Party Up

di chances
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Characters. ***
Capitolo 2: *** A new day has come. ***



Capitolo 1
*** The Characters. ***


The Characters.
 
 
 
Rachel Thomas : foto (http://i51.tinypic.com/3476tme.jpg)
 20 anni. Lavora da Starbucks, nel tempo libero ama cantare, è fidanzata con Matt Evans. Vive con il padre James e il fratellino Ryan in una piccola casa, da quando la madre Hilary è morta. E’ una ragazza semplice, estroversa, ama stare in compagnia, la sua più grande passione è il canto, solare, nonostante la tragica storia, talvolta un po’ orgogliosa.
 
Ryan Thomas: 9 anni. Frequenta la scuola elementare del quartiere. E’ un bambino sveglio e vivace, ha uno speciale rapporto con la sorella Rachel che insieme al padre l’ha cresciuto.
 
James Thomas : 48 anni. Vedovo e padre di due figli. Lavora in un ufficio amministrativo, spesso facendo turni straordinari per riuscire a portare a casa qualche soldo in più. Ha un rapporto speciale con entrambi i figli.
 
Hilary Allen : Moglie di James Thomas e madre di due figli. E’ morta in seguito ad un tragico incidente stradale quando Rachel aveva solamente quattordici anni. Rachel ha il carattere del padre ma l’aspetto fisico e la naturale bellezza di Hilary.
 
 
Hayley Miller : foto ( http://i53.tinypic.com/2rymxx5.jpg) 19 anni, cugina di Rachel. Frequenta l’ultimo anno di liceo alla “Cove Springs high school”. Originaria del Canada, si è trasferita insieme alla sua famiglia in Florida dopo la morte di Hilary. Vive quindi insieme a sua sorella Vanessa, suo padre Eric e sua mamma Patricia. E’ una ragazza solare, estroversa, alcuni la potrebbero trovare alquanto fastidiosa a causa del suo spiccante sarcasmo, altri estremamente affascinante per questo. Nel tempo libero ama ballare, fa parte di un gruppo ,dove ha conosciuto Alex Smith , con la quale si frequenta da qualche tempo ormai, con il quale talvolta si esibisce.
 
Vanessa Miller : foto ( http://i55.tinypic.com/n37xtx.jpg)22 anni. E’ la sorella di Hayley con la quale non ha per niente un bel rapporto, litigano in continuazione e ogni scusa è buona per mettere nei casini l’altra. Allena il gruppo delle cheerleader nella scuola di Hayley.
 
Eric Miller : 50 anni. Padre di due figlie e sposato con Patricia. Vivono in una modesta casa non lontano dal centro della piccola città americana. Lavora in uno studio giornalistico, “Cove Springs magazine” si occupa della cronaca.
 
Patricia Allen : 44 anni. Madre di Vanessa e Hayley. Patricia insegna alla scuola elementare della città. E’ la sorella di Hilary, quindi zia dei nipoti orfani di madre. Non appena la sorella morì. Si trasferì subito con la propria famiglia a Cove Springs per aiutare James a prendersi cura dei figli, motivo per cui le due famiglie sono particolarmente legate.
 
Joseph Adam Jonas: foto (http://i53.tinypic.com/14wre69.jpg) 21 anni. E’ chiamato Joe e soprannominato Danger dagli amici più stretti. Ha conseguito il diploma due anni fa ed ora si dedica completamente alla band con i propri fratelli, si chiamano “Jonas Brothers”, sono famosi in tutto il mondo. Nel tempo libero ama fare Jogging e divertirsi insieme agli amici. E’ il miglior amico di Rachel alla quale è molto legato.
 
Nicholas Jerry Jonas: foto ( http://i53.tinypic.com/260985i.jpg)19 anni. Frequenta l’ultimo anno di liceo alla “Cove Springs high school” , dal primo anno di liceo è in classe con Hayley. Nonostante tutto i due non sembrano andare particolarmente d’accordo, in quanto pur volendosi bene trascorrono le giornate a battibeccare l’uno con l’altro. Fa parte dei “Jonas brothers” insieme ai suoi fratelli maggiori. E’ un ragazzo piuttosto serio anche se a volte a causa della sua pignoleria può diventare piuttosto fastidioso. Nel tempo libero ama giocare a Baseball nella squadra della città.
 
Kevin Paul Jonas II: foto ( http://i53.tinypic.com/2u8gylu.jpg)23 anni. Kevin è il maggiore dei fratelli Jonas. Piuttosto serio e responsabile, anima nobile e matura anche se ogni qual volta c’è una festa o casino di qualsiasi genere lui diventa l’anima di essa. Ama divertirsi. Anche lui, come i suoi fratelli, fa parte dei “jonas Brothers” e insieme al padre si occupa delle questioni burocratiche del gruppo.
 
Frankie Jonas: 9 anni. Frankie è il fratello minore di Joe, Nick e Kevin Jonas. E’ un bambino estremamente vivace, non sta mai fermo e passa ore a giocare con i suoi amati videogiochi. Frequenta , insieme al suo amico Ryan, la scuola elementare della città nella quale insegna Patricia.
 
Matt Evans: foto (http://i55.tinypic.com/1jvo07.jpg) 21 anni. Matt è il tipico ragazzo perfetto. Estremamente bello, intelligente e per di più giocatore di baseball. Fa parte della squadra di baseball della città insieme a Nick con la quale è amico da qualche anno ormai. E’ fidanzato con Rachel da oltre un anno. Grazie alla attuale condizione economica famigliare Matt può permettersi di non avere un suo lavoro al momento, ma appena sarà il momento erediterà l’azienda del padre diventando cosi il proprietario. Tuttavia è un ragazzo semplice e simpatico, con la quale tutti amano stare in compagnia.
 
Alex Smith: foto ( http://i54.tinypic.com/167wodu.jpg) 21  anni. La passione principale di Alex è la danza. Fin da quando era piccolo amava partecipare a competizioni in strada e questa passione se la è portata fino ad ora trasmettendola a coloro che gli stavano intorno che ora compongono il suo gruppo. A questo gruppo  appartiene anche Hayley con la quale si frequenta da qualche tempo. I due sono molto affiatati sia sulla pista che fuori. Insieme al loro gruppo i due si esibiscono spesso per strada oppure partecipano a diverse competizioni con altri gruppi come loro.
 
 
Place : La storia è ambientata nella piccola città di Cove Springs (Florida).
 
 

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Capitolo 2
*** A new day has come. ***


A new day has come.
 
 
Hayley.
Sveglia ( http://www.youtube.com/watch?v=SgM3r8xKfGE )
L’i-phone poggiato sul comodino di fianco al mio letto si risvegliò nel buio totale della mia camera, segno che era giunta l’ora di alzarsi. Un nuovo giorno era cominciato, non un giorno qualunque, ma IL giorno: l’ ultimo anno di liceo.
Le note della mia sveglia risuonarono nella stanza facendo da colonna sonora a quella giornata; energica, mi alzai dal letto gettandomi immediatamente sotto il getto freddo della doccia. Il rumore del phon sovrastava ogni rumore, ma la musica la sentivo dentro, scorreva nelle vene, fluida e intensa, con la spazzola tra le mani, a mò di microfono, muovevo il mio corpo a ritmo di musica, lasciandomi pervadere da un’energia  che solo la musica sapeva darmi.
Nel frattempo cominciai a cercare gli abiti (http://i55.tinypic.com/1z54xua.png) da indossare gettando dietro le spalle tutti quelli che non mi piacevano; stavo ancora ballando quando la porta si spalancò di botto lasciando entrare una ragazza sulla ventina, bionda, un sorrisino strafottente dipinto sul viso, lo sguardo fisso su di me: vi presento mia sorella, Vanessa Miller.
V:”La colazione è pronta, sfigata..” disse ridendo di me, uscendo dalla stanza.
H:”Oddio – dissi fingendomi sconvolta – non ti muovere..” mi portai le mani alla bocca.
V:”Che cosa c’è, che cosa c’è?” disse terrorizzata toccandosi dappertutto.
H:”E’ enorme, orribile, poi guarda quegli occhi.”  dissi indicando il suo viso inorridita..
V:”Hayley che cos’è?” disse urlando come una gallina .
H:”Ah no scusa, era solo la tua faccia.” Dissi decisa, come se fosse la cosa più naturale del mondo, e ridendo a crepapelle uscii dalla stanza, scendendo in cucina.
Mi sedetti sullo sgabello, mamma era dietro alla cucina che come suo solito preparava i suoi speciali pancake per colazione.
H:”Buongiorno..” dissi sorridendo bevendo un sorso di caffè e addentando la mia colazione.
M:”Allora agitata per oggi?”
H:”Non più di tanto..” dissi distratta dai passi di Vanessa che scendeva arrabbiata giù dalle scale.
V:”MAMMA – strillò con la sua voce acuta, quasi fastidiosa – non sai che cosa mi ha fatto Hayley”
M:”Che cosa è successo?” disse sbuffando.
H:”Oh si è fatto proprio tardi – dissi guardando l’orologio per finta – a più tardi famiglia..” dissi ingurgitando l’ultimo pezzo di pancake e sorso di caffè, quasi strozzandomi.
Quasi di corsa uscii da casa. Le cuffie dell’ipod fisse nelle orecchie, portavo la musica con me ovunque andassi; la scuola distava pochi isolati dalla mia casa, motivo per cui arrivai dopo soli 15 minuti o giù di lì.
Il piazzale era già colmo di studenti e insegnanti. C’era il gruppo dei secchioni, se ne stavano tutti seduti sui gradini con la testa china su quegli spessi libri, chissà poi a ripassare cosa; gli alternativi, invece, loro si che erano interessanti, non gli fregava nulla di ciò che le persone pensavano di loro, indossavano abiti stravaganti, avevano comportamenti strani, alle volte potevano sembrare un po’ svitati; gli sportivi e le cheerleaders, quello era il gruppo di Vanessa, che da un anno allenava la squadra di quelle oche con i pop on, naturalmente ognuna impegnata con un diverso giocatore di football, la loro unica preoccupazione? Se lo smalto fosse in tinta con il calzino del giorno; e poi c’ero io, una semplice ragazza diciannovenne americana con la passione per la danza.
 
Rachel.
Sveglia (http://www.youtube.com/watch?v=_O8HTGdBIwg&feature=fvst )
I caldi ma ormai deboli raggi del sole settembrino penetravano dai vetri della mia finestra colpendo in pieno il mio viso. La sveglia cominciò a intonare le parole dell’ultima canzone di Kesha riempiendo la camera di energia positiva; afferrai il morbido cuscino che tenevo sotto la testa e lo premetti forte sul viso emettendo dei suoni simili a lamenti.
Un nuovo giorno era cominciato. Lo scorso anno avevo terminato l’ultimo anno di liceo ed ora mi ritrovavo a vivere la vita vera, non quella che ogni adolescente è solito sognare durante l’ora di filosofia nei banchi di scuola.
Oggi avrei cominciato a lavorare per la prima volta nei miei vent’anni di vita; qualche settimana prima avevo fatto un colloquio da Starbucks e stranamente ero stata assunta pur non avendo nessuna esperienza.
A fatica ma piuttosto ottimista mi alzai dal letto e come da routine mi gettai sotto la doccia lasciando che quel piccolo box rettangolare diventasse il mio piccolo palcoscenico dove mi esibivo con una bottiglietta di shampoo come microfono.
Canticchiando sottovoce la canzone scelsi i vestiti ( http://i55.tinypic.com/1gj1jm.png)adatti per l’occasione, non sapendo che abbigliamento avrei dovuto tenere optai per qualcosa di semplice.
Non appena scesi le scale, Ryan, il mio fratello minore, mi corse incontro con la sua solita espressione solare e vivace.
R:”Rachel muoviti o faremo tardi a scuola..” disse con aria preoccupata.
Senza rispondergli, limitandomi ad un segno di assenso, corsi un cucina, presi al volo una fetta di pane tostato e tornata in sala, presi per mano Ryan facendolo salire sull’auto.
La scuola non distava molto da casa , arrivammo davanti all’istituto in men che non si dica.
Ra:”Passa una bella giornata piccoletto..” dissi spettinandogli i capelli.
R:”Rachel così mi spettini tutto..” disse il bimbo sistemandoseli.
Ridendo per il gesto del bambino, lo salutai con un bacio sulla guancia guardandolo allontanarsi dall’auto. Sorridendo tra me e me, raggiunsi Starbucks.
Ra:”Buongiorno mi chiamo Rachel e…”
X:”Mi scusi signorina, non compriamo niente..” disse non guardandomi neanche in faccia.
Ra:”Ma veramente io sarei qui per il mio primo giorno di lavoro..” dissi timidamente.
Il ragazzo bruno che mi aveva parlato alzò lo sguardo , notai che aveva dei grandi occhi verdi espressivi, sorrise imbarazzato.
X:”Scusa mi dispiace, non sapevo che.. – farfugliò – piacere sono Taylor, il tuo capo qui..” disse con voce gentile.
Ra:”Ah come Taylor Launter?” chiesi spudoratamente.
T:”Taylor chi?” assunse un’espressione interrogativa.
Ra:”Niente lascia stare..” mi arresi.
T:”Cominciamo da subito, lavorerai dal lunedi al venerdi, un giorno al pomeriggio uno al mattino, lì – disse indicando il bancone – c’è la macchinetta del caffè – e indicò altri attrezzi – e questa è la nostra divisa..” disse porgendomi un grembiule di un acceso arancione.
Ra:”Carina…” dissi acutizzando la voce fingendo che mi piacesse.
T:”Ti ci abituerai..” disse ridendo allontanandosi da me, capendo dalla mia espressione ciò che realmente pensavo su quella divisa che probabilmente era stato lui stesso a scegliere.
Durante la mattinata ebbi l’occasione di prendere confidenza con il locale, d'altronde ero abituata a casa a prendermi cura di altre persone, quindi il tutto non mi risultava poi cosi difficile. Fortunatamente quella mattina non vi era molta confusione quindi riuscii a portare  a termine il turno senza troppo imbarazzo e figuracce con Taylor che sembrava soddisfatto del mio lavoro.
Mentre facevo la commessa, però, la mia mente era rivolta a tutt’altra attività, rivolto a ciò che amavo veramente, la musica.

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