e con al centro un sarcofago.
-Dai Cam- pigolava Milo- andiamo...questo posto mette i brividi
-Aspetta voglio decifrare queste iscrizioni sulla parete
-Ragazzi- si rallegò Kanon- siete vivi
-Tu che dici jettatore..- rispose di rimando il cavaliere dell' ottavo
tempio
-Dai andiamo- incitò tutti Saga
-Quanti tesori- alla vista di tutti quei preziosi Kanon
spalancò occhi,
bocca e braccia e non potè fare a meno di tuffarsi in stile
de
Paperoni in mezzo a tutta quella ricchezza-Guardate,come
stò?- chiese
sfoggiando un copricapo in oro.
-Non toccare nulla ed esci da quella montagna di oro- lo
ammonì Camus
-E perchè?
-Le piramidi nascondono grandi insidie
Ma Kanon tentando di alzarsi non potè resistere alla
tentazione di impugnare lo scettro del faraone tutto
incastonato di gemme, in realtà così facendo lo
sollevò dal luogo in cui si trovava da mgliaia di anni
protetto da altri tesori innescando così
un meccanismo che aprì
una sorta di botola nel soffitto e da cui caddero scorpioni e
insetti di ogni specie.
-Aaaaaaaah- urlarono i saints in coro incastrandosi nell' uscita nel
tentativo di passare tutti insieme.
Velocissimi percorsero il corridoio
ed erano ormai usciti se non fosse stato per il fatto che in preda al
panico si intrufolarono in una via secondaria. Quando credettero di
essere al sicuro si fermarono.
-Uff, salvi- sospirò Shura appoggiando una mano alla parete.
Non
l' avesse mai fatto. Da entrambe le pareti iniziarono a uscire delle
frecce che avrebbero di certo infilzato i nostri paladini se questi non
avessero goduto del privilegio, negato ai più, di poter
scappare
alla velocità della luce.Arrivati in un' altra grande stanza
piena di mummie appoggiate alla parete Camus minacciò
-Non.toccate. più. niente!
Detto fatto. Saga attirato dal luccichio di una grossa pietra
incastonata
nella parete centrale non resistette alla tentazione di toccarla
proprio mentre il cavaliere di Aquarius imponeva di fare l' esatto
contrario.
Il pavimento iniziò a tremare e così tutta la
struttura.
-Chi diavolo.....-inquisì Camus fissando pericolosamente Saga
-Io ho solo.....-tentò di giustificarsi
-Chissenefrega!...corriiiii!- gridò Milo
Una volta giunti miracolosamente fuori i gold poterono riunirsi ai loro
compagni rimasti all' esterno
-Ma che cazzo avete combinato?- chiese Death Mask osservando insieme
agli altri l' intera struttura crollare sotto i loro sguardi.
-Abbiamo distrutto uno dei monumenti più antichi della
storia egiziana- rispose funereo Camus.
-Bene...allora sarà meglio allontanarci con nonchalance
prima che qualcuno ci veda e ci arresti- propose Shaka
-Chi diavolo vuoi che ci veda in questo deserto?- fece notare Aiolos
-Caro sagitter...perchè sfidare la sorte? Il nostro tasso di
sfiga è così alto che potrebbe passare qualcuno
proprio
in questo momento.
-Ehm....ragazzi ci sono dei dromedari in lontananza....e non sono soli-
avvisò infatti Aldebaran
-Ecco...appunto- concluse Shaka allontanandosi velocemente
con i compagni
Due giorni prima su una nave da crocera sul Nilo Sion si godeva la
notte stellata dalla piccola finestra della sua cabina.
Toc, toc. Sentì bussare alla porta
-Sì
-Servizio in camera
Sion pensando di non aver ordinato nulla andò comunque ad
aprire
e si ritrovò davanti un Dohko fasciato da un corto
accappatoio
in seta nera e con in mano un vassoio con dello champagne.
-Ma come ti sei conciato?- domandò Sion all' amico
-Servizio in camera- ripetè l' altro con voce
suadente, poggiando il
vassoio e aprendo l' accappatoio e mostrandosi solo in mutande e con un
papillon al collo.
-Dohko....sei proprio un mattacchione- sorrise Sion- su rivestiti o
prenderai freddo, è tardi per un bagnetto in piscina. E
detto
ciò prese la via del bagno da cui un Dohko shoccato, deluso
e
amareggiato sentì a un certo punto il rumore dell' acqua.
"Si stà facendo la doccia!" pensò con rinnovata
speranza.
Ed infatti tentò anche di aprire la porta se non fosse
che...era chiusa
a chiave.
Al suo ritorno, dopo ben due ore (Sion in fatto di docce e bagni faceva
concorrenza a Saga) l' ex sacerdote trovò la televisione
accesa
e il cavaliere di Libra sulla poltrona addormentato .
-Ma guardalo....è proprio un vecchietto, se non parla con la
televisione ci si addormenta davanti-
Erano ormai trascorsi tre giorni per i cavalieri accampati nell' oasi e
ancora non avevano visto nessun viandante di passaggio.
Quand' ecco
squillare un cellulare che destò l' attenzione dei presenti
i
quali si avvicinarono minacciosamente a Mu. Dopo averlo
rivoltato
come un calzino, aver perquisito tutte le tasche alla ricerca del
prezioso oggetto e lasciatolo più nudo che vestito sulla
sabbia
alle amorevoli cure di Saga, poterono finalmente telefonare ai soccorsi.
Una volta sull' aereo Milo domandò:
-Mu....ma non avevi detto di non averlo?
-Ecco...io credevo che me lo avessero rubato.
-Ma scusa, lo avrai cercato nelle tasche almeno prima di giungere a
questa conclusione.
-Nu- pigolò- ma sai quante tasche ha questa tunica? Si
giustificò a sua discolpa.
"Io lo ammazzo, lo infilo in lavatrice, lo stritolo, lo stendo al sole
per fare essiccare la lana e poi lo stiro" rifletteva intanto Death
Mask, proponendosi mille e uno modi per vendicarsi di Mu, che egli
ormai identificava tendenzialmente con una pecora.
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Capitolo 6 *** cap. 6 ***
cap. 6 nuova ff
Lunedì
14 Febbraio, ore 10:16 a.m.
Aeroporto di Ibiza
Erano passati quattro giorni dall' avventura nel deserto dei nostri
eroi. Giorni trascorsi al Cairo e dintorni alla disperata ricerca di
Sion e Dohko che sembravano essersi volatilizzati.
Questo fino a quando finalmente giunse una chiamata. La meta
questa volta era Ibiza.
In aereo avevano provveduto a prenotare delle stanze in un albergo di
lusso e affinchè qualcuno li venisse a prendere in
aeroporto. "Perchè saremmo capaci di perderci
anchè
lì", aveva saggiamente sentenziato Death Mask.
Ma si sa, gli aeroporti non sono solo luoghi di arrivi ma anche di
partenze. Ed infatti proprio mentre i saints stavano scendendo dal loro
aereo, Sion e Dohko si apprestavano a prendere il volo per la
Transilvania.
-Hai comprato qualche rivista per il volo?- domandò Sion
Dohko senza proferire parola alcuna gli sventolò
risoluto
sotto al naso un paio di libri e qualche giornale di cui Sion scorse ad
alta voce i titoli:- "Mille e uno modi per sedurre il vostro partner",
"Sedurre ed essere sedotti", "E se lui scappa?", un quotidiano,
gossip...ah bene io prendo la rivista culturale- scelse alla fine
-Bè....non dici niente dei libri che ho scelto?- chiese
Dohko indispettito
-Mmmm....- ci riflettè un momentino Sion- hai fatto bene
altrimenti Shyriu e Shun-rei non si metteranno mai insieme.
"Ma c' è o ci fa?" si disse il saint di Libra.
In albergo per evitare notti in bianco, imprevisti, chiasso per la
scelta del compagno di stanza, strangolamenti, le camere erano state
scelte
rigorosamente singole tranne che per le due coppie di fratelli.
-Non posso crederci....ancora!- Sbuffò Milo
-Che è successo?- domandò Kanon incontrando il
ragazzo nel corridoio
-Camus si è trincerato in una suite con la porta
blindata....sai la tengono per le personalità importanti.
-Lo vuoi un consiglio?
-Dimmi
-Il piede di porco non ti servirà a nulla. Usa una carica di
C4
-E che è? Un cyborg di Dragon Ball? Una macchina? Roba che
si mangia? Un nuovo tipo di proteina?- chiese Milo a raffica
-No, no.....è dell' esplosivo- si affrettò a
spiegare il saint dei gemelli.
-E tu che ne sai?
-Vedi, c' è la sorella del fratello del cugino della cognata
di
mia cugina ..credo che sia
così...credo...bho...insomma fa l' artificiera
nella polizia...si chiama
Makochan....cara ragazza davvero..... pensa che ha imparato su internet
e facendo un corso di appena un paio di giorni....un genio, un genio...
-Ah.....credo di non aver capito bene il grado di parentela......"oltre
al
fatto che è preoccupante sapere che in polizia prendano
gente
così esperta"
-Nemmeno io l' ho mai capito se ti può consolare....forse
Saga, ma ne dubito..
-Scusa quindi voi saints non siete orfani?- chiese una voce dal nulla
-Naaaa, sciocchezze per aumentare l' audience- fu la risposta di Kanon
-Ma tu....chi sei?- domandò Milo a una ragazza bionda, non
troppo alta e dalle guanciotte paffute
-Piacere- si presentò lei stringendo la mano ad entrambi-
sono
la presidente del club "gold saints forever". E queste-
indicò con
la manina una turba di fans in visibilio- sono le socie.
-Capisco.....Kanon....proporrei una fuga strategica-
bisbigliò Milo
al compagno preoccupato per gli sguardi assatanati delle ragazze.
-Mi associo.-
-Fermatevi! Dove correte! Dovete dirci dove sono i vostri
amici- urlava dietro di loro la presidente seguita dall' orda
terribile-
-Voglio un capello di Shaka!- urlava intanto qualcuna
-E io voglio dare un bacio a Camus- urlava un' altra
"E io ti strangolo" pensò Milo mentre le girls decantavano
le carinerie (terribili cose) che avrebbero fatto ai loro beniamini.
Quando poi i destini di Milo e Kanon si incrociarono con quelli di
Death Mask, Shura e Aphrodite e più avanti con quello
di Shaka che
meditava nella hall, dopo una fuga chilometrica per tutto l' albergo, i
ragazzi, giunti all' incrocio tra quattro corridoi, di divisero.
-Mmmm, siamo soli zucchero- fece notare suadente Cancer al cavaliere
dei pesci-
-Tieni le tue zampacce ben in vista Death- gli rispose preoccupato
Aphrodite- e stammi lontano
-Sai è un' po' difficile visto che ci
troviamo in uno sgabuzzino
per le scope grande quanto il cassetto del mio armadio....a proposito
aspè che accendo la luce, non si vede un cazzo-
-Ma
sei scemo? Così ci scoprono!- disse Aphrodite spegnendo
nuovamente l' interruttore
-Ah bè...allora...tanto vale approfittarne...no?- soggiunse
il
cavaliere della quarta casa infilando avido le mani sotto la maglietta
del compagno. Peccato che questi fece comparire tra le mani una bella e
letale rosa rossa. -Toccami ancora e ti infilzo- sibilò
minaccioso.
-E che palle Phro....io non ti capisco....che sei diventato etero tutto
in una volta? Non mi risulta che tu ti sia mai tirato indietro davanti
a una bella scopata...ti conosco come le mie tasche e la fila dei tuoi
amanti non è un mistero per nessuno al tempio-
sbottò
Cancer allontanandosi.
-E tu invece? Mi risultava che fossi etero....Ti sei convertito da
morto?
-'Fanculo.....sei una fottuttissima prima donna...non capisci niente-
gli disse il ragazzo prima di aprire la porta per defilarsi da quella
scomoda conversazione.
-Aspetta- lo fermò Aphrodite tenendogli il polso-come faccio
a
capire se tu non mi spieghi niente. Io, tu e Shura siamo sempre stati
molto uniti...amici.....ma mai amanti. Non puoi uscirtene
così
all' improvviso e pretendere che io ti stia dietro...soprattutto
considerando che ti sei passato praticamente tutte le ancelle del
santuario.
-Geloso?- gli soffiò Death- spingendolo contro il muro- e
tu....perchè non ci stai?
-Io...io non....ecco....io sono stato sempre...come dire...l' elemento
attivo- balbettò Aphrodite- e tu invece....cavolo Death ero
ubriaco e tu senza dire nè permesso nè buongiorno
mi
hai....penetrato col tuo......-
-Ok, basta così- lo interruppe serio Death Mask- ti
è piaciuto o no?- chiese invece
-Sei un essere rozzo, selvaggio, villano.....
-E questo ti eccita- sorrise prendendolo per mano e conducendolo nella
sua stanza
Nello stesso momento due gold saint camminavano gattoni nei condotti
per l' aria
-Fortuna che abbiamo trovato rifugio qui, altrimenti quelle pazze mi
avrebbero strappato tutti i capelli- sospirò Shaka
-Non è molto dignitoso- fece notare Shura
-Dignitoso o no l' importante è essere salvi. Aspetta.
Guarda-
Il biono santo di Virgo indicò una stanza sotto di loro e la
figurina di Kanon seduta a un tavolo, una lampada puntata contro il
viso mentre rispondeva alle domande della presidente del club
e di una sua
assistente che nel frattempo prendeva appunti.
-Cosa mangi a colazione?
-Latte.
-Bianco o macchiato?
-Macchiato
-E Saga?
-Bianco
-Le coppie ufficiali del santuario?
-Milo e Camus.....e basta....anche se credo che di recente siano in
crisi.
-In crisi?! In crisi?!- urlò la presidente preda di una
crisi di nervi mentre l' assistente chiedeva allarmata di altre
coppie:-Basta? E Shaka-Mu e Saga-Aiolos e Death-Aphro e Sion- Dohko???
-Tra Saga e Aiolos non corre buon sangue, Shaka e Mu sono molto amici,
Dohko ci prova con Sion ma lui fa orecchie da mercante....Death fino a
qualche giorno fà era etero ora non saprei.
-Basta, basta- disse la presidente sul punto di svenire- noi andiamo a
prendere dei caffè...mi devo riprendere....meglio la
camomilla.....-ci ripensò per poi ammonire il saint:- e tu
non provare a scappare le fans sono
proprio dietro la porta.
-Hanno catturato Kanon alla fine- notò Shura
-Forza, togliamo la grata e tiriamolo fuori- rispose Shaka- Kanon,
Kanon...-chiamò poi
Al che il ragazzo citato si guardò in giro pensando di
essere anche lui
sull' orlo di una crisi di nervi che evidentemente doveva essere
contagiosa se ora iniziava anche a sentire le
voci. Non riuscì ad articolare altri pensieri che due forti
braccia lo sollevarono di peso e trascinarono nel condotto finalmente
in salvo.
Milo intanto era riuscito a scappare uscendo fuori dall' albergo e
dirigendosi velocemente a comprare quel famoso C4 consigliatogli da
Kanon.
I nostri goldini senza neppure attendere la notte si accordarono
saggiamente per cambiare albergo. La situazione sembrava dunque
tranquilla, Death Mask e Aphrodite avevano chiesto una matrimoniale
e Camus aveva occupato nuovamente la suite riservata alle
personalità di spicco.
Per quella sera i nostri ragazzi decisero
di cercare Sion e Dohko in una discoteca nonostante Mu sostenesse che
mai il suo maetro si sarebbe recato in un luogo simile.
-Quella mummia imbalsamata si fà le crociere a sbafo sul
Nilo,
viene in un posto come Ibiza...Ibiza...non il monastero di
Montecassino....e secondo te non sarebbe capace di
andare in discoteca?- replicò con vigore il cavaliere del
cancro.
L' idea della discoteca fu accolta in generale piuttosto bene
da tutti....o quasi (eccezion fatta per Mu, Shaka e Camus)
perchè in fondo i gold sono pur sempre dei ragazzi con un
età compresa tra i venti e i ventotto anni, eh.
E mentre dunque Death e Aphro scoprivano in un angolino le gioie dell'
essere una coppia, i più ballavano, Mu veniva protetto dai
mosconi dal cipiglio battagliero di Saga, Shaka si isolava nella
meditazione grazie a potentissimi tappi per le orecchie, Shura ballava
con tre belle ragazze sorseggiando allegro tequila bum-bum e sangria,
Milo si avvinghiava a Camus sperando di trascinarlo in folli danze...ma
niente il pinguino fermo era e fermo rimaneva.
-Sei...sei un pezzo di legno Camus. Sei un frigido ecco cosa sei e
io....
Milo non ebbe il tempo di finire la frase, peraltro velenosissima, che
Camus impassibile gli assestò un pugno sul naso per poi
allontanarsi spedito verso un cubo illuminatissimo. Il cavaliere di
Aquarius vi salì sopra e sulle note di "Boy, boy, boy" di
Lady
Gaga iniziò a ballare e a spogliarsi incitato da uno Shura
fin
troppo alticcio che urlava "NUDO, NUDO", assieme a Kanon e un centinaio
di ragazze.
Se Milo dopo esersi ripreso dal pugno ricevuto,
iniziò a sbavare
quando Camus si tolse la maglietta, non appena il ragazzo
iniziò
a slacciarsi la cintura, si rese conto di ciò che stava
realmente accadendo: Camus, il suo Camus, il suosuo sposo, la sua
metà....si stava spogliando...davanti a tutti. Terrorizzato
dunque lo scorpion gli si gettò addosso buttandolo
giù
dal palco per evitare così il peggio.
Giunti finalmente in albergo Milo si trovava di fronte la
porta della stanza di Camus, di nuovo, questa volta rigirandosi in mano
l' esposivo indeciso se utilizzarlo o meno.
-Cam....è S. Valentino....mi apri? Scusa per quello che ti
ho detto in discoteca...ma per adesso sei strano, io non ti capisco
più- nicchiò disperato il ragazzo.
Niente. Dall' interno nessun segno di vita. Poi all' improvviso la
porta si aprì di qualche millimetro per qualche secondo per
poi venire immediatamente richiusa. Un cuore di cioccolato. Milo si
ritrovava con un cuore di cioccolato tra le mani. Allora con Camus
forse non era ancora tutto perduto, si disse contento.
Il mattino seguente Mu buttò i ragazzi giù dal
letto di buon ora. Aveva ricevuto una telefonata. Un' altra, questo
voleva dire solo una cosa e cioè che dovevano ripartire.
Effettivamente presero l' aereo diretti verso la nuova tappa,
solo che partirono con ventiquattro ore di ritardo.
Perchè? Oh ma è semplice. Avete presente l'
esplosivo che Milo teneva tranquillamente tra le mani mentre era
imbambolato davanti alla suite di Camus (quella per gente importante
tra l' altro)? Ecco la security lo ha visto e scambiato per qualche
terrorista....Risultato: tanta gattabuia.
Milo era finito in prigione e i gold avevano trascorso un giorno intero
alla polizia tentando di chiarire l' equivoco. Alla fine non
ottenendo risultati lo hanno fatto evadere. Durante la notte mentre
Kanon e Saga travestiti da agenti cancellavano prove, impronte
digitali, varie ed eventuali, Mu si teletrasportava nella cella di Milo
e lo riportava alla sospirata libertà.
fidanzato, il
ANGOLO AUTRICE:
Devo ringraziare assolutamente Makochan...in una recensione alla storia
ha consigliato l' esplosivo C4 per distruggere la porta della stanza
del povero Camus.....Kanon l' ha letta, l' idea gli è
piaciuta (e del resto con la testolina che si ritrova non poteva essere
altrimenti) e l' ha consigliata a Milo....ah l' amicizia...Quindi Haru
e i goldini (tranne Camus che si vede sabotato) ringraziano ^^
|
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Capitolo 7 *** cap. 7 ***
cap. bo nuova ff
Mercoledì
16 Febbraio, ore 15:00
In una cuccetta per gruppi numerosi di un treno diretto verso la
Transilvania dodici gold saint si godono il paesaggio tra una
chiacchiera e l' altra....o bè ovviamente non proprio tutti.
Milo infatti stava dilettandosi a strappare con i denti e a sputare
sulla testa di Aiolia le pagine della rivista che aveva in mano. Dopo
che Aiolos e Kanon erano riusciti a scongiurare il pericolo di un
Lightning Plasma diretto a Milo che continuava impunemente
a divorare le pagine del giornale ringhiando qualcosa, dopo
che
Aiolia lo aveva poi minacciato con un pugno sul naso, dubitando di
sortire l' effetto desiderato il nosto leone aveva saggiamente cambiato
posto.
-Milo calmati- tentò di quietarlo Kanon, distante dallo
scorpion furioso di un paio di posti.
-Calmarmi?- ringhiò sputacchiando dappertutto i pezzi
del giornale- Guarda tu stesso!
Lo scorpioncino dorato indicò con l' indice minacciosamente
cremisi Saga e Shura che si prendevano amorevolmente cura di Camus con
degli impacchi di ghiaccio sulla testa.
-Hai bisogno di qualcosa?- domandò Shura sospettosamente
troppo
gentile tanto che Death Mask pensò che fosse ancora sotto
gli
effetti della sbornia
-Ti faccio male?- chiese invece premuroso Saga che gli stava facendo
gli impacchi
-E' tutta colpa tua sciocco- fece notare Kanon pigramente affacciato al
finestrino- se tu non lo avessi fatto cadere da quel cubo a quest' ora
il tuo Camus non avrebbe un bernoccolo sulla testa, ergo non
riceverebbe tutte queste attenzioni da Shura e da mio fratello.
-Dovevo forse lasciare che si denudasse davanti a tutti?- chiese
bellicoso il Milo Furioso
-Bha....sarebbe stata un' idea- fece spallucce il ragazzo
-Che. Cosa?! Io lo so che volete vederlo tutti nudo....lo so io!-
iniziò a ululare il giovane attirando gli sguardi su di
sè. Poi si quietò improvvisamente, si sedette
buonino al
suo posto e accavallò le gambe incominciando finalmente
a sfogliare la rivista prima adoperata per ben altro. I gold allora
poterono ritornare nuovamente placidi alle loro occupazioni ignari del
sorriso soddisfatto di Milo che premeditava la vendetta. Vendetta che
non si fece attendere a lungo perchè con una scarlet needle
ben
assestata sfiorò in sequenza la rosa che Aphrodite, seduto
accanto a lui, si era messo vezzosamente tra i capelli, Mu
no....perchè si era teletrasportato appena in tempo, i
capelli
di Kanon che era riuscito a tranciare di ben venti centimetri e a fare
infine un buco nel finestrino.
-Miloooooooooooo- ruggì l' ultimo (il penultimo se vogliamo
aggiungere il finestrino)
-Si?- domandò mellifluo l' altro
- ti sei bevuto il cervello? Sei incazzato con quei tre- ed
indicò con il ditino Saga & co.- e cerchi di
ammazzare me?!
-E me- si aggiunse Aphrodite
-Ehm...anche me- fece notare Mu
-Tu urlavi "nudo, nudo" assieme a quell' altro depravato di Shura!- si
giustificò lo scorpione riferendosi alla serata in discoteca.
La disputa ebbe termine quando Kanon vide il suo riflesso allo specchio.
Tutti i capelli del lato destro erano ben più corti rispetto
al resto della sua bella e folta chioma.
-Ci penso io- si offrì Aphrodite tirando fuori da una borsa
pettine e forbici.
E così al povero Kanon, dopo aver ululato propositi di
vendetta
nei confronti dello scorpione geloso, non rimase altro da fare che
mettersi nelle mani del caveliere dei pesci.
Intanto il resto dei saints si dilettava in amabili e piacevoli
conversazioni.
-Aldebaran- fece notare Saga- mi sembri un poco giù di tono.
Non hai toccato cibo. Non starai mica male?
-Chi è che stà male?- chiese Shura strappato ai
suoi pensieri
-Aldebaran....ha l' influenza- spiegò Saga
-E perchè avrebbe l' influenza di grazia?-
domandò il cavaliere di Virgo
-Per ora gira l' influenza quindi Al è
ammalato-spiegò Saga
-Fammi capire....solo perchè gira l' influenza Al starebbe
male?- chiese Aiolia
-Deficiente- si intromise Aiolos diretto a Saga- se fosse come dici tu
a quest' ora avremmo tutti l' influenza.
-Pennuto spelacchiato!
-Cretino
-Stupido!
-pezzo di ameba!
-Ehm....ragazzi...scusate- si intromise Aldebaran di cui tanto si era
detto e tanto si era parlato- credo di soffrire il mal di treno-
-Che?- si girarono tutti mentre Aldebaran scappava a vomitare verso il
bagno
-Finito!- giubilò contento Aphrodite.
Kanon, certo dell' abilità di Aphrodite si andò a
guardare allo specchio tutto sorridente. Sorriso che gli
morì
sulle labbra non appena vide la sua immagine. Il ragazzo inizialmente
strabuzzò gli occhi incredulo, quindi urlò e
infine
svenne.
Non certo per la felicità. No. Kanon aveva imparato a sue
spese
che il fatto che il saint dei pesci fosse un intenditore della
bellezza, ciò non significava di certo che curasse la sua da
solo. Di fatti Aphrodite aveva trasformato la bella capigliatura di
Kanon in un caschetto simile a quello di Raffaella Carrà.
Dopo una piccola sosta in un paese di poche anime in cui Kanon si era
comprato una parrucca e uno shampo alle proteine per velocizzare la
ricrescita dei capelli i ragazzi si diressero a quello che secondo le
fonti doveva essere il castello del terribile conte Dracula.
-Kanon- chiese Saga trattenendo a stento le risate- ma non avevano
altre parrucche?
-No....l' ultima rimasta era quella in stile Luigi
XIV-ringhiò
il minore dei gemeli che indossava una parrucca bianca ed enorme che
ben si sarebbe abbinata a un abito pomposo e che insieme a un
po'
di cipria e un neo finto, lo avrebbe tranquillamente fatto passare per
dama di corte.
I nostri eroi giunsero dunque ai piedi di un spettrale maniero, dai
toni cupi e l' aspetto vetusto in una gelida notte di luna piena mentre
i lupi ululavano in lontananza e i pipistrelli svolazzavano attorno a
loro.
-Siete proprio sicuri che Sion e Dohko siano stati visti qui?- chiese
timoroso Aiolia
-Io li lascerei lì dentro- propose Death Mask
-Non voglio entrareeee- piagnucolava Aiolos che si era aggrappato ad un
albero
Vinta ogni resistenza il pingue gruppetto raggiunse un grosso portone.
Mu si apprestò a suonare il campanello che aveva la forma
del
volto di un diavolo quando la porta si aprì all' improvviso.
-Aaaaaaaaah- urlarono i gold
-E' stregata! E' stregata! io lo sapevo! Moriremo tutti dissanguati-
gridò Aiolos
-Buonasera- un maggiordomo alto e dalla carnagione pallidissima li
accolse alla porta
-Stregata eh?- sussurrò Saga al saint del sagittario
prendendolo in giro
-Benvenuti signori. Vi aspettavamo. Avete già cenato?- si
informò
Metà dei goldini rispose di sì, l' altra
metà di
no. Poi la metà che prima aveva detto no rispose di
sì e
viceversa finchè Mu prese la parola per tutti:-Ehm ci
scusi....sa...siamo stanchi per il viaggio...comunque no, non abbiamo
cenato-
La cena si svolse in una stanza piuttosto grande e fredda, arredata in
maniera assai spartana. I ragazzi per tutta la durata della cena non
parlarono, cosa strana per loro, soprattutto dopo che Milo aveva
chiesto come mai il padrone del maniero non cenasse con loro e il
maggiordomo aveva risposto in maniera assai sibillina:-Oh il mio
signore non mangia queste cose-
"Sarà vegetariano", cercò di rassicurarsi Milo.
I gold avevano deciso per quella volta di dividere le stanze in due.
Così Saga riuscì ad accalappiare Mu, Aphrodite
dormì con Death Mask, Aiolia con Aiolos, Milo con Kanon,
Shaka
con Camus e Shura con Aldebaran.
-Possibile con non riesca a stare un po' con Camus?- si
lamentò
Milo mettendosi a letto accanto a Kanon che silenzioso si stava
mettendo il pigiama- Bè? Perchè non mi rispondi?
-Perchè....se mi ritrovo in questo stato- disse indicandosi
la
voluminosa parrucca- è solo colpa tua. Stupido artropode
geloso.
Le stanze erano tutte piuttosto ampie con un letto matrimoniale
corredato da un baldacchino, un caminetto, mobili in legno e pavimento
in pietra. Un po' polverose e inquietanti a dir la verità.
Soprattutto se si consideravano le armi appese qua e là
sulle
pareti e su quella sotto cui si trovavano i letti dei nostri eroi.
-Questi pugnali appesi qui sopra mi inquietano- fece notare Shura ad
Aldebaran indicando la coppia di armi sulle loro teste.
-Proporrei di toglierle-
-Si...meglio.-approvò lo spagnolo
Intanto Death e Aphro si diedero a "giochini" divertenti già
dal
loro ingresso nella stanza. Collaudando il grosso tavolo di legno su
cui Death spalmò Aphrodite, la doccia, persino il comodino,
alla
fine si ritrovarono sul morbido letto. Death Mask sovrastava un
ansimante Aphrodite con il suo corpo. Quando finalmente entrambi
giunsero all' apice del piacere cadde su di lui. Se non che Aphrodite
si sentì afferrare le mani...ma non era possibile visto che
quelle del suo compagno erano saldamente ancorate al cuscino dietro di
lui, e Death Mask sentì qualcosa di peloso sfiorargli le
caviglie...e anche questo non era possibile visto che il saint dei
pesci era più depilato di una donna. I due dunque si
guardarono
intorno e spaventati si alzarono di scatto dal letto fuggendo dalla
stanza.
Nella stanza condivisa da Mu e Saga intanto questi si avvicinava
velatamente al ragazzo, fin quando, con il petto nudo ben in vista, non
lo strinse a sè
-Sa....ga- ansimò Mu rosso in viso
-Dimmi
-E' imbarazzante
-Cosa?
-Questo
-Oh Mu...quanto sei carino- disse il ragazzo sollevandogli il mento.
Dimmi Mu....ti piaccio?
Il ragazzo in risposta preferì arrossire ancora di
più
-Non dirmi che sei innamorato di Shaka!- disse fintamente sorpreso-
perchè vedi- continuò mellifluo- non potreste
andare bene
assieme.....siete troppo uke....invece io e te.....mettiti con me
Mu....saremmo la coppia perfetta....una perfetta coppia uke-seme...non
ci sarebbero dubbi sui ruoli.
-Ah no?- chiese Mu ora accigliato.- E quindi io sarei un uke...
-Si, paperella mia.
Saga quella sera ebbe modo di sperimentare l' orgoglio degli arieti. Mu
lo spogliò del tutto, lo legò al letto e si
teletrasportò via lasciandolo lì come mamma lo
aveva
fatto e con un forte desiderio frustrato, rifugiandosi nel letto
morbido e di certo più tranquillo di Shaka e Camus.
La stanza del leone e del sagittario era immersa nel silenzio. Questo
almeno fino a quando Aiolos non decise che era il momento di andare a
fare la pipì. Essendo la sua stanza priva di bagno, dovette
uscire nel corridoio per andare a quello che vi era alla fine. Nella
sua passeggiata notturna gli sembrò di vedere Death Mask e
Aphrodite correre completamente nudi per il corridoio inseguiti da tre
donne parecchio brutte, parecchio pelose, parecchio vecchie e parecchio
poco vestite.
"Devo essermi sbagliato..sarà il sonno" pensò
dirigendosi
in bagno. Qui il nostro sagitter iniziò a fare la
pipì,
in fondo era per questo motivo che si era svegliato, quando uno spettro
fece capolino dalla parete proprio di fronte a lui. Il ragazzo al "bu!"
del fantasma iniziò ad urlare. Ma non poteva
scappare...perchè....avete presente il detto"farsela sotto
dalla
paura"? Ebbene è quello che accadde al nostro Sagitter che
non
riusciva a smettere di fare la pipì. Però era un
guerriero, era spaventato e non poteva scappare. Voi penserete che
anche in un momento così delicato avrebbe giocato d'
astuzia....macchè....in preda al panico iniziò a
spruzzare il prodotto della sua vescica addosso al fantasma mettendolo
così in fuga.
-Ehi Al, sei sveglio?- chiese Shura che non riusciva a prender sonno
-Mh-
-Perchè i coltelli sono di nuovo sopra le nostre teste?
-Che?! O.o
Pensate che la notte di Milo e Kanon sia stata più calma? No
di
certo. Kanon infatti aveva deciso di farsi lo shampoo alle proteine che
aveva comprato. "Per una ricrescita più veloce" aveva letto,
"Utilizzare a piccole dosi".
Kanon in barba all' avvertimento e reputando che lo shampoo potesse
solo fargli bene, si immerse nella vasca ricolma d' acqua e se lo
buttò tutto sui capelli. Quando uscì dal bagno
raggiunse
Milo che stava pigramente guardando la televisione.
-Aiuuutoooooo- urlò il ragazzo- un lupo mannaro!
E credete che Milo alla vista di un lupo mannaro scappi? No di certo,
si mette a inseguirlo tentando di sbucherellarlo con della scarlett
needle.
Cancer nella sua folle fuga insieme ad Aphrodite per tutto il castello
si domandò come era possibile che Milo inseguisse un lupo
mannaro estremamente somigliante a Kanon.
La mattina finalmente
era
giunta e Shaka, Mu e Camus, freschi come tre roselline, scesero di buon
mattino,diciamo verso le otto, nella sala principale del
castello
dove vi trovarono tutti i colleghi (tranne uno) pronti per la partenza
da almeno sei ore. Aphrodite e Death Mask quella notte dopo vari
ghirigori per il castello si erano rintanati nuovamente nella loro
stanza e fatti armi e bagagli avevano preferito restare svegli nella
sala del piano terra e vestiti piuttosto che sperare di
dormire
senza essere molestati da quella tre vecchie con i canini affilati e
gli ormoni di tre adolescenti, la stessa saggia idea avevano avuto
Shura e Aldebaran preoccupati dei coltelli che pendevano sulle loro
teste.
Milo invece dopo essere riuscito a infilzare Kanon tre o quattro volte
gli si era buttato addosso nel tentativo di legarlo e imbavagliarlo.
Tentativo non riuscito visto che quello che fu legato come un salame fu
proprio lui.
-Testa di cazzo sono Kanon!- lo rimbrottò il
gemello minore dopo averlo legato ben bene.
Nella sala si ritrovarono anche Aiolia e Aiolos. Quest' ultimo infatti
dopo lo spiacevole incidente del bagno era corso a svegliare il
fratellino che aveva trascinato anche egli a piano terra.
Le tre Marie si erano dunque ritrovate davanti un Aiolia
stravaccato su una panca che dormiva beato, Kanon pieno di cerotti e
con una pelliccia naturale addosso e il resto dei saints con delle
vistose occhiaie intorno agli occhi.
Poco dopo il maggiordomo giunse con Saga che in mutande si dimenava tra
le sue braccia.
-L' ho trovato legato al letto che urlava proprositi di morte-
annunciò flemmatico.
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Capitolo 8 *** cap. 8 ***
cap. 8 nuova ff
18
Febbraio, a un' ora non ben definita appena prima dell' alba
Transilvania, Castello del conte Dracula,
-Bentornato signore. Fatto buona caccia?- si informò il
maggiordomo
-Direi di sì.....questo almeno fino a quando non ho
incontrato la rediviva orda di Attila
-Prego?
-Un gruppo di omaccioni correndo come una branco di bufali alla carica
mi è passata di sopra per ben tre volte poichè
temo si
siano persi girando a vuoto nelle nostre foreste.
-Capisco Conte....erano i vostri nuovi ospiti. Fuggiti prima del vostro
ritorno. Almeno questi sono rimasti a differenza degli altri duei
scappati credendo che la porta si aprisse da sola.
-Mi domando come la gente creda che le porte si aprano da sole...e
comunque....quelle tre baldracche delle mie mogli sono ancora qui?
-Si signore....ma se la cosa può essere di qualche aiuto
hanno tentato di concupire qualcuno di quei giovani.
-Testimonianze?
-Il fantasma del vostro pro-zio, quello della trisavola Erminia e
ovviamente i giovani concupiti
-Bene...questa è la volta buona che chiedo il divorzio
e
le sbatto fuori senza rischiare di dilapidare il patrimonio di famiglia
in alimenti. Muahaahahahahaha.
18 Febbraio ore 7:30 a.m
Porto del Pireo
-Allora siamo salvi- notò Aldebaran
-Già....credevo non saremmo più usciti da quel
labirinto
boschivo- confermò Milo ancora visibilmente provato
-Quanto tempo abbiamo impiegato?- chiese Saga
-Non lo so io ho perso la cognizione del tempo in quelle ore
traumatiche- rispose il gemello
E' doveroso spiegare che dopo aver abbandonato (essere scappati a voler
essere più precisi) il castello del conte Dracula, i nostri
gold
si persero nelle foreste dei dintorni, foreste terribili e buie,
abitate dagli animali più strani e, secondo la testimonianza
dei
protagonisti del nostro racconto, da piante carnivore e alberi con
braccia e gambe. Dopo aver girovagato per questi luoghi per
qualche giorno, i nostri saints, arrivati all' aria pura di luoghi meno
inquietanti e più sicuri fuggirono alla velocità
della
luce fino al porto del Pireo dove si sarebbero dovuti imbarcare su una
nave da crociera su cui sarebbero stati visti salire Sion e Dohko.
La
nave aveva il nome di Titanic III, era enorme ed elegante. Una nave
lussuosissima con piscine, negozi, diversi piani, camere
spaziose....insomma una nave per ricconi.
-Chissà perchè si chiama Titanic III?- chiese Milo
-Il primo come sapete tutti affondò picchiando contro un
iceberg, il secondo è affondato durante un' uscita di
prova....speriamo di essere più fortunati- chiarì
sorridendo amabile il capitano comparso alle loro spalle, il quale dopo
tali
confortanti delucidazioni augurò buon viaggio ai nostri eroi
per poi
congedarsi nuovamente. Delucidazione a cui seguì una
collettiva
toccata scaccia jella ai propri gioielli di famiglia.
I saints dopo essersi sistemati nelle proprie camere si divisero per
cercare Sion e Dohko e al tempo stesso per bighellonare in giro per la
nave e godere delle sue attrattive.
Fu proprio nel corso di uno di questi giretti che Death Mask, mentre il
suo compagno era impegnato al centro estetico, vide qualcosa che non
avrebbe mai voluto vedere.
-Angelo!- urlò nella sua direzione una donna sui
quarantacinque-quarantotto anni al massimo. La donna, non troppo alta,
un po'
paffuta, con dei capelli biondo platino un pò
gonfi,
era nel complesso graziosa, nonostante un rosseto rossissimo
che
più rosso non ce ne è, un costume intero dello
stesso
colore e un grazioso pareo bianco a coprirle la vita.
Death Mask a quella visione poco gradita scansò di
poco un infarto e facendo finta di nulla cambiò
direzione ma la signora veloce lo trattenne e lo abbracciò
forte
forte:- Angiuliddu (diminutivo siciliano di Angelo) meo (= mio)!
-Ma....mamma- articolò il ragazzo- Mamma mi stritoli,
soffoco....-
-Carmela che fai?
-Calogero, guarda il nostro Angelo c' è!- rispose la donna
al marito staccando momentaneamente la presa dal figlio.
Il papà di Angelo, un uomo alto e magro, dai capelli
chiarissimi
e i folti baffi, si limitò a salutarlo con una pacca sulla
spalla e a fargli notare che era così tanto tempo che non lo
vedeva che per poco non si scordava la sua faccia. "Devi venire a casa
più spesso che quando sarò morto te ne pentirai",
sentenziò infine il padre.
-Vieni, vieni a salutare la famiglia- lo incitò la mamma
dandogli delle piccole spintarelle in direzione di una zona invasa
completamente dai parenti. Angelo salutò così i
quattro
fratelli e le tre sorelle del padre, le due sorelle della madre, i
cugini, la prole dei cugini, nonno Angelo e nonna Caterina che erano i
genitori del padre, nonno Peppe e nonna Tommasina, questi ultimi i
genitori della madre, infine le due prozie zitelle, sorelle di nonna
Tommasina.
-Ti maritasti?- inquisì nonno Angelo strizzando gli
occhietti rossicci
-no- nicchiò il ragazzo
-Calogero, mi pare che questo qui non si vuole maritare. Non gli
insegnasti l' importanza della famiglia e tu hai due figlie
femmine...il cognome và a farsi benedire...-disse rivolto
appunto al padre di Death Mask per poi fare notare a quest' ultimo-
meno male che ci sono i tuoi cugini....ma io te lo dico....se non ti
mariti non ti lascio l' eredità!
L' eredità. Per Death vedere nei suoi pensieri un ricco
bottino
sparire fu un vero trauma. Non aveva certo intenzione di fare il saint
a vita! Anche lui voleva andare in pensione. E di recente, dopo essere
morto e risolto un cospicuo tot. di volte, aveva accarezzato l' idea
della pensione anticipata.
-Io ce l' ho la fidanzata!- disse tutto in un fiato
I cugini si voltarono sconvolti vedendosi privati di un pezzo di
eredità, le prozie e le nonne avevano iniziato a cicalare
del
matrimonio imminente, la mamma giubilò con un urletto.
Ad intervenire nonno Peppe, sostenitore convinto del detto "mogli e
buoi dei paesi tuoi"
-E' Siciliana?- chiese -se non è siciliana non se ne
fà niente e ti scordi pure la mia di roba.
-E' siciliana- confermò Cancer
-E' qui?- chiese la mamma
-Si, si è qui- disse il ragazzo sorridendo senza rendersene
conto.
-Allora non la vuoi proprio Robertina, la figlia del dottor Marino?-
chiese la mamma che pure si era affezionata a quella ragazza un
pò troppo magra, un po' bruttina, ma con una buona dote e
innamorata del figlioletto.
-No!No!No!- disse Death energicamente che solo si sentiva male al solo
pernsare al volto di Robertina
-Allora conosciamola!- sentenziò il padre.
In quel momento il cavaliere del cancro si rese conto di
averla combinata
davvero grossa. Dove poteva trovare o affittare una fidanzata su una
nave in mezzo all' oceano? Preso
momentaneamente dal panico aveva alla fine optato di far travestire
Aphrodite se non che questi tempestivamente non lo raggiunse alle
spalle.
-Ehi Death, ho finito ora possiamo andare in camera se vuoi- disse
soddisfatto e più bello che mai.
-Dormite nella stessa stanza?- chiese minaccioso nonno Angelo
-Bè....-si apprestò a rispondere il saint dei
pesci
interrotto dallo stesso cancer il quale si affrettò
prontamente a negare e a
congedarsi velocemente dalla famiglia insieme ad Aphro prima che questi
combinasse qualche altro guaio.
-Te lo scordi, io non mi vesto da donna- si rifiutò
categorico
Aphrodite dopo che il cavaliere del cancro gli spiegò
brevemente
quanto accaduto- e poi mi hanno visto....mi riconoscerebbero.
-E io ora come faccio?- si domandò a quel punto Death
pensieroso. Allora si guardò intorno indagando attentamente
sui
visi dei suoi colleghi tutti riuniti intorno a un unico taolo per il
pranzo.
-Shaka!- urlò Death Mask alzandosi all' improvviso e
indicando
il cavaliere di Virgo. Ridendo in maniera per niente rassicurante Death
Mask si caricò il detto disgraziato sulle spalle e lo
trascinò nella sua stanza seguito da una decina di gold
curiosi.
-No.-Fu la risposta del cavaliere alla richiesta di travestirsi da
donna e fingere di essere la sua compagna fatta gentilmente da Cancer
-Cazzo Shaka, non dovresti neanche metterti la parrucca...
più
donnicciola di te non c' è nessuno!- pregò (a
modo suo)
Death Mask
-Death....guarda che così non aiuti- gli fece notare Shura
-Shaka è un fatto di solidarietà...pensaci- gli
disse sorridendo Mu
Shaka parve farsi di colpo pensieroso.
-E va bene- disse- però.....però in cambio mi
devi quattro
favori. Di qualsiasi natura, di qualsiasi specie, genere....insomma
qualsiasi cosa ti chiederò...tu la farai-
-Ma ti sei rincretinito completamente?!- ringhiò Death Mask
-No...e ti spiego: un favore è perchè
stò
acconsentendo all' assurda richiesta di vestirmi da donna, l' altro
è perchè dovrò fingere di essere
innamorato di
te....e credimi..ce ne vuole, il terzo è per prendermi una
piccola vendetta poichè mi hai dato della donnetta mettendo
in
dubbio la mia virilità, l' ultimo...bè l' ultimo
consideralo un tasso di intersse.
E così con il benestare di Shaka quella stessa sera ebbe
inizio l' operazione "frega il nonnetto e salva il bottino"
Death Mask e Shaka, ribattezzato per l' occasione Maria Carmela, con
somma felicità della mamma di Death nello scoprire che la
nuora
portava il suo nome e di nonne e prozie perchè la fanciulla
portava anche il nome della Madonnina, dicevamo, la coppia
cenò
con la famiglia di Death al gran completo e i gold si preoccuparono di
occupare i tavoli alla destra e alla sinistra di quello enorme occupato
dalla famigliola...e non certo per intervenire in caso di dissesti,
guai e figuracce...o no...semplicemente per godersi più da
vicino lo spettacolo. Per l' occasione il biondo cavaliere indossava un
grazioso vestitino rosa, delle ballerine dello stesso colore ed era
stato truccato da Aphrodite con un ombretto fucsia che si richiamava
alla giacca indossata con il vestito e all' enorme fiocco che
circondava la vita sporgendo davanti appena sotto il petto (che era
stato opportunamente imbottito con cartaigienica in una bella quarta) e
non dimentichiamo infine phard e rossetto rosa.
Shaka/Maria Carmela non parlò per tutta la sera per non
tradire
le sue origini non siciliane agli occhi di nonno Peppe limitandosi a
rispondere a cenni col capo, a gesti oppure a far rispondere Death.
Alla domanda di nonna Caterina sul perchè la fanciulla non
parlasse, Angelo rispose che la poverina cantava nel coro della chiesa
e leggeva le letture a messa e tanto aveva fatto, tanto aveva detto,
spinta da buon spirito cristiano che aveva avuto un drastico calo di
voce e il medico le aveva ordinato categoricamente di non parlare per
almeno un mese che anche una sola parola poteva esserle fatale. Tanto
bastò per far guadagnare punti alla fanciulla tra le donne
della
famiglia, tutte rigorosamente impegnate nel bene di madre chiesa e in
pie opere di volontariato.
-Ma sicuro sicuro che è siciliana?- inquisì nonno
Peppe- E' bionda naturale! No come tua madre
-E che è? Bionde in Sicilia non ce ne sono? E'
normanna. I suoi avi erano conquistatori venuti con Ruggero*.
-E hanno mantenuto i possessi?
-Si
-Rendono bene?
-Rendono bene.
Il viso di nonno Peppe si distese finalmente in un sorriso, ritenendo
che forse suo nipote non era poi così cretino come sembrava
se
era riuscito ad accalappiare una normanna...ricca.
Arrivò dunque il turno di nonno Angelo che avvicinandosi al
nipote domandò:- Vi sposate?
-Bho...forse- fu l' evasiva risposta del nostro saint
-Come forse?!- si inalberò nonno Angelo
-si, si- si affrettò a confermare allora il cavaliere del
cancro
-E figli?
-Tanti...almeno tre, quattro- lo rassicurò
-Bha....a me quella lì non piace. Guarda troppo verso quei
ragazzi a bordo piscina- disse indicando il pingue gruppetto dei
saints- e soprattutto uno. Lo fissa come un cane con l' osso. Questa
non è adatta a te. Ascolta tuo nonno. Comunque sappi- disse
quindi ghignando meschino e assottigliando lo sguardo- che ho
già fatto testamento....e tu ci sei non ti preoccupare-
rassicurò il nipote che con gli occhi ingigantiti come due
mandarini era prossimo allo svenimento- però...c'
è una
clausola. Se non ti sposi e non rimani sposato per almeno dieci anni ti
scordi l' eredità.
-Quel vecchio bastardo!- urlò Death Mask nella solitudine,
si fa per dire visto che vi erano tutti i gold riunirti, della sua
stanza.
Intanto Mu attendeva Aldebaran nel corridoio fuori dal bagno degli
uomini. Quando il cavaliere del Toro uscì chiese al
ragazzo:- Ehi Mu...ma non dovevamo fare una crociera nel Mediterraneo?
-Sì e la stiamo facendo- rispose perplesso il ragazzo
-Mh.....- il cavaliere del Toro rimase un poco in silenzio, poi mentre
si avviavano verso gli altri chiese- e perchè proprio ieri
abbiamo attraversato lo stretto di Gibilterra?
-O.o......Aioliaaaaaaaa!
NOTICINE:
*Parlo di Ruggero I, il Granconte che tra il 1061 e il 1071 all'
incirca conquistò quasi interamente la Sicilia, nel progetto
di espansione nell' Italia meridionale portato avanti da suo fratello
Roberto il Guiscardo. Ruggero I governò appunto l' isola e
come voleva l' etica feudale un condottiero specie se vittorioso non
poteva esimersi dal distribuire terre e privilegi ai cavalieri che lo
avevano seguito, questo sulla base di principi che affondano le loro
radici nei rapporti feudo-vassallatici .
ANGOLO AUTRICE:
Perchè Mu grida il nome di Aiolia? Kanon è
riuscito a liberarsi della sua folta pelliccia? Chi fissava
intensamente Shaka? Lo volete sapere?.....eheheehehe....mi sa che
dovrete aspettare i prossimi capitoli...^^ A presto.
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Capitolo 9 *** cap. 9 ***
cap. 9 nuova ff
Quando i nostri amatissimi goldini salirono sulla nave al porto del
Pireo, Kanon non potè fare a meno di domandarsi
perchè la
gente lo fissasse in modo strano, molti addirittura scappavano via
urlando, qualche signora sveniva....e i suoi compagni gli stavano a
debita distanza tenendo delle maschere antigas. E allora Kanon si
chiedeva: perchè?
E fu questa la domanda che pose al fratello il quale senza scomporsi
più di tanto gli rispose:- puzzi come una capra.
-Peggio! come latte andato a male- rincarò Milo
-Come...come?- Balbettò Kanon, il quale per accertarsi di
quanto profumasse si
auto-annusò dedicando particolare attenzione alle ascelle ed
ebbe
modo di appurare che effettivamente i suoi amici avevano ragione. Cosa
che notò mentre cadeva svenuto sul ponte della nave
asfissiato
dagli effluvi che egli stesso emanava.
Quando si risvegliò era disteso sul pavimento della sua
stanza.
-Abbiamo ritenuto opportuno metterti sul pavimento per non appestare il
letto o il divano- spiegò Shaka dalla sua posizione del loto
in
un angolino lontano lontano dal saint di Gemini.
-Io non capisco- articolò quello non appena si fu ripreso
-E' presto detto: la tua pelliccia ti tiene particolarmente caldo e ti
fà sudare più del dovuto, senza dimenticare che
prima di
arrivare al Pireo abbiamo corso come ossessi per boschi e strade.-
spiegò Camus aggrottando le fini sopracciglia e arricciando
impercettibilmente il nasino.
Quando buona parte dei gold uscì dalla stanza per prendere
possesso delle rispettive cabine, per andare a cercare Sion e Dohko o
semplicemente per bighellonare, Kanon rimase nelle mani di Milo, Saga e
Shura che lo guardarono con uno sguardo e un sorrisetto che non
prometteva proprio niente di buono.
-Tra poco sarai pulitissimo!- disse contento Saga respirando a pieni
polmoni il profumo di un bagnoschiuma ai fiori di loto rubato a Shaka
mentre si preoccupava di svuotare
interamente il contenuto nella vasca in cui era immerso il fratello.
-Cavoli....sei più peloso di un san bernardo!-
notò Milo
intento a tagliuzzare i peli in eccesso del povero ragazzo.
-Sì sì è vero.... sembra di fare il
bagno a un cane- approvò
Shura- cazzo Kanon stà fermo!- si lamentò mentre
tratteneva per le braccia il "cagnolino"- Basta ho detto! Basta!
-Fermi! Rischio di farti male!- urlò Milo che dovette
fermarsi nella sua opera di parrucchiere non troppo navigato.
-A cuccia! A cuccia!- si sgolava Saga che nel tentativo di trattenere
per le gambe il fratello finì immerso quasi completamente
nell'
acqua orrendamente mista a bagnoschiuma e pelo.
-Sa...Saga?- chiamò incerto Shura nel vedere che il ragazzo
in
apnea non tirava fuori la testa. Solo quando il
compagno d' armi iniziò a muovere avanti e indietro le gambe
i
presenti poterono tirare un sospiro di sollievo aiutandolo a uscire
fuori.
-Ci sono troppi peli- notò Milo dopo qualche minuto...non
riusciremo a tagliarli tutti...specie se Kanon continua a muoversi come
un anguilla-
-E allora che facciamo?- chiese Shura nel tentativo disperato di legare
Kanon con una corda
-Proviamo con una falciatrice?- propose Saga
Proposta alla quale Kanon sgranò gli occhi e si
liberò dei tre
cavalieri chiamando a sè la forza di tutto il suo cosmo
riuscendo così a sgusciar fuori dalla vasca e a
scappare...completamente
nudo....cioè pardon, peloso, pelosissimo.
-Aaaaah...uno yeti- urlò una donna grassoccia prima di
svenire
tra le braccia del povero marito, che bassino e mingherlino,
sparì sotto il suo peso.
-Shaka- domandò Mu a un certo punto- hai visto anche tu
quello che ho visto io?
-Ti riferisci per caso a Kanon che correva col sedere completamente al
vento mentre Milo, Saga e Shura lo inseguivano tenendo in mano
rispettivamente del sapone solido, del detersivo in polvere e una corda?
-Ehm....si
-Sì allora, l' ho visto anche io non temere.
Se qualcuno dovesse chiedersi come mai Kanon non aveva la pelliccia sul
sedere è semplicemente perchè Milo alternandosi
con Saga
era riuscito a depilargli parte della schiena, il sedere appunto e le
gambe, mentre davanti e in tutto il resto del corpo rimaneva
la forta
pelliccia bionda.
-Kanooon!- urlava Milo inseguendolo sul ponte mentre terrorizzavano i
presenti, facevano svenire le signore, scappare i più,
zigzagavano tra la gente, schivavano borsettate in faccia o
sugli zebedei da parte di qualche agguerrita nonnina ma non nonno
Angelo che li
faceva cadere rovinosamente intralciandoli con il proprio bastone.
Rialzatisi poi correvano e correvano dietro un Kanon che nel frattempo
si era tolto lo scotch con cui gli avevano sigillato la bocca per non
farlo urlare e che a sua volta gridava:- Al ladro, al ladro! Vogliono
rubarmi la pelliccia!- e ancora- Assassini! Marrani! Help...Rhada..my
looove...save the queen!
Ad un certo punto il caso volle che nella folle corsa a Milo sfuggisse
dalle mani il pezzo di sapone che teneva e sempre il caso volle che
questi vi scivolasse sopra insieme a Saga e Shura rotolando per tutto
il ponte della nave per arrestarsi infine solo con un tuffo in piscina.
Piscina che si riempì nel giro di pochi secondi di
tantissime
bollicine e tanta ma tanta, tanta schiuma poichè il
contenuto del
detersivo per lavatrice che Saga portava con sè
era
caduto
in acqua insieme ai nostri gold. Quando i ragazzi tutti zuppi uscirono
fuori dalla piscina si ritrovarono di fronte il capitano della nave
piuttosto infastidito:-Voi.....-articolò paonazzo di rabbia-
chi
vi ha portato qui? Avete visto cosa avete combinato? I passeggeri sono
terrorizzati, metà vuole scendere dalla nave e farci causa
perchè pensa che trasportiamo illegalmente uno yeti,
l' atra
metà è terrorizzata nelle proprie cabine.-
-Ecco veramente noi..possiamo spiegare- tentò Saga, se non
che
Milo non intravide passare dietro il capitano le due belle figurine di
Mu e Shaka che con molta nonchalance tentavano di svignarsela fingendo
di non conoscerli.
-Mu!- chiamò lo scorpioncino raggiungendo i due ragazzi e
trascinandoli davanti al capitano.
-Ecco- continuò, contento di aver trovato la soluzione a
tutti i
mali -parli con loro....sono...sono i nostri tutori- disse in un soffio
dileguandosi poco dopo e trascinando con sè Shura e Saga
tirandoli per la collottola zuppa.
-E allora?- chiese il capitano sempre più arrabbiato
-Sono scappati dallo zoo?- tentò Mu sorridendo incerto
Niente. Il capitano era più arrabbiato di Aphrodite quando
gli si spezzzava un' unghia
A rispondere calmo come sempre Shaka -Vede signor capitano....sono
scappati da un manicomio, ma le assicuro che sono inoffensivi, credono
solo che le divinità pagane esistano ancora.
-Inoffensivi lei dice? E questo come me lo spiega?- domandò
spostando lo sguardo sulla piscina
-Semplice...costoro...credono di essere dei cavalieri al servizio della
giustizia e hanno scambiato il ragazzo con la pelliccia, che in
realtà è la mascotte di una squadra di
calcio, per un
mostro marino inviato da Poseidone. Per questo lo hanno inseguito.
Erano convinti di doverlo
sconfiggere e di salvare così l' umanità e la
loro dea,
la dea papera.
-Capisco...e come pensate di risolvere i guai che hanno combinato...e
soprattutto...chi mi assicura che non facciano altri danni?
-Oh lasci fare a noi.....-ghignò Shaka
I tre gold dopo aver inseguito Kanon per tutta la nave ormai quasi
completamente deserta riuscirono a catturarlo con uno stratagemma
semplice ma efficace.
Milo si travestì da Radamanthys con tanto
di surplice e parrucca prese dove non si sa. Quando Kanon intravide le
ali della
sua dolce viverna mentre sculettava allegramente per lui e
solo per lui, non
potè fare a meno di corrergli incontro e buttarglisi addosso
se
non che prima di arrivare alla meta, una rete stesa atterra e abilmente
nascosta sotto un tappeto...zac...lo imprigionò. E solo
quando
il topolino fù preso Milo/ Rhadamantys si girò
verso di
lui mostrando il suo volto sorridente cui presto si aggiunsero quelli
di Saga e Shura.
-Preso!- sibilarono monelli e trionfanti tutti e tre mentre Kanon
gridava al tradimento e all' inganno.
E così dopo aver accuratamente legato Kanon in modo che non
potesse risultare nocivo i nostri goldini poterono dedicarsi a
liberarlo da quella pelliccia. Dopo aver distrutto tre forbici, quattro
gillette, due rasoi elettrici e aver fatto un trattamento con
tre
tipi diversi di ceretta delicata, Kanon fu finalmente di nuovo...Kanon.
Bello, pulito e depilato.
Peccato che i quattro indomiti cavalieri dovettero affrontare l' ira
funesta di Shaka di Virgo il quale si era impegnato solennemente con il
capitano
della nave affinchè i ragazzi svuotassero e ripulissero la
piscina, il ponte e si scusassero personalmente con ogni singolo
passeggero spiegando di essere degli attori, di stare girando un film e
per
ragioni di realismo la produzione non aveva avvisato gli ospiti. Ed era
proprio il felice spettacolo di quattro gold intenti a pulire una
piscina che si stava godendo il saint di Virgo mentre accanto a Death
Mask vestiva i panni di Maria Carmela, fissandone con particolare
insistenza uno e chiedendosi come mai quell' uomo in compagnia di certi
elementi perdesse tutta la sua lucidità.
Superati questi tragici avvenimenti i gold riuniti in una saletta
privata apprendevano una notizia che di certo avrebbe condizionato gli
eventi futuri: ossia che avevano sbagliato nave.
-Aiolia- pronunciò Mu spalancando la porta trafelato e
interrompendo una partita e streap-poker che coinvolgeva quasi tutti i
gold presenti ad eccezione di Camus che leggeva un libro, Shaka che
meditava, Aphrodite impegnato a spazzolarsi i capelli e gli stessi Mu e
Aldebaran appena giunti.
-Si?- chiese ignaro della calamità che stava per abbattersi
su di lui il leoncino dorato.
-Aiolia se ben ricordo l' ultima informazione sulla posizione di Sion e
Dohko è stata riferita a te- iniziò Mu ora
apparentemente
calmo
-Si- confermò il ragazzo- e dunque?
-E dunque....sei certo di aver sentito bene? Di aver sentito che Sion e
Dohko si sarebbero imbarcati su questa nave?
-Io....io.....sì- tentò incerto il ragazzo
-Non ditemi che....-iniziò Kanon preoccupato
-.....abbiamo sbagliato nave?- terminò Saga diventato
pallidissimo
Quando Mu annuì tristemente i gold saint erano pronti a
gettarsi
addosso ad Aiolia e a commettere un goldicidio, atto nel cui
tentativo furono
preceduti dal cavaliere del cancro che inchiodato il
ragazzo a terra si mise a cavalcioni su di lui tentanto di
strangolarlo:-Tu! Tu....è colpa tua se mi ritrovo i parenti
alle
calcagna e in debito con quel santone di Virgo! Io ti ammazzo!
Fortunatamente i gold più calmi insieme ad Aiolos salvarono
Aiolia da una triste fine allontanando Death Mask dal cavaliere del
leone.
-Come è stato possibile che Aiolia abbia intercettato la
chiamata?- chiese Camus- insomma Mu, sei tu che hai perennemente il
cellulare.
-Il fatto è- spiegò l' ariete d' oro- che questa
volta la
telefonata è arrivata direttamente dal grande tempio...ed
era
Marin. Aiolia sentendo la voce della sacerdotessa mi ha
strappato il telefonino dalla mani-
-Aiolia dicci esattamente come si è svolta la conversazione-
pregò Shura
-Allora...allora...ecco io ricordo solo che ho salutato
Marin...-iniziò il ragazzo
-L' hai salutata? Appena hai preso il telefono in mano hai iniziato a
urlare cose del tipo "Marin, amore mio bello, sono il tuo Aioluccio du-
du-da-da-da."- lo interruppe Milo
-E non è pur sempre un modo di salutare?- si
lamentò il
cavaliere del leone- comunque l' ho salutata e lei si è
messa ad
urlare qualcosa come "ti denuncio" credo...bho...non ricordo. Ad un
certo punto...-
-Ad un certo punto ti sei messo a piangere come un deficiente ed
evidentemente coprendo con la tua voce quella di Marin non hai capito
un tubo di quello che ti ha detto- continò ancora una volta
il
cavaliere dello scorpione annuendo convinto.
-Eh...si...più o meno è andata così.
Però
ho capito che Sion e Dhoko facevano una crocera nel Mediterraneo...e
credo...credo...che il nome della nave fosse Titanic- si
giustificò il ragazzo
Dopo essere usciti a prendere informazioni Mu, Saga, Kanon e Shaka
ritornarono annunciando- Il nome della nave che dovevamo prendere e che
effettivamente viaggia nel Mediterraneo era Titanica...non Titanic-
spiegò Shaka- questa invece farà una crociera di
un mese nell' Atlantico e il prossimo scalo sarà solo a
Miami-
-pezzo di deficiente! Dovrò sopportare i miei parenti fino
in America! e per giunta su una nave che rischia di affondare un giorno
si e l'
altro pure!- berciò Cancer
-Aiolia- soffiò Milo cadendo stancamente sul divano- potevi
dirlo che ci volevi tutti morti
-Ora non rivedrai più Marin- gli disse sorridendo malevolo
Aphrodite
-E io non rivedrò più Rhadaaaaaa!-
iniziò a piangere Kanon
-Ragazzi...non è detto che affonderemo- li
riportò alla realtà Shura
Un rumore metallico e assordante come di una collisine si
propagò
nell' aria mentre i nostri gold finivano a terra...a causa di qualche
urto?
-Le ultime parole famose....-confermò Saga apparentemente
calmo...-Non voglio annegare! Non voglio! Kanon...Mu...le
paperette....Adalberta...!
Un coro si levò dalla stanza in cui si trovavano i gold:-
Aiuuuutooooo!
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Capitolo 10 *** cap. 10 ***
cap. 10 nuova ff
I
valorosi cavalieri di Atena
impiegarono cinque minuti buoni per riprendersi dallo spavento e
alzarsi da terra. Veloci e risoluti, ricordandosi all' improvviso di
essere guerrieri, si diressero dal capitano.
-Dobbiamo essere pronti a fronteggiare ogni emergenza!- diceva Mu alla
testa del gruppo
-Sì!- affermarono con convinzione gli altri
-E che Atena sia con noi!- aggiunse Aiolos mentre nella folle corsa
cercava di infondere ottimismo ai suoi compagni.
I guerrieri della dea giunsero nella sala del capitano spalancando la
porta, pronti ad evitare qualsiasi tragedia .
-Oh benvenuti!- li accolse sorridente il capitano pensando mentalmente
che quei giovani erano
meno educati dei visigoti di Alarico* e di certo assai rudi.
-Capitano ci dica tutto. A questa nave non mancherà l' aiuto
dei
sacri guerrieri di Atena- si fece avanti Saga serio e composto.
-Che?! Ah...già...Atena...seeee.... disse questi
accondiscendente
ricordandosi che quello era uno dei giovani fuggiti dal manicomio.
-Capitano il mio amico voleva dire che in caso di emergenza non
mancherà il nostro aiuto- spiegò meglio il saint
dell'
ariete
-Emergenza? Oh no!- si affrettò a spiegare l' uomo
-Meno male- sospirò di sollievo Aphrodite- già
pensavo a
quanto potesse essere dannosa l' acqua di mare per i miei splendidi
capelli
Il capitano dopo aver guardato un momentino stupito il giovane, dopo
essersi auto- ribadito che certamente quelli lì era meglio
perderli
che trovarli continuò:- semplicemente ci siamo arenati un
tantino.
-Arenati?!- fecero in coro i goldini
-Esattamente...vedete ci siamo incagliati nel fondo sabbioso di quest'
isola.
-Ma come....- ma come è possibile, avrebbe voluto chiedere
Camus. La sua domanda rimase però sospesa nell'
aria...eppure trovò
ugualmente risposta.
-Eppure quest' isola qui non c' era..no, no- si diceva parlando tra se
e sè uno degli ufficiali.
Al che il giovane cavaliere di Aquarius, fissando attentamente il
biondo ufficiale chino su diversi fogli, domandò:
-Mi scusi capitano....ma....il personale di questa nave, non vorrei
sembrare scortese sia chiaro, ma il personale ha
abbastanza...esperienza?
-Ma certo! Per chi ci ha preso. Questi giovani sono usciti or ora dalle
nostre migliori scuole.
-Or...ora, eh?- inquisì il ragazzo- questo vuol dire che
nonostante abbiano un titolo idoneo per il lavoro che svolgono non
hanno esperienza, come del resto asserivo- affermò calmo e
neutrale come suo solito
"Per mille balene! Questo giovanotto mi darà del filo da
torcere...ma chi si crede Sherlock?" si allarmò e al
contempo si
indispettì l' uomo che arrivati a quel punto dovette
capitolare
e dire la scottante verità
-Ecco...effettivamente....per molti ufficiali questa sarebbe la prima
uscita.
-O.o.....che?!- inorridirono i saints
-E quel giovane che controlla le carte nautiche....è il
figlio
del proprietario della compagnia di navigazione su cui state
viaggiando- disse sospirando
-Lo sapevo io! Costava troppo poco! Ecco dov' era l' inghippo!-
berciò Death Mask
Camus intanto si avvcinava al giovane ufficiale chinandosi accanto a
lui per controllare le carte nautiche.
-Ehi tu!- si spazientì Death nel frattempo- quanti calci in
culo ti hanno dovuto dare per farti diplomare eh?!
-Come ti permetti! Io sono un ufficiale- rispose di rimando il ragazzo
lasciando le carte incriminate
-Un ufficiale? Un asino! Ecco cosa sei!
-Questo ragazzino è peggio di Aiolos- bisbigliava intanto
Saga al gemello
-Guarda che ti ho sentito- disse questi incrociando le
braccia apparentemente calmo.
Ecco. Appunto...apparentemente. Nel giro di pochi secondi il piccolo
ambiente si animò di voci e urla concitate. Death Mask che
imprecava contro il
neo ufficiale per nulla intimorito, Saga che dava del volatile ad
Aiolos mentre il capitano si scusava infinitamente con Mu e Shaka
mentre quest' ultimo veniva sorpreso da un assalto alle spalle della
mamma di Death Mask che voleva trascinarlo a fare l' uncinetto con le
nonne e le prozie.
- Siamo alle Bermuda- costatò Camus pacatamente, poi visto
che nessuno lo ascoltava ripetè:
-Siamo alle Bermuda-
Ancora nessuno lo degnava di uno sguardo e allora fece l' unica cosa
che avrebbe fatto una persona che aveva titolo di cavaliere di Aquario.
Fece cadere il gelo, non
metaforicamente parlando, nella stanza. E quando finalmente tutti
fecero silenzio troppo impegnati a battere i denti e a cercare di non
morire assiderati affermò:- Siamo alle Bermude. Ovviamente
quest' isola è stata sempre qui...a memoria d' uomo s'
intende.
I gold una volta appurato di trovarsi nel famoso triangolo che tanto
aveva fatto parlare di sè, scesero dalla nave con l' intento
di
disincagliarla e ripartire velocemente. Una volta messo piede sull'
isola però accadde un fatto davvero straordinario. I ragazzi
si
sentirono come intontiti e di fronte a loro si manifestò una
spirale coloratissima che li risucchiò.
-Ma dove diavolo mi trovo?- si domandò Death Mask
guardandosi intorno senza però riconoscere l' isoletta.
Intorno a lui fremevano attività di ogni genere. Marinai,
scaricatori di porto, passeggeri che scendevano e salivano sulle
navi abbigliati in una maniera molto, ma molto strana a suo
dire.
-Signor Polooo!!!- chiamava una voce
-Signor Polooo!!!- Ancora. Ma perchè questo deficiente di un
signor Polo non rispondeva. Che fosse Camus?
-Oh eccola signor Polo- un ragazzo si avvicinò a lui tutto
sorridente e tutto gentile scortando al braccio una fanciulla che aveva
un' aria fin troppo famigliare.
-Scusa?- chiese Death Mask senza capire
-Signor Polo ho riaccompagnato qui sua moglie. Poverina credo che sia
un' po' turbata...deve essersi persa- sussurrò poi al suo
orecchio- pensi che non mi riconosceva.
La "moglie" intanto iniziava ad essere abbastanza indispettita e anzi
per mostrare tutta la sua irritazione iniziò a battere il
piedino a
terra. Poi si avvicinò con passo marziale al cavaliere.
-Death! Andiamocene di qua!
-No...n ci credo....tu...tu.....ahahahaahaahaah- cancer
scoppiò
in una fragorosa risata sotto lo sguardo arrabbiato della signora e
quello stralunato del giovane
-Ehm...signor Angelo...suo fratello ha detto che la attende alla nave.
Buon viaggio- si congedò in fretta il ragazzo
-Ehi tu! Aspetta- lo richiamò Death Mask- come si chiama la
nave.....ah si...e che abiti indossa mio....fratello?
-La nave è la "Corsara" e suo
fratello...bè...indossa un completo arancione. Arrivederci-
Il ragazzo scappò via di corsa mentre il cavaliere della
quarta
casa ritornava a ridere impunemente:- Ahaahahahaha..Aphrodite? Non ci
credo! Ma come diavolo ti sei conciato?
-Non.Ridere.- disse il saint assumendo un' espressione corrucciata e
incrociando le braccia al petto
I due ragazzi iniziarono a cercare la nave sperando di poterci capire
finalmente qualcosa, ritrovare gli altri e tornare a casa....o almeno
realizzare l' ultimo proposito.
Ad un certo punto gli si fece incontro Shura e con lui un ometto mai
visto prima.
-Ragazzi! Meno male!-
-Shura!- gridarono i due in coro
-Shura? Simone chi è Shura?- chiese l' uomo rivolgendosi al
saint di capricorn
-Ehm...vedi Marco...è..è un
soprannome...orientale- inventò
-Ah capisco...fratello vedo che hai ritrovato tua moglie- disse poi a
Death Mask- Andiamo sulla nave, tra un' ora si salpa- li
incitò
contento per l' imminente ritorno.
E mentre Marco conversava amabilmente con la cognata, Death e Shura
rimanevano un poco indietro.
-Shura....ma quello...è Marco, Marco?
Cioè...è proprio quel Polo?
-Si Death...e a quanto pare tu sei suo fratello, io vostro cugino.....e
Aphrodite è tua moglie, Margherita.
-Oh che bella famigliola!- disse sarcastico-Hai visto gli altri?
-No..-non ebbe il tempo di continuare la sua frase che poco lontano
avvistò Camus con una donnina bionda al
braccio-cioè
sì....Guarda!
-Margherita, Marco, venite!- li chiamò Death Mask camminando
svelto verso la coppia circondata da valletti e servitori
-Camus!- cercò di avvicinarsi Shura
-Altolà!- due uomini grandi e grossi sbarrarono loro la
strada- nessuno può avvicinarsi al conte!-
-Tu non sai chi sono io!- berciò Death Mask che a un certo
punto
sorrise malizioso puntando l' indice contro l' uomo- Viaggetto all'
inferno?- sussurrò- Seik....- si preparava a gridare il suo
colpo ma una voce lo fermò
-Fermi! Sono amici
-Ma conte...
-Ho detto che sono amici.
-Si mio sigmore.
Era Camus.
-Ehi pinguino...cos' è...sei diventato un pezzo grosso?-
chiese gentilmente Death
-Lasciamo stare...ho dovuto fingere un amnesia per sapere chi ero.
-E....?- incalzò Shura
-Dicono che io sia un conte francese.
-E....?-incalzarono ancora gli altri
-E niente. Che volete bè?
-Uff...non c' è piacere con te. Sei più
abbottonato di
una suora. Comunque...chi è la bella fanciulla al tuo
fianco?-
domandò Death, prendendo la detta fanciulla per il mento e
avvicinandosi pericolosamente
-Lasciami deficiente. Sono Milo! Mi-lo! Milo!- ripetè nel
caso il concetto non fosse ancora chiaro
-Che schifo!- si allontanò il cavaliere della quarta,
scoppiando
poi a ridere- Ahaahahah....tu e Aphrodite...due donne...insomma con
Aphro potevo anche aspettarmelo...ma tu. E guarda come sei
vestito! Che gonnellone...e che bella trecciolina!
-Io lo ammazzo...lo ammazzo...- il saint dell' ottava casa si preparava
ad assalire Death Mask che però non appena si vide riflesso
su degli specchi
traportati da alcuni marinai, non potè che restare sconvolto.
-Per Atena. Che ridicolo copricapo....è enorme....e questa
cos'
è... una calzamaglia? Una gonna?- si squadrò
toccandosi i
vestiti- poi volgendosi agli altri serio e agguerrito aggiunse:- Ora
basta...dobbiamo andarcene.Troviamo gli altri. Subito-
E per la serie "parli del diavolo e spuntano le corna" un disperato
Aiolia andò a sbattere proprio contro il povero Cancer:- Ma
sei
scemo!?
-Io...io...oh no è qui- si girò il leoncino che
vide a
pochi centimetri da lui, in piedi, bella e imponente...quanto
arrabbiata una donna che somigliava tanto a Marin ma con un mattarello
in mano.
-Aiolia....ma l' hai disturbata di nuovo?- chiese Milo
-La domanda più corretta sarebbe...che ci fa qui
Marin?- specificò meglio Shura
-Ora basta Antenore!- sbottò la ragazza rivolta al gold
della
quinta casa- dobbiamo salpare tra poco...e tu ti fermi in un' osteria a
far baldoria. Mi avevi promesso un viaggio romantico! E invece
è
stato il peggiore della mia vita!-
-Aioliaaaaaaaa....ti salvo io!- giunse (in ritardo) Aiolos
-Fermo lì tu. Ne ho anche per te. Sei tu che lo porti sulla
via
della perdizione!- disse la donna puntando il mattarello contro il
cognato.
-Ehm...signori scusate se mi permetto....ma vi prego...calmiamoci. Il
nostro buon Padre Celeste non vorrebbe queste cose- si aggiunse una
suora dallo sguardo benevolo e pacato.
-Ci perdoni sorella...-si stava scusando la ragazza
-Badessa- specificò la donna- rispettiamo i ruoli
-Mu?!- chiese uno sconvolto Aiolos
-Io. Ma sorvoliamo- lo liquidò l' altro- e ditemi
piuttosto...chi manca all' appello?
-Mmm...mancano ancora i gemelli, Aldebaran e Shaka- rispose Aphrodite
-Shaka stà arrivando...eccolo- rispose il saint di aries
-Un monaco...e che poteva essere?- fece notare Death vedendologiungere
nella sua tenuta da monaco tibetano
-Guardate! I gemelli e Aldebaran!- gridò Aiolia
sbracciandosi per richiamare l' attenzione
-Ragazzi, bene finalmente ci siamo tutti- disse Mu
-Mu!- si stupì Saga-una femminuccia eh....?-sorrise malizioso
-Una suora, badessa inoltre, quindi non metterti strane idee in testa-
affermò sorridente il ragazzo
-Uke!- disse Saga in un soffio veloce
-Cosa? Che vorresti dire?- indagò il gold del primo fuoco
stranamente infervorato
-Che tu sei nei panni di una donna e io di un uomo...quindi....
-Quindi un corno!
-Mu....non cogliere le sue provocazioni- lo esortò Shaka
"Sempre in mezzo quello lì" si disse crucciato Saga
- Ragazzi come facciamo a tornare sull' isola? Perchè
è
evidente che questa non è la nostra epoca-
domandò Kanon
-Antenore...ma che gente frequenti? Siete per caso tutti ubriachi?-
chiese la donna che somigliava tanto a Marin
-No, Marina cara...loro..scherzano...sono dei birbanti-
cercò di
giustificarsi mentre la prendeva sottobraccio e la disarmava cedendo il
mattarello ad Aiolos che se lo tirava dietro le spalle facendolo cadere
in testa a un povero passante.
-Signori, vogliate perdonarci ma io e la mia famiglia dobbiamo
ritornare in patria- si congedò Marco
-No,no,no,no,no,no- si oppose Death Mask-anzi....tu vai a parlare con
il capitano. Io accompagno Aphr...cioè Margherita in bagno-
-In bagno?- chiese Marco
-Sì, che è...non si può?
-Ehm...credo di si-
-Ecco bravo vai, sciò- fece cenno con la manina Death
-Certo che lo hai trattato proprio male- gli fece notare Shura
-Me ne frego...così almeno possiamo parlare in santa pace
-Ehm..Marina cara, perchè non raggiungi tua sorella e tua
madre? Io...io...devo trattare di affari- chiese Aiolos
-Va bene caro, ti aspetto. Vi saluto- si congedò la giovane-
arrivederci madre- salutò poi Mu regalandogli un bel bacio
sulla
guancia
-Tsk...a te baci e a me legnate!- protestò il giovane leone
-Ma quella è Marin o no? - domandò Milo
-Cosa vuoi che ne sappia. So solo che mi sono ritrovato nell' osteria
di Aldebaran, da quanto ho capito, seduto con mio fratello e i gemelli
e poi è arrivata lei. Io pensando che fosse Marin ho cercato
di
baciarla e di gridarle il mio amore eterno ma lei mi ha dato uno
schiaffo e
poi mi ha inseguito con quel mattarello...e pensa che si erano aggiunte
anche sua sorella Ada e sua madre...fortuna che almeno loro le ho
seminate- spiegò il ragazzo
-Sì, sì va bene ma ora cerchiamo di capirci
qualcosa- incitò Death
-Mi chiedo come sia possibile tutto ciò- riflettè
Camus
-Forse il triangolo delle Bermuda...questo spiegerebbe tutte le
sparizioni- ipotizzò Aphrodite
-Ma no, è solo una credenza, la quota delle "sparizioni" in
quell' area rientra perfettamente nella media se consideriamo che
è un tratto di mare dai traffici intensi- rispose il
cavaliere
di Aquarius
-Tu sei troppo razionale Camus- lo accusò bonariamente
Aldebaran
-Che facciamo allora?- domandò Kanon
-Forse potremmo recarci alle dodici case...magari Atena si è
incarnata in questo periodo- propose Shaka
-Temo sia l' unica soluzione- si ritrovò d' accordo Mu
-Allora direi di andare. Corriamo alla velocità della luce-
propose Aiolos
-Sì!- Fecero tutti in coro
Effettivamente i gold iniziarono a correre...ma non certo alla
velocità della luce, anzi la gente che li vedeva passare
trovava quella strana compagnia assai bizzarra ridendo al loro passaggio
-Ragazzi...siete sicuri.. c' è qualcosa che non va- disse Kanon
-Io...non mi sembra di andare alla velocità della luce-
confermò Milo
-La gente ci guarda...e ride- notò Aiolia
-Fermiamoci- sentenziò Camus- dovremmo provare ad usare le
nostre capacità. Mu puoi teletrasportarti?
Mu si sforzò, si sforzò...si sforzò
tanto ma niente.
-Diavolo!Ho provato a mandare quel vecchio all' inferno e non ci sono
riuscito!-si lagnò Death Mask
-No! Le mie rose!Dove sono le mie rose?- si disperò Aphrodite
-E' evidente che non siamo gold saints in questa era- notò
Shaka
-Temo di avere un ipotesi....-riflettè Camus
ANGOLO AUTRICE:
*Sventola bandierina e canta* Ce l' ho fatta, ce l' ho fatta...la la la
la la...sono qui. Allora come vedete capitolo diverso dal
solito....poveri gold...persino nel passato! Onestamente è
stato un capitolo imprevisto...non doveva esserci...è
spuntato fuori dal nulla. Puff! Magia. Comunque questo capitolo mi ha
dato una piccola idea....ed ecco che Haru ha deciso di far patire un
altro pochino i goldini ideando una piccola serie sulle loro avventure
e disavventure. Il titolo della serie, non so se provvisorio o meno,
dovrebbe essere. "Gold saints fa rima con guai. Per la serie:meglio
perderli che trovarli". Vi prego di farmi sapere cosa ve ne sembra di
questo capitolo perchè vi anticipo che una volta finita
questa fanfiction i gold si faranno tanti bei viaggetti nel tempo,
conosceranno tanti personaggi storici, combineranno tanti guai ecc, in
che tempi o epoche, i perchè e i per come li scoprirete (se
vorrete) a tempo debito nella prossima ff .Ci terrei davvero tanto ad
avere qualche parere.
Un saluto
Haru^^
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Capitolo 11 *** cap. 11 ***
cap. 1 nuova ff
-Allora
Camus....la tua ipotesi?- domandò Aldebaran
-Io credo- iniziò Camus- che per qualche motivo siamo finiti
in un' altra epoca...-
-Bravo pinguino, che scoperta!
-Death Mask, ti prego, lascialo continuare- chiese cortesemente
Mu-
-E' evidente che ci troviamo alla fine del duecento
visto l' ambiente
che ci circonda, ma soprattutto la presenza di Marco Polo. Potrei
concludere che ci
troviamo nel Catai proprio nel momento in cui Marco Polo stà
per intraprendere il
viaggio per ritornare a casa....dove scriverà il Milione*.
Ora,
potrei dire che non possediamo alcuna delle nostre doti
poichè
in questa età noi non siamo gold saints ma gente comune. Il
ruolo di cavalieri deve essere svolto da altri....o forse
semplicemente i cavalieri di Atena non hanno ragione di esistere in
quest' epoca e di conseguenza neppure la dea.
-Ciò sarebbe terribile!- disse Aldebaran preoccupato
-Non capisco perchè non possediamo il nostro cosmo, la
nostra
energia...tutto ciò che abbiamo appreso non dovrebbe far
parte
di noi e conseguentemente...come dire...seguirci ovunque?-
domandò Kanon
-Non è detto. E questo per due motivi: equilibrio
e reincarnazione. Mi spiego meglio: ponendo il caso
che davvero qui ci siano dei gold saints, noi non
avremmo il nostro cosmo perchè, appunto, essi esistono e noi
no, non essendo ancora nati...appunto, equilibrio, dodici gold in ogni
tempo, non ventiquattro.
Seconda ipotesi: reincarnazione al contrario-.
-Intendi nelle persone che eravamo nel medioevo, cioè
occupare i nostri corpi passati?- domandò Shaka
-Esattamente
-Io...credo di essermi perso...non ci capisco più niente!-
si lamentò Aiolia
-Mmm....io nemmeno!- gli diede man forte Aiolos
-E allora che facciamo?- chiese Aldebaran- dobbiamo comunque andare in
Grecia?
-Rimane ancore l' unica soluzione- confermò Mu
-Come pernsate che siamo finiti qui?- domandò Saga
-Qualche dio- suppose Milo
-La maledizione del triangolo- insistette Aphrodite
-O forse stiamo solo sognando...-propose Aiolia
-Se così fosse voglio svegliarmi...già devo
sopportarvi
tutto il giorno...anche nei sogni no! E che palle!- si
lamentò
Death Mask.
-Proporrei di intraprendere il viaggio via terra...siamo un pingue
gruppetto ed escluso il pericolo dei briganti dovrebbe essere
più sicuro- propose lo stesso Camus
E così i nostri gold si apprestarono a procurarsi i mezzi
necessari per la partenza pronti ad intraprendere un viaggio lungo la
via della seta
che li avrebbe condotti al cospetto di Atena...forse.
-Ti ho detto di no!- sbraitava Death Mask- tornatene a casa con la
nave...io ho degli affari da sbrigare altrove
-Ma fratello...-tentò di convincerlo Marco Polo
-Ma...un corno....sciò, torna a Venezia, fatti rinchiudere
in carcere e scrivi il tuo libro!
-Che? Ma che dici? Angelo....- balbettò senza capire l'
uomo-
No! Ho deciso che verrò con te!- si impuntò
risoluto
-Death che ci fa qui Marco Polo?- chiese contrariato Shaka mentre si
apprestava a salire su uno dei carri che si erano procurati
-Non rompermi gli zebedei anche tu! Mi si è attaccato
addosso
come una cozza!- si lamentò il saint guardando
truce il viso paffuto e contento del "fratello"
-Poichè non siamo soli consiglierei di comportarci come
gente
dell' epoca..non dobbiamo dare nell' occhio....e ovviamente vi
raccomando di utilizzare i nomi che abbiamo qui- li avvisò
Camus
che era riuscito a liberarsi momentaneamente dalla sorveglianza delle
sue guardie
-Conte, conte! Venite vi prego, vostra moglie stà prendendo
a
pugni il capo delle guardie- lo avvisò affannato un
energumeno
del suo seguito
Camus seguì il suo fedele servitore e ciò che
vide doveva
essere quanto mai strano per gli spettatori dei tempi, ossia
una
donna che si rotolava nel fango prendendo a pugni un uomo tre volte
più grosso di lei, insultandolo al contempo.
-Meno male che non dovevamo dare nell' occhio- infierì Death
Mask
-Milo!- lo riprese il cavaliere di Aquarius- cioè, volevo
dire...Mylène!
Solo lo sforzo congiunto di quattro uomini riuscì a liberare
il
soldato dalle mani della "contessa" che veniva portata al cospetto del
marito dimenandosi.
-Milo- lo chiamò dolcemente Camus cingendogli le spalle con
le braccia.
Ah, il potere dell' amore! A quel solo contatto la dolce dama si
quietò.
-Vuoi dirmi cosa è accaduto?- lo pregò Camus
-Quello scimmione mi ha preso in braccio...in braccio...a me....un uomo!
-Milo calmati....-sospirò accondiscendente Camus- devo
ricordarti che qui....tu sei....ecco....una contessa e noi siamo
sposati.
-Sposati...-ripetè il cavaliere dello scorpione.
Bè in
fondo, risolse pensieroso il cavaliere dell' ottavo fuoco,
poteva
pur sopportare di essere donna per qualche giorno se questo
significava essere sposato con Camus.
-Se ci siamo tutti io direi di andare- disse Aiolos
-Sì...direi di sì- confermò Mu
guardandosi rapidamente intorno
-Badessa! Badessa! Madre!-
-Mu, cioè madre...credo che stiano chiamando lei-
notò
Shura aguzzando la vista fin quando non individuò un gruppo
di
ragazze...anzi no...di suore, correre verso di loro. No! Solo
la
comitiva di sorelle ci mancava!, pensò sconsolato.
-Ehm...ragazze- targiversò Mu
-Madre...fortuna che l' abbiamo trovata!- si rallegrò una
delle suore
-Ma cosa stavate facendo, Madre?- chiese un' altra
-Stavo...stavo....partendo con questa...pia...comitiva-
inventò
-Ma...dobbiamo ritornare a Roma...i carri sono pronti-
spiegò una suora
-Sorella cara, Nostro Signore mi ingiunge di scortare questi giovani
sulla via della salvezza affinchè nel cammino verso casa non
cadano in tentazione- affermò Mu sorridendo benevolo
-Oh madre!- si infervorarono le suore sentendo odore di
santità
-Siete una pia donna, un esempio!- urlò quasi una delle
giovani- è per questo che in una così difficile
missione...noi non vi abbandoneremo!
-No!- gridò Mu- no- ripetè poi più
calmo- il vostro compito è testimoniare la fede altrove.
Andate.
Ed infatti.....
-Mu...ma quelle galline non hanno intenzione di smetterla di cantare?-
chiese arrabbiato il cavaliere di Cancer
-Uff- sospirò il ragazzo- cosa vuoi che ti dica...credo che
manifestino così la loro fede
-Aaaaaaha-
-Phro...Margherita...che cazzo hai da strillare?- domandò
Death alla moglie seduta dietro di lui che era alla guida del
carro.
-Aaaah....Marco mi ha vomitato addosso al vestito!-
piagnucolò l' altro...pardon...l' altra
-Scusate...è che stavo cercando di prendere
appunti....e...forse
se tu andassi un poco più piano- sussurrò il
mercante
-Credo che Marco soffra il mal di carro- suppose Shura
"E pensa se prendevamo la nave! Che avrebbe fatto? Ci avrebbe
sommersi di vomito?...Bleah...che schifo", pensò
Cancer
facendo una smorfia
-Dobbiamo fermarci! Angelo Polo, ti ingiungo di fermarti!-
comandò imperioso Aphrodite
-Per fare...?- chiese il ragazzo
-Devo cambiarmi d' abito è ovvio. E poi anche le altre dame
saranno stanche-
-Io lo ammazzo, io lo ammazzo...- sussurrava Death passandosi la mano
sul viso- cazzo! Sei proprio una donna! Ti si addice proprio sai?!-
urlò
-Cretino! Mi stò solo adeguando! E poi lo sai che mi piace
essere sempre in ordine...e magari non puzzare di vomito- si difese l'
altro.
Anche quella giornata si apprestava al termine e giunta ormai l' ora
del tramonto la strana compagnia decise di fermarsi in una locanda.
(non vedevate l' ora, eh? )
-In una locandaaaaa?- si scandalizzò una delle suore
-Suor Benedetta, si calmi, non mi sembra il caso- la riprese dolcemente
Mu
-Ma madre, non sarebbe meglio cercare un convento?- provò
suor Adalgisa
-No, ormai è tardi. Ci adegueremo.
E così il conte e la sua sposa presero la stanza
più
confortevole, Shura si ritrovò a dormire con Marco Polo,
Shaka con Aiolos, Saga insieme a Kanon, Mu con le sorelle,
Aiolia ovviamente con la moglie e la stessa cosa valeva per Death Mask.
Quanto poteva essere brutto per delle suore e per l' innocente Mu avere
una stanza che si trovava tra quelle di due coppie?
Ve lo dico io. Tanto.
-Camus- chiamò Milo sdraiato sotto le coperte
-mh?
-Abbiamo una stanza tutta per noi...non ti va di...?
Camus arrossi di colpo, meno male che era buio.- No grazie, declino l'
invito- rispose.
-Ah- fu la risposta delusa di Milo. Poi in un impeto di follia si
alzò rapido dal letto avvolto nella sua graziosa camicia da
notte e spalancò le finestre.
-Chiudi Milo, fa freddo- lo pregò tranquillo Camus dando le
spalle alla finestra ma percependo chiaramente il freddo della notte
sulla pelle.
-Se tu non mi ami io mi uccido. Farò come Giulietta oppure
Ofelia...mi uccido!- urlò disperato il ragazzo....o la
ragazza,
come preferite.
-Milo, nè Giulietta nè tanto meno Ofelia si sono
uccise
perchè il loro amore non era corrisposto- disse sbadigliando
il
giovane
-Lo vedi Cam...lo vedi? Tu non impedisci la mia dipartita. Tu non mi
ami più!- si impuntò il ragazzo.
Non appena Camus si girò verso la finestra vide che
effettivamente Milo aveva messo un piede sul davanzale.
Che volesse uccidersi per davvero?
Rapido e terrorizzato da quell' amara prospettiva si alzò
dal
letto, tirando giù il suo amante per il braccio e finendo
così entrambi contro il pavimento.
-Camus...-sussurrò
-Non. Farlo...mai più- lo ammonì tremando il
gioavane mentre lo abbracciava in maniera spasmodica
-Tsz...-disse sornione Milo sollevandosi- guarda cosa mi tocca fare per
attirare la tua attenzione
-Tu...tu...non volevi....-
-Ma no!
Perchè all' improvviso Camus dell' Aquario provava l'
impellente
desiderio di strangolare Milo, cavaliere dello Scorpione?
-Ma ora...-sussurrò inchiodandolo al pavimento- mi darai una
spiegazione. Perchè mi eviti?
Il cavaliere in risposta distolse lo sguardo corrucciato, poi con un
colpo di reni invertì le posizioni rimettendosi in piedi.
-Che?!- spalancò la bocca Milo stupito dalla
facilità con
cui Camus lo avesse buttato a terra. Come se potesse leggere nei suoi
pensieri Aquarius rispose:- Tu sei una donna...io un uomo.-
Milo
pensava di aver perso. Non avrebbe saputo perchè Camus lo
evitava, ormai gli aveva voltato le spalle, ma con sua somma sorpresa
il ragazzo continuò- Avevo...ho...paura, Milo....di
perderti,
tutto qui. Ho pensato che se ti avessi allontanato non avrei
più
sofferto, non avrei più provato l' amarezza, il dolore
lacerante
che si sente in battaglia...non sapere se sei vivo o se sei morto...o
peggio...ricordo la tua delusione, il tuo disgusto...l' odio nel
vedermi tornare traditore. Se ci fossimo scontrati per davvero...avrei
saputo combattere al massimo delle mie forze? Forse no, forse avrei
preferito morire piuttosto che essere io stesso il tuo assassino-
Milo si alzò e mettendosi davanti a Camus lo
fronteggiò- Sei egoista- disse semplicemente-
-Lo so-
-Vuoi privarmi del tuo amore, di ciò che di buono potremmo
avere. Puoi provarci... ma tanto se io dovessi morire prima di te o se
dovessimo fronteggiarci ancora soffriresti comunque...forse di
più. Non puoi dimenticarti di me Camus.
-Forse hai ragione...ma la modestia non è il tuo forte mio
caro Scorpione- lo prese in giro Camus
Era stato decisamente stupido pensò Camus sorridendo e
spingendo l' altro sul letto.
-Madre- sussurrò una delle ragazze accostandosi a Mu- quando
la smetteranno?
-Non so mia cara, non so.
-Questo è un luogo di perdizione!- disse suor Benedetta
coprendosi le guanciotte paffute con le mani
-Sono sposati, è tutto nella norma- le fece notare Mu
-Ma...ma...queste urla, questi gemiti....- balbettò suor
Adalgisa
-E' la natura- sorrise placido Mu.
Ma certo, era la natura di due amanti che si riappacificano, quella di
altri due fin troppo focosi e...
-Basta!- urlò Aiolia coprendosi le gioie con un cuscino- me
lo
vuoi distruggere?- chiese alla ragazza vestita da amazzone di fronte a
lui.
-Oh Antenore, prima resistevi di più- si lamentò
delusa quella
-Di più?! Più di sei volte?- la guardò
il ragazzo sconvolto
-Dai tigrotto mio, ricominciamo- lo pregò la mogliettina-
groaaaar- fece poi allungando una zampa verso di lui
-Pussa via- si spostò il ragazzo spaventato- assatanata!
Il giovane leone, fu costretto a fuggire dal talamo nuziale chiudendo
per sicurezza la dolce mogliettina all' interno e praticamente nudo,
tranne che per il cuscino messo al posto giusto, attraversò
i
corrridoi fino alla stanza del fratello.
-Aaaaaaah- urlò una suora prima di svenire
Il gold, che era un bravo ragazzo e prima di tutto un guerriero di
Atena, non potè fare a meno di soccorrere la donnina.
-Signorina, signorina si svegli- la chiamava
La giovane suora riprese conoscenza ma fu solo per un attimo, infatti
non
appena vide Aiolia, in tutto, ma proprio tutto, il
suo...aehm...splendore (gli era caduto il cuscino), svenne di nuovo e
così ancora per almeno una decina di volte: Aiolia la
chiamava, le
rinveniva, vedeva, sveniva. Finalmente arrivò Aiolos e il
picolo
leoncino in preda al panico gli spiegò della sua adorata
Marin
assatanata che lo voleva legare al letto, che gli aveva dato del
tigrotto...a lui...un leone, infine di essere scappato e aver
incontrato la suora.
-Per sta sera dormirai in camera mia- sentenziò il maggiore-
però mettiti addosso qualcosa...
Nello stesso corridoio qualche passo più in là
una figura si aggirava furtiva davanti ad una porta.
Toc, toc.
Aveva bussato. Gli aprì una suora assonnata mentre si
passava le mani sugli occhi stanchi.
-Sì?- domandò
-Ehm...chiedo scusa per l' ora tarda, ma ecco...sarebbe possibile
vedere la badessa?
-La badessa?- si scandalizzò la donna- a quest' ora
così tarda!
-La prego sorella- si inginocchiò il giovane
trattenendola
per la vestaglia- voi siete una donna così buona! E qui
ai vostri piedi striscia umilmente un peccatore. Ho peccato sorella! E
la vostra buona signora, esempio di virtù e misericordia,
non mi negerà qualche buona parola! Vi prego!-
implorò
-Ehm...si, si...va bene- disse commossa la giovinetta- chi devo
annunciare?
-Uhm...-il ragazzo ci pensò su un momento e disse il primo
nome che gli venne in mente- Siffredi! Saga Siffredi
-Che c' è Saga?- domandò Mu richiudendo la porta
della stanza alle sue spalle
-Uff- sbuffò l' altro- sei vestito di tutto punto...e io che
pensavo di vederti in camicia da notte
-Io me ne vado- si congedò Mu ritornando verso la porta
della sua camera
-Eh no...dai Mu, rimani con me...sei coì bello- disse
mellifluo accarezzandogli il mento
-Saga ti impongo di allontanarti. Sono un tuo pari- tentò Mu
facendo la voce grossa
-Oh, bè...onestamente mi importa ben poco-
-Sono una suora...non ti importa nemmeno questo?- chiese l' ariete d'
oro indignato
-Sarai la mia Gertrude e io il tuo Egidio...che amore bello, che amore
tragico!- fece con fare teatrale allontanandosi un poco da lui.
-Sono impegnato- disse allora Mu impassibile.
Al che, Saga che si stava strusciando su di lui giocherellando con i
suoi bei capelli lisci si bloccò all' improvviso. Lo stupore
sul bel visino:- Chi è costui? Dimmelo Muadalberta!
-Come...mi hai chiamato?
-Non importa il come, conta l' amore....dimmi il nome di quel fedifrago!
-E' Shaka...sono impegnato felicemente con Shaka
-Lo ami?- domandò triste Saga
-Ebbene si- disse solennemente Mu
-Non vi è speranza alcuna che tronchiate la vostra
relazione?- chiese speranzoso
-No- rispose risoluto Mu
-Capisco....così stando le cose non posso fare
più nulla. Mi congedo mio eterno amore...
-Oh finalmente vi siete ripresi!- giubilò il capitano della
nave
"Il capitano della nave?", si domandarono i gold. Che ci faceva il
capitano nel duecento?
Piano piano si svegliarono tutti e guardandosi intorno notarono di
essere effettivamente sulla nave. Sulla nave, non in una locanda.
Vestiti in abiti civili dei loro tempi....non con strani abiti del
duecento.
Milo, Mu e Aphrodite si toccarono...c' era tutto....era tutto ok.
-Avete respirato i fumi allucinogeni dell' isola- spiegava intanto il
medico- e avete dormito per qualche giorno-
-Siete stati trovati da un vecchio nativo e dai suoi ragazzi- aggiunse
un giovane ufficiale
-Io ve lo avevo detto che stavamo dormendo- disse Aiolia che
però sentiva un certo dolorino al cetriolino.
NOTICINE:
Il Catai era il nome dato da Marco Polo alla Cina settentrionale. Marco
Polo al suo ritorno in patria fu catturato dai genovesi durante la
guerra che si svolgeva appunto tra Genova e Venezia. In
carcere conobbe Rustichello da Pisa e insieme trascrissero le avventure
del suo viaggio nel libro comunemente conosciuto come "Il Milione".
Marco Polo fu liberato nel 1298, tornò a Venezia, si
sposò e visse felice e contento.^^
Magari sono cose sicuramente risapute, ma ho voluto riportarle
ugualmente nelle noticine...giusto per fare le cose per bene.
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Capitolo 12 *** cap. 12 ***
cap, dem
-Mu...-Saga
si avvicinò mogio mogio al ragazzo seduto a prendere il
tè con Shaka- puoi venire un secondo?
-Dimmi- sorrise benevolo e pacioso il giovane
-Ho sognato che tu mi dicevi di essere fidanzato con Shaka-
soffiò velocemente
-E' così
-Ah, ok. - disse Saga lasciandolo nuovamente solo e con un
senso di tristezza nel suo cuore di pecora.
-Addio mondo crudele!- Diceva Saga preparandosi a gettarsi nell' oceano
con una palla legata al piede
-Saga!- lo fermò Kanon- fratello cosa ti salta in mente...e
poi...dove hai preso quella cosa?
Saga prese la palla da terra e se la mise sotto il braccio:- E' corallo
purissimo- spiegò- l' ho comprato in un negozio della
nave...ovviamente a spese di Saori
-Ovviamente- convenne il fratello- sì ma perchè
vuoi ucciderti?
Saga scoppiò in lacrime e lasciando cadere le palla che
finì sul piede di Kanon che urlò giustamente di
dolore
tenendosi il piede offeso e saltellando sul posto, gli si
gettò
tra le braccia cadendo a terra con il fratello- Muaaa
-iniziò a singhiozzare-
non...buuuh..m-e......sigh.....sob....-kaaaa...
-Come? Dici che Mu non vuole stare con te perchè si
è fidanzato con Shaka? E che problema c' è?
-Mamma cosa fanno quei due signori per terra?- chiese innocente la
vocina di un bambino passando davanti a loro con la mamma
-Aaaaah...screanzati! Dovreste vergognarvi- rispose la signora
scandalizzata tirandogli entrambe le scarpette addosso
E così mentre i gemelli si rialzavano tutti
doloranti, chi più e chi meno, Saga rispose:-
Io....buuuuua.....fare.....sigh sob....amore.......Muuuuuu
-Capisco, tu non puoi farci nulla se ti sei innamorato di Mu, l' amore
è grande, sì. Allora non ti importa
più del potere?
-Non....buuuua...sigh sob...-ssato.....sig sob....Muuuuuu
-Come? Non devo dire sciocchezze, è ovvio che sei ancora
interessato? Regneresti con Mu?
-Adesso basta!- si intromise una terza voce tenendo tra le mani un
piede di porco
-Sorrento?- domandò stupito Kanon
-Dovevo immaginarmelo che doveva esserci il vostro puzzoso zampino in
tutto questo!
-Ma di che parli?- domandò Saga ritornato momentaneamente
lucido
-Parlo di inquinamento acustico marino e di questo!- disse indicando il
piede di porco che aveva in mano
"Milo" pensò immediatamente Kanon
Intanto in uno dei corridoi della nave Milo si stava trasferendo tutto
contento nella stanza di Camus quando portando uno degli ultimi bagagli
vide la figura di Death Mask ergersi furente davanti alla porta della
sua cabina
-Chi...chi diamine è stato a forzarla! Chiiii?-voleva sapere.
Caso volle che proprio nell' istante in cui Death si voltasse verso
Milo, questi cambiasse direzione fischiettando gnorri.
-TU!- lo indicò Death Mask
-Io?!- cercò di negare inizialmente lo scorpioncino. Poi si
rese
conto che era impossibile negare davanti a qualcuno che voleva farti la
pelle e iniziò saggiamente a scappare da un Death Mask che
gli tirava in testa gli smalti di Aphrodite: Rosso, verde acido, blu
elettrico e rosa. Quando arrivarono sul ponte videro i
mariners di Poseidone e gli altri saint, accorsi
dopo aver percepito un cosmo ostile.
"Cazzo! Lo sapevo che dovevamo portare le armature! Ma loro no...sono
troppo pesanti!" pensò il cavaliere dell' ottava
mentre con Cancer si fermava all' improvviso.
-Siete qui per combattere, cavalieri?- chiedeva intanto Aiolos ai
sicari di Poseidone
-Vi manda il vostro signore...è vero?- incalzò
Aiolia
-Qualunque cosa abbiate in mente noi vi fermeremo!- disse battagliero Mu
-La Terra non sarà mai di Poseidone, non riuscirà
a
ricoprirla con le acque. Noi, sacri cavalieri di Atena, ci opporremo!-
rincarò Saga
-Come pensate di opporvi ai grandi generali di Poseidone?- chiese
beffardo Isaak- Siete senza le vostre armature di latta!
-Come ti permetti?- ringhiò Milo
-Siete stati voi ad attaccarci per primi, cavalieri!- li
accusò Sorrento
-Ma di che parli?- chiese Aphrodite- noi siamo in...in...vacanza-
improvvisò non potendo di certo rivelare che si erano persi
Sion, o meglio, che il grande sacerdote era scappato insieme al
cavaliere di Libra...in pensione.
-Avete il coraggio di negare? Non solo avete tentato di indebolirci con
con un attacco acustico, ma avete persino colpito Sorrento con un piede
di porco...quale bassezza!- si indignò Baien
-Piede di porco?- fecero in coro i saint girandosi verso Milo che si
fece piccolo piccolo spiegando: -Ecco...io...eheeheeh....io ho
scassinato un poco la porta della cabina di Cancer pensando
erroneamente che fosse quella di Camus, poi accorgendomi di aver
sbagliato...ho pensato di liberarmi....del piede...di porco...insomma,
lo sappiamo tutti che Death ha un caratteraccio!- si difese con
più vigore per poi sussurrare- è
biodegradabile...mi sono
informato...e prima di buttarlo mi sono assicurato che non ci fossero
pesciolini sotto....-
-Milo....-disse Camus passandosi una mano sul viso stanco- per colpa
della tua dabbenaggine stava per scoppiare una guerra...
-Scusa- disse lo scorpione mettendosi in un angolino a fare i
ghirigori per terra
-E l' attacco acustico?- chiese Isaac
-Ah...niente quello era Saga che piangeva- rispose Kanon
-Kanon!- lo riprese Saga mentre gli astanti lo fissavano
-Non ci importa nulla delle vostre patetiche scuse!- sbottò
Io di Scilla
-E chi si è scusato?- intervenne Death Mask peggiorando la
situazione
-Ah...cavalieri...pagherete il vostro affronto!-
sbraitò Sorrento
-Bene....allora risolveremo la questione nel modo più
consono a cavalieri del nostro rango...-iniziò Shaka
-Una battaglia che avrà un solo
vincitore....-continuò Mu
-Ci impegneremo con tutte le nostre forze...-disse Kanon
-E noi faremo altrettanto, nel nome del divino Poseidone-
rincarò Sorrento- preparatevi cavalieri....che la partita a
strip- poker abbia inizio!
I cavalieri d' oro avevano schierato in battaglia Kanon, Death Mask e
Shaka...sì, avete letto bene...Shaka, quest' uomo ha doti
nascoste che
nessuno immagina.
I generali di Poseidone avevano schierato invece Sorrento, Baian ed
Isaac.
Dopo una lunghissima partita, fatta di tensione, sguardi enigmatici,
bluff, Baian per primo, seguito a ruota da Kanon, Isaac e infine Death
Mask erano rimasti tutti in mutande...si fronateggiavano
Shaka e Sorrento...e
nessuno era intenzionato a perdere.
-Manca un solo capo- gli fece notare Sorrento malizioso
-E sarai tu a togliertelo- rispose di rimando Shaka- scopri le tue carte
-Quanta fretta...ebbene guarda! Ho vinto!- disse vittorioso Sorrento
-Ride bene chi ride ultimo...non hai visto la mia combinazione.
Shaka scoprì le sue carte e con sommo orrore di Sorrento
aveva
vinto...ancora una volta i cavalieri di Atena avevano vinto la loro
battaglia. La giustizia trionfa sempre.
-Shaka...credo di aver combinato un guaio- confessò Mu all'
amico nell' intimità della loro cabina, interrompendo
così la sua meditaziona. Shaka aprì un occhio,
poi l'
altro:- Tu?- domandò
-Sì
-E dimmi Mu...cosa avresti fatto di grazia?
-Ho mentito- sospirò Mu abbassando lo sguardo
-Mu...te ne prego...non essere così ermetico
-Perdonami Shaka...il fatto è che...ho detto a Saga, per
liberarmi delle sue attenzioni...gli ho detto...di stare con te-
spiegò velocemente il giovane
-Stare...con me?- ripetè lentamente il biondo saint
-Mh- annuì Mu
-Insieme? Fidanzati?- volle sapere
Mu annuì nuovamente
-Amico mio...ti perdono...non è da te mentire...devo dedurne
che eri in stato di necessità
-Terra, terra!- avvisò Aldebaran correndo dagli altri che si
misero buoni buoni in file per scendere.
-Che bello, che bello...visiteremo Miami- giubilava Milo
-No Milo...mi dispiace deluderti ma il nostro obiettivo è
quello
di recarci immediatamente all' aeroporto e riprendere la ricerca di
Sion e Dohko- lo smontò Shaka
-Senti bambolina...quei due sono ancora nel bel mezzo del Mediterraneo
e Mu non ha ricevuto altre chiamate...tanto vale che ormai terminiamo
la crociera.- disse Death Mask
-Già... ce la siamo cavata bene fino ad ora...godiamoci la
vacanza, no?- si unì Aiolos
-Ce la siamo cavata bene...-sussurrò Shaka, i saints avevano
una strano concetto di bene se ripensava a tutto
quello che avevano passato...e soprattutto ai guai che quei deficienti
dei suoi compagni avevano combinato. Alla fine però dovette
arrendersi alla maggioranza che aveva deciso di terminare quella
stupidissima crociera. Avevano quattro giorni da trascorrere a Miami e
poi
sarebbero ripartiti con la nave.
-Allora Camus lo facciamo?- domandò Milo mentre camminavano
per le strade di Miami diretti in albergo
-Qui?- chiese scandalizzato il ragazzo
-Cam...ma che hai capito? Intendevo sposarci. Potremmo andare
a Las Vegas...il tempo lo abbiamo
-Con tutti i gold?- chiese scettico Camus
-Dici che non ci arriviamo?
-Qualche dubbio in merito ce lo avrei
-Dai Camus...ma ci pensi? Un bel matrimonio con Shaka e Mu e...
Avete presente quando si dice che il diavolo fa le pentole ma non i
coperchi? O meglio...capire fischi per fiaschi?
Ecco, è quello che accadde in questo caso. Kanon infatti,
piombato alle spalle dei due giovani, percepì solo l' ultima
frase di Milo e nemmeno tutta....se avesse aspettato che il ragazzo
continuasse piuttosto che scappare, avrebbe compreso che i due
piccioncini stavano parlando del loro matrimonio e non di quello di
Shaka e Mu, da festeggiare appunto "con Shaka e Mu e Aphrodite a fare
da damigelli, Aldebaran da paggetto, Kanon e Aiolia, i suoi testimoni
eccetera eccetera".
Questo fu dunque ciò che Kanon riferì al
fratello:-
Sagaaaaaaaa.....l' irreparabile....accadrà l' irreparabile!
-Spiegati fratello!- lo strattonò l' altro preoccupato
-Mu e Shaka vogliono andare a Las Vegas....- rimase zitto per qualche
secondo giusto per creare un pochino di suspance. Poi quando
notò che Saga stava per avere un infarto riprese- ....per
sposarsi!
-Noooooo!- urlò Saga- una relazione passeggera potevo anche
accettarla...ma un matrimonio no! Quello no! Ho deciso....chiama i
bravi, Kanon!
-I che?!
-I bravi...lascia stare chiama solo Shura
E Kanon chiamò Shura. Nell' ombra di una camera d' albergo
Saga
sedeva compostamente dietro ad un' enorme scrivania, le mani
incrociate sotto il mento, Shura e Kanon all' attenti davanti a lui:
-Allora ragazzi...lasceremo che i piccioni giungano alla loro meta. Poi
rapiremo trionfalmente lo sposo
-Ehm...quale Saga? - domandò Shura
-Il mio nome in codice è don Sagrigo, Shura...anzi Bravo
numero
1...ricordalo sempre....e ovviamente rapirete Mu- spiegò a
voce bassa
Una figura però aprì la porta proprio in quel
momento e accese la luce.
-Oh...salve direttore!- lo salutò amabilmente Saga alzandosi
-E voi...chi diavolo siete?!- chiese l' uomo. Un tipo basso, stempiato
e paffuto con due enormi baffetti neri.
-Siamo ospiti direttore...la attendevamo con impazienza...e tutto
perchè la signorina Saori Kido le manda i suoi saluti
complimentandosi per la bellezza del suo albergo- "Bugia"- si disse
Saga- "Grande bugia"- in realtà gli serviva uno studio
abbastanza
grande e lussuoso per poter soddisfare le sue manie di
grandezza...eh...mica poteva
preparare un piano in una semplice suite d' albergo...no, Saga aveva
bisogno dell' atmosfera adatta.
-Sono onoratissimo, onoratissimo- diceva intanto l' uomo facendo mille
inchini
Quando Shura uscì dallo studio del direttore fece un
incontro molto interessante lungo il corridoio. Una bella ragazza gli
venne incontro. Shura non potè fare a meno di squadrarla da
capo a piedi: seno abbondante e fisico perfetto fasciato in una bella
maglietta attillata e in una minigonna molto mini, i capelli erano neri
e lunghissimi, gli occhi castani e scuri, le ciglia lunghe,
decisamente, e le labbra carnose. "Oh dei!" , si disse lo spagnolo sul
punto di svenire.
-Shura!- gli si fece incontro la ragazza abbracciandolo e baciandolo
sulle labbra
-Consuelo?- mormorò stupito il giovane
-Oh Shurino mio...non avrei mai pensato di incontrarti qui, sei solo?-
domandò maliziosa
-Sono con degli amici- rispose il giovane
-Oh bè...l' importante è che non ci siano delle
amiche- ribattè la ragazza strusciandoglisi addosso
-Ahem...-tossicchiò il saint allontanandosi prima che la
situazione nei suoi pantaloni diventasse critica- e tu che ci fai qui?
-Sono in vacanza con due mie amiche e mia sorella Aldonsa. E tu?
-In crociera. Salperemo di nuovo tra qualche giorno- spiegò
-Una crociera?! Ma è bellissimo! Voglio farla anche io.
Così io e te ci divertiremo insieme. Vado a prenotare. Ciao
Shurino!- si congedò la ragazza allontanandosi
Shura sospirò, Consuelo era tanto bella quanto viziata a
volte. Non appena fece per girarsi vide Shaka immobile davanti a
sè. Sembrava arrabbiato. Ma no, che andava mai a pensare?
Shaka non si arrabbiava mai e se lo faceva non lo dava certo a vedere.
Ad interrompere quel gioco di sguardi assassini giunse Milo che
trascinò via Shaka per la prova degli abiti. Il pomeriggio
stesso i saint si misero in viaggio per Las Vegas. A loro si aggiunsero
anche le gemelle spagnole e le loro amiche.
Finalmente il grande giorno era arrivato. Durante la cerimonia Saga
bisbigliò a Kanon:- Ma sei sicuro che erano Mu e Shaka che
dovevano sposarsi?
-Sì. Magari si sposano subito dopo Milo e Camus.-
-Aspettiamo che finisca la cerimonia e interveniamo- ordinò
don Sangrigo ai suoi due bravi- anzi...ho un' idea-
Alla fine della cerimonia Shura e Kanon si recarono a far visita al
tizio travestito da Don Abbondio che doveva celebrare i matrimoni successivi. I due entrarono
nel piccolo ufficio. A prendere la parola per primo un minaccioso
Kanon:- Signor curato...lei ha intenzione di maritar due certi sposi!*
-Cioè...-rispose l' ometto tutto paffuto e rosso in
viso- lor son uomini di mondo, e sanno benissimo come vanno queste
faccende. Il povero prete non c' entra: fanno i pasticci tra loro, e
poi...e poi vengon da noi, come s' andrebbe a un banco a riscuotere; e
noi...noi siamo i servitori del comune.-
-Or bene-, gli disse Kanon con tono solenne di comando -
questo matrimonio non s' ha da fare, nè domani,
nè mai!
Per quel giorno il poveretto decise di non celebrare nessun
matrimonio non sapendo bene a quale coppia si riferissero quei due
pazzi.
Invece durante i festeggiamenti per un altro matrimonio, quello appunto
di Milo e Camus, Shura e Kanon si preoccupavano di rapire il povero Mu.
NOTICINE:* il dialogo tra "i bravi" e l' ufficiale che deve celebrare i matrimoni è tratto
dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, con qualche ovvia sistematina.
Mi è stato fatto notare che i matrimoni Gay a Las Vegas non si possono celebrare...*Haru si consulta con i gold* I goldini dicono che non fa niente. Ho sistemato un paio di sciocchezze nel capitolo visto che all' inizio avevo scritto che a parlare con Shura e Kanon era un sacerdote...e da quel poco che so (ma potrei anche sbagliarmi) i matrimoni di Las Vegas sono civili. |
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Capitolo 13 *** cap. 13 ***
cap
-Allora andate...e tornate col bottino...- così Saga aveva
congedado i due bravi che secondo quanto stabilito dal piano avrebbero
dovuto:
1) Shura avrebbe ballato un valzer con Mu e lo avrebbe fatto
volteggiare e volteggiare e volteggiare fino a farlo finire dietro una
palma.
2) Accuattato dietro la palma li doveva attendere Kanon con il compito
di tramortire Mu rompendogli un vaso in testa.
3) Dovevano legare e imbavagliare la pecora e portarla in un posto
sicuro.
Strano ma vero, andò tutto come previsto e i due poterono
recarsi dal loro complice che li attendeva in un luogo sicuro.
Toc, toc. Bussò Shura ad una porta.
-Parola d' ordine
-Sopra la pecora Saga si dimena, sotto la pecora fà la
break-dance.- disse Kanon sicuro.
-Meglio un tiramisù oggi che il mascarpone domani- rispose
di rimando l' altro
Sbrigate queste piccole formalità, la porta si
aprì dunque con un cigolio impercettibile mentre Shura e
Kanon, appurato il campo libero entravano
-Buonasera signor Innominabile- salutò Kanon
-Innominato, asino- lo riprese Shura dandogli una gomitata
-Innominato asino- ripetè Kanon
-Che? Ma come ti permetti?!- si scaldò l' Innominato
-Ehm...lasci fare. E' stupido- salvò la situazione Shura
-Mh- si calmò l' altro ancora però visibilmente
offeso- avete "la spesa"?
-E' qui- risposero i due in coro porgendo una serie di pacchi all'
oscuro figuro
-Metà adesso e metà a lavoro finito-
precisò Shura
-Come stabilito- convenne il tizio
Dopo che Shura e Kanon andarono via, Mu si ritrovò solo e
spaventato in una stanza a lui sconosciuta insieme all' Innominato.
-Tu?!- si stupì non appena vide il suo carceriere- non posso
crederci! Come hai potuto?!- si indignò
-Gli affari sono affari- rispose sorridendo l' altro
-Non hai qualche rimorso di coscienza?- chiese con occhi pucci l'
ariete d' oro
-Mmm....no!
-Perchè mi avete rapito? Chi ti manda?
-Non posso dirtelo...gnam...ciomp- rispose l' uomo mangiando un pezzo
di torta- gradisci?- domandò cortesemente
-No!
-E va bene...visto che sei così insistente te lo
dico....però non ti offendere....non ti stà bene
l'
espressione arrabbiata. Ti ha fatto rapire Saga...ma non chiedermi
più niente eh!
-Saga?! E io sai che faccio? Lo sai?- fece dispettoso Mu- Mi
teletrasporto!
"Cazzo...non ci avevamo pensato", si disse mentalmente l' Innominato,
trangugiando un bignè alla crema.
E mentre Mu si teletrasportava altrove, in quello stesso momento Saga
faceva irruzione nella stanza. Si guardò in giro e non lo
vide
-Aldebaran- chiese dunque- dov' è Mu?
-Si è teletrasportato. Tsz...inizi a perdere colpi...prima i
tuoi piani erano migliori. Ma scusa...che ci fai qui?
-Sono venuto perchè pensavo che Mu facesse un voto di
castità ad Atena in cambio del suo aiuto e che tu per
intercessione della dea lo liberassi.- spiegò indispettito
l' altro.
-Mi dispiace...ha fatto tutto da solo. Ma tu mi devi ancora altre dieci
torte- gli fece notare soddisfatto Aldebaran- e devi convincere Mu a
farmi aprire una pasticceria alla seconda casa, aprirò una
catena di pasticcerie...Rodorio, Atene, Roma, Parigi, New York,
Londra....-sognava Aldy mentre Saga si defilava.
Preso atto di ciò e lasciando Aldebaran a parlare da solo,
il nostro saint vagò per i corridoi dell' albergo
finchè non si fermò davanti alla stanza di Shura
attirato dai versi degni di un film porno.
-Shuuuuraaaa- urlava una voce femminile
-Oh dei!- replicava il ragazzo
-Macho latino...caliente! Shekerami tutta!
Di fronte alla stessa porta, Saga si trovò di fronte a Shaka
che
prima impassibile, quindi accigliato, infine irritato se
ne andò urlando il nome di Aphrodite.
Saga intanto riusciva ad arrivare fino alla stanza di Mu, ottenuto il
permesso di entrare, lo ritrovò sul letto ancora legato che
cercava di liberarsi dalle corde con i denti.
-Ti aiuto io- si offrì Saga
-Tsz...pensavo che volessi approfittarne- disse Mu stizzito
-Non tentarmi- gli rispose incolore il ragazzo
-Ehi Saga...che hai?- chiese Mu appoggiandogli una mano ora libera
sulla spalla
-Non capisco cosa tu ci trovi in Shaka...non lo capisco proprio
-E per questo che mi hai fatto rapire?
-Certo! Non potevo permettere che vi sposaste!
-Spo...sarsi?- chiese incredulo Mu- Saga, io e Shaka non abbiamo mai
pensato al matrimonio... semplicemente perchè non stiamo
insieme
-Ma Kanon mi ha detto...ma tu mi hai detto...- balbettò il
gold confuso
-Non so cosa ti abbia detto Kanon, ma io di certo ti ho detto una
bugia.- confessò tranquillo l' ariete d' oro- In
realtà io e Shaka non stiamo insieme-
-Che?! Come no?! E tu perchè....?- chiese sconvolto Saga
-Dovevo liberami delle tue attenzioni- sospirò il cavaliere-
e
poi tu sei convinto che io sia uke!- continuò infine con
più veemenza.
-Ok, va bene vuoi, puoi essere seme- concesse Saga- ma...le mie
attenzioni sono così indesiderate?- chiese con un sussurro
-Non è che siano indesiderate, anzi, è tutto il
contrario.
E' proprio questo il problema- disse Mu abbassando lo sguardo vergognoso
-Ma allora tu...tu...tu...tu- si incantò Saga
-Si, io.- sentenziò Mu
-Ma...allora scusa...non vedo dove sia il problema- si
accigliò Gemini
-Lo vedo io, lo vedo. Il problema è Sion.
-Sion?!- urlò Saga- tu....tu...tu...tu...tu....
-Io- gli venne ancora una volta in soccorso il ragazzo
-....e quel vecchiaccio state insieme?!- ebbe il coraggio di terminare
Gemini- capisco che se li porti abbastanza bene gli
anni...però...poi
è il tuo maestro...
-Saga non dire sciocchezze!- arrossì Mu- Sion per me
è
come un padre...ed è anche un tantino iper-protettivo.
Ritiene
che io sia...troppo...piccolo...per certe esperienze.
-Mu, hai vent' anni, per Zeus!- gli fece notare Saga
-Vuoi che non lo sappia? L' ultima volta che qualcuno ha cercato di
avvicinarsi a me ha tirato fuori lo
spingardino a sale grosso e solo perchè c' era Dohko
presente ha evitato uno starlight extinction.
"Ha fatto bene"- si disse mentalmente Saga, ringraziando la buona sorte
per avergli regalato un quasi...un quasi...suocero, che vegliasse sull'
innocenza del piccolo uke che crede di essere un seme.
-Però Sion qui non c' è...quindi- si
avvicinò Saga con fare sensuale
-Quindi niente. Ho molto rispetto per il mio maestro...e poi se venisse
a sapere una cosa del genere sarebbe terribile.
-Mu...concedimi almeno un amore platonico, di corteggiarti...dammi un
segno del tuo amore!-
Sbam!
La porta si spalancò e un phon finì in testa a
Saga...e lui che si aspettava un segno d' amore
-Dov' è quella barbie di Shaka!- gridava Death Mask
cercandolo
in giro, poi nel bagno, nell' armadio, sotto il letto, persino in un
vaso.
-Io...l' ho visto scappare...con...Aphrodite- disse lentamente Saga una
volta che si riprese molto parzialmente dalla botta ricevuta.
-Scappato...con Aphrodite?! E' che cazzo! Le corna no, eh!Shakaaaa!-
gridò Death Mask uscendo fuori dalla stanza come un ossesso.
Altrove, in territori ben più umidi e
ben più lontani,
Rhadamanthys della Viverna, lord anglosassone e giudice infernale,
fedele alla regina della sua beneamata Inghilterra e al dio degli
inferi oscuri, Ades, stava sorseggiando il suo tè
pomeridiano, chiuso
nel salotto della sua ricca magione domandandosi dove fosse mai andata
a finire quella calamità naturale del suo compagno. Quell'
uomo, oltre ad essere un gold, il che era già tutto dire,
aveva la pessima abitudine di ronzargli intorno costantemente e con
altrettanta costanza pareva impegnarsi nel mettere in serio pericolo l'
esistenza stessa della sua magione che
si ergeva fiera a vedetta dei territori circostanti dai tempi immemori
di Giovanni Senza Terra,(che gli avi di Rhada ebbero in antipatia
peraltro) e quindi da molto, molto tempo. Questo almeno
era quanto accadeva quando riusciva ad eludere la sorveglianza del
gemello
maggiore, un vero cane da guardia cha a suo parere avrebbe fatto buona
concorrenza e compagnia a Cerbero se non fosse stato un odiosissimo
quanto calamitoso gold saint e anche antipatico. Il nostro giudice,
dunque, nonostante si sentisse sollevato per la pace di cui
stava godendo la sua casa in quel periodo, non potè fare a
meno
di domandarsi dove mai potesse essere finito Kanon ma soprattutto si
sentiva oltremodo oltraggiato per non avere ricevuto una qualche
chiamata, missiva, telegramma, messaggio di fumo... un qualcosa
insomma, che
lo avvertisse che quel cavaliere fosse ancora vivo e un poco lo
pensasse. Dunque questi i pensieri di uno dei grandi dell' inferno
quando il suo maggiordomo, il fedele Arci*, portandogli il libro che
aveva richiesto, gli consegnò anche una lettera.
Ciò che stupì e al contempo
indispettì Lord
Rhadamanthys, fu non tanto il fatto che nel mittente Kanon al posto del
cognome avesse messo la sua costellazione di appartenenza, quanto il
luogo da cui la missiva proveniva, ossia Las Vegas. Assottigliando lo
sguardo il giudice aprì la busta e ne lesse il contenuto.
"My beloved Rhada,
E' il tuo Kanon che ti scrive dalle aride terre del Nevada. Mio dolce
gigante infernale, non avrai certo creduto che il tuo
fidanzato
si fosse scordato di te? Giammai! Se così è stato
me ne
dispiaccio e mi scuso profondamente per le gravi mancanze nei tuoi
confronti, ma una volta che te ne avrò spiegati i motivi
sono
certo che mi comprenderai. My eternal love, un fatto grave si
è
consumato tra le mura di questo sacro luogo: Sion è andato
in
pensione portandosi dietro Dohko e noi fedeli saints di Atena siamo
stati costretti ad abbandonare la nostra altura per cercarli in lungo e
in largo per il globo e forse, sospetterei, anche nel tempo"
Dopo aver elencato minuziosamente in cinque o sei pagine le
(dis)avventure vissute, il nostro gemello terminava così il
suo
scritto " Rhada, per farmi perdonare non appena avrò portato
a
termine questa difficile missione affidatami dalla mia dea, non
andrò in Grecia, oh no, verrò immediatamente da
te
portandoti un regalo prezioso che sono certo ti sarà
oltremodo
gradito. Ora ti saluto e poichè la nostra è una
relazione
proibita che vive della quiete dell' ombra, per eliminare ogni prova,
questa lettera si autodistruggerà tra dieci secondi.
Ti spuccio di baci.
Tuo per sempre Kanon"
Rhadamanthys ebbe giusto il tempo di rileggere l' ultima parte
sgomento.
"Si autodistruggerà", questa parola lo colpì
particolarmente. Fece per alzarsi ma invero fu troppo
tardi, riuscì solo a gettare la lettera nel giardino ma con
il
vento contrario rientrò dalla finestra nella stanza
accanto. Un
boato e la biblioteca che raccoglieva secoli di storia inglese
andò distrutta.
"Quell' uomo", pensò Rhadamanthys affacciandosi alla porta
che
dava sulla oramai defunta biblioteca "riesce a combinare danni anche
quando non c' è"
-Kanoooooon!- ululò
"Mh...mi fischiano le orecchie", si disse il cavaliere di gemini, il
minore tra i due, mentre ammirava il suo trofeo. Proprio in quel
momento esatto di grande contemplazione,
entrò nella stanza Saga reggendosi un voluminoso sacchetto
del
ghiaccio sul testone. Prima stanco e con gli occhi semichiusi, non
appena vide cosa teneva il fratello tra le mani, li spalancò
come due pigne, gettandosi sull' oggetto e finendo rovinosamente
a terra poichè Kanon riuscì a scansare appena in
tempo
quella specie di missile terra-aria quale era in quel momento Saga.
-Ma è vera?- chiese Saga con occhioni luccicanti indicando
il tesoro
-Certo che lo è! Ma per chi mi prendi? E quello è
vero?-
chiese a sua volta indicando il bernoccolo che campeggiava sulla testa
di Saga come se fosse la tour Eiffel
-Sì- bofonchiò il ragazzo- ma dove l' hai presa,
Kanon? Dimmi la verità- disse severo
-Dove l' ho presa...me la sono ritrovata nello zaino.- rispose con
ovvietà disarmante il ragazzo
-Kanon è impossibile ritrovarsi una corona in oro massiccio,
piena di gemme e dal valore di miliardi nello zaino, te ne rendi conto
mi auguro!-
-E invece è così!- si impuntò il minore
-E allora regalamela così Mu cadrà ai miei piedi-
sorrise sornione Saga
-Te lo scordi. E' mia e la regalerò a Rhada così
quei due
polli di Aiacos e Minos schiatteranno dall' invidia. Muahahahaah-
-Aphrodite sei sicuro che così non sia eccessivo?- chiese
Shaka
-Sicurissimo. Fidati di me. Sarai bellissimo- assicurò l'
altro
-Ah-ah...vi ho scoperti. Chi è bellissimo? Chi?!- chiese
furioso Death Mask buttando giù la porta
-Shaka...lo sarà almeno...non trovi anche tu?- fece
Aphrodite tranquillo
-Ah! E osi anche chiedere il mio parere. Mi stai cornificando con quel
babbeo ossigenato e non fai neanche lo sforzo di nasconderlo nell'
armadio o sotto il letto così che io possa cercarlo e
difendere
i miei diritti di metà lesa!-
-Ma di che parli?- chiese Aphrodite non capendo
-Di che parlo...di che parlo?! Una fonte attendibilissima mi ha
rivelato di avr visto Shaka scappare con te!
-Scusami Cancer...ma, apparte il fatto che qui non ci sono armadi in
grado di contenermi, non credi che se volessimo scappare saremmo andati
in un luogo più lontano del centro benessere dell' albergo?-
domandò Shaka mentre si toglieva due cetrioli dagli occhi
-E poi scusa...una cura di bellezza...ti sembra così
compromettente?- domandò Aphrodite- non ti facevo
così
geloso- concluse accigliandosi.
-Geloso io?- fece Death Mask mostrandosi stupito e indicando
sè
stesso- ahaahahahaha...non dire sciocchezze...io stavo...solo
scherzando, ecco. Ahahaha...geloso...io- continuò squotendo
la
testa e lasciando i due alle loro attività.
Richiudendosi la porta alle spalle, il cavaliere
tirò
fuori un' agendina nera e scrisse: ricordarsi di mandare Saga a
lustrare
le scarpe ad Ade perchè mi ha fatto fare la figura del
babbeo".
Ciò fatto, ed essendo effettivamente geloso,
rientrò all'
interno del centro benessere, questa volta munito di parrucca avvolta
in un' aciugamano come se fosse un turbante, un paio di occhiali da
sole enormi e un accappatoio che lo copriva fino ai piedi. Il tutto per
controllare che davvero quei due non si dessero a un nuovo tipo di
lotta greco-romana nei fanghi termali...per la serie "fidarsi
è
bene, non fidarsi è meglio". Il nostro Cancer
occupò una
lettino a qualche metro da loro nascondendo il viso dietro una rivista
di gossip mentre i due ragazzi cicalavano, o meglio Aphrodite cicalava
mentre Shaka ascoltava, di cosa non è dato sapere, si
suppone che parlassero dei massimi sistemi del mondo, ovvero:
è Aphrodite il più bello del mondo e tutti
ronzano intorno a lui? Oppure: è più benefico il
cetriolo o la patata per combattere le occhiaie? E ancora: Zeus ha
così tante avventure perchè è infedele
di natura o è Era ad essere racchia?
Ci soffermeremo qui per non angustiare i lettori con siffate questioni
astruse e procediamo piuttosto con la nostra storia, voi ormai infatti
sapete che i
gold non sono molto fortunati...e perchè Death
dovrebbe essere
diverso dagli altri? E infatti un massaggiatore grosso quanto
un armadio si fece avanti mettendosi di fronte a lui.
-Togliti zucca vuota, mi copri la visuale- borbottò il
cavaliere
Il ragazzone in tutta risposta lo sollevò dal lettino di
peso dicendo con voce cavernosa:- Tocca a lei
"A lei che?" pensò con sgomento Cancer che si trattenne
dall' urlare solo per non dare nell' occhio.
Dopo essere uscito con le ossa tutte rotte da un "massaggio
tonificante", il nostro cavaliere stava per ritornare nella saletta ma
venne intercettato da due belle ragazze, belle davvero, e dicendosi che
in fondo poteva anche fidarsi di Aphrodite, decise di sfruttare l'
occasione di farsi coccolare da quelle fanciulle così
carine.
Le
due lo fecero stendere su un lettino e Cancer tutto felice e
gongolante già pensava che si sarebbe divertito tanto,
pregustando un qualche massaggio particolare, una qualche cremina.
E difatti le due una cremina sulle gambe gliela stavano passando, calda
e abbondante, ma non era certo quello che lui poteva aspettarsi! Il
ragazzo chiuse gli occhi per godersi meglio il
massaggio, era rilassato, molto rilassato. Poi all' improvviso: strap,
strap.
-Aaaaaaaaaah!No! Basta, basta!
-Aspetti signore!- lo chiamava una delle ragazze mentre il cavaliere
saltava giù dal lettino- non abbiamo finito con la ceretta.
Manca dietro!
-Mi è sembrato di sentire la voce di Death- notò
Aphrodite ad un certo punto
-E' impossibile...non metterebbe mai piede in un centro benessere. Ti
sembra il tipo da fanghi e cerette?- chiese scettico Shaka
ANGOLO AUTRICE:
*Arci è il nome del maggiordomo di zio Paperone in Quack
Tales, per lo spingardino di Sion ho trovato ispirazione sempre dal
papero più ricco del mondo...io li adoro i fumetti con le
storie dei paperi, è una piccola passione...si vede vero?
|
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Capitolo 14 *** cap. 14 ***
cap. 14 ff dem
"Dire
che i gold saints sono sfortunati è un eufemismo bello e
buono!"
Questi i truci pensieri del cavaliere dell' ottava casa, Milo dello
Scorpione, mentre sedeva scompostamente su di una panchina dell' enorme
porto di Miami accanto a Camus e agli altri cavalieri.
"Vero che la fortuna è cieca, ma qui si esagera! Nel nostro
caso
avrà anche voltato le spalle e si sarà messa dei
tappi
nelle orecchie per non sentirci!"
-Oh dei!- sbuffò alla fine del suo melodramma interiore.
-Mu che facciamo?- domandò Shaka, stranamente in piedi da
almendo un'ora e leggermente infastidito.
Il ragazzo sospirò forte. Si era decisamente stancato di
quella penosa situazione. Che avevano fatto di male agli dei?
Ah...già...si erano ribellati al loro volere di far sparire
l'
umanità e di rendere la Terra una landa deserta e
desolata...quisquiglie.-Forse...forse... non lo so- capitolò
infine.
-Questa è tutta colpa di Saga e Kanon!- sbottò
Aiolos
-Nostra!-fecero in coro stupiti i gemelli con una
contemporaneità sorprendente
-E' colpa di Saga semmai!- si discolpò il minore
-Mia! Ti metti contro il tuo stesso sangue!- si indignò
Saga- E
poi sarà anche colpa di Shaka e Aphrodite-
continuò
guardando prima uno e poi l' altro
-Io non ho mai colpa di nulla- rispose flemmatico il saint di Virgo-al
massimo io
sistemo i vostri casini- continuò con più
veemenza e un linguaggio
insoliti per lui.
-Forse la colpa è di tutti e di nessuno in particolare-
tentò conciliante Aldebaran
-Parli tu che ti sei ingozzato di dolci fino a stare male...se non
fossi stato così ingordo avremmo avuto un problema in meno-
sentenziò acido Death Mask facendo sentire in colpa il
povero
Taurus che trovò conforto nello sguardo buono di Mu il quale
lo
invitava silenziosamente a non dar peso alle parole del Cancro.
-Guarda che anche tu sei stato parte del problema- gli fece notare Milo
-Staccati! E staccati! Consuelo non in pubblico!- si lamentava
disperato Shura nel tentativo di fuggire alle mani della ragazza che
avida gli palpava ora il sedere ora il torace intervallando le
toccatine fugaci a baci poco casti.
-Oh dei...-sospirò ancora Milo ripensando a tutto quello che
era accaduto.
Sarebbero dovuti essere al porto alle quattro del pomeriggio per
riprendere la nave, ma la giornata non era certo iniziata sotto i
migliori auspici.
No.
Per niente, nonostante avessero deciso di andare da Las Vegas
a Miami utilizzando la loro facoltà di viaggiare
alla velocità della luce invece dei normali mezzi. Si erano
anche svegliati di buon mattino consapevoli della miriade di
inconvenienti che potessero capitargli.
Non era bastato.
La mattina era iniziata con Aldebaran che aveva mal di pancia
perchè
aveva mangiato troppe torte e con Mu seguito a ruota da lui e Camus a
fargli da crocerossine, andando a zonzo per dottori e farmacie.
Poi Shura....Shura non usciva da quella sua dannatissima camera da
quando erano arrivati.
Ma quanto era assatanata quella Consuelo....ma
soprattutto...che razza di resistenza aveva Shura? Mistero- concluse
saggiamente il saint non desiderando saperne di
più-tsz...della
gente si era persino lamentata per il rumore dei loro amplessi.
Ma si
può? Avevano anche chiamato la polizia per accertarsi che
non
stessero girando un film porno in maniera illecita...e infatti avevano
perso buona parte della mattinata in commissariato.
Quando Shura, Consuelo e le di lei amiche
al seguito, insieme ad Aiolos e
Aiolia, che avevano le stanze vicino alle loro e li avevano seguiti un
po' per testimoniare in loro favore, un po' per curiosare,
erano
finalmente ritornati all' hotel, avevano scoperto che gli altri gold si
erano persi Shaka e Aphrodite.
L' unica cosa positiva era che almeno Al
stava meglio...però di Shaka e Aphrodite neppure l'
ombra...e
Death....Death Mask aveva dato di matto ed era seriamente intenzionato
a distruggere l' albergo. Aveva minacciato il concierge, il direttore,
due cameriere, di mandarli, testuali parole- "A calci in culo nell' Ade
premurandosi di farli finire addosso a quel testone bacato di
Rhadamantys e magari di Minos", così prendeva due piccioni
con
una fava: costringere il direttore a tirar fuori Aphrodite e quel
vigliacco di Shaka e fare un dispetto ad un paio degli idiodi infernali.
Alla fine, metà dei gold si era ritrovata ancora per un
altro paio di
ore al commissariato per salvare Cancer dalla prigione. Non che quel
dannato granchio facilitasse le cose. Non sia mai! No, quello
lì
si adoperava per ottenere l' ergastolo- considerò ancora
Milo
arrabbiato- Il gold della quarta casa aveva infatti nell' ordine: dato
un pugno ad un poliziotto, mandati un altro paio nell' Ade, dato dello
stronzo al commissario. Lui non si era comportato così
quando lo
avevano arrestato, aveva avuto la decenza di starsene buono buono e
aspettare i soccorsi che anche in questo caso, come il precedente, si
erano manifestati nel provvidenziale teletrasporto di Mu che tirava
fuori il granchio
dalla prigione.
Non che la lezione gli sia servita a qualcosa. Ma quando mai! Era
ritornato più arrabbiato di prima tanto che Mu aveva
saggiamente
deciso di riportarlo in prigione fino a quando non avessero ritrovato
Aphrodite e Shaka.
Quei due...si erano persi in un centro commerciale. Shura e
Aiolia li avevano trovato in uno dei tanti negozi di cosmesi
che
stanchi e affamati chiedevano a una commessa una mappa del
complesso.
Dunque Al stava bene, la polizia aveva appurato che Shura non era un
porno divo, Aphrodite e Shaka erno stati ritrovati, Death era
di
nuovo libero e pronto a strangolare Shaka sospetto di avere una tresca
con Phro. I prodi saints di Atena erano anche riusciti a scongiurare
una guerra di un po' di giorni, forse mesi, forse anni...insomma c'
erano riusciti.
Ma le disgrazie non erano ancora finite. Poteva forse
essere il contrario?
Mancava ancora lo zampino dei gemelli, il più funesto e
terribile, specie quando litigavano, se poi di mezzo c' era
una
corona d' oro allora era una tragedia.
Saga aveva cercato per tutta la notte di rubare la corona al fratello
che se la teneva saldamente stretta tra le braccia come se quella
corona avesse rappresentato l' odioso giudice infernale a cui era
destinata.
Per tutta la notte era suonato e più riprese un
fastidiosissimo
allarrme che con un complesso sistema di aggeggi e fili più
o
meno visibili era collegato alla corona e al letto di Kanon...e al
sistema antincendio.
Saga nel tentativo mal riuscito di prelevare il prezioso tesoro dalle
braccia del fratello minore aveva fatto scattare per tre volte l'
allarme e una il sistema antincendio accendendo un piccolo
falò nella propria stanza sperando che Kanon temendo un
incendio vero per salvarsi mollasse quella stupida corona.
Niente.
Saga, i gold e tutti gli ospiti quella notte avevano appurato
che gli incendi in quell' albergo avrebbero avuto sempre vita breve e
dopo il panico generale che era stato suscitato a più
riprese e le camere da letto pressochè zuppe, il direttore
aveva minacciato di spedire i saints a dormire sul molo oltre ad una
bella denuncia se non fosse stato risarcito.
La situazione era stata salvata con la carta di credito di Saori
strappata a forza a Mu da Saga e Kanon. L' ariete d' oro infatti nella
sua infinita sapienza aveva intuito i rischi che quel pagamento
astronomico avrebbe comportato.
E infatti la mattina dopo Saori lo aveva chiamato urlandogli al
telefono che avrebbe tagliato i viveri ai gold saints.
E così fu.
Peccato che nonostante i danni combinati la notte prima Saga non
desistette
-Devo regalare quella corona a Mu- si disse il gold ora più
risoluto che mai. Sì perchè quella mattina Mu
aveva comunicato a tutti loro quanto stabilito da Saori. Il loro conto
era più rosso dei capelli di Camus e nel dire ciò
il pacioso Mu aveva guardato con aria per niente paciosa Saga tirando
fuori la sua pecorella di peluche che dall' alto delle braccia dell'
ariete d' oro lo fissava minacciosa con quegli occhietti infidi.
-Devo farmi perdonare da Mu. Per farmi perdonare da Mu devo prendere la
corona a Kanon. Quando avrò rubato la corona Mu si
getterà tra le mie braccia-
Un pensiero logico non travate anche voi?
Saga non aveva dimestichezza con allarmi e simili, dunque, essendo la
corona protetta a vista, aveva ingaggiato un ladro di professione:
Arsenio Lupin.
Volete sapere come è finita?
Lupin e la sua compagnia erano effettivamente riusciti a prelevare la
corona...era ovvio del resto. Solo che non l' avevano consegnata a
Saga, no...e perchè avrebbero dovuto se il gold in cambio
gli offriva noccioline, pagamento in natura insomma. Erano scappati con
la corona su una jeep scassata ma veloce guidata da un abile Jigen
mentre Lupin sventolava la corona sotto i loro nasi facendogli le
pernacchie e Goemon teneva alla larga Saga, Kanon, Death, Shura, Milo,
Aiolos e Aiolia con la sua spada. I poveri ragazzi si erano messi al
loro inseguimento ognuno per motivi propri ma quella jeep sembrava
irragiungibile, nonostante la loro innegabile velocità, e se
riuscivano ad avvicinarsi di qualche centimentro la spada di Gemon era
pronta a tagliare loro i capelli.
-Dannato d' un Saga! Cosa ho fatto per meritarmi questo? Cosa?!-
sbraitava Kanon contro il fratello al porto
-Se tu mi avessi ceduto la corona tutto questo non sarebbe successo-
ricambiò con veemenza l' altro
-Cosa?! E' mia pezzo d' asino. Mia, mia mia...anzi....era!
-Tsz...rivendendoci quella corona avremmo avuto i soldi per tornare a
casa- si aggiunse Death Mask
-L' avremmo dovuta portare alle autorità- lo riprese Aiolos
forte del suo senso civico.
-Tu sei tutto scemo- si limitò a sospirare il cavaliere del
Cancro
-Non ha senso discuterne ancora e inveirci contro- si intromise
pacatamente Mu- il problema rimane: Abbiamo perso così tanto
tempo tra un pasticcio e l' altro da non essere riusciti a prendere la
nave e siccome Atena ci ha tagliato i viveri siamo senza soldi.
-Grazie percora...non ce ne eravamo accorti- rispose acido Death Mask
al punto della situazione tracciato velocemente dal compagno d' armi.
-Sono stanco- sbuffò Shaka incrociando le braccia
-A proposito- gli sussurrò Mu- come mai sei vestito
così...insomma...non stai male ma non è da te.
Shaka si guardò un momento. Non avrebbe dovuto ascoltare
Aphrodite. Non poteva sedersi perchè aveva paura che gli si
strappasse qualcosa anche se il saint dei pesci insisteva nel dire che
era tutto elasticizzato, non si trovava a proprio agio e soprattutto
aveva paura che quegli indumenti gli bloccassero la circolazione.
Dunque alla domanda dell' amico si limitò a sospirare
tristemente preferendo sorvolare su tutta quell' amara situazione.
Aphrodite lo aveva trascinato in centinaia e centinaia di negozi, lo
aveva fatto camminare tutta la mattinata, si erano persi e tutto questo
per poi ritrovarsi vestito con un paio di jeans a sigaretta decisamente
troppo attillati e una camicia bianca che lasciava poco spazio all'
immaginazione, senza contare che Dite aveva anche insistito per
prendere anche qualche accessorio...qualche...aveva i polsi pieni di
bracciali e quattro buchi nelle orecchie, due per lato sbarluccicanti
di pietruzze minuscole. Piercing, aveva detto Phro.
-Così sei bellissimo...uno strafigo, Shaka. Non ti
resisterà!- aveva sentenziato Aphrodite tutto contento.
Arrivato ormai pomeriggio inoltrato i saints si trovavano ancora in
quel porto.
-Che facciamo?- chiese per la millesima volta Aiolia sull' orlo di una
crisi di nervi
-Forse dovremmo chiamare Atena e chiedere se manda qualcuno a
prelevarci- pigolò Aphrodite
-No!- fu la sonora risposta di tutti gold
-Non sarò lo zimbello di tutto il santuario-
sentenziò deciso Milo
-Abbiamo il nostro onore e quello non ce lo toglierà
nessuno- rincarò Kanon
-Stupidi cavalieri di bronzo!- si infiammò Death Mask
attirando su di sè gli sguardi dei presenti che si
domandarono mentalmente cosa mai potessero entrarci i (b)ronzini in
quella situazione.
-Scalata alle dodici case. Shyriu. Death sconfitto mentre era in
mutande. Onore andato a farsi benedire- spiegò Aphodite
breve come un telegramma.
-E' sempre colpa loro- annuì Saga pensando che in quel
momento poteva trovarsi nell' enorme vasca della tredicesima casa
insieme a Mu e ad Adalberta...invece ora ci sguazzava Sion...e nemmeno
lui perchè era andato in pensione.
-Costruiamo una zattera- propose Camus incolore neanche lui troppo
convinto di quanto gli fosse appena uscito dalle labbra
-Tu sei un genio!- si complimentò Mu aprendo gli occhioni
smeraldini prima sonnecchianti
-No eh...no...è assurdo....-blaterò Aphrodite
mentre gli altri gold guardavano Mu come se avesse detto la
più grossa scempiaggine dell' universo.
-Uff....abbiamo finito finalmente- disse tutto contento il saint dell'
Ariete dopo due giorni di duro lavoro passati a mangiare cocchi e pesci
offerti generosamente da madre natura.
-Il tempo è buono...andiamo?- propose infine ai compagni
Il mare era calmo, non c' era un filo di vento...
-Porca miseria...sfigati pure qui- sbottò Cancer costretto a
remare - Ehi Eolo, che diamine fai ciccione scansafatiche!
Death...-sussurrò Aphodite- non...farlo arrabbiare.
-Mai provocare gli dei- gli fece notare Aiolos.
-Quel ciccione starà sicuramente dormendo sotto qualche
pero- li liquidò con convinzione il saint sventolando una
mano sotto i loro nasi.
-Come ci orienteremo?- chiese all' improvviso Aldebaran interrompendo
quella piccola scaramuccia
-Ci aiuteremo con le stelle- sorrise Mu indicando la volta
celeste su di loro.
Ruuumble.
"Un tuono" pensarono con sgomento i saints.
Poi un fulmine seguito da grossi nuvoloni che
andarono a coprire i tanto indispensabili astri. Infine la
pioggia scrosciante e il vento impetuoso.
-Credo che Eolo non dormisse affatto- sibilò Shaka all'
orecchio di Death Mask.
ANGOLO AUTRICE:
Sono qui carissime/i .....uh...come rido...poveri gold....adesso che ho
terminato con gli esami del primo semestre ho del tempo in
più da dedicargli per un pochino. Vorrei approfittarne
(anche se enon c' entra nulla) per ringraziare le persone che hanno
sostenuto (e spero lo facciano ancora) questa storia nata un po' per
sfogo, un po' per gioco. I vostri commenti sono qualcosa di fantastico,
vi sento molto partecipi alle (dis)avventure dei goldini, mi date molta
carica e tanta voglia di scrivere, è bello ricevere un
riscontro dall' altra parte. Grazie sinceramente ^^
Hai mangiato zucchero a pranzo per caso? nd Death
I fatti tuoi mai eh -.- nd me
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Capitolo 15 *** cap. 15 ***
c.15
In
una nave del Mediterraneo in una cabina iper lussuosa, iper
accessoriata e iper arredata in stile greco antico,Sion, ex Grande
Sacerdote di Atene, si domandava perchè il suo compagno di
viaggio nonchè compagno d' armi Dohko di Libra si stesse
strusciando da mezz' ora addosso ad una colonna che sembrava essere
stata messa lì a bella posta proprio per lui.
E Dohko, più si strusciava, più si spogliava
sulle note
di una canzone che avrebbe spaccato i timpani anche ad un sordo.
Sion si domandò a quel punto che diavolo di scuola di mambo
fosse mai quella che frequentava l' amico.
"Sarà il suo numero per lo spettacolo di fine anno", risolse
infine.
Quando Dohko fu troppo stanco per perseverare nella sua opera di
seduzione, chiese affannato:- E allora?
-E allora- sembrò riflettere Sion- io Dohko sarò
sincero...non ci capisco molto di danza ma credo che il tuo numero non
sia brutto...solo forse...non adatto a una serata per famiglie, ecco-
In quel momento la mascella di Dohko raggiunse il pavimento mentre il
saint si domandava per l' ennesima volta se Sion era stupido e lo stava
semplicemente prendendo in giro. Sconsolato prese i suoi vestiti e si
avviò verso la porta.
-Aspetta- lo fermò l' ex sacerdote.
Una piccola speranza illuminò il cuore del cavaliere di
Libra.-Si?- chiese girandosi con occhi luminosi
-Dohko io ho preso una decisione.- intenso momento di silenzio
per creare suspance- vorrei fermarmi se per te va bene.
Dohko questa volta tirò in aria i vestiti bofonchiando
qualcosa
che Sion non sepe bene se interpretare come un sì o un
va a quel paese detto però con toni ben più
variopinti.
Altrove in un punto imprecisato dell' oceano ad un' ora imprecisata di
un giorno sconosciuto dodici gold saints e quattro fanciulle (Consuelo
& Co.) si rallegravano, benchè stanchi e affamati,
poichè la tempesta che per ben quattro giorni li aveva
sballottati qua e là si era finalmente placata lasciando il
posto a un mare calmo e a un sole caldissimo.
-Mi stò squagliando- si lamentò Camus
-NO! Cam ti salvo io!- si offrì Milo immergendo
completamente la testa del compagno in acqua
-Ma mi vuoi ammazzare!- sbottò il rosso quando fu salvo
-Mmmm-fece Aldebaran- credo di non sentirmi bene.
E giù a riversare i resti delle ultime torte che aveva
mangiato in mare.
-Al ma...insomma...posso capire il mal di mare se siamo sbattuti a
destra e a manca come palline da ping-pong...ma così
è
assurdo. Non c' è un alito di vento- notò Kanon
-Mmmm...abitudine- fu la laconica risposta
Intanto il leone d' oro dava fondo a tutta la sua riserva di lacrime.
:- Non vedrò...sigh...sob...Mariiiiinnnn
-Chico non disperare- tentò di consolarlo Aldonsa, degna
sorella
di Consuelo strusciandoglisi addosso.- Ci pensò io a
rallegrarti...sono certa di essere più
carina di una tizia tutta muscoli-
"Ahi", pensò Aiolos, "non doveva dire una cosa del genere,
nono"
Infatti il volto del custode della quinta casa divenne più
nero
della surplice di uno specter:- Che...hai...detto? LA MIA MARIN E'
BELLISSIMA E DOLCISSIMA E TU....E TU....E TU SEI UN IPPOPOTAMO...ECCO!
GRRRR- ringhiò per rendere chiare le cose alla ragazza che
scoppiando in lacrime gli diede del bruto rifugiandosi presso di Saga.
-Mi dispiace signorina sono felicemente impegnato- sorrise gentilmente
quello spostandosi accanto a Mu
-E con chi?- chiese il giovane curioso
-Mu...scherzi vero?- domandò Saga
-Affatto
-Uff...sei un caso disperato. Dormi.
-Saga...-gli sussurrò Kanon all' orecchio colto da un
forte dubbio- ma Mu lo sa che siete fidanzati?
-Non ancora- rispose il giovane- e non ufficialmente almeno. Una volta
scovato Sion gli chiderò formalmente il permesso di uscire
con
la pecorella.- terminò soddisfatto
-Ah- fu la risposta scettica- auguri.
Intanto Aiolia continuava a piangere, Aldebaran a vomitare e Shura
tentava di scollarsi Consuelo che sembrava essersi attaccata al suo
braccio (sotto lo sguardo assassino di Shaka) mentre Aphrodite tentava
di
convincere ( meglio dire costringere con delle rose avvelenate) Death a
chiedere
perdono ad Eolo.
-No! Neanche se mi pagassero.- fu la veemente e risoluta risposta di
Cancer
-Non ti preoccupare non c' è pericolo- fece Camus stanco
-Cos' è pinguino...ci diamo al cabaret?
-No è una semplice e amara constatazione della
realtà dei fatti
-Ora basta! Gold Saints di Atena voi siete una tragedia. State
insozzando i miei mari con il vostro vomito (sguardi puntati addosso ad
Aldebaran) e inoltre state turbando il nostro quieto silenzio con le
vostre ciarle e i vostri piagnistei.
-Julian???- dissero a un certo punto i gold
-Me lo ricordavo più piccolo...cioè
più basso- notò Kanon
-Sono costretto a presentarmi a voi in versione extralarge, ovvero
grosso quanto il Poseidone del cartone animato di Pollon, per attuare
la mia divina decisione.
-E cioè?- fu l' innocente domanda corale appena sussurrata.
Sull' angelico viso di Julian comparve un ghigno molto molto
inquietante seguito da un potente calcio alla zattera dei gold:- E non
fatevi più rivedere, razza di piantagrane ambulanti!!!
La zattera dei goldini dopo un lungo viaggio sfrecciando per l' azzurro
del cielo e investendo nel corso del suo cammino nell' oridine: Apollo,
Ermes,
Iride ed Eolo, che il santo di Cancer salutò con l' alzata
del
dito medio e un "ben ti stà", giunse con uno splash ai piedi
della propria nava da crociera.
Finalmente i goldini erano in salvo...forse.
Dopo essersi sistemati e rilassati, Shaka, in abiti ancora
più
stretti dei precedenti e pure borchiati questa volta,
domandò a Cancer come mai a Las Vegas lo cercasse.
Gli occhi di Death Mask si spalancarono enormemente. Ora ricordava.
-Vieni con me!- gridò trascinandoselo dietro per un braccio
-Sono stanco. Non ce la faccio più. Ciao ciao Buddha- diceva
Shaka inascoltato sull' orlo di una crisi di nervi
-Vestiti da Maria Carmela, veloce-
-Perchè?
-Perchè sì- fu la risposta esauriente e non
appena il
cavaliere vide la sua cara mammina arrivare in buona compagnia dovette
necessariamente spingere Shaka all' inteno della cabina. Una qualsiasi.
- Angelo mio guarda chi ti ho portato? Te la ricordi Robertina, la
figlia del dottor Marino? Te ne avevo parlato per telefono.
- E chi se la scorda più'?
"...un obbrobrio del genere, un pugno
in faccia alla bellezza. Aphrodite sverrebbe...tsè"
continuò il
cavaliere nella sua mente.
-Nonno Angelo l' ha fatta venire dalla Sicilia- disse sorridente mamma
Carmela
-Perchè?- fu la domanda sincera
-Ehm...vedi, vedi...Maria Carmela non gli fa tanta simpatia...e tu lo
sai come è il nonno...
"un gran bastardo", pensò Death
-Dice che non è una ragazza fedele- sussurrò
tappando le
orecchie a Robertina che sorrideva ebete mostrando il suo apparecchio
trendy.
Intanto dall' altro lato della parete...
-Sha-Shaka? Che ci fai qui?- domandò Shura seduto sul letto
-Shura...io ero convinto che la tua stanza fosse nell' altro corridoio-
fu invece la risposta dell' altro
-Infatti. Questa era di Milo prima che si trasferisse nella cabina di
Camus.
-Ah- fece l' altro gold sedendosi accanto a lui.
Poi (ovviamente considerando quanto questi due siano loquaci)
calò il silenzio
-Non mi hai detto come mai sei qui- riprese il cavaliere di capricorn
con voce gentile
-Tutta colpa di Death Mask- sospirò il saint- e tu?
-Scappavo.
-???
-Da Consuelo. Non credo di essere all' altezza dei suoi appetiti.
-Capisco- rispose tristemente il cavaliere della vergine
-E' la fine del mondo!-li avvisò Cancer facendo il suo
ingresso rumoroso
-E io che pensavo fosse nel 2012-
-Scherza, scherza Shura ma è la fine. Aphrodite mi ammazza.
Mi ammazza sul serio questa volta-
-Che hai combinato?- si informò Capricorn abituato alle
scaramucce tra i due.
-Io niente...però...quel testardo di mio nonno ha deciso: o
mi
sposo Robertina o quando lui si deciderà ad andare all'
altro
mondo (mai troppo presto) mi lascerà senza un soldo.
-Hai l' altro nonno- lo confortò Shaka
-Si sono coalizzati- singhiozzò il giovane
Per almeno due giorni i pensieri del cavaliere del quarto tempio
assunsero la forma di una scelta dolorosa: Aphrodite-
eredità,
Aphrodite- eredità, Aphrodite- eredità...
Il problema vero fu quando il saint dei pesci lo venne a sapere:-Ah! E
ci pensi pure! Tu non mi ami!!!- gli urò prima di cercare di
infilzarlo con le sue rose.
Serata di ballo in maschera sulla nave per festeggiare il carnevale (in
ritardo):
Saga e Kanon si travestirono da Cip e Ciop guardandosi intorno alla
ricerca di noccioline.
Milo e Camus si travestirono da vampiri e Milo passò tutta
la sera a mordere il collo di Camus in allegria.
Aldebaran si mascherò da fiorellino e si buttò
sul buffet.
Mu scelse l' abito da prete e quando Saga lo vide si mise a piangere.
Aiolia si travestì da tigre non trovando un abito da leone.
Ciò fece aumentare il suo umore nero cosicchè
ringhiò per quasi tutta la sera...o se preferite
miagolò, tanto con lui è uguale (quasi).
Death Mask impersonava il padrino con tanto di rosa velenosa all'
occhiello insieme a Shura al cui braccio stava Consuelo (s)vestita da
velina.
Aphrodite si era vestito da torero...sì Aphrodite...non
Shura...Aphrodite.
Shaka da cantante rock con pantaloni in pelle nerissimi, borchie e
gilet nero con il suo bel visino di norma angelico e pulito
appesantito da un trucco piuttosto scuro. Il consiglio ovviamente fu di
Aphrodite...ovviamente.
Aiolos era indeciso se vestirsi da angelo o gladiatore...alla fine
optò per
la seconda soluzione, essendosi rotto le palle di fare la parte del
bravo ragazzo
che salva poppanti indifese.
Mentre il ragazzo sedeva al bar
sorseggiando annoiato un bicchiere di rum e pera, non poteva fare a
meno di domandarsi perchè lui fosse l' unico disgraziato a
non
avere uno straccio di vita amorosa. Insomma, più o meno
tutti
erano accoppiati o quasi o almeno disperati per le loro pene amorose,
persino Aldebaran quando era al tempio ci provava con la tizia dei
fiori seguendo i consigli ora di Milo ora di Aiolia...e forse per
questo ancora non aveva raggiunto alcun risultato. Insomma tutti
avevano qualcuno a cui regalare il proprio cuoricino dorato...
-Mi scusi signore- una vocina timida, graziosa e femminile interruppe
il flusso dei suoi pensieri- posso sedermi vicino a lei?
-Sì prego- rispose Aiolos sfoderando il suo sorriso
più luminoso. -Aaaah- urlò poi
-Uh- si rattristò la ragazza al suo fianco- sono bruttina,
me lo dicono tutti
-N-no...no- disse con più convinzione "forse giusto un
pochino"
-E' gentile, ma non c' è bisogno di mentire. Ormai ci sono
abituata-
Aiolos analizzò un momentino la figura al suo fianco:
Piccola,
magra, piatta, capelli castani, apparecchio, occhiali super spessi ed
era mascherata da angelo.
-Posso?- domandò il ragazzo indicando i suoi occhiali. La
giovane annuì e quando il giovane li tolse
notò che
essi nascondevano due bellissimi occhi verdi. La osservò per
qualche minuto e poi disse:- Non è bello ciò che
è
bello ma è bello ciò che piace. Mai sentito dire?
-Io non piaccio a nessuno- pigolò la giovane
-A me si- sorrise il ragazzo- come ti chiami?
-Robertina- sorrise contenta la fanciulla
-Piacere Aiolos
Aphrodite era seduto crucciato su di una sedia da quando era
incominciata la festa percependo su di sè ogni tanto lo
sguardo
vigile di Death Mask ancora perso nei suoi truci pensieri. Accanto al
saint dei pesci sedeva quello di Virgo che assassino fissava Shura
ballare con quella Consuelo.
-Che poi chi è?- sbottò a un certo punto
-E' la figlia del suo barbiere a Siviglia nonchè amico dei
genitori di Shura- gli rispose Aphrodite
-Oh insomma Shaka! Se Shura ti piace...e ti piace...vai e prendi il
posto di quella baltracca!- lo incitò dopo qualche minuto.
-No, no, no, no, no- si rifiutò categorico- che figura ci
farei?
-Tsè...altro che illuminato. Sei proprio cieco Shaka-
affermò Aphrodite mentre vedeva Death Mask in pericoloso
avvicinamento, battagliero e risoluto.
Aveva scelto, pensò spaventato il saint dei pesci.
Death era ora di fronte a lui.-Andiamo zucchero- disse semplicemente
porgendogli la mano che lui accettò volentieri
-Dimmelo adesso e non farmi aspettare ancora- disse fiero Aphrodite
mentre attraversavano la sala
-E che ti devo dire?- chiese stupito il saint
-Smettila! Lo so che hai scelto i tuoi amati soldoni. Portateli nella
tomba!
Death Mask si fermò a fissarlo un momento sorridendo
malizioso, poi avvicinandolo a sè lo baciò sotto
gli
sguardi attenti di ospiti, amici e soprattuto famigliari.
-Preferisco una buona scopata- ghignò cattivo
Portandolo poi davanti alla famiglia annunciò:- Lui
è Aphrodite e Robertina non me la sposo.
Nonno Angelo e nonno Peppe sgranarono gli occhi, poi il primo
scoppiò in una risata fragorosa: -Ahahahaha...hai palle
nipote.Bravo!
-Ehm...e questo che vuol dire?- chiese il ragazzo assottigliando lo
sguardo curioso
-Vuol dire che hai palle-ripetè semplicemente
-Questo l' ho capito!
-Fammi finire!- si impose il nonno- Hai gli attributi...al contrario di
molti altri dei miei nipoti presenti. La roba e il titolo di
capofamiglia sono tuoi...quando schiatto...ossia non tanto presto,
questo ficcatelo bene in testa.
E se nonno Angelo si era convinto, nonno Peppe rimaneva in un silenzio
che di buono prometteva ben poco:- E' siciliana?- chiese cocciuto
-Ma l' ha capito che è maschio?- chiese Milo a Camus che
insieme agli altri saint si godeva la scena
-Temo che nonno Peppe sia un poco ceco- fu la supposizione di Camus
E Aphrodite che stupido non era e che aveva capito anche lui qualcosa
del nonno rispose: -Siciliana sugno (=siciliana sono).
-Mh. Tutto a posto allora- fu la risposta soddisfatta del nonno.
E mentre le danze riprendevano, tutti i gold partecipavano a quel
tripudio di balli e di musica, persino Camus ballava sul posto accanto
a un Milo scatenatissimo e Mu dondolava la testa vicino a Saga tutto
contento e sorridente.
Intanto Aphrodite trascinava in folli danze Death e Shaka e sculettando
in direzione di Consuelo la spostava lontano da Shura a colpi di
fondoschiena
mettendo al suo posto Shaka che iniziò a ballare impacciato
con
Shura ora decisamente più allegro.
"O la va o la spacca" si disse Virgo
-Shura, vieni fuori a parlare?- urlò sovrastando la musica
-Sììì-rispose l' altro
Arrivati sul ponte, nel silenzio della sera Shaka potè
dichiararsi.
-Shura tu mi piaci tanto- disse alla velocità della luce
-Io...ecco...- balbettò il gold- io...ok- rispose infine
-Shura scusa ma che vuol dire ok?- domandò impiccione Milo
fattosi avanti con gli altri gold
-E voi che ci fate qui?!- ululò Shaka facendo tre passi
indietro
-Eravamo nascosti nella piscina vuota- rispose Mu- ma qualcuno deve
avere aperto l' acqua
-E perciò siamo dovuti usicre allo scoperto-
continuò Saga con noncuranza facendo spallucce.
-Eravamo curiosi. Volevamo ascoltare- disse Kanon non trovandoci nulla
di male
-E allora Shura che rispondi?- si mise in mezzo anche Camus
con
somma soddisfazione di Milo per i progressi in materia di spionaggio e
pettegolezzo compiuti dal suo pinguino adorato.
-Io....sì....io...Shaka...tu...- rendendosi conto di non
riuscire ad articolare un pensiero degno di questo nome Shura
ordinò: - giratevi tutti- e quando ciò fu fatto,
stranamente senza problemi o calamità di sorta, si
avvicinò quatto quatto a Shaka donandogli un bacio a fior di
labbra:- Mi piaci anche tu- sussurrò
-Ve lo avevo detto che si sarebbero messi insieme- parlò Milo
-Ma che....caz...?- si chiese Shura nel vedere i compagni che li
fissavano con bibite e popcorn in mano
-Pensavi che saremmo rimasti girati per davvero? Illuso!-
bofonchiò Cancer agguantando un' altra manciata di popcorn.
-Se vi siete messi insieme voi due...allora...allora c' è
speranza anche per me- si rallegrò Aiolia- Marin...presto
tornerò!- urlò contento rivolto al cielo stellato.
"Illuso" pensò Death Mask
ANGOLO AUTRICE: Signore mie...e signori?...ci avvviamo alla fine di
questa storia. *I gold festeggiano*.
Come finirà? Sion tornerà al grande tempio? I
gold
decideranno per una definitiva migrazione di massa? O ancora Mu
dovrà rassegnarsi al ruolo di grande sacerdote? E Dohko...ce
la
farà con Sion? Mistero.
Vorrei solo dire (ci tengo non so perchè) che di norma come
coppia preferisco la Mu/Shaka...e continuerò a preferirla
rispetto a Mu/Saga per dire...però...insomma....per adesso
sono in vena di sperimentazioni tutto qui. Uff...l' ho detto.
*I gold stappano champagne.Tappo finisce in testa ad Haru. Haru sviene*
Saluti, e alla prossima puntata^^ nd Mu
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Capitolo 16 *** cap. 16 ***
c.
Grande
Tempio di Atene, in un giorno
imprecisato di un mese sconosciuto perchè l' autrice ha
perso il
conto. Se volete sapere l' ora guardate l' orologio.
Sion e Dohko arrivano ai piedi delle dodici case.
-Non percepisco alcun cosmo- sussurrò Dohko estremamente
preoccupato- nè amico ma neppure ostile.
-Forse....-si preparò a ipotizzare Sion- si nascondono per
farci una festa a sorpresa
Dohko sospirò pesantemente:- Non dovevi mangiare tutto
quello
zucchero filato...deve averti intasato il cervello.
-Senti- sbottò l' altro- era gratis. Quando mai si rifiuta
un' occasione di mangiare a sbafo!
-Sì, sì...ma tu ne hai mangiato decisamente
troppo.
Quando ti è salito su per il naso non è stata una
scena
piacevole.- ricordò il saint di Libra che in quel momento
aveva
pensato di doversi dichiarare nei campi Elisi.
Alla sagra della Ciccia in allegria che si teneva ogni anno a Rodorio
infatti molte bancarelle offrivano degli assaggi gratuiti...assaggi per
l' appunto, peccato l' ex ariete d' oro aveva una cognizione della
quantità leggermente distorta. Al quarto batuffolone di
zucchero
filato, aveva immerso completamente la bocca nella bianca leccornia per
addentarne una
considerevole quantità per poi ritrovarsi completamente
sporco
ovviamente. Già Dohko pensava di pulirgli la faccia a suon
di
leccate sensualissime tanto Sion non avrebbe capito niente lo stesso,
peccato che a un certo punto il detto gold, proprio mentre era ancora
una volta a
pochissimi centimetri dal suo zucchero, stesse per starnutire
improvvisamente, allora portando indietro il viso e respirando
profondamente, aspirò così forte da
portare nella
sua narice destra un filo di zucchero filato, ma tanto eh!
Lo zucchero non smetteva più di salire e Sion era diventato
paonazzo in viso e stava per scoppiare a piangere mentre Dohko urlava a
gran voce:- Un medico, un medico. Mi serve un medico!
-Io. Io sono un medico.- una donna grande e grossa si fece largo tra la
folla. A ben vedre, notò Dohko, quell' armadio sembrava
più un uomo. Ah ecco, ben presto scoprì che era
un travestito di nome Pamela.
"Atena aiutaci tu", sospirò Dohko ora inginocchiato accanto
a Sion prendendogli la mano stretta tra le sue.
Pamela aveva iniziato una respirazione bocca a bocca per prima cosa.
-Ohè...staccati da lì!- berciò Dohko
-Sono un medico! Mi faccia svolgere il mio lavoro!-si voltò
la
dottoressa verso di lui- ma che bel ragazzone- sussurrò poi
nuovamente rivolta a Sion
-Aaaaaah...ti ho sentito! Ti ho sentito! Pussa via...- la spinse in
malo modo- faccio io!
E così Dohko si preparava a salvare la vita a Sion come un
grande eroe.
"Oh dei, gli stò dando il primo bacio. Il mio primo bacio a
Sion!!! Mi viene da piangere...che momento romantico" rifletteva
Dohko:- Sion io...io...io...ti...am...ti amo!- gridò
chiudendo
gli occhi mentre l' ariete d' oro si alzava in piedi e ringraziava la
dottoressa Pamela:- è stata gentilissima. Le devo la vita.
-E una cena magari- ammiccò lei (o lui)
-Ma certo! Mi sembra il minimo
Dohko era a terra esattamente nel punto in cui era convinto fosse
sdraiato Sion. C' era qualcosa che non andava, concluse. Parlando a
cena con Pamela (che si era seduta tra lui e Sion) aveva scoperto che
mentre lui faceva il suo monologo interiore, la dottoressa con una
pinzatta estraeva un lungo filo di zucchero dal naso di Sion.
-Sono il cavaliere più sfortunato della terra-
sospirò Dohko ripensando a quei terribili momenti.
-Che ne pensi? Andiamo?- gli domandò Sion aggrottando le
sopracciglia e pronto a dare battaglia.
-Uff...sì...anche se io non capisco proprio come mai sei
voluto
ritornare qui- disse Libra mentre attraversavano la casa dell' ariete
stranamente vuota.
-Io infatti non volevo tornare qui, ti
ricordo che volevo stare a Rodorio- precisò Sion
-Non è che Rodorio sia così tanto lontano dal
tempio sai- gli fece notare l' altro
-Uffaaa...mi mancavano i pargoli.
-I che?!
-Mu e Kiki. Mi sono reso conto che sono troppo piccoli per stare da
soli, qualcuno deve pur vegliare su di loro...e come dici tu Rodorio
è a due passi. Sai, avevo pensato di acquistare un villetta
a
tre piani così quando sarebbero stati grandi e si sarebbero
sposati con le brave signorine che io avrei scelto per loro avremmo
potuto vivere tutti insieme.- confessò alla fine sorridendo
ebete e lasciando Dohko decisamente sconvolto.
-Piccoli? Non possono stare da soli? Ma se lo sono stati fino ad ora! E
mi pare che se la siano anche cavata!- fece notare piuttosto alterato
-Sì ma io adesso sono qui e gli renderò le cose
molto più semplici!- fece Sion rispondendo con lo
stesso tono
-Più difficili vorrai dire. Mu ha vent' anni. Venti! Non
due...V-E-N-T-I e tu lo tratti come un poppante...e poi cos'
è
questa storia del matrimonio? Con due signorine...e perchè
non
signorini?- urlò Dohko
-Nipotini.- fu la cristallina affermazione di Sion mentre incrociava le
braccia
-Quindi se non sarebbe stato per il problema con la pensione saremmo
ancora a Rodorio a vagliare mogli?- chiese il saint di Libra sospirando
sconsolato
-Più o meno. Avevo intenzione di fare venire le candidate
dal Jamir.
Dovete sapere cari lettori e care lettrici che dopo aver fatto sei ore
di fila alla posta a spettegolare con le nonnine del luogo e aver
imparato a fare la calza (infatti il club di lana e cucito aveva la sua
sede alla posta, mettendosi a sferruzzare durante l' attesa), l'
impiegata allo sportello non aveva voluto credere che Sion fosse un
pensionato nonostante il libretto alla mano, dicendo che voleva
truffarlo.
-Solo perchè sono giovane e bello vengo discriminato!- le
inveì contro- lei non sa chi sono io!
-Un truffatore caro signor mio, ecco chi è lei e se non se
ne va immediatemente chiamo la sicurezza
-Io mi avvio allegramente per i tre secoli, befana!
-Befana a chi?! Pure folle ora.
La morale della favola: Degli infermieri portarono via Sion credendo
che fosse scappato dall' ospedale e Dohko devette sbrigare pratiche
inteminabili e garantire per lui in modo da tirarlo fuori.
Sion non si arrese neppure uscito fuori dall' ospedale:- Trasformati in
una prugna viola- disse a Dohko mentre si avviavano nuovamente alle
poste.
-Quando mai sono stato un trasformista?- domandò l' altro
non capendo
-Atena ti ha fatto dono della metaqualcosa no? Usiamola...diventa
vecchio.
Sospirando Dohko fece ciò che gli era stato richiesto
pensando
che quando si trattava di soldi, cibo e discepoli, Sion diventava
incontenibile, un' altra persona proprio, un po' come dottor Jekyll e
mister Hide.
Dohko non fu visto nè dalla vecchiette che lo scavalcavano
salendogli sopra, nè dall' impiegata che chiuse lo sportello
quando fu il suo turno. Si ritrovò invece ingessato per
qualche tempo in balia dei massaggi di un ex lottatrice di sumo amica
di Sion.
Arrivati finalmente al tredicesimo tempio, trovarono tutta la stanza
immersa nella più totale oscurità.
-Ma che succede qui insomma?!- sbottò Dohko cercando l'
interrutorre
-Bho...avranno tagliato la luce- considerò il compagno
-Cos' è? Fai lo spiritoso oggi?
Accesa finalmente la luce i due videro un sacco di gente urlare:-
SORPRESA!
-Te lo avevo detto io- disse Sion all' amico
-Finalmente avete deciso di tornare! Non sapete quanto tempo sono
rimasta chiusa in bagno prima che i bronzini mi venissero a salvare!-
andò loro incontro Saori gettandogli le braccia al collo
-Dov' è Mu?- domandò Sion scrollandosela di dosso
-Dove sono i gold vorrai dire-lo corresse Dohko
-Sì, quelli- acconsenti l' ex sacerdote
-Sono partiti a cercarvi in lungo e largo per il globo. E' da un' po'
che non ho loro notizie...più o meno da quando gli ho
tagliato i
viveri- rispose Saori/Atena
-Tu cosa?!- sbottò Sion- Bella riconoscenza davvero!
-Stavano dilapidando un patrimonio- si difese Saori- e poi come lo
mandiamo avanti il grande tempio?
-Vorrai dire: e poi come faccio a viaggiare in jet di lusso!-
berciò Sion- povero il mio Mu, al freddo e al gelo in
qualche
capanna con la sola compagnia di un bue e di un
asinello.
-Sion...temo che tu stia facendo confusione. E poi ci sono gli altri
gold con lui- lo consoloò Dohko domandandosi quando avrebbe
fatto la sua comparsa il cavaliere al posto del padre iper-protettivo e
con la sindrome paperoniana quale era diventato Sion
-Ok, ok, ok...non ti arrabbiare...e ti prego...dimmi che tornerai ad
essere il sacerdote del tempio! Da quando anche Mu è andato
via
le finanze vanno a rotoli, i soldati sono diventati dei mollaccioni, i
bronze si sono messi a presidiare le case che credono gli competano
perchè sono del loro segno...-cercò di quietarlo
Saori.
-Che cosa? Che cosa? Che cosa? Questa è appropriazione
indebita bella e buona!- si infervorò Sion
-Guarda che non c' è nessuno dell' ariete. La casa di Mu e
Kiki
è salva- lo riportò con i piedi per terra Dohko
-Chissene, dobbiamo tenere alta la bandiera dei gold saints!
-Giusto! Hai ragione! Buttiamo fuori la spazzatura!.....tranne Shyriu.
-Sì! E Sion tornerai ad essere il sacerdote- si
unì Saori a quel clima di rinnovata euforia
-Alt...prima dobbiamo mettere in chiaro alcune cose. Ti farò
avere un contrattino da firmare- trattò Sion
-E va bene. Firmerò tutto, tutto! Ma ritornaaaaaaa-
capitolò velocemente Atena
Nel frattempo, mentre al tempio venivano sbrigate tutte le
formalità per il rientro di Sion e dei cavalieri,
i gold vagavano
ancora in giro per il mondo sui più disparati e disperati
mezzi
di fortuna: zattere, mongolfiere, canotti, aerei risalenti alla seconda
guerra mondiale...e da qualche giorno vagavano anche senza meta
poichè si era scaricata la batteria del cellulare e non
potevano neppure ricaricarla, infatti qualcuno al porto aveva
provveduto a rubare loro i
bagagli.
-Qui gatta ci cova- fece Aiolos mentre viaggiavano su un treno
sfasciato insieme a delle mucche che dovevano andare a un concorso di
bellezza
-Effettivamente è strano che abbiano rubato proprio i nostri
bagagli e non quelli di uno solo ma di tutti- confermò Milo
-A me al porto era sembrato di vedere Sorrento...ma potrei essermi
sbagliato- fece presente Kanon
-Magari i mariners si saranno voluti vendicare per l' umiliante
sconfitta subita- suppose Shaka accoccolato accanto al novello amore.
-Torniamo al tempioooo!- pregò Aphrodite- non ce la faccio
più. Io sono il saint più bello, devo prendermi
cura di
me. Io sono abituato alle raffinatezze e non a stare assieme a delle
muccheeeee. Muuuuuu, ti prego teletrasportati al tempio e facci venire
a prendere- piagnucolava battendo i pugni a terra.
-Ma non hai proprio onore!- affermò Milo- e poi che hai
contro
Clarabella e le sue amiche?- domandò accarezzando la citata
mucca.
-Chi se ne frega dell' onore! Ce lo siamo giocati il giorno in cui
abbiamo intrapreso questo viaggio della disperazione!- rispose il saint
dei pesci
-Questo è vero...però
non lo sa nessuno- disse Saga con un' aria che intimava di
non fare mai parola di quanto era loro accaduto con anima viva.
Dopo un' ultima settimana trascorsa a vagare per le strade del Tibet
sempre alla ricerca di Sion e Dohko, finalmente i due saint comparvero
di fronte ai ragazzi.
-Come sono luminosi- disse Aiolia a bocca aperta
-Che visione celestiale- rincarò Aldebaran
-Sembrano due angeli- terminò Milo
-Sono solo i raggi del sole alle loro spalle- disse Camus impassibile
rovinando loro la magia dello spettacolo che gli si presentava sotto
agli occhi.
-Pinguino insensibile- sbuffò il leone d' oro
-Maestro!- esultò il gold dell' ariete
-Mu- gli fece eco l' altro
I due corsero l' uno verso l' altro sorridenti per abbracciarsi alla
luce del tramonto come nei più bei film ad alto contenuto di
zuccheri.
Correva Sion chiamando il nome dell' allievo.
Correva Mu chiamando il suo maestro.
Si mise in mezzo Saga interrompendo l' idillio.
-E allora ci riportate indietro?- chiese leggermente infastidito
voltandosi verso uno stralunato Sion
-Spostati Gemini...o interverrò con la forza. E' il
sacerdote del tempio che te lo ordina- fece solenne l' uomo
-Non posso- si rifiutò il gold della terza casa
assottigliando lo sguardo
-Ma sei scemo! Non puoi impedire a un maestro di riabbracciare il suo
allievo prediletto!
-Posso e lo farò- si impuntò il ragazzo-
Tsè...potevate farvi vedere prima. Vi abbiamo cercato per
mezzo
mondo!
-Io faccio quel che mi pare, subordinato!- affermò Sion con
vigore mentre l' intervento di Mu scongiurava un lunghisismo scontro.
-Aehm...andiamo a casa?- Semplici parole ma dette dalla persona giusta
con il tono giusto e con occhi brillantinosi al punto giusto.
Al grande tempio tutto sembrava essere ritornato alla
normalità. Ogni gold aveva ripreso possesso della propria
dimora,
Sion era di nuovo il Grande Sacerdote, si stava fecendo costruire una
villa di tre piani a Rodorio, esaminava le candidate a future mogli dei
due pargoli, aveva preteso delle belle segretarie che lo aiutassero nel
suo lavoro e per finire una stanza tutta lillà
affinchè
Mu e Kiki nel fine settimana potessero alloggiare al grande tempio.
Camus si era di nuovo rinchiuso in camera per fuggire al
periodo
dell' accoppiamento, Aphrodite aveva ripreso la cura di sè
allietando il tempio insieme a Death Mask con le loro liti furiose e
con le altrettanto rumorose riappacificazioni, Aldebaran e Aiolia
cercavano di organizzare un' uscita a quattro con Marin e la ragazza
dei fiori, di nome Flo questa (evviva la fantasia), senza grandi
risultati, Aiolos faceva la spola tra la Gracia e la Sicilia avendo
iniziato a frequentare Robertina, Kanon aveva ripreso a
disertare il
Grande Tempio per l' Inghilterra e conseguentemente ad attentare alla
dimora del compagno, Shaka e Shura si comportavano come due novelli
piccioncini tutti coccole e moine (inguardabili), Dohko perseverava nei
suoi tentativi di seduzione e Saga e Mu...orbene, il saint di Gemini un
bel dì si era recato nelle stanze del Grande Sacerdote per
conferire di un fatto assai delicato. Appena entrato si
inginocchiò, salutò , sollevò la
zazzera bionda e
disse:- Sion, ti chiedo ufficialmente di potere frequentare Mu.
La risposta ottenuta dopo un quarto d' ora buono di silenzio fu la
seguente:- Puoi
scusarmi un secondo?- il sacerdote iniziò a trafficare con
un
baule da cui trasse svariati oggetti, qualcuno dei quali, come una
chitarra elettrica ad esempio, finì in testa a Saga.
Finalmente vittorioso
gioì:- L' ho trovato!- si voltò e
puntò a Saga il
compagno di mille battaglie, Terminetor, lo spingardino a sale grosso.
-
E stai lontano da Mu!- intimò inseguendolo lungo tutte le
scale
del tempio.
"Quel vecchio pervertito. Tsè...ma che crede? Mu ha solo
vent'
anni", pensava il Grande Sacerdote mentre si domandava
perchè
Dohko gli stesse facendo premurosamente un massaggio per tutta la
schiena. Poi capì.
Finalmente Sion capì, o meglio si ricordò della
dichiarazione dell' amico e la collegò ai suoi innumerevoli
e
strani comportamenti. Dohko era innamorato di lui. Sorridendo si
voltò verso il compagno d' armi e lo trascinò
davanti a
sè regalandolgli un bacio che fece arrossire l' altro che
finalmente potè dire di aver dato il suo primo bacio a
Sion...anzi di averlo ricevuto.
Un urlo si levò quel giorno dall' undicesimo tempio e non
certo
perchè il saint dell' Aquario aveva aperto nuovamente le
porte
del talamo al compagno, no, i motivi erano ben altri.
-Camus, che ti succede?!- domandò Milo vedendo il ragazzo
fissare stordito un libro che gli porse
"Il Milione", lesse Milo sulla copertina per poi leggere sottotitolato
"di modi per arricchirsi, sposare una dea e conoscere i suoi parenti"
-Che...vuol dire...?- chiese non certo di volere conoscere la risposta
-Forse...e dico forse....abbiamo alterato leggermente il passato-
rispose Camus.- e guarda qui, è una cronaca contemporanea
agli
ultimi anni di Gengis Khan. Dice che la corona del condottiero
è
stata rubata.-
ANNUNCI E SALUTI: E' finita. La storia è finita.
Spero vi sia piaciuto come capitolo finale...(ditemelo se è
stato una schifezza) potevano i gold andare nel
passato e non combinare danni? Il finale
è decisamente
aperto, a dir la verità sono stata molto indecisa se mettere
l'
ultima parte infatti vi avevo parlato di una serie che per il momento
non so ancora se scrivere o meno, e non certo per mancanza di idee, per
quanto riguarda il tempo, quello potrei anche riuscire a trovarlo come
ho fatto fino ad ora del resto, il fatto è che ho deciso di
dedicarmi ad una sola storia che ho postato di recente in questo
fandoma, "Un puzzle da cinquecento pezzi", per confrontami con un nuovo
genere, non so se finita questa ff tornerò a scrivere o mi
prenderò una pausa infatti in quest' ultimo periodo sento
che le
mie storie mancano decisamente di qualcosa e sono alla ricerca del
pezzo mancante che spero di trovare con la nuova ff su cui
punterò decisamente. Tengo molto a Di pensionamenti e non
pensavo di essere in grado di scrivere una cosa così folle e
a
quanto pare divertente è per questo motivo che ho messo
questo
finale, per lasciare una porta aperta che mi dica di tornare qua.
Ora vorrei ringraziare prime tra tutte le persone che mi hanno dato il
loro sostegno e hanno perso un momento per farsi due risate con me.
Grazie a Makochan e alle sue folli recensioni, a Diana924 che ha fatto
un ottimo lavoro di regia. Invaderai il mercato me lo sento, a
Pilatigirls (ci vediamo nella tua di storia), a San il Distuttore (hai
visto? Milo e Cam terminano la storia), ad Ai91...ti prego dimmi che
vuoi bene a Mu. Ringrazio anche Fleur92 e Violet Nearina..
Grazie anche a chi ha messo la storia tra le
preferite/ricordate/seguite.
Spero di non aver dimenticato nessuno e se così
è stato
mi scuso già da ora e provvederò a rimediare. Oh,
ma vedo
che i gold piangono! Siete tristi vero?
No piangiamo di felicità nd Saga
Stappiamo lo chamapagne nd Milo
I gold fanno il trenino e festeggiano la fine della storia e
conseguentemente delle loro disgrazie. Haru ha deciso di unirsi a
quegli ingrati. Un abbraccio a tutti.
Haru.
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