Diciannove Anni Se Ne Sono Andati In Fretta

di EffieSamadhi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1999 - Sciocco, Sciocco Ragazzo. ***
Capitolo 2: *** 2000 - Sei In Ritardo. ***
Capitolo 3: *** 2001 - Vigliacco. ***
Capitolo 4: *** 2002 - Ricordo Con Rabbia. ***
Capitolo 5: *** 2003 - Pace? ***
Capitolo 6: *** 2004 - Mettere Su Famiglia? ***
Capitolo 7: *** 2005 - Fingi Che Sia Un Regalo Di Nozze. ***
Capitolo 8: *** 2006 - C'Era Una Volta La Banda Weasley... ***
Capitolo 9: *** 2007 - In Fondo, Non L'Ho Mai Pensato. ***
Capitolo 10: *** 2008 - Prima La Musica, Poi Le Parole ***
Capitolo 11: *** 2009 - Non Sono Pronta A Lasciarti Andare. ***
Capitolo 12: *** 2010 - Sono Innocente? ***
Capitolo 13: *** 2011 - Cambiare. ***
Capitolo 14: *** 2012 - Le Cattive Azioni Ricadono Sempre Sopra Chi Le Fa. ***
Capitolo 15: *** 2013 - Ingrati! ***
Capitolo 16: *** 2014 - Non Dirmi Che Ce L'Hai Ancora Con Me! ***
Capitolo 17: *** 2015 - Ma Tu Guarda Cosa Mi Tocca Fare... ***
Capitolo 18: *** 2016 - Lo Faccio Per Te. ***
Capitolo 19: *** 2017 - Uffa! ***



Capitolo 1
*** 1999 - Sciocco, Sciocco Ragazzo. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Sciocco, Sciocco Ragazzo (100 parole)

 

[Percy Weasley, gennaio 1999]

 

Sciocco, sciocco ragazzo.

Sette mesi fa, Voldemort è stato sconfitto, e la pace è tornata a regnare sul mondo magico.

Ma il tuo cuore non conosce pace da anni, ormai.

Da quando hai lasciato la casa di tuo padre.

Da quando hai lasciato i tuoi fratelli dai capelli rossi.

Da quando hai lasciato tua madre.

Ti ha scritto, il mese scorso, invitandoti per Natale.

Non ci sei andato.

Prima di tornare, devi imparare a chinare il capo, e a dire “Mi dispiace”.

Ti eserciti stringendo una spilla rossa e oro, le cui lettere continuano a dire ZucCaposcuola.

Sciocco, sciocco ragazzo.

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Capitolo 2
*** 2000 - Sei In Ritardo. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Sei In Ritardo (200 parole)

 

[Molly Weasley, gennaio 2000]

 

In piedi all’alba, come sempre, e poi giù di bacchetta per preparare le colazioni.

Il primo ad alzarsi è Arthur. Lo aspettano per una brutta storia di Gabinetti Mordaci: pare che qualche Babbano abbia comprato dei gabinetti che azzannano chiunque ci si sieda sopra. Inutile chiedersi chi li abbia messi in commercio: Mundungus Fletcher, c’è da scommetterci la bacchetta.

Poi è il turno di Ginny, George, e… no, Ron no.

Starà ronfando della grossa, come al solito, sbuffa Molly.

 “Alzati, Ron! Sei in ritardo, come al solito!”

Macché, non lo sveglierebbe nemmeno una Strillettera.

Molly Weasley continua a sfaccendare. Due anni dacché tutto è tornato sereno e pacifico, eppure nessuno le dà una mano con le pulizie in casa.

Un paio di colpi alla porta.

“Ecco, Ron, sarà un gufo dal Ministero per dirti che sei licenziato!”

Poi ci ripensa: i gufi non bussano.

Guarda l’orologio, e vede che la lancetta di Percy indica casa.

 “Sei in ritardo” sussurra, costretta ad alzare lo sguardo per guardare negli occhi quello che è stato, una vita fa, il suo bambino.

“Lo so,  avrei dovuto chiedere scusa anni fa” risponde imbarazzato, rigirandosi tra le mani il cappello.

“In realtà stavo parlando della colazione.”

 

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Capitolo 3
*** 2001 - Vigliacco. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Vigliacco (100 parole)

 

[Mundungus Fletcher, luglio 2001]

 

Continua a sbronzarti. È la sola cosa che sai fare.

Sei solo un vecchio fallito che ha lasciato morire un uomo.

Mandi giù il quarto Whisky Incendiario, e ti rendi conto che sono passati quattro anni da allora.

Maledetta sera di luglio.

Te la sei filata, invece di aiutare gli altri a salvare Potter.

Vigliacco, non sei altro che un vigliacco.

Malocchio era vicino a te, e tu lo hai lasciato morire.

Sei scappato, come un codardo.

Sei sempre stato un codardo.

Malocchio è morto, ed è come se lo avessi ucciso.

Tu hai ucciso Malocchio.

Sei solo un vigliacco.

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Capitolo 4
*** 2002 - Ricordo Con Rabbia. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Ricordo Con Rabbia (100 parole)

 

[Cho Chang, maggio 2002]

 

La giovane donna guarda a lungo la busta.

Vorrebbe bruciarla senza leggerla, ma tanto sa che ne arriverebbe un’altra.

E poi un’altra, e un’altra ancora.

La notizia la troverebbe.

Strappa la busta.

Come volevasi dimostrare, un altro invito per l’anniversario del suo diploma. Il quinto.

Ma perché festeggiare un anniversario che le ricorda tutto il dolore che le ha dato quella scuola?

Hogwarts le ha dato Cedric Diggory e il suo amore.

Hogwarts glielo ha portato via, senza ritegno.

Hogwarts le ha dato Harry Potter e la sua amicizia.

Hogwarts li ha allontanati.

Hogwarts le ha portato via la pace.

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Capitolo 5
*** 2003 - Pace? ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Pace? (200 parole)

 

[Dudley Dursley, luglio 2003]

 

Ti guardi intorno curioso, senza riuscire a convincerti che questo sia un villaggio di maghi: è uguale a un comunissimo quartiere Babbano!

La tua fidanzata ti stringe amorevolmente la mano, invitandoti a suonare il campanello. Ancora non riesci a credere che esista una donna in grado di amarti.

Vi apre una ragazza con un caschetto rosso, che prima vi squadra e poi sorride.

“Tesoro, vieni alla porta!” esclama.

Harry si affaccia e spalanca gli occhi: “Dudley? Che ci fai qui?”

         Cerchi di sorridere.

“Buon compleanno, Harry. Credo che tu conosca Susan Bones, la mia fidanzata. Ci sposiamo a ottobre, e mi farebbe molto piacere se venissi alla cerimonia. E vorrei anche chiederti scusa per il modo ignominioso in cui ti ho trattato, anche se perdonarmi non è semplice.”

Harry Potter, il Salvatore del Mondo Magico, il Bambino Che E’ Sopravvissuto, il Ragazzo Che E’ Morto E Risorto, ti fissa senza dire nulla.

È la ragazza con i capelli rossi a parlare.

Ti tende la mano. “Sono Ginny Weasley, la fidanzata di Harry. È un piacere conoscerti, Dudley. Noi ci sposiamo a settembre, sarebbe grandioso avere voi alla cerimonia.”

Susan accetta l’invito a entrare, mentre tu indugi sulla porta. “Pace?”

“Pace.”

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Capitolo 6
*** 2004 - Mettere Su Famiglia? ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Mettere Su Famiglia? (200 parole)

 

[Charlie Weasley, ottobre 2004]

 

“Per le mutande di Merlino, non è affatto giusto!”

Per colpa di uno stupido matrimonio, si è perso la schiusa delle uova della femmina di Dorsorugoso di Norvegia che stava osservando da tre anni.

Tre anni, per Merlino, non tre mesi! Tre anni!

Certo, è felice che Ron abbia reso felice la mamma sposando Hermione, ma non potevano scegliere un altro periodo?

Tornato in Romania, Charlie ha scoperto che tutti i draghetti erano già nati, e così addio al lavoro di tre anni.

Prende a calci una zolla e si siede su una pietra, poi inizia ad intagliare un pezzo di legno con un coltello, cercando di allentare la tensione.

La sua nuova collega, Sophie, lo guarda con un misto di curiosità e preoccupazione.

“Ti senti bene, Charlie?”

“Benissimo” risponde acido. “Scusa, non sono arrabbiato con te. Mio fratello si è sposato e io ho perso la schiusa delle uova.”

La ragazza sorride. “Se ti interessa, abbiamo un Petardo Cinese al termine della covata.”

Lui ripensa alle parole di sua madre: Hai trentadue anni, Charlie. Perché non la smetti di farti bruciacchiare le chiappe dai draghi e non metti su famiglia?

Mettere su famiglia? Lui?

“Sophie?”

“Sì?”

“Sei libera stasera?”

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Capitolo 7
*** 2005 - Fingi Che Sia Un Regalo Di Nozze. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Fingi Che Sia Un Regalo Di Nozze (200 parole)

 

[Viktor Krum, dicembre 2005]

 

Non era pronto a rivederla: nonostante gli anni di lontananza, non è riuscito a dimenticarsi di lei.

Con il tempo è cambiata, certo, ma in fondo lui sente che è rimasta sempre la stessa.

In fondo, è sempre la sua Hermione, la ragazzina che invitò al Ballo del Ceppo a Hogwarts.

La guarda meglio: è più bella, è più simpatica, è più… incinta.

Hermione Granger è sposata e aspetta un figlio, e in entrambi i casi il responsabile è Ron Weasley.

Krum abbassa lo sguardo e si sfrega un occhio, nascondendo l’accenno di una lacrima.

Avrebbe voluto essere lui a rubarle il cuore, vorrebbe essere lui il padre di quel bambino.

E invece, come sempre, è più sveglio come Cercatore che come uomo.

Hermione è radiosa. Sembra felice, sembra realizzata.

E allora a lui va bene così, anche se il rimpianto lo perseguiterà per tutta la vita.

“Sono molto contenta di rivederti, Viktor” dice, appoggiandogli una mano sul braccio.

Krum alza lo sguardo e la osserva: come ha potuto farsi sfuggire tanta bellezza?

Le accarezza il viso, e prima di ripensarci la bacia.

Lei lo guarda, incredula.

“Fingi che sia un regalo di nozze” le sussurra, prima di lasciarla sola.  

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Capitolo 8
*** 2006 - C'Era Una Volta La Banda Weasley... ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

C’Era Una Volta La Banda Weasley… (200 parole)

 

[Pix Il Poltergeist, febbraio 2006]

 

C’era una volta / la banda Weasley / non era molto colta / e non faceva cose tristi…”

Si interrompe e smette di saltellare, improvvisamente triste. Gli anni passano anche per lui.

Continua a fare scherzi a destra e a manca, ma non è più la stessa cosa.

Gli mancano i fratelli Weasley.

Bill e Charlie non erano grandi strateghi, ma erano sempre pronti a sacrificarsi per uno scherzo ben riuscito.

Percy… ah, meglio lasciar perdere. La pecora nera della famiglia.

Lenticchia non era affatto male, ma Ginny era davvero in gamba!

I migliori, però, erano Fred e George.

Hanno lasciato la scuola esattamente dieci anni fa, ma lui non ha sentito la loro mancanza fino alla fine della guerra.

A guerra conclusa, ha rubato al Frate Grasso lo Speciale della Gazzetta del Profeta, e ha dato un’occhiata alle vittime della battaglia di Hogwarts.

Vedere tanti visi sconosciuti lo ha commosso. Specialmente vedere quello di Fred.

Per Morgana, sono già passati otto anni?

Mentre cincischia con i ricordi, vede una coppietta sbaciucchiarsi nell’ingresso.

Un ghigno si dipinge sul suo viso, mentre sguscia fuori e raccoglie un’enorme palla di neve, che… SPLAT!

“Pix!”

Adoro quando le ragazze strillano il mio nome

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Capitolo 9
*** 2007 - In Fondo, Non L'Ho Mai Pensato. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

In Fondo, Non L’Ho Mai Pensato (100 parole)

 

[Aberforth Silente, giugno 2007]

 

Sono l’ultimo Silente. L’ultimo della nostra famiglia.

Buffo, non ci avevo mai fatto caso.

Ma oggi cade il decimo anniversario dalla notte in cui sei stato ucciso.

Era inevitabile che ci pensassi.

Prima nostro padre, poi nostra madre, nostra sorella, e infine tu.

Ho sprecato quasi un secolo accusandoti della morte di Ariana, e improvvisamente anche tu sei morto.

Mi dispiace di averti odiato per così tanto tempo, Albus.

In fondo, eri il mio fratello maggiore, avrei dovuto capire che…

Ariana non è morta per colpa tua, ecco quello che avrei dovuto dire.

In fondo, non l’ho mai pensato veramente.

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Capitolo 10
*** 2008 - Prima La Musica, Poi Le Parole ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Prima La Musica, Poi Le Parole (100 parole)

 

[Il Cappello Parlante, agosto 2008]

 

Per qualche strana ragione, la gente pensa che essere un cappello dotato di capacità intellettive sia meraviglioso.

Ebbene, non lo è. Essere un Cappello Parlante non è così divertente.

Non dopo più di duecento anni di servizio, almeno.

Il Cappello aspetta per un anno il suo momento.

Aspetta per un anno intero che arrivi il suo momento, per cantare una canzone e dare un futuro a un branco di preadolescenti brufolosi.

Non è nemmeno così semplice, dopo duecento anni, scrivere una canzone convincente.

Si lambicca il cervello, pensando a un soggetto: settembre incombe, e non ha ancora scritto una parola.

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Capitolo 11
*** 2009 - Non Sono Pronta A Lasciarti Andare. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Non Sono Pronta A Lasciarti Andare (200 parole)

 

[Andromeda Black Tonks, settembre 2009]

 

Primo settembre, Binario 9 e ¾. Ci siamo, piccolo mio.

Sono anni che penso a questo momento, ma solo adesso mi rendo conto di aver fallito.

Ho sempre immaginato tutto molto diverso.

Tua madre avrebbe sbuffato, mentre i capelli mutavano dal rosa cicca al verde vomito.

Tuo padre ti avrebbe rassettato la camicia.

Io sarei rimasta in disparte a commuovermi, come ogni nonna che si rispetti.

Invece, ti aiuto a caricare il bagaglio sul treno, e poi mi volto a guardarti.

Sei cresciuto tanto, in questi ultimi mesi, eppure resterai sempre il mio piccolino.

Mi fissi con i tuoi grandi occhi, così simili a quelli di tuo padre.

Gli occhi sono la sola parte di te che non cambia mai.

I capelli sono neri, neri come la pece.

Neri come la mia anima, che in questo istante si rifiuta di staccarsi da te.

Non ho che pochi minuti per dirti quello che in undici anni non sono mai riuscita a pronunciare.

“Teddy” inizio, con voce tremante, “buona fortuna”.

Non volevo dire questo, ma va bene comunque.

“Grazie, nonna” dici, mentre i capelli si schiariscono. “Renderò onore a mamma e papà.”

Ti stringo forte.

Non sarò mai pronta a lasciarti andare.

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Capitolo 12
*** 2010 - Sono Innocente? ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Sono Innocente? (100 parole)

 

[Dolores Jane Umbridge, dicembre 2010]

 

All’inizio, quando diceva di essere innocente, teneva il conto dei giorni che passavano.

Uno, due, tre.

Ma quando i giorni sono diventati cento, centouno, centodue, in lei si è fatto strada un dubbio.

E la voce con la quale gridava indignazione verso le guardie si è affievolita.

Poi è arrivata a mille, milleuno, milledue, e quel dubbio ha cominciato a rincorrerla.

E poi sono stati duemila, duemilauno, duemila due, e il dubbio si è fatto più consistente.

Adesso i giorni sono più di quattromila, gli anni dodici.

E quel dubbio silenzioso diventa domanda.

“Sono innocente?” pigola, nel buio della cella.

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Capitolo 13
*** 2011 - Cambiare. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Cambiare (100 parole)

 

[Sir Nicholas de Mimsy-Porpington, alias Nick-Quasi-Senza-Testa, settembre 2011]

 

Il tempo sembra non scorrere affatto, quando sei un fantasma.

Insomma, le stagioni cambiano, i muri si scrostano e i maghi invecchiano, ma in fondo sembra sempre tutto uguale.

Gli studenti trafelati corrono su e giù per il castello, gli insegnanti cercano di riempire quelle grosse zucche vuote, e io sono solo un vecchio fantasma brontolone.

A nessuno interessa davvero ciò che ho da raccontare, a nessuno interessa più del passato, a nessuno…

“Sir Nicholas?” mi sento chiamare.

È uno studente del settimo anno, il cui cipiglio ricorda molto quello di Percy Weasley.

“Sir Nicholas, mi potrebbe parlare della guerra?”

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Capitolo 14
*** 2012 - Le Cattive Azioni Ricadono Sempre Sopra Chi Le Fa. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Le Cattive Azioni Ricadono Sempre Sopra Chi Le Fa (100 parole)

 

[Walburga Black, giugno 2012]

 

Dalla tua cornice finemente intagliata osservi il buio e il vuoto di questa enorme casa.

Per orgoglio, assurdo orgoglio, ti sei condannata ad un’eternità di solitudine e amarezza.

Con tutto il tempo che hai, ti ritrovi a pensare alla tua famiglia.

Dalla tua cornice, riesci a scorgere l’arazzo dei Black: sono così tante le bruciature…

Fissi lo sguardo su una di esse, quella che più ti addolora.

Sirius Black III, cancellato all’età di sedici anni, per aver osato voltare le spalle alla famiglia.

Ma tuo figlio è morto sedici anni fa.

Sei stata tu a voltare le spalle a lui.

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Capitolo 15
*** 2013 - Ingrati! ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Ingrati! (100 parole)

 

[Argus Gazza, dicembre 2013]

 

Sbuffa, mentre asciuga l’ennesima pozzanghera.

Ha combattuto l’ultima guerra come tutti gli altri, eppure nessuno gli dà mai retta.

Ingrati, stupidi ragazzini.

Eppure, è anche grazie a lui se quel branco di delinquenti ha ancora una scuola da vandalizzare.

È anche grazie a lui, che non è nemmeno un mago vero, se hanno la possibilità di studiare.

Ingrati, stupidi ragazzini.

Invece, nessuno gli dà retta, e lui continua a sfaccendare come un elfo domestico.

Mrs Purr miagola per attirare l’attenzione del padrone.

“Come dici, mia cara? Stanno facendo una gara di Caccabombe al terzo piano? Arrivo subito!”

Ingrati, stupidi ragazzini.

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Capitolo 16
*** 2014 - Non Dirmi Che Ce L'Hai Ancora Con Me! ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Non Dirmi Che Ce L’Hai Ancora Con Me! (100 parole)

 

[Rita Skeeter, agosto 2014]

 

Forza e coraggio. Sei sopravvissuta a ben due Guerre Magiche e alla Gazzetta del Profeta.

Nessuno può negarti un favore.

“La mia risposta è no, Rita.”

Va bene, a volte è necessaria una supplica.

“Te lo chiedo come un favore personale. Questo libro sarà un vero successo, ma mi serve la versione di tutti i…”

“No, Rita. Non mi lascerò strumentalizzare da te. Devo ricordarti il Torneo Tremaghi?”

Ti metti le mani sui fianchi e sbuffi, roteando gli occhi. È proprio un osso duro!

“Andiamo, Granger, non dirmi che ce l’hai ancora con me per quella storia! Sono passati vent’anni!”

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Capitolo 17
*** 2015 - Ma Tu Guarda Cosa Mi Tocca Fare... ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Ma Tu Guarda Cosa Mi Tocca Fare… (100 parole)

 

[Professor Rüf, settembre 2015]

 

“Ebbene sì, lo presero per pazzo. Tentarono in tutti i modi di far terra bruciata attorno a lui, di lasciarlo solo, ma…”

“Ma?”

“La prego di non interrompermi, signor Smith. Ebbene, non ci riuscirono. Harry Potter dimostrò di avere ragione!”

“E poi?”

“Signorina Turner, la prego! Ebbene, una rocambolesca catena di eventi portò al duello finale!”

“Come lo sconfisse?”

Con un balzo lasci la tua poltrona, e inizi a mimare un meraviglioso ed esaltante duello con un Voldemort immaginario.

La pace ha cambiato ogni cosa: nessuno riesce a credere che tu sia lo stesso professor Rüf di diciassette anni fa.

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Capitolo 18
*** 2016 - Lo Faccio Per Te. ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Lo Faccio Per Te (400 parole)

 

[Teddy Lupin, giugno 2016]

 

Tutti sanno che è un ragazzo serio, uno senza grilli per la testa.

Per questo ha già ricevuto decine di offerte di lavoro da ogni parte del mondo magico.

Ma lui, da bravo ragazzo con la testa sulle spalle, va avanti un passo alla volta.

E ora si trova alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, davanti alla commissione che esaminerà la sua preparazione in Difesa Contro Le Arti Oscure.

“Signor Lupin, posso chiederle di eseguire un Incanto Patronus?” chiede il mago davanti a lui, guardandolo negli occhi.

“Ma è programma del terzo anno, ormai!” lo contraddice un collega.

“A maggior ragione desidero vederne uno.”

Teddy Lupin, diciotto anni, si alza dalla sedia e sfodera la bacchetta – dodici pollici, molto flessibile, legno di ebano e corda del cuore di drago.

Chiude gli occhi e passa in rassegna tutti i propri ricordi, alla ricerca del più bello, del più fulgido.

Il primo volo, il primo bacio, le vacanze alla Tana o a Villa Conchiglia, il primo giorno di scuola, le cene in famiglia, l’acquisto della bacchetta.

Ma la sua mente si concentra su due occhi.

Occhi verdi che lo fissano con intensità, come se potessero leggergli dentro.

E Teddy sa che possono farlo. Teddy sa che vedono il suo disagio di ragazzo solo, di bambino orfano dalla nascita.

Diciotto anni di disagio, ecco cosa leggono quegli occhi nella sua anima, mentre i capelli si fanno rossicci per l’imbarazzo.

Occhi verdi dietro lenti lucide, e l’ombra di un sorriso sicuro: ecco quello a cui sta pensando.

È il ricordo più bello, ed è il più recente.

Non è nemmeno sicuro che possa dirsi un ricordo, perché quegli occhi lo stanno fissando proprio adesso, proprio in questo istante.

Quegli occhi gli hanno appena chiesto di dimostrare la sua preparazione.

Riapre i propri, e li vede ancora fissi su di lui: lo sguardo di Harry James Potter, suo padrino, la dice tutta.

Harry crede in lui, Harry sa che riuscirà.

Lo faccio per te, Harry. Per te, e per mamma e papà.

“Expecto Patronum!” scandisce a voce alta, levando la bacchetta.

Fili d’argento si levano dall’ebano e formano il suo scudo.

I commissari sobbalzano e arretrano, nel vedere una sagoma di lupo mannaro correre lungo la sala, a difesa dello studente.

Teddy continua a guardare Harry, dimentico dei commissari e degli altri studenti.

Sono soli in quella stanza. Soli, in compagnia dei ricordi.

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Capitolo 19
*** 2017 - Uffa! ***


Nineteen Years Have Gone Out Fast.

Uffa! (200 parole)

 

[Mirtilla Malcontenta, settembre 2017]

 

Sbuffo, ripensando ai miei settantacinque anni da fantasma.

Venticinque anni fa, l’eroe magico per eccellenza, Harry Potter, si rifugiò nel cubicolo accanto con i suoi due amichetti per preparare quella disgustosa Pozione Polisucco.

Il tanfo era così pestilenziale che dovevo rifugiarmi nei bagni dei Serpeverde, giù nei sotterranei.

E mi facevano così paura, con il Barone Sanguinario sempre in giro con quelle grosse catene che strisciavano… paura da morire.

Oh, giusto, io sono già morta.

Me lo ha fatto notare Denti-Da-Castoro Granger, al suo secondo anno.

Poi è scoppiata a ridere, e Lenticchia Weasley insieme a lei.

Ma Harry Potter no… lui è così corretto, così onesto, così coraggioso, così bello… e ha sposato quella sciacquetta della Weasley.

Com’è ingiusto il mondo… e dire che io gli avevo offerto il cubicolo accanto al mio.

Oh, Harry! Diciannove anni fa ha salvato il mondo magico da quel brutto cattivone di Voldemort, e tutti si sono complimentati con lui!

Avrei voluto complimentarmi anche io, ma non è più venuto a farmi visita.

Nessuno viene mai a farmi visita.

Nessuno fa più ribollire disgustose pozioni nel cubicolo a fianco.

Ma insomma!

Quante volte deve morire una ragazza, per avere un po’ di considerazione?

 

 

Eccoci alla fine, finalmente.

Finalmente inteso come “alla fine”, non come “evviva, finalmente ha finito di scassare”.

Ringrazio le 17 persone che hanno inserito la mia raccolta tra le storie preferite,

le 4 persone che l’hanno inserita tra le storie da ricordare

e le 51 persone che l’hanno inserita tra le storie seguite.

[I dati non tengono conto di eventuali movimenti dovuti alla pubblicazione di questo capitolo]

Ringrazio i vari utenti per le loro 46 recensioni.

[I dati non… eccetera]

Grazie mille per avermi seguita, per aver commentato, per aver speso un minuto qui in mia compagnia.

Un grazie particolare a Hyperviolet Pixie per le recensioni meravigliose,

e a Jules_Black per la segnalazione per le storie scelte.

[Aspetterò una risposta con la stessa trepidazione con la quale aspetto la lettera da Hogwarts]

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