Dovunque tu andrai

di ginevra12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap. 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** cap. 1 ***


A Victoria Malfoy s’illuminarono gli occhi quando vide il padre seduto sulla sua scrivania intento a leggere qualcosa di sicuramente noioso.....scartoffie le chiamava la madre arricciando sempre il naso e la bambina urlande e sorridente si precipitò tra le braccia del padre che si tolse gli occhiali e l’abbracciò: -Ehi piccola....- lei era l’unica persona che poteva interrompere Draco Malfoy senza che lui le infligesse un Cruciatus e la bambina lo sapeva bene. - Papi, mi sei mancato tanto!- lui sorrise e lei continuò: - mi hai portato qualcosa dalla Francia?- lo guardò con aria supplichevole. - Si, guarda la in quell’angolo- Lei scese dalle ginocchia del padre e si diresse verso un paccetto tutto infiocchettato e lo aprì. - Che bello Papi....è meraviglioso, lo metterò al matrimonio dello Zio Ron!- Aveva in mano uno dei più costosi vestiti della boutique di Madame Balzac di Parigi che solo poche persone potevano permettersi. Draco Malfoy era un uomo di potere nel mondo della magia senza dubbio e si era conquistato la simpatia della gente sposando Ginevra Weasley che a sua volta aveva conquisatato il Mondo della Magia essendo stata la compagna di Harry Potter. E a Draco Malfoy questa cosa non andava giù. Il solo pensiero che la sua Ginevra possa essere stata solo sfiorata dalle luride mani di Potter lo faceva imbestialire, perciò cercava di non pensarci. - Victoria, dov’è la mamma?- - Credo che sia in spiaggia con Edward ma non ne sono certa- lui sorrise. Edward Malfoy era l’unico figlio maschio, per di più il più piccolo e perciò adorato e viziato dai genitori. Qualsiasi cosa voleva gli veniva concessa e questo irritava Victoria che indispettita si sentiva messa in secondo piano. - E quando ritorneranno di grazia?- lei lo guardò arrabbiata e disse - Perchè non ti basta la mia compagnia- lui rise divertito - Su dai, non ti arrabbiare e solo che è tanto che non vi vedo e pensavo che ci sareste stati al mio ritorno- la bambina preoccupata rispose: - Non ti arrabbierai con la mamma vero?- Draco le diede un buffetto sulla guancia e disse: - Ma certo che no piccola....- e le diede n bacio sulla fronte In quel momento la porta si spalancò e una figura snella, dai lunghi capelli rossi ondulati apparve con in braccio un bambino biondo cui si potevano notare degli occhi verdi simili a quelli della donna che lo portava. Draco Malfoy sorrise e pensò a quanto era fortunato ad avere una moglie talmente affascinante che lo stupiva ogni singolo minuto che passava insieme a lei. - Vuoi restare lì imbambolato a contemplermi per l’eternità per sempre o cosa?- Lui sorrise, prese il bambino dalle braccia e lo posò sulla poltrona e baciò la moglie sussurrandogli all’orecchio: - Io e te stasera avremo molto da fare- lei lo guradò maliziosa e disse - Di che genere di affari si tratta Signor Malfoy?- lui altrettanto maliziosamente rispose - Cose che la stupiranno molto Signora Malfoy- Intanto la bambina guardava la scena ammuttolita e disse: - Come mamma non l’hai capito che papà vuole fare l’amore con te- Draco Malfoy divenne scarlatto come i capelli della moglie e Ginevra disse: - Chi ti ha raccontato una cosa del genere Victoria?- - Tommy- - Tommy chi?- - Tommy Boot- - E che cosa ti ha raccontato Tommy Boot?- - Mi ha detto semplicemente che i grandi che sono sposati fanno l’amore.- - Ah...capisco....- - E’ vero quello che mi ha detto Tommy mamma? Ginevra Malfoy si trovò nella situazione più infelice della sua vita e si girò verso il marito che era evidentemente sparito con il bambino e pensò “ Draco Malfoy questa me la paghi cara”. - Beh, cara, certe cose non vanno spiegate adesso, abbiamo ancora tempo per spiegartele comunque sappi che in parte è vero però non farmi più domande per favore. - Okay...io vado a provarmi il mio nuovo vestitino- E le fece l’occhiolino. Ginevra si recò nelle sue stanze dove trovò il marito che trafficava tra i suoi cassetti ignaro della presenza della moglie. Ginny rossa in volto si mise le mani sui fianche e sbraitò: - Draco Malfoy che cosa stai combinando nei miei cassetti!!!- - Niente cara e solo che...... ah ah trovato- teneva in mano un paccetto di lettere di cui lei ignorava l’esistenza – Eccole qua lo sapevo che la tua cara amica Pansy aveva ragione sulla tua colpevolezza!- La donna non capiva....cosa c’entrava Pansy adesso, il viaggio del marito lo doveva aver scosso parecchio. - Ginevra, cosa ci fanno le lettere d’amore che ti mandva Potter nel tuo cassetto?!- - Non appena hai saputo che tenevo le lettere di Harry nel mio cassetto hai dato i numeri vero? Certo possessivo e geloso come sei non potevi che perdere le saffe- incrociò le braccia con aria di sufficenza - Io geloso? Esigo delle spiegazioni in merito alle lettere dello Sfregiato nei tuoi casseti! Non voglio passare come cornuto della situazione!- - Si, sei geloso. Anzi gelosiossimo di Harry. E non sopporti che lui faccia parte del mio passato. E’ stato il mio primo marito ed ho passato dei magnifici momenti insieme a lui Non intendo gettare quelle lettere anche perchè...- e non continuò la frase........ - Perchè scusa?- ora Malfoy era confuso - Perchè...perchè...oh, insomma, sto scrivendo la storia della mia vita......- - Eh?- Malfoy rideva come un pazzo - Perchè ridi? Sto scrivendo di me, di te, di Harry, di Hogwarts e delle nostre avventure da giovani, non c’è nulla da ridere cretino- stava ridendo anche lei. - Non ci posso credere è per questo che Pansy rideva così tanto vi siete prese gioco di me vero? Ma tanto io lo sapevo che non c’era più nulla tra te e Potter....- non era molto convinto ma si avvicinò alla moglie che continuava a ridere e le sussurrò all’orecchio: - Ti amo- - Anch’io- era diventata di nuovo seria. La sua Ginevra. Aveva sempre paura di toccarla perchè pensava che il cristallo che l’avvolgeva potesse spezzarsi, pensava che fosse la creatura più pura, più bella, più innocente di questo mondo. Lui non sapeva cosa aveva fatto per meritarsi Ginevra. L’accarezzò dolcemente e le disse: - Sei bellissima!

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


- Grazie- sorrise - Di niente- le sussurrò - Ho un problema Ginny!- disse con aria cupa - Che problema?- ora Ginevra si stava preoccupando. - Lui è ancora in vita. Lo Sfregiato, il tuo eroe,non ha trovato tutti gli Horcrux, ne ha amncato uno. Morale, lui esiste ancora da qualche parte in questo mondo- Ginevra emise un gemito di terrore. Ricordava solo terrore quando pensava a lui. Era lui l’artefice di tutte le sofferenze che il mondo magico aveva patito. Per non parlare dei milioni di morti, di feriti e di persone dal cuore spezzato per la perdita dei loro cari. Erano passati anni prima che la gente potesse riaquistare quel poco di sereità che aveva. - E ora cosa faremo?- disse Ginevra cercand di nascondere la preoccupazione nella voce. - Ho convocato tutti i pezzi grossi di ogni dannato paese in gran segreto Gin......... ma non ti ho detto tutto.- cercò di non guardarla in faccia e le disse : - Ma il Signore Oscuro ha preceduto tutti noi. Ha convocato i vecchi Mangiamorte come aveva già fatto, la storia si sta ripetendo e noi dobbiamo fermarlo. Gin, ho sentito il marchio bruciare ieri notte a Parigi!- Ginevra incominciò a piangere e ad urlare: - Non andare amore, non andare. Non puoi farci questo, io ed i bambini abbiamo bisogno di te. Ti prego.....- - Ginevra lo sai benissimo che non andrò ma non escludo che mi vengano a cercare perciò ascoltami...- e continuò benchè Ginevra continuava a piangere - tu e i bambini dovrete andare via. Domani andrete a Plymouth vestiti da babbani, prenderete il treno per Hartlepool e li ci sarà Frederic Sigmour che vi aspetta con un normale taxi e vi porterà a Durham dove ci sarà un cottage a vostra disposizione. Nessuno vi farà del male, è circondato da Auror che controllano le vicinanze giorno e notte.- - Perchè dobbiamo andarcene Draco? Cosa vogliono da noi? Che cosa centrano i bambini?- Ora Ginevra era furibonda. Voleva combattere, voleva proteggere i bambini e non voleva lasciare suo marito. E questo Draco Malfoy lo sapeva bene. - Ginevra, ascoltami bene. Tu sei la madre degli eredi dei Malfoy, la famiglia che possiede tutta l’Inghilterra e oltre. I tuoi figli avranno lo stesso potere che io ho e non è poco. Senza contare che tu sei stata sposata con San potter e che avete avuto un figlio insieme- - Brutti stronzi...... non toccheranno ne me, ne Edward, ne Victoria e ne Philip questo è certo, io non glielo permetterò. Io starò qui insieme a te Draco non m’importa.- - Tu non resterai qui con me. Punto e stop- disse Draco sofferente. - Si invece- Ginevra era convinta. - No invece- Draci si slacciò i primi due bottoni della camicia e slegò la cravatta che buttò per terra noncurante. Faceva sempre così quando era arrabbaito, frustrato e depresso. Si sdraiò sul letto e fece per parlare quando sentirono Edward piangere. Aveva fame e non avrebbe aspettato oltre. - Io vado da mio figlio- marcando la parola “mio” . - Vai..........- girando la testa sul cuscino e dando fine alla conversazione. Ginevra uscì dalla stanza e si recò da Edward facendo in modo che Draco sentisse che stava sbattendo le porte. Vide suo figlio che si era appena svegliato e che non appena la vide smise di piangere. - Vieni qua amore della mamma- Lo prese in braccio e gli diede da bere con il biberon cantandogli la famosa ninna-nanna di Brahms in francese. Sapeva che al bambino piaceva ed era un rito ormai usuale per loro. Qunando il bambino finì di bere il latte ormai appagato si riaddormentò ma Ginevra non voleva lasciarlo da solo nella stanza anche se dormiva perciò lo portò nella sua stanza dove Draco li guardava estasiato sebbene pochi minuti prima aveva litigato con la moglie. Ginevra li tese il bambino che pacifico fra le braccia dei genitori esprimeva tranquillità. Draco lo prese dolcemente e si perse nel viso dell’angelo che aveva in braccio. Ginevra si sdraiò di fianco togliendosi le ballerine indiane bianche che portava e si addormentò custode dei segreti e degli emozioni di una giornata intensa. Intanto Victoria Malfoy era intenta a specchiarsi in camera sua e pensava che decisamente non si piaceva. Aveva gli occhi grigi e freddi del padre e i capelli ondulati e rossi della madre. Aveva un sacco di lentiggini ed era alta e magra. Come avrebbe fatto a piacere a Lucas Sigmour quando sarebbe andata a Hogwarts? Lucas Sigmour era il figlio di un amico di suo padre ed era il più carino di tutti i Serpeverde. Era alto, biondo e aveva degli occhi azzurri come il cielo; ogni volta che penasava a lui sospirava e si perdeva nei suoi pensieri. Questo l’aveva ereditato da sua madre e questo lo sapeva bene. Avrebbe preferito essere fredda e distaccata come suo padre ma pultroppo i suoi sentimenti riuscivano ad evadere dal suo cuore come farfalle in primavera. A Victorias piaceva scrivere. Teneva un diario e sperava che un giorno sua madre le avrebbe fatto leggere il suo anche se diceva sempre che i diari sono cose personalissime ma sapeva che suo padre dava una sbirciatina ai diari della madre ogni tanto. Questo non l’aveva mai detto a nessuno. Guardò fuori dalla finestra e vide le onde del mare che sbattevano sugli scogli. Quella sera ci sarebbe stata una tempesta......all’improvviso si ricordò che suo fratello Philip sarebbe venuto e si rallegrò della cosa, gli doveva raccontare un sacco di cose.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Philip Potter stava varcando l’uscio di Malfoy Manor quando pensò alla lettera che il marito di sua madre gli aveva inviato la scorsa settimana: Philip, io e tua madre dobbiamo assolutamente parlarti. sei invitato a cena qui a Malfoy Manor mercoledì prossimo. fai le valigie e soprattutto vieni........ è questione di vita e di morte. Draco Malfoy Era strano che il suo patrigno lo invitasse a cena così di soppiatto. Quando si vedevano al Ministero si salutavano freddamente.......... l’unico motivo per cui si comportava in quel modo era per il suo cognome: Potter. Nella mente del suo patrigno lui era stato solo uno spiacevolissimo incidente di percorso e glielo aveva detto a chiare lettere la sera in cui l’aveva visto per la prima volta. Sua madre lo aveva avuto quando frequentava il sesto anno ad Hogwarts e aveva sposato suo padre non appena aveva scoperto di essere in “stato interessante”. Da allora erano passati venticinque lunghi anni e si ricordava ancora il giorno in cui sua madre lasciò Grimmaud Place in lacrime....... lui era rimasto traumatizzato da quell’evento perchè suo padre imprecava, lanciava insulti e urlava a sua madre che continuava a dire “ Scusami Harry... non avevo intenzione di ferirti”. Harry Potter era a dir poco ferito quando la vide varcare la soglia e raggiungere Draco Malfoy che le cingeva le spalle. Ma ora tutto questo era solo uno stupido ricordo....... Improvvisamente sentì stritolarsi tutto: - Tesoro....... stai bene? Hai fatto buon viaggio?- guardò sua madre sempre bellissima e apprensiva. - Si mamma, tranquilla...... non preoccuparti- - Mi sembri un pò troppo strapazzato....... hai mangiato a pranzo caro?- - Si mamma non sono mica denutrito....... anzi mangio in abbondanza a casa della nonna!- E le sorrise. Lei e sua madre avevano la singolare abitudine a fargli ingurgitare tutto quello che c’era sul tavolo e si trattava sempre di cibo grasso e non molto salutare. - Ppppphhhhhhhiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiilllllliiiiiiiiiiiiiiiiiiiip!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sei arrivato finalmente! - Ciao piccolina- arruffò i capelli di Victoria e le diede un bacio sulla fronte. - Oh......almeno non mi annoierò in questi giorni prima di andare in colleggio!- - A proposito come va con Suor marie?- lei fece una smorfia e disse: - Come al solito i mette sempre in punizione........ mi ha detto che le sto antipatica- Philip rise: - Dai ancora due anni e queste ingiustizie saranno finite!!!!!!!- lei lo guardò torva dicendo: - E dici poco.......- Intanto dalle scale stava scendendo con la sua solita aria arrogante Draco che insolitamente non lo guardava in cagnesco....... chissà cosa dovevano dirgli.... Gli si avvicinò apparenetemente noncurante e li tese la mano dicendo: - Philip- - Signor Malfoy- - O suvvia Philip chiamalo Draco!- Malfoy la guardò torvo poi parve ripensarci e disse sorridendo chiaramente con fatica: - Ti stavo per dire la stessa cosa....... chiamami Draco.....- - Ragazzi a tavola- disse Ginevra che li richiamò in sala da pranzo. Non finirono di mangiare sino alle dieci perchè Ginevra Malfoy voleva che “ tutti mangiassero tutto” marcando bene le parole e guardandoli minacciosamente ad uno ad uno e soffermandosi sopratutto su Philip. Non appena ebbero finito Draco Mafoy portò Philip nel suo ufficio e gli disse il motivo per cui era venuto. Philip non riusciva a comprendere la gravità della situazione e Draco Malfoy era adirato: - I Mangiamorte e Voldemort sono dei grandi figli di puttana. Godono ad uccidere è come una droga per loro. - ti ricordo che lo sono stato anch’io e ho tradito il Signore Oscuro......sai qual’è la pena?- Philip annuì - La morte...... lenta e dolorosa. E non basta ma la faranno pagare cara anche ai miei familiari e anche a te perchè sei figlio di Potter. Ti rendi conto che quell’essere- e fece una smorfia disgustata - è resuscitato per la terza volta e che ancora adesso mi chiedo ancora come tuo padre si sia dimenticato del settimo Horcrux! - Come al solito scarichiamo la colpa su mio padre vero? Di cosa hai paura? Che mia madre ti pianti in asso e ritorni con mio padre? - Draco Malfoy era furioso e ringhiò: - Io non ho paura che mia moglie mi lasci per andare con lo Sfregiato. Nessun essere normale potrebbe fare una cosa simile. Comunque per una volta che cerco di salvarti il culo tu te ne sbatti e incominci a insultarmi. Vedo che la gentilezza con te non serve a nulla. Comunque tu, i tuoi fratelli e tua madre partirete insieme e andrete in scozia dove ci sarà un cottage molto simpatico circondato da Auror. Io sono il custode segreto, nessuno vi troverà se non che lo dica io ed è impossibile perciò tanti saluti e arrivedreci...non si discute ho già parlato con tuo padre!- disse malfoy asciutto - Ho 25 anni posso cavarmela da solo. Voglio combattere insieme a voi. Non sono un bambino.- - Immaginavo che avresti detto così...... comunque non sarò io a impedirtelo, devi dirlo tu a tuo padre. Io non parlo più con san Potter. L’ho fatto perchè se no tua madre mi avrebbe ucciso con le sue polpette avvelenate.- Philip sorrise e disse: - Bene se il colloquio è finito credo che mi ritirerò e domani accomapagnerò gli altri in Scozia per poi ritornare qui. Ti ripeto che non sono un bambino e che non devo chiedere il permesso a nessuno- - Si , si beh arrivederci- Philip storse il naso e uscì dallo studio dove trovò sua madre che lo guardava interrogativa e lui disse. - Non sono un poppante mamma. Io combatterò, non verrò via insieme a voi ma vi accompagnerò lo stesso....... ah e un’altra cosa: tieni d’occhio Malfoy che sembra non comprendere la parola e il concetto di “fedeltà” - le diede un bacio sulla guancia e se ne andò nella sua stanza. Ginevra Malfoy era allibita non l’aveva lasciata nemmeno replicare. Però si infuriò per quello che le aveva detto......... le aveva già sentite quelle storielline sulla rsunta infedeltà di suo marito ma era sempre andata oltre a queste chiacchere da salotto. Però adesso che glielo diceva suo figlio........... Draco aveva circa un milione di dipendenti, segretarie e donnette che gli ronzavano attorno attirate dal suo potere e dal suo inconfondibile charme che lo aveva reso famoso ad Hogwarts. Ginevra chiuse gli occhi, deglutì e amareggiata si ritirò nelle sue stanze. Entrò nella stanza dove trovò Edward che dormiva profondamente........ l’avevano lasciato lì sapendo che non si sarebbe svegliato. Lo prese in braccio e lo riportò nella culla e gli diede delicatamente un bacio sulla guancia. Si recò nella stanza di Victoria che stava leggendo per la centesima volta “ David Copperfield”. Le piaceva quel libro babbano e la commuoveva ogni volta che lo leggeva, sorrise guaradandola e sapendo che ogni giorno che passava la bambina assomigliava sempre più a lei: - Buonanotte Victoria cara, dormi bene.- - Buonanotte Mamma!!!!!- Chiuse la porta e bussò a quella di Philip e sentì un suono simile ad “ Avanti”. Aprì la porta e lo guardo che si asciugava i capelli. - Volevo solo dirti buonanotte tesoro- disse con un singhiozzo e si gettò fra le sue braccia dicendo: - Prmettimi che starai attento........ sicuro che vuoi restare?- lui annui e disse - Buonanotte mamma.....ti voglio bene sai?- - Anch’io tesoro- E se ne andò lasciandolo solo con i suoi pensieri e il senso di colpa per averle detto quelle cose sull’infedeltà di Malfoy. Avrebbe voluto tapparsi la bocca ma sapeva che tanto prima o poi, sempre se non glielo avevano già riferito, l’avrebbe saputo. Ginevra Malfoy rientrò nella sua stanza più tranquilla ma non appena vide suo marito che leggeva qualche scartoffia sotto le coperte le si chiuse lo stomaco. Ricordò per l’ennesima volta le parole di suo figlio. Si svestì e si mise la vestaglia. Si infilò sotto le coperte e spense la luce dalla sua parte dicendo solamente: - ‘Notte Draco!- Malfoy si girò e disse arrogante: - Ma che cazzo ti prende adesso?- Ginny si girò per non guardarlo negli occhi e disse: - Nulla, sono solo stanca......- Lui incominciò a baciarle il collo quando lei si girò contrariata e gli disse piano: - Cosa sono queste storie che tu te la fai con tutte le streghe di londra?- lo guardò irritata e aggiunse - Voglio la verità, adesso, immediatamente se no tu hai chiuso con me!- lui divenne bordò: - Certo che tuo figlio e le tue care amiche ce la mettono tutta per infangare la mia reputazione vero?- la guardò torvo e disse: - Io ti sono sempre e dico sempre stato fedele. Mai una volta ho ceduto a qualche avance fattami da qualche puttanella............- lei disse: - Così ti hanno aftto delle avances?- lui rispose secco: - Perchè a te no? E allora che mi dici di Finnigan?- lei lo guardò sbalordita: - Finnigan mi fa schifo e poi è successo una volta!- lui sorrise ironico e disse: - Sè......una volta.....ma fammi il piacere, pensi che non abbia notato gli sguardi di Potter non appena ti vede!- - E ricaschiamo sempre nell’argomento Harry.....sembra essere il tuo preferito... sei ridicolo!- - Sarò ridicolo ma chi mi terrebbe occupate le notti come queste!- Le sorrise e le sfilò la vestaglia mettendosi a cavalcioni su di lei e baciandola dappertutto.......lei ridendo disse: - Sei geloso marcio di harry potter vero?- lui si fermò e ironico disse: - E tu delle mie segretarie.........comunque mi mancherai sai........ oggi è l’ultima notte e poi...... chi lo sa....- Lei si rattristì e gli disse: - Dovunque tu andrai, in qualunque posto io sarò continuerò ad amarti per sempre- Gli accarezzò il viso e lui si accorse che stava piangendo............. - Non devi temere per me amore......anch’io ti amerò per sempre- Detto questo la baciò appasionatamente. Lei gli sfilò i boxer e lo sentì venire. Fecero l’amore tutta la notte, piangendo entrambi. Sapevano cosa gli attendeva dopo quella notte.

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