Io e te, perfetti sconosciuti

di theangelsee69
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il rapimento ***
Capitolo 2: *** Riflessioni ***
Capitolo 3: *** Risveglio e confronto ***
Capitolo 4: *** Follia! ***
Capitolo 5: *** Mi amerai! ***
Capitolo 6: *** La notte migliore della mia vita ***
Capitolo 7: *** Tentativo di fuga ***
Capitolo 8: *** Trigonometria ***
Capitolo 9: *** Avviso! ***



Capitolo 1
*** Il rapimento ***


IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI RAPIMENTO
BELLA  POV
“Ed mi hai salvato..Edward m ha salvato da un quasi sicuro stupro di gruppo
lì a Port Angeles…mi ha trovata chissà come in mezzo a quegli edifici isolati..magazzini..e salvata da quei quattro balordi che forse avrebbero fatto scempio di me dopo avermi stuprata!
Tutto questo non è avvenuto grazie ad Edward Cullen, lo strano compagno di scuola che mi ha seguita fino a quella deliziosa trappola per turisti!”
Corriamo via veloci a bordo della sua Volvo..è silenzioso, contratto, ha appena sussurrato grave “Tutto bene?” ed io ho risposto anche più piano “ Si!”, ma lui mi ha sentito comunque perché ha annuito ed ha continuato a guidare, gli occhi incollati alla strada buia.
Poi pian piano si ferma, accosta al margine della strada ed ancora non mi guarda…il silenzio è così denso, così carico di aspettativa che  potrei tagliarlo con un coltello.
Stringe con forza lo sterzo e lo sento mormorare tra sé e sé talmente piano che potrei anche averlo sognato: “ Così non può andare avanti…non riesco a tenerla al sicuro, non qui!”
Io lo guardo interrogativa nell’abitacolo buio ed aggiungo : “Ma non è responsabilità tua!” , ma è come se parlassi ad un muro, non mi sente proprio!
Edward esala un sospiro pesante come se avesse preso una qualche decisione, apre gli occhi e si volta verso di me, l’espressione grave che intravedo appena alla luce verdastra delle spie del cruscotto.
“Bella,… perdonami! Non avrei voluto arrivare a tanto..ma devo per il tuo stesso bene!”
Lo sento esalare quelle poche parole incredula..che intende? Che vuole da me questo ragazzo? Perché mi seguiva? Perché questo quasi sconosciuto dovrebbe preoccuparsi per me? Tante, troppe domanda a cui non ho una risposta logica.
“Grazie del tuo intervento provvidenziale Edward..mi hai salvata da quei brutti ceffi! Solo Dio sa che mi avrebbero fatto! Grazie per tutto!”
Edward mi guarda furioso, una cosa terribile da vedersi, e  mi apostrofa con veemenza: “Ti avrebbero uccisa!” dice sicuro..ed io sono riuscito ad impedirlo per un soffio!”
“Edward, tu mi hai salvato, sei stato un vero eroe..ma ora ti prego, portami a casa da mio padre..voglio andare a casa!”
Edward sembra ancora più furente, ma replica sibilando: “Non posso, non saresti al sicuro nemmeno là!”
A questo punto ho davvero paura..che intende ora?
“Edward, ti prego! Portami a casa, mio padre sarà preoccupato per me non vedendomi tornare! Che vuoi fare?” chiedo con voce che vorrebbe essere ferma ed imperiosa ma non lo è affatto.
“Bella, sono dolente..ma è per la tua sicurezza!” e mi blocca le spalle tra le sue grandi mani.
Tento di divincolarmi ma è forte, maledettamente forte e per quanto io mi sforzi di sganciarmi dalla sua  presa, ogni mio tentativo sembra vano.
Improvvisamente i suoi strani occhi dorati cominciano a scintillare al buio, una cosa mai vista e la sua voce, prima con un timbro quasi metallico dalla tensione, diviene dolcissima, quasi suadente: “Calmati Bella, calmati, non voglio farti proprio nulla! Voglio solo proteggerti! Calmati, non ti farò alcun male!”
La calma  che infonde le sue parole in qualche modo mi viene trasmessa e smetto di divincolarmi rimanendo docile tra le sue braccia ( ma quando mi ha abbracciata?), mi sento al sicuro e protetta, rilassata come poche volte mi è capitato e scivolo pian piano in uno stato di dormiveglia agitato…”Ti prego Ed, portami a casa, mio padre si preoccuperà a morte…”, ma io scivolo via in un limbo dorato in cui le preoccupazioni scivolano via  in quegli occhi dorati e splendenti in modo innaturale!
 
 
 
 
Un raggio di sole! Un raggio di sole a Forks, qui nella mia camera che viene a
scherzare qui sul mio letto. Sul mio letto comodo e fresco è bello oziare per qualche minuto prima di alzarmi e di prepararmi per andare a scuola…Charlie! Gli devo preparare la colazione! Ma che pigra che sono! Apro finalmente gli occhi e nulla quadra più nella mia vita. Questa non è la mia camera…questa splendida, enorme camera con una vetrata a posto della parete! E poi c’è il sole fuori e uno splendido cielo azzurro veramente magnifico! Ma dove mi trovo? Difficilmente a Forks c’è un cielo così terso e vivido…mi alzo piano convinta di essere vittima di qualche strano fenomeno di suggestione mentale o di scherzo di cattivo gusto!
Ciò che vedo è a dir poco stupefacente: una camera amplissima ed io mi alzo dal letto a piedi nudi..indosso una morbidissima camicia da notte di seta blu e pizzo che mi accarezza gentilmente la pelle come mai ho provato in vita mia con altri indumenti…deve essere un sogno! Una mensola davanti a me con un grande specchio mi rimanda la mia immagine smarrita e confusa…dove sono? Per soprammobili qui tengono antiche corone argentee e coralli incisi..devono valere una fortuna! E il letto su cui riposavo è interamente circondato da seta bianca impalpabile..sculture argentee sparse in un ordinato caos mi circondano e la stanza finisce in un arco senza porta che da su una scala marmorea. Mi avvicino a piccoli passi rimanendo in silenzio intimorita dall’ambiente estraneo e dalla mia paura dell’ignoto. Dove sono? Che ci faccio qui? La casa sembra un museo da quanto è silenziosa ed immensa…una enorme villa bianca di marmo e vetro interamente invasa dalla luce del sole e dalla presenza del cielo terso che si fa intravedere da enormi finestre. Scendo lo scalone e mi ritrovo in un immenso atrio bianco che affaccia su un portico fiorito di vegetazione lussureggiante quanto aliena dal mio ambiente solito. Non sono più a Forks..qui il clima è caldo e ventoso, la brezza entra dalla porte aperte sul patio. Dio mio, ma dove sono? Che posto è mai questo?
“Bella! Ti sei svegliata finalmente!”
Una voce melodiosa mi saluta ed io sobbalzo dalla sorpresa! Questa voce! Io la conosco bene! E’ la voce del mio compagno di biologia, Edward Cullen..il ragazzo che mi ha salvata da una brutta avventura! Mi ritorna tutto alla mente in un lampo..Port Angeles, quei balordi che mi volevano fare chissà che e da cui mi ha salvata, la folle corsa in auto e poi poi….
L’enormità di quanto mi è capitato mi si rovescia tutto addosso e le gambe mi cedono. Mi trovo a terra e non so come ci sono arrivata..ovvero, mi ritrovo a terra ma non sono caduta perché il ragazzo mi ha sorretto e sono scivolata dolcemente a terra. Edward mi guarda costernato e dal suo volto si capisce pienamente.
“Scusa, scusa! Mi dispiace immensamente se ti ho spaventata, non era mia intenzione di farti paura!” mi dice dolcemente prendendomi delicatamente in braccio e riportandomi di sopra.  Lo guardo frastornata mentre mi riporta di sopra in quella immensa camera bianca ed infine mi posa delicatamente sulle coltri del grande letto bianco.
Lo guardo in faccia attentamente per la prima volta da che lo conosco. Edward è molto bello, ma questo lo sapevo di già.  E’ un ragazzo strano ma piacevole che parla poco e che mi dava l’impressione di non interessarsi di niente e nessuno. “Altezzoso” dicevano i lui alle sue spalle a scuola, “timidissimo” pensavo io guardandolo.  Forse lo riconoscevo per quello perché anche io sono molto timida e una certa affinità l’ho sentita da subito.  Edward è seduto vicino a me e mi sta osservando intensamente. Che avrà in testa?
“Edward..che posto è mai questo? Perché sono qui? Che ci faccio qui? Perché mi ci hai portato? Perché?” gli dico quasi gridando.
“Calma, calma Bella..una cosa alla volta. Vuoi?”  mi dice con voce dolce. Me lo guardo e mi sembra di stare a parlare un’altra lingua, non l’inglese.
“Calma? Calma dici? Ma come faccio a stare calma? Mi salvi da uno stupro eroicamente…e non so come mi addormenti (a proposito mi dovrai spiegare come hai fatto prima o poi), poi mi sveglio e mi ritrovo in una casa che  non è la mia in un posto che io non conosco in una latitudine diversa da quella da quella da cui mi sono addormentata solo ieri. Mi hai rapito? Perché? Io non ho soldi, la mia famiglia è modesta…e poi quale rapitore porterebbe la preda in un paradiso tropicale?” dico con voce quasi all’isteria.
“Bella..Bella frena..ti ho portato qui per la tua sicurezza…qui starai al sicuro da tutto!”dice serafico questa stranissimo ragazzo.
“Mi hai portato qui per la mia sicurezza? Ma perché? Mi hai salvato, è vero! Ma poi mi sottrai alla mia vita, alla mia famiglia e perché poi? Per tenermi al sicuro? Ma  che obbligo hai tu verso di me? Nessuno! Non  hai nessuna responsabilità  verso di me, nessuna! Lo capisci vero? Non sei mio padre, non sei mio fratello, non sei mio marito..io mi difendo da sola, con l’aiuto di mio padre magari che è poliziotto..ma tu perché mi hai portato qui? Che diritto  avevi di strapparmi alla mia vita? Nessuno! Voglio tornare a casa mia Edward, lo capisci? Riportami a casa mia!” concludo quasi piangendo dalla rabbia e dalla frustrazione.
“Bella…Bella è vero, io non sono nessuno per te ma ci tengo a te e tanto..non sai quanto! Ti ho portato via dalla tua vita è vero e ti chiedo scusa per questo, ma non me ne pento e non me ne pentirò mai. Io ti devo proteggere Bella! Io lo devo fare..tenerti al sicuro è la mia missione, la mia missione di vita. Qui è caldo e so quanto odi il freddo e la pioggia di Forks, qui è il clima ideale per te! La casa è più che confortevole e c’è cibo e abiti in gran quantità. Ci sono libri, moltissimi libri e schermi al plasma con tantissimi DVD di ogni specie e Cd di ogni genere. Puoi passare il tempo piacevolmente in tanti modi e puoi passeggiare per l’isola che è come un giardino..nuotare nella laguna a nord e fare perfino un po’ di surf a sud se ti va, c’è davvero tutto qui, ho preparato davvero tutto per te, per farti stare bene e ti farò compagnia..non sarai mai sola, ci sarò sempre io a vegliare su di te ed a farti compagnia..vedrai starai bene..”conclude questa faccia di bronzo con un sorriso serafico.
“Edward..tu mi hai costruito una gabbia d’oro, una bellissima gabbia d’oro ma io non la voglio! Io voglio andare via di qui, voglio studiare ed andare al college, voglio prendere una laurea ed insegnare letteratura, voglio incontrare qualcuno e sposarmi un giorno, magari anche avere dei figli…non voglio perdere tempo e stare qui con te a farti compagnia. Io  non voglio stare qui con te..io rivoglio la mia vita! E’ mia e la rivoglio e né tu né nessun altro ne deciderà!” termino la mia appassionata arringa e me lo quadro ben benino. Non so neanche io chi mi ha dato tanta forza ma il ragazzo è sorpreso quanto me e mi guarda ad occhi sbarrati. E’ il discorso più lungo che mi ha sentito fare e che forse ho fatto in assoluto in vita mia. Mi guarda ancora e gli si forma una ruga in mezzo agli occhi per la tensione e per le riflessioni che sicuramente sta facendo.
“Bella, io mi scuso…hai tutti i diritti di essere arrabbiata e ti capisco..ti ho strappata alla tua vita colla forza e credimi, mi dispiace e tanto, ma non ti riporto indietro..credimi qui sei al sicuro da tutto, non c’è nulla qui che ti possa fare del male, sei completamente al sicuro..desidero che tu sia serena e felice qui ed alla lunga lo sarai, te lo garantisco, sarai felice qui con..me.” conclude a voce quasi inesistente.
A questo mi inalbero ancora di più e penso di avere ragione, ragione da vendere!
“Qui con te? Ma Edward io e te non ci conosciamo quasi, sei mio compagno a Biologia e mi hai salvato dal Van di Tyler e da quei brutti ceffi a Port Angeles..probabilmente senza di te sarei morta di già in un paio di occasioni e per questo ti sono grata..veramente, te ne sono stata immensamente grata e te ne sono ancora Edward..ma per favore..io non ho mai voluto stare con te così…non ho mai voluto questo! Un rapporto con te? Ma se quasi non ci siamo mai parlati! Mi hai sempre evitato..non mi hai mai guardata ed ora..ora vuoi vivere qui con me? Ma sei un po’ fuori di testa Edward? Si, lo devi essere se credi che io starò qui con te a sprecare la mia vita qui con te! Riportami a casa!”
“Bella, Bella, io ti conosco, molto più di quanto tu pensi..sei figlia unica ed adori la letteratura, ami i classici e vestire in modo casual..la mattina mangi cereali e latte e sei vegetariana ma gradisci le bevande gassate di tanto in tanto anche se non sono molto salutari..odi gli sprechi e fai sempre la cosa giusta..sei buona e leale, una ragazza che sa essere molto discreta e molto fedele..e sei bella, molto bella, una bellezza discreta che di cui  tu neanche sei conscia…sai che c’è qualcosa che in me non va eppure non hai detto niente a nessuno..perché non hai fatto parola con nessuno della mia forza?”
“Mi hai salvato, mi hai protetto, perché dovrei dire in giro delle cose su di te? A chi interessa? Non mi va di fare chiacchiere in giro e poi perché? Per farmi passare per pazza!” dico e lo penso per davvero perché questo ragazzo per quanto strano mi ha salvata la vita in due occasioni e non mi dimentico della gratitudine che ho provato per lui.  E’ strano ma mi ha salvato e fino a ieri sera lo consideravo buono e generoso, un vero eroe moderno. Ma non questo, non questo, un rapitore..
Edward si accosta piano a me e mi prende entrambe le mani tra le sue in modo delicato. Mai mi ero accorta di quanto fossero grandi eppure sono molto delicate..mi tocca come se fossi fatta di cristallo. “Bella..Bella..tu da me non devi tenere nulla, io ti rispetto..io ti venero! Io ti amo..ti amo da quando ti ho conosciuta! Ti ho seguita fin da quando ti ho conosciuta, ti ho protetta, ti ho vegliata, ti ho venerata da lontano..ho cercato di proteggerti dai pericoli che ti si perseguitano..tu sei una vera calamita da guai, anzi tu i guai li attiri!”mi sorride dolcemente e quel sorriso è così luminoso da accecare quasi. “ Ma questo è finito, alle nostre spalle per fortuna..tu ora sei qui con me e mai ti succederà mai nulla di male qui con me..certo non mi conosci ancora ma mi conoscerai, imparerai a conoscermi col tempo..vedrai, ti affezionerai a me, ne sono certo…sono una brava persona e ti voglio bene, ti voglio bene Bella! Col tempo mi vorrai bene anche tu!” mi bacia delicatamente in fronte e se ne va lasciandomi in lacrime sul letto a meditare su tutti i guai che mi sono capitati! Dio mio, che sarà di me in questo posto con questo pazzo ragazzo? Deve essere pazzo per forza per aver messo su tutta questa follia! Voglio mio padre, voglio mia madre..voglio casa mia! Come mi manca casa mia!
 
 
 

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Capitolo 2
*** Riflessioni ***


IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI

CAPITOLO 2 RIFLESSIONI
EDWARD POV

Bella sta piangendo al piano di sopra..povera

bambina..perchè Bella è una bambina in fondo..ha appena

diciassette anni!
 
E' così giovane, così innocente, così candida in tutto

quello che fa.

L'ho osservata bene in queste poche settimane da che l'ho

conosciuta!

Poche settimane appena, sei per la precisione che mi

hanno cambiato per sempre. Prima ero l'Edward vampiro

centenario che si accontentava di vivacchiare..si proprio

vivacchiare in compagnia della mia famiglia.
Li osservavo, oh se li osservavo, erano i miei soli

simili che conoscessi bene!
Mio padre e mia madre, il loro perfetto matrimonio.
 
Lo sguardo di mio padre che al ritorno dal lavoro cerca

subito gli occhi di mia madre..è qualcosa di unico, di

meraviglioso e di incredibile.

C'è così tanto amore negli occhi di tutti e due da far

paura..un sentimento così forte da essere quasi

tangibile! Sono contento per loro, so quanto han sofferto

prima di trovarsi!

Ricordo come Carlisle è stato trasformato contro il suo

volere ed è dovuto scappare dal suo stesso padre che lo

avrebbe ucciso se lo avesse rivisto ridotto così, proprio

lui che dava la caccia ai vampiri.

E Carlisle, il vampiro neonato, ha avuto la forza di

allontanarsi da
Londra e dagli abitati per non far del male ai poveri

innocenti come lo era
anche lui..che forza di volontà, che integrità morale!
L'ho sempre ammirato per questo!

L'ho visto chiaramente nei suoi ricordi assieme a tutto

il dolore ed alla disperazione di quel periodo.

Il tormento della Sete..l'incontro casuale con un gruppo

di cervi,
l'attacco inconsapevole e la coscienza di poter

sopravvivere cibandosi
di animali..cosa che accadeva anche prima della

trasformazione in
fondo..se la carne la si dissangua invece di consumarla

arrosto cosa
cambia? E' moralmente accettabile ..si può essere un

vampiro,
un abominio di natura..e si può evitare di far del male

agli Innocenti pur di garantire la propria sopravvivenza!

Quanta disperazione in quegli anni interminabili..quanta

solitudine!

Qualcosa che uccide dentro col tempo! Anni ed anni senza
avvicinarsi a nessuno..senza parlare con nessuno!

Nessuno!
Se fosse capitato a me appena trasformato sarei impazzito

di dolore.
Pensare a Carl mi fa star male ogni volta che ci penso:
il ritorno in gran segreto dopo molti anni alla chiesa di

suo padre
per vederlo ancora..l'unico sopravvissuto della sua

famiglia che,
se solo lo avesse visto ridotto così lo avrebbe ucciso!
La nostalgia  è terribile per noi vampiri, perchè tutto è

amplificato.
A Carl mancava terribilmente ed era tornato un'ultima

volta anche solo
per vederlo attraverso il riparo di una finestra!
Suo padre era stato un uomo vigoroso ed alto, dritto come

una lancia
ed estremamente dignitoso, dotato di una fede

incrollabile e di
un'energia praticamente inesauribile quando si trattava

di
combattere le forze del Male.
Quell'uomo eccezionale è stato il suo mentore ed il suo

ideale e lo aveva
affiancato nella lotta contro il Male quando era venuto

tempo.
Proprio in una caccia al vampiro era rimasto vittima di

un morso letale.
Il ritorno per rivederlo..ed il ritrovare un uomo vecchio
e fragile dai capelli bianchi, raccolto vicino al camino

ed ammantato di  scuro. Mi vien da piangere a quello che

pensò al momento.

"Padre! Padre, quanto mi mancate!" aveva mormorato sotto

voce ed aveva
carezzato la sagoma del padre attraverso il vetro..se

solo avesse potuto
piangere..che sollievo sarebbe stato! E quella tristezza,

quella disperazione
si era trasformata in abnegazione, si era adoperato per

superare la sua
condizione dannata ed aveva studiato per divenire un

dottore..un dottore per
alleviare le sofferenze dell'Umanità..era divenuta la sua

ragion di vita.
La sublimazione della disperazione fino all'incontro con

me..
un ragazzo giovanissimo, quasi un bambino che stava

morendo di Spagnola.
E poi l'incontro con Esme...l'amore della sua eterna

esistenza.
Sorrido tristemente appena al ricordo letto nella mente

di Carlisle.
Uno sguardo e..il cuore morto da secoli ha ripreso a

battere ed ad amare di nuovo ed immensamente!
Stringo gli occhi quasi per difendermi dal nuovo ricordo

doloroso che evoco dentro di me..se solo potessi

cancellare tutto il dolore che ho letto nelle menti di

coloro che ho incontrato in un secolo di non vita!
Esme ha tentato di togliersi la vita dopo la morte del

suo bambino!
Una ragazza appena ventenne!Una ragazza madre dai capelli

color caramello e dal viso a cuore.
Mia madre era bellissima anche da umana!
Ricordo come il superudito di Carl gli ha permesso di

sentire un flebile battito cardiaco nel petto di Esme ed

ha deciso di salvarla trasformandola in vampira.

Quanto ha pesato nella decisione la solitudine?

Immensamente, lo so bene.
Non è stato solo un gesto altruistico!

Me ne rendo bene conto che ha avuto il coraggio di

cambiarla perchè si è sentiva solo e voleva che lei lo

amasse come lui già l'amava!
E' stato fortunato!
Esme lo ha amato praticamente da quando si è risvegliata

e lui le ha spiegato
tutto della sua nuova natura.
Sorrido un poco al nuovo ricordo: Carlisle ed Esme si

sono sposati poco dopo ed io sono rimasto con loro che mi

hanno amato senza riserve come un figlio autentico e

desiderato.
Quante volte li ho osservati mentre si scambiavano gesti

d'affetto teneri
e solerti? Quante volte ho voluto quella felicità per me?
Praticamente sempre! Li ho amati e li ho inviati al tempo

stesso!
E poi sono arrivati i miei  fratelli e le mie sorelle e

lo spettacolo si
è ripetuto tutti i giorni.
Tre perfette coppie di innamorati sotto uno stesso tetto!

Ed io da solo,  
a far da testimone a tanta felicità!
Li ho amati e li ho invidiati e loro hanno ricambiato  il

mio affetto e cercato di riempire il vuoto della mia

esistenza con risultati alterni.
Cento anni di solitudine!

E quando infine la rassegnazione si è fatta strada nel

mio animo...
proprio allora i miei occhi si sono posati su Bella e

nulla è stato lo stesso per me, mai più!
Quegli occhi castani così intensi mi han  stregato senza

che io potessi farci nulla.
Ho provato a lottare contro questo sentimento, ma non ci

sono riuscito.
Starle lontano non mi è possibile, mai più.
Lei è divenuta la  mia stessa ragione di vita, la mia

anima persa e ritrovata!
Quegli occhi scuri così e profondi mi hanno chiamato ed

io non sono  più fuggito al loro richiamo.

Quindi ho deciso di essere il suo difensore, la sua

guardia del corpo e
il suo angelo custode, avendo poca speranza di poter mai

veder ricambiato
il mio amore immenso ed incondizionato.

Difenderla da tutto e da tutti!
Dalla mia famiglia che l'avrebbe voluta morta dopo che

l'ho salvata quasi miracolosamente dall'incidente d'auto!

Alice ha visto il futuro ed ha capito tutto anche prima

del sottoscritto!

Edward,il vampiro centenario, innamorato perso di una

bambina umana!

Che situazione! Che meraviglisa sensazione..essere di

nuovo vivo ed innamorato!

Per la prima volta mi son sentito pieno, vitale e

speranzoso..ma
anche pieno di innumerevoli paure!

Amavo Bella con tutto me stesso e non sapevo che fare se

non adorarla da lontano!
Non avevo proprio idea di come interagire con lei!
I soli esempi che ho sono i miei  fratelli ed i mei

genitori e loro erano
già vampiri quando si sono conosciuti!
Proprio non sapevo che fare colla bellissima e fragile

umana!
Sono vampiro da così tanto tempo!
Non ho praticamente che pochissimi ricordi della mia vita

umana.

Ricordo mia madre, la sua voce, le sue mani, ma non

ricordo di aver mai
conosciuta una fanciulla che mi facesse venir voglia di

approfondire
la conoscenza, ed ora tutto ciò che so sull'amore viene

dai libri,
centinaia di libri letti nel corso di tanti anni.

L'ho seguita dappertutto, a scuola come a casa sua, fino

a penetrarle in camera la notte.

La prima volta che le sono entrato in camera...che

emozione che ho provato!
Esserle vicino finalmente!

Mi sono  avvicinato al letto dove lei dormiva un sonno

inquieto.. ed in ginocchio l'ho osservata imprimendomi  

ogni tratto del suo  viso stupendo nel mio  cuore di

pietra.

Sono ritornato, notte dopo notte e stavo lì,

semplicemente adorandola e venerandola mentre lei dormiva

i suoi sonni agitati.
Lei è una tale vivida sognatrice! Nella notte i suoi

discorsi mi han raccontato i suoi pensieri e le sue

paure, i suoi desideri e le sue aspirazioni.
Nei suoi sogni spesso era presente il fantasma della mia

presenza, come se la Bella addormentata mi percepisse

aldilà dei sensi conosciuti.

Quei momenti sono stati il cibo dei mie giorni non più

solitari!
Mi han dato la forza per andare avanti nel mio compito! E

l'emozione ritrovata, le faralle  nello stomaco al solo

intravederla da lontano!
E poi ho deciso di non starle più lontano!

Nell'unico giorno in cui Bella non é andata a scuola in

questo  mese e mezzo le ho fatto compagnia non visto,

dividendo gli spazi di casa sua.

Bella ha approfittato del poco sole pomeridiano per

dormicchiare in giardino ed io l'ho osservata dall'alto

della sua camera da letto.

Quel poco sole che brillava rendeva la mia pelle più

aliena che mai e mi ha obbligato a nascondermi, solo che

quella volta ho deciso di nascondermi a casa di Bella

invece che a casa mia.

Ho approfittato del sonnellino di Bella per sorvegliarla

e per fare quello che sognavo da molto: distendermi sul

letto profumato di lei dopo averlo
ricoperto dei vestiti che a manciate ho prelevato

dall'armadio e in cui
affondavo il naso come un maniaco.

Quel profumo paradisiaco!
Fresia e lavanda che emanava dalla sua pelle e dai suoi

capelli come un giardino paradisiaco..affondandoci il

naso sono morto ed assorto in Paradiso
in quel pomeriggio assolato!

E poi è successo ancora, Bella mi è  sfuggita da sotto

gli occhi a
Port Angeles mentre cercavo di tenerla al sicuro nella

missione di protezione più fallimentare mai avvenuta!
L'ho salvata a stento e solo per un colpo di fortuna! Io,

il vampiro potente non sono riuscito neanche a tenere al

sicuro la donna che amo.

Che miserabile che sono!

Proprio perchè l'amo tanto non posso sopportare di

saperla mai più in pericolo.
Improvvisamente l'idea mi è venuta, semplice e risolutiva

come
solo le idee geniali sanno essere.

Carlisle possiede un'isola al largo della costa del

Brasile, uno
splendido atollo tropicale ribattezzato Isla Esme, suo

regalo per il cinquantenario di matrimonio.

Vi è stata costruita una bellissima villa in cui Esme ha

avuto carta
bianca ed il risultato è ora sotto i mie occhi: marmi

pregiati candidi,
vetrate amplissime e sculture in argento che, lungi dal

creare un effetto
di freddezza, danno a tutto un calore immenso con tutta

questa luce e con la
natura che sovrana entra dappertutto, creando l'illusione

di galleggiare in cielo con tutti questi squarci

d'azzurro.

Ho portato Bella su quest'atollo solitario ed assolato al

riparo dai pericoli del mondo.

L'ho portata via incantandola, facendola scivolare in un

sonno beato e scappando con lei a velocità vampiresca mai

raggiunta prima.

Ho  impiegato poche ore ad arrivare a Rio de Janeiro dove

mi sono imbarcato
sul motoscafo che teniamo sempre pronto al porto ed

infine sono approdato
al piccolo molo dell'Isola Esme.

Alice mi ha visto mentre prendevo all'improvviso questa

decisione ed ha provato a chiamarmi per fermarmi ma io,

per quanto ami tutta la mia
famiglia, non posso sopportare interferenze ed ho

semplicemente distrutto
il mio cellulare e poi ho fatto scempio anche di quello

di Bella.

Mi sono sentito rattristato ma anche liberato.

La distruzone dei cellulari ha significato come l'inizio

della mia nuova
vita assieme a Bella.
Mi sono sentito euforico e spaventato, speranzoso ed

immensamente felice ma anche colpevole.

Colpevole nei confronti di Bella e della sua famiglia a

cui l'ho strappata.
Si arrovelleranno sulla sua scomparsa improvvisa assieme

a me e ben presto tutti metteranno in relazione le cose,

ma noi saremo lontani.

Anche la mia famiglia ne soffrirà ma Alice li protegerà

tutti e semplicemente
ricominceranno da qualche altra parte.

Del resto noi Cullen facciam così da decenni e

continueremo a farlo per l'eternità.

Mi dispiace far soffrire così mio padre e mia madre!
Anche i genitori di Bella soffriranno moltissimo non

sapendo più che fine ha fatto la loro unica figlia!
Vivere nel limbo..solo a questo si può paragonare ciò che

proveranno gli
Swan..ma poi si rassegneranno..almeno spero!
 
Sono passate ventiquattro ore da quando sia arrivati,

solo ventriquattro
ore e il sole man mano sta scendendo all'orizzonte.
Un'altro crepuscolo, un altro giorno che termina.
Il momento più malinconico ma anche il più dolce per

quelli come me.

La malinconia però stasera non c'è, c'è solo tanta

speranza.

Il primo tramonto della mia nuova vita, della nostra

nuova vita!

Una vita in cui non sono più solo ad invidiare i miei

congiunti ma in cui anche io amo!

Anche l'essere più miserabile sulla faccia della terra

può aspirare ad amare
ed a essere amato..ed ora anche io ne avrò l'opportunità.

Bella è molto arrabbiata con me ed ne ha ragione, io  

stesso lo riconosco.

Il mio gesto folle col tempo spero che sarà perdonato!

Spero che imparerà a conoscermi!

Sarò un compagno amabile e piacevole, Bella!

Imparerai ad apprezzarmi per il mio cuore.

Imparerai col tempo a convivere colla mia natura

mostruosa.

Me la perdonerai affezionandoti a me, capirai che da me

non hai da temere nulla..almeno questo lo spero

disperatamente!

Quanto ti ho attesa!

Quanto ho atteso un'essere che possa amarmi per me

stesso!

Un essere che possa guardare oltre la superficie..oltre

lo stato di mostro
a cui sono ridotto.

Sorrido appena ricordando gli sfoghi dei primi tempi dopo

la  mia trasformazione.

"Chi potra mai amarmi ridotto così? Chi sarà così pazza?

Chi?"

Ho tormentato Carlisle per decenni e lui mi ha sempre

sorriso ed abbracciato,
aggiungendo che prima o poi anche io avrei avuto la mia

occasione.

Avrei dovuto sapere che Carl ha sempre ragione.

La risposta al quesito pluridecennale ha pianto per tutto

il pomeriggio ed ora si è addormentata dalla stanchezza.

"Povera bambina..quando si sveglierà domani avrà fame di

sicuro! Sarà meglio
studiare qualcosa per la colazione...non ho mai passato

molto tempo con chi ha bisogno di mangiare e devo fare

qualche tentativo.
Devo imparare a prendermi cura di lei!"
Sorrido appena tra me e me mentre mi dirigo nella grande

cucina.



 





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Capitolo 3
*** Risveglio e confronto ***





IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI

CAPITOLO 3

RISVEGLIO E CONFRONTO

BELLA POW

Ho pianto tutto il pomeriggio di ieri accucciata su questo letto bianco.
Lo ricordo bene.
Ho pianto così tanto da sfinirmi e mi sono addormentata di un sonno
pesante e senza sogni.
Le prime luci dell'alba mi hanno risvegliata ed ora sono qui a rimuginare
sui miei guai strofinandomi gli occhi gonfi.
Mi alzo a fatica e mi dirigo come uno zombie in fondo a questa stanza
enorme.
Forse questa porta bianca è quella della toelette.
La apro e faccio una piccola smorfia di soddisfazione, ho avuto ragione,
è il bagno.
Stancamente mi dirigo al lavandino e mi sciacquo il volto.
Ho gli occhi così pieni di sale dalle lacrime che ho versato.

Mi guardo nello specchio finalmente e mi spavento.
Ma sono io quella?
Sono sempre pallida, ma oggi sono cadaverica ed ho delle occhiaie paurose.
Gli occhi sono gonfi all'inverosimile e rossi..uno zombie!

Come ci sono finita qui?
Che male ho fatto per meritarmi tutto ciò?
Perchè Edward Cullen mi ha fatto questo?

L'ho considerato con ammirazione da quando l'ho incontrato, è un bellissimo

ragazzo, non lo posso negare, ce li ho gli occhi.

Ma non l'ho mai considerato più di tanto..è di una bellezza devastante
ed uno così non avrebbe mai dato una chance ad una ragazza banale e goffa come

me, meglio essere realiste e non sprecarci tempo prezioso.

Meglio impiegarlo per studiare e per cercare di avere voti alti,
l'unica possibilità per chiedere una borsa di studi ed essere indipendente
da mio padre e mia madre..andare a studiare alle Hawai!
Era quello il mio sogno nel cassetto..e lo è ancora!
Ci sono finita lo stesso ai Tropici!
Mi ci ha portato colla forza Cullen!

Edward mi ha salvato la vita un mese fa quando il furgoncino di Tyler mi stava

per investire.
Gli sono stata grata, gli devo la vita, senza di lui sarei sottoterra.
L'ho ammirato tantissimo per il suo gesto, per me era un eroe.

Ma è anche molto strano, gli ho visto fare delle cose incredibili come
sollevare il Van a mani nude e deviarlo dalla sua traiettoria con un semplice

calcio..una cosa da Superman! Una forza disumana!

Jacob mi ha parlato della famiglia Cullen durante una gita alla spiaggia di
La Push e in quell'occasione mi ha raccontato strane leggende su Vampiri e
Licantropi.
Colore locale, interessanti leggende di un passato lontano, molto intriganti.
Ho cercato sul Web ulteriori notizie ma mi sembrava tutto così senza senso
che ho deciso di acquistare il libro del prof. Aldis sulle antiche leggende

dei Queillutes.
Quell'antropologo è molto bravo e il suo stile di divulgazione è molto chiaro
e piacevole per il grande pubblico.
Maledetta curiosità che mi ha spinto ad andare in quella libreria di Port
Angeles! Se solo me ne fossi rimasta a casa, tutto questo casino non sarebbe

mai accaduto!
Perchè non mi sono fatta semplicemente due risate su quelle antiche ridicole

leggende indiane?
Ma no, mi hanno interessata..ed io non posso stare senza capire qualcosa!
Sciocca Isabella! Ecco dove ti ha portata la tua curiosità!

Scuoto la testa sorridendo amaramente alla mia immagine riflessa nello

specchio.
Altro che strane storie!

Edward Cullen è strano perchè non é un essere umano, é un Vampiro!
Io, la razionale Isabella che non crede mai a nulla se non dimostrato

scientificamente!
Edward Cullen fa delle cose eccezionali perchè ha tutte le caratteristiche
del Vampiro della leggenda.
Solleva camioncini e mi salva da quei quattro bruti trovandomi chissà come
in quel vicolo buio e maleodorante.
Come ha fatto? Altro mistero!

Ma non è un cavaliere che salva la dama in pericolo!
E' un rapitore piuttosto!
Non riesce a tenermi al sicuro dice lui e cosa fa?
Mi porta in questo posto tropicale tipo "Laguna Blu" lontano dal mondo.
Come se della mia vita dovesse decidere lui!
Della MIA vita!
Ma che essere arrogante!
Come faccio a scappare?
Mamma e papà saranno nel panico a quest'ora poveretti!
Cazzo! Cazzo! Cazzo!

Il mio pugno colpisce lo specchio con forza.
Fa male ma almeno è vero, maledettamente vero.
Tutto il resto è come un sogno, anzi un maledetto incubo!

E questa camicia da notte? Seta blu?
Me l'ha infilata lui di sicuro..maniaco!

Vampiro, rapitore maniaco e paranoico!

Sono nella cacca, nella cacca fino al collo!

Mi tolgo la camicia da notte e mi infilo nella doccia, fa un maledetto caldo

qui e sono tutta appiccicaticcia di sudore..che schifo!

Ma come si adopera questa doccia? Sembra un'astronave!
Alla fine non so come ma riesco a far uscire l'acqua calda e mi concedo una
magnifica doccia rigenerante.
Mi asciugo e mi drappeggio in una grande spugna bianca e mi metto a cercare i
miei vestiti che non sono in vista da nessuna parte.
Apro un'altra porta bianca e mi ritrovo in un guardaroba enorme con centinaia
di vestiti..ma dei miei Jeans e della mia maglietta non c'è traccia.

Devo per forza di cose prendere a prestito tutto l'occorente per cambiarmi
ma quanta mi pesa usare questi bellissimi capi.
Non sono miei e usarli mi fa sentire complice di quel pazzo..ma che posso
farci, mica posso andare in giro nuda!
Rivestita mi sento più dignitosa ed esco ad affrontare il folle.

Questa casa è silenziosa come una tomba, sento solo il rumore dei miei passi
sulla scala monumentale..questo posto sembra un museo..blah!

Il pian terreno è enorme ma molto razionale per cui mi ritrovo in cucina,
una enorme cucina che dà sul bosco tropicale.
Sull'isola al centro dell'immenso spazio c'è una sontuosa colazione ed il mio
stomaco brontola.
E' da più di un giorno che non mangio.
Quindi mi siedo e mi servo un po' di tutto.
Dovrò affrontare giorni bui, tanto vale mantenersi in forze e far giustizia
di questo ben di Dio.

Mentre termino le frittelle silenziosamente una mano pallida e perfetta entra

nel mio campo visivo con una caffettiera piena.
Un'apparizione improvvisa che mi fa saltare sulla sedia!
"Oddio, che paura!"
Il mio gesto inconsulto fa rovesciare la tazza ..ma la tazza non si rovescia.
Edward la recupera senza versare neanche una goccia sul candido marmo.

"Ma come, com'è possibile?" sussurro, gli occhi che mi escono dalle orbite
dallo stupore.

Edward entra tutto nel mio campo visivo e si muove piano, le mani alzate ed

aperte a mostrarmi che non ho nulla da temere.

"Calma Bella, niente paura, sono io, Edward! Volevo servirti del caffè caldo..
non voglio farti nulla di male!"

Sorride appena avvicinandosi di poco.

"Hai riposato bene? Hai trovato con facilità quello di cui hai bisogno?
Il guardaroba è di tuo gusto?"

Tanta cortesia in un rapitore mi fa arrabbiare, sono una prigioniera, mica

un'ospite!

"Edward non ti permettere di farlo mai più! Mi hai spaventato a morte!
E no, non ho riposato bene! Come puoi pensare che possa dormire bene
mentre sono prigioniera contro la mia volontà?
E si, ho trovato tutto con facilità e no, non mi piace il guardaroba!
Rivoglio, anzi pretendo i miei abiti!
Non mi serve un guardaroba, ridammi i miei vestiti e riportami a casa!
Non voglio niente da te, solo che mi riporti a casa dai miei!

Se lo fai non dirò nulla a nessuno e tu potrai passarla liscia, giuro!"

Il volto di Edward si rabbuia al mio discorso.

"Bella, calma, vuoi? Mi dispiace d'averti spaventata, non era mia intenzione.
Cercherò d'ora in poi di farmi sempre sentire. E mi preoccupo se dormi perchè
voglio che tu stia bene qui.
Per i tuoi vestiti..spiacente, ma sono rimasti a Seattle assieme ai tuoi

documenti ed alla tua borsa.."

"Che hai fatto? I miei vestiti sono a Seattle?" strillo ancora più forte.

"Certo che si! Li ho lasciati in un cestino assieme ai documenti ed alla

borsa. la polizia crederà ad un rapimento o peggio..e passeranno mesi a
cercarti laddove non c'è un bel nulla!"
Mi spiattella in faccia serafico, gli angoli della bocca appena alzati.

"Ti diverti? O ti compiaci del tuo stratagemma? Sei molto bravo, vero?
Ma chi ti credi d'essere? Pallone gonfiato!"

Edward sorride ancora più dolcemente.

" In effetti sono notevole, vero? Ma questo già lo sai.
Tu non hai idea di ciò che sono capace di fare per tenerti al sicuro.
Non mi sottrarrei a nulla, nulla Bella! Puoi credermi sulla parola!"
conclude cupamente.

Mi scorre un brivido freddo giù per la spina dorsale a quel tono..forse

insultarlo non è una mossa saggia in fondo.
Faccio respiri profondi come mi ha insegnato mia madre Renèe per scacciare la

tensione.

"Bene Edward, sei molto perspicace e il tuo stratagemma è degno di

Macchiavelli, te lo devo riconoscere.
Ma cerca di capire che sono di parola quando ti dico che se mi riporti a casa
non dirò nulla a nessuno. Dirò che ho fatto una sciocchezza, non tirerò mai in

ballo il tuo nome.
Sono leale, ti ricordi che non ho fatto parola sull'incidente? Neanche

stavolta dirò nulla, mi addosserò tutta la colpa..mio padre mi punirà per la

mia fuga adolescenziale chiudendomi in casa fino alla fine dell'anno!
Ma che importa? Tu non ne verrai toccato e saremo tutti felici.
Mi dimenticherò della scioccezza che hai fatto e amici come prima..vuoi?"

Spero che l'accenno alla mia lealtà ed alla sua ragionevolezza lo possano

convincere dal desistere a questa follia, ma so anche cha la speranza di
farlo ragionare è flebile se è veramente un pazzo..o un vampiro!

Il ragazzo sorride ancora e si avvicina prendendomi leggermente per le spalle
colle sue grandi mani. com'è freddo il suo tocco attraverso il sottile tessuto

della camicia!

"Bella, Bella, perspicace e bellissima! Cerchi di ammansirmi non è vero?
Ma nulla mi farà desistere dal mio intento.
Starai qui con me. Sarai la padrona assoluta di questa villa.
Qui sarà la tua vita, felice e sicura!
Prima ti rassegni e prima cominci ad apprezzare tutto questo.
Non sarà mai altrimenti Bella, lo capisci?"

A quelle parole una nuova ondata di rabbia mi monta dentro, calda rabbia al

calor bianco.

" Ma chi ti credi di essere? Il padrone del mio destino?"

Edward sorride ancora più dolcemente ed in quel momento è di una bellezza
indescrivibile mentre lo guardo dritto in quegli occhi dorati.

"No Bella, tu sei la mia padrona..io sono il tuo schiavo..io ti appartengo..
io sono innammorato follemente di te!"































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Capitolo 4
*** Follia! ***





IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI

CAPITOLO 4

FOLLIA!

BELLA POW

"Io sono innammorato follemente di te!"
La frase aleggia ancora nell'aria.

Edward me l'ha quasi sussurrata guardandomi profondamente
negli occhi.
Come sono luminosi! Come se accentrassero in loro tutta
la luce del mondo.

Mi riscuoto da tutte queste riflessioni, non posso
permettermi di distrarmi.

Edward mi guarda ancora, la dolcezza di prima non si è
spenta nel suo sguardo.
Si avvicina di poco e sembra titubante, solleva una mano
e mi carezza una guancia con un solo dito seguendone il contorno fino alla

mascella.

"Sei così bella..sei splendida Bella! Come una rosa in
boccio. Ti amo così tanto..così tanto Bella!
A volte penso di non riuscire a contenere tutto questo
amore dentro di me!"

La sua mano trema mentre mi carezza adesso la guancia con tutta la mano

aperta.

"Ho così tanti pensieri e desideri che vorrei comunicarti e non so come

fare..non sono bravo a parlare di sentimenti e vorrei esserlo..vorrei essere

un poeta
per farti capire a parole quello che sento..ma le parole
stesse non sono sufficienti!
A scuola ti guardavo da lontano, in mensa, in parcheggio,
in ogni luogo..ti guardavo e tremavo penosamente dall'emozione che scatenavi

in me!
I miei fratelli non mi perdevano di vista mai, li preoccupavo mentre

boccheggiavo in cerca d'aria ogni volta che ti intravedevo. - sorride appena

al ricordo -
Non è normale l'intensità dell'emozione che mi scateni dentro Bella..è

qualcosa che va oltre la vita stessa come la conosco io..ti ricordi mio

fratello maggiore, Emmet, il gigante bruno? Bhè, lui ripeteva sempre che non

eri una di noi..evvivaddio dico io!
Tu sei diversa da ogni donna che ho conusciuto!
Tu sei tutte le donne che potrei mai amare!"

Trema ancora vistosamente e mi guarda con adorazione, come si guarda una

persona molto cara, una fidanzata o
una moglie..

Mi dispiace quasi per lui, capisco che è sincero mentre
parla, non si può simulare con tale maestria tanto ardore ma devo porre fine a

questo delirio ed essere dura
e sincera perchè non voglio che si faccia illusioni di sorta. "La verità rende

liberi" cita la Bibbia, vero?

"Edward..ti prego, frena! Frena! Così mi metti in imbarazzo.
Mi dispiace se tu..se tu ti senti così coinvolto da me..
ma francamente..francamente Edward io non sento lo stesso per te! Mi capisci?

Io non ti voglio!
Trovati qualche bellezza mozzafiato colla mia benedizione! Ci porti qui lei e

vivete felici e contenti!
Fine della storia!"

L'espressione del viso di Edward passa dalla luce più pura alla tristezza

straziante.

"Bella, quella bellezza mozzafiato per me sei tu!
Solo tu! Non ci sarà mai nessun'altra!
Non è nella mia natura cambiare..e tu mi hai già cambiato.
Perchè dici che io non posso andare bene per te?
Non mi conosci..ma hai detto che mi ritieni un eroe per
averti salvato. Possiamo cominciare da qui, non trovi?
Puoi imparare ad amarmi col tempo.
C'è così tanto che posso darti!"

Lo guardo stupita mentre s'infervora nella sua arringa.

"Tutto bellissimo..davvero!
Ma trascuri il piccolissimo dettaglio che mi hai rapita!
Edward ma non ti rendi conto che è un atto gravissimo quello che hai commesso?
Non ci si può nascondere dietro a paroloni altisonanti
come amore e sentimenti quando si limita la libertà altrui!
Proprio tu che dici di amarmi..proprio tu dovresti volermi vedere felice..e si

può essere felici prigionieri? Tu lo saresti Edward?
Non è amore il tuo, è ossessione, un'ossessione malata.
Perchè non mi hai avvicinata in paese?
Perchè non hai cercato di diventare mio amico?
Mi hai salvata e poi mi hai trattata come un'appestata.
Se..se provi veramente dell'interesse per me perchè non hai agito come le

altre persone?
Che so, invitandomi a fare una passeggiata od una gita?
Avrei accettato, mica avevo delle remore su di te, ti ammiravo!"

Edward mi scruta attentamente per capire se gli sto dicendo la verità.
Deve essere un buon lettore di animi perchè infine annuisce come a comprendere

la sincerità del mio discorso.

"Bella, io avrei voluto tanto che le cose fossero andate
diversamente.
In circostanze normali ti avrei invitato fuori e pian piano conoscendomi penso

che ti sarei piaciuto - sorride appena al pensiero - saremmo potuti andare al

cinema o a teatro, a qualche concerto oppure ad assistere ad un

balletto..tutto pur di farti contenta..ma no,
la sfortuna si è accanita contro di noi.
Potevi morire Bella in quel vicolo!
Morire, lo capisci? Mi son sentito morire anche io al pensiero.
Anche se tu non lo capisci adesso..ti prego di credermi..
nella mia natura se tu non esistessi più io non potrei sopravviverti neanche

un giorno!"

Lo dice con una tale serietà ed una tale disperazione che stavolta non dubito

io della sua sincerità.

Edward mi prende la mano lentamente e mi bacia appena le nocche come a

suggellare una promessa.

"Ti ho quasi persa una volta..ma non ti perderò più!
Qui - e fa un gesto circolare come ad includere tutto
l'ambiente che ci circonda - non ci sono pericoli di sorta.
Siamo soli, completamente e per sempre.
Posso vegliare su te indisturbato, posso aspettare che
che tu ti affezioni a me.
Lo spero sai? Che tu possa andare oltre l' apparenza
ed imparare ad apprezzarmi per quel che valgo."

Devi valutarti proprio poco se hai bisogno d'isolarmi
per farti apprezzare! - dico cattiva - Non pensi che
sarebbe potuto succedere anche in mezzo alle altre persone? Così ti sei

giocato ogni chance!"
E lo penso per davvero perchè in questo momento lo sto detestando

profondamente.

"Sei folle Edward Cullen! Completamente folle se pensi che io mi possa

affezionare a te!"

Edward come scottato se ne va e mi lascia sola a finire
la mia colazione.
























 

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Capitolo 5
*** Mi amerai! ***




IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI

CAPITOLO 5

MI AMERAI!

EDWARD POW

Mi sono allontanato da Bella per la mia sanità mentale!
Bella è una ragazzina, una bambina quasi.
Eppure ha una forza inaspettata, ha rintuzzato tutte le mie argomentazioni
con una tenacia ed un coraggio incredibili!
Non ha paura di me per nulla.
Si batte come una leonessa . E' eccezionale, anche più speciale di quanto
credessi.
Sorrido appena..dovrò avere tanta pazienza con lei, proprio tanta!

Però sono felice un po' perchè mi sono finalmente dichiarato.
Mi ha mandato praticamente a quel paese ma va bene anche così.
Bella ha fatto obiezioni a tutto e la più giusta di tutte è il motivo per
cui non l'ho avvicinata normalmente come avrebbe fatto un qualsiasi ragazzo
del nostro ambiente.
Che le potevo dire? Cara mia sono un mostro ma ti adoro con tutto me stesso?
Sono il tuo schiavo? Ti appartengo? Sei la mia padrona?
Gliel'ho detto chiaro e tondo e mi ha vomitato in faccia tutto il suo livore.
Ha fatto centro pieno quando ha detto che mi valuto poco se ho bisogno d'isolarla per farmi apprezzare.
Una verità scomoda che mi corrode le carni come il vetriolo.

Perchè io ho paura, una paura folle di tutto..di perderla soprattutto.
Ho avuto paura di perderla da quando l'ho conosciuta.

Quando l'ho immaginata al braccio del padre vestita di bianco, sposa di qualcuno che  non fossi io mi sono sentito come morire!

Non mi sono mai sentito più perso o sconsolato al pensiero che mai e poi mai
sarei stato io quel fortunato perchè non sarei mai stato degno del suo amore..mai!
Mi trovavo in camera sua esattamente sei giorni dopo averla conosciuta e la notte dopo averla salvata dal camioncino.
I miei la volevano eliminare, scomoda testimone dei miei superpoteri.
Il peggior litigio mai avuto coi miei familiari..per difenderla!

Non mi sono mai sentito più infelice, mai!

Quella notte Bella era particolarmente loquace e mi ha chiamato chiaramente,
pregandomi di non abbandonarla.
Sognava di me e mi chiedeva di non andare via!

Allora mi è stato chiaro il mio scopo nella vita, lo scopo che avevo cercato da quando mi sono risvegliato dopo la trasformazione in vampiro e che ancora non avevo trovato.

"Mai, mai ti lascerò sola!" le ho promesso solennemente in quella camera buia.

Bella adesso è arrabbiata.
Ha ragione quando dice che le ho fatto del male.
L'ho strappata ai suoi affetti in modo crudele..ma che potevo fare?

Non posso lasciarla libera in pericolo per il mondo, proprio non posso!

Preferisco saperla qui incavolata nera con me che alla mercè di tutti i pazzi
che circolano liberi per il mondo.
Mondo a cui vuole ritornare..e in cui durerebbe magari due giorni senza di me.
Ho i deliri di onnipotenza? Ma come ha fatto a sopravvivere prima che la conoscessi? La testa mi turbina dalle migliaia di domande che mi faccio.

Bella di sicuro ha una sfortuna incredibile..altrimenti come si spiega che il sottoscritto, un vampiro, si è innammorato follemente di lei se non con una grandissima sfortuna?

Mi dispiace Bella, mi dispiace immensamente di volerti dare una vita serena!

Una vita serena e comoda lontana dai pericoli.
Lontana dal mondo e dai suoi fermenti.
Una vita al riparo..che male c'è a vivere al riparo?

E' così sbagliato volerla tenere solo per me, il diamante puro che solo io posso vedere?
Veramente non solo io, metà della popolazione maschile di Forks al di sotto dei venti anni stravede per lei.

Solo che lei non se ne è mai accorta perchè ha il suo bel nasino sempre ficcato in un libro! Non nota mai neanche l'evidenza!

Voglio darle una vita bella, voglio darle il meglio di tutto.
Voglio che non debba combattere perchè combatterò io per lei.

Le darò riparo, le darò sostegno, le darò affetto.
Prima di conoscerla la mia vita era vuota, senza senso.
Sopravvivevo, non vivevo.
Detto da un'Immortale è ironico.
Ma è così.
Incontrarla mi ha fatto rinascere..per la terza volta.
Mi sento vivo quando sono vicino a lei. Vivo veramente.
Mi ha insegnato ad amare.
L'ho amata dalla prima volta che l'ho vista.
L'ho subito voluta proteggere, anche da me stesso.
Quanto ho desiderato il suo sangue la prima volta che l'ho vista.
Ma sono riuscito a resistere! Sono riuscito a proteggerla anche da me!
Il miglior predatore del mondo!
Mi sono abituato al suo sangue e al suo richiamo pur di proteggerla.
Posso starle vicino in sicurezza senza farle del male.
Posso darle affetto. Posso amarla come merita e come desidero.
Con lei torno ad essere un uomo, un semplice essere umano!

Le darò una vita meravigliosa! Col tempo..il tempo Bella è mio alleato!
Ne ho tantissimo a disposizione! Il tempo può unire.

Mi amerai Bella! Lo so che mi amerai!
Mi ami di già. Nel sonno non menti quando mi vuoi accanto a te!
Adesso non lo ammetterai mai perchè sei arrabbiata e confusa.
Hai ragione di esserlo, ho fatto un tale casino colla mai paranoia.
Forse ho corso troppo a portarti qui ma la paura mi ha accecato ed ho pensato solo a toglierti dai guai.
Indietro però non torno, finalmente sei al sicuro e ci sono anche io.

Qui per me c'è la felicità perchè ci sei anche tu.

C'è il silenzio.
Bella, lo sai che benedizione significa per me il silenzio?
Certo che non lo puoi sapere mia piccola Bella!
Fa parte della mia mostruosità. Lo sai che tormento sia sentire i pensieri di tutti quelli che ti circondano per un secolo? Certo che non lo puoi sapere, tu non senti nulla di tutto ciò nella tua adorabile testolina.

Tu senti coll'Udito e col Cuore.
Sei normale, deliziosamente normale.
Posso esserlo anche io qui con te.
Non leggo i tuoi pensieri, non so perchè ma tu sei immune dal mio molesto potere.
Tu mi regali il silenzio!
Sai che è il regalo più grande che ho ricevuto da quando mi sono risvegliato vampiro?
Ti amo anche per questo, per ciò che mi regali senza neanche saperlo.
Mi hai regalato l'amore, mi hai regalato una speranza di normalità, mi hai regalato il silenzio.
Lo capisci quanto sei importante per me? Come puoi chiedermi di riportarti a casa? Io che farei allora? Tornerei alla mia non vita?
Non ne sono capace, non sono abbastanza forte Bella.
Non ora che ho sperimentato questa poca felicità.
L'unica vera in cento anni.
Lo capisci Bella? Un mese e mezzo su cento anni!
Quanto vorrei che tu potessi leggere la mia mente, quanto vorrei poterti trasmettere tutto questo.

Quel cuore compassionevole che hai io l'ho visto..hai taciuto della mia stranezza, mi hai protetto.
Nel mio profondo egoismo da quella creatura deprecabile che sono lo voglio solo per me.
E' mostruoso vero? Può essere mostruoso l'amore?
Se è tanto grande può soffocare?
E' immenso come questo mare azzurro che guardo in questo momento.
Mi volto verso la villa.
Sento chiaramente il cuore di Bella battere al piano superiore.
E' risalita nella sua stanza.
Deve essere provata dal nostro scontro.
Dovrò essere più gentile con lei d'ora in poi.
Le ho tolto tanto. Devi darle tanto.

"Mi amerai Bella! Lo farai, dammi tempo!"
Le prometto mentre rientro in casa per preparare il pranzo.




















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Capitolo 6
*** La notte migliore della mia vita ***




Ringrazio caldamente chi legge, chi mette questo piccolo lavoro tra i seguiti, i ricordati ed i preferiti.
Grazie! Il vostro interessamento mi da la carica per continuare.





IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI

LA NOTTE MIGLIORE DELLA MIA VITA

CAPITOLO 6

EDWARD POW

Sono rientrato in casa dopo aver fatto una passeggiata per schiarirmi le idee.
Mi sono ripromesso di comportarmi meglio con lei.

Ho deciso di prepararle una bella insalata caraibica per pranzo, qui ci sono
tante piante commestibili che possono essere impiegate nell'insalata ed anche della frutta.
I risultati potrebbero essere strepitosi!
Esco non visto e mi immergo nel bosco tropicale che circonda la villa alla ricerca dell'occorrente per il pranzo.
Impiego pochissimo e ritorno dentro per proseguire i miei preparativi.
Quando mi coglie un pensiero.
Oggi è giovedì, domani verranno Carlos ed Hèlena, gli Indios Ticuna che si occupano della proprietà per i Cullen.
Chissà che sorpresa per loro trovare qualcuno qui, sono quasi tre anni che
nessuno dei miei ci mette piede.
Dovrò preparare una lista della spesa per Bella, lei come essere umano ha tali e tante esigenze e non voglio che le manchi nulla.
Penso questo mentre assemblo tutto sull'isola della cucina e preparo il pranzo per poi porlo al fresco nel frigo.
Fortuna che Esme ha arredato tutte le nostre case ad immagine di quelle degli umani, altrimenti il mio compito sarebbe molto più difficoltoso.

Le mie azioni sono meccaniche mentre colla mente mi astraggo ancora pensando alla mia ospite al piano di sopra.

Bella sta camminando leggera come una piuma.
E' timida e rispettosa di un ambiente che non è il suo.
Sorrido tra me e me..l'adoro anche per questa sua delicatezza.
Bella si sta appropriando man mano di un ambiente estraneo a lei ed a me tanto caro.
Sono venuto sempre qui quando ho avuto bisogno d'isolarmi per ricaricare le batterie..ed è successo spesso negli ultimi cinquanta anni.

Quando la noia e il vuoto della mia eterna esistenza mi soffocava venivo qui
e lo splendore della natura mi ha sempre aiutato a lenire le ferite della mia psiche.
Amo questo posto ed ora lo amo anche di più perchè lo divido con Bella.
Soddisfatto ripulisco e mi asciugo le mani per poi raggiungere Bella al piano di sopra.
La trovo nella biblioteca dove sta curiosando tra le centinaia di volumi
che vi abbiamo accumulato nel corso degli anni.

Mi schiarisco la voce per non sorprenderla.

"Ehm,..Bella! Hai scoperto la biblioteca..ti piace?"
Bella si volta piano verso di me, qusi timorosa di essere stata scoperta dove non dovrebbe essere.
Non mi risponde, diniega col capo.

"Ecco io..non volevo..non volevo disturbare.."
"Bella tu non disturbi! Puoi entrare in ogni ambiente e servirti di tutto.
E' casa tua, capito? Casa tua da ora in poi! Vuoi un libro? Scegline uno tra quelli che ti piacciono."

"Bhè..io volevo impiegare il tempo.." dice un po' meno impacciata.

Le sorrido ed annuisco.

"certo che si. Devi impiegare il tempo. Scusa se non ci ho pensato da me!
Ma provvederò subito. Mi inventerò qualcosa di divertente..vedrai, ti delizierò."
Bella fa una smorfia un poco infastidita.

"Veramente non è proprio il divertimento quello a cui pensavo. Ho il terrore
di trascurare gli studi e cercavo dei testi per non rimanere indietro.."

Lo dovevo comprendere. Mi do uno scrollone mentale per non averci pensato.
Altro che frivolo divertimento!
Bella fa sempre la cosa giusta ed è responsabile.
Se fosse a casa a quest'ora sarebbe a lezione ad impegnarsi per prendere bei voti..me l'ha sbattuto sul muso chiaramente prima.

"Bella, scusa ancora se non ci ho pensato da me. Sono imperdonabile!
Testi del quarto anno di liceo non ce ne sono qui. Me ne procurerò, te lo prometto."

Bella mi guarda un attimo negli occhi poi distoglie lo sguardo.

"Te ne sarei grata..anche se non so che cosa mi servirà se sarò bloccata qui
per il resto della mia vita. Ti sono grata di poter mantenere un minimo di normalità in mezzo a questa follia." conclude con una punta di veleno.

"Bella..ti prego..ti prego..avrai tutti i libri e tutto quello che ti serve per poter continuare a studiare. Non te li farò trascurare e ti aiuterò se vorrai!"

Bella fa una smorfia alla mia proposta.
 
"Non mi pare caso Edward. Non siamo amici in vacanza assieme che ripassano.
Sono prigioniera, Edward! Francamente meno ti ho attorno e meglio mi sento.
Pensa se voglio che mi organizzi gli studi od i divertimenti!!"


Quando vuole ferire questa ragazza sa fare veramente male, l'unica che ci sia riuscita in cento anni.
Chi è amato così tanto ha potere di vita e di morte nei confronti della persona che la ama. Sono nelle sue mani e mi sento mandato al patibolo mentre mi dice che non mi vuole intorno.

"Come vuoi..come vuoi. Ti lascio sola. prendi pure quello che vuoi!
In frigo trovi il tuo pranzo se hai appetito. Ora se mi scusi ti lascio!"

Mi allontano velocemente stavolta perchè non voglio che mi veda così stravolto. Non so perchè mi abbia ferito tanto questa ultima frase, ma è così.
Non mi sono mai sentito più vulnerabile in vita mia e questo mi spaventa a morte. Solo lei ha il potere di ferirmi così.
Sono alla sua mercè totale.
Mi trovo fuori dalla villa nel bosco immerso nella sua penombra allucinante.
Non mi vuole intorno!
Pazzo io a credere che mi possa accettare!
Il mio povero cuore morto me lo sento dolere anche se è un secolo che è fermo.
Calmo, devo stare calmo.
Respiro profondamente per calmarmi.
Funziona, credo.

"Calma, Edward, calma. Sapevo che non sarebbe stato facile. Ma devo aver fiducia! Se neanche io credo in questo..come potrebbe crederci lei? No, no, no!
Edward andrà tutto bene. Devo dare tempo al tempo!"
Respiro ancora profondamente.
Questo amore che provo per lei è talmente immenso..basta!
Non voglio essere solo mai più. Ho trovato la mia anima gemella, come i miei famigliari.
E del resto quando la osservavo di nascosto le ho visto spesso un'espressione triste sul volto.
Non amava quella vita più di quanto la amassi io.
Ama suo padre, certo, ma non ha amici od amiche intime.
Sembrava proprio che dicesse con quegli occhioni "Salvami!" ad un amante dei suoi sogni ad occhi aperti.
Io ho saputo leggere quei sguardi e quei silenzi. Lo dicevano chiaramente che voleva essere salvata dalla sua vita.
Ho trovato l'amore con te "mia" Bella. Scusa se ti chiamo
"mia" già così presto, ma è ciò che sento e non posso farci nulla.
Tu sei il mio amore anche se sono un mostro.
Sono un mostro immortale ma il mio cuore è quello di un uomo, un uomo che vuole essere amato disperatamente.
Ciò che per qualsiasi miserabile è normale aspettativa come una famiglia e dei figli per me è precluso.
Eppure anche io ho le stesse aspirazioni e le stesse speranze, anzi amplificate perchè sono un Vampiro.
E' mostruoso da parte mia volere ciò a cui tutti gli esseri umani hanno diritto, cioè l'aspirazione alla felicità?
Anche se sono un vampiro io voglio tutto questo..è mostruosamente egoistico da parte mia?
Il Destino mi ha regalato un'opportunità donandomi un amore immenso quanto improvviso e non lo sprecherò perchè
è l'unica opportunità che mai potrò avere.
Le darò il tempo per abituarsi a me.
Piccola dolce Bella, una gattina che si crede una tigre.
Mi puoi ferire con quelle piccole mani, mi puoi fare a brani e neanche accorgertene come prima.
Potresti anche farlo..ma so che non ne sei capace.
Sei troppo buona.
Ho visto la tua bontà risplendere come una stella nella notte e l'ho voluto per me quel cuore che sa amare con tale intensità.
Questa foresta tropicale così rigogliosa nasconderà la mia mostruosità fino al tramonto poi tornerò in casa.
Alla luce artificiale posso passare per un essere umano
quasi normale.
Non posso mostrarle il mio handicap il primo giorno della sua permanenza sull'isola, sarebbe troppo da sopportare.
Il tempo passa lentamente e finalmente arriva la sera.
Bella ha trascorso la giornata in camera da letto, quasi immobile.
Ho sentito chiaramente che non si è mossa, il suo cuore è battuto sempre in quel punto.
Ha pranzato come una clandestina, veloce e quasi ingozzandosi e poi si è rifugiata in camera come se fosse un rifugio.
Si sente sicura là? Spero di sì per lei, forse la grande villa la atterrisce.
Forse è troppo aliena? Non so che pensare.
Intanto mi arrampico su per l'albero ed entro nella "Camera d'argento", quella in cui Bella si è rifugiata.
Indossa una maglietta di cotone bianco e degli shorts coordinati.
Com'è piccola nel letto immenso, sembra ancora una bambina.
Dorme un sonno agitato scostando le lenzuola sudate.
Deve far caldo per lei.
Mi do un altro scrollone mentale perchè per un essere umano qui deve fare veramente troppo caldo.
Per me non fa differenza..ma voglio che lei non soffra.
Senza pensarci mi stendo al suo fianco e delicatamente me
la porto vicino a me.
Sono contento di avere un corpo freddo per una volta perchè la sto rinfrescando.
Istintivamente la piccola si avvicina e mi si accoccola sul petto.
Non ha più caldo e sospira beatamente..ora è soddisfatta.
La mia piccola sta bene tra le mie braccia!
Se potessi piangere dalla contentezza lo farei con gioia!
Sembra che queste mie braccia siano state create appositamente per accoglierla, per sostenerla.
E' così bello tenerla così, così naturale!
Siamo nati per stare assieme.
Bella si accoccola ancora meglio, la testa proprio appena sotto al mio mento.
Posso osare abbracciarla? La stringo, non sembra darle fastidio.
La mia piccola ha proprio un sonno pesante per nostra fortuna.
Bella improvvisamente sospira piano e comincia a parlare.
E' una tale chiacchierona!
"Edward perchè hai fatto questo? Io ti ammiravo tanto! Eri il mio eroe.
Il mio cavaliere sul cavallo bianco.
Perchè mi hai portato qui? Io ti..ti volevo bene in un certo senso!
Mi facevi tenerezza sempre così in disparte, timidissimo come sono io..Edward tu sei come me, sempre a disagio in mezzo agli altri.
Non sei cattivo! Se tu fossi malvagio io lo sentirei..e non lo sei.
Sei buono Edward. Sei un bravo ragazzo, un bravo ragazzo.."
e si zittisce di nuovo.
Una nuova ondata di commozione mi monta dentro. Potessi piangere!
Bella è delusa da me..ma mi vuole bene..sa che sono buono.
Mi sente simile a lei!
Bella è riuscita andare oltre le apparenze! Voglio piangere!
Quello che dice il mio cuore è la verità. Bella può amarmi..lo ha fatto di già.
La stringo un po' di più a me e le sorrido anche se non può vedermi.
La notte migliore della mia vita!

"Piccola mia..oggi ho avuto tanti dubbi, ma ora non più.
Mi hai dato la conferma che la mia esistenza può cambiare.
Ti ringrazio amore mio, buonanotte!" e dicendo questo le bacio delicatamente
la fronte.



 








































































 

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Capitolo 7
*** Tentativo di fuga ***




IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI

CAPITOLO 7

TENTATIVO DI FUGA.


BELLA POW

Ho dormito tutta la notte in questo grande letto comodo ed il sonno è stato

ristoratore finalmente.
Qui fa veramente molto caldo, più caldo che a Phenix credo.
Non ricordo di aver mai patito tanto caldo neanche nella mia vecchia città,

anche se in Arizona la temperatura non scende mai sotto i ventotto gradi anche

d'inverno pieno.
Siamo molto più a Sud rispetto a Phenix, questo è ovvio, nei Tropici

probabilmente.
Non ho chiesto di preciso dove siamo ad Eward anche se credo che mi avrebbe

risposto la verità se glielo avessi chiesto..e non escludo che lo farò in

futuro.
Ho chiesto ad Edward dei libri per poter studiare perchè non voglio rimanere

indietro nei miei studi.
Io credo fermamente che prima o poi tornerò alla mia vita di tutti i giorni a

Forks e rimanere indietro rispetto al programma scolastico non è producente

perchè quando tornerò in classe voglio essere allo stesso livello dei miei

compagni.
Quando tornerò in classe..ma chi voglio prendere in giro? Me stessa forse?

Sono bloccata qui a tempo indeterminato..vittima di un ragazzo bellissimo

quanto folle.
Folle di sicuro, perchè una persona normale non avrebbe potuto concepire un

piano così..così immensamente pazzo per avermi tutta per sè.

Che avrò di speciale poi per lui? Ci sono ragazze molto più belle nella nostra

scuola, ragazze che possono accompagnarsi molto più degnamente a lui rispetto

a me. Io sono il prototipo della ragazza comune, non ho nulla di speciale per

poter attirare un ragazzo di tale bellezza.

Perchè Edward è veramente bellissimo..su questo non ci sono dubbi di sorta.
Non è altissimo nè troppo muscoloso da essere esagerato ma ha un petto ampio

ed avambracci ben sviluppati, occhi splendidi che cambiano a seconda della

luce e dei capelli di un bellissimo castano dai caldi riflessi rossi.

Ma Edward è anche un vampiro come ha ben raccontato Jacob durante quella

famosa gita a La Pusch..un secolo fa sembra.
La sua forza è immensa, le sue movenze sono velocissime..il suo coraggio

sconfinato.
Mi ha salvato da morte certa quando mi ha sottratto dalla traiettoria del

camioncino di Tyler con un solo calcio ed una sola mano.
Ha lasciato l'impronta della mano sulla fiancata del camioncino, me lo ricordo

benissimo.
Si è gettato al mio salvataggio perchè sapeva bene che non ne avrebbe

riportato alcun danno. Una persona normale non avrebbe neanche avuto il tempo

di realizzare quello che stava succedendo, figurarsi correre al mio soccorso e

deviare il camioncino con un calcio!
Gli sono infinitamente riconoscente di avermi salvato, è stato generoso da

parte sua nei miei confronti, una perfetta sconosciuta per lui allora.
Anche se è un vampiro è una brava persona, di questo sono certa.
Nessuno dei miei compagni umani ha alzato un dito per me..forse non ne hanno

avuto il tempo..ma lui ha avuto la generosità di lasciare il suo travestimento

da umano per salvarmi senza pensare neanche per un decimo di secondo alle

conseguenze del suo gesto.
Ha rischiato il suo anonimato per me, per me che potevo anche tradirlo e

sparlare dei suoi straordinari poteri.
E' stato di una generosità incredibile in quel frangente, l'ho capito

benissimo anche di più adesso. Ha messo in gioco il suo anonimato e quello

della sua intera famiglia per salvarmi.
Se questa non è generosità allora non mi rendo proprio conto la generosità che

cosa sia!
E' un ragazzo molto buono e molto generoso anche se è un vampiro..e se sono

tutti come lui allora le leggende sono tutte sciocchezze.

E' un ragazzo diverso, alieno da questa generazione e da questi modi attuali.
E' serio e cortese e il suo linguaggio è antiquato ma molto gradevole.
Dovrei aver paura di lui ma non so perchè non me ne ha mai fatta.
Anche adesso che mi ha rapita e mi ha portata su questa isola non mi fa paura.
Sento rabbia certo, chi non ne sentirebbe?
Ma paura mai. Non ho paura che possa farmi del male, non me ne ha fatto a

Forcks quando eravamo da soli, perchè dovrebbe farmene qui?
Non avrebbe senso. Non sarebbe da Edward.
Quando dice che mi ha portato su questa isola per proteggermi io credo nella

sua sincerità d'intenti.
Per lui è veramente la maniera migliore per proteggermi, ho capito che non mi

ha mentito mai sullo scopo di questo rapimento.
Edward mi ha portato via per proteggermi dai pericoli del mondo..a questo ho

creduto come me l'ha detto.
Ma di certo non posso accettarlo anche se le sue motivazioni sono le più

nobili di questo mondo.
Io ho il dovere di andarmene perchè questa non può essere vita per me.
Voglio ritornare al mio ambiente, voglio ritornare alla mia famiglia.
I miei saranno preoccupatissimi per il mio destino, penseranno che mi sia

capitato il peggio ora che i mie documenti ed i vestiti saranno stati

ritrovati a Seattle. Mio padre avrà smosso le montagne pur di ritrovarmi..la

polizia di Seattle non avrà risparmiato mezzi ed uomini per ritrovarmi viva o

morta..e trovare i documenti ed i vestiti nella spazzatura è sicuramente un

brutto, bruttissimo segnale per gli inquirenti.
Mi immagino i titoli dei giornali in patria: "Misteriosa sparizione di una

diciassettenne a Seattle! Si teme un serial Killer!"
Sento i brividi di paura anche solo a pensarci.
Poveri mamma e papà..saranno disperati!
Edward..tu hai fatto un danno gravissimo ai miei!
Staranno soffrendo moltissimo!
E la sua sparizione in contemporanea alla mia come sarà stata letta?
Sarà stata interpretata la sua come un indizio di colpevolezza o sarà creduto

anche lui una vittima del mio stesso aguzzino?
Dio quanta rabbia sento senza poter far nulla!
Come può un essere così buono concepire un tale piano atroce?
Non ha pensato alle conseguenze del suo gesto? E alla sua famiglia non ha

pensato? Anche loro ne soffriranno molto. Saranno anche dei vampiri ma

l'impressione che ne ho avuto è che siano molto uniti in un affetto vero,

sincero. La famiglia Cullen ne soffrirà moltissimo, saranno trascinati

nell'occhio del ciclone, loro che tengono tanto alla loro privacy giustamente.
Hanno sempre tenuto un basso profilo per non attirare l'attenzione sulle loro

persone..adesso Ed ha vanificato tutti i loro sforzi. Poveri Cullen e poveri

Swan! Staranno soffrendo tutti moltissimo per questo gesto folle di Ed!
Ci comprendo sia la sua che la mia famiglia perchè la sofferenza non ha una

parte giusta ed una sbagliata..tutti soffrono alla stessa maniera, i

famigliari della vittima e quelli del carnefice.
Questo lo credo fermamente.

Pazzo Edward a far tutto questo casino! Tutti ne soffriranno, nessuno ne

uscirà indenne..nè uomini, nè vampiri..sono tutti uguali sotto al cielo!

Devo ritornare a casa, solo così potrò porre fine a questo grandissimo guaio!

I miei saranno di nuovo tranquilli ed anche i Cullen saranno lasciati in pace.

Ma come fare ad andarmene di qui? Non so neanche se siamo ancora negli Stati

Uniti!
Avrà utilizzato un qualche mezzo per arrivare qui..non può mica aver volato!
O forse si? i vampiri della leggenda sapevano volare trasformandosi in

pipistrelli se non sbaglio.
Il Dracula di Coppola si trasformava in pipistrello, nebbia, lupo,

topo..insomma in tutte queste cose strane..forse anche Edward..?
Ma va Bella, quelle sono solo sciocchezze cinematografiche!
Edward ha una grande forza..è bellissimo..ma non si trasforma in pipistrello!
Almeno lo spero..io ho sempre odiato i pipistrelli!

Devo farmi un piano di battaglia.

Devo studiare l'ambiente e scoprire dove sono e come ci sono arrivata.
Devo scoprire se ha utilizzato un mezzo di trasporto e se sì scoprire dove si

trova e come appropriarmene.
E' un piano forse pericoloso ma almeno è un piano..ad altro al momento non

riesco a pensare.
Riuscire a sfuggire ai sensi di un vampiro..bhè, questo è un altro problema

che affronterò dopo aver risolto i precedenti.
Mio padre ha sempre detto che un problema complesso può essere sempre diviso

in tanti problemi più piccoli e più semplici.
Proverò a seguire l'esempio del Capo Swan, tanto non ho da perdere nulla.

Forse potrei essere per così dire..più collaborativa con Edward.

Potrei chiedergli di mostrarmi l'isola così potrò conoscerne la morfologia e

se sono fortunata potrò anche scoprire se c'è un mezzo di trasporto per

andarmene di qui.
Dovrò essere molto accorta e molto diplomatica..saprò farlo?
Devo per amore della mia famiglia.

La villa è mortalmente silenziosa questa mattina così luminosa.
Che ore saranno? Non ho un orologio, non ne ho mai avuto uno ed adesso me ne

rammarico.
E' presto comunque, forse le otto o poco più.

Le mie riflessioni vengono interrotte da un rumore metallico che piano piano

cresce sempre più perchè si sta avvicinando..un motore!

Qualcuno sta arrivando qui all'isola! Sta arrivando una barca! Dio sia lodato,

forse potrò andarmene già oggi!

Calma, devo stare calma.
Mi alzo e vado in bagno dove faccio una veloce toeletta e poi vado nel

guardaroba dove mi vesto con abiti semplici e robusti, adatti per un viaggio.

Mi raccomando all'Alto e mi accingo ad aspettare la mia occasione.


Il rumore del motore intanto si ferma, segno che la barca è arrivata.

Dopo circa dieci interminabili minuti sento delle voci che chiaramente

arrivano dal piano terra ed allora mi getto alla ventura!


Scendo le scale in gran fretta e mi metto subito a cercare le persone che

parlottano tra loro serene.

Le trovo in cucina, sono due persone, un uomo ed una donna di colore di mezza

età.

"Vi prego signori..vi prego, portatemi via! Sono stata rapita e portata qui

contro la mia volontà da Edward Cullen! Vi prego, portatemi sulla terra ferma,

mio padre vi ricompenserà!"

Li ho colti di sorpresa, è chiaro, mi vedono arri
vare tutta agitata..mi

guardano ad occhi sgranati! Che pensano, che sia una pazza? Ma ho spiegato

chiaramente di essere stata rapita!
Perchè mi guardano così a bocca aperta? Perchè non mi rispondono?
Allora mi avvicino a mani giunte in atto di preghiera..tutto pur di andarmene

e li scongiuro.
"Vi prego, dovete credermi! Dovete aiutarmi! Avete dei figli? Vi prego,

aiutatemi a tornare dai miei!"
Mi guardano ancora e non reagiscono.

Colla mano prendo quella della donna e gliela stringo.

"Vi prego signora! Siete una mamma? Potete aiutarmi a tornare dalla mia?"
Piango, sono molto eccitata, quasi folle dall'apprensione che possa arrivare

Edward a rovinare tutto.
Finalmente la donna mi risponde e mi sorride, un lampo di bianchissimi denti.
"Please,.." è l'unica parola che riesco a capire, poi solo un effluvio di

parole gutturali vagamente altalenanti

" Mi capisce? Capisce ciò che dico?" domando frenetica.

La donna sorride ancora e poi diniega.
Non mi capisce! Potevo essere più scalognata?
Provo ad esprimermi a gesti ma i miei tentativi sono fallimentari perchè la

donna diniega ancora e mi accarezza in modo molto materno.
Se mi capisse mi porterebbe via di sicuro!

"Portatemi via! Via!" e faccio il gesto di via colla mano sperando che sia un

gesto universalmente conosciuto.

La donna sorride ancora e poi si rivolge all'uomo che diniega e sorride prima

a lei e poi a me, rassicurante.

Oramai sono disperata, quindi mi volgo e sto per scagliarmi fuori per

imbarcarmi sulla loro barca anche senza la loro collaborazione quando arriva

Edward.

Edward che mi prende per la vita e mi attira saldamente a sè.
Quindi si rivolge ai suoi famigli nel loro stesso fluente linguaggio,

sicuramente rassicurandoli su tutto l'episodio perchè i due sorridono ancora e

colla testa fanno grandi segni di assenso.

Si allontanano e ritornano a portare dentro le scatole che si erano portati

appresso dalla barca.

Edward mi prende in braccio e mi riporta al piano di sopra nonostante tenti in

tutti i modi di divincolarmi e lo copra di impropreri.

Mi deposita delicatamente sul mio letto e si siede vicino a me.

"Bel tentativo Bella, molto ben studiato. Ti sarebbe andata bene se avessero

parlato inglese..ma parlano solo il loro dialetto indio. Non capiscono neanche

il portoghese che si parla qui, pensa, non lo hanno mai imparato, non ne hanno

avuto mai bisogno!" conclude serafico, un sorriso al fulmicotone stampato

insolentemente in faccia.

Se potessi glielo toglierei ben volentieri!

Respiro profondamente un paio di volte per calmarmi e per cercare di tremare

di meno..maledetto corpo traditore! Quanto vorrei mostrarmi più fredda!

"Bel tentativo dici? Ma quanto sei spiritoso Edward! E' mio dovere cercare di

scappare, lo sancisce anche la Convenzione di Ginevra che è diritto dei

prigionieri di guerra cercare di scappare dai luoghi di detenzione! E' mio

diritto!"

"Sarebbe tuo diritto se tu fossi una prigioniera di guerra..ma tu non lo sei!E

poi non c'è nessuna guerra in corso! Tu sei la mia amatissima ospite del

cuore, Bella!" e il suo sorriso da pubblicità del dentifricio si allarga anche

di più. Crede di aver detto chissà quale frase ad effetto lo sciocco!

"Amatissima ospite del cuore!" lo scimiotto cercando malamente di riprodurre

la sua voce.

"Ma quale ospite! Sono prigioniera tua ed è come se tu avessi dichiarato

guerra alla famiglia Swan col mio rapimento, quindi mi considero prigioniera

di guerra e mi appello alla Convenzione di Ginevra!"

Edward pian piano mi guarda assorto, il sorriso che si è spento come portando

via un po' di luce con sè.

"Ancora con questa storia! Bella tu sei mia ospite qui ad Isola Esme..perchè

non cerchi di godere di questa bellissima isola? E' piccola ma molto ricca di

bellezze naturali..e poi ho chiesto a Carlos di comprarti i libri che mi hai

chiesto. Li avrai al più presto così potrai studiare e stare al passo col

programma scolastico. Starai tranquilla così, spero!"

"Starò tranquilla quando potrò riabbracciare i miei! Mio padre e mia madre

saranno quasi morti di paura! Se hai un minimo di coscienza ti prego, ti prego

fai sapere loro che sono viva e sto bene. E' stato crudele da parte tua

lasciare i miei documenti ed i miei vestiti a Seattle. Avranno pensato tutti

che io sia morta vittima di qualche maniaco. E che tu magari sia quel maniaco.
Sei scomparso assieme a me, la coincidenza non passerà inosservata agli occhi

degli inquirenti!"

Edward mi guarda serio e sembra valutare molto profondamente la mia proposta.
Poi annuisce e torna a sorridere.

"Va bene Bella. Hai ragione tu, te ne do atto. Registrerò una cassetta e la

farò recapitare a tuo padre per tranquillizzarlo sulla tua sorte. Sei più

serena così?" e mi guarda speranzoso.

"Grazie, è bello da parte tua questo. Tranquillizzare i miei genitori per me è

importante."
Edward mi sorride un po' più rilassato.

"Fai sempre la cosa giusta, vero Bella? Tu pensi sempre agli altri, pensi a

farli felici anche a costo di grandi sacrifici personali..sei unica!"

Faccio una smorfia di disapprovazione.

"E tu che ne sai? Faccio sempre la cosa giusta dici? Non mi conosci abbastanza

per dire questo!"

"Ti conosco abbastanza per dirlo..anche prima hai provato ad andartene perchè

così avresti fatto sapere ai tuoi genitori che stai bene. Ho sentito che ti

raccomandavi ad Hèlena per farti tornare da tua mamma..non per te. Pensi

sempre agli altri e poi a te stessa quando te ne ricordi!"
Edward mi guarda, l'espressione furba in volto.

"Credi di sapere tutto, vero? Sei perspicace, te ne do atto. Ma per il resto

non sai nulla di me! Potrei non piacerti per nulla conoscendomi più a fondo!
Di certo potresti riportarmi a casa se non fossi così gradita, non ti pare?"

"Bella, Bella, Bella! Tu mi piaci tanto! Sei una bellissima ragazza che non sa

di essere bellissima e il tuo carattere è meraviglioso. Sei generosa ed

ironica, timida ed intelligente e sei buona e leale. Tutto questo mi ha

conquistato e mi ha fatto innamorare di te!"

Lo guardo a bocca aperta..ma guarda questa faccia di bronzo!

"Non mi fare la sviolinata Edward, non mi ammansisci coi complimenti

esagerati. Sono una ragazza comunissima dall'intelligenza molto nella media e

se sono buona e leale tu non lo puoi sapere dalle poche cose che sai di me!"

"Ma non hai detto a nessuno della mia forza! Sei per forza leale perchè mi hai

in un certo modo coperto e sei buona perchè non mi hai messo alla berlina.

Sono le tue azioni che parlano per te! Non ho bisogno di altro per capirti!
Noi siamo le nostre azioni!" conclude serafico.

Edward è sincero, me ne rendo conto sentendolo. E non ci posso credere che è

questo il motivo di tanta follia.

"Tu mi hai portato qui per questo motivo? Perchè non ho parlato con nessuno?

Ma è pazzesco tutto questo! Ci hai visto chissà che cosa nella mia discrezione

e mi hai portato qui per nulla!" gli dico arrabbiata.

Edward diniega, quasi sdegnato.

"Certo che no! Hai un grande cuore, questo l'ho dedotto dal tuo comportamento!
E quel cuore io lo voglio per me! Tu sai amare in modo assoluto ed io la

voglio per me quella capacità d'amare in modo incondizionato. Chiamami pazzo

ed egoista e pure mostro se vuoi..ma ho sempre sognato di essere amato così!"

Diniego colla testa perchè Edward è veramente sincero.

"Edward..tu mi fai pena..e lo dico senza cattiveria, credimi. Possibile che tu

sia così affamato d'amore? Possibile che tu non abbia mai trovato una ragazza

che ti amasse come tu desideri? Eppure sei un bel ragazzo..ricco e

garbato..quindi perchè io?"

"Perchè tu sei l'unica per me..l'unica e la sola. Sei andata oltre

l'apparenza..sei andata oltre la facciata. Non lo ha fatto mai nessuna, sai?
Solo tu! Solo tu!" conclude con emozione.
Scuoto la testa sconsolata.
"Ed..con te mi sembra di parlare con un muro! Tu vuoi leggere in me cose

immaginate! Chi ti dice che io sono andata oltre la facciata? Ti prego,

ragiona. Tu mi conosci appena! Come puoi dire che io sia andata oltre la

facciata? Non è vero..io..io ti detesto per quello che mi hai fatto! Non sarà

mai altrimenti!"

Edward si alza, scuotendo a sua volta la testa.

"Bella, Bella, sei una pessima bugiarda, credimi. Queste cose le so perchè

vere ed anche tu le capirai prima o poi come l'ho capito io! Piccola Bella ti

lascio ora ai tuoi pensieri, io vado ad aiutare Carlos ed Hèlena nella

faccende domestiche. A dopo!" e se ne va lasciandomi a bocca aperta.

"Essere arrogante! Tu non sai nulla di me! Nulla, hai capito?!" gli strillo

appresso e lo sento ridere piano sulle scale andando di sotto.



 


 





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Capitolo 8
*** Trigonometria ***


IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI
CAPITOLO 8
TRIGONOMETRIA

Care ragazze, eccomi di nuovo! Ringrazio tutti coloro che leggono e dedico il capitolo ad Animor7, una scrittrice molto brava.

BELLA POV.

Sono passate tre settimane dal mio arrivo su questa stramaledetta isola ma mi sembrano tre secoli per dirla tutta.
La vita qui è di una noia mortale, non c'è niente di costruttivo da fare per passare il tempo, eccezion fatta per lo studio.
Edward mi ha procurato tutti i libri che servono per il quarto anno di liceo e da quando li ho mi impegno duramente per non rimanere indietro sul programma.
E' dura studiare da sola, specie materie come Matematica o Trigonometria. Non mi sono mai state particolarmente simpatiche le materie scientifiche, ho sempre preferito quelle umanistiche e senza le spiegazioni di un professore esperto la comprensione è ancora più ostica ed i progressi lenti.

Progressi? Ma a chi voglio prendere in giro?
Progresso è un parolone veramente se applicato alla Trigonometria, praticamente per me è come leggere un libro in una lingua morta sconosciuta...!

Non ci capisco nulla con questa stramaledetta Trigonometria, a che serve poi la Trigonometria nella vita reale? A nulla! Non ti serve se studi Legge, Medicina o Giornalismo, serve solo per la Facoltà di Matematica...e chi vuole frequentare Matematica? Io no di sicuro!

Riprendo testardamente da capo a leggere la pagina per la centesima volta quando la vista mi si colora di rosso dalla rabbia, allora prendo lo stramaledetto libro e lo scaglio con forza contro la parete di fronte, imprecando!

Odio Trigonometria, odio la Matematica ed odio dover stare qui a studiarla da sola senza l'aiuto del professore...lui sicuramente saprebbe come fugare i miei dubbi e farmi capire al meglio quello stupidissimo problema che mi ha dato tanti guai!

Mi passo rabbiosamente la mano tra i capelli e poi mi alzo per raccattare il libro là dove l'ho scagliato.

Il libro è rimbalzato contro la parete bianca senza far danni, peccato, avrei voluto far un po' di danno a questa bella parete, anzi vorrei far danno a tutto qua dentro, la rabbia fa strani scherzi alle persone, accende gli istinti vandalici.

Vorrei far qualcosa per potermi sfogare, qualcosa di molto forte per poter dar la stura a questa rabbia che quasi mi soffoca...ma non so cosa!

Il libro lo sto riprendendo in mano ma una mano bianca mi precede e lo raccoglie a posto mio.
Edward me lo porge mesto.

"Ecco il libro Bella. Non è impolverato, prendilo e vai..."

Lo guardo di traverso e lo vedo nella luce riflessa del tardo pomeriggio.

Sembra mesto, spento.
Non sono la sola a star male su quest'isola.
Mi sembra strano ma questo pensiero non mi è di grande conforto.
Non mi è mai piaciuto veder soffrire le persone, anche se quelle persone mi hanno fatto qualche cosa che mi ha ferita, non sono mai stata un tipo vendicativo.

Edward sembra proprio sofferente, ben diverso dalla faccia di bronzo sicura di sè che mi ha trascinata qui con chissà quali idee di amore e felicità.

I suoi sogni di gloria stanno morendo? Spero di sì, forse se si accorge che tutta la felicità a cui aspira è tutto un folle sogno, forse se capisce che la felicità vagheggiata è  una illusione, forse...e dico forse rinsavirà e mi condurrà a casa mia.

"Bella...Bella, come vanno gli studi? Hai difficoltà con qualche materia? Ti posso aiutare in qualche modo? Ne sarei felice...cioè di essere di qualche aiuto, ecco io..."

E mi guarda triste, di una tristezza da spezzare il cuore. Perchè è così triste?

La sua voce poi fuoriesce come strozzata, come se da lungo tempo non avesse più avuto modo di fiatare, ebbene è così.
Io non gli parlo di mia iniziativa, anzi non gli parlo proprio se posso evitarlo.

Tendo ad escluderlo dalle mie attività quotidiane, non lo voglio attorno a me e lui in questo è stato rispettoso dei miei voleri, lasciandomi sempre in pace.
Mi ha rispettata lasciandomi sola ma deve essere stata dura per lui.
L' ho capito che tiene veramente a me e stare solo lo ha fatto soffrire profondamente.

Maledetto il mio cuore tenero! E maledetto Edward Cullen che sa fare tanto bene il cucciolo smarrito.
Quegli occhi sono intrisi di sofferenza vera, tangibile ed io non sono mai stata brava a respingere le richieste d'aiuto, anzi è tutto il contrario per dirla tutta. Non sopporto avere intorno a me una persona che
 sprizza tristezza in modo così palese, devo far qualcosa per alleviare quella sofferenza devastante e forse so come fare.

"Senti Edward, mi servirebbe un aiuto in Trigonometria. Io con quella materia non ci capisco nulla e mi fa arrabbiare come una biscia...oltre a tutto il resto!
Mi sembra che ti eri offerto di darmi delle lezioni se fosse servito..."

Il volto di Edward si illumina alla mia proposta.

"Vuoi dire che...vuoi dire che ti devo aiutare in Trigo? Ma certo Bella! Quello che vuoi!"

Una semplice domanda d'aiuto per i compiti lo ha illuminato come un albero di Natale.
Stranamente avergli fatto del bene mi fa stare un po' meglio.

"Beh, l'idea sarebbe quella, sempre che la tua offerta d'aiuto sia sempre valida!"

Edward annuisce vigorosamente e mi aiuta ad alzarmi quindi mi guida verso il tavolo dove si accomoda e dove per la successiva ora e mezza mi chiarisce tutti i dubbi che ho sulla materia.
Forse oggi ho siglato una fragile tregua con Edward Cullen.

Edward a fine lezione mi scruta intensamente e poi mi parla, quasi titubante.

"Bella scusa ma...non dovrei parlartene io che ti ho portato qui...ma ti ho vista prima scagliare il libro contro la parete...rabbia pura.
Non lasciarla crescere, sfogala, altrimenti ti avvelena il sangue, credimi io ci sono passato tanto tempo fa!
Sfogala contro di me, prendimi a male parole, picchiami se vuoi, ma non mi escludere e non ti isolare! Non ti tagliare via dal mondo volontariamente, ti fa male.
Sfogati su di me ma non mi escludere ti prego! Non mi mandare via, non escludermi dalla tua comprensione, usa quel cuore pietoso che hai per compatirmi! Non farti del male...ti prego!"

Mi prende delicatamente la mano e me la stringe appena.
Non avrei mai pensato di sentirglielo dire, non a lui sempre così sicuro di sè. Mi fa quasi pena.

"Ed, ti prego! Non fare questo...non a me. Io sono la vittima...non elemosinare un po' di comprensione. Ma hai ragione, non ti escluderò più da ora in poi, devo sfogarmi o altrimenti soffocherò in questa rabbia! Devo!"

Edward si illumina un po' di più come se gli avessi fatto chissà quale complimento e non un discorso duro.

"Grazie Bella, per me è importante! Non isolarti più va bene? Ti prego, non pensare che sarò invadente, rispetterò i tuoi spazi, non mi imporrò mai, stai serena, ma parlami, parlami, solo questo ti chiedo!"

Tolgo la mano dalla sua leggera stretta ed annuisco alzandomi e dirigendomi verso la cucina.

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EDWARD POV

Dal tentativo di fuga di Bella sono trascorsi parecchi giorni ormai ma i rapporti tra di noi non sono migliorati per nulla, anzi.
Bella si immerge nello studio dei libri che le ho procurato come promesso in Biblioteca e la lascia solo per scendere in cucina per i pasti.
Comunico con lei praticamente solo a monosillabi ai pasti, per il resto ha deciso di ignorarmi totalmente.

Da che l'ho conosciuta mi sono convinto che con lei non avrei più sofferto quella solitudine che mi ha corroso l'anima per un secolo.
Le mie speranze però sembrano destinate a rimanere tali ed a non tradursi mai in realtà perchè io sono più solo di prima.
Solo coi miei pensieri come una persona normale...è una bella sensazione dopo il caos che ho sentito in testa per un secolo intero.
Avevo pensato di riempire le mie giornate colle dolci risate cristalline della mia Piccolina...questo silenzio assoluto è assordante.
Bella è silenziosa come un topolino, sento solo il suo forte cuore, l'unico suono che conta per me oramai.

Bella non va mai a fare una passeggiata sulla spiaggia o nel bosco che circonda la villa.
Avevo sperato che il sole le dorasse un po' quella carnagione d'alabastro ma è più pallida di prima, anzi quasi pallida come me!
La mia piccola mi impensierisce, è sempre più pallida e smunta, mi sembra pure che non si nutra a sufficienza...ha sempre mangiato così poco? Come un uccellino...forse io sono paranoico.
Si sta deprimendo? La sua salute ne risentirà?
La mia presenza non la gradisce intorno e così la sorveglio discretamente dall'albero di fronte la sua stanza.
Non se ne accorge ma io la veglio giorno e notte, specialmente la notte quando il mio corpo freddo la rinfresca in queste calde notti tropicali.
Mi stendo accanto a lei nel grande letto e Bella mi si avvicina d'istinto nel tentativo inconscio di sentire meno caldo e finisce per accoccolarmisi sul petto.
Vivo per queste notti ora, quando la mia piccola dorme fiduciosa su me, accettandomi.
Quanto parla poi nel sonno! E parla spesso di me, discorsi pieni di rabbia ma non mi odia, anzi ha quasi compassione di me.
E' un gran conforto quel suo borbottare, mi fa sperare che prima o poi potrò instaurare con lei qualche tipo di rapporto.
Oggi mi preoccupa particolarmente perchè sono ore che si scervella su un testo di Trigonometria molto difficile.
Borbotta sconsolata perchè non lo capisce per niente.
La vedo a un tratto che si alza esasperata e lo lancia contro una parete, imprecando.
"Maledetto! Maledetto!" urla forte.
Tira pugni sul tavolo ma son sicuro che non è per il problema di Trigonometria che sta sfogando tutto questo nervoso, è per lo tress di tutta la situazione.
E' stata troppo calma tutto questo tempo, lo stress provato doveva sfogare prima o poi ed il momento di rottura è arrivato.
Entro da lei senza essere visto e le raccolgo il libro là dove è caduto.
Glielo restituisco e con l'occasione le offro il mio aiuto per qualsiasi cosa.
Com'è bella colla luce del pomeriggio che le incendia i capelli d'oro puro, un vero angelo, il mio angelo, la mia felicità vicina che non posso toccare...
Bella pondera seria la mia proposta e poi accetta il mio aiuto per Trigonometria.
Il suo accettarmi anche solo per fare i compiti mi riempe di una felicità senza pari e per la successiva ora e mezza le mostro con parole semplici tutti i concetti che le erano sembrati così difficili.
Alla fine ci alziamo dal tavolo ed io titubante le chiedo quello che mi preme tanto. Le chiedo di non escludermi, le chiedo col cuore in mano di sfogare tutta quella rabbia che ha dentro di se e che rischia di soffocarla.
Anche io ho provato una rabbia furiosa in passato, una rabbia mortifera che mi ha avvelenato l'anima e che mi ha fatto fare cose mostruose. Non voglio che Bella debba soffrire così anche lei, è troppo buona, troppo pura il mio angelo benedetto.
Voglio che sfoghi la rabbia e il dolore che prova su di me, io sono il solo colpevole di tutto. Le dico di prendermi a parolacce, a botte pure, tutto purchè lei si sfoghi.
Si sfoghi e non mi escluda dal suo mondo perchè l'isolamento uccide l'umanità. Tienimi con te Bella,ti prego. Io ti ho portato qui, io ti ho fatto del male...per salvarti. Bella tienimi con te, non mi perdonare se vuoi, ma non mandarmi via, ho bisogno di te.
Non sarò importuno, non mi imporrò mai, ma parlami ti prego, solo questo ti chiedo, di parlarti e di poter guardare i tuoi bellissimi occhi da vicino.
Sono un mostro, è vero, ma ho bisogno della tua compagnia, ho bisogno di te amore mio.
Perdonami con quel tuo cuore pietoso...non ti faccio compassione? Sono ridotto uno straccio senza poterti parlare, ti prego non mi escludere più!
Forse ho siglato con lei una fragile tregua...





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Capitolo 9
*** Avviso! ***


Care ragazze, il mio pc sembra completamente defunto per i virus che ha preso e soldi per comprarne uno nuovo proprio non me ne trovo ora col lavoro precario e tutto il resto. Peccato perchè la storia su carta è conclusa ed io ho sempre detestato chi non completa...comunque vi voglio augurare Buona Pasqua!

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