Vacanze al mare

di c_underwater
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale.  Credo xD
ahahah Tradotto: Cocol97, se trovi personaggi o nomi che potrebbero e dico POTREBBERO ricordarti persone reali non pensare cose strane, cioè che io sia innamorata di gente simile D:
xD Buona lettura :)



Partenza
 
Tante, tante risate risuonano nell’atrio dell’edificio bianco vicino alla palestra.
I ragazzi delle scuole medie si stanno scambiando gli ultimi saluti.
Fa caldo, tanto caldo. I ragazzi sono tutti in canottiera e pinocchetti, lo zaino sulle spalle per l’ultima volta prima dell’estate.
Sono in sei, tre ragazzi e tre ragazze, si stanno abbracciando tutti insieme.
<< Non posso credere che starò tre mesi senza di voi… >> la ragazza si fa sfuggire una lacrima.
<< Giuli, c’è la vacanza in Sardegna >> a parlare è un’altra ragazza.
Un sorriso illumina il volto di Giulia.
<< È vero. >>
<< Tanto ci sentiremo. Su Facebook o per messaggio… >> scrolla le spalle uno dei ragazzi.
<< Beh, ci vediamo… al porto… >>
<< Il primo luglio >> conclude Chiara, la ragazza che aveva consolato Giulia.
Cinque teste annuiscono.
Giulia, Chiara, Alessandro, Lorenzo, Edoardo e Ginevra si allontanano dalla scuola, vicini, per poi stringersi in un ultimo abbraccio e proseguire per la propria strada.
 
Era così che Chiara si ricordava di loro: sei ragazzini spensierati, pieni di curiosità e voglia di fare, senza problemi e liberi. Diversi singolarmente ma uniti più che mai.
Piegò l’ultima maglietta e chiuse la valigia.
Non era molto grossa, ma tutti i vestiti che ci aveva ficcato dentro ne aumentavano lo spessore.
<< Mamma… >> disse, tirando giù dal letto la valigia e trascinandola da camera sua fino in sala.
<< La valigia è pronta. A che ora si parte? >>
<< Papà viene alle quattro meno un quarto! >> urlò sua madre dalla doccia.
I genitori di Chiara erano divorziati da tre anni. Lei non ne aveva sofferto molto; credeva che i suoi genitori fossero molto meglio presi separatamente, anche se ogni volta che lo pensava si accorgeva che era una brutta cosa da dire.
Anche quel giorno faceva caldo. Un’estate afosissima era prevista per quell’anno.
Era anche per quello che i ragazzi avevano deciso di farsi una vacanzina nella ventilata Sardegna, in occasione del loro ultimo anno di scuola. Un’occasione per vedersi e stare insieme lontano dalle scocciature di casa.
Si lanciò sul divano, il suo corpo esile fasciato in una camicetta a quadri e pantaloncini di jeans rilassato.
Pensò tanto. Ai suoi amici, alla vacanza, alla fine degli anni più belli della sua vita.
Pensò fino a che sua madre non venne a scrollarla dal torpore e a sbraitarle di sbrigarsi.
Chiara voleva tanto bene a sua madre, ma quando una partenza era prevista diventava insopportabile.
Sì, le dispiaceva partire. Ma tre settimane da passare interamente con i propri migliori amici lontano da casa non capitano mica tutti i giorni.


Allooora... salve ^^
Spero che questo piccolo prologo vi abbia invogliato a leggere (:
Se non era chiaro il corsivo sono flashback.
Devo correre a studiare Manzoni e Leopardi D:
Grazie per chiunque sia entrato e abbia letto xD
Bacii! Chia<3

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Sardegna!
 
Lorenzo tremava tutto.
Erano sull’aereo che li avrebbe portati fino all’aeroporto di Olbia. Si erano divisi su due file di poltrone, Chiara, Lorenzo e Ginevra da una parte, Edoardo, Giulia e Alessandro dall’altra.
Chiara scoppiò a ridere.
<< Dai… ma davvero è il tuo primo viaggio in aereo? >>
Lorenzo annuì deglutendo.
<< Tranquillo, non succede nulla. Vedrai che quando saremo in aria non te ne accorgerai nemmeno >> intervenne Ginevra.
In effetti fu così: a metà viaggio Lorenzo si stiracchiò, tranquillo, e si mise a leggere un libro.
Ginevra e Chiara si scambiarono uno sguardo divertito, poi presero a chiacchierare.
<< Non vedo l’ora di essere lì >> sospirò ad un certo punto Ginevra.
Chiara sapeva bene che Ginevra non aveva buoni rapporti con la sua famiglia, e magari una bella vacanza lontano da loro l’avrebbe un po’ distratta.
In quel momento la vocetta gracchiante dell’hostess si fece sentire dall’altoparlante, dicendo di allacciarsi bene le cinture per il previsto atterraggio.
Lorenzo alzò gli occhi dal libro.
Toccarono terra in pochi minuti. Non vedeva l’ora di scendere e arrivare alla casa che avevano affittato, per respirare il profumo buono del mare e godersi il sole.
Uscirono nell’aria fresca dell’aeroporto con tutti i bagagli in mano.
Chiara inspirò, felice come una pasqua.
<< Sardegna… >>
 
<< Vi ho già detto tutto, no? Ok, queste sono le chiavi >> il signore alto e allampanato, proprietario della casa, che li aveva accompagnati dall’aeroporto fino a lì consegnò loro un mazzo di chiavi ciascuno, come prevedendo che qualcuno l’avrebbe puntualmente perse.
<< Questa per il cancello, questa per il portone di legno, questa per la vetrata… se volete c’è anche questa, per quel cancello laggiù. >>
I sei ragazzi annuirono. Non desideravano altro che posare le valigie e godersi la vacanza, ma quel vecchietto noioso non la smetteva di ripetere dove si trovava la caldaia.
<< Va bene, abbiamo capito >> fece spazientito Alessandro. << Se abbiamo bisogno la chiameremo! Grazie di tutto! >>
Il vecchietto, leggermente offeso, si allontanò arrancando verso il cancello.
<< Buon soggiorno! >>
Tutti loro sbuffarono.
Giulia prese il suo mazzo di chiavi e aprì la vetrata.
Si trovarono in un luogo molto accogliente, con i colori del mare. Cucina, soggiorno e sala da pranzo tutto assieme.
Quattro porte azzurre si affacciavano sulla stanza, una delle quali portava la scritta Bagno.
Era piccolina, ma ospitale.
<< Che bello! >> esclamò Edoardo.
Fece per buttarsi sul divano, ma Giulia lo fermò.
<< Sarà pieno di polvere, qui… che ne dite di organizzarci e mettere un po’ d’ordine? >>
Accettarono tutti quanti.
Pulirono tutto, fecero i letti e resero la casa come abitata fino al giorno prima.
Approfittarono del fatto che ci fosse luce fino a quell’ora e mangiarono nella veranda davanti a casa.
L’edificio si affacciava su una veranda spaziosa, munita di tavolo e sedie, e un bellissimo giardino curato. Un'altra struttura che ospitava il barbeque sorgeva poco più in là e in uno stanzino trovarono sdraio e ombrelloni. Un panorama mozzafiato si stendeva sotto i loro occhi.
<< Sai le partite di calcio che ci facciamo qui nel prato? >> avevano fatto i ragazzi, entusiasti.
<< Aspettate e sperate >> avevano concluso le ragazze.
Mentre i ragazzi apparecchiavano, Giulia, Chiara e Ginevra si davano da fare in cucina.
<< Ahh! >>
Ginevra aveva fatto cadere gli affettati che avevano comprato con il vecchio proprietario.
Chiara e Giulia scoppiarono a ridere.
<< Ma dai… vabbè, almeno è pulito >> Ginevra si chinò per raccogliere il prosciutto.
Giulia e Chiara si scambiarono uno sguardo come per dire: io quello non lo mangio.
<< La pasta è prontaaa! >>
Giulia uscì di casa e portò la cena in tavola.
Tutti i ragazzi si sedettero in tavola, finalmente in vacanza, con il pensiero della scuola e della famiglia alle spalle.
Chiacchierarono piacevolmente per tutta la serata, finchè i morsi di zanzara erano diventati davvero tanti.
Rientrarono in casa e si chiusero ben bene.
<< Non è che entra qualcuno, qui… vero? >> fece un po’ intimorita Ginevra.
<< Ma va… siamo isolati! >> fece Edoardo. Poi entrò in bagno.
Ginevra scrollò le spalle.
<< Non c’è neanche la televisione! >> mugugnò Lorenzo.
Alzarono gli occhi al cielo e ripresero a sparecchiare.
<< Quello lì ha trovato il metodo per non sparecchiare >> borbottò Alessandro alludendo a Edoardo.
<< Sì… vedrai come si sgobba da domani! >>



Saaaaaalve!
Ecco! Dopo pochissimo ho aggiornato! Cavolo, solo una recensione! Mi deludeteee :(
Beh, spero che vi piaccia la storiella. Se ci siete o no xD
Bacii Chia

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