La maledizione di un amore perduto

di Sweet_Kiss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La maledizione di Nero Villa ***
Capitolo 2: *** Dentro la villa ***
Capitolo 3: *** Non portarmelo via!! ***
Capitolo 4: *** Scuse ***



Capitolo 1
*** La maledizione di Nero Villa ***


La maledizione di Nero Villa

- Ti amo Ash!
Misty disse Ash ciò che provava veramente, ed era andato tutto bene, Ash aveva compreso i sentimenti dell'amica, mettendo a posto l'emozioni che provava verso Misty.
- Ti amo anch'io!
Si diedero il primo bacio, con l'intensità stesso del sole.
Dopo vari mesi, tornarono fidanzati a Biancavilla.
- Sai Misty, sono contento che siamo riusciti a fidanzarci! Dopo tutti i viaggi...
Misty lo interruppe con un dolce bacio, lo staccò subito, Ash divenne tutto rosso e molto sorpreso della reazione improvissa della ragazza, quest'ultima era imbarazzata e giocherellava nervosamente con le dita.
- A-allora?
- Be... Sono sorpreso! Misty...
Si guardarono intensamente, ma s'incamminarono, mano nella mano.
Erano arrivati vicino casa Ketchum.
- Oh! Salve ragazzi!
Salutò il prof. Oak.
- Professore? Che ci fa qui?
Domandò Ash curioso.
- Sono venuto per una petizione e discuterne con la signora Ketchum! Parla della Villa Nera! Te lo ricordi Ash?
- La villa Nera? Che sarebbe?
Chiese Misty.
- E' una Villa antichissima del 800, è chiamata Villa Nera perché c'è all'interno un terribile racconto con una maledizione!
Rispose Ash.
- Si dice che se una coppia sarebbe arrivata lì, Colleen avrebbe preso l'anima dell'umano per farne marito, mentre il suo corpo verrà trasformato in un albero!
Continuò il Professore.
- Davvero? Che tragedia!
Enunciò Misty.
- Colleen era una giovane duchessa, promessa sposa del duca giovane Ashrick IX! Ma lui scappò con una povera contadina di nome Mistelly! Così cercò altri uomini, ma nessuno la vole sposare per il suo carattere irrequieto e nervoso, per via della fuga dell'amato. Così morì, ma la sua anima era sempre lì, alla ricerca di un altra anima, i corpi si trasformavano in alberi perché Mistelly amava occuparsi degli alberi... comunque, non dovreste credere a questa maledizione!
Disse Oak.
Misty cominciò a pensare qualcosa.
- Che cosa c'è?
Domandò Ash.
- Mistelly e Ashrick... sono uguali ai nostri nomi!
- Ah ah! E allora?
- Be... Così...
- Dai! Faremo meglio ad entrare a casa!

Dopo un'ora, i piccioncini uscirono per un dolce pic-nic vicino al fiume, dove Ash prese la sua prima pokéball.
- Ti piacciono? Il pollo l'ho fatto io con le mie mani!
Disse imbarazzata Misty.
- Davvero? Coff!
Ash si girò e cominciò a tossire.
- Ash?! Va tutto bene?! Bevi dell'acqua!
Ash bevve l'acqua velocemente.
- Ah! Che schifo! Che cosa ci hai messo?!
- COSA?! ASH!
Urlò Misty infuriata.
- S-stai calma!
- Oh!
Delle nuvole nere si avvicinarono nel cielo limpido, delle gocce cominciarono a cadere, dopo qualche istante cominciò la pioggia, l'inizio di qualcosa di terribile!
Ash e Misty corsero verso un riparo, la ragazza, però, era ancora arrabbiata e teneva un broncio.
- Guarda! La Villa Nera!
Una Villa rovinata e coperte da travi, mentre le finestre erano tutte spezzate, il tetto era rovinato e con molte buche.
C'era un bosco gigantesco, gli alberi spogli senza foglie sembravano streghe a guardare i poveri passanti, mentre il resto del cielo sembrava nero, come quel luogo dove si ritrovavano.
- Ash! Andiamocene via!
Disse Misty aggrappandosi al braccio dell'amato.
- Ehi! Tranquilla! Non succederà niente!
Entrarono nella villa nera, all'interno, il pavimento di legno stava quasi per cedere, piene di buche, le tende strappate erano accompagnate da tele di ragni, i mobili erano rovinati, il divano non aveva una gamba, rovinata e caduta lì, lasciata in un angolo, mentre il muro era rovinato, con crepe, come se partirono da un quadro, raffigurato una donna, dalle vesti lunghe, i capelli lunghi e neri, gli occhi diffondevano tristezza, la lampada era per terra, con le candele bruciacchiate, altre crepe dai muri, da esse uscivano delle freddi correnti, molto anomalo.
Le scale erano rovinate, di legno e pieno di buchi, da cui uscivano dei topi grigi.
- Ash! Andiamocene via di qui!
Si era aggrappata ancora di più.
- Non ti preoccupare...
Una bambina dai capelli lunghi e blu, con in mano un teschio, con gli abiti lunghi e dolci, sfoggiava un sorriso, ma si vedeva che si sentiva sola, arrivava da una porta al centro, giù fra quelle scale.
- Voi chi siete?
Domandò la bambina.
- Ah! Pensavo che fosse disabitata!
Disse Ash, un po' spaventato.
- Ah! Fa freddissimo qui!
Si lamentò la povera Misty.
- Io sono Caleny! Ho 6 anni!
- Ciao tesoro! Io sono Misty e lui è il mio fidanzato Ash!
- F-f-fidanzato?! Ma non sapete della maledizione?
Domandò spaventata Caleny.
- Sì, ma non ci crediamo! Ma tu sei sola? I tuoi genitori?
Domandò Ash.
- Pessimo... Eh? Ah! Io sono sola e non abito qui.
Rispose con un sorriso leggero.
- Ah! Vai qui per giocare? Non dovresti! E' pericoloso!
- No, affatto! Colleen mi tratta bene... Ah! Tu intendevi per lo stato della casa! Non ti preoccupare! Io sono brava e attenta!
- Sul serio? Ma non ti fa paura?
Domandò Misty.
- Perché? Avete appena detto che non credete alla maledizione, il che vuol dire che non credete ai fantasmi!
Rispose la bambina sistemandosi i capelli.
Ash e Misty si guardarono e sorrisero.
- Sei una dolce e intelligente bambina!
Disse Ash.
Caleny sorrise imbarazzata.
- Complimenti!
Disse la ragazzina rivolta a Misty.
- Ti sei scelta un buon patner.
Misty ingrandì le palpebre e guardò per terra imbarazzata.
Tutti risero.
- Siete tutte due bagnati! Asciugatevi per un po'!
Ash e Misty andarono nella sala da pranzo, Ash si girò verso la bambina per ringraziarla, ma scomparse.

Attenzione! Vi giuro che non è la solita storia di ville maledette! E' diversa! Vi prego di continuare a leggere e poi vedrete!

CONTINUA...

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Capitolo 2
*** Dentro la villa ***


Dentro la villa

Ash e Misty guardarono spaventati la sala da pranzo, era rovinata e piena di ragnatele: il tavolo rovinato, aveva ancora le candele, cesti di frutta e la tela per coprirlo...
Le candele erano bruciacchiate, la tela era l'unica cosa buona lì, m non videro del tutto che era strappata, con del sangue e il cesto era rotto, con qualche resto di frutta ammuffita.
Le tende strappate sembravano volti che guardavano, quadri orribili e spaventosi erano gli unici a essere "vivi", mentre vasi erano ormai in cocci, il resto era polvere e rovina.
- Che brutto! Non mi piace! Sembra che qualcuno mi spiasse! Ash! Andiamo via! Ti prego!
Si lamentò Misty.
- Dai! Non avere paura!
Ribatté Ash.
- Dovreste...
Caleny era dietro loro, aveva un sorriso dolce e allo stesso tempo tetro e malinconico.
- Caleny! Ci hai spaventati!
Disse Misty preoccupata.
Il sorriso della bimba svanì improvvisamente, per trasformarsi in un volto triste.
- Mi spiace! Non volevo!
Il teschio che teneva in braccio divenne, quasi, triste... o era solo un impressione?
Ash guardò la sala oscura e buia, mentre Misty guardava fuori dalla finestra, finché non si accorse di qualche orologio.
Ne prese uno.
- Ma questi? Eh! Non funzionano nemmeno!
- Quelli sono miei!
Disse Caleny.
- E' la mia collezione! A casa mia non c'è spazio! Li metto qui!
- Ma sono tutti rotti!
Enunciò Ash guardando gli orologi.
- Certo! Quello avanti deve stare avanti! E' veloce rispetto agli altri due! Il "doppio del tempo"! Quello lento deve stare lento! Questi due rappresentano il futuro e il passato! Quello fermo è il mio preferito! E' due volte esatto nel giorno! Dorme sempre!
- Non capisco...
- Nemmeno io!
Affermò Misty mettendosi una mano sulla guancia.
- Uh! Piove ancora?
Domandò la bimba giocherellando con il suo teschio.
Ash tolse le tende, ma era come se ci fosse ancora buio, guardò il bosco e il cielo.
- Si! Piove ancora.
Affermò Ash molto triste.
- E' da tanto che non vedo anima viva... Oh! Tranne mia madre e mio padre! Ovvio! Volete fare un piccolo tour? Dai!
Disse Caleny felicissima aggrappandosi alla giacca di Ash.
- Okay!
Uscirono nel giardino, che sembrava un deserto nero, aveva solo alberi neri, fiori secchi, un ponte piccolo che stava per cedere e una fontana senza acqua, con statue di streghe spaventose.
- Io adoro questo giardino! Ma...
Avvicinò il teschio nella sua guancia come un neonato.
- E' così... deserto! Io lo ric... voglio dire immaginato con pieni di fiori, le farfalle colorate, con la fontana piena d'acqua, anche se con quelle streghe... però non facevano così paura.
- Caleny...
Disse sottovoce Misty.
Caleny portò Ash e Misty in molte stanze, ma facevano molto paura.
- Eccoci qui! Questo è una stanza proibita! La leggenda narra che qui...
La bimba indicò una porta grossa, con decorazioni di serpenti, donne e uomini spaventati e demoni al rogo... una faccia al centro ,però, era rovinata, era come... cancellata da qualcosa o... qualcuno...
- ... sia morta, Colleen era morta qui, era morta, non si sa' come... con un coltello o piangendo, o per vecchiaia o si è avvelenata, però è rimasta qui fino la fine del'800!
- Andiamo via!
Disse Misty ad Ash, prendendo la mano di Caleny, quest'ultima si tolse dalla mano immediatamente.
- Che cos'hai? Ma... la tua mano... è così fredda Caleny! Stai bene? E come se avessi toccato... un f-fantasma! Ma...
- Ma io sono viva! Il problema e che non mi piacciono che gli sconosciuti mi prendano per mano...
All'improvisso, la porta cominciò ad fare rumori, come se qualcuno la colpisse dietro!
*SBAM SBAM*
*GRRRRR*
- CHE SUCCEDE?!
Urlò Misty spaventata.
- Che cos'è?
Disse Ash spaventato e arrabbiato.
La porta si aprì e...
E lei era qui... forse anche dietro voi...
CONTINUA...

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Capitolo 3
*** Non portarmelo via!! ***


Non portarmelo via!!

La porta si aprì, il gelo piombò in quella stanza buia, la porta, che sembra provenire dall'inferno stesso, si aprì... fiamme e ghiaccio erano nello stesso luogo... una nebbia provocò spaventò...
- Che...
Disse Ash spaventato.
Sì... Colleen era lì a guardare seduta...
Come se fossero tornate nel passato, Colleen che piangeva guardando la porta, ancora vestita da sposa.
Ma il ricordo finì...
In quella stanza scomparve tutto, ci fu solo il buio.
Una mano arrivò a prendere Ash, Misty si riprese dallo spavento e focalizzò ciò che succedeva, prese Ash per un braccio, mentre Caleny guardava spaventata, mentre abbracciava forte il suo teschio, una lacrima attraversò il suo viso.
- No... Aspetta! Ash! Nooo! Lui è mio! No! Non portarmelo via...
La lotta continua, Ash paralizzato dal dolore del suo braccio, quello che Colleen tirava.
- Tu, non puoi capire ciò che ho provato!
- Posso! Posso... Ash è partito molte volte... non sono mai riuscita a dirgli ciò che ho provato!
Le lacrime scendono sul viso di Misty.
- E finalmente che ci riesco... non portarmelo via! Colleen! Ti prego...
- E' una cosa diversa... ma lui...
Strinse di più il braccio.
- Lui è Ashrick...
Disse il fantasma...
- Noo! Lui non è Ashrick!
- Si, il suo viso... i capelli... la pelle!
In un certo modo, Misty lo sapeva... sapeva che era uguale a Ashrick...
- E tu sei Mistelly!
- No! Ciò che è accaduto quasi 1000...? Non importa! Non può accadere! Lui non è Ashrck! LUI E' ASH!
- Nooo! Nooo! Lui è mio! Io...
- MA lui ama me! Non ama te!
- Aaah!
Ash urlava disperato.
- Ash!
Disse Misty.
- Ashrick!
Enunciò Colleen.
- Noooo!
Il dolore arrivò anche a Misty, non c'è la faceva più, ma voleva resistere... anche se Colleen le spaccava le ossa.
- No! Poverini!
Enunciò Caleny.
- Aaaah! Ash si faceva ancora più male, come Misty, ma anche dentro, non poteva vivere senza Ash, i ricordi di Misty durante il loro viaggio erano bellissimi, il dolore interno era più grande di quello esterno, non poteva vivere senza il suo Ash.
- Io...
Caleny era spaventata e non sapeva cosa fare.
- Io non mollerò!
Cominciò a piangere.
- Ash! Non portarmelo via! Ti prego! Non portarmelo via!! Io lo amo! Non portarmelo via!
Ormai era stremata, il suo braccio stava per cedere e Ash non ne poteva più.
- Non... c'è la faccio...
Anche Caleny provò ad aiutarla, ma invano, lei era debole.
- Non...
Le sue braccia cominciavano a lasciare.
- NOOOOO!
Colleen riuscì a prenderlo, si chiuse la porta, Misty si riprese per poco e cominciò a colpire.
- No! Ti prego! Colleen! Apri! Non posso vivere senza Ash! Ti prego Colleen! Ti prego! Non portarmelo via!
Le lacrime di Misty era come la pioggia, non riusciva a smettere di piangere.
Caleny la guardava tristemente, ma che poteva fare?
- COLLEEN! NON PORTARMELO VIA! IO LO AMO!
Si trascinò giù e si sedette per terra, mentre si appoggiava sulla porta.
Pianse mentre ancora la pioggia cadeva, Caleny la guardava tristemente.
- Ash!
Continuò a dirlo per molte volte, ma invano, Colleen non le ridava Ash.
- Misty! Non piangere!
Misty si asciugò le lacrime con la maglietta.
- Ma come va la leggenda... c'è... un modo per... riprenderlo...
- Si, c'è un modo, è un enigma...
CONTINUA...

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Capitolo 4
*** Scuse ***


NON POTRO' CONTINUARE LE MIE STORIE, MI SPIACE! PURTROPPO HO MOLTE COSE DA FARE IN QUESTI TEMPI! MI SPIACE! E POI HO MOLTI PROBLEMI CON IL COMPUTER! E NON HO MOLTA ISPIRAZIONE! MI SPIACE! COMUNQUE SE VOLETE SENTIRMI SONO CONNESSA! MA NON POTRO' CONTINUARE PER UN PO' DI TEMPO! MI SPIACE! ARRIVEDERCI! SWEET_KISS! 4EVER!<3<3<3! ^^! HAPPINESS! ^^!

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