Jewels

di Dark Feder
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. [Gold] Presenze Inquietanti ***
Capitolo 2: *** 2. [Silver] Famiglia ***
Capitolo 3: *** 3. [Cetra; GoldSilver] Malintesi(?) ***



Capitolo 1
*** 1. [Gold] Presenze Inquietanti ***


Fandom: Pokémon Heart Gold & Soul Silver
Titolo: Presenze inquietanti
Rating: G
Conto Parole: 300
Personaggi: Gold, Silver
Pairing: //
Challenge:
Prompt: Hiding in the shadows (Goo Goo Dolls)
Avvertimenti: //
Note: Perchè, in fondo, tutti abbiamo pensato che Silver sia uno stalker x°D


Si sentiva osservato.
All’inizio, pensò che si trattasse solo di una stupida sensazione dovuta all’emozione di intraprendere un nuovo viaggio, e non ci badò più di tanto; ma dopo che la sensazione continuò a permanere per giorni, settimane, mesi dall’inizio del suo viaggio, cominciò a dubitare di ciò.
A volte sentiva come degli occhi puntati sulla sua schiena. Riusciva quasi a percepire un intento omicida, quasi ci fosse una bestia rabbiosa che aspettava solamente che si distraesse per qualche secondo per poterlo attaccarlo alle spalle e sbranarlo.
In realtà, non si sentiva sempre osservato allo stesso modo: il senso di essere spiato si attenuava quando entrava in città, mentre ogni volta che attraversava boschi o grotte aveva la netta sensazione che qualcuno lo seguisse. Riusciva quasi a sentirne i passi, ma ogni volta che si girava non vedeva mai nessuno.
Come se questo non bastasse già a turbarlo, in più c’era Silver. Ogni volta che quella inquietante sensazione si faceva più intensa, il rivale compariva magicamente dal nulla davanti a lui, facendolo trasalire in un modo tale, che a malapena riusciva a trattenere le grida.
Solo dopo un pò cominciò a collegare le due cose. Era stato ovvio fin dall’inizio che era Silver a seguirlo, ma ne ebbe la conferma solo molto più tardi: come si poteva spiegare altrimenti che Silver lo avesse sfidato proprio nel momento esatto in cui era entrato nel Monteluna, quasi come se fosse stato ad aspettarlo lì tutto il tempo?
Svelato l’arcano, Gold ora si sentiva più sicuro nel suo viaggio, sia perché non c’era una misteriosa bestia che lo inseguiva, sia perché quel ciuffo rosso che spuntava ogni tanto fra i cespugli gli ricordava che, durante il suo viaggio, non era solo. Poco male se, come conseguenza, ogni tanto dovesse affrontare delle lotte pokèmon.


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Dopo aver giocato a Soul Silver, il mio amore per Silver è rinato più forte che mai, ed ancora più forte è nato l'amore per la Gold/Silver. Questa fic l'ho scritta un pò di tempo fa, ma la pubblico solo ora perchè ero indecisa se creare una raccolta di drabble su Pokèmon HGSS. Alla fine mi sono decisa a farlo, e quindi, eccola qui. Spero sia di vostro gradimento!

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Capitolo 2
*** 2. [Silver] Famiglia ***


Fandom: Pokémon Heart Gold & Soul Silver
Titolo: Famiglia
Rating: G
Conto Parole: 222
Personaggi: Silver, Gold.
Pairing: //
Challenge:
Prompt: You dream of home.
Avvertimenti: //

A volte, durante il suo continuo vagabondare da un luogo all’altro, senza una precisa meta, pensava a come sarebbe stato avere una casa.
Non una casa in senso materiale: quella, per quanto piena di brutti ricordi, la aveva; quello a cui pensava era una casa con all’interno una famiglia che lo amasse. Suo padre non si era mai interessato a lui, impegnato come era con il suo lavoro, e di sua madre non ricordava nulla.
A volte, mentre era lontano dai centri pokèmon e la pioggia cadeva forte, rannicchiato da solo in un sacco a pelo sotto un albero, veniva preso dallo sconforto e rischiava di mettersi a piangere, ma riusciva sempre a trattenersi prima di scoppiare in lacrime.
Lui era forte, non aveva bisogno di nessuno: né di un padre che l’aveva abbandonato, né di qualcuno che gli volesse bene. Se la sarebbe cavata da solo.
Ma quando un giorno Gold praticamente lo trascinò tenendolo per mano a BorgoFoglianova, obbligandolo ad entrare nella sua casa, dove sua madre li aspettava entrambi con un pranzo caldo ed un sorriso, sentì come se i suoi pensieri si fossero realizzati, come se anche lui ora potesse avere una casa ed una famiglia; e solo allora si rese conto di quanto ardentemente avesse desiderato tutto ciò, e quanto fosse bello finalmente non essere più soli.
 
_________________________

Io penso che Silver in realtà voglia bene a suo padre, ed abbia sofferto molto perchè è stato abbandonato (anche se tecnicamente è stato lui ad andarsene, ma vabbè :/ ). Penso però che anche Giovanni, a modo suo, gli voglia molto bene. Per quanto riguarda la forma della drabble, invece... Magari è solo una mia impressione, ma la frase finale mi sembra inconcludente. 
Inoltre, spero che non sia troppo zuccherosa/melodrammatica/stereotipata; il problema di trattare la parte più "fragile" di Silver, almeno per me, è proprio il cercare di non ricadere in luoghi comuni e banali, uscendo così dal carattere del personaggio :/

Vi ringrazio ancora tutti per aver recensito. Era da molto tempo che non scrivevo più nulla, ma Pokèmon (unito a Sengoku Basara e Devil Survivor; stranamente sono tutti videogiochi °° ) ha fatto riaccendere la mia passione, e sapere che ci sono persone che condividono il mio amore per la PreciousMetalShipping è un vero piacere **

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Capitolo 3
*** 3. [Cetra; GoldSilver] Malintesi(?) ***


malintesi Fandom: Pokémon Heart Gold & Soul Silver (Videogioco)
Titolo: Malintesi(?)
Rating: PG
Conto Parole: 1123 senza le note (W)
Personaggi: Gold, Cetra, Silver.
Pairing: Gold/Silver.
Avvertimenti: Leggermente shonen-ai.
Note: Chiamo Cetra così ( e non Kotone) perchè mi viene più naturale, ma mi rifiuterò sempre di chiamare Gold Armonio. Potrei chiamarlo Hibiki, come è giusto che sia e per differenziarlo dal personaggio di Pokémon Special, ma preferisco Gold. Tanto, comunque ci siamo capiti che qui si parla del videogioco. Come minimo, Silver rimane Silver, e con lui c'è problema. Dopo queste precisazioni inutili, vi lascio alla storia.



Non sapeva bene il perché, ma da qualche tempo Cetra aveva cominciato ad essere più invadente del solito durante le sue telefonate.
La conosceva fin da quando era bambino, e sapeva che era una persona curiosa e testarda, di quelle che quando si mettono in testa qualcosa non sentono più altre ragioni. A causa di questo a volte poteva risultare un po’ inopportuna ed impicciona, ma era sempre stata così allegra, solare e generosa che alla fin fine Gold aveva sempre passato sopra ai suoi difetti. Anche ora, a volte, tendeva a straparlare – come quando gli telefonava per dirgli che Marill puzzava da morire  - ma era anche vero che spesso gli dava notizie molto utili. Le voleva bene;  era una cara amica che gli faceva piacere sentire di tanto in tanto.
Ultimamente, però, Cetra aveva cominciato a telefonargli più spesso del solito – così tanto che il suo Pokégear riceveva quasi più chiamate della ragazza che di sua madre e Gennaro messi assieme.
Erano inoltre chiamate diverse dalle abituali che avevano fra di loro: di solito, quando Cetra gli telefonava, lui se ne stava zitto per la maggior parte del tempo poiché la ragazza parlava e parlava, e quando finalmente si interrompeva e Gold avrebbe potuto risponderle, lei metteva giù il telefono. Ora, invece, dopo un “breve” monologo iniziale, cominciava a riempirlo di domande non più retoriche, ma a cui era obbligato a rispondere.  All’inizio erano molto vaghe – gli chiedeva dove si trovasse, che cosa facesse, se avesse conosciuto qualcuno di interessante… Si era un po’ sorpreso da tanto attenzione, ma le aveva risposto comunque; poi però, come se non fosse stata soddisfatta delle risposte ricevute, Cetra aveva cominciato a farsi più insistente, chiedendogli costantemente se si vedesse con qualcuno.  A queste domande cercava sempre di glissare, facendo il vago, rispondendo che sì, c’era una persona che gli piaceva, ma non è che la frequentasse o cose simili. Dopo aver insistito per alcuni minuti per avere più dettagli senza alcun risultato, Cetra finiva per stancarsi, e dopo essersi scusata per la sua curiosità metteva giù il telefono.
Salvo poi richiamarlo il giorno successivo per cominciare nuovamente l’interrogatorio.

Un giorno, quando era miracolosamente riuscito a convincere Silver a fare un giro insieme a lui a Borgo Foglianova, Cetra comparve all’improvviso davanti a loro, ridacchiando: “Ahah, ti ho beccato!”.
“C-che cosa intendi?” disse Gold, leggermente intimidito, mentre la vedeva avanzare con un sorrisetto sulle labbra. Non che avesse realmente paura di lei, o di quello che avrebbe potuto fare o dire – ma aveva sentito Silver dietro di sé irrigidirsi al comparire della ragazza, quasi ringhiare, come un Poochyena selvatico davanti ad un estraneo. Inoltre, era quasi del tutto sicuro che a Silver non sarebbe affatto piaciuto quell’incontro: la ragazza parlava troppo per i suoi gusti, si prendeva molte confidenze e a volte non si rendeva conto di quando avrebbe dovuto fermarsi (anche se su questo punto forse erano abbastanza simili) – senza poi contare il fatto che, non avendogliela mai presentata, molto probabilmente Silver sarebbe stato ge-
“Non fare il finto tonto, Gold! Sapevo già da tempo che frequentavi qualcuno, però non me lo hai mai voluto dire al Pokégear. Ma ora finalmente riesco ad incontrare la fortunata!”
Gold spostò lo sguardo dall’espressione soddisfatta della ragazza alla smorfia contrariata di Silver dietro di sé, che aveva cominciato a guardarlo davvero molto, molto male. Se uno sguardo potesse uccidere, Gold sarebbe già morto. Due volte.
Deglutì a fatica, spostando lo sguardo nuovamente sulla ragazza, e disse: “Cetra, credo che tu ti stia sbagliando…”.
“Eddai, non fare il timido, voglio solo conoscerla… -Eh?” La ragazza, ormai arrivata vicina ai due, si interruppe all’improvviso, spostando lo sguardo stupita da Silver a Gold. Fece un altro passo in avanti, per osservare Silver più da vicino, nonostante questi cercasse di sottrarsi alla sua vista usando Gold come scudo.
“Ma, come, è un ragazzo!?” disse alla fin fine, stupita.
Gold stava iniziando a sudare freddo. Sentiva lo sguardo assassino di Silver puntato sulla sua schiena, e non osava nemmeno girarsi per vedere che razza di espressione avesse in quel momento. Sapeva che se non avesse agito in fretta, il rosso avrebbe cercato di risolvere la situazione a suo modo. E nonostante ultimamente si fosse rabbonito parecchio, non era da escludere che tirasse anche a Cetra uno di quei calci che era solito rivolgere a lui quando lo infastidiva più del dovuto. Per il bene della ragazza, tentò di risolvere pacificamente la situazione, sperando che, almeno  per una volta, Cetra non si impuntasse. Sospirò, e disse: “Te l’avevo detto che ti stavi sbagliando, Cetra!”
“No, non è possibile!” rispose lei  stizzita, anche se era leggermente confusa “Eppure… ero così sicura di averti visto baciare una ragazza dai capelli rossi…”
A quella frase, Gold arrossì completamente, e dal movimento brusco che sentì dietro di sé, sapeva che era lo stesso anche per Silver.
“Cetra!” gridò Gold, imbarazzato “Ti sarai confusa, non è possibile – questo è Silver, è un mio… uhm… amico. Te ne ho anche parlato qualche volta…”
“Ma ne ero certa!” insistette lei, ignorando completamente le parole del ragazzo “Non mi posso essere sbagliata!”
“Dai, Cetra, può capitare a tutti di fare un piccolo errore. Avrai visto qualcuno che mi somigliava…”
“No, eri tu! Ne sono sicura!”

Dopo molti tentativi, finalmente Gold riuscì a convincere la ragazza di essersi sbagliata; tuttavia Cetra se ne tornò a casa insoddisfatta, sostenendo che “C’era qualcosa che non le tornava ed avrebbe assolutamente scoperto cosa”.
Gold tirò un sospiro di sollievo, e si girò verso Silver con un sorriso, dicendo:
“Fiù! L’abbiamo scampata bella, no?”
Il rosso non sembrava altrettanto contento. Era rimasto tutto il tempo con le braccia incrociate e lo sguardo torvo, che alternava fra lui e Cetra, e più volte  stava per prendere la parola, ma Gold si girava sempre in tempo per fermarlo, implorandolo con gli occhi di non cominciare ad insultare la ragazza, e di lasciar fare a lui. Con il risultato che ora Silver stava praticamente per scoppiare: persino il suo volto era rosso, sia a causa dell’imbarazzo creato da Cetra, sia per la rabbia. Quando si fu accertato che la ragazza era ormai lontana, esplose.
“Te lo avevo detto che se mi avessi baciato in mezzo alla strada ci avrebbero visti tutti, idiota!” gridò rabbioso verso Gold, che si trovò costretto ad abbassare lo sguardo e a chiedere perdono.
“Mi dispiace, Sil. Però-“
“Non c’è alcun 'però' !” gridò, fermandosi un attimo per riprendere fiato. Fece poi dei respiri profondi, e quando si fu calmato disse: “Il prossimo appuntamento te lo scordi, idiota.” . A questo punto, il ragazzo si voltò, cominciando ad andarsene via.
“Non fare così, Silver!” gli gridò dietro Gold, cominciando a seguirlo “Aspetta, non andartene! Silver! SIIIIIIIIIIL!”


NdA:
Era iniziata come una breve drabble ma poi si è estesa fino a diventare una flashfic abbastanza corposa. Credo sia un mio difetto, se non sono obbligata da qualcosa a stare dentro almeno il limite delle 300 parole comincio a dilungarmi in dettagli inutili, che però inquadrano meglio la situazione della fic. E’ il caso delle descrizioni delle telefonate di Cetra, in teoria avrebbero dovuto essere solo un accenno :|
Comunque, per quanto riguarda il carattere di questa - visto che dal gioco ben poco si può ricavare – mi sono basata sulla Cetra dell’anime. Era allegra ed un po’ impicciona, ed inoltre tendeva ad intromettersi negli affari di cuore degli altri (Credo che shippasse persino Ash e Lucinda, ad un certo punto).
Uh, non so se si noti, ma Cetra non mi sta molto simpatica. Tuttavia, credo che sia una fonte di ispirazione per varie situazioni riguardanti Gold e Silver nel gioco.
L’intenzione era di far sembrare che Cetra si fosse sbagliata veramente, quando in realtà ci aveva preso in pieno. Per dare altre precisazioni, visto che non sono sicura che si siano capite: la parola che inizia in “ge-“ a cui sta pensando Gold, quando viene interrotto da Cetra,  è ovviamente “geloso”.  Altra cosa:  Silver guardava malissimo Gold non perché lo odia e gli dà fastidio l’idea che qualcuno pensi che stiano insieme, ma perché pensava che il moro se ne fosse andato in giro a spiattellare la loro relazione ai quattro venti (quando lui, ovviamente, la voleva segreta).
L’intenzione iniziale forse non mi è riuscita, ma spero che sia stata comunque una lettura piacevole. E’ venuta molto più lunga del dovuto, però mi sono veramente divertita a scriverla.
Inoltre, ringrazio di nuovo ninjagirl, Lawrlia, AkaHalle e lampadina  per aver commentato il capitolo precedente :3

Detto questo, la prossima ff di questa raccolta dovrebbe riguardare Green e Red, a meno che l’ispirazione non mi possieda e mi faccia scrivere qualcos’altro. Inoltre, ho in programma due one shot Gold/Silver al di fuori di questa raccolta, che dovrei scrivere a breve (scuola e verifiche permettendo). Avrei anche in programma una long fic, ma considerato il fatto che non ho mai concluso nessuna delle mie long fic, non vorrei iniziarne una per poi lasciarla incompleta, e dunque mi dedicherò alle one shot e a queste drabble.
Alla prossima, e complimenti se avete letto fin qui!

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