Lying is the most fun a boy can have without taking his clothes off!° di two_dollar_bill (/viewuser.php?uid=17928)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Now your Nightmare comes to life_ ***
Capitolo 2: *** It's time to stand up_ ***
Capitolo 3: *** He's going mad... ***
Capitolo 4: *** Please, don't make these dreams come true_ ***
Capitolo 5: *** The beast and the harlot ***
Capitolo 6: *** 'Cause I feel so mad, feel so angry, used and confused! ***
Capitolo 7: *** Lies inside your head your best friend ***
Capitolo 8: *** We're all to blame?! ***
Capitolo 9: *** Cake of discord - Do you like it? ***
Capitolo 10: *** I know what you did there. pt 1 ***
Capitolo 1 *** Now your Nightmare comes to life_ ***
The beast and the harlot ( provvisorio )
Era una fresca e
tranquilla mattina ad Huntington Beach, l'orologio non aveva ancora scoccato le
7 quando un cellulare cominciò a suonare interrompendo la quiete della casa e
degli inquilini che ancora dormivano placidamente.
"Some live repressing their instinctive
feelings Protest the way we're
built don't point the blame on me..."
-Mmmh...- Zacky mugugnò nel dormiveglia, disturbato dal
rumore incessante della sua clamorosa suoneria -...scream scream
scream...- ripetè rigirandosi nel letto e canticchiando
involontariamente, poi sorrise placido nel sentire quella voce così familiare,
finchè non venne colpito da una poderosa manata in faccia - Cosa canti idiota!
Se non spegni quel telefono ti faccio gridare io!- ruggì la persona che dormiva
al suo fianco. - S-i fammi gridare - riuscì a rispondere ancora addormentato -
Fammi gridare Matdhs - bofonchiò - Matdhs?!!- un'altra manata
lo raggiunse; questa volta più violenta. - SPEGNI QUEL TELEFONO. - Zacky
sussultò, ancora inebetito si mise a sedere nel letto guardandosi intorno -
telefono telefono - afferrò il cellulare che ancora urlava quasi
allo spasimo e rispose - telefono si, telefono.-
-Zachary? Zachary, tesoro sei tu? Perchè non rispondevi, stai
bene?!- A quella voce Zacky strabuzzò gli occhi, il cuore perse un battito,
la gola si seccò e smise perfino di respirare. -Zachary?!!!- -M-m-mamma?- sillabò
lento.
Thud. Un tonfo sordo costrinse Zacky a voltarsi
terrorizzato. Accanto a lui non c'era più nessuno, vedeva solo un piede agitarsi
convulsamente in aria. -Si, tesoro sono proprio io! Non dirmi che stavi
dormendo, non puoi trascorrere tutta la vita a letto.- -Io... Sono le 7 di
mattina.- -Non trovare scuse?!- -E' domenica...- -Zachary. Oh tesoro,
perdonami, dimentico sempre di considerare il fusorario...- -...- -...Però
mi farò perdonare con questa bella notizia che ho da darti!- -No-notizia?-
ripetè preoccupato sudando freddo. Anche i piedi oltre il letto, che ancora si
dimenavano per l'aria, si paralizzarono di colpo. -Si! Domani sono li da te.
E' una decisione dell'ultimo minuto, ho appena fatto il biglietto! Anche se non
t'ho avvisato prima, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere rivedere la tua
mamma. -Do-mani...DOMANI?!-
Un altro tonfo fece sussultare Zee. I piedi erano
scomparsi. -Mamma... Aspetta, fammi capire bene. Tu. Domani. Qui.?- -Si,
Zachary. Sembri stupido, non è difficile da capire, beh immagino sia il
sonno, voglio sperare che tutta quella musica non ti abbia rincitrullito. Non
vedo l'ora di riabbracciarti e rivedere tutti i tuoi amici. Ah proposito, vivi
ancora con Matthew, vero!? Chissà come sta sua madre, è un po che non la vedo; ma
adesso basta rimandiamo le chiacchiere a domani, tanto sono solo poche ore che
ci dividono. - squittì allegramente la signora Baker. -...Mamma ma tu non
dovresti essere in Italia?- -Si tesoro, dove vorresti che fossi, in Ohio?!-
rise lei. -No ma...- -Domani, domani! Mio figlio è una rockstar ma questa
è pur sempre una telefonata internazionale... Ciao Zachary,tesoro... non vedo l'ora di incontrare te e la tua dolce
metà...-
E la telefonata si chiuse con
un bip. -Di
incontrare chi? Che cosa?! MAMMA!? Oh cristo.-
Zacky restò qualche secondo immobile a guardare lo
schermo nero del cellulare. -Oh cristo.- bisbigliò -Oh CRISTO SANTO!-
esclamò di colpo affacciandosi dall'altro lato del letto per vedere
un Matthew a terra pietrificato e con gli occhi sbarrati. Era pallido e
quasi non respirara - Matt. Ehi, Matt... torna qua, cosa diavolo stai facendo li
a terra. Come diavolo ci sei finito li a terra? Lui restò immobile, solo i
suoi occhi si mossero a guardare il ragazzo che gli parlava, arrampicato come un
bimbo sul bordo del letto - Shads?- provò ancora lui preoccupato. -Mamma hai
detto?- mormorò con un filo di voce Shadows -Oh
cristo!- disse Zacky spalmandosi una mano in faccia, per un attimo si
era dimenticato del pericolo che incombeva su di loro. Quelle parole furono una conferma sufficente,
Shads roteò gli occhi e svenne.
*Yo Sevenfoldizzati! Questo è un piccolo prologo della
storia che ho in mente, non so ancora bene come si svilupperà, quanti capitoli
saranno e la loro lunghezza: pensavo che più capitoli brevi magari sarebbero
meglio e più piacevoli da leggere, vedremo; voi che ne dite? Intanto non si
nota proprio che mi piacciono Shadows/Zacky insieme, e Scream,eh?
E' anche la mia suoneria così mi sono concessa questa libertà, chissà che
suonerie hanno in realtà, sono una persona curiosa, anche su queste cose
strane e vagamente inutili?! ( no, no in realtà non sto pensando che tipo
di mutande indossa Zacky, no no non ci sto proprio pensando xD ).
Scusate sono una persona disturbataaaaa! xD Intanto metto all'asta un
simpatico esemplare di Sevenfold : il cosidetto Synyster Gates! Sono aperte le
offerte! Nelle mie storie praticamente non compare mai, non me ne faccio
niente...tantovale fare un regalo a qualcuno! ahahahahahaha Scusate scusate, torno seria. Il titolo
è ispirato ad una canzone dei Panic! at the disco, anche se con gli
A7X non c'entrano niente, mi
sembrava adatto! Beh credo di aver detto tutto... E adesso aspettiamo di
vedere cosa capitera a questi due poveri fanciulli all'arrivo di mamma Baker!!!
:) Ah dimenticavo "Mathds" per chi non
l'avesse capito è un incrocio tra Matt & Shads, si sono riuscita a dire una
cosa del genere appena sveglia e ancora assonnata! .-.
See ya! A.
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** It's time to stand up_ ***
Lying is the most fun
-Shads, ehi! Shads, alzati dal pavimento
adesso...! Shads, per l'amor di Dio, alzati! Non sei un peso piuma non riesco
a sollevarti se non mi aiuti... MATT! Lascia subito il piede del letto e
smettila di fare il bambino.-
Era più di un ora che Zacky tenteva disperatamente
di convincere il suo cantante ad alzarsi da terra; era stata già un'ardua
impresa risvegliarlo dopo che era platealmente svenuto li davanti a lui;
poi, come se non bastasse, era rimasto immobile in quella posizione
con lo sguardo rivolto al soffitto ed un'espressione assente sul volto,
ignorando le suppliche del chitarrista che cercava invano di tirarlo su. L'unico
segno di vita che dava erano strani suoni onomatopeici, che emetteva
di quando in quando, o ripeteva debolmente - No. No. No. - scuotendo
lievemente il capo.
-Ora se non ti alzi, al mio tre, giuro che
te le suono, Matt!- Zacky gli agitò furente un dito contro, cominciando un
rapido countdown che finì con la stessa velocità con cui era iniziato appena
Shadows si voltò a guardarlo - Ok ok - squittì Vee con un filo di voce portando
le mani avanti - dire che te le suono forse è vagamente esagerato...-
-Mpfh!- -Però adesso gentilmente mi fai il favore di alzarti da li?
Sembri una femminuccia, cosa vuoi fare nasconderti sotto il letto?!- -No. Lei
mi troverebbe comunque...-
Zacky corrugò
la fronte perplesso - E' mai possibile che tu faccia tutte queste storie
per una cosa del genere? - -Ed è mai possibile che tu non ne capisca il
motivo?- -Anche io sono preoccupato, ma non sto sdraiato a terra
come"Izzie a lutto!"- -Ti ricordo che hai pianto come una
donnicciola durante quella scena...- -E adesso la donnicciola sembri proprio
tu, io sono soltanto sentimentale ! - -Sentimentale dici, eh?-
-Proprio così Charles Sanders, hai capito bene!- Il viso di Zee si aprì in un sorriso vittorioso, Matt invece
sussultò - Com è... com è che mi hai chiamato?!- -Vuoi che te lo ripeta? Io
credo che tu abbia proprio capito bene...- -No. Zitto! Taci. Scompari dalla
mia vista...- -Charles, Charles, Charles... - cominciò Zacky con voce dolce
e ironicamente compresiva -...credo che sia il caso che ti abitui a queste due
paroline, dopo tutto, l'hai detto anche tu... anche sotto il letto lei ti
troverebbe. Quindi, adesso, sono due le cose che ti restano da fare: PORTA IL
CULO FUORI DI QUI E AIUTAMI!-
Matt mise il broncio - Non chiamarmi mai più così -
si lagnò e alzatosi da terra uscì dalla porta diretto in cucina, per la
tazza di caffè e i biscotti che Zacky gli aveva promesso - But
I want my cookies. Now! - -Si, si lo so... andiamo
adesso!- E gongolante Zacky lo spintonò verso le
scale.
-Questo posto è un totale disastro, come facciamo a
vivere qui?- borbottò Zacky dando un'occhiata alle pessime condizioni igieniche
della cucina. -E' casha noshta...- biascicò Matt con la faccia immersa nel
barattolo dei biscotti. - ...Ci piashe coshi.- -Già. Sarà una lunga e intensa
giornata per riuscire a ridare un'aspetto decente a questo posto, o anche solo
per ritrovare il pavimento sotto tutte queste cose!- -Ehi Zee - lo richiamò
Shads - Adesho sheriamette...- -Oh si, perchè in effetti ispiri grande
serietà in questo momento!- -Cosha vollesti dihe?!- -Smettila di parlare
con la bocca pienaaaa!- Matt ingollò velocemente un grosso pezzo di
biscotto rischiando quasi di strozzarsi e guardandolo serio disse - Bastava
dirlo. - -Oddio...- sospirò il povero chitarrista - ... allora vuoi
dirmi cosa stavi farfugliando prima?- -Ah si, cioè... Forse è meglio che
me ne vada un paio di giorni!- -Cosa?! E dove
diavolo vorresti andare?!!- -Non lo so, magari farmi ospitare dagli altri...
Non credo sia il cas...- -Non dire stronzate!
Mi stai veramente facendo perdere la pazienza oggi: prima la storia del
pavimento e ora questo. Basta!- -Come credi che possa stare qui,
idiota?- -Come hai sempre fatto!- -Certo, e quando arriverà tua madre la
abbraccerò, la bacierò e le dirò: Sa signora, è stata come una madre per me,
però adesso mi scopo suo figlio!- Zacky restò a fissarlo in
silenzio, non aveva tutti i torti in effetti. - Ce la faremo. - disse, mentre un
mare di pensieri si affollavano nella sua mente, ed uno in particolare svettava
sugli altri - Tranquillo, risolverò tutto...- sorrise e gli diede un
buffetto sulla faccia. - Quando finisci la colazione, ti prego, metti un pò
in ordine... - - Dove stai andando? - chiese Shads preoccupato vedendolo
prendere la giacca. - Si, io... io devo sbrigare delle cose e fare
anche un pò di spesa - annuì cercando di sembrare tranquillo e
normale - c'è l'eco in quel frigorifero!- -Si, credo tu abbia ragione. Beh
la cosa positiva è che tua madre cucina da Dio!- esclamò Shads con un
sorriso a trentadue denti. -Vedi, pensa positivo!- -Detto da te è
quasi una battuta di spirito!- constatò il cantante. -...Torno presto!- lo interruppe Zee - Di sicuro qui non puoi
fare tutto da solo. Non distruggere la casa mentre non ci sono e non espatriare
in Messico. Sarebbe una gran bella seccatura! A dopo. - -Tranquillo. Mi
troverai qua al tuo ritorno, beh non qui davanti ai biscotti, si insomma... a
dopo!- Zacky gli fece un ultimo fugace sorriso e un cenno con la testa prima
di chiudersi la porta alle spalle. Il colpo rimbombò nella stanza come uno
schiaffo e Matt sospirò - Si, sono proprio un idiota. -
Mezz'ora
dopo Zacky era arrivato a destinazione. Si guardò intorno, era tutto
perfettamente come ricordava, tutto come l'aveva lasciato. Si coprì
gli occhi con una mano per vedere meglio, infastidito dai bollenti raggi del
sole che si stagliava allegro nel cielo - Almeno gli occhiali
avrei potuto prenderli...- ringhiò rimproverando se stesso. Niente riusciva
ad infastidirlo come quel sole insolente e terribilmente
prepotente, forse solo
essere in quel posto lo irritava di più. A passo incerto si
diresse lentamente alla porta, prese un profondo respiro e bussò aspettando una
risposta che sperava non arrivasse mai ma che invece fu più repentina di quanto
si aspettasse. La porta si apri piano - Ciao, devo parlarti -
disse risoluto ed entrò.
*Nda Saaaalve, come procede la
vostra domenica?! No. Aspettate è sabato .-. Perdo la cognizione del tempo a
volte e questi libri odiosi, che mi stanno fissando da ore, non
aiutano! Tornando a noi, ecco il II capitolo, ho cercato di aggiornare il
prima possibile, sperando di non avere toppato alla grande! Beh dopo
aver fatto strafogare Shads di cookies, è venuta fame anche a me. Credo
che io e Zacky andremo ad affogare i nostri dispiaceri nel gelato! xD Ah
per quanto riguarda Syn, dato che ci sono due pretendenti, anche se una è stata
la prima a rivendicare il suo possesso, io vi suggerirei "Perchè non
tagliarlo a metà?!" Così siete entrambe contenteeee! Si, fa molto Salomone
tutto questo! Sorvoliamo, ne riparleremo in seguito! xD "Izzie a
lutto" è un riferimento ad una dei protagonisti di Grey's Anatomy che, alla
morte del fidanzato malato, rimase sdraiata sul pavimento del bagno per ore
e ore, lo dico per chi magari non l'avesse visto e non avesse capito quel
passaggio.
Volevo ringraziare le persone che hanno letto... ma
un grazie in particolare va a :
Amor vincit omnia: Mi fa
piacere averti strappato un sorriso, come mai non ti piacciono le
slash? Io alcune le trovo troppo simpatiche anche se invadiamo allegramente la
privacy delle vite sentimentali dei malcapitati del momento. Ogni tanto mi
domando se leggessero cosa penserebbero! Meglio non saperlo!
xD Friem: Zacky e Matt, io li trovo perfetti! Di
solito il pairing che va per la maggiore è il Synacky che a me non fa impazzire
anche perchè Syn è sempre il figo di turno, bello e maledetto e Zacky è
sempre lo sfigato innamorato, succube dell'altro. Non posso farci niente sono
del partito Vengeance sempre e comunque! E mi auguro di riuscire a far
apprezzare Zee&Shads anche a te! Si il nuovo personaggio è la madre, ho
pensato fosse giusto segnarlo! Secondo me è una donna mooolto simpatica, chi lo
sa! =) Fluorescent: Grazie! I panic sono una bella fonte di
ispirazione, sono proprio un altro mondo. Ho un debole per le canzoni con i
titoli lunghi e magari totalmente assurdi. Ti consiglio "There's a good reason
these tables are numbered, Honey. You just haven't thought of it yet" e ti
confesso che per un breve momento questa storia avrebbe potuto chiamarsi
cosi ma questo è molto più adatto. Public Enemy: Sono
onorata che tu voglia seguirla, mi fa molto piacere, anche perchè devo ammettere
che il tuo commento mi auguravo di riceverlo ( anzi approfitto per ringraziarti
anche per le altre recensioni T.T ). Hai capito un pò perchè Shads è cosi
preoccupato?! Cercherò di evitare capitoli troppo corti, purtroppo l'università
sta attentando alla mia vita e salute mentale ( sulla seconda possiamo anche
sorvolare dato che è quasi nulla ) quindi farò del mio meglio!
=) RunAway Train: Grazie dei complimenti, spero anche questo
ti sia piaciuto. Povero Matt sarà dura per lui! E per quanto
riguarda la madre... ehehehehe No spoiler! xD
Kumico Chan:
Allora tu che ne dici della mia proposta di dividere Syn in due!!?
=D No non è molto tranquilla la mammina, però sono totalmente daccordo con
te, Matthew con quel sorriso potrebbe sciogliere un ghiacciaio!
Alla prossima! A.
l
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** He's going mad... ***
Lying is the most fun
-Ehi, sono tornato!- Zacky avanzava incerto oltre
la soglia di casa, le troppe buste della spesa gli limitavano la visuale,
tant'è che ondeggiava a destra e a sinistra nella vana speranza di trovare
uno spiraglio, in quella muraglia di cibo, che gli permettese di vedere dove
metteva i piedi - Rischio di rompermi l'osso del collo, Matt! Vieni ad aiutarmi!-
Dopo essere inciampato in un infradito che inspiegabilmente si trovava abbandonata
in salotto sotto un tappeto, aver sbattuto un ginocchio
nell'odioso mobiletto che come diceva sempre, accompagnato
da colorite imprecazioni - non dovrebbe trovarsi in quell'angolo - e
aver distrutto, per sbaglio, uno dei mostruosi soprammobili preferiti di Shads -beh
poco male - decise di abbandonare lì il suo carico di
vettovaglie e andare in avanscoperta per capire che fine avesse fatto il
suo cantante dato che non si era neanche degnato di rispondere ai suoi numerosi
richiami.
-Matt. Dove diavolo sei finito? Non sarai espatriato
sul serio!- Zacky si guardò intorno nervoso, era preoccupato, si
sentiva sull'orlo di una crisi di nervi, era irrequieto e di pessimo umore,
cosa non troppo strana ma quel giorno, quel giorno era uno dei più brutti
di cui aveva memoria. Era iniziato male e stava continuando anche peggio
- Chissà cosa riuscirò a combinare fino a stasera...-
si rimproverò il chitarrista tra sè e sè. La casa era stranamente silenziosa, girovagò qua e là, finchè un
rumore strano non lo convinse a dirigersi in cucina. Rimase un attimo
impietrito sulla soglia, poi gridò così forte che Synyster giurò di averlo
sentito da casa sua - O CRISTO! Matt cosa fai con la testa nel forno, cacciala
subito!?- si fiondò così rapidamente verso Shads che finì per impattare
dritto contro di lui, dal canto suo Matt lo
guardava pacatamente sorridento con un'espressione allegra e oltremodo
buffa stampata in volto -Coshai da ghidale? Ci shento ancola!- Zacky si fermò a guardarlo, alzando
perplesso un sopracciglio -Cosa diavol... Stai mangiando?! Ancora! - -Shi!
Hai fame? - chiese l'altro brandendo una coscia di pollo a mò di spada Jedi.
Zacky ci impiegò qualche minuto per riprendersi e capire quello che stava
realmente succedendo e quello che nella sua mente malata aveva immaginato. -
Io... - cominciò incerto - ...Ho bisogno di un bicchiere d'acqua.- concluse
incapace di dire altro e sentendosi un perfetto idiota. Quella giornata
l'avrebbe ucciso, lentamente e dolorosamente; se anche fosse sopravvisuto la sua
salute mentale ne sarebbe uscita totalmente compromessa! -Ecco qui!-
bofonchiò Matthew porgendogli una tazza colma. Zee la bevve tutta d'un fiato poi
lo guardò serio e disse - Non avevi detto che non ti avrei trovato, dove ti
avevo lasciato, a strafogarti?- -Ho detthio che non mi avleshi tlovasho
davanti ai bischotti... questo è pogllio!!- sorrise masticando goffamente e
Zacky pensò che quel sorriso era sempre e comunque il più bello che avesse mai
visto in vita sua, anche se era sporco di sugo e olio ovunque, rimaneva l'essere
più affascinante sulla faccia della terra ai suoi occhi. -Quando sono nervoso
mangio tanto.- aggiunse poi Shads che finalmente era riuscito ad ingoiare il
quantitativo industriale di pollo che aveva in bocca. -Allora da quando ti
conosco sei sempre nervoso!- -Ah ah, non è divertente! E poi...- Matt gli si
avvicinò lentamente, con quel sorrisetto malvagio che solo lui sapeva fare
-... tu. Tu mi rendi nervoso...- -Ah cosa vorresti dire che sono fastidioso?- commentò acido, incrociando
le braccia al petto. -No, idiota. Voglio dire che... - lo baciò
leggermente sulle labbra dischiuse - ...che tu - un altro bacio - ...mi
fai - ancora un altro - battere - ed un altro ancora - il
cuore.- Zee stava per cedere a tutte quelle attenzioni
che amava tanto, ma Matthew non era l'unico nervoso quel giorno così bruscamente
si scostò ,alzandosi - E tu adesso mi fai perdere tempo. Aiutami con le
buste della spesa, sono tutte in salotto. Se mi avessi risposto invece di
trovare soggiorno nel forno a quest'ora avremmo già sistemato tutto!- Shads rimase interdetto, non disse una parola mentre lo guardava andare via dopo
un'inutile ed ingiustificabile sfuriata, tipico di Zacky del resto. Sospirò rassegnato
cercando di essere comprensivo e si apprestò a ripulire la cucina e mettere
in dispensa la spesa; rispondere a tono non sarebbe servito a niente, sopratutto
con lui, si sarebbe offeso e i giorni che gli si prospettavano
davanti sarebbero stati un totale e disastroso inferno; non erano ancora
iniziati e loro erano già in crisi o meglio in guerra fredda. Così quasi
come se avessero stipulato un tacito accordo, Matt rimase al piano terra,
cercando come meglio poteva di dare una seria sistemata ed essere d'aiuto; fare
la donna di casa non era certo il suo forte, anche se con Zee lasciava
trapelare il suo lato più dolce e mansueto, quei lavori proprio non
facevano per lui! L'altro invece si occupò del resto della casa; non
si incontrarono e non ebbero modo di parlarsi per tutto il giorno, separati da
una barriera invisibile che li teneva a distanza.
Matt guardava il soffitto di tanto in tanto, immaginando
cosa Zacky stesse facendo.
Conosceva perfettamente la sua foga
maniacale per certe cose e indubbiamente la "buona impressione" che
avrebbe dovuto fare su sua madre era una di quelle. Lo vedeva correre
dal bagno alla sua stanza, tornare indietro, sbattere il piede in uno spigolo e
imprecare. Avrebbe lavato il pavimento di una stanza, una qualunque,
e avrebbe pensato di fumarsi una sigaretta mentre aspettava
si asciugasse ma in quel preciso istante avrebbe realizzato che
l'unico pacchetto che aveva in casa era proprio in quella stanza inagibile, nel
punto più lontano, anche li altre divertenti
imprecazioni avrebbero "rallegrato" la casa silenziosa.
Poi, per il poco equilibrio che aveva, avrebbe rovesciato inavvertitamente l'acqua del
secchio trovandosi in mezzo ad una pozza insaponata con i piedi completamente
bagnati ed avrebbe sonoramente imprecato, di nuovo. E come si aspettava Matt lo sentì spesso dilungarsi in una sfilza di
parolacce, alcune - veramente originali - si congratulò il cantante, e tra sè e
sè sorrideva ogni volta.
Matt
sorrideva, sì, perchè era questo l'effetto che Zacky aveva su di lui, fin
dalla prima volta che l'aveva incontrato, quel ragazzino strano, buffo e
profondamente musone l'aveva fatto sorridere e prima di quel momento
Shadows non aveva memoria di momenti felici, sorrisi o risate. Prima di
Zacky non c'era niente. Prima di formare gli Avenged Sevenfold,
di avere successo, amici fedeli e fidati, prima di costruirsi una vita
come mai avrebbe immaginato di poterla ottenere ma come tanto l'aveva
desiderata.
Prima di tutto
questo c'erano solo tenebre nella sua memoria...
Zacky correva per le
stanze come un forsennato, sarebbe impazzito a momenti, più si guardava
intorno più trovava nuove cose che avevano bisogno di essere sistemate, nascoste
o eventualmente distrutte prima dell'avvento ! Allo
stesso tempo tra un'imprecazione e l'altra si sentiva un gigantesco idiota
per tutto quello che aveva combinato
- Ho trattato Shads malissimo, sono un essere spregevole... - la
stanchezza si faceva sentire dopo tutto quel lavoro e lui continuava imperterrito a commentare ad alta
voce ogni pensiero che gli passava per
la testa - Ho fatto un casino! Sono uno stronzo,
un inutile fottutissimo pezzo di merda!... Tra l'altro è certo che se non mi do una mossa, mi coglierà la
glaciazione prima che finisca di sistemare! - poi per caso diede
un occhiata ad uno specchio li vicino - Dio! Sembro un maniaco... guarda
che occhiaie! Proprio marcate, su noi poveri pallidi
si nota di più...- borbottò, ci pensò su qualche secondo e guardando dritto negli occhi
della sua immagine riflessa gridò -STO PARLANDO DA SOLO!- Scosse febbrilmente la testa - sono pazzo... sono
pazzo! - - Respira e ripeti con me : I'm not insane. I'm
not insane. - Zacky si girò di colpo incrociando quegli occhi
disarmanti, un fremito lo percorse e subito si voltò
a fissare un punto indeterminato del pavimento per non
sostenere quello sguardo, si scusò, mentre si torturava le mani arse dai
detersivi. - ...io non volevo, mi dispiace tanto.- -Non preoccuparti -
disse Shads avvicinandosi e abbracciandolo - Ehi, guardami - gli alzò lentamente
il capo e gli sorrise, un sorriso dolce e comprensivo, ma Zacky non poteva
sopportare quella vicinanza, non in quel momento, non dopo tutto quello che
aveva e avrebbe combinato. Si divincolò piano cercando di sembrare il più
normale possibile - Una pausa?- propose Matthew -Si.- sospirò l'altro
passandosi una mano sulla fronte madida di sudore - Ho proprio bisogno
di una sigaretta...- Zacky si frugò le tasche in cerca del pacchetto,
si guardò intorno scrutando la mobilia, mentre Matt già rideva sotto i baffi,
se non gli fosse andato incontro, testardo com'era Vee, quella brutta
situazione sarebbe durata in eterno. Lo vide sporgersi nella sua
camera, strizzare gli occhi e ridurli a due fessure, poi alzo una mano e
cominciò con le dita un breve conto alla rovescia - He's going mad in
5...4...3...2...1...-
-LE MIE SIGARETTE! FANCULO! SONO LI INFONDO ED E' TUTTO
BAGNATO! CRISTO, NON ME NE VA BENE UNA OGGI!- In pochi secondi Zacky
divenne paonazzo, Matt credeva che da un momento all'altro avrebbe visto il fumo
uscirgli dalle orecchie, così ridendo si avvicinò a lui e porgendogli un
pacchetto nuovo disse - Ecco le sigarette, le tue preferite. Lo sapevo che
sarebbe successo...-
Nda. Ciao a tutti! Non sono
scomparsa e nemmeno morta, anche se l'università credo stia proprio tentando di
uccidermi, quindi mi sono presa una piccola ( seh xD ) pausa pomeridiana per
poter finalmente aggiornare. Un terzo capitolo così così, non succede niente di
particolare e ho preferito così perchè dato il mio umore la cosa poteva
diventare catastrofica, Zacky è lunatico e permaloso come me, non so se lo sia
veramente, ma credo che in questa storia è così che appare. Ah parla anche da
solo, anche questo è notoriamente autobiografico! Peccato che io non ho un Santo
Shads che mi sopporta e mi consola, veramente coccoloso questo Matt, noh? *.*
Ok, stop. Basta sproloqui sul capitolo di transizione e ho una bella notizia per
i fan di Syn, mi rimangio quello che ho detto apparirà anche lui in questa
storia, in realtà era pressochè ovvio ma le cose si stanno evolvendo in un modo
diverso dal previsto nella mia mente malata! Inoltre è già pronto un altro
missing moment, non so quando lo posterò se stasera o domani, è stata
un'ispirazione da notte fonda e ha bisogno di essere leggermente sistemato!
Questo commento sta diventando più lungo della storia perciò passo ai
ringraziamenti : a chi legge, chi segue e sopratutto chi recensisce. Mi piace
ringraziare ognuno di voi nei capitoli ma ora c'è questa nuova opzione "ad
personam" diciamo, che invia un'e-mail, lo preferite? Beh fatemi sapere!
^.^
Friem: Diciamo che Zacky è il cattivone
della situazione ma Matt, insomma è M.Shadows gli attributi ce l'ha e non
mancherà di dimostrarlo, è dolce anzi l'aggettivo più indicato per questa storia
è : molto comprensivo, pure troppo! Vallo a trovare un ragazzo così... in tutti
i sensi! *-* RunAwayTrain: Recensioni poco serie? Le adoro!
Quindi fai pure! Che ne dici di Matt che biascica ancora? Non posso farci
niente mi fa morire dal ridere l'idea, l'assurdo è che la sera dopo ero a casa
di un'amica a cena e m'ha cucinato il pollo quando l'ho visto le sono scoppiata
a ridere in faccia! Devi capire, povero Matt, che l'arrivo della suocera è
sempre sconvolgente, credo per chiunque ma è anche una cosa
momentanea, mi auguro! ( Dipende tutto dalla mia follia del momento ).
Purtroppo neanche questo capitolo ha svelato il mistero della "porta" mi
dispiace, chissà se c'hai azzeccato, potresti vincere un premio!
xD Staremo a vedere! Amor vincit omnia: Sono lusingata
che ti piaccia, spero che anche questo capitolo ti abbia fatto ridere anche
se è un pò più serio degli altri! Sesso violento? Beh possiamo sempre
includerlo! ahahahahaha Frankie
Sullivan GhostVengeance: Allora ti tolgo qualche dubbio per
quello che la storia consente senza spoiler : Matt è preoccupato per
la suocera ovviamente ( capitan ovvio che non sono altro -.-" ). Dov è
andato Zacky non lo saprai mai *risata malefica* -> ritratto
: per ora non lo saprai! xD Perchè la madre è in Italia, beh dopo lo
dirà, vuoi saperlo? In realtà è semplice: sua Beltà Il mio
Adorato Simpatico Cicciottoso Orsetto con la pancia
ha origini italiane e quindi... u.u Va beh I'm so stupid...
Anyway anche io torno alla mia odiata chimica, posso capirti
perfettamente... ='( AmySynySullivanBakerShadz: °-° L'ho
scritto bene?! Graaaazie mille per la tua recensione spero ti sia piaciuto anche
questo. =)
Alla prossima Anita_
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Please, don't make these dreams come true_ ***
Lying is the most fun
Caldo. Eccessivo e
terribile. Se non fosse stato sicuro di essere nella sua stanza da letto,
nella loro stanza da letto, avrebbe sicuramente pensato che - Oh i
diavoli mi hanno trascinato per i piedi all'inferno! - Forse era giunta la sua
ora e senza accorgersene era miseramente morto senza poter dire neanche addio a
tutti i suoi cari, senza poter neanche vedere per l'ultima volta quegli
occhi, i più belli, per perdersi in quelle iridi chiare e tanto
amate. No, non poteva essere morto, se ne sarebbe accorto sicuramente, e
beh non avrebbe avuto quella sensazione familiare, quella sensazione così
potente, quella sensazione. Sentì un movimento inconfondibile
accanto al suo corpo disteso nel letto morbido, l'avrebbe riconosciuto tra
mille, anche se fosse stato cieco e sordo, quella mano che adesso scivolava
cautamente sul suo corpo era viva e lo cercava come sempre era stato e come
sempre avrebbe voluto che fosse. Forse era un diavolo, questo sì, ma il
suo diavolo personale e sì, forse quello era l'inferno ma se lo fosse
stato l'avrebbe sempre preferito al paradiso - Li non conosco proprio
nessuno - Si voltò piano ed eccoli quegli occhi che dalla
fredda consuetudine del giorno si trasformavano in braceri ardenti bramosi di
lui, sorrise sornione e constatò che la temperatura era veramente paragonabile a
quella di un crudele inferno. Ogni parte del suo corpo stava già andando a fuoco
e il sangue bolliva nelle vene. Quella mano avanzava impudente percorrendo
ogni centimetro del suo corpo nudo, non si ricordava di esserlo.
Dove erano finiti i suoi vestiti? -Beh poco male...- Frenò l'impulso di
guardarsi attorno perchè era totalmente soggiogato da quello sguardo. -Deve
essere stato un diavolo a darti quegli occhi...- sussurrò. - Sapeva che mi
avresti ammaliato per tutta la vita.- L'altro non
parlò, continuando a fissarlo ammiccante mentre un sorriso
malizioso, a tratti malvagio e famelico gli illuminava il
volto. Bruciava Zacky. Ogni cellula del suo corpo gridava disperata, ogni
muscolo atrofizzato faceva male, non un male fisico, era tutto nella sua
testa e tremava percorso da quei brividi fin troppo conosciuti - Matt...-
sospirò quando la mano del suo cantante aveva voracemente preso
possesso della sua già ben visibile erezione, frizionandola
sapientemente. -Matt...- scandì ancora disturbato dagli ansimi.
Shadows rise, spostandosi così rapidamente che Zacky quasi non se ne
rese conto finche non si trovo totalmente ricoperto da quel corpo
bollente. Tudum. Il cuore perse un battito mentre il
respiro moriva sul nascere; Zee si mise le mani nei capelli quasi a
contenere un' eventuale esplosione del suo cervello dovuto ai neuroni
totalmente impazziti e all'eccessiva serotonina in circolo. Voltò
leggermente il capo per lasciare all'altro totale campo libero sul suo collo, di
cui si era già precedentemente impossessato e che ricopriva di umidi ed estatici
baci. Si sentiva letteralmente impotente e sottomesso, andava realmente a
fuoco e le sue mani che ora scrivolavano abili sulle spalle muscolose di Matthew
sembravano sgretolarsi. Quel ragazzo era una stufa, un'enorme calorifero umano
che compensava perfettamente la freddezza del più piccolo. Lui era come un
ghiacciolo, al solo avvicinarsi di Shadows si scioglieva istantaneamente e
diventava incandescente come un tizzone tra le fiamme. Sì, nessuna
sensazione era più comune ed amata di morire tra le fiamme di
Shadows. Perchè ogni volta, ogni qual volta lo faceva suo, Zacky si
sentiva morire per un intermidabile frazione di secondo per poi tornare
nuovamente in vita totalmente rigenerato e sereno. Era come una fenice nella
mani del suo cantante. Insieme erano come una fenice: unici ed
indistruttibili. Dalle ceneri di ogni conflitto risorgevano più forti, più
uniti, più innamorati di prima. Infondo Zacky lo sapeva, il sesso tra loro,
quello più bello, come adesso, era quello cattivo,
crudele, vendicativo. In quei casi non era amore, come qualunque
altro giorno. Era una guerra, una sfida, una gara di possesso, una lotta per la
supremazia e alla fine, sebbene ne uscissero entrambi vincitori, il ricordo era
estenuante, distruttivo e continuava a scorrere sotto la pelle come un
marchio, lo stesso che Zee sentiva sempre addosso. Era questo che pensava,
se gli avessero fatto una radiografia su ogni singolo pezzo del suo corpo la
scritta - Sanders - avrebbe svettato vittoriosa dimostrando la sua autorità e il
suo dominio. Nel suo elettricardiogramma le onde avrebbero
scritto - Sanders - e sul suo cuore e sulla sua stessa anima, per
quanto surreali fossero questi suoi pensieri, Zacky lo sapeva, c'era
impresso a fuoco M. Shadows. Perchè lui era una sua proprietà fin dal primo
momento in cui i loro occhi si erano incontrati, fin dal primo momento in cui le
loro mani si erano sfiorate. Fin da subito, le fiamme che quel
ragazzo triste e solitario emanava, l'avevano attanagliato e
sottomesso. E lui ne era felice. Quel lungo scorrere di
pensieri l'aveva momentaneamente distratto e quando tornò alla realtà si
rese conto di essere completamente immobilizzato alla mercè dell'altro. Con le
mani gli teneva salvamente i polsi e con il peso del corpo gli
impediva qualsiasi movimento. I suoi gemiti imbarazzati colmavano
il vuoto della stanza, mentre Shads era sceso a mordicchiargli la
pancia e si strusciava consapevole sul suo membro in cerca
d'attenzione - E se ti cospargessi tutto di... birra? E poi la
leccassi via? - sussurrò Matt con un sorrisino, Zacky arrossì colpevole
incapace di nascondere quando quell'idea fosse assolutamente
eccitante -Corona...- rispose lentamente -...ovviamente.-
continuò Shadows per poi disegnare con la lingua linee immaginarie sul suo
corpo, giù sempre più giù; ci fu un breve sguardo complice tra
loro mentre Matt abbandonava i suoi polsi e con molta, molta calma si
avvicinava all'intimità di Zee, stringendo saldamente tra le mani quel
muscolo pulsante e baciandolo lascivo. Il fremito arrivò inarrestabile, Vee roteò gli
occhi stranito dal piacere e in quel preciso istante la porta della
loro camera si spalancò -Zackary tesoro, sei qui? Sono
arrivata!- -Mammaaa!!-
Un urlo disumano fendè l'aria e
Zacky si ritrovò seduto al centro del letto,
ansimava spaventato guardandosi intorno con occhi sgranati ma
l'oscurità gli impediva di vedere qualsiasi cosa. Si sentì stringere un braccio
e sussultò - Ehi, Zacky sono io, calma. - Matt accese la luce sul
comodino evitando di mollare la salda presa sul suo braccio - Calmati, respira
era solo un brutto sogno...- -Mh...- rispose semplicemente il
più piccolo respirando grandi boccate d'aria. - Zacky...
- sussurrò amorevole Shads tirandolo a sè e accarezzandogli una
guancia calda, era abituato agli incubi notturni di Zacky, non era la
prima volta che si svegliava urlando nel cuore della notte - E' tutto a
posto, ci sono io qui. - -Si. Scusa sto... sto bene. E' stato solo
un sogno...solo un sogno. - rispose Zee riprendendo finalmente il
controllo e cercando di convincere più se stesso che l'altro. -Cosa...-
cominciò incerto Matthew - Che hai sognato? - Zacky arrossì - Io, niente.
Niente... di cadere dal palco. - mentì spudoratamente. Shads lo fulminò con
lo sguardo -Mh... e ti ci buttavo io e tua madre?- -Cosa?!- boccheggiò il
piccolo - Cosa centra...- -Ti ho sentito chiamarmi nel sonno, e ti sei
svegliato gridando - MAMMA! - Il fare inquisitorio del cantante stava mettendo a
dura prova Zacky che non sapeva come districarsi da quella imbarazzante
situazione. -Quindi, a meno che tu non voglia dirmi che era una cosa a tre
con tua madre, il che oltre a farmi rabbrividire, mi convincerebbe a rompere
seduta stante con te e allontanarmi dalla tua infinitamente perversa e
disgustosa mente malata, nonchè dal tuo sottovalutato
complesso Edipico, vorrei sapere cosa diavolo hai sognato!- -Sei
matto?! Cosa cazzo dici! No. Nessuna delle cose assurde che hai elencato e che
mi stanno facendo ribrezzo al sol pensiero, non dirlo mai più! Ti prego, lascia
perdere... Era solo un bel sogno finito male. Ti basta?- -Mh... Spero che il
bel sogno fosse la parte in cui mi chiamavi ansimante, era una delle mie
prestazioni migliori deduco. - sogghignò - Ma che cazzo dici!? Sei un
pervertito...! E non mettere mai più cosa a
tre e mia madre nella stessa frase - squittì Zacky
offeso. - Oh mi scusi, signorina se ho turbato la sua
suscettibilità. Non è colpa mia se parli nel sonno, se borbotti cose strane
e soprattutto se TU sogni cose perverse dato che parlavi di... Corona.
Che giochetto sporco ti sei inventato questa volta,veh? - chiese avvicinandosi
con sguardo languido. - Assolutamente niente Matt! Smettila subito con
queste stronzate! - -Mh...peccato.- rispose l'altro fintamente offeso
-... pensavo che questi tuoi sogni potessero tornarci utili. Darci una
qualche ispirazione...- -Te la do in testa
l'ispirazione.- -Basta che me la dai...- rispose divertito Shads. -Oh
Cristo! Smettila!- gridò esasperato ma, anche se non l'avrebbe mai
ammesso, divertito Zacky. -Preferisco quando mi chiami Dio.- disse
Matthew piccato. Zacky lo fulminò con lo sguardo. - Dimmi piuttosto... -
tanto per cambiare argomento - ...ti ho svegliato? Mi dispiace. - -No, non
dormivo. Non mi sono perso una parola del tuo soliloquio. - -Ah. Perchè?
- -Non riuscito a prendere sonno, pensavo...- rispose sdraindosi con le mani
dietro la nuca e guardando un punto indefinito del soffitto, sorridendo
leggermente. -Cosa...- cominciò incerto Zee con un'espressione preoccupata
sul volto - cosa pensavi? C'è qualcosa che ti preoccupa? Stai ancora
pensando di andare via o sei ancora arrabbiato con me?- -Ehi rallenta, niente
di tutto questo. Calmati.- Matt lo guardò e quello sguardo tiepido e amorevole
placò tutte le sue preoccupazioni. Era un antidoto contro ogni male, anche
questo era in grado di fare quel ragazzo. Come poteva non amarlo? E come poteva
non sentirsi uno schifo per quello che gli faceva. -Vuoi proprio sapere
perchè non dormivo?- -Si.- -Beh Zacky, il fatto è che ... tu. Tu
russi!- -CHE COSA?!- gridò Zee, lui che stava li uccidendosi di seghe mentali
pensando a quali strani pensieri potessero ottenebrare la mente del suo ragazzo
piuttosto che farlo dormire, pensieri che magari l'avrebbero allontanato
definitivamente da lui e invece, era quella la risposta che otteneva?! Una
burla bella e buona, detta con la suspance di uno che vuol dire - Ti lascio. - e
scomparire nel buio della notte. Ok forse Zacky era un tantino melodrammatico ma
Shads era uno stronzo ad approfittare così del suo nervosismo e delle sue
incertezze. - Fanculo M.!- gli sbraitò contro colpendolo con la prima cosa che
gli passò per le mani, un misero cuscino; mentre Matthew rotolava amabilmente
sul letto sbellicandosi dalle risate - Avresti dovuto vedere la tua faccia Zack.
INDESCRIVIBILE.- e rideva a perdifiato mentre ancora il chitarrista cercava di
dargliele di santa ragione con un cuscino troppo morbido per far del male ad un
omaccione come Shads. Alla fine quest'ultimo afferrò l'arma del piccolo
scaraventandola lontano e gli si avventò contro impossessandosi delle sue labbra
- Allora...- sibilò sul viso di Zee - ... hai qualche idea da propormi per
ingannare il tempo, credo proprio di non riuscire ancora ad addormentarmi. E
vorrei approfittare di questa notte tutta per noi, non so quando ne avremo
un'altra... - Zacky lo guardò sorridere e un sorriso complice illuminò
anche il suo viso - Beh forse posso inventarmi qualcosa...- si scostò un attimo e chiuse velocemente la porta a chiave sotto lo sguardo interrogativo del suo cantante; poi tornò sul letto accanto a lui, baciandolo con foga e passione mettendo da parte tutti i pensieri
negativi e le preoccupazioni; mentre il desiderio soppiantava qualsiasi senso di
colpa. Sì la realtà era sicuramente meglio, molto meglio di un sogno,
sopratutto di uno finito tragicamente male, e il ricordo di quella notte
avrebbe potuto aiutarli ad affrontare la giornata che si
prospettava lunga ed estenuante agli occhi del
povero Zee.
Nda. Ora sono più che sicura che
vogliate uccidermi per aver rimandato ancora l'arrivo di mamma Vengeance, non è
colpa mia questo capitolo voleva essere scritto e non ho potuto resistere!
Questa idea mia ha perseguitato per giorni. Che ne dite vi è piaciuto o no?
Povero Zee non ha più un attimo di pace, perfino i sogni gli si rivoltano
contro. E io rido alle sue spalle, che persona cattiva che sono.
T.T Vee perdonami, alla fine ti è andata bene comunque con quel bel
giovane che hai li accanto...! xD Grazie ancora a tutti! Le recensioni sono
graditissime e anche più divertenti dei demenziali capitoli che scrivo io!
Grazie.Grazie.Grazie! *-*
Friem: Matt donna incinta?! ahahahaha
meraviglioso paragone! Dai però la fame nervosa ci sta, a me succede spesso! xD
RunAway Train: Un commento bellissimo il tuo, la voce
alla stich, a cui non avevo pensato prima, mi ha fatto morire dal
ridere! Dai proponiamo Matt come ottava meraviglia del mondo!? *-* Così poi
per ringraziarci diventerà molto "servizievole" nei nostri confronti! u.u
Anywaaay secondo me tu hai capito... Sssh! Lo scopriremo nel prossimo
capitolo! *fischietta* Public Enemy: Per questa volta ti
perdono u.u Ma vààà! Scherzo!^^ Tranquilla, l'importante è che la
storia ti piaccia, indipendentemente dalle recensioni. Per quella scena dei
baci, una mia amica ancora mi prende in giro, si aggira per la casa
dicendo " Zacky tu mi fai battere il cuoreeeee" simulando bacetti al vento!
Imbarazzante -___-" povera me. Oh un'altra pallidona! Evviva noi!
*-* Amor vincit omnia: Oh anche io amo te, sigh!
T.T Grazie! Diciamo che una parte di questo capitolo me
l'hai ispirato tu, so che non è dettagliato come magari avresti voluto,
anche scriverlo è stato complicato, facendo finta di niente mentre la mia
coinquilina si aggirava per la cucina spadellando e io casualmente giravo il pc
a destra e sinistra! XD Io direi che ce ne saranno altri ... direi che farebbe
piacere un pò a tutti vedere questi due pomicioni pomiciare! Si direi di sì
:3 Ahahahaha! AmySynySullivanBakerShadz: miseriaccia
per scrivere questo nome mi viene la paranoia ogni volta che ho paura di
sbagliarlo! XD Graaaazie!^^ FrankieSullivanGhostVengeance:
ahahahaha sei esilarante e se hai problemi in chimica chiedi pure quando vuoi! A
me, in realtà, piace anche ma con l'università che faccio ho chimica da tutte le
parti e mi farà impazzire prima o poi! Il ricordo più bello che ho, è del
professore che ci guarda sconcertato e ormai arreso esclama "Ragazzi
andate via prima che la neve ci impedisca di uscire da quest'aula!" XD
Le tue recensioni mi piacciono sempre, grazie! :3
Alla prossima bella gente *-*
Ah colgo l'occasione per fare gli auguri di buon compleanno al mio amato Billie Joe Armstrong, che oggi compie 39 gloriosi anni! Happy B-Day Billie!^^
A.
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** The beast and the harlot ***
Lying is the most fun
-Zack, fissare intensamente quel telefono non lo
farà squillare, nè tanto meno farà arrivare prima tua madre!- Matt
guardava con aria severa il piccolo Zacky, tormentarsi instancabilmente le mani,
totalmente sprofondato nel divano; stava in quella posizione da più di un ora,
il cellulare abbandonato sul tavolino di fronte a lui non veniva perso di vista
un secondo, in trepidante attesa di una chiamata che tardava ad
arrivare. -Dovrebbe già aver chiamato a quest'ora!- sentenziò fissando il
cantante, impalato davanti a lui a braccia conserte, con voce lievemente
incrinata dalla preoccupazione. Preoccupazione per un possibile, assurdo e
inverosimile incidente elaborato dalla fatalistica immaginazione
di Zee, o almeno questo pensava Matt; le paure di Zacky in verità
erano ben altre, esempio banale : che si presentasse all'improvviso
suonando bellamente alla porta senza alcun preavviso e abbracciandoli come se
nulla fosse, sfoggiando uno dei suoi migliori e disarmanti sorrisi. Sì, era questo il suo timore
più grande, in quel momento. O meglio, uno dei
timori più grandi.
Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dallo squillante campanello; quel suono fu
come una fucilata in pieno petto, un brivido gli percorse la schiena
già madida di sudore, seguì Matt con lo sguardo fin a vederlo scomparire dietro
l'angolo in direzione della porta mentre quest ultimo si avvicinava per aprire.
- Tranquillo, sarà solo il postino. - Gli gridò ridendo per alleggerire
la tensione di quella mattinata afosa. -Il postino, sì, il postino -
ripetè Zacky cercando di autoconvincersi e afferrando d'impeto il cellulare -
No.no.no.no.no.no. Merda! E quando ti sei spento tu?! Stupido ed inutile
aggeggio tecnologico!- Vee ringhiò contro lo schermo buio del telefono
mentre aspettava che questo si riavviasse pigramente. -
Dannazione... Speriamo non mi abbia chiam- un messaggio
"Tra poco sarò da te. Non potevo aspettare." NO.
Merdamerdamerdamerda!- Zacky si alzò di scatto come percorso da una scarica
elettrica e si precipitò verso la porta con un brutto, terribile
presentimento.
Sorrideva Matthew Sanders, con quelle
dolci fossette che facevan capolino sul suo splendido viso, mentre a passo
svelto si dirigeva verso la porta di casa fischiettando un motivetto
sconosciuto. Sorrideva perchè non sapeva, non poteva immaginare che il
sorriso che gli illuminava il volto sarebbe stato ben presto soppiantato dalla
truce e iraconda espressione di un M. Shadows fuori
controllo. -FERMO ASPETTA NON APRIRE QUELLA PORTA!- Gridò
Zacky trafelato a qualche metro da lui.
Troppo tardi, Matt abbassò la maniglia - smettila di fare il
paranoico Zack - e con un rapido movimento si protese verso l'esterno
pronto per uno squillante - Buongiorno - a chiunque si fosse trovato davanti, ma
il sorriso svanì, la bocca richiurva per parlare si chiuse lentamente, tutto il
suo corpo s'irrigidì mentre diventava una statua di ghiaccio.
- Cosa cazzo
ci fai tu qui? - articolò con una voce spaventosa. - Pensavo che avrei avuto la
fortuna di non incontrarti mai più nella mia lunga e felice vita, a quanto pare
mi sbagliavo. - - Non sei cambiato di una virgola. Se magari ti
sposti, armadio lobotomizzato, posso entrare. - - Non sei la
benvenuta qui. - - Io credo proprio che ti sbagli... Ehi, Zacky diglielo tu. -
Quel nome, il suo
nome pronunciato da lei. Matt credette di
poter esplodere e con gli occhi iniettati di sangue si voltò di scatto
a guardare dietro di sè, dove Zacky, che si era
intanto avvicinato, aveva assunto un'espressione terrorizzata e mortificata allo stesso
tempo. Nella mente di Shadows passaro vivide immagini di un efferato omicidio, vedeva
distintamente ogni sua mossa perfetta ed impeccabile, vedeva il sangue, vedeva
le sue mani completamente sporche e poi vedeva lei, a pezzi. Piccolo
ed insignificanti pezzettini. Lei era terribilmente pericolosa, era benzina su quel
fuoco latente e perpetuo che era Shads, l'innesco di una bomba atomica. -
Allora? - quasi ruggì fissando Zee negli occhi, lui, non sostenne lo sguardo,
turbato. - Mi dis... dispiace io. - -
Tu cosa?! - urlò ancora Matt. - T'avevo detto che mai, mai e poi mai avrei più
voluto vedere la sua brutta faccia, soprattutto non vicino a casa nostra, nè
vicino a te! -
Zacky boccheggiava incapace di parlare, mentre loro lo fissavano
l'uno furente l'altra divertita: le cose non erano andate
come aveva previsto e la situazione come contrariamente avrebbe dovuto prevedere
gli era sfuggita di mano prima ancora di aprir bocca, com'è che si suol
dire? Se una cosa può andare male lo farà, ma se ti riguarda andrà anche
peggio?! Sì, esattamente.
- Oh Zacky, sei il
solito rammollito senza spina dorsale... ma ti perdono, anche per questo mi piaci.
Non hai detto niente a questo cafone, che non capisco perchè ti ostini ancora a
tenere in casa. Vorrà dire che sarà mio l'onore di dirglielo, nulla di più
piacevole. - - Dirmi. Che. Cosa. Zacky? - Matt fece qualche passo verso il
suo ragazzo mentre questo indietreggiava portando le mani avanti - Lasciami
spiegare. - -
Zack. La mia pazienza, tu lo sai bene, ha una portata limitata. Vedere quella
faccia. - indicò la porta con il dito medio - Supera già di granlunga il
margine di sicurezza...- lo afferrò per la maglietta, respingendo un conato di
vomito che lo stava ferocemente assalento, insieme ai mille pensieri che
gli affollavano la mente; lo spinse contro il muro e sibilò - Cosa ci fa
lei qui? Parla, adesso. - se avesse indugiato qualche altro
secondo la voce non sarebbe stata la stessa; un altro secondo e avrebbero
capito, la voce rotta l'avrebbe tradito e le parole avrebbero
trasudato incertezza e timore, senza avere lo stesso peso; la sua fragilità
avrebbe fatto platealmente capolino. Guardava quegli occhi chiari,
come aveva fatto mille altre volte, li guardava con la consapevolezza che
di li a poco nulla sarebbe stato più lo stesso, Zacky non sembrava
più lo stesso ai suoi occhi. - Parla - ripetè, mentre si sentiva
cadere lentamente a pezzi. Lo sentiva tremare sotto la sua morsa furiosa,
avvertiva la sua paura, più i secondi passavano lenti tanto da sembrare ore
intere più la frattura si apriva, il terreno crollava, la ferita riaperta
tornava alla luce e bruciava.
Eppure non poteva avere
pietà di Zacky. Pur sembrando ai suoi occhi così fragile ed indifeso, pur
pensando
che magari si era
sbagliato che l'idea fissa che aveva in testa era solo uno spiacevole equivoco; in quel
momento vedeva solo un ombra tetra e odiosa di quello che fino a
poco prima era la persona più importante della sua vita.
Tradimento. Una
parola si impresse a fuoco nella mente di Shads, una sola, molto semplice, molto
chiara, molto vile, del tutto atroce. Tradimento. Riecheggiava così
forte nelle sue tempie che sembrava quasi avere qualche piccolo essere malevolo,
un diavolo, pronto ad istigarlo alla violenza, chiedendo vendetta. - Non è come
credi... - farfugliò Zee. - Se lo è, la tua testa non rimarrà ancora per molto
attaccata a quel collo. - -Adesso basta con queste scenette
da uomini duri,
Zacky dillo e basta, altrimenti farai la solita figura da mammoletta. - gracchiò
lei, superando la soglia d'ingresso. - Tu. - ruggì Matt guardandola - ...porta il
culo fuori da casa mia! - - E
tu, scimmione, vuoi togliere le mani dal mio fidanzato? -
Zacky smise di
respirare guardando l'altro impietrito in attesa di una sua reazione.
Sono morto. - Non capisco perchè facciate tutte queste storie,
non devi rispondere a nessuno delle persone che frequenti, nè tanto meno dare
conto a questo insulso fenomeno da baraccone.- Mentre lei continuava
imperterrita il suo monologo totalmente ignorata dai presenti, Zee fissava Matt:
era immobile, non aveva fatto un solo passo, nè un cenno, non l'aveva guardato,
non aveva urlato. Niente di niente. Poi ad un tratto successe qualcosa che il
giovane Vengeance non avrebbe mai potuto prevedere: a bocca aperta si ritrovò a
fissare un Matt in preda alle convulsioni per le troppe risate. Rideva, rideva
come un pazzo. - Ma... - si fece sfuggire sorpreso il chitarrista. E Shadows
continuava a sbellicarsi, mentre le risate diventavano sempre più cupe. - Non è
un buon segno...- sussurrò Zacky tra sè e sè. -...Ora sono convinta che
questo tizio abbia seri danni al cervello. - - Sta zitta! - la riprese
Zacky. - Oh ma come ti permetti! Zacky non ti concedo di parlarmi co...- -
Se non scompari subito dalla mia vista. - disse Matthew smettendo di ridere e
guardandola serio - Non rispondo delle mie azioni. - - Che modi sono di
parlare ad una signora, non ti vergogni! - - Non vedo signore qui intorno - commentò Matt voltando
platealmente la testa a destra e sinistra. - Soltanto un'oca gracchiante o per
meglio dire una grande troia strarnazzante e... - tornò a guardare Zacky -
... uno stronzo che si diletta a suonare la chitarra.- concluse allontanandosi
di poco per guardarli meglio. Un'espressione schifata sul volto.
- No
aspetta Matt, lascia che ti spieghi come stanno le cose...- Vee cercò di
raccogliere tutto il coraggio che aveva per parlare con tono deciso, Shads
arrabbiato avrebbe spaventato chiunque, perfino il più prode degli esseri umani.
- Hai travisato tutto. - - Cosa ha travisato, Zacky? - s'intromise lei. -
Perchè devi cercare giustificazioni per una cosa tanto
semplice? Questa storia mia ha annoiata fin troppo, adesso se vuoi farci la
cortesia di levarti dalle scatole, ho una suocera da conoscere e un fidanzato
con cui... beh questo te lo lascio immaginare. - Matt si passò una mano
stancamente sulla faccia - Se non la porti fuori da questa casa, lontano dalla
mia vista... - non finì la frase che Zacky era già scattato verso di lei
prendendola per un braccio e spingendola fuori - Ehi no! - si lamentò - Io di
qui non me ne vado! Perchè mai dovrei fare come dice lui, cosa stai facendo
idiota, lasciami subito! Guarda che vado via e non torno più ! E non
avrai un'altra possibilità...-
Badaboom.
La bomba era stata innescata. Matt afferrò un soprammobile di
vetro tirandolo nella loro direzione, riuscì solo a sfiorarlo, mentre il gigantesco
portacenere volteggiava in aria e finiva in frantumi sul terreno davanti a
casa. - E' pazzo!!! - urlò lei afferrando saldamente la mano di Zacky
che paralizzato guardava il suo ragazzo con occhi terrorizzati. Shads afferrò
un altro oggetto, uno qualunque, pronto a lanciarlo ancora, stavolta senza
sbagliare mira. - No è
un regalo di mamma!!! - gridò Zee stupidamente senza
pensare, mentre il cantante prendeva lo slancio per tirare con tutta la forza che aveva
in corpo.
- Chi ha detto mamma?! SORPRESA! - E fu veramente una sorpresa
generale, entrambi sobbalzarono. Matt si paralizzò con il braccio sollevato,
concentrando l'attenzione alle spalle dei due ancora immobili sulla
porta, mentre brandiva una statuetta raffigurante un gatto nero. Zacky lo
guardò - ...dimmi che non è dietro di me. - Shads annuì
meccanicamente mentre lui si girava lentamente a guardare. - Mamma...-
bisbigliò.
La signora Baker lo guardava fisso con un'espressione seria
sul volto - E' questo il modo di salutare tua madre, Zachary?! Vieni qui e
abbracciami subito!!- squittì abbandonando le valigie nel giardino e andandogli
incontro a braccia spalancate! - MAMMA! - esclamò Zacky, con un sorriso
ebete che gli si era automaticamente aperto in viso, correndole incontro e
stringendola in un abbraccio caloroso. Tutte le preoccupazioni e le paranoie che
aveva erano brevemente esulate dalla sua mente perchè per quanto fosse teso per
quella visita e per quanto non l'avrebbe mai ammesso, sotto sotto era un gran
mammone! - Tesoro...- disse lei riempiendolo di baci - - Ti trovo bene!
Quant è bello il mio piccolino? - cinguettò impossessandosi delle guanciotte
soffici di Vee, lui arrossì all'istante - Eddai mamma non sono più un
bambino...- si lagnò spazzando un pò di terra con il piede. - Resti
sempre il mio bambino invece, anche se adesso sei alto, bello e sai
allacciarti le scarpe da solo! - - Mamma!!! - gridò lui imbarazzato mentre
lei si dirigeva a passo militare verso la casa - Dov'è Charles?! E perchè ho
visto volare un oggetto non identificato fuori dalla porta?! - chiese lei -
No aspetta... mamma aspetta! -
- Charles! Charles, tesoro! - gridò sui
primi gradini della casa - Si vede che sei stata in Italia, mamma. Smettila
di gridare stai spaventando tutto il quartiere! - - Non dimenticare le tue
origini, Zacky. Dopotutto per il tuo concepimento mi sono impegnata più io di
tuo padre quindi...! - - No! - Zacky si portò le mani alle orecchie - Zitta
non voglio sentire queste cose! - - Come sei puritano Zachary! - rise
lei. Una volta sulla porta la signora Baker, che si aspettava di vedere Matt,
si trovò una ragazza difronte - Mmmh... Charles, ti trovo cambiato! No, tu non
puoi essere il mio dolce Charles. - fece lei contrariata. Zacky tirò un
respiro di sollievo, Matt non l'aveva ancora uccisa. Per un attimo aveva temuto
di trovarsi in un bagno di sangue una volta entrati in casa. Lei si avvicinò
sorridendo porgendole la mano - Salve signora, che piacere conoscerla io
son- ...- ma la mamma, visto finalmente Shads la superò senza prestarle
minimamente attenzione, lasciandola basita e offesa lì dov'era. -
Charleeees tesoro, finalmente! - Matt era ancora immobile vicino alla porta,
fortunatamente si era sbarazzato di qualsiasi arma contundente - Vieni subito ad
abbracciarmi! Che accoglienza è mai questa? Potrei offendermi! - gli si fermò
proprio davanti con un'espressione contrita sul volto, lui la guardò un attimo
incantato, poi ebbe la stessa reazione di Zacky, un sorriso dolce e affettuoso
gli si aprì sul volto tanto da fargli brillare anche gli occhi di felicità! Si
abbassò per abbracciarla, sollevandola da terra - Oh mio dio, Charles!
Soffro di vertigini! - gridò lei ridendo, prese poi il viso di Matt tra le mani
- Sei sempre bellissimo! - stampandogli un bacio in piena fronte! - Però i
capelli, ogni tanto, potresti anche farli crescere un pò! Ti si congelerà il
cervello! - - Quale cervello!? - rispose lui sorridendole. - Charles
Charles... - gli diede un buffetto affettuoso, poi gridò - Zacky! Sei ancora lì
impalato?! Muovi quella ciccia e prendi le mie valigie, su! Non
credere non abbia notato che sei ingrassato! - - Ehi! - fece lui offeso. -
Sbrigati! - lo fulminò lei. - Si, mamma...- rispose timidamente e corse
fuori.
La mamma di Zacky si guardò un pò in giro - Questa casa è bella
come la ricordavo. - commentò - Anche ordinata. Bravi ragazzi...- poi
finalmente la sua attenzione tornò sulla ragazza che prima aveva bellamente
ignorato. Era lì ferma con uno sguardo di sufficienza stampato in viso, nonchè
una vaga espressione risentita, giocando con una ciocca di capelli. - Oh
scusami... - disse mamma Baker avvicinandosi - ...l'emozione di vedere i miei
ragazzi mi ha fatto comportare da maleducata. Comunque non vogliamo comprare
niente, grazie. -le sorrise. In quel momento Zacky arrivò boccheggiando
trascinando le valigie - Zacky, non mi presenti? - disse la ragazza. -
Io...non ... ASPETTATE. - respirava affannosamente - Oh quante storie per due
valigie! - lo schernì la madre. - Lei è... - cominciò Zacky guardandole
preoccupato - Ah lei è una tua amica? Scusami, cara. - lo aiutò la
madre. - No lei è...- - La vostra manager? - continuò guardando Matt - ...
mi ricordavo fosse una ragazza.- - No, io non la conosco. - ringhiò Matt
guardandoli male. - E la vostra vicina?...- chiese ancora lei. - No, no
mamma. E' la mia... - Zacky indugiò guardando Shads, che lo fissava di
rimando così male che se gli sguardi avessero potuto uccidere lui sarebbe
stato già morto e sepolto - ... Gena,la mia fidanzata. - - Ah. - la madre
cambiò espressione - ...capisco. - La guardò attentamente da capo a piedi. Aveva
una gonna cortissima e degli stivali alti, con un tacco eccessivo,
sopratutto per quell'ora del mattino, un top bianco che non lasciava
molto all'immaginazione, fortunatamente aveva avuto la buon idea di indossare
una giacca, altrimenti sarebbe stata un'ottimo soggetto per radiografie
gratuite. - Beh, devo dire che sei molto,
troppo...bionda?! Tua madre lo sa? - commentò - ... T'ha vista
quando sei uscita di casa vestita così? - Zacky sbiancò, Matt che fino a quel
momento aveva tentato invano di trattenere le risate, esplose
rischiando di collassare al suolo; e lei scioccata rimase a bocca aperta
guardando la sua presunta suocera che la studiava con malcelato disappunto.
Nda. Partiamo dal presupposto che
questo capitolo non mi soddisfa per niente, e mi scuso T.T
Se non vi piace prendetevela con Frankie che mi minaccia costringendomi ad
abbreviare i tempi u.u AHAHAHAHA SCHERZO OVVIAMENTE! Se non vi piace
is only my bad! Mi scuso anche per il ritardo ma è stato ostico
scrivere questo capitolo, in primis perchè finalmente è arrivata mammina, poi
volevo cercare di descrivere un'adeguata reazione di Shads all'arrivo di Gena ma
era più difficile di quanto pensassi, sopratutto volendo evitare efferati
omicidi! Ebbene sì, adesso avete capito a chi aveva fatto visita il nostro caro
Vee! Nei prossimi capitoli poi sarà tutto più chiaro e ci saranno
descrizione più accurate. Vorrei anche precisare che con questo non voglio
offendere nessuno, sopratutto dato il titolo ( certo lei non ha la mia
più grande simpatia per ovvi motivi, ma è tutto ai fini della storia!)
^^ Ora vado a fare Harakiri per punirmi... e lascio i giudizi a
voi! Ancora grazie a tutti, chi segue, chi preferisce, chi recensisce e anche
a chi legge solamente... e lasciatelo un commentino, noh? Anche insulti
gratuiti! XD
Friem: Non era male l'idea che fosse
tutto un sogno, non c'avevo pensato, invece no dovrete sorbirvi ancora i miei
apocalittici capitoli! Matt-uomo calorifero chissà se lo vendolo sul catalogo
Ikea, devo dare un'occhiata nel caso lo prenoterò per entrambe! ^^ Grazie a te.
Un bacio. Frankie Sullivan GoshtVengeance: Dopo questo Epic
Fail me le merito sul serio le minacce di morte T.T Meno male che mi avevi
raccomandato di evitare delusioni... 'naggia a me! In ogni caso ti ringrazio
per la fedeltà e tutti i tuoi commenti, sono contenta quando i miei capitoli
riescono a farvi ridere! ^^ Public Enemy: Una scena del
genere... avrebbe ucciso seriamente chiunque! Dissanguamento da nose-blood
direbbero i fans dello yaoi! ^^ Grazie grazie grazie! Bacio. Teardrop
on fire: Ti stimo per la tua affermazione... Zacky è ottava e Matt
subito dopo u.u Siamo seri! Come al solito con le tue recensioni mi rotolo dalle
risate e hai ragione sul fattore cioccolata ma dati i gusti di Zee, la birra era
moolto meglio! E poi diciamocelo sono una maga dell'inverosimile...! xD
Graaaazie mille anche a te E spero che questo capitolo non sia stato un
totale flop. AmyOwenVengeance: Grazie mille cara ^^
Alla prossima. * va a seppellirsi viva* A.
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** 'Cause I feel so mad, feel so angry, used and confused! ***
Lying is the most2
Zacky
procedeva barcollando trasportando il vassoio carico di caffè fumante -
Ecco qua... - disse avvicinandosi al tavolino nel salotto dove gli altri stavano
comodamente seduti. Come vorrei
che ti cadesse addosso, piccolo verme. Matthew
si prodigava in sguardi di fuoco appena mamma Baker voltava le spalle; quasi
trattenne un ringhio minaccioso quando lo vide poi accomodarsi sul sofà di
fronte a lui accanto a quella sottospecie di essere
umano che a gambe volgarmente incrociate giocava con una ciocca di
capelli guardandosi continuamente allo speccio. I loro sguardi si
incrociarono e Zacky sentì un brivido freddo percorrergli la schiena;
poi Matt concentrò la sua attenzione su di lei. Avrà scelto quella posizione
apposta, la stronza. Cosa crede di fare... Chissà cosa diavolo sta
pensando, no non penserà a niente che non sia qualche inezia delle sue, che
schifo... La uccido. La uccido. Li uccido entrambi. - Allora... - cominciò Zee distogliendolo dai suoi
pensieri malevoli - ... com è andato il viaggio mamma? Avresti dovuto chiamarmi
sarei venuto a prenderti io all'aereoporto. - - Che
caro... - commentò lei girando elegantemente il cucchiaino nel caffè - lo
so, ma volevo farvi una sorpresa. - - Una bella sorpresa
sicuramente. - aggiunse Matt, alludendo a
tutt'altro - Già - balbettò il chitarrista versandosi erroneamente il caffè
sui pantaloni, gli tremavano le mani - Ah!!!
Bruciaaa! - si alzò di scatto sotto lo sguardo compiaciuto di Shads che aveva
visto esaudite le sue preghiere, più dalla goffagine di Zacky che da
un'intercessione divina - Dannazione, i miei pantaloni...- - Corri a smacchiarli o levali che ci penso io - fece subito
la madre alzandosi in piedi. - No tranquilla faccio da
me... - la rassicurò lui che già si sentiva regredire allo stato
pre-adolescenziale con sua madre nei paraggi. - Sei
sempre il solito imbranato. - Gena che fino ad allora non aveveva distolto
l'attenzione dalla sua immagine riflessa, lo guardò con sufficienza -... Neanche
una tazza di caffè sai bere senza fare danni? Ah proposito il mio l'avevo
chiesto macchiato e non mi pare che questo lo sia. - Zacky le concesse uno
sguardo distratto troppo impegnato ad arginare la macchia che si stava
diramando a vista d'occhio sui suoi vestiti -Si... scusa. Poi... ora, lo
rifaccio. - - No lascia perdere. Chissà quale altro
disastro potresti combinare...- aggiunse tornando a concentrarsi sullo specchio,
sotto lo sguardo critico della madre.
Questo è veramente troppo... - Beh, Signora Baker...- - Charles?!
Signora? Sei forse impazzito, chiamami Maria. Mi fai sentire vecchia...! - lo
rimproverò sorridendo - Oh, si Maria. Beh è stato un
piacere vederla, ma ora devo proprio andare. - si alzò guardandosi intorno in
cerca della sua giacca. Zacky si fermò di colpo - Dove...
dove vai? - balbettò incerto. Matt gli rivolse uno sguardo che diceva
chiaramente la cosa non ti riguarda, non rivolgermi la
parola o ti uccido qui che ci sia tua madre oppure no... - Ho da fare...- e delle
persone da farmi... avrebbe voluto aggiungere per vendicarsi. - Ho
delle commissioni da sbrigare - rispose poi semplicemente, sapeva bene
come comportarsi, non avrebbe mai voluto fare una figuraccia davanti alla madre
di Zacky, che infondo era una madre anche per lui. - Non
hai proprio dove andare...- s'intromise poi Maria afferrandolo per la felpa. -
Non accetto obbiezioni, fintanto che sono qui ti obbligo ad onorarmi con la
tua presenza. Non puoi scappare, non vi vedo mai... - obbiettò risentita
guardandolo seriamente. Lui indugiò un attimo, era
piccola e tenera ma... - Va bene - sospirò Matt arrendendosi
subito, conosceva quella donna era un vero e proprio generale di
ferro, non ci si poteva opporre - ...Solo che i ragazzi mi asp- ... - - Oh! E' vero! - battè le mani entusiasta - Chiamali tutti,
che vengano qui! Voglio salutarli. Invitiamoli a pranzo, cucino io! - esclamò di
getto quasi senza prendere fiato; con un enorme sorriso sul volto cercò
l'appoggio di Zacky che ancora impalato si limitò ad annuire debolmente. - Li chiamo subito allora... - aggiunse Matt alzandosi per
cercare il cellulare, smarrito nel caos che li aveva travolti. Gena sbuffò - ...la banda di idioti al completo, bene. -
sussurrò. - Come cara? - le chiese Maria - Oh no niente...niente. - le sorrise
falsamente, mentre Shads alle spalle di mamma Baker la guardava passandosi un
dito lentamente sulla gola e sillabando con la bocca: Sei morta.
*
-Ehi, basta
basta... bastaaa! Mi ucciderai con questo.. no... solletico no! Bastaaa!- Jimmy cercava in tutti i modi di divincolarsi dalla morsa
poderosa, chi l'avebbe mai detto, di Johnny. Si muoveva convulsamente distrutto
dall'estenuate tortura che da più di un ora lo teneva impegnato e più si
agitava, più finiva avvolto tra le lenzula come un salame - Piccolo maniaco...
lasciaaami! - Le sue urla stavano invadendo tutta la casa, tanto che nella
stanza accanto Brian, immaginando tutta la scena sghignazzava come un
matto, meditando sul dover o non dover aiutarlo. La risposta fu palesemente un
no, così cercò di concentrarsi sul libro che stava
leggendo per ingannare il tempo, era fermo sulla stessa riga da almeno venti
minuti distratto dai lamenti di Rev. Quei due lo facevano sempre ridere,
sopratutto per il fatto che nessuno avrebbe mai pensato che il povero Jim era
succube di quel mingherlino del suo ragazzo;forse un pò li invidiava anche, lui
non era tipo da relazione stabile, non aveva mai cercato una persona con cui
trascorrere più di una notte di passione, priva di importanza, che si sarebbe
anche e molto probabilmente dimenticato il giorno seguente. Non voleva nessuno
che lo assillasse giorno e notte, a cui dare spiegazioni su qualcunque cosa
pensava, diceva, faceva; non era una situazione adatta a lui o forse non ne era
semplicemente capace. Quando
troverò la persona giusta le cose cambieranno, forse anche io cambierrò.
Proferiva sempre con grande trasporto, ma gli amici finivano per ridere delle
ridicole pose che assumeva in quei momenti topici magari
l'ho già trovata e ancora non lo so Meditava tra sè e sè ma poi scuoteva la
testa annoiato da quegli inutili pensieri e tornava a ridere sguaiatamente
insieme ad i suoi amici. All'improvviso il suo cellulare prese a squillare facendolo
sobbalzare nel letto, lo guardò perplesso mentre sospinto dalla vibrazione
passeggiava bellamente sul comodino. Che tempismo
oserei dire! Gettò il libro, e la sua totale inutilità, di lato, afferrò il telefono che
bramava attenzione da qualche minuto e rispose senza guardare il display - Sì? - Non ebbe tempo di aggiungere altro che la voce
arrivò così feroce che quasi lo stordì - Porta il culo
fuori da quel letto e venite qui, vi do massimo un ora ... E no, non accetto
obbiezioni; e no non accetto domande; e no non accetto nemmeno commenti; e sì ti
farò molto male se non arrivate presto! - Detto questo riagganciò. - Oh... Buongiorno anche a te Shads. - commentò guardando
sorpreso lo schermo e sorridendogli.
- Ragazzi.- il suo pesante bussare mise fine alle grida di
Jimmy - Rivestitevi sto entrando - abbassò la maniglia della porta con una mano
sugli occhi - Siete presentabili? - - Come se non ci
avessi mai visti mezzi nudi - commentò Johnny alzandosi in boxer e cercando una
maglietta tra i vestiti abbandonati alla rinfusa sul pavimento - Sì, beh... -
ridacchiò Syn - Comunque mi ha appena chiamato Matt - -
Oh è arrivata la mammina? - ridacchio Jimmy ricomponendosi e mettendosi a sedere
nel letto, molto lontano da Johnny. - In
effetti, non l'ha specificato, anzi non ha detto proprio niente - si
grattò la testa distratto - no, oserei dire che non ha neanche parlato era
più che altro un ruggito sommesso. - - Eh? - fecero
all'unisono - Vuole che andiamo lì, e che ci andiamo
entro massimo un'ora... - - Vuole nel senso che
c'hai invitato, o vuole nel senso che t'ha minacciato di morte atroce e
dolorosa? - Brian fece una mezza smorfia - Ok ho capito.
- rise Johnny - Andiamo allora... vado a prepararmi. - si avviò verso la
porta, indugiando giusto un attimo a guardare Jimmy,
finalmente rilassato, doveva ringraziare Shads per averlo salvato
dalle grinfie del bassista - L'hai scampata bella, honey. - ed uscì superando Brian che rideva
sotto i baffi - Per ora... - aggiunse poi affacciandosi e ammiccando.
*
Quando suonarono alla porta, scherzando
sullo strano motivo che aveva indotto Johnny ad indossare una cravatta, cosa che
lui palesemente odiava, fu proprio Matt che si trovarono davanti;
contemporaneamente fecero tutti e tre un passo indietro, la sua espressione non
era molto incoraggiante. - Siete in ritardo... - proferì
con veemenza -...e perchè stai indossando una cravatta, Christ?! - - Sono solo dieci minuti...- osservò Brian sorridendogli
timidamente - Mh... non credo sia proprio questo il
problema, vero Matt? - Jimmy era sempre il più perspicace sopratutto quando
si trattava di interpretare Shads e i suoi comportamenti, nell'interagire con
lui nei suoi momenti peggiori, nonchè anche il più capace nel gestire
situazioni spiacevoli. Levò dolcemente una mano a stringergli il
braccio - Che succede? Non può essere così grave come... - fece una breve pausa
guardandolo attentamente il faccia - come mi stai facendo pensare.
- Il viso di Matt sembro leggermente rilassarsi, non sarebbe mai
stato in grado di rovesciargli contro la sua celeberrima
ira Shadowsiana; lui sapeva bene come prenderlo, e il loro
rapporto andava bene oltre quello che si poteva vedere, era una sorta
di trascendentale empatia. Tutti lo sapevano bene che se qualcuno poteva
relazionarsi con Matt, o meglio con un M. Shadows furibondo, questo
era proprio Jimmy, il saggio, buono, dolce Jimmy. In fondo un
suo sorriso sarebbe riuscito ad ammansire il più feroce dei
leoni. Perfino Zacky, che aveva un grande ascendente su Matt, non era
minimamente in grado di tenere testa alle abili maniere del Reverendo, era una mente superiore, ripetevano sempre. - Sono felice che siate arrivati...- sospirò alla fine
Shads, facendosi da parte per farli passare - Ah, un attimo... - - Matt! Puoi dirci che diavolo sta succedendo? La madre di
Zee non può essere così male da ridurti in questo stato...- - No, non è... Adesso vedrete... e mi raccomando.
- I tre si guardarono confusi, Rev fece l'oro un cenno e
pacatamente si diressero in salotto da dove proveniva un leggero
chiacchiericcio. - Sono arrivati - li precedette Matt, fermandosi poi in un
angolo, poggiandosi alla parete per avere un'ampia visuale. - BUONGIOR- no - Brian credette per un attimo di aver perso
la voce, o che qualcuno avesse tolto l'audio, credette di essere ancora a casa
nel suo letto, che fosse uno scherzo, che avesse sbagliato casa, poi iniziò a
pensare che non avrebbe mai dovuto più toccare una canna in vita sua, forse
anche l'alcol era da accantonare e tutto ciò era stampato a lettere cubitali sul
suo volto strasecolato. Boccheggiò meccanicamente senza che alcun pensiero
prendesse voce, anche se di pensieri in quel momento ne aveva pochi e molto
confusi, fu Jimmy a salvare la situazione, come sempre. - Buongiorno a tutti! -
sorrise cordialmente - Signora Baker, che piacere rivederla. - si fece
abbracciare e la baciò tra le feste di lei che entusiasta gli era subito andata
incontro; poi diede una gomitata ben assestata a Brian che era rimasto
impalato a fissare Zacky e l'intrusa che gli sedeva
accanto, questi si riscosse - Che piacere vederla! sì-
la sua voce suonò un pò stridula, forse perchè quel moto di sorpresa non
era proprio rivolto alla sua presenza - Come sta? Il viaggio? - - Tutto bene, caro. Tutto bene...- lo liquidò
rapida lei che aveva un altro obbiettivo. Li superò velocemente e si fermò
difronte a Johnny; il ragazzo aveva un'espressione strana in
volto, se non lo avessero conosciuto avrebbero detto che era quasi emozionato,
imbarazzato o giù di lì, quasi arrossì quando lei lo strinse in un
abbraccio mortale. - Tesoro dolce...- lo strapazzò
ben bene - Sei meraviglioso! Come stai... e hai risolto quel tuo... problemino? - gli chiese
quasi sussurrando, sotto gli occhi esterefatti dei presenti - Mamma? - la
richiamò Zacky perplesso. - Emh...sì. Sì, grazie. I suoi consigli sono
stati preziosi. - sorrise lui. - Ma che diavol...
- bofonchiò Zee, Jimmy lo guardò facendo spallucce mentre Brian
lo fulminò con lo sguardo avvicinandosi poi a Matt che in tutto questo era
rimasto fermo a guardare con un'espressione truce sul volto che non ne
voleva sapere di abbandorarlo. - Una sigaretta? - gli
bisbigliò quando fu abbastanza vicino. Shads annuì e senza farsi notare uscirono
lasciando Mamma Baker a tempestare di domande Johnny, che aveva
ormai assunto un vago color aragosta e gli altri spiazzati a guastavarsi la
scena.
Si appartarono su dei
gradini, nel retro dell'abitazione che dava su un piccolo giardino
interno. Brian prese il beneamato pacchetto di Marlboro, che non lo
abbandonava mai, e lo porse a Matt; accesero la sigaretta quasi
all'unisono gustandone il sapore acre di nicotina che inondava la bocca e
rilassava il corpo, rimasero così fermi per qualche minuto poi Matt ruppe
il silenzio - Stiamo sognando, Brian? Dimmi che questo è un sogno
e tra poco mi sveglierò come ogni mattina,perchè altrimenti non so veramente
cosa sta succedendo in questa casa, il mondo gira al contrario, sono forse
pazzo? Sono impazzito e mi avete chiuso in un manicomio e ora sono qui a parlare
con il mio dottore mentre invece vedo te? - - Calma,
calma amico. Se c'è un pazzo qui non sei tu. - commentò serio e pensieroso -
...ma - fece incerto - Avete per caso litigato?-
Shads lo guardò serio, la sua faccia si stava nuovamente contraendo in una
smorfia terrificante. - Se adesso vogliamo chiamarlo litigare... - - Frena, non
voglio ascoltare nessun particolare riguardante le vostre attività
"interattive!" - precisò alzando le mani e scuotendo il capo con un sorrisetto
sul volto, anche Matt gli sorrise un attimo di rimando e Brian fu felice di
essere riuscito in quell'impresa. Gli passò un braccio
intorno alle spalle stringendolo a sè in quello che doveva essere una
sottospecie di abbraccio, Syn era un tipo sicuro ma Shads era pur sempre una
macchina da guerra - Non so cosa sta succendendo qui - disse piano - ... quello
che so è che sono qui e su di me puoi sempre contare, amico. Qualunque cosa sia,
l'affronteremo insieme, magari è solo uno scherzo... - rimase un attimo in
silenzio concentrandosi sull'inverosimilità della sua affermazione - ... o
magari davvero tra poco ci sveglieremo tutti e scopriremo che It was only a fucking nightmare. - - Grazie. - rispose semplicemente Matt, appoggiando la testa
alla sua spalla - Grazie, Brian. - - Gli amici non hanno
bisogno di ringraziamenti. E poi sai che ti dico? Se quell'idiota ti mette da
parte è proprio un coglione, non sa cosa si perde e quant è fortunato ad averti
accanto. - - Io proprio non capisco...- - Non credi che dovresti parlargli? - - Cosa vuoi che faccia? Entro e gli dico " Zacky vuoi
cortesemente spiegarti perchè fino a stamattina credevo di essere il tuo ragazzo
e qualche ora dopo mi sono ritrovato la persona che più odio al mondo seduta al
tuo fianco, a casa mia, che si presenta a tutti come tua fidanzata? C'è forse
qualcosa di cui dovresti rendermi partecipe?".Forse mi ha solo lasciato Syn ed
incapace di farlo come le persone normali, l'ha fatto nel modo più spregevole
che avrei mai potuto immaginare. Contava sul fatto che non li avrei uccisi se ci
fossero stati testimoni, probabilmente. Non sai che violenza psicologica mi sto
facendo da ore per non...- Brian sospirò, stringendolo
più forte - Sì, Matt. Ti conosco, so che avresti voglia di ucciderli tutti in
questo preciso istante, beh spero non proprio tutti ma devi rimanere calmo e
vedremo cosa succede, per adesso fai come se tutto fosse normale - - Ti sembra facile? - - ...a tempo
debito chiarisci le cose. - - Tutto questo non. è.
normale. E' inconcepibile, inverosimile, inacettabile! - - La nostra vita non è mai stata un esempio di normalità, se
proprio vogliamo. - Matthew non rispose si limitò a
concentrarsi sul suo respiro che sembrava essersi fermato da un pò e sul battito
irregolare del suo cuore stressato, alla fine Brian si mosse - Dai entriamo...
si staranno chiedendo dove siamo finiti. - Si alzarono dirigendosi lentamente
verso l'ingresso - ... e ricordati - sussurrò Syn fermandosi a guardarlo in
faccia - ... ci sono io con te. -
Nda. Ah che impresa questo
capitolo, non voleva proprio saperne di essere scritto, devo assolutamente
ringraziare un mio caro amico, che seppur odia il genere di ff mi ha aiutato
moltissimo ed è stato una grande fonte di ispirazione! Tornando a noi, non c'è molto da aggiungere, finalmente Matt
ha un pò di sostegno morale nella situazione invivibile in cui era incastrato;
chissà se arriverà alla fine della storia o li ucciderà tutti allegramente?!
xD Devo fare una precisazione ho cercato molto il
nome vero della madre di Zacky ma purtroppo o sono incapace io o è veramente
un'ardua impresa, in effetti poi un'amica mia ha rivelato fosse Maria ed io mi
fido e lo prendo per buono, se mai ci siamo sbagliate, fatecelo presente, io
sono curiosa di sapere qualunque cosa riguardi Zacky u.u And so...ThankyouThankyouThankyou a tutti, in particolare a
quelle anime pie e coraggiose che mi sostengono con le loro recensioni. Vi adoro
^^
Friem: spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
almeno non c'erano frasi e frasi da saltare per scoprire cose nuove, era molto
più liscio e discorsivo, no? Purtroppo non posso rispondere alle tue domande,
sai problemi di spoiler vari, ma ben presto tutti i tuoi dubbi saranno risolti!
A presto e Grazie a te. Un bacio Frankie Sullivan GhostVengeance: ahahahaha
ribadisco come al solito che i tuoi commenti sono una botta di vita! xD Spero
che ti sia piaciuto e di non meritare quelle atroci torture che hai descritto,
in maniera impeccabile, per la simpatica shampista platinata ( quanto la odio
-.-" ) spesso mi domando perchè diavolo l'ho inserita nella storia, potevo
trovare una soluzione alternativa ma personaggio più insopportabile di lei non
credo sarei riuscita a reperirlo. Ah e voglio precisare che mi piacciono tutte,
anche la storia del prete ma per farlo spaventare ( cosa che tra l'altro mi
viene automaticamente ed inconsciamente bene °-° ma questa è un'altra storia )
non per sentire il suo stupido ed inutile monologo...Anyway alla prossima mia
cara. Un bacio. AmyOwenVengeance: Grazie Amy! Siamo un pò tutti
contro la shampista! Per quanto riguarda il bacio non ti prometto niente, anche
se l'idea è veramente carina, però in questo momento baciare Zacky è l'ultima
cosa che Matt vorrebbe fare, credo che se se lo trovasse a portata di mano
finirebbe davvero in tragedia questa storia! xD Tranquilla comunque! ^^ Un bacio
A.
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Lies inside your head your best friend ***
Lying is the most2
- Mh, Johnny ascolta... secondo me...
sì, e
dovresti... certo. -
- ...Di cosa diavolo staranno parlando? -
Zacky era arrampicato sul divano, quasi sulle spalle di Rev, con le orecchie
tese cercava di capire cosa avessero Johnny e sua madre da dirsi di così
importante e riservato da appartarsi nell'angolo più lontano del salotto, ma
sopratutto perchè Johnny parlava con sua madre? Da dove nasceva tutta quella
confidenza? - Tutto questo è inquietante...- aggiunse poi cercando sostegno
da parte di Jim, questi fece spallucce, incapace di trovare una spiegazione
plausibile - Non lo so Zee, sono io che dovrei chiederti perchè tua madre ha
requisito il mio ragazzo fin da quando abbiamo messo piede in questa casa. Mi
viene da pensare che abbiano una tresca, credo che abbia messo quella
fottutissima cravatta per lei...- fece una smorfia contrariata, tornando poi a
concentrarsi sulla rivista che aveva fortuitamente trovato li vicino. In una
casa di musicisti, cosa puoi trovare se non cataloghi e cataloghi di negozi di
musica con tutto il migliore ben di Dio sul mercato?! - ...che stronzate spari, Jimmy! Volete
smetterla di fare tutti battute
strane su mia madre! - borbottò gonfiando le guance e colpendogli la spalla con
il pugno chiuso. - Zack... - chiamò Gena, che
come al solito sedeva immobile nella più esemplare inutilità, trafficando di
tanto in tanto con il suo cellulare. - Mh? - fece semplicemente il ragazzo
cercando ancora di capire cosa quei due dicessero, leggendo il
labiale, cosa che tra l'altro non sapeva minimamente fare. - Zack... -
ripetè lei un pò seccata per le mancate attenzioni dovute. - Dimmi... - -
Zacky - sussurrò vicino al suo orecchio. Vee fece un salto sul divano
sentendo qualcosa di freddo salire su per la sua schiena. - Cosa diavolo
stai facendo? - sussurrò a denti stretti voltandosi verso di lei che aveva
impudentemente messo una mano sotto la sua maglietta e gli percorreva la
schiena con le dita sottili. - Perchè non ci defiliamo per un pò? Magari mi
fai vedere la tua camera, è da un pezzo che non ci entro...- battè lentamente le
ciglia e Zacky capì subito cosa intendeva, la conosceva troppo bene. La sua
faccia assunse un colore tendente al violetto quando Jimmy, che aveva
silenziosamente ascoltato tutto, lo guardò con la coda dell'occhio; una smorfia
di disgusto gli si era stampata in viso. - Non dire sciocchezze. - la riprese
Zacky - Sei impazzita? - - Non mi pare che ti sia mai dispiaciuto...- lo
punzecchiò - Sì, certo forse quando non c'era la casa piena di amici e mia
madre in salatto! - - Sulla casa piena da amici avrei da obbiettare. -
continuò ancora lei risentita - Cose vecchie...- aggiunse convinto,
alchè lei sbuffò sonoramente togliendo di colpo la mano e
graffiandolo con le unghie. - Ahia. - esclamò lui, massaggiandosi
la parte lesa. Jimmy tossicchiò per richiamare la sua attenzione, giusto in
tempo per vedere Matt e Syn rientrare in salotto. Rev sussurrò qualcosa che
suonava molto come - vai...- e il giovane chitarrista non se lo fece
ripetere due volte, saltò in piedi come se avesse le molle e andò velocemente
incontro a Matt, lo afferrò per un polso e nello stesso istante
pensò non tremare, non tremare
Vee. - Posso parlarti? - gli sussurrò affinchè solo lui sentisse,
fulminando poi Syn che si era bellamente fermato li accanto senza alcun rispetto
per la sua privacy - Potresti...- gli disse semplicemente Zacky guardandolo
irritato, aveva sempre quell'espressione compiaciuta sul volto, che lui aveva
odiato fin dal primo giorno che l'aveva conosciuto. - Oh sì, scusami tanto...-
aveva risposto l'altro con una vocina strana andando poi a sedersi accanto a
Jimmy e Gena - Ciao cara...- le aveva detto sorridendo.
-
Allora? - insistette Zacky che non aveva ancora ricevuto una risposta. Matt era
rimasto in silenzio, guardando oltre il suo ragazzo, cosa che gli veniva molto
facile data la differenza di altezza. - Ti prego, lasciami spiegare. - fece
supplichevole. Quando finalmente Shads si decise a guardarlo negli occhi, lo
fece indietreggiare soltando con uno sguardo. L'aveva vista molte volte
quell'espressione ma mai, mai rivolta a lui; per un attimo
credette di poter scoppiare in lacrime come una ragazzina, lì in mezzo alla
sala, sotto gli occhi di tutti. Poi prese un bel respiro per farsi forza
e rispose - Andiamo - al misero ok del
cantante. Procedette velocemente verso le scale che portavano al piano
di sopra, l'unico posto dove avrebbero potuto parlare indisturbati, sentì
Matthew dietro di lui ma ebbe giusto il tempo di mettere un piede sul primo
gradito che sua madre li intercettò. Come ha fatto ad arrivare qui cosi
velocemente? Non ha più niente da dire al bassista nano quando
serve?! Afferrò Matt per un braccio - Charles, verresti ad aiutarmi in
cucina? Se non ricordo male sei molto bravo ai fornelli - e sorrise, con quel
sorriso che poteva piegare chiunque. Zacky inveì mentalmente contro sua madre e
cercò di fermare la lenta distruzione dei suoi piani - Noi veramente dovremmo...
- ma Matt dette il colpo di grazia - Certo, con molto piacere. Eh sì, hai
fornelli sono proprio un campione - si vantò. Sapeva fingere bene Matthew
Sanders. - Se ci dai cinque minuti, poi vengo io ad aiutarti, mamma. - Vee
provò nuovamente a salvare la situazione ma qualche divinità era totalmente
contro di lui - Tu hai fornelli? - rise lei mentre già
trascinava Shads verso la cucina - Vuoi forse ucciderci
tutti, tesoro? Intrattieni i tuoi ospiti piuttosto - fece lei
indicandoli con un ampio movimento del braccio - Sarà pronto prima
che tutti voi diciate Aveges Evendo...Evenged Sevengol ... Avonde...
Oh insomma avete capito! - rise e continuando a cianciare sull'impossibilità di
pronunciare il nome della loro band scomparve in cucina con Matt al
seguito. Zacky tirò un pugno al
muro - Cazzo. - ringhiò abbandonandosi poi sulle scale e prendendosi
la testa tra le mani.
Matt intanto aveva
seguito la "suocera" in cucina ma non ebbe nemmeno il tempo di metterci
piede che si trovò spalle al muro con la madre di Zacky che lo guardava in
cagnesco picchiettando un dito sul suo torace scolpito - TU...- aveva detto,
tirandolo poi dalla maglietta affinchè si spostasse e quella scena non fosse
visibile dall'oblò della porta che dava sul salotto dove gli altri erano rimasti
ad aspettarli - COME.HAI.POTUTO.FARMI.QUESTO!? - Matt la guardò allibito,
possibile che non poteva avere un misero attimo di pace? Possibile che qualche
altra assurdità doveva travolgerlo in un momento in cui il suo sistema nervoso
era già compromesso? A cosa poteva riferirsi poi? Non aveva fatto altro che
interpretare il ruolo del buon amico, buon padrone di casa, anche buon solito
Charles volendo, e qualche ringhio sommesso rivolto alla gente squallida che
occupava casa sua non era di sicuro la causa di quella sfuriata. Eppure sapeva
bene chi aveva davanti così ci pensò su prima di rispondere con il tono
più comprensivo che poteva - Cosa...ho fatto? - un velo di
rassegnazione trasudava da ogni sillaba quasi che il suo cervello inconsciamente
percepisse già la causa di quel fastidioso dialogo. - Cosa hai fatto? E me lo
chiedi pure, Matt! - Matt? Ok. Se lo chiamava così le cose si stavano
mettendo male, forse erano serie eppure non c'era un filo logico in tutta quella
situazione, anzi non c'era una logica nelle cose che da qualche giorno gli
stavano succedendo! - Ascoltami bene. TU mi avevi fatto una promessa e mi
fidavo di te! Non credevo che mi sarei mai ritrovata qui a rinfacciarti queste
cose! Ero sicura di me e fin troppo convinta di te! - Shads la guardava
attonito, non sapendo cosa rispondere, non sapendo perchè quel rimprovero e non
sapendo nemmeno perchè la faccia di lei aveva un'espressione così dispiaciuta.
Prese un profondo respiro, poi le poggiò le mani sulle spalle con molta
delicatezza - Sign... Maria! - si affrettò a correggersi - Aspetta. Davvero non
riesco a capire di cosa tu stia parlando - Di là, accanto a mio figlio c'è una
sciacquetta bionda, l'hai notato? - Per una frazione di secondo il viso di Matt
si contrasse e fu sicuro che lei se ne accorse - Sì, certo. - rispose con finta
indifferenza - Ti ricordi cosa mi avevi promesso? Sono passati molti anni da
quel giorno, ma lo ricordi? Eravamo in questa stessa casa. La prima volta che ti
vidi...- Shads si paralizzò, gli occhi spalancati e vitrei, la bocca
socchiusa mentre la sua mente vagava verso quel ricordo che come una pugnalata
adesso lo travolgeva e richiamava alla mente vecchi momenti passati, ricoperti
di una velo di dolcezza e felicità.
-
Prenditi cura di lui, mi raccomando. Ha bisogno di avere vicino una persona
forte, che lo protegga e che gli voglia bene... - - Lo
so. La faccio e lo farò sempre. - - Prometti? - -
Promesso. -
Quelle parole risuonarono più di una volta nella sua
testa, sbattendo come una pallina in un flipper mentre ripercorreva ogni singolo
istante di quel giorno. - Prometto... - soffiò alla fine, più a se stesso che
per rispondere a lei che ancora lo fissava silenziosa. -
Vedo che ti ricordi, allora. - osservò portando le braccia al
petto. Chiudi tutto fuori, Matt. Adesso. Ci fu un lungo
minuto di silenzio poi Matt scoppiò a ridere come un matto tenendosi la pancia
per lo sforzo
- No ... aspetta ahahaha... aspetta.aspetta. - blaterava ridendo a squarciagola, lei lo guardò
interrogativa. - Certo che mi ricordo quelle parole, mi ricordo anche i
dolci... ahahahahaha - poi si ricompose sotto lo sguardo severo di lei,
passandosi un dito vicino all'occhio come per asciugare una lacrima per le troppe
risate e prendendo un grande respiro - Ho detto che mi sarei
preso cura di Zacky e credo di averlo fatto. - disse ancora sorridendo -
...ma cosa ti aspettavi? Di arrivare qui e trovare una bella coppietta felice che passeggia nel
parco mano nella mano dando da mangiare agli scoiattoli? - accompagnò quell'affermazione ad
un'altra risatina. E si meravigliò di come straordinariamente era in grado di fingere,
nella brutta posizione in cui si trovava. - E' il
mio migliore amico. Gli sono stato accanto in tutti questi anni, mi pare sia
cresciuto bene più o meno ma... beh - disse indicando l'altra
stanza - ... e lui che sceglie la sua dolce metà. - - Mmh...- lei non rispose, si limitava a guardarlo
poco convinta. - E
la sceltà è quell'essere che siede sul divano. - aggiunse tossicchiando. - Non
posso decidere per lui chi deve amare, noh? - - Sì, hai ragione ma io
pensavo... - - Pensavi male, Maria. - la interruppe poggiandole una mano
sulla spalla. E l'oscar come miglior attore non protagonista va
a... - Tu la odi e si vede chiaramente... un motivo ci sarà! - accusò
lei riducendo gli occhi a due fessure. - Oh bhè, ovviamente non posso
fingere, che non la sopporto è palese come è vero che il cielo è blu e mi
piacciono i biscotti! - - Smettila di fare lo spiritoso! Tu devi stare con il mio Zacky! - quasi
piagnucolò quella frase gettata li in modo assurdo, portando le mani al cielo - Io ero
tranquilla, felice, sicura di questo! - - Io devo? - Matt
rise ancora - ... se ti sentisse il mio ragazzo non ne sarebbe così felice,
sai? Boom. Cazzo cosa ho
fatto!? Matt si morse la lingua, maledicendosi per quelle parole. - Il tuo... che cosa??!! - sbraitò lei alzando la voce
di un tono. - Il mio fi.dan.za.to. - Scandì Matt - E' di là, quindi meglio
non gridare o potrebbe sentirci...- - Di chi stiamo parlando? - chiese
lei esterefatta. In che situazione mi sto andando ad impelagare. StupidoStupido. Ok
rifletti, velocemente sopratutto: Johnny? No. Troppo basso...emh inverosimile e poi a
quanto pare lo conosce bene. Jimmy? Ok Jimmy... No. Jimmy sta con Johnny,
quel nano potrebbe mettermi il basso su per il ... emh se solo mi avvicino. E
allora, no no, non posso sopportarlo... Beh cosa c'è di meglio per far infuriare
quello sporco traditore? Perfetto Matt, ottima scelta. - Brian. - disse
con ovvietà e convinzione. Maria fece qualche passo indietro, scandalizzata.
Si portò vicino all'isola e afferrò qualunque cosa si trovasse a portata di
mano: pomodori, patate, zucchine, perfino le uova si trovarono a volteggiare per
la cucina in direzione del povero Shads che impreparato venne colto da una
pioggia di insalata - TU... BruttoBRUTTO! - Splash. Un pomodoro dritto in
faccia - COME HAI POTUTO! Briaaaaaaaaaaaan? HAI PREFERITO quel quel... individuo
al MIO ZACHARY? Oh tuuuu! Allora è così! E' con Brian che passeggi mano nella
mano nel parco? SIMPATICONE! Non te lo meriti proprio, allora! PROPRIO
NO! VERGOGNATI! - Crack. Un uovo contro il muro, che per fortuna Matt
riuscì prontamente a schivare. Cazzo, cosa ho combinato. Pensò
guardandola inebetito e sì, anche molto, molto pentito per quello che aveva
detto. Sono nella merda. Quando la pioggia di vivande finì, con sommo sollievo
di Matt, senza arrivare anche ai coltelli, la madre di Zacky si ricompose, si
sistemò il grembiule con le mani sporche di farina e quant'altro, e con tono
deciso ringhiò - Bene. Congratulazioni. Ora pulisci tutto, subito. - Poi si mise a cucinare come
se nulla fosse.
***
Jim si avvicinò a Zacky - Alzati da lì - gli intimò risoluto. - No, non
ne ho alcuna intenzione. - sbuffò l'altro guardandolo - Zack, alzati subito e
vieni fuori con me. - - No. Fuori c'è il sole, non mi piace, non voglio. - borbottò incrociando le braccia
al petto come un bimbo capriccioso. - Zack, alzati. Andiamo, ho voglia
di una sigaretta. - insistette, cercando di non perdere la pazienza - Non ne
ho. E Matt che si ricorda sempre di comprarle per me... - rispose in sussurro
guardando a terra - Non costringermi a prenderti di peso perchè non ne
proprio voglia. Ok? - - Allora è semplice, lasciami qui. - - Zack. -
Sibilò, guardandolo truce a due centimetri dal suo volto - Alza il tuo bel
culetto da queste scale prima che ti porti fuori a calci. SUBITO. - - Lo
pensi sul serio? - domandò il piccolo alzandosi. - Che cosa? - fece Rev
confuso. - Che io abbia un bel culetto. - Rev non rispose si limitò a
dargli un calcio ben assestato che lo fece volare due metri più in là verso la
porta. - Ahia! Scherzavo.- -
Cretino... - ringhiò seguendolo, poi si voltò per cercare il suo ragazzo che era
poco lontano.
Johnny però era impegnato da
una pò in una telefonata e si aggirava per il salotto a passo lento, come un
anima in pena, bisbigliando qualcosa di tanto in tanto. Si scambiarono uno
sguardo d'intesa e il bassista con un cenno gli assicurò che li avrebbe
raggiunti appena finita quella
conversazione.
Nda. E non ho molto da aggiungere
oggi, non sono tanto in vena di commenti e il capitolo non mi soddisfa molto,
per il 7° volevo qualcosa di particolarmente bello e invece questo passa la
casa. Devo precisare che la frase in cui la madre di Zee non riesce a
pronunciare il nome della band, sì lo so totalmente inverosimile,
è una citazione da Nonciclopedia. E il titolo ovviamente è da
Critical Acclaim (**) Passo subito ai ringraziamenti. Come sempre
GRAZIE a tutti! E mille volte Grazie ai fedelissimi!
^^
Friem: E' furba la donnetta, hai visto? Il suo piano era
proprio parlare con Matt anche se le rivelazioni che ha ricevuto non le sono
piaciute molto, ne vedremo delle belle. Per quanto riguarda Johnny mi
piaceva il fatto che fosse così vicino alla madre di Zacky! La mia idea in
realtà è che gli avesse chiesto altro ma ho fatto alcuni cambiamenti e non se
rientrerà nella trana magari ci farò un missing moment. Grazie ancora.
Spero ti sia piaciuto anche questo! Moodswing
Wiskey: Mmmh non mi posso pronunciare ma... beh hai visto un
pò cos è successo in questo capitolo? Stupido Matt! XD Anche io avrei fatto
una strage non mi piacciono le situazioni lasciate in sospeso, assurde e
inverosimili. Avrei armato una guerra mondiale ma avrei chiarito subito e ucciso
tutti magari, con una katana, la preferisco alla scimitarra. Grazie
mille e tranquilla le recensioni mi fanno sempre piacere, non mi puoi annoiare!
^^ Frankie Sullivan GhostVengeance: Sono sempre più
tentata a scrivere un capitolo di uccisioni multiple in cui si salva
solo la madre di Zacky per mano di Johnny, con Matt in preda alle furie
omicide che squarta tutti e dipinge le pareti con il loro sangue tenendo la
testa di Zacky come soprammobile e cucina Gena nel forno con le patata
ma... Il progetto è un altro quindi se il mio umore nero non mi fa
impazzire del tutto la storia continuerà a seguire il percorso che mi ero
prefissata. E per quanto riguarda Syn, lo sai che io non ho grande simpatia nei
suoi confronti quindi non posso ne dire se avrà veramente un peso nella storia,
nè se è preso da Matt, Syn si para il culo, questo posso dirlo di sicuro.
xD Poi adesso è stato tirato in causa... Eh malemale. Ho sofferto a
scriverlo ma era l'unica scelta plausibile. Bye Darling e grazie per la
recensione AmyOwenVengeance: Quella biondona insipida
dovremmo ucciderla lentamente e dolorosamente. Però tuuu sei
troppo tenera e non puoi ricoprirmi di complimenti così immeritati *///* In
realtà mi piacerebbe molto scrivere libri veri confesso ma non ne sono
abbastanza all'altezza e poi le fanfic sono molto più divertenti no?
GRAZIEGRAZIEGRAZIE! Un bacione ^^
New Entry *-* Burning
Paradise: Grazieee ^^ Sono molto contenta che ti sia piaciuta,
spero sia lo stesso per questo nuovo capitolo e per i successivi!
^^ Josie 182: Hahahahha Allora in primis GRAZIE per la
recensione, che poi io adoro le recensioni lunghe e esilaranti! Sul fattore
-commentiassurdisuZaccaria- non posso che apprezzare perchè anche io divento
scema quando si tratta di Lui, se poi c'è pure Matt in mezzo, perdo la
testa del tutto! xD Io mi iscrivo subito, come tuo vice anche al
APVFFG lo trovo geniale, anche io non riesco a sopportarla infatti spesso
ho precisato che non capisco dove mi sia venuta l'idea di metterla nella
storia forse perchè spero di farla patire a lungo! Si prima o poi Matt la
cucinerà. Tra l'altro è quella che sopporto di meno tra le
loro ragazze ( senza contare l'ex di Jimmy perchè quella proprio mi
disgusta all'inverosimile per la squallida persona che è! ) Solo per Val ho
una buona sopportazione ma per questa ossigenata qui proprio non
esiste. Sarà che Zacky lo vorrei come mia proprietà privata o sarà che
proprio lei non mi ispira, eppure è tra le più amata °_° mah! Misteri della
vita...! E la mamma di Zacky è... fantastica, secondo me! Già che ha
fatto un figlio così xD Beh che altro dire... spero che la storia continui
a piacerti, spero che la seguirai, che ti strappi un sorriso ma
sopratutto spero di riuscire a convertirti un pò alle MATTxZACKY *.* Grazie
mille per la recensione. Un bacio e alla
prossima!
Anita_
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** We're all to blame?! ***
crk
Jimmy procedeva con
grande nonchalance trascinando, tutt'altro che gentilmente, Zacky, che
arrancava dietro di lui, per il colletto della maglia - So camminare. So
camminare da solo Jim!!! - si lamentava questo sbattacchiato qua e là finchè con
un movimento deciso il più grande lo scaraventò, quasi, su un gradino per farlo
sedere - Dubito di qualunque tua possibile facoltà mentale in questo
momento, Vengeance. Perchè a quanto pare ti sei bevuto il cervello! - Zacky sbuffò guardandosi intorno - E la mia sigaretta? -
chiese poi allungando la mano verso Rev che stava fermo davanti a lui con le
braccia conserte - Prima... dimmi cosa sta succedendo, piccolo idiota. - - Cosa sta succedendo, dove? - chiese facendo il finto
tonto. - Sì, bene Zacky, continua a fare il coglione
così che vai forte. - Il chitarrista preferì concentrare
la sua attenzione su delle formiche che gli camminavano accanto alle scarpe
piuttosto che provare a guardare l'espressione irritata di Jimmy, sapeva
benissimo che potendo l'avrebbe preso a pedate fino in Messico per farlo
"cantare" probabilmente si era trattenuto solo date le circostanze, compreso il
fatto che sua madre si trovava a pochi metri da loro. " Grazie mammina..." si
ritrovò a pensare, vergognandosene subito dopo. - Dammi
una sigaretta. - intimò, continuando a guardare a terra, ma provando a sembrare
fermo e deciso, non un ragazzino spaventato che vuole correre a gambe levate
lontano dal bullo di turno che sta per prenderlo a calci e rubargli i soldi
della merenda, come in realtà si sentiva. Jimmy allungò il pacchetto sotto il
suo naso, aspettò che ne traesse una e dopo aver acceso la sua e aspirato una
buona e sana boccata gli passò l'accendino. - Ora, caro, vuoi
cortesemente delucidarmi sulla realtà dei fatti? - -
Insomma perchè ti ostini ad intrometterti in questioni che non ti riguardano?
- - Ehi, stronzetto, prima di tutto non rivolgerti a me
con quel tono, in secondo luogo sto cercando di aiutarti dato il bel casino che
hai combinato non so per quale stramaledetto motivo, inoltre non so se ti sei
accorto che lì dentro c'è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, anzi mi
meraviglio come non sia ancora successo nulla! - - Ti
riferisci a Matt? - - Oh. Dindindindindin! 100 punti al
coglione con il septum! - - Divertente, davvero
simpatico Jimmy. - - Qui di simpatico non c'è proprio
niente, stupido. Sto cercando di capire perchè il tuo cervellino bacato ci abbia
messo tutti in questa assurda ed inverosimile situazione per provare ad arginare
il danno! - - Tutti?! Ti faccio presente che nella mia
vita sentimentale voi non c'entrate proprio niente - - Ok Zacky, adesso basta. Sai perchè mi intrometto? Perchè
Matt è mio amico, anzi è mio fratello e quello che stai combinando lo sta
distruggendo. Che cazzo significa questa pagliacciata? Volevi lasciarlo? Hai
trovato veramente il modo più basso e meschino del mondo. Come diavolo ti è
saltato in mente? Se non hai le palle non te lo meriti! Se ti
nascondi dietro questo tipo di... di... di... Oh Cristo! Zacky, hai battuta
la testa? Che diavolo ti prende...CRISTO! - - Smetti di
insultarmi! Io non ho alcuna intenzione di lasciare nessuno... sempre se ho
ancora qualcuno da poter lasciare. Ho solo fatto un casino, la situazione mi è
sfuggita di mano, tu non sai come stanno le cose quindi smetti di giudicarmi,
insultarmi e farmi la paternale. Lo so che sono uno stronzo, che sono nella
merda e che mi merito tutto quello che dici ma la colpa non è mia...! - - Cos'è Zacky? Sei confuso?! Non sai più cosa ti piace, o
magari ti piacciono entrambi? Fammi un pò capire. - -
Cazzo Rev! Mi conosci... Se c'è una persona, una sola che amo a questo mondo è
l'essere inferocito e diabolico che si trova in quella casa e che vorrebbe
uccidermi. Solo lui, nessun'altro. E' una situazione complicata non posso... non
so come uscirne quindi lasciami in pace almeno tu. - -
Se tu me ne parlassi, potrei aiutarti! - - No. Non posso
e non puoi! - - Perchè, Dio Santo! - - Ehi Jimmy, basta adesso. Lascialo stare. - Johnny li
aveva raggiunti, era scuro in volto e si era rivolto a loro in tono serio, poi
aveva dato un'amichevole pacca sulla spalla a Zacky sedendosi vicino a lui e
accendendosi una sigaretta - Io gli credo. - aveva aggiunto guardando il suo
ragazzo - E se non vuole parlarne e sia...! - - Ma! -
iniziò l'altro ma il rapido dissentire del bassista fermò il discorso sul
nascere. Si guardarono a lungo, Jimmy sapeva che poteva sempre fidarsi di
qualunque cosa l'altro gli dicesse, che aveva un intuito particolare per ogni
situazione, vedeva oltre quello che gli altri riuscivano a cogliere, così decise
che anche questa volta avrebbe seguito il suo consiglio. - Beh... come volete.
- - Grazie. - esalò Zacky rilassandosi finalmente. - ...Stai attento. - gli sussurrò Johnny guardandolo dritto
negli occhi senza farsi sentire dal batterista - Ok? - Zacky titubò un attimo poi si limitò ad annuire.
Avete mai notato come in tutte le
grandi famiglie ognuno abbia un ruolo fisso da rispettare? Una posizione. Anche
a tavola ognuno ha il suo posto stabilito che non arriverebbe mai a cambiare
senza un motivo preciso, nè ad occupare quello che appartiene di diritto a
qualcun'altro. In tutte le famiglie, come anche in quella degli Avenged, si
hanno per scelta o casualità dei posti ben assegnati. Solitamente vige la regola che a capo tavola ci sia sempre
il padrone di casa, in casa Baker, come ormai la conosciamo, è Matt che detiene
il posto d'onore, non in qualità di capo/frontman o roba simile, semplicemente
perchè è così che Zacky ha deciso. Lui siede alla sua destra, mentre Jimmy a
sinistra; secondo quanto il chitarrista sostiene è la sua "triade" personale, si
è spesso dilungato in brillanti teorie a riguardo ma tutti hanno sempre
preferito accontentarlo che ascoltare le sue strane elucubrazioni. Accanto a
Jimmy, siede ovviamente il suo ragazzo, Johnny e di fronte a lui, con leggero
fastidio di Zacky che se lo ritrova sempre appiccicato al fianco, come una
spina, Brian. A conti fatti non c'era altro modo di sistemare la situazione, a
meno che non avessero optato per utilizzarlo come centrotavola o dargli una
ciotola e farlo mangiare sul pavimento insieme a Ichabod. Sì, Zacky aveva
pensato molte volte anche a queste soluzioni alternative, nei momenti di più
alta repulsione nei confronti dell'altro, non che vi fosse un motivo preciso, se
non che trovava molto fastidioso il suo continuo provare in tutti i modi di
passare del tempo con Matt e fare l'amicone, aveva rischiato di strangolarlo nel
sonno durante un tour dopo averlo visto palpare il sedere del suo ragazzo
durante un concerto. Fortunatamente consci della sua instabilità mentale, gli
altri l'avevano trattenuto distraendolo e impedendogli di essere arrestato per
efferato omicidio volontario. Tra loro vigeva un tacito accordo, entrambi
provavano a non invadere i rispettivi spazi vitali, ovviamente con scarsi
risultati; la competizione, li portava a stuzzicarsi e provocarsi fino allo
stremo, ed era stata fin dal primo momento palpabile e incontrollabile.
Potete quindi forse lontanamente immaginare l'espressione di Zacky quando
entrato in salotto sotto i richiami della voce squillante di sua madre l'aveva
vista dare disposizione a tutti sul come avrebbe gradito si sedessero,
sorvolando sul fatto che gli altri le avevano ovviamente imposto, Matt per
primo, di occupare lei il posto d'onore quel giorno. -
Brian - la sentì dire mentre si avvicinava al tavolo -... credo che questo sia
il tuo posto. - disse indicando la sedia accanto a Matt, ho saputo la bella
notizia. - un sorriso tirato sul volto. - Quale bella notizia? -
chiese sorpreso Syn, sedendosi e guardando Shads con un
sorriso bonario e curioso, questi che fino ad ora era rimasto immobile come
una statua lo guardò intensamente, forse cercando di fargli capire "tienimi
il gioco", gli prese una mano traendola a sè e disse con ovvietà - Le ho
raccontato di noi. - Zacky si paralizzò, fermandosi di
colpo, ritrovandosi Johnny e Jimmy, che procedevano dietro di lui, addosso,
anche loro totalmente sbigottiti. - Ecco... - sussurrò Johnny tra sè e
sè. - Ah... AH! Di noi?! -
ripetè Brian, mentre la sua mano veniva fustigata dalle dita del cantante -
DI NOI! Oh sì, certo. Era anche il momento, in effetti. Scusate
queste cose mi imbarazzano un pò. - ammise poi sorridendo a Maria che
lo squadrava. - Capisco. - fece lei prendendo posto a capo tavola. -
Oh Zacky, finalmente! Cosa fai lì impalato vieni qua. - agitò una
mano indicando la sedia alla sua destra, praticamente il suo solito posto,
che casualità. Fu Johnny a dargli una lieve spinta e riscuoterlo da
quello stato catatonico che l'aveva colto, era come se qualcuno gli
avesse sconquassato le budella, preso il cuore schiacciato sotto uno stivale e
rimesso malamente al suo posto. Si sedette, trovandosi Matt di
fronte, i loro occhi si scontrarono solo un secondo poi il più grande
discolse lo sguardo. Si sentì toccare leggermente la gamba costatando che Gena
era seduta vicino a lui, un senso di nausea lo colse all'improvviso e
fu difficile reprimere una smorfia di disgusto per quella situazione.
Osservò gli altri due sedersi l'uno accanto a Brian, l'altro accanto
a Gena, per la prima volta separati, anche se l'uno di fronte
all'altro; diede una rapida occhiata al tavolo e constatò che sì, era tutto
sbagliato. Tutto completamente sbagliato, niente era al suo posto... ed
era sopratutto colpa sua. Poi qualcosa scattò
nel suo cervello, qualcosa fu così chiaro e limpido che gli strappò un
sorrisetto divertito, a guardarlo dall'esterno sembrava un pazzo, che rideva da
solo fissando il piatto, e forse pazzo lo era o lo stava diventando sul
serio. "Vendetta a Vengeance, mh? Bravo. Me lo sono proprio meritato. L'ho
sempre detto che è diabolico, proprio Brian. Un bel colpo basso, forse più del
mio in effetti...". - Zacky? Zack? Zachary!!! - la madre
lo riscosse dai suoi pensieri facendolo sussultare, si guardò intorno notando
che tutti lo stavano fissando - Vuoi gentilmente passarmi il tuo piatto? Dove
hai la testa oggi?! - - Oh sì, scusami. - rispose,
tornando partecipe della situazione, con un sorriso furbo sul volto. - Oh pranzo
italiano! Meraviglioso... - "E se vuoi giocare, allora
giochiamo..." - Lasagne! Da quanto non ne mangio, potrei
commuovermi. - commentò Brian, guardando adorante il piatto invitante che aveva
davanti - Mh, noi le mangiamo sempre invece. - disse Jimmy grattandosi la testa
con un dito - mh... e sono molto simili a queste, Johnny le cucina spes- si
fermò di colpo guardando il suo ragazzo arrossire fin ai capelli, lo fulminò con
gli occhi e poi guardò Zacky che aveva afferrato più di quanto gli altri non
avessero colto - Credo tu abbia ragione, Jim. - assentì il chitarrista ridendo.
- Esattamente...- sibilò lui - Noi due dobbiamo fare un
discorsetto... - sussurrò quel tanto che bastava da farsi sentire solo da
Johnny. Dopo quella intensa giornata avrebbe dovuto dare molte spiegazioni;
quando poi Maria si avvicinò con la sua porzione dicendo - Honey , per te ne ho fatta un pò senza cipolla, so che
non ti piace... - Johnny desiderò di essere inghiottito all'istante dal
pavimento, magari anche nascondersi sotto il tavolo non sarebbe stato male, ma
di sicuro poco efficace. - Grazie... - esalò, deglutendo rumorosamete
imbarazzato.
- Oh quanto amore intorno a questo tavolo! - esordì
mamma Baker per rompere il pesante silenzio che si era creato da
quando avevano cominciato a mangiare, ognuno troppo fintamente concentrato
sul suo piatto per intavolare un qualunque discorso. - Siete proprio una bella coppia, Matt. - commentò come se
nulla fosse, come se non gli avesse fatto una sfuriata poco prima in
cucina, come se non gli avesse lanciato dietro la qualunque. - Grazie. - si
limitò a commentare lui. - E Jimmy... - disse poi guardando il batterista
- Mh? - - Trattalo bene il mio
piccolo Johnny, eh. Mi raccomando, ho una speciale predilezione per lui. -
- Potrei anche essere geloso... - commentò Zacky,
fissando il piccoletto. - Taci Zack. Ok Jimmy? Non vorrei dover
tornare qui a tirarti le orecchie. - Rev quasi si strozzò a
quelle parole, primo perchè non si aspettava un così esplicito riferimento alla
sua vita amorosa, secondo perchè sì c'era qualcosa che Johnny gli
nascondeva e non andava bene, quella donna sapeva troppo, terzo... quelle parole
sarebbero state adatte ad un bambino di cinque anni beccato con le mani nel
barattolo dei biscotti, non certo a lui! - Tossicchiò sotto gli occhi
preoccupati di Johnny e annuì - Non c'è questo pericolo... - aggiunse, dopo
tutto era la verità - Sarà lui ad uccidere me un giorno di questi. - scherzò su,
si sarebbe vendicato in separata sede. -... con qualche esperimento culinario. -
aggiunse provacando delle risate generali e il più assoluto imbarazzo del
bassista. - Si siete proprio belli...-
disse, giocando con un pò di cibo nel piatto - ...quindi è
mio figlio l'unico idiota qui. - soffiò parlando più con se stessa che con
gli altri - - Cosa? - chiesero in molti non
riuscendo a distinguere il suo vago farfugliare - Ehm... abbiamo bucato una
ruota venendo qui! - saltò su lei, salvandosi in calcio d'angolo. - Oh perchè
non me l'hai detto? Ribadisco, dovevi chiamarmi sarei venuto io a prenderti. -
si lamentò Zacky, ancora infastidito. - Non fare storie, Zachary. Ne abbiamo già
parlato... - diede un'occhiata al suo viso fanciullesco che la fissava offeso
soffermandosi poi sulla ragazza accanto a lui - Bionda... è proprio un inetto. -
biascicò piano. - Eh? - chiese ancora il figlio
avvicinandosi - Se parli piano non riesco a sentirti, mamma. - - Era un guidatore provetto! - esclamò lei, salvandosi
nuovamente. - Oh... chi? - chiese Zacky confuso. - L'autista Zack! Chi altro se no?! Basta, smetti di
assillarmi. - sbottò. Alzandosi procedendo a grandi passi verso la cucina per
prendere il secondo. - ...Non ho detto niente. -
piagnucolò Zee, guardandola esterefatto.
Nda. A me proprio non piace -___-" Quanto siete
arrabbiate da 1 a 10? Quant è brutto questo capitolo da 1 a 10? Quanto... ok la
smetto! Scusatemi per il ritardo, non succedono grandi cose è un pò
di passaggio forse mi sono dilungata troppo in descrizioni varie e ho messo poca
sostanza, c'è giusto qualche riferimento che dovete cogliere qua e là. E mi
applicherò per aggiornare presto, ultimamente non ero molto in vena di
provare a scrivere qualcosa che potesse risultare anche lontanamente simpatico.
Ho paura di far precipitare la qualità della storia con una terribile
parabola discendente... T.T Come sempre non so come
ringraziarvi per la pazienza che avete e per l'affetto che dimostrate con
i bei commenti che mi lasciare, sono molto felice e non mi stancherò
mai di ringraziarvi! GRAZIE GRAZIE
GRAZIE GRAZIE! And now... Friem: La mamma è
anche super lunatica! Come immagino sia Zack in realtà. Sei proprio sicura che
Jimmy e Johnny siano gli unici sani? Sull'eterosessualità di Brian non mi
pronuncio, anzi su di lui proprio evito di fare commenti. Io sto dalla parte di
Zack sempre e comunque e Matt...è stato un fesso ma preso alla sprovvista si
dicono cose assurde di cui poi magari ci si pente, ma la frittata ormai è fatta.
Anzi Zacky ha reagito abbastanza bene, no? Per ora... Grazie!!! Frankie Sullivan
GhostVengeance: Povero Matt, lascialo stare infondo qui è lui la
vittima, no? Inoltre Zacky ha la capacità di incartarsi come un torroncino
svizzero ( °-° paragoni strani, li uso spesso. xD ). Non so ancora come
finirà ma io non assicuro che le pareti rimarranno del loro colore naturale xD
Ma tu non sei per le Synacky? Mò t'arrabbi pure? XD Grazie per l'incitamento... ci proverò! Anche se
come puoi vedere da questo capitolo non è che siamo proprio al massimo. .-.
Shame on me. Per la nonenciclopedia è stato un piacere anzi grazie a te, dovrò
dare un'occhiata a questo Johnny the Omicidal Maniac *_* A presto,
dear. Thanks and Bye. Josie 182: Credo
proprio che a te non dispiaccia la bella balla che ha inventato Matt, eh
furbetta? xD Comunque Syn è un amico non gli avrebbe voltato le spalle, più che
altro potra cercare di ucciderlo in separata sede, chissà...! Su Johnny sai già
che penso... J.C FOR PRESIDENT! Su Zacky, poverino
seriamente lo torturo, a me dispiace ma non so come faccio qui lo distruggo,
tutti contro di lui, sempre colpa sua, tutti che lo maltrattano. Faccio apparire
Matt come il martire della situazione e lui come lo spregievole boia. Deve
perdonarmi perchè lo amo tanto ma... non ci posso fare niente qui mi gira sempre
così! xD Ok tratteniamoci con i commenti dolciosi al nostro solito e con le
risposte chilometriche peggio delle tue lunghe recensioni ( io mi inchino per la tua bontà come sempre! ) Ti
ringrazio e alla prossima mia cara. Ciau. Un bacione. let the boogeyman come:
Secondo me si sarebbe rotta la padella °-° Eh poverino, cosa avrebbe
potuto fare o dire? Mica poteva smascherare Zacky così anche perchè non si sa
ancora cosa pensa Zacky in realtà visto che una sistema e cento ne rompe ( un pò
come me direi xD ) ahahah ok stop. Grazie per la recensione e i complimenti! Un
bacio AmyOwenSullivan:
Grazie per la recensione e i complimenti, ormai risulto ripetitiva, mi
scuso. Eh sì quella biondaccia spero di riuscire a ucciderla prima della fine
della storia in un modo o nell'altro magari Matt se la mangia xD Poverino,
sicuramente è indigesta! ahahahaha... e per quanto riguarda Jimmy ti do ragione
xD Alla prossima mia cara. un bacio grande. ladySynacky: Io veramente non so come ringraziarti per aver
recensito tutti i capitoli uno per uno, sei una santa?! E' stato
veramente bello per me vedere che ti è piaciuta e sei arrivata fin qui
leggendola tutta insieme... T.T troppo onorata. Ti ringrazio cento volte elevato
alla potenza per ogni recensione e che dire... spero che anche questo capitolo
ti sia piaciuto! Sono ancora scossa °-° mi eclisso. Non rispondo a tutte perchè
ho poco tempo la cosa importante è ...GRAAAAAAZIE
MILLE
Anita_
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Cake of discord - Do you like it? ***
Lying is the most2
- Ahia quello era il mio piede, Matt! - - Non è colpa
mia se invadi il mio spazio vitale... - - Il tuo spazio? Dovremmo stabilire
dove finisce, dato che non sai stare composto su una stupida sedia! - - Se sei
grosso e non ci entri, non sederti a tavola, Zacky! - -
Io, grosso? Sono le tue gambe che dovresti tenere a bada, dalla TUA parte!
Perchè credi che il tuo posto sia a capotavola di solito?- Matt si zittì di
colpo per quella osservazione, guardando i volti degli amici in cerca di aiuto.
Jim distolse lo sguardo, Johnny finse che il piatto e i rimasugli di cibo
meritassero la sua totale attenzione, Gena, beh lei non la degnò di uno sguardo.
- Brian? - chiamò cercando man forte, il ragazzo annuì dispiaciuto. - Ok bene,
ho capito. - sbottò sbattendo un pugno sul tavolo così forte che la brocca con
il viso si capovolse. - Se non sono gradito me ne posso anche andare via!
- In un secondo la candida tovaglia si tinse di rosso mentre la macchia si
espandeva a vista d'occhio, il fiume avanzò velocemente fino a precipitare a
cascata sui vestiti della ragazza. La sua maglietta e la gonna s'imporporarono
in un istante mentre lei balzava in piedi imprecando sommessamente - Sei un
coglione. - gli gridò contro. - L'hai fatto di proposito. - Matt era stupido, ma
anche divertito, se l' avesse fatto volontariamente non avrebbe sortito lo
stesso effetto. Non disse niente solo la guardò con la solita faccia schifata e
indifferente mentre Zacky lo fulminava con lo sguardo e cercava poi di calmare
le isterie di Gena. - Su avanti, andiamo ti do qualcosa con cui pulirti. - O sì
e mi dai anche una gonna da mettere? Me la ricompri tu? Sai quanto mi è
costata!? - sbottò lei. - Qualche scopata
gratuita... - sibilò Matt tra i denti. - Stai calma, non ho gonne
ma posso darti un paio di pantaloncini... - le
disse Zacky mentre salivano le scale diretti nella sua stanza - Sei un
idiota, Zack. - furono le ultime parole che le sentirono dire. - Matt... -
cominciò Brian, incerto. - Oh cosa c'è? E' stato un incidente e comunque ben gli
sta. - Syn abbassò lo sguardo, sulle mani che si stava da tempo torturando
nascosto sotto il tavolo. - Beh, che ne dite di approfittare di questo momento
di "solitudine" per dirci cosa sta succedendo? - chiese Jimmy che si era alzato
cercando di tamponare il piccolo lago che ormai occupava gran parte del tavolo -
Cosa sta succedendo? Niente, assolutamente niente. - ringhiò Matt in risposta. -
Ah beh... - aggiunse Johnny. - L'ultima volta che ci siamo visti, mmmh circa due
giorni fa, sembrava, come ormai da qualche anno, che tu e Zacky... si insomma. -
affermò con ovvietà. - Qui qualcosa non quadra, direi. - Brian lo guardò
incerto, non avevano nemmeno avuto il tempo di commentare quella brutta
situazione in cui si erano cacciati, lui dal canto suo se l'era ritrova tra capo
e collo, senza poter reagire in alcun modo. Matt aprì la bocca per
controbbattere ma l'arrivo di mamma Baker lo trattenne dal aggiungere qualunque
cosa - Eccomi. - esclamò lei - Che cosa è successo qui? - chiese poi notando il
distastro - Un piccolo incidente, niente di grave. - commentò Jimmy,
tornando al suo posto. - E dove sono Zacky e quella? - - Lei è
stata vittima dell'incidente. - rise Johnny. - Oh... - Sentirono poi una
porta che sbatteva e dei passi pesanti annunciarono il ritorno di Zacky che si
sedette senza dire niente - Allora che si mangia adesso? - chiese rivolto alla
madre che lo guardava interrogativa. - E la tua bella? - chiese leggermente
ironica. - E' andata a casa, a cambiarsi. - - Non pretenderà che
l'aspettiamo, spero! -
- No, procedi pure.-
Il pranzo continuò tranquillo e
silenzioso, solo il rumore delle posate nei piatti risuonavano per la stanza,
ogni tanto Maria faceva qualche domanda ai ragazzi, era molto più sorridente
adesso che era rimasti soli. - Avete in programma un tour a breve? - chiese ad
un tratto rivolta a Matt - Non lo so, dovremmo prenderci del tempo per lavorare
al nuovo disco prima, siamo ancora in alto mare. - - Beh ricordatevi le tappe
italiane, ho scoperto che siete molto benvoluti lì, sapete? - - Come potrebbe
essere altrimenti? - commentò Jimmy con aria baldanzosa intromettendosi nel
discorso. - Dopotutto abbiamo uno dei migliori chitarristi del mondo. -
aggiunse Matt, ammiccando a Syn che fu sicuro di essere arrossito. - Un
batterista formidabile. - disse ancora indicando Jim con il bicchiere stretto in
mano. - E poi ci siamo noi due stronzi, Zacky. - Johnny si rivolse a Zack
ridendo, mentre i suoi occhi invece erano molto seri. - Hai ragione J.C. , due
geni incompresi! - rispose lui mentre brindavano tra di loro.
Maria analizzò con attenzione tutta la scena poi si alzò sorridendo - Ragazzi, sono molto stanca.
Vorrei riposare un pò, se non vi dispiace. Sapete il jet lag... - - Ma non
abbiamo ancora finito di mangiare! - - Zacky, per me è più che sufficente,
non abbiamo tutti una portaerei nello stomaco come te! - - Non era questo il
motivo... - si lamentò il ragazzo storcendo il muso. - Vi porto il dolce e
poi vado. A proposito, intanto Zachary, puoi prendermi il necessario per la
stanza degli ospiti? - - C'è la mia già pronta, Maria. - le disse Matt. -
Avevo già sistemato tutto, è molto più accogliente. Non ti avremmo mai fatta
dormire nella stanza degli ospiti! - - Oh no, non se ne parla! Non voglio
rubarti la stanza, se quella degli ospiti non è comoda per me non lo sarà
neanche per te! E a quanto ricordo la stanza di Zacky non è il massimo
della comodità per più di una persona e sopratutto per qualcuno che non vive
normalmente nel suo disordine - - La mia andrà più che bene. - sbottò
Zee - In realtà, io stasera dormo fuori. - ammise Matt, cercando di mantenere il
tono di voce più sicuro e tranquillo che riusciva - Oh... - commentò lei con un
sorrisetto spostando lo sguardo da lui a Gates - Capisco. Non indagherò oltre. -
e scomparve in cucina mentre gli occhi di Zacky gettavano fiamme sui
commensali.
Se c'è una cosa che mette allegria, com'è notoriamente riconosciuto, sono i dolci. Una tavola stracolma
di qualunque diabetica prelibatezza non potè che essere un meraviglioso
diversivo per Zacky, i suoi occhi brillarono quando vide la vasta gamma
di dolciumi che aveva di fronte - Ne assaggerò uno di tutti, per lenire il
dolore... - pensò tra sè, forse in maniera un pò troppo melodrammatica. La prima cosa
che afferrò fu una pasta, tra le più grandi che aveva visto in vita sua, e di
pasticcini era un vero intenditore! Era tutta crema e panna montata, tantissima
panna montata, con una simpatica ciliegina sulla punta, l'unica cosa che il
chitarrista non avrebbe mangiato. Così il ragazzo l'afferrò e la porse, senza
pensarci, a Matt che la prese e la mangiò in un attimo, era sempre stato così
tra di loro; un riflesso condizionato, abitudine. Quando entrambi si resero
conto dell'accaduto arrossirono, guardandosi intorno straniti sotto gli occhi
confusi degli altri. - Emh... - ma Zacky non aveva parole adatte da usare -
Grazie. - borbottò Matt con la tipica voce roca - ...lui non le mangia...
quelle... insomma... - - Non dovete mica darci spiegazioni! - sorrise Johnny
mentre con un cucchiaino stracolmo di gelato, imboccava un Jimmy dal viso
tremendamente dolce ed infantile. Intanto Zacky era tornato a concentrarsi sul
suo dolcetto invitante, passo un dito tra la panna e se lo portò languidamente
alle labbra, provocatorio, conscio del fatto che lui lo stava
osservando, che lui sapeva che l'avrebbe fatto. Conscio del fatto che
stava rischiando di perderlo e che avrebbe potuto salvare la situazione, ma doveva fare qualcosa prima
che fosse troppo tardi. Quel Gates non doveva in alcun modo
avvicinarsi a Matt, di lui non si fidava, aveva usurpato il suo posto
nella band e Zacky non era riuscito, spesso, a sopprimere il pensiero che volesse anche
un altro dei posti che gli appartenevano, ora però quell'idea si stava letteralmente
radicando nel suo cervello, facendo montare un'incrontrollabile rabbia repressa. Così quando vide la
scena che seguì la freddezza che era riuscito a mantenere fino a quel momento
evaporò, complice anche il fatto che sua madre non era propriamente nei
dintorni. - Non sapevo ti piacessero le ciliegie candite, Matt. Eccotene
un'altra allora... - Sì, Synyster Gates l'aveva fatto sul serio, l'aveva
imitato, non si era però limitato, aveva portato le dita fino alla bocca di Matt
con un sorriso incoraggiante che si era trasformato in puro trionfo quando
quest'ultimo l'aveva presa con le labbra per mangiarla. Concludento
quella pagliacciata leccandosi i residui di panna dalle dita e gettando
un rapido sguardo a Zacky che lo fissava nero di rabbia. Jimmy che aveva visto
tutto, aveva smesso perfino di masticare, pronto a balzare in piedi nel caso in
cui Baker avesse perso la testa, ma non successe niente, lo vide solo limitarsi
a mangiare con avidità il suo dolcetto. Eppure quel sorrisetto non lo
convinceva... Matt intanto era turbato, non se lo
sarebbe mai aspettato, e per una frazione di secondo si pentì di aver trascinato Brian in quella situazione, si pentì di
aver litigato con Zacky e non aver potuto chiarire, si pentì anche di
aver insultato Gena, avrebbe dovuto cacciarla a calci da casa sua e risolvere tutto
subito, c'era di sicuro una spiegazione logica; sì, era perfino pentito di aver accettato
quella stupidissima ciliegina dalle mani di Gates, era come un tradimento per
lui, ma sopratutto, cosa diavolo gli passava per la testa a
Brian? Stava entrando un pò troppo nella parte - Che problema c'è con quel pasticcino,
Syn? Non gradisci? - la voce di Zacky lo riscosse, lo vide fissare ironico
Brian che indugiava davanti al dolce che svettava nel suo piatto - Niente...
stavo solo cercando il modo migliore per mangiarlo senza combinare disastri. E'
veramente stracarico di crema! - - Se vuoi ti aiuto io! Fai
ahhhhhh - esclamò Zacky. Fu un attimo, troppo veloce perchè
Jimmy potesse agire e fermarlo, riuscì solo a pronunciare uno spaurito - Zacky,
no! - ma il chitarrista era stato una scheggia, aveva afferrato quella pasta
ipercalorica e l'aveva bellamente spalmata sul viso di Brian sotto gli occhi
esterefatti di tutti, Syn compreso. - Ecco, è così che si mangia! -
aveva detto poi tornando al suo posto. - Ora puoi anche leccarti le dita,
se vuoi. -
Erano rimasti tutti interdetti per quella scena,
non che Jimmy o Johnny non se lo aspettassero, ma Matt sopratutto se ne
stava lì con la bocca spalancata guardando alternativamente il volto
impiastricciato di Syn e la nonchalance di Zacky, che era tornato a
mangiare tranquillamente ricambiando, di tanto in tanto, il suo
sguardo - Marco il territorio... - aveva sussurrato poi notando
l'insistenza dei suoi sguardi, lui ancora più sconvolto non aveva risposto.
Brian si tolse alla bell'e meglio la panna dalla faccia quel giusto per
poter vedere qualcosa - Sei fuori di testa...!? - gli gridò contro - E'
solo un'avvertimento questo... - gli disse Zee guardandolo in modo strano
e tornando poi a servirsi di una grossa fetta di torta, prima che facesse anche
questa una brutta fine. - Ah, è la torta che vuoi... te la servo subito.
- sentì dire a Syn, sussultò e chiuse gli occhi d'istinto, pronto
ad essere affogato in una marea di pan di spagna e
cioccolato ma - Frena i tuoi bollenti spiriti! - era la voce
di Johnny, sì lo era eccome! Quando Zacky si voltò a guardare vide il
piccoletto in piedi accanto a Brian, in mano stringeva una delle brocche
precedentemente stracolma di vino, ormai vuota e da quanto poteva notare, il
contenuto era tutto addosso ad un Brian sconcertato e paonazzo. - Johnny??
- l'aveva richiamato Rev che guardava il suo ragazzo ad occhi spalancati -
cosa...? - - Non so tu... ma io mi schiero. - aveva risposto il bassista con
tranquillità.
In un breve momento di lucidità finalmente Matt parlò - Forse è il caso che
ti accompagni a casa? - chiese rivolto a Brian che se ne stava pietrificato sulla sedia
incapace di articolare una frase o muoversi, forse allontanare quei due nell'immediato
avrebbe fermato una possibile guerra nel salotto di casa - Sì, credo sia meglio.
- aveva risposto Syn alzandosi con cautela per non macchiare ovunque. -
Emh... ti prendo un accappatoio. - gli aveva detto poi Shads, trattenendo una
risata perchè la situazione era veramente comica e Zacky, beh era il solito
imprevedibile combinaguai, tutto ciò lo fece sorridere giusto per un attimo
prima di ricordarsi il perchè di quella stravagante situazione Che coglione.
Non ha il diritto di comportarsi in questo modo... M. Shadows e i suoi
pensieri negativi, impossibile allontanarli.
- Ora mi devi spiegare che
t'è passato in mente, J.C.? - - Qual è il tuo problema? Mica ho sporcato
te... - - Sì, lo so, ma perchè l'hai fatto? Non avresti dovuto intrometterti!
- - Perchè no? Ho i miei buoni motivi, tra l'altro. - - Ah sì? E quali
sarebbero? Zacky si è cacciato in questa situazione e ora lo difendi pure?
- - Ci sono cose che tu non sai... E poi quell' Haner mi sta sul cazzo!
- - Quel...quell' Haner? Johnny! E' di Brian che stai parlando, hai presente?
Te lo ricordi? Il nostro caro, vecchio, amico Brian. Il nostro coinquilino,
Brian?! - - E del nostro caro amico Zacky, te ne ricordi, Jimmy? - -
...Sei forse impazzito anche tu? Fammi capire. Cosa c'entra tutto questo...!
- - Jim, stai tranquillo. Tieniti fuori da questa storia, o stai con chi ti
pare, non te ne farò una colpa. - - Una colpa, schierati...ma che siamo in
guerra? Io non capisco, che diavolo succede qui! Siete impazziti tutti
mentre ero in bagno?! - Ogni cosa a suo tempo, Jim...! - - Eh????! -
Nda. Era proprio ora che mi decidessi
ad aggiornare, l'ho finito sta notte questo capitolo diciamo che mi sono un pò
"rincoglionita" ultimamente con tutte le cose a cui devo pensare e scrivere,
sopratutto questa, richiede un impegno mentale e del tempo che non riesco ad
avere e a trovare ma vedrò di postare il prossimo molto presto. Anche perchè
diciamocelo francamente, mi sono incasinata con la trama, ora le cose sono ben
chiare nella mia mente, ma scriverle è ben altra cosa, ed è una fic comica in
realtà... sono veramente pessima .-. mi vergogno di me. Allora diciamo due
parole sulla storia. Come avete capito mi sono sbarazzata temporaneamente di
Gena, molto temporaneamente purtroppo, è comunque difficile da gestire il suo
dannato personaggio, lo so che sembra inutile e dice molto poco ma la sua
presenza come ho specificato a qualcuno di voi è prettamente di - presenza
fastidiosa - cosa che tra l'altro credo le riesca benissimo -___-" Matt
sembra lobotomizzato, forse un pò troppo passivo (?) ma deve essere molto
confuso dagli eventi per questo l'ho descritto incapace di intendere e di
volere, diciamo...! Poor Mattie <3 Per la guerra di cibo, sì era un pò che
ci pensavo e non ho resistito a non inserirlo, che poi tra l'altro, dolciumi,
panna e co. ispirano solo "sconcezze" di solito, come negarlo?! Però immaginare
quella scena mi divertiva e così...eccola qua. So che sono sempre una
anti-Gates, ma non lo faccio a posta, doveva andare così... mi dispiace,
sopratutto per le sue fans più accanite! Ah come avete potuto immaginare, il pg
di J.C. sta assumendo un ruolo più importante di quanto sembrasse in realtà,
forse l'ho fatto un pò troppo serio e misterioso, ma non posso farci niente
adoro quel nanozzo! Sì, è anche un modo di redimermi per l'altra storia che è
tutta l'opposto... ma questo è un altro discorso. Credo di aver detto tutto,
quindi me ne vado. Concludo con un enorme, gigantesco, stratosferico
ringraziamento a tutti voi che ancora avete la pazienza e la fedeltà di seguirla
e recensire... Vi amo tutti, uno ad uno. Anche chi non
commenta! A Friem, AmyZee Sullivan, Josie Walking_Disaster
Vengeance, ladysynacky, In loving Memory, livingmistake, VengeanceDani e Burning
Paradise un Grazie speciale! Le vostre recensioni mi rendono tanto
tanto tanto happy *_* Alla prossima Anita_
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** I know what you did there. pt 1 ***
Lying is the most fun3
La macchina avanzava piano,
Matt forse non aveva alcuna fretta di arrivare, fin da quando aveva messo piede
fuori casa si era ripromesso di non tornarci molto presto. Brian era silenzioso,
stretto nell'accappatoio che gentilmente gli era stato dato per tamponare il
lerciume che lo ricopriva, guardava le case, le persone, praticamente tutto
quello che sfilava fuori dal finestrino, meditando sul dire o non dire qualcosa
riguardo a tutta quella storia. Poi, all'improvviso fu Matt a rompere il
silenzio - Mi dispiace per, sai, questo piccolo inconveniente. - - Beh, fosse
stata un'altra situazione probabilmente sarebbe stata la cosa più esilarante che
ci succedeva da mesi. - provò a smorzare Brian, sorridendo lievemente. - In
effetti... - osò Shads -... la tua espressione era da premio Oscar. - Poi con
una manovra sicura e precisa parcheggiò davanti casa dell'amico, era arrivati.
Brian scese velocemente, guardandosi intorno circospetto per assicurarsi che
nessuno lo vedesse aggirarsi per la strada in quello stato, poi infilò la testa
nel finestrino. - Grazie del passaggio. Vuoi... scendere per un caffè? - -
Oh no, grazie. Credo che farò un giro, ti do anche il tempo di sistemarti.
- - Se vuoi passare più tardi, mi troverai qui. - gli sorrise l'altro con la
speranza negli occhi. - Sì, va bene. - rispose senza guardarlo, Matt,
accendendo il motore e allontanandosi rapidamente. Ma più che dall'amico e da
quella casa, voleva allontanarsi da tutta quella storia, più accellerava e più
si sentiva leggero; accese la radio al massimo e si lasciò distrarre dalle note
pesanti che come un fiume in piena uscirono risolute ad abbracciarlo,
pervadendo tutto l'abitacolo. Il destino però è un bambino capriccioso che si
diverte prendendosi gioco di ognuno di noi, così quando le parole raggiunsero il
cantante fu sicuro che non sarebbe potuto scappare da quell'incubo che aveva
incredibilmente preso forma e possesso della sua vita qualche ora prima,
stravolgendo tutte le cose in cui credeva fermamente.
Zacky si aggirava per casa nel
panico più totale ponendosi domande sui massimi sistemi del mondo per non
pensare alla grossa grassa babelica ed indisponente situazione in cui era
finito, con tutte le scarpe e calzini bianchi annessi. Buttò un occhio fuori
dalla finestra, incuriosito dal vociare convulso proveniente dal giardino: Jimmy
e J.C. stavano l'uno di fronte all'altro; il piccolo gesticolava come un
italiano doc, sicuramente c'era lo zampino di sua madre; l'altro lo guardava a
braccia conserte con un'espressione tetra e allo stesso tempo confusa,
stampata in viso. Il chitarrista sospirò sperando che i suoi amici non
stessero litigando, quella giornata era già stata inverosimile così, non
servivano altri problemi. Ciondolò per casa, fermandosi di fronte alla porta,
sperando di vederla aprire e che Matt entrasse con un sorriso dei suoi,
perdonandolo e permettendogli di spiegare tutto. - Qualche testa rotolerà
per questo... - borbottò tra sè. -... la tua. - concluse una voce alle sue
spalle. - Johnny? Quando sei rientrato. - - Giusto ora. - - E Jimmy? -
chiese, aspettandosi di vederlo lì. - E' andato a casa, torna più tardi.
- - Ah, capisco. - - Zacky? Non tergiversare... parliamo. - disse
incamminandosi verso la porta-finestra poco distante - ...andiamo fuori in
veranda. - - Di cosa? - Johnny si fermò un attimo, guardandolo
intensamente - Io so tutto. - - Tutto cosa?? - - Beh per cominciare... che
sei un cretino.
Il telefono squillava
disperatamente da un pò ma lo scrosciare dell'acqua ne copriva
nettamente l'insistente ed incessante suono. Con tutta la calma di
questo mondo uscì dalla doccia, allagando con noncuranza mezzo pavimento ed
annesso tappeto in tinta con le piastrelle pallide del muro. Prese una tovaglia
a caso e l'annodò intorno alla vita, soffermandosi poi a guardare compiaciuto il
suo riflesso nello specchio. Si sistemò i capelli ancora umidi, ravviandoli
con le mani, pompò i muscoli notando che dopotutto anche poche ore di palestra
davan grandi risultati sul suo corpo già atletico per natura. Lavorò
attentamente con creme, dopo barba e tutte quelle lozioni che amava tanto con
così tanta flemma che avrebbero potuto girare un remake di "C'era una volta
in america " nel suo salotto e non se ne sarebbe accorto. A quel punto,
esauriti i rituali di bellezza, finalmente si accorse della spia lampeggiande
sul suo cellulare, guardò, trovando ben sette chiamate perse e sbuffando avviò
la telefonata. - Quante volte t'ho detto di non chiamarmi qui? - proruppe
senza dar modo all'interlocutore di rispondere. - Sì, beh, non è un buon motivo.
E se ci fosse stato qualcuno? Sai bene a cosa mi riferisco. Non credi di
aver fatto già abbastanza danni così? Non era questo che avevamo
concordato. Sì, va bhe lasciamo stare... quando? Se tutto va come
spero... direi di no. Sì, devi proprio? Allora te lo faccio sapere più
tardi. Ho detto che te lo faccio sapere tra un pò. E non chiamarmi più!
-
Incredibile ma vero, sono tornata! Dovrei dilungarmi
in chilometriche scuse per questa lunga pausa che mi sono presa e per aver
lasciato la storia in sospeso così. Infatti, mi
scuso tantissimo con tutte le
meravigliose persone che hanno sempre letto la storia, recensendo, leggendo e sostenendomi
in questo percorso, spero di farmi perdonare con dei capitoli
che vi piaceranno. Questo come potete vedere è breve, per
rimetterci un attimo in carreggiata. Presto i nodi verranno al pettine...! (:
Mi attiverò anche per rispondere a tutte le recensioni. Shame on me e alla
mia ispirazione svanità nel nulla.
A presto.
A.
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=645626
|