Cause it's You and Me.

di Daphne9O
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I don't belong here. ***
Capitolo 2: *** It started with a kiss. ***
Capitolo 3: *** Let me sign. ***
Capitolo 4: *** In Limbo. ***
Capitolo 5: *** 15 Steps. ***
Capitolo 6: *** Idioteque. ***
Capitolo 7: *** Optimistic. ***
Capitolo 8: *** In Rainbows. ***
Capitolo 9: *** Nude. ***
Capitolo 10: *** I might be wrong. ***
Capitolo 11: *** For the first time in a long time, I really don't know. ***
Capitolo 12: *** Words. ***
Capitolo 13: *** Blowout. ***
Capitolo 14: *** And in the night We'll wish this never ends. ***
Capitolo 15: *** Stuck In Reverse. ***
Capitolo 16: *** The Reason. ***
Capitolo 17: *** Fire With Fire. ***
Capitolo 18: *** Neutron Star Collision. ***
Capitolo 19: *** When The Sun Goes Down. ***
Capitolo 20: *** Touch the sky with a finger. ***
Capitolo 21: *** You've Got The Love I Need To See Me Through. ***
Capitolo 22: *** If You're Not The One. ***
Capitolo 23: *** Take My Hand, Tonight. ***



Capitolo 1
*** I don't belong here. ***


Ciao a tutte!
Questa sera mi è partita l'ispirazione e ho incominciato a scrivere sui Robsten. Ammetto che la loro storia mi ha sempre affascinata e, non avendo mai nessuno fatto luce su questa relazione epica, ho deciso di scrivere qualcosa io, sia su quello che so di loro sia facendo affidamento sulla mia immaginazione. Spero vi piaccia.
Lasciate una recensione anche piccola, giusto per farmi sapere se vi piace. Mi raccomando.
Un bacione e buona lettura a tutte.




Pov Rob

" Bene, cosa ci faccio qui? "

Questo è quello che ripetei più volte davanti a quel cancelletto marrone. Il respiro era pensante, insostenibile, ed era troppa la paura di un altro rifiuto, la mia autostima ne avrebbe risentito parecchio. Nonostante avessi recitato in teatro e in qualche film, a Londra non mi avevano mai preso più di tanto in considerazione e ciò faceva affiorare sempre di più, dentro di me, l'idea di farla finita con il cinema.

Mi ricordai di aver preso un calmante. Ovviamente non aveva alcun effetto.

5 minuti.. Sarei dovuto entrare subito, appena arrivato. La regista stava aspettando solo me, concedendomi addirittura un appuntamento speciale.

" Non so se ci sarà anche Kristen Stewart con me domani pomeriggio ma sei fortunato perchè siamo ancora in alto mare con la scelta di Edward. Vieni verso le 19.00 ti aspetto. "

19.10... Erano passati 10 minuti, un'eternità per me.

Ripensai alla chiamata di Catherine, alle sue parole e a lei. Kristen Stewart. Cazzo, possibile che averla vista in cosi poco tempo in "Into the Wild" mi abbia messo così tanta agitazione addosso?

 

Era Settembre o Ottobre non ricordo, ma sicuramente era una solita serata di merda passata a bere birra con Tom davanti alla televisione. Finalmente ero riuscito ad impossessarmi del telecomando e scorrendo i canali in modo disinteressato...

" Cazzo lascia qui, è Into the Wild. Lo sapevi che lo ha diretto Sean Penn? Grandioso. "

" Da quanto ti piacciono questi film impegnati, Tom? "

" Bha, ho visto un pezzo l'altra sera e non era niente male. Ecco, ecco.. guarda questa parte, ora va in un campo di semi-hippie... "

" Ogni volta che penso tu sia un emerito cretino ecco che mi stupisci... "

" Oh ti stai zitto?? "

"Ok Ok daccordo.. " dissi ridendo. Feci silenzio sul serio anche perche non avevo mai visto Tom interessarsi cosi tanto ad un film impegnativo.

.....

- Make me an angel that flies from Montgomery. Make me a poster of an old rodeo. Just give me one thing that I can hold on to. To believe in this living is just a hard way to go. -

Quando la vidi non capì più nulla. Finalmente quel film incominciava ad avere un senso.

" Tom chi è LEI? "

" Lei chi, la ragazza? "

" E chi se no, il vecchio grasso con i capelli lunghi? "

" Bhè, devi ammettere però che ha il suo fascino. Comunque se non sbaglio si chiama Kristen Stewart, vidi qualche foto l'altro giorno sul computer, non è male, peccato che stia insieme ad una scimmia! "

" Una scimmia? Sarebbe il ragazzo? "

" Sisi, assomiglia proprio ad una grossa scimmia. Vabbè, contenta lei. "

" E' bellissima... "

" Si te l'ho detto è una bella ragazza. "

" Devo fare qualcosa per conoscerla. SI IO DEVO CONOSCERLA, CI RIUSCIRO' vedrai, e sarà mia...Scommettiamo? "

" Patz, anche stasera troppe birre eh? "

Tom incosciamente mi stava sfidando e io avevo già accettato la sfida.

" Tom sono serio. Sarà mia. "

" Ahahah okok. Ci servirà una promessa fatta col sangue o qualcos altro. Questi momenti vanno celebrati come si deve. "

" Tutto quello che vuoi. Ormai ho deciso. "

 

 

19.15...Che cafone. Era umiliante per me presentarsi con 15 minuti di ritardo.

E cosi,il piede sinistro indietreggiò portandosi via pian piano anche il piede destro. Me ne stavo andando, che codardo.

Abbassai lo sguardo in segno di sconfitta. Ora avevo veramente chiuso con tutto.

" Hey tu! Sei Robert Pattinson??? "

Oddio, non dirmi che...Impossibile, mi aveva visto. Che mega coglione che sono.

" Ehm...s-sì, s-sono io. "

" Vieni, vieni. Ti stavo aspettando e per la verità è da più di un quarto d'ora che ti fisso da dietro i vetri. Ehehe. "

Doppiamente coglione. Complimenti Robert, con le figure di merda stai piazzato benissimo.

Oltre questo, mi colpì anche un'altra cosa che disse... ' Ti stavo aspettando... '

Era sola quindi.

La mia speranza di incontrare Kristen Stewar era svanita con 3 parole.

Mi apri quel benedetto cancello marrone e a passi incerti mi avvicinai verso di lei.

" Piacere Robert, e mi scusi se l'ho fatta aspettare, non è da me. "

" Lascia stare, so come vanno queste cose. Un misto di ansia ed emozioni varie. Solo una cosa ti chiedo gentilmente, dammi del tu, mi fai sentire meno vecchia. "

" O-ok come vuol...vuoi. "

Non avevo mai conosciuto una persona cosi accomodante prima d'ora.

" Vieni, entra. Se vuoi siediti sul divano. "

Dall'entrata si poteva vedere tutto il salone. Non era una casa grande ma in compenso era molto accogliente. C'erano strani oggetti appesi e sparpagliati dappertutto, sopratutto su una grossa libreria a muro fantastica.

" Ti ho fatto venire prima perche avrei preferito parlare da sola con te e spiegarti un pò la situazione. Siamo un pò indietro con le riprese perche purtroppo non abbiamo ancora il protagonista maschile. La storia, raccontata in breve, parla di un vampiro tormentato che si innamora di una ragazza timida e molto semplice. "

" V-vampiri...? " pensai nella mia testa, evitando di dirlo ad alta voce.

" Si più o meno sapevo qualcosa. " Mentìì spudoratamente.

" Bene...Ora, io non ti posso promettere niente. E' vero che la decisione finale spetta a me, ma tengo molto in considerazione anche quello che pensa Kristen, la protagonista femminile. Voglio che lei si senta a proprio agio con il suo partner, non voglio che sia una costrizione, anche perche, tutto il film dovrebbe basarsi su una vostra ipotetica intesa. "

" E.. Kristen...dov'è? " Sperai vivamente che non sentisse la mia domanda idiota...Ma invece...

" Kristen sarà qui a momenti, con lei avevo appuntamento per le 19.30. E' una ragazza fantastica e anche molto impegnata, nonostante la sua giovane età. "

" Età?... P-perchè, quanti anni ha? " Chiesi molto perplesso.

" Solo 17. Ma è cosi bella e piena di talento, tra poco la vedrai. "

Proprio in quel momento sentimmo una voce fuori dalla porta. Era LEI e immaginai stesse parlando al telefono.

' Si amore, devo conoscere un ennesimo Edward. Che palle mi sto davvero scocciando, viene uno piu idiota dell'altro. Si presentano qui, pensano di fare qualche faccia figa e vanno via sicuri di aver ottenuto la parte. ARGHH che odio. Vabbè vado, ci sentiamo piu tardi. Si, ti amo anche io. '

Un secondo dopo il campanello rimbombò nelle mie orecchie. La sentivo semrpe più vicina, finalmente avrei potuto vederla in carne ed ossa, avrei potuto stringere la sua mano e avrei potuto guardare i suoi splendidi occhi verdi.

" Ciaaaao Kris, ben arrivata. Di là c'è già il nostro Edward, vieni che te lo presento. "

" Ah perfetto, com'è questo, impostato come tutti gli altri? "

Risi nervosamente alla sua " battuta ". Non avevo idea di come si erano presentati gli altri, ma io quel giorno non sapevo neanche dov'ero, figuriamoci atteggiarsi a grande divo.

Le mani incominciavano a surdarmi sempre di più e la gamba non la smetteva di agitarsi, ma quando la vidi entrare....

" Ciao. Piacere Kristen. "

Mi alzai di scatto e rimasi pietrificato. Era una visione. Aveva una maglietta bianca,un jeans e un paio di converse nere, occhiali da sole neri poggiati sulla testa e un filo di trucco. Non avevo mai visto niente di più bello.

Mi asciugai la mano sul jeans e la sentì abbozzare un sorriso.

" P- piacere..R- robert. "

Perche balbettavo maledenttamente quel giorno?

" Kris stavo parlando un pò con Robert per conoscerci meglio, ma penso che tu abbia da fare e quindi è meglio che saltiamo i convenevoli e andiamo a provare qualche scena, vabbene per te? "

" Certo. Sono qui per questo. "

La sua voce era fantastica. Tutto di lei era fantastico, tanto che rimasi per almeno 10 secondi a fissarla con la bocca aperta.

Notai che anche lei era un pò agitata. Si mordeva il labbro, passava nervosamente le mani fra i capelli e si tirava il collo della maglia.

" Vorrei provare per prima la scena di quando Bella scopre che Edward è un vampiro. Kris salta la parte iniziale e vai direttamente dove ti ho segnato con un puntino. "

Ci diede velocemente due fogli e ci chiese anche di improvvisare un pò.

" Dove stiamo andando? "

" In cima alla montagna... Oltre la coltre di nubi, devi vedere il mio aspetto alla luce del sole.... " Ecco perche non ci mostriamo alla luce del sole, si vedrebbe quanto siamo diversi... Io sono questo. "

" Sembrano diamanti, sei bellissimo "

Sei bellissimo...Purtroppo si riferiva a quell'Edward.

" Bellissimo? E' la pelle di un assassino. "

" STOOOP. Bravi ragazzi! Mi è piaciuta questa interpretazione sofferente, complimenti Rob. Oooora, saltate questa pagina e andate all'altra. Robert questa volta incominci tu. "

" Io e la mia famiglia siamo diversi dagli altri della nostra specie. Cacciamo solo di animali. Noi sappiamo controllare la sete, ma tu...il tuo odore...siete come una droga per me. E' come se tu fossi la mia qualità preferita di eroina. "

Era tutto cosi assurdo. Non conoscevo per niente questo Edward, ma provava esattamente quello che stavo provando io in quel preciso momento.

" Perche mi odiavi quando ci siamo conosciuti? "

" Ti odiavo, ma solo perche ti desideravo troppo. Ancora non so se riuscirò a controllarmi."

" Io so che puoi. "

" Non riesco a leggerti nella mente. Devi..Devi dirmi a cosa stai pensando."

" Adesso ho paura. "
" Bene. "

" Non ho paura di te, ho sola paura di perderti, sento che scomparirai. "

Oddio, era troppo. Questo film mi avrebbe stroncato il cuore e più leggevo quelle battute e piu ne ero convinto.

" Tu non sai quanto ti ho aspettata...E cosi il leone si innamorò dell'agnello. "

BEM. Botta finale. Addio Robert è stato bello!

" Che agnello...stupido. "

" Che leone pazzo e masochista. "

" STOOOP. O mio Dio ragazzi non ho parole. S-siete fantastici, avete un'intesa grandiosa. Dovevate assolutamente vedervi. Siete...Siete magnetici. "

Dio quanto avrei voluto veramente starle vicino come una calamita. Per tutto il tempo avevo avuto addosso i suoi intensi occhi verdi. Un autentico spettacolo della natura. Mentre leggevo la mia parte, avvertì il suo respiro agitarsi sempre di più man mano che mi avvicinassi. Ero a pochissimi centimetri dalla sua bocca, non potevo crederci.

" Bhè visto che sta andando tutto come deve andare proviamo anche l'ultima scena, ti va Kris? "

" Certo Cath. " ... " Sei molto bravo. Complimenti "

Oddio, stava dicendo proprio a me. A ME!!!

" Grazie, a-anche t-tu..."

Abbassò la testa e arrossì. Che meraviglia che avevo davanti.

" Bene Robert, ti spiego brevemente la scena. Innanzitutto seguitemi che andiamo in camera da letto. "

CAMERA DA LETTO? Questo film incominciava a piacermi.

"...Allora, dovrai baciare Kristen, ma il tutto deve risultare molto sofferto perche tu avverti il suo profumo e non riesci a resisterle per tanto tempo... Ok? Se hai domande chiedi pure. "

" Nono tutto o-ok "

Ero visibilmente scocciato all'idea che avrei dovuto baciarla, eppure mi precipitai di corsa sul letto, dove c'era lei ad aspettarmi, seduta a gambe incrociate.

" Kris, inizi tu. "

" Come hai fatto ad entrare? "

" Dalla finestra. "

" L'hai fatto tante volte? "

" Bhè, diciamo nell'ultimo paio di mesi... " " Mi piace guardarti mentre dormi. E' una cosa che mi affascina molto. " " Ehm...voglio solo provare a fare una cosa, però non ti devi muovere..Non ti muovere."

Inizialmente mi avvicinai a lei con tutta la voglia che avevo in corpo, ma poi ricordai che doveva essere una cosa sofferta e quindi rallentai. Sentivo ancora di più il suo repriro caldo sulle mie labbra e il profumo afrodisiaco dei suoi capelli. Dentro di me c'era un incontrollabile desiderio di baciarla. Avevo immaginato quel momento in tutti i miei sogni più assurdi, ma MAI avrei pensato che fosse cosi pieno di trasporto. Ormai poteva bastare. DOVEVO e VOLEVO annullare quella dannata distanza e cosi mi lanciai verso di lei appoggiando le mie frementi labbra sulle sue.

All'inizio rimasi sul delicato, avevo seriamente paura di una sua reazione, ma quando vidi che anche le sue labbra mi cercavano sempre di più, aumentai la potenza e mi lasciai andare del tutto...Forse troppo.

" AHAHAHAHAHAH Robert oddio sei fantastico! Ora devi spiegarmi come hai fatto a cadere dal letto. "

Cath e Kristen ridevano di me, che amarezza. Ma in compenso sentì quella risata sincera e piena di gusto, la sua.

" Possiamo r-rifarla s-scusatemi non so cosa mi è preso. "

Ero imbarazzatissimo. Non sapevo realmente come comportarmi.

" Nono tranquillo. Eri calato nel personaggio. Ahahaha "

Ridevano ancora. Vabbè, meglio farsi una risata a questo punto.

" Per oggi può bastare. Rob, è stato un piacere averti conosciuto. Sicuramente anche per il mio pavimento è stato lo stesso. "

" Bhè lo spero. "

" Ti faremo sapere in pochi giorni anche perche come ti ho detto abbiamo veramente bisogno di incominciare a girare. "

" Ok allora... E' stato un piacere anche per me. Arrivederci e... Ciao Kristen"

" Ciao Robert, complimenti per la performance. "

Rimasi un'ultima volta a fissare i suoi occhi, visto che non sapevo se e quando l'avrei rivista.

Uscì da quella casa più leggero. Non sapevo come sarebbe finita ma ora come ora volevo quella parte più che mai, e l'avrei ottenuta, a qualsiasi costo.  

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Capitolo 2
*** It started with a kiss. ***


Ciao a tutte :)
Grazie per aver letto il primo capitolo, spero vi sia piaciuto.
Insieme al Pov Rob avevo preparato anche il Pov Kris.
E infatti eccolo qui :D
Buona lettura a tutte e mi raccomando, ditemi cosa ne pensate.





Pov Kristen


Che mega cazzata che avevo fatto.

In quale fottutissimo pianeta mi trovavo quando decisi di accettare la parte in questo film? Marte? Plutone? GIOVE?
Eppure Catherine Hardwicke, la regista di questa autentica follia, fu molto convincente quando venne a trovarmi sul set di ' Adventureland '.

 

" E' una di quelle storie d'amore tormentate ed epiche che vengono ricordate nel tempo. Lui è un vampiro mentre lei è un'umana, non POSSONO stare insieme ma allo stesso tempo ne SENTONO IL BISOGNO. "

Ehm...vampiri? Oddio. E perche doveva essere qualcosa di epico?

L'ultima frase, però, mi diede da pensare. Non riuscivo proprio a capire il senso.

Forse perchè per me l'amore non era mai stato un problema.

A 14 anni, sul set del film 'Speak', incontrai quello che sarebbe stato l'uomo della mia vita. Michael.

Lui era tutto per me. Era il mio ragazzo, il mio migliore amico e una spalla sicura su cui poter piangere in qualsiasi momento.

Mi aiutava nelle mie scelte cinematografiche e non, ed era sempre li pronto a farmi ridere quando ero triste.

Lo amavo, di questo ne ero certa, se no perche passare tutto questo tempo con lui?


" Vedrai, ti piacerà. Ti lascio questo cosi, magari se ti va, puoi dare un'occhiata alla storia. Ok? " Disse Catherine speranzosa.

Ok un cazzo.

Rimasi a leggere quella storia fino a tarda notte. La lessi tutta di un fiato, condividendo gioie e dolori insieme alla protagonista che già sentivo, inspiegabilmente, parte di me.

Il suo vero nome era Isabella Swan, ma preferiva farsi chiamare Bella.

Quello che mi colpì furono i suoi sentimenti cosi veri. Lei era cosi vera.

Una personaggio cosi non mi era mai capitato prima d'ora.

La storia era molto avvincente e pian piano incominciai anche a capire il significato delle parole di Catherine. Bella ed Edward dovevano per forza stare insieme. Non esisteva un'amore cosi autentico e puro come quello.

Quasi verso la fine però, fui vinta dalla stanchezza e mi addormentai pensando che, aveva ragione, era qualcosa di assolutamente epico.

Il giorno dopo mi svegliai veramente di buon umore e andai subito ad infilarmi dentro la doccia prima di chiamare Catherine per fissare un provino.

Quando ritornai in camera presi il telefono e mi accorsi che c'era un messaggio... Era Michael.

' Buon giorno amore mio. Hai pensato a quella nuova proposta? Se hai bisogno sono sempre qui, chiamami quando vuoi. Ti amo tanto '

Ecco. Ero contenta anche perche avevo lui al mio fianco. Sempre pronto per me, in qualsiasi momento. Risposi al messaggio.

' Penso proprio che chiamerò la regista e fisserò un provino. Sembra interessante, poi quando ho 5 minuti ti spiego meglio di cosa si tratta. "

Posai il cellulare sul comodino e mi strofinai i capelli con l'asciugamano. Non feci in tempo a girarmi che il telefono squillò dinuovo.

Questa volta era una telefonata.

.Catherine Hardwicke.

OMG! Mi aveva letta nel pensiero?

' Pronto? '

' Ciao Kristen. Buon giorno, come stai? '

' Ciao Catherine, tutto bene tu? '

' Tutto bene grazie... Senti...'

Eccola...

' ...Mi chiedevo se avessi dato uno sguardo alla storia, sai mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensi. '

Era arrivata.

' Si ti avrei chiamata stesso questa mattina. L'ho letta e la trovo fantastica. Vorrei veramente fare un provino per la parte. '

' AHAHAHAHA nono mia cara. '

Ehm ok...Perche stava ridendo?

' La parte è già tua. Sono venuta a trovarti sul set con la speranza di convincerti. '

Come la parte era già mia. ODDIO!

' VERAMENTE? Bhè, in questo caso. Grazie per questa opportunità '

' Di niente cara. Ti aspetto da me stasera alle 19.00 per parlare, ti mando il mio indirizzo via e-mail. Un bacio, ciao Bella. '

Ciao Bella. Già mi suonava familiare.

' Ciao Catherine, a più tardi. '



Aaaaaaaah se solo quella sera avessi fatto altro, qualsiasi altra cosa che sò, suonare la chitarra, guardare un film o ascoltare un pò di musica. Tutto furchè leggere quel maledettissimo copione.

Ero molto demoralizzata. Nessun ragazzo che si era presentato ai casting andava bene per interpretare Edward. Troppo pieni di se, troppo sicuri di ottenere la parte. Edward nel libro viene descritto come un tipo misterioso, insicuro, iperprotettivo e dannatamente bello. Ovviamente noi cercavamo uno misterioso, insicuro, iperprotettivo e...dannatamente bello. La perfezione insomma.

Quel pomeriggio ero proprio nervosa e di cattivo umore sempre per il problema Edward. La mattina io e Cath ne avevamo provinati due pessimi.

Il primo non faceva altro che guardarsi allo specchio in continuazione muovendo, secondo lui, le labbra in modo sexy. Mmmh no, FUORI UNO.

Il secondo, forse , era anche peggio del primo: urlava ed emetteva dei versi atroci. Ed ovviamente, FUORI DUE.

Mancava il terzo grandissimo attore... anzi, non era per niente grandissimo visto che non avevo mai sentito parlare di lui. Cath mi aveva detto di aver dato un'occhiata al suo curriculum e i film che aveva fatto non erano male, anzi, erano anche abbastanza impegnati. Mi disse che ottene una parte in ' Harry Potter e il calice di Fuoco ', ma sinceramente non lo ricordavo proprio. Un certo Robert...Bhò! Di lui sapevo solo che era Inglese.

' Un altro grandissimo attore. ' Pensai sarcasticamente tra me e me.

Parcheggiai la mia mini davanti casa di Cath e andai verso la porta d'entrata. Mentre stavo camminando chiamò Michael.

' Pronto! '

' Pronto, amore. Come stai? '

' Tutto bene tu? '

' Anche io bene. Queste vacanze con i miei mi stanno veramente stancando voglio tornare da te. '

' Anche io vorrei che fossi qui. Sono cosi nervosa in questi giorni. '

' Ah vero oggi dovevi andare dalla regista! Sei già li? Dovete provinare qualcuno? '

'Si amore, devo conoscere un ennesimo Edward. Che palle mi sto davvero scocciando, viene uno piu idiota dell'altro. Si presentano qui, pensano di fare qualche faccia figa e vanno via sicuri di aver ottenuto la parte. ARGHH che odio. Vabbè vado, ci sentiamo piu tardi. '

' Ooh povera la mia piccolina. Ok ci sentiamo piu tardi. Ti amo. '

' Si, ti amo anche io. '

Bussai. In realtà avrei preferito scappare via.

" Ciaaaao Kris, ben arrivata. Di là c'è già il nostro Edward, vieni che te lo presento. "

Ma come faceva questa donna ad essere sempre di buon umore anche nelle situazioni più tragiche?

" Ah perfetto, com'è questo, impostato come tutti gli altri? " Dissi sarcastica.

Andai verso il salone e lo vidi.

Era bello, bello come il sole. Non potevo credere ai miei occhi. Rimasi interdetta davanti a cosi tanto fascino. L'unica cosa sensata che feci fu allungare la mano per presentarmi.

" Ciao. Piacere Kristen "

" P-piacere R-Robert "

Era visibilmente nervoso, lo notai subito. Me ne accorsi da come, prima di darmi la mano per presentarsi, l'asciugò sui jeans. Fu una cosa che mi colpì in modo positivo.

" Kris stavo parlando un pò con Robert per conoscerci meglio, ma penso che tu abbia da fare e quindi è meglio che saltiamo i convenevoli e andiamo a provare qualche scena, vabbene per te? "

" Certo, sono qui per questo. "

Notai che mentre Cath parlava lui continuava a fissarmi in modo intenso. Aveva degli occhi stupendi, molto profondi e caldi.I capelli erano del tutto ribelli e la carnagione rasentava la perfezione. I lineamenti del viso erano molto marcati ma avevano stretto un patto di armonia fra loro. Aveva tutto al posto giusto.

Provammo varie scene che io avevo ripetuto fino alla nausea. Ma questa volta Cath ne volle provare una che non avevo mai fatto con nessuno.

La scena del primo bacio.

Ci fece strada e andammo in camera da letto. Mi misi subito seduta ad indiana sul letto per guardarlo meglio mentre parlava con Cath. Aveva una maglietta grigia semplice che metteva ancora di più in risalto i suoi occhi azzurro-verdi. Dovevo smetterla di guardarlo cosi, non volevo mi prendesse per una allucinata.

Piano piano si sistemò sul letto e finalmente fu li, davanti ai miei occhi, ed era bellissimo.

Con un filo di voce incominciò a dire le sue battute fino a che...

"... Non ti muovere. "

Sentìì una strana voglia dentro di me. Il mio corpo improvvisamente si spinse verso il suo e cosi anche il mio desiderio di incontrare le sue labbra. Il respiro si fece più intenso e i miei occhi non smettevano di fissargli la bocca e gli occhi. Perche ci metteva cosi tanto? Quando sarebbe finita questa tortura?

Inaspettatamente l'attesa finì.

Finalmente poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie. Inizialmente fu un bacio molto dolce, ma uno strano desiderio catturò entrambi. Mi spinsi verso di lui facendo vagare le mie mani nei suoi capelli. Sentì il mio e il suo desiderio salire sempre di piu, tanto che il bacio diventò più intenso e....

" AHAHAHAHAH Robert oddio sei fantastico! Ora devi spiegarmi come hai fatto a cadere dal letto. " Disse Cath.

O mio Dio era sul serio caduto dal letto?

Abbassai lo sguardo e lo vidi sul pavimento rosso dalla vergogna. L'unica cosa che feci fu ridere insieme a Cath, mentre lo guardavo rialzarsi ancora imbarazzato.

Non avevo dubbi, avevo fatto la mia scelta. Doveva essere lui Edward Cullen.

 

Dopo averlo salutato rimasi ancora un pò a casa Di Cath per parlare con lei.

' Che tipo simpatico questo Robert, non credi? '

' Cath, io penso sia perfetto. '

' COOOOOOSA? Vuoi dire.... OMG! Mi stai dicendo che abbiamo finalmente trovato Edward Cullen? '

' Bhè si, sempre se ti sta bene. C'è voglio dire, a parte l'essere cascato dal letto, per il resto è stato molto bravo. '

' Si lo penso anche io. E mi è piaciuto anche in che modo si è presentato.E' un ragazzo semplice, senza troppe pretese. Mi stai dicendo che è andata quindi?

' E' andata Cath, è andata. '

' Perfetto!!!! Sin da quando è entrato ho subito notato una strana chimica fra voi due. Lui indubbiamente è bellissimo, ma quel bacio, WUUU, siete stati magnifici. Era casto ed erotico allo stesso tempo. Non volevo dirlo davanti a lui, povero, l'ho visto già abbastanza teso. "

" Hai ragione, è stato veramente un bel bacio. "

Non ci potevamo credere. Finalmente lo avevamo trovato. Il ragazzo londinese aveva ottenuto la parte. E uscendo da casa di Cath quella sera mi accorsi che non solo la sua vita sarebbe cambiata, ma anche la mia da quel momento, in poi.  

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Capitolo 3
*** Let me sign. ***


Ciao a tutte :)
Ringrazio in primis chi ha incominciato a seguire questa storia e poi tutti gli altri.
Spero tanto che questo nuovo capitolo vi piaccia.
Buona lettura a tutte!






Pov Rob



I giorni successivi passarono senza troppi avvenimenti anche perche rimasi tutto il tempo in quella squallida camera d'albergo ad aspettare una risposta che, aimè tardava ad arrivare.

Non ero andato li con nessuna pretesa.
Non mi sentivo ne misterioso, ne dannatamente bello. Forse gli aggettivi che si avvicinavano di piu, in questo caso, erano insicuro e iperprotettivo, sopratutto con le persone che amavo.
Sopratutto con lei, Nina.


Fu sicuramente una persona molto importante per me, una persona con la quale passai molto del mio tempo.
Era una modella e un'artista e amava tantissimo dipingere.
Io non ero di certo cosi bravo come lei, ma l'amavo, e già questo mi rendeva una persona migliore.
Col tempo però si cambia. O meglio, le persone non cambiano, cambiano semplicemente le loro priorità.
L'amore non era più quello spensierato e felice di una volta e per questo motivo la nostra storia finì, lasciandomi in bocca quel sapore amaro tipico di una sconfitta.
Sicuramente andar via da Londra mi aiutò parecchio. Avevo veramente bisogno di cambiare aria, conoscere gente nuova e impegnare la mia mente con qualcos altro.
Cosi, presi qualche vestito, lasciai il mio appartamento con Tom sommerso nelle bottiglie di birra vuote e presi il primo aereo.
Avevo deciso che in qualche modo avrei cambiato la mia vita e feci di tutto per riuscirci.



Erano passati 5 giorni e mi sentivo un vero fallito. Incominciai a dubitare di me e delle mie capacità di attore.

Forse sarei dovuto tornare a Londra e cercarmi un lavoro 'serio'. O forse avrei dovuto aspettare almeno un 6 giorno.
Forse.
Ormai ero paragonabile ad un vegetale. Passavo tutti i giorni disteso a terra con la mia fedele chitarra accanto e una bottiglia di birra in mano.
L'emblema della tristezza.
Mi alzavo solo per andare in bagno e in quel momento, dopo 3 birre avevo veramente bisogno di andarci.

Quando finalmente mi sentìì più libero ritornai di nuovo nell'altra stanza per riprendere la posizione precedente, ma notai una luce sotto le lenzuola sottili...

Mi avvicinai e mi accorsi che il cellulare vibrava.

CAZZO QUANDO AVEVO TOLTO LA SUONERIA?

Cercai disperatamente il telefono sotto le coperte e quando lo trovai vidi una chiamata persa.

Catherine Hardwicke

DIOO CHE IDIOTA CHE SONO!

Andai letteramente in panico, incominciai a camminare avanti e indietro per tutta la stanza col telefono in mano, fino a che la fortuna decise di schierarsi dalla mia parte quel giorno visto che il telefono riprese a squillare.

Risposi subito alla chiamata che sicuramente avrebbe cambiato la mia vita.

' Prontoo. Scusami Catherine ero sotto la doccia non avevo sentito il telefono, sono mortificato '

' Hey hey hey Robert calmo calmo! Non ti preoccupare, ho richiamato a posta e credimi lo avrei fatto anche una 3 una 4 etc.. fino a quando non avresti risposto. Come va tutto bene? Dimmi che sei ancora a Los Angeles. '

' Si tutto bene, sono ancora qui. Aspettavo una risposta, non potevo andarmene cosi. '

' Ooooh sono molto contenta. Ehm...Uhm... sei solo in camera? '

' Ehm si perche? '

' Con quello che sto per dirti ho seriamente paura che svieni e quindi... Vabbè basta con queste cavolate. Robert Pattinson....'

Fece una pausa solenne di 5 secondi.

'...Sarai tu Edward Cullen. COMPLIMENTIII '

Ero completamente al settimo cielo. Avevo ottenuto la parte, avevo ottenuto QUELLA parte.

' O mio Dio, è-è-è fantastico, sul serio non ho parole. Grazie Catherine, grazie di cuore. '

' Oh no mio caro, non ringraziare me, ringrazia sopratutto Kristen, è lei che ha insistito. '

Kristen. Era già era una dea, ora era anche la mia salvatrice.

' Passa da me domani cosi definiamo le ultime cose. Congratulazioni ragazzo, sei dei nostri '

' Ok a domani, grazie ancora. '



Il giorno dopo mi presentai puntualissimo all'appuntamento.

Quel cancelletto marrone non mi fece cosi tanta paura questa volta. Bussai al citofono e mi schiarìì la voce con un colpetto di tosse.

' Chi è? '

' Uuuhm.. Sono Robert'

' Oh entra caro. '

Anche il tragitto dal cancello alla porta di ingresso fu meno spaventoso. Ora sapevo a cosa andavo incontro.

'Ciao Robert vieni entra. '

' Ciao Catherine tutto bene? '

' Si grazie. Tu? Ancora elettrizzato per aver ottenuto la parte? ...Vieni, siediti dove ti pare. '

' Bhè ovvio che sono contento, in realtà non ci speravo più. Se non avessi ricevuto nessuna telefonata entro oggi sarei tornato a Londra. '

' Ti abbiamo recuperato giusto in tempo allora. '

Accompagnò le sue parole con un sorriso bello e sincero. Lo apprezzai molto.

' Vorrei farti firmare alcune carte e....'

Ci girammo di scatto, distratti dal rumore della porta della camera da letto che si chiuse violentemente.

'....Kristen sei stata almeno un'ora a telefono AHAHAHAH intanto è arrivato Robert. '

Eccola. Era bellissima, come sempre.

Aveva ancora il cellulare in mano ed era visibilmente nervosa.

' Scusami Cath, problemi con Michael. C-ciao Robert. "

Esultai per un attimo dentro di me. " C-ciao Kristen. "

' Oh tesoro, niente di grave spero. Vi amate cosi tanto vedrai che si risolverà tutto. '

' Lo spero. '

La sua voce era triste e si avvicinò al tavolo in modo svogliato e scocciato. Sicuramente aveva discusso pesantemente.

Catherine incominciò a parlare a ruota libera ma l'unica cosa che feci fu fissarla tutto il tempo.


Si sedette proprio difronte a me e con la testa bassa incomincò a torturarsi lo smalto nero che aveva sulle unghia.
Di una cosa ero sicuro. Dal vivo era molto di più bella.
Eppure, a Londra durante la mia carriera di modello, ero circondato da ragazze bellissime, ma nessuna e dico nessuna riuscì a battere la sua semplicità e la sua spontaneità.
Avrei voluto conoscerla meglio, parlarle, ridere con lei, ma non ebbi il coraggio neanche di chiederle come stava.
Non aveva per niente l'aspetto di una 17enne e questo, probabilmente, fu una delle cose che mi intimorì di più.
Sembrava una ragazza del tutto fuori dagli schemi hollywoodiani, nonostante fosse cresciuta in una famiglia dove il mondo dello spettacolo era di casa.
Avrei dovuto ascolatare le parole di Catherine ma lei alzò lo sguardo e accennò un sorriso.
Quella fu la fine, la mia fine.

'...Detto questo, in bocca al lupo ragazzi, fateci sognare. '

Io sto già sognando, tranquilla.

' Ah, un'altra cosa. Con gli altri ragazzi avevamo pensato di organizzare una piccola festicciola domani sera per conoscerci meglio. Che dite, vi va? '

' Si per me è ok ' Disse in modo totalmente disinteressato. Aveva chiaramente la testa altrove.

' Si, ottima idea. ' Dissi io con più entusiasmo. Avrei passato una serata con lei, non c'era niente di meglio.

' Ok allora se non c'è più niente da dire io andrei. '

' Si Kris non preoccuparti, e mi raccomando porta anche Michael cosi fate pace. '

Catherine e le sue bizzarre idee. Io avrei preferito che lo lasciasse a casa sinceramente.

' Se vuole, per me non ci sono problemi. Bhè a domani allora. Ciao'

Alzò la mano e fece un saluto generale.

' Ciao cara a domani. '

' Ciao. '

Ciao, come avevo potuto dire solo un misero ciao?

' A questo punto andrei anche io. Vorrei solo sapere dove e quando è la festa. '

' Ah sisi, in una sala del tuo hotel. E' li che alloggia la maggior parte del cast e quindi abbiamo optato di farla li. Non dovrai fare molta strada. '

' Ah fantastico! Non sono ancora pratico per le strade di Los Angeles. '

' E ti credo. A domani allora, Ciao Robert '

' Ciao Catherine. '



Quando uscìì da casa di Catherine c'era ancora uno squarcio di sole pronto ad affogare nel mare.

Decisi quindi di non prendere subito un taxi, ma feci prima un giro su quella spiaggia meravigliosa che avevo difronte.
Non c'era molta gente, solo qualche surfista solitario, due o tre coppiette e una persona con il proprio cane.
Sedendomi sulla sabbia morbida e calda incominciai a riflettere sul mio futuro e sul fatto che la mia vita stava finalmente prendendo una piega positiva
Era l'inizio di una nuova era, dove finalmente ne sarei stato il protagonista.


Dopo un pò ritornai in hotel.

Quando arrivai in stanza, chiamai il servizio in camera e mi feci portare la cena. Ordinai una semplicissima bistecca con patate.

Finii di mangiare che erano ancora le 22.30 e non avevo per niente sonno, cosi presi la mia chitarra, uscìì fuori al balcone e incominciai a suonare.

 http://www.youtube.com/watch?v=7H47oQH1TW4  - Let Me Sign.

Continuai cosi fino a tarda notte, finchè non mi addormentai esausto.  

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Capitolo 4
*** In Limbo. ***


Ciao a tutte :)
Un grazie va sempre a chi legge i miei capitoli e a chi mi fa sapere se la storia è quantomeno accettabile XD
Stasera non avevo per niente voglia di fare letteratura greca e cosi ho scritto un altro capitolo u.ù
Spero ovviamente che vi piaccia.

AAAAh un'ultima cosa. Le canzoni che inserisco nei capitoli vengono tutti dal mio gusto personale. E' la musica che ascolto ogni giorno e che mi aiuta a isolarmi da mondo quando ne ho veramente tanto bisogno.
Detto questo un bacio e buona lettura :D






Pov Kris

 

' E' stato veramente un bel bacio. '
Questa fu l'ultima cosa che dissi a Cath prima di salutarla.
Raggiunsi subito la mia auto, avevo necessariamente bisogno di stare da sola.
Rimasi per un pò ferma, con il motore spento a fissare il vuoto.
Avevo o non avevo risposto a quel bacio?
Chiusi gli occhi e rividi perfettamente tutta la scena. Perche era cosi chiara nella mia mente? Ma soprattutto, perche avevo questa incontenibile voglia di rincontrare di nuovo le sue labbra?
Era assurdo, stupido e insensato.
Che cazzo di pensieri erano mai questi!?
Scossi il capo e accesi la macchina, dovevo e volevo necessariamente pensate ad altro, perciò accesi la radio.

http://www.youtube.com/watch?v=cMFWFhTFohk (Band of Horses - The Funeral)

Perfetto, facciamoci del male.
 
La strada verso casa quel giorno fu interminabile e tornare quella sera, significava vedere Michael e in quel momento non avevo proprio voglia.  
Mia madre aveva cosi tanto insistito per invitarlo a cena visto che era da quasi due settimane che non ci vedevamo ed io, prima di questo pomeriggio pensavo che fosse veramente era un'ottima idea.
 
Arrivai a casa verso le 21.30 e vidi la sua macchina parcheggiata nel vialetto. Parcheggiai la mia e prima di uscire chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. Non dovevo apparire per nessun motivo nervosa perciò, ciak...si gira.
' Ciao amore mio, come mai hai fatto cosi tardi? Ti aspettavamo già da un pò. '
' Scusa c'era tanto traffico. '
' Cosa c' è qualcosa che non va? Com'è andato oggi il provino? Lo avete trovato? '
' Wooooo. Aspetta almeno che metto in casa prima di farmi un interrogatorio. '
Ok, forse non avevo ben chiaro cosa significasse " controllare il nervosismo "
' Scusami erano delle banalissime domande. Non pensavo che...'
' Nono amore scusami tu, è che sono veramente esausta, ho veramente bisogno di stendermi sul letto.'
' Ciao Kris, com'è andata oggi? '
Evviva, anche mia madre dalla cucina contribuiva.
' Bene mamma ma sono stanchissima e non ho per niente fame, mangiate senza di me io vado a stendermi sul letto. '
' Ma come, qualcosa devi pur mangiarla, c'è anche Michael. '
Michael. Quel giorno avrei preferito che rimanesse a casa sinceramente.
Per quanto lo amassi, anche noi avevamo i nostri periodi di alti e bassi, come tutti del resto. Non era di certo tutto sempre rose e fiori.
' Non preoccuparti Jules, preferisco fare compagnia a Kristen, mangiate anche senza di me, sul serio '
Mentre lui parlava con mia madre io mi dileguai al piano di sopra e mi gettai di tutto peso sul mio letto.
Dopo poco sentì Michael salire le scale e raggiungermi.
' Amore tutto bene? Non so ti vedo strana. Lo sai che puoi dirmi tutto, si? '
' Si, ma non ho niente sul serio. ' Mi accorsi che il mio tono di voce non era per niente sincero.
' Quindi non hai nulla in contrario se...chessò incomincio a baciarti e... '
' Michael i miei sono svegli e sono al piano di sotto, vorrei ricordartelo. '
' Non ti sei mai fatta questo tipo di problemi. E i tuoi poi sono tipi molto aperti. '
' Michael no. '
' Come no!? Kristen mi spieghi cos'hai? E' da 5 giorni che sei strana. Cosa ti è andato storto stavolta? '
Oddio ma cosa voleva. Come dovevo spiegargli che volevo stare da sola?
' Sei paranoico non ho nulla, sono solo stanca. '
' No Kristen, è da quando sono tornato che stai cosi, l'ho notato anche a telefono. '
' MAMMA MIA NON POSSO ESSERE SEMPLICEMENTE STANCA? Possibile che dobbiamo fare questo tipo di discussioni ogni volta che accetto una parte in un film?! Odio il tuo terzo grado. SONO SOLO STANCA. PUNTO! '
' No, tu sei un'esaurita. Stammi bene. '
Oddio mi aveva veramente dato dell'esaurita?
Avrei voluto controbattere ma quando mi girai aveva già sbattuto violentemente la porta.
Era andato via e per certi versi miravo a quello, ma un senso di colpa trasalì facendomi provare un brivido di angoscia.
 
Quei giorni senza di lui passarono molto lentamente.
Sentirlo cosi lontano mi faceva stare tremendamente male. Non volevo che ci fosse questa assurda distanza tra di noi.
Mi ricordai che quel giorno dovevo andare da Cath per parlare delle ultime cose e mi resi conto anche che avrei rivisto Lui.
Parcheggiai come al solito la macchina nel vialetto e scesi lentamente, senza nessuna fretta.
Cath mi vide subito e mi aprì in cancelletto.
'Ciao Kris, tutto bene? Hai una faccia…come dire, un pò sconvolta '  
' Uhm...Diciamo che è un periodo un pò strano. Tutto qui. "
' Problemi con Michael per caso? '
' Inutili discussioni. '
' Le discussioni non sono mai inutili. Vi servono per crescere, per confrontarvi e perche no, anche per capire se siete fatti l'uno per l'altra. '
Appena Cath terminò quella frase sentì squillare il cellulare.
Michael. Cosa dovevo fare?
' Scusami Cath posso andare un attimo a parlare di la? Faccio subito! '
' Certo vai pure e mi raccomando. '
Accennai un sorriso molto falso.
' Pronto. '
' Pronto amore. Come stai tutto bene??? Cosa hai fatto di bello oggi? '
' Ehm scusa, sto parlando con la stessa persona che ieri sera mi ha sbattuto la porta in faccia, dandomi dell'esaurita per giunta? '
' Eddai amore, pensavo ti fosse passata, è inutile stare qui a parlare di queste cose inutili. So come sei fatta è da una vita che ci conosciamo. '
' Forse non mi conosci per niente. '
' Ma stai scherzando? C'è tu veramente te la sei presa per quella stronzata? '
' CERTO MICHAEL e credimi, non era una stronzata. Mi hai definita ' un'esaurita' Ti sembra normale? '
' Amore lo sai che ti amo, mi avevi fatto semplicemente incazzare in quel momento. '
' No, la verità è che anche io avrei dovuto urlarti un bel coglione almeno ora sapresti come mi sento. '
' Mi annoiano le discussioni. Non voglio più discutere. Ci vediamo stasera? '
' No Michael forse tu non capisci, eppure mi sembra che parli la tua stessa lingua. SONO INCAZZATA NERA. '
' E' bello secondo te vedere che la propria ragazza ha tanto successo e sforna film come se fossero tanti pezzi di pane? AH? '
' Non ho capito, la gelosia, è questo il tuo problema? '
' Ti saluto Kristen, non ho proprio voglia di parlare. Ci sentiamo più tardi. '
' Ah no, non penso proprio. '
Chiusi il telefono con violenza. Ma che cazzo stava succedendo. Dov'era finito il mio mondo?
Odiavo litigare con Michael, ma non sopportavo proprio che mi avesse chiamato esaurita. Era decisamente troppo.
Per un attimo tornai con la testa alla realtà e sentì delle voci provenire dall’altra stanza. Erano sicuramente loro e lui, stava ridendo.
Per un attimo ripensai a quel bacio, uno dei tanti motivi della mia confusione.
Cosi vero e intenso. Lo avevo sentito e, per quanto continuavo a mentire me stessa, anche ricambiato.
Amavo come mi baciava Michael, ma quella sensazione fu del tutto nuova, come se baciassi qualcuno per la prima volta.
Scrollai la testa e mi diressi verso la porta. Non dovevo pensare queste cose.
Ma, quando uscì dalla stanza, lo vidi.
Bello, come una settimana fa.
' Kristen sei stata almeno un'ora a telefono AHAHAHAHA intanto è arrivato Robert. '
Grazie Cath, non lo avevo proprio notato.
' Scusami, problemi con Michael, C-ciao Robert. '
La lingua andava per fatti suoi, tanto da non farmi dire neanche un ciao decente.
' C-ciao Kristen. '
A quanto pare neanche la sua funzionava un granché.
' Vi amate cosi tanto, vedrai che si risolverà tutto. '
' Lo spero. '  Che risposta scontata.
Presi posto di fronte a lui, ma non ebbi il coraggio di guardarlo neanche mezzo secondo in compenso, sentivo il suo sguardo inchiodato su di me.
Il mio nervosismo salì alle stelle, tanto che incomincia a scorticarmi lo smalto nero.
Avrei voluto anche solo per un attimo alzare lo sguardo, ma il suo era insistente e cosi lasciai perdere.
Che strano effetto che mi faceva quello sconosciuto ragazzo londinese. Non avrebbe dovuto guardami cosi.
' Detto questo ragazzi, in bocca al lupo e fateci sognare. '
Non avevo ascoltato neanche una parola di ciò che aveva detto Cath e sperai che non fosse niente di cosi importante.
Senti un bisogno imperante di passare un pò di tempo sola con me stessa.
'Ah, un'altra cosa. Con gli altri ragazzi avevamo pensato di organizzare una piccola festicciola domani sera per conoscerci meglio. Che dite, vi va?
Che idee geniali Cath.
' Si, per me è ok. ' Non c'era un minimo di convinzione nella mia voce.
' Si, ottima idea. ' La sua invece, ne aveva tanta.
Basta non ce la facevo più.
' Bhé, se non c'è più niente da dire, io andrei. '
' Si Kris non preoccuparti, e mi raccomando porta anche Michael cosi fate pace. '
Oggi sforni un'idea più bella dell'altra. EH CATHERINE?
' Se vuole, per me non ci sono problemi. Bhè allora, ciao. '
' Ciao. '
Uhm, piuttosto freddino come saluto.
 
Una volta in macchina accesi la radio.
 
http://www.youtube.com/watch?v=ozYd-PlcvVs (Editors - An End Has A Start) 
 
Non c'era canzone migliore di quella.
Continuai a guidare senza sosta e senza meta per almeno due ore, insieme alla mia compagna per la vita, la musica.
Lei non mi avrebbe mai fatto del male, non mi avrebbe mai offesa, non mi avrebbe mai sbattuto la porta in faccia.
 
Quando tornai a casa salì velocemente le scale, aprì la porta della mia stanza e mi buttai a peso morto sul letto.
 
Quella giornata doveva finire, assolutamente

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Capitolo 5
*** 15 Steps. ***


Ciao a tutte!
Questo capitolo è stato scritto un pò di fretta visto che solo oggi sono tornata da qualche giorno di vacanza.
Spero però che vi piaccia lo stesso. Gli altri saranno migliori ve lo prometto XD
Ps: Lasciate una recensione mi raccomando
Un bacio a tutte :*






Pov Rob
 
Non avevo la più pallida idea di cosa si indossasse ad un evento del genere.
Elegante o casual?
Dopo un paio d'ore passate di fronte la valigia optai per un abbigliamento casual.
Una camicia e un jeans andavano più che bene per conoscere un cast di persone giovanissime.
Quando fui pronto mi resi conto di essermi vestito troppo in fretta. Dopotutto mancavano ancora 3 ore.
Incominciai a fissare il vuoto, cercando di non pensare a niente, ma fu subito inevitabile dove cadde il mio pensiero.
Kristen. L'avrei vista stasera? Avrei finalmente potuto conoscerla meglio e magari, scambiare due parole da solo con lei?
Per un attimo però mi irrigidì al solo ricordo delle parole di Catherine.
' Porta anche Michael. '
Il suo ragazzo. Essi, lei era fidanzata, con un essere orribile.
 
Verso le 11 di mattina avevo avuto la brillante idea di andarlo a vedere su internet.
Le immagini di Google mi confermavano quello che avevo sempre sospettato, era un cesso.
' Lei cosi bella, con uno come lui ' Fu questa la prima cosa che pensai.
Lessi un pò vari articoli e in quel momento mi sentì veramente l'essere più piccolo del mondo.
In un famosissimo sito c’era scritto:
' L'attrice Kristen Stewart e il suo ormai confermatissimo ragazzo Michael Angarano si amano sempre di più, queste sono le coppie felici nate sui set cinematografici. '
Dannati siti di Gossip. Tutti contro la mia autostima.
Chi ero io per piombare così nella sua vita perfetta?
Chi ero io per distruggere quello che avevano costruito dopo tanti anni?
 
Disteso sul letto guardai ancora una volta l'orologio.
Le 2O.OO
Un'altra ora, cosa avrei potuto fare in un'ora?
Mi alzai di scatto e presi la chitarra.
Incominciai ad accordarla e poi a suonare una delle mie canzoni preferite.
 
http://www.youtube.com/watch?v=3NOr9YX9oOk    (Van Morrison - Beside You)
 
Lasciai che lentamente le note entrassero e uscissero dalla mia testa.
Tutto ciò che questa canzone mi suscitava poteva essere racchiusa nella parola amore.
Si, questa canzone parlava decisamente d'amore.
Di quegli amori veri, duraturi che ti sconvolgono l'anima. 
 
Mentre la cantavo ad occhi chiusi promisi a me stesso che quella sera non mi sarei avvicinato neanche una volta a parlare.
Era giusto cosi. Il nostro era solamente un rapporto di lavoro, non dovevo per forza socializzare con lei.
Avrei inevitabilmente fatto del male a me stesso, ancora una volta.
Canticchiai le ultime note con una leggera vena di malinconia e dolore.
Non era ciò che volevo, ma per una volta, avrei seguito quello che mi diceva la testa.
 
2O.45
Era quasi ora, finalmente.
Posai la chitarra sul letto e mi alzai lentamente.
Presi il cellulare, il mio fedelissimo pacchetto di sigarette e tanto coraggio.
Con un respiro profondo, chiusi dietro di me la porta della stanza e mi diressi lentamente verso l'ascensore.
In quel momento, inspiegabilmente, non avevo più fretta.
Quando arrivai al piano, non mi fu molto difficile trovare la strada.
Una forte musica rimbombava dietro una grande porta che, aspettava solo di essere aperta.
 
21.OO
Entrai quasi con gli occhi chiusi.
Appena li riaprii notai che praticamente c'erano già parecchie persone ansiose come me, probabilmente.
Mi guardai intorno e sorrisi ad un paio di ragazze che mi indicavano.
La mia salvezza, in quel mare di gente sconosciuta, fu Cath che si precipitò immediatamente ad accogliermi.
' Rooob ciaooo!!!! Come stai???? Vieni che tutto il resto del cast è ansioso di conoscerti! '
' Ciao Cath, è-è un delirio qui. '
' Eheh e pensa che è solo l'inizio. Vieni vieni, ti faccio strada. '
Avanti a me e Cath si piazzò un ragazzo massiccio e tutto sorridente.
' Ciao piacere di conoscerti sono Kellan Lutz, tuo fratello, Emmett '
' Ciao piacere sono Robert Pattinson, ehm...tuo fratello Edward ' Dissi con risatina isterica annessa.
Mi sentivo un emerito idiota in quel momento sopratutto perche Kellan continuava a fissarmi e a ridere.
Ehm ok, forse non ero bello e perfetto come il tizio del libro, e allora?
Risi anche io, probabilmente per disperazione.
Con la coda dell'occhio intanto vidi che una delle due ragazze che prima mi indicava, si stava avvicinando.
' Ciao tu devi essere Robert, piacere Nikki Reed, tua sorella Rosalie, purtroppo. '
Rimasi per un attimo interdetto sulla parola purtroppo, ma non ci pensai più di tanto, quella serata per me non aveva molto senso.
' Si, sono Robert, Edward per gli amici. '
Cercai quantomeno di fare il simpatico.
' E' da molto che sei qui a Los Angeles tutto solo? So che sei di Londra...'
Informata la ragazza.
' Non da tantissimo. Non ho ancora messo piede veramente fuori dall'albergo. Non so come sia Los Angeles. '
' Posso fartela vedere io, con le persone giuste può diventare proprio una bella città, sai? '
' Grazie, ma da quello che mi ha detto Catherine, partiremo subito. '
' Troveremo il tempo vedrai. '
Accompagnò il vedrai con un occhiolino. Ok, era ufficiale, ci stava provando. O almeno cosi sembrava.
' OOOOH che bello eccotiiii, piacere, Ashley Greene, sono cosi emozionata, non ci credo che alla fine hanno trovato qualcuno adatto. '
' Per la verità non so perche mi hanno scelto.'
Il solito simpaticone, tipico umorismo inglese.
Rimasi ancora un po a parlare con loro, conobbi il resto del cast ma il mio sguardo era ansioso. Ansioso di vederla.
La mia mente diceva di no, cercava di distrarmi, ma la voglia che avevo dentro era troppa, troppa per essere soffocata cosi.
Mi allontanai con una scusa dai ragazzi e vagai senza meta per la sala, poi non ce la feci più e mi avvicinai a Cath.
' Cath, ma Kristen? '
' Lo sai che me lo stavo chiedendo anche io? Chissà che fine ha fatto, non mi ha neanche avvertito se veniva o non veniva. '
In quel momento girammo lo sguardo quasi contemporaneamente verso la porta che si aprì violentemente.
Eccola, finalmente era arrivata e... PIANGEVA?
Si avvicinò timidamente a Cath.
' Scusami, ho avuto problemi...Io-Io...non so più, Michael...oddio scusami tanto. '
Era sconvolta, lo si leggeva in volto. Cosa le aveva fatto quel verme?
Non meritava di soffrire cosi tanto, era troppo.
' Va tutto bene Kris, va tutto bene. '
Cath le diede un abbraccio molto materno per rassicurarla, cosa che istintivamente avrei fatto anche io, per questo me ne andai, me ne andai di cosa.
 
Uscii velocemente dall'hotel senza pensare a ciò che stavo facendo e imboccai una strada a caso.
Dopo aver camminato per un bel po’ avvistai sull'altro marciapiede un bar con luci molto soffuse, che mi richiamò molto i bar dove me la facevo a Londra.
Istintivamente attraversai la strada e vi entrai, avevo bisogno di qualcosa familiare.
Non c'era praticamente nessuno, solo qualche vecchio ubriacone.
La mia testa era piena di pensieri, troppi, avrei dovuto ignorarli.
Presi una birra, due, tre e dopo la quarta incominciai a perdere il conto.
Pensavo alla sua faccia, alle sue lacrime e alla sua rabbia.
Alla MIA RABBIA.  
Pensavo che non potevo innamorarmi di nuovo, mi ero ripromesso di non cadere di nuovo in questa trappola infernale.
Arrivai a 8 birre, forse.
La mia testa pesava quanto la mia pancia. Dopo aver dato al barista tutti i soldi che avevo in tasca, uscì da quel bar e cercai di ripercorrere la stessa via.
 
Dopo almeno 2 ore di cammino arrivai per puro caso davanti il mio hotel.
Vi entrai e girai subito a sinistra, verso i divanetti della hall.
Sarebbero stati loro il mio letto per quella notte.
Mi accasciai stremato su uno di essi e lasciai cadere pian piano la birra per terra.
Presi subito sonno fortunatamente, senza pensare alle conseguenze del giorno dopo.

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Capitolo 6
*** Idioteque. ***


Ciaaao a tutte!
Stasera di fare greco proprio non mi andava e cosi ho buttato giù questo capitolo.
Mi sto rendendo conto che devo stringere se voglio arrivare almeno ai giorni nostri. Se continuo cosi ci vorranno almeno mille capitoli XD
Vabbè io ora vado a dormire.
Buona notte a tutte e mi raccomando, lasciate una recensione.
Ps -  Grazie mille a Twilighter97 :)





Pov Kris

 

Era da ore che stavo inerte sul letto a fissare il vuoto gelido del mio soffitto con l'ipod nelle orecchie.
' Ouch, I have lost myself, again. '
Cosi cantava Sia da un bel po’.
Da un bel po’ perche quel giorno  l’avevo risentita almeno un centinaio di volte.
 ' I am small. '
Piccola, mi sentivo veramente piccola.
Litigare con Michael molte volte per me, era qualcosa di devastante. Mi sentivo terribilmente male.
 
In più ora avevo anche un altro problema, il mio co-protagonista.
Per quanto in questi giorni cercai di ignorare le parole di Cath, non ci riuscì del tutto.
' Dovresti vedere come ti guarda, la chimica che c'è tra di voi è qualcosa che non ho mai visto. Penso sia impossibile che due persone si piacciano in una frazione di secondo, eppure.... '
 
Gli occhi diventarono improvvisamente pesanti e pieni di lacrime che non riuscì a trattenere.
Scesero veloci, calde e dirompenti sul mio volto.
Portai il braccio al volto per asciugarle ma fu tutto inutile, ormai erano come un fiume in piena.
Mancavano  3 ore alla festa ed il pensiero di non andarci era ormai costante nella mia testa.
Passai sicuramente un'altra mezz'ora in quello stato, poi sentì squillare il  telefono e li incominciai ad agitarmi in modo evidente.
' Pronto..'
Era lui. Michael.
' Finalmente mi hai risposto, grazie, sei sempre molto gentile. '
' Michael senti, non ho proprio voglia di discutere ora, ho una festa con il cast tra qualche ora, vorrei almeno rendermi presentabile. '
' Ti rendi conto che da quando sono tornato ci siamo visti si e no qualche ora? A stento ci baciamo, a stento riesco a toccarti, per non parlare poi…da quanto è che non lo facciamo?  '
Ormai era veramente da tanto, ma la cosa non so perche non mi pesava più di tanto.  
' Lo so, è sempre colpa del mio lavoro, cosa ci posso fare? '
' Niente Kristen, hai ragione, non puoi mai fare niente! '
Lo odiavo quando faceva quel tono di voce da martire.  
' Cosa vorresti dire che è colpa mia? '
' No, ma sto solo dicendo che è una stronzata questo ruolo. C'è ma cosa ti passa per la testa? Quanto ti hanno pagata per fartelo piacere? '
' Ma cosa cazzo stai dicendo? '
' Sto dicendo che sarà una cazzata, una cazzata megagalattica. '
' Ma tu non eri quello che mi appoggiava in qualsiasi cosa? '
' Lascia stare Kristen, fai questo film e basta chiudiamola qui. Non ho voglia di litigare. '
' NO? Mi sembra che tu non stia facendo altro che litigare con me in questi giorni. Sei assurdo, ASSURDO! '
' Scusami se voglio passare un po’ di tempo con la mia ragazza. '
' La tua ragazza LAVORA. Potresti qualche volta accompagnarla, per esempio stasera alla festa. '
' Ma per carità. In mezzo quegli idioti, no grazie. '
IDIOTI? Aveva seriamente oltrepassato il limite.
' Mi fa piacere che pensi questo di me... Ciao Michael. '
' Ma no....Kr....'
 
Non gli lasciai finire il mio nome. Gli chiusi brutalmente il telefono in faccia, era ciò che si meritava.
Non capivo veramente cosa cazzo gli stesse succedendo, non si era mai comportato cosi nei miei confronti.
Ed ecco che le lacrime non tardarono ad arrivare.
Scorrevano di nuovo veloci, come i miei pensieri che cercavo invano di ignorare.
Volevo chiamare Cath per dirle che non sarei andata ma improvvisamente scattai dal letto,mossa da una strana forza superiore.
Misi addosso le prime cose che trovai per la stanza e girai lo sguardo verso l'orologio, le 21.15. CAZZO ERA TARDI!
Scesi di corsa le scale, salutai i miei genitori e presi le chiavi della macchina, ma quando aprì la porta sentì che i guai non erano del tutto finiti.
' Kristen scusami, io-io non so cosa ho detto. '
' Michael cazzo, levati dai coglioni. Come hai fatto ad essere già qui '
' Stavo già nei paraggi quando ti ho chiamata. Eddai non fare cosi. Ti prego, perdonami. Ti scongiuro Kiki. '
' Non mi chiamare Kiki e levati dalle palle ho detto, mi stai facendo fare tardi. '
' Perche fai cosi ora? AH? '
' TI SEMBRA NORMALE QUELLO CHE FAI? PRIMA MI DAI DELL'IDIOTA E POI VIENI QUI COME UN CANE BASTONATO? MA DOV'E' LA TUA DIGNITA'? '
La discussione si fece talmente accesa che mia madre venne alla porta per capire cosa stesse succedendo.
' Kristen ma che succ...Ciao Michael....'
' Salve Jules. '
' Accompagni Kristen alla festa? ' Chiese mia madre un po’ preoccupata per i nostri sguardi.
' Kristen non vuole portarmi con se, magari non vuole presentarmi qualcuno. ' Disse con un sorrisetto beffardo in volto.
' E che cazzata è questa ora? Sai una cosa Michael, VAFFANCULO. E levati và. '
Lo spinsi con tutta la forza che avevo nelle braccia.
Riuscì ad intravedere il suo sguardo allibito con la coda dell'occhio.
In quel momento però continuai per la mia strada, lasciandolo sotto il porticato con mia madre.
 
Guidai per un bel po’, sbagliai anche varie volte la strada.
Mi resi conto che era tardissimo e appena parcheggiai la macchina incominciai di nuovo a piangere, ma questa volta, avrei attraversato il mondo con le mie lacrime.
E fu quello che feci.
Scesi ed entrai nell’hotel, aprì le porte della sala e mi lanciai subito tra le braccia di Cath!
' Scusami, ho avuto problemi...Io-Io...non so più, Michael...oddio scusami tanto. '
Tenendomi stretta fra le sue braccia mi disse quello di cui, in quel momento, avevo bisogno.
' Va tutto bene Kris, va tutto bene. '
Sentivo tutto il bene che mi voleva e per un momento scomparse quell’angoscia che avevo dentro.
Mi strinse talmente forte che fui costretta a girare il viso per respirare, e in quell’attimo lo vidi…
Ero cosi sconvolta da non averlo visto prima, possibile?  
Il suo sguardo era preoccupato e fisso su di me. Avvertivo l'angoscia e il dispiacere nei suoi occhi, tanto da farmi quasi piacere.
Quel ragazzo mi conosceva da cosi poco tempo eppure riusciva già a capire il mio reale malessere.
Lo guardai per un'ultima volta prima di vederlo andare via correndo.
Perche, perche andare via cosi....Ora, ora che avrei potuto realmente sentire cosa mi trasmettevano i tuoi bellissimi occhi azzurri/verdi.
Avevo bisogno di sentirmi rassicurata e Cath mi fu accanto per tutta la sera, cosi come Nikki.
Legammo subito, sin dal primo momento che la vidi.
Lei era uno spirito libero ma allo stesso tempo sensibile, proprio come me.
Avevo trovato una vera amica, che mi avrebbe aiutato a superare i momenti più difficili, che mi avrebbe compresa visto che eravamo nella stessa situazione.
' I ragazzi sono tutti stronzi, anche se sono sicura che Michael ti ama alla follia. Per me è stata solo una scenata di gelosia. Dopotutto, sei una bella ragazza e stai crescendo anche abbastanza bene. '
Il suo occhiolino a fine frase riuscì a farmi sorridere a testa bassa.
Dopo tutto quel casino riuscì a passare una bella serata.
Legai con tutto il cast e parlammo di tutto quello che ci passava per la testa.
Erano veramente delle persone fantastiche ma il mio pensiero cadde varie volte li.
Perche era andato via?
Perche non era rimasto li con noi...e con me?
Questo dubbio mi torturò per tutta la sera fino alla fine della festa.
 
Ormai era tardissimo e il giorno dopo saremo dovuti anche partire per l'Oregon, Washington.
Ci salutammo tutti fra qualche risata e qualche sbadiglio e pian piano molti, incominciarono a salire nelle loro stanze.
Fortunatamente prima di uscire dall’hotel mi accorsi di aver dimenticato il giubbino.
' Kris dove vai, vedi che la festa è finita, non c'è più nessuno ehehe!! '
' Lo so lo so! Ho dimenticato il giubbino, a domani, buona notte. '
Quando vi entrai c'erano già i camerieri che pulivano. Uno di loro mi prese il giubbino e me lo passò con un sorriso stampato in faccia.
' Buonanotte signorina. '
' Buonanotte anche a lei, grazie. '
Passai una serata davvero piacevole, senza drammi e senza stress.
Ero più rilassata e incominciai realmente parte di qualcosa.
 
In quel momento non so se fu il caso o qualche altra forza mistica, ma il mio viso si girò quasi da solo e lo vide.
Vide il suo corpo giacere inerme sulla poltrona della hall, con una birra in mano.
Mi bloccai di scatto, non potevo credere ai miei occhi.
Preoccupata mi avvicinai e incominciai e scuoterlo per vedere se fosse tutto ok.
' Rob- Robert, tutto bene? Ma che diavolo hai combinato? '
Stava decisamente dormendo.  
' Kri-Kristen, sei tu? C-ciao bellissima....'
Mi imbarazzò il suo ' Ciao bellissima ' ma mi fece piacere che mi riconobbe subito.
' Si sono io, hai bisogno di una mano? Ti accompagno in camera? '
' Nono non muovermi o vomito tutto quello che ho bevuto...Non preoccuparti, torna a casa. '
' Non esiste, non posso lasciarti mica qui cosi? '
' E allora rimani qui. '
Quella conversazione fu molto breve, ma anche molto sincera e allo stesso tempo strana.
Non c'era mai stata cosi tanta confidenza tra di noi eppure, venne tutto cosi spontaneo, come se ci conoscessimo da una vita.
Mi misi affianco a lui, gli presi la testa e gliela poggiai sulle miei gambe.
' Grazie, sto decisamente meglio cosi. '
' Ehm...Non ci entravo scusami, stai scomodo? '
' Ma se ti ho detto che sto decisamente meglio cosi...'
Ci fu qualche imbarazzante secondo di silenzio.
' Dimmi, perche piangevi cosi stasera? '
' Bhè..qualche problemino con il mio ragazzo. '
' Immaginavo. Un ragazzo che ti fa piangere non ti merita, Kristen, non ti merita. "
Lo sentì sbadigliare pesantemente e in effetti anche io ero molto stanca.
In men che non si dica ci addormentammo entrambi su quella piccola poltrona.
Sognai a ripetizione le sue ultime parole.  
Era stato molto carino a rassicurarmi e fu quello che aspettavo da tutta la sera.
Ci addormentammo insieme quella notte, senza pensare alle conseguenze del giorno dopo.  

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Capitolo 7
*** Optimistic. ***


Ciao a tutte :)
Avevo pensato di fare queste due Pov insieme ma è uscito un pò lunghetto. Sorry!!!!
Buona lettura e lasciate una recensione :)
Un bacione




Pov Rob
 
Birra, tanta birra, una strada poco illuminata e i suoi occhi preoccupati su di me.
Sarà stato sicuramente un sogno, uno splendido sogno.
Queste furono le ultime cose che riuscì a ricordare di quella notte.
 
Quando mi svegliai il giorno dopo mi sembrò di stare in una grossa bolla gigante, isolato dal mondo.
Aprì soltanto gli occhi senza muovermi.
Vidi tanta gente andare avanti e indietro nella hall con le proprie valigie, e un signore in divisa d'albergo che silenziosamente venne verso di me...
' Scusatemi signori, ma non potete dormire qui. '
Avevo dormito li tutta una notte e ora solo te ne accorgi...?
Un momento, cosa aveva detto, scusate signori...?
Appena misi in moto il cervello, spostai leggermente il viso per stropicciarmi gli occhi e fu li che mi accorsi che non ero poggiato su un cuscino, ma su qualcosa di molto, molto meglio.
Mi alzai pian piano dal suo ginocchio e rimasi a contemplarla mentre dormiva per almeno un quarto d'ora.
Alzava il petto a ritmi regolari, stringendo le mani a mo di preghiera sotto il viso.
I capelli le scendevano morbidi giù per il viso e la sua carnagione bianca la faceva assomigliare ad un angelo.
Mi stavo letteralmente beando del suo sonno e avrei voluto che quel momento non finisse mai, ma purtroppo…
' Kristen...'
La chiamai dolcemente.
' Kristen, è tardi, dobbiamo partire. '
' Uhm..dove sono?...Robert????? '
Era del tutto stordita ma restava lo stesso fantastica, ovviamente.
' Ehm, da dove incomincio...Non è che ricordo un granché...Bhè, io ho bevuto un po’ troppo e quando sono tornato ero troppo ubriaco per salire in camera cosi sono rimasto qui. Tu forse sei uscita tardi dalla festa, mi hai visto e sei rimasta qui.... Credo sia andata cosi, ehm... Bho. '
Ero riuscito a parlarle cosi tanto...Wow Rob facciamo progressi.
' Uhm si ricordo. '
Percepì una stanchezza assurda nel tono della sua voce.
' Ma che ore sono? '
' Ehm... 7:30, alle 9 abbiamo la macchina. '
' CAZZO, non ho ancora preparato niente, devo scappare. Ehm ci vediamo più tardi allora. '
' Ok , grazie per avermi fatto da cuscino. '
' Di niente. '
Mi lanciò un sorriso e uno sguardo dolcissimo, ancora mezzo addormentato.
Anche se cercai di alzarmi lentamente dalla poltrona, ebbi lo stesso un piccolo capogiro.
La bottiglia di birra a terra non c'era più e controllai se in tasca avevo ancora il cellulare.
Mi trascinai fino al bar dell'hotel e chiesi un caffè bello forte, cosi mi avrebbe svegliato per bene.
 
Non potevo ancora crederci di aver passato tutta la notte con la testa appoggiata sulle sue gambe.
Nonostante ci fosse ancora un po’ di imbarazzo, notai che c'era molta voglia, da parte di entrambi, di conoscersi meglio.
Io almeno, non desideravo altro.
Per ora potevo contemplare solo la parte esteriore, i suoi occhi, i suoi capelli e.. le sue labbra, anche se fortunatamente, quelle avevo avuto già avuto modo di conoscerle.
Salì lentamente nella stanza e rimasi per un po’ con le spalle appoggiate alla porta.
Pensai che di li a poco sarebbe incominciata la mia avventura.
Dove mi avrebbe portato, non lo sapevo, cosa sarebbe successo dopo, neanche quello.
Era un salto nell'ignoto, in qualcosa più grande di me.
Le mie interminabili riflessioni, continuarono sotto la doccia, il luogo secondo me, migliore per pensare cosa fare della propria vita.
Il getto d'acqua potente avrebbe dovuto aiutarmi a togliere tutti quei dubbi e quei problemi, cosi come fa con il sapone, ma non lo fece.
8.30.
La valigia era praticamente pronta, lasciai ancora fuori dalla sua custodia la mia fedelissima chitarra.
Suonai qualche nota giusto per rilassarmi un po’, abbandonandomi completamente alla melodia che io stesso avevo appena creato.
Malinconica, romantica, sofferta, emozionante. Tutti sentimenti contrastanti ma cosi reali in quel momento.
Avvertivo qualsiasi cosa. Gioia e dolore, paura e desiderio. Tutto.
La mia chitarra, o meglio la musica, non mi avrebbe mai fatto del male.
Rimasi a suonare ancora per un bel po’, poi una volta riposta nella sua custodia, presi la valigia e lasciai la camera.
 
Quando scesi trovai tutti sorridenti nella hall che aspettavano solamente di partire.
' Roooob, ma che fine hai fatto ieri sera???? '
Uhm... Omg, chi era, Nikki?
' Ehm..Ciao, non mi sono sentito bene e sono andato via. '
Piccola bugia.
' Peccato ci siamo divertiti tantissimo, più tardi è arrivata anche Kristen e siamo statti tutta la sera a farla ridere, aveva litigato con il ragazzo poverina. '
' Eh avevo sentito. '
Che sonno che avevo.
' Rob, tutto ok? Stavamo in pensiero. '
' Ciao Catherine, tutto ok, era solo un po’ di tensione. Tutto passato. '
' Bene bene. OH ecco le macchine, tu verrai con me e Kristen. '
Perfetto. Avrei adorato quel viaggio dall'hotel all'aeroporto.
Sistemai la valigia nel portabagagli e mi resi conto che c'era già Lei in macchina.
Quando salì la vidi ranicchiata su di un lato con la testa appoggiata al finestrino.
' Ancora stanca? '
' Uhm, non sai quanto. Buongiorno Cath '
' Buongiorno Kris, tutto ok? Sembri davvero uno zombie. '
Un bellissimo zombie avrei aggiunto se avessi potuto.
' Ho dormito poco, ma tutto sommato è stata una bella notte. '
A ' bella notte ' mi guardò lanciandomi un sorriso bellissimo.  
' Mi fa piacere che ti sei divertita alla festa. '
' Tanto '
' Ah ragazzi vi avverto, il tempo è poco, fra tre giorni dobbiamo incominciare a girare. Perciò vi chiedo un favore. Provate insieme più che potete, ve lo chiedo proprio perche dovete arrivare preparati al massimo, non possiamo perdere assolutamente altro tempo. Al crepuscolo, durante luna piena, durante un'eclissi e nell'ultima alba, SEMPRE. '
' Si penso sia la cosa migliore. '
Disse ancora con gli occhi ancora semi chiusi.
' Perfetto. Per te Rob? Va bene? Lo so è un po’ stressante ma è pur sempre un film. '
' Ovvio, bisogna fare tutto il necessario. '
' Bene bene. Più ci mettiamo i nostri sentimenti personali in questo film e più sarà un grande successo. Non abbiate paura di cacciare fuori quello che avete dentro. '
Sante parole, purtroppo non era sempre cosi. A volte bisogna trattenersi per non rovinare tutto.
' Siamo arrivati all'aeroporto. Buon viaggio. '
Prendemmo le nostre valigie e ci avviammo verso l'aereo.
Dopo aver passato tutti i controlli la persi di vista, ma la ritrovai più tardi sull'aereo seduta 4 posti più avanti vicino a Cath.
Io capitai vicino a Kellan che passò tutto il tempo del viaggio a dormire a mangiare barrette energetiche.
Mentre io lasciai che le canzoni dell'ipod scorressero da sole.
 
Dopo 3 ore di viaggio, un pulmino ci accompagnò nel nuovo hotel che ci avrebbe ospitato per i mesi delle riprese.
Assegnarono ad ognuno di noi una stanza, tutti ai piani più alti e man mano che salivamo c'era chi scendeva al proprio.
Finché nell'ascensore rimanemmo solo io, Kristen e Nikki.
Capitammo tutti e tre sullo stesso piano.
' Io ho la 986. ' Dissi per sciogliere un po’ l'atmosfera.
' Oh, siamo vicini allora, io ho la 988. ' Rispose di getto Nikki.
' Mmmh...Io non tanto lontana, 990. ' Adoravo la sua voce.
Il campanello dell'ascensore si fece sentire e andammo dritti a cercare le nostre stanze.
Nikki praticamente mi stava affianco, mentre Kristen, infondo al corridoio.
Quanto avrei voluto che scambiassero le stanze.
' Bhè allora a più tardi. ' Disse a voce bassa.
' Ciaaao Kristen '  Che voce irritante che aveva.
' A più tardi '  Le risposi soffermandomi a guardarla entrare nella sua stanza.
Aprì la porta e vi entrai anche io.
Questo era molto meglio di quello di prima.
Molto più spaziosa e sopratutto aveva un letto più grande.
Senza pensarci due volte, lasciai cadere le valigie a terra e mi ci tuffai in 2 secondi, lasciando che i miei occhi si chiudessero pian piano.
 
 
 
Pov Kris
 
Non ero sicura di avere ancora le gambe, in verità non le sentivo più, ma quel peso che avevo su di esse era quasi piacevole.
Tentavo di rigirarmi in più posizioni tenendo sempre gli occhi chiusi, ma non ne trovai una che mi fece stare sul serio comoda.
Sempre durante il dormiveglia chiesi a me stessa perché ero in quel luogo, ma non trovai una risposta soddisfacente.
Un raggio di sole fastidiosissimo aveva deciso di splendere giusto sui miei occhi quel giorno e cosi mi portai le mani al viso per coprirmi.
Dopo un po’, data la posizione leggermente scomoda, le rimisi a mo di preghiera sotto la faccia.
Fu in quel momento che non mi sentì più il peso sulle gambe....
' Kristen...'
Che bella voce calda e rauca. Ma chi era?
Era impossibile che fosse uno dei miei fratelli, non mi avrebbero mai svegliata in un modo cosi dolce.
' Kristen è tardi dobbiamo partire '
Ma...questa voce...
' Uhm ma dove sono...??? Robert????? '
Ma che cavolo di facevo li...C'è, ricordavo poco o niente, assurdo.
' Ehm, da dove incomincio...Non è che ricordo un granché...Bhè, io ho bevuto un po’ troppo e quando sono tornato ero troppo ubriaco per salire in camera cosi sono rimasto qui. Tu forse sei uscita tardi dalla festa, mi hai visto e sei rimasta qui.... Credo sia andata cosi, ehm... Bho. '
Che dolce che era. Il suo accento inglese incominciava a piacermi.
Lo fissavo mentre cercava di spiegarmi la situazione un po’ strana e mi accorsi di non aver sentito quasi niente di quello che aveva detto.
 Ma che ore sono? '
' Ehm... 7:30, alle 9 abbiamo la macchina. '
Oddio, dovevo preparare ancora le valigie.
Presi di corsa la borsa, cercai le chiavi della macchina e lo salutai velocemente.
Non ricordavo assolutamente dove avevo parcheggiato, fortunatamente un ragazzo che lavorava nell'hotel mi aveva visto arrivare la sera prima e gentilmente mi indicò dov'era.
Accesi il motore e contemporaneamente anche lo stereo.
 
http://www.youtube.com/watch?v=akB_zFg2NsI (Iron and Wine - Flightless Bird, American Mouth)
 
La adoravo.
Quella canzone riusciva a portarmi lontano dal mondo, a farmi dimenticare di tutte le ansie e degli affanni.
L'avrei ascoltata sempre e ovunque.
Senza accorgermene fui a casa in un batter d'occhio.
Appena entrai mia madre mi aspettava quasi sulla porta.
' Kristen, si può sapere che cavolo di fine hai fatto stanotte? Dove sei stata? '
Urlava ma a " bassa voce " per non svegliare gli altri.
' Abbiamo fatto tardi..e..bhè..sono rimasta a dormire da Cath '
Le bugie non erano il mio forte, ma speravo almeno di averla detta decentemente.
' Potevi almeno avvertirci e avvertirlo. '
' Avvertire voi ok, chi altro? '
' Kristen...Vai al piano di sopra. '
Qualcosa mi diceva che in camera mia avrei trovato qualcuno che proprio non volevo vedere.
Salì piano le scale e aprì la porta.
Era li, che dormiva sul mio letto.
' Ohi Kris. '
' Michael. ' Fredda. Freddissima, doveva capire che non mi era ancora passata.
' Ti prego, sono un'idiota. Non so cosa mi è preso. Ti prego non volevo dirti quelle cose è solo che...'
' Solo che cosa Michael...? Mi dici cosa hai? '
' Bhè ti sembrerà una cazzata ma....' Fece un respiro profondo. ' Mi sono incazzato tantissimo quando ho visto chi era Edward e sopratutto mi sono incazzato sapendo che lo avevi scelto tu. '
' Cosa significa questo? C'è...Catherine mi aveva chiesto una mano, è logico che l'ho aiutata a scegliere, ci devo recitare io. '
' Appunto, non so cosa mi è preso, un attimo di gelosia. '
Che idiota.
' Tutto qui? Un attimo di gelosia? '
' Si ti giuro. Lo sai che ti amo e che la mia non sarebbe niente senza di te. Niente. '
' Ti amo anche io. '
Lo amavo si, ma in quel momento non pensai che la mia vita non sarebbe stata niente senza di lui....
' Ora devo preparare le valigie, tra un po’ passa una macchina per accompagnarmi in aeroporto. '
' Già mi manchi. '
Sorrisi. Non mi uscivano proprio quelle parole. Bloccate chissà dove.
' Posso venire a trovarti qualche volta? '
' Bha penso di si, poi chiedo meglio a Cath. '
Lo risposi in modo molto disinteressato.
' E' andata bene la festa?? Ah e dove hai dormito? '
Che palle tutte quelle domande. Risposi in modo quasi gentile.
' E' andata abbastanza bene, gli altri li conoscevo già dai provini quindi non c'era neanche tanto imbarazzo. Ho passato la notte da Cath, ero troppo stanca per tornare. '
Quella era la mia bugia migliore o almeno quella che apparentemente funzionò.
' Potevi chiamarmi, ti sarei venuta a prendere. '
' Era tardi non sapevo fossi ancora in giro. '
' No veramente sono rimasto ad aspettarti qui, tutta la notte '
' Uhm, scusa, mi dispiace. '
' Non importa, basta che ti sei divertita. '
 Era stranamente di buon umore quella mattina. Meglio cosi.
Dopo aver finito le valigie mi feci velocemente una doccia e non mi asciugai del tutto i capelli.
Michael che in tutto ciò stava a guardare, all'arrivo della macchina mi accompagnò giù e mi raccomandò di fare la "brava".
' Fammi sapere se posso venire allora. '
' Ok, ti chiamo appena posso. '
' Ti amo. '
Mi diede un bacio abbastanza morbido dal quale mi staccai abbastanza velocemente. Fece finta di non accorgersene.
' Anche io.... Ciao mamma, ti chiamo appena arrivo. Salutami papà e gli altri. '
' Certo tesoro, fai buon viaggio. '
Appena entrai in macchina appoggiai la testa al finestrino e dormii un altro po’ fino a che....
' Ancora stanca? '
' Uhm, non sai quanto. Buongiorno Cath '
' Buongiorno Kris, tutto ok? Sembri davvero uno zombie. '
Che carina. Un bel complimento a prima mattina ci vuole sempre.
' Ho dormito poco, ma tutto sommato è stata una bella notte. '
Non stavo mentendo, era stata sul serio una bella notte e in quel momento incrociai i suoi occhi verdi profondi e stanchi anch' essi.
' Mi fa piacere che ti sei divertita alla festa. '
' Tanto ' Sorrisi.
' Ah ragazzi vi avverto, il tempo è poco, fra tre giorni dobbiamo incominciare a girare. Perciò vi chiedo un favore. Provate insieme più che potete, ve lo chiedo proprio perche dovete arrivare preparati al massimo, non possiamo perdere assolutamente altro tempo. Al crepuscolo, durante luna piena, durante un'eclissi e nell'ultima alba, SEMPRE. '
Oddio. Era prevedibile, non avevamo molto tempo anzi, non ne avevamo proprio.
' Si penso sia la cosa migliore. '
Risposi quasi di getto e per un attimo ebbi paura della sua risposta.
' Ovvio, bisogna fare tutto il necessario. ' 
Tirai un sospiro di sollievo e continuammo a parlare finché non arrivammo all'aeroporto.
Dopo tutti i controlli e cose varie, sull'aereo presi posto vicino a Cath.
' Allora, ti vedo meno preoccupata, hai risolto con Michael? '
Non avrei voluto parlare di quello...
' Uhm si, stamattina l'ho trovato che dormiva sul mio letto, e quando si è svegliato quasi mi ha chiesto scusa in ginocchio. '
' Vedi, te l'avevo detto che tutto si sarebbe sistemato. '
Si, in parte aveva ragione. Ma dall'altra...
' Mi ha chiesto anche se poteva venirmi a trovare sul set. '
' Certo che può venire, basta che si mette buono buono li. '
' Ok grazie. '
Doveva essere una bella notizia, eppure non ero molto entusiasta all'idea.
Ci scambiammo qualche altra chiacchiera finché non giungemmo a destinazione.
Come prima cosa chiamai mia madre.
' Mamma, sono arrivata. Tutto ok, il viaggio è stato comodissimo. Si si sto attenta. Ok...Ciao papà, scusa se non ti ho salutata ero di corsa. Si lo so che sono una figlia orribile. No farò la brava. Si, ehm ok. Ciao. Ciao Cameron, si lo so, sono una sorella orribile. Puoi venirmi a trovare sul set comunque. Ok..ok. Salutami anche gli altri. A più tardi, vi voglio bene anche io. '
La famiglia era andata.
Ora restava Michael.
' Ohi, sono appena arrivata tutto ok. Si il viaggio è stato senza problemi. A comunque vedi che ho parlato con Cath e mi ha detto che è difficile che tu possa venire, ci saranno tantissime persone intorno e non vuole problemi. Mi dispiace. Uhm..Ok, ora vado ci sentiamo più tardi. '
Stavo diventando bravissima con le bugie. Qualcosa di impressionante.
Dopo aver preso i bagagli raggiunsi gli altri nell'hotel.
A tutti fu assegnata una camera agli ultimi piani.
Salendo nell'ascensore rimanemmo solo io, Robert e Nikki.
' Io ho la 986. ' Disse Robert all'improvviso.
' Oh, siamo vicini allora, io ho la 988. ' Rispose subito Nikki.
' Mmmh...Io non tanto lontana, 990. ' 
Finalmente le porte si aprirono e incominciai a guardare i numeri sulle porte.
Loro due erano praticamente attaccati mentre io ero infondo al corridoio.
' Bhè allora a più tardi. ' Dissi allontanandomi.
' Ciaaao Kristen '  Nikki e la sua voce squillante. 
' A più tardi '
Ormai mi ero quasi abituata che alle sue risposte seguivano uno scambio di sguardi complici.
Era tutto cosi strano.
Fu questo che pensai una volta che ebbi chiuso la porta.
Piano piano feci scivolare la schiena fino a cadere per terra.
Portai le gambe al petto e vi appoggiai la testa in mezzo.
Fu così che rimasi per un bel po’, lasciando che i minuti e le ore passassero indisturbate.  

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Capitolo 8
*** In Rainbows. ***


Ciao a tutte e rieccomi con un altro capitolo!

Ringrazio infinitamente EmInEm, Twilighter97 e Marilu Taylorina per avermi lasciato una piccola recensione. Mi fa molto piacere che vi piace e adoro chi mi lascia anche un piccolo commentino perche mi fa capire se la storia viene seguita con interesse.
Perciò chiedo a tutte quelle che leggono di farmi sapere se quello che sto scrivendo può andare o fa veramente schifo xD Sono critiche costruttive anche quelle negative e le accetto ben volentieri, sopratutto per migliorarmi visto che sono alle prime armi.  

Detto questo vi lascio e vado a finire di studiare letteratura inglese.
Un bacione a tutte e buona lettura :*

 


Pov Rob
 


Era tutto il pomeriggio che provavo, da solo, la stessa battuta.
Mi sentivo un perfetto idiota a provare così, steso sul pavimento, ma come aveva detto Cath, non c'era tempo, dovevamo provare e riprovare….insieme.
Feci un bel respiro profondo, mi feci coraggio e mi alzai in piedi.
Sarei andato da lei per chiederle di provare, perché da solo non ci riuscivo proprio.
Presi il cellulare, spensi le luci e aprì la porta...
' Oh...C-ciao '
Oddio, non ci potevo credere. Cosa ci faceva lì davanti la mia porta con un pugno chiuso alzato?
' Ehm, sono venuta per provare insieme, mi sentivo un'idiota a parlare da sola. '
Almeno non ero l'unico.
' Bhè per la verità stavo venendo da te per la stessa identica cosa...'
Eravamo visibilmente imbarazzati.
Nonostante ci fosse chimica fra di noi, ciò non annullava tutta la vergogna che provavamo solo a parlarci.
' Uhm, posso entrare o vuoi provare nel corridoio? '
Oddio che idiota.
' Si si scusami, sono un po’ stanco, vieni entra pure. Stanno ancora le valigie in mezzo, non ho tolto niente. '
' Di solito non lo faccio neanche io, prendo direttamente tutto da li senza mai svuotarle, mi annoio troppo a rifarle dopo. '
La guardai entrare come uno che non aveva mai visto una donna prima d'ora.
Effettivamente non avevo mai visto una cosi prima d'ora.
Dopo aver dato uno sguardo alle mie cose si sedette sul letto e con la testa bassa incominciò a sfogliare nervosamente il copione.
' Stavi provando qualcosa in particolare o stavi semplicemente leggendo?'
' Uhm stavo provando quella che abbiamo fatto al provino, quella del lupo e dell'agnello. '
' Ah bella, se vuoi riprendiamo da lì, io non ho neanche tante battute. '
' Per me va bene tanto dobbiamo provarle tutte. '
E nel mio immaginario con tutte volevo intendere proprio tutte tutte, anche la scena del bacio.
Sul copione poi c'erano anche descritti i movimenti che dovevamo fare quando parlavamo e vicino alle battute dell'agnello e del leone c'era scritto - (avvicinarsi lentamente alle labbra di Bella, senza bacio.)
Perfetto pensai. Mi sarei calato perfettamente nella parte, dopotutto era il mio lavoro no?
' Ti dispiace se oltre a provare le battute, ci aggiungo anche i movimenti? Cosi, giusto per vedere se vanno bene.'
' Certo. Più cose facciamo più Cath sarà soddisfatta. '
Incominciai a dire le mie battute lentamente, con una voce molto bassa.
Lei mi guardava fisso negli occhi e io non potevo non fare lo stesso.
Era strano, non avevo bisogno di leggerle, mi uscivano da sole.
' E cosi il leone si innamorò dell'agnello. '
' Che agnello stupido '
' Che leone pazzo e masochista...'
Mi chinai delicatamente verso di lei e per un attimo vidi la sua bocca schiudersi e i suoi occhi fissarmi intensamente.
Il mio cuore incominciò a battere forte e sentì il suo respiro agitarsi sempre di più.
Avevo oltrepassato la distanza limite, era chiaramente una distanza da bacio. Avrei voluto definitivamente annullarla sopratutto quando vidi che lei piano piano si protendeva verso di me.
A quel punto chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla magia di quell'attimo fino a quando sentì un respiro profondissimo...
' Ehm...Non c'è un bacio qui...'
Aprì gli occhi e ritornai deluso al mio posto.
' Scusami, mi sono lasciato prendere dal momento. '
' Non ti preoccupare, ehm... facciamo una pausa ok? '
Era visibilmente agitata, non la smetteva di toccarsi i capelli e di mordersi il labbro, cosa che avrei fatto volentieri io.
Passò qualche secondo di silenzio a dir poco imbarazzante.
Si guardava intorno, mentre si torturava ancora capelli e labbra.
Vidi i suoi occhi spalancarsi improvvisamente alla vista di ciò che avevo appoggiato all'armadio.
' ODDIO, suoni la chitarra? '
' Uhm si, per passatempo, niente di eccezionale. '
' E' il mio strumento preferito. Ho sempre voluto imparare ma so fare solamente qualche accordo, niente di più. '
' Ma scusa, non suonavi tu in ' Into the wild ? '
' Si ma, dai era facile. '
' No che non era facile, se non la sai suonare come dici non è facile. '
' Bhè allora solo quella mi riesce. '
' No davvero sei stata magnifica. '
Abbassò la testa imbarazzata e io potei bearmi del rossore improvviso delle sue guance.
Ero entusiasta all'idea di poter passare cosi tanto tempo con lei.
' Ho come l'impressione che tu mi insegnerai a suonarla. Dico bene? '
Rimasi un attimo perplesso davanti a questa richiesta.
' Ho scelta? '
' Mi sa proprio di no '
Sul suo volto si aprì un sorriso dolcissimo e i suoi occhi vennero quasi schiacciate dagli zigomi. 
' Prima però voglio sentire qualcosa. Susu suona. '
' C-cosa??? Qui, ora?? No non se ne parla proprio. '
' Ma che razza di musicista sei allora, improvvisa, voglio sentirti su, forza e coraggio. '
' Ma...ma, ora non so proprio cosa suonarti, mi hai preso alla sprovvista. '
' Maddai anche una cagata, non voglio mica un concerto. '
Non sapevo proprio cosa suonarle.
Anzi forse si, ma le canzoni che avevo in mente erano troppo smielate per quel momento cosi, ehm…strano.
Optai per una del mio repertorio.
Una canzone che mi aveva accompagnato già in un albergo, in quell'albergo dove in silenzio, aspettavo una loro risposta.
' Ehm, questa l'ho composta io, mi ha aiutato parecchio a scacciare l'ansia quando ero da solo a LA e aspettavo una risposta da Cath, si chiama Let Me Sign '
' Oddio vedi allora che sei un musicista professionista. '
' Non esageriamo. '
Mi uscì un ghigno più che un sorriso.
Chiusi gli occhi e portai le mani sulle corde.
Suonai la prima nota e il resto vennero da sole...
 
' Uhooo, Standing by a broken tree, her hands are all twisted. She’s pointing at me. I was damned by the light coming, over all I see.... Spoke with a voice that, Disrupted the sky.....She said walk on over here to a bit of shade..... I will wrap you in my arms, and always stay....Let me sign, Let me sign....'
 
Terminai di suonare l'ultima nota e apri gli occhi.
Era li, immobile a fissarmi quasi come una statua.
' Tutto bene? Te l'ho detto, non sono il mass... '
' Hai una voce incredibile, la canzone è incredibile. Sei fenomenale sul serio...'
Sentì che quel complimento era sincero.
Mi bastò guardarla negli occhi per accorgermene, loro, non mi avrebbero mai mentito.
' Ti ringrazio. Ammetto di aver avuto un po’ di paura. '
' Paura? Di cosa? '
' Del tuo giudizio. Ho suonato già davanti a tante persone in qualche locale di Londra, ma non ho mai temuto il loro giudizio cosi quanto ho temuto il tuo ora. '
' Ma stai zitto. Mi stai prendendo in giro? '
' No, non mi permetterei mai, sono serissimo. '
' E perche temi il mio giudizio? '
Ecco una di quelle domande alla quale non volevo proprio rispondere.
' Bhè, sei molto più brava di me, ho stima di te….per questo, credo...'
' Io più brava di te a fare cosa? Io non so suonare la chitarra. '
' Bhè, per questo ci sono io. Ma a recitare non ti batto. '
' Ho fatto solo qualche film in più, questo non fa di me una grande attrice però. '
Adoravo il modo in cui cercava sempre di tenersi saldamente con i piedi per terra.
' Vieni qui, imbraccia la chitarra e chiudi gli occhi. Vedrai la musica uscirà da sola. '
Mi misi dietro di lei e le appoggiai il mento sulla spalla.
L'imbarazzo poteva essere tagliato a fette ma nessuno dei due si tolse da quella posizione.
Continuammo cosi fino a tarda notte, dopo di ché , stanca, tornò nella sua stanza.
' Domani continuiamo con le prove e tieni pronta la chitarra, non è finita qui, hai visto sono già diventata bravissima. '
' Non avevo dubbi. '
' Buona notte allora. '
' Buona notte. '
Mi misi sul letto e mi addormentai in fretta, con il suo sorriso impresso nella mia mente.
_______________________________________________________________________________
 
Mi svegliai di primo mattino nonostante fossi andato a dormire tardissimo.
Ero ancora stordito dalla sera precedente. Una delle migliori.
Feci una doccia veloce e decisi di scendere giù a fare colazione.
Mentre aspettavo l'ascensore sentì una porta chiudersi non molto lontano da me.
Mi girai....
' Buongiorno Rob. '
' Buongiorno a te, Nikki. '
' Dormito bene? '
' Si abbastanza, tu? '
' Si e no, sai com’è sentivo suonare, cantare e ridere. '
Cazzo non dirmi che....
' Ah, ci hai sentiti??? '
' Bhè come dire, le mura sono fatte di cemento ma voi le avete oltrepassate. Senza contare che il mio letto è praticamente attaccato alla parete. '
' Mi dispiace, mentre stavamo provando ha visto la chitarra e ha voluto suonarla un po’. '
' Immagino. Vabbè vorrà dire che mi offrirai un caffè per sdebitarti. '
Uhm un caffè, che sarà mai...
' Certo, quando vuoi. '
Prendemmo l'ascensore, ma non ci scambiammo più nessuna parola fino a che non incontrammo gli altri al piano terra.
' Buon giornoooo a tutti ragazziiiiiii. '
Come faceva Cath ad essere di buon umore già a prima mattina? '
' Ci siamo quasi tutti, gli altri dormono ancora, immagino. '
' Eh si sopratutto Kristen, ieri sera ha cantato e suonato. '
Uhm NIKKI, ma cosa voleva?
' Stavamo provando in camera mia, come ci avevi suggerito ma poi ha visto la mia chitarra e.... '
' AHAHAHAH quella ragazza, è il mio mito. La adoro anche per questo. '
Accennai un sorriso anche io. Meno male che l'aveva presa cosi, se solo Nikki......UFF!
Quando quasi tutti avevamo finito la colazione e ce ne stavamo per andare, vidi entrare Kristen e Kellan un po’ ancora dormienti.
' Oooooh Buon giorno anche a voi ragazzi. '
' Uhmm Giorno. '  Disse ancora assonnata.
' Cosa si mangia???? ' Kellan invece si precipitò sul buffet.
' Salite non preoccupatevi rimango io a fare compagnia a Kris. '
Ancora lei GRRRR.
' Ci sono anche io eh...' Disse Kellan con qualche cornetto in bocca.
' Uhm non sembri di molta compagnia. ' Si girò Nikki verso di lui.
' Bhè allora io salgo, ci vediamo più tardi. Ciao ragazze. '
' A più tardi. '
' Ciao Robert. ' Nikki. Grazie!
Non capivo perche si comportava in quel modo.
Sinceramente non mi interessava più di tanto cosi lasciai perdere e chiamai l'ascensore.
Quando entrai nella stanza mi distesi subito sul letto e chiusi leggermente gli occhi quando sentì bussare delicatamente la porta.
Mi alzai per aprirla ma il mio sguardo cadde immediatamente per terra.
Un bigliettino. 
Vestiti, oggi andiamo a provare fuori, sono stanca di stare chiusa in queste 4 mura. Anche se tecnicamente non si può non mi interessa. Kris.
Rimasi come un ebete a fissare il foglietto per almeno 5 minuti.
Poi mi diedi una mossa. Non so perche ma avrei fatto tutto quello che mi avrebbe detto, senza neanche fiatare.
Uscì dalla stanza con il copione in tasca e andai a bussare alla sua porta.
' Ciao. ' Disse sorridendomi.
' Ciao '
' Susu, andiamo prima che ci vedono. '
Chiuse la porta della stanza e mi prese per il polso.
Non mi fregava dove saremo andati, qualsiasi posto con lei, era il paradiso.  

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Capitolo 9
*** Nude. ***


Salve a tutte.
Un salutino prima di tutto alle ragazze che mi stanno seguendo e poi anche alle altre :)
Non sarà un intro particolarmente significativo perche è l'1.30 e mi sa mi sa che è arrivata l'ora di andare a dormire.
Buona lettura un bacione :)




Pov Kris

 


Tic, Tac, Tic, Tac....
Il tempo, quel pomeriggio, sembrava non passare mai.
Ero immobile sul letto a fissare le lancette dell'enorme orologio che  avevo di fronte, ed ogni tanto mi davano la sensazione che invece di andare avanti andavano addirittura indietro.
Era la prima volta che rimanevo realmente da sola in una stanza d'albergo lontana dalla mia famiglia.
Era molto strano, e almeno i primi mesi avvertì parecchio questo senso di solitudine.
Sentivo la necessità, in quel momento, di stare con qualcuno. 
Mi alzai velocemente e incominciai a sfogliare il copione.
Ormai avevo deciso!
Per non rimanere da sola sarei andata da lui, avrei bussato alla sua porta e con uno sguardo fiero e deciso gli avrei detto - PROVIAMO -
Ma, quando arrivai davanti la sua stanza mi bloccai.
Il cuore incominciò a battermi forte e le mani a sudarmi sempre di più.
 Alla faccia dello sguardo fiero e deciso, pensai.
Non so cosa mi prese. Era il mio lavoro, eppure provavo un forte imbarazzo a stare da sola con lui.
Fin dal giorno del provino mi aveva messo una strana agitazione addosso e proprio questo aveva fatto di lui l'Edward perfetto.
Prima di intimorire e affascinare Bella, doveva intimorire e affascinare me e lui, ci riusciva alla perfezione.
Erano passati già 5 minuti, ed io ero ancora lì a contemplare il numero della sua stanza. 986...Mi incantai sulla decorazione dei numeri sulla porta.
Però, ottime rifiniture in oro, niente male.....
OOOOOH!!! Basta Kristen! Forza e coraggio.
Alzai il pugno lentamente per bussare ma...
' Oh...C-ciao '
Cazzo, aveva aperto la porta senza che neanche bussassi, ed ora lì, davanti a me.
Rimasi per un po’ immobile al quanto imbarazzata. Dì qualcosa, qualsiasi cosa.
' Ehm, sono venuta per provare insieme, mi sentivo un'idiota a parlare da sola.'
Uhm, si, poteva andare. Sicuramente meglio di niente.
' Bhè, per la verità stavo venendo da te per la stessa identica cosa. '
Accennai un sorriso, meravigliata dalla sincronia.
Passarono degli attimi di silenzio veramente imbarazzanti, fino a che non mi feci forza prendendo in mano la situazione....
' Ehm, posso entrare o vuoi provare in corridoio?? '
' Si si scusami, sono un po’ stanco, vieni entra pure. Stanno ancora le valigie in mezzo, non ho tolto niente. '
' Di solito non lo faccio neanche io, prendo direttamente tutto da li senza mai svuotarle, mi annoio troppo a rifarle dopo. '
Mi sentì quasi in dovere di tranquillizzarlo visto che l'atmosfera era al quanto "pesante".
Quasi istintivamente andai verso il letto e mi ci buttai sopra come un elefante.
Dopo aver sfogliato un po’ il copione insieme decidemmo di provare la famosa battuta del leone e dell'agnello...O almeno quella aveva detto che stava provando prima che arrivassi.
Si sedette davanti a me, lasciando una gamba ancora per terra mentre l'altra piegata sul letto.
Il suo sguardo era intenso e destabilizzante.
Lo fissai per qualche secondo..
I suoi lineamenti erano marcati, severi e per niente perfetti, ma nell'insieme era l’emblema dell'armonia.
La sua voce poi, era calda e bassa. Perfetta.
' E cosi il leone si innamorò dell'agnello. '
' Che agnello stupido. '
' Che leone pazzo e masochista. '
I minuti di imbarazzante silenzio quel pomeriggio abbondavano sempre di più.
Il mio respiro si fece al quanto pesante, tanto che dischiusi la bocca per "respirare meglio".
Quello che successe dopo invece fu un attimo...
La distanza che ci divideva era minima, le nostre labbra quasi si sfioravano, ma non potevo, non potevo assolutamente.
Avevo appena fatto pace con Michael....Non potevo...Non potevo proprio....
Forse fu quell'attimo un po’ cosi a far succedere ciò.
Forse.
' Ehm, non c'è un bacio qui..'
Con delle semplici parole spezzai via ogni momento idilliaco.
' Scusami, mi sono lasciato prendere dal momento. '
Esattamente come pensavo. Ovvio, che era stato il momento....Cosa se no.
' Ehm...Non ti preoccupare, facciamo una pausa, ok? '
Non era più il caso di provare.
Mi guardai un po’ intorno, rovistando con lo sguardo e, appoggiato all'armadio, vidi il paradiso.
' ODDIO, suoni la chitarra? '
' Uhm si per passatempo, niente di eccezionale. '
E' il mio strumento preferito. Ho sempre voluto imparare ma so fare solamente qualche accordo, niente di più. '
' Ma scusa, non suonavi tu in ' Into the wild ? '
Oddio, mi aveva visto suonare e cantare in Into the Wild? Atroce...
' Si ma, dai era facile. '
' No che non era facile, se non la sai suonare come dici non è facile. '
' Bhè allora solo quella mi riesce. '
' No davvero sei stata magnifica. '
Non ero abituata a tutti quei complimenti, difatti abbassai lo sguardo e arrossì come una bambina di 13 anni.
' Ho come l'impressione che tu mi insegnerai a suonarla. Dico bene? '
Sorrise sorpreso dalla mia domanda.
' Ho scelta? '
' Mi sa proprio di no. '
Però prima che mi insegnasse qualcosa volevo assolutamente sentirlo.
Gli passai la chitarra e lo incitai a suonare per me.
' Maddai anche una cagata, non voglio mica un concerto. '
Disse un paio di volte no, ma poi si sciolse e abdicò...
' Ehm, questa l'ho composta io, mi ha aiutato parecchio a scacciare l'ansia quando ero da solo a LA e aspettavo una risposta da Cath, si chiama Let Me Sign '
Non vedevo l'ora di ascoltarlo.
La sua voce era già abbastanza intensa e profonda quando parlava.
Cosa doveva essere quando cantava?
 
' Uhooo, Standing by a broken tree, her hands are all twisted. She’s pointing at me. I was damned by the light coming, over all I see.... Spoke with a voice that, Disrupted the sky.....She said walk on over here to a bit of shade..... I will wrap you in my arms, and always stay...Let me sign....Let me sign '
 
Rimasi lì, davanti a lui nella più totale contemplazione della sua voce.
Assolutamente meravigliosa.
' Tutto bene? Te l'avevo detto che non era il mass...'
' Hai una voce incredibile, la canzone è incredibile. Sei fenomenale, sul serio...'
Non ero mai stata cosi sincera, e poi, perche mentirgli?
' Ti ringrazio, ammetto di aver avuto un po’ di paura. '
' Paura? Di cosa? ' Lo guardai in modo alquanto perplesso.
' Del tuo giudizio. Ho suonato davanti a tante persone in qualche locale a Londra, ma non ho mai temuto il loro giudizio cosi quanto ho temuto il tuo ora. '
O-oddio, ma cosa stava dicendo, delirava per caso?
Prontamente glielo feci notare.
' Ma stai zitto. Mi stai prendendo in giro? '
Immediatamente il suo sguardo si fece serio.
'No, non mi permetterei mai. Sono serissimo. '
' E perche temi il mio giudizio? '
' Bhè sei molto più brava di me, ho stima di te. Bho, credo per questo. '
Molto più brava di lui????
' Io molto più brava di te a fare cosa??? Io non so suonare la chitarra. '
Abbassò lo sguardo e fece un sorriso un po’ sornione.
' Per questo ci sono io ma a recitare non ti batto. '
' Ho fatto solo qualche film in più, questo non fa di me una grande attrice. '
Dissi solamente la verità. Nonostante recitassi già da piccola non mi sentivo per niente un'attrice arrivata, a differenza di tante mie coetanee.
Improvvisamente salì sul letto, venne dietro di me ed appoggiò la testa sulla mia spalla.
Mi fece segno di prendere la chitarra.
' Vieni qui, imbraccia la chitarra e chiudi gli occhi. Vedrai, la musica uscirà da sola. '
Ubbidì volentieri al suo comando.
Poggiò delicatamente la sua mano sulla mia guidandomi su ogni corda.
Sentivo ogni suo respiro sul mio collo e ogni battito del suo cuore sulla mia schiena.
Continuammo cosi fino a tardi.
Fu una sensazione al quanto strana per me, non volevo andare via, nonostante fosse tardi.
' Domani continuiamo con le prove e tieni pronta la chitarra, non è finita qui, hai visto sono già diventata bravissima...'
Dissi per scherzare, ovvio.
' Non avevo dubbi. '
' Buona notte allora. '
' Buona notte. '
Chiuse pian piano la porta solo quando anche io chiusi la mia.
Feci un respiro profondo e mi buttai a peso morto sul letto. Ero decisamente stanca.
Prima di spegnere la luce controllai il cellulare.
10 chiamate senza risposta e 3 messaggi.
Michael.
 
1 Messaggio : - Ciao amore, è da oggi che non ti sento. Allora ti sei sistemata? Tutto ok? Cosa fai? Ti amo.
2 Messaggio : - Amore? Tutto ok??? Mi sa che stai lavorando. Chiamami quando puoi.  Ti amo.
3 Messaggio : - Sono le 2 di notte e non ho ancora tue notizie, Che fine hai fatto?
 
Li cancellai tutte e tre e lasciai che il cellulare si perdesse fra le coperte.
Poi spinta dal rimorso lo ripresi e gli mandai un messaggio.
- Oi tutto ok non preoccuparti. Cath ci ha fatto lavorare fino a tardi. Buona notte ci sentiamo domani.
Il minimo indispensabile per farmi stare apposto con la coscienza.
 
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Il giorno dopo ebbi serie difficoltà ad alzarmi. Avevo un gran sonno e gli occhi si chiudevano da soli.
Mi alzai lentamente dal letto e mi buttai subito nella doccia.
Uscì appena in tempo per rispondere al cellulare.
' Ciao Mic. Buon giorno anche a te come va? Scusami se ieri non ti ho risposto ma non avevo il cellulare con me. '
' Sisi tutto ok. Ora vado a fare colazione, ci sentiamo piu tardi....si, anche io. Ciao '
Che palle.
Avvertivo che dentro di me qualcosa stava cambiando radicalmente.
Non sapevo realmente cosa fosse, ma ne ero estremamente convinta.
Misi le prime cose che trovai in valigia e scesi giù a fare colazione.
Quando chiamai l'ascensore, ci trovai già Kellan dentro.
' Buon giorno Kristen. '
' Ciao Kellan, com'è andata la prima notte? '
' Fantastica, sono elettrizzato, non vedo l'ora di incominciare. Pensa che più tardi mi aspetta la palestra, incredibile. '
' Meno male che non sono una vampira allora. '
Tra qualche risata e l'altra ci incamminammo verso il ricco buffet dove trovammo gli altri ad aspettarci.
' Oooh buon giorno anche a voi ragazzi. '
Cath di primo mattino era già tutta esuberante. Beata lei.
' Uhmmm giorno a tutti. '
Molti avevano già finito e se ne stavano andando, mentre Rob era ancora seduto con il piatto vuoto davanti.
' Salite non preoccupatevi, rimango io a fare compagnia a Kris. '
Disse Nikki rivolgendosi a tutti ma guardando principalmente Rob.
Mi fece capire dal suo sguardo che si sentiva di troppo cosi si alzò e se ne andò, sorridendomi.
Presi quelle poche cose che avevano lasciato e mi andai a sedere vicino Nikki.
Si guardò intorno e si accertò che tutti se ne fossero andati e che Kellan fosse abbastanza lontano da non sentire. 
' Allora, avete provato ieri eh? '
' Si si ' Dissi a bassa voce mentre addentavo il mio cornetto.
' Kristen...La mia stanza è proprio vicino la sua, vi ho sentiti. '
Uhm e allora?
' Ti riferisci alla chitarra? '
' Eh e a cosa se no. '
' L'ho vista e gli ho chiesto di suonare qualcosa tutto qui. '
' Uhm...Ti piace Robert vero? '
COSA?
' COSA??? '
Chissà cosa aveva bevuto Nikki al posto del latte quella mattina.
' Ma sei pazza? Sono fidanzata. '
' Sapevo che mi avresti dato questa risposta. '
' E cioè? '
' Sono fidanzata. '
' E' vero. Cosa c'è di tanto strano. '
' Non hai detto " non mi piace " hai detto subito " sono fidanzata " . '
' E questo per te sono due cose diverse? '
' Certo. '
' Bhè allora tranquillizzati, non mi piace. '
Sentì uno strano brivido quando pronunciai quelle parole.
' Allora non hai niente in contrario se gli chiedo di uscire o cose cosi. '
' Ma figurati, non ti preoccupare. '
' Grazie, sei un'amica. C'è insomma l'hai visto? E' bellissimo. Ottima scelta Kris. '
Ah, si, figurati....
' E di che, figurati. '
Dopo la colazione tornammo di nuovo nelle nostre stanze.
Mi avvicinai alla finestra e notai che era davvero una bella giornata, troppo bella per rimanere chiusi in quell'hotel.
Si accese improvvisamente una lampadina sopra la mia testa.
Quel giorno sarei andata a provare fuori e con me avrei trascinato anche Rob.
Strappai un piccolo pezzo di carta e decisi di scrivergli un bigliettino.
- Vestiti, oggi andiamo a provare fuori, sono stanca di stare chiusa in queste 4 mura. Anche se tecnicamente non si può non mi interessa. Kris.
Uscì dalla mia stanza e andai quasi in punta di piedi verso la sua. Mi abbassai e gli misi il bigliettino sotto la porta.
Dopo di ché bussai molto piano e tornai nella velocemente nella mia stanza.
10 minuti dopo era già davanti la mia porta.
' Ciao. ' Dissi semplicemente. Ero visibilmente contenta che avesse accettato l'invito.
' Ciao '
Lo presi per il polso e scattai verso l'ascensore.
' Su su andiamo prima che ci vedono. '
Non sapevo bene dove andare, ma sentivo che qualsiasi posto sarebbe andato bene.
 
Percorremmo qualche chilometro a piedi, accompagnati da chiacchiere e risate.
Divenne in cosi poco tempo molto naturale parlare con lui.
L'imbarazzo continuava ad esserci, ma la voglia di conoscersi era nettamente superiore.
Dopo un po’ trovammo un piccolo parco con un laghetto fantastico.
Fu li che ci fermammo e ci distendemmo a terra sull'erba fresca.
In quel periodo potevamo ancora camminare liberamente per strada come due perfetti sconosciuti e ne godemmo veramente appieno.
' Uhm si, piace anche a me il sushi, ma preferisco il cibo spazzatura, quelle cose confezionate e disgustose. Mi attirano tantissimo '
Il suo accento inglese era divertentissimo. Qualsiasi cosa diceva io ridevo.
' Immagino cosa combinavi con il tuo amico, come hai detto che si chiama? '
' Tom! E' il migliore, in assoluto. '
' Fa anche lui l'attore? '
' Sisi, ha fatto qualche film, ma non ha avuto tanta visibilità. Un po’ come me. Belli e dannati insomma. '
' AHAHAHAHAH Certo, magnifici '
Scoppiammo a ridere entrambi, mentre la gente passava e ci guardava perplessa.
' Comunque io ti ho detto tante cose su di me, voglio sapere un po’ della tua vita. '
' Cosa vuoi sapere. '
' Uhm...Famiglia? '
' Padre, madre, 3 fratelli Cameron, Dana e Taylor. Cameron però è mio fratello biologico, gli altri due sono stati adottati. Uhm poi ho qualche cane e un gatto di nome Jella. Tu invece? Non mi hai parlato dei tuoi. '
' Anche io ho una madre un padre e due fastidiosissimeme ma adorabili sorelle, Victoria e Lizzy. '
Ci fu un attimo di silenzio. Forse nessuno dei due voleva fare quella domanda per primo, alla fine si arrese.
' Bhè..Suppongo sia fidanzata...Ricordo il primo giorno... '
' Sisi, si chiama Michael, fa l'attore anche lui, ormai non ricordo neanche più da quanto stiamo insieme. Ci siamo messi sul set di " Speak ". Da li non ci siamo più lasciati. Calcola che era il 2004. '
' Waaa... Davvero tanto tempo. '
' Si, davvero tanto. Tu..? '
' Bhè è da un po’ che mi sono lasciato con una ragazza di nome Nina. Siamo stati tanto insieme, se non sbaglio 3 anni. L'amavo, ma si vede che non era quella giusta per me. '
' Arriverà, tranquillo. '  Abbassò la testa e sorrise.
Quando la rialzò mi guardò in modo molto profondo, tanto da farmi incantare.
Non ero di certo la tipa da dare consigli sull'amore o cose del genere ma sentì dalle sue parole che aveva veramente sofferto molto e quello fu veramente il minimo che potessi fare.
Il resto del pomeriggio lo passammo cosi, distesi sul prato a farci domande stupide principalmente conoscerci meglio.
E ovviamente, non aprimmo neanche una pagina del copione.
Era piacevole stare con lui, parlare o semplicemente guardarlo.
Avvertivo sul serio questa forte intesa che c'era fra di noi.
Non c'era bisogno che mi spiegasse tutte le sue cose, era come se lo conoscessi da una vita, come se con i suoi occhi mi avesse trasmesso tutta la sua vita in un secondo.
 
Il tempo purtroppo però passava terribilmente in fretta e, nonostante tutto, sarei rimasta li con lui tutto il giorno.

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Capitolo 10
*** I might be wrong. ***


Ciao a tutte.
Come al solito pubblico sempre di notte quando ormai il sonno arriva.
Sarò molto breve e vi auguro una buona lettura e una buona giornata.
Un bacio a tutte e se vi va lasciate sempre una piccola recensione.


Pov Rob

 

Quella sua proposta mi aveva completamente spiazzato.
Tanto che conservai il bigliettino.
- Vestiti, oggi andiamo a provare fuori, sono stanca di stare chiusa in queste 4 mura. Anche se tecnicamente non si può non mi interessa. Kris
I miei occhi non guardavano altro, come se al posto di quel pezzo di carta avessi lei di fronte.
Presi tutto quello che mi capitò sotto mano e andai verso la sua stanza.
' Ciao '  Mi sorrise, tutto quello che avevo desiderato.
' Ciao ' Dissi incantato.
' Su su andiamo, prima che ci vedono. '
Mi prese per il polso e mi trascinò con una semplicità inaudita.
Mi piaceva quel suo lato da ' agente segreto ', ed era un vero piacere conoscere qualcosa di nuovo ogni giorno.

Distesi su un prato, passammo tutta la mattinata a raccontarci.
Mi parlò della sua famiglia, dei suoi amici e della vita con conduceva a Los Angeles tra un film e l'altro.
Io anche le parlai della mia e di Tom, il mio migliore amico, un ragazzo fantastico con il quale vivevo a Londra.
Il nostro appartamento di Soho poteva scrivere un libro su tutto quello che eravamo stati capaci di combinare. 
Cercammo di raccontarci i nostri lati divertenti.
Per esempio, scoppiammo a ridere quando tutti e due incominciammo a parlare dei trascorsi scolastici.
Lei praticamente studiava a casa perche non sopportava l’ambiente della scuola, mentre io...avevo preso il diploma dopo varie espulsioni da svariati college.
Tra una risata e l’altra, il discorso andò a finire sulla parentesi “amore”.
Lo sapevo che era fidanzata, ma speravo sempre in una risposta del tipo ' Si ma è da poco che ci frequentiamo... ' o cose del genere e invece...
' ....Ci siamo messi insieme sul set del film ' Speak ' . Da li non ci siamo più lasciati. Calcola che era il 2004. '
Cazzo, da cosi tanto tempo?
' Waaaa...davvero tanto tempo. ' Fu l'unica cosa che riuscì a dire, ma avrei preferito di gran lunga che mi uscisse un ' Beato lui..' o qualcosa di simile...
Mi fece la stessa domanda e io le parlai di Nina.
Le raccontai più o meno chi era e che importanza aveva avuto nella mia vita.
Erano stati anni veramente belli quelli passati con lei, ma eravamo giovani, innamorati dell'idea dell'amore.
Avevamo completamente frainteso quello che doveva essere un normale rapporto di coppia.
Ci lasciammo con la speranza di rimanere comunque amici e di continuare a sentirci.
E cosi fu per un po’, ma poi, presi da vari impegni, non ci fu più tutto quel tempo per chiamarsi.
E per certi versi fu meglio cosi.

Il sole era splendente quel giorno ma non riusciva comunque a riscaldarci per quanto freddo faceva.
Riuscì però a notare meglio ogni particolare del suo viso.
I capelli castani avevano dei magnifici riflessi rossi, i quali mettevano in risalto le sue fantastiche lentiggini.
Sperai tanto che non mi avesse preso per pazzo quella mattina, soprattutto quando rimanevo incantato a fissarla senza rispondere immediatamente alle sue domande.
Non so cosa mi stava succedendo, la mia mente era completamente pervasa dalla sua essenza.
Sentivo che questa cosa mi stava completamente sfuggendo di mano ed ogni volta che cercavo di controllarmi, la mia mente aveva già agito al posto mio.
Dovevo concentrarmi sul mio lavoro, eppure lei era cosi destabilizzante.
Non ne fui del tutto sicuro ma capì di amarla su quel prato, fra fiori e risate.

Quando tornammo in albergo la salutai per la prima volta con un abbraccio.
' A più tardi allora. ' Ecco questa era la mia mente che parlava per me.
' Ok, a più tardi. '
Appena dentro, chiusi la porta e quasi contemporaneamente mi strinsi la faccia tra le mani per soffocare un piccolo urlo.
Presi il telefono e non curante minimamente di che ora potesse essere a Londra, chiamai l'unica persona in grado di aiutarmi.
TOM.
' Hey Pattz. E' da una vita che non ti fai sentire.'
' Eh lo so, lasciamo perdere. Tom, devi aiutarmi, non cosa mi sta succedendo. '
' Oddio, che hai, stai bene? Devo correre li? Tu lo sai, basta che mi fai un colpo e io vengo. '
Ok forse usai un tono troppo drammatico. Ma dovevo comunque dare una certa importanza a quello che stavo per dire.
' Non lo so, l'amore… forse non si è del tutto dimenticato di me. Mi sto innamorando Tom. E'....'
' E' fantastica? '
' Si, lei è meravigliosa, sta sconvolgendo ogni mio minuto. '
' Uhm bhè...ed è tanto grave? '
' Eh direi… E’ fidanzata e poi, figurati se le interessa uno come me. '
' Ma tu l'hai visto il ragazzo? Lascia perdere, sei mille volte meglio. Per quanto riguarda se gli puoi interessare o no, bhè quello devi capirlo tu. '
' Ma da quando sei diventato cosi saggio? ' Tom in veste di psicologo era eccezionale, mai visto.
' Ma che ne so, ho bevuto qualche birra di troppo mi sa. ' Ecco cos'era.
' Dicevo io...Vabbè, se ho altri aggiornamenti ti faccio sapere. '
' Non mollare Pattz, non mollare sei tutti noi. '
' Non mollo, non mollo. Ciao testa di cazzo e grazie. '
' Dovere capo. Poi mi farai conoscere qualcuna carina. ' Ecco che usciva la sua vera essenza.
' ooooook Ciao.'
' Ciaoo '
 E chi avrebbe mollato. Non ne avevo nessunissima intenzione.

Dopo il pranzo, che facemmo tutti nelle proprie stanze, decisi che questa volta a muovermi, sarei stato io.
Mi presentai davanti alla sua porta e lasciai passare qualche secondo prima di bussare.
Poi finalmente mi decisi…
' Oi ciao, sei venuto per provare immagino. '
' Eh si, per questi 2 giorni ci tocca. Domani incominciamo a girare, non ci credo '
' Vieni entra...Eh, bella prova. Ti senti pronto? '
' Assolutamente no. ' Dissi alquanto schietto. 
Non rispose, ma il suo sorriso valeva più a mille parole.
Questa volta ci sistemammo per terra, come due piccoli bambini.
Non appena aprimmo il copione il suo cellulare squillò.
' Scusami, potresti passarmelo, per favore? '
Riuscì di sfuggita a leggere chi era, Michael.
' Oi ciao, dimmi. Tutto bene qui, sisi sono sola, con chi devo stare. Uhm..Okok ci sentiamo più tardi. Si, anche io. Ciao.. '
Che lui alla fine della telefonata le avesse detto ti amo? Probabile, ma sorrisi ripensando alla sua piccola bugia.
' Non vuole che rimanga da solo con te? '
' E' un po’ geloso, spiegargli che è per il bene del film sarebbe troppo difficile da farglielo capire. '
' Allora quando guarderà  i baci cosa farà? '
' Spero che se ne faccia un ragione. '
Ridemmo tutti e due alla sua ' battuta' .
Non sembrava tanto triste per la lontananza...
' A quanto pare siete abituati a stare lontano. '
' Si molte volte si, ogni tanto io ogni tanto lui.  '
' Capisco.'
Fossi stato in lui l'avrei seguita ovunque ma, sfortunatamente non ero nessuno se non il coprotagonista. STOP...
' Sai, io non penso che ci sia molto da provare. Bisogna però focalizzare dei punti importanti sui quali dobbiamo lavorare. '
' Uhm cioè?'
' Il loro amore... è cosi....uhm....difficile da definire. '
' Bha, per quando ne ho capito io, il loro rapporto va al di là dell'amore. Vivono l'uno per l'altra, è una cosa bella, non ho una definizione precisa. '
' Io per alcuni aspetti la trovo un po’ drammatica. '
' Perche? ' Chiesi perplesso.
' Personalmente il dipendere da qualcuno mi spaventa. Non vorrei mai dipendere da qualcuno cosi tanto. '
Avvertì il suo tono al quanto preoccupato.
' Alla fine è uno dei tanti aspetti dell'amore. Sei spinto verso quella persona per motivi che tu neanche conosci. E' l'amore che comanda, non tu. '
' Ecco, è questo che mi spaventa, non riesco a non controllare la situazione che sta intorno a me. Devo sapere sempre cosa succede. '
' Ognuno di noi dovrebbe lasciarsi andare. '
' Amare in modo incondizionato? '
' Senza limiti, per sempre. '
Chiusi il discorso in maniera a dir poco epica. Senza limiti, per sempre. Bella frase Rob, complimenti.
Mi sorrise, ma non era del tutto convinta sull'amore eterno.
' Ne ero certa che in te c'era qualcosa che ti distingueva nettamente dagli altri. '
' Bhè ti ringrazio. Sono stato fortunato, considerando che ero venuto solamente per vederti e conoscerti. ' La mia incontrollabile mente. Chissà se un giorno l'avrei maledetta o ringraziata a vita. 
' Eh? Cosa? Dici sul serio? ' Vidi i suoi occhi verdi quasi uscire dalle orbite.
' Certo.....Non ero neanche a conoscenza della storia. ' Ero decisamente in tema di confessioni quel pomeriggio.
Abbassò la testa visibilmente imbarazzata, mentre io rimasi a fissare l'unica cosa che in quel momento desideravo: le sue labbra.
Mi avvicinai piano, senza farmi sentire, quando vidi la sua testa alzarsi poco a poco.
Era terrorizzata e agitata, potevo notarlo dalla rigidità delle espressioni del suo volto, ma non mi fermai neanche davanti a quelle.
Necessitavo assolutamente di conoscere il suo sapore, di perdermi fra le sue labbra.
Dovevo annullare subito quella distanza altrimenti sarei uscito pazzo.
Era li di fronte a me, con gli occhi quasi chiusi e le labbra non del tutto arrese.
Sentì il suo respiro caldo sulle mie e la sua voglia nonostante.....
' Ehm...Oddio scusa, non posso. '
Si alzò velocissima e andò verso la finestra torturandosi i capelli.
Io invece presi fiato, il necessario da non far rimanere il cervello senza ossigeno.
' Scusami tu, non so cosa...forse è meglio che vada. '
Non rispose, ma capimmo entrambi che era meglio cosi.

Tornai nella mia stanza con una atroce sensazione di aver rovinato tutto.
Dovevo sfogarmi in qualche modo perche l'amore si stava impossessando di me, ancora una volta.
Rovistai in valigia e trovai il quaderno nero a spirale dove ero solito scrivere le mie canzoni o semplici sensazioni.
Quella sera però avrei scritto decisamente una canzone.
Presi la penna e incominciai a mordicchiare il tappo, sperando in una sorta di ispirazione.

If you’re sitting comfortably then let me begin.
I want to tell you a tale about the mess that I’m in.
And it all starts with a girl.
And shes breaking up my whole world.


Ci misi più o meno 3 ore per buttare giù quelle poche righe ma, finalmente riuscì a far capire quello che provavo in quel momento.
Ogni giorno ci avrei aggiunto un pezzo.
E infatti dissi solamente il necessario.
Tutto incominciò con una ragazza che sconvolse totalmente il mio mondo.
Meglio di cosi....

 



Piccolo appunto :

L’inizio del testo che ho scritto alla fine, per chi non lo sapesse, è una canzone e si chiama Falling in Love For The Last Time. Questa canzone è stata scritta nel 2008 ed è cantata da Lee MacDougall. Successivamente si venne a sapere che questo Lee era niente popò di meno che amico di Lizzy Pattinson. Si dice quindi, sia stata scritta da Robert (possiamo immaginare tutte a chi è stata dedicata) e che sia stata data appunto a questo Lee per cantarla. Vi riporto il video cosi potete ascoltarla ( http://www.youtube.com/watch?v=t2-zvr_XGoE )
 

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Capitolo 11
*** For the first time in a long time, I really don't know. ***


Saaaalve a tutte!
Stasera fa veramente freddo quindi sono rimasta a casa davanti la stufetta.
Ne ho approfittato per finire di scrivere questo capitolo che avevo già incominciato ieri.
Spero vi piaccia!!! A me piace sopratutto la fine :3 e non dico altro.
Un bacione a tutte e buona lettura.
Ps- Un ringraziamento sempre speciale a tutte quelle che commentano e seguono la mia storia. Vi ringrazio veramente di cuore.




Pov Kris
 

Distesa sul letto, copione in una mano, ipod nell'altra. Cosi avrei passato la notte prima di incominciare a girare Twilight.
Una musica lenta e sofferente riusciva ad incarnare perfettamente il mio stato d'animo.
Ciò che mi riportò, per un attimo, alla realtà fu la suoneria del cellulare. La sentì tutta e dopo un po’anche arrendersi, cosi come aveva fatto già in precedenza.
Sul display apparsero 6 chiamate senza risposta, tutte di Michael.
Non riuscivo a capire perche avevo così tanta paura di rispondergli, di dirgli un banalissimo ciao e di raccontargli la mia giornata.
Ecco, forse quello era il mio problema di fondo. Come avevo passato la mia giornata.
Avrei potuto mai dirgli che stavo provando delle sensazioni del tutto nuove?
Avrei mai potuto dirgli che un ragazzo qualsiasi era riuscito a farmi ridere nello stesso modo in cui mi faceva ridere lui all'inizio della nostra storia?
Avrei mai potuto dirgli che era stato ad un centimetro da me, ad un fottutissimo centimetro dalle mie labbra?
Sicuramente non gli avrebbe fatto piacere, per questo decisi di non rispondere. Era meglio per me, per lui....per noi.
Nonostante la canzone molto malinconica, i Band Of Horses quella sera mi fecero molta compagnia. On my way back home era perfetta per quel momento.
Quella canzone racchiudeva in soli 3.29 tutto quello che non riuscivo ad esprimere a parole.
Feci un respiro profondo e appoggiai il braccio sugli occhi.
Ripensai accidentalmente a tutto.
Le sue labbra, il suo respiro caldo e le sue intense emozioni mischiate con le mie. Quell'attimo mi aveva totalmente sconvolta, tanto che mi portò anche a dubitare di me stessa.
Cosa pensava che arrivando per caso da Londra, avrebbe sconvolto cosi la mia vita?
Provai quasi rabbia per quell'istante…Rabbia per quell'istante cosi deciso e pesante da reggere.
Michael fino a poco tempo fa era una mia grossa certezza. Ed ora mi ritrovavo non rispondere alle sue telefonate.
Tutte quelle riflessioni mi portarono alle 3 e mezza. Era davvero tardi, cazzo.
La mattina dopo avrei sicuramente avuto delle occhiaie micidiali.
Decisi, per il mio bene, di provare almeno a chiudere gli occhi, sperando che il sonno arrivasse da solo.
E dopo un po’ fortunatamente si fece sentire, trascinandomi nel mondo dei sogni.
 
 
Era una splendida giornata. Lo potevo vedere dal sole che, coraggioso, si infiltrava fra le fessure della finestra, finendomi dritto in faccia.
La prima cosa che feci fu gettarmi nella doccia, rigorosamente fredda.
Mi vesti in modo molto semplice. Un jeans e una maglietta blu.
Avrei dovuto fare colazione e quindi controvoglia mi diressi verso la porta....E…
E quasi non cadevo. . .
Davanti a me trovai un carrello enorme con ogni genere di cibo, dai frutti esotici a bevande strane.
Inizialmente rimasi scioccata, sopratutto quando, su un piccolo piatto, notai un bigliettino scritto a mano...
- Spero che tu possa perdonarmi...Sul serio. Rob. -
Oddio sul serio pensava che ero arrabbiata con lui?
Non negai all'inizio un po' l'imbarazzo di quel gesto, ma di certo non ero arrabbiata.
Una piacevole sensazione mi pervase, in pochi secondi, il cuore.
Era stato veramente molto gentile ed io mi sentivo terribilmente in colpa.
Tirai il carrello nella mia stanza e lo avvicinai al letto. In un batter d'occhio finì la maggior parte della frutta e mangiai anche 2 o 3 cornetti.
Dovevo assolutamente fargli capire che per me era tutto a posto. Più o meno.
Uscì dalla stanza e andai spedita verso la sua.
Bussai una volta, due, tre volte ma....
' Stai tentando di sfondare la porta della mia stanza o semplicemente ti allenavi per prendermi a pugni? '
La sua voce. Unica, l'avrei riconosciuta fra mille.
' Ehm.....ciao...no, volevo ringraziarti e dirti che.... '
' Ragazzi volete muovervi o nooo?? '
Una terza voce, più squillante e poco gradita in quella situazione si fece sentire....
' Ciao Nikki...Dobbiamo andare??? '
Si girò solo lui per salutarla, io mi limitai a fissarla.
' Si è tardi, Cath ha minacciato di ucciderci. '
Si rigirò verso di me e mi sorrise ed io lo ricambiai senza pensarci troppo.
Ci ritrovammo di nuovo tutti nell'ascensore.
Io, Rob , Nikki e il silenzio imbarazzante.
' Sono emozionatissima, e voi? '
Sicuramente era più brava di me a rompere il ghiaccio.
' Io ho chiuso a malappena occhio, ero troppo agitato. Speriamo che le occhiaie servono alle truccatrici. '
Neanche lui aveva dormito un granché. Chissà perche.
Stupidamente mi incantai sulla piattaforma dei tasti dell'ascensore e incominciai a pensare ai svariati motivi perche non riuscisse a prendere sonno.
' Kris....Kriiiiis. Pianeta terra chiama Kristen...Niente è in catalessi. '
Distolsi lo sguardo e girandomi vidi i loro occhi fissi su di me.
' Uhm, avete detto qualcosa? '
' Nooo, ti stiamo solamente chiamando da mezz'ora, in che pianeta sei? '
L’ascensore si fermò ed arrivammo nella hall.
' Terra penso...'
' Uhm ho qualche dubbio. '
Non badai più di tanto alle sue parole e andai subito incontro a Cath.
' Oggi è il gran giorno, vi voglio pronti. '
' Uh si, prontissimi. ' Dissi sarcasticamente.
 
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Senti che Bella Swan per certi aspetti mi somigliava.
Riservatezza, testardaggine, curiosità e tante altre piccole cose che mi avevano spinto ad interpretare questo personaggio. L’unica cosa che mi aveva sempre preoccupato era la scelta di Edward.
Ora lui era lì, davanti a me ed io non riuscivo a non provare le stesse emozioni di Bella.
Fascino, paura, curiosità…. Attrazione.
‘ Kris, tutto ok con il trucco? ‘
Cath mi riportò alla realtà.
‘ Sisi tutto ok…Sono un po’ agitata, si nota? ‘
‘ Stai tranquilla andrà alla grande, avete un’ottima intesa, si vede. Andrà alla grande vedrai. ‘
Feci un sorriso per niente convinto.
 
Nelle pause tra una scena e l’altra lo vedevo allontanarsi e provare le battute a testa bassa.
Era veramente concentrato e si vedeva che aveva a cuore ciò che stava facendo.
Dopo avergli lanciato un’ultima occhiata, mi andai a sedere sotto un porticato. Dovevamo aspettare la notte per girare la scena del ballo.
Nel film era l’ultima scena, ma fu una delle prime ad essere girata.
Era molto strano perche non avendo fatto un percorso di riprese graduali, non sapevo mai quanta tensione e quanta emozione dovevo trasmettere in quel preciso istante.
Fortunatamente però grazie alle direttive di Cath e degli altri addetti, riuscimmo entrambi a girare bene quasi tutte le scene che erano fissate per quel giorno.
Faceva tantissimo freddo, per questo mi alzai e andai nella stanza che avevano adibito a camerino.
‘ Kris tra un’ ora iniziamo, lo so si gela ed è tardi ma se riusciamo a fare questa scena le altre dovrebbero andare lisce come l’olio o almeno si spera. Tra poco verranno a truccarti e a vestirti. Tieniti pronta. ‘
Non avevo ancora visto il mio vestito, sapevo solo che dovevo portare un supporto con un finto gesso.
‘ Kristen, possiamo??? ‘
‘ Certo! Entrate. ‘
Due ragazze sorridenti entrarono nel mio camerino.
‘  Eccoci. Mi dispiace per il vestito, è un po’ leggero ma credimi è molto bello. ‘
‘ Morirò assiderata per la moda insomma. ‘
‘ Aahahahah esattamente. ‘
Di certo non mi faceva ridere ma era il mio lavoro, non potevo non farlo.
La make up artist incominciò subito a rifarmi il trucco mentre l’altra dava un’ultima sistemata al vestito che io, tra l’altro, non avevo ancora visto.
Quando finì di impiastricciarmi il viso scesi dallo sgabello, mi voltai lentamente e lo vidi appeso ad un’asta.
‘ Com’è allora? Ti piace? ‘
‘ E’-è molto bello si, mi piace. ‘
‘ Evvivaa!!! Mi fa piacere. Infilalo e facci vedere come ti sta. ‘
Mi avvicinai lentamente, non ero ancora del tutto sicura di volermi spogliare in quel gelo.
Mi feci forza e coraggio e alzai su la zip.
‘ Ti sta di incanto. ‘
‘ Oddio è vero sembra fatto a posta per te, mette in risalto la tua splendida carnagione. ‘
‘ Mmmh vero, niente male. Mi piace. ‘
Ero sincera. Si, mi piaceva sul serio.
Era di un bel blu notte con delle balze. Il tessuto era morbidissimo al tatto e sembrava quasi come se non ci fosse.
Per fare un po’ la scema, feci due giri su me stessa come una bambina di 3 anni con indosso il suo vestitino nuovo. 
‘ Dovresti aggiungerci anche questo giacchino beige. ‘
Di certo non mi salvava dal freddo, ma aveva comunque un suo perche.
‘ Kris quando sei pronta si va in scena. ‘
‘ Ci sono, ci sono. ‘
Misi il mio fedelissimo giaccone marrone di piuma d’oca e andai verso il set, lasciando le ragazze ancora cariche di meraviglia nel camerino.
Girai l’angolo, uscì fuori e vidi come avevano preparato il set.
Cosa cavolo avevano combinato in sole 3 ore?
Il gazebo dove dovevamo ballare era pieno di luci che si arrampicavano fra dei rami messi tutti intorno alle ringhiere. Ad accompagnarmi c’era un grosso tappeto rosso e ai lati altri cespugli sempre pieni di luci e fiori. Era qualcosa di assolutamente magico, mai visto niente del genere.
E poi vidi lui. Lì, al centro del gazebo. Aveva la testa bassa ed era concentrato sulle sue scarpe. Fino a quando mi vide. In quell’istante si tolse il giubbino e rimase in giacca e cravatta.
Camminavo molto lentamente sia per il finto gesso sia per immortalare per bene l’immagine che avevo davanti.
Rimase a fissarmi anche lui per un po’, poi scese velocemente quelle poche scalette e venne ad aiutarmi.
Ehi…’
‘ Ciao… ‘
Eravamo imbarazzatissimi, era questo l’effetto che avevamo l’uno sull’altra.
‘ S-sei bellissima. Non ho parole. ‘
Abbassai il viso sperando di non arrossire mentre lui mi prese sotto braccio e mi aiutò a camminare.
‘ Grazie, ma è tutto merito del trucco e di un bel vestito. ‘
‘ Mmmh…io credo proprio di no. ‘
Nell’istante in cui lo disse mi prese per i fianchi , mi sollevò da terra per non farmi fare le scale, e mi poggiò nel gazebo. Mi sentì una piuma.
 ‘ Grazie, è molto fastidioso questo coso. ‘
‘ Sei leggerissima, riuscirei a prenderti anche con un braccio solo. ‘
Nonostante fossi alta 1.68, un’altezza vagamente accettabile per una femmina, con lui accanto mi sentivo uno gnomo. Sicuramente era alto più di 1.80 e questo per certi aspetti mi piaceva molto.
‘ Allora ragazzi pronti? ‘
‘ Si si siamo pronti. ‘
Nell’istante in cui lo disse mi prese per mano e mi avvicinò a lui.
‘ Sei veramente bellissima. ‘
‘ Questo lo hai già detto… ‘
‘ Non è mai abbastanza, credimi. ‘
Ma cosa gli prendeva? Accettavo ben volentieri i suoi complimenti ma dopo non potevo di certo nascondere tutto l’imbarazzo che mi suscitavano.
‘ Prontii…..EEEE AZIONE. ‘
Oddio. Era arrivato il momento.
Permetti? ‘
‘ Dici sul serio? ‘
‘ Oooh perche no!
Dopo questa battuta mi guardò intensamente negli occhi, mise il braccio dietro la mia schiena e mi attirò a lui molto più di prima, tanto da farmi salire sulle sue scarpe.
La tensione era tanta, tantissima e il mio cuore lo sapeva bene.
Mi limitai a sorridergli, guardandolo negli occhi.
Incominciammo a dondolare a destra e a sinistra, io sempre sulle sue scarpe e lui sempre con il suo respiro sul mio collo.
Lo vedi, stai ballando. ‘
‘ Al ballo di fine anno. ‘
Visto che erano solo riprese non c’era nessuna musica in sottofondo e quindi, nella mia mente, cantai una delle canzoni che in quel momento preferivo, Flightless Bird, American Mouth. Non sapevo ancora quale avevano scelto ma quella era perfetta secondo me.
Edward, perche mi hai salvata? Se avessi lasciato diffondere il veleno adesso sarei come te. ‘
‘ Non sai di cosa parli, tu non lo vorresti. ‘
‘ Io voglio te, sempre. ‘
Sentì un brivido pronunciando quelle parole e non fui del tutto sicura che fosse per il freddo.
Io non metterò mai fine alla tua vita. ‘
‘ Ma sto già morendo…Ogni secondo mi avvicino alla morte. Invecchio.‘
‘ Ed è cosi che deve essere. ‘
‘ Alice ha detto di avermi vista come te. L’ho sentita. ‘
‘ Ma le sue visioni cambiano… ‘
‘ Si, in base a quello che le persone decidono. Io ho deciso…’
‘ Dunque è davvero questo il tuo sogno?.... Diventare un mostro? ‘  
‘ Il mio sogno è stare per sempre con te. ‘
‘ Per sempre… ‘
‘ Si…’
Tanto che ero concentrata sui suoi occhi che non avvertì la sua mano che pian piano si faceva spazio dolcemente fra i miei capelli.
Mi venne un po’ di pelle d’oca visto che era un po’ fredda ma non ci badai più di tanto.
‘ E saresti pronta adesso? ‘
‘ Si…’
Portai leggermente il collo all’indietro come da copione… e cinque secondi dopo sentì le sue labbra su di esso.
Erano calde e morbide, un vero piacere. Una serie di brividi mi salirono lungo tutta la schiena tanto che mi uscì un piccolo gemito. Quando aprì gli occhi speravo veramente che sul set ci fossimo solo io e lui, ma ricordai che non era cosi.
Non ti basterebbe semplicemente una vita lunga e felice con me? ‘
‘ Si, si per ora. ‘
Mi sorrise e contemporaneamente la sua mano tornò nei miei capelli.
Il suo sguardo era serio e deciso mentre il mio era totalmente perso.
Piano piano i nostri visi si avvicinarono sempre di più. Aprì per un attimo gli occhi prima di far arrendere le mie labbra sulle sue.
Erano ancora calde, come un secondo fa.
Il copione diceva che questo bacio doveva essere dolce ma allo stesso tempo sofferto.
E fu buffo perche era proprio quello che quel bacio rappresentava per noi quel momento. Sofferenza. Una strana e atroce sofferenza.
Mi allontanai per un attimo dalle sue labbra, ma erano come una calamita per me e ne fui attratta di nuovo.
Ci perdemmo completamente in quel bacio…Fino a che…
‘ STOOOOP…Ragazzi, non ho parole. Siete stati magnifici. ‘
Nonostante Cath avesse detto stop, la sua mano era ancora dietro al mio collo e i nostri sguardi ancora persi l’uno dentro l’altro. Il mondo per un attimo aveva sicuramente girato solo per noi.
Quando ritornammo alla realtà, sentimmo applausi e vari fischi ammiccanti.
Tutti e dico tutti notarono quello che solo io non riuscivo a vedere, il suo amore per me che piano piano stava salendo in superficie.
‘ Ve l’ho detto, sarà un gioco da ragazzi provare le altre scene. ‘
Cath era entusiasta, tutti erano entusiasti e alle 2 di notte finalmente si concluse la nostra giornata di riprese.
 

Quando tornammo in albergo tutti ancora chiacchieravano sull’ottimo andamento delle riprese.
Io ero stanchissima e mi limitai ad ascoltare mentre attraversavamo la hall.
 ‘ Lo abbiamo visto da dentro, ottimo bacio ‘
Senti improvvisamente una voce molto bassa parlarmi… Era Nikki, la quale accompagnò il suo discorso con un occhiolino. 
Grazie, ero davvero tanto nervosa… ‘
‘ Forse per come lui ti guarda? ‘
‘ In che senso…? ‘
‘ Dai Kris, non fare la finta tonta, è totalmente innamorato di te…. ‘
‘ C-cooosa?? Oddio cosa dici… ‘
‘ Si vede da come ti guarda Kris, non distoglie mai lo sguardo e i suoi occhi accompagnano sempre i tuoi movimenti… ‘
‘ Non credo proprio Nikki, lo sa che sono fidanzata… ‘
Neanche io fui molto sicura di quello che dissi…
‘ E cosa centra questo? Se è innamorato tanto gli interessa che sei fidanzata. ‘
‘ Ma tu non volevi uscirci?? ‘
Cercai di spostare abilmente il discorso…
‘ Oh ci uscirei se guardasse me nel modo in cui guarda te… ‘
‘ Secondo me dovresti provarci… ti ripeto, sono fidanzata… ‘
‘ Ma sei felice con lui Kris? ‘
Quella domanda mi spiazzò e feci un respiro profondo prima di rispondere.
‘ Abbiamo i nostri momenti no, ma si, ci vogliamo bene…. ‘
Non le dissi se ero felice con lui o meno… ma a lei non sfuggiva nulla.
‘ Capito… ‘
Mi rispose semplicemente con un capito e questo pose fine al nostro discorso.
Una volta in camera mi distesi sul letto e mi accesi una sigaretta. Una meritatissima sigaretta.
Feci un respiro profondo, in modo da farmi rilassare completamente ma qualcosa mi fece bloccare.
La porta, qualcuno aveva bussato alla porta.
Chi poteva essere alle 3 di notte? Aprì lentamente e fui molto, ma molto sorpresa…
‘ Scusami, sono un’idiota ma ho finito le sigarette, potresti cedermi una delle tue? ‘
Il suo sguardo implorante mi intenerì tanto che sorrisi davvero divertita.
‘ Certo aspetta… ‘
Entrai dentro e ne presi una dal pacchetto.
‘ Grazie mille e scusami ancora. Buona notte… ‘
‘ Di niente, buona notte. ‘
Lo guardai per un’ultima volta negli occhi prima di vedere le sue spalle.
Accompagnai in modo molto debole la porta spinta quasi da una voglia nascosta.
Quella sera, non sapevo perche, ma mi sentivo terribilmente sola, cosi….
‘ Hey Rob, aspetta. ‘
Le parole uscirono da sole, prima che la mente poté capire cosa stavo facendo…
Si girò lentamente con la sigaretta spenta in bocca.
‘ …Ti va di entrare? ‘   

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Capitolo 12
*** Words. ***


Sera a tutte :D
Come avrete capito, soprattutto chi mi segue, aggiorno abbastanza velocemente. Si, perche appena ho un po’ di tempo apro word e do sfogo alla mia fantasia. Anche perche scrivere mi rilassa tantissimo quindi è una cosa che faccio veramente volentieri.
Detto ciò non mi perdo in altre chiacchiere e vi lascio al capitolo dove ci sarà qualche sorpresa e non dico altro :3
Ciaaaao a tutte.
Ps- soliti ringraziamenti a chi mi ha aggiunto fra i preferiti e chi commenta. *-*
Pss – Ecco, se avete un po’ di tempo lasciate anche un commentuzzo XD Grazie!

 
 
 
 

Pov Rob
 



BUM.

Incredibile, riuscì a sentire il rumore della sigaretta quando, dalle mie labbra, finì per terra.  Ci vollero solamente quattro parole per sconvolgere la mia mente quella notte…
‘ …Ti va di entrare? ‘
Quella ragazza era del tutto imprevedibile, non riuscivo mai a capire quale fosse stata la sua prossima mossa.
‘ Bhè, in effetti non ho cosi tanto sonno… ‘
Fu l’unica cosa sensata che riuscì a dire, visto che stavo ancora metabolizzando il tutto.
Nel momento esatto in cui pronunciai quelle parole si staccò dallo stipite della porta e rientrò in camera, lasciandomi entrare.  
‘ Non riesco a dormire, spero che tu non abbia sonno… ‘
Disse sentendosi, forse, un po’ in colpa.
‘ No, te l’ho detto, non ne ho per niente neanche io. ‘  La rassicurai subito. Non avevo nessuna intenzione di farla sentire cosi.
Si sedette sul letto con le gambe incrociate mentre io avanzavo lentamente verso di lei.
‘ Allora, come ti è sembrato oggi? Qualcuno secondo te verrà a vedere questo film? ‘
‘ Io penso proprio di si, la maggior parte delle persone vorrebbero un amore cosi. ‘
‘ Tu dici? Cosa ha che può piacere? ‘
‘ E’ vero, è trascinante ed è passionale. Niente di meglio. ‘
Ci fu un attimo di silenzio accompagnato da uno scambio di sguardi…
‘ Era cosi per te…con Nina? ‘
Nina, un capitolo strano della mia vita.
‘ Con Nina non so se era vero amore. L’amavo si, per carità, ma ero più piccolo, non so spiegarti bene, ma non penso che abbia mai provato quello che Edward prova per Bella, sono emozioni troppo intense . ‘
Abbassò la testa e incominciò a torturarsi le mani.
‘ Capito… ‘
‘ E te invece? Non ti pensare che solo tu puoi scavare nel mio passato… ‘
‘ Bhè, sarò sincera almeno con te visto che non riesco ad essere sincera con me stessa. Con Michael ultimamente le cose non vanno un granché, questo film sta mettendo a dura prova la nostra relazione. ‘
‘ Come mai, se posso? ‘
Per uno strano motivo mi sentì perfino il colpevole del loro momento di tensione.
‘ Sento che qualcosa dentro di me sta cambiando, non sono più la ragazzina che conobbe tempo fa. ‘
‘ Bhè, questo è normale. Più cresciamo e più cambiano le nostre esigenze. ‘
‘ Esatto, e sento che lui per me non è più una certezza. Ma non voglio neanche buttare per aria tutti questi anni insieme…non posso… ‘
‘ Dovresti chiederti cos’è che vuoi veramente… ‘
Incosciamente sperai tanto che dicesse “ Te “ tipo quelle scene da film romantici in cui tutto finiva bene. Ma quella era la realtà, purtroppo.
‘ Ora come ora non lo so…Ma di certo non posso continuare cosi… E’ strano perche fino ad un mese fa non c’era altro che lui per me… ‘
‘ Mi dispiace… ‘ Dissi sottovoce, anche se, non era per niente vero.
Avrei voluto rassicurarla, dirle che tutto si sarebbe sistemato fra lei e il suo ragazzo, ma rimasi lì a guardarla senza dire neanche una parola. Mi sentì molto, molto, molto egoista.
‘ Bhè se non altro ora devo pensare al film, ho lui che mi distrae… ‘
‘ A me non sembra ancora vero… ‘ 
Senza pensarci misi le mani dietro il collo e mi distesi sul letto, appoggiando la testa sul cuscino.
‘ Ecco, vedi hai sonno… sono una persona pessima, pur di non rimanere da sola ti ho costretto a stare sveglio. ‘
Disse torturandosi i capelli. Lo faceva spesso, doveva essere un vizio.  
‘ Prima cosa non ho per niente sonno, seconda cosa non mi hai costretto anzi, mi ha fatto piacere che mi abbia parlato della tua vita. Ti reputo una persona molto matura, nonostante abbia solo 17 anni. Sei una grande attrice e non pensavo fossi anche una persona fantastica….e bellissima. ‘
Parlai tutto di un fiato e potei vedere la sua faccia sbalordita nell’udire tutte quelle parole dette quasi senza pensarci…
‘ A cosa devo tutti questi complimenti? Ti ringrazio, è molto carino da parte tua. ‘
‘ Te l’ho detto, mi hai colpito fin dall’inizio. ‘
I nostri sguardi si fermarono per un attimo incantanti l’uno in quello dell’altro. Lei poteva specchiarsi nei miei occhi e io nei suoi.
Eravamo solo noi due quella notte, in una lussuosa camera d’albergo. Avrei voluto dirle quanto mi piaceva e quanto mi stavo innamorando di lei in ogni attimo, ma non so qualche forza mi trattenne. Lei era confusa riguardo al suo ragazzo, poteva essere un buon momento, ma sentivo che doveva essere qualcosa di estremamente graduale. Dovevo farle capire che su di me poteva sempre contare. Che le sarei rimasto affianco ogni volta che voleva, come per esempio stanotte.
Continuammo a parlare ininterrottamente quasi per tutta la notte fino a quando non la vidi sbadigliare.
‘ Mi sa che vado, stai letteralmente morendo di sonno. ‘
‘ Nono, non ti preoccupare era solo un….. AAWWW’ Sbadigliò di nuovo.
‘ Vedi? Ho ragione io hai sonno. ‘
‘ Non riuscirei comunque a prendere sonno… ‘
Non sapevo proprio cosa dirle e cosi le dissi la prima cosa che mi venne in mente.
‘ Se vuoi resto…’
I suoi occhi quasi si illuminarono alla mia risposta…
‘ Si, ma solo se mi canti qualcosa… ‘
Oddio. Mi si gelò il sangue… Non era per niente possibile che alla mia assurda risposta se ne fosse aggiunta un’altra, la sua, a dir poco più assurda.
‘ Ehm… cantarti qualcosa? E cosa? ‘
‘ Non lo so, qualsiasi cosa….’
Si tolse le scarpe e salì meglio sul letto appoggiando la testa in bilico fra il cuscino e il mio braccio.
‘ Uhm, al momento la mia canzone preferita è Beside You di Van Morrison, la conosci? ‘
Ironia della sorte la canzone significava proprio “ Accanto a te “
‘ No, ma dal titolo sempre interessante. ‘
Mi lanciò un’ultima occhiata prima di chiudere definitivamente gli occhi per lasciarsi trasportare dalla melodia.
 http://www.youtube.com/watch?v=3NOr9YX9oOk 
Neanche nei miei sogni sarei riuscito ad immaginare una serata cosi.
Lei appoggiata sul mio braccio ed io con lo sguardo totalmente perso su di lei. Quando terminai la canzone mi distesi piano piano per non svegliarla e cosi sprofondai anche io nel sonno.
 

Non avevo ancora aperto gli occhi ma era chiaramente mattina.
Sinceramente avevo molta paura.
E se fosse stato un sogno? Solo un bellissimo sogno?
In quel caso avrei preferito dormire ancora in modo da continuarlo ma qualcosa si girò sul mio braccio ed io istintivamente li aprì subito.
Una meravigliosa creatura si era appena girata dandomi le spalle e afferrando la mia mano.
Il mio cuore non la smetteva di battere e per un attimo avevo temuto l’infarto, ma stranamente non ero per niente preoccupato, sarei morto in paradiso cosa potevo chiedere di più.
Si mosse di nuovo e di girò un’altra volta, ora verso di me, aprì gli occhi e quasi fu sorpresa nel vedermi già sveglio.
‘ Giorno… ‘ Disse tenendo ancora gli occhi mezzi chiusi
‘ Giorno anche a te… Ancora stanca? ‘
‘ Uhm no, non tanto…La tua canzoncina ieri sera è stata fantastica. Ti ringrazio sia per quella e sia per…. ‘
‘… per essere rimasto? ‘ Continuai la sua frase spinto da una voglia di avere conferme.
‘ Si, anche per essere rimasto. ‘
‘ Non preoccuparti, mi sento terribilmente solo anche io ogni tanto, mi ha fatto veramente piacere restare. ‘ Era la verità, non avrei desiderato altro.
Silenzio, imbarazzatissimo silenzio.  
‘ Ehm…Mi sa che una bella doccia ci sta tutta… Ci vediamo giù a colazione? ‘
Meno male che lei sciolse subito la tensione che si stava creando.
‘ Si, ci vediamo dopo. ‘
Nonostante fosse sveglia sfilai il mio braccio da sotto la sua testa molto lentamente. Per niente al mondo avrei voluto farla male. Mi alzai e andai verso la porta. Mi girai a guardarla di nuovo e poi la chiusi, sperando di non aver fatto tanto rumore.
‘ Rob? Cosa diavolo ci fai lì? ‘
Sentì una voce molto, molto, molto familiare.
Cazzo, CATH.
‘ Hai dormito da lei? ‘
Non avevo ancora trovato il coraggio di girarmi e la mia mano era ancora immobile sulla maniglia della porta. Dovevo affrontarla, non potevo fare la figura dello scemo.
Quando mi girai non solo trovai Cath con la bocca spalancata, ma anche Nikki che non disse nulla per tutto il tempo.
‘ No ma, stavamo parlando ieri sera e… ‘
‘ Vorrai dire ieri notte, siamo tornati tardissimo, non credevo che avevate anche la forza per parlare… ‘
‘ … senza volerlo mi sono addormentato… devi credermi… ‘
‘ Uhm.., Datti una sistemata, ti voglio nella hall tra 10 minuti. ‘
Il suo tono era serio e infatti mi preoccupai parecchio perche non l’avevo mai sentita cosi.
‘ Ok, allora a dopo. ‘
In silenzio andai verso la mia stanza e con altrettanto silenzio chiusi la porta.
Cosa c’era di sbagliato in quello che avevamo fatto? Non riuscivo proprio a capire.
Mi sedetti sul letto e afferrai la testa fra le mani… Avevo una paura atroce. E se mi avesse sbattuto fuori? Oddio, sicuramente era per quello.
Mi cambiai alla svelta, cercando almeno di essere puntuale. Presi l’ascensore e andai, con un passo parecchio preoccupato, verso le poltroncine della hall dove la vidi seduta mentre beveva del caffè.
‘ Scusami, non volevo farti aspettare. Di cosa devi parlarmi?
‘ Nono sono arrivata da 2 minuti, siediti, tranquillo. ‘
Tranquillo, come diavolo potevo stare tranquillo.
‘ Senti Robert, sarò molto diretta con te... ‘
Robert, brutto segno quando le persone mi chiamano con il nome per intero.
‘ ….Sin da quando hai messo piede in casa mia e hai aperto bocca, ho pensato subito che tu fossi perfetto per interpretare la parte di Edward, ma la cosa che mi preoccupava più di tutte era Kristen, perche volevo che lei si sentisse a proprio agio e con te si è subito creata questa strana scintilla. Ora… io penso che tu sia fantastico e per questo non voglio perderti, ragion per cui ti dico solo una cosa. Stai lontano da lei, pensala solo come una partner di lavoro. Sono veramente preoccupata, tu ti stai innamorando di lei Robert, te lo si legge in faccia. Cosa credi ah…che non me ne sia accorta? Puoi mentire a te a lei e a tutti quanti, ma non a me, e neanche alla videocamera. Ha 17 anni e tu 21, sembra assurdo ma potrebbero anche denunciarti. E poi, lei è felicemente fidanzata, dai retta a me, lascia perdere. ‘
Rimasi a bocca aperta. Letteralmente a bocca aperta. Aveva veramente detto tutte quelle parole?
Per un attimo mi guardai intorno per vedere se era reale ciò che mi circondava ma poi sentì di nuovo la sua voce chiamarmi in modo quasi disperato…
‘ Rob, Rob, tutto bene? ‘
Tutto bene??? Mi chiedi se va tutto bene??? Ho una risposta per te, NO, non va per niente tutto bene.
‘ Non riesco a capire cosa vuoi dire..sono allibito. ‘
‘ No Rob, mi hai capita perfettamente. ‘
Bhè, se non altro aveva ripreso a chiamarmi Rob, significava che la ramanzina era finita.
 ‘ Non puoi chiedermi tanto Cath, non puoi…’
‘ Uhm… allora ti assumerai tu tutte le responsabilità?’
‘ R-responsabilità? Quali responsabilità? ‘
‘ Come quali, esserti avvicinato cosi tanto a lei. Sai cosa succederebbe se lo venisse a sapere la Summit? ‘
‘ Uhm…no. ‘
‘ Bene, è meglio che tu non lo sappia, ragion per cui, fai quello che vuoi. Ma non fare mai uscire e dico mai qualcosa alla luce del sole, o ti ritroverai in grossi problemi….Detto questo, non voglio nessunissimo rancore con te, non sono arrabbiata, ma non puoi chiedermi di appoggiare il tuo sentimento nei suoi confronti. ‘
Si alzò prendendo contemporaneamente la sua tazzina di caffè e se ne andò verso l’ascensore, lasciandomi li ancora impietrito per tutto quello che aveva detto.
Perche non potevo stare con lei? Perche la Summit era cosi punitiva?
Ero l’unico a non vederci niente di male in tutto questo?
Io non volevo arrendermi, l’amavo, volevo stare con lei e niente me lo avrebbe impedito. Al diavolo la Summit, al diavolo tutti. Lei sarebbe diventata mia, ero li per questo.
Mi alzai lentamente e mi incamminai verso l’ascensore ma il caso volle che sentì una conversazione fra un ragazzo e l’addetto al ricevimento dell’albergo.
‘ Può chiamarmi la signorina Stewart? Alloggia nella stanza 990. ‘
‘ Mmh si, può dirmi gentilmente chi devo annunciare, nome e cognome prego. ‘
‘ Ehm certo, Michael Angarano. ‘  

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Capitolo 13
*** Blowout. ***


Ciao a tutteeee!!
Prima cosa,
Buon Natale anche se è passato -.-
Pensavo di riuscire ad aggiornare prima ma purtroppo appena è finita la scuola sono stata sommersa da una marea di cose T___T
Sicuramente prima della fine dell’anno un altro capitolo ci esce, spero XD
Mi sono accorta ultimamente che sono peggiorata con le promesse, quindi basta non dico più niente.
Vi lascio con questo capitolo abbastanza sofferto perche è stato scritto in 10.000 tempi differenti, ed ogni volta che lo riprendevo non riuscivo più a trovare un nesso con quello che avevo scritto prima, un casino insomma. 
Un bacione a tutte e ditemi se vi è piaciuto :D

 




Pov Kris



Acqua, acqua gelata.
E’ questo che ci vuole quando hai bisogno di pensare in santa pace. Avrei voluto tanto che facesse scivolare tutti i miei dubbi e tutte le mie paranoie, ma non fu cosi. Non riuscivo proprio a capire perche questo film mi stesse sconvolgendo in questo modo. Perche proprio ora? Cos’ha di così tanto speciale?
Dalle mani mi accorsi di aver passato molto tempo sotto la doccia e cosi, a malincuore, presi l’asciugamano e mi vestì in fretta.
Rob sicuramente era già giù ad aspettarmi ed io non potevo assolutamente fare tardi. Fu molto strano perche in ogni movimento che facevo, mi sentivo come una stupida ragazzina di 13 anni emozionata per il suo primo appuntamento e la cosa mi fece stranire parecchio.
Presi il cellulare e le mie amate sigarette e chiusi la porta.
Mentre aspettavo l’ascensore, decisi che il mio labbro, quella mattina, sarebbe stata la mia vittima.
Finalmente arrivò e scesi giù dove, a stento, riconobbi  Taylor che andava anche lui a far colazione.
‘ Oi ciao Tay, non ti ho proprio riconosciuto. ‘
‘ Ma come, uno bello e capellone come me ahaha. ‘
Aveva sempre la battuta pronta, sempre il sorriso sulle labbra.
Era uno degli aspetti che amavo quando giravo un film. Mi affascinava conoscere gente nuova, allegra e spensierata. E questo cast era composto da tutti ragazzi fantastici.
Fra una risata e l’altra, arrivammo nella hall e lì il sangue si gelò nelle vene.
Taylor proseguì verso la sala mentre io rimasi immobile a fissarlo.
Cosa.cazzo.ci.faceva.QUI? – pensai.
‘ Sorpresa!!! ‘  Urlò in un modo quasi imbarazzante.
Non risposi anche perche la scena non era per niente divertente.
Appoggiato al bancone c’era Michael e affianco a lui…Rob.
Un incubo.
‘ Amore, ci sei? Kriiis, tesoro??? ‘
‘ Uhm, dammi del tempo per metabolizzare. ‘
Non finì di dirlo che si avvicinò e mi stampò un bacio sulla bocca.
Era da troppo tempo che non ti vedevo, non ce la facevo più…. ‘ Disse guardandomi negli occhi e afferrandomi per i fianchi.
‘ …Non posso stare troppo tempo senza di te lo sai. ‘ Proseguì guardando, per un attimo Rob con fare da sfida.
Sorrisi e molto probabilmente fu uno dei più falsi fatti in 17 anni di vita.
‘ Potevi avvertirmi, chessò dirmi almeno – Sai Kris sto pensando di venire. -  così almeno mi sarei preparata’
‘ Oh ma no amore, sei bellissima anche cosi. ‘
Capì subito che aveva frainteso quello che intendevo. Non era per prepararmi esteticamente, ma psicologicamente.
Quando mi liberai dalla presa di Michael guardai per un attimo verso Rob.
Era li, fermo a fissarci. Il suo sguardo era totalmente spento e il suo volto non manifestava nessun tipo di emozione.
‘ Mentre ti stavo facendo chiamare ho conosciuto Robert….’Disseindicandolo.
‘…e mi ha detto che stamattina non dovete girare, pensavo quindi di stare un po’ insieme…Solo io e te.’
Michael si avvicinò di nuovo verso di me e Rob, visibilmente irritato, tolse lo sguardo e si schiarì la voce…
‘ Vabbè allora vi lascio, vado su in camera. Piacere di averti conosciuto….Michael. ‘
‘ Uh, piacere mio! ‘
Mi passò accanto cosi come si passa accanto ad uno sconosciuto; nessuna parola, nessun gesto, niente di niente. Non riuscivo a capire come mai il suo atteggiamento fosse cambiato cosi all’improvviso. Sicuramente la visita di Michael non era stata delle più felici,ma…comportarsi cosi, non era da lui, soprattutto nei miei confronti.  
Volevo delle risposte e subito.
 ‘ Ehm….Io vado a mettermi qualcosa di decente e scendo. ‘
E senza neanche sentire la risposta di Michael corsi verso l’ascensore.
Il suo dito non la smetteva di premere il pulsante e quando fui accanto a lui, fece quasi finta di non vedermi.
‘ Credimi, non scenderà prima…esperienza personale. ‘ Dissi per sciogliere un po’ la tensione.
‘ Chissà magari con me è più buono. ‘ Assurdo, non girò neanche lo sguardo.
La sua voce era dura e fredda, come se avesse appena subito un torto.
L’ascensore finalmente arrivò e in un batter d’occhio le porte si chiusero, isolandoci per un attimo dal resto del mondo.
‘ Scusami tanto per la colazione. I-io non sapevo che Michael, insomma….ecco. ‘
‘ Tranquilla, tutto ok. ‘
 Il suo tono continuava a non piacermi e per questo decisi di arrivare subito al sodo.
‘ Non mi sembra tutto ok….S-sei strano. ‘
‘ Strano come ah? Come ti sembro, Kristen? ‘
Fui aggredita sia dal tono delle sue parole sia dai suoi occhi, gelidi e arrabbiati.
‘ Non è colpa mia se si è presentato qui, io non lo sapevo come devo dirtelo. E poi, perche dovrei darti delle spiegazioni? ‘  
‘ Infatti, non me ne devi, stai facendo tutto tu. Se ti posso dire una cosa, lascia perdere. ‘
Ormai eravamo entrati in una fase della conversazione dove solo lui sapeva di cosa si stesse parlando.  
‘ Lascia perdere…cosa? ‘
‘ Ma come fai a continuare cosi….Non lo ami più, si vede lontano un miglio. Stai prendendo in giro te stessa. ‘
Mi bloccai con gli occhi sgranati. Non potevo credere alle sue parole, non le aveva dette sul serio….
‘ Chi te lo dice che non lo amo più? Come ti salta in mente una cosa del genere? ‘
‘ Si vede, Kristen. Non ti sei neanche avvicinata per baciarlo. Secondo te è un comportamento normale? ‘
‘ Prima cosa, non mi conosci, non sai come sono fatta, e se proprio ti interessa saperlo, non sono quel tipo di ragazza che fa le smancerie in pubblico. Non le ho mai amate. Seconda cosa, a te cosa importa?  ‘
Il destino decise di salvarlo. Le porte si aprirono e senza neanche guardami uscì dall’ascensore e andò dritto verso la sua stanza, dove non ebbi il coraggio di avvicinarmi.
 
 
In realtà non volevo cambiarmi, ma respirare un attimo e pensare a quello che era appena successo nella hall e nell’ascensore. Non ero pronta e non avevo di certo voglia di vedere Michael, ma dovevo, e cosi mi cambiai soltanto la maglietta e scesi giù, sfoderando il mio sorriso migliore.
 
 
Non ci allontanammo parecchio, anche perche nel primo pomeriggio dovevo riprendere a girare.
Ovviamente quel giorno pioveva e anche tanto, e l’unico posto dove trovammo riparo fu una specie di caffetteria.
‘ Due cioccolate, grazie… Allora tesoro, come procede il film? ‘  
Con un gesto quasi felino riuscì a prendere la mia mano sempre molto ostile.
Bene, le riprese sono ok. ‘
Molto probabilmente notò la voce poco entusiasmata e incominciò a toccare un tasto che, per me in quel momento, era dolente.
‘ E fammi sentire un po’…Questo Robert, giusto? Come si comporta nei tuoi confronti? Cioè mica ci sta provando con te? E’ un tipo molto strano… ‘
Robert…Avrei tanto voluto capirlo anche io, soprattutto dopo questa mattina.
‘ Anche con lui è tutto ok, è molto simpatico ed è un bravo attore. ‘  Cercai di non far trapelare la mia preoccupazione attraverso la voce.
‘ Bhà non mi è sembrato questa mattina, era piuttosto freddino. Forse non ha gradito la mia visita? ‘
Allora non era stata solo una mia sensazione, pensai.
‘ Ma cosa dici, sarà stato incazzato per cavoli suoi. ‘
Passammo parecchi minuti in silenzio, a sorseggiare la cioccolata. Io l’avevo quasi finita ma rimasi comunque con la tazza appoggiata alla bocca in modo da non dover incominciare qualsiasi discorso. Poi per caso il mio occhio cadde su un grande orologio appeso alle spalle di Michael.
12.35. Tardi, dovevo assolutamente ritornare.
Mick scusa ma devo tornare in albergo. All’una devo andare sul set per preparare il trucco e alle 3 si incomincia. ‘
‘ Bhè vengo con te sul set, cosi possiamo…’
Lo bloccai subito e non lo feci neanche finire di parlare.
‘ No…Ehm, mi sa che non è un’ottima idea. Sai quanto sono nervosa quando giro, sapere che sei li intorno non faciliterebbe la cosa…Scusami. ‘
Mi guardò in modo strano, come se stesse cercando di leggermi dentro più che ascoltare le mie parole, poi fece un respiro profondo e…
‘ Spero che non sia per quel Robert, come caspita si chiama lui… ‘
Sgranai gli occhi.
‘ Robert??? Cosa c’entra ora Robert?! ‘
‘ Niente, non mi piace. Ti guarda come…non so. Mi da fastidio. ‘
Era già la seconda persona che aveva notato il suo modo strano di guardami.
‘ Mi guarda come scusa…? ‘
‘ Come se fossi sua, l’ho notato subito. Mi ha fatto salire il sangue al cervello. ‘
Possibile che ero l’unica a non notarlo?
‘ Ma smettila, lo sa benissimo che sono fidanzata. Non ti far venire queste paranoie. ‘
‘ Sarà, ma se si avvicina a te lo picchio, giuro. ‘ 
Rabbrividì un attimo all’idea di uno scontro a corpo a corpo fra Rob e Michael, ma quello che mi sembrò ancora più assurdo fu pensare al motivo, Io.
‘ Su andiamo. Ho fatto già abbastanza tardi. ‘
 
Quando arrivammo davanti l’hotel tutto il cast era praticamente giù nel cortile ad aspettarmi sotto la pioggia. Cath, appena ci vide, corse ad abbracciare Mick visto che in passato aveva già avuto modo di conoscerlo. Quando scese i primi scalini però, vidi, dietro di lei, una figura familiare che posò subito i suoi occhi su di me, e ,a quel punto, neanche io riuscì a distogliere i miei. Tutto quello che avevo intorno scomparve e rimanemmo solo noi due.
‘…Krisss?? Kriss? Ci sei?? ‘
Girai la testa di scatto e vidi Michael e Cath che mi guardavano sorridenti e un po’ perplessi.
‘ Bhè tesoro, io allora vado… Ci sentiamo dopo. ‘
‘ Okok. A dopo. ‘
Sperai tanto di non dover fare nessuna scenetta in pubblico, ma Michael mi afferrò per i fianchi e portò la sua bocca sulla mia. Non avrei voluto, ma quello era il mio ragazzo, in fin dei conti dovevo quantomeno salutarlo. Quando si allontanò presi fiato e incominciai a rilassarmi.  
‘ Siete molto carini insieme, si vede che vi amate tanto. ‘ 
Mi girai di scatto e vidi dietro di me Nikki che mi sorrise.
‘ G-grazie. ‘  Non risposi altro, anche perche non capì sul serio dove vedesse tutto questo entusiasmo.
‘ Vieni con me andiamo in macchina insieme. ‘
Mi afferrò per il braccio e insieme raggiungemmo la macchina. Con noi venne anche Ashley e tutte insieme incominciammo un po’ a discutere su cosa dovevamo girare oggi, fin quando Nikki non se ne uscì con una frase al quanto strana.
‘ Le scene di Edward e Bella stanno venendo molto bene anche con pochi ciak. Per come avevo inquadrato Robert pensavo che, pur di stare più tempo con te, sbagliasse di proposito e invece non è stato cosi… ‘
‘ Ehm, non ho capito cosa vuoi dire. ‘
‘ Andiamo Kris, è già la seconda volta che te lo dico. Gli piaci e anche parecchio, se ne sono accorti tutti, fanno solamente finta di niente. Vero Ash?
I nostri occhi la puntarono in contemporanea e lei, poverina, si sentì tirata in ballo in una discussione dove, forse, non voleva entrare.
‘ Bhè, guardandovi è difficile pensare il contrario. Forse si sta solo calando meglio nella parte. ‘
Disse quasi per accontentare entrambe.
‘ Ma si, sicuro è cosi, è Nikki che guarda troppi film… ‘
Non mi rispose subito ma mi lanciò un severo sguardo di sfida.
 ‘Bene, allora oggi è deciso, lo inviterò ad uscire. Vedremo cosa mi risponde.‘ 
 
 
Il cielo aveva sempre lo stesso colore, sia di mattina sia di pomeriggio e quando arrivammo sul set ovviamente pioveva. Di corsa entrammo nei camerini per non bagnarci ulteriormente.
Cath ci informò velocemente che oggi avremmo girato qualche scena a scuola e qualche scena di Port Angeles.
Presi il copione e incominciai a sfogliarlo nervosamente. Non riuscivo a leggere neanche una parola senza pensare a come si fosse comportato oggi dopo quello che era successo.
Con il mio fedele giaccone usci fuori e lo trovai solo, poco distante dal suo camerino, a giocherellare con una pietra. Quando alzò gli occhi mi vide e senza pensarci due volte mi venne incontro a passo svelto.
‘ Hey… ‘
‘ Ciao. ‘
La sua voce era totalmente cambiata. Era calma e distesa, senza nessun tremolio.
‘ Volevo scusarmi, non so cosa mi è preso stamattina. Ci tenevo a dirti che i miei problemi personali non devono assolutamente incidere con le riprese. ‘
Assurdo. Il suo tono era stato cosi talmente convincente che pensai quasi di essermi immaginata tutto. Ma lui era li, a chiudermi scusa, qualcosa era successo.
‘ Non importa, tranquillo. Ora tutto ok? ‘
‘ No, ma ci sto lavorando. ‘
‘ Allora ragazzi, siete pronti? ‘
Cath come sempre, in modo indiretto, mi veniva sempre in aiuto per liberarmi da conversazioni imbarazzanti.
‘ Bene, vi parlo un po’ di questa idea che abbiamo avuto…Bella incomincia a notare qualcosa di strano dopo l’incidente, vuole delle risposte… La scena è nella mensa e Bella si avvicina al bancone degli ortaggi, perche ovviamente è vegetariana, e sistema nel piatto in modo carino la verdura, quando, arriva Edward e fa un simpatico giochetto con la mela, mettendo poi le mani come la figura del libro, geniale no? ‘
Cath era completamente entusiasta di questa idea, io invece non vedevo l’ora di tornare in albergo.
Mentre stava finendo di illustrarci tutte le mosse, non potevo non accorgermi del suo sguardo insistente. Era come se i suoi occhi non potessero non guardami. A tratti era quasi imbarazzante e non capivo la loro insistenza. Attorno a noi c’era ovviamente tutta la troupe ma non riuscivo a non guardarlo finché la voce di Cath ci riportò alla realtà.
‘ In posizione….EEEE AZIONE.’
‘ Arte commestibile, Bella? ‘
Riprese a guardami nello stesso modo di prima, abbozzando anche qualche sorrisetto, ma ora quantomeno c’era un motivo, stavamo recitando…Vero?
Grazie…I tuoi cambiamenti di umore mi fanno girare la testa. ‘
Nessuna frase era perfetta quanto questa. Cosi come Edward, anche Rob stava compromettendo seriamente la mia salute mentale.
Ho detto che sarebbe meglio non essere amici, no che non voglio esserlo. ‘
‘ E questo che significa? ‘
‘ Che se tu fossi furba, staresti lontana da me. ‘
Ammettiamo per un momento che io non sia furba, mi diresti la verità? ‘
Come Bella, infondo, anche io cercavo solamente la verità. O almeno una spiegazione a quel suo improvviso cambiamento d’umore.
‘ No, penso di no. Ma mi interessano le tue teorie…’
‘ Ho preso in considerazione i ragni radioattivi e la criptonite. ‘
‘ Tutta roba da super eroi..vero? E se invece non fossi l’eroe, come la metteresti se io fossi il cattivo? ‘
‘ Non lo sei…Io vedo sempre che stai per conto tuo..che cerchi di tenere le persone lontane da te. E’ una maschera….Perche non proviamo..a frequentarci? Andranno tutti alla spiaggia…Vieni….Insomma, ci divertiamo. ‘
Mi sentivo una perfetta idiota a dire quelle cose…Erano cosi strane, e non sapevo perché ma le sentivo anche cosi vere.
 ‘ Provare a frequentarciMa che idee malsane che ti vengono in mente Kris. ‘ Pensai.
‘ Quale spiaggia..? ‘
‘ La Push. ‘
‘ Non lo so…La Push. ‘
‘ Non ti piace quella spiaggia? ‘
‘ E’ un po’ troppo affollata. ‘
….’ EEEEEEE STOP! Ottima ragazzi… Rob dobbiamo solo perfezionare quella cosa con la mela perche è uscita in modo tremendo, ma siete stati grandi. Bravi ragazzi. Piccola pausa per tutti, non scappate viaaa! ‘
Mi allontanai subito da tutto e da tutti ripensando alle battute appena dette e mi venì in mente ciò che mi aveva detto Nikki…. ‘  Bene, allora oggi è deciso, lo inviterò ad uscire. Vedremo cosa mi risponde ‘
Provai un ingiustificato senso di gelosia e rabbia, ma il tutto fu bloccato da un’unica voce…
‘ Vuoi una? ‘
Alzai la testa verso l’alto e vidi lui, sorridente, offrirmi una sigaretta.
‘ Grazie, ci vuole proprio. ‘
‘ Di niente…Ehm, posso? ‘
‘ Certo. ‘ Dissi in modo poco comprensibile data la sigaretta in bocca.
Ci vuole proprio. Dopo tutte queste pressioni ma soprattutto dopo queste strane richieste. ‘
Non riuscivo a capire dove voleva arrivare con il suo discorso ma, incuriosita, azzardai qualche domanda.
‘ Capisco le pressioni, ma non riesco a capire quali sono queste strane richieste. ‘
Alla mia domanda si girò verso di me sorridendomi in modo quasi “ rassegnato”.
‘ E’ la seconda volta che Nikki mi chiede di uscire. E’ una brava ragazza, è bella ma non è quello che cerco. So che se le dico di si lei capirebbe tutt’altro e io non voglio assolutamente causare problemi. ‘
Sembrava veramente sincero, ma non capivo lo stesso perche ci tenesse tanto a  comunicarmi questa cosa.  
  ‘ Certo che voi ragazzi siete strani. Hai detto che è una brava ragazza ed è bella. Cosa le manca? Scusami, ma non ti capisco. ‘
Sorrise e abbassò la testa, mentre la mano avvicinò la sigaretta alla bocca.
‘ Credimi, c’è una ragazza molto più bella e intelligente. Mi ha completamente stregato. Ha degli occhi magnetici, non riesco a non guardarla…dovrò lottare per averla, ma ti assicuro che sarà MIA. ‘
Il tono di voce fu decisamente più marcato sulla parola MIA, lasciandoci poi in un silenzio a dir poco imbarazzante.
‘ Non mi avevi detto che a Londra c’erano questo genere di ragazze. ‘  Dissi per sciogliere la tensione.
‘ Infatti non è di Londra, è una californiana doc, anche se a vederla non lo diresti per niente. ‘
Per un attimo fui attraversata da una strana sensazione e per questo motivo non decisi di chiudere l’argomento con una affermazione, ma ciò che disse, mi lasciò sul serio senza parole.  
‘ Dovrai farmela conoscere allora. ‘
' Bhè…penso che tu conosca già te stessa. ‘

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Capitolo 14
*** And in the night We'll wish this never ends. ***


Ciaaao a tutte!
Sarò brevissima anche perche è tardissimo. 
Volevo lasciarvi questo ultimo pezzo carino carino. 
Finalmente qualcuna di voi mi ringrazierà XD
Detto questo mi raccomando domani sera divertitevi e 
BUON ANNO A TUTTEEEEEE





Pov Rob



Fino a qualche mese fa, se qualcuno mi avesse chiesto qualcosa riguardo il mio futuro, avrei semplicemente risposto “ mi mantengo come posso “ .
Ora invece ero il protagonista di un film che, a detta delle previsioni, sarebbe diventato un gran successo.
Ed oltre a questa immensa fortuna, ero anche seduto vicino alla ragazza che avevo tanto desiderato conoscere. 
“ La fortuna ogni tanto gira anche dalle mie parti “ pensai quando fui scelto per la parte. Mi sembrava ancora tutto cosi surreale come in un sogno, un fantastico sogno, e avevo una fottuta paura di svegliarmi.
Ripetei a me stesso che controllare qualsiasi emozione mi avrebbe fatto arrivare in alto. La cosa giusta da fare, per avere una vita tranquilla era reprimere ogni sentimento.
Ma era impossibile. Chiunque, stando al suo fianco, si sarebbe innamorato di Lei. Di quella ragazza semplice, umile, forte, testarda ma anche molto insicura.
Amavo tutto, qualsiasi cosa. Ogni piccolo lembo della sua pelle, ogni capello, ogni riflesso dei suoi occhi. Brillava di luce propria e di questo non ne era consapevole.
Stare a contatto con lei mi faceva sentire terribilmente vivo. Volevo assaporare ogni attimo, cogliere ogni sua parola ed ogni suo sorriso.
Le notti che passammo insieme mi fecero capire che Lei era quella giusta per me, la ragazza che avrei amato per sempre. Ma non era mia, e questo era il “piccolo” prezzo da pagare per quegli attimi di felicità immersi nei giorni di tristezza passati ad immaginarli insieme.
Avrei voluto averla tutta per me, stringerla fra le mie braccia, sentirla finalmente mia, ma quel momento era ancora lontano e dopo tutto, chi ero io per sconvolgere la sua vita cosi?
Mi interessava tanto essere felice, ma come avevo fatto a dimenticare, anche solo per un attimo, la sua felicità?
Forse lo amava davvero, avrei dovuto lasciar perdere. La mia, era una battaglia persa in partenza, ma come si dice….Al cuor non si comanda, e lo ringrazierò fino alla fine dei miei giorni.
 
 
‘ Bhè…penso che tu conosca già te stessa. ‘
Mi uscì cosi in fretta che quasi non mi accorsi di ciò che avevo detto.
Le labbra mi tremavano e le mani vagavano nervosamente fra i capelli. Avrei accettato tutto, anche il silenzio, tutto, tranne quello che disse.
‘ Rob, i-io…non so cosa provi per me, ma credo che ti stai immedesimando troppo nel personaggio. ‘
Come poteva mettere cosi in dubbio i sentimenti che provavo per lei?
Mi sentii un idiota, un emerito idiota. Forse aveva ragione, stavo impazzendo.
Abbassai lo sguardo e feci quasi una smorfia. Incredibile come anche le sue risposte riuscivano a spiazzarmi.
‘ Hai ragione, starò impazzendo… ‘
Non mi guardò questa volta, spense la sua sigaretta per terra e continuò a fissare il vuoto.
Come avevo solo potuto pensare che la vita potesse darmi tanto?
Per avere un lavoro fantastico come questo mi toccava soffrire. Averla accanto e non sentirla mia.
Vedere ma non toccare, insomma.
‘ Non mi hai ancora risposto riguardo Nikki, ci uscirai? ‘
Dopo tanto silenzio questa sua domanda mi fece stranire parecchio.
‘ Non lo so, può darsi, non ho nulla da perdere. ‘
Per niente al mondo sarei uscito con lei, ma era evidente che mi stavo aggrappando a qualsiasi cosa pur di farla reagire.
‘ Bhè, è ok, insomma…Si…Bene…Ehm…Io vado di là ci si vede dopo. ‘
Si alzò velocemente e non mi diede neanche il tempo di rispondere.
Rimasi li, seduto a guardare il vuoto. Dentro di me si scatenò una vera e propria tempesta di emozioni. Molta rabbia, delusione, malinconia e passione, tanta, troppa.
Avrei voluto prenderla e baciarla anche davanti a tutti, avrei voluto dirle quanto mi stava sconvolgendo l’anima e il corpo, avrei voluto dirle quanto l’amassi, ma non lo feci perche la rispettavo troppo. Questo gesto l’avrebbe messa a disagio e magari avrebbe chiuso ogni tipo di rapporto.
Mi alzai lentamente, chiamato dalla voce squillante di Cath. Chiamò all’attenzione non solo me ma anche tutto il resto del cast e della truope.
‘ Ragazzi, la pioggia non vuole proprio smettere. Ci mancano pochissime scene ma sembra che il tempo non sia proprio dalla nostra parte. Proviamo a girare domani. Ce la faremo ragazzi, ce la faremo. ‘
 
Tornammo in albergo, ed ognuno si diresse nelle proprie stanze. Mi distesi sul letto sperando di prendere sonno, quando sentii bussare alla porta. Un tocco debole, quasi indeciso. Mi alzai di scatto e andai ad aprire.
‘ Hey, ciao. ‘
‘ Allora, sei pronto? ‘ Chiese Nikki con un sorriso a 60 denti.
‘ Si, prendo la giacca e andiamo. ‘
La pioggia non accennava a smettere, e malgrado Nikki avesse un ombrello, io preferii bagnarmi sotto la pioggia. Ero viola dal freddo, ma non sentivo assolutamente niente. 
Trovammo un bar non tanto lontano ed entrammo di corsa.
Una volta dentro, me ne innamorai a prima vista. Assomigliava tanto a quei bar dove ogni tanto andavo a cantare e ciò mi fece finalmente sorridere.
‘ E’ da quando siamo scesi che ti tiro le parole da bocca, potevi dirmelo se non avevi voglia. ‘
Ero troppo gentile, non l’avrei mai offesa o cose del genere.
‘ No, figurati. Sono solo stanco. E’ stata una giornata pesante. Ogni tanto non vedo l’ora di finirlo questo film, è davvero stancante. ‘
‘ Bhè non si direbbe proprio che tu abbia voglia di finirlo. Insomma, sai a cosa mi riferisco. ‘
‘ Non ti seguo. Mmm, cioè? ‘
‘ Andiamo Robert, le notti passate insieme, i tuoi sguardi…Tu sei innamorato perso. ‘
Come, come aveva fatto? E se era cosi dannatamente evidente, perche lei era l’unica a non accorgersi di nulla?
‘ Nikki, sei proprio fuori strada. Io non mi sono innamorato proprio di nessuno. ‘
Con quel tono di voce non riuscii a convincere me stesso, figuriamoci lei.
‘ L’altro giorno ho sentito quel discorso fra te e Cath senza volerlo, credimi….’
‘ Uhm cioè? Che discorso? ‘
‘ Lei se non sbaglio ti disse “ Ti stai innamorando di lei, usa quello. “ ‘
Ero molto, molto arrabbiato per quello che aveva fatto Nikki. Sperai veramente che fosse stata il caso a portarla li.
‘ Nikki, era una conversazione privata. C-come…Vabbè, non importa, sono già troppo confuso, non voglio altri pensieri. ‘
‘ Scusami tanto. ‘
‘ Lascia stare, è tutto ok…Ma dimmi una cosa, sono un emerito idiota vero? E’ impossibile che lei diventi mia. ‘
‘ Se posso dirti una cosa, lascia perdere. E’ solo una ragazzina di 17 anni, non sa quello che vuole. ‘
Dopo la sua risposta mi resi veramente conto che Nikki era l’ultima persona alla quale avrei dovuto chiedere qualcosa. Visibilmente irritato alzai la mano e chiesi il conto.
‘ E’ ancora presto…cosa vogliamo fare? ‘
‘ Scusami, ma preferirei tornare in albergo. Domani dobbiamo riprendere e sono stanchissimo. ‘
 
Erano solamente le 22.30 quando tornammo in albergo. Nikki molto probabilmente aveva notato il mio cambiamento d’umore e non disse quasi niente durante tutto il tragitto. Prima di entrare nelle rispettive camere mi salutò con un debolissimo ‘ Buonanotte…’
Appena chiusi la porta rimasi per svariati minuti appoggiato ad essa con la testa fra le mani.
Come si era permessa di parlare di lei in quel modo?
E’ vero che Kristen aveva solo 17 anni ma era sicuramente più matura di chiunque altro, perfino di me.
Buttai la giacca sul letto e andai di corsa verso il terrazzo per fumarmi una sigaretta, quando sentii bussare forte la porta. Ignorai, quasi, i primi colpi, ma quando diventarono più forti mi precipitai.
‘ S-sei uscito con Nikki? ‘
Era sconvolta. Non la smetteva di mordersi le labbra e le mani vagavano nervose tra i capelli. Le palpebre sbattevano senza trovar pace e il suo sguardo era arrabbiato. Molto arrabbiato.
‘ Si, siamo andati a prendere un caffè…qual è il problema? ‘
Non capivo veramente questa sua reazione.
‘ S-solo u-un caffè?? ‘
‘ Si Kristen, ma cosa succede? ‘
Indietreggiò lentamente, come per andare via.
Nonostante la guardassi fisso negli occhi continuava a non rispondermi, cosi decisi di prendere la situazione di petto, lasciando che tutto andasse come doveva andare.
Allora??? ‘
A questa ulteriore domanda indietreggiò ancora di più e questa volta stava sul serio per andarsene quando la presi per un braccio e la trascinai nella mia camera,sbattendo violentemente la porta.
Era li, di fronte a me. I suoi occhi erano sorpresi e spaventati e il suo respiro era pensate, come il mio.
Non sapevo assolutamente cosa fare, che spiegazione darle per quel gesto cosi istintivo.
Cosi decisi di continuare a fare quello che mi diceva il cuore e non la mente. Presi lentamente i suoi polsi e li portai all’altezza della sua faccia, appoggiandoli sulla porta tenendoli ben stretti.
Lei era ancora sconvolta ma stranamente mi lasciò fare e decisi che se avessi ricevuto un altro rifiuto, l’avrei lasciata in pace. Pregai tanto in quei pochi secondi, pregai che non si allontanasse da me ancora una volta.
Quando mi sentii veramente pronto, avvicinai pian piano il mio viso al suo. Il respiro di Kristen era ancora abbastanza pesante, cosi decisi di andarci veramente piano, giusto il tempo di farlo calmare un po’.
Quei minuti furono una vera e propria tortura. Non so sinceramente come avrei reagito se mi avesse detto di no, ma ormai le mie labbra stavano quasi per sfiorare le sue. Non poteva finire sempre cosi.
Chiusi gli occhi e allentai la presa delle mani. Sentii una forza inaudita nei suoi polsi e riuscii a liberarsi dalla mia stretta. Chissà, magari mi mollerà uno schiaffo – pensai.
Ed anche questa volta mi sorprese. E fu una delle più belle sorprese di tutta la mia vita.
Affondò con violenza le sue mani nei miei capelli e finalmente annullò quella straziante distanza.
L’afferrai per la vita e l’avvicinai di più a me. Le nostre labbra erano ormai impazzite fino a che non si staccò e prima di avvicinarsi di nuovo mi lanciò uno sguardo che non scorderò mai più. Era desiderio, straziante desiderio.
Dischiusi le labbra per far si che le nostre lingue impazienti si incontrassero. Non potevo crederci, stava succedendo sul serio. I nostri corpi fremevano al solo contatto e nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi.
Descrivere quel momento è come raccontare un sogno. Non si ha mai la certezza se quello che viviamo sia la realtà o la finzione.
Avrei passato le ore in quel bacio ma avevamo entrambi bisogno di riprendere fiato e cosi mi staccai giusto un attimo senza però, mai togliere le labbra dalla sua pelle, finalmente MIA.
Dalla bocca scivolai verso il collo e la sentii rabbrividire. Le uscirono anche dei piccoli gemiti, ma non ci feci più di tanto caso visto che ero completamente stordito dal profumo della sua pelle.
Decisi quindi di ritornare verso le sue labbra impazienti.
Contemporaneamente la presi il braccio e lei, in modo molto naturale avvinghiò le sue gambe alla mia vita e la portai sul letto, dove cadde a peso morto.
Ci staccammo per un attimo e i nostri sguardi finalmente si incrociarono.
Lei mi guardò e mi sorrise, e feci anche io la stessa cosa.
Se qualcuno avesse chiesto all’umanità chi fosse in quel momento l’uomo più felice della terra, lo avrei gridato al mondo intero.
‘ Bel casino eh? ‘
Fu le uniche parole che riuscì a dire mentre io ero li a fissarla come un ebete.
‘ Non posso continuare a mentire a me stessa in questo modo…’
‘ Non farlo ti prego. ‘ Dissi mentre mi distesi al suo fianco.
‘ Ma almeno capisci in che guaio ci stiamo cacciando? Non possiamo Rob, non possiamo ‘
‘ Spiegami perche Kristen, ti prego. ‘
Vidi la disperazione nei suoi occhi e l’incapacità di trasmettere appieno quello che aveva dentro.
‘ La situazione è complicata. I-io non posso lasciare Michael, non posso. Lui è sempre stato al mio fianco, mi ha sempre sostenuta e tradirlo cosi… Non posso. ‘
‘ E allora perche sei qui? Perche hai lasciato che ti baciassi, anzi, perche hai deciso di baciarmi? ‘
‘ Cosa pensi ah? Che tu non mi faccia nessun effetto? Solo che ti guardo vado in tilt. Ho paura. Ho paura che tutto questo non va come deve andare. ‘
‘ Devi capire cosa vuoi. Io lo so, voglio te. Ti ho sempre voluta, fin dal primo istante. ‘
‘ I tuoi occhi erano cosi…Dio, non farmici pensare. ‘
‘ Non voglio metterti fretta, voglio che tu riesca a capire cos’è meglio per te. E’ tutto ciò che desidero. Vorrei che tu fossi felice, e credimi, non riesco proprio a vederti con Michael. ‘
Feci uscire quelle parole cosi vere come se stessi dicendo le cose più naturali di questo mondo.
‘ Michael è importante per me, nonostante tutto. Abbiamo i nostri alti e bassi. ‘
‘ Non è più come quando avevi 14 anni Kristen. Hai bisogno di altro. ‘
A quella mia affermazione non rispose, mi guardò intensamente negli occhi e venne a sistemarsi con la testa sul mio petto, lasciando che le mie braccia cadessero lentamente sui suoi fianchi.
Vidi che non aveva più voglia di parlare cosi le baciai la fronte e le accarezzai dolcemente i capelli.
La stringevo forte, come se avessi paura che qualcuno venisse a strapparmela dalle braccia.
Bastarono pochi minuti e le sue palpebre si chiusero ma prima di arrendersi completamente al sonno mi disse una cosa che mi spiazzò completamente…
‘ Rob, vorrei addormentarmi cosi ogni notte. ‘

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Capitolo 15
*** Stuck In Reverse. ***


Ciaaaao a tutte :3 
Rieccomi qui. 
E' da poco che è iniziato il 2011 ma lasciatemelo dire....Sarà un'anno fantastico per i Robsten me lo sento *__________*
E' già iniziato alla grande con la foto del bacio all'isola di Wight. (L'anno prossimo mi sa che passerò il capodanno li u.ù)
Comunque non vi rompo le scatole e vi lascio leggere in santa pace. 
Ps - Se vi va ho appena iniziato una su Edward e Bella vista un pò diversamente. Andateci a dare un'occhiata mi farebbe tanto piacere. 
Un bacione e mi raccomando lasciate un commentino. 





Pov Kris
 
Quello che stava accadendo di certo non era reale.
Ero sicuramente in un altro mondo, uno più leggero e più sincero.
Mi sentii quasi un’altra persona quando, quella mattina vidi che il suo braccio avvolgeva i miei fianchi. La mia schiena entra contro il suo petto e la sua faccia era appoggiata nel mio collo.
Avvertivo il suo respiro regolare e tranquillo e rabbrividivo ad ogni soffio.
Una parte di me sarebbe rimasta li per sempre avvolta nelle sue braccia, l’altra invece avrebbe voluto scappare via e non rivederlo più.
Date le circostanze non era possibile non rivederlo più, ma scelsi comunque di scappare via da lui.
Tolsi lentamente il braccio dal mio fianco e lo lasciai cadere piano sul letto.
Rimasi qualche secondo a fissarlo.
Dalla prima volta che lo vidi pensai subito che era uno dei ragazzi più belli e affascinanti che avessi mai visto.
Con molta amarezza mi avvicinai verso la porta, ma prima mi fermai di fronte ad un piccolo specchio. In modo molto veloce mi sistemai i capelli e tolsi quel poco di trucco che era rimasto.
Non so poi perche rimasi li a fissarmi.
Lo specchio rifletteva un immagine che io non riconoscevo più. Mi guardai affondo per capire se ci fosse ancora un po’ di me in quello che vedevo, ma niente.
Quel bacio, non era stato il solito bacio da prova, quel bacio era stato sentito, sofferto e desiderato.
Un pensiero andò subito a Michael. Non era giusto nei suoi confronti, non meritava questo.
Ultimamente ero ancora più strana con lui. Non gli rispondevo quasi mai al telefono e quelle poche volte che riusciva a contattarmi, lo liquidavo sempre con qualche scusa.
Eppure una parte di me lo amava ancora. Sentivo che avevo bisogno di lui cosi come lui aveva bisogno di me.
Eravamo sempre stati una cosa sola, Kris e Mick, Mick e Kris, ma questa volta il problema ero io. Non mi sentivo più la sua Kris e, per quanto Mick fosse ancora lui, avvertivo che non era più la stessa cosa.
Dovevo assolutamente andare via da quella stanza prima che Rob si svegliasse.
Con molta delicatezza aprii la porta per paura di svegliarlo. Fortunatamente non si accorse di nulla e dopo aver lasciato che si chiudesse lentamente dietro di me, rimasi ferma con lo sguardo basso per qualche secondo.
Kristen. C-cosa ci fai li? ‘
Il sangue si gelò nelle vene. Non sapevo cosa rispondere ma soprattutto non avrei mai voluto alzare la testa verso di lei e guardare i suoi occhi pieni di fuoco.
‘ Nikki, i-io…’ Presi tempo.
 Non riuscii a dire e a pensare a niente. Mai e poi mai mi ero trovata in una situazione del genere.
  ‘ Tu cosa Kristen? Cosa ci facevi nella sua stanza? Non pensi a Michael? E a me ah? Lo sai benissimo mi piace Robert. ‘
‘ Nikki, devi…devi credermi. Era incerto su una scena e voleva una mano e dopo un po’ ci siamo addormentati. E’ cosi. Non farei mai una cosa del genere a Michael. ‘
Mi guardava con aria severa. La tipica aria di chi ha il coltello dalla parte del manico.
‘ Ti voglio credere Kristen. Ti voglio credere…Ma se posso dirti una cosa…Lui è innamorato di te. Lo hanno capito tutti fin dall’inizio. E anche io, non pensare che sono la scema di turno. Tu hai Michael, è con lui che devi stare. E’ giusto per te, ti ama tanto. ‘
Il fatto che lei dicesse con chi dovevo stare mi diede al quanto fastidio, ma in quel momento non ci feci molto caso anche perche appena nominò Michael, i sensi di colpa incominciarono pian piano a riaffiorare.
Mi sentivo una vera stronza.
Non  solo avevo tradito il mio ragazzo, ma ne avevo anche illuso uno.
Robert innamorato di me, che cosa assurda.
Eppure tutti vedevano ciò che io avevo avuto sempre davanti agli occhi. Tutto il suo amore per me, fin dall’inizio, sin dalla prima volta che il mio sguardo si incrociò con il suo.
 
Rimanemmo in silenzio.
Io fissavo il pavimento, lei fissava me.
‘ Non lasciare qualcosa di certo per qualcosa di incerto. Non sai mai cosa troverai. ‘
Disse in modo stizzoso.
‘ Non ne avevo intenzione. ‘
‘ Brava… E non ti preoccupare, ti terrò lontano Robert. ‘
 
Solo quando fui sola nella mia stanza ripensai all’assurda iniziativa di Nikki.
Tenermi lontano da Robert. E per quale assurdo motivo? 
Bhè, lei  i suoi motivi li aveva, ma a me sinceramente non interessavano molto.
Dopo una lunga doccia trovai una chiamata senza risposta di Cath. La richiamai subito pensando mi dovesse dire qualcosa di importante.
 Ciao Cath, scusami ero sotto la doccia. Dovevi dirmi qualcosa? ‘
‘ Si, ti voglio fra 10 minuti giù, bella sveglia e rilassata perche oggi mtv mi ha avvertito che viene a farvi la vostra prima intervista. Sicuramente chiederà cose non molto personali, è la prima volta che apparite quindi vi faranno parlare soprattutto di come sta andando il film. Sii naturale e non preoccuparti. Volevo dirti solo questo.’
Oddio. Le interviste. Un problema…grosso. 
Non mi ero mai sentita a mio agio e alla fine davo sempre risposte idiote lasciando interdetti i giornalisti.
Quella,sicuramente, sarebbe stata, in parte, una pessima giornata.
 
Quando scesi, trovai quasi tutti giù. E lo notai subito. Era appoggiato sul bracciolo di un divanetto all’entrata.
Aveva i suoi soliti capelli spettinati nei quali, la sera prima, avevo fatto vagare con desiderio le mie mani.
I ray ban gli coprivano gli occhi ma si vedeva benissimo che stava guardando me e questo lo notò anche Nikki che di colpo mi venne incontro.
‘ Hai sentito? Oggi viene Mtv. Ti ha avvertito Cath? ‘
Aveva già iniziato il suo piano?
‘ Uhm si, sono un po’ nervosa. ‘
‘ Ma no, non preoccuparti, andrà benissimo. Vieni con me. ‘
Mi prese per mano e mi portò verso le macchine che intanto erano arrivate.
 
Non so se fu il caso o il volere di Nikki, ma quella mattina io e Rob non riuscimmo a scambiarci una parola.
Vari giochi di sguardi ci facevano capire che c’era molto di cui parlare ma che quello non era ne il momento ne tantomeno il luogo.
Dopo  che mi “trasformarono” in Bella uscii dal camerino e trovai Cath fuori con un cameraman e un giornalista.
Panico!
‘ Kriiiis vieni. Loro sono quelli di mtv. Non ti preoccupare mi hanno detto tutte le domande che vi faranno e sono assolutamente normalissime. Prendi fiato e stai calma ‘
Le risposi con un sorriso abbastanza nervoso visto che nello stesso momento in cui disse ” prendi fiato “Rob sbucò alle sue spalle, truccato e pettinato da Edward.
Ovviamente non riuscii a prendere fiato, ne tanto meno a restare calma.
 
Non avevano nessuna pretesa, ci chiesero solo di essere noi stessi.
‘ Allora ragazzi…Cosa fate per conoscervi meglio? Uscite. Andate a prendere un caffè?
Bene, e meno male che Cath aveva detto…” Non ti preoccupare, niente domande personali. “
‘ Uhm…Siamo stati per due notti intere a provare…con il copione. ‘  Dissi semplicemente la verità.
‘ E…due notti? E’ stato molto di più di due notti. ‘  Rob era nervoso quanto me. Lo percepivo.
‘ Siamo stati molto produttivi, ma ci sono state due notti in particolare…’  Non riuscivo a frenare le parole. Mi stavo tradendo da sola.
‘ Uhm si, molto produttive. ‘
Istintivamente, pensando alla situazione e a tutto quello che era successo partì una risata quasi liberatoria.
No sul serio, abbiamo fatto molte prove. ‘ Rob cercò almeno lui di essere un tantino professionale.
‘ Bhè, ci dici qualcosa che hai notato del suo stile di recitazione e che ti ha colpito? ‘
‘ Kristen è l’attrice migliore della nostra generazione ed è per questo che ho voluto fare questo film. E…non lo so perche lo sia, ma è la migliore di tutti. ‘
Ero sconvolta per ciò che aveva detto. Ormai era lanciatissimo e nessuno l’avrebbe più fermato.
Facendo finta di colpirmi con il gomito chiese, scherzando, di tagliare quest’ultima cosa.
Io, rossa dalla vergogna, lo mandai a fanculo nascondendomi per un attimo dietro di lui.
Una domanda a te ora Kristen… Che cosa ti ha colpito di lui maggiormente ora? ‘
Feci un respiro profondo e…dissi la verità.
Lo trovo bellissimo.’
Con la mia risposta tutti scoppiarono a ridere, compreso Rob al quale non avevo mai detto niente di tutto ciò prima d’ora.
Ci guardammo per un attimo e scoppiammo di nuovo a ridere.
Dopo aver visto i suoi occhi, si che stavo bene.
‘ La mandate in onda? Perche è la parte migliore. ‘  Non mi fregava più di niente. Avevo aperto il mio cuore per un secondo e mi sentivo dannatamente libera.
Avete mai parlato dei vostri film preferiti, libri preferiti autori o cose simili? ‘
“ Ultimo tango a Parigi “ Dissi con una certa sicurezza.
Rob rise subito e avendo capito che un po’ stavo scherzando decise di stare al gioco, quello che solo noi due in quel momento conoscevamo.
 ‘ E’ su questo che abbiamo basato l’intera relazione in Twilight ‘
Istintivamente feci una cosa che lasciò a bocca aperta un po’ tutti.
Tolsi qualcosa dai denti di Rob con il dito. Non pensai subito che ciò era un po’ strano, ma ormai non capivo bene cosa stavo facendo già da un bel po’.
Dopodiché lo poggiai sulla sua giacca e insieme rimanemmo a guardare ciò che avevo “trovato”
Uhm…Buono ‘  E riprendemmo a ridere.
Ragazzi qualche ultima domanda e vi lasciamo liberi….Sul sito abbiamo ricevuto delle domande per voi e la domanda numero 1 che tutti vogliono farvi è…’
‘ I vampiri fanno sesso? ‘  Oddio cosa mi era appena uscito?
Se quell’intervista  non fosse subito finita rischiavo di dire a tutto il mondo “ Si, io e Robert ci siamo baciati tutta una notte. “
 ‘ Rispondi pure a questa, lo fanno? ‘
Mi lasciai andare solo in una risata un tantino nervosa. Mi stavo lasciando andare troppo. Non potevo. Non dovevo.
‘ Dai, qual è la domanda? ‘
‘ La domanda è per te. Com’è baciare lui? ‘
Oddio. Lo facevano a posta, ne ero sicura. Fottutamente sicura.
Ha i denti piuttosto affilati.  Uhm, è grandioso. Mi piace, è fantastico. ‘
Fu al quanto imbarazzante ma fra una risata e l’altra andammo avanti.
‘ Si chiedono anche se Edward e Bella si bacerebbero alla francese. ‘
Rimanemmo per un secondo interdetti. Rob prese in mano la situazione.
‘ E’ più alla cilena. Un bacio alla cilena
‘ Che roba è? ‘ Ero veramente curiosa, non avevo capito se stesse facendo sul serio o no.
‘ E’ divertente, era una battuta. ‘
Rimasi a guardarlo divertita. Mi piaceva molto quando sorrideva. Lo avrei fissato per ore.
‘ Ma non l’abbiamo capita. ‘
‘ No è che, ogni volta che ci baciamo tento sempre di ucciderla. ‘
‘ E la cosa mi piace. ‘  Si, quell’intervista doveva decisamente finire. Cosa avrebbe detto Michael quando l’avrebbe vista?
Ooook. Grazie ragazzi. Buona fortuna con le riprese. E mi raccomando, continuate cosi. Siete una coppia fantastica. ‘
Una coppia fantastica?  Non potevo credere a quelle parole.
Tutti avrebbero visto questa intervista e io non avrei voluto far trapelare nulla e invece…
 
Quando andarono via rimanemmo per un secondo da soli a pensare ancora a cosa avevamo detto.
‘ E’ stata forte vero? ‘ Disse avvicinandosi lentamente verso di me.  
‘ Si, molto divertente. Grazie per avermi retto il gioco. ‘
‘  Di niente. Avrei detto anche stronzate se tu mi avessi portato a farlo. ‘
Il suo corpo di avvicinò ulteriormente al mio ed appoggiò la bocca sulla mia fronte e il naso nei miei capelli.
‘ Ieri notte, quando ti sei addormentata, sono rimasto ore a sentire il tuo profumo. Ne avevo bisogno anche stamattina, ma quando mi sono svegliato…Tu non c’eri.  ‘
Istintivamente mi allontanai e abbassai lo sguardo.
In che modo dovevo dirgli che non potevamo stare insieme?
 Non sembrava minimamente preoccupato che avessi un ragazzo anzi, questo per lui non aveva mai rappresentato un ostacolo.
Si era sempre esposto tanto con me. Sin dall’inizio. Ero io a non aver raccolto i segnali.
Dovevamo mettere un freno a tutto ciò. Aveva ragione Nikki. Dovevo pensare a Michael, lui era il ragazzo con la quale stavo.
 
Il giorno dopo tutto sarebbe ritornato come prima. Dovevamo girare le ultime scene a Los Angeles e io sarei ritornata a casa. In più nella settimana che veniva c’era un avvenimento molto importante.
Il mio compleanno
Dovevo assolutamente chiarire, prima che tutto peggiorasse ulteriormente.
Lui era ancora immobile davanti a me ed io alzai gli occhi per dirgli ciò che non avrebbe mai voluto sentire.
Rob…Dobbiamo parlare. ‘



 Precisazione da fine capitolo XD 
L'intervista di MTV (per chi non lo sapesse) è vera. L'ho riportata cosi come è stata fatta. 

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Capitolo 16
*** The Reason. ***


Ciao a tutte!!!
Scusate se ho pubblicato qualcosa dopo mille anni ma l’inizio dell’anno è  stato molto movimentato.
Se posso aggiornerò molto più velocemente.
Visto che come al solito è tardi vado di frettissima XD
Un ringraziamento speciale a chi mi segue e commenta. Grazie sempre.
Un bacio e a presto :*

 


Pov Rob


Avevo bisogno di ascoltare la sua voce, di stringerla  fra le mie braccia, di accarezzarle i capelli e di bearmi dei suoi baci, ma lei non c’era e un brutto presentimento girava dentro di me ormai da molte ore.
Rimasi pietrificato davanti a lei quando mi disse “ Rob, dobbiamo parlare. “
Da perfetto codardo non le chiesi subito di che cosa. E cosi, passato qualche minuto, non vedendomi parlare, abbassò lo sguardo e andò via, lasciandomi in compagnia dei miei pensieri.
Una parte di me sapeva benissimo cosa doveva dirmi mentre l’altra sperava tanto in qualcos’altro. Il tono di voce però era troppo chiaro.
Quello che doveva dirmi avrebbe spezzato il cuore ad entrambi, non solo a me.
Quando arrivai in hotel preparai in fretta la mia valigia e uscii fuori al balcone per fumare.
Mentre la mia sigaretta si tramutava in semplice cenere, il sole si nascondeva sempre di più dietro le montagne, lasciando che la notte prendesse il sopravvento.
Diventò presto una serata buia e senza stelle.
Non sarei andato da lei quella sera, temevo troppo le sue parole, cosi presi il quaderno dove tenevo tutti i miei testi e mi appoggiai sul letto.
Ogni pagina era un ricordo, un pezzo della mia vita. Per questo amavo tanto quel quaderno.
Andai all’ultima pagina e vidi 3 righe scritte di fretta e con una calligrafia pessima.
Senza titolo.  La riconobbi subito. Era la canzone che stavo scrivendo in questa fase della mia vita. Questo mio pezzo di esistenza dove ho conosciuto Lei.
Decisi di prendere una penna e di continuare a scrivere.
Mi ero fermato a…   And shes breaking up my whole world…
Anche se le parole non uscivano molto facilmente, cercai di sforzarmi e di pensare a lei.
Shes got this big green eyes, and there as wide as the moon.
Ecco, I suoi magnifici occhi verdi. Quelli mi vennero subito in mente. Non potevo dimenticarmi di loro e di quanto erano belli quando mi guardavano con dolcezza.
They can take you to bed without you leavin’ the room.
Ma soprattutto non avrei mai potuto dimenticarmi di loro quando, quella sera, mi guardarono prima in modo severo e poi si lasciarono trasportare dalla passione.
I would kill just to be her man
Lo avrei fatto, lo avrei fatto.
but she’s too cool to give a damn.
Ma di certo non avrebbe perso più tempo con un cretino come me.
Era questo che doveva dirmi molto probabilmente.
Ero pazzo, pazzo di lei. Non avrei voluto nessun altra. Non sapevo cosa significava un’altra ragazza al mio fianco. Non mi interessava minimamente. Volevo lei, lei e solo lei.
Gettai di scatto il quaderno sul letto e strinsi la testa fra le mani e le ginocchia.
Possibile che l’amore doveva essere tanto terribile?
Eppure avevo sentito la sua voglia, il suo desiderio.
Con le sue parole e i suoi sospiri mi aveva fatto impazzire, possibile che era sul serio una brava attrice e basta?
Avrei voluto tanto sapere cos’ero per lei in questo momento.
Non volevo essere il suo passatempo. Non volevo che giocasse con i miei sentimenti.
Avevo fiducia in lei, non la credevo una persona che potesse fare certe cose. Era quello che infondo desideravo di più.
Feci scivolare pian piano la schiena sul letto e mi distesi sperando di prendere sonno.
Era troppo il silenzio che avevo attorno e non riuscivo a dormire.
Erano l’una passate e fuori come al solito pioveva.
Fra una girata e l’altra il sonno proprio non mi veniva, cosi presi una sigaretta e scesi nella hall.
Avevo bisogno di uscire per un attimo da quella stanza, ma non feci molta strada.
Andai nei giardini dell’hotel sotto la pioggia che cadeva giù violenta.
Non portai con me ne un ombrello e ne cercai di ripararmi. Avevo bisogno di un contatto, qualsiasi contatto.
La sigaretta si spense più volte, ma continuai a riaccenderla.
Non sopportavo il silenzio perche permetteva ai miei pensieri di farsi strada.
Ovviamente erano tutti su Kristen. Ormai lei era come un chiodo fisso.
Il silenzio che tanto temevo fu improvvisamente rotto da un rumore familiare.
Un accendino che tentava di accendersi. Mi girai di scatto e non potei credere ai miei occhi.
Non penso che si accenderà”  Disse con le mani e lo sguardo fisse sulla sigaretta.
Non risposi. Mi limitai a guardarla. O meglio, a contemplarla.
Cosa ci fai qui? ‘ Mi chiese dopo qualche secondo.
‘ Non riuscivo a dormire. E tu, cosa ci fai qui? ‘ 
Nonostante mi avesse rivolto la parola, la testa era girata altrove, e non la girò neanche per rispondermi.
‘ Neanche io riuscivo a dormire. ‘
Il suo sguardo era assente e perso totalmente nel vuoto.
Avrei voluto tanto sapere cosa la turbava, cosa non la facesse dormire, ma dopo un sospiro capi perche era li.
‘ Rob, io... noi, c’è no io, ritorno con Michael, o meglio, non gli dirò niente di tutto quello che è successo fra di noi.  Una parte di me vorrebbe rischiare, ma dopo la telefonata di oggi… ‘
Eccole, le sue parole. Taglienti come lame e fredde come il ghiaccio. Niente di peggio.
‘ Quale telefonata? ‘
‘ Oggi mi ha chiamata prima che iniziassimo a girare. Ha incominciato a piangere e a dirmi che mi amava. Mi sente terribilmente distante e vuole che io stia di più al suo fianco. Non vuole perdermi dopo tanti anni…Ha detto che lotterà sempre e comunque affinché io rimanga con lui. ‘
Lui dopotutto aveva tutte le ragioni di questo mondo ma….Kristen. Sentivo che stava sacrificando la sua felicità pur di non vederlo soffrire e questo non mi stava bene.
Rimasi più di un minuto a fissare il vuoto.
Avevo cosi tante cose da dirle eppure non dissi niente, aspettando che fosse lei ad aggiungere qualcosa.
‘ Rob io…Io non so cosa voglio. Ma ora come ora non ce la faccio a lasciarlo. Scusami. ‘
A quel punto era arrivato il mio turno. Dovevo dirle qualcosa. Dovevo dirle che DOVEVA essere mia, perche ormai…l’amavo.
Si, l’amavo. E me ne resi conto quella sera, sotto la pioggia e con le lacrime agli occhi.
Fu troppo tardi.
Lei era già andata via. Era riuscita di nuovo a pugnalare il mio cuore.
Dopo Nina mi ero ripromesso che nessuna ragazza avrebbe compromesso la mia salute mentale e invece mi sbagliavo.
Lei c’era riuscita benissimo. E stava facendo dei danni irreversibili.

Avrei voluto rincorrerla, confessarle quello che ormai era palese, ma le mie gambe decisero di non muoversi. L’unica cosa che feci fu cadere per terra, lasciando che la pioggia colpisse violentemente la mia schiena.
 
Non so come, ma mi risvegliai nel mio letto. Ovviamente tutto bagnato.
Buttai un occhio verso il cellulare e vidi che era tardissimo. Riaprii di nuovo la valigia e presi le prime cose asciutte.
In 5 minuti fui giù dove tutti quanti mi stavano aspettando già da un bel po’ .
La mia mente voleva pensare ad altro ma i miei occhi la cercavano, la cercavano maledettamente.
‘ Kristen non c’è. Stamattina è arrivato Michael molto presto ed è andata via con lui. ‘
Nikki capì subito cosa stavo cercando in modo cosi disperato.
‘ Ah, vabbè. ‘
Sconfitto abbassai lo sguardo. Avrei voluto urlare e piangere, ma non era di certo il momento.
Quando arrivammo all’aeroporto incominciammo ad assaporare i primi momenti da celebrità.
Qualche fotografo e qualche fan ci seguivano per avere un pezzo di noi, qualsiasi.
Scattammo foto e firmammo qualche autografo finché un paparazzo non si avvicinò a me con telecamera e microfono spento.
Ogni tanto sono venuto a spiarvi sul set e ho aggiornato tutti i fan che aspettano questo film tramite il mio blog. Ho parlato di quanto stia venendo bene, almeno le piccole parti che ho visto, e di quanta intesa c’è fra te e Kristen. E’ tanto terribile per te vederla accanto a lui vero? ‘
Mi fermai davanti a lui. La sua domanda mi spiazzò completamente.
C-come era possibile. Perfino uno che non era con noi 24h su 24h si era accorto che ero innamorato di lei.
Cercai a quel punto di fingere. Nessuno doveva saperlo.
‘ No, ti assicuro che siamo solo amici. Ora scusami ma devo scappare se no perdo l’aereo. ‘
Riuscii a scansarlo e prima che lo perdessi completamente dietro di me mi chiamò…
‘ Hey amico, vedi che non ci crede nessuno. ‘
E con un occhiolino si girò e proseguì avanti per la sua strada.
 
Fortunatamente il viaggio con l’aereo era molto breve, neanche il tempo di salire.
Quando arrivammo al LAX trovammo tantissima gente ad aspettarci.
IL DELIRIO.
Chi urlava, chi voleva autografi, chi urlava.
Non sapevo realmente cosa stesse succedendo. La gente era tutta impazzita?
Il film era quasi finito e tutti quanti erano in fibrillazione, compresi noi.
Assaggiammo un piccolo pezzo di fama. Niente in confronto a quello che sarebbe successo.
Nuove sistemazioni ci attendevano.
A Los Angeles tutti trovarono una sistemazione in alternativa all’hotel, mentre io non avevo nessuno.
Non so dove andarono a finire gli altri, ma Kristen tornò a casa sua, di questo ne ero certo.
Lasciai la valigia in camera e decisi di fare due passi per LA.
Mi fece quasi paura all’inizio. Sembrava una città finta.
Le persone erano tutte uguali. Tutte volevano sembrare grandi star di Hollywood insieme ai loro mini cagnolini.
Sentii, per un attimo, la mancanza di Londra, ma fui distratto da qualcos’altro.
In un edicola, su un giornale, c’era la mia foto e quella di Kristen con una scritta gigantesca sotto:
Scintille sul set di Twilight fra i due protagonisti.
Lo  comprai subito e corsi a leggere l’articolo.
“ Gli attori Robert Pattinson e Kristen Stewart, che sono stati scelti per interpretare Edward e Bella, ci faranno sicuramente sognare nel film più atteso dell’anno. Si perche gli addetti ai lavori non fanno altro che parlare di quanto il bel Robert abbia occhi solo per la sua” Bella”. Ma lo sa che Kristen è già occupata? O lei ha preferito non avvertirlo?....”  
Avevo letto abbastanza.
Odiavo i pettegolezzi ed ora che mi riguardavano erano ancora più disgustosi.
Non volevo che la mia vita privata venisse messa cosi su una prima pagina.
Buttai il giornale in un cestino e quasi contemporaneamente sentii squillare il cellulare.
“ Rob, in azione. Oggi pomeriggio giriamo. “

“ Ok Cath, arrivo subito. “
 
Mancavano poche scene da girare ed una di queste era quella del primo bacio e tutto il set era stato preparato con la camera di Bella.
“ Sbrigati Kristen si sta già truccando ed è quasi pronta. “
Un’ora e mezza e mi trasformai in Edward.
Quando uscii la vidi che parlava con Cath e aveva addosso solo una maglietta e dei pantaloncini corti.
Mi avvicinai lentamente e Cath entusiasta ci prese entrambi sotto braccio e ci disse:
“ Ragazzi, regalateci un magnifico bacio. “  

 
 

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Capitolo 17
*** Fire With Fire. ***


Ciaaaao a tutte ragazze :) 
Questi giorni sono veramente frenetici e solo la sera, quando sono mezza dormiente riesco a trovare un pò di tempo per scrivere. 
Vorrei avvicinarmi più in fretta ai tempi nostri con i Robsten, ma vorrei anche fare le cose per bene XD 
Un vero casino insomma!
Vi lascio con questo capitolo. Spero che vi piaccia. Commentate mi raccomando :)
Un bacio a tutte e grazie per il sostegno ;)





Pov Kris


 
“ I nostri sguardi si accesero, i nostri cuori battevano all’impazzata, la voglia era salita alle stelle. Le sue labbra fremevano, le mie volevano averlo subito “
 
 
Ragazzi, regalateci un magnifico bacio “
Cath si avvicinò a noi euforica ed io avevo quasi paura di tutto il suo entusiasmo.
Era la scena del primo bacio ed ero fottutamente terrorizzata.
Con quello che era successo il giorno prima non riuscivo proprio a stare calma e a rilassarmi.
Andammo verso il set e lui non mi rivolse la parola, l’unica cosa che faceva era torturarsi i capelli.
Ormai mi bastava poco per capirlo e sapevo che era nervoso quanto me.
L’idea che le nostre labbra fossero state vicine ancora una volta fece impazzire entrambi.
Ci lanciammo qualche sguardo e lui per tranquillizzarmi mi fece anche un sorriso.
Fui la prima a sedermi sul letto. Sistemai le coperte e cercai di respirare a fondo per calmarmi.
Era una sensazione stranissima, per la prima volta mi sentii in imbarazzo e fuori posto su quel set.
Non percepivo niente di quello che succedeva intorno a me, vedevo solo Rob che prendeva le ultime istruzioni da Cath.
Mi morsi parecchie volte il labbro e fui contenta di sapere che mi era stato permesso di farlo anche nel film, purché sembrasse naturale e spontaneo.
 “ Allora Kris, come ho appena detto a Rob, dovete metterci passione in questo bacio. Ricordi il provino? Li siete andati forte, ma voglio qualcosa di più. So che ce la potete fare. “
…So che ce la potete fare…
No Cath, mi sa che non sai proprio niente.
Le mani incominciarono a sudarmi e il battito del cuore era già più veloce del normale.
Lui era pronto, almeno sembrava. Io no. Non lo ero, ma dovevo farlo.
“ Eeeeee….AZIONE. “
La prima battuta era la mia. Si entrava in scena.
“ Come hai fatto ad entrare? “
“ Dalla finestra “
Il suo sguardo era dolce e rassicurante, cosi come quella sera.
“ L’hai fatto tante volte? “
“ Bhe, diciamo nell’ultimo paio di mesi…Mi piace guardarti mentre dormi…E’ una cosa che mi affascina molto…Uhm, voglio solo provare a fare una cosa. “
Era li di fronte a me. Avevo paura. Paura delle sue labbra, paura di quello che provava lui in quel momento, paura del suo desiderio. Paura del MIO desiderio.
Fissai i suoi occhi caldi e rassegnati. Il suo sguardo mi mandava fuori di testa e nonostante stessi chiedendo al mio cuore e alla mia mente di collaborare, loro non avevano più nessuna ragione per starmi a sentire.
Era ad un passo dalle mie labbra, bello come il sole, ed io, sisi proprio io, avevo voglia di baciarlo.
Però non ti devi muovere. “
Sentii il suo respiro caldo avvicinarsi sempre di più.
Cath lo voleva sofferto e desiderato, ed era proprio quello che le stavamo per offrire. Un bacio reale, qualcosa di assolutamente spontaneo.
Chiusi gli occhi e rimasi immobile, aspettando che lui facesse la prima mossa.
Non ti muovere. “
Sentii finalmente la punta del suo naso che sfiorava il mio. Rimase cosi per qualche secondo ed io ero sempre li immobile ed impaziente.
Molto probabilmente si accorse del tremore delle mie labbra e per puro divertimento, prolungò ancora l’attesa  per qualche secondo.
Poi all’improvviso non capii più niente.
Le sue labbra erano di nuovo sulle mie.
Tutto il mondo intorno a noi era completamente scomparso. Non stavamo girando un film, non ci stava riprendendo nessuno. Eravamo solo io e lui.
 Volevano la passione ed era quello che stavano vedendo.
Si staccò per un attimo ed entrambi prendemmo fiato.
Il suo corpo tremava, cosi come tremava il mio.
E fu proprio lui a farmi capire che non ce la faceva più.
Mi alzai sulle ginocchia e pian piano le mie mani dal collo salirono fin sopra nei capelli.
Era un territorio che già conoscevano e mi sentii bene quando incominciai ad sentire di nuovo il suo sapore.
Le mie labbra erano impazzite. Vagavano senza sosta in cerca delle sue, calde e morbide.
Le sue mani, prima sulla mia schiena, scesero lentamente suoi miei fianchi fino a toccare un lembo di pelle scoperta facendomi venire la pelle d’oca.
Perche? Perche lo desideravo in questo modo?
Si staccò per un secondo dalla mia bocca, mi guardò per un attimo e poi, con una spinta,  mi lanciò sul letto.
Lo ritrovai subito su di me e ci abbandonammo di nuovo in un bacio appassionato.
Fino a che…
“ STOOOOOOOOOOOOOP . OMG! Ragazzi Wow!!! Siete stati… Non ho parole. Vi dico solo una cosa, ricordatevi che non possiamo vietare il film ai minori ahahahaha. “
Tutti  incominciarono a ridere dopo quello che aveva detto Cath e anche noi ci concedemmo una piccola risata nervosa.
Era ancora sul letto ed i miei occhi si riflettevano nei suoi.
Rimanemmo qualche secondo in silenzio poi, questa volta, fu lui a rompere il ghiaccio.
“ Bhè, questa mi sa che è andata. “
Abbassò subito lo sguardo.
“ Era la cosa che mi preoccupava di più. “
Ripresi fiato.
C’era ancora qualcuno che ci fissava ed io non volevo far sentire la nostra conversazione.
“ L’ho sempre detto, sei una brava attrice e con questo bacio ti sei superata, complimenti. “
Il suo tono si fece improvvisamente sarcastico. Era una zappata, una zappata bella e buona.
“ Rob…i-io…”  Non sapevo proprio cosa dirgli.
Il bacio era vero e sapevamo quanta voglia c’era da parte di entrambi.
“ Kristen, ti prego lascia stare. Dopo questo bacio ho avuto la conferma di ciò che pensavo. “
“ Cioè? “
Si alzò dal letto e uscì di corsa dal set.
Mi misi in fretta un pantalone e lo raggiunsi.
“ Rob, non mi hai risposto. Cosa vuoi dire? “
“ Hai paura. Paura di soffrire. Il cambiamento è ciò che ti sconvolge. Nonostante provi qualcosa per me, preferisci rimanere con lui. Non ti capisco Kristen, non ti capisco. “
“ Cosa non capisci ROBERT? E’ il mio ragazzo, cosa c’è da capire, non c’è niente da capire. Abbiamo i nostri alti e bassi ma ci amiamo. “
“ Amore? Kristen il tuo è amore? Tu lo vuoi bene cosi come si vuole bene ad un criceto. Sarò soddisfatto solo quando lo capirai! “
Eravamo entrambi arrabbiati. La verità era quasi venuta a galla e lui era riuscito a toccare i miei punti deboli.
L’amore che provavo per Michael non era più quello di una volta.
Stavo crescendo e il ragazzo dei 14 anni non andava più bene, ma in quel momento non volevo dare ragione a Rob.
Si allontanò da me lasciando il discorso a metà come sempre, ma dietro di lui, in lontananza notai una figura abbastanza familiare.
Mi venne incontro alzando una mano e man mano che era sempre più vicino capii che quello sarebbe stato un lunghissimo e intenso giorno.
“ Amore, ho pensato di venirti a fare un salutino. Meno male che sei tornata, non ce la facevo più. “
Michael. Il primo e l’ultimo dei miei problemi.
“ Tra poco riprendiamo a girare, non so se… “
“ Ho chiesto il permesso a Cath e ha detto che se me ne sto buono in un angolo posso restare . Finalmente ti vedo all’opera. “
Accennai un sorriso. Era l’ultima cosa che desideravo in quel momento, la sua presenza.
 
Dopo la discussione con Rob avevo paura per l’andamento delle riprese, e invece andarono lisce come l’olio e Robert si applicò tantissimo.
Sembrava proprio come se non avessimo mai discusso ma soprattutto non si infastidii per la presenza di Michael, anzi, fu molto professionale, più del solito.
Avrei pagato milioni per sapere solo una cosa di quello che stava pensando.
 
Fortunatamente finimmo presto ed avevamo tutta la sera libera.
Mentre mi stavo togliendo tutto il trucco dalla faccia vidi Nikki che avanzava verso di me.
“ Kris, ho visto che è venuto Michael….”
“ Si, mi sta aspettando qui fuori. “
“ Stavo pensando… Avete da fare stasera? Potete venire con me e Rob a bere qualcosa, su. “
No. Assolutamente no.
“ No Nikki, mi sa che non è un’ottima idea. E poi… esci con Rob?  “
Lo faceva a posta, sicuro.
“ Si, avevamo pensato di andare a prendere qualcosa. Dai venite anche voi, magari fanno amicizia e la smettono di guardarsi in cagnesco. “
“ No Nikki, non è il caso. Un’altra sera, magari senza Michael. “
Intanto presi la borsa e mi andai verso l’uscita.
Non avrei mai voluto aprirla.
Fuori trovai Robert e Michael, insieme.
“ Kris, andiamo a prendere qualcosa con loro. Dai che ci divertiamo. “
Nikki mi guardò e si mise a ridere.
“ Uhm non penso sia una buona idea. “
“ Daiii hai la sera libera, andiamo. “
 
Camminammo per un po’ a piedi e trovammo un bar.
Fortunatamente c’era pochissima gente, la maggior parte adulti che neanche sapevano chi eravamo.
Nonostante Michael mi avesse spinto a venire, si vedeva che era rigido e infastidito.
Era venuto per colpire Robert, era il suo bersaglio, nessun altro.
Ci sedemmo tutti  e 4 in un tavolino abbastanza appartato e incominciammo a parlare del più e del meno o meglio a parlare erano solamente Nikki e Michael, noi ci limitavamo ad ascoltare finché dopo un po’, Mick mi prese per mano e girandosi verso di me disse...
“ Stiamo parlando solo noi, su Kris, raccontaci quello che avete provato oggi. “

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Capitolo 18
*** Neutron Star Collision. ***


Seeeera a tutte ^_^
Come state??? 
Spero bene. Io invece una mezza di schifezza! Sono raffreddatissima e ho più muco che sangue nelle vene.
Che spettacolo atroce :S
Comunque lasciando perdere queste cose schifose, mi sono resa conto che mancano solo 4 mesi su per giu alla fine della scuola, e se ci pensate sono davvero pochissimi :S
Devo mettermi sotto a studiare seriamente.
E' quello che dico ogni anno ma alla fine non mantengo mai niente XD
Vabbè, vi ho ammorbato abbastanza con i miei pensieri! Vi lascio al capitolo ^_^
Buona lettura e grazie di cuore sempre a tutte le ragazze che commentano che seguono la mia storia e che mi hanno aggiunto tra i prefertiti.
Ciaoooo :D  





Pov Rob



Avrei tanto voluto togliergli con un bel cazzotto, quell’espressione irritante dal viso.
Sicuramente aveva capito che c’era, da parte mia, un forte interesse per Kristen.
E questo lo aveva motivato ancora di più quella sera. Cazzo ma perche ero andato a prendere quella dannata birra con loro.
Stringeva le sue mani, la baciava in continuazione, nonostante lei più volte gli aveva fatto capire che doveva smetterla.
Ma lui era li per fare un dispetto a me perche, mentre faceva tutte quelle cose, mi guardava negli occhi, per sfidarmi.
E se solo avesse continuato ancora di più, poteva stare certo che avrei accolto la sua sfida a braccia aperte. Mi serviva solo un la, che fortunatamente non tardò ad arrivare…
 
“ Stiamo parlando solo noi, su Kris, raccontaci quello che avete girato oggi. “
Trovai questo momento perfetto ma purtroppo la domanda era rivolta a Kristen che, visibilmente nervosa, si passava in continuazione la mano fra i capelli.
“ Ehm, solite cose, alcune modifiche…. “
Non era stata sincera, ma era comprensibile. Sicuramente lo aveva fatto per non agitare ancora di più le cose, ma io quella sera ero in vena di guai.
“ Abbiamo fatto finalmente la scena del bacio. “
Tutti si girarono verso di me. Fino ad allora avevo parlato poco ed ero stato sempre con il capo chinato verso il basso.
Ma dissi qualcosa di pericoloso e perfino Kristen mi guardò con gli occhi sbarrati e parecchio sorpresi.
Dentro di me sentivo che era la cosa giusta da fare.
Lei non poteva continuare cosi. Io non potevo continuare cosi. Noi non potevamo continuare cosi.
Era puro egoismo il mio, ma volevo averla al mio fianco, per sempre.
Michael mi guardò con odio, un odio profondo e non riuscì a trattenere una mezza smorfia di disgusto.
E da vigliacco qual era, invece di discuterne con me, si scagliò contro Kristen.
“ Bhè amore, questo non mi sembra che sia niente. Non mi avevi detto che oggi c’era la famosa scena del bacio. Sicuramente sarei passato a vederti. “
“ Ci hanno avvisati questa mattina. Erano ancora indecisi. “
Si vedeva che Michael non aveva creduto per niente alle sue parole, ma fece finta di niente.
Io però non ero soddisfatto. Volevo infierire ancora di più.
Lei mi avrebbe odiato sicuro, ma non potevo più reggere quella situazione.
Io l’amavo e lei nonostante tutto, provava qualcosa per me. Forse non amore, ma sicuramente qualcosa ed io non volevo fare altro che cacciare quel suo sentimento fuori .
So che c’era e desideravo sentirlo mio, desideravo sentirla MIA.
“ Bhè, Cath mi aveva detto che la sera prima ti aveva già avvertito. “
Con lo sguardo e il fare da stronzo presi un sorso della mia birra.
Nikki molto probabilmente stava incominciando a capire la gravità della cosa e mi diede un colpo alla gamba.
La tensione era alle stelle.
Lui mi guardava con odio, mentre lei non riusciva a capire perche lo avessi fatto.
“ Bhè, si è fatto domani  dobbiamo girare. Rob, vieni con me? “
Ci fu un attimo di silenzio e poi capii che era meglio seguire Nikki per non far degenerare ulteriormente le cose.
“ Eh, si. Noi torniamo. A domani…”
Mi alzai lentamente e vidi che Kristen mi seguì con lo sguardo.
Sapevo che mi avrebbe ucciso ma proprio non ce la facevo.
Ero sempre stato etichettato come un ragazzo impulsivo e in quel momento fu proprio l’impulso a guidarmi.
Non volevo ferirla, ma quella sera a stare male ero io. Troppo male.
Quanto avrei voluto urlarle tutto il mio amore in faccia davanti a quella scimmia.
Lui non la meritava, non sapeva trattarla come l’avrei trattata io.
Io l’amavo non importava altro.
 
“ Ma cazzo Rob, cosa ti è preso? Sei impazzito? “
“ Oh Nikki, cosa vuoi che ti dica…Quando vedo quel coso il mio cervello schizza. “
“ Bhè sappi che stava per metterti le mani addosso se non fossi intervenuta. “
“ Ma magari, cosi lo avrei preso a pugni  e che so magari ne avrei presi tanti in faccia…Tanto…”
“ Tanto cosa Robert? SEI FUORI! “
“ TANTO NIENTE FA PIU MALE CHE VEDERLA ASSIEME A LUI. Nulla Nikki, nulla. “
Lanciai con forza la bottiglia di birra che avevo ancora tra le mani contro un muro e mi accasciai per terra.
“ Io la amo. A chi prendo in giro. “
Nikki non sapeva cosa fare. Dal canto suo non disse niente dopotutto le piacevo e di certo non patteggiava per Kristen.
 
Continuammo a camminare finchè non arrivammo davanti il mio hotel.
“ Non ti preoccupare sali. Casa mia non è molto lontana, prendo un taxi. “
La feci un cenno con la mano e salii lentamente le scale che mi portarono nella hall.
Non avevo voglia di tornare in camera anche perche non avevo per niente sonno.
Cosi andai nello splendido giardino sul retro.
Era troppo tardi e non si poteva andare a tutte le ore, ma il mio bello sguardo incominciava a fare effetto , fortunatamente, sulle cameriere dell’hotel.
“ Signore, mi scusi ma è chiuso a quest’ora, non può entrare. “
“ Ah…Non avevo idea che… Mi perdoni. “
“ Ah ma lei è…Uhm..Non ci stia tanto…E se qualcuno le dice qualcosa, lei non mi ha mai vista. “
 
Mi distesi letteralmente sul bordo della piscina e presi una sigaretta.
Riuscii finalmente a farmi rilassare, facendomi quasi addormentare, quando…
“ Mi dici cosa cazzo ti è saltato in mente? AH? Volevi farci litigare???? BHE CI SEI RIUSCITO. CONTENTO? “
Si scagliò contro di me come una mandria impazzita e quasi mi fece cadere in piscina.
“ Kristen, non qui. Saliamo in stanza. La gente ci sentirà “
“ Ohh ora ti preoccupi di quello che può dire la gente? Parli quando non devi parlare. “
“ Andiamo sopra per favore non mi va di discutere qui. “
“ Non cambierà niente Robert. Giù o su sarò sempre incazzata NERA. “
 
Fortunatamente riuscii a convincerla a salire e per farmi capire che era praticamente una belva, sbatté in modo feroce  la porta della stanza.
“ Hei, fai piano. Non è molto carino che l’hotel metta sul conto della Summit una porta rotta. “
“ Robert, sono seria. Non è il momento di scherzare. Mi dici cosa cazzo ti è preso? “
“ Avevo bevuto un po’, scusami. “
“ Ma sei hai bevuto solo mezza birra. “
“ Bhè allora stavo incavolato già per fatti miei “
“ Già incavolato per fatti tuoi? Robert tu non hai capito che quello è il mio ragazzo. “
“ Si che l’ho capito. E ho capito anche che non lo ami. “
“ Ma chi cazzo sei tu per venirmi a dire che non lo amo? “
“ Vuoi proprio saperlo?  Bene, SONO UN FOTTUTISSIMO STRONZO CHE TI AMA. Cazzo Kristen ho perso la testa per te lo vuoi capire o no?  “
Vomitai letteralmente quelle parole. Non avevo in piano di confessarle tutto il mio amore, ma mi uscirono spontanee e quello che più mi spaventò fu la sua reazione.
Era immobile di fronte a me, come una statua.
Non muoveva neanche le palpebre e dopo un po’ cominciai a preoccuparmi sul serio.
“ Kristen…tutto ok? “
La sentii deglutire. Era viva almeno.
“ No Robert, non va affatto bene. Tu….tu non puoi dirmi certe cose. Non puoi, non ne hai il diritto. “
“ Cosa?? E perche non ne avrei il diritto? “
Fece un respiro profondo mentre la sua mano affondò nervosamente nei suoi capelli.
“ Perche non puoi sconvolgermi cosi la vita, non puoi . “
“ Io non ho niente da perdere. Quindi te lo dico ancora… Ti amo Kristen Stewart, con tutte le conseguenze che porta. “
Un altro respiro e pian piano la vidi indietreggiare fino ad arrivare alla porta.
Se ne stava andando. Se ne stava sul serio andando ed io ci sarei rimasto di merda, come sempre.
Avevo bisogno di lei in quel momento. Volevo sentirla mia come quelle tanti notti che avevamo passato insieme.
Solo io e lei. Niente drammi, nessun pensiero. Solo io e lei.
Dovevo fare qualcosa o il mio cuore si sarebbe rotto in mille pezzi ancora una volta.
La raggiunsi e le presi istintivamente il polso sperando in una sua reazione positiva.
“ Kristen ti prego io… “
“ Che cosa? Tu che cosa? AH? “
Cazzo.
Aveva le lacrime agli occhi. Che bestia che ero stato. Come mi era saltato in mente sconvolgerla cosi tanto in una sola sera.
“ Scusami sono stato un egoista. “
Lasciò la maniglia della porta e si girò più verso di me. Abbassò la testa e fece un respiro profondo.  
“ Hai ragione. Non so cosa voglio. Ho paura. Per la prima volta ho paura. “
“ Non ne devi avere. Non lo permetterei mai. “
A quell’ultima frase alzò il viso verso di me e una lacrima le scese sul viso. A quel punto non potei fare altro che tirarla fra le mie braccia.
Fu un lungo abbraccio, troppo bello per essere vero.
Era finalmente li, stretta a me.
Le baciai la fronte e la sentii piangere sul mio petto mentre le accarezzai i capelli, cercando di tranquillizzarla.
Quando, dopo parecchi minuti ci staccammo, mi guardò intensamente con i suoi meravigliosi occhi verdi e finalmente  mi sorrise.
Improvvisamente le sue braccia andarono svelte dietro il mio collo e alzandosi sulle punte, mi baciò.
Per un attimo non riuscii a capire cosa stesse succedendo ma le sue labbra mi fecero capire che avevano voglia delle mie e cosi risposi subito al suo bacio.
Istintivamente l’afferrai per i fianchi sollevandola da terra.  
Finalmente eravamo una cosa sola, e quella stanza era diventata il nostro rifugio.
Avrei voluto tenerla chiusa con me per sempre. Avrei voluto bearmi in ogni istante del profumo meraviglioso della sua pelle.
Tutto, tutto amavo di lei. Era assurdo provare un sentimento cosi forte eppure lei era ancora li, desiderosa di me. E anche io non desiderai altro.
Rimase per un po’ a giocare con il mio labbro, mordicchiandolo. Ridemmo insieme e io mi emozionai a sentirla.  
“ Non so cosa ne sarà di noi, sicuramente qualcosa di bello. “
Quello che disse mi riempì di gioia. C’era una speranza, una minima speranza che lei potesse stare con me. Ero letteralmente in paradiso.
“ Vieni, ti voglio far ascoltare una cosa. “
Non so perche ma proprio in quel momento mi venne in mente il piccolo progetto a cui stavo lavorando da mesi ormai.
Ovviamente era su di lei per questo volevo farglielo sentire.
Si sedette sul letto incrociando le gambe mentre io aprii l’armadio e cacciai la chitarra.
“ Era ora che mi insegnassi a suonarla “
“ Nono. Devo farti sentire una cosa. Ho incominciato a scriverla un po’ dopo che ci siamo conosciuti e l’ho finita qualche giorno fa. “
Notai una cerca curiosità nei suoi occhi e ciò mi spinse ancora di più a farle sentire quello che avevo creato per lei.
“ La canzone si chiama Falling in Love for the Last Time. Mi raccomando non essere troppo critica. Anche perché ho già mandato il testo ad un mio caro amico che aveva bisogno di qualche canzone quindi… “
Imbracciai la chitarra e sorrisi di fronte al suo sguardo buffo e tenero.

( Lee Macdougall  - Falling in Love for The Last Time http://www.youtube.com/watch?v=3uHaVbDa52A )


“She’s got these big green eyes and their as wide as the moon…”
E fu proprio con quegli occhi meravigliosi che mi guardò, sorridendomi.
“ …I am falling in love with a girl that ain’t min. I am falling in love for the last time “
Questo pezzo la fece mordere nervosamente le labbra, ma continuai a cantare…
“  She makes me feel like a king. She makes me feel like a freak. “
Qui la vidi letteralmente ridere e la cosa mi fece molto piacere!
“ I guess she thinks I am thick or maybe a little dumb. But it makes no to me I am a fool for misery ”
Ero proprio un cretino. Un cretino innamorato pazzo di quella dolce e splendida creatura che avevo di fronte.
Posai lentamente la chitarra e per terra e aspettai un suo esito.
“ Allora, cosa te ne pare? “
“ E’ fantastica. Ma tu sei veramente un idiota ahahahah “
Si gettò fra le mie braccia facendomi cadere fortunatamente sul cuscino.
Era sopra di me e non potei non badare all’eccitazione che mi venne in quel momento.
Fu parecchio imbarazzante ma la prendemmo a ridere entrambi.
“ Si è fatto davvero tardi, vuoi che ti riaccompagni a casa? “
“ No. Voglio rimanere qui con te stanotte. “
“ Sai che cosi mi farai felice vero? Non ti sembra di esagerare? Troppe cose belle in una sola sera, mi sto spaventando. “
“ Stupido. Vedi che ti faccio dormire sul pavimento. “
“ Ah ah non penso proprio. “
A quel punto non riuscii a trattenermi e le incominciai a fare il solletico.
Sapevo che lo soffriva tantissimo e per questo l’attaccai di sorpresa.
Oddio ahahah ti pre-prego..fi ni sci laaa ahahahah”
“ Chiedi perdono!!! Dici..Rob non ti dirò mai più cose cattive e potrai dormire accanto a me sul letto “
“ ahahah sisi ov-ovvio. “
“ Nono, ti voglio più convinta. Le parole che ho detto. Sùsù “
“ ahahahah Okok ma smettila!!! Rob non ti dirò mai più cose cattive e potrai dormire accanto a me sul letto”
“ Ecco, vedi. Chi ha detto che con le maniere forti non si ottiene niente. “
Ci lasciammo andare in fragorose risate mentre le presi e la sistemai per bene fra le mie braccia.
“ Rob..? “
“ Mmm..? “
“ Ti ricordi quando ti dissi che avrei voluto addormentarmi sempre cosi, fra le tue braccia? “
“ Ovvio. Come faccio a dimenticarlo. “
“ Bhè… Ti pensavo ogni sera. Ogni sera che mi addormentavo da sola. Avrei voluto tanto che ci fossi tu con me. “
“ Io ci ho sempre sperato e come vedi, a qualcosa è servito. “
Le bacia la fronte mentre la mia mano le accarezzava la piano la schiena.
 
Le fui molto grata per essere rimasta con me quella notte.
Avevo sul serio bisogno di lei. Un bisogno smisurato e incontrollabile.
Nonostante tutto, ero un inguaribile romanticone e avrei fatto di tutto perche lei si sentisse sempre un passo avanti agli altri.
Entrambi non pensammo alle conseguenze. Lei per prima.
Aveva lasciato Michael da qualche parte chissà con qualche scusa per venire a “ litiagare “ con me.
Domani era il penultimo giorno di riprese e l’ultimo coincideva esattamente con il compleanno di Kristen.
Dovevo inventarmi qualcosa. Assolutamente.

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Capitolo 19
*** When The Sun Goes Down. ***


Ragazze buona sera a tutte.
Lo so, sono pessima. E’ da tanto che non aggiorno e non so neanche se c’è ancora qualcuno che mi segue T____T   Vi chiedo perdono e spero che questo capitolo vi piaccia.
Anzi lasciatemi un commentino per farmi sapere anche se mi perdonate T___T
 Un bacione a tutte e buona lettura!!! 




Pov Kris 


Sentivo che era arrivato il momento di aprire gli occhi quella mattina.
Nonostante il sole fosse coperto dalle tapparelle e da una grossa tenda bianca, riusciva comunque a vincere su tutto e a posarsi fastidiosamente sui miei occhi.
Alzai il braccio destro e lo poggiai delicatamente sugli occhi mentre con la mano sinistra scostai un lenzuolo con il quale non ricordavo di essermi coperta.
Quando finalmente mi decisi ad aprire gli occhi scoprì chi era stato.
I suoi caldi occhi azzurri erano fissi su di me ed io non potei fare a meno di arrossire.
Nonostante stessi con Michael da tanto tempo potevo affermare con certezza che mai e poi mai mi aveva guardata in quel modo. A dire il vero , nessuno mi aveva mai guardata in quel modo.
Scostai ancora di più il braccio e vidi spuntare un leggero sorriso sornione sulla sua faccia, e io feci lo stesso.
“ Buon giorno splendore “
La sua voce era quasi impercettibile ma mi arrivò dritta al cuore.
“ Splendore è una parola un po’ grossa, soprattutto appena sveglia .Buon giorno anche a te!  “
Cercai di sdrammatizzare. A volte i complimenti mi mettevano parecchio in imbarazzo.
“ Aaaah smettila. Per me sei e sarai sempre meravigliosa “
Arrossì di colpo. La sua voce mi mandava letteralmente su di giri e stare cosi a contatto con lui era veramente difficile.
Mi morsi le labbra che subito si colorarono di un rosso acceso e vidi nei suoi occhi una voglia atroce di baciarle.
Staccò la mano dalla faccia e vidi che pian piano il suo viso si avvicinava al mio molto lentamente finché il suo naso non sfiorò il mio cosi come il labbro superiore….
Driiiin….Driiiin.
Saltammo entrambi al suono del suo cellulare, rovinando cosi anche l’atmosfera.
“ Dai rispondi, magari è importante. “ Dissi al quanto imbarazzata.
“Uhm…S-si..Si. Uhm Pronto????? “
Il volume del telefono era  cosi alto che riuscii a riconoscere la voce di Cath. 
Origliai tutto il discorso e sorrisi sentendo quello che mi stavano preparando. Una festa a sorpresa o qualcosa del genere. Ovviamente non era più a sorpresa visto che avevo sentito tutto, ma questo non doveva saperlo nessuno, soprattutto nessuno doveva sapere che stavo in camera di Rob e che avevamo dormito insieme, un’ennesima volta.
“ Hai sentito tutto vero? “ Chiese un po’ dispiaciuto.
“ Uhm, diciamo che ho sentito solo della piccola festa di questa notte. Niente di più. “
“ Uffa. Volevo che fosse una sorpresa ma non potevo di certo dire a Cath..” Oh no non possiamo parlare ora, c’è Kristen nel mio letto che mi guarda in mondo molto….”
“ Aaaah ma cosaaa??? In modo molto??? Ahahaha “
Scoppiammo entrambi a ridere finché non presi il cuscino dichiarandogli ufficialmente guerra.
“ Sei pronto soldato? Sarà una dura lotta e solo uno ne uscirà vivo. “  Dissi imitando un vocione da uomo.
“ Si che sono pronto e penso proprio che lei soldato, sia il primo a lasciarci “
Iniziammo a prenderci a cuscinate tra mille risate finché mi prese per i fianchi e incominciò a farmi il solletico.
“ Ahahaha n-non è g-giusto ahahah ss-sei ss-leale “
“ In guerra tutto è possibile pur di raggiungere il proprio scopo. “
Per un attimo vidi un’espressione seria sul suo volto.
Avevo capito a cosa si riferiva e che “la guerra” come la chiamava lui non era ancora finita.
Il suo obiettivo era stato sempre quello di strappare il mio cuore dalle mani di Michael, e per quanto mi riguardava, ci stava riuscendo.
Mentre ero ancora stordita dalle risate e dal solletico sentimmo bussare alla porta.
Rob si alzò e andò a vedere chi era mentre io rimasi immobile sul letto.
“ Rob, ci sei? Sono Nikki. “  Disse battendo le mani sempre più forte.
“ CAZZO. “  Mi alzai velocemente e presi qualsiasi mio oggetto sparso per la stanza.
Scarpe, anelli, orologio…
Scappai di corsa verso il bagno mentre Rob mi guardava in modo molto confuso.
 
Una volta in bagno, appoggiai l’orecchio sulla porta e sentì che aveva aperto e che lei si era seduta sul letto.
“ Rob, ti volevo parlare a proposito del compleanno di Kristen. Sicuramente poco fa Cath ha chiamato anche te ma sicuramente non avrai ricevuto la chiamata che ho ricevuto io. Michael, il suo ragazzo. Mi ha chiamata e mi ha detto che vuole assolutamente che il compleanno della sua dolce e tenera fidanzata sia perfetto…Perciò ha invitato tutti affinché lo festeggi con noi, però…Non vuole che lo che ci sia tu. Perciò la chiamerà con una scusa per farla andare da lui e poi tutti noi la aspetteremo chissà dove, poi me lo farà sapere. E’ invitato tutto il cast, ma..il tuo nome non l’ha fatto. “
“ Avrà avuto i suoi motivi…”
Ma che cazzo passava per la testa a Michael. Perche non invitarlo?
Dio quanto era infantile certe volte.
“ E’ chiaro che avrà avuto i suoi buoni motivi, tu sbavi dietro alla sua ragazza… Ci credo che non ti vuole vedere. “
“ Io non sbavo Nikki. Non è una cotta da stupidi. Sono innamorato. Sul serio. “
Nonostante me lo avesse detto rimanevo sempre stranita da quelle sue parole.
Lui era bellissimo e io ancora non ci credevo.
“ Fai come vuoi Rob… Io più di dirti che è sbagliato non posso fare. Regolati di conseguenza per la festa. “
Sentì la porta sbattere forte e dei passi che andavano su e giù per la stanza.
Aprii la porta lentamente e lo vidi parecchio nervoso.
“ Scusami per Michael…Lui, bhè…”
“ Lascia stare Kristen, queste sue reazioni sono infantili. Verrò a quella festa. Che mi picchiasse davanti a tutti, non mi interessa. “
 
Con quelle premesse, non osai  immaginare a cosa sarebbe successo la sera successiva.
Rob aveva ragione. Il comportamento di Michael era infantile ed io, per quanto fossi confusa, volevo che Rob stesse al mio fianco.
Presi in fretta le chiavi della macchina e ritornai di corsa verso casa.
Cath ci aspettava sul set alle 10.30 ed erano già le 10.00.
Era molto più facile girare le scene a Los Angeles, ma questo rese l a mia vita privata molto più complicata, sopratutto quando trovai Michael e mia madre ad aspettarmi in salotto.
“ Ehm...Buon giorno. “
Abbassai lo sguardo per paura di essere scoperta.
Per un attimo ebbi come l’impressione che mia madre avesse capito tutto e fu proprio cosi.
“ Scommetto che il latte non l’hai preso. Sei uscita solo per le sigarette, come al solito. “
Le feci un mezzo sorriso per ringraziarla e mi avvicinai verso Michael che non aveva ancora detto una parola.
“ Vabbene ragazzi, vi lascio un po’ da soli. Ciao Michael. “
“ Ciao Jules. “
Fu molto freddo nel salutare mia madre in quel momento pensai a qualsiasi possibile scusa.
“ Ti sei alzata presto stamattina. Se mi avessi chiamato te le avrei portate io le sigarette. “
“Si, con le riprese ormai sono abituata. Non ti ho chiamato perche mi andava di fare due passi. “
Dopo la mia risposta rimasi a guardare il suo sguardo da detective.
“ Cosa c’è, non mi credi? “
“ Nono, ti credo. Più che altro...Proprio vicino casa tua c’è un hotel che potrebbe interessarti...”
Non afferrai subito le sue parole, ma quando le capii diventai una furia.
“ Cosa vorresti dire, ah? “
Mi alzai di scatto dalle sue gambe e incominciai a camminare su e giù per la stanza agitando nervosamente le mani fra i capelli.
“ Niente Kristen...Ho solo detto... “
“ Michael tu hai appena detto che sono andata da lui, è questo che intendevi, vero? “
Serrò la mano in un pugno e girò il viso verso la finestra.
Era arrabbiato si vedeva e lo ero anche io, ingiustificatamente.
Tutto sommato aveva tutte le ragioni di questo mondo per essere incazzato con me, questo è vero. Ma in realtà entrambi non volevamo ammettere a noi stessi che il nostro amore era finito, o quantomeno il mio.
“ Non intendevo questo, cazzo Kristen, proprio non capisci?... “
Mi fermai per un attimo e vidi il suo viso distrutto e ricoperto da qualche lacrima.
“...Io ti amo e sento che...sento che ti sto perdendo, ogni giorno che passa. Lui è entrato cosi facilmente nella nostra vita anzi, nella tua vita. Io non c’entro niente e non voglio essere il niente per te. “
Le sue parole erano sincere e mi sentì uno schifo.
Lo avevo tradito ed ora, mentre lui rinnovava il suo amore per me, non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi.
“ Michael…Io… “
“…Voglio stare con te Kristen. Lo so che in questo periodo hai avuto altri pensieri ma non mi interessa, è questo il nostro lavoro, dobbiamo capirci e incoraggiarci a vicenda, come abbiamo sempre fatto. “
Non potevo ascoltare ancora le sue parole. Non potevo prenderlo ulteriormente in giro. Dovevo dirgli che per me era tutto finito.
Ma non riuscì a dirgli niente. Non ce la facevo a rompere del tutto, lui dopotutto era importante per me e volevo esserne completamente sicura.
Rimase per un po’ a fissare il mio sguardo totalmente perso nel vuoto, poi con uno scatto quasi felino si alzò e mi strinse in un forte abbraccio.
In quel secondo una valanga di pensieri mi scorrevano per la testa.
Prima di tutti c’era Rob. Cosa gli avrei detto?
Per fortuna non mi metteva alcun tipo di fretta, soprattutto per Michael, ma sentivo che non ce la faceva ad essere il terzo incomodo.
Voleva avere l’esclusiva, ma io non ero ancora pronta a rischiare tutto.
 
Erano le 11.00 ed io dovevo assolutamente correre sul set.
Salutai di corsa Michael con un bacio e andai verso la macchina.
Quando arrivai trovai il delirio. Erano tutti agitatissimi compresa Cath e corsi subito al trucco.
In tutto quel casino non riuscì a vedere Rob. Di solito mi aspettava sempre davanti il camerino o altre volte addirittura dentro.
Quando finalmente mi trasformarono in Bella Swan andai verso Cath e preoccupata le chiesi di Rob.
“ L’ultima volta l’ho visto vicino quegli alberi di più non so dirti. Anzi, se lo trovi digli che tra poco giriamo. “
Mi avvicinai lentamente al luogo che mi aveva indicato Cath e lo trovai seduto su un tronco con la testa fra le mani.
“ Hey… Ehm, tra poco si incomincia. “
“ Grazie, arrivo subito. “
Alzò a malapena la testa  e dopo avermi risposto ritornò alla posizione di prima.
Io rimasi ad osservarlo confusa e non ebbi il coraggio di chiedergli il motivo del suo malessere.
Per fortuna Cath ci chiamò entrambi e spezzò quell’aria pesante.
“ Ragazzi sentite, la seconda unità proprio ora mi ha detto che alcune riprese vanno rifatte. Non preoccupatevi finiranno al massimo verso la fine di aprile – inizio maggio. “
Annuimmo entrambi senza rispondere e poi impassibili, incominciammo a girare.
 
Girammo tutto il giorno, fino a sera, e ci fermammo solo per pochi istanti.
Erano le 23.45 ed eravamo tutti esausti.
Cath fortunatamente ci diede qualche minuto di pausa e tutti quanti ci rilassammo tra caffè e altre bevande. Eravamo tutti seduti vicini quando, ad un certo punto Nikki si alzò e corse via senza un reale motivo.
Non ci feci più di tanto caso anche perche Kellan ci stava raccontando di alcuni sue esperienze imbarazzanti.
Mentre ero nel bel mezzo di una risata, vidi che tutti si alzarono improvvisamente cantando ridendo come pazzi.
Capì subito perche. In lontananza vidi Cath e Nikki che sorreggevano una grossa torta di compleanno con 18 meravigliose candeline. 
Peter mi tirò su per il braccio e mi spinse dietro quella meraviglia fatta di cioccolato e panna.
In coro tutti quanti incominciarono a intonare “ Tanti auguri a te “ mentre io sorridevo imbarazzata.
Quando finirono con quella cantilena straziante la voce di Cath sovrastò il leggero brusio che si era venuto a creare.
“ Ed ora Kristen, esprimi il tuo desiderio. “
Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo.
Spensi le candeline con foga e quando aprii gli occhi il mio sguardo cadde sul mio unico desiderio.
Ci scambiammo un sorriso rassicurante prima di essere di nuovo investita da tutti i numerosi abbracci.
 
Passai una serata fantastica. Tutti erano stati cosi carini con me e fui veramente contenta di aver conosciuto persone fantastiche come loro.
Girai lentamente la chiave nella serratura e feci attenzione a non svegliare nessuno.
Pian piano salì le scale arrivando fino in camera mia.
Accesi la luce e posai sulla scrivania qualche piccolo oggettino che mi avevano regalato, finché il mio sguardo non cadde sul mio letto.
C’era qualcosa di insolito e non sembrava proprio un regalo di Michael.
Una rosa rossa e un cd con un enorme fiocco.
Presi contemporaneamente tutti e due ma prima di guardare cos’era quel cd avvicinai la rosa al naso per sentirne tutto il profumo.
Sciolsi l’enorme fiocco e per terra cadde una busta indirizzata ovviamente a me.
La cosa mi incuriosì parecchio perciò la aprii con molta fretta.
Non sapevo ancora chi mi avesse mandato tutto questo ma notai la fantastica calligrafica che sembrava quasi finta.  
Iniziai a leggere…
“ Non sono molto bravo con gli inizi perciò non dirò ne ciao ne cara, ma solo Kristen…
Scusami se oggi ti sono sembrato scostante e arrabbiato. In verità ero solo alla ricerca del regalo giusto da farti ma non ho trovato niente che ti facesse capire quanto sei diventata importante per me.
Sin dal momento in cui ti ho vista ho pensato che fossi un miraggio, una visione celestiale . Ti sembrerò uno stupido ma non c’è niente di meglio che alzarmi la mattina, magari con te vicino come queste innumerevoli notti passate insieme,  e accorgermi che tu esisti, che tu esisti sul serio e che sei li di fronte a me.
Quando ti ho visto la prima volta ho pensato che tu saresti stata quella che avrebbe messo fine al perfetto idiota che ero. E non ci crederai, ma ci sei riuscita.
Mi hai fatto riscoprire la voglia di amare e per questo te ne sono infinitamente grato.
Qualunque sia la tua decisione voglio solo farti sapere che ti amo e che finalmente, dopo 22 anni, ho trovato colei che mi ha fatto perdere totalmente la testa.
Questo cd è una raccolta di tutte le canzoni che mi fanno pensare a te e sono tutte le mie preferite.
Al primo posto c’è Beside You la più bella in assoluto.
Buona notte, spero che il tuo desiderio si avveri. “
Le lacrime scesero veloci e finirono tutte su quel meraviglioso pezzo di carta.
Con la lettera ancora in mano mi avvicinai vicino allo stereo e inserii il cd e la prima canzone partì.
Beside You…. Accanto a te.
Mi distesi sul letto e chiusi gli occhi, cullata da quella meravigliosa melodia.
 
This time it's found you…Stavolta ti ho trovato.
You turn around you turn around you turn around you turn around….Ti volti, ti volti, ti volti, ti volti.
And I'm beside you…Ed io sono accanto a te.
Beside you… Accanto a te.
Oh darlin'… Oh cara.
To never never wonder why at all… Per non doversi chiedere mai mai mai il perché.
(Van Morrison – Beside You à 
http://www.youtube.com/watch?v=3NOr9YX9oOk)
 
 
Ps – Sia Robert che Kristen, in una intervista, hanno detto di amare molto questa canzone :D
Oltretutto Van Morrison è uno dei cantati preferiti di Rob :) 

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Capitolo 20
*** Touch the sky with a finger. ***


Ok, prima di tutto buonasera a tutte.
Seconda cosa, non sono scomparsa, ma il tempo per scrivere è veramente poco.
La scuola purtroppo mi toglie la maggior parte del tempo che ho a disposizione e non riesco più a scrivere frequentemente.
Non so ancora chi di voi mi segue, ma spero che questo capitolo vi piaccia.
Un bacione, buona lettura. Mi raccomando lasciate una piccola recensione per dirmi se vi piace :)

 

 

Pov Rob


Quando finirono le riprese di Twilight non avevo la minima idea di cosa sarebbe successo dopo.
 A volte mi sembrava che quei mesi appena passati fossero stati un sogno o qualcosa del genere.
Lasciare tutto il cast fu abbastanza triste, ma lasciare Lei fu atroce.
Vivevamo ancora nell’ombra e non sapevo quando e come la situazione si sarebbe sbloccata tra di noi.
Avevo voglia di vederla, sentirla, toccarla, baciarla…
Avevo voglia di stringerla fra le mie braccia, sentire il profumo dei suoi capelli e ascoltare, per ore, la sua risata.
Verso la fine delle riprese ogni tanto, egoisticamente, facevo finta di sbagliare qualche battuta.
Era una cosa orribile e poco professionale ma sapevo che poi sarebbe  finito tutto e questo mi faceva stare a pezzi.
Nonostante mi dicesse ogni volta quanto ero importante per Lei, non aveva avuto ancora il coraggio di lasciare il suo ragazzo. Questo mi faceva stare male, terribilmente male, per questo motivo ritornai a Londra.
Qui avevo il mio appartamento, i miei amici e Tom, il migliore di tutti.
Fra fiumi di lacrime e bottiglie di birra sparse per terra, riuscì a farmi alzare dal divano ogni tanto, strappandomi il telecomando dalle mani.
“ Mi hai scocciato Patt. Ora alzati da questo cazzo di divano, possibilmente lavati e metti dei vestiti puliti perché stasera ho intenzione di uscire. “
Non potevo assolutamente dargli torto. Ero simile ad un vegetale anzi, neanche, almeno i vegetali servivano a qualcosa.
Non riuscivo proprio a capire come lei potesse passare la sua vita a Los Angeles così tranquillamente.
Non riuscivo a capire come lei potesse dimenticare tutti i nostri momenti passati insieme e tutte le volte che, tra le mie braccia, mi aveva detto “ Vorrei stare cosi per sempre. “
Quella sera, decisi di affidarmi completamente a Tom. Era il mio migliore amico e voleva solo il mio bene.
Ero ancora sdraiato sul divano quando, su mtv, vidi quello che assolutamente non dovevo vedere, dato il mio stato.
Tom, che passava li per caso, rimase anche lui fermo e immobile davanti il televisore.
 
“ E’ stata paparazzata l’attrice di Twilight, Kristen Stewart, insieme al suo fidanzato, Michael Angarano,  a Los Angeles. I due sembrano molto carini insieme ma voci di corridoio ci informano della strana chimica che la Stewart ha con il suo co-protagonista Robert Pattinson. I due infatti sembrano essere molto affiatati insieme e questo loro trasporto emerse anche dall’intervista che realizzammo stesso noi di Mtv… Voi cosa ne pensate? Chi vedete accanto alla Stewart? Il suo fidanzato storico e compagno di merende o l’affascinante vampiro che sembra anche essere particolarmente interessato alla ragazza?... “
 
“ Tutte stronzate. “
Dopo aver ascoltato, Tom mi strappò violentemente il telecomando da mano e spense la televisione.
“ Se solo questi idioti avessero la vaga idea di come stanno le persone in realtà… “
Tom raramente era serio, o almeno ci provava, ma in quell’occasione aveva una faccia terribilmente arrabbiata e ebbi seriamente paura quando si girò verso di me.
“ Allora, ti sbrighi? O preferisci stare dietro a queste cazzate. “
La sua voce si fece più arrabbiata e insistente. Odiava vedermi così, tutti odiavano vedermi così.
Le mie due sorelle Lizzy e Victoria, a rotazione, venivamo a farmi compagnia ogni tanto, mentre mio padre e mia madre telefonavano ogni 5 minuti per accertarsi, forse, che fossi ancora vivo.
Dopo aver ripreso fiato, mi alzai lentamente dal divano, quando sentii il cellulare squillare…
Era Stephanie, la mia agente.
“ Robert, come stai? Spero bene. Senti non ho molto tempo per parlare, sto impazzendo… “
I rumori in sottofondo non mi facevano capire quasi niente di quello che diceva.
“ Robert, stammi a sentire. Domani mattina devi prendere un aereo per Los Angeles. E’ stata confermata la presenza di parte del cast al Comic-Con di San Diego. E’ fra due giorni e solo adesso mi hanno avvertito. Mi devi scusare ma ora non posso parlare. Fai le valigie e vai. “
Quando chiusi la telefonata non riuscivo ancora bene a metabolizzare quello che Steph aveva appena detto. Rimasi come un idiota a fissare il telefono con Tom che mi fissava perplesso.
“ Chi era al telefono? “
“ E-era Steph, la mia agente. Ha detto che domani mattina devo prendere di corsa un volo per Los Angeles. D-dobbiamo andare con il cast al Comic-Con di San Diego… “
Corsi immediatamente nella mia stanza senza neanche ascoltare la risposta di Tom, presi la prima valigia che mi capitò sott’occhio e la riempii con qualsiasi cosa.
Avevo solo un desiderio in quel momento.
Rivederla e riaverla tra le mie braccia.
Con la coda dell’occhio vidi Tom appoggiato, in silenzio, allo stipite della porta.
“ Così…Ora parti? “
Senza neanche fermarmi risposi un po’ acido.
“ Certo, fa parte del mio lavoro, non posso non andare. “
“ No, sai com’è, non ti ho mai visto andare ad una conferenza cosi eccitato. “
“ Forse non ne ho mai fatta una cosi seria, che dici? “
Continuavo a buttare in valigia quelle poche magliette pulite che avevo trovato per la stanza.
Ti prego Rob, non fare nessuna cazzata. Fai stare tranquillo me e tutti gli altri. “
“ Cosa mai dovrei combinare scusa? “
“ Ma che ne so, col ragazzo di Kristen. Con queste voci che girando sicuramente vorrebbe picchiarti. “
“ Ah, lui. Bhè che si facesse avanti, ho proprio voglia di sfogarmi con qualcuno. “
 
 
Erano le 6 di mattina quando presi l’aereo che mi avrebbe portato finalmente da Lei.
Una parte di me era arrabbiata, l’altra invece era terribilmente desiderosa di vederla.
Dormii quasi per tutta la durata del viaggio visto che durante la notte non ero riuscito neanche per un secondo a chiudere occhio.
Una volta all’aeroporto di Los Angeles, il LAX, una macchina mi accompagnò ad un bellissimo hotel.
Sembrava tutto cosi familiare e infatti, un secondo dopo, mi accorsi che era lo stesso hotel dove alloggiavo durante le riprese di Twilight a LA.
Una volta prese le chiavi alla reception e fatto qualche foto con due ragazze urlanti, salii in camera e mi lasciai cadere lentamente per terra.
Ero stanco, terribilmente stanco e avevo voglia disperata di vederla. Non sapevo neanche se lei era a conoscenza del fatto che io ora stessi li.
Con la testa fra le mani, cercai di pensare a qualsiasi cosa.
Come un fulmine mi ricordai che sul cellulare, salvato nelle bozze, avevo il suo indirizzo di casa.
“ Segnati il mio indirizzo, per qualsiasi cosa vieni pure, non ti fare problemi… “
Era stata cosi gentile e sperai, per un attimo, che lo fosse ancora.
Non ci pensai due volte, presi la giacca e corsi deciso verso l’ascensore con un unico pensiero in testa. Vederla.
 
Quando il taxi mi fermò davanti casa sua non sapevo proprio cosa fare.
La testa urlava – cammina idiota – mentre le gambe tremavano e desideravano mettere le radici nell’asfalto.
Per farmi coraggio, lentamente, feci prima un passo, poi un altro e poi un altro ancora, fino a che mi trovai davanti la sua porta.
Sul campanello dorato, su una piccola targhetta, c’era scritto : Stewart – Mann.
Prima di alzare la mano feci un respiro lungo e profondo.
Non ero ancora del tutto sicuro di quello che stavo per fare e mi dissi che in fin dei conti era meglio se l’avessi vista il giorno dopo, direttamente al Comic-Con ma…
Ormai avevo bussato.
Le gambe incominciarono a tremarmi e le mani vagavano nervosamente fra i capelli.
Non potevo tornare indietro, dovevo solo andare avanti.
La porta si aprì, cazzo.
“ Ciao…Ehm, oddio…ROBERT! “
Per fortuna mi venne ad aprire la madre che mi capitò di conoscerla sul set.
“ Buona sera signora, ehm…Sono atterrato da poco e…bhè…volevo sapere se Kristen è in casa. “
I suoi occhi alla mia vista stranamente si illuminarono.
“ Certo, entra!!! Mi fa piacere che sei venuto, dalla fine delle riprese Kristen non ha fatto altro che parlare di te a tutti. Non la sopportava più nessuno. “
Nell’udire quelle parole mi uscì una sottile risata ma dentro di me volevo morire.
Non ero solo io quindi a sentire la sua mancanza, non ero solo io ad essere disperato nel non vederla.
Anche lei sentiva ciò che provavo io.
Rimasi fermo all’entrata aspettando che uscisse da qualsiasi parte.
“ Kristeeeeeeeeeeeeeeeeen scendiiiiiiiiii, c’è una bella sorpresa per teeee. “
Sorrisi di nuovo. Ero addirittura una “ bella sorpresa “  per lei.
“ Cosa c’è m-mam… “
Appena mi vide si fermò in cima alla scala. Non riusciva a credere che fossi sul serio li, a casa sua, e neanche io in effetti.
“ Ciao Kristen…Sono atterrato da un po’e…e ho deciso di venirti a salutare. “
Era ancora li, immobile, e per un attimo pensai che forse non era stata un’ottima idea.
La madre si accorse dell’immenso imbarazzo che c’era fra noi due e decise di sciogliere un po’ la situazione.
“ Robert, resti a cena vero? Nessun no, tanto non hai niente da fare! “
“ Ehm..no, non vorrei dare fastidio. Veramente, non si preoccupi, ero passato solo per un saluto veloce. “
“ Nono, devi assolutamente rimanere. “
Dopo aver accettato l’invito, mi trovai davanti Kristen che, evidentemente, aveva deciso di farmi morire per quanto era bella.
“ Vabbè, io vado a finire di preparare…Sono contenta che sei venuto Robert. “
“ La ringrazio signora. “
“ Ti prego dammi del tu e chiamami Jules. “
“ O-ok. Ti ringrazio Jules.  “
E così tornò soddisfatta in cucina lasciandoci da soli.
Sono passati due anni prima che dicesse a Michael di darle del tu… “
Era visibilmente imbarazzata e non la smetteva di torturarsi le mani.
“ Scusa se sono venuto qui così ma…volevo vederti. “
“ Hai fatto bene. Anche io volevo vederti… “
Ci guardammo intensamente negli occhi ma quel momento idilliaco fu interrotto da uno dei suoi fratelli, non sapevo bene quale.
“ Cameron, ti presento Robert. Robert, lui è Cameron, il più grande. “
“ Ciao piacere di conoscerti. “ Disse con un sorriso stampato in viso.
“ Piacere mio. “  Cercai di fare un sorriso normale per non sembrare il solito idiota.
“ Kris ci ha parlato molto di te. Forse anche troppo… Se rimani a cena non dovrai dire una parola, tanto sappiamo già tutto, eh rompicoglioni? “
Si rivolse verso Kristen che si fece subito rossa in viso. Sembrava stesse per esplodere.
“ Grazie Cameron, sei sempre il solito cazzone. “
“ Prego sorellina, lo sai che ti voglio tanto bene. “
“ Vai via prima che ti prendo a calci. “
Ci guardammo per un attimo e , entrambi, non sapevamo che fare. Scoppiammo tutti e due in una risata isterica poi lei riuscì di nuovo a prendere in mano la situazione.
“ Vieni, andiamo in sala da pranzo, ti presento al resto della ciurma. “
Aveva veramente  una bella casa, arredata con gusto. Il salone aveva una porta a due grande, fatta di vetro e legno. Quello che mi colpì subito fu il bellissimo lampadario di cristallo che stava sopra la tavola e l’enorme libreria piena di qualsiasi oggetto strano.
Davanti alla televisione, tre uomini guardavamo la partita.
“ Uhm Uhm. Ragazzi, lui è Robert….Loro sono, Dana, Taylor e mio padre, John. “
“ Piacere di conoscervi “
Diventai sicuramente tutto rosso quando strinsi la mano al padre che, con uno scatto, si alzò subito dal divano. Sapevo che era una figura molto importante per lei e per questo sperai di essermi comportato nei migliori dei modi.
“ Piacere di conoscerti ragazzo, finalmente! “
Al finalmente i due fratelli fecero una piccola risata e Kristen diede un calcio alla gamba di Taylor.
“ E’ prontoooo. “
A sciogliere la situazione come sempre, fortunatamente, c’era sua madre che a fine serata, se mai ne fossi uscito vivo, l’avrei fatta santa.
Presero tutti quanti i loro posti a tavola e io, ovviamente, mi sentì un attimo fuori posto.
“ Mettiti qui ragazzo. “ Sentì il padre che mi indicò il posto alla sua sinistra.
Lui era a capotavola e alla sua destra c’era Kristen, precisamente di fronte a me.
Affianco a me invece c’era Taylor poi Dana e a capotavola la madre. Cameron invece era seduto vicino a Kristen, quasi come per proteggerla.
“ Allora, così domani avete questa conferenza….Mi raccomando ragazzi non fatevi mangiare dai quei giornalisti bastardi, alcuni sono veramente degli stronzi. “
Jules si era totalmente lasciata andare in uno sfogo giustissimo e io non feci altro che darle ragione.
“ Secondo me questo film avrà successo. Insomma, tutte le ragazzine vorrebbero uno come Edward, lo troveranno eccezionale. “
“ Bha, speriamo. Noi abbiamo fatto del nostro meglio.  Speriamo che almeno in 10 persone lo vadano a vedere.”  Dissi sperando che dalla mia bocca uscisse qualcosa di vagamente intelligente.
Tra chiacchiere e risate la serata passò piacevolmente. Raccontai un po’ della mia vita a Londra e tutti sembravano pendere dalle mie labbra.
Raccontai anche della mia esperienza con i vari film prima di Twilight e del fatto che stavo per mollare tutto.
A fine cena i fratelli e il padre ritornarono a guardarsi una specie di partita in televisione mentre io fui totalmente trascinato da Kristen in camera sua.
“ Tadaaan. Ti presento la mia stanza. “
“ Immaginavo fosse così. Insomma, vissuta. Ha molto di te. “
“ Molte cose sono ancora di quando ero più piccola…Non voglio buttarle. “
Mentre parlava cercavo sempre di più di avvicinarmi a lei e lo capì.
Abbassò la testa verso il basso e si passò la mano fra i capelli.
Non ce la facevo a più a stare in quella situazione, dovevo agire.
Con un dito le alzai il mento e potei finalmente vedere i suoi meravigliosi occhi verdi guardarmi e brillare insieme ai miei.
In quell’attimo non ci dicemmo nulla, ma c’eravamo capiti perfettamente.
Tanto che dopo 10 secondi lei era fra le mie braccia e la sua bocca sulla mia.
Mi sentivo in paradiso e anche se ricordavo perfettamente le sue labbra, c’era sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
La strinsi forte a me finché il bacio non si fece più passionale. Le nostre lingue si muovevano in modo agitato, tormentato.  Erano come impazzite così come le sue mani fra i miei capelli.
“ Dio quanto mi sei mancata. “
Solo questo riuscii a bisbigliare in quel secondo di pausa.
Anche tu, anche tu…”
Eravamo come rapiti uno dell’altra. Io la desideravo con tutto me stesso e speravo fosse così anche per lei.
Verso la fine di quel lungo bacio fui sicuro di sentire anche una sua lacrima scendere lentamente.
Mi staccai un attimo per vedere.
“ Piangi? “
Rimasi per un attimo a guardarla mentre con le mani asciugavano le lacrime.
“ Sono solo contenta di vederti. Tutto qui. “
Dopo le sue parole non aggiunsi nulla. Aveva già parlato per entrambi.
Così, le presi il suo viso tra le mani e dandole dei piccoli baci, sussurrando, le dissi….
“ Tu non sai quanto ti ho aspettata. “
E ci perdemmo in un altro infinito bacio.

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Capitolo 21
*** You've Got The Love I Need To See Me Through. ***


Buonasera a tutte ragazze!!
So che sto scrivendo una volta ogni morte di papa, ma tra poco esce il tanto odiato pagellino e io devo assolutamente finire le interrogazioni. Se non avete ancora capito sono molto fissata con la scuola, anche perché faccio il penultimo anno di liceo classico e desidero ardentemente uscire con una buona preparazione.
Dopo avervi annoiate con i miei discorsi scolastici, vi lascio al capitolo.
Spero che vi piaccia :D Come al solito se lasciate una recensione non mi dispiace, anzi :D
Buona lettura a tutte e un grosso bacione alle ragazze che mi seguono sempre e che mi lasciano sempre delle recensioni carinissime. ^_^
 



Pov Kris
 
 
Quando mi alzai il giorno dopo avevo ancora io suo profumo addosso. Rimasi immobile facendo qualche respiro più profondo e ripensando alla sera precedente.
La sua visita era stata del tutto inaspettata eppure quando lo vidi all’entrata, accanto a mia madre, con il suo sorriso imbarazzato, il mio cuore incominciò a battere all’impazzata.
Non ero di certo una romanticona, ne una ragazza che potevi comprare facilmente con cioccolatini e mazzi di fiori, ma Robert riusciva ogni volta a tirare fuori il meglio di me, quella me che neanche io sapevo di avere.
Pensavo di conoscere tutto, di essere forte e invece bastava vederlo e le mie gambe incominciavano a tremare. Mi sentivo una stupida ragazzina di 15 anni innamorata di un qualsiasi ragazzo bellissimo che puntualmente non corrispondeva.
Ma per certi versi era proprio il “ bello “ per quanto mi riguardava. Lui era bellissimo e la cosa buffa era che non aspettava altro che io gli dicessi “ Sono SOLO Tua. “
Non meritava tutta quella sofferenza, era davvero un ragazzo d’oro, ma Michael era un capitolo difficile sia da chiudere che da dimenticare e per ora, faceva ancora parte della mia vita.
Fortunatamente con i miei nuovi impegni per Twilight, il tempo che passavamo insieme era davvero poco. A stento qualche ora di pomeriggio per scambiare qualche parola.
Sentivamo entrambi che le cose tra noi non erano più come una volta, ma nessuno dei due aveva il coraggio di ammetterlo. Per ora marciavamo sulla scusa dei miei impegni lavorativi e in fin dei conti, per non scontrarci con la dura verità, stava bene ad entrambi.
Quasi ogni volta, prima di vederlo, cercavo di preparami un piccolo discorso indolore….
“ Sai Michael, le cose tra noi non vanno più…- No, troppo brutale…Michael io…Oooooh che palle, che testa di cazzo che sono!!! “

I miei discorsi fallivano miseramente, ogni volta. Non ero ancora pronta, era più che evidente.
 

Quando arrivai a San Diego avevo ancora gli occhi un po’ gonfi dal sonno e non mi ero ancora del tutto ripresa. Era stata veramente una notte strana ed io a stento ero riuscita a chiudere occhio.
Avevo dormito per un po’ in macchina ma mi sembrò veramente poco tempo.
“ Kris…Kris sveglia siamo arrivate. “
Ruth, la mia agente. Meno male che era sempre al mio fianco.
Gestiva la mia carriera in modo splendido e mi ero sempre fidata molto di lei e del suo modo di lavorare.
Ogni tanto, quando il nervosismo si faceva sentire, appoggiavo mia la testa sulla sua spalla e le raccontavo tutto ciò che mi affliggeva.
Feci un bel respiro profondo e presi il mega caffè che gentilmente mi offriva il mio angelo custode.
“ Vedi di svegliarti un po’ ragazzina. Non è bello che ti addormenti con la bava alla bocca sul palco. “
“Hey…Io, io non bavo. “
“ Questo è quello che pensi tu, mia cara ahahah “
Sorseggiando il caffè, arrivai in una saletta dove praticamente mi stavano aspettando tutti.
“ Buoooongiorno Kris!!! “ Disse Rachelle leggermente sarcastica!
“ Ehm scusate, ho fatto un po’ tardi. “
“ Dai, non ti preoccupare! Però preparati perché siamo i prossimi e dovresti sentire le urla ogni volta che pronunciano “ Twilight “  “
Mi limitai a ridere ma dentro di me ero un po’ agitata. Ero riuscita, solo per un attimo, a vedere la grande folla che ci aspettava, e questa era sicuramente un’esperienza che non avevo mai vissuto.
“ Andrà bene vedrai. “
Anche se ero totalmente persa nei miei pensieri, la sua voce riuscì a sovrastarli e a giungermi fino al cuore.
Mi voltai e vidi il suo dolce sorriso aprirsi sempre di più.
“ Lo spero. Sono un po’ agitata. “
“ Non ti preoccupare, ci sono io. Se hai bisogno, se sei agitata, durante l’intervista, afferra la mia mano, vedrai che andrà meglio. Te lo assicuro. “
“ Ah si? Me lo assicuri? “
“ Certo… Ci sono sempre per te.”
“ Ragazzi, uscite, andiamo! Tocca a voi. “
Gli feci un sorriso e abbassai lo sguardo imbarazzata.
Erano disarmanti le sue parole e riuscivano sempre a farmi sentire una perfetta idiota.
“ Allora, ora chiameranno i vostri nomi, mettetevi qui cosi salite in fretta. “
Ero agitatissima, speravo che il mio nome non venisse chiamato fra gli ultimi perche l’attesa mi stava uccidendo.
Taylor Lautner “
Le grida di migliaia di fan lo travolsero e la mia ansia non fece altro che salire ancora di più.
“ Edi Gathegi “
Cavolo stavano iniziando dai personaggi minori e questo significava solo una cosa.
Ero tra gli ultimi, se non l’ultima.
“Rachelle Lefevre “
Come faceva Rachelle a stare così calma rimase un mistero per me.
Portò con se la sua macchina fotografica e incominciò a fare qualche foto alla folla.
“Cam Gigandet “
Oddio, facendo due conti, dopo o doveva toccare a me o a Rob.
“ Kristen Stewart “
Cazzo, cazzo, cazzo NO! Nooo.
Vai Kristen sùùù! “
Un’assistente mi lanciò letteralmente sul palco e quando fui sopra cercai di guardare il meno possibile la folla isterica che avevo davanti. Ma fu praticamente impossibile.
Migliaia di flash mi piombarono addosso in un secondo e barcollando, raggiunsi con fatica il mio posto.
Non volevo ammetterlo ma in questo momento avevo proprio bisogno della sua mano.
“ Robert Pattinson “
Le urla si fecero ancora più forte. Ragazzine impazzite urlavano con tutto il fiato che avevano in gola e lui ovviamente sfoderò la sua infallibile mossa della mano fra i capelli e il suo sorriso migliore.
Lo aspettai leggermente in piedi dando le spalle al pubblico.
Con il labiale cercai di dirgli “ Aiuto”  senza farmi vedere da nessuno.
“ Stephenie Meyer “
Lei, la creatrice di tutto questo pazzo mondo.
“Catherine Hardwicke “
Cath, la sola e unica.
I flash di tutte le macchine fotografiche ci assalirono e in quel momento non feci altro che agitarmi sempre di più.
Spostai leggermente il viso verso quello di Rob e fui contenta di incrociare il suo sguardo.
Non so come faceva ma aveva la capacità di farmi dimenticare di tutto. Avevo anche dimenticato, per un attimo, di essere li.
Lo vidi abbassare la testa verso di me e, essendo concentrata sui suoi occhi, non mi accorsi che mi aveva preso la mano.

Stai tranquilla, ci sono qui io. “


Durante l’intervista parlai veramente poco…Gli altri invece erano tutti molto sciolti nonostante fossero nervosi quanto me.
“ Appena ho letto il libro ho pensato, cavolo voglio far vivere questi personaggi. Voglio vederli in carne ed ossa. “
Cath era entusiasta. Sentiva che quel film era stata una vera svolta per lei e nonostante fosse una persona abbastanza umile, sapevo che era orgogliosa di se stessa in quel momento.
Credo che ci sono un po’ di tue fan qui. “
Il presentatore si rivolse a Rob nel bel mezzo dell’intervista.
Delle ragazze non la smettevano di urlare e a volte non si sentiva veramente nulla.
E’ molto bello. Pensavo di riuscire a sentire qualcosa e invece… “
Vidi il suo volto colorarsi di rosso e il suo sorriso aprirsi sempre di più.
In fin dei conti eravamo dei semplicissimi ragazzi gettati da un giorno all’altro in quell’immensa follia ed ogni volta che guardavo il volto di Robert mi rendevo conto di quanto fosse straordinario. Era un ragazzo fantastico e non riuscivo a credere che mi amasse.
I fan erano impazienti. Volevano a tutti i costi farci delle domande. E ancora una volta, erano rivolte a Rob.
“ Volevo chiederti com’è stato interpretare un super sexy vampiro. “
Vidi di nuovo il suo stupendo e imbarazzato sorriso. Non c’era niente di meglio.
Non so se interpreto quel ruolo, perché…n-non mi sento affatto così. “
Non recitava. Lui era davvero cosi ed ogni volta che lo guardavo riuscivo a capire quanto in realtà fosse in conflitto con se stesso.
Qualcuno di voi ha idea di come sarà la colonna sonora del film? “
“ Ci sarà una canzone dei Muse... “ Rispose Cath entusiasta. “ …E abbiamo un’altra persona speciale. Chi pensate che sia? “
In quel momento fra lo stupore generale Cath senza farsi tanto vedere indicò Rob che ormai aveva deciso di torturare un bicchiere.
Partì un boato generale e Cath continuò imperterrita a stuzzicare la folla delirante.
Sapete che Rob è un grande musicista?...E’ tutto quello che posso dirvi per adesso. “
L’idea che Rob potesse cantare qualcosa fece andare di matto tutti quelli che erano presenti in sala e per un attimo riuscì a capirle.
Trattenni le lacrime la prima volta che imbracciò la chitarra e cantò per me. Non avevo mai sentito tanto sentimento e tanta passione in una canzone. In quel caso stava cercando di dirmi quello che, forse, non riusciva a dirmi a parole.
Le domande continuarono ed io ero sempre lì, al suo fianco.
Potete raccontarci qualche episodio inaspettato o spontaneo avvenuto durante le riprese? “
Tutti quanti ci guardammo. Di momenti ne avevamo passati tanti ma molti erano parecchio imbarazzanti per raccontarli a milioni di persone, così Cath da buona salvatrice prese di nuovo la parola ma…
Mi ricordo quando stavamo girando la scena del bacio. Rob è diventato molto passionale ed è caduto dal letto. “
Questo fece scatenare un vero e proprio putiferio.
Io stavo per esplodere dalla vergogna e in quel momento cercai di girarmi verso Rob che voleva sicuramente sprofondare.
Ridemmo tutti, non potevamo fare altro. Eravamo talmente imbarazzati che non sapevamo più come gestire la cosa.
Cath si accorse di aver fatto un “piccolo” danno e cercò di rimediare “ Prossima domanda “
“ Si, prossima domanda. “ Aggiunse Rob che finalmente sembrava aver ripreso un colorito quasi normale.
“ Agli attori, cosa vi ha ispirato ad accettare il vostro ruolo? “
Ci pensammo tutti un po’ su e poi, con un po’ di coraggio, Taylor incominciò a parlare.
Voi siete la nostra ispirazione. L’ho fatto principalmente per i fan. “
Ed lo seguì subito dopo.
E’ stato il libro. Non sono mai stato un fan dei vampiri prima di essere stato scelto. Poi ho letto i libri e sono diventato un grande fan. “
Rachelle continuò.
Anche per me è stato quando ho letto il libro. Ero completamente dentro il mondo di Bella… e, e ne volevo fare assolutamente parte, anche se questo significava ucciderla. “
Cam era veramente molto nervoso e non riuscì a dire quasi niente se non a balbettare qualcosa di simile.
Rob per salvarmi prese lui immediatamente la parola e nonostante fosse nervoso e ancora visibilmente imbarazzato fece un grosso respiro profondo e molto probabilmente sparò la prima cazzata che gli passava per la testa.
“ Oddio, non riesco neanche a concentrarmi. Volevo solo interpretare il vampiro più sexy del mondo. E’ molto sexy, mi fa sentire sexy… Adesso sto male quando penso a me stesso. “
Non so come faceva ma riusciva a farmi ridere anche nelle situazioni più drammatiche.
Ci scambiammo dei piccoli sguardi di intesa.
Era bellissimo e non avevo mai visto niente di meglio.
L’ultima domanda fu molto simpatica e completamente d’accordo con i miei pensieri.
Come mai avete scelto dei bei ragazzi per i ruoli? “
“ Perché è cosi che li ho scritti. “
La bellissima risposta di Steph ci fece ridere ancora di più e portò in un ulteriore delirio la folla.
Ed ora ragazzi in anteprima per voi, l’ultima parte del film. Spero che vi piaccia. “
Le luci si abbassarono e il filmato partì.
Tirammo tutti un respiro di sollievo al solo pensiero che quella imbarazzante giornata, finalmente, era finita.
 




Ps – Questo è un pezzo dell’intervista che è uscito insieme al dvd di Twilight. Tutte le domande e le risposte che ho scritto sono vere. L’intervista sul dvd purtroppo non è tutta, però, meglio di niente ;)
Un bacio a tutte, spero che vi sia piaciuto.

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Capitolo 22
*** If You're Not The One. ***


Salve a tutte.
Vorrei innanzitutto scusarmi con le ragazze che mi hanno sempre seguito e hanno sempre commentato.
E' stato un periodo molto movimentato, sopratutto a scuola.
Prima era l'inizio dell'anno e avevo più tempo per scrivere mentre ora molto di meno.
Non vi prometto che aggiornerò molto spesso ma vi prometto che farò di tutto per andare avanti con la storia.
Vi chiedo di nuovo scusa e ringrazio in anticipo quelle che magari hanno ancora voglia di seguirmi
Un bacio a tutte e buona lettura :*
Ps - Per eventuali errori - Non l'ho riletta perchè si chiudevano gli occhi, se c'è qualche errore ditemelo pure :)
E ovviamente se vi va lasciate sempre una piccola recensione.





Pov Rob



La luna illuminava talmente tanto la strada per l’aeroporto che, per un attimo, la scambiai per il sole.
Un occhio si stava lentamente chiudendo per la stanchezza, l’altro era entusiasta all’idea di andare in Giappone per la premiere di Twilight.
Un’altra parte di me, quella che preferivo, batteva all’impazzata sapendo che l’avrei di nuovo rivista e magari, avrei di nuovo sfiorato la sua pelle e baciato le sue meravigliose labbra.
Questi bei pensieri però furono subito offuscati dalla dura realtà.
Erano passati diverse settimane dall’ultima volta che c’eravamo visti e da allora non avevo avuto più sue notizie.
I miei messaggi erano totalmente ignorati…Il telefono squillava sempre a vuoto e le bottiglie di birra ricoprivano i lussuosi pavimenti degli alberghi a 5 stelle.
A volte mi giravo a guardare tutto quello che avevo davanti.
A me non serviva niente di tutto ciò per stare bene.
Avevo soldi, fama e svariate ragazzine che incominciavano a seguirmi ovunque. Ma nonostante tutto, c’era sempre una cosa che mi mancava o meglio, era Lei che mi mancava.
Lei ormai era diventata la mia ossessione. Passavo le notti insonne a suonare, con la chitarra, tutte le canzoni che mi ricordavano il tempo passato insieme.
Avrei voluto averla qui, vicino a me. Avrei voluto sentire il suo della sua risata e vedere lo stupore attraverso i suoi occhi.
Non ero mai stato bravo con le parole, riuscivo ad esprimermi solo cantando e quella sera, prima di partire per il Giappone, suonai un’ennesima volta “Beside You” immaginandola lì, di fronte a me, con le gambe accavallate e i capelli spostati tutti da un lato.
“ Rob, Rob sveglia. L’aereo ci aspetta. “
“ Uhm…Si..Cosa? “
“ Rob, dobbiamo andare in Giappone, ricordi? “
“ Oddio si, forse mi sono addormentato. “
“ No caro, ti sei addormentato. “
“ Vengo subito, dammi solo 5 minuti per capire dove sono, cosa sto facendo e cosa dovrò fare. “
“ Non ti preoccupare, a quello ci penso io. Dopotutto sono o non sono la tua agente? “
“ Più che un’agente, sei un angelo. Ma vabbè…Sono dettagli. “
“ Andiamo forza!! La prima classe ci attende! “
Presi il mio zaino e piano piano realizzai ciò che dovevo fare.
Facile Rob, devi salire su un aereo e viaggiare per tante ore…
C’era però qualcosa di positivo in tutto questo, potevo dormire e recuperare un po’ di quel sonno perso a pensare a Lei.
“ Rob, ti vedo pensieroso, c’è qualcosa che non và? “
“ Uhm no, niente…” Presi fiato prima di farmi coraggio. “ …Mi chiedevo se…”
“ Aaaah stop non dirmelo. Per caso ti chiedevi se sapessi dov’è una certa persona? “
“ Bhè, così, giusto per sapere. “
“ Ah, se la metti così... In verità non so dov’è ne quando partiva. Non ho sentito neanche la sua agente…”
“ Ah, ok. “
“ Rob, io e te dobbiamo fare, per una volta, un discorso serio. Sono molto preoccupata per questa situazione. “
“ Quale situazione scusa? “
“ Questa ROB. Cosa pensi che io non lo sappia? “
“ Sapere cosa scusa? “
“ Ti ho detto che sto parlando seriamente. Sei innamorato, si vede e questo cambia tutto. “
Abbassai la testa cercando di non incrociare i suoi occhi duri e preoccupati.
“ Di questo non devi assolutamente preoccuparti. Non è una cosa corrisposta… Mi passerà, vedrai. “
“ Ho avuto modo di conoscere Kristen, sicuramente è una ragazza fantastica ma credimi, ci sono tante altre ragazze che aspettano solo di stare con te. Guardati intorno e non fossilizzarti su di lei. E’ fidanzata, sarebbe da egoisti mettersi tra lei e il ragazzo. “
“ Se non ti dispiace preferisco non continuare il discorso. Chissà, forse mi passerà ma ora è ciò che più mi fa star male. Riprendo a dormire, sono molto stanco. Notte. “
“ Notte Rob. “
Mi girai dalla parte opposta sprofondando, fortunatamente, subito in un sonno profondo.

Nonostante avessi tirato giù la tendina, un raggio piccolissimo e fastidioso di sole riusciva a penetrare e ad andarmi dritto negli occhi.
“ Buongiorno caro. Tra qualche ora siamo a Tokyo. “
“ Uhm…Giorno. Ma quanto ho dormito? “
“ Tanto. Io intanto ho visto due film e ho finito di leggere un libro. “
“ Odio viaggiare in aereo…Uhm ho bisogno di andare in bagno, torno subito. “
“ Ok, mi raccomando, mantieni un profilo basso. “
“ Sempre. “
Mi alzai lentamente e scavalcai le gambe della mia agente. Presi il mio fidato cappello e con le spalle curve e le mani in tasca mi avviai verso il bagno.
Speravo con tutto il cuore di non essere riconosciuto da nessuno, avevo ancora gli occhi stanchi e non ero sicuro di stare del tutto bene.
Ad un certo punto la mia paura divenne terrore puro.
Sentì una ragazza bisbigliare nell’orecchio dell’amica che leggeva distrattamente una rivista.
“ Kris, Kris, c’è Robert…E’ proprio lui!!! “
Al suono di quel nome alzai di scatto la testa. Dopotutto poteva essere Lei e quella affianco un’amica che l’aveva accompagnata.
Guardai prima la ragazza che aveva parlato per poi buttare subito un occhio verso l’altra che non si era minimamente scomposta.
“ Ciao, scusami mi se ti disturbo , ci firmeresti un autografo? “
Senza neanche accorgermene la ragazza si era munita di carta e penna e, con gli occhi speranzosi, mi porgeva il tutto.
“ Certo, come vi chiamate? “
Presi al volo il foglio e la penna cercando sempre di incrociare lo sguardo dell’altra ragazza che era nascosta tra i suoi lunghi capelli castani.
“ Io mi chiamo Michele e la mia amica di chiama Kristin…”
“ Kristin hai detto? “
“ Sisi e mi raccomando….” Si avvicinò verso di me abbassando il tono della voce. “ Non scrivere Kristen, spesso sbagliano e lei si arrabbia parecchio. “
Appena si staccò l’amica si girò verso si me togliendosi le cuffie dalle orecchie.
“ O-oddio. Ma…Ma è Robert Pattinson?! “
Rimase a fissarmi per qualche secondo con gli occhi sbarrati. Era carina come ragazza ma di certo non era Lei.
“ Ti ho anche avvertito ma non mi sono accorta che avevi le cuffie. “
Rimanemmo a parlare per qualche altro minuto, poi riuscì finalmente ad andare in bagno.
Fortunatamente solo quelle due ragazze mi avevano riconosciuto, per gli altri ero semplicemente uno dei 200 passeggeri.
“I signori sono pregati di allacciare le cinture, l’aereo sta per atterrare, grazie. “
La voce dell’hostess mi aveva distolto per un attimo dai miei soliti pensieri.
Perché non rispondeva ai miei messaggi? Perché neanche una chiamata? Almeno uno squillo per farmi sapere che andava tutto bene. Niente di niente e questo mi faceva stare malissimo.
“ Andrà tutto bene vedrai. “
“ Come fai a dirlo, ah? Crollerò vedrai, appena la rivedrò mi verrà sicuramente una crisi di pianto. “
“ Non essere stupido Rob, il tour andrà avanti per tutta l’estate e voi dovete apparire felici e sorridenti, sono le regole base di questo mondo. “
“ Fanculo allora. A me non interessano. Non posso fingere di stare bene, non sono un così bravo attore. “
“ Fai quello che ti senti allora. Piangi davanti i paparazzi, così avranno qualcosa in più da scrivere. C’è molta gente che ha notato la vostra strana chimica. Non aspettano altro che uno dei due crolli per mettere una bella foto in prima pagina. E poi non ti dimenticare quello che ti ha detto la Summit, è stata abbastanza chiara – Niente relazioni - . Ed infine, almeno io, tendo sempre a precisarti che è fidanzata. “
“ Lo so, cazzo lo so, hai ragione. “
“ E allora mettiti l’anima in pace e chiudiamo per una buona volta questo discorso. “

L’aeroporto era pieno di gente. Anche quello di LA era sempre pieno ma questo era veramente stracolmo.
Riuscimmo a farci spazio e ci riparammo in un piccolo anfratto per aspettare la guida.
Alzai per un attimo la testa per osservare il caos che c’era attorno a me.
Per un attimo cercai di infilarmi nelle loro teste per immaginare la loro vita ma i miei occhi improvvisamente si immobilizzarono.
Fra tutte quelle persone con gli occhi a mandorla e la pelle giallastra, una ragazza si faceva strada insieme ad un ragazzo che avevo avuto modo di conoscere.
Con lo sguardo perso nel vuoto camminava sorridente accanto a suo fratello Taylor. Erano solo loro due, nessun altro.
Senza farci caso lasciai cadere a terra il borsone che mi andò a finire sul piede. Non sentì nulla, se non la voce, in lontananza, della mia agente che mi chiamava, invano.
“ Rob, che hai?? Hey che ti succede??? “
Riuscì a pronunciare solo una parola, e fu già tanto.
“ E- Eccola. “
Alzai lentamente la mano per indicarla mentre la vedevo sorridere a qualche paparazzo che aveva saputo del suo atterraggio.
Mi arrabbiai per un attimo. Addirittura lui sapeva più di me.
Camminando verso l’uscita sulle sue labbra apparse un sorriso che il paparazzo immortalò in una foto.
Avrei voluto correrle incontro, ma non lo feci. Rimasi li, nell’angolo aspettando l’arrivo della mia macchina.
“ Finalmente. Rob, andiamo”
Per tutto il viaggio dall’aeroporto all’albergo non feci altro che pensare a lei.
Era vestita in modo semplice eppure era bellissima. Aveva i capelli legati e in testa erano appoggiati i suoi fedelissimi Ray Ban. Guai a chi li toccava.
Non era per niente truccata, ma a lei di certo non serviva. Questa era una delle cose che amavo di più.
Non faceva niente per apparire bella eppure lo era sempre, in ogni occasione.

Quando salì nella mia stanza trovai sul tavolo il programma delle mie giornate.
Interviste, fotografie e conferenze.
Era sicuramente l’inizio di una lunga, lunghissima estate.
Nell’angolo, appoggiata al muro trovai la mia fedelissima chitarra e, imbracciandola, incominciai a suonare una serie di pezzi tristi che riservavo sempre per momenti come questi.
Chissà in quale camera stava. Avrei tanto voluto salutarla, ma avevo paura di qualsiasi sua reazione.
I miei pensieri vennero interrotti da un energico colpo della porta.
Mi alzai dal letto senza fretta, mentre i colpi diventarono sempre più insistenti.
“ Patt, lo so che sei li apri!!! “
“ Hey Tay, quando sei arrivato??? “
“ Poco fa. Comunque ti volevo solo avvertire che stasera usciamo. Quindi sbrigati, fra 20 minuti nella hall. Ciaaao “
“ Taylor n-non so se è una buona idea. “
“ Oddio che palle. Non voglio scuse, stasera voglio divertirmi. Già Kristen e il fratello mi hanno dato buca, per favore non ti aggiungere anche tu. “
“ Ah, L-lei non viene? “
“ No, il fratello le ha bisbigliato qualcosa nell’orecchio e ha subito cambiato idea. “
“ Vabbene, ci vediamo allora fra 20 minuti. “
“ Grandeee amico! A dopo! “
Chiusi lentamente la porta ripensando per un attimo alle parole di Taylor.
Perché aveva cambiato idea? E soprattutto, che ci fa il fratello qui con lei?
Ormai ero abituato a farmi delle domande senza avere nessuna risposta, ma prima o poi qualche risposta l’avrei pretesa.
Mi cambiai velocemente la maglietta e mi aggiustai i capelli. Avevo una faccia distrutta ma non avevo proprio voglia di rimanere chiuso in quella stanza a deprimermi.
Non sapendo che temperatura facesse fuori presi il primo giubbino che mi capitò a tiro e uscì dalla stanza con fare deciso.
Tanto per cambiare avevo proprio voglia di una birra e di divertirmi con i miei amici.

Non camminammo molto, anzi il bar era molto vicino all’albergo e lo raggiungemmo in un quarto d’ora.
Appena entrammo mi accorsi che ero capitato li nel momento giusto: era la serata Karaoke.
Prendemmo subito posto ed io, eccitatissimo, non vedevo l’ora di esibirmi.
Buttando un occhio in giro per il locale vidi che accanto a noi c’erano Hugh Jackman e Baz Luhrmann.
Sgranai gli occhi e subito andai verso di loro per salutarli.
Mi piaceva molto come attore Hugh Jackman e avevo apprezzato Moulin Rouge di Baz Luhrmann.
Mentre stavo andando verso di loro Hugh mi vide e si alzò di scatto.
“ Oddio i ragazzi di Twilight, non è possibile. Ciao, Robert giusto? “
“ Sisi salve. Sono un suo grande ammiratore, è un piacere rivederla. “
“ Dammi del tu ti prego. Anche voi in Giappone? “
“ Sisi, stiamo promuovendo Twilight, sai meglio di me come funzionano queste cose. “
“ Ahaha sisi. Noi invece siamo qui per Australia. Ognuno fa la sua parte insomma…Comunque ho sentito dire che il vostro film sarà il successo dell’anno. Bella responsabilità “
“ Si enorme. I fan sono molto affezionati ai libri, spero sul serio di non deludermi. Dopo la storia delle petizioni su internet…Spero che vada tutto per il meglio. “
“ Si non ti preoccupare! Comunque, so che sei anche un cantante e Baz stasera non vuole essere sconfitto. Vieni tu con me sul palco? “
“ Io, sfidarti? Oddio no, neanche io voglio perdere. “
“ Aaaaah ma quanti fifoni stasera. Su, è il tuo momento. Non sprecarlo. “
Appena finì di pronunciare quella frase, un brivido mi salì lungo la schiena.
Cazzo, era davvero il mio momento.
“Quando incominciamo? “
“ Cazzo siiii ragazzo, questo è lo spirito giusto. “
Con una bottiglia di birra in mano e uno stupido sorriso salii sul palco e aspettai con ansia le prima note della canzone.
Chissà che canzone avevano scelto.
Sentii subito le prime note. Quella canzone era come un libro aperto per me. “ Mamma mia “ degli “ ABBA”
Con il sorriso sempre stampato e con qualche sorso di birra ogni tanto io e Hugh cantammo quasi tutto il repertorio degli ABBA e tutto il locale ormai era in delirio.
Non facevano altro che applaudire e si divertivano tutti con noi.
Nonostante sapessi tutte le parole a memoria il mio sguardo era fisso sul televisore che faceva scorrere il testo delle canzoni.
Il destino volle però che il mio sguardo in quel momento si spostò verso l’entrata e li, con le mani nelle tasche della felpa e i piedi incrociati, la vidi che mi sorrideva.
Da qual momento in poi fu impossibile continuare a cantare e lasciai esibire Hugh che non aveva capito ciò che stava succedendo.
In realtà non lo aveva capito nessuno visto che, in modo molto ovattato, sentivo la gente ridere e scherzare.
Io invece rimasi a contemplare la bellissima ragazza che avevo di fronte e in quel momento il resto delle persone scomparve.
Non sapevo bene cosa fare, ma non volevo rimanere li fermo sul palco a fissarla come un pesce lesso.
Posai il microfono sull’asta e scesi dal palco seguendola sempre con lo sguardo, per paura che se l’avessi persa per un secondo, sarebbe andata via.
“ Ciao. “
“Ciao. “
Abbassò subito la testa e iniziò a distruggersi le scarpe e a tremare con le gambe.
“ Non pensavo venissi. “
“ Non dovevo infatti, ma mio fratello si è addormentato e io non avevo sonno. “
“ Mi fa piacere vederti, nonostante tutto. “
“ Rob, io… io, non so che dirti. Ti dovrei spiegare tante cose ma non so neanche da dove incominciare. “
Vidi che l’aria si stava facendo sempre più tesa e non volevo rovinare quella piacevole serata.
“Sssssh. Stasera non voglio sapere nulla. Ti voglio chiedere solo un piccolo favore. “
Alzò finalmente la testa e mi guardò in modo accigliato.
“ Canta con me. “
La vidi sgranare i suoi bellissimi occhi verdi. Ero contento di vederli.
“ C-cooosa? No, no no. Non se ne parla. “
Non le diedi il tempo di replicare. Le afferrai la mano e la portai con me sul palco, fra le urla impazzite della gente.
Hugh si fece finalmente da parte e, dopo averle dato il suo microfono, aspettammo insieme la canzone.
Le note erano inconfondibili e subito mi lasciai trasportare dalla melodia.
“ Your song ” di Elton John.
Iniziai a cantare io per sciogliere l’imbarazzo che si era creata, mentre guardavo, divertito, l’espressione di Kristen.
“It's a little bit funny this feeling inside. I'm not one of those, who can easily hide “
No, non ero per niente bravo a nascondere i miei sentimenti. La amavo e lei lo sapeva e sentivo, nonostante tutto, che lei provava qualcosa per me.
“ I know it's not much, but it's the best I can do. My gift is my song and this one's for you.”
In verità le avrei regalato la luna se solo lo avesse chiesto. Ma lei non era una ragazza pretenziosa ed era uno dei tanti motivi del perché l’amavo.
“ And you can tell everybody, this is your song .It may be quite simple but now that it's done. “
Era sul serio la sua canzone. E l’avrei cantata altre mille volte. Quella sera era perfetta.
“I hope you don't mind, I hope you don't mind, that I put down in words….”
Quanto era vero ciò che stavo dicendo. Speravo con tutto il cuore che capisse sul serio quello che da tempo sentivo per lei e il pezzo successivo della canzone mi aiutò parecchio.
“ How wonderful life is while you're in the world.”
“ Com’è meravigliosa la vita ora che ci sei tu nel mondo. “ Niente di più vero.
La canzone continuava e lei non aveva proprio intenzione di cantare così continuai imperterrito, contento almeno di averla fatta arrossire un paio di volte.
“So excuse me forgetting, but these things I do You see I've forgotten, if they're green or they're blue. “
Questa frase non era del tutto esatta. Io sapevo benissimo di che colore erano i suoi splendidi occhi.
Ripensai velocemente a tutte le volte che li avevo visti perdersi con i miei e tutte le meravigliose sensazioni che portavano con se.
“Anyway, the thing is, what I really mean, yours are the sweetest eyes I've ever seen. “
Ecco, poco importava alla fine. I suoi erano gli occhi più belli che avevo visto. Era l’unica cosa che contava per me e lei doveva assolutamente saperlo.
La folla urlava, applaudiva e chiedeva addirittura il bis ma io non riuscivo a sentire nessuno.
Per me eravamo solo io e lei in quel locale e proprio in quel momento mi sentii perso e completamente dipendente da Lei.
Le ripresi la mano e scendemmo dal palco.
Pensavo che una volta scesi, la sfilasse subito e invece intrecciò le sue dita nelle mie e mi sentii in paradiso.
“ Ti va di fare un giro? “ Le chiesi speranzoso.
“ Si..andiamo. “
La sua espressione era ancora un po’ confusa ma non le chiesi altro per paura che cambiasse idea.
Liquidammo gli altri con la scusa di una sigaretta ed uscimmo subito da quel chiassoso locale.
L’imbarazzo si poteva tagliare a fette e come al solito cercai di sciogliere la situazione.
“ Wow, che serata ehm…movimentata “
“ Altrochè, ho fatto bene ad uscire. “
“ Taylor mi ha detto che tuo fratello non voleva farti uscire. “
“ Bhè, in realtà è complicato. Per quanto mi voglia bene, è strano che mi abbia accompagnato. Sono sicura che c’è qualcosa sotto e ho anche una mezza idea. “
“ Cioè? “
“ Taylor è molto amico di Michael. Sono sicura che è stato lui a chiedergli di venire. “
“ Ah, Michael…”
Quel nome non potevo proprio sentirlo. Non sopportavo l’idea che un essere bello come Lei doveva stare con una…una…una scimmia, si, una scimmia come lui.
Il mondo gli aveva veramente regalato tanto, troppo.
“ Tu e lui quindi… state ancora insieme? “
“ Gli ho chiesto un po’ di tempo. Dopo il Comic Con è venuto a casa mia piangendo. Mi ha supplicato di rimanere con lui. Non l’ho mai visto così… “
“ Capito. “ Non riuscivo ad aggiungere altro. Lei non aveva ancora scelto però e dovevo assolutamente mostrarle quello che avevo da offrirle.
“ Spero che tu faccia la scelta giusta. Uno di noi due ci rimarrà molto male ma, che ci vuoi fare, questa è la vita”
“ Cosa vuoi dire con uno di noi due scusa…Posso ancora prenderti in considerazione? “
“ Aaaah smettila Kristen. Lo sai che sono innamorato di te e stasera te l’ho addirittura cantato. Farei altro se potessi. “
“ Volendo potresti aiutarmi nella scelta. “
“ E come? “
Non ci fu nessuna risposta, ma il gesto fu più chiaro di mille parole.
La strada era buia e deserta ed io non capii più niente.
Le sue braccia andarono a finire dietro il mio collo e senti di nuovo le sue labbra poggiarsi sulle mie.
In quel momento la mia mente si annebbiò e l’unica cosa che riuscii a fare fu prenderla per i fianchi e avvicinarla di più a me.
Giocammo per un po’ solo con le labbra poi il bacio diventò più violento e passionale. La sentivo mia quella sera. Nessuno doveva rovinare quel momento.
Non ci staccammo neanche per prendere fiato sarebbe stato tempo perso. Ad un certo punto fummo quasi costretti e ci staccammo di poco lasciando che i nostri nasi si sfiorassero.
Ancora ansimando, riuscii a far uscire qualche parola dalla mia bocca.
“ Spero di averti aiutato un po’ . “
Non rispose ma mi regalò un meraviglioso sorriso.

Ritornammo in albergo insieme e scoprimmo che le nostre camere erano sullo stesso piano.
Quando si aprì l’ascensore ognuno si avvicinò verso la propria porta.
Non volevo entrare, non volevo lasciarla andare. Avrei voluto chiederle di passare la notte con me, ma non ebbi il coraggio.
“ Allora… Buonanotte. “
“ Buonanotte. “
Lasciai scivolare la porta dietro le mie spalle e rimasi appoggiato ad essa.
Non feci il tempo di metabolizzare la serata, quando qualcuno bussò alla porta.
L’aprii lentamente ed improvvisamente mi ritrovai Kristen fra le braccia e le sue labbra di nuovo sulle mie.
Chiusi la porta con il piede e realizzai che il mio desiderio fu realizzato.

Nonostante aveva due felpe pesanti le avevo comunque messo una coperta addosso sperando che non avesse sentito freddo.
Appoggiai il gomito sul cuscino e rimasi a fissarla come un idiota.
Era proprio ciò che mi faceva diventare, un perfetto idiota.
L’avrei guardata per ore soprattutto ora che il sole le stava illuminando le lentiggini. Le amavo.
In realtà amavo di tutto di lei, ma le sue lentiggini particolarmente.
Dopo un po’ aprii gli occhi e con la voce un po’ rauca e ancora piena di sonno mi disse un dolcissimo Buongiorno.
L’unica cosa che feci fu avvicinarmi e darle un bacio. Era l’unica cosa che desideravo fare in quel momento.
Le accarezzai i capelli e lei ovviamente mi regalò un altro suo sorriso.
Avrei voluto rimanere così per sempre ma il tutto venne disturbato da due colpi sulla porta.
Entrammo letteralmente in panico ed io ebbi paura che fosse la mia agente.
In fretta prese tutta la sua roba e corse in bagno mentre io cercavo di rendermi presentabile.
Altri due colpi. Chi poteva mai essere?
Aprii la porta e il sangue che mi scorreva nelle vene si gelò.
“ Ciao Robert, Kristen è qui? “
“ C-Ciao Taylor..No, Kristen non è qui. Io non l’ho proprio vista in realtà. “
Vidi la sua faccia troppo soddisfatta e capii che in realtà non stava cercando Kristen, era solo un pretesto per venire da me.
“ Bene perché noi due dobbiamo parlare. “





Ps - Sono andata a vedere su molti siti ciò che è successo in Giappone durante la serata del Karaoke e in tutti c'era scritto che Kris e Rob hanno cantato " Your Song " . Ora non so quanto questo possa essere vero, ma sicuramente rende il tutto ancora più magico *-*

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Capitolo 23
*** Take My Hand, Tonight. ***


Saaalve a tutte :) 
Stasera mi andava proprio di pubblicare, anche perchè il pomeriggio è stato abbastanza noioso. 
Non ci credo, non ho fatto passare un'eternità dall'ultima pubblicazione. Se continuo così forse riesco a postare in modo più frequente xD
Vabbè, vi lascio al capitolo. Ho un pò di sonno (sicuramente è la noia) 
Un bacio a tutte e mi raccomando, inutile che ve lo dica, COMMENTANTE U_U 




Pov Kris



Mi sentivo un’emerita idiota.
Le lacrime continuavano a scendere senza sosta sul mio viso mentre ascoltavo le parole di mio fratello.
Con l’orecchio appoggiato sulla porta sentivo anche le silenziose parole di Rob che, poverino, non sapeva come svincolarsi da quell’imbarazzante discorso.
Non avrei voluto mai trascinarlo in una cosa del genere.
“Robert, so quanto mia sorella si sia affezionata a te. Nessuno se lo aspettava, credimi. Ha sempre avuto un buon rapporto con i suoi colleghi ma noi pensiamo ci sia qualcosa di più. “
“ Noi chi? Scusa. “
“ Io e il mio amico, nonché il suo ragazzo, Michael. E’ stato lui a chiedermi di accompagnarla.”
“ Avrei dovuto immaginarlo… “
“ Senti Rob, mi stai simpatico ok? E sinceramente credo che tu tenga molto a Kristen, però devi capire che sta con un’altra persona che in questo momento sta soffrendo parecchio per questa situazione. Lei non lo chiama quasi mai e quelle poche volte che si sentono è scostante e sempre nervosa. “
“ Mi dispiace…Ma… “
“ Aspetta, lasciami finire… Lui è disposto a perdonarla. Questo dovrebbe farti capire quanto la ama. “
“ Scusami Taylor, ma nessuno pensa ai suoi sentimenti? E poi, perdonarla di cosa?  “
“ Andiamo Robert…Mia sorella quando vuole una cosa la ottiene sempre. “
“ Non capisco, credimi. Io…Io non l’ho toccata nel modo in cui tu pensi. “
“ Quello forse no...Ma sicuramente qualche bacio…  “
“ Sono cose fra me e lei. “
“ Ecco, non voglio sapere nulla. Ti chiedo solo di non metterti fra lei e Michael. Lui è distrutto. “
 
 
Dopo quel discorso non avevo avuto il coraggio di dirgli niente.
Presi le mie cose e uscii dalla sua stanza, senza far rumore.
Prima di chiudere la porta vidi che si lasciò cadere sul letto con la testa fra le mani.
Sullo stesso letto dove la sera prima scherzavamo ed eravamo semplicemente noi stessi.
Non sapevo bene cosa mi legasse ancora a Michael, ma avevo deciso che lo avrei scoperto presto.
Non potevo assolutamente andare avanti in questo modo.
 
 
 
Erano passati due giorni eppure il tempo che avevamo trascorso a Tokyo sembrava già un vago ricordo.
Mi alzai praticamente col buio. Sarei dovuta partire quasi di notte e dovevo ancora sistemare la valigia per la prossima meta.
Mi sforzai a leggere, con gli occhi ancora mezzi chiusi, il foglio che era poggiato sulla mia scrivania.
30/10/2008 = Roma.
Cavolo, Italia.
Avevo sempre voluto vedere Roma, la città dei desideri.
Scesi giù in cucina per mangiare qualcosa prima di partire e quando chiusi il frigo, dopo aver preso un po’ di latte, il sangue mi si gelò nelle vene.
C’era un post-it giallo attaccato all’anta del freezer.
Non vedo l’ora di venire a Roma con te. M. “
Lo staccai immediatamente e lo strinsi fra le mani.  Incubo.
Mentre il mio sguardo era totalmente perso nel vuoto sentì dei passi leggeri scendere dalle scale.
Hey Kris tesoro, pronta a partire? “
“ Mamma… Mamma, mi spieghi cos’è questo biglietto? “
Ancora mezza addormentata mia madre prese il foglio e lo allontanò dalla faccia per focalizzarlo meglio.
Ah, Michael voleva farti una sorpresa. Visto che Taylor ti ha accompagnato in Giappone, lui voleva accompagnarti a Roma. Carino no? “
Sgranai gli occhi terrorizzata.
“ Cooosa? Carino? A-avrebbe dovuto chiedermelo. Io…Oddio, non può venire. “
“ Sarà qui a momenti. Si era già informato mentre tu eri fuori. Eddai cara, che problema c’è, vuole passare un po’ di tempo con te. Ultimamente non vi vedete più. I tuoi impegni vi stanno allontanando. “
“ Bhè, io non credo che sia un’ottima idea. “
Kristen, c’è qualcosa che non va? “
“ Forse… “
“ Lo sai che a me puoi dire tutto… “
“ Con Michael, le cose…le cose non vanno più bene. “
“ Avete già avuto momenti un po’ così, perché  hai paura questa volta? “
“ Ho paura che sia la fine. Sento che siamo veramente giunti alla fine. “
In quel momento mi sentii bene. Finalmente avevo avuto il coraggio di dirlo ad alta voce.
Mi alzai dal tavolo più libera e prima che lasciassi la cucina mia madre mi pietrificò con una delle sue domande.
C’entra per caso Robert? “
Mi  girai lentamente, cercando di prendere più tempo possibile. Fortunatamente però qualcosa mi salvò, il campanello.
“ Ehm, vado io. Sarà Michael. “
“ Si si vai vai. Noi due abbiamo un discorso da finire, e non si scappa. “
“Uhm certo. “
 
Una macchina ci portò fino all’aeroporto.  Michael prese le sue valigie mentre le mie vennero prese dai miei “assistenti”. Questa parola mi suonava ancora un po’ strana.
Non avevamo ancora parlato di questa sua  “fantastica” sorpresa e una volta saliti sull’aereo parlammo ancora di meno.
Di una’altra cosa però non avevo ancora sentito parlare. Nessuno aveva menzionato Rob nei propri discorsi.
Secondo il programma doveva salire sullo stesso volo e invece…
Invece non c’era…
“ Ruth, che fine ha fatto Rob? “
“ Non ne ho idea…Doveva essere qui ma..non lo vedo. “
Diedi un’altra rapida occhiata a tutte le persone, ma niente… Lui davvero non c’era.
 
Michael dormiva ormai da ore ed io non ce la facevo più a stare seduta.
Lo scavalcai cercando di non svegliarlo e mi diressi verso il bagno.
Forse fu il caso ma qualcosa volle che i miei occhi, improvvisamente, si girassero verso l’economy class.
Non potevo crederci.  
Era li, seduto, con le cuffie nelle orecchie, come se il mondo intorno a lui non esistesse. Lontano da tutti o molto probabilmente da me.
Rimasi immobile per circa 5 minuti a fissarlo quando un’hostess mi venne incontro al quanto agitata.
Signorina si sieda l’aereo è in fase di atterraggio. “
“ S-si. Subito. “
 
Viaggiammo per un po’ dall’aeroporto all’hotel ma ne valse la pena.
Non avevo mai visto niente di così bello. Roma era fantastica di giorno.
Alloggiavamo in una splendida via chiamata “ Via Veneto “  e tutto sembrava avere un sapore diverso.
Michael mi stringeva la mano e mi sorrideva mentre io, con la testa girata verso il finestrino, cercavo di concentrarmi su tutta quella meraviglia.
Ma ci pensi? Siamo a Roma… Non potevamo festeggiare questi 4 anni in modo migliore. “
Mi gelai al suono delle sue parole.
C-cosa?  “
“ Secondo te perché sono venuto ah? Domani dopo la premiere ti porto a cena fuori. Così possiamo finalmente festeggiare per bene. “
“ Michael io…Io non so a che ora finisce non voglio farti aspettare. “
“ Nono sssssh, ho organizzato tutto. Ruth mi ha dato una mano. “
“ Ruth cooosa? “
“ Si, da solo non avrei potuto fare nulla. “
Uccidere Ruth, ecco cosa dovevo fare nelle prossime 24 ore.
Era la mia manager, non la mia organizzatrice di appuntamenti. 
Il sangue mi ribollii in corpo ma cercai di rimanere il più calma possibile ai suoi occhi.
Il cellulare improvvisamente squillò e per un attimo sperai con tutto il  cuore che fosse lui ma ovviamente, era chiedere troppo.
Ciao Ruth dimmi… “
“ Dovete essere pronti per le sei. Una macchina passerà a prendervi. Mi raccomando non fate tardi. “
“ Chi scusa?? “
“ Come chi, tu e Michael. Viene anche lui no? “
“ NO! “   
Urlai così forse che Michael si girò stranito verso di me.
Non so se è il caso, sai…con tutta quella gente. Forse è meglio che rimane in albergo. C’è la tv via cavo…che invidia.  “
“ Oh nono tesoro, vengo anche io. Chissene frega della tv. “
Il colpo di grazia. Sarebbe venuto anche li. Bene. Perfetto. CAZZO.
 
Scendemmo in fretta nella hall e trovammo subito la nostra auto.
Sei bellissima con questo vestito bianco. “  Mi sussurrò  nell’orecchio.
“ Grazie. “
Ormai i suoi complimenti non mi facevano più effetto e per un attimo mi sentii una bugiarda.
Non potevo continuare a fingere in questo modo. Avrei dovuto dirgli la verità.
“ Michael, non saresti dovuto venire. “
“ Cosa?? …Ripeti perché forse non ho sentito bene . “
“ Hai capito benissimo. Non saresti dovuto venire qui a Roma. “
“ E per quale motivo? “
“ Per tanti motivi Michael. “
“ Dimmene uno allora…. Ah nono aspetta, se vuoi te ne dico uno io! Per caso è alto, moro, e ha una faccia che prenderei tanto a schiaffi??? “
“ Cosa stai dicendo? “  Gli occhi mi uscirono quasi dalle orbite.
“ Andiamo Kristen da quando c’è lui non sei più la stessa. Cosa credi AH? Che non abbia capito? Ho costretto me stesso a non chiudere un occhio ma tutti e due. Però cazzo, tu non mi aiuti proprio. “
“ Sono cambiate molte cose Michael, non siamo più quelli di una volta. “
“ Si cresce Kristen, è vero. Ma si cresce insieme e da qualche mese a questa parte io non so più chi sei. “
“ Forse sono cresciuta più in fretta. “
“ Può darsi, ma io voglio ancora stare con te. Sento di poterti dare tanto e mi dispiace che tu proprio non riesca a capirlo. “
Al finire della sua frase quasi non mi accorsi che lentamente si aprì lo sportello dal mio lato.
Migliaia di urla impazzite mi travolsero non appena scesi dall’auto.
Con la coda dell’occhio vidi Michael scendere e correre verso l’interno.
Sentivo che il discorso non era per niente finito, ma non sapevo sul serio come continuarlo.
Cosa gli avrei detto? Come avrebbe reagito?  Ero davvero disposta a buttare così 4 anni per una persona che conoscevo da qualche mese?
Fortunatamente Cath fu li ad aspettarmi ed immediatamente mi gettai fra le sue braccia.
Era come una seconda mamma per me.
“ Kris, tutto bene, non pensavo ci fosse anche Michael….”
“ Eh, neanche io. Ma…Rob? Tu l’hai visto? “
“ Si starà arrivando. “
Starà arrivando. Non potevo ancora crederci.
Il mio cuore batteva come quello di tutte le ragazzine presenti, se non di più.
Mi sentivo  stupida e felice allo stesso tempo. Non vedevo l’ora di vederlo.
Quando alzai gli occhi la sua macchina era li, di fronte a me.
Contai i secondi che ci separavano e finalmente, dopo che l’autista gli aprì la portiera, uscì.
Ci fu una vera e propria ovazione. La folla ormai era persa nell’isteria più totale.
Per un attimo feci fatica a capire cosa stava succedendo.
Tutto mi fu più chiaro però,  quando i miei occhi si scontrarono con i suoi, caldi e rassicuranti.
Venne verso di me con fare sicuro, più sicuro del solito e appoggiò il suo braccio sulla mia vita.
“ Sei bellissima con questo vestito bianco. “
Era la stessa frase che aveva detto Michael ma non fui capace di descrivere la sensazione che avvertii quando fu lui a dirlo.
Grazie, a-anche tu stai molto bene. “
“ Mai quanto te. “
Passeggiammo per un po’ sul red carpet, concedendoci a fotografi e fan.
Le urla erano destabilizzanti ma lui lo era ancora di più.
Non vedevo l’ora di parlargli, chiedere come stava e perché non si fosse fatto sentire dopo Tokyo.
 
Quando entrammo in sala le urla si moltiplicarono e il tutto fu molto imbarazzante.
Ci cercammo ogni tanto con sguardi complici ma niente di più, dopotutto eravamo nel bel mezzo di un’intervista.
Quando il tutto finì, scappai subito dietro le quinte, sperando di incrociarlo.
“ Ciao. “
“ Ciao “
“ N-non ti ho più sentito da…Uhm, tutto bene? “
“ Potrei dire la stessa cosa. E comunque si, tutto bene. Tu, tutto bene? …Ho intravisto Michael prima…finalmente ha avuto le palle di venire lui personalmente. “
Ok, forse non andava tutto bene.
“ Desiderava vedere Roma. “
“ Capisco. Bhè divertitevi allora, godetevi questa splendida città. “
“ Rob io.. aspetta…. “
“ Ragazziii avete sentito che urla?? Tutte per voi. “
Cath questa volta aveva proprio scelto il momento sbagliato.
Allora che fate stasera? Vi andate a fare un giro? Roma di notte è meravigliosa. “
“ Ah no, io rientro in hotel, ma Kristen…Kristen passerà una fantastica serata con il suo ragazzo che desiderava TAAAANTO vedere Roma. “
“ Ah vero cara, c’è anche Michael…Ma che fine ha fatto? Non l’ho più visto. “
Ah vero, che fine aveva fatto Michael?
“ Kristen vedi che Michael è andato in albergo e non aveva proprio una faccia allegra. E’ meglio se lo chiami.”
Ruth quasi in modo provvidenziale corse verso di me per aggiornarmi della novità. Cosa cazzo dovevo fare ora?
 
Quando arrivai nella hall dell’hotel lo vidi scendere con il suo trolley.
Aveva il viso basso e un biglietto aereo in mano.
“ Michael…C-cosa stai facendo? Dove vai? “
“ Ho perso Kristen. Avevo già perso da tempo. Mi sento uno stupido. Non possiamo continuare ad andare avanti così. “
“ Cosa stai dicendo? Cos’è successo, spiegati. “
“ Kristen ma dai cazzo. Si vede lontano un miglio che per te non sono più nulla. Sei stata chiarissima in macchina. Non dovevo venire, hai ragione. “
“ Ma cosa dici…Ero nervosa io..io non dicevo sul serio. “
“ No? E allora perché mentre seguivo l’intervista un addetto stampa è venuto vicino a me e mi ha detto – Com’è fare la parte del terzo incomodo? –  Questa è la tua vita Kristen, non la mia. Le nostre strade si sono divise da molto tempo e io, io non sono sicuro più di voler cercare la tua. “
“ E così te ne vai? AH? Buttiamo 4 anni così, nel cesso? “
“ Sai benissimo che non mi ami più come prima. Sai benissimo che ora la tua mente è occupata da altro. Non voglio più fare la parte dell’idiota. Ci vediamo Kristen. “
Non ebbi il coraggio di dirgli nulla mentre passava accanto a me e usciva velocemente dalla porta girevole.
E così, era questa la fine?
Ero veramente rimasta da sola?
A farmi compagnia c’erano solo i miei dubbi e in quel momento,  l’unica cosa che volevo fare era fumare.
Andai di corsa nella mia stanza e afferrai le sigarette.
Non ce la facevo a rimanere in camera, mi sentivo troppo oppressa.
Così scesi giù e appena vidi il primo fattorino gli urlai contro.
Heeey mi scusi. Avete mica un giardino interno dove è possibile fumare? “
“ Certo signorina. Ma non è coperto e sta piovendo quindi… “
“ Non importa, la ringrazio. “
Chissà se almeno la pioggia avrebbe fatto scivolare via tutti i pensieri che mi giravano in testa in quel momento.
Aprii la porta e uscii fuori accendendomi contemporaneamente la sigaretta.
Dopo il primo tiro già andò molto meglio.
Era arrivato il momento di fare i conti con me stessa.
Dovevo capire cosa volevo dalla vita. Da questa vita che da fuori appariva perfetta mentre dentro era un gran casino.
Cosa mi legava ancora a Michael? Perché era così difficile lasciarlo?
Perché creare qualcosa con Rob mi sembrava così maledettamente difficile?
Il miei pensieri furono interrotti da dei passi leggeri di qualcuno, ma non ci feci caso a chi fosse.
Doveva essere sicuramente una persona disperata quanto me visto che veniva a fumare sotto la pioggia.
Hey signorina mi scusi ha da accen….accendere? “
Mi girai lentamente per poi abbassare subito lo sguardo.
“ Scusa, non ti avevo riconosciuto. Vado via se vuoi, vengo dopo. “
“ Nono figurati. Rimani tanto io ho finito. “
“ Hey Kristen, mi dispiace per quelle cose che ti ho detto prima. “
“ Non fa niente Rob. Alla fine…Bhè, alla fine erano vere. Forse è per questo che ora mi ritrovo da sola mentre il mio ragazzo, a questo punto ex, sta tornando a casa. “
“ COSA? E’ andato via? “
“ Si, ha detto che non riesce a reggere tutto questo. “
“ Tutto questo cosa? “
“ La situazione che si è venuta a creare fra di noi. A lui da fastidio e oggi non ce l’ha fatta più. “
“ Oddio no, ma se vuoi lo chiamo io. Gli dico che è tutta colpa mia. “
“ No.. no, non è assolutamente colpa tua. Le nostre strade, come ha detto lui, si sono divise ed è inutile provare a rincorrerci. “
“ Doveva finire quindi. “
“ Già, doveva proprio finire. Buonanotte Rob…”
“ Buonanotte Kristen… “
Non volevo andarmene. Una parte di me, chissà quale, voleva dirgli tutto quello che provava per lui.
L’altra invece, quella che sicuramente dominava, aveva una paura fottuta.
Kristen…”
Mi girai di scatto.
“ Si? “
Non riuscii a capire bene quello che successe ma dopo due secondi le mie labbra si ritrovarono sulle sue e il cielo, in quel momento, sembrava avere un colore diverso.
Tutto improvvisamente aveva una sua logica, una logica che fino a quel momento non c’era mai stata.
I nostri baci si mischiarono velocemente con gli enormi goccioloni di pioggia.
Era del tutto giusto quello che stavamo facendo. Due persone cercavano di scoprire l’altro attraverso un bacio…Niente di più giusto continuavo a ripetermi.
Le sue mani si muovevano velocissime su di me quasi per paura di perdermi.
Le mie,invece, scivolavano in fretta nei suoi meravigliosi capelli, quelli che tutti avrebbero voluto toccare ma che quella notte, erano soltanto miei.
Era così perfetto...Era tutto così dannatamente perfetto.
Quando…
ROBERT, KRISTEN…MA CHE DIAVOLO??? “

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