A volte muore anche il mare...

di Deep Submerge85
(/viewuser.php?uid=73015)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era uno splendido pomeriggio di sole:cielo limpido,un venticello tiepido che spirava leggero,l’ideale per una bella corsa in moto e invece Haruka si trovava come un leone chiuso in gabbia.Era nel bar di Moran seduta ad uno dei tavoli vicino la finestra,osservava le persone al di fuori e dopo aver controllato per l’ennesima volta l’orologio spazientita sbuffò ”Uffà..!!Ma quando arriva Michiru?!”.Nel dire questo gettò una rapida occhiata all’ingresso del locale e vide Usagi che,avendola notata,le si avvicinava sorridendo:”Ciao Haruka!!come mai qui tutta sola?” “Sto aspettando Michiru…e tu Testolina Buffa?!che ci fai qui?!” “Bè ecco…a dir il vero dovrei andare al Tempio di Rei per studiare con le altre,ma mi è venuta una gran fame e allora…eccomi qua!!”concluse ridendo.Haruka le sorrise di rimando “Sei sempre la solita…dai siediti,ti offro qualcosa io…” “Wow grazie!!”e si accomodò subito di fronte a lei.Quando la cameriera portò quell’enorme vassoio pieno di dolci Usagi vi si fiondò con evidente soddisfazione e senza il minimo ritegno;Haruka intanto la guardava incantata e per osservarla meglio si era anche sporta in avanti con le braccia appoggiate al tavolo.Naturalmente Usagi se ne accorse solo una volta terminata la grande abbuffata,con fare decisamente interrogativo le chiese “Ehm…Haruka?perchè mi guardi così?mi sono forse sporcata?!” “No Testolina Buffa…non ti preoccupare”,le rispose bonariamente. “E allora perché mi guardi così?!” “Bè…perché…è piacevole guardarti,ecco…” “Eeh?!Ma in che senso?!” Haruka si spostò indietro appoggiandosi allo schienale della sedia,incrociò le braccia e si produsse in uno dei suoi soliti sorrisi che mandavano tutte le ragazze (Usagi-chan compresa) in visibilio “Volevo solo dire che sei molto carina…tutto qui.” Usagi rimase decisamente interdetta e stava per replicare quando fu interrotta dall’arrivo di Michiru “Ciao…Scusami Haruka ma la lezione è durata più del previsto…” “Figurati…non fa niente”,le rispose la bionda leggermente infastidita. “Già…d’altronde vedo che non ti sei affatto annoiata…”e trafisse Usagi con uno sguardo gelido. “Ehm…ecco…io stavo giusto per andare…”così dicendo si alzò imbarazzatissima e si rivolse ad Haruka “Grazie per tutto…Allora ciao ragazze!”e filò via senza nemmeno dare loro il tempo di rispondere.Michiru si accomodò al suo posto e gettando un occhiata alle consumazioni e poi alla compagna le disse alquanto piccata “Devo incominciare ad essere gelosa sul serio?” “Di Usagi?!Ma andiamo…”le rispose la bionda noncurante. “E di chi allora?!Non posso lasciarti un attimo da sola che ti ritrovo con lei…” “Questo non è vero…” “Si invece-la interruppe decisa-lo so che ti diverti a flirtare con tutte e che per Usagi hai sempre avuto un debole…ma sto incominciando a pensare che ti piaccia veramente..!!”concluse con un’occhiataccia decisamente truce.Haruka sospirò pesantemente “Bè…ammetto che è piuttosto carina…è divertente,gentile,ha un grande cuore…ma non significa niente!!è solo una ragazzina,mentre tu sei una splendida donna…non c’è il minimo paragone…”,nel dire questo le prese la mano e la baciò teneramente.Michiru sorrise compiaciuta “Ecco…adesso cerchi di cavartela stuzzicando la mia vanità…” “E ci sono riuscita?” “Forse…”e sorrise maliziosa come solo lei sapeva fare.A quel punto allora Haruka riprese a baciarle la mano,per poi dedicarsi più languidamente al polso…la guardava diritto negli occhi,ben sapendo quanto quel suo gesto poteva farli accendere dal desiderio…ma con sua grade sorpresa,la violinista restò di ghiaccio e anzi,tirò via la mano ”Ho detto forse Haruka…”,poi riprese decisamente seria “Non sto scherzando…questa storia di te e Usagi non mi piace per niente…”A quel punto Haruka si irrigidì,era stanca di parlare di questa faccenda e così replicò piuttosto seccata “E quindi?!Cosa dovrei fare?!sentiamo...!!” “Potresti smetterla di vederla sempre,tanto per cominciare!”,le rispose Michiru altrettanto seccata. “Ma ci siamo incontrate per caso,santo cielo!!”e sbuffò vistosamente.Si sentiva stretta in un angolo,decisamente sulle spine…in effetti era da un po’ di tempo che pensava ad Usagi in termini non esattamente casti ma non poteva,non voleva ammettere nemmeno a se stessa che potesse esserci qualcosa di serio e continuare a parlarne non faceva che peggiorare le cose.Per togliersi d’impaccio dunque,pensò bene di usare una vecchia strategia,”La miglior difesa è l’attacco”disse tra se e così riprese in tono piuttosto alterato “Sai che ti dico?!Pensala come ti pare!!Non posso e non voglio giustificarmi per qualcosa che non esiste!!Adesso mi vado a fare un giro in moto…ci vediamo dopo!!”Così dicendo si alzò di scatto,lasciando lì Michiru senza neanche il tempo di replicare…Si sentiva mortificata per come l’aveva trattata ma sentiva che era meglio non approfondire “l’argomento Usagi”e così si mise prontamente in sella alla sua moto,diede gas e partì a razzo verso una non precisata meta.Dal canto suo la violinista fu decisamente sorpresa e rammaricata per quanto accaduto.Non immaginava potesse essere un nervo tanto scoperto per Haruka ed era la prima volta che la compagna la trattava così bruscamente;sentì una fitta d’amarezza stringerle il cuore…”Ma che ti succede amore mio?”sussurrò quasi a se stessa.A quel punto decise di fare l’unica cosa che potesse darle un po’ di conforto:tornò a casa e lasciò confluire tutti i suoi pensieri e le contrastanti emozioni provate nelle dolci note del suo violino.
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 
 
 
 
Intanto Usagi si stava recando al Tempio di Rei e lungo la strada ripensava a quanto accaduto poco prima “Haruka mi trova carina…-arrossì lievemente-quando mi fa un complimento mi batte sempre il cuore,è così carino con quei suoi occhi verdi e quando sorride poi….Ma…un momento!!lei è una ragazza!!!”,esclamò bloccandosi in mezzo alla strada all’improvviso come se avesse appena fatto una scoperta sconvolgente ”Non mi dovrebbero interessare i suoi complimenti!!-si disse dandosi una scrollata per risvegliarsi da una fantasticheria troppo ardita e riprese a camminare-Eppoi io ho il mio Mamoru…”,ma nel dire il suo nome si rabbuiò un pò.Il suo Mamoru era lontano per motivi di studio già da diverse mesi ormai e la lontananza si faceva decisamente sentire;quante e quante volte si era ritrovata a piangere pensando a lui?Ed eccola di nuovo sull’orlo delle lacrime…fu Rei a farla tornare in se.Senza accorgersene infatti si ritrovò all’ingresso del Tempio,dove fu subito investita dalle grida dell’amica “Ma insomma si può sapere dov’eri?!Sei incorreggibile!!Perennemente in ritardo!!!Non cambierai mai Usagi!!” “Ehm…ecco io,io…ho avuto da fare…”,balbettò tentando di giustificarsi…”Ah si?!E cosa avevi da fare di tanto importante,signorina grande manager?!Ti sarai fermata a mangiare di sicuro…o a sbavare dietro qualche ragazzo!!”tuonò Rei. “Ragazzo?!Quale ragazzo?!”chiesero all’unisono Makoto e Minako. “Ma no…io..” “Su su,ragazze smettetela…rimettiamoci a studiare…”intervenne bonaria Ami senza neanche distogliere lo sguardo dal libro. “D’accordo,ma per punizione questa Testa di Rapa farà tutti gli esercizi di matematica!!”,sentenziò inflessibile la sacerdotessa. “COOOOOOSA?!?Ma non ci penso proprio!!eppoi Testa di Rapa a chi eh?!”le rispose furibonda causando l’ilarità generale. E fu così che tra un compito e un battibecco passarono il pomeriggio,si fece sera e le ragazze si salutarono prendendo ognuna direzioni diverse.Usagi camminava lungo la strada ma avvertiva una strana sensazione…intorno a lei c’era un silenzio quasi irreale,interrotto solo ogni tanto dal fruscio delle foglie.Certo,quella strada era sempre stata poco frequentata ma quella sera sembrava veramente deserta,così cominciò ad accellerare il passo,ma più si dava da fare e più quella strana sensazione d’angoscia aumentava…si sentiva come se le stesse per piombare addosso un pericolo imminente;ed aveva ragione.All’improvviso,letteralmente dal nulla,le si parò d’avanti una strana donna:indossava un lungo abito rosso e aveva dei lunghissimi capelli completamente bianchi,ciò nonostante era bellissima.Soprattutto i suoi occhi emanavano un fascino particolare:erano nerissimi,penetranti ma soprattutto arrossati come se avessero versato chissà quante lacrime.Usagi non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi,se ne sentiva prigioniera come se le stessero leggendo l’anima.Avrebbe voluto scappare o urlare quantomeno,ma non riusciva ad emettere un solo suono;ad un tratto fu invece la strana donna a parlare “Tu soffri…lo sento…stai soffrendo per qualcuno che ami…” le disse con una voce talmente dolce da sembrare una ninna nanna.Usagi era terrorizzata fino al midollo ma allo stesso tempo attratta da lei:sempre senza dire una parola le si avvicinò e questa lentamente le prese le mani per poi riprendere a parlare “Povera piccola…io ti posso aiutare…io non ti farò sentire più niente...lascia che mi nutra del tuo dolore..!!”Detto questo lanciò un urlo altissimo,talmente forte Usagi-chan si sentì spaccare i timpani:immediatamente portò le mani alle orecchie per proteggersi da quel suono micidiale,ma la donna continuava ad urlare ed urlare e le faceva male talmente da farla accasciare al suolo “Basta!!Basta ti prego!!Smettila!!”,la implorò recuperando finalmente la parola,ma per tutta risposta la donna gridò ancora più forte;Usagi si sentiva morire,non ce la faceva più a resistere e fu così che svenne.Si vedeva circondata dalle tenebre,letteralmente svuotata da ogni sensazione,solo quel grido agghiacciante le rimbombava nella testa quando ad un tratto sentì una voce calda e familiare “Usagi…Usagi svegliati…dai Testolina Buffa,riprenditi..!!” Lentamente aprì gli occhi e riconobbe Sailor Uranus che le stava accanto preoccupata “Finalmente..!!Mi stavi facendo spaventare…come ti senti?” “Uranus…io…sto bene,credo…ma tu che ci fai qui?E la donna?!Dov’è quell’orribile donna?!”,chiese terrorizzata. “L’ho mandata via…Stavo passando di qua con la moto e vi ho visto…l’ho colpita subito con il mio World Shaking e l’ho presa in pieno,ma poi si è rialzata.Ero pronta a colpirla di nuovo ma mi ha fissato per un paio di secondi e poi è inspiegabilmente sparita…volatilizzata!!” “Mio Dio…è stato orribile…è stato come se mi stesse portando via l’anima…e quel grido…io,io…oh…io ti sono debitrice..!!mi hai salvato la vita…grazie Haruka!!”,così dicendo le gettò le braccia al collo e si lasciò andare ad un pianto liberatorio.Haruka la strinse a se e prese a carezzarle amorevolmente la testa “Coraggio…sfogati pure…Ma non devi più preoccuparti,ci sono io con te…è tutto finito..!!”. Rimasero così per alcuni istanti poi la guerriera di Urano tornò nei suoi abiti civili ed aiutò Usagi ad alzarsi,”Dai,ti accompagno a casa…Pensi di farcela a venire in moto o preferisci andare a piedi?”chiese premurosa, “No no…andiamo con la moto…non voglio rimanere qui un minuto di più!!”,rispose Usagi appoggiandosi a lei “D’accordo…allora andiamo…”poi con dolcezza le strinse un braccio intorno alla schiena “Meno male che ho deciso di fare questa strada stasera..!!E’ proprio il destino a farci incontrare..!!”,aggiunse ripensando anche all’episodio del bar. “Già…per fortuna..!!Ehm…ti arrabbi se ti dico una cosa?!”le chiese fermandosi a guardarla civettuola. “Mmm,dipende…” “Bè ecco,sarà stata la paura o non so cosa ma…a me è venuta una gran fame!!” Haruka la guardò incredula,poi non potè fare a meno di scoppiare a ridere “Ma sei veramente incredibile!!Vabbè,vuol dire che passiamo a prendere qualcosa da mangiare e poi ti accompagno a casa,che ne dici?Anche perché in effetti dovrei cenare pure io…”e concluse con un’occhiolino complice. “Va benissimo!!Forza,andiamo!!”e prese a trottorellare tirandola per un braccio;salirono sulla moto,Haruka diede gas e partì veloce come il vento con Usagi stretta forte a lei.Non dissero niente per tutto il tragitto,ma mille pensieri affollavano le loro teste.  “Ma come fa ad essere così?Sempre allegra,gioiosa…anche quando le capitano le cose più orribili non perde mai la sua voglia di vivere.” “Sarei potuta morire se non fosse arrivata lei…un solo attimo più tardi e sarei morta”.  “Com’è diversa da me e Michiru…noi sacrifichiamo tutto per il nostro dovere...” “Mi sento così protetta con lei,quasi come quando tengo stretto il mio Mamoru…” “Un nuovo nemico,una nuova battaglia…ma quando finirà tutto questo?!perchè proprio questo deve essere il mio destino?!Perchè,maledizione?...”
 
 

Eccomi qua col secondo capitolo…spero sia stato di vostro gradimento quanto e più del primo!!:) A tal proposito ci tengo a ringraziare veramente di cuore le persone che hanno recensito il primo capitolo,chi l’ha letto pur senza recensire e chi ha messo la storia tra i preferiti e i seguiti…grazie davvero!!!!*__* A questo punto mi tocca fare una piccola comunicazione di servizio:questa mia fanfic è già parzialmente edita su un altro sito,seppur non propriamente di fanfiction,ragion per cui per questi primi capitoli sarò abbastanza veloce con l’aggiormento,dopo non posso promettere la stessa velocità…dovrete avere un po’ di pazienza…;)Bene…allora ci vediamo alla prossima e se avete delle domande o suggerimenti o qualsiasi altra cosa non esitate a farmi sapere.Un bacio a tutti!!!:)

Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 
 
Ignara di tutto quello che era avvenuto Michiru si trovava a casa,accoccolata sul davanzale della finestra a scrutare l’orizzonte e sorseggiare un buon tè.Aveva suonato per tutto il pomeriggio e sebbene la sua musica a tratti l’avesse acquietata,un turbamento profondo le era rimasto addosso.La cosa peggiore è che non ne riusciva a capire il motivo:eppure lei era quella che intuiva e percepiva ogni sfumatura,persino più di Rei e riusciva a comprendere ed analizzare ogni cosa,anche più di Ami.Trovava intollerabile sentire la soluzione della sua inquietudine lì a portata di mano per poi sfuggirle inesorabilmente;anche perché sebbene non le fosse ancora chiara la causa,sapeva perfettamente qual’era il soggetto di quel suo malessere.Neanche a dirlo:Haruka.La sua donna,il suo unico amore.Aveva pensato e ripensato all’episodio del bar dandosi ripetutamente della sciocca per la sua gelosia, ma poi analizzando meglio l’atteggiamento della compagna si era convinta che qualcosa che non andasse effettivamente c’era;non sapeva ancora cosa,non era riuscita a focalizzarlo ma il suo infallibile intuito le suggeriva di stare all’erta.Ad un certo punto,come a conferma della sua convinzione,avvertì una strana sensazione,un richiamo che conosceva molto bene:chiuse gli occhi e vagò lontano con la mente,visualizzò l’oceano,le onde lunghe,riuscì a sentire lo scroscio della marea che si ingrossava,inspirò profondamente come se ne potesse sentire persino l’odore “Il mare è in tempesta…”pensò preoccupata;rimase ancora alcuni istanti in quella posizione per cercare di capire esattamente cosa volesse dirle il suo complice più fidato.D’altronde,il suo stesso cognome sillabato significava “Re del Mare”e lei effettivamente se ne sentiva un po’ padrona.Il mare era il suo elemento,il suo mondo,ne era influenzata,irrimediabilmente attratta e riusciva a percepirne anche i più lievi cambiamenti;era come uno specchio per lei:nell’onda che fiotta senza fine riusciva a contemplare la profondità del suo animo. “Sta per succedere qualcosa o forse è già successa…-si disse mentre lentamente riapriva gli occhi,poi più decisa-…Devo trovare Haruka!!Potrebbe essere in pericolo…”.Subito provò a chiamarla al cellulare ma era spento,allora provò a chiamare Setsuna nel caso fosse da lei ma anche questo tentativo si rivelò infruttuoso.Non poteva andare a cercarla in giro per la città,si disse sfiduciata,aveva preso la moto e quindi poteva essere ovunque;allora pensò bene di consultare il suo specchio,il suo fedele talismano.Lo scrutò per alcuni istanti senza vedere nulla quando ad un tratto,fugace come un’ombra,le apparve l’immagine di Usagi “Cosa vorrà dire?Forse la nostra principessa è in pericolo..?E magari Haruka è con lei...!!”,nel pensar questo si morse leggermente il labbro;in cuor suo sperava di non trovarle insieme ed ecco che il tarlo della gelosia si ripresentò con tutta la sua prepotenza;ma lei era una guerriera Sailor santo cielo,e così lo scacciò immediatamente:se lo specchio le aveva mostrato Usagi poteva voler dire che la Principessa era in pericolo,di conseguenza l’unica cosa che potesse fare era andare da lei con la speranza di capirci qualcosa in più e intervenire se fosse stato il caso.Così infilò la giacca e uscì,dirigendosi a passi svelti verso casa della ragazza.
 
                
                  
                
                 E ogni angoscia che ora par mortale,                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

                                                                            di fronte al perder te,non parrà eguale.
(William Shakespeare)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         
 



Negli stessi istanti proprio nella suddetta casa,Haruka e Usagi si trovavano da sole,visto che i genitori di quest’ultima non c’erano;sedute vicine sul divano discorrevano del più e del meno in un clima di complice intimità.Usagi era allegra e briosa come al solito,tuttavia ad un certo punto Haruka non potè fare a meno di rabbuiarsi “Sto pensando a quel demone…-prese a dire sconsolata-Speravo che avessimo smesso di combattere e invece…” “Già,lo speravo anch’io…-le rispose Usagi mesta,poi prendendole la mano continuò risoluta-Ma questo è il nostro destino!!Il nostro compito è proteggere la Terra e non devi preoccuparti…se resteremo unite,ce la faremo anche stavolta!!”concluse con un sorriso pieno di fiducia.Haruka ne fu impressionata “Ma come fai ad essere sempre così piena di speranza?!Così ottimista?!” “Perché io ho tanti,troppi sogni da realizzare per permettere all’ennesima strega malvagia di rovinarmi la vita..!!”le rispose decisa. “Sogni,sogni…-sorrise amara-Anch’io avevo dei sogni,delle aspirazioni…ma poi è arrivata Michiru ed è cambiato tutto…” “Bè,è cambiato tutto in meglio,no?” “In realtà,non ne sono più molto sicura…”le rispose meditabonda.Usagi le lasciò la mano,che fino ad allora aveva tenuto stretta e la guardò incredula “Ma che vuoi dire?Insomma tu,tu l’ami non è vero?” “Io…non lo so più…” Ci fu un momento di silenzio che parve interminabile:Usagi non sapeva cosa dire e Haruka sembrava assorta in chissà quali pensieri,quando riprese a parlarle attenta a non incrociare mai il suo sguardo “Sai,questo è un periodo molto strano per me…sono confusa riguardo tante cose…la mia vita,Michiru…Mi sento come se vivessi in una notte eterna e solo…solo quando sto con te mi sembra di intravedere l’alba…-si voltò verso Usagi,totalmente interdetta dalla parole di Haruka-Non saprei spiegarti neanche io il motivo…Non posso…non posso dire di non essere più innamorata di lei…ma non lo sono neanche più come prima…” “Haruka…ma che stai dicendo..?”  “Non lo so…vedi??Non lo so!!Non capisco più niente di questa mia vita..!!L’unica cosa che so è che stare con te mi fa talmente bene…La tua gioia di vivere,la tua costante fiducia verso un futuro migliore mi rendono così serena…”e così dicendo avvicinò lentamente il suo volto a quello di Usagi che cercò di scostarsi ”Haruka io…io non…tu…sei una ragazza,tu…”,ma Haruka le prese il viso tra le mani e le sussurrò guardandola dritto negli occhi “Ha tutta questa importanza?” dopodichè la baciò con dolcezza e a lungo.Quando si scostò le disse tutto d’un fiato “In questo momento solo su una cosa non sono confusa e sei tu…”fece per baciarla di nuovo,ma stavolta Usagi si scostò bruscamente e si alzò dal divano.Fu allora che la vide.Michiru.Arrivata a casa di Usagi aveva trovato la porta socchiusa,probabilmente lasciata così distrattamente dalle ragazze stesse;la sua innata educazione le imponeva di bussare ugualmente ma l’intuito infallibile e soprattutto,il suo cuore,le suggerirono di entrare e basta,e così fece:entrò giusto in tempo per vedere quella scena che in un’attimo le ghiacciò il sangue nelle vene.Haruka guardò verso la porta e nel vederla impallidì di colpo,tentò di abbozzare “Michiru…” “Cosa?!-la interruppe subito la violinista-Stai per dirmi che non è come sembra?!”disse con tono sprezzante,sebbene dentro si sentisse morire.Usagi era completamente basita,non aveva la forza né il coraggio di dire nulla,dal canto suo Haruka era chiaramente mortificata ma prese a dire timidamente “Michiru,credimi,non volevo farti questo…non è stata una cosa premeditata e Usagi non c’entra assolutamente niente…” Michiru parve accorgersi solo ora della presenza dell’altra e la gelò letteralmente con lo sguardo.Stesso gelo che riservò ad Haruka quando le rivolse la parola “Coraggio…vediamo che spiegazione ti inventerai stavolta..!!” “Io non mi inventerò proprio niente…-le rispose la compagna-La verità è che…io sono sono molto confusa…” “Confusa riguardo noi?” “Riguardo tutto…-si alzò con estrema lentezza e la guardò intensamente negli occhi-Tu hai preso in mano la mia vita,il mio destino e ora che purtroppo c'è un nuovo nemico,ora che devo di nuovo combattere,mettere in gioco tutto per l’ennesima volta…io non lo sento più mio questo destino!!” Michiru era allibita “Ma che cosa vuoi dire?!” “Voglio dire che non sono più sicura di aver fatto la scelta giusta…non sono più nemmeno sicura di averla fatta una scelta!!-le rispose con più vigore-Quando ho deciso di diventare una guerriera,forse non mi sono resa effettivamente conto…forse mi sono lasciata condizionare da te,dal tuo spirito di sacrificio,dalla tua dedizione…”concluse affranta. Michiru l’ascoltava attentamente cercando di dominare la voglia irrefrenabile di urlare,ma ogni parola della sua amata era una pugnalata al cuore “Vuoi dire che ti ho costretto a diventare una guerriera Sailor?Che ti ho rovinato la vita?!E’questo che stai dicendo,Haruka?” le chiese guardandola diritto negli occhi. “Te l’ho detto,ho una gran confusione in testa…però si…Io in questo momento sento questo…”le rispose con fermezza. A quel punto gli occhi di Michiru si riempirono di lacrime “E così è colpa mia?Hai rinunciato a tutto,per colpa mia?!Perchè,certo…io l’ho fatto apposta..!!Eh si,povera Haruka!!Io invece ho realizzato pienamente il sogno che avevo sin da bambina!!Si è sempre stata la mia aspirazione!!Diventare una guerriera Sailor,salvare il mondo e rovinare la vita degli altri!!!-gridò esasperata,con le lacrime che le rigavano lentamente il volto-Ma come puoi dire queste cose??Con quale coraggio??Credi che non sarebbe piaciuto anche a me continuare la mia vita e potermi dedicare completamente alla musica?!Ma ho dovuto fare i conti con la mia coscienza,con quei maledetti incubi che mi tormentavano…Come potevo far finta di niente sapendo il rischio enorme che l’umanità intera correva e che solo io ero in grado di impedirlo??!” “Tu esatto!!TU!!-le gridò Haruka di rimando-Ma questo non doveva valere per forza anche per me…Mi hai condizionato con ogni tuo atteggiamento,con tutte le tue chiacchiere sul nostro dovere,sul destino del mondo..!!Vedere cos’eri disposta a sacrificare tu per prima mi faceva credere che fosse la cosa giusta da fare…ma forse non lo era per me!!Io…non volevo essere una Sailor…-in un’istante le lacrime riempirono anche i suoi di occhi-Sono stanca di combattere,io voglio solo una vita normale…voglio correre,voglio volare…” “E il nostro amore?Ti ho imposto anche questo?!Ti ho…costretto ad amarmi..?” le chiese Michiru supplichevole. “Non ho detto questo…non giudicarmi ti prego..!!Sono solo così stanca di tutte queste battaglie…e non posso fare a meno di pensare che la mia vita sarebbe stata diversa senza di te…Non dico necessariamente migliore ma…non mi sarei sentita come se qualcun altro avesse preso tutte le decisioni al posto mio..!!sarei stata libera…con te…a volte mi sento soffocare…” A quel punto Michiru sentì un rumore sordo nel suo petto:era il suo cuore che si frantumava in mille pezzi e non aveva più la forza di replicare,era terrificata da quello che aveva sentito.Haruka le si avvicinò ma lei indietreggiò di alcuni passi “Non ti avvicinare!!-le sibilò fissandola con i suoi occhi cristallini intrisi di dolore-Non c’è più niente da aggiungere…più niente…” e scappò via.Haruka non provò nemmeno ad inseguirla,sapeva che era inutile per entrambe e così,spossata,si accasciò sul divano senza nemmeno avere il coraggio di guardare in faccia Usagi che era rimasta completamente immobile e scioccata da tutto quanto.Michiru invece scese in strada distrutta,non riusciva a respirare:sentiva nel petto un dolore acuto mai provato prima,le gambe le cedevano ma senza quasi rendersene conto,come se fosse un’automa incominciò a camminare sempre più velocemente,a correre senza pensare a niente,guidata solo da un lungo,selvaggio,indomito richiamo…il richiamo del mare.
 
 
Eccomi qua con il terzo capitolo!!Che ne pensate?che potesse succedere qualcosina tra Haruka e Usagi era nell’aria ma immaginavate poi tutto il resto?!e non è finita qui!!vi anticipo che il prossimo capitolo per Michiru-chan sarà ancora più doloroso…vi dico solo che nel mio cervello l’ho soprannominato La Tragedia…L  Spero di essere riuscita a rendere bene quello che prova Haruka…lei non ha smesso di amare Michiru ma si è sostanzialmente scocciata di essere una Senshi e dal momento che è stata Michiru-chan ad avvicinarla (vedi episodio 106 dell’anime) questa sua insofferenza si ripercuote anche suoi sentimenti…poi si mette in mezzo pure Usagi per la quale ha sempre avuto un debole e la frittata è fatta..!!A tal proposito…avete visto la Testolina Buffa?!fessa fessa,cacchia cacchia mica s’è tirata subito indietro quando Haruka l’ha baciata…XD Vabbè sto scrivendo un poema…Passiamo alle cose importanti:ringrazio ancora una volta chi ha avuto il buon cuore di recensirmi,chi legge pur senza farlo e chi mi ha inserito tra i preferiti e i seguiti!!Grazie veramente!!!!!E se avete domande,suggerimenti,critiche e affini fatevi sentire senza timore…al massimo vi colpisco con un Deep Submerge..!!XD  Alla prossima!!!kiss.

Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


                                                                                 Dormi ,vola ,riposa.
                                                                             Muore anche il mare!

(Federico Garcìa Lorca)                                                                                                                                                                                                                               
 



Quando arrivò alla spiaggia Michiru era distrutta,sopraffatta dal dolore;in presenza di Haruka era riuscita a controllarsi,non aveva dato libero sfogo alla sua disperazione ma alla vista del mare,di quell’immensa distesa d’acqua a lei così vicina non potè più trattenersi.Scoppiò in un pianto convulso e si accasciò sulla sabbia,le sembrava di impazzire ”Non ci credo…non ci credo…Come ha potuto dire quelle cose a me...?!Io…che darei tutta la mia vita per lei…che morirei…mille volte…per lei...!!” Il suo pianto disperato sembrava fondersi col rumore delle onde che ingrossatesi all’improvviso,si infrangevano impetuose sulla battigia:il mare era in tempesta;questo suo padre ancestrale sembrava dirle “Ti ascolto figlia mia,il tuo strazio è anche il mio...” Michiru si sentiva completamente devastata,non riusciva a credere che Haruka potesse sentirsi una prigioniera,che stesse vivendo una vita che non sentiva sua e soprattutto che potesse desiderare di stare senza di lei.Non riusciva a capacitarsi di aver  perso il suo grande unico amore,l’unica ragione della sua esistenza.Anzi,Haruka era la sua esistenza,perché prima di incontrarla lei non c’era.Prima di incontrarla e di donarle interamente il suo cuore,Michiru Kaiou semplicemente non esisteva.



Michiru Kaiou.A sentire il suo nome qualsiasi persona con un minimo di capacità di discernimento si sperticava in lodi.Talentuosa violinista,brillante pittrice,nuotatrice provetta,ragazza bellissima,elegante,di indiscussa classe,eppure… fredda come il ghiaccio.Era questo che si diceva di lei di solito e tutti le stavano abbastanza alla larga.Non perché fosse scortese o antipatica,anzi.Lei era la gentilezza  e l’educazione fatta persona,ma era fredda.Qualsiasi complimento,anche il più bello,veniva inevitabilmente  seguito da una sequela di aggettivi che andavano dal fredda,al distaccata,al gelida,fino a raggiungere le vette più elevate quando i ragazzi puntualmente respinti le davano della frigida.Lei lo sapeva benissimo e non poteva fare a meno di riderne intimamente. E si,lei era fredda.Come il ghiaccio,o meglio,come il mare.Nonostante l’avvenenza il rapporto più intimo che avesse mai avuto era proprio con l’oceano.Se ne sentiva amata,protetta,compresa.Come lei era freddo e ostile,come lei,poteva ribollire di passione.Si,perché Michiru Kaiou era tutto tranne che fredda,ma non aveva mai trovato qualcuno capace di risvegliare in lei quella passione sopita da sempre e che non aspettava altro di scoppiare,quella sensazione che ti sconvolge dentro come il mare in tempesta;si era sempre accontentata di essere un lago placido e tranquillo,e questo la faceva impazzire.Aveva tantissimi ammiratori certo,ma di quelli insignificanti che corteggerebbero qualsiasi bella ragazza senza troppo impegno e fantasia.Nessuno avrebbe mai smosso mari e monti per lei,e per nessuno lei l’avrebbe fatto.Per cui si,Michiru Kaiou era fredda.E lo divenne ancora di più quando gli incubi spaventosi che la tormentarono per settimane le rivelarono la sua vera essenza.Protetta da Nettuno,pianeta dei mari profondi,lei era Sailor Neptune.Una guerriera Sailor.E come se non bastasse,doveva trovare i talismani  e cercare di salvare l’umanità.Lei sola.Sempre sola,sempre più fredda,in questa vita come nell’altra.Poi un giorno lei le apparve in sogno come il più bello degli angeli.Capelli biondi come il grano,iridi verdi che durante il giorno le ricomparivano d’avanti nei momenti più impensati.E si sentiva stranamente felice,rincuorata al pensiero che forse non era sola almeno nella sua missione.Quando finalmente la conobbe e la vide gareggiare ebbe come una rivelazione.Il suo angelo era veloce come il vento,racchiudeva in sé l’essenza stessa del vento.Così come lei era tutt’uno con il mare.Vento e mare,binomio perfetto.Coincidenza?O era invece quella cosa chiamata destino?Il primo impatto con la bionda fu esattamente quello che ci si può aspettare dall’avere a che fare con un vento impetuoso:fu respinta,rifiutata.A lei non interessava posare per la grande Michiru Kaiou,aveva ben altro a cui pensare.Ma il mare è troppo grande e maestoso per lasciarsi fermare dal vento,per quanto ribelle;senza scomporsi anzi,ne sfrutta la forza a proprio piacimento.E così Michiru perseverò nel suo intento:l’avvicinava ad ogni occasione,prendendosi anche una bella serie di improperi,la sognava costantemente entrando anche nei suoi di sogni,per farle capire,per farla arrivare alla consapevolezza a cui lei ormai era giunta da tempo.Ovvero che il momento era arrivato,che finalmente era arrivata la tempesta che aveva sempre aspettato,la tempesta che le avrebbe completamente  sconvolto l’esistenza…E così non sarebbe stata mai più sola,mai più fredda,in questa vita come nell’altra…
 


Adesso giaceva lì sulla sabbia,completamente inerme,svuotata:aveva pianto come mai in vita sua,aveva tirato fuori tutta la sua disperazione;e aveva capito.Aveva catapultato Haruka in un mondo fatto di sacrifici,battaglie,pericoli,aveva insistito anche quando era stata respinta perché era la sua missione certo,ma anche e soprattutto perché l’aveva amata sin dal primo istante,prima ancora di conoscerla,vedendola solo in sogno l’aveva desiderata e si era illusa che il suo amore potesse bastare,che potesse compensare tutte le cose a cui col tempo avrebbe dovuto rinunciare.Per lei era così:pur soffrendo nel non poter seguire le sua aspirazioni,Haruka bastava ampiamente a riempirle la vita,la ripagava di ogni sacrificio e anzi,quante volte si era ritrovata ad essere grata per la loro natura di guerriere,pensando che altrimenti avrebbe potuto non incontrarla mai.Per la bionda non era così;evidentemente a lei,Michiru non bastava,evidentemente non l’amava abbastanza.Si era sbagliata:aveva donato tutta se stessa a qualcuno che a conti fatti non l’aveva ricambiata pienamente;e adesso voleva solo pagare le conseguenze del suo errore.Giaceva lì immobile,aspettando che tutta quella sofferenza finisse: invocava la morte,la desiderava,voleva solo che arrivasse e la portasse via. Ma la sua richiesta sembrava perdersi tra il fragore delle onde,che continuavano ad ingrossarsi e urlare di dolore per la loro figlia tanto amata.Passò tanto,tanto tempo e Michiru rimase sempre distesa sulla sabbia,senza muovere un muscolo,in una muta preghiera per condurre a se la triste mietitrice. Ad un tratto,un sorriso spento le si dipinse in volto:dunque il dolore non era bastato?Aveva sempre pensato che sarebbe morta di dolore se non avesse più avuto Haruka al suo fianco,e invece era ancora lì,piegata nello spirito e nel corpo,col cuore ormai spezzato ma ancora viva.Eppure lei viveva dei suoi respiri,del suo profumo,del colore dei suoi occhi,del suo sorriso,delle sue mani…Oh le sue mani!!Il suo corpo gemette di una sofferenza inaudita  al pensiero che non sarebbe mai più stato toccato dalle sue mani…dalle sue labbra…era dunque questa la vita che l’aspettava? Se era così che senso aveva vivere ancora?Sarebbe stato così inutile d’ora in poi affannarsi,lottare,impegnarsi,anche solo respirare,tanto non ci sarebbe stata nessuna differenza nel vivere  senza il suo amore e morire.Fu così che decise,non poteva attendere oltre.Una strana quiete adesso la colse,la quiete di chi ha capito perfettamente ciò che deve fare;anche il mare sembrava essersene accorto e infatti lentamente iniziò a ritirarsi.Michiru si alzò con calma e prese a fissarlo come mai prima,poi un passo dopo l’altro,lenta ma inesorabile iniziò ad avvicinarsi all’acqua e ad entrarvi:non piangeva più ormai,anzi avvertiva una tale sensazione di benessere,di pace…“Finirà tutto così…adesso…Se la morte è come il vuoto che sento dentro,non ho niente da temere…ci penserà il mare ad accogliermi per l’ultima volta…e  per sempre…” Prese ad avanzare sempre di più,senza alcuna fatica,come se l’amico fidato avesse capito e le volesse facilitare il percorso…e alla fine sparì.Come una dea del mare sparì tra le onde con leggerezza,senza un gemito,senza un urlo,senza lottare.Si lasciò trascinare giù nelle profondità marine,si affidò totalmente al suo elemento che l’avvolgeva con calore;lo stesso calore che provava tra le braccia della sua amata…E ancora lì,mentre perdeva ormai le forze e l’acqua le entrava nei polmoni soffocandola,mentre il corpo cercava istintivamente di ribellarsi,di risalire,ma la mente,e il cuore,inflessibili,sordi ormai ad ogni altra emozione lo obbligavano a cedere e ad andare sempre più giù…ancora nell’ultimo estremo istante,solo una parola,un nome,riempiva ogni fibra del suo essere:Haruka….
 
                                                 


                                                      Il mio cuore non ti lasciò mai sola un secondo.
                                                          Io sono e sarò sempre,anche all’altro mondo,
                                                                   colei che t’ama senza misura.

                                                                        (Cyrano de Bergerac)
 
 
 
 

Ecco qua…non mi odiate per piacere!!anche perché vi avevo avvertito :P…Spero che apprezziate il modo in cui l’ho scritto…in particolare quel passaggio in corsivo che ho aggiunto…ne ho preso l’idea dalla moda del momento di alcuni telefilm,sapete quando si sente quella vocina fuori campo che spiega le cose,ragion per cui ho cercato di scriverlo in un modo più impersonale e anche il fatto di ripetere spesso il nome,Michiru Kaiou,è stata una scelta voluta e mi auguro che vi paccia…Per il resto non saprei che dirvi,questo è il capitolo che più preferisco e allo stesso tempo quello che mi è costato più fatica,spero veramente di essere riuscita a trasmettervi quello che prova Michiru…*__* Detto questo RINGRAZIO tutti quanti voi,per il tempo che dedicate a leggere la mia storia,per le recensioni,per i complimenti…grazie a tutti di cuore!!Vi aspetto al prossimo capitolo,dove,tra le altre cose ritornerà la donna misteriosa…;) Ultimissima cosa:la citazione del Cyrano che messo alla fine,per l’esattezza è “COLUI che t’ama senza misura…”cambiata da me per ovvi motivi…:) Un bacio e a presto!!


Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



Era circondata dal buio adesso,un buio diverso rispetto a quello da cui si era voluta far travolgere,ma non riusciva a capirne il motivo…E il freddo:un’attimo prima era avvolta dal calore del mare,dal suo abbraccio eterno in cui si era volontariamente gettata,adesso invece il suo corpo aveva i brividi…Sentiva l’aria pungente entrarle prepotentemente nei polmoni,costringerla a respirare contro la sua stessa volontà e iniziò a tossire.Tossì forte e a lungo,cercò di mettersi a sedere ma era troppo stanca per fare qualsiasi cosa. A un certo punto però,alzando lo sguardo,si rese conto di non essere sola. Di fronte a lei c’era una donna bellissima,di rosso vestita e con lunghi capelli bianchi,la stessa che aveva aggredito Usagi,ma questo lei non poteva saperlo. Con voce spezzata dall’affanno le rivolse la parola “Chi…sei..?”  “Povero cuore…così addolorato…io sento tutta la tua sofferenza…è talmente grande…” le rispose la donna dolcemente e inginocchiandosi vicino a lei. “Non…avresti dovuto salvarmi…non…avresti…dovuto…” sussurrò Michiru con evidente fatica. “Oh si invece…- le disse scostandole delicatamente i capelli dal viso- Non potevo lasciarti morire…un dolore così forte,talmente radicato in te…sarebbe stato uno spreco lasciarti annegare…e io sono sola da tanto di quel tempo…”. A quel punto Michiru cercò di allontanarsi ma non aveva la forza di muoversi e si accasciò di nuovo sulla sabbia :era completamente zuppa dalla testa ai piedi e questo le provocava dei continui spasmi lungo tutto il corpo,provava un dolore acuto ai polmoni come se fossero trafitti da migliaia di aghi e a tratti continuava a tossire;era completamente alla mercè di quella strana donna,ma paradossalmente non era questo a preoccuparla. La spaventava più che altro il pensiero di non essere riuscita nelle sue intenzioni:voleva morire,voleva sparire una volta per tutte e invece era ancora lì,a dover affrontare chissà chi e chissà cosa. “Oh povera cara...credi che morire sia la soluzione? –fu interrotta come se le avesse letto nel pensiero- No...lascia che sia qualcun’altro a pagare…prosciuga la linfa vitale di chi ti ha esasperato talmente tanto da farti desiderare la morte..!!”  “Ma che cosa stai dicendo…?Io…non voglio niente di tutto questo…”  “Ne sei sicura..?Hai amato con tutta te stessa,eri pronta a morire…saresti già passata a miglior vita se non ti avessi salvato…e per chi?Per qualcuno che ti ha tradito,ti ha umiliato…qualcuno che ti considera un’errore…” “Smettila!!!Non ti…voglio ascoltare…” le disse supplichevole,mentre velocemente gli occhi le si riempirono di lacrime  “Non mi vuoi ascoltare perché è la verità…” e così dicendo creò una nuvola di fumo che prese le sembianze  di Haruka e che subito inveì contro Michiru “Maledetta!!!Che tu sia maledetta..!!Mi hai rovinato la vita..!!”  “No…No non è vero!!!” le rispose la violinista scoppiando in lacrime disperata;era troppo scossa per rendersi conto che si trattava solo di un’illusione.  “Si invece!!Io ero libera e felice ma tu hai voluto legarmi a te ad ogni costo..!!” ribattè la finta Haruka. Raccogliendo le sue ultime forze,Michiru cercò di avvicinarsi a lei,di allungare una mano per toccarla, “Haruka ti prego…Io…io ti amo..!!” le disse singhiozzando  “Io invece ti odio..!!Ti ho sempre odiata…E’ Usagi la persona che amo…” e detto questo scomparì così come era arrivata. Michiru rimase immobile,con la mano tesa a mezz’aria ,poi ricadde su se stessa e iniziò un pianto silenzioso,senza alcuna traccia di disperazione o dolore,un pianto di rabbia “Haruka…Io…ti odio…IO!!!Per  tutto quello che mi stai facendo...per non avermi mai amato…Io ti odio e mi maledico..!!Mi maledico!!!!perchè anche adesso…anche adesso…che ti odio…vorrei solo poterti baciare…”.  A quel punto la donna,che fino ad allora era rimasta immobile dietro di lei,lanciò un urlo altissimo,ma a differenza di Usagi,Michiru non ne soffrì affatto,anzi. Sentì la rabbia montare dentro di sé sempre di più,una rabbia che affondava le radici nell’angoscia e nel dolore di sapersi odiati dalla persona che più si ama,e fu così che si trasformò:i bellissimi capelli verdi smeraldo si allungarono a dismisura,e persero del tutto il loro colore diventando bianchi,i suoi occhi color del mare,così pieni di dolcezza e amore,diventarono gelidi,inquietanti...  “Adesso sei diventata come me…dopo tanti secoli ho una compagna…-sentenziò la donna,con evidente soddisfazione,per poi aggiungere- Dobbiamo andare…ormai sta per sorgere il sole e non è il caso di rimanere qua…Seguimi...” e con un balzo sparì. Michiru adesso era furiosa:non provava più amore,né dolore,ma solo un feroce risentimento;fissò per un attimo il mare placido,immobile,senza però avvertirne il calore:per la prima volta se ne sentì respinta,quasi come fosse un nemico e non l’alleato di sempre. Allora un’ultima lacrima le rigò lentamente il volto,le ultime vestigia di umanità la abbandonarono;guardò il mare ancora per un’ultima volta e sparì anch’essa nel bagliore dell’alba.
 
                                     
                                                              
                                                                         Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.

                                                                                    Nescio, sed fieri sentio et excrucior. 
(Catullo)
 




Haruka aveva passato una notte decisamente insonne.Una volta tornata da casa di Usagi,non aveva fatto altro che aggirarsi per l’appartamento come uno zombie,ripassando mentalmente tutto quello che era successo. Non riusciva a capacitarsi di come avesse potuto combinare quel disastro e soprattutto dire quelle cose orribili a Michiru. Si sentiva terribilmente in colpa,anche perché non era tornata a casa e questo la preoccupava non poco:le erano passati per la testa 3000 scenari diversi che però finivano tutti invariabilmente con una Michiru riversa a terra in una pozza di sangue. Ragion per cui diverse volte era stata sul punto di chiamarla,per poi rendersi conto che lei era l’ultima persona al mondo che la violinista avrebbe mai voluto sentire…eppoi che cosa avrebbe potuto dirle?Che si era sbagliata?Non sarebbe stata la verità…Così passò la notte a rimurginare,finchè  solo alle prime luci dell’alba riuscì ad addormentarsi;purtroppo però,neanche due ore dopo,fu bruscamente richiamata alla realtà da un miscuglio selvaggio di rumori provenienti dall’esterno,dato che a differenza sua,a quell’ora la città era in pieno fermento. Aveva un sonno assurdo e si immerse sotto le coperte sperando di dormire ancora per qualche ora,ma neanche il tempo di richiudere gli occhi che lo squillo fastidioso del suo cellulare la fece sobbalzare. Sulle prime non ci badò,limitandosi a sbuffare,ostinata com’era nel suo intento di recuperare il sonno perduto,ma poi resasi conto che poteva anche essere Michiru,balzò giù dal letto con una velocità insospettabile per una che versava in stato di coma solo cinque secondi prima. Fece un respiro profondo e rispose,cercando di simulare una calma che non aveva affatto,ma consapevole che sarebbe stato stupido e fuori luogo mostrarsi preoccupata ora;tuttavia non ci fu bisogno di sforzarsi troppo,poiché dall’altra parte del telefono non c’era Michiru ma bensì Setsuna. “Ciao Suna…come mai così mattiniera?!” chiese quasi grugnendo  “A dire il vero sei l’unica che dorme cara..!!-fu la secca risposta -Tu e Michiru dovete venire al Tempio di Rei,tra una mezz’ora al massimo…”  “Bè io non credo proprio che potremmo esserci…” “Haruka non era una richiesta..!!Abbiamo un problema piuttosto grosso di cui discutere,per cui vi aspettiamo tra mezz’ora..!!”e chiuse la conversazione. Haruka sbuffò visibilmente scocciata ”Perfetto!!questo ci voleva proprio!!”imprecò tra se  “Tuttavia…se Setsuna ci ha convocate al Tempio,dove quindi presumibilmente ci saranno anche le altre,e con tanta urgenza poi…deve esserci un motivo serio..!!Forse è il caso che vada…non posso lasciare tutto così all’improvviso…senza dare uno straccio di spiegazione…”così iniziò pigramente a prepararsi e nel controllare l’ora non riuscì a reprimere un sorriso pensando alla faccia di Usagi che sarebbe stata buttata giù dal letto così presto. Prima di uscire però,decise finalmente di chiamare Michiru,non fosse altro per avvertirla della riunione,ma scoprì con un certo disappunto che la violinista il suo di cellulare l’aveva lasciato a casa ”Dannato coso!!Che ce l’ha a fare se quando serve lo lascia in giro?! –sibilò irritata- Se avesse avuto dei problemi non avrebbe neanche potuto chiamare nessuno….”,dopodichè uscì in sella alla sua fidata moto. Al Tempio erano già arrivate tutte le guerriere Sailor al gran completo,aspettavano solo Haruka e Michiru  “Uffà…ma quanto ci mettono?!” si lamentò la piccola Hotaru  “Bè quando le ho parlato Haruka non sembrava molto propensa a venire…”disse Setsuna meditabonda. “Si certo…lo sappiamo come preferiscono passare il tempo quelle due…”aggiunse maliziosa Minako senza pensarci troppo,causando prima un’imbarazzo generale e poi le risate delle compagne. La loro storia era una sorta di segreto di Pulcinella:tutti sapevano ma nessuno ne parlava,anche perché le due ragazze erano sempre state molto limitate nelle loro effusioni in pubblico. Solo Usagi si tenne in disparte “Usa-chan che succede?” le chiese preoccupata Rei  “Niente…non ti preoccupare…” rispose sforzandosi di sorriderle. “Oh ecco Haruka…Haru-chaaaannn!!!!-gridò entusiasta Hotaru,andandole incontro per poi bloccarsi di colpo- Ma dov’è Michiru?!” Haruka non le rispose,si limitò ad un sorriso di circostanza e raggiunse il resto del gruppo. Non entrò nella stanza,ma si appoggiò allo stipite della porta e salutò con un breve cenno del capo Setsuna,che la guardò interrogativa vedendola arrivare da sola,e poi posò gli occhi su Usagi,che li teneva invece bassi,onde evitare lo sguardo della guerriera di Urano. Fiutando nell’aria la tensione che Haruka si era portata dietro,nessuna fece domande,piuttosto Ami prese la parola con aria decisamente preoccupata “Stanotte c’è stata un’altra vittima…è la terza in tre giorni,senza contare l’aggressione ad Usagi…” “Già -subentrò Hotaru- Tutte e tre le vittime avevano i capelli bianchissimi e lo sguardo terrorizzato,come se fossero morte di paura…senza contare dei…bè,dei rivoli di sangue che uscivano dalle orecchie…Credo proprio si tratti della stessa cosa che ha aggredito la nostra Principessa…” “Una Banshee…” sussurrò Rei come se stesse parlando con se stessa,più che con le altre. “Una…che?!?” chiesero all’unisono Makoto e Minako perplesse. “Una Banshee!! –sentenziò la sacerdotessa- Ovvero un demone chevaga per la Terra cibandosi di anime in grande sofferenza…localizza le sue vittime sentendone il pianto interiore,dopodichè emette un urlo così potente da ucciderle…Ma –aggiunse esitante rivolgendosi a Ami e Setsuna-  onestamente pensavo che fosse solo una leggenda…” “Bè evidentemente non lo è! -rispose prontamente quest’ultima - A quanto pare esiste davvero ed è nostro compito eliminarla!!” concluse risoluta.Poi si rivolse ad Haruka,che per tutto il tempo era rimasta in silenzio,nella stessa esatta posizione in cui si era messa all’inizio “Tu cosa ne pensi?L’hai già affrontata no?” le chiese curiosa. Ma l’amica non rispose presa com’era da chissà quali pensieri “Haruka?Haruka!!Ci sei?!” la scuotè Makoto. “Cosa?!Ah si…dicevi Suna?” chiese candidamente,con l’aria di una che non aveva ascoltato nemmeno una parola. “Ma si può sapere che ti succede?!Non sei mai stata così distratta…Tu e Michiru avete litigato?” le chiese bonaria. Nel sentire quel nome scattò e rispose brusca  “Cosa diavolo te lo fa pensare?!”  “Bè…mi sembra ovvio!Avevo detto a entrambe di venire e ci sei solo tu…L’unica spiegazione è che avete litigato…Su,cosa hai fatto stavolta?” chiese Setsuna canzonatoria. A questo punto Haruka si sentì avvampare e avrebbe voluto mandarla bellamente al diavolo,ma fu Usagi,che pure fino a quel momento se n’era stata in disparte,ad intervenire. “Setsuna lasciala stare…Ieri sera hanno litigato,quindi…” disse abbassando lo sguardo con fare colpevole. Ma subito Rei si intromise “Ah si??E tu come lo sai?!Che hai combinato Testa di Rapa??” “Lasciala perdere Rei...!!Usagi non…”  “Insomma basta!!!”tuonò la guerriera di Plutone  “Haruka,qualsiasi cosa sia successa tra te e Michiru mi dispiace,ma abbiamo dei problemi ben più importanti e abbiamo bisogno anche di Sailor Neptune…perciò ti prego di contattarla…” concluse gentilmente ma decisa. “Bè…perché non ci pensi da sola? -le chiese sprezzante,lasciandola di stucco - Potrei non avere voglia di impelagarmi in un’altra missione…” “Ma…Haruka..!!Questo è il nostro dovere…” rispose Setsuna confusa. “Si…peccato che io sia stufa..!!Sono venuta perché mi sembrava giusto dirvelo almeno…Io non voglio più essere una guerriera Sailor…basta!!Fine della storia!!” concluse decisa più che mai. Nel sentir queste parole le ragazze rimasero allibite:Hotaru era sull’orlo delle lacrime,Minako e Rei fissavano la ragazza con occhi sgranati,persino l’impassibile Setsuna sbiancò in volto;l’unica a rimanere indifferente fu Usagi,che se ne rimase rintanata nel suo angolino a fissare il pavimento. La prima ad avere la forza di dire qualcosa fu Ami “Haruka…forse dovresti spiegarti meglio…” la invitò con dolcezza. “Non c’è molto da spiegare…Io,non ce la faccio più..!!Voglio avere una vita normale…e non ditemi che ce l’abbiamo!! - intimò fermando sul nascere qualsiasi protesta- Sapete quanto me che non abbiamo e non avremo mai una vita normale…e io sono stanca..!!” “Ti capisco,anche io ci sono passata…” tentò di dirle la guerriera di Mercurio ma Haruka la interruppe subito “No,non puoi capire!!!Noi guerriere del sistema solare esterno siamo diverse da voi…abbiamo più poteri certo,ma anche molte più responsabilità..!!Come tale sono abituata  al sacrificio…alla solitudine…Quando dovevamo trovare i talismani ero pronta anche a sacrificare vite umane…cosa che voi non avreste mai fatto!!E credete che non sia un peso enorme da sopportare..?” serrò istintivamente i pugni e diede loro le spalle per evitare che si accorgessero della sua commozione  “Avrei sacrificato la mia stessa vita per il bene dell’umanità…l’ho fatto anzi!!non potevo certo sapere che sarei resuscitata..!!ma l’ho fatto volentieri…era il mio compito..!!”  “E allora adesso vuoi una medaglia?! - le chiese ironica Makoto facendola voltare di scatto- Hai fatto il tuo dovere come tutte noi!!Anche noi ci sacrifichiamo,anche noi abbiamo dei problemi e ci siamo sentite sfiduciate in alcuni momenti,ma non abbandoneremmo MAI la nostra missione e soprattutto la nostra Principessa!!” La guerriera di Giove si avvicinò con fare minaccioso alla bionda,finchè le loro facce si trovarono a pochi millimetri di distanza  “La verità è che hai solo paura..!!” le sibilò sprezzante,per poi spostarsi velocemente di lato onde evitare il destro di Haruka “Ma come osi??!Io ti…”  “Basta,smettetela!!” gridò Usagi mettendosi fra loro,ma le due continuarono a guardarsi in cagnesco al di sopra delle sue spalle  “Non ho nessuna intenzione di farmi insultare da una stupida ragazzina…”,fu Makoto allora a cercare di scattare in avanti per colpirla,ma la presenza di Usagi e soprattutto Rei che la teneva per le spalle la bloccarono. “Quello che dovevo dire l’ho detto…-riprese Haruka serafica,poi guardò diritto negli occhi Usagi- Principessa…credo che questo debba tenerlo tu…” detto questo,tirò fuori dalla tasca il suo Lip Rod e lo consegnò alla ragazza,che lo prese dispiaciuta,ma senza dire una parola. A quel punto Haruka fece alcuni passi indietro e guardò una ad una tutte loro:non poteva negare di essersi affezionata a quelle ragazze,di voler loro molto bene e le salì un nodo in gola,sebbene avesse fatto quello che voleva. “Ragazze…spero che capirete un giorno…Addio…” e se ne andò così,senza aggiungere altro e senza dar loro il tempo di replicare. Erano tutte sgomente a dir poco: Hotaru cercò di raggiungerla ma fu trattenuta per un braccio da Setsuna,mentre Minako e Usagi iniziarono a piangere in silenzio,e Ami scuoteva la testa sconsolata. La forza delle guerriere Sailor era sempre stata l’unione,anche se le guerriere “esterne” erano sempre state più individualiste,avevano tutte in comune la stessa missione,lo stesso destino,erano loro;adesso,Haruka era andata via e al suo posto aveva lasciato solo un vento freddo e ostile che le circondava,stringendo i loro cuori in una morsa d’acciaio…
 
 
 

Ecco qua…povera Michiru,dalla padella alla brace..!! Per cui se ve lo state ancora chiedendo,la risposta è SI,sono una bastarda!! muahahahahaahahah Comunque…questo capitolo come avrete notato è nettamente distinto in due parti:la prima è il proseguimento naturale del quarto capitolo e quindi ho cercato di mantenermi sullo stesso registro,cercando di esprimere il più possibile l’angoscia e il dolore di Michiru-chan,che qui però si trasforma in rabbia,perché secondo me la rabbia è l’evoluzione naturale di un dolore molto forte…Di questo si approfitta la donna misteriosa,che adesso sapete trattasi di una Banshee…probabilmente alcuni di voi ne avranno sentito parlare,anche se per la caratterizzazione che le ho dato io mi sono ispirata ad un episodio del mio telefilm preferito,Streghe. Nella seconda parte ho cercato di essere un po’ più leggera,soprattutto quando Haruka ha detto quello che ha detto,ho preferito dare spazio ad una rezione “nervosa” (vedi Makoto),piuttosto che a lacrime e quant’altro…Reazioni nervose che ritroverete nel prossimo capitolo,dove darò un po’ più di spazio a Usagi e anche alla stessa Mako-chan,poiché i prossimi capitoli saranno più in stile Sailor,visto che adesso di demoni in giro ce ne sono due…;) Ovviamente se avete domande,dubbi o perplessità…teneteveli per voi!!ahahahahahah naturalmente scherzo,nei limiti ovviamente del possibile rispondo sempre a tutto. Detto questo non mi resta altro che ringraziavi ancora una volta per il tempo e l’attenzione che dedicate a questa storia!!Sapere che molti di voi hanno pianto,si sono emozionati e anche arrabbiati per qualcosa che ho scritto io,mi riempie di gioia e orgoglio!! *_*  A tal proposito lasciatemi fare un ringraziamento speciale a SailorMercury84 che mi ha addirittura inserito tra gli autori preferiti…GRAZIE!!!sono commossa!!! *___*  Ora vi lascio,ancora grazie e vi aspetto alla prossima!!;))


Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Non era mai successo che si trovassero al Tempio tutte insieme e ci fosse questo silenzio:erano tutte troppo scioccate e incredule per dire qualcosa,tuttavia,seppur inconsciamente,si erano raggruppate a seconda dei loro sentimenti verso la questione.  In piedi vicino alla finesta c’erano Makoto e Rei,decisamente arrabbiate per la decisione di Haruka;dall’altra parte della stanza,sempre in piedi,stazionavano invece Minako e Hotaru,entrambe piuttosto affrante;al centro poi,sedute a tavola a sorseggiare il tè,c’erano Ami e Setsuna,che cercavano di mantenere il più possibile la calma;infine,Usagi se n’era tornata nel suo angolino,quasi a volersi estraniare dalla situazione.  Inevitabilmente fu la fumantina guerriera di Marte a rompere il silenzio,sbottando proprio nei suoi confronti   “Usagi tu non me la conti giusta..!!Secondo me sai più di quello che vuoi far  credere…anche questo silenzio non è da te..!!”   “In effetti…l’ho pensato anche io…- aggiunse esitante Ami-  tu sapevi che aveva litigato con Michiru…”   “Usa-chan…se sai qualcosa forse è il momento di parlare…”  concluse Minako speranzosa.  A quel punto tutti gli sguardi erano puntati su di lei,sospirò pesantemente e poi si rivolse alle amiche  “In effetti…ieri è successo qualcosa…-esordì timidamente-  sapete,dopo che sono stata attaccata da quella Banshee…”  Così,raccontò loro tutto quello che era successo a casa sua,compreso il bacio e il furioso litigio tra Haruka e Michiru;quando ebbe finito,le ragazze erano se possibile ancor più sconvolte di prima:persino Setsuna,per la seconda volta in un giorno perse il suo proverbiale amplomb,tanto da rimanersene con la tazza di tè sospesa a metà strada tra il tavolo e la sua bocca.  Anche stavolta fu Rei a parlare per prima “Tu…tu hai…ma come…ma perché non l’hai detto subito?!Perchè non sei intervenuta,accidenti a te?!” gridò furiosa ad Usagi. “E che potevo dire..?!Che potevo fare?!Rei,tu non l’hai vista…non c’eri..!!” tentò di giustificarsi l’amica.  “No non c’ero!!E non l’ho baciata soprattutto!!!”  ribette l’altra  inviperita. “Questo che c’entra?!”  “C’entra eccome!!Ci stai rompendo le scatole da mesi perché sei lontana dal tuo “povero” Mamoru e poi che fai?!Non perdì occasione per baciare gli altri..!!” rispose irata la guerriera di Marte. Nel sentir questo gli occhi di Usagi si riempirono di lacrime e abbassò la testa mortificata  “Ecco ci siamo!!Adesso mettiti a piangere..!!Non sai fare altro…”   “Rei,basta…” cercò di calmarla Makoto  “Ma guarda che cosa ha combinato!!E non è nemmeno la prima volta che bacia Haruka,o sbaglio?!Se si fosse tirata subito indietro non sarebbe successo questo disastro..!!”   “Io non credo che la sua scelta sia dipesa da questo…se ne sarebbe andata comunque…” affermò  Hotaru visibilmente dispiaciuta.  “Forse…-riprese risoluta la guerriera della passione- Fatto sta che è comparso un nuovo nemico,una di noi ha deciso di non combattere più e abbiamo un altro problema,più grosso dei primi due messi insieme..!!”  Le ragazze la guardarono tutte con aria interrogativa,solo Setsuna capì dove voleva andare a parare la sacerdotessa  “Ma certo…Michiru!!Ovviamente non è tornata a casa stanotte…e nello stato in cui è,con questo nuovo nemico in giro…potrebbe essere davvero in pericolo!!” concluse preoccupata. “Esattamente!E chi dobbiamo ringraziare per questo?!” chiese sarcastica Rei guardando Usagi  “Oh insomma basta!!Non credi che mi senta già abbastanza in colpa?!Sei crudele!!” le rispose quest’ultima scoppiando in lacrime.  “E tu sei solo una sciocca ragazzina viziata,che non si rende minimamente conto di quello che fa!!” gridò Rei implacabile;a quel punto Usagi non potè resistere oltre,si alzò e corse via piangendo.  “Non avresti dovuto Rei,sei stata troppo dura…” le disse Minako seria,ma per tutta risposta da parte sua ottenne solo un’alzata di spalle.  “Piuttosto non è il caso di lasciarla andare in giro da sola…la Banshee l’ha già attaccata una volta…” fece presente Ami.  “Ci penso io,la terrò d’occhio…” disse subito Makoto e corse via anche lei per raggiungere Usagi.  “Bene,a questo punto direi di dividerci per cercare anche Michiru…” disse Ami.  “Giusto!!Ami e Minako andate insieme,io invece andrò con Hotaru…Rei,forse è meglio che tu rimanga qui a consultare il Sacro Fuoco…d’accordo?” propose Setsuna rivolta alla sacerdotessa,che subito rispose affermativamente;dopodichè le ragazze si divisero,prendendo le direzioni concordate.  
 
 

Makoto Kino era veloce,non come Haruka certo,ma le bastarono alcune falcate per raggiungere Usagi che correva via sconsolata;quando la affiancò le cinse la vita con dolcezza  “Usa-chan dai,calmati…Lo sai come è fatta Rei…” “Non…non è questo… -rispose la biondina con la voce ancora scossa dal pianto-  La verità è che ha ragione lei…ma,io…io non so cosa mi sia preso…io amo Mamoru…tu mi credi non è vero Mako?” le chiese fermandosi a guardarla speranzosa. “Certo che ti credo!!Lo so bene che ami Mamoru più di ogni altra cosa,ma…resistere al fascino di Haruka è difficile… -sorrise comprensiva,ripensando a quando lei stessa si era presa una cotta per la guerriera di Urano- E comunque sia,non devi incolparti di niente..!!Rei si è fatta prendere la mano…”   “Già…Haruka non combatterà più al nostro fianco…a pensarci sembra incredibile…”  aggiunse mesta Usagi.  “Però,su questo devo darle ragione…- riprese Makoto,cercando di essere il più delicata possibile- Qualcosa forse avresti potuto dire…sei pur sempre la nostra Principessa..!”   “Forse avete ragione…ma mi sentivo così in colpa..!!per Mamoru,per Michiru…Oh Mako,io morirei se vedessi Mamoru baciare qualcun altro..!!”  le disse accorata.  “Lo so…e posso solo immaginare come si senta Michiru…Ora che c’è questo strano demone in giro si potrebbe trovare in guai seri…- affermò preoccupata- Forza,andiamo a cercarla!!Di sicuro anche le altre lo staranno facendo…”  Purtroppo Makoto non sospettava nemmeno che sarebbe stata Michiru a trovare loro.  Camminarono per un’oretta circa,quando arrivarono in una strada praticamente deserta,avvertivano  entrambe una strana sensazione,ma non fecero in tempo a rendersi conto di niente che una gigantesca sfera di fuoco si abbattè su Usagi,salvata solo dalla prontezza dei riflessi dell’amica:la guerriera di Giove infatti,con una mossa fulminea la spinse di lato,facendo si che quella sfera la sfiorasse solamente.  Si alzarono immediatamente e si guardarono intorno,cercando di capire da dove fosse arrivato quell’attacco e soprattutto da chi ma non videro nessuno,tuttavia per sicurezza decisero di trasformarsi.  “Jupiter  Power,Make Up!!” gridò Makoto  “Moon Crystal Pow…aaaaaaahhhhh!!!!!” Usagi non fece in tempo a completare la formula che fu travolta da una forza incredibile:senza nemmeno sapere come si ritrovò schiacciata contro un muro,con il demone che le serrava strette le mani intorno al collo   “La..scia..mi…” riuscì a dire,ma per tutta risposta il nemico serrò ancora di più le mani,guardandola diritto negli occhi con una furia indescrivibile.  Proprio perché presa da questa furia nel colpire Usagi,non badò minimamente a Makoto,che intanto si era trasformata e attaccò subito: “Sparkling wide pressure!!”;era convinta di averla centrata in pieno,ma quando si diradò il fumo provocato dal suo attacco,vide con disappunto che c’era solo Usagi accasciata al suolo,che si lamentava dolorante.  “Usa-chan!!Come stai??” le chiese subito soccorrendola,  “Ho vissuto giorni migliori,Sailor Jupiter… -rispose massaggiandosi la gola- questo nemico ce l’ha proprio con me…anche se…mi sembrava diverso dall’altra volta…”   “Coraggio,trasformati...!!Potrebbe tornare da un momento all’altro…” così dicendo l’aiutò ad alzarsi,e finalmente Usagi si trasformò in Sailor Moon.  Le due guerriere fecero solo alcuni metri quando la videro:di fronte a loro,in piedi,in perfetto equilibrio su un palo della luce,una donna di estrema bellezza,con lunghissimi capelli bianchi e una veste blu color del mare;la Banshee. Michiru.  “Coraggio,fatti avanti!!Non mi fai paura!!” le gridò Sailor Jupiter intrepida.  “Aah ma che dici Jupiter?!Non la provocare!!” piagnucolò Sailor Moon e questo provocò una forte risata da parte di Michiru,che poi le si rivolse gelida  “Sai solo piangere e lamentarti…sei patetica..!! Non meriti…niente…”  alzò di scatto il braccio e dalla sua mano uscì un’altra sfera di fuoco diretta proprio contro di lei,ma la ragazza riuscì ad evitarla ancora una volta,provocando un’altra risata da parte di Michiru  “Potresti anche combattere una volta tanto!!Schiva queste se ti riesce!!!” e con un rapido movimento portò le braccia in avanti,scagliando dalle sue mani una scarica di piccole sfere infuocate,in direzione della bella guerriera di amore e giustizia.  “Aaaaah Sailor Jupiter,aiuto!!”  gridò Sailor Moon cercando di schivare il più possibile l’attacco della Banshee,che non avevano capito fosse Michiru;la guerriera dei fulmini e del coraggio non se lo fece ripetere due volte. “Dannazione..!! Sparkling wide pressure!!” gridò  lanciandole il suo attacco contro,che però fu schivato con un leggero movimento laterale.  “Sparkling wide pressure…un nome altisonante per un’attacco ben misero…” disse Michiru sarcastica.  “Cosa?!Non osare sottovalutarmi,brutto demone!!” gridò Sailor Jupiter irritata.  “Ma io non ti ho affatto sottovalutata…mi sono presa anche il disturbo di spostarmi…non l’hai notato?Eri distratta?!” le chiese con tono a dir poco canzonatorio.  “Adesso basta!!!Mi hai veramente stufato!!!JUPITER!OAK EVOLUTION!!!!!!” urlò furiosa,lanciando il suo attacco più potente in direzione di Michiru,che stavolta rimase immobile,si limitò a tendere un braccio in avanti con la mano ben aperta,e così facendo creò una barriera di energia di fronte a lei,che  bloccò senza troppo sforzo il colpo. Nel vedere questo Sailor Jupiter sbiancò in viso,così come Sailor Moon che l’aveva raggiunta e si ritrovava con la fuku tutta bruciacchiata a causa delle sfere di fuoco;ma un’altra risata le distolse e le fece voltare indietro:dall’altra parte della strada,c’era una’altra Banshee. Quella vera. “Sono due…e adesso che facciamo?” sussurrò Sailor Moon,mentre girava incredula il capo da una parte e dall’altra  “Possiamo solo combattere..!!Non abbiamo alternative..!!  –le rispose Sailor Jupiter risoluta-  Io provo ad attaccare questa appena arrivata,tu prova con l’altra..!!” Così dicendo scattò in avanti verso la Banshee per attaccarla,ma questa non gliene diede il tempo,perché lanciò un urlo altissimo,talmente forte,che costrinse  entrambe le guerriere ad accasciarsi a terra,dopodichè si fermò. “Accidenti..!!Non pensavo…fosse…così doloroso…” ammise la guerriera di Giove  “E stavolta c’è andata piano…come se…non volesse ucciderci…”  le disse Sailor Moon. “Avanti..!! –gridò la Banshee all’improvviso,in direzione di Michiru-  Se la vuoi,prenditela…”   “Con immenso piacere…” le rispose e si avventò ancora una volta su Sailor Moon:in un attimo le piombò addosso e prese a stringerle il collo con violenza ancora maggiore rispetto alla prima volta;Sailor Jupiter cercò di intervenire,ma stavolta fu bloccata dall’altra Banshee,che la trattenne serrandola con le braccia in una morsa.  La situazione era disperata:Sailor Jupiter imprecava,gridava,ma non riusciva a liberarsi e Michiru stava ormai per strangolare l’amica d’avanti ai suoi occhi   “Ti ucciderò con le mie mani…-le disse con la voce tremante dalla collera- E’ solo colpa tua…tutta colpa tua!!Ma perdendo te soffrirà come io ho sofferto..!!”   “Ma…chi…cosa…?” cercò di dire Sailor Moon,mentre le forze ormai la abbandonavano...
 
 


Because of You  

the winter  feeds my heart  while summer blows and burns my disappearing youth…                                                                                                                                                                              

My love is gone…never feel again…                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

Because of You...I’ll never feel again…
(Skunk Anansie,Because of you)
 
 
                


Rei era rimasta al Tempio come prestabilito,senza lasciare neanche un momento la stanza dove consultava il fuoco. “Sacro Fuoco,dammi la divinazione…dei,spiriti,potenza…a me!!” Una fiammata più intensa delle altre le fece capire che il pericolo era imminente:scrutò nelle fiamme per capire chi fosse nei guai e le vide. “Usagi,Makoto...”sussurrò tesa,mentre le si formarono delle goccioline di sudore sulla fronte. “Sacro Fuoco…dimmi dove…fammi capire…” Quando vide il luogo esatto prese immediatamente il Sailorofono e chiamò Ami e Minako,che sapeva trovarsi in quella zona “Ragazze,presto!!Usagi e Makoto sono in pericolo!!” gridò più forte che potè. Non c'era un minuto da perdere: Ami e Minako si trasformarono subito e corsero a perdifiato verso la strada indicata da Rei;non  ci misero molto a trovarle guidate dalle urla di Makoto e non appena le videro,rimasero per un istante sorprese. Non si aspettavano due demoni;ma non c’era tempo per fermarsi a riflettere,e così,attaccarono.

“Venus Love-Me Chain!!” gridò Sailor Venus colpendo Michiru in pieno e sbalzandola in aria;“Mercury! Aqua Rhapsody!!” gridò invece Sailor Mercury,indirizzando il suo attacco verso la Banshee che ancora tratteneva Sailor Jupiter,la quale finalmente potè liberarsi. “Ragazze!!Per fortuna siete arrivate voi!!” disse loro entusiata la guerriera di Giove,ma le amiche non ebbero il tempo di rispondere perché interrotte da Michiru   “Per questa volta ti lascio andare…ma non finisce qui,Principessa…” accompagnò l’ultima parola con un cenno del capo,dal sapore decisamente caricaturale e sparì,insieme all’altro demone.  Le ragazze si unirono tutte intorno a Sailor Moon per sincerarsi delle sue condizioni,mentre lei tossì più volte e iniziò a piangere. “Forza,Sailor Moon…sono andate via…va tutto bene…”  le disse dolcemente Sailor Venus  “Quel…quel demone non è come gli altri…ha…ha detto che è colpa mia…che…qualcuno…deve soffrire…” disse tra un colpo di tosse e l’altro.  “E’ anche molto forte,ragazze…” affermò preoccupata Sailor Jupiter.  “Senza contare che sono in due…- aggiunse meditabonda Sailor Mercury-  Comunque…ne parleremo dopo..!!Dai Sailor Moon,torniamo al Tempio…” concluse sorridendo e tendendo la mano verso l’amica,per aiutarla a rialzarsi. Dopodichè sciolsero la trasformazione e andarono via.
“Uff…un’altra mattinata come questa e mi verrà un’infarto….”  “Minako!!dai muoviti!!”  “Eccomi eccomi,arrivo..!”
 

 
 
 

Ed ecco qua il sesto capitolo…come vi avevo annunciato è più in “stile Sailor” e del resto era inevitabile:ci sono due demoni in giro che devono pur essere fermati…e poi non posso certo inserire una tragedia ad ogni capitolo…un po’ di leggerezza ci vuole…XD Ragion per cui ho concluso con quella battuta di Minako…lei nell’anime è famosa per le sue uscite strambe e visto che io sono “famosa” (ahahahahahhaah) per la mia fedeltà al suddetto anime,ho pensato di concludere in quel modo…;) Detto questo forse vi chiederete come mai Michiru ha questi poteri,che non sono tipici delle Banshee…bè il fatto è che Michiru è anche una Sailor,e quindi è diventata una mezza-Banshee diciamo così…Inoltre le ho dato dei poteri di fuoco,perché ho cercato di creare una nemesi della vera Michiru:la “buona” maneggia l’acqua,ergo la “cattiva” usa il fuoco (che tra l’altro è l’elemento perfetto,a mio avviso,per rappresentare la rabbia che ha adesso in corpo);anche caratterialmente ho fatto questo ragionamento. La “buona” è calma,riflessiva,apparentemente fredda,e così invece la “cattiva” è una pazza sconsiderata che cerca di uccidere Usagi con le sue mani e le prende pure in giro…XD In tutto questo mi sono divertita a riutilizzare la voce fuori campo per spiegare come mai all’improvviso arrivano Sailor Venus e Sailor Mercury…;) A proposito…per quanto riguarda i loro poteri me ne andrò decisamente “ad capocchiam”,cioè utilizzando quelli che più mi piacciono…:)Tra l'altro mi sono tolta un piccolo sassolino dalla scarpa,visto che mi sono sempre chiesta perchè i nemici non le attaccassero mentre si trasformavano...l'ho fatto fare a Michiru..!!XD Spero che apprezzerete questo capitolo,anche perché il prossimo sarà più o meno sullo stesso registro,solo leggermente più tragico e rivedrete in scena anche Haruka…;) Detto tutto ciò,non posso fare altro che ringraziare ancora tutti quanti voi…le vostre recensioni,la vostra attenzione sono una grande soddisfazione per me,e mi spingono a fare sempre meglio…o a provarci almeno…ahahahahahahah Un particolare ringraziamento a marziolina86,SerenaCandy e skullrose,che,bontà loro,mi hanno inserito tra gli autori preferiti…*__* Ancora grazie a tutti e ci vediamo al prossimo capitolo…:)) 

Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Una volta arrivate al Tempio si era fatta ormai ora di pranzo,così Makoto si mise ai fornelli per sfornare alcune tra le sue pietanze migliori;visto l’umore delle ragazze c’è ne era davvero bisogno.  C’erano ben due Banshee in giro,una delle quali con poteri molto forti e che sembrava avercela particolarmente con Usagi,inoltre come se non bastasse,non c’era ancora nessuna traccia di Michiru.  “Dopo aver chiamato voi,ho sentito Setsuna… - disse Rei rivolta a Minako e Ami-  Niente..!!Non l’hanno trovata da nessuna parte…” concluse sfiduciata.   “Questa è un bel problema..!!Questi nemici sono più pericolosi di quanto pensassimo…anche perché non avevo capito che le Banshee avessero dei poteri..!!”  disse Minako a dir poco stupita.  “Bè perché non li hanno..!!” affermò Rei decisa.  “Ma noi l’abbiamo visto!!Mi ha bruciato tutta la fuku quella maledetta..!!” si lamentò Usagi come al suo solito.  “Si,certo…ma questo vuol dire che non è una Banshee…non del tutto almeno…”  continuò la sacerdotessa imperterrita.  “Rei ha ragione..!!C’è qualcosa che non mi torna…-intervenne Ami-  Anche per le cose che ha detto ad Usagi…che accidenti significano?!” si chiese la guerriera di Mercurio.  “Testa di Rapa che hai combinato?!” chiese la guerriera della passione rivolgendosi ad Usagi con piglio severo.  “No per favore!!Ragazze,non ricominciate!!” si intromise subito Minako visibilmente scocciata;ma incredibilmente Ami intervenne a favore di Rei  “Stavolta ha ragione…Non ti sto accusando di niente,Usa-chan..!! -aggiunse in fretta,vedendo l’espressione afflitta che subito aveva assunto l’amica-  Però ci deve essere un motivo se ha detto quelle cose..!!”   “Ragazze è un demone!!Uccidere Sailor Moon è il suo mestiere!!” intervenne Makoto,irrompendo nella stanza con un vassoio pieno di cose buone da mangiare.  “Oooooooohhh Mako-chan ti adoro!!!” cinguettò Usagi,fiondandosi sul cibo e dimenticandosi completamente di tutto il resto.  “E’ sempre la solita…- si disse Ami leggermente imbarazzata-  Ragazze,comunque io non sono affatto convinta di questa storia…anche per questa faccenda dei poteri…E’ meglio che vada a fare qualche ricerca,per saperne qualcosa in più su questa mezza-Banshee o quello che è..!!” concluse decisa,e così dopo aver salutato tutte andò via.  Ami era fatta così:nel dubbio,andava in biblioteca;era una sua caratteristica quella di cercare,e trovare,nei libri o comunque nello studio,la soluzione ad ogni problema.  Era il suo modo di combattere.  Passò diverse ore china sui libri e navigando su Internet, per cercare di elaborare una qualche teoria,ma non riuscì a venire a capo praticamente di niente,del resto non aveva nessun’elemento in mano,quando a un certo punto sentì suonare il Sailorofono: “Ami,presto,corri!!Siamo state attaccate al Tempio!!!” Era Makoto in preda al panico; Ami per la sorpresa riuscì solo a sussurrare “Arrivo…”,lasciò tutti i suoi libri così com’erano e si precipitò fuori,dalle sue amiche.
 


Stavano mangiando i buonissimi onigiri di Makoto e chiacchieravano del più e del meno come si fa tra ragazze qualunque,quando un boato fortissimo seguito da una luce accecante le riportò alla loro realtà di guerriere Sailor:si ritrovarono scaraventate per terra,da quella che a primo impatto sembrava una bomba,e invece era una sfera di fuoco. Michiru,il nemico,era tornato. Rei riuscì ad alzarsi per prima:aveva alcuni tagli su un braccio e sulla spalla,ma stava bene;con una rapida occhiata cercò di rendersi conto anche delle condizioni delle sue amiche:erano tutte riverse per terra,stordite dall’esplosione e con diversi tagli,tuttavia pian piano si stavano riprendendo,ma Minako era stata colpita in pieno e sembrava la più grave tra loro.“Minako!!!Come stai??” gridò Rei guardando l’amica riversa a terra,sotto un cumulo di detriti;ma non ebbe risposta. “Minako…MINAKO!!!!”gridò a quel punto anche Usagi,ma fu un’altra persona a rispondere al posto suo “Oh che peccato..!!Ho ucciso la ragazza sbagliata..!!” e scoppiò in una risata malefica.  Le ragazze guardarono per la prima volta verso la breccia che si era creata nel muro e la videro:ancora lei,ancora il nemico. Ancora Michiru. “Maledetta!!!Se le è successo qualcosa io…io ti…” la minacciò Usagi. “Cosa?!Che cosa mi farai,Testolina Buffa?!”e senza aggiungere altro scagliò contro di lei una serie di piccole sfere di fuoco,Usagi si buttò di lato per evitarle,ma Michiru continuò imperterrita ad attaccarla. “Dobbiamo uscire di qua!! -gridò Makoto- Voi andate,presto!!A Mina-chan ci penso io..!!” e così dicendo corse a recuperare l’amica,confidando che il demone sarebbe stato troppo occupato ad inseguire le altre,per pensare a loro due. E così infatti successe. Usagi e Rei corsero fuori e si trasformarono immediatamente,giusto in tempo per schivare l’ennesimo attacco di Michiru. “Fuoco per fuoco…ci penso io a te!! –gridò Sailor Mars- Burning Mandala!!!” e le indirizzò contro i suoi cerchi di fuoco saettanti,ma come già in precedenza con Sailor Jupiter,Michiru li schivò senza scomporsi troppo. “Siete veramente una delusione,senza di noi non sareste mai riuscite a sconfiggere nessun nemico…” le disse sprezzante. “Senza di…voi?Ma che significa?!Chi sei?” le chiese la guerriera di Marte “Colei che porrà fine alla tua esistenza…” rispose Michiru gelida,per poi prepararsi a scagliare un’altra sfera infuocata contro di lei,ma fu colpita alle spalle da Sailor Jupiter,che dopo aver trascinato fuori Minako si era subito trasformata per dar man forte alle amiche. Michiru rovinò a terra ma si rialzò subito,e veloce come il vento si fiondò proprio sulla guerriera di Giove,o almeno così sembrava:un secondo prima di scontrarsi con lei,deviò la sua direzione,gettandosi su Minako ancora semi-svenuta,la prese per un braccio e con un balzò salì sul tetto del Tempio. “Ascoltatemi bene tutte quante…-iniziò furibonda rivolgendosi alle guerriere- Le vostre vite per me sono insignificanti,non valgono nulla e non mi interessano…io voglio solo una di voi…” e posò il suo sguardo gelido su Sailor Moon. “Ti aspetto al porto a mezzanotte,da sola!!Combatteremo solo noi due…sarà un duello all’ultimo sangue..!!Vieni da sola,o lei morirà…” concluse sfiorando con una mano la guancia di Minako. Poi,per alcuni secondi,i suoi occhi blu color del mare profondo si incaterono in quelli azzurri di Usagi,in una muta conversazione che escluse tutte le altre;e senza aggiungere una parola,sparì così com’era venuta,portando con sé la bella guerriera di Venere.
 


Ami aveva corso per tutto il tempo,aveva fatto di tutto per arrivare il più in fretta possibile ma la biblioteca era lontana:quando arrivò aveva il fiatone,ma non si concesse di riposare nemmeno un’attimo,vide le ragazze in assetto da battaglia e andò loro incontro  “Scu…scusate…ho fatto…più in fretta…che potevo…” cercò di dire con affanno,ma nessuna di loro le rispose.  “Cosa…che è successo? –domandò guardandole lentamente una ad una,poi si fermò di colpo,smettendo per un’attimo di respirare,come se avesse appena visto un fantasma-  Ma…dov’è Minako?”
 
 
 

La vendetta dell'inferno ribolle nel mio cuore,                                                                                                                                                  morte e disperazione ardono in me!(Flauto magico,Mozart)                                                    
 
 
 


“No!!Assolutamente no!!E’ fuori discussione!!” la voce di Rei Hino rimbombava per tutta la stanza.  Dopo l’attacco al Tempio le ragazze si erano trasferite a casa di Makoto,l’unico posto più accessibile,visto che la ragazza viveva da sola,e avevano chiamato d’urgenza Setsuna e Hotaru per aggiornarle sugli ultimi avvenimenti.  “Questo demone a quanto pare ti conosce benissimo..!!Sa che non lasceresti mai in pericolo una delle tue più care amiche..!!  –riprese risoluta la sacerdotessa-  C’è scritta la parola “trappola” a caratteri cubitali da tutte le parti!!Perciò da sola non andrai da nessuna parte!!” concluse sbattendo un pugno sul tavolo.  “Ma allora non hai capito?!  –le rispose Usagi con piglio deciso-  Non me ne importa niente che sia una trappola o meno..!!Mina-chan è in pericolo a causa mia,perciò devo salvarla..!!”    “E noi dobbiamo proteggere te!!Anche a costo di sacrificare noi stesse…” ribattè la guerriera di Marte,rivolgendo uno sguardo deciso alle sue compagne.  Makoto inspirò profondamente e rispose al muto appello dell’amica  “Rei ha ragione…”   “Cosa??Ma sei impazzita?!” la interruppe subito Usagi.  “Noi siamo guerriere Sailor  –continuò imperterrita  la guerriera dei fulmini-  Il nostro compito è proteggere te…la nostra Principessa,la futura Regina di Crystal Tokio…E inoltre,Minako è anche una nostra amica,le vogliamo bene esattamente quanto te…La salveremo insieme..!!” concluse avvicinandosi a lei e poggiandole una mano sulla spalla; “Si,insieme” aggiunsero all’unisono Rei e Hotaru avvicinandosi a loro volta.  Durante questo scambio di opinioni tuttavia,due figure erano rimaste stranamente mute e in disparte:Ami e Setsuna.  Loro erano le più mature,le più responsabili e intelligenti del gruppo,tutti si aspettavano le soluzioni agli eventuali problemi  sempre da loro,e puntualmente,loro non deludevano le aspettative.  Ami Mizuno e Setsuna Meiou erano due geni e anche in quest’occasione non si smentivano.  Sebbene preoccupate per la situazione e la sorte di Minako,si erano estraniate dalla discussione per riflettere,per mettere insieme i pezzi di un puzzle che non le convinceva affatto…Osservandole si poteva quasi sentire il ronzio dei loro cervelli in costante movimento:stavano analizzando,elaborando,ragionando;a un certo punto però,Ami si bloccò di colpo con lo sguardo perso nel vuoto,ma negli occhi quella luce strana che la pervadeva sempre,quando arrivava ad una conclusione inaspettata.  “Ragazze… -prese a dire timidamente- Ho…ho capito chi è il demone…”  Gli sguardi di tutte si puntarono su di lei immediatamente:ognuna di loro era ansiosa di sapere chi fosse il demone che aveva cercato di ucciderle,che aveva rapito la loro Mina-chan…  “Mi sembra incredibile…ma…ma tutto coincide…non c’è altra spiegazione…” riprese esitante.  “Coraggio Ami!!Dicci chi è!!” la invitò caldamente Makoto. “E’…il demone è…”  “Michiru!!” disse in contemporanea con Setsuna,appena arrivata alla stessa conclusione.  “COSA??Ma che state dicendo??” chiese loro Usagi,a dir poco basita.  “Rifletti Usa-chan…riflettete!!  –riprese la guerriera di Mercurio più decisa-  Il demone ti conosce,è un dato di fatto…Ti ha persino chiamato Testolina Buffa,e solo noi amici conosciamo questo soprannome…Ti ha incolpato di qualcosa,ha detto che perdendoti qualcuno soffrirà,come ha sofferto lei…”   “E Michiru non si trova da nessuna parte..!!  –subentrò Setsuna-  Esattamente da quando…”   “Mi ha visto baciare Haruka…” sussurrò Usagi,portandosi istintivamente le mani alla bocca,come per impedirsi di dire quelle parole.  Non poteva essere. Non lei. Non Michiru. La voleva morta;e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di riuscirci.  Anche uccidere Minako. Nessuna di loro riuscì ad aggiungere niente:erano completamente sconvolte,anzi,terrificate da quello che avevano sentito,e soprattutto,da quello che avrebbero dovuto fare.  Fu Hotaru ad esprimere quello che era il pensiero e la paura di tutte  “Dobbiamo combattere…contro Michiru?”  chiese con la morte nel cuore,ma non ci fu bisogno di alcuna risposta.  Se era diventata un demone,se era pericolosa non solo per loro ma anche per gli altri esseri umani,doveva essere fermata;e dovevano farlo loro. Proteggere gli innocenti,è questo il loro compito.  Fu Usagi a rompere il silenzio che seguì alla domanda di Hotaru  “E se andassi all’appuntamento come ha chiesto?Lei vuole solo me e nessun’altro…”  affermò sicura.  “Questo non devi neanche pensarlo,Principessa…In questo momento Michiru ti odia sopra ogni altra cosa…forse crede che tra te e Haruka ci sia qualcosa di più di un semplice bacio…senza contare che c’è pure quella Banshee con lei..!!Non puoi rischiare..!!” le rispose prontamente Setsuna.  “E’ vero…Non ti permetteremmo mai di sacrificarti,anche perché potrebbe non servire…”  concluse mortificata Ami.  “Se è diventata una Banshee anche lei o comunque qualcosa di simile,prima o poi attaccherà delle persone innocenti…”  aggiunse Rei seria.  Innocenti come Minako. “Ma…è di Michiru che stiamo parlando!!!La volete uccidere..?E’ questo che volete fare??” gridò Usagi esasperata,rivolgendosi a tutte loro.  “Noi non vogliamo fare proprio niente!!Siamo sconvolte quanto te…però che tu ti offra su un piatto d’argento è escluso!!Dobbiamo escogitare un piano…”  le rispose la sacerdotessa.  “Bè,ecco… -esordì esitante Hotaru-  Per prima cosa,io credo che dovremmo parlare con Haruka…” 
 
 


Il desiderio può rovinarti la vita…ma per quanto duro possa essere desiderare qualcosa,le persone che soffrono di più sono quelle che non sanno cosa vogliono.(Grey’s Anatomy)
 
 


Haruka credeva di aver fatto la scelta giusta,ne era anzi convinta. Perché allora si sentiva a quel modo? Una traditrice. Non solo nei confronti delle altre guerriere e di Michiru,ma soprattutto di se stessa. Sentiva di aver tradito una parte di sé per…per cosa poi? Per settimane aveva rimurginato,si era lamentata di dover sempre combattere,di ritrovarsi in una vita che non aveva scelto,aveva mandato all’aria tutto proprio per questo,e ora che aveva riacquistato completamente il suo diritto di scelta,ora che poteva fare tutto quello che voleva,non sapeva cosa voleva. Correre. Ecco cosa le piaceva. Correre era la sua passione. Sentire il vento che le accarezzava il viso,che le scompigliava i capelli,che le entrava dentro.  Lei era il vento. Un’essenza in eterno movimento. Un’essenza forte,impetuosa ma capace di portare con sè un calore immenso,come il vento di libeccio. Un’anima libera,impossibile da fermare,che se solo avverte il giogo delle catene,anche leggere,se ne libera prepotentemente,spazzandole via come vento di tramontana. Eppure,anche il vento smette di soffiare prima o poi;anche chi corre libero,incessantemente,si ferma prima o poi. Tutti hanno un porto sicuro nella vita,un posto,o meglio,qualcuno da cui tornare,da cui potersi rifugiare dopo una lunga,estenuante corsa. E lei il suo porto sicuro aveva deciso di abbandonarlo,presa dall’urgenza di tornare a correre,preoccupata forse di non essere più in grado di farlo. Preoccupata del fatto che l’altra sé,quella che rispondeva al nome di Sailor Uranus,potesse prendere il sopravvento,potesse in qualche modo fermare la sua corsa. Per questo era fuggita,per questo aveva lasciato tutto e tutti:voleva essere solo Haruka. Ma anche adesso non era completamente libera,non era completamente sola,perché Sailor Uranus in realtà stava correndo insieme a lei.
 


Da una decina di minuti il suo cellulare squillava incessantemente,a quanto pare Hotaru aveva bisogno di parlarle,ma lei non aveva voglia di sentire nessuno,men che meno una di loro.Aveva passato tutto il giorno a scorrazzare in macchina,senza una meta precisa,solo per il gusto di muoversi,pensando che se si fosse fermata un’attimo sarebbe stata perduta:non voleva assolutamente cedere ai sentimentalismi e il pensiero di aver lasciato le guerriere Sailor era doloroso,non poteva negarlo. A Michiru non pensava,non ci voleva pensare:aveva diviso il suo cervello in compartimenti stagni e in uno di questi,completamente sigillata,c’era lei. Il suo volto,il suo profumo,i suoi occhi,la sua voce,le immagini di loro due insieme…se avesse pensato solo per un’attimo ad una qualunque di queste cose,niente le avrebbe impedito di fare inversione e tornare a casa. Ma non poteva farlo,non ora almeno;non prima di aver terminato la sua corsa.
 

 
 
 

Rieccomi a voi…Questo capitolo è praticamente diviso in tre parti:la prima,come avete visto è piuttosto in “stile Sailor” e probabilmente vi chiederete perché Michiru ha rapito Minako…bè la risposta la dà Rei,quando dice che il demone in questione sa benissimo che Usagi non lascerebbe mai in pericolo una sua cara amica…il fatto è che per quanto forte,Michiru non può certo sconfiggere tutte le Sailor da sola,visto che per ora la sua amica Banshee è latitante,e quindi ha usato questo piccolo escamotage…perfida la ragazza eh!!XD Nella seconda parte invece finalmente si scopre chi è il demone…non mi sono volutamente dilungata molto sulle loro reazioni,ho lasciato in un certo senso che fosse il “silenzio” a parlare per loro;da notare il profondo senso di giustizia di Usagi,che a primo impatto è l’unica a preoccuparsi della sorte di Michiru in un eventuale scontro. Nella terza parte,seppur brevemente,riappare Haruka…non ho molto da dire se non che è stata molto difficile da scrivere…la confusione che ha nella testa questa benedetta ragazza la sa solo lei..!!XD  Da notare in tutto questo l’uso dell’ormai famosa voce fuori campo…mi piace moltissimo scrivere in questo modo,spero che non vi annoi troppo e piaccia anche a voi..!!;)  Bè direi che è tutto,se avete domande o dubbi,nei limiti del possibile cercherò di rispondere a tutti…:) Detto questo,ancora una volta non posso fare a meno di ringraziare tutti voi per il sostegno che date alla mia storia e di conseguenza a me,non voglio fare la sentimentale,ma devo ammettere che ormai a molti di voi mi ci sono affezionata…:) Dunque vi ringrazio tutti ancora di cuore e vi aspetto al prossimo capitolo!!
 
 
 
 
 Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 
Haruka era arrivata alla baia di Wakasa. Ci era arrivata così,senza nessuna premeditazione,ma guidata solo dall’istinto. Il suo istinto che per quanto cercasse disperatamente di allontanarsi,la riportava sempre verso di lei.  Era stato proprio lì infatti,che si erano baciate la prima volta,nella cornice di quella splendida insenatura. Erano passati cinque anni ormai,eppure il ricordo di quel giorno le era sempre rimasto vivido nella mente,e d’altronde,non poteva che essere così. Quel giorno era iniziata la sua nuova vita,quel giorno,dopo tanto tempo passato a boccheggiare,finalmente aveva iniziato a respirare a pieni polmoni. E solo grazie a lei. Era diventata il suo ossigeno,il nutrimento della sua anima.  Respirava lei,si nutriva di lei,avrebbe anche potuto digiunare per sempre e sarebbe sopravvissuta,perché era sazia di lei. Ragion per cui,quel posto le era sempre piaciuto molto,anche se non avevano mai avuto occasione di ritornarci e adesso era lì,da sola e col cuore gonfio. Subito notò una strana tensione nell’aria:le onde sferzavano la battigia con una violenza inaudita;non aveva mai visto il mare così agitato. Forse perché c’era sempre andata con Michiru,e loro si calmavano a vicenda. Ricordava tutte le volte che la compagna l’aveva trascinata sulla spiaggia,per poi mettersi a suonare il violino in riva al mare;ricordava la dolcezza delle sue note,l’amore che traspariva dalla sua musica. Le melodie che creava si fondevano col rumore delle onde dando vita a qualcosa di magico,etereo,che finiva con l’incantarla puntualmente;e ogni qualvolta le chiedeva come facesse a creare una tale magia,la risposta era sempre la stessa  “Perché sono nel luogo che amo di più,e suono per la persona che amo di più…”. Adesso non c’era niente di magico anzi,le sembrava che il mare ce l’avesse con lei,che rigonfiandosi a dismisura le volesse sbattere in faccia tutto il suo disprezzo;e il vento che lo seguiva a ruota! Piano piano,quasi in maniera impercettibile,il vento si stava alzando e anche la sua rabbia montava,unendosi  a quella del mare. Vento e mare. Haruka e Michiru.                    
 
 



Haruka Tenou. Un nome,una garanzia. Si,una garanzia di confusione. Nessuno sapeva cosa pensare di questa benedetta ragazza;se di ragazza si poteva parlare. Persino questo,che dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo da definire,nel suo caso risultava un mistero. Costantemente vestita di abiti maschili,con interessi prettamente maschili e perennemente circondata da stuoli di ragazzine adoranti,un uomo a tutti gli effetti dunque. E invece no. Haruka Tenou era una ragazza. Lo stupore e la delusione che si dipingevano sui volti delle sue corteggiatrici era enorme,ma poi il suo fascino le irritiva talmente tanto,che le povere fanciulle continuavano ad adorarla e a tampinarla,sebbene messe al corrente della sua natura. Natura puramente anatomica si intende,perché quale che fosse il suo carattere,era un mistero ancora più fitto. Era un carattere solitario per definizione:scontrosa,impulsiva,senza la minima voglia di socializzare con un qualsiasi essere vivente,a meno che non avesse un bel faccino  e un bel paio di gambe,allora poteva fare anche uno sforzo;ma il suo interesse durava il tempo che trovava. Le piaceva flirtare con la prescelta,affascinarla al punto da farla cascare ai suoi piedi e quando il risultato era ottenuto,spariva nel nulla,come se niente fosse. Di tutte le ragazze che aveva avuto non le era rimasta attaccata addosso nemmeno un’unghia;e andava bene così. Non voleva legami,non voleva perdere tempo con nessuno. Era un’anima troppo inquieta,troppo irruente,per poter anche solo pensare di arrestare la sua corsa. Questo perché tutto le veniva a noia troppo facilmente:si impegnava in mille cose diverse e puntualmente tutte le riuscivano benissimo;così si annoiava di nuovo e passava ad altre cose ancora,creando in questo modo una sorta di circolo vizioso,da dove non riusciva più ad uscire. Viveva una vita priva di significato,senza un obbiettivo importante,senza un vero motivo per cui svegliarsi la mattina. Per questo correva. Se si fosse fermata si sarebbe fatta troppe domande e a nessuna avrebbe saputo rispondere. Nell’ultimo periodo poi,aveva bisogno di correre ancora di più,per riuscire a dimenticare gli incubi che la tormentavano ogni notte:visioni apocalittiche della fine del mondo,annunciate da quella che a prima vista sembrava un’angelo,ma che invece le portava solo messaggi di morte e distruzione,lasciandola ogni volta più spossata e inquieta. Quando la vide alla pista di atletica ebbe un tuffo al cuore:era lei,la ragazza delle sue visioni,colei che le annunciava ogni notte la fine del mondo e la pregava di unirsi a lei per scongiurarla. Ora era lì,a pochi passi di distanza,così bella,elegante e con un’odore talmente buono;un’odore particolare,che le richiamavano  alla mente immagini di posti lontani,esotici,dove il mare è limpido e cristallino. Il mare,ecco. Quella ragazza portava con sé il profumo del mare,ne portava persino il nome. Michiru Kaiou. E ancora prima di sapere in che modo,capì che in quel mare sarebbe annegata,ed ebbe paura. Così fece quello che sapeva fare meglio:correre. Corse via,sfuggente e ingannevole come solo il vento è capace di fare;le sfuggiva eppure non poteva fare a meno di pensare a lei. Fu questo che la convinse a partecipare ad un suo concerto:il bisogno impellente di vederla,di sentirne ancora il profumo;ormai era diventato una droga e per andare avanti aveva bisogno di una dose giornaliera. Quando la sentì suonare,imprecò mentalmente:doveva fuggire accidenti a lei,e invece se ne stava lì beata,a perdersi nelle note del suo violino e ad immaginare scene che di casto non avevano proprio niente;lasciò la sala sperando di passare inosservata,e invece se la ritrovò seduta sui gradini,con indosso quel bellissimo vestito bianco che per tutto il tempo aveva immaginato di poterle togliere. Fregata,ecco cos’era.  Si era fregata con le sue stesse mani. Era già pronta a sfoderare tutto il suo charme e le sue solite frasi ad effetto,ma la bellissima violinista le parlò della fine del mondo,delle visioni che avevano in comune,ed ebbe persino la faccia tosta di darle dell’egoista;così fu costretta a zittirla,a risponderle in malo modo,sebbene avrebbe preferito tapparle la bocca con un bacio. Fuggì di nuovo,e per la prima volta col cuore pesante,perché per la prima volta,avrebbe tanto voluto restare. Quando fu attaccata dal demone,Michiru la salvò in tutti i modi possibili:salvò la sua vita terrena,evitando che fosse uccisa,ma soprattutto salvò la sua anima,rivelandole la sua vera natura,dandole finalmente un scopo per svegliarsi la mattina. Proteggere l’umanità. Combattere i nemici. Sventare la fine del mondo,certo. Ma il vero scopo per cui Haruka da quel momento in poi si sarebbe svegliata la mattina,era lei.
 




Haruka si fermò un istante,con gli occhi chiusi e la testa protesa leggermente in avanti,per ascoltare meglio quegli elementi,che con la loro furia,la stavano mettendo di fronte ad una realtà che aveva per troppo tempo dimenticato. Qual’era il suo sogno?Il suo scopo,il motivo che rendeva la sua vita degna di essere vissuta? Correre. Correre su un’auto a trecento all’ora. I motori. L’adrenalina. Le piste. I gridolini entusiasti delle fan. Le ovazioni del pubblico. Il successo. La fama. Cazzate. Solo ed unicamente cazzate. Solo una cosa le dava la forza di andare avanti,solo una cosa aveva stabilizzato il suo essere,le aveva dato un’equilibrio a cui anelava da sempre ma che sempre le sfuggiva. Solo una cosa era riuscita a farle prendere una direzione,a far incanalare la sua energia in qualcosa di positivo,senza lasciare che si disperdesse come il vento,che soffia potente ma senza uno scopo. Solo una cosa in tutta la vita le era entrata dentro,e solo per questa valeva la pena esistere. Il suo sogno. Il suo scopo. Il suo successo più grande. Era lei,solo lei. Il suo nome lo gridarono il mare e il vento ormai fusi insieme, e che imperterriti le squarciavano l’anima.  Michiru. “Come ho fatto ad essere così idiota..?”  si disse riaprendo gli occhi lentamente. Cercò di mantenersi calma,di darsi un qualche contegno,sebbene fosse sola,ma non ce la fece:le ginocchia le tremarono e crollò sulla sabbia,abbandonandosi ad un pianto liberatorio.       
 



Esiste un silenzio
che fa parlare il cielo,
dagli occhi
ascolta come piove,
son parole,
e sai sei come neve
nella notte,
luce in ogni pianto,
e anche se ormai
non può più piovere,
dai miei occhi tutto il cielo piango ora,
per te.    
(Ania- Dagli Occhi)

 
 


Aveva pianto poche volte nella sua vita e aveva sempre pensato che fosse roba da donnicciole,che una persona forte non piange,ma si tiene tutto dentro e va avanti a testa altra. Invece adesso eccola lì,a singhiozzare come un bambino. Lei,Haruka. La forte. La determinata. La donna col cuore di un’uomo. Il Re del Cielo. Stava piangendo.   Un’attimo dopo,per l’ennesima volta,il suo cellulare squillò:era Hotaru. Lo lasciò squillare per alcuni minuti,ancora decisa a non rispondere,non in quelle condizioni oltretutto,ma ancora una volta fu la furia degli elementi a decidere per lei:vento e mare per l’ennesima volta gridarono il suo nome,e capì. “Pronto Hotaru?Sono io,dimmi…”
 
 



Quando stavo con lei,spesso dicevo che avevo bisogno del mio spazio.                                                                                     Poi ho capito che era lei il solo spazio di cui avevo bisogno.  (Fabio Volo)    
 
 
 


Non aveva mai provato questa sensazione di indolenzimento totale;si sentiva come se qualcuno l’avesse presa,sballottata in giro e poi buttata via come un sacco di patate. Le sembrava che la parte destra del suo corpo si stesse lentamente atrofizzando,così aprì gli occhi piano e si accorse di vedere tutto da una prospettiva anomala,ci mise un pochino per mettere a fuoco la cosa e capì infine di ritrovarsi sdraiata a terra. Aveva un forte cerchio alla testa e istintivamente cercò di portare la mano alla fronte,ma non ci riuscì perché qualcosa la bloccava. Cercò allora di alzarsi e mettersi in una posizione più comoda,ma anche questo le risultò impossibile;così,realizzò di essere stata legata. Un brivido le percorse tutta la schiena e prese a guardarsi intorno smarrita,cercando di fare mente locale. Il pranzo con le ragazze. Un rumore fortissimo,e l’aria che improvvisamente diventa irrespirabile. Poi il buio tutt’intorno a lei. Alcune voci familiari. Rei. E poi Usagi,e Makoto. Si,Makoto che la scuote e la trascina fuori. Ricorda l’aria pulita entrarle nei polmoni. E poi…e poi il demone. La prende di peso,la porta via e non riesce ad impedirlo. E poi di nuovo,il buio. “Ti sei svegliata finalmente…”  Una voce gelida proveniente dall’ombra la riportò al presente. “Pensavo fossi morta,non che mi sarebbe dispiaciuto…” aggiunse soffocando una risata. Adesso era vicina,sempre più vicina,la vide abbassarsi al suo livello,sfiorarle i capelli e il viso con delicatezza. “Sei uguale a lei…sei proprio uguale a lei…non ti da fastidio?Io non vorrei mai vivere nell’ombra di qualcuno…” le sussurrò carezzevole.  Aveva la gola secca,dovette deglutire più di una volta per riuscire a rispondere.  “Ma…chi sei?Che cosa…vuoi…da noi?” Per tutta risposta ottenne una risata maligna,che riecheggiò per tutto lo spazio intorno e le fece accapponare la pelle. “Da te non voglio proprio niente…anche se la vostra somiglianza mi irrita profondamente…Potrei ammazzare il tempo giocando un po’ con te…” e le strinse la mascella con forza,provocando un grugnito da parte di Minako;la sua fronte era impermeata di sudore e sentiva la paura entrarle sin dentro le ossa.   “Non lo sai che non si gioca col cibo?” sentì dire,senza però capire da dove provenisse la voce.  Il demone le lasciò la mascella e si alzò lentamente,con stampato in volto un sorriso mellifluo.  “Hai ragione…infondo è la tua cena…” disse dandole le spalle e rivolgendosi verso il punto da dove era partita la voce.  “E non è la sola…quando potrò nutrirmi anche delle altre?” sentì chiedere.  “Lo sai…Quella stupida non lascerebbe mai morire una sua amica…e le altre,che sono ancora più stupide di lei,non la lascerebbero mai da sola…- sentì dire dal demone con sicurezza-  Quando verranno qui,io catturerò Usagi,e tu,d’avanti ai suoi occhi,ti prenderai tutte le altre…” . “Se avessi lasciato fare a me,sarebbe morta da un pezzo…Non sarebbe stato più facile?” sentì ancora chiedere. “Più facile certo,ma meno soddisfacente…”  Non poteva vedere il volto del demone in quel momento,ma era sicura che stesse sorridendo e rabbrividì.  “Deve morire a poco a poco…- la sentì dire ancora- Deve desiderare la morte…come l’ho desiderata io…”  Minako impallidì e dovette fare violenza su se stessa per reprimere un’urlo in gola. Doveva andare via da quel posto,doveva avvertire le altre. Intanto,vide il demone allontanarsi ,così riprese a guardarsi intorno con allarmismo;doveva trovare un modo per liberarsi. Ma come?
 


Michiru salì sul tetto del capannone dove aveva portato Minako. Si mise ad osservare il mare,così vicino eppure così lontano;per la prima volta lo sentiva freddo,estraneo e ora che provava solo rabbia,questa era rimasta l’unica cosa che ancora le provocava dolore. Ormai era solo assetata di vendetta;non voleva altro. Ma sentirsi rifiutata dal suo mare,da quella che era la sua essenza più vera e profonda,la lacerava. Strinse forte le mani intorno alla balaustra a cui si era appoggiata,e sentì dentro di sé la disperazione ribollire,partire dalle viscere,per poi prorompere nella gola e gridò,con quanto fiato aveva in gola. Un grido di rabbia,dolore,disperazione.  Un grido rivolto al mare,che muto,non le diede alcuna risposta. Avrebbe tanto voluto piangere in quel momento,ma i suoi occhi rimasero asciutti;non era più il tempo delle lacrime.
 
 


There's no escape now,
no mercy no more.
No remorse cause I still remember
the smile when you tore me apart.
You took my heart,
deceived me right from the start.
You showed me dreams,
I wished they'd turn into real.
You broke a promise and made me realize
it was all just a lie
.  
(Within Temptation – Angels)


 
 
 
 

Ed eccomi qua con la  mia ennesima fatica…Che dire?questo capitolo è tra i miei preferiti e spero valga lo stesso per tutti voi. Haruka finalmente sta tornando in sé,almeno per quanto riguarda i suoi sentimenti verso Michiru,per la questione “guerriera Sailor” vedremo…;) Anche nel suo caso,come precedentemente per Michiru,ho usato la voce fuori campo per spiegare alcune cose,e anche qui ho cercato di dare un’impronta più impersonale…Spero tra l’altro che perdonerete i miei continui riferimenti al mare e al vento,ma trovo che sia un’ottimo modo per esprimere quello che provano loro,e poi ormai per me sono anche loro personaggi integranti della storia…XD La seconda parte,come avrete capito,riguarda Minako;ho cercato di raccontare la situazione dal suo punto di vista,anche perché la poverella è stata rapita che era ancora mezza-svenuta e non sa nemmeno che il demone in realtà è Michiru!! Che tra l’altro sto rendendo piuttosto perfida…il suo piano credo sia chiaro ormai…;) ha architettato una vendetta con i fiocchi a parer mio!!:))  Detto questo ancora una volta devo ringraziare tutti voi,che mi seguite con tanto affetto e attenzione!!le vostre recensioni mi fanno veramente molto felice!!!grazie di cuore!!! In tutto questo mi faccio un’attimo pubblicità…domenica 6 marzo è il compleanno di Michiru-chan,ragion per cui…*rullo di tamburi*  pubblicherò una piccola One-Shot inerente appunto al suo compleanno,ma soprattutto al primo bacio tra lei e Haruka. (l’idea mi è venuta proprio scrivendo le prime frasi di questo capitolo,tra l’altro la baia di Wakasa esiste sul serio,non me la sono inventata). Spero leggerete anche quella,il cui titolo è  Un compleanno indimenticabile….Alla faccia dell’originalità proprio..!!ahahahahahah Ancora grazie a tutti voi e al prossimo capitolo!!;))


Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 
 
Tic. Toc. Tic. Toc. “Che ora è?”
“Le nove…”
  Tic. Toc. Tic. Toc. “E adesso che ora è?”  
 “La stessa di dieci secondi fa…Usagi mi stai facendo venire l’ansia,smettila!!” sbuffò Rei.                                         
 “Scusa… -le rispose l’amica- Sono solo molto preoccupata…” 
“Lo siamo tutte…ma dobbiamo aspettare Haruka…” subentrò Ami.                                                                                                                                                                                            Tic. Toc. Tic. Toc.                                                                                                                                                       
 “Secondo me è una fesseria!!” sbottò Makoto nel silenzio generale. “Hotaru ha parlato con lei poco più di un’ora fa e da Wasaka a Tokyo la strada non è mica breve…”                                                                                                                 
“Conosci meglio di me il suo stile di guida…al massimo per le undici sarà qui…” la rassicurò Ami.                                
“E non sarà troppo tardi?!Voglio dire…non sa nemmeno come stanno le cose,Hotaru le ha detto solo che Michiru ha un problema…” sottolineò l’ultima parola mimando delle virgolette,con un movimento delle dita nell’aria.                             
 “E che potevo fare?!Dirle Ah Haruka lo sai?!Non sappiamo come ma Michiru si è trasformata in un demone,ha cercato di uccidere Usagi per ben due volte e ha rapito Minako..!! Le sarebbe venuto un’accidente per telefono..!!” rispose la guerriera di Saturno,sentendosi chiamata in causa.                                                                                                                                    
“Io non ho detto che hai sbagliato…-riprese Makoto- dico solo che perderemo del tempo prezioso a spiegarle tutta la faccenda,e potrebbe anche non servire a niente..!!”                                                                                                       
 “Che intendi dire?” le chiese preoccupata Ami.                                                                                                                 
 “Bè,me lo ricordo solo io che ha lasciato le guerriere Sailor?! –rispose piccata la guerriera di Giove- Se decidesse di andare da Michiru,ma senza tornare a combattere con noi?!Ci ritroveremmo solo con un’altra persona da proteggere…” concluse preoccupata passandosi una mano sulla tempia.  Questa rivelazione fece piombare tutta la stanza in un silenzio imbarazzante. Dopo l’aggressione al Tempio,le ragazze avevano passato tutto il giorno da Makoto pensando al da farsi,e dopo che finalmente Hotaru era riuscita a mettersi in contatto con Haruka,avevano deciso di aspettare proprio l’arrivo della ragazza,convinte che solo lei potesse in qualche modo fermare Michiru;l’idea che Haruka potesse rifiutarsi di riprendere il suo posto con le altre guerriere non le aveva sfiorate minimamente.  Anche se in verità sia  Makoto che Setsuna si erano tenute abbastanza in disparte dalla discussione,lasciando che a decidere fossero le altre. “Bè…se così fosse…io non credo che Michiru le farebbe del male…”  esordì timidamente Usagi.                               
 Nel sentir questo Rei si alzò di scatto dalla sedia come una molla e sbottò irata  “Ma sei scema o cosa?!Ha cercato di ucciderti!!!U-C-C-I-D-E-R-T-I!!!ed è talmente accecata da questa cosa che ha persino rapito Minako!!!!Perchè dovrebbe trattenersi con Haruka??”   “Perché la ama…” fu la risposta disarmante che ottenne,e così la guerriera di Marte sentì di colpo svanire tutta la rabbia che l’aveva pervasa appena un’attimo prima.                                                              
“Usa-chan…-prese a dire con più dolcezza- Io non credo che questo significhi qualcosa per Michiru…non più almeno…”    
“Si invece!!Perchè è successo tutto questo??Solo…solo perché ci ha viste mentre ci baciavamo…- riprese la bionda mortificata- Ha provato un dolore talmente forte che…che non so…in qualche modo si è trasformata in un demone,ma non è veramente cattiva..!!è pazzamente innamorata di Haruka…ed è…è sempre la stessa Michiru..!!una principessa…”  Nel dire questo si morse leggermente il labbro e nella sua mente presero a formarsi immagini risalenti a quattro anni prima,quando per la prima volta aveva sentito suonare la bella guerriera di Nettuno. Ricordò le sue mani pizzicare le corde del violino con una grazia ed un’abilità mai viste prima,ricordò quella melodia soave,piena di calore che le entrò diritto nell’animo e il suo portamento mentre la eseguiva,così regale e perfetto.                                                                                                    
Così dovrebbe essere una principessa” si disse mentre la ascoltava estasiata.  Ricordò come quello stesso giorno,si sentisse particolarmente triste e sfiduciata,e fu proprio la violinista a rincuorarla. E adesso si trovava lì a parlare di lei,ma non della  sua bravura o della sua bellezza,non  del suo innato gusto nel vestire o della sua educazione esemplare;si trovava  lì a parlare di lei che era diventata un nemico. Un nemico da annientare.                                       
 Usagi non poteva accettare una cosa del genere e così  riprese accorata  “Io sono sicura che se vedesse Haruka,se le parlasse,le cose si risolverebbero…riuscirebbe a tornare in sé!!Non possiamo combattere contro Michiru-chan..!!” concluse poi con le lacrime agli occhi.  Tutte loro a dir il vero,si ritrovarono con gli occhi lucidi per le parole della ragazza,per il suo cuore così grande e puro;era proprio in quei momenti  che si rendevano conto di quanto ancora avessero da imparare da lei e di come solo lei potesse diventare un giorno,la guida di tutta l’umanità. “Però…a dire il vero,forse ha ragione Makoto…- si intromise Ami con evidente preoccupazione- Non dimentichiamoci che ha minacciato di…di uccidere Minako…Forse aspettare Haruka potrebbe essere un’errore…”                                       
“Ma non possiamo combattere contro Michiru..!!”  ribadì Usagi ormai in preda al pianto.                                                 
“Non possiamo nemmeno rischiare di perdere Minako…”  sussurrò la guerriera dei fulmini,con lo sguardo perso nel vuoto;lei era definita la “guerriera della protezione”,ma non si trattava di un semplice soprannome.  Makoto avrebbe dato la vita per difendere le persone che amava,a prescindere dal fatto che fosse suo dovere come guerriera Sailor,e l’idea che Minako fosse in pericolo,e che soprattutto lei non fosse stata in grado di evitarlo,la distruggeva.                                    
 Ad un tratto Ami si rivolse a Setsuna,che perseverava nel suo mutismo  “Tu che ne pensi?”.                                            
 La guerriera di Plutone non rispose subito,ma rimase in silenzio per diversi secondi a fissare il pavimento,tanto che le ragazze pensarono non avesse sentito,poi fece un respiro profondo e finalmente parlò rivolgendosi a tutte loro. 
 “Andare all’appuntamento con Michiru è un grosso rischio…Lei non vuole sentire ragioni,vuole solo vendicarsi della Principessa,perciò saremmo costrette a combattere contro di lei con…con tutto quello che ne consegue…” le ultime parole le pronunciò in un sussurro,consapevole che non erano riferite ad un nemico qualunque ma ad una guerriera Sailor,ad un’amica.  “Anche aspettare Haruka è un grosso rischio…potrebbe non fare in tempo,potrebbe effettivamente decidere di non trasformarsi nonostante tutto,e così ci troveremmo a dover difendere anche lei da Michiru…Scusami Usagi…- disse bloccando subito il tentativo dell’altra di ribattere- Sono convinta quanto te del suo amore e…e credimi io,sono l’ultima persona al mondo che vorrebbe…” La custode del Tempo non riuscì a proseguire sopraffatta dalla commozione,e questo provocò una forte reazione in tutte loro. Certo,erano a conoscenza del profondo sentimento di amicizia che legava le guerriere del sistema solare esterno,un’amicizia per certi aspetti anche più forte della loro,visto che per diverso tempo avevano vissuto insieme come una famiglia. Tuttavia,era la prima volta che l’impassibile e riservata Setsuna manifestava i suoi sentimenti così apertamente;fu solo la vicinanza di Hotaru,che le prese silenziosamente la mano,a darle la forza di continuare. “Io…noi…- riprese stringendo più forte la mano della piccola- Siamo molto legate a Michiru…Per Hotaru è stata una mamma e per me…per me loro sono state quanto di più vicino ad una famiglia abbia mai avuto…Mi si spezza il cuore al pensiero…di doverle fare del male…”.  Le ragazze la osservano in silenzio,senza quasi respirare,notevolmente impressionate dalle sue parole.  La guerriera di Plutone le guardò una ad una,con gli occhi velati di lacrime e uno sguardo sofferente,che mai prima aveva mostrato a nessuno;fece un altro respiro profondo e riprese il discorso,stavolta con piglio più deciso,ma senza lasciare la mano di Hotaru.  “Però…lei ti ha aggredito,è un dato di fatto…Non ha esitato ad aggredire loro…-disse rivolgendo uno sguardo cupo a Makoto e Rei-  E non abbiamo idea di quello che potrebbe fare a Minako o ad altre persone innocenti..!!Noi…in qualità di guerriere Sailor non glielo possiamo permettere…Lei non ce lo permetterebbe…”.  “Che cosa proponi di fare allora?”  le chiese trepidante Rei.                                                                                               
  “Io credo che dovremmo andare senza aspettare Haruka…dovremmo andare adesso..!!” rispose risoluta la guardiana del Tempo.  “No…No!!Non sono d’accordo!!” ribattè pronta Usagi.                                                                                     
  “Così potremmo cogliere di sorpresa lei e la Banshee,e avremmo più possibilità di salvare Minako senza arrivare ad uno scontro diretto…” le fece presente Setsuna,cercando di essere il più conciliante possibile.                                             
 “Si…ma come?Ci sentiranno arrivare…- si intromise Rei- Ricordate?Le Banshee avvertono il dolore degli uomini,e noi non siamo esattamente al massimo della felicità..!!”                                                                                                   
 “Bè,questo in realtà è un problema facilmente risolvibile…- rispose pronta la guerriera di Mercurio,con aria sicura- Ci teletrasportiamo..!!Così un po’ di vantaggio lo avremo…”  “Io continuo a non essere d’accordo…” piagnucolò Usagi.
 “Usa-chan…non possiamo fare altro e poi…non è detto che finisca come temi…potresti usare il Cristallo d’Argento su Michiru..!!Ha funzionato tante altre volte..!!” le disse Rei con tono incoraggiante.                                                         
 Usagi allora guardò le amiche,soprattutto Setsuna e Hotaru e finalmente si decise. “Va bene…ma io non combatterò mai contro di lei..!!Libereremo Minako e faremo di tutto per aiutare Michiru con il potere del Cristallo..!!”                                                 
 “E’ quello che vogliamo tutte,Principessa…” le confermò Setsuna con un cenno del capo.                                           
 “Bene!! –sentenziò Makoto- Allora trasformiamoci,non perdiamo altro tempo!!”.                                                             
Detto questo si trasformarono tutte,tranne Hotaru,che giustamente doveva rimanere lì per informare Haruka quando sarebbe arrivata.  “Hota-chan…-le disse con dolcezza Sailor Moon- Questo tienilo tu…spero che possa servire…” e così dicendo le mise tra le mani il Lip Rod di Haruka.                                                                                     
“Forza,andiamo!!” le spronò Sailor Jupiter;così tutte le guerriere Sailor si misero in cerchio e si presero per mano chiudendo gli occhi,per cercare di raccogliere tutta l’energia che serviva per teletrasportarsi. Pochi secondi dopo una luce accecante fu il segnale dell’avvenuto teletrasporto,e Hotaru non potè far a meno di rivolgere un pensiero alle sue amiche guerriere 
“Vi prego amiche mie,salvate Michiru…”
 
 



Occorre notevole ardimento per affrontare i nemici,
           ma molto di più per affrontare gli amici!
(Albus Silente)
 
 



Il porto a quell’ora era un posto deserto,completamente privo del caotico movimento che lo caratterizzava durante tutto il giorno. Si poteva sentire giusto il miagolio di qualche gatto pigramente adagiato qua e là,ma era tutto essenzialmente immerso nel silenzio. Era.  
Nell’arco di pochi secondi,i suddetti gatti furono spaventati da una sequela di tonfi e gridolini.
“Ehi!!Sailor Moon smettila di aggrapparti ai miei capelli!!” gridò Sailor Mars.
“Scus…AAAHIAAA!!!Chi mi è atterrata sulle gambe??!”                                                                             
“Io,scusa…” farfugliò Sailor Jupiter.                                                                  
“Uff…dobbiamo migliorare la fase di atterraggio… -bofonchiò Sailor Mercury,togliendosi il bastone della guerriera di Plutone dalle costole- E fare anche più silenzio..!!” aggiunse subito dopo,riservando un’occhiata in tralice alle amiche.                    
“E adesso?Che facciamo?” chiese a bassa voce Sailor Jupiter mentre si sollevava da terra tirandosi dietro anche Sailor Moon,ma poi si accorse che la sua domanda era del tutto inutile,visto che la guerriera di Mercurio aveva già iniziato ad armeggiare col suo computer e la sua visiera digitale.                                                                                          
“Sto rilevando delle radiazioni termiche da una fonte di calore,nel capannone numero 9…” annunciò concentrata dopo pochi attimi.                          
“Che per i comuni mortali vuol dire..?” chiese Sailor Moon.                                                                                                                     
“Che probabilmente è lì che si trova Minako e che,a quanto pare non c’è nessun’altro…- affermò chiudendo con uno colpo secco il computer- Forza andiamo,ma dobbiamo essere prudenti…e silenziose..!!” concluse rivolgendo un’altra occhiataccia alle compagne. Detto questo le guerriere corsero verso il posto indicato da Sailor Mercury. Aprirono senza sforzo la serranda del capannone ed entrarono;c’era una luce accesa dall’altra parte dello spazio,talmente fioca che dovettero comunque procedere a tentoni,cercando sempre di fare il meno rumore possibile. Per maggior sicurezza Sailor Mercury riattivò la sua visiera digitale,confermando la presenza di una sola fonte di calore e quindi di un solo corpo,poco distante da loro. Le ragazze allora continuarono a camminare,avvicinandosi sempre più all’obbiettivo e anche a quella piccola luce,riuscendo in questo modo a mettere a fuoco più facilmente il posto. Si trattava di un tipico capannone utilizzato per il deposito merci,c’erano diverse casse poggiate lungo tutto il perimetro e anche alcuni montacarichi,utilizzati evidentemente di giorno per trasportarle.                                                                                                                                        
“Questo silenzio non mi piace per niente…” sussurrò Sailor Mars guardandosi intorno con circospezione.  “Bè,sei tu la sensitiva del gruppo…che cosa senti?” le chiese ironica Sailor Moon.
“Sento puzza di…”   
“Minako!!!”  La guerriera di Marte non ebbe il tempo di rispondere,visto che l’amica gridando si era avventata su quella cosa che giaceva di fronte a loro:una massa informe ricoperta da un telo  marrone;la fonte di calore rilevata da Sailor Mercury.           
La guerriera di amore e giustizia vi si buttò subito affianco,convinta che nascosta al di sotto ci fosse la tanto amata Mina-chan,così prese a spostare il telo per vedere l’amica,ma non vide il viso che si aspettava e un’urlo le morì in gola.
Un espressione terrorizzata si stampò sulle facce delle sue amiche guerriere quando nell’arco di pochissimi secondi,si ritrovarono a vedere Sailor Moon tenuta per il collo e sollevata a mezz’aria. Non riuscivano a vedere chi fosse il nemico,visto che la ragazza lo copriva con il suo corpo,ma poi ne ascoltarono la voce.
“Testolina Buffa…sorpresa!!”

 
 
 
 
 

Rieccomi…questo capitolo non è molto lungo ed è anche abbastanza piatto me ne rendo conto,ma è una sorta di “capitolo di preparazione” a quello che avverrà dopo…;) spero ugualmente che vi piaccia!!:) L’unica precisazione che ho da fare riguarda il ricordo che faccio avere ad Usagi parlando di Michiru…il fatto che è una principessa,ecc ecc…è preso dall’episodio numero 93 dell’anime,che secondo me è il momento più “confidenziale” che c’è tra Usagi e Michiru…lo sappiamo tutti che Usa-chan ha un debole per Haruka..!!XD mentre con Michiru ha sempre mantenuto in un certo senso le distanze…quindi in questa particolare occasione mi sembrava giusto inserire quell’episodio per sottolineare i sentimenti contrastanti di Usagi:da una parte giustamente è preoccupata per Minako,dall’altra l’idea di dover affrontare Michiru è per lei impensabile!!Un’altra cosa riguardante Setsuna:io l’ho sempre vista come quella più matura e responsabile di tutte,molto riservata,impassibile,dedita completamente alla sua missione,ragion per cui il piccolo momento di empasse che le ho fatto avere,credo valga quanto e forse più di tutte le lacrime di Usagi…e anche questo è stato un modo per descrivere il momento difficile che vivono le ragazze,praticamente prese tra due fuochi…-_-‘ Detto questo non mi resta che ringraziare come sempre tutti quanti voi!!!le vostre recensioni mi rendono sempre più felice e spero di riuscire a soddisfarvi sempre di più!!!:)) Grazie in blocco a tutti quelli che mi hanno inserito nei preferiti e nei seguiti,grazie anche a tutti quelli che hanno letto e recensito la mia one-shot!!;)) Un bacio e a presto!!
 
 
Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Nel sentire quella frase le guerriere rimasero paralizzate dalla paura ma soprattutto dallo stupore:Michiru le aveva giocate;nonostante fossero nettamente in anticipo rispetto all’appuntamento e avessero avuto l’accortezza di usare il teletrasporto per arrivare,Michiru le aveva ugualmente intrappolate. Sailor Mercury guardò l’amica ancora una volta nelle mani del suo carnefice e non potè fare a meno di imprecare mentalmente.
“Sono stata un’idiota…l’ho sottovalutata…”
“Che cosa facciamo?” bisbigliò Sailor Pluto,ma forse per la prima volta nella vita,la guerriera di Mercurio non seppe cosa rispondere. In realtà non aveva neanche sentito la domanda:il suo cervello si era messo in funzione alla velocità della luce,analizzando i fatti,calcolando probabilità e possibili varianti.
“Attaccare è escluso…potremmo colpire Usagi…- prese a ragionare tra sé- Ma così finirà col soffocarla…”
“Lasciala stare!!” sentì ringhiare Sailor Mars rivolta a Michiru.
“Altrimenti? –le rispose questa,spostando la testa leggermente di lato per vederla in viso- Che cosa farai?”.
La guerriera di Marte scoccò un rapido sguardo a Sailor Mercury che le fece un cenno negativo col capo,e serrò i pugni senza dire altro,ma Sailor Jupiter passò all’azione “Ci penso io a te!!”.
“Ancora?!No ti prego,sei noiosa…” così dicendo Michiru sollevò di scatto il braccio libero e scagliò contro di loro un’enorme sfera infuocata. Le guerriere la evitarono gettandosi a terra in varie direzioni,ma la sfera colpì le casse sparse dietro di loro e il fuoco si propagò velocemente bloccando così la via d’uscita.
“Dannazione!!Sailor Mercury fa qualcosa!!!” strepitò  Sailor Jupiter.
“Mercury!Aqua Rhapsody!!” gridò pronta la guerriera di Mercurio,indirizzando il suo attacco sulle fiamme,e riuscendo così a spegnerle. Tossendo le guerriere si rialzarono ma quando si diradò il fumo provocato dal fuoco,
si accorsero con orrore che sia Michiru che Sailor Moon erano sparite.
“Ma non è possibile!!Da dove sono uscite??” gridò Sailor Mars perplessa.
“Probabilmente da lì,guardate!! -suggerì Sailor Pluto,indicando loro una scala che portava ad un’apertura nel soffitto- Forza,inseguiamole..!!” Le ragazze salirono velocemente la scala e si ritrovarono sul tetto del capannone,immediatamente Sailor Mercury rimise in azione la sua visiera digitale,mentre le altre si guardavano intorno,per capire la possibile direzione presa da Michiru.
“Forza,da questa parte,sto rilevando qualcosa..!!” disse loro la guerriera di Mercurio guidandole su per  i tetti,verso l’interno del porto;  “Ci dobbiamo sbrigare,presto!!” incitò Sailor Pluto.  Saltarono di tetto in tetto per un bel po’ seguendo le indicazioni di Sailor Mercury,quando finalmente si fermarono sulla sommità di un altro capannone,nella zona praticamente opposta rispetto a dove si trovava quello precedente.
“Ci siamo…rilevo…quattro fonti di calore…” affermò la guerriera della conoscenza,avvicinandosi alla botola aperta che aveva visto.
“Sailor Moon,Michiru,la Banshee e Minako…-aggiunse sicura Sailor Mars- Forza,entriamo!!”.
Le ragazze scesero la scala molto lentamente e con attenzione,perché erano completamente avvolte dal buio,non riuscivano a vedere al di là del loro naso e questo le metteva in una situazione di netto svantaggio. Riuscirono ad arrivare all’interno del capanno ma fecero solo pochi passi,quando improvvisamente,furono investite da una luce fortissima.
Si portarono tutte d’istinto un braccio d’avanti al volto per non esserne accecate e quando i loro occhi si abituarono a quella luce,provocata dalla conteporanea accensione di tutti i riflettori del capannone,si trovarono di fronte ad una visione che ghiacciò loro il sangue nelle vene.
D’avanti a loro,legata e appesa per le braccia all’estremità di un’argano,c’era Sailor Moon,e accanto a lei semi-sdraiata per terra,si trovava invece Minako.
“Ragazze…siete qui…” fu proprio lei a rivolgersi in lacrime alle amiche.
“Coraggio,va da loro…” la invitò Michiru,che sbucò da dietro una colonna.
Minako la guardò spaventata,senza capire se potersi fidare o meno,allora Michiru si avvicinò e le ripetè gelida
“Ho detto,va da loro…”.  A quel punto la guerriera di Venere si alzò tremante e incespicando corse verso le compagne,abbandonandosi poi tra le braccia di Sailor Jupiter.
“Mina-chan…va tutto bene…ci siamo noi ora…” le disse la guerriera di Giove,abbracciandola e accarezzandole la testa amorevolmente.  Anche Sailor Mercury e Sailor Mars si raccolsero intorno a loro,per poter abbracciare finalmente la loro amica;solo Sailor Pluto si tenne in disparte e rimase immobile,a guardare Michiru.
Aveva la fronte matida di sudore e il viso stravolto,perché per la prima volta vedeva cos’era diventata la sua amica;furono soprattutto i suoi occhi a sconvolgerla,occhi in cui aveva sempre visto il mare e che le avevano sempre trasmesso pace e dolcezza. Ora faceva persino fatica a reggerne lo sguardo,tanto era freddo e carico d’odio.
“Lasciala stare,ti prego…” prese a dirle supplichevole,e il suo tono non lasciò Michiru del tutto indifferente;un’ombra di amarezza calò sul suo viso,che però scacciò subito con una risata sguaiata.
“La grande guerriera di Plutone..!!la padrona del Tempo…che mi supplica..!! –le disse sprezzante- Non sai fare di meglio,Suna?”. Nel sentire il diminuitivo affettuoso con cui la chiamavano sempre Haruka e Michiru,Sailor Pluto provò una fitta al cuore;solo a loro,e ad Hotaru naturalmente,permetteva certe confidenze,solo a loro aveva permesso di entrare nella sua sfera più intima e privata.
Certo che sapeva fare di meglio,ma come poteva,contro di lei?
“Mi…Michiru…” provò a dire Sailor Moon visibilmente affaticata:tutto il peso del suo corpo comprimeva ora sui polsi che aveva legati provocandole un forte dolore,e la mancanza di circolazione sanguigna nelle braccia le stava già intorpidendo le mani.  “Ti prego…le cose non…stanno come credi…”.
“Tu sta zitta!! –le intimò girandosi di scatto verso di lei- Io non voglio nemmeno sentire la tua voce…”
“Michiru…” la implorò ancora.
Ma lei avvicinò il suo volto a quello della bella guerriera di amore e giustizia  “Adesso scoprirai come ci si sente,quando ti spezzano il cuore…” le disse in un sussurro carico di risentimento.
 Poi si allontanò velocemente da lei,sistemandosi alla sua destra e come se parlasse ad un’entità invisibile,gridò ironica “Allora?!Vuoi fare o no la tua entrata in scena?!”
“Con sommo piacere…” disse una voce da un punto imprecisato,poi una figura balzò proprio a metà strada tra Sailor Moon e le altre guerriere:la Banshee.
Nel vederla le ragazze si scambiarono delle occhiate preoccupate;la situazione era decisamente difficile,con Sailor Moon legata in quel modo e ben due nemici da affrontare. Anche stavolta,fu Sailor Jupiter ad attaccare per prima.
“Maledetta!!Non ti permetterò di fare del male alle mie amiche…Sparkling wide pres…aaaaaaahhhh.!!” gridò la guerriera di Giove,ma fu immediatamente bloccata dal demone che lanciò il suo urlo micidiale. Le guerriere tentarono di attutirne il suono portandosi le mani alle orecchie,ma era troppo forte e penetrante;sarebbero state spacciate se non fosse intervenuta Michiru.
“Basta così…-disse con voce piatta- O farai del male anche alla piccola Usagi…e io non voglio di certo questo…” così dicendo fece apparire il suo Deep Aqua Mirror,ma era diverso dal solito:era completamente nero e senza il simbolo di Nettuno sul retro. Michiru lo fece elevare in alto,al di sopra della sua testa,e all’improvviso dal vetro fuoriuscì un’onda di energia che avvolse completamente Sailor Moon.
Poi tornò a guardarla nuovamente “Adesso,vedrai e sentirai le tue amiche morire senza che anche tu ne subisca le conseguenze…Goditi lo spettacolo..!!” le disse con un sorriso beffardo stampato in faccia. Dopodichè si allontanò da lei per sedersi su una delle casse sistemate lì vicino,vi si accomodò sopra accavallando le gambe con eleganza,come era sempre solita fare. Guardò attentamente una ad una tutte le guerriere,dato che nel frattempo anche Minako si era trasformata,e poi si rivolse alla Banshee  “Incomincia pure…”.
E lei incominciò.
Lanciò un altro urlo fortissimo,e anche stavolta le ragazze istintivamente provarono a fermare il dolore,coprendosi le orecchie,ma era tutto inutile. La Banshee stava entrando dentro di loro per nutrirsi delle loro anime e non avrebbe smesso fino a quando l’ultima stilla di linfa vitale non le avesse abbandonate. La situazione era disperata,e Sailor Moon era costretta ad assistere impotente.
“Amiche mie,no!!Makoto…Ami…Rei-chan,no!!! -prese a gridare tra le lacrime- Ti prego…ti prego…basta!!”
Ma Michiru sembrava sorda ad ogni invocazione. Lei non voleva solo uccidere Usagi,lei voleva farle desiderare la morte. Farle sentire un dolore talmente grande,che la morte a confronto sarebbe stata una liberazione.
Le guerriere intanto si sentivano dilaniare le membra da un dolore lancinante:si accasciarono a terra una ad una,impossibilitate a reagire. Ad un certo punto però,Sailor Pluto cercò di rimettersi in piedi,aggrappandosi con tutte le forze al suo bastone;cercò di raccogliere quanta più energia poteva e colpì la Banshee.
“Dead scream!!” sussurrò come sempre il suo attacco,indirizzandolo contro il demone che lo schivò prontamente,ma almeno smise di urlare.
“Complimenti,Suna…sei sempre la migliore…” le concesse Michiru con uno sguardo compiaciuto.
La guerriera di Plutone non ribattè ma si mise subito in posizione di guardia per combattere il demone;grazie alla pausa concessa loro da Sailor Pluto,anche le altre guerriere si ripresero e si sistemarono al suo fianco pronte a combattere.
“Che quadretto commovente..!! –commentò Michiru- Peccato che sarà l’ultima notte che passerete insieme…”
“Michiru…ascoltami,ti supplico…” provò a parlarle Sailor Moon,ma tutto quello che ottenne fu un’occhiata gelida; “Mi devi ascoltare…tra me e Haruka non…” Non fece in tempo a terminare la frase che si ritrovò con il collo stretto nella mano di Michiru e le sue labbra a pochi millimetri dal suo orecchio
“Pronuncia ancora il suo nome e sarà l’ultima cosa che farai…” le sussurrò con la voce vibrante per l’ira.
“Tanto mi…ucciderai comunque…almeno così…loro saranno salve…” rispose sofferente la guerriera della Luna.
Michiru si staccò lentamente da lei,lo sguardo fisso in quello di Sailor Moon “Non mi sfidare…non-osare-sfidarmi..!!” le ringhiò contro,sentendo montare la rabbia 
“Io…voglio solo parlare…spiegarti come…stanno le cose… -riprese implorante la bionda- Ho sbagliato è vero…ma…ma non è stato niente…credimi..!!Tra noi non c’è…niente..!!”
“Sta zitta..!!” le intimò serrando i pugni.
“Mi devi credere…Haruka è confusa ma…ma lei…”
“LEI AMA TE!!!!!!!” La rabbia di Michiru esplose in un grido disperato e si avventò di nuovo su Sailor Moon,prendendola stavolta per il colletto della fuku.
“Lei è innamorata di te…di te…DI TE!!!Maledetta!!!”
“Non è vero!!Mi devi credere…NON E’ VERO!!!” le gridò Sailor Moon scoppiando in lacrime.
Michiru la lasciò andare di botto come se avesse toccato qualcosa di rovente,e ignorando completamente le sue parole,intimò alla Banshee di attaccare di nuovo le ragazze.
Stavolta però fu colta di sorpresa:i minuti che Michiru aveva impiegato per parlare con Usagi,furono preziosi per permettere alle guerriere di elaborare una strategia. Sailor Mars infatti,per tutto il tempo era rimasta concentrata con gli occhi chiusi,tenendo stretta tra le mani la sua pergamena sacra,e quando fu il momento attaccò
“Rin! Pyo! To! Sha! Kai! Jin! Retsu! Zai! Zen! Mistica pergamena,azione!!”.
La fuda colpì in pieno viso il demone,impedendogli di urlare;a quel punto le guerriere agirono congiuntamente:Sailor Pluto –Dead scream – e Sailor Jupiter – Sparkling wide pressure –attaccarono la Banshee,mentre Sailor Venus con la sua catena di Venere,cercò di bloccare Michiru. La ragazza però evitò il suo colpo buttandosi di lato,e partì subito al contrattacco,scagliando contro di lei e Sailor Mars,che si era unita all’amica,una raffica di piccole sfere infuocate;le due guerriere in realtà,cercavano solo di tenere Michiru impegnata,limitandosi a difendersi e ad evitare i suoi colpi.
Anche la Banshee,seppur colpita in pieno,si riprese subito,evidentemente però la pergamena sacra faceva ancora effetto,poiché invece di usare il suo urlo micidiale ingaggiò un corpo a corpo con Sailor Pluto e Sailor Jupiter.
Intanto,Sailor Mercury approfittando proprio della confusione che si era creata,corse da Sailor Moon per cercare di liberarla,ma la barriera d’energia prodotta dal Deep Aqua Mirror le impediva di avvicinarsi.
La guerriera di Mercurio si trovava in difficoltà:i suoi poteri erano acquatici,non adatti a quello di cui aveva bisogno in quel momento;così si rivolse alla guerriera di Marte.
“Sailor Mars!!!Lo specchio!!!” gridò più forte che potè.
La guerriera della passione rivolse uno sguardo verso di lei e subito capì cosa intendeva l’amica,così passò all’azione
“Mars! Flame Sniper”. La freccia di Marte colpì in pieno lo specchio frantumandolo in mille pezzi,spezzando così anche la barriera d’energia che avvolgeva Usagi;tuttavia il gesto non passò inosservato a Michiru,che si voltò di scatto verso Sailor Moon “Tu non uscirai viva di qua!!!” le gridò con quanto fiato aveva in gola e scagliò contro di lei un’enorme sfera di fuoco.
“NO!!!” urlarono all’unisono Sailor Mars e Sailor Venus,mentre Sailor Mercury si gettò istintivamente addosso ad Usagi abbracciandola forte,nella sciocca illusione di farle scudo col suo corpo;ma la guerriera della conoscenza,non poteva ignorare che quella sfera avrebbe ucciso entrambe.
Quel brevissimo lasso di tempo sembrò dilatarsi a dismisura:Ami teneva stretta l’amica tra le braccia e la sentiva piangere e urlare disperata nel vedere in faccia la morte che si avvicinava;lei no,lei le aveva dato le spalle,così non avrebbe visto il momento esatto della fine,l’avrebbe solo sentito.
Avrebbe sentito il suo corpo bruciare e contorcersi dal dolore,forse avrebbe fatto in tempo a sentirne persino l’odore,e poi nulla;non avrebbe sentito più nulla.
Aspettava,stringeva forte la sua Usa-chan e aspettava;poi finalmente sentì.
Un urlo. Un urlo forte,chiaro,che sovrastò tutto il resto e squarciò l’aria come la lama di una spada.
“TIME STOP!!”
 

 
 
 
 
 
 
 


Lo so,avete ragione,Haruka non c’è…chiedo umilmente perdono,ma queste cose stanno succedendo in tempi abbastanza stretti e come ho detto a qualcuno di voi,Haruka deve avere il tempo materiale di arrivare…vi anticipo però che nel prossimo capitolo arriverà in tutto il suo splendore..!!;)) Venendo a noi,è doverosa una precisazione sul fatto che Michiru è convinta che Haruka ami Usagi…questo perché,come ricorderete,nel capitolo 5 la Banshee prima di trasformare Michiru,le fa vedere un’immagine di Haruka che dice appunto che è innamorata di Usagi…quella altro non era che la proiezione della paura più grande di Michiru…è per questo che sta così avvelenata,oltre che per il bacio si intende;stesso motivo per cui Usagi casca dalle nuvole in un certo senso,continua a dire che tra lei e Haruka non è successo niente…perché giustamente lei pensa che tutto sto casino è riconducibile solo al bacio…nun sap nient la poverella..!!XD Altra cosa…forse avrete trovato esagerata l’idea di fermare il tempo,ma del resto la situazione era disperata:Sailor Moon era legata come un salame,il tempo materiale per deviare il colpo di Michiru con un altro non c’era e quindi…che ce l’hai a fare una guerriera capace di fermare il tempo se non la usi?!XD Al di là di tutto spero davvero che vi sia piaciuto questo capitolo,perché a me è piaciuto da morire scriverlo…: )) Detto questo,come sempre ringrazio di cuore tutti voi…le vostre parole non mi fanno piacere,DI PIU’!!!grazie davvero!!:))
 
 
 
Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!


 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Time Stop? No,non era possibile. Non poteva essere vero che Sailor Pluto avesse fermato il tempo.                                Sailor Mercury era convinta di averlo immaginato,che fosse probabilmente solo una proiezione del suo inconscio,ma che in realtà nulla fosse successo e continuò ad aspettare la fine.Continuò a tenere stretta Usagi con tutte le sue forze,anche se stranamente non sentiva più i suoi singhiozzi,né le sue urla. Non sentiva più niente in effetti. Aprì lentamente gli occhi e senza staccarsi da lei provò a parlarle  “Usa…Usa-chan…”. Nessuna risposta. Si spostò leggermente all’indietro allora,per poterla guardare in faccia,e vide i suoi occhi sbarrati,a fissare un punto esatto alle sue spalle. Solo in quel momento la guerriera di Mercurio si accorse di uno strano calore che le premeva contro,esattamente dietro di lei;con estrema lentezza si girò proprio verso il punto dove guardava l’amica,e per un’attimo strabuzzò gli occhi anche lei:a pochissimi passi di distanza infatti,stazionava perfettamente immobile e sospesa a mezz’aria,la sfera lanciata da Michiru. “Allora,non l’ho immaginato..?” si disse con un fil di voce,poi come un’automa si voltò verso Sailor Pluto ed ebbe la piena coscienza che no,non l’aveva immaginato. Il tempo era stato fermato.                                                                   
Sailor Pluto impugnava con entrambe le mani il suo bastone con la sfera di granato ben piantato per terra,gli occhi fissi sul punto esatto in cui si era fermata la palla infuocata,che altrimenti avrebbe provocato una tragedia.  Aveva uno sguardo fiero,risoluto,senza neppure una traccia di tristezza. Eppure ancora una volta aveva infranto la più terribile delle sue proibizioni.  Ancora una volta aveva fermato il tempo. Per salvare la Principessa. Per salvare Michiru. Quando si era accorta del precipitarsi della situazione,non aveva pensato nemmeno per un’attimo alle conseguenze,o meglio,per un brevissimo lasso di tempo un’idea le era balenata in testa. “Meglio io,che loro…”. Non avrebbe lasciato morire la Principessa Serenity,futura Regina di Crystal Tokyo,colei che avrebbe condotto il mondo intero in un’era di pace e prosperità;non avrebbe lasciato morire una guerriera intelligente,coraggiosa,con un cuore così puro e leale come Sailor Mercury;non avrebbe permesso a Michiru di uccidere qualcuno,condannando così se stessa ad una fine peggiore,fatta di perenni sensi di colpa,di un dolore senza fine che avrebbe inevitabilmente travolto anche Haruka e Hotaru. Loro tre erano la sua famiglia,non avrebbe permesso che venisse distrutta. “Meglio io,che loro…”  si disse. E così aveva agito.  Al suo fianco c’era la Banshee,immobilizzata in una posizione alquanto grottesca: il viso spostato leggermente all’indietro,e l’espressione deformata dal dolore e dalla fatica;questo perché quando il tempo era stato bloccato,il demone aveva appena ricevuto un pugno in pieno volto da Sailor Jupiter,che ora  fissava la guerriera di Plutone con evidente preoccupazione. “Sailor Mercury libera la Principessa,presto…Non potrò mantenere questa condizione a lungo..!!” L’incitamento di Sailor Pluto risvegliò la guerriera di Mercurio da quella specie di torpore in cui era piombata,e con un sussulto improvviso si voltò di scatto verso Michiru:era anche lei immobilizzata. “Dunque non è più immune come tutte le guerriere Sailor...” disse tra sé,ma non c’era tempo per le congetture,così,stando bene attenta alla sfera che incombeva poco distante da loro,si industriò per liberare Sailor Moon,subito raggiunta anche da Sailor Mars. Sailor Venus intanto scagliò le sue catene di Venere su Michiru,approfittando della sua immobilità per imprigionarla,mentre Sailor Jupiter si precipitò a prendere un grosso sacco per bloccare la Banshee,sperando così di renderla più inoffensiva.  
La tensione era chiaramente palpabile nell’aria,soprattutto per il gesto di Sailor Pluto e per quello che avrebbe comportato. Sailor Mercury e Sailor Mars finalmente riuscirono a liberare Sailor Moon,che sfinita si abbandonò tra le braccia delle amiche;le ragazze allora,la presero sotto braccio e si spostarono velocemente,togliendosi così dal raggio d’azione della sfera di fuoco.  La fecero sedere su una cassa poco distante,e la guerriera di Marte le gettò le braccia al collo,mettendo da parte una volta tanto il suo piglio forte e deciso,e lasciandosi andare in un pianto liberatorio. “Rei…Rei-chan…Sto bene,tranquilla…” le disse Usagi con dolcezza,stringendola forte;poi senza staccarsi da lei,prese una mano di Ami nella sua  “Grazie,amica mia…” sussurrò colma di gratitudine,guardando dritto nelle iridi azzurre della compagna. Un piccolo tonfo però,richiamò la loro attenzione:Sailor Pluto si era accasciata su un ginocchio,visibilmente indebolita dal consumo di energia che le serviva per bloccare il tempo,ma soprattutto,a causa della punizione che inesorabile,era già arrivata per colpire la guerriera. “Ragazze,io…io non reggerò ancora per molto…- disse affaticata- Principessa,preparati ad usare il Cristallo…”                                          
Nel sentir questo Sailor Mars si riprese da quel suo momento di abbandono,sciolse l’amica dalla stretta e tendendole la mano l’aiutò ad alzarsi. Sailor Moon seppur incespicando raggiunse la guerriera di Plutone e le si accovacciò accanto;le poggiò la mano destra sulla schiena e con la sinistra strinse la mano che la custode del Tempo teneva a terra per reggersi. “Sailor Pluto…perché..?Amica mia…perchè sempre a te,tocca il sacrificio più grande…?” prese a dirle mentre le lacrime pian piano iniziavano a sgorgarle dagli occhi. “E’la…croce che mi è stata data…per essere una guerriera Sailor…per essere la Custode del Tempo…è la mia missione…proteggere la Principessa …- le rispose sempre più stanca- Ma stavolta…non ho agito solo…come guerriera…Stavolta io,ho protetto anche…anche…la mia famiglia…” nel pronunciare queste ultime parole,sentì un grande calore riempirle il cuore e una scintilla le balenò negli occhi quando posò lo sguardo su Michiru.                              
Non era uno sguardo sofferente,ma pieno di amore e speranza,nei confronti di una delle persone a cui voleva più bene; lei era la guerriera che poteva muoversi a suo piacimento nel tempo e nello spazio,ma se anche avesse viaggiato per mille ere e per mille galassie,l’affetto profondo che la legava a Michiru,Haruka e Hotaru,sarebbe rimasto unico e immutato. A quel punto Sailor Pluto iniziò a tremare vistosamente e per non cadere a terra del tutto dovette reggersi con più forza al bastone,soffocando un gemito. “Sailor Pluto..!!” gridarono all’unisono tutte le guerriere,che immediatamente le si raccolsero intorno,mentre Sailor Moon continuava ad abbracciarla,nel tentativo di non farla cadere. “Presto…presto il tempo riprenderà a scorrere…Vi prego ragazze…difendete la Principessa…”  disse in un sussurro,rivolgendo un’ultimo sguardo alle sue compagne di battaglia. All’improvviso il suo corpo si fece pesante,così nonostante Usagi la tenesse,scivolò all’indietro tirandosi dietro anche il bastone;la sua pelle iniziò pian piano a diventare trasparente,a svanire e il suo respiro sempre più debole.
Tutte le guerriere abbassarono il capo,incapaci di dire qualsiasi cosa,solo Sailor Moon piangendo senza ritegno,cercava di scuoterla “Sailor Pluto no...Setsuna…” “Tu sarai…una grande Regina,perché hai un cuore grande e puro…Non piangere per me,Usagi-chan…”   le disse con un filo di voce la guerriera di Plutone,chiamandola per la prima volta con quel nomignolo affettuoso;poi chiuse gli occhi,rilasciò il corpo abbandonando lentamente la stretta sul suo bastone e come se fosse stata una creatura appartenente al mondo delle fate,sparì. Usagi continuò a piangere portandosi le braccia al petto come a volerla trattenere,ritrovandosi però a stringere l’aria tra le mani;anche le altre piansero in silenzio,contemplando il punto vuoto dove prima c’era Sailor Pluto,sgomente e affrante per la sorte toccata alla guardiana delle Porte del Tempo.                                                                                                                                                                                                             
 
 
 
 

Il guerriero non è chi combatte, perchè nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri.
 
 

 
 

Fu un boato sordo a riportarle alla realtà:con la scomparsa della guerriera di Plutone,il tempo aveva ripreso a scorrere normalmente,così la sfera infuocata si schiantò con tutta la sua potenza contro il muro. Michiru iniziò a gridare inferocita nel sentirsi legata dalle catene di Venere e soprattutto nel vedere Sailor Moon sana e salva.                                  
“Cosa è successo??Come hai fatto maledetta??” iniziò ad urlarle contro. La guerriera della Luna allora si alzò lentamente,con il volto rigato dalle lacrime e si voltò nella sua direzione,avvicinandosi decisa. 
“Usagi…” provò a fermarla Sailor Jupiter,ma una mano di Sailor Mars la bloccò all’istante. Sailor Moon si fermò di fronte a Michiru,a soli due passi di distanza e la guardò dritto negli occhi “Sailor Pluto…ha fermato il tempo…” le disse con voce ferma,sebbene le lacrime continuassero a scenderle copiose sul viso;era sicura che quell’affermazione sarebbe bastata a farle capire la gravità della situazione.
Per un’attimo infatti,Michiru sembrò perdere tutta la rabbia con cui le si era rivolta,sembrò quasi smarrita e lanciò diverse occhiate al di sopra delle spalle di Sailor Moon,cercando con lo sguardo la figura della custode del Tempo.                                           
“Setsuna….” sussurrò con lo sguardo perso nel vuoto,quando ne realizzò la mancanza;per un lungo istante rimase in quella posizione,come a capacitarsi di quello che era effettivamente successo,poi indurì le mascelle e di nuovo si scagliò contro Usagi. “E’ tutta colpa tua!!Sei tu  che l’hai costretta a fare tutto questo!!”  “No…non le avrei mai chiesto un sacrificio simile…” le rispose Sailor Moon abbassando lo sguardo con amarezza.                                       
“Ma gliel’hai lasciato fare!!! –le tuonò contro Michiru- Tu non chiedi mai niente,tu prendi e basta!!Dici che tra te e Haruka non c’è niente,che lei ama me,ma non le hai impedito di baciarti…Dici che non avresti mai chiesto a Setsuna di sacrificarsi,ma non gliel’hai impedito..!!Che razza di donna sei??”  Michiru le sputò addosso quelle parole cariche di veleno,e Sailor Moon incominciò a indietreggiare,incapace di reagire al peso di tutta quella veemenza. Allora fu Michiru ad avvicinarsi,a portare il viso a pochi centimetri dal suo,per sibilarle in faccia tutto il suo disprezzo                       
“Tu mi fai schifo…” Fu in quel momento preciso che la mano destra di Usagi scattò in aria,come fosse stata animata di vita propria,e si abbattè sul viso della ragazza.  “Scusami,scusa ti prego…- le chiese subito supplichevole- Non volevo davvero…” Michiru ritornò a guardarla negli occhi,con un’aria decisamente stupita per il gesto,ma soprattutto per le scuse seguite subito dopo. “Dopo quello che ti ho detto…mi chiedi scusa..?” le chiese incredula. “Io so che non è la vera Michiru a parlare…so che dietro tutta questa rabbia si nasconde un dolore profondo…Anche Setsuna lo sapeva,per questo ha fatto quello che ha fatto…per salvare te…- rispose con dolcezza- E io renderei vano il suo sacrificio se non ti aiutassi a venire fuori da tutto questo male…Io sono tua amica…” 
Michiru tentò di ribattere,ma fu interrotta dalle urla della Banshee che si era ormai ripresa completamente,e si stava liberando dal sacco con cui era stata imprigionata.  “Sailor Moon,presto!!Usa il Cristallo d’Argento!!” gridò Sailor Mars.La guerriera di amore e giustizia corse verso le sue amiche per intervenire,ma non fece in tempo. “Sciocche,non servirà a niente!! – gridò il demone ormai liberatosi- Io sono troppo potente per voi…addio!!” e così dicendo lanciò un’urlo che investì tutte loro. Era potentissimo,molto più dei precedenti,tanto che le ragazze non riuscirono a restare in piedi nemmeno per pochi secondi:subito si abbandonarono a terra,iniziando a contorcersi e lamentarsi per il dolore,compresa Sailor Moon ormai sprovvista della barriera di energia. 
 In un momento di lucidità o forse di semplice compassione,Michiru,che era l’unica immune,provò a fermarla  “Smettila demone,ti ho detto basta!!” ma non ottenne alcun risultato.
La situazione era veramente critica:i capelli della guerriera di Marte si stavano già imbiancando,segno che la sua fine era ormai vicina,e molto presto alle altre sarebbe toccata la stessa sorte. “Silence Graive,surprise!!” Un’ondata di energia proruppe dall’ingresso del capannone e investì tutte loro,colpendo la Banshee,che finì schiacciata contro una parete. La guerriera della distruzione e della rinascita era arrivata. E non era sola. 
Anche Michiru si ritrovò scaraventata a terra dal colpo di Sailor Saturn,ma subito fu raggiunta da mani che cercavano di sollevarla e sentì una voce calda e familiare. Haruka le si era lanciata praticamente addosso,la prese tra le braccia e le sollevò la testa delicatamente  
“Michiru…oddio Michiru…che ti è successo??è tutta colpa mia…” “Non…toccarmi…vattene…” le intimò la ragazza. Haruka cercò di prenderle il viso tra le mani,ma Michiru si divincolò dalla sua presa,e liberatasi finalmente dalle catene si alzò,mettendosi di fronte alla bionda. Nel vederla sentì un rumore improvviso nel petto:il suo cuore cercava disperatamente di ritornare a battere;le diceva di baciarla,di stringerla forte per sentire ancora una volta il calore del suo corpo. Quel cuore attanagliato in una morsa di ghiaccio voleva essere liberato da tutto quel rancore;ma i suoi non erano niente di più che deboli sussulti,non abbastanza forti perché Michiru li potesse sentire e finalmente risvegliarsi. Haruka la squadrò da capo a piedi,e un brivido le corse lungo la schiena nel vedere cos’era diventata:i suoi splendidi capelli color acquamarina erano diventati bianchissimi e suoi occhi erano solo una pallida imitazione di quelli che le provocavano una scossa,ogni volta che li osservava;si sentì sopraffare da un’indicibile tristezza,al pensiero che era stata lei l’artefice di quella trasformazione. Provò di nuovo ad avvicinarsi allungando le mani verso di lei,ma Michiru la gelò con lo sguardo  e con un gesto della mano le fece chiaramente capire di non andare oltre. “Michiru,ascoltami ti prego…” prese a dirle allora mantenendosi a distanza,ma fu subito interrotta. “Cosa sei venuta a fare?!Vuoi salvare il tuo grande amore?” le chiese tagliente,riferendosi con uno sguardo ad Usagi.
“Lei non è il mio grande amore,non lo è mai stata…Michiru ti prego,io ho commesso un terribile errore,ma…”  cercò di dirle accorata ma fu interrotta di nuovo. “Cosa..?!Ma cosa,Haruka? Credi che basti dire che ti sei sbagliata e tutto magicamente tornerà come prima?!”   “Michiru…”   “Smettila di ripetere il mio nome!!Lo so come mi chiamo!! -sbottò irata- Io ti ho visto…ti ho sentito con le mie orecchie dire che ami lei…” “Non è possibile!!Non è vero…quando avrei detto una cosa del genere?” le chiese esasperata e cascando completamente dalle nuvole.  “Mi prendi in giro?Come osi prendermi anche in giro?? -rispose Michiru infuriata,avvicinandosi a lei pericolosamente- Me l’hai detto la scorsa notte..!!” “Non è vero…io…ti ho detto che ero confusa…” ribattè Haruka prontamente,senza lasciarsi intimidire dal suo tono. 
 “Haruka smettila di mentire,smettila!! – Michiru le si avventò addosso e prese a stringerle forte il collo,senza che la bionda facesse alcun tentativo per fermarla- Me l’hai detto la scorsa notte,sulla spiag…”                                                     
La parola le morì in gola. Sulla spiaggia gliel’aveva detto,sulla spiaggia era avvenuta la tragedia che le aveva fatto perdere ogni barlume di umanità. Ma come c’era arrivata fin lì Haruka? Abbandonò lentamente la presa e si staccò da lei,perdendosi  a guardare nel vuoto. “Michiru…cos’hai Michiru?”  le chiese Haruka preoccupata,per quel repentino cambio d’atteggiamento. Ma ormai la sua voce era solo un flebile suono che riecheggiava in lontananza;la mente di Michiru stava vagando indietro nel tempo per cercare di ricordare,di mettere a fuoco quello che era successo. Fino a quel momento  si era comportata come se si trovasse in tunnel buio e profondo,e l’unica luce che la guidava era la vendetta.
Far del male a Usagi. Uccidere Usagi. Far del male ad Haruka. Se l’era ripetuto in quelle ore come fosse un mantra,aggrappandosi a questi pensieri con tutte le sue forze,come se fossero scogli in mezzo ad un mare in tempesta.                                                                                                                                                                                  



“Ti ho sempre odiata…E’ Usagi la persona che amo…” Queste le parole esatte,che l’avevano colpita come tanti macigni;e poi un dolore straziante,una rabbia che le riempie il cuore e si irradia in ogni fibra del suo essere. Il suo corpo che cambia,che diventa più forte ma anche meno umano. Un voragine si apre dentro di lei, piena solo di una furia incontenibile. Era diventata un manichino,senza cuore,senza anima,senza lacrime,tenuta in vita solo dalla vendetta. Viva solo per la vendetta. Non c’è spazio per niente altro. Colpire diritto al cuore chi ha frantumato in mille pezzi il suo.
Colpire. Punire. Uccidere. Tutto buio,tutto freddo intorno a lei. Il mare l’aveva abbandonata. Non ne sente più la sua voce,non ne avverte più il calore. Rabbia,rancore,vendetta. Ma Haruka non c’è. Non c’è più sulla spiaggia. Ha parlato e poi…poi via,è scomparsa. Ora ricorda,ora si fa largo nella sua mente la scena esatta. Non poteva essere lei. No,non era Haruka. Non è possibile.                                                                                                                                                       

 
 

Tornò tra loro come se avesse viaggiato per mondi lontani,mondi fatti di nebbie e ombre;lo sguardo assente,privo di qualsiasi luce, come se si trovasse in bilico su di un precipizio
 “E’ stata…è stata…” prese a balbettare confusa. Una risata sguaiata completò la frase al suo posto. La Banshee si era rialzata,pronta più di prima a dare battaglia.

 
 
 
 
Ecco qua...Lo so. Questa storia è diventata una tragedia greca,tra tentati suicidi,tentati omicidi,rapimenti e ora faccio sparire pure Setsuna…avete ragione,ma sto dando libero sfogo alla mia vena melodrammatica…XD Comunque prima che mi linciate vi vorrei far notare che riferendomi alla guerriera di Plutone non ho mai usato la parola “morire”,ma bensì “sparire”,”svanire”,ecc…fate voi le conclusioni…;) Detto ciò,questo capitolo è stato un parto!!veramente!!l’ho scritto e riscritto un bel po’ di volte e non ne sono comunque soddisfatta devo dire…diciamo che ne ho scritti di migliori,ecco…XD Sta Banshee non vuole proprio morire,in compenso è finalmente arrivata Haruka…non ha fatto un’ingresso trionfale,perché evidentemente di tornare a fare la guerriera non ne vuole ancora sapere,in compenso però,grazie al suo arrivo Michiru ha capito che la sua convinzione è frutto di una mera illusione…almeno questo..!!Tra l’altro,credo proprio che il prossimo sarà l’ultimo capitolo…ma non vi disperate,perché a vostra autrice preferita ^__^ si è quasi convinta dell’idea di scrivere un seguito,perché ci sono troppe faccende irrisolte…tanto per dirne una,scoprire effettivamente che fine ha fatto Setsuna…;) Detto questo,come sempre ringrazio tutti quanti voi,per tutto quello che fate per me…le vostre recensioni sono veramente preziose per me…*__* spero che questo capitolo vi piaccia e vi aspetto tutti per il gran finale!!Un bacio.:)


 
Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


La Banshee si erse in tutta la sua altezza e si rivolse a Michiru,con uno sguardo di sfida “Sono stata io,si… Ho creato un’immagine di Haruka,sfruttando le tue paure più profonde…” Nel sentire quelle parole Michiru si sentì mancare il respiro e impallidì  “Ma…perché..?Perchè l’hai fatto..?” le chiese in un sussurro. “Perché mi annoiavo… - rispose il demone con una semplicità e una crudeltà disarmante- Volevo una compagna con cui passare il tempo e per farti trasformare,dovevo scatenare in te una rabbia irrefrenabile…Non pensavo che sarebbe stato così facile e divertente…” concluse con un’irritante sorriso sulle labbra. Quelle parole,quella totale noncuranza fecero ribollire il sangue nelle vene ad Haruka,e infatti immediatamente scattò in avanti per colpire il demone,che invece con un movimento fluido,la scartò di lato e la blocco tenendole le braccia dietro la schiena. “Che cosa credevi di fare,stupida?!” le bisbigliò nell’orecchio canzonatoria. “Maledetta!!Me la pagherai!!” gridò Haruka cercando inutilmente di divincolarsi,ma la presa del demone era d’acciaio;solo Sailor Jupiter non si fece cogliere di sorpresa dal gesto avventato della bionda e subito si lanciò all’attacco del demone,che però ne schivava i colpi usando proprio Haruka come scudo. La guerriera di Giove era in netta difficoltà,costretta a trattenersi per evitare l’amica,e la Banshee ne approfittò sferrandole un calcio in pieno stomaco,che la fece cadere a terra e piegare in due dal dolore. “Sailor Jupiter!!” gridò preoccupata Sailor Moon,avvicinandosi all’amica,mentre tutte le altre guerriere passarono loro d’avanti,schierandosi  in posizione d’attacco di fronte al demone. “Come siete carine,tutte in fila…ma io posso uccidervi tutte,senza fare nemmeno un passo…” le canzonò la Banshee e così dicendo lanciò uno dei suoi urli fatali. Le guerriere ancora una volta si trovarono in netta difficoltà,soprattutto Haruka,tenuta ancora stretta dal nemico. L’unica a non soffrire e che sembrava essersi estraniata da tutto,era Michiru;dopo la rivelazione del demone era rimasta completamente immobile,in uno stato catatonico: l’armatura di rabbia e odio che l’aveva avvolta fino a quel momento si era sgretolata come un castello di sabbia,lasciandola completamente nuda e inerme di fronte al nemico. Un nemico che rispondeva al suo stesso nome.                                                                                                      



La testa le pulsava in maniera forsennata,come se al suo interno ci fosse stata un’orchestra interamente formata da tamburi,le forze la stavano abbandonando e così le sue gambe cedettero. Si accasciò a terra  con lo sguardo spento e gli occhi che le bruciavano,come se avessero un disperato bisogno di piangere,ma non poteva;non era più il tempo di piangere. Il suo cuore era ormai solo un pezzo di piombo con un peso enorme che lo opprimeva,molto più pressante di prima,facendola cadere in un’angoscia ancora più profonda:il peso del senso di colpa. Si era trasformata in un mostro,aveva fatto del male alle sue amiche,alle persone che amava di più e tutto questo basandosi solo una menzogna. Come aveva potuto cadere così facilmente nella trappola di quel demone? Non era certo più forte o più furbo dei precedenti,non l’aveva intrappolata usando chissà quale stratagemma,aveva semplicemnte fatto leva sulle sue paure più radicate. Lei che era una guerriera del sistema solare esterno. Lei che era Sailor Neptune,la guerriera dei mari profondi,abituata alle battaglie peggiori,ad affrontare nemici spietati;lei che era uno degli ultimi baluardi a difesa del sistema solare. Lei,proprio lei,si era abbandonata ai suoi più bassi istinti,per la prima volta nella sua vita passata e presente aveva avuto un momento di cedimento e le era costato caro. Usagi,Minako,Setsuna. Erano tutte vittime di quella debolezza da cui si era sempre creduta immune,e di cui aveva sempre riso scorgendola negli altri. Una debolezza che non ha niente a che vedere con la forza fisica,o l’intelligenza,ma che ti distrugge nel profondo,ti divora l’anima e le fibra del tuo essere come un cancro. Aveva ceduto alla gelosia. Se n’era fatta accecare,si era lasciata sconvolgere a tal punto da non rendersi conto che l’Haruka che aveva visto era una mera illusione;la sua capacità di discernimento,la sua sensibilità,il suo intuito infallibile che le permetteva di cogliere sfumature e segni che nessun’altro percepiva,tutto era completamente svanito,divorato dal mostro dagli occhi verdi,da quell’insicurezza  che mai avrebbe pensato di possedere. Un gelosia esplosa all’improvviso con una tale forza distruttiva:la sua anima si era aperta riversando fuori di sé tutto il dolore e la furia che la opprimeva,come fosse un novello vaso di Pandora e adesso le sembrava impossibile poterla richiudere. Aveva causato troppo male,troppo dolore. Aveva costretto la sua amica più grande al sacrificio estremo. E adesso doveva pagare. Espiazione. Sacrificio. Le parole che le rimbombavano in testa. Ecco cosa doveva fare. Solo sacrificando se stessa poteva espiare i suoi peccati,fare ammenda per la sua debolezza e cercare di lavare via in qualche modo le colpe di cui si era macchiata.
 



Le ragazze erano tutte crollate a terra,in preda agli spasmi per il dolore,tranne Haruka,che seppur dolorante,cercava di sfuggire  alla stretta della Banshee. Non riuscendo a liberarsene tentò il tutto per tutto:portando la testa all’indietro con estrema violenza la colpì in piena fiaccia,tanto che il demone per un riflesso incondizionato la lasciò andare indietreggiando e smettendo finalmente di urlare. Haruka non si fermò nemmeno un’attimo a pensare e subito le si scagliò  addosso con foga inaudita,colpendola ripetutamente,mentre lentamente le guerriere si riprendevano. Intanto,ancora abbandonata a terra,Michiru notò accanto a sé un lungo frammento di vetro appartenente al suo Deep Aqua Mirror ,e senza farsi notare allungò una mano per prenderlo,poi richiamò l’attenzione di Sailor Mercury,che era quella a lei più vicina. “Ami…ascoltami…quando te lo dirò,dovrete convogliare i vostri poteri nel Cristallo d’Argento…solo così Sailor Moon potrà uccidere il demone…” La guerriera di Mercurio stava per replicare,ma Michiru con uno sguardo deciso le fece capire che non c’era niente da obbiettare  “Ami…fate come ti ho detto!!” aggiunse prendendole la mano. A quel punto Sailor Mercury annuì con un lieve cenno del capo,rinunciando a fare domande su quali fossero le sue effettive intenzioni,e si riavvicinò alle compagne. Haruka e il demone,intanto,avevano continuato a colpirsi,di fronte agli sguardi sgomenti delle ragazze,impossibilitate ad intervenire proprio per non colpire l’amica; fu Michiru a fermarle. Indirizzò verso di loro una sfera di fuoco che le sfiorò di poco e le fece bloccare di botto,dopodichè,la guerriera di Nettuno si alzò lentamente,nascondendo dietro la schiena il frammento di vetro:un sudore gelido le imperleava la fronte e le mani le tremavano,ma doveva fare quello che andava fatto,così ,senza tradire la minima emozione,si rivolse al demone “Complimenti..!!Sei stata bravissima…mi hai imbrogliato come mai nessuno era riuscito a fare…”  Per tutta risposta la Banshee si produsse in un ghigno malefico e in un’inchino verso di lei,mentre Haruka,visibilmente stremata posò lo sguardo sulla compagna,senza capire dove volesse andare a parare. “Peccato però che tu non abbia calcolato tutto…- riprese Michiru,con quel tono vagamente saccente che usava tutte le volte che arrivava prima degli altri ad una conclusione- Quando mi hai trasformato,hai trasferito una parte del tuo potere in me…quindi se mi dovesse succedere qualcosa…”  lasciò la frase in sospeso,ma il demone capì subito,tanto che il ghigno malefico stampato sulla sua faccia di colpo svanì,lasciando il posto ad un’espressione a dir poco basita  “Tu…tu non oseresti..!!” le sibilò con evidente preoccupazione. “Non mettermi alla prova…” rispose Michiru,con un tono più basso del normale,a sottolineare la serietà delle sue intenzioni. “Michiru…no!!” le gridò Haruka che aveva ormai capito cosa volesse fare la compagna,seguita a ruota da Sailor Mercury,che aveva messo insieme i pezzi del puzzle e gridò accorata  “Michiru,non fare pazzie!!!Non può essere questo l’unico modo!!” “Ma si può sapere cosa state dicendo..?” chiese candidamente Sailor Moon,che non aveva ovviamente capito nulla,ma Michiru si rivolse proprio a lei   “Usagi…io ti ho fatto del male…ho cercato di…di ucciderti…- sottolineò questa parola inarcando il sopracciglio,quasi a volerne sottolineare l’assurdità- Setsuna si è sacrificata per me…e io non potrò mai perdonarmi per questo…posso solo cercare di rimediare…” concluse con una profonda amarezza. Poi,senza aspettare una qualsiasi replica si diresse verso Haruka,avvicinandola mentre la Banshee terrificata osservava tutta la scena. Incastonò i suoi occhi in quelli della compagna,quelle iridi verdi che aveva tanto amato e per cui era stata disposta anche ad uccidere,le si fece sempre più vicino senza mai distogliere lo sguardo e quando fu a pochi centimetri dal suo volto,le si accostò all’orecchio per sussurrarle qualcosa. Haruka si irrigidì e la guardò stranita,ma non ebbe il tempo di fare nulla:ci fu solo un rapido movimento della mano destra di Michiru verso il petto,un gemito e la fine.
“Michiru…Michiru…cosa hai fatto??” Haruka la scostò da sé e con orrore vide una macchia rossa che si stava espandendo sulla veste della compagna,all’altezza del cuore. “Michiru!!” le gridò prendendola per le spalle,ma la ragazza la ignorò rivolgendosi invece verso Sailor Mercury “Ora…” le disse in un sussurro. La guerriera di Mercurio era impietrita dall’orrore e non diede alcun peso alle parole dell’amica,allora Michiru indietreggiò di alcuni passi mostrandosi nella sua interezza alle guerriere,che atterrite non riuscivano a staccare lo sguardo dalla macchia di sangue che continuava ad espandersi e dal pezzo di vetro conficcato nella sua carne. “Ora è debole…se non la colpite ora,sarà stato tutto inutile…” disse loro con voce sempre più flebile,per poi cadere sulle ginocchia,la mano sul torace,come a voler stabilizzare gli ultimi rantoli di vita. “Michiru!!” Haruka le si gettò a fianco,con gli occhi pieni di lacrime e paura per quello che stavano vedendo. “Haruka…mi…mi dispiace…perdonami…” le disse voltandosi verso di lei,e ancora una volta i loro occhi si incatenarono gli uni a gli altri. Michiru iniziò a sentirsi improvvisamente leggera,libera da quella furia che l’aveva guidata fino a quel momento, così,lentamente,goccia dopo goccia,delle lacrime incominciarono a solcarle il viso e i suoi capelli si accorciarono tornando al loro colore originale;poi un altro gemito,un fiotto di sangue dalla bocca e cadde in avanti,priva di vita. “Michiru…no!!!!NONONONONO!!!!” Haruka le si gettò addosso,prendendola tra le braccia,subito raggiunta da Sailor Saturn,che si unì a lei in un pianto convulso;le altre guerriere invece rimasero ad una certa distanza a guardare,attonite per la tragedia che si era appena consumata. Un rantolo attirò la loro attenzione:la Banshee indietreggiava ansimando vistosamente e portandosi le mani al petto;la teoria di Michiru era giusta:venendo a mancare lei,il demone si era notevolmente indebolito. A quel punto Sailor Mars,seppur con lo sguardo velato di tristezza,si avvicinò a Sailor Moon poggiandole delicatamente una mano sulla spalla  “Usagi…dobbiamo eliminare il nemico…dobbiamo farlo adesso..!!” La guerriera della Luna deglutì,cercando di trattenere le lacrime,poi si voltò verso il nemico e si mise in posizione tenendo il Cristallo d’Argento ben stretto tra le mani;le guerriere a loro volta si schierarono dietro di lei e si presero per mano  “Forza,facciamo come ha detto Michiru…-le incitò Sailor Mercury- Convogliamo la nostra energia nel Cristallo…”  Chiusero tutte gli occhi per concentrarsi al massimo e presto un’aurea di energia si sprigionò da ognuna di loro per confluire nel Cristallo d’Argento;Sailor Moon lo teneva tra le mani,sentendone aumentare a dismisura il potere e lo puntò decisa verso la Banshee,che ormai faceva fatica persino a reggersi in piedi. “Questo è per Michiru e per Setsuna…Moon Healing Escalation!!!” gridò in direzione del nemico,colpendolo col suo attacco;la Banshee non era più in grado di reagire e così,colpita in pieno,non potè far altro che gridare,ma stavolta per la disperazione e sparì,lasciando dietro di sé solo un cumulo di cenere. Le guerriere sciolsero la loro catena d’energia e insieme a Sailor Moon si precipitarono verso Haruka e Hotaru;la guerriera di Saturno aveva abbandonato la sua falce lì vicino e nonostante tra loro fosse la più potente,adesso sembrava solo una bambina spaurita,mentre piangeva stringendo le mani ormai fredde di Michiru. Haruka dal canto suo,scuoteva il corpo senza vita della compagna,cercando di risvegliarla e guardando con orrore il frammento di vetro che ancora le sporgeva dal petto. “Michiru…ti prego,svegliati…parlami,ti prego!!”  le diceva tra i singhiozzi,ma la guerriera delle profondità marine,rimase muta e immobile.
 
 
 


This is the way you left me, I’m not pretending…
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending 

 
 
 


Aprì gli occhi all’improvviso e alzò di scatto il busto ritrovandosi seduta sul letto;inspirò una profonda boccata di ossigeno come se fosse appena risalita dopo una lunga apnea. Il cuore le batteva a mille e l’aria che le entrava nei polmoni le provocava un brivido:inspirare,espirare;sembrava aver dimenticato come si facesse. Sbattè più volte le palpebre per cercare di mettere a fuoco il posto in cui si trovava,e per un paio di secondi si guardò intorno con aria smarrita,ma poi riconobbe degli oggetti a lei più che familiari. Sul comodino accanto a lei un mucchietto di fogli con sopra appuntate delle note musicali,e una collana con il pendente d’acquamarina che avrebbe riconosciuto ovunque,perché le era stata regalata da…Haruka. Nel pensare a lei la bocca le si curvò automaticamente in un sorriso,ma poi un susseguirsi improvviso di immagini le attraversò la testa. Era morta. Si,lo era.  Doveva essere morta. Solo così le guerriere avrebbero potuto sconfiggere la Banshee. Che accidenti ci faceva lì allora? E se invece di eliminare il demone,avessero pensato a salvare lei?  Stupide,incorreggibili ingenue che non sono altro. Cercò subito di scendere dal letto,ma poi una fitta al torace le tagliò il respiro:si portò subito una mano al petto,al punto dove si era colpita,e rimase in questa posizione per diversi secondi,per regolarizzare il respiro;poi quando finalmente si calmò e tentò nuovamente di alzarsi,si aprì la porta lentamente. Haruka la vide e le corse incontro,buttandosi ai suoi piedi e poggiandole le mani sulle ginocchia  “Come stai?Ti senti bene,ti fa male qualcosa?!” le chiese concitata,ma Michiru ignorò completamente le sue domande e le si rivolse inarcando il sopracciglio destro,come faceva sempre quando qualcosa la contrariava  “Che ne è stato del demone?”. Haruka rimase piuttosto sorpresa dalla freddezza della compagna e si alzò lentamente scostandosi da lei  “Le ragazze l’hanno eliminato dopo che…tu hai fatto quello che hai fatto…” le disse rivolgendole uno sguardo pieno d’amarezza e preoccupazione. “E allora io che ci faccio qui?!” chiese la violinista imperterrita. “E’ stata Hotaru…ad un certo punto,mentre ti teneva le mani,ha iniziato a sprigionare un’energia molto potente e…e sei resuscitata..!!Non sappiamo come,ma la ferita si è rimarginata…eri…eri di nuovo viva!!Poi però hai perso conoscenza e allora…eccoti qua..!! – le rispose la bionda non riuscendo a tradire l’emozione - Hotaru sta bene..!!” aggiunse poi subito vedendo lo sguardo apprensivo della compagna. A quel punto Michiru emise un sospiro di sollievo e si concesse di rilassarsi,si piegò all'indietro,appoggiandosi con le mani sul letto,poi  guardò la compagna “Tu come stai?”  “Come sto io?!Come una che ha visto la propria donna uccidersi,grazie!!” sbottò Haruka indirizzando lo sguardo da un’altra parte,per evitare le iridi blu della violinista. Michiru allora si alzò dal letto,le si avvicinò,mettendole le braccia intorno alla vita e poggiando la  testa sul suo petto “Mi dispiace…ma dovevo farlo…” le sussurrò colpevole;Haruka emise un pesante sospiro e la strinse forte a sé “Non fare mai più una cosa del genere…non provare a sparire mai più!!” le intimò con tono fintamente severo. Nel sentir quelle parole Michiru si morse il labbro inferiore e sentì tornare prepotentemente a galla il senso di colpa che pensava avrebbe sconfitto con il suo sacrificio.  Sacrificio che,a conti fatti non c’era stato. Si staccò così dalla compagna e tornò a sedersi sul letto  “Io credo…credo di avere bisogno di…stare un po’ da sola…” le disse abbassando la voce in tono copevole “Ok…vado di là,se hai…”  rispose Haruka malcelando la delusione. “No,non hai capito…-la interruppe subito la violinista- Intendevo dire,da sola…nella vita…” Haruka si sentì gelare a quelle parole  “In…in che senso,scusa?!”   “Quello che ho fatto…io…io non posso permettere che accada di nuovo…” prese a spiegarle Michiru. “Ma non è stata colpa tua!!E’ stato quel demone che…” ma un gesto della mano della violinista la interruppe di nuovo “Quel demone ha solo fatto leva sulle…sulle mie emozioni…ha portato fuori,qualcosa che io avevo già dentro di me…Io sono un pericolo per…”   “No!!Che dici?! – stavolta fu il turno di Haruka di interromperla- Tu non sei un pericolo per nessuno…ormai è tutto finito…” le disse rassicurante e inginocchiandosi nuovamente d’avanti a lei.   “Si…è tutto finito,ma a che prezzo?!Setsuna è morta!!Lo capisci?!Morta!! – Michiru si alzò di scatto dal letto,evitando la compagna- A causa mia!!Come posso guardarmi in faccia dopo questo?!Come posso guardare in faccia Hotaru..?E Usagi,e Minako,e…”   Non riuscì a portare a termine la frase,perché le mani di Haruka le avevano prepotentemente preso il viso e le labbra si erano impossessate della sua bocca. Michiru risposse con la stessa passione e le gettò le braccia intorno al collo,ma poi dopo una momentanea perdità di lucidità tornò in sé e si staccò da Haruka,spingendola indietro facendo pressione con le mani sul petto. La bionda era a dir poco basita da questo comportamento  “Michiru..? –le chiese leggermente in affanno- Cosa…che ti prende?”   “Te l’ho detto…-rispose la violinista passandosi leggermente la lingua sulle labbra,come a voler cancellare il sapore della compagna- Io…io credo…che dovremmo separarci per un po’…Dopo tutto quello che ho fatto,ho bisogno di fare chiarezza dentro di me…di ritrovare il mio equilibrio…”  “Il tuo equilibrio sono io!! -le gridò Haruka,ormai spazientita- Dopo tutto quello che successo…ho rischiato di perderti,abbiamo rischiato di perderci,eppure eccoci ancora qua…Non te ne puoi andare come…come…”    “Come hai fatto tu?”  le suggerì Michiru,perfettamente consapevole che non era certo quello che intendeva la compagna.  Haruka non seppe cosa replicare,del resto non poteva. Lei per prima aveva abbandonato tutto:Michiru,le guerriere Sailor e solo per un capriccio,per un momento di confusione;come poteva ora convincere lei a non andare via? “Haruka…io ti amo…- le disse dolcemente Michiru,prendendole le mani e intrecciando le proprie dita tra le sue- Ma ho bisogno di tornare ad amare anche me stessa…e anche se è finito tutto bene,ora non ce la faccio…ho bisogno di andare via…e prima sarà,meglio è…” concluse cercando con lo sguardo gli occhi della compagna,per tutto il tempo rimasti a fissare il pavimento;poi le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia premendo forte,come se volesse lasciarle un segno indelebile. Si staccò da lei e iniziò a prepararsi,mentre Haruka con le braccia abbandonate lungo i fianchi,continuava a guardare per terra,senza riuscire a dire niente. Dopo pochi minuti,Michiru era già pronta ad uscire da quella casa,e quindi dalla sua vita;solo allora Haruka riuscì finalmente ad alzare lo sguardo:per l’ultima volta i loro occhi si incrociarono,si amarono,poi senza aggiungere altro,la ragazza che dentro di sé aveva il mare andò via.

 
 
 


This is the way that we love,
like it’s forever.
Then live the rest of our life,
but not together.
 (Mika – Happy Ending)

.
 




Ecco…direi che un finale più tragico non lo potevo ideare,ma in questa storia la mia vena melodrammatica è andata a briglia sciolta proprio….Ehi…ehi un momento!!non mi uccidete,lasciatemi parlare..!!XD Punto numero uno:io non ho mai detto di amare i lieto fine…muahahahahahah Punto numero due:vi ho già annunciato che scriverò un seguito,quindi non tutto è perduto…;) Alcuni suppongo che abbiano storto il naso per la scelta di Michiru:fa tutto quel caos e poi decide di andare via?!bè è proprio per quello…proprio perché il pensiero di perdere Haruka l’ha portata a fare tutte quelle cose che ha bisogno di allontanarsi un po’…le frasi chiave direi che sono quando dice “Dopo tutto quello che ho fatto,ho bisogno di fare chiarezza dentro di me,di ritrovare il mio equilibrio…” e anche quando dice “Haruka…io ti amo… Ma ho bisogno di tornare ad amare anche me stessa…”…credo che queste spieghino meglio di me qual è il senso del suo gesto…(o almeno spero XD) Per quanto riguarda la sua resurrezione…si,lo so,Sailor Saturn non ha questi poteri,però volendo potrebbe averli,è pur sempre la guerriera della distruzione e della rinascita…Spero davvero che vi piaccia questo capitolo,e soprattutto che lo troviate all’altezza dei precedenti,visto che è quello conclusivo…A questo punto è doveroso ringraziare tutti quanti voi!!!Grazie solo ed unicamente a voi,la mia fanfic è entrata tra le più popolari del fandom e questa è una cosa che non avrei mai neanche sperato…*__* Ringrazio in particolare SailorMercury84,EllieMarsRose,Marziolina86 e Caso che hanno recensito ogni singolo capitolo;ringrazio chi mi ha inserito tra gli autori preferiti onorandomi oltremisura,ovvero (oltre ai succitati) Hanako_Hanako,Skullrose,Harumichi,Heles90,Pvmacry,SerenaCandy e Tippy90. Ringrazio infinitamente anche chi ha inserito la mia storia tra i preferiti e tra i seguiti,e con la stessa passione ringrazio chi mi ha seguito in silenzio. Le vostre parole mi hanno fatto commuovere ed emozionare molto più di quanto posso aver fatto io e non potrò mai e poi mai ringraziarvi abbastanza. Spero che leggerete anche il seguito che,vi prometto,cercherò di rendere meno tragico…XD Un bacione enorme a tutti e ancora una volta GRAZIE!!!
                                                                                                          
 
Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=658693