The New Generation

di _lily_luna_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Fuochi d'artificio e punizioni ***
Capitolo 3: *** La punizione e nuovi arrivi ***
Capitolo 4: *** Il ballo e un risveglio scioccante ***
Capitolo 5: *** Vischio e feste a sorpresa ***
Capitolo 6: *** "Non azzardarti mai più" e "Professore?!" ***
Capitolo 7: *** E finalmente si quaglia! ***
Capitolo 8: *** primo appuntamento e partita finale ***
Capitolo 9: *** Brutte notizie ***
Capitolo 10: *** Tra due fuochi ***
Capitolo 11: *** Attacco ad Hogsmeade ***
Capitolo 12: *** Guarigione e estate a Casa Potter ***
Capitolo 13: *** Cinture di castità e Louis ***
Capitolo 14: *** "Brutto stronzo io ti amo!" ***
Capitolo 15: *** Scambio di prefetti ***
Capitolo 16: *** Di nuovo insieme ***
Capitolo 17: *** Diventerò zio! ***
Capitolo 18: *** Cena, partita e.. tà tà tan! ***
Capitolo 19: *** Problemi e rivelazioni mistiche ***
Capitolo 20: *** Perle di saggezza by Hugo Weasley e momenti di pazzia per Al Potter ***
Capitolo 21: *** Fiocco rosa a casa Lupin ***
Capitolo 22: *** Lo studio porta alla follia ***
Capitolo 23: *** Liberi!! ***
Capitolo 24: *** Lupus in fabula ***
Capitolo 25: *** Semplice modo per liberarsi facilmente di Draco Malfoy ***
Capitolo 26: *** AVVISO ***
Capitolo 27: *** Perchè questo è solo l'inizio di una grande avventura ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Il profumo di pioggia che cominciava ad aleggiare nell’aria e il fruscio delle foglie calpestate erano segni che ormai l’estate era passata, e che l’autunno era alle porte. Quello pensava Lily, mentre con i fratelli si apprestava a tornare a scuola. A lei l’autunno piaceva, perché era un turbinio di  colori, colori non  freddi come quelli dell’inverno, o delicati come quelli della primavera, né tantomeno vivaci come quelli estivi. No, i colori dell’autunno erano  caldi, intensi e rassicuranti, per questo erano i suoi preferiti.                                                                                                                                            

“Bello vero?” le chiese il padre, indicando le foglie che danzavano sopra le loro teste. Lei gli sorrise, sapeva che anche il padre la pensava come lei                                                                                                

“Si, è magico” “Harry, Lily, venite, è ora” li chiamò la madre, scuotendo i folti capelli rosso fuoco. Ginny Weasley non era cambiata per niente da quando andava a Hogwarts, aveva mantenuto lo stesso temperamento deciso e autoritario, leggermente addolcito dai suoi tre figli e il marito.

“Eccoci, arriviamo” quando padre e figlia raggiunsero il resto della famiglia, notarono che i due fratelli stavano ancora litigando                                                                                                                                                    

“Al,rassegnati, non avete speranze contro di noi!”                                                                                                        

“Ma cosa dici! Ora che sono io il capitano, Serpeverde sicuramente vincerà la Coppa del Quidditch” Al era fatto così: sempre calmo e pacato, ma quando si parlava di Quidditch non esitava a tirare fuori gli artigli

“Ragazzi, state calmi” ordinò il padre, cercando di rimanere serio

“Ha ragione vostro padre, finite di litigare” “Va bene” rispose Al, mentre James annuiva. Crescendo, James aveva stupito sempre di più Harry, che vedeva in lui il padre, nel fisico e nel carattere. Sin da piccolo aveva dimostrato un talento innato per gli scherzi, e ciò  aveva fatto di lui il nipote preferito di George e il cugino prediletto di Fred, inoltre il ragazzo sembrava avere anche tanto successo, forse troppo, con le ragazze.                                                                                                                 

“Bene ragazzi, fate i bravi, James, Lily, non voglio ricevere lettere dalla preside, almeno non subito” i due diretti interessati si scambiarono un’occhiata complice, mentre Harry sorrideva divertito

“Al, tienili d’occhio, per l’amor di Godric” sospirò la madre, sperando nel figlio più assennato e giudizioso                                                                                                                                                     

“Ok,ma non ti prometto niente”  rispose sorridendo, d’altronde quei due erano inarrestabili, e sinceramente lui i suoi fratelli li preferiva nella versione combinaguai.                           

“Su ragazzi salite, o perderete il treno” mentre Harry abbracciava la figlia, una foglia color rosso scuro le atterrò dolcemente sulla spalla. La ragazza sorrise mentre il padre la prendeva e l’ammirava

“E’ del tuo stesso colore di capelli” mormorò “E di quello della nonna” rispose                            

“Le assomigli più di quanto pensi” “Lo so, e ne vado fiera. Ciao papà, ti voglio bene”     

“Anche io tesoro,e non combinare guai!” gridò lui di risposta, mentre il treno cominciava a partire “Ma papà, lo sai che mi piace la vita tranquilla!” rise.                                           

“Bene, ci vediamo a cena allora!” disse James, mentre si separavano per cercare i rispettivi amici.                                               

“James! Alla buon’ora!” gridò Fred, accogliendo il cugino                                                                                                           

“Scusa il ritardo, ma devo dirti una cosa. Questo è il nostro ultimo anno, l’ultimo anno dei Malandrini, e per questo dobbiamo organizzare qualcosa di spettacolare, qualcosa che neanche i nostri predecessori avevano mai fatto” “Cioè?” “Non lo so, però dobbiamo fare qualcosa di unico” Fred annuì, mentre cominciava a proporre idee. I due ragazzi erano sempre stati molto uniti, sin da piccoli, quasi come fratelli.  James era alto e muscoloso, a causa degli allenamenti di Quidditch, aveva i capelli neri,  gli occhi color nocciola ed era tale e quale a suo nonno, con la stessa passione per  cacciarsi nei guai e lo stesso fascino da malandrino.  Fred invece aveva ereditato la pelle scura dalla madre e gli occhi azzurri del padre, inoltre era famoso in tutto il castello per essere il maggior contrabbandiere che la scuola avesse mai ospitato, gestiva tutti i traffici di scherzi magici e diavolerie varie, e, grazie a lui, i Malandrini possedevano l’arsenale degli scherzi più astuti e malvagi mai progettati da George Weasley e figlio.

“Ehi Lils, stai con me, vero?” “Ok  Al, troviamo uno scompartimento però. Te sai dov’è Rose?” 

“Solo una parola: Frank” rispose Al, guardando la sorella  eloquentemente. Alla fine dello scorso anno infatti, Rose aveva sorpreso tutti presentando alla famiglia il suo fidanzato, Frank Paciock, Battitore di Grifondoro del settimo anno, ragazzo dolce, paziente, spiritoso e coraggioso, un ragazzo d’oro insomma, assolutamente perfetto per Rose.                                                                                                                                                                                      

“Chiaro,allora, te entra, io vado a chiamare Roxanne” “Lily?” “Si?”                                                                               

“Se io devo occupare lo scompartimento, vai a chiamare Scorpius per me?”  la ragazza annuì malvolentieri, mentre cominciava la ricerca. Come faceva suo fratello, una persona rassicurante e comprensiva, ad avere per migliore amico Scorpius Malfoy, ragazzo arrogante e presuntuoso?        I misteri della vita!                                                                                                                                                             

“Ehi Lee!” si sentì chiamare da una voce squillante e vivace

“Rox! Ciao” esclamò, abbracciando la cugina, che ricambiò l’abbraccio con affetto.

“Hai trovato uno scompartimento?” “Si, è quello laggiù, hai visto?”                                                                                                                                              

“Si, si, ti aspetto là allora, poi dobbiamo organizzarci con Hugo, ricordi?” “Certo, per il piano” 

Dopo un po’ di giri, finalmente Lily riuscì a trovare lo scompartimento occupato da Malfoy, così prese un respiro, ed entrò.

“Ciao Lily” la salutò gentilmente  un bel ragazzo dai capelli castani 

“Ciao Edward! Come và?” rispose allegra “Bene, ma che ci fai qui?”

“Cerco Malfoy” Nello stesso momento si udì una voce strafottente “Potter, ma tuo fratello?”                                                          

“E’ per questo che sono qui, Albus ti cercava” rispose gelida. Poi con tutt’altro tono di voce, propose “Vuoi venire anche tu?”                                                                           

“Mi piacerebbe, ma sto’ aspettando Derek” “Ok, allora ci vediamo” lo salutò uscendo, seguita da Malfoy.                                                                                                                                                                                   

“Potter,  l’estate ti ha fatto bene a quanto pare, ti trovo decisamente migliorata. Abbiamo accorciato la gonna, eh?”  

“Io invece ti trovo ancora più cretino dell’anno scorso, il che è tutto dire. E comunque, la lunghezza della mia gonna non ti riguarda”                                                                                                                  

“Davvero?” le domandò furbo, avvicinandosi alla ragazza. Lei rimase leggermente spiazzata, sorpresa dalla piega che stava prendendo la conversazione.                                                                                           

“Si Malfoy, davvero, e ritieniti fortunato ad essere il migliore amico di mio fratello, o ti avrei tappato la bocca da un secolo” replicò acida“Io conosco un modo per tapparmi la bocca, se vuoi ti faccio vedere” rispose, scoccandole uno sguardo malizioso

“Lasciami stare platinato, o saranno cazzi tuoi”                                                                     

“Come siamo volgari Potter, direi che questa situazione non ti piace per niente, ti sto’ mettendo a disagio forse?” lei non rispose, ostentando un’aria orgogliosa e indifferente, ma in realtà il ragazzo aveva colto nel segno. Durante quella breve conversazione si era sentita strana, cosa che in tre anni non gli era mai successa durante le loro innumerevoli discussioni e punizioni.                                              

“Scorpius! Ciao” “Ciao Al, complimenti vedo che sei diventato capitano”                                                                        

“Grazie, è fantastico, non pensavo che Neville e la McGranitt scegliessero me, non me l’aspettavo proprio!”                                                                                                                                                                                                

“A quando le selezioni?” “Pensavo di farle tra una settimana” 

“Posso assistere?” domandò la sorella. Il fratello la guardò sospettoso, ricordandosi che era pur sempre una Grifondoro “Non lo so” “Ti prego Al!” supplicò lei, indossando l’espressione da cucciolo a cui nessuno sapeva resistere “Ok, se non ne parli con James puoi”                                         

“Grazie fratellone!” esultò la rossa, mentre il biondo alzava gli occhi al cielo. Il viaggio continuò tranquillo, fino a quando Lily e Roxanne non uscirono dallo scompartimento                                                     

“Dove andate?” le chiese il fratello

“A cercare Hugo e James” rispose Lily, con gli occhi illuminati da un luccichio malandrino     

“Che cosa avete in mente?” chiese con fare inquisitorio, mentre Scorpius le guardava incuriosito

“Vogliamo dare il benvenuto e il bentornato” detto questo se ne andarono, lasciando i due Serpeverde spiazzati e confusi.

 

“Ehi Hugo!” “Cuginette! Siete pronte?”

“Che domanda stupida, certo che si!” rise la rossa,  sedendosi  accanto al cugino, un gigante dai capelli rossi e gli occhi azzurri, mentre la cugina, una bella ragazza dalla pelle scura e i capelli corvini, andava a chiamare i Malandrini. Quando rientrò nello scompartimento , era seguita dal celebre duo.

"Allora, visto che questo è il nostro ultimo anno” esordì James “Abbiamo deciso di affidare a voi il sacrosanto compito di portare scompiglio a scuola” 

“E non potevamo scegliere eredi migliori, dato che per essere al quarto anno, la vostra lista delle punizioni è già bella lunga!” intervenne Fred, mentre James annuiva con  orgoglio.

“Ebbene, abbiamo deciso di lasciarvi la Mappa del Malandrino, revisionata e corretta, la lista di tutti i nostri scherzi, da cui potete prendere spunto o modificare, e l’elenco di tutti i nuovi incantesimi che abbiamo inventato o rispolverato” “Il Mantello, invece?” chiese furba Lily                         

“Se non vi dispiace quello vorremmo tenercelo per un po’” ghignò James

“Allora, fratello, qui c’è da contrattare” replicò la rossa seriamente “Che c’è Lils?”

“Punto primo: il Mantello ce lo divideremo. Punto secondo: abbiamo un piano d’inizio anno” sui volti dei ragazzi comparve la stessa espressione incuriosita “Rox, a te l’onore” la ragazza sogghignò

“Abbiamo pensato di cospargere il dormitorio di Serpeverde con la Polvere Buiopesto, poi, appena sarà possibile riacquistare la vista, volevamo scatenare i Fuochi d’Artificio, quelli usati da papà durante il settimo anno, quando c’era la Umbridge, però con una sorpresina!” James e Fred avevano quasi le lacrime agli occhi per la commozione

“Lily, sono fiero di essere tuo fratello, Hugo, Rox, sono fiero anche di essere vostro cugino!” “Anche io, menomale che ci siete voi a tenere alto l’onore della famiglia” 

“Già, menomale, altrimenti Hogwarts sarebbe diventata più noiosa della casa dello zio Percy” quella frase scatenò l’ilarità generale, Percy era sempre stato considerato dai cinque ragazzi come la noia fatta persona, sempre a rispettare quelle regole che loro si divertivano tanto ad infrangere.

“Noi dobbiamo andare ora” disse Roxanne, portandosi via la cugina e il cugino

“Ci vediamo al castello”   

Rimasti soli, i Malandrini ricominciarono a confabulare, fino a quando la porta dello scompartimento non si riaprì di nuovo. Ad interromperli era stata una bella ragazza Grifondoro del settimo anno, dai lunghi capelli ramati con riflessi castani, e gli occhi ambrati, occhi che in quel momento scrutavano i due ragazzi con freddezza e astio

“Weasley, Potter” “Baston” la interruppe James, passandosi la mano fra i capelli   

“Che c’è, hai finalmente capito che non puoi resistere al mio fascino?” lei lo fissò disgustata

“No Potter, mi spiace deluderti, anzi, no, non mi dispiace affatto. Sono venuta a chiedervi se sapete chi è il secondo Caposcuola di Grifondoro” James, che fino a quel momento l’aveva guardata adorante, sorrise raggiante “Eccomi!” rispose allegro

“Tu!? Ma dico Paciock  e la McGranitt si sono drogati quando hanno deciso i Capiscuola!?”

“Forse è un modo per farlo stare in riga” ipotizzò un Fred ridente, mentre il ragazzo li guardava offeso

“Ok, facessero come vogliono, tu però ora devi venire con me, dobbiamo fare il giro del treno” ordinò perentoria

“Ci vediamo a cena James, divertiti anche per me” lo prese in giro il cugino, mentre l’altro si alzava dal sedile malvolentieri

“Certo, certo, prendimi pure per il culo, a scuola ti faccio vedere io” 

“No che non puoi Potter, ora sei un Caposcuola, devi dare il buon esempio! E sbrigati!”

Hogwarts non si smentì neanche quell’anno, emanava sempre quel senso di maestosità e grandezza che colpiva tutti gli studenti, nessuno escluso. Dalle carrozze Lily riusciva a vedere solo la torre  dove risiedeva la Sala Comune di Grifondoro, e parte dell’immenso parco, che voleva rivedere al più presto. Il tratto percorso con la carrozza però, si rivelò più lento del previsto, dato che la strada era disseminata di sassi e buche, che ostacolavano il regolare andamento. Proprio a causa di un forte scossone, dovuto ad un enorme pietra  con cui una ruota si scontrò, la ragazza fu sbalzata di lato, atterrando in braccio ad un ragazzo.                                                                                                                                                                                                           

“Potter, hai deciso di farmi compagnia stanotte?” le chiese Malfoy, riavutosi dalla sorpresa del trovarsela fra le braccia

“Non farti illusioni platinato, è che uno scossone mi ha sbalzato via, ora mi alzo subito” la rossa stava per farlo, ma il Caso volle che la carrozza incappò nuovamente in un masso, e il volto della ragazza finì a pochi centimetri da quello del ragazzo, che le lanciò uno strano sguardo, non il solito beffardo e arrogante, ma uno… diverso. I due  rimasero impietriti, stupiti da quella strana vicinanza, incapaci di proferir parola. Quando la carrozza si fermò, i due capirono che erano arrivati a destinazione, e Lily si affrettò a scendere e a separarsi dal biondo, ancora immobile, come una statua. 

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Capitolo 2
*** Fuochi d'artificio e punizioni ***


“Ehi Lils, hai sentito?” “No, cosa? Che succede Rox?”

“James ha detto che tra una settimana fa le selezioni” “Ah, grazie.”

“Lily, a che stai pensando? È tutta la sera che stai con la testa fra le nuvole. Se Lysander e Lorcan ti vedessero adesso direbbero che sei vittima dei Nargilli, o quello che è” la rossa rise

“E’ vero, direbbero così. Comunque scusami, stavo solo pensando, tutto qui”                            

“Sai che puoi dirmi qualunque cosa” “Certo che lo so!” replicò tranquillamente, mentre la cugina la abbracciava con affetto

“Per le mutande di Merlino!” esclamò d’un tratto Lily, balzando in piedi

“Lo scherzo!”esclamarono in coro,  guardandosi negli occhi, mentre correvano dal cugino, che le aspettava fuori dalla Sala Grande.                                                                                                                                                                            

“Alla buon’ora!” le sgridò, vedendole arrivare                                                                                                        

“Scusa, scusa, scusa! Corro a chiedere la parola d’ordine ad Al, ok?!” “Brava, corri!”

La ragazza non se lo fece ripetere due volte, era già sfrecciata in direzione del fratello. Quando lo trovò, vide che era circondato dai suoi amici

“Ciao Al” lo salutò “Possiamo parlare un secondo?” “Certo Lee, tutto a posto?” “Si…. In realtà no” confessò alla fine 

 “Cosa è successo?” le chiese allarmato                                                                                                                            

“Ti sei scordato di dirmi la vostra parole d’ordine! Lo facciamo ogni anno, io ti dico la nostra e tu mi dici la vostra, così se hai dei problemi puoi venire da noi e viceversa!” il ragazzo sospirò sollevato

“E’ solo questo il problema? Per Salazar, mi hai fatto prendere un colpo! Scusa, te la dico subito, la parola d’ordine è Purosangue”

“In realtà c’è un’altra cosa” “Cosa?”                                                     

“James mi ha detto che ti deve parlare, forse riguardo al Quidditch e agli orari per il campo” il fratello indossò un’espressione accigliata “E’ vero, a questo non avevo pensato. Ok, allora vado a parlarci, dimmi la parola d’ordine”

“Firewhisky” “Va bene, vado, ci vediamo domani”                                  

“Ok, ciao Al”

Quando il ragazzo se ne fu andato, Lily corse dal cugino e la cugina, che l’aspettavano nascosti dietro una colonna, vicino alla Sala Comune di Serpeverde, sotto il Mantello dell’Invisibilità.                                                                                                                                                                      

“Ce l’hai?” bisbigliò Hugo

“Si, sono riuscita anche ad allontanarlo, James lo terrà occupato per un bel po’. Allora, siete pronti? Appena una serpe entra, noi la seguiamo, altrimenti potrebbe essere sospetto il fatto che la parete si apra senza far entrare nessuno”

“Ok, guardate, quelli stanno per entrare” sussurrò Roxanne, indicando un gruppo di primini verde-argento. Il piano riuscì alla perfezione, nessuno si accorse che insieme a quei quattro bambini  erano entrati anche tre Grifondoro, per di più i tre Grifondoro che tutti i Serpeverde avevano imparato a temere.   

“Roxanne?”  la chiamò la rossa in un sussurro, dopo essersi nascosti                                                                                 

“L’ho portata tranquilla, mio padre dopo che ha saputo a che cosa mi serviva me l’ha regalata volentieri”

“Intendi la Candela del Ladro?”

“Esatto, papà ha preso spunto dalla Mano della Gloria, dice che quando uno l’accende fa luce solo a chi la regge” 

“Quante ne hai portate?”  “Relax Hugh, ne ho tre, una per ciascuno”                                                                       

“Ragazzi, mi sembra che i Serpeverde siano più o meno tutti, Rox, accendi le Candele, Hugo, aiutami a lanciare la Polvere. Al mio tre. Uno. Due. Tre”                                                                                                                          

Improvvisamente la Sala Comune dei verde-argento cadde nell’oscurità, nessuno sapeva ciò che stava succedendo, l’aria era satura di gridolini spaventati e imprecazioni colorite.

“Bene, ora usciamo, quando tutti saranno in grado di vedere, si scateneranno i Fuochi” il trio, muovendosi in modo circospetto e furtivo, riuscì ad uscire dalla stanza.

“Ce l’abbiamo fatta! Ora non ci resta che aspettare”

“Ragazze, penso che non dovremo aspettare a lungo” sentenziò Hugo. Infatti, neanche dieci minuti dopo, nella Sala Comune dei Serpeverde, si scatenò l’inferno. Si udirono botti, grida, improperi, maledizioni, incantesimi lanciati a destra e a manca, e soprattutto, ruggiti e boati di una potenza disarmante.                                                        

“Scappiamo!!” urlò Roxanne mentre correva via, seguita dai cugini.                                                                                     

Quando la distanza venutasi a creare tra loro e il luogo incriminato raggiunse un livello accettabile, si lasciarono travolgere dalle risate.                                                                                                                                       

“Per Godric, è stato proprio uno spasso!” esultò Lily, con le lacrime agli occhi dalle troppe risa

“Avete sentito i botti?!” rise Roxanne , mentre un Hugo dalle guance arrossate si rialzava da terra, dove era rotolato dalle risate.

“Venderei la mia scopa pur di vedere le facce che hanno fatto!” sospirò il ragazzo, dopo essersi ripreso

“Più che altro vorrei vedere le loro espressioni quando, dopo aver provato a far evanescere un Fuoco, vedranno che questo si è moltiplicato!”

“Lils, ti sei scordata della pioggia di Caccabombe!”

“Ragazze, per festeggiare, propongo una visita alle cucine!”                                                                              

Mentre il trio si dirigeva verso la tanto agognata meta, il silenzio fu spezzato da un grido feroce    

“POTTER!!”   

I ragazzi si guardarono  spaventati, qualcuno li aveva beccati. In fretta si  nascosero  sotto il Mantello e, stando in silenzio, aspettarono finché quel misterioso qualcuno non fu lontano                                                                

“E’ Malfoy, ne sono sicura al cento per cento. Secondo voi quale Potter intende: me o Jamie?”

“Cuginetta, secondo me ce l’ha con te” “Che intuito Hugo” replicò sarcastica Roxanne, mentre entravano nelle cucine. Un elfo domestico, appena li vide, corse loro incontro

 “Buonasera signorino e signorine, desiderate qualcosa?”

“Si grazie, una fetta di torta al cioccolato per me, e due cioccolate calde per le signorine”

“Arrivano subito!” trillò l’elfo, mentre loro si  sedevano ad un tavolo 

“Sono sicura che domani se la prenderà con me” mugugnò scocciata la rossa, come se lei fosse innocente                                     

“Bè Lils, un valido motivo per prendersela con te ce l’avrebbe, no?” la prese in giro la cugina 

“Si, ma non fate i santarellini, siete colpevoli  quanto me, ma perché quel platinato dà sempre la colpa a me e a voi mai?!”

“Sarà la sfiga dei Potter, magari anche te hai ereditato la sfortuna di zio Harry” ipotizzò il rosso

“Oppure…” intervenne Roxanne, fermandosi però a metà frase                                                                  

“Oppure…?” la incitarono a continuare i cugini, curiosi

“Oppure niente, sarà come dice Hugo” fece lei scuotendo la testa, come per scacciare un brutto pensiero. I ragazzi fecero spallucce, se Roxanne avesse voluto dire loro qualcosa lo avrebbe fatto, la conoscevano troppo bene, se doveva dirti qualcosa decideva lei quando dirtela, non dovevi metterle fretta, mai.                                                                                                                                                               

“Rose, Rose sono io Rox” “Roxanne? Ma sono le sei e mezzo, cosa c’è? No, non dirmelo, è per Lily, vero?” la mora annuì

“Mi serve che tu veda qualcosa, è importante, altrimenti non te lo chiederei”

“Ok, fammi vestire, ti raggiungo in Sala Comune”

Roxanne sospirò sollevata, in quel momento le doti di preveggenza di Rose le servivano più che mai. Solo le loro famiglie sapevano del dono della ragazza, nessun’altro, altrimenti sarebbe stata assillata da tutta la scuola. Avevano scoperto che Rose era una veggente durante il secondo anno, quando questa abilità cominciò a manifestarsi, e a zio Ron era quasi venuto un colpo quando lo scoprì, dato che né lui né zia Hermione possedevano la Vista.   

“Eccomi, sono pronta. Quale parte del futuro di Lily t’interessa?” “Vorrei sapere…”                                     

“Aspetta! Dammi la mano, così vedrai quello che vedo io!”

“Forte, incremento di poteri? Comunque, sai qual è la parte che m’interessa?”

“Certo, fidati di me”                                                                                                        

Quando la visione terminò, Roxanne rimase immobile, ancora troppo scossa da quello che la cugina le aveva permesso di vedere. Anche Rose sembrava parecchio stupita “Non ci credo” boccheggiò la mora

“Rox, promettimi che non ne parlerai con Lily, promettimelo”                                             

“Te lo prometto Rosie, stai tranquilla, non parlerò”                                                                                                

Proprio in quel momento Lily scese dalle scale, vivace e pimpante come al solito                                                                                                                                     

“Buongiorno cugine, che facce che avete” le salutò abbracciandole                                                                              

“Ciao Lils, come siamo allegri, Rox mi stava proprio parlando dello scherzo” esordì Rose, mentre la mora, dopo un momento di smarrimento, annuiva vigorosamente  

“Sapete che queste cose le disapprovo, ma devo ammettere che è stato davvero geniale, se vi applicaste così anche nello studio, sareste bravissimi”                                                                                     

“Cugina, che stai facendo? Cerchi di traviarle?” la sgridò James, avviandosi verso la Sala Grande,  mentre stringeva la sorella in un abbraccio stritolatore.                                                                                         

“Hai saputo?” “Certo sorellina, ieri Hugo ci ha detto tutto. Sono fiero di te, non farti annebbiare la mente dalle stupidaggini di Rose sullo studio”                                                                                                              

“Ciao Emily” esclamò Rose ad alta voce, lanciando un’occhiataccia a James, che si era voltato immediatamente verso la ragazza, spettinandosi i capelli con fare nervoso                                                   

“Baston, vedi che non puoi stare senza di me!” la ragazza alzò gli occhi al cielo, decidendo di ignorarlo 

 “Ciao Rose, tutto ok?”                                                                                                                                       

“Si, volevo solo chiederti come organizzerai le ronde, dato che sono i Capiscuola che decidono”  

“Ehi, anch’io sono un Caposcuola!” si lamentò James 

“Si ma Emily è la più intelligente!” replicò Lily, mentre le ragazze ridevano e il moro la guardava offeso

“Grazie sorellina, grazie tante”  

“Per le ronde non c’è problema, appenderò gl’orari in Sala Comune e stasera io e Potter parleremo con i Capiscuola delle altre Case, per metterci d’accordo”                                                   

“Senti Baston, mettiamoci d’accordo su questo:  vieni con me a Hogsmeade?”                                                 

“Nei tuoi sogni Potter, nei tuoi sogni. Ragazze, devo andare, ci vediamo” ribatté la ragazza, girando i tacchi e andandosene via

“Jamie, se vuoi conquistarla devi smetterla di fare lo spaccone”                                                              

“Lily, rinuncia, è più forte di lui” rise Roxanne, passandosi una mano fra i capelli imitando James, mentre cominciavano a fare colazione.                                                                                                                                                    

“Ehi Rox, io comincio ad andare, ci vediamo a Pozioni” “Ok, ti raggiungo  fra due minuti”

“Facciamo venti, visto che dovrai aspettare Hugo” rise la rossa, uscendo dalla sala. Mentre si dirigeva verso i sotterranei, sentì dei passi dietro di lei, passi che ricollegò immediatamente a…                                                                               

“Malfoy, che vuoi?” “Potter” ringhiò lui “Come. Hai. Osato”

“Fare cosa?” chiese lei, indossando un’espressione angelica.                                                                    

“Mezzosangue, non fare la finta tonta con me, sai cosa intendo. Se la nostra Sala Comune adesso è uno schifo, è  per colpa tua!”

“Cosa è successo al vostro covo di serpi? Qualcuno vi ha giocato un brutto tiro? Quando scopri chi è fammi un fischio, così posso mandargli dei fiori” ribatté perfida. Il ragazzo la guardò con disprezzo, mentre estraeva la bacchetta, gesto che non sfuggì alla ragazza.                                                                                                        

“Fossi in te non lo farei Malfoy” lo minacciò, preparandosi a duellare

“Bè, fortunatamente non sei me, il mio sangue è ancora purissimo”

“STUPEFICIUM!”

“EXPELLIARMUS!”

Gli incantesimi cozzarono l’uno contro l’altro, e mentre stavano per riprendere il duello, la preside sbucò da un corridoio

“Malfoy! Potter!” abbaiò severa, mentre i due si lanciavano sguardi omicidi                                                  

“Nel mio ufficio, subito, e aspettatemi lì, vado ad avvertire la professoressa Vector e il professor Lumacorno della vostra assenza” 

“Porco Salazar, è sempre colpa tua, brutto troglodita!”                                                                                         

“Mia?! Mia, Potter! Sei tu quella che ha fatto un casino nella nostra Sala Comune!” i due ragazzi battibeccarono  durante tutto il tragitto verso l’ufficio della preside, e anche lì continuarono a discutere

“Lily, Scorpius, non mi aspettavo di vedervi il primo giorno di scuola!” esclamò gioviale il ritratto di un vecchio preside dalla barba lunga e argentea, che li guardava divertito                                   

“Neanche io professore” ringhiò la ragazza, mentre un altro preside la guardava con affetto e nostalgia

“Diciamo che è tutta colpa di questo qui” disse, indicando il ragazzo alla sua destra                                

“Non è vero Potter, tutti sanno che quando succede qualcosa è sempre colpa tua o di quel decerebrato di tuo fratello!” 

“James non è un decerebrato!” replicò furiosa, scuotendo i lunghi capelli rosso scuro                                                       

“Sei tu il deficiente, mi chiedo ancora come Al possa essere tuo amico!”                                                                        

“Albus è l’unico intelligente nella vostra famiglia, se non fosse uguale a tuo padre direi che lo avete adottato”

“Ma come osi!” ruggì con sdegno                                                                                                                        

“Basta ragazzi, calmatevi” l’interruppe rilassato Silente, che sembrava spassarsela un sacco                     

“Lily, Scorpius, spiegatemi, uno alla volta, che cosa è successo” ordinò con gentilezza                                         

“In breve professore, questa pazza isterica ieri sera ha scatenato l’inferno nella nostra Sala Comune” 

“Lily, che hai da dire?”                                                                                                                                      

“Dico che questo platinato non ha nessuna prova per incolparmi, e che stamattina ha cercato di schiantarmi”     

“E’ vero Scorpius? Hai provato a schiantare la signorina Potter?”                                                                       

“Bè come ha detto lei professore, provato, visto che anche lei ha reagito” “Hai reagito Lily?” 

“Certo” esclamò fiera “Nessuno può permettersi di schiantarmi, soprattutto un tipo del genere”                                                   

“Sono sicuro di sapere quale incantesimo ha utilizzato” ridacchiò l’ex-preside                                     

“Davvero?” domando curiosa la ragazza “Expelliarmus, giusto?”                                                                  

“Quanto sei prevedibile Potty” commentò perfido il biondo, mentre la professoressa rientrò

“Signor Malfoy, signorina Potter, è appena iniziata la scuola e voi già cominciate? Solo altri sei ragazzi, che io sappia, hanno ricevuto tante punizioni come voi due, e sono tutti imparentati con la signorina Potter” la ragazza alzò la testa, determinata e orgogliosa                                                                                                                                               

“James Potter, Sirius Black, Fred Weasley, George Weasley, James Sirius Potter  e Fred George Weasley ”                    

“Allora è genetica la deficienza mentale” borbottò maligno il ragazzo                                                                                            

“Per punizione, domani, finite le lezioni, aiuterete il professor Hagrid, proprio ora l’ho incontrato, e ha detto che per lui và bene. Ora andate”                                                                                                                              

I due alunni si alzarono e uscirono, salutando la preside e Silente. Lily, prima di andarsene, rivolse un timido sorriso all’uomo che l’aveva guardata prima, che ricambiò con gentilezza, mentre una lacrima gli solcava il viso, una lacrima nata dal ricordo della nonna della ragazza, a cui lei somigliava in modo impressionante, nel carattere e nel fisico. Quando Lily uscì, Silente, rivolto all’uomo, gli disse “E’ tutta sua nonna, non trovi Severus?”

Quando la ragazza rientrò nella Sala Comune, fu travolta dai cugini e dal fratello, ansiosi di sapere cosa fosse successo.

“Allora Lils, che ti ha detto la vecchiaccia?” chiese  curioso Fred                                         

“Ha detto che domani, finite le lezioni, io e Malfoy dovremo andare ad aiutare Hagrid” rispose tetra, sedendosi afflitta accanto al cugino.                                                                                                             

“Vedila così, almeno è Hagrid, pensa se dovevi passare il pomeriggio con Gazza” tentò di rincuorarla il ragazzo, mentre Roxanne annuiva, dando manforte al fratello                                                       

“Si è vero, poteva andarmi peggio” ammise infine “Ma sinceramente l’idea di passare il pomeriggio con Malfoy, in balia delle adorabili e dolcissime creature di Hagrid, non mi entusiasma molto.”                                                                                                                           

 

“Ehi Scorp, come è andata dalla vecchia bacucca?” domandò Derek Zabini, sdraiato su un divano                               

“Mi ha detto che domani devo andare con Potterina da quel demente di Hagrid, a combinare non so che” spiegò annoiato il ragazzo, sedendosi accanto al cugino.                                                                   

“Peccato che la Potter sia la sorella di Al”  commentò il moro, alzandosi dal divano                                   

“Perché?” chiese irritato il biondo

“Bè, non dirmi che non l’hai guardata. Ha messo su un corpo niente male, le curve sono al posto giusto e il culo è uno spettacolo.”                                                       

“Mmm, sì è vero” ammise infine a malincuore, mentre Al rientrava nella loro Sala Comune                              

“Ehi amico, dove sei stato?” “Scorpius! Che ti ha detto Minnie?”                                                                    

“Punizione con tua sorella da Hagrid. Te invece, che mi dici?”                                                                                 

“Sono andato in biblioteca, niente di che”                                                                                                                     

“E vorresti farmi credere che hai solo studiato?” gli chiese malizioso. Il moro arrossì                                          

“Ma che dici idiota! Certo che ho solo studiato!”

“Sarà.. ma ho saputo che dalla fine dell’anno scorso ti vedi con una ragazza, e se le mie fonti non sono errate, dicono che è la Paciock”                                                          

Se il ragazzo prima era solo arrossito lievemente,  ora era bordeaux.                                                                        

“I-io, è che, v-volevamo fare una cosa p-privata, non volevamo subito, insomma, hai capito” balbettò il moro, mentre l’amico se la rideva                                                                                                      

“Tranquillo amico ingrato, raccontami solo perché lei”

“Alice è fantastica, è solare, allegra, sa tranquillizzarti con poche parole, poi è bellissima, intelligente, dolce” cominciò a spiegare raggiante

“Ti sei innamorato?” “Io, io penso di si” confessò.

Scorpius era sbalordito. Al era un ragazzo calmo e pacato, a volte poteva sembrare freddo, ma in realtà era solo timidezza. Come poteva quel ragazzo, impacciato e timido con le ragazze, essersi ridotto così, a parlare della fidanzata come se fosse una dea scesa in terra?

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Capitolo 3
*** La punizione e nuovi arrivi ***


Il giorno dopo sembrò passare in fretta, tanto in fretta che Lily e Scorpius si ritrovarono, in men che non si dica, a bussare alla capanna di Hagrid

 “Lily! Siete voi? Coraggio, entrate, avanti” la ragazza non se lo fece ripetere due volte, varcò la porta con un sorriso a trentadue denti, il contrario del suo compagno di sventure, che aveva un’espressione a dir poco schifata.                                                                                                                                   

 “Che dobbiamo fare, Hagrid?”                                                                                                                                        

  “Dovete venire a aiutarmi a trovare un unicorno, sapete, probabilmente è ferito, perché ci ho trovato del sangue nella foresta”

“Immagino dovremmo dividerci, vero?”                                                             

 “Esatto Lils, te e Malfoy ci andate nella zona ovest, io nella zona est. Se vi trovate in pericolo sparate scintille dalla bacchetta. Bene, ora possiamo andare”  concluse il mezzo-gigante, dirigendosi a est con Thor e la sua fidata balestra.   

  “Che aspetti Malfoy? Andiamo” lo chiamò spazientita la rossa                                                                            

 “Non osare darmi ordini, Mezzosangue”  la ragazza s’irrigidì, ma continuò a camminare, seguita dal biondo, che la fissava scocciato. Mentre si addentravano nel cuore della foresta, Scorpius notò che, ai piedi di un arbusto, brillava qualcosa di luminoso e liquido.

“Ehi Potty, guarda qui” Lily si avvicinò con un’espressione sospettosa, espressione che fu sostituita in fretta dalla compassione e pietà per il povero animale.

“O Merlino” sussurrò. Anche il ragazzo era dispiaciuto, aveva studiato gli unicorni, e li aveva trovati animali splendidi, sperò  che la  ferita della creatura non fosse niente di grave                                                                                                                                                            

 “Penso che dovremmo avvertire l’idiota” lei annuì, ignorando il commento riguardo Hagrid                     

 “Come facciamo?”                                                                                                                                                                

 “Non lo so, l’unico metodo che mi viene in mente è quello dei Patronus, ma non so come farli parlare” ammise il ragazzo sconfortato. Tuttavia Lily non era del suo stesso avviso, dato che sul suo viso sbocciò un sorriso risoluto                                                                                                                                    

 “Non preoccuparti, a questo ci penso io” Scorpius la fissò sorpreso “Sai far parlare i Patronus?” il sorriso della ragazza vacillò per un secondo

“Bè, se hai un padre che di nome fa Harry Potter e  dirige l’ufficio Auror, penso sia normale” confessò mesta, mentre impugnava la bacchetta.          

 “Expecto patronum!” dalla bacchetta della ragazza scaturì una bellissima cerva d’argento che, dopo aver trotterellato un po’ in giro, corse nella direzione dove doveva trovarsi Hagrid. Il ragazzo, seppur a malincuore, si ritrovò a fissarla ammirato, mentre la rossa, accortasi del suo sguardo, arrossì imbarazzata, intimandogli di continuare a camminare. Pochi minuti dopo l’animale li raggiunse, con la risposta di Hagrid, che li avvertiva che l’unicorno era stato trovato e curato.

“Bene, direi che possiamo tornare”                                                                                                                                

 “Si… ma cosa..?!” esclamò la rossa.                                                                                                                                                   

Scorpius si girò immediatamente verso di lei, e quello che vide gli fece ghiacciare il sangue nelle vene: le gambe di Lily erano fasciate da grosse radici che continuavano ad avvolgere il suo corpo, scivolato a terra a causa della pianta. La ragazza era paralizzata dal terrore, i suoi occhi del color del cielo, di solito sempre così allegri e fieri, erano terrorizzati, cercavano un appiglio, appiglio che trovarono solo nello sguardo  argenteo del Serpeverde, che la guardava spaventato e immobile.                                                                                                                        

 “Malfoy…  aiuto” sussurrò implorante. Quel sussurro sembrò far risvegliare il ragazzo. Lanciò un Diffindo alle radici, e, dopo aver liberato la ragazza, bruciò tutte quelle che riuscì a trovare, controllando con la coda dell’occhio se la rossa stesse bene. Con un sussulto notò che era svenuta, allora decise di lasciar perdere le radici, per concentrarsi su  di lei. La prese fra le braccia,  e si diresse immediatamente  verso il castello    

  “Potter, Potter, apri gli occhi” le disse, ma era inutile, la ragazza rimase inerte, la pelle bianca e diafana pareva quella di un cadavere

“Porco Godric, Potter svegliati!” no, non poteva essere morta, non lei.   

  “Lily, Lily ti prego” mormorò accorato, la voce intrisa di disperazione. Come per miracolo la rossa socchiuse gli occhi, cercando di mettere a fuoco ciò che la circondava e soprattutto chi la trasportava. Quando ci riuscì, sul suo volto comparve uno dei sorrisi più belli del mondo, un sorriso che avrebbe potuto sostituire il Sole, tanto era dolce e luminoso.                                                                                                             

“Scorpius…” rispose in un sussurro, flebile e delicato. Lui rimase abbagliato, non gli si era mai rivolta con quel tono mite e affettuoso, e non gli aveva mai sorriso così, anzi, a nessuno aveva mai sorriso così, con quel sorriso che ti faceva sentire la persona più importante della Terra.                                                                            

“Sono qui Lily, rimani sveglia però, manca poco , resisti!” il ragazzo varcò la soglia dell’infermeria in un lampo

“Madama Chips!”                                                                                                                   

“Signor Malfoy.. ma che cosa è successo alla signorina Potter?!”                                                                    

“Delle radici nella Foresta Proibita l’hanno aggredita, può fare qualcosa?”                                                     

“Certo, ma ora lei vada a chiamare i suoi fratelli” Scorpius non se lo fece ripetere due volte, corse subito nella sua Sala Comune, dove Al doveva aspettarlo.                                                                                       

“Al!”  “Scorpius! Che cosa è successo?” esclamò, vedendolo preoccupato e pallido                                                                                                                   

“Tua sorella, è in infermeria!” “Come sta’!?” gli chiese angosciato il ragazzo, alzandosi e correndo insieme  all’amico a cercare il fratello

“Non lo so, quando l’ho lasciata non sembrava messa bene”                                                                      

“JAMES!” “Al?! Che cosa è successo?” chiese  ansioso “Lily è in infermeria, vieni”                                             

“Che cosa è successo?” “Stavamo in punizione con Hagrid nella Foresta Proibita, quando è stata aggredita da delle radici che si muovevano, le ho incenerite e appena ho potuto l’ho portata da Madama Chips” spiegò il biondo

“Tu? Tu l’hai salvata?” gli chiese sorpreso il Grifondoro, fermandosi ad un passo dall’infermeria

“Si Potter, ora che ne diresti d’entrare” il ragazzo seguì il consiglio, non prima di avergli detto “Grazie” 

Quando Lily aprì gli occhi, si ritrovò circondata da quasi tutta la famiglia: James, Al, Roxanne, Hugo, Rose, Frank, Alice, Fred e la cugina Dominique, Corvonero del settimo anno, fredda agli occhi degli sconosciuti, ma affettuosa con  chiunque fosse riuscito a guadagnarsi la sua fiducia.                                                              

“Non era solo sei visitatori alla volta?” sussurrò ironica

“Merlino grazie” sospirò James, stringendola immediatamente in un abbraccio premuroso, non da lui. Lily lo guardò bene, aveva gli occhi rossi, come se avesse pianto “Oh Jamie, non avrai pianto?” gli chiese addolorata                                                  

“Ebbene si, sembrava una femminuccia.. sembrava ti desse già per spacciata cuginetta!”                       

“Vorrei vedere tu al mio posto” replicò imbarazzato il fratello, scoccando un’occhiataccia a Fred                                                                                                                 

“Se ci fosse stata Roxanne al posto di Lily ti saresti comportato esattamente come me” il cugino rabbrividì, portandosi istintivamente accanto alla sorella, che come James aveva gli occhi rossi                         

“Oh Lils” mormorò con la voce rotta dal pianto, abbracciandola di slancio.                                                         

“Dai Rox, sto’ bene, non piangere, altrimenti piango anch’io!” “S-scusa”                                                                     

“Sai Lee, cominciò a pensare di avere davvero ragione riguardo alla Potter-sfiga” commentò Hugo, sorridendole.

“Ti senti meglio?” le chiese premurosa Dominique                                                                               

“Si Dom, grazie, grazie a tutti per essere qui” poi guardandosi attorno, notò la mancanza di qualcuno

“Ehi, perché Al non è qui al mio capezzale?”                                                                                          

“Perché è andato a chiamare i nostri genitori” esordì una voce a lei molto familiare                                            

“OH LILS!” urlò sua madre, abbracciandola fortissima “Mamma, papà, sto’ bene, non preoccupatevi”                                                                                                                                                                              

“Oh Lily, siamo stati così in pena” “Ma ora sto’ bene” rise allegra                                                                                                                                  

“Dovresti andare da Hagrid appena esci, è caduto in depressione” intervenne il secondogenito, sedendosi di fronte alla sorella                                       

“E perché  Al?” “Pensa che sia colpa sue se tu sei stata in infermeria”                                                               

“Per l’amor di Godric! Ma non dirai sul serio?!”

“E che per finta? Comunque lo capisco, se non fosse stato per Scorpius saresti morta” sussurrò afflitto, mentre James le stringeva la mano in modo convulsivo                                                                                                                                                            

“Il figlio del furetto l’ha salvata?” chiese sorpreso Harry, sorpresa che aumentò quando i figli risposero affermativamente. In quel momento fece la sua comparsa Madama Chips, che porse alla ragazza un calice contenente un sospetto liquido grigio. Appena portò il calice alla bocca, Lily sputò tutto, quella medicina, se così poteva essere chiamata, aveva un sapore disgustoso e rivoltante                                                                                                                                                                           

“Che ti aspettavi Potter, succo di zucca? E non più di sei visitatori alla volta” li sgridò la donna                        

“Ma Poppy!” protestò James.  “Niente ma, ora uscite, la signorina Potter deve riposare!”                                                                                   

Tutti i presenti, tranne Fred, rimasero esterrefatti dalla confidenza che il Malandrino aveva con Madama Chips, infatti Harry, dopo essere usciti, le chiese                                                                               

“Madama, perché tutta quella confidenza con quei due?” lei gli sorrise, cosa rara, quasi unica per Madama Chips.                                                                                                                                              

“Perché sono simpatici, mi ricordano tanto suo padre e Sirius Black. Mi ricordo che passavano qui in infermeria almeno una volta a settimana, erano tanto divertenti e pazzi”                                                         

 Harry ricambiò il sorriso, anche a lui Fred e James ricordavano tanto suo padre e Sirius.                                                                               

“E’ vero, ha proprio ragione”                                                                                                                                                                                                  

Il giorno dopo Lily si svegliò di buon’ora, sapendo che a quell’ora l’infermeria sarebbe stata vuota. Si sbagliava, perché accanto a lei era seduto un ragazzo bellissimo, dai capelli di un biondo chiarissimo, il fisico asciutto e scolpito e due penetranti occhi grigi.                                                               

“Allora, vedo che ci siamo svegliati Potter” “A quanto pare Malfoy” replicò lei.

 Poi, prendendo un respiro profondo, gli disse “Senti, grazie, grazie per avermi salvata” lui le sorrise sardonico                                                                                  

“Una Potter che ringrazia un Malfoy? Davvero scioccante, bè Potterina, ora sei in debito con me” “Cosa?” esclamò lei

“Malfoy, dimmi che stai scherzando” “No, affatto.”                                                                                                                          

I due ragazzi tacquero improvvisamente, entrambi stavano ripensando a quello che era successo il giorno prima, alle emozioni provate.

Ridicolo! Non mi piace Malfoy!

Stupido! Non può piacerti la Potter!

“Comunque era una ramificazione di Tranello del Diavolo” sparò a sorpresa il biondo, facendola sobbalzare

“Come, scusa?” “Potter, ma sei diventata sorda per caso? Ho detto che sei stata aggredita da una ramificazione di Tranello del Diavolo” 

“Ah, che bello, è davvero confortante sapere quale  pianta ha cercato d’uccidermi” ribatté sarcastica. Inaspettatamente Scorpius scoppiò a ridere e la ragazza lo guardò affascinata, la sua risata era così bella, peccato che non ridesse quasi mai. 

“Potter, che ti guardi? Non è che ti stai innamorando di me?” le chiese malizioso   

 “Ti piacerebbe Malfoy. Ora vattene, se arriva mio fratello James penso verrai farmi a compagnia qua in infermeria”

“Potty, ti preoccupi per me? Ripeto, ti stai innamorando di me ragazzina”                                     

“Sbagliato, comunque ora non sono più in debito con te, dato che ti sto’  salvando la vita” la ragazza gli sorrise malandrina, facendogli la linguaccia     

“Certo, certo, vabbè, ci vediamo in giro rossa” la salutò, ghignando furbo.

Settembre passò in fretta, lasciando posto ad ottobre, che avrebbe portato con sé la pioggia e il vento sferzante, come succedeva regolarmente ogni anno. Niente sembrava cambiato, neanche tra gli studenti. I soliti scherzi dei Malandrini, i soliti bisticci fra James ed Emily, le solite punizioni di Lily e Scorpius, i soliti libri di Al e Rose, insomma, di novità non si vedeva nemmeno l’ombra, fino a quel primo ottobre, preceduto da un avviso gigantesco che avvertiva la scolaresca di una notizia importante che la preside avrebbe dato a cena.  Quando tutti gli studenti si radunarono nella Sala Grande, la professoressa McGranitt  annunciò 

 "Stasera la nostra scuola darà il benvenuto a due nuovi studenti, provenienti da Durmstrang"                                                                                           

La Sala Grande, dopo un attimo di silenzio, si riempì di commenti e mormorii eccitati, esaltati dalla novità  

“Ora saranno smistati e, anche se solo per un mese, dovranno sentirsi come se fossero a casa loro, perciò esigo educazione e gentilezza” appena terminò il discorso, le porte della sala si aprirono, permettendo a due ragazzi di entrare. Appena i due varcarono la soglia, tutte le ragazze di Hogwarts rimasero a bocca aperta, piacevolmente colpite. I bulgari avanzarono sicuri verso il Cappello, tenuto in mano da un sorridente Neville Paciock  

“Krum, Ian” chiamò ad alta voce. Immediatamente il più bello fra i due si avviò verso il professore, che gli posò il Cappello sul capo

“SERPEVERDE!” proclamò questo poco dopo                                                                                                  

“Slacivich, Dimitri” anche per lui il giudizio fu immediato                                                                                                                                                   

“CORVONERO!” 

“Bene, prima di cominciare a mangiare vi informo che tra quattro settimane ci sarà un ballo, in onore dei due nuovi studenti. Ora possiamo dare inizio al banchetto”

“Hai visto che tipi?” sussurrò Roxanne “Bè, non si può dire che non siano affascinanti” replicò ammirata Rose

“Da quando in qua vi piacciono i bulgari?” domandò geloso Frank, mentre James lanciava occhiate sospettose all’indirizzo di Emily, per vedere la sua reazione ai nuovi studenti. 

“Invitala” mormorò Lily “Cosa?”

“Invitala al ballo Jamie. Ma non fare lo spaccone, sii te stesso. Secondo me cadrà ai tuoi piedi” lo incoraggiò la ragazza.

“Dici?” “Fidati James, sii solo te stesso”                                                                                                    

Alla fine della serata, il ragazzo prese coraggio e diede ascolto al suggerimento della sorella.                                    

“Ehm, Emily?” la ragazza lo guardò stupefatta, da quando Potter la chiamava per nome, e da quando usava quel tono incerto con lei?

“Che c’è Potter?” “Ehm, volevo chiederti se ti andrebbe di venire al ballo con me” le domandò teso, in attesa dell’ennesimo rifiuto, rifiuto che però, stranamente non arrivò   

“Ok Potter, ma non farmene pentire”

“Davvero?” chiese incredulo, prendendo in considerazione che la ragazza si stesse prendendo gioco di lui                                                                                            

“Si, e.. Potter? Domani abbiamo la ronda, sii puntuale” il ragazzo le rivolse un sorriso abbagliante, stupendo e irresistibile, un sorriso che era comparso anche sul viso di James Potter SR , quando Lily Evans accettò di uscire  con lui per la prima volta.   

“Certo, e grazie, vedrai che non te ne pentirai, ci vediamo Emily” la salutò, raggiante ed euforico, mentre tornava di corsa alla Sala Comune, lasciando sola la ragazza, che lo guardò con dolcezza. Mai avrebbe pensato che un giorno avrebbe accettato un invito di Potter, anzi, mai avrebbe pensato che un giorno Potter avrebbe rinunciato alla sua aria arrogante e superba, in favore di una impacciata e tenera, era stato quello a farle cambiare idea. 

“Ha accettato Lils! Ha accettato!” urlò esultante James, prendendo la sorella fra le braccia e facendola volteggiare in aria.

“Jamie! Lasciami andare!” rise la rossa, contenta della felicità del fratello.

“Te l’avevo detto che avrebbe accettato, quando sei te stesso sei a dir poco irresistibile!”

“Oddio non ci credo, è da quando sono al quarto anno che aspetto questo momento, non ci credo!”

“Dai, stai calmo, facciamo così, sabato c’è la l’uscita ad Hogsmeade, andiamoci insieme, così ti aiuto a scegliere qualcosa da mettere”

“Ti adoro Lee!”                                                                                                                                                                            

“Lo so, lo so, ora vado, ho un appuntamento con Roxanne e Hugo nella Stanza delle Necessità e sono anche in ritardo. Notte Jamie”  

La ragazza correva a più non posso, stava facendo tardi all’appuntamento con i cugini, forse se avesse corso più veloce sarebbe arrivata in orario, quella possibilità stava quasi per concretizzarsi, quando si scontrò con una persona.

“Oddio scusa, non l’ho fatto apposta, tutto ok?” si scusò la ragazza, rialzandosi da terra. Il ragazzo contro la quale si era scontrata la guardò incuriosito e divertito

“Sto’ bene, non preoccuparti, te invece?”

“Anche io”  rispose, osservandolo incuriosita. Il ragazzo era molto bello, né troppo alto né troppo basso, i tratti del viso erano decisi e delicati al tempo stesso, e i capelli, corvini e piuttosto corti, gli coprivano leggermente gli occhi, del color del ghiaccio. Il ragazzo parve accorgersi del suo sguardo, perché si presentò                                                             

“Ah, scusa, immagino ti chieda chi sono, d’altronde non mi hai mai visto, sono Ian Krum, piacere” la ragazza arrossì fino alla punta dei capelli,  aveva appena fatto la figura dell’idiota con il nuovo di Durmstrang                                                                                                                                                                                             

“Piacere, io invece sono Lily Potter” “La figlia di Harry Potter?” “Si” rispose sorpresa                                           

“Sai, mio padre mi ha parlato di lui.” spiegò semplicemente. “Scusa, stavi andando da qualche parte vero?”

“In realtà si, è stato un piacere conoscerti Ian, spero di vederti ancora”                         

“Sai, non conosco bene questo posto, non è che in questi giorni potresti farmi da guida?” le chiese gentilmente, affascinato da quella ragazza.                                                                                                            

“Con piacere, ci vediamo domani davanti alla tua Sala Comune, intesi?”  accettò, sorridendogli radiosa

“Intesi” replicò il ragazzo, felice che avesse accettato. “Allora a domani” “A domani Lily”

 

 

 

 

 

Allora, che dire? Mi piace scrivere, e ADORO la saga di Harry Potter. I miei personaggi preferiti sono i Malandrini (tranne Minus, che strozzerei a mani nude), i gemelli Weasley, e la Nuova Generazione!! Spero che vi piaccia quello che scrivo, e sono aperta a qualunque idea o suggerimento.

a Nashira91:  ti ringrazio tantissimissimo!!!! per tutto quello che hai scritto, non pensavo che quello che scrivessi potesse piacere così tanto! Anche io James e Fred li immagino come i Malandrini 2 la vendetta, poi mi piaceva l'idea di fare James simile al nonno, perchè, insomma, è fantastico James Potter!!! (sia nonno che nipote) lo spirito malandrino è immortale!! Fred è una versione più scura del gemello di George (ci sono rimasta malissimo quando è morto Fred) l'ho fatto così per dimostrargli che Fred in qualche modo gli sarebbe sempre rimasto accanto, che non lo avrebbe mai lasciato del tutto. Poi Rox, Hugo e Lily.. non ho bisogno di spiegare, mi limito a dire che sono la versione molto più malandrina di Harry e Ron con la collaborazione di George Weasley al femminile. Che dire di Al? Pur essendo un Serpeverde è ingenuo, infatti, povera anima pia, nessuna persona sana di mente avrebbe mai dato la propria parola d'ordine a Lily Potter!! Scorpius invece ha inquadrato sin da subito Lily, nemici dal primo istante (ma sarà sempre così? xD) infatti ha capito subito chi è l'artefice dello scherzo. Rose invece.. sinceramente mi attirava l'idea che qualcuno nella famiglia Weasley avesse dei poteri, diciamo soprannaturali, per Ron e Hermione è stato un colpo, insomma, una figlia veggente nata da uno che a Divinazione sparava a caso e una che la materia l'ha direttamente abbandonata!!? Che cosa avrà visto la ragazza? Mah.. chi lo sà (solo io xD) Poi abbiamo Silente, che si diverte come un pazzo a vedere quei due litigare, che sappia qualcosa che non sanno? termino questa risposta infinita con l'augurio che ti piaccia anche questo capitolo e  grazie ancora tantissimo!!! un bacione

a mayetta: anche a te piacciono le Lily/Scorpius? *_* ma è fantastico!! si, mi piaceva l'idea di creare una Lily a metà fra Lily Evans e James Potter, spero che ti piaccia. anche a te ti ringrazio tantissimo per la recensione, è fantastico!!!! sei stata gentilissima, spero che questo capitolo ti sia piaciuto. un bacione 

F.

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Il ballo e un risveglio scioccante ***


La notizia che  Ian Krum si vedesse con  Lily Potter  ormai era stata commentata abbastanza dalla popolazione di Hogwarts, solo due persone ci pensavano ancora: James Potter e Scorpius Malfoy. Il primo perché temeva che il bulgaro potesse ‘approfittarsi’ della sua sorellina, il secondo invece perché era scocciato. Gli dava incredibilmente fastidio vederli insieme, gli dava fastidio il fatto che lui, nonostante fosse appena arrivato, fosse riuscito ad ottenere la sua fiducia. Proprio in quel momento Al lo raggiunse, stranamente nervoso 

 “Ehi Al, che hai? Ti trovo nervoso” “Si vede tanto?”

“Nah, solo perché ti conosco bene. Dai, cos’hai?” il moro sospirò rassegnato

“Ho saputo che Ian” ringhiò, pronunciando il nome del bulgaro “Ha invitato Lily al ballo”

Scorpius si fermò, lasciando cadere i libri che aveva in mano dallo shock. Andavano al ballo insieme? Perché gli dava così fastidio!?                                                                                                                                                                                    

“Scorp, ehi amico, tutto ok?” “…. Si, si…. È per questo che sei nervoso? Pensavo che quello iper-protettivo fosse James”

“Infatti lo è, solo che penso che lui non sia adatto a mia sorella. E poi quando potrebbero vedersi, le nostre vacanze non coincidono con quelle di Durmstrang, insomma non potrebbero vedersi mai” ragionò                 

“Te con chi vai?” “C-cosa?” si riscosse il biondo “Ti ho chiesto con chi vai al ballo”                                               

“Con una Corvonero del settimo anno” “La conosco?”

“Non credo, è una mora, alta, insomma, non penso tu l’abbia mai vista. Te invece vai con Alice, vero?” lui arrossì di botto 

 “S-si, l’ho invitata ieri sera. Senti, avrei bisogno di una mano” “Dimmi tutto”                                                    

“Vedi, è la nostra prima uscita ufficiale, e non vorrei sembrare un barbone”                                                     

“Hai bisogno di aiuto con i vestiti?” dedusse sconvolto il ragazzo

“Si, vedi se non vuoi è normale, di solito l’avrei chiesto a Lily, ma lei è impegnata con James, quindi…”                                                                     

“Al, tranquillo, sei o non sei il mio migliore amico? Certo che ti aiuterò, anzi, chiederemo a Derek, è lui l’esperto di moda, vorrei solo sapere quale incantesimo ti ha fatto per ridurti così”                                                                                                            

“Niente incantesimo o pozione fratello, è semplicemente amore”

 

“LILY!!” “Che vuoi Rox?” sospirò esasperata la rossa “Dov’è il mio smalto perlato?”                                               

“E’ sul comodino, accanto a quello viola di Rose, sono già tre volte che te lo dico”

 Nel dormitorio delle Grifondoro del quinto si era letteralmente scatenato  l’inferno, con abiti, trucchi, e accessori che volavano dappertutto, e sei ragazze in piena crisi pre-ballo. Dominique era la più tranquilla, forse perché era la più grande, o forse perché era semplicemente bellissima. Infatti, come la madre e la sorella maggiore, possedeva il fascino delle Veela, che misto alla dolcezza dei Weasley  la rendeva semplicemente irresistibile. Quella sera sembrava una principessa, con i lunghi capelli dorati sciolti lungo la schiena, e la figura snella e flessuosa avvolta da un bellissimo abito blu, come i suoi occhi.

“Chi è il fortunato Dom?” le chiese curiosa Alice

“Nick, Nick Baston, il gemello di Emily” rispose emozionata, mentre Roxanne usciva dal bagno, con indosso un  vestito color avorio, che creava un contrasto fantastico con la sua pelle

“Rox?”                                                                                                                                   

“Io vado con J.J., è il nostro primo appuntamento ufficiale”                                                                                                                                                                           

“Grazie al cielo alla fine ha capito che doveva invitarla, perché non ce la facevo più a sentirla Ma perché non mi invita?! Si può essere così tardi!” la imitò Lily, scatenando l’ilarità generale, mentre la cugina metteva il broncio e le faceva la linguaccia.

“Dopo facciamo i conti Potter. Rose, Alice, a voi neanche lo chiediamo, non vogliamo andare al ballo con le orecchie sature di quanto sia bello Frank o dolce Al” le prese in giro la mora

“Ehi, ma dov’è Emily?” “Bagno” rispose semplicemente Lily   

“Ragazze, secondo voi lisci o boccoli?” “Secondo me Lils, stai meglio con i boccoli” affermò Dominique

“Concordo” “Bene, allora è deciso, boccoli”

“Alla fine come è andata con James?”                                                   

“Esasperante. A volte è peggio di una donna, fortunatamente sono riuscita a convincerlo che con il completo nero era uno schianto, altrimenti penso che a quest’ora saremmo ancora ad Hogsmeade” rispose afflitta, mentre le cugine ed Alice si rotolavano a terra dalle risate. Poco dopo, dal bagno uscì Emily, stupenda nel suo abito rosso

“Ehi, ma lo vuoi stendere mio fratello?” la ragazza arrossì violentemente

“Emy, stavo scherzando, ti basti sapere che James ti troverebbe stupenda anche se fossi vestita con degli stracci”

“Ma conoscendolo, ti preferirebbe senza” rise Dominique maliziosa, mentre la ragazza arrossiva ancora di più. 

 “Direi che è ora di andare” constatò Rose, mentre le ragazze la seguivano fuori dalla Torre di Grifondoro, dove le aspettavano i loro accompagnatori.                                                                                                                                                             

James, quando vide Emily, rischiò l’infarto, dato che secondo lui era di una bellezza accecante e inimitabile, un po’ la stessa reazione che ebbe Nick, dato che Dominique sembrava una dea. Al e Frank invece non smettevano un attimo di strofinarsi gli occhi, alla vista delle loro ragazze, mentre Ian e Jared Jordan (soprannominato J.J.) sorridevano trionfanti, soddisfatti e compiaciuti dal fatto di stare con due tra le ragazze più belle di Hogwarts. “Siete stupende!” esclamarono in coro i ragazzi, prendendo le rispettive dame per mano e avviandosi verso la Sala Grande.

“Ehi Scorp, siamo qui!” lo chiamò  il cugino, facendogli posto su un divanetto posizionato in modo da vedere tutta la Sala Grande. Il biondo si sedette con grazia, mentre scrutava attentamente la sala

“Al?” “E’ andato a prendere la Paciock, penso dovrebbe arrivare tra pochi minuti”                             

“Eccolo! Guarda!” il ragazzo fece come gli aveva consigliato il cugino, assistendo all’entrata dell’amico e dei parenti. Potter1 alla fine era riuscito a spillare un appuntamento alla Baston, patetico, era da tre anni che faceva la figura dell’idiota per quella. Il gemello della ragazza invece stava con la Weasley bionda, quella solitaria e col sangue  Veela nelle vene. Al era raggiante insieme ad Alice, non smetteva un attimo di sorridere, mentre Paciock maschio si baciava con Secchia-Weasley, che schifo, neanche sotto tortura lui l’avrebbe mai fatto. La Weasley che stava sempre con Potterina entrò in quel momento, accompagnata dal cronista, un certo Jordan, bleah, che gusti da schifo. Aveva  appena chiuso gli occhi, vergognandosi per la famiglia del suo migliore amico, quando fu costretto a riaprirli, a causa di mormorii stupiti nei confronti di una ragazza. 

“Porco Merlino, ma quella non sarà la Potter?!” mormorò incredulo Derek, fissando la ragazza che era appena entrata nella sala. Scorpius appena udì il suo nome aprì gli occhi, rimanendo abbagliato. Derek faceva bene a essere incredulo, perché quella ragazza non poteva essere la Potter, sembrava più grande, inoltre era bellissima, semplicemente stupenda. I capelli rosso scuro ondeggiavano lungo la schiena, mentre il corpo flessuoso era avvolto da un abito a sirena verde scuro, che le stava benissimo. I suoi occhi, di un azzurro impossibile, erano contornati da un filo di matita, mentre le labbra, rosse e carnose, sembravano boccioli di rosa.                                                               

“Morgana, quant’è bona!” esclamò il cugino, mentre la ragazza che lo accompagnava metteva il broncio, offesa a morte. Proprio in quel momento lei lo guardò, incatenando il suo sguardo azzurro al suo grigio, per poi distoglierlo dopo qualche secondo.

Stavano ballando insieme, James non riusciva a crederci, stava ballando con Emily, la ragazza che amava da quando aveva quattordici anni. Quella sera era meravigliosa, nel suo abito rosso, una visione, poi gli era quasi venuto un colpo, quando aveva realizzato che il suo accompagnatore era lui.

“Sei bellissima” gli aveva mormorato all’orecchio, mentre la prendeva sottobraccio.                        

“Grazie Potter, ma non farci l’abitudine, ricorda che hai una sola possibilità”                                                             

“E te ricorda che ti ho detto che non te ne pentirai. Scusa, ma almeno per stasera non potremmo usare i nomi?” le chiese sorridendo malandrino. Lei ci pensò un po’, però poi dovette cedere                             

“E va bene, hai vinto tu, James” sospirò, rimarcando il nome, mentre lui sorrideva felice come una pasqua

“Andiamo, Emily?” le domandò, facendole il verso, mentre entravano nella Sala Grande               

“Ti posso chiedere una cosa?” “Certo”

“Perché hai deciso di uscire con me? Non fraintendermi, sono felicissimo, ma perché hai accettato?”                                                                                                             

“Perché sembravi diverso, di solito quando mi chiedi di uscire con te usi sempre quel tono da spaccone arrogante, invece l’altra settimana sembravi diverso” confessò, arrossendo leggermente

“Quindi, se te lo chiedo in modo diverso, verresti con me ad Hogsmeade, la prossima settimana?”

“Non so, ci devo pensare” “Ok, ma sei più orientata sul si o sul no?”                                                         

“Dipende tutto da come ti comporti stasera, forse si” rispose. James rischiava il collasso, per quanto era felice, in quel momento avrebbe fatto di tutto.

“Allora, come sta’ andando qui?” chiese loro un gioviale Fred “Bene” rispose il cugino, con un sorriso a trentadue denti  

 “Baston, sinceramente era ora che decidessi di uscire con lui, non ce la facevo più a sopportarlo in versione James-innamorato, è di una noia tremenda” rise il ragazzo, mentre James arrossiva violentemente

“Fred, dopo facciamo i conti” ringhiò imbarazzato 

 “Su Fred, andiamo, penso che James voglia rimanere solo” osservò maliziosa Christine Moore, la fidanzata del ragazzo.

“Ok Chris, ci vediamo in giro ragazzi!” li salutò, gettandosi nella mischia con la fidanzata.

“Coglione” mormorò James, pensando al cugino, che gli aveva rovinato la serata.

“Allora, che hai intenzione di fare nella prossima partita?” se ne uscì la ragazza, cercando di non farlo sentire a disagio. Il ragazzo le sorrise radioso, felice di potersi togliere dall’imbarazzo

“Sinceramente avevo pensato di giocare a istinto, insomma, gioca come ti vieni, non so se mi spiego”

“Si, ho capito benissimo, per me va bene. Sai, mio padre invece è fissato con le strategie e schemi di gioco, se gli avessi proposto una cosa del genere ti avrebbe sicuramente buttato giù dalla scopa” rise lei. James si fermò a guardarla, incantato dalla sua risata                                                        

“Si, mio padre mi ha raccontato di quando tuo padre era il suo capitano. Mi ha detto che una volta gli ha detto di catturare il boccino o di morire nel tentativo” “No! Veramente?!”                                                 

“Si, quando papà me lo ha raccontato avevo quattro anni, e mi ricordo ancora che quella notte mi sono sognato mio padre che cadeva dalla scopa con un boccino in mano!”                                                    

“Oddio, mi dispiace! Deve essere stato terribile!”                                                                                                          

“Nah, quando l’ho raccontato a mio padre ricordo che è scoppiato a ridere!” Così i due passarono tutta la serata, a ridere e scherzare, e il culmine fu raggiunto quando, dopo averla accompagnata fino alla scale del dormitorio delle ragazze, lei gli diede un bacio sulla guancia, dicendogli che accettava di uscire con lui.

Anche altre due persone, quella sera, si stavano divertendo tanto, ed erano Ian e Lily                                                          

“Ora però devi spiegarmi una cosa” “Dimmi tutto” “Come fai a parlare così bene l’inglese?”                              

“Bè vedi, mia madre è inglese, solo che abita in Bulgaria, perché le piace il paesaggio e la gente, è a causa sua che parlo la vostra lingua, mi diceva sempre che un giorno mi sarebbe stata utile, poi anche mio padre ha insistito tanto, la pensa tale e quale a mia madre.” le spiegò con un sorriso, mentre ballavano in mezzo alla mischia. 

 “Te l’ho già detto che sei bellissima?” lei, fingendo di pensarci, rise “Mmm, forse una, o due o cento volte”

“Allora questa sarà la seconda, o la terza o la centunesima volta” rispose lui,mentre la baciava dolcemente sulle labbra

"Sai Lily, voglio darti un consiglio, che sperò ti sarà utile" "Dimmi" lo incitò curiosa

"Non cedere ai pregiudizi" lei aggrottò le sopracciglia pensierosa, cercando di decifrare la frase del ragazzo 

"Che intendi dire?" "Esattamente ciò che ho detto" replicò, sorridendo enigmatico

“A te piace il Quidditch?” le chiese ad un certo punto         

“Tantissimo, infatti sono la cacciatrice di Grifondoro. A te invece?”

“Anche a me, infatti anch’io a Durmstrang sono nella squadra”

“Non hai la faccia da Cercatore” rifletté lei, mentre lui rideva                     

“E infatti non lo sono. Sai, sei la prima persona che mi dice così, tutti gli altri appena mi vedono dicono Essendo figlio di Krum sarà un Cercatore. Visto che sei così brava, dimmelo te che ruolo ho”

“Battitore” decretò immediatamente. Lui la guardò sbalordito “Come hai fatto ad indovinare?”

“Mi credi se ti dico che ho seguito l’istinto?” lui stette in silenzio per un po’ di secondi, poi le disse serio

“Si, ti credo” lei gli sorrise raggiante “Bene”                                                                                                             

I  due ragazzi ballarono per un po’, ma ad un certo punto il sorriso della ragazza scomparve, lasciando posto ad un espressione scontenta e triste “Ehi Lily, che hai, tutto bene?”                                      

“Oggi è il tuo ultimo giorno a Hogwarts, il mese è passato” mormorò desolata, mentre lui l’abbracciava teneramente                                                                                                                                                                                    

“Dai Lils, non preoccuparti, possiamo sempre scriverci, ti prometto che appena diventerò maggiorenne verrò a trovarti durante le gite ad Hogsmeade. Anche io ci avevo pensato, che questo è il mio ultimo giorno, però mi sono imposto di non deprimermi, dato che sarei stato con te”

“Però mi dispiace lo stesso” ribadì lei, mettendo un broncio adorabile, che lo fece scoppiare a ridere 

“Appena torno a Durmstrang ti scriverò, però poi dovrai rispondermi, intesi?”                                        

“Intesi. Comunque a Natale parlerò con  mio zio Charlie, quello che lavora con i draghi in Romania” 

“Davvero gli parlerai? Gli chiederai se sono disposti a prendermi per farmi fare una prova?” chiese estatico

“Certo, e conoscendo mio zio, vorrà venire a parlarti di persona, per vedere che tipo sei e di che pasta sei fatto”

“Grazie Lils, grazie, grazie, grazie!” urlò lui, prendendola in braccio, mentre tutti gli studenti si giravano a guardarli curiosi

“E di che Ian!? Ora fammi scendere, che di abbracci stritolatori mi bastano quelli di mio fratello!” rise lei, mentre il ragazzo sorrideva imbarazzato                                                                            

“Scusa, ma è da quando ero piccolo che sogno di studiare i draghi!”                                                               

“Lo so, me lo hai raccontato, infatti è per questo che parlerò con lo zio” rispose la ragazza, cercando di nascondere uno sbadiglio, che non sfuggì al moro                                                                                       

“Dai, ti accompagno al dormitorio” “Grazie” sbadigliò lei, appoggiandosi alla sua spalla.

“E di che?” sorrise lui, rispondendole come lei gli aveva risposto poco prima

"Sono contento di averti conosciuta Lily" "Anche io Ian, sei una delle persone più speciali che abbia mai incontrato"

Quella serata era stata una delle più divertenti che siano mai state organizzate dalla scuola, tutti se la stavano godendo, tutti tranne una persona, un certo Serpeverde biondo dagli occhi simili ad argento fuso. Era rimasto tutta la sera seduto su un divanetto, trafiggendo con lo sguardo la schiena della sorella del suo migliore amico, che ballava contenta con il bulgaro, non riuscendo a capire  perché vederli insieme gli desse così fastidio   

“Ehi Scorp, com’è che stasera sei rimasto seduto qui sul divano come un’ameba?” “Non mi và di ballare” mugugnò di risposta

“Perché?” “Non mi và Al, non devi andare da Alice?” sbottò acido

“L’ho riaccompagnata al dormitorio, domani ha un test di Trasfigurazione con la Mc” spiegò pacato il ragazzo, sedendosi accanto all’amico, ignorando il suo tono acido                                                                                       

“Che aspettiamo allora, andiamo a dormire”  “Ok, andiamo”        

Quando i due entrarono nel loro dormitorio, videro che Edward e Ian erano già tornati, mentre Derek probabilmente sarebbe rientrato a notte tarda.                                                                                                                                       

“Ian, ma che stai andando via?” gli chiese il moro, indicando il  baule perfettamente ordinato del ragazzo

“Si, questa è la mia ultima notte qui ad Hogwarts, domani torno a Durmstrang” 

Scorpius dovette impiegare  tutto il  suo autocontrollo per trattenere un sospiro di sollievo alla notizia, finalmente se ne andava.

“Lily lo sa?” domandò minaccioso il giovane Potter, immaginando un’ipotetica scena nella quale la sorella piangeva disperata perché il ragazzo non l’aveva avvertita della sua partenza.

“Certo, anzi stasera ci siamo messi d’accordo” “D’accordo su cosa?”

“Le ho promesso che appena fossi arrivato a scuola le avrei scritto, e lei mi ha assicurato che mi risponderà”

“Ma state insieme, o cosa?” domandò curioso Edward  

“Non nascondo che mi piacerebbe stare con lei, Lily è una ragazza fantastica e bellissima, è speciale, ma penso che non potrebbe funzionare, insomma le nostre vacanze non coincidono con le vostre, non potremmo vederci mai” spiegò semplicemente                                                                    

“Ma questo lo sappiamo entrambi, ne avevamo già parlato la prima volta che siamo usciti insieme” aggiunse precipitosamente, notando lo sguardo assassino di Al.                                                                                                                                         

“Notte ragazzi” sbadigliò Edward “Notte” risposero in coro i ragazzi.                                                                

L’ultimo pensiero di Scorpius, prima di scivolare fra le braccia di Morfeo, fu rivolto ad una nota ragazza dai capelli rosso scuro e la risata cristallina.

Novembre era finalmente arrivato, i due bulgari erano partiti, e la scuola sembrava essere tornata alla normalità, per quanto possa esserlo una scuola di magia. Ma si sa, in quegli anni nulla sarebbe stato ordinario o normale, non con la Famiglia Weasley-Potter in giro.                                                                                                                                                        

“Ehi, ma quella non è la sorella di Al?” urlò Derek Zabini, facendo voltare tutti i Serpeverde verso l’entrata della loro Sala Comune. In effetti, la ragazza dai lunghi capelli rossi che si dirigeva verso gli amici di Albus era  la Potter, e vederla nella tana delle serpi era decisamente strano. Avanzava fiera e orgogliosa, incurante delle occhiatacce sprezzanti e dei commenti maligni che i verde-argento le rivolgevano          

“Ciao Edward! Zabini, Malfoy” “Ciao Lily, qual buon vento?”

“Dov’è Al?” chiese a bruciapelo, ignorando le battutine di Scorpius e lo sguardo da predatore di Derek  

 “Su, nel dormitorio, ti accompagno?” “No, so dov’è, comunque grazie, ci vediamo” li salutò lei                               

“Lils! Che sorpresa!”  esclamò il fratello, vedendola entrare                                                                                                 

“Ciao Al” rispose stancamente la ragazza, sdraiandosi sul primo letto che le capitò a tiro                                             

“Ehi Lee, ti trovò stanca, che hai?”

Sono stanca, e stressata. I professori ci stanno riempiendo di compiti, manco a dire che quest’anno abbiamo i G.U.F.O., mentre James invece ci sta’ ammazzando con  gli allenamenti, giuro che se non allenta i ritmi la prossima volta gli tiro un bolide in testa, persino Emily, che a volte è peggio di lui, è affaticata” il fratello la guardò comprensivo

“Vuoi che provi a parlargli?”                                                                                                                   

“L’offerta mi tenta, ma non posso permettertelo, altrimenti Jamie potrebbe pensare che vuoi sabotarci”

“Mmm... è vero. Hai cenato?” “Si, te invece?” “Anche io”                                                                       

“Perché ti sei chiuso nel dormitorio?” 

“Domani abbiamo un test di Incantesimi, voglio ripassare”

“Oddio Al, hai passato troppo tempo con Rose” mormorò lei scuotendo la testa, mentre il fratello scoppiava a ridere  

“Forse” ammise infine              

“Senti, se vuoi puoi rimanere a dormire qui” le propose, dopo averci pensato attentamente e per parecchio tempo. Il ragazzo si girò verso di lei, e vedendola, sul suo volto comparve un sorriso affettuoso e divertito, dato che sua sorella l’aveva anticipato, addormentandosi molto tempo prima. Quando Scorpius entrò nella stanza che condivideva con gli amici, non immaginava neppure lontanamente ciò che sarebbe successo. Infatti, appena fu pronto per andare a dormire, si ritrovò il letto occupato da una Lily Potter profondamente addormentata. 

“Al, che cosa significa?” domandò sconvolto all’amico, che lo guardava senza capire                                                      

“Cosa ci fa tua sorella nel mio letto?”

“Ehm, ecco vedi, era tanto stanca e mentre stavamo parlando, si è addormentata, e non ho avuto cuore di svegliarla” la giustificò l’amico                                                                                                                                                         

“Ok, fino a qui ci arrivo, ma perché non la sposti nel tuo letto?”                                                                                     

“Ehm, forse sarà occupato” mormorò imbarazzato il ragazzo, con il viso rosso fino alla punta dei capelli

“Perché deve stare con me?”

“Perché sei il mio migliore amico e mi fido di te. Sinceramente non vorrei farla dormire con Edward, che è un suo ex, non mi pare giusto nei loro confronti, e poi se passasse Sofia, insomma, si creerebbe un casino. Mentre Derek… non fraintendermi, è  un mio caro amico, ma non mi fido tanto.” spiegò                                                                                                         

“E non hai paura che possa approfittarmi di tua sorella?” lo stuzzicò beffardo 

“No” rispose semplicemente, guardandolo intensamente con le sue iridi smeraldine. Scorpius sapeva perché era così sicuro della sua risposta, perché era consapevole che per lui era più di un amico, era un fratello, e quindi non avrebbe mai tradito la sua fiducia.                                                          

“Ok, hai vinto tu” brontolò, osteggiando un’aria infastidita, che in verità con corrispondeva alla realtà. Infatti, solo quando si sdraiò vicino a lei capì che quella situazione non gli dispiaceva, non gli dispiaceva per niente. Lily dormiva beatamente, le labbra piene leggermente dischiuse, i capelli rossi sparsi sopra il cuscino, intriso del suo profumo dolce e inebriante, che sapeva di miele e fiori. Scorpius rimase svariati minuti a fissarla imbambolato, fino a quando lei non si mosse, girandosi verso di lui e accoccolandosi contro il suo petto, e fu in quel  momento, durante quello stato di dormiveglia, che Scorpius realizzò che forse provava qualcosa per lei.                                                                                                                                                          

La luce dorata del mattino illuminava la stanza, filtrando anche attraverso le tende verde-argento che erano state chiuse sui letti dei ragazzi. Lily si svegliò così quella mattina, illuminata leggermente dai raggi del sole, non ricordava di aver mai dormito così bene, quella notte si era sentita benissimo, aveva provato uno strano senso di protezione e sicurezza. Un profumo fresco e leggero, che sapeva di menta, aleggiava nell’aria, la ragazza lo trovò delizioso, aspirandolo a pieni polmoni, mentre si avvicinava ancora di più verso quel petto muscoloso, mentre due braccia forti e bianche la ghermivano dolcemente. Un secondo, quali braccia la stavano abbracciando e verso chi si stava stringendo?! La rossa si girò in un lampo nella direzione dove doveva trovarsi quel qualcuno, e riuscì a stento a reprimere un urlo. Infatti era rimasta letteralmente scioccata nel vedere accanto a sé Scorpius Malfoy, con un’espressione angelica dipinta sul volto, coperto da alcuni ciuffi di capelli biondo chiaro. 

“Malfoy, Malfoy, che ci fai qui!?” mormorò scuotendolo. La bocca del ragazzo si contrasse in una smorfia di disapprovazione

“Uhm, eh? Che succede?” mugugnò, ancora intontito dal sonno                                                                                 

“Ti ho chiesto che ci fai qui?” il biondo la guardò stralunato, poi la sua attenzione fu attirata dalle sue braccia, che stringevano la ragazza, e dal suo viso, così vicino al suo.                                                                                                                                  

“Ah, buongiorno Potterina” “Poche chiacchiere Malfoy, che ci fai qui?”                                                                              

“Potty, ti sei scordata che stanotte hai dormito nel dormitorio dei Serpeverde del 6°anno, e, per inciso, questo è il mio letto.” Lily strabuzzò gli occhi, avvampando appena il ragazzo le fece notare che era lei quella fuori posto.                                                                                                                                             

“Vieni” le disse il biondo, prendendola per mano e facendola scendere dal letto. La ragazza guardò sorpresa la sua mano in quella del ragazzo, che quando si accorse del suo sguardo, la lasciò di scatto, volgendole le spalle 

“Che galanteria Malfoy” fece ironica, scendendo le scale, affiancata dal ragazzo                                        

“Allora” esordì lei, fissandolo intensamente, leggermente minacciosa                                                                   

“Questa notte io non sono mai stata qui, intesi?” “Paura che qualcuno lo venga a sapere?” le domandò beffardo

“In realtà si, ho paura che mio fratello lo scopra” ammise lei                                                                                      

“Quindi, prova a fare qualche battutina o allusione, e ti giuro che te la farò pagare cara” lui le sorrise furbescamente, mentre le si avvicinava con fare suadente. In quel momento erano a pochi centimetri di distanza

“Quindi me la farai pagare cara, se provo a dire a qualcuno come ti stringevi al mio petto, con il sorriso sulle labbra?” le chiese malizioso, avvicinandosi ancora di più. Il suo odore le annebbiava il cervello, era così inebriante, infatti Lily faticò non poco per riacquistare uno sprazzo di lucidità                                                 

“Esattamente, provaci e ti rovino. Inoltre posso sempre dire a tutti come mi abbracciavi” ribatté lei, mentre lui arretrava, permettendole di andare via.                                                                                       

“Quindi, ci vediamo  Malfoy” lo salutò, andandosene via. Entrambi i ragazzi sapevano nessuno dei due avrebbe mai raccontato a nessuno di quella notte, un po’ perché quello che era successo era molto personale, da non spiattellare in giro, e poi, anche se non l’avrebbero mai ammesso, e rivelarlo non sarebbe stato saggio,  perche dormendo insieme avevano trovato una pace mai provata prima.

 

 

 

Allora, ho pubblicato un nuovo capitolo così presto perchè l'avevo già pronto, e non riuscivo a resistere alla tentazione, alla quale, come potete vedere, ho ceduto. Che dire di Ian? E' un ragazzo gentile, che fortunatamente non ha ereditato i lineamenti del padre xD, e che cosa avrà voluto dire con quella frase? A voi l'interpretazione. Invece quei due, uno si chiede se ci sono o ci fanno, non hanno capito che sono nati per stare insieme?! 

a Nashira91: è deciso, dobbiamo fondare un club pro James Potter (senior e junior) e "Fred Weasley non doveva morire" xD.. comunque.. GRAZIE!! Grazie per i complimenti, grazie davvero. Concordo con te, non si può passare dall'odio all'amore in un secondo, devono prima succedere delle cose (Come quella che succederà nel prossimo capitolo) che devono fargli aprire gli occhi. James, io lo adoro nelle vesti di fratello maggiore e iper-protettivo!! E Ian.. sembra che sia l'unico ad aver chiara la situazione, dato che è un osservatore esterno. Spero davvero che questo capitolo ti piaccia, e grazie ancora tantissimo. un bacione  e un abbraccio!!!

a Gufetta_95: grazie per aver recensito la mia storia, che ne pensi di Ian, ora che è tutto finito? E davvero la mia versione di Scorpius ti piace? *_* ma grazie!!! Ti dico che finchè posso pubblicherò un capitolo ogni due giorni, forse anche di giorno in giorno, dato che li ho già pronti alcuni, e per rispondere alla tua domanda, Lily è al quarto e Scorpius al sesto, si passano due anni, non uno, uno è l'anno che si passano Al, Scorpius e Rose con James. Spero ti piaccia il capitolo. un bacione!!

F.

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Vischio e feste a sorpresa ***


Hogwarts era una delle più prestigiose scuole di magia al mondo, maestosa, grande e inimitabile. Ciò era dovuto, in parte, anche alle decorazioni, sempre eccezionali e magnifiche. La scuola aveva delle decorazioni per tutto, per Hallowen, per San Valentino, per Pasqua, persino per i giorni qualunque e, ovviamente, durante il Natale dava il meglio di sé: alberi giganti, festoni colorati, ghiacciolini scintillanti, ghirlande e l’immancabile vischio, temuto e amato dagli studenti, talvolta odiato, soprattutto quando si metteva a parlare o compariva all’improvviso. Ebbene, quel giorno di metà dicembre, un rametto di vischio comparve proprio sulle teste di coloro che, a detta di tutti, non sarebbero mai potuti stare insieme, e che come al solito stavano litigando.                                                                                                                                                                                         

“Potter, non so di che cosa stai parlando”

“Non fare il finto tonto con me Malfoy, so benissimo che sei stato tu a ridurre la mia divisa in… questo” replicò schifata, indicando se stessa e la divisa, che invece di essere dei colori di Grifondoro, era verde-argento.

“Mmm, il verde ti dona” commentò ironico lui, mentre lei lo fissava furiosa, gli occhi azzurri ridotti a fessure

"Ti stai prendendo gioco di me?” ruggì furiosa, mentre i suoi occhi mandavano lampi. Scorpius si stava divertendo come non mai, farla arrabbiare era davvero spassoso                                                                                              

“Si, ti dispiace?” la rossa lo guardò furibonda                                                                                                          

“Ora vado a cercare di rimediare a questo schifo, ma guardati le spalle Malfoy, il fatto di essere il migliore amico di mio fratello non ti salverà stavolta” ringhiò, mentre si allontanava dal ragazzo. Appena provò ad andarsene, si scontrò contro una sorta di barriera invisibile, che le impediva di andar via. 

 “Ma cosa succede!?” domandò infuriata, mentre il biondo alzava lo sguardo sopra la sua testa, era stato incastrato così tante volte che ormai aveva smesso di cercare di aggirare la barriera. L’espressione scioccata che comparve sul volto del ragazzo spinse Lily a seguire la traiettoria del suo sguardo          

“Oddio…” mormorò sconvolta, fissando scossa il vischio che torreggiava sopra di loro                                                         

“Io non lo faccio” lo avvertì lei                                                                                                                                                     

“Potter, o lo facciamo o rimaniamo seduti qui tutto il giorno e sinceramente io non ho tempo da perdere con te” replicò schifato lui, mentre internamente una valanga di emozioni turbinavano come impazzite. Improvvisamente la pianta parlò a sorpresa

“Ragazzi, avete capito che dovete baciarvi? E mi raccomando, con la lingua”

“Cosa?! Ma chi ha avuto l’idea di creare questo vischio pervertito!” esclamò furiosa                                                     

“Hai capito bene rossa, con la lingua, o non uscite”

Scorpius intanto era rimasto impietrito, incapace di proferir parola                                                                                     

“Senti Potty, facciamo in fretta, ho da fare io”disse alla fine.                                                                                                          

La ragazza annuì rigida, mentre si avvicinavano l’uno a l’altra. Appena le loro labbra s’incontrarono, entrambi i ragazzi furono attraversati da una scarica d’eccitazione. Si separarono immediatamente, stupefatti da ciò che era accaduto, ma il vischio intervenne velocemente.

“Ho detto con la lingua!”

I due si guardarono esterrefatti, mentre si avvicinavano nuovamente. La scarica che li aveva attraversati prima si ripresentò, ancora più intensa della precedente, le loro labbra si muovevano in sincrono mentre brividi e fiotti d’elettricità li pervadevano. Quando il bisogno d’ossigeno fu impellente si separarono, mentre il vischio li fischiava 

 “Alla faccia di chi non voleva neanche avvicinarsi!”

“Taci, stupida pianta!” sussurrò Scorpius, mentre guardava la ragazza, che  arrossì violentemente. Lily Potter non arrossiva mai! O almeno, mai davanti a lui.

 “Bè, ci vediamo in giro” mormorò lei, allontanandosi rapidamente in direzione della Torre di Grifondoro. Appena raggiunse il letto, tuffò il viso nel cuscino, voleva pensare, voleva stare sola. Quel bacio con Malfoy l’aveva sconvolta, ma la cosa peggiore era il fatto che gli era piaciuto. Era impossibile, lei non poteva stare con lui, era una Potter 

 Però Al lo frequenta, ed è un Potter intervenne una vocina dentro di lei

 Si, ma come migliore amico                  

Ciò non toglie che ha lottato per mantenere salda la sua amicizia con Scorpius                                                                  

Io… è una cosa diversa  

 Questo lo pensi tu rispose perfida la voce, prima di scomparire, o meglio, prima di essere scacciata. Porco Salazar, com’era difficile! No, non poteva innamorarsi di Malfoy, non di quello stupido pallone gonfiato, arrogante, strafottente, e incredibilmente bello. Bello!? Da quando in qua lei lo trovava bello?! Ma cosa stava succedendo?! 

 “Lily, sei qui?” chiese una voce fuori dalla porta. La rossa non si degnò neanche di alzare la testa, quella voce la conosceva alla perfezione, e sapeva capirla bene quanto i suoi fratelli.                                                                 

“Quel mugugno lo prendo per un si. Io entro, ti avverto”                                                                                                           

“Lils, che succede? Ha a che fare con quello che è successo con Malfoy in corridoio?” la ragazza scattò come una molla

“Come hai detto?” “Tutta la scuola parla di te e Malfoy, che vi siete baciati in corridoio”

“Porco Salazar! Non è possibile!” si disperò lei, rituffando la testa nel cuscino, probabilmente cercando di soffocarsi 

“Lee, mi vuoi dire cosa diamine è successo?” la rossa sospirò afflitta 

 “Stavamo discutendo, come al solito, ad un certo punto provo ad andarmene, quando vado a sbattere contro una barriere, alzo lo sguardo e cosa vedo?! Vischio! Che ci dice che per andarcene dobbiamo baciarci”

“Bè, questo lo dice a tutti” intervenne la cugina                                                                      

“Con la lingua” terminò tetra, mentre la mora sgranò gli occhi scioccata

 “E voi l’avete fatto? Vi siete baciati?”

“Certo, come potevamo fare, quella dannata pianta non ci avrebbe lasciati andare!”

“E’ per questo che ti sei rintanata qui? Cosa non mi stai dicendo Lily?” “Io… Rox, sono confusa, dannatamente confusa!” 

“Lee, sono tua cugina, quindi parla, sai che puoi confidarti con me”                                                                    

“Roxanne, io… io non lo so, sono confusa, devo pensare” la cugina la guardò comprensiva, così, dopo averle accarezzato i capelli, se ne andò, lasciandola finalmente sola con sé stessa.                                                                     

 

“Scorpius, Scorpius dobbiamo parlare” esordì Al, prendendolo da parte e fissandolo negli occhi. Un pregio, o difetto, dipende dai punti di vista, dei due ragazzi, era che fissavano sempre negli occhi i loro interlocutori, sempre, in qualunque caso.

“Dimmi Al” lo invitò a parlare, curioso di sapere cosa possa averlo turbato tanto                                                         

“Dicono che ti sei baciato con mia sorella, è vero!” chiese a bruciapelo. Ecco, un altro pregio o difetto di Al era che non faceva mai giri di parole, andava sempre al sodo.

“Si, ma perché è comparso il vischio sopra di noi, non abbiamo avuto scelta” rispose il biondo

“Quindi è successo a causa del vischio, solamente a causa del vischio?”

“Certo, perché?” “Niente, niente” bofonchiò sollevato il ragazzo, lasciando il biondo solo e perplesso

 

L’inverno finalmente passò, lasciando posto ai fiori, al vento dispettoso e alla primavera.                                                   

“Al, allora, hai fatto?” sussurrò una ragazza con fare cospiratorio                                                                                                 

“Si, ora tocca a te, devi tenerlo occupato per un po’” “Pensavo che Emily dovesse fare il diversivo!”

“Abbassa la voce Lee, ricorda che stiamo pur sempre in una biblioteca, non mi và di scatenare l’ira di Madama Pince”

“Fifone” ridacchiò lei “Comunque, io lo distraggo fino a quando…”

“Fino alle sette, con una scusa devi portarlo a quell’ora nella Sala delle Necessità” 

“E devo anche tenerlo occupato per quanto, due ore?” “Esatto” “Spero gli piaccia” sospirò lei “Anche io”

“Vabbè, bando alle ciance, diamo inizio all’operazione Festa a Sorpresa!” esclamò la ragazza, scuotendo allegra i folti capelli rossi, mentre gli occhi azzurri sprizzavano entusiasmo da tutti i pori.                                         

“James” lo chiamò seria, torcendosi le mani tesa

“Lily, Lily che hai? Perché sei così angosciata?”  le chiese immediatamente, preoccupato come non mai 

“I-io, io, James, ti devo parlare”

“Dimmi” la incitò lui, ansioso di sapere cosa possa essere successo alla sua adorata sorellina. 

“Vieni, andiamo nella Stanza delle Necessità, lì nessuno potrà sentirci”                                                                          

Oddio, ma cosa deve dirmi di così terribile? Pensò terrorizzato, mentre seguiva la sorella fino al settimo piano

“James….” Mormorò lei, prima di farlo entrare nella stanza                                                                                  

“BUON COMPLEANNO!!”  

Il ragazzo si guardò a torno spaesato, prima di riuscire a mettere a fuoco una dozzina di persone, che gli sorridevano allegri. Improvvisamente tutto acquistò un senso: le strane fughe di Fred, le scuse improbabili di Al, le risposte vaghe di Roxanne, Hugo, Emily e Rose, ecco perché, perché gli stavano organizzando una festa a sorpresa! 

“Lils” mormorò con voce strozzata, abbracciandola forte                                                       

“Grazie, sei la sorella migliore del mondo! Grazie per aver organizzato tutto questo!”

“Ehm, scusate, ma io chi sono, il vicino della porta accanto?” borbottò Al, avvicinandosi ai fratelli, fingendosi offeso  

“Al, vecchia volpe! Più che altro il vicino della Casa accanto, comunque grazie anche a te, avete fatto un ottimo lavoro!” 

“Ti piace?”

“Stai scherzando Slytherin? È fantastico!” esclamò estatico, osservando la stanza e in ciò che l’avevano fatta trasformare: era un campo da Quidditch, e nel bel mezzo volteggiavano divani immensi, ciotole di cibo, un impianto stereo, tavoli da biliardo e da carte e un immensa torta, dove c’era scritto:

Siamo a 18, 18 anni di pura pazzia e malandrinità, istinto e coraggio, lealtà e permalosità, ma non temere, a noi piaci così. James Sirius Potter, BUON COMPLEANNO!                                                                                                             

James non riusciva più a parlare, sentiva gli occhi pizzicargli terribilmente                                                                 

“Ragazzi, grazie, grazie davvero” mormorò

“Per Godric, non dovremo tirare fuori i fazzoletti?”                                                                                                         

“Stronzo” rispose ridendo il moro, mentre Fred gli dava delle pacche affettuose sulla spalla                                                 

“E’ l’ora dei regali!” cinguettò Roxanne, prendendolo per un braccio e facendolo sedere sopra un divano enorme, che sembrava un letto gigante. Il ragazzo si ritrovò letteralmente sommerso da pacchi e pacchettini.                 

“Un libro? Rose, sei te vero? Oddio, ma è la nuova versione del  Quidditch attraverso i secoli, con le aggiunte degli ultimi 20 anni, è fantastico! Grazie Rosie!” ululò lui, mentre la ragazza sorrideva contenta

“Questo invece è frutto degli sforzi congiunti miei, di papà, mamma e Roxanne” James guardò curioso il gigantesco pacco che aveva di fronte                                                                                                                                         

“Merlino! Tutta la nuova collezione di scherzi Weasley!”                                                                                       

“Con l’aggiunta inedita di alcune creature mie e di Rox”  “Grazie mille!”                                                     

“Fred, dall’espressione beata e gli occhi ridotti a cuoricino, direi che gli è piaciuto!”                                  

“Concordo sorellina, concordo in pieno!”  

“Si ok, ma ora levatevi, che tocca a me e Al!” un tornado rosso si parò davanti al ragazzo, con appresso il fratello, che reggeva un pacco sottile   “Cos’è?” “Una cosa che ti piacerà da matti” il ragazzo scartò il regalo impaziente 

“Oddio” mormorò sconvolto, quando si ritrovò fra le braccia un manico di scopa, un Stormflash 3000, l’ultimo grido in fatto di Quidditch                                                                                                                                                                                  

“Ragazzi, deve essere  parecchio scioccato, è rimasto senza parole” osservò Fred, mentre il cugino non riusciva ancora ad aprir bocca "Siete riusciti nell'impresa dove anche la McGranitt ha fallito: siete riusciti a far stare in silenzio James Potter"                                                                                                                                                       

“E’ troppo…” riuscì infine a sussurrare

“Non preoccuparti fratello, perché io e Lily ci aspettiamo un regalo di questo calibro per i nostri 17 anni” rispose sorridendo furbo il fratello, mentre Lily annuiva convinta e gli altri scoppiavano a ridere. 

“E dovrai farmela provare una volta tanto, dato che ho contribuito a comprarla!” 

“Ah, avete già programmato tutto eh, brutti ingrati” scherzò lui, mentre la sorella lo abbracciò di slancio 

“Oh Jamie, questo è l’ultimo compleanno che passerò con te”                          

“Come!? Stai per morire?! Io sto’ per morire?!” chiese terrorizzato

“Ma no idiota, se mi avessi fatto finire di parlare, volevo dirti che non festeggeremo insieme per tre anni!”

“Oh, è vero, io non ci sarò. Ma comunque non preoccuparti, ci rifaremo, prometto. Al, non farmi anche tu una scenata simile, ti prego!”                                                                                                                                                       

“Vedrò di controllarmi, James” rispose lui, fingendo di trattenere un singhiozzo. 

“Ah Jamie?” “Dimmi” “Domani vedi di arrivare puntuale a colazione”

“Perché Lils?” le chiese curioso “Vedrai”                        

Il tempo passò in fretta, fra regali, battute, partite amichevoli a Quidditch, era tutto perfetto.                             

Ragazzi, andiamo” mormorò Dominique, senza farsi sentire dal cugino “E’ già ora?” chiese Frank                         

Si, è il momento” rispose decisa la ragazza “Senti James, noi dobbiamo andare”                              

“Aspettate, vengo anch’io” “No, no, rimani qua” ribatté la bionda, mentre gli invitati andavano via

“Bè, ci vediamo stasera cugino” lo salutò frettolosamente lei, mentre come un lampo usciva fuori dalla Stanza delle Necessità.                                                                                                                                                                        

“Perché se ne sono andati così” si chiese il ragazzo, pensando di essere solo.

“Per lasciarci soli, no?” replicò una voce, calda e dolce. Il ragazzo si girò, mentre sul suo viso si disegnava un sorriso mozzafiato.                                                                                                                                                                                               

“A proposito, non ti ho ancora dato il mio regalo” sorrise la ragazza. Nella sua mano comparve un ciondolo, dove erano scolpite due lettere, una J e una E in oro, intrecciate l’una nell’altra. Il ragazzo rimase di sasso, non avrebbe mai pensato fosse possibile, ma da quel momento l’amò ancora di più, il suo cuore stava letteralmente scoppiando, tanto era pieno d’amore.

“Grazie, Emily, ti amo” la ragazza lo guardò teneramente, mentre s’infilava una mano sotto la maglietta, da cui estrasse una collana, uguale a quella che aveva regalato al ragazzo, solo che le lettere erano rosse.                                                                                                                                           

“In questo modo sarai sempre con me” gli spiegò

“E te sarai sempre con me” terminò lui, mentre le prendeva il viso fra le mani e la baciava,  quel compleanno era stato decisamente il più bello della sua vita.

 

 

 

Che ne pensate di questo nuovo capitolo? Scusatemi, credo sia più corto degli altri però è venuto così, e non posso farci niente.. vabbè spero vi piaccia!

a gufetta_95: Grazie grazie grazie!!! Per tutto quello che hai detto, grazie mille!!! Ian lo ho fatto uscire dalla scena quasi subito (diciamo immediatamente xD) ha adempito al suo scopo! Sono contenta che ti piacciano i personaggi, e spero nn rimarrai delusa da questo capitolo. Spero anche che il tuo principe azzurro si faccia vivo, lo spero davvero, tutte le persone dovrebbero provare le sensazioni che solo l'amore ti sà dare, vabbè, un bacione!!

a sbrilluccica: grazie per la tua recensione, anche io adoro le Lily Scorpius, spero ti piaccia il capitolo!

a mayetta: che ne pensi di questo capitolo? Come dici te, Ian quello che doveva fare l'ha fatto, ora stà tutto nelle loro mani. Scorpius è geloso, ma non lo ammetterà mai, neanche sotto tortura, è troppo orgoglioso!! xD Al è vero, a volte può sembrare ingenuo, ma si fida di Scorpius, il loro rapporto è come quello fra due fratelli, per Scorpius lui è il fratello che non ha mai avuto, e preferirebbe morire pittosto che tradire la sua fiducia, perchè Al è stato il suo primo vero amico, il suo confidente, colui che lo ha sempre appoggiato. Inoltre c'è da dire che se vuole Al sa essere iper-protettivo quanto James, perciò questo episodio dimostra quanto si fidino l'uno dell altro. Un abbraccio immenso!! Fede

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** "Non azzardarti mai più" e "Professore?!" ***


Due ragazzi stavano correndo per i corridoi, sembrava stessero fuggendo, però era strano, dato che stavano ridendo come matti 

 “Per Godric Lee, sei la sorella perfetta! Come ti è venuta in mente un’idea del genere?”                                            

 “Bè, era il tuo compleanno, perciò ho pensato tutti  dovessero festeggiare il principe di Gryffindor” 

 “POTTER! Fermati!” i due ragazzi si girarono contemporaneamente, con lo stesso ghigno malandrino dipinto sul volto 

  “Quale dei due Malfoy?” gli chiese ironico James                                                                                                                        

 “Tra i due preferisco decisamente la tua attraente sorellina” rispose beffardo lui. Il ghigno del ragazzo si congelò sul suo volto

“Lily non la devi neanche guardare, hai capito albino?” ringhiò furioso  

 “James, stai calmo” gli disse la sorella, mettendogli una mano sul petto per fermarlo                            

 “Comunque, parliamo di cose serie, Potterina, Che. Diamine. Hai. Combinato. Ai. Miei. Capelli.?” sibilò lui, indicandosi il capo, dove svettava una fluente chioma rosso-oro?!                                                                                          

 “Io niente, niente di niente” “Basta stronzate” sputò lui, decisamente furibondo 

 “Ehi, non parlare così a mia sorella!” “Taci Potter fesso, non sto’ parlando con te”                                                       

 Proprio in quel momento la McGranitt sbucò da un corridoio, pochi attimi prima che il moro estraesse la bacchetta

“Signori Potter, signor Malfoy! Che sta’ succedendo?” “Quella” ringhiò il Serpeverde, indicando la rossa e i suoi capelli “Mi ha fatto questo”

La preside, secondo i due fratelli, non scoppiò a ridere solo per mantenere intatta la sua professionalità e per non ferire il ragazzo, perché altrimenti se la sarebbe spassata, altroché.                                                                            

 “E’ stata la signorina Potter?” “Si, sono stata io” intervenne repentinamente Lily, dato che suo fratello stava per ribattere, rischiando di finire in punizione.

“Nel mio ufficio, subito”ordinò la preside “La parola d’ordine?”

“E’ sempre la stessa” rispose lei, mentre andava ad avvertire i professori dei ragazzi della loro assenza.                                                                                         

 “Scorpius, Lily, buongiorno” li salutò gioviale Silente, mentre i due si accomodavano sulle ormai troppo conosciute sedie. 

 “Buongiorno anche a lei” rispose sorridendo la ragazza, mentre il ragazzo borbottava un saluto veloce

“Ragazzo, ma cosa è accaduto ai tuoi capelli?” Scorpius digrignò i denti e strinse i pugni, quella volta gliela avrebbe fatta pagare

 “E’ stata lei” sbottò arrabbiato, mentre Silente guardava la ragazza divertito

“E’ spirito patriottico professore, che c’è di male?” chiese lei innocentemente, fissando l’uomo con l’espressione da cucciolo.

“Lily, non avresti dovuto farlo” “Già” ringhiò il ragazzo “Malfoy, stai in silenzio” lo rimbeccò gelida lei. 

A quelle parole Scorpius esplose “Silenzio!? SILENZIO! Ma sei scema! Dopo quello che mi hai fatto , dovrei anche stare in silenzio secondo te!?”

“Si. Merlino, sei insopportabile!” “Quella insopportabile sei te Potter, te e tutta la tua famiglia, tranne Al”                                                                                        

“Che hai da dire contro la mia famiglia!?” ruggì lei, alzandosi dalla sedia di scatto, fissandolo inferocita

“Non c’è molto da dire. Weasley, traditori del loro sangue,  Potter,  mezzosangue, e se non mi sbaglio nella tua famiglia c’era anche una Sanguesporco” rispose lui, accecato dalla rabbia. Fu un momento, un solo istante. Sulla guancia del giovane Malfoy era comparsa la rossa impronta di una mano, mano che era ancora ferma a mezz’aria, tremante di rabbia.                                                       

“Tu, tu non devi neanche azzardarti a parlare così della mia famiglia, e di mia nonna. Lei era una donna coraggiosa, che ha dato la vita per quella di suo figlio. Se tu ora puoi poggiare il tuo reale sedere da Purosangue su quella sedia, è solo grazie a mio padre, che ha lottato contro Voldemort sin da bambino e che è riuscito a sconfiggerlo. Perciò, non azzardarti più a dire una cosa del genere, su mio padre, la famiglia di mia madre, e mia nonna, la donna più coraggiosa che conosca, fiera di essere una Sanguesporco” Lily aveva gli occhi lucidi, a causa della rabbia e del dolore, così, appena terminò il suo discorso corse via, senza neanche sentire la punizione che gli avrebbe assegnato la preside, con le lacrime che le rigavano il viso, un’autentica maschera di sofferenza. Anche  gli occhi di Severus Piton  erano lucidi di lacrime, a causa del ricordo della donna, delle parole della ragazza e del suo dolore. Non voleva che la nipote di Lily soffrisse, non quella ragazzina, così decisa e coraggiosa, che le assomigliava così tanto, era sicuro che Lily sarebbe stata orgogliosa di avere una nipote come quella.

“Tu non sai quello di cui stai parlando” mormorò l’uomo. Il ragazzo rimase immobile, mentre Silente spostava il suo sguardo dall’uomo al ragazzo, da compassionevole a greve.                                                                                                                                      

“Scorpius” lo chiamò il vecchio “Puoi andare, spiegherò io alla preside cosa è successo. A te e alla signorina Potter arriverà un gufo che vi avvertirà della punizione” lo congedò il mago, mentre il ragazzo andava via, seguendo il suo consiglio.

Lily si era rintanata sulla torre d’Astronomia, era da quella mattina che non si faceva vedere, era rimasta sempre lì, sola, con l’unica compagnia dei suoi pensieri. Sapeva che James era preoccupato, come tutti gli altri, ma sapeva anche che la conoscevano bene, avrebbero capito che in quel momento voleva restare sola. Malfoy quella volta aveva esagerato, e anche di brutto. In quattro anni, durante le loro discussioni, nessuno dei due aveva mai offeso le rispettive famiglie, era una sorta di tacita regola che si era venuta a formare fra loro, e che non avevano mai infranto, fino a quel momento. Lily non aveva mai conosciuto sua nonna, ma le sarebbe piaciuto tantissimo, aveva visto le sue foto e sentito i racconti di suo padre, e aveva capito che era una donna fantastica. Avrebbe voluto conoscere tanto anche suo nonno James, Sirius e Remus, i Malandrini, era sicura al cento per cento che li avrebbe adorati. Ma non era possibile, erano morti, e alla morte non si può sfuggire o ingannare, insomma era impossibile. Sospirò rassegnata, mentre il leggero venticello primaverile giocava con i suoi capelli, di quel rosso scuro così raro, quasi unico. La ragazza era troppo assorta nei suoi pensieri per accorgersi che qualcuno l’aveva raggiunta, e che la stava osservando da parecchi minuti. Quando quel qualcuno si mosse verso di lei, la ragazza finalmente si accorse della sua presenza, ma non si girò, rimase a fissare il cielo, trapuntato di stelle.                                                                                                                                                                                     

“Alice, non mi và di scendere, voglio rimanere sola” disse “Mi dispiace, ma non sono Alice” rispose una voce roca e bassa, che la ragazza conosceva fin troppo bene.                                                                                                                                    

“Malfoy” sputò rabbiosa, girandosi verso di lui, guardandolo con astio e disprezzo “Cosa vuoi fare, il secondo turno d’insulti? No, perché ne ho abbastanza”

“Mi dispiace” mormorò lui, mentre la rossa lo guardava con occhi sgranati “Come scusa?” “Ho detto mi dispiace” ripeté pazientemente lui

“Mi dispiace di aver offeso la tua famiglia e tua nonna, non immaginavo le fossi così legata, non volevo neanche farti soffrire, è che mi è..” “Scappato?” terminò lei  senza pietà  “Ti è scappato, vero? Tu non sai niente di me, di quanto mi sarebbe piaciuto conoscere mia nonna Lily e mio nonno James, niente!” singhiozzò, mentre altre lacrime sgorgavano dai suoi occhi cerulei.                                                                                                                                                                     

Scorpius era sconvolto, mai avrebbe immaginato di vedere la Potter piangere, sembrava sempre così sicura di sé, sempre pronta a consolare gli altri, e non a essere consolata. Perciò decise seguì l’istinto, che in quel momento gli suggeriva di abbracciarla. Il ragazzo si avvicinò esitante, posandole una mano sulla schiena e attirandola a sé, mentre affondava l’altra fra i suoi morbidi capelli rossi, accarezzandole la testa dolcemente.

“Mi dispiace” mormorò al suo orecchio. Lily poco a poco si calmò, sempre stretta dalle braccia del biondo, che non aveva intenzione di lasciarla andare tanto facilmente                                                                                                                                                                                 

“Ti ho bagnato la camicia di lacrime” sussurrò infine, indicando la stoffa umida in prossimità della spalla. “Non preoccuparti” rispose lui, rafforzando la presa “Allora?” “…..Non azzardarti mai più, o ti crucerò seduta stante”                                                                                                                                            

“Ehm, penso che ora potresti lasciarmi andare” mormorò lei qualche minuto dopo, leggermente imbarazzata, mentre il ragazzo abbassava le braccia. Lily si risedette sul davanzale, tornando a guardare il cielo, convinta che il ragazzo se ne sarebbe andato, ma non fu così, infatti il Serpeverde le si sedette accanto, contemplando il firmamento con lei.                                                                                                                                                                                              

“Sai, vedi quella stella?” ruppe il silenzio lui dopo un po’, indicando un puntino luminoso sopra di loro “Si”

“Quella è Sirius, dicono sia la stella più luminosa di tutte” Lily sorrise                                                                                 

“Mentre quella laggiù, la vedi? È Antares, il cuore dello Scorpione, Scorpius” spiegò                                                             

“Sai, mia nonna mi ha parlato di Sirius Black” “Che ti ha detto?” chiese curiosa la rossa, guardandolo con i suoi occhioni azzurri        

“Che era un uomo coraggioso, sempre coerente, con se stesso e con gli altri” “Te che ne pensi?”

“Sinceramente io l’ho sempre trovato simpatico, ma non l’ho mai detto a nessuno” “Anche se magari non può importartene niente, anche a me sta’ simpatico, vorrei aver conosciuto anche lui”                                                                                                                                                                                                   

“Me ne importa invece” rispose lui immediatamente, arrossendo lievemente, mentre la ragazza lo guardava sorridendo

“Sai Malfoy, penso che questa sia la nostra prima conversazione civile da mesi”  il ragazzo non rispose, limitandosi a fissarla divertito

“Comunque, scusa per i capelli” “Nah, alla fine ho risolto come vedi”

“Bè, devo andare, ci vediamo per la punizione” sbadigliò Lily, scompigliandogli i capelli, mentre spariva oltre la porta. Scorpius invece rimase seduto ancora un po’, leggermente interdetto, mentre si passava ripetutamente la mano fra i capelli, cercando il tocco della ragazza.

 

“Buongiorno studenti, vi chiedo un attimo del vostro tempo, devo dirvi una cosa molto importante” tutti i ragazzi si sedettero, ascoltandola curiosi

“Bene, la scuola, di comune accordo con il Ministero della Magia, ha deciso che alcuni tra i maggiori esponenti delle materie che vengono qui studiate verranno a Hogwarts per darvi alcune lezioni.”  L’intera scolaresca rimase di sasso.

“Chi sono i professori?” chiese ad alta voce James.

La professoressa gli sorrise brevemente “Lo vedrete presto” rispose enigmatica, mentre cominciava a cenare. “Secondo voi chi viene?” chiese Alice

“No o so” borbottò Hugo, mentre s’ingozzava a più non posso. “Hugo, ma  riesci a mangiare come le persone normali?” fece Roxanne, guardandolo schifata.  

La famiglia Weasley-Potter e amici era troppo occupata a prendere in giro il ragazzo per accorgersi dell’innaturale silenzio sceso nella Sala Grande

“Secondo me ha preso dal padre” sentenziò una voce alle loro spalle. I ragazzi si girarono immediatamente, quella voce era molto familiare

“Papà!” esclamò Lily, abbracciando l’uomo, che la guardava divertito e dolce “Calma Lee, non puoi abbracciare un professore!”                                    

“Professore?” domandò James inorridito                                                                                                                                                     

“Esatto figliolo! La professoressa McGranitt mi ha chiesto di venire a fare delle lezioni di Difesa contro le Arti Oscure” spiegò orgoglioso, mentre salutava i nipoti e i figli di suoi cari amici. “Un momento, dov’è Al?”                                                                                                                                                                             

“Lo vado a chiamare! Jamie, vieni con me!” cinguettò radiosa, mentre tutta la scolaresca si accalcava attorno al padre  

“Ehi, Al” “Ciao Lee, ciao James, che succede?” “E’  arrivato papà,”                                                                  

“Cosa?” sussultò scioccato“Se fossi rimasto in Sala Grande cinque minuti di più, avresti visto anche tu. Comunque insegnerà  Difesa per un mese”

“Wow…” “Bè, che aspetti, un invito formale? Vieni!?”  “Vengo, vengo, un secondo” 

Quando raggiunsero la meta però, si ritrovarono davanti uno spettacolo sconvolgente                                                

“Sfregiato, ma chi può essere così idiota da chiamarti a fare delle lezioni in questa scuola?”                                               

“Lo stesso che ha chiamato te, furetto” Il tempo sembrava essere tornato indietro di almeno una ventina di anni, a quando quei due frequentavano Hogwarts.

“Ancora ad ossigenarti i capelli platinato?” “I. Non. Mi. Ossigeno. I. Capelli. A differenza tua, io  tengo al mio aspetto”                                                          

“Che hai da dire furetto?” “Sfregiato, ma hai visto i tuoi, di capelli? Mai sentito parlare del pettine?” 

“Papà!” esclamò Albus, interrompendo i due uomini   “Ciao Al, allora, hai saputo?” “Si, complimenti, davvero”    

“Ehi Al” esclamò qualcuno alle sue spalle “Scorpius! Scusa, se avessi saputo di tuo padre ti avrei chiamato”

“Non preoccuparti, me l’ha detto Derek. Ciao papà, come stai?”                                                                                  

Draco e Harry erano rimasti di sasso, senza parole, faceva loro ancora un certo effetto vedere  i due ragazzi, loro fotocopie nel fisico, andare così d’accordo.

“Ciao Scorpius, sto’ bene grazie, immagino tuo cugino te l’abbia detto” “Che insegnerai Pozioni per un mese? Si, me lo ha detto” 

Lily e James intanto erano rimasti indietro, ancora interdetti dopo il teatrino dei loro genitori. Quando Draco li guardò, rimase stupito, riuscendo comunque a mascherare la sua sorpresa con un’espressione indifferente. Il ragazzo lo aveva già visto, ma non a scuola, né alla stazione, mentre la ragazza era molto, molto bella, i capelli rosso scuro erano di una tonalità molto gradevole, autunnale, mentre il corpo non era niente male, davvero niente male, doveva ammettere che il figlio di Potter aveva molto buon gusto.

“Lily, James, venite qui” “Eccoci papà, arriviamo”  

Papà?! Quello schianto era la figlia di Potter, e sorella del Mini-Potter?! Sicuramente non aveva ripreso dal padre!

“Sfregiato, ma lo sai che il tuo primogenito è uguale a tuo padre?” Sul volto di Harry comparve un’espressione scioccata e sbalordita

“Come fai a conoscere mio padre?” “Bè, qualche giorno fa ho trovato degli scatoloni delle cose della zia di mia madre, che se non erro era la madre del tuo padrino. Comunque, ho dato un’occhiata a quella roba, e ho trovato una cosa” se Harry era rimasto sorpreso sentendo quelle parole,  quello che dopo gli disse Malfoy gli fece direttamente spalancare la bocca, esterrefatto e stupito 

“Dopo che mi hanno detto che sarei venuto ad Hogwarts per un po’, ho capito subito che avrebbero chiamato anche te, perciò tieni” il biondo gli porse un quadernetto, nero e vecchio, sembrava fosse stato aperto e richiuso un’infinità di volte. Harry lo prese con mani tremanti, come se fosse la più sacra delle reliquie. Quando lo aprì vide tantissime foto, alcune solo di Sirius, altre con i Malandrini al completo, ma la maggior parte ritraevano Ramoso e Felpato. I due ragazzi ridevano e si facevano scherzi, erano così complici e affiatati, sembravano veramente fratelli. L’uomo era visibilmente emozionato, le mani continuavano a tremargli.

“Grazie” mormorò, mentre i figli lo abbracciavano per rincuorarlo. Draco non fece commenti, anche se non lo conosceva per niente poteva immaginare cosa provasse Potter nel ritrovarsi fra le mani delle foto dei suoi genitori, che non aveva mai conosciuto.

“Wow, il nonno era davvero la fotocopia  di James!” esclamò Al vedendo le foto. Niente di più vero, James Potter Sr  era uguale a suo nipote, stessa corporatura muscolosa al punto giusto, stessi capelli eternamente scompigliati, stessi occhi nocciola da cerbiatto, e stessa aria da malandrino. Anche Scorpius, che era stato coinvolto dall’amico, era rimasto colpito. Ad un certo punto, l’occhio del ragazzo cadde su una foto leggermente nascosta. Con delicatezza la prese in mano, e quando la guardò rimase letteralmente di sasso. Nella foto c’era una ragazza molto bella, poteva avere quindici, sedici anni, ed era seduta su una roccia. Inizialmente  non pareva essersi accorta che qualcuno le stava facendo una foto, dato che era ancora assorta nei suoi pensieri, con un sorriso dolce che le increspava il viso e gli occhi, di quel verde strabiliante, pensierosi e gentili. Poi parve accorgersi  di quel qualcuno, perché scoppiò a ridere divertita, scuotendo i lunghi capelli rosso scuro, mentre si alzava e spariva. Quella ragazza doveva essere la nonna di Lily.                                                         

“Ehm, signor Potter?” lo chiamò esitante, mentre tutti i presenti lo guardavano sbalorditi “Si?”

“Penso che questa sia una foto di sua madre” Harry spalancò gli occhi, afferrando immediatamente la foto che il ragazzo gli porgeva. I suoi occhi pizzicavano terribilmente, il figlio di  Malfoy aveva ragione, quella era sua madre. Quando gli occhi smeraldini dell’uomo si sollevarono, incontrarono quelli azzurri della figlia, che lo guardava teneramente. Harry le sorrise “Lily, sei uguale alla nonna!” esclamò James “Tranne che per gli occhi” precisò mesta lei.

“Grazie Malfoy” ripeté  il moro. Draco sembrava a disagio, non era abituato a sentirsi ringraziare da Potter 

“Bè, andiamo Scorpius, fai fare un giro al tuo vecchio” Scorpius alzò gli occhi al cielo                                                                    

“Dai, andiamo” acconsentì infine, congedandosi dalla famiglia Potter.

“Papà” mormorò parecchi minuti dopo la rossa “Dimmi tesoro” “Potrei tenere qualcuna di quelle foto?”

“Certo, hai visto quante sono, no?” la ragazza sorrise raggiante “Davvero posso?”

“Ovviamente, domani te ne darò alcune. Ehi, un secondo, erano 24, le ho contate tre volte!”                   

“Che succede?” “Ne manca una” si accigliò l’uomo, mentre ricontrollava le foto con la figlia “Ah ah!” esclamò trionfante lei “Che succede?”

“Manca la foto del nonno sulla scopa, con il boccino in mano” a quelle parole, improvvisamente tutto fu chiaro a entrambi “James” esclamarono all’unisono, scoppiando a ridere.                                                                 

“Papà, è stato gentile quello che hai fatto” Draco guardò il figlio “Dici?”                                                                            

“Certo!” rispose con semplicità Scorpius, mentre camminavano per la scuola

“Bè, figliolo, non è che io sia solo un cinico bastardo, ho anche altre qualità” il ragazzo scoppiò a ridere

“Non lo metto in dubbio. Comunque, che ne pensi? Della famiglia Potter?” l’uomo si fermò a riflettere

“Albus mi sembra un caro amico, certo è un Potter, ma almeno è Serpeverde. Il maggiore mi sembra il tipico Grifondoro pompato, mentre la ragazza, Scorpius, ma come fa una tipa così a essere imparentata con lo Sfregiato?” lo sguardo del figlio si fece all’improvviso più tagliente e circospetto

“Che intendi?” “Bè, devi ammettere che è molto carina, l’unica pecca è che è una Potter e una Mezzosangue. Comunque” sospirò, cambiando discorso

“Io vado, mi raccomando fatti onore alle lezioni dello Sfregiato, e da ora in poi sarò professore, non papà, intesi?”

“Si, si, va bene, allora ci vediamo domani a lezione, professore” lo salutò ghignando il figlio. Draco sogghignò divertito, mentre si dirigeva verso quelli che sarebbero stati i suoi alloggi per un mese.                                                                                                                                                                           

In breve tempo le lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure e Pozioni divennero le più gettonate. Harry era sempre gentile con i suoi studenti, anche con i Serpeverde, sapeva mettere a suo agio le persone, inoltre era un ottimo insegnante, Draco invece preferiva mantenere un atteggiamento più freddo  e distaccato, anche se non si faceva problemi a elogiare gli studenti più brillanti, indipendentemente dallo stato del loro sangue. Quella mattina, un cartellone affisso nelle bacheche di tutte e quattro le Case avvertì la popolazione di Hogwarts che nella settimana che sarebbe seguita era stato organizzato una sorta di esame, per appurare se le lezioni date dai due uomini avessero dato i loro frutti o no. Per sette mattine, gli alunni sarebbero stati impegnati nei sotterranei, a preparare le pozioni studiate con il biondo, mentre nei pomeriggi, avrebbero dovuto dare una dimostrazione pratica di quello che avevano imparato con il moro. Il clima che si era venuto creare nella scuola dopo questo importante avviso era un misto fra eccitazione e ansia, tutti gli studenti, nessuno escluso, erano occupati a ripassare, l’unica nota positiva era che i professori avevano interrotto le normali lezioni per tutto il lasso di tempo che i due uomini avrebbero impiegato per esaminarli.

“Oddio ragazze, io in Pozioni sono una schiappa, farò una colossale figura di merda!” si lamentò un ragazzo dai capelli rossi, mentre si colpiva ripetutamente la testa con un grosso libro

“Hugo, non uccidere i pochi neuroni che ti sono rimasti” scherzò Lily, togliendogli il libro dalle mani                      

“Ah ah ah, la fai facile tu, sei un fenomeno a Pozioni”  

“Hugo, devi stare tranquillo, io e Lily ti aiuteremo” “E’ vero, dai Hugh, scatena i geni Granger che ci sono in te!” esclamò incoraggiante la cugina. Il ragazzo a quelle parole parve svegliarsi, in preda ad un fuoco inestinguibile                                                              

“Avete ragione, ce la posso fare, accompagnatemi in biblioteca” ordinò perentorio, alzandosi e dirigendosi a passo di marcia verso la biblioteca, con le cugine al suo seguito, che lo fissavano sconvolte “Abbiamo creato un mostro” sussurrò Roxanne, mentre la rossa annuiva con vigore. Nei tre ragazzi il tempo passato sui libri ebbe il potere di risvegliare e dare potere ai geni Evans, i geni Granger e i geni Johnson, che erano stati sottomessi dai geni Potter e i geni Weasley. James e Fred erano rimasti a dir poco sconvolti, vedendoli studiare a testa bassa, intenzionati a non fare più scherzi fino al giovedì della fatidica settimana, ossia quando sarebbe toccato a tutti gli studenti del quarto anno. Chi invece era orgoglioso della Triade, come venivano chiamati da tutta la scuola, era Rose e Albus, anche se a quest’ultimo in fondo mancava il gruppetto casinista. Tutta Hogwarts era rimasta stupefatta dalla loro trasformazione, da combina guai a secchioni nel giro di un giorno. Menomale che comunque rimanevano  i Malandrini, per niente intenzionati a smettere di portare onore alla famiglia, come dicevano loro.  

 Finalmente arrivò il tanto aspettato e temuto giovedì, tutti i ragazzi del quarto anno si stavano dirigendo nella segreta, magicamente ampliata in modo da contenere una cinquantina di persone. Draco li accolse con un breve sorriso

“Bene, immagino sappiate che questo è un esame in piena regola, nel quale posso assegnare voti. So che siete spaventati, ma non preoccupatevi, sarete esaminati solo sulle pozioni che abbiamo studiato insieme, non ci sarà nessuna sorpresa. Inoltre, io e il professor Potter siamo riusciti a convincere la preside a esonerare tutti voi dall’esame di fine anno riguardante le nostre materie, tutti ad eccezione dei ragazzi del quinto e settimo anno, che quest’anno affronteranno i  G.U.F.O.  e i  M.A.G.O. quindi, come immagino avrete capito, il voto che prenderete in questo esame sarà quello che vi ritroverete a fine anno. Ora, dopo aver messo le cose in chiaro, potete iniziare” annunciò, colpendo con la bacchetta una lavagna dove comparvero le istruzioni della prima pozione da preparare.

Lily sospirò concentrata, mentre un sorriso compariva sulle sue labbra, la Pozione Corroborante era di una semplicità disarmante, le sarebbe bastato poco tempo. Passò un'ora, e la ragazza sembrava esser l’unica ad aver finito: Hugo aveva assunto un’espressione concentratissima, come Roxanne, ma pareva che se la stessero cavando bene, mentre invece, dall’altro lato del sotterraneo, Flitt aveva una faccia disperata, che faceva facilmente immaginare in che condizioni dovesse trovarsi. Lily sbuffò, stava cominciando ad annoiarsi, non aveva niente da fare e avrebbe dovuto aspettare ancora per un’ora. Draco, mentre dava un’occhiata ai calderoni dei vari studenti, si accorse dell’espressione annoiata della giovane Potter, perché la raggiunse

“Potter, perché non stai lavorando?” le chiese, con un tono fra il severo, curioso e arrogante, guardandola fisso negli occhi 

“Perché ho finito professore” rispose lei,  sostenendo il suo sguardo con fierezza.

“Come?” l’uomo era sbalordito, ricordava la totale incapacità di Potter senior nella materia, ma la ragazza aveva dimostrato sin dalla prima lezione di non aver ereditato da lui, decisamente no.

“Ho detto che ho finito” ripeté lei “Allora non le dispiace se la esamino” “Faccia pure” concesse Lily, mostrandogli il calderone. Dopo circa dieci minuti, il biondo tornò da lei, con un’espressione stupefatta dipinta sul viso

“E’ a dir poco perfetta” si congratulò lui. “Grazie” rispose lei, arrossendo lievemente

“Posso andare?” “Certo, e il suo voto è una E” la ragazza sfoderò un sorriso a trentadue denti. Mentre andava via, notò lo sguardo di Hugo su di sé, ansioso e preoccupato, allora la rossa, per tranquillizzarlo, dopo aver accertato che nessuno la guardasse, rispose con un furtivo segno di vittoria, che lo fece sospirare di sollievo.                                     

“E’ stato più facile di quanto immaginassi” sospirò sollevato Hugo, mentre procedevano verso la Sala Grande per la prova di Difesa Contro le Arti Oscure, saltellando euforico

“In effetti, credevo peggio” ammise Roxanne, assolutamente soddisfatta della sua O 

“Ora possiamo anche tornare alla  nostra vita normale” sorrise Lily, mentre si scambiava uno sguardo complice con i cugini

“Scherzi!” mormorarono all’unisono "E abbiamo anche parecchio lavoro arretrato” sogghignò il ragazzo, mentre entravano nella sala.

“Ci siamo tutti? Bene, buon pomeriggio, ora dovrete affrontare un esame riguardante tutto ciò che abbiamo studiato in questo mese, ma state tranquilli non è nulla di particolarmente complicato. Immagino che il professor Malfoy vi abbia avvertito che per chiunque non frequenti il quinto o settimo queste prove sostituiranno quelle di fine anno, e quindi i voti che prenderete qui saranno quelli che vi ritroverete a giugno. Bene, prima di cominciare, vi avverto che non sarò solo io a giudicarvi, infatti ho chiesto alla preside se potevano affiancarmi altre due persone.” Appena l’uomo terminò di parlare, la porta della Sala Grande si aprì, facendo entrare un Gazza decrepito, che trasportava due quadri.   

“Professor Silente, professor Piton, ora che ci siamo tutti, direi che l’esame può iniziare” i quadri dei due presidi furono sistemati alla destra e alla sinistra di Harry, tutti e tre gli uomini indossavano la medesima espressione concentrata. L’esame sembrava andare bene, gli studenti erano tranquilli, messi a loro agio dalle parole incoraggianti del moro.                                                                                                                                                               

“Potter, Lily” la ragazza, dopo aver preso un respiro profondo, estrasse la bacchetta, mentre i suoi occhi si guardavano attorno guardinghi. Improvvisamente, un armadio le comparì di fronte. L’anta del mobile si aprì cigolando, facendo uscire un James Sirius Potter scuro in viso, che la guardava disgustato, seguito da un Albus Severus Potter sconcertato, con una mano sul volto    

“Come hai potuto Lily” ringhiò il Molliccio/James, schifato

“Lily, ma perché?” le chiese deluso il Molliccio/Albus  

“Hai disonorato la tua famiglia” sputò nauseato e rabbioso il primo. La rossa, dopo un attimo di disperazione allo stato puro, si ricompose, esclamando

“Riddikulus!” si udì uno schiocco, e un attimo dopo i due ragazzi si ritrovarono vestiti da ballerine di can can, con tanto di gonna vaporosa e sotto gonna. Lily scoppiò a ridere, come tutti gli studenti presenti, anche Harry non poté fare a meno di farsi scappare una risata, alla vista del suo primo e secondogenito conciati in quel modo. La ragazza fu bravissima, eseguì tutti gli incantesimi e i contro-incantesimi richiesti alla perfezione

“Signorina Potter” intervenne verso la fine Silente, guardandola curioso e concentrato                                                  

“Anche se non è richiesto, saprebbe evocare un Patronus, Corporeo s’intende” lei sollevò la testa orgogliosa, mentre  sorrideva furbescamente

"Expecto patronum!” dalla sua bacchetta scaturì una bellissima cerva argentata che, come nella Foresta Proibita, trotterellò attorno a lei per un po’, prima di scomparire. I due presidi la guardarono stupefatti, mentre Harry le sorrideva orgoglioso, addirittura Piton, senza farsi vedere da nessuno, si asciugò furtivamente una lacrima. “Bene, direi che può bastare” dichiarò soddisfatto il vecchio, congedandola con un sorriso e un Eccezionale. Lily però non se ne andò, rimase ad assistere all’esame dei cugini, che andarono benissimo. I momenti critici furono quando apparve il Molliccio di Hugo, un enorme ragno grande e peloso, che lo fece entrare nel panico più totale, e il Molliccio di Roxanne, un gigantesco calabrone. Entrambi sconfissero la creatura, però erano rimasti comunque spaventati.                                                          

“Siete andati benissimo!” cinguettò la rossa, mentre i due la raggiungevano   

“Grazie Lee, ora siamo ufficialmente liberi!” esultò la cugina

 “Ci vediamo in Sala Comune, vado un attimo da Al, gli avevo promesso che quando avrei finito sarei subito andata da lui” “Ok” rispose il ragazzo, mentre la ragazza già correva verso la Sala Comune dei Serpeverde.

“Lils, allora, come è andata?” le chiese apprensivo il moro, appena lei entrò nella stanza                                                       

“Bene, bene, Eccezionale a tutti e due!” sorrise lei, sedendosi fra il fratello e Scorpius, che la fissò scocciato, infastidito per l’interruzione.

“Brava sorellina” si congratulò Al, abbracciandola felice. Quando si separò da lui, Lily lo guardò male

“Ma che James ti ha insegnato la mossa dell’abbraccio stritolatore?” brontolò, massaggiandosi le costole 

“Potter, è pura curiosità, ma in cosa si è trasformato il tuo Molliccio?” domandò il biondo. La rossa si irrigidì, avvampando al ricordo.                                         

“Q-questi non sono affari tuoi” balbettò, mentre lui le rivolgeva uno sguardo tra il curioso e il divertito. Anche il fratello era curioso

“Dai Lils, a me lo puoi dire” la pregò lui. La ragazza si alzò di scatto “Ma cos’è, una congiura?! Non. Sono. Affari. Vostri!” s’infiammò lei, mentre i due adottavano la stessa espressione imbronciata “Io vado, ci vediamo”

Quando uscì, i due ragazzi si scambiarono uno sguardo complice “Dì la verità, non sei curioso?” lo stuzzicò il biondo, facendo leva sulla curiosità del moro.

“Sinceramente si” ammise infine “Comunque so come scoprirlo”  rivelò risoluto “Spara”  

“Hugo” disse semplicemente “Come  hai intenzione di corromperlo?” “Con un pacco di Cioccorane” sui volti dei due Serpeverde comparve lo stesso ghigno diabolico.                                                                                        

Quando Lily entrò nella Sala Comune dei grifoni, avvistò immediatamente il suo gruppo, ossia James, Fred, Rose, Hugo, Roxanne, Alice, Frank e Emily

“Lily!” esclamò Alice, abbracciandola “Come è andata?” “Bene, E a tutti e due” i Grifondoro si complimentarono con la ragazza, soprattutto Emily e Rose, che erano due secchione. 

“Lily, andiamo?” “Si Rox, Hugh?” il ragazzo, che si era appisolato su una poltrona, scattò come una molla “Che succede, si sono presente!” 

“Hugo, ma che vai farneticando?” lo rimproverò la sorella, mentre gli altri si tenevano la pancia dalle risate  “Cugino, andiamo?” “Si ragazze, arrivo”

Quando i tre uscirono dal buco del ritratto, James bisbigliò speranzoso a Fred  “Spero combinino qualcosa”

La preghiera di James fu esaudita con prontezza.

“Fred, cosa è successo? Fred… Fred!?” sbottò, dato che il cugino sembrava aver deciso d’ignorarlo. Quando si avvicinò maggiormente al ragazzo, si accorse che stava piangendo dalle risate                                                                   

“Per la giarrettiera di Morgana, vuoi dirmi cosa è successo?” il cugino questa volta lo sentì “Sei passato in Sala Grande?” “No, non ho ancora fatto colazione”

“Allora fallo” rispose semplicemente. Quando James arrivò davanti al luogo indicato, scoppiò a ridere senza ritegno: sulla porta era appesa una gigantografia della McGranitt, con il viso ricoperto da una strana crema verde, forse uno di quei prodotti per la pelle babbani, mentre gli occhi erano coperti da due fette di cetriolo. Improvvisamente qualcuno gli toccò il braccio

“Che ne pensi?” “Lee, se non fossi mia sorella ti sposerei” affermò, sollevandola da terra, stretta in un abbraccio spezza-costole                                                       

“Jamie… non… respiro” gracchiò lei, mentre il fratello la lasciava andare, con un sorriso a trentadue denti stampato in viso. Istintivamente Lily gli sorrise di rimando, non si poteva  non rispondere ad un sorriso così luminoso e allegro, James era la vitalità e il buonumore fatta persona, lei a volte lo chiamava Sole, e non poteva scegliere un soprannome più appropriato, quello era il soprannome perfetto per lui. Se però James era il suo Sole, Al era la sua Luna, sempre dolce e rassicurante, disponibile e comprensivo. I suoi pensieri furono interrotti da un ragazzo moro che la fissava severo, anche se i suoi occhi smeraldini tradivano quanto fosse divertito in realtà

“Lils, ma che vi è saltato in mente” la rimproverò “Abbiamo la Luna storta fratello?” la ragazza scoppiò a ridere

“Dai Al, è uno scherzetto innocente” si discolpò, cercando con lo sguardo il fratello maggiore, che invece era scomparso                                                                         Codardo, se ne è andato perché non vuole sentire la ramanzina di Al pensò lei   

“Ringrazia il cielo che papà è ancora nell’ufficio di Minnie, e che probabilmente quando lei vi scoprirà, lui sarà già tornato a casa” ragionò

“Comunque puoi ridere sai, guarda che non mi monto la testa” lo prese in giro, mentre entravano nella Sala Grande

“Ehi, vuoi fare colazione con noi oggi?” gli propose la sorella, guardandolo con gli occhioni da cucciolo. Lui annuì, mentre prendeva posto fra lei e Alice, che rivolse un sorriso raggiante alla ragazza, prima di baciare il fidanzato.                                                                                                        

“Potter, Malfoy, avete fatto un ottimo lavoro con gli studenti, però prima che voi ve ne andiate vorrei farvi vedere una cosa” esordì la preside, mentre i due uomini la fissavano preoccupati, dato che aveva appena fatto apparire un enorme scatolone

“Cos’è?”  chiese curioso Harry 

“Queste” rispose severa la donna, mostrando loro dei fogli “sono le trascrizioni dettagliate delle punizioni e dei guai che hanno combinato i vostri figli, Lily e Scorpius” L’espressione dei due uomini era pressoché identica, orgoglio e rimprovero al tempo stesso.                               

“E perché ce le fa vedere?” domandò Malfoy, con il solito tono arrogante 

“Perché voglio che le leggiate” ordinò lei, andandosene via e lasciandoli soli con tutte quelle scartoffie

“Bene, Sfregiato io me ne vado, se vuoi rimani te a leggere, io ho di meglio da fare” affermò il biondo. Harry però non l’ascoltò, era troppo occupato a ridere, leggendo una di quelle pergamene

“Cosa c’è di così divertente?” “La mia Lils ha  versato nel calice di tuo figlio della Pozione Invecchiante!”  Inaspettatamente però giunse una risata anche dal Purosangue “Che ti ridi?” “Qua c’è scritto che mio figlio ha fatto diventare la pelle di tua figlia di un blu fosforescente!” Tra i due uomini cominciò una vera e propria sfida, giocata con le punizioni dei figli

“Scommetto che a questo tua figlia non ha mai pensato” affermò ghignando Malfoy. All’improvviso però, si udì un urlo arrabbiato, proveniente dai piani inferiori. I due si lanciarono uno sguardo spaventato “Bene furetto,  addio” lo salutò Harry smaterializzandosi, seguito a ruota dal biondo. Gli studenti invece pensarono tutti la stessa cosa: la McGranitt ha visto la foto.

 

 

 

 

Allora? Che ne pensate di questo capitolo? Personalmente a me piace tantissimo!! Le litigate di Harry e Draco sono esattamente come quelle fra James e Scorpius, anche dopo venticinque anni litigano ancora come se fossero dei ragazzini. La prima parte invece, quella incentrata su Lily e Scorpius? Io li trovo stupendi *.* Comunque a voi la parola

a Nashira91: GRAZIEEEEE!!!!! Grazie grazie grazie tantissimo, sei la mia recensitrice numero uno, grazie! Sono felicissima che la mia storia ti piaccia, spero non rimarrai delusa da questo capitolo e le tue recensioni chilometriche mi fanno tantissimo piacere *.* Un abbraccione alla James!!!! xD

a gufetta_95: Grazie tantissimo anche a te, le tue recensioni mi rendono davvero soddisfatta di me stessa, se scriverai qualcosa dimmelo subito, la leggerò immediatamente!! Come và con il tuo principe azzurro? Spero bene, e comunque finchè c'è l'ho, i capitoli li pubblicherò abbastanza spesso, dato che li avevo pronti da un bel po', non ho mai avuto il coraggio di pubblicarli. Anche a te un abbraccio made in James!!! xD

a sbrilluccica: Grazie di cuore anche a te, penso che tutti abbiano preferito la prima parte (chissà com'è... xD) spero ti piaccia questo capitolo e spero recensirai ancora, un bacione e un abbraccio forte.

Inoltre un ringraziamento a tutti in generale, a chi ha sopportato i miei scleri sulla storia, a chi la recensisce (spero si dica così) e anche a chi la legge in silenzio, un grazie a tutti, e un abbraccio sincero. Fede

 

 

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Capitolo 7
*** E finalmente si quaglia! ***


Una figura dai lunghi capelli rossi correva veloce, in ritardo per la lezione della prima ora. Dannazione, stava facendo tardi! Ma da chi aveva ripreso quella vena di ritardo cronico?! Forse sarebbe anche riuscita ad arrivare in orario, se non fosse andata a sbattere contro una persona, quella cosa stava succedendo fin troppo spesso.          

“Scusa, non l’ho fatto a posta” si scusò lei, massaggiandosi la testa  

“Potter, tutto ok?” le chiese una voce roca e calda, fin troppo familiare.

“Malfoy, a saperlo che eri tu non ti avrei chiesto scusa” borbottò, mentre sul suo volto si dipingeva il solito ghigno divertito e strafottente, quello che riservava solo a lei.                                                                                        

“Non preoccuparti, in questa posizione potrei anche perdonati” ghignò malizioso. Con orrore e imbarazzo, Lily si accorse che era sdraiata sul corpo del bel Serpeverde. La ragazza si affrettò ad alzarsi, rossa in viso come non lo era mai stata. Il ragazzo la imitò, alzandosi con una calma e una grazia quasi ultraterrena.

“Allora Potty, stavi andando a lezione?” “Si, ma ormai la prima ora è saltata. Te invece?”

“Ora di buco. Vieni con me” le disse, guardandola fisso negli occhi, simili ad argento fuso. “Ehm… ok” accettò stupita.

I due raggiunsero in breve il parco di Hogwarts, costeggiando le rive del Lago Nero, che brillava illuminato dai caldi raggi del sole.                                                                                                                        

“Ok lo ammetto, siete bravi, ma non potete niente contro di noi” affermò sicura Lily, sorridendogli come non gli aveva mai sorriso, come se fossero amici da chissà quanto tempo  

“Non illuderti, quest’anno Al ha messo su una squadra formidabile, sono sicuro che la Coppa sarà nostra” replicò il giovane Serpeverde, regalandole un sorriso sincero, uno di quei sorrisi che comparivano solo quando stava con la sua famiglia e con Al                                                                                                                                         

“Non vedo l’ora di soffiarti la Pluffa da sotto il naso, di nuovo” sottolineò, alludendo alla partita di inizio stagione. Lui storse il naso al ricordo “Non mi farò distrarre dal tuo bel faccino di nuovo” ribatté malizioso, mentre la ragazza arrossiva. Ad un certo punto la rossa si sedette, guardando alternativamente il lago e il cielo, sorridendo fra sé e sé, imitata da Scorpius, con l’unica differenza che lui si mise a guardare lei. Il tempo passò, ma i due non parvero accorgersene. 

All’improvviso lei si girò verso di lui, sorridendogli radiosa “Posso chiederti una cosa?” “Certo”                                   

“Perché fai così?” lui rimase spiazzato “Così come?”                                                                                                     

“Intendo perché fai finta di essere uno spaccone arrogante, quando invece non lo sei” lui rimase in silenzio

“Non lo so” ammise infine “Ma tu come fai a sapere che io non sono così? Per quattro anni non hai fatto altro che ripetermi quanto fossi strafottente, e ora?” la domanda del ragazzo era più che legittima                                                                 

“Perché quando sei con mio fratello non fai così, lo tratti come se.. come se lui non fosse solo un amico, come se fosse tuo fratello. Poi, ti ricordi quando mi hai offesa nell’ufficio della vecchia?” Scorpius annuì, grato del fatto che non gli avesse rinfacciato il fatto di non aver offeso solo lei, ma tutta la sua famiglia.

“Bè, quando mi hai chiesto scusa, quando abbiamo parlato e mi hai fatto vedere le stelle, lì ho capito che la tua è solo una maschera, che in realtà non sei così” “E come sono, sentiamo”                                                   

“Sei fragile, hai paura di non essere all’altezza e hai paura di mostrare i tuoi sentimenti” dichiarò, guardandolo intensamente, come se volesse osservare la sua anima. Ma non ne aveva bisogno, a lei bastava uno sguardo, neanche Albus era riuscito a capirlo così bene.                                                                                                                                

“Scusa, ti ho messo a disagio, non volevo” mormorò avvampando. Come faceva a sapere tutte quelle cose di Malfoy? Neanche ne era consapevole di saperle! Il ragazzo le si avvicinò, fino a trovarsi a pochi centimetri dal suo viso, poteva sentire il suo profumo di miele e fiori, poteva sentire il suo respiro, e lo fece, fece quello che nessuno si aspettava: la baciò. La cosa ancora più inaspettata fu il fatto che lei rispose al bacio, avvolgendo le sue mani attorno al collo del ragazzo, che intanto le cinse la vita con le braccia, attirandola sopra di sé. Si separarono solo quando il bisogno d’aria fu impellente, Lily chiuse gli occhi, sdraiandosi accanto a lui, con un sorriso dolce dipinto sulle labbra, piene e morbide, mentre lui, appoggiandosi al gomito, si tirò su, rimanendo a guardarla, sorridendo felice.    

“Ehi! Si dico a voi!” un Albus sospettoso li raggiunse, scrutandoli attentamente

“Che è successo, avete saltato le lezioni, vi ho cercato dappertutto!” 

“Abbiamo discusso” rispose la sorella, alzandosi con leggerezza. 

Il fratello la guardò scettico, inarcando elegantemente il sopracciglio “Ah,davvero?”

“Si, davvero. Ci vediamo Al, Malfoy” detto questo se ne andò, lasciando soli i due ragazzi. 

“Ci stai provando con mia sorella” chiese a bruciapelo il moro  

“Io… sento che è una cosa seria Al” confessò infine, mantenendo lo sguardo a terra, spaventato dalla reazione del suo migliore amico “Scorpius, sei come un fratello per me, ma ti avverto, fai soffrire Lily e non mi farò tanti scrupoli ad ucciderti e occultare il tuo cadavere, nascondendolo nella Foresta Proibita”                                                               

Scorpius deglutì terrorizzato, lo aveva appena minacciato con il sorriso sulle labbra, la cosa era a dir poco inquietante, inoltre sospettava che Al facesse sul serio,d’altronde se era un Serpeverde un motivo c’era: era la persona più astuta e che avesse mai conosciuto, inoltre era molto razionale, e quando voleva sapeva essere vendicativo, freddo e calcolatore.

“O-ok” balbettò, mentre con l’amico si dirigeva verso la loro Sala Comune

“Comunque Lily si trova al campo di Quidditch” lo informò “Come fai a saperlo”                                             

“Ti dico solo che non è vero che vi ho cercato a lungo, era una bugia, ci ho messo cinque minuti” il sorriso del ragazzo era pura diabolicità “La Mappa” ringhiò “Esatto” replicò l’amico  “Quindi approfitta, ora che non ce l’ha James” il biondo non se lo fece ripetere due volte, corse immediatamente dove doveva trovarsi la ragazza. Al non l’aveva preso in giro, lei era veramente là, era sdraiata sulla tribuna più alta, i capelli al vento e la scopa accanto, si vede che aveva smesso da poco di volare                                                                                                   

“Ehi Griffyndor, ma soffri di narcolessia?” lei alzò la testa, sorpresa, rispondendo con una linguaccia

“Mi stai pedinando per caso?” lui le sorrise malandrino, raggiungendola subito. Lily si chiese se c’era da avere paura, quel sorriso era identico a quello di suo fratello James quando aveva in mente qualcosa. Evidentemente si, perché il ragazzo cominciò a farle il solletico. La rossa si ritrovò presto senza fiato e con le lacrime agli occhi dalle risate, implorandolo di smettere  

“Se smetto che mi dai in cambio?” le chiese malizioso. Lei si voltò a guardarlo, sorridendo furbescamente. Avvicinò il suo volto a quello del Serpeverde e lo baciò. Quando lui cercò di avvicinarla e di approfondire il bacio, lei si girò e, ridendo sbarazzina, montò in sella alla scopa. Lui si sedette scocciato, scoccandole un’occhiataccia, prontamente ricambiata da una linguaccia dalla rossa.

“Sali?” domandò, avvicinandosi circospetta. Lui annuì, sistemandosi dietro di lei, e ripresero il volo. Il pomeriggio trascorse così, volando spensierati, qualche bacio ogni tanto. Furono interrotti parecchio tempo dopo da Al, che li avvertì che erano in ritardo per la cena. Mentre atterravano Scorpius mormorò veloce al suo orecchio “Sa tutto” lei annuì

“Ciao fratellone” cinguettò, abbracciandolo forte “Lee, dopo parliamo.” dichiarò, mentre l’amico li raggiungeva

“Eccoti, andiamo?” “Alice?” domandò la ragazza 

“Vi sta’ salvando la vita. In questo momento sta’ distraendo James, voleva assolutamente venirti a prendere lui, sai com’è, lo conosci no?” Lei annuì tristemente, James aveva il vizio di intromettersi nelle sue relazioni, mettendosi a fare il fratello iper-protettivo, e lei questo lo odiava. Quando arrivarono alla Sala Grande, James la raggiunse come  una furia 

“Ma dove sei stata, mi hanno detto che hai saltato tutte le lezioni, che hai combinato?” lei lo guardò furiosa

“Se vuoi saperlo mi sono imboscata con due Corvonero nello studio di Lumacorno” il ragazzo sbiancò, strabuzzando gli occhi  

“Sei un idiota! Ma ti pare che lo farei! È che oggi non mi sono sentita tanto bene, non me la sentivo di andare a lezione” il ragazzo sospirò sollevato, mentre la sorella entrava nella sala    

“E comunque non sarei mai andata con due Corvonero, preferisco i Serpeverde, sono più focosi” a quell’uscita il ragazzo rischiò un collasso, mentre Al e Scorpius scoppiarono a ridere.             

“L-Lily, dimmi che non dicevi sul serio, il mio povero cuore non potrebbe sopportarlo” urlò il ragazzo, correndole dietro, mentre i due ragazzi si sbellicavano dalle risate.                       

“Speriamo che Emily gli faccia mettere la testa a posto” “O che gli trovi un cervello piuttosto” 

“Povera Emily, non possiamo mica chiedergli i miracoli!”  

“Senti stavo pensando, tra poco meno di un mese inizieranno le vacanze estive e mi chiedevo se ti andasse di venire da me per qualche settimana” Al lo guardò sorpreso “Davvero?”  

“Si, e non preoccuparti per mio padre, gliene ho parlato quando stava a scuola, e ha detto che per lui và bene, che puoi venire quando ti pare”  “Ok, ma solo se anche te vieni da me?” Scorpius lo fissò terrorizzato

“Ma sei pazzo! Un conto è io, te e i miei, un altro io, te, i tuoi fratelli, i tuoi genitori e tutta la tua famiglia!”

“E dai, sei il mio migliore amico!” il biondo sospirò rassegnato “Ok, ok, vengo” “Ah, e per favore, non imboscarti con mia sorella” il ragazzo solo in quel momento realizzò che con Al ci sarebbe stata anche Lily. Al pensiero di passare qualche settimana con lei e il suo migliore amico, sul suo volto comparve un sorriso a trentadue denti.

“Facciamo luglio da me e agosto da te?” “Come vuoi Al. Ma parliamo di cose serie: immagino avrai invitato anche Alice”  ghignò Scorpius, vedendo l’amico arrossire 

“Si, ma loro lo sanno che stiamo insieme non pensare male, immagino glielo abbia detto Neville, voglio dire il professore Paciock!” si corresse immediatamente “Ok, senti non è che dopo potresti…” “Prestarmi la Mappa per andare da Lily?” terminò lui

“Sinceramente non lo so” “Come non lo sai! Traditore! E tutte le volte che ti ho coperto!?” esclamò arrabbiato, come poteva fargli questo!?  

“Se mi avessi fatto finire ti avrei detto che te l’avrei prestata solo se mi avessi promesso che non ci avresti... insomma hai capito” replicò imbarazzato

“Cioè, tu mi vuoi dire che me la presti solo se prometto di non fare sesso con tua sorella?” dedusse sconvolto l’altro 

“Esatto, Lily ha da poco compiuto quindici anni, non ti chiedo che dovrai trattenerti per sempre, ma solo qualche mese, almeno fino all’inizio del quinto anno. E poi, se dovesse andare male” continuò, l’espressione del viso improvvisamente dura “non voglio che mia sorella sia una delle tante, una che molli appena ci fai sesso” Scorpius era scioccato, davvero il  suo migliore amico temeva questo, che Lily fosse solo una delle tante?!

“Ti assicuro che non è così” sibilò, guardandolo fisso negli occhi. 

“Come fai a saperlo, come fai a sapere che non ti stancherai di lei, come fai a sapere che mia sorella sarà diversa?” il biondo lo guardò con disprezzo, non capiva che quello che sentiva per lei era una cosa unica, importante. 

“Non sai di cosa stai parlando Al, perciò vaffanculo” ringhiò, uscendo dalla Sala Grande come una furia. Al lo guardò andare via, non ce l’aveva con l’amico, mettere in  dubbio i suoi sentimenti era stata solo una prova, per verificare quanto fossero profondi e sinceri. In dormitorio avrebbero chiarito tutto, per il momento era giusto lasciarlo pensare e riflettere, così da poter prendere la decisione giusta. Perché lui non gli avrebbe permesso di illudere Lily, non era iper-protettivo come James, ma teneva alla sorella, e a vederla felice, solo che usava metodi diversi.                          

Scorpius era seduto sotto un faggio in riva al Lago Nero, pensando continuamente alle parole di Al come fai a sapere che non ti stancherai di leicome fai a sapere che mia sorella sarà diversa….No, Lily era diversa, non si sarebbe mai stancato di guardarla, di sentirla ridere, di accarezzarle i capelli, persino di litigare con lei, per vederla stringere i pugni furiosa, come se si stesse trattenendo dal prenderlo a botte.  

“Mi hai rubato il posto” dichiarò una voce dietro di lui. Il biondo si girò immediatamente, per ritrovarsi davanti agli occhi una visuale perfetta delle gambe lunghe e sode di Lily, scoperte in generosa parte dalla gonna, che le arrivava a malapena a metà coscia.  Per parecchi secondi rimase in silenzio, lo sguardo ancora fisso sulle gambe della ragazza, che lo fissava come se fosse impazzito  

“Malfoy, mi spiace deluderti ma non sono venuta qui per fare uno spogliarello” udendo la sua voce si riscosse improvvisamente, arrossendo quasi impercettibilmente, dato che si era reso conto che era rimasto a fissarla imbambolato per chissà quanto tempo.

“Tutto ok?” gli chiese, sedendosi accanto a lui “Io… si” sorrise, ma lei continuò a guardarlo sospettosa

“A che stavi pensando, era una cosa importante, vero?” Scorpius rimase esterrefatto “In effetti si” lei sorrise trionfante

“Lo sapevo, tutti quelli che si siedono qui pensano o a cose serie e importanti, oppure…”ma non terminò la frase, si limitò a distogliere lo sguardo e ad avvampare leggermente. “Oppure?” chiese curioso “Niente”

“Dai, dimmelo” lei gli lanciò un’occhiata enigmatica e maliziosa. Si avvicinò lentamente al volto, e lo baciò. Dapprima fu un bacio dolce e affettuoso, poi divenne man mano più passionale e focoso. Il ragazzo le afferrò la vita saldamente, facendola scivolare sopra sé stesso, mentre lei infilava le mani fra i suoi capelli chiari e setosi, sempre baciandolo con ardore. Quando si separarono, la rossa si risedette tranquilla, come se non fosse successo nulla, con un  sorrisino vittorioso a incresparle le labbra, mentre il biondo rimase sdraiato, il respiro leggermente affannato, quella ragazzina era dannatamente eccitante, in quel momento stava esercitando tutto l’autocontrollo di cui disponeva per impedirsi di saltarle addosso. Quando riuscì a ritrovare un minimo di lucidità, tornò a sedere 

“Allora, me lo dici che cosa fanno quelli che si siedono sotto questo faggio, quando non sono occupati a pensare?” lei scoppiò a ridere “Mi pare di avertelo mostrato” rise. Poi si guardò attorno, preoccupata “Che succede?”

“Niente, stavo controllando in giro, se passasse James o qualche conoscente” rispose 

“Sai, quando sono uscita ho incontrato Al, mi ha chiesto una cosa” “Cosa?” “Se stiamo insieme o siamo solo amici”

“E te che gli hai risposto?” “Che sinceramente non lo so” ammise

“Che siamo secondo te?” gli chiese, guardandolo con i suoi occhioni azzurro cielo.

“Potremmo essere amici” disse, attento alla reazione della rossa. Riuscì a stento a reprimere un sorrisino soddisfatto, Lily sembrava delusa “Ma a me non basterebbe” continuò. A quelle parole lei si fece curiosa e… sembrava speranzosa

“Se fossimo solo amici non potrei fare questo” ghignò furbo, avvicinandosi al suo volto e baciandola con ferocia. 

“Quindi?” sussurrò lei, con un filo di voce, leggermente intontita dal bacio.

“Quindi, mmm…. che dire, stiamo insieme?” chiese, improvvisamente teso, temeva un rifiuto. Lei lo abbracciò di slancio, baciandolo dolcemente una, due, tre volte

“Lo prendo per un si lentiggini!” sorrise lui, mentre lei gli lanciava uno sguardo fra lo scocciato e il divertito 

“Lentiggini? Questa è nuova, da aggiungere alla lista, insieme a rossa, Potty, Potterina e Merlino sa che altro!”

“Gryffindor, Nana, Potter-3…” “Ok, ok, basta infierire, ora devo tornare al dormitorio, altrimenti James potrebbe insospettirsi, e di me e di te resterebbero solo una manciata di ossa. Ci vediamo” disse lei, alzandosi e correndo dentro la scuola                  

“Aspetta” si lamentò lui, allungando le braccia verso la direzione presa ragazza 

“Vieni qui Potterina” e con un movimento fluido si tirò in piedi, raggiungendola in un lampo, cingendole la vita con le braccia possenti e premendo le sue labbra contro le sue. La rossa, dopo un attimo di smarrimento, dischiuse la bocca, permettendo al ragazzo di approfondire il bacio.                  

“Te sei pazzo Malfoy” rise, scostandosi lievemente. Scorpius sorrise furbescamente, mentre si dirigevano furtivamente verso la Sala Comune di Lily, mano nella mano. Quando arrivarono davanti al quadro della Signora Grassa (o grassona, come la chiamavano i Serpeverde) si salutarono con un bacio veloce, dimentichi che se fossero stati visti da qualcuno avrebbero passato grossi guai, inebriati dalla sensazione di fare qualcosa di proibito, di infrangere le regole, inebriati dall’amore.

Sfortunatamente per loro però, dietro una colonna una persona aveva visto tutto, incredula e sconvolta.

 

 

Che ve ne pare? Secondo voi pubblico capitoli troppo lunghi? Vi piace il primo bacio fra Lily e Scorpius? Io li trovoo così.. *.*

 

gufetta_95: Grazie! Anche io non vorrei mai mio padre come professore, pensa che inferno! Ti piace questo capitolo? Fammi sapere appena puoi, un bacione!!!

Nashira91: ciao recensitrice numero 1! Grazie mille!! adoro le tue recensioni, grazie! Volevo dirti, ma davvero sirius e antares non si vedono mai insieme?! o.o che figura di (puntini puntini puntini xD) Lily l'ho resa un asso in pozioni per onorare la memoria di Lily Evans, il suo talento non poteva essere scomparso così, nel nulla!! Poi James e Al vestiti da ballerine di can can, forse è la mia idea migliore xD alla faccia della virilità! Grazie ancora per i complimenti, ho una domanda, ma Nashira è il tuo vero nome? Scusa se magari sono troppo invadente, puoi anche nn rispondermi, ciao!!

sbrilluccica: Grazie!!! grazie mille, sono davvero felicissima che ti piaccia la mia Lily, spero continuerai a seguirmi! un bacio

E grazie anche a tutti gli altri che leggono la mia storia, un bacio a tutti! Fede

 

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Capitolo 8
*** primo appuntamento e partita finale ***


Emily camminava svelta, aveva un appuntamento con James e doveva assolutamente posare i libri e sistemarsi. Era rimasta in biblioteca tutta la serata, a causa del tema di Vitius, che in quel momento stava mettendo al sicuro nella Sala Comune, onde evitare incidenti spiacevoli. Quando svoltò il corridoio, si ritrovò davanti una scena che fino a quel momento avrebbe dichiarato impossibile: Lily si stava baciando appassionatamente con un ragazzo, un ragazzo che mai, mai avrebbe pensato di vedere con lei. Lily era avvinghiata a… Malfoy! Quei due si odiavano da quando la rossa aveva messo piede ad Hogwarts, non passava giorno senza che loro litigassero o si facessero scherzi e dispetti, come bambini piccoli, e non appena qualcuno, in presenza di uno dei due, accennava all’altro, volavano maledizioni e imprecazioni. Emily aveva sempre pensato all’odio fra i due come ad una cosa di inestinguibile ed inevitabile, ma in quel momento dovette brutalmente ricredersi. Non potevano stare insieme, era impossibile, impossibile quanto vedere James con i capelli perfettamente pettinati, o vedere la McGranitt gestire un Sexy Shop, impossibile quanto sperare che Hagrid potesse portare  a lezione creature innocue, insomma, IMPOSSIBILE. Era sconvolta, no, doveva assolutamente essere un incubo. Quando si riaffacciò sul corridoio, vide Malfoy allontanarsi dalla ragazza e sparire nel buio. No, sfortunatamente era vero.

“Lily, Lily ti prego dimmi che quello che ho visto è stato solo un incubo!” la ragazza si girò lentamente verso la persona che aveva parlato, mentre il sangue le si gelava nelle vene. Oddio, qualcuno li aveva visti!
“Emily?! Posso spiegare, davvero!” “Allora spiegami, che non ci sto’ capendo niente! Te e Malfoy?! No, non ci posso credere!” Lily prese un sospiro “Ci siamo innamorati” rivelò a bruciapelo. Emily non riuscì a credere alle proprie orecchie, no, non poteva aver detto quelle parole, magari aveva detto ci siamo accapigliati.
“Scusa, puoi ripetere?” chiese stordita                                                                                       
“Ho detto che ci siamo IN-NA-MO-RA-TI!” scandì lentamente in sillabe, guardandola fisso negli occhi. Ok, aveva sentito bene, purtroppo.                                                                                                               
“Lily, ma come, sul serio? Vi siete sempre odiati a morte, non si poteva nominare Malfoy davanti a te, che cominciavi a urlare maledizioni su maledizioni al suo indirizzo, e ora? Vi baciate e vi mettete insieme?” Emily si rese conto di aver esagerato, d’altronde lei con James aveva fatto all’incirca la stessa cosa, però la situazione era un tantino diversa. Lily intanto era sull’orlo delle lacrime, nessuno poteva capire, forse solo Al, Frank e Alice. La ragazza si accorse degli occhi lucidi della rossa, perché le corse incontro e l’abbracciò                                                
“Scusa Lils, ho esagerato, me ne rendo conto, è che, bè, non ti dirò una bugia, è che sono rimasta scioccata. Ma dimmi, sei sicura della tua scelta?” “Io penso di si” Emily la guardò intensamente “Lo ami?” “Io… forse è un po’ presto, ma penso di si.”
La ragazza le sorrise dolcemente “Allora conta su di me, per qualsiasi cosa” “Lo dirai a James?”                                                  “Prometto che non gli dirò niente, ma solo se anche tu mi prometti che sarai tu a dirglielo, appena ti sentirai pronta naturalmente” Lily sorrise raggiante, stringendola in un abbraccio fortissimo
“Grazie Emi, te lo prometto!”
“Di niente Lily, ora posso stare tranquilla, e scusa per prima, credo sia a causa del troppo tempo passato con James” scherzò 
“Non preoccuparti, ora vado, devo fare una cosa”                                                                                                                                                                              
Il giorno dopo Lily e Scorpius uscirono insieme ad Hogsmeade, naturalmente di nascosto, dato che la prossima gita ci sarebbe stata due settimane dopo. Scorpius l’aspettava davanti alla Sala d’Ingresso, ovviamente ben nascosto, evitando accuratamente di farsi vedere. Lily lo raggiunse di corsa poco dopo, correndo a per di fiato. Quando si fermò davanti a lui, poté osservare che aveva le guancie tutte arrossate e gli occhi luccicanti, inoltre era semplicemente stupenda: indossava una minigonna di jeans nera, una canottiera attillata bianca, che lasciava ben poco all’immaginazione, e un paio di converse del medesimo colore, ma non era volgare, assolutamente no, Lily neanche volendo lo sarebbe mai stata, piuttosto era sexy, inconsapevolmente sexy. Intanto anche la ragazza lo stava osservando: il ragazzo aveva optato per una camicia bianca, che gli avvolgeva perfettamente il fisico marmoreo, e un paio di jeans scoloriti, era un vero schianto, sembrava un dio sceso in terra. 
“Allora, andiamo?” gli chiese lui, distogliendola dalle sue fantasie 
“Certo, vieni sotto il Mantello” il biondo la seguì, mentre venivano ricoperti dal tessuto invisibile
“Sei troppo alto, abbassati!” ordinò lei, mentre il ragazzo tratteneva a stento una risata                            
“Invidiosa Potter, è perché tu sei una nana?” “Io! Ma cosa dici, sei tu che sei un gigante, che sarai, più di un metro e ottantacinque? E per inciso, il mio metro e settanta è perfetto” replicò offesa                                                                        
“Dai, non ti arrabbiare” sussurrò lui al suo orecchio, con un tono di voce molto sensuale.                            
Lei finse di starci a pensare, poi sorrise “Ok, basta che mi offri una Burrobirra” 
“Non sei un po’ troppo piccola per quella?” la rossa ghignò malandrina “Caro mio, ancora non mi conosci bene, ci sono ancora tante cose che non sai” Scorpius, incuriosito, durante tutto il tragitto le fece una valanga di domande, continuò anche quando raggiunsero i Tre Manici di Scopa.                                                                                                                                   
“Cioè, tu vuoi dirmi che sai anche giocare a Poker?” il ragazzo aveva gli occhi fuori dalle orbite
“Certo, quasi tutti noi sappiamo giocarci, ce l’ha insegnato zio George, il proprietario dei Tiri Vispi Weasley, hai presente?”
“Si, chi altro ci sa giocare?” “Io, mio fratello James, Roxanne, Fred e Hugo, anche Alice”
“Allora sei ufficialmente invitata ai tornei che facciamo noi Serpeverde”
“Fate tornei di poker clandestini?” adesso era lei quella stupita “Certo, ogni mese, Al non te lo ha detto?” “No” rispose
“Probabilmente perché lui non partecipa mai” ragionò, mentre la proprietaria gli portava da bere
“Ciao Lily!” esclamò la donna, abbracciando la ragazza con affetto           
“Ciao Hannah, come vanno gli affari?” “Bene grazie, allora, a quando la prossima uscita?” “Tra due settimane”
“Bene, allora vi lascio tesoro, saluta i miei figli da parte mia, e tranquilla, offre la casa” sorrise, tornando al bancone.
“La conosci?” domandò il biondo, alludendo alla donna
“Certo, è Hannah, la madre di Alice e Frank, per me è una sorta di zia” rivelò allegra lei                                                         
“Però mi sono stufata di parlare solo io” sbottò ad un certo punto “Parlami di te” lui assunse un cipiglio concentrato e pensieroso
“Ti dirò una cosa che non ho mai detto a nessuno, neanche ai miei o ad Al” lei lo guardò curiosa ed emozionata “Dimmi”
“A te cosa ha detto il Cappello quando ti ha smistato?” “Ehi, te dovevi dirmi una cosa!” 
“Se me lo dici, io te lo dico” contrattò lui, esultando mentalmente quando lei si arrese                                                                            
“Il Cappello era indeciso, tra Grifondoro e” arrossì “E..” la esortò a continuare lui “Serpeverde” confessò infine, mentre Scorpius la guardava esterrefatto                                                                                            
“Mi disse che in entrambe le Case avrei fatto strada, che possedevo qualità ben accette sia da Grifondoro che da Serpeverde, non sapeva davvero dove mandarmi” “E come ha risolto?”                  
“Non lo so, ad un certo punto ha esclamato un bene, bene, bene, guarda cosa mi era sfuggito e dopo questo ha urlato Grifondoro. Ora tocca a te però” il ragazzo sospirò                                                      
“Ok, ma non dirlo a nessuno. Il Cappello ha avuto all’incirca lo stesso problema con me” “Era indeciso?”
“Esatto, tra Serpeverde e… Grifondoro” Lily quasi si strozzò con la Burrobirra “Grifondoro?” lui annuì
“Diceva che io ero diverso da mio padre e mio nonno, che potevo intraprendere un’altra strada, ma io ero rimasto ancora terrorizzato all’idea della mia famiglia e alla loro reazione all’eventuale notizia, così il Cappello ha deciso Serpeverde” spiegò, guardando in basso
“E questo non lo sa nessuno, solo io?” domandò la ragazza, orgogliosa “Si” “Wow, che onore”  il biondo alzò lo sguardo, sospettava lo stesse prendendo in giro, ma non era così, lei sembrava seria, lo guardava fisso negli occhi, quasi a volergli dimostrare che poteva fidarsi di lei.
“Che vuoi fare uscito da Hogwarts?” chiese, cambiando discorso                                                
“Vorrei fare il Guaritore” “Davvero? È difficile!” “Lo so, però sono disposto a tutto” sorrise       
“E perché il Guaritore?” “Perché.. voglio rendermi utile, mi piace aiutare le persone. Te invece?”
“L’Auror” Scorpius sgranò gli occhi “Ma non è troppo pericoloso?”
“Il pericolo c’è, però sono disposta ad affrontarlo, se posso salvare delle vite”
Lui la guardò affascinato, ormai aveva capito, si era reso conto di amarla, di amare il suo coraggio, il suo altruismo, il suo spirito di sacrificio, forse era per questo che il Cappello l’aveva smistata a Grifondoro. In quel momento fece una pazzia, perché si alzò in piedi e la baciò appassionatamente davanti a tutti, incurante delle tante persone che li stavano guardando. Lei si scostò poco dopo, rossa in viso come non lo era mai stata                                                                                                               
“Ma sei pazzo!?” lo aggredì, dopo averlo agguantato e portato via dal locale. Il suo tono era a metà fra il divertito e l’arrabbiato,  ma Scorpius non ci badò, era troppo occupato a ridere         
“Ma cosa ti ridi?! Ti rendi conto che te eri quello che stamattina non voleva far sapere a nessuno di noi due?!” ok, ora era decisamente arrabbiata
“Te sei un pazzo!” “Le persone fanno sempre cose pazze, quando sono innamorate” mormorò lui. 
Lily lo guardò intensamente “Come scusa?”   
“Potter, ti prego, non farmelo ripetere!” borbottò brusco il biondo, girandosi dall’altra parte per non farsi vedere in faccia. Un tocco leggero sul braccio lo obbligò a voltarsi.  
“Ehi, non vergognarti di quello che provi” sussurrò dolcemente la rossa, abbracciandolo e affondando il suo volto nel petto del giovane, che cominciò ad accarezzarle i capelli. Scorpius era convinto che il suo cuore stesse per scoppiare, tanto era felice. 
 “Dai, torniamo al castello” sorrise Lily “Allora, è vero che questa estate vieni a casa nostra?”
“Si, Al mi ha praticamente obbligato!” scherzò lui,  mentre entravano nella scuola.
“LILY!” improvvisamente un James Potter, più infuriato di un Ungaro Spinato, li travolse con la violenza di un uragano. 
“Malfoy, giù le tue sporche manacce da mia sorella!” li aggredì                                                                     
“James, cosa diamine stai facendo?” sibilò arrabbiata 
“Io cosa diamine sto’ facendo?! Tu piuttosto, che ci fai in giro con una serpe, per di più Malfoy!?”
“Stavamo parlando” “Parlando?” ringhiò scettico “Ma mi hai preso per un cretino?” 
“Dato il tuo comportamento in questo momento, si” rispose lei. Nessuno aveva mai avuto il coraggio di dare seriamente a James Potter del cretino, neanche Emily.
“Il  mio comportamento?”
“Si James, stavamo solo parlando, e te vieni qui e fai una scenata come se ci avessi appena beccati a fare sesso!” replicò lei, lasciandolo pietrificato, con un’espressione inorridita e sconvolta scolpita sul viso 
“Voi.. voi avete…” “NO JAMES!” urlò esasperata.
“Che ci fai vestita così?” chiese duro, alludendo al suo abbigliamento “Perché, non posso andare in giro così?”
“No che non puoi, non voglio che le persone dicano che mia sorella è una…” “UNA COSA? UNA COSA, DI PRECISO?!” ruggì lei, estraendo la bacchetta. Scorpius, per precauzione,  indietreggiò leggermente, imitato immediatamente da un James terrorizzato, Lily aveva ereditato da Ginny la stessa bravura nel lanciare fatture di ogni genere, soprattutto le Orcovolanti, le riuscivano terribilmente bene.
“Una cosa?” ringhiò furiosa 
“Lily, per i boxer di Merlino, cosa sta’ succedendo?” esclamò Al, raggiungendoli in un lampo, preoccupato come non mai, seguito a ruota da Alice.  
“Chiedi a tuo fratello” sputò lei,  non accennando minimamente ad abbassare la bacchetta, ancora puntata in direzione del moro.
“James, cosa sta’ succedendo?” il ragazzo però non gli rispose, stava tremando di rabbia e frustrazione. La rossa si accorse solo in quel momento che aveva un lungo taglio sulla guancia        
“Che hai fatto alla guancia?” chiese, addolcendo lievemente il tono.  
“Sono caduto dalle scale, mentre correvo a cercarti” spiegò lui brusco. Lily sospirò addolorata e, riponendo lentamente la bacchetta, si precipitò ad abbracciare il fratello                                           
“Jamie, devi fidarti di me” sussurrò “Scusa Lils, mi perdoni?” “S-si” “Dai, andiamo al campo” le propose lui, con un sorriso di scuse. “Ok” rispose lei, mentre abbracciati si dirigevano verso il campo di Quidditch, ignorando tutto e tutti.
Scorpius aveva una faccia sconvolta, quei due prima stavano litigando, avevano anche tirato fuori le bacchette, e poi si sorridevano, andando a giocare a Quidditch insieme!?                                  
“Tranquillo, fanno sempre così” sorrise Alice “E’ vero” confermò Al  
“Ora staranno sicuramente giocando  a Quidditch, quando litigano fanno sempre pace in quel modo, da quando eravamo piccoli” “Ma… ma… ma sono pazzi?” “Forse, ma d’altronde tutti noi siamo pazzi, solo che ognuno lo è a modo suo” rispose candidamente la ragazza, prendendo per mano il moro, diretti verso la Sala Comune dei grifoni                    
“Scorpius?” “Si Alice?” “Per favore, a James diteglielo durante le vacanze che te e Lily state insieme, perché se glielo dite ora la partita di fine anno sarà un disastro, James e Lily, per farsi dispetto a vicenda, giocheranno malissimo” il biondo rimase sorpreso, Alice non gli aveva mai parlato così tanto
“Ehm, ok” “Bene” sorrise lei, andandosene definitivamente con il suo ragazzo.

“Buongiorno, studenti e professori, e benvenuti all’ultima partita di Quidditch dell’anno, Grifondoro contro Serpeverde. Ecco entrare la magnifica squadra rosso-oro” un boato disgustato si alzò dagli spalti dei verde-argento
“Capitanata dal fantastico James Potter, cercatore dal primo anno e Capitano dal terzo, che ha sempre portato Grifondoro alla vittoria, seguito da Potter, Weasley, Weasley, Weasley, Paciock e Baston! Luride Serpi, vi faremo a pezzi! Ok la smetto professoressa, è stato un attimo di debolezza. Il Capitano di Serpeverde, Albus Potter, stringe la mano al Capitano di Grifondoro, James Potter, Madama Bumb intanto getta in aria la Pluffa, la partita ha inizio!  Lily Potter si impossessa della Pluffa, diamine se è veloce, sfreccia verso la porta, schiva un bolide lanciatole da Warrington, si avvicina e… SEGNA! 10 a 0 per Grifondoro! Pluffa in mano di Nott, passa a Zabini, che vieni colpito da un bolide e la lascia cadere, bel colpo Frank! Ehm, scusi professoressa, dicevo, palla in mano di Roxanne Weasley, che tra parentesi è la mia ragazza, perciò girate a largo”
“JORDAN!”
“Ok la finisco,  passa a Weasley, però viene intercettata da Malfoy, che vola verso la porta avversaria, tira e… grande parata di Baston!” la partita fu una delle più ardue mai giocate ad Hogwarts, entrambe le Case erano decise a vincere. Lily, Roxanne e Hugo erano sempre stati bravissimi nel ruolo di Cacciatori, erano efficienti, precisi e affiatati, ma anche i Cacciatori di Serpeverde non scherzavano, Nott, Zabini e Malfoy giocavano insieme da ormai sei anni. Erano 130 a 120 per Grifondoro, di cui sei tiri realizzati da lei. 
“Ehi, Potter di Grifondoro sembra aver visto il boccino!” J.J. aveva ragione, infatti James stava volando a velocità supersonica verso un puntino dorato che volteggiava sopra le loro teste. Albus lo seguiva come un’ombra, ma non poté niente contro il fratello, che aveva appena catturato il boccino, ponendo fine alla partita. 
“E GRIFONDORO VINCE! E ANDIAMO! Brutte serpi schifose, ora potete andare in pace e soprattutto a fancu-“
“JORDAN, MA COSA SONO QUESTE PAROLE!” lo sgridò scandalizzata la McGranitt  “Scusi, è l’euforia!” rispose lui. Intanto tutta la squadra di Grifondoro era scesa dalla scopa per festeggiare, mentre urlava a squarciagola “C’è solo un Capitano, c’è solo un Capitano!” sollevando in aria James, che esultava trionfante, impugnando la Coppa. Frank sorrideva felice, Fred e Roxanne invece, stretti in un abbraccio, ridevano come iene isteriche, Emily e James, finalmente tornato a terra, si stavano baciando appassionatamente,  mentre Hugo, con in mano il trofeo, non faceva altro che urlare. Ad un certo punto Lily fu afferrata da un paio di braccia forti e possenti, che la sollevarono in aria
“ABBIAMO VINTO LEE, ABBIAMO VINTO!” lei rise dell’entusiasmo del fratello, entusiasmo condiviso da tutta la Casa, perché si sapeva, se James Potter e Lily Potter erano felici, Grifondoro era felice con loro.                                                                          
La ragazza dopo un po’ abbandonò i grifoni ai loro festeggiamenti, per andare dal fratello     
“Complimenti Lils” si congratulò con un sorriso tirato. Lei lo abbracciò “Grazie Al, sei stato bravo.” Poi cercò Scorpius, e lo trovò, seduto con la testa fra le mani sulle tribune       
“Tutto bene?” lui la guardò, neanche provò a nascondere l’amarezza, e lei capì, capì che era deluso, così lo abbracciò e cominciò ad accarezzargli i capelli. Pian piano il ragazzo si riprese, mentre fissava Lily, che guardava il cielo affascinata. Lo aveva rincuorato quando invece era lui che doveva fare i complimenti a lei, non aveva neanche commentato, si era limitata ad abbracciarlo e ad accarezzargli i capelli.
“Scusa” il suo sguardo si posò sul biondo “Di cosa?” 
“Di come ho reagito. Invece di farti i complimenti mi sono lasciato abbattere come un idiota”  
“Non preoccuparti, è normale rimanerci male.”  
“No invece, sono stato un coglione. Sei stata bravissima, non ho mai visto nessuno volare come te.”
Dopo quelle parole la baciò, e in quel bacio ci mise tutto quello che provava: l’amore, l’amarezza, la vergogna, il desiderio e l’orgoglio di averla come ragazza. 
“Andiamo?” chiese lei alzandosi e prendendolo per mano “Ok” acconsentì lui, seguendola docilmente, leggermente abbattuto
“Vai a festeggiare?” “Non lo so, vuoi che rimanga un po’ con te?” “No dai, avete vinto” rispose mesto  
“Guarda che posso restare con te, dopotutto io ho altri tre anni per vincere di nuovo, e poi temo che se ti lasciassi solo tu andresti difilato alla Torre d’Astronomia per buttarti di sotto” scherzò lei “Sicura?” “Si, tranquillo”
“E dove andiamo?” “Mi pare ovvio, nella Stanza delle Necessità, così nessuno potrà trovarci”
Scorpius sorrise, quella ragazza era capace di sollevarti il morale con una sola frase, ma anche di farti entrare negli abissi più profondi della depressione con un solo commento. Quando entrarono nel posto a cui aveva pensato Lily, si ritrovarono in una sorta di boschetto in riva al mare, sotto il cielo stellato.                                                                                                                                     “Carino, a cosa hai pensato?” “A un posto tranquillo.” 
I due si sedettero in riva al mare, mentre una fresca brezza marina giocava con i loro capelli. I due rimasero seduti abbracciati per chissà quanto tempo, fino a quando a la rossa non scappò uno sbadiglio. Il ragazzo sorrise, era intontita dal sonno
“Ti accompagno al dormitorio?” “No, non mi và di tornare” si lamentò lei, sembrava una bambina piccola “Devi dormire”
“Rimango a dormire qui” replicò testarda “Non puoi, devi tornare al dormitorio” 
“Non mi và Scorpius” sbadigliò. Il biondo rimase spiazzato “Come mi hai chiamato?”
“Scorpius, non è il tuo nome?” Il ragazzo sorrise, non lo aveva mai chiamato per nome, quella era la prima volta.
“Ok lentiggini, possiamo rimanere a dormire qui” appena disse quelle parole, un letto apparve sotto le fronde degli alberi
“Davvero? Che bello!” esclamò lei, buttandosi sul letto. “Buonanotte” sussurrò
“Buonanotte Lily” rispose dolcemente lui, pur sapendo che si era già addormentata
.




Eccomi qui! Si, non sono morta xD Scusatemi davvero se non mi sono fatta vedere, dopo che uno si abitua ai miei aggiornamenti veloci, questa assenza potrebbe essere intesa come "Ecco che è schioppata l'autrice". Comuuunque, non è stata colpa mia, è stata tutta colpa del pc, quindi vi imploro, non prendetevela con me! xD Spero questo capitolo possa placare la vostra ira. Allora, assistiamo al primo appuntamento di Lily e Scorpius, alla rivelazione della figura "misteriosa" e alla partita finale, Serpeverde/Grifondoro. Spero tanto vi piaccia, un bacione a tutti i lettori e a tutti coloro che recensiscono.
 
Nashira91: sono viva, non temere! Sono contenta che la storia ti piaccia, e sono contenta anche del fatto che apprezzi la mia versione di Al, è esattamente come hai detto te. James.. come hai potuto leggere (se leggerai) non è lui la figura misteriosa, e sì, quando lo scoprirà entrerà nella modalità fratello iper-protettivo! xD Anche io adoro le stelle, infatti l'unica cosa che apprezzo della famiglia Black (apparte Sirius e Regulus xD) è la loro mania di dare nomi di stelle e costellazioni alle persone! Spero tu non rimanga delusa, un bacione!
 
gufetta_95: Perdonami!!! Eccomi, sono tornata, e ho postato non appena il computer me lo ha permesso! Perdono!! Allora, che ne dici di questo capitolo? Spero ti piaccia, e un bacio, grazie per tutto!

sbrilluccica: grazie! Ti è piaciuto il titolo dell'altro capitolo, eh? *risata diabolica* mi è venuto come un lampo di genio, sono rimasta folgorata! xD Sono felicissima ti piaccia la mia storia, spero continuerai a seguirmi, un abbraccio alla James!

netta_netta: ciao Nicole, sono felicissima che ti piacciano i miei Lily e Scorpius, spero ti piaccia questo capitolo, e spero anche continuerai a seguirmi, un bacio!

Arib: Grazie! grazie mille, mi sento in colpa perchè hai scritto ''Spero in un aggiornamento super mega rapido (eh.... le attese mi distruggono...)" e io invece non mi sono fatta vedere per un gran bel pezzo, SCUSA!! spero questo capitolo possa farmi perdonare. Ehi, ma noto che anche Al fa molto successo! xD Spero questo capitolo ti piaccia, un bacione!

Fede
 
Prossimo capitolo: 'Una ragazza piangeva disperatamente  in un corridoio, leggermente nascosta da una colonna.  [...] “Lee, ma che diamine fai, non puoi dirglielo!” la sgridò James “James, te lo hai detto a Emily?” lui la guardò confuso “Certo, ma lei è la mia ragazza, perciò….” poi sgranò gli occhi                                                                                  


                               

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Capitolo 9
*** Brutte notizie ***


Quella mattina la ragazza fu svegliata da un raggio di sole in pieno viso, dal fruscio delle foglie e dallo scroscio delle onde, che producevano un suono calmo e rilassante. Immediatamente tutti gli eventi del giorno prima le si riaffacciarono nella mente: la partita, la vittoria… Scorpius.  Si girò in un attimo, e lui era lì, con quel sorriso beato che compariva solo quando dormiva, i capelli biondi che ricadevano sul suo viso, dai tratti così aristocratici ed eleganti. Non poté fare a meno di sorridere nel vederlo dormire così, sembrava un bambino.                                  
“Tanto lo so che sei sveglio” il sorriso del biondo si incrinò, lasciando spazio ad una sonora risata.
“Come hai fatto?” sbuffò divertito                                                                                                                             “Intuito, poi il tuo viso era troppo teso rispetto a quello di uno che dorme veramente. Comunque complimenti, davvero.” lo prese in giro “Ma sentila!” esclamò il ragazzo
“Ora ti faccio vedere io!” e prese a farle il solletico. Lily scoppiò a ridere, aveva le lacrime agli occhi, pregandolo, supplicandolo di smettere, ma lui era implacabile, un sorrisetto diabolico dipinto sul volto
“Ti…. Ti prego!” rise lei “Che mi dai in cambio?” “Vecchio giochetto”                                                                    “Allora…” ribatté, continuando a farle il solletico, senza pietà “Ok ok!” urlò, allo stremo della sopportazione
“Sarà anche vecchio, ma funziona sempre” commentò compiaciuto, prima di venir baciato appassionatamente dalla ragazza. 
“Wow Gryffindor, sinceramente non me lo sarei mai aspettato” sogghignò, mentre si dirigevano verso le cucine, per fare colazione
“Non ti aspettavi cosa?” “Che baciassi così bene” La ragazza si fermò immobile, nel bel mezzo del corridoio
“Come scusa?” domandò sconvolta “Rossa, ma sei sorda?” il ghigno del ragazzo si allargò a dismisura               
“E dopo tutti i baci che ci siamo dati, te ne accorgi solo adesso?”                                                                               “No, io me ne ero accorto da un pezzo, più precisamene da quando ci siamo baciati sotto il vischio” rivelò tranquillo, come se stessero parlando delle previsioni del tempo. Lily invece era scioccata
“Te non sei normale” dichiarò, sorpassandolo di corsa, lui si limitò a sogghignare divertito. Improvvisamente furono raggiunti da un Al cupo e tetro    
“Ciao Al” cinguettò la ragazza, abbracciandolo “Ciao Lils, ti dispiace se ti chiedo una cosa?” “No, dimmi tutto”
“Avete fatto sesso?” chiese, diretto e conciso “No” rispose Scorpius, anticipando la rossa. Il moro si rilassò visibilmente “Menomale” sospirò sollevato “A cosa è dovuta questa domanda?” domandò Lily, inaspettatamente tagliente e fredda.
“Ieri non ho visto Scorpius rientrare, così ho preso la Mappa per controllare dove stessi te, non trovando né il tuo nome né il suo, ho dedotto che dovevate essere nella Stanza delle Necessità” spiegò
“Ah, bene, e a te cosa frega se abbiamo fatto  sesso o no?” lui parve cadere dalle nuvole
“Come che m’interessa? Sono tuo fratello, e te sei un pochino troppo piccola per certe cose”
“Anche Alice lo è?” il ragazzo arrossì violentemente
“Ha quindici anni appena compiuti, come me, però non pensi che sia troppo piccola, e Frank? Non è mai venuto a dirti di stare lontano da lei, perciò falla finita di comportarti come James!” sbottò, lasciandoli soli e correndo verso la Torre di Grifondoro. Al guardò Scorpius scioccato, Lily non si era mai comportata così con lui, mai.
“O cazzo” mormorò semplicemente.                                                                                                                    

Quando Lily  rientrò nella Sala Comune, fu delicatamente presa per un braccio e trascinata in un angolo
“Lils” “Frank?!” “Si sono io”                                                                                                                                  “Porco Salazar, mi hai fatto prendere un colpo!” “Scusa” ridacchiò 
“Volevo chiederti una cosa, potrà essere stupida, affrettata, però devo” 
“Ok Frank, mi stai facendo preoccupare, dimmi tutto”                                                                                       “Quando uscirai da scuola e ti diplomerai per fare l’Auror, ti andrebbe di diventare la mia partner?” la ragazza sgranò gli occhi “Ma te, te stai con Rose!” lui la guardò stralunato, per poi scoppiare a ridere                                                  “Ma non in quel senso, dico compagna di squadra!” lei sospirò sollevata
“Merlino, scusami, comunque certo, ma perché questa domanda?”
“Sai la McGranitt ci ha detto che gli Auror devono sempre avere come compagni di squadra, come partner, delle persone fidate, di cui non dubiterebbero mai, perciò ho pensato a te, sei la mia migliore amica, perciò…”
“Oh Frank” esclamò lei, abbracciandolo forte
“Grazie, sarà un onore per me farti da partner, Auror Paciock!” rise
“Allora è deciso, penso che mentre aspetto che tu finisca la scuola dovrò accontentarmi”
“Immagino tua nonna sia orgogliosa di te!”
“Nonna Augusta? Si, lei dice che sono uguale a suo figlio, che sono un nipote d’oro” 
“Bè, a sentire tuo padre, deve essersi decisamente addolcita con il tempo”
“Lo penso anch’io, papà crede che sia a causa mia, dice che le ricordo molto mio nonno” Lily sorrise comprensiva, sapeva bene della condizione in cui si trovavano Frank e Alice Paciock, i nonni di Frank, sapeva che erano stati torturati sino alla pazzia.   
“Ma dove eri sparita ieri sera?” “Ehm… senti, mi prometti che non lo dirai a nessuno?” Lui la guardò preoccupato
“Che succede Lee?” “Ieri sono andata nella Stanza delle Necessità, con… con il mio ragazzo” bisbigliò arrossendo.
“E chi è?” “Ehm, è questa la parte complicata, è Scorpius Malfoy” il ragazzo era sconvolto “M-Malfoy?”  
“Si” rispose, mordendosi un labbro. Il moro respirò  a fondo e con calma        
“Non ti nascondo che sono sconvolto, però… però se te vuoi stare con lui, chi sono per impedirtelo?” Lily lo abbracciò felice “Grazie Frank, sei un grande, ora vado a cambiarmi!” sorrise radiosa, salendo di corsa le scale del dormitorio  femminile. Il ragazzo si passò una mano fra i capelli, Lily per lui era sempre stata una sorta di sorellina minore, e sentire che stava con un Malfoy, bè era abbastanza sconcertante, comunque se aveva scelto lui, affari suoi
“Contenta lei” mormorò, fra sé e sé, prima di scendere per fare colazione.                                         

“Allora ragazzi, cosa sono queste facce?” “Niente Zabs, lasciami mangiare in pace” rispose cupo Al
“Ha litigato con sua sorella” spiegò annoiato Scorpius, ricevendo una gomitata dal moro   
“Ah, mi dispiace tanto, senti, a proposito di tua sorella Al” esordì Derek
“Ti dispiace se la invito ad Hogsmeade?” il biondo quasi si strozzò con il suo succo di zucca, stringendo i pugni e digrignando i denti 
“Ehm, penso che non dovresti chiederlo a me” sorrise il ragazzo “Perché?” chiese spaesato “Sei tu il fratello”
“Primo: di fratelli ne ha due” “Dell’altro non me ne frega niente” lo interruppe
“E secondo: ha anche un ragazzo” Derek rimase spiazzato
“Porco Godric, le migliori sono sempre occupate” sbuffò “Si può sapere almeno chi è?” Scorpius sorrise sardonico 
“Tuo cugino” ridacchiò Albus, mentre il ragazzo lo guardava con gli occhi fuori dalle orbite
“Scorpius?” “Esatto” ghignò il sopracitato
“Te non eri quello che la odiava e che l’avrebbe data volentieri in pasto alla Piovra Gigante!?” 
“Si” rispose semplicemente “Cazzo Al, tua sorella è una calamita per Serpeverde, prima Edward, ora Scorpius” poi, guardando malizioso il cugino “Chissà, magari quando si scoccia di te passa anche da me” Il giovane Potter scoppiò a ridere, la faccia spiritata del biondo non aveva prezzo, sembrava si stesse trattenendo dal dilaniare Zabini, che intanto rideva come un matto
“Tu.. tu… io..” ringhiò, fissandolo con ferocia “Andiamo Scorp, sappiamo che conosci i pronomi personali, non c’era bisogno della dimostrazione” disse il ragazzo “Comincia a correre cugino” sibilò “Andiamo, sai che stavo scherzando” cercò di ammansirlo, sinceramente spaventato, Scorpius sembrava posseduto                                                                                          
“Ok ragazzi, ci vediamo a lezione” li salutò frettolosamente, uscendo dalla Sala Grande in un lampo, aveva capito che se fosse rimasto un altro po’ ci avrebbe rimesso le penne, Derek Zabini  era fico, mica scemo! Era uno dei ragazzi più desiderati di Hogwarts, assieme a Scorpius e James Potter. Si era fatto più dei tre quarti di ragazze che popolavano la scuola, era molto conosciuto tra la fauna femminile del castello, che lo reputava bellissimo, ma anche molto stronzo, e in effetti era così: bellissimo lo era, la pelle vellutata color cioccolato, i capelli neri come la pece, fisico da modello e due occhi castani e penetranti, ma anche stronzo, dato che cambiava ragazza con la stessa frequenza con cui cambiava le mutande.                                                                                                                         

“Ehi Lils, possiamo parlare?” chiese timidamente Al, sedendosi accanto a lei sulle tribune dello stadio
“Che vuoi?” rispose con freddezza lei “Ti volevo chiedere scusa, hai ragione, non mi sarei dovuto comportare così” lei lo guardò attentamente, poi gli sorrise   
“Ok, ma non comportarti mai più come James, che me ne basta e avanza uno” lo minacciò. Il ragazzo sorrise, sua sorella non era mai stata brava a tenere il broncio     
“A proposito di James, ma sta’ studiando?” “Per i M.A.G.O.? Si,ogni sera, lui, Fred, Frank, Emily e Chris, diciamo che Emily lo ha costretto” 
“Menomale, finora se l’è cavata solamente leggendo distrattamente, ora gli tocca studiare di brutto”
“Già, come a noi due l’anno prossimo, te i M.A.G.O. e io i G.U.F.O.” sospirò lei, appoggiando la testa alla spalla del fratello “Già il solo pensarci mi fa venire mal di testa!” si lamentò, mentre il fratello ridacchiava
“E’ vero” “Al, alla fine hai deciso cosa vuoi fare?” “Si, ho detto a Lumacorno che mi piacerebbe insegnare”
“Che materia?” “Incantesimi” “Non mi diventare come Voldemort se ti rifiutano la cattedra!” stavolta il ragazzo rise sguaiatamente
“Lee, ma ti pare! Comunque ho parlato anche con la McGranitt, e lei ha detto di si, che quando sarò un po’ più grande sarà felice di accogliermi come insegnante, anche se temo che quando avrò raggiunto l’età giusta lei sarà morta” “Albus!” gridò Lily, falsamente scandalizzata “Povera Minnie, sei un insensibile!”                                       
“E’ vero lo ammetto, comunque credo che anche Vitious sarà morto, avranno più o meno la stessa età”
“Con lui hai parlato?” “Si, il professore dice che sarebbe felicissimo di lasciare la cattedra in mano mia, dice che sono uno dei migliori alunni che abbia mai avuto” esclamò orgoglioso, gonfiando il petto  
“Professor Potter” sussurrò la sorella, assaporando quelle parole “Suona bene” sorrise   
“Ora devo andare, ho Trasfigurazione con la Mc, non capisco perché deve ancora insegnare, ormai è preside” sbuffò la rossa, scendendo dalle tribune
“Ci vediamo professore!” gridò lei, correndo verso il castello, lasciando solo il fratello, che la guardava con affetto, la sua Lily non sarebbe cambiata mai.                                                                                   

Una ragazza piangeva disperatamente  in un corridoio, leggermente nascosta da una colonna. Frank stava camminando tranquillamente, quando quei singhiozzi addolorati lo colpirono con la violenza di uno tsunami, chi mai poteva piangere così disperatamente? Il ragazzo corse nella direzione dove sembrava provenissero i singhiozzi, e rimase di sasso nel vedere la sua Rose, con il volto rigato di lacrime
“Santo Godric, Rose, Rose amore, cosa è successo?” si precipitò ad abbracciarla, stringendola dolcemente
“Oh Frank, non puoi capire” gemette lei, il viso rigato di lacrime “Fammi capire allora” rispose lui deciso
“Frank, ho visto… ho visto una cosa terribile!” lui le baciò dolcemente le tempie.                                                        
“Ho visto  degli uomini che hanno fatto delle cose terribili, hanno ucciso delle persone, persone che collaboravano con l’Ordine” singhiozzò, mentre Frank la guardava scioccato 
“Come, hanno ucciso delle persone dell’Ordine?!” lei annuì, mentre altre lacrime le rigavano il viso “E’ stato terribile!”  
“E perché non sono venuti dai nostri genitori, da Harry, George?” chiese sconvolto  
“Ho sentito uno di loro che diceva che era troppo pericoloso affrontarli direttamente”
“Rosie, dobbiamo avvertire l’Ordine, la McGranitt” esclamò il ragazzo, mentre la aiutava ad alzarsi
“Tieni” sussurrò, facendo apparire un fazzolettino, che lei accettò grata “G-grazie” balbettò, ancora scossa
“Andiamo prima da mio padre, che avvertirà l’Ordine, poi da Minnie, così guadagneremo tempo” ragionò pratico                                                                                                                                                                                    
“Papà” esordì cupo Frank, entrando nel suo studio con aria funebre. Neville lo guardò preoccupato, suo figlio non l’aveva mai chiamato papà a scuola, sapeva bene che ad Hogwarts era il professor Paciock, perciò si chiese cosa potesse essere successo di tanto importante.
“Frank, cosa succede?” “Papà, Rose ha avuto una visione” l’uomo, che sapeva del dono della ragazza, s’irrigidì all’istante
“Cosa ha visto?” “Ha visto degli uomini, simili ai Mangiamorte, uccidere Logan Webb e Madeline Foster”
“Cosa?” esclamò Neville, alzandosi in piedi “Hai sentito bene, ora Rose sta’ parlando con la McGranitt, io invece sono venuto da te, devi avvertire Harry, Ron e gli altri, tutti quelli che fanno parte dell’Ordine sono in pericolo, e per giusta misura avvertirei anche Malfoy, magari qualche Mangiamorte vuole vendicarsi, dato che la loro famiglia non è finita ad Azkaban” l’uomo lo guardò orgoglioso, suo figlio sarebbe stato sicuramente un ottimo Auror
“Giusto figliolo, ora chiama i fratelli Potter, tua sorella, tutti i Weasley in circolazione e anche Malfoy, io intanto vado da Minerva” detto ciò uscì, seguito dal figlio, che si precipitò ad adempiere al suo compito. In un attimo si ritrovarono tutti lì, in attesa di ciò che il professor Paciock doveva dire loro.
“Ragazzi, è successa una cosa molto grave” esordì tetro “Un gruppo di uomini, che sembra voler prendere il posto dei Mangiamorte, ha attaccato delle persone dell’Ordine,  tutti i vostri genitori, me compreso, sono in pericolo, tutti coloro che durante l’ultima guerra magica sono andati contro Voldemort e combattuto con Harry Potter sono in pericolo” i ragazzi s’incupirono
“Neville, cosa significa?” chiese Al “Significa che anche voi potreste trovarvi in pericolo, che dovrete stare attenti, promettetemelo, tutti voi, promettetemi che starete attenti” esclamò l’uomo accorato, gettando via le vesti da professore e indossando quelle da padre e ‘zio’ preoccupato “Promettiamo” risposero 
“Malfoy, anche te?” il ragazzo lo guardò spiazzato “C-cosa?”                                                                               “Prometti anche te che starai attento” il biondo lo guardò sorpreso, perché quell’uomo si preoccupava così tanto per lui? Neville sembrò leggergli nel pensiero, perché rispose “Anche se non ho mai avuto un buon rapporto con tuo padre, ciò non significa che io debba fregarmene, sei solo un ragazzo e le colpe dei padri non devono mai ricadere sui figli, inoltre sono anche un tuo professore”
“Ok.. prometto che starò attento” rispose, confuso e stupito dalle parole dell’uomo.
“Bene, ora potete andare, e mi raccomando, state attenti” i ragazzi uscirono velocemente dalla stanza, lasciandolo solo
“Che succederà secondo voi?” chiese Roxanne
“Neo-Mangiamorte, è preoccupante la cosa” rifletté Al
“Secondo voi ci sarà una nuova guerra magica?” domandò Alice, stringendosi al fidanzato    
“Penso, di no, insomma non hanno un leader forte quanto Voldemort” ragionò Lily, affiancando Scorpius   
“Dipende anche da quanti sono” affermò Frank
“Però c’è da dire che noi siamo avvantaggiati, voglio dire, abbiamo Rose”
“E’ vero, ha ragione Dom!” esclamò James
“Scusate, ma avere Rose come vi avvantaggia?” intervenne confuso il biondo
“E’ vero, te non puoi saperlo, allora devi sapere che Rose è…”
“Lee, ma che diamine fai, non puoi dirglielo!” la sgridò James
“James, te lo hai detto a Emily?” lui la guardò confuso “Certo, ma lei è la mia ragazza, perciò….” poi sgranò gli occhi 
 “Oh no! No, no, no, non vorrai dirmi che-” “Che mi sono messa con Scorpius Malfoy? Ops, l’ho detto!” esclamò lei,  assottigliando pericolosamente gli occhi. Lui la fissò scioccato, poi si guardò attorno, nessuno sembrava aver avuto la sua stessa reazione, solo Fred, piuttosto le loro facce esprimevano senso di colpa! Quindi quello che non sapeva niente era solo lui!   
“Ero solo io, il povero coglione della situazione, a non sapere nulla, vero?” ruggì infuriato  
  “Per Merlino Lee, ma ti rendi conto?! È un Malfoy, è un Serpeverde!” 
“Lo so James, ma non puoi decidere te per me” a quelle parole il ragazzo esplose  
“No, ti sbagli, non permetterò che quel platinato ti rovini la vita!” 
“NON MI STA’ ROVINANDO LA VITA!” gridò Lily “In questo momento stai facendo tutto tu!” James la guardò sconcertato “Io?! Non ti permetterò di continuare con questa sciocchezza, te, sangue del mio sangue, non puoi..”
“NON POSSO?! CHI SEI TE PER DIRMI COSA POSSO O NON POSSO FARE?!” gli occhi della ragazza erano lucidi “SONO TUO FRATELLO, PORCA MORGANA!” urlò lui di risposta. Tutti i presenti rimasero di sasso, Lily e James non avevano mai litigato così violentemente
“Lilian Luna, scegli, o me e la nostra famiglia, o lui” disse, era serio come non lo era mai stato.
“Come puoi chiedermi una cosa del genere James Sirius, mi fai schifo!” sputò lei correndo via, mentre le lacrime che aveva faticosamente trattenuto sgorgavano libere sul suo volto. Scorpius e Al fecero per rincorrerla, ma il ragazzo li fermò  
“Albus, come hai potuto non dirmi niente, cazzo, sono tuo fratello! Come hai potuto tenermi all’oscuro di tutto?!” ruggì “Perché temevo questo James, temevo una tua sceneggiata! Ma non l’hai vista?! Te dici di volerla proteggere, ma alla fine sei tu quello che la fa soffrire di più!” sbottò il fratello
“Malfoy, non avvicinarti mai più a mia sorella, o giuro che ti ammazzo” “E’ illegale l’omicidio Potter” sibilò il biondo
“Oh, ma non è un problema, preferisco andare ad Azkaban, piuttosto che vederla con te”  il ragazzo lo guardò ferito
“Io tengo a Lily, perciò non rompermi le palle con queste stronzate!”
“Bugie! Dopo un po’ ti stancherai di lei, e la lascerai!” replicò furioso il moro “Non è vero” ringhiò l’altro, mettendo mano alla bacchetta. James però lo ignorò, stavolta si rivolse a tutta la famiglia
“Voi non mi avete detto niente, come avete potuto?” sussurrò rabbioso, prima di correre via, nella direzione opposta a quella presa dalla sorella. Al lo guardò correre via, il viso contratto dalla rabbia e la frustrazione, emozioni che comparivano raramente sul volto di James. Come se si leggessero nel pensiero, lui e Scorpius annuirono contemporaneamente, dirigendosi spediti in direzioni opposte, alla ricerca dei due Potter.  


Nel prossimo capitolo:
la trovò così, seduta sul pavimento della Torre, la fronte appoggiata alle ginocchia, che abbracciava con le mani, il viso di porcellana inondato di lacrime. [...] Il sorriso però le morì sulle labbra, quando vide James passarle davanti. 

Allora, vi avverto che credo che sarà l'ultimo capitolo che farò così lungo, perchè non riesco più a pubblicarli bene,poi,penso che con questi capitoli mi sono fatta perdonare =D o almeno spero. Comuuuuunque, in questo capitolo assistiamo ad un colpo di scena, anzi due: Nuovi Mangiamorte e rivelazione della relazione a James. Assistiamo ad un Al versione James all'inizio, e ad altre scene che spero vi piacciano. Vorrei ringraziare tutti coloro che leggono, ed eventualmente commentano questa storia, vi confesso che le vostre recensioni mi fanno sentire apprezzata, e mi spronano a scrivere, insomma, vi adoro tutti!!
Nashira91: un grazie di cuore alla mia "cliente affezionata" XD. Avevo notato anche io che abbiamo molte idee simili, allora, Scorpius possibile grifone? diciamo che io me lo immagino un po' tipo Sirius+Regulus (li adoro, sono due personaggi fantastici!!!), nello smistamento forse più come Regulus. Io immagino entrambi molto coraggiosi, ma spaventati dall'idea di deludere la famiglia. Poi la frase.. mi hai beccata, è di Hercules, io adoro quel cartone, come tutti quelli della Disney, ma Hercules in particolare (mitico Ade! xD) anche a te piacciono? Ma è fantatsico!!! *.* Torniamo a Harry Potter, sono contenta ti sia piaciuto, spero ti piaccia anche questo, ciao, un bacione!!

sedsed: una nuova voce? Meraviglioso!! Sono felice che ti piaccia la mia storia, spero continuerai a seguirmi, un bacio!!

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Capitolo 10
*** Tra due fuochi ***


Lily si era rifugiata sulla Torre d’Astronomia, non riusciva a crederci, come poteva suo fratello chiederle di scegliere, perché ogni volta che scopriva che usciva con qualcuno doveva fare una scenata. Quella di quel giorno poi, le batteva tutte… Cazzo, ma perché a lei, perché James doveva sempre fare così, non si rendeva conto che la faceva solo soffrire? Scosse la testa sconsolata, mentre altre lacrime scendevano, inarrestabili. Scorpius la trovò così, seduta sul pavimento della Torre, la fronte appoggiata alle ginocchia, che abbracciava con le mani, il viso di porcellana inondato di lacrime.                                                                                    Quella vista gli fece stringere il cuore, non poteva rimanere a guardare, così la raggiunse in un lampo, cingendole le spalle con le braccia, e accarezzandole dolcemente i capelli. Lei si accorse immediatamente che le braccia possenti che le cingevano le spalle erano quelle di Scorpius, aveva riconosciuto i suo profumo fresco, di menta. Appoggiò la testa al suo petto e, come era successo mesi prima, pianse, pianse a lungo, pianse fino a ché non ebbe finito le lacrime. Il ragazzo la lasciò fare, non le parlò, non fece niente, si limitò solo a farla scivolare sopra di lui, per non farla stare a contatto con il marmo freddo. Quando sentì i singhiozzi diminuire, sino a scomparire del tutto, si azzardò a dire qualcosa
“Come ti senti?” mormorò, accarezzandole la testa
“Uno schifo” rispose lei, la voce che le tremava leggermente “Mi dispiace”
“Anche a me, non pensavo che James potesse fare così, è stato… è stato terribile” sussurrò
“Sono sicuro che si aggiusterà tutto, ne sono certo”
“Davvero?” chiese lei, guardandolo con quei due pezzi di cielo che erano i suoi occhi, cercando un appoggio, cercando una conferma
“Davvero” rispose semplicemente lui, scostandole una ciocca di capelli dal viso, lasciandolo scoperto, illuminato dalla luce della luna.
“Vieni con me ora” disse, facendola alzare “Dove andiamo?” chiese curiosa, scendendo le scale.
“A dormire, oggi dormi da me, non voglio lasciarti sola” Fortunatamente la Sala Comune di Serpeverde era vuota, a quell’ora dovevano essere tutti a cena. La camera dei ragazzi del sesto anno era ampia e grande, i quattro angoli occupati da quattro grandi  letti, rispettivamente di Scorpius, Al, Derek e Edward. Il ragazzo le porse una maglietta enorme, che lei prese di scatto, fiondandosi in bagno e uscendo poco dopo, indossando quella maglia che a lui doveva star bene, ma che a lei arrivava fino a metà coscia.
“Ti sta’ bene” ridacchiò. Lei gli fece una linguaccia e mise il broncio, dato che sull’indumento, rigorosamente verde, era disegnato lo stemma dei Serpeverde
“Non ne hai un’altra?” brontolò la ragazza, sedendosi sul bordo del letto del biondo
“Non così lunga” sorrise malizioso, prima di entrare nel bagno. Quando ne uscì, Lily rimase abbagliata: indossava solo un paio di pantaloni neri, il petto marmoreo e muscoloso era scoperto. Era bellissimo, sembrava un angelo, l’angelo più bello di tutti. La ragazza si riscosse dai suoi pensieri, infilandosi velocemente sotto le coperte, che profumavano del suo odore fresco e pungente. Il biondo la raggiunse poco dopo, cingendole la vita con le braccia, inspirando a pieni polmoni il profumo di miele e fiori della rossa
“Mmm...” mugugnò  il ragazzo
“Tutto ok?” gli chiese, rigirandosi verso di lui, ritrovandosi petto contro petto, il viso a pochi millimetri dal suo
“Si tranquilla, te?” il suo sguardo si fece improvvisamente preoccupato
“Tutto a posto, domani proverò a parlare con James, poi vediamo che succede” Lily poi, guardandosi attorno, si alzò di scatto, e veloce come un fulmine corse a chiudere le tende del letto. Scorpius la guardò divertito
“Che combini Gryffindor?”
“Senti, non so te ma io mi sento a disagio a dormire sapendo di avere Zabini di fronte al letto, o Edward accanto” sbottò
“Vieni qui” rise lui, afferrandola dolcemente per i fianchi, facendola scivolare sotto le coperte, sopra il suo petto scolpito. Lei lo fissò con il suo sguardo penetrante, di quell’azzurro impossibile
“Che ne pensi di quello che ci ha detto oggi il professor Paciock?” lui aggrottò le sopracciglia
“Non lo so, ma noi staremo insieme, giusto?” lei gli sorrise radiosa, mentre chinava la testa per baciarlo. I suoi capelli rosso scuro gli solleticavano il viso, ma lui non ci badò, era troppo occupato ad assaporare il sapore delle labbra di Lily, così morbide e carnose. Lei gli accarezzò teneramente il viso, dai tratti così aristocratici, decisi e dolci al tempo stesso, poi passò ai capelli, di quel biondo unico, made in Malfoy, sempre ordinati, in qualunque caso e in qualunque situazione. Chi se lo sarebbe mai aspettato che un giorno loro due, nemici a prima vista, si sarebbero innamorati perdutamente l’uno dell’altra? Di sicuro non loro!
“Vieni con me ad Hogsmeade sabato?” chiese lui, scostandole i capelli dal viso
“Certo!” rispose, regalandogli un sorriso a trentadue denti
“Ora dormi lentiggini, devi riposare” mormorò, facendola slittare al suo fianco
“Ok, ‘notte Scorpius” sbadigliò, accoccolandosi sul petto del ragazzo “’Notte Lily” rispose lui, stringendola fra le sue braccia, mentre il sonno prendeva il sopravvento sulla ragione, facendoli cadere in un mondo irreale, fatto di sogni sicuri e innocui.                                                     
Al girò tutto il castello, ma niente, James non si trovava, dove poteva essere finito quel ragazzo?!  Non era nelle cucine, non era neanche nella Stanza delle Necessità, magari era andato ad annegarsi al lago… ecco, il lago, non aveva ancora controllato lì! Corse come non aveva mai fatto in vita sua, sinceramente temeva davvero l’idea che il fratello potesse decidere di annegarsi. Fortunatamente James amava troppo la vita per rinunciarci così presto, perché lo trovò seduto sotto un faggio, con la testa fra le mani. Non sembrava stare meglio, l’espressione era un mix di disperazione, frustrazione, rabbia e dolore, James era distrutto. Il moro si avvicinò lentamente
“James?” lo chiamò, sedendosi accanto al fratello. “Al” disse solamente
“Dimmi perché, perché Lily ha dovuto farmi questo?” esclamò poco dopo, guardandolo in cerca di una risposta “Si è innamorata James”
“La mia Lils, non può stare con quella serpe albina, non con Malfoy!” sbottò poco dopo, riacquistando la sua solita strafottenza “Io non lo permetterò, puoi giurarci!”
“James, ma che hai intenzione di fare, di non parlarle più? È nostra sorella dannazione! Dovresti supportarla, invece che farla soffrire”
“Non hai capito, è lui che la farà soffrire, io la voglio solo proteggere!” ruggì, dirigendosi verso i dormitori maschili di Grifondoro come una furia, lasciando il fratello solo e sconsolato, sapeva che quando Lily e James litigavano era un disastro, perché avendo caratteri affini sarebbero stati capaci di scatenare una vera e propria guerra, nella quale lui avrebbe fatto sicuramente una brutta fine, sarebbe stato conteso da entrambi, e sinceramente non ci teneva per niente a partecipare a quella faida, poteva solo sperare che l’amore fraterno di James riuscisse a vincere sui pregiudizi, solo così quella litigata si sarebbe risolta in fretta.

La mattina dopo, stranamente, Scorpius si svegliò di buon’ora, qualche minuto dopo l’alba, nella pace e nel silenzio che caratterizzavano le mattinate. Immediatamente sorrise raggiante, sembrava davvero un angelo in quel momento, sorrise perché, non appena si girò, si trovò la sua ragazza accanto, la sua Lily, che dormiva beatamente. La ragazza era raggomitolata sull’ampio petto del ragazzo, i capelli rosso scuro gli solleticavano il viso, le labbra piene erano leggermente socchiuse, era a dir poco stupenda. Lui le accarezzò teneramente i capelli, così morbidi e setosi, ma proprio in quell’istante la rossa mugugnò, abbracciandolo più forte, mentre appoggiava la testa sulla sua spalla pallida. Il sorriso del ragazzo si allargò, in quel momento sembrava una bambina, una bambina in cerca di conforto e appoggio. Mentre la guardava, il suo sguardo cadde casualmente sul suo corpo: il biondo sgranò gli occhi quando si accorse che la maglia che indossava la ragazza era arrotolata attorno ai fianchi, lasciando le sue gambe lunghe e flessuose completamente scoperte, e anche le mutandine. Era tremendamente eccitante, il ragazzo dovette farsi forza per non saltargli addosso: con un gesto rapido e fluido la coprì, mentre internamente ringraziava il cielo che le tendine fossero state chiuse, non avrebbe sopportato che Derek o Edward l’avessero vista in quel modo. Prese un respiro profondo, cercando di calmarsi, quelli non erano pensieri da fare, soprattutto se nella stessa stanza di ritrovi il fratello della ragazza. No, decisamente no, il biondo prese la saggia decisione di andarsi a fare una doccia, una doccia ghiacciata. Quando Lily si svegliò immaginava di trovare al suo fianco quel biondo sexy che era il suo fidanzato, invece rimase delusa nel constatare che il posto che avrebbe dovuto occupare era vuoto. Si tirò a sedere di malavoglia, stava per spalancare le tendine, quando una mano afferrò improvvisamente la sua, trascinandola fuori. La ragazza stava per protestare, mentre la sua mente lavorava frenetica alla ricerca di una scusa abbastanza credibile, quando si trovò davanti il tipico ghigno del ragazzo
“Platinato, non farmi più scherzi del genere” ringhiò
“Non sapevo fossi così impressionabile rossa” sogghignò, mentre la ragazza gli tirava un pugno sulla spalla, imbarazzata e irritata
“Malfoy, smettila di ridere come un idiota e togliti dalla porta del bagno, che devo farmi la doccia”
“Vuoi compagnia?” chiese malizioso lui. Lei allora gli si avvicinò con fare sensuale, cominciando a sollevarsi la maglietta, lui la guardava lussurioso e incredulo, la rossa gli si avvicinò ancora di più, erano ormai petto contro petto, stava per baciarlo, quando lo scansò con uno spintone e si fiondò ridendo in bagno, lasciandolo davanti alla porta chiusa con un’espressione frustrata e ferita dipinta in viso, maledetta strega, lo aveva fregato!  Lui sbuffò contrariato, sedendosi sul bordo del letto, aspettando quella maledetta. Quando uscì dal bagno, le lanciò un’occhiataccia, prontamente ricambiata da una linguaccia dalla ragazza, che rideva ancora.
“Che ti ridi Potter?” sbuffò, guardandola male
“E dai, non te la sarai presa!” rise, mentre il ragazzo scuoteva altezzosamente la testa
“Dai Scorpius, mi perdoni?” mormorò lei al suo orecchio. Lui le afferrò la vita di scatto, sbattendola al muro
“Mmm, come posso farmi perdonare?” sussurrò la ragazza con fare suadente
“Non so, sii creativa” rispose furbescamente. Improvvisamente lei lo baciò con passione e ardore, e lui rispose con molto entusiasmo, mentre la sua mano nivea scorreva sulla schiena della rossa. Lei lo allontanò con una risata “Allora?” “Ok, ti concedo un’altra possibilità”
“Come mi concedi?” Lily inarcò un sopracciglio, non sapeva se essere offesa o divertita
“Dai Lils, stavo scherzando” rise lui, prendendole la mano e attirandola a sé “Lo spero per te” sorrise. Il sorriso però le morì sulle labbra, quando vide James passarle davanti e ignorarla, anzi prima di ignorarla le rivolse uno sguardo ferito e sprezzante, che trasudava disgusto e dolore. Lily si sentì mancare il respiro, suo fratello non l’aveva mai guardata così, era terribile, e doloroso. Scorpius assistette a tutta la scena, ma come si permetteva quel coglione di Potter di trattarla così, dannazione, era sua sorella, ed era anche la sua ragazza! Lily era rimasta malissimo, il suo viso esprimeva quanto soffrisse nel vedersi trattare così dal suo stesso fratello, non avrebbe permesso a quel pallone gonfiato di passarla liscia, non l’avrebbe mai più trattata così, ma per la vendetta ci sarebbe stato tempo, ora Lily aveva la precedenza. L’abbracciò dolcemente 
“Lily, tutto ok?” Dopo qualche minuto la ragazza si riprese, scrollando le spalle e annuendo
“Tranquillo, andiamo a fare colazione ora” “Vieni a farla da noi” propose il biondo “Come?”
“Vieni a fare colazione da noi, così cogliamo anche l’occasione per far sapere a tutti che stiamo insieme, tanto James” pronunciando quel nome strinse pericolosamente gli occhi “sa tutto ormai,  quindi non c’è da preoccuparsi” lei lo fissò pensierosa, poi sorrise, il suo ragionamento non faceva una piega
“Ok” disse solamente, mentre entravano nella Sala Grande. Quando tutti i presenti, ossia professori, studenti e fantasmi, realizzarono chi era appena entrato mano nella mano con chi, spalancarono gli occhi e le bocche, fissandoli come se fossero un’allucinazione: la McGranitt non faceva che guardarli sconcertata, Neville invece continuava a strofinarsi gli occhi sconvolto, mentre tutto il resto della popolazione, professori e fantasmi compresi, dopo l’iniziale momento di shock, iniziarono a discutere del pettegolezzo, insomma Potter e Malfoy era una notizia importante, della quale bisognava discutere attentamente. I ragazzi però decisero di ignorare tutto e tutti, dirigendosi a passo spedito verso il tavolo verde-argento, dove un Al sorridente gli fece posto
“Giorno Lee” la salutò lui “Ehi Lily, ma come hai potuto non dirmi niente, bell’amica che sei!” la rimproverò bonariamente Edward Nott, dall’altro capo del tavolo, di fronte a lei. Lily ed Edward erano stati insieme quando lei frequentava il secondo anno e lui il quarto, il ragazzo era molto bello, capelli castano rossicci e occhi verdi, come non esserne attratti? Dopo qualche settimana però si erano resi conto che la loro storia non avrebbe potuto funzionare, così si lasciarono di comune accordo, rimanendo pur sempre amici.
“Scusami!” sorrise lei, mentre lui le scompigliava i capelli. Quando si girò, con stupore si accorse che alla sua sinistra era seduto Derek Zabini. Con lui non aveva mai avuto nessun tipo di rapporto, si limitavano e salutarsi  più o meno educatamente
“Giorno Zabini” “Potter” rispose lui “Di grazia, si può sapere che ci fai al nostro tavolo” Al e Scorpius si aspettavano una reazione negativa, oppure una rispostaccia, invece rimasero di sasso quando lei rispose tranquillamente
“Ho litigato con mio fratello” “Quello che non è Albus immagino”
“Wow Zabini, dopo questa uscita geniale puoi anche andare a fare colazione al tavolo di Tassorosso” i tre ragazzi scoppiarono a ridere, mentre lui le scoccò un’occhiataccia divertita e offesa
“Sei una serpe, non è che il Cappello ha sbagliato con te, Potter?” lei sorrise diabolica
“Fossi in te non vorrei saperlo”
“Non sai di cosa è capace” esclamò Al, mentre Scorpius annuiva con fare saputo
“Ok, io vado a Trasfigurazione, ciao ragazzi” li salutò, dopo aver scoccato un bacio sulla guancia del biondo
“Lee” la chiamò il fratello “Si Al?” “Cerca di ignorare James”
“Certo” rispose, anche se il suo sguardo non prometteva niente di buono. Quando se ne andò, il ragazzo mormorò “A volta mia sorella mi fa paura” mentre gli altri ridevano a crepapelle.
 

Ben trovati, che si dice di bello? Ho notato che le recensioni sono diminuite :'( cos'è, la storia non piace più? non sono riuscita a continuarla bene? Bò...
sedsed: grazie di tutto, ma veramente tante grazie! menomale che almeno tu non mi molli :) James fa così perchè vuole proteggere la sorella, per lui fondamentalmente le cose più importanti sono tre: Emily, sua sorella e suo fratello (anche se quest'ultima non si vede tanto) Al è dolce!! *.* lo adoro in questa versione, il Serpeverde buono! Lily è, come hai detto tu, tra due fuochi, ma non vuole darla vinta a James! I neomangiamorte.. che dici, ho fatto male a inserirli? secondo me c'era bisogno di un nuovo cattivo, di un po' di pepe (ora tutti i personaggi buoni mi vorranno cruciare xD) Spero continuerai a seguirmi, un bacione!!

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Capitolo 11
*** Attacco ad Hogsmeade ***


Finalmente per i ragazzi del primo, secondo, terzo, quarto e sesto anno le lezioni erano finite, come urlò Hugo appena uscirono dall’aula di Divinazione: finalmente libertà! Però non si poteva dire così per i ragazzi del quinto e settimo, che avrebbero dovuto affrontare i G.U.F.O. e i M.A.G.O.
“Allora Lils, che facciamo ora che siamo tornati maghi e streghe liberi?” la ragazza ci pensò un po’, poi rispose
“Prendiamo il Mantello e diamo un’occhiata alla roba che Gazza ha sequestrato nel corso degli anni” il ragazzo l’abbracciò di slancio “La cuginetta perfetta, ottima idea, io ti aspetto qui, tu vai a prenderlo” lei annuì, correndo verso la Torre di Grifondoro, quella volta sarebbero stati più larghi, dato che erano solo in due, Roxanne probabilmente si era imboscata con J.J. Trovò subito il Mantello, stava per tornare dal cugino, quando dal ritratto sbucò James. La ragazza s’irrigidì, ma continuò a camminare, ignorandolo come fece lui, fino a quando non vide quello che la sorella aveva in mano. In quel preciso momento il cervellino da mentecatto del ragazzo cominciò a trafficare ipotesi su ipotesi: Lily aveva il viso arrossato e il Mantello dell’Invisibilità in mano, questo voleva significare solo una cosa! Voleva usare il Mantello per andare da Malfoy, e Merlino solo sapeva che avevano intenzione di fare! Doveva assolutamente fare qualcosa!
“A cosa ti serve il Mantello?” sibilò gelido. Lei lo guardò con freddezza, continuando ad ignorarlo
“Non ti faccio uscire se non me lo dici immediatamente” ringhiò, sistemandosi davanti al ritratto, in modo da non farla scappare. La ragazza sbuffò, quando il suo sguardo si fece improvvisamente allegro “Ciao Emily” trillò. Il moro si girò immediatamente nella direzione dove doveva trovarsi la sua fidanzata, e Lily, approfittando di quel momento di distrazione, riuscì a sgusciare dietro il fratello e ad uscire dal ritratto. James si rese conto dell’inganno solo quando lei era ormai sotto il telo invisibile, impossibile da trovare. Il ragazzo imprecò coloritamente ad alta voce, era riuscito a fregarlo, ma la prossima volta non l’avrebbe passata liscia.

“Uffa, ma Gazza non ha nulla d’interessante!” si lamentò un alto ragazzo dai capelli rossi
“In effetti, mi chiedo ancora come hanno fatto zio George e zio Fred a trovare la Mappa” si domandò una ragazza dai lunghi capelli rosso scuro
“Quando si dice una botta di culo” ragionò saggiamente il cugino “Che fai quest’estate Lee?”
“Scorpius e Alice vengono a casa nostra, te?”
“Io vado a casa di Connor” “Connor Finnigan?” “Esatto”
“Ho conosciuto sua sorella, Kelly, è simpatica” sorrise Lily “Te ci vai sabato ad Hogsmeade?”
“Non lo so, penso di si” “Sai se anche James ci và?” chiese incerta, mordendosi il labbro
“Penso proprio di si, è l’ultima gita per loro, inoltre è il giorno dopo la fine dei loro esami. Te ci vai con Malfoy, vero? Hai paura che possa farti una scenata anche lì?” lei annuì sconsolata
“Stai tranquilla Lils, penso che James se ne scorderà, voglio dire, ora hai M.A.G.O. deve concentrarsi sullo studio, te lo sapevi che oggi avevano Teoria degli Incantesimi?” “Si, non hai notato che la colazione è terminata prima? È stato a causa loro, alle nove e mezza il quinto, e dopo quelli del settimo. Ora che ci penso probabilmente in questo momento staranno affrontando l’esame pratico” I due stavano camminando in direzione della Sala Grande, quando incrociarono un gigante dai capelli castani
“Frank!” gridò la ragazza, abbracciandolo “Ciao Lils, ciao Hugo” “Allora? Come è andata?”
“Penso bene, quello che mi ha esaminato dice che sono bravo come mio  nonno, sapete dov’è Alice?” “In Sala Comune”
“Grazie, io allora vado, ciao ragazzi” li salutò, correndo verso la torre.
“Mi sembrava nervosetto” osservò il rosso
“Anche a me, forse sarà perché vuole parlare urgentemente con Ali, è sua sorella d’altronde”
“Sarà, andiamo anche noi?” “Ok Hugh” sorrise lei, mentre il cugino la prendeva allegramente sottobraccio, saltellando come un pazzo durante tutto il tragitto.
“Sai cosa stavo pensando?” “Perché tu pensi Lee?” “Spiritoso, comunque, pensavo al prossimo anno, ai nostri G.U.F.O., temo che a Divinazione e Storia della Magia farò schifo” gemette la ragazza
“Tranquilla, per Divinazione useremo il mio metodo infallibile, ossia tireremo ad indovinare, mentre Storia della Magia è facilissima, ti aiuterò io” lei lo guardò stralunata “Facilissima? Io mi addormento sempre, non riesco ancora a capire come tu invece, pur dormendo più di me, riesca sempre a sapere tutto!”
“Sarà il gene-Grenger, comunque ti aiuto io tranquilla” lei sorrise radiosa, prima di abbracciarlo fortissimo
“Grazie, grazie, grazie Hugh! Ne avrò bisogno, mi basta anche un Accettabile, basta che vengo promossa!”
Le due settimane dopo passarono in fretta, tra esami, sole, caldo, partite di Quidditch e amici. Finalmente giunse il sabato, e con lui la visita al villaggio, tutti gli studenti del settimo anno ci sarebbero andati sicuramente, dato che per loro era l’ultima volta da studenti, l’ultima volta prima di cominciare una nuova vita.
“Lily, hai fatto?!” “Si Ali, un secondo” una ragazza scese velocemente dalle scale, rischiando di rompersi il collo
“Alla buon’ora, sei sempre la solita ritardataria” sorrise Alice “Scusa Ali, andiamo?”
"Si, hanno detto che ci avrebbero aspettato davanti alla Sala d’Ingresso” Le due ragazze si diressero a passo spedito verso la meta predefinita, dove le aspettavano due ragazzi bellissimi: il primo aveva i capelli spettinati e neri, indossava un paio di jeans bianchi e una maglietta attillata verde, come i suoi occhi, mentre l’altro ragazzo, dai capelli biondi e gli occhi simili ad argento fuso, indossava un paio di jeans neri e una maglia aderente color ghiaccio, erano entrambi bellissimi. Anche i ragazzi, dal canto loro, avevano osservato attentamente le due ragazze: la rossa indossava dei jeans grigi e una canottiera nera, mentre l’altra, dai capelli biodo-rossicci, dei jeans scoloriti e una maglietta bianca, erano a dir poco stupende.
“Siete meravigliose” esclamarono in coro, mentre le ragazze rispondevano con un sorriso
“Dove andiamo?” chiese il biondo, cingendo con il braccio le spalle di Lily
“Da mia madre, ai Tre Manici di Scopa” rispose Alice, prima di essere baciata appassionatamente dal moro. Il quartetto entrò nel locale, pieno come al solito, occupando un tavolino appartato e tranquillo
“Salve ragazzi!” esordì la proprietaria, raggiungendoli immediatamente
“Ciao mamma!” “Ciao tesoro, allora come state?” “Bene, te?” “Tutto a posto, Frank?”
“Penso stia in giro con Rose” sorrise Al “Ok, allora, vi porto quattro Burrobirre?” “Grazie mamma”
“Di niente tesoro” la donna si ripresentò poco dopo con le bevande. La mattinata e il pomeriggio lo passarono chiacchierando fra loro, parlando della scuola, del Quidditch, degli esami e quant’altro
“Andiamo via?” chiese Lily, la testa appoggiata alla spalla di Scorpius
“Si, torniamo al castello” l’appoggiò il fratello, mentre si alzavano e uscivano dal locale. Mentre stavano passeggiando, lungo la via del ritorno, si udì uno scoppio, e delle urla.
“I Magiamorte! I Mangiamorte sono tornati!” urlò una donna, mentre altra gente scappava. I ragazzi si guardarono terrorizzati, i Mangiamorte?! Una voce li chiamò
“Ragazzi, state bene?” gridò preoccupato Frank, raggiungendoli con Rose “Si voi?” “Anche, dobbiamo tornare al castello,  dobbiamo avvertire l’Ordine!” i ragazzi annuirono, così il gruppo corse verso il castello, seguito da una miriade di studenti spaventati. Mattoni, rovine di case ormai distrutte, locali in fiamme, polvere, detriti, urla, quella gita si stava trasformando in un incubo. Stavano per raggiungere la scuola, quando un lampo verde passò proprio sopra le loro teste. Il gruppo si girò immediatamente e dalla nebbia uscirono delle figure nere. Frank, Alice e Lily tirarono subito fuori la bacchetta, pronti a combattere, proprio come Albus, Rose e Scorpius. Un altro lampo verde fu scagliato nella loro direzione, nuovamente schivato dai ragazzi
“Stupeficium!” esclamarono in coro i tre aspiranti Auror e Scorpius, puntando le bacchette verso gli uomini. Uno dei Mangiamorte cadde, colpito dagl’incantesimi, mentre gli altri evocavano un Sortilegio Scudo.
“Incarceramus” l’incantesimo di Rose colpì il Mangiamorte svenuto, seguito da un Petrificus Totalus di Albus, in quel modo se si fosse risvegliato non avrebbe potuto aiutare i compagni. Altre urla si udivano, nel villaggio dovevano essercene altri. Cominciarono a duellare furiosamente, i ragazzi non avevano ancora realizzato la gravità della situazione, in quel momento la priorità era sopravvivere. Frank si guardò attorno: Rose era accanto ad Al, entrambi avevano tagli su tutto il corpo, Alice, Lily e Scorpius erano vicini, notò che il ragazzo aveva un brutto taglio sulla gamba sinistra, infatti era semi inginocchiato, mentre sua sorella e l’amica avevano la spalla insanguinata, no, non poteva permettere a quei rifiuti umani di far del male alla sua famiglia.
“Stupeficium!” “Avada Kedavra!” la maledizione sfiorò il braccio di Lily, un centimetro e l’avrebbe colpita
“Perché non arrivano gli Auror o qualcuno del Ministero?”  sputò Alice
“Sciocca, pensi che dato che usiamo Maledizioni Senza Perdono ci possano rintracciare?” rise folle uno degli uomini
“Sbagliato, anche il Ministero le sta usando, ora sono in uno stato di allarme, si è tornati alla vecchia legge che aveva introdotto Crounch, sono tutti autorizzati a usare Maledizioni Senza Perdono! I giornali non ne parlano, ma stiamo scatenando il terrore, si sta per tornare al tempo dell’Oscuro Signore, dove la paura regnava sovrana!” I ragazzi si guardarono terrorizzati e tutto improvvisamente acquistò un senso, ecco perché ultimamente Harry e Ron erano sempre occupati al lavoro, ecco perché Draco era così preoccupato, ecco perché Neville non era parso troppo sorpreso della visione di Rose, perché loro sapevano, sapevano tutto! Per questo avevano organizzato quella buffonata di chiamare Harry e Draco ad insegnare, in realtà era un trucco per permettere ai due di dare un’occhiata alle difese della scuola!
“Quindi arrendetevi!” continuò il Mangiamorte “Mai” ruggirono Frank  e Lily, alzandosi, pronti a combattere
“SECTUMSEMPRA!” gridò la ragazza. L’incantesimo colpì di striscio il braccio del Mangiamorte che stava parlando, la ferita grondava tantissimo sangue
“CRUCIO!” gridò un altro. Sfortunatamente questa volta la maledizione andò a segno, le urla di Alice risuonavano nell’aria con la stessa potenza di una bomba. I ragazzi rimasero impietriti, quella era la prima volta che vedevano l’effetto di una Maledizione Cruciatus
“Non. Mia. Sorella… CRUCIO!” ruggì Frank, accecato dalla rabbia. Il Mangiamorte la evitò per un soffio, distraendosi dal torturare la ragazza, che crollò a terra svenuta, fra le braccia di Al, che alzò la bacchetta
“Accio Firebolt!” la scopa li raggiunse pochi minuti dopo, gli altri avevano già capito il piano del ragazzo, perché si affrettarono a proteggerlo
“Rose, vola al castello, avverti mio padre, e Neville.. Vola!” la ragazza afferrò la scopa con mano tremante, poi con un gesto deciso la inforcò, volando spedita verso la scuola. I Mangiamorte intanto fecero apparire una sorta di strane liane, che afferrarono le gambe di Frank, impedendogli di muoversi
“Incendio!” gridò Scorpius, dando fuoco alle radici, e stando attento a non bruciare il ragazzo, che aveva il viso contratto dal dolore. “CRUCIO!” gridò un uomo, puntando la bacchetta verso i ragazzi. Anche questa volta la maledizione colpì il bersaglio, la ragazza si contorceva in preda a dolori atroci, urlava e gridava, proprio come aveva fatto Alice, i ragazzi erano sconvolti, ma Scorpius passò in breve tempo dallo shock alla furia
“CRUCIO!” gridò di rimando, in direzione del Mangiamorte che aveva osato cruciare Lily. La maledizione lo colpì, l’uomo lo implorava di smettere, ma il ragazzo era implacabile, sembrava spiritato, uno Schiantesimo lo colpì di striscio e  per evitarlo fu costretto a interrompere la maledizione. Alice e Lily intanto si stavano riprendendo, erano entrambe fra le braccia di Al
“SECTUMSEMPRA” Alice colpì il Mangiamorte che era stato cruciato da Scorpius, ferendolo alla gamba e impedendogli di muoversi. Improvvisamente l’aria si fece più gelida, e da dietro i Mangiamorte comparve un altro uomo, che emanava un’aura di cattiveria e malvagità, il mantello nero svolazzava al vento, la parte superiore del viso era coperta da una maschera nera, mentre le mani nivee giocavano con la bacchetta che impugnava.
“Signore” esclamarono in coro gli uomini, inginocchiandosi al suo cospetto.
“Vedo che non siete stati neanche capaci di uccidere cinque ragazzini” la sua voce metteva i brividi, era fredda e glaciale
“Ci sono stati degli imprevisti e..” “Taci Avery, o Azkaban ti sembrerà un ricordo felice” l’uomo si zittì all’istante, abbassando il capo in segno di sottomissione.
“Immagino non sappiate chi sono io, ma non temete, fra non molto sarà solo un particolare superfluo, comunque vi basti sapere che sono l’unico allievo del mago più potente di tutti i tempi” “Voldemort era solo un pazzo” sputò Albus
“Come osi, piccolo Mezzosangue!” ringhiò un Mangiamorte, che fu fermato da un gesto dell’uomo sconosciuto.
“Pazzo? No, era un genio, il mio Signore era geniale, e io sono stato l’unico a poter godere dei suoi insegnamenti. Si, l’Oscuro Signore aveva un allievo, neanche Silente lo sapeva, durante il periodo passato in Albania non era certo stato con le mani in mano, mi ha istruito, insegnato, e confidato segreti che neanche i suoi più fidati Mangiamorte conoscevano, ero io il suo servo più fedele, io che a venticinque anni dalla sua morte porterò a compimento la sua opera” a quelle parole i ragazzi rabbrividirono
“Vediamo chi ucciderò. Allora, abbiamo il secondogenito di Potter, uguale a suo padre Mezzosangue, e il figlio dei Malfoy, sangue purissimo, ragazzo, che ci fai con tale feccia?” il viso di Scorpius si contrasse in una smorfia
“Sono miei amici” “Allora sei un traditore, e la fine che fanno i traditori è..” “Non ti azzardare a parlargli, né a lui né agli altri” mormorò rabbiosa Lily, sollevandosi leggermente. L’uomo la guardò sprezzante
“Hai osato interrompermi?” “A quanto pare” I ragazzi erano impietriti, Scorpius e Al le lanciarono un’occhiata disperata, che poteva essere intesa come un finiscila Lily, o ti ucciderà! Lui si accorse dello scambio di sguardi, perché fece un sorriso, un sorriso maligno, senza allegria, un sorriso che assomigliava più ad un ghigno, e che metteva i brividi.
“E così ti chiami Lily” “E’ un Legilimens” sussurrò Al
“Che ha fatto l’Oscuro Signore per averti fatto infuriare così tanto?” poi, come se fosse stato colpito da un’illuminazione, il suo ghigno si fece ancora più maligno, se solo fosse stato possibile
“Tu sei la nipote di Lily Evans e James Potter, e quindi..” il suo sguardo si accese malvagio “La figlia di Harry Potter” poi, rivolto ad Alice e Frank “Voi due invece dovete essere i nipoti di Frank ed Alice Paciock, i due Auror torturati sino alla follia” Frank strinse i pugni, mentre Alice lo guardò disgustata
“Bene, bene, bene, abbiamo i due figli di Potter, i nipoti dei Paciock, e l’unico figlio dei Malfoy, per altro anche traditore, vediamo come possiamo divertirci” Senza preavviso scagliò un Cruciatus a Frank e Lily, che cominciarono a urlare, il dolore era lancinante e atroce, si contorcevano in aria, Scorpius, Al e Alice fecero per intervenire, non sopportavano di vederli in quel modo, quando l’uomo li anticipò “Provate a fare qualunque cosa e io li uccido” disse, con la sua voce fredda e glaciale. I due ragazzi intanto urlavano come ossessi, avrebbero preferito la morte a quel dolore, stavano per implorare l’uomo di ucciderli, quando arrivarono i soccorsi: una dozzina di Auror, capitanata da Harry e Neville. I nemici fuggirono immediatamente, dato lo svantaggio numerico, combattere quando erano sei contro quattordici sarebbe stato un suicidio. Intanto i due uomini si diressero subito verso Frank e Lily, riversi al suolo, i battiti quasi impercettibili e flebili.
“Lily, Lily ti prego apri gli occhi” il Salvatore del Mondo Magico era sconvolto, calde lacrime sgorgavano dai suoi occhi
“Frank, per Godric Frank, svegliati!” se Harry era scioccato, Neville era di più, era la disperazione fatta persona, non poteva perdere un altro membro della sua famiglia a causa della Maledizione Cruciatus
“Andiamo da Madama Chips” “Si Neville” rispose l’altro, prendendo la figlia fra le braccia, sembrava un cadavere, il colorito cereo e la mano abbandonata sul fianco, e Frank era nella sua stessa e identica situazione, il colorito pallido e la testa abbandonata sulle spalle. Scorpius, Al e Alice si alzarono di scatto, cercando di mantenere il passo con i due uomini. Quando entrarono nell’infermeria, Madama Chips gli corse incontro
“Cosa è successo?” “Frank, Lily e Alice sono stati cruciati”
“Ma pensi prima a loro” la supplicò la ragazza, mentre il padre la stringeva dolcemente fra le braccia e le scoccava un bacio sulla testa “Alice, ti senti bene tesoro mio?”
“Si papà, mi fa giusto un po’ male la testa e mi sento leggermente indolenzita, ma sto’ bene”
“Cosa è successo?” chiese Harry preoccupato come non mai. I ragazzi allora raccontarono tutto, dell’attacco, dei Mangiamorte e dell’uomo misterioso, soffermandosi in particolare sul punto in cui parlava di portare a compimento il lavoro di Voldemort. I due uomini erano sconvolti
“E’ una pazzia, bisogna fermarlo, Harry” “Lo so Neville, ma ndato che per loro era l’ultima v chi lavori con lui”
“Avery” intervenne Scorpius “Come scusa?” “Avery è un Mangiamorte” ripeté
“Lo ha sgridato, gli ha detto che in confronto a quello che gli farà lui, Azkaban
“Alla buon’ora, sei sem “E’ vero” confermò Al, mentre Madama Chips gli si avvicinava per curarlo, lui e gli altri due. Dopo un paio d’ore la donna diede loro il permesso di visitare i due ragazzi. Frank aveva un braccio fasciato e anche la testa, aspettavano due ragazzi bellisso, come Lily, che invece aveva entrambe la gambe e il petto fasciati. Non si erano ancora svegliati, ma l’infermiera gli assicurò che stavano bene, sarebbero stati dimessi nel giro di qualche giorno. I due uomini sospirarono, potevano anche andare ora, i loro figli stavano bene, quello era l’importante, salutarono il resto del gruppo e corsero via, alla ricerca dei membri dell'Ordine.


Salve a tutti, come state? In questo capitolo i Mangiamorte fanno la loro ricomparsa, dopo circa 25 anni, anno più anno meno. Abbiamo questo sociopatico che vuole continuare l'operato di Voldemort, insomma, nel mondo magico di pace ce n'è proprio poca. Volevo aprire una piccola parentesi sui poteri di Rose, perchè uno può anche dire 'se è una veggente, perchè non ha avuto una visione dell'attacco?' Ecco, Rose, per come l'ho dipinta io, non usa mai i suoi poteri, tende a 'tenere chiusa la mente', in questo modo è come se fosse una persona 'normale'. Le poche volte per cui userà i suoi poteri sono quando glielo chiederà l'Ordine, oppure quando vuole fare un favore ai suoi familiari, ma raramente decide spontaneamente di usarli. Perciò lei era all'oscuro di tutto quanto gli altri. Bene, dopo questa parentesi, che magari non servirà a un beneamato niente, anzi, potrà anche confondervi le idee, cambiamo discorso. Spero che questo capitolo vi piaccia, e ringrazio tutti voi che leggete e talvolta recensite, per me le recensioni sono davvero importanti, sono.. stimolanti, ecco, ti stimolano a dare il meglio di te, nella scrittura ovviamente. 
Gufetta_95: ciao e grazie! Lo so, durante il mio periodo di assenza qualcuno può anche essersi scordato della storia, ma finché rimarrà qualcuno che la legge, io continuerò a scrivere! =D James in questi capitoli è.. un grande stronzo, ma lo fa per proteggere Lily. Per lui la sorella è una delle cose più importanti al mondo, e non vorrebbe mai vederla soffrire. Aggiungiamoci anche i geni di Ron e Harry, i geni del Malandrino, e un pizzico di gelosia fraterna, che lo troviamo capace di scatenare un dramma familiare xD Spero ti piaccia questo capitolo, un bacione!!
Arib: Grazie mille!! Anche i personaggi ringraziano! xD Grazie al cielo non sono l'unica che odia quando Lily è una santarellina  (Lucia Potter.. rabbrividisco al solo pensiero, però mi ha fatto morire dalle risate come termine xD) Con dei nonni come James e Lily, come può essere indifesa e innocente? Diciamo invece che per quanto riguarda la perfidia nei confronti di Scorpius, è che il ragazzo deve anche un po' penare, considerando che ci ha messo un'eternità per accorgersi di lei, in una versione che non sia 'nemica da uccidere', 'vittima di uno scherzo' o 'sorellina del mio migliore amico' xD Spero ti piaccia il capitolo, un bacio!
sedsed: Grazie tantissimissimo! Per i Mangiamorte, spero questo capitolo ti abbia chiarito un po' le idee, mentre per Scorpius e Al, anche io li adoro, soprattutto quando sono amici, Scorpius che fa lo stronzetto con tutti tranne che con gli amici più cari (in questa storia alias Al, Zabini e Nott) Al invece sembra un Serpeverde per caso, quando invece sa essere molto diabolico se vuole xD Ci puoi giurare che non mollerò, soprattutto quando c'è gente in giro che mi spinge a continuare, grazie di cuore, spero non ti deluda questo capitolo, e un abbraccio fortissimo!
Nashira91: Hola chica! Grazie anche a te, ma tanto tanto. Scorpius nel capitolo precedente l'ho fatto tenero per far capire che è così solo con Lily, e che in fondo non è un ghiacciolo xD James sta perdendo punti, mentre Al regna sovrano! XD Zabini invece.. è proprio un coglione, però è simpatico, è completamente andato! Spero questo capitolo non ti deluda, un bacione!!!  

 

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Capitolo 12
*** Guarigione e estate a Casa Potter ***


Lily era ancora intontita, dal sonno, dai farmaci, dalla fatica e dalla maledizione, si sentiva uno straccio, debole e spossata, pronta a spezzarsi in mille pezzi, ogni respiro che faceva le costava fatica. Aprì gli occhi, e ci mise qualche minuto per mettere a fuoco ciò che la circondava: una figura le teneva la mano, altre tre sagome erano in piedi, infine un altro alone scuro circondato da bianco indicava la presenza di un’altra persona ferita come lei. Una voce familiare la chiamò “Lily, sei sveglia?” pochi secondi dopo tornò a vedere bene, e rimase stupita nel riconoscere la persona accanto a lei “James” soffiò. Il ragazzo alzò lo sguardo, stavolta le lacrime erano ben visibili
“Oh Lee, mi dispiace tanto, per tutto quello che ho fatto, ti ho trattata malissimo, pensavo di avere ragione, ma quando ho saputo ciò che ti era successo, quando mi hanno detto che ti avevano fatto del male, non puoi capire, ero divorato dal senso di colpa, non riuscivo a non pensare al fatto che se tu fossi morta o fossi impazzita, mi avresti ricordato come uno stronzo, un lurido bastardo” mormorò, mentre lacrime silenziose gli solcavano il viso
“Tranquillo, saresti stato sempre il mio fratellone” si sforzò di sorridere, ma le uscì solo una smorfia
“Al, Alice e Scorpius? Frank?” “Siamo qua Lils” rispose immediatamente il fratello 
“Al, stai bene?” “Dovrei fartela io questa domanda” replicò seriamente “Lo so” stavolta riuscì a fare un vero sorriso
“Lily” mormorò una ragazza biondo-ramata “Oh Alice, non piangere”
“Come puoi dirmi di non piangere, non sai come mi sono sentita, vedere la mia migliore amica e mio fratello agonizzanti davanti ai miei occhi, e io impotente come non lo sono mai stata!” singhiozzò “Promettimi che non lo farai mai più”
“Ma non è stata colpa mia” “Promettilo!” “Ok Ali” la ragazza corse ad abbracciarla “Oh Lily, potevi morire, o peggio!”
Lo sguardo della rossa vagò per la stanza, finché non trovò quello che cercava. L’oggetto delle sue ricerche era  seduto su una sedia, con la testa fra le mani. Come se avesse sentito il suo sguardo, alzò gli occhi, e Lily poté leggergli dentro tutta l’agonia, la preoccupazione, il dolore che aveva provato. Si alzò velocemente, e le fu accanto in un lampo. Gli altri, per concedergli un margine d’intimità, si allontanarono, permettendo loro di restare soli
“Maledizione Potter, mi hai fatto preoccupare da morire” ringhiò, sedendosi accanto alla ragazza. Lei sorrise debolmente
“Porca Morgana Lee, ma che ti passa per la testa? Hai preso per il culo uno psicopatico che poteva ucciderti da un momento all’altro!”
“Ma-”
“Poi per cosa, per proteggere me? Sono io che dovrei proteggere te Gryffindor, invece vengo difeso come una femminuccia”
“Io-”
“Non azzardarti più, ho temuto il peggio, come ti saresti sentita se fosse stato il contrario, se io fossi stato al posto tuo?”
“Vedi-”
“E non puoi capire quanto-”
“Sono contenta che tu sia qui con me” sparò tutto d’un fiato lei, lasciandolo senza parole
“Finalmente stai zitto” sorrise, mentre lui le accarezzava dolcemente il viso
“Mi hai fatto preoccupare tantissimo” sussurrò “La preside qualche giorno fa ha fatto andare via tutti gli studenti, siamo rimasti solo noi, perché tecnicamente la scuola ci può ospitare ancora un altro giorno” “Da quanto-”
“Quattro giorni, se oggi Madama Chips vede che state bene vi dimetterà, così domani andremo via, magari anche oggi” sorrise, mentre le stringeva teneramente la mano
“Potete rientrare” gridò il ragazzo, mentre il resto del gruppo tornava nella sala.

Era tutto così sfocato, non riusciva a vedere bene, chi erano quelle sagome? Qualcun altro era ferito come lui, perché era avvolto da un alone biancastro, probabilmente le coperte. Mano a mano riuscì a mettere a fuoco ciò che lo circondava
“Frank, ci sei?” una ragazza dai capelli rossicci era seduta accanto a lui, aveva il viso rigato di lacrime, che continuavano a scendere imperterrite
“Alice?” “Oh Frank, si sono io, mi hai fatto preoccupare tantissimo!” esclamò, abbracciandolo forte
“Ti voglio così bene” singhiozzò “Dai non piangere” la pregò lui, accarezzandole i capelli
“Ehi Frank, stai bene?” esclamarono all’unisono tre voci maschili, che ricollegò a James, Al e Scorpius
“Si, grazie ragazzi” “Frank” mormorò una ragazza dai boccoli castani “Ciao Rose, come ti senti?”
“Bene, te invece? Ti senti ancora male?” “Sto’ meglio” Rose sembrava si stesse sforzando per non scoppiare a piangere, aveva gli occhi lucidi e gonfi.
“Vieni Rosie, sto’ bene” sorrise lui, mentre lei lo abbracciava “Frank, ho temuto di averti perso”
“Ma come, e hai ignorato bellamente la visione nella quale eravamo sposati e avevamo un bambino bellissimo?” lei scoppiò in una risata lacrimosa “Ero così preoccupata, non puoi immaginare” sussurrò, baciandolo teneramente.
“Ehi Franky-boy!” sorrise una ragazza sdraiata sul letto di fronte al suo
“Lils, come ti senti?” “Come te” rise “Quando ti sei svegliata?” “Più o meno cinque minuti fa”
“Allora, siete ancora intenzionati a fare  gli Auror?” chiese Al a i due feriti, al fratello e ad Alice
“Certo” risposero in coro i fratelli Paciock  “Si” rispose James, stringendo la mano della sorella
“Soprattutto se in giro c’è quello psicopatico” ringhiò la rossa. Madama Chips entrò in quel momento, con due pozioni fumanti in mano “Bene, signor Paciock, signorina Potter, come vi sentite?”
“Bene, possiamo andare?” trillò lei “Bene Madama” rispose tranquillo il ragazzo
“Allora dopo aver preso questo potrete andare” rispose sorridendo brevemente “Ok” accettò subito la rossa, bevendo la pozione tutta d’un sorso, seguita da Frank
“Bene, aspettate due minuti e..” ma non fece in tempo a finire che Lily si alzò dal letto
“Signorina Potter! Fili a letto!” gridò scandalizzata
“E’ da quattro giorni che sono inchiodata lì sopra, mi sono stufata” si lamentò lei, scatenando l’ilarità generale. La donna se ne andò borbottando qualcosa che poteva essere inteso come un James Potter al femminile, uguale al nonno, vulcano iperattivo e altre cose. I due uscirono dall’infermeria qualche minuto dopo, dopo aver ringraziato l’infermiera, diretti alla Torre di Grifondoro, dove Scorpius si era trasferito da qualche giorno, dato che ormai c’erano posti liberi. La scuola era deserta, tutti gli studenti, tranne loro sette, erano andati via, la McGranitt aveva deciso che la scuola sarebbe chiusa qualche giorno prima, a causa dell’attacco ad Hogsmeade. I bauli erano già pronti, anche quelli di Frank e Lily, non rimaneva che andare nell’ufficio della preside, dove per mezzo della Polvere Volante sarebbero andati via. Lì i ragazzi si salutarono, Frank e Rose diretti a casa Weasley, mentre gli altri a casa Potter.
Appena misero piede nel salotto della casa, furono travolti da Ginny, che li abbracciò tutti.
“Ragazzi , come state? Lils? Alice?” domandò apprensiva “Stiamo bene Ginny, tranquilla”
“Merlino se ero preoccupata!” “Bene ‘ma, io vado di sopra, ok? Ok, ciao”
“James!” ma il ragazzo era ormai sparito “Ma io che devo fare con quello?” sospirò rassegnata
“Ucciderlo” mormorò a bassa voce Scorpius, facendosi sentire solo da Al, che soffocò una risata
“Scorpius, ti dispiace se ti chiedo di dividere la camera con Al?”
“Per me và benissimo si figuri” lei gli sorrise grata “Menomale, Alice, te invece-”
“Io dormirò con Lils” trillò lei, prendendo la rossa per un braccio e trascinandola su per le scale, mettendoci comunque tanta delicatezza, non aveva scordato che era appena uscita dall’infermeria.
“Mamma, andiamo anche noi” “Ok Al, Scorpius, attento a James, non so se proverà a farti qualche scherzo, se ci prova vienimelo a dire” il suo sguardo si fece minaccioso “Ci penserò io”                              

“Ragazze, possiamo entrare?” chiese Al, seguito da Scorpius e James.Era passata circa una settimana da quando erano arrivati, una settimana passata a disfare i bagagli e a riabituarsi alla vita fuori dal castello.
“Al, le stai chiamando da un’ora, non ti aprono perché non hai il giusto fascino, lascia fare a me” dichiarò il moro, mentre i due lo guardavano scettici
“Ragazze, io entro, vi avverto!” le minacciò “Un secondo James!” urlarono le ragazze. Nel giro di cinque minuti uscirono
“Visto!” ghignò James, rivolto a Scorpius e Al, che lo guardava imbronciato.
“Che si fa?” “Mi pare ovvio sorellina, andiamo a giocare a Quidditch!” Passarono il pomeriggio giocando in un  campetto nei pressi della casa, fino a quando Ginny non li chiamò per la cena. Quando entrarono Harry li accolse allegro
“Ciao ragazzi” “Papà!” esclamò Lily abbracciandolo, seguita dai fratelli “Ciao Harry!”
“Alice, allora come stai?” “Bene, papà mi ha detto di salutarti” “Buonasera signor Potter” lo salutò il biondo
“Ciao Scorpius, allora, avete giocato a Quidditch?” “Si, Grifondoro contro Serpeverde” sorrise Alice, mentre i  due verde-argento s’incupirono improvvisamente
“E chi ha vinto?” chiese l’uomo curioso “Ovviamente noi” rise James, abbracciando orgoglioso le due ragazze
“Solo fortuna” borbottò Scorpius “Eravamo due contro tre” rincarò Al cupo
“Su Al, non ti farà male ammettere che stai rosicando come un matto” “Zitto James”
“Ragazzi, non litigate, o vi beccate una fattura che ricorderete per tutta la vita, e venite a tavola!” ordinò dalla cucina la donna “Vi conviene darle retta” disse Harry, annuendo la testa con fare saputo.
“Perché, ne sai qualcosa papà” osservò maliziosa Lily
“Io no, ma lo zio Ron si” rise lui, sedendosi accanto alla moglie, che lo baciò dolcemente
“Non davanti a me per favore!” urlò James, coprendosi gli occhi con fare teatrale
“Certo James, perché vedere certe cose fa male ai tuoi puri e innocenti occhietti, non è vero?” domandò ironico Al, mentre tutti gli altri gli davano corda, prendere in giro James era uno degli hobby preferiti dalla famiglia Potter
“Povera anima pia” sospirò la sorella divertita “Ho parlato con il mago sacerdote, dice che ha un posto libero in convento, che ne dici Jamie?” “Fatela finita voi due” intervenne la madre, mentre il ragazzo sospirava sollevato
“D’altronde ognuno ha i suoi tempi, se James non se la sente..” “MAMMA!” esclamò sconvolto, sovrastando le risate “Anche te contro di me?!” “Su James, non fare il melodrammatico” rise Alice
“Poi uno dice la famiglia..” borbottò sedendosi, guardandoli truce. Qualche minuto dopo però sul suo volto comparve un ghigno sadico
“Allora Al, come sta’ il caro Blinky?” domandò candidamente, mentre dentro di sé sogghignava perfidamente, dato che le guance del fratello erano rosse quanto i capelli di Lily.
“Chi è Blinky?” domandarono in coro Scorpius e Alice
“Ma come, Al non ve lo ha detto? Blinky era il suo amichetto immaginario, un criceto mannaro per la precisione” spiegò il ragazzo, sembrava un cattivo dei film babbani, in quel momento mancava solo la risata malefica e che si strofinasse le mani diabolicamente. Intanto Al era color bordeaux, rosso per la vergogna.
Fuori uno sogghignò il maggiore, sapeva essere estremamente vendicativo, quello era un tratto comune nei tre Potter.
I due ospiti nel frattempo stavano cercando di trattenere le risate, Al era già fin troppo mortificato di suo, non se la sentivano di infierire, non in quel momento almeno.
“Allora ragazzi, avete qualche novità?” chiese Harry, ignorando le frecciatine fra i suoi figli
“Lily, non hai niente da dire?” intervenne James, cogliendo la palla al balzo
“Che c’entra Lily?” domandò l’uomo, mentre dietro di lui la ragazza faceva al fratello cenno di tacere
“Ma come, non lo sapete?” fece James, sul volto un'espressione apparentemente sconcertata
“Cosa succede Lils?” era preoccupato, cosa non gli diceva la sua bambina? In quel mentre Lily scoccò un’occhiata di fuoco al fratello, sillabando le parole dopo te la faccio pagare. Scorpius la guardava ansioso, non glielo avrebbe detto, vero?  Oddio, Harry Potter lo avrebbe sicuramente schiantato, come minimo! E fu così che dell’unico erede della famiglia Malfoy non si ebbero più notizie.
“Vedi papà, non ne ero molto sicura, ne avevo parlato con James, era solo un’idea” cominciò incerta la ragazza. Ma cosa stava dicendo? James non era mai stato coinvolto nella loro storia?!
“Parla Lee” la esortò la madre
“Avevopensatodiproporminelruolodicercatore” esclamò tutto d’un fiato
“Era solo questo che dovevi dirci Lee?” l’uomo era incredulo
“Si, ma non sapevo come, voglio dire, la mamma è sempre stata fiera di me come Cacciatrice” spiegò mesta. Il biondo la guardava esterrefatto, non sapeva che la sua ragazza fosse anche un’ottima attrice, era riuscita a fregare il Salvatore del Mondo Magico e consorte! James invece era abbastanza irritato, sua sorella riusciva sempre a cavarsela, comunque era riuscito a farla sudare freddo per un po’, almeno quello!
“Oh Lee, ma non preoccuparti” rispose la madre, mentre la ragazza faceva un sorriso di scuse. A vederla da fuori sembrava una ragazzina innocente, chi lo sapeva che in realtà conosceva più imprecazioni dei suoi fratelli messi insieme? Imprecazioni che in quel momento stava rivolgendo tutte, nessuna esclusa, contro il suo fratello maggiore, le stava urlando così forte che potevano quasi  distinguersi una per una. Ma naturalmente nessuno lo sapeva, dato che la sua espressione angelica riusciva a mascherare quasi completamente quello che pensava.
Maledetto stronzo, te la faccio pagare questa!
L’unico che aveva intuito i pensieri della ragazza era proprio il diretto interessato, che cominciò a farsi guardingo.
È ora di tagliare la corda pensò saggiamente il sopracitato, alzandosi dal tavolo
“Io ho finito, penso che uscirò un po’” li salutò il moro “A che ora pensi di tornare?”
“Tranquilla ‘ma, per le undici sarò qui, promesso” sbuffò esasperato, smaterializzandosi davanti ai loro occhi.

“Allora Al, parlaci di questo Blinky” ghignò il biondo. Erano quasi le undici, e i ragazzi erano soli in casa, i coniugi Potter erano usciti. Le guance del moro s’imporporarono immediatamente
“Per favore, possiamo evitare di parlare di questo argomento?” li supplicò
“No amore, ora ci racconti tutto” il ragazzo sospirò rassegnato
“Blinky era un criceto mannaro, ed è stato il mio amico immaginario fino a cinque anni” 
“Perché un criceto mannaro?” “Perché papà e mamma in quei giorni ci avevano parlato dei Malandrini, di Remus Lupin e della sua condizione di lupo mannaro” “E in seguito il piccolo Albus ha deciso che, per imitare il nonno, avrebbe avuto come amico un mannaro, non specificando però che fosse un criceto” concluse la sorella, mentre un cuscino le arrivava preciso sul viso
“Basta, io me ne vado! Alice, vieni con me?” “Certo amore, andiamo” cinguettò allegra, salendo di corsa le scale
“Se volevi un po’ d’intimità con Alice potevi chiedere” urlò la sorella
“Ma che hai capito Lils, Al voleva solo fare una partita a dama” scherzò il biondo, mentre dal piano di sopra si udiva un
“Fatela finita!”
“Allora, giochiamo anche noi?” chiese malizioso il ragazzo, facendola sedere sopra le sue gambe
“Te vuoi giocare?” “Da morire” rispose, mentre la ragazza cominciava a baciargli le guance, la linea della mandibola, gli zigomi, tutto il viso, tranne la bocca, che evitava accuratamente. In pochi secondi le labbra del biondo s’impossessarono delle sue, coinvolgendola in un bacio che di casto non aveva proprio un bel niente. Scorpius si sdraiò sul divano, portando Lily sopra di lui, che continuava a baciarlo appassionatamente. Erano così occupati che non si accorsero che qualcuno era appena rientrato nella casa.
“O Godric!” mormorò una voce maschile.  


Buongiorno a tutti! O buonasera, dipende dall'orario =D Lily e Frank si sono ripresi, menomale, e non hanno riportato danni gravi, tranne qualche graffio o qualche piccola cicatrice. Io li adoro, Lily perchè.. bè, perchè è Lily, Frank perchè è dolce, coraggioso, allegro, gentile, insomma, è perfetto *.* (almeno secondo me) Comunque, dicevo, ora lo sfondo è a casa Potter, con Lily, Scorpius, Al, Alice e il quinto incomodo.. James! xD (Anche se lui a volte sparirà per andare dalla sua bella) Qui la nostra amata coppia dovrà fare attenzione, non tanto a Ginny, ma a Harry, soprattutto il giovane Malfoy, che rischia di non tornare più a casa xD Chi sarà mai colui (perchè è un lui) che li ha visti in atteggiamenti 'non proprio amichevoli'? Si aprono le scommesse: Harry, James, Ron in visita a casa Potter o un altra persona? Passiamo ai ringraziamenti
iceprincess: nuova voce! Che bello!! *.* Si, Lily si è ripresa, anche se alla famiglia li ha fatti sudare freddo, dato che è rimasta incosciente per quattro giorni. Grazie per i complimenti, spero questo capitolo ti piaccia, un bacione!
M_C_E: Non scusarti, l'importante è che alla fine una recensione sei riuscita a farmela =D Grazie per i complimenti, Lily e Scorpius penso siano una delle eventuali coppie (Se la Rowling li mette insieme) più belle della saga, un bacione!
netta_netta: ciao Nicole (posso?) grazie per la recensione, ma davvero grazie tante. All'inizio ero incerta se mettere si o no i Mangiamorte, temevo potesse peggiorare la storia, ma grazie al cielo non è stato così. A casa Malfoy la situazione non cambia più di tanto, perchè ormai, Draco in primis, hanno abbandonato del tutto Voldemort, e non vogliono averci più nulla a che fare,  l'unica cosa è che Scorpius potrebbe passare per un traditore del suo sangue, un po' la fine che avevano fatto Sirius e Andromeda, ma questo agli occhi delle altre famiglie Purosangue, i suoi genitori e Narcissa gli vorranno sempre bene. Io immagino la famiglia Malfoy fredda agli occhi degli altri, ma molto unita all'interno. Lily e Scorpius sono meravigliosi insieme, spero ti piacciano anche qua, un bacio!
sedsed: ciao Giulia (posso chiamarti per nome?) Grazie mille!! Ma certo che ti permetto di dire che quello è un Mangiamorte del cazzo, puoi dire quello che ti pare =D La ff smielata non mi andava tanto di farla, prometti che appena la mia storia sembrerà più dolce di una meringa avvertimi, che interverrò assolutamente xD Comunque, non preoccuparti dello straparlare, stai parlando con una che quando ingrana non riesce più a smettere di parlare, soprattutto di argomenti che m'interessano. Grazie ancora per tutti i complimenti, giuro che quando ho letto la recensione ho pensato "Ma sta parlando con me?" Grazie davvero, dimmi che ne pensi di questo capitolo, un bacione!!
Ele_Lily: Grazie mille! Purtroppo i Mangiamorte sono tornati, non potevano stare a casuccia loro? Evidentemente no, Lily e Frank stanno bene, sia lodato Santa Claus xD (sono pazza, ma per favore non farci caso)  Spero ti piaccia questo capitolo, un bacione!!
Nashira91: HOLA!!! Come va? Comunque, ho una cosa più urgente da dirti: Grazie!! Grazie tantissimissimi grazie!! La prima parte mi piaceva anche a me, io concordo con Hugo, Fred e George hanno avuto proprio un culo tremendo a trovare la Mappa, comunque, si, la gita a Hogsmeade è un disastro. Quando ho letto il tuo sclero sui Mangiamorte e l'allievo di Voldemort, mi stavo ammazzando dalle risate, se tu entrassi nella mia storia e gli dicessi quelle cose in faccia, lo faresti scappare a gambe levate!! xD Grazie, grazie grazie, ma davvero tanto, sono felicissima che questa storia ti piaccia così tanto, spero che anche questo capitolo ti piaccia, un bacione!!

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Capitolo 13
*** Cinture di castità e Louis ***


“O Godric” mormorò una voce maschile.

I due ragazzi alzarono lo sguardo giusto in tempo per vedere James svenire rovinosamente a terra.
“Porco Salazar!” urlò lei, alzandosi velocemente e correndo verso il fratello. Scorpius sbuffò irritato, fosse stato per lui lo avrebbe volentieri lasciato per terra “Lily, è solo svenuto” Purtroppo aggiunse a mente, quel deficiente li aveva interrotti proprio sul più bello, ma che aveva fatto di male per meritare che quella piattola di James Potter lo tormentasse?
“Dobbiamo aiutarlo!” “Lily, lasciamolo lì” Ti prego! Un giorno di quelli avrebbe avvelenato quel sottospecie di Troll, sarebbe stato facile, avrebbe solamente dovuto prendere uno dei veleni che studiava suo padre, svuotarlo nel bicchiere dell’idiota e finalmente il mondo sarebbe stato liberato da uno dei peggiori mali che lo attanagliava! Fu riscosso da quei pensieri felici da un tonfo proveniente dalle parti dove era svenuto il demente.
“Uhm..” la ragazza gli diede un ‘calcetto innocente’, ma niente, il ragazzo non pareva avesse voglia di riprendersi
“Ok andiamo Scorpius” esclamò sbarazzina, prendendo per mano il biondo e portandolo di sopra, ignorando completamente il fratello privo di sensi sdraiato per terra.
James si svegliò qualche minuto dopo, la testa gli doleva incredibilmente, sembrava lo avessero colpito con un Bolide. Improvvisamente la scena che lo aveva scioccato talmente tanto da farlo svenire gli si ripresentò alla mente: Lily e il platinato che si stavano baciando sdraiati su un divano. No! Magari era solo un’allucinazione, forse causata da un’intossicazione alimentare, poteva anche essere, infatti gli era sembrato che la pasta avesse un sapore strano… No no no! Quello che aveva visto sfortunatamente era reale! Dov’era quel disgraziato!? Salì le scale di corsa, e si fiondò nella stanza che il fratello condivideva con l’albino. Quando aprì la porta si ritrovò davanti Alice e Al intenti a ‘pastrugnarsi’ come diceva lo zio Ron. Ma che era diventato quel posto, una casa d’appuntamenti?!
“Al, dov’è testa bionda?” ruggì. Il fratello lo guardò spaesato “Non lo so” ammise. James si richiuse la porta alle spalle, ignorandolo completamente, diretto alla camera della sorella. Era chiusa a chiave! Quello voleva dire solo una cosa: stavano continuando quello che aveva interrotto! Il cervellino di James lavorava frenetico, stava rispolverando tutte le maledizioni e fatture  che conosceva, da infliggere una per una a quel pervertito. La sua innocente sorellina a letto con quella serpe!? MAI! Prima avrebbe castrato il biondo, poi lo avrebbe ucciso dolorosamente, invece alla sorella avrebbe regalato una bella cintura di castità, che le avrebbe fatto tenere a vita! Decise che sarebbe entrato a forza in quella stanza, anche a costo di vederli insieme. La porta saltò in aria, provocando un trambusto tremendo e il ragazzo ci si fiondò dentro come una furia. 
“Potter, ma che diamine stai facendo?” chiese una voce arrogante dietro di lui. Il moro si voltò lentamente, con un’espressione terrorizzata dipinta in volto, il platinato era dietro di lui, e se era dietro di lui, e non dentro la stanza, quello voleva dire che Lily non stava facendo niente di male, e ciò comportava che lui aveva appena fatto esplodere la porta della camera della sorella per niente!  O cazzo!
Si udirono dei passi provenire dalle scale, seguiti dall’arrivo trafelato di una ragazza dai capelli rossi
“Ho sentito dei rumori, state bene?”  chiese preoccupata, ma quando guardò meglio la scena, i suoi occhi si strinsero pericolosamente “JAMES SIRIUS POTTER! COSA HAI FATTO ALLA MIA PORTA!?” gridò
“Io… pensavo, pensavo c-che..” balbettò arretrando spaventato
“Hai pensato? Perché te pensi James? E dimmi, cosa hai pensato?!” ringhiò, avvicinandosi minacciosamente, afferrando la prima cosa che le capitò per le mani, che per sfortuna del ragazzo si scoprì essere un trofeo che aveva vinto Al a nove anni.
Oddio, ‘mo me lo spacca in testa! pensò impaurito, arretrando ancora di più
“P-Pensavo che voi steste f-facendo, insomma.. hai capito…” farfugliò
“Oh, e non è passata nel tuo piccolo cervellino da mentecatto che ti ritrovi, l’idea che invece stessi facendo qualcosa tipo, che so, controllare se mio fratello svenuto si fosse ripreso?” rise, leggermente isterica, era spaventosamente terrorizzante
“Invece no, il qui presente deficiente ha pensato bene di far saltare in aria la porta della mia stanza!” “T-Te l’aggiusto”
“Fallo subito” ordinò perentoria “Ok, però abbassa quel trofeo, ti prego” la supplicò, perché era agghiacciante vedere Lily con i capelli tutti scompigliati, la risata isterica e un trofeo in mano, che poteva essere pericoloso nelle sue mani in quel momento. Lei gli lanciò uno sguardo di fuoco “Aspetto” sibilò gelida, indicando la porta. Con un semplice incantesimo lui la riparò
“Ok, ora abbassi il trofeo per favore?” lei soppesò l’oggetto incriminato, che poteva benissimo fare da arma del delitto, pensierosa e incerta, poi con un sbuffo la riposò sulla mensola che lo ospitava
“Bada James Sirius, la prossima volta non sarò così clemente” ringhiò, chiudendosi nella stanza. Il ragazzo sospirò sollevato, poi si ricordò improvvisamente del perché aveva buttato giù la porta della sorella
“TU!” ruggì, afferrando il biondo per il collo “Se provi un’altra volta a toccare Lily ti uccido” lui lo fissò beffardo
“Lasciami stare Potter” disse semplicemente “Io sono fidanzato con tua sorella, perciò penso che certe libertà possa prendermele” “Oh no Malfoy” rise perfido, in quel momento la somiglianza fra lui e Lily era messa ancor di più in evidenza, entrambi avevano lo stesso ghigno minaccioso e da pazzo.
“Te qui non conti niente, questa è casa mia, qui comando io, e se commetti un’altra volta un passo falso, non mi farò tanti scrupoli a spifferare tutto a mio padre” Scorpius rabbrividì, il cretino aveva ragione, quello non era il suo territorio, poteva sputtanarlo davanti a Harry Potter quando voleva, in ogni momento.
“Quindi tieni le mani a posto e la cintura allacciata, intesi?” ghignò “Intesi” sputò fra i denti
“Bene, ora vado, ma stai attento a te biondastro, io vedo tutto, appena ti azzarderai a fare qualcosa che non mi andrà bene, mio padre saprà chi se la fa con la sua unica bambina” lo minacciò, prima di sparire nella sua stanza. La vena sul collo di Scorpius pulsava pericolosamente, aveva una voglia di strozzare quel troglodita, che solo Salazar ne aveva idea. Gli occhi grigi erano assetati di sangue, lo sguardo omicida, tutto faceva presupporre che probabilmente in casa Potter si sarebbe consumata una tragedia, che avrebbe visto come vittima il maggiore dei figli.
Passarono due, relativamente  tranquille, settimane, durante le quali la coppia fu costantemente tenuta d’occhio da James, che ogni volta che vedeva il biondo avvicinarsi un po’ troppo alla ragazza gli faceva segno di tagliargli la gola e gli sillabava silenziosamente Un passo falso e sei morto. Dire che Scorpius era profondamente infastidito dalla situazione sarebbe stato un eufemismo, era sempre più nervoso, irritato e intrattabile, addirittura un giorno Al lo trovò nella loro camera intento a strozzare un cuscino immaginando fosse James.
Una mattina di metà luglio i coniugi Potter uscirono di buon’ora, per andare ad una riunione dell’Ordine, portandosi dietro James, che come Frank aveva deciso di unirsi a loro, lasciando i quattro ragazzi soli a casa. Alice dormiva abbracciata ad Albus, come faceva quasi tutte le notti, mentre Scorpius era seduto per le scale. Era stato svegliato da un potente raggio di sole in pieno viso, e da quel momento non era più riuscito a prendere sonno, così aveva deciso di uscire dalla stanza per sgranchirsi le gambe. Si trovava bene a casa Potter, sprizzava allegria da tutti i pori, non capiva perché suo padre non riuscisse ad andare d’accordo con il signor Potter, lui lo trovava una brava persona, con cui era molto facile conversare, mentre sua moglie era sempre attiva e dolce con tutti, anche se a volte sapeva essere molto autoritaria. In quel momento udì un tonfo provenire da dietro di lui
“Porca Morgana” il ragazzo si girò: Lily era sdraiata per terra, doveva essere scivolata “Tutto ok?”
“Insomma, ho fatto uno scivolone degno di Teddy” sorrise, ripensando a quel ragazzo dai capelli blu al quale voleva bene come un fratello. Lui la guardò interrogativo “Lascia perdere” Solo in quel momento lo sguardo del ragazzo si posò sul corpo della ragazza, e rimase senza fiato: indossava solo un reggiseno verde e una culotte in tinta, il resto era scoperto, era dannatamente bellissima ed eccitante. Non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo corpo, neanche quando la ragazza si alzò imbarazzata. Maledizione, aveva così voglia di saltarle addosso.. esercitò tutto l’autocontrollo di cui disponeva per non farlo, però non riusciva a non guardarla, era inconsapevolmente provocante e seducente, e lo stava facendo impazzire. La ragazza inclinò leggermente la testa, probabilmente si stava chiedendo se fosse impazzito, e forse lo era, pazzo di lei, quel gesto non fece altro che renderla più sensuale ed irresistibile agli occhi del ragazzo
“Scorpius, ci sei?” lui alzò lo sguardo, incrociando quello limpido e profondo di Lily, Merlino se era bella. In quell’istante si dimenticò di tutto, delle minacce di Potter-1, della presenza del fratello nella stanza accanto, c’erano solo lui e lei. La raggiunse in un lampo, e la baciò un attimo dopo, con ardore e ferocia, bramava quel contatto da settimane. La rossa non lo scansò, anzi rispose al bacio con passione, mentre con le braccia gli cingeva il collo. Il biondo, sollevandola per i glutei, la fece appoggiare al muro del corridoio, mentre lei incrociava le gambe dietro la sua schiena. I baci che seguirono furono così passionali e intensi da poter mandare a fuoco la casa, entrambi sentivano la mancanza l’uno dell’altra, avevano bisogno di quei contatti, così come avevano bisogno dell’aria o dell’acqua. In quel mentre realizzarono contemporaneamente che né James né i signori Potter erano a casa, così Scorpius la prese fra le braccia, naturalmente senza smettere di baciarla, e la portò nella camera della ragazza, chiudendo la porta magicamente. La adagiò dolcemente sul letto, stendendosi sopra di lei, mentre la rossa gli toglieva la maglietta, lasciandolo a petto nudo. In breve tempo si liberarono di tutti i vestiti, biancheria intima  compresa, lasciandosi andare all’amore e alla passione.
Era pomeriggio, e i Potter e James non erano ancora tornati, la riunione dell’Ordine doveva averli tenuti occupati davvero tanto, ma comunque tanto meglio per Lily e Scorpius, perché se fossero stati visti nudi e a letto insieme, quella vacanza si sarebbe trasformata in un bagno di sangue. La ragazza si svegliò lentamente, ancora non riusciva a crederci, lo aveva fatto, con Scorpius, avevano fatto sesso! Si voltò verso il ragazzo: era bellissimo, un sorriso soddisfatto gl’increspava le labbra morbide, i capelli straordinariamente ordinati. Gli accarezzò delicatamente una guancia, prima di alzarsi silenziosamente e vestirsi. Il ragazzo si svegliò poco dopo, immaginava di trovarla lì, accanto a sé, invece si sbagliava, il suo posto era vuoto. Era la prima ragazza che lo avesse mai lasciato solo a letto, di solito era lui che le mollava subito, aveva sempre fatto così con tutte. Un tocco leggero sul braccio lo fece girare
“Ehi, sei sveglio?” chiese una voce dolce e allegra. Lily era lì, indossava un vestitino bianco e lo guardava curiosa
“Ciao Potter” mugugnò sorridendo “Allora sei vivo, pensavo non ti svegliassi più” rise
“Ma lo sai che non mi aspettavo neanche questo?” “Spiegati” “Non ti credevo così focosa lentiggini” ghignò, mentre la ragazza arrossiva violentemente “Taci Malfoy, o questa sarà la prima ed ultima volta” “Con te” aggiunse poi, sogghignando divertita, vedendolo impallidire. “Ora vestiti e andiamo” dieci minuti dopo stavano scendendo le scale, diretti in cucina, quando un rumore proveniente dal soggiorno li fece allarmare. Dal camino era appena uscita una persona. Era un ragazzo alto, muscoloso al punto giusto e incredibilmente bello: i capelli erano biondo oro, gli occhi invece erano due profondi specchi azzurri, limpidi e allegri. Appena lo vide la ragazza cacciò un urlo, correndo ad abbracciarlo, sotto lo sguardo infastidito di Scorpius, aveva già deciso che quel ragazzo gli stava sulle palle.
“Louis!” gridò, stringendolo forte “Ehi Lee! Ciao anche a te” “Che ci fai qui? Pensavo stessi in Francia!”
“No, sono tornato perché devo riabituarmi alla lingua englese, dato che d’ora in poi sci vedremo spesso!” rise lui, mentre il biondo faceva una smorfia contrariata, ma chi era quello, un suo ex? E che significa che si sarebbero visti spesso? Si costrinse a calmarsi, prima voleva sapere il nome del tizio a cui avrebbe spezzato le ossa.
“Che significa Lou?” “Che da quest’anno frequenterò Hogwàrts!” rivelò. La ragazza gli scoccò un bacio sulla guancia, abbracciandolo ancora più forte, cosa che fece a dir poco infuriare il ragazzo
“Com’è, non ti piace più Beauxbatons?” “In realtà si, e poi perché mi mancavate tonto” 
“Oh Lou, sono così felice, spero tu sia Grifondoro, così potremo stare insieme, mi sei mancato!”  Ma come, quella ragazzina non aveva neanche un briciolo di rispetto per lui, che era il suo fidanzato!? Avevano appena fatto sesso insieme e già lo rimpiazzava!?
“Anche voi Lee, ma chi è quelo là?” chiese ad un certo punto “Ah, te lo presento, Louis, lui è Scorpius Malfoy, il mio ragazzo, Scorpius, lui è mio cugino Louis!” sorrise lei radiosa, mentre il biondo dentro di sé si dava del cretino, aveva programmato di spezzare le ossa al cugino di Lily, pensando fosse un suo ex, quando invece era il cugino!
“Piascere” sorrise Louis porgendogli una mano  “Io sono Louis Weasley, filio di Bill Weasley e Fleur Delacoure” ecco spiegato l’accento francese “Piacere mio, Scorpius Malfoy” “Lils, ma lo zio lo sa che state insieme?” lei lo guardò supplichevole
“No, ma non glielo dire, ti prego!” “Ok” rispose semplicemente, scrollando le spalle. Lily era felicissima di rivederlo, erano sempre andati molto d’accordo, purtroppo però lui aveva deciso di provare a frequentare Beauxbatons come scuola, e non Hogwarts, così si erano persi di vista per un po’. Louis era un ragazzo a dir poco adorabile, non potevi non volergli bene: era sempre allegro, sempre con il sorriso sulle labbra e una parola buona per tutti, sempre pronto ad aiutarti, insomma era un vero e proprio angelo, inoltre era a dir poco bellissimo, l’unico maschio della famiglia Delacour a possedere il gene Veela.
“Allora, ‘mo mi racconti perché cambi scuola” esclamò lei, sedendosi accanto al cugino
“Vedi Lune, non mi piace più, finora l’ho frequentata solo per fare un piacere a maman, dato che né Vic né Dodò han desciso di frequentarla, però ora basta, mi sono scosciato, voglio provare Hogwarts” “Che bello Lou, e zio e zia sanno che sei qui?”
“Certo, sono arrivato un’ora fa, maman non ha fatto altro che abbrasciarmi, papà invece sorrideva talmente tonto da rischiare una paralisi fasciale” “Vic e Dom?”
“Lo sanno, anche loro mi han spupassato per bene, mi sembrava di esser tornato un moscioso!” sorrise
“Allora immagina quando ti rivedrà nonna Molly!” il sorriso del ragazzo vacillò un istante “Mi stritolerà” sospirò rassegnato
“Dove pensi di essere smistato?” “Non lo so, penso o Corvonero o Grifondoro”
“Spero Grifondoro Lou…  vuoi qualcosa da mangiare?” “Non saprei..” “Ieri mamma ha fatto i biscotti al cioccolato”
“Allora ok” sorrise, adorava i biscotti di sua zia “Lo sapevo” borbottò ridendo, dirigendosi in cucina “Certe abitudini non muoiono mai” “Scorpius, andresti a chiamare Al per favore?” “Ok”
Qualche minuto dopo Al scese le scale come una furia “Louis!” gridò, abbracciandolo
“Al, come stai?” “Bene te? Che mi racconti?” Il ragazzo passò così il pomeriggio a raccontare ai quattro ragazzi di Beauxbatons, fino a quando, verso l’ora di cena, non tornarono Harry, Ginny e James
“Ciao zio ciao zia!” sorrise “Louis!” urlò la donna, stringendolo forte “Tesoro, ma che ci fai qui?”
“Dal prossimo anno frequenterò Hogwarts” “Complimenti!” Grazie zio” “Ehi Lou” lo salutò James “Ciao Jim”
“Rimani a cena Louis?” “No, torno a casa, maman vuole sapere tutto della scuola, ma grazie lo stesso zia” sorrise lui, sparendo nel camino. Ginny lo fissò andare via, Louis era sempre stato uno dei suoi nipoti prediletti, era sempre gentile con tutti
“Peccato.. vabbè, ragazzi a tavola!” 




Allora, un ciao a tutti! Come state? Spero bene =D Questo capitolo da una chiara (spero) visione di quello che succede a casa Potter. La persona misteriosa è James, sono sadica, ma non così tanto! Se fosse stato Harry o Ron, bè, miei cari lettori, il capitolo si sarebbe svolto al cimitero xD Poi ho inserito un nuovo personaggio, che è Louis Weasley, terzogenito di Bill e Fleur, che io personalmente adoro! Che dite, troppa carne al fuoco? Non lo so, vabbè, spero che il capitolo non vi deluda =D

gufetta_95: ciao, da quanto tempo! xD Che ne pensi del capitolo? Spero non deluda le aspettative, un bacione, e spero a presto!!

iceprincess: ciao, no non è Harry, altrimenti la storia poteva considerarsi finita, per mancanza dei protagonisti xD Poi poverini, ma tutte a loro devono capitare? E' vero che Lily ha ereditato la Potter-Sfiga, però.. Per Draco e Astoria, diciamo che non è ancora il loro momento, ma tra qualche capitolo arriveranno anche loro. Comunque la cosa più importante è: W Lily e Scorpius xD Spero il capitolo ti piaccia, un bacione

sedsed: ciao Giulia! Ci credi se ti dico che dopo aver letto la tua recensione andavo in giro con un sorrisone a trentadue denti stampato in faccia? Ecco, questo dice tutto, comunque grazie, grazie, grazie, grazie!! Ma dico davvero. Sono felicissima che ti piaccia la ff, ma veramente tanto. L'unica cosa che mi dispiace è che non è Harry la misteriosa figura, ma solo James, spero che comunque due risate te le sia fatte lo stesso xD Arigrazie di nuovo, e spero che questo capitolo ti piaccia, un bacione!!

mimmyna: ciao! Davvero hai avuto il coraggio di leggere tutti i capitoli insieme? Wow, già per questo meriti la mia stima =D I personaggi li ho fatti uguali o simili, dipende dai casi, a genitori, nonni o parenti vari perchè.. a dire il vero non lo so, perchè l'ispirazione è venuta così, comunque sono davvero contentissima che tu ti sia divertita leggendola, e sono a dir poco onorata che la mia storia sia la prima che ti sia piaciuta veramente, spero questo capitolo non ti deluda, un bacione!!

M_C_E_: grazie e grazie, spero davvero che anche questo ti piaccia, un bacione!

Nashira91: Ma io ti adoro!! La tua recensione è stupenda!! *_* ti dico solo che sei riuscita a farmi arrossire, e guarda che è un record, perchè io non arrossisco mai, neanche quando faccio certe figure di "cacca"!! Sono felicissimissima, te lo posso giurare! Grazie davvero, ma con tutto il cuore. Siamo già in due per fondare un fan club dedicato a Frank xD anche io lo adoro, è un grande! Lily si, non può stare ferma, non è nei suoi geni, mentre sono contenta che James sia di nuovo nelle tue grazie =D Dal capitolo precedente si è potuto capire che i 3 Potter se le legano al dito tutti i torti che subiscono, e che se è pericoloso un Potter in cerca di vendetta, figurati tutti e tre insieme! xD Lily è più o meno James al femminile, anche se, a differenza sua, lei è molto più furba di lui. Si, James è andato da Emily, altrimenti è l'unico demente la dentro senza la sua anima gemlla, e Blinky, bè Blinky è Blinky xD Harry è innocente, la figura misteriosa è sempre quel cretino di James xD No veramente, sennò li trovavamo al San Mungo poverini, e Harry a Azkaban versione Bellatrix. No, non è proprio il massimo. Comunque grazie ancora di tutto, la recensione è a dir poco stupenda, e mi ha lasciato veramente senza parole, grazie mille, e spero che questo capitolo non ti deluda, un bacione!

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Capitolo 14
*** "Brutto stronzo io ti amo!" ***


L’estate passò in un baleno, giunse così l’ora di tornare ad Hogwarts
“E’ così strano portare solo voi due” sospirò Ginny, abbracciando il figlio e la figlia
“Dai mamma, non fare così, mi chiedo cosa farai quando il prossimo anno porterai solo Lily” “Non ricordarmelo Al!”
“Su salite, e non badate alla mamma, le passerà presto” li rassicurò Harry “Divertitevi ragazzi, e fate i bravi” li salutarono
“Harry” lo chiamò la moglie, guardando il treno ormai lontano
“Si lo so tesoro, ma ad Hogwarts saranno al sicuro, e poi siamo ad un buon punto con le ricerche, ne abbiamo già arrestati un paio” “Tu credi?” “Certo Gin” “Però ho paura lo stesso” mormorò, mentre il marito la stringeva in un abbraccio confortante.

“Al, te occupa lo scompartimento”“Ok, te vai a chiamare Alice, Scorpius, Hugo, Roxanne, Rose e Louis”
“Lo so, lo so” borbottò la ragazza, correndo verso i cugini, che aveva intravisto in quel momento
“Ehi ragazzi, avete trovato uno scompartimento?” “No Lils, voi?” “Noi si, venite?” “Ok, grazie”
“Di niente Rosie, ora vado a cercare Alice e Scorpius, ci vediamo dopo” li salutò. Fortunatamente Alice la trovò subito
“Ehi Ali” “Lee! Vi stavo cercando!” “Stiamo nello scompartimento numero 77”
“Ah grazie, ci vediamo là allora” e anche lei sparì, impaziente di rivedere il fidanzato. Mentre stava per rigirarsi e cambiare direzione, due braccia bianche e forti l’afferrarono per la vita, trascinandola dentro uno scompartimento vuoto. Appena fu dentro un ragazzo cominciò a baciarla bramoso. Qualche minuto dopo, quando la sete di baci si fu placata, il ragazzo parlò
“Mi sei mancata” sussurrò al suo orecchio
“Ma dai, non lo avevo capito” rispose sarcastica, sedendosi sulle gambe del ragazzo e guardandolo in viso. Era sempre bellissimo, i capelli biondo chiaro leggermente spettinati e gli occhi plumbei penetranti e irresistibili.
“Come stai?” “Bene Gryffindor, te?” “Anche, ti stavo cercando, volevo chiederti se volevi venire nel nostro scompartimento”
“Andiamo” sorrise, prendendola per mano e dirigendosi verso il settantasettesimo scompartimento.
Il primo mese di scuola andò benissimo per tutti, sembrava tutto perfetto, almeno fino a quando non giunse il mese d’ottobre.
Lily era in biblioteca, stava aspettando Louis per studiare Aritmanzia insieme. Il cugino era stato smistato nella casa di Corvonero, e a quanto diceva sembrava si trovasse bene nel nido dei corvi. Sbuffò irritata, era da un quarto d’ora che aspettava, stava per andarsene, quando un ragazzo la fermò: aveva i capelli castano chiaro e gli occhi marroni, dalla divisa si poteva dedurre che era un Tassorosso, e dalla corporatura che fosse almeno al sesto anno.
“Lily Potter?” le chiese “Si, saresti?” “Max Macmillan, e dovrei chiederti un favore” “Dimmi”
“Vedi, mi piace una ragazza, ma lei non mi guarda neanche, perciò i miei amici mi hanno proposto di farla ingelosire”
“E?” “E mi aiuteresti a farlo?” lei lo guardò esterrefatta, sgranando gli occhi
“Ma lo sai che sono fidanzata, felicemente aggiungerei!”
“Lo so, ma te sei fra le più carine qui a scuola, solo vedendomi assieme a una così potrà prendermi in considerazione” il suo tono era disperato, la stava supplicando “Per favore Lily! Ti imploro!”
“Mi dispiace io-” “Eccola, è lei” esclamò, indicandole una ragazza dai capelli neri e gli occhi verdi, era molto carina
“Sta’ venendo verso questa direzione” disse febbricitante “Ti prego” la supplicò, sembrava davvero abbattuto
“Io la amo! Da anni ormai, per favore!” “Ok” sospirò “Davvero?”
“Si ma sbrigati” lui annuì, mentre si avvicinava e la baciava esitante. Dopo neanche due secondi si separarono, la ragazza li fissava sconvolta “Ora ascoltami bene Max, devi andare da lei e chiederle cos’ha, lei, dopo aver cercato di mandarti via, anzi ti consiglio di stare attento, potrebbe anche decidere di affatturarti, ti dirà che è rimasta male o una cosa simile, te allora spiegale il piano e dille quanto la ami, faglielo capire, falle capire quanto è importante per te, così come l’hai fatto capire a me” gli disse la rossa
“Grazie Lily, o Tosca, grazie tante! Ti farò sapere se mi ci metto” sorrise, prima di rincorrere la ragazza. Lily scosse la testa divertita, prima di vedere lui. Era appoggiato alla porta, e la fissava, il suo sguardo era tradito, ferito, disgustato e sprezzante
“O cazzo” mormorò, prima di raggiungerlo
“Scorpius, Scorpius aspetta!” gridò lei, correndogli dietro. Lui si girò, fronteggiandola furibondo
“Che cazzo vuoi?” “Non è come pensi” “Ah ma davvero?” fece furioso
“Si, mi aveva solo chiesto aiuto per far ingelosire una ragazza!” 
“E io dovrei crederti? Non sono un coglione, sta’ minchiata valla a racconta’ a qualcun altro!”
“Scorpius credimi, non è come pensi te!”
“Ma vaffanculo Lily, chissà da quanto tempo andava avanti questa storia” ringhiò sprezzante
“No aspetta-” “Lasciami in pace” sibilò, lasciandola sola in mezzo al corridoio. La ragazza si accasciò per terra, mentre lacrime silenziose le solcavano il viso, dannazione a lei e al suo spirito Gryffindor di aiutare le persone! Maledizione! Non sapeva quanti minuti fosse rimasta in quella posizione, sapeva solo che non doveva piangersi addosso, doveva trovarlo e chiarire con lui, assolutamente, non poteva perderlo, ormai era diventato troppo importante. Si alzò di scatto, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano, correndo verso le segrete, dove poteva essersi rifugiato. Quando arrivò rimase senza fiato: Scorpius era avvinghiato ad una gallina di quelle che gli giravano sempre attorno. Sentì il suo cuore incrinarsi, davvero poteva succedere? Ricacciando indietro il nodo che le aveva bloccato la gola ringhiò
“Bene, vedo che ti sei riconsolato in fretta!” La ragazza si staccò immediatamente, guardandoli indecisa, decidendo di tagliare la corda, scelta saggia, altrimenti la rossa l’avrebbe strozzata a mani nude
 “Che vuoi?” chiese gelido lui 
“Sei uno stronzo, ero venuta qua per chiarire con te, per dirti che io non ti ho mai tradito e mai ho pensato di farlo!”
“Ma per favore, vuoi farmi credere che quello in biblioteca ti ha baciata solo per far ingelosire la sua ragazza?” il suo tono era furibondo, stava stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche
“E’ quello che è successo! Non ho inventato niente di niente!” Lily aveva le lacrime agli occhi
“Io non ti ho mai tradito, te invece ti sei fatto la prima sgualdrina a portata di mano! Per favore, credimi!” lui rimase in silenzio, limitandosi a guardarla con sdegno, non le credeva!
“Brutto stronzo, io ti amo! Aveva ragione James, prima o poi mi avresti spezzato il cuore!” ringhiò, mentre le lacrime che aveva cercato di trattenere sgorgavano inondandole il viso “Lily-” “No. Potter.” ruggì, scappando via e lasciandolo solo, mentre il dubbio che la ragazza stesse dicendo la verità si faceva strada nella sua mente.
Lily non avrebbe mai creduto che un giorno avrebbe pianto per un ragazzo, se glielo avessero detto un anno prima probabilmente avrebbe riso in faccia a quel qualcuno, era risaputo che Lily Potter non si fosse mai innamorata seriamente, solo qualche cotta passeggera, ma mai niente si serio, nonostante tutti i ragazzi che le facessero la corte. In quel momento invece avrebbe solo voluto spaccare qualcosa in testa a quel qualcuno. Alla fine James aveva ragione, Scorpius alla fine le avrebbe davvero spezzato il cuore. Si, il cuore di Lily Potter era diviso in due, lacerato, squarciato, una crepa causata da quel brutto pezzo di merda. Lei non lo aveva tradito, non ci aveva mai pensato, non poteva, non ci sarebbe mai riuscita, lo amava tantissimo, anche in quel momento di sofferenza lo amava, invece lui non si era fatto tanti scrupoli a tradirla con la prima puttana di turno. Maledizione! All’amore e a chi lo inventò! Louis la trovò nella Stanza delle Necessità, il viso rigato di lacrime, la fronte appoggiata alle ginocchia che cingeva con le braccia. Il ragazzo non le chiese il perché delle sue lacrime, come chiunque avrebbe fatto, si limitò ad abbracciarla e a cullarla lentamente. 





Ok ok, scusate se è corto, però in questi giorni ho avuto la cosiddetta crisi dello scrittore. Allora, per favore non linciatemi, quello che ho fatto lo ho fatto per il bene della storia. Poi scusate, ma anche nella realtà, non è sempre mica tutto rose e fiori! Poi consideriamo anche che entrambi sono molto belli, e allora qualcosa doveva succedere! Ora, non voglio giustificare Scorpius, perchè è proprio un coglione patentato, ma lui si comporta così perchè non è il tipo che da la sua fiducia al primo che passa, anzi, tutto il contrario, e quindi c'è rimasto una merda quando ha visto la sua ragazza, alla quale ha donato tanta e tanta della sua fiducia, in atto di tradimento (Cosa del tutto falsa) Mentre Lily, bè diciamo che Max gli ha fatto pena, e poi è anche colpa dello spirito Gryffindor. Imploro il vostro perdono in anticipo!

iceprincess: Ciao vale, e grazie per tutti i complimenti! Davvero l'hai letto 5 volte?! o.O Wow, azzo! Credo che siamo tutti d'accordo che se quel qualcuno fosse stato Harry, la storia poteva considerarsi finita. James è un idiota, e Lily arrabbiata fa paura, ma lui l'ha fatto per "proteggere la sorellina" (Povero illuso) Scorpius della promessa fatta ad Al se ne infischia altamente, per un po' ci ha provato, ma poi quando se la ritrova così, la promessa è andata a farsi benedire xD Perchè poi lui pensa "Tanto non lo scoprirà mai" Quindi Al rimane all'oscuro di tutto, povera anima pia xD Grazie ancora, e spero che il capitolo ti piaccia, baci!

sedsed: Ciao Giulia, grazie mille! James è uno scemo, ma a me piace proprio perchè è così! Louis invece, solo una parola: strafico. xD Lo immagini alla perfezione, io anche lo vedo tipo uno di quei ragazzi bellissimi, poi non so gli altri. La reazione di Harry tra un po' di capitoli, e spero che questo non ti deluda, un abbraccio fortissimissimo!!

mimmyna: Ciao, e grazie tantissimo! Sei sadica eh? Vuoi per forza vedere Scorpius e Lily al cimitero? xD Harry penso non avrebbe retto allo shock di vedere la sua unica bimba, la più piccola, a letto con, niente poco di meno di un Malfoy. Qui ci scappa il morto xD Tanto c'è James che prova a tenerli d'occhio (invano, muahahahaha, sono proprio impazzita xD) Spero ti piaccia anche questo capitolo, un bacione!!!

M_C_E_: Ciao, e grazie tante! Spero che ti piaccia anche questo capitolo, un bacione!!!

Nashira91: Hola chica, cominciamo con la solita frase, che ha comunque sempre modo di esistere, GRAZIE!!! Scorpius odia James, tanto è reciproca la cosa, però lo odia a morte, infatti sono convinta che non si farebbe tanti scrupoli ad ammazzarlo xD Povera Lily, ma si che era preoccupata, solo che non si può non cedere alla tentazione di lanciare un calcione ad un James Sirius Potter svenuto e inerme xD Io adoro i Pinguini di Madagascar, soprattutto Skipper, un mito!! Louis.. sì, è riservato, ma verso gli altri, con la sua famiglia no, soprattutto con i suoi cugini preferiti, tra i quali c'è Lily. Anche a me piace come si vogliono tutti bene, anche io vorrei una famiglia numerosa e affiatata come quella Weasley-Potter *-* E, insieme ai Pinguini, adoro le tue recensioni, grazie ancora tantissimissimo, e spero che il capitolo ti piaccia, un beso!!!


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Capitolo 15
*** Scambio di prefetti ***


Scorpius si diede per l’ennesima volta del coglione, erano passati cinque giorni da quel maledetto pomeriggio, e lui era finalmente riuscito a parlare con quel dannato Tassorosso, che gli aveva confermato la versione di Lily, che quello era solo un piano per far ingelosire la ragazza mora con la quale si era anche fidanzato, per giunta. Era a pezzi, Lily lo evitava come la peste, e quando s’incontravano neanche lo guardava. Poteva capirla, l’aveva trattata malissimo,  l’aveva ferita, lui che aveva giurato di proteggerla, vederla piangere quel giorno era stato come ricevere una pugnalata al cuore, le sue parole ancora gli rimbombavano nella testa: Brutto stronzo, io ti amo! Aveva ragione James, prima o poi mi avresti spezzato il cuore… No. Potter...
Gli aveva detto ti amo, era la prima volta che uno di loro due lo diceva all’altro così apertamente, e lei lo aveva fatto, con le lacrime agli occhi, implorandolo di crederle. Era riuscito a rovinare la cosa più bella che gli fosse mai capitata. Però quel dolore non lo mostrava a nessuno, con gli altri faceva come se non fosse successo niente, anche se sospettava che avessero intuito i suoi sentimenti. Con Al all’inizio era stato difficile, il moro lo aveva preso a botte alla babbana, dicendogli che si era fidato, che gli aveva affidato una delle cose più preziose che aveva, e che era riuscito a tradire la sua amicizia.
Scorpius era seduto su una poltrona della Sala Comune, lo sguardo vacuo, fisso nelle fiamme del camino, il colorito più pallido del solito, e la postura, di solito sempre elegante e altera, stranamente abbandonata e avvilita. Lily.. non era possibile, si erano.. si erano lasciati. Quando lo realizzò, chiuse gli occhi, massaggiandosi le tempie, mentre una solitaria lacrima gli rigava la guancia. Fu in quel momento, senza preavviso, che un pugno in pieno viso lo riscosse dal baratro nel quale era caduto. Davanti ai suoi occhi un ragazzo dai capelli neri, più scapigliati del solito, e gli occhi smeraldini, che lo fissavano gelidi e sprezzanti
“Al?” mormorò sconcertato, massaggiandosi la mandibola dolorante. Il moro neanche gli rispose, lo prese per il colletto e lo fece alzare in piedi , con una furia fredda e implacabile.
“Scorpius, come hai potuto farlo?” sputò, guardandolo fisso negli occhi. Il biondo capì subito a cosa doveva riferirsi, perché abbassò lo sguardo, afflitto e depresso
“E’ vero? Allora, rispondimi cazzo! È vero sì o no?!” Scorpius non gli rispose, limitandosi a guardarlo disperato
“Lo prendo per un sì” sussurrò Al, voltando un attimo la testa, prima di caricare il braccio e mollargli un altro pugno in faccia.
“Come hai potuto?” ruggì “Mia sorella! È mia sorella quella che è stata trovata da Louis in lacrime nella Stanza delle Necessità! È mia sorella quella che si rifiuta di uscire dalla sua stanza! È mia sorella quella che si rifiuta di parlare con tutti! Come hai potuto, dimmelo!” ringhiò, continuando a picchiarlo alla babbana, senza sosta. Albus sembrava un così tanto ragazzo pacato e pacifico, ma dava certi destri che suo fratello James neanche s’immaginava. Ad ogni frase, una stilettata al cuore del biondo.
“Brutto stronzo!” quelle parole gli riportarono subito alla mente quelle dette da Lily qualche ora prima Brutto stronzo, io ti amo! “Mi fai schifo Malfoy, non avrei mai dovuto permetterti di frequentare mia sorella, lei che è una delle cose più preziose che ho, aveva ragione James, sei un puttaniere, e lo rimarrai sempre”  Aveva ragione James, prima o poi mi avresti spezzato il cuore!
“Io mi fidavo di te! Lei si fidava di te!” sibilò accorato “Te l’ho affidata, e tu l’hai ferita. Eravamo amici Malfoy, ma ora, se mia sorella non torna come prima, se non la vedo sorridere di nuovo, se non la vedo ridere di nuovo, giuro che diventerò il tuo peggior nemico, non ti farò arrivare ai M.A.G.O. ricordalo Scorpius” lo minacciò, mollandogli un ultimo pugno e uscendo dalla Sala Comune con quel passo felino che non era riuscito a sentire, con tutta quella rabbia gelida che incuteva terrore allo stato puro. Tutti i Serpeverde presenti erano rimasti a bocca spalancata, insomma, vedere i due amici storici, Al Potter e Scorpius Malfoy prendersi a botte, o meglio, vedere il grande Scorpius Hyperion Malfoy prenderle senza reagire, era a dir poco sconvolgente. Tuttavia, erano tutti sicuri di una cosa: il biondo aveva fatto qualcosa a Lily Potter.
 
Anche lui aveva preso ad ignorarlo, solo dopo qualche giorno Scorpius era riuscito a chiarire, facendogli vedere quanto soffrisse e raccontandogli tutto, solo in quel modo Al era tornato suo amico. Lily invece continuava ad ignorarlo, ignorava le sue scuse, doveva averla ferita profondamente, nelle rare volte duranti le quali si scambiavano la parola lo chiamava Malfoy, non lo guardava più neanche in faccia.Quella situazione era insostenibile, ma lui cercava di mascherarla facendo come niente fosse, d’altronde era un Malfoy, e i Malfoy non esternano mai i loro sentimenti.
Era passato un mese da quando aveva chiuso con lui, e ancora non riusciva a capacitarsene, era difficile stare in sua presenza, ogni volta aveva l’impulso di abbracciarlo e di perdonarlo seduta stante, ma non poteva, non dopo quello che aveva fatto, per questo non incrociava mai il suo sguardo, temeva che non avrebbe potuto sostenerlo e contemporaneamente mantenere un atteggiamento distaccato. Lily soffriva, era fragile, e questa sua debolezza la turbava e la confondeva ancora di più, non era abituata a sentirsi così.. indifesa, era sempre stata forte, invece in quegli ultimi tempi era diventata così vulnerabile, così tanto. I cugini cercavano di sostenerla come potevano, ma neanche a loro era sfuggito quel cambiamento nella ragazza, da vulcano scatenato, da leonessa, a gattino spaesato, da perfetta Malandrina a.. niente, ormai neanche più gli scherzi faceva, non ci riusciva più. Quella sera la McGranitt aveva radunato tutti gli studenti in Sala Grande, diceva che aveva una notizia importante da dare
“Studenti, io e i miei colleghi abbiamo concordato che, dati i continui scontri fra Case”
Gli scontri fra Case, in particolare Grifondoro e Serpeverde, erano riemersi con la violenza di uno tsunami, data la rottura fra i due leader, Lily, che aveva preso in mano le redini della Casa lasciatele in eredità dal fratello, e Scorpius. I più vendicativi erano i grifoni, in particolare Roxanne e Hugo, che si erano ritrovati a capitanare il movimento anti-serpi, sembrava si fosse ritornati ai tempi di James Potter e Severus Piton, quando gli scontri fra le due case erano più frequenti e violenti che mai.
“Data la frequenza di questi scontri” continuò la preside “Abbiamo deciso che ci sarà uno scambio  di Prefetti” un brusio incuriosito si diffuse fra gli studenti “Nel senso che i Prefetti di Serpeverde collaboreranno solo ed esclusivamente con i Capiscuola di Grifondoro, mentre quelli di Grifondoro solo ed esclusivamente con i Capiscuola di Serpeverde” Lily impallidì visibilmente, dannazione ma anche la McGranitt ci si metteva?! Era così pallida che sembrava stesse per svenire. Si, perché quell’estate era stata nominata Prefetto, per la stessa e identica ragione di suo fratello James, ossia per cercare di tenerla in riga. E indovinate un po’ chi era il Caposcuola di Serpeverde? Non c’era bisogno di una risposta. Louis la guardò preoccupato dal tavolo dei Corvonero, mentre Hugo, Roxanne e Alice lanciarono un’occhiataccia alla tavolata verde-argento. Rose invece, senza farsi vedere da nessuno, si aprì in un sorrisetto saputo e misterioso.
“La collaborazione comincerà dalla prossima settimana”
Lily passò una settimana d’inferno, temeva e allo stesso tempo desiderava che arrivasse quel fatidico venerdì, voleva rivederlo ma allo stesso tempo avrebbe voluto stargli lontano miglia e miglia, lei lo amava ancora, c’era poco da fare, ma non era intenzionata a soffrire ancora, perché lui era riuscito nell’impresa dove molti avevano fallito: era riuscito a farla innamorare e a spezzarle il cuore. Era arrivato il tanto temuto venerdì, si stava dirigendo con Hugo verso il luogo dell’incontro, dove si sarebbero incontrati serpi e grifoni. Appena arrivò lo vide immediatamente, era seduto accanto ad Al, Prefetto dal quinto anno. Lo ignorò come faceva ogni volta, sedendosi lontano da lui.
“Ci siete tutti?” esordì Rose, Caposcuola dei grifoni “Bene, ora tutti i Prefetti di Serpeverde vengano con me” ordinò uscendo dalla stanzetta, seguita da tre ragazzi e tre ragazze verdi-argento, compreso Al
“Invece i Grifondoro rimangano qua” replicò Scorpius “Allora, per le ronde è rimasto più o meno tutto uguale, solo che ora dovrete fare rapporto ai Capiscuola di Serpeverde, anzi che a quelli di Grifondoro”
“Tutto qui? Possiamo andare?” ringhiò Hugo, da quando il ragazzo aveva fatto quello che aveva fatto alla cugina non riusciva più a parlargli civilmente “Si, le ronde inizieranno da domani e verranno fatte ogni sera, per tutto l’anno” disse, congedando i grifoni, che se ne andarono immediatamente.
“Potter” la chiamò, un attimo prima che se ne andasse. Lei alzò leggermente lo sguardo, che si fece tagliente e circospetto
“Che vuoi Malfoy?” domandò gelida “Solo parlarti” rispose, il tono più dolce e lievemente abbattuto
“Riguardo alle ronde?” “No, riguardo-” “Allora  non abbiamo nulla da dirci” lo bloccò, dandogli le spalle e andando via
“Lily, per favore!” la pregò, inseguendola. La rossa si girò improvvisamente infuriata
“Non. Chiamarmi. Lily. Io per te ora sono tornata Potter!” ruggì, guardandolo per la prima volta negli occhi da un mese.
Erano cambiati, non erano più di quel turchese brillante, erano color ghiaccio, erano spenti, a causa sua.
Il suo sguardo era proprio come lo ricordava, intenso e ammaliante, di quel grigio unico, sembrava triste, sembrava stesse male, ma sicuramente non quanto lei, non poteva neanche immaginare quanto l’avesse ferita, il cuore le faceva così male da farla accasciare a terra senza forze.
“Io non volevo, alla fine ho parlato con quello e-” “Troppo tardi, dovevi credere a me, alla tua ragazza, ti ho pregato, supplicato! Ma niente, non hai voluto ascoltarmi, ti ho urlato che ti amo, ma neanche lì hai ceduto, allora vuol dire che non ti fidi di me, che non hai un briciolo di fiducia in me, allora sai che ti dico? Che mi sono stufata io ora, ora sono io quella che si rifiuta di ascoltare” sputò, voltandogli le spalle. Il biondo però le afferrò un polso, facendola voltare
“Dillo, dimmi che non sei più innamorata di me, dimmi che non mi ami più, e allora io ti lascerò in pace, non ti rivolgerò mai più la parola, farò come vuoi, ma dimmelo in faccia Potter” lei abbassò un attimo la testa
“Oh Scorpius” mormorò “Io ti ho amato tantissimo, ma ora mi domando se tu abbia mai amato me” replicò con un filo di voce, sfuggendo alla sua presa e correndo lontano, lasciandolo solo, troppo provato per fermarla
“Tantissimo.. tantissimo Lily” rispose qualche minuto dopo, in un soffio, andandosene via.
Quando Lily tornò al dormitorio stava piangendo,  era stata dura dirgli tutte quelle cose mantenendo un atteggiamento  distaccato, avrebbe voluto piangere, picchiarlo, abbracciarlo, ma non poteva, sapeva che se avesse ceduto un’altra volta a Scorpius non sarebbe più riuscita a separarsene.
Lune, tutto ok?” le chiese una voce familiare “Lou? Ma come hai fatto a salire e, questo è il dormitorio delle ragazze!?” 
“Mi ha fatto entrare Rosie, lei è la Caposcuola persciò può farlo, di nascosto non avrei saputo come fare, forse Jim e Fred si, ma io no” ammise, sdraiandosi accanto a lei. “Come stai?” “Male” confessò, stringendosi verso il cugino
“Ricorda che io sarò sempre con te se avrai bisogno di me” mormorò, abbracciandola fraternamente
“Grazie Louis, se non ci fossi stato tu penso che a quest’ora sarei stata uno straccio, peggio di un Inferius”
“Di niente Lils, i cugini servono a questo” “Sicuramente Fred e Hugo avrebbero contestato questa frase, trasformandola in ‘se un ragazzo ti fa soffrire noi lo picchiamo, i cugini servono a questo!’” rise, immaginando la scena nella quale Fred e Hugo si scrocchiavano le nocche, vestiti da lottatori di boxe, uno sport babbano di cui le aveva parlato zia Hermione.
“Sicuramente” concordò il ragazzo “Ora alzati in piedi e sorridi, la zia Herm un jorno mi ha detto una frase pronunciata da un grande attore babbano, che mi ha colpito molto, quell’attore diceva che un jorno senza sorriso è un jorno perso”
Lily sorrise, quella era la frase perfetta per Louis, lui sorrideva sempre
“Ok Lou” “Bene, voglio vederti felisce. Non puoi continuare così” dichiarò “Ti aspetto nella tua Sala Comune, e fai in fretta” si raccomandò, uscendo dalla stanza. In quel momento Hugo e Louis le ricordavano tanto James e Frank,  il primo avrebbe voluto strozzare colui che l’aveva fatta soffrire, il secondo invece l’avrebbe consolata e supportata. No, non doveva deprimersi, doveva sorridere, per lei, la sua famiglia e per Louis, d’altronde glielo aveva promesso, doveva andare avanti, anche se sapeva che sarebbe stato impossibile, ma doveva almeno fingere di stare bene, per loro. 




Un ciao a tutti? Come va? Io ho appurato definitivamente che, per quanto uno ci si possa impegnare, non c'è un solo lato positivo nell'andare a scuola, o meglio, c'è ne SOLO uno: stare con gli amici. Bene, dopo questo sclero patetico, passiamo alla ff. Allora, Scorpius si è reso conto subito del casino che ha fatto, e cerca di rimediare, ma Lily è implacabile, lei non è abituata a soffrire per amore, e non ci tiene a ripetere l'esperienza. Spero che questo capitolo non vi deluda, un bacione e un grazie dal profondo del cuore a tutti!

iceprincess: Ciao Vale, partiamo con un bel GRAZIE di quelli da urlare! Ok, fatto. Grazie mille, ma davvero tanto, non pensavo la storia potesse piacere così tanto.. wow. Neanche a me andava di fare un capitolo melenso, perchè poi ci facevamo tutti due scatole così, e poi capita a tutti un litigio, Maghi e non, perchè non a loro? Comunque si, non staranno lontani a lungo, non possono! E' esattamente come dici te: sono dipendenti l'uno dell'altra. Spero che il capitolo ti piaccia, un bacione!!

M_C_E_: Ciao e grazie! Si non preoccuparti, si rimetteranno insieme =D Devo dire che anche io ad un certo punto mi sono odiata per averli fatti litigare xD Spero continuerai a seguirmi, un bacione!

sedsed: Ciao e GRAZIE!!! Ma davvero tantissimissimo! E così Lily ha una rivale eh? xD Allora se ti trova sei spacciata xD Ti giuro che quando hai scritto quella cosa di Scorpius abbracciato alla gallina animale, mi sono ammazzata dalle risate, ma dico sul serio! Prima sono rimasta tipo così: o_0 Poi mi sono rotolata a terra dalle risate e alla fine sono rimasta così =D Ok basta così, altrimenti qualcuno mi prende per pazza, spero il capitolo ti piaccia, lo spero davvero, ancora grazie e un bacione!

mymmina: Ciao! Grazie mille anche a te, tantissimi grazie. A dire il vero neanche io l'avrei mai fatto, ma Lily potrà anche essere diabolica quando le pare, ma a volte è ingenua, un po' come Harry, che alla fine si faceva rigirare un po' da tutti xD Scorpius invece, diciamo che non ci ha visto più, allora è subentrata la parte vendicativa da serpe, quella che è per la legge del taglione "occhio per occhio, dente per dente". Però comunque lui ci tiene veramente a Lily. Spero il capitolo non ti deluda, un bacione!!

Nashira91: Hola! Partiamo con il solito Grazie, anche se per le tue recensioni, un Grazie è il minimo. Scorpius è più di un idiota, ma stiamo calmi, altrimenti succede un casino xD Lily non vuole soffrire.. per lei questa è stata la prima delusione d'amore, il primo dolore, ed è rimasta scottata profondamente, anche se comunque è ancore innamorata del biondastro. Io amo Louis, un altro da sposare, lui aiuterà tanto Lily, diventerà un importante punto di riferimento, non al pari di James e Al, ma quasi. Spero il capitolo non ti deluda, un bacione!!  

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Capitolo 16
*** Di nuovo insieme ***


Un ragazzo correva infuriato nei corridoi della scuola, i capelli coperti di piume, come tutto il corpo, i vestiti leggermente bruciacchiati, quello era l’ennesimo scherzo ai danni dei Serpeverde per conto dei Grifondoro, ma stavolta avevano esagerato. Mentre si dirigeva come una furia verso l’ufficio della preside, si scontrò contro una persona.
“Ma chi diamine- Malfoy?” esclamò una voce femminile, che lo fece fermare immediatamente. Si voltò, Lily era distesa per terra, i capelli scompigliati, era bellissima, e gli mancava, gli mancava da morire.
La ragazza alzò lo  sguardo, ma allora aveva ragione Hugo, la Potter-sfiga esisteva, e si era anche accanita su di lei, stava facendo degli sforzi immani per cercare di dimenticarlo, o perlomeno di ignorarlo, e se lo ritrovava accanto, a momenti gli si spiaccicava sopra! Morgana sola sapeva quanto le mancasse.. quando lo guardò con più attenzione, scoppiò a ridere, facendo tornare l’irritazione nel ragazzo, perduta mentre contemplava la ragazza.
“Che cazzo ti ridi?” ruggì incollerito e piccato, non avrebbe sopportato una presa in giro anche da parte sua
“Ti sei visto allo specchio, sei ricoperto di piume, e i vestiti sono anche vagamente bruciati, ma che è successo?”
“Tuo cugino, ha fatto esplodere tutti i cuscini e tutti i materassi di tutti i Serpeverde, Al escluso, e non contento ha pure dato fuoco ai resti” ringhiò, arrabbiato e irritato “E che vuoi che sia, è solo un materasso” rise lei, alzandosi in piedi
“Non mi pareva fosse solo un materasso quando facevamo sesso” sputò velenoso.
La ragazza s’irrigidì poi, con un movimento veloce, gli diede uno schiaffo “Vaffanculo!” sibilò, correndo via, fremente di rabbia e dolore, lasciandolo frustrato e avvilito.
“Ciao Scorp, amico, hai una faccia” esordì Derek, entrando nella stanza del cugino e gettandosi sul suo letto con nonchalance. Scorpius era seduto per terra, la schiena appoggiata pesantemente contro la parete, il capo reclinato all’indietro e gli occhi chiusi.
“Non è aria Zabs” “Andiamo amico, parliamoci chiaro, da quando te e la Potter vi siete mollati non sembri più te! Appena la vedi ammutolisci immediatamente, e riprendi a parlare solo quando lei se ne va, e anche lì non è che sei un mostro di eloquenza! Cazzo Scorp, ho capito la situazione, ma non capisco perché non puoi confidarti con me! Porco Godric, sono tuo cugino” sbottò il moro, rizzandosi a sedere e guardandolo offeso “Scusa Derek” sussurrò , aprendo leggermente gli occhi
“Dai Scorp, rilassati, che con una bella scopata passa tutto” il  biondo gli avrebbe volentieri staccato la testa a morsi, ma non ne aveva neppure la forza e la voglia.
“Non sei mai stato innamorato, vero Derek? Perché se tu lo fossi stato, non parleresti così.” rispose in un soffio
“E poi.. che cosa umiliante.. ma da quando ci siamo lasciati.. Zabs, le altre ragazze neanche le guardo più, è come se non esistessero per me, solo quando vedo lei.. o Salazar, non puoi capire, vorrei andare e baciarla così a lungo da farla svenire” confessò, chiudendo gli occhi e sospirando pesantemente
“O. Santo. Salazar” mormorò scioccato il cugino, sgranando gli occhi sconvolto
“Questo è grave fratello, ti sei innamorato di lei!” lui socchiuse un occhio, annuendo lievemente.

“Stupide ronde” borbottò un ragazzo dai capelli rossi
“Hugh, non dire così, con quel sociopatico in giro dobbiamo tutti stare attenti” lo rimbrottò la cugina, mentre saltava invano per cercare di scompigliargli i capelli, Hugo era troppo alto
“Capirai, se Lilian Luna Potter va ancora in giro, quel tizio è solo una minaccia secondaria. E’ inutile Lee, sei troppo nana per raggiungermi” rise, mentre lei metteva il broncio
“Sicuro di non essere un mezzo gigante?”
“Bè, per esserlo mamma dovrebbe aver tradito papà con Grop” rabbrividì al solo pensiero della madre con il gigante.
“Povero Hagrid, è così affascinante” scherzò, dandogli un pugno sulla spalla
“Comunque meglio lui che Gazza” “Sicuro, e poi Gazza sta’ con Madama Pince”
“Certo, hanno una relazione segreta dai tempi di Tom Riddle, anno più anno meno”
“Stai insinuando che hanno tipo cento e passa anni?”
“Ovvio, hanno mille anni a gamba, la vecchia è decrepita quanto le pagine dei libri della Sezione Proibita, mentre lui è preistorico, avrà cambiato almeno venti gatte in tutta la sua vita” i due rabbrividirono nuovamente, immaginando quei due vecchietti insieme
“Che immagine sconvolgente, penso mi abbia bloccato la crescita” “Tanto rimani nana comunque” “Ehi!”
Tra i due calò il silenzio, interrotto due secondi dopo dalla ragazza
“Hogwarts di notte è bella ma allo stesso tempo misteriosa, non trovi?”
“Si, t’immagini ad andare nella Foresta Proibita e raccontarsi storie dell’orrore di notte?” “Sarebbe a dir poco inquietante”
“La conosco io una storia terrificante, me l’ha raccontata papà” “Quale?” chiese interessata
“Quando vide lo zio Percy uscire dalla doccia.. NUDO!” rivelò, coprendosi teatralmente gli occhi e tremando tutto. I due ragazzi scoppiarono a ridere, appoggiandosi l’una all’altro
“Ma come diamine ti è venuta questa?” ansimò la ragazza, tenendosi la pancia dalle risate, era da tanto che non rideva così
“Ti giuro che è successo davvero, papà dice che è rimasto sconvolto” rise l’altro “Buffone” sorrise la rossa
“Che ne dici se dopo facciamo una capatina alle cucine, eh Lee?”
“Ok, ma prima finiamo il giro” il ragazzo però si fermò di botto, dandosi una manata in fronte
“O cazzo” mormorò “Che succede Hugh?” chiese preoccupata
“Oggi avevo appuntamento con Kelly Finnigan, alle dieci, cioè tra dieci minuti!” “Allora vacci!”
“Ma ho la ronda!” “Finisco io tranquillo” “Davvero Lils?” domandò, gli occhi luccicanti di gratitudine
“Si, basta che mi aiuti con Storia della Magia” rispose sorridendogli
“Sicuro! Oh grazie Lee, allora io vado, ti adoro, mon amour!” urlò, abbracciandola e poi correndo via, sparendo nel buio. Lei scosse la testa divertita, suo cugino era fatto così, si ricordava le cose solo alla fine, quando ormai rimanevano pochi minuti, ma a lei piaceva così, Hugo era speciale, sapeva farti ridere, e quello era un dono prezioso, che avevano solo in pochi. L’unica pecca è che fino a mezzanotte sarebbe rimasta da sola. Stava giusto svoltando il corridoio, quando sentì una voce che la fermò
“Weasley, Potter, a che punto state?” lei si girò lentamente, il colorito improvvisamente più chiaro, ma che aveva fatto di male? Forse Voldemort, prima di schiattare, aveva maledetto la discendenza femminile di Harry Potter?
“Ma dov’è Weasley?” chiese un ragazzo biondo e bellissimo, che Lily stava facendo di tutto per dimenticare, anche se sapeva che era un’impresa impossibile “Ehm, è andato via” disse, mordendosi un labbro “Perché?”
“Perché… non si sentiva tanto bene” incrociò le dita dietro la schiena, sperando ci fosse cascato. Lui inarcò le sopracciglia, stava per ribattere, quando scrollò le spalle e continuò a camminare al suo fianco.
“Che stai facendo?” gli domandò, forse più aggressivamente di quanto avrebbe dovuto
“La ronda è da fare in due, lo ha detto la preside, sono le regole”
“E da quando segui le regole?” chiese scettica. Lui la guardò negli occhi, dannazione a lui e al suo sguardo magnetico, sapeva che ora non avrebbe più potuto fare a meno di ricambiare lo sguardo. Avrebbe potuto immergersi nei suoi occhi, talmente erano profondi, erano bellissimi, come lui.. No Lily, lo devi dimenticare! Pensò dentro di sé, eppure sembrava sinceramente dispiaciuto, sembrava stesse soffrendo, forse.. No, i Malfoy non soffrono, fanno solo soffrire, e questo lo avresti dovuto sapere
“Dimmi la verità, dov’è andato veramente tuo cugino?” mormorò. Non se l’era bevuta, ovvio
“Aveva un appuntamento” involontariamente sorrise, immaginava Hugo correre come un matto per i corridoi, cercando di non fare tardi e contemporaneamente di allacciarsi la cravatta. Si voltò per studiare la sua reazione, era rimasto impassibile
“Allora? Niente sgridata, niente punizione?” “No” rispose semplicemente, continuando a camminare
“Come stai?” si azzardò a chiederle, guardandola di sottecchi “Ormai non sono più affari tuoi”
Maledizione, a lei e alla sua impulsività, perché non contava fino a dieci prima di parlare!? Il ragazzo abbassò lo sguardo, era frustrato e afflitto “Senti, io voglio parlarti, è da settimane che cerco-” “Due mesi fa avresti dovuto parlarmi” lo freddò 
“No ascoltami, ti prego” la spinse verso un muro, impedendole con le braccia di andarsene, guardandola fisso negli occhi 
“Lasciami. Subito” ringhiò “Ti lascerò quando avrò finito. Mi devi ascoltare cazzo, mi dispiace tantissimo, mi sono comportato da coglione, ti giuro che mi sono reso conto di aver commesso una cazzata da quando ti è scesa la prima lacrima, ma non ho avuto il coraggio di dirtelo, sai meglio di me quanto posso essere orgoglioso, ti chiedo scusa, mi metterei anche in ginocchio, anche se temo che mi daresti una ginocchiata in faccia, mi dispiace da morire, non avrei mai dovuto dubitare di te, non succederà mai più, te lo posso giurare, però dammi una seconda chance, ti prego Lily!” La sua voce era intrisa di vergogna e disperazione, la stava supplicando, era sincero, glielo si leggeva negli occhi, Lily era sbalordita, Scorpius non aveva mai chiesto scusa a nessuno, e ora la pregava e la scongiurava! Era quasi tentata di perdonarlo, però il dolore che aveva provato le bruciava ancora dentro, la ferita ancora fresca e pulsante.
“Tu mi stai chiedendo di perdonarti? Mi dispiace, ma ancora non mi basta” disse, sgusciando via dalla sua presa
“No Lily, aspetta” gridò, prendendola per un braccio e facendola voltare
“Cazzo, io ti amo!” esclamò, guardandola negli occhi. La ragazza rimase di stucco, non le aveva mai detto ‘ti amo’, se si esclude quella mezza frase in cui lo aveva aggiunto implicitamente al loro primo appuntamento 
“Davvero?” aveva bisogno di una conferma, doveva avere una conferma
“Davvero, è così, ti prego Lily, torna con me, mi dispiace tanto” la supplicò, era distrutto.
“Chi mi dice che non succederà ancora? Chi mi assicura che non mi farai soffrire ancora?” “Io”
Lei rimase in silenzio per un bel po’ di tempo, doveva perdonarlo? Non ne era sicura.
L’avrebbe fatta soffrire ancora? Non era sicura neanche di quello.
Lo amava? Quella era l’unica cosa di cui era certa.
“Sei uno stupido” mormorò, prima di sorridergli dolcemente.
“Aspetta.. Torniamo insieme?” le chiese esterrefatto “Non lo so, se te prometti di fidarti di me si”
“Certo, Porca Morgana mi sei mancata da morire” esultò, prendendola fra le braccia e baciandola. Quella era la prima volta che si apriva così tanto con una persona, che non fosse Al o Derek, che si permetteva di esternare così i suoi sentimenti, rimase stupito anche lui di sé stesso, ma in quel momento non gliene fregava niente, l’importante era che stesse con Lily, che stessero di nuovo insieme, che fosse di nuovo sua.
“Ricorda che lo hai promesso” sussurrò la ragazza, accoccolandosi contro il suo petto
“Sicuro, non lo scorderò” rispose lui, accarezzandole i capelli e stringendola a sé
“Mi sei mancato tantissimo” “Anche te lentiggini, non puoi immaginare quanto, non ti lascerò più andare via, te lo prometto”
“Ah, tesoro?” “Si?” “Fammi un’altra volta una cosa del genere e non mi farò tanti scrupoli a cruciarti e poi a chiamare James, tutto chiaro?” Scorpius annuì spaventato, non tanto dalla minaccia della maledizione, ma più dal fatto che probabilmente James lo avrebbe fatto a pezzi e anche dal particolare, non tanto insignificante, che lo aveva appena minacciato con il sorriso sulle labbra, proprio come aveva fatto mesi prima il fratello, era agghiacciante la cosa, molto agghiacciante.
“Spero tu abbia capito” “C-Certo” si affrettò a rispondere, mentre lei se ne andava 
“Dove vai?” “Al dormitorio” “Non stiamo insieme?” lei sorrise perfida  
“Scorpius, non ho intenzione di fare sesso con te per un bel po’ di tempo” lui era sconvolto “E perché?”
Amore, devi penare un altro po’ per i miei gusti. Ci vediamo, buonanotte” e se ne andò, povero ingenuo, credeva che si sarebbe dimenticata tutto così su due piedi? Illuso, Scorpius non aveva ancora capito che Lily sapeva essere più perfida di un Serpeverde se ci si metteva. 





Salve a tutti! Allora, io non ce la facevo più a vederli separati, non  sò voi, perciò.. ta ta ta tà! Riappacificazione! Immagino non ci sia tanto da dire, entrambi hanno sofferto come cani a stare separati, perchè quando trovi la persona fatta per te, secondo il mio modesto parere, e poi per un qualche motivo ne vieni separato, la vita non può tornare come prima. Spero che il capitolo vi piaccia, e che non vi sembri troppo forzato. Un bacione a tutti quanti!

iceprincess: Ciao Vale! Io penso che dovrei trovare una parola che esprima tutto quello che un semplice Grazie non può xD Comunque, in mancanza di questa parola, grazie! Al al capitolo scorso ha fatto una cosa 'alla James', però mi sono sentita realizzata quando gliel'ho fatta fare. Vabbè, sono contorta. Comuuuunque, l'importante è che Scorpius e Lily stanno insieme. Per la scuola.. io mi riconsolo pensando al Natale. Io lo adoro *-* Spero continuerai a seguirmi, un bacione!

mimmyna: Ciao! Prima di tutto: Grazie! Poi, allora, io lo avevo detto sin dall'inizio di fondare un fan club per Al versione normale, ora lo fondiamo anche per la versione 'assetata del sangue del fidanzato della sorella'. Comunque alla fine si sono rimessi insieme, tutto è bene quel che finisce bene xD Spero ti sia piaciuto il capitolo, un bacione!

M_C_E_: Ciao! Ora hanno finalmente fatto pace, spero che la cosa non sia sembrata troppo forzata, vabbè.. Spero che ti sia piaciuto, un bacio!

sedsed: Ciao! Grazie mille! Però aspetta un secondo: stavi leggendo il capitolo in classe? Oddio, spero che la prof non ti abbia beccata! Scorpius si sta leggermente ridimensionando, ma la parte del litigio, sembrerò sadica, ma m'è proprio piaciuto scriverla xD Spero di non averti deluso, un bacione! P.S Anche io provo un odio profondo per i romani, nonostante sia proprio di roma.

Nashira9: Hola! Ma lo sai che quando non recensisci subito, mi viene da pensare, 'ma che razza di schifezza ho scritto?' Vabbè, lasciamo stare i miei scleri. Grazie di tutto. Poi, io l'ho detto, fan club per Albus! xD Scorpius ha sbagliato e paga per il suo errore, ma alla fine, si risolve tutto. E' stupendo quando hai scritto: 'alla domanda "mi domando se tu abbia mai amato me " lui risponde quando lei se n'è già andata via... cioè... forse ti è sfuggito il piccolissimo particolare che se lei è già andata via non ti può sentire, per quanto la tua risposta sia bellissima, a meno che non urli!! -.- Daiiiiiiii... sveglia!!' Mi sono ammazzata dalle risate! Louis..  Louis è Louis, c'è poco da dire *-* Ma perchè sti ragazzi fichissimi stanno solo ad Hogwarts!? Che ingiustizia. Spero che il capitolo ti piaccia, un bacione!!!
 

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Capitolo 17
*** Diventerò zio! ***


“Vi siete rimessi insieme? Cosa ha fatto di così eclatante per farti cambiare idea?!”
Lily  raccontò tutto, per filo e per segno, soffermandosi in particolare sul pezzo delle scuse e della dichiarazione.
“Wow, veramente ha detto che ti avrebbe chiesto scusa anche in ginocchio?” “Si Rox”
“Cazzo Lils, ma ti rendi conto, un Malfoy che dice una cosa del genere? È da inserire nel libro di Storia della Magia!”
Dire che Alice e Roxanne erano scioccate sarebbe stato usare eufemismo
“Così si è scoperto che anche i Malfoy hanno un cuore. Comunque anche secondo me se si fosse messo in ginocchio gli avresti dato una ginocchiata in bocca” “Ali! Non è vero!”
“Infatti Alice, in bocca mai, ha un utilizzo vitale per la nostra Lee, diciamo in fronte” le due ragazze scoppiarono a ridere, mentre la rossa s’imbronciò “Brutte banshee dei miei stivali, col cavolo che la prossima volta vi vengo a dire qualcosa!”
“Dai Lils, non te la prendere, stiamo scherzando. Tornando a noi, ovviamente te non gliela farai passare liscia così facilmente, vero?” la ragazza sorrise malandrina “Esatto Ali” “Che hai in mente?” chiese curiosa la mora. Lily si limitò a ghignare con fare ‘malandrinesco’ “Dai Lily!” la pregarono in coro
“Mi dispiace ma non dirò niente, così v’imparate a prendermi per il culo” “Daaai!”
“No, mettetevi il cuore in pace e au revoir” le salutò la rossa
“Questa è l’influenza francese di Louis” decretò la mora scuotendo la testa.
Louis invece appena seppe che la cugina era tornata insieme al biondo le chiese “Sei felice?”
“Si ma pensavo che-” “Che ti avrei chiesto cosa è suscesso? No, l’importante è che tu sia felice, non ti chiederò nient’altro perché per averti riconquistata deve aver fatto o detto qualcosa d’importante per te, che ti ha dimostrato che i suoi sentimenti sono sinsceri” lei lo abbracciò di slancio “O Lou, ti adoro” lui sorrise “Grazie Lune, ora andiamo a fare colazione? Sto’ morendo di fame”
“Hai passato troppo tempo con Hugo” rise, mentre si dirigevano abbracciati verso la Sala Grande “Probable
“Allora, meglio Hogwarts o Beauxbatons?” “Penso Hogwarts, qui mi sento a casa”
“E non influisce per niente il fatto che ti ritrovi quanti? A si, cinque componenti della tua famiglia, vero?” scoppiarono a ridere
“Per niente, cugina di malafede.. ok forse si, lo ammetto” “Non sei mai stato capace di dire le bugie!” lo canzonò
“Lo prendo per un complimento” “E’ quello che voleva essere” “Ciao ragazzi”
“Ciao Al” “Bonjour cousin” “State andando a fare colazione?”
“Si, vieni con noi?” gli chiese il ragazzo “Ok” “Comunque Alice è già andata, se t’interessa” il moro avvampò
“Ah.. ehm, grazie.. allora.. penso che la raggiungerò” così dicendo andò via
“E’ prevedibile, il piccolo Al” “Povero, vuole solo stare con la sua ragazza, sei ingiusta” rise lui, aprendo la porta della Sala Grande. Lì si separarono, lui verso il tavolo dei Corvonero e lei verso quello dei Grifondoro.
In quel momento il falco di Lily, un bell’animale dal piumaggio marrone, atterrò davanti a lei, aveva una lettera legata alla zampa. La ragazza la prese con delicatezza

Cara Lily,
come stai? Spero bene, io e Ted volevamo darti una notizia stupenda: sono incinta, aspetto un bambino! Non è fantastico!? Siamo così emozionati, pensa che Teddy quando glielo ho detto è svenuto, e da quel momento i capelli non fanno altro che cambiargli colore. Abbiamo mandato una lettera anche agli altri, non vedevamo l’ora di dirvelo! Divertiti e passa un buon anno
                                                                                                       tua cugina
                                                                                                                Victoire 
 (e Teddy)

La ragazza spalancò gli occhi, Vic aspettava un bambino?Ti credo che Ted è svenuto, a momenti lo imito anch’io! 
Roxanne ricevette una lettera proprio in quel momento, e leggendola cacciò un gridolino eccitato
“Roxanne, anche te?” "Per Vic?” “Sì” “Ragazze, avete ricevuto una lettera da Victoire?” domandò Rose, correndo trafelata nella loro direzione “Sì, anche te?” “Sì, immagino tutti i membri della nostra famiglia”
 Infatti dal tavolo di Serpeverde e Corvonero si alzarono Al e Louis, che li raggiunsero in un baleno
“Ragazze”  le chiamò il moro
“Mia sorella” sussurrò il francese, appoggiandosi al cugino “Diventerò zio.. DIVENTERO’ ZIO!” urlò
“Auguri Lou” esclamò Rose, abbracciandolo, seguita a ruota da gli altri
“Che succede?” sbadigliò Hugo, entrando in quel momento “Vic aspetta un bambino” trillò Roxanne. Lui aprì la bocca, sgranando gli occhi “Noo.. miseriaccia, davvero?” “Si davvero! Non è fantastico?” “Per i tanga di Morgana! Wow, è meraviglioso!” Louis intanto sembrava perso nei suoi pensieri “Devo chiedere alla Mc di permettermi di andare da lei” borbottò fra sé e sé, ignorando completamente gli altri e dirigendosi verso l’ufficio della preside.
“E’ scioccato” spiegò Lily
“Sicuramente nonna Molly vorrà fare un pranzo con tutta la famiglia” sospirò pratico Al
“Sicuramente” concordò il rosso. La giornata passò tranquilla, con un Louis stranamente esagitato e Rose e Roxanne in preda alla pazzia, basti dire che già pensavano al nome del bambino non conoscendone neanche il sesso. Lily invece era entusiasta per Teddy e per Victoire, un bambino avrebbe rappresentato il culmine del loro amore.

“Indovina chi è?” trillò una voce alle spalle di Scorpius, seduto sul suo letto intento a studiare Incantesimi
“Per caso quella pazza di Lily Potter?” ghignò, mentre gli arrivava un pugno sulla schiena
“Bene, allora non ti dispiace se la pazza se ne và” sbottò
“No no, stavo scherzando” si affrettò a scusarsi, afferrandola per un polso e facendola sedere accanto a lui.
“Fossi in te mi comporterei meglio signor Malfoy” lo minacciò
“Scusa, stavo scherzando, non succederà più” “Lo spero per te” “Comunque, che ci fai da queste parti?”
“Ti devo dire una cosa” esordì, saltellando eccitata sul letto “Mi devo preoccupare?” 
“No, è una notizia stupenda” “Spara rossa”
“Mia cugina Victoire aspetta un bambino! E il padre è tuo cugino di secondo grado!” lui rimase di sasso “Davvero?”
“Si, non è meraviglioso?” “Wow, è una bella notizia Lils, auguri” lei sorrise estasiata, saltandogli in braccio e abbracciandolo
“Sono così emozionata per loro, tutti noi lo siamo!” “Immagino che Louis sia rimasto sconvolto, nel senso positivo del termine”
“Si, è diventato tutto iper-attivo, dovresti vederlo, non lo riconosceresti” rise, sdraiandosi sul letto e chiudendo gli occhi, lui la guardava ammaliato. “Vuoi festeggiare?” le chiese malizioso, sdraiandosi accanto a lei. La ragazza aprì un occhio, mentre si avvicinava ancora di più al ragazzo. Erano così vicini che i loro nasi si sfioravano. La rossa lo afferrò per il colletto, coinvolgendolo in un bacio passionale, a cui il ragazzo rispose immediatamente, cingendole la vita con le mani e trasportandola sopra di lui. Lei gli sfilò la maglietta, mentre lui armeggiava con la camicetta, sbottonandogliela in un baleno. Stavano per passare al passo successivo, come diceva il biondo, quando lei si alzò dal letto
“Memoria a breve termine? Ti ricordi che ti ho detto che non avrei fatto sesso con te per un po’?” lui chiuse gli occhi, ancora troppo eccitato per pensare a una risposta da dargli, lo aveva fregato, maledetta!
“Lo hai fatto apposta vero? Avevi programmato tutto dall’inizio” lei si limitò a sorridere malandrina
“Non ti sarai offeso, tesoro?” “Ma ti pare, amore” ringhiò Scorpius, scattando in piedi come una molla “Dove vai?”
“A farmi una doccia ghiacciata” sibilò, chiudendosi in bagno
“Io ti aspetto qui allora” ridacchiò, sdraiandosi comodamente, in attesa del biondo. Uscì una mezzora dopo, scoccandole un’occhiataccia a cui lei rispose prontamente con una linguaccia
“E daaai, non ti sarai offeso?” lui sbuffò irritato, prima di alzare gli occhi al cielo “No” la rossa sorrise allegra
“Bene, senti io vado, ci vediamo domani?” “Ti vengo a prendere agli allenamenti?”
“Fai come vuoi, vabbè io vado, ciao” lo salutò con un bacio veloce, uscendo velocemente.

Passarono ben due settimane da quando Victoire aveva dato loro la notizia, due settimane duranti le quali Louis era riuscito a diventare più agitato di James, il che era tutto dire, voleva assolutamente vedere la sorella. Finalmente, in una serata di metà dicembre, arrivò una notizia che riuscì a calmarlo. I cugini Weasley-Potter erano sdraiati, o seduti, dipende dai casi, nella Sala Comune rosso-oro, a godersi una serata tranquilla in grazia di Merlino.
“Ehi ragazzi, ma quello non è Errol II?” domandò Hugo, indicando il gufo che stava rischiando di schiantarsi contro la finestra della Torre di Grifondoro “Si, che avranno di così importante i nonni da dirci?” si chiese Lily, prendendo la lettera e tornando a sedersi accanto ai cugini “Allora, che dice?”
“Buone notizie gente, dicono che il primo giorno di vacanze dobbiamo assolutamente andare alla Tana, la nonna ha organizzato un pranzo al quale parteciperanno tutti i membri della famiglia, per stare insieme e ovviamente per parlare di Vic e Teddy, contento Lou? Così non ci scasserai più le Pluffe a forza di sclerare a causa della Mc.. E che naturalmente noi dobbiamo presentarci”
“Ovviamente” sospirò Al, scompigliandosi i capelli, già scompigliati, assomigliava terribilmente a James quando faceva così.
“Secondo voi ci sarà anche lo zio Charlie?”  chiese Roxanne
“Secondo me si, non dimentichiamo che lui è il padrino di Vic” ragionò Rose
“Che bello, finalmente potrò parlare con mia sorella, est magnifique!” esultò Louis
“E tornerai finalmente quello normale, il caro e vecchio Lou?” “Molto spiritosa Lils” sbuffò, arricciando il naso
“Però ha ragione cugino, in queste settimane sembrava di avessero scambiato di personalità con Fred o Jim, eri tutto esagitato e arzillo, non sembravi te” ammise Hugo “O forse è un lato nascosto del nostro Lou” ipotizzò Rox, dando man forte ai cugini
“Fossi in voi non vorrei scoprirlo” sibilò, fingendosi infastidito
“No, ti prego, invoco la clemenza del  magnifico Louis, pardon mon chéri!” gridò Hugo, inginocchiandosi ai suoi piedi e prostrandosi teatralmente. Il ragazzo scoppiò a ridere “Hugo, ma te conosci il francese?” “A dire il vero no”
“Come pensavo, alzati buffone, sei completamente pazzo!”
“Scusatemi, devo fare una cosa, ci vediamo” li salutò la rossa, uscendo con la velocità di una Firebolt dalla Sala Comune, da quando si era rimessa con Scorpius era tornata la vecchia Lily, la casinista rosso-oro. Le era appena venuta in mente un’idea pericolosamente sconsiderata, perciò degna di essere messa in atto, al limite se le fosse andata male se la sarebbe cavata con un misero no.  


Salve a tutti, gente! Spero che stiate tutti bene. Allora, in questo capitolo abbiamo uno scoop: un nuovo componente per la numerosissima famiglia Weasley! Secondo voi sarà una bambina o un bambino? E erediterà il gene del lupo mannaro o quello del Metamorfomagus? Si aprono le scommesse! xD E quale sarà l'idea di Lily? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, un bacio!

M_C_E_: Ciao, e un grazie infinito! Finalmente si torna alla normalità, spero che questo capitolo  ti piaccia, un bacione!

Nashira91: Grande, sei arrivata 2°! Ok, scusa un secondo, ricominciamo. Hola! E grazie! Se te ti senti una scema a ridere davanti al computer, allora siamo in due xD Zabini mi sta troppo simpatico, perchè è un idiota, però è simpatico, e tiene agli amici =D Però hai ragione, se l'ha capito pure lui xD E Hugo? Un altro grande secondo me, lui e Lily li vedo tipo Ron e Harry *-* Sono davvero felice che il capitoloti sia piaciuto, e spero che questo non ti deluda, un bacione!!

iceprincess: Ciao! Grazie anche a te! Per la faccenda di Draco e Harry, ti dico che per l'infarto dello 'sfregiato', manca poco, uno o due capitoli al massimo, mentre per vedere schiattare il furetto, manca ancora un pochino, perchè Scorpius deve andarci piano col padre, altrimenti si becca un Avada Kedavra che non finisce più xD Da quello che ho capito, ti piace il personaggio di Draco, o forse ho capito male io, e può essere. Comunque, se può consolarti, ti dico che anche Ron rischierà di morire prematuramente xD Spero che il capitolo ti piaccia, un bacione!

sedsed: Ciao, grazie e.. O mio dio!! Quando leggo le tue recensioni, prima mi ammazzo dalle risate, poi penso, 'ma davvero è scoppiata a piangere durante le lezioni?' e lì mi sento leggermente in colpa xD Per quella storia dei romani, lo stesso vale per me, però ti fanno venire crescere una barba più lunga di quella di Silente, e per la storia di Facebook, per me va bene, vabbè, un bacione, e spero che il capitolo ti piaccia!

mimmyna: Ciao e grazie! Posso ufficialmente dirti che hai capito tutto, la tua recensione ci imbrocca alla grande =D Spero che anche questo capitolo ti piaccia, credo che anche la lunghezza possa andar bene xD Un bacione!

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Capitolo 18
*** Cena, partita e.. tà tà tan! ***


Le era appena venuta in mente un’idea pericolosamente sconsiderata, perciò degna di essere messa in atto, al limite se le fosse andata male se la sarebbe cavata con un misero no 

Si fiondò di corsa nella stanza del Caposcuola di  Serpeverde, che il ragazzo condivideva solo con Al. Il biondo si voltò di scatto in direzione della ragazza
“Che succede lentiggini? L’ultima volta che ti sei catapultata così in camera mia mi hai avvertito che tua cugina era rimasta incinta, cos’è successo stavolta, è morto tuo fratello?” i suoi occhi argentei brillavano speranzosi. Lei lo fulminò con uno sguardo, sedendosi accanto a lui sul letto “Il tuo concetto di buone notizie è differente dal mio, spiacente” ringhiò
“Allora, me lo dici o devo tirare ad indovinare?” lei lo guardò divertita “Tira ad indovinare”
“Cosa?! Ma sei scema?” “Che ti costa, tanto alla fine te lo dico lo stesso” Lui sospirò rassegnato, alla fine l’aveva vinta sempre lei
“Ok.. vediamo.. tuo fratello è inciampato per le scale ed  finito in un coma permanente?” dato lo sguardo assassino che gli lanciò dedusse che purtroppo non era così
“James è stato lasciato dalla Baston e ha deciso di farla finita una volta per tutte, affogandosi nel FireWhisky?”
“James è vivo, sta’ bene e la sua storia con Emily procede alla grande!” ruggì la ragazza
“Ok ok, allora.. no Lee, ma io che cazzo ne so?” sbottò infastidito
“Va bene, te lo dico io, mia nonna ha organizzato una sorta di pranzo con tutta la famiglia, e mi chiedevo se volessi venire con me” sorrise. Lui rimase di sasso, il respiro mozzato, ma che aveva deciso quella pazza, di farlo morire prematuramente? No, forse aveva capito male, si, doveva per forza essere così
“Come scusa?” “Vorresti venire con me alla cena organizzata dalla mia famiglia?” ripeté.
Dannazione, aveva sentito bene, allora rimaneva una sola opzione: la sua ragazza soffriva di deficienza mentale
“Lily, ma che ti sei fumata? Ti rendi conto di quello che stai dicendo? Io, Scorpius Hyperion Malfoy, dovrei venire a cena con la famiglia Potter-Weasley al completo, capitanata da Harry Potter e Ron Weasley, che odiano a morte mio padre? Ma dico sei impazzita?!” “E dai, alla mamma piaci e anche a papà!”
“Sì Gryffindor, ma in versione migliore amico del secondogenito, dubito che potrei piacere a tuo padre nella versione fidanzato della terzogenita, mi lancerà sicuramente un’Avada Kedavra!” Scorpius era sinceramente terrorizzato alla sola idea, ma Lily non sembrava capire, allora voleva davvero vederlo morto, alla faccia dei sentimenti!
“Dai Scorpius, ti prego, ti prego!” lo supplicò, sfoderando gli occhioni da cucciolo, mossa insegnatale dal fratello James alla veneranda età di diciotto mesi.
“Fammi questo favore, ti prego!”
Niente, non si smuoveva dalla sua posizione, allora a mali estremi, estremi rimedi. D'altronde, con una sfilza di cugini e migliori amici maschi, più due fratelli, qualcosa sull'altro sesso lo aveva capito.
“Allora Scorpius, mettiamola così” esordì, ricorrendo ad un pratico tono d’affarista che colpì immediatamente il biondo, stupito da quel repentino cambiamento “Ti ricordi quello che ti dissi due settimane fa, a proposito dello stare insieme?”
Il ragazzo ci mise un po’, poi annuì, colpito da una folgorazione improvvisa
“Bene, se te accetti di venire con me a cena dalla mia famiglia, diciamo che io potrei.. casualmente scordare quella conversazione, facendo come se non fossa mai esistita” la ragazza sorrise furbescamente, Scorpius alla fine era pur sempre un maschio, e il suo tallone d’Achille sarebbe stato sempre quello, come per tutti gli uomini. Aveva ragione, perché, dopo qualche minuto di attenta riflessione, il ragazzo sorrise malizioso
“Ok, se proprio la metti così vengo” La ragazza ghignò soddisfatta, era stato più facile del previsto
“Bene, io direi di cominciare subito” sogghignò lui “Subito eh? Sei proprio un maniaco”  rise Lily, e quella fu l’ultima frase che si dissero per un bel po’.
“A cosa stai pensando?” le chiese il biondo, parecchie ore dopo. La rossa si accoccolò sul petto del ragazzo
“Gryffindor, sputa il rospo” lei scoppiò a ridere
“Mi chiedevo se mio fratello, se ci avesse visto in questo momento, si  sarebbe limitato a svenire o a infartare direttamente” Scorpius borbottò una cosa molto simile ad un preferirei la seconda.
“Te non sei normale rossa” borbottò, scuotendo la testa
“Non ti piaccio anche per questo?” chiese malandrina, appoggiandosi ai gomiti per guardarlo negli occhi grigi che tanto l’affascinavano. Lui finse di pensarci “Forse..” “Guarda te che tipo!” esclamò Lily, premendogli scherzosamente la testa sul cuscino, in un giocoso, forse neanche tanto, tentativo di omicidio
“Assassina” sussurrò, mettendosi una mano sul cuore “Bella fidanzata che sei!” lei ghignò, alzandosi dal letto e cercando la sua biancheria fra quell’ammasso di abiti. Poi prese una delle camicie del ragazzo e la indossò, le arrivava  più o meno a metà coscia. “O Godric” gemette, guardandosi allo specchio.
Scorpius la guardò incuriosito e preoccupato al tempo stesso “Tutto ok?”
“No, ma non hai visto che capelli, non sono mai stata così spettinata in vita mia! Ti rendi conto, sono quasi peggio di Al!” si lamentò, afferrando la bacchetta e lisciandoseli con un incantesimo. Il gene-Potter in fatto di capelli non aveva risparmiato neanche l’unica femmina della famiglia, solo che per sua fortuna erano stati inventati alcuni incantesimi che riuscivano dove una comune spazzola falliva.
“Sbrigati Scorpius, alzati!” il ragazzo era agghiacciato dai suoi cambi d’umore
“Datti una mossa testa bionda!” lo sgridò, mentre s’infilava velocemente la gonna della divisa e si allacciava la cravatta rosso-oro
“Testa bionda?”
“Non sei l’unico che inventa soprannomi, senti io vado di fretta, ho un test con Minnie, vado”
“Aspetta” mugugnò, abbracciandola e impedendole di andarsene
"Scorpius, per favore, potresti lasciarmi?” sorrise dolcemente, mentre lui la baciava velocemente “Dai vai”
“Ci vediamo” lo salutò, scendendo rapidamente le scale, rischiando varie volte l’osso del collo.

“Al, la vuoi sapere una cosa?” trillò Lily, abbracciando il fratello da dietro “Dimmi Lee”
“Scorpius verrà con noi alla Tana” il ragazzo impallidì
“Cosa? Ma sei pazza, papà lo ucciderà! E poi lui ti ha detto di si!? Ma che vi siete fumati!”
“Niente, e papà non lo ucciderà, perché te mi aiuterai, vero fratellone?” lui annuì calmo, la sua mente da stratega stava già calcolando le probabilità di sopravvivenza dell’amico, pari a zero, mentre Lily sorrideva compiaciuta, pur essendo una serpe  Al, povera anima pia, era terribilmente ingenuo, e per questo veniva sempre coinvolto nelle terrificanti macchinazioni dei fratelli. La ragazza fu raggiunta durante la colazione da un Louis nuovamente pacato, tranquillo e sorridente come al solito
“Ciao Lune” “Ciao Lou” “Ho sentito che Scorpius verrà con noi alla Tana”
“Si, che dici faccio male? È una decisione troppo affrettata?”
“Io penso di no, insomma, se siete innamorati che problema c’è?” rispose molto candidamente. La cugina lo travolse con un abbraccio “Louis sei il migliore!”
“Grazie Lils, me lo dici praticamente tutti i jorni!” la sua risata  era cristallina e coinvolgente, non potevi fare a meno di ridere con lui.

Il giorno del fatidico pranzo arrivò prima di quanto pensasse, ora sarebbe arrivato il pezzo più complicato, ma fortunatamente aveva tutta la tribù di cugini e cugine a sostenerla e naturalmente i suoi fratelloni. Ehm.. forse sarebbe stato meglio dire solo uno dei due. Prese un respiro profondo ed entrò nel soggiorno, dove gli adulti discutevano allegramente
“Scusate, disturbo?” “No Lily, vieni pure” sorrise lo zio Bill
“Devi dirci qualcosa?” domandò il nonno Arthur. La ragazza fece una smorfia, con gli anni l’uomo era diventato piuttosto perspicace. “In realtà si” “Dicci tutto tesoro” la esortò la madre
“Per il pranzo ho invitato anche il mio fidanzato, vi dispiace?” Harry strabuzzò gli occhi, impallidendo visibilmente, gli altri uomini la guardarono stupiti mentre le donne l’abbracciarono, facendole le congratulazioni, sua madre in testa a tutte.
“Nipote carissima, si può sapere il nome di questo tizio” chiese curioso George, mentre zio Ron faceva forza a Harry, che rischiava un infarto, la mano sul cuore. In quel momento entrarono i ragazzi
“Volete degli indizi?” il tono malandrino di Fred non faceva presagire nulla di buono.
“Fred, non penso che sia una buona idea” “Tranquilla Lils, tanto arriverà a minuti quindi..”
“Dateci gli indizi” esclamò Charlie, gli erano sempre piaciute le sfide
“Non è un Grifondoro” rivelò Roxanne
“E questo già non và bene” borbottò Harry, ancora pallido, una mano sul cuore
“Gioca a Quidditch” svelò Louis
“Questo però và bene amico” lo consolò Ron
“Di che Casa è?” chiese curiosa zia Audrey
“Serpeverde” dichiarò Alice. A quelle parole tutti gli uomini della sala scossero la testa contrariati
“Che anno frequenta?” domandò Fleur
“Il settimo” confessò Dominique.
A quelle parole Hermione trattenne il fiato e strabuzzò gli occhi, guardando la nipote esterrefatta
“No no no! Non sarà…?” mormorò traumatizzata, mentre tutti la guardavano curiosi fino al midollo
“Avanti Herm, chi è?” la incitò Angelina “Amore, hai capito vero? Avanti diccelo!” la esortò Ron, seguito a ruota da Harry. Proprio in quel momento il campanello suonò, Lily corse ad aprire, mentre James fece apparire un pacco di pop-corn, sedendosi con un ghigno sadico sul divano, pronto a godersi la scena.
“Ehm, mamma, papà, vi presento il mio fidanzato, Scorpius Malfoy” il ragazzo prima di entrare prese un respiro profondo, chiedendo a tutti e quattro i Fondatori e anche a mago Merlino, di salvarlo da morte certa, prima di varcare la soglia della stanza, dandosi volontariamente in pasto a belve feroci.  A quel nome tutti gli uomini rimasero a bocca aperta, le donne strabuzzarono gli occhi, mentre Harry scattò in piedi, con la stessa velocità con la quale sarebbe scappato Piton davanti ad un flacone di shampoo, più pallido di un Inferius.
“Lily, è uno scherzo vero?” lei scosse energicamente la testa, fiera e determinata
“O mio dio O MIO DIO! Ma con il figlio del Malfuretto ti dovevi mettere?  O Merlino Santissimo! Di tutti i ragazzi di questo mondo proprio con il figlio del furetto?!” urlò scioccato
“Harry James Potter, siediti e datti una calmata” ruggì Ginny, lanciandogli uno sguardo omicida, davanti al quale chiunque sarebbe scappato “Cacchio ragazzo, stai riuscendo dove anche Voldemort ha fallito!” rise George
“Se lo avesse saputo avrebbe dovuto solo aspettare 25 anni e poi avrebbe sicuramente vinto la guerra” rincarò James, sotto lo sguardo orgoglioso  e divertito dello zio. Arthur invece era rimasto in silenzio per tutto il tempo, fino a quando, dopo essersene fatto una ragione, non tuonò
“Ragazzo, ti hanno mai raccontato quando io e tuo nonno ci siamo picchiati alla babbana al Ghirigoro?” il biondo scosse la testa incredulo, suo nonno coinvolto in una rissa alla babbana? Con un Weasley?! L’uomo scoppiò a ridere, raccontandogli l’episodio, mentre Ginny prese in disparte il marito, facendogli una pesante e sacrosanta lavata di capo. Lily era esterrefatta, non si aspettava certo un’accoglienza così calorosa, insomma,calorosa non era proprio il termine adatto.. ma senza spargimenti di sangue, quello sì. Lo zio Ron, dopo esser svenuto rovinosamente a terra, invece si sfregava le mani, sembrava un cattivo dei film babbani, chiamò velocemente l’amico e cognato, e dopo avergli mormorato qualcosa all’orecchio, sui loro volti comparve l’identico ghigno malefico, che fece insospettire parecchio zia Hermione e Ginny
“Biondino, sai perché tuo padre è chiamato furetto?” George scoppiò a ridere come un matto, mentre Scorpius rispose di no. I due uomini allora si lanciarono in una dettagliata e particolareggiata descrizione della storia. Quando terminarono il racconto tutti i ragazzi avevano le lacrime agli occhi dal ridere, Scorpius compreso
“Mi dispiace signor Potter, mi scuso a nome di mio padre, perché sono convinto che lui non l’abbia fatto” gli uomini erano stupefatti, Harry aveva gli occhi fuori dalle orbite
“Ma sei sicuro di essere un Malfoy?” domandò seriamente lo zio Percy.
Quelle parole fecero tornare in mente al ragazzo una frase che gli ripeteva sempre con orgoglio sua nonna Narcissa, ogni volta che lo vedeva “Certo che lo sono, ma secondo mia nonna sono più un Black” dichiarò con fierezza. In quel momento Harry, seppur per un attimo, nello sguardo del ragazzo ritrovò Sirius, e in quel mentre capì che il ragazzo era diverso, forse, ma forse, non era proprio il peggio per sua figlia… No no no, un Malfoy è sempre il peggio, cosa diavolo andava pensando!?
“Salve gente!” esclamò una voce squillante, appartenente ad una bellissima ragazza dai capelli ramati
“Ciao, scusate per il-” un giovane uomo dai capelli turchesi non fece in tempo a finire la frase che inciampò in una sedia, trascinandola con sé nella caduta. “Teddy, tutto bene?” gli chiese preoccupata Ginny “Sì zia, tranquilla”
“Victoire!” gridò Louis, correndo verso la sorella e sollevandola in un abbraccio
“Come stai?” “Ciao Lou, sto’ bene grazie, mi hanno detto che hai dato di matto nelle ultime due settimane a scuola” il ragazzo arrossì violentemente
“La McGranitt non mi permetteva di venirti a trovare” si scusò “Tranquillo fratellino”
“Allora, quando pensate nascerà?” “Intorno a marzo quasi sicuramente” rivelò emozionata 
“Maschio o femmina?” intervenne Roxanne “La Medimaga ha detto che è una femmina”
“E come la volete chiamare?” “Ninfadora” ammise Teddy, abbracciando la moglie 
“E’ un’idea magnifica” li appoggiò Hermione
“Giusto ragazzi, e se avrete anche un maschio chiamatelo Remus” propose Ron. Il volto di Ted s’illuminò di gioia
“Questa sì che è una bella idea, bravo Ron” “Allora qualcosa di sensato riesci ancora a dirlo” si stupì George, le mani davanti alla bocca “Dovrò chiudere il negozio allora, chiuso per festa!” rise, coinvolgendo tutti, tutti tranne il rosso, che arrossì attorno alle orecchie “Sei un’idiota George”
“Dai Ron, non te la prendere” s’intromise Bill, cercando di mantenere la calma.

“Allora Teddy, ti vedo preoccupato, dimmi, c’è qualcosa che non va?” disse Harry, dopo aver preso il figlioccio in disparte per un momento.
“In realtà.. vedi, mi è venuto un dubbio” confessò “Dimmi”
“Te una volta mi hai raccontato che mio papà era preoccupato dal fatto che potessi nascere con il gene del lupo mannaro” l’uomo capì subito dove il ragazzo voleva andare a parare
“Io ho paura che magari uno dei miei figli possa ereditarlo. Non fraintendermi però” si affrettò ad aggiungere
“Io amo mio padre, lo sai benissimo, però ho comunque paura. O Tosca, ma non è che da lassù c’è rimasto male?” domandò terrorizzato Ted. Il moro scoppiò a ridere
“No Ted, tranquillo. Anche Remus aveva questa paura, e sinceramente non lo so se qualcuno dei tuoi figli nascerà col gene del lupo, ti posso dire però che io ti sosterrò sempre, in qualunque caso” il ragazzo lo abbracciò commosso
“Harry?” lo chiamò esitante “E se mi odiasse per questo?” mormorò tristemente
“Non ti odierà Teddy, perché tu gli spiegherai tutto e noi tutti lo incoraggeremo e sosterremo” lo rassicurò il padrino
“Ora andiamo, devo controllare il figlio del furetto” ringhiò, passandosi una mano sul viso con fare disperato
“La mia Lily, con quello.. la mia bella bambina.. la luce dei miei occhi.. con il mini furetto..”
“Harry, Lily ormai non è più una bambina, te ne dovrai fare una ragione zio” sorrise.
“Ma le ho mai fatto mancare qualcosa? Le ho mai fatto mancare affetto? NO! Appunto, allora perché mi fa questo?” piagnucolò, ormai era entrato nella fase delirio totale.
“Ehi nonnetti” esordì James, ergendosi nella sua imponente statura “Nonnetti a chi moccioso?”
“Che ne dite di una partitella a Quidditch?” gli occhi dei ragazzi luccicarono malandrini, come quelli di alcuni adulti 
“Non lo so” biascicarono Ron e Harry
“Io ci sto’” rispose invece la moglie di quest’ultimo, seguita a ruota da Angelina
“Così si fa sorella” l’appoggiarono Charlie e George, unendosi anche loro a quella squadra nata sul momento
“Non avrete paura?” domandò Hermione, facendo leva sullo spirito Gryffindor del marito e del migliore amico. Come da copione i due scattarono in piedi “Certo, che no, dove sono le scope!” esclamarono in coro
“Ehi, ce ne manca uno, vieni Bill?” chiese Charlie, mentre il maggiore dei suoi fratelli si alzò sospirando “Ok”
Intanto anche  i ragazzi erano impegnati nella ‘selezione’ per la squadra
“Allora, siamo io, Lily, Fred, Rox, Hugo, mancano due cacciatori” il suo sguardo ricadde sul fratello, Al era bravo in quel ruolo. Come se gli avesse letto nella mente, il giovane Serpeverde accettò
“Ehi biondo” l’interruppe Harry. Tutti i presenti si girarono a guardarlo incuriositi e increduli, Scorpius in testa a tutti
“Giochi a Quidditch no?” George e Ron sogghignavano, chissà cosa avrebbe risposto il ragazzo, sicuramente di no, era un Malfoy, e i Malfoy non giocavano con certa ‘plebaglia’, con tutti quei Weasley. Invece Scorpius li stupì ancora una volta, afferrando una scopa con un espressione orgogliosa e altera “Io come cacciatore” rispose
“Bene, allora la squadra è completa” esultò James “Io cercatore, Lee, Al e il platinato cacciatori, Fred e Rox battitori e Hugo portiere”
“Noi invece abbiamo me e George nel ruolo di battitori, Harry cercatore, Ron portiere e Ginny, Angelina e Bill cacciatori”
“Preparatevi a perdere vecchietti” li sfotté James, inforcando la scopa e volando in aria
“Attento a chi chiami vecchietto, vedremo chi prenderà il boccino per primo”
Arthur li raggiunse poco dopo, seguito da tutto il resto dei presenti. Con un gesto fluido gettò in aria la Pluffa, dando inizio alla partita. La sfida durò tutto il pomeriggio, le due squadre erano molto brave, gli adulti contavano sull’esperienza, ma i ragazzi sul fatto che giocavano regolarmente, e che quindi erano più allenati. Finalmente qualcosa di dorato attirò l’attenzione dei due Cercatori, che sfrecciarono nella sua direzione. James era in testa, l’avrebbe sicuramente preso, se un bolide lanciatogli contro da suo zio George non l’avesse sfiorato, facendogli perdere di vista il boccino, catturato due secondi dopo dal padre. I ‘vecchietti’ esultarono all’unisono, mentre i ragazzi si avventarono su James, pronti a linciarlo vivo. 
“Allora Jamie, che ti avevo detto?” stavolta era il turno di Harry di sfottere
“L’hai preso solo perché il bolide dello zio a momenti mi disarcionava dalla scopa, altrimenti avremmo vinto noi” ringhiò, al ragazzo non era mai piaciuto perdere
“Complimenti Lils, voli benissimo, che ne dici di un posto nelle Holyhead Harpies?”
“Grazie zia, ma io voglio fare l’Auror”
“Come temevo” sbuffò, sua nipote aveva un talento naturale, era un vero peccato.
“Comunque il ragazzo vola bene” sussurrò Ginny a Angelina
“E’ vero, se dovessero sposarsi i loro figli potrebbero essere dei campioni” la rossa scosse la testa divertita, sempre a pensare al Quidditch sua cognata “Bella partita” sorrise Lily, abbracciando il biondo
“Grazie” rispose lui, stringendola forte
“Senti platinato, questa è mia nipote, stai attento a te” lo minacciò Ron, rientrando nella casa. La ragazza sospirò rassegnata “Che ne pensi?” “Mi sono divertito Lee” la rassicurò “Davvero?”
“Davvero” lei sorrise entusiasta
“Senti io devo andare, ci vediamo a scuola” i due rientrarono nella casa, per permettere al ragazzo di salutare tutti, poi Lily lo accompagnò alla porta 
“Buone vacanze lentiggini” ghignò, baciandola dolcemente 
“Buone vacanze anche a te” rispose lei, prima che lui si smaterializzasse nel buio. Quando rientrò nel salotto, vide gli adulti discutere con Teddy, Frank e James, i volti adombrati e incupiti. Stava per domandare cosa fosse successo, quando fu portata in un’altra stanza da due braccia forti, quando si voltò vide Al farle segno di fare silenzio, porgendole due filini color carne, le Orecchie Obblunghe. 





Allora, scusate il ritardo, ma le verifiche scolastiche stanno attentando alla mia vita xD Non ho molto tempo, perciò, ringrazio tutti coloro che leggono, in particolare Nashira91, iceprincess, millivento e mimmyna. Spero che questo capitolo, che mi sembra lunghetto, possa farmi perdonare. Vi auguro a tutti un Buon Natale, un Buon Anno Nuovo e insomma, buone feste!

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Capitolo 19
*** Problemi e rivelazioni mistiche ***


“Procede abbastanza bene, ne abbiamo catturati parecchi, ma lui riesce sempre a sfuggirci” quella era la voce di suo padre
“Già, inoltre si dice che ora abbia definitivamente ricostituito i Mangiamorte, sono tornati al tempo di Voi-sapete-chi, con tanto di Marchio Nero” zio Ron
“Cosa vuole fare?” quella invece sembrava la zia Audrey
“Dicono che vuole portare a termine l’opera del suo ‘maestro’
“Non può farlo! Insomma, farlo vorrebbe significar un genoscidio di Nati babbàn e Ibridi, e chisà che altro” sicuramente la zia Fleur  “Lo sappiamo, proprio per questo la faccenda diventa ancora più complicata e inquietante” quello era lo zio Bill
“Poi quelli che abbiamo catturato ci hanno detto che anche dei ragazzi sono stati marchiati”
“Dei ragazzi?! Ma è terribile!”
“Purtroppo è così Molly, ci hanno anche dato dei nomi: Avery, McNair, Mulciber... hanno l’età dei nostri figli, anno più anno meno” “Noi invece abbiamo buone notizie Harry” “Dicci Frank” lo esortò il Prescelto
“Abbiamo catturato Yaxley” “COME!? Grandioso, quando, come?”
“Ieri, io, Jim, Ted, Ekow, Edgar e Dorcas”
“E’ fantastico, quello saprà sicuramente qualcosa di più rispetto agli altri”
“Comunque io non approvo una cosa” “Cosa James?” chiese una donna, sua madre
“L’utilizzo delle Maledizioni Senza Perdono, già non sopporto il Sectumsempra, non possono reinserire la legge del vecchio Barty Crounch, se le usiamo anche noi poi non ci sarà più differenza tra noi e loro, il confine diventerà sempre più labile” James non aveva mai usato una Maledizione Senza Perdono, non perché non fosse capace o non avesse il coraggio, ma perché non gli piacevano, detestava quel tipo di magia
“Lo so James, non piace a nessuno di noi”
“Ma l’importante è che tu sappia sempre da che parte stare, non devi mai scordare per cosa combatti” dichiarò quello che probabilmente era Charlie
“Mi dispiace gente, ma finché deciderò io della mia vita, non le userò, non sono come loro”
“Ora arriva la parte difficile, vedete, dobbiamo chiedere ad alcuni di voi un grande sacrificio”
“Di che si tratta Harry?” “Hermione, ci serve il dono di Rose, dobbiamo vedere le sue mosse”
Nella stanza calò il silenzio
“COSA?! MAI! Non permetterò che mia figlia veda le atrocità di quel pazzo!”
“Herm, è l’unico modo” “Ron?! Te lo sapevi?! E hai accettato!?”
“Miseriaccia no, certo che no! Io propongo solo che sia Rosie a decidere, stiamo parlando di lei, non di noi” la donna stette parecchi minuti in silenzio, poi parlò
“Ok, ma se non vuole farete senza di lei, intesi?! E non si discute!”
“Io la penso esattamente come Hermione” “Lo sappiamo Frank”
I ragazzi avevano gli occhi fuori dalle orbite, non sapevano cosa fare, fortunatamente c’era Al, che li condusse di sopra, nella vecchia stanza dello zio Ron.
“E’ terribile” mormorò Alice “Ha ragione Fleur, quel tizio ucciderà tutti i Nati babbani, gli Ibridi, e chiunque tenti di opporsi, è una pazzia!” “Però avete sentito Frank, hanno Yaxley, forse quello saprà qualcosa di utile” Louis era sempre il solito ottimista “Rose, te che farai?”
“Penso che aiuterò gli Auror, insomma, tutti dobbiamo contribuire, te, Alice, Frank, Ted e James li combatterete, quindi questo è il minimo che possa fare” 
“Rosie, non devi sentirti in dovere di farlo, lo farai solo se vuoi”
“Io... io lo voglio Al, voglio aiutare in qualche modo, e voglio che i miei figli crescano in un mondo libero dalla magia nera” “Allora vai a dirglielo, se ti chiedono come fai a saperlo dì loro che lo hai visto”
“Penso che farò così Rox, allora vado” la ragazza uscì dalla stanza
“Secondo voi cosa succederà?” chiese Hugo, preoccupato per la sorella
“Spero riescano a prendere quel tizio” rispose Al
“Non so voi ragazzi, ma appena compirò diciassette anni mi unirò all’Ordine” rivelò Lily
“No, non puoi farlo Lils, è troppo pericoloso!” “No fratello, stare con le mani in mano è pericoloso! E comunque sarò maggiorenne, quindi deciderò io della mia vita” replicò battagliera.
“Penso dovremmo scendere” propose Louis, appoggiato da tutti gli altri, che lo seguirono per le scale.

“Ciao Scorpius” sorrise una donna dai lunghi capelli biondi, quasi bianchi, abbracciando il nipote
“Nonna, è un piacere, accomodati” “Sempre gentile come vedo” Narcissa si sedette con grazia su uno dei divani di Villa Malfoy, osservando il nipote.
“Ti trovo diverso Scorpius, ma d’altronde" sospirò "In fondo lo sei sempre stato” il ragazzo la guardò stupito, sua nonna faceva sempre delle uscite sorprendenti.
“Appena sei nato ti ho osservato, dal tuo sguardo si capiva che saresti diverso. Sai perché ti chiami con il nome di una Costellazione?” lui scosse la testa “L’ho deciso io, tu non eri e sarai mai un Malfoy, sei più un Black, pazzo e orgoglioso come Sirius e testardo e introverso come Regulus” il tono della donna era orgoglioso, il ragazzo sorrise
“Dovresti essere orgoglioso di quello che ti sto’ dicendo, sento che in te c’è qualcosa della mia famiglia: Andromeda è fuggita dalle nostre regole dure e rigide per vivere una vita libera  con l’amore della sua vita, mia nipote Ninfadora ha avuto la forza di combattere nella battaglia finale pur sapendo che rischiava la vita, pur sapendo che se fosse morta suo figlio sarebbe rimasto senza una madre, Regulus invece ha avuto il coraggio di ribellarsi a Voldemort in persona, di cercare di redimersi, infine Sirius, l’unico che si era reso conto che la nostra fissazione per il sangue puro era una morbosa pazzia, l’unico che ha avuto il coraggio di rinfacciarcelo, l’unico che ha seguito sin dall’inizio la via del Bene, ha sfidato tutta la sua famiglia, era arrivato a farsi odiare dalla sua stessa madre, tutto per la sua libertà, per la libertà di scegliere, di scegliere la cosa giusta. Scorpius, devi sempre fare quello che ti senti, non avere paura di quello che potrebbe pensare tuo nonno, tu sei diverso da lui, e anche da Draco, in alcuni momenti e situazioni” “Grazie nonna” sorrise fiero
“Di nulla nipote mio... vorrei tanto tornare indietro, mi sono così pentita di molte scelte che ho fatto e che non ho fatto” “Perché me lo hai detto ora, cosa ti ha spinto a confidarti adesso con me?”
“A dire il vero non lo so” spiegò, mantenendo pur sempre un’aria leggermente distaccata. Narcissa era sempre stata una brava osservatrice, soprattutto se si parlava del suo unico nipote. Dopo qualche minuto si alzò, lisciandosi pieghe inesistenti sul vestito “Devo andare Scorpius, ci vediamo a Natale”
“Va bene nonna, ti auguro di passare una buona serata”
“Anche a te” sorrise brevemente, prima di sparire davanti ai suoi occhi, lasciandolo solo a riflettere sulle sue parole. Diverso.. sua nonna gli aveva appena detto che era diverso, da suo padre e da suo nonno.

L’Espresso per Hogwarts era appena partito, portandolo verso quella che sarebbe stata la sua nuova casa per almeno sette anni. La porta del suo scompartimento si aprì all’improvviso, facendo entrare un bambino dai capelli neri tutti scompigliati, che trascinava faticosamente il baule, che a momenti era più grande di lui.
“Scusami, posso sedermi qui?” gli chiese timidamente. Scorpius annuì solamente, indicandogli il posto davanti al suo, la sua famiglia gli aveva insegnato a non dare troppa confidenza agli estranei. Il moro sospirò sollevato
“Grazie... sai, sono letteralmente fuggito dalla mia famiglia, mio fratello e mio cugino continuavano a farmi gli scherzi, mentre le mie cugine si sono messe a chiacchierare di cose da femmine” Scorpius non aveva la minima intenzione di fare conversazione, ma il moro non demorse, domandandogli
“Come ti chiami?” “Scorpius Malfoy” rispose. Il sorriso del bimbo vacillò per un secondo, prima di tornare dopo una scrollata di spalle “Piacere, io sono Albus Potter” 
Scorpius s’irrigidì, Potter? Suo padre aveva detto di lasciarli stare a quelli, però... quel bambino gli ispirava simpatia, magari era un po’ troppo chiacchierone per i suoi gusti, però era piacevole stare in sua compagnia
“Però puoi chiamarmi Al, se vuoi” il biondo rispose al sorriso del giovane Potter
“In che Casa speri di finire?”
“Non lo so, tutta la mia famiglia è Serpeverde, quindi penso seguirò la tradizione” replicò, anche se nemmeno lui sembrava molto convinto delle sue parole
“Nella mia invece sono tutti Grifondoro, però mio padre mi ha detto che dovunque finirò andrà bene lo stesso” passarono tutto il viaggio a chiacchierare, fino a quando non giunsero a destinazione
“Sai, sei simpatico, lo zio Ron dice che i Malfoy sono antipatici, ma secondo me non è vero, o se lo è, te sei diverso” sorrise sinceramente il moro “Anche te sei simpatico, spero capiteremo nella stessa Casa Al”  i due bambini si guardarono con complicità, dando inizio a quella che sarebbe stata una lunga e sincera amicizia.


Era notte, tutti erano andati a dormire, rimaneva solo lei, aveva appena finito di scrivere una lettera, alla quale doveva rispondere da tempo, stava per andare a letto, quando un Crack la fece voltare di soprassalto. Non ebbe neanche il tempo di capire cosa fosse successo, che due mani delicate e forti al tempo stesso le afferrarono il viso, coinvolgendola in un bacio passionale. Quel profumo di menta, fresco e pungente era inconfondibile, lo avrebbe riconosciuto fra mille. Si scostò dolcemente, e come immaginava Scorpius era là, davanti a lei, i capelli biondi sembravano argentati alla luce della luna, il corpo perfetto e muscoloso. Però aveva qualcosa di diverso, gli occhi grigi, di solito freddi e composti, erano guizzanti e brillanti.
“Scorpius, che ci fai qui? E che ti succede?” lui le regalò un sorriso a trentadue denti
“Io.. io, non ne ho idea” rise. Lei lo fissò, leggermente preoccupata
“Mi devo preoccupare Malfoy?”
“No, no, tranquilla, ci vediamo a scuola rossa” prima di andarsene, la guardò, continuando a sorridere
“Io.. io ti amo lentiggini!” esclamò, prima di scomparire davanti ai suoi occhi, lasciandola spiazzata. Ma era impazzito? Oddio, forse si era fumato qualcosa! Però.. non gli dispiaceva tanto quella versione di Scorpius, sembrava così felice, spensierato, non sembrava neanche lui!

Era passata una settimana da quando aveva avuto quella sorta di rivelazione mistica, e aveva deciso che avrebbe parlato del suo futuro con suo nonno. Con i suoi aveva chiarito, sua madre si era dimostrata entusiasta del suo progetto, mentre suo padre, dopo un momento di smarrimento, aveva detto di appoggiarlo in qualunque cosa avesse deciso di fare, escluso il criminale o altri lavori poco consoni al loro status sociale. Invece nonno Lucius sarebbe stato un altro paio di maniche, insisteva nel volerlo mandare a lavorare al Ministero della Magia. Raggiunse la casa dei nonni nel giro di qualche secondo
“Scorpius, buongiorno qual buon vento?” lo salutò l’uomo, i capelli sempre biondi nonostante l’età, leggermente schiariti dal tempo “Buongiorno nonno, nonna” rispose, sedendosi accanto a Narcissa che, dietro la maschera di leggera indifferenza, lo guardava incuriosita. “Volevo parlarti” “Dimmi”
“Ho deciso che terminata Hogwarts andrò a fare un periodo di tirocinio al San Mungo, per diventare Guaritore, hanno anche già accettato la mia domanda” rivelò tranquillo. La donna lo guardò stupita, però si ricompose in un attimo, sorridendogli comprensiva, l’uomo invece strabuzzò gli occhi, guardandolo come se fosse impazzito
“Come?” “Ho detto che voglio fare il Guaritore” ripeté
“Ho anche parlato con la preside, la professoressa McGranitt, e ha detto che con i miei voti sarò sicuramente preso”
“Ma dico sei matto? Al San Mungo? Uno del tuo calibro non può lavorare in quel posto!” il vecchio era furioso, il discendente dei Malfoy lavorare all’ospedale, a curare i malati? Mai!
“Nonno, mi dispiace, ma non voglio lavorare al Ministero, non è il lavoro giusto per me, mentre facendo il Guaritore, salvando delle vite, mi sentirei appagato, felice di essere utile in qualche modo” spiegò, con una pacatezza infinita, anche sei i suoi occhi rilucevano beffardi. “Lucius, appoggia nostro nipote, se questo lo renderà felice ben venga, io la trovo un ottima idea, sono fiera di te Scorpius” intervenne Narcissa, abbracciando il ragazzo, avrebbero continuato a discutere per ore, se non fosse intervenuta.
“Grazie nonna” sorrise il biondo “Allora? Che hai deciso?” chiese all’uomo, guardandolo con sfida
“E’ una pessima idea a mio parere, ma fai come vuoi tu, è la tua vita” rispose con freddezza. Il ragazzo sorrise vittorioso
“Bene, allora io vado, è stato un piacere, vi auguro una buona giornata” li salutò, prima di andare via. La coppia lo guardò  scomparire “E’ impazzito Narcissa! Ti giuro che per un secondo mi è parso di parlare con uno dei tuoi cugini!” esclamò sconvolto Lucius, prendendosi la testa fra le mani. La donna invece sorrise, anche lei aveva avuto la stessa sensazione
“Di che ti stupisci, è anche un Black” ribatté tranquilla e orgogliosa. 



Salve a tutti! Innanzitutto, spero che abbiate passato un buon Natale, ora possiamo passare alla storia. So che è corto, scusatemi tanto!! Questo capitolo però, devo dire che non mi convince tanto, non lo so, è una sensazione... comunque, qui abbiamo una panoramica di quello che sta succedendo nel mondo magico: l'erede di Voldemort è ormai conosciuto da tutti gli adulti del paese, che sono spaventati, si ricordano ancora del tempo del rettile- voglio dire, Voldemort. Gli Auror si danno da fare, ma non possono fare i miracoli. Vabbè, spero che vi piaccia, vi auguro un felice anno nuovo! =D
Ah, un'altra cosa: avevo pensato di rispondere alle recensioni con il nuovo programma di EFP, però alla fine di ogni capitolo lascerò sempre qualche commento rivolto a chi recensisce.

iceprincess: Ciao, alla fine ti ho fatto vedere la reazione di uno dei due! Finalmente xD Addirittura innamorata? Wow, mi stupisco di me stessa... Io Scorpius lo immagino più un Black, con una punta di stronzaggine Made in Malfoy. Poi, per la tua domanda,  penso sia palese che preferisco le Lily/Scorpius xD Te invece? Spero che il capitolo ti piaccia, buon anno anche a te, un bacione Vale!

M_C_E_: Ciao! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto =D Che ne dici di questo? Spero ti piaccia, ti auguro un felice anno nuovo, un bacione!

Nashira91: Ciao! Certo che ti scuso per il ritardo, solo che mi hai fatta preoccupare =D Sono contenta che ti sia piaciuto, davvero contenta. Se non si fosse capito, Scorpius e James si odiano, come Harry e Draco, se non di più. Charlie poverino, non se lo fila quasi nessuno... :(  Poi, io adoro James, ma davvero tanto, un altro che mi sposerei xD Poooi... io ADORO Sirius! Certo, a scuola è stato parecchio stronzo con Piton, però cavolo! E' un personaggio che amo, e ci sono rimasta malissimo quando è morto (per questo odio Bellatrix, odio profondo -.-) Vabbè, spero che non ti abbia deluso, un bacione e buon capodanno anche a te =) un bacione!

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Capitolo 20
*** Perle di saggezza by Hugo Weasley e momenti di pazzia per Al Potter ***


Il rientro al castello fu tranquillo come al solito, l’unica cosa diversa è che pareva ci fossero meno persone del solito, ma forse per i Potter la cosa era leggermente soggettiva, dato che mancavano James, Frank, Fred e Dominique. La scuola li aspettava, grande e maestosa come al solito, Hogwarts era come un faro, una guida che ci sarebbe sempre stata, inoltre non era solo un istituto di magia, dove imparavi a compiere incantesimi e a preparare pozioni, era di più, ad Hogwarts imparavi a vivere, Hogwarts era una casa ed una famiglia. Lily stava camminando per i corridoi, più precisamente diretta ai sotterranei, doveva parlare con Scorpius. Lo trovò quasi subito, stava parlando con Al vicino alla parete che portava alla loro Sala Comune. “Ciao Al, puoi lasciarci un attimo soli?” esordì lei, il tono tagliente. Il moro capì subito che aria tirava, perché salutò velocemente l’amico e la sorella, dicendo che sarebbe andato da Alice. Il biondo appena la vide le sorrise
“Ciao Lils” fece per baciarla, quando lei lo allontanò con un spintone
“Che ho fatto stavolta?” chiese sconcertato
“Che hai fatto? CHE HAI FATTO?!” ruggì, leggermente isterica “Te lo dico io che hai fatto: passi una sera a casa mia, mi baci e te ne vai, e dopo questo non ti fai sentire per tutte le vacanze, anche sul treno, silenzio totale, scommetto che se ora non fossi venuta io a cercarti non ti saresti fatto vedere” il ragazzo fece per parlare, ma lei continuò “Poi che fai? Potevi almeno chiedermi come stavo, invece no, hai subito cercato di baciarmi!” era furiosa, ma che si credeva quel platinato?
Lui la fissava incredulo, poi si aprì in un sorriso, anzi, un ghigno.
“Scusa Lily, solo che è stato un periodo strano, dovevo assolutamente parlarne con qualcuno” a quelle parole gli occhi della ragazza si ridussero a due fessure “Ah sì, dovevi parlarne con qualcuno vero? Certo, ti capisco perfettamente” disse, improvvisamente calma, il ragazzo si chiese se c’era da averne paura o se si potesse fidare
“Ok scusa, vado a chiamare Al, mi dispiace di avervi interrotti!” come una furia se ne andò
“Un secondo Potter, fermati, fermati!” gridò, correndole dietro. La ragazza si girò di scatto, fulminandolo con gli occhi, che mandavano lampi “Ma ti senti quando parli?! ‘Dovevo parlarne con qualcuno’” lo scimmiottò malamente
“E io chi sono? La vicina della porta accanto? Dopo tutto quello che abbiamo passato, e ne abbiamo passate tante, te OSI pronunciare questa frase davanti a me? Mi chiedo cosa sono per te Scorpius, rispondimi, mi tieni solo per scopare?” sbottò, sbattendolo addosso al muro, inchiodandolo con lo sguardo, che era a dir poco agghiacciante.
“Lily ascoltami, innanzitutto mi dispiace di essere piombato quella sera in camera tua, poi vorrei scusarmi anche per non essermi fatto sentire durante le vacanze e sul treno, è solo che ho dovuto parlare urgentemente con tuo fratello, e prima che tu m’interrompa, gli ho detto delle cose che avrei rivelato anche a te” lei però non parve convinta, dato che stava ancora trafiggendolo con i suoi occhi azzurro cielo, leggermente più scuri a causa dell’ira
“E dovrei crederti?” “Sì, vieni con me e ti spiegherò tutto, promesso, fidati” replicò. Lei soppesò la proposta, poi con uno sbuffo accettò, seguendolo nella sua camera. Appena entrarono si sedette sul bordo del letto, accavallando le gambe e mettendo un broncio altezzoso e impaziente
“Allora?” lui sospirò divertito, sedendosi accanto a lei, che si scostò con decisione
“Vedi, durante queste settimane ho fatto delle cose, finalmente ho cominciato a vivere pienamente la mia vita”“Spiegati”
“Vedi Lily, ho  fatto tutto quello che avrei dovuto fare da anni: ho detto a mio nonno e ai miei che non voglio lavorare al Ministero, ma voglio fare il Guaritore, insomma, ho fatto quello che volevo io, ho deciso per me!” rivelò entusiasta, mantenendo pur sempre un atteggiamento controllato.
“E questo dovevi per forza dirlo prima ad Al che a me?”
“L’ho fatto per una questione d’amicizia, è da quando eravamo bambini che mi sopporta, appena ho potuto glielo ho detto” lei si aprì a malincuore in un sorriso, era felice di vederlo così contento
“Allora, hai capito?” sorrise, avvicinandosi alla ragazza, cingendole la vita con un braccio
“E non sto’ con te solo per scopare, anche se ammetto che rientra tra i primi dieci motivi” ghignò “Ma perché ci tengo a te, capito Lily, e non dire più una cosa del genere o giuro che m’incazzo” lei fece un sorrisino di scuse, prima di gettargli le braccia al collo e baciarlo ardentemente. Passarono la notte l’una nelle braccia dell’altro, avevano sentito molto la mancanza del rispettivo compagno.
Era l’alba, e Scorpius era  sveglio, guardava Lily, ogni giorno era sempre più bella, la cosa era a dir poco stupefacente. Lily però era una di quelle persone che, nonostante fosse bella esteticamente, non se ne rendeva minimamente conto. Era l’unica che lo cazziava quando aveva torto, e talvolta anche quando aveva ragione,  ed era l’unica che non gliela desse mai vinta, anzi, voleva sempre avere ragione. Era una ragazza speciale ma anche strana, dalle mille sfaccettature, alimentata da un fuoco inestinguibile, che divampava nei momenti di furia. Il suo unico difetto era che si arrabbiava troppo spesso, era troppo irascibile, testarda e impetuosa, e tremendamente orgogliosa, ce ne voleva di tempo prima che riuscisse a chiederti scusa. Quello era un vizio che accomunava -l’orgoglio- i tre Potter, soprattutto i due Grifondoro, erano famosi per l’immenso orgoglio, l’unica famiglia che riusciva a eguagliarli era proprio quella dei Malfoy, perciò vi lascio immaginare quando litigavano fra loro, era sempre una lotta all’ultimo sangue. La ragazza si  girò verso di lui, i capelli spettinati che le coprivano il viso, dai lineamenti così dolci e decisi, non sembrava una Potter, neanche una Weasley, infatti aveva avuto non pochi problemi ad individuare la ‘fantomatica sorella di Al’, quando fu il suo turno di venire ad Hogwarts, riuscì a capire chi fosse solo perché quel deficiente del suo migliore amico non faceva altro che indicarla e urlargli all’orecchio è mia sorella, la mia Lils! Fu distratto dalle sue elucubrazioni da un gemito proveniente dalla ragazza, doveva essersi svegliata. Aveva ragione, infatti aprì lentamente gli occhi, di quel colore strabiliante che passava dall’azzurro cielo al turchese, e si passò una mano fra i capelli rosso scuro, spettinandoli ancora di più, toccarsi i capelli doveva essere un altro tratto comune nei tre Potter.
“Che cazzo succede?” borbottò assonnata, così dolce e delicata di prima mattina.
“Buongiorno anche a te rossa, è sempre un piacere” fece sarcastico, guadagnandosi un’occhiataccia
“Il tuo sarcasmo è sconcertante” mugugnò, alzandosi e avvolgendosi nel lenzuolo, diretta verso il bagno
“Te la prendi troppo, secondo me” dichiarò il biondo, ghignando e stendendosi sul letto in una tipica posa relax. Quando la ragazza uscì, si tirò subito in piedi, prendendola fra le braccia e baciandola appassionatamente
“Secondo me invece ti vizio troppo, signor Malfoy” rise maliziosa, sedendosi su una poltrona e aspettando che il fidanzato uscisse dal bagno. Mezzora dopo finalmente il ragazzo uscì, indossando la divisa, che gli stava d’incanto, Scorpius era uno di quei pochi fortunati che anche indossando un cencio sarebbe stato fico, era così... perfetto, ecco, quello era l’aggettivo giusto per lui, ma non glielo avrebbe mai confessato, anche a costo di morire, altrimenti il suo ego, già sproporzionato di per sé, avrebbe raggiunto dimensioni immense.
 “Andiamo?” “Si, eccomi” si affrettò a rispondere, alzandosi e affiancandolo
“Penso che Al non apprezzi tanto il fatto che in questi tempi hai dormito più te in questa camera che lui” sogghignò il biondo, cingendole le spalle con un braccio. La ragazza fece una smorfia, sapeva che James aveva torturato Al finché quel poveraccio non gli aveva promesso che l’avrebbe controllata come l’avrebbe controllata lui, se ci fosse stato, inoltre c’era da dire che anche Al sapeva essere molto protettivo quando voleva.
“Comunque penso che non se la sia presa più di tanto, dato c’è una persona che lo ospita più che volentieri” continuò, sorridendo sardonico, facendola scoppiare a ridere, in effetti negli ultimi tempi suo fratello e Alice erano parsi molto felici.
“Comunque neanche tu mi sembri troppo dispiaciuto” intervenne la ragazza, guardandolo maliziosa. Il ragazzo ghignò “Dovrei esserlo, Gryffindor?” con un movimento fluido si appoggiò al muro, attirandola a sé e cominciando a baciarla
“Comunque se non sei sicura potremmo saltare le lezioni, tornare in camera e-” “Lily! Scorpius!” esclamò gioviale una voce. La rossa si separò imbarazzata dal ragazzo, che invece sbuffò irritato, girandosi verso quel maledetto disturbatore
“Ciao Al” cinguettò Lily, abbracciando il fratello, mentre Scorpius gli lanciò uno sguardo omicida, condito da una silenziosa minaccia di morte certa. “Allora, stavate andando a fare colazione? Vi accompagno” sorrise il moro, prendendo sottobraccio la sorella. Scorpius intanto ripassava qualche metodo di tortura lento e doloroso, maledetto occhialuto, sempre in mezzo alle palle!
“Lils, mangi con noi oggi?” “Ok Al” i due Potter si sedettero sulla panca
“Giorno Zabini” sorrise lei “Giorno Potter” rispose, sedendosi accanto alla ragazza, costringendo il biondo a sedersi dall’altro lato del tavolo, di fronte a loro e vicino a Edward.
“Senti rossa, stavo pensando, potremmo anche passare ai nomi, no? Tanto sei praticamente di famiglia” il cugino lo fulminò con lo sguardo, promettendo anche a lui una morte dolorosa, avrebbe avuto una mattina occupata, piena di sangue.
“Ok.. Derek” rispose incerta “Bene, Lily” replicò soddisfatto l’altro. Al li guardò preoccupato, mentre una vocina nella sua mente, che assomigliava terribilmente a quella di James, gli consigliava, anzi gli ordinava di tenere Lily lontana da Zabini, famoso Don Giovanni.
E’ mio amico! 
È un puttaniere rispose la vocina-James
Senti, le ho già permesso di frequentare il platinato, ora diventare anche amica di Zabini mi sembra eccessivo
Ma è un mio caro amico, mi posso fidare!
Non permetterò a mia sorella di frequentare delle luride Serpi
Ehi! Io sono una Serpe!
No, te sei solo un tragico errore, il Cappello quella sera si era fumato qualcosa
Ma a concedere un po’ di fiducia non muore nessuno
Sbagliato, hai presente Silente? Quello che è stato ammazzato sulla torre di Astronomia… E con questo ho detto tutto. Quindi fai l’uomo e tira fuori le palle! Impediscile di fraternizzare con altri Serpeverde, altrimenti James ti ucciderà
Mentre il fratello faceva quelle conversazioni mentali che gli avrebbero sicuramente fatto guadagnare un viaggio solo andata per il San Mungo, la ragazza si alzò dal tavolo verde-argento, pronta ad andare a lezione di Storia della Magia, dove avrebbe sicuramente dormito un po’, sperando in Hugo e nella sua capacità di concentrazione made in Granger.
“Io vado Al… Al? Al, ci sei?” chiese preoccupata, sventolandogli una mano davanti al viso. Il ragazzo si riprese all’istante, scuotendo la testa, cercando di mandare via la vocina-James
“Albus Severus, tutto bene?” “Cosa? Che? Certo che sto’ bene” rispose, mentre la rossa lo guardava scettica
“Sicuro?” “Si Lee, non preoccuparti, sono perfettamente sano” ribatté, leggermente isterico
“… Ok, se lo dici tu” mormorò titubante, sporgendosi per dare un bacio a Scorpius
“Controllalo, ti prego” sussurrò al suo orecchio “Non mi sembra tanto in sé” lo supplicò
“Ciao Edward, Derek” sorrise, correndo dietro al cugino, diretti a lezione.
“Ehi amico, tutto ok?” domandò il giovane Nott, accortosi del suo comportamento strano e della sua espressione sconvolta “Si... io, io… oddio sto’ impazzendo!” sbottò, alzandosi di scatto e uscendo dalla sala correndo come un matto
“Ma che ha? Ha cominciato a drogarsi per caso?” fece sbalordito Derek, sporgendosi a guardare l’amico correre via
“Si calmerà” disse tranquillo Edward, mettendo fine a quella conversazione.

“Buoooongiooorno ragazzi!” esclamò allegro Hugo, sedendosi accanto alla sorella. In quegli ultimi mesi al tavolo dei Grifondoro avveniva una sorta di migrazione dal tavolo dei Corvonero e dei Serpeverde
“Giorno Hugo” rispose Louise, lo sguardo fisso sul suo piatto, indeciso fra i pancake e i toast
“Giorno fratellino, com’è che stamattina sei così allegro? Di solito rimani in una sorta di stato comatoso almeno fino all’ora di pranzo” ironizzò Rose, scatenando l’ilarità generale e guadagnandosi un’occhiataccia dal rosso
“A me sembra che Hugo sia sempre allegro” osservò Al, scoccando una lancia in favore del cugino, che apprezzò il gesto, sorridendogli grato “Parole sante cugino, sentito Rosie? Io sono l’allegria fatta persona”
“Non ti allargare belloccio!” rise Roxanne, seduta accanto al suo amato J.J.
“Ma ce l’avete con me stamattina? È una congiura!” si mise teatralmente una mano sul cuore, scuotendo la testa falsamente sconfortato “Parliamo di cose serie, qualche notizia interessante?” chiese Alice, guardando Lily, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, immersa nella letture della Gazzetta del Profeta. Improvvisamente la ragazza sgranò gli occhi, sconvolta e leggermente spaventata. Immediatamente tutto il gruppo si allarmò, Scorpius e Al in primis
“Che succede Lee?” chiese preoccupato il biondo.
“Il Profeta” mormorò  “dice che ad Hogsmeade c’è stato un attacco dei Mangiamorte, che molte persone sono rimaste ferite, dice che tutti i negozi sono stati danneggiati, alcuni gravemente, altri di meno, anche la Gringott è stata colpita, dice anche che un paio di uomini e donne sono... sono  morti” sussurrò, mentre gli altri si guardavano spaventati: Roxanne appoggiò la testa alla spalla di J.J, Rose si coprì il volto con le mani, stretta nel abbraccio protettivo del fratello, Al strinse forte Alice, mentre Lily affondò il volto nel petto del biondo, che l’abbraccio, cercando di confortarla.
“Non si può andare avanti così” ruppe il silenzio il moro, guardando gli amici “Devono fermarlo”
“Ma come Al? Gli Auror non hanno abbastanza gente” gemette Rose
“Ma vi rendete conto? Persone innocenti! Sono morte persone innocenti!” s’infiammò la rossa, riacquistando in un secondo il suo temperamento focoso “Abbiamo sentito Lune ma cosa possiamo farci?”
“Ha ragione Louis, adesso noi non possiamo farci niente” intervenne Roxanne
“Stiamo tornando ai tempi di Voldemort, e la cosa sconvolgente è che nessuno sembra se ne sia accorto” scosse la testa Alice, alludendo agli altri studenti, che ridevano e scherzavano allegri, ignari di quello che stava succedendo all’esterno, fuori dalla scuola, ignari del terrore che si stava allargando come una macchia d’olio.
“Dobbiamo avere fiducia ragazzi, fiducia l’uno negli altri, solo così vinceremo” replicò saggiamente Hugo
“Solo se saremo uniti vinceremo, anche Silente lo diceva, bisogna avere fiducia e lealtà” 




Prima di tutto, buon anno a tutti quanti. Mi dispiace di averci messo così tanto, solo che questo anno nuovo non è iniziato nel migliore dei modi per me e la mia famiglia, anche se sono convinta che un lutto non abbia mai un periodo "giusto o sbagliato", quando c'è, non importa quando e non importa dove, è sempre doloroso per tutti. Ma lasciamo stare un attimo queste mie cose tristi, spero che il capitolo vi piaccia, io sono incerta anche di questo, però non potevo lasciarvi senza ff per tutto questo tempo, non mi pareva giusto. Credo di poter dire a nome di tutti che all'inizio Lily sembrava (anzi, più che sembrava, diciamo era) isterica, però capita a tutti noi di avere un periodo No (anche se più alle donne, per ovvi motivi), e vi anticipo che quella di questo capitolo non sarà la prima esperienza di "terzo incomodo" per giovane Potter.... Spero che vi piaccia, lo spero tanto.
Vorrei ringraziare tutti coloro che leggono, in particolare iceprincess, M_C_E_, sedsed e Nashira91

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Capitolo 21
*** Fiocco rosa a casa Lupin ***


“O Tosca, o Tosca, O TOSCA!!” un giovane uomo dai capelli bianchi come la neve camminava avanti e indietro lungo il corridoio del San Mungo
“Ted” lo chiamò dolcemente una donna dai tratti alteri ma gentili al tempo stesso, i capelli castano scuro striati d’argento e gli occhi color cioccolato, che guardavano il nipote teneramente. “Scusa nonna, è che... o Tosca!”
“’Sta Tosca per quante volte l’hai invocata si starà rivoltando nella tomba” rise James, guadagnandosi un’occhiataccia da parte del padre e del ‘fratello’. “Fottiti” rispose Ted irritato.
“Teddy, stai tranquillo, tra poco le infermiere arriveranno e ci diranno che Vic sta alla grande, e così la piccola Ninfadora” sorrise Lily “Grazie Lils” stavolta il suo sguardo strabordava gratitudine
“Certo, a lei grazie e a me fottiti” borbottò il moro offeso, facendolo scoppiare a ridere
“Mia sorella... mia nipote... mio cognato… partorire... mia sorella” biascicava isterico Louis, torcendosi le mani
“Fratellino, datti una calmata” lo rimproverò bonariamente Dominique, anche se dalla sua postura rigida si intuiva facilmente quanto fosse preoccupata, così come la madre e il padre.
“Parli te, che sei rigida come un manico di scopa” ribatté il biondo
Silence” strepitò Fleur, l’isteria a mille “Ma quanto sci mettono?!” strillò
“Amore stai tranquilla” cercò di calmarla Bill. Finalmente dalla stanza uscì una Medimaga, che sorrise allegra
“Signor Lupin stia tranquillo, è andato tutto alla perfezione, sua moglie sta bene e anche la piccola” tutti sorrisero, Ted in primis, aveva un sorriso così luminoso da oscurare il sole.
“Può entrare se vuole” l’uomo non se lo fece ripetere due volte, si fiondò velocemente nella sala, inciampando a metà strada. Victoire lo accolse con un sorriso radioso, mentre fra le braccia teneva un piccolo fagottino rosa. Il marito le corse immediatamente affianco “Come stai Vic?” le chiese ansioso
“Sto bene, stanca, ma penso sia normale, vuoi vederla?” le domandò, porgendogli la bambina. Aveva il visetto a cuore, il nasino all’insù e i capelli… i capelli erano fucsia!
“E’... è” balbettò incredulo Ted “Si, è una Metamorfomaga” rise la moglie
“La Medimaga mi ha detto che non ha ereditato il gene del lupo mannaro” lo rassicurò
“E’ bellissima” mormorò estasiato, cullandola dolcemente
"Già, la nostra piccola Ninfadora” sussurrò la ragazza, sorridendo radiosa.

Andromeda guardava la nipotina, era bellissima e incredibilmente simile alla sua bambina e a Teddy, era stupenda. Suo nipote e Victoire erano usciti qualche minuto prima per andare a comprare vari oggetti per la bambina: giocattoli, vestiti, copertine e cose varie. Con un sorriso pensò al giovane uomo, non lo aveva mai visto così felice, ed era così contenta della sua felicità, perché Ted se la meritava tutta, fino all’ultima briciola. Era una della persone più gentili e allegre del mondo, e anche tra le più goffe, a dire il vero, proprio come lo era la sua Dora. La piccola dormiva fra le sue braccia, era così tenera. All’improvviso sentì qualcuno bussare alla porta.
“Lily” sorrise, aprendo la porta e trovandosi davanti la piccola di casa Potter. Le era sempre piaciuta Lily, era una ragazza coraggiosa e forte, ma non per questo dura o insensibile, anzi, tutta il contrario.
“Ciao Andromeda” esclamò allegra “Disturbo?”
“Certo che no, ma che ci fai qui, non dovresti essere a scuola?” “Vacanze di Pasqua”
“Capisco, fammi indovinare, conoscendo la tua incredibile curiosità, immagino che tu voglia vedere Ninfadora?”
“Esatto, però non sono solo io” “C’è anche James? Albus è passato ieri con la sua fidanzata”
“Nessuno dei due” rispose, sorridendo sardonica
“E allora chi, se mi è lecito saperlo, signorina Potter?” domandò ironica. La rossa scoppiò a ridere, sapeva che quando Andromeda voleva fare dell’ironia o voleva prendere in giro qualcuno, utilizzava un linguaggio raffinato e elegante, che lei, i suoi fratelli e Teddy avevano ribattezzato ‘linguaggio da Black’. Alla destra della ragazza comparve Scorpius. La donna sgranò gli occhi, quel ragazzo assomigliava tantissimo a Narcissa! Però... era strano, perché né Lucius Malfoy né tantomeno sua sorella avrebbero mai tenuto l’atteggiamento di quel ragazzo: le mani affondavano nelle tasche del giubbotto, lo sguardo era puntato a terra, il capo leggermente abbassato, e gli occhi... erano grigi, ma non di quel grigio Malfoy, che lei trovava alquanto inquietante, ma erano guizzanti e magnetici. Il biondo alzò la testa di scatto, puntando lo sguardo argentato nei suo occhi castano scuro, quasi neri. Ora i suoi tratti erano più riconoscibili: aristocratici e eleganti, tipici tra i Purosangue, soprattutto tra i Black e i Malfoy, però avevano un che di ribelle e al tempo stesso incerto che gli conferiva più... umanità. L’ispirazione la colpì all’improvviso
“Coraggio entrate, che state aspettando?” sorrise, senza neanche lasciare tempo al ragazzo di presentarsi. Appena varcò la soglia della casa, Lily corse in soggiorno, impaziente di vedere la figlia di Teddy e Vic
“Ma è bellissima!” trillò estatica, sporgendosi sulla culla. Andromeda rise divertita
“Dromeda, ti prego, se ti prometto che sto attentissimissimissima, me la fai tenere?” la pregò
“Ok” accettò, dopo averci pensato qualche minuto “Però stai attenta Lilian”
“Certo!” cinguettò, prendendo delicatamente la bambina e sedendosi sul divano
“Lily, se volevi traumatizzare quella povera bimba, non avresti potuto trovare modo migliore” ghignò il biondo
“Spiritoso” sbuffò lei “Piuttosto presentati ad Andromeda, certo che per essere un Purosangue non ci capisci una cicca di Galateo” Scorpius le lanciò un’occhiataccia offesa
“Stupida Gryffindor” borbottò, prima di prestare la sua completa attenzione alla donna. Era indiscutibile che fosse una Purosangue, aveva i lineamenti raffinati e alteri, però era diversa. Forse era a causa dei lunghi capelli castano scuro, oppure del sorriso dolce che disegnavano le sue labbra, o forse a causa degli occhi quasi neri, gentili e rassicuranti, fatto sta che Scorpius in tutti quegli anni, durante i quali aveva partecipato a numerose ‘feste da Purosangue’, non aveva mai visto una persona così, con quello sguardo, forse solo sua madre, e a volte sua nonna.
“Piacere, Scorpius Malfoy” si presentò “Il piacere mio, Andromeda Tonks, da nubile Black” rispose
“E così te sei il figlio di mio nipote” “Esatto, mentre lei è la sorella di mia nonna”
“Sì, però non mi dare del lei, mi fa pesare gli anni che ho” “Se li porta bene, in ogni caso”
“Piuttosto diplomatico, e bugiardo” rise la donna “Slytherin immagino”
“Saranno i geni Black” ribatté ghignando lui “Touché” ammise Andromeda sorridendo
“Ma anche ribaltare la situazione a proprio favore è da Black” Passarono tutto il pomeriggio a parlare, lei e Scorpius, perché Lily era troppo occupata con la piccola Ninfadora
“No, sono già le sette!” si lamentò la rossa ad un certo punto, guardando il grande orologio
“Devo andare, Scorpius, mi accompagni?” gli chiese, posando delicatamente la bambina nella sua culla
“Ok rossa” “Ci vediamo Andromeda, grazie di tutto” “E di che cosa Lily?” rise, abbracciandola
“Arrivederci” la salutò il biondo “Ciao Scorpius, è stato un piacere conoscerti”
“Lo stesso vale per me” rispose, stringendo la mano della ragazza
“Ciao Dromeda, e grazie ancora!” esclamò la piccola Potter, prima di scomparire. 
Grazie a te Lily pensò la donna Grazie per avermi fatto rincontrare Sirius e Regulus.

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“Scorpius” mormorò Lily, la testa affondata nel cuscino, stesa a pancia in sotto, la schiena nivea lasciata scoperta dalle lenzuola “Dimmi lentiggini” rispose il biondo in un soffio, cingendole la vita con un braccio e portandola sopra di lui
“Ho sonno” mugugnò, abbandonandosi sul muscoloso petto del ragazzo
“Lily, hai dormito fino ad adesso, spiegami come fai ad avere sonno” sussurrò sconvolto
“Ho sonno” ripeté testarda, arricciando le labbra in una smorfia che lo fece scoppiare in una risata silenziosa
“Sei proprio matta Gryffindor” “Ti amo anch’io” sbuffò
“Possiamo rimanere qui oggi? Ho tanto sonno, voglio dormire” lo pregò, alternando un bacio ogni due secondi
“Per” bacio “Favore” altro bacio
“Sai che ti odio quando fai così?” “Sì” ghignò lei, sbattendo gli occhioni turchesi 
“Allora, rimaniamo qui?” lui alzò gli occhi al cielo con rassegnazione
“Ok lentiggini, ma la prossima volta non mi farò infinocchiare” “Certo certo” rise lei 
"Non me la merito una ricompensa?” sghignazzò il ragazzo, afferrandola saldamente per i fianchi impedendole di cambiare posizione. Neanche tre secondi dopo che già si stavano baciando appassionatamente. Improvvisamente un ragazzo dai capelli neri come la pece entrò nella stanza
“Scusa Scorp, devo prendere i miei libri, è solo che- O SANTO SALAZAR!” urlò scioccato e scandalizzato, mettendosi una mano sul cuore, quando si accorse dell’occupazione dei due ragazzi
“ALBUS!” strillò la rossa, scostandosi dal biondo come se si fosse bruciata, si spostò con così tanta veemenza che cadde dal letto impigliata fra le lenzuola, che si tirò fin sopra i capelli, arrossendo violentemente.
“Potter” lo salutò il giovane Malfoy, indeciso se scoppiare a ridere o essere irritato per la brusca interruzione. Al intanto si era accasciato a terra e aveva serrato gli occhi, mormorando “E’ solo un incubo, è solo un incubo!”
“Al, non ti credevo così idiota” ghignò Scorpius
“O SALAZAR! PER LE PULCI DI MRS PURR!” gridò il moro, accorgendosi che purtroppo non era un incubo
“Tu... mia sorella... Lily... letto... O SANTISSIMO MERLINO!”
“Potter, cosa pensavi che facessimo la notte io e tua sorella? Anticiparci i compiti?” lo prese in giro beffardo
“Una cosa è pensarla, un’altra è vederla” biascicò sconvolto, riaccasciandosi a terra
“ALBUS SEVERUS” urlò Lily da sotto le coperte “POTRESTI USCIRE?!!” lui si guardò attorno spaesato, poi, non appena capì quello che gli aveva detto la sorella, avvampò.
“Io… certo… vado... v-vi aspetto in S-Sala Comune” balbettò, uscendo velocemente e inciampando verso la fine
“O Godric… Che figura di merda” mormorò lei, rossa quanto i suoi capelli, afferrando i suoi vestiti da terra, ancora nascosta sotto le lenzuola.
“Giuro che non riuscirò più a guardare Al in faccia”
“Che fai? Non volevi rimanere qui oggi?” domandò Scorpius, con la massima tranquillità, come se l’entrata trionfale di Al e il suo quasi infarto non fossero mai successi. 
“Ma sei veramente così stupido, o lo fai apposta?! Col cavolo che rimango, Al mi ha pure beccata, e mi farà la paternale se salto le lezioni, perciò...” si avvicinò al ragazzo, baciandolo 
“No Lils” mugugnò “Se proprio dobbiamo andare non fare così, o potrei non essere più padrone delle mie azioni” lei scoppiò a ridere, allontanandosi 
“Mi perdoni signor Malfoy” rise, arrossendo poi al ricordo di pochi minuti prima
 “O Godric” sussurrò, coprendosi il volto paonazzo con le mani, scuotendo la testa
“Andiamo Lily, non è niente di che, tuo fratello ci ha solo beccati nudi a letto insieme, ma non è niente, tranquilla” ghignò il biondo "Ti odio, ti odio profondamente"
Quando raggiunsero il moro, la situazione era all’incirca questa: Lily aveva lo sguardo puntato a terra, il viso scarlatto, il ragazzo era nella sua stessa condizione, mentre Scorpius li guardava divertito, anche se nel suo sguardo argenteo si leggeva un pizzico di ansia
“Ehi ragazzi” esordì un pimpante Derek Zabini “Che succede qui?”
“Al ha beccato me e Lily a letto insieme” a quelle parole il cugino strabuzzò gli occhi, mentre i due Potter gli rivolsero un’occhiataccia omicida. Due secondi dopo, nella Sala Comune di Serpeverde risuonarono le fragorose risate dell’erede Zabini, che era piegato in due dal ridere
“O Salazar” rise “Allora Al, chi dei due sta sotto?” sparò all’improvviso. Lily divenne più rossa dei suoi capelli, sembrava stesse per esplodere, anche il biondo, notizia shock, arrossì leggermente.
“ZABINI” strillò, afferrandolo per il colletto e sbattendolo al muro
“Ascoltami attentamente, non lo ripeterò due volte. Prova a fare un’altra domanda di questo genere, anche una sola, e non mi farò scrupoli ad ucciderti. Non me ne frega niente del fatto che sei il cugino del mio ragazzo o uno dei migliori amici di mio fratello, una sola domanda o un’allusione, e sei morto, entiendes?” lo minacciò. Derek annuì spaventato, mentre Al e Scorpius erano rimasti di sasso, ancora non riuscivano a comprendere gli improvvisi sbalzi d’umore della ragazza.
“Bene” sospirò sollevata, ravvivandosi i capelli “Ricorda Zabini” lo ammonì, prima di andarsene
“Ma che ha? Il ciclo?” domandò sconvolto “COSA?” esclamarono all’unisono gli altri due
“Ah non lo so, però quando le femmine sono nervose, danno sempre la colpa a quello” replicò tranquillo, con un’espressione meditabonda dipinta sul volto
“Devo informarmi” sussurrò, annotandoselo mentalmente, rivolto più a se stesso che agli altri, che avevano una faccia traumatizzata. All’improvviso il giovane Potter parve risvegliarsi dallo stato comatoso nel quale era caduto, perché afferrò il migliore amico per il colletto della camicia e lo condusse a forza nella loro stanza, ignorando il fatto che probabilmente Scorpius stesse morendo per mancanza d’ossigeno, pronto a fargli una sacrosanta lavata di capo, seguito a ruota da Derek, impaziente di farsi due risate.




Salve a tutti! =) In questo capitolo, che sono riuscita a postare nonostante la scuola, che non ha pietà per noi poveri alunni, neanche se uno prova a dirgli "Ma sono appena tornato" no, non funziona neanche quello. Dicevo, in questo capitolo fiocco rosa! per la prima bambina della (se consideriamo Malandrini e co la prima) quarta generazione! Il premio "primo bambino nato", nelle ultime due generazioni è stato vinto dalla famiglia Lupin, ora che ci faccio caso xD E come vi avevo annunciato, il giovane Potter si ritrova in una situazione più che imbarazzante, povero Al, avrà perso almeno dieci anni di vita in una botta sola xD
Bene, vorrei passare al momento ringraziamenti, ringrazio tutti coloro che leggono, e in particolare coloro che recensiscono, ossia Nashira91, iceprincess, sedsed e  M_C_E_  un bacione a tutti!

  

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Capitolo 22
*** Lo studio porta alla follia ***


Quell’anno fu molto difficile per i ragazzi del quinto e settimo anno, i G.U.F.O. e i M.A.G.O. erano alle porte, e tutti gli studenti studiavano a pieno ritmo.  Come successe l’anno prima, non appena Lily, Hugo e Roxanne misero la testa sui libri i geni Evans, Granger e Jonhson ingranarono le marce, rendendoli improvvisamente studiosi e secchioni, ma anche intrattabili, nervosi e isterici. Al e Scorpius invece sapevano cosa aspettarsi, perciò non si fecero prendere più di tanto dal nervosismo, anche se Al rappresentava l’eccezione alla regola.

Biblioteca, sera prima dell'inizio degli esami

Tre ragazzi erano chini, sui libri, una testa nera, una rosso fuoco e una rosso scuro, irradiando un’atmosfera cupa e silenziosa, intrisa di nervosismo allo stato puro. La Triade non dava segno di volersi smuovere o di voler tornare al dormitorio, nonostante fosse mezzanotte passata erano ancora lì, il viso tuffato fra le pagine di libri polverosi e fogli ripieni di appunti, scritti in modo frenetico e disordinato.
“Ragazzi, credo che dovremmo andare” sbadigliò Roxanne
“Ok Rox, come vuoi te” sussurrò la rossa, stranamente docile
“Ragazze, credo che per oggi possa bastare” “Credo che se Jamie e Fred sapessero quanto stiamo studiando ci radierebbero dall’albero genealogico” 
“Probabile, ma vi rendete conto, siamo rimasti più noi in biblioteca che Rosie! È grave ragazze, molto grave!” biascicò il ragazzo, lasciandosi cadere pesantemente su una poltrona della Sala Comune, vuota, imitato nel giro di un nanosecondo dalle ragazze, che occuparono un divano ciascuna. Quando quella mattina i Grifondoro scesero in Sala Comune, trovarono Hugo Weasley profondamente addormentato su una poltrona, le gambe poggiate su un tavolino e la testa appoggiata alla spalla, e  Roxanne Weasley e Lily Potter sdraiate su un divano, la prima con una gamba penzoloni e la seconda a pancia in giù, con il viso affondato in un cuscino e un braccio ciondolante. Quando Alice li vide, fu tentata di scoppiare a ridere, però il pensiero dell’esame imminente le fece gelare il sorriso sulle labbra. Con uno scatto felino si avvicinò ai tre ragazzi
“Sveglia dormiglioni, abbiamo l’esame di Trasfigurazione oggi!” alla parola esame i tre si rizzarono in piedi
“L’esame!” esclamarono sconvolte le due ragazze, correndo a cambiarsi, scendendo pochi minuti dopo le scale del dormitorio femminile in un lampo, travolgendo nella loro corsa anche la povera Alice e Hugo.
“Andiamo, dobbiamo correre, è tardi, tardissimo! Siamo in un ritardi tremendo!” gridò la mora, spalancando le porte della Sala Grande, pensando di trovare tutti gli studenti del quinto chini sui banchetti creati appositamente per l’esame. Invece le quattro gigantesche tavolate erano ancora ai loro posti, come gli studenti, che le guardavano, tutti, nessuno escluso, come se fossero impazzite. In effetti poteva sembrare così, dato che entrambe le ragazze indossavano la gonna della divisa leggermente spiegazzata, portavano la camicia fuori dalla gonna e la cravatta, nel caso di Lily, slacciata, mentre quella di Roxanne era appoggiata direttamente sulla spalla sinistra, ciliegina sulla torta: i capelli della mora erano raccolti in una scombinata coda di cavallo, mentre quelli della cugina non potevano neanche definirsi pettinati o acconciati in qualche modo, erano una massa di boccoli scompigliati rosso scuro, da lontano poteva sembrare che la testa le stesse andando a fuoco. Quando le due capirono che non avevano fatto tardi all’esame, tirarono un sospiro di sollievo
“Io vado da Al, voglio stare con lui prima di cominciare” li avvertì la ragazza, correndo dal fratello, che era quasi più ansioso di lei “Lily!” sospirò sollevato, abbracciandola forte  
“Al” mormorò a bassissima voce, affondando il viso nell’ampio petto del fratello
“Al, ho paura di fare un fiasco” confessò, in un sussurro quasi impercettibile. Lui le accarezzò dolcemente i capelli, come era solito fare per tranquillizzarla sin da quando erano bambini 
“Stai tranquilla Lils, andrai benissimo, me lo sento”
“Davvero?” pigolò, alzando lo sguardo, incrociando i suoi occhi turchesi con quelli smeraldini del moro, che le sorrise rassicurante “Certamente, ti fidi di me?” lei annuì, continuando a guardarlo con i suoi occhioni, così grandi ed espressivi
“Sai, anche io ho paura” ammise “Andrai alla grande fratello, sei un genio” sorrise debolmente la sorella, sorriso al quale lui rispose rincuorato, alla fine andava sempre così, finivano con il consolarsi e farsi forza a vicenda.
"Trasfigurazione è la materia che mi preoccupa di più in realtà” “Perché?”
“Sono un po’ insicuro, poi diciamocelo, Trasfigurazione è una materia prettamente da Grifondoro, non a caso è la preferita di James” “E quale sarebbe la materia da Serpeverde, sentiamo”
“Di solito Pozioni” la ragazza annuì pensierosa, sobbalzando quando la McGranitt gridò 
“Tutti gli studenti escano dalla Sala Grande, mentre quelli del quinto aspettino qui fuori” la ragazza guardò spaventata il fratello, che le scoccò un bacio fra i capelli, mormorando un ti voglio bene.

“Ragazzi non so, credo di aver sbagliato la numero ventisette, e la quindici invece-”
“Lils, ti prego! Avevamo deciso di non tornare sulle domande d’esame, giusto Rox?” la mora annuì poco convinta, abbracciando di slancio i due cugini “Ragazzi, spero vada bene”
“Anche io Rox” mormorò la rossa. Un ragazzo dai capelli biondo oro la distrasse 
“Scusatemi, vado da Louis, avevamo deciso di studiare Incantesimi insieme” si congedò, correndo dal ragazzo
“Louis, Louis!” gridò, facendolo voltare e abbracciandolo alla prima occasione 
"Lune, allora? Come è andata?” “Spero bene, te?” “Idem, andiamo in biblioteca?” la cugina annuì, dirigendosi verso il luogo che li ospitò tutto il pomeriggio, fino alle dieci di sera.

Dormitorio dei Serpeverde del settimo anno, sera prima dell’esame d’Incantesimi 

“Mi parli dell’Incantesimo d’Appello” fece un ragazzo moro, facendo avanti e indietro per la stanza
“La formula dell’Incantesimo d’Appello è Accio, e si usa per-”
Scorpius chiuse di scatto il libro che stava leggendo, lanciandogli un’occhiata omicida, era stufo di quel teatrino, di Al che con una voce profonda si faceva le domande a cui rispondeva con la sua voce normale, il tutto marciando incessantemente per la stanza.
“Albus, ma che minchia stai facendo?” il ragazzo fece per rispondere, ma il biondo lo fermò
“Lascia stare idiota, era una domanda retorica. Datti una calmata amico, sei il migliore in Incantesimi, e finiscila con questa baggianata, sembri uno psicopatico”
“Ma è perché sono preoccupatissimo, insomma, da quest’esame dipende il mio futuro!” gridò, con fare vagamente isterico, torcendosi le mani “Tranquillo! Datti una calmata!” “… Si, ok, hai ragione” ammise,  sedendosi rassegnato sul letto. Due minuti dopo però, si alzò di scatto, riprendendo la litania domanda-risposta sui vari incantesimi, stavolta correndo per la stanza. Adesso basta pensò Scorpius, mentre un tic s’impossessava dell’occhio destro, segno evidente della sua rabbia omicida, che presto sarebbe esplosa, rabbia della quale chiunque si sarebbe accorto, tranne quel demente isterico.
A mali estremi, estremi rimedi! Se l’idiota continua così, avrà bisogno di un calmante, oppure di un sacrosanto ceffone. Potrei gettarlo nel Lago Nero e farlo divorare dalla piovra gigante... nah, poi come farà a fare quel benedetto esame? Oppure potrei appenderlo sul pennacchio della Torre d’Astronomia... l’idea mi piace, però no, potrebbe cadere di sotto e spappolarsi al suolo, sicuramente mi toccherà raccogliere i suoi resti con un cucchiaino, e poi chi la sente a Lily... no, devo trovare un’altra soluzione
Il moro intanto continuava a parlare, ignaro dei propositi per farlo tacere, magari per sempre, del suo migliore amico. All’improvviso un lampo di genio attraversò la mente di Scorpius, che ghignò diabolico. Ora, se Al fosse stato in sé avrebbe sicuramente notato quanto fosse inquietante e terribilmente somigliante a suo fratello il suo amico in quel momento, ma dato che non lo era, lo ignorò bellamente, spiegando con voce sempre più isterica come funzionasse l’Incanto Fidelius. Il biondo si alzò lentamente dal letto e si avvicino al proprio baule, il tutto senza smettere di sogghignare. Con cautela estrasse una fialetta contenente uno strano liquido color latte
Ora potrò finalmente dormire tranquillo. Il nostro Al dovrà per forza fare silenzio!
Appellò velocemente una bottiglia d’acqua e con un movimento fluido versò tutto il liquido nella bevanda, agitandola per precauzione. Se Al fosse stato in sé si sarebbe accorto del piano diabolico del biondo, ma ripeto, dato che non lo era, continuò a correre per la stanza e a darsi il libro d’Incantesimi in testa, in preda alla disperazione pre-esame.
“Tieni Albus caro, bevi, ti farà bene” esordì con voce suadente il ragazzo, porgendogli la bottiglietta
“Cos’è?” “Ehm... non preoccuparti, l’unica cosa che devi sapere è che fa bene”
Ora, se ci crede o è proprio andato, oppure io sono un attore fantastico
"
Davvero?” domandò il moro, con gli occhi luccicanti “Grazie amico” sorrise, bevendolo tutto d’un sorso. Neanche venti secondi dopo, e l’atmosfera nella camera dei ragazzi cambiò di colpo: il giovane Malfoy leggeva tranquillamente, sul viso dipinto un ghigno compiaciuto, godendosi la pace, il silenzio e il fatto che Al fosse sdraiato a terra come un’idiota, dormendo profondamente.
“Povero ingenuo..” sogghignò il ragazzo, scuotendo la testa “Era un efficacissimo sonnifero, dormirà almeno fino alle sette” 
La mattina dopo Al si svegliò con il corpo completamente indolenzito, il viso schiacciato sul pavimento, ma come diamine era possibile? Si era addormentato per terra? Non poteva essere, l’altra sera stava studiando e... Con uno scatto felino si alzò, le mani gli prudevano, impazienti di uccidere, con passo veloce si avvicinò al letto dell’ ‘amico’,  quel brutto bastardo gli aveva dato del sonnifero! Maledetto!
"Levicorpus!” in un attimo il biondo si ritrovò appeso per la caviglia, improvvisamente sveglio
“Ma che diamine succede? Chi osa? Io sono Scorpius Hyperion Malfoy, discendente della nobile famiglia dei Malfoy! Chi è il simpaticone, appena scendo gli ficco la bacchetta nel-Al? Brutto occhialuto! Fammi scendere, fammi scendere immediatamente, brutto pezzo di merda di Spinato, fammi scendere!” gridò infuriato. Il moro acconsentì, facendolo schiantare a terra, poi, in neanche due secondi, gli prese il collo fra le mani, con il chiaro proposito di ucciderlo. I rumori strozzati che fuoriuscivano dalla gola di Scorpius erano un chiaro segno che stava per riuscire nel suo intento, certo lo avrebbero mandato ad Azkaban, e Lily lo avrebbe sicuramente squartato vivo, ma era certo che James sarebbe stato fiero di lui, e lo avrebbe aiutato a salvare la pelle. Sul punto cruciale, la porta si aprì 
“Ehi ragazzi come stat- ehi, ma è una rissa? Vengo anch’io!” urlò entusiasta un ragazzo bellissimo dalla pelle scura, gettandosi addosso ad Al e scatenando una zuffa, che sostituì quello che inizialmente era stato pensato come un omicidio. “Ragazzi? Ragazzi, dovremmo andare a colazione” tentò di farli ragionare Edward, senza successo. A quel punto sbottò “RAGAZZI!” a quell’urlo i tre Serpeverde si guardarono esterrefatti, Edward non alzava mai la voce, mai. 
“Muovete quel culo verde-argento che vi ritrovate e filate in Sala Grande, abbiamo Incantesimi!” sibilò, voltando le spalle e uscendo con stile, lasciandoli senza parole.
“Un’ultima cosa” il viso del giovane Nott riapparve all’improvviso, facendoli trasalire
“Fate in fretta, o lo dirò a Lily” dicendo quella frase guardò eloquentemente Al e Scorpius, che impallidirono visibilmente
“E dirò a tutte le ragazze del castello che Zabs è gay”
Derek strabuzzò gli occhi, correndo con la velocità di una Firebolt verso la Sala Grande, seguito a ruota dagli amici, spaventati dalle minacce del ragazzo, che sorrise divertito, i suoi amici sapevano che non diceva mai niente solo per dire.                    






Salve a tutti, e scusatemi se ci ho messo tanto, imploro il vostro perdono, solo che in questi giorni a scuola non ci stanno riempiendo di test e verifiche, di più, ci vogliono fare schiattare! Non mi ricordo neanche se ho risposto alle recensioni, maledizione! Comunque scusatemi ancora, vado di fretta, un po' alla Roxanne all'inizio del capitolo (Non so se avete presente il Bianconiglio xD) Ringrazio tutti coloro che leggono, e in particolare le mitiche sedsed, Nashira91, M_C_E_ e iceprincess! Un bacione a tutti, e scusatemi ancora!                       

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Capitolo 23
*** Liberi!! ***


Poche ore dopo anche l’esame d’Incantesimi, sia teorico che pratico, fu affrontato dai ragazzi, che decisero di andarsi a rilassare riposandosi in riva al lago, come sempre affollatissimo.
Era una calda giornata di giugno, il venticello fresco accarezzava dolcemente la pelle di tutti i ragazzi, illuminati dai raggi del sole. Il gruppetto composto da tre ragazzi, due femmine e un maschio, fortunatamente riuscì a trovare un posticino sotto un faggio ombroso, che li riparava parzialmente dal sole. Lily, come il cugino e l’amica, era troppo occupata a leggere, tanto che non si accorse della persona che le si sedette dietro e che l’abbracciò. Sobbalzò spaventata, girandosi di scatto 
“Ti ho spaventata lentiggini?” la sbeffeggiò Scorpius, baciandola sulla tempia
“Figurati” mentì altezzosa, tornando alla lettura del libro
“Che leggi? Non sembra un libro scolastico” “Infatti non lo è?” “Cos’è allora?” chiese curioso
“E’ un libro babbano, me lo ha regalato Rose, si chiama Orgoglio e Pregiudizio” rivelò
“Lo conosco allora” toccò a lei in quel momento guardarlo stupita
“Un Malfoy che conosce libri babbani? Oddio, questa me la segno, e poi James dice che non hai senso dell'umorismo!” lui le scoccò un’occhiataccia offesa, orgogliosa e superba
“E’ uno dei preferiti di mia madre” “Piace anche a me” sorrise la rossa, mentre il ragazzo appoggiava il mento sulla sua spalla “A che punto sei arrivata?” “A quando Elisabeth e Darcy passeggiano insieme e si dichiarano” sospirò
“Sono uno più orgoglioso dell’altra, e lui è anche parecchio presuntuoso all’inizio, però riescono comunque a stare insieme” “Non è un po’ come noi?” le domandò. La ragazza rimase in silenzio per qualche minuto, poi si aprì in un sorriso “Direi più un mix fra Orgoglio e Pregiudizio e Romeo e Giulietta”

“Oh no ti prego, quei due non sono quelli che alla fine schiattano?!” si lamentò, stringendola più forte fra le sue braccia
“Sei troppo tosta per essere Giulietta” ridacchiò, baciandole i capelli
“Te invece sei perfetto per essere Darcy, vanitoso, orgoglioso e-” non finì di parlare perché lui la interruppe, coinvolgendola in una serie di baci passionali e allo stesso tempo dolci. Trascorsero il pomeriggio in quel modo, scambiandosi baci e carezze, fino a quando un imbarazzatissimo Louis, rosso fino all’attaccatura dei capelli, l’interruppe, chiedendo gentilmente la presenza di Lily,  che avrebbe dovuto studiare con lui, Alice e Hugo. 

“Siamo liberi! LIBERI!” gridò un ragazzo dai capelli rossi, alzando le mani al cielo e improvvisando una danza di vittoria, sgambettando e saltando dappertutto, facendo scoppiare a ridere le due ragazze e il ragazzo che stavano con lui. 
“Dai Hugh, datti una calmata” sorrise una ragazza dai capelli biondo-ramati, quel giorno più tendenti al rosso che al biondo
“Alice ha ragione, stai facendo la figura dell’idiota” rise un ragazzo bellissimo
“Ma lo è, vuoi forse tappargli le ali” intervenne l’altra ragazza
“Che spiritosi che siamo, vero Lilluccia?” ghignò vendicativo Hugo, scatenando l’ilarità generale e facendola arrossire violentemente “Non chiamarmi così” ringhiò, rincorrendolo per tutto il corridoio
“Lillina Lilliput” gridò il ragazzo, scappando
“E lo zio che è ancora convinto che Lily sia la principessa” sospirò Louis, scuotendo la testa divertito
“A me sembra più un folletto” rise Alice, guardando l’amica saltare in spalla al cugino e cercare di non cadere a terra, dato che Hugo stava facendo di tutto per scrollarsela dalla schiena
“Sei peggio di una scimmia-piovra, scollati, scendi!” ululò il rosso, mentre la cugina gli tirava i capelli con un’espressione sadica e vendicativa dipinta sul volto
"Cosa state combinando, Potter, Weasley” li richiamò un uomo panciuto
“Salve professore, stavamo festeggiando, vuole unirsi a noi?” chiese candidamente la rossa, guardandolo malandrina, facendolo scoppiare a ridere
“No grazie Lily, sono troppo vecchio ormai”
“Una persona è vecchia solo se lo si sente” ribatté convinta. Lui la guardò con affetto, la piccola Potter era una delle sue allieve migliori, brava quanto la nonna
“Sei così simile a tua nonna Lily” sospirò “Avrei tanto voluto averti a Serpeverde ragazza mia” la rossa lo guardò orripilata, quella frase l’aveva sentita troppo spesso “Non si è ancora rassegnato?” lui si aprì in una risata
“Sempre la solita” “Senta professore, non è che potrebbe dirmi che voto ho preso a Pozioni” gli chiese furbescamente
“Non lo so...” “Per favore!” lo pregò, sfoderando gli occhioni da cucciolo,  benedetto James quando le aveva fatto notare che facendo così nessuno le negava nulla.
“E va bene” accettò  infine, sospirando pesantemente “Hai fatto un ottimo esame e abbiamo deciso di assegnarti-” stava per rivelarle il voto, quando la McGranitt spuntò da un corridoio, facendolo ammutolire
“Potter, che ci fai qui?” la ragazza stava per rispondere che stava camminando con i suoi amici, ma si accorse che erano improvvisamente spariti, lasciandola sola.
“Stava parlando con me Minerva” intervenne l’uomo, facendole di nascosto un occhiolino.
“Grazie dell’informazione professore, ci vediamo l’anno prossimo, arrivederci preside” si affrettò ad andarsene, facendoli sorridere “James e Lily sarebbero stati fieri di averli come nipoti” sorrise la donna, pensando ai suoi ex-alunni, così brillanti e buoni, morti troppo presto.

“Mamma! Mamma, sono arrivati!” urlò una ragazza dalla ribelle chioma rossa, fiondandosi in direzione della finestra, sulla quale erano appollaiati due gufi, uno per lei e uno per il fratello
“Al! Al scendi, sono arrivati i risultati” “Come!?” un ragazzo scese le scale con la velocità di una Firebolt, raggiungendo la sorella “Promosso, a pieni voti!” urlò lui, sventolando la pergamena e abbracciando i genitori, che li avevano raggiunti
“Il mio bambino! Complimenti Al, siamo fieri di te! Lils, te invece?” la ragazza deglutì spaventata, mentre con mani tremanti slegava il foglio dalla zampa del gufo, che volò via in un baleno.

LILIAN LUNA POTTER
Astronomia  A
Cura delle Creature Magiche  O
Difesa contro le Arti Oscure  E
Divinazione  S
Erbologia  O
Incantesimi  E
Pozioni  E
Storia della Magia  A
Trasfigurazione  E


La ragazza lesse la pergamena parecchie volte, era stata promossa a Storia della Magia!
Le lezioni di Hugo allora funzionano.
Astronomia, Cura delle Creature Magiche e Erbologia se le aspettava, Divinazione  era stata bocciata, maledetta pipistrella! Comunque si aspettava anche quello, quello che non immaginava era il voto nelle altre materie: E! Era fantastico, non riusciva a crederci, era tremendamente soddisfatta di sé stessa!

“Facci vedere Lee” le disse curiosa la madre, prendendole i risultati dalle mani
“Bocciata a Divinazione e... o Godric, Eccezionale a Incantesimi, Difesa, Trasfigurazione e Pozioni!” trillò, stringendola in un  abbraccio fortissimo, lo stesso a cui era stato sottoposto pochi minuti prima suo fratello, che le sorrideva raggiante
“Che ti avevo detto io?”
“Bravissima Lily, ottimo lavoro!” si congratulò Harry, sorridendo a trentadue denti

“Posso diventare Auror con questi voti?” chiese la ragazza. Il sorriso del padre si congelò sul suo volto, non gli piaceva il fatto che sua figlia avesse deciso di seguire le sue orme, come il fratello maggiore, non voleva che i suoi figli rischiassero la vita “Tesoro ma sei sicura..?” “Papà” lo interruppe, gli occhi assottigliati pericolosamente, in quel momento era uguale a Ginny “Ti ho già detto che non riuscirai in nessun modo a farmi cambiare idea, quindi rassegnati” sibilò, decisa e determinata
“Io concordo con nostra figlia” l’appoggiò la madre, Al alzò gli occhi al cielo, una palese dimostrazione di solidarietà femminile. “Lily, Lils!” due figure maschili uscirono dal camino, uno con una zazzera rosso fuoco e l’altro, leggermente più basso, con una perfetta chioma biondo dorata
“Lou, Hugh” trillò lei, correndo ad abbracciarli “Come è andata?”

“Bene, tutte O e E, tranne a Divinazione, ho preso una T, ma io non capisco, quella pipistrella avrebbe dovuto mettermi un Eccezionale, dato che avevo previsto tutto!” rise Hugo
“E’ andato tutto bene Lune, tutti Eccezionale e due Oltre Ogni Previsione” sorrise Louis, congratulandosi con Al qualche minuto dopo “Così avremo un professore in famiglia, eh cugino?” “Speriamo” replicò sorridendo il moro
“Ma certo Al, non dubitarne” intervenne l'anglo-francese, rassicurandolo con una pacca sulla spalla
“Ragazzi, rimanete a mangiare qui oggi?” la voce di Ginny, proveniente dalla cucina, li riscosse improvvisamente
“Io no mamma, esco con Alice”

“Neanche noi rimaniamo zia, torniamo a casa, anche se l’idea mi tenta”
“Io invece rimango tranquilla!”
“Al, mi saluti Alice?” lo pregò la sorella, prima che il fratello si smaterializzasse a casa Paciock
“Certamente, tanto stasera viene a casa” sorrise il fratello, scomparendo davanti ai suoi occhi.
Dopo pranzo la ragazza si chiuse in camera sua, mentre i coniugi Potter si sedettero sul divano l’uno vicino all’altra, il loro pareva essere un amore eterno, che aveva attraversato mari e monti, rafforzandosi sempre di più. Lily non poteva fare a meno di sorridere vedendoli, i suoi genitori sembravano così... così perfetti, perfetti nella loro imperfezione. Era talmente assorta nei suoi pensieri da non accorgersi che qualcuno si era smaterializzato nella sua camera
“Buh!” mormorò quel qualcuno al suo orecchio. La ragazza sobbalzò spaventata, cacciando un urletto terrorizzato, attutito prontamente dalla mano dell’intruso che corse a tapparle la bocca. Lei scese dal letto, afferrando la bacchetta e puntandola nella direzione dell’estraneo. Quando la ragazza lo riconobbe la lasciò cadere dalla sorpresa, lanciando un imprecazione colorita “Ma che..! Minchia mi hai fatto prendere un colpo!” gridò, passandosi una mano fra i capelli
“Scusami, ma non pensavo fossi così codarda” ghignò, sedendosi sul letto della rossa
“Codarda? Codarda?!” ruggì, stringendo i pugni, gli occhi ridotti a fessure
“Dai Lily, non te la prendere, sei troppo permalosa, e poi pensavo che saresti stata felice di vedermi” si lamentò, mettendo un broncio a dir poco adorabile “Certo che lo sono, ma mi hai fatto venire un infarto” si scusò, sedendosi accanto a lui e sorridendogli “Bel modo per dimostrarlo, a momenti mi affatturi, poi neanche potresti usare la magia, se vogliamo essere precisi. Ma lo sai che ho dovuto fare per venire da te?” borbottò irritato
“Scusa Scorpius” sorrise lei, cingendogli il collo con le braccia e baciandolo dolcemente
“Ecco, ora sì che si ragiona” mormorò soddisfatto, prima di chiudere magicamente la porta
“Un secondo” sussurrò lei qualche minuto dopo, scostandolo delicatamente e facendolo ricadere al suo fianco, sul letto
“Ci sono i miei al piano di sotto, non penso sia una buona idea” lui sbuffò, annuendo nonostante tutto
“Secondo te tuo padre ti permetterà di uscire con me questo pomeriggio?” le chiese, guardandola con i suoi stupendi occhi grigi. “Ehm.. non lo so, ma tentare non costa nulla” sorrise. Stabilirono che dieci minuti dopo il ragazzo si sarebbe dovuto smaterializzare davanti alla porta di casa Potter. 
“Scorpius!” trillò la ragazza, aprendo la porta sorpresa, correndo ad abbracciarlo
“Cosa ci fai qui?” il biondo nascose un ghigno, mormorando al suo orecchio “Sei un’attrice fantastica”
“Ciao Lily, volevo chiedere una cosa a tuo padre” la ragazza sfoderò una finta faccia stupita, conducendolo in salotto, dove c’erano i suoi genitori “Mamma, papà, guardate chi è venuto a trovarmi” cinguettò, mentre Scorpius faceva capolino dalla porta, sorridendo timidamente. Lily rimase abbagliata, in quel momento era ancora più bello del solito, era più che stupendo. La voce roca del ragazzo la riscosse dai suoi pensieri
“Salve signori Potter, scusate il disturbo, sono passato perché volevo chiedervi se Lily potesse uscire con me oggi pomeriggio” chiese candidamente. A quelle parole Harry cominciò a tossire convulsivamente, guadagnandosi un’occhiataccia dalla moglie
"Assolutamente n-“ “Certo Scorpius, Lily può uscire, basta che sia di ritorno per le otto”  lo interruppe Ginny, sorridendo comprensiva ai due ragazzi “Ma Gin...” piagnucolò l’uomo “Niente ma Harry” replicò tagliente, fulminandolo con lo sguardo “Grazie mamma” sorrise raggiante la rossa, abbracciandola di slancio
“Di niente tesoro, ora vai a cambiarti” Lily guardò titubante il padre, che sembrava volesse strozzare Scorpius a mani nude, incerta se lasciarli soli fosse una buona idea
“Tranquilla tesoro” la madre sembrava aver captato i suoi pensieri “Ci penso io”
Scorpius sospirò sollevato, fortunatamente la signora Potter aveva deciso di rimanere con loro, altrimenti non sarebbe uscito vivo da quella casa, il signor Potter non gli toglieva gli occhi di dosso, lo sguardo omicida. Lily scese poco dopo, era bellissima, indossava una minigonna di jeans, una canottiera attillata e le sue immancabili converse. Gli sorrise raggiante, prendendolo per mano e portandolo fuori dalla stanza
“Ci vediamo dopo, ciao mamma, ciao papà”

Quando uscirono la ragazza scoppiò a ridere, abbracciandolo forte, mentre il ragazzo la sollevò in aria, baciandola dolcemente “Scorpius, c’è un problema però” la rossa si morse un labbro “Dimmi”
“Io non sono ancora maggiorenne, e non mi sono mai smaterializzata” confessò
“Non preoccuparti lentiggini, fortunatamente hai come fidanzato un genio, che ha pensato a tutto” ghignò, indicandogli una cosa che la fece rimanere senza fiato: davanti al giardino della casa era parcheggiata una moto, nera e argento, assolutamente stupenda
“E’ tua?” chiese lei senza fiato, avvicinandosi al mezzo
“Diciamo, durante le vacanze di Natale io e Derek le abbiamo viste  a dei babbani, ci hanno affascinato immediatamente, così ci siamo fatti insegnare come guidarle e io me ne sono comprata una” spiegò. La ragazza lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite
“Scorpius Malfoy che si fa insegnare dai babbani a guidare una moto? Questa la devo raccontare a James!”
“Rossa, non mi prendere per il culo” sibilò orgoglioso, scuotendo il capo. Lily però non lo ascoltò, era intenta a osservare la moto “Me la fai guidare?” gli domandò, gli occhi che luccicavano eccitati
“Ma sei scema? No! Se ti dovesse succedere qualcosa?” replicò scioccato il ragazzo
“Ma perché, a te piacciono le moto?” lei lo guardò estasiata “Scherzi? Le adoro!” cinguettò
“Infatti papà ha dovuto nascondere quella di Sirius, perché io e James cercavamo sempre di prenderla… penso sia a causa di Jamie, a otto anni per sbaglio ha messo sotto il gatto della mamma…” il biondo rimase a bocca aperta, le piacevano anche le moto!? Ma quella ragazza era una fonte continua di sorprese!
“Ti prego me la fai guidare?” lo pregò, sfoderando i famosi occhioni da cucciolo.
“Per favore! Ti prego!” lo supplicò, alternando ogni parola ad un bacio. Dire che Scorpius era fortemente combattuto sarebbe stato usare un eufemismo. Alla fine dovette arrendersi, era un obbligo
“Ok, ma appena ti dico di smetterla te ti fermerai, intesi?” lei sorrise raggiante, saltellando eccitata “Aspetta” dal nulla fece comparire due caschi, uno verde e uno rosso, che immediatamente le mise in testa
“Ecco, ora possiamo andare” la ragazza saltò in sella al mezzo, seguita dal ragazzo.

“Mi raccomando non andare troppo velo-“ non fece in tempo a finire la frase che la rossa mise in moto, sfrecciando a tutta velocità sulla strada, ignorandolo completamente. Si fermò una ventina di minuti dopo, erano in un boschetto nei pressi di un lago. Il biondo scese in un lampo, completamente terrorizzato
“Te sei pazza!” gridò, togliendosi il casco e respirando a pieni polmoni. Lily invece era più tranquilla che mai, un sorrisetto divertito ad incresparle il volto “Perché, di grazia?”
“Ma come ti è venuto in mente di guidare così veloce!? Sei impazzita?!” sbraitò, il viso ancora più pallido del solito, doveva essersi spaventato davvero tanto
“A me pare che siamo vivi e vegeti, non trovo cosa ci sia di male” borbottò, facendo spallucce
“Te... te... non stai bene” boccheggiò scioccato. Lei scoppiò a ridere
“Ti sei davvero spaventato? Ma non andavo tanto veloce!” lui la fissò stralunato
“Non andavi tanto veloce?! Ma cosa minchia stai dicendo! Andavi velocissima, giuro che non te la farò guidare mai più!” lei mise il broncio, incrociando le braccia sotto il seno “Sei proprio cattivo Scorpius”
“Non cattivo, ma sano di mente, tengo alla pelle cara Potterina, e non ti permetterò mai più di attentare alla mia vita, o alla tua” la rossa non gli rispose, decidendo di ignorarlo, sedendosi in silenzio su un tronco e guardandolo male. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo
“Senti rossa, ho rischiato di farmi uccidere da tuo padre per avere il permesso di uscire con te, e se è così che dobbiamo passare il pomeriggio allora ti riporto a casa” la minacciò, con un cipiglio da fare invidia a quello della McGrannit. Lei sbuffò, non voleva ammettere che aveva ragione ma era così “Quindi…” lei sbuffò ancora più forte
 “Ho capito, ma rimani comunque un rompipluffe, infame, platinato e-” non continuò con la lista d’insulti, perché lui la baciò a tradimento, prendendola per la vita e trascinandola a terra, sopra di lui , fra l’erba fresca, all’ombra di una grande quercia. Passarono il pomeriggio fra carezze, baci e sorrisi, sembrava che nulla potesse intaccare la loro felicità, ma si sbagliavano. All’improvviso davanti a loro apparve un patronus con le sembianze di un’aquila, che parlò con una voce a loro molto familiare, che in quel momento era tesa e spaventata.




Salve a tutti, e vi imploro di scusarmi per il ritardo, imploro pietà! Allora, i G.U.F.O. sono finiti, e bene per tutti, da notare come Hugo abbia preso il minimo in Divinazione mentre la sorella prese il massimo dei voti xD Poi il paragone con orgoglio e pregiudizio, scusate ma mi è venuto spontaneo, magari è scontato, o così sdolcinato da far venire il diabete a tutti, ma scusatemi anche per questo, se così fosse. Per la moto, Derek e Scorpius sarebbero ancora più machi, secondo me *.* (tratto da Black) e a Lily piacciono le moto per due motivi: piacciono anche a me xD e perchè è vissuta con due maschi, di cui uno era James. Cosa succederà nel prossimo capitolo? E di chi è il patronus? Vi do un piccolo indizio, l'aquila è un animale selvaggio, e secondo me è un leader.
Poi ho una piccola domanda: non so come far terminare la storia, la continuo anche quando loro non vanno più a Hogwarts, oppure mi conviene terminarla qui e i capitoli dove loro sono 'semi-adulti' (nel caso di James, Fred e Hugo penso che non usciranno mai dall'infanzia xD) pubblicarli in una nuova raccolta? Fatemi sapere, ci conto!

Poi andiamo con i ringraziamenti: ringrazio tutti quelli che leggono e che recensiscono, in particolare iceprincess, endy_lily95, sedsed e M_C_E_, un bacione a tutti!!!

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Capitolo 24
*** Lupus in fabula ***


“Ragazzi, sono Frank, state attenti, Rose ha visto che-” una luce verde colpì l’animale, facendolo dissolvere nel nulla. Dalla boscaglia comparvero tre uomini incappucciati, che indossavano una maschera nera sul viso, le bacchette strette nelle loro mani
“Guarda guarda chi abbiamo qui, il giovane Malfoy e la piccola Potter” Scorpius si tirò immediatamente in piedi, estraendo velocemente la bacchetta, seguito a ruota da Lily
“Rimani dietro di me Potter, e non farmelo ripetere” sibilò, lanciandole una rapida occhiata, prima di concentrarsi sugli uomini “Non ti fa schifo andare in giro con tale feccia?” domandò maligno il primo uomo. Il ragazzo ringhiò
“Fino a prova contraria io non esco con te” ribatté. Il Mangiamorte fece per lanciargli una maledizione, ma il secondo uomo intervenne “Però per essere una Mezzosangue è carina, Greyback avrebbe sicuramente apprezzato” commentò
“C’è da dire  che il ragazzo ha buon gusto, ma per quanto bella possa essere il suo sangue rimane pur sempre lurido” replicò il terzo uomo, dalla voce dura e sprezzante. Scorpius li guardò con odio
“Non vi azzardate a parlarle, neanche la dovete guardare”
"Fai la voce grossa ragazzo?” lo schernì il primo uomo
“Se la smetterai con questo comportamento potremmo anche risparmiarti” A quelle parole Lily afferrò il biondo per un braccio “Scorpius, vattene via” lui ringhiò “Ma che cazzo vai dicendo Lily?!”
"Per favore, vattene via!” lo implorò, il tono straziante e accorato. Anche lei intanto aveva estratto la bacchetta, pronta a combattere “Lily, smettila" “No, li hai sentiti, se vai via non ti faranno niente, sono io la Mezzosangue, la figlia di Harry Potter, vai via!” “Dai retta alla Mezzosangue, se ci tieni alla pelle” s’intromise l’uomo dalla voce dura
“Il tuo sangue puro non deve essere sprecato” “Me ne sbatto del mio sangue, io non me ne vado!” sbottò
“Hai firmato la tua condanna” neanche due secondi dopo una mezza decina di lampi verdi fu scagliata contro i due ragazzi, che li evitarono per un soffio
“Stupeficium!” gridò Scorpius “Vattene Lily, ma perché non mi dai mai STUPEFICIUM retta?!”
“Non posso lasciarti PROTEGO e non farmelo EXPELLIARMUS ripetere!” ringhiò di risposta, combattendo come una leonessa “Porca Morgana, ma te non potresti INCARCERAMUS usare la magia!”

“Amore, è in momenti del genere che mi chiedo se STUPEFICIUM ci sei o ci fai, ma che dovrei fare secondo te, SECTUMSEMPRA rimanere a guardare senza far niente?!” in quel momento la maledizione di uno dei tre uomini colpì il fianco sinistro del ragazzo, provocandogli una ferita profondissima
“SCORPIUS!!” gridò sconvolta, correndo nella sua direzione. Il biondo era caduto in ginocchio, la mano sinistra appoggiata sulla ferita, che grondava tantissimo sangue
"Cazzo, maledetti bastardi..” sibilò, continuando a lanciare incantesimi e maledizioni.
“Stifiling!” gridò ad un certo punto la ragazza. L’incantesimo di Lily colpì in pieno il primo Mangiamorte, che cadde a terra, afferrandosi la gola con le mani. I compagni dell’uomo si precipitarono ad aiutarlo, ignorando per un attimo i due ragazzi, che approfittarono del loro momento di distrazione.
“Vieni” soffiò il ragazzo, afferrandole la mano e smaterializzandosi con lei, a casa Potter. Atterrarono nel bel mezzo del soggiorno, dove Al e James chiacchieravano allegramente. Appena toccarono il pavimento, il biondo crollò a terra, i vestiti zuppi di sangue “Scorpius! Scorpius!” gridò la ragazza, mentre lacrime calde le sgorgavano inarrestabili dagli occhi, inondandole il viso. I due fratelli, inizialmente stupiti dal loro arrivo tempestoso, li fissarono sconvolti un attimo dopo
“LILY! Che cosa è successo? Cos’è tutto questo sangue, perché il platinato è ferito?!” esclamò James. La sorella non rispose, Scorpius era più pallido di un fantasma, e il battito era debole, quasi inesistente.
“James aiutami” singhiozzò “Ti prego!” il viso una maschera di preoccupazione e dolore
“Al, avverti mamma e papà, io vado al San Mungo” ordinò il ragazzo nervoso, smaterializzandosi con la sorella e il biondo all’ospedale.

Scorpius vedeva delle facce sfocate, non riusciva a distinguerle bene, quello gli pareva Potter, ma che ci faceva lui lì? Ricordava che quel dannato Mangiamorte lo aveva ferito al fianco, la ferita era profonda. Ma in quel momento non gliene importava niente, l’unica cosa che gli interessava aveva un nome e un cognome: Lily Potter. Era viva? Era ferita? Non riusciva a ricordarlo.  In quell’istante una goccia gli cadde su una guancia, quasi sulle labbra, era calda, sembrava.. sembrava una lacrima. Un momento, da quando in qua Potter piangeva per lui?! Una voce che avrebbe riconosciuto d’ovunque, anche in mezzo a mille persone, giunse al suo orecchio
“James aiutami” Lily, la sua Lily, era lei che stava piangendo, e stava piangendo per lui.
“Ti prego!” gridò. Non piangere Lily avrebbe voluto dirle non piangere, andrà tutto bene ma non ci riusciva, era troppo debole, troppo stanco, le figure stavano diventando sempre più sfocate, fino a quando il buio non occupò la sua mente.

Si risvegliò in un letto d’ospedale, una donna bellissima era seduta accanto a lui, non riusciva a riconoscerla, era tutto troppo sfocato “Scorpius, tesoro mio” sussurrò, abbracciandolo dolcemente. In quel momento il ragazzo la riconobbe
“Mamma?” la donna sorrise, accarezzandogli il viso, la voce tremante
“Sì, come ti  senti tesoro?” “Una merda” sorrise di rimando, stringendole la mano “Sinceramente meglio, anche se il fianco mi fa ancora male” “Ero così preoccupata, ho temuto di averti perso, il mio bambino” il biondo le sorrise, fino a quando non furono distratti da un rumore alla loro destra, sembrava che qualcuno stesse discutendo
“Non può entrare signor Malfoy, ci dispiace” “Perché io no e mia moglie sì? Non raccontatemi quelle storielle sull’amore materno che viene prima di tutto, anche i padri hanno un cuore, quindi levatevi dai coglioni” con un gesto imperioso Draco Malfoy entrò nella stanza, spingendo via gli infermieri, che cercavano invano di farlo uscire, diretto verso il figlio “Scorpius” sospirò sollevato, sedendosi accanto alla moglie. Di solito Draco era sempre molto controllato, ma in quel momento sul suo viso si poteva leggere tutto il sollievo provato alla vista del suo unico figlio cosciente e sorridente. “Ciao papà” lo salutò il ragazzo “I tuoi toni soavi si sentivano forti e chiari anche da qui” lo prese in giro. L’uomo fece una smorfia, a metà fra il divertito e il contrariato
“Quei deficienti mica volevano farmi entrare, ma ad un Malfoy non gli si dice mai di no, lo ricordassero quelli lì” poi, qualche minuto dopo gli chiese in un sussurro “Come ti senti?” “Meglio”
“Scorpius, cosa è successo?” a quelle parole gli si gelò il sangue nelle vene, e ora che s’inventava? Non voleva dirgli che era stato attaccato mentre usciva con la sua ragazza, non voleva dirgli che era fidanzato, non in quel momento, e non in quella situazione. Lily... chissà se era passata a trovarlo... probabilmente no, Harry Potter l’avrà rinchiusa in casa dopo quello che era successo. La voce di suo padre lo riscosse dai suoi pensieri
“Voglio sentirlo da te, Albus ci ha detto che siete andati a fare una passeggiata e che siete stati raggiunti dalla figlia dello Sfregiato, poi dice che siete stati attaccati da tre Mangiamorte” Albus?! Ma non c’entrava niente nella storia?! Un secondo, saranno stati sicuramente lui e Lily a decidere cosa raccontare, per non insospettire i suoi genitori, geniali, ora doveva solo raccontare tutto aggiungendo la presenza di Al “Cosa vi ha detto precisamente Al?”
“Che stavate tornando da una partita di Quidditch, quando tre Mangiamorte sbucano fuori dal nulla e vi attaccano, ha detto che avete combattuto, ma ad un certo punto sei stato colpito da una strana maledizione, allora ha detto che a quel punto la sorella ha lanciato un incantesimo ad uno di quei tre stronzi, distraendoli e permettendovi di smaterializzarvi via” “E’ esattamente ciò che è successo” “Davvero?” Draco lo guardò con le sue iridi grigie, così simili a quelle del figlio “Davvero” rispose, sostenendo tranquillamente il suo sguardo, una caratteristica dei Malfoy, e anche dei Black, era saper mentire assurdamente bene, ma purtroppo per lui, non era il solo ad aver ereditato quella vena bugiarda. “Ehm... mamma, papà, come stanno Al e Lily?” “Al sembra stare benissimo, mentre... Lily?”
“Sì” “Bene, Lily l’ultima volta che l’ho vista aveva un braccio fasciato e dei tagli sull’altro, e alcuni sul viso”
“Stanno bene però?” in realtà avrebbe voluto chiedere Come sta la mia Lily?
“Sì tesoro, tranquillo” “Astoria, che ne dici se ora lo lasciamo un po’ da solo? Da quando si è svegliato gli siamo stati sempre col fiato sul collo” “Ma Draco-” “Mamma, se non ti dispiace potreste andare un attimo via? Papà ha ragione, vorrei rimanere un attimo solo”  “Visto?” ghignò l’uomo, uscendo con la moglie e lasciandolo finalmente solo. Scorpius sospirò, massaggiandosi le tempie, il fianco gli bruciava ma sapeva che era l’effetto dell’unguento che gli avevano spalmato sulla ferita. Un fruscio lo fece irrigidire, cosa stava succedendo? La sua espressione circospetta fu sostituita in fretta da una sorpresa: davanti ai suoi occhi, togliendosi il Mantello dell’Invisibilità, era appena apparsa Lily. I capelli rossi erano scompigliati, un braccio era fasciato mentre l’altro braccio, come aveva detto sua madre, era coperto da lividi e graffi. Ma la cosa che lo colpì di più fu il viso: un taglio sopra lo zigomo destro sembrava stesse rimarginandosi, gli occhi erano rossi, le guance rigate di lacrime, e le labbra erano strette, come se si stesse sforzando di non piangere anche in quel momento. Quella visione gli provocò un tuffo al cuore
“Ciao Lee” la salutò sorridendo. Lei non rispose, limitandosi a fissarlo, anzi, a trafiggerlo con i due turchesi che erano i suoi occhi.
“Ti odio” esordì. Lui rimase spiazzato, si era appena ripreso da una ferita che poteva essergli fatale e lei lo salutava con un ti odio?! “Come?” “Ti odio, brutto pezzo di deficiente” poi la maschera d’indifferenza che si era costruita crollò, permettendo alle lacrime che aveva cercato di trattenere di scendere sul suo volto.
“Brutto stronzo egoista, io ti avevo detto di andare via, te lo avevo detto! Ma non mi hai dato retta, sei rimasto! IDIOTA! Dovevi fare il cavaliere, dovevi difendermi, vero?! Potevi andare via, io te l’avevo chiesto, ti avevo pregato di farlo! E hai visto che è successo, ti hanno quasi ammazzato! È stato terribile, tutto quel sangue e te che non rispondevi, eri svenuto ed eri più bianco di un cadavere, come hai potuto farmi questo!? Riesci ad immaginare anche lontanamente quello che ho provato? Come hai potuto?! Se fossi morto mi avresti lasciata sola, e io che avrei fatto, me lo dici?!” gridò furiosa singhiozzando. Il ragazzo rimase in silenzio, era sicuro che se non fosse stato malmesso com’era, un bel pugno in faccia glielo avrebbe dato sicuramente. Quello che Lily aveva detto era stata una delle cose più belle che gli fosse mai capitata, certo gli aveva urlato contro, dato dell’idiota e altro, però si era preoccupata per lui, preoccupata così tanto da starci male, da odiarlo per questo. La ragazza intanto si era accasciata su una sedia, il volto fra le mani
“Lily?” la chiamò esitante, non voleva che piangesse. Lei alzò la testa, guardandolo negli occhi
“Scorpius” singhiozzò, abbracciandolo di slancio “Non piangere lentiggini, non piangere più” la pregò, facendole spazio sul letto e permettendole di sdraiarsi accanto a lui, dalla parte sana naturalmente. Lei si appoggiò sul suo petto, cercando di frenare le lacrime “Per quanto tempo sono rimasto incosciente?”
“Tre giorni, non aprivi mai gli occhi, non parlavi, non facevi niente” mormorò di risposta lei, tremando al ricordo di tre giorni prima, Scorpius steso sul letto, inerme e pallido come un lenzuolo
“Sei distrutta Gryffindor” osservò, accarezzandole i capelli “Da quant’è che non dormi?”
“Da un po’. Non avevo il coraggio di andare via, e se ti fosse successo qualcosa mentre io non c’ero? Non me lo sarei mai potuto perdonare” ammise “Non avresti dovuto” “Non puoi dirmi cosa devo o non devo fare, non puoi da ben tre giorni” gli rispose tagliente,  alludendo alla sua testardaggine nel voler rimanere con lei, testardaggine che a momenti gli procurava un biglietto solo andata per l’altro mondo.
“Quella era una situazione diversa” puntualizzò “Pensavo tuo padre ti avesse segregato in casa, onde evitare altri incidenti” il viso della ragazza si rabbuiò a quelle parole
“Ci ha provato, la prima volta sono scappata, con l’aiuto di Dominique, poi ha capito che non poteva tenermi inchiodata nella mia camera da letto, non glielo avrei permesso” il biondo aveva dimenticato la tenacia e la determinazione di Lily, era ovvio che si sarebbe ribellata. “Vuoi dormire con me stasera?” lei annuì, mentre il ragazzo con il braccio destro le cingeva la vita, attirandola a sé “Dormi Lils” “Ti amo Scorpius” sussurrò, prima di addormentarsi sul suo petto.
Al e Alice li trovarono così quella mattina, il braccio del biondo attorno alla vita della ragazza, la testa della rossa appoggiata fra il petto e la spalla, Alice li trovò talmente romantici da fare loro una foto, che poi avrebbe regalato ad entrambi.

“Buongiorno platinato!” esordì una voce gioviale, svegliandolo
“Chi...? Potter?! No, sei te” gemette il biondo “Vattene via” borbottò
“Povero illuso, non sono venuto per vedere come stavi, sono venuto per prendere mia sorella, ora che ha appurato che sei vivo può anche andare via” ghignò, avvicinandosi al letto del ragazzo. Con una delicatezza che Scorpius non gli aveva mai visto, prese la sorella fra le braccia, stando attento a non svegliarla, pronto a smaterializzarsi via
“Comunque grazie” “Come?” chiese stupito
“Grazie per non averla lasciata sola, altrimenti me l’avrebbero portata via” replicò, guardando la sorellina fra le sue braccia. Le cose più importanti per James Sirius Potter, fondamentalmente, erano tre: la sua Emily, sua sorella e suo fratello.
“Bè, io vado, ci vediamo baby-furetto” lo salutò, scomparendo davanti ai suoi occhi, lasciandolo ancora interdetto, James Potter lo aveva ringraziato solo due volte nella sua vita (e sospettava sarebbero state anche le ultime) e in entrambe le occasioni di mezzo c’era Lily.








Salve a tutti! Allora, in questo capitolo succedono un po' di cosette, innanzitutto il patronus pennuto è di Frank, se vi interessa, quello di James è un leone. E i Mangiamorte devono sempre rovinare tutto, solo che dovevano pur intervenire in, devo gestirmeli in modo da non far sembrare il loro ritorno una minchiata, scusate il termine. Poooi, nel prossimo capitolo, sempre se vi interessa, e lo dico soprattutto per iceprincess, che me lo chiedeva da tanto tempo, nel prossimo capitolo, dicevo, Lily incontrerà finalmente i futuri suoceri. Ho solo due cose da chiedervi al riguardo: la moglie di Draco è Astoria o Asteria, non capisco quale è il nome giusto, e seconda domanda, la faccio bionda o mora? Lo so, è una stupidaggine, però è giusto una domandina così. Bene, prima dei ringraziamenti, ci tenevo a dire che l'ultima parte, quella di James, non so perchè, ma mi piace tantissimo. Ora, ringrazio tutti quelli che leggono, in particolare, iceprincess, sedsed e M_C_E_, spero di non avervi deluso!! Un bacione!

 

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Capitolo 25
*** Semplice modo per liberarsi facilmente di Draco Malfoy ***


“Scorpius, sei sicuro sia una buona idea?” gli chiese esitante la ragazza, mordendosi il labbro
“Certo Lils, stiamo insieme da quanto? Circa due anni, giusto? Direi che è arrivato il momento, no?”
“Scorpius io-” “Non avrai paura? Ma scusa quando è toccato a me? Non vorrai dirmi che ho più coraggio di te, Gryffindor” la punzecchiò, sperando di far leva sul suo orgoglio, ma rimase di stucco, quando neanche quella tattica funzionò, eppure non avrebbe dovuto fallire, Lily era la persona più orgogliosa che conoscesse!
La ragazza lo guardò preoccupata “Rovinerò la tua famiglia” mormorò. Scorpius le prese il viso fra le mani, sconvolto da quello che aveva appena sentito “Ma come ti è passata per la mente una cosa simile?! Lily non dirlo mai più, neanche per scherzo!” la rimproverò duramente “E ora andiamo, che altrimenti facciamo tardi” disse, uscendo dalla stanza per permetterle di cambiarsi. La ragazza uscì una quarantina di minutidopo, lasciandolo a bocca aperta: indossava un abito nero, corto e senza spalline, che, anche grazie ai dieci centimetri di tacco, la faceva sembrare più grande e la rendeva ancora più bella. I capelli rosso scuro ricadevano a onde lungo la schiena, mentre gli occhi cerulei lo guardavano incerti
“Com'è?” “Sei stupenda” esclamò sinceramente colpito “Ora tieniti forte”
“Guarda che lo so cosa devo fare,anche se non sono una cima, so smaterializzarmi anch’io” ribatté altezzosa, alzando il mento con sdegno. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, smaterializzandosi un secondo dopo, diretto a Malfoy Manor. Atterrarono nell’anticamera della casa “Pronta?” le chiese. La rossa prese un respiro profondo
“No, andiamo” rispose, gli occhi accesi da un luccichio coraggioso, che Scorpius aveva imparato ad associare ai momenti nei quali si sentiva più fragile, perciò tirava fuori tutto il suo coraggio per sostenersi. Il ragazzo entrò per primo
“Mamma, papà” li salutò “Tesoro ciao” sorrise Astoria, i capelli neri come la notte acconciati in un perfetto chignon, e lo sguardo azzurro chiaro “Scorpius” rispose con un cenno della testa il padre, Draco era un bell’uomo, nonostante l’età aveva mantenuto intatto tutto il suo fascino, ereditato anche dal figlio.
“Ti vedo teso, devi dirci qualcosa per caso?” gli chiese, guardandolo fisso negli occhi
“In realtà sì, vorrei presentarvi la mia fidanzata” a quelle parole Astoria scattò in piedi, lo sguardo luminoso, ecco spiegato perchè suo figlio, bello come il sole, non uscisse mai con le ragazze, perché ne aveva già una! Finalmente avrebbe conosciuto la ragazza del suo bambino! La reazione di Draco invece fu un tantino diversa, infatti si limitò ad alzare un sopracciglio con curiosità. Dall’uscio della porta fece capolino una bellissima ragazza dai capelli rosso scuro, l’uomo dovette ammettere che suo figlio aveva l’occhio lungo in fatto di donne, quella infatti era la tipica ragazza con uno stuolo di ammiratori immenso, e non a caso. Però il lei c’era qualcosa di familiare, aveva la sensazione di averla già vista. La moglie invece con un sorriso raggiante accolse la ragazza

“Piacere, Astoria” “Il piacere è mio, signora Malfoy” replicò, rispondendo al suo sorriso. Finalmente Draco si decise ad alzarsi, diretto verso la ragazza, vista da vicino era ancora più bella, in seguito avrebbe dovuto complimentarsi con il suo rampollo “Saresti?” le chiese, il tono leggermente arrogante. In quel momento sul volto della rossa comparve un sorrisetto furbo, mentre suo figlio s’irrigidì improvvisamente, quell’atteggiamento era sospetto
“Piacere signor Malfoy, Lily” replicò, regalandogli un sorriso a trentadue denti
“Lily come?” chiese circospetto, quel nome gli ricordava qualcosa, ma cosa?! Diamine, c’era da preoccuparsi!? Il sorriso della ragazza si trasformò in un ghigno furbo, espressione molto Serpeverdesca, magari faceva parte di quella Casa
“Lily... Potter” rivelò. Nell’udir quel cognome l’uomo sbiancò, Potter? Ecco chi era quella ragazza, la figlia dello Sfregiato! Un secondo, la figlia dello Sfregiato?! Suo figlio si era fidanzato con la figlia dello Sfregiato!!? Altro che complimenti, lo avrebbe ucciso a quel disgraziato, altroché se lo avrebbe fatto! Con la figlia di San Potter, doveva fare comunella proprio con la figlia di San Potter!? Di tutte le ragazze di quel mondo proprio con lei?! Prese un respiro profondo, anche se la vena che gli pulsava sul collo era un chiaro segno che non appena la ragazza fosse andata via avrebbe ridotto suo figlio in poltiglia. Scorpius deglutì spaventato, ma la rossa non si smosse minimamente, osteggiando un sorrisetto divertito, in quel momento l’istinto di NON sopravvivenza dei Potter stava dando il meglio di sé, probabilmente se ci fosse stato Al le avrebbe consigliato di darsela a gambe, ma la rincuorava il fatto che invece se ci fossero stati James, zio Ron e zio George (e sotto-sotto anche suo padre) le avrebbero sicuramente detto, anzi ordinato, di baciare appassionatamente il biondo davanti agli occhi di Draco, giusto per dargli il colpo di grazia. Ma lei non era Al, e neanche James, suo padre o i suoi zii, era Lily, e quindi sarebbe rimasta in silenzio fino a che uno dei coniugi Malfoy non avesse parlato, ma sarebbe rimasta. Fortunatamente ad Astoria il fatto che lei fosse una Potter non faceva né caldo né freddo, perché continuò a sorriderle cordiale, Draco invece era ancora immobile, un’espressione scioccata dipinta sul volto, nella sua mente un pensiero lampeggiava come un neon ‘E’ una Potter, è una Potter!’ 
“Papà?” lo chiamò esitante il ragazzo “Non rivolgermi la parola, sciagurato!” borbottò l’uomo, sedendosi sul divano, ancora sconvolto, versandosi un bicchiere di Whisky Incendiario, bello forte. La moglie gli lanciò un’occhiataccia, sapeva cosa voleva dire quello sguardo, era un: dopo facciamo i conti.
“Lily accomodati prego, e ignora mio marito, se ti è possibile”
“Non si preoccupi signora Malfoy, la reazione di suo marito è niente in confronto a quella di mio padre e dei miei zii” rise la ragazza. Infatti Harry, non appena Scorpius se ne fu andato, cominciò  a sbraitare maledizioni su maledizioni, gridando cosa avesse fatto di male per meritare che la sua unica bambina si fidanzasse con il baby-furetto, condite con minacce di morte riferite al ragazzo. Solo una corposa fattura di sua madre era riuscita a calmarlo temporaneamente, però Ginny non aveva fatto i conti con Ron, che appoggiava Harry in tutto e per tutto, quindi anche lui era stato rastellato a dovere,avevano ricevuto una sgridata da far invidia alla McGranitt e a Molly Weasley.

A quelle parole il biondo alzò la testa, guardandola negli occhi
“Parlando di zii, ti riferisci a Lenticchia?” lei sostenne fiera il suo sguardo
“Se per Lenticchia allude a mio zio Ron, sì” “Ovvio” borbottò, Sfregiato e Lenticchia erano pappa e ciccia, non capiva perché non si fossero sposati fra di loro, sarebbero stati una splendida coppia, sì d’idioti però. Astoria scosse la testa, bombardando Lily di domande, chiedendole di tutto
“Così quest’anno affronterai i M.A.G.O” la ragazza annuì
“Cosa pensi di fare uscita da scuola?” “Mia zia mi aveva proposto di giocare nelle Holyhead  Harpies, però io le ho detto di no” “Tua zia Angelina, l'allenatrice della squadra?” “Esatto”
“E cosa ti ha spinto a rifiutare un’offerta del genere?” le chiese curiosa
"Non sarebbe il mestiere adatto a me, io non voglio fare la giocatrice di Quidditch” rispose sinceramente
“E quale sarebbe il mestiere adatto a te?” “L’Auror” replicò fiera. A quella frase Draco si lasciò scappare uno sbuffo, tipico dei Potter, voler fare gli eroi.
“Qualche problema?” domandò tagliente, rivolta all’uomo
“Mi chiedevo solo se è genetica la mania di voler fare gli eroi, voglio dire, i tuoi nonni erano Auror, tuo padre, tuo zio e tuo fratello sono Auror” fece, il tono leggermente sprezzante
“Fare l’Auror non significa voler fare l’eroe, o essere affetti da manie di protagonismo, significa combattere per i propri ideali, e lottare contro chiunque provi a minacciare la sicurezza e le leggi del nostro paese, ma soprattutto la libertà e i diritti della popolazione, garantire stabilità, e cercare di trasmettere speranza” spiegò orgogliosa. L’uomo rimase senza parole, sinceramente colpito da quel discorso, dalla convinzione e dalla determinazione con le quali era stato forgiato. Anche il figlio e la moglie avevano avuto la sua stessa reazione.
“Direi che sono ottime motivazioni” trillò la donna, rompendo il silenzio
“Grazie signora” sorrise Lily. Scorpius intanto sorrideva raggiante, la sua Lee aveva conquistato sua madre, mentre suo padre... era tutto da vedere, però almeno aveva sua madre dalla sua, e questo era un fattore di estrema rilevanza. Quando tornò con la mente ai discorsi delle due, notò sconcertato che si erano messe a discutere di abiti e vestiti, non poteva certo unirsi a tali conversazioni! Così azzardò un’occhiata verso suo padre
“Tutto a posto?” "Se escludi il quasi infarto che mi hai fatto prendere, si, và tutto una meraviglia” sibilò sarcastico. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo “Non fare la vittima papà”
“Vittima?! Ma figliolo ti rendi conto, una Potter?!” soffiò scandalizzato. La loro conversazione naturalmente era mormorata a bassissima voce, dato che se Astoria li avesse sentiti se li sarebbe mangiati vivi.
“Una Potter, una Potter! Figlio debosciato, come hai potuto fare una cosa simile a tuo padre!? Sangue del mio sangue! Perché mi fai questo?” “Tuo nonno ti ucciderà, ti spellerà vivo” sentenziò Draco qualche minuto dopo, ancora sconvolto, sapeva infatti che suo padre avrebbe fatto di tutto per impedire che il suo unico nipote, unico discendente della Purissima Casata dei Malfoy, continuasse a vedersi con una Mezzosangue, per di più Potter! Il ragazzo si rabbuiò
“Lo so, ma non  me ne frega niente” l’uomo lo guardò, gli occhi fuori dalle orbite, la Potter glielo aveva rincoglionito! Il suo ragazzo, il suo unico figlio, rincoglionito peggio di Allock!
“Come non te ne frega niente?” “Hai capito bene, me ne sbatto di quello che dirà il nonno, io sono felice con Lily” sussurrò, guardando la ragazza che rideva con sua madre.
“Scorpius” lo chiamò la rossa ad un certo punto “Sì?”
“Potresti riaccompagnarmi a casa, avevo detto a mio padre che sarei rientrata per quest’ora. Sai che farei da sola, ma papà dice che vuole 'controllare'” l’uomo sogghignò fra sé e sé, era sicuro che se la Weasley non glielo avesse impedito, lo Sfregiato avrebbe messo una squadra di Auror alle calcagna della figlia
“Andiamo” esclamò il biondo, alzandosi dal divano “E’ stato un piacere signora Malfoy, signor Malfoy” li salutò
“Anche per me Lily, spero di rivederti presto” sorrise Astoria. L’uomo la salutò con un cenno del capo, al quale Lily rispose con un sorrisetto divertito. Si smaterializzarono pochi attimi dopo, comparendo nella sua camera da letto
“Allora, come sono andata?” chiese immediatamente, stendendosi sul letto e togliendosi le scarpe
“Maledetti tacchi” borbottò
“Benissimo” esclamò felice il ragazzo, baciandola dolcemente  




 



Ed ecco a voi l'incontro Malfoy-Lily! Ora, premetto di non avere la più pallida idea di come sia esteticamente Astoria, e so che il nome corretto sarebbe Asteria, però mi ero affezionata all'idea di Astoria, e quindi... mentre Draco... Draco stava per collassare, ma allo stesso tempo avrebbe voluto uccidere il figlio seduta stante, perciò i due istinti si sono compensati xD Che ne pensate di questo incontro? Ora, vi rinnovo la domanda che vi avevo già fatto in precedenza: continuo qui la storia, oppure la interrompo per poi aprire un'altra raccolta sulla quale pubblicherò i capitoli dove sono 'grandi'?. Se doveste scegliere la prima, vi avverto che allora farò alcuni salti, in base all'ispirazione, salti di tempo o anche di personaggi, anche se i protagonisti indiscussi saranno sempre Lily e Scorpius. E tranquilli, metterò il tempo, così vi aiuterà a capire :D Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono, e un ringraziamento speciale va a:
iceprincess (Contenta? Me lo chiedevi da anni questo capitolo, e ora spero davvero che ti piaccia =D )
M_C_E_
mimmyna
sedsed
MoonLightLover

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Capitolo 26
*** AVVISO ***


Allora, prima cosa salve a tutti, ho deciso di pubblicare questo avviso per una semplice ragione. Credo che il prossimo capitolo che pubblicherò sarà l'ultimo, ma non saltate tutti alle conclusioni!! Vi spiegherò tutto: avevo pensato di dividere questa storia, questa è la prima parte, dove i nostri ragazzi sono tutti ragazzini, nella seconda parte invece, loro saranno più grandi, e si troveranno nella vita reale, che è ben diversa dal mondo perfetto e dorato di Hogwarts, e magari chissà, aggiungerò anche le vicende di qualche pargolo xD Volevo sapere il vostro parere sulla cosa, sapete, non sono ancora molto sicura, perciò avanti! Dividere o non dividere? E' questo il dilemma xD Mi raccomando, fatevi sentire! Poi, in base alle risposte, vedrò cosa fare. Grazie a tutti, e scusate se ho abusato del vostro tempo per una cosa del genere :) Vi ringrazio a tutti, un bacione!

Fede

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Capitolo 27
*** Perchè questo è solo l'inizio di una grande avventura ***


“James!” urlò un uomo, correndo per l’ufficio “Ted! Frank! Cosa è successo!”
“Harry!” urlò un secondo uomo dai capelli rossi
“Edgar mi ha detto che hanno preso un pezzo grosso, cosa è successo?”
“Non lo so Ron, infatti sto cercando James, Ted e Frank, sono loro che lo hanno catturato, insieme a Dorcas e Ekow” “Dorcas Bones? E Ekow Shacklebolt?”
“Quante Dorcas  e Ekow conosci, ovvio che sono loro!”
“Papà!” un ragazzo sulla ventina li raggiunse correndo
“Papà, abbiamo preso un Mangiamorte, uno di quelli  della cerchia più intima!”
“E cosa vi ha detto?” chiese emozionato l’uomo

“Frank lo sta interrogando, devi vederlo, non lo riconosceresti” corsero verso una sala isolata, dove una giovane donna, di appena venticinque anni, faceva la guardia, impedendo a chiunque d’entrare. Aveva lunghi capelli biondi e lo sguardo deciso, era una delle Auror più capaci che Harry avesse mai visto, inoltre faceva parte dell’Ordine della Fenice, proprio come i suoi prozii. “Dorcas, chi è il Mangiamorte?” chiese a bruciapelo Harry
“E’ Gordon, un Purosangue che crede ciecamente a quelle stronzate sul sangue puro e sulla dominanza dei maghi su i Nati Babbani e su i babbani” spiegò velocemente, storcendo il naso “Avete fatto un ottimo lavoro Dorcas”
“Grazie Harry, la visione di Rose ci è stata estremamente utile, lo abbiamo preso quasi subito”
“Anche se non li ho conosciuti, posso assicurarti che sei la degna erede di Amelia e Edgar” lei sorrise mesta, Dorcas era figlia di Susan Bones, nata nel 2000, aveva solo sedici anni quando la madre morì, per cause misteriose e ignote, lasciandola sola al mondo, dato che anche suo padre era morto. Fortunatamente i genitori di Susan la presero con loro, e stettero insieme fino a quando lei non raggiunse la maggiore età, prendendo la decisione di vivere da sola. Inoltre aveva deciso di mantenere il cognome della madre, per onorare la sua memoria. In quel momento furono raggiunti da Edgar Lux, il figlio di Dedalus, collega, coetaneo e marito di Dorcas. L’uomo aveva deciso di chiamare suo figlio così in onore del sopracitato Edgar Bones, il suo migliore amico, era stato un duro colpo per lui quando, a poche settimane dalla caduta di Voldemort, e di conseguenza della fine della prima guerra magica, era venuto a sapere della sua morte.
“Harry, Ron, Dorcas! Mi hanno detto che ne hanno catturato uno!” esclamò, fermandosi d’innanzi a loro. Era un tipo solitamente allegro e spiritoso, serio e attento quando si parlava di lavoro, ed eccitato e impaziente quando scommetteva. Aveva i capelli lisci e castano scuro, quasi neri, mentre i suoi occhi… i suoi occhi erano degni dell’eccentricità del padre, infatti uno era verde smeraldo, l’altro invece era di un impossibile viola intenso.
“Ciao Edgar, sì, Dorcas, Ekow, James, Frank e Ted hanno catturato Gordon” a quel nome una smorfia di disgusto comparve sul volto del giovane uomo. “Gordon” sputò “Quello è uno stronzo, uno dei più viscidi bastardi che io abbia mai visto” “Ed, calmo” mormorò la moglie, che tra loro due era la più irascibile. Di solito era lei ad usare quel linguaggio così colorito, perché dietro il suo viso da bambolina si nascondeva una personalità schietta e a volte burbera, senza peli sulla lingua e senza pietà per gli avversari.
“Ha ragione Dorcas, calmo Ed, tanto Frank lo sta torcendo per bene” gongolò James, il viso acceso da un ghigno sadico, Harry e Ron si guardarono complici, quei ragazzi erano la nuova generazione dell’Ordine della Fenice, l’unica speranza per il mondo magico. Un rumore assordante li fece voltare di scatto, pensavano fosse un attacco, invece rimasero a bocca aperta quando videro Ted Lupin sdraiato a terra, il ragazzo aveva ereditato la stessa ‘grazia’ di Tonks
“Porca Pluffa” borbottò, rialzandosi in piedi
“Attento Ted, non vorrai mica lasciare la piccola Ninfadora orfana di padre” rise il giovane Potter, sbellicandosi dalle risate “Molto divertente James” sbuffò, avvicinandosi al padrino. “Zio, Frank ha finito” gli Auror si fecero immediatamente attenti e impazienti. Da una stanza uscì il ragazzo, sembrava un’altra persona, come aveva detto James, la sua aria gentile e cordiale aveva lasciato spazio alla sua seconda natura dura e decisa.
“E’ in momenti del genere che ringrazio il cielo per non avermi fatto avere come nemico un tipo come Frank, a volte fa paura” mormorò James “Concordo” risposero all’unisono gli altri
“Allora Frank, che è successo?”
“Quello stronzo non voleva parlare, ho dovuto usare tutta la mia capacità di ‘persuasione’ per fargli dire qualcosa. Harry, bisogna stare attenti, il tizio che li comanda è un pazzo, quasi peggio di Voldemort, vuole portare a compimento la sua opera” “Uno sterminio di Nati Babbani e Babbani” sussurrò inorridita Dorcas
“Esatto, aggiungici anche Ibridi e coloro che considerano Babbanofili o traditori del loro sangue, inoltre mi ha rivelato che molte catastrofi del mondo babbano sono causate proprio da loro”
“Ma come diamine si chiama questo tizio?”
“Non si sa Jam, neanche i Mangiamorte lo sanno, infatti lo chiamano Shadow perché  altrimenti non saprebbero come chiamarlo” “Ti ha dato dei nomi?” chiese Ron
“Mi ha detto che Avery figlio si è unito a loro, e anche i figli di McNair e Mulciber, ma questo lo sapevamo già”
“Allora quei tre hanno davvero dei figli!” esclamò inorridito il rosso “A quanto pare”
“Ragazzi” li chiamò Ted “E ragazze” aggiunse precipitosamente, notando lo sguardo infastidito di Dorcas
“Dobbiamo fare qualcosa, perché tutto il mondo magico è finito nel caos, si stanno tutti barricando in casa”
“Si sta tornando all’epoca di Voldemort, i Nati Babbani stanno tutti facendo i bagagli, sono loro stessi i primi a darsi per spacciati" “Senti Harry, stavo pensando una cosa, credo che dovremmo raddoppiare la sorveglianza sui Mangiamorte che abbiamo catturato, se veramente Shadow è il degno erede di Voldemort, credo che non si farà tanti problemi a cercare di farli evadere da Azkaban” “Hai ragione Ron, lo dirò a Kingsley, sono certo che ci appoggerà”
“Ma non dimentichiamoci un particolare neanche tanto superfluo” “Ossia Ted?”
“La gente ha capito che è stata reinserita la vecchia legge di Barty Crounch”
“Pensi che potrebbero usare le Maledizioni Senza Perdono?”
“Non lo escludo Edgar, dovremo controllare anche la popolazione, onde evitare incidenti spiacevoli"
“Abbiamo tantissime cose da fare, e pochissimo tempo per farle, cazzo!” sbottò la ragazza
“Dorcas, vuoi una camomilla?” domandò ironico James
“Molto divertente pivello, ma non ho tempo, Harry, io e Edgar andiamo a portare Gordon in cella, poi torneremo per riprendere le indagini” lo avvertì, correndo via con il marito
“Ricordate la riunione dell’Ordine di domani, e NON SONO UN PIVELLO!” gridò il giovane Potter, guadagnandosi uno scappellotto dal padre e provocando un’ondata di risate, risate che non si sentivano da molto tempo.


“Bene, oggi, come ben sapete, è stata indetta una riunione dell’Ordine della Fenice”
“Se ci siamo vuol dire che lo sappiamo” ghignò Fred, dando il cinque a James e guadagnandosi un’occhiataccia dalla madre e un sospiro esasperato dalla professoressa McGranitt
“Bene, come dicevo, prima dell’interruzione del signor Weasley, oggi è stata indetta una riunione con lo scopo di presentarvi i nuovi membri dell’Ordine"
“Minerva, ma si può sapere chi sono questi nuovi membri, nessuno di noi ne conosce l’identità” chiese curioso Neville, immediatamente appoggiato dai Malandrini, Frank, Ron e Harry.
“Già professoressa, ce lo può dire?” la pregò George
“Lo vedrete tra poco, ora dobbiamo aspettare che arrivino tutti” Pochi minuti dopo arrivarono anche i due ritardatari, Al e Scorpius. Già, Scorpius si era unito all’Ordine della Fenice insieme all’amico qualche mese prima, era stato un shock per tutti vedere l’erede dei Malfoy combattere al loro fianco, ma la sua partecipazione non era stata contestata da nessuno, tranne che da James, anzi, aveva riscosso anche abbastanza successo, dato che la sua abilità nel duello e nella Medimagia poteva fare comodo, altroché.
“Ci siamo persi qualcosa?” domandò il biondo, sedendosi accanto ad Harry. I loro rapporti non erano migliorati tanto, ma far parte dell’Ordine gli aveva fatto sicuramente guadagnare punti con il moro, che aveva cominciato a sopportare la sua presenza senza la voglia di strangolarlo per essere il fidanzato della figlia.
“Siete sempre in ritardo, ma non vi siete persi niente” li rassicurò Ginny, sorridendo materna
“Bene, ora che ci siamo tutti, posso presentarvi i nuovi membri” accompagnò quella frase ad una quasi impercettibile smorfia triste, che solo un buon osservatore poteva cogliere, e che non era certo scappata ad Albus, che cominciò ad insospettirsi. “Prego, potete entrare” tutti gli sguardi si puntarono curiosi verso la porta, dalla quale entrarono due figure sottili e slanciate, indubbiamente femminili. Le due ragazze avevano i capelli rossi, solo che una li aveva rosso scuro, mentre la seconda di un colore fra il biondo e il ramato.
“Buonasera” esclamò allegra la prima “Che si dice?” trillò pimpante la seconda, sotto gli sguardi sconvolti di tutti, in particolare di una mezza dozzina di persone “Cosa ci fai qui?” mormorò scioccato James, rivolto alla prima ragazza
“Mi pare ovvio James, non ti credevo così tardo” “Alice, cosa credi di fare!?” ruggì Frank
“Voglio unirmi all’Ordine, non si era capito?” replicò ironica la seconda
“COSA?!” gridarono in coro Harry e Neville, balzando in piedi “COME!?”
“Papà, Alice ha solo detto che vogliamo unirci all’Ordine, niente di così incomprensibile”
“Lily, basta scherzare!” “Nessuno sta scherzando qua dentro” sibilò, stringendo i pugni, stava cominciando ad irritarsi
“Non potete unirvi all’Ordine!”
“In realtà Harry” intervenne con un filo di voce Hermione “Possono, avendo compiuto entrambe diciassette anni e avendo cominciato il settimo anno proprio qualche mese fa.”
“Visto?” sorrise trionfante Alice, guardando il padre e il fratello
“No che non possono, Professoressa McGranitt, dica qualcosa, faccia qualcosa!” strillò James isterico

“Si calmi signor Potter e no, non posso fare nulla, è una loro scelta, non posso fare niente”
“NO CHE NON MI CALMO! Non permetterò a mia sorella e alla mia futura cognata di rischiare la vita!”
“James Sirius, falla finita, datti una calmata” ringhiò la sorella.  Frank si era accasciato sulla sedia, impotente, se Alice aveva deciso di unirsi a loro non poteva contestare la sua decisione, ma avrebbe dovuto appoggiarla, ed proteggerla senza farsi scoprire, ogni fratello maggiore avrebbe reagito così, ma non lui, non James Sirius Potter.
“Non puoi farlo Lily! Al, platinato, aiutatemi, datemi ragione!” Al e Scorpius erano immobili, impietriti, sul volto un’espressione scioccata e disperata, incapaci di proferir parola
“Vabbè, si devono ancora riprendere, ma la pensano come me, NON PUOI! NON POTETE!”
“Oh, e te chi saresti per dirmi cosa posso o non posso fare?!” ruggì infuriata. Tutti i presenti li stavano guardando, Harry, Neville, Al e Scorpius ancora sotto shock, Frank e Ginny rassegnati e gli altri curiosi, soprattutto i non appartenenti alla famiglia Weasley-Potter, conoscevano tutti la tremenda testardaggine di James, e vedere una persona tenergli testa era un evento da segnare sul calendario.
“Ha carattere la piccoletta” ghignò Dorcas
“Dieci galeoni che vince lei” mormorò eccitato Edgar, rivolto a George

“Ok, vince lei, ma lui la farà urlare” replicò il rosso “Ci sto"
“Tu non mi parli così, sono tuo fratello, Merlino! Non puoi unirti all’Ordine, è troppo pericoloso!”
“So difendermi da sola James!” “No che non sai-” ma il ragazzo s’interruppe quasi subito, perché lo sguardo che gli lanciò la sorella lo fece rabbrividire, era furia allo stato puro.
“Dici che non so? TU HAI IL CORAGGIO DI DIRE CHE NON SO DIFENDERMI DA SOLA!? Ti ricordo che sono io quella che al quarto anno è stata attaccata con Al, Scorpius, Frank, Alice e Rose dai Mangiamorte, e che è stata cruciata da Shadow in persona, sono sempre io quella che due anni fa è stata attaccata sempre da quei luridi bastardi, e sono sopravvissuta, quindi, COME OSI DIRE UNA COSA SIMILE!?” ruggì infuriata, estraendo la bacchetta e puntandola alla gola del fratello, che impallidì visibilmente.
“Tocca riprendere questo momento, non ho mai visto nessuno rivolgersi così a James” bisbigliò Ekow, mentre George, sul volto un ghigno sadico, allungava vittorioso una mano verso Edgar, che sbuffando gli consegnò la vincita.
“Allora, cosa hai da dire James Sirius?” Silenzio di tomba “Ottima scelta” sibilò tagliente

“Allora, possiamo entrare a far parte dell’Ordine sì o no?” domandò Alice annoiata, per niente toccata dalla sfuriata di Lily, a differenza di tutti gli altri "Noi sappiamo a cosa andiamo incontro, credete che non ci avessimo pensato? Bè, mi dispiace per voi. C'è una guerra la fuori, e noi vogliamo partecipare, che lo vogliate oppure no, ne va del nostro futuro" a quelle parole seguì il silenzio, spezzato dalla spiegazione della professoressa “Si effettuerà una votazione, se la maggioranza deciderà di sì, diventerete membri dell’Ordine, altrimenti no”
“Chi è contrario alla decisione di fare entrare la signorina Potter e la signorina Paciock nell’Ordine della Fenice?” subito la mano di James si levò in aria, seguita da quella di Harry, Neville, Frank, Scorpius e Al.
“Chi invece è favorevole?” la prima mano che si alzò fu quella di Dorcas, seguita da quelle di tutti gli altri membri, che vedevano nelle due ragazze molto potenziale.
“Bene, Alice Paciock, Lily Potter, fate ufficialmente parte dell’Ordine della Fenice, dopo sarete poste sotto Incanto Fidelius”
“Ok” replicarono in coro, sedendosi accanto a Dorcas e Ekow Shacklebolt, il figlio di Kingsley. Era un ragazzo alto e possente, i capelli erano neri e gli occhi calmi e castani, aveva la stessa età di Victoire, ed era un Auror, proprio come il padre, dal quale aveva ereditato, oltre all’aspetto fisico, l’aria tranquillizzante e decisa.
“Benvenute, io sono Ekow” si presentò, mettendo in mostra una dentatura perfetta e luminosa, che spiccava ancora di più contro la sua pelle dorata. “E io sono Dorcas” intervenne la bionda
“Piacere, io sono Lily” “E io Alice”
“Avete fegato, volete davvero unirvi a noi?” chiese la ragazza dopo un po’, rivolta alla rossa
“Se non lo avessimo voluto non avremmo fatto tutto questo casino” rispose Lily, lasciando Alice e Ekow alla loro discussione riguardo la Maledizione Cruciatus.
“Comunque complimenti per prima, tuo fratello a volte sa essere un grandissimo rompi-coglioni” la rossa scoppiò a ridere “Grazie” rise “Di niente” sorrise l’altra “Dorcas? Posso farti una domanda?”
“Dimmi tutto” “Perché ti sei unita all’Ordine?” la bionda corrugò le sopracciglia
“Perché non permetterò a quegli stronzi di andare in giro ad ammazzare la gente, qualcuno li deve fermare, e io sono fra quelli. Aggiungici poi un piccolo conto in sospeso. Te invece?” “Più o meno la stessa cosa”
“Comunque in un certo senso capisco tuo fratello, lui vuole solo che tu stia al sicuro,  ti assicuro che per lui è stato un duro colpo quando si è unito Al, ha fatto la stessa e identica sceneggiata, magari meno melodrammatica, ma vabbé… e con te sarà stato anche peggio, perché sei la sua sorellina” Lily sospirò

“Lo so, ma deve capire che non sono più una bambina, e che anche io voglio contribuire in qualche modo”
“Capisco” rispose Dorcas, sorridendole comprensiva, voltandosi due secondi dopo verso la McGranitt, che richiamò l’attenzione di tutti loro
“Bene, volevo dirvi che la prossima riunione sarà il prossimo mese, a Grimmauld Place numero 12, ex sede dell’Ordine” “Ora invece che si fa?” domandò Ted, i capelli blu scuro, capelli che sfoderava quando era preoccupato o teso per qualcosa. “Discuteremo, faremo strategie e piani vari, dobbiamo essere preparati in qualunque occasione”
A quelle parole Harry decise di raccontare loro della cattura di Gordon, e di quello che erano riusciti a cavargli di bocca. Poco dopo tutti i presenti si ritrovarono immersi in una accesa discussione
“Secondo me dovremmo organizzarci in gruppi” “Per fare che, Neville?”
“Non abbiamo detto che i Mangiamorte si fanno dei ‘giretti’ a Hogsmeade, Diagon Alley e altri luoghi affollati? Sì, l’abbiamo detto, quindi io propongo di organizzarci in gruppi per controllare le zone più a rischio”
“Mi sembra una buona idea” esordì Al, con un tono razionale e calcolatore “Ma non penso possa funzionare. Insomma, la maggior parte di noi lavora, e quindi il tempo disponibile si riduce drasticamente, se poi aggiungiamo il fatto che magari uno ha degli impegni, o vuole semplicemente riposarsi, mi spieghi dove lo trova il tempo per controllare anche Hogsmeade e Diagon Alley?” Neville annuì, il ragionamento del ragazzo non faceva una piega.

"Un secondo!” esclamò Alice, attirando tutti gli sguardi su di sé “Hogsmeade potremmo controllarla io e Lily, quando si organizzano le uscite della scuola!” l’amica spalancò gli occhi, sorridendo allegra
“Giusto, sei un genio Ali!” “Buone un attimo” le redarguì la professoressa
“Il piano della signorina Paciock potrebbe anche essere preso in considerazione, ma un gruppo di soli due elementi, composto da due ragazze neanche diplomate con i M.A.G.O. potrebbe rivelarsi troppo fragile, qualcuno si offre per fare loro da supporto?” neanche un istante dopo, quattro mani si levarono in aria, mani appartenenti ai rispettivi fidanzati e fratelli delle ragazze. La McGranitt storse il naso “Non si offre nessun altro?” James la guardò scandalizzato e offeso
“Potremo accompagnarle io e Edgar”  propose con noncuranza Dorcas
“E sia, il primo gruppo è fatto, una volta al mese la Signorina Paciock, Potter, Dorcas e Edgar si occuperanno di controllare Hogsmeade” “Scusi professoressa, ma perché non potevamo fare da supporto io, James, Al o Scorpius?”
“Finché sono ancora inesperte, non voglio affiancare loro nessun collegamento affettivo” Frank annuì rassegnato, James e Scorpius sbuffarono contrariati, mentre Al rimase immobile. “Ok” rispose quest’ultimo. La sorella lo guardò intensamente, cominciando uno scambio di sguardi, agli altri forse incomprensibile, ma a loro perfettamente chiaro e semplice.
Che hai Al? Sei strano.
Me lo chiedi anche? Mi è quasi venuto un colpo quando vi ho viste entrare da quella porta!
Al, non farci storie anche te, ti prego!
Sai che non ve le farò, è una vostra scelta, però non puoi impedirmi di essere preoccupato. Mia sorella e la mia fidanzata a rischiare la vita? Ho rischiato l’infarto

Lei tossì, cercando di dissimulare l’attacco di risa che stava per travolgerla
Grazie Al 
Lui sbuffò

Grazie al cavolo, giuro che se vi succede qualcosa avrai un fratello pazzo di cui occuparti.
Stavolta la ragazza non riuscì a trattenere una risatina, sorridendogli radiosa.
Stai tranquillo
Il suo sguardo era così deciso e determinato che il ragazzo si tranquillizzò all’istante, si fidava di sua sorella, forse più di quanto potesse trasparire.
Per le due ragazze, quello sarebbe stato l’inizio, l’inizio di una vita completamente diversa da quella vissuta nella dorata gabbia del castello, in quel preciso istante, per le due iniziava la loro vera vita, quella chiamata più comunemente realtà, e nelle loro posizioni, appena fuori dal castello, avrebbero dovuto lottare per la sopravvivenza. 




Allora, comincio salutandovi tutti. Questo, mi dispiace ammetterlo, è l'ultimo capitolo di questa storia, magari fa schifo, ma lasciatemi spiegare perchè ho deciso di finirla qui: entrare nell'Ordine per Alice e Lily è come uno di quei rituali che da bambino diventi adulto, unirsi a questo gruppo stravolgerà per sempre le loro vite, perchè una volta entrate in gioco, dovranno lottare con le unghie e con i denti per la loro vita. Spero davvero che non vi abbia delusi questa fine, perchè mi dispiacerebbe molto. La prossima ff, il seguito di questa, la posterò fra qualche giorno, se tutto va bene, quindi fate attenzione alle nuove ff riguardanti la nuova generazione xD Se volete, posso avvertirvi, quando la pubblicherò. (Oddio, mi sto quasi commovendo perchè mi è rivenuta in mente la frase della Rowling che apre il settimo  libro "A te che sei rimasto con Harry fino alla fine" una cosa simile) Bè, prenderò spunto da questa scrittrice geniale e brillante, vi ringrazio a tutti voi che avete seguito questo mio esperimento, ero convinta che la mia scrittura non potesse piacere a nessuno, e che i miei amici mi dicevano che ero brava solo perchè sono i miei amici xD Forse è colpa della mia bassissima autostima, fatto stà che ringrazio tutti voi, in particolare sedsed, M_C_E_, mrspaciok, mimmyna, Akkarin92, iceprincess, martachiu_95 e ginevra james, vi ringrazio tantissimo. :)


P.s.: Pensavate di esservi liberate di me così facilmente, eh? Mi dispiace per voi, ma ho ancora un po' di cose da chiedervi:
1) Che titolo dareste alla nuova storia?
2) Che eredi dareste ai nostri cari protagonisti? (Io personalmente adoro quando mi fanno delle domande di questo tipo, ma forse perchè già mi immagino cosa potrebbe nascere xD)
Vi ringrazio ancora, e non preoccupatevi, ci rivedremo presto!


 

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