Without end

di tindy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stranezze ***
Capitolo 2: *** Nuovi incontri ***



Capitolo 1
*** Stranezze ***


1° capitolo     “Stranezze”
Un grosso mostro salto addosso a mia madre abbattendola, “NO!” Urlai, mio padre steso per terra malconcio e immobilizzato dallo stesso mostro che poco prima aveva assalito la mia mamma, “AIUTOOO!!!!” Urlai prima di svegliarmi e scoprire che fortunatamente era solo un incubo e ritrovarmi tutta sudata e con le lacrime agli occhi. Mi sedetti sul letto per il tempo giusto che serviva a riprendermi, poi mi alzai, mi preparai i vestiti e corsi in bagno a farmi una bella doccia rilassante, poi mi preparai per andare a scuola. Raccolsi per bene i capelli ancora tutti bagnati in una crocchia legata con la molletta per non bagnarmi la maglietta bianca, leggera a maniche lunghe che indossavo, stirai il ciuffo che mi copriva il lato destro della fronte e scesi giù a fare colazione. Non trovai come al solito i miei perfetti genitori seduti a tavola, ma non ci feci tanto caso, aprii il frigo e presi il latte che bevevo ogni mattina e che generalmente preferivo ad altro cibo anche se la mamma insisteva per farmi mangiare qualcos’altro, ma io alla fine facevo sempre e comunque di testa mia e quindi tutto il cibo del frigo pieno veniva utilizzato quasi esclusivamente quando invitavo le mie compagne o amiche di scuola; mangiavo pochissimo, e a volte mi meravigliavo  di come potevo comunque essere non grossa, ma giusta, in carne anche se non mangiavo tanto. Finita la colazione sistemai per l’ennesima volta i capelli, presi il mio giubbotto e salutai i miei incurante del perché non fossero scesi o se davvero fossero a casa come pensavo. Svoltato l’angolo di casa ritrovai di fronte a me la moto nera lucida di Ryan, il più carino della scuola che mi faceva il filo dal primo giorno in cui c’ero entrata, e per il quale fui costretta a litigare con la cosiddetta “PUPA” nonostante lui non mi interessasse affatto, Image and video hosting by TinyPic “VUOI UN PASSAGGIO??” Chiese con la faccia beffarda da schiaffi sicuro del mio si, “no grazie, ho i miei piedi, due gambe e abbastanza energia per arrivare a scuola con le mie forze, non credi? E poi se volevo un passaggio non avrei certo avuto bisogno di chiederlo a te!!” Feci indicando la lamborghini bianco perlato sul retro di casa mia. Un filo di vento trapassò dai finestrini, e un profumo tanto dolce da farmi bruciare la gola mi inondò, ma ero abituata a tutto ciò, quindi senza pensarci continuai a camminare accelerando il passo,  per tutto il tragitto continuò a tormentarmi, ma riuscii a trattenermi e a non mandarlo a quel paese. Arrivai a scuola alle 8:00 e non sapendo cosa fare ripassai spagnolo che già sapevo a memoria. Il tempo passò in fretta e mentre tutti entravano ognuno nella proprio classe io conservai i libri che avrei dovuto uscire di nuovo alla prima ora ed entrai. L’ora passò veloce, la prof spiegò con voce monotona la lezione seguente e fece qualche vaga domanda di quella precedente, poi mi diressi verso l’aula di ed. fisica, tolsi il giubbino, sicura che avrei sudato, ma il prof. Burner si limitò solo a spiegare le regole della pallavolo, stavo per rimettermi il giubbotto quando dalla porta arrivò un profumo delicato che mi avvolse completamente, ma che stranamente non mi fece bruciare per niente la gola, Image and video hosting by TinyPic ">una ragazza all’entrata della palestra mi fissava la guardai con aria sorpresa, curiosa di sapere da dove venisse, chi fosse, perché produceva quello strano effetto su di me, perché sentivo quella ragazza strana, ma allo stesso tempo così simile a me. Ma a tutte queste domande non riuscii a rispondere.
 



FINE PRIMO CAPITOLO


Spero vi sia piaciuto e che continuate a leggere il seguito, commentate e fatemi sapere cosa ne pensate. E vorrei aggiungere che questa storia non è di mia invenzione, ma della mia cara sorellina Gabry che ha solo 14 anni ed è alle prime armi come me, ma con lei siate più clementi e recensite.

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Capitolo 2
*** Nuovi incontri ***


2° capitolo     “Nuovi incontri”

Fui distratta solo dalla voce della mia compagna che comprendendo la mia curiosità mi disse “RENESMEE CULLEN, è nuova della scuola, ma non della zona, è tutta la mattina che i ragazzi parlano di lei e di come devono riuscire a conquistarla, ma secondo me faranno fiasco….”. Aggiunse con una smorfia, leggevo nei suoi occhi un filo d’invidia. Le sorrisi e lei continuò. “Come è successo la prima volta con te, ricordi??” “Già” dissi incurante, evidentemente quella ragazza era sulle bocche di tutti, l’unica a non averla notata a quanto pareva ero io. Tutti in palestra la fissavano mentre lei si dirigeva con passo elegante e perfetto vicino al professore porgendogli un modulo che lui firmò e le riconsegnò. Poi si unì agli altri prendendo parte ad un’accesa discussione su macchine d’epoca. L’ora passò velocemente mentre la mia testa quasi esplodeva cercando di rispondere alle mie numerose domande: “perché quella mattina era diversa dalle altre?? Prima i miei genitori che non mi aspettavano giù come al solito, poi Ryan che per coincidenza alle stranezze della giornata non incontrai dove lo incontravo sempre e poi quella ragazza… la cosa più strana della giornata. Le ore che seguirono volarono, e in un lampo, mi ritrovai a casa. “Ciao” disse mia madre “Ciao” risposi io. E corsi ad abbracciarla. “Che cos’hai?” chiese preoccupata. “E’ successo qualcosa??” domandò ancora. Bhé… effettivamente aveva ragione, non mi ero mai comportata in quel modo, men che meno quando tornavo da scuola. Per un momento mi chiesi anche io cosa mi prendesse… “Naomi… che cosa hai??” ripeté. “Niente mamma, non è niente”. Non smetteva di fissarmi interrogativa. “è solo che… è tutto così strano…” lasciai correre il discorso e mi allontanai. Salii le scale chiudendomi nella mia stanza. Non sapevo né capivo il perché di quella reazione. Forse era perché dopo il sogno della notte precedente nella quale l’avevo vista esplicitamente morire non l’avevo ancora incontrata. Trascorsi il resto della giornata tormentandomi. Verso le 18:30 chiamò Sharly. “Pronto?” disse una voce dall’altro lato del telefono che riconobbi subito. “Sharly” “Ciao Naomi, io Yolanda, Bonnie, Michael e Ryan andiamo al cinema questa sera, vieni???” chiese con un filo di eccitazione nella voce. “Si” risposi subito. “Dove ci vediamo??” chiesi. D’altronde mi avrebbe fatto bene uscire un pò. “Preparati che verso le 20:00 passo a prenderti io. Ci incontriamo poi direttamente al cinema con i ragazzi”. “Certo Sharly, sarò sicuramente pronta”. E riagganciai. Uscii dalla stanza solo dopo pochi minuti. Mi cambiai i jeans con una tuta da ginnastica, sciolsi i capelli perché pensai che di sera ci sarebbe stato più freddo.
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 Mi lavai i denti e guardai l’orario, era ancora presto, quindi decisi di aspettare Sharly passeggiando un pò. Bastò un secondo e nei miei pensieri riecheggiarono ancora le ennesime domande, quando stavo per cominciare a lavorare di fantasia, eccola arrivare davanti alla porta. “Finalmente!!” esclamai aprendo la portiera dal lato del passeggiero. “E’ tanto che mi aspetti??” Chiese affannata. “No no!! Non preoccuparti feci per calmarla. Salii nell’auto e partimmo subito. Arrivati sotto casa di Bonnie scesi dall’auto per chiamarla, ma non c’è ne fu bisogno, perché prima che chiudessi la portiera dell’auto lei uscì. Quindi aspettammo impazienti che conservasse le chiavi nella borsa nera e che entrasse in macchina quando la vidi mi accorsi che indossava un jeans blu e una maglietta nera con gli strass argentati, e delle scarpe anche argentate con tacchi vertiginosi che gli davano un tocco particolare all’abbinamento, che tra l’altro le stava molto bene.
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 “Che film vediamo?” domandò appena entrata nell’auto. “Non lo so, dobbiamo ancora decidere…” tagliò corto Sharly. “Siete libere domani?” Domandò di nuovo. “Credo di si” rispose subito Sharly. “Io sicuramente si, domattina a scuola ti faccio sapere meglio” precisai, “Perché” Continuò Sharly. “Volevo coinvolgere la nuova arrivata, è così carina e sistemata…” sembrava a dir poco eccitata. Arrivammo a casa di Yolanda. Ci stava già aspettando, con la sua solita minigonna e le ballerine con una magliettina leggera ed elegante, con un giacchino  avano.
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Salì di corsa in macchina impaziente. “Ciao!” ci salutò. “Ciao!” ripetemmo tutte e tre all’unisono. Seguirono una serie di domande senza senso, Yole era in tilte e continuava a dire cose senza che noi capissimo, ma la vera cosa buffa era che neanche lei capiva quello che diceva. “Emm.. Yole, cos’hai?” Chiesi incerta. “Si” rispose lei. “Naturalmente!” Aggiunse dopo, “Yole, stai bene??” a quel punto anche Bonnie si era preoccupata. “Eh?? Cosa??” finalmente si era svegliata. “So io cos’ha!!” esclamò Sharly, “questa è ansia ‘amore..” disse, “ti piace Ryan o Michael??” Chiese ancora. “Ma che dici?!?!”  “Yole non essere stupida, non sono alle prime armi come te, non per vantarmi, ma ne capisco più di te. Dai, così posso anche darti una mano no?!” “Michael” disse infine Yole rassegnata. “Effettivamente avevo notato qualcosa”. Ammise Bonnie. “Ecco perché l’altra volta non riuscivi a spiccicare parola..” Yole era ormai tutta rossa e nascondeva il viso dietro il sedile. “Tranquilla” disse Sharly, “Lascia fare a noi!”. Seguì silenzio in un piccolo arco di tempo nel quale Yole si riprese dal rossore, poi sentimmo un clacson che suonava all’impazzata e  che attirò la nostra attenzione. “Sono i ragazzi” disse Sharly. Le fecero segno nel posto vuoto d’avanti alla loro macchina e Sharly posteggiò. Aspettarono con pazienza che scendessimo dalla macchina. Una volta scesi chiesi a Sharly come era riuscita a farsi i capelli che non avevo ancora notato e, lei rispose che era andata dalla parrucchiera e, aggiunse che si era fatta fare la tintura color rosso ramato,
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poi i ragazzi si avvicinarono. Per primo arrivò Ryan con la sua solita aria da spavaldo,
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 e poi arrivò Michael sempre con il sorriso sulle labbra e quei riccioli ribelli davanti agli occhi neri.
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  “Ciao” dissero uno alla volta, io Sharly e Bonnie ricambiammo il saluto, Yole fece un piccolo segno con la mano timida come sempre. “Allora che film vediamo?” chiese Bonnie. “Di solito decidono le ragazze, ma se volete far decidere noi… XD” disse Ryan preso da un atto di galanteria che non aveva mai dimostrato di avere. “Potremmo guardare Immaturi” propose Yole. Io e Sharly ci scambiammo un’occhiata d’intesa poi esclamammo insieme “MANUALE D’AMORE 3” Yole mi guardò e io le feci l’occhiolino ;) . I ragazzi la guardano ancora una volta aspettando che acconsentisse “Vada per manuale d’amore 3” disse con un occhiolino e ricambiò il mio occhiolino. “Bene allora è deciso! Io e Naomi facciamo la fila per i biglietti, Michael e Yole prendono i posti e Ryan e Bonnie vanno a prendere i popcorn” disse Sharly “Così facciamo prima!...” aggiunse subito dopo “Sharly sai che con Ryan non vado… non lo sopporto..” disse Bonnie e Yole interruppe “Dai” disse “ci vado io”. Ma fui più veloce, presi sotto braccio Ryan e lo tirai, mi girai e feci la linguaccia a Yole che rispose con una smorfia. “Ma che ti succede oggi??” Chiese Ryan. “Sono diventato più affascinante o sono entrato nella categoria che rientra nei tuoi gusti di ragazzi??” “Assolutamente NO!! Non ti montare e stai tranquillo!” “E allora?? Che hai sei gelosa di me???” “Coosaaa???!! Ma da dove ti vengono certe dee assurde??? Spiegamelo perché non lo capisco..” nel frattempo eravamo arrivati e stavamo cominciando a fare la fila. “Allora cos’hai?? Non ti ho mai vista così “legata a me”, ogni volta che cerco di agganciarti tu mi eviti non ostante molte ragazze ti invidino perché posso passarmele tutte, ma tu sei l’unica che voglio davvero e adesso mi prendi a braccetto?? Oh no!! Tu non me racconti giusta..!” “Non c’è niente da spiegare, Yole e Michael devono stare insieme quindi sono disposta a trascorrere questa lunga fila con te “. “Ah quindi è questo” era deluso dalla mia risposta, credeva davvero che tra di noi potesse esserci qualcosa??? Per un attimo il pensiero di noi due soli mi invase, ma mi risvegliai subito e scossi la testa: come potevano venirmi in mente queste orrende fantasie… “Cosa credevi??” Chiesi. “Allora non dovrà fare molto per conquistarlo, perché è quasi completamente preso da lei”. Evitò la mia domanda e feci finta di non averla mai posta. “Ah si?! Bhé dopo questa sera sarà totalmente coinvolto da lei” conclusi frizzante. Ero contenta di questa notizia. “Come io sono preso da te?” chiese… il sorriso scomparve dal mio viso. Ero sorpresa quanto imbarazzata, e anche lui era a disaggio, lo sentivo. Sentivo il suo calore, il petto che si alzava e si abbassava a ritmo del suo battito cardiaco che andava a mille. Sentivo il suo alito sul mio viso e si avvicinava sempre più, sempre più…. Le sue mani prima una poi l’altra mi cinsero la vita e come un brusco movimento che mi fece capire che davvero mi desiderava, che voleva che fossi sua mi attirò a sé, le mani salirono lentamente fino alla nuca e bloccarono la mia testa mentre la sua si chinava e si avvicinava ancora e ancora...fino a toccare delicatamente le mie labbra.
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 Ma si staccò subito e, mi lasciò libera. Mi sorpresi sentendo il mio battito e il mio respiro accelerato. “Scusa” disse, riuscivo ancora a sentire il respiro affannoso nella sua voce. Era senza parole, non credevo che i suoi sentimenti arrivassero a tanto… e soprattutto credevo che gli piacessi solo perché ero la più carina della scuola, o almeno così ero considerata, quindi non pensavo di piacergli davvero…”La fila è andata avanti” dissi senza alzare gli occhi da terra. Mi sentivo la faccia in fiamme, non riuscivo a mettere in ordine ciò che era appena successo, “Ryan mi aveva baciato davanti a tutta quella gente” e io non ho reagito… e non lo schiaffeggiato… e non l’ho nemmeno spinto… sono rimasta ferma, immobile.. quindi vuol dire che anche io volevo che lo facesse… ero immersa nei pensieri, Ryan mi prese la mano e mi fece seguire la fila. Adesso sembrava più spontaneo, naturale. Come se non fosse successo nulla. “Prego?” disse la commessa dietro il bancone, una ragazza carina ma dall’aria annoiata…. “tre secchielli di popcorn grazie” disse pronto Ryan, ma probabilmente non la stava neanche guardando. Infatti quando alzai gli occhi stava guardando me. “Non è carino parlare con una persona e guardarne un’altra sai” dissi evitando l’imbarazzo. “Ecco a lei” “Grazie” mi prese di nuovo e invece di entrare ci allontanammo.  “Ryan…. La mano” dissi, ma la strinse più forte, come fosse qualcosa che non avrebbe mai più potuto toccare. “Ryan… la mano”
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 ribadii. Ci stavamo allontanando ancora e la paura stava prendendo il sopravvento su di me. Gli diedi uno strattone. Finalmente si fermò. Mi lasciò andare e lanciò un pugno nel muro. Non l’avevo mai visto così. Posai i popcorn sul muretto lì vicino. Mollò un altro pugno al muro. “Ryan, Ryan…fermati!”. “Scusami” disse. “Di cosa?” chiesi “per non aver rispettato le tue scelte, i tuoi sentimenti…” adesso mi guardava negli occhi. “Non devi scusarti di niente… era quello che ti sentivi di fare ok??” dissi. Si girò per evitare di incrociare il mio sguardo, gli girai delicatamente il viso fino a trovarci faccia a faccia “se ci fossi stata io al posto tuo avrei fatto la stessa identica cosa, con una differenza.. non me ne sarei pentita..” . “Ryan, non ti illuderò dicendoti che tra noi potrà esserci qualcosa… perché non sarebbe vero.. ma potremmo far finta che questo momento non ci sia mai stato e restare amici come prima… che ne dici??” dissi. Non rispose. Lo abbracciai e lui ricambiò. “E se questo non mi bastasse??”. Ero stupita nel vero senso della parola, stava uscendo una parte di Ryan che non avevo mai visto né immaginato che potesse esistere. Dopo circa cinque minuti di clamoroso imbarazzo ci dirigemmo verso il cinema. Trovammo i ragazzi ad aspettarci all’entrata. “Pronti??” Chiesi. “Finalmente eccovi arrivati!!” “Ma dove eravate andati eh??” La buttò giù Sharly guardandomi curiosa, come se si aspettasse qualcosa di veramente incredibile. Stavo seriamente pensando che ci fosse il suo zampino in quello che era appena accaduto. “Poi ti spiego” dissi sotto voce vicino al suo orecchio. “E mi spieghi anche tu!!” continuai. Mi guardò furba. “Ok” rispose, ed entrammo.
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FINE SECONDO CAPITOLO
Spero vi sia piaciuto e che continuate a leggere il seguito, commentate e fatemi sapere cosa ne pensate.

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